virtù e de'vizi. s. caterina da siena, 310: agli uomini del
, quando in fuoco, quando strangolato da l'animale e quando per cadimento di
, 1-32: quando uso un modo da trarre danari e quando un altro:
sulla spianata e d'andare, quando da una parte e quando dall'altra del
ti vististi lo 'ntaiuto, / bella, da quello jomo so'feruto. dante,
è ancora gravido. pavese, 5-26: da quando ci eravamo rivisti non mi ero
mi ero ancora abituato a considerarlo diverso da quel nuto scavezzacollo e tanto in gamba che
tra uno e altro quando, / da mio attender, dico, e da vedere
/ da mio attender, dico, e da vedere / lo ciel venir più e
duro, ogni anima ferina / fora da sì bel sol vinto e stemprato.
-quando prima: appena che. bartolomeo da s. c., 79: egli
ufficialmente, ma già considerato come sicuro da chi parla). landolfi, 2-94
? -a quando a quando, da quando a quando, di quando in
coraggio di disperazione ch'ella si sentiva da quando a quando era stato accresciuto e
dei giovani non letterati mi parea trapelasse da quando a quando una coscienza e un
; e se trovassino il conte gagliardo da potere sperare che e'vincesse, concluderlo
pensa che al fin dell'anno gli ha da esser tolto rofficio e che ha ad
italiana opulenza. = comp. da quando e che4 (v.).
del po? = comp. da quando, che4 e dal cong. imperi
. boccaccio, ii-proem.: non so da che occulta speranza ai dovervi pure quando
, però. » = comp. da quando, che * e dal congiunt.
a una certa distanza. mariano da siena, 43: loro di subito innanti
le gittano quandóltre. = comp. da quando e oltre (v.).
quandrièto vescovo deppone. = comp. da qua e indrieto, per indietro (v
: oh, e'non mancano le pietre da ricordare! che è di più valore
nella locuz. in quannanti: da questo momento in poi, d'ora in
de questa penitenzia. = comp. da qua e innanti per innante (v.
.? = etimo incerto: forse da connettere con il lat. quinquatria (
serve per misurare l'energia convogliata da un fascio di fotoni.
si f acessino! = da quanto1, con la desinenza degli aw.
= voce genov., denv. da quantenna, forma aplologica di quarantena '
tempi nostri. = deriv. da quanto1, col suff. dei numer.
-salto quantico: passaggio che porta da uno stato quantico a un altro e
passaggio di un atomo o di una molecola da uno stato di energia a un altro
energia a un altro. può essere provocato da urto con un elettrone o da radiazione
provocato da urto con un elettrone o da radiazione incidente. -figur. variazione
la maschera è il volto. = da quanto1, n. io; cfr.
miliardi. = agg. verb. da quantificare. quantificare, tr.
paragone fra le remu nerazioni offerte da due attività egualmente 'inventate ':
. = agg. verb. da quantificare. quantificato (pari. pass
quantificatore sarà rappresentato a livello profondo non da uno ma da almeno due enunciati.
a livello profondo non da uno ma da almeno due enunciati. = nome
enunciati. = nome d'agente da quantificare. quantificazióne, sf. determinazione
dolori e di un bilancio della vita da impiantare con le partite del profitto in
i-2-238: dove non fossero cose singole da richiamare alla mente, il calcolo sarebbe
. [caballero] cuantioso, deriv. da cuantia 'complesso delle qualità distintive
distintive di una persona sua volta da cuanto (v. quanto1).
. ant. valutare. girolamo da siena, i-9: in sì fatta tentazione
, ecc.) e dei relativi fenomeni da cui dipendano interazioni fra materia e radiazioni
teoria dei tuanti, con comportamenti differenti da quelli ella fisica classica. fermi
caso quantistico della legge di ripartizione stabilita da baltzmonn per la statistica classica. f.
ogni cosa come infinite sono le relazioni da cosa a cosa: rappresentazioni dunque relative
quantistiche, statistiche, probabili. = da quantoi, n. io. quantità
'l cuor d'una donna. benvenuto da imola volgar., ii-244: aveva
mattioli [dioscoride], 649: è da credere... che altro non
che altro non sieno le materie, da cui procedono i metalli, se non su-
. bruno, 3-93: più presto da la qualità e intensa virtù de la
si cava la salubrità, perché, da questo gusto allettato, il ventricolo il cibo
con più avidità riceve e facilmente smaltisce, da che ne viene la poca quantità degli
, come giudicator solo, / e dinanzi da lui gran quan titade /
, 1-90: gierusalem... / da tre lati fortissima era pria, /
scalze e coronate di spine, assistite da più di quattrocento preti per rendere più
d'esta mala pianta. s. bernardino da siena, 87: convertì [
spaventa la quantità delle lettere che ho da scrivere. e. lecchi, 8-192:
le dimensioni, è stata pazientemente ricomposta da una quantità di frammenti trovati in più
le misure e le quantità delle miglia da l'uno cerchio a l'altro.
'super 'la superficie qual sia da uno punto dell'orlo all'altro. fasciculo
geometrica e materiale contenuta in termini circoscritti da semplici linee, ma come principio formale
bere della famiglia; ma non ha da venderne. galileo, 3-1-478: voglio che
prodotto dall'acqua del tettuccio non infetta da questo elemento. manzoni, iv-126: un
: quantunque la virtù del principe sia diversa da quella del privato, gli instrumenti de
speciale, partito in quantità pesate e istrumenti da pesare. piccolomini, 7-12: le
una medesima quantità, quanto è più lontana da noi, tanto ci par minore.
trovava facile, lui, farsi ubbidire da parecchi operai come da questa preziosa '
lui, farsi ubbidire da parecchi operai come da questa preziosa 'quantità trascurabile '.
questo si vede apto, allora è da esser riputato femina; se el membro
ammontare di un'ammenda. bonvesin da la riva, v-462-106: li serv col
persona per la aetta università, cioè da xl soldi in su, unde
stampa periodica milanese, i-408: allorché da una nube l'elettricità si scarica sopra
una 'quasi-sostanza ', che fa da supporto agli altri accidenti; nella metafisica
-le gioi, ch'i't'ho recate da ve- neza, / prendi, ghinuccia
volevano acconsentire. lemene, ii-158: da colle non lontano / adorator drapello /
recatevi in braccio vostro figlioccio. felice da massa marittima, xliii-256: iesù conobbe
/ venulo, e di gran forza da la sella / lo strappa e innanzi lo
. -trasferire gli abitanti, allontanarli da un luogo. boccaccio, vtii-3-60
proprio seguito; accompagnare o farsi accompagnare da una persona. guidotto da bologna,
farsi accompagnare da una persona. guidotto da bologna, 1-135: per via di forza
, 20-164: volendolo l'abate arsenio da questo peccato rivocare...,
stanziali con molte munizioni sì navali che da guerra. carducci, iii-6-270: passando
e allevai con tanta diligenza che quasi da molti era tenuto come mio figliuolo.
che volo di ciascuno uccello un carro da due dragoni tirato gli venne avanti sopra
porgere (un saluto). dante da maiano, 41: se, lippo,
ce ne dovran recar novelle, / ricercati da noi. cesarotti, 1-vili-165: oimè
leopardi, iii-175: in questo punto ho da roma una nuova che mi contrista assaissimo
: che siano di personaggi tanto singolari da illustrare e rendere in certo modo singolari
; o che, pur essendo compilate da persone comuni, rechino nuove testimonianze e
di recar fole con parole vane / e da così fatta arte si rimane. bembo
essere, deve procedere ad ogni pausa da un men dovizioso molteplice, cioè da una
pausa da un men dovizioso molteplice, cioè da una molteplicità meno fratta: e ciò
testo in una lingua diversa. guidotto da bologna, 1-12: della dottrina e delli
dal greco in volgare, è tratto da un codice a penna. tommaseo,
ironia, nominare volgarizzamenti, dacché recano da lingua foresta, che per sé è chiarissima
genti non volean persuadersi operar il papa da senno intorno al concilio o perché misuravano
concilio o perché misuravano il suo affetto da ciò che stimavano suo profitto, o
il male ad alcuna cagione straniera e da dio indipendente, ma il suo seme
questi poemetti o novelle son per avventura da recarsi tra le poesie popolari, come quelli
popolari, come quelli che erano scritti da cantarsi per le piazze. -imputare
fagiuoli, iv-85: chi mi reca / da fare un sonettin per una sposa,
difficoltà l'interpretare una cosa diversa- mente da quel che ella è che non fa il
sé. algarotti, i-rv-275: liberatosi da ogni pregiudicata opinione, dubitando efi tutto
parte della disiata vendetta mi rechino. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
, non debbo tacere di una festa da ballo privata, ove convennero in buon numero
ii-v-2: uomo vero lo quale fu morto da noi, per che ci recò vita
nato / ne sia conplessionato. bartolomeo da s. c., 9-8-4: la
per recarli a divina conoscenza. guidotto da bologna, 1-52: per li modi
non potevano più mantenersi né difendersi più da lui. gemelli careri, i-v-211: la
ancora ammazzati. -allevare. bartolomeo da s. c., 2-6-5:
poco meno che tutte le distrusse. iacopo da cessole volgar., 1-15: avendo
al demonio). s. caterina da siena, v-184: l'officio dello dimonia
dello dimonia è di pervertire l'anime da cristo crocifisso, sottrarle dalla vita della
, si vede non senza beffe lasciato da chi egli seco avanti si recava per
luogo o presso una persona. bartolomeo da s. c., 3-1-9: reca'
della cavalleria di firenze, si levarono da campo dalla badia per recarsi in più salvo
la flotta sarda... vuoisi che da ancona, ove stanziò in questi due
32-68: sai tu che una circolare firmata da minghetti che conosco e da un luigi
circolare firmata da minghetti che conosco e da un luigi pizzardi invitava gli amnistiati a
i maneggi del mondo, abbia tempo da spendere in giuoco. b.
