o graziosa o commovente). da ponte, 641: un quadretto più giocondo
senne [come stemma] due aquile da due teste, con un quadretto tondo
con un quadretto tondo nel petto tramezzato da una sbarra azzurra in campo bianco.
toscano si farà mezzo diametro della grossezza da basso della colonna; e fatta di
, la nuova tavola quadrata verrà costituita da braccia quadrate (o quadretti, come
poi caricarono tarma di polvere nera, da mina, sopra la carica schiacciarono un pugno
tuo modo. = deriv. da quadro1. quadrìade, v.
quattùor (v. quattro1) e da asse1 (v.). quadriavo
quattùor (v. quattro1) e da avo (v.), sul modello
, vasi. vasari, iii-604: da questo piano del corridore fino alla piramide
querela di quadricidiario. = deriv. da quadro2, sul modello di omicidiario (v
. nel mondo romano antico, letto da pranzo a quattro posti (meno comune
di secondo grado. = deriv. da quadro1. quadricolorito, agg.
quattùor (v. quattro1) e da colorito (v.).
tol. nelle lingue semitiche, costituito da quattro consonanti (una radice).
quattùor (v. quattro1) e da consonantico (v.).
quattùor (v. quattro1) e da corda (v.), sul modello
monton quadricomi. = comp. da quadro1 e corno (v.).
quattùor (v. quattro1) e da corrente2 (v.). quadricromìa
quattùor (v. quattro1) e da cuspide (v.), sul modello
quattùor (v. quattro1) e da dente (v.), sul modello
quattùor (v. quattro1) e da dimensionale (v.).
, lat. tardo quadriennàlis, deriv. da quadriennìum (v. quadriennio).
quattùor (v. quattro1) e da fibula (v.).
quadrifillo, agg. bot. composto da quattro foglioline (un calice).
.. quadrifogliato. = deriv. da quadrifoglio. quadrifòglio (quatrifòglio)
, 10-195: altri ad una eleganza-flanella da 'prince of wales 'aggiungevano..
di origine messicana, con foglie composte da quattro lobi e fiorellini rosa. -quadrifoglio
, carro con due ruote, tirato da quattro cavalli disposti in fila trasversale;
che su di essa percorreva il cielo da oriente a occidente). e
i vanno talune come gloriose / quadrighe tratte da cavalli bianchi. ojetti, i-569:
un carro con quattro ruote, tirato da quattro cavalli, con maraviglioso artificio composta.
. -per estens. carro tirato da quattro cavalli. ariosto, 17-132:
quattro cavalli (o di altri animali da tiro) attaccati al carro. baretti
il trionfo sfilando su una quadriga tirata da cavalli bianchi, a cui erano legati
secondo il mito platonico della biga tirata da un cavallo bianco (l'anima sensitiva)
scola invan diè bando / e scosse da uman core umani affetti. / son destrieri
quadriga e quadrigae (plur.), da quadriiuga, femm. sostant. da
da quadriiuga, femm. sostant. da quadritùgus (v. quadriugo), sul
quattùor (v. quattro1) e da ganglio (v.).
v.]: 'quadrigario ch'è da metter sotto alla quadriga.
dotta, lat. quadrigartus, deriv. da quadriga (v. quadriga)
, agg. letter. ant. tirato da quattro cavalli. alticozzi, 2-27
dotta, lat. quadrigdtus, deriv. da quadriga (v. quadriga)
quattùor (v. quattro1) e da gemellare1 (v.). quadrigeminismo
gemino. = deriv. da quadrigemino, n. 3.
3: laggiù in fondo, vigilato da un medico, un grande quadro
quattùor (v. quattro1) e da getto1, n. 20 (v.
scandalizzarono. d'annunzio, i-953: da 'l terrazzo solitario / che sporgeva sopra il
dal signor dandino vestito nunciàlissimamente e accompagnato da una sudante quadriglia di pendocanti in sbiraria
piccola schiera che combatte o guerreggia staccata da ogni altro corpo; lo stesso che
e il codice divino della civiltà universale. da tal parola attinse ignazio il concetto della
dei giuocatori sia di 27 per parte, da distribuirsi in 5 'sconciatori ',
, 2-205: la sera che noi tornavamo da cappelletto da veder giocare i forti al
la sera che noi tornavamo da cappelletto da veder giocare i forti al pallone ginotta non
= dallo spagn. cuadrilla, deriv. da cuatro 'quattro cfr. fr.
glianti. = deriv. da quadriglia, col suff. del pari.
e più puro. = deriv. da quadriglio. quadrigliato2, agg.
scozzese. 2. costituito da una griglia di sbarre equidistanti e incrociate
. pass, di quadriller, denom. da quadrille 'quadratino, quadretto '.
= dallo spagn. cuadrillero, deriv. da cuadrilla (v. quadriglia, n
passamaneria con sezione quadrangolare, formato da una o da quat tro
sezione quadrangolare, formato da una o da quat tro anime con rivestimento
di seta. = deriv. da quadriglia, n. 9.
quattùor (v. quattro1) e da lato1 (v.), con epentesi
quadrilarghe dey mezzanini. = comp. da quadro1 e largo (v.).
grandi, 8-9: le figure poi contenute da linee rette chiamansi rettilinee, delle quali
quali la più semplice è quella che da tre linee rette comprendesi e si chiama trilatera
figura ovvero triangolo; se poi si racchiude da quattro rette linee, si dirà figura
manfredi, 2-18: le figure terminate da quattro linee rette, che comprendono fra loro
possa considerare come una superficie piana delimitata da quattro lati (anche con approssimazione)
la fontana e, in fondo, da una parte la serra, da un'altra
fondo, da una parte la serra, da un'altra il bersò. soffici,
, ma trasportata con mosse ardite da un lato alla cerchia del- l'
scherz. spazio idealmente racchiuso e protetto da baluardi immaginari. verdinois, 106:
verdinois, 106: il quadrilatero era costituito da palazzo reale, farmacia kemot, gran
æl comeille, è circa il rifiuto da me fatto di considerare le quattro famose
ferma), collegate a due a due da quattro cerniere; trova applicazione nello sterzo
rispetto all'altra, in modo tale da formare un percorso a forma di quadrilatero,
ali e dai due mediani laterali (o da un mediano e un'ala tornante)
quattùor (v. quattro1) e da [dilemma (v.).
quattùor (v. quattro1) e da linea (v.).
quattùor (v. quattro1) e da lingua (v.), sul modello
quattùor (v. quattro1) e da [milione (v.), sul
dicono i greci il sole, è derivato da 'el ', cioè 'forte '
. cerchio quadrilobato: motivo ornamentale costituito da quattro lobi inscritti nel cerchio. =
inscritti nel cerchio. = deriv. da quadrilobo. quadrìlobo, sm. archit
ornamentale tipico dell'arte gotica, costituito da quattro lobi disposti a croce.
quattùor (v. quattro1) e da lobo, n. 5 (v.
lanzi, i-40: anche i quadri da stanza preparavansi dagli intagliatori or a modo
di due quadrilunghi di ferro. maironi da ponte, 1-i-209: la forma della borgata
sia di pietra, io dovrò togliere da questa lastra un paralellogrammo ossia un quadrilungo
paralellogrammo ossia un quadrilungo il quale abbia da un lato tre parti e dall'altro
era un quadrilungo a tre navate separate da colonne ed archi a sest'acuto. cattaneo
tutti gli artifici di piegatura sono volgarità da locanda. -lastra quadrilatera. targioni
passi in circa, diviso per metà da una linea visibile in traverso, largo dieci
in circa. baretti, 6-169: da un canto ora vi sono delle buche
avevano in quel solo deposito strumenti bastevoli da distruggere un milione d'uomini: delizioso
/... /... da me già, per fare agiato altrui
quattùor (v. quattro1) e da lustro0 (v.).
nella sua faccia la perversità feroce scopertavi da certuni ai quali il più che quadrimestre
quattùor (v. quattro1) e da molecolare (v.).
riparare apparecchi radio. = comp. da radio1 e riparatore (v.).
apparecchio radioelettrico. = comp. da radio1 e riparazione (v.).
altre stazioni. = comp. da radio1 e ripetitore (v.).
teatrale). = comp. da radio1 e rivista (v.).
. radiodisturbo. = comp. da radio1 e rumore (v.).
pagare il canone. = comp. da radio1 e sbafatore (v.).
di dispositivo radioelettrico. = comp. da radio1 e scandaglio (v.).
per essere radiotrasmessa. = comp. da radio1 e scena (v.).
zione dell'intensità delle radioonde provenienti da una radiosorgente (assimilata alla scintillazione
tici). = comp. da radio1 e scintillazione (v.).
" radiotrasmissioni rurali. = comp. da radio1 e scolastico (v.).
le cose. = denom. da radioscopia, sul modello di radiografare.
su uno schermo fluore scente da un fascio di raggi x; la tecnica
: sono compressi [quei luoghi] da costruzioni che li celano e li snaturano;
vente. = deriv. da radio [tele \ scrivente.
di radiofari. = comp. da radio1 e segnalamento (v.).
