de le persone, distinte e divise da me... in tre parti,
parti, o vogliamole chiamare età, da la rinascita di queste arti sino al
era il padiglione di ciro grande e da ricevere gente assai, perché ogni dì
sovranità imperfette le quali, essendo cominciate da semplici feudi, sonosi indi, per l'
quella. mazzini, 5-249: attendo da napoli una risposta a sette quesiti,
così, le quali riflettono o ributtano da sé ogni qualità, ogni generazione di
qualità di battaglia, cominciò, avvertito da un leggier cenno di briglia e di sprone
che qualità io possa riconoscer le parole da scegliere, da adoperare, le parole
io possa riconoscer le parole da scegliere, da adoperare, le parole italiane o (
due / e un sole di prima qualità da poterci vedere. -di ultima qualità (
-un assenzio di ultima qualità comperato da loro da qualche greco - e ne
-un assenzio di ultima qualità comperato da loro da qualche greco - e ne bevevano delle
qualità del paese sterile et aspro, da ora consentiva loro che, volendo durare
la qualità de'luoghi aspri e montuosi cinti da dirupi e da balze...
aspri e montuosi cinti da dirupi e da balze... impediva il progresso dell'
il distretto, titolo d'ameno riportò da virgilio... per la chiarezza delle
ancora hanno sortito dalla qualità del clima e da natura un genio riflessivo che gli rende
non utile sia quel che depongono. luca da caltanissetta, 388: deve il re
qui 'prò tempore ', e da lui udire la qualità della giustizia o
si. 7. caratteristica personale costituita da una disposizione d'animo, da una
costituita da una disposizione d'animo, da una capacità, da un atteggiamento abituale
d'animo, da una capacità, da un atteggiamento abituale o, anche,
un atteggiamento abituale o, anche, da un tratto fisico. - con connotazione
, / la quale par che nassa da plazire, / e zo voi dire om
che qualità vorrebbono che avesse la donna amata da loro. davila, 187: sebbene
e non suole essere vantata se non da chi manca di qualità personali. mazzini
un dubbio: come posson queste membra / da lo spirito lor viver lontane. /
questo è privilegio degli amanti, / sciolti da tutte qualitàti umane * varchi, v-550
varchi, v-550: gli amanti sono sciolti da tutte qualitati umane per antico privilegio d'
quei che vengono dal frioli, e particolarmente da udine e da gorizia, sono i
frioli, e particolarmente da udine e da gorizia, sono i migliori e i più
. gherardi, 1-ii-414: ancora è da notare la qualità che il corpo umano
, indole, personalità (a prescindere da qualsiasi giudizio). anonimo, i-523
madonna mia non chero, / né vo'da voi amistate, / che tanto è
ne'soldati; del valore si ha da far conto e della qualità. davila
- anche: bellezza corporea. bartolomeo da s. c., 1-1-4: stolte
delle due ultime qualità, perché, scesi da cavallo per combattere a piedi, non
una classe di animali (a prescindere da una classificazione sistematica). bestiario moralizzato
dal dispendio la difficoltà nelle paghe, da questa difficoltà l'alterazione nei soldati e
ammutinati la qualità di ribelli? felice da montecchio, lxii-2-i-32: la qualità di
protettore per modo che ottenne di scamparlo da morte, a condizione però che un
alunno di scuola normale, sono dispensato da ogni tassa che riguardi il governo.
umanamente, come reo, se ne veniva da la prexom al con- seglio. machiavelli
che fussi più tosto uno stato di uomini da bene che tutto populare. l.
caso, faccendogli splendidamente spesare et accompagnar da uomini principali per tutto e di ricchi
prop. consecutiva): in modo tale da, cosicché. maestro rinuccino, 2-viii
13. modo di presentarsi, aspetto assunto da una cosa o da una persona.
, aspetto assunto da una cosa o da una persona. -in partic.: colore
, pigliando qualità dal verde che spunta da quel colle e da questa siepe, anche
verde che spunta da quel colle e da questa siepe, anche ella fa segno
quello a nascere e a venire: e da questo appresso s'incominciò la qualità della
dall'una qualitade all'altra. anobi da sfrata [s. gregorio magno volgar.
2-13: il suolo ovvero la terra da porre vigna non vuole esser troppo spesso e
e al comando di un aeromobile, da cui dipendono il buon funzionamento e la
che, essendo l'uomo più caldo, da quella qualità convien pigliar leggerezza ed instabilità
', ma abbiano origine dal senso e da le forme materiali, da le quale
senso e da le forme materiali, da le quale sono separate e quasi spogliate
le quale sono separate e quasi spogliate da le qualità sensibili. sarpi, vii-124:
: il numero delle qualità sensibili viene da noi ristretto a cinque sensi; ma
(e tale distinzione, già formulata da galileo, fu in seguito ripresa da
da galileo, fu in seguito ripresa da locke e diffusa nella cultura europea)
indicandone una caratteristica (ed è formato da un sost., spesso unito con un
-in senso generico: caratteristica indicata da un aggettivo. piccolomini, 10-44
sustanzia o l'accidente significato dal nome sia da repu tare maschile o feminile
manovrabilità, stabilità, ecc.) da cui dipende il buon funzionamento e la
di qualità: documento che viene rilasciato da un perito o da un apposito organismo
che viene rilasciato da un perito o da un apposito organismo pubblico o privato per
della diceria, essendo essa diceria occupata da ciascuna di queste cinque parti. piccolomini
qualità di tetmajer: riguarda i materiali da costruzione (in partic. ferrosi)
qualità di devai: riguarda i materiali da costruzione lapidei (in partic. il pietrisco
introduce una prop. consecutiva): tale da. poesie musicali æl trecento, lxxxiv-249
dotta, lat. qualitas -àtis, coniata da cicerone da qualisfy. quale) come
lat. qualitas -àtis, coniata da cicerone da qualisfy. quale) come calco del
, spiegazioni, ecc. che prescindono da precisi dati sperimentali quantitativi { teoria,
propria, non ha nessun apporto qualitativo da dare e non giova all'azione che
che io porto alla vostra qualitativa mellonaggine da legnaia e alla fidanza la quale ho
la favola in ogni parte quantitativa sua ha da essere sparsa questa qualitativa parte che noi
qualitativa parte che noi domandiam patimento, da che vien la favola a domandarsi e denominarsi
cosa a dire. = deriv. da qualità, con il suff. del pari
allegrezza, confortarlo con vettovaglia o difenderlo da sì potenti mali? ulloa [guevara]
al signor comendatore angulo, qualmente hanno da governarsi gli uomini a'quali gli moreno
caxa e tutti affirmano qualmente era venuta nova da lubiana da petovia da cil che lo
affirmano qualmente era venuta nova da lubiana da petovia da cil che lo exercito turchesco teniva
era venuta nova da lubiana da petovia da cil che lo exercito turchesco teniva la
parte de'consolari e a ciascuno uom da bene fece a sapere per lettere qualmente gli
... s'imbarcò, accompagnato da que'cavalieri per genova. casini,
. foscolo, xviii-292: ell'abbia da sapere come qualmente il signor cavaliere,
voce di area sett., comp. da qualonche, per qualunque, e dalla
bel viso più che umano / che pò da lunge gli occhi miei far molli,
occhi miei far molli, / ma da presso gli abbaglia, e vince il core
4. figur. liberare qualcuno da turbamenti, da timori, da angosce
. figur. liberare qualcuno da turbamenti, da timori, da angosce; infondergli nuovamente
qualcuno da turbamenti, da timori, da angosce; infondergli nuovamente serenità. petrarca
sua conversazione. ungaretti, ii-105: da ciò che dura a ciò che passa,
letizia; farla assumere o farla riprendere da qualcuno. poliziano, st.,
diventare o ritornare sereno, terso, sgombro da nubi (il cielo, il tempo
qualor si rasserena u cielo, / or da candida nube il sol traspare, /
nube il sol traspare, / or da nube uscendo i raggi intorno / più chiari
calmarsi, tranquillarsi interiormente. antonio da lerro, xxxix-i-244: di mese in mese
modo combattere, rasserenandosi tutto quando poco da poi monsignor l'ammiraglio l'accertò che
gli altri allegri veder, si rasserena. da ponte, 1-682: -là, là
tasso, iv-37: perché i versi derivano da l'animo tranquillo, quasi da fonte
derivano da l'animo tranquillo, quasi da fonte, essendo il mio pertur
noi. 14. trarre beneficio da qualcosa. soderini, iii-65: è
. proverbi toscani, 181: arco da mattina, empie le mulina; arco
mattina, empie le mulina; arco da sera, tempo rasserena. = comp
intens. e iter., e da asserenare (v.). rasserenato
è ritornato sereno; terso, sgombro da nubi. r. borghini,
e figurato. = nome d'agente da rasserenare. rasserrare, tr.
-, con valore intens., e da asserrare (v.).
-, con valore intens., e da asservare (v.).
intens. e iter., e da assestare (v.).
. = agg. verb. da rassettare. rassettaménto, sm.