, 22-65: la romana virtù (benché da cieca / guida scorta all'onor)
6-1- 173: sono sì legati da questo lor dio denaio... che
una sola nazione e patria, come fu da principio. 27. riflettere per
sé recatasi, disse. s. caterina da siena, ii-271: o carissimo e
: liberare un'eredità o un patrimonio da obbligazioni e debiti. macinghi strozzi,
macinghi strozzi, 1-203: stimo che da filippo sia suto avvisato quanto e'fece
riceve della morte del padre, è da pigliare questo rimedio: cioè tu debbi nell'
, ben l'oro usando, anche da lunge. -recare in atto: v
dal modo di recarle in esecuzione o da minute pretensioni. -recare in gioco
voi domandate artifizi, questi misteri che da voi solo sono intesi, fossero per aventura
così sottili, perché vi siete recato da voi stesso in altura. -recarsi
. portata di una vivanda. iacopo da cessole volgar., 1-42: alessandro sotto
degni dell'uficio del priorato, d'età da trenta anni in suso...
. 4. denuncia di beni immobili da parte del proprietario. m. villani
fare frodolenti mercatanzie e usure, recati da tutte parti dalla ardente invidia l'uno fratello
ore fu dato l'allarme alla guarnigione da una falsa notizia recata da alcuni gendarmi
alla guarnigione da una falsa notizia recata da alcuni gendarmi che il nemico era alle nostre
, 8: se l'autorità non ha da soffocar la ragione, è da
da soffocar la ragione, è da dir che tullio né con gli altri concorda
raccogliersi che la medesima-acutezza talvolta trae da diversi luoghi congiuntamente il suo mezzo
vien palese con la ragione più volte da me recata, che la necessità
da'uali, secondo le conietture da me recate nella parte i elle
prove. -preso, desunto da un determinato autore. foscolo, vi-322
tasso. 5. tradotto da una lingua in un'altra. castelvetro
molti giudicaron traduzione, / giudizio veramente da capestro, / ché chi non sa è
sa è pura imitazione, / ma da lui con più pompa e più grandezza /
di quel che tu facevi. benvenuto da imola volgar., i-278: alli recatoli
cento. = nome d'agente da recare. recattare e deriv.
, mettere in ordine ', come da non pochi concittadini tuoi intesi dire.
dallo spagn. regatón, deriv. da regatear, che è dal lat. volg
ricorda che gli facesse recare neuna cosa da santomieri, se non dodici vergati di guanto
badia di firenze e per recatura sua libri da monpelieri. = nome d'azione
monpelieri. = nome d'azione da recare. recaulescènza, sf.
, con valore iter., e da caulescente (v.) recavo,
recavo, aw. ant. nell'espressione da recavo: daccapo, di nuovo.
: questa domandava li casi de troia da recavo, e da recavo quello solea dir
casi de troia da recavo, e da recavo quello solea dir spesso una medesima
re-, con valore iter., e da cavo2 (v.).
pist. recacchio), comp. da re1 e cacchio (v.);
. ant. orecchia. uguccione da lodi, v-152-183: ne vols salvar e
: ne vols salvar e guarir / da quele penne crudelissime, / q'e tanto
rosso, vii-510 (54-10): da ti non viene altro che vii fezza /
cado... la qual, da può ch'el peccado vien a le non
anat. atrio, orecchietta. guglielmo da saliceto volgar. [altieri biagi],
sett., di origine incerta: forse da una forma * rédola, dimin.
meridionale. = deriv. da recchia1, con doppio suff.
mano e diègli un gran recchióne. andrea da barberino, 3-1047: il re borello
recchiate '. = deriv. da recchia1. recchióne2 (ricchióne)
hirculo -ónis, parallela a hirco -onis (da hircus 4 becco, caprone ',
rechiudo asenello. = deriv. da recchia1. reccollètto, v.
venture. -che si stacca da un gruppo o da una comunità.
-che si stacca da un gruppo o da una comunità. s. agostino volgar
andrebbe in infinito. 2. separabile da un termine di riferimento. patrizi,
è quasi accidente a quello e recedente da quello a cui ei s'accompagna.
cedere; aus. avere). allontanarsi da un luogo, andarsene.
già per bon tempo rese, / perché da l'altre il tuo voler recede /
/ di recedere ricadendo nel nulla (da cui proveniva). 3.
uno tempo, poi recede l'aqua da epsi [monti].
in genere, a un atteggiamento; desistere da una decisione; tirarsi indietro da un
desistere da una decisione; tirarsi indietro da un impegno. magalotti, 1-40:
, giacché il vedere un potente recedere da una soperchieria per preghiere e senza esser
soperchieria per preghiere e senza esser sopraffatto da una forza superiore era cosa più inaudita
... persuadano gli operai a recedere da pretese che essi hanno potuto riconoscere inopportune
-con riferimento all'opinione stessa. gidino da sommacampagna, 1-79: tuo oppinar da te
gidino da sommacampagna, 1-79: tuo oppinar da te receda, / lo qual ti
a ogni costo, piuttosto che, recedendo da quella condizione, sottoscrivere un trattato dimentico
dalla retta via o dalla ragione o da dio o dalla natura. pallavicino,
il savio. 7. scostarsi da una determinata interpretazione di un testo.
8. dir. liberarsi dal vincolo derivante da un contratto; far cessare un rapporto
recediménto, sm. ant. allontanamento da dio. seeneri, i-106:
: il recedere, cioè ritirarsi da checchesia, abbandonare le pretensioni, le risoluzioni
mostrato taranto. = nome d'azione da recedere. recelare, v. ricelare
dai generi. = nome d'azione da recensire. recènsio, sf.
. recensire. = denom. da recensione-, voce registr. dal d.
quasi unicamente ed autori così 'arrivati 'da esser ben sicuri che non hanno più
ben sicuri che non hanno più nulla da dire. bardolini, 5-34: ho
, lat. recensio -ònis, deriv. da recensóre (v. recensire)
4-115: l'ho incontrato [il da verona] tra i piedi nelle mie
popolo ». = deriv. da recensione. recensire, tr.
. = agg. verb., da recensire. recensóre, sm.
nuovo spettacolo o di una mostra allestita da poco tempo. thovez, 1-200
mi sia possibile: e in modo da non offrire il fianco nemmeno ai colpi dei
quarantotti gambini, x-40: sono recensori da giornale o, tut- t'al più
, tut- t'al più, saggisti da rivista. 2. filologo che
edizione critica. = nome d'agente da recensire. recensòrio, agg.
librai a ritmo incalzante. -deriv. da recensire. recentabóndo, agg. letter
. = voce dotta, deriv. da recentare, sul modello di vagabondo,
dotta, lat. recentàri, denom. da recens -entis (v. recente
ferita recente. = deriv. da recente. recènte (racènte,
. -in partic.: subito o patito da poco (un fatto negativo, un
consolare la nostra ricente miseria. bartolomeo da s. c., 30-10-4:
, i-449: assediati [i petilini] da annibaie perché non voleano abbandonare la nostra
-che si riferisce a un episodio avvenuto da non molto (un esempio).
di assai grave tormento. -riportato da poco tempo (una ferita).
membri, / ricenti e vecchie, da le fiamme incese! / ancor men
2. che si è verificato da non molto tempo (un fenomeno atmosferico
. d'annunzio, i-383: uscian da la recente piova / i cieli, tersi
recente luna. 3. spuntato da poco tempo (l'erba, un germo-
fino ai tempi recenti non è molto dissimile da que'vecchi princìpi. mazzini, 26-172
che si riferisce a un periodo trascorso da poco. bellori, 2-8: eccoti
de'maestri in essa descritti sono stati da me conosciuti e praticati famigliarmente e degli
degli altri ho avuto recenti le memorie da quelli che con essi hanno conversato. leonardi
suoi libri, ma sibbene una raccolta da vari pezzi e residui rimasi dalle memorie antiche
residui rimasi dalle memorie antiche lasciateci da quell'eroe. -tardo (un
atto, compiuto, commesso o conseguito da poco tempo. boccaccio, dee.
accesosi, non spaventato dal ricente peccato da lui commesso, con le mani ancor
barzellettare. gli errori d'allora sono seguiti da vergogne ed errori troppo recenti. tarchetti
e inviti non recentissimi. -enunciato da poco (un concetto); promulgato
poco (un concetto); promulgato da poco (una legge). manzoni
7. fatto, costruito o eseguito da poco tempo (un edificio, un
del cognato cielo ritenea. -asperso da poco tempo (un unguento).
ambrosia recente. 8. scritto da poco (una lettera); pubblicato ultimamente
a cui si riferisce è stata composta da poco. rebora, 3-i-168: mi
schiferò. -entrato nell'uso linguistico da poco (una parola). tortora
cotto (il pane); raccolto da poco (erbe, verdure, ecc.
recenti, ma non intende che abbino da esser verdi, cioè freschi, ma
amabile al core. -che deriva da un animale di fresca macellazione; non
aria, l'ombra). bonvesin da la riva, i-m: tant ard piu
romoli, 145: pigliate una padella da torta piana e bene stagnata, mettetela
periodo di tempo cronologicamente non lontano da chi parla o scrive. - anche sostant
ai recentissimi. -che vive o risiede da poco tempo in una determinata città.