, sm. radiotecn. segnale trasmesso da emittenti radioelettriche, per favorire la localizzazione
sganciate. = comp. da radio1 e segnale (v.).
vecchi rabdomanti. = comp. da radio4 e sensibile (v.).
ponzio, 1-299: furono dall'autore iniziate da anni ricerche sistematiche per stabilire eventualmente una
alcuni elementi cellulari. = comp. da radio4 e sensibilità (v.).
radioprotet- tori. = comp. da radio4 e sensibilizzante (v.).
pure clinicamente osservabile. = comp. da radio4 e sensibilizzazione (v.).
emissioni radio. = comp. da radio1 e sentiero (v.).
porta un dottore. = comp. da radio1 e sera (v.).
interessano i naviganti, secondo norme prestabilite da apposita organizzazione nazionale e intemazionale. fra
orarii, ecc. = comp. da radio1 e servizio (v.).
cielo coperto. = comp. da radio1 e sestante (v.).
radiosintesi '. = comp. da radio1 e silenzio (v.).
particelle nucleari (in partic. quelle da cui si ottengono radioisotopi di un elemento
cui si ottengono radioisotopi di un elemento da un suo composto non radioattivo, irradiato
radiosonda '. = comp. da radio4 e sintesi (v.).
apparirà, anche a chi l'osserva da vicino, radiosa e giovanile.
altre è reclarata. s. bernardino da siena, 1037: egli s'empie la
man la face / verrà che scorse da le nostre, e voi / disparirete,
ha determinato nell'umanità mutamenti tanto profondi da scavare un abisso fra i docili
(anche con uso iron., da parte dei neutralisti). fanzini
, perché michele non è ancora giunto da rescara. gadda conti, 1-647: entrambi
di quelle città di abitazione chiamate non da me, ma dagli abitanti, 'città
, uno stupido re divinamente radioso. irradiava da lui, che non aveva niente di
aria è pieno d'infinite piramide composte da radiose e rette linie, le quali si
dotta, lat. radiósus, deriv. da radius (v. radio6)
sorgente di radioonde. = comp. da radio1 e sole (v.).
quello che è il limite d'altitudine raggiungibile da uno 'spitfire ', fino a
del tempo. = comp. da radio1 e sonda (v.).
radiosonda). = comp. da radio1 e sondaggio (v.).
diametro di 305 metri... composta da 30. 000 tasselli, l'antenna
a scorgere niente. = comp. da radio1 e sorgente (v.).
a radiofrequenza. = comp. da radio1 e spettro (v.).
applicato al radiotelescopio. = comp. da radio1 e spettrografo (v.).
ricerche di radiospettrometrìa. = comp. da radio1 e spettrometria (v).
controllo. = comp. da radio1 e spia (v.).
milit. spoletta elettrica, comandata da radioonde emesse aa terra (dalla
dal bersaglio. = comp. da radio1 e spoletta (v.).
dale. = comp. da radio1 e staffetta (v.).
radiostazione '. = comp. da radio1 e stazione (v.).
dai radiotelescopi. = comp. da radio1 e stella (v.).
suoni stereofonici. = comp. da radio1 e stereofonia (v.).
onaa in quel momento (talora preceduto da un segnale acustico). =
acustico). = comp. da radio1 e sveglia (v.).
dall'oggetto. = comp. da radio1 e tachimetro (v.).
. = voce dotta, comp. da radio4 e tanatologia (v.).
notte [7-x-1970]: più radiotaxi da gennaio in poi. moravia, 21-385
radio nei radiotaxi. = comp. da radio1 e taxi (v.).
. montale, 7-53: il teatro da trasmettersi per televisione ha già,
spostamenti di apparecchi, rapidi o lenti da quota a quota o da nuvola
lenti da quota a quota o da nuvola a nuvola... così perfezionato
degli apparecchi. = comp. da radio1 e teatro (v.).
raggi y. = comp. da radio1 e tecnica (v.).
deposizione ai magistrati. = comp. da radio1 e tecnico (v.).
comune: radiotelecomando. = comp. da radio1 e telecomando (v.).
il radiotelefono. = denom. da radiotelefono. radiotelefonìa
degli oceani. = comp. da radio1 e telefonia (v.).
io6y, 9: le lunghezze di onde da usarsi da stazioni fisse e mobili adibite
9: le lunghezze di onde da usarsi da stazioni fisse e mobili adibite al servizio
rete telefonica. = deriv. da radiotelefonia-, voce registr. dal dizionario
e di un radiotrasmettitore, in modo da permettere collegamenti radio fra due o più
sulle portiere. = comp. da radio1 e telefono (v.).
anche radiotelefotogramma). = comp. da radio1 e fotografia (v.).
diocollegamento. = comp. da radiotelefotografìa] e fotogramma (v.)
ne avessero. = comp. da radio1 e telegrafare (v.).
e altri periodici echeggiavano la proposta, da più parti si obbiettava che la parola '
la radiotelegrafia. = comp. da radio1 e telegrafìa (v.).
.: attuato con il radiotelegrafo o emesso da un radiotelegrafo; che contiene una
la cabina radiotelegrafica. bacchelli, 2-v-113: da certe aureole spettroscopiche in cima ad antenne
radiofoniche. -raggiungibile con i segnali emessi da un radiotelegrafo. l'illustrazione italiana [
apparecchio marconi mandando messaggi che furono raccolti da tutti i vapori che navigavano nella zona radio-
, il radiotelegrafista. = deriv. da radiotelegrafìa. radiotelègrafo, sm.
dal controspionaggio. = comp. da radio1 e telegrafo (v.).
si accettano radiotelegrammi. = comp. da radiose telegramma (v.).
delle onde elettromagnetiche. = comp. da radio1 e telemeccanica (v.).
nemici.) = comp. da radio1 e telemetro (v.).
di radiotelerilevamento. = comp. da radio1 e telerilevamento (v.).
sensibili e sofisticate; è costituito essenzialmente da un'antenna e da un radioricevitore
è costituito essenzialmente da un'antenna e da un radioricevitore; l'antenna capta
il compito di raccogliere le onde radio provenienti da una certa direzione e di convogliarle in
un segnale elettrico. = comp. da radio1 e telescopio (v.).
e radioricevente. = comp. da radio1 e telescrivente (v.).
sul serio. = comp. da radio1 e televisione (v.).
bene accertate. = comp. da radio4 e tellurio (v.).
quota. = comp. da radio1 e teodolite (v.).
2-i-278: i radioterapeuti, col volto difeso da una maschera di caucciù, col
una maschera di caucciù, col corpo protetto da un camiciotto tessuto di piombo, di
del radium. = comp. da radio4 e terapeuta (v.).
della dose eritema. = comp. da radio4 e terapeutico (v.).
delle radiazioni. = comp. da radio4 e terapia (v.).
specializzato in radioterapia. = comp. da radio4 e terapista (v.).
e dall'impostura. = comp. da radio1 e tivù (v.).
chim. isotopo radioattivo del torio, da cui si forma per decadimento. piccola
bene accertate. = comp. da radio4 e torio (v.).
una radiotossicità elevata. = comp. da radio4 e tossicità (v.).
, sf. medie. tossicosi provocata da radiazioni. = comp. da radio4
da radiazioni. = comp. da radio4 e tossicosi (v.).
giovanna! romualdo! = comp. da radio1 e trasmettere (v.).
di correnti ad alta frequenza, da inviare a un'antenna trasmittente per averne
alla corrente la modulazione corrispondente al segnale da trasmettere (messaggio vocale, musicale,
.). = comp. da radio1 e trasmettitore (v.).
. plur. ente che organizza i programmi da trasmettere per radio. cassieri,
delle radio-trasmissioni. = comp. da radio1 e trasmissione (v.).
, 1-239: si sono fatti paracadutare da un elicottero sopra uno scoglio disabitato,
col radiogoniometro. = comp. da radio1 e trasmittente (v.).
e radioricevente. = comp. da radio1 e treno (v.);
radiovariazioni '. = comp. da radio1 e truffa (v.).
tica. = comp. da radio1 e uditore (v.).
articolazione radioulnare. = comp. da radio3 e ulnare (v.).
a scomparire. = comp. da radio1 e utente (v.).
radiosonde). = comp. da radio1 e vento (v.).
35 mm. = comp. da radio1 e visione (v.).
, / e non s'alza mai da terra. = comp. dall'
in senso concreto: materiale che si stacca da una superficie raschiandola; raschiatura; limatura
raditure di fumo. = deriv. da radere. radium, v
contenenti radio. = comp. da radium, per radio4, e dal nome
per radio4, e dal nome d'azione da infiggere (v.).
. radiuminfìssióne. = comp. da radium, per radio4 e puntura (v
col radio. = comp. da radium, per radio4, e terapia (
si chiama quando il razzo visuale viene da un mezzo denso e passa agli occhi
è il sol più grato, / se da rado vapore è circondato. g.
sprigionò, tra le grida degli astanti, da quel mucchio di carte. -costituito
quel mucchio di carte. -costituito da elementi distanziati fra loro o collocati a
muricciolo, e dentro il rettangolo da questo racchiuso un sasso, spianato sul
lana bianca a maglie rade, e faceva da tovaglia d'altare. -con sineddoche.
finestre che davan sulla strada, chiuse da imposte sconnesse consunte dagli anni, eran
consunte dagli anni, eran però difese da grosse inferriate. giuliani, ii-376:
usato, di raro). francesco da barberino, ii-54: canto e stormenti radi
in tutta la state ne'quali non respiri da ponente un costante deliziosissimo fiato di vento
per breve tempo almen qualche favilla. felice da massa marittima, xliii-239: rado è
son rade over per lor vertute. francesco da barberino, 350: ogne cosa rada
.. ha voluto cosa rada e da comendare a memoria narrarci. s. agostino
oggi natura, / la qual, perché da voi l'esempio fura, / opre
tasso, 18-30: quel gran mirto da l'aperto seno / imagini mostrò più
la moltitudine delle battaglie d'oriente, da non poterle stringare, ché neuna volta
vole / quei chela dà, perché da lui si chiami. idem, par.
crescimento. = deriv. da raro, per dissimilazione. radoblare (
libramente. mazzeo di ricco 0 rinieri da palermo, 430: agio trovato in
, con valore intens., e da doblar (v. doblare).
