esecutivo e all'autoprogrammazione della propria attività da parte del potere legislativo. legge 2$
. - al figur.: mettere da parte, scartare, allontanare. ojetti
e quadri intermedi a seconda della posizione da essi occupata nell'organizzazione). -al
appunto per sospingere per modo i lavori da poter poi presentare al congresso intemazionale di
sentirà i tamburi di guerra che risuonano da tutta italia. tamburi rossi ben inteso
origine della contestazione è un giudizio fornito da quadri, da intellettuali, da dirigenti
contestazione è un giudizio fornito da quadri, da intellettuali, da dirigenti. vittorini,
fornito da quadri, da intellettuali, da dirigenti. vittorini, 5-191: la società
sviluppo di forme volontarie di risparmio, da incentivare per categorie, quali, ad
b. croce, iv-12-218: sarebbe da desiderare che gli uomini che a quel modo
quadro ': si chiama così nelle navi da guerra la parte piana superiore della poppa
]. -nome generico delle reti da pesca, di forma all'incirca quadrata
35. milit. ant. formazione militare da combattimento, in cui gli uomini sono
in cui gli uomini sono disposti in modo da formare un quadrato. citolini,
di palestra, appeso al soffitto e formato da aste verticali e orizzontali incastrate fra loro
e orizzontali incastrate fra loro in modo da formare quadrati di cm 50 di lato,
molto occupato fosse, tuttavia principiò un quadrone da sala, rappresentando il concubito del cigno
... diviso in quattro quadroni da far a verdura, con le loro strade
quel largo ripiano di materiale, coperto da quadroni di terra cotta che si vede in
fianco, l'ordine dei compartimenti è interrotto da alcuni quadroni di pietra rossa, fra
in opera per la camicia di fuori da sua posta vengano a fare la scarpa
7. ant. grande torcia formata da quattro ceri uniti insieme. g
co'i piedi. = comp. da quadruplice], e doppio1'2 (v
quadrotta dei punti. = deriv. da quadroi. quadrétto, sm. piccolo
f. cavalcanti, 54: tieri dati da ripole fomacciaio... mi dè
stabili; anco per forni servono, da mettere in piano. -con uso appositivo
sarebbero anche potuti passare come minuta suppellettile da salotto. pecchi, 10-218: c'era
aveva donato. 3. pasta da far cuocere in brodo che ha forma di
, posto dietro l'obiettivo della macchina da presa o del proiettore, che delimita
quattùor (v. quattro1) e da manus 'mano 'sul modello di quadrùpes
di governo e funzioni direttive, composto da quattro membri di pari grado e dignità
.). = deriv. da quadrumviro. quadrùmviro (quadrùnviro)
, lat. tardo quadrupedàlis, deriv. da quadrupes 'avente quattro piedi metrici '
un cavallo). domenico da prato, 1-ii-371: l'affannato giovine dal
e quadripedans) àntis, deriv. da quadrùpes (v. quadrupede).
battistina in discesa. = voce estratta da quadrupedante. quadrùpede (ant. quadrùpedo
de carne de'quatropedi. prima comenzaremo da li ani2 mali de quatto
, castrone giovene e some- gliante fazil da padire, gie suono conveniente. ariosto,
tutti gli animali quadrupedi. s. carlo da sezze, i-545: erano demòni quelli
, o di siero preso in abbondanza estratto da detto latte, con vitto parco.
latte, con vitto parco. cassiano da macerata, lxii-2-iv 133:
migliore mute di mastini, di cani da caccia e di altri quadrupedi aristocratici.
quadrupede mansueto portava cotidianamente some di vino da sant'apollinare ila tavemella. moretti, ii-77
trovarsi dinanzi quei terzetti di sillabe preceduti da quelle due maiuscole eguali e quadrupedi.
sistema onde si governano i generosi cavalli da corsa. ci si perdoni la quadrupede
, 1-ii-103: l'ariosto si fa gustare da tutti, e chi non lo gustasse
: come potestù essere tanto quadrupedac- cio da commettere un tanto errore! = voce
quattùor (v. quattro1) e da pes pedis 'piede '. quadrupetante
lat. quadruplator -oris, nome d'agente da quadruplàri, che è da quadruplus (
d'agente da quadruplàri, che è da quadruplus (v. quadruplo).
cioè per il quadruplica- mento dei binari da stura a porta susa. = nome
porta susa. = nome d'azione da quadruplicare. quadruplicante (pari.
s'intende farlo eseguire nello stesso tempo da tre, quattro parti.
dotta, lat. quadruplicare, denom. da quadrùplex -plicis (v. quadruplice)
maggiore o più numeroso; fatto quadruplo da uno che era o che era consuetudine
molto abbondante. s. bernardino da siena, 1096: così l'onoranze e
la musica è composta da'pari numeri e da gli ìmpari e dal finito e da
da gli ìmpari e dal finito e da l'iminito, per questa cagione ancora
frequenze. = deriv. da quadruplicare. quadruplicazióne, sf. moltiplicazione
tardo quadruplicatio -dnis, nome d'azione da quadruplicare (v. quadruplicare).
presenta quattro ordini di elementi; costituito da quattro termini o sillabe o suoni o
quattro termini o sillabe o suoni o da quattro carte; formato da quattro stati
suoni o da quattro carte; formato da quattro stati (un'alleanza).
senza volontà o con volontà mala non seguita da fatti, come a dire col solo
quattùor (v. quattro1) e da plicàre 'piegare '. quadruplicità
. stampa periodica milanese, i-394: da 1000 kg [di barbabietole] si
2. moltiplicato per quattro, in modo da essere costituito da quattro elementi o parti
quattro, in modo da essere costituito da quattro elementi o parti uguali o simili;
o parti uguali o simili; formato da quattro elementi; ripetuto quattro volte.
il corso vittorio. -formato da quattro stati. stampa periodica milanese,
doppia, tripla, quadrupla. un naso da servizio segreto, da spia.
quadrupla. un naso da servizio segreto, da spia. -scherz. che
li-365: fu fato tre consieri di qua da canal, sier polo donado fo
ri mase di ballote 14 da sier piero marzello io censor.
: laporzion delle genti che s'ha da dare da ciascheduno dei collegati è diversa,
delle genti che s'ha da dare da ciascheduno dei collegati è diversa, più o
p. neri, i-vii-27: si è da esso sig. marietti di consenso della
agg. elettrotecn. quadripolare, caratterizzato da quattro poli. 2. lente
quattùor (v. quattro1) e da polare (v.).
3. in elettrologia, sistema costituito da una distribuzione di carica elettrica che dà
quattùor (v. quattro1) e da polo (v.).
loro ufici. = comp. da qua1 ed entro (v.).
diffuso nell'africa meridionale ed estinto da più di un secolo. santi
i tanti motivi d'interesse offerti da questo museo ricorde remo.
palmieri, 2-3-50: di questi tristi da caron portati / retro ad
qui, in questo luogo. luporo da lucca, vi-ii-239 (i_i): s'
laude cortonesi, 1-i-228: megliore cosa da te, amor-lesù, / en-ella mente
dobiamo morire, partissimo l'animo nostro da queste basse e fragili cose dì qua giù
influsso alcun celeste, ma dipendenza immediata da sostanza immateriale, chiamata da esso divina
dipendenza immediata da sostanza immateriale, chiamata da esso divina, poiché eccede le sostanze di
i-16: dal pranzo al rogo e da le tazze a l'urna: / così
5. locuz. awerb. da, di quaggiù: stando qua in
basso (e ha anche valore di moto da luogo). boccaccio, dee
lì. = comp. da qua1 e giù (v.),
adoparéne bene in ciò che a noi da aoparare cagiuso. dante, inf, 2-83
sepolto. -preceduto dalle prep. da e di indica moto da luogo.
dalle prep. da e di indica moto da luogo. bianco da siena,
indica moto da luogo. bianco da siena, 30: dentro nel core l'
. f f. caterina da siena, iv-109: nella vita durabile riceverete
lassù nel cielo. = comp. da qua1 e giuso (v.).
breve e leggermente ricurvo, zampe collegate da una membrana; è migratore, sverna
la qualità delle carni. folgore da san gimignano, xxxv-ii-405: alla brigata
, ma puoco e raro; suono difficile da padire e prepara la pregnante a la
i-iv 552: quel che da te voglio è che mi comperi / fin
clima. ferd. martini, i-iv-419: da tre settimane a questa parte, io
coagularsi. = agg. verb. da quagliare. quagliaménto, sm.
cavallo incimurriti e coverti da guidaleschi e da mosche cader giù spallati e piegare le
: in agronomia e un bastone che da una delle sue estremintà ha un pungolo
pulire il vomere ', deriv. da radere (v. radere).
(ed è per lo più costituito da un cuscinetto a rotolamento di spinta)
al ferro delle macine. dino da firenze [tommaseo]: ancora togli la
= etimo incerto: secondo alcuni, da ricondurre a ralla2-, secondo altri,
ralla2-, secondo altri, deriv. da un lat. * rallare denom. da
da un lat. * rallare denom. da rallum (v. ralla1).
; affibbiare, annodare. andrea da barberino, i-75: aiolfo s'avea rallacciato
/ se ben così recisa / e divisa da quello, ancor m'attegno: /
~, con valore intens., e da allacciare (v.).
. debbonsi prendere esattamente entro il limite da noi posto, cioè quando si tratta
logica deducevano. = nome d'azione da rallargare. rallargare, tr.
