talmente i confini della nostra lingua, da includervi tutti gl'idiomi del mondo avendo
gr. pappapioptót;, deriv. da 3dp3apo <; * forestiero, straniero,
. barbarità, sf. azione da barbaro; crudeltà; barbarie.
mal pronunciato; scritto scorrettamente; contaminato da forme straniere (un vocabolo, una
31-31: se i barbari, venendo da tal plaga / che ciascun giorno d'elice
barbare nazioni, or farallo tal onore da reverire a'barbari? g. villani,
e virtù conquistò inghilterra, e diliberò da diverse e barbare nazioni che la signoreggiavano
nazioni e privilegiate sogliono giungere, e da cui erano allora lontanissime le altre nazioni
ignorante, incolto; selvaggio. bartolomeo da s. c., 40-3-5: più
primo alla corsa; talenti e millanterie da barbaro tenuti a pregio da genti del popolo
e millanterie da barbaro tenuti a pregio da genti del popolo educate a costume spagnuolo
gran turco, la cui crudeltà fu da la giustizia del cielo rigidamente vendicata. chiabrera
che le mandi qualcuno che la redima da queste crudeltà ed insòlenzie barbare. idem
la patria, liberatori de la grecia guastata da le fiere e da'mostri e oppressa
usano per gli eccellenti, ma son fuggiti da loro come mostruosi e barbari, mancando
, ed il loro operare è tutto dependente da un cenno solo che è dato loro
un cenno solo che è dato loro da un fischio che è d'un linguaggio
un linguaggio sì barbaro che è veramente da condannati. salvini, 5-iii-265: se
dimostrano; ma i suoi erano già da gran tempo stabiliti in torino. leopardi
. uva di color rosso ciliegia, da tavola (assai pregiata la barbarossa di
contado di pescia. = comp. da barba (nel senso di 'grappolo '
; / fanno baldoria altrove, e da noi si corbellano. baretti, 1-25
stampare avessi fatto correggere il mio manoscritto da loro, avrei scritto bene. ed altre
venderci non utili consigli ma tarde sentenze da barbassoro. conciliatore, i-483: filosofo
avevan per forza e per arte / da l'isole lontane a un barbassoro. b
. davanzali, i-236: ebbe lettera da fraate e da gerone, governanti il
i-236: ebbe lettera da fraate e da gerone, governanti il forte del regno
= da valvassore, con raccostamento a barba (come
barbassòro2, sm. ant. fazzoletto da testa, panno che si mette in
= adattamento dello spagn. barbequejo * fazzoletto da testa 'e barboquejo 1 sottogola del
cadere. = deriv. da barba * radice '. barbatèlla
peli barbatelli, una specie di pubertà da persone ammodo. = dimin. di
un dottor dabben, comparve fuore / mascherato da bestia una mattina. idem, 903
/ uscir col capo di spar- vier da templi / invasi d'ombra e di pensose
o scrivo, / sempre consiglio, o da latin quel tórre / voglia o da
da latin quel tórre / voglia o da tòsco, o da barbato argivo. berni
/ voglia o da tòsco, o da barbato argivo. berni, 4-5 (i-91
onde le dicono barbate; alle volte da altri lati, onde le dicono caudate.
dicono caudate. = deriv. da barba1. barbàtula, sf.
barbatello). = deriv. da barbuto (per i bargigli della bocca)
che picchiettavano quel cinerino di vecchia maschera da pagliaccio. 4. ant
piastre grosse. = deriv. da barbozza, e rifatto su barba * mento
pel freddo. = deriv. da barbello. barbèllo, sm.
, sm. ant. farfalla del baco da seta. garzoni, 1-908:
mente le chiamano. = deriv. da barba. barbèra, sm. (
quel punto entrò il bidello: una faccia da antico vin di barbera, ricamata dalle
, con accordarsi a fare, altri da barberesco, e altri da barbero,.
, altri da barberesco, e altri da barbero,... e coloro,
.. e coloro, che fanno da barbero, nell'esser condotti da'lor barbareschi
domandano barberare. = deriv. da barbero1. barberèlla, sf. piccola
alla via, su un carretto tirato da un asinelio. una donna con un
. barbaresco1). = deriv. da barberi, berberi: popolazione dell'africa
agg. e sm. cavallo da corsa, da palio (i più veloci
sm. cavallo da corsa, da palio (i più veloci venivano
asini nani,... barbari da correr palii, ed altre sì fatte cose
nella campagna; i quali, stimolati da flagelli che avevano sul dorso, precipitavano
flagelli che avevano sul dorso, precipitavano da piazza del popolo a piazza venezia.
nei mesi estivi. = deriv. da barberìa1. bàrbero2, v.
, i-423: il ritratto d'agnolo fatto da lui medesimo si vede nella cappella degli
comisso, 7-310: con la sua barbetta da satiro, insensibile nello sguardo unilaterale e
negli occhi dei moribondi, già invasi da uno spirito di frivolità e ironia verso
ce n'è un altro [cavallo] da vendere..., quello alto
rovesciata di cui è fornito l'amo da pesca. 8. marin. cavo
fortificazioni per la sistemazione delle artiglierie protette da un parapetto. 2. marin
valdesi, con le loro cuffiette bianche da vecchierelle, tutte pulite, vicino al
o barbe. = deriv. da barbicare. barbicare, intr.
vite in una fossa, che ha da far col saperlo far barbicare, attrarre
far barbicare, attrarre il nutrimento, da quello scierre questa parte buona per farne
fa maraviglie. = deriv. da barba 4 radice '. barbicato (
. ciglia). = deriv. da barba 4 radice '. barbicina,
vecchio macilente, con una testa caprina da cui pendeva una barbicola candida.
barbicola candida. = deriv. da barba1. barbicola2, sf.
fin dal 1554, nella citaz. riferita da littré, i-880: gato il
barbes, nom = deriv. da barba 4 radice '. piedmontois
è ciascun di suo mestiere. francesco da barberino, 200: -anche
, 7-5-7: oh che bel barbettino / da cor- cammino assai: / se tu
coloro / che vengon per radersi da te, / né colle man lavando
arienti, 76: questo è da prescegliere. il barbièro, prendendo
per far questa sorta di barbate di rame da bologna. pulci, v-78: passando a
che di poco = deriv. da barbicare. innanzi avevo in quella bottega sparlato
panzini, iv-105: la locuzione vita da cane non risponde del tutto al vero
coda, alle costole: essere molestato da una persona, da un pensiero.
: essere molestato da una persona, da un pensiero. aretino, 8-343:
cani, pippa, dio ne scampi da così fatti casi. -essere come
apollonia per l'uscio di dietro, come da lato manco frequentato; e me ha
proteste, delle minaccie fatte o profferite da altri. boccaccio, i-149:
l'aia. guerrazzi, i-189: da parecchie settimane mi avevate promesso mettermi in
scusa di voler comperare spalliere, fornimenti da letti e simili frascariuole, e vedrai
balestra: applicato a persona non facile da ingannare. varchi, 24-37: ella
elevato non si curano delle ingiurie proferite da gente meschina. g. m.
, levrieri e mastini. / e da fermo e da notte, e da portare
mastini. / e da fermo e da notte, e da portare, / cani
e da fermo e da notte, e da portare, / cani, canacci,
. tozzi, iii-246: ella è seguita da un canettaccio bastardo, spelacchiato e rattrappito
troppo prevedibili. = deriv. da cane1. canèfora, sf.
. m. -chi). raro. da cane; accanito, feroce.
solito di due manici. guido da pisa, 1-220: cosse un capretto,
al pecorino. = deriv. da canestro. canestrèllo1, sm.
sì ben tessuti con giunchi. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
a cercare un paniere, e una fune da calarlo. [ediz. 1827 (
cercare un canestraio, e una corda da spenzolarlo]. 2. marin
, 5-92: le convicine ninfe, da te per adietro tanto amate e riverite
in un canestro grande coperchiato alcune cose da mangiare cotte la sera, lo posero in
ciascuna in man di vario intaglio / da ricettare i fior vago canestro. baretti
canestro. 3. piccolo cappello da donna. -anche dimin.: canestrino
canestrettini di paglia. burchiello, no: da parte di giovanni di maffeo / mandaci
sua, portando chiuso nel suo canestrino da lavoro un cranio di morto.
= 1 voce dotta, deriv. da canf [ora] col suffisso -ano.
= voce dotta, deriv. da canf [ora] col suffisso -ene.
dotta, deriv. dal tedesco kampheròl, da kampher * canfora '. cantina
* petrolio '. = deriv. da canfene. cànfora (ant. càmfora
tavolette o le pallottoline compresse servono da antitarmici). -canfora artificiale:
brune, con odore un poco diverso da quello della canfora comune. marco
suo legno è leggiera e ferulea, da cui nasce la camfora. dà vero segno
guisa di ragia, la quale, da que'che non intendono la lingua arabica
le vesti e le pellicce, non preservate da canfora o dall'esoso pepe, tutte
chiare. un odore acuto di canfora saliva da quei vecchi tessuti conservati là dentro per
ai suoi eredi la consolazione che aspettano da sette o otto anni, ma vado
38: quell'erba amara, chiamata da alcuni canforata e da altri erba giulia,
amara, chiamata da alcuni canforata e da altri erba giulia, detta volgarmente santonico
orientale). = deriv. da canfora. canfotimòlo, sm.
alcool e in etere, costituito da una miscela di canfora e di timolo,
= voce dotta, comp. da canfo [ra] e timolo (v
d'annunzio, iv-2-913: lievi scafi oppressi da impal cature sovrapposte, simili
strumento orientale di tortura, costituito da un'ampia tavola di legno, qua
così non poteva né riposare né nutrirsi da solo). = portoghese
regola imposta. = deriv. da cangiare. càngia, v.
là trabalzate. = deriv. da cangiare. cangiacolóre, agg.
comp. dall'imp. di cangiare e da colore (v.). cangiaménto
sbigottironsi i marinari, che ancor essi da una confidente serenità d'animo ad una
cangiamento politico; e questo, diretto da altre massime, può produrre nel regno
propria indole. = deriv. da cangiare. cangiante (part.
tranno [dalla seta] bendelle, legaccie da gambe, guanti, calzette a gucchio
il cangiante dell'insieme, tanto lontano da quell'andamento naturale e scorrevole, ch'
nella pittura. = deriv. da cangiante. cangiare, tr.