isidoro minore volgar., 130: et da poi ch'el signore dio liberao el
el signore dio liberao el ditto iob da omne infirmetate, ren- dio al prefato
substanzia radoblicata. = deriv. da radoblare, per accostamento a moltiplicato,
intens. e iter., e da adombrare (v.). radon
, in una nota congiunta, diffusa da autorità americane, mune di aviano
più probabile della presenza del radon è da addebitare alla conformazione geologica del territorio.
lat. scient. radon, deriv. da rad [ium] (v.
razza o tanto vecchie indebolite e languide da non potersi innestare, si faccia una
.. è chiamata 'lupinello 'e da alcuni anni in qua è seminata apposta
, 179: tutti i drappi devono avere da capo e dappiè il radore e la
e la tirella. = deriv. da rado. radóta, v
della bocca di molti molluschi, costituito da una lamina cornea dentellata, che riduce
più radume. = deriv. da rado. radunaménto, sm. raduno
delle persone radunate). guido da pisa, 1-298: udito ch'ebbe enea
dolore. bibbia volgar., vt-268: da tre cose teme il cuore mio e
parti. = nome d'azione da radunare. radunanza, sf. riunione
altra o radunanze ciascun dì: ma da quelle radunanze niuno di voi tornerà più ricco
daremo principio alle nostre radunanze, e da questo giorno avrà origine l'epoca della
e registratori. = deriv. da radunare. radunare, tr.
progressi de'nemici, radunò molte genti da ogni parte per vendicarsene. cesarotti,
me compreso, per insegnarci l'inno da cantare in chiesa. -convocare,
l'accademia. cesarotti, i-xxxiv-211: da lì a pochi anni giustiniano imperatore si
ha mai radunato un poco di bene da poter riposare. moravia, ix-192:
idee, pensieri, proponimenti. antonio da ferrara, 108: multiplicar parole fra prudenti
. parini, 528: indarno allora da le tue ferite / le genti sbigottite
/ cercar sottrarsi e radunarsi insieme. da ponte, 21: ad onta di
iscritti, si radunarono per vedere il da fare, pronti a lavarsi le mani.
le società cooperative di produzione sono costituite da artigiani che si radunano insieme non solo
. algarotti, i-x-61: che differenza da simili accademie [antiche] a quelle tante
sopra quesiti che non sono per lo più da proporsi o in occasione di certe feste
], con valore intens., e da adunare (v.).
di moltitudine d'oste e ho fatte navi da combattere. documenti dell'amiatino tre-quattrocentesco,
baldelli, 5-8-408: egli non è da dio vietato di distruggere e dispergere le
articolo precedente, è punito con la reclusione da un mese a due anni. codice
di re? = deriv. da radunato. radunato (pari.
, i-iv-256: il principe enrico era già da qualche tempo radunato in campagna.
del poeta. = nome d'agente da radunare. radunazióne, sf.
avaro? = nome d'azione da radunare. raduno, sm. concorso
fazione. = deverb. da radunare. reduplicato, v.
questa radura d'acque divisa in due da una lingua di terra. -superficie
a più radure. = deriv. da rado, sul modello di pianura da piano
. da rado, sul modello di pianura da piano. radurare, v.
, perché come l'è così raduto da fresco si pesta bene. lauro, 2-80
, xvi-905: non è materia quella raduta da foglie; ma nata nel ventre stesso
parlamento in agen. = deriv. da radurre, per raddurre. raegare
fuori le pietre. = deriv. da rafano. rafanèllo (region. rafanièllo
rafanìa, sf. medie. intossicazione da segale cornuta, attribuita in passato all'
coll'ergotismo. = deriv. da rafano. rafanina, sf.
di rafano. = deriv. da rafano. rafanino, agg.
. rafania. = deriv. da rafano. rafanisteròlo, sm.
presente nel rafano. = comp. da rafano e sterolo (v.).
del seme e forma una prominenza detta da gaertner il rafe. = voce dotta
v. ruffa. = deverb. da [arraffare o, secondo altri, deformazione
, 15-i-611: sentendosi il poeta raffacciare da questo messer farinata che si era ritrovato
, con valore intens., e da faccia (v.).
gli uomini coraggiosi sostengano querele e raffacci da coloro stessi a chi intendevano di giovare
suoi creditori. = deverb. da raffacciare1. raffaèlla, sf.
ultimi. = deriv. da raffaello, col. suff. dei verbi
vaticane dai seguaci di raffaello e soprattutto da giovanni da udine (ed è usato per
seguaci di raffaello e soprattutto da giovanni da udine (ed è usato per lo
v-5-238: alla raffaellesca purezza espressiva appresa da ingres sposava... l'energico lirismo
che è stato ideato, concepito, dipinto da raffaello o dai suoi allievi e imitatori
. degli uomini e delle cose spira da sé poesia. baldini, 15-50:
, di delicatezza tipici delle figure ritratte da raffaello (una persona, un volto
raffaello. rapini, iii-091: giovanni da udine era un raffaellesco, e perciò
, con valore intens., e da fagotto. raffagottato (pari.
varietà di vite e di uva rossa da vino. tanaglia, 1-866: se
-, con valore intens., e da affardellare (v.).
voce di area sett., deriv. da raffare. raffazzonàbile, agg. che
rinviatimi. = agg. verb. da raffazzonare. raffazzonaménto, sm. correzione
idea del bello. manzoni, v-1-643: da una parte non mi dava il cuore
. = nome d'azione da raffazzonare. raffazzonare (rafazonare,
: or eccomi a servirla col far da medico, e per meglio servirla mi
alle migliori botteghe, perché vi provvedessi da raffazzonarmi come il più compito damerino di
era troppo differente la stoffa dell'originale da quella delle rappezzature e faceva un contrasto troppo
tommaseo, 1-123: venuto il bianciardi da me: gli do da raffazzonare l'
venuto il bianciardi da me: gli do da raffazzonare l'articolo di montanari. s
giovarti, fallo, ma come corrispondenza da napoli che puoi raffazzonare a tuo modo.
de'loro avversari, ed avendo appresi da loro 1 princìpi d'una teologia più
quell'apparenza di ragionevolezza che non avea da se stesso. 3.
-, con valore intens., e da affazzonare (v.). '
magalotti, 28-120: dopo aver aspettato da un'ora si vedde comparire sopra un
. casotti, 1-1-30: accompagnar lo fa da un servitore / in una ben raffazzonata
che mai pare a me che il greco da usarsi oggigiorno debba essere per l'appunto
il mio uso antico, alcuni versi da me nuovamente raccozzonati o raffazzonati. pascoli
cattaneo, iii-4-313: poco sarebbe se da questa dolorosa prova solo uscisse il piemonte
di una cultura raffazzonata, orecchiata, da autodidatta. -sostant. comisso
sola facendola... da raffazzonatoli di libretti. = nome
libretti. = nome d'agente da raffazzonare. raffazzonatura, sf.
ricca di cose inedite ma non esente da raffazzonature dell'editore, degli 'opuscoli
lunghi lavori di raffazzonatura fatti in casa da manine pazienti e industriose. = nome
e industriose. = nome d'azione da raffazzonare. ràffega, v
questi che al presente seggono... da durare detta rafferma per tutto ottobre.
dei preliminari. = deverb. da raffermare2. raffermaménto, sm. ant
di membra. = nome d'azione da raffermare2. raffermare1 (ant. rafermaré
forse mancare? io ce la raffermo da sua parte. buonafede, 2-v-339: sebbene
sendo suo corpo maculato e infermo / da libidine vinto e fatto fievole, / raffermo
, e così vi rafermo. giovanni da empoli, 68: chiamai il piloto
-, con valore intens., e da affermare (v.).
. dei, 65: il conte ugo da barafolle era capitano di guerra, e
quindi a lui di eleggere ottanta uomini da quarantanni in su che si scambiassero di sei
via definitiva, ratificare. benvenuto da imola volgar., i-304: col sangue
legazione di ferrara... le fu da questa raffermata per quattro anni e mezzo
i fedeli della sua resurrezione. felice da massa marittima, xliii-195: similemente le
anima rafferma. pagliaresi, xliii-73: da poi ch'egli è de la cristiana fede
segnollo e benedissel con buon viso / da la parte di dio di paradiso.
mese di maggio condusse al papa: da cui fu egli grandemente carezzato e dal duca
.. veniva individuata e stabilmente rafferma da uomo italiano, che da povero figlio
e stabilmente rafferma da uomo italiano, che da povero figlio di un legnaiuolo di toscana
speranza che egli generosamente, con atto da vero cristiano e degno ministro di dio
solamente con la parafrasi latina di benvenuto da imola. s. spaventa, 2-174:
: voller fuggir, ma furo raffermate / da vergogna, che in lor tanto prevale
. con la particella pronom. riprendersi da una malattia, riacquistare le forze, ristabilirsi
questi dì in villa per raffermarmi fiacco da quelle febbri, in quali alquanti ai prima
, con valore intens., e da fermare (v.). raffermata
raffermata, sf. tose. riparo costituito da rami o fascine per trattenere le
acque correnti. = deriv. da raffermare2. raffermativo, agg.
rotture o stiramenti muscolari. dino da firenze [tommaseo]: alla fine coll'
. = agg. verb. da raffermare2. raffermato1 (part.
/ elisabetta. = nome d'agente da raffermare2. raffermazióne1, sf. conferma
combattente. = nome d'azione da raffermare1. raffermazióne2, sf.
sia stata questa vostra raffermazióne della vostra da me lontana dimora, io mentirei.
mentirei. = nome d'azione da raffermare2. rafférmo, agg.
buonarroti il giovane, 9-162: sapon da levar macchie, /...
