, e 'l ver non sorge fora. da porto, 53: io sento preparare
lo stesso marciapiede con un pancione stirato da contrabbando. bacchelli, 1-i-163: quella
; trattarlo con prepotenza. francesco da barberino, 3-180: la qual [coscienza
prendono baldanza addosso. = deriv. da baldo: cfr. lat. mediev.
del dì. = deriv. da baldanza. baldanzosaménte, avv.
baldanzosa, con ostentata alacrità. francesco da barberino, 229: né ancor convien che
, 8-224: non mi ero messo da me stesso, volontariamente e baldanzosamente, tra
giovane di firenze. s. bernardino da siena, 1038: e chi sta
sta in questa fermeza, riceve uno dono da dio tanto ma- raviglioso e grande,
77): mi fu detto in roma da molti signori, di questa opera,
.. e fu odio ch'era da antichi tempi represso nei siciliani, e
prosperoso; procace. s. bernardino da siena, 301: tu donna solevi andare
con teco. = deriv. da baldo, come vezzeggiativo. baldézza
di cilindri metallici (come le bocche da fuoco dell'artiglieria). =
artiglieria). = deriv. da un ant. barenare 4 traforare, perforare
(lat. vernina 4 giavellotto da vera 4 dardo '). barèno
ant. truffa, imbroglio; azione da baro. leonardo, 1-324: ma
personaggi nobili. = deriv. da baro. baresana (o barése
(o barése), sf. uva da tavola (della regione pugliese),
un'altra tendenza, di sostituire l'uva da vino con quella da tavola: la
sostituire l'uva da vino con quella da tavola: la regina bislunga, o la
tutta europa. = deriv. da barese, di bari. barestesìa
la bargellina. = deriv. da bargello. bargèllo1 (ant.
specialmente a firenze (dove veniva chiamato da altra città, al pari del podestà
. = voce dotta, comp. da barestesia] e -metro (gr. (
tener bargagno. = deverb. da bargagnare1. bargagno2, sm.
casa alcuni quivi vicini abitanti e volle da loro intender come la mischia era seguita.
il barigèllo di roma è stato bandito da tutto lo stato da questo governatore.
è stato bandito da tutto lo stato da questo governatore. pananti, i-60:
e svergognatamente triviali; essi che eleggonsi da per sé difensori e tutori, direi
bargello2, sm. dial. baco da seta. garzoni, 1-907:
1-907: questa [seta] si genera da quegli animaletti che son detti..
dall'argine opposto, a dieci metri da me, scoppiare una risata acuta lunga
e sul naso dispose certe bariccole da ridursi issofatto cieco. = voce dell'
su uno desco con non so che cose da fare o lattovari o savori in molle
scambietti, e cappucciai, / e bariglion da far panziere rotte, / a fonte
ad un'ancora... retta da quattro bariglioni pieni d'aria, contrappesati
vi si contiene; ed è specialmente da salumi o pesci in salamoia, in olio
vuol pulire o levigare. = da barile, per la sua forma.
). fusto di legno, costituito da doghe tenute strette da una serie di
legno, costituito da doghe tenute strette da una serie di cerchi (in forma allungata
altro (il pesce salato, la polvere da sparo, il tabacco, ecc.
di marmo... col modello fatto da se stesso per un vivaio un villano
3-751: prendano il suo volo lungi da quel diletto almo paese, dove gli scudi
e botte, il campo è la tavola da bere, volsi dir da mangiare;
è la tavola da bere, volsi dir da mangiare; le forterezze, gli baloardi
come sentinella d'onore, un barile da sboccare, al quale i commensali correvano
di novembre, io fui eletto avvocato da messer biagio del milanese generale, e
messer biagio del milanese generale, e da e'padri dello ordine, di tutto
con premio di barili dieci di vino da monte scalari, lo anno. varchi,
de'ricci, 233: se ne avessi da vendercene trentacinque 0 quaranta barili,.
barili,... lo torrei volentieri da voi. sassetti, 376:
dorso contro dorso, cercando di alzarsi da terra (fare a scaricabarile). -al
o la vela ripiegata), comp. da bas 1 basso, inferiore,
orci impaniato, e una barletta / da olio questi, e questa non da vino
/ da olio questi, e questa non da vino. carena, i-266: bariletta
rigutini, 678: barletta, piccolissimo barile da portare a cintura per cammino; e
, sm. piccolo barile; fiasca da viaggio. s. bernardino da
da viaggio. s. bernardino da siena, 501: questo non viene,
loro voci, fece come quel villano da san giusto: che, essendo in quelle
del bariletto di gelatina. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
bario): voce introdotta nel 1876 da c. w. blomstrand. barilla
, vendeva le aringhe di un barilotto da dove le prendeva con la punta di
ferro stagnato alle donne spillando ogni volta da quel barile. alvaro, 2-84: non
barilotto di vino e correvano i bicchieri da mano a mano. -per estens.
a dir che tutti le parieno / cavalier da bagasce e da biscotto. dossi,
tutti le parieno / cavalier da bagasce e da biscotto. dossi, 794: la
armi. 3. bariletta, fiaschetta da viaggio. -anche barilotta, barilozza,
questa specie di barlotto, ma un vaso da vino portatile addosso, comunque si sia
. = voce dotta, comp. da bari- (dal gr. 3apó <;
= voce dotta, comp. da bari- (dal gr. (bapù <
rigutini-cappuccini, 176: dopo è venuto [da bar] il derivato d'ambo
barista, / pure nato di te, da te si sente! / mi
5-177: mi disse che veniva da cuba, e data voce al barista gli
al banco. = deriv. da bar (la voce tose, barrista,
o barite. = deriv. da barite. barite, sf.
. ossido di bario (il minerale da cui si estrae il bario): si
e vivaci (provenienti per lo più da giacimenti metalliferi). -acqua di
calzolaio e alchimista bolognese vincenzo casciarolo, da cui prese il nome di lapis bononiensis o
; poi si chiamò terra pesante, da cui la forma dotta barite (dal
di bario. = deriv. da bario. baritinòsi, sf.
565: baliose e baritonali scenate da parte di mariti e padri, tonitruanti
dialetto eolico). = deriv. da baritono * che ha l'ultima sillaba atona
nell'opera lirica, ove fa spesso da protagonista). f. f
quello senza baffi, aveva voce piuttosto da baritono, cantante e sinuosa. pratolini
. (bapu- tovos, comp. da (bapui; 'grave, pesante '
, xxvi-6-108: la m'è scappata madornale da dovero: batacchio che io sono;
= di etimo incerto: forse da barile (barilaccio), perché sguazza
. dal francone * bal-leffur, comp. da baia * cattivo 'e leffur
del falegname (per fissare le tavole da piallare). baldinucci, 19
, sm. ant. borraccia, fiasca da bere (per lo più di
cielo cupo e abbassato, traspariva, come da un fitto velo, la spera del
ii-443: vengono dei ciechi, accompagnati da un altro cieco, ma che vede
suo bastoncino. linati, 30-66: da lunette e da finestroni traspare il primo
linati, 30-66: da lunette e da finestroni traspare il primo barlume del giorno
stanzone era immerso nell'oscurità, ma da una finestra mezza aperta vi si spandeva tuttavia
: su dalle campagne in parte allagate da un fiume in piena, nell'ultimo barlume
: raggiorna, lo presento / da un albore di frusto / argento alle pareti
; / opra di pochi dì: da quei barlumi / tardo legislator trarrà gran
volta per via di baratto da un altro compagno. foscolo, iv-310:
nulla. leopardi, 919: da altra parte, colle nuove notizie e coi
barlume che l'attività intellettiva sia preceduta da qualcosa che non è semplice materiale di
. con la disperata tenacia che viene da un barlume di scampo, direttamente continuava
bar [lume]; forse da * bis-lumen (cfr. birlume nella cit
moneti, 132: santi costumi da un morigia usciti / sono dal secol
dal secol nostro oggi ammirati, / e da religiosi ber- nabiti / con buona disciplina
viene il vento, ossia da levante o da ponente, o da qualunque altro cardine
ossia da levante o da ponente, o da qualunque altro cardine del mondo. s
: stupenda fu quella machina versatile fatta da caio curione dove,... dopo
ignota; cfr. la congettura etimologica raccolta da isidoro, 15-7-7: « cardo est
compone di due valve arrotondate e percorse da numerosi rilievi paralleli che si dipartono dalla
) ot <; 'puntura '(da xevxéco 'foro '). cardiocinètico
dal gr. xap8£a 'cuore 'e da dilatazione (v.).
cardiache. = deriv. da cardiografia. cardiogramma, sm.
e ypdcp. p, a (da ypdcpoù 4 scrivo '). cardiòide
comp. dal gr. xocp8£a 'cuore'e da ipertrofia (v.).
e xuait; 'soluzione '(da xóco 'sciolgo '). cardiologìa
generalmente a un infarto ed è causato da un assorbimento di siero trasudato dai vasi
'muscolo 'e nfi ^ iq (da tcfjyvupli 'fisso, conficco ').
dal gr. xap8£oc * cuore 'e da nevrosi (v.).
. -ci). che è affetto da cardiopatia. c. e.
, si lasciava cogliere, ogni volta, da un nuovo esemplare di insulto cardiaco.