-cangiar colore: impallidire. giacomo da lentini, 5-36 (65): non
, 54-9: ed i'ne son da lei così cangiato, / che 'n una
nostra etate, / che stato cangia da matina a sera, / e sempre va
usanze, nella voce e nella presenza da ogni civile uso si disforma. bembo,
presi adunque e costumi e leggi, quando da questi barbari e quando da quegli altri
, quando da questi barbari e quando da quegli altri, e più da quelle nazioni
e quando da quegli altri, e più da quelle nazioni che posseduta l'hanno più
finte maniere cangiando, lo lasciano da la cima e colmo d'ogni
crudo e fero, / ché tosto che da me vi dipartite, / voi
goldoni, vii-1212: partirò da una patria per me funesta, mi scorderò
sarei caduta? cangiando cielo, si ha da cangiar sistema. algarotti, 3-372
verrà giorno che dio ritirerà il suo sguardo da te, e tu pure sarai trasformato
loro nomi. = deriv. da cangiare. cangiglio, sm.
eo pose. = deverb. da cangiare. cangrèna, v.
214: di cambaia mi feci mandare, da un mercante di nazione guzzaratte con il
o canequim), deriv. da una voce indiana khankì. canicida
dal lat. -cidium (deriv. da caedere * uccidere '). canicola
colga. giov. cavalcanti, 128: da ogni lato della via vi è,
sapere i giorni canicolari, così detti da una stella... posta nel mezo
sua voce nei giorni canicolari, potrebbe da una rosa languente per lo calor estivale
per lo calor estivale tirar tanto succhio da far una terza concozione, pria che
più del ramarro che nei giorni canicolari da un cespuglio trapassa a un altro cespuglio
satolla. = deriv. da canicola. cànidi, sm.
naso ampio e umido, coda rivestita da peli, cinque dita agli arti anteriori
dotta, lat. scient. canidae, da canis * cane'. canìglia, sf
, 187: il fratoccio subito fattese porgere da martino le ditte gliande, e fattose
* canìlia * crusca *, deriv. da canis 'cane 'come cibo per
(ed è per lo più formato da un piccolo casotto di legno).
un sonnarello. fagiuoli, 3-2-154: da cane vien canata e vien canile: /
come si dice? mastro tampicchio, da un rovere cavò un cavicchio. c'
, le orecchie dritte, la testa da un lato, e stava un pezzo a
canina e che non ci fosse perciò da aversene a male. -per simil.
spargimento di tutto il suo sangue acquistato da lui, dopo la morte di augusto
suoi giudizi come autorità belle e buone da gente di cervello. de sanctis,
mandibole chiedenti qualche cosa da masticare, le dava talvolta alle povere
, 8-26: con quattro denti canini lunghi da ogni parte della bocca. palladio volgar
le api, più leggere, avevano da fare coi pistilli delle rose canine.
/ e l'anima già doma / da i casi, e fatto rigido / il
individuo malvagio, prima agitato e consumato da passioni, che poi si trasformano in
dotta, lat. cànitiès, deriv. da canus 'bianco, canuto '
, e nullo frutto grana. bartolomeo da s. c., 34-2-13: come
e fresche sponde, / animata da spirito divino / e mossa da leggiere aure
/ animata da spirito divino / e mossa da leggiere aure seconde, / ode
si fermò, interdetto; poi si fece da parte. montale, 25: brillava
si facesse vento, e che si riparasse da le mosche. soderini, i-403:
. garzoni, 1-440: i pifferi da principio... di canne si fecero
altri partivano, da quelle canne vocali al vento si tagliava
si tagliava i sette cannelli della zampogna da cui traeva col fiato le placide uguali
con la canna in mano si sporgevano da palchi ancora vuoti, per accendere gli
4. mazza, bastone da passeggio (di bambù, o di
del ciglio: / e scuoti indica canna da cui penda / fiocco alla moda del
la 'giannetta ', è vociaccia francese da fuggire. d'annunzio, iv-2-46:
muricciuolo a secco con una sua canna da passeggio. brancati, 4-167: vestiva
re de'judei. s. bernardino da siena, 343: e gli fu dato
fortuna sta in alto e la fa da pescatrice. tiene in mano la canna,
a pescar con lunghissine canne / da riva; e un odor fresco
. 6. venat. canna da vischio: asta coperta di vischio,
per misurare i panni. uguccione da lodi, v-149-60: mo s'el se
non guatava. s. bernardino da siena, 344: queste canne de'mercatanti
onde lenti i suoni / stillano come gocce da clessidre. 9. stor.
spagnuol leggiadro, / orlando il grave desco da sé scaglia / dove ristretta insieme è
conte di feria. tasso, n-ii-473: da spagna l'origine d'alcuni altri giuochi
le canne e de le caroselle, o da africa più tosto? -potrei. berchet
: prende l'arco pian pian, da l'erba sorge, / e 'l miglior
11. tubo, canale. bartolomeo da s. c., 9-7-4: li
, superiormente alla bronzina, o da lato, s'aggiungono altri simili tubi,
: tubo di metallo o di legno da cui esce il suono dello strumento.
inaccessibili, le grandi rupi mitologiche, da cui piombano a valle i venti e
. parte (in acciaio) delle armi da fuoco, a forma di tubo,
orror caliginoso involve / e mare e ciel da questo e da quel lato. /
/ e mare e ciel da questo e da quel lato. / sembra ogni canna
68: io penso, che chi da prima nominò l'archibuso, si movesse
bel cilizio, bella disciplina da convertito! leopardi, 11-30: odi
capo del lettuccio. -primitiva arma da fuoco, composta da una lunga canna
-primitiva arma da fuoco, composta da una lunga canna senza cassa (e
di murano, insieme con la vostra canna da soffio. 16. cannuccia della
in greco? carena, 2-126: 'canna da serviziale', e anche assolutamente * canna
, traverse e nere come solchi carbonizzati da un fulmine. 21. gola,
; e'denti come zanne, / da spiccar netto d'ogni pietra un morso;
. d'annunzio, iv-2-52: che vuoi da me? -chiese a quell'uomo,
, con la voce stridula che pareva uscita da una canna di gola lacerata, rizzandosi
vuotati in canna, si calarono giù da un certo muro, evitando un certo cancello
canne di panno rosato facevono imo uomo da bene. berni, 97: chi
canna agitata dal vento? s. bernardino da siena, 344: or porta il
vespro. inutile illudersi: non ho da dire niente. sono vuoto come una
pananti, i-42: guardate chi vuol far da principessa / con quella voce d'una
alle proporzioni fisiche. s. bernardino da siena, 407: egli è uno paese
, vedere tutto quello che c'è da vedere. buonarroti il giovane, 9-539
balsamico, volatile. = deriv. da cannabis [indica] 'canapa indiana '
della canapa indiana. = deriv. da cannabis [indica] 'canapa indiana '
come ipnotico). = deriv. da cannabis [indica] 'canapa indiana '
= voce scient., deriv. da cannabis [indica] 'canapa indiana
sf. marin. grande anello formato da un pezzo di corda i cui capi vengono
. scient. cannacorus. canna da zùcchero, sf. bot. erba perenne
e macinati per estrarne il succo, da cui si ricava lo zucchero.
è la più bella varietà della canna da zucchero e viene da cuba.
varietà della canna da zucchero e viene da cuba. canna d'india (
genere calamus: usato per fare mazze da passeggio, battipanni, sedie, per
4-186: se ne stava a guardare da vero bàbbèo, colla canna d'india
onorevole mazza di artigiani agiati, stava da un pezzo neghittosa appoggiata al muro di
qual più bel fior germoglia. / qual da la spina sua rapisce e prende /
= lat. cannarius, deriv. da canna. cannaiòla1, sf.
l'uova. = deriv. da cannaio * canneto '. cannaiòla2
nel buio. = deriv. da canna. cannaiòla3, v.
sf. ant. e letter. canna da zucchero. angiolieri,
lo zucchero, il quale gli antichi raccoglievano da questa medesima cannamele, della quale oggi
/ cannareccioni. = deriv. da * cannereccio 'di canna cannata
l'ugna. = deriv. da canna. canneggiatóre, sm.
la canna metrica. = deverb. da canneggiare1. cannéggiola, sf. canna
o composto di paglia o di canella da visitar alcuna volta, un'orto da latuche
da visitar alcuna volta, un'orto da latuche e da verzotti, ch'è
alcuna volta, un'orto da latuche e da verzotti, ch'è chiamato giardino e
, ch'è chiamato giardino e viridario da sparagi e da car- chioffi. targioni
è chiamato giardino e viridario da sparagi e da car- chioffi. targioni tozzetti, 12-2-125
uso pubblico o domestico. matazone da caligano, v-500-158: guardò per lo zardin
. redi, 16-iv-39: questo esperimento da me più di cento volte reiterato con
, e senza vino, sarà trovato verissimo da chiunque vorrà provarlo, ma è necessario
: può prendersi [l'acqua] da ima cannella che fa continua e calda
legno, con o senza rubinetto) da cui si estrae il vino dalla botte
. sacchetti, 91-3: minonna brunelleschi da firenze fu ne'miei dì, e
si vuole cavare un poco di vino da una botte piena, tanto si può
cannellino, dal cocchiume, o da qual si sia altro foro. paoletti,
17-73: tutte le cannelle si aprirono; da tutte sprizzò 11 sangiovese; e la
pasta. * stende- rello ', da 'stendere '(italia centrale),
serve a raddrizzare i denti de'cardi da cardare. 10. ossobuco.
