panni romaneschi e si vestì di vestimenti da cortegiana che apparecchiati aveva. d alessandri,
.. e non di panni romaneschi da vestir sassaioli o di monichini da vestir
romaneschi da vestir sassaioli o di monichini da vestir staffieri o di panno di castello
vestir staffieri o di panno di castello da vestir piovani arlotti. -che è
'vita di cola'scritta in lingua romanesca da un contemporaneo di esso. carducci,
baretti, 6-376: la linguaccia usata da que'cialtroni d'oggi non consiste se
., caratterizzata dal formato grande e da un irregolare allineamento delle aste.
le muraglie antiche alla romanesca furono ritrovate da lui. -segnato, truccato (le
. -segnato, truccato (le carte da gioco). f. vettori,
furbacciotto, spia. = deriv. da romano1. romanésimo, sm.
l'idealità proprio della razza italica modificata da roma, la maggiore delle città italiche
trasfigurato. = deriv. da romano1. romani, sm. ant
mazzeron, or- cilla di canaria detta da fiorentini raspa, lane bonissime, ferro
per tormentarlo. = comp. da romano1 e carso (v.).
caratterizzata, in senso spirituale, da una visione drammatica della vita come lotta
lotta fra il bene e il male e da un rinnovato interesse per la tradizione romana
in senso tec nico, da profonde innovazioni stilistiche, soprattutto nell'ambito
della piazza, largo, massiccio, da sfidare il tempo e le intemperie umane.
dotta, lat. romanicus, deriv. da romànus (v. romano1)
romanine sono donnette svelte, con occhi da beatrice cenci, con andature da serpente del
occhi da beatrice cenci, con andature da serpente del paradiso terrestre. g.
roma in guanto si distingueva 0 distingue da altre lingue o dialetti. p. petrocchi
. ponghi, i-i-1-342: più tardi resterebbero da studiare 1 passaggi di giulio campi a
di 'romanismo'. = deriv. da romano1. romanista, sm. e
meyer intabarrati, barbuti e con aria da cospiratori dinanzi al santuario di montserrat.
uno juventino. = deriv. da romano *. romanìstico, agg
. filologia romanza. = deriv. da romanista. romanità, sf. l'
il monaco. = deriv. da romano1. romanizz aménto, sm.
altri barbari. = nome d'azione da romanizzare. romanizzante (pari. pres
messo a sedere. = denom. da romano1, con il suff. dei verbi
creanza, farsi ritrovare così, / da parte di quei galantuomini non ancora del
: alla romanizzazione della gallia, conquistata da cesare, sono indissolubilmente legati i nomi
smo. = nome d'azione da romanizzare. romano1, agg. (
vorranno essere alpostucto participi di questa perdonala da noi conceduta, se saranno romani, almeno
costanzi, io non sia stato aggredito da una falange di analfabeti, romani di
pontificio) nazionali e stranieri, soggiornanti da anni nella gloriosa città. -la romana
mentalità. e e giacomo da lentini, 56: come lo nome,
cittadino della roma antica o dello stato da essa creato e, in quanto tale,
, conv., ò-iv-ii: non da forza fu principalmente preso per la romana
preso per la romana gente, ma da divina provedenza, che è sopra ogni
un imperatore romano aveva uno suo figliuolo da lui molto amato. boccaccio, dee
vera cosa è che questi sentimenti escono da una penna romana, e fu quella d'
: testo del nuovo testamento, scritto da san paolo probabilmente fra la fine del
, limpida, lunare. -emesso da cittadini di roma (e, per contrapposizione
gra lutto, / e gran corona chiede da romano. bruno, 3-700: è
romano. bruno, 3-700: è legge da qualche giudeo e sar- raceno bestiale e
sar- raceno bestiale e barbaro, non da greco e romano civile ed eroico,
di roma nel periodo in cui fu retto da un imperatore e, con metonimia,
d. c., anno della deposizione da parte del generale barbaro odoacre dell'imperatore
v.]: 'calendario romano': corretto da nunzio e da cesare, i cui
'calendario romano': corretto da nunzio e da cesare, i cui princìpi reggono sostanzialmente
, è figura che si dice tratta da una antica statua romana di barbaro.
canoni estetici dell'antica roma. maironi da ponte, 1-iii-152: nel 1740 le fu
repubblica di roma e dello stato imperiale da essa derivato: si tratta di un
e alla legiferazione successiva da parte dei comizi mediante leggi o
altro aspetto, un sistema normativo guidato da un'ispirazione etica e civile che si
e probabili; e se, condotti da questi, quasi da indizi sicuri, credono
se, condotti da questi, quasi da indizi sicuri, credono di dover venire
. stampa periodica milanese, 470: da quel momento l'avo di pietro amabile
parole è per cagion de l'articolo molto da la romana variata. tommaseo [s
chiamansi romane sono figliuole del latino alterato da uno o più barbarici idiomi. bonghi
toscana gienneral vicaro dello 'nperio. niccolò da poggibonsi, cxxxl148: li greci portano
sue leggi; caratteristico della tradizione religiosa da essa instaurata (anche nell'espressione di valore
la religione di questo regno è professata da per tutto cattolica romana, né tollereria
era caratteristico degli abiti di gala o da sera. 10. candela romana:
sf. plur.): carte da gioco con seme spagnolo. e.
adattamento dello sp. salpicón, deriv. da salpicar 'frammentare, tagliuzzare', usato
, simile a quella del mughetto (da cui la denominazione popolare di mughetti delle
sf. ant. animale fantastico descritto da alberto magno come un verme piccolissimo ma
= dal lat. mediev. salpiga, da connettere forse col class, salpùga (
= dallo spagn. saipimentar, comp. da sai 'sale', e pimiento 'pepe'
. = voce dotta, comp. da salpinge] e dal gr. àvosia 'via
extra-uterina. = comp. da salpinge, n. 2, ed ectomia
. = voce dotta, comp. da salpinge ed enfrassi (v.).
alla salpinge. = deriv. da salpinge, n. 2. salpingi
sia uditiva). = deriv. da salpinge, n. 2. salpìngidi
a forma di rostro; sono lunghi da 2 a io mm e vivono sotto
era una salpingite. = deriv. da salpinge, n. 2. salpingìtico
. = voce dotta, comp. da salpinge, n. 2, e dal
. = voce dotta, comp. da salpinge, n. 2, e dal
v.]: 'salpmgofaringeo': nome dato da qualche anatomico ad una parte del muscolo
= voce dotta, comp. da salpinge e faringeo (v.).
l'isterografia. = comp. da salpinge, n. 2, e grafia
la salpingografla. = comp. da salpinge, n. 2, e gramma
. = voce dotta, comp. da salpinge, n. 2, e dal
= voce dotta, comp. da salpinge, n. 2, e dal
il martello. = comp. da salpinge, n. 2, e malleo1
v.]: 'salpingomartelliano': nome dato da qualche anatomico al muscolo interno del martello
interno del martello. = comp. da salpinge, n. 2, e martello
della corrispondente salpinge. = comp. da salpinge, n. 2, ovario ed
al peritoneo. = comp. da salpinge, n. 2, e peritonite
. = voce dotta, comp. da salpinge, e dal gr. 7tf)
pervietà. = comp. da salpinge, n. 2, e plastica
. = voce dotta, comp. da salpinge, n. 2, e dal
. = voce dotta, comp. da salpinge, n. 2, e salpingostomia
. = voce dotta, comp. da salpinge, n. 2, e dal
. = voce dotta, comp. da salpinge, n. 2, e dal
. = voce dotta, comp. da salpinge, n. 2, e dal
. = voce dotta, comp. da salpinge, n. 2, e dal
. = voce dotta, comp. da salpinge, n. 2, e dal
. = voce dotta, comp. da salpinge, n. 2, e dal
. = voce dotta, comp. da salpinge, n. 2, [o
attinomicotiche o sifilitiche. = composta da salpinge, n. 2, e ovante
ovulo nell'utero. = comp. da salpinge, n. 2, ovario e
lo squillo della tromba di partenza. da tali voci latine e greche deriva primamente il
dal gr. < jàx7uqxa, deriv. da aaxnt ^ to, che è denom.
aaxnt ^ to, che è denom. da o = voce dotta, gr. deriv. da < rax7u£fa) (v. salpisma) . messo sotto sale (una vivanda da conservare). b. scappi visibile e palpabile, e che poi da noi vien manipolato in sai prunello. marcello liquerizia, salprunèlla. = comp. da sal [e] e prunella, per vale a provocar lo apetito qual provenga da materia flegmatica over freda nella bocca del mezzi paoli e di baiocchi, tanto da vivere un giorno. 2. giallastra. -figur. carne da macello. f f anonimo a caccia. -essere una salsa da destare l'appetito: essere seducente, mia madre giovane, bella et una salsa da destar l'appetito. 4.
elli dèe mangiare. s. bernardino da siena, 2-ii-1348: aviate questa salsa
con opere disparatissime sempre che sieno condite da quella rara salsa che si chiama l'
'comunicato'. capuana, 15-121: avvertito da parecchi amici che voi mi avevate cucinato
salsa, in una lingua e una mimica da teatro del popolo, da teatro di
una mimica da teatro del popolo, da teatro di piazza. 6. pena
suicidi e di altri malfattori. antonio da ferrara, 4: io son quel
. zena, 2-213: non per nulla da qualche anno a questa parte non si
(1-iv-680): dirai così al sere da mia parte: « la belcolor dice
patti li fanno i mietitori, e da mangiare bisogna fargliene come vogliono loro,
: dopo l'esame de'fuochi generati da gaz idrogeni naturali, mi restava ad
la brace residua di un fuoco spento da poco. migliorini [s. v
fuoco appena spento. = deriv. da salsa1, per metafora. salsa3
sono state imposte. = deriv. da salsa1. salsaginóso, v.
stato [ora- zio] liberalmente educato da suo padre, un liberto riscoti- tore
. 2. agg. caratterizzato da un comportamento godereccio, epicureo.