: le ratificazioni... erano state da lui admesse et accettate nella sustanza,
andarsene con cuor francese e libero, ché da per loro avrebbero trovato in breve rassettamento
orleanesi! = nome d'azione da rassettare. rassettapadèlle, sm. tose
chi rassetta paiuoli, padelle e simili arnesi da cucina. = comp. dall'imp
comp. dall'imp. di rassettare e da padella (v.). rassettapaiòli
rassetta paiuoli, padelle, e simili arnesi da cucina... ma in firenze
comp. dall'imp. di rassettare e da paiolo (v.). rassettare
. -sistemare le mammelle in modo da rialzarle. ariosto, i-rv-58: spendono
, / l'era gita a incontrar da un altro canto, / salutandola
, che rassettava e stagnava i rami da cucina. -restaurare un edificio e
il contadino... chiederà gli presti da satisfare a'suoi creditori, da rivestire
presti da satisfare a'suoi creditori, da rivestire la moglie, da dotare la
suoi creditori, da rivestire la moglie, da dotare la figliuola; poi ancora domanderà
botta, 6-ii-21: bisognò ancora edificare da quarantotto ponti tutti nuovi e rassettarne de'
una misura diversa. s. bernardino da siena, 678: di una delle vostre
viso a una giusta proporzione. francesco da barberino, 184: se [il neonato
una dissertazion fisica per la accademia pubblica da dover recitarsi alle presenze de'maestrati,
qual non poteva né doveva esser disgiunto da quello di rassettarla prima e ridurla a
rassettar quelle cose che la dice desiderar da veder rassettate. ramusio [oviedo]
io vedo apparecchiarsi una contesa, / da cui nascer potria molta mina: / però
bianchi,... sendo ritornato da castello bolognese dove aveva rassettate alcune differenze
pucci usò un altro colpo da savio, accompagnato colla carità, e
b. giambullari, i-449: poco stante da mensa levati, / sinefido ne tarmi
partic. in sella. andrea da barberino, 1-134: almonte si rassettava in
volere se non quanto conoscerò esser voluto da voi. 27. unito con
, 1-129: la necessità d'implorare da dio la serenità dell'aria dopo io
, 3-56: come stanco nochier, che da tempesta / afflitto a la ri vera
lomazzi, 4-ii-396: i panni hanno da seguir il nudo et ogni altra cosa
altra cosa che ricuoprono, ma anco hanno da piegarsi e rassettarsi secondo il vento o
esser fatti tutti in una volta, affinché da per tutto si rassettino ugualmente nello stesso
corso d'acqua, che vi rimase da principio dopo l'apertura del po di venezia
: -odivone / ben il rumor, che da dieci o da dodici / bastonate
rumor, che da dieci o da dodici / bastonate senti'. / -fur più
dànno risposte o vi muovono talora dubbi da fare stomaco a'cani, ma s'
rassettando il basto sotto la signoria, da cinque anni tranquilla, di maria teresa.
intens. e iter., e da assettare (v.). rassettata
di pontremoli, fatta a mano non so da chi verso la fine del secolo passato
anni sono. = deriv. da rassettato. rassettato (part. pass
di borraccio grossissimo e liscoso, / da mille tane ancor non rassettate, /
, 3-56: come stanco nochier, che da tempesta / afflitto a la rivera il
opera, / acciò che, ritornandomi da napoli, / io ritrovassi le mie
a roma, e ieri ebbi letter da lui; e secondo mi scrive, non
'la vita nuova ', già da tre anni cominciata in me, si ampliò
ed il rassettatóre / l'abbi am da sentir più? -non dubitate, / vi
come autore. = nome d'agente da rassettare. rassettatura, sf
rassettature. = nome d'azione da rassettare. rassettime, sm. region
. = voce di area aretina, da rassettare. rassètto1, agg.
delle imposte, nel quale era impiegato da anni, cupris arrivava alle prime ore
ore sarete sodisfatta. = deverb. da rassettare. rassiano, agg.
inducono a ribellione. = deriv. da rassia, per rascia (v. rascia1
di tranquillità, di sicurezza; liberazione da un dubbio, da un sospetto o
sicurezza; liberazione da un dubbio, da un sospetto o da un timore.
un dubbio, da un sospetto o da un timore. calvino, 5-71
sempre. = nome d'azione da rassicurare. rassicurante (part.
a infondere coraggio o speranza, a liberare da un dubbio, da un sospetto o
, a liberare da un dubbio, da un sospetto o da un timore, a
un dubbio, da un sospetto o da un timore, a rendere tranquillo intorno
bassani, 5-32: il ronzio della macchina da proiezione, il lungo, azzurro fascio
liberare una persona o il suo animo da uno stato di angoscia, di apprensione
sotto il re canuto a piede / da l'una e l'altra porta, e
, si sono questi prìncipi de'medici assicurati da quei pericoli. varano, 1-267:
se tu non fossi a 300 miglia da bologna vedresti che ho abbastanza di camicie
bologna vedresti che ho abbastanza di camicie da rassicurare col loro bianco candore tutti cotesti
al mio follor farà perdonamelo. francesco da barberino, 103: nel primo
tolera la gravezza dei falli commessigli contra da la ignoranzia altrui con la modestia con cui
~, con valore intens., e da assicurare (v.).
fiducioso, liberato da ansie, timori, preoccupazioni. giamboni
638: il poverino, rassicurato da lo spavento in cui lo pose la
« ecco, io e l'onorevole siamo da una parte, e il nano dall'
femm. -trice). che libera da apprensioni o paure; che ridà tranquillità.
catastrofiche ». = nome d'agente da rassicurare. rassicurazióne, sf. atto
basti. = nome d'azione da rassicurare. rassiderato, agg.
-, con valore intens., e da assiderato (v.).
-, con valore iter., e da assidere (v.).
-, con valore intens., e da associare (v.).
di sedimentazione. = nome d'azione da rassodare. rassodante (pari.
sferico, l'aria lo comprime ugualmente da tutte le parti sì che più tosto
, vi-143: risolsi di fare quanto da me si potesse a suo favore:
noi... siamo pervenuti a rassodare da ogni parte la credenza comune al mondo
ant. cicatrizzare, sanare. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
leonardo, 2-44: piglia la sperienza da licori o gomme d'alberi, e
accinge a quella del riparare, facendo pullulare da tutti i punti della superficie corrosa una
dilettò assai andrea di formare di gesso da far presa, cioè di quello che si
[l'ambra] umore che cola da arbori: tal volta animali di terra e
savoia... che non già da piccolo seme per la vergogna prima sepolto,
s'è rassodata la vite, s'ha da mandarne i vettoni più lunghi su qual
e perfezionarmi nell'ignoranza, sono tormentato da quanti conosco. bacchelli, 2-xix-331:
ossa, non ti sia possibile staccarti da porto maurizio quattro o cinque mesi l'
-, con valore intens., e da assodare (v.).
..., oltre all'essere circondate da una larga fossa e profonda, sono
per i sentieri rassodati dalla calura, da malfuta salivano i contadini la notte.
che in niuno modo possa essere mutato da colui ch'è. f. f.
darvi assai per mercede di quanto ricevetti da voi coll'aprirvi tutto il mio cuore
dagli accademici. = nome d'azione da rassomigliare. rassomigliante (part.
il conte nerio malvezzi che conosceva molto da vicino il conte gozzadini testé morto pensa
al pensiero una madonna che ho pregato molto da fanciullo, il cui volto di cera
diverse aule, si faceva semplicemente rappresentare da certe rassomigliantissime teste di cera abilmente collocate
periodici popolari, i-768: è problema da lunga data risoluto la insussistenza di due
la bontà d'una lingua possa venir da una rassomiglianza è un preliminare indispensabile.
lirica moderna, ha ancora qualche cosa da dire il vecchio libro di ettore bignone
piacere fuggitivo. = deriv. da rassomigliare. rassomigliare { rasimigliar e,
quella prima sorte di parlar festivo s'ha da fuggir, narrando ed imitando, di
in tanto che niuno de'ritratti fatti da loro all'altro si è rassomigliato, né
tutte le utopie si rassomigliano: e da platone a tomaso moro propagano egualmente la
, tutte cucinate allo stesso modo, da ultimo tre dolci. pea, 7-506:
fregiato degli ornamenti imperiali. è inciso da ottimo bulino e rassomiglia perfettamente all'originale
po'a quegli edilìzi di neve che da lungi risplendono e mandano sprazzi di luce
sprazzi di luce, ma che, veduti da vicino, non dànno che gelo e
chiusi in un pezzo di vecchio quaderno da scuola strappato a caso, rabescato di
loro sogni. -assimilare. antonio da ferrara, 68: invidia...
buona armonia i semituoni non rassomiglino assai da vicino, solo che il valente maestro
-, con valore intens., e da assomigliare (v.).
antichi. = agg. verb. da rassomigliare. rassomigliato (pari. pass
. rassomigliato (pari. pass, da rassomigliare), agg. fedelmente riprodotto
la cosa rassomigliata ci spiace ed è da noi abominata, parimente la rassomigliante ci dispiacerà
parimente la rassomigliante ci dispiacerà e sarà da noi abominata. tasso, 2-2-230: quanti
adriani, 3-1-123: ritireremo il giovane da introdursi alla filosofia, se gli descriveremo
del vero. = nome d'agente da rassomigliare. rassomigliévole, agg. letter
f castelvetro, 8-1-103: è da por mente come, di sopra parlando
. = agg. verb. da rassomigliare. rassommare1, tr.
. e iter., e da assommare1 (v.). rassommare3
-, con valore iter., e da assommare1 (v.); voce
-, con valore intens., e da assonnare (v.).
, agg. letter. ant. colto da sonno. f. f.
-, con valore intens., e da assopito (v?).
, con valore intens., e da soporato (v.).
-, con valore intens., e da assorbire (v.).
~, con valore intens., e da assottigliare (v.) rassùmere
vapor dal sole, o tanto vali / da te? e se tu hai rasumpte
(con particolare riferimento alla forma assunta da tale movimento in giamaica e alla musica
vita brillante, ma trae guadagno da attività non chiare; avventuriero.
