dotta, lat. robigalia, deriv. da robigo, rubigo, da robigo -inis
deriv. da robigo, rubigo, da robigo -inis (v. rubigine);
2114: rubiglie di varie sorte sì da terra come anco da campagna. documenti siciliani
varie sorte sì da terra come anco da campagna. documenti siciliani (1611)
robetta, e quasi vezzeggiativo: roba da vestire o di biancheria di poca sostanza
cm e riuniti in racemi penauli sorretti da sottili peduncoli; il frutto è un
, fu introdotta in francia nel 1601 da jean robin; il vigore vegetativo e la
famiglia delle papilionacee, che fu dedicato da linneo a robin, medico botanico di
questa pianta, che alligna tanto bene da noi, è utile per molti riguardi.
spida'), si coltivano come specie da ornamento. cagna, 3-176: 1
robinia pseudoacacia'. = deriv. da robinia. robinina, sf.
in quercitina. = deriv. da robinia. robino, v. rubino
genere robinia. = deriv. da robm [ina]. robinson,
, 1-241: « si sono fatti paracadutare da un elicottero sopra uno scoglio disabitato,
se stesso. = deriv. da robinson; cfr. fr. robinsonnade (
nel cile. = nome dato da decandolle nel 1833 in onore di
le ricchezze naturali (o che deriva da tale capacità). vittorini,
robinsoniana. = deriv. da robinson. robinsonismo, sm.
tante generazioni. = deriv. da robinson. robiòla1 (robbiòla),
robbio, nella lomellina; secondo altri, da ràbbia, pianta la cui radice era
radice era usata per tingere il cuoio, da cui in partic. il signif.
giunte in italia robbiuole. = probabilmente da un lat. volg. * rubeòlus,
purgative. = deriv. da rob [inia]. robivècchi (
che uscivano, cantando a squarciagola, da un'osteria, lo presero a dileggiare
, alla ricerca di qualcosa di meno schifoso da mettervi i piedi? e. cecchi
tozzi, iv-57: il robivéndolo giurava che da qui in avanti avrebbe pagato sempre
alla mano. = comp. da roba e dal tema di vendere (v
principalmente è da seminare il chiamato robo, perché superiore
fodera di pelliccia, indossata un tempo da cavalieri, autorità o accademici.
pelle belletissime. nardi, i-109: da un colpo d'una palla di falconetto della
: l'abito solenne de'conservatori è diverso da quello del senatore nella forma, attesoché
velluto violaceo foderato di ermellino e sormontato da un cappuccio che coprivagli quasi sempre il
cominciò in lombardia una usanza di roboni da donna così maritata come vedova, che
e. cecchi, 1-173: il robone da camera della madre nobile, chiamava da
da camera della madre nobile, chiamava da lontano, con voce infreddata, i famosi
. de'sommi, 49: avendo da vestir doi amanti, mi sforzo si
. confortare spiritualmente; rinfrancare. simone da cascina, 185: adimanda, figliuola,
di peccato, così sarò roborato di vertude da essi cittadini. 3.
ma molto ingrassati dal vero intelletto e da quello che in fatto s'era nmaso d'
vii-1456: il minor pregiudicio, che da ciò ne ridondava alla francia, era la
= dal lat. roborare, denom. da robur roboris (v. robore).
corroborante. = agg. verb. da roborare. roborato (pari.
vive en sé ben roborato. simone da cascina, 212: qui pensa la perse-
scrittura. = nome d'azione da roborare. ròbore1 (ròbure)
dotta, lat. roborèus, deriv. da robur -óris (v. robore
meccanicamente parole e cifre, sono sorvegliati da un occhiuto capufficio. 3
è il sistema di conversazione che serve da guida per il robot 'pianista'realizzato alla
di tokio dall'équipe di ricercatori guidata da ichiro rato, uno dei personaggi più noti
su di noi. = deriv. da robot, per il tramite dell'ingl.
costruttore di robot. = deriv. da robotica; la voce è attestata da c
. da robotica; la voce è attestata da c. quarantotto. robòtico
robot, di un automa; di o da robot. v mantovani, 1-117:
del pittore [enrico baj] sembra partire da una serie di esperimenti sulla figura umana
fibre ottiche. = deriv. da robot, per il tramite dell'ingl.
degli ordini impartiti. = denom. da robot, per il tramite dell'ingl.
'robotizzate'sono l'n %, nella classe da 1 a 50 addetti e al 25
di guida per protesi robotizzate, sviluppato da bernard roth nei laboratori della università di
televisivi ». = nome d'azione da robotizzare, per il tramite dell'ingl.
superficie dell'epidermide. guglielmo da saliceto volgar. [altieri biagi],
sangue ogni mexe. = da una forma lat. volg. rubrositas -àtis
sicurezza, usata nelle miniere, composta da nitrato e solfato d'ammonio, permanganato
contrada, vedo sempre sparire la libertà da tutti quei governi che han lasciato introdurre il
alvaro, 16-184: sanno che dare da mangiare, da bere, da fumare
16-184: sanno che dare da mangiare, da bere, da fumare robustamente è un
dare da mangiare, da bere, da fumare robustamente è un diritto d'una certa
tutta-vapori..., lo spettacolo franava da tutte le parti. -con
strutture murarie. = deriv. da robusto, col suff. dei nomi d'
o vivezza di un colore. maironi da ponte, 1-i-159: giampaolo cavagna fu dipintore
: il quale amor, nato in me da prima per... la somiglianza
io poneva sopra il giudizio di tutti, da quello che avea regolato fin allora la
dello stile. = deriv. da robusto. robustità (robustitade)
dolce, l-i-177: se il pittore ha da far sansone, non gli dèe attribuir
non gli dèe attribuir morbidezza e delicatezza da ganimede, né, se ha da
da ganimede, né, se ha da far ganimede, dèe ricercare in lui nervi
dèe ricercare in lui nervi e robustità da sansone. soderini, iv-188: uomini ferrigni
del mondo. = deriv. da robusto. robusto (ant. robósto
robusto cacciatore innanzi al signore. e da costui uscì in proverbio: questi è
] tra li altri lietamente fu ricolto da uno giovane forte e rubusto, essendo omo
che appariva lontano, punteggiato e trascorso da un mobile rosario luminoso. 7
successione di tanti vagoni, è formato da numerosi segmenti snodati e articolati tra loro
loro... il coordinamento è assicurato da una catena di gangli nervosi, un
e palpabili sul torace dei bambini affetti da rachitismo o da scorbuto. 15.
torace dei bambini affetti da rachitismo o da scorbuto. 15. ant. rosaio
ant. rosaio. s. caterina da siena, i-108: fa'come colui che
uso d'uno ippodromo quella leggiadra corsa da la pischera al casino, sarà proprio
casino, sarà proprio un viale armato da le bande o d'arbori frondosi o
forse per calco del sanscrito japamala 'collana da preghiera', 'collana di rose'.
, molto birichina. = comp. da rò$a e salmone (v.).
, giuggiolini. = comp. da ròsa e secco (v.).
le rosaspine. = comp. da ròsa e spina (v.).
più adorata, / mira e sacrificio da cristo asaminata, / piovando da le nuvole
sacrificio da cristo asaminata, / piovando da le nuvole dal cel fresca roxata,
in quello messo di rosata. guido da pisa, 1-221: posto ch'ebbe [
6-36: le lagrimette... da gli occhi / le cadean su le guancie
-figur. pianto. giacomo da lentini, 36: dal core mi vene
, accioché lo prezo del fructo nasca da questo vile e piccolo campo.
quelli arbori, overamente una gomma che da quelli distilli. 2. con sineddoche
non si è ancora dissolta. matazone da caligano, xxxv-i-796: l'altrer, una
. scroscio di pioggia. r. da sanseverino, 249: incominciarono ponente e may-
iv-227: di quello appannamento che fa da per sé il latte in cima, o
sciame costituito dai pallini della carica sparato da un fucile da caccia con canna ad
pallini della carica sparato da un fucile da caccia con canna ad anima liscia;
35 m. = deriv. da rò$a. rosatèllo, sm.
poma. bibbia volgar., vi-328: da colui che usa u color rosato ower
feresce per lo temperamento. f. da montaguto, 4-ii-623: non arà meraviglia
fior de la vendemmia rossa / riporvi da la rustica brigata, / onde da sé
da la rustica brigata, / onde da sé, non pesta e non percossa,
rosse fermentate per un breve periodo (da venti ore a due giorni). -anche
... mi ha poi mandato da assaggiare il suo vino. è di due
/ il carro di lucifero rosato / da le nubi vermiglie il giorno esprime. bruni
noi sappiamo di lei essere stato detto da omero che ella ha le dita rosate
di oro, quasi un tesoro nascosto da un velario. cicognani, v-2-154:
splendette con lo rosado collo. piero da siena, 4-22: a costui vidi
6-70: tutta la turba si levò da lato; / e quelle al cavallier porser
delle gote,... ma da quella vittoriosa bellezza la quale è interna luce
le loro spalle nude, fasciati i corpi da nere e lucide sete. piovene,
voce la consueta naturalezza, rosata appena da una canzonatura allettante. -che contiene
fiorente (la giovinezza). ricciardo da cortona, 1-9: secondo la vostra possibilità
rosado che si mandò a frate bartalommeo da la vemia per anima di vanna. bencivenni
compiuto è confortativo e resolutivo. guglielmo da saliceto volgar. [altieri biagi],
: era stato ferito il tapinello / da un tal temilla verso il destro lato:
si guaria bel bello / con l'unguento da rogna o col rosato. g.
sodenni, i-536: pigliando delle rose rosse da aommasco..., faranno aceto
assai più che non le roselline bianche da dommasco. sassetti, 99: il
di bellissimo bassdico salemetano, e quegli da niuna altra acqua che o rosata o di
141: oleo di tartar fin, non da dozina, / tre dramme tòl chi
geranio rosato: ciascuna varietà di pelargonio da cui si estrae l'olio di geranio.
