loro modelli nella letteratura trecentesca, arricchita da apporti cinquecenteschi e leopardiani, conciliando esigenze
se queste sono disposte secondo valori decrescenti da sinistra verso destra; se invece una
, se avessi pronta la tua dissertazione da unirsi alla mia in altro carattere e in
gli altri costanzo festa, pier luigi da palestrina, orlando di lasso e giovanni
colombo romano: razza italiana di colombi da carne (nota anche col nome di colombo
interesse per la realtà immediata, espresso da virgilio guzzi col termine di neoimpressionismo.
: carattere tipografico di origine italiana contraddistinto da fusti di spessore diseguale e da grazie
contraddistinto da fusti di spessore diseguale e da grazie ad angolo retto nel tipo moderno
purezza di linee delle aste, rifuggenti da ogni leziosità alteratrice. viani, 13-403:
, nel vasto anfiteatro. -servendosi da un piatto comune, senza suddividere una
e sprezzante. nievo, 506: da un pezzo egli mi menava d'oggi in
alla romana per innamorarlo meglio, e che da ultimo poi gli avrei tutto concesso per
: fortemente patire, fortemente operare è da romano: diceva lo storico antico. p
dotta, lat. romànus, deriv. da roma (v. roma).
con la funzione di bilanciare l'oggetto da pesare. ricordi pisani, 125:
, a cui pago regolarmente un iaolo da casa mia al dazio di porta romana.
p. cattaneo, cxx-349: è da considerar... che ciascuno dei
fulcro quanto più è grave la roba da pesare. 2. con allusione
stato come proprietà personale del sovrano e da un accentuato dualismo fra l'elemento romano
popolazioni romane soggiogate. = comp. da romano1 e barbarico (v.).
romanocentrica di noi. = comp. da romano1 e centrico (v.).
. = voce dotta, comp. da romano1 e dal gr. 91x0; 'amico'
romano-barbarico. = comp. da romano e germanico (v.).
, 40 not.: si annunzia poi da roma una « rivista di filologia romanza
rivista di filologia romanza », diretta da l. manzoni, e. monaci ed
. = voce dotta, comp. da romano1 e dal tema del gr.
ardiscono di chiamarsi, certo romanticamente cioè da tedeschi o inglesi pensano e scrivono.
professor gilardoni che viveva a casarico, da eremita, si era molto romanticamente innamorato.
di romanzi, alieni per loro essenza da qualsiasi romanticheria, analitici ed oggettivi in
; nelle mie romanticherie di ragazza viziata da un certo benessere m'ero illusa che
nostre lettere. = deriv. da romantico. romantichière, sm.
di cose romantiche. = deriv. da romantico. romantichite, sf. scherz
e e = deriv. da romantico, con suff. med.
per anco qual dei due generi sia da preferire... mentre si vuol
... mentre si vuol provare da un lato la preponderanza del 'romanticismo',
romanticismo si fanno diffondere maliziosamente in italia da chi ha interesse a screditarlo. de sanctis
dicono gli antiromantici, il romanticismo fa passi da gigante. nencioni, 2-174: gian-paolo
giovanni prati e aleardo aleardi, caratterizzata da toni languidi e lacrimosi. -tendenza a
longhi, 1-i-1-230: ci pare che, da un'analisi attenta, il dipinto appaia
che fa del romanticismo ad uso delle giovanette da collegio e dei segneri della critica,
impulsivo, irrazionale, fantasioso, lontano da regole e schemi codificati. nievo
, 17-146: quella prima scena era tale da sconcertare sensibilmente il romanticismo delle sue illusioni
illusioni. = deriv. da romantico, probabilmente sul modello del fr
di tirannia. = deriv. da romantico. romanticità, sf.
di romanticità. = deriv. da romantico. romanticizzante (pari.
esornativi, preziosi. = denom. da romantico, col suff. dei verbi frequent
,... mi sarebbe egualmente facile da confutare... i seguaci della
deciso per anco qual dei due generi sia da preferire. berchet, 1-182: mando
trattato di pazienza'di fra domenico cavalca da vico pisano. leopardi, v-469:
ad ogni genere di poesia convengono, da che uno de'chiamati 'romantici'è il
degli esponenti del romanticismo, dei personaggi da essi descritti, del loro modo di pensare
espressioni, traevano più risalto e mistero da un che di silenzioso e inafferrabile che
: in quei giorni, attuando un piano da tempo elaborato, lm e natalia si
all'inizio del xix sec., caratterizzata da goffrature a secco e scarsi motivi decorativi
. = voce dotta, comp. da romantico e dal gr. 91x0;
= voce dotta, comp. da romantico e dal tema del gr.
. = voce dotta, comp. da romantico e dal gr. -oei&fc 'simile
in qualche foglio antecedente s'è parlato da berchet della romanticomachia. attaccabrighe, lxxxix-ii-102
= voce dotta, comp. da romantico e dal tema del gr.
. = voce dotta, comp. da romantico e dal tema del gr.
potrebbe venir riconosciuto. = deriv. da romantico. romanticume, sm.
per estens. atteggiamento o comportamento dettati da un esagerato sentimentalismo. manifesti del futurismo
, cara puttana! = deriv. da romantico. romantismo, sm.
donna celeste. = denom. da romantico, col suff. dei verbi frequent
stampatore la presente romanza mi sento suggerita da taluno la convenienza di farle procedere almeno
brano di intrattenimento salottiero, caratterizzata da grande semplicità melodica e da contenuti fortemente
, caratterizzata da grande semplicità melodica e da contenuti fortemente sentimentali, propri del romanticismo
ebbe principio con una romanza, mugolata sottovoce da una signorina inglese, la (piale
garbo che innamorava, cavatine e romanze da salotto. d'annunzio, i-812:
, si fece avanti, raggiante, accolto da uno strepitoso applauso. marinetti, i-224
in pnncipio d'ottobre per inviarle una romanza da camera. de marchi, i-157:
: debbo provare una romanza giuntami stamane da parigi. alvaro, 17-136: 1
resto con te, morire.. 'da 'nubi color magenta') quasi su calchi
. = agg. verb. da romanzare. romanzaménto, sm.
siva. = nome d'azione da romanzare. romanzare1, tr.
, iii-32-218: quasi tutti i possibili personaggi da 'romanzare'... sono stati
sai farlo. = denom. da romanzo2. romanzare2, tr.
di rima provenzale. = denom. da romanzox; per il signif. n.
dialettale. = agg. verb. da romanzare. romanzato1 (part.
; volgarizzato. carducci, iii-7-31: da croniche latine antiche... provenne
non potrete recare avanti, né altro da voi si dice in tutto ciò che
col digiuno. = nome d'agente da romanzare. romanzatura, sf.
, se volessero, ammanire romanzature estetiche da far invidia ai più volitanti chirotteri.
chirotteri. = nome d'azione da romanzare. romanzeggiare, intr. (
tr. romanzare. = denom. da romanzo2, col suff. dei verbi frequent
per qualche tempo la via a compiere imprese da cavaliere errante, pensò di ritirarsi nella
sentita. = deriv. da romanzo2. romanzerìa2, sf.
verso di provenzale. = deriv. da romanzo1. romanzescaménte, aw.
bella cagione una donzella galluzzi disposata segretamente da un carbonesi, il conte gozzadini disse
. 3. con invenzioni da romanzo. pasolini, 10-185: ho
v'è rimasto. = denom. da romanzesco. romanzésco, agg.
letterarie e le romanzesche le più volte da una nulla sorgono e svaporano in nulla.
, movimentato; singolare, eccezionale tanto da apparire poco verosimile (la vita,
. boiardo, 1-256: tra le opere da lui giustamente fatte e con leanza non
giustamente fatte e con leanza non è da commemorare tra le ultime questa, che
, potendo di tanto tesoro commesso a lui da gelone fare il suo piacere, lo
città o riparo di un porto costituito da una struttura muraria. andrea da barberino
da una struttura muraria. andrea da barberino, iii-274: allato alla città d'
un nemico dalla città, tosto che sono da quello superate, si rivolgono ad offesa
salvezza dell'a- nima. uguccione da lodi, v-151-153: sofrì dol e tormento
dissipato e ai suoi dubbi compagni, strapparla da quello squallore e da quei pericoli,
compagni, strapparla da quello squallore e da quei pericoli, portarla via con sé,
.) salvamentum, nome d'azione da salvare (v. salvare).
. elettrotecn. dispositivo automatico, costituito da fusibili o da un relè, che
dispositivo automatico, costituito da fusibili o da un relè, che interrompe la corrente
sono morti sono però scomparsi o latitanti da molti secoli altri mostri del nord italia
del salvando. = deriv. da salvare, col suff. del gerund.
nostra salvanga. = deriv. da salvare col suff. dei termini di origine
, filosofi e salvapopoli e adoperavano un gergo da scienziati, da economisti, da metafisici
e adoperavano un gergo da scienziati, da economisti, da metafisici per dire cose pedestri
gergo da scienziati, da economisti, da metafisici per dire cose pedestri. =
savinio, 27-142: una matita coperchiata da un salvapunte di metallo sporgeva dalla tasca
con rischio o fatica personale; difendere da pericoli con azione solidale. -in partic
morte con opportune cure mediche, guarire da una malattia gravissima. breve
del re; ed amplificato per pericolosissimo da far nascere una sanguinosa zuffa, nella
di soletta, vedendo i propri nemici, da cui erano assediati, vicini ad esser
e lì, con balsami e unguenti da loro preparati, l'avevano medicato e
che mi salvò 'n dispensa, e fui da lui, / alterato ch'io era,
parini, 483: così buscherai / qualcosa da salvar la tua famiglia. c.
importanza. -liberare dall'angoscia, da un impegno gravoso, da un possibile
angoscia, da un impegno gravoso, da un possibile danno, da una persona molesta
gravoso, da un possibile danno, da una persona molesta. cesari, i-512
. cesari, i-512: salvici iddio da queste carità parentevoli e fratellevoli, ché
salva l'altro', quando lo dispensa da un obbligo, da un incarico purché
quando lo dispensa da un obbligo, da un incarico purché sia grave. mazzini
. mazzini, 28-200: dio ci salvi da gioberti or che non fa più il
i suoi valletti, con stamponi, da per tutto: a lezione, a desinare
, zanichelli garzoni. chi mi salva da zanichelli? d'annunzio, iii-1-225:
? emanuelli, 1-136: ero spinta da riprovevole egoismo, non dal desiderio di
egoismo, non dal desiderio di salvarvi da una truffa. -trattenere dal compiere
a quella vista l'oppositore quasi sopraffatto da un lume celeste rinnega i suoi argomenti,
, ringrazia la provvidenza che lo salvò da un'empietà involontaria. foscolo, ii-150
che me dal tosco, / lui da più infamia e nuova colpa hai salvi,
hai salvi, / ti fésti rea da disperar perdono. 3.