. fazio, i-9-47: la mauritania da ponente è fitta / sopra la malva
degli enti, gli ama tutti e da tutti riscuote amore, trasfonde in tutti se
: darete... tutta quella guerra da principio a fine, in men volume
e d'altre simili e non è da accomunare e da rallargare a tutte le
simili e non è da accomunare e da rallargare a tutte le maniere simplicemente di
-, con valore intens., e da allargare (v.).
che rallarga. = nome d'agente da rallargare. rallegare, tr. (
-, con valore intens., e da allegare1 (v.).
, tr. palléggio) ant. sollevare da un fastidio, da un impaccio (
ant. sollevare da un fastidio, da un impaccio (e anche dal dolore fisico
-, con valore intens., e da alleggiare (v.).
, quelli seguendo con molta festa e rallegramento da que'della terra ricevuti furono. d'
sonavano. = nome d'azione da rallegrare. rallegrante (part.
; lo fa sì gioviale, rallegrante da vedere, ma non cela i molti anni
mia vita / di gioi partita e da ralegranga. bonagiunta, lxiii-57: gioia
più viva. = deriv. da rallegrare, sul modello di allegranza (v
del ragionare, rallegrare con alcuna novella da ridere. g. visconti, 1-102:
ritiratezza, satisfatta oltremodo delle cortesie usatemi da belisa che investigava ogni mezo possibile di
per rallegrare il cuore de'passeggeri, da tanti dì seppelliti in tenebrose nebbie.
bene, la mia casa è stata rallegrata da un bel fanciullo. de sanctis,
, ci hanno il vino, staremo da papi ». ma a rosetta questa prospettiva
mia vita / di gioì partita -e da ralegrare. chiaro davanzati, xxi-60: a
con riferimento a personificazioni). dante da maiano, 1-40-3: gaia donna piacente e
amorosa / inveri me rallegrate. francesco da barberino, 14: voi savé ch'è
. dante, par., 14-21: da più letizia pinti e tratti, /
non temer di nulla, / ché oprasti da onestissima fanciulla. passeroni, iii-94:
l'aspetto de'luoghi non era tale da ampliare o da rallegrare l'ingegno.
luoghi non era tale da ampliare o da rallegrare l'ingegno. -far trascorrere
fenoglio, 2-203: comprami qualcosa [da mangiare] che mi rallegri.
, xi-140: è una citta come addormentata da cin- quant'anni; e non la
venere nova, sotto le ghirlande / appese da l'estate al nuziale / palagio cui
ultimo) o allo stato di grazia vissuto da chi è in comunione con dio.
., quando si fa qualche scherzo da far male e che colui che lo riceve
così fatta novelletta, è cosa piuttosto da pensare che da dire. -rasserenarsi (
, è cosa piuttosto da pensare che da dire. -rasserenarsi (il volto)
sì che tutte le persone erano prese da una mirabile paura. boiardo, 1-288
. cecchi, 2-85: non c'è da rallegrarsi se, come dicono, i
con mantenere per tutta la vita pensieri da fanciulli, rallegrandosi di quelle cose onde si
al cardinale e rallegrarsi della salvezza sua da cotanta imminente scelleraggine. brusoni, 709
si rallegra / d'esser fatto seren da sì begli occhi. machiavelli, i-vm-352:
rida. tasso, 9-66: liberato da lor [dai demoni], quella sì
-, con valore intens., e da allegrare (v.); cfr
uomini. = agg. verb. da rallegrare. rallegrato (pari.
milanese, i-221: effigiò [antonio da correggio] le sembianze rallegrate di un
la schiena meno aspra delle rocce, rallegrata da utili piante. manzini, 17-124
: entrambe [le finestre] rallegrate da verdi pavesi di tralci. -reso
sera poco dopo la mensa, rallegrata spesso da g. b. ricciardi e altri
torbe. = nome d'agente da rallegrare. rallegratòrio, agg.
a rallegramento. = deriv. da rallegrare. rallegratura, sf.
di odori o di altre sensazioni tali da indurre allegrezza e serenità. pratesi,
'rallegrata \ = nome d'azione da rallegrare. rallegrazióne, sf.
nostra. = nome d'azione da rallegrare. rallegrire, intr.
-, con valore intens., e da allenare1 (v.).
, con valore intens., e da lenire (v.). rallentaménto
attività fisica e psichica. bartolomeo da s. c., 20-1-io: dare
, per cui il soggetto è assalito da un senso generale di impotenza che lo
volponi, 4-3: piove a dirotto da sempre, senza interruzioni né rallentamenti.
'rallentatore ': dispositivo della macchina da presa cinematografica... similmente 'rallentamento
medio della distanza percorsa in un reattore da un neutrone dal momento della liberazione al
neutrone termico. = nome d'azione da rallentare. rallentando, sm. mus
e rallenta le già stanche sarte. antonio da lerro, xxxix-i-246: spengete ornai e
se tempo o loco / me potesser cangiar da quel che io era, / forsi
il nodo suo, non pur discioglia. da porto, 1-336: nel tempo che
, 987: fia d'uopo ancor che da le lunghe cure / t'allevi alquanto
come smemorato convincermi, rallentata la mano da lo scherzevole crollo, prese a dirmi non
un sospirato omaggio. -liberare da una condizione di servitù. g.
: ella si sente raffredare e rallentare da cicerone: a me, per contrario,
p. maffei, 39: qui è da avvertire che non dopo di aver così
che di là, non rattenuta / da schermo che il rallenti, a la pianura
o in un'operazione militare. bartolomeo da s. c., 269: coloro
duca di guisa e del contestabile che da principio tenevano in fatti il carico dell'esercito
-sollevare dalle fatiche. bartolomeo da s. c., 20-1-3: io
di parini; e l'impulso dato da que'grandi si protrasse oltre il secolo
sede nata!. quivi fanciulla nasce / da l'aere la voce; e quinci
a vicenda: / se preme, esile da la gradi bocca / scorre la voce
tomo 13 o 15, e si riclama da molti. -diventare meno frequente.
della religiosa austerità si rallenti, volendo da noi l'umanità nostra qualche tributo di consolazione
preoccupazioni, dagli affanni. bartolomeo da s. c., 20-2-2: santo
nella guerra cogl'imperiali, si fosse rallentata da quelle amicizie che a costantinopoli possono servire
ii-573: forse allora che, risorto da morte e salito al cielo, era già
-, di valore intens., e da allentare (v.).
, 39: se ben degna cagion da me vi smosse, / com'esser può
fiamme / io cesso un dì, come da sé potrebbe / più fabbricar l'aspre
quindi la mia storia, sempre rallentata da disgressioni d'ogni specie. -ostacolato
'rallentatore ': dispositivo della macchina da presa cinematografica... similmente..
cinem. dispositivo che in determinate macchine da presa consente di aumentare il numero di
'rallentatore ': dispositivo della macchina da presa cinematografica che permette di riprodurre i
. moderatore. = nome d'agente da rallentare-, per l'espressione al rallentatore
di masolino. = nome d'azione da rallentare. rallettare, tr.
-, con valore intens., e da allettare (v.).
: 'rallevare ': si usa da contadini per quel medesimo che allevare o
-, con valore intens., e da allevare1 (v.).
-, con valore intens., e da allevare1 (v.).
pensieri di pericoli! = deriv. da rallevato. rallevato (pari.
fornicar padroni. = nome d'agente da rallevare1. ralleviare, tr.
-, con valore intens., e da alleviare (v.).
'rallo acquatico ', il 'rallo da prato ', il 're
-, con valore iter., e da allie tare (v.
-, con valore iter., e da allignare (v.).
tempo. = nome d'agente da rallignare. rabino, sm.
'rasato, raso ', aeriv. da radere (v. radere).
moggia di grano, e òlglile ralogato da calendi agosto che viene a quattro anni.
-, con valore iter., e da allogare (v.).
21 giugno 1404 a ghirardo di piero da fiesole. raboggiare, tr. {
le vesti. girolamo da siena, ii-49: li ladroni..
-, con valore intens., e da alloggiare (v.).
-, con valore intens., e da allumare (v.).
(71): se io sarò da lui ralluminato, / io lascerò il peccato
fedito l'avrà. pulci, 1-47: da poi che iddio ralluminato t'ha /
a la fine è ralluminata dai tradimenti e da le assassinarie che si veggono fare di
iter, e intens., e da alluminare (v!).
di conoscere le realtà soprannaturali; illuminato da luce spirituale. s. agostino volgar
tiene col corpo e per essere offuscata da la tenebrosità de la materia, non
concetti de la sapienzia, se non ralluminata da la luce divina ne'tali atti e
ucciso. = nome d'agente da ralluminare. ralluminatura, sf.
mal veggenti. = nome d'azione da ralluminare. rallungare (ralungare)
la dimensione della lunghezza. francesco da barberino, 184: se troppo [il
; prolungare nel tempo. bartolomeo da s. c., 6: a
-, con valore intens., e da allungare (v.).
tante pene sente / et è sì da dileto ralunnato / che de mi stesso mi
cristiana, dei martiri). guido da pisa, 1-178: santo antonio andando per
datteri. -stelo. bonvesin da la riva, 1-78: eo [violetta
che si conficca nel terreno perché faccia da tutore a colture rampicanti. solinas donghi
rame ai piselli nella fascia sotto al gioco da bocce. 3. per
(di un diavolo). bonvensin da la riva, 1-116: dal grogn e
rama, / com fa re despiarse da la soprana dama. 5.
fiorita ramma / o'solea posare. francesco da barberino, i-49: donna saggia et
/ ché quella è degna rama. antonio da ferrara, 4: poi féi de
ecco chi oggi la virtute chiama / da ogni parte sì com'io discemo,
bene ama / che si debbia guardare da la prima / e debbiasi guardare da
da la prima / e debbiasi guardare da ria fama, / ché non è cosa
le ramette nuove con fiori di carta da ornar l'altare. pratesi, 5-457:
? tedeschi? = deriv. da [ar \ ramacciare (v.)
si gitta sopra. = deriv. da rama1, con doppio suff.
ramacciute insieme. = deriv. da ramaccio1. ramace (ramàcie)
ramo in ramo. = deriv. da ramo1, sul modello di nidiace.
digiuno dall'alba al tramonto (astensione da cibi, bevande, fumo, rapporti
in questo tempo si astengono tutto il giorno da mangiare e bere...,
nel loro ramazan durante il giorno si astengono da qualunque cibo, dalla menoma bevanda e
stoffa o su carta di parato, costituito da foglie e fiori.