v.). = deriv. da rò$a, col suff. del pari.
plinio], 9-40: un color fosse da un altro coverto, estimandose così se
sfodera un sospiretto che a pena sia inteso da lui; e si fosse possibile che
un rosato di grana. s. bernardino da siena, 2-ii-1075: non è niuna
, 2-ii-1075: non è niuna tanto da poco che non voglia lo scarlatto e 'l
partire. bacchelli, 13-276: chiuso da collo ai piedi nel mantello scuro dei
xxi-ii-973: un pa'd'occhi, ha da vederne di rado / de'
un rosado! = deriv. da rosaio, con cambio di suff. per
d'un ducato! = deriv. da rosario, con cambio di suff.
propr. 'bue arrostito', comp. da roast (dal ir. rótir 'arrostire')
ant. escrescenza carnosa. guglielmo da saliceto volgar. [altieri biagi],
cotone, del ricine, del roscano, da trame soda, buono alla fabbrica de'
]: 'roscendò': sorta di panno da abiti. roscendò col pelo, liscio.
liscio. = etimo incerto: forse da accostare a rascia1 (v.).
mangiano. = deriv. da rosc [idó \. ròscido
vi si sciogliesse. -costituito da rugiada. boiardo, 3-131: fuor
, 2-13: il suolo ovvero la terra da porre vigna non vuole essere troppo spesso
circostanti tutti in generale, / che da la nocca rosi da e vermiglia / esce
generale, / che da la nocca rosi da e vermiglia / esce quel canto suo
dotta, lat. roscidus, deriv. da ros rdris (v. rore).
ant. gittaione. = deriv. da roselo2, per il colore rosso dei fiori
odoriferi roseggia. = denom. da ròsa, col suff. dei verbi frequent
dai tintori. = deriv. da ròsa. roselìa, v.
pendente al giallo. = deriv. da ròsa. rosèlla *, sf.
). -anche: fibra che si ricava da tale pianta, usata in oriente in
adattamento dell'ingl. roselle, deriv. da rose 'rosa', per l'aspetto che
appartenenti alla famiglia parrocchetti e caratterizzati da un piumaggio vivacemente colorato. r
vagliano nulla e sono come le roselline da damasco che, se non sono colte
, i-536: pigliando delle rose rosse da dommasco, o fresche o secche,.
assai più che non le roselline bianche da dommasco. bresciani, 6-xiii-53: tolse la
di siepe, che ebbe in dono da iolanda, e volea baciarla e riporla
vetro sta un orologio a pendolo quasi nascosto da un piccolo rosaio, foglie e roselline
: merletto venezia. = deriv. da ròsa, con doppio suff. rosellire
verbo neutro rosellire. = denom. da roselua. rosellito (pari.
simile quasi all'arrostitura che le fa dire da ultimo rosellite. rosellitura,
. = nome d'azione da rosellire. rosèllo1, sm. ant
col viso gioioso. = deriv. da ròsa. ròseo, agg.
'l velo roseo, / c'era valeria da 'l viso pallido. govoni,
orizzonte. carducci, ii7- 324: da ambedue i luoghi si vedevano i monti della
o mi pareva, più puro e roseo da quella parte. faldella, i-5-11:
era la poca luce / dove, come da un muoversi dell'ombra, / pareva
e capncciosi, la cui tinta va da un bianco di neve al roseo vinato
braccia. parini, 460: filli da me fuggìa / al garzon dolce e roseo
roseo: / ei subito arretrandosi / da filli s'involò. fantoni, ii-32:
ma col viso brutale, e quasi da pazzo. pavese, 9-80: guido sedeva
modo uniforme, come se il corpo uscisse da un bagno d'acqua colorata.
dotta, lat. roséus, deriv. da rosa (v. rò$a).
nero bimbe. = comp. da roseo e cicciuto (v.).
rosèole (nel 1828), deriv. da rose 'ròsa'sul modello di rougeole da
da rose 'ròsa'sul modello di rougeole da rouge. roseolato, agg.
matilde che, sempre roseasudante, affacendata da negozio a negozio, vien su a sciorinarmi
di karamendin. = comp. da roseo e sudante (v.).
dotta, lat. rosétum, deriv. da rosa (v. rò$a).
in forma di piccola rosa. niccolò da poggibonsi, cxxxi-82: dentro si è una
po'sfatto, ma stringato a forza da un abito attillatissimo tutto crestato di rosette
zuccaro dell'eccellentis- simi sposi, circondata da rosette di pasta di zuccaro, ripiene
. piccola pagnotta tondeggiante con superficie percorsa da tagli convergenti verso un piccolo cerchio centrale
prosciutto. 4. anello ornato da pietre preziose disposte in cerchio, a
gioielleria, taglio di pietre preziose costituito da una piramide a larga faccia basale e un
11. archit. rosone che funge da centro e dal quale si dipartono le
a rosetta. -malattia, provocata da virus o da insufficienze di nutrimento;
-malattia, provocata da virus o da insufficienze di nutrimento; che determina un
dotati di orbita molto eccentrica e caratterizzato da una precessione tale che il succedersi di
, sf. ant. scarica di armi da fuoco. benzoni, 1-86:
= dallo spagn. arroyada, deriv. da arroyar. rosica, sf.
crostacei. = deverb. da rosicare. rosicàbile, agg.
. = agg. verb. da rosicare. rosicaménto, sm.
dentro. = nome d'azione da rosicare. rosicante (pari. pres
per ciascuna mascella, fatti in modo da crescere continuamente per compensare la quotidiana loro
rizzi le orecchie. -di, da rosicante: che ricorda nell'aspetto un
maforion bizantino, ciglia spelate, orecchie da rosicante? bacchetti, 14- 159
piccola associazione di rosicanti astuti, condotta da una vecchia volpe di razza non paesana
. pea, 3-131: tono sapeva da che parte veniva tanto zelo d'informazioni:
parenti hanno paura che non ci resti nulla da rosicare ». -consumare a
sostanze. arpino, 9-1 io: da quindici anni non lavoro e rosico il
, che vorreste, / son castagne da pelare: / che mi rosichi la peste
credere, ma poi ricontrolla e poco da fare tutte le quote sono imballate, allora
[carnevale], l'è duro da rosicare per i poveri diavoli che stanno a
ad ingrassare, senza far nulla, da un altro tarlo più grosso che rosica a
9. locuz. - essere la coda da rosicare: rappresentare l'ultima difficoltà.
cedere, ma questa sarà la coda da rosicare. -rosicarsi la coda: creare
risica non rosica ». = da un lat. volg. * rosicare,
mischiati. = nome d'azione da rosicare. rosicchiaménto, sm.
dei topi, / nella polvere ch'esce da cassettoni ammuffiti. 2.
bellicosità consiste tutta nel rosicchiaménto reciproco, da buoni fratelli. = nome d'
fratelli. = nome d'azione da rosicchiare. rosicchiante (parti pres
; ne fecero i vecchi forti inutili da cui era fuggita la topaglia per mancanza
topaglia per mancanza di giberne e buffetterie da rosicchiare e i reggimenti da costa.
e buffetterie da rosicchiare e i reggimenti da costa. -assol. panzacchi,
ricovero un sotterraneo ripostiglio, qualche tartuffo da rosicchiare per mantenere la vita. carcano
vuoto / o forse mi daranno / da rosicchiare un pezzo di galletta / ed un
animali. d'annunzio, iv-2-23: da un vicolo scuro sbucò l'ombra di
, in due mesi crescenti dacché partii da mantova ne rosicchiai molti; ma ci vorrà
: chi pensa che la francia viva da tempo al di sopra dei propri mezzi e
e ti fai ancora rosicchiare le costole da loro. deledda, iii-70: tutto
coltellino il duro della fune, uno da un lato, l'altro dall'altro.
-consumare. deledda, v-721: da troppo tempo ella rosicchiava la sua pazienza
libri. carducci, iii-22-421: io da un pezzo in qua per dispe- razion
occasione: l'occasione di far conoscere da vicino, a laurana che rosicchiava
lucilio in commedia, ne fu assoluto da gaio celio giudice con dire: «
osso con pazienza. = da un lat. volg. * rosiculdre,
capelli tagliati corti, fe unghie rosicchiate da scolaretta. -spolpato (un osso
rosicchiate e nascoste sottoterra. -roso da insetti o topi. ferd. martini
6-138: volumi enormi non mossi mai da cent'anni, con le rilegature forate dai
diminuivano, sparivano, rosicchiati, sgretolati da formicai d'uomini. pasolini, 1-54:
: un libro... non ha da restare sciolto a giacer nella polve e
spese negli angusti confini di uno stipendio rosicchiato da una folla di tasse e di
5. distrutto dalla stanchezza; affetto da una malattia che tende col tempo a
: povera silvia,... rosicchiata da un male così orribile.
esegesi. = nome d'agente da rosicchiare. rosicchiatura, sf.
cuoio rossiccio. = nome d'azione da rosicchiare. rosicchierèllo, agg. gradevole
rosicchiare. rosicchierèllo, agg. gradevole da rosicchiare. faldella, 15-56: la
rosicchie- rella. = deriv. da rosicchiare. rosicchièro (rosichièro),
dà l'opaco. = denv. da rosicchiare. rosicchio, sm. boccone
un soldo o due rosicchi di pane avanzato da tre giorni, vi sarà parso di
co'rosicchioli. = deverb. da rosicchiare. rosicchio (letter. rosichìó
2. serie di brevi rumori prodotti da una macchina in funzione. de
tonfo dei pendoli. = deriv. da rosicchiare. rosichino, sm.
contorni. = deriv. da rosicare. rosico, sm. (
, 1-158: serafina vegliava. era lì da più ore, sempre nella stessa posizione
dentro. = deverb. da rosicare. rosicoltóre (rosicultóre)
di rose. = comp. da ròsa e cultore (v.).
rose. = comp. da ròsa e coltura (v.).