= dal lat. salsamentarius, deriv. da salsamentum (v. salsamento)
dei merciaiuoli. = deriv. da salsamentario. salsaménto, sm.
= lat. salsamentum, deriv. da salsus (v. salso).
croce, v-52: chiamasi questa radice da alcuni salsa periglia, da alcuni sparta
questa radice da alcuni salsa periglia, da alcuni sparta pediglia e da alcuni sparta pardiglia
periglia, da alcuni sparta pediglia e da alcuni sparta pardiglia e sarza pardilla.
in decozione, / narrando certe scuse da godere. gabr. pepe, i-213:
zarzaparilla (nel 1555), comp. da zarza 'arbusto'(dall'ar.
rumex acetosa). = deriv. da salsa, femm. di salso, sul
poco conto. s. bernardino da siena, 2-i-337: forse non è paese
cibo). = deriv. da salsa1. salseburgènse, agg.
romoli, 29: quei pesci che vanno da fiume di acqua dolce buona in mare
altrimenti risolverla, dicono che fu concreata da dio con l'acqua istessa. galileo
rena marina non sia in alcun modo da usare, quando dell'altra si possi
liquefarsi la salsedine al tempo delle pioggie da se stessa ruina. pantera, 1-274:
seno e il pube con sì dilicata intenzione da tuttavia conferirle bellezza. montale, 1-20
agli abitanti un salso temperato, lontano da quella pura salsedine che rende gli uomini
lat. tardo salsedo -inis, deriv. da salsus (v. salso)
leggermente salsedinose. = deriv. da salsedine. salsèfrica, sf.
., sassefrica. = deriv. da sassefrica per incr. con salso.
l'ardore. = denom. da salso, col suff. dei verbi frequent
, agg. region. che è costituito da acqua salata. targioni pozzetti,
12-5-108: accanto ad una casa nuova da contadini trovai un fosso o botro d'acqua
esse acque termali. = deriv. da salso. salsétta, sf.
avendo a propria disposizione certe bacchettine venute da tokio o da kyoto per un pranzetto
disposizione certe bacchettine venute da tokio o da kyoto per un pranzetto tutto di cibi minuti
nuova simili vecchi ingredienti, c'era da far fiasco. = dimin. di
i fiumi, i laghi. fausto da longiano, 37: né puotero discendere tante
scorgo, mi spiego questa salsezza che da un'ora mi stringe e bagna la
porge diletto. = deriv. da salso. salsìccia (ant.
d'ognu- cana bevanda fina. matazone da caligano, xxxv-i-799: del mese de
tramezza con salcizza. s. carlo da sezze, i-464: nelle coccina si sentiva
di tela o di cuoio contenente polvere da sparo usata come miccia per dare fuoco a
, la facilità del vivere, tale da crederla oggi incredibile, ché vi parve
(comp. dalla prep. in e da un deriv. di secare 'tagliare'
va- lanza de lo saucicciaro, che da chella banna chiù penne dove nc'è
, 1-731: si leva il grembiale da salsicciaio, si rassetta, chiede a
piscatori, tavernari e salsicciari che mi donano da mangiare. panzini, ii-263: il
industria salsicciaia. = deriv. da salsiccia. salsicciata, sf.
tavola la salsicciata. = deriv. da salsiccia. salsicciatóre (salcicciatóre)
volete voi tagliuzzare? = deriv. da salsiccia. salsiccina, sf.
e roseo come un salsiccino, potrà da quello ricostruir in un attimo tutta la
e chiedergli un paio di cose, da smerdarlo davanti a queste povere salciccione ».
/ non sono ei proprio un cibo da poeta? schioppi, 38: erano latri
: risate fragorose, grasse e salsicciose, da lombardo. = deriv. da
da lombardo. = deriv. da salsiccia. salsicciòtto (ant. e
un salsicciotto bolognese, faccino un brodo da fare una zup- petta da risuscitare un
un brodo da fare una zup- petta da risuscitare un morto. fagiuoli, x-78:
pezzo la nostra servissero tanto... da mandar la gente... sotto
parmigiano grattato e due soldi di salcicciuolo da tafferia. carducci, ii-2-341: a
persone, comprato a una vendita, da stella, e mancava la salsiera e l'
una salsiera. = deriv. da salsa1. salsière, sm.
a guido salsiere. carducci, iii-12-49: da un guido, che nel titolo è
madre s'abbocca. = deriv. da salsa1. salsifilo, agg.
lat. salsilàgo, -inis, deriv. da salsus (v. salso)
si chiama nelle salsine salsug- gine, da altri salsilaggine, tutta liquida, più salsa
acqua marina. = deriv. da salso. salsità, sf.
caldo. = deriv. da salso. saisito, agg.
in quantità. = deriv. da salsa1. salso (region. salzo
lo guarisce poi cordiale o pittima / da quella umidità salsa e marittima. d'annunzio
gozzano, i-1016: ecco i pesci annunziati da un fresco odore salso ed amaro.
salse quant'è acqua di mare. guglielmo da saliceto volgar. [altieri biagi]
. che contiene sali solubili in quantità tale da limitare la crescita della vegetazione (un
2-26: nelle terre... è da cercare e ad- domandare feconditade e abbondanza
dèe provedere ad uno essercito il qual ha da star molto in campagna e non spera
dentro la penetra. ungaretti, xi-120: da capo corso viene un vino un po'
(anche in eccesso). cenne da la chitarra, xxxv-ii-429: di luglio vò
tutte molto suggette all'austro sono cattive da bere e in molti luoghi hanno del
sarìa al proposito nei pezzi che s'hanno da adoperare in mare, perché si roderia
pietre si stimano quelle che hanno forza da resistere al carico soprapposto, che non si
. pass, di saliere 'salare'denom. da sai, salis (v. sale
una sensazione salso-amara. = gomp. da salso e amaro (v.).
dine. = comp. da salso, bromo e iodico (v.
signora e dei grandi benefici che ella ritraeva da quei bagni salso-iodici. deledda, v-795
sulfuree di tabiano. = comp. da salso e iodico (v.).
poco salsose. = deriv. da salso; voce registr. dal d.
digestivi). = comp. da salso, solfato e alcalino (v.
acque sue che fossero tali, ma da una picciola vena di terra salmastra e
lat. salsugo, -xnis, deriv. da salsus (v. salso).
di una palude). bono da ferrara volgar., 61: l'acqua
penosissimi sintomi che succedon ne'corpi tormentati da copiose e lente distillazioni scorbutiche o da
da copiose e lente distillazioni scorbutiche o da umori pregni d'acrimonia salsuginosa. pasta,
acri o salsugginosi. = deriv. da salsùggine.
t. a'aragona, 12-2: trovàr da l'altro lato / igonoa città
l'orzo, gran copia di vino da messina, di cacio siciliano e di salsumi
poi si hanno a mangiare, si han da lavar bene, perché perdano quel molto
libera gli sciatici. = deriv. da salso. salta, sm. stor
, saltabeccando e schizzando acqua e gambe da tutte le parti. pavese, 9-27:
: le tigri saltabeccavano con rapidità vertiginosa da ogni parte. bandi, 84: una
nati... ogni tanto sbucavano da non si sa dove, calciando e saltabeccando
4. figur. passare velocemente da un argomento a un altro o da
da un argomento a un altro o da una moda a un'altra. -anche sostant
si palesa specialmente nel saltabeccar ch'egli fa da un andazzo all'altro. boine,
s'è data la pena di conoscer da vicino cosa sono e cosa sono stati gli
riflettori di rembrandt. = deriv. da saltabeccare. saltabécco, sm.
faceva saltabellando e schiamazzando a quella maniera da spiritato era parte in ossequio del diavolo
le ciuffa la moneta, e si da a ridere a scroscio e beffarla e saltabellare
, altri uscire a diporto, altri smucciar da una otticella, altri saitabellare, altri
altre parti saltabellare. = deriv. da saltabeccare, con cambio di suff.
capata in chiesa. = deverb. da saltabellare. saltacavalla, sf. entom
numero; altre di sole fascine sostenute da palafitte, altre formate da un rialzo di
fascine sostenute da palafitte, altre formate da un rialzo di selciato, a guisa
un nabisso. = deriv. da saltare, con suff. frequent.
delle rane. = deriv. da saltacchiare. saltacèrro1, sm.
spirale estensibile in direzione assiale, costituita da un filo di ottone o di altro
saltamartino, sm. giocattolo infantile costituito da un cono, da un cilindro o,
giocattolo infantile costituito da un cono, da un cilindro o, nelle versioni
, nelle versioni più moderne, da un pupazzetto con una base di piombo
misirizzi. -anche: giocattolo rustico formato da un cilindro di saggina sormontato da una
formato da un cilindro di saggina sormontato da una penna e con un piombino all'altra
biscioni, 3-vt-19: 'saltamartino': trastullo da fanciulli fatto d'un bocciuolo di saggina,
come voi. -giocattolo costituito da un guscio di noce o da un
costituito da un guscio di noce o da un altro oggetto tondeggiante munito un tempo
. v.]: 'saltamartino': vestitino da bambino corto e strettino.
i calzoni a coscia, e il berretto da eroe ungherese. -figur.
[s. v.]: 'cose da saltamartini'suol dirsi per cose stranissime e
saltamartini'suol dirsi per cose stranissime e da pazzo. si mise a mestare,
sesto all'ufizio, e'fece cose da saltamartini. tommaseo [s. v.