, impedendone la sconfitta, la conquista da parte dell'invasore o la distruzione (
: disse che non gli pareva che fosse da fuggire qualunque partito per salvare la patria
i capelli. -r- servire a riparare da un fenomeno fisico dannoso. dante,
i 600 franchi che mi hanno salvato da un grande impiccio. montale, 2-32:
g. r. carli, 2-xiii-196: da piccole alterazioni prodigiosi effetti ne nascono,
altri, 10 sono l'angelo mandato da dio per salvarvi, e pertanto vi comando
. llui / « per dio, dammi da mangiare ». caviceo, 1-133:
del mar fieri contrasti / vengono a noi da la tartarea corte, / tu che
con i meriti soprannaturali, in modo da evitare dopo la morte la dannazione eterna
dopo la morte la dannazione eterna e da ottenere la beatitudine del paradiso. -anche
l'anima salvata. s. caterina da siena, iii-151: in ogni stato
-rifl. s s giacomo da lentini, 8: sì com'om che
vuole tutti gli uomeni salvare. zanobi da sfrata [s. gregorio magno volgar.
• j. emendare in modo definitivo da colpe o da vizi, impedendo la
. emendare in modo definitivo da colpe o da vizi, impedendo la perdizione e il
? 8. difendere o liberare da un'accusa o da una calunnia.
. difendere o liberare da un'accusa o da una calunnia. castelvetro, 8-1-528
/ m'accusavo oppresso nella sfida / da colpe che frugavo con mano suicida, /
tutto che i spagnoli siano odiati grandemente da tedeschi, il re catolico guarda e
che al soldato è lecito prender partito da qualunque glie l'offerisca, e s'odiano
largamente e strettamente per avere un sutterfugio da ripararmi e a'testi con cui venisse a
reggimenti che in certe province erano stati da capitani esperti ammaestrati. pavese, 8-160
di pubblico a uno spettacolo. da ponte, 189: cadde...
nel primo finale, che era tale da far onore a qualunque gran maestro.
di rita hayworth in vestaglia nera ritagliata da una rivista americana accanto ad una veduta
, la qual salvata gli avea. paolo da certaldo, 114: se se'
in suo nome li garofoli, lasciati da li portughesi, finché ve- nise un'
lavoratori e podere dèe avere la capanna da riporre gli strami et i fieni appartata
riporre gli strami et i fieni appartata da quella un giusto spazio, in luogo accomodato
io me la guadagnassi. -mettere da parte, riporre per servirsene in un
dispose di fare una cava in uno pozzo da salvar robba, nella quale accadendo a
mila scudi il quartiere. -mettere da parte in un'operazione aritmetica. piero
« monsignore, voi siete stato uccellato da questo poltrone perché il palazzo è mio
necessità di procurare che alcuni sotterfugi, da lm usati con altri per salvare non
conservazione di un bene morale. bartolomeo da s. c., 9-8-18: i
arrivare in tempo al porto di carico sì da poter caricare. 13.
epicuro, perché il vuoto sottilissimo, da me ammesso disseminato nella materia sottile, lo
nostri dogmi, essa non può tuttavia salvargli da ogni sospetto di errore. -in
: sforzòssi di mantenere quel fondamento amato da eudosso, aristotele, calippo, awerroè,
volendo salvarsi nuotando, fu preso incognito da marinai greci. machiavelli, 1-i-428:
e vanne alla rifrusta / d'un luogo da salvarsi da tal mischia. redi,
alla rifrusta / d'un luogo da salvarsi da tal mischia. redi, 16-i-26:
bon porto fra i diti tre scoieti da podersi salvar quando fusse di bisogno.
salvar quando fusse di bisogno. fausto da longiano, iv-173: molte volte la poderosa
1-ii-257: l'altre galeotte furono seguitate da giovannandrea, ma, per essere egli solo
se medesimo; e non vedendo via da salvarsi, finalmente si gittò giocchioni a'
, ii-94: la morte stessa è da loro piutosto voluta che il salvarsi per
in seno, / ché se 'l gregge da lei ci viene or spento, /
ce la mette tutta. -ripararsi da colpi o percosse. dante, purg
tutta in sé mutarsi. -difendersi da avversari politici. machiavelli, 1-i-261:
la plebe romana... si partì da roma e per salvarsi feciono infra loro
; ma spero di salvarmene in tempo. da ponte, 259: appena salvatomi da
da ponte, 259: appena salvatomi da tal fulmine, me ne cadde un altro
fanciulle, onde salvarsi, / amor, da te. p. petrocchi [s.
]: non s'è potuto salvare da quella seccatura. gozzano, 1-1277:
esatto, corrispondente a verità. guidotto da bologna, 1-74: è uno altro ornamento
. boccamazza, i-1-397: si ha da guardare bene che li legnetti siano posti
], i-35: le lettere ch'avete da mandare e le figlie ch'avete da
da mandare e le figlie ch'avete da maritare non vi imaginate di lasciarle troppo
a male. 22. guarire da una grave malattia. ramberto malatesta,
salvi chi può: come ordine impartito da un comandante in seguito a un attacco
-per indicare il trambusto rumoroso provocato da molte persone, anche in una mangiata collettiva
mezzi per schiarire la tenebra, tanto da dare in tempo il si salvi chi può
proverbi toscani, 62: dio ti salvi da un cattivo vicino e da un principiante
ti salvi da un cattivo vicino e da un principiante di violino. p) idem
comp. dall'imp. di salvare e da ripa (v.). salvaròba
ascoso a vedere i furti che si facevano da la cucina, da la panataria,
che si facevano da la cucina, da la panataria, da la caneva, da
la cucina, da la panataria, da la caneva, da la speciaria, da
da la panataria, da la caneva, da la speciaria, da la spenderia,
da la caneva, da la speciaria, da la spenderia, da le altre salverobe
la speciaria, da la spenderia, da le altre salverobe. collenuccxo, 90:
. collenuccxo, 90: fattosi portare da la sua salvaròba due gran mantelli di porpora
tramontana, vento veramente conservatore e defensore da ogni corruzione e putrefazione. g.
del buon salamo e del buon vino da bere. fanzini, i-38: il
come copiosissima salvaròbba d'ogni essempio di cose da fuggirsi ne stesse senza.
comp. dall'imp. di salvare e da roba1 (v.).
comp. dall'imp. di salvare e da scrutinio (v.).
e selbastrella, / che piantati parien da diva mano / con più olor che spezi
ella ha certe carni sode e morbide da signora », infine, che le sapeva
torso, che non s'alza molto da terra. redi, 16-vii-250: in quest'
qualche specie delle nostre pimpinelle, chiamate da noi salvastrelle, usate neh'insalate, si
si trovassero attaccate certe gallozzole rosse formatevi da insetti. lastri, vi-119:
lastri, vi-119: si è introdotta da poco in qua la cultura ad uso
, come tutta mi ringalluzzo. = da [erba] silvestrella, deriv. dal
comp. dall'imp. di salvare e da tacco (v.).
. tutti / balzano in mare, da che vana è l'arte.
questo non bastasse una barca di ferro da salvataggio che s'era messa in mare
la ciminiera. del giudice, 2-126: da una di queste salì verso il cielo
successo di dover ricomporre un affresco intero da frammenti minutissimi. 3. aiuto
un tiro molto forte o intervento compiuto da un difensore per sbrogliare una situazione molto
-il concorrere, con l'impegno maggiore da parte dei giocatori e dell'allenatore di
sauvetage (nel 1773), deriv. da sauver (v. salvare).
io: lo infermo de quartana minuiscasi da la salvatèlla de la mano sinistra fra el
superficie dorsale delle dita e della mano da un gran numero di venirne che si riuniscono
questo salasso la guarigione dei malati; da ciò è venuto il nome che porta
salvatèrra1, sf. tipo di breccia costituita da marmi di colore giallo, grigio e
composto di frammenti d'altri marmi uniti da un glutine... la salvatèrra ha
, santificato dalla grazia divina in modo da evitare la dannazione eterna e da ottenere
modo da evitare la dannazione eterna e da ottenere la beatitudine del paradiso.
uomini pur si salveranno. né è da meravigliarsi del poco numero de'salvati,
. 2. tratto in salvo da un grave pericolo di vita. -anche
esatte sui salvati e perduti. -guarito da una gravissima malattia. leoni, 481
, iii-658: tutta la casa, salvata da inesorabili disastri famigliari, le era sacra
valido. sbarbaro, 4-67: da un pugno di concio un gambo di
di concio un gambo di zucca, da un mucchio di carta una riga salvata.