. = voce dotta, comp. da rosa e dal tema del lat. ferre
non alcuna rosignazione, non altra cosa da esso che consumi la bontà e scemi
il peso. = deverb. da una var. non attestata di rosicare o
suo maiale. = deriv. da rosignolo. rosignòlo { rausignuòlo,
, i-507: audo gli rausignuoli / dentro da gli albuscelli / che fan versi novelli
amor lo cor m'afina. giacomino da verona, xxxv-i-631: kalandrie e risignoli
xxix-74: in quel giardin sì avea da l'un canto / un rosignol che dicea
donna, per ciò che vecchio era e da questo forse un poco ritrosetto, disse
primo luogo fra tutti gli altri uccelli da spasso. tesauro, 10-91: il pavone
pratello, dietro alla casa, vecchia, da un lato ci sono le rosine quasi
all'associazione fondata nel 1755 a torino da rosa govone (1716-1776) per accogliere
senato destinati. i = deriv. da ròsa. rosita, sf.
nudità. = deriv. da ròsa. rosite, sf. miner
di granelli non cristallizzati ed è costituito da silice, allumina, perossido di ferro
non la racontavo. = deriv. da ròsa, con doppio suff.
, rosmannato. = deriv. da rosmarino. rosmarino, sm.
giacque a caso un tomolo di terreno da nativi e salvatici rosmarini cercon- dato.
canna dentro e qui si farà fare da un valente giardiniere una incanuciata a modo
-olio essenziale di rosmarino: liquido composto da sostanze quali pinene, canfene e canfora,
ròs terrae 'rugiada terrestre), comp. da ròs (v. rore)
descritto pezzo d'osso è stato creduto da vari naturalisti... un pezzo di
probabile ori \ ine ted. (da rossmatre 'cavalla', da un precedente rohma
ine ted. (da rossmatre 'cavalla', da un precedente rohma rosminianismo (ro$minianèsimo
per conoscere le opposizioni della patristica mascherata da ro- sminianesimo contro il metodo delle antitesi
ignoranza e cattolicesimo. = deriv. da rosminiano. rosminiano, agg. che
arpesani che hanno copie litografate, rivedute da padre bozzetti. 2. seguace
congregazione religiosa 'istituto della carità'fondata da antonio rosmini serbati nel 1828 a domodossola
. papini, x-2-84: padre placido da ravullo. è un fervente rosminiano,
que'sacerdoti che appartengono all'ordine fondato da a. rosmini (1797-1855), ma
intaccato o corroso più o meno profondamente da insetti o da topi.
corroso più o meno profondamente da insetti o da topi. ser gorello,
, mezzo rosa / da'tarli e da la rugine più guasta. bandello,
: diceva che 'l formaggio era tutto roso da le tarme e guasto. 'giuseppe
i libri sacn, ma tutti'rosi da vermi. verga, 8-214: in cima
in continuo struggimento, tassile il core roso da un serpente enfiante. oddi, 1-119
lasci una vii politica, / rosa da tigne e tarme. 2.
. 2. corroso o sgretolato da agenti esterni (un edisecche fave che
edisecche fave che essere mai più roso da uno sollecito penfìcio, una roccia)
tomo van fa arreosso, / chi fin da or gran festa mena; / poi
di esso); minato, fiaccato da una grave malattia. chiari, i-13
come lacerate 0 gli occhi tutti come rosi da mal di lebbra. calvino, 7-17
morale [dei curiali] va roso da tali e cosiffatte piaghe, per le quali
5. figur. afflitto, straziato da una passione dolorosa e angosciosa, da
da una passione dolorosa e angosciosa, da inquietudine o da preoccuazioni; angosciato,
dolorosa e angosciosa, da inquietudine o da preoccuazioni; angosciato, tormentato dal rimorso
,. dalla vanità, dalla gelosia, da paura o ira; profondamente turbato.
arrigo..., compreso / da che affetto il tacente sia roso, /
. un uomo roso di tempo in tempo da un rimorso e da un'ambizione,
tempo in tempo da un rimorso e da un'ambizione, inetto a lavare generosamente il
181: mille e mille, tormentati da un sogno di gloria, rosi dall'avidità
rosi dall'avidità del denaro, spinti da un'idea fissa, da un pensiero
denaro, spinti da un'idea fissa, da un pensiero arcano, maceravano il corpo
, tutto occhi, come roso dentro da un verme che non gli desse requie.
mani il viso / tirato, roso da una gelosia senile, / che non muòve
così tanto dal fascino di quella donna da aver perduta la facoltà di far tara ai
.. una fanciulla... afflitta da un seno grosso e allungato, a
dalle parti guaste le unghie delle bestie da soma; incastro. dizionario
templi] o tra le mura mio roso da ignota lima / ogni obbietto volgea dolce in
1-5-489: -vi par'egli che sia suggetto da innamorarsene? -e pur è un bel
letteraria. = deriv. da ròsa, con doppio suff., per
i giardini. = deriv. da rosa, con doppio suff.
sovrapponendo al coperchio altra brace in modo da creare condizioni simili a quelle del forno
la particella pronom. arrostirsi, cuocersi da ogni lato, formando una crosta uniforme
: generalmente la si considera denom. da ròsa, nel senso di 'dare progressivamente il
, dal got. * rousa (da cui u provenz. ronza 'feccia') o
). reso croccante e di colore ambrato da una cottura condotta col fuoco alto
testa e le braccia per farsi asciugare da tutte le parti. ruggero in piedi aspettava
. 3. figur. caratterizzato da una colorazione eccessivamente marcata (una figura
; le figure ben rosolate di innocenzo da imola. r. longhi, i-i-1-33:
dalla febbre di quegli occhioni, rosolato da quell'amore che gli porta via la
l'uso di grassi, in modo da rendere le vivande uniformemente croccanti e di
di uscire. = nome d'azione da rosolare. rosoli e rosòli,
, si. malattia infettiva esantematica causata da un virus trasmesso per via aerea dai
si osserva la comparsa dell'esantema caratterizzato da elementi maculopapulosi (come nel morbillo,
prima [del fanciullo] esser quella che da ogni parte sparge le molte e grandissime
le infirmità del corpo, che han da venire agli uomini, molto manco son
agli uomini, molto manco son penculose da gioveni (come noi vediam de la rosedie
: il repubblica- nismo, argutamente definito da un commediografo francese... '
va via. = deriv. da ròsa, per il colore assunto dalla pelle
. = voce dotta (coniata da runge nel 1834), deriv. da
da runge nel 1834), deriv. da ròsa. rosòlida,
. rosolièra, sf. servizio da rosolio formato da una bottiglia e più
rosolièra, sf. servizio da rosolio formato da una bottiglia e più bicchierini uniti insieme
di forma antiquata. = deriv. da rosolio. rosolina, sf. rosellina
passato, e si usava offrirlo agli ospiti da solo o accompagnato da biscotti o,
offrirlo agli ospiti da solo o accompagnato da biscotti o, anche, da caffè
o accompagnato da biscotti o, anche, da caffè o come digestivo alla fine
le veci dei medicamenti cardiaci. maironi da ponte, 1-i-211: la fabbrica d'
o rosòlio! ': una cosa da nulla. = dal fr. rossolis
difficilmente accettabile l'ipotesi di un composto da rosa e olio o di un derivato da
da rosa e olio o di un derivato da rosolida. rosolire, tr.
o simili). = deverb. da rosolare. rosoncino, sm.
ripresa poi dall'architettura rinascimentale, costituita da motivi geometrici e floreali disposti a raggiera
stucco, ecc.) e fungeva da rifinitura soprattutto di portelli, volte cassettonate
vasari, 1-3-530: nel portico [benedetto da maiano] mise gli archi sopra le
, circondata su tutti gli an- oli da una cornice nera intrecciata che seguendo poi
infissi degli antichi ramponi di ferro; da scuderia, o da magazzino; nel
ramponi di ferro; da scuderia, o da magazzino; nel quale, per rallegrarlo
il vano interno al cerchio è intelaiato da intrecci di colonnine, archi e archetti
al centro. rezzonico, xxiii-257: da ogni parte la vista n'è oltremodo
la sinistra, ornata in ciascun fianco da un mausoleo, s'incurva su la porta
un po'la testa come per schermirsi da quel che avrei potuto dirle, o forse
: 'rosoni'è pur nome volgare, da usarsi con le debite cautele, di altre
come ce n'è mille che occhieggia da un rosonàccio desolante. = acer,
ni- mici di dio, più odiati da lui che non è odiato da voi
più odiati da lui che non è odiato da voi qualsisia rospàccio. forteguerri, 2-13
un rospàccio calzato e vestito, oppresso da una cisti enorme su la nuca, che
obbligava a tener sempre giù e piegato da un lato il testone raso, vi
su'buchi. = deriv. da rospo, sul modello di canaio.
gambe sciorinate. = deriv. da rospo. rospata, sf.
così vezzosa! = deriv. da rospo. rospétto, sm. piccolo
di rospo. rospino2, agg. da rospo, di aspetto simile a quello
vano lucidi. = deriv. da rospo. ròspo (dial.
; nonostante l'aspetto sgradevole lo abbia da sempre reso simbolo di mostruosità e accomunato
marmoreus) originario del messico, caratterizzato da un dimorfismo sessuale per cui le femmine
di rospo { bufo viridis) caratterizzato da colori variabilissimi fra cui domina il verde
cui domina il verde brillante. giacomino da verona, xxxv-i-641: asai g'è là
modesti / seguitan liberando la contrada / da gl'insetti molesti. pascoli, 1261:
molle, i rospi che la traversavano da una sponda all'altra, da un campo
traversavano da una sponda all'altra, da un campo all'altro indaffarati; e
quello del rospo e per il ronzio da loro emesso. -rospo cornuto: iguana del
. l'estremità metallica del palo che fa da asse alla ruota del mulino.
che, diceva, non aveva più rivisto da almeno vent'anni: e la colpa
soprattutto sua, lo riconosceva, che, da vera rospa, a ferrara non aveva
campi. jovine, 2-131: « vengo da termoli »: s'incomincia a impaurire
uno ha un rospo come il suo da quattro anni sulla coscienza, la paura viene
mandar giù qualsiasi rospo pur = comp. da rosso1 e arancio2 (v.).
vomitare un rospo: risultare tanto rivoltante da disgustare anche chi è avvezzo alla bruttezza.