, ricami, / d'iridi pendute da la ramaglia in fiore. cinelli,
: verosimilmente pare deri vare da rama1 col suff. -aglia, anziché dal
dalla ramaglia. = deriv. da ramaglia. ramagliétto, sm.
: oh, e'non mancano le pietre da ricordare!... dille
la ramaia. = deriv. da ramo1.
lui, che rassettava e stagnava i rami da cucina. govoni, 576: c'
brulicante bosco nero. = deriv. da rame. ramàio3, sm.
dei lamieroni ondulati. = deriv. da rame. ramaiòla { ramaiuòlo),
una ramaiolata di broda o di riso da una marmitta all'altra per ottenere una
, per bere acqua dopo averla attinta da un secchio; mestolo. sacchetti
fuori e mette in uno catino. andrea da barberino, iii-334: tutti e'cuochi
288]: un ramaiolo di ferro da confetti. boccalini, i-39: un prencipe
fatto instanza che li fossero portati dei ramaiuoli da minestrare. girolamo leopardi, 2-35:
quantità che vi corrisponde. cassiano da macerata, lxii-2-iv-72: prendono un ramaiolo
col bucato ramaiuolo, / che terrai pronto da canto. 2. mestolo analogo
può ricevere una secchia; / e da bologna i romaiuol son buoni. bellincioni,
vigor d'essergli stato dato in mano da faraone il ramaiuolo dell'egitto, distribuito il
la padella sottile. = denv. da rame. ramaiolo2, sm. disus
o di stagnino. = deriv. da ramaio3. ramale, sm. letter
ramale 'ramo secco ', deriv. da ramus (v. ramo1).
caldo. = deriv. da ramal [in] ico.
loro la ramanzina. = deriv. da romanzo. ramanzinare, tr. rimproverare
ramanzina. = denom. da ramanzina. ramanzo, v.
nostro, che fu chiamato 'homo 'da linneo, e l'australopiteco. fino a
rame. falconi, 1-18: forme da fare diverse sorti di palle e ramarle
le viti ». = denom. da rame.
e salci, / per aver vinchi da legare ortaggi, 7 per aver rami
legare ortaggi, 7 per aver rami da ramar legumi 2. intr.
della tua croce. = denom. da ramo1. ramarla, sf.
i suoi incudini. = deriv. da rame. ramaricare e deriv.
, il caldararo. = deriv. da rame. ramaro, v. ramaio2
e insetti, è oviparo e depone da 6 a 12 uova per volta.
ascolta, appare il suo soldato / vestito da ramarro. -per simil.
: secondo alcuni, la voce deriverebbe da rame per il colore o da ramo1 nel
deriverebbe da rame per il colore o da ramo1 nel senso di 'lucertola del
di origine etnisca oppure un comp. da ra [cano] e mar (da
da ra [cano] e mar (da matans 4 giavellotto 7. ramarro2
buono di zecca. = deriv. da ramo1. ramarro3, sm.
il guanto. = deriv. da marra1. ramascióne, sm.
. = etimo incerto, probabilmente da accostare a rovescione. ramassa
pilastri copertati di verdura, alti da potere impaniare, con un capannuccio sopra la
gli diè; / qual tordo è da ramata sotto frasca / percosso e sbalordito a
attimo le palpebre. = deriv. da ramo1. ramata *, sf
. 2. parte chiusa deltingegno da pesca, formata da cannicci.
parte chiusa deltingegno da pesca, formata da cannicci. dizionario di marina [s
rimane chiuso. = deriv. da ramo1 o da rame. ramata3
. = deriv. da ramo1 o da rame. ramata3, sf.
voce d'area lig., deriv. da ramo \ ramatare, tr.
che belle stidionate, / se da noi son ramatate! 2.
ramatando le borse? = denom. da ramata1-, v. anche arramatare.
tutto ramato d'oro. -formato da una determinata pietra per quel che riguarda
fino colore. = deriv. da ramo1. ramato3, agg.
, ché ti portarò rispetto: altrimente guardati da qualche palla ramata. pantera, 1-81
il nemico. = deriv. da ramo1, con allusione paretimologica a rame
tommaseo]: campanelle di ferro ramate da buoi e da porcelli o simili. salvini
campanelle di ferro ramate da buoi e da porcelli o simili. salvini, 22-309
intonazione del rame. = deriv. da rame. ramato4, sm.
cicognani, 2-26: è crisse che toma da dare il ramato: la medicina
di ramato. = deriv. da rame. ramatóre1, sm.
'rameuse '. = deriv. da rama2-, voce registi-, del dizionario delle
oggetti metallici. = nome d'agente da ramare1. ramatura1, sf.
strato rinforza- tore di rame su caratteri da stampa, su lastre stereotipe, su
loro ramature. = nome d'azione da ramare1. ramatura3, sf
di rame. = deriv. da rame. ramatura3, sf. l'
marinetti, 2-iii-61: io sono aggravato da una antica sporcizia degna di sfiorare le
dei faggi. = deriv. da ramatol. ramazióne, sf.
ramazioni bronchiali. = deriv. da ramo1. ramazza1 (ramàccia)
forte legno, il quale vien tirato da due contadini a vicenda. alcuna fiata da
da due contadini a vicenda. alcuna fiata da se stessa velocissimamente se ne va giù
giorni, una ramazzaglia di spazzini governata da sguatteri, noi sempre diremo che
del mondo. = deriv. da ramazzare1. ramazzare1 (ramassare)
a baldino e gli studiava il gioco da sopra la spalla, per ridere forte
in una nottata. = denom. da ramazza1. ramazzare3 (ramazare),
buon'ora. = denom. da ramazza2. ramazzato (pari.
, isola di francia, terre ramazzate da ventosità purificatrici. -messo insieme,
bircio. = deriv. da ramazza1, anche nel signif. di '
difesa -che l'america sia tutta percorsa da sentimenti 'rambanti '. = deriv
'rambanti '. = deriv. da rambo. rambèrga { rambàrgia),
rambèrgo, sm.). antica nave da guerra inglese, armata di artiglieria a
vano le loro maggiori navi da guerra. dizionario di marina sendo e
levare il sudicio e 2. piccolo vascello da avvistamento. non per farlo sparire.
, 1-iii-210: = deriv. da rama2. dover pensare ma saltare alla sbarra
rowbarge 'barca a remi '(da row remo '). rambismo
intrepidezza, aggressività e violenza; piglio da raddrizzatorti. panorama [13-x-1985]
al rambismo, dalla teledipendenza al narcisismo da toilette. = da rambo.
al narcisismo da toilette. = da rambo. rambista, agg.
, motocicletta gigante. = deriv. da rambo. rambìstico, agg.
rambite '. = deriv. da rambo. rambo, sm.
..., carlo verdone smonta da una rombante motocicletta. 2.
percorso, seguendolo come ombre. = da rambo, titolo di un film di ted
'rambo- mania 'potrebbe scoppiare anche da noi. = comp. da rambo
anche da noi. = comp. da rambo, e da mania (v.
= comp. da rambo, e da mania (v.).
ieri sera. = deriv. da rambo. rambostèiro, sm.
lo zinco ottone; si estrae da solfuri doppi, il più importante
tuttora impieghi vasti e svariati (da quello originario nella fabbricazione di utensili
tenero, e pure mescolato col rame gli da una durezza grandissima. f. galiani
valenzia, overo gli facevan venir fatti da vienna... e per far l'
. piovene, 1-38: a pochi passi da me cresceva un albero molto grande di
civiltà sempre più avanzata, ma caratterizzata da guerre, viaggi, commerci, avidità di
è rame a l'oro mondo. alberto da massa di maremma, xxxv-i-361: più
in- sino a qui famosa. fausto da longiano, iv-221: son gl'iddii
iv-221: son gl'iddii tanto buoni da contentar de'servigi che lor diamo per le
per soma libbra i soldi x. ca'da mosto, i-25: sono in bona
barbarie. v quirini, lii-15-6: da 25. 000 ducati sono di mercanzie,
. carena, i-351: 'vasellame da cucina ':... codesti vasi
la santa libertà non è fanciulla / da poco rame. saba, 5-123: in
fu cagione che si destasse poi marco da ravenna ed altri infiniti per sì fatto
: mi trovo al presente, fatto da me, un commentario sopra la milizia
che sente un po'di rame, / da noi li avesti 1 pali ed 1
erba di acanto. = deriv. da rameggiare1. rameggiarne (pari:
giornale in un de'vicoli che rameggiano da via calzatoli. 4. frusciare
e meraviglioso. sciascia, 10-120: da quella battuta rampollava una antica storiella e
sciascia, 8-83: si sentì rameggiare da un brivido di spavento. = denom
brivido di spavento. = denom. da ramo1. rameggiare *, v
cervi. 2. decorato da disegni, arabescato. di giacomo,
al rosso-rame. = nome d'azione da rameggiare1. raméggio, sm.