= voce umbra, deriv. da salvare. salvatóre (ant.
gesù cristo crocifisso benedetto. s. bernardino da siena, 658: iesu vuol dire
miserie: salvatore, perché ci riscatta da sdnavitudine; pastore, perché ci guarda pecore
le vostre lagrime non si dònno discordare da quelle del sarvatóre. boccaccio, vili-1-43:
chiesa o di un monastero. niccolò da poggibonsi, cxxxi-61: tra lo munistero di
: ordine di religiosi e religiose fondato da santa brigida nel xiv secolo. -con
di una città o di un territorio da parte del nemico; liberatore di un
liberatore di vienna assediata dai turchi e da tutta l'europa gridato salvatore della cristianità,
pianta le memorie più luminose, passa da rorsenna all'oca salvatrice del campidoglio,
rorsenna all'oca salvatrice del campidoglio, da manlio fa un salto mortale a catilina,
) salvator -dris, nome d'agente da salvare (v. salvare), che
raccomandata. = deriv. da salvatore, per tradurre il gr. xà
o-ioxr] pto <;, deriv. da acoxiqp. salvatori ano, agg.
salvatore, fondata a roma nel 1881 da f. m. jordan e rivolta principalmente
nella sua stona 'salvatorio', parendomi da un canto che questa voce importi
comp. dau'imp. di salvare e da uomo (v.). salvavita
comp. dall'imp. di salvare e da vita (v.).
comp. dall'imp. di salvare e da voce (v.).
condizione propria del fedele che, redento da cristo e santificato dalla grazia divina, ha
, che vóli salvazione, / guàrdate da lo lupo, che ven corno latrone.
morire, alla salvazione dell'anima sua da se medesimo sollecitamente provvide, addomandando tutti
raccolse con molte carezze; e quantunque da una parte né dall'altra non s'intendesse
salvazione. -per estens. emendazione da vizi o colpe. cassiano volgar.
dell'umanità dal peccato originale, operata da gesù cristo per mezzo della morte sulla
ha salvato [cristo] se stesso da morte et ha operata la salvazione e redenzione
de fusco, andando doppo questa vittoria da pisa a fiorenza, furono morti per camino
gli episodi sono le liberazioni e salvazioni da mortiferi animali, da mostri, da
liberazioni e salvazioni da mortiferi animali, da mostri, da satiri. scarfoglio,
salvazioni da mortiferi animali, da mostri, da satiri. scarfoglio, 1-135: l'
-arca di salvazione: l'arca usata da noè per sopravvivere al diluvio. -al
-luogo di salvazione: luogo sicuro, lontano da pericoli. guerrazzi, 10-183:
onore di casa vostra. -proscioglimento da un'accusa. s. spaventa,
, un po'tutti, staveno ad annaspà da tre giorni... pe trovà
salvazione e tirallo fora, lui giuliano, da li pasticci in cui s'aritrovava,
né colpa né peccato. -guarigione da una grave malattia. l. bruni
-difesa dai nemici o sicurezza data da opere di fortificazione. livio volgar
romano. bocchelli, 2-xxiii-892: son cose da agenzie di biglietti combinabili per la salvazione
di ricevere un danno morale; riscatto da colpe. serao, i-323: già
, subitanea, come l'unica salvazione da quell'inerzia. comisso, 17-99: sapersi
tardo salvatio -ònis, nome d'azione da salvare (v. salvare).
, addirittura rettilinea. = deriv. da salvazione-, cfr. anche ingl. salvationist
poeti coetanei, / eglino, accolti da la schiera i fragmini, / con
! a te con melodia / mesta da lungi risonante, come / gli epici
vergine de'dolori, che vi salvi da male e vi dia sempre forza da camminare
salvi da male e vi dia sempre forza da camminare. = lat.
'essere in buona salute', denom. da salvus (v. salvo). per
li vescovi, frati et altri religiosi da bene, numero circa trenta, fecero ordine
o voi figli di giove, e latona da 'l fulgido crine, / salvete
distillata per campana. = comp. da sale e vetro (v.).
-per estens. perdono da chi è stato offeso, rinuncia alla
la mia salvessa racquistare. -guarigione da una grave malattia. arici, ii-72
arici, ii-72: si chiama / da lui [mercurio] salvezza chi per
necessaria ai suoi affari. -persona da cui si attende aiuto per evitare la
2. in senso attenuato: liberazione da una situazione imbarazzante o difficile.
resistere per la salvezza della stillazione da rametti e foglie è molto tossica; inpatria
e salvia, e fie bagnata. cenne da la chitarra, fusse; ma
cui tegnamo con baldaccio di piero da anghiari, noi vorremo foglie solamente
verdi e che egli venisse qua da noi e intenderci con lui a bocca:
: salvia maggiore, salvia comune, salvia da uc e per tutto il
riconoscimento del infusioni teiformi. da alcuni si fuma come il tabacco per
volatile che -redenzione dell'umanità operata da gesù criconserva in certe glandolette globose,
segnandoli col simbolo di nostra salvezza. inosservata da tutti s'inginocchiò sopra la fossa del padre
sbarbaro, 1-272: qui sono attesi da un poker di partite decisive per la loro
invrea, nelle case han cotto la focaccia da porsalvezza. tarsi lassù: impastata d'
anche salvia splendente (salvia leggianti, da cui fu ispirato il moto decabrista del
di fiori di colore = deriv. da salvo1. rosso scarlatto. lessona,
nel linguaggio scient.), deriv. da officinale o maggiore o da uccelli {
deriv. da officinale o maggiore o da uccelli { salvia officinalis),
bianchi) in = comp. da salvia e [antocia] nina (v
giava ella, non bevevi se non da quella parte dove ella dono i
ant. aromatizsaccano una di porcellana da porcelli che stomaco, sopra zato con
salviata. landò, 1-59: melibea da manerbio fu l'inventrice de casoncelli, delle
sembra un ex voto che la terra, da secoli, offra al persone et in avere
(eccles.) salvificare, denom. da messisburgo, 3: mantili per
, bottiglierie, tinelli per imbandire e da rispetto, salviette, truccabocca, tovaglie
rispetto, salviette, truccabocca, tovaglie da acqua a mani e da vivande.
truccabocca, tovaglie da acqua a mani e da vivande. p. fortini, 1-254
rigorosi puristi come gallicismo ('serviette', da 'servir'). « non comune per
servieite (nel 1328), deriv. da servir, che è dal lat.
in posizione pred. = deriv. da salvo, sul modello di franchigia (v
. antichi portolani italiani, 502: vegnando da la cità de curzola a san maximo
distinti; -non contagiato, risparmiato da una malattia. viene talora introdotta in
perfetta poesia'. carducci, iii-6-289: da un testo a penna ch'ei teneva
/ e tuttor santo tenuto saròe. marsilio da padova volgar., ii-rv-13: e'
limbo, cioè nella superior rantito, protetto da danni o rischi; immune di questo minor
ragione, e quindi la pena; libero da pericoli, da molestie o da atteggiamuove
quindi la pena; libero da pericoli, da molestie o da atteggiamuove la grazia salvificante
; libero da pericoli, da molestie o da atteggiamuove la grazia salvificante in soccorso del
restauri. sarpi, viii-297: li ladri da strada, quali o di giorno o di
di forzare un rutto salvifico, lo tentato da noi. » rovani, 3-i-87: tanta
attenuato: non condizionato o non oppresso da un cruccio, da un inconveniente, da
o non oppresso da un cruccio, da un inconveniente, da un impegno noioso
da un cruccio, da un inconveniente, da un impegno noioso o considerato gravoso;
e contentezza. se arrivo a liberarmi da questa seccatura, per un buon poco son
ci ha voluto bene; e siamo salvi da un gran pericolo. mia moglie saprà
sacri del manzoni. » ed è sacra da vero. ho spaventato le signore.
città che così a caso è raccozzata da un guazzabuglio di nazioni e di schiatte,
. vivo, tuttora vivente. bartolomeo da s. c., 35-4-6: da
da s. c., 35-4-6: da disperare è di concordia mentre è salva
salva e s'arma e si divide / da le lusinghe del suo falso duce.
sostegno! -per estens. immune da vizi, da errori, da gravi
-per estens. immune da vizi, da errori, da gravi difetti.
. immune da vizi, da errori, da gravi difetti. fra giordano,
si fa beato chi vi guarda e salvo da la morte de la ignoranza e da
da la morte de la ignoranza e da li vizi. -libero da una
e da li vizi. -libero da una dolorosa condizione psicologica ed esistenziale.
) / dal solo habitat respirabile / da chi pretende che esistere / sia veramente
, e quella rimanga salva nella parte da innestare. g. morelli, 100:
fortissime e di fossi e mura e torri da non temere per via di forza da
da non temere per via di forza da tutto il mondo; e dentro sono
mondo; e dentro sono bene agiate da potere ricevere ne'tempi de'bisogni e uomini
mosse velocissimamente e scostossi sana e salva da quella isola. alberti, i-40:
/ sboccia purpureo fiore, / salvo è da piè villano / di scorrente pastore.
de'suoi, ch'egli avea fatto fare da un suo compagno a cui avea lasciati
compagno a cui avea lasciati ducati tremilacinquecento da investire, tutti gli perdé, ché
cosa non li toccarono. -risparmiato da un dissesto. duodo, lii-15-145:
. sicuro o protetto o posto al riparo da pericoli, da rischi per le persone
o posto al riparo da pericoli, da rischi per le persone o, anche,
nascoso in luogo salvo e riposto. guido da pisa, 1-249: confortate ch'io
il conduca in salva foce: buonaccorso da montemagno 11 vecchio, i-9-4: ben
all'azione, e secondo il piano da loro ordinato; ma rimanendo salvi i
in qual modo chi non è amato possa da sé partire le saette d'amore chiavate
sua cuore. -scevro, esente da disgrazie e guai. oroscopo di guicciardini
, essi salvi dalle infortune, benché da marte in sextile aspectu prospiciatur, e
, è necessario che la cosa locata da lui possa restar divisa, dove che
manuzzi]: non... è da credersi cosa d'ognuno il saper far
caratteristiche. vorrebbe ella esser così gentile da significarmi quali predilige e quali ritiene per
. in salvo: in condizione tale da evitare o da essere protetto da pericoli,
: in condizione tale da evitare o da essere protetto da pericoli, da rischi
tale da evitare o da essere protetto da pericoli, da rischi o garantito da
evitare o da essere protetto da pericoli, da rischi o garantito da eventuali danni,
da pericoli, da rischi o garantito da eventuali danni, da pene (anche
rischi o garantito da eventuali danni, da pene (anche in formule benaugurati)
della giustizia. leoni, 290: travestito da prete, durò fatica a mettersi in
mia figlia. -in condizione tale da ottenere la salvezza eterna. segneri
di tre giorni non comparisse loro soccorso da parte alcuna, salva la vita, la
. - in serbo, da parte. fatti di cesare, 58
per comune prode. - da conservare e da custodire. dolce,
. - da conservare e da custodire. dolce, 7-511: sotto
vergini vestali. -in condizione tale da mantenere, da tutelare, da salvaguardare
-in condizione tale da mantenere, da tutelare, da salvaguardare un diritto,
tale da mantenere, da tutelare, da salvaguardare un diritto, un principio, un
. -con valore aggetti: libero da una situazione fastidiosa, imbarazzante.