, el zira, el rezira e da so posta el se va a far imbocconar
chiara e gli occhioni vispi scuri illuminati da una vaga luce di fosforo.
probabile origine onomat. oppure deriv. da un lat. volg. * bròscus incrociatosi
e inequale. = deriv. da rospo. rossàccio, agg.
fantasia. = deriv. da rosso1. rossaménte, aw. letter
. molinara2). = deriv. da rosso1. rossània, sf. medie
nel xvi sec. = deriv. da rosso1. rossaràncio, agg. che
s'accendono. s. bernardino da siena, 2-ii-1054: come di colei che
vera simulazione! = deriv. da rosso1. rossare, intr.
morire del giorno. = denom. da rosso1. rossastro, agg.
! e provai l'ebbrezza che deriva da quel vortice denso e rossastro della polvere
rossastro spento. = deriv. da rosso1, sul modello di giallastro, grigiastro
altra rossati. = deriv. da rosso1. rossavérga, sm.
spacciatamente giustiziare. = comp. da rosso1 e verga (v.),
e feroce, l'anima del vecchio cacciata da tutto il resto del corpo già invaso
immobile dalla morte. = deriv. da rosso1. rosseggiaménto, sm.
annerirlo. = nome d'azione da rosseggiare. rosseggiante (part.
e rosseggiante. s. carlo da sezze, iii-317: rimase la croce rosseggiante
. brancati, 4-7: la fronte da poco addormentata e ancora rosseggiante del disegno
13-742: le greggi coi pastori erano già da tempo agli alti monti, lontane,
quarto [della luna] sarà cinto da rosseggiante cerchio, significa venti e piove
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 360: la grandezza di questo
, dove il cielo è vaporato / da un rosseggiar di peschi e d'albicocchi
sia lo cavo del porto che è da ponente sia muso e alto e arocado
: nelli monti d'idria, discosto da gorizia circa miglia quaranta, sono le
rotte dal crepitante rosseggiar dei tizzoni e da due verdastre finestrelle imprigionate da una doppia
tizzoni e da due verdastre finestrelle imprigionate da una doppia inferriata. comisso, iv-214
dottori, 3-15: cadrà il mel da le quercie e la murice / non
sono bianchi. ismene guarda il suo abito da sera rovesciato sulla spalliera della poltrona.
colore rosso, farai tutte le cose alluminate da quello ancora loro rosseggiare.
rosseggiava per lo fervore del fuoco. da porto, 1-215: vidi dinanzi a me
tali facezie ed ingemmato di siffatte equivocazioni da rosseggiarne qual fronte v'ha più incallita
e sante stelle. = deriv. da rosso1, col suff. dei verbi frequent
tanto dell'acqua. = denom. da rossello, con probabile accostamento a rosolare
la rosselletta di francia, la bergamotta da verno, la zuccheroverde, sono tutte ottime
v.). = deriv. da rosso. rossése (ant. roccésé
in liguria per la produzione di uva da vino; ha grappoli medi, piramidali,
sf.): l'uva prodotta da tale vitigno. soldati, 6-425:
olio nei frutti. = deriv. da rosso1. rosséta, sf. dial
rosseta di labri. = deriv. da rosso1. rossétta1, sf. zool
migrazioni alla ricerca di piantagioni di alberi da frutta. tommaseo [s. v
. 3. varietà di pere caratterizzate da forma bislunga e da una buccia variamente
di pere caratterizzate da forma bislunga e da una buccia variamente colorata di rosso e
classe basidiomiceti, famiglia agancacee, caratterizzato da un cappello piatto di colore rosso intenso
in colore rossetta e fuma continuo. da porto, 1-326: a tali..
orecchia di topo ha più fusti tutti procedenti da una radice, alquanto rossetti e concavi
: è là disteso bianco e oro da morto / coi due rossetti arguti sulle guance
varie tonalità di rosso, è costituito da sostanze coloranti liposolubili, cere, lanolina
-luce o bagliore rossastro. fausto da cangiano, 14: il rossor de la
e candidissimo lume, si fecero più da presso i balzi, donde scorgeasi venire
infiammati di laida ros -illuminato da bagliori rossastri. sezza, parea che
sia ferma la rossezza, che, da poi ch'ella è ferma, è molto
di rosso attenuato. curare. guglielmo da saliceto volgar. [altieri biagi],
assenzio, s'ello serà dito l'occhio da un canto o dall'altro, e voi
moccioso, con e capelli niccolo da correggio, 183: le nymphe ai prati
attaccati chi sa = deriv. da rosso1. quali quadri a colori
paonazzo. stareti qui in posta da uno canto de la piaza; e,
pigliare ». = deriv. da rosso1. 3. che ha un colore
/ oltre le tenebrose ac da quelle notizie, il cinghialetto saltò fuori e
o scolorita di un s. bernardino da siena, 2-ii-870: come l'uomo si
(per lo più = denom. da rosso1, sul modello di albicare, nericare
mostra il rossiccio. = deriv. da rosso1. rossìccio, agg.
è ritondo, rossiccio a = denom. da rossigno. quantità di pepe. mattioli
lavata cum aqua. guiniforto, 342: da virgilio am simo una cotal
quell'ora; vista da vicino appariva sucida, desolata, ab
, desolata, ab bandonata com'era da varie ore dall'acqua che ancora calava.
così rossigno come egli è, quando da essa è lontano. pananti, i-i-
195: una meteora rossigna si vede avanzar da lontano, annunzia, precede l'infuocato
in una luce morta e rossigna che pioveva da lampade appese al soffitto e affiocate da
da lampade appese al soffitto e affiocate da cortine di seta rossa, io vidi
alto, il rossigno è terreno arato da poco per seminarvi granturco. verga,
prora rossigne son rancore / che niuno da anni più slega. 4.
« perseveranza », foggiato a cappello da carabiniere. d'annunzio, i-846: un
attempatello, con una sana faccia rossigna oppressa da un cappellotto alla tirolese.
carne che scoppiava. = deriv. da rosso1. rossignòla, sf.
, in cassette sovrapposte, delle uve da cui si ncava il famoso recioto amarone
o tintarella. = deriv. da rossigno. rossina, sf.
volare in branchi, ma quando arrivano da noi son spesso a coppie.
egli [il sole] si ha da levare, vi saranno nubi dello stesso colore
venti futuri. = comp. da rosso1 e negro, per nero (v
. -in par- tic.: composto da gioacchino rossini (un'opera).
che toccava tutti i tasti e passava da un sentimento all'altro con grande abilità.
via arricchito di varianti, in modo da determinare la sensazione di una forza psicologica
n. 7. = deriv. da rosso1. rossire (rosire),
che se vergognano. = denom. da rosso1. rossità, sf. letter
stessa della rossità. = deriv. da rosso1. rossizare { rosizaré)
avere colore rosso. ca 'da mosto, 1-247: la cognoscenza de peleocastro
), agg. ant. arrossato da macchie di sangue. storia di stefano
li festigiava / tuto lo era rosizato da sangue a tal partito, / da gran
rosizato da sangue a tal partito, / da gran dolore lui tuto si crepava.
(un animale). giacomino da verona, xxxv-i-637: li destreri è russi
eufrate, ma rossa e dicono esser buona da bevere e sana. c. felici
lo pudore è uno ritraimento d'animo da laide cose, con paura di cadere in
29-128: or parean [le donne] da la bianca tratte, / or da
da la bianca tratte, / or da la rossa; e dal canto di questa
polveri trite. -che si ottiene da uve di colore scuro (il vino)
, assolutamente (appartiene alla collezione coltivata da esso), la 'rossa di bi-
sforza, 23: piglia terra roscia da pignatte quanto voli. ba
-con riferimento alla terra battuta dei campi da tennis. e. sanguineti, 1-101
-legno rosso: denominazione di legni prodotti da varie piante leguminose del genere cesalpinia deltamerica
rosso-sanguinaccio di piazza cavour era tutto invaso da quella invidiabile folla bonacciona del quartiere di
calzamento rosso, suo glignaggio non è degno da mi schiarsi col nostro e
lo fa per trattare con la libia da una posizione di forza. i 'baschi rossi'
gli ochi e poi divento rosso / da questo amor constreto. campofregoso, 2-34
mangiatore di parole, coi suoi gesti da energumeno, coi suoi strani ghiribizzi e colla
strani ghiribizzi e colla sua rossa faccia da buon uomo. pirandello, 7-119: il
il crin, rossa la faccia, / da lato al suo vecchion la bella aurora
, aperta la mostrerebbe; ma mosso da altro consiglio, quindi levandosi, per
a don arturo. -arrossato da percosse, da traumi, ecc.
arturo. -arrossato da percosse, da traumi, ecc. laude cortonesi,
§ § olare da vero e che mi par di vederlo?
