= voce dotta, lat. quadrangulàtus, da quadrangùlus (v. quadrangolo1)
2. geom. figura piana delimitata da quattro lati (e tali sono il
da esse [linee] ancora nascano i triangoli
quadrangulo è pure una figura piana contenuta da quattro linee rette,... le
. manfredi, 2-18: le figure terminate da quattro linee rette, che comprendono fra
dotta, lat. quadrantàlis, deriv. da quadrans -antis (v. quadrante1)
: 4 quadrantale ': figura cuba, da ogni parte quadra ed equilatere, che
otto angoli retti, siccome il dado da giuoco, e che da ogni parte
siccome il dado da giuoco, e che da ogni parte ha la sua dimensione.
= voce dotta, lat. quadrantal -àlis da quadrans -antis (v. quadrante1
dotta, lat. quadrantarìus, deriv. da quadrans -antis (v. quadrante1)
ciascuna delle quattro regioni di piano limitate da due assi ortogonali. -in senso generico
: quarta parte di un piano tagliato da due rette perpendicolari fra loro.
e la costa superba più assai / che da mezzo quadrante a centro lista. idem
quello fin al capo delle aguglie vi ha da essere un quadrante dell'orbe della terra
61: altre terre non ancora calpestate da piede europeo diedero forma al mio corpo,
astronomico o murale: strumento costituito da un quarto di cerchio, graduato da o°
da un quarto di cerchio, graduato da o° a 90° e collocato su una
meridiano e tutto / trascorso intorno vien da verga errante, / e a l'arco
affidato ad un asse orizzontale saldissimamente sostenuto da muraglie, dal che ne venne la sua
indicano i paralleli fino al polo. da ultimo si segna un'altra retta la quale
con tutti li zomi dell'anno che da ognuno facilmente potrà essere veduti. vasari
piu adottata. 5. negli orologi da tasca, da polso e da tavolo,
5. negli orologi da tasca, da polso e da tavolo, in quelli
negli orologi da tasca, da polso e da tavolo, in quelli collocati sulle torri
e i minuti, quelli e questi da indicarsi regolatamente dalle lancette. pratesi,
, sono segnate sopra un quadro rotondo da una lancetta collegata, mediante una carrucola
segnate le pressioni. le indicazioni date da questo strumento sulle variazioni del tempo sono
è quel luogo dove va posto il bussolo da navigare, e col quadrante in mano
quest'ordine, che il i° va da borea, a levante; il 2° da
da borea, a levante; il 2° da levante a ostro; il 30 da
2° da levante a ostro; il 30 da ostro a ponente; il 40 da
da ostro a ponente; il 40 da ponente ritorna a borea. si usa
terzo quadrante: cioè i meridionali, da ostro a ponente '. c. testa
determinare il punto stimato. è costituito da un quadrato di cartone nel quale sono
o in quarte per mezzo di raggi partenti da uno dei vertici. è usato da
da uno dei vertici. è usato da pochi naviganti di cabotaggio o da pescatori
è usato da pochi naviganti di cabotaggio o da pescatori al largo. -quadrante
facilmente misura queste elevazioni. fu inventata da nicolò tartaglia... una squadra con
di artiglieria ': quello strumento, inventato da niccolò tartaglia: e perfezionato dal galilei
misurano gli angoli d'elevazione nelle bocche da fuoco. è formato di due regoli squadrati
del cane, e questo vi è rattenuto da una vite a larga capocchia, invitata
casi avvenuti, la quale enea ha da saldar con didone, contando seco discretamente l'
: al tribunal tuo... avrò da rendere strettissimo conto infino ad un minuto
.. il quadrante, non essendo occupato da figure della nostra specie, non ha
, pigliato ardire, il generale, inanimato da quei che portavano don secondo, dimandollo
. = voce dotta, comp. da quadrante1 ed ectomia (v.).
di giove in seguito a perturbazioni causate da questo pianeta. = da quadrante1
causate da questo pianeta. = da quadrante1, nel signif. n. 4
quattùor (v. quattro2) e da arco (v.).
il terzo lato è 2 cose e da questo bisogna trovare la perpendiculare. leonardo
quadrano alla spesa ordinaria che si ha da fare. faldella, 15-58: mandano a
rinascita etica come lotta tra due contenuti da esprimere figurativamente. 7. intr.
ottone... per modello ed esemplare da fame fabbricare un altro che meglio quadri
hanno quadrato subito senza che ci fossero da fare dei tagli o delle giunte.
cum questo pacto imperò: che lei sola da un canto e io da l'altro
che lei sola da un canto e io da l'altro abiamo a stare -.
anco convien che sia, se ha da quadrar bene al concetto esemplificato, io son
, io son di parere molto diverso da questo del sarsi. s. carlo da
da questo del sarsi. s. carlo da sezze, i-280: la similitudine mi
fatta di pietre ordinarie che una pqrticciuola da camere, fatta di ferro o di
per firenze che l'era suta fattagli da filippo di ser brunellesco la qual cosa quadrava
idea di una terra lontana / gli faceva da sfondo. ma a lui non quadrava
dotta, lat. quadrare, denom. da quadrus (v. quadro1)
suo titolo. = denom. da quadro1, con evoluzione semantica da '
denom. da quadro1, con evoluzione semantica da 'quadroi, a quarto.
poter ricevere le verzelle e far forza da piegarle e voltarle a misura del bisogno.
richiamo, tuttavia ora son ben lontano da tutto ciò. 4. in
dotta, lat. quadratarius, deriv. da quadrare (v. quadrare)
io mi trovo avere un micrometro venuto da londra, consistente in un numero grande di
dei fiori. 2. rete da pesca a bilancia. = dimin.
per incontrare a prora la minima resistenza da parte del mezzo liquido attraversato. (
dei quadrati delle particelle medesime (e da essa dipende il grado della temperatura nell'
tabella in cui i rapporti spaziali fossero indicati da quadratini e i rapporti temporali fossero indicati
quadratini e i rapporti temporali fossero indicati da segmenti. ottieri, 3-129: conte
3-129: conte fu intervistato un anno fa da un altro psicologo industriale, per mano
. 2. marin. sulle navi da guerra, alloggio dei guardiamarina.
che i guardiamarina hanno a bordo delle navi da guerra. 3. tipogr
dei loro baluardi, per esser causati da la rettitudine degli anguli di tai figure,
figure, ne diverranno troppo acuti e da resister male a le cannonate. scaino
questo, che la forma sua è da ogni sua parte quadrata e ha
stato in luogo). giacomino da verona, xxxv-i-637: la vergine maria /
àlbergaria / quilò serà complia. pietro da boscapè, v-189-157: ki t'à monstrao
-in questo componimento. bonvesin da la riva, xxxv-i-671: quilò se diffinisce
di moto a luogo). bonvesin da la riva, xxxv-i-688: dal prencepo belze-
». = alter popol. da un comp. dal lat. quid '
marin. ant. grossa fune composta da cinque legnoli, ordita in un paranco di
di cinque fila. francesco da barberino, iii-127: quinale porta e temale
dov'egli è. = comp. da quin [e] per qui e da
da quin [e] per qui e da a monte (v.).
istitutori de'giuochi nemei. -costituito da versi di cinque sillabe (un componimento
-sistema quinario: sistema di misura formato da alcune unità fonda- mentali, costituite dai
, costituite dai primi cinque numeri, e da unità secondarie che sono multipli del numero
questo sistema quinario vigesimale possa essere derivato da verun popolo del nostro continente. idem
stato riservato ed assegnato precisamente ai quinari da plinio e da altri scrittori, e
assegnato precisamente ai quinari da plinio e da altri scrittori, e ciò per vedersi nel
dotta, lat. quinarius, deriv. da quini (v. qui- nale
quinato', agg. bot. composto da cinque foglioline unite con un unico picciolo
anonimo romano, 1-39: stava drento da milano missore azo armato...
quinavalle, / ma non avevo fiato / da dir ch'io ero in un gran
fondo entrato. = comp. da quin [é] per qui e da
da quin [é] per qui e da valle (v.).
aw. letter. di qui innanzi; da questo momento o punto in poi.
vorrò trascurare quinavanti. = comp. da quin [e] per qui e da
da quin [e] per qui e da avanti (v.).
qui dentro '. = comp. da quinci ed entro (v.).
. e letter. di qui, da questo luogo (e svolge la funzione di
funzione di un compì, di moto da luogo). -al figur.: a
). -al figur.: a partire da questo fatto; da ciò; da
: a partire da questo fatto; da ciò; da questo principio, da questa
da questo fatto; da ciò; da questo principio, da questa premessa;
; da ciò; da questo principio, da questa premessa; da questa affermazione.
questo principio, da questa premessa; da questa affermazione. rustico, vi-129
fermezza; e se movimento o partimento da luogo, vi si tramette un 'n
buone e regolate e a'bisogni adoperate da buoni autori, ma giudicata alcuna di
angeli, e quinci si rifà a spiegar da capo la creazione di tutte le cose
bellezza prima. 2. da questa causa, da questa ragione (e
2. da questa causa, da questa ragione (e svolge la funzione
ch'esaù si diparte / per seme da iacòb. idem, par., 21-88
'i vigor che vivi gli mostrava / da nessun lato è più là dove stava.
qui... di lì; da questa parte... da quella;
lì; da questa parte... da quella; da una parte...
questa parte... da quella; da una parte... dall'altra
parte... dall'altra; da un lato... dall'altro.
e gli orti / e quinci il mare da lungi, e quindi il monte.
dall'una e dall'aìtra parte; da entrambi i lati. -per estens.:
entrambi i lati. -per estens.: da ogni parte; da tutti i lati
estens.: da ogni parte; da tutti i lati; ovunque. -anche:
le campagne; e non ci è luogo da raccogliersi per fuga. bandello, 2-40
/ l'elogio e il panegirico di leonardo da vinci. -in correlazione con
altro lato e con di contra: da questo lato. dante, purg.