credicontratto fra banche secondo cui il pagamento da tori] / il verme il
parte dell'altra degli assegni emessi da una di essegli scorse / e io qui
notificazione del - preservato da pericoli atmosferici. l'awenuta emissione.
al -salvo bisogno o eccedenza: clausola da cui di nostro parere;
la reputazione). e divise estere da parte della banca stessa. giuglaris
d. bartoli, 6-5-9: impetratagli da possenti amici la libertà, sotto salvo
crudeli nimici nostri, si sono distolti da molestarci e d'ingegnarsi, come possono
a suo salvo e hanno ali da fuggire. -a salva mano:
. -per salvo modo: in modo da essere certi che qualcosa non vada perduto
saranno alligate più vostre lettere aùte ier sera da pisa, al tardi. fate d'
pirandello, 7-133: ma che può volere da me un uomo come quello, me
sacchetti, 15-3: avendo una sua sorocchia da marito, che, salvo il vero
, 20-255: levatosi a la fine da cotali cianciarelle, manda fuore ognuno,
canto, le quali vogliono poi essere considerate da per
o avea mandato a lui. ca 'da mosto, 171: questa isola [
, ma ha buon staggio, coperto da tutti i venti, salvoché da levante e
coperto da tutti i venti, salvoché da levante e scirocco e da ostro e
venti, salvoché da levante e scirocco e da ostro e scirocco, ché con tali
sa nulla, / salvo che, mossa da lieto fattore, / volentier toma a
alla lor libertà conoscessero. ca 'da mosto, 212: il vestir di
mazzini, iv-6-238: la sottoscrizione mensile da noi proposta dovrebbe ricevere firme e versamenti
possa tuttora essere conosciuta e gustata anche da chi non può vederli, salvo che
ogni giorno per trovar una nuova arte da piluccarci meglio. faldella, ii-2-121: fiorello
voce di area roman., comp. da salvo1 e ognuno (v.).
numi. z. valeresso, xxx-6-261: da questo giorno / vi sia venefica /
di 'sai volatile'. = comp. da sale e volatile (v.).
volto m chi fosse di cama- tura da colorirsene, abbiate trovato nuovo e certo assai
quattrino. -in un luogo sicuro da rischi e da pericoli; in salvo
-in un luogo sicuro da rischi e da pericoli; in salvo. monosini
me fac'; e si dice per ischerzo da taluno del volgo nella frase 'essere',
per 'essere in luogo salvo e sicuro da pericolo'. = propr. 'fammi salvo'
dottrina di butta. = da una voce sanscr. samante,
cose gli diffendesse dai veneni. = da una voce celtica. f
frutto [la samara] è formato da molti carpelli intimamente uniti e costituenti ciascuno
lat. scient. samarium, deriv. da samar [skite].
gratitudine alcuna. = deriv. da samaritano. samaritano (ant. sammaritano
riferimento all'episodio evangelico della donna convertita da gesù vicino al pozzo e alla parabola
f f liava. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
in parte l'hanno in dispetto. niccolò da pogginomi, cxxxi-89: dentro alla chiesa
., ix-362: uno uomo si partì da ierusalem e andava m gerico, e
araba, samaritana ed ebrea, originate da quello stesso paese che l'etnisca,
detto che in città s'era aperto da qualche tempo un istituto di rieducazione per i
, lat. tardo samaritànus, deriv. da samaria (gr. ia (a . = voce dotta, comp. da samara e dal suff. gr. -oei8r , si concentra talvolta in sabbie e ghiaie da esse derivate (come nelle vicinanze del grammofono dell'infernale gelatiere, tosto subissato da sambe ed affini. migliorini js. , lei e l'amico si esibivano, da maestri, in una samba proprio indiavolata e resistenza. = deriv. da una voce indigena. sambabilino e sanbabilino giacca e cravatta, seguaci di un'eleganza da sam- babilini. 0. calabrese [ medesima cosa. = deriv. da sambac. sambaquì, sm. vengono riunite nel sottogenere rusa, caratterizzate da coma terminanti con tre ramificazioni. ed il pelame grigiastro. = da una voce di origine indiana. sambartolomèo, sm. chi appare sfigurato da cicatrici e tagli. - anche al della grandezza della fregata, che porta da 14 a 22 cannoni. dizionario di marina .. questi sono quelli che discendono da persone condannate per l'officio dell'inquisizione a indossare il sambenito', denom. da sambenito (v. sambenito) al supplizio dell'inquisizione. voce spagnuola da 'san'e 'benito'= benedetto, restano per eterna infamia di quelli che discendono da loro) e dar modo di potersi dar modo di potersi nobilitare a quelli che da loro discendono. priuli, li-1-361:
perpetua infamia delli condannati da questo consiglio, caverebbe grossissima somma d'
= spagn. sambenito, comp. da sa [co] 'mantella di stoffa
corda] ve ne ha degli altri rapportati da ateneo,... e sono
giardino sambista. = deriv. da samba1. sambra, v.
ai greci, inventato, secondo ateneo, da cambice, e secondo suida da ibico
, da cambice, e secondo suida da ibico. clemente alessandrino attribuisce l'invenzione
2-xxiv-931: turbini di polvere si levavano da mezzodì a settentrione; tamburi, trombe,
albergo / il fier pastor che lor venia da tergo. marino, 1-2-8: chzio
2. milit. antica macchina da guerra costituita da una scala o da
. milit. antica macchina da guerra costituita da una scala o da un ponte volante
da guerra costituita da una scala o da un ponte volante che, portato da un
o da un ponte volante che, portato da un traliccio triangolare e manovrato per mezzo
quegli uncini suoi, la faceva cadere da alto in mare, sommergendola. busca
n. villani, i-8-153: molti son da le torri arditi e pronti / a
piemonte e la fiandra de'suoi balestroni da noce, torri ambulatorie, testudini arietarie,
3. batteria galleggiante, costituita da pezzi di artiglieria di grosso calibro,
due o tre navi disalberate e collegate da tavoloni di legno, e impiegata,
con la mosca. = deriv. da sambuco1. sambuca3, sf.
= voce di area napol., da un lat. tardo e mediev.
frangiato di seta. = deriv. da sambuco1, col suff. dei pari.
zampogne dette sambucine. = deriv. da sambuco1. sambùcina, sf.
. sambùcina (plauto), deriv. da sambuca (v. sambuca1).
analoghe proprietà terapeutiche. = deriv. da sambuco1. sambuco1 (ant.
sambuco sana il dolor di testa cagionato da causa calda. il suo succo cava
. della specie sambucus nigra. niccolò da correggio, cvi-238: o di sambuchi o
sambuco e di ra- marino fu giannotto da gorgonzola, che fu poi impeso per
2. locuz. - essere cosa da far ridere un sambuco: essere goffo
, v-471: veder una vecchiaccia che fa da giovinetta, / è cosa veramente che
causa dell'eunuco, / è cosa che da ridere farebbe ad un sambuco.
'sambuco', uso veneto: leggerissimo battello da canali, lagune e stagni. =
= deriv. dall'ar. sambuq (da ricollegare probabilmente a una voce indiana)
area pist. e aretina, comp. da san \ gue \ e budello (
vento non è in poppa, mettono da basso una veletta che rassembra una di quelle
una veletta che rassembra una di quelle da taglio e si chiama sambusa, della quale
viene il vento a soffiare. = da una voce ar. same,
saména, sf. stor. antica nave da trasporto molto capiente. pantera,
forma di ventre. = deriv. da samo (cfr. samio).
: 'samidee': famiglia di piante stabilita da ventenat, il cui tipo è il genere
illustrazione italiana [6-x-1912], 324: da più giorni i samioti combattono contro
, che suonava il 'samisen'. = da una voce giapp. samitara, v
agli uomini selvatichi. = deriv. da una voce indigena. samizdat, sm
a. chiappini, cxiv-14-78: da roma costà è stato scritto che i
ànno presso del santo padre ritrovato strada da salvare la loro libertà. carducci, iii-7-
all'aspetto di tale minerale, e da blenda (v.). sammichèle
. a castelfalsi dicesi monti di camporena, da un castello edificato da'samminiatesi nel 1122
si riferisce a tale popolazione; abitato da tale popolazione. sapere [31-v-1946]
2. l'idioma uralo-altaico parlato da tale popolazione fino al processo di russificazione
russificazione (e, attualmente, solo da alcuni gruppi isolati). cane dei
due pezzi, molto alto e sostenuto da funi o sarte allo indietro e dai fianchi
deriv. dal ted. s'àumer 'animale da tiro o da trasporto'.
ted. s'àumer 'animale da tiro o da trasporto'. samosatèno (ant
. per la temerità d'aver banditi da quella chiesa, di cui era vescovo,
differente,... né l'exebeno da la pietra samia, né la obsidiana
né la obsidiana che si chiama anco samotracia da la pietra obsidiana. dolce, 6-64
samovàr, sm. apparecchiatura costituita da un recipiente, per lo più di
dal tartaro. soffici, iv-221: da buona russa, aissa pensò per prima
voce russa che significa propr. 'bollire da sé'. sampàn { sampàng,
adattamento del fr. sans-pareil, comp. da sans 'senza'e pareil 'uguale,
la 'sampietra'). = deriv. da sampietra. sampi, sm.