/ nel fossato. = deverb. da rameggiare1. ramèico, agg. (
usata per vernici. = deriv. da rame. ramèlla (region. ramèla
pampino buon numero ai uve, e se da cadauno occhio escono più ramelle col frutto
più ramelle col frutto, e finalmente se da la parte dura manda fuori la ramella
fiorio e biancifiore, lxxxv-101: di sopra da la fontana sì ha uno albore /
, sorbe. = deriv. da ramengol. raméngo1 { ramingo)
d'asta. = voce furbesca, da ramo1. raméngo2 (reméngo),
è pure del dialetto bolognese. = da ramengo1. raménta, sf. dial
, pietre preziose ed altre belle cose da quei paesi recate. anonimo [agricola
che le abbia l'impeto de le acque da le sue vene raso e limato.
'e 'scheggia ', deriv. da radere 'radere, raschiare '.
orbiculi invertentise. = deriv. da ramo1. ràmeo1, agg. ant
; che contiene rame. bono da ferrara volgar., 242: ritrovasi anche
ferrigno, gialliccio. = deriv. da rame. ràmeo2, agg
quali partono dalla radice e sono portati da quella specie ai fusto detta scapo;
volgarmente coralloide. = deriv. da ramo1. rameóso, agg.
chimico). = deriv. da rame. ramerìa, sf.
ria, la ferramenta e gli arnesi da lavoro. 2. letter.
la grande sera. = deriv. da rame. ramerino { ramarino, ramelino
traea non poco danaro... da quattrocento e più bei piedi di ramerino,
). { { cenne da la chitarra, vi-ii-187 (8-6):
diversi. = deriv. da rame. ramessitìccio, v.
dal tronco a rami d'un albero o da un ramo maggiore ai suoi rametti minori
appesa nella sua cornice scura un'oleografia da due lire. -ramo secco, sterno
sterno. dessi, 6-10: raccolse da terra i rametti per accendere il fuoco
aver grande advertenzia, perché, tirati da la speranza di certi rametti di miniera che
traccia di follia, propensione a comportarsi da pazzo. mantova benavides, 22:
rametto, trattar ad ogni modo, maestro da bene, quel tristarello di nostro fratello
con voi ne sta in casa, da pazzo. magalotti, 2-122: le tre
usata per la fabbricazione di tele, reti da pesca, tessuti, carte-valori. -anche
carte-valori. -anche: la fibra fornita da tale pianta. fanzini, iv-568:
, assai coltivata nell'estremo oriente e da poco tempo introdotta in italia. =
poco tempo introdotta in italia. = da una voce di origine orientale (malese rami
fascine. = denom. da ramiccio. ramìccio, sm.
fuso lungo così. = deriv. da ramo1. ràmice, sm. ernia
, lat. ramex -icis, deriv. da ramus (v. ramo1)
figur. disposizione dello spirito che discende da un'altra. trattato dei peccati [
, inf, 13-32: colsi un ramicel da un gran pruno; / e 'l
di un canale, ecc. cenne da la chitarra, xxxv-ii-428: nel mezzo v'
ippocàstano sui viali? = deriv. da ramo1, sul modello di omiciattolo, vermiciattolo
col rame. = deriv. da rame. ramìcolo (ramìculo),
per alcun ramicolo. = deriv. da ramo \ col suff. del dimin.
dotta, lat. ramicdsus, deriv. da ramex -icis (v. ramice
artificio defrondato. = deriv. da ramo1. ramiculo, v.
'rami accatastati ', che è da un lat. volg. ramerum, deriv
lat. volg. ramerum, deriv. da ramus (v. ramo1).
di rame. = deriv. da rame. ramièra2, sf.
una comune bottiglia. = deriv. da rame. ramière1, sm. chi
ramiere abbastanza ricco. = deriv. da rame. ramière2, sm. omit
di ramia. = deriv. da ramia. ramìfero1, agg.
= voce dotta, comp. da rame e dal tema del lat. ferre
alberi ramificano. viani, 13-145: da un intercolunio cretaceo si stacca un muro,
vile, di nessun conto; egli è da imprigionarla in segreti serbatoi e cisterne,
di lava color fumo protendevano contorte ramificazioni da cui pendevano sottili foglie d'ardesia.
qualche miglia riconobbe un'ampia valle formata da una catena di colline, ramificazioni ultime
colline, ramificazioni ultime del tauro, da cui è divisa e corsa la persia
delle strade. 4. discendenza da un ceppo comune di una famiglia,
servizi segreti delle maggiori potenze si davano da fare per impadronirsi di questa organizzazione che
. ramificatio -onis, nome d'azione da ramificare (v. ramificare).
. = voce dotta, comp. da ramo1 e dal tema dei comp. del
chim. acido ramigenico: composto prodotto da colture di funghi del tipo penicillium charlesii
, 4-55: neppure un pedante osa chiedere da quando in qua... le
(mi si perdoni il napoletanismo autorizzato da un esempio del tan- sillo) mandino
calabr. ramagghiettu), che è da un lat. * ramulis, deriv.
lat. * ramulis, deriv. da ramus (v. ramo'); cfr
de'loro figliuoli. = deriv. da rame. ramignóso (raminóso)
di schisto metallico rami- gnoso. maironi da ponte, 1-ii-146: nella montagna poi marifondo
copiosi indizi di una pirite raminosa, da cui vuoisi che altra volta siasi cavato
sufficientemente dell'oro. = deriv. da rame. ramina, sf.
bagolina, porta qui cesti e ramine da riporre la robba entro. zucchetti, 73
e versar liquori. = deriv. da rame. raminata, sf.
e leggiera. = denv. da ramina, n. 2.
188: i zingari... da l'egitto vengono ramingando a poco a
... i profughi italiani scacciati da tutte le nazioni che si dicono libere
sicuro. verga, 7-990: ramingavano da otto giorni, da un paese all'altro
7-990: ramingavano da otto giorni, da un paese all'altro, mangiati dal
miserie e nelle afflizioni, vedute anche da me, del loro primo rammingare,
lotta. = denom. da ramingo \ raminghézza, sf. ant
d'estrema raminghézza. = deriv. da ramingo1. ramingo1 { ramengo,
si posano su rami degli alberi. sforzino da carcano, i-2-49: li sparvieri,
solingo; / ch'io volar giù da quei monti / un astor vedea ramingo:
, vagare ramingo). giacomino da verona, xxxv-i-640: ben è fera consa
, escono del regno e pigliano abito da poveri e vanno ramenghi pel mondo.
36 (627): belle cose da fare scrivere a un povero disgraziato,
di lincoln], poiché, essendo uccello da gabbia, il lasciarlo ramingo fosse pernicioso
una fortuna discreta, ma non tale da permetterle di continuare la vita raminga condotta
e rei pensieri, / lasciati là da la ragion ramminghi. -privo di
dei miei quadri. = deriv. da rame. ramino2, sm. gioco
= fr. ramiste, deriv. da ramisme (v. ramismo).
. pass, di rami, denom. da ram (v. rame) nel
-, con valore intens., e da ammagare (v.).
il secondo mi sembra più facilmente comprensibile da tutti. 2. togliere dalle
-, con valore intens., e da ammagliare (v.).
macchina). = nome d'agente da rammagliare. rammagliatura, sf. riparazione
del rammagliare. = nome d'azione da rammagliare. rammannare (ramannare)
-, con valore intens., e da ammannare (v.).
~, con valore intens., e da ammannire (v.).
-, con valore intens., e da ammansatore (v.).
-, con valore intens., e da ammansire (v.).
voi piace il meo dolore. riccuccio da firenze, 123: messere, del
intens. e iter., e da ammantare (v.). rammantare2
, con valore intens., e da un denom. di amante3 (v.
-, con valore intens., e da ammantellare (v.).
dal rammarginaménto della ferita ch'ei si fa da se stesso col becco per nutrire
modo. = nome d'azione da rammarginare. rammarginare, intr.
narsi la scorza dell'albero. girolamo da firenzuola, 04: questo modo dell'
, per esserci egli stato fatto / da persona vilissima. delfico, iii-135: il
-, con valore intens., e da ammarginare (v.).
magalotti, 23-409: maometto trova già dimezzato da più di trecent'anni l'imperio,
nostre rammariche. = deverb. da rammaricare. rammaricaménto (ramaricaménto,
, ix-286: erano ambedue giusti dinanzi da dio, e in tutti li comandamenti
ponete. = nome d'azione da rammaricare. rammaricante (pari.
volsero il parlamento. = deriv. da rammaricare, col suff. dei sost.
sanudo, xxxii-381: el secondo iomo da po'la creazione pontificia, de tanta poca
e singulti universali. ariosto, 42-41: da ma- lagigi subito s'invola; /
nozze, per un accidente sopragiuntole, fu da ciascuno giudicata morta; et essendo portata
di un'iniziativa altrui. guidotto da bologna, 1-50: il terzo è quando
rammarichi tue, perch'io mi parta da te? » e cato rispondea: «
feci subito risposta alla carissima vostra scrittami da bologna, e ora dal nostro de cesare
, 611: un custode, facendogli da guida, narrava le magnificenze del convento
e più temperata, estimava essere di nuovo da rammaricarsi di tal cosa alli giudici.