., 28-130: quinci letè; così da l'altro lato / ennoè si chiama
gigante o ch'io abbia dato nel pazzo da novero. bracciolini, 1-12-27: ei
ix. locuz. -da quinci: da ciò, da questo fatto (e
locuz. -da quinci: da ciò, da questo fatto (e svolge la funzione
anonimo [de monarchia], 144: da quinci è manifesto che avengadio che i
altri. -da quinci a dietro, da quinci indietro: fino a oggi,
, finora; in precedenza. tommaso da faenza, xvii-109-29: da quinci a dietro
. tommaso da faenza, xvii-109-29: da quinci a dietro son stato a speranza
gesù cristo, 72: si incominciò infino da pic- ciolino a fare opere virtuose,
e non conosciuto, e che giammai da quinci indietro non fu udito.
-da quinci innanzi, quinci innanzi: da questo momento in poi; d'ora
pisano, 68: procurate anco che da quinci innanzi li operari sancte marie che sono
dante, par., 33-55: da quinci innanzi il mio veder fu maggio /
parlare mostra. boccaccio, 1-443: da quinci innanzi di me e del mio
là (quinci innanzi) questi bovi son da mettersi in grasso per macellare (per
-di quinci: di qui, da questo luogo; da questo fatto,
: di qui, da questo luogo; da questo fatto, da ciò (anche
questo luogo; da questo fatto, da ciò (anche in contesti figur.;
funzione di un compì, di moto da luogo). francesco da barberino,
di moto da luogo). francesco da barberino, iii-208: di quinci tu poi
di qua... di là; da un lato... dall'altro;
un lato... dall'altro; da una parte... dall'altra
. -di quinci e di quindi: da ogni parte, da ogni luogo.
e di quindi: da ogni parte, da ogni luogo. boccaccio, 9-43
anche volutamente oscuro per non farsi comprendere da chi ascolta). manni, i-163
]: 'quinci giu ': cioè da qua giù. -quinci oltre
]: 'quinci su ': cioè da qua su. -star sul quinci e
- (non ripetiamo gli animali da stalla e da porcile cui non si
(non ripetiamo gli animali da stalla e da porcile cui non si peritava paragonarla)
cu [m] hince, comp. da eccum 'ecco 'e da hince
. da eccum 'ecco 'e da hince per hinc 4 di qui ';
scient. quinchamalium [chilensis], da una voce indigena attraverso lo spagn. quinchamali
, in questa direzione. guido da pisa, 2-111: tu vai quincioltre intorno
suo. = comp. da quinci e oltre (v.).
solamente da'contadini. = comp. da quinci e dal lat. recta 4 direttamente
questo minerale è tinto di rosso pallido da una sostanza organica e giace in
francia. = voce coniata da berthier nel 18 ^ 4, dal nome
dal lat. quincunx -uncis, comp. da quinque 4 cinque 'e uncìa v
= voce dotta, lat. quincunciàlis, da quincunx -uncis (v. quinconce
figure quadrate. = denom. da quincuplo1. quìncuplo1, agg. ant
= voce dotta, comp. da lat. quindécim (v. quindici)
quindecemvirale, agg. stor. costituito da quindecemviri (un collegio sacerdotale).
= voce dotta, lat. quindecimviralis, da quindecemviri (v. quindecemviro)
dotta, lat. tardo quindecimviràtus -us, da quindecemviri (v. quindecemviro).
in origine furono due, creati da tarquinio: siila ne ha sino
, lat. quindecimvir -i, comp. da quindécim 4 quindici 'e vir
!...! che vento da tal parte dèe seguire. 2.
, lat. tardo quindecìmus, deriv. da quindécim (v. quindici).
sua sepoltura, se mi era concesso da dio, per li meriti suoi, io
i93: quindi ragionevolmente si è introdotto anche da tempo antico l'usanza che questi corpi
in focide. = comp. da quind [ici \ e anno (v
ord. ant. quindicesimo. bonvesin da la riva, xxxv-i-705: la quindesena [
= voce sett., deriv. da quindese per quindici. quìndexe,
quindé), aw. di qui, da que sto luogo; di
sto luogo; di lì, da quel luogo (e svolge la funzione
di un compì, di moto da luogo). giamboni, 4-446
uscendo fanno un fiume, dilungi da roma quaranta miglia. leg
, come folgore volando, disceso da cielo il divino uccello, e
alta più d'una picca, rendeva da quelle parti l'entrata difficilissima, piantò
entrata difficilissima, piantò poi l'artigliene da battere tra oriente e me- zogiomo.
zogiomo. 2. di o da questo o quel luogo, città, regione
, città, regione o stato; da questa o quella famiglia; da questo fatto
stato; da questa o quella famiglia; da questo fatto, da ciò (e
quella famiglia; da questo fatto, da ciò (e svolge la funzione di un
quindi il sopranome tuo si feo. fausto da longiano, iv-244: nel monte olimpo
a tomo per la città; ma, da l'oscurità de la notte impediti,
poi l'umano germe. 6. da questa causa, per effetto di ciò (
11. con valore temporale: da questo o quel momento in poi;
di qui... di lì; da una parte... dall'altra;
una parte... dall'altra; da un lato... dall'altro
indi: di qua e di là, da ogni parte, ovunque. fr
, disposizioni o pieghe le quali tolgano da lei il naturale equilibrio e già la
gigante o ch'io abbia dato nel pazzo da novero. -come espressione propria del toscano
la tua mala vita che tu hai fatta da quindi adrieto. -da quindi
adrieto. -da quindi innanzi: da questo momento in poi. boccaccio,
, 10-9 (i-iv-932): comandò che da ciascun... così onorato fosse
come la sua persona. il che da quindi innanzi ciascun fece.
. -di quindi: di qui, da questo luogo; di lì, da
, da questo luogo; di lì, da quel luogo (e svolge la funzione
funzione di un compì, di moto da luogo). boccaccio, 9-82
quelli lumi e preti. andrea da barberino, 1-259: si poneva a giacere
accolti. -da questa sostanza, da ciò (e svolge la funzione di
cu [m] inde, comp. da eccum 'ecco 'e inde '
chi per tre anni aveva fatto da padre. gozzano, i-1152: povera lady
della quindicenne. = deriv. da quindici, sul modello di decenne, dodicenne
b. croce, iii-32-270: da un decennio o quindicennio a questa parte
non suscitano interessamento. = deriv. da quindici, sul modello di decennio, dodicennio
tre parche, delle quali si parla da orfeo, intese tre parti della età della
in quindicesima. = deriv. da quindici. quindici (ant.
agg. numer. card. composto da dieci unità più cinque (ed è il
lo condusse a un altro filatoio, discosto da quello forse quindici miglia, e lo
sole alto e vivo, io ero già da un pezzo a passeggio per la città
banchieri e un numero imprecisabile di vesti da camera. 6. sm.
rugby, così chiamata in quanto costituita da quindici giocatori. -nel tennis e nel
svolgimento... (c'era da sgranare tanto d'occhi, parola d'onore
'quindici ', messi in difficoltà da una coppia di non-classificati!).
= lat. quindecim, comp. da quin [qué] 'cinque 'e
del quindici-diciotto. = comp. da quindici e diciotto (v.),
col dicianovilione. = deriv. da quindici, sul modello di bilione, trilione
numer. card. che è costituito da quindici migliaia. anonimo romano,
anonimo romano, 1-79: pedoni ce erano da quinnici mi- lia, non armati così
carducci, iii- n-55: quindicimila passi da avignone, alla pendice del monte ventoso
2. con uso pronom. numero costituito da quindici migliaia. m. soriano
di quindici mila. = comp. da quindici e mila (v.).
si presentano. d'annunzio, 8-118: da gran tempo già ella si annoiava indicibilmente
, la luce, il carbone e dar da mangiare a quattro bocche, lei capisce
eravamo una quindicina, ci toccò far da agnelli e stare zitti zitti. e.
della quindicina. = deriv. da quindici. quindicinale, agg.
bastimento quindicinale, le partenze settimanali salgono da una a tre! -in partic.
dello spettacolo. = deriv. da quindicina.
= dal milan. quittdesìn, da quìndes 'quindici è attestato dal d
= voce fior., comp. da quindici e soldo (v.),
), aw. letter. da questo momento in poi; d'ora innanzi
io non credo che quindinnanzi ci fosse molto da temere, perocché io mi lusingo che
preda mi avvicinavo. = comp. da quindi e innanzi (v.).
in pòi), aw. letter. da questo momentq in poi, d'ora
quello studio. = comp. da quindi, in e poi (v.
l'acqua quindiritto. = comp. da quindi e ritto (v.).
luogo circoscritto). = comp. da quin [e], per qui,
n'imbola. = comp. da quin [e] per qui e entro
capitolo. = comp. da quine per qui e ritto (v.