jàjx-i o ja (x7ii, comp. da < jàv, forma dorica di tifica
materie et affari concernenti la loro giurisdizione, da che hanno avuto origine i san pierini
di san paolo. = deriv. da sanpiero. sampièro, v.
due baiocchi e mezzo, fatta coniare da ro vi nel 1796, che aveva
'sanpietrino': mezzo grosso di rame emesso da pio vi (1796), dall'effigie
semivocali corrispondenti (e attualmente è usata da alcuni studiosi per indicare alcuni esempi di
chiari, 2-ii-129: vennero... da londra il chirurgo ed il medico,
una febbre ardente, / sanabil solo da un rimedio arcano, / che fuor
disperarsi più tardi; meglio è separarsi da buoni amici ora, finché il male
amorose piaghe. -che è emendabile da una condizione di peccato; che può
; che può liberarsi o essere liberato da un'inclinazione negativa, da vizi o
essere liberato da un'inclinazione negativa, da vizi o difetti. musso, i-227
bocca freno -che può essere volto da una condizione negativa a una positiva;
? = agg. verb. da sanare. sanabilità, sf.
sanabilménte, aw. disus. in modo da poter prevedere o da considerare probabile la
. in modo da poter prevedere o da considerare probabile la guarigione da una malattia
prevedere o da considerare probabile la guarigione da una malattia. manuzzi [s
del sanaio. = deriv. da sano. sanale, v.
sano... dunque... da bel principio bisognerebbe studiare per diventar vecchio
. chiaramente, con precisione, in modo da non avere o da non lasciare dubbi
, in modo da non avere o da non lasciare dubbi, incertezze; attentamente;
esatti quanto più è possibile. francesco da barberino, ii-39: sanamente intendi detto
stesso che è l'istoria, è da intendere sanamente e con certo moderamento,
sanamente quelle cose che aiutano in dio da quelle che ne impediscono. giuseppe flavio
quel che v'impugna, ma colui da chi io sono stato mandato. anonimo [
147: per la qual cosa è da attendere sanamente che. ll'umana generazione
per uno sommo prencipe'non è così da intendere che i minimi giudici di qualunque
che i minimi giudici di qualunque servo da quello uno immediatamente possano venire. leggenda
, si troveranno essere tutt'altra roba da quello che sono stati fin qui o che
protagonista; ma poi capì presto, da uomo solido e sanamente provin
il sanaménto. -figur. emendazione da un vizio, da una disposizione d'
-figur. emendazione da un vizio, da una disposizione d'animo malvagia.
compiuto. = nome d'azione da sanare. sanamunda, sf. bot
. la prima nasce con molti rami da una radice, alti un ombito et
decozione di ceci rossi, purga mirabilmente per da basso gli umori flemmatici e malenconici e
ti avrei già sanato, allora, da tutte le tue malattie. -far
malattie. -far curare e guarire da una malattia. algarotti, 1-viii-154:
la ciurma della sua flottiglia e sanarla da un fierissimo scorbuto di cui per una
giovanni e de'compagni, fu miracolosamente da dio sanato. s. carlo borromeo
sanarlo; e proseguiva con alcun salutevol consiglio da farlo ravvedere e distorlo dal professare l'
avevi, / che tre ne fur sanate da costui. b. tasso, 1-18-13:
un sacerdote). -anche: liberare da urr inclinazione perversa, peccaminosa; correggere
e perché questa è cosa che viene da dio, però chiedilo e cercarlo da
da dio, però chiedilo e cercarlo da dio, che ti può sanare in uno
andasse al sacerdote non per essere sanato da lui, ma acciò vedesse e giudicasse
lui sanerai le mie fedite ». antonio da ferrara, 7: sana questo mio
dal peccatore è accusato ma non sanato da dio. -espiare una colpa con
. sicinio, 14: per sanarti da questa tua insania, bisogna- rebbe ogni
le sventure mi saneranno o morirò lontano da te per non funestarti con la vista
con dispendio di dumila libre, o vero da inde in giù, providero et ordinaro
ai modi di sanarla dall'acqua e da ogni suo gemitìo. viviani, v-262:
interrato. bacchelli, 1-ii-418: acque da sanare gli sterminati canali torpidi, ben
di prima. 11. liberare da un'epidemia, da un contagio.
11. liberare da un'epidemia, da un contagio. sanudo, i-1001:
presenta un atto giuridico, in modo da renderlo stabile e conservarne (almeno entro
con carattere di antigiuridicità, in modo da consentirne la conservazione come situazione legale.
, 11-66: se v'ha qualche 'anomalia'da sanare, ciò non pregiudica al regolato
: sanare per castrare non par che venga da 'sanies', la cui prima sillaba è
menagio allunga troppo la cosa, sebbene da 'examen'si faccia sciamare. altri rammenta
anche con la particella pronom. guarire da una malattia. chiaro davanzati, lxi-72
decto cafaggio e presso alle mura. odorico da pordenone volgar., in: prendesi
una frattura). s. caterina da siena, iv-223: misericordia senza giustizia
. 25. figur. guarire da un male dello spirito o dalle pene
per allentar d'arco non sana. niccolò da correggio, 174: solo amor
per la civiltà che l'europa sanasse da quella che un potente ingegno chiamò la
mai sciolti. 26. uscire da una situazione di corruzione morale o di
tramontana, / ché non si muta da voi la mia vita / e voi
biondo e non sana il malato. fausto da longiano, iv-234: molte cose il
= lat. sanare, denom. da sanus (v. sano).
: conserva quella e precustodisce il corpo da future egritudini. 3. atto
. tardo sanatìvus, agg. verb. da sanare (v. sanare)
(superi, sanatìssimo). guarito da una malattia, da una ferita;
). guarito da una malattia, da una ferita; ristabilito in salute,
questo che m'era addivenuto. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
sanati. ovidio volgar., 6-361: da quella parte da la quale era essuto
volgar., 6-361: da quella parte da la quale era essuto fedito, dovea
dico, ringraziarla prima della mia partenza da recanati, perché me lo impedì un'ostinata
potabile (l'acqua). niccolò da poggibonsi, cxxxi-103: fra 'l piano e
de perzone se soco inninoc- chiate denanti da essa e basatola con lacrime per alegrezza
per alegrezza delle strade sanate, liberate da latroni ». 7. riparato
imprigionato, imprigionato lì, nella giara da lui stesso sanata, e che ora -non
cato. -che si è sbarazzato da un'inclinazione estetica considerata deteriore.
nexum. vico, 4-i-853: è da conchiudersi che un capo solo in tal
del pugnale villano; / e tergete da l'alma, voi pie sanatrici divine
, giovinetta donzella di tredici anni, da parte del sanator celestiale. cavalca,
medicamenti dotati di benefica virtù sanatrice sono da noi trascurati. e. fabbri, 1-67
tardo sanator -òris, nome d'agente da sanare (v. sanare).
voi siate sanatore e governatore di roma da questa prossima festa di tutti li santi a
creata dall'attività umana, in modo da consentirne (per lo più a seguito dell'
lo hanno indotto a commetterla sono tali da meritargli una sanatoria. arlia, 2-68:
fatto delle richieste. = deriv. da sanatorio2. sanatòrio1, agg. idoneo
. tardo sanatorius, agg. verb. da sanare (v. sanare).
marinetti, 32: 1 pensatori da sanatorio, i critici da diligenza e da
pensatori da sanatorio, i critici da diligenza e da portantina e tutti gl'
da sanatorio, i critici da diligenza e da portantina e tutti gl'impotenti incollati ai
mostra di certo giorgio carmelich, morto da poco, di mal sottile, in un
. levi, 2-209: era venuto da poco dalla germania, dove era stato prigioniero
alla sanatura. = nome d'azione da sanare. sànavro, sf.
sf. ant. guarigione dell'organismo da malattie o da ferite (anche ottenuta miracolosamente
. guarigione dell'organismo da malattie o da ferite (anche ottenuta miracolosamente).
di tanti energumeni. s. bernardino da siena, 948: a chi dà limosina
del consenso; esso comporta la dispensa da un impedimento che esistesse o dalla forma
lat. sanatio -dnis, nome d'azione da sanare (v. sanare).
alta montagna e ora come cani da valanga e da compagnia. ojetti
montagna e ora come cani da valanga e da compagnia. ojetti, 1-666:
a tal tentazione i 'sanbiagini'-chiamano così da queste parti i ghiotti - fanno dei tagli
- fanno dei tagli. = da san biagio, protettore della gola.
voce di area milan., deriv. da san carlo [borromeo], la
serava la porta dentro, e meteivase da l'un lao e fexeiva cotai soe sancete
, / ché tu non sai partir quattro da sei! ». = var
tardiva e può essere consumata come uva da tavola oppure usata per ottenere un vino
sonnolento / fiorellino d'arancio, / da neomarito saggio, / ligio alle convenienze
sempre dei consigli e delle docce fredde da dare al cavaliere genio; ma il
sì fatta costituzione essendo stata apparentemente approvata da tutti i deputati delle sette isole e sancita
di giovanni livraghi milite rei di diserzione da pietro e da cesare per amore d'italia
milite rei di diserzione da pietro e da cesare per amore d'italia e del popolo
6. confermare con la forza che viene da un'autorità superiore; affermare solennemente;
per un figlio riconoscente sono sempre sancite da dio. mazzini, 9-99: noi dobbiam
battaglie campali, ma d'insorgere tanto da impadronirsi dei mezzi del governo e da impiantare
da impadronirsi dei mezzi del governo e da impiantare in una città per dieci giorni
non ha mai sancito la regolarità del possesso da arte del signor nanni del cranio asserto
del signor nanni del cranio asserto di ugolino da orta ravegnana. -solennizzare
, sancito dal re e contrassegnato da un ministro. 2. stabilmente
tali erano i tempi e i governi sanciti da tanti secoli, e tale era la
un che di sancito, di sperimentato da altri diuturnamente. 7. lasciato
non lonze di troia, / abbiàn da darti a cena, o vuoi a pranza
varchi sanatore. = nome d'agente da sancire. sancolombano (san colombano
, li quali, come che fosse da sera, andassono a portarè certe sue
; / moscadelle e sancolomban divise / da queste sono, che in ogni maniera /
carducci, ii-5-97: è merce da 'halle'; merce da rigattieri sì bassa
ii-5-97: è merce da 'halle'; merce da rigattieri sì bassa che a me democratico
comp. dal fr. sans 'senza'e da cravatta (v.), sul mo
che che essi dicessero, io fui da tutte benignissimamente ricevuta e onorata sempre,
sacerdote aaron, e questo luogo era chiamato da tutti sancta sanctòrum, percioché il sommo
posto dei beati presso dio. bianco da siena, 125: amor furami 'l core
fenoglio, 5-i-458: non avevi che da riporlo, il mio buono,
bisestili). = deriv. da sanculotto. sanculottismo, sm.