? ma sarebbe come farselo subissare da questi saloni d'arricchiti, con le loro
cana di rastafari ', deriv. da ras tafari, re etiopico con
. atteggiamento e compor tamento da avventuriero. savinio, 22-121:
, 0-266: io taccio il danno che da essi [villani] prowiene, allorché
li cacciatori. = denom. da rastèllo. rastellata, sf.
e saracinesche. = deriv. da rastellare. rastellièra { rastelèra)
stalla... la mangiatora si'alta da terra braccia 2; il principio de
ar- tibugi. = deriv. da rastèllo. rastèllo (rastèlo, restèlló
), sm. attrezzo agricolo costituito da un regolo dentato fissato a un lungo
lungo manico; rastrello. giacomino da verona, xxxv-i-645: altri prendo baili,
.. per far ciò sia ancora da alcuni stato pensato uno ingegno di rastelli
, steccato con aste parallele tenute insieme da due stecconi. goldoni, viii-972:
b. scappi, lxvt-2-22: ha da avere il detto cortiletto due ordini di
mani sopra un ra- stello d'armi da fuoco che ivi teneva, non avendo trovato
san marco intrato era l'ostelo / dentro da bresa con la mente fela / e
a smisurato spiedo. = deriv. da rastro. rastignacheggiare, intr.
de la rastoppiatìccia. = deriv. da ristoppiato. rastrante, agg.
. 2. ricerca sistematica condotta da squadre militari o di polizia allo scopo
. 3. operazione atta a bonificare da ordigni esplosivi una zona in cui si
, 24-x-1989], 50: restano da segnalare la reazione positiva della danieli..
gruppo francese. = nome d'azione da rastrellare. rastrellante (part.
la paletta le puntate su un tavolo da gioco. arbasino, 3-222: un
piccolo con una gran pancia che fa da 'croupier, senza cravatta e con la
sarà? che costui debba aver rastrellato da noi tanto argento, volendo anche la
partigiani sorpresi venivano portati con un autocarro da un albero all'altro dei viali per impiccarli
-percorrere il fondo del mare con rastrelli da pesca o reti. montale,
grandi magazzini. = denom. da rastrello. rastrellare, sm.
àncora, i ra- strellari si allontanano da essa a forza di remi per una
i rastrelli. = deriv. da rastrello. rastrellata, sf.
, 116: si dice comunemente rastrellata da 'rastrum '. la crusca dice che
volta col rastrello. = deriv. da rastrellare. rastrellato (part. pass
dal rastrello, reso uniforme, ripulito da foglie, sassi o rifiuti (il
. 4. figur. percorso da linee parallele (la pelle).
accompagnato e rastrellato da eulo, il quale pareva che agli
3. che bonifica una zona da esplosivi o mine. l'illustrazione italiana
mine. = nome d'agente da rastrellare. rastrellatura, sf. rapina
si zappa il suolo a faccia innanti da 4 ovvero 5 persone per vamzza:
ghiaia. = nome d'azione da rastrellare. rastrellièra, sf.
in modo che gli animali possano cibarsene da soli, strappandolo a boccate ed evitando
muro possa contenersi il fieno che si da a mangiare ai cavalli, ai quali soli
, verso una donna che lo guarda da dietro il banco. le dice: «
: « vorrei un paio di cesoie da giardino ». -per estens.
, una rastrelliera rustica in tre file da cui gocciolavano i piatti. 4
finti. linati, 10-42: un viso da fanciullone entro cui lampeggiava la rastrelliera dei
, sanguigno, con un viso colorito da parer dipinto e una rastrelliera di denti
, si depongono i rulli tipografici per preservarli da ogni contatto, dall'umidità e dalle
di fronte è un muro morto, fiancheggiato da una parte e dall'altra da due
fiancheggiato da una parte e dall'altra da due lunghi addentellati a foggia di rastrelliere
resistenze elastiche e di vibratori, cinghioni da massaggio, rastrelliere verticali per sviluppare i
rastrelliere d'infissi nel terreno, ponti da neve,, deflettori, cunei artificiali
serve. = deriv. da rastrello. rastrellinare, tr.
la rastrellina. = denom. da rastrellina, dimin. di rastrella.
strumento di legno o di ferro costituito da un regolo trasversale munito di denti paralleli e
regolo trasversale munito di denti paralleli e da un manico lungo, atto a radunare foglie
agricola per raccogliere il fieno, costituita da un telaio su cui è montata una
comincia a crescere, e'si ha da aver fatto un ferro lungo un mezzo
et in nel mezzo a questo ferro da una delle bande della sua larghezza,
la qual si dice per disopra, ha da esser saldo una verga di ferro di
, la qual provisione gli fu comprata da alcuni marcatanti spagnuoli con isperanza del guadagno
l'àncora, i rastrellari si allontanano da essa a forza di remi per una
sui tavoli da gioco è usata anche per smistare le
.. all'insegnamento teorico, va da sé, ben presto si accompagnarono pratiche
città o di un territorio. andrea da barberino, ii-282: essendo elia presso alla
, smontò a piè e così tutti quegli da cavallo, e com- attendo si raddussero
quale incorrevano, fosse maggiore che quello da cui fuggivano, si tagliassero tutte le
, si facessero ai confini rastrelli guardati da soldatesca. calzabigi, 58: giunse
-cancello, steccato a regoli paralleli uniti da liste orizzontali. a. cattaneo
: al rastrello della villa tentai di accomiatarmi da lui. dossi, 3-58: aperto
che circoscriveva e isolava la zona colpita da una malattia infettiva. f.
nella detta audienza a un certo rastrello da sé, che vi è dove ancora
3. pezza araldica simile al lambello, da cui si dipartono, al posto di
sopra un rastrello vermiglio. s. bernardino da siena, 334: o voi ch'
velocemente, e, preso l'arme da un rastrello uno, l'altro prese lo
sistema di esplorazione aerea o navale effettuata da più unità distanziate. 6. sistema
altre corde trasversali, che le navi da guerra alzano con apposite ghie sull'alberatura
. cecchi, 7-1-1-: egli ha da quindici anni in qua... e
notar 'n un golfo e quelli / da una torre a veder ballar l'orso.
10. prov. nei regni presidiati da rastrelli di forche non entrano delitti:
muraglia. = nome d'azione da rastremare. rastremare (restremare)
1-iii-71: siccome gli alberi sono grossi da piede e verso la cima si rastremano
: quando questo edilìzio è interamente isolato da qualunque altro, deve avere gran basamento,
, con valore intens., e da [estremare (v.).
telare: quattro colonne di castagno rastremate da un telaio di noce. landolfì,
enfasi sublime. = nome d'azione da rastremare.
rastremi. = deverb. da rastremare. ristrétto, v.
e co'rastri e con altri stromenti da lavorar la terra l'ucci- sono
rastri. cam-pofresoso, 1-87: da bon villan farò che ben lavora / campo
spiche. lorenzi, 4-21: impara da colui che brevi zolle / del proprio
dotta, lat. rastrum, deriv. da radere (v. radere).
, con valore intens., e da sudare (v.).
de'metalli. -segno prodotto da una raschiatura. adr. politi,
restituzione della maggior parte de'luoghi principali da rendersi doveva essere preceduta dalla demolizione e
-per estens. il materiale prodotto da una demolizione o da un'erosione naturale
il materiale prodotto da una demolizione o da un'erosione naturale. bibbia volgar.
note suddette. 4. espulsione da un ordine, da un'associazione.
4. espulsione da un ordine, da un'associazione. capitoli della compagnia della
dotta, lat. rasura, deriv. da radere (v. radere),
.. va innanzi a chi non volle da ser schiatta pegno. documenti perugini,
prezzo era stato concordato in quattrocento scudi da pagarsene a mese la rata. monti,
. cicognani, vi-139: son andato da me all'esattoria: siamo venuti a un
poesie musicali del trecento, lxxxiv-302: da dio prima creata / con tutti
la dieta rata sieno tenute a togliare da ciascuno. vasari, i-651: gli assegnò
.. me lo distribuisse in rate trimestrali da accordarsi. 3. parte
, che è dovuta a qualcuno o da qualcuno; quota prefissata di un onere
d'arme che ad dieta communità specta pagare da guerra. ramusio, iii-409: tutto
discarica: la quantità minima di merce da caricare o scaricare, in un certo
comprare, o fare comprare, neuna lana da neuna persona, de la quale facesse
perché egli padroni delle case rovinate e da rovinarsi non patischino, vogliamo che a
sue competenze o possibilità. francesco da barberino, iii-161: l'alleviar sia buono
] '[parte] prestabilita ', da ratus (v. rato1).
della ratania. = deriv. da ratania; voce registr. dal d.
in glicosio. = comp. da ratani [a] e tannico (v
lunare, settentrionale. = deriv. da rataplan. ratatinato, agg.
gadda, 15-114: te tu le vedevi da mane già in ghingheri verso la nunziata
delle agevolazioni rateali. = deriv. da rata1. ratealista, sm.
a offrire qualcosa. = deriv. da [vendita] rateale. ratealménte
, rateizzare. = denom. da rata1-, cfr. anche spagn. ratear
di un debito o di una somma da pagare. -in senso concreto: versamento
e fondiari. = nome d'azione da rateare. ratégno, v.
tr. dividere in rate (una somma da pagare). fanzini, iv-570
': ratizzare. = denom. da rateo, col suff. dei verbi frequent
rateazione. = nome d'azione da rateizzare. rateizzo, sm.
burocr. rateazione. = deverb. da rateizzare.
tasso. hanno la facoltà di emettere da ghiandole speciali un umore fetente. il
chiara separa il colore delle parti superiori da quello delle inferiori; vive in tane
minore di un semestre. ràteo è estratto da rateale. = deverb.
rateale. = deverb. da rateare; cfr. anche spagn. rateo
; cfr. anche spagn. rateo (da ratear). rati,
, lat. ratihabitio -dnis, deriv. da ratum habére 'confermare, ratificare '
somma bellezza. = deriv. da erratico (v.), per aferesi
piano. = deriv. da ratico. ratièra, sf.