= voce dotta, lat. quingentesimus, da quingenti 'cinquecento ', comp.
quingenti 'cinquecento ', comp. da quinque 'cinque 'e centum 'cento
e del perù, ma che alligna da noi in piena terra. il suo stelo
. scient. [chenopodium) quinoa, da una voce quechua kinòa, attraverso lo
quanti. = etimo incerto: forse da riconnettere col lat. eqùus fluviatxlis '
2. ant. che dura da cinquant'anni. lettere di uomini illustri
la nostra lontananza non pare che dia da credere ad ognuno, massimamente a chi
dotta, lat. quinquagenarìus, deriv. da quinquageni (v. quinquagéna).
imposta equivalente alla cinquantesima parte del reddito da versarsi in favore della chiesa.
nominata la domenica di quinquagesima, perché da quel giorno infino alla pasqua cu resurrezzione
quinquagesxmus 'cinquantesimo ', deriv. da quinquaginta i cinquanta '. quinquaglierìa
, lat. tardo quinquangulum, comp. da quinque 'cinque 'e angùlus '
lat. scient. quinquefida, comp. da quinque 'cinque 'e dal tema
dotta, lat. quinquefolium, comp. da quinque 'cinque 'e folium '
dotta, lat. quinquemèstris, comp. da quinque 'cinque 'e dal tema
nella sua struttura versi quinari. gidino da sommacampagna, 2-26: alcuni soneti ànno le
insieme al quinquennal consiglio, / chi da l'ibero e chi da l'indo corre
/ chi da l'ibero e chi da l'indo corre, / chi da l'
chi da l'indo corre, / chi da l'ircano e chi dal mar vermiglio
. paghe? ma che paghe? da che insegno, io non ebbi mai che
che i tre piani quinquennali hanno trasformato da cavalieri in operai meccanici, da pastori
trasformato da cavalieri in operai meccanici, da pastori di cavalli in 'udmiki 'delle
dotta, lat. quinquennàlis, deriv. da quinquennis (v. quinquenne)
anni. = deriv. da quinquennale. quinquènne, agg.
dotta, lat. quinquennis, comp. da quinque 'cinque 'e annus '
giroldi, 1-71: o silenzio gentil, da cato egregio / pro- bato,
dotta, lat. quinquennìum, deriv. da quinquen nis (v.
, lat. quinqueprimi -drum, comp. da quin que * cinque '
fu così chiamata per che era vogata da cinque remi per ogni banco. saraceni
ogni buco / e quando il vien da spasso / el porta el capo basso
dotta, lat. quinquerémis, comp. da quinque 'cinque 'e remus '
dotta, lat. quinquertium, comp. da quinque 'cinque 'e ars
quinquesìllabo, agg. letter. formato da cinque sillabe. - sostant.:
lat. quinque 'cinque ', e da sillaba (v.), sul
.: qualsiasi magistratura o collegio composto da cinque membri. gioberti, i-v-127:
voce dotta, lat. quinqueviràtus -us, da quinquevìri (v. quinqueviro)
dotta, lat. quinquevir, comp. da quinque 'cinque 'e vir '
stella, / per ch'io fugga da questi arcibricconi, / dàmmi la groppa,
dal lat. quinque 'cinque 'e da zona (v.), calco
dal lat. quinque 'cinque 'e da lustro5 (v.),
elementi costruttivi delle scene teatrali, costituiti da un telaio rettangolare di materiale leggero,
trasversalmente rispetto alla sala, in modo da chiudere la scena sui fianchi producendo un
a poco a poco si vanno ammorzando; da ultimo non si ode che la battuta
dei cori il quale sporge il naso da una quinta per consultare la bacchetta del
discorreva col signor pallante, già vestito da re, colla zimarra di pelliccia e
loro portici un pio'misteriosi, sormontati da figure di marmo sullo sfondo del cielo
landa perduta. viani, 14-57: costumi da bagno, torrido agosto, per sfondo
stava in cima ad una collina, da cui si vedevano intorno altre colline,
animata dalla volontà di agire -sia pure da dietro le quinte -in qualità di '
storia. = etimo incerto: forze da quintol, con riferimento alle cinque parti
in cui si divideva la scena, oppure da quinta6, perché tali elementi scenici simulavano
di quinta giusta, tale per cui partendo da do si giunge alla fine a si
sistema temperato, a do. giacomino da verona, xxxv-i-633: le soe voxe è
, cioè scordata, affinché, regolando poi da quella tutta l'accordatura, si spartisca
piccolo coperchio. = voce dotta, da un lat. quinta [consonantia] '
consonantia] 'quinto accordo '(da quintus: v. quinto1), corrispondente
dello stesso seme. = deriv. da quinto1. quinta6, sf.
di 'quinticolonmsti '. = da quinta colonna (v. quinto1, n
luna ha sempre, per avere il lume da lui [sole], inluminata quella
non allora: il qual termine è da noi chiamato vulgarmente la quintadecima. p
si leva. verga, 7-499: commossa da una tenerezza ineffabile quando vedeva il raggio
. citolini, 493: gl'istrumenti da mantici sono l'organo, con le
in che stato? = deriv. da quintale, sul modello di tonnellaggio.
: percentuale su un guadagno. girolamo da empoli, i-30: per soddisfare a'detti
preciose de quel paese, che valeno da cento milia ducati, et etiam portano
= dallo spagn. quintalada, deriv. da quintal 'quintale '.
quintale di farina. = deriv. da quintale. quintale, sm.
brembana, seriana, e se ne produce da 100. 000 quintali metrici l'anno
: è ora di cercarti un'occupazione da cristiano... e non perder così
condizione del cronista letterario sommerso non più da chilogrammi, ma da quintali di '
sommerso non più da chilogrammi, ma da quintali di 'poesia '. arpino,
sacerdoti, 89: quinta- mente è da vedere della virtù del corpo di cristo.
carducci, iii-3-351: scudier gheraldo vien da la quintana, / scorta ha gaietta sopra
tale giostra, costituito per lo più da un fantoccio raffigurante un guerriero saraceno;
palazzo ed appiccar la chintana con un cerchio da botte pieno di doni. scaino,
. anzi vi dico che voi vi dilunghiate da me e mi vegniate a ferir di
. quintaine e provenz. quintana, forse da ricollegare al lat. quintana [via
, lat. quintana [via], da quintànus 'che appartiene al quinto,
quinto in una serie ', deriv. da qumtus (v. quinto1)
, lat. quintana [febris], da quintànus (v. quintana2)
due quintane di carta e parecchie penne da scrivere. = dal lat. quintànus
dell'interesse voluttuoso. = deriv. da quintana1. quintani, sm.
dotta, lat. quintàni, plur. da quintànus, da quinta [legio]
. quintàni, plur. da quintànus, da quinta [legio] (v.
estratto al prelievo di un quinto, da versare alle casse reali. -anche
= dallo spagn. quintar, denom. da quinto (cfr. quinto1, n
dotta, lat. quintarius, deriv. da quintus (v. quinto1)
quintato, agg. letter. fiancheggiato da due file di edifici. baldini
bianche e rosa. = deriv. da quinta1, col suff. dei pari.
comprendo. = comp. da quinto1 e avolo (v.);
forza). = denom. da quinta2, col. suff. dei verbi
del principato. = deriv. da quintoi. quintenàrio, sm.
cinque salmi. = deriv. da quinto1, sul modello di ottonario, settenario
della pece. = deriv. da quinto1, sul modello di terzeria, quarteria
di cinque. = denom. da quinterno. quintemióne, sm.
il berna / con un quinterno di carta da straccio. sarpi, i-1-244: la
di cinque membrane, piegati in modo da costituire dieci carte e venti pagine, uniti
cuciti insieme e per lo più racchiusi da una copertina; quaderno. -anche:
: registro. sanudo, xiii-330: da poi montò in pergulo uno prelato parato
quin- temetto / quel che ciascun fanciul da lei receve. v. borghini,
: ieri mi pervennero i quintemetti mandatimi da vostra reverenza, i quali io mi
concorrente addosso. = deriv. da quinto1, sul modello di quaderno.
composte dagli uomini... nati da genitori di razze diverse:..
quarterone). = deriv. da quinto1, sul modello dello spagn. cuarterón
la materia dei cieli una quinta essenzia diversa da la materia del mondo inferiore, e
degli altri quattro e perché è lontano da ogni qualità e contrarietà dementale. tasso
essenza al cielo assegna, / sciolta da tutte qualitati umane. bruno, 3-106
. di dei empienti l'universo, come da democrito, orfeo e pitagora; di
pitagora; di divini allettamenti, come da zoroastro, sinesio e plotino; d'occulte
per tutti gli elementi sparse, come da agostino;... di quinta
.. di quinta essenza, come da aristotile. -farmaco prodigioso, rimedio universale
stufatoni quadrati e neri come un berretto da prete nuotanti in una salsa ch'era la
egli avea detto era il sugo spremuto da tutta la vera politica e la quinta
la vera politica e la quinta essenza da lui lambiccata e solo escogitata dal suo
delizie, ha per ventidue anni, da che è reina, atteso a distillare il
con cui egli bramerebbe d'essere trattato da un altro principe che gli fosse superiore
acque e le rive boscose sono fuse da un unico riflesso d'un grigio d'
uno sfrenato pedagogismo e proselitismo, tale da soffocare ogni individualità, spengere ogni volontà
della lubricità, esplicata con un linguaggio da postribolo, da trecche, da beceri
esplicata con un linguaggio da postribolo, da trecche, da beceri. bacchelli, 2-xxi-29i
linguaggio da postribolo, da trecche, da beceri. bacchelli, 2-xxi-29i: il gallinaceo
muratori, 5-ii-322: il secondo artificio, da noi chiamato 'scoperto ', dice
la scongiuro... di voler torsi da queste torte ed oscure vie, da
da queste torte ed oscure vie, da queste lambiccature, da queste quintessenze,
oscure vie, da queste lambiccature, da queste quintessenze, da queste sottigliezze,
queste lambiccature, da queste quintessenze, da queste sottigliezze, da queste sofisterie. b
queste quintessenze, da queste sottigliezze, da queste sofisterie. b. croce,
. borghini, 6-iii-250: trovaron modo da strignere in poche parole ogni gran somma
brutalmente, introdotta, commentata, sigillata da un'annotazione scientifica, da un sillogismo morale
, sigillata da un'annotazione scientifica, da un sillogismo morale. montale, 12-303
borghesi. = deriv. da quintessenza. quintessenzialista, agg. (
d'estrema selezione. = deriv. da quintessenziale. quintessenzializzante (pari. pres
anche un ramarro. = denom. da quintessenziale, col suff. dei verbi fre-
. croce, iii-25-377: una commedia tutta da ridere, quintessenzialmente comica, si chiama
, peregrino. baldini, 15-10: da verde... quintessenzia [d'annunzio
di vitello. = denom. da quintessenza. quintessenziato (pari.
ma un nitido e implacabile illusionismo, da cui ciascun particolare usciva quintessenziato. piovene
l'umano quintessenziato. 3. contraddistinto da un'assoluta perfezione e purezza formale (
tutta una corrente critica... fatta da decadenti quintessenziati, da sogna-a-vuoto metafisici.