. cannellétta. baldi, 6-26: da questi fori si partono due cannellette,
trovarà senza dubbio tutte le spezie descritte da dioscoride. sassetti, 124:
piccante alla lingua. carletti, 208: da queste isole... si drizzò
, persino l'ebano, persino la palma da cocchi. 3. color cannella
nei vasi. = deriv. da cannellato1. cannellina1, sf.
bocciuolo di canna tagliato di tal lunghezza da poter entrare nella spuola, a fine
35-43: prendasi uno strettissimo cannellin di cristallo da amendue i capi aperto, e immergasi
si vuole cavare un poco di vino da una botte piena, tanto si può cavar
, dal cannellino, dal cocchiume, o da qual si sia altro foro. magalotti
qual più, e qual meno, e da ambe le parti ermeticamente sigillati. p
di cannella. = deriv. da cannella2. cannellino3, sm.
di rimanere, mentre gli altri partivano, da quelle canne vocali al vento si tagliava
si tagliava i sette cannelli della zampogna da cui traeva col fiato le placide uguali
barometri, ecc.; la canna da soffio dei vetrai; la cannuccia della
continuazione, il mostra col fare che da un sottil cannello aperto da amendue i capi
fare che da un sottil cannello aperto da amendue i capi, goccioli, e
metallo tornito e traforato come un cannello da soffietto che si mette a vite al tubo
, e in certi cannelli quella dura da suggellare. collodi, 634: giunto
indietro per chiedere un foglio di carta da lettere, un mazzetto di buste, un
ceralacca, una candela accesa, un francobollo da venti. cassola, 2-116: diede
bucciuolo sia aperto, o ver tagliato da capo; e metti questi peli legati
terza parte della colonna, che vengono da basso, quasi tutti gli riempierono di
manco atta ad essere offesa dalle percosse e da le ingiurie. carena, 1-37:
corrente d'aria in una fiamma fornita da una lampada bunsen. -cannello ossidrico:
gasometro. carena, 1-115: 'cannello da saldare', è un tubo di vetro
, cioè la punta, sui pezzi da saldarsi, sui quali fu posta un po'
e il tessitore ne fa canelli picchini da entrare nella spuola. anguillara, 6-23
riconoscono tesser loro... i cannelli da tessitori. carena, 1-295: '
tr'era ancora fanciullo, fu regalato da un paggio di un cannelletto di
paggio di un cannelletto di argento da schizzare acqua per giuoco. =
per giuoco. = deriv. da canna. cannellóni sm. grosso
forma di grossi e lunghi cilindri, da fare asciutta, col sugo (e
avete detto; queste sono le sardelle da cucinarsi in tegame con olio...
le vie zampilla, e poi trabocca / da quel suo cannellone in chiesa il
: si semina la paglia [da cappelli], ma però da una mano
paglia [da cappelli], ma però da una mano che sia pra
canneràia, sf. ant. canna da pescare. novelle senesi [tommaseo
canneraie. = deriv. da canna. cannerèllo, sm. canapule
/ la canape. = deriv. da canna. canneròlo { canneruòlo),
, ei canneruolo. = deriv. da canna: cfr. anche il bolognese canaròl
attorno, ricidendo quelle cose che son da purgare nella radice. machiavelli, 768
machiavelli, 768: [egli] coperto da le vigne e da'canneti di
lago del segrino] quasi d'ogni parte da monti acuti e cenerognoli, de'quali
de'quali l'altezza non è nemmen tale da toccar il bello del sublime, cinto
il bello del sublime, cinto all'intorno da nani e polverosi canneti, sembra egli
= lat. tardo cannètum, deriv. da canna. cannétta, sf. asticciola
di lettura. 2. bastoncino da passeggio. 3. canna da pesca
bastoncino da passeggio. 3. canna da pesca. guerrazzi, iii-286: sai
nel suo lettino. = deriv. da canna, per l'aspetto. cannìbale
. bembo, 5-264: alcune da fieri e crudeli uomini abitate erano,
sec. xv), deriv. da caribi o caraibi (e per alterazione
e cannibale (nel 1534). da cui la forma più moderna cannibale.
riferendoci a questi temperamenti, c'è da supporre qualcosa di diverso: forse l'
di cannibalismo. = deriv. da cannibale: cfr. fr. cannibalisme (
vena del ferro. = deriv. da canna. cannicciàia, sf. disus
... sentiero che si percorreva, da alte canicciate. cannìccio (
: per riparo, per allevare bachi da seta, per farvi asciugare e seccare
venduta l'uva, stendeva i biglietti da cento su un canniccio e li teneva
, propriamente detta caniccio, vien formata da una quantità di piccole mazze rotonde o
l'osservazione degli oggetti lontani (formato da due sistemi di lenti, vobiettivo,
nel cannocchiale riflettore l'obiettivo è costituito da un sistema di specchi): e
estremità applicai due lenti, entrambe piane da una parte, e dall'altra una convessa
risparmiando fatiche e spese, venni a tanto da costruirmi uno strumento così eccellente, che
lenti del cannocchiale, è ben lontana da quella nettezza che sarebbe necessaria a quell'
forse allorquando il gran galileo col cannocchiale da lui ritrovato osservava le stelle medicee,
re di francia, io anzi già da douvre osservava col canocchiale le alture dietro
essere umano apparire sul cassero, sparuto, da far paura e pietà e repulsione.
uomini grandi, secondo che si guarda da una parte o dall'altra. palazzeschi,
ojetti, ii-622: la pressa è fatta da una tavoletta coperta con due o tre
due o tre panni di flanella, e da uno o più tubi di ottone che
marina. = comp. da canna * tubo 'e occhiale (v
... avendo udito per fama che da un tal fiammingo fosse stato inventato quell'
3. ant. e dial. palo da vite. sacchetti, 37-32: parea
sparuto e avarissimo. = deriv. da canna. cannollcchio, sm. dial
cotto in varie guise... è da avvertire che chiamasi anche * pesce cannella
, iv-106: * cannolicchio ', da 'cannolo ', diminutivo di 4 canna
napoletano e calabrese cannulicchiu, deriv. da cannolu 4 cannello '. cannolo,
canuol suo. = deriv. da canna: cfr. sicil. cannolu 4
artiglieria il nemico, o un luogo da esso occupato. = deriv. da
da esso occupato. = deriv. da cannonare. cannonare, tr. (
portar via senza smarrirmi un'intiera gamba da una cannonata, e che ho
sofferta una marrovescia sciabolata sul labbro inferiore da un soldato circasso nella città di erzerum
alla pianura fu punteggiata per pochi minuti da un cicaleccio di mitragliatrici. due bombe
e con una traiettoria molto tesa si da renderne molto difficile l'arresto.
correndo don luca. = deriv. da cannone: cfr. fr. canonnade (
la misura del foglio, il quale ha da andar per lungo, sì come sogliono
per lungo, sì come sogliono i libri da musica. se vorrà favorirmi, potrà
festa nel villaggio ha in primo piano da un lato uno stagno con entro buoi e
guerra di montagna, e viene trasportato da muli o da braccia d'uomini. ojetti
, e viene trasportato da muli o da braccia d'uomini. ojetti, 11-459:
di tanto stupenda grandezza, che tagliate da nodello a nodello, col cannone di esse
riconoscono tesser loro... i cannoni da dipanare, i cannelli da tessitori.
i cannoni da dipanare, i cannelli da tessitori. 3. canale,
cannoni, / che gettan sempre fuor da ogni lato. -bastone.
4. canna dell'organo. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
. 8. guaina della canna da vischio. citolini, 419: il
citolini, 419: il vischio, o da sole o d'acqua, i cannoni
le lance e le altre armi lunghe da getto. salvini, 16-547: ei
12. ant. canna di un'arma da fuoco. garzoni, 1-574: per
a bene specular, oggi è intercetto / da chi mostra le cose pe'cannoni.
): cannoni di fanteria, da campagna, pesanti campali, antiaerei,
pesanti campali, antiaerei, controcarri, da costa, navali, atomici ",
, atomici ", ant. cannoni da batteria, di corsia, di rocca
conducevano in sulle carrette, tirate non da buoi, come in italia si costumava
come in italia si costumava, ma da cavalli, con agilità tale d'uomini
fare in molti giorni si soleva, da loro in pochissime ore si faceva: usando
difensor di nebbia un smalto, / tratta da lor colubrina o cannone. cellini
non si trovando più che quattro cannoni da batteria e pochissima munizione da guerra.
quattro cannoni da batteria e pochissima munizione da guerra. g. bentivoglio, 4-1375:
rovinare le opere degli assediatori, e da questi per batter quelle, mentre che vi
che uscì una mattina con troppa furia da un brigantino corsaro di marrocco. cuoco,
nell'offensiva della primavera 1918 bombardò parigi da oltre cento chilometri. 2.