[s. v.]: 'cose da saltamartini': da uomini leggieri, da
.]: 'cose da saltamartini': da uomini leggieri, da farfanicchi. nievo,
da saltamartini': da uomini leggieri, da farfanicchi. nievo, 402:
. sono pezzi d'artiglieria, inventati da un cittadino popolare di venezia, lunghi cin-
girarsi ad ogni intorno per essere caricato da chi sta alla coda del letto, senza
una carretta a sei cavalli un saltamartino da una libbra di palla di ferro, in
penzoli, regoli e compassi, / strumenti da spaccar, da porre a lieva /
e compassi, / strumenti da spaccar, da porre a lieva / sì legnami e
2. salto dell'acqua causato da un ostacolo o da un dislivello.
salto dell'acqua causato da un ostacolo o da un dislivello. leonardo, 2-295
leonardo, 2-295: ogni movimento fatto da la forza conviene che facci tal corso
che proprie sono dell'eroico e celebrate da aristotile quelle tante e fila e tele e
ed egli si vanta e compiacesi e da voi si biasima. = nome d'
si biasima. = nome d'azione da saltare. saltamiaddòsso, sm. invar
saltamiad- dosso; la non vi verrà da sé, se non la cercate.
un piccolo forno; e la cappa da barone si convertì in un mantellino che parea
: 'saltambarco'e 'saltamindosso': abito oggi da contadino, che si veste pel capo.
vestito di un logoro saltamindosso che ridendogli da ogni banda presentava un bizzarro contrasto colla
saltamiaddosso; la non vi verrà da sé, se non la cercate.
pezzo di granatiere. « che spalle da cariatide! », pensò ne- rina
animali. d'annunzio, 4-i-62: da ogni parte, scoiattoli saltanti su per
passo che si effettuava sollevando il piede da terra e compiendo in tale modo un
9. che si trasferisce continuamente da un luogo a un altro.
... affermano che le chiamate da noi stelle saltanti non sono destillazioni o
è principal parte dell'uomo, e da quel sanguigno punto che si vede nel torlo
sollevarsi di slancio a una certa altezza da terra, ricadendo subito dopo sul punto
non vedesti mai più strano caso. ca'da mosto, 180: ancora questi canari
caminer, 64: sua moglie saltò da una muraglia per fuggire con un ufficiale
« tu se'matto!.. matto da legare! » esclamò il paron checco
l'altre saltano, eziandio nulla veggendo da saltare. frezzi, i-15-160: triton sonava
, 14-32: saltò su come morso da un aspide gridando minacce se non avessi parlato
e li obbligano a mendicare e far da buffoni e saltare e recitare la parte
-sm. danza, ballo. francesco da barberino, 92: li nimici delle donne
vivande siano roze e semplici, levatisi da mensa cominciono a ballare e, nel
esso \ il ruscello] saltava giù da una roccia a picco in una valle
f. degli atti, 106: quilli da la porta del tempio de marte,
ricca terra e che l'era un boccone da ghiotti. ramberto malatesta, 274:
giovine donna ha in odio un uom da poco ». pananti, ii-69: gli
provvisto di tutti i crismi, che salta da un convegno galante all'altro. pavese
prontamente dal letto; levarsi di colpo da una posizione distesa, rannicchiata, seduta;
fra le gambe e senza esser conosciuto da persona pagò tutti di calcagni e si
alessandro, vedendogli smarriti, s'astenne da riprendergli, ma saltando da cavallo a
s'astenne da riprendergli, ma saltando da cavallo a piede, cominciò a caminare per
appena nella gabbia, subito / salto da te per un bacetto. (come /
bacetto. (come / ti conoscesse da sempre.). moravia, iii-165:
cane e mi vedo saltare incontro, sbucata da non so dove, una piccola bestia
più tornar la febre: li deteno da mangiare. subito avuto il cibo, li
. « è più veccia che grano. da ultimo poi gli è saltata addosso la
alcuno dei pini piantati, per servire da combustibile prima che i tedeschi li asportassero.
armi e munizioni. -essere dilaniato da un'esplosione (una persona).
. o. figur. essere destituito da un incarico, da un ufficio.
figur. essere destituito da un incarico, da un ufficio. -per estens.:
forti emozioni, per esempio quando scadetti da consigliere e mi fu detto per ischerzo
andare avanti così...: da un momento all'altro tutto rischiava di
più s'affaticherà di cercare, tanto da sezzo trowera meno. ed interviene perocché,
su 'l rimanente. -passare rapidamente da un autore a un altro in un'
fatto una scorribanda sul piano, saltando da grieg a beethoven e da debussy a scarlatti
piano, saltando da grieg a beethoven e da debussy a scarlatti, s'era alzata
fronte dai troppi capelli. -passare da una nota a un'altra più acuta o
riguardo alla nota fondamentale. -oscillare da toni bassi ad acuti senza passare per
castagnetta. 11. passare rapidamente da un'ideologia a un'altra o da
da un'ideologia a un'altra o da un partito a un altro; assumere in
, e non lasciatasi persuadere il contrario da chi desidera farla saltare,...
cose della religione poco saldo, saltando ora da una parte, ora dall'altra.
ordine soglion tenere. -passare rapidamente da una relazione amorosa a un'altra.
arbasino, 3-8: tutto un saltare, da quando faceva l'assistente di sociologia a
suoi amici. 12. progredire da uno stadio di civiltà a uno superiore
rigore, che i popoli possono 'saltare'da un livello b o c di civiltà
, f, eccetera. -evolversi da una forma costituzionale a un'altra (
ch'ellapossa rappresentare quel cavallo disegnato console da caligola. manzoni, pr. sp
là nel fondo / è l'abisso difeso da un muricciuolo. / la rupe salta
lii-368: noto il monte del sussidio, da ducati 34 valeva, saltò a ducati
machiavelli, 14-ii-453: e'non era prigione da trame più che un cinquanta ducati,
tenendo pur alla detta volta. giovanni da empoli, 43: fatto questo, volendo
, purg., xv-17: come quando da l'acqua o da lo specchio /
xv-17: come quando da l'acqua o da lo specchio / salta lo raggio a
i... i così mi parve da luce rifratta rquivi dinanzi a me esser
italia, e tu l'origin traggi / da s s iesta etruria ona'
d'un po'raffreddato. non viene da circa due mesi alle riunioni del patronato
. 29. escludere una persona da una promozione privilegiando un'altra di qualifica
cesari, iii-31: questa era materia da saltare, pare a me, come quella
banda: far passare prontamente i passeggeri da un lato all'altro deltimbarcazione. stratico
quando si fa passare prontamente della gente da un lato all'altro del bastimento.
saltare di pietro in paolo: passare da un argomento a un altro in modo
di male in peggio: passare inaspettatamente da una situazione sfavorevole a una ancora peggiore
sfavorevole a una ancora peggiore. antonio da ferrara, 43: temendo saltar de mal
la morte cheggio. s. bernardino da siena, 376: or fate che voi
9. -saltare fuori: sbucare improvvisamente da un ambiente cìuuso o da un luogo
sbucare improvvisamente da un ambiente cìuuso o da un luogo nascosto per un agguato;
, 25-263: ecco, inoltre, sempre da quella magica valigia, saltare fuori un
con qualche lavoro che ti farà conoscere da tutti per quel vero miracolo che già
che già sei. -emergere da un'indagine. tombari, 4-104:
. idem, 7-v-22: s'ha da ringraziar dio che finalmente sul principio del
seta, un'ape formare il mele e da un granello sepolto in terra saltar fuora
in piedi come i gatti: uscire illeso da un pericolo. fagiuoli [tommaseo
= lat. saltare, intens. da salire (v. salire); il
il movimento ritmico dei piedi è accompagnato da un battito delle mani in crescendo,
una chitarra, o colascione, tanto da ballare il saltarello, ballo romanesco.
, / canterellando un suo festoso addio. da ponte, 18: mentre fo un
5. fuoco d'artificio costituito da una cartuccia innestata su un'asta metallica
legata in molte pieghe, con polvere dentro da pigliar fuoco. èaretti, 6-104:
appena un'idea delle lodi che sorsero da ogni parte. -per simil.
, secondo il solito, arrivava gente da lui a pigliar cioccolate, riscaldandosegli la fantasia
viaebat voces'. 7. rete da pesca alla posta formata da un tramaglio
7. rete da pesca alla posta formata da un tramaglio legato a una rete a
come le furlane e le gighe, costituita da una nota puntata, seguita da una
costituita da una nota puntata, seguita da una più breve e da un'altra più
puntata, seguita da una più breve e da un'altra più lunga. tommaseo
. locuz. -andare a saltarello: passare da un argomento a un altro senza ordine
: ché, se ti sei dar da bere, ti faro aggiungere la propina.
tanto un saltarellino. = deriv. da saltare. saltarla, sf.
ufficio della saltaria. = deriv. da saltano-, cfr. lat. mediev.
: capretto. = deriv. da saltare. saltario (salatàrio, saltaro
ministri dell'officio di danno dato, fumo da principio applicate alli pesi camerali. muratori
. saltar ius), deriv. da saltus 'bosco', poi 'pascolo'e 'podere'(
fuor del cerchio. = deriv. da saltare. saltarotàie, sm.
punta degli zoccoli. un vero equilibrista da circo. = comp. dall'imp
aristotele. = agg. verb. da saltare. saltato (part.
eseguito sollevando per un attimo i piedi da terra. tommaseo, 15-300:
a'palchetti il ballo saltato e gesticolato da menadi; a'palchetti l'opera senza senso
2. balzato con violenza dal letto o da un veicolo. boccaccio, rv-142:
: entra [l'italiano] nella sala da gioco col sentimento di impegnare una lotta
6. figur. passato bruscamente da una condizione di vita a un'altra
. grillo, 1054: parendomi saltato da un turbato mare ad una tranquilla e
vivo. saltatóia, sf. rete da pesca secondaria usata per ricuperare i pesci
: non si trattava d'una rete da pesca. non era, voglio dire,
meno una sciàbica. = deriv. da saltare. saltatóio, sm.