.. fatta da decadenti quintessenziati, da sogna-a-vuoto metafisici. 5. ridotto
, tra frasi fatte e frasi ancora da farsi, immagini quintessenziate e formule da
da farsi, immagini quintessenziate e formule da bolletta di scarico. 7.
e così via. = deriv. da quintetto. quintétto, sm. mus
3. episodio di un balletto eseguito da cinque danzatori. stampa periodica milanese
uno nel mezzo con arme corta si difende da quattro armati di spada. è una
e centrattacco). = deriv. da quinto1, sul modello di terzetto, quartetto
queste gentilezze. = deriv. da quinto1, sul modello di primiera.
= dallo spagn. quintilla, deriv. da quinto 1 quinto '. quintìglio
, sm. gioc. tressette giocato da cinque persone. nievo, 227:
e del quintìlio. = deriv. da quinto1, sul modello di quartiglio, terziglio-
delle none quintili: e quello dì fu da quindi innanzi servato solenne. =
dotta, lat. quintilis, deriv. da quintus'quinto '. quintile3,
dal lat. quintus 'quinto 'e da [milione (v.).
giusti, 4-i-113: per dote sperata / da pigra quintina / la serva piccata /
ciascuna posta. = deriv. da quinto1, sul modello di terzina, quartina
quaternarie e quintinarie. = deriv. da quintina. quintino, sm.
litro, per lo più garantita da un bollo. -con meton.: il
giusto che il torbido lo abbiamo sempre da sorbire noi. svevo, 8-331:
, 4-106: quel quintino di vinello che da noi si dice chiavone.
dal lat. quintus 'quinto 'e da sezione (v.).
deo perdonanza del peccato. mocati 0 monaco da siena, 443: perch'acertata sia
un grandissimo pianto e guai altissimi messi da una donna. sercambi, 2-ii-69:
breme, conc., ii-257: da un qualche palco del quinto ordine, o
galera, che fu atta a roma da papa sisto quinto l'anno 1587.
misteriosa che quei due non si sono da quel momento separati più. pratolini, 10-76
tre dello spazio e al tempo, da moderne teorie fisiche. t.
-quinta malattia: malattia esantematica infantile provocata da un virus sconosciuto, che si manifesta
e le gambe, per una durata media da 6 a 8 giorni. -quinta
sinistra si pone sulla corda in modo da ottenere un suono superiore di una quinta
catalogna, un latente anticomunismo, prodotto da parecchi fattori. per esempio l'azione
ch'a quel tempo eran ivi / da poter arme tra marte e 'l batista,
un esercito di 40. 000 uomini da fatti, un quinto di cavalli e
, ciascuna delle ordinate principali, formate da una costa sinistra e una destra,
della conformazione si distinguono il quinto da garbo, della mura della maestra, della
verso dell'asse minore della nave, da un parapetto che affacciava sulla serpe.
deviamento maggiore degli altri. 4 quinti da garbo ': sono tutti quei quinti
dotta, lat. quintusdecìmus, comp. da quintus 4 quinto 'e decimus 4
: a dio, che avea tenute già da tanti secoli chiuse le porte di quell'
dei romani. = deriv. da quinto1e monarchia (v.), che
, tenèndomivelo '. = comp. da quinto1 e ultimo (v.).
a tor, avrebbe fatto una diagonale da quintuplicare per lo meno il tragitto.
1 a 12. = denom. da quintuplice, sul modello di quadruplicare.
ingresso. = nome d'agente da quintuplicare. quintuplice, agg. che
di cinque parti, che è rappresentato da cinque elementi o che è ripetuto cinque
1850 al 1866. 2. concluso da cinque potenze (un trattato d'alleanza)
lat. tardo quintùplex -piìcis, deriv. da quintus 4 quinto ', sul modello
: la porzion delle genti che s'ha da dare da ciascheduno dei collegati è diversa
delle genti che s'ha da dare da ciascheduno dei collegati è diversa, più o
bravi collaboratori. 2. costituito da cinque elementi in serie. ojetti,
di selenio eccetera. = deriv. da quintol, sul modello di quadruplo.
di sangro, i-ded.: « da lei pretendesi che abbiano ad aversi per ingegnosamente
del quiproquo generato dalla sinistra interpretazione da parte di costetti della parola 'sujets '
, cioè sudditi, usata con noi da un buon diavolo di operaio. montale
), donne in camicia, quiproquo da 'niente di dazio 'e da '
quiproquo da 'niente di dazio 'e da 'pillole d'èrcole '. arbasino
, 1-13: quivi sono le mele appia da appio de la famiglia claudia così
così dette. sonovi le septiane da un libertino ritrovate di perfetta rotondità, le
, deriv. dal toponimo cures oppure da quirìnus (v. quirino1).
mortina neuno nel decto comune possa fare da kalen di marzo infine a kalen di agosto
dotta, lat. quirinàlis, deriv. da quirìnus (v. quirino1)
: 'quirinali ': feste romane istituite da numa in onore di quirino.
dotta, lat. quirinàlia, deriv. da quirìnus (v. quirino1)
, quirinalismo. = deriv. da quirinale3. quirinalista, sm.
repubblica. = deriv. da quirinale3. quirino1, agg.
il nome di quirini, secondo alcuni da * quiris ', che in lingua sabina
significa 'basta ', e secondo altri da curi, città de'sabini. '
quirini di nominare la repubblica romana, da poi che quel nome non ricordasse che 1
quirìnus, considerato divinizzazione di romolo, da accostare a quirìtes (v. quirite)
quirino3, sm. numism. moneta da otto soldi coniata nel xvi sec.
cioè dei cittadini romani), denom. da quirìtes (v. quiriti)
riferisce al diritto di proprietà quale regolato da tali norme e caratterizzato da individualità,
quale regolato da tali norme e caratterizzato da individualità, esclusività e pienezza del diritto
arpie sacerdotali! = deriv. da quiriti. quirite, agg.
4-i-805: dovette tal costume in roma riceversi da un comun diritto delle genti del
adunanze s'intitolassero quiriti -così detti da 'quiris ', che significò * asta
nella città; chiamò quinti il popolo, da curi terra de'sabini. monelli,
né viva né morta non mi parta mai da te. niccolò del rosso, 1-165-12
quella femina la quale stette quiritta dinanzi da te facendo orazione. meditazione sulla vita
quiritto ascoltando. = comp. da qui e dal lat. réctà 'direttamente
col raggio de'suoi, / che rirulgea da più di mille milia. anonimo fiorentino
9-136: la vicinanza ci riporta eventi / da ricordare: ma non quali accaddero,
ma non quali accaddero, / preveduti da noi come futuri / sali da fiuto
preveduti da noi come futuri / sali da fiuto, ove occorresse, o aceto /
, xii-1-11: non è egli cosa da stupefarsi il vedere segnati nel libro d'
, e frottole e zibaldoni e leggende da donnicciuole e quelle tante quisquilie di cui
-miserrima condizione economica e sociale. francesco da battifolle, lxxxvtii-ii-247: oimè, sangue
, lxxxvtii-ii-247: oimè, sangue gentil da battifolle, / com'ho condotto me e
i capelli. = denom. da quisquilia. quisquilióso, agg. letter
d. martelli, 144: da qui una miniera di memoriali e memorialesse
, così amene e quisquiliose. = da quisquilia. quissìmile { quid sìmile
palo con appeso un quissimile di cassetta da lettere. -con riferimento a persone
, lat. quid simile, comp. da quid 'qualcosa 'e simile '
, che sostituisce un compì, di moto da luogo). 1. giordani
mio celestiale, s'essere può, passi da me questo calice della passione; e
altra no. = comp. da qui e su (v.).
ant. acquistare, ottenere. giacomo da lentini 0 rinaldo d \ aquino, 401
l'amore di una donna. giacomo da lentini, 15: vuol [amore]
, tr. ant. liberare qualcuno da un debito o da un'obbligazione con una
. liberare qualcuno da un debito o da un'obbligazione con una ricevuta di quietanza
più sia quitato. -liberare qualcuno da una situazione difficile o pericolosa.
4. condonare, non pretendere da qualcuno il compenso per un servizio o
(mod. quitter), denom. da quitte (v. quitto)
, di quitare), agg. liberato da un impegno, da un obbligo,
agg. liberato da un impegno, da un obbligo, da un debito.
un impegno, da un obbligo, da un debito. m. villani
si contiene. = nome d'azione da quitare. quito e deriv.
quitto, agg. ant. libero da un debito, da un impegno,
. ant. libero da un debito, da un impegno, da un obbligo.
un debito, da un impegno, da un obbligo. fatti di cesare,
], 121: s'intenda essere da tal conto di amministrazione libero e quitto.