2-130: se talora alcun fanciullo battuto da un altro se ne rammarica al padre
di que'patti che e'domandava / da lei niun non ne fu accettato; /
vi-18: si racconta che dione, pregato da pteodoro megarese, uno dei più ricchi
nostro marchese maffei sia morto in andare da firenze a roma. le credo false,
-, con valore intens., e da ammaricare (v.).
aurelia che pur testé si vedeva idolatrar da migliaia di cuori, la cui presenza
mondo. = nome d'agente da rammaricare. rammaricazióne, sf.
do vera malagevole famiglia in conversazione, da cui ricevea molte persecuzioni, le quali sosteneva
arduità. = nome d'azione da rammaricare. rammarichévole (ramarichévole),
timoroso gli uomini... mandon fuori da 'l profondo del loro petto.
ambiziosi. = agg. verb. da rammaricare. rammarichìo (ramarichìo,
: fui nel fervore del soliloquio interrotto da una voce che mi parve rammarichio di
raro che quel silenzio di morte fosse rotto da altro che da rumor di carri funebri
silenzio di morte fosse rotto da altro che da rumor di carri funebri, da lamenti
che da rumor di carri funebri, da lamenti di poveri, da rammarichio d'
carri funebri, da lamenti di poveri, da rammarichio d'infermi, da urli di
poveri, da rammarichio d'infermi, da urli di frenetici, da grida di monatti
d'infermi, da urli di frenetici, da grida di monatti. pascoli, 1437
morte di una persona. benvenuto da imola volgar., i-31: li padri
preso al marchese di antino due legni da guerra: di che ha fatto un grande
studio ignorante. = deriv. da rammaricare. rammàrico (ramarco,
e ricevianci di grandissimi ramarchi, e da altri onore e cortesia. bandello,
fatta da lui al re di francia e richiamando spesso
, ii-2-176: andò a ietto punto da un rammarico di sconfitta e da un prurito
ietto punto da un rammarico di sconfitta e da un prurito di rivalsa e di vendetta
gli andò incontro come uno che ha da dire una cosa ingrata per colui che la
antichi nostri compagni, rientrarono nell'ombra da dove erano spavaldamente usciti.
nostalgia. patrizi, 2-47: lasciatosi da principio senza niuna pena o rammarico tagliare
di padre, un signore che m'amava da fratello, un amico e un benefattore
ciascheduno? = deverb. da rammaricare. rammaricóso, agg.
a dormire nella paglia! o notte da ricordarsene, di stigia nebbia offuscata,
vecchia inferma. = deriv. da rammaricare. rammarro, v.
-anche: accaparrare, risparmiare, mettere da parte. siri, v-1-255: 1
rammassare mortifere testimonianze, si era recato da un violino sospetto. a.
-, con valore intens., e da ammassare (v.).
magalotti, 26-178: quello che c'è da vedere è una mano di sepolcri,
rammassati in testa della nave di fianco da man dritta. grandi, 294: l'
. 2. accumulato; messo da parte. genovesi, 4-56: generalmente
-, con valore intens., e da ammatassato (v.).
-, con valore intens., e da ammattonare (v.).
-, con valore intens., e da ammazzolare (v.).
padre e pastore. = deriv. da rammembrare. rammembrare (ramambrare,
particella pronom. ricordarsi. tommaso da faenza, i-iv-4: amoroso voler m'àve
, con valore intens., e da membrare (v.).
. castelvetro, 8-1-462: oreste fu riconosciuto da ifigenia... dal suo affermamento
cose passate. = nome d'azione da rammemorare. rammemoranza, sf.
della repubblica. = deriv. da rammemorare. rammemorare (ant.
cervello il non trar costrutto dalle cose da voi in cotal materia profferite. goldoni,
boccaccio, vili-1-259: il loro sangue essere da puzzolenti vermini raccolto ha a rammemorare a
stessi il figliuolo di dio, infamato da catene. -in formule epistolari,
questa vittoria rammemorando tutte le sceleratezze commesse da forsennati, mentre tentarono di saziarsi la
: il boccaccio rammemora un'alpigiana, amata da dante nell'età matura. faldella,
signore... si dèe comunemente e da ciascuno con lagrime accompagnare. e la
beneficio della particulare protectione di quella avuta da la regina del cielo. pallavicino, ii-405
, in roma potrebbero essere ammessi in guisa da si gnificare tutto il passato
gnificare tutto il passato d'italia, da rammemorare e congiungere tutte le sue vittorie
. mi fai tanti 'orecchi 'da qualche tempo, nelle lettere, come se
, con valore intens., e da memorare (v.).
parini, 994: sarà questo dono riconosciuto da essi non tanto per un onore
. = agg. verb. da rammemorare. rammemorato (pari.
'si fece per la voce della navicella da tessere presente e non rammemorata per parole
è rammemorata / dalli superni lumi e da lor guida, / mostra per segno
dall'atteggiamento o dalla fisonomia o rammemorato da una circostanza o da una figura concomitante o
fisonomia o rammemorato da una circostanza o da una figura concomitante o da un ornamento
circostanza o da una figura concomitante o da un ornamento allusivo o simbolico, tutto questo
coccio. = nome d'agente da rammemorare. rammemorazióne (ant.
currado udite, cominciò a riguardare, e da occulta vertù desta in lei alcuna ramemorazione
. nasce dalla rammemorazione delle cose fatte da altri o ad altri accadute. cesari,
64: non è... da fuggirsi... la rammemorazione de'fatti
devozione. = nome d'azione da rammemorare. rammemoriate (ant.
, con valore intens., e da memonare (v.). rammenare
. ant. ricondurre. marsilio da padova volgar., i-xv-11: e.
-, con valore intens., e da ammenare (v.).
si cuce. = agg. verb da rammendare. rammendare (ant. ramendaré
, come con una bella immagine si dice da noi, e cioè percorrendo instancabilmente,
ne fu ristorata e rammendata. bartolomeo da s. c., 11-9-5: la
che giusta indegnazion mi fa dire, come da uomo che ti ramendi disidera e non
. lat. r [e] -e da ammendare (v.); il sinif
3-260: claudio, capofabbrica, parlava da qualche tempo au'adelaide, rammendatora,
medicatrice. = nome d'agente da rammendare. rammendatura, sf.
tessuti difettosi. = nome d'azione da rammendare. rammendicare, tr. (
, con valore intens., e da mendicare (v.). rammèndo
[s. v.]: ago da rammendo, fare un rammendo. serao
il più bell'ornamento, nella sala da pranzo, era una carta da parati
sala da pranzo, era una carta da parati francese del settecento con le avventure di
e di filo nero, il cotone da rammendo. pratolini, 4-38: la nonna
bucato con molti rammendi davanti che parevano da lontano un ricamo. malaparte, 9-50:
turpe dello sdrucio. = deverb. da rammendare. ramméngo, v. ramingo1
il campidoglio = agg. verb. da rammentare. rammentaménto, sm. l'
se stessa. = nome d'azione da rammentare. rammentanza, sf.
. letter. ricordo. andrea da barberino, iii-528: toccasi per rammentanza
iii-528: toccasi per rammentanza di gherardo da fratta e di bernardo suo fratello e d'
la sua lettera un testimonio della sua tanto da me poco meritata quanto ardentemente desiderata rammentanza
ritrova in immagini e in corpi: da che l'originale a loro non è presente
e quello amare. e a quelli che da questo vengono in rammentanza di quello,
immagina. = deriv. da rammentare. rammentare (ant.
una scurità di cose, un problema da sciogliere, un viluppo di opinioni ripugnanti
alle gloriose tradizioni degli avi, circondato da monumenti che gli rammentano ad ogni passo
aver inteso più d'una volta rammentarsi da questo luogo medesimo che, allora quando
che, allora quando la repubblica fu da gravi tempeste battuta e scossa, non
giordani, v-81: spero che volentieri da questo piccol dono vi lascerete rammentare del
in paradiso: come promessa, formulata da un morente, di intercessione presso il
, i-515: tutta questa gente che vien da me attorno al letto, la vedo
/ quando chiamata al paragon ravvisa / da l'opre i non degeneri nepoti.
d annunzio, 8-75: tenne cavalli da sella e da tiro; e, tra
8-75: tenne cavalli da sella e da tiro; e, tra li altri,
scala conduce al convento, tutta rischiarata da un finestrone che illumina la parete dov'
di quanto gli era stato innanzi affermato da s. antonio, lo espose agli astanti
guidi; / ma esso guida, e da lui si rammenta / quella virtù
~, con valore intens., e da ammentare (v.).
il poeta, che nella rappresentazione farà da prologo e da rammentatore, vestiva i suoi
che nella rappresentazione farà da prologo e da rammentatore, vestiva i suoi panni usuali
innanzi. = nome d'agente da rammentare. rammentazióne, sf.
patria. = nome d'azione da rammentare. rammentino, sm.
sempre il rammentino. = deriv. da rammentare, col suff. dei dimin.
de'benefizi prestati. = deriv. da rammentare. rammentóne, sm.
-aspetta il rammentóne. = deriv. da rammentare. rammeschiato, agg. ant
-, con valore intens., e da meschiare per mischiare (v.)
, con valore intens., e da un denom. di meschino (v.
, con valore intens., e da mescolare (v.). rammescolato
: tante appunto sono le cose riconosciute da me per mie, ramescolate furtivamente tra quelle
ramescolate furtivamente tra quelle di quegli uomini da bene di sopra nominati. d. bartoli
-, con valore intens., e da ammestare (v.).
voga. = nome d'agente da rammestare. rammésto, agg. tose
, 9-ii-201: il governatore, seguito da parecchi che alle vesti parevano no- tari
tari, procurò accostarsi a paolo; questi da parte sua gli rammezzò la strada,
uscissero di quella stanza e lui lasciassero da solo a solo col padre. papi,
-, con valore intens., e da ammezzare (v.).