; guarda verso il cielo piegando da un lato il capino giallo;
breve squittio. = deriv. da saltare. saltatóre (dial.
queste cose erano rozzissimi e inutilissimi? ca'da mosto, i-106: ancora questi
terrestre si movesse in giro, chi saltasse da un argine al l'altro
che, in piena corsa, saltava da un cavallo a un altro reggendoli entrambi
romani saltatori dicevansi quelli che saltavano correndo da un cavallo all'altro e che menando
i cavalli], e particolarmente quelli da maneggio, ma se tra questi ci fosse
li tengo qui. cavalli saltatori, da steeple-chase. li allevo e li istruisco
suoi ospiti saraceni: e si ritrae da testimonianze autorevoli che anco in europa ei
lat. saltator -òris, nome d'agente da saltare (v. saltare)
-sostant. lenzoni, 56: da 'l far nascere i fieri e spaventosi accidenti
ma lungamente già son perdute e nacquero da lo imitar con cose diverse, non
: sindrome motoria del sistema nervoso caratterizzata da movimenti incessanti e disordinati indipendenti dalla volontà
dotta, lat. saltatorìus, deriv. da saltare (v. saltare).
saltatura! = nome d'azione da saltare. saltazióne, sf.
secoli vetusti quasi parti abortivi, furono poi da vari artisti fatti et accresciuti, raffinati
lat. saltatio -ònis, nome d'azione da saltare (v. saltare).
) o 'saltazionismo'. = deriv. da saltazióne. saltazionista, agg.
o poetica. = nome d'azione da saltellare. saltellante (pari.
malizia parigina. -discontinuo, interrotto da digressioni; che presenta interruzioni o sospensioni
suono che esso dà quando è strimpellato da una mano inesperta. c. boito,
giuochi d'artificio. -che passa da un argomento all'altro con disinvoltura.
govoni, 792: dietro quelle facciate / da cattedrali e da teatri / c'è
dietro quelle facciate / da cattedrali e da teatri / c'è forse la campagna con
noto consistente nel saltellare con un piede solo da un quadrato all'altro disegnato nella ghiaia
alto lussurioso e lascivo. 5. bernardino da siena, 741: vedesti mai come
. bartoli, 1-4-8: si vide levar da presso il letto una orribile fiamma,
stava rimbeccando don bastiano con un sorriso da far dannare l'anima.
l'anima. -spostarsi continuamente da una persona a un'altra.
borgese, 1-16: studenti ed artisti capeggiati da antonino bisi, libero docente di psichiatria
e conoscenti e ora si dava un gran da fare saltellando fra l'uno e l'
con sventolare di falde professorali e gesticolazioni da ombre cinesi per tener ben desta la
in una ghiaccia, la quale la caccia da sé; e quella giunta al suo
esso catino in capo la canna serà da noi posto una leggieri o vota palla
, per la frequenza de'mantovani, da un tempo in qua dato luogo,
accenti loro, i quali, saltellando da una bocca all'altra, si sono
a tutte le persone. -propagarsi da una persona all'altra. vittorini,
. 12. passare nel canto da una nota all'altra con frequenza eccessiva
saltella. = denom. da saltello. saltellata, sf. successione
cicale noiose. = nome d'agente da saltellare. saltellìo, sm.
nome. va ora con un suo saltellìo da fiera di circo equestre, dà una
di rimbalzi di ampiezza decrescente, subiti da un corpo fisico. g. averani
ii-152: questo accorgimento e diligenza usata da noi giovò alquanto per impedire il saltellìo e
triviale e spavalda della 'cucaracha'che, da un capo all'altro del film,
cui una persona distacca appena i piedi da terra. ugo delle paci, 1-117
in un ghiaccia, la quale la caccia da sé; e quella giunta al suo
: a lei [madama di josy] da lato erano tre o quattro zerbini
nonno dino. -con un corso interrotto da rocce e sassi.
passaggi. carducci, iii-14-70: andrea da barberino... ricongiunse i franchi
lume ovidiano. = deriv. da saltello, sul modello di carponi, ciondoloni
tin si sgocciola. = deriv. da saltellare, con ampliamento del suff.
sì come la sacerdotessa di bacco commossa da bacco. 2. caratterizzato da
da bacco. 2. caratterizzato da danze o da altre manifestazioni di piazza
2. caratterizzato da danze o da altre manifestazioni di piazza, tipiche delle
folklore saltereccio? = deriv. da saltare. salterèlla, sf.
della tebaide. = deriv. da saltare. salterellante (pari.
all'inglese, spruzzando e schizzettando giubilo da ogni possibilità. -di animali.
2. figur. passare frequentemente da un sistema di pensiero a un altro
cantoni, 550: un uomo tanto debole da non poter ammettere nemmeno la forza altrui
nemmeno la forza altrui, tanto incerto da salterellare ogni anno da un sistema all'
, tanto incerto da salterellare ogni anno da un sistema all'altro. = denom
sistema all'altro. = denom. da salterello, per saltarello. salterellato
agg. (saltarellato). accompagnato da brevi salti e passi di danza.
bacco, e sopra un carro, o da satiri o da sileni o da simil
un carro, o da satiri o da sileni o da simil razza di sconce figure
o da satiri o da sileni o da simil razza di sconce figure, infec-
tanto gradevole come quella che ci viene da una semplice fuga di archi slanciati..
a vita. = deriv. da saltare. saltèrio (ant.
salterò e colla citerà. s. bernardino da siena, 644: io so- narò
l'organo vogliono che sia stato ritrovato da david, ma differente dal nostro,
, che anche portava un salterio armato da dieci corde. bacchetti, 2-xiv-931:
, 2-xiv-931: turbini di polvere si levavano da mezzodì a settentrione; tamburi, trombe
, or a compunzione, or a fiducia da que'vari ed efficaci movimenti d'affetto
lessero lo salterò. s. caterina da siena, vi-46: legiendo nel salterio trovai
stillato che scrivevo come a stampa. da prima rifacevo le parole che erano nel
non sia mai per uscire lo spiritoso salterio da lor inventato con simmetria d'espressi versetti
religiose raccogliemmo scegliendo e dal 'veggente'e da 'iddio e l'uomo'...
. 4
cuore rusticamente contadino. = deriv. da saltare, con suff. dimin.
aretino, 26-186: h salticchione viene da lo strabalzo che è tra il cinque
e l'otto. = deriv. da salticchiare. saltileggèro, agg.
braccio nudo. = deriv. da saltimbanco. saltimbanco (ant.
passato per qualche piazza, avera sentito da saltaimbanchi narrare qualche novella, come si
maglietta di saltimbanca, contornato sull'intonaco da due graffi lievi e cedevoli.
noi, appagandosi di un ciarlatanismo politico da saltimbanco e correndo dietro ai vacui declamatori
sopravvivere la macchina accentrata e faccia da questa e dai comitati eleggere una costituente.
sporche, tappeti a centoni, manti da buttare sulle spalle a un re saltambanco
santa uliva, xxxiv-809: vestite uno da pastore con santambarco cinto di sotto, e
rucci di cento ragioni / a questi saltambarchi da villani. vignali, 2-1-15: voglio
: 'saltambarco e saltamindosso': abito oggi da contadino, che si veste pel capo.
dottori, 1-339: con un gran saltambarco da villano / entrò al castel che poco
oppresse, / e con due ciabattaccie da pastore / ricalcò torme pur del suo
, per così dire, in bocca da sé, si mangiano anche senza voglia.
del becco, vestito nella parte superiore da una sola squama; coda troncata piuttosto
figura umana, e che si raddrizza da sé, quando appena venga atterrato.
si sposta con agilità e rapidità da un ramo all'altro. nievo
): pulce. = denv. da saltare-, cfr. il furbesco saltante,
gittato dall'altra parte, e sviluppatosi da loro se n'andò. livio volgar.
rocce un minatore che portava un vecchio cappello da alpino e un frate zoccolante. cassola
, e non mi lascia molto tempo da respirare lo strabocchevol torrente di questi ladroni
fa l'ultimo salto. -salto da, del montone: v. montone1,
fatica; visita fugace; rapida andata da un fornitore o in un'altra parte
per il picchi. dovresti fare un salto da un ristorante e farti dare due etti
monsignore enriquez farà un sì bel salto da macerata a madrid. verdinois, no
col rosati al caffè di napoli; ma da un momento all'altro io mi aspettavo
energia elettrica adoperando generatori messi in moto da piccoli salti d'acqua. 5.
, non alte, ma ripide e rotte da salti e burroni, tali da
da salti e burroni, tali da formare uno spalto difensivo naturale. comisso,
per quelle strade pompeiane d'una ristrettezza da scatole di norimberga, si giunse al
il tiranno faceva volare le sue vittime da un'altezza di 457 metri sul livello del
: prudenza e temperanza non intese abbastanza da coloro 1 quali, giudicando oggi delle
provocando un salto di struttura, che da luogo di attività artigianali, agricole e
città terziaria 'ante litteram'. -rapido passaggio da uno stadio semplice a uno più
sabato poi fece il salto sopradetto [da 35 soldi lo staio a lire 2
e de'salti mortali, non dico da un anno all'altro, ma da una
dico da un anno all'altro, ma da una stagione, da un mese,
altro, ma da una stagione, da un mese, da una settimana e fin
una stagione, da un mese, da una settimana e fin da un giorno alraltro
un mese, da una settimana e fin da un giorno alraltro. tommaseo [s
. -miglioramento notevole e rapido compiuto da un allievo nel rendimento scolastico. -anche
gran salto. -passaggio da un'attività lavorativa a un'altra.
un miglioramento. fenoglio, 5-i-408: da una parte l'angoscia... ti
terrena a quella ultraterrena. giacomino da verona, xxxv-i-628: eo spero en quel
k'el n'ascendrà l'odor al creator da alto. v colonna, 2-151:
cui forza elle il mal salto / fèr da la luce chiara a l'ombre nere
salto. è tra decidermi al salto da solo come sono sempre vissuto, o portare
salto nel vuoto della creazione totale fuori da tutti i campi esplorati. brignetti,
tasso, n-iii-1120: facciamo un salto da l'ultima a la prima legge
storia fa un salto e lo spettatore da francia è trasportato in borgogna.
tutto per indur varietà. -passaggio da un genere letterario, musicale o artistico
salto mortale. manzoni, v-1-5q7: da questo lavoro a quello di cui ella
2-i-486: annunciata [la burrasca] da qualche salto di vento e da un
burrasca] da qualche salto di vento e da un po'di lampi e tuoni.
dei cro nometri': posseduto da ogni nave con uno o più cronometri
velocemente. alvaro, 9-139: da allora il tempo cominciò a precipi
zona su perficiale, caratterizzata da temperatura costante, da quella profonda
, caratterizzata da temperatura costante, da quella profonda, dove la temperatura diminui
14. cinem. passaggio repentino da un'inquadratura all'altra.