. boccaccio, 1-ii-475: lasciata da lei quiv'entro entrare, / il
luce. = comp. da quivi ed entro (v.).
indica per lo più uno spazio lontano da chi parla o scrive).
la mente / un ignoto languore / da cui scoppia possente / per gioia o per
, di uno scritto. francesco da barberino, i-96: se fossi in sala
, 3-157: la quale città fu denominata da lui costan- tinopuli et edificata in su
lei, ella si risentì quivi come da un sonno nell'apparenza e prese il calice
. -da quivi, di quivi: da quel luogo, da quel posto (
, di quivi: da quel luogo, da quel posto (e ha per lo
lo più funzione di compì, di moto da luogo). cavalca, 20-28
sopra un cammello acqua e pane, perocché da quivi all'altro luogo era sì diserto
sì diserto sterile che non v'era acqua da bere. boccaccio, dee.,
., 2-6 (i-iv-156): ricevuto da currado, con tutta la sua brigata
[ec \ cum ibi, comp. da ecce 'ecco 'e ibi 'là
81-71: durò la battaglia quiviritta / da nona a vespro. leggenda aurea volgar.
spada quiveritta. = comp. da quivi e dal lat. rèctà 'direttamente
. levi, 2-75: il campione da analizzare non era più un'anonima polverina
.). s. bernardino da siena, 109: se tu hai a
2. figur. nuocere. francesco da barberino, iii-259: non dispregiar gli non
lavorano col tomo, ne fanno vasi da quocmare, che li circondano di certi cerchi
, iii-26-239: se il dottor pierotti avesse da natura meno elegante r ingegno, un
, ardere non possano. e però sono da cuoprire di ferro e di quoia.
che è l'ultima utilità che si cava da questi animali. soldani, 1-30:
che s'io non ho danaro, / da ben pagar costui, quand'i'mi
g. montanari, 468: né da altro cred'io abbiano preso il nome
di quoio o cute della terra, da lei staccate. 5. locuz.
un sentimento o un impulso talmente intenso da essere costretti a manifestarlo. grazzini
essi volevano produrre fosse rifluito liberamente fuori da quelle mura, nulla più avrebbe distinto
nulla più avrebbe distinto quel sacro luogo da una scuola cattedrale o da una università
sacro luogo da una scuola cattedrale o da una università cittadina. rimanendo ce
arte quolibetica. = deriv. da quolibeto. quolibetismo, sm.
chiamato con iscusabile quolibeto il 'malafede 'da ciascuno che lo conosce! denina,
dal xiii al xviii secolo, costituito da brani tratti, per lo più con fini
per lo più con fini umoristici, da arie musicali preesistenti di diversa provenienza e
tre figlie, non ancora in età da non essere illibate, e due subinquiline
. v. quirini, lii-6-45: da poi la pace fatta quest'anno passato
quest'anno passato con gli ungheri e da poi la morte del quondam re filippo
punti da me piuttosto stimati difficilissimi che resoluti.
gio- vacchino gigotti del quondam giuseppe, da non confondersi coi gigotti dei quondam paoli
gli antiromantici, il romanticismo fa passi da gigante, e mi lusingo che in
. = lat. quondam, da quomdam 'a un dato momento '.
'poiché; allorché ', comp. da quom (per curri) e iam
galla in pezzi ben grandi, detti da questi pescatori quore, le quali a guisa
coscienza, della volontà. francesco da barberino, ii-51: mo vedi, se
benedissono iddio ne li quori loro. girolamo da siena, i-64: lo spirito di
dovemo levare lo quore e la mente da ogni pensiero inutile mondano e vizioso.
: persona coraggiosa, ardita. francesco da barberino, iii-133: fa'la nave attomare
sentimenti; con spontaneità. francesco da barberino, i-166: né pur che salutato
1-78: guarda se par che le dica da quore. benvoglienti, cxiv-6-204: qui
percentuale dei voti riportati in un'elezione da una lista o da un partito politico
in un'elezione da una lista o da un partito politico. -in partic.:
foxley, di foxley-hall, membro del quorum da venti anni. = lat.
pron. relativo qui), espressione derivata da formule me- diev. come « quorum
jacumina fida de quosaindrè de ser qoanino da casaleclo. = da un lat
ser qoanino da casaleclo. = da un lat. eccu -ecce -hac -in -de
-de -retro, secondo l'etimologia proposta da salvioni (krjber., ix, p
. e quindi molte delle migrazioni fecersi da uno o due de'terzi. ciò spiega
quote di partecipazione dei soci sono rappresentate da azioni. ibidem, 2474: le
: importo dovuto a titolo di tributo da una singola comunità locale o da un
tributo da una singola comunità locale o da un singolo contribuente. pacichelli, 2-734
stato piemontese (1855) e poi da quello italiano (1866-67) imposto sui redditi
. furono appellate 'collazioni ', poi da noi 'edizioni ', dal conferire
(per lo più annuale) dovuto da ciascun appartenente a un'associazione o a
di buoni operai e che ti eri ascritta da te alla società dante alighieri e che
parte di ciascun pagamento periodico (eseguito da chi ha preso a prestito un capitale)
di che abbiamo bisogno per costruire le strade da ruota... non dovrebbe riceversi
di una complessiva entità numerica (costituita da persone o da prodotti o da altri
entità numerica (costituita da persone o da prodotti o da altri materiali); percentuale
costituita da persone o da prodotti o da altri materiali); percentuale, contingente
. e. cecchi, 8-118: da circa il sessanta per cento nel 1907,
intellettuale e morale nelle quali fu ripartito da dio a ciascun uomo, a ciascuna nazione
4. distanza di un punto da un piano orizzontale, alla quale si
che arrivano sopra all'improvviso e sganciano da bassissima quota. del giudice, 2-103
quota, si sia poi retto in aria da fermo: mai uno. buzzati,
credere, ma poi ricontrolla e poco da fare tutte le quote sono imballate,
. = agg. verb. da quotare. quotale, agg.
il compenso del professionista legale sarà costituito da un'aliquota dei beni o dei pagamenti
4. rifì. stabilire la somma da pagare per la propria partecipazione a una
, ingegnere? = denom. da quota1. quotatìvo, agg.
una quota (nel senso di importo dovuto da una comunità locale a titolo di ripartizione
quotato in italia il vostro nome? / da noi procaccia dollari l'inchiostro. bartolini
: un terzo motivo di nervosismo è forse da ricollegare a uno studio pubblicato domenica dal
disegno. = nome d'azione da quotare. quotazióne, sf.
) e il cui risultato è documentato da appositi bollettini o listini. -ammettere un
quotazione precaria. = nome d'azione da quotare. quotidianaménte, aw.
molte ore. sarpi, viii-214: da pochi anni in qua esce quotidianamente un
un stuolo di libri che insegnano non esser da dio altro governo che l'ecclesiastico;
come una persecuzione contro li uoni, da dio permessa. f. m. bonini
uguagliatore. = deriv. da quotidiano. quotidianità, sf.
e paesano. = deriv. da quotidiano. quotidianizzare, tr.
quotidianizzare il lavoro. = denom. da quotidiano, col suff. dei verbi frequent
del carisma. = nome d'azione da quotidianizzare. quotidiano, agg.
, almeno per potenza, non interrotto da alcuna pausa ed intervallo...
2-478: mentre facevano colazione, arrivò da torino in motocicletta spartaco, il più
sarei venuto io in persona, ma da nove giorni una fèbbre quotidiana, che m'
fece quasi queste proprie, le quali da che un pedagogo me le insegno,
donar troppo, essi poi siano gravati da lui di quotidiane imposizioni. goldoni,
e mi arrovella. algarotti, i-v-237: da non piccola maraviglia sono stato parecchie volte
alcuni numerini de « il quotidiano », da te diretto, e mi sono compiaciuto
quotidiànus (e cotididnus), deriv. da quotidie (v. quotidie);
. 'ogni giorno ', da quot * quanti 'e dìes 'giorni
emette azioni. = deriv. da quota1. quorità, sf.
co munità locali e, da queste ultime, fra i singoli con
a tale procedimento l'importo è costituito da una quota del valore assicurativo pari alla
). = deriv. da quota1: cfr. ingl. quotity.
dicono quotitativa. = deriv. da quotità. quotizzàbile, agg.
. = agg. verb. da quotizzare. quotizzare, tr.
voi mi rinnovate l'avviso del 'memoriale 'da voi fatto a nome mio per non
pubblici). = denom. da quota1, col suff. dei verbi frequent
delle terre... sono esenti da ogni aumento di censo. mazzini,
le quotizzazioni. = nome d'azione da quotizzare: cfr. fr. quotisation.
regni d ^ europa non è per ora da augurarsi un rapido ulteriore incremento. facciamo
. quótum 'quanto ', deriv. da quot 'quanti ', di origine
reti segnate e quello delle reti subite da una squadra; può determinare la posizione
volte ', aw. deriv. da quot (v. quòto).