. jahier, 211: in camera da un mese: pagnotta rafferma, frittata di
frittata di punte d'ortica al fornello da campo. -vecchio. sanminiatelli
di modernità. papini, iv-831: da secoli non offre [la crusca] alla
raffétto, sm. region. graffietto usato da falegnami e bottai. citolini,
= dal venez. raféto, deriv. da sgrafiàr 'graffiare ', con aferesi
di casa. = denom. da raffio. raffìata, sf.
grazie sode. = deriv. da raffìare. raffibbiare (riaffibbiare)
moravia, ix-153: il tedesco si alzò da tavola e si riaffibbiò il cinturone che
appresso io gli porsi alcune cose piacevoli da mangiare..., e così lo
ad altri, essendo in letto, tormentato da una risipila e da una febbre che
letto, tormentato da una risipila e da una febbre che mi durò 60 ore:
vi scrissi aver colto nel mio giardino da un ramo d'una spalliera..
intens. e iter., e da affibbiare (v.).
affaticas- semo molto per le raffiche descendevano da li sui monti e per le grandi
la nave non venga strappata dalla spiaggia da qualche raffica di vento. verga,
precipitazione atmosferica, per lo più accompagnato da vento. barilli, 5-21: più
attraversavamo desolata e livida. fummo investiti da un soffio umido, tosto seguito da un
investiti da un soffio umido, tosto seguito da un grande scoppio di tuono e da
da un grande scoppio di tuono e da raffiche d'acqua. landolfi, i-537:
. per simil. scarica di colpi sparati da più armi o pezzi di artiglieria o
armi o pezzi di artiglieria o anche da una sola arma automatica, in partic
sola arma automatica, in partic. da una mitragliatrice. de roberto, 775
lo sparo contemporaneo di tutte le bocche da fuoco. pirandello, 8-1164: o
mercati coi prodotti dei campi forestieri vantaggiati da leggi tributarie più civili. ojetti, i-35
vedute spiacevoli. marinetti, 2-i-24: da un'atmosfera d'idee ancora confuse e
alberi, le rocce stesse parevano mosse da raffiche di scherno. -momento di grande
: il ministero sta per essere sopraffatto da una raffica d'interpellanze e di accuse.
montale, 3-133: federigo fu investito da una raffica di strida, non appena
nel corso rùfulu; secondo altri, da un ant. * raffìcare, iter,
faccia rossa. = denom. da rappica, n. 3.
traffica raffica. = deriv. da raffica, n. 1.
colle gatte. = denom. da rafficò. raffìcata, sf.
aspro e vio lento inflitto da un superiore fanzini, iv-939:
, cicchetto. = deriv. da rafficarex. rafficato (pari.
di rapfìcare1), agg. colpito da una raffica di arma automatica. fenoglio
prillare e scattare in corsa-retro, inseguiti da soffi di terra raffìcata.
a perfezione. = deriv. da raffio, sul modello di erpice (v
colle gatte. = deriv. da raffio. raffidanza, sf.
tal turbamentu. = deriv. da rappìdare, sul modello di fidanza (v
: rincorare, incoraggiare. andrea da barberino, i-76: e1 nano gli disse
una persona per averne aiuto. guidotto da bologna, 1-33 [var.]:
non vuo'che nessun'arte in somma / da risvegliar ove più dorme amore / intentata
con una prop. subord. bonodico da lucca, xxxv-i-27q: in cui è la
-, con valore intens., e da affidare (v).
-, con valore intens., e da affievolire (v.).
duca rainere d'angioia... fu da napoli e dal regno cacciato, come
masuccio, 115: frate antonio, ché da un canto la pessima avaricia e da
da un canto la pessima avaricia e da l'altro la gulosità de la ricchissima gioia
arrestarsi (un movimento). antonio da ferrara, 119: se 'l movimento suo
-, con valore intens., e da affiggere (v.).
3-ii-122: si trovammo impicciato il passo da alcune vesti che ben pareano al colore,
stesso. = agg. verb. da raffigurare. raffiguraménto, sm.
di quello. = nome d'azione da raffigurare. raffigurare (ant.
chi si tratta. busone da gubbio, 1-351: il conte appresso il
. masuccio, 22: ciascuno da la impresa separarli se ingegnava, non
eran questi, / ma non furon da lui raffigurati / per esser tanto grassi diventati
risvegliato, / rizzossi in piedi e guardossi da tomo / e 'l bel paese ha
, 28-3: il ricevere una lettera da uno che si conosca e che si
, i-xxix-io: gli studi non essendosi da principio raffigurati, con un colpo d'
, con le due ampie terrazze laterali circondate da ringhiere che si appoggiavano a piccoli pilastri
appoggiavano a piccoli pilastri di pietra ornati da vasi di terracotta in forma di busti raffiguranti
coltelli, archi, frecce, perfino cani da caccia e volatili di palude.
sobranza. c. ghiberti o amorozzo da fiorenza, 444: sobranzami la morte ca
mente un'antica e gran cittate / da le vestigia sol di poche mura.
. che noi raffiguriamo continuano ad essere da noi pensati secondo la fisica di newton
-, con valore intens., e da affigurare (v.).
fattezze conte. caro, 9-730: chi da le trincee, chi da le torri
: chi da le trincee, chi da le torri / stavan dolenti rimirando i teschi
di cose. = nome d'agente da raffigurare. raffigurazióne, sf. rappresentazione
trovati che valgano quelli dei coccetti messicani da un soldo. ungaretti, al-26$:
raffigurazione. = nome d'azione da raffigurare. raffigurire, tr.
, 11-83: si tragge un suo coltel da lato / e lo raffila in su
2. pareggiare, in modo da conferire una forma regolare e simmetrica.
di un foglio di carta in modo da ottenere il formato voluto. -in partic
raffila. fanfani, 1-45: 'carta da minute ': così chiamasi quella quantità
ceda allo sforzo che fa il coltello da raffilare. 4. tipogr.
~, con valore intens., e da affilare1 (vj.
il coltello acuto di metallo, / da due bande tagliente e raffilato.
pirandello, 8-480: la calvizie nascosta appena da pochissimi capelli raffilati con meschina cura a
o lame (e di solito è costituito da una cote). tommaseo
.]: 'raffilatoio ': strumento da raffilare. i ferri più fini,
un libro (ed è di solito costituito da una morsa a vite che blocca il
vite che blocca il pacco dei fogli e da una cesoia con taglio singolo oppure trilaterale
.]: 'raffilatoio ': strumento da raffilare. il fabbricatore di carta,
, il cartaio adoperano lo stesso utensile da raffilare, che è una specie di
di quercia semplicissimi e ben lisci, ritenuti da varie traverse, fra le quali si
non ceda allo sforzo che fa il coltello da raffilare. = deriv. da
da raffilare. = deriv. da raffilare. raffìlatóre, sm.
macchina. = nome d'agente da raffilare-, voce registr. dal dizionario
. = nome d'agente femm. da raffilare. raffilatura, sf. l'
-in senso generico: scarto, parte da gettare. praga, 4-124: andava
vigneti delle giovani viti, con gesti da automa. stropic ciava ad
di sé. = deriv. da raffilare. raffinaménto, sm.
a vista delle moli più magnifiche prodotte da maggior raffinamento dell'ingegno umano. galanti
, che di sua assenza è lontano da ogni semplicità e misura. pellico,
, 3-482: quest'epoca è diversa da quella da noi notata nel quattro- cento
: quest'epoca è diversa da quella da noi notata nel quattro- cento. questa
scienza di tormentare altri uomini. maironi da ponte, i-i- 49: il
.. / v'è dei raffinamenti da duchessa / con delle giuccherie da primadonna.
raffinamenti da duchessa / con delle giuccherie da primadonna. de roberto, 1-306:
bellezza. monti, 4-1-304: liberata da ogni sospetto la voluttà nel sistema morale
ella poteva essere scandalo presso quei popoli da cui i greci e i romani imparati
raffinamento che distingue la gente dedita da generazioni al lavoro intellettuale o comunque direttivo,
troncata la testa in un tumulto cagionato da scellerati che niuno conosceva e che nella
che la lor poesia non è tanto da magnificarsi, come se il gusto cattivo
particolar col 'deposito del doge niccolò da ponte ', cercherà in vano quella purità
[3. = nome d'azione da raffinare1. raffinante (part. pres
la prima estrazione o preparazione, in modo da renderla utilizzabile o adatta a successive lavorazioni
quelli zuccheri che si raffinano, chiamati da noi zuccheri rossi. documenti delle scienze
», ottobre-novembre 1983], 40: da poco la mafia siciliana ha cominciato a
baruffateli, 34: si fa conca da tabacco un vile / escremento incivile; /
purga e raffina il cuore. felice da massa marittima, xliii- 198:
una revisione accurata; correggere, emendare da errori, da imperfezioni formali o stilistiche
; correggere, emendare da errori, da imperfezioni formali o stilistiche, da tratti
, da imperfezioni formali o stilistiche, da tratti grossolani, curando l'eleganza e
-interpretare in modo edulcorato un modello da cui si trae ispirazione. r.
una capacità. s. caterina da siena, 1-86: quanto più t'accosti
alzavano di tratto in tratto ad ammirare da vicino i quadri alle pareti, osservando
nelle sventure, e verrà tempo che da queste trarrete miglior frutto che alla scuola della
secoli vetusti quasi parti abortivi, furono poi da vari artisti fatti et accresciuti, raffinati
: si valuti l'importanza dell'anatomia da ciò che ella già manifestamente conosce,
magnificenza di cuore ed eleganza d'ingegno da ben profittare della ricchezze e del lusso
professione; divenire più abile. betto da pisa, 338: vivendo in isperansa,
rafini sempre servidore. magalotti, 26-74: da principio servì gli olandesi contro spagna,
più questa missione lo rapiva e liberava da tutte le catene. -con uso
tornasi di lampedusa, 166: fu da quel momento che si iniziò, per
-, con valore intens., e da affinare (v.).