. 2. sm. persona affetta da cardiopatia. = voce dotta, deriv
. = voce dotta, deriv. da cardiopatia. cardiopericardiopessia, sf. medie
la superficie esterna del cuore in modo da accrescere l'irrorazione sanguigna delle pareti cardiache
(v.) e trjfétc (da 7u) yvup. i * fisso '
2. sm. chi è affetto da insufficienza cardio- polmonare. = voce
dal gr. xap8£a 'cuore 'e da polmonare (v.).
o anche sulla linea mediana, accompagnato da cardiopalmo e tachicardia. = voce
dal gr. xap8£a 'cuore 'e da renale (v.).
in cui il tessuto muscolare è sostituito da tessuto connettivo cicatriziale duro e fibroso {
dell'elettrocardiogramma. = deriv. da cardioscopio.. cardiosfigmògrafo, sm
gr. xap8£a 4 cardias 'e da spasmo (v.). cardiospèrmo
rigonfio, a parete sottile, costituito da una capsula divisa in tre logge,
dal gr. xocp8£a 4 cuore 'e da stimolante (v.).
dal gr. xapsta 4 cuore 'e da tonico (v.).
dal gr. xocp8£oc 4 cuore 'e da vascolare (v.).
asino] portava cotidianamente some di vino da sant'apollinare alla tavemella; e, se
... per il verno ha da piantare agli, cipolle, porri,
pasolini, 81: gridano caldi / da centinaia di porti il nome / del
dico che 'l cardo santo, chiamato da alcuni erba turca, è notissima pianta a
ceceprete: ha capolini con squame terminate da una spina, che formano una raggiera
che sono i panni, si stendono da tiratori nelle chio- vare, e qui
cardo. -cardo pieno: protetto da cimatura di panno ben unta, che
ben unta, che forma uno spessore tale da lasciar scoperte soltanto le punte dei denti
ben distendere mazzetti di capelli posticci, da tessersi poi sul telaio. 4
verbi: cardare, scardassare, tratti da * cardatori e dagli
principale che si esten deva da nord a sud nelle città e nei campi
linea trasversale (tracciata dagli agrimensori) da nord a sud ', in opposizione a
in opposizione a decimanus, che è da est ad ovest (cfr. isidoro,
= voce scient., comp. da [ana] card [ium] e
natura brutta dei trecentisti tra il beato da todi e il licofrone d'arezzo;
più rossicce. = comp. da cardo e scolimo (v.).
. - anche: bussola. francesco da barberino, 235: va pian, francesco
, 1-72: un museo deserto sorvegliato da un tale che pareva occupatissimo a spolverare
riflettano negli autori. = deriv. da careggiare. careggiare, tr. (
..., e se da lui come dagli altri non venisse quel solito
venisse quel solito caprino, sare'da careggiarlo molto, e volerli bene. d
fa, scordi giammai ». [sostituito da] manzoni, pr. sp.
né ingiuria, onta o danno ricevetti mai da persona: riverito, onorato, careggiato
persona: riverito, onorato, careggiato da tutta gente, io non seppi mai
ben careggiata a vista. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
è tuttora preso per sinonimo di coperchio da cesso. palazzeschi, 246: -ti piacerebbe
popol. * quadrellus, deriv. da quadrus * quadrato * (per la stoffa
secco, un po'amarognolo, prodotto da vitigni della varietà nebbiolo, coltivati in
coperto dall'arena; chi si mostra da poppa e chi da prui, chi da
chi si mostra da poppa e chi da prui, chi da carena e chi da
da poppa e chi da prui, chi da carena e chi da costa. c
da prui, chi da carena e chi da costa. c. battoli [alberti
e la prua, e i fianchi da amendue le bande. d. battoli,
rompere, tanto daltawicinarsi se ne tengono da lungi i legni da guerra, che
se ne tengono da lungi i legni da guerra, che pescano colle carene più fondo
i bianchi e lisci scafi dei canotti da diporto, quelli ruvidi e neri di
ruvidi e neri di pece delle barcaccie da carico; erano, spessi di vernici
vernici verdi o azzurre, quelli delle barche da pesca, e la carena capace e
chiaro figlio d'evemone, euripilo, / da quaranta carene accompagnato. foscolo, 1-355
la chiglia di una nave, presentato da alcuni vegetali o da parti del corpo
nave, presentato da alcuni vegetali o da parti del corpo dell'uomo o degli animali
di forma accentuatamente convessa e percorsa longitudinalmente da un rilievo simile alla chiglia delle navi
genovese carena (nel 1333), da cui il fr. carène (nel 1544
dentro il bacino di carenaggio, di là da quel muro. c. e.
altre città marittime. = deriv. da carenare. carenare, tr. (
[s. v.]: banchina da carenare: è una ripa o banchina
, convesso come una carena; solcato da un rilievo longitudinale (come la carena
resistenza del mezzo. = deriv. da carena (in quanto la caratteristica forma
e letter. mancante. francesco da barberino, iii-15: un altro infermo o
dal lat. tardo \ car enfia (da carens -entis, part. pres.
= voce scient., deriv. da carenza. càreo, v. caro3
una carestia mantenne uno padre di famiglia da bene circa a uno anno; e se
del piovano e con aiuto di cittadini da bene, l'altro anno tutte a tre
carestia è bandita e confinata in perpetuo da questo palazzo, dove siede e regna la
, sazi della terra, saltano spontaneamente da una certa rupe in mare, e
mi dà assai lavoro e poco poco da mangiare. d'annunzio, ii-824:
ogni cosa venne in disusata carestia. paolo da certaldo, 139: vo'che tu
sono grandissime fami e carestie di cose da vivere; e però abbi sempre a
puoi di grano, d'altra biada da manicare. ser giovanni, i-239: sendo
di fare una bellissima festa. andrea da barberino, 1-82: in quello tempo era
assai malsani. carletti, 140: da questo paese ad altri si fanno molto buoni
monti, i-143: provvedetevi della carta fina da scrivere, della quale in casa nostra
. croce, 235: il bisogno viene da necessità, e la necessità dalla povertà
la necessità dalla povertà, e la povertà da non avere quella cosa della quale s'
proprio dei tempi di carestia, da carestia: misero, scarso. -
e carestoso? baldini, i-18: da quelle cadute nella vita mandriana...
. 3. ant. afflitto da carestia. giannotti, 2-1-291: onde
sm. dial. carice. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar.
solana. bonvesin da la riva, v-454-64: la quindesena [
quii che 't venen sovra. francesco da barberino, 65: alquante donne voglionsi
come andreuccio fu presso, essa incòntrogli da tre gradi discese con le braccia aperte e
stette senza alcuna cosa dire, quasi da soperchia tenerezza impedita: poi lacrimando gli
sue bonità e virtù, e perché da molti gli era istato lodato e comendato.
aretino, 8-m: sforzato a la fine da l'amore, non gli facendo
infi- nite cortesie e carezze ricevute da questo serenissimo prencipe. d.
fargli carezze per quando avesse impetrato da dio quel che mai non cessava di doman
l'animale era così ignaro di carezze da scambiarle per angherie. -per simil.
non trovando, pensò che si fusse fuggito da qualche uno padrone, e facendogli carezze
. gadda, 5-58: le chiacchere, da giù, hanno il costume di fare
/ più, come un povero velato da un sogno / sorride di quella sfuggente
rincivilito!... tu tratti da par tuo. ma ringrazia il saio che
: pensate se a'galeoni che partono da cadice per il messico, e alle navi
messico, e alle navi che vanno da lisbona per goa, si fanno queste carezze
frugoni, xxiv-982: questi, ricevuti da lui con abbracciamenti stretti, e quelle,
. caritia * vezzo, moina * (da carus 'caro ').
e gli argonauti rubarono il vello d'oro da ponto. monti, ii-59:
miei fratelli. = deriv. da caro1. carezzaménto, sm. disus
alloggiati, essere carezzati, essere onorati da tutto el campo. straparla, 1-1
san gaetano carezzante il bambino gesù, da porre in un suo altare
scosso dal pianto. = deriv. da carezza1. carezzato (part. pass
consolazione di sapersi tutte contemplate e carezzate da un occhio innamorato. 2.
, ii-368: la missione coloniale, cavata da un ragionamento superficiale e carezzata come una
foscolo, v-140: io mi sentiva attorniato da un non so che di semplice e
». d'annunzio, iv-2-31: cullato da quella voce carezzevole, chiudeva gli occhi
un olio. = deriv. da carezzare. carezzevolménte, avv.
., deriv., per dissimilazione, da far faro (v.).
cargo, sm. invar. nave da carico. -nel l'aviazione
. cargo (sec. xiii-xiv), da caregar * caricare '. cfr.
elevarsi altissimi, con terrazze sorrette da cariatidi. 2. per simil
fianco innanzi, per l'apertura lasciata da quella cariatide. e. cecchi, 1-172
mano il vassoio della pozione ella chiudeva da un lato la grande scena del delirio
secolo decimonono, dilettavasi cupamente a far da cariatide alle trapassate generazioni arcigne od ampollose
alle trapassate generazioni arcigne od ampollose, da cui egli derivava. pratolini, 9-645
la detta cocca tre miglia di lungi da vinegia, e quivi missono le ancore
essi a maggior porzione. -nave da carica: da carico. segneri,
porzione. -nave da carica: da carico. segneri, 3-350: furono
ventidue navi... con alcune da carica. 2. ant.
faccia che è esposta alla carica, da che il vetro, coibente, non
carica di bibliotecario della regina viene pretesa da molti. i. nelli, 9-1-13
terribili... in una rivoluzione prodotta da armi straniere, in cui è inevitabile
brancoli, 4-232: mi sono dimesso da podestà! la carica, per cui tanto
mi si dilatasse il cuore quando mi fu da te imposta sopra le spalle questa carica
quantità di esplosivo introdotta in un'arma da fuoco, per imprimere al proiettile,
in un punto piccolissimo). usata da tempo dai minatori, fu applicata a
poca munizione all'uno, ch'è da più, non farà colpo; la troppa
troppa all'altro, che non è da tanto, il condurrà a pericolo di scoppiare
uno di noi, sollecito, li ricompensa da un piatto e li caccia.