); la sua forma grafica deriva da una serie di trasformazioni di un geroglifico
l'augurio che la mia vita duri tanto da condursi alla lettera r del 'vocabolario
su un pacchetto, ecc., da parte di un ufficio postale (mediante
marin. nelle segnalazioni 'intemazionali è rappresentata da una bandiera quadrata rossa con una croce
una croce gialla, che, alzata da sola, significa: 'sono fermo
poi un bizzarro discorso fatto dopo desinare da un padre servita senza mettervi alcuna parola
... si contiene. giovanni da uzzano, iv-160: se lo vuoi vendere
. e, anche, sicil., da confrontare forse col fr. ant.
essere considerato il progenitore; è costituito da una cassa armonica lunga e stretta,
lunga e stretta, su cui sono fissate da una a tre corde.
stato posposto al muscino di casa fino da quando, rabacchio, cadeva affamato, in
= voce sicil., deriv. da raba-, la var. rabacato è registr
del bivacco, e il bivacco faceva da cassa armonica e ne veniva fuori un
merci nella raba. giovanni da uzzano, iv-160: se lo vuoi vendere
si trova. = deriv. da rabarbaro. rabarbarino, sm.
rabarbaro cinese. = deriv. da rabarbaro-, voce registr. dal d.
che viene raccolta poco prima della fioritura da esemplari di 4-8 anni, viene decorticata
, el qual chiamano calama. giovanni da empoli, 76: vengono i cini
. lud. guicciardini, 3-120: da vinezia conducono a queste bande spezierie come
queste punto dentate per intorno, ma circondante da una certa pelosa lanugine. mentre che
de marchi, i-20: -hai una cera da candela benedetta. cosa mi fai,
di bicchierai toscani, no: 160 bichieri da riobarbero. la capria, 1-109:
e il filo pareva questa volta smagliarsi da reobarbara ciarpa, di sotto al ridipinto
, parola ripetuta continua- mente e confusamente da un gruppo di attori sulla scena per
(o pà pàpfìapov), comp. da, nome della pianta (che risale
hanno dato origine a numerose varianti (da pfjov deriv. il nome lat. scient
acido iodidrico. = comp. da rabarbero per rabarbaro e indantr [ene \
dell'antrachinone. = deriv. da rabarbero per rabarbaro. rabaruffare,
carreggiata del ponte rabastandosi dietro due cavi da tre pollici. = dal piemont.
strisciando sul terreno ', denv. da rabàst * strascico '. rabattino
voce di area tose., deriv. da arrabbattare (v.), con
dopo alcuni altri dì fatta sua sorella da li sacerdoti de rabatto secretamente battizzare,
-, con valore intens., e da abballinare (v.).
-, con valore intens., e da abbaruffare (v.).
soderini, ii-20: e... da avvertire che importa assai se sopravvenisse sereno
o rabbassaménto. = nome d'azione da rabbassare. rabbassare (ant.
chinare. bracciolini, 1-10-25: quasi da grave sonno allor si desta / vulcano
e|-, con valore intens., e da abbassare (v.).
-, con valore intens., e da ab [b] attere (v
tuta, accostata, e non esistono da noi porte chiuse, bensì rabattute)
e basse sono un eco, rabbattuto da quella musica grande ed instancabile che presso
-, con valore intens., e da abbatuffolare (v.).
il lavoro di trascrizione e di rabberciamento da appunti fugaci, presi dal vero, sul
parecchia fatica. = nome d'azione da rabberciare. rabberciare, tr. (
soggetto stesso, e dal secondo, cioè da quel della crusca, che sopra '1
/ il sistema hegeliano / si campa da più di un secolo. / e naturalmente
tiva. = agg. verb. da rabberciare. rabberciato (part. pass
elegante. = nome d'agente da rabberciare. rabberciatura, sf. aggiustamento
qualche rabbercio provvisorio. = deverb. da rabberciare. rabbi { rabbi, rabi
. m. barbaro, lii-15-399: fin da principio che io fui ristretto in casa
, tornato con una corta barba rossa da rabbi cresciutagli nella trincea intorno a un
durata media di 3-6 settimane, seguito da un breve periodo prodromico in cui si
astenia, cefalea, insonnia, quindi da un periodo eccitativo che è caratterizzato da
da un periodo eccitativo che è caratterizzato da fenomeni convulsivi, spasmi della laringe e
si conclude con la morte, talora preceduta da paralisi; negli animali il decorso è
-rabbia paralitica o muta: forma caratterizzata da paralisi e, per lo più, assenza
con decorso rapidissimo, che è caratterizzata da assenza di stato eccitativo e di fenomeni
periodo di prostrazione. è caratterizzata la rabbia da una continua agitazione e da una impressionabilità
la rabbia da una continua agitazione e da una impressionabilità così intensa nell'individuo malato
violento turbamento emotivo determinato per lo più da un risentimento subitaneo per un torto o
per un torto o un danno subito, da una grave contrarietà o da una forte
subito, da una grave contrarietà o da una forte delusione, che si manifesta
-come personificazione. s. bernardino da siena, 144: questo detrattore partorisce
di landò, scardassiere, creato subito da quella gente gonfaloniere, con non manco
, 387: le porte furono sfondate da due zappatori; il sergente penetrò nella
colle mani e co'piedi inaspando, indarno da quelle si difende. ariosto, 2-5
dell'animo, che nasce per lo più da sconfitte subite, da condizioni di oppressione
per lo più da sconfitte subite, da condizioni di oppressione e dal conseguente senso
dal conseguente senso della propria impotenza, da dissenso ideologico e politico, da grave
, da dissenso ideologico e politico, da grave disagio esistenziale. dante, inf
al tuo furor dolor compito. niccolò da correggio, cvi-240: in tanta rabia vive
dolore. -sentimento collettivo che proviene da condizioni di oppressione politica e sociale,
. rossetti, vi-38: l'assoldata da lui tedesca rabbia / contro un popol
fra partiti e fazioni o fra persone divise da polemiche o contrasti. giamboni,
/ \ o: esercitò [tigellino] da prima le crudeltà, poi l'avarizie
1-248: temistocle... fu bandito da suoi con tanta rabbia che fu costretto
chiara in quello dove eglino occultavano cristo da la rabia de erodes. nannini [
sì com'ora è putta. busone da gubbio, 1-79: voi vedete con quanta
. beccuti, i-115: alfin, da rabbia oppressa, / uccise prima i figli
armeno, 1-327: da subito dolore e da soverchia rabbia soprapreso
armeno, 1-327: da subito dolore e da soverchia rabbia soprapreso, nello spazio di
nello spazio di sue giorni, senza sapersi da alcuno la cagione, miseramente se ne
11. ant. stato di esaltazione ispirato da una divinità; furore proprio degli invasati
. algarotti, 5-144: il gentiluomo da sonetti,... non potendo
fomìa il suo desiderio. s. bernardino da siena, 85: mai non trovarai
tua ingorda ed insaziabil libidine poter mai esser da tanto ch'io debbia abbandonar un gentiluomo
e più che fratello, tirato a forza da le tue false lusinghe e puttaneschi modi
tue false lusinghe e puttaneschi modi e da la sfrenata tua rabbia a giacersi teco
. firenzuola, 203: poco poi assalita da una lussuriosa rabbia, mi menò seco
2-ii-112: -o fiorita, io voglio da te du * cose se vuoi che
sono in luogo oscurissimo dibattuti e percossi da una furiosa rabbia di venti continui, per
governo alcuno. ariosto, 41-12: da la rabbia del vento che si fende
una rabbia di venti che, spirando da tutte le parti dell'orizzonte, in
, v-1-204: vi prego che veniate qui da noi, dove senza tempestar la memoria
nobil sangue disceso, dovesse essere stato da qualche rabia de fortuna calcato.
cutanee. -anche: l'esantema prodotto da tale malattia. boccaccio, dee.
le trafitture delle mosche e de'tafani da lato sì per tutto l'avean concia
che attacca la pianta del cece e da vegeta che era la fa da prima raggrinzare
cece e da vegeta che era la fa da prima raggrinzare, impicciolire e poscia morire
quando il trasudamento de'suoi peli venga da qualsiasi cagione impedito. 22.
commedia di aristippia, 26: aristippia, da me come figlia amata, poi che
o si ammoglia per amore, e da ivi a non molto, conosciuti i difetti
fa ricordare l'impegno preso e sostenuto da lei con tanto suo costo, e questo
essere in furore ', denom. da rabies (v. rabie e rabbia)
(rabiato). ant. affetto da rabbia, rabbioso (un cane, anche
purgherai tu le tue peccata! / da poi che non t'ha morto el
intanato; e con effeto è inganato da tutti, e non ha niuno li vogli
un rabiato verro / la spuma distilante da le labbia. 3. crudelmente avverso
o che rabbiato, o che asin da bastone! rabbiazzare, tr.
bellini, 6-88: vuoi ch'il rabbiazzi da quest'altro lato / e che r
mio verduco! = denom. da rabbia, col suff. degli alterati spreg
appartiene alla rabbia. = deriv. da rabbia-, la var. è registr.
sensi bistorti. = deriv. da rabbino, col suff. dei verbi frequent
quella strada. = deriv. da rabbino. f f
insieme della produzione letteraria dei rabbini costituita da testi di contenuto esegetico, legale e
po'la mano. -costituito da rabbini (un consesso, un'assemblea)
rabbinica. = deriv. da rabbino. ranieri, 1-i-175: si levò
era perduta. = deriv. da rabbino. rabbinismo, sm. il
l'uso rabbinico. = deriv. da rabbino. rabbinista, sm. e
la loro dottrina. = deriv. da rabbino. rabbino (ant.
levi... ad accennarne nel discorso da lui pronunciato di recente a sinagoga italiana
: quello che viene scelto quale capo da una comunità, della quale assume la guida
speroni, 1-2-365: -ricordivi di medicare da buon senno le vostre leggi poetiche delle
, qualor mi dite di aver trattati da quel che sono questi rabim, voi solo
di rastrello che si applica alla rete da pesca a strascico per smuovere la sabbia
'rabbio ': rete per la pesca da spiaggia, a forma di sacco tenuto
, a forma di sacco tenuto aperto da un'asta trasversale e da un semicerchio
sacco tenuto aperto da un'asta trasversale e da un semicerchio di ferro...