del raf- finoso, atta a staccare da esso la molecola del p-fruttosio.
p-fruttosio. = deriv. da raffin [osio \, col suff.
pasto nella lunga e stretta e massiccia tavola da refettorio perugina. -con eleganza
lo scrupolo non gli era stato causato da raffinatezza di coscienza, ma dalla volgarità
in partic. erotico, talora accresciuto da una sottile depravazione. algarotti,
e sottili. = deriv. da raffinato. raffinato (part.
prima estrazione o preparazione, in modo da potersi consumare direttamente o da servire a
in modo da potersi consumare direttamente o da servire a ulteriori lavorazioni (una sostanza
c. dati, 3-67: interrogato da un altro principe se un brodo raffinato
se un brodo raffinato e poi rinvigorito da giulebbi, estratti e odori fosse buono
. 2. per simil. elaborato da un processo fisiologico, in partic.
ermellino, un altro anno uno stupendo nécessaire da viaggio, di pelle di cinghiale.
nelle pratiche di ginevra, era stimato da tutti, com'era in fatti, uomo
tutti, com'era in fatti, uomo da intraprendere ogni gran tentativo. giuglaris,
, per gieroglifico di professata sagacità portato da lui nellunsegna, sopra nomato fu il moro
... perché studiò tanto l'asino da conoscer l'influsso che ha sulle meteore
scrupoloso, attento, provvido nell'amministrarla da uomo onesto, altrettanto era sollecito e
alla distinzione e all'eleganza e rifugge da atteggiamenti volgari o banali; che ricerca
: messa in valore in due mesi da un raffinato come me avrebbe potuto far
le rose o i lillà o le gardenie da mandare all'attrice, quasi sempre straniera
comitiva dei nobili marcantoni questa popolaresca uscita da raffinato porcaro. stuparich, i-237:
del fortificar del vauban, raffinato poi da tedeschi e da olandesi. a. cocchi
vauban, raffinato poi da tedeschi e da olandesi. a. cocchi, 5-1-20:
, del quale si legge, benché da lui non pubblicato, un ingegnoso discorso sopra
ranuncolo dei prati, nelle margaritine. da queste il floricultore dei secoli andati trasse
derivano spesso dall'impero delle circostanze e da raffinata ambizione. rajberti, 2-240:
il bel regno di candia. serafino da como, lxii-2-iii-302: su detto re nulla
discernimento artistico. -che deriva da notevole sensibilità estetica o ne è il
ed un sempre sostenuto stile, lasciando da parte il gusto totalmente raffinato e sublime
ha lasciato giovanni. -difficile da risolvere, astruso. linati, 17-23
... era assai preoccupato allora da certo suo misticismo scenico, da problemi
allora da certo suo misticismo scenico, da problemi raffinati di colori, luci, tenebre
proprio l'atteggiamento sano dell'operaio esente da raffinati problemi e da duri ideali, ma
dell'operaio esente da raffinati problemi e da duri ideali, ma che ha saputo
scaramuccia, avvert.: non attender da me fiori di raffinata eloquenza, poiché
la purità della lingua coltivata e raffinata da un certo buon gusto e insieme dalla ragione
dei suoi nervi tormentati; e, da quella distanza, la vita turbolenta della
l'amore naturale gli piaceva. -caratterizzato da crudeltà sottile (una pena, un
nnatoio. = deriv. da raffinare1. raffinatóre, agg.
», ottobre-novembre 1983], 40: da poco la mafia siciliana ha cominciato a
dense. = nome d'agente da raffinare1. raffinatura, sf. raffinazione
ai maestri grandi, di confondersi da un odore a un altro, per esempio
arancio? = nome d'azione da raffinare1. raffinazione, sf.
liberandolo con mezzi fisici o chimici da impurità, da sostanze estranee, da ele
fisici o chimici da impurità, da sostanze estranee, da ele
chimici da impurità, da sostanze estranee, da ele menti inquinanti, da
da ele menti inquinanti, da colorazioni e odori sgrade voli
i-vi-375: mi pare... che da tale esperimento resti confermato che la preferenza
tale esperimento resti confermato che la preferenza da darsi all'oro del zecchino sopra l'
di un metallo è la depurazione di esso da ogni altro metallo o materia straniera.
ben funzionanti. = nome d'azione da raffinare1. raffinerìa, sf.
, 18: in una più rigida prospettiva da monte a mare,...
volta alla raffinazione. = deriv. da raffinare, sul modello del fr. raffinerie
idioma loro. = nome d'azione da raffinire. raffinire { rafinir e
e in alcool; è un esotnosio costituito da una molecola di galattosio, una
raffinoso e stachioso. = deriv. da raffinare] 1. ràffio { raffó
sm. strumento di ferro, costituito da una lunga asta terminante con uno o più
4. strumento di ferro costituito da più uncini che, attaccato a una
che il guasto al raffio era cosa da nulla. 5. locuz.
= dal ted. ant. raffel (da raffen), che ha continuatori dia
tempo. = nome d'azione da raffiorare, per riaffiorare. raffiorare
ej-, con valore intens., e da affisare (v.).
, con valore intens., e da fissare (v.).
che poeta. = deriv. da raffa. raffinare, v.
, giacché poi vi si raffittirebbe e manterrebbe da se medesimo, senz'altra fatica,
-, con valore intens., e da affittire (v.).
-, con valore intens., e da affocare (v.).
ruffola. = deriv. da raffa. raffoltire, intr.
-, con valore intens., e da affoltire (v.).
sì dura procella, / confa stella nocchier da rapid'onda / tratto, ch'or
il vecchio, 2-81: ruota, che da l'orribile acheronte / or questo or
-, con valore intens., e da affondare (v.).
-, con valore intens., e da affondere (v.).
forma, emendare, correggere. felice da massa marittima, 34: tale exempio prendi
con valore intens., e da formare (v.).
-, con valore intens., e da affortificare (v.).
iniziale di una parola è preceduta da determinati vocaboli uscenti in vocale).
dialettico. = nome d'azione da rafforzare. rafforzare { raforzaré)
, una facoltà spirituale). antonio da ferrara, 75: tu porti l'alma
cesari, 6-155: è tempo ornai da raccoglier le vele e finire colle debite benedizioni
subitane si provano non savie. marsilio da padova volgar., ii-xxvn-3: « mostrato
uno stato); rinforzarsi. antonio da ferrara, 123: spesa e pericolo v'
-, con valore intens., e da afforzare (v.).
. = agg. verb. da rafforzare. rafforzato (part.
umidità, con li sparti- menti guardati da una rete di metallo piena di lacerazioni,
di lacerazioni, con le commessure rafforzate da bande di zinco o di ottone lucido
del suo penetrar colla vista, rafforzata da quel lume, l'essenza di dio
sm. rinforzo. = deverb. da rafforzare. raffoscare (raffuscare
-, con valore intens., e da affo scare (v.).
f. frugoni, 3-i-306: elinando, da tenacissime malinconie raffoscato, non dava luogo
-, con valore intens., e da affrancare ^ (v.).
), sf. ant. malattia da raffreddamento (anche di animali).
reni, pietra. = deriv. da raffreddare. raffreddaménto (raffredaménto,
sm. abbassamento, spontaneo o provocato da trasformazioni termodinamiche, della temperatura;
al sangue. caro, 5-145: da la vecchiezza è stata in loro introdotta
un circuito ad acqua, in modo da mantenerne costante la temperatura e da consentirne
modo da mantenerne costante la temperatura e da consentirne il perfetto funzionamento. marinetti,
gli volle strettamente legati co'vincoli lavorati da dio fino dal principio del mondo.
mio. = nome d'azione da raffreddare. raffreddare (raffredare,
un soffio prolungato, come se avesse da raffreddare una minestra. mannetti, 1-97:
la sollecitudine raffreddano la concupiscenzia. benvenuto da imola volgar., ii-6: l'imperio
plebe che la raffreddò nel seguirli. sabba da castiglione, 37: il non conoscer
oggidì bisogno di essere rappresentate in modo da non lasciare in noi alcun vuoto..
tempo che tornar dopo anni venti / da troia i greci..., i
/ ciò ch'io udii. zanobi da sfrata [s. gregorio magno volgar.
ch'ella non era punto cambiata. da ponte, xxiii-45: io suonava assai
~, con valore intens., e da affreddare (v.).
ant. atto a raffreddare. fausto da longiano, 6: l'influenza speciale raffredda-
altre. = agg. verb. da raffreddare.
[platina], xxxi-705: fui da capo ritornato in prigione, dove tanto
v. sudore. 2. affetto da raffreddore. romoli, 276: se
tomo ad essere assai raffreddato di testa da tre giorni in qua. mazzini,
presentissimo a tanti mali, è credenza da tutti ricevuta che questa foglia [del
v-165: la congiura di catilina, da principio raffreddata per timore, ripigliava forza
repubblica nella mia persona quelli onori che da tanto tempo in qua desideravano; di
nimici, più volentieri procurava di allontanarsi da loro che di venire alle mani.
si raffreddino. = deriv. da raffreddare. raffreddatóre, agg.
per mezzo della circolazione d'acqua attivata da una pompa attraverso ad un raffreddatore tipo
raffreddatrice. = nome d'agente da raffreddare. raffreddatura (rafredatura),
uomini. = nome d'azione da raffreddare. raffreddiménto, sm. ant
raffreddimento. = nome d'azione da raffreddire, non documentato. raffréddo1
mazzei, ii-56: ditemi se vi paresse da tórre un quarto di vino bianco e
machiavelli, 1-i-484: non essendo sostenuto da una virtù ordinata quello loro furore nel
ferrara le dimostrazioni sono raffredde. giovanni da poppi, 13-ii-83: l'aboccamento da
da poppi, 13-ii-83: l'aboccamento da farsi a cambrai tra li tre re,
raffredo,... mi è parso da rivicitarvi con questa lettera.