. 15. che si trova da poco tempo in un determinato stato o
superstiti del risorgimento. -che esercita da poco tempo una funzione. carducci,
16. che ha compiuto un'azione da poco. foscolo, sep.,
messo nel dimenticatoio. -conosciuto da non molto (una persona).
ricordarti e ridirti ancora con mute lettere da lontano che ti amo, ti desidero
tali notizie. 19. aw. da poco tempo, appena. caro,
sì lordo e sì recente uscito / da tanta uccision, toccar non lece /
- 20. locuz. di recente: da poco tempo, recentemente.
che indica un movimento inverso, e da una radice indeuropea col valore di '
più di tutto alcune parole insultanti recentemente da lui dette in mia presenza mi hanno
operato in un'età cronologicamente non lontana da chi parla o scrive. -anche sostant
essere più recente. = deriv. da recenzióre. recépere, v.
manovella. = agg. verb. da recepire1. recepire1, tr. {
tr'uomo... inghiottì un fischietto da pulcinella... che gli si
lazzaretto. massaia, xii-30: afflitto da una ostinata e continua febriciat- tola e
una ostinata e continua febriciat- tola e da una irritazione gastrica, che forzavami a recere
per indicare un attacco di vomito caratterizzato da violenti conati (nelle locuz. recere
cuius 'o ver nominativi strani / da far recer le gatte. aretino, 20-13
voglia di recere quando vedea masticare un boccone da una suora e porgelo con la propria
, laco e lismarca, / nomacci da far recere il petrarca. p. nelli
che vi dànno in ogni bacio un recipe da recer l'anima: e 'l soffrite
/ brutto, ruvido e villano / da far recere ogni dea. baretti, 6-374
cosaccia tanto vile, tanto schifosa, da farci recere le budella, se un
gesue! imbriani, 7-93: mi vien da recere pur pensando alla maggioranza di questa
questa camera de'deputati. mi vien da recere pensando ad alcuni figuri intrusi da costoro
vien da recere pensando ad alcuni figuri intrusi da costoro in senato. tutto è polluto
de roberto, 72: costui, da quell'imdecille che era sempre stato, aveva
lasciava ai figli « cose, cose da far recere i cani!.. »
5. cacciare via, allontanare da sé una persona. 5. bonaventura
. 3. figur. liberarsi da un'influenza negativa. ser gorello,
con valore in- tens., e da cessare (v.).
= dall'ingl. recessional, deriv. da recession (v. recessione),
recessióne, sf. il recedere da una posizione precedentemente assunta.
onorevoli in modo tale che risultino staccate da un lato dello scudo. 4
conseguenze meno gravi di quelle che derivano da una vera e propria crisi. e
tardo recessio -dnis, nome d'azione da recedere (v. recedere); per
ereditaria). = deriv. da recessivo. recessivo, agg.
carattere parallelo e opposto che si comporta da dominante (un comportamento genetico):
, solitario, per lo più circondato da fitta vegetazione o da elementi naturali (
lo più circondato da fitta vegetazione o da elementi naturali (e può apparire favorevole
riesce in un recesso a semicerchio, chiuso da rocce inaccessibili a diritta, scoscese e
forme. d annunzio, i-561: da le sedi native / le ninfe sbigottite
ne'recessi di pindo e che giammai / da poetica man tocchi non furo.
gorizia per protestare contro la parte presa da officiali francesi nelle rivoluzioni di brescia e
-paese o località fuori mano, frequentato da poche persone. cattaneo, iii-3-60
far giocondo il cor uscian secrete, / da me lunge disvia? de amicis,
. moto di allontanamento di un astro da un determinato punto dello spazio. galateo
amministrativo e legale: ritorno, rientro da un luogo (in contrapposto ad accesso)
rispetta non deve trovarsi mai in condizione da non poter far fronte ai pericoli della
un diritto di recesso agli operai dissenzienti da una mag'oranza di scioperanti quando si
, lat. recessus -us, deriv. da recedere (v. recedere)
lat. receptibìlis, agg. verb. da recipère, attraverso la forma del pari
chiamiamo ricettìbilità. = deriv. da recettìbile. recettivo e deriv.
51: alli tempi nostri s'è posta da canto in gran parte la rima,
salterà scenza di un atto giuridico da parte del destinata- agli occhi o
lat. receptor -óris, nome d'agente da recipère (v. ricevere);
apparecchio per telecomuguarda un recettore; costituito da recettori (un sinicazioni, la funzione
il gioco di cultore oggi si scusa. da qualche sera non è soddisfatto né tacitazione
: ogni posto telefonico è marsilio da padova volgar., i-vi-4: la reciezzióne
il testo: interferenze varie, da contatto urbano, intercica- ai doni.
lat. receptio -ónis, nome d'azione da pene è l'anima, in quanto
con valore in- tens., e da cherere (v.).
d'ariento. = nome d'azione da recherere. recherire, tr.
a du'rechiagnoli. = deriv. da rechia, per recchia1, con doppio suff
con valore in- tens., e da chiarare (v.).
, forma collaterale di rechiera (deriv. da rechia, per recchia1), con
= voce venez., deriv. da rechia, per recchia1-, cfr. boerio
uva. soldati, 6-106: recioto da recia: 'piccola orecchia perché una
di tinche e trote; è costituita da un grande sacco centrale dal quale si dipartono
, dal lat. retiarìa, deriv. da retta, forma secondaria di rete (
ant. raggrinzare, increspare. bonvesin da la riva, 1-105: lo corpo desformao
. ciliare 'unire le palpebre in modo da increspare le ciglia '; cfr.
= voce ven., denom. da rechia, per recchia1-, cfr. boerio
più con uno strumento tagliente, una parte da un tutto a cui essa si trova
. atanagi, xxxvi-186: come fior langue da 'importuna unghia reciso. baldi, ii-8
: quando si va per recidere qualche legno da porre in opera...,
innanzi tempo il mietitor recide, / né da fecondi rami un- qua divide / acerbi
mezza la torre dentro a porta camullia da man dritta. -per estens.
già recisane, / altra vi rimanea da esaminarsi. / tolto gli aveva il pericardio
di cicogna, l'ufizio del quale ha da essere, quando i vascelli saranno abbordati
le sbarre le strade ricise. da porto, 1-109: fu rumato il castello
superba petra / recise intorno e sollevo da terra? 5. procurare una
vinto chiamarmi. 6. espungere da un testo scritto. pallavicino, iii-202
scritto. 7. rimuovere definitivamente da qualcuno (e, in partic.
(e, in partic., da se stessi) un'abitudine, un'inclinazione
recidere loro malizie. s. bernardino da siena, 912: e1 cuore indurato de'
bene la morte ridda. s. caterina da siena, iv-112: la corona delle
toghe l'autorità del render partito e da se stesso si priva del magistrato.
o. separare nettamente una zona da un'altra. -anche assol.
, io. allontanare una persona da un'altra. marotta, 5-48:
le vie che ogni momento recidono creatura da creatura! -rifl.
bisogna bene che tu ti sia recisa da me, che non vi sia più legame
, una discussione). guidotto da bologna, 1-108: il detto suo ricidendo
e riversa / per un fossato che da lei deriva. idem, inf.,
. idem, inf., 18-17: da imo de la roccia scogli / movien
passare tra castiglione e biforco e ricidere da beiforte a dicomano. = voce dotta
= agg. verb. da recidere. recidibilità, sf.
con cui un materiale può essere reciso da un utensile. = deriv.
un utensile. = deriv. da recidibile. recidiménto (ant.
taglio. -al figur.: rimozione da sé di tentazioni e vizi. cassiano
pace. -espunzione di un passo da un testo. pallavicino, iii-146:
sospeso il discorso iniziato. guidotto da bologna, 1-77: è uno altro ornamento
innanzi. = nome d'azione da recidere. reciditóre, agg. e
tore. = nome d'agente da recidere. reciditura (riciditura)
tutti sono chiamati insetti, cioè tagliati da le riciditure che hanno, le quali sono
primo solco e si fa la riciditura; da ultimo si rinterza. = deriv
ultimo si rinterza. = deriv. da recidere. recidiva, sf
la china e in un signore soggetto da lungo tempo. spallanzani, iii-388: ho
, in forza al plotone per convalescenza da recidiva di itterizia, si preparava alla
tu vói ch'io viva, / aiutami da questa recidiva. brusoni, 6-258:
di castigarla, ché non era uomo da tanto, ma di farla castigare da'
stato condannato per un altro reato commesso da recidivo si distingue la recidiva primaria (detta
pena superiore; ma non si passa mai da una pena di diritto comune a una
politica. marino, vi-52: traggon da lei [da anversa], come dal
marino, vi-52: traggon da lei [da anversa], come dal prato i
, 1-22: riguardare se debbe l'uomo da troppo caldo o troppo fredo è opresso
quella si ntruova quando l'uomo è da fresco relevato da febra o d'altro male
quando l'uomo è da fresco relevato da febra o d'altro male, dicto convalescente
chi poi non ammette la confessione, da solo a solo con domineddio tratta di come
perdono generoso. = denom. da recidivo \ recidivano, agg.
dic'arte. = deriv. da recidivare. recidivato (pari. pass
recidivista dell'evasione. = deriv. da recidivoi. recidività, sf.
, ea è indizio di male sociale da porvi mente. ma ricaduta o recidiva,
della stupidità umana. = deriv. da recidivo1. recidivo1, agg.
', si aggiungeva, 'manie da intellettuale. recidivo '. 3.
tanto male... confessarti spesso da un istesso sacerdote che possa conoscere li tuoi
dotta, lat. recidtvus, deriv. da recidere * ricadere ', comp.
resedé, arzadiva), deriv. da recidere. reciduare, intr. (
un fiume, costi tuito da depositi sabbiosi. grandi, 207
, i-429: tu la bella vedrai diman da sera / e a lei ricingerai le
, 16-118: pizzalunga, che dormiva da quattro ore, balzò dal letto come.
guerrazzi, 1-730: la città ricingono da tre parti mura debolissime. deledda, iii-871
della chiesa? -e solo braccia quaranta da terra alto, cioè di fuori,
o pel mediterraneo, conciossiaché l'uno da tre, l'altro da due lati
conciossiaché l'uno da tre, l'altro da due lati la ricinga.
contatto trovò il trasporto di un iubilo da paradiso. gli pareva di sentire tutta la
, chiuso nel suo campo, assalito da un esercito moderno di pari numero,
elevato. = nome d'azione da recingere. recintare, tr. delimitare
di cortile. = denom. da recinto2. recintato (part.
