7. milit. ant. barca da fuoco: barca incendiaria. g.
di sarmenti, attorniati a loro volta da gore e canali. 2.
. pirandello, iii-473: io far da cucina, e poi rigovernare, spazzare
scemare. = voce che sembra distinta da barca1', di origine, pare,
origine, pare, prelatina: forse da una base celtica * barga; cfr.
attestata nel sec. xvii: comp. da barca e cavallo (v.)
1-259: fummo gettati in una barcaccia da carboni, dalla quale dovemmo dire i
686: vi trovò una barcaccia da pesca coi remi dentro, legata a
piè della scalinata, la barcaccia scavata da bernini, la fontana asciutta arida arricciolata,
agric. dial. mucchio di grano da trebbiare. = voce toscana (
. bruno, 3-54: risposero alfine da lungi dui barcarola e pian pianino,
: chi è quel barcarol? così da lungi / mi sembra vincivento / da
così da lungi / mi sembra vincivento / da nizza, ch'io conobbi insieme teco
. forteguerri, 17-22: però vestito da vii barcaiuolo / nell'isola passai segreto
a buon'ora vengono quelli che hanno da far viaggio, i lavoranti, i
algarotti, 3-489: la gerusalemme è letta da tutti, è cantata, e cantata
6-15: son venuto fin qui, da procida, traghettato da un povero barcaiolo,
fin qui, da procida, traghettato da un povero barcaiolo, che non vuol
una bottiglia nera. = deriv. da barca1 (come acquaiolo da acqua):
= deriv. da barca1 (come acquaiolo da acqua): lat. tardo barcarius
altri). giusti, 2-90: da tutti questi, / con mezzi onesti,
vecchio e il nuovo, / buscai da vivere, / da farmi il covo.
, / buscai da vivere, / da farmi il covo. idem, iii-229:
speranza di blandirmi? = comp. da barca e menare: secondo il tipo capovolgere
turkestan). = deriv. da una voce indigena turco-orientale. barcapòrta
darsena. = comp. da barca e porta (v.).
barche e ai motoscafi (nelle valli da pesca). barcaròla, sf.
, 79: sono appassionato per l'ariette da battello, le canzon barcarole, pei
le radio. = deriv. da barca1, come forma femm. di barcarolo
barcata, sf. quantità di carico portato da una barca. d
1 vergai,... pigliar da loro per pagamento quattro crazie per ciascuna
= voce toscana, deriv. da bara (forse da varicella).
toscana, deriv. da bara (forse da varicella). bar celiare,
= voce toscana, deriv. da bara, come baricellare (cfr.
. barcella1). = deriv. da barca1. barcenite, sf. miner
barcenite, sf. miner. minerale composto da antimoniato di mercurio con ossido di
siano di tanto stupenda grandezza, che tagliate da nodello a nodello, col cannone di
altrettanto profondo, che immenso, e da perdervi, non da ricrearvi la mente
che immenso, e da perdervi, non da ricrearvi la mente: che per ciò
.]. = deverb. da barcheggiare. barcheréccio (barcaréccio)
. di tirare tanto in lungo la conferenza da poter venire a capo di ragunare tutto
= deriv. dal ven. barcarezo (da barca1). barchéssa, sf
di frumento. = deriv. da barca2; nel dial. trentino barchéssa 'capanna
larghi, robusti e variopinti come barchette da giocattolo. nieri, 430: ora accadde
vi lasciai cader dentro la mia carta da visita, e la sottile barchettina si ritrasse
arrivate in questo momento, state sostenute da l'acqua che si trova da san
state sostenute da l'acqua che si trova da san romano in qua; e finalmente
e cespugliose, interrotte qua e là da banchi di sabbia o da qualche barchétto
qua e là da banchi di sabbia o da qualche barchétto. soffici, ii-26:
contrasto di venti pareva rappresentato in mare da quei due colori d'acqua torva e
cinquecento tonnellate. = deriv. da barca1) ma cfr. spagn. barco
a noceto! = deriv. da barca2) variante della regione emilianoromagnola e
tozzetti, 12-1-47: barco è nome corrotto da parco, cioè selva cinta di muro
selva cinta di muro per tenervi animali da caccia, che ne'secoli di mezzo
gli fiammeggiano come cielo infocato, e da tutte le parti s'alzano vampate immense
loro alte persone e lunghe aste fediscono da discosto i barcollanti soldati. borsieri,
, e temporeggianti, i più tormentati da quell'eccessiva pena dell'irresoluzione.
soffre di leggera vertigine); pendere da una parte e dall'altra; oscillare
secondo [toro], col petto aperto da una larga ferita da cui sgorgava il
col petto aperto da una larga ferita da cui sgorgava il sangue a fiotti, andava
già mi rodeva. = forse da barca, per il suo movimento; da
da barca, per il suo movimento; da un dimin. * barculla per barcùla
barcollamento continuato. = deriv. da barcollare. barcòllo, sm.
protocollo. = deverb. da barcollare. barcollóni (barcollóne),
] quella imboccatura e di dentro impacciata da qualche barca di traghettieri e di fuori
barca di traghettieri e di fuori ingombrata da diversi barconi carichi di legname e di
5-2-98: venti barconi umili e larghi, da portare artiglierie per le poche acque si
dovessono levare i detti cardinali e prelati da nizza, e conducergli per mare a
ubbriachi di genova. = deriv. da barca1. barcòtta, sf. marin
agosto molte vettovaglie per acqua, condotte da duoi galeonetti e saettìe di provenza,
, sm. trapunto imbottito che fa da sella. = deriv. da barda
da sella. = deriv. da barda. bardaménto, sm. ant
del puledro. = deriv. da bardare. bardana, sf.
quasi sferici, con radici grosse (da cui si estrae una sostanza medicinale con
è nel bardargli ricchissimamente. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
e i lettighieri, e bardar due mule da cavalcare]. verga, 3-161:
prosciutto, pancetta. = deriv. da barda. bardassa (ant. bardasso
che nel signifero succedono al toro, compresi da diece e otto stelle, senza altre
/... / ne incachereste da dover narciso / e quella bardassuòla
altra storia. = deriv. da bardassa. bardassóne, sm.
grazia e senza sale figurava atteone, assalito da cani di pezza e di cartone;
quei tuoi leccapiatti / bardassonacci, paggi da taverna, / ti canteran il requiem eterna
incontrai,... tutto bardato da sci, con un berrettino a visiera.
carrozze, i cavalli e le loro bardature da un certo aspetto sono belle da vero
bardature da un certo aspetto sono belle da vero e degne d'essere osservate. d'
la guerra. = deriv. da bardare. bardèlla, sf. sella
9-379: staffe e sproni, e stivai da ogni piede: / selle, e
eubea usano ai loro cavagli portare sacchi da potere a lor posta empiere di vento
, 2-6-193: mostra essere sceso appunto da un bardellato e male abbigliato asinelio.
composte di materia terrosa, legata insieme da un glutine lapideo tanto magro e debole,
cicognani, 2-133: nel camposanto: da due parti il colonnato, primitivo,
= voce dotta, lat. barditus, da bardus 1 bardo '. bardo1
. bardolino, sm. vino da pasto, rosso rubino, aromatico,
rozza a bardosso, che in cotta lasciva da meretrice. sassetti, 284: quanto
pure come un contadinello che, domandato da un padre domenicano se e'sapeva il
= formazione analoga a bisdosso, comp. da dosso con altro prefisso (forse per
bardòtto, sm. mulo o cavallo montato da chi guida un branco di muli,
di bufali. 2. animale da soma, ibrido (dall'incrocio del
gli occhi, nemmeno quel bardotto che da una pompetta inaffia tutto il giorno con
inaffia tutto il giorno con un garbo da giardiniere il legname. cicognani, 3-187
ci dava lucca, e che niccolò da uzzano non voùe... se
. nel sec. xiii: deriv. da baro. barèlla, sf.
due stanghe per essere sorretto a braccia da due infermieri: per 11 trasporto di
mostra! idem, v-i- 637: da presso, ripiegate, contro il muro cadente
in barella. 2. arnese composto da un tavolato (a forma di quadrato
, / quante barelle cariche portate / da diversi donzelli. pananti, i-74:
le gambe, lo adagiarono su una barella da ghiaia fra una vanga e un badile
comodo e sicurezza trasportare i tocchi da quel malore, che furono alcune
la rattoppai. = deriv. da barella. barellata, sf.
riproduttore. = comp. da capo e razza (v.).
sta vomitando. = comp. da capo e dall'imper. di recere (
redattore capo. = comp. da capo e redattore (v.).
non poteva aspettare che io lo caporedigessi da katzenau. sicché hanno preso un altro
di mano. = comp. da capo e redigere (v.).
brava persona. = comp. da capo e reparto (v.).
pasolini, 3-54: le guardie arrivavano da due parti, da via del seminario
le guardie arrivavano da due parti, da via del seminario e da piazza della minerva
parti, da via del seminario e da piazza della minerva: così i missini
significa la paura. = comp. da capo e ricciare (v.).
significa la paura. = comp. da capo e riccio * irto '(cioè
sonetto, da cui è tratto il nostro esempio del n
2-241: chi di voi, abituati da tant'anni a leggere gazzette francesi,
di un rione. s. caterina da siena, v-271: ho sentito, padre
sestier della terra. = comp. da capo e rione (v.).
e stitico. = comp. da capo e riparlimelo. caporivèrso,
). = comp. da capo e riverso (v.).
una ronda. = comp. da capo e ronda (v.).
il fischione turco. = comp. da capo e rosso (v.).
della malora. = comp. da capo e rotto (v.).
sempiterno alloppio. = comp. da capo e rovescio (v.).
di prua. = comp. da capo e ruota (v.).
caporuota giaquinto. = comp. da capo e ruota (v.).
ospedale, un cinematografo, una sala da ballo). - anche agg.