. 5. sm. vivanda da consumarsi fredda. oliva, i-2-141:
di macellazione. = deverb. da raffreddare. raffreddóre (rafredóre)
rafre- dore. alfieri, xiv-2-121: da quasi 15 giorni son molto ammalazzato d'
, 2-97: soffiò aria e ruggine fuor da tutti i buchi de'cilindri lasciati aperti
del tempo. = deriv. da raffreddare. raffreddume { raffredume)
), sm. disus. malattia da raffreddamento; raffreddore (e ha un significato
di raffredumi catarosi. = deriv. da raffreddare. raffrenare, tr.
, con valore intens., e da pregare (v.).
dea! = agg. verb. da raffrenare. raffrenaménto, sm
. g. gozzi, 1-359: da questa semplicità pende la base della vigorosa
podestà. = nome d'azione da raffrenare.
in un punto dallo spavento e raffrenato da tigrinaa, si diè furioso a trar calci
di s. chiara, 82: era da questa pazzia tormentato due volte ogni giorno
traiano, / che gli era appresso da la man sinistra,... prese
, lo meo mal rafreno. francesco da barberino, 17: però ch'ogni etade
rafrenare la furia del marito. niccolò da correggio, cvt- 223: rafrena
dolce il mel ch'allora io colsi / da quelle fresche rose, / se ben
alto in disparte; non fosse veduto da priamo il suo figlio: / e nel
però questa è l'ottima parte eletta da maria, concordevole con la beata vita.
bontà, / acciò in uso miglior da voi s'adopre. -trattenere il pianto
cavalca, 21-187: gli occhi sono da reprimere e raffrenare della lascivia della sua
colle bestie s'accompagni. fausto da cangiano, iv-163: sarebbe cosa mostruosa
comunque, esasperata nella protesta; distoglierla da atti inconsulti, calmarla. testi
sicurtà quelli che volevano la pace. benvenuto da imola volgar., ii-209: li
beni ritenuti in demanio. -trattenere da eccessi. cavazzi, 533: questo
più volte e con singolare premura pubblicato da colunti e da sovi in tutte le parti
con singolare premura pubblicato da colunti e da sovi in tutte le parti del regno
convenne poi raffrenarla. -distogliere da comportamenti o da azioni o da sentimenti
. -distogliere da comportamenti o da azioni o da sentimenti riprovevoli.
-distogliere da comportamenti o da azioni o da sentimenti riprovevoli. zanobi da strata
o da sentimenti riprovevoli. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
quegli che insegnano perversa dottrina. fausto da longiano, iv- 20: gli
: quel che è in tua possanza dichiara da te medesima, e se tu mi
quale lo tuo cuore possi raffrenare. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
acciocché la nostra mente si possa raffrenare da tal diletto, sotto quale si mette
si mette per desiderio di signoreggiare. fausto da longiano, iv-249: rafrenai il core
5-20: i canti delle strade, fermati da travi grandi e da stanghe a raffrenare
strade, fermati da travi grandi e da stanghe a raffrenare le correrie, erano
le correrie, erano difesi e guardati da uomini armati. saraceni, ii-323: deliberò
ch'erano nati a quel tempo, furono da lui rigidamente e senza compassione veruna raffrenati
travagli macchinavano contro cicerone, e fu da essi proposto un decreto di richiamar pompeo
comportamenti illeciti (una legge o una pena da essa prevista). giorgio dati
e lascivia fu già dalla legge oppia e da altre leggi ancora raffrenata. tortora,
la funzione o la forza di distogliere da esso. buonarroti il giovane, 9-802
-senza la particella riflessiva. onesto da bologna, i-75: merzé, voi che
parlare poco e con prudenza. bartolomeo da s. c., 36-2-8: chi
-, con valore intens., e da affrenare (v.).
passo del suo destriere che, non sollecitato da sprone né raffrenato da morso, vagava
, non sollecitato da sprone né raffrenato da morso, vagava a suo talento, giunse
domandarlo; e quivi, raffrenata / da cortese modestia, fuor non scocca. b
4-43: lo sdegno o tira non raffrenata da la ragione... si converte
e delitto, non raffrenato o sbandito da sontuarie leggi. misasi, 21: quando
l'autorità di un solo, raffrenato da leggi. g. ferrari, 430:
, vi-10-32: egli è l'angiolo mandato da dio,... raf- frenatore
anime accorre / su 'l carro tratto da gli augei, né febo / la cetera
colli. = nome d'agente da raffrenare. raffrescaménto, sm. ant
piedi. = nome d'azione da raffrescare. raffrescare (ant.
fiéscht). liberare l'organismo da impurità o da umori nocivi, ridurne
). liberare l'organismo da impurità o da umori nocivi, ridurne lo stato di
bevande o riposo; sollevare un popolo da uno stato o di oppressione. leti
settimane prima. di potersi raccogliere e rafrescarsi da quei piccoli danni sofferti in quel mare
: è [il clima] continuamente raffrescato da venti di nord. 4.
p. querini, cii-iv-60: il vento da levante e scirocco tanto rafrescò che la
qual era nel schiffo, si smarrì da noi. 5. intr. con
-, con valore intens., e da affrescare (v.).
dalla sera. 4. liberato da impurità, purificato. bacchetti, 3-166
cesari, 6-282: la poligamia fu da dio approvata o conceduta ne'patriarchi del
dei vulcano a raffrettarsi. -seguito da una prop. subord. implicita: far
foscolo, ix-1-474: il riso provocato da una assurda ap- ^ plicazione annientò anche
~, con valore intens., e da affrettare (v.).
acconciare. = denom. da raffrigno. raffrigno, sm. region
senza sguardo su la fronte del veronica sconciata da tre lunghi raffrigni in vario senso:
riportate in duello. = deriv. da raffio, forse con incrocio con voci come
impresa populare esser quella che... da * mezzamente sagaci et erudit'ingegni si
campo per combattere, non ha soggetto da formarne favola di tragedia... e
compassione. = nome d'azione da raffrontare. raffrontare (ant. rafrontare
l'impeto della vittoria, gli raffrontarono da diverse parti con incomparabile ardire.
antichi esemplari a penna ed a stampa sono da vedersi nelle pubbliche librerie, l'editore
« qui si monta », / che da ogni altro intento mi rimosse; /
in campo per combattere non ha soggetto da formarne favola di tragedia... e
ìii-2-93: ora tra 'due mari e da pachino al monte / sola un'oblivione
-, con valore intens., e da affrontare (v.).
che si trovano in ogni testa, da costoro saranno così materialmente ricantate. carducci
le cose. = nome d'agente da raffrontare. raffronto, sm
due vocali. = deverb. da raffrontare. raffrugare, tr.
baruffaldi, iii-25: si fa conca da tabacco un vile / escremento incivile;
con valore intens., e da frugare (v.).
-, con valore intens., e da affusolare (v.).
il bengioino...; altri alberi da costruzione vi allignano numerosi...
raffia. 2. fibra ricavata da alcune specie di tali palme, tenace
nell'industria dei cordami e degli articoli da imballaggio o da intreccio, come sacchi
cordami e degli articoli da imballaggio o da intreccio, come sacchi, stuoie,
di capelli, rinforzate e fatte rigide da due trecce di raffia. moravia, 23-54
, 23-54: un bastone tenuto ritto da due pietre, al quale è stato legato
= dal nome malgascio della palma (da cui il lat. scient. raphia
della tribù dello stesso nome, stabilito da linneo, e singolarmente distinti da antenne
stabilito da linneo, e singolarmente distinti da antenne filiformi inserite fra gli occhi; le
]: t rafidi ': nome dato da decandolle ad alcuni fasci di peli in
.]: 'ràfìgne ': arnese da pesca composto di una rete quadrata appesa
1232: 'rafilito ': nome dato da fischer al me- sotipo o titanio
smettere. -an che seguito da una prop. dichiarativa implicita.
meno. boiardo, 1-4-25: barcellona da sera a matina / è combattuta,
, con valore intens., e da finare (v.).
fr. rafistoleur, nome d'agente, da rafistoler 'riparare, racconciare ',
col medesimo signif.), forse da riconnettere al lat. fistola e all'ital
, con valore intens., e da affriggere per affliggere (v.)
\ -, intens., e da frustare2 (v.).
overo per morso dell'infante sono molestate da fessure dette da'greci ragade. pagni,
d'infiammazione, determinata in quelle parti da immondezza, confricazione continua e simili.