-formato o costituito o anche caratterizzato da una diffusa presenza di militanti e simpatizzanti
è l'ombra dei vari biglietti scritti da sossi. la repubblica [1-iv-1080]
; è la roccaforte dei rossi, niente da fare, la commissione interna in mano
tiene anco carlo suo padre. fausto da longiano, 14: il rosso de la
il rosso del tramonto, che appariva da una fessura, metteva anche più tristezza
tristezza nel cuore. -accompagnato da un aggettivo o da un sostantivo,
. -accompagnato da un aggettivo o da un sostantivo, indica una particolare intensità
scendeva un uomo a cavallo, visibile anche da lontano al rosso fiammante del suo corpetto
3-332: ne'prati di sala, distanti da bologna 6 miglia, per molti giorni
dei semafori, e viceversa, è accompagnato da uno scampanellio? flaiano, 1-ii-638:
. einaudi, 351: allinea costantemente da qualche mese nei saldi della sua contabilità
: il caffè delle giubbe rosse funge da quartiere generale un'ora prima dell'annunzia-
ora prima dell'annunzia- tissimo già decantato da mille bocche comizio letterario del teatro verdi
, a seconda delle pentole e dei tegami da cui si esalavano. 28
schiere passando il rosso mare, uscissero da quello con secco piede, avendo la notte
la mina dell'oro, ed è lontana da monsembich da circa 300 miglia più verso
dell'oro, ed è lontana da monsembich da circa 300 miglia più verso la bocca
, per tutta la sua lunghezza, da un ostacolo insormontabile. a oriente ha
novellino e dando vita a una mischia da osteria... che il direttore
, 2-ii-118: luca pitti non era uomo da capir la ragione, massime in que'
tronconi, 3-356: adriana, colta da vertigine, stette immobile per qualche momento
in tanti, e restare vestito borghesemente da marradi, a lui tanto mite ed affabile
/ sputati / dalla terra natia, da tutto un popolo / amati. corriere
di architettare. = comp. da rosso1 e alabardato (v.).
di tale squadra. = comp. da rosso1 e azzurro (v.).
della moglie. = comp. da rosso1 e bigio1 (v.).
i colori rosso e blu; costituito da strisce rosse e blu alternate. del
rossoblù'. = comp. da rosso1 e blu. rossobruno, agg
si secchi. = comp. da rosso1 e bruno1 (v.).
bensì con il rossocrociato stemma cittadino sormontato da una corona. 2. sport
- anche sostant. = comp. da rosso1 e crociato1 (v.).
a piombo. = comp. da rosso1 e cupo (v.).
insaccate in un paio di sudici guantacci da maschio il manico della padella ove friggevano
di luna. = comp. da rosso1 e dorato1 (v.).
vocio confuso. = comp. da rosso1 e fragola (v.).
e lunghi rimandi. = comp. da rosso1 e giallo (v.).
chiaro o rubino-granato. = comp. da rosso1 e granato2 (v.).
pel di volpe. = comp. da rosso1 e grappa; 3 (v.
fuoco. = comp. da rosso1 e grigio (v.).
prima no gran cacavo deventao caudata, da caudata pozzonetto, da pozzonetto fressora,
deventao caudata, da caudata pozzonetto, da pozzonetto fressora, da fressora gratiglia da rostireme
caudata pozzonetto, da pozzonetto fressora, da fressora gratiglia da rostireme vrassole e rossole
da pozzonetto fressora, da fressora gratiglia da rostireme vrassole e rossole de puorco.
= dal napol. rosola, deriv. da rosso1. rossola, sf.
i territori danubiani. fausto da longiano, iv-134: avevano cospirato contra
avevano cospirato contra 'l romano imperio da i confini della illiria fin alla gallia
appresso gli antichi; è un bollissimo pesce da magnare. fanzini [1905],
dell'umbria e del lazio e caratterizzato da frutto tardivo di forma tondeggiante e di
= voce di area centrale, deriv. da roscio2. róssolo, agg. agric
di tramonto primaverile. = comp. da rosso1 e mogano (v.).
della vite orsina. = comp. da rosso1 e mosto1 (v.).
della zonaglia rossonera? = comp. da rosso1 e nero (v.).
. rossopolveróso, agg. coperto da una polvere rossastra. tomizza,
del torrente patòc. = comp. da rosso1 e polveroso (v.).
data questa veduta. = comp. da rosso1 e randato1 (v.).
risplende avanti il levar del sole. fausto da longiano, 14: il rossor de
, ii-142: una volta mi trovai da quelle parti mentre il sole appena tramontato
rossore si diffondeva sulle acque e le foglie da gialle eremo diventate rossastre.
emozione (per istintiva reazione di difesa da qualcosa che imbarazza e mette a disagio
). s s bartolomeo da s. c., 36-8-17: avvegnaché
. già vedea... esser da ^ vizi della brigata, e massimamente da'
ragia, e pesta queste cose che sono da pestare e mescola con olio e ugni
sottile rossore: lo quale quando vidde da capo nella liquida acqua, non sostenne
rossoretti nelle guance. = deriv. da rosso1, sul modello di albore, biancore
della vite orsina. = comp. da rosso1 e sangue. rossosoriano,
rossosoriana. = comp. da rosso1 e soriano (v.).
soldi in tasca. = comp. da rosso1 e sudicio (v.).
. 2. polit. composto da partiti di sinistra ed ecologisti; sostenuto
partiti di sinistra ed ecologisti; sostenuto da una maggioranza formata da tali partiti.
ecologisti; sostenuto da una maggioranza formata da tali partiti. la stampa [
ancora senza giunta rossoverde, è stato da decisionista arrabbiato. 3. plur
colore della maglia. = comp. da rosso e verde (v.).
cane a guinzaglio. = comp. da rosso1 e vestito (v.).
di sole. = comp. da rosso1 e vinato (v.).
: le fucsie rosso-viola penzolanti come sonagli da una piantina scapigliata. = comp.
una piantina scapigliata. = comp. da rosso1 e viola (v.).
prov. monosini, 380: rossor da sera / buon tempo mena; / ma
vino. landò, 1-59: meridiana da cesenna fu l'inventrice di far le
ros- sumàda e ressumàda), deriva da 'rossumm', milanese 'rosso d'uovo'
capelliera lunga. = deriv. da rosso1. rossura, sf. ant
di sangue. = deriv. da rosso1. ròsta, sf.
al desco una rosta impiccata era / da parar mosche a tavola e far vento,
tavola e far vento, / di quelle da taverna unica e vera: / è
: / è mosso questo nobil instrumento / da una corda a guisa di campana,
modo eziandio può dirsi che si riceva da noi quel freddo che sogliono arrecarci le
in nel modo sopradetto, facendomi aiutare da quattro giovani, cominciammo a dar fuoco
era calvo e per lo petto. jacopo da cessole volgar., 1-58: veduto
.. tolsi la rosta per cacciare da lui le mosche. bellincioni, i-197:
, i-197: una rosta si vuol da cacciar cani / quest'altra volta, poi
far sol di costui come pilato / levandoti da dosso e suoi tafani. vasari,
oh quanto era il fartene una rosta / da cacciar mosche o involgerne il migliaccio.
far la rosta. -drappeggio formato da pieghe che si dipartono radialmente da un
formato da pieghe che si dipartono radialmente da un centro. a. segni,
inf., 13-117: ed ecco due da la sinistra costa, / nudi e
questo è dei veri e dei buoni modi da iantare gli ulivi, e deesi fare
roste. guerrazzi, 2-460: inosservata da tutti s'inginocchiò sopra la fossa del
per ritegno dell'acque impetuose. erasmo da valvasone, 2-86: qual torrente crudel
. -con metonimia: condotta derivata da una pescaia per alimentare un'mulino.
consolidamento di un argine fluviale, costituita da fascine di rami alternate con strati di
. / incontenente aperseli, fé posar da la sella, / k'era venuta ad
vego, sì m'è amaro! / da pianger resto, no fus'altra rosta.
forma per lo più semicircolare, costituito da aste variamente modellate e disposte a raggiera
. burchiello, 155: giugnendo chi da piano e chi da coste, /
155: giugnendo chi da piano e chi da coste, / tenete fuor di tavola
anche quei [divertimenti] non promossi da voi, se non ci avete gusto
. reobstàre o di un comp. da restare e obstare. rostàio,
i rosta!. = deriv. da rosta. rostare, tr.
rostavano che soa faccia non fossi offesa da mosca. 2. riti.
a condannare al rogo = denom. da rosta. (con riferimento al tribunale dell'
già prò farli come un rosticcere infernale vestito da frate che per fanavento con rostatoio leggieri
turbe d'innocenti. = deriv. da rostire, sul modello del fr. ròtisseur
della combustione. = deriv. da rosta. monosini, 189:
e si vendono vivande di carne, da consumarsi sul posto o da portar via.
di carne, da consumarsi sul posto o da portar via. 2. figur
la signora bita. = deriv. da rosticciere, sul modello del fr. ròtisserie
fr. ròtisserie (ro- = deriv. da rostire, con suff. spreg.
paese le chiamano gallinacci o mani pitocco da mangiare al rosticciàio. rosticcioli, perché in
maniera rassomigliano le = deriv. da rosticciere, con cambio di suff. schiume
salfigura di sfoglie o rosticine, che da vari centri immaginari tare a fettine in
di una nave di seicento tonellate c'era da gliosi, si è simiglianza che
.]: 'rosticciana': focaccia di pasta da pane, rostire, tr. (
in pa = deriv. da arrosticciana (v.), con aferesi
qualche pollo. car = deriv. da rostire, con doppio suff.
per rostirla, = deriv. da rosticciere. e così la mangiai
: le vetrine a cui sostavo eran uguccione da lodi, xxxv-i-604: en lo grand fuog
eran ferno a brasar e rostir. giacomino da verona, xxxv-i-642: quelli dei rosticcieri
vivo; arrostito. uguccione da lodi, xxxv-i-613: tanto ie plase le
in mezo la galea, e loro pestati da infinite sasate e pignatate, abondando il
sasate e pignatate, abondando il sangue da una mano al signor ascanio e al
di cervella e sangue, furono presi da nicolò lomellino patron della mora.
. carne arrostita, arrosto. folgore da san gimignano, vi-ii-144 (n-n):
zeraelai, porcheto in rosto. folgore da san gimignano, xxxv-ii-417: fagiani,
cavriuoli a rosto e lesso. ca'da mosto, cii-i-530: intendendo io che la
lesso e il resto a rosto. michele da cuneo, lix-68: in questo porto
, 1-v-106: duillio, il primo capitan da mare che avessero i romani e che
, lat. tardo rostràlis, deriv. da rostrum (v. rostro)
favore della fenice. = denom. da rostro. rostrato, agg.
cammino navigasse medesimamente il pontefice, movendosi da ancona con cento navi rostrate. pantera,
posto elevato, ornato di rostri, da cui i magistrati parlavano al pubblico.