, si sembra mortificati di quelle carezze da cui si è esclusi, e si ha
, con valore intens., e da minchione (v.), col suff
. cattaneo, iii-4-17: si videro da ogni parte spuntar nuovamente le armi gentilizie
-, con valore iter., e da ammobiliamento (v.).
spirito. = nome d'azione da rammodemare. rammodemare, tr.
calabresi avrebbero risolto i loro problemi da sé, disgregato il latifondo, rifor
-, con valore intens., e da ammodernare (v.).
mezzani. = nome d'agente da rammodemare. rammodemito, agg.
iter, e intens., e da ammogliare (v.). rammolcire
, con valore intens., e da malcire (v.). rammollare
non si può menare né rammollare. simone da cascina, 219: signor mio
cuor duro. bruno, 2-117: da dovere rammollareste un diamante, tanto avete
mite e cedevole; ammansirsi. bartolomeo da s. c., 380: si
-, con valore intens., e da ammollare * (v.)
patologia, è una lesione organica caratterizzata da una diminuzione della coesione naturale ad ogni
più lento, e ordinariamente l'individuo colpito da * rammollimento cerebrale 'vive più a
di fluidità. = nome d'azione da rammollire-, per il signif. n.
il membro, si stenderà a forza da due ministri in opposite parti, ed in
gian dei brughi s'era così rammollito da prendersi paura anche d'un ragno.
-, con valore intens., e da ammollire (v.).
boito, 71: la strada, attraversata da nuovi torrentelli, allagata qua e là
occasioni. 4. affetto da rammollimento cerebrale. -in parile.,
'= 'imbécile ', quasi affetto da rammollimento cerebrale. marinetti, 2-i-467:
d'intrattenervi. = nome d'agente da rammollire. rammontare, tr.
-, con valore intens., e da ammontare1 (v.).
... l'altro è il vacuo da per sé, unito e raccolto e
-, con valore intens., e da ammonticellare (v.).
nelle vendette. = nome d'azione da rammorbidare. rammorbidante (pari. pres
dita la bionda cera. s. bernardino da siena, 95: maglio..
... lo fece per levar via da noi la durezza delli sassi e pietre
..., poi qualclv altra gentilezzuccia da rammorbidare il gorguzzule, e poi bere
(una situazione). zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
. = agg. verb. da rammorbidare. rammorbidato (pari.
allegrezza, allegrezza, innocentissime rose, da che, trap- piantate con agricoltura di
e crudi. magalotti, 28-59: da ultimo rammorbidirono la giustizia e messero in
non piccolo è di guido guinicelli e cino da pistoia l'avere dirozzata e rammorbidita la
8-1058: -non se l'era rasa da parecchi anni, è vero? -mai!
, ix-1474: quanto il viceré, irritato da tante offese, era inteso alla vendetta
-, con valore intens., e da ammorbidire (v.).
: rammorbiditi / que'rottami preziosi / da bei nembi rugiadosi / che 'l del
, perocché gli animi dirozzati e rammorbiditi da un poco di civiltà... sono
-, con valore intens., e da ammorsare1 (v.).
poiché avrà addobbate le dette cuoia sì da suolo come da tomaio, le vorrà mettere
le dette cuoia sì da suolo come da tomaio, le vorrà mettere ne'mortai
figur. placare; sedare. busone da gubbio, 1-176: la sospeccione del re
-, con valore intens., e da ammortare1 (v.).
in rammorto. = deverb. da rammortare. rammorvidare e rammorvidire,
-, con valore intens., e da ammorzare (v.).
). -anche al figur. fausto da longiano, iv-222: poscia che le botti
-, con valore intens., e da ammostare (v.).
-, con valore intens., e da ammozzolato (v.).
-, con valore intens., e da ammucchiare (v.).
/ che flosculosi appellansi, composti / da più fioretti rammucchiati insieme. rammulinare
-, con valore intens., e da ammulinare (v.).
: ramuricai oro ed argento tutte gioie da re e di province. pataffio, 5
-, con valore intens., e da ammuricare (v.).
generi e circa 600 specie, caratterizzati da foglie semplici e alterne, piccoli fiori pentametri
ossidazione ramnosio. = deriv. da ramn [osio \. ramnali
di talune ramnacee. = deriv. da ramno. ramnazina, sf.
ramnacee. = comp. da ramn [o] e azina (v
aderente al calice; stilo unico; da 2 a 4 stimmi; pericarpio indeiscente,
molta copia. = deriv. da ramno. ramnènse (ramnèse),
una delle tre centurie di cavalieri istituite da romolo (e il nome deriva da
istituite da romolo (e il nome deriva da quello dell'antichissima tribù che, insieme
chiamate centurie. una fu chiamata ramnese da romolo, l'altra taziense da tazio
ramnese da romolo, l'altra taziense da tazio re de'sabini, la terza fu
centurie. la prima fu chiamata ramnense da romolo. 2. sm.
chiamò ramnensi dal suo nome, taziensi da tito tazio, luceri da lucumone.
nome, taziensi da tito tazio, luceri da lucumone. = voce dotta,
dotta, lat. ramnensis, deriv. da ramnes (v. ramni)
rhamnus è color giallo d'oro, facile da sciogliere nell'ammoniaca cui colora di giallo
giallo zafferano. = deriv. da ramno. ramninasi, sf. chim
ramnetina e ramninosio. = deriv. da ramnina o da ramnin [osio];
. = deriv. da ramnina o da ramnin [osio]; voce registr.
di sodio. = deriv. da ramnin [osio \. ramninosio
di talune ramnacee. = deriv. da ramnina-, voce registr. dal d.
di sodio. = deriv. da ramn [osio \; voce registr.
. ramnite. = deriv. da ramno. ramno { ranno)
soderini, i-186: per far pali da bucare il terreno è buono l'alloro,
ticus '), arbusto spinoso, alto da 2 a 4 m., dalle foglie
(3$o <; 'bastone 'o da una voce pregreca. ramnocartina,
delle piante ramnacee. = deriv. da ramnocatartina. ramnocatartina, sf.
del ramno catartico. = comp. da ramno e citrina (v.).
in diverse ramnacee. = comp. da ramno ed emodina (v.).
ramnoesosio. = deriv. da ramnoeptosio. ramnoeptòsio { ramnoeptò$o)
cido ramnoeptonico. = comp. da ramno ed eptosio (v.);
riduzione dal ramnoesosio. = comp. da ramno ed esite (v.);
ramnosio. = deriv. da ramnoesite. ramnoesosio { ramnoessò$io)
, sm. chim. monosaccaride derivato da un esosio contenente un gruppo aldeidico,
ramnosio e galattosio. = comp. da ramno e galattoside (vì).
e nella cincona. = deriv. da ramno. ramnoluteìna, sf.
. canferolo. = comp. da ramno e luteina (v.).
derivato dal ramnosio. = deriv. da ramno. ramnoottònico, agg.
nottosio. = deriv. da ramnott [osio \. ramnoottòsio
, sm. chim. monosaccaride derivato da un ottosio contenente un gruppo aldeidico,
nico. = comp. da ramno e ottosio, per ottoso (v
produce ramnosio. = deriv. da ramnosio. rqmnòsio (ramnòso)
vari glicosidi. = deriv. da ramno. ramnosocarbònico, agg.
acido ramnoesonico. = comp. da ramnoso, per ramnosio, e carbonico (
frangulina. = comp. da ramno (o ramnosio) e xantina (
con un tronco solo nodoso e malagevole da rompere, da cui nascono a modo di
solo nodoso e malagevole da rompere, da cui nascono a modo di braccia i
essere [la sambuca] un instrumento da fiato formato da un ramo d'un albero
sambuca] un instrumento da fiato formato da un ramo d'un albero, specialmente
nella terminologia usata in arboricoltura, ramo da legno o madornale o maestro o primario o
e dei giardinieri, ramo a o da fiore o frutto, ramo fiorifero o
ramo fruttante: quello che porta gemme da fiore. -ramo a o da foglia o
gemme da fiore. -ramo a o da foglia o legno, ramo foglifero,
ramo legnante: quello che porta gemme da foglie. g. cerati,
: la seconda classe è quella de'rami da frutto. questi sono le parti più
si pratichi poi tutto il contrario ne'rami da frutto, lasciando sempre maggior lunghezza a'
piccoli. lastri, 1-1-184: i rami da frutto si sogliono potare sopra i tre
seconda [specie] è dei 'rami da frutto '...: sono
melo] due sorte di rami: da foglia, o nuovi, che forman le
più lunghe e portano occhi sottili; da fiori, che son corti e con occhi
quali nascono... su 1 rami da legno più vecchi, ma senza vigore
della natura, 2-iii-171: non è da farsi né men capitale di certi rami che
tutti questi polloni si chiamano rami falsi da legno. -ramo ghiottone, goloso,
consiste nel purgarla con ferri ben taglienti da tutti i rami ghiottoni e inutili. p
grande numero. -ramo misto: quello da fiore e da foglia. -ramo succhione
-ramo misto: quello da fiore e da foglia. -ramo succhione, succione:
: ciascuna pianta... ha forza da nascer da se istessa, alcune solamente
pianta... ha forza da nascer da se istessa, alcune solamente della semenza
per li pori delle parti fesse e da capo verzicare e far frutto. bergantini,
1-93: da trasmutazion tale dei fusti / in radici,
le tue fami. s. caterina da siena, ii-159: sempre ci andiamo at-
divellere il malnato pedale [della feudalità] da cui potevano ognora, fra troppo deboli
sempre figurato come un ramo secco, da buttar via senza altro. -settore industriale
, / sì gli è la via da folti rami tronca. b. davanzati,
ghirlanda onorevole e apparente. s. bernardino da siena, 986: quando iesu veniva
di tre rami di sarmento appesi al collo da un nastro dei colori della società.
una forca, una lira, un seggio da ciarlatano. -arald. como di cervo
. navagero, lii-1-315: la gente da cavallo va armata in due modi.