2. direttore di una festa da ballo. moretti, 17-328: forse
di socialisti, domani caposala a una festa da ballo o in una casa privata.
pure la cassiera. = comp. da capo e sala (v.).
. topogr. punto fisso (indicato da determinati segnali), di cui è
immaginoso. = comp. da capo e saldo 1 solido, sicuro '
buzzati, 1-140: come faceva ogni mattina da immemorabile tempo (un giorno era stata
della fortezza. = comp. da capo e sarto (v.).
di salire. = comp. da capo e scala (v.).
propri servizi. = comp. da capo e scalo (v.).
temperanza astemia. = comp. da capo e scarico (v.).
maestri o capiscuola. = comp. da capo e scuola (v.).
un'impresa. = comp. da capo e servizio (v.).
viveri e provvisioni necessarie a quelli che da loro sarà giudicato che meritino il sussidio.
il sussidio. = comp. da capo e sestiere (v.).
della nave. = comp. da capo e sesto 'garbo delle ossature di
parola data. = comp. da capo e setta (v.).
il commissario doppiovù. = comp. da capo e sezione (v.).
pubblico portarono acciocché fosse usato nei caposoldi da darsi a quei soldati che meritati gli avessero
per lira. = comp. da capo e soldo (v.).
ma un amico. = comp. da capo e squadra (v.).
torpediniere. = comp. da capo e squadriglia (v.).
stesso ufficio. = comp. da capo e stanza. capostazióne,
di salire. = comp. da capo e stazione (v.).
lazarillo de tormes. = comp. da capo e stipite (v.).
merce imbarcata. = comp. da capo e stiva (v.).
capostorno ». = comp. da capo e storno 'che soffre di capogiro
d'allora. = comp. da capo e strada (v.).
popolazione primitiva). = comp. da capo e stregone (v.).
accorgersi della travestitura. = comp. da capo e talpa (v.).
egli duro; oramai ei si è ciurmato da sé gran capitano. e. cecchi
universitarie americane. = comp. da capo e tamburo (v.).
facilitato. = * comp. da capo e tasto (v.).
iv-97: qualcuno la guardava, laggiù da capotavola, con occhi sbarrati e imbambolati,
pistolone carico. = comp. da capo e tavola (v.).
, e noi, presto, s'ha da mutare il grado d'umidità delle
delle foglie. = comp. da capo e tecnico (v.).
vari elementi. = comp. da capo e testa (v.).
. cefalotorace. = comp. da capo e torace (v.).
il lancio dei siluri in una nave da guerra. d'annunzio, v-1-86:
persuadere alla pazienza una coppia di bestie da preda impazientissime di partire.
di partire. = comp. da capo e torpediniere (v.).
ornit. torcicollo. = comp. da capo e torto (v.).
seconda ». = comp. da capo e treno (v.).
-figur. bacchetti, ii-284: da un pezzo... nessun dei tre
cibo e femmine. = comp. da capo e tribù (v.).
ogni pudore. = comp. da capo e truppa (v.).
in mano. = comp. da capo e turno (v.).
col capo ufficio. = comp. da capo e ufficio (v.).
di morte. = comp. da capo e vaccaio * avvoltoio '.
gli avvertimenti e doglianze avutene... da buon numero di capivergari di diversi luoghi
, quanto sieno andate declinando e diminuendo da qualche anno in qua l'imprese de'bestiami
della giustizia nuova. = comp. da capo e vergario (v.).
all'inizio della riga. luporo da lucca, vi-n-239 (1-8): e
capiversi, chi ce gli mettesse, sarebbe da ringraziare. manzoni, 824: il
codici e nei vecchi libri, ornata da fregi e composizioni figurate. cavalca,
a ogni tratto, ritenuto dai capiversi come da quei freschi tralci che ti s'avvolgono
-al figur. s. caterina da siena, v-39: questa è la via
affermazione. magalotti, v-50: da principio l'ho creduta un corpo di
di riserva..., ma da certi capiversi, de'quali mi hanno
descrivere propriamente. = comp. da capo e verso (v.).
venuto nessuno! = comp. da capo e villa (v.).
lì accanto. = comp. da capo e voga (v.).
tutti i ragionamenti che affaticavano i cervelli da cinquantanni prima. d'annunzio, v-1-929
delle zampe in terra, può campare da morte. montale, 3-222: seguì
quale si chiama mutazione, e fassi così da man destra, come da sinistra.
fassi così da man destra, come da sinistra. = comp. da
da sinistra. = comp. da capo e volgere (v.).
è trascorso. = deriv. da capovolgere. capovolgitóre, sm. chi
sta qui. = deriv. da capovolgere. capovòlta1, sf.
sf. ant. acconciatura composta da bande di capelli avvolti complicatamente intorno al
bordine del giudizio. = deriv. da capovolto1. capovoltato (part. pass
: non avremmo forse compreso mai come da noi diritti si veggono gli oggetti de'
e tanti dolori: la pietà nasce da accidenti particolari. ma in dante è un
che parla ad ignoto e la pietà scaturisce da una fonte ben più profonda. è
quel che sarà, ma certo non è da disprezzarsi... ecco mi sembra
grosse, che servono a far cerchi da botte e da tino. capozucca,
servono a far cerchi da botte e da tino. capozucca, sm. (
avuto governo. = comp. da capo e zucca (v.).
inf., 24-31: non era via da vestito di cappa, / ché noi
ed altre simili bagattelle, e cose da buffoni e cantambanchi. guarini, 330
freddo è venuto e non ho niente da coprirmi, specialmente se piove. pascoli,
con uno scialletto in testa e vestite da casa sotto una cappa nera, suonato
della giustizia. 3. mantello da sera per signora (di pelliccia,
bottoni davanti, per lo più, da chiudersi. luzi, 1-32: il freddo
, o mantello, quando è logoro da un lato, sdrucirlo e rivoltarlo dall'altro
, sdrucirlo e rivoltarlo dall'altro, o da rovescio. il che per altro modo
di una oppe- nione, o tiene da una parte, e poi si rivolta e
tunica di tela, stretta alla vita da una cintura, spesso con cappuccio,
9. tonaca con cappuccio usata da alcuni ordini di frati. dante
, 30: accattò dodici cappe nere da frati, e andòssene una sera al porto
giù allato a frate michele, accompagnato da uno frate cordelliere e da due d'ognissanti
, accompagnato da uno frate cordelliere e da due d'ognissanti; e ne l'atto
tanto che, non potendoselo il cardinale partire da sé, misse le mani al cordiglio
per lo più in danaro, esatta da alcune chiese o dal vescovo dopo che
dal vescovo dopo che si era insediato o da altri prelati. 13. edil
, v-1-85: s'è levata la brezza da ponente. « è una bavicciuola che
-ant. omaggio (costituito in origine da un mantello) che veniva talvolta offerto
cappe sante, cappe longhe, cappe da deo. panzini, ii-289: avrebbero
(i-375): cornelio sentito il romore da subito conseglio aiutato, con l'aita
la cappa vedesi tuttora in alcuni cammini da cucina, non più o raramente nei
, non più o raramente nei camminetti da stanza. manzoni, pr. sp.
sotto la cappa a farmi contar fiabe da martino o da marchetto. fogazzaro,
a farmi contar fiabe da martino o da marchetto. fogazzaro, 5-452: le additò
dunque tutti in cucina, stretti accovacciati da mano a sera nel canto del foco
le case sembra che stiano per cadere da un momento all'altro per malattia di
la terra. s. bernardino da siena, 491: non è sotto la
le ganze lombarde. = deriv. da cappa1, per metafora. cappa3
il sostentamento. = deriv. da cappa', per la forma delle valve della
: era un laccio austriaco, fornitogli da quel rinnegato suo familiare che croatizza col
: ripiego di questo cappacismo non ancora da alcuno, ch'io sappia, osservato in
cannolicchio. = comp. da cappa3e lungo', cfr. venez. capalonga
di tortura. s. bernardino da siena, 435: un cappanèllo bisogna-
di rialto. = comp. da cappa e nero (agg.).
consiglio. machiavelli, 6-7-420: mandato da noi nella provincia di romagna per cappare
significa * pigliare a scelta * e deriva da capo, quasi scegliere capo per capo
o cose. = deriv. da capo, con probabile influsso di chiappare.
dotta, lat. scient. capparidaceae, da capparis, nome di un genere.
o frasche. s. bernardino da siena, 719: elli fece questo vestire
= voce dial. lucchese, deriv. da cappa'.
non avendo nella tua possessione tanta uva da poter fare una cappata simile per farne
cioè scelta. = deriv. da cappate. cappato1 (part. pass
: questa battaglia sì fatta fu creata da arrigo primo, di uomini tutti cappati apposta
arrigo primo, di uomini tutti cappati apposta da lui in questa guisa. l.
alla cappa. = deriv. da cappa1. cappèlla1, sf.