. 20. mus. passaggio da una nota all'altra per gradi disgiunti
generico: effetto di discontinuità prodotto da una successione di suoni non contigui
a salto, portando il piede non da un grado al suo prossimo, ma a
, iii-88: 'salto': il passaggio da un tuono ad un altro per gradi disgiunti
5-210: qual virtude ergere il corpo / da terra ed avvezzarlo agile e pronto /
, / che atteggiar non s'impare da la morte / e far quel salto che
il tight a quadretti, i pantaloni da arlecchino: con la faccia tuttora imbellettata
, 'ad hominem', avrei materia copiosa da dimostrare qualmente l'assoluto di hegel ascende
dimostrare qualmente l'assoluto di hegel ascende da una specie originale ad un'altra per
solenne alle premesse. -trapasso subitaneo da una condizione a un'altra.
s. v. mortale]: chi da condizione migliore o che tale apparisca precipita
e per più estensione, anco chi da basso stato, segnatamente per audacia,
26. elevazione contemplativa. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
amistade. -per estens. caduta da uno stato sociale a uno inferiore.
consulti politici, dalle revisioni di libri da stamparsi e dall'impegno di visitatore claustrale,
pindemonte, intr., 272: traslatati da me... i due primi
torrente impetuoso rassembrava, / che giù da giogo dirupato a salto / a salto scende
: illudersi vanamente di trarre grandi profitti da un affare. fanfani, uso tose
del suo assalto / sciogliere il cor da quella trezza bionda, / per cui convien
-fare il salto: salire. antonio da ferrara, 32: non te recorda quando
smalto? -salpare. antonio da ferrara, 146: or tu [valigia
, / perch'io non ho moneta da partire. -fare il salto di
, aveva ritrovato che un certo baldaccio da anghiari, già condottiere de'fiorentini,
già condottiere de'fiorentini, era stato da quelli gittato a terra dalle finestre del
spacciato che mi lasci mettere in salto da sì disoneste licenzie e sì sconcie, ritornatosi
ci troviamo a essare messi al salto da una donna amata! n. franco
le volte come si fa, è da considerare che sia stato l'altrui diffetto,
male, mi lascio ponere nei salti da chiunche mi suona manzi la cornamusa, ch'
'salto della quaglia': operazione politica condotta da un dato partito in concorrenza con un altro
nel luogo del destro, il qual destro da ha esser levato insieme con la persona
in coma e non sanza giuoco, da morbidezza scherzando in saltuzzi fronteggiarono.
= lat. saltus -us, deriv. da salire (v. salire).
dal busto. = deriv. da assalto (v.), per aferesi
/ una bela tosa / che vegnia da l'ascosa, / e si vegnia cantando
lo diè. = deriv. da saltare, con suff. frequent.
= voce dotta, comp. da salto1 e dal gr. (xé-rpov 'misura'
: 'saltuario', 'saltuariamente': voci sfarfallate da poco tempo in qua... 'trattò
massima autorità vivente..., da vecchie pitture e incisioni, ha ricavato
fatterelli del giorno. = deriv. da saltuario1. saltuàrio1, agg.
1-145: 'saltuario', 'saltuariamente': voci sfarfallate da poco tempo in qua: 'è un
corso d'allievi sia così saltuario, da far dubitare della sua riuscita. tecchi,
, / uno staffil salubre medicina / da sera e da mattina. parini, 419
staffil salubre medicina / da sera e da mattina. parini, 419: musa,
cercavano poco, perché erano molto diversi da lui, alieni da appassionati discorsi di
erano molto diversi da lui, alieni da appassionati discorsi di politica, incuriosi,
'parvenus'dell'età neroniana descritta per gusto da un corrotto e gli ozi superbi e
di una feudalità decadente bollate a fuoco da un cittadino. -parziale, volutamente
, né del governo di brescia affidatogli da cavour nel 1859, né della prodittatura
e perciò non senza cagione è chiamata da ippocrate saluberrima e meno nocevole alle infirmità
: abbiamo l'anima abbellita e riempita da quest'aria salubre e da sì bella città
e riempita da quest'aria salubre e da sì bella città. codice dei podestà
ch'io [celeo] prendo / solamente da te, mio piccìol orto? /
/ al contagio non è sicuro schermo / da l'arte d'e- pidauro unqua prescritto
= voce dotta, deriv. da saltare, salto', sul modello di
crobio deplorava che il suo tempo rifuggisse da quella salubre lettura. -capace
d'annunzio, i-613: nutrice, da cui bevvi la mia vita / prima
braccia ebbi il sapore / primo! se da la tua bocca appassita / riudissi io
lat. saluber e salubris, deriv. da salus (v. salute),
superi, saluberrimaménte). in modo da trarre giovamento per la salute. libro
salubrevolménte, aw. ant. in modo da guadagnare la salvezza spirituale; meritoriamente.
dell'aere, senza dubbio arebbono lasciato da parte tunis per abitare in quella.
: titolo di un'ode, composta da g. panni nel 1759 circa e pubblicata
vita civile, perseguita con adeguati provvedimenti da parte dell'amministrazione pubblica; organizzazione dei
appunto come se fossero cose apportate fra noi da quei loro paesi. lessona, 1293
pomo di terra che, naturalizzato già da più secoli in europa, finalmente ha
dotta, lat. salubritas -dtis deriv. da saluber e salubris (v. salubre
passi. = deriv. da salume. salumàio, sm.
a grassezza, non aveva nulla da invidiare ai generi del suo commercio. tahier
(salumaio). -scherz. libro da dare a peso o da vendere al
-scherz. libro da dare a peso o da vendere al salumaio: di nessun pregio
appaio, / non c'è da vendermi che al salumaio ». p.
v.]: 'libro da dar a peso al salumaio': senza valore
senza valore. = deriv. da salume. salumàrio, agg.
l. pascoli, iv-2-78: se da qualche mercatante pregato era a portarvi alcun
taggio non eravi. = deriv. da salume. salume, sm.
, sm. qualunque prodotto alimentare, da consumarsi tale e quale o da cuocersi,
, da consumarsi tale e quale o da cuocersi, ricavato dalla lavorazione di carne
/ sciocche carte d'inutili cianciumi / da involger i salumi. l. pascoli,
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 122: la sete, l'
si vendono salate. = deriv. da sale-, v. anche salsume, n
hoepli, 1-iii-3920: 'salumeria': bottega da salumaio. = deriv. da
da salumaio. = deriv. da salume. salumière, sm.
pizzicagnolo. carena, 2-77: 'bottega da pizzicagnolo, da salumiere': quella in
carena, 2-77: 'bottega da pizzicagnolo, da salumiere': quella in cui vendonsi salumi
2. figur. letterato dilettante, da strapazzo. c. e. gadda
che allievi salumieri. = deriv. da salume-, cfr. anche venez. salumier
cooperativa di consumo. = deriv. da salumiere. salumifìcio, sm.
alimentari ricavati, per lo più, da carne suina salata o insaccata.
di salumi. = deriv. da salume, sul modello di pastificio.
, che è una fetta di pane da contadini soffregata d'aglio, cosparsa di sale
e amarognolo. = comp. da sale e dal femm. di unto (
= voce dotta, comp. da sale e dal gr. oupy) cri
= etimo incerto: probabilmente deriv. da sale. salùstio, sm. gerg
. = agg. verb. da salutare1-, la voce è attestata dal ber
e stato. = der. da salutare1, col suff. degli agg.
: anacreonte nel primo 'asma', recitato da efestione e dallo scoliaste suo, priega diana
ganimede. = nome d'azione da salutare2; la voce è attestata dal
dal bescapè. = deriv. da salutare2, col suff. dei sost.
egli rimasto addietro per raccogliere erbe salutari da comirre il prezioso suo balsamo per le
l'assenzio e altri liquidi salutari che da noi hanno il nome generico di 'grondini'
d'un gemitivo o trasudamento di sieri mordaci da tuttaquanta la cute della coscia..
tuttaquanta la cute della coscia... da tal gemitivo la donna si sentiva notabilmente
felicità; indi la vita scoppiò ribollente da quel momentaneo assopimento, e sentii un
: ma se gliel'ho a dire da medico, lo stato salutare di lui non
piace. io lo vedo impallidire sensibilmente e da tre settimane mi fa stare con una
, la salutare / croce sfavilla. / da cinque secoli salda si drizza / sopra
fatti animosi da'salutari precetti et informati da divina istituzione, abbiamo ardir di chiamarlo
a trarsi d'impaccio, a liberarsi da un pericolo. f f
118: doppo alquanto spacio stimolato icaro da troppa cupidità del volare in alto, divenne
prima alle cose, se non in tutto da noi desiderate, almeno più facili ad
.. le sue cogitazioni non fossero da confondere con le solite rifritture che pesano sul
pesano sul lavoro a freddo. anche da questo lato, de chirico potrebbe essere
gloria del popolo tuo d'israel. girolamo da siena, i-118: lo salutare di
; compimento della salvezza eterna. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
dotta, lat. salutdris, deriv. da salus -ùtis (v. salute
parla, sì che alcuna cosa aprendiamo da te ». boccaccio, dee.,
colei per cui si stava languendo, e da lei udendosi salutare con sì dolci e
: ave maria fuisti clamata, / da l'angelo fuisti salutata. iacopone, 2-17
; « italia! italia! » / da ciascun legno ritornando, allegri / tutti
tratto alzino il viso. / ahi, da che lungo scempio / vedi afflitta costei
salva 'l dolce salutare / che ven da quella ch'è somma salute, / in
primo romito: « salutateloci e ditegli da mia parte che non innacqui la cucina
molto è savia; sì la salutarete da mia parte mille fiate e le dite che
e impo- segli che il bel gerbino da sua parte salutasse e gli dicesse come
in man d'un confessore mantovano, da cui non vorrei gran penitenza.