. 2. strumento musicale costituito da una ruota dentata montata su un perno
dentata montata su un perno che funge da manico, la rotazione della quale produce
all'andar della ruota, era stata da qualche burlone collocata apposta nel letto del
sullo stramazzo. = denom. da raganella. raganèllico, agg.
area umbra, di etimo incerto: forse da collegare a ragazza (v. ragazzola
noi siamo gente che non ha altro da fare che empir di fumo i caffè
pavese, 7-80: mi raccontò che da ragazza era stata in collina con un
], 31: sì, glamour vi da la linea 'ragazza copertina '.
divenuta madre fuori dal matrimonio e che da sola esercita le funzioni di genitore.
tempi della sua vita di emigrante, da una sua relazione con una maestrina tedesca,
sua relazione con una maestrina tedesca, da lui presto abbandonata. per vari anni dopo
che se chiamava valdarena pure essa, da ragazza? morante, i-38: malgrado che
, aveva acquistato maniere brusche, quasi da popolana. -con uso aggett.
ragazza, finché io venga a strapparla da luoghi al suo cuore così dolorosi e funesti
aspetta questa sera un complimento in forma da me. 'madama, ho chiesto
morante, 2-370: mi fece sapere che da poco s'era sposato con quella che
; operaia (per lo più seguito da un compì, di specificazione che ne
. prostituta (anche nelle espressioni ragazza da marciapiede, di vita). suzzati
arbasino, 232: quella sera io da principio avevo cominciato a trattarla come una
cominciato a trattarla come una ragazza piuttosto da marciapiede, deciso, perché innegabilmente così
molte di queste vecchie ricardate che fanno da ragazzacce. forteguerri, 14-6: basta
tranquilla '. = deriv. da ragazzo, sul modello di fanciullaggine, pecoraggine
ricevuto dal sindaco, dai mortaletti, da sette archi trionfali, dal clero e popolo
archi trionfali, dal clero e popolo, da tutta la ragazzaglia in camice bianco e
piccola ragazzaglia. = deriv. da ragazzo. ragazzàia, sf.
'ragazzaglia '. = deriv. da ragazzo. ragazzame, sm.
troverawi birri, messi e spie / da 'mpiccame ogni mese una funata; /
della città. = deriv. da ragazzo. ragazzata, sf. condotta
ragazzata, sf. condotta o azione da ragazzo, compiuta con leggerezza, senza
è trovato impicciato, senza malizia, da ignorante, come un topo nella trappola
primo tomo della 'vita 'scritta da lui. le inezie, ragazzate e insipidezze
insipidezze che vi si leggono, dàn da ridere ai poco amici e da disapprovare
, dàn da ridere ai poco amici e da disapprovare ai ben affetti. f.
e povera fanciulla. = deriv. da ragazzo. ragazzerìa, sf.
oriuolo del gentiluomo. savinio, 10-136: da quel momento jules veme diventa il san
dei due emisferi. = deriv. da ragazzo. ragazzescaménte, aw.
dovesse mostrarsi in un aspetto affatto diverso da quello d'un patrizio togato, per
e più secrete operazioni della natura. da ciò possiamo veder con quanta compassione meritano
11 titolo d'un libro... da un puerile concettuzzo sopra uno strumento che
letterarie. milizia, iv-232: fuggì da firenze per alcune brighe ragazzesche. -destinato
; / e pur si vedon far da raggazzette / tante ch'han la nipote
, insieme a una ragazzétta che, uscita da un collegio di monache, entrava subito
: oh s'io credea che il far da truffaldino / o pascariel, che
ragazzetto nel cortile..., fu da giassmen incontrato. = dimin. di
2-467: lei, era forse una ragazzina da innamorarsi perdutamente per due parole ed una
, anzi ragazzinate. = deriv. da ragazzino. ragazzinésco, agg. (
amato dai giovani. = deriv. da ragazzino. ragazzino (region.
un ragazzino s'era lasciato andar giù da un ciliegio, e si sfiancò una costa
, esangue, con certi tic nervosi da far paura. 3. ant.
con qualche toro ragazzino, che arrivano da lontano. 6.
forteguerri, 10-62: per vedersi far da due ragazzi / in casa propria così gran
sa fare discorsi. -da ragazzi, da ragazzo: nell'adolescenza. ricci,
ricci, 4-206: noi siamo stati amici da ragazzi. quasimodo, 2-14: in
2-14: in quel luogo io vidi / da ragazzo arbusti di bacche viola.
-ragazzo padre: giovane padre che da solo esercita le funzioni di genitore (
o psichiche anomali o irregolari, tali da richiedere un'educazione o un'assistenza speciale
19-22: io / so ben che, da chi non ti conoscesse / e non
appartamento di jacopo, fu scosso come da un lungo gemito... mi
, garzone (per lo più seguito da un compì, di specificazione che ne
aria di chi mostra una casa abitata da gente privilegiata. bernari, 4-263: nemmeno
si avvezzano i ragazzi a non obbedirvi da principio, a ricalcitrare, a rispondervi,
in torino per la via di chambery da ginevra una buona inglese con due ragazzi.
di bicchierai toscani, 135: una fascia da ragazzi lavorata. beccaria, i-429:
crisostomo volgar., 3-10: dàn da rier a tufi, e gli so fanti
-palafreniere; staffiere. francesco da barberino, iii-96: fornisci bene e forte
perché io me ne procacci, non avendone da te, non è da dirmene male
, non avendone da te, non è da dirmene male: almeno ti fo io
né con ragazzi né con tignosi. felice da massa marittima, xliii-231: o peccator
. bartolucci, 3-1-76: -senti che ardire da ragazzo di puttana. -s'io son
sotto la lancia di ioanni di piero da parma,... rappresentò uno
questo esercito poi voglio pigliare, / da tua persona a l'ultimo ragaccio.
etti, 3-184: non sono punto cose da invaghire della lettura i ragazzocci tenerelli.
area lombarda, di etimo incerto: forse da
; e così verrà roba a bizzeffe da due bande e io di più avrò quella
, 7-59: c'è una buona ragazzona da osteria. d'annunzio, fv-2-37:
12-120: l'esile capobiondi si vide circondato da un signore gigantesco... e
un signore gigantesco... e da due ragazzone sode, massicce. moravia
..., un buon sorriso da ragazzone come so fare quando, tra me
c'era un cavallo libero imbizzarrito inseguito da un ragazzone che tentava di condurlo
; / scopa la casa, arrecami da bere ». serafino aquilano, 128:
volete voi vedere se questo giovine è da bene e virtuoso come suo padre? che
. ragazzottèlla. baldini, 7-159: da una parte si vedevano salire gradino per
, quando a quella bella torta mandatagli da quel bel ragazzotto d'alcioiade, ella,
verga, 8-441: tornava fresco fresco da napoli, laureato in medicina, un
forse per la prima volta, una festa da ballo. 4. giovane lavorante
molto più sottile e sapido, interamente differente da quel che fosse stato il solo altro
anche ordinana. = deriv. da ragazzo. ragazzuòmo, sm.
, di etimo incerto, forse da confrontare col gr. pàxo; 'cencio
andi solaci, goie e deporti. giacomo da lentini, 644: gn'om ne
v-3-2-15: « in fra iacopone da todi: 'la penitenza che l'anima
, con valore intens., e da un deverb. di gagliardo1 (v.
, con valore intens., e da un denom. di gatto1 (v.
-, con valore intens., e da aggavignare (v.).
. -per estens. essere accompagnato da brividi di freddo (il sudore)
. -essere percorso o sentirsi percorrere da im rowise sensazioni di paura
; sentirsi loccare dalla timidezza o da un atteggiamento di estraneità e di indifferenza
un atteggiamento di estraneità e di indifferenza da parte degli altri. pirandello,
difficile parlare. loria, 5-154: da ieri conosco un vuoto che dalla strada
-, con valore intens., e da aggelare (v?).
. pasolini, io: umana la luna da queste pietre / raggelate trae un calore
gli accordi! = deverb. da raggelare. raggentilènte (part.
ma di quel molto ancora che resta da discoprirsi. lambruschini, 1-128: l'
-, con valore intens., e da aggentilire (v.).
dannunzio, 5-489: un arcipelago battuto da un efesto raggentilito. rapini, 27-160
sempre in un ferrarese raggentilito e allungato da un fià di veneziano. alvaro,
nobili artifizi della cucina ortodossa, tanto da quietare gli scrupoli di monsignore senza turbare
, con valore intens., e da ghiacciare (v.).
e concludo che 'l verso è proprio da ragghiante. f. f.
dall'asinon pegaseo, onde non è da stupire, se più che raggianti raggianti,
quel te sia per guigliardone. cenne da la chitarra, vi-ii-184 (5-3):
: il vigile dei destini principe ragghiare da issu'balconi ventitré anni. -tr.
lamentarsi ad alta voce. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
all'amore di quella beata visione e dentro da sé desidera alcuna particella di tal refezione
f f = nome d'agente da ragghiare. ragghignare (raghignare),
, con valore intens., e da ghignare (v.), che traduce
tenendosi arcicontento di quanto aveva saputo strappare da don antonio in un istante felicissimo del
-, con valore intens., e da agghindare1 (v.).
bandi, 2-iii-5: frate puccio, ragghindato da un barbitonsore campagnolo, sporgendo il suo
amore. 4. locuz. da esser cantato dal ragghio dell''asino
tanta tyranne tulisti ': stomacoso versaccio da esser cantato dal ragghio dell'asino.
, l'assorda. = deverb. da ragghiare. ràggia1, v. razza1
comp. dall'imp. di raggiare1 e da fuoco (v.). raggiaménto
superficie. = nome d'azione da raggiare1. raggiante (part.
belve. alfieri, 1-642: io, da profonda cupa orribil valle, / lui
, su un cielo temporalesco e raggiante da quadro della 'deposizione '.