paolo a vederla; perché messer biagio da cesena, maestro delle cerimonie e persona
vergogne, e che non era opera da cappella di papa, ma da stufe
era opera da cappella di papa, ma da stufe e d'osterie. marino,
maggior curva la vòlta; / e da quattro grand'archi e quattro travi /
, nella sua costruzione primitiva, aperta da tutti i lati, senz'altro sostegno che
eretto nel centro, poteva esser veduto da ogni finestra delle stanze del recinto,
delle stanze del recinto, e quasi da ogni punto del campo. collodi, 298
pavese, 4-264: entrai qualche volta da solo in cappella, nel freddo buio mi
1-198: questa generosa umanità, indipendente da ogni opinione di governo e da ogni
indipendente da ogni opinione di governo e da ogni spirito di partito, le costò la
porta della cappella era messa in mezzo da due statue d'ottone grandi al naturale
la cappella de'musici, posta in mezzo da un secondo concerto. salvini, 39-vi-46
o a cui egli assiste, circondato da cardinali, vescovi, alti prelati e
, vescovi, alti prelati e anche da personalità laiche a cui spetta il diritto
la solitaria cappellina sul monte, di là da un'aia, dove s'è fatto
sculture, e con quelle cancellate imbrogliate da impedirne ogni veduta, sono in ribellione
. = voce toscana, deriv. da cappello, per il curioso ciuffo di
aperte che pareano di nibbio e spenzolavano da tutti i lati. parini, 676:
che pece neri, ombreggiato il capo da un cappellaccio d'immensa grandezza. giusti
il carbonaio nero, un cappellaccio fumoso da spazzacamino sul capo. bocchelli, 2-318
trottola accolgono il colpo fallito, quindi da ripetere. -al figur.: per
del terreno, se non viene rotto da un'aratura profonda o con cariche di
. e questi tali fanno ancora scalfarotti da studenti, feltri per la pioggia e neve
si dice cappellania ecclesiastica', se fondata da laici, cappellania laicale; l'attuale
prete che il cappellan le desse e non da altrui. piovano arlotto, 9:
; perché non tanto quelli, assunti da ogni specie di gentaglie, hanno messo
in dispregio, quanto questi, nominati da ogni geno di bestiali, hanno posto la
del calendario. = deriv. da cappellacfr. lat. mediev. cappellanus.
aveva fatto i quattrini a cappellate e passava da signore. palazzeschi, 4-57: emigrato
di cappellaio. = deriv. da cappello. cappellétto1, sm.
in segno di sfida. andrea da barberino, ii-131: rispose libadoro: io
il capo del falcone. paolo da certaldo, 113: procaccia d'avere l'
, o uno bello ooltello, o sonagli da falcone o d'altro uccello minore,
stor. specie di elmo. andrea da barberino, i-119: allora tabor, adirato
vari corpi di milizie mercenarie, caratterizzate da copricapi particolari (in particolare i mercenari
albanesi, detti anche stradiotti, arruolati da venezia: portavano un berretto con lunghe
): era stato spedito in fretta da bergamo uno squadrone di cappelletti...
a quel corpo ovato e vuoto ha da stare il capelletto d'ottone con la fossettina
cappellétto3, sm. pasta da minestra a forma di piccolo cappello,
coperto di pelle, di forma determinata da quella del cappello, tonda o triangolare,
eran pieni la carrozza e un carrozzino da nolo. borgese, 1-45: quella singhiozzava
di cappelli. = deriv. da cappello, sul modello di calzificio, ecc
. -in partic.: berretto da notte. a. pucci, ix-407
una crudel mina; / una zazzera avea da farinello, / senz'elmo in testa
del ciglio: / e scuoti indica canna da cui penda / fiocco alla moda del
con un cappellino di feltro rosso attraversato da una penna di piccione bianca. pavese,
capello di feltro per matasala. folgore da san gimignano, vl-n- 163 (28-3
, / qual stanco pellegrino / che da lungo camino / venga ad un ramoscello
e, dovunque il rivolgeva, subitamente da quella parte spirava il vento desiderato:
parte spirava il vento desiderato: laonde da l'avenimento fu chiamato il cappello ventoso
consiste... nell'aver rimosso da sé il capello di paglia, et
in aria: e secondo il venirsi allontanando da me il tamburo, fino a cinquanta
bisbiglio, un sussurro che si comunicava da vicino a vicino: ed intorno a
o di pappagalli. e il tutto ricoperto da abbondantissime velette punteggiate, a rabesco,
, ed anco d'un cappel rosso da cardinale. tassoni, 7-9: vedete là
cappello de'quali la elezione è accompagnata da congratulazioni dell'esercito, come se nuovi
con iscudo tenere non puote? folgore da san gimignano, vi-n-151 (17-6)
gli venne a memoria un ser cepperello da prato, il quale molto alla
hae lunga e cappello e sturmento da chiamare gli uccelli e tenergli. boccaccio,
in cui si avvolge il capo del falcone da caccia. 6. locuz.
: che la regina poi sarebbe donna / da farci per la stizza e pel rovello
cognac. il vigile prendeva un cappello da non dire. il cappello ottavo le valse
fammi dunque il cappello tu, scòstati da me tu. monti, iii-391: verrà
intendere che le sono miracoli e cose da levarsi il cappello. nieri, 319:
, 319: un paio di capponi da levarcisi il cappello, grassi che colavano
cappello: di falchi e altri uccelli da preda, molto bene addomesticati e docili.
semplice, che si lascia guidare ciecamente da altri. burchiello, 120: e
: sfidarlo a duello. andrea da barberino, i-281: allora asilarco si trasse
4 cappello ', parte della campana da stillare, che cuopre la padella;
o ceci o fave, ovver cappei da chiodi. magalotti, 9-1-251: un giorno
sono gli organi della riproduzione, rappresentati da numerosi pori o forellini, che
sangue a gente che non ha neanche da comperarsi il pane! 19. disus
o di vimini, o di paglia son da cardinali di villa. i più fini
villa. i più fini son quei da cardinale vero: e i più tristi
, sf. suora della congregazione fondata da s. vincenzo de'paoli (dalla cuffia
non gli salti il ticchio di sbucare da via lauro, il serpente. -
. il diavolo. s. bernardino da siena, 342: -ama il prossimo tuo
, sm. disus. grande cappuccio (da portarsi sopra il cappello, con pioggia
/ fu da una gross'acqua sopraggiunto. marino, 9-47
4 capperone cappuccio, capperuccio contadinesco o da vetturali, il quale è appiccato a'lor
e da'venti. = deriv. da cappa1. # capperùccia, sf
cento ragioni / a questi saltambarchi da villani. a. f. doni,
candido, pareva un emiro che tornasse da una spedizione misteriosa nel deserto.
e cappie e ferri e chiodi da ferrare cavalli ed altre bestie.
non ha se non a spignerti. guido da pisa, 368: appiccato ch'
una fune con certi nodi e cappi, da potere scendere e salire per essa.
altro colore allegro. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
! mi consumo, muoio, / da invisibile mal tutto trafitto. giusti, iii-21
lat. tardo capùlum 4 laccio '(da capire 4 prendere ').
! sarebbe cosa, se succedesse, da potersi maravigliare. b. davanzati,
16-v-328: cappita! io ho fatto da medico daddovero, mentre ho citato una
della poiana. = deriv. da cappone1. capponàia, sf.
, acciò si fesser grassi. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
che fa festa ad udine, nessuno va da questa banda: gli è per l'
i-iii- 100: l'omaccione iterava da una mano puntate, martellate dall'altra
capponaia! ». = deriv. da cappone1. capponare1, tr.
a capponarsi. = deriv. da cappone1. capponare2, tr.
abbia salpato. = deriv. da cappone2. capponata, sf.
. accapponatila. = deriv. da capponare. cappóne1 (ant.
tartere o fiadoni: / queste son cose da 'cquistar mi'amore. / o
o paperi novelli o coniglietti. folgore da san gimignano, vi-11- 140 (8-7
preferibile al fasto e agli agi accompagnati da affanni. cellini, 2-109 (492
se ne son arricchiti: sì come da molt'ingegni capponi, che com'eunuchi
mangiano fresche, e volgarmente si chiamano da alcuni, capponi di macchia.
preparato a bordo delle galee, e da qui prese il nome). magalotti
, 1-564: qui [i giuochi] da grandi c'han più del fanciullesco in
10. dimin. capponcèllo. francesco da barberino, 3-259: galline e capponcelli,
a sostituire capus * cappone ': forse da una radice indoeuropea col senso di
. grosso paranco di prora, portato da una gru girevole; serve per issare
propria psicastenia, complicata di mania suicida, da tanto che gli misurava il pastocco.
. v.]: 'cappotta', mantello da donna per l'invemo, affibbiato o
donna per l'invemo, affibbiato o abbottonato da collo, con bavero e senza,
la 'sopravveste'breve dei marinai della marina da guerra. 2. dimin.
la cui tesa a guaine è sostenuta da stecche di balena, o da
da stecche di balena, o da ferro fasciato. tommaseo [s. v
chiamata una foggia di * cappellino 'da donna, senza tesa di dietro
sulla quale era dritto un aspri da colonnello che aveva tutta l'aria di volerne
capote (nel 1688): deriv. da cape * cappa *; cfr
di un'automobile. = deriv. da cappottare. cappottare (capottare, capotare
capoter (nel 1834), deriv. da capot, nella locuz. fair
e cabot 1 salutare '(deriv. da cap * capo, testa '
chiuse in certi cappotti- che li coprivano da capo a piedi. nievo. 540:
di cappa plebea e dozzinale, portata da vetturini, da carrettieri e da marinari
plebea e dozzinale, portata da vetturini, da carrettieri e da marinari. verga,
portata da vetturini, da carrettieri e da marinari. verga, 3-130: la pioggia
-ant. soprabito, mantello leggero, da cerimonia.
un splendido cappotto, / di far ben da gentiluomo. 2. locuz
in un gioco, vittoria completa riportata da una parte, senza che l'altra abbia
di un cappotto, non c'era da sperare che le sorti potessero essere ristabilite.
sposa non s'era ancora tolto il cappotto da viaggio, un cappottino goffo e stinto
essere notata. = deriv. da cappa1. cappuccétto (1cappuzzétto, erroneamente
in sandali e cappuccetto di gomma, da perderci la testa. -scollatura dell'
medican le gotte. = deriv. da cappuccioi. cappucciato, agg. e
: seguaci della riforma francescana di giovanni da puebla. 2. sm.
cappucciati: associazione religiosa e sociale fondata da laici in francia, così detti per
minore importanza. = deriv. da capaccio: cfr. cappuccio2.