-in particolare: il caricare un'arma da fuoco. monti, i-372: il
e'son grandemente appetiti dai vanitosi e da tutti quelli cui natura ha devoluto un temperamento
del combattimento, sferrato contro il nemico da truppe a cavallo (per quelle a
la carica, su un vecchio cavallo da guerra. -figur. boriili
svolta secondo precise regole, che variano da un gioco all'altro, consentendo maggiore
o minore violenza. = deverb. da caricare. caricabbasso, sm.
calabbasso. = comp. da carica (imp. di caricare) e
trattore). = comp. da carica (imp. di caricare) e
per lira. = deriv. da caricare. caricaménto, sm.
2. il caricare un'arma da fuoco. carena, 1-141: un
: un perfezionamento importante recato nelle armi da fuoco è il caricamento per la culatta,
porre sopra un veicolo, un animale da soma o una persona un peso da trasportare
da soma o una persona un peso da trasportare (anche senza l'indicazione del
tegoli, pensa bene di portarli a bere da un altro vinaio. panzini, iii-106
servizio del lavoro obbligatorio era stata abbattuta da una scarica di mitra, perché dava
o una persona) di un carico da trasportare (anche senza che sia specificato
sole, bruggiato dal caldo, arefatto da la fatica, sentendosi gli pulmoni disseccati
la fatica, sentendosi gli pulmoni disseccati da la sete, venne invitato da costui al
disseccati da la sete, venne invitato da costui al fonte. tassoni, 5-36
181: omicciattolo mio, / vuoi farla da leone, e se'asinelio / che
gridare, e non potea. bartolomeo da s. c., 9-8-33: la
, / m'aveano e sì diviso / da l'imagine vera, / ch'i'
o quando? caro, 10-990: da lui pur largamente / gli aitar molte
. b. davanzati, i-345: nerone da tali cose commosso, scrisse a plauto
cacciatore gobetto della 2a leggere è creditore da voi di lire tre per una camicia,
chi non si fia argomentato, o sia da dio aiutato, serà diserto. sassetti
perciocché facendo arco, viene a reggersi da sé e non caricar l'architrave.
, 35-131: ciò presupposto, è da dirsi come conseguente del pesare dell'aria,
scambievole pressione. card-ucci, 684: da la porta arcuata, che i leoni /
che sia esausta. parlandosi di orologio da tasca, o altro a molla,
svevo, 2-417: come era differente da angiolina quella donna. faceva delle dichiarazioni
11. introdurre in un'arma da fuoco l'esplosivo e il proiettile per
raschini, di timbri, di ferretti da caricare e scaricar la pipa,
voce portatore, piena di veleno, è da colei detta con gran sdegno, o
a'buffoni di mestiere, a'buffoni da conversazione gli equivoci, i giuochi di
pittori o scultori, un modo tenuto da essi in far ritratti, quanto si
, /... / ho munizion da caricar la canna, / e poi
caricar la canna, / e poi da bere un vino, ch'è una manna
al malmantile, 8-43: 'ho munizion da caricar la canna', ho roba da
da caricar la canna', ho roba da mangiare e da bere per caricare la canna
canna', ho roba da mangiare e da bere per caricare la canna della gola.
marotta, 6-91: immagino che san bernardino da siena discenda qualche volta ad ammirare gli
del predicatore: non si lascerà vincere da una vaga e celeste invidia pensando alla
. disus. riempirsi, essere invaso (da un sentimento). mare amoroso
avendo le fanterie franzese cavalli, furono ributtate da un certo bastione avevano fatto, e
. tardo car [r] icare (da carrus * carro '; v
comunemente. = deriv. da caricato. caricato (part.
. che porta su di sé un peso da trasportare; carico. dante,
moglie con due figli / andar carcata da ciascuna mano. folgore da san gimignano,
/ andar carcata da ciascuna mano. folgore da san gimignano, vi-11-134 (3-10)
di fave e d'altre buone cose da mangiare, secondo che a'poveri di cristo
di funzionare (una macchina: azionata da un dispositivo a molla, come orologi
denominar un autore pieno di somme virtù da un difetto apparente, e ciò con
fatto sur un pezzo di carta gialla da involtare, gli sembrò terribilmente caricato.
, agg. ant. nave caricatola: da carico. bembo, 5-1-215:
delle altre. = deriv. da caricare. caricatóio2, sm.
destinata a contenere spezzoni di pellicola da impressionare. -nelle macchine da presa cinematografiche
di pellicola da impressionare. -nelle macchine da presa cinematografiche, scatola piatta di metallo
cui uno contiene il rotolo di pellicola da impressionare, l'altro la pellicola appena
contiene il contratto di noleggio fatto o da un solo, o da tutti
noleggio fatto o da un solo, o da tutti i caricatori. boccardo,
si fa tra l'armatore od il capitano da una parte, ed il noleggiatore o
contraria. 5. sulle navi da guerra, marinaio addetto al caricamento di
serve per il rifornimento di un'arma da fuoco a ripetizione o automatica. può avere
, fiaschi, indumenti: tutta roba da non toccare. cassola, 2-234: bruno
ponte usata per caricare e scaricare merci da una nave, da un vagone ferroviario
caricare e scaricare merci da una nave, da un vagone ferroviario o altro mezzo di
di trasporto, 0 per trasferire merci da un veicolo a un altro. jahier
del banco [del fornaciaio], da bastare per un lavoro continuato. tommaseo
3. il caricare un'arma da fuoco; carica esplosiva. — il
ma in costume e portamento tutto moderno e da giovane. questa immagine, avendo ferita
giava la caricatura del poeta fatta da cappiello. bocchelli, 1-iii-107: quei
più nei ritratti ne pigliavano la caricatura da qualche animale. 8. figur.
salvini, 5-i-394. non è però che da questa caricatura di costume non sian venute
borghesi americane, e non riescono a trattenersi da infantili pretensiosità e caricature. palazzeschi
monti, ii-354: il giudizio da voi portato sulle poesie del mil- zoni
povera e cara statua... storpiata da ristauratori, macchiata dagl'indiscreti, caricatureggiata
dagl'indiscreti, caricatureggiata in mille copiacce da tanti inetti. caricaturista, sm.
vengono caricate su una nave le merci da trasportare. codice della navigazione
delle merci. = deriv. da caricare. càrice, sf.
.). = deriv. da caricare, sul tipo di postino, ecc
. che regge su di sé un peso da trasportare (un uomo, un animale
235-7: né mai saggio nocchier guardò da scoglio / nave di merci preziose carca
io sempre la debile mia barca / da le percosse del suo duro orgoglio. marco
paese coi fanti a piè predare, stimolati da cupidigia di ricchezza si partirono dalla guardia
ponte. sannazaro, 8-118: mai da li cercati luoghi carichi di preda tornavamo
nuove, che in portogallo erano tornate da galigutte quattro carovelle cariche di spezierie.
credi son le tombe carche. andrea da barberino, 1-80: tutte le montagne
[tornavo] iersera un poco tardetto da cenar fuor di casa,...
dagli errori), dominato, tormentato (da un sentimento, da un pensiero)
, tormentato (da un sentimento, da un pensiero); ricco (di virtù
/ percotendo la nostra fragil barca, / da coste, poppa, prua, che
l'antiche colpe carca / e col cor da pensier mondani involto. guidiccioni, ix-495
ogni urto letale / del tempo ha da temer. tornielli, 476: carca di
la stampa... ha un influsso da suggerire più di un esame di coscienza
, m'infastidiva. 4. gravato da un onere economico (imposte, debiti
loro faccende, dovevano essere meno carichi da quella, dovendole bastare che con la
i-159: sicome gli orecchi restano offesi da una musica che fa strepito o dissonanza o
d'un azzurro carico come il turchinetto da bucato. palazzeschi, 114: in
proiettile o di esplosivo (un'arma da fuoco). vasari, ii-465:
di più palle, che mi tiri così da vicino che colpisca e che non mi
ognuno si riderà di chi ci racconti che da una miniera del perù se ne sia
dito dell'altra tenta il conduttore, da questo partirà una scin- tilluzza al dito
sul corpo deferente. = deriv. da caricare, di cui è un'antica forma
, fra le isole. -nave da carico: destinata esclusivamente a caricare e
a caricare e trasportare merci. -veicolo da carico: per il trasporto di merci
carico. bembo, 5-1-234: le navi da carico, per cagione di grande tranquillità
altra cosa veduta, e le navi da carico senza vento star ferme,.