e alquanto più largo d'una penna ordinaria da scrivere, il qual si pieghi come
in punta uno o molti piccoli buchi da cui esce con motta economia uno o più
la sera non poterono passare. anarea da barberino, iii-429: una parte delle nave
, 14-36: le galee guadagnate, condotte da loro su pel po per raltro ramo
in ramo. -ruscelletto. folgore da san gimignano, xxxv-ii-410: faccia [la
bellagio, luogo centrale dieci miglia distante da ogni parte de'confini, opportuno ai due
. -per estens. traccia lasciata da una sostanza che scola. calvino
rami de le vene diete. guglielmo da saliceto volgar. [altieri biagi],
tu, scarnando, procederai, vedrai che da la vena concava del fegato perviene una
del fegato perviene una vena grande alla milza da la qual descende un ramo in mezo
azione della volontà otterrebbe i moti richiesti da muscoli e membri con non altro che imprimere
frutti il cui vita! sapore / da la bocca parrà giungere a 'l cuore /
. colonia, francoforte ed appenwegel, da dove parte, dalla strada ferrata badese,
degli 'omnibus 'viene complicata al punto da costituire una scienza... gli
.. presso alla contrascarpa, ha da far tirare rami di trincera da una parte
ha da far tirare rami di trincera da una parte e dalraltra, acciò si
: sul principio del secondo ramo, invasi da una subita funa, gittavamo un ululo
9. rilievo secondario che si diparte da una catena di monti o colline:
aria, essendo i venti tenuti in collo da quelle altissime montagne che le circondano,
10. figur. linea di discendenza da un capostipite; gruppo di consanguinei.
701: il ramo della nostra famiglia viene da un ceppo di gente onesta ma oscura
/ quei che la dà, perché da lui si chiami. /...
se muore / condannato rinaldo, ha da morire / il figlio ancora. algarotti,
-per estens. sostanza derivata da un'altra. magalotti, 21-78:
'ramo dell'oro vien nominato il diamante da quel divino filosofo. -divisione
dall'altra, tutte hanno avuto però origine da colui solo. giuglaris, 17:
, 8-258: si recò [pietro da morrone] nella primavera del 1275 a lione
a lione... per implorare da gregorio x un'eccezione a proprio favore
ogno mal à un ramo. francesco da barberino, ii-280: ogn'ira mo no
volontà, essa contradi- cente. fausto da longiano, iv-40: egli, come persona
che la ragione venga in tutto soverchiata da lui. d. battoli, 9-32-257:
volta la settimana, è un pazzo da essere messo in gabbia. fagiuoli, ii-47
gabbia. fagiuoli, ii-47: guardiamoci da certi santerelli, 7 ch'ànno di pazzo
. bacchetti, 1-iii-314: sarebbe stato da far le meraviglie se non avesse avuto
non avesse avuto del matto uno che usciva da due stirpi dove tutti, per un
di bizzarria l'aveva riscontrato in lui fin da quando gli dava il latte e la
mia. d'azeglio, 1-48: da ciò a concludere: 'già tutti i
: si lasciano andare a figurarsi che da codesta particolare applicazione di un particolare ramo
ramo di poesia letteraria, rappresentato allora da più copiosi e da più corpulenti prodotti
letteraria, rappresentato allora da più copiosi e da più corpulenti prodotti, fu il poema
: il numero delle prostitute è smisurato da quello che era sotto l'austria.
all'annua ri- produzione nazionale. maironi da ponte, 1-ii-220: nelle montagne di
a a uestione che si dibatte da quattro giorni con tanta varietà 'argomenti
quale è l'ira dei preti amministrata da lui, e, viceversa, la sua
e, viceversa, la sua amministrata da essi. 15. ant. e
una porzione qualunque di curva che, partendo da un punto qualunque, si estende senza
segmento. grandi, 3-89: se da qualsivoglia punto m di qualunque sezione conica
asse in p, e dipoi, tirando da uno de'fuochi f il ramo fm
ramo in pertica: passare all'improvviso da un argomento all'altro. monosini,
ramogna è proprio seguir nel viaggio. iacopo da cessole volgar., 1-12: rendettero
estens., 4 purificazione '(da cui anche il verbo ramoner, nel 1220
abbia il marito! = denom. da ramogna. ramoiano, sm.
i ramoiani; / quelli chiamati teste da perrucche / da questi, e questi bulgari
/ quelli chiamati teste da perrucche / da questi, e questi bulgari ed ariani
, e questi bulgari ed ariani / da quelli, o, per disprezzo, vote
': sorta di radice di pianta da orto, ora schiacciata come la rapa,
de'poveri di quel paese. luca da caltanissetta, 399: le radici o
ramolata, sf. gastron. salsa composta da prezzemolo, aglio, cipolla, capperi
ramolato, agg. letter. screziato da tenui venature di colore. palazzeschi
un verginale sorriso. = deriv. da una forma * ràmolo (non altrimenti attestato
, dal piemont. ramuliva, comp. da rama 'ramo 'e uliva '
vacche deve procurar di avere le terre da pascolarle grasse e copiose di molta erba
e perciò che nell'invemo trovan poco da mangiare, son buoni i ramoni, e
della luna. = deriv. da ramora, plur. ant. di ramo1
ne allarga altrui. = deriv. da ramora, plur. ant. di ramo1
duna navata. = deriv. da ramora, plur. ant. di ramo1
un trattamento a umido; è costituita da una camera metallica di grandi dimensioni e
camera metallica di grandi dimensioni e riscaldata da correnti di aria a una temperatura fra
del fr. rameuse, nome d'agente da ramer, denom. di rame,
oro, e le foglie e i ramoscelli da potere piegare, il quale è sacrato
rinieri [in caro, 16-24]: da quel ch'in cima a pindo o
ramuscei de la vivace oliva, / da repentina gioia vinto, qual forsennato alzò le
attorno le muraglie e dentro la citta da un ramoscello dell'eufrate ivi vicino.
5. elemento superfluo, ridondanza da eliminare. b. tasso, iii-148
per alcuni mesi, volendo prima rivederlo da me ed a guisa di buon agricoltore ri-
a questo ramoscello di frenesia, sin da quando sotto degli occhi vostri diventare io volea
. volg. * ramuscellus, deriv. da ramuscùlus (v. ramuscolo)
mare le acque piovute sopra lei e riunite da mille ramosità e vene secondarie in un
principale e maestro. = deriv. da ramoso1. ramóso1, agg
imperiali, 4-572: altri se 'n già da le ramose viti, / con adunco
un albero ben ramoso che gli facesse da ombrello contro la guazza. d'annunzio
baldi, i-67: tu, che portar da le ramose braccia / contempli d'un
2. per simil. formato da più palchi, ramificato (le coma
minerario). baldi, xxxvi-376: da le ramose vene trasse l'arte i
5 arald. che ha le coma composte da un numero di pezzi diverso dal consueto
, o anche di uno smalto diverso da quello del corpo (una figura di
dotta, lat. ramdsus, deriv. da ramus (v. ramo1).
meglio 'rameoso. = deriv. da rame. rampa1, sf. piano
nelle stazioni di smistamento, struttura composta da un tratto in salita (controrampa),
, sganciati, vengono spinti in fila da un locomotore, e da un tratto in
in fila da un locomotore, e da un tratto in discesa, lungo il
in un determinato istante e valore crescente da quell'istante in poi. 7.
appellati in parma 'rampa ', da 'rampare 'ossia dal salire su ch'
rampe (nel 1669), deverb. da ramper (v. rampare).
rampare), agg. che solleva da terra le zampe anteriori, protendendole verso
chiese, dà un'allegria di cavallo da giostra al rampante destriero di s. giorgio
fondato sull'eguaglianza, doveva esser rimpiazzata da quella di 'monsieur ', che caratterizza
nuovo teatro americano ', un'antologia curata da mario maffi che presenta altri quattro drammaturghi
il secondo rampante delle scale era illuminato da una finestra alta velata di una grigia tenda
e il rampantismo. = deriv. da rampante, n. 6.
: i governi nascondono questa 'crisi da ripresa lasciandosi trascinare dall'euforia dell'inflazione
ovunque vói si rampa. / nullo da lei mai scampa. -essere trasportato
piazzeforti, terrapieno, di solito sostenuto da una muraglia esterna, che aveva la
rempart (nel 1370), deriv. da remparer 'rinforzare '. rampata1
, tratto ripido. = deriv. da rampa1. rampata3, sf. colpo
. della lepre. = deriv. da rampa2. rampata3, sf.