, agg. circon dato da una recinzione fissa, in partic. di
'bagni di mare 'son recintati da muri di cemento. moravia, 23-160:
e letter. ricinto). cinto da una ghirlanda, da una corona di
ricinto). cinto da una ghirlanda, da una corona di fiori, da un
, da una corona di fiori, da un ramo fronzuto (anche in una
immobili / in un paterno riso, / da la tua nicchia guardi tra gli alberi
. 2. avvolto o ricoperto da qualcosa. alamanni, 22-78: era
portano le donne cappello d'uomo ricinto da una penna aa pavone. -incorniciato
oro recinta di cremisi. -chiuso da ogni parte. canale, i-471:
ogni parte. canale, i-471: da ricinte prigion di carta avvolta / sprigionata
ricinte prigion di carta avvolta / sprigionata da ardor polve nitrosa, / spinta nell'aria
lumi. 3. delimitato da una barriera fissa, da un muro
3. delimitato da una barriera fissa, da un muro perimetrale, da una siepe
fissa, da un muro perimetrale, da una siepe; recintato. pascoli,
bianca via all'improvviso si chiude, sbarrata da una fila trasversa di case campestri e
case campestri e di piccoli orticelli, recinti da grosso filo spinato. cassola, 4-140
casa c'era l'orto, recinto da una siepe di scope. -che
in una di quelle belle arche ricinte da que'bei cancelli. 4. attorniato
que'bei cancelli. 4. attorniato da un gruppo di persone. cebà,
cebà, 14-55: sé ricinta / vede da gente armata e dispettosa. cattaneo,
radetsky;... ricinto di gesuiti da messa e da spada. mazzini,
. ricinto di gesuiti da messa e da spada. mazzini, 77-183: quando mi
che ella del regno scacciata fosse, da così potenti re quasi assediata e ricinta
: l'austria è solcata, ricinta da razze slave e romane nemiche ad essa.
essa. 5. circondato da elementi geografici o paesistici (un luogo
mezzo d'un pian tutte ricinte / non da crude montagne o sassi alpestri, /
montagne o sassi alpestri, / ma da bei campi dolci e piagge apriche!
erta di fiesole a una valle / che da sei montagnette onde è ricinta / s'
recinte, a cinque minuti di strada, da una zona strepitosa di bacini e cantieri
spaventevoli. -bagnato dal mare da tutti i lati (una regione).
stranieri. amari, 1-i-291: ricinta da un braccio di mare e dalle lagune,
oltraggio, si sentì recinta la persona da due braccia robuste che lo trattennero.
, equa giustiziera. -bersagliato da accuse o critiche. mazzini, i-96
accuse - la mia giustificazione. -pervaso da un'idea. patini, ii-507:
di un quartiere, di solito segnato da strade principali o da mura. -anche:
di solito segnato da strade principali o da mura. -anche: l'estensione della
a piano o vero il ricinto rilevato da terra. busca, 119: recinto della
terreno stesso (e può essere costituita da una siepe di arbusti spinosi, da
da una siepe di arbusti spinosi, da canne, da una palizzata, da
di arbusti spinosi, da canne, da una palizzata, da uno steccato,
, da canne, da una palizzata, da uno steccato, da pali che sostengono
una palizzata, da uno steccato, da pali che sostengono una rete metallica o
rete metallica o fili anche spinati, da una cancellata, da un muro,
fili anche spinati, da una cancellata, da un muro, ecc.).
un ricinto di pah e, dentrovi, da venti carnefici, altri con uncini di
recinzione e all'appropriazione di terreni comunali da parte di privati allo scopo di coltivarli
per il bestiame al pascolo, costituita da un filo metallico, sostenuto da isolatori
costituita da un filo metallico, sostenuto da isolatori e da paletti, atto a produrre
filo metallico, sostenuto da isolatori e da paletti, atto a produrre una scarica
ii-158: fecevi [raffaello] fare da giovanni da udine un recinto alle storie
fecevi [raffaello] fare da giovanni da udine un recinto alle storie d'ogni
articolate, delle quali non ha più che da un trecento e scrive per geroglifici:
riputazione, la libertà e la vita da chi entro doppio ricinto di labra e denti
rispondere. 6. area circondata da una delimitazione fissa, costruita appositamente o
fissa, costruita appositamente o anche costituita da elementi naturali, in cui si radunano
: giunta la sera, quest'uomo da bene / si pone entro un ricinto fatto
: un boschetto di acacie, chiuso da un rado e basso steccato, nel cui
, n. 6. -spazio racchiuso da reti per l'uccellagione. salvini,
abitazioni. vincenzo maria di s. caterina da siena, 157: la chiesa e
altro riservato all'oligarchia. -condizione da cui non si può sfuggire. f
di stecche di legno, delimitato superiormente da un mancorrente imbottito, in cui sono
non accessibile alla navigazione in quanto circondato da ghiacci galleggianti. -recinto corallino: formazione
dispotismo non è in un recinto fiancheggiato da torri e circondato da fosse, ma
un recinto fiancheggiato da torri e circondato da fosse, ma nelle circostanze che dispongono gli
senso concreto: struttura fissa, costituita da una siepe o g. del
: chi ponesse in qualche recinto d'ogni da una rete metallica, che cinge un terreno
.., non = nome d'azione da recingere. è maraviglia se l'umore
. è maraviglia se l'umore, da quelli arteriosi orifizi versato, reciòto,
la principale sorgente delle nostre sottoposto a invecchiamento da 5 a 12 anni, ha da
invecchiamento da 5 a 12 anni, ha da passioni. 14 a 16 gradi di
naturale. -anche: vino spumante ottenuto da uve garganega e trebbiano, di sapore
, in cassette sovrapposte, delle uve da cui si ricava il famoso recioto amarone
area ven., deriv. probabilmente da recia 'orecchia ', in quanto un
recipare '? = denom. da recipe. rècipe, locuz.
oncia una. s. bernardino da siena, 878: andò a lo speziale
, xxxiv-524: quel che mi pare da fare per stasera / recipe e fa'ricordo
colatura di verga. -seguito da norme precauzionali per conservare la salute.
aguato per vederlo trangugiare i recipe creduti da lui poter suscitare morti. g.
che vi dànno in ogni bacio un recipe da recer l'anima. f. argelati
e alla svelta. -programma noioso da svolgere. carducci, ii-7-260: non
di lobcovitz alla volta di milano, salutato da questa fortezza. quei di pesaro si
con un buon recipe per essere esenti da quartieri. = propr. '
nesenne in italia. e fo receputo onoratamente da latino. anonimo romano, 1-19
de minos, ove umanamente fussemo receputi da uno patrizio de l'isola. sanudo
ad quello el suo dorso, qual avea da salire, ascondendo le spine de la
e per le strettezze de lo loco finché da la lunga egli non intende la uscita
/ omo c'à riceputo / ben da segnore e poi lo voi celare.
e poi lo voi celare. rainerio da perugia volgar., v-67-126: sotto obligazione
a cognioscere la necessità che pò avere da vicino a vicino a tòre e recevere le
volgar., 219: lo quale enrico da innocenzio papa terzio recepecte la imperiale
seguitar mia voglia, / che dispiacer da lui mai non receppe. capitoli della
, iv-24: se voi par villania / da me voi ricepere / lo parlare e
la mia mente sì ristretta / dentro da sé che di fuor non venia / cosa
fuor non venia / cosa che fosse allor da lei ricetta. -ascoltare.
-accettare, scegliere qualcosa. felice da massa marittima, xliii-292: andando al
[il deserto] / umanità mondane da sé [gesù] schiude; / e
recipe e conchiude / e 'l piacer sensitivo da sé scaccia. -apprendere,
: che bonifazio gli abbi decto avere da pagargli secte cento ducati di secte lire l'
potete entrare in sul podere. sabba da castiglione, 20: farete sempre elez-
farete sempre elez- zione di un fattore da bene, pratico di tener conti, al
. 4. che riceve qualcosa da altri. -in partic.: che
recipiente. -che riceve l'acqua da un tributario. guglielmini, 2-43:
questo, riceva il bacio della pace da esso recipiente. = voce dotta,
: questo è uno orilogio... da essere usato da li avari spenditori del
orilogio... da essere usato da li avari spenditori del tempo, e fa
complicate con la rappresentazione di una volontà da cui si presume dipendano come altrettante manifestazioni
forza di assimilazione. = deriv. da recipiente1. recipire, v.
= voce dotta, deriv. da recipere, sul modello del lat.
pregi. = deriv. da reciproco, per incrocio con voci come duplice
autori ecc., se un altro averà da conferire una piccola cosuccia in confermazione non
sulla linea retta, bensì move oscillando da diritta a sinistra, e reciprocamente, finché
intermittente]. = nome d'azione da reciprocare. reciprocante (pari.
gli oneri e i vantaggi, stabilita da un trattato riguardante i due contraenti.
di peso. = deriv. da reciproco. reciprocare (ant.
. quivi o percossi ad essa o ripercossi da essa, ritornare al centro; e
il nostro spirare del corpo... da le nare sempre reciproca lo aere in
reciprocati li saluti di più cannonate fatti da varie navi amiche del nostro capitante,
dotta, lat. reciprocare, denom. da recipròcus (v. reciproco)
reciprocativa. = agg. verb. da reciprocare. reciprocato (part.
. = nome d'agente da reciprocare. reciprocazióne, sf.
ho contate fino a sei, cagionate da una petruzza d'un quarto d'oncia in
posta in campo una forza di pulsione fatta da flutti e reciprocazioni delì'acque sotterranee.
ritorcere contro l'avversario lo stesso argomento da lui usato. 6. gramm.
lat. reciprocano ónis, nome d'azione da reciprocare (v. reciprocare);
scambievole o il presupporre il contraccambio da parte di altre persone. -in senso concreto
alla cui sussistenza ossono essere subordinati, da parte di ciascuno tato interessato, il
sia più largo del sistema di libertà da noi sostenuto. dizionario politico, 20:
o di fenomeni, che può essere espressa da un principio o teorema di reciprocità.
lat. tardo reciprocitas -àtis, deriv. da recipròcus (v. reciproco).
che amor reciprico richiede / il tuo da me. lorenzo de'medici, i-112:
, i-161: nacque... infin da quel tempo l'amore scambievole e reciproco
arme crudelmente assaltato dai suoi inimici. fausto da
l'idea della facolta semplice di esigere da una parte e di dover semplice di
. correr, lii-6-177: è tenuto da ognuno che questa amaritudine, per non
torre antica / al vincitor natante / da le sparse mine erger abido.
1 commissari prussiani e danzichesi travagliavano già da molti mesi alla demarcazione delle frontiere
simone della barba, 1-50: hassi finalmente da intendere che l'effetto si può provare
suo effetto, a tal che i luoghi da le cause e dagli effetti vengano a
reciproca significazione. 7. costituito da battute alternate fra due interlocutori o cantori
reciproco fu introdotto nella chiesa latina da san ambrogio, il qual modo era in
greci. 8. che deriva da vibrazioni o da movimenti alternati.
8. che deriva da vibrazioni o da movimenti alternati. n. villani
. conto reciproco: concessione di crediti da una banca all'altra. 11.
magalotti, 21-139: le diverse distanze da cui egli [l'ago] si
dell'istess'ago. guglielmini, 2-4: da questa
che va avanti e indietro comp. da * recus " che sta indietro 'e
erano fatti molti fossi e molte recise da più parti. febus el forte, 3-21
su una recisa della stradata, / che da trecento fanti era guardata. -per
uno strumento affilato. s. bernardino da siena, 113: colui che inesta il
3. segno o lividura lasciato da una fune, da una catena.
segno o lividura lasciato da una fune, da una catena. l. salviati
4. tose. foraggio trinciato, costituito da paglie, stocchi, erba, radici
. belli, 412: i partiti da prendersi in occasione della attuai dimanda per
libro esca anche per un giorno solo da casa nostra. cicognani, 13-336: clara
dotta, lat. recisamentum, deriv. da recìsus (v. reciso)
della recisione degli alberi, nella quale da chi sta fiso mirandola da lontano,
, nella quale da chi sta fiso mirandola da lontano, ha prima notato il sollevamento
lat. recisio -dnis, nome d'azione da recidere (v. recidere).
/ se ben così recisa / e divisa da quello, ancor m'attegno. caporali
(cred'io), perché reciso / da piè ne vedo il foglio guasto e
raso. tasso, 3-75: caggion recise da i pungenti ferri / le sacre palme
clori, / balia de'vermi [da seta]... /..
ed era rimasto col suo vecchio cappotto da soldato, logoro, riciso, d'un
legno scabro deh'impiantito. -solcato da fessure, spaccato (la polpa di un
, 1-246: a calùmi c'erano frutta da marmellata, miele denso d'odori.
di animale). -ant. interrotto da un ostacolo. dante, par.
reciso ', cioè talliate e interrutto da qualche fossa o da qualche fiume.
talliate e interrutto da qualche fossa o da qualche fiume. 2. staccato
96: mira quel foco / che par da tonde uscir. quegli è perseo,
sua carne che palpitava viva, recisa da lei, carne che piangeva fuori di lei
sfere / in un groppo tenace / da l'acidalie schiere, / vi trasforma
sfumato d'azzurro, un ricciolo reciso da un colpo di forbice. -accorciato
avesse / di vedersi recise / palme da la prigion, cui per dar lume /
, 2-227: principessa recisa in fiore da quella parca che cieca miete, con falce
per ambizion vo'far recisa / amicizia da sé. d'eredia, 35: nobil
in un fondo sfuggevole, reciso / da te ogni gesto tuo. -sciolto
altera, robusta, recisa, ammorbidita da una rosea freschezza e da una mobilità di
, ammorbidita da una rosea freschezza e da una mobilità di fisonomia bizzarra e istantanea
avea non avean fatto, se gli tolse da dosso. girone il cortese volgar.
una delle donne strepitose, / fuggita è da parigi alla recisa / da quelle che
fuggita è da parigi alla recisa / da quelle che si chiaman sacre spose: /
se pure sarà talora il poeta costretto da qualche circostanza probabilmente inevitabile ad indurre la
[del corpo umano] è sostenuto da più di 200 ossa e da altrettante cartilagini
sostenuto da più di 200 ossa e da altrettante cartilagini... di quasi
coperte le viscere. = deriv. da reciso, sul modello di cesura (v
l'altro all'ora di oggi sarò da te; tutti correranno al teatro, e
, / fin dall'altra estate, da chi lo frequenta? = deverb
lo frequenta? = deverb. da recitare. recitàbile, agg.
c. gozzi, 1-877: pregato da sacchi a ridur quest'opera recitabile ad
ispirazione. = agg. verb. da recitare. recitaménto,, sm
. le lettere umane, erano essi da me sovente esercitati in vari recitamenti.
di scena. = nome d'azione da recitare. recitante (part.
spesse d'erbette e di fiori, / da folti rami chiuso, posto m'era
di quest'ultima (e la funzione rivestita da tale attore non è di solito quella
o commentare fatti, eventi, situazioni da un punto di vista oggettivo o anche
scuole della teologia si facea, quattordici quistioni da diversi valenti uomini e di diverse materie
sono strioni come noi, e tanto da meno ch'ei recitano a veduta,
, musa, virum '. benvenuto da imola volgar., ii-399: avendo letti
/ così quanto sentì ritenne in mente. da ponte, 344: io feci portare
io recitavo il sermoncino / con una voce da messa cantata, / e per quel
anche assol. campanella, i-iio: da roma ad ostia un pover uomo andando
poi legger l'alcorano. s. carlo da sezze, i-337: si cominciò la
quali a me pare che sian più tosto da sentir recitare che da leggerle. castelvetro
sian più tosto da sentir recitare che da leggerle. castelvetro, 8-1-75: l'epopea
volontà de'serenissimi, una commedia composta da torquato tasso coll'accompagnatura delle macchine e
. -recitare cantando: per indicare (da parte dei primi monodisti) lo stile
la sua attenzione fu attirata... da non so quali signori che, fatta
un certo modello o volendo apparire altro da ciò che si è. - anche assol
e ne'lor libri recitano a un tempo da sofisti e da poetastri, assottigliando il
recitano a un tempo da sofisti e da poetastri, assottigliando il fumo e gonfiando le
tale occorrenza s'investe d'una parte da sostenere, senza sentire con sincerità quel
.. li obbligano a mendicare e far da buffoni e saltare e recitare la parte
fa parlare. bernari, 3-364: aiutato da una facondia non comune, si recitava
excellentissimo doctore miser sancto geronimo. francesco da barberino, 120: abiendo questa donna
di schiria, che. ffu vinta da uno ch'avea nome eumonio. esopo volgar
le cose per le quale era stato da eno, suo figliolo adoptivo, accusato
uello che altra volta ne fu ragionato da più nostri cittaini gravissimi e savissimi:
ordine che più volte mi fu recitato da mio padre. bruno, 3-52: di
della concordanza della musica diceva così bene che da niun musico prattico poteva esser ripreso.
b. segni, 11-16: basti da noi esser recitate quelle [opinioni] che
] essere stata pretermessa e non recitata da li antichi scritturi de le cose e
, 7-323: quasi ogni chiesa principia da un vescovo spedito da s. pietro e
ogni chiesa principia da un vescovo spedito da s. pietro e continua felicemente con
i nomi loro e le cose fatte da loro con gloria e con perpetuo onore.
sentenzia innanzi che fosse recitata. benvenuto da imola volgar., ii-152: terenzio
dopo la mensa fu cantata in recitativo stile da due musici del cardinale una poesia modernamente
musici del cardinale una poesia modernamente composta da baldovino simoncelli. lubrano, 1-20:
questo così si chiama per essere accompagnato da tutti gli istromenti, i quali obbligano talvolta
recitativa o una orchestrale) dell'opera da rendere in spettacolo. = agg
. = agg. verb. da recitare. recitato (part.
parmi... nelle cose che voi da. mme recitate e scritte volete,
animo del leggitore. sanudo, li-294: da poi tal celebrazione il vescovo gurgense fece
le donne e gli altri giovani la canzone da perottino recitata. leopardi, iii-688:
inni sacri, recitati con religioso atticismo da terenzio mamiani nella camera sarda.
mcccclx, bre- vimente recitata im parte da omini degni di fede de loro etade
degni di fede de loro etade e da me scriptore im parte de nostra etade medexi-
nondimeno ne voglio addurre un altro, recitato da tito livio nella sua istoria. ricettario
che comunemente si pone e fu trovato da andromaco, antiguis- simo medico. questo
simo medico. questo si truova recitato da rasis vili al- mansoris. f.
tirar in trionfo i vostri pari col da voi testé recitato equipaggio. 7
, iii-216: affermare i santi padri da lui recitati che tutta la iurisdizione da'
e da'rapsodi e da'mimi e da attori rappresentatori o recitatori di poemi.
», così, se non narrati da lui, quei racconti e cantari eran da
da lui, quei racconti e cantari eran da lui riveduti e autenticati. e1 recitatori
primo che ridusse la moltitudine dei recitatori da uno in dui e mutò le cose del
non dèe scoprirsi di essere nominatamente recitato da persona che sia recitatrice nella commedia. f
, scritti di altri). bartolomeo da s. c., 10-1-7: quegli
opere, potranno essere biasimati! fausto da longiano, 40: or udiamo plinio
b. croce, u-7-224: metaforico sarebbe da dire piuttosto l'uso che se ne
606: altramente dante introduce qui essere da ulisse recitato il fine di sua vita
lat. recitator -óris, nome d'agente da recitare (v. recitare).
come ragiovenito. = nome d'azione da recitare. recitazióne, sf.
ai suoi figli di non essere così pedanti da esigere da essi la recitazione a memoria
figli di non essere così pedanti da esigere da essi la recitazione a memoria di '
soltanto l'idea di restare davanti alla macchina da presa... mi dà il
che le scuole di recitazione hanno prescritto da parecchi decenni agli attori...
. ugurgieri, 19: altri tagliano da la petriera grandi colonne per l'alto
modena... mi fu tanto cortese da favorirmi una squisita recitazione del 'luigi
lat. recitatio -dnis, nome d'azione da recitare (v. recitare)
reci ticchiano. = deriv. da recitare, sul modello di canticchiare.
di aspetto misero e stento o consunta da malattie e sofferenze, quasi relitto umano.
rica. = deriv. da recere. rècito, sm.
molte orazioni. = deverb. da recitare. recitume, sm.
= voce tose., deriv. da reciticcio], con cambio di suff.
maraviglia, le quali furono messe subito da messer giovanni da due al quattrino a
quali furono messe subito da messer giovanni da due al quattrino a due reali l'una
roma, dotata di tante chiese e abitata da tante oneste e onorate famiglie..
giudici de'loro magistrati, onde si ha da presupporre che, non avendo mai reclamato
-ant. con le prep. di o da al posto della prep. contro,
il termine di giorni trenta a reclamare da quelle. 2. ricorrere,
de'prìncipi, dove non è iudizio da reclamare, si guarda al fine. m
qualunque luogo e tempo essi lo reclamino da me. g. ferrari, 370:
de'prìncipi, dove non è iudizio da reclamare, si guarda al fine.
tomo 13 o 15, e si riclama da molti. pellico, 2-177: sono
d'articoli che il « conciliatore » riclama da me. pirandello, 8-388: la
debito degù stati di brisgovia, riclamato da alcuni particolari elvetici, è stato rimandato
senza fatica. = nome d'agente da reclamare. reclamazióne, sf.
giannone, i-ix-95: potevasi... da tutti i tribunali suddetti appellare a'prefetti
lat. reclamatio -ónis, nome d'azione da reclamare (v. reclamare).
, disegnatori e incisori... da più anni lavorano lontani dai reclamismi,
organizzata. = deriv. da reclam. reclamista, sm.
, 5: i miliardari americani aizzati da questi becchini reclamisti vengono in italia a sprecare
dei secoli. = deriv. da reclamismo. reclamisticaménte, aw.
rimasugli e vecchi avanzi, di robe da rivenduglioli e rigattieri, ma la necessità
della sua classe politica, che era da dire piuttosto una banda. c. carrà
pugno nell'occhio. = deriv. da reclamista. reclamizzare, tr.
sapersi reclamizzare. = denom. da reclam. reclamizzato (part. pass
svariati. = nome d'agente da reclamizzare. reclamo (ant.
il procedimento giudiziario o amministrativo che deriva da tale atto. -anche: l'atto
. -per estens.: contestazione rivolta da una parte contraente alla controparte circa irregolarità
esecuzione di un contratto; doglianza rivolta da un utente nei confronti di un ente
il re è talmente assuefatto e martirizzato da questi reclami che non sente più né si
; e visto che qua non è chiamata da « nessuno, capite? ha fatto
si propone nel termine di giorni tre da quello in cui fu pronunziata o da quello
tre da quello in cui fu pronunziata o da quello della notificazione nel caso di contumacia
volteggiano intorno come farfalle, reclami spediti da cinque da dieci anni, con lettere raccomandate
come farfalle, reclami spediti da cinque da dieci anni, con lettere raccomandate sollecitati
richiesta pressante. leoni, 248: da due giorni mi venne un forte reclamo de'
nostro reclamino! = deverb. da reclamare. reclarato, agg. ant
, con valore intens., e da claratus, pari. pass, di claràre
reclinare. = nome d'azione da reclinare. reclinante (pari.
-ant. coricarsi, giacere. felice da massa marittima, xliii-223: la vergene,
cortina; / el nuovo parto sol da dio reputa / compreso ne la loda serafina
un genio a sinistra e si reclina / da gentilezza d'immortale affanno, / quasi
del letto ', deriv. da reclinare (v. reclinare).
lat. reclinatio -dnis, nome d'azione da reclinare (v. reclinare).
dotta, lat. reclxnis, deriv. da reclinare (v. reclinare).
, con valore intens., e da clorurazione (v.).
dalla legge per i delitti; si contrappone da un lato all'ergastolo, che è
-reclusione militare: pena detentiva temporanea (da scontarsi in stabilimenti militari e sotto la
della detenzione, e abbia tenuto tale condotta da far presumere il suo ravvedimento, può
: la pena della reclusione si estende da quindici giorni a ventiquattro anni, ed
isolamento notturno. = nome d'azione da reeludere, attraverso la forma del pari
sta recrusa / a parturire. bonvesin da la riva, xxxv-i-530: 'sta
-infermo di mente confinato in luogo da cui non può uscire. -in partic
insiste su l'idea della congiura ordita da me e dal dottore. g
sempre, nel suo solitario eterno vaneggiamento da reclusa. -malato in isolamento.
. la medesima salutazione mi fu ripetuta da tutti gli appestati. -per simil
i-613: era la prima volta, forse da secoli, da quando s'era pensato
la prima volta, forse da secoli, da quando s'era pensato all'istituto della
disegni di costruzioni se- gregative, cominciando da una prigione rurale capace di quattro prigionieri
assi, i treni che portavano lontano da borghi natii, lontano dalle madri, dalle
tecnico; soldato che è stato arruolato da poco. brusoni, 200:
spagnuolo, oltremodo ingrossato dalle reclute che da ogni parte gli erano soprarnvate e vi
il giorno dopo era in fortezza vestito da recluta. d'annunzio, v-1-383: vedo
v-1-383: vedo tre grandi peote rimorchiate da una barca a vapore. sono cariche di
mentre vien trascinato per le ali / da due reclute ubbriache / per una via
assassinata dai fanali / in un casino da soldati. -battaglione addestramento reclute o
1-20: la compagnia lombarda, istituita da giacinto battaglia e diretta dal morelli, arruolava
piccola recluta. -scherz. ragazza da marito. pea, 7-283: ecco
una, passandole in rassegna come reclute da marito: la voce. 3
essere ogni doi mesi costretta a pedir da essi [spagnoli] elemosina e conceder loro
, xviii-5-1117: la recluta, che da alcuni forse si vorrebbe anteporre al deletto,
si vorrebbe anteporre al deletto, è stata da ottimi giudici riprovata. monti, ii-448
suo piacere, ch'io non no da fare altre reclute. -ora ci vorrà del
sentite raccomandarsi a giove perch'ei lo scampi da quel pericolo: ciò sarebbe indegno del
. -spreg. adescamento di giovani da sfruttare in ambito sessuale. savinio
». = nome d'azione da reclutare. reclutante (pari.
, 28-112: i cartaginesi col molto da fare che avevano in spagna e in
. scherz. assicurarsi molti corteggiatori. da ponte, 1-614: i vostri 'ganimedi
irrigazione e far preparare le liste dei civili da reclutare per la costruzione di barricate.
di barricate. -scegliere elementi nuovi, da introdurre in un gruppo specialmente partitico o
introdurre in un gruppo specialmente partitico o da avviare a un'attività, a un'
tutti i coppieri / co'vetri scarsi / da reclutarsi / perché de'primi!.
. recruter (nel 1691), da recrue (v. recluta).
delle case. = nome d'agente da reclutare. recitazióne, sf.
reggimento. = nome d'azione da reclutare., recogitabóndo (ricogìtabóndo
stupende transacte. = deriv. da recogitare sul modello di cogitabondo (v.
fa recogitare di benefici e doni ricevuti da dio. -tr. savonarola
lat. recogitatio -dnis, nome d'azione da recogitàre (v. recogitàre).
avogadori. = nome d'agente da recognoscere, per ricognoscere. recognóscere
1451) [rezasco], xcvi: da questo dì in puoi nullo dazio se
dei recolletti francescani (sorti nel cinquecento da un ramo di francescani riformati, unificati
un ramo di francescani riformati, unificati poi da leone xiii con gli scalzi e gli
la beatitudine si è uno stato perfetto da recollezione di tutti li beni.
lat. recollectio -dnis, nome d'azione da recolligére (v. recolligere)
.. abia libre v, ogno anno da mio fiio e da me nevodi infin
v, ogno anno da mio fiio e da me nevodi infin ch'eia vive,
la vita mia che more. bonvesin da la riva, xxxv- i-684: ella
modo: che quando alcuna cosa è da ricomandare, si raccomanda con preghi.
preghi. -rifl. felice da massa marittima, 50: in questo vissi
., 142: ancora è da notare che, mentre lu dicto iosuè regeva
, con valore intens., e da comandare1 (v.). recomandato
sua figliuola. -legato a un principe da un rapporto subordinato di alleanza politica.
dio o di un santo. uguccione da lodi, xxxv-i-612: pura cosa e santissema
conferire una carica. benvenuto da imola volgar., ii-240: concedette [
: de la solicitudine circa la glexia da fir oservà; e da fir congregao
circa la glexia da fir oservà; e da fir congregao lo consorzio e de le
lo consorzio e de le recomendacione ch'è da fir fate. 3. esortazione sul
ambasadore. = nome d'azione da recomandare. recombàttere, v.
sia morto. = deverb. da recomendare, per recomandare. recomendare
. ant. rapporto feudale di protezione da parte di un signore più potente.
omini, subditi. = deriv. da recommendare, per recomandare. recommissàrio
in tens., e da commissario (v.).
in tens., e da commissione (v.).