l'intreccio del tessuto è costituito da un rapporto superiore a cinque trame
'trappola per topi ', deriv. da rat 'topo \
e che era stato compiuto per lo più da un altro soggetto o, nell'ambito
nell'ambito di un ente collettivo, da un altro organo). -in partic.
dell'atto giuridico compiuto in suo nome da un rappresentante privo di poteri o che
ratifica? -un consenso posticipato prestato da noi ad un atto precedente fatto in
disturbo, si sono determinati a non partire da vienna che a marzo. foscolo,
marzo. foscolo, xvi-294: i tributi da pagarsi ascendono a 40 milioni di fiorini
ratifica pontificale. = deverb. da ratificare. ratifìcaménto, sm. dir
con pubblico ratificamento. = deriv. da ratificare. ratificare (ant. rattificare
ha mandato la procura libera et ampia da potere approvare e ratificare la tregua quinquennale
... dodici soli voti avevano da bastare, malgrado ventotto contrari, a
tutto o nella maggior parte eseguita volontariamente da chi conosce il vizio dopo il tempo
retificato solennemente, per lo detto cardinale da prato fu proposta una autorità della santa
, 66-131: ogni potere, non escito da una immediata rivoluzione, è conservatore.
carta per ser giovanni di ser bartolo da pozolatico: la quale carta diedero a
detta conpera ch'io n'aveva fatta da corso. rinaldo degli albizzi, ii-161
. foscolo, xiii-1-5: chi congetturasse da quanto si va facendo oggi nell'isole
anzi, con finta di avere figliuoli da mandare a scola, mi posi a
dottrina i chilone ci fu dapoi rattificata da platone. gualdo priorato, io-vu-60:
avuta lingua da'fuggitivi del disordine e da diversi capitani officiali ratificatagli la sciagura, solita
il racconto, or ora esposto / da me in rima, lo specifica, /
linea ai condotta). francesco da barberino, 30: s'egli avieri pur
iii-21-06: era un secolo quello contristato da guerre lunghe e feroci, nelle quali tuttavia
fioretti, 2-5-384: maria maddalena più volte da lui è nominata virgo, contr'al
trasporto a modona: mentre intanto, desiderando da qualche suo commando il sospirato argomento di
masuccio, 381: quale confessione ià fattele da tutti dui a pieno populo ratificare e
con gli svizzeri accordo e unione, ratificata da 11 cantoni. machiavelli, 14-ii-298:
capituli, la quale aipoi fu ntoca da li altri in qualche parte..
mandomo ad questo signore sopscripta e ratificata da loro. testi, 3-307: la lega
può negare che il contratto, quantunque da principio nullo ed invalido anche per difetto
o ratificatore. = nome d'agente da ratificare. ratificazióne, sf. (
: presi partito di vendere el podere da campi, e bisogna che si sodi;
a'dì passati de'baglioni in nome nostro da sua signoria et una minuta della ratificazione
la confessione del reo e la ratificazione da lui volontariamente fatta, giudicò che egli
meritava decapitato. = nome d'azione da ratificare. ratìlia, sf.
fazio, i-6-99: anche il faro da calavra in cicilia / guarda come traversi
lana lavorato in modo particolare, così da presentare sul diritto un pelo ondulato o
stretta per due vesti e due corpetti da polvere ai servi. comoldi caminer,
= dal fr. ratiner, denom. da ratine (v. ratina).
la ratinatrice. = nome d'agente da ratinare-, il signif. n. 2
è costituita da due tavole orizzontali fra le quali avanza
f f = deriv. da [macchina] ratinatrice, femm. di
sf. tess. operazione, compiuta da apposita macchina o anche nel lassato manualmente
più grosse. = nome d'azione da ratinare. ratio, agg. ant
andare in cerca di qualcuno. guido da pisa, 1-26: sapendo che 'l fatto
lat. errativus, agg. verb. da errare (v. errare),
. [quadrans] ratxtus, deriv. da ratis (v. rate)
in rate. = deriv. da rata1, col suff. dei verbi frequent
in proporzione delle entrate comunali ordinarie provenienti da tutti i cespiti indistintamente. panzini,
derivato: ratizzo. = deverb. da ratizzare. rato1, agg
.. communimo e fortifichiamo. girolamo da siena, ii-24: quantunque e'..
la loro autorità temere et obbedire. simone da cascina, 164: la quale
lii-4-32: quanto è terminato e sentenziato da questi parlamenti è fermo e rato e
o un altro atto giuridico stipulato da un proprio rappresentante (come tipica clausola
d'arme. g. b. da sangallo [in michelangelo, i-iv-243]:
il matrimonio [islamico] che resta da quel momento rato e come consumato. legge
e finalmente 'rato ', voce antica da pochi osservata. = deverb
osservata. = deverb. da ratire per raitire-, cfr. anche ratto
(plur. rutra), deriv. da ruére * scavare '.
94: l'imoscapo, detto anche ratta da piedi o di sotto, è la
manterrebbero sempre ristesse. = deriv. da rattaccare. rattaccare { ratacare,
alla mia borsa ad armacollo, entro da uno stagnaio a farmelo rattaccare.
il filo. 5. bernardino da siena, 716: dico che elli [
s. francesco] ebbe le piaghe da la parte dell'occidente. questo fu quello
tutto questo, il ragionamento della pace da coloro che, più prudenti degli altri
mezzo punto, e con la precedente, da cui ella depende, rattaccatavi questa parte
nobile di voi, perché discendo diritto da adamo. -riferirsi, collegarsi.
: te ne acchiudo una piccola illustrazione da mettergli innanzi. la quale illustrazione rattacca
-, con valore iter., e da attaccare (v.).
e rattacconamenti. = nome d'azione da rattacconare. rattacconare (rattaconare)
casa crolla per vecchiaia, e ora da un lato si apre e ora si spalanca
-, con valore intens., e da attacconare (v.).
: si rincontrano alcuni baroncelli, topacciom da rattaruòla, che s'intrudono scrocchi e
nella categoria litteraria. = deriv. da ratto4. rattamente, aw.
nuova, rattamente se ne volò con tesserato da ancona a roma. siri, i-v-885
, i quali pretendevano una somma straordinaria da me e dal padre francesco domenico; onde
, con valore intens., e da tarpare (v.).
116: libbre 260 di fera- menti da fornace, pale, paluce, ratavegli.
. w. 7471), deriv. da rutabùlum 4 paletta '.
carducci, ii-3-192: mi peserebbe di passar da rattazziano per una 'benedetta ^ croce
in pendio, per lo più costituito da un muro a secco. trinci,
muretti o cigli. = deriv. da rattenere, sul modello di ritegno.
». = nome d'azione da rattemperare. rattemperare { ratemperar e
ardore / con l'aura sol che da ponente fugge. magalotti, 2-86: non
'nfermo animo, si è quello dolore da. rrattemperare con parole. gherardi,
foscolo, xvii-75: unico rimedio, da me per più anni esperimen- tato onde
che questo furore, se non è da una certa arte rattemperato e con soave freno
di persona: trattenere, distogliere (da un comportamento eccessivo); indurre alla
parte rattemperato con aver conosciuto innocente nella da me creduta morte del cavalier di cupido sotto
i cavalieri istranieri non si ponno rattemperare da segni di letizia manifesta. ovidio volgar
-, con valore intens., e da attemperare (v.).
: il frate... poteva avere da settant'anni, se non che le
moderato (in senso politico); alieno da eccessi dispotici, da prevaricazioni autoritarie.
); alieno da eccessi dispotici, da prevaricazioni autoritarie. cesarotti, i-xxvm-198:
monarchia fondata sopra le leggi e rattemperata da un corpo intermedio che ne fosse il
spontaneità motrice-vitale. = deriv. da rattenere. rattenére (ant.
quasi tutti tagliati e morti. francesco da barberino, 95: va una donna
, iii-23-62: oppresso il popol fu da estrema fame, / ché il nilo tonde
l'acqua di questo canale è rattenuta da frequenti steccaie, per uso di diversi edifizi
. leopardi, iii-253: lo stadio da correre e infinito, e io..
orrenda pioggia, tuoni, saette e minacce da cielo non rattennero galba...
che lo rattenevano dall'abbando- narsi come da suo desiderio e nativa ispirazione ai full
unicamente dal servaggio della religione, quando da altro freno non erano rattenute, voltarono
non rivelare la propria presenza. francesco da barberino, 378: chi ratterrà le mie
nel colloquio i sentimenti accumulati e acuiti da una rigida privazione? tommaseo, 1-
-avrìa esserne certo. -mettere da parte. gualdo priorato, 4-24:
dieci lire, che dice aveva avere da me quattro anni sono. varchi,
e nel 13 giugno partì egli stesso da genova per recarsi a napoli. d'
, sostare in qualche luogo. francesco da barberino, 21: cavalcò per più città
la zoglia mia di fuor palese. da porto, 1-157: saltò all'altra ripa
era stato condannato un delinquente a precipitarsi da una tale altezza; ma, quando
non dobbiamo rattenere i passi dell'intelletto da qualunque sia più schifoso corpo, dimorando
piedi, come dice il salmista, da ogni sentiero malvagio. = dal
ben '. = deriv. da rattenere. rattenitiva, sf.
nostro assentimento venga a non pender più da una banda che dall'altra e in
. = agg. verb. da rattenere. rattenitóio, sm.
. machiavelli, 17-420: parrebbegli da fare un gagliardissimo baluardo...
mugnone si facesse un rattenitoio d'acqua da poterlo scolare e turare secondo il bisogno.
il bisogno. = deriv. da rattenere. rattenitóre, sm.