le galee, e de gli altri legni da guerra e da carico. carena,
e de gli altri legni da guerra e da carico. carena, 2-339: 'polizza
nave con venti alla voga / remi, da carico, larga, che passa il
d'ogni sorta, campagnoli e cittadini, da carico e da turismo, adattati per
, campagnoli e cittadini, da carico e da turismo, adattati per la circostanza con
moglie con due figli / andar carnata da ciascuna mano, / gridò: «
... ne le secche / tratte da l'euro, e ne l'arene
regge ad un carico / di pino da lungi odorante. verga, 3-127: [
corpo. manzoni, 24: come da sonno... si solve / uom
e, secondo il solito, minacciavano da un momento all'altro di scambiarsi un
il carico che l'acqua di sotto riceve da quella che s'accresce di sopra
. ma le sue forze non sono da meno. gioberti, ii-8: [i
il suo contrario e che cosa il diverso da lei, ma non perciò deve diventare
niun d'essi antiviene parlando per sottrarsi da un carico, cui credono non dover cadere
bertoldo sotto 11 suo stendardo / condotta da marzaglia e da rubiera. davila,
11 suo stendardo / condotta da marzaglia e da rubiera. davila, 1-1-392: aveva
. preoccupazione (specialmente quella che deriva da una responsabilità); impegno gravoso,
besi tolto lietamente il carico di trascrivere da capo a fondo un poema volgare ben
quando vuole * perché « chi comanda ha da far conto ». cassola, 2-206
fosso in che si paga il fio / da quei che scommettendo acquistan carco. savonarola
iii-76: e se tu vuoi avere da dio delli benefizi sanza carico di conscienzia e
3-20: come voi lo chiamavate uomo da bene, subito ei rispondeva: « tu
a carico vostro, ignorando la mano da cui è venuta. giordani, ii-84
): l'insieme delle imposte pagate da un singolo contribuente (o dalla massa
punto del carico, che si voleva accrescere da sperges, io gli dissi che sino
posto silenzio, et scripto a tommaso da verona costì, lasciassi stare la impresa
colonne, sopra cui ella posava, da mensole; cosa, alla quale si
: a fine che io pensi che venga da altri che da lui, e tutto
che io pensi che venga da altri che da lui, e tutto il carico del
spargimento di tutto il suo sangue acquistato da lui, dopo la morte di augusto
aiaccio, mi raccettasse, mi facesse da madre; non le sarei a carico,
carico: essere di danno. bartolomeo da s. c., 8: a'
una linea elettrica; il vapore prodotto da una caldaia; in una bilancia, il
minore è lo sforzo che hanno esse da fare, secondo il più o il meno
o il meno del carico che hanno da reggere. 22. zoot.
vilissime cose. = deverb. da caricare. cariddi, v.
con perdimento della loro sostanza, quando da un umore agro e mordace corrose vengono.
cause non ancora ben note, caratterizzata da un processo erosivo che, iniziando dai
col nome di carie, lo che da alcuni può essere posto in dubbio,
il nome a chi giace; / velato da parietarie / non resti che.
ecc., meccanismo a orologeria costituito da laminette metalliche di varia lunghezza, che
lunghezza, che vibrano quando sono urtate da un tamburo dentato che vien fatto ruotare
vibrazioni delle laminette è studiata in modo da riprodurre un semplice motivo musicale.
è variante dell'ant. carignon; da un lat. volgar. * quadrinio nel
-è verissimo, sì signora, ho avuto da scrivere delle lettere di premura..
là, così elegante e carino da far venir voglia di pigliarsi il colera
e 8ia (peoic 'separazione '(da alpéto 'separo '). cariòfìllàcee
cario fillacea: corolla regolare, costituita da cinque petali a lamina patente e lunga
= voce scient., comp. da xdtpuov 4 nucleo * e mi
'e trxdtopta 4 forma '(da tcxdcaato 4 formo '). cariorrèssi
, pùllula dalle chiese, come formiche da una cariosa ceppaia. = deriv
cariosa ceppaia. = deriv. da carie. cariosòma, sm. (
involge tenacemente il seme della noce, da cui sembra trarre il nome. panzini,
il potere di fare miracoli) concessa da dio a qualche uomo per l'
(gr. xàpia \ ia. da * grazia '). carismaticaménte,
teoria protestante, sarebbe stata retta solo da coloro ai quali erano concessi carismi.
deriv. dal gr. xapiotixdcptot; (da xapi- otixt) [6x80015] 4
marmor] 4 di caristo ', da carystum (gr. kàpuoxo? città dell'
: la grazia santificante. uguccione da lodi, v-152-199: che 'l guagnelio lo
): dico che quando ella apparia da parte alcuna, per la speranza de
, iv-xxi-ii: e però che da ineffabile caritate vegnono questi doni, e
le nostre operazioni. s. caterina da siena, i-123: la quale carità non
, e non crudele, perché ha tolto da sé quello che fa l'uomo crudele
proprio di sé. s. bernardino da siena, no: e questo contento donde
che venisse? non veniva se non da carità, la quale portavano al prossimo
e poverissimo. alvaro, 7-93: da quando il vangelo raccontò di tale condizione,
l'avarizia de'serventi, li quali da grossi salari e sconvenevoli tratti servieno.
con tale atto di carità e di preghiera da rattenere l'anima di lui anco se
caritade e amor a se medesimo non da movimento d'anima, ma da naturale
non da movimento d'anima, ma da naturale intenzione procede. petrarca, 170-12:
medesima maniera servata, mossi non meno da tema che la corruzione de'morti non gli
de'morti non gli offendesse, che da carità la quale avessero a'trapassati. idem
ritorno, torse il passo errante / da lui fortuna, e queste membra inferme.
: la vedrete [questa donna] assalita da un amante armato di voglia che scalda
buona, opera di misericordia. paolo da certaldo, 116: usa d'accompagnare i
infinite cortesie giammai non aveva avuto ingegno da saper imparar l'arte d'operar bene.
che mi faccia la carità di venir da noi poverette, subito subito. settembrini,
io vi debbo cercare una carità. levatemi da questo mestiere che non è per me
potuta tenere... ch'io, da voi e d'altri pregata, non
, addetti alla pubblica beneficienza, fin da que'tempi ne'quali la sola religione
maggior parte delle persone che gli passavano da lato, m'accorsi ch'ei domandava
6. attività organizzata, svolta in genere da congregazioni religiose, con lo scopo di
: la beneficenza esercitata dallo stato o da enti controllati dallo stato. -carità privata
è indipendente dalla volontà individuale e regolata da norme fisse, generali, che si
di benificenza, i quali sono governati da regolamenti che non possono venir variati dalla
della carità: congregazione di suore fondata da s. vincenzo de'paoli, per l'
carità: congregazione religiosa caritativa fondata da s. antida thouret. boccardo,
per carità della salute sua ma mosso solamente da intecarità contro le pareti della stanza.
religiose laiche e ai prelati. gerita da schietta e generosa sollecitudine delle necessità altrui
per carità lasciate ch'io ponga affatto da parte il complimento. foscolo, iv-302
per uno che non avea toccato cibo da ventiquattr'ore. verga, 4-195:
, 16-2-43: ciascuno procurava alcuna coserella da mangiare; chi noci, e chi fichi
semidotta, dal lat. carìtas -atis (da carus * caro '), che
). caritatévole, agg. ispirato da carità (un atto); pieno
sì, ché vedeva la fame / e da tre dì vivea di fieno e strame
sp., 24 (410): da un signore così caritatevole sperano di buscar
a far fruttare quel poco che può metter da parte chi vive sulle braccia. è
mente; benevolmente. guido da pisa, 1-2 7: allora ietro mandò
caritativamente l'ammonisce. s. caterina da siena, 1-86: servi le
, ii-103: la caritativa correzione da cristo instituita degenerò in una dominazione
. caritatevole; benevolo. bonvesin da la riva, v-445-38: respond la vloleta
] per caritevole piatanza una matina invitato da li reverendi patri canonici de la nostra
e di memoria. = deriv. da carità. carìtevolménte, avv. ant
di appellare. = comp. da caro e -vendolo (da vendere):
= comp. da caro e -vendolo (da vendere): cfr. erbivendolo,
. = voce dotta, deriv. da caro: cfr. carezza2, carire,
finocchio, la ruta guariscono gli occhi da ogni infermità. la genziana, la
: carlina è forma dissimilata per cardina, da cardo (altrove, nella spagna,
fissa in genere sul paramezzale in modo da fermarvi il maschio del piede di un
d'oro coniata nel regno di sicilia (da carlo i d'angiò, nel 1278
/ stampando fogli settimanalmente, / rubati da altri libri malamente. / aveano in
. carlino2, sm. cane da compagnia, un tempo molto pregiato:
nette, vestite a la contadinesca e da star in cucina. aretino, 2-92:
quasi alla carlona, veniva grandemente amato da ogni uomo del suo paese. foscolo,
uno stile alla carlona. = da cartone (fr. ant. charlon,
uomo degno di vivere si sente accresciuto da ogni ostacolo ch'egli sormonta.
i fusti vengono usati per fare bastoni da passeggio e le fibre delle foglie per
specie di ballo e di vestito repubblicano da carmagnoli, nome dato ai savoiardi in parigi
/ ch'ogni laude di lei sia da me espressa; / non perch'io creda
carmi / a chi se ne fa copia da se stessa; / ma sol per
fatta sono una filza di motti ammassati da iacopone in un suo carme, una
a uso della vita, illustrati brevemente da qualche immagine o paragone, ora goffo,
aveano essi dai venti, / da lo stormir delle frasche sonore.
via; ma poi si resta col corto da piedi, e noi e chi legge
, come i demoni industri, / da suffumigi tratti e sacri carmi, /
s'è pensato a una forma dissimilata da * canmen, deriv. da cantre 4
dissimilata da * canmen, deriv. da cantre 4 cantare '. carmelita (
carme (sec. xiii), da cui carmélite (sec. xvii) e
secolo xiii sul monte carmelo in galilea da s. alberto in onore della vergine
sé quella discendenza che altri predica venir da elia, e eliseo, se non di
attore che nelle compagnie girovaghe si presentava da solo a recitare sulle piazze.
letter., dal lat. carmentarius (da carmen 4 carme ').
letter., dal lat. carmentes (da carmen 4 canto, carme ')
carmignano, sm. vino rosso toscano da pasto (simile al chianti),
linoginestra. = etimo incerto: forse da carminare1. carminante (part. pres
dei precordi nostri che ci venga usato da carminanti fantasime; le quali si sostituiscono,
medesimo, alquanti di loro che venivano da predare, affermaro [ecc.].
1-54 (i-627): fu stranamente da tarmaruolo carmignato senza pettini, il quale
. straparola, 2-3: carlo adunque essendo da suoi servi senza pettine oltra modo carminato
dal lat. carminare 4 cardare ', da carmen -ìnis 4 strumento per cardare '
si piglia. = deriv. da carminare1 4 cardare ', perciò 4 pulire
fiorentino, 141: decozione carminativa magistrale da stemperare le medicine. g. a.