il suo valore. = deriv. da sanculotto. sanculòtto, sm.
in quella corte composta di sergenti vestiti da marescialli, di serve mascherate da duchesse
vestiti da marescialli, di serve mascherate da duchesse, di sanculotti trasformati in ciambellani,
(i sanculotti armati di picche) da quelle contadine (gli scioani armati di
ii-13: il portabandiera sanculotto, dipinto da boilly nel 1792,... è
, altri di phoeni- ceo, multi da verdegiante et funiceo, di sandacina et cya-
subtulemente super ritramate. = deriv. da sandalo1. sandalaro, sm.
la vita. = deriv. da sandalo2. sandaleggiare, intr.
zoccoletti, con l'andatura che deriva da tali calzature. l'illustrazione italiana
pancino in avanguardia. = denom. da sandalo3, col suff. dei verbi frequent
gli garulosi litori. = deriv. da sandalo1. sandàlida, sf.
si producono sandali. = comp. da sandalo3 e dal tema del lat. facère
e usasi. = deriv. da sandalo1. dose.
i di sandali. = denom. da sandalo1, col suff. dei verbi frequent
alberi di diversa famiglia e origine, da cui si ricavano legname pregiato ed essenze
in cina e in america meridionale, da cui si ricava un legno giallo molto duro
frutto è della grandezza d'un ciregio, da principio verde e poi nero, ed
del delta del po, spesso manovrati da poppa col palo). fazio
era possibile, / mi conducesse. da porto, 1-283: entrato in un sandalo
cosa di minore importanza. antonio da ferrara, 141: proveggia el doge da
da ferrara, 141: proveggia el doge da ca'dandolo / de non sforzar alcun
, 634: la romanzesca fuga di garibaldi da caprera (fuggì in uno sandalétto vogando
. biz. aàvòaxu;, che è da jàvàaxov (v. sandalo3) per
sandàglie e sandàlia). calzare costituito da una suola piatta di cuoio, legno,
, foglie intrecciate, trattenuto al piede da strisce o lacci di tessuto o di
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 326: nel tempio nissuno,
atrio. guerrazzi, 2-750: privi da molto tempo di scarpe, si erano composti
muro,... c'era da vede un'oliografia molto bella: un ber
e un dottore... vestito da romano antico, senza occhiali, e invece
povertà. vincenzo maria di s. caterina da siena, 20: il buon fratello
, anche, legno, e tomaia costituita da una o più strisce di pelle,
, dai sandali per bambini agli stivaloni da caccia. rehora, 167: vedevo un
con tomaia di seta ricamata, usata da vescovi e prelati durante la messa pontificale
città. = deriv. da sandalo3. sandaraca1 (sandaracca, sandracca
quella volgare sandaraca, chiamata volgarmente vernice da scrittori..., è la
materia minerale. l'errore è proceduto da alcuni medici ignoranti, imitatori degli arabi
, al muso e alle ali, stenterà da principio a volare. lessona, 1294
= lat. sandaracèus, deriv. da sandaraca (v. sandaraca2).
gemma a questa è chiamata sandastro e da alcuni garamantide. nasce in india in
relig. sandemano. = da sandemano. sandemano, sm.
, e alcune altre. = da r. sanderman (1718-1771), che
si scrivono unite e la fusione è segnalata da opportuni segni grafici. =
vale propr. 'legamento', comp. da sam-'insieme'e dal tema di dhd-'fare'
iantino. = deriv. da sandice. sandinismo, sm. movimento
un governo filo- cubano lungamente avversato da guerriglieri sostenuti dagli stati uniti.
ammaliatrice di una rivoluzione screditata'. = da a. c. sandino (1893-1934)
: a sentire le notizie che arrivano da washington, si direbbe però che gli
scenari possibili della loro diplomazia. = da sandinismo. sandionisiano, agg.
dagobertis'alle carte sandionisiane. = da san [ctus) dionysius, nome latino
sandalino), sm. piccola imbarcazione da diporto, lunga e stretta, con fondo
sandolino errava al largo. -sandolino da regata: piccola e leggera gondola senza
ceylon tea è troppo umiliante. = da santo domingo (saint-domingue), nome della
con una catena che serrava il porto da un bastion all'altro, fatto di
vascelli di forma diversa, che qui da noi s'addimandano sandoni. bacchelli,
(glosse) 'piattaforma', deriv. da 'rem; 'tavola'. sandra,
: ^ sandracchièra': vasettino di legno, da tenerci la polvere di sandracca, colla
, colla quale si liscia la carta da scrivere. = deriv. da sandracca
da scrivere. = deriv. da sandracca per sandaraca1. sandracòlico,
ed etere. = deriv. da sandra [c] ca per sandaraca.
per bocca sottostante, trasversale, circondata da margini mascellari a spigoli acuti e di
corone, molte compresse lateralmente e tagliate da una parte nel senso della lunghezza.
aspetti della vita. = deriv. da sano. sanfedelino, sm. region
di masse contadine organizzate in bande armate da ufficiali monarchici e preti che, nel 1799
e paleoindustriale. = deriv. da sanfedista. sanfedista, sm.
stor. membro delle formazioni popolari guidate da fedeli monarchici e membri del clero,
. 3. agg. composto da appartenenti a tali formazioni (una banda
di sanfedistico brigantaggio. 3. composto da sanfedisti. gramsci, 4-130: i
. = comp. scherz. da san [to] e da un deriv
scherz. da san [to] e da un deriv. da firenze.
[to] e da un deriv. da firenze. sanforizzare, tr.
alla sanforizzazione. = denom. da sanford [l. cluett], inventore
). = nome d'azione da sanforizzare. sanfrancescherìa, sf.
. sanfrancescherìa, sf. atteggiamento da fran cescano o ispirato allo
sum dignus'. = deriv. da san francesco. sanfredianino, agg
si diceva? = deriv. da san frediano. sanfrediano, sm
vernacolo del popolino di firenze. = da san friano, var. popol. di
le pere d'inverno. = probabilmente da san friano, per san frediano, la
). che è opera delfarchitetto antonio da sangallo il giovane (1483-1546).
= dal cantone svizzero di san gallo, da cui proviene tale particolare lavorazione.
guerra delle popolazioni congolesi. luca da caltanissetta, 346: ciò fatto, fece
. = voce indigena, deriv. da sanga (nome di un affluente del
un affluente del fiume congo) o da sango, popolazione sudanese del congo settentrionale
. eseguire il sangaménto. lucca da caltanissetta, 358: fu grande l'allegrezza
difesa della santa fede. = tratto da sangaménto. sange, v.
dal fr. ipoire] saint-germain, probabilmente da un toponimo. sangìa,
vena, / et ecco a quel odor da monti e vigne / traboccar numi e
sangìa del naso / vennero. = da sangue, sul modello di emorragia.
dei territori dell'impero turco, retta da un mutasarrif; abolita in turchia nel
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 39: si dividono questi
novi bazar. = deriv. da sangiacco. sangiacco (ant. sangiàc
sotto di sé trenta 'sangiac'con timaro da quattro sino a dodici mila ducati. straparola
per dare esecuzione alle sentenze criminali fatte da esso cadì. sarpi, ix-413:
tutta la monarchia del turco è governata da uno signore, li altri sono sua servi
in provincia di siena; l'uva da cui si produce; il vitigno relativo.
che l'ematite. = deriv. da sanguineo.
biacca per la pittura a fresco ottenuta da calce spenta ripetuta- mente lavata e fatta
migliore bianco... è buono da lavorare in fresco, cioè in muro,
, abbagliato colla terretta. = da bianco [di] san giovanni.
loro principio e cominciamento. = da san giovanni d'acri, località e fortezza
marino. 2. il vitigno da cui si ricava tale vino. fanzini
di vitigno e di vino rosso, da pasto e da bottiglia, armonico ne'suoi
di vino rosso, da pasto e da bottiglia, armonico ne'suoi componenti,
= etimo incerto: secondo alcuni, forse da sangiovannese, etnico di san giovanni valdarno
molto amarognolo ma gradevolissimo. = da sangiovese. sangiovéto (sangioghéto)
000 anni a. c., caratterizzata da rozzi manufatti spesso rinvenuti in superficie,
= voce di area merid. denom. da sanguinolento, con aplologia.
non simbolo dell'eucaristia. = da san [tó \ graal.
albergo che era morto nel dì precedente da buon cristiano. = adattamento dello spagn
fondato. lamenti storici, iii-252: presi da saracini san joan baptista / col sancredal
. e e = da san [tó] gradale (v.
quanto ne voleva..., facendogli da ultimo cavar sangue contro ogni ragione,
= dallo spagn. sangria, deriv. da sangre (v. sangue).
con esso s'inebriano. onde forate da quelli stili di ferro che nel quadro
imbratate di sanguazzo, / ma sol gente da festa e da solazzo.