2. cannone grandinifugo: piccola bocca da fuoco, un tempo usata nel tentativo
cioè batterie di tromboni rivolti al cielo, da sparare contro le nubi « sature di
cure il cui maggior viale era fiancheggiato da baracconi pieni di mostri e meraviglie.
di mostri e meraviglie... e da cartelloni immensi con su dipinti a forti
con due lati opposti obliqui. francesco da barberino, 13: certi altri ch'erano
quadrato, per una buona metà occupato da una tavola coperta d'un tappeto verde
: 'cannoniera ', barca o lancia da portar cannoni. d'annunzio, v-1-748
di finanza. = deriv. da cannone2. cannonière, sm.
. -in particolare: militare della marina da guerra, destinato al servizio delle artiglierie
quali [cataste di legna] accendendosi da persone appostate... illuminassero le tenebre
l'artiglierie. colletta, ii-24: da un fortino del campo, dove i
segna molte reti. = deriv. da cannone2. cannóso, agg. ant
l'elemento distanziatore. = deriv. da canna. cannùccia (cannuzza),
. giov. cavalcanti, 128: da ogni lato della via vi è, ai
e minute, che non vengono mai buone da nulla. baldini, i-143: tra
ritrovavano, noi negli orticelli nostri, che da una semplicissima siepe di cannuccie marine sono
. ragazzotto in piedi con un cappello da generale in carta che fa il saluto con
ii-90: accanto al muro, ristretto da cannucce per frenarne il troppo rigoglio,
più si soffia più si sa che da un momento all'altro, se non
con pazienza. 4. canna da pesca. marino, 9-89: le
specie di ministro del capomastro, da lui incaricato di soprain- tendere al lavoro
cannucciaro '. = deriv. da canna. cannùccio, sm.
: appese al muro (della camera da letto maggiore, o del guardaroba) l'
ricco metraggio di cannula in gomma, da raggiungere ogni più remoto (e scaravoltato
dimin. di canna-, registr. da rigatini-cappuccini, 179: « cannula, latinismo
cana / fila a un aspo traea da tutti quelli. anguillara, 4-451: che
di queste; vogano con pale come da forno: e così negri, nudi e
albero. 2. sport. imbarcazione da turismo o da regata (e può
2. sport. imbarcazione da turismo o da regata (e può essere rigida o
comunissimo crostaceo. = deriv. da canna, per la forma allungata.
canoino, sm. sport. piccola barca da regata a un vogatore di coppia,
] alle dimensioni delle lettere gradatamente crescenti da un carattere all'altro, come sono
.]. = deriv. da canone, n. 8 (cfr.
poeti, secondo il canone ricevuto da tutte le più colte nazioni. p.
le dica in una lingua che sia intesa da tutti gl'italiani, e le scriva
italiani, e le scriva con tal arte da esser letto senza noia, quell'autore
a spiegare come le regole vengano trasmesse da una all'altra generazione di uccelli.
autori o di opere considerati come modelli da seguire, esempi da imitare. -canone
considerati come modelli da seguire, esempi da imitare. -canone alessandrino: il catalogo
, certo, che quello enoc, settimo da adam, scrivesse alcune cose divine.
7-v-12: questo rito principalmente prese vigore da che l'uso de'canoni penitenziali si rallentò
: canone è l'annua prestazione dovuta da colui che ha il 4 dominio utile '
conto. bocchelli, 2-52: il campo da un pezzo stava tornando greppo e sassaia
cui un tema o soggetto, presentato da ima voce vocale o strumentale, viene
ripetuto, a una certa distanza, da un'altra voce o da più voci
certa distanza, da un'altra voce o da più voci che si imitano l'una
borgese, 1-13: non c'era che da scegliere tra le cinque figlie di taramanna
. -canone innodico: il modulo ritmico da tenere nella poesia liturgica. 8
] alle dimensioni delle lettere gradatamente crescenti da un carattere all'altro, come sono
= fr. chanoinie, deriv. da chanoine * canonico '. canònica1,
i-271: fu proposto intorno alle lezioni da alcuni di questi di restituire l'uso antico
il vescovo. = deriv. da canonico2: cfr. calonico. canònica2
perché in canonica era dottissimo fu chiamato da papa bonifazio ottavo, il quale pensava
, gr. xó xocvovixóv, deriv. da xav&v óvo? * norma, regola
ceracchini, 1-1-375: al dubbio che da vs. mi si propone, se
dall'archivio canonicale di arezzo, e da me divulgati. s. maffei, 5-5-142
buona tavola. cattaneo, ii-2-19: da noi ogni mediocre trafficante vuol essere ad
altri del clero, che non obbligati da regola alcuna viveano nelle proprie case.
, ii-447: che belle vigne avea da principio la chiesa in tanti fioritissimi patrimoni,
, 9-1-155: or vedi se ha da parerti gran cosa, che, sopito
e i dodici scudi diventeranno dodici doppioni da sedici. panzini, iii-496: [
della bibbia. = deriv. da canonico1. canònico1, agg.
che 'l civile. s. bernardino da siena, 174: e sai che merita
quelle che si dicon « materie » da insegnarsi dentro il cinquennio dell'erudizione legale,
.. son io venuto a distrarlo da qualche sua occupazione canonica? palazzeschi,
momento un amico di casa era corso da sua madre per informarla che il giovane
beata vergine, nella forma che da antichissimo tempo era sempre con
esso divino ufizio, che era cantato da essi nell'ore deter minate
. libro autorevole, opera esemplare, da prendersi come modello, da imitare.
esemplare, da prendersi come modello, da imitare. d. bartoli, 40-ii-28
ora, veggendonsi [i mandarini] da uno straniere di qua, non solamente avanzati
, dal gr. xavovixóg, deriv. da xavóv -óvo? 'norma, regola
: che segue una regola, vincolato da voti e vivente in comunità. cronichetta
de'bardi, per consiglio che volea da lui, e 'l detto calonaco ritornando
baldacchino, s'avanzava la cassa, portata da quattro canonici, parati in gran pompa
doctore canonista misser sal vatore da la lama da faenza... essendo
sal vatore da la lama da faenza... essendo per caritevole
per caritevole piatanza una matina invitato da li reverendi patri cano nici
, 2-164: per tornare ai frutti, da voi promessi da beffe e da
ai frutti, da voi promessi da beffe e da me aspettati da vero,
da voi promessi da beffe e da me aspettati da vero, sarete contenta.
da beffe e da me aspettati da vero, sarete contenta...
, messere lo papa subito dice esser da celebrare quello delle vergini, non quello
l'anno del giubileo canonizzò sancto bernardino da massa, co'solenni atti che si
ch'egli era in questa vita canonizzato da gesù cristo. aretino, 8-11: fece
rangonemi fornì del suo [vino] da modena, e fu gentile; ma non
, perché rinvestir la porpora è tratto da toro o da bufolo. basta ch'ella
la porpora è tratto da toro o da bufolo. basta ch'ella sia canonizzata
basta ch'ella sia canonizzata per venerabile da molti che degnamente l'indossano, perché
accogliere nel diritto canonico una norma desunta da un altro ordinamento giuridico. = voce
stabilito come regola, norma, modello da seguire e imitare. dominici,
aver gustate e studiate le belle cose da lui lasciate, dopo averlo canonizzato malgrado
senza esame. = deriv. da canonizzare. canòpo1,
, 689: la signora lucia, da la cui bocca, /...
sentimenti. carducci, 864: move da sirmio una canora imagine / giù via
. giusti, ii-516: intanto diluviano da tutti e quattro i venti le impertinenze
pioggia la strada è divisa in due da un torrentello, ove i bambini, tornato
sugheri, bucce e barchette di carta da quaderno. = cfr. canotto:
: fr. canotage (voce registr. da rigutinir cappuccini, 179).
rivista? = deriv. da canottiere. canottière, sm.
le lance). -grande palischermo da diporto, molto solido, con ampia
giorno era mancato il sale al prete e da comperarne non si trovò, perché era
una baracca succursale, fabbricata dietro la baracca da pranzo, era instituita canova di vino
, iv-2-1263: cànove di vino tenute da vecchie megere. tozzi, i-353: da
da vecchie megere. tozzi, i-353: da una cànova di vino escirono cinque o
deputino... due uomini da bene e pratichi. 3.
.. tengono sempre nelle canove publiche da bere e da mangiare e da ardere
sempre nelle canove publiche da bere e da mangiare e da ardere per imo anno
canove publiche da bere e da mangiare e da ardere per imo anno. aretino,
, mandato a lucignano per far canova da somministrare le vettovaglie all'esercito. ricchi
, 6-7-265: mi fece parlare co'deputati da questi priori sopra la canova, e
, 2-264: voi direte esser tramezzato da un fiume, pizzicar l'esercito,
strofinaccio o cencio, come grembiule da cucina). maiazone da caligano,
come grembiule da cucina). maiazone da caligano, v-499-103: d'un canevazo
di siena, 126: quattro canavacci da sciugar le mani, grandi da braccia circa
canavacci da sciugar le mani, grandi da braccia circa quattro l'uno. straparola
madre che ancor io ho due figli da vestire, ed una moglie che non
pascoli, 166: fumavano le calde erbe da presso, / nel tondo ch'ella
slabbrati per pavimento, un pianoforte coperto da un canovaccio crocettato, un letto
bambina sperduta fu, nel romanzo ideato da aldo, il filo di seta luccicante
. canvàz * strofinaccio ': deriv. da canapa. cfr. fr. canevas
non monta, a patto che li servano da fomaie, da canovaie, da taverniere
a patto che li servano da fomaie, da canovaie, da taverniere.
servano da fomaie, da canovaie, da taverniere. = deriv. da
da taverniere. = deriv. da canova. canovière, sm.