[il libro], perché l'ho da recomodare in certe cose. =
, con valore intens., e da condère 'mettere insieme, edificare '.
sguardi senza sospetto? = deriv. da recondito. reconditaménte, aw.
, solitario e, anche, arduo da raggiungere, di difficile accesso (un
oriente, non dall'occidente, non da qual si voglia più recondito luogo, ma
qual si voglia più recondito luogo, ma da dio solo ha da venire e il
luogo, ma da dio solo ha da venire e il giudicio e le rimunerazioni e
pensiero degli angoli reconditi delle terre vergini da voi conquistate. pratesi, 5-31:
appennini. graf, 5-960: vien da recondita plaga / un lieve soffio di
-per estens. che sembra provenire da una grande distanza; smorzato, attutito
muschiata umida e calda. -coperto da un indumento (una parte del colpo
657: il recondito seno / così tentato da convulse mani, / tattile paradiso.
sole. 11. che deriva da un'intelligente e acuta riflessione e indagine
studiati e noti o peregrini; che nasce da un singolare e inusitato impegno intellettuale o
. -in partic.: che consegue da uno studio particolareggiato e comporta il pieno
studio profondamente, tanto che ho scritto da sei o sette tomi non piccoli sopra cosa
corrispondenti operazioni nel gran soggetto di antonio da correggio, come in vero capo del
capo del microcosmo di pittura; e da chi osserva egualmente le parti più recondite di
gli spiriti del più sublime sapere. da ponte, 342: capaci...
siccome artifizi di poesia recondita e modelli da imitarsi. pratesi, 5-158: quelle musiche
assoluto o relativamente al fruitore, tanto da risultare comprensibile solo a chi ne conosce
ingegnosa che chiara. e però si hanno da fuggire quelle allusioni alla erudizione e alla
stirpe come nella nostra. -problematico da determinare (un etimo). c
: egli è ben vero che non è da formarsi
assai mi confido che voi non aspetterete da me cose nuove e recondite, sapendo
: lagrime di angoscia per lui consumato da un recondito male invincibile. 17
uomo che per fede gli vien direttamente da iddio. tarchetti, 6-i-366: le
, ii-4-24: la dimostrazione non è stata da me conferita a nessuno per ancora,
, ii-3-331: hai nulla di recondito da accennarmi? 19. accessibile a pochi
stampa edite mai? -coltivato o fruito da pochi (una disciplina artistica).
una dottrina e, anche, più diffìcile da indagare e scoprire o da intuire e
più diffìcile da indagare e scoprire o da intuire e comprendere. f f
, lat. tardo reconditorium, deriv. da recònditus (v. recondito).
cui si designa la progressiva riconquista, da parte delle forze cristiane, dei territori
in tempi, misure o punteggi, ottenuto da un atleta, da una squadra,
punteggi, ottenuto da un atleta, da una squadra, da un veicolo o da
un atleta, da una squadra, da un veicolo o da un animale in
da una squadra, da un veicolo o da un animale in una determinata specialità sportiva
di cento chilometri aveva battuto dei record da far impallidire il campione del mondo.
2. elenco degli incontri sostenuti da un pugile o delle gare disputate da
da un pugile o delle gare disputate da un atleta, corredato di tutti i
un flusso o archivio; risulta composta da un certo numero di elementi di informazione
di un primato sportivo ', deriv. da [tó \ record 'registrare '
un altro recordismo. = deriv. da record. recordista, sm. e
= dall'ingl. recordist, deriv. da record (v. record).
et argomenta. = denom. da recredente, per ricredente. recrédere
ant. che è elaborato ed emesso da una ghiandola. campatila, 15-68:
come il chilo. = deriv. da recremento. recreménto, sm.
separarli dalle loro silique o bacelli e da altri recrementi che seco portano. fortis
recrementum, comp. dal pref. re-e da cernere 'separare, vagliare ',
ritira la propria adesione intellettuale o emotiva da qualcosa o qualcuno, anche perché pentito
anche in una litote. uguccione da lodi, xxxv-i-620: mai entro li peccati
deu, son remagnù a tanto. bonvesin da la riva, 1-164: quent grand
), comp. dal pref. re-e da creditus, part. pass, di
recernére (comp. dal pref. re-e da cernere 'separare, vagliare ')
per qualche momento, non trovando ragione da opporre in quel campo dove il cardinale
re- (che indica movimento inverso) e da criminàri (o criminàre), denom
(o criminàre), denom. da crimen -inis (v. crimine).
. = agg. verb. da recriminare. recriminato (part.
colpe. = nome d'agente da recriminare. recriminatòrio, agg.
toriani? non alle classi dominanti, da cui tuttavia si attendeva riconoscimenti e onori,
recriminatoria. = deriv. da recriminare. recriminazióne, sf.
paure ugualmente frenetiche, grida e brighe da tutte parti, recriminazioni peipetue e avidità
municipale, dissotterrando recriminazioni e rancori morti da tanto tempo fra noi e soffiandovi dentro,
. recriminano -onis, nome d'azione da recriminari (v. recriminare).
. letter. contraccusa sostenuta per difendersi da un'accusa o da una denuncia.
sostenuta per difendersi da un'accusa o da una denuncia. -per estens.
re- (che indica movimento inverso) e da crimen -inis (v. crimine
una recrudescenza del vaiuolo, che serpeggiava da qualche tempo nelle campagne del ferrarese.
valore intens. e iter., e da crudescère 'incrudirsi, riuscire indigesto,
aggravarsi ', de- nom. incoativo da crùdus 'crudo *), sul modello
dal lat. rèctus 'diritto 'e da stirps stirpis 'tronco '.
dal lat. rèctus 'diritto 'e da gradi 'avanzare '.
, con valore intens., e da cubare 'giacere o essere sdraiato per
, lat. recubitùs -ùs, deriv. da recubdre (v. recubare)
un pezzo d'artiglieria, un'arma da fuoco). sanudo, lvtii-343:
di fanti, e lì me afrontorono. da poi in tre volte li reculasseno;
poi in tre volte li reculasseno; da poi li fanti soprazonseno con certi omeni
, che indica movimento inverso, e da un denom. di culo (v.
per la ritirata '), deriv. da reculer (v. reculare)
riquotitura. = nome d'azione da recuòtere. recuperare e deriv.,
lat. recursìvus, agg. verb. da recursdre 'correre indietro '.
gemme, fiori e foglie di numerose piante da frutto. = voce dotta,
diffusa nell'america settentrionale), caratterizzate da becco lungo, ricurvo in alto,
leggermente ricurvo; hanno dimensioni medie (da 28 a 48 cm), ali lunghe
dotta, lat. recusabùndus, deriv. da recusdre (v. ricusare)
figliuoli ciascuno per iguale parte. paolo da certalao, 201: il malato che lascia
quanto destinato a possedere la terra promessagli da dio. dante, purg.,
staio de grano, fitto. iacopo da cessole volgar., 1-15: l'uomo
alla nostra città di firenze. andrea da barberino, i-114: lo re amadis
pregio e l'onore / de la casa da calboli, ove nullo / fatto s'è
son reda / e d'ubbidienze sciocche da plebei. 10. chi ha acquistato
11. popolo o comunità che eredita da un personaggio esempi di virtù singolari.
col redàbolo. = denom. da redàbolo. redàbolo, sm. region
, i-tav.: redaboli di asse sono da sparger le biade al sole e per
w. 7472), deriv. da ruère 'raccogliere '. redàggio
vera amicizia. = nome d'azione da redamare. redami, sm.
di una stalla. = deriv. da redo. rèdana, v. redine
di piccola gassa, rafforzata al di dentro da un cerchietto di ferro o di legno
dancia ': specie di passacavo, costituito da un anello di metallo con il bordo
. -redancia doppia: quella costituita da due occhielli. dizionario di marina [
'redancia doppia ': quella costituita da due anelli, infilati l'uno nell'altro
la quale non ho redata, ma procacciata da me con di molte fatiche e di
sciagurati predecessori i presenti redarono quell'animo da sudditi alienato, delfamor loro e dell'
derivare elementi o atteggiamenti culturali o artistici da fasi storiche precedenti. -anche as- sol
quel secolo avea redato dal superiore, quando da marsilio ricino, dal poliziano e da
da marsilio ricino, dal poliziano e da altri composta era l'accademia platonica.
rubare o ridire. = denom. da reda. redare2, tr. {
sostant. s s guido da pisa, 1-125: uno giorno, venendo
persona. = agg. verb. da redarguire. redarguire (ant.
medesimo, sì rimase turbato. marsilio da padova volgar., ii-xxrx-12: significò
abbia maggiore avantaggio colui che è redarguito da altri, che quello che altri redarguisce
all'angolo della strada, fu redarguita da un agente. la levatrice si voltò inviperita
conciosiacosaché noi leggiamo quella essere stata redarguita da dio in nostro ammaestramento. gherardi,
d-, con valore intens., e da arguire 'confutare ', con metaplasmo
. = agg. verb. da redarguire. redarguito (pari.