-fis. che emana, è irradiato da un corpo; che si propaga per
calorico e la luce, che, come da centro, diffondono raggi calorifici e luminosi
pendeva sopra l'uscio, era dipinto da tut'e due le parti un sole raggiante
lira..., onde non è da stupire, se, più che raggianti
, 6 -1 - 576: andai da regina. la trovai splendida, superba,
gianza trionfatrice. = deriv. da raggiare1. raggiare1, intr.
o riflessa), brillare. francesco da barberino, iii-401: più non raggia il
lucente, che non si disuna / da lui né da l'amor ch'a lor
che non si disuna / da lui né da l'amor ch'a lor s'intrea
in atto. bontempelli, 19-217: fiori da questa parte e fiori dall'altra,
un clangor di magli / su forti ancudi da cui raggia il fuoco. 3
. -anche so- stant. francesco da barberino, ii-208: son certe pietre,
: maiella e gran sasso... da pescara a sulmona àvevo visto raggiar di
, sigismondo, dalla mesta soavità e da que'begli occhi che, raggiando dolcemente
mondo nascente! la gioia raggiava inesauribile da noi sulle più povere cose, che ce
.. è una reggia villatica, da cui raggiano dei viali divisi da veri bastioni
, da cui raggiano dei viali divisi da veri bastioni di verde. alvaro,
-diffondersi su un territorio partendo da un punto d'origine. balbo
più tra gli altri raggia / tutti convengon da lor corpi umani. g. averani
che ne'vostri occhi raggia. antonio da ferrara, xlvii-132: una angelica fama
squisitezza possibile una figura o un quadro da farvi tremare di commozione o raggiar d'
, la data. gliel'appun- tarono da un lato, sul vestito celeste. trionfava
e complicata... pareva raggiasse da tutti i pori verso di lui una fascinazione
occhi raggiava tale limpida e ferma luce da poter credere che mi incitasse a qualche
= dal lat. radiare, denom. da radius (v. raggio1).
. disus. gruppo di animali istituito da g. cuvier (1769-1832) e non
: molte roccie calcaree... derivano da minime spoglie o detriti o residui di
, di spongiari. = deriv. da raggio *; cfr. radiati.
agg. colpito o attraversato da raggi luminosi; illuminato, splendente.
riso e sole / dolce vibrò, da notte amara e gelo / dolce oro in
, piccola madre di dio, eri tutta da adorare. -sprizzato tutto intorno.
; screziato di linee che si dipartono da un centro. d'annunzio, iv-2-1210
di appendici a stella. -contornato da raggi. pasini, 27-3: nel
'dovrebbero apparirci puntiformi. -circondato da elementi disposti a raggiera. milizia,
sul filo dei piani costruttori. -costituito da un centro principale da cui si dipartono
costruttori. -costituito da un centro principale da cui si dipartono a raggiera le vie
costa di galbiate (lì fu allattato, da una nutrice raggiata d'argento, alessandro
in due parti uguali e specularmente simmetriche da infiniti piani che passino per l'asse
non c'è nulla di più difficile da disegnare che i ricci di mare: sia
raggiato o armatura raggiata: armatura composta da due o più rapporti di fili e
d'acqua. = deriv. da raggio2. raggièra (raggèra),
fascio di raggi luminosi che si dipartono da un punto verso tutte le direzioni.
faggi fitti con brevi prati interclusi illuminati da raggere di sole che penetravano tra le
: il paesaggio diventò favoloso, percorso da raggiere di luce, trasvolata dai limpidi
disputa dei dottori, dipinto là sotto da bernardino luini. è tanto sicuro e
insieme di elementi concreti disposti in modo da dipartirsi da un punto e spingersi verso
elementi concreti disposti in modo da dipartirsi da un punto e spingersi verso l'esterno
: innocenti occhi,... circondati da una raggiera di lunghe ciglia nere e
la tela. -cancellata formata da una serie di punte disposte a ventaglio
che si estendono e si propagano sviluppandosi da un nucleo centrale o, anche,
, che convergono su un nucleo provenendo da più direzioni. carducci, iii-20-364
e fu chi abbrividì la sera / percosso da una candida ala in fuga, /
chioma disposta intorno al volto in modo da incorniciarlo. cavacchioli, lxxvi-45: ora
, ii-i 1-239: di quelle raggiere argentee da testa lombarde, qui in bologna non
dalla vesta di seta che sta su ritta da sé, color di pavone. tecchi
. locuz. -a raggiera: in modo da dipartirsi da un punto centrale e spingersi
. -a raggiera: in modo da dipartirsi da un punto centrale e spingersi verso l'
mezzo a quei giardini venuti a circondarla da ogni lato. -con valore aggett
-con valore aggett.: disposto in modo da dipartirsi da un punto centrale e spingersi
.: disposto in modo da dipartirsi da un punto centrale e spingersi verso l'esterno
di penne a raggiera. -formato da punte metalliche disposte come raggi.
ciglia socchiuse. = deriv. da raggio1. raggìfero, agg.
= voce dotta, comp. da raggio1 e dal tema del lat. ferre
gr. àxttvocpópo; (comp. da àxtts -ivot; 'raggio 'e dal
: la luce emanata dal sole o da un altro astro. bondie dietaiuti
idem, purg., 15-17: da l'acqua o da lo specchio / salta
., 15-17: da l'acqua o da lo specchio / salta lo raggio a
la nascente aurora un vicin colle. fausto da longiano, 41: moderni hanno differenza
solo sul cuor della terra / trafitto da un raggio di sole: / ed è
-ciascuna delle strisce luminose lasciate nel cielo da una stella cometa. ghirardacci, 3-162
di luce proiettato in una direzione stabilita da un faro, da un fanale, da
una direzione stabilita da un faro, da un fanale, da una lampada,
da un faro, da un fanale, da una lampada, ecc. moretti
di varia natura (specificata per lo più da attributi o complementi). stampa
sono dopo il rosso, furono scoperti da herschel... 'raggi chimici '
: radiazioni di natura elettromagnetica, prodotte da particolari tubi catodici, dotate di forte
di forte penetrazione e di ineguale assorbimento da parte di differenti sostanze (e questa
dei nuclei radioattivi. -male o malattia da raggi: sindrome di natura e intensità
raggi x. 3. radiazione emanata da un'arma a scopo distruttivo.
terra con raggi di virtù magnetica che da lei si diffondono. cesarotti, i-xvn-163
. sacchetti, v-216: li raggi da capo e 'l beato a'piedi, in
levare, caddi in terra, atratto da le ginocchia in giù. fausto da longiano
atratto da le ginocchia in giù. fausto da longiano, iv-279: non è tanto
veggiano e tenebre approvan bone. francesco da barberino, iii-283: etate à ai
della figura di garibaldi, che li arringò da un alto balcone di petraia. de
/ le nostre vecchie fate morgane film da provincia / ma negli occhi noiati che
il cui bell'occhio tutto vede, / da lei saprai di tua vita il viaggio
d'i suoi, / che rifulgea da più di mille milia. boccaccio, 1-ii-33
s. bargagli, 1-140: fu da lei doppo brevissimo spazio, sfavillando verso il
16. l'influsso esercitato da dio o dalla sua grazia sull'anima
cose son ripiene, / non pò da sua natura esser possente / tanto che suo
principio non discema / molto di là da quel che l'è parvente. idem
smarrito, / se li occhi miei da lui fossero aversi. maestro alberto, 4
sua luce che gli sgombrò la mente da questo e da tutti insieme gli altri
gli sgombrò la mente da questo e da tutti insieme gli altri errori del paganesimo
uomo tanto materiale o sì fieramente da melensaggine stordito che s'apre il petto
non si tramuti e non divenga un altro da quello che era. z. valer
e non ci resta niente a sperare da anima viva morché da noi stessi.
niente a sperare da anima viva morché da noi stessi. castelnuovo, 1-120: -avevo
v'entri il bel raggio d'amore / da cui vien tal valore, /
male. 19. luce emanata da una figura soprannaturale. dante, par
20. bellezza, fascino che promana da una persona. alfani, xxxv-ii-606:
cronalba, una ereditiera,... da dieci anni si reca a villeggiare presso
8-12: si ammetta che... da qualunque punto, come centro, qualsivoglia
luce lattiginosa... si spandeva da un capo all'altro del vicolo.
raggiungibile dagli effetti di un'azione, da un fenomemo, da un'attività, da
un'azione, da un fenomemo, da un'attività, da un movimento,
da un fenomemo, da un'attività, da un movimento, ecc. -in partic
si radunano tutti i raggi del tempo e da cui pure tutti s'irradiano, è
un'arma o dall'azione di un mezzo da guerra. -in partic. nell'espressione
d'azione. 28. zona interessata da un'operazione militare. mazzini, iv-4-76
sé e che questa non fu pittura * da vendere '. savinio, 11:
due pioli, siccome usano le bussole da navigare, e sopra vi siedono i
ciascuno degli elementi concreti che, partendo da un centro, si diramano a raggiera in
l-iii-282: i dodici raggi, che sono da ciascuna parte del tavoliere, significano i
citolini, 317: oriuoli... da ruote con le parti sue, ciò è
-raggio di carbonchio: figura composta da otto braccia auree con gigli in cima
auree con gigli in cima, che partono da un centro costituito da una grande pietra
, che partono da un centro costituito da una grande pietra preziosa. 36.
che sono alcune girelle... raggi da noi dette sono, che nel taglio
capobianco, 15: si rizzarà una taglia da quattro raggi a detta antenna. baldinucci
: quella carrucola... chiamata da vitruvio troclea..., e diciamola
... appose uno zocco, da cui escono tanti raggi de'quali egli è
giallo vivo. = comp. da raggio1, di1 e oro (v.
, 1-13: su questo fertilissimo monte fatto da la natura per produr frutti e per
, con valore intens., e da gioire (v.); cfr.
-impers. salvini, 15-1: da noi riede lor l'alba e raggiorna.
1-17: raggiorna, lo presento / da un albore di frusto / argento alle pareti
intens. e iter., e da aggiornare1 (v7). raggiornare2,
, con valore iter., e da aggiornare1 (v.). raggiosità
splendenti corpi. = deriv. da raggioso. raggiò so (ragióso
appo noi significa 'intorno ', e da 'odos ''via ', quasi