.. / ed in primieramente / salutai da mia parte. re enzo, 217
. marinetti, cxxxii-62: salutalo affettuosamente da parte mia e gradisci una calda stretta di
gravemente infermi e ottimo segno che starnutino da sé, come che 'l vigore della natura
: si rende conto tuttavia della strada percorsa da quando i costruttori d'una strana macchina
, ii-8-166: oggi a punto compie tanno da che ti vidi, e avrei voluto
: egli era venuto per salutarmi; ma da me invitato restò. p. petrocchi
borghese / che sa già cosa riceve da un suo dono. -seguire col canto
le palme tendo, / e sol da lunge i miei tetti saluto.
volendo: / eccoti che roscio vien da la manca mano. / con pace vostra
. ghislanzoni, 16-300: mio marito, da una finestra del casino, salutava il
d'augusto quel giorno che, ritornando vincitore da oriente, entrò in roma con triplicato
salutar re d'ungheria l'anno 1526 da buona parte de primati del regno. baruffaldi
tornando dallo esilio..., da ciascuno voluntariamente fu salutato benefattore del popolo
bestiario moralizzato, 1-77: se se'da lo serpente envenenato / recorri a cristo ke
ave, maria, / sempre sia da nui laudata ». magri [tommaseo]
una fortezza, sparando colpi d'arma da fuoco o compiendo atti rituali stabiliti a
numero, però caffo, di gridi adottato da ciascuna non solo chi ha un po'
: alfonso dal figliuol minore federico e da tutti gli altri naoletani signori fu a
uno, tre, cinque. si fa da una quantità degli uomini dell'equipaggio,
calante su la poppa d'una nave da guerra ancorata dinanzi ai giardini.
e così le quatro gallere, le quali da ogni banda erano salutate da bombarde,
le quali da ogni banda erano salutate da bombarde, si partirono. giovanni da empoli
salutate da bombarde, si partirono. giovanni da empoli, 53: il capitano
[la fortezza]. qui fui salutato da tutte le artiglierie della fortezza. l
capitano con la celata in testa ha da pigliar in mano la lancia, pistola e
fa dal soldato disarmato colla mano, da uno armato o da un corpo di
disarmato colla mano, da uno armato o da un corpo di soldati coll'arme e
antifrasi: bersagliare il nemico con armi da lancio, colpi di artiglieria, fucileria,
morti dua e ferito gravemente el conte alessandro da triulzi. roseo, v-176: il
può farsi meglio per aver buon patti da quei che son dentro. ghirardacci,
con saette e con dardi incommciaro primamente da lungi a salutarsi. l'illustrazione italiana
che si disapprovano o si ritengono impossibili da attuare. p. petrocchi [
troncare una conversazione, per congedarsi bruscamente da una persona antipatica, molesta o con
verga, 7-959: 'ntoni aveva ragione da vendere. a giugno in tutto,
dirò che questo mi sembra un concettino da salutar così alla sfuggita e da non
concettino da salutar così alla sfuggita e da non fermarvisi punto sopra. -salutare
sassi. -salutare dalla soglia, da lontano, da lungi: avere una
-salutare dalla soglia, da lontano, da lungi: avere una conoscenza parziale,
ciascuno che ha salutato la grecia ben da lontano. b. croce, iii-32-305:
certamente quegli altri non hanno salutato neppur da lungi. -salutare dal liminare: praticare
= lat. salutare, denom. da salus -ùtis (v. salute),
salutarménte, aw. in modo da giovare alla salute; sanamente.
2. figur. in modo da far pervenire a risultati positivi, capaci
bene che ogni maestro abbia pochi fanciulli da guidare. soprattutto ^ educatore non si perda
-con riferimento all'annunciazione di maria vergine da parte dell'arcangelo gabriele. laude cortonesi
. / dominus con teco sia, / da cui vengono le salute; / tucte
el re rainerio, ancora sendogli persuaso da ludovico sforza duca di milano, deliberò
innanzi la sua morte: morì salutato, da scipione maffei, 'primo onore d'
. milit. accolto, riverito, omaggiato da un saluto militare. muratori,
lobcovitz alla volta di milano, salutato da questa fortezza. -per antifrasi
. -per antifrasi: bersagliato da frecce o da colpi d'arma da
-per antifrasi: bersagliato da frecce o da colpi d'arma da fuoco.
da frecce o da colpi d'arma da fuoco. nannini [olao magno]
deferenza per colui che si incontra, da cui ci si accomiata o presso la
lat. salutator -dris, nome d'agente da salutare (v. salutare2).
tic. salutatorio: accesso epilettico caratterizzato da flessioni ritmiche della testa o del busto
lat. salutatorius, agg. verb. da salutare (v. salutare2)
... sono gli occhiali del toccato da dio, il quale se ne viene
parole di saluto e di benedizione rivolte da cristo agli apostoli o ai fedeli.
anonimo [de monarchia], 132: da questo eziandio 'pacie ad noi'la
, per lo più in veste ufficiale da un ambasciatore, o, anche, in
, anche, in via confidenziale, da un intermediario. andrea da barberino,
, da un intermediario. andrea da barberino, i-140: giunse in sulla sala
con pieno mandato alla pace. benvenuto da imola volgar., i-112: intento all'
, 6-254: il merosio mi accompagnò da sua eminenza, la quale si compiacque
salutazione di maggio all'amore, sgorgante da quei petti che forse non ne conoscevano
: scoreggia. beltramelli, i-73: da ambo le parti, per reciproco saluto
udì in malebolge, usato a vaga salutazione da barbariccia capo della decina. al qual
, 205: nel sesto mese fu mandato da dio l'angelo gabriello nella città di
onore di maria vergine; è costituita da tre versetti, seguiti da un''
è costituita da tre versetti, seguiti da un''ave maria'e da un 'oremus'
seguiti da un''ave maria'e da un 'oremus'finale (e il tempo
lat. salutatio -ònis, nome d'azione da salutare (v. salutare2).
, incolumità personale; salvezza, scampo da un pericolo, da una disgrazia,
salvezza, scampo da un pericolo, da una disgrazia, da un infortunio.
un pericolo, da una disgrazia, da un infortunio. dante, conv
sardigna disperati d'ogni salute. guido da pisa, 1-240: an- chises gettosse
metonimia: mezzo, possibilità di salvarsi da un pericolo, da un'aggressione; via
possibilità di salvarsi da un pericolo, da un'aggressione; via di scampo.
messinesi impaurirono forte, vergendosi abandonati da ogni salute. g. francati [plinio
salute è de andar contra quelli e da se medesmo li atterrire. porcacchi,
di un centro abitato, di una nazione da aggressioni armate, da occupazioni straniere,
di una nazione da aggressioni armate, da occupazioni straniere, da distruzioni.
aggressioni armate, da occupazioni straniere, da distruzioni. donato degli albanzani,
chiuso nella terra dieci mila uomini scelti da tutta la gal lia con questa deliberazione
nell'espressione salute pubblica). antonio da ferrara, 168: chi se conforta /
ricerca che la religione sia conservata inviolata da tutte le sue parti, ovviando ad ogni
ciii-213: perché tenti piangendo / ritraimi da quel passo / che cognosci dovermi esser salute
, successo di un'azione. girolamo da siena, 1-8: la tentazione che seguita
spero che nell'avvenire interverrà che, da tutto il mondo sbattuto e travagliato per
/ sono in la mente ch'è da sé perfetta, / ma esse insieme con
interiore, serenità; felicità che nasce da un amore appagato. tommaso da
da un amore appagato. tommaso da faenza, xvii-108-61: poiché 'n speranza di
meo male per merzé aita. onesto da bologna, i-79: tant'ha sdegnato di
casa, 648: sperando, amor, da te salute in vano / molti anni
-la redenzione dell'umanità dal peccato operata da cristo con il sacrificio sulla croce.
nell'espressione eterna salute). giovanni da samminiato [petrarca], ii-380: queste
eterna salute. pallavicino, 1-591: da dio assicurati della loro eternai salute,
cristo camminassero per la vera strada adittata da cristo stesso che guida all'etema salute.
salute: il messaggio di redenzione predicato da gesù cristo. cavalca, iv-69:
peccatrice, fond. 1878 a londra da william booth ed ora diffusa, oltre
. volontà salvifica di dio. antonio da ferrara, 70: piatoso padre, pien
ogni salute, / guardace e salva da le tentazione / de l'infemal nemico
intercede per la salvezza deltumanità. antonio da ferrara, 48: ave, virgo segrata
): dico che quando ella apparta da parte alcuna, per la speranza de la
salva 'l dolce salutare / che ven da quella ch'è somma salute, / in
10-372: ai fanciulli infermi che han da prender qualche medicina s'addolcisce o con
, or l'alma impetra / amorosa armonia da febo istesso. algarotti, i-ix-no:
ciò che si rivela efficace a ristabilire da una malattia o a mantenere l'organismo
salute eternamente, / né di sempre serbar da morte intatte / le cose una sol
apparire in piena forma fisica, immune da qualsiasi malattia o disturbo (e si
indrieto per mantenergli la vita. fausto da longiano, iv-287: la gotta tutta via
salute, onde pessimo giudicio è fatto da ognuno della sua vita. marini,
: intanto non cominci a farsi male da sé, a rovinarsi la salute; mangi
di ferro, ferrea, d'acciaio, da vendere: espressioni frequentemente usate per indicare
: vale esser sanissimo, aver salute da resistere a grandi fatiche, a intemperie
ferrea, d'acciaio. à salute da vendere. cicognani, v-1-359: regolato
burocratico e politico per giustificare l'impossibilità da parte di una persona di svolgere,
nostro ministro in ispagna, è richiamato da madrid per motivi di salute. tecchi
manufatto. 10. alto livello raggiunto da una civiltà; vitalità di una cultura
potesse venire alla pittura italiana la salute da questa parte non era che un'illusione.
di incontrare una persona o di congedarsi da essa; saluto (per lo più in
la reina, elli le rende cento salute da parte di suo signore. petrarca,
saluta. fatti di spagna, 850: da mia parte renditi sallute a don girardo
domandò dove il camin suo tiene. fausto da longiano, iv-284: la mia faustina
salute quanto piace alle tue risa, / da parte della giovane da pisa, /
risa, / da parte della giovane da pisa, / ciré'fier d'amor me'
tempo della rivoluzione francese; fu proposta da p. i. b. auguis.