2. ant. strumento costituito da un ferro ricurvo inserito su un lungo
dal lat. rutabùlum 'paletta '(da mere 'rovesciare '), per
anche 'fruscio '. = forse da rabbiare. rabbiosaménte (rabiosaménte)
3-149: isolato, solitario, separato da tutti, il prete freme rabbiosamente contro
: guasti i muscoli e il cuor da la rea mente, / corrose tossa dal
aldobrandino, xxxv-ii-440: fugge ogni uomo da me più pauroso / che non dal can
fegato del cane rabbioso, mangiato arrostito da coloro che ne sono stati morduti, gli
il veder chi si sia, morsicato da can rabbioso o da livida bocca o puntura
sia, morsicato da can rabbioso o da livida bocca o puntura di velenoso
turbamento emotivo, determinato per lo più da un risentimento subitaneo per un danno o
danno o per un'offesa subita, da una grave contrarietà, da una forte delusione
subita, da una grave contrarietà, da una forte delusione; pieno di rabbia
: fortemente irritato, stizzito; colpito da vivo disappunto. dante, infi
2-51: anche un'altra donna sbucò da un'altro lato e si capiva che era
. mamiani, 11-165: non sono da recare in esempio que'pochi giorni di furia
dover cedere. -che è tormentato da un'ira sorda; che è in uno
permanente di irascibilità o di astiosità determinato da condizioni di oppressione politica o sociale o
condizioni di oppressione politica o sociale o da disagio esistenziale. carducci, iii-4-14:
cuori degl'infelici gelosi vengono sempre divorati da famelici cani, cioè da rabbiosi pensieri che
sempre divorati da famelici cani, cioè da rabbiosi pensieri che gli distruggono. manzoni
di quella ferocia che può essere anche da lei approvata. 4. crudele
o di una personificazione). guidotto da bologna, 1-99: questi spesse volte va
venuta l'ora / che morto rimarrai da le mie mani, / troppo bel fine
reso tale dalla lame, dal dolore o da altro stimolo (un animale).
li elementi, fussino ancor vivendo, da quelli animali insieme inimici e per fame
buonarroti il giovane, 9-77: faccia un da spiritato / e ch'abbia una malìa
rabbioso il capo scuota. -che nasce da furore cieco e dissennato (un gesto
cortigiano chiamato frontone, che, tormentato da una rabbiosa infermità, si mangiava la
valé era aevegnuo sì rabioso che apenna da monti se poea tenei'. 7
intenso, violento, esasperato, tanto da far vacillare il dominio di sé e il
son tanto fuori di me medesima, da quell'ora in qua che piacque al
e, nello stesso tempo, accompagnata da una tanto rabbiosa volontà di disinvoltura e di
8. molto acuto e tormentoso, tanto da ottundere il controllo della ragione (uno
ragione (uno stimolo fisico) o da debilitare forganismo (una manifestazione morbosa)
.. clamorosi e accaniti. -agitato da una violenta palpitazione (il cuore)
che poche parole e molte reticenze accompagnate da forti stringimenti di pugni e stralunameli
e l'importuna nebbia / compressa intorno da rabbiosi venti / tosto conven che si
sotto strano cielo, / come fior stretto da rabbioso gelo, / il vago aspetto
(una macchina in funzione, un'arma da fuoco in azione). tecchi
bombe continuavano a cadere come frutti maturi da un albero se lo si scuote; e
. sm. rabbia equina. dino da firenze [tommaseo]: della cura di
'è un termine che ci è venuto da piacenza, dove le vinacce si chiamano
greggia od anche 'rabbiosa 'o rosolio da truppa. de amicis, xii-382:
dotta, lat. rabiósus, deriv. da rabies (v. rabbia).
hai meritato. = deriv. da rabbia. rabbòbolo, sm.
= voce di area tose., da. connettere con bubbola? (v.
stretto, perché è voce che viene da mozzare) per nutrire il fuoco.
una persona con intenzioni ostili. andrea da barberino, 1-267: chiaro...
~, con valore intens., e da abboccare (v.).
baldinucci, 9-xx-178: questo muro è composto da pura calcina e pezzetti di tavolozze ad
rabboccatura. = nome d'azione da rabboccare. rabbócco, sm.
. rabboccatura. = deverb. da rabboccare. rabbonacciare { rabonacciaré)
passati tempi dissoluta e vana, così da indi innanzi fu delle care, delle compiute
'l mar si va rabonacciando. andrea da barberino, ii-87: fuggito boso- lino
isoletta chiamatta galitta, lontana trenta miglia da bona. d. bartoli, 44-19:
-, con valore intens., e da abbonacciare (v.).
-, con valore intens., e da abbondare (v.).
vorrebbe sdegnarsi contro un ministro, ma da una parte la politica e la paura lo
carlino. -consolare una persona afflitta da un dolore. giuliani, ii-85:
e l'approvazione altrui, facendo desistere da atteggiamenti ostili o ribelli; ingraziarsi.
feroce, dandole qualche cosa di buon da mangiare. -far tornare d'accordo
, iii-480: l'idea di farsi ammirare da tutti, anche da luca, lo
di farsi ammirare da tutti, anche da luca, lo esaltava, lo rabboniva.
magretta già quasi salva, tribolata però da voglie che neanche il sonno era capace di
stato di tranquillità e serenità; recedere da atteggiamenti provocati dall'ira, dallo sdegno
-, con valore intens., e da abbonire (v.).
silone, 4-200: zaccaria rabbonito distribuì da bere. -placato con riti e
f. corsini, 2-717: da ultimo [guatimozin] arrivò a lasciarsi
una specie di riparo esquimese, toglie da una tenda una piccola guida sudicia e logora
-, con valore iter., e da abbordare (v.).
le smarrite forze ebbero rivocate, rabbracciò da capo il figliuolo con molte lagrime e
dio. 5. bernardino da siena, 120: e 'l buon che
che si sarà amendata, saranno rabraciati da lui e condotti alla vera beatitudine. s
alla vera beatitudine. s. carlo da sezze, 1-257: come padre amoroso ch'
intens. e iter., e da abbracciare (v.). rabbracciato
-, con valore intens., e da abbreviare (v.).
-, con valore intens., e da abbrezzare (v.).
un gruzzolo. = deriv. da rabbrezzare. rabbrezzolino, sm.
guadagnucchia su tutto. = deriv. da rabbrezzolare. rabbricciare, tr. (
par niente, ma io seppi / da un murator che e'vi condusse or l'
, con valore intens., e da briccicare (v.).
di casi che non sono più avvenimenti da intendere nella loro logica, ma trastulli
gerusalemme. = agg. verb. da rabbrividire. rabbrividiménto, sm.
tra le fronde in giro, / colte da un lieve rab- brividimento, / molle
viso! = nome d'azione da rabbrividire. rabbrividìo, sm.
lo scuote. = deriv. da rabbrividire. rabbrividire, intr.
dei pontefici, ecco le nubi accorrere da ogni angolo del cielo sempre più numerose
, 77-161: qua e là accadevano scene da rabbrividirne. i carnefici, certi del
a cui sembrava ai avere molte cose da fare. « cosa devo fare così
la campagna: rabbrividiscono / i tronchi da l'ime radici / sotto la pioggia primaverile
già la terra fuma, soffocata / da desideri oscuri. / sotto il velo
, con valore intens., e da abbrividire (v.).
atto del grossi, che, preso da un'insolita ambascia, si stringe rabbrividito
-, con valore intens., e da abbrunare (v.).
rabbruscaménto d'aria. = deriv. da rabbruscare. rabbruscare, intr.
un tempo rabbruscare l'aere, è da temere di pioggia. adr. politi
. tr. atteggiare il volto in modo da esprimere turbamento, ira e sdegno.
, con valore intens., e da brusco1 (v.).
è una donna che si tira il bene da tutti; a tutti fa il viso
, i-39: per avvenimenti insoavi / -rabbruscati da passionatezza, / gemicanti in satumità -
di piccole porzioni. 'un po'da uno, un po'da un altro si
un po'da uno, un po'da un altro si son rabbruscolate trecento lire
] -, con valore intens e da bruscolo1 (v.).
-, con valore intens., e da abbrustolare (v.).
, con valore intens., e da bruzzo (v.).
interna, / la qual non traspareva da quel canuto incolto / rabuffamento ascosa di
volto. 2. turbamento causato da ira e sdegno. segneri, iii-3-61
de'venti. = nome d'azione da rabbuffare. rabbuffare (rabuffare,
cioè ma- remmano-pinone, si avventò: da credere volesse iugularsi od autoghigliottinarsi nel collare
ribuffaci / eri fa scorni e villanie da asini. giovio, 1-104: non vorrei
. spagna, 19-45: rinforza da ogni lato quella zuffa, / le
). cieco, 5-37: ornai da te m'arretro, / perché fortuna
irritati dalla novità del vocabolo romantico, da dan fino a bersabea si levano a
.. pensarono li piattelli che non fusse da perder l'occasione.
raggrovigliare di là, snodare e ravviare da un capo, dall'altro rabbuffare e ravvolgere
, con valore intens., e da buffare (v.).
egli francamente è tutto vezzi. cassiano da macerata, lxii-2-iv-36: disciolta l'udienza,
machiavelli, 1-1-583: e'franzesi di là da san germano n'ebbono una rabbuffata.
scagliosa e con capelli rabbuffatti. niccolò da correggio, 1-336: le rotte rete e
i capelli rabbuffati e con le guancie da calde lagrime rigate. marino, 1-7-207
all'accusativo alla greca). cenne da la chitarra, xxxv-ii-434: chi ve mira
potendo troppo ben aiutare, fu stranamente da l'armaruolo carmi- gnato senza pettini,
tutto rabbuffato glielo levarono di mano. da porto, 1-238: levata a gran pena
: costanza in un subito entra accompagnata da altre donne in camera e, spalancate le
rabbuffata ma tremenda eloquenza di mirabeau derivò da una sorgente metafisica..., che
tempi e che uomini saranno per uscire da quella filosofia alla cui fonte manzoni raccomanda
, e poi con quell'aria rabbuffata, da temporale. bacchelli, 2-xdc-129: del
li tempestarono di tali contumelie e bestemmie da far tremare la nave. -burbero
suo zacco ch'era sul letto, mettutoli da lei a gran cautela; e poi
per l'altra poi, gran rabbuffo da monsignore che sia con oggi stato 4 dì
ercole bentivoglio, ai: ella da prima / gli fece un buon ribuffo:
ribuffi e dispetti, i tornano volentieri da lei. lippi, 1-39: venuto alla
al sole. palazzeschi, i-330: vai da lei e ti prendi tutti i suoi
dà. -richiamo, rimprovero rivolto da un'autorità superiore, anche in via
ha delli altri visiri che sono boni da governare questo imperio. sarpi, ix-359:
alla commissione, trattò quella brava gente da zucche ignoranti, da prepotenti.
quella brava gente da zucche ignoranti, da prepotenti. -litigio. moretti
passati. 4. colpo inferto da un animale. fazio, v-3-92:
rabbuffétto fattoli. = deverb. da rabbuffare. rabbugiare1, intr
e con valore intens., e da bugiare1 (v.). rabbugiare2
imputate. = nome d * azione da rabbuiare. rabbuiare, intr.
quando si rabbuia / il cuor deluso da mondani fasti. 4. assumere
poiché l'era tanto pura ed ingenua da non essere in lei un altro pensiero
la luce. mazzini, 1-230: da trenta anni in qua si pugna acremente
-, con valore intens., e da abbuiare (v.).