-chi). proprio dei cappuccini; da cappuccino. foscolo, xv-463:
stanno anch'esse rintanate, e coperte da una borsa, o cappuccino. moretti,
garzoni, 1-67: i capuccini ebber principio da un fra matteo baschi, nella marca
venne l'idea d'andarsi a confessare da un padre cappuccino che l'aveva sentito
errava un cappuccino: / pareva spettro da quell'arche uscito, / bianco la barba
: tutti gli anni, per pasqua, da tempi remotissimi, veniva giù a far
un frate cappuccino. veniva giù, da dove?... dalla cima violetta
un cerchio di stelle. -pazienza da cappuccino: pazienza inesauribile, serenamente rassegnata
solito; e lo ho sofferto con pazienza da cappuccino. -insalata dei cappuccini
. -insalata dei cappuccini: composta da numerose erbe assortite. carena,
folta e tonda. = deriv. da cappuccio (per il caratteristico cappuccio unito
avanti, sul capo, in modo da formare una specie di cappuccio.
ora solo più con indumenti sportivi o da lavoro (giacche a vento, soprabiti
vento, soprabiti e mantelline impermeabili) da parte di chi deve stare all'aperto
al capo per lo freddo. folgore da san gimignano,
spesso s'awolge al collo, e da coloro che vogliono essere più destri,
voglio accompagnare; / datemi una gonella da converso ». / il frate gliene fece
italia, finalmente si trovò come bandito da altre più fortunate mode, e solamente
che si mette sul capo dei falchi da addestrare, in modo che copra gli
, / i'ti mando un cappuccio da fuligno / scambio d'alloro; che ne
a chi rimprovera agli altri un difetto da cui egli stesso non è immune.
avidamente leggeva? = deriv. da cappa1. cappùccio2 (ant.
4 capucci pensarono alcuni derivato questo nome da 4 brassica capitata ', perché si assomiglia
furon chiamati fior cappucci, quasi fior da cappucci. = deriv. da
da cappucci. = deriv. da capuccio (dimin. di capo).
1-18: quanto giova a mirar pender da un'erta / le capre, e pascer
capre sue vaghe e lascive / pendon da l'erta con gli amici agnelli, /
di capre dalle coma ritorte bela lamentosamente da un recinto di fichi d'india.
. garzoni, 1-563: i giuochi da fanciullo sono giocare alla polvere, alle
del mondo. -luoghi, sentieri da capre: impervi, scoscesi, difficilissimi
capre: impervi, scoscesi, difficilissimi da percorrere. dante, inf.,
oliveti, ora per sentieri deserti e da capre, arrivammo a un certo paesetto
volgo, è più lunga / del sentiero da capre che mi porta / dove ci
2-47: era finita in un paese da capre, maritata a un mezzo contadino
ogni pena. e questa è la ricetta da salvar la capra, e i
si può / fare in mo', da salvar la capra e i cavoli. l
suol dire in proverbio: / un modo da salvar la capra e i cavoli.
ed i cavoli. mettete un po'da banda i vostri capricci, giacché iddio vi
: spendeno la vita su le considerazioni da mettere avanti la lana di capra o l'
sf. sostegno di legno, formato da una traversa sostenuta alle estremità da due
formato da una traversa sostenuta alle estremità da due gambe a forma di v rovesciato
forma di v rovesciato (ed è usato da muratori e imbianchini); cavalletto.
e timoni. 2. struttura formata da tre travi disposte a piramide e unite
navale di tre legni; le teste da capo de'quali congiunte si sprangano e
a due. frocchia, 549: scorse da lontano i suoi uomini presso un binario
.]. = deriv. da capra1 (come da cavallo il * cavalletto'
= deriv. da capra1 (come da cavallo il * cavalletto', ecc.)
lat. tardo caprago -inis, deriv. da capra 'capra '(che si
aver libri ha boria, / comprolla da un pastor del casentino, / che
contro, il suono di un corno rauco da capraio. era infatti un capraio,
dodici ai quattordici anni, venuto colà da un casolare pastorizio distante le tre o
region. sentiero montano o campestre percorso da greggi (nel lazio e in campagna)
che un conducente burlone abbia portato via da un tabarin per farli piombare a contrasto
acido bicarbossilico, che si ottiene isolandolo da alcune specie di licheni (e ha
riparo per le acque correnti (costituito da fascine sostenute da pali confitti nel terreno
acque correnti (costituito da fascine sostenute da pali confitti nel terreno).
gregge. sannazaro, = deriv. da capra, per la forma. 6-102:
pasqua, quattro libre = deriv. da capr [inicó], col suff.
ancora a quest'arte del beccaro il saper da quai tempi capreggiante sua voce,
capreggiante sua voce, versava con mano incitatrice da le bestie siano migliori per amazare
il freddo i porci, i buoi grassi da natale, a pasca i caprèlla,
genere di crostacei antìcapretti e i vitelli da latte e gli agnelli. g. gozzi
, e ciascuni serrati al lor posto, da parte. f. f.
.]: nella vite i capreoli provengono da caprèolo, sm. bot.
cuore. almen avessi io un caprèsto da impiccarmi 1 ché meglio m'è la
vivere così. = deriv. da capestro, per metatesi. caprétta
ah non più mai / io vi vedrò da cespugliosa rupe / pendere, steso dentro
a gruccia. sopra due cavalletti, imo da capo, l'altro da piè del
cavalletti, imo da capo, l'altro da piè del letto, si collocano per
o fiadoni: / queste son cose da 'cquistar mi'amore. / o se mi
che di pioggia un nembo / vien da l'occaso, allor che d'oriente /
e nelle travi si scorgevano caverne da entrarci un braccio. gavoni, 2-34:
d'impastatrici. = deriv. da capria: v. capra3.
solamente per capriccio matematico, non nasce da non aver contezza di quant'altri ci abbia
ma, quando altro non fusse, da quelle ragioni che la pietà, la
la pisana tornava a compiacersi di farmi da padroncina, ma il malumore di cotali
: ne gli eminenti palaggi, edificati da l'alta providenza per residenza loro [
con le sue chine pietrose vigilate solo da grandi querce, pareva ribellarsi ai capricci
pecchi, 3-79: che cosa ella voleva da lui? quali erano le sue intenzioni
un capriccio passeggero dopo il quale tornerai da mariagrazia? 5. ant.
cecchi, 9-1-3: m'è stato1 bisbigliato da un d'animo. mutolo, /
tavola non finita vennemi già veragi vaselli da bere, usavano. buti, 1-569:
tua dama; ond'ella, scossa / da subito capriccio, a rannicchiarsi / astretta
molle. anche un adulto che si comporta da bambino). c.
alla condizione d'una stampiglia, adoperata da ministri a capriccio. negri, 1-709
alla sua sicurezza, determinò di far da sezzo e di sua volontà quello che
domenica da fontamara e tornarvi verso sera, in realtà
aveva avuto già più d'un capriccétto da mezza signorina. -peggior. capricciàccio
un comento adosso. = deriv. da caporiccio (v.).
guarini, 33: la donzella, odiata da lei per amor di mirtillo, di
quest'inno sia così stato capriociosamente composto da alcuno de'secoli bassi. baretti,
dietro a questi veniva un carro, tirato da sei cavalli con nobili bardature, capricciosamente
de'giorni addietro, correva capricciosamente, da vera selvatica che la era, per burroncelli
, poggi e vallette, ora chiusa da danzanti vigneti, ora fiancheggiata da ineguali
chiusa da danzanti vigneti, ora fiancheggiata da ineguali praterie. palazzeschi, 3-99:
, i-95: finora io vi ho parlato da uomo grave; permettete mo'adesso che
adesso che io vi parli un poco da uomo capriccioso. i capricci sono un capitale
i poeti ne hanno più di tutti da soddisfare. cuoco, 1-257: questo pericolo
quali son delusi scherniti quasi ogn'anno da quei pronostici capricciosi. buonarroti il giovane,
vista. d. battoli, i-433: da me... non è il poter
o difettosa, poiché non è diretta da una ragione sensibile di preferenza, ma
corrispondendo con sommissioni a quelle che venissero da un'intenzione più seria e più meditata
dallo spalto ridotto a giardino, mosso da un alito sottile e capriccioso che veniva forse
? algarotti, 1-203: che se da principio fa mestieri in ogni genere di
sf., capricciosa): composta da verdure varie, ritagli di carne e
dante, purg., 2-57: da tutte parti saettava il giorno / lo sol
150: sì come prima facevano principio da capricorno, che è il solstizio iemale
a crescere, così ora faremo principio da cancro, che è il solstizio vernale,
in piè. guarini, 88: e da l'uscir che fe'di tauro il sole
dotta, lat. capricornus (comp. da caper capri * capro • e
rupicaprine, viventi in giappone e caratterizzati da un folto e crespo pelame.
arbori de'fichi. = deriv. da caprifico. caprìficazióne, sf. fecondazione
. fecondazione dei fiori femminili del caprifico da parte dell'insetto imenottero blastophaga psenes:
insetto imenottero blastophaga psenes: ottenuta (da tempo remoto) appendendo ai rami dei
artificiale del fico, la quale praticavasi da tempo immemorabile in oriente con sospendere dei
frutti della pianta salvatica, nell'uscire da questi, entravano in quelli del fico
operavano la fecondazione. = deriv. da caprifico. cfr. isidoro, 17-7-18:
libere alla dea giunone, ch'era da più, sotto un caprifico, perché da
da più, sotto un caprifico, perché da tutela, 0 titilla, o thiloti
= lat. caprificus, comp. da caper capri 'capro 'e ficus
= voce dotta, lat. capri (da caper capri) e -membris,
voce dotta lat. caprigenus, comp. da caper capri * capro 'e
* capro 'e dal suffisso -gena (da gignere 'generare '). caprigno
/ vino soave, a me dato da màrone, figlio d'euante, / il
caprina ', o meglio, da un agg. * caprineus, da caprinus
, da un agg. * caprineus, da caprinus. barba longa che gli pende
lat. caprile (varrone), formato da capra su ovile, da ovis '
, formato da capra su ovile, da ovis 'pecora '. caprifico,
. caprimulgiis (plinio), comp. da capra e mulgere 1 mungere ',
dal gr. alyo ^ lxa? (da a fi; alyóc * capra '
componenti naturali del burro di capra, da che si estrae l'acido caprico.
attacca al pelo degli animali (e da essi viene così diffuso); piombaggine
rosea). = deriv. da caprino', voce registr. dal tommaseo.