dare li mallevadori. = deriv. da canova. canovino, sm. ant
canovino nel fondo del palazzo di polvere da scopietti, e gli fece dar fuoco
cansare, tr. tirare, mettere da parte; scansare, allontanare, scostare
allontanare, scostare; rimuovere, cacciare da un luogo. vasari, i-345
cansi, ci verrò domani. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
evitare; porre in salvo, liberare da un pericolo, scampare. - anche al
. - anche al figur. francesco da barberino, 3-208: e tal fiata /
mio sangue solo. campanella, i-iio: da roma ad ostia un pover uomo andando
lo cansàr. tommaseo, i-371: da quel giorno matilde cansava con cura quasi
. 7. rifl. tirarsi da parte, scostarsi, ritirarsi; allontanarsi
noi come la notte scuro; / né da quello era loco da cansarsi:
; / né da quello era loco da cansarsi: / questo ne tolse li
d'anfinomo ai ginocchi / per cansarsi da eurimaco, che in vece / nella man
destra del coppier percosse. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
: se si storceva, per cansarsi da quella molestia, subito un nuovo non so
. che si può cantare, facile da cantare. - per simil.: molto
sul « problema pratico * fossero svolte da mezza orchestra della sua anima, su un
dell'ant. provenz. chantaplora, da cui l'ital. cantimplora.
goffi cantacchiano. = deriv. da cantare1 (con intenzione peggior.).
sua solitudine di lonchio con queste cantafavole da ciechi. pancialichi, 284: stracci subito
. xiii): 4 racconto intercalato da canzoni '(celebre la « cantafavola *
in prosa canora, e cantacchiata da chi la recita noiosamente: cantafèra
erano se non l'inizio d'una cantafèra da lui mal rimata a deridere crudamente
di vino. = deriv. da tantafera (v.), per accostamento
; cantafavola. s. bernardino da siena, 616: se uno ha infirmità
fatto incetta / d'un ricco saltambanco da villano; / di visco, di paniuzze
altre). = deriv. da canto1, sul modello di 4 acquaiolo '
di elemosina. = comp. da cantare e dalla locuz. all'uscio.
il maggio. beltramellì, iii-231: da qualche notte si udivano i cantamaggi
comp. dall'imper. di cantare e da maggio (v.).
ascoltato sì attentamente un canta in panca da gli scioperati, come ascoltavano le buone
ed altre simili bagattelle, e cose da buffoni e cantambanchi. g. m
aveano fatto lo smacco di averlo trattato da bagattelliere e da cantimbanco. buonarroti il
smacco di averlo trattato da bagattelliere e da cantimbanco. buonarroti il giovane, 9-248
va. idem, 9-629: ciance da citariste e cantabanche. campanella, i-352
fanno i nostri ciarlatani e il cieco da forlì, cantava sulle piazze simili novelle,
cantambanchina esser divisa. = comp. da canta e dalla locuz. in banca,
versi rallegrare. = deriv. da cantarel. cantanétta, sf. marin
caduto in una fossa non guari lontana da voi. alamanni, 4-1-348: ivi sentia
la bocca come cantassi mentre la voce veniva da dietro di me, dall'altro che
gìanu cantando ad alta voce. francesco da barberino, 13: e se avien talora
si già / cantando e scegliendo fior da fiore. marco polo volgar.,
cantano, quasi che con quel cantare da se stessi si facciano animo. vasari,
quel lavoro, che ancora che sia alto da terra sedici braccia, si scorge il
chi canta, il battere delle mani da chi regge la musica in su le spalle
alla morte e cantano, non ha origine da altro, se non se dal non
preghiere sapevan di pianto e, a udirle da giù, provenienti da quella fabbrica fosca
, a udirle da giù, provenienti da quella fabbrica fosca nell'altura, accoravano
suonare (un brano musicale) in modo da ricordare la suggestiva melodiosità del canto
rane, ecc.). giacomino da verona, xxxv-1-631: calandrie e risi-
pregio fino / in giò'si rinovelli / da grandi e da zitelli / per ciascuno
giò'si rinovelli / da grandi e da zitelli / per ciascuno cammino; / e
pazzo se per ucciderle tutte scendeva da cavallo, molto saggio se,
; comporre versi, poetare. giacomo da lentini, 11-86: dolce cominciamento, /
d'orlando] / solenne, et atta da narrar cantando, / e ch'all'
in rima, / o di ritraimi da ogni altra stiera. cellini, 1-32 (
grecia e del lazio; anzi era da esso loro fuggita con eguale studio, che
la martufaia con quei degni sozi, da quello sciocco che sei, non hai saputo
inf., 12-88: tal si partì da cantare alleluia, / che mi commise
il signore. s. caterina da siena, i-230: io cecca son presso
queste serve di gesù cristo. andrea da barberino, 1-50: tu, codardo
la languidezza di que'visi eran cose da occupar tutto di compassione l'animo di
rapite, dimentiche del purgatorio, sgridate da catone. nievo, 12: orlando
canzoni, o vecchio organetto scordato / da un monco veterano per umili strade guidato
, lettor, più lungo spazio / da scrivere, i'pur cantere'in parte /
il tutto, e così son perfette / da lor l'alte tue voglie tutte quante
di orlando. algarotti, 1-476: da... virgilio rivolto a quel
con onde e volate di suoni / da la città su'poggi lontanamente verdi!
con ambo le piote. s. bernardino da siena, 252: non arete
la disgrazia di non capirle. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
riprovevoli; comportarsi in modo molto diverso da come si vorrebbe far credere. coltellini
collo, componendo per la via alcune parole da rificcarmisi in gratta, passò di la
-cantare in assiuolo: in modo da imitare il verso dell'assiuolo.
dial. cicala. v-296: io da due o tre giorni sto assai meglio,
, 1-520: così c'è la rete da uccelli grossi, o non ci
la pantiera, i lacci e la rete da gambe: ma non cantiamo ancora
che fo 'l primo cantare. francesco da barberino, 371: li nemici
, lusinghe, copertore col can da rete. se non avesse battuto
e sonari, = deriv. da cantare. quello il suo bene
il suo c'è mica per questo da fare a fidanza e da cantar vittoria.
mica per questo da fare a fidanza e da cantar vittoria. viso / in questa vita
i micheletti avevan la casa del vicario da guardare: non si può cantare, e
era reso un po'enigmatico quasi da una maschera fosca che non desse di riconoscerlo
. si possono pigliare a modello di donne da desiderare. e tali mi figuravo
di materia epica e cavalleresca (derivata da leggende medievali, da motivi classici,
cavalleresca (derivata da leggende medievali, da motivi classici, dai cicli carolingi e
lat. scient. cantharellus, deriv. da cantharus (vedi cantaro1), per
poppa delle galee. = deriv. da cantaro *, per la forma.
fatta sincope, giacque in un deliquio da cui non basta ancora a risvegliarla tutto l'
nel calamaio. settembrini, 1-348: da prima io era un uomo di buona pasta
natura vada oltre una curiosità turistica, da gente in vacanza, che si mette a
spesso l'ammirazione è « cantarizzata » da luci artificiali, arcobaleni elettrici, ed
, arcobaleni elettrici, ed altri effettacci da opera-ballo. = deriv. da cantaride
effettacci da opera-ballo. = deriv. da cantaride 1 eccitante, afrodisiaco '.
gro- fani, ne'quali facilmente sarà da fare alcuno bene, che non passeranno
comp. dall'imp. di cantare e da storia 'racconto, vicenda '.
2. mus. composizione vocale eseguita da uno o più solisti, con o
coro, con accompagnamento strumentale, costituita da una o più arie con i relativi
: si ricaverebber più opere in musica da quella famosa cantata di marcello, in cui
imperatore d'austria. = deriv. da cantare1. cantativo, agg.
acutissimi... altre, invece, da gole ricolme e cantative, o garrule
in amore. » = deriv. da cantare1. cantato (part.
porta l'interno appare di sfuggita illuminato da migliaia di candele. tutta la gente
, nella parlata, delle inflessioni diverse da quelle solite, napoletane, ch'io
, ix-409: nappi d'argento v'ha da tutte bande, / sonator di stormenti
, 4-266: in quella banda / da due giorni era giunto un ciurmadore, /
busti e cuori / vi s'attuffavan da ciascuna parte. marino, vii-266: quanto
. = lat. cantatdr -oris: da cantare. cantautóre, sm. (
). neol. chi canta canzoni da lui stesso scritte o musicate.
ed editori. = comp. da canta [nte] e autore (v
il cavalletto per appoggiarvi la trave da segare. note al malmantile,
d'acqua. = deriv. da cantaro * vaso '; cfr. pis
, posava tra due piccoli specchi retti da sostegni d'argento un trionfo di fiori
nera, orlò di nero le camicie da notte, abbassò le cortine delle finestre,
via le gambe. = deriv. da cantera. canterano (disus. cantarano
letto, dei garofani e un lume da notte acceso sul canterano, dinanzi a un
un profumo d'incenso che svol- gevasi da un vasetto di pomata il quale fumava per
d'oro, suscitava la vita anche da certi canterani scuri di antica melanconia.
ogni colore. = deriv. da cantera. canterèlla1 (cantarèlla),
cuore. d'annunzio, v-1-696: chiese da bere. come il capo dei coppieri
nuove ghirlandale. = deriv. da canthàrus (v. cantaro1), per
contro ad aristotele. = deriv. da canterellare. canterellare (cantarellare)
gherminelle. verga, 4-88: gesualdo da principio si voltò verso di lei inviperito,
un altro rivoletto della sua età che scende da una gradinata di diaspri, i due
al giovine. « avete qualche cosa da dire? ». « io? »
so, io, quello che vo da me? ». don ciccio, duro
mal di madrone. = deriv. da canterello3, dimin, di canto1.