. cecchi, 8-71: impressioni che dipendono da cause imponderabili. domani forse, con
della peulandria monoginia di linneo, stabilito da martius: si distingue per molti rami
bot. famiglia di alghe rodofite rappresentata da varie specie, fra cui alcune usate
delle formazioni a forma di bastoncino costituite da secrezioni ghiandolari, che taluni turbeilari e
= voce dotta, comp. da rabdite e dal suff. gr. -oei8r
platel- minti della classe turbellari, caratterizzati da un corpo cilindrico o compresso, da
da un corpo cilindrico o compresso, da una bocca anteriore e ventrale, dall'
una secrezione cutanea mista di bastoncini terminati da fili. = voce dotta, lat
. rabdòfane. = deriv. da rabdòfane-, voce registr. dal d.
ordine negli spettacoli greci, così detti da una verga o bacchetta che portavano in
, gr. pap&xpópo;, comp. da pafisoc, (v. rabdo)
presenti nell'epidermide dei turbellari e originate da particolari cellule ghiandolari. = voce
. papsoei&rji;, deriv. da pà|3so <; (v. rabdo)
(raddologìa), sf. nome dato da
: 'raddomachia ': così è chiamato da thunberg 1'* ortocarpus integrifolius 'di
vibrazioni emanate dal sottosuolo e captate da una bacchetta biforcuta, che viene
una bella idria di acqua nova, tratta da una vena incognita che oggi è la
aprendo il mantello di pannolana ha tratto da una borsa la sua carta da visita:
ha tratto da una borsa la sua carta da visita: fra ermenegildo parolai o.
(con uso aggett.): usato da chi esercita l'arte della rabdomanzia.
alvaro, 7-115: aveva un senso da rabdomante per le bottiglie di alcoolici che
. tardo pa|3só|aavti <;, comp. da pàpso; (v. rabdo
. tardo pa (3so|agmeia, deriv. da pa (38ó (j. avri
pàpso? (v. rabdo) e da « xùe; p. uó; '
\ xuó; 'muscolo 'e da blastoma (v.).
originatosi dal tessuto muscolare striato o costituito da cellule muscolari striate. =
di volume variabile, ed è costituito da fibrocellule muscolari striate trasversalmente che tendono a
<; (v. rabdo) e da mioma (v.); è
iuó <; 'muscolo 'e da sarcoma (v.). rabdonèma
, le quali si riproducono per gemmazione da un unico individuo; formano delle piccole
(3<5os (v. rabdo) e da sfera (v.); è
. genere di crostacei ossicefalidi, caratterizzati da un tronco filiforme. = voce dotta
intricato rabescame. = deriv. da rabesco2. rabescante (pari. pres
trilli vi rabesca. = denom. da rabesco2. rabescato (pari. pass
il santo portato a braccia e scortato da tre preti monumentali sotto i paramenti rabescati
d'oro. 2. impreziosito da ricami o pizzi. zendrini, iii-35
e là. ghislanzoni, 15-14: da due ore, sulla porta dell'albergo,
, vi-176: un pezzo di vecchio quaderno da scuola strappato a caso, rabescato di
, il collo rabescato di rughe circondato da una camicia robespierre. 5.
cremisi. = nome d'azione da rabescare. rabésco1, agg.
sorta di decorazione costituita per lo più da oggetti stilizzati (piante, rami,
animali o figure fantastiche) o anche da intrecci di linee, secondo lo stile
sorte di piante fatta all'araba e da esso presa. tesauro, 2-570: tu
rabeschi io non so quali. costantino da loro, lxii-2-ii-80: si vedevano diversi
bellissimi rabeschi e di finestrine arcate, rotte da sottili colonne. de marchi, ii-581
on. sella ci spiegò, come da un breve cartoncino forato e applicato,
scritto o disegno eseguito malamente, tanto da essere illeggibile; scarabocchio, ghirigoro.
peli di rabicano. = deriv. da rabicano. rabicanatura, sf. l'
di alcuni cavalli. = deriv. da rabicano. rabicane, sm. mostro
, il rabicane. = deriv. da pulicane (v.), per incr
. che ha un mantello scuro variegato da chiazze di pelo bianco (un cavallo)
fece con molta destrezza il suo rabicano da un canto per iscansare le non molto spaventose
di coda bianca ', comp. da rabo 'coda 'e cano 'bianco
, agg. che ha il mantello variegato da chiazze di pelo bianco.
froda. = deriv. da rabido. ràbido, agg.
, rabidissimo). letter. affetto da rabbia (un animale). -per estens
reso tale dalla fame, dal dolore o da altro stimolo. s. degli arienti
come un fier mastino / di dura sferza da frequenti colpi / percosso,..
la strada, stimolate all'ira / da procaci fanciulli, a cui diletta /
pananti, i-56: fugge qual suol da rabido molosso / palpitando fuggir misera damma
tre colli arruffarsi. -che deriva da rabbia. trinci, 1-304: le
turbamento emotivo, determinato per lo più da un risentimento subitaneo, da un'offesa
lo più da un risentimento subitaneo, da un'offesa subita, da una contrarietà;
subitaneo, da un'offesa subita, da una contrarietà; pieno di rabbia,
in defensione della cristiana fede, che da quilli infideli e rabidi turchi è tuttavia
fr. colonna, 3-9: feci vaso da bevere gratissimo; la quale infusa nel
iv-536: non sempre fu mosso alle rampogne da un giudizio meramente ideale, ma purtroppo
della mano. papini, vi-380: da lunghi anni la nostra specie è posseduta da
da lunghi anni la nostra specie è posseduta da rabidi accesi di furore suicida.
soddisfare la fame rabida del cacciatore e da sollecitare il palato d'un gastronomo sazio
= voce dotta, lat. rabìdus, da rabies (v. rabie).
= dallo spagn. rabihorcaao, comp. da rabo 'coda 'e horcado '
. rabie) e - formis (da forma 'forma ').
. v.]: 'rabinoso aggettivo da rabina. = deriv. da rabina
aggettivo da rabina. = deriv. da rabina. rabióla, sf. ribolla
rabire (e rabire), denom. da rabies (v. rabie)
portò il primo pepe che venne da quelle bande di guinea in questo regno,
e sulla coda; la testa è caratterizzata da un ciuffo di piume di colore
piave e raboso veronese), caratterizzati da grappoli di media grandezza e di forma
media grandezza e di forma allungata, da acini di colore nero con buccia spessa
di colore nero con buccia spessa, da polpa dolce in quello veronese e acidula
di carattere è l'uva rabosa, da cui si ricava il vino, un vino
alcoolico. 2. vino ricavato da tali vitigni. piatti, 28:
, dal fr. raboter, deriv. da robot (v. rabotto);
macchina limatrice. = nome d'agente da rabottare', la var. è registr.
. piallatura. = nome d'azione da rabottare. rabottino (rabotino),
alla macchina limatrice. = deriv. da rabottare; la var. è registr.
, oppugnando non so che opinione enunciata da costui, gli applicò l'epiteto di
con ravus 'rauco ', è da alcuni ritenuta di probabile origine etnisca.
e di rabuleria? = deriv. da rabula. rabùscola (rabùcula),
: parola del sagro testo vangelico posta da cristo come ingiuria e interpretata variamente dagli
il popolo che gesù di galilea allontanava da sé mitemente altiero sotto nome di '
è un termine che ci è venuto da piacenza, dove le vinacce si chiamano racche
= dal fr. racage, deriv. da raque 'trozza ', che è di
raccanatt 'è termine che ci è venuto da piacenza,
voce di area lomb., deriv. da racca2. raccagnare, tr.
si approssima se mai ci sia qualchecosa da raccagnare. = var. espressiva di
distanza '. = deriv. da racca1. raccamaménto, sm. ant
questo consigliare. = nome d'azione da raccamare. raccamare, tr.
. ant. ricamare. francesco da barberino, 344: imprenda [la fanciulla
. piccolomini, 10-233: è tolto da sofocle nella tragedia di tereo, dove
disegni. = nome d'agente da raccamare. raccamo (racamo)
nella sagrestia. = deverb. da raccamare. raccapellare, v. raccappellare
vare, a procurarsi, a ottenere da qualcuno, a fatica e con sforzo
riesca di raccappezzare una lista che ho da avere delle diverse sorte di buccheri di
diverse sorte di buccheri di portogallo. da ponte, 315: lo pregai quindi
pregai quindi senza ritardo di farmi spedire da un libraio di quella città un certo
a racchiuder costoro e raccapezza qualche cosa da dar loro mangiare. giusti, ii-116:
famiglia che cerca marito. -ricavare da una vendita (una somma di denaro)
quel che si sarà raccapezzato in livorno da que'libretti. 2. rintracciare