= formazione scherzosa del lippi, comp. da capra e infernale. caprinico,
e acido decilico. = deriv. da capra, perché l'acido si trova nel
del lezzo caprino, il quale quando da caldo, e quando da fatica tutta la
il quale quando da caldo, e quando da fatica tutta la corporea massa incitata geme
: di necessità convien che si faccia da coloro che 'l gregge seguitano, e
. idem, = deriv. da capra: cfr. caprinico.
garbato giudizio..., e se da lui come dagli altri non venisse quel
altri non venisse quel solito caprino, sare'da careggiarlo molto, e volerli bene.
nella fossa stare; / corsevi allor, da fame forse offeso, / e cominciò
forma maschile di caprea, o retroderivato da capriolo. capriòla1 (ant. cavriuòlo
in su'monti delli aromati. gherardello da firenze, ix-516: la bella e la
la vezzosa cavriola / con tanti affanni da me seguitata / subito è presa e
le gambe in aria, in modo da voltarsi su se stessi. - per
capriole. nievo, 250: così stava da vera donnetta in conversazione; uscita poi
danza classica) che si fa sollevandosi da terra e scambiando per aria rapidamente le
il giovane, 9-478: che 'n levando da terra / concordi un tratto salti e
piè sinistro, spiccava la capriola, e da quella passava di botto alla scosciata.
fortuna sta in alto e la fa da pescatrice. tiene in mano la canna
opinioni politiche, non è agilità ambita da uomini gravi. pratolini, 9-79:
cacciarsi in corpo uno spiedo porche- reccio da quella parte ch'egli ha la punta:
la quale egli avendosi messa dalle parti da basso riusciva appunto nella memoria, saltar
.). = deriv. da capriolo4. caprioleggiante (pari. pres
. stuparich, 5-283: cercai più da vicino, sotto la calda mammella,
anno di vita). folgore da san gimignano, vi-n-134 (3-2):
. a. pucci, ix-404: ancor da parte stanno i poliamoli, / forniti
vidi un capriolo... seguito da due velocissimi veltri. chiabrera, 186
allegrezza intorno, come caprioli, e incerchiati da quella moltitudine. pananti, i-53:
e affannosa ch'egli cercava di respingere da anni e che ora gli camminava accanto,
, giorno, ii-725: tu lontan da giuno / tra i silvani capripedi n'andrai
calco del gr. oclycnav-avoi; (da cclyói; 'capra ').
caprizzante, atyt ^ cov fu detto da galeno nel libro delle differenze de'polsi,
2-44: or sa che differenzia è da la carne / di capro e di
cingial che pasca al monte, / da quel che l'elisea soglia mandarne.
natura ai capri è nota, / e da lor cerca allor che 'l tergo
sommo sacerdote che cosi liberava il popolo da ogni pena) e inviato nel deserto.
del vecchio, ma che, specie da un pezzo in qua, era divenuta la
erano stati a fatica sottratti al linciaggio da un gruppo di carabinieri e rinchiusi nella
acido caproico. = deriv. da caproico-, voce registr. dal tommaseo.
serica caproica. = deriv. da capra: cfr. caprico e caprinico.
dotta, lat. scient. caproidae, da capros, nome del genere.
matematica »: ributtate sicché a piene coma da quel capron fottuto d'un ginnasio,
giovani, le gio- vanette, come da una « lustratio * solenne...
(plur. m. -ci). da caprone. c. e.
lat. scient. caprovinac, comp. da capra * capra 'e da
da capra * capra 'e da ovis * pecora '. caprugginare,
sponderòla curva. = deriv. da caprugginare. caprùggine, sf.
di pelli di capra. giovanni da uzzano, i-48: beccume, caprume,
rubefacente). = deriv. da capsico. capsantina, sf.
artritici). = comp. da caps [ico] e [x]
dotta, lat. capsarius, deriv. da capsa 'cassa '. capsèlla1
lat. scient. capsicum, deriv. da capsa * cassa '.
. bot. frutto secco deiscente, formato da più carpelli. d'annunzio,
sostegno). -capsula articolare: formata da tessuto fibroso, avvolge le articolazioni.
capsula manometrica: apparecchio acustico, costituito da una piccola cavità, divisa in due
una piccola cavità, divisa in due da una sottile e delicata lamina di gomma elastica
di gomma elastica (in comunicazione, da un lato, con un condotto di
. aeron. contenitore, lanciato in orbita da un missile, destinato a trasportare un
. pompa rotativa for mata da due organi (detti rotori) rotanti a
rotanti a velocità elevata in modo da produrre il movi mento del
determinata direzione. = deriv. da capsula. capsulorrafìa, sf. medie
. = voce dotta, comp. da capsula e -rafia (gr. (bacpt
. = voce dotta, comp. da capsula e dal gr. topr /)
. 3. ricevere le onde emesse da una stazione trasmittente; intercettare una comunicazione
assorbire l'energia sonora o luminosa emessa da una sorgente. panzini, iv-110
pavese, 8-343: l'idea surrealista (da herb. read) che le immagini
cielo esclusivistico di illuminazioni e trovate che da sole non sono che giochi.
, lat. tardo captaiorius, deriv. da captare * prendere, acquistare '
. e. gadda, 344: già da secoli, per altro, la sistemazione
cari parenti potes sero avere da me. carducci, i-1142: gli ultimi
di avignone. = deriv. da captivo. captivo, agg. e
lugubre conduce i rei captivi, da immensa turba, da sbirri attorniati. monti
captivi, da immensa turba, da sbirri attorniati. monti, 1-182:
. captivus 'prigioniero ': deriv. da captus * preso ', part
di continuo dall'entusiasmo della macchinazione e da una spregiudicata ripresa del « dato »
, e pensavo che fusse stato posto avanti da qualcuno per una materia sofistica e capziosa
, 3-270: raccontavansi le fresche istanze da sua maestà, fatte al pontefice;
pontefice; il consiglio che questi volle prendere da quella congregazione, il quale nominavasi ingannevole
viso, volto, aspetto. dante da maiano, 1-4-6: non doglio eo già
ch'eo, sovraggioiosa, / distretto sia da vostra gentil cara. = provenz
. chara, pianta erbacea menzionata da cesare (come straniera).
f. frugoni, xxiv-966: da una parte s'apriva una tavola coll'imban
. carabina, sf. arma da fuoco portatile, leg gera
arabi). -anche: fucile da caccia, a una canna,
5-474: chi con le carabine trapassava da lontano i corpi degli offenditori, chi con
. xvi), deriv. da carabin (nel 1575) 'soldato della
14: pinocchio, quando si avvide da lontano del carabiniere che barricava tutta la
. 3. locuz. -fare da carabiniere: esercitare una sorveglianza dura,
cosa crede lei, che io voglia fare da carabiniere alla società? = fr
, spagn. carabinero, deriv. da carabina. carabino, sm. ant
. = etimo incerto: forse da riconnettere alle voci dialettali, abruzzese caravòtté
dire che s'appella [la veste da camera] / caracalla, e che cesare
nei secoli xiii-xvi) a vela, da carico e da guerra, a due o
) a vela, da carico e da guerra, a due o tre alberi,
una sconciatura stravolta che i gufi si vestano da pavoni..., che i
'palo, incastro ', deriv. da xapdooto 'incido, aguzzo '.
de'medici poco dopo il 1660. da tale notizia s'arguisce che le denominazioni
furono pronunciate e legittimate la prima volta da bocche toscane in firenze, onde passarono
2. camminare a balzelloni, ondeggiando da una parte all'altra; correre a
con continue deviazioni; passeggiare passando da una strada a un'altra. eippi
cfr. spagn. caracolear 'volteggiare', da cui il fr. caracoler (nel 1642
caracollo, sì fermatevi, / e difendete da spietato die / aiace, ch'è
(nei primi tempi dell'impiego delle armi da fuoco), che avanzava in 15-20
, ciascuna riga scaricava le proprie armi da fuoco sul nemico e si ritirava in
spagn. caracòra, fr. caracore: da una voce indigena delle molucche.
, iii-809: il tabacco che io portai da bo logna, si chiama
lat. scient. charadriiformes, comp. da caradrii [dae] e -formis (
caradrii [dae] e -formis (da forma 1 forma '). caraffa
di fare che il suo amore fosse da la giovane riconosciuto. aretino, 2-94
, i-381: e fan gozzi e ampolle da speziali, / tazze, caraffe,
f. f. frugoni, xxiv-966: da una parte s'apriva una tavola coll'
/ zampilletti e borbottini, / son trastulli da bambini. magalotti, 7-135: sono
di che vetro si fanno i caraffoni / da tenere i siroppi e l'acqua
grotte poi fan venire acqua furiosa da immollare le genti all'improvviso, con un
gran caraffo d'acqua che sbocchi da un muro. = deriv.
un muro. = deriv. da caraffa. carafullo, agg.
poiché questi esenti sono dalla capitazione e da qualunque altra ordinaria imposizione), dalle
(caratino), sf. oleoresina estratta da varie specie di burseracee; si trova
docum. nel 1590, deriv. da una voce indigena della costa di cartagena
dà una spinta per l'urto dato da un che è di mezzo, si dice
stanzino che, dietro, un fiotto spinto da un carambolo fa bòzzolo alla strozzatura dell'
caramboler (nel 1811), da carambole (nel 1793); v.
caramelle in tubetti si versano a fiumi da queste grandi industrie meccanizzate soppiantando le caramelle
più raramente -uno grosso con un visaccione da frate, quasi senza collo.
. di caldmus 'canna ': da cui anche il fr. caramel (nel
ricorrere al lat. mediev. cannamella (da canna mellis), che già nello
caramello. = deriv. da caramello. caramellato (part.
gesso caramellato, era un pissi pissi da non dire: un cicìp e ciciàp
caro, 5-1096: lagrimando alfine / da lor si parte, ed al suo caro
attualmente esistenti in questo mondo, tuttoché da lui non mai veduti né conosciuti?
. tipo di vascello turco a vela, da carico, col castello di poppa molto
: * caramussale ', vascello quadro da mercanzie con poppa assai alta, usato
: vai poco. = deriv. da carantana o carentana, antico nome della
lat. volgare * carpiniare, da carpire 'prendere '. carapignare2
del boccaccio: di etimo incerto, forse da ricollegare a carapignare1, deriv.,
carpiniare * afferrare, arraffare ', da carpire * prendere, carpire '.
allo spagn. carapacho, per metatesi da caparazón * guscio dei crostacei ': e
a tassazione. = deriv. da carato1. caratare2, tr.
valore). = deriv. da carato2. caratato (part.
staiora tre in circa a seme, che da primo et secondo culo et orrevole;
(sec. x) 'botte da trasportare mosto o vino col carro '.
necessario che i loro conti possano essere letti da chi ha da fare con esse come
conti possano essere letti da chi ha da fare con esse come azionisti, caratisti,
, ecc. = deriv. da carato2. carato1 (ant. carattó
l'oro è fine, o quanto manca da sua finezza, annovera i gradi o
dilunge dal suo sommo, quanto si diparte da quello vigesimo quarto grado o vero carato
, percioché l'argento puro e schietto ha da esser di dodici leghe, e l'
venderebono... ragionate il carato da 20 a 30 franchi secondo sarà e secondo
la caratta ci è, e se da 6 carati in su fosono buono anche
. questa unità di peso è rappresentata da quattro grani. 3. figur
è fra 'l rubino e 'l carbonchio, da altro non depende che dall'eccellenza e
dee sapere che ell'hanno a essere da tutte le bande di 24 carati,
di ventiquattro carati, e che io da moltissimi anni venero e stimo assaissimo, venne
[1315], 16: da azolino di giaggo di messina padrone d'una
segnati. ottimo, i-358: formansi immagini da diverse materie, segnate con carattere e
. e troverai quel sangue / di fenice da far tutti i caratteri; / e
parini, 119: bandò o nastro da notte ricamato a caratteri amorosi dalla bella
caratteri ieroglifici... intesi non solamente da loro, ma da tutti i loro
intesi non solamente da loro, ma da tutti i loro vicini, ciò è coccincini
2-155: in una stanza non vi ha da essere altro lume, salvo che una
: ed uno si pone tanto lontano da essa, che a mala pena possa rilevare
, 1-5: ho letto l'avviso da voi dato in luce per l'edizione della
e molte sentenze, e molti paragrafi da voi fatti stampare in carattere corsivo nel
con grande spesa e caratteri nuovi, da stampatore fidatissimo, due migliaia o più
. settembrini, 1-85: per avere da napoli le novelle politiche, e per
a guisa d'un grandissimo libro scritto da la mano infallibile di dio, le stelle
del mondo. caro, 2-1-153: da questo carattere comprenderete come io sto degli
la qual fu scritta per suo sollazzo da filippo suo avolo, in carattero così formato
date alla signora questa lettera che viene da pistoia. a questo fine, ci
un calligrafo che scrivesse la lettera inventata da me, imitando il carattere dell'autografo
tacito che le vi portarono come ritruovate da sé le lettere ritrovate da altri,
come ritruovate da sé le lettere ritrovate da altri, che intende le geroglifiche egizie.
diciamo che vi portarono le geroglifiche ricevute da altri, che non poteron essere ch'i
è in loro. -caratteri da abbaco: numeri. c. battoli
de'quali noi ci serviremo, sieno da loro scritti con lettere distesamente, e non
lettere distesamente, e non con caratteri da abbaco, acciocché ci si faccino manco errori
nel loro talamo sconfinato erano letteralmente investiti da una fantasmagoria di stemmi e di trofei
escito dal mio stesso ceppo e costituito da tutti quei caratteri distintivi della prosapia i
musa appigionata o venduta all'autorità despotica da me sì saldamente abborrita. in tal
questa teoria ho favellato come medico, da qui avanti voglio totalmente spogliarmi di questo
rovigo..., parli in modo da farsi capire da quel suo popolo,
., parli in modo da farsi capire da quel suo popolo, e che non
individuo, che distinguono la sua personalità da tutte le altre; indole, natura
, 120: caratteri di donne da visitare in teatro. cesarotti, i-36
gli si movevano nella testa erano svolte da lui con tanta chiarezza, sviscerate con
ai tanti nuovi affari di ogni giorno, da divenire sue parti, sue membra,
è di due sorti, che nascono da principii affatto contrarii, l'una da
da principii affatto contrarii, l'una da forza d'animo, e da acutezza d'
l'una da forza d'animo, e da acutezza d'ingegno...;
ingegno...; l'altra da stupidità di spirito, da incapacità di
l'altra da stupidità di spirito, da incapacità di ragionare, di comprendere.
dal naturale, e non sulle copie fattene da i tratta- tori d'arte; non
e modificarle secondo i diversi caratteri che aveano da rappresentare. g. gozzi, 1-297
riposta nell'imitare la natura de'caratteri da lui trovati, facendoli spiccare dalla parte
incarnare. ojetti, ii-31: era uscito da una generazione piena d'ardore e di
torre sopra un elefante che, spinto da uomini nascosti sotto, pareva che camminasse
uomini nascosti sotto, pareva che camminasse da sé: la mascherata era bella; noi
era bella; noi tutti eravamo vestiti da guerrieri, e si gettò confetti di gesso
, umile. tasso, 5-4-35: da due cose nasce ogni carattere di dire,
, sono moti insensibili... da tal conato uscì la luce civile, di
ha ricevuto uno di questi tre sacramenti da chi non l'ha ricevuto e fa sì
il quale per morte non si può da lei ispartire. savonarola, 7-ii-7:
loro giurisdizione, né possino esser castigati da loro degli altri delitti; imperocché restando
che operando contro il bene o astenendosi da operare contro il male per obbedire ai
l'ave divisata. s. bernardino da siena, 337: se sarà chi adori
costoro [gli insetti] non solo da un canto a'descritti ermafroditi, ma
così dire, un mondo intero di viventi da sé, che ha comunicazione con gli
: una malattia di carattere mi obbliga da molti giorni al letto. manco di tutti
rfjp xapaxryjpo? 'impronta '(da xapdcooco 'incido '). cfr.
autografi di lei e del re s'ha da far la fila, tanta è la
la nuova relazione non potè non avvertirsi da molti: con quel suo caratterino,
suo caratterino, era donna, credo, da non negarla, se qualcuno l'avesse
, delle noie che gli eran diluviati da quella sciagura; noie, cure, pensieri
grandi, 1-87: spiegazione di alcuni segni da adoperarsi per l'avvenire per esporre con
esporre con più breve caratterismo le cose da spiegarsi circa le proporzioni. =
le proporzioni. = deriv. da carattere; voce registr. dal tommaseo.
personaggi dal carattere ben definito e tipizzato da ima spiccata singolarità, spesso arguta,
ima spiccata singolarità, spesso arguta, da una certa bonarietà e da toni inclinati alla
arguta, da una certa bonarietà e da toni inclinati alla caricatura (in teatro
acqua benedetta. = deriv. da carattere. caratteristica, sf.
, la caratteristica (quale sarà significata da questa abbreviatura, car.) del
dei determinanti (o minori), diversi da zero, che si possono ottenere sopprimendo
graficamente, tra il momento motore fornito da una macchina motrice provvista di albero motore
che ha la sua propria qualità, diversa da quella di altri fatti storici; e
e la finale. = deriv. da carattere. caratterizzare, tr.
so caratterizzare meglio le tre città principali da me vedute, quanto col dire che
, a senso mio, è sufficiente da sé solo a caratterizzare un poeta.
due periodi. il primo è accompagnato da una forte infiammazione, il secondo vien
, onde le situazioni nascono e germogliano da sé facilmente; ed un medesimo carattere
più straniamente informe, e più lontana da ogni ben praticata legge del bel caratterizzare
legge del bel caratterizzare, quanto le cifre da scriver lettere? non paiono elleno veri
giù alla peggio? = deriv. da carattere. caratterizzato (part.
. = voce dotta, comp. da carattere e dal suff. -logia (
a bendoni. = deriv. da carattora, plur. ant. di carattere
modesta compagnia girovaga. = deriv. da carato2. caravana1, v.
. = etimo incerto: forse da caravana per carovana. caravanserràglio,
ricovero le carovane in oriente: formato da un vasto cortile, ove è organizzato
organizzato lo stallaggio per gli animali, e da quattro edifici collegati tra loro in modo
quattro edifici collegati tra loro in modo da recingere il cortile, adibiti ad albergo
cerine da la chitarra, vi-n-186 (7-3):
dell'india, e con quelli sicurarla da gli insulti de'corsari. hanno queste caravelle
. così si chiamano le maggiori navi da guerra turche, le quali sono per lo
e i vascelli senza levare un ragnatelo da un buco. pascoli, 921: le
o di gennaio. = deriv. da caravellai, perché era usata anticamente per
dalla buccia giallo-verdastra coperta quasi per intero da una ruggine color cannella o rosso- bruna
= voce scient., deriv. da carbamm [ico] col sufi. chim
= voce scient., comp. da carb [onico \, amm [ide
. urea. = comp. da carbonico] e ammide (v.)
. picrato. = deriv. da carbazotico; voce registr. dal tommaseo.
. = comp. da carbo [ne] e azoto; voce
= voce scient., comp. da carbo [ne \ e azoto (v
: il cui anello è unicamente costituito da atomi di carbonio (contrapposto a eterociclico
= voce scient., comp. da carbo [nio] e ciclico (v
= voce scient., comp. da carbo [nio] e emoglobina (v
= voce scient., deriv. da carboidrato] col suff. -osi.
= voce scient., comp. da carbo [ne] e idrato (v
= voce scient., deriv. da carbonico] col suff. -aio.
carbolico: fenolo. = deriv. da carbolo (v.). carbòlo
tempo il metano. = deriv. da carb [one], col suff.
trasformare la legna in carbone: costituita da una fossa su cui la legna viene
piazza, si dispongono in cono le legna da convertirsi in carbone... *
, un ponte levatoio per passare il fossato da alcuni detto 'carbonaia ',
il carbone (e anche la legna da ardere). passavanti, 37
il colore del tuo abito sarebbe piuttosto da essere fornaio 0 carbonaio. bandello,
36): miche- lagnolo, orefice da pinzi di monte,... non
il carbonaio nero, un cappellaccio fumoso da spazzacamino sul capo, il vestito di
su una nave. = deriv. da carbonare. carbonare, intr. (
di murat, allettato a sua volta da murat con la più vasta idea d'
nude, la mitera in testa, circondato da soldati tedeschi, battuto dal boia.
un fremito, un motto mormorato sommessamente da un vecchio carbonaro... bastava
pane unto. = deriv. da carbone. carbonatazióne, sf.
; tizzonatura. = deriv. da carbone (per il colore delle macchie)
uomo si muore. redi, 16-ix-424: da questa atrabile, nell'ultimo grado riscaldata
v-2-127: ecco una melagrana che ride da tutti i suoi denti vermigli! e la
semidotta, lat. carbunculdre, deriv. da carbuncùlus * carbonchio '. carbónchio1
anche: granato). giacomo da lentini, ii-104: topazo, né giaquinto
intelligenza, 63: in quinto loco è da verno la zambra, / ove fuoco
ha due periodi. il primo è accompagnato da una forte infiammazione, il secondo vien
pineta, sciorinàr- glisi al guardo, da lunge, gli azzurri deserti del mare;
, gli azzurri deserti del mare; da presso, le carbonchiose vestigia delle sue case
= lat. carbunculosus, deriv. da carbuncùlus * carbonchio '. carboncino
il fuoco ardette dalla sua faccia; da lui furono infiammati i carboni. passavanti,
campagne del senese i contadini si valgono da lungo tempo del carbon fossile, o
cereali; c'è chi conduce le chiatte da carico e quelle da passo e quelle
conduce le chiatte da carico e quelle da passo e quelle di salvamento. soffici,
salvamento. soffici, ii-250: seppi da mia madre che poco prima ch'io arrivassi
d'una lampadina a filo di carbone da quattro candele. 2. resto di
, e sono tuttora infocati, ovvero spentisi da sé: nel primo caso chiamansi bracia
il carbone: nerissimo. giacomino da verona, v-433-75: lì è li demoni
fine di giugno, sembrate messi insieme da un pittore accademico. gozzano, 8
di orribili colpe e peccati. uguccione da lodi, xxxv-1-617: volé audir de l'
704: e d'un tratto al re da canto / un corsier nero nitrì.
ti risponderanno col fuoco elementare delle carte da gioco. palazzeschi, 3-65: sempre
in che forma de'fare i carboni da disegnare. abbi qualche bastone di saligàro
carboncino. ojetti, ii-618: facendo da un garzone accostare il foglio con la
anche adoperata per indicare la forza costituita da quelli che emigrano all'estero per lavoro
penombra del locale basso, male arieggiato da una finestrucola graticolata e dove la lampada
1-225: dipoi si riempia [la fossa da piantarvi li agrumi] per l'altezza
minuto e leggiero carbone spento, provegnente da legna arse nei cammini, nei forni
i-337; attorno, tutto è disposto così da non ritardare di un attimo l'ansia
vela di straglio di mezzana. = da voce dial. veneta carbonèra 'carbonaia '
bella: roma! = deriv. da carbonaro. carbonétto, sm. varietà
trenta pezze. = deriv. da carbone 'rubino '. carbonicazióne
. carbonatazione. = deriv. da carbonico. carboniccio, agg.
= voce dotta, deriv. da carbonio. carbònico2, agg.
ed i massimi guadagni non sono dissimili da quelle che si verificano in ogni altra industria
quarto periodo dell'èra paleozoica, caratterizzato da clima tropicale, flora molto rigogliosa,
-ónis 'carbone'e dal suffisso -fer (da -fero 'porto '). carbonigia
. biringuccio [tommaseo]: avete da pigliare carbonigia e terra d'argilla.
carbonile2, sm. chim. radicale costituito da un atomo di ossigeno e un atomo
* carbonile *. = deriv. da carbonio, col sufi. chim. -ile
. minuto e leggiero carbone spento, provegnente da legna arse nei cammini, nei forni
si modifica per ciaschedun'arte in guisa da mutar totalmente natura ed apparenza...
morte (e i sintomi dell'avvelenamento da ossido di carbonio sono mal di capo
per le piante. = deriv. da carbone. carbonite, sf.
infiammabili). = deriv. da carbone. carbonizzare, tr.
stecco, crepitava stillando, s'imburrava da sé, mentre l'anguilla stava carbonizzandosi
2. geol. trasformazione chimica subita da sostanze vegetali accumulatesi dopo la morte
aria, e ricoperte e compresse successivamente da strati di sedimenti. ne è seguita
. = voce scient. deriv. da carbonizzare, sul modello del fr.
. = voce dotta, comp. da carbonico] e dal gr. jiérpov
: si presenta in cristalli di colore da grigio a nero con riflessi violacei (ed
. = neol. comp. da carbo [né \ e siderurgico (v
carbonio, quando si respira aria inquinata da questo gas. essendo molto stabile, non
= voce scient., comp. da carb [onio], ossi [io
= voce scient., deriv. da carbossile] con l'aggiunta del suff
sm. chim. gruppo monovalente costituito da un atomo di carbonio, due di ossigeno
= voce scient., comp. da carbonio], ossigeno] e da
. da carbonio], ossigeno] e da suff. -ile; cfr. fr
= voce scient., comp. da carbonico] e terapia (v.)
= voce scient., comp. da carbo [nchio] e dal gr.
che è un tesoro ascoso, acceso da la beltà di quel volto divino, non
i motori a combustione interna, costituito da sostanze ricche di carbonio e di idrogeno
legno razionalmente carbonizzato, atto a servire da carburante (1942).
non acidi. = deriv. da carburo. carburatóre, sm.
petrolio). = deriv. da carburare. carburazióne, sf. tecn
potere calorifico. = deriv. da carburare. la voce è registrata dal tommaseo
= voce dotta, comp. da carb [onio] col suffisso -uro.
dissetante e rinfrescante. = da una voce eritrea. carcame1,
storia. = probabilmente deriv. da arcarne, per incrocio con carne.