, / ma sol gente da festa e da solazzo. 2. figur
, 10-81: improvviso un gran colpo tonò da ovest della città. « sanguanón!
di tutto l'organismo e a rimuovere da esse i prodotti terminali del metabolismo;
del metabolismo; è un tessuto costituito da elementi corpuscolari (globuli rossi e bianchi
perfetto, che poi non si beve / da l'assetate vene, e si rimane
otrantino, 204: l'omo ave carne da la terra et de la acqua la
et de la acqua la sange, da lo eiro l'anima, da lo foco
sange, da lo eiro l'anima, da lo foco lo calore. gali,
rinomata favoletta della lebra del gran costantino da guarirsi col sangue d'innocenti fanciulli.
come attaccato di febbre catarrale, accompagnato da infiammazione di gola, e si pensava
1914. e e uguccione da lodi, v-152-172: per quel sangue precisissimo
suo prezioso sangue. s. caterina da siena, iii-15: bagnatevi del sangue di
e sangue di cristo. s. caterina da siena, i-5: l'angelo ministra
, corno mo. f- fosse insuto da la testa. g. ramusio, lii-15-307
fausto da longiano, iv-99: fu veduto una sera
, piovere sangue e latte in roma e da una donna fu interpretato che il sangue
femmine sgorgano questi sangui anticipatissimi. fausto da longiano, 4: compararono il sole
l. bellini, v-400: questa da allora in qua è stata...
il sangue bianco. patrizi, 2-59: da principio fu formato il corpo suo bellissimo
luna, che, non essendo annunciata da molti lunari e parendo la luna tinta
soriano. 8. succo spremuto da frutti rossi o violacei (e, in
si sviluppa nella prima effervescenza della femminilità da ogni fanciulla di buon sangue. capuana
20-18: acciocché si vergognasse vedendosi vincere da uno giovanetto... e..
, / e questi par che 'n tutto da quel svarie. getti, 15-9:
istessa nazione, non solo non offesi da quelli, ma tutti o per la maggior
e ferito in molti luoghi cadde finalmente da cavallo; e benché egli, palesando
, fu nondimeno a sangue freddo ucciso da un soldato spagnuolo. filangieri, i-637
finta di dargli un parere disinteressato, da amico. leopardi, i-20: anche chi
fatti non aveva contato per nulla i dolori da lui cagionati,
benché attinga la materia dappertutto, anòhe da altri organismi, che divora e muta
195: le immagini non sono fiori da scegliere e da cogliere con parsimonia, come
immagini non sono fiori da scegliere e da cogliere con parsimonia, come diceva voltaire
vissuta. r. longhi, 202: da questo prematuro albore di classicismo non venne
questo pagare de'danari è stimato tanto da ognuno, ed è, come si dice
e con queste primogeniture si trova canzonato da un onorato e splendido falli- tore,
parma e la casa farnese è grandemente odiata da quella corona, parendo a'francesi
quella corona, parendo a'francesi aver da essi ricevuto torto segnalato, quando il
sangue senza alcuna causa, fu poi da loro abbandonato tornandosi ad accordare col re
lii-4-248: avevano delle fortezze nelle mani da potersi ritirare, in modo che a
specialmente per gli uomini di sangue, da una striscia di tela scarlatta.
si riferisce una lettera di sangue mandata da pubblicare dal faentino socio effettivo cav.
liberare col suo sangue proprio la patria da guerra tanto pericolosa. panigarola, 3-ii-762:
alla compagnia del giesù ogni anno ha da referire tutto ciò che quei buoni e santi
pena anco di sangue. antonio da tempo, 80: uom che condanna in
far sangue,... si eleggono da quelli che entrano per la maggiore.
fatto sangue: oibò; barbane, da lasciarle fare al boia. giusti, 3-207
. -novità di sangue: tumulto accompagnato da violenze. b. dei, ii-242
abassare l'altezza del nostfo sangue. francesco da barberino, iii-202: s'hai d'
la quale derivava i suoi diritti costituzionali da nobiltà antichissima di sangue. tarchetti,
in questo subitaneo riconoscimento del buon sangue da cui son nato. lucini, 2-11
. origine familiare o nazionale; il ceppo da cui deriva una persona o un popolo
anche, del ceppo o della nazione da cui si nasce, in quanto si perpetuano
despetto. bambagiuoli, xxxvii-30: non da ricchezza antica nobiltate / né sangue;
bolognese! quanto se'tu sempre stata da commendare in cosi fatti casi! sercambi
piacque per moglie darmi, non avesse da sua madre e dal sangue vostro tralignato
come si conviene, riposareste. fausto da longiano, iv-41: commandò che fossero
per qual misterioso concorso di sangui, da guai vasta esperienza di culture, in
col sangue meridionale fu veramente uno sproposito da cavallo, condannato dalla scienza e dalla esperienza
. son tipi costanti; si migliorano da sé, per selezione. noi abbiamo
né monaca né congiunta di sangue. antonio da ferrara, 20: pazzamente consuma i
del tuo stesso sangue, viene offesa, da un tuo nemico.
li suoi arcioni, / giusto giudicio da le stelle caggia / sovra 'l tuo
: latin sangue gentile, / sgombra da te queste dannose some; / non far
vèr me a parlare cominciò. francesco da battifolle, lxxxviii-ii-247: o me, o
folle! / oumé, sangue gentil da battifolle, / com'ho condotto me e
, per che noi / somigliamo un da cascina o da vico; / co'quali
noi / somigliamo un da cascina o da vico; / co'quali c'imparentiamo.
pirandello, 7-942: io ero maritata da pochi anni e avevo già quei due
è pure regno amplissimo e ricchissimo, ma da apprezzare molto più per il profitto e
volte che la corona di francia è trapassata da un sangue all'altro, la religione
panzirolo per indurre il pontefice ad allontanar da sé la cognata e nell'impedire che
, della stirpe di appartenenza. guido da pisa, 1-290: lo qual forestiero farà
di sangue blu, 'toilettes'giunte fresche da parigi, gioielli celebri, bocche, spalle
uccisioni. lamenti storici, ii-318: da poi ch'a sangue e sacco andò
ogni altro rispetto non hanno avere unque da me cosa che prò li faccia. caro
molto a sangue che voi approviate essere stata da me proposta al dotto pittore la ottica
innamorata poi, che lo lasciava trasparire da tutti i pori, gli andò a sangue
. rebora, 3-i-151: ho ricevuto da prezzolini una lettera che mi è andata
». -a sangue: tanto da far sanguinare. carducci, iii-20-24:
stata offesa a sangue e non era tipo da dimenticare presto. -orribilmente.
supplicai a favore di un giovane nobile da fermo, il quale a cagione di un
il quale a cagione di un omicidio, da lui commesso, a sangue caldo,
, che fanno le visite ai poveri da queste parti, si mettono a proteggerne una
. contile, i-26: vengo ora da madonna angela: voi le avete un
darti vita e buono tempo. -bracco da sangue: addestrato a seguire le tracce
, 1-i-183: aveva allevati due bracchi, da leva e da sangue, eccellente questo
allevati due bracchi, da leva e da sangue, eccellente questo a seguir la traccia
ruba. -cavare, levare sangue da una rapa, domandare sangue a una
volto. -cavare, tirare sangue da un sasso: v. cavare,
carducci, iii-24-140: ammetto che c'è da far buon sangue a sentirne un altro
aveva alcune scritture e graffie in mano da scrivere, e in dispregio le gittòe
5-147: il giorno dopo ci fu da farsi brutto sangue. fenoglio, 5-i-583:
non si partirà, massimamente se ha ricevuto da esso benefici spirituali sopra le piaghe de'
. -guastarsi il sangue: darsi da fare allo spasimo, dannarsi per ottenere
saluto, appena 10 si veda spuntare da una via d'un paese lontano, ogni
... ed è così ugualmente amata da tutta la corte e da tutti i
così ugualmente amata da tutta la corte e da tutti i popoli che credo non si
di cavalleria si sono pea, 3-76: da quel giorno non era corso buon sangue
e lavorarono a sangue ne'dì festivi da per tutto. sacchetti, 208
208: perché giusta casgion è liberarsi / da chi -leggere il sangue a qualcuno
e così non era passato in fausto da longiano, iv-136: chiese ancora che nel
il sangue e che avevo sentito fin da allora. -passeggiare nel sangue:
, mandare un luogo a sangue, afausto da longiano, iv-192: soveniami di tanti miei
20-27: vuol ch'ogni nave, che da venti astretta / a pigliar venga porto
carducci, iii-21-360: fu tradito dal condottiere da bar- biano, finto complice, che
affine di medicarsi. -ridere da fare buon sangue: di gran gusto,
ultimo spazzino dell'associazione costituzionale, riderebbero da far buon sangue a sentir dire che
il sangue spande, / perché da tutte bande / fosse giustizia al
, 12-i-211: subito che intesi in ricanati da vittorio il caso di messer antonio
stanchezza momentanea dell'oggi, ma dura da lunghi anni e accumula sulla sua bandiera
, cxiv-4-104: sono istorie purtroppo vere e da stamparsi a lagrime di sangue.
nievo, 1-vi-535: si esce sudando sangue da quell'imbuto e ci gettano in una
pirata ribaldo iniquo e tristo / venga da la sua terra a remi e a vele
tutti. -trarre il sangue da qualcuno: discenderne. s. girolamo
un ferro medicinà, < joè una lanceta da trar sangue. -uscire il denaro dal
ix-13: oltre i due cappuccini, agatangelo da vandóme e cassiano da nantes,.
cappuccini, agatangelo da vandóme e cassiano da nantes,... molti altri in
buon sangue. groto, 2-55: da un muro non si trae sangue. grillo
sanguebue ». = comp. da sangue e bue (v.).
loro sapore? = comp. da sangue e caldo1 (v.).
cosmetiche). -anche: resina ricavata da alcune specie di dracena, meno solubile
curar troppo, ché non è di condizioni da farti molto onore. ventura rosetti,
ho veduto un di questi rubini nettissimo da un di quei falsatori imbrattartli il fondo
pei rubini. = comp. da sangue (v.), di (
lo farò venire a te, ladro da forche, io ti stritolerò, non so
-a). animale ottenuto da incrocio di specie diverse. -in partic.
mezzosangue. 2. persona nata da genitori di razze diverse (e ha
innamoro un ingegnere. = comp. da sangue e misto (v.).