. carducci, ii-21-76: giovedì sarò da te verso sera, essendo alla fine
mia rattenitrice. = nome d'agente da rattenere. rattènto (ratènto)
. tardo retentus -us, nome d'azione da rerinére (v. rattenere).
oggi quella pienezza. = deriv. da rattenuto. rattenuto (part.
algarotti, i-vi-284: un augello rattenuto da vischio e spennacchiato. targioni bozzetti,
chiarissima, era in forma di redingote aperta da un lato e rattenuta da nodi di
redingote aperta da un lato e rattenuta da nodi di mussolina foderati di nastri ciliegia
948: la lunga capigliatura, rattenuta da un fermaglio di diamanti, gli ondeggiava
. figur. frenato, indotto a desistere da un proposito o ad astenersi da un
desistere da un proposito o ad astenersi da un eccesso, da un'imprudenza.
proposito o ad astenersi da un eccesso, da un'imprudenza. n. franco,
agli avvisi amorevoli; rattenuto più che da nessun'altra cosa dal timore d'essere
di mare su terrapieni, non rattenute da burroni, non impedite da rupi.
non rattenute da burroni, non impedite da rupi. 3. figur.
... poteva dire a ogni uomo da bene ogni bruttura. papi, 1-2-88
. e. cecchi, 5-499: da questo senso di sospensione, da questo
5-499: da questo senso di sospensione, da questo funebre incanto, s'effonde nelle
-, con valore intens., e da attestare2 (v.).
a terra con tempestosa rattezza. piero da siena, 7-13: colui che 'l nan
per continua leggerezza e rattezza. erasmo da valvasone, 2-3-63: questo ciel rota
: ha... rattezze / da rondinella. -agilità o gagliardia e dinamismo
2. celerità, sveltezza (talvolta dettata da sollecitudine o impazienza) nell'eseguire un
, quando andava loro il tempo contrario da non ricogliere del vino, ché con
a sé la forza dell'anima, rapendola da ogni altra considerazione. rapini, iv-185
: con la massima rapidità. benvenuto da imola volgar., ii-248: aveva comandato
-, con valore intens., e da attiepidare (v.).
ne'gastighi. = nome d'azione da rattiepidire. rattiepidire (rattepidire)
l'ama con amore inestimabile, non rattiepidito da lunghe lagrime e da lunghe sventure.
, non rattiepidito da lunghe lagrime e da lunghe sventure. 3. che
sforma. = deriv. da ratto2. rattizzare (rattizare)
, 4-5-08: l'averlo il marchese condotto da narare (una disputa).
-, con valore intens., e da ii-12-205: io non l'aveva, l'
gedeoni mi rattizzava in = deriv. da ratto1. tempo). corpo la voglia
il = voce dotta, comp. da ratto4 e dal tema dei comp. lat
. ritornare a essere presi con intensità da un sentimento. d. bartoli,
-, con valore intens., e da attizzare (v.).
vita,... rattizzata in lui da un potente prestigiatore, non potendo scaldargli
., 29-129: tre donne in giro da la destra rota / venian danzando.
/... / e or parean da la bianca tratte / or dalla rossa
andare e tarde e ratte. guido da pisa, 1-213: la madre le-
l'insegue. dannunzio, i-61: giù da li orridi boschi di frassini, /
ii-219: ecco giungere la legione condotta da saint-paul, sale sulla breccia, ne respinge
ridotto, non altramente che saetta pinta da corda, furioso partiva, e con
mai simile veduta non aveano. antonio da ferrara, 97: sian maledetti i
docili al suono, aleggiano più ratti / da le linfe di fiesole e dai cedri
lo movemento che facea l'ottava spera da oriente ad occidente, la quale sarea andata
condusse, / gentil cinese, che da l'alta schiatta / disceso sei del celebrato
in costrutti con valore awerb. simone da cascina, 194: sotto li quali [
. beccuti, i-212: fiumi scorgea da varie bande / ratti venir. campailla
1-7-55: impedito fu il passo a lor da un fiume, il qual sortiva /
ella tanto più ratta e desiosa / da sé li scaccia e li rigetta in alto
ratti a. ffare cose che non sono da. ffare. dante, xxxvi-12:
baruffaldi, i-80: per una che da lui ratta s'invola, / sol che
apolline, che a me palese / fé da le stelle sì grato augurio / e
-con uso awerb. giacomo da lentini, 20: come quelli che vanno
gota / preme furtivo: e l'un da tergo all'altro / il pendente cappel
farsi un po'di trono anch'ei da veglio. monti, 19-35: or tu
lui stoltezza, più che correzione, è da sperare. buccio di ranallo, 1-379
e, per lo più, risulta impossibile da dominare o controllare (un sentimento,
è una sentenzia sì racta, / da poi k'è data mai non se retracta
discorra. poerio, 3-124: no, da te non potea debito onore / fallir
ci svela, / qual volta ha da la terra impedimento, / come ratto sparisce
suono). carducci, iii-1-145: da la torre de 'l borgo indarno il
la ripa che cade / quivi ben ratta da l'altro girone. buti, 2-291
ben ratta ', cioè ritta. niccolò da correggio, 1-87: la vista a
piene de serpenti. sanudo, 150: da una banda è la montagna ratissima,
-malagevole (il cammino). ca'da mosto, 321: in questa isola è
del bisogno, come forse in quella distanza da qui a igna, le cadute de'
, impetuosità del moto ondoso. busone da gubbio, 1-118: case non forti,
così mia vita verso la vecchiezza / speronata da lei [la fortuna] ratto camina
: e 'l vapor terreo e secco è da sé presto / ad accendersi ratto,
/ passo in calavra. s. bernardino da siena, 272: io voglio che
ha veduti insieme / senza ch'ella da alcun sia stata vista / e per le
di una situazione). iacopo da leona, vi-217 (7-14): merzé
21-60: o segnor, co'me departo da la tua visione! / co'so'
: non possono i cavagli, sendo da qualche impeto disordinati, ritornare negli ordini
/ se ne fossi ripreso, / sarai da me difeso. egidio romano volgar.
agevolmente, speditamente. s. bernardino da siena, 139: andò a tentare èva
una comparazione). s. bernardino da siena, 838: ma tu, madre
cognosci tu che questo non è vestimento da donne, ma più ratto da meretrici?
è vestimento da donne, ma più ratto da meretrici? 30. come congiunzione (
petto, e degli occhi escono onde / da bagnar l'erbe e da crollare i
onde / da bagnar l'erbe e da crollare i boschi. palladio volgar.,
palladio volgar., 6-7: non e da lodar quel che fanno certi che ratto
d'una cotal fredda e calcolata crudeltà da bastargli l'animo di uccidere moglie,
un tratto, di colpo. piero da siena, 6-38: e. lla donzella
ch'è in podestà del marito. simone da cascina, 149: piacerebbemi di tacere
per forza a gli asiatici, e da quel rapto derivò la divisione degli animi,
ratto, seguitava con un concubinaggio intramezzato da eccellenti intenzioni matrimoniali... e
o emancipata, è punito con la reclusione da tre a sette anni. codice penale
più spirituale, tanto più è elevato da ogni cosa corporea: il ratto eleva
anima, ma col corpo si sollevano da terra volando a guisa di colombe.
spirito..., si risentì da 'l ratto, mettendo un gradissimo e
o della mente rapita e come astratta da tutto ciò che la circonda per l'
si comunica agli enti morali per guisa da porli in istato passivo di ratto e
quali gl'italiani ben sapevano qual conto fosse da fare, ma che a quegli altri
, sì come ogni uccello rapace. giovanni da samminiato [petrarca], ii-27:
5-96: 1 tibareni i loro vecchi vivi da alti luoghi gittavano; gli ircani e
. 6. ant. attrazione esercitata da una calamita o da un magnete.
. attrazione esercitata da una calamita o da un magnete. delminio, i-56:
primo mobile in tutti i corpi celesti da oriente verso occidente, che chiamasi comunemente
raptus -us 'rapimento ', deriv. da rapére (v. rapere).
144: vidi un'altra orithia, / da borea rapta in fretta. leonardo,
, eccellentemente, cose rare e degne da esser udite da quelle persone alle quali
cose rare e degne da esser udite da quelle persone alle quali gusta la vita
mondo (l'anima). girolamo da siena, i-122: l'anima, quasi
3. pervaso o attratto potentemente da un sentimento, da un pensiero,
o attratto potentemente da un sentimento, da un pensiero, da un desiderio.
un sentimento, da un pensiero, da un desiderio. petrarca, 193-7:
quelli attenti a sua parola, / rapti da un suavis- simo pensiero, / ch'
anche la naturale) ogni potenza; / da l'obbietto ammirato intenta pende, /
pensiero o in una visione. felice da massa marittima, xlhi-216: gabriel a lei
nel terzo grado e si chiama cepolla da rati, perché occide li rati.
che è grande quanto un grosso pallone da giuocare et è tutto spinoso, e mi
)]; secondo altri, deriv. da ratto1, nel senso cioè di '
. raton [laveur], deriv. da rat (v. ratto4).
a lavorare e che bucano il sasso da principio e levano la pietra dinanzi e di
...: il quale rattoppamento è da ciabattini e non da uomini eccellenti o
quale rattoppamento è da ciabattini e non da uomini eccellenti o maestri rari, ed è
biasimo. = nome d'azione da rattoppare. rattoppare (rattopare)
quello che verrà poi, la pentola da mettere al fuoco, le camicie da
da mettere al fuoco, le camicie da rattoppare. monelli, i-236: ci si
che fra x dì saranno del tutto da abitare, perché ci è che rimattonare
tanti, -chiese, -moli- nara, da buttarli via? -v'ho chiesto se si
muro, un davanzale, uno scalino da rattoppare. -rinnovare una pavimentazione,
rattoppare le statue, perché ell'è arte da certi ciabattini, i quali la fanno
ch'ella gl'involi / quel martel suo da rattoppar paiuoli. batacchi, i-9:
rotti, per lo più in modo da portarlo in condizioni tali da garantire una
in modo da portarlo in condizioni tali da garantire una minima efficienza. baretti,
6-15: volli prima entrare in un vascello da guerra di sessanta cannoni, chiamato '
piccola officina che rattoppava biciclette e macchine da cucire. beltramelli, iii-795: tu
a rattoppare gli sdruci delle sue versioni da qualche poeta francese di terzo o quarto
rattoppi. = denom. da toppa (v.), coi pref
trasformatore che si voglia, venne usufruttato da due o tre redattori in capo, che
rattoppatrici. = nome d'agente da rattoppare. rattoppatura, sf.