'alla salute! ': quando vien offerto da bere. silone, 5-129: «
.): che garantisce la salvezza da un pericolo; vantaggioso, conveniente,
in buone condizioni fisiche, in modo da essere guarito o libero da malattie.
in modo da essere guarito o libero da malattie. gozzano, i-504: gran
-ricuperare la salute di qualcuno: redimerlo da una condotta viziosa. della casa
dal lat. salus -ùtis, deriv. da salvus (v. salvo).
fetonte i funesti e lagrimevoli avenimenti causati da soverchio gio- venile ardire meco stessa considero
forze tentare. pallavicino, 1-163: da questa radice dell'onestà, che abbiamo scoperta
la salutevole, umana impressione che riporterai da questa tua campagna di elementare e maschia
soggetti. -che consente di salvarsi da un pericolo; che costituisce la via
di scampo o il mezzo di riscatto da una situazione negativa. boccaccio, i-32
loro cammino salutevole. -scevro da pericoli (un tragitto); felicemente
vengono ad una isola chiamata citaream. andrea da barberino, iii-509: morando di riviera
chiama giove. salvini, 39-v-129: da sette giranti stelle gl'influvì salutevoli o
salutevoli o mali, se si ha da credere a'genetliaci, a noi ne
. g. villani, iv-12-3: né da la peniten- zia, e d'adorare
grazia, quelle gli servissero di strumenti da condurre più agevolmente a fine l'opera intrapresa
, 2-ii- 254: mi disposi io da buon cristiano, col salutevole sagra- mento
-che è simbolo della redenzione operata da cristo (il segno della croce)
[parte] mostra che tutte creature da natura tendono a salutevole e perfetto fine.
passate 24 ore vien purgata, buonissima da bere, anzi medicinale e salutevole.
., 6-547: cotante generazion de fiondi da li gephiri e da le salutevele óre
generazion de fiondi da li gephiri e da le salutevele óre e la somma erba erba
petecchie] hanno credute salutevoli; ma è da vedere se tal credenza sia stata appoggiata
dante, in /, 4-98: da ch'ebber ragionato insieme alquanto, /
: con amico e salutevol grido / gir da l'abete al pin, dal mirto
marchesa. = deriv. da salute, col suff. degli agg.
volta salutevolmente ne sono mandate. busone da gubbio, 1-139: tornava [la
con beneficio per lo spirito; in modo da giovare alla salvezza dell'anima.
. agostino volgar., 1-3-100: se da questa dottrina s'imparasse salutevolmente alcuna cosa
si chiamerebbe il dio rettore elei mondo da loro non pecunia, ma sapienzia, il
; vantaggiosamente, proficuamente. giovanni da samminiato, 12: non pensare..
, una difficoltà. guido da pisa, 1-299: lo re evandro d'
saputo a'rimedi salutiferi e buoni. buonaccorso da montemagno il giovane, 2-89: per
loro peccati. s. bernardino da siena, 2-ii-744: se tu terrai questo
e alla redenzione dell'umanità dal peccato da lui attuata con l'incarnazione, la
ducento cinquanta più che uno erano cursi da sì nacque colui che. cce portò salutifero
lassò lo corpo mendico. r. da sanseverino, 176: tolta la perdonala
, una parte di fiandra fu occupata da vandali. fr. serafini, 448:
-che è simbolo della redenzione operata da cristo con il suo sacrificio.
cristo con il suo sacrificio. ricciardo da cortona, 1-56: dove volglo che per
-porto salutifero: il paradiso. francesco da barberino, 156: lui [dio]
poi edificato un altro salutifero tempio, da colei nominato che vergine partorì.
terreno senza visibile foco e senza acqua manifesta da se medesimo uno vapore salutifero e dante
belle città e vaghissimi castelli adomata, da buone e temperate aere rasserenata, di
acque e salutiferi bagni... da la natura dotata. a. brucioli [
vere figlie dell'estate romagnola, di melozzo da forlì. -destinato a guarigione (
(uno stato morboso). fausto da longiano, 4: quando la luna perviene
ristora dalla fame o dalla sete. da porto, 1-73: le ripe del quale
e 'l buon licurgo / non merita da voi cotanto scempio. -con valore
crescenzi volgar., 1-5: è da procurare che spezialmente il padre della famiglia
salutifera. vincenzo maria di s. caterina da siena, in: il clima è
d. carafa, 312: è anche da mirare che in ogni cosa s'abbia
consiglio scelsero uomini e dei, circondata da salutiferi colli. 6. per
dèe chiamare morte che vita. giovanni da samminiato [petrarca], ii-292:
lat. salutifer, -i, comp. da salus -ùtis (v. salute
istruttori. = deriv. da salute, sul modello di gratificante (v
tardo salutiger (ausonio), comp. da salus -ùtis (v. salute
volge al termine? = deriv. da salutista1. salutista1, agg.
lo yogurt. = deriv. da salute, n. 8.
[in lacerba, i-46]: da socrate, cristo, s. francesco,
, cristo, s. francesco, jacopone da todi fin giù ai predicatori protestanti,
buffoni e pazzi. = deriv. da salute (n. 6), sul
aei salotti e si arricchiranno di strutture da relax e da conversazione...,
si arricchiranno di strutture da relax e da conversazione..., oltre che
e ginnici. = deriv. da salutista1. saluto1 (ant.
rispetto, affetto o simpatia, costituita da una stretta di mano, da un
costituita da una stretta di mano, da un abbraccio, da un bacio, da
di mano, da un abbraccio, da un bacio, da un cenno confidenziale
da un abbraccio, da un bacio, da un cenno confidenziale (o, anche
di sotto- missione o di servilismo, da una genuflessione o da una prosternazione)
di servilismo, da una genuflessione o da una prosternazione) o da una formula di
genuflessione o da una prosternazione) o da una formula di cortesia, da parole
o da una formula di cortesia, da parole di benvenuto o di addio nei confronti
di una persona che si incontra o da cui ci si sta accomiatando.
. cino. iii-24-26: il giorno che da pria / gli donaste il saluto /
caporali, 11-58: natura, impregnata da l'abuso, / partorì poscia certi
a secco, come quello che vi portò da mia parte il nostro messer gioseppo.
usato al plur.). giacomo da lentini, 40: 1'mi sto in
. -commiato rivolto ai propri cari da chi sente ravvicinarsi della morte.
caso con la macchina non molto lontano da qui, e abbiamo voluto farvi un saluto
avea quella brigata stabilito / d'andare da un loro prete a desinare, / e
un loro prete a desinare, / e da per sé s'eran fatto lo 'nvito
vedi come nel folto popolo sono cupidamente da ogni occhio cerchi e d'ogni bel saluto
festa e seguiti da'loro porta-fucili e da alcuni uomini che sorreggon delle palme,
., nella scherma, sono accompagnati da un rituale movimento dell'arma da parte
accompagnati da un rituale movimento dell'arma da parte dei contendenti). cinelli
. salva d'artiglieria o di altre armi da fuoco effettuata, sia da terra sia
altre armi da fuoco effettuata, sia da terra sia da una nave, come manifestazione
fuoco effettuata, sia da terra sia da una nave, come manifestazione d'ossequio
cui numero, generalmente impari, stabilito da norme intemazionali, varia da un massimo
, stabilito da norme intemazionali, varia da un massimo di 21 a un minimo di
: fatto con una salva di 21 colpi da una nave da guerra arrivando in
di 21 colpi da una nave da guerra arrivando in un porto estero, quando
f uemita di strati tricolori pendenti da balconi e facenti ellissima mostra.
rivolto a luoghi o edifici lontani o da cui ci si sta allontanando, particolarmente
si sta allontanando, particolarmente cari o da considerare con riguardo o vagheggiati con malinconia
, xi-120: per buona fortuna mi dànno da cena merli al guanciale. nutriti di
l'alzabandiera: indicazione convenzionale di deferenza da parte di una nave mercantile che,
nave mercantile che, incrociando una nave da guerra, esegue un triplice alzabandiera.
: 'saluto con la bandiera': fatto da una nave mercantile... a una
nave mercantile... a una nave da guerra... passando nelle sue
tre volte la bandiera nazionale. la nave da guerra risponde al saluto ammainando lentamente a
, il quale a vederlo si sentì commosso da un tumulto di affetti. c.
d'oro emessa nel xiii sec. da carlo i d'angiò, di cui fu
sgradevole o per accomiatarsi con modi aspri da una persona molesta o noiosa.