. cagna, 3-192: testone rostrato da pappagallo, orecchioni spessi, occhio viscido
suo riservatissimo covo, protetto all'imboccatura da rocce rostrate, soffuse di lentisco.
dotta, lat. rostràtus, deriv. da rostrum (v. rostro)
vin di frascati. = deriv. da rostro, sul modello di dentatura.
con baci di umana bocca in mille siti da me prima erano state segnate. l
. del bene, 1-222: il pennato da vignaiuolo è in tal forma disposto che
]... a cercare selucca da tutt'i lati, quando, non trovata
di cui erano fomite le prore delle navi da rema per colpire e squarciare il naviglio
, che plinio stesso vuole che fu da essi trovato fuso delle ancore e de'rostri
cioè nel luogo del parlamento. niccolò da correggio, 1-405: le gran cità metropoli
giardin de edere e spine. fausto da longiano, iv-31: con grandissima pompa
un luogo elevato ('suggestum'), che da principio chiamavasi tempio ('templum'j,
remi trattar veloci e snelle, / e da essi e da'rostri il molle seno
dotta, lat. rostrum, deriv. da rodere (v. rodere).
gli fiori spirava una praecipua fragrantia, da uno illimento peruncti e rosulati.
rosulazione matutina. = nome d'azione da rosulare. rosulènto, agg.
. = voce dotta, deriv. da rosulare, sul modello del lat.
povero pastorello per un agnelletto statogli involato da alcuni fornaciai, che dopo mangiatoselo n'
il cane. = deriv. da roso. rosura, cfr.
. debbiansi i decti iij inde certificare da loro medesmi. -cosa da mangiare,
certificare da loro medesmi. -cosa da mangiare, da rosicchiare; cibo.
loro medesmi. -cosa da mangiare, da rosicchiare; cibo. giostra delle virtù
viti gioveni. = nome d'azione da rodere, attraverso il part. pass.
prìncipi e republica con altri tanti cardinali da loro chiamati. g. vincioli [in
relazione di vicaria. guerrazzi, 2-387: da prima fu conferita alla ruota la facoltà
le porte della ruota aperte, perché fosse da tutti inteso. de nicola, 62
roma, di struttura collegiale (composto da giudici ecclesiastici detti uditori, presieduti da
da giudici ecclesiastici detti uditori, presieduti da un decano) e con competenza generale
tribunale stabilito in roma verso il 1326 da papa giovanni xxii per giudicare le cause importanti
seggi a modo di tavola rotonda così da impedire ogni preminenza. -auditore di
rota fatta a'tempi di carlo v da uno stampator veneziano, e nominava un
come i privilegi pontifici, ed è costituito da una croce inscritta entro due cerchi concentrici
inscritta entro due cerchi concentrici in modo da formare la figura di una ruota.
), agg. percorribile da veicoli fomiti di mote; carrozzabile. -strada
. tardo rotabilis, agg. verb. da rotare (v. rotare)
dotta, lat. tardo rhotacismus, probabilmente da un gr. * po) 'zaxiv
po) 'zaxiv [wq, deriv. da parraxi ^ co (v. rotacizzare)
dotta, gr. payraxt&o, denom. da p, nome della consonante corrispondente al
dentale intervocalica. = nome d'azione da rotacizzare. rotacoltèllo (ruotacoltèllo),
può accadere che, tolte le strade da rotaggio e le più prossime alle città,
incapaci di rotaggio. = deriv. da rotare. rotàia1 (ruotàia)
alte rive, fangosa, sassosa, solcata da rotaie profonde, che, dopo una
bistorti sprofondati nelle rotaie, tramezzati talora da fossi e da prunaie. calandra,
rotaie, tramezzati talora da fossi e da prunaie. calandra, 1-193: avevano presa
stradic- ciuola fangosa, sassosa, solcata da rotaie profonde. cicognani, 1-164:
avevano fatto i carri andando e venendo da quei cantieri coi loro carichi di terra
a un'altra in un binario in modo da costituire il piano di rotolamento delle ruote
esecuzione della strada a ruotala che va da londra a bristol eccitò grande aspettazione.
si ergevano qua e là dalla breccia, da una traversina all'altra (di rovere
. cattaneo, vi-2-139: il tronco da vercelli a novara farebbe un doppio servigio
lago maggiore, possiede la gran via terrestre da venezia a milano, la quale ora
della storia. jahier, 3-36: da tale complesso di circostanze, la famiglia bianchi
. -direttiva, criterio di condotta imposto da una dottrina o da un centro di
di condotta imposto da una dottrina o da un centro di potere polìtico. faldella
più riprese si tenta di trovare scampo da quella lotta pratica nella teoria e nella
in rotaia. = deriv. da ruota, come forma femm. sostant.
stare alla ruota. si-mone da cascina, 161: la ruota di questo
alisa ». = deriv. da ruota, n. 13, sul modello
di rotaie. = deriv. da rotaia1. rotale1, agg.
: ritornato monsignore in roma, fui da lui... dopo che venne dalla
famosissimo e mi trattò con una mutazione da ragazzo. = deriv. da
da ragazzo. = deriv. da [sacra] rota (v. rota2
campo rotaliano, così detto, penso, da rotari re longobardo. =
loro rotami. = deriv. da ruota. rotarne2, v. rottame
parte verso noi accostando e parte da noi rimanendo, giriamo e rotiamo in
sempre appollomo. = nome d'azione da rotare. rotàmetro, sm. apparecchio
. = voce dotta, comp. da rotazione] e dal gr. [aétpov
, 31-33: 1 barbari, venendo da tal plaga / che ciascun giorno
mortali andò di sopra. antonio da ferrara, 127: le stelle universali e
: il suo fulcro di potenza costituito da un albero ruotante. moretti, ii-537:
l'orse più stretto rotare. antonio da ferrara, 16: ne l'ora
all'apparente moto delle immagini visive determinato da un capogiro (anche in espressione comparati
la distanza di ciascuno dei propri punti da un dato punto o da ogni punto di
propri punti da un dato punto o da ogni punto di una
voi ruotando qui d'intorno, uccellacci da rapina? vorreste voi tampinar nelle unghie
loro due vite come una ruota legata da ruggine. gadda conti, 1-655: dalla
ruota della fortuna).. bartolomeo da s. c., 40-7-13: la
che secondo la fisica aristotelica veniva impresso da un pianeta al suo cielo).
... per qual causa e da qual forza / sian rotati i lor globi
mantenendolo in posizione eretta, in modo da fargli compiere un giro o una parte
17. per estens. volgere il capo da una parte e dall altra in modo
non finita, riuscir potesse / viva da quella a rivelarne il fatto, / diersi
= lat. rotare, denom. da ròta (v. ruota).
devote. montale, i-132: avevo incontrato da poco tempo, in una riunione di
= dall'ingl. rotarian, deriv. da rotary, propr. 'rotatorio'(dall'
a la porta. = deriv. da ruota, n. 13.
rotata2, sf. colpo inferto accidentalmente da una mota. tommaseo [s
rotate della carrozza. = deriv. da ruota. rotàtile, agg. letter
= agg. verb. da rotare, attraverso il pari. pass,
rotativa, sf. tipogr. macchina da stampa basata sul rotolamento di due cilindri
di una rotativa mossa con sugo di braccia da un uomo scarnito al quale dicevano 'quartuccino'
giornale che ancora odora di grassi inchiostri da rotativa. = femm. sostant.
rotatorio (un moto). bono da ferrara volgar., 197: ogni altro
erasmo cilindri rotanti e biellaggio fisso. da valvasone, 1-4-38: in cotal guisa il
lanciare l'elica: operazione prelimi / da la rocca di pallade discende / e s'
foglio uscito in qualche migliaio di copie da una macchina rotativa, c'è di
. = agg. verb. da rotare. rotato (pari;
batte un cumulo ammassato, / son elle da quei colpi in aria astrette / a
pena avrai d'esser rimaso, / da gran torre rotato o d'alte rupi,
..., trattata la rima da forte ingegno e fervente, acquisterebbe vigore
passi, / con rotarci a vicenda da noi rotati 1 sassi. 3
sorge il cupo torrazzo, illuminato allora da un ultimo raggio di sole e rotato in
circolari (un abito). francesco da barberino, iii-316: ell'è [la
la luna soggiace alle vicende, / da cui rotati i regi, qual sale e
, lat. rotàtor-óris, nome d'agente da rotare (v. rotare)
. carena, 1-292: è accompagnato da un secondo ago di forma circolare,
secondo ago di forma circolare, animato da un moto d'oscillazione rotatoria di un
locomozione. = agg. verb. da rotare. rotatura, sf. movimento
deve. 2. arrotatura delle pietre da costruzione. = nome d'azione da
da costruzione. = nome d'azione da rotare. rotazionale, agg. che
comunemente rotore. = deriv. da rotazione. rotazióne (ruotazióne),
rotatorio. monti, xii-5-125: da niun movimento ei [dante] potea
: questa rotazione si possono usare sempre da ogni banda, ma le altre versuzie solo
. tarchetti, 6-i-403: parevami travagliato da una convulsione nervosa simile all'epilessia;
,... decise che, da allora in poi, nell'assegnazione dei processi
valutare positivamente ogni lavorazione strutturata in modo da consentire una 'rotazione'del suo organico
di diversi partiti al potere in modo da rendere possibile un'alternanza nella direzione politica
. -trasferimento di una quota azionaria da un proprietario a un altro.
colture su uno stesso appezzamento in modo da sfruttare al meglio e non impoverire il
, detta asse di rotazione, tale da lasciare immutate le distanze reciproche dei punti
chiamano alcuni autori, attraversa l'atlantico da oriente a occidente nella zona compresa tra
lat. rotatio -onis, nome d'azione da rotare (v. rotare)
dal vento. = nome d'azione da roteare. roteante (part. pres
un valtellinese manzoniano, s'era svegliato da cattiv'umore un triste mattino da un
svegliato da cattiv'umore un triste mattino da un sognaccio d'incubo, ché avea veduto
gine, che l'ali / movea sospinte da tanti consigli. / roteando cantava.
al proprio asse (un meccanicon movimento da est a ovest. concezione tolemaica. smo
, i-6-154: vedesi..., da chi ha la vista acuta, in
un rapido paleo /... da guinzagli intorno spinto / si travolve ronzando
, 3-181: il vento, che esce da due mari e perpetua- mente corre le
245: fin dal primo accenno alla dote da consegnare i suoi occhi rotearono. stuparich
pavone... roteava a pochi passi da me. 8. figur.