, il bel pittore spagnuolo, vestito da fracescano con una tonaca piena di rattoppature
efficace. = nome d'azione da rattoppare. rattòppo, sm.
grezza fermato sul davanti con una spilla da balia; e sotto portavano un vestito grigio
salvia spiccava col suo rosso vivo; da un lato, presso uno dei viali,
mi venne fatto di cavare un senso da quel viluppo di lettere, vaganti senz'
ignoranti. = deverb. da rattoppare. rattorbare, intr.
rattorba, in questi paesi c'è da tapparsi in casa '. = comp
-, con valore intens., e da torbare per turbare (v.)
2-1-43: li legan [i capelli] da piè nella sommità della testa; e
chiaves, 28: io penso / che da cent'anni forse / ti scosse e
avere col nostro affetto rattorta una corda da confidarci con sicurezza la nostra felicità.
-, con valore intens., e da attorcere (v.).
-, con valore intens., e da attorcigliare (v.).
questi tempi si truova sottoposta e governata da così fatti rettori che piuttosto rattori si
male acquisto, non può pigliar la dote da quello. galateo, 155: meglio
piu folto bosco for- mavansi un luogo da siepe e da spini difeso, ond'ebbe
for- mavansi un luogo da siepe e da spini difeso, ond'ebbe l'origine
. quello benignissimo raptore non vuole altro da te, all'effecto del rapirti felicemente,
stima e la considerazione altrui. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
.], 21-187: gli occhi son da reprimere dalle lascivie della sua voluttà,
lat. raptor -òris, nome d'agente da rapère (v. rape re
-, con valore intens., e da attorniare (v.).
accerchiato. -al figur.: insidiato da una tentazione. zanobi da strata
insidiato da una tentazione. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
quanto egli si sente esser maggiormente rattorniato da quei vizi, tanto più virilmente si sforzi
, con valore intens., e da un denom. di tortus, deriv.
un denom. di tortus, deriv. da torquére 1 torcere 'rattovolante,
principio? = comp. da ratto1 e volante (v.).
-, con valore intens., e da un deriv. del lat. *
del lat. * attradulare, denom. da attractus 'aggrin- zito ', part
quali tre cose, ciò che siano schifate da noi con osservanza, uno simigliante rattraiménto
spaventa. = nome d'azione da rattrarre. rattralciare, tr. (
, con valore intens., e da un denom. di tralcio (v.
sciatura. = nome d'azione da rattralciare. rattranquillare, tr.
. ant. contrazione violenta. dino da firenze [tommaseo]: viene rattrappaménto di
nervi. = nome d'azione da rattoppare1. rattrappare1 (ratrappare,
miracolosamente rattraparono loro le mani. iacopo da cessole volgar., 1-97: per la
, / che 'n su si stende e da piè si rat- trappa.
3. avvolgersi in un indumento in modo da non farsi riconoscere. parini,
dentro della cappa / quel mu- sin da colpir colla balestra. / che sì,
-, con valore intens., e da attrapparir (v.).
-, con valore intens., e da attrapparef (v.)
tutto il viso terragno. -solcato da molte rughe e pieghe della pelle;
scottata al fuoco. 2. affetto da rattrappimento di parte del corpo (una
vasari, iii-161: essendo stato iacone da una infermità mal condotto, essendo povero
= dal fr. rattrapeur, deriv. da rattraper, che è comp. dal
-, con valore intens., e da attraper (v. attrappare1)
': rattrappatura. deriv. da rattoppare1. rattrappévole (ratrappévole)
. = agg. verb. da rattrappare2. rattrappiménto, sm.
disgusta coloro i quali vogliono le bellezze da figurino, e che a me piace perché
gretta. = nome d'azione da rattrappire. rattrappire, intr. anche
gadda, 9-113: l'uomo, immalinconito da tanta ira degli avversi elementi, s'
: le ultime sillabe furono lentamente dilaniate da una doppia squadriglia di reattori...
a ogni passo sbilenco gli si rattrappivan da una parte le corde del collo e
ombra non ha più peso della tua / da tanto seppellita, i primi raggi /
certe frasi oscure e nere, / da far rattrappir uno a mezz'agosto. palazzeschi
petto, sale a riempirmi la gola da togliermi il respiro, rattrappisco terrorizzato all'
soggiacere al destino di una stirpe conformata da disposizioni originarie e da secolari soggezioni storiche
una stirpe conformata da disposizioni originarie e da secolari soggezioni storiche, o a rattrappire
, 9-1-264: le dita son così rattrappite da quella estrema siccità che a far tutta
faccia rovesciata e rantolante. -colpito da crampi. monelli, i-107: ci
... con due spalle strette da far pietà, gli occhi infossati, il
. giusti, 4-i-171: s'ha da star qui rattrappiti / sul terren che
improvviso tutta smagrita, rattrappita e raggelata da una mortificazione profonda. -impacciato.
il suo cuore è mondo, ma rattrappito da un dolore inumano. bocchelli, 5-66
, a fin di bene, fino da piccola, s'era messa in testa di
messa in testa di non essere amata da lui; e verso la madre timida e
cosa: onde la scuola si è da ultimo sforzata di adagiarsi nel letto di procuste
, con valore intens., e da trarre (v.); cfr.
, con valore intens., e da un denom. di tratto (v.
.. furono con grandissima diligenza dipinti da antonio che vi fece ciechi che ricevono la
l'un occhio scervellato, una laidezza da spiritarne. ghislanzoni, 15-70: la
rattrappito, contorto, contratto, colpito da paralisi. leggenda di san domenico,
: teneva le spalle alquanto curve, sbilanciate da un inerte ed inerme abbandono della sinistra
, 8-635: le povere bestie si levavano da terra, più stupite che seccate;
crollarsi gli scapaccioni aggiustati alle lor teste da certe mani passanti su le alpi abbassate
mani con un gesto compunto e rattratto da chierico. -represso (un sentimento
1 testicoli, come tutti gli organi rivestiti da una membrana fibrosa, erano cotti solamente
esterna. = nome d'azione da rattrarre. rattrecchiare, v. rattracchiare
può parere che la tragedia abbia talmente da rattristare e non da dilettare. salvini
la tragedia abbia talmente da rattristare e non da dilettare. salvini, 48-58: con
e rattristano. comisso, vii-216: chiuse da quel muro, le sacre colonne rattristavano
lotta fra la proprietà e il capitale da una parte e il lavoro dall'altra.
triste, malinconico. s. bernardino da siena, 188: colui che piange e
promette, e poi, pentito, / da rimorso crudel, quasi da ferro,
, / da rimorso crudel, quasi da ferro, / trafitto si rattrista. deledda
, con valore intens., e da attristare (v.).
tristifico. = agg. verb. da rattristare. rattristato (part.
erano chiusi e non c'era più niente da fare. mi sentivo stanco e rattristato
gusto. 2. che deriva da uno stato d'animo pervaso da tristezza
che deriva da uno stato d'animo pervaso da tristezza. tecchi, 2-150:
), agg. letter. pervaso da un'atmosfera di tristezza, di malinconia.
, con valore intens., e da trovare (v.).
feccia e torti / co'piedi in suso da ogni morbo cinti; / e uando
pur talor vengon risorti, / s'odon da maggior uolo oppressi e vinti, /
, con valore intens., e da tuffare (v.). ràttulo
o conica, aperta alle estremità, da cui sporgono il piede e la testa
e- lena sua moglie. r. da sanseverino, 50: citri...
, secondo dicono li greci, fu rapita da paris..., per la
2. per simil. cattura di prede da parte di animali rapaci. crescenzi
viani, 10-115; il medico, seguito da tutta la rattutaglia del manicomio, come
del manicomio, come il primo attore da una sturma di popolo e detti,
ratuitamente. = deriv. da rata1. ràuca, sf.
portici '... fluiva raucamente da quelle rozze gole, ma con mirabile
: intorno a quella raucedine o fiocaggine da esso acquistata. l. pascoli, ii-125
le voci erano rudi, alcune velate da una ostinata raucedine, altre stridule e
raucedine il cui suono era ben altro da quello di un'ora fa,
, x-4-148: le trombe avevano delle raucedini da invalidi, i clarinetti delle gutturalità cavernose
, nel quale i comi hanno parlato da soli, senza un inciampo, senza una
lat. tardo raucedo -dinis, deriv. da raucus (v. rauco)
ascolta ». = denom. da rauco, col suff. dei verbi frequent
della sua rauchità. = deriv. da rauco. raucità, sf.
, lat. raucitas -àtis, deriv. da raucus (v. rauco)
. (superi, rauchissimo). affetto da raucedine; che ha la voce arrochita
e le discinte schiave. -percorso da gemiti soffocati. linati, 11-109:
adusti, / a cercar medich'erbe da risanar gli armenti. pascoli, 518:
satirella, pedestre allo stile di canzonaccia da ventuaruola, ma volante per la sublimità
nobili di puro sangue, forse perché derivano da schiatte anteriori alla scoperta della lettera '
, produceva suoni alterati rauchi striduli lancinanti da sega elettrica. moravia, xiii-283: il
grata risposta, come spero, serai da sua prestanzia rece- vuta, escuserai subitamente
, di origine espressiva, deriv. da ravis 'raucedine ', attraverso l'ant
che è basso, roco e tale da manifestare smarrimento spirituale (la voce)
mi cerca. = comp. da rauco e smarrito (v.).
tuo padre. = comp. da rauco e sonante (v.).
e chiamasi rauedture. = comp. da raued e barbaro, per barbero1 (v
chiamasi rauedseni. = comp. da raued e seni, di etimo incerto.
e chiamasi rauedture. = comp. da raued e ture, di etimo incerto.
riprese la forma di prima. busone da gubbio, 1-230: gli dieci fratelli.