, lasciato dai vecchi amici a far da per me, poi redarguito per non esser
viziosi; riprensore. domenico da prato, lxxxvtii-i-511: li satiri..
d'essi. = nome d'agente da redarguire. redarguizióne (redarguzióne)
lat. redargutio -ònis, nome d'azione da redarguire (v. redarguire).
meclemburgo; sottomessa e convertita al cristianesimo da enrico i di germania, si ribellò
fu definitivamente assoggettata nel sec. xii da enrico xii, duca di baviera.
s'apprezza ben redato, quanto ben da sé acquistato. redatóre, agg.
dudleo quartogenito. = nome d'agente da redare1. redatto1 (part.
socialisti del manifesto lamartine ^ accettato 'da essi, comunque non redatto da un
'da essi, comunque non redatto da un socialista. ferd. martini, i-iv-490
risponderà proponendo un accordo pensato e redatto da lui. figuriamoci. einaudi, 612
firmare documenti che non capivo, redatti da altri secondo i loro comodi privati. jovine
140, il battaglia (diretto dal 1971 da giorgio bàrberi squarotti e redatto da una
1971 da giorgio bàrberi squarotti e redatto da una équipe di una decina di studiosi
'purista 'e toscano, accogliendo da un lato gli esempi d'uso antico
di trieste « la sferza », redatto da quell'energumeno apostata mazzoldi. moretti,
periodico « art et chiffons », redatto da una gran dama di parigi che si
... perché è roba inedita, da me raccolta e da me redatta.
roba inedita, da me raccolta e da me redatta. periodici popolari, i-530:
sedute del parlamento toscano, espressamente redatto da uno dei nostri collaboratori.
del notaio redattore è, a luoghi, da vero una cosa indiavolata. stampa periodica
24-vi- 1988], 162: resta da dire una cosa. il mio lettore di
dizionario della lingua italiana ', fondato da salvatore battaglia, il 'battaglia '
editoriale piu importante in corso in italia da qualche decennio. -nell'organico di un
, in un documentario radiofonico intelligentemente curato da un redattore della radio italiana, aldo
su giornali o periodici, generalmente segnalata da particolari segni grafici. = deriv.
particolari segni grafici. = deriv. da redazionei. redazionalménte, aw.
v. bompiani, 1-495: anche da milano continuerei a redazionare « la ruota
lire a numero. = denom. da redazionel. redazióne1, sf.
nome di 'memoriali 'nella 'camera1 da ciò a punto intitolata 'degli atti
del « corriere biellese » sono scritti da operai. la redazione si limita a dar
locali della redazione, vasta sala coperta da una tettoia di vetro con divani e seggiole
e 1 tavoli di quercia, bazzicate da uomini politici non meno che da letterati.
, bazzicate da uomini politici non meno che da letterati. = dal fr
quello o ornamenti o abbracciamenti guadagnare; da questo innanzi sempre una redazione in servitudine
lat. redactio -dnis, nome d'azione da redigere (v. redigere).
sono lavati coll'acqua. 'radazza da rinfrescare 1 cannoni ': serve a rinfrescare
': fascio di sfilacele, ricavate da un vecchio cavo disfatto, disposte a
cima di uno stroppo che gli serve da manico. la radazza serve ad asciugare
per vedere di sarpare baruffi di stoppa da calatafare, grumi di sevo,.
, 733: 'redazza ': rete da battuta per la pesca in acqua dolce
in acque dolci '), deriv. da retaccia, peggior. ai rete-,
strascinando le radazze per sopra i tavolati da una banda all'altra. l
colle radazze. = denom. da redazza. rédda, v. ridda
. frescobaldi, lxxxvtii-i-602: paion d'età da venticinque a venti / anni, e
e per altre sue spese. francesco da barberino, ii-388: radimandato / quel ch'
già per bon tempo rese, / perché da l'altre il tuo voler recede /
vigoria di spirito e volontà. francesco da barberino, iii-8: ecco speranza che tempera
e morto sì lo redete. francesco da barberino, i-208: lo decimo [vizio
(che indicano movimento inverso) e da dàre (v. dare),
e virtù allo dio nostro. iacopo da cessole volgar., 1-35: onore non
virtudi. = nome d'azione da reddere. reddire e deriv.
: persona che percepisce una rendita annua da capitali, immobili, terreni o partecipazioni in
i capitalisti separare gli 'speculatori 'da coloro che godono di una rendita fissa
ecc.). = deriv. da reddito1. redditività, sf.
38 per cento. = deriv. da redditivo. redditivo, agg.
ha possibilità economiche o un reddito tali da dover sostenere o essere in grado di
ci ha donati. = deriv. da reddito'. redditìzio (reditìzio)
dalla povertà, dal caro dei viveri, da pesi tributari oppressivi, sperequati, mal
d'alienare. = deriv. da reddito1. rèddito1 (ant.
, guadagno, utile che si ricava da un capitale o dall'esercizio di un'
statico, formato dal complesso dei beni da destinare alla produzione di nuova ricchezza,
servizi personali. -reddito monetario: costituito da un flusso di moneta ovvero di potere
al soggetto. -reddito reale: costituito da un insieme di beni materiali e di
ricordandomi del primo danaro che io misi da parte e del pensiero di ricavarne il maggior
in completa libertà competitiva i bambini imparano da soli a rispettare le gerarchie perché ciascuno
dei servizi prodotti dalla collettività nazionale o da un determinato settore produttivo in un certo
fini statistici, nelle categorie dei redditi da lavoro dipendente, costituiti dalle retribuzioni del
del settore privato e pubblico, redditi da capitale delle famiglie, da capitali immobiliari
, redditi da capitale delle famiglie, da capitali immobiliari o mobiliari, redditi da
da capitali immobiliari o mobiliari, redditi da capitale dewam 5. finanz
. finanz. reddito effettivo: utile procurato da ministrazione pubblica e redditi 'misti '
societario, che includono le entrate da lavoro artigiano, agricolo, ecc.
una certa industria in poi, è caratterizzata da un difficile e complicato sforzo di dividere
: quello depurato della quota di ammortamento da destinare al mantenimento dell'efficienza del capitale
origine patrimoniale (e non i redditi da lavoro). -dichiarazione, denuncia dei
modificarla dopo che essa sia stata determinata da altri fattori, come il mercato o
la crescita dei salari, ritenuta, da alcuni economisti, principale responsabile dei processi
lavoro \ un titolo di stato o da un'obbligazione, calcolato in base all'
, nominalmente costante nel tempo, fornita da un titolo di stato o da un'
, fornita da un titolo di stato o da un'obbligazione (e si parla invece
agli eventuali utili dell'azienda o dell'ente da cui sono emessi). 6
via sperimentale nel 1983 e ripreso successivamente da visentini, permette agli uffici tributari di
. = voce dotta, comp. da reddito1 e dal gr. (jiétpov '
redditualità '. = deriv. da reddituale. reddituàrio (disus.
. figur. chi trae vantaggio o profitto da una situazione, sfruttandola a proprio favore
lat. redditio -dnis, nome d'azione da reddére (v. reddere),
figur. impacciato, impedito. felice da massa marittima, xliii-271: oh, lasso
quelle grazie redutegli che al gran beneficio da lui ricevuto s'aconvenivano, caramente lo
in senso generico: figlio. rainerio da perugia volgar., v-64-13: promettendo voi
portantina. luca da caltanissetta, 190: mentre detto padre luiggi
utilità? = deverb. da redecimare. redecimare (redesimar e
, con valore iter., e da decimare2 (v.).
]: essendo state presentate diverse polizze da particolari nella corrente redecimazione. =
redecimazione. = nome d'azione da redecimare. redeguardo, v.
cristiana si diffondeva per tutta l'aria da quelle selve, come se si appressasse
, / donde poteva splendere / fuor da queste cime? massaia, vii-177: la
non dimentica mai la salute dei redenti da gesù cristo. angelini, 1-66:
carducci, iii-4-203: è la chiamata da le afflitte genti / sotto le spade
spade barbare ne'pianti, / l'aspettata da i popoli redenti / ne i segni
una grande ora, la più grande da che abbiamo passato il confine e piantato
madri felici. 4. liberato da errori, illusioni e menzogne. g
redentor concesso, / se non perché da noi modo tu apprenda / come ad
se coglieno due volte l'anno, una da la natività del nostro redentore, l'
, che consolazione, quando voi sarete da quei miseri cristiani come redentori loro abbracciati
sapiente? -chi depura un'arte da difetti o deviazioni. papini,
. confortatore. rocco, 63: da persone sapienti e discrete son chiamati [
sia per spuntare la nuova stella mattutina, da quale scuola, da quale tempio,
stella mattutina, da quale scuola, da quale tempio, uscirà la parola redentrice.
lat. redemptor -dris, nome d'agente da redimere (v. redimere).
della congregazione del santissimo redentore, fondata da s. alfonso maria de'liguori nel
russia moderna. = deriv. da redentorista. redènza, sf.
dottrina cristiana, è stato operato da gesù cristo, incarnatosi e sacrificatosi
anima, di jrifeoj, per grazia che da sì profonda / fontana stilla, che
zò fo per nosta redempcióne. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
fé iob no abiando ancor uguio alcuna lege da de né recevua ancor la rehenzion da
da de né recevua ancor la rehenzion da cnste. idem, 3-67: mi
nave minacciata di depreda zione da corsari o di beni sequestrati dai nemici.
umanità dallo sfruttamento, dall'oppressione, da condizioni di vita indegne o inumane.
lavoro e, più esplicitamente, la redenzione da esso. cassola, 2-208: noi
, 7-38: si partì la detta oste da tunisi e, arrivati col loro navilio
riferimento alla liberazione tramite il duello sostenuto da un campione in favore dell'accusato.