770: le magnatte, così chiamate da noi in toscana e da molti altri sanguette
così chiamate da noi in toscana e da molti altri sanguette e sanguisughe, rare
voce di area sett., deriv. da sangue. sanguettare, tr. (
l'hanno salassata; e va così da un pezzo. = denom. da
da un pezzo. = denom. da sanguetta. sanguettata, sf. salasso
e letteraria indicazione. = deriv. da sanguettare. sanguéttola, sf. region
: era giovinetto il re e posseduto da malvagi eh'a guisa di assetate sanguettole
= lat. sanguicùlus, deriv. da sanguis (v. sangue).
lumi incerti. = deriv. da sangue, sul modello di acquedotto (v
riporta al fine. morgagni, 139: da quel primo più copioso passaggio essendosi tanto
/ del tuo furor mortifero, / scampo da cui non v'ha. = voce
. = voce dotta, comp. da sangue e dal tema del lat. ferre
. = voce dotta, comp. da sangue e dal tema dei comp.
medesimo fegato. = nome d'agente da sanguificaré. sanguificazióne, sf. disus
conclusioni. = nome d'azione da sanguificaré. sanguigna1 { sanguina),
alcuni ramoscelli di sanguigne, che sporgevano da una siepe, per fame cadere la
per fame cadere la neve. = da sanguigno, per il colore.
(vene, arterie, il sistema da esse costituito). rèdi,
d'aria. -figur. che nasce da gravissimo dolore (il pianto).
, e gira due occhi sanguigni, da cui traluce insieme l'ardore della preda
aquila, che speculando segna / lepre da lungi over candido cigno / solo aspectando el
5. sanguinante, sanguinolento. felice da massa marittima, xliii-194: ponete la mia
contro un cmdel cinghiai postole incontro / da la dea diana. n. franco,
funeste / spesse volte son rese / da mille inestricabili contese. cesarotti, 1-ix-72:
/ spargendo novo sangue. -violato da un omicidio (il talamo nuziale).
figlio, / pace sorrise, e da crudel periglio / respirò il mondo e dall'
deledda, iii-1027: andrea fu preso da un furore sanguigno. -che spinge a
arici, iii-71: tempo anco sarà da cór le ghiande / e le bacche
occhi verdi e di colore sanguigno. da porto, 1-208: diede al greco tal
una caruncola di color sanguigno solita pendergli da una guancia. pantera, 12-292:
, 405: le specie di agrumi conosciute da noi sono il limone, il limoncello
quasi saponacea. se ne fanno lapis da disegno per gli artieri e si tingono
e si tingono con essa la carta da decalcare e le pietre litografiche acciò i
percosso dal sole, e'ragi che da quello si riflectono divertono sanguigni. poliziano
.. diverse l'operazioni del flemmatico da quelle del sanguigno, ogni volta che
odio e di amore. -causato da un sommovimento del sangue (uno stato
, essa si sentì riguadagnare la testa da un'onda sanguigna di gelosia. de marchi
de marchi, 1-329: quasi accecato da una sanguigna vertigine non capiva più qual
abbronzati, sanguigni, che gli stringevano da presso. -congestionato.
, moderato e non sanguigno, era da tutti e amato e riverito grandemente.
passioni carnali. s. bernardino da siena, 791: guai a la città
i-4: se quéi gioveni sono stati veduti da le nostre padroncine ed essi sono vistosi
). marotta, 1-219: da un semplice e sanguigno amore talvolta fioriscono
interno di un linguaggio, e non da pedante, ma per sanguigna lealtà alle
sco ibànez,... giudicato anche da me troppo robusto, pletorico, sanguigno
= dal lat. sanguinéus, deriv. da sanguis -guinis (v. sangue).
vampa furiai sanguignoardente. = comp. da sanguigno e ardente (v.).
fibra irritabile. = comp. da sanguigno e collerico (v.).
ore, la finiva male. = da sanguigna2. sanguigrondante, agg. letter
il fiume lora. = comp. da sangue e grondante (v.).
stordisce se l'annusi. = da risanguina (v.).
in tutto il meridione. matazone da caligano, xxxv-i-799: del mese de na
: se papa intende esser iacobaccio / da soi parenti presto faccia fare / e doni
, aiuto a maria che la liberasse da tante pene. d annunzio, i-822
bassani, 4-9: gli anni trascorsi da allora... non sono riusciti a
liste di fuoco sanguinante, orrore / da i cadenti cozzanti astri animato. govoni,
(un osso scarnificato). dino da firenze [tommaseo]: l'osso,
idem, iii-i 1-207: queste erano da vero le piaghe di roma '
fasciculo di medicina volgare, io: da la parte del segno de la luna
intridere di sangue un indumento. antonio da bacchereto, xxxix-ii-234: voi, giovan gentil
a lo atrocissimo e nefandissimo delieto perpetrato da castellana perfida e crudelissima madre, che
dal lat. tardo sanguinare, denom. da sanguis -inis (v. sangue)
chiamata pel colore rossastro del succo emesso da tutte le sue parti; e una
di un bianco azzurrognolo sotto, attraversata da nervature rosse; stelo nudo, sottile
. -con sineddoche: alcaloide estratto da tale pianta. tommaseo [
. sanguinariaménte, aw. tanto da giungere agli eccidi, alle carneficine.
che è incline alla violenza, tanto da non avere ritegno a ferire e a uccidere
vilipesa la rivoluzione francese, rappresentata solamente da scamiciati sanguinari. vittorini, 5-184: 1
quei sanguinari il cui nome era maledetto da tante spose rimaste vedove, da tanti
maledetto da tante spose rimaste vedove, da tanti figliuoli rimasti orfani? d'annunzio,
rozze, immonde, sanguinarie, calpestate da scortesi ed avare signorie.
con metonimia. bocchelli, 1-ii-358: da ogni foro polveroso usciva l'assalto sanguinario
da'popoli, scherniti dagli stranieri e da tutti generalmente detestati. garibaldi, 3-54
(una situazione politica); segnato da efferatezza e crudeltà (un periodo storico
dotta, lat. sanguinarius, deriv. da sanguis -inis (v. sangue
. ovidio volgar., 6-589: da chi non è pianguda la fiamma de
2. intriso, cosparso del sangue sgorgato da una ferita (un indumento, il
casa, perché gliene fossero oriate altre da mutarsi. berchet, 138: vedea [
due cuori. = nome d'azione da sanguinare. sanguine1, sm.
e mortelli. = deriv. da sanguine2. sanguineggiare, intr.
. li coltivava. = deriv. da sanguine1, col suff. dei verbi frequent
colore rubino. = deriv. da sangue, sanguigno. sanguinènte (
la portà davanti la fantinna. niccolò da correggio, 1-75: un fier serpente
lordo, imbrattato di sangue. bonvesin da la riva, 1-116: i han [
com'io, stavan intenti, / da cotal pugna e dal romor guidati, /
con le sue sanguinenti mani, antonio da camerino: e questo omicidio fece a
civile / a sanguinente libertà. -infestato da violenze, da omicidi (un luogo)
sanguinente libertà. -infestato da violenze, da omicidi (un luogo). cortonese
metonimia e come epiteto ingiurioso. vito da cortona volgar., xxi-763: che ci
. s s -che deriva da tale complessione; che vi è affine
33: io non sono di natura da starci [nel monastero], ch'io
si dice il raggio visivo, accompagnato da quei spiriti vaporosi e sanguinei che diceste
rucellai, 336: ma poi che tu da la sanguinea pugna / rivocato averai gli
. via questo barbaro / costume: da 'l placido bacco / rimovete le sanguinee
dotta, lat. sanguinéus, deriv. da sanguis -inis (v. sangue
dei ciprini (phoxinus laevis), lungo da 8 a io centimetri, che ha
s. benedetto volgar., 86: da guardare è né per alcuna cagione presuma
per tutta la nostra sanguinità. andrea da barberino, 1-41: 0 credi
e dispersa tutta tua sanguinità? benvenuto da imola volgar., ii-337: questa gente
a roma, furono ricevuti nel senato da tarquinio prisco. 3.
. -presenza di sangue. onesto da bologna, i-83: no è [l'
... fa tuttavia ogni giorno cose da pazza. atti del processo alla monaca
monaca di monza, 458: era vestita da monaca et aveva i capelli tosati et
aristocrate'. marinetti, 2-i-860: ammucchiavano da una parte i pezzi di carne e dall'
vivi. -per estens. decimato da una lotta lunga e cruenta.
fossero oramai infistolite. serao, i-550: da tutto quel tempo, la sua grande
, come una nuvola al vento, da tanto tempo il suo cuore era risanato
6. poco cotto, tanto da conservare molto sugo sanguigno (un pezzo
giocatori gran pesi di oro, sono azzioni da tiranno. assarino, 67: bendo
la perfida donna, avendo gran materia da fabbricare gran male, in grande opera mise
catzelu [guevara], i-94: guardatevi da giudici giovani, matti, arditi,
capitali (il boia). giovanni da samminiato [petrarca], ii-417: io
e mortali battaglie si facevano che non da poi. cieco, 30-60: traditor,
). foscarini, lx-3-77: assalito da un pungentissimo geloso pizzicore, tramava nell'
sanguinolenta. cattaneo, iii-4-312: solo da codesta procellosa e sanguinolenta contradizione può scaturire
gusto in questo profetismo macabro e sanguinolento da comizio russo. -che propugna la
il cardinale di mantova, è venuta da fuori, ma in poche copie in francese
: una lettera stampata in francese venuta da parigi in occasione della bolla di nostro signore
sua santità. 12. esoso tanto da portare alla rovina economica (una tassa
sanguinolentus, sanguinulentus, de- riv. da sanguis -ìnis (v. sangue) sul