, con lui si paceficò. benvenuto da imola volgar., 1-100: la plebe
alcuna posso d'amarla tirarmi indietro. da porto, 1-113: i viniziani hanno mai
ii-554: tutta la sua protervia era raumiliata da un solo silenzio; dal silenzio di
intr. con la particella pronom. recedere da atteggiamenti provocati daìl'ira, dallo sdegno
a questi, la questione s'è raumiliata da religiosa a storica solamente.
-, con valore intens., e da aumiliare (v.).
, perché pensate e toccate sottovoce, da un tettuccio di malato, senza quasi potersi
il papato, lasciando vittorioso l'imperatore da lui già deposto e raumiliato, lasciando
d. bartoli, 6-6-143: tutt'altra da se medesima, cioè tutta docile e
, mi baciavan le mani, pendevano da un cenno mio. bersezio, iii-93:
. s s -che deriva da umiltà; che denota timorosa sottomissione e
si volsero verso mmonio; lo squadrarono da capo a piedi e tornarono a guardarsi
raùna. = deverb. da raunare. raunaménto, sm.
parte principale della filosofia umana e che da essa si riferisca l'etica come la
insieme di certe cose e di certi articoli da credere. patrizi, 1-iii-65: nel
: nel quale raunamento delle favole straniere da lui [orfeo] fatto, senza quelle
o trovò prima formate e trasformò, è da credere che, secondo ch'egli
ogni bene. = nome d'azione da raunare-, v. anche ragunamento e
guazzo, 1-147: del beneficio che nasce da questa felice raunanza, ne potete esser
di napoli, vi fu risoluto che da tutto il regno fosse dato lo sfratto
e a cavallo, commisero loro che da lungo ti seguitassero senza strepito.
acqua. libumio, 117: altro da noi non s'aspettava, se non che
della facondia tosca sia quasi una raunanza da varie e diverse lingue scelta, essi
nodo di consenso. = deriv. da raunare; v. anche radunanza e ragunanza
funerali a gran prezzo raunati molti sonator da tibie che dassero principio all'esequie.
li consillieri per diliberare che. ssia da. ffare sopra alcuna vicenda. giamboni,
a servire a chi ne domandasse. fausto da longiano, iv-166: ogni dì veggiamo
suo favore. -raccogliere, mettere da parte. vangeli volgar., 70
, rauni ne'granari. s. caterina da siena, iii-38: il maestro che
lud. guicciardini, 3-246: non lungi da messine sul fiume lisa è il villaggio
nobilissima libreria, stata raunata e rassembrata da giorgio, signor d'halewin e di cominio
di perdono die cxl. paolo da cetialdo, 103: se pur ti convien
loro, e tutti 1 nomi di ciascuno da xx anni in su, siccome comandò
re cavaron buone parole, il qual da san germano in laie ben armato andò
la festa di tommaso riconforta, / da esso ebbe milizia e privilegio, / awegna
colpo non diradò per nulla quella nube che da molti giorni si era raunata sulla fronte
frachetta, 533: un'essercito raunatìccio è da stimar poco in rispetto d'un altro
25 marzo 818): dove, spinti da hàkem gli stanziali negri, il giund
borgo fu espugnato. = deriv. da raunato-, v. anche radunaticcio e ragu-
è stanziato un po'alla volta provenendo da luoghi diversi (un popolo).
popolo raunato, sebben siano credute nocive da tutti i politici, pure non mi sembrano
in quello stato di cose ciò che fosse da farsi, fu chi propose esser bene
loro. 2. aggregato in modo da formare un nucleo sociale, una società
. stampa periodica milanese, i-304: da queste vaste pianure mobili, aride e
ca gione non s'ha da stimar vero questo numero e questo tesoro
è morto. = nome d'agente da raunare-, v. anche radunatore e
in eterno. = nome d'azione da raunare-, v. anche rad un azione
, con valore intens., e da uncinato (v.).
, con valore intens., e da uncinato (v.).
alle guerre. = deverb. da raunare-, v. anche raduno e raguno
presso il lago di costanza, ricordato da cesare. rausignuòlo, v.
. region. rapa. matazone da caligano, xxxv-i-794: è stabilito / che
2-176: le vecchiette... vengono da me, aspettano sedute che io gli
ravacciuoh spessi. = deriv. da rava, con doppio suff.
di marmo. = deriv. da ravca, con doppio suff.
= etimo incerto: forse deriv. da vagliare.
il solco. = deriv. da ravagliare. ravagliatura, sf.
superiori. = nome d'azione da ravagliare. ravaglióne (ruviglióne),
dal lat. rubellio -ónis, deriv. da ruber 'rosso '(ma cfr
becco. = etimo incerto: forse da ricondurre a ravaio. ravagno,
ronca bolognese, / cassio con un coltel da macellaio. = etimo incerto
terrà rescoso. = forse deriv. da ravano; voce attestata fra le ingiurie
il territorio alessandrino, 'ravanando 'da un angolo all'altro della provincia alla
si consuma crudo, in insalata, da solo o con altre verdure. -anche
, ii-115: mi misse davanti pan da bisogno, ravanelli ed un poco di
ricercata una volta, due o tre, da dovero da dovero ch'alia fin fine
, due o tre, da dovero da dovero ch'alia fin fine tutte scappucciano.
qualunque italiota, nato e venuto su da questa « polve d'eroi ».
sanguigna, e i rava- neti colanti da quelle. = forse connesso col
: vorrebbero anche in ciò trovar terreno da piantar ravani, ficcar carote e seminar zizzanie
carote e seminar zizzanie. -restare piantato da ravano: sconcertato. n. franco
una bravata al sindaco, restaranno piantati da ravani, non trovandoci il magnifico domine
i loro piombi tocchino il fondo) da due battelli che vogano divergendo per circuire
'ravastinèlla ': specie di rete da circuizione, non più lunga di 100 metri
. ramolaccio salvatico. = deriv. da ravano, ravanello, con sovrapposizione del
: passato questo, dapoi parci di vene da chiorvan doe some de teste piene de
fo mé ravazolo pesto. = da rava, con doppio suff. rave
: prima che fosse fatta la grande strada da pistoia all'abetone, narrano che in
o di mucca, molto tenero e da consumare fresco, prodotto nellttalia centrale.
/ son più pastori, e s'è da loro accolto / frutta per quella cena
veniva... /... da cortona e d'arezzo, / sì piacevol
e belli. redi, 16-iii-104: da un raveggiuolo inverminato nel mese di settembre
= etimo incerto; secondo alcuni, forse da un toponimo raveggi.
tacomo ingrati. carducci, iii-7-iqi: da pepo ad imerio, da imerio ai
, iii-7-iqi: da pepo ad imerio, da imerio ai quattro dottori, da bulgaro
, da imerio ai quattro dottori, da bulgaro ad alberico di porta ravegnana,
bulgaro ad alberico di porta ravegnana, da alberico al bassiano ad azone ad accursio,
scient. ravenala (e ravenalia), da una voce di origine malgascia: cfr
l'andar indagando come si possa cacciare da que'versi del 'purgatorio 'l'un
ravennate si dilettasse di poesia non e da negare. carducci, iii-13-8: nel noi
lat. scient. ravensara, deriv. da una voce malgascia, attraverso il fr
-, con valore iter., e da avere1 (v.).
abròstine (v.), con r-iniziale da rabuscula. ravestina, sf
gentili. = deriv. da rava, con doppio suff.
volgarmente ravettóne. = deriv. da rava, con doppio suff. raviare
. w. 7052), deriv. da rapum (v. rapo).
raviggiolosa per educandati. = deriv. da raviggiolo, per raveggiolo1. ravigiòlo
i ravioli. = deriv. da raviolo. raviolo (raffìòlo,
, sm. gastron. vivanda costituita da carni arrostite o lesse e macinate con
lesse e macinate con verdure, oppure da verdure e ricotta pestate, avvolte in
piatti dieci... a fare ravvidi da grasso e da magro per piatti dieci
.. a fare ravvidi da grasso e da magro per piatti dieci. giovio,
pieno di ravioli e altre buone cose da mangiare, alle spese del rete e
il bianco e il rosso, si han da mettere tre oncie di zuccaro, poi
, 1-58: libista, contadina lombarda da cemuschio, fu l'inventrice di far
fior di fanna; pigliate la padella da friggere con buono strutto ed assai fatelo bollire
. loredano, 7-31: -tu non saresti da tanto? -anzi da più, con
-tu non saresti da tanto? -anzi da più, con chiarire a desco quei certi
ravioletti. = etimo incerto, forse da rava (v.).
parte de conseio. = deriv. da ravire. ravisolare, ravissolare,
. = dal fr. ravissant, da ravir 'rapire '. ravitagliaménto
il navone stesso). matazone da caligano, xxxv-i-800: de lo mese d'
l'agliata dàssi l'onore a coradina da pozzolo, luogo ameno di lombardia. lupis
dai ravizzi. = deriv. da ravizzone. ravizzóne, sm. bot
allo stelo e che non è buono da mangiare. si fanno col ravizzone prati
sui campi. = deriv. da rava (v.); cfr.
. locuz. non saper cavare i denti da dentro un ravo: non sapersela sbrigare
(il tritume inutile). = da ravina. ravògliere e deriv.