. ferd. martini, 1-iii-10: da un pezzo il corsi guardava di mal
? ». = deverb. da salutare? saluto2, sm. ant
contro a coraggio: / però conven da me venir l'aiuto, / ch'adiman-
dio, se pur saluto / ricever vuoi da la disgrazia stessa. -con
celestial saluto. = deriv. da salire (v.), con probabile
ingegno del signor pellico è conosciuto già da molti anni; questi volumi...
a seconda delle circostanze, sparati simultaneamente da diversi pezzi d'artiglieria o da altre
simultaneamente da diversi pezzi d'artiglieria o da altre armi da fuoco caricate per lo più
pezzi d'artiglieria o da altre armi da fuoco caricate per lo più con cartucce
in carrozza il legato gaetano, e da questo così bell'ordine di milizia gli fu
sovrani. -scarica di colpi d'armi da fuoco o d'artiglieria tributata come segno
]: 'salva funebre': quella eseguita da una nave dalla quale sbarca la salma di
di un ufficiale, durante il tragitto da bordo a terra (o all'atto
2. serie di colpi sparati simultaneamente da più pezzi d'artiglieria o di fucileria
-anche: lancio simultaneo di più bombe da un aereo militare o di missili da
da un aereo militare o di missili da un sottomarino. lupicini, 2-3
con buone salve d'archibusi a posta da lontano. relazione dell'impero ottomano,
. berardo, 488: furono da tutte le parti salutati con buone salve di
ronzio altissimo di un aeroplano, interrotto da rare salve dell'antiaerea, pareva a
due tal salva di calci e schiaffi da fame passare la voglia anche a dei gatti
4. locuz. -a, da, di, in salva o salve:
senza proiettili, con la sola polvere da sparo. e. cecchi, 6-306
, e similmente il coppiere che ha da dar da bere. cervio, lxvt-2-69:
similmente il coppiere che ha da dar da bere. cervio, lxvt-2-69: deve
ritira. " = deverb. da salvare. salva4, inter. grido
. = deriv. probabilmente da salvare-, secondo altri, da [
. probabilmente da salvare-, secondo altri, da [pianta] salva [dal taglioj
comp. dall'imp. di salvare e da angolo (v.).
. che può essere salvato o preservato da un pericolo incombente. -in partic.:
coprivano i muri; tutto ciò che da noi è quasi sempre abbandonato alla sorte
. = agg. verb. da salvare. salvacaténa, sm.
comp. dall'imp. di salvare e da catena (v.).
comp. dall'imp. di salvare e da città (v.), calco
del gr. tvìxwjooc,, comp. da 'città'e too; 'salvo'.
invar. marin. protezione, costituita da anelli di corda, che viene posta sulle
comp. dall'imp. di salvare e da comando (v.). salvacondótto
ciale autorizzazione rilasciata dal sovrano o da un'autorità competente a favore di una
ariosto, cinque canti, 1-106: da l'armiraglio avendo avuto / salvocondotto,
papa che altri si lamentava che lodovico da marradi fussi stato preso sotto salvocondocto in
sicurissimo. m. cavalli, lii-1-271: da questo vostra serenità conoscerà che vi vuol
concedono salvi condotti a faliti e banditi da altri prìncipi. gemelli careri, 1-i-192:
cattura? eh! adesso hanno altro da pensare, quelli che son vivi.
si saria possuto procedere, avendo salvocondotto da loro a. a. per li forestieri
di 300 ducati di vivere d'omini da bene. io ho mostrato di dar loro
dieci comandò che il frate immediate partisse da vinezia, e fra doi giorni dallo stato
o condizione si voglia, ha il salvocondotto da
me [che sono pavido]. costantino da loro, lxii-2-ii-31: l'ammazzare qualsisia
-qualità morale o intellettuale atta a liberare da una moda ideologica. d. bartoli
senza un salvacon- dutto / e senza da voi esserne invitata / per tornar così
un ambiente esclusivo o di essere ricevuto da una persona scontrosa (anche con valore
una buona accoglienza. i. da sanseverino, 1-103: noi vi daremo un
male aperto e ben traslato concilio. fausto da longiano, iv-203: tu vuoi salvo
naturale madre de tutti? ti ha da promettere per sempre la sicurezza il male?
una presentazione autorevole, una raccomandazione tale da indurre a giudicare positivamente qualcuno o da
da indurre a giudicare positivamente qualcuno o da renderlo simpatico. tarchetti, 6-ii-339
sauf-conduit (nel 1160), comp. da sauf 'salvo'e conduit 'condotto', rifatto
per la difesa del litorale, costituita da un contenitore pieno di esplosivi mosso da
da un contenitore pieno di esplosivi mosso da un congegno a molla manovrato a distanza
sulla superficie del mare; fu inventata da g. b. luppis a fiume
: specie di barilotto semovente, mosso da una macchina a orologeria, carico di
comp. dall'imp. di salvare e da costa, n. 14 (v.
molinello. / -ella pare uno stollo da pagliaio. / -ella par lo speziale col
, i-182: questa è una buca da lettere... questa è il buco
questa è il buco d'un salvadenaro da giganti. volponi, 9-282: dietro la
della bocca, con labbra talmente sottili da essere ridotte a una semplice fessura.
va'fidati di certe paroline melate proferite da certe bocche strette che paion fessi di salvadanai
è poi il profitto materiale, tratto da quello che viene predato nei paesi temporaneamente
» 3. figur. persona da cui ci si può attendere un aiuto
strumento simile al ditale, ma aperto da un lato, di metallo o di osso
a ciambella), ed è costituito da materiale solido leggero o è dotato di
luminosi che permettono di localizzare il naufrago da una grande distanza. lessona
il seno le si era di tanto abbassato da formarle una specie di salvagente intorno alla
comp. dall'imp. di salvare e da gente (v.).
ancore, lande, o altre cose perdute da una nave in tempo cattivo, o
'salvataggio'. = nome d'azione da salvare. salvàggio3 e deriv.
comp. dall'imp. di salvare e da goccia (v.); è registr
comp. dall'imp. di salvare e da gonna (v.). salvaguardare
. martini, 1-ii-127: la soluzione da me proposta sembrami tale da non scontentare
la soluzione da me proposta sembrami tale da non scontentare nessuno e da salvaguardare rii interessi
sembrami tale da non scontentare nessuno e da salvaguardare rii interessi superiori del governo.
. 2. difendere militarmente uno stato da un'aggressione. pirandello, 8-733:
. 3. preservare un oggetto da danni o dall'imbrattamento. sbarbaro,
che lenti. = denom. da salvaguardia-, cfr. anche fr. sauvegarder
piolo, il quale avea una salvaguardia da la excellenzia del duca e de antonio
la excellenzia del duca e de antonio da leva, de sorte che la fé condutta
ricors'era per affidanza all'imperadore, da cui ottenut'aveva lettere patenti, che
edifici o persone. essa deve risultare da un documento scritto, nel quale sono
. protezione, appoggio, patrocinio accordato da un sovrano o da un'altra autorità ad
, patrocinio accordato da un sovrano o da un'altra autorità ad alleati o a
un podere, / che sia visto sicur da li spagnuoli. /...
quando cominciarono a riconoscere che si diceva da vero, allora-mutarono linguaggio e tentarono di
numeroso cu soldati che proteggon quel luogo da ogni danno od insulto in virtù degli ormni
di prevenzione, antidoto che rende immune da una malattia, da un contagio (o
che rende immune da una malattia, da un contagio (o si crede abbia
per relazione di teodoreto, non solo da un popolo all'altro concorrevano alla colonna di
la virtù di far fuggir le fere da chiunque candida la porti addosso e religiosamente
arte [gennaio 1972], 7: da un lato si accusa la soprintendenza di
. -sentimento o atteggiamento che preserva da pericoli o da situazioni incresciose.
o atteggiamento che preserva da pericoli o da situazioni incresciose. romagnosi, 18-280:
salvegarde nel 1232), comp. da sauve, femm. di sauf 'salvo'e
vostra che de qui el se dice da qualche pazo di nostri, quel che
nostri, quel che anche a venezia da alcuni belli in banca se rasona, che
di metallo o di feltro usato soprattutto da operai addetti a macchine e a impianti
comp. dall'imp. di salvare e da mano (v.).
fur presi tutti a salva mano / da questi. bandello, 1-55 (i-631)
il prese. = comp. da salva, femm. di salvo1, e
restando perfettamente incolume. bartolomeo da s. c., 2-6-5: il
iv-10-127: si levarono [i fiorentini] da campo, salvamente con tutta sua oste
i nobili, i quali erano partiti da siena da 9 mesi in qua, lo'
, i quali erano partiti da siena da 9 mesi in qua, lo'fusse lecito
essare cessato lo capo del cancro, da settentrione enverso lo mezzodì.
ant. salvamiénto), sm. salvezza da un pericolo gravissimo o scampo che si
o in salvamento). bartolomeo da s. c., 131: sperare
rotti. -in partic.: guarigione da una malattia grave o, anche,
, anche, dolorosa. andrea da barberino, iii-4: sentirono [le madri
governo, dànno alla colletta per il tempio da erigersi in vienna, pel salvamento dell'
aggett.): sicuro, lontano da rischi, da gravi pericoli (un luogo
: sicuro, lontano da rischi, da gravi pericoli (un luogo).
.. e ne composi un cappello da carabiniere, poi una piccola barca: ne
di salvamento: ricompensa dovuta al soccorritore da parte di chi è stato salvato da un
soccorritore da parte di chi è stato salvato da un naufragio. guglielmotti, 775
a capacitarsi potersi dare cosa al mondo da passare avanti un amico uscito a salvamento
passare avanti un amico uscito a salvamento da una traversia come la sua.
.): che permette di uscire da una situazione imbarazzante o, anche,
disse la madre, che non aveva compreso da vero. allora assunta sperò di trovare
: i sensi ci dimostrano quello che è da seguire e quello che è da schifare
è da seguire e quello che è da schifare, per salvamento della vita: