la mia opera nuova: egli era destinato da me per andare al balcone..
rappresentazione. ojetti, ii-98: entrare da questa parigi gelida e bigia e sporca
finestra: stare a vedere, far da spettatore, senza partecipare. 8.
la strada è per finire, pende da un balconcèllo un fanaletto verde. ojetti
'gialle e rosse a prender aria da qualche balconcino di ferro. c. e
, sm. copertura drappeggiata, sostenuta da un telaio (fissata al soffitto o nell'
nell'alto della parete, oppure sorretta da quattro o più aste).
del baldacchino: il drappo che fa da volta, che sovrasta. bisticci,
veggiono, è verisimile che abbiano origine da questi letti di giustizia. casti, 5-23
baldacchino, s'avanzava la cassa, portata da quattro canonici, parati in gran
, incorniciato in una specie di baldacchino da trono,... scolpito in pietra
: poi, su un baldacchino retto da due lunghe stanghe, portato a turno da
da due lunghe stanghe, portato a turno da una dozzina di uomini, veniva la
a due salotti minori anche una camera da letto assai solenne in cui, sotto un
in cui, sotto un baldacchino sostenuto da quattro colonne, dormiva la madre.
gonfie le [a roma] fanno da baldacchino: seta grigia, seta violetta,
risplendente bianco. salvini, 39-vi-181: da baldacco fu detto baldacchino, cioè drappo di
: baldacchino, drappo di levante, da babilonia, che i levantini chiamano bagdad
: e'non debbe sapere la via da sé quel mortaccio di pecora vecchia: sta
, lo sgraziato? = deriv. da baldacco (v.), forma tose
), forma tose, di bagdad, da dove proveniva il tessuto (fin dal
riccioli svagato e sensibile a ogni movimento, da vano, a quel che
baldante frugalità. = deriv. da baldo. baldanteménte, avv.
tracotanza, protervia. giacomo da lentini, ii-84: perché megli'è per
tu m'hai tolta tutta la baldanza da dovere da te ricevere il servigio che tu
hai tolta tutta la baldanza da dovere da te ricevere il servigio che tu mi
servigio che tu mi profferì. paolo da ccrtaldo, 323: dei sperare solo nel
sua benedetta madre vergine maria, e da loro prendere baldanza e ardire. sacchetti
masuccio, 364: dico a coloro che da la natura non sono de multe grazie
baldanza, che le innamorate madonne hanno da loro medesme sceleragine imparate. giov.
se stesso, guardandosi in uno specchio da barbieri di que'mezzotondi. a.
con pochi danari, come un bacin da barbieri: così una parte venne ad
: adesso ho tutte queste / barbe da far... / e poi con
per nulla con la mia perrucca, da che l'impresa era maggiore e minore
medesimo male, che gli è passato da sé. giusti, i-395: era il
sanctis, i-76: entra ora meco da quel sartore o da quel barbiere e
: entra ora meco da quel sartore o da quel barbiere e guarda: vedrai tre
di ottone. ojetti, ii-95: da questo barbiere venivo a tagliarmi i capelli,
, di violini, di far reti da uccellare e da pescare... la
, di far reti da uccellare e da pescare... la destrezza della
mio letto, le feci aprir la vena da un barbiere lì presso, e finch'
sacchetti, 201-82: li marchesi [da ferrara] ebbeno modena, quelli da gonzaga
[da ferrara] ebbeno modena, quelli da gonzaga ebbono reggio, i visconti ebbono
fatto male, che bisogna farlo flagellare da uno altro cattivo? - rispondo che
(sec. xiii), deriv. da barbe. barbieria e barberia (barbarla
, sf. minerale formato in prevalenza da silicato di alluminio e di sodio.
(adottato, in suo onore, da w. z. schaller, nel 1910
l'anima. = comp. da barba * radice 'e dal lat.
radice 'e dal lat. -ficare (da -ficere, forma di facete * fare
barbls, e genovese barbixi, deriv. da barba-, cfr. lat. tardo
uncinato dell'amo. = deriv. da barba1: da barbala, da cui barbiliò
. = deriv. da barba1: da barbala, da cui barbiliò -ònis (
deriv. da barba1: da barbala, da cui barbiliò -ònis (cfr. fr
. * barbiliò -ònis, deriv. da barba1 (cfr. barbiglio).
. nel sec. xvi, deriv. da barba * sot tile estremità
passa gli occhi lustri e il barbino da demonio. = dimin. di barba1
fagiuoli, 3-7-205: dee sempre far da avaro e da barbino. 2
3-7-205: dee sempre far da avaro e da barbino. 2. mal fatto
in primavera. = deriv. da barba1. barbintana, agg.
= voce lomb. -piemont., da barbis. barbitàl, sm.
. adriani, 3-5-12: alcune volte lascerà da banda le pettidi, le sambuche,
. mediev. barbitònsor -óris, comp. da barba e tònsor -óris (da
da barba e tònsor -óris (da tondeo, tonsum, tondére 'tagliare in
ittiol. pesce d'acqua dolce caratterizzato da due barbigli: conta circa duecento varietà
tardo barbus e il dimin. barbùlus (da cui la forma barbio), deriv
la forma barbio), deriv. da barba nel senso di * barbiglio '.
). = = deriv. da barba1. barbòcchio, sm.
carducci e barbocchi. = comp. da barba 1 radice 'e occhio (v
rancide e barbogie [parole], e da non usarsi, se non se
algarotti, 3-383: e se eglino hanno da far dipingere i soffitti delle loro
questa gran voglia di dire venga, o da abbondanza di materia, o da parlantina
o da abbondanza di materia, o da parlantina di barbogio. per andar quindi
al genio (scriveva il loredano, trattando da vecchio barbogio il chiabrera), e
parere un barbogione. = deriv. da barba1 (come segno di vecchiaia decrepita
= voce emiliana, deriv. da borbogliare (barbugliare). bàrbola
dispersione dei pesci (nelle valli da pesca arginata). = voce veneta
. = voce veneta, deriv. da barbola (barbula), dimin.
per farsi veder con un barbone / da spaventar bambini e tutti quanti. nievo
con vaghi riflessi d'oro è dominato da un barbone lussureggiante e fosco, che
/ quando ragioni, / dici spropositi / da can barboni, / come discorrere /
sopra una carretta / giocattolo, tirata da un barbone. c. e. gadda
antonio si precipita alla porta della camera da letto, la spalanca, e riceve quasi
, gramigna. = deriv. da barba 'radice '. barbóne5
adenite. = deriv. da barba 1 mento '. barbóne6
per ciò che oltre modo era trasformato da quello che esser soleva, sì come
cominciò, che alla fine della guerra erano da arme e combattenti: quasi a dire
avanza il vinilo burbuto, / ridiscendendo da i castelli immuni, / sparte -reliquie,
dalltstria e un capitano mutilato che tornava da sebenico. panzini, ii-62: gli
più tanto giovane, barbuto e vestito da etrusco. c. e. gadda,
, iii-2-81: colui non ha imparati da fanciullo i misteri della santa fede, ed
hirsuta). = deriv. da barboso 4 fornito di barba o radice
, sf. marin. stor. nave da guerra catafratta (coperta di cuoio pesante
al tempo delle crociate), deriv. da barba 4 sprone '.
13-73: s'ode il tuon che da lontan barbotta. 2. per
solo a solo. = deriv. da borbottare, che è formazione onomatopeica,
2). = deriv. da barba 4 mento '. barbozza
. barbotto). = deriv. da barba1 4 mento '. barbozzale,
temendo molto del loro passare, perché erano da quattro milia barbute a cavallo e grande
incontenente pensò di riparare, e mandò da mille dugento cavalieri e grande gente di
a'passi. = deriv. da barba1 4 mento '. barbuto,
altri nostri barbuti poeti non hanno bellezze da paragonarsi a quelle dell'italiano. baretti
... che noi dobbiamo imparare da quei barbuti patrassi. d'annunzio,
*, / scrive ch'ell'era sorda da una orecchia. nievo, 514:
850: la bambina andava a scuola da due zitellone barbute che le facevano imparare
o barca motore); carico trasportato da una barca. dante, inf
, e altri piaceri, pigliando aere da scacciare il caldo che 'l giorno
che vostra signoria mi dà di guardarmi da barche veloci, ha fondamento. galileo
fregandosi insieme. tassoni, 3-66: da quattrocento con spuntoni in mano / co'piedi
canale della mosa, in poca distanza da brilla, e quindi con barche fu
popoli che navigano ne profittarono, e che da essa derivano non meno le « canoe
piace... pigliarmi una barca da nolo e andar remando adagio lungo la
marina, gli alberi semoventi delle barche da pesca fanno una foresta irta e come impigliata
molo sostava a veder rientrare le barche da carico o manovrare la draga che faceva
e d'ór la vela / lunge da galilea la santa barca. carnesecchi, 109
carnesecchi, 109: non si ha da dubitare che sua signoria reverendissima sia per
3. berretto a barca: da pescatore (una specie di basco)
: misero te, che tanto hai da soffrire / da questa fera fugitiva e
, che tanto hai da soffrire / da questa fera fugitiva e snella! /
percotendo la nostra fragil barca, / da coste, poppa, prua, che mai
, purché la nostra barca si salvi da questo scoglio, non mancheranno porti da
da questo scoglio, non mancheranno porti da ricovrare. monti, ii-159: ora sono
par., 23-67: non è pileggio da picciola barca / quel che fendendo va
fendendo va l'ardita prora, / né da nocchier c'a se me- desmo parca
, ed il sig. neri si mostra da dovvero che è buon amico suo.
o una sciroccata mi possono ricacciare addietro da oggi a dimani; ma per ora
sé tanta virtù, tanto valore, / da morte a vita riaver si sente,
-tirare i remi in barca: ritirarsi (da un'impresa), rinunciare alla lotta
. -fare acqua [la barca) da tutte le parti: detto nel caso
tanto più che la barca faceva acqua da tutte le parti! de marchi, 816
sdrucita... che faceva acqua da tutte le parti. -lasciarsi levar di
serai el primo che sbigottir ti lassi da sì piccola tempesta? bandello, 2-54
vanne, moral mia nova canzonetta, / da intender leggeretta, / in quelle parti
or altra canzonetta. s. bernardino da siena, 174: un altro farà
canzonettisti minori. = deriv. da canzonetta. canzonière (ant.
gediucce che empierono tutta italia, scritte da signorotti e dedicate a signorotti. carducci
, periodica. = deriv. da canzone. canzonista) sm.
le loro tanto vantate intellettuali fatiche sono da paragonarsi a un millesimo con la fatica
e musici popolari. = deriv. da canzone. cao, sm.
animali. = deriv. da un'errata lettura di plinio, 8-19:
= voce scient., deriv. da caolino. caolinizzazióne, sf.
o fredde. = deriv. da caolino. caolino, sm.
bianco, costituita prevalen temente da caolinite (silicato idrato di allu
collina cinese di kao-ling (comp. da kao * elevato 'e ling 'colle
ancora. caorlina, sf. barca da pesca caratteristica della laguna veneta.
e clemente fu di guascogna, e guasconi da l'altri francesi sono reputati rapacissimi.
nella pristina forma. s. bernardino da siena, 64: sappi che ogni
nocimento alli omini, quanto al presente da noi s'è veduto e provato.
adunata e confusa di tutte le cose da essere creata. per- cioché così dice
, vii-136: prima ch'iddio discacciasse da quell'antico seminario di cose l'infelice
camena, onde l'egregio / trimalcion da l'occupata mente / di giove e
l'occupata mente / di giove e da l'inglorio ozio del caos / venne
rozzi poeti] era come un caos da cui scappava di tratto in tratto qualche scintilla
primitiva, che raffigura il principio originario da cui ogni altra divinità è stata generata
delle cose ': deriv. da / alveo 4 mi apro '. cfr
della lastra. = voce probabilmente composta da caos (per il disordine con cui
dentro le mura. = deriv. da caos. capa, sf. dial
mio capaccio duro ha fatta una fatica da bestie per trovare e intendere la costruzione di
, 3-4-258: son per lo più capacci da sassate, / che non gli muoveria
non gli muoveria né men un argano / da quelle cose ch'han deliberate.
capacciutissimo. = deriv. da capo 4 bulbo *. capace
di minutissima erbetta, cinto d'ogn'intomo da spessi e altissimi arbori, e per
gocciolare lentamente una copiosa quantità d'acqua da un vaso capace di mezzo litro. d'
mai? e gli tanti splendori, che da ogni parte si veggono di questa
, non ci lascia immaginare una stanza da bagno, bensì un salotto anch'esso da
da bagno, bensì un salotto anch'esso da ricevere con molta intimità e bonomia.
bonomia. bacchelli, 2-19: trasse da ima capace borsetta di lavoro turchesco del tabacco
intelletto non è capace. s. bernardino da siena, 36: lo intelletto nostro
, né trascorse in modo che sia da disperarsi che non potessino essere capaci di
con che si fanno le bocche de'forni da colare il ferro in detto loco sopra
astenersi affatto, parlando e operando, da tutto ciò che può farli creder mossi
tutto ciò che può farli creder mossi da ambizione, da cupidigia, da intolleranza o
può farli creder mossi da ambizione, da cupidigia, da intolleranza o da altro
mossi da ambizione, da cupidigia, da intolleranza o da altro fine mondano e
ambizione, da cupidigia, da intolleranza o da altro fine mondano e privato, e
signora convinta. -ma c'è forse da meravigliarsi? le persone capaci, le persone
la volta che il giovine, camuffato da diavolo, gli aveva fatto paura per scherzo
li sapevo capaci di qualunque cosa, da fare il bagno nudi a visitare le
conte iacopo piccinino... deliberò da milano, dov'era, trasferirsi nel reame
, che si partì con molta satisfazione da s. santità, mostrando di restar capace
di formazione, dovea già essere usata da parecchi secoli indietro. 7
nello stretto di cicilia, e rimenato da un centurione, non dava cagioni capaci
voce dotta, lat. capàx -acis, da capire * capire '. capacità
arcivescovo per stare fermo nella giustizia e da quella non si muovere, i più ne
123: il popolo molte volte, ingannato da una falsa immagine di bene, disidera
anche di costei è limitatore colui che da nulla è limitato, cioè la prima
e della intera capacità mia di regolarmi da me stesso, e di viaggiar solo
capacità; e non sapendo come potesse da lui essere inteso, temerebbe far come quei
il mio ingresso nell'accademia, venne da quei professori esaminata la mia capacità negli
fui giudicato per un forte quartano, da poter facilmente in tre mesi di assidua
ero passato di sigaretta in sigaretta e da una facoltà universitaria all'altra, con
ma anche ai chiamati già nati o da nascere da matrimoni contratti prima della legge
anche ai chiamati già nati o da nascere da matrimoni contratti prima della legge, molti
segni che può essere registrato e conservato da un calcolatore elettronico. sinisgalli, 6-45
, lat. capàcitàs -àtis, deriv. da capdx -ócis * capace '.
tiva. = deriv. da capacitante. capacitare, tr. (
ministro in ravenna l'offerta di vostro padre da me presentatagli, onde averne il di
. nievo, 118: peraltro da fratta a là correvano sette buone miglia
: e la gente maligna vedendoli sempre da per tutto insieme non si sapeva capacitare
capacitava che amelia ci passasse i pomeriggi da sola. cassola, 2-315: luisa
unirsi a lui. = formazione dotta da capacità. capacitato (part. pass
ell'abbia per oggetto una cosa da me capacitata per possibile, io non
costante dielettrica. = deriv. da capacitivo. capacitivo, agg.
capaguto, agg. tipo di antica arma da punta simile al pugnale.
mazze appuntate. = comp. da capo e aguto 'acuto '.
del tronco. = deriv. da capo. capale, sm.
giostra con gli uomini d'arme da vero; i quali avevano i
di ferro. = deriv. da capo (v.).
così era ordinato. il contado ardea da ogni parte. g. villani, 7-
le fogge della città... da gli abitatori delle case vanno agli abitatori delle
foglie di palma, e circondata ognuna da un chiuso a maniera di steccato.
l'altra, e alcune a capanna pendono da duoi lati. 2. costruzione
nuovi testi fiorentini, 205: aven conperato da dorè da casalino la casa e due
, 205: aven conperato da dorè da casalino la casa e due capanne col terreno
il suo corpo capace quanto una stanza da riporre il fieno (che questo vuol dire
, nel quale si suole nel tempio da gli uomini, in onore di dio
: fatti capanna, significa aver tanto da mangiare, che gli convenga pregare il
il suo corpo capace quanto una stanza da riporre il fieno,... per
venne una capannùccia veduta, e poco da lei discosto tra gli alberi un uom tutto
(per la prima volta registr. da isidoro, 15-12-2: « tugurium casula est
condannati al rogo. 5. bernardino da siena, 787: ne fu presa un'
vestita d'una camicia rossa e tocco da fantino, la nipote del padrone di
sia però la casa di petuccio / da starvi come dentro una scansia.
vapore ». = deriv. da capanna.
nominando corrieri. = deriv. da capanna. capannóne, sm.
saracinesche chiuse di un capannone chilometrico coperto da una tettoia spiovente di zinco. e.
era una grand'urna di vetro parata da tendine lilla scoprì per me una santa
. 2. graticcio per i bachi da seta. carena, 1-314: 'bosco
il rogo delle vanità. andrea da barberino, 1-276: quando pandroces giunse
un capannùccio di scope e altre materie da ardere. 3. ant.
biaggine e della mia ricciutezza. chi sa da qual nascondiglio della mia carbonaia pescarese piena
nuove medicine e più forti. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
peste]. 2. azione da caparbio; comportamento ostinato, testardo.
18-2-91: potentissima e ostinatissima città, da un potentissimo e ostinatissimo esercito d'un
etti, 2-144: ohimè, che da un altro canto s'è ridotta insieme una
rifiutato il cortese invito fatto ad essi da quegli altri a porre i loro rispettabilissimi
convinto. anche come istruzione egli era da meno degli altri; ma puntiglioso, caparbio
, a sembianza del fieno, pascolo da muli ostinati e caparbi, calcitranti contra
caparbia opinione, è come un aggirarsi da pazzo. guarini, 322: madonna
meravigliato; poi, improvvisamente, passò da questo stupore di pietra ad una collera
fronti, caparbie, che guardano appena da terra. 3. sm.
: immaginati pur un caparbiaccio, / da non ne ragionar del fatto suo.
modo mio. = deriv. da capo, forse per rincontro di un *
'pigliare a scelta * e deriva da capo, quasi scegliere capo per capo,
vale a dire prepararlo in tal modo da non lasciare niente di calloso e di
della famiglia. = deriv. da capo. caparra, sf.
alla conclusione di un contratto viene anticipata da un contraente all'altro come garanzia dell'
quel semplice assereto / che, distolto da rògito o caparra / e posto sopra
che giammai un pericolo lo avrebbe minacciato da quella parte. -in senso iron.
maestro, oimè. = comp. da capo e arra (v.).
e promesse grazie. = deriv. da caparrare. caparrare, tr. disus
cotanti pissi pissi arai ne le orecchie da gli ambasciadori di questo, e di
e di quello, e sempre sarai caparrata da una dozzina. g. m.
altro che andare a confessarsi nel lucchese da imo di que'curati che condussero
che, quantunque a petto al vostro sieno da barbacheppi, da caparroni, da marzocchi
petto al vostro sieno da barbacheppi, da caparroni, da marzocchi, più tosto che
sieno da barbacheppi, da caparroni, da marzocchi, più tosto che da re,
caparroni, da marzocchi, più tosto che da re, per la grandezza loro si
del vostro. = deriv. da caprone. caparróne2, sm.
, furfante. = deriv. da caparra. capassa1, sf.
nascono. = deriv. da capo. capassa2, sf. dial
buon gusto prive. = deriv. da capo. capata, sf. colpo
maggior parte di quelle non siano tali da invogliar troppo i miserabili, e come alcune
, e come alcune poi non valgano da vero la libertà che rimane a questi
a contrattare. = deriv. da capo. capàtico, sm.
. dal lat. mediev. capaticum (da caput 1 capo '). capatina
presso l'avvocato, quell'altro lavoro da epistolografo e le frequenti capatine notturne in
tommaseo]: fornite di difensori capati da tutto il campo. capavólo,
.]. = comp. da capo e volo (v.).
se non lino, stoppa o capecchio da filare. cellini, 1-117 (271)
, tanto che il lino si vegga nettato da ogni immondità, e assottigliato, come
reina era tutta coperta: e io, da buon geometra, conghietturai da quella del
io, da buon geometra, conghietturai da quella del capo, ch'era nudo,
, seduta su di una poltrona imbottita da capecchio che, sbuzzata qua e là
= voce dial., forse deriv. da capezza * cavezza \ capeccióne, sm
tanaglie, il martello, i chiodi da cavallo, le brocchette, il coltello,
il capeccióne, gli uncini, le code da mosche, la tessera, i ferri
, i ferri di diverse sorti, o da cavallo, o da mulo,
diverse sorti, o da cavallo, o da mulo, o chiappe di bue
, o ramponato, o sramponato, o da ghiaccino. = voce dial.
= voce dial., forse deriv. da capezza * cavezza '. capèdine,
era usato dai romani per attingere liquidi da recipienti più grandi. = voce dotta
voce dotta, lat. capidb -inis (da capire 1 contenere '). capeggiante
si permetteva? = deriv. da capo. capeggiato (part. pass
borgese, 1-16: studenti ed artisti capeggiati da antonino bisi, libero docente di psichiatria
quel furore. = deriv. da capello. capellàia [capegliàia),
una capegliaia posticcia, onde sembrava giumenta da maneggio. = deriv. da capello
giumenta da maneggio. = deriv. da capello. capellaménto (capillaménto),
anche 4 insieme di radici ': da capillus 1 capello '. capellato,
: la castagna è coperta, anzi armata da sopravesta di pelle spinosa, vestita di
prende il nome. = deriv. da capello. capellatura (rar. cappellatura
capello posto più d'un lato che da l'altro, colui che lo tiene se
cariche di anelli e gli orecchi forati da due minuscoli cerchi d'oro. panzini,
= lat. tardo capillatura, deriv. da capillus * capello '; cfr.
cfr. capillari 'aver capelli '(da cui capillatus * chiomato ').
crosta lattea. = deriv. da capello. capeluno, agg.
le piatte. = deriv. da capello. capéllo1 (ant.
una angelica ala. 5. caterina da siena, i-43: i capelli del capo
gli diede ad intendere che aveva una tinta da barbe e da capegli sì nera e
che aveva una tinta da barbe e da capegli sì nera e sì morata che i
cerchi moltiplici di trecce, trapassate da lunghi spilli d'argento. carducci
i capegli più rossi della meliga da scopa. dossi, 120: alberto le
, 7-282: quando entrai in camera da letto, trovai mia moglie con un
mano in capo. s. bernardino da siena, 316: ira di natura è
, 11: quantunque io abbia che far da me per infin sopra i capegli.
prezzo che potesse correre; una cosa da poterci campar tanto una parte che l'
fanciulle in capelli, si vestivano curiosamente da donne, ed erano buffe le loro teste
vedria certo / pianger quegli occhi che da amor son volti. monti, x-3-109
la quale a noi sarebbe una crudeltà da fare accapricciare li capelli, e loro
parlare; del resto sentireste delle cose da far arricciar i capelli. pananti,
due ore di notte: una cosa da far rizzare i capelli in testa,
capelli in testa, chi avesse visto da lontano. pirandello, 7-206: scavalcò
doveri ed al suo sistema disciplinare, da far rizzare i capelli. -sudare
dir quando tu giuri, / lunge da te così malvagi auguri. algarotti, 2-230
, 1-198: ecco là. quella goletta da guerra pontificia è l'immacolata. chi
. chi ci sta a un bel colpo da corsari? tutti? allora si aspetta
significare che l'esame di coscienza fatto da sé è meno spiacevole delle critiche altrui
scordarsi che s'è imparato a mente da fanciulli. imbriani, 1-161: dammi
gli facea far guizzi e salti e tonfi da raccapriccire. -attaccarsi a un capello:
le capre sue vaghe e lascive / pendon da l'erta con gli amici agnelli,
orsacchiotto, forse disceso giù al piano da qualche forra querciosa della maiella, con quel
= lat. capillus, forse da caput * capo 'e da pilus
, forse da caput * capo 'e da pilus 'pelo'. cfr. isidoro
garzoni, 1-476: gli artifici e instromenti da distillare sono fornelli, boccie, lambicchi
imberbe e capelluto, che incontrammo trainato da due baldi destrieri, non ci degnò di
per ornamento). francesco da barberino, 234: facea raccogliere del
magalotti, 20-124: dopo aver lavato da dritto e da rovescio un masso di
: dopo aver lavato da dritto e da rovescio un masso di pietra viva,
agli spinetti. = deriv. da capo. capestràggio, sm. ant
i to. = deriv. da capestro. capestratura, sf.
che gli avviluppa le zampe. dino da firenze [tommaseo]: ne sia due
che saldi. = deriv. da capestro. capestreria, sf.
. capestreria, sf. azione da scapestrato. aretino, 8-257:
del moscatello, sequestrata dal melachino e da lo uppilativo, per opra de le capestrarie
... che quelle clàssiche eleganze da essi additate a modello, capestrerìe come
bei motti. = deriv. da capestro. capèstro, sm. fune
porre il capestro, e di esser tocco da le sue mani. bruno, 3-878
tanta forza verso di me per liberarsi da quel capestro sino a strozzarsi.
l'uno o l'altro insieme colle carte da visita. brancoli, 4-25: vadano
, malenansa, / e soverchiando me da tutte parte, / poi che tra
veggendo esser fatto, prestamente un capestro da lui per ciò portato, faccendo vista di
per affogare e per istrangolare gli abbandonati da i rimedi. b. segni, 129
/ che già sei volte almeno è da la rota / per gran sorte scampato
eran trecento, eran mille; tutti capi da galera, il miglior de'quali era
un sacrilegio mai visto. un'azione da capestro ». -col capestro al
mezzo il collo spesso e corto annodato da una cravatta sottile come un capestrello.
ali, 35-211: trassesi da un gentiluomo inglese l'aria da
: trassesi da un gentiluomo inglese l'aria da un tal pallone, capevole di
egli lo piglia. = deriv. da capire. capézza1, sf. cavezza
. frugoni, xxiv-965: era un asinaccio da soma, e non da carica;
un asinaccio da soma, e non da carica; da basto, e non da
soma, e non da carica; da basto, e non da sella; da
da carica; da basto, e non da sella; da capezza e non da
da basto, e non da sella; da capezza e non da briglia. d'
da sella; da capezza e non da briglia. d'annunzio, v-1-248: ripenso
assisteva se non una capezza logora penzolante da una campanella della mangiatoia vuota. silone
cui si infila la testa '(da caput -itis 'testa ').
letto dormirete; / starete tutti duo da un capezzale. bruno, 3-635: da
da un capezzale. bruno, 3-635: da le tavole del letto di costantino si
di cimici, le coperte che san da tanfo per ogni banda. marino, i-22
. segneri, i-104: ti hai da ridurre dentro brevissimo tempo a quel capezzale.
monticello di sabbia depositato dal mare o da un fiume. targioni tozzetti, 12-7-8
donna] sopra una schiavinaccia, ricoperta da due lenzuoletti grossi, e stretti,
. lat. tardo capitiàlis, deriv. da capitium (cfr. capezza1!.
càssaro eccelso. = deriv. da capo: cfr. spagn. cabecear '
, vol gere il capo da una parte e dall'altra '.
e guanciate. = deriv. da capo. capezzata2, sf.
... si grattò il petto. da uno strappo della camicia si vedevano i
. capitium 1 estremità ', deriv. da caput -itis 'capo '.
deriv. dal lat. capiens -entis (da ca pire * prendere,
tali ciglioni è necessario praticare una fossetta da acqua,... e che abbia
primo a disegnarsi. = comp. da capo e fosso (v.).
comp. dall'imp. di capire e da freccia (v.).
. di capere * prendere 'e da fuoco. cfr. tommaseo [s.
* capofuoco ', perché non è formato da * capo ', ma da
da * capo ', ma da 'capére ', quasi che ambedue i
uccello dei passeracei. = comp. da capo e giallo (v.).
ovver capiglia. = deverb. da * capigliare: cfr. capiglieria.
battevano le mani alla rivoluzione, trasfigurate da quelle capigliature sulle spalle nude. d'
capigliara, perderebbe il regno. andrea da barberino, ii-145: in questo orto era
. 2. acconciatura femminile, costituita da una sorta di cercine composto di stoffa
ritratto tizianesco. = * deriv. da capegli, plur. ant. e letter
e molte entestate, = deriv. da un verbo * capigliare, che è docum
riguarda i capelli ', deriv. da capillus 'capello '. capillarità,
delle sue monadi. = deriv. da capillare. capiuarménte, avv. in
= voce dotta, comp. da capillare e dal gr. cxorréco '
. = voce dotta, deriv. da capillaroscopia. capillato, agg. ant
capello 'e dal suffisso -fer (da fero 'porto '). capillizio
. tardo capillitium 1 capigliatura ', da capillus * capello '. capiménto
/ della carrozza. = deriv. da capire. capinascènte, agg. ant
= voce dotta, comp. da capo e nascente: 'che sembra
gorgheggianti effusioni. = comp. da capo e nero (v.).
di un campionato. = comp. da capo e dalla locuz. in testa.
fosse che potessero questi capire ne'gradi da lor delineati. parini, 719: ci
disposizione (perché erano paralleli e divisi da un sì angusto intervallo che al più
in sommo del sacco il danaro dato da ciascheduno. nel sacco poi del più giovane
. fogazzaro, 7-42: nel salottino da pranzo appena ci capivano i cinque commensali
marmo rosa... coi cessi da non poterci capire se non incastrati, tanto
stagione morta, / negli orti che da maiano scavalcano a questi renai.
e buona conscienzia in ciò. paolo da certaldo, 329: ne'vecchi uomini non
s'abbiano a vergognare. s. caterina da siena, i-26: questo [amor
tu né 'l prossimo. s. bernardino da siena, 36: ebbe tanta grazia
se pure una volta ci verrà scoperta da lontano la cima di un monte o di
, i-151: a tanto invito, mosso da una città dottissima e che teneva parte
intendere; avvertire intimamente; riuscire da lontano a sentire (un discorso),
cosa che non si trova scritta né da me né dal signor mario. in oltre
non cape. algarotti, 2-171: viene da lui [neuton] felicemente spiegato in
la zia sganci, a quei discorsi, da prima scattò come una molla: «
iv-97: qualcuno la guardava, laggiù da capotavola, con occhi sbarrati e imbambolati
amici. per corollario: appena giunto qua da pescia, trovai una lettera già stagionata
dell'averla capirossa. = comp. da capo e rosso (v.).
, erbe e aglio ', forse da capirote * specie di cappuccio '.
feriti. allegri, 29: da lui [il bisogno] son gli spedali
inservibili). = comp. da capo e rotto (v.).
dalle donne. = deriv. da capisteo. capistèo (capestèo, capistèrio
dall'agg. lat. tardo capitàneus, da caput -ìtis * capo '.
del panno. = deriv. da capo. capitale1, agg.
quell'uomo miserabile un mazzo di carte da giuocare che gli sbirri, mentre lo
., 1-211: non puote procedere da giustizia, ch'io debbia amare colui che
capello posto più d'un lato che da l'altro, colui che lo tiene se
pittura, ne intesi la misteriosa sposizione da un cortigiano che andava accompagnando per quella
invece di promuovere la civiltà dei paesi da loro occupati, non di rado la
bartolomeo da s. c., 24 -intr.
., 24 -intr.: ora è da dire di ciascheduno peccato, e prima
sono detti principali e capitali, ché da loro procedono, come da capo e
capitali, ché da loro procedono, come da capo e da principio, tutti gli
loro procedono, come da capo e da principio, tutti gli altri vizi. sarpi
longhezza noiosa nel racconto delle ragioni dedutte da sette cose naturali, per quali s'acquista
del numero settenario. galileo, 912: da gl'inimici delle novità, il numero
delle virtù capitali che distinguono sostanzialmente uomo da uomo, se pure ei ne aveva
questo genere capitalissimo di componimento abbia tuttavia da nascere in italia. gioberti, ii-231
: com'egli aveva nella sua stanza da studio buona quantità di libri antichi e
tutto l'interesse degli uditori, sì da involgere intorno al punto capitale e patetico
poesia della guerra d'ilio e del ritorno da ilio? -sostant. l'essenziale
, lat. capitdlis 'del capo principale', da caput -itis 'capo '; cfr
piccoli principi; i quali, avendo da governare un milione appena di sudditi 0
, lett. it., i-141: da queste premesse storiche dante conchiude che roma
, i-465: là egli si recò quando da poco era proclamato il nuovo regno,
giaceva un mucchietto di casupole, abitate da contadini di don rodrigo; ed era
i-85: quella parte di capitanata che da foggia, capitale delle lane e dei
algarotti, 3-49: tra lo andare da petroburgo e peckino, lo starsene,
spende la carovana tre anni. passa da tobolski, capitale della siberia, dove
negli affari. = deriv. da capitale1. capitale3, sm. la
rendita: così ebbero anche essi una proprietà da transmettere ai loro figli. il calcolo
che sono più o meno consumabili; da ultimo i capitali personali (la scienza
, 4-50: il canonico la fa da suggeritore; mastro don gesualdo ci mette i
, i-309: e tu cominci / da chieder ch'io ti faccia un capitale.
. insieme di denari o di beni posseduti da una persona, patrimonio; denaro,
tornato il re dall'oste, ad avere da lui, tra di capitali e di
o in quindici anni fare un capitale da viverne. carletti, 47: l'argento
: chi sa se l'esempio dato da quell'uomo, l'aver visto, anche
un aumento di produzione e di prosperità, da compensare, da sorpassare di molto il
e di prosperità, da compensare, da sorpassare di molto il capitale ingoiato dal
alvaro, 9-161: avevamo presa una barca da certi pescatori che s'erano imbarcati sui
stata ingiusta, avendo nelle cose, da sé in uso e in sostentamento di
avere dato arbitrio d'arrischiare il capitale da lei donatoci sempre in perdita, ma
specie. monti, i-m: le protesto da uomo onorato, mio veneratissimo sig.
era il frutto di un capitale accumulato da un'attività anteriore, il cui stimolo
più e i meno. non v'era da dubitare dell'esito della lotta il quale
me. di cuore, con premura, da buon amico; senza che nessun sappia
chiamano i buoni autori, gli lasci da parte, per non prendere il colore
parte, per non prendere il colore da quelli, perché si direbbe ch'egli è
direbbe ch'egli è imitatore e rubacchia da questo e da quello. faccia capitale di
è imitatore e rubacchia da questo e da quello. faccia capitale di se stesso
ma se utili cognizioni, e incrementi da farne poi capitale, qui tu getti le
uguali a voi, avete avuto dota da contentarvi, sebbene voi siate un buon
ragguaglio colle lire d'oggi, il capitale da restituirsi e l'annua rendita. cattaneo
prevedeva non lontano il giorno che da capomastro muratore si sarebbe ridotto a
misero giornante. = deriv. da capitale1. capitalismo, sm.
sm. sistema economico e sociale caratterizzato da una larga formazione e mobilità dei capitali
a adattarsi. = deriv. da capitale3. capitalista, sm.
capitalista. = deriv. da capitalismo: fr. capitaliste (i759)
e facendo nascere dal seno di essa, da lei generati ed educati, i suoi
ricavò la sintesi comunistica, che verrebbe attuata da codesti esecutori della necessità storica. piovene
uno ordine grandissimo, punendo capitalmente qualunque da tale ordine deviava. porzio, 314
, fecero prigione un poetaccio capitalmente sbandito da parnaso. montecuccoli, 2-118: ben
, sì grande oste non essendo capitanata da sofficiente duca. velluti, 201: mettemmo
. cattaneo, ii-2-177: erano capitanati da poche famiglie guerriere, e duramente disciplinati da
da poche famiglie guerriere, e duramente disciplinati da una setta di druidi. nievo,
, provvederli meglio d'armamenti, di piazze da guerra, di copiose munizioni, di
mille lance o circa, capitanata da lodovico cantelli. machiavelli, 221: ecci
. machiavelli, 221: ecci bene da considerare, prima, quale sia più da
da considerare, prima, quale sia più da temere, o d'uno buono esercito
, o d'uno buono capitano accompagnato da cattivo esercito. brusoni, xxiv- 871
, iv-2-139: tra la confraternita capitanata da don fileno d'amelio e l'abate
180: le scuole poi, capitanate da non-poeti, da persone a cui fa
le scuole poi, capitanate da non-poeti, da persone a cui fa difetto finanche la
del capitaniato dei contrabandi senza ricever salario da la camera. aretino, 8-124: oggidì
andare con uno di questi ordini, da terminare queste bandiere con le potesterie,
; formazione mili tare comandata da un capitano. g. villani
di combattere alle sue genti, ismontò da cavallo con più altri cavalieri, la quale
guerra, non fu fatta cosa che sia da raccontare. giov. cavalcanti, 7
/ conclamarono. = deriv. da capitano. capitani zio, agg
di san piero; / temuto fu da ogni saracino, / e fu marchese e
quel colonnello. foscolo, xiv-113: da due anni ho servito sempre come capitano
ferite, come risulta dalle mie carte da gran tempo presentate in originale alla prima
naparte e suo concittadino, sempre lontano da lei, non le aveva dato che
aveva dato che il tempo d'innamorarsene tanto da sospirarlo sempre e tremare per esso.
di iesu, qua in campo accompagnati da moltitudine d'angeli per combattere con li
sulla trentina, e pel momento sorvegliava da terra le operazioni; ma anche lui
e elessono capitano di popolo messer uberto da lucca; e fu il primo capitano di
personaggio anch'esso forestiere, e preso da altre città... era incunbenza di
trattano di negociare alcuni fatti con stravestirsi da capitano e birri: del qual partito.
di mercenari, che veniva assoldato ora da questo ora da quello stato o città.
che veniva assoldato ora da questo ora da quello stato o città. -per simil
colpe anche leggiere, siano esse cagionate da imprevidenza, o dall'imperizia dell'arte
il comando di una nave mercantile o da passeggeri. -capitano qualunque: nei contratti
di nave: comandante di nave, da guerra o mercantile. -capitano delle galere
: trafficante, maneggione). cenne da la chitarra, vi-n-180 (1-9):
scotto / con benci e lippo savio da chianzano, / senso da panical c'
e lippo savio da chianzano, / senso da panical c'ha legger trotto. m
n'andò: e quivi, essendo da ciascuno tenuto per capitano e principale consiglio
operatori;... poeti e filosofi da un lato: capitani e soldati dall'
lat. tardo capitaneus, deriv. da caput -itis 'capo, testa '.
di bonsollazzo, per lo bosco si smarrì da sua gente, e capitò, alla
m. villani, 2-39: si mosse da napoli per mare, e capitò incontanente
contentasse a mio potere di ciò che da lui mi fu domandato. sacchetti, 34-26
fuoco con due pentole piene. andrea da barberino, 2-206: fra molte giornate per
essendo... la nostra cità da pestilenzia oppressata (come è spesse volte,
mondo raminga io cercava invano questo cavaliere da me cotanto amato, tu qui mi
qui mi traesti e con violenza, da me chiamata empia, mi confinasti in
quanti libri gli capitavano; non rileggeva da capo a fondo fuorché la bibbia.
fatta [la religione cristiana] che, da qualunque laberinto, da qualunque precipizio
che, da qualunque laberinto, da qualunque precipizio, l'uomo capiti ad essa
camera dove capitava la fessura. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar
ne capita bene e chi male. paolo da certaldo, 253: mai non
, elle son male / cose, e da capitarci sotto male, / e non
: queu'istituzioni sono congegnate in maniera da farci capitar peggio, se non ve ne
come sapete, taglia il lago poco lontano da qui. può capitare l'opportunità di
tale fortuna, si eran dati un da fare affannoso. 5. accadere
nostre previsioni). [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
un caso simile non gli era capitato da che era vivo. svevo, 3-601:
e grave malattia, nella quale rimorso da coscienza di non avere capitato il fatto tra
a un luogo: recarvisi. guido da pisa, 1-280: la sibilla, alla
guarini, 131: vattene, e da qui innanzi avrò per chiaro / segno che
nimici si capitassono. = deriv. da capitanza. capitato1 (part. pass
dotta, lat. capitatus, deriv. da caput -itis * capo '.
o sia testatico o censo personale, da pagarsi da ogni uomo, fu questa
testatico o censo personale, da pagarsi da ogni uomo, fu questa talvolta in
, che è una vera capitazione del bestiame da macello, militano alcune gravi obbiezioni.
lat. tardo capitatiti -onis (deriv. da caput -itis 'capo 'individuo '
, 12-iii-103: egli [m. carlo da fano] ha sparso per tutta roma
persona, che non posseggono nulla ', da caput -itis, nel senso di '
capitèila, sf. estremità dello spago da calzolaio a cui è attaccata la setola
dell'arco. -capitello dorico: composto da un elemento con profilo ovoidale e da
da un elemento con profilo ovoidale e da un alto abaco con pianta quadrata.
boccaccio, i-103: le finestre divise da colonnelli di cristallo vi si vedevano,
colonne e i capitelli d'oro, / da che i gemmati palchi eran suffulti.
serve per difender l'orlo della colonna da non esservi infranto nel soprapporvi l'architrave
l'architrave. carducci, 1056: da i capitelli orride forme intruse / a
dal cespo, come un serpe alato / da un capitello. d'annunzio, iv-2-576
lat. mediev. capitergium, comp. da caput 'capo, testa * e
di modena..., c'è da dormire all'ombra della chiesa e delltmpero
credè che fosse aiutata e forse provocata da lui la venuta in pisa delle sorelle del
, lat. tardo capitulàris, deriv. da capitùlum 1 capitolo '. capitolare2
il capitolare di lottario i imperadore, da me dato alla luce. manzoni, 383
stato promulgato di nuovo anche in francia da carlomagno medesimo in un secondo capitolare dell'anno
gregorio di tours), deriv. da capitùlum 'parte di una legge '.
tiridate, re dell'armenia, che da corbulone fu mandato a roma acciò avanti
l'inverno venturo a roma. dipenderà da carlino. la signora lo assedia ed
mi ha messo in agitazione, in quanto da essa risulta che vostra madre non capitolerà
: la terza cosa, la quale è da intendere in questo libro, si
è capitolato. = deriv. da capitolo. capitolarménte, avv.
pagamento della somma. = deriv. da capitolo. capitolato2 (part. pass
, 4-140: sì, sì, da lui se lo lasciava dare un altro biscottino
, dalle amiche invece no, niente da quelle, ma da lui lo prendeva
invece no, niente da quelle, ma da lui lo prendeva e lo buttava giù
i privilegi un tempo accordati e riconosciuti da alcuni stati in condizione di arretrato sviluppo
esteri, nei confronti dei sudditi dei paesi da essi rappresentati. 5. stor
bronzino, xxvi-2-262: i'n'ho cose da dir tante, e sì scure,
tal uopo danari. carducci, 917: da l'arce capitolina del collo fidiaco molle
le loro tanto vantate intellettuali fatiche sono da paragonarsi a un millesimo con la fatica
drammi musicali. = deriv. da capitolo (n. 7).
stratone; il resto vi sia stato aggiunto da qualche dotto greco non prima del secolo
. brano di una lettera. paolo da certaldo, 260: quando t'è mandato
164: avevano capitoli con bartolomeo coglione da bergamo loro condottiere, che la condotta
: un capitolo di carlomagno, inserito da lui nelle leggi longobardiche, prescrive che
1-143: in lui, non diversamente da ciò che accadeva a tanti altri combattenti feriti
avevano tagliati i capelli, e vestita da suora, ella venne con un viso e
trasgressioni alla regola. s. bernardino da siena, 349: e1 lione udì una
perché la giustizia avesse preso tant'animo, da venire a colpo sicuro, a metter
s. bernardo volgar., 9-14: da poi quando, detto com pietà,
dente in parte lo difende da questi giri. bembo, 7-3-22:
lo scugnizzo... spinto fuori da una manata capitombola e ride. soffici
se la caverebbe poi il compassato predicatore da questa dissertazione, per capitombolare di bel
.: andare in rovina; precipitare da una posizione di potenza e di fortuna
a rimanere. = comp. da capo e tombolo (v.).
capitomboli '. = comp. da capo e tondo (v.),
massime quando hanno l'uova, e facilissimi da digerire. in toscana se ne ritrova
ha la testa grossa ', deriv. da caput -ìtis 1 capo '; la
capitozza. = forse comp. da capo col lat. tornare 1 arrotondare '
ed ipocriti. = comp. da capo e tòrzolo, dal lat. tortio
quercia / trovai un grosso fungo embricato da esca: / era forse la rustica cimasa
un salice. = comp. da capo e tozzo (v.).
i rami alle sommità, in modo da formare una chioma regolare e abbondante.
abbondante. = deriv. da capitozzare. capitùdine, sf.
= voce dotta, lat. capitatus (da caput-pltis 'capo'), con cambio di
dotta, lat. scient. capnodiaceae, da capnodium, nome di un genere della
, soprattutto in relazione con tinquinamento, da essi prodotto, dell'atmosfera nei centri
uvil n'avverrìa, / ché 'l capo da lo 'mbusto partirla / e può'ritornere'
, piglierai il figliuolo pochi dì fa da lei partorito, e percossogli il capo al
fondo, de un colpo tagliato / da cima al capo insino alla ventrera, /
restare interdetto come fa l'uomo colpito da un vero inaspettato e tremendo. nievo
macero non fosse. s. bernardino da siena, 681: e come tu
. marino, 9-7: ecco già da la porta aurea del mondo / de le
vanno / con cosa in capo non da lor saputa. idem, par.,
per lo capo. 5. bernardino da siena, 109: in questo modo
gl'ingegni vanno sempre alla china e da 1400 anni in qua avessero avuto sempre
. bartoli, 34-14: noi, da savi, vergogniamei di noi stessi al
nel definire... come schiuso da un uovo appena visibile un vermicello,
, sì bisbetici, / che ci saria da diventare eretici. idem, i-121:
. carducci, i-58: cecco angiolieri da siena, capo ameno, se altri mai
iniziativa o volontà, senza ricevere consigli da altri. -essere di proprio capo:
siracusani volendosi levare dalla tirannia, siccome da lunga infermità, facevano li suoi fatti per
essere mandato e esser assunto e eletto da dio; e non ingerirsi per se
ai vari espedienti... tentati da me per raccapezzare delle locuzioni...
... ne avrei più altri da aggiungere; ma ne toccherò, per
de'frati predicatori. s. bernardino da siena, 55: sai che ti significa
aretino, 8-384: il frate vestito da capo di squadra, venne a casa
legasse il capo dello spago. andrea da barberino, iii-351: per certo che io
nebbia si dimostrano in lunga distanzia più sottili da piedi che da capo, perché la
lunga distanzia più sottili da piedi che da capo, perché la nebbia che gli fa
, è più spessa e più bianca da basso che da alto. sannazaro,
più spessa e più bianca da basso che da alto. sannazaro, 5-88: né
anche lor; tanto più quelle / che da quelle son rette e governate / come
rette e governate / come è 'l mondo da lor. vasari, iii- 495:
la sua costola per ciascuno, allargando da piè e stringendo da capo. b.
ciascuno, allargando da piè e stringendo da capo. b. davanzali, i-385
fiumi, dove vegeta intatto e puro da ordinarie cupiditadi, dove più liberamente conversa
giù dal letticciuol trabocca, / e da capo e da piedi e da le
letticciuol trabocca, / e da capo e da piedi e da le bande / con
/ e da capo e da piedi e da le bande / con le falde cadenti
e più miserabile d'un palmeto veduto da vicino; e a esservi drento, peggio
fanno alcuni pochi passi che saranno forse da cento in un giorno, a capo
pochi, sprovvisti, sbalestrati, pillottati da ogni banda sopra un terreno che scotta.
capi produzione di hollywood non erano tipi da non profittare di cotesto eccitamento. subito
: benché tra loro fussi qualche capo da fare alterazione, tamen dua cose gli ha
terra che del regno è capo / scese da l'aria, e ritrovò il senapo
di provincia, non si attraversa a cavallo da sole a sole. d. bartoli
); bandolo. -a capo, da capo, in capo: all'estremità,
arighetto tolomei d'aliana: aven conperato da lui uno pezo di tera posta in
cui da tre lati circondano i portici, e dal
capo alla folla, « una cosa da nulla! » e corse dallo speziale per
180: le scuole poi, capitanate da non-poeti, da persone a cui fa
le scuole poi, capitanate da non-poeti, da persone a cui fa difetto finanche la
colori, che egli teneva nella cassetta da capo del cassettone. baldini, i-221
667: il capo della conversazione si presentava da sé, quel capo, che,
e altri. -ant. cavo da tirare (nella macchina della corderia)
vi si pose l'assedio. folgore da san gimignano, vi-n-150 (16-5)
gentiluomo bolognese, che io dovessi andar da lui, e portare quello che io avevo
: in capo agli otto giorni, da ogni uovo di color rossigno...
gazzetta veneta sarà un grosso volume, da farne anche tre tomi se abbisognasse.
in capo all'anno si trova col corto da piede. nievo, 184: mesci
a pena avea la vigilante aurora / da l'ostel di titon fuor messo il
giovane, i-375: se non che qui da vie più d'un aguto / del
di poco valore. s. bernardino da siena, 508: un capo d'aglio
gli dan colpi a gara, / da cui vinto, e dal peso, a
e fame sarà involta / la terra nostra da mercé non scorta. galileo, 133
quella punta guardate un tratto in cagnesco da l'un canto tinche d'oriente, e
l'un canto tinche d'oriente, e da l'altro quelle d'occidente, e
nimpò. giusti, ii-13: la costiera da posilipo a capo miseno è una vera
questa corda. carducci, i-96: da un altro capo del convivio, quello
hai ammazzato. sì che comincia pur da qual capo ti piace, sempre più
andare, né per che via. bartolomeo da s. c., 35 -intr.
sono detti principali e capitali, ché da loro procedono, come da capo e
capitali, ché da loro procedono, come da capo e da principio, tutti gli
loro procedono, come da capo e da principio, tutti gli altri vizi. lorenzo
i-238: il pericolo di dannarsi vien da due capi; dal nimico esteriore, e
3-44: quando qualche capo della biancheria da lei esposta ad asciugare cadeva sul nostro
lunga canna dal cimelio pieghevole -una canna da pesca -dalla quale pendevano tanto di spago
tanto di spago e un grosso amo da palàmiti; e così armata dava inizio
che sta in testa ed è formata da una linea presso la testata.
con molto apparecchiamento si misono a combatterlo da ogni parte, con aspra e fiera battaglia
lorenzo de'medici, 160: era da ogni parte uno sparviere / alto in
uno sparviere / alto in buon luogo da poter gittare; / l'altro a capo
lo vorrà scagliare. -ant. da ultimo. bembo, 2-161: et
, essendo col capo in giù piombato da alto fuori d'una scala nel piano,
, e puo- sonsi l'uno da capo del letto, e l'altro da
da capo del letto, e l'altro da piè, e dissono: costui
medesma, a capo chino / traboccò da cavallo. tasso, 6-iv-1-215: ditemi
maldicenza e a spillare guadagni, mettere da parte i bottoni sbirciati per terra, andando
capi, qui si chiaman cai, / da star proprio a mangiargli ginocchioni. carena
gli ordini de'nemici rompe, perché da molti in uno luogo si mandano lan-
, conv., ii-xn-i: principiando ancora da capo, dico che, come per
speranza; se tagliato e'sarà, da capo si fa verde, e 11
m. villani, 1-15: alesbi da capo co'gli arabi tornò sopra tunisi:
bene confessata quella volta, si dee confessare da capo. boccaccio, dee.,
., 2-3 (149): quivi da capo fece solennemente le sponsalizie celebrare,
, caddono dalla fede, e poi da capo per la predicazione di san paolo,
di san paolo, ritornaro. andrea da barberino, 1-7: rapresentatosi a carlo,
; e carlo gli perdonò e fecegli da capo sposare berta, e fecesi a parigi
meglio nascondere la sopravvenuta rossezza, che da donnesca vergogna li procedea, si bassò in
li procedea, si bassò in terra da capo a coglierli [i fiori],
gli calesse. bembo, 2-160: da capo... vale comunalmente quanto
detta ancora in luogo di dire 'da principio '. firenzuola, 680:
principio '. firenzuola, 680: da una banda l'è chiacchiera da ridere,
: da una banda l'è chiacchiera da ridere, e sarebbe troppo lunga a
, e sarebbe troppo lunga a contarla da capo. varchi, 23-127: quegli incitamenti
, benché già stanco, a prender da capo diletto. guarini, 80: e'
, 80: e'sarà ben che tu da capo / tutta la storia del tuo
novitadi si davano a credere di voler da capo rifare il mondo, chimerizzavano cose
. alfieri, i-257: eccomi dunque da capo per viaggio. per la solita mia
monti, i-i: mi va consegnando da correggere le composizioni fatte da'suoi scolari
, ma bisogna che io le rifaccia da capo tutte quante di mia testa, perché
,... insomma l'insurrezione da capo. cattaneo, iii-4-39: una
alla russa, non mi pareva cosa da farsi, se non per disfarla da
da farsi, se non per disfarla da capo. per siffatte mezze imprese non mi
non scrivi abbastanza corretto: bisogna rifarti da capo. carducci, i-16: chi voglia
la vera via, conviene poi fare da capo il sentiero errato. verga,
iddio, se si ha a ricominciare da capo! d'annunzio, iv-1-152: egli
il metallo; e ricominciava l'opera da capo. bacchetti, ii-300: poche
: poche note, una modulazione, e da capo, in ritornello, senza la
suo ritratto, il fascio si vede da capo ». -essere da capo,
si vede da capo ». -essere da capo, tornare da capo: ritrovarsi
». -essere da capo, tornare da capo: ritrovarsi di nuovo al punto
rimane ora per ultimo che io ripigli da capo, e distenda tutto seguentemente il lavoro
* e non voleva dire: « siam da capo ». verga, 4-90:
finire!... e bisogna tornare da capo, se non voglio perdere la
la cauzione. -farsi, mettersi da capo: ricominciare, riprendere dall'inizio
, riprendere dall'inizio. bartolomeo da s. c., 9-8-22: siccome
alcuno verso del salmo, noi ci facciamo da capo. m. villani,
di firenze,... si misono da capo predando il contado di firenze.
3-7 (323): il peregrino, da capo fattosi, tutta la istoria.
, entrata seco in ragionamento, si fece da capo e tutto l'amore de la
raccolsemi... e poi rifacendosi da capo gli dicesse a mente tutta l'
. non si ricordasse d'aver letto da capo a fondo il boccaccio. r.
vede emendato a penna con minutissima esattezza da capo a fondo da autore anonimo.
con minutissima esattezza da capo a fondo da autore anonimo. alfieri, i-196:
verseggiai per la seconda volta il filippo da capo in fondo senza neppur più guardare
, i-79: e se bello non è da capo a fondo, / abbandonano tutto
quanti libri gli capitavano; non rileggeva da capo a fondo fuorché la bibbia. leopardi
s'è avvezzato a veder la materia da capo a fondo. cattaneo, iii-4-16:
cattaneo, iii-4-16: si doveva sovvertire da capo a fondo l'esercito. nievo,
contentare le proprie brame stimano lecito sconvolgere da capo a fondo una famiglia. carducci,
scrivere romanzi che le persone possano leggere da capo a fondo, che colpa ne ha
l'etnologia? montale, 3-117: da quella data hanno inizio lunghi viaggi nei
sopratutto l'italia, ch'egli conosce da capo a fondo. -da capo
. -da capo a piede: da un'estremità all'altra; completamente.
/ le spade so scontrade: l'una da capo a pede, / l'altra
cavallereschi, 22: come i popon da chioggia che si dice / che d'
vestimenti frappati in tutte le parti sì da capo come da piè e da lato.
tutte le parti sì da capo come da piè e da lato. machiavelli, i-1017
sì da capo come da piè e da lato. machiavelli, i-1017: da
da lato. machiavelli, i-1017: da ogni parte mi assalta tanto desio d'essere
si sentì d'uno inusitato ardore infiammarsi da capo a'piedi, e le pareva
carlo è sovra baiardo cover- tato / da gigli d'oro dal capo al tallone.
, se io credessi di spogliarti tutto da capo a piedi. tasso, n-ii-338:
segneri, iii-1-243: pieno di colpe da capo a piedi. redi, 16-iii-
il dorso e la schiena dell'animale da capo a piedi. forteguerri, 21-2:
, 21-2: quest'opera per voi da capo a piede / ella è formata.
di timor; però che imene / da capo a piè fatollo. alfieri, i-84
, i-84: squadrando l'uomo presentatogli da capo a piedi, non dava segno
un vecchio zio, vennero pure, armati da capo a piedi, con grande accompagnamento
della giornata non aveva una sola cosa da fare. giusti, i-218: una certa
una certa stupidità che m'ha preso da capo a piede mi tien luogo di
era un uomo già vecchio, afflitto da una sordità incurabile, bene inceret- tato
. cecchi, 6-83: lo bruciarono da capo a piedi con ferri roventi. alvaro
9-89: io ti guardai da capo a piedi viva e ben fatta su
-da un capo all'altro, da capo a capo: da un estremo
all'altro, da capo a capo: da un estremo all'altro; in ogni
ogni luogo. ariosto, 33-94: da l'uno all'altro capo de la terra
corde fatti con ordine, e che da un capo seguisse tutto il resto fino
via quei pesi di nove armi, da un capo della città fin'all'altro.
di legno, sul quale sia tesa da capo a capo una corda, e
propio m'annoia e m'infastidisce quasi da un capo all'altro del suo libro
n'ha che possa essere correntemente inteso da un capo all'altro d'italia. cattaneo
balle di seta potranno certamente allora correre da un capo all'altro d'europa più veloci
de'figliuoli corron dietro al poeta laureato da un capo all'altro della penisola. verga
notte era così nera che non si vedeva da un capo all'altro della provvidenza,
: le schiette risa plebee si propagavano da un capo all'altro del ponte,
attendevano che venisse a ispezionare le mura da un capo all'altro, già lo
. pavese, 6-125: non era tipo da star fermo, pieretto, e l'
ficcava il naso dappertutto, fece amicizie da un capo all'altro della costa.
un umore viscoso e fetente, preceduto da un tale dolor di capo, che
luce della coscienza, è più morso da tal pensiero, che dalla frusta e
e dalla galea che l'attende, o da quanti altri mali gli caggiono in capo
concesso di alzare un pocolino il capo da sotto il giogo. -andare col capo
): e gli rispose: pazzo da bastone, / che sempre avresti 'l capo
trapassi, e giunga a farsi udire da chi è nella stanza contigua, questa
contigua, questa ad alcuni pare difficoltà da condursi la filosofia a battere il capo
entrate per le camere non più illuminate da spiragli di quel che basta per non
faccian capo, in qual più tosto sia da mettersi non scorgendo, stanno in sul
comune di firenze. s. caterina da siena, iii-68: dio gli ha
a lui solo tutte facciano capo, et da lui s'adirizino et fermimi a più
[vorrei] intendesse v. s. da esso sig. rena, a cui
, i-365: bisognando dunque fate capo da esso, bastando il dirgli che siete mio
che siete mio fratello. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
per essere tante e ciascuna fare capo da per sé, le loro provvisioni, quando
che si richiederebbe. -fare capo da qualcosa, da qualcuno: iniziare da
richiederebbe. -fare capo da qualcosa, da qualcuno: iniziare da essi (un
da qualcosa, da qualcuno: iniziare da essi (un lavoro, uno studio)
. vico, 85: fu sorpreso da tanta ammirazione che s'invogliò di studiare
invogliò di studiare sui poeti latini, da quel principe [virgilio] facendo capo
starò più a tante soie, con che da matina a sera, d'oggi in
di mano a mio padre il denaio da comperarla, or di gittare adosso a
adosso a questo albanese ladro una rete da non potersene, se non mi lassa
la partita mia lavato loro il capo da dovero. bandello, 1-26 (i-318
i filosofi che ve l'han piantato da una parte e ribadito dall'altra: cioè
cioè, che la natura non opera da metafisica, né con sustanze e modi astratti
sacco, questo nostro pane è accompagnato da tanti guai, che sare'meglio guadagnarlo
al bacchio; e come de'cavalli da carretta suol dirsi, che, senz'altro
e confina al diserto che parte sorìa da egitto, e per lo fiume del
mise capo a termine del tutto diverso da quello del valjean. de sanctis, lett
dottrina, per lingua, uno uomo da metterli il capo in grembo, dite
uficio, colla maggior calca del mondo da tutti fu andato a baciargli i piedi e
mettervi anche a dire cose triviali, tanto da farvi meglio comprendere, conficcare e ribadire
forme a trovarle non richieggano modelli reali da cui ritrarle. giusti, i-51: ma
-non trovarsi capo a fare { da fare) qualcosa: non aver voglia
autorità, perché non mi truovo capo da cercarle. -non trovare sapone che lavi
lavi il capo: non potersi liberare da una cattiva fama. aretino,
se si sapesse ti si leverebbe un nome da non trovar sapone, che gli lavassi
uscire malconci o con gravi perdite materiali da un'impresa. manzoni, pr
chi l'ha compiuta. guido da pisa, 1-304: in questa città regnò
, 5-38: la qual colpa tuttavia, da quel fonte solo derivata, poco
, perciò che tenendo per fermo esser da lei amato ed egli, amandola non mediocremente
urti, queste picche, principiano talvolta da una bagatella, e vanno avanti,
uomini ci vuole gran forza di braccia da fare alle pugna come s'usa in
inghilterra, e gran forza di polmone da gridare, strepitare, sparlare. c
personaggi in guisa che abbiano la testa da moro e le mani da bianco,
abbiano la testa da moro e le mani da bianco, e che questi due mori
pelle d'asino, che le serviva da cappello e da vestito, la spaventò
asino, che le serviva da cappello e da vestito, la spaventò.
]; e così feciono. francesco da barberino, 355: all'ultimo si levò
miraeoi sia. salvini, v-446: da questi capetti simili al papavero, credo
suo busto! come inclina con grazia da satana il suo capettino verso l'orecchia
. -capòccio. s. bernardino da siena, 301: andavi grave e saldo
entrarle di questo. ma trovare il verso da presentare la cosa perbenino a quel capettaccio
nel cielo. = comp. da capo e archivista (v.).
sua manutenzione. = comp. da capo e arma (v.).
, promotore (di un'iniziativa attuata da un gruppo di per sone
: mi perdevo nel progetto di diventare, da uomo, un brigante, un capobanda
cominciare. = comp. da capo e banda (v.).
lui. = = comp. da capo e bandito (v.).
capibarca). chi comanda una barca da pesca o da trasporto. =
chi comanda una barca da pesca o da trasporto. = comp. da
da trasporto. = comp. da capo e barca (v.).
di avvocati. = comp. da capo e bosco (v.).
nel verdino. = comp. da capo e branco (v.).
una scimmia. = comp. da capo e brigante (v.).
circolo per assegnare a ciascuno il luogo, da piantarvi la gruccia della civetta e mettersi
suoi voli. = comp. da capo e caccia (v.).
ristorante, il primo cameriere, quello da cui dipendono tutti gli altri.
di trattoria. = comp. da capo e cameriere (v.).
o a febrio. = comp. da capo e canino (v.).
capicannonièri). milit. nella marina da guerra, sottufficiale della categoria cannonieri.
cannonieri. 2. sulle navi da guerra, il sottufficiale cannoniere più anziano
in un campionato. = comp. da capo e cannoniere (v.).
). carceriere di grado superiore, da cui dipendono 1 secondini.
suoi carcerati. = comp. da capo e carceriere (v.).
capicàrichi). marin. sulle navi da guerra, il sottufficiale più anziano che
della nave. = comp. da capo e carico (v.).
spillo. tecchi, 2-30: finalmente da un fondo di saccoccia, tra sfilacciature di
di spilloni! = deriv. da capo. capocchierìa, sf. raro
mia capocchieria! = deriv. da capocchia. capòcchio » agg. e
vasari. = > deriv. da capo. capocchiuto, agg.
concluso il contratto con la consegna del cane da una parte e dei carciofi dall'altra
il vino, / cui spilla il capoccio da solo. d'annunzio, v-2-605:
= voce dell'italia centrale, deriv. da capo. capòccia1, sf. (
sa ancora il risultato del costituto fatto da pioltini ad alessandri in bergamo. si
= voce romanesca, deriv. da capoccia2. capocèllula, sm. (
è indispensabile. = comp. da capo e cellula (v.).
famiglie e botteghe. = comp. da capo e censo (cfr. capitecenso)
raro. bolzone per contrastare la catena da muro. = comp. da capo
catena da muro. = comp. da capo e chiave (v.).
posti di capociurma. = comp. da capo e ciurma (v.).
dell'insegnante). = comp. da capo e classe (v.).
delle vele. = » comp. da capo e coffa (v.).
salato e affumicato. = comp. da capo e collo (v.).
lui e il sacchi. feci io da notaio, estesi la scrittura di locazione,
di comici, portati nel paesetto lacustre da un capocomico allampanato come colui che vendeva
il gusto corrente. = comp. da capo e comico (v.).
parlargli di persona. = comp. da capo e compartimento (v.).
). = > comp. da capo è contrada (v.).
un convoglio. « = comp. da capo e convoglio (v.).
conduttore. ¦ » comp. da capo e corda (v.).
nell'ascensione. = comp. da capo e cordata (v.).
par vedere capocorsali. = comp. da capo e corsale (v.).
nella graduatoria. = comp. da capo e corso (v.).
sperata effrazione. = comp. da capo e cronaca (v.).
di cronaca. = comp. da capo e cronista (v.).
cuoco più anziano o più abile, da cui dipendono gli altri. serao
serao, i-341: le trattorie che vanno da mergellina a posillipo,...
di lesso. = comp. da capo e cuoco (v.).
ferroviario. = > comp. da capo e deposito (v.).
1-575: chiamasi '[barbariccia] decurio da dieci e cura, perch'era capitano
, capodieci. = comp. da capo e dieci (v.).
un dipartimento. = comp. da capo e dipartimento (v.).
ufficio. < = comp. da capo e divisione (v.).
i dalfini con lor veloce fuga scampano da la rapina de le balene e de'gran
osteria della lisca, che prende il nome da una costola di capidoglio o fisetere.
forse. = deriv. da capo d'olio (per il grasso liquido
. salvini, 25-47: cominciamo da quel capo d'opera sì rinomato,
ne sono in tutte le professioni. ma da quelli non vanno le persone ragguardevoli,
le lingue più celebri, e attraggono da ogni parte gli sguardi, i pregiudizi
tra i dipinti, gli edifizi creati da lui, è il suo capo d'opera
al suo capodopera, facendolo seguire immediatamente da un libro provocatorio. capofàbbrica, sm
del nostro lavoro. = comp. da capo e fabbrica (v.).
). « = comp. da capo e fabbricato (v.).
le priore. = comp. da capo e famiglia (v.).
degl'inglesi. = comp. da capo e fila (v.).
e gocciolava a un tal segno, da lasciar dubitare che il maligno, terrorizzato
immersione lustrale. = neologismo coniato da c. e. gadda.
a capo fitto; voi mi leggerete, da oggi, come se foste in confessione
in confessione. = comp. da capo e da fitto, part. pass
= comp. da capo e da fitto, part. pass, di fìggere
capiflottìglia). marin. nella marina da guerra, nave su cui si trova il
una flottiglia. = comp. da capo e flottiglia (v.)
delle vele. = comp. da capo e gabbiere (v.).
una regina. = comp. da capo e gabinetto. capo gatto1
cavalli. = etimo incerto, forse da un lat. caput captum (letteralmente
: questi si chiamano capogatti, e sono da qualcuno più dell'altre propaggini approvati.
della travestitura. = comp. da capo e gazzetta (v.).
]: nei giuochi di pegno uno fa da ca pogiuoco.
pogiuoco. = comp. da capo e gioco (v.).
, le quali erano a tanta altezza da far venire il capogiro. faldella, 2-4
attempati saccentoni, che ne dite? ultimamente da loro non cavai mai altro che capogirli
quei giorni ebbi un continuo capogiro, da professore diventato segretario. de sanctis, iii-261
, 3-83: il salotto era stracolmo da far venire un capogiro. poltroncine, sediole
i materiali e mill'altre comedie: cosa da far creppar di ridere gli asini,
uno alla botte. = comp. da capo e giro (v.).
pure, il nome, contemporaneamente, da molte urne elettorali. baldini, i-198:
a capo. = comp. da capo e gruppo (v.).
d'anteguerra. = comp. da capo e guardia (v.).
in un luogo inaccessibile e di goderne da solo, perché il godimento altrui non
carducci, i-846: il teatro italiano risorgeva da tutte le parti. noi pochi,
, 3-86: i suoi vestiti li faceva da sé, ed erano capolavori di supremo
centinaia di uomini a custodire un valico da cui nessuno sarebbe passato.
. per estens. tecn. lavoro eseguito da un lavoratore, prima della sua assunzione
solo godi. = comp. da capo e lavoro (v.);
. disse che bargagli non si era preso da sé l'arbitrio di comandare; ma
eleggerlo capolega. = comp. da capo e lega (v.).
tropicali). = comp. da capo e lepre, per la forma della
corrispondenza privata. = comp. da capo e lettera (v.).
erano cessati. = comp. da capo e lettigaro (v.).
. pannello di tessuto prezioso o arazzo da appendere alla parete in una stanza come
il suo vestire. = comp. da capo e letto (v.).
in prigione è balzato; / l'altro da un masso è giù capo- levato
levato. = comp. da capo e levare (v.).
la mala sorte, / doppo che quel da orso immascherato / e sconosciuto,
dell'antella. = comp. da capo e linea (v.).
camera, venne sorpresa a colpo mentre da un cantuccio della finestra, con la più
i fiori, sessili e talvolta accompagnati da piccole brattee. è tipica delle composte
... apriti cielo! scandalizzate da cima in fondo, e come di regola
capo lista. = comp. da capo e lista (v.).
suo capomacchia. = comp. da capo e macchia (v.).
di macchina. = comp. da capo e macchinista. capomàfia,
assicurazioni richieste. = comp. da capo e mafia (v.).
rozza pelliccia. = comp. da capo e mandria (v.).
all'adunata? = comp. da capo e manipolo (v.).
, capogabbiere. = comp. da capo e manovra (v.).
altra: ma non veggo le pietre correr da se medesime a collocarsi altre sopra,
egli prevedeva non lontano il giorno che da capomastro muratore si sarebbe ridotto a misero
: tutti e due armati col fucile da caccia a due canne. 2
ii-582: artisti di gran nome erano dimessi da capomaestri d'un colpo, senza un
passò rubicone. = comp. da capo e mastro o maestro (v.
ecclesia le festivitadi. = comp. da capo e mese (v.).
missione diplomatica. = comp. da capo e missione (v.).
34-73: confermasi con la medesima evidenza da quel che veggiamo tuttodì avvenire ne'capimorti
utilità non diretta. = comp. da capo e morto (v.).
dei treni. = comp. da capo e movimento (v.).
suo strumento. = comp. da capo e musica (v.).
gazzo. = deriv. da capone2. caponaménte, avv.
e trovandone uno, basta per liberarsi da tornare in grembo a colui, dove mette
di capinascóndere. = comp. da capo e nascondere (v.):
: due staffieri travestiti con due abiti da frati, di quei bianchi infino in terra
, suggettina. = deriv. da capo: cfr. capone1.
tolleranza. = deriv. da capone2. capoofficina { capofficina')
il contabile. = comp. da capo e officina (v.).
si facesse. = comp. da capo e ortolano (v.).
giolibri. = comp. da capo e pagina (v.).
repubblica aristocratica. = comp. da capo e parte (v.).
giornali e riviste, su situazioni che mutano da un giorno all'altro.
all'altro. = comp. da capo e partito (v.).
puerperio). = comp. da capo e parto (v.).
capipattuglia. = comp. da capo e pattuglia (v.).
gli altri. = comp. da capo e pesca (v.).
soldati], tanto si era industriato da diventare capopezzo. bocchelli, ii-108:
il servizio. = comp. da capo e pezzo (v.).
si perdesse. = comp. da capo e piede (v.)
0 poi, suppongo, dovrò rivestirmi da amazzone. = comp. da
da amazzone. = comp. da capo e popolo (v.).
». = » comp. da capo e posto (v.).
modello del lat. tardo manutergium (da ter gir e * asciugare ').
. dial. speciale tipo di barca da pesca usato nelle tonnare. dizionario di
. capuraisi 1 capopesca ', comp. da raisi (voce di origine araba,
! ». cattaneo, iii-4-24: da tutta la rimanente germania la fazione retrograda
armi fuori uso, sudiciume, cucine da campo ch'era allora la fortezza medicea
medicea, e penetrato nella stanza indicatami da un caporale indolente e scortese, che molte
. levi, 1-113: era stato, da militare, caporale di sanità, durante
quali, per istare sicuri e per difendersi da lui, uno foscherello da matelica,
per difendersi da lui, uno foscherello da matelica, che era gran caporale in
: la concordia degli inetti sarebbe buona da farne un boccone, come fece di venezia
i-522: un caporalino toscano ha tirato da parte il bandierone: -me lo potrei
migliori in tutta italia si lasciavano strapazzare da quei caporaloni grigi che parlavano di goito
assegnandone metà a lui, e metà da dividersi tra i suoi uomini.
suoi uomini. = deriv. da capora: cfr. lat. mediev.
grave, di capitale importanza. bartolomeo da s. c., 28-4-4: di
diventò alterco. = deriv. da caporale1. caporalmaggióre (caporal maggióre)
di loro, un caporalmaggiore, circondato da tre o quattro soldati con un'altra
come fossero fuscelli. = comp. da caporale e maggiore (v.).
caporano. = deriv. da capora, plur. ant. di capo