. = voce di area versiliese, da connettere con rovigliare. ravogliuòlo,
-, con valore intens., e da avvalorare (v.).
non che, riavutasi alquanto e ravvalorata da quella grazia divina che avea nel cuore
-in relazione con un compì, che indica da quale comportamento si recede. f
umana pensò che questo non fosse errore da punire con tanta rigidezza e dissene il
accorse della durezza del suo pensiero, da 'figlio senza cuore '. ma non
con loro danno e struggimento. lapo da castiglionchio, io7: raveggendosi della poca
sé, rinsavire. s. bernardino da siena, 602: elli so'stati molti
iter, e intens., e da avvedere (v.).
: confesso che 1 miei ravvedimenti nacquero da un certo sdegno orgoglioso e dalla disperazione
ora di ravvedimento; ma voleva esserne pregato da te. ghislanzoni, 16-312: io
comunque, ormai tardi per farsi cogliere da una volontà di ravvedimento? per mettere,
della pena, abbia tenuto un comportamento tale da far ritenere sicuro il suo ravvedimento,
manifesta volontariamente (cioè senza esservi costretto da circostanze esterne) e concretamente il proprio
di desistenza volontaria, riducendone la pena da un terzo alla metà nel caso di
che la sera prima s'era staccato da lei con la morte nell'anima.
fiissli. = nome d'azione da ravvedere. ravveduta, sf.
(spaventato dall'enorme dimanda) le rispose da savio con rawedutezza sensato: 'non
pentirmi '. = deriv. da ravveduto. ravveduto (part. pass
acque superficiali. = deriv. da ravvenare. rawenare, intr. (
le polle. = denom. da vena (v.), col doppio
di ravvenare), agg. alimentato da nuove acque (una sorgente).
-, con valore intens., e da avvenire (v.).
~, con valore iter., e da avventare (v.).
terrebbero le funi. = denom. da verso nel senso di 'disposizione materiale,
restituir la modestia ai soldati corrotti da spurio albino vicecon solo e
-, con valore iter., e da avvez zare (v.
essere che san benedetto speri il soccorso da dio pel ravviamento de'suoi monaci.
napoleone. = nome d'azione da ravviare. ravviare [i +
volli rilevare il tuo animo, strapparti da un vano fantasticare e ravviarti sul sentiero dell'
: non conosce i bertibelli? son reti da prendere i pesci: n'ho ravviato
gli effetti del patrocinio della corona non da altra sorgente scaturissero che dalla bontà
se egli averebbe saputo cavar le mani da quelle contrarietà che salustio ha ravviate così
. incamminarsi per ritornare verso il luogo da cui si è partiti; rifare la
v-2-318: non tanto presto però che, da quando il giorno era spuntato, non
iter, e intens., e da avviare (v.).
. scherz. che non ha atteggiamenti da scapigliato; non sovversivo, ligio al potere
marotta, 1-155: nell'erba ravviata da impercettibiliventi meridiani. 3. ben
tu stia la notte m casa. da qui innanzi tocca a me il tenerti ravviata
ravviato, fatto progressivo veramente e solamente da lui. 5. che ha
via. nievo, 458: reduce da quest'ultimo viaggio e ravviato per lombardia
di ravviare. = nome d'agente da ravviare. rawicinaménto, sm. avvicinamento
chiaramonte. = nome d'azione da ravvicinare. ravvicinare (ravicinare)
eopardi, i-140: la nostra rigenerazione dipende da una, er così dire, ultrafilosofia
dell'uomo sociale. leopardi, i-115: da questo venia che gli antichi, al
l'esibizione parve a tutt'e due da accettarsi, se non altro per esser quella
~, con valore mtens., e da avvicinare (v.); cfr
3. che è fatto apparire più vicino da uno strumento ottico. volponi,
vecchio era fermo e mi sembrava ravvicinato da una grande lente, con tutti i suoi
. -veduta ravvicinata: quale risulta da una posizione più vicina all'oggetto.
atto precedente. = nome d'azione da ravvigorire. ravvigorire, intr. con
oleografica. = denom. da vigore (v.), coi pref
ai mano. = nome d'azione da ravvilire. ravvilire, tr.
; e se l'invettiva l'ha da una parte oltre modo rawilita, l'adulazione
-, con valore intens., e da avvilire (v.).
, comperò le catapecchie del ceruglio e da rawilite di prezzo che erano le portò
al disegno, che si ordiva, da non dare sospetto del fine a cui
. arretramento disordinato, confuso. benvenuto da imola volgar., ii-56: asdrubale,
: simile a fumo procelloso e nero / da borea scende un rawiluppamento / di tetre
tetre nubi. = nome d'azione da ravviluppare. ravviluppare (ravilupare,
un ragazzino s'era lasciato andar giù da un ciliegio, e si sfiancò una costa
il prisma disviluppa, dirò così, da un raggio di sole, guardata a modo
e a verso con un altro prisma da ravvilupparne insieme i colori, ella si
. siri, ix-343: mosso da un procedere sì duro coll'elettore di brandeburg
per veder s'io potevo liberarmi / da una campanuzza la mattina, / che dura
bufalino, 9-70: m'andavo ravviluppando da solo in un tranello di pigri torpori
. fona, 4-144: sentendomi io opporre da ottavia così gagliarda battaglia, mi si
ciel ravvilupparsi i teucri / scorgon da lunge, e 'ntorbidarsi i campi. carcano
-, con valore intens., e da avviluppare (v.).
. -contornato, avvolto, nascosto (da fumo, da nebbia).
, avvolto, nascosto (da fumo, da nebbia). cesarotti,
, così vicine come lontane, ravviluppate da fumo, da tizzoni, da rottami
come lontane, ravviluppate da fumo, da tizzoni, da rottami d'ogni sorte
, ravviluppate da fumo, da tizzoni, da rottami d'ogni sorte, non si
col mantello ravviluppato al braccio. -costituito da numerosi strati. tesauro, 2-78
con le vele ravviluppate in mare a forza da uelli è trasportato. bembo, ii1-393
: ogni arte e disciplina, spiccatasi da quella sua ingenua e armonica concatenazione di
con frasi tanto ravviluppate e contorte e da cui si poteva cavare così poco
gozzi, i-s-27: figliuola, vedi da questo mio finestrino costaggiù nel mondo come sono
bene, ma ravviluppato... da ideologie un po'sempliciste. -impegnato
-, con valore intens., e da avvincere (v.).
frollo affatto. = denom. da vincido (v.), coi pref
eij-, con valore intens., e da awincolare (v.).
qualche ravvio. = deriv. da ravviare. rawiòlo, v.
una notte pace e silenzio furono rotti da un certo indefinibile rumore di non ravvisabile natura
. = agg. verb. da ravvisare. ravviaménto, sm.
svanire. = nome d'azione da ravvisare. ravvisare (ant.
dal tener sempre il collo torto e da metter punti spessi con la lesina e 'l
e 'l filo alle mani, fu da me ravvisato per lo diavolo degl'ippocriti.
amica sua la principessa di lamballe, da quel collo che, monco, le
rendesse / quel ch'io comincio a ravvisar da lungi / spettacol di terrori spallanzani,
loro. baretti, 1-86: noi dobbiamo da quegli scrittori imparare a distinguere tra le
rimirare la scelerata vecchia tutta nell'animo da giusto sdegno si sconvolse la bella, benissimo
, ravvisa piu spiccio agguantarlo e sventolarlo da sé. -considerare una persona sotto
spallanzani, iii-265: dalla lunga descrizione da lui data di questa fabbrica 10 ho potuto
la serva. = denom. da viso, coi pref. lat. intens
/ pur ch'io potessi, standoti da presso, / morire e poi rav-
': riprender gli spiriti, riaversi da uno svenimento. = voce senese e
-, con valore intens., e da avvistare (v.).
delle miserie che è la morte datagli da un fiero cignale. vien poscia cangiato
sentimi -in uno spazietto dell'anima -sì presso da alitarti il mio ravvivamento d'amicizia gioiosa
. e. cecchi, 13-13: da un ravvivamento della coscienza del valore dei
il ravvivamento. = deriv. da ravvivare. ravvivante (part.
sprezzi, mi fuggi e mi vuoi e da te lontana e da me stessa,
mi vuoi e da te lontana e da me stessa, no io cagione di dolermi
, ii- 459: cristo, da che s'inviò verso lazzaro, già sepolto
che s'inviò verso lazzaro, già sepolto da alcuni dì, non restò mai di
era la fotografia di una donna vestita da balia di quei tempi, come imbalsamata
vergendo i suoi volti in fuga, smontò da cavallo e, togliendosi, per esser
versi d'un poeta, una caduta da cavallo venivano a ravvivare la mia celebrità
: quegl'infelici... forse aspettano da noi la salutevole parola aeiramore, che
ravvivò. mazzini, 10-253: hai nulla da parma? tenta, ti prego,
detto che, sempre che s'ha da pigliar la volta di galoppo, si deve
candido e pulito / quel mosè ti ravviva da dotta man scolpito, / che sprizzar
.. l'interesse a 2 per cento da 4 che era prima...
a ravvivarla una vigorosa riforma oggi ideata da uomini che ci sono amici.
l'industria, non può sperarsi profitto da qualunque sforzo facciasi per introdurre o animare
. bartoli, 1-4-109: gli si spiccarono da tutto il corpo le scaglie della lebbra
serbi / da rei morbi la pianta industre taglio / e
: sul fondo giallognolo, come tinto da una falotica luce di gaz, la figura
po'alla volta si ravvivarono con storielle da ridere. 27. ritornare in mente
e 'l popolo, avevano panni e voci da duolo, ma dentro gioia che la
-, con valore intens., e da avvivare (v.).
s. geminiano, con un putto da lui ravvivato che si attiene al suo pastorale