: il dottore cadde in ginocchio colpito da una freccia, ed ebbe il coraggio di
al mio cane, che era eccitato forse da qualche invisibile selvaggina. -figur.
e roteavo lentamente la testa per farmi investire da ogni parte dal vento leggero.
conserva ». = deriv. da rotare, con suff. frequent.
e roteazione. = nome d'azione da roteare. roteggiare (ruoteggiare)
, nella quale siano stampate tre rote da altri cavalli fatti, con il suo luogo
altri cavalli fatti, con il suo luogo da parare e da roteggiare. bracciolini,
, con il suo luogo da parare e da roteggiare. bracciolini, 1-20-50: roteggiando
lor fondamento / nel roteggiar ben forte da ogne lato; / fa'che tu sie
delle pagine scotte. = deverb. da roteggiare. rotèlla (rottèlla, ruotèlla
carri; tuttavia per strascinarli e condurli da un posto all'altro, vi si
la cameriera rita che, a pochi passi da me, in piedi presso un bar
dal crinito e inarcato collo / e da la rilevata e di rotelle / tutta macchiata
larga di quelle che i mereiai svolgono da una rotella. -rondella di materiale
quella parte dei bastoncini che è costituita da una piccola e leggerissima racchetta da neve di
costituita da una piccola e leggerissima racchetta da neve di giunco o di alluminio
, vole qualche rodelle che li tegna aperti da. le gengive, perché anderà più
la quale se trapassa la fune ductaria: da poi se manda zoso epsa corda e
3-309: dove dice che le taglie da sei rotelle sono di buona forza e godibili
iii-79: la catena di ferro pendeva da una vecchia rotella rugginosa; la secchia era
chiamate taglie, cioè quell'istrumento mecanico da tirar pesi, ove son incluse
di legno per lavorare il coagulo costituito da un'asta di sezione rotonda che porta
, il qual movimento alterno, prodotto da una molla spirale, compressa da un
prodotto da una molla spirale, compressa da un corrispondente tasto, porta i due
reca incisi nella circonferenza lettere o disegni da imprimere sul dorso o sui piatti dei libri
a un perno che può venire girato da un'apposita manovella. -rotella di guardia
metallica posta davanti all'impugnatura delle lance da giostra. -disus. tacchetto delle scarpe
per brunire. -nelle antiche armi da fuoco, acciarino formato da un piccolo
antiche armi da fuoco, acciarino formato da un piccolo disco d'acciaio che, rotolando
leggero, rotondo e convesso. guido da pisa, 1-303: si pose [evandro
rotelle, brocchieri, parme, palvesi da giostra e da torneo. dannunzio,
brocchieri, parme, palvesi da giostra e da torneo. dannunzio, v-3-158: gianni
impugnare con la mano sinistra lo scudo da parata sul quale erano dipinte le armi
vasari, ii-21: dicesi che ser piero da vinci, essendo alla villa, fu
essendo alla villa, fu ricercato domesticamente da un suo contadino, il quale di
contadino, il quale di un fico da lui tagliato in sul podere aveva di sua
. e letter. rotula. guglielmo da saliceto volgar. [altieri biagi],
gli mancava di rispetto e lo trattava da operaio mancato così com'era un uomo
, 6-96: parrà verisimile con questi panni da zaffi e con queste rotellaccie, le
ci copriranno dinanzi che sì che questo da poco non la truova. =
nella gola. = deriv. da rotella, n. 7.
pattinaggio a rotelle. = deriv. da rotella-, voce registr. dal d.
pattini a rotelle. = deriv. da rotella-, voce registr. dal d.
pattinaggio a rotelle. = deriv. da rotellista-, voce registr. dal d.
involve uno nodo de la funicula precedente da la subligazione da li capi de epso
de la funicula precedente da la subligazione da li capi de epso corobate.
. / o figlia, più non è da fare, il fatto. idem,
dal rotenone. = deriv. da roten [oné). rotenòide
= voce dotta, deriv. da roten [one \, col suff.
ho a tomo. = deriv. da ruota. rotìferi, sm.
pronti altresì a staccarsi per leggere cagioni da essa. = v. rotiferi
una routine d'inazione), deriv. da route 'strada', che è dal lat
imperniati solidalmente su un asse. giuseppe da capriglia, 24: il rotino della ventarola
giulianelli, 1-144: è stato creduto da alcuni che fosse questa una nuova macchina,
ruotiamo), sm. meccanismo costituito da un sistema di ruote dentate poste in ingranaggio
dei moderati. = deriv. da ruota. rotoballa, sf.
. ròta (v. ruota) e da balla (v.).
fine le stesse cose, già dette da lei stessa ieri, il mese scorso e
di volte. = deriv. da rotocalco. rotocalchescaménte, aw.
l'evasione in enormi sregolatezze, giustificate da alibi più o meno rotocalche- scamente
frivolo, at tratto unicamente da modelli stereotipi e basati sull'apparenza esteriore
sulle ultimissime mode. = deriv. da rotocalco. rotocalchìstico, agg. (
pubblicitari e rotocalchistici. = deriv. da rotocalco. rotocalchizzare, tr.
. ridurre un personaggio letterario a figura da rotocalco. baldini, 10-121: non
rotocalchizzato perpetua. = denom. da rotocalco, col suff. dei verb.
un procedimento tipografico (rotocalco) diverso da quello usato per le pagine con testo e
nelle espressioni materia, nomi, personaggi da rotocalco per indicare avvenimenti e personaggi di
attori 0 due cantanti, o due personaggi da rotocalco lasciano le loro rispettive famiglie,
visconti, è pura gestualità, materia da rotocalco. la capria, 1-239:
la capria, 1-239: elenca nomi da rotocalco, e poi: « si sono
poi: « si sono fatti paracadutare da un elicottero sopra uno scoglio disabitato,
. = voce dotta, comp. da rotativa) e calcografia (v.)
procedimento rotocalcografico. = deriv. da rotocalcografia. rotocompressóre, sm. meccan
pemene, interrogato come si poteva schivare da dir male del prossimo, ri- spuose
essere né conosciuto né schivato se non da chi ha qualche lume di geometria.
frutto proibito nel paradiso terrestre. pietro da bascapè, v-188-119: èva dissi a lo
. 6. preservare o salvaguardare qualcuno da danni; metterlo al riparo da pericoli
qualcuno da danni; metterlo al riparo da pericoli. ariosto, 6-30: se
pericoli. ariosto, 6-30: se da grandine il ciel sempre ti schivi.
la particella pronom. scansarsi, farsi da parte (per evitare un colpo, per
replicò, schivandosi. 10. guardarsi da pericoli; ritrarsi di fronte a situazioni
che pono vogliano servarsi. santa caterina da siena, i-249: egli è quello
prego tuttavolta, non così potrai schivarti da questo scoglio che a qualche guisa o
né per ciò far si schivano / da uccider bimbi e femmine / a dieci pence
il giorno. bacchetti, 2-xxiii-419: da altre richieste di questo genere mi sono
spostamento del tronco, accompagnato o no da un sincrono spostamento dei piedi. si
avversario nella condizione di non potersi difendere da un 'colpo d'incontro', effettuandosi a destra
soldati, 2-498: volle entrare nell'ascensore da sola: « ti aspetto in macchina
schivata di misura! = deriv. da schivare. schivato (part. pass
. schivato (part. pass, da schivare), agg. evitato,
, 1-69: paiono le mamelle, da quelle d'alcune donzelle in poi, ve-
e noiosi. = deriv. da schivoi. schìvio, v.
sarda- napalo, ultimo monarca, vinto da arbato medo, arse se medesimo per
medesimo per schività. = deriv. da schivor. schivo1, agg.
dicea, / « o guerrier da balestra, o vituperi! / non vi
al vincitor tutte soccorreno / e vannogli da tergo, e 'l vitto scacciano / e
petrarca, iii-1-8: tornava con onor da la sua guerra, / allegra
schivóso, agg. che si astiene da un determinato atteggiamento o comportamento; restio
bei lumi. = deriv. da schivo per schifo, n. 4.
nella monoecia pentan- dria forma un genere da michaux stabilito; e così denominato dalle
le antere presentano 1 sacchi pollinici separati da una fessura. schizanto, sm
quali coltivate a scopo ornamentale, caratterizzate da fiori variamente colorati con cifre terminali aperte
piante crittogame della famiglia delle felci, da smith stabilito, che si distinguono per
gr. (v. schisi) e da amnio (v.).
sf. patol. mostruosità fetale caratterizzata da divisione della testa in senso longitudinale.
in senso longitudinale. = deriv. da schizocefalo. schizocèfalo, sm. patol
anatomia comparata, cavità corporea non rivestita da epitelio proprio. = voce dotta,
e incomprensibile caratteristico di chi è affetto da schizofrenia. l. ferrio
di cui fanno parte numerose specie caratterizzate da una fessura frontale assai evidente (riscontrabile
. patol. grave malattia mentale caratterizzata da dissociazione psichica, scissione della personalità,
voce dotta, ted. schizofrenie (coniata da e. bleuer nel 1911),
plur. m. -ci). affetto da schizofrenia. - anche sostant.
, in tali azioni, il bambino agisce da schizofrenico. c. e. gadda
. = voce dotta, comp. da schizofrenia e dal suff. lat.
dal suff. lat. -formis, da forma (v. forma).
arbasino, 7-265: tutto viene raccontato da un avvocato schizofrenizzato dall'alienazione.
schizofrenizzato dall'alienazione. = deriv. da schizofrenia, col suff. del pari.