cantarèllo), sm. disus. vaso da notte, orinale.
le forbici minutamente. = deriv. da cantarei, per il suono. canterèllo3
in amore. = deriv. da cantare1. canterellucciare, intr.
la civetta, ed abbia / da potersi elevar sopra la gruccia.
la gruccia. = deriv. da canterellare. canterino (cantarino)
dodici colpi. = deriv. da cantare1. càntero, sm.
forma ritonda. = deriv. da canto2, sul modello di noderuto, ecc
= voce dotta, deriv. da cantare1. càntica, sf. letter
qual è delle egloghe latine o greche da preferirsi a quella cantica? monti,
invenzioni del poeta in questo viaggio, da me compendiate, non essendone ima generale
vaticana fu lungamente tenuto, e tiensi ancora da alcuno, per opera della mano stessa
plur. di canticum (deriv. da cantus 4 canto '). canticchiare
andando a tempo, dovevano sempre rifarsi da capo. comisso, 7-199: due giovani
arte sua, senza immischiarsi a farla da letterato. leopardi, 829: questo
/ tornar già gli augelli dotti / da le scuole d'oriente. = deriv
scuole d'oriente. = deriv. da cantare1. canticchiatóre, agg. e
solenne (in origine cantato o declamato da una sola persona e in seguito trasformatosi
e quel fortissimo bastione... da mille scudi e da ogni forte armatura
bastione... da mille scudi e da ogni forte armatura è difeso, sì
è difeso, sì come si dimostra da isaia profeta e ne'cantici di salomone
di maria sorella d'aron, accompagnata da diverse schiere di vergini egizzie e di
essere, l'unico tra i globi da cui partono inni e cantici di vocal
te deum: quel cantico che, da gran tempo, pare destinato a ostentare
spirituali, che compose salomone, questo fu da lui, o dalla chiesa dopo lui
. -cantico delle creature: composto da s. francesco per invitare il creato
versificare si figurano, che nell'epopea da uomini intendenti si usano versi sciolti, e
cantici. parini, 687: né sono da dimenticarsi i cantici militari di tirteo.
suono melodioso o festante che si eleva da uno strumento musicale. pascoli, 12
monologo lirico recitato e a volte cantato da un solo attore, con accompagnamento di
= voce dotta, lat. cantlcum, da cantus 4 canto '. cfr.
i cantieri per porre a secco le navi da guerra. questa è opera disegnata già
sicuro, cacciandole così fra terra, da qualunque bombardamento de'nemici. targioni tozzetti
decise di mandarmi nel cantiere edilizio diretto da un suo amico. 3.
attraverso il cavalletto per appoggiarvi la trave da segare; struttura di sostegno su cui
. banco su cui è fissata la morsa da falegname. citolini, 413:
. 4 cavalletto, sostegno ': da cui fr. chantier 4 trave, supporto
]: « cantiere, per legno lungo da sostenere tavolati, tetti, ecc.
. -per estens.: melodia eseguita da uno strumento musicale. -per simil
apollo, facci una scampanata in parnaso, da che i dì nostri hanno pur letto
32-97: rispuose alla divina cantilena / da tutte parti la beata corte. g.
alcamo, e una canzone di folcacchiero da siena. 6. cadenza monotona e
sono vaghe, e chiare, e da poterle tutte tenere a memoria, e
* litania, filastrocca ', deriv. da cantarel. cantilenante (part. pres
versi erano gli ultimi dell'inno ricordato da padre mariani... se li declamò
. alfieri, i-231: voleva convincermi da me stesso, se potrebbe riuscire quella maniera
il suo nome, di solito cantilenato da voci affettuose e vezzeggiane, a vederlo scritto
. = voce dotta, deriv. da cantillare. cantimbanco, v
schiacciato, e con collo lungo e largo da passarvi il pugno: serve solamente per
cantiplora (mod. cantinplora), composto da canta i plora ('canta e
liquido quando si versa). è da considerarsi formazione parallela cantaplora del provenz.
o di altre provviste. folgore da san gimignano, vi-n-140 (8-3):
deono fare sottoterra, rinchiuse, lontane da ogni strepito e da ogni umore e fettore
rinchiuse, lontane da ogni strepito e da ogni umore e fettore, e deono
fettore, e deono avere il lume da levante overo da settentrione: percioché avendolo
deono avere il lume da levante overo da settentrione: percioché avendolo da altra parte
levante overo da settentrione: percioché avendolo da altra parte, ove il sole possa
rifrustato con tanto calore la povera cantina da portar su in bottega una mezza dozzina
sotterraneo. forteguerri, 15-51: partiam da despina, / or che col padre
», lo stanco applauso che partì da un luogo ormai topograficamente sospetto non persuase
finito; / perché disse un dottor da palestrina / brevis oratio penetra in cantina.
giochi. = etimo incerto: forse da canto 'angolo'(nel senso di *
1-751: si trova poi la sega o da acqua, o da braccia, coi
poi la sega o da acqua, o da braccia, coi denti suoi e 'l
l'ambiente retrostante. = deriv. da canto2: cfr. la forma dial.
vano cilindrico di stagno, con entro acqua da bere, che si va cavando
smuccia, / e spilla un vin da far andare un morto, / né certo
dinanzi, la carta in mano, da una parte; dall'altra, si inchinava
color rubino riempirlo, su su, e da sotto i cantinieri pomparlo dalla botte che
una cantina. = deriv. da cantina. cantino, sm.
del prezzo. = deriv. da canto1. canto1, sm.
umana, che come strumento musicale passa da una nota all'altra della scala dei
pompa di cera e di canti alla chiesa da lui prima, eletta anzi la morte
baldacchino, s'avanzava la cassa, portata da quattro canonici, parati in gran pompa
dell'odore del fieno verde, falciato da poco. barilli, 1-144: nel
, / la vita, i giorni corrosi da un'acqua / assidua, mentre sale
. ora lontani, / dunque, da noi? ma cedono nell'aria / come
composizione musicale per voci sole o accompagnate da strumenti; canzone. bonagiunta, v-353-10
lontane, voi sciogliereste di lei ogni armonia da questo canto, non che voi la
della penisola. -canto ambrosiano: introdotto da s. ambrogio nelle chiese della diocesi
di milano simile al canto gregoriano (da cui differisce per la maggiore ricchezza di
oltre abbiam visto le cantatrici. escivano da un campo di girasoli secchi, camminando
. melodia, parte principale che fungeva da base alla composizione (in polifonia)
tempo antico. -canto camerale: da camera. francesco da barberino, 13
-canto camerale: da camera. francesco da barberino, 13: questo canto basso,
morte e cantano, non ha origine da altro, se non se dal non ci
). anguillara, 8-12: ma da marmo o d'acciar percosso alquanto,
. chiaro davanzali, ii-356: così da lui lo corpo sta diviso, /
sullo stesso tono, ritmo e registro) da certi uccelli e da alcuni animali (
e registro) da certi uccelli e da alcuni animali (grilli, cicale, rane
, con due file di finestroni spalancati. da una parte veniva la brezza del
denunzie e delle dediche, delle adulazioni da servi e delle risse da schiavi,
, delle adulazioni da servi e delle risse da schiavi, preparano e confermano la dominazione
! a te con melodia / mesta da lungi risonante, come, gli epici
mio canto. marino, 3-58: da lodar, da ritrar corpo sì bello /
marino, 3-58: da lodar, da ritrar corpo sì bello / tracia canto
cui complesso è una voluttà resa più intensa da immagini tenere, fatti la morte e
congiunte peregrine, / ben son canto da cigni. 17. mascherata.
non più molto fresca, fu detta da tutti il « canto del cigno ».
bene; annunziava, cosa ormai non udita da molti anni, 15 milioni d'avanzo
: melodiosissimo e tanto perfetto e suggestivo da infondere vita e movimento nella materia inanimata
: rallegrarsi molto, gioire. antonio da ferrara, ix-134: cesare, poi che
innanzi con la sua faccia di ciompo da bene e co 'l grembialone, e «
= lat. cantus -ùs, da canère * cantare '. canto2
. cantora). angolo interno formato da due muri, due pareti o due
canto, come un cane. andrea da barberino, 1-5: lo re troiano,
dunque tutti in cucina, stretti accovacciati da mane a sera nel canto del foco
sorte. 2. angolo esterno formato da due muri di un edificio che s'
il giovane, 9-532: e tiriamei da parte appresso 'l canto / della prigion,
, guarda là quel lione. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
, già dagli antichi tempi, pietra da taglio per gli edifici, alcuni de'
un mezo sol che nasce, e da passo in passo un ucello, un porco
: tutti tiravano fuori le borsette e da quelle amuleti e talismani, gobbi e comi
canti. -canto giusto: spigolo formato da un angolo diedro che comprende esattamente un
: angolo esterno retto o acuto formato da due facce piane (il cui spigolo è
e'talor mangia tanto, / che pur da qualche canto / li duole corpo e
): questa città è grande in giro da ventiquattro miglia, cioè sei miglia per
venne una capanuccia veduta, e poco da lei discosto tra gli alberi un uom
. ariosto, 40-15: avea biserta da duo canti il mare, / sedea dagli
cose del tirol restarono in sicuro, che da quel canto non rimase dubbio, nondimeno
. / come folgor di dio, da l'altro canto / roggio il secondo
pur l'amicizia, se ci avesse pensato da un mese, avrebbe forse saputo far
aretino, ili-m: fa'la via da casa, e togli del cassone a canto
a canto il diavolo. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
, iv-2-184: ambedue rimanevano sul cassone da nozze, come prima, seduti a canto
piazza, guardava su e iù, da canto e da costerà, se possea trovare
su e iù, da canto e da costerà, se possea trovare uno che
io son ben stato sciocco a lassarmelo tòr da canto fin che non l'abbia qui
215: si fece levar la donna da canto, e dissemi ch'io sedessi in
nella guaina, ma non se la levò da canto mai. berchet, 90:
canto mai. berchet, 90: da canto le nostre lettiere / vedrem le sospese
bruttò. prati, i-7: a te da canto / susurra, o donna, l'
: e d'un tratto al re da canto / un corsier nero nitrì. svevo
svevo, 3-646: sedetti a lui da canto, e senza guardare gli altri,
potuto distruggere queiraltra anima che le era da canto, ma sì l'ha sforzata,
sola, una linea nuda, segno inciso da una punta rovente. -precisamente
ma ricciar detto gli narrò da canto / come fu per costui tratto
-dal canto di padre, di madre: da parte di padre, di madre.