; 'pescecane ', deriv. da xdpxapot; 'mordente *. care
xapósoug 'dai denti aguzzi'; comp. da xdcpxocpoi; 'aguzzo'e òsoùt; 686vto
costruzione o in demolizione (o rovinata da un naufragio). carena, 2-347
. oggetto, congegno, macchina, mezzo da trasporto vecchio e malandato. d'
6. milit. stor. palla da artiglieria costituita da un rivestimento di lamine
. stor. palla da artiglieria costituita da un rivestimento di lamine di ferro e di
bocchelli, 1-iii-100: l'omaccione iterava da una mano puntate, martellate dall'altra,
è commesso, e nel sinistro fianco / da cintura barbarica gli pende, / distinto
facce di giustizieri violenti, furono coperte da un improvviso pallore. -per
pel mio carceramento. = deriv. da carcerare. carcerante (part. pres
un imperatore carcerante, ciascuno potrà facilmente da per se stesso giudicare. 2
, fosse fatto carcerare ed espressamente battere da saprizio proconsole della città. cuoco,
dal lat. tardo eccles. carcerare, da career -iris * carcere '.
uso della visita delle carceri, dove da sua maestà sono decise le cause tutte criminali
dell'accattonaggio,... c'è da meravigliarsi con noi stessi, che abbiamo
e tant'ozio e tanta fede nella provvidenza da perdere tempo e pensieri dietro le combinazioni
di annegarlo. = deriv. da carcerare. carcerazióne, sf.
una lunga carcerazione e un lungo isolamento da ogni forma di società congeniale al proprio
della pena pecuniaria. = deriv. da carcerare. càrcere, sm.
che fosse in carcere messo. andrea da barberino, iii-341: puli- cane,
uso della visita delle carceri, dove da sua maestà sono decise le cause tutte
mal cubati, e mal nutriti, da quelle puzzolenti e sordide carceri. alfieri
v'intagliava un altro giorno di lagrime da aggiungervi al cumulo. di breme,
ii-576: sul punto della benedizione, da una carcere vicina partì un urlo:
si mordeva le labbra per esser caduto da sciocco in una trappola... le
, esciti allora allora dal carcere come da un sogno opprimente, turbati e smarriti
di pastelli e dei quadernetti di carta da disegno che tatiana mi ha mandato qualche
e il bando di vent'otto mesi da tutta la giurisdizione della patria. cicognani
cura. marini, xxiv-793: l'errore da me commesso contro di lei negli amplessi
terrestro. idem, 325-101: e da quel suo bel carcere terreno / di
di questo carcere volando fuora, possa, da così fallace albergo partendomi, là onde
servo fuggitivo, sottrarsi di propria autorità da quella quasi carcere nella quale egli si ritrova
espandersi). tasso, n-iii-824: da lei [la luna] procede il flusso
oceano e per poco la ritirata; da lei ne le conche e ne gli animali
in un career naturale, gran mutazione; da lei 1 giorni critici osservati da'medici
. 7. stor. locale da cui uscivano i cocchi per le gare
circo mai bighe e quadrighe, / da le carceri uscendo. milizia, ii-
uomo non pareva vero di farla non da carceriere quanto da conservatore d'un pezzo
pareva vero di farla non da carceriere quanto da conservatore d'un pezzo di quella fatta
quella fatta. = deriv. da carcere col suffisso di tipo francese (come
francese (come * giardiniere 'da 'giardino '); cfr. lat
struttura del carcerulo. = deriv. da carcerulo. cfr. tramater, ii-94:
: « carcerulare, epiteto generico dato da mirbel e da cassini ai frutti scoperti
, epiteto generico dato da mirbel e da cassini ai frutti scoperti, ma che
femm.: « carcerala, nome dato da desvaux ad alcuni frutti autocarpici pluriloculari,
è incurabile, e non si parte da chi n'è affetto, come il granchio
a * tumore canceroso ', da xapx£vo <; 'granchio 'e anche
. dal gr. tardo xapxcvcoou; (da xapxtvos * granchio 'e * cancro
cotti in vari modi), costituiti da grosse brattee di color verde violaceo,
di paglia o di ca- nella da visitar alcuna volta, un'orto da latuche
nella da visitar alcuna volta, un'orto da latuche e da verzotti, ch'
alcuna volta, un'orto da latuche e da verzotti, ch'è chiamato giardino
, ch'è chiamato giardino, e viridario da sparagi, e da carchioffi.
e viridario da sparagi, e da carchioffi. cadetti, 200: frutta grande
foggia, la quale è prodotta da una pianta come nasce il carciofo, di
agevolissima a vedersi e ad ammirarsi da ognuno, sarà la semplice economia
: si mise addosso una guamacca da casa di doblette bianco stam
altri frutti e legumi, propriamente da disgradarne le sottane di pomona.
levando via i carciofetti che dan fuori da principio. allegri, 251: squartato,
spagn. alcarchofa (nel 1548), da cui, per alterazione, fr.
). = voce roman., da carciòfolo e car ciòfola \ registr.
carciòfolo e car ciòfola \ registr. da panzini, iv-112. carciòfolo, sm
idiotismo ferrarese, usato dall'ariosto, ma da non imitarsi. = voce registr
la cardatura delle fibre tessili: costituita da un grosso tamburo e da rulli muniti di
: costituita da un grosso tamburo e da rulli muniti di punte attraverso le quali
tela agli umani. = deverb. da cardare1. cardàio, sm.
la lana. = deriv. da cardare1. cardaiòlo (disus.
essere sottoposti. = deriv. da cardare1. cardamòmo, sm.
dal gr. xapsàjjlcùp-ov (deriv. da xàpsa ^ ov 'crescione'e < 5cnco [
fissa un fascio di raggi che proviene da una direzione qualunque variabile. =
direzione qualunque variabile. = deriv. da cardano: v. cardanico.
la canapa, ecc., in modo da separarne le fibre e renderle soffici e
51: io non dico de'cardi da cardare, /... / dico
/ dico di quei che son buon da mangiare. mattioli, 2-698: il dissaco
per ridurla uniformemente soffice. = deriv. da cardare1. negri, 1-19: la luttuosa
= lat. volgar. * cardare, da cardu{u \ s 'cardo * (lo
si comprendono i tartufinoli, l'agarico da galeno e dioscoride chiamato radice, i
le manine. = deriv. da cardo. cardarino, sm. ant
103: e massimamente l'arebbono da far quelle donne che hanno la testa
apre et mandalo al purgo a cardare da ritto e il purgatore lo immola con
purgatore lo immola con cardo et cardalo da ritto dando tre o quattro cardate per
vista al cimatore e tignere se è da tignere. = deriv. da
da tignere. = deriv. da cardarex. cardato1 (part.
lana cardata. = deriv. da cardare1. cardatóre, sm.
esser più moderati. = deriv. da cardarex. cardatura, sf.
nel districare le fibre tessili, liberarle da ogni impurità e renderle parallele e adatte
.. aunare li conciatori dei panni da cardo et allocta comandino per saramento a
giusto giusto. = deriv. da cardare1. iv-112: càrdias e
(carduelis car- duelis); caratterizzato da una maschera cremisi sul davanti del capo
maschera cremisi sul davanti del capo e da una fascia gialla sulle ali (è
. 2. locuz. complessione da cardellino: piccola, esile.
ber a once, con una complessioncella da cardellino si vedevano campar a screpoli.
i-766: un cardello in gabbia cantava accoratamente da una terrazza coperta. =
. mediev. cardélis), deriv. da carduus * cardo '(per
di cardatura. = deriv. da cardare1. carderùgio, sm.
si lasciava cogliere, ogni volta, da un nuovo esemplare di insulto cardiaco.
2. sm. chi è affetto da una malattia di cuore. bocchelli,
moti. targioni pozzetti, 8-229: lasciati da parte i diluenti, i refrigeranti,
, dal gr. xapsiaxóc (deriv. da xocpsca * cuore '); la
'cardiaflogosi', infiammazione del cuore, prodotta da qualche contusione violenta esterna o da
da qualche contusione violenta esterna o da ferita superficiale. = voce dotta,
cardialgia, sf. medie. dolore causato da alterazioni del cardias o dello stomaco.
dolore di stomaco ', comp. da xap8£oc * cardia 'e ócxyog 'dolore
virtù fu assunto alla degnità del cardinalato da papa martino, nominato alla fine della
al cardinalato, al quale fu chiamato da un altro gregorio. sarpi, i-247
. perciò falsa è la giunta fattavi da più d'uno: paolo avere in esso
rodrigo e d'arrigo suoi fratelli minori, da lui medesimo assunti al cardinalato, e
altro prima che si compiesse l'anno da che furono esaltati a quella dignità.
insolita cortesia. = deriv. da cardinale2: cfr. lat. mediev.
), agg. che fa da cardine; principale; fondamentale.
vo io, si congiungono, venendovi da tutti a quattro e'punti cardinali, tutti
spigoli, cantoni, rientrature e sporgenze da far meglio contenti tutti i punti cardinali
che portano al cuore il sangue raccolto da tutto il corpo. 7. teol
le cardinali / con ciascun'altra che da lor diriva, / chi le abbandona,
brutti animali / simil si face e da gloria si priva. boccaccio, vii-225
si mettono arpioni di ferro, overo da cantoni de le imposte da capo e
, overo da cantoni de le imposte da capo e da piede escono certi perni sopra
cantoni de le imposte da capo e da piede escono certi perni sopra la punta
perché in canonica era dottissimo fu chiamato da papa bonifazio ottavo, il quale pensava
= voce dotta, lat. cardinàlis, da cardò -inis * cardine, venissino
per la lumaca a concistoro, / stretti da innumerevoli mortali / per forza d'urti
, 950: poi sarà fatto un papa da gente meschina e povera e poca,
il loro titolo, cioè la parrocchiale da essi goduta: il che non si
di vimini, o di paglia son da cardinali di villa. i più fini son
villa. i più fini son quei da cardinale vero. 2. ant.
'uccello cardinale ', così chiamato da una sorta di cresta o cappuccio d'
cappello dei cardinali. = deriv. da cardinale3, per il colore. cardinale5
di certi re ciuchi che la fanno da paladino. -avere, dare,
grandissima verità: « nessuno parte contento da noi, s'egli non è contento
innanzi di entrare in parigi, farà da savio. leopardi, i-618: quella giusta
scientifica che gli era balenata, e diventerà da quel momento innanzi il cardine di ogni
di cristo... avendola abbracciata da tutti i cardini della terra i popoli più
torricelli, 164: osservisi che quando da una parte compariscono i lampi, e s'
e s'odono i tuoni, sempre da quella parte anco prima della pioggia viene
della pioggia viene il vento, ossia da levante o da ponente, o da qualunque