... che, nella salita da chiuppano a campiello, la sera stessa,
risparmiasse la rampata. = deriv. da rampare. rampazzato, v.
che per tre rampazzi d'uva levatti da una vigna non si possa reclamar di
cui stelo, crescendo, non si regge da sé, ma abbisogna di corpo vicino
si avvoltola a spira intorno ad esse da destra a sinistra o da sinistra a
intorno ad esse da destra a sinistra o da sinistra a destra, sempre nella stessa
. bassani, 3-96: il sentiero coperto da una galleria di roselline rampicanti.
una statua dell'estate / fatta camusa da lapidazioni; / e su lei cresce un
balza che dava nel vuoto facevano da ringhiera certe rampicanti attorcigliate a un traliccio
] rampica e vi sale. giuseppe da rovato, lxii-2-ii-212: verso mezzogiorno si
e come divenute corpo leggiere, salgono da loro stesse, o sospinte con impeto o
empoli, che io non so come e da qual parte fosse rampicato su quella cattedra
... per questo deserto grammaticale guardando da stupidi gl'immensi campi ne'quali germogliava
museo, si sentì vellicar la groppa da zampini di lacertola... questa
metastasio, i-rv-386: la naturale stanchezza da me contratta nell'essere obbligato da qualche
stanchezza da me contratta nell'essere obbligato da qualche tempo in qua d'an- darmi
note sul pentagramma. = deriv. da rampicare. rampicativo, agg. letter
: il muro... era bastione da passeggio pel guizzo rampicativo delle lucertole.
i-27: la marcia veniva chiusa da altri che, intrisi di fango e rampicati
alberi. = nome d'agente da rampicare. rampichina, sf.
eufemistico di 'chi si ingegna per procacciarsi da vivere '). rampichino
rampichine, attorcigliandosi, costantemente si volgono da diritta a sinistra; altre non meno fide
fide, come lancette di orologi, da sinistra a destra. tozzi, iv-297:
imbriani, 4-91: rimarrebbe a spiegare da quando in qua gl'insetti abbian presi
rampichino sui mattoni. = deriv. da rampicare. rampicóne1 (dial
), sm. attrezzo marinaresco costituito da una lunga e robusta asta (o
una lunga e robusta asta (o da una catena), fornita all'estremità
altra con rampiconi di ferro, cominciarono da tutti i lati ad entrar, senza
venez. rampegón), deriv. da rampone per incr. con il lat.
'). = deriv. da rampicare. rampiconi, aw.
sul nume giù. = deriv. da rampicare, sul modello di balzelloni, carponi
vi montò. = deriv. da rampicóne1. rampigóne, v.
libro suo. = denom. da rampillo. rampillo, sm.
e i rampilletti. = deriv. da rampollo, forse per incr. con zampillo
, sf. ant. tipo di nave da guerra in uso nel sec. xiii
su monorotaia. = deriv. da rampinor; voce registr. dal dizionario
voi ruotando qui d'intorno, uccellacci da rapina? vorreste voi tampinar nelle unghie
onor della firma. = denom. da rampino1-, per il n. 3,
in mano al lustratore. si lustra da prima colla pelle di pescio; poi
il segno. = deriv. da rampino. rampinato1, agg.
essere più leggiera. = deriv. da rampino1, col suff. del pari.
= voce di area centrale, deriv. da rampino1. rampinèra, sf. region
= dal lomd. rampinèra, deriv. da rampin 'rampino, uncino '.
strumento chirurgico usato per estrarre corpi estranei da una cavità. chinchemi, 31:
laminazione. = deriv. da rampino1-, voce registr. dal dizionario
e legamentosi. = deriv. da rampino2. rampino1 (ant.
più di dieci anni che costui lavorava da disperato entro la bocca del vecchio scrittore
] i trenta turchi, li traveste da operai con rampini o marroni in ispalla,
rampini o marroni in ispalla, egli sé da calogero. e. cecchi, 3-44
c. e. gadda, 6-102: da ultimo fu chiamato un fabbro, un
per digrossarlo, e si chiama rampino da sbronconare (levare i bronchi); rampino
vi ongono su gli onghioni. -rampini da uncini. n. franco, 2
per ora / che non sta ben mostrarvi da rampino / co 'l franco, ch'
. n. franco, 4-127: da la pratica del petrarca che m'a-
di ricavare spunti e modi ed espressioni da altri autori per la propria opera.
. arbasino, 1-250: sento dire da tutti che è molto più facile là che
tutti che è molto più facile là che da noi fare buco nel cinema, specialmente
': aste di ferro corte terminate da una parte con un anello e dall'altra
villa », alle quali buttava rampini da non so quanti anni. -cavare
: questa sia sorda a fatto che da quantunque grande strepito e fragore non si
sia dura e salda che a pena tirata da rampini ed argani si approssime a chi
viti dette dai maremmani uva rampina e da noi ambrostoli dolci e forti salvatichi.
quadrata e rampinosa. = deriv. da rampinox. rampióne, sm.
] ancora di un'altra sorte pur da trare con l'artigliaria, di ferro fuso
gas. = deriv. da rampa1-, voce registr. dal dizionario delle
, come fanno i gatti. viene da 'rampi ', che s'intendono '
di essa forbicia o tanaglia era cavata da la lettera x, che con i rampi
24: potersi in tal caso adoprare archibugi da braccia, da cavalletto o da rampo
tal caso adoprare archibugi da braccia, da cavalletto o da rampo. = forma
archibugi da braccia, da cavalletto o da rampo. = forma masch. di
il re di scozia quasi volesse assicurarsi da tutti i lati. chiari, i-58:
. pirandello, 7-76: arrivava ora da lontano, come un'oscura rampogna,
garzo, xxxv-ii-309: rampogna fa vergogna / da che non abisogna. = deverb
non abisogna. = deverb. da rampognare. rampognaménto, sm. disus
nobilissimo rampognaménto. = nome d'azione da rampognare. rampognante (part.
e acrimonia, allo scopo di emendare da difetti e da vizi; sgridare, redarguire
allo scopo di emendare da difetti e da vizi; sgridare, redarguire.
tu che così rampogni altrui? » piero da siena, 1-49: di gran dolor
s'udì sì fortte ranpongnare. niccolò da uzzano, lxxxviii- ii-663: questa fra
... sarà la medicina / da rampognar la gente ch'è mal nata.
rampognar la gente ch'è mal nata. da porto, 1-219: andò loro diritto
, come asini di burello, teologacci da burla e non da vero! ».
burello, teologacci da burla e non da vero! ». s. maffei,
cinematografo. -assol. francesco da barberino, i-273: sescalco che rampogna /
rampognar dopo il fatto non è cosa da onesti e benevoli cittadini quali si
quali si spacciano, ma bensì da imbrogliatoli e da querelosi. foscolo,
spacciano, ma bensì da imbrogliatoli e da querelosi. foscolo, ii-338: la
/ a rampognare altrui senza casone. matazone da caligano, xxxv-i-793: lo vilan pur
rampogna / dal dotto redi, qui da tutta gente / tal scempio se ne fa
sì fai dig dreti bisi. niccolò da correggio, cvi-240: questa il rampogna e
. del casto, 1-13: si cominciò da tutti allegramente a mangiare e con burlevoli
altercare. novellino, 1-18: francesco da calboli, rampognando con messer ricciardo de'
ramposner, di origine frane, (da prosne 'divisorio fra il coro e la
il quale, rampognato con gran superbia da messer rinaldo, presto si dileguò.
: impresa difficile quando la ragione stessa da noi rampognata trova in un merito distinto
rampognatrice. = nome d'agente da rampognare. rampognévole, agg.
vole coscienza. = deriv. da rampognare. rampogno, sm.
. biasimo, rimprovero. felice da massa marittima, xliii- 267: o signor
potevi tu senza rampogno / difender lui da ciò che gli avvenisse. niccolò da correggio
lui da ciò che gli avvenisse. niccolò da correggio, 181: se alcun favor
che me inzucco / in qualche pedantuccio da rampogno. = forma masch. di
e corrocciuso en mio vivitare ». matazone da caligano, xxxv-i-793: el no ci
e stette queto. = deriv. da rampogna. rampolla, sf
d'acqua, fonte. giovanni da samminiato [petrarca], ii-319: agiugni
rinascenze; tutti i disseccamenti sono accompagnati da speranzosi rampollamenti. rampollante (
(e, per estens., sorgente da un vaso: una pianta).
. 4. figur. che deriva da una causa, che ne consegue.
azione ardita e forte, anche rampollante da generosità, da amore, conduce per
forte, anche rampollante da generosità, da amore, conduce per necessità al dolore
il mondo d'acqua, che venne da due parti: di sotto e di sopra
della terra rampollasse sangue e cades- sene da cielo. ottimo, iii-163: in questi
cui pensier rampolla / sovra pensier, da se dilunga il segno, / perché la
5. essere causato o prodotto da circostanze determinate (un fatto, un
compimento che d'ammaestrarle, però che da questo nascerebbe noce- vole presunzione di vana
vole presunzione di vana gloria, ma da quello rampolleranno frutti della spirituale scienza.
nostro, che è come il germe da cui le susseguenti calami- tadi rampollano.
: singolare lavoro, improntato com'è da capo a fondo del medesimo indifferentismo sulle
fondo del medesimo indifferentismo sulle inique sorgenti da cui rampollano quelle guerre devastatrici. pascoli
-sostant. savinio, 27-220: da quell'inquieto rampollare di suoni, uscirono
/ diana. 6. provenire da più fonti (una notizia).
: ora veduto che la novella rampolla da più luoghi, ne dubito più.
empiva [la via] di gente che da ogni parte rampollava, strabocchevole.
suoi frutti. = denom. da rampollo. rampollato (pari.
all'ospizio. 3. derivato da un dato ceppo linguistico. d'annunzio
. 4. prodotto, originato da una causa determinata (un'idea,
ramo giovane che nasce sulle piante legnose da una gemma avventizia, pollone. -
speranza; se tagliato e'sarà, da capo si fa verde, e li rami
1-63: s'allarga un ripiano messo da pochi anni ad aratura, ma pur qua
incuria o per licenza de'padroni, invaso da giovinetti rampolli di castagno. stuparich,
1-5: se elleno [le piante nate da seme] s'inseriscono poi con felici
. b. del bene, 2-338: da viti di grano grande e guscio sottile
i-669): fui questo luglio passato da alcuni gentiluomini bresciani amici miei condotto a
tanti apolli. giorno, ii-168: da cotesto antichissimo ceppo del vostro sangue spuntino
così temuta dai guelfi, così ammirata da tutti. imbriani, 1-58: non desideravo
cicognani, 1-62: la scelta del nome da mettere al rampollo fu per rutilio l'
-per estens. popolazione che discende da un particolare gruppo etnico. giannone