/ questi som canto padre. / da canto madre si è missere scosso, /
l. volusio; bisnipote di cotta messalino da canto di padre. -dal
ecc.). s. bernardino da siena, 55: e simile ti prometto
ch'io la desidero, comincio infin da ora a metterla in pratica. s
mi recai già a ventura il ricevere da lei senza merito. goldoni, vii-1167:
in firenze, schietti. è biasimata da altro canto, e è odiosa, la
, a costituir uno individuo; e da l'altro canto, la potenza della materia
socialista. -da ogni canto: da ogni parte. elegia giudeo-italiana, v-34-10
elegia giudeo-italiana, v-34-10: e li signori da onni canto / gìanu ad offeriri a
2-3-6: di qua, di là, da fronte e da le spalle, / quasi
qua, di là, da fronte e da le spalle, / quasi in un
puotea falsar quella armatura. / intorno da ogni canto la tempesta: / lei
, 146: che sberrettate egli ha da ogni canto, / quanta gente gli
saperei come spedirmene, senza far perdita da qualche canto; il che, quando io
aviene. -da un canto: da una parte; per un verso.
entrai in uno gravissimo pensiero; considerando da uno canto che se permettevo el mandare del
-da un canto all'altro: da parte a parte; da fianco a
altro: da parte a parte; da fianco a fianco. strinati, 132
, 18-41: io ti passo / da un canto all'altro, con quest'asta
un canto... dall'altro: da una parte... dall'altra
parte... dall'altra; da un certo punto di vista...
machiavelli, 1-8: tutti li altri rimangono da uno canto inoffesi, e per questo
di amici partigiani, cioè d'uomini che da uno canto cavassino beneficio assai dello stato
un romore di più cavagli, e da l'un canto e dall'altro venivano innanzi
costoro [gli insetti] non solo da un canto a'descritti ermafroditi, ma dall'
. leopardi, 955: mi parrebbe da un canto che non si potesse aver fede
veggano presentemente e si tocchino. ma da altro canto, considero che la pratica si
e italianeggiato dall'illustre roveretano, sottostà da un canto alla dottrina scozzese e a
e ciascuni serrati al loro posto, da parte: / i primaticci da un canto
, da parte: / i primaticci da un canto, dall'altro i serotini,
mezzanelli. -di canto in canto: da ciascun lato; da ogni parte.
canto in canto: da ciascun lato; da ogni parte. elegia giudeo-italiana,
ne lo too furori sia deiettato, / da canto en canto desirtato. boccaccio,
figur. cellini, 709: e da poi che quella prima veduta dinanzi ei
quattro canti: in ogni angolo; da tutte le parti; ovunque. de
sempre; in tutti gli angoli; da ogni parte. guittone, 212-9:
porre in un angolo, trascurare; lasciare da parte. saccenti, 1-1-47:
abbandonasse la professione, come avea detto da principio. pananti, ii-22: giunone
via. buonarroti il giovane, 9-379: da cortigiano / ha poi trovato un canto
natio tomq contento. -essere da canto: non aver parte; non essere
186): questo lo giudichi chi è da canto, sanza passione.
passione. -farsi, ritrarsi da canto o da un canto: farsi
-farsi, ritrarsi da canto o da un canto: farsi da parte;
canto o da un canto: farsi da parte; scostarsi. ricchi, xxv-1-251
. ricchi, xxv-1-251: fatevi qui da canto, / appresso al muro,
i giochi di sorte, si ritraevano da un canto col tresette in tavola.
un canto ti sdrai. -levarsi da canto: togliersi d'intorno; allontanare
, poi che levato / s'ebbe da canto il garrulo eremita, / si ritornò
-mettere, gettare, porre, lasciare da canto, da un canto: abbandonare
gettare, porre, lasciare da canto, da un canto: abbandonare, trascurare;
bembo, 2-10: lasciando le altri parti da canto, se la nostra volgar lingua
, penso che debba lasciar gli altri da canto; come volteggiar in terra,
. guicciardini, 129: a liberarsi da questo tormento bisogna con diligenza rimettersi innanzi
anche le altre difficultà che avevi poste da canto. straparola, 8-5: invaghito
ogni suo pensiero alla nigromanzia, lasciando da canto l'essercizio del sarto. berni,
): la vergogna a la fin messe da canto. bruno, 3-41: poniamo
. bruno, 3-41: poniamo dunque da canto la raggione de l'antico e
. -andare, rimanere, essere lasciato da canto, in un canto: essere
, in un canto: essere messo da parte; non esser considerato; esser
, v-35-79: così lo 'nfanti stava da canto: / facia lamento e grandi pianto
che 'l parer de le vecchie andò da canto. firenzuola, 283: i suoi
283: i suoi sacrifici si rimanevano da canto. imbriani, 2-45: i libri
domandò solo d'esser lasciata li, da canto, in quella cameretta, insieme con
che di se stesso. -chiamare da canto, di canto: in disparte.
fu la piacevole cena, io chiamai da canto il detto luigi pulci, dicendogli,
: ben presto lo stupor miser da canto. algarotti, 1-228:
. algarotti, 1-228: lasciati da canto gli argomenti favolosi che tutto abbrac
furono posti sulle scene. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
): renzo... mise da parte ogni pensiero d'andarsene; e si
233): renzo... pose da canto ogni pensiero di andarsene].
. leopardi, iii-265: ho gettato da canto degli scritti già compiuti. de sanctis
al diavolo dottorato e filosofia, pose da canto i libri ed avrebbe voluto perfino
berretti colla piuma, la pisana lasciava da un canto me per far con essi
la vezzosa. -mettere, porre da canto: risparmiare; porre in serbo
risparmiare; porre in serbo; mettere da parte. ariosto, sai.,
che i tre quarti si delibra / por da canto di ciò che l'anno piglia
contenti le rimanderei subbito con mettere quelle da canto che mi tomerebbono a proposito. galileo
, e più ancora, potrei mettere da canto ogni anno col tenere gentiluomini scolari
? -spuntare un canto: spuntare da un angolo. machiavelli, 720:
subito gli sareno addosso. -stare da canto: porsi in disparte; rimanere
canto: porsi in disparte; rimanere da parte. ariosto, 30-30: ma
/ il re ubbidir, pur sta duro da canto. -stare su per i
i pescatori a maz- zacchera, che da loro stessi, cupi e fermi, si
credenza, comodino, costruiti in modo da poter essere adattati agli angoli delle stanze
ricoprivano i codici. = deriv. da cantonex. cantonale2, sm. cantonata
increduli valligiani. = deriv. da cantone1. cantonale3, agg.
negli animi. = deriv. da cantone *. cantonate, tr.
il reame. = deriv. da cantone *. cantonata, sf
cantonata, sf. angolo esterno formato da due muri di un edificio che
le mura; che sendo quello edilìzio da basso senza spalle, era pericoloso il
lavorando una delicata crostata, agostino nifo da sessa, celebre filosofo napolitano, gli entrò
ne vede tuttavia per la città le reliquie da essi murate per le cantonate delle case
, la pamela rossa e gli stivaloni da neve, le scudiere dell'esercito della
è una cassa di porfido, retta da quattro cantonate di bronzo.
cantonate: per indicare una cosa risaputa da tutti. -pigliare, prendere una cantonata
buscarsi parolacce e rumori d'ogni genere da parte dei giovani che avevano svoltato la cantonata
la cantonata. = deriv. da cantone1. cantonate), agg.
.]. = deriv. da cantone1. cantóne1, sm.
stanza, di un locale, formato da due muri o pareti che s'incontrano
la testa per ogni cantone e sfuriando da balordo. celimi, 1-56 (141
bramante] si estese tanto negli edifizi da lui fabbricati, che le modanature delle
spigoli, cantoni, rientrature e sporgenze da far meglio contenti tutti i venti.
. / e ascolta novelle e ragioni / da bocche / celate nell'ombra, ai
ne fosse il padrone, ascoltato devotamente da quanti gli stavano a fianco, aspettato
quanti gli stavano a fianco, aspettato da tutta una corte intenta a tessere e a
governar fece rondello / ed ordinar per sé da collezione; / poi disse: «
, 23-180: gli distendesse il regno da uno angolo e picciol cantone della tracia
laterale di un edificio. giacomino da verona, v-428-18: tuta enprimament de
. 8. disus. angolo da cui entravano in campo i cavalieri partecipanti
, 1-2-36: ma già suonan le trombe da ogni lato; / entrono giostratori a
foglia. -da tutti i cantoni: da tutte le parti. baldini, i-9
le parti. baldini, i-9: da tutti i cantoni del carro escono fiaschi
chitarra. -da un cantone: da una parte; in disparte.
cercaste in un cantone, non levasse da un altro il ruffiano la cassa e
la mandasse altrove. nievo, 219: da un cantone, inosservato, mi fu
spezzata. marino, 15-133: può da tergo e da fronte andar la torre
marino, 15-133: può da tergo e da fronte andar la torre, / porta
nobile è una cosa rarissima, e da preferirsi a tutte quante le virtù del
le virtù del mondo. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
; filarsela. s. bernardino da siena, 822: molti so'di quelli
-mettere in un cantone: lasciar da parte, non tenere in considerazione qualcuno
ad un prato: basta una ventata da nulla per sparpagliarle ai quattro cantoni.
cenere del tasso, coperto e indicato non da altro che da una pietra larga.
coperto e indicato non da altro che da una pietra larga... posta in
poco pensando ai casi suoi; ma da ultimo il tedio di se stesso,
, un mezo volto che si spicca da dietro un arbore, o dal cantoncèllo d'
ventre d'una tazza. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
in un cantoncèllo. = deriv. da canto2-. cantóne2, sm. pietra
. cantóne2, sm. pietra angolare da costruzione; massello, grosso mattone.
formato di palchetti a gradinata, divisi da colonne e da intagli. ne'fondi de'
a gradinata, divisi da colonne e da intagli. ne'fondi de'palchetti,
, contorto e poi gettato rabbiosamente lontano da lui, sotto una cantoniera.
cantoniera. = deriv. da cantone *. cantonièra2, sf
la discesa. = deriv. da cantone1. cantonièra3, sf.
ma due zittelle. = deriv. da cantone1: cfr. spagn. cantonera *
cfr. spagn. cantonera * meretrice da trivio '. cantonière1, sm.
il bell'argine della via ferrata, da cui si domina il mare lì presso,
mare lì presso, ed il monte da lontano; ma quando arrivo alla casa del
di badile. = deriv. da cantone1. cantonière2, sm.
pietra sovrana cantonuta. = deriv. da cantonel. cantoplàstica, sf. medie
= voce scient., comp. da canto3 e plastica (v.).
pare [questo salmo] fosse fatto da asaf, che fu uno cantore di david
di noi, sollecito, li ricompensa da un piatto e li caccia.
dante, par., 25-72: da molte stelle mi vien questa luce;
. carducci, 315: allor, perché da le sue case lunge / voli di
assisi ad udire: e'cantava il ritorno da troia / tristo, che aveva agli
dal lat. cantor -óris, deriv. da cantare 1 cantare '.
della cantoria. = deriv. da cantore. cantorino, sm.
in cui sono indicate le parti da cantare, i ve spri
, per cantare. = deriv. da cantore; voce registr. dal tommaseo.
la forma rotonda. = deriv. da cantora, plur. ant. di canto2
= voce scient., comp. da canto3e -tornio (dal gr.
disposti i rocchetti o le rocche da cui il filo passa nell'orditoio
513: nel cantuccio, zitta, da brava, / [la figlia maggiore]
quel po'di tedesco, si collocherà da se stesso in un qualche cantuccio della
: la natura mi fece la scuola da fanciullo, ma ora, come succede spesso
mia grande impresa è questa di snidarla da qualunque minimo cantuccio, dov'ella sia
mai col mio grande affetto meritai nulla da voi, compatitemi, perdonatemi, serbatemi
altarino che il bimbo ha ancora conservato da allora. saba, 343: un cantuccio
, azzurro / spiraglio, / per contemplarmi da quello, godere / l'alta gioia
tanto levar la mano dalla corrente, da rendere poi necessario l'ingrato compito di
greco, e cinquanta cantucci mandati non so da chi. redi, 16-vii-329: per
di tavola, e un crostino di pane da inzuppare, o mezzo cantuccio di prato
, chiamasi un mozziconcino o estremità separata da un pane di forma allungata. leopardi
non avesse un cantuccio di pan duro da rodere, si è tenuto per certo
: cantuccio di pane: la parte da lato del pane dov'è più la crosta
tagliarne i cantucci... differisce da * orliccio ', il qual può
si sgocciola. = deriv. da cantare1. canùciolo (canùgiolo)
della vecchiezza. = deriv. da canuto. canutaménte, avv.
: le ricchezze de'vecchi non sono da misurare alla canutezza del capo, ma
e forte [età], e da quella pervegnendo alla canutezza de'senti
susanna. = deriv. da canuto. canutìccio, agg.
due serpi. = deriv. da canuto. canutìglia1 (cannutìglia e
sor giovanni! = deriv. da canuto. canutire, intr.
. ant. incanutire. dino da firenze [tommaseo]: lo cavallo di
a canutire. = deriv. da canuto. canuto, agg.
a cespugli coperti di neve, sporgenti da un dirupo, al chiaro di luna.
: anziano, vecchio. uguccione da lodi, v-150-108: enfin ch'eu putì
umana, xxxv-1-658: s'tu vivi ancor da sesanta agni en su, / tu
trema e devente canù, / né da brigar con altri no e'tu piu.
venne una capannuccia veduta, e poco da lei discosto tra gli alberi un uom
con la voce / e con tali da terra al cielo alzossi. tasso, 7-6
capo di vecchio canuto si vedeva, da chi era in alto, tremare nel
canuta era colpita a quando a quando da suoni angelici, da echi lontani d'
a quando a quando da suoni angelici, da echi lontani d'organo, da romori
, da echi lontani d'organo, da romori e voci non percettibili agli orecchi
orecchi altrui. baldini, i-652: da una stanza all'altra cercavo anche di
: lo vedemmo scendere dalla diligenza seguito da un servo creolo, bruno e canuto,
volgar., vi-94: la vecchiezza è da onorare, non computata per longhezza di
religiosa e santa vita... natio da faenza, giovane del corpo, ma
(25): e però non sono da seguitare torme, né da ricevere li
non sono da seguitare torme, né da ricevere li ordinamenti di tutti i vecchi
canuto, e che sono lodati solamente da longitudine di vita. alberti, 87:
in amor sì lunga guerra, / da la guerra degli anni ecco abbattuta. metastasio
com'aura di benigno vento / spira da dio. -tempo canuto, anni
canuti: vecchiaia; senilità. bartolomeo da s. c., 9-1-2: piglia
c., 9-1-2: piglia la dottrina da tua gioventudine, e infino al tempo
grazzini [tommaseo]: questa è gioia da pochi conosciuta /... i
dotta, lat. cànùtus, deriv. da cànus * canuto '. canùtola,
. gr. ttóxiov, deriv. da rróxios 'canuto '. canzire,
passo: canzire * dar calci ', da un * calcire deriv. da calciare
, da un * calcire deriv. da calciare (cfr. provenz. canzir)
: ma ditemi un poco: scrivete voi da senno, e per istruire, oppure
distoglierlo). = deriv. da canzone. canzonato (part.
quello scritto; so che l'ho fatto da galantuomo, senza presunzione, e con
di dino. = deriv. da canzonare. canzonatura, sf. presa
« gli era per questo, che da cinque giorni in qua mi sembravi tutta ringalluzzita
per canzonatura. brancoli, 4-127: spaventato da questi doppi sensi, allusioni, canzonature
, allusioni, canzonature che lo stringevano da ogni parte, e in cerca di un
di canzonatura. = deriv. da canzonare. canzoncina, sf.
cantando ancora una canzoncina sotto voce trattandolo da rimbambito. cellini, 2-54 (396
in una serie di stanze (da 2 a 9) di vario numero di
in modi diversi, e che è concluso da un commiato o congedo, generalmente
commiato o congedo, generalmente costituito da una mezza stanza.
, io so che letta tu sarai / da molti, che la tua sentenzia chiara
a que'tempi dell'eloquenza sacra quasi da per tutto corrotta) portatosi il vico
il successo delle termopile fu celebrato veramente da quello che in essa canzone s'introduce a
canzone s'introduce a poetare, cioè da simonide, tenuto dall'antichità fra gli ottimi
nobile / canzone; e a'cieli volai da l'anima / di dante, quand'
, 1-20: deh non vi gravi scender da cavallo, / andando a campi,
cid campeggiatore, la francia settentrionale ripete da molti anni le sue canzoni di gesta e
aria musicale di una poesia. giacomino da verona, xxxv-1-632: li vergini santissimi,
canzoni rimproverandoci i nostri danni. andrea da barberino, iii-311: egli montò sopra
: una voce armoniosa e robusta canta da poppa una canzone, che udiranno i
la subdola canzone che s'alzava / da masse di cordame. pavese, 4-142:
. montale, 1-15: un giorno da un malchiuso portone / tra gli alberi di
solita canzone: non avete mai altro da dire ». leopardi, 827:
come la chiamavano la tassa sulle bestie da soma, e di aumentare il dazio
conforto, e non ci accorgiamo neppure che da un libro all'altro noi leggiamo quasi
tutto il popolo, per una cena fatta da lui in luogo segreto, la quale
lui in luogo segreto, la quale da ciascuno era chiamata in greco la cena
quistione dubita sempre, e sempre o da beffe o da vero ripiglia le medesime
sempre, e sempre o da beffe o da vero ripiglia le medesime cose, e
, 9-117: canzonacce, e baccàn da cacciatori / n'andaro al ciel. marino
= lat. cantió -onis, deriv. da canére * cantare '. canzonèlla,
canzonella perché, se veniva un concerto da fuori, nei giorni di festa,
oggi s'usa per le scene (da che s'esclude il corico, e 'l
, chi è di buona voglia. giacomo da lentini, 11-66: canzonetta novella,
e canta nova cosa / (levati da maitino!) / davanti a la più