. = voce dotta, comp. da schizofrenia e dal tema del gr.
^ w (v. schisi) e da genesi (v.); voce
di piazza fontana / non mi meraviglierei da letterato schizoide / che comparisse tale e quale
. schizoid, che è stato coniato da e. kretschmer nel 1921. schizoidìa
valore attenuato, una condizione psichica, da altri descritta con il termine schizotimia,
descritta con il termine schizotimia, caratterizzata da tendenze all'isolamento sociale, al ripiegamento
1921). = deriv. da schizoide, sul modello del ted. schizoidie
schizotimia. = deriv. da schizoide. schizolalìa, sf.
^ co (v. schisi) e da lisigenesi (v.).
gr. (v. schisi) e da mania (v.).
patol. malformazione di origine congenita costituita da fessurazioni più o meno estese a carico
. = voce dotta, comp. da schizónte e dal tema del lat.
. = voce dotta, comp. da schizofrenico] e paranoide (v.)
crostacei, in maggioranza marini, caratterizzati da addome e scudo assai sviluppati e appendici
di crostàcei decapodi e macrori, stabilita da latreille, nella quale si com-
mostruosità fetale in cui le viscere fuoriescono da una fenditura della parete addominale.
ay'c&o (v. schisi) e da stele (v.).
patol. comportamento de scritto da e. ig-etschmer (e nell'uso attuale
, co (v. schisi) e da un deriv. da tono (v
schisi) e da un deriv. da tono (v.).
gran portento. = nome d'azione da schizzare1. schizzante (part. pres
vino come schizza, brilla e saltella da se stesso. p. della valle,
per dir meglio zampiletti di acqua che da terra schizzano. torricelli, i1-4-
. ecco di qua l'animella, da cui l'aria è attratta; eccoci il
fiamma guizza. aleardi, 1-366: da battuto ferro arroventato / schizzano le scintille.
domenichi, 5-29: una fiamma che schizzò da un candeliere del lume ai notte e
per lo più verso l'alto, da un'esplosione, da un urto improvviso
verso l'alto, da un'esplosione, da un urto improvviso, da un movimento
esplosione, da un urto improvviso, da un movimento brusco (con riferimento a
, però, si udirono ciottoletti schizzare via da sotto una ruota di gomma. tecchi
disgregarsi in schegge, screpolarsi, staccarsi da una superficie. cellini, 529:
con esso che qual pasta arrendevole premuto da una parte, e ivi spinto all'in-
, sfuggire a una presa o fuoriuscire da un contenitore. pananti, ii-154:
pochino, le castagne schizzan subito fuori da sé. -saltare via spezzandosi (
n-1107: le cervella infrante / gli schizzar da la fronte e da le tempie.
/ gli schizzar da la fronte e da le tempie. casti, 1-22-27: crepa
.: uscire immediatamente, saltare fuori da un luogo chiuso. sacchetti, 84-132
gozzi, 4-100: il cavalier che da quella [carrozza] è schizzato, /
schizzava. buzzati, i-683: potevo schizzare da un paese all'altro. volponi,
, 6-82: una bella lepre schizzò fuori da un viluppo di rovi. pascoli,
silenzio solenne e religioso, appena turbato da qualche strillo d'uccello impaurito e dagli
cipriani, ii-1-171: gli schizzava il tradimento da tutti i pori. settembrini, 1-75
a la vigliaccheria / che schizza fuor da le frasette viete, / o mezzo giornalista
in viso, con due occhietti cerulei da cui schizzavano scintille. betteioni, iii-255:
ira e questa, non più rattemperata da paternale affetto, schizzando tutta contro del già
subito, tra fautori e avversari schizzò da ogni parte violenta la contesa.
, stroncando i cespugli, schizzando acqua da tutte le parti. bacchelli, 1-ii-593:
assaltato, la mercé di quelle bastonate, da una sdrucciolevole soccorrenza, schizzando come un
ghislanzoni, 8-58: il ragno schizzerà da tutti i pori la sua bava schifosa
schizzando sabbia. -far fuoriuscire da un corpo le ossa o gli organi
gli ossi. -allontanare una persona da sé con un'energica spinta.
arici, i-375: sovrasta orrido nembo / da turbini ravvolto e negro incombe / sulle
alla fiamma d'una gran torcia, da principio fuma, schizza, scoppietta, non
pea, 7-43: « se avete qualcosa da dire o consigli da chiedere, domandateli
« se avete qualcosa da dire o consigli da chiedere, domandateli... al
di testa! -schizzare il grasso da tutte le parti, parere schizzare dalla
dice d'uno che schizza il grasso da tutte le partì: 'è grasso come
italia contemporanea. carducci, ni-25-70: da che il nannucci è morto, l'illustre
camera un pittore tarchiato che schizzava salute da tutti i pori della pelle rosata.
voi scrivere? = dimin. da schizzo1, con doppio suff.
la pietra. = denv. da schizzare1. schizzata, sf.
caro, i-142: gli ornamenti, che da basso di statue, di storie e
male. 2. vampata prodotta da un'esplosione. calandra, 390:
e gli fecero festa. -ricoperto da un leggero strato di vernice. d
tipo di autentica commedia è la figura da lui schizzata di don gennaro capone, un
'narrazione apologetica'del gratarol, ornai schizzata da non so quanti torchi di venezia,
agitato. = formazione scherz. da schizofrenico] -, voce registr.
schizofrenico] -, voce registr. da a. forconi 'la mala lingua'(1988
o condotto, che è nelle fornaci da fondere metalli sopra la braciaiuola, per
metallo, fatto a foggia di canna da cristieri, ma assai minore; e serve
cricco, lungo un dito: delle rotine da mulino, delle forchette, degli schizzatoi
lo stile che è nel mezzo, detto da noi la mazza, e spingendo il
di pisciare. = deriv. da schizzare1. schizzatóre, agg.
intromesso stecco bambagiato, che doppo solo da sé ritorna a riempire il vacuo,
veggiamo. = nome d'agente da schizzarir. schizzatura, sf. spruzzo
le sue. = nome d'azione da schizzare1. schizzettare, tr.
all'inglese, spruzzando e schizzettando giubilo da ogni possibilità. -pronunciare in tono
scostati ». = denom. da schizzetto. schizzettatóre, agg. e
npetizione. = nome d'agente da schizzettare. schizzettatura, sf.
de'muri. = nome d'azione da schizzettare. schizzettino, sm.
e, anche, la macchia lasciata da esso). tommaseo [s.
. emiliani-giudici, 1-217: cava fuori da un sacco parecchi rotoli contenenti francesconi,
valperga di caluso, 126: sopraffatto / da gel d'acqua im- rowisa ei sente
che al fronte dilagava intorno agli spedali da campo; e quando si vedevano gli
. carena, i-182: 'schizzetto, schizzatoio da bambini': così suol chiamarsi per decenza
un arnese simile in tutto alla canna da serviziale, ma piccolissimo, col quale
di canna e stretto di bocca; arma da giuoco o da fanciulli.
di bocca; arma da giuoco o da fanciulli. -spreg. arma da
da fanciulli. -spreg. arma da fuoco di scarsa efficacia. cattaneo,
: le statue odierne sembrano tutte uscite da un solo schizzetto e tutte fatte della stessa
pel caso che l'awenimento funebre dovesse da te drammaticamente mandarsi alla posterità.
. schizzettóne, sm. arma da fuoco di grandi dimensioni, ma di
mostrando così una diffidenza e una schizzinoserìa da vecchia. = deriv. da
da vecchia. = deriv. da schizzinoso. schizzinosi, sf.
, per parte di lei, una freddezza da polo nord per ogni possibilità che in
lingua intera. = deriv. da schizzinoso. schizzinóso (ant.
il coltellaccio nel fodero, si tirò da una parte, prese la rincorsa verso
capriccio di voler esser imitati in una farsa da me e dalla mia sorella accennata.
. è naturale che poi, deluse da una così generale indifferenza, ostentino tanta
intorno alli 'annali d'italia'ho sentito da tutti a dime bene: accordarsi però
gli schizzignosi trecentisti non ebbero tanto spirito da inventare questa parola. foscolo, xvi-167:
sappia che a lui basta la mia lode da me non prodigata mai, aggiungi come
, 4-187: la mortificazione mi veniva da tale che, se anche un po'troppo
buzzati, 6-43: non farai qui da me la schizzinosa, tutto sta ad agganciarli
vecchietti che se li scuoti fanno din din da tanto sono pieni di marenghi.
candida, si dolea di venir insidiato da certuni gomorriti bituminosi e lenoni impudenti.
venez. schizzignoso), deriv. da schissa 'naso rincagnato, storto [per
, che a sua volta è deverb. da schissar (v. schicciare).
un po'lungo, ma aggraziato sempre da uno schizzo di buon ratafià. pirandello,
della sua vile e sciagurata condizione, onde da capo a piedi tutta è taccata sua
può corrispondere all'abbozzo iniziale dell'opera da realizzare o all'idea sviluppata con i
tempo d'aveme facto un altro doman da. ssera, come vi promessi. pontormo
1-153: nei disegni, preceduti spesso da molti schizzi d'assieme,...
pelle, nell'interno del quale, difeso da una pellicola trasparente, era uno schizzo
un saggio. -ant. prima stesura da sottoporre ad approvazione di una scrittura legale
il più giudizioso di tutti; ma da questo schizzo potete voi medesimo giudicare del
ungherese di cui io gli chiesi conto incaricato da te. carducci, iii-26-92: né
io. sport. neiraeromodellismo, lancio da terra del modello, effettuato liberando di
aeromodellismo, un particolare modo di lanciare da terra il modello che sia privo del carrello
instrumento di metallo,... da alcuni detto schizzo e da altri chiamato
... da alcuni detto schizzo e da altri chiamato gonfietto, [la palla
e senza riga. = deverb. da schizzare1. schizzo3, v.
e di notte. = deriv. da schizzo1.