. = voce dotta, deriv. da carminare2: cfr. lat. mediev.
, ecc. = deriv. da carminare1. càrmine (ant. anche
d'organo. = deriv. da carmelo per cambio di terminazione.
reattivo). = deriv. da carminio. carminio (letter.
e tinta di carminio come un confetto da tre soldi l'etto. campana,
, sm. sostanza colorante della cocciniglia da cui si ricava il carminio.
. aretino, 8-131: impaurita da lo inferno, che ho visto dipinto
, affatto è indegno di esser seguitato da quelli a'quali i benemeriti padri loro
e grassa, di sapore sgradevole e dura da masticarsi. ariosto, 369:
si cuocono. grazzini, 2-358: salsiccia da dar mangiare a'cani, per esser
. f. frugoni, xxiv-966: da una parte s'apriva una tavola coll'imbandigione
, ii-162: aspetta un po', camaccia da letame, lascia che ti imbratti
carne. = deriv. da carnaccioso. carnaccióso, agg.
che abbonda, ricco di carne da mangiare; carnoso. 5.
carnaccioso, dicono l'uva esser matura e da ven demmiare.
demmiare. = deriv. da carnaccia. carnacciuto, agg.
noso. = deriv. da carnaccia. carnàfao (dial.
ogni sorta e qualità di carne da mangiare; vivanda, manicaretto composto di
, o quaglie, / o carnaggio da intingoli, o guazzetti? segneri,
tanti carnaggi e robe che qui si veggono da mangiare, si mangieranno tutte? sì
carnage * carne di bestie morte, da dare in pasto alle belve '.
fresco e di bella carnagione. andrea da barberino, 1-47: balante..
oggetto de'più importanti e de'più difficili da rappresentarsi a dovere, specialmente quando si
3. ant. qualsiasi qualità di carne da mangiare. m. villani, 2-9
carnagione assai. = deriv. da carne. carnàio, sm.
sepoltura comune adottata dagli ospedali, da enti assistenziali, dai comuni per gli
cui si affolla molta gente in modo da dar l'impressione di un ammasso di
, 1-343: 'carnaio', il luogo da riporre la carne morta che si vuol
. burchiello, io: un camaiuol da uccellare a pesche / vidi senza bulletta
bulletta con un sozio / e'nugoli tomavan da tredozio / in guame'bigi e 'n
città di siena. = deriv. da carnaio: cfr. l'agg. e
quel carnale senso che la poesia nasce da tutta la vita storica; inseparabile da
da tutta la vita storica; inseparabile da religione, politica, economica; « popolarescamente
, economica; « popolarescamente » vissuta da tutto un popolo prima di diventare mito stilizzato
non d'empir lo vente. bonvesin da la riva, v-451-246: quel è sì
posseggono in questo mondo. s. caterina da siena, i-79: oh quanto sarà
: vita carnale viverai? sarai vilipeso da ciascuno. a. f. doni,
incontro! carducci, i-79: è cosa da notare che la sensuale poesia occitanica precesse
che in sé redime il suo figlio da ogni miseria carnale e lo custodisce nel suo
concupiscenza, lussuria): libidinoso, mosso da sensualità, sensuale. guittone,
lo mantene e lo va sormontanno. francesco da barberino, 39: usi se può
per quel giorno e nella notte seguente da ogni commerzio carnale per riverenza al sacramento
alfieri, i-270: né abbandonai, da esperto carnefice, le molle, se
aragona e castiglia sono stati lungamente retti da diversi re, insino a tanto che
affetto, un'amicizia). busone da gubbio, 1 -77: o gentili!
commendavano come fratelli, lasciando la maraviglia da parte. firenzuola, 299: e
guittone, 3-59: bene è ditta sapienzia da i carnali, savere vivere segondo carne
, e carnaiina, non ne liberi spesso da malattie di momento. -acer
. = voce dotta, deriv. da carnale1, creata in contrapposizione a spiritualismo
ai piaceri carriali. bartolomeo da s. c., 25-3-5: chi
province d'oriente. s. caterina da siena, i-257: colui ch'è umile
se medesimo. s. bernardino da siena, 482: idio ha misericordia delle
essi nella fetente carnalità, la qual putisce da ogni banda. f. f.
loro nulla. cavalca, 19-230: vinto da immondo desiderio di carnalità, rapì una
le membra è contaminata e immonda, da mille carnalità e da mille brutture? lancellotti
e immonda, da mille carnalità e da mille brutture? lancellotti, xxiv-269:
1-6: ameto,... quasi da carnalità constretto, di ciò avendo memoria
= voce dotta internazionale, coniata nel 1856 da h. rose in onore di
amorevolmente, con l'amore che deriva da un vincolo di parentela. cavalca,
: insegnava lutero che le parole dette da nostro signore: questo è il mio
locuz. -appartenere carnalmente: essere stretto da vincoli di parentela di sangue con qualcuno
. quindi tanto puzzo si sente svaporar da que'luoghi che son cimiteri di questi
: un vago / spettro, spinto da voglia empia ed infame / lieto aggirarsi
voto di carname, / ti paion cose da piacere a dame?
dame? = deriv. da carne (sul tipo ossame).
per le taverne. = deriv. da carnasciale. carnasciale (carnesciale, carnesale
licenza. muratori, 7-v-469: probabilmente da * carne laxare ', mutato l'
et grassa et morvida et soffice et da ridere, quanto questa befanìa strana.
. 2. per estens. da carnevale; chiassoso; pacchiano. panzini
borghesia fiorentina. = deriv. da carnasciale. carnàtico, sm. (
tri buto pagato sulle bestie da macellare, carnaggio. = lat.
= lat. mediev. carnaticum (da caro carnis 1 carne ').
nostri cuori. = deriv. da carne: cfr. lat. carnàtus *
maneggiar l'armi. = deriv. da carne: cfr. carnato. carnaùba
e'non glie li dà, ha da perdere una libra di carne d'addosso *
era una carne piagata e puzzolente; da questo fetido odore e da la vista
puzzolente; da questo fetido odore e da la vista sporca indietro mi ritrassi. tasso
muoversi. galileo, 1-2-214: trovomi da circa un mese... prostato
, de'quali ora parliamo, passano da sangue a sangue, da linfa a linfa
, passano da sangue a sangue, da linfa a linfa, da viscere a
a sangue, da linfa a linfa, da viscere a viscere, da carne a
linfa, da viscere a viscere, da carne a carne, non da sughi di
viscere, da carne a carne, non da sughi di vari sapori a sangue,
sughi di vari sapori a sangue, da acqua a linfa, da frutti a viscere
a sangue, da acqua a linfa, da frutti a viscere, da erbe a
a linfa, da frutti a viscere, da erbe a carne. vico, 394
... che dovevan essere d'uomini da essi consagrati ed uccisi. foscolo,
, / si teneva nascosta e intristiva da sola. / non amava mostrarsi sformata
interni dei muscoli, messi allo scoperto da una ferita o da una lacerazione.
messi allo scoperto da una ferita o da una lacerazione. -per estens.:
più rovinoso flusso di sangue, che da qualsivoglia vena o arteria precipitosamente trabocchi.
costringere tieni in desio, farò venire erbe da tutta arcadia, e sugo di nero
la terra. cuoco, 1-191: già da due mesi un certo speziale, spedito
mesi un certo speziale, spedito espressamente da sicilia, avea aperto un macello di
-carne battezzata: i cristiani; persona da trattarsi cristianamente. barilli, 6-19
a me! che se io non entro da carmelina è perché ho le mie idee
voglia, è parco. -carne da cannone, da macello: soldati inviati
parco. -carne da cannone, da macello: soldati inviati al combattimento con
[s. v.]: 'carne da cannone'vuoisi che napoleone chiamasse la vita
mostrò di pensarlo... 'carne da cannone 'non un solo conquistatore chiamò
. altri in fatto la chiama carne da forca. panzini, iv-113:
panzini, iv-113: * carne da cannone '. così per disprezzo o con
inorridiscono all'idea degli uomini considerati carne da cannone non pensano che la maggior parte dell'
per colpa di tutti, se non carne da fatica, da latrina e da bordello
, se non carne da fatica, da latrina e da bordello. pavese, 7-166
carne da fatica, da latrina e da bordello. pavese, 7-166: mentre i
7-166: mentre i fascisti mandan carne da cannone, noi si perde dei quadri
e il terreno. -spreg. carne da cospirazione, da rivolta: gli uomini
. -spreg. carne da cospirazione, da rivolta: gli uomini considerati come semplici
... sono per me carne da cospirazione e da rivolta. -spreg
sono per me carne da cospirazione e da rivolta. -spreg. carne da
da rivolta. -spreg. carne da lavoro, di officina: gli operai.
i vostri grossi capi trafficano in carne da lavoro, in ricatti finanziari e politici e
inconfondibile sono coloro che come carlo incominciarono da ragazzi ad appendere la loro medaglietta fra
ingresso degli stabilimenti. -carne da nerbo: uomo indegno e di scarso
. forteguerri, iii-255: olà carne da nerbo. ti richiedo / di una
la qual cosa si conviene pur fare da coloro, che imprendono a fare penitenza;
trame, / che lo spirto gli sciolga da la carne. michelangelo, 78-12:
carducci, i-378: il rinascimento sfolgorava da tutte le parti; da tutti i
rinascimento sfolgorava da tutte le parti; da tutti i marmi scolpiti, da tutte le
parti; da tutti i marmi scolpiti, da tutte le tele dipinte, da tutti
, da tutte le tele dipinte, da tutti i libri stampati in firenze e in
e se natura od arte fe'pasture / da pigliar occhi, per aver la mente
dalla cintura in su era strettissimo e da indi giù largo a guisa d'un
e lungo infino a'piedi. andrea da barberino, iii-6: salvestro lo battezzò entro
: cioè che, per essere divisi da un medesimo individuo, l'uomo e la
...! mi so vestir da me. oriani, x-21-235: ella vive
tanto meno obbligar noi che l'ascoltiamo da loro. d'annunzio, iv-2-933:
propagò per tutta la folla, non da voce a voce ma da carne a carne
, non da voce a voce ma da carne a carne. 12.
fatto mio fratello. s. bernardino da siena, 533: e1 corpo di
stato di virtù durar sempre, se da tanto non fu l'angelo in cielo
lo suo nascimento; / ché davanti e da poi / sì come saven noi,
noi servi del peccato, tanto perfettamente da lui fummo amati, che egli non disdegnò
pigliare carne umana. s. caterina da siena, iv-m: egli ha presa la
. -risuscitare in carne: risorgere da morte. boccaccio, i-524: per
e discendesse all'inferno, e risuscitasse da morte e salisse al cielo. crediamo veramente
festa a un s. giovannino, portogli da s. elisabetta, che mentre
costui potea resistere. s. bernardino da siena, 296: quando uno va alla
fisico e sensuale. s. caterina da siena, iv-183: or non vedi tu
219: arriguccio e ciesta f. bellondani da petriuolo ci deono dare s. xxvii
egli aveva un ribrezzo istintivo pei coltelli da tavola e voleva ad ogni costo tagliar la
ecc. -carni nere: della selvaggina da piuma o da pelo. -carne
nere: della selvaggina da piuma o da pelo. -carne da macello: quella
piuma o da pelo. -carne da macello: quella di animali allevati per
allevati per la macellazione, e distinti da quelli allevati per il lavoro.
. carena, 2-264: * carne da macello ', propriamente è quella che
', propriamente è quella che proviene da animali macellati, e che si vende
la porcina. boccardo, 1-402: 'carne da macello'... la ricchezza e
vitello o di manzo (per distinguerla da quella più fine del pollame e della
(che contengono sostanze fenoliche che agiscono da antisettici e privano la carne di una
, al tempo de'quali s. bernardino da siena, 418: ella governa la carne
tutto che per vaglie... cominciando da que'porti sopra alla pollonia, opinion
drita, e 'l tenere insomma una vita da epicurea senza abbiamo del culatello ». nel
ampi ed altissimi con accanto le culle; da tutto emanava la serenità della concordia familiare
e carne in scatola nel rifugio progettato da febo. -estratto di carne:
quelle che anco il conte lodovico rangone da roccabianca pur mandommi, e son quasi
il medesimo uffizio di portar dentro il sugo da coagularsi, e prendere consistenza di corpo
: la castagna è coperta, anzi armata da sopravesta di pelle spinosa, vestita di
strato profondo del cuoio conciato, composto da fasci di fibre congiuntive ed elastiche affini
e le proprie attività in modo tale da non poterli più seguire e dirigere.
divenire intimo di qualcuno, essere legato da stretta amicizia con qualcuno. inghilfredi
preda (riferito per lo più a uccelli da rapina). pulci, 23-22:
e il popolo bottino. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
fatto sangue: oibò; barbarie, da lasciarle fare al boia. [ediz.
di duo pomi rotondi, l'uno da l'altro condecentemente separati. d
): era stato spedito in fretta da bergamo uno squadrone di cappelletti...
capito che il tavolo veniva mosso non da uno spirito ma da un malizioso in
tavolo veniva mosso non da uno spirito ma da un malizioso in carne ed ossa.
. tasso, 52: dubito, tirato da cotesti vostri impetuosi desideri di gloria,
grossa!... un colpo da mandare ruzzoloni!... c'era
la persona malvagia e disonesta deve ricevere da un suo simile e nei modi che
25. acer. carnóna: carne da mangiare in grosse porzioni. tommaseo
che ne fe'quarti, anche fe'da beccaio. algarotti, 3-312: la
adulto, / con dispettoso ciglio / da la vista fuggendo / del carnefice orrendo.
de'miei: io con questi occhi / da gli armati carnefici in quel rogo /
l'aspetto di una creatura lacerata da un supplizio, tòrta da un carnefice.
una creatura lacerata da un supplizio, tòrta da un carnefice. ella parve più miserabile
nominava, l'onor di dio oltraggiato da lui. alfieri, i-270: né abbandonai
alfieri, i-270: né abbandonai, da esperto carnefice, le molle, se non
d'agosto. panzini, ii-127: da quella sera che vedemmo per l'argine
. - anche al figur. zanobi da strata [crusca]: li denti di
, e quattro dì, le sbrigò da sé, con dire, questa è troppo
. foscolo, viii-183: s'era da parecchi anni, e per le civili carnificine
bruno, 3-988: quei ch'avendo prevaricato da certa legge de la divina adrastia vegnono
carnificina de le furie, acciò sieno essagitati da una dissonanza tanto corporale per sedizioni,
= voce dotta, lat. carnificina (da carnifex -icis * carnefice ') '
peccato carnale. = deriv. da carne. carneggiare, intr.
non festeggia. = deriv. da carne. càrneo, agg.
= voce dotta, lat. carneus (da car5 carnis 'carne ').
questo alla fé non mi par mal da biacca. -mangiare la carnesecca col
molte insieme. = comp. da carne e secco (v.).
adomi di coccarde tricolori, facevano cortei da mattina a sera, e, sopratutto,
e sciape. = deriv. da carnevale. carnevale (carnovale)
di questo periodo. matazone da calignano, v-501-230: del mese de febraro
de febraro, / po ch'è da carnevalo, / onna dì un capon /
avvertite e ricordatevi / che gli è da carnoval, che si travestono / le persone
miei turbanti, onde si possa immascherare da beglierbei in questo carnovale, per fare
fanatismo e del furore; l'italia da venezia a napoli era un solo carnevale,
quel carnevale italiano, giudicava quella corruttela da un punto di vista più alto. ojetti
più né meno come quelli che sono stati da loro afflitti; ed in tale maniera
dell'altro mondo. -essere da carnevale e da quaresima: non aver
mondo. -essere da carnevale e da quaresima: non aver carattere o fisionomia
qual molto contenta la brigata, / da quaresima essendo e carnevale.
carnovale, /... / viva da uomo o viva da animale.
.. / viva da uomo o viva da animale. -essere un carnevale:
. quaresemeggia; il giuocatore or cena da satrapo e ora = deriv. da carniccio
cena da satrapo e ora = deriv. da carniccio. desina da furbo.
= deriv. da carniccio. desina da furbo. camiccino, v
che si levano dalle pelli col ferro da scarnare. il carniccio una giornata
nella poltiglia. = deriv. da carne. carnicino (ant.
era tutto ricoperto, salvo il musino, da una finissima lanugine di color vermiglio carnicino
aghi di quarzo. = deriv. da carne. carnièra, sf.
piena, e avendogli il suo bracco da fermo dipinto in tutta la giornata, non
per riporvi la selvaggina. folgore da san gimignano, vi-n-142 (10-3):
l'udrio, il bastone, il can da uccello e il ronzino. berchet,
tavola rovesciava il carniere pieno di selvaggina da lui cacciata. bocchelli, i-444:
la tavoletta in cima, del fiaschetto da un canto, e del carnier dai soldi
al paragone stare. = deriv. da carne: cfr. lat. mediev.
quale una zona del parenchima viene sostituita da tessuto di granulazione (detto anche carnizzazione
, ecc. = deriv. da carne. carniprìvio, sm
ant. la domenica di quinquagesima, da cui i chierici nel medioevo iniziavano l'
una larva di camiprivio al sembiante, da cui spirava compunzione austera, di faccia
lat. mediev. carniprivium (comp. da caro carnis 'carne'e privare 'privare'
carne). = deriv. da carne. carnivoria, sf.
= voce dotta, deriv. da carnivoro. carnìvoro, agg.
loro ingordigia, e veggiamo in essi creati da dio gli ordigni a bella posta per
di utilizzare le proteine di prede animali da loro catturate mediante organi speciali. calvino
vorare 'divorare '), usato da plinio per tradurre il gr. oapxo3ópot;
tradurre il gr. oapxo3ópot; (da odcp£ oapxó? 'carne ').
medie. carnificazione. = deriv. da carne. carnizzo, v. carniccio
dei soli vertebrati. = deriv. da carne. carnosità, sf.
i-48: quanto lontana [quella prosa] da quella freschezza e carnosità morbida sana vermiglia
con i capegli più rossi della meliga da scopa. d'annunzio, iv-2-141:
si profilava contro l'orizzonte, su da una leggera maglia a righe bianche e azzurre
, 33-296: fuor dell'osso petroso sbuca da una piccolissima fenditura un muscoletto, tendinoso
spesse, massicce, molli, formate da una polpa sugosa. soderini, i-155
pescatori livornesi son chiamati carnumi, e da altri... vengono appellati uova
, che cuoce. = deriv. da carne col suffisso peggior. -urne-, cfr
fu provvisto. = deriv. da cornuta (v.), per accostamento
una cosa inanimata a cui si è legati da affetto, da simpatia); bene
cui si è legati da affetto, da simpatia); bene amato, diletto.
bellissimo loro castello di masino poco distante da vercelli, ci diedi una scorsa di cinque
ad ogn'altro lo nego, / e da voi faccio prego / che lo teniate
come si dee tener moglie. paolo da certaldo, 146: uno de'segnali
certaldo, 146: uno de'segnali da vedere se la femina t'ama, il
è di natura avara. s. caterina da siena, i-n: veruna cosa è
/ honte lassato nudo nudo. andrea da barberino, 1-79: o santo imperadore
, né più valente scudiere, ed è da tenerlo caro. alberti, 389:
: ma certo non è cosa veruna da fare più agevole, che amare e tenere
della valle, 352: che se da bella man fassi più cara / salute,
'l donator il dono accresce, / da qual altra potea parte sì chiara /
sì chiara / venirne il ben che da te move ed esce? tassoni, 274
madre al nome io soglio: / eppur da te caro mi è quasi il nome
altare, quando allora il primo, / da fanciulle alternato e da garzoni, /
primo, / da fanciulle alternato e da garzoni, / cantico sacro udirono le grazie
ceresara ho un mio amicissimo non veduto da tre anni, al quale certo saremo ospiti
passati tempi dissoluta e vana, così da indi innanzi fu delle care, delle compiute
teschio risguardate, / le mie bellezze son da me cascate, / son rimaso ombra
non sono buoni. s. caterina da siena, i-3: carissima madre in cristo
fioretti, xxi-933 (19): essendo da dio rivelato a santo francesco il pensiere
: -con gran fatica, / misero, da tal nodo sarai sciolto. redi,
, i quali tra lor sanno vivere da fratelli, sieno dalla parte del torto.
sua vita si concentrava tutta nella stanza da letto, e giù nella cucina. soffici
di questi bracciali. s. caterina da siena, i-180: vieni, figliuolo
in lombardia. algarotti, 1-487: da un piacere, e sia pur vivo,
te ne astenga, se troppo caro hai da scontarlo. monti, x-2-9: colui
cari: / com'un malatto sei veggion da lato. 11. locuz.
altri beni di grande necessità, provocato da avvenimenti eccezionali (ed è usato per
vi può essere gran caro. paolo da certaldo, 139: vo'che tu sappi
sono grandissime fami e carestie di cose da vivere; e però abbi sempre a mente
puoi di grano, d'altra biada da manicare... e simile ti dico
due cose in casa. 5. caterina da siena, i-180: consola l'anima
una tua venuta. s. bernardino da siena, 307: se voi volete che
che elli vi guardi dalle fortune e da le tempeste e dalli stermini e da mortalità
e da le tempeste e dalli stermini e da mortalità e da'cari e da molte
e da mortalità e da'cari e da molte sue ruine, oh! no 'l
di panni alle sue figure, è anche da fuggirsi quel soverchio lusso che a un
dal gr. xdcpov (la pianta descritta da dioscoride). nel lat. class
sudoriferi. = port. caròba, da una voce tupi.
dal nome del genere chara e da cpoxo? 'alga '.
dal nome del genere chara e da epuròv * pianta '. carógna
/ cigni non già, ma corvi da carogne. carducci, 488: oggi i
4-76: dei corvi si levarono gracchiando da una carogna che appestava il fossato.
alvaro, 9-84: gli uomini appestati da quel sentore di carogna si levarono i
, cacabaldole, arzigoghelarie, e giuochi da puttini sono co tali zimbellamenti,.
natura nefando. garzoni, 1-448: da gli osti ancora [i corrieri] son
che è un tesoro ascoso, acceso da la beltà di quel volto divino,
del capitolo! avanti, chi si sente da più! a me spia, manetta
dal lat. volgar. * car5nia (da caro carnis * carne ')
, sf. popol. azione abietta, da persona sleale e crudele.
perché l'insipienza porta in situazioni da cui non s'esce che violando le regole
gioco sociale. = deriv. da carogna. carognétta, sf.
ant. carole e querole), da cui anche spagn. carola (sec.
(sec. xiii): forse da un lat. * choraulare * ballare al
dal gr. xopaòxtk, comp. da xopó? 'coro 'e aùàós '
eterea volta / carolanti, non più mosse da dive / intelligenze, ma dannate al
schiere. marino, 20-95: si ritragge da capo, innanzi fassi, / piega
fatte parole, mi sentii empier tutto da un sudor freddo; e gorgogliandomi le
prato, a uguale distanza dalla gialla e da ciascuno dei due lati di battuta.
birilli né pallino. = forse da carambola, carambolina, per incrocio col
carolìngio, agg. e sm. discendente da carlo magno; che è proprio dei
usata nei secoli viii-xii (e caratterizzata da lettere diritte, minuscole, isolate fra di
una grave malattia del riso, prodotta da una crittogama microscopica. = voce
il caropane. = comp. da caro2 e pane (v.).
spagnoli durante il secolo xvi) compiuto da schiere di cavalieri che si gettavano palle
torneo, giostra, festa militare (eseguiti da cavalieri: per ricordare eventi storici,
. tasso, n-ii- 473: da spagna l'origine d'alcuni altri giuochi potreste
le canne e de le caroselle, o da africa più tosto? idem, n-iv-513
par egli più tosto un vero teatro da rappresentare spettacoli, con la sua gran
, con la sua gran platea più da giostre di cavalieri, e da carriere
platea più da giostre di cavalieri, e da carriere di caroselli e di cocchi,
di caroselli e di cocchi, che da un ristretto di galleria? berchet,
girano intorno a un asse (mosso da un apposito meccanismo, con l'accompagnamento
* carosello ', quella gran ruota da cui pendono delle carrozzine, alcuni cavallini
pratolini, 9-30: poi, tanto prossima da subirne la tortura, l'esperienza dell'
xdtpcùoiq 'sonno pesante', 'letargo'(da xdepoq: cfr. caro4).
le quali son delusi scherniti quasi ogn'anno da quei pronostici capricciosi. allegri, 149
tumarlo. = deriv. da carota (n. 5).
frottole. mattio franzesi, xxvi-2-71: da questo si deriva il carotare, /
piantar carote. = deriv. da carota * frottola '. carotèni
nella riproduzione. = deriv. da carota. carotenòidi (carotinòidi)
lipocromi). = deriv. da carotene. caròtico1, agg. (
o di due giorni uno, accompagnata da emicrania crudele, da delirio seguito talvolta
uno, accompagnata da emicrania crudele, da delirio seguito talvolta da convulsione, e che
emicrania crudele, da delirio seguito talvolta da convulsione, e che termina con un
. xapcoti? -l8oq, deriv. da xcfcpo5 * sopore, sonno '
il campione stesso. = deriv. da carota (n. 5).
fandonie. mattio franzesi, xxvi-2-71: da questo si deriva il carotare,
piantarle singulare. = deriv. da carota (n. 3).
viaggiatori che procedono uniti (con animali da soma e merci) per attraversare una
regione deserta o disagevole o resa malsicura da briganti (e spesso con una scorta armata
cinque o sei anni una grossissima fin da cascar, e da altri regni della persia
una grossissima fin da cascar, e da altri regni della persia. algarotti,
mare senza sponde, o deserto popolato da oasi fuggitive, e da carovane che
deserto popolato da oasi fuggitive, e da carovane che viaggiano sempre, che non
dotti cuochi, di carrozze, di cavalli da sella. giusti, v-166: vittorina
nostri cardi son mordaci e vivi / da pelare ogni lana, / benché de'velenosi
caso in sé tanta forza d'animo da dire addio con ciglio asciutto alla patria diletta
l'autista sulla grossa automobile venuta apposta da torino. = fr. caravane
una carovana; chi conduce le bestie da soma in una carovana. viani,
d'annunzio, ii-894: tuona, da gargarèsch alla salina / di mellah,
il carovita. = comp. da caro2 e vita (v.).
più truci. = comp. da caro2 e viveri (v.).
acqua dolce. cyprinus carpio (da non confondere col carpione, che
= voce dotta, comp. da car \ ica \ pa [paya \
imp. di carpare 'prendere 'e da sfoglia * sogliola '.
anche per proteggere gli zoccoli degli animali da soma). garzoni, 1-838
garzoni, 1-838: di certe scarpe da contadino chiamate carpatine, che si facevano
. = voce dotta, comp. da carpello e dal suffisso -fero (lat
suffisso -fero (lat. -fer, da fero * porto '). carpèllo
ossatura della nave. = deriv. da carpentiere. carpentière, sm. chi
= lat. tardo carpentarius, deriv. da carpentum * carro '. carpènto,
tese. = forse deriv. da carpa (per l'aspetto del tuffatore)
darti avea. = deriv. da carpare. carpicoltura, sf. allevamento
di carpe. = comp. da carpa e coltura (sul modello di bachicoltura
carpini ed erbosa e zampillante nel fondo da somigliare un fossato, sorge sopra la
bassi alberelli di carpino così stretti nei rami da formare un tessuto, forse per difendersi
faccino d'ontano o carpine ben confitte da reggere assai tempo. pascoli, 212
. pesce marinato. = deriv. da carpione. carpionato (part.
... un pesce assai delicato, da quelli della contrada carpione detto. aretino
dei carpioni, che il moro dipintor da bene mi fece porgere dallo ischia- voncello
porco esser visto, e malamente digesto da ciascuno che 'l provi. marino,
carpion fugace, / né chi tragga da tacque a cento a cento / orate d'
fiori, cosi il nostro cortegiano averà da rubare questa grazia da que'che a
nostro cortegiano averà da rubare questa grazia da que'che a lui parerà che la tenghino
che a lui parerà che la tenghino e da ciascun quella parte che più sarà laudevole
s'invogli, / e i nostri fior da que'celesti diti / possano meritar d'
correvi al figlio di colui / che da astuta madrigna ebbi fratello; / che
abitare è quella che abbiamo saggiamente edificata da noi. foscolo, xiv-39: il
, xiv-39: il tieste fu giudicato da un popolo non filosofo in cosa alcuna
in sul saccone, con una bandinella da panni in iscambio di lenzuolo, e
: ciarpe a carpendo; e questo da * carpita '. 2. dimin
. tardo carpita [vestis], forse da carpère (quasi a dire 'scardassata
di grano '. = forse da carpère ('che si può cogliere insieme
del ciampoli or un'orizia rapita da borea, or una clori carpita da
rapita da borea, or una clori carpita da zeffiro; quindi l'ingegnone di
foscolo, xv-30: ho tanto da farvi passare un consiglio di guerra
(ed è costi tuito da otto ossa disposte in due ordini, uno
il quale chiamano carpobalsamo, è molto differente da quello che ne mostrano gli speziali
. xap7ró <; 'frutto 'e da balsamo (v.).
. = voce dotta, comp. da carpo e falange (v.).
floridee, consistente di una cellula portata da un asse carpogoniale e munita di
. = voce dotta, comp. da xocptróc 1 frutto 'e dal tema
carpomania ', malattia delle piante cagionata da soverchio vigore, onde portano eccessiva quantità
. = voce dotta, comp. da carpo e metacarpo (v.).
pose su piede. s. bernardino da siena, 212: elli si poneva una
, s'addossa alla roccia un tugurio da pastori; e benché il sentiero che
. e. cecchi, 6-299: battuti da venti indefessi, gli alberi lungomare si
era entrato. = deriv. da carpare. carpoptòsi [carpottòsi)
069). = deriv. da carro (nell'antica forma del plur.
l'ardore di quel conestabile francesco calsone da salò che non disarmava mai contro gli intrusi
e torpedoni. = comp. da carro e banco. carràbile,
veicoli). = deriv. da carro. carradóre [carratóre) ì
= lat. tardo canaria, deriv. da carrus 4 carro '. carràio1,
dei cortili). = deriv. da carro. carràio2 (ant.
= lat. tardo carrarius, deriv. da carrus 4 carro '. carraiòla (
carrara una. = deriv. da carro 4 quanto può trasportare un carro '
nuovo suggello. = deriv. da carro. carraro, v. carraio
, sf. quanto può essere trasportato da un carro; il carico di un carro
buona famiglia, finita in malora. da bambino aveva conosciuto la vera poesia delle
alcuna strada carreggiabile. = deriv. da carreggiare. carreggiaménto, sm. trasporto
di parti della crosta terrestre (causato da forti spinte orogenetiche tangenziali).
orogenetiche tangenziali). = deriv. da carreggiare. carreggiante, agg. e
e le mettono nel fornello. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
, con tanti ricchi intagli, tirate da quattro bravissimi corsieri come in milano ognora
si vede? ove più di sessanta da quattro cavalli, e da dui infinite se
di sessanta da quattro cavalli, e da dui infinite se ne troveranno, con
fetonte, / sicuro il loco fu da quelle fiamme. chiabrera, 394: guarda
sinistra, portando alcun tempo la prua da un lato, e quindi rigirando per
lato, e quindi rigirando per portarla da un altro lato: il che si fa
si fa. = deriv. da carro. carreggiata, sf. strada
giocosa, 17: in luogo di tenersi da banda per cercare il sodo e scansare
era incisa dai solchi della carreggiata come da due binari e costeggiava il letto sassoso
nitida e salda come marmo, è chiusa da due strisce erbose, e queste solcate
, e queste solcate rasente le sponde da due sentieruoli, va via curveggiando tra quelle
ci sono i fortunati che scelgon bene da principio. ci sono le vocazioni.
contraddica con le sue stesse parole, e da se stesso colga i propri dubbi.
propri dubbi. egli lo rettifica quel tanto da mantenerlo « in carreggiata ».
un ch'ha voce di basso, da soprano. = deriv. da
da soprano. = deriv. da carreggiare. carreggiato (part. pass
di carreggiare), agg. percorso da carri; condotto sul cocchio. targioni
a 40 metri. = deriv. da carreggiare. carreggiatura, sf. disus
del padrone. = deriv. da carreggiare. carréggio) sm. trasporto
carreggio [delle cuoia] da porto pisano a pisa, secondo il tempo
porto pisano a pisa, secondo il tempo da sol. 2 o sol. 3
entravano in città. = deverb. da carreggiare. carreggio, sm. continuo
dorsi delle colline. = deriv. da carreggiare. carrellata, sf. cinem
sf. cinem. movimento della macchina da presa cinematografica (posta sopra un carrello
descrittivi e narrativi. = deriv. da carrello. carrellato, agg. montato
carrèllo, sm. piccolo carro formato da un telaio sopra due assi, con
linee, per trasfe rire da un binario all'altro parallelo le vetture,
gli uomini accoccolati in terra col vetro affumicato da vanti al viso, la
pistola del saldatore nella mano mossa da un tremito veloce, l'alone d'ombra
, che permette di spostare la macchina da presa, montata su una colonna metallica
oste et sozza tabemara. bonvesin da la riva, v-458-202: la cinquan-
due o quattro ruote), tirato da un solo quadrupede, con sponda alta
fecesi tirare per molte luogora. e, da quello giorno innanzi, non si spregiò
fu veduta in un subito la strada da verona a venezia impedita da un lungo
la strada da verona a venezia impedita da un lungo ingombro di carrozze, di carri
ristoratrice...; qualche prete invocato da dieci moribondi, che s'affretta
le carrette delle massarizie infette guidate da musi sinistri che per nulla la
salnitro. ojetti, i-705: da questa strada passavano in carretta i con
ceselli. boriili, 2-93: carrette tirate da stremenziti cavallucci da macello trabalzano giù
: carrette tirate da stremenziti cavallucci da macello trabalzano giù per le viuzze. bran
, iv-351: an- dorono, portati da una medesima carretta, a un castello
, con tanti ricchi intagli, tirate da quattro bravissimi corsieri come in milano ognora
ognora si vede? ove più di sessanta da quattro cavalli e da dui infinite se
più di sessanta da quattro cavalli e da dui infinite se ne troveranno, con le
con una ruota sola, che si spinge da un sol uomo per di dietro.
di quella pendente, che paiono portati da cento diavoli. g. bentivoglio,
ordinariamente, e per lo più sono condotte da un cavallo solo. sostentansi non su
comode riescono alcune carrette a due ruote da un cavallo tirate, le quali eziandio
, armi fuori uso, sudiciume, cucine da campo ch'era allora la fortezza medicea
medicea, e penetrato nella stanza indicatami da un caporale indolente e scortese,
conducevano in sulle carrette, tirate non da buoi, come in italia si costumava,
, come in italia si costumava, ma da cavalli. magalotti, 21-163: accomodato
una carretta a sei cavalli un saltamartino da una libbra di palla di ferro,
. 7. marin. nave da carico che non compie un servizio regolare
analogica del linguaggio marinaresco: piroscafo lento da carico. invece, levrieri del mare
è una carretta. lei conosce il mare da un bastimento passeggeri. donne, musica
tirata questa carretta, si può dire, da che cominciai a praticare con quel traditore
sacco, questo nostro pane è accompagnato da tanti guai che sarà meglio guadagnarlo con
che fabbrica carretti. = deriv. da carretto. carrettate, tr. [
, sf. quanto può essere trasportato da un carretto, da una carretta; il
può essere trasportato da un carretto, da una carretta; il carico di un
sangue nobile è una cosa rarissima, e da preferirsi a tutte quante le virtù del
dove metterli. la clinica era aperta da poco e non ero preparato per riceverli »
ruote, con quattro posti, tirato da due cavalli, per trasporto di persone
disse luisa « che nella borsa troverai da far colazione ». de roberto, 372
il merito della fatica: ora facendo da carrettiere, ora prendendo a suo carico
, l'acqua, e ogni altro materiale da soma. baretti, 2-104: bisogna
cavalli regge ad un carico / di pino da lungi odorante, / e al cìdolo
arde nel tabernacolo, e lo vedono da lontano con piacere; si fermano un
invidia il carrettiere bestemmiante nella lingua compresa da tutti. quasimodo, 4-13: visibile
, overo cocchieri, viene onorata poi da una gran moltitudine di persone ch'attesero alle
per lo più condotto a mano (o da una bicicletta): per il piccolo
star 'n un carrettino. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
montagne]. collodi, 191: costruì da se stesso un elegante carrettino per condurre
uomo tutto sudato e trafelato, il quale da sé solo tirava con gran fatica due
pecora col suo carretto invalido dove penzolavano ^ da una specie di ghigliottina di legno brandelli
fatte a xviiii barile di mele ricievemo da vignone per lo caretton di francesco di
sopra due ruote, e son tirati da un cavallo solo. servono per trasporto
per trasporto d'immondezze e di materiali da murare e d'altre cose vili.
-per simil. collodi, 682: da giovani, vale a dire quarant'anni fa
baffi rossi. pascoli, 146: da un immoto fragor di carriaggi / ferrei
carriaggio de'nostri uomini, il quale da tutto il campo era abbandonato: e
siano, e carriaggio, e bestie da soma, tutto a spese del re,
pechin. magalotti, 9-1-39: mi considero da tre mesi e mezzo in qua tanto
dietro al carreaggio. = deriv. da carro; cfr. provenz. carriatge,
: io, se riedessi a ripigliar da capo la carriera vitale, so bene
.. pettoruti, rigogliosi, e riscaldati da forbitissima sapienza, possono ogni giorno correre
gentil dedicante avrebbe un campo assai vasto da correre una bella carriera. parini,
bisogna che [il cavallo] sia aggiustato da cavallerizzi con le debite misure, al
come lampo sparisce. collodi, 682: da giovani, vale a dire quarant'anni
3. ant. via percorsa da carri; strada carreggiabile. -per estens