f = agg. vere. da predestinare. predestinato (part. pass
mondo che non è la stella. lapo da castiglionchio, 17: se vero fosse
eziandio di questi cotali molto meno è da disperare, se sono nascosti li predestinati amici
e martirio... iddio dà da bere e gustare a quelli ch'eli
a. cattaneo, iii-342: per vivere da predestinato convien conformarsi a cnsto crocifisso.
infelice, per che presto l'uno da l'altro non vi alontanati? bruno,
predestinato, era stato vinto in germania da un nuovo anticesare. 3.
assoluto, predestinato ed esclusivo, dominato da paragoni mitologici e storici. -che
una rivoluzione sociale. -condizionato nello sviluppo da caratteri originari e innati (unaparticolare evoluzione
redentrice. su quella terra, predestinata da natura a convegno universale del genere umano
potrà salvarmi »? = deverb. da predestinare; cfr. lat. praedestinator -óris
: seguace del predestinazionismo quale risorse ripetutamente da gotescalco di fulda a john wycliffe,
dei predestinaziani. gioberti, i-iv-206: da gote- scalco e giansenio tutti i predestinaziani
tandamento de'sinodi. = deriv. da predestinazione; cfr. fr. prédestinatien.
la dannazione di altri siano ugualmente stabilite da dio). -anche: decreto eterno
anche la predestinazione di paradiso così è da dio ordinata cha lassù gli eletti con
quanto remota / è la radice tua da quelli aspetti / che la prima cagion non
libro de la predestinazione, veduto in visione da san giovanni, i nomi che sono
volgare su 'l campo della fede segnatosi da dante stesso: sì che venendo al
. si vede bene che furono ideate da chi usava dare della scrittura l'interoretazione
.. avrete voi dunque, carissimi, da me, con grazia ai dio,
, guaste tutte da'suoi pregiudizi e da una cieca predestinazione che lo faranno piangere
-carattere fisico, segno, impronta da cui si riconosce un predestinato.
profezia, ovvero predestinazione, che ci mandò da parigi il savio e valente maestro dionigio
della nostra impresa di lucca. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
vero? questo non procede se non da colui che può ciò che vuole: e
. praedestinatio -ànis, nome d'azione da praedestinàre (v. predestinare).
tanto la salvezza quanto la dannazione dipendono da un decreto eterno di dio, indipendentemente
fosco predestinazianismo? = deriv. da predestinazione. predestinazionista, sm. e
prae 'davanti, prima 'e da destino (v.). predeterminàbile
predeterminabile. = agg. verb. da predeterminare. predeterminante (pari. pres
, lat. cristi praedeterminare, comp. da prae 'davanti, prima '
'davanti, prima 'e da determinare (v. determinare); cfr
croce, m-10-ii: quanto più ci liberiamo da codesta concezione del fine predeterminato, tanto
. -nascita predeterminata: quella che deriva da tecniche di inseminazione artificiale che permettono
teol. l'essere prede- terminato (da parte di un'entità metafisica, di una
occorrenze. = nome d'azione da predeterminare-, cfr. fr. prédetermination
prae 'davanti, prima 'e da determinismo (v.); per il
5: la qual bradia senga vigne è da un cavo dela predita via de bruxacan
, / il qual dai tetti e da le fronde gracchie / futuro mal, predetto
bellicoso. cesari, iii-325: l'episodio da dante introdotto nel suo poema, delle
singolarmente che viene del suo esiglio predettogli da cacciaguida. 3. precedentemente concordato
prae 'davanti, prima 'e da diabete (v.).
prae 'davanti, prima 'e da diaframma (v.).
dicono reali overo prediali, come dovute da una cosa all'altra overo da un podere
dovute da una cosa all'altra overo da un podere all'altro. romagnosi,
derivano dalla situazione respettiva de'fondi, da particolari disposizioni di legge e da convenzioni
, da particolari disposizioni di legge e da convenzioni. codice civile, 1031: le
prediale: importo complessivo della predetta imposizione da ripartirsi fra le proprietà fondiarie di una
quarto la tassa prediale e però ridotta da fiorentine lire 4. 090. 600 e
di assicurarsi che 1 fondi avranno tali vantaggi da sopportare agiatamente la prediale. leoni,
del predialista. = deriv. da prediale. prediaspòrico, agg.
dal lat. prae 'prima 'e da diasporico (v.).
dal lat. prae 'prima 'e da diastole (v.).
dotta, lat. praediatùra, deriv. da praedium (v. predio)
dal lat. prae 'prima 'e da dibattimentale (v.).
dal lat. prae 'prima 'e da dibattimento (v.).
buona intenzione mandò a firenze il cardinale da prato per legato per pacificare i fiorentini tra
cominciò a dire in modo di predica da parte di dio a'pesci: -udite
pesci del mare e del fiume, da poi che gli infedeli eretici la schifano d'
cibi, aggravando il vizio quanto è da aggravare e commendando la santa astinenzia e
altre salubri e rudenti provisioni furono prese da questo concilio per il uon governo de'
è o si ritiene essere in posizione da doverli accogliere e mettere in pratica.
giustizia che, essendo stata fatta superarbitro da v. s., volesse consentir
, ché so fare anch'io orecchie da mercante. lippi, 6-4: orsù
s'accorse la regina / che tempo da far prediche non era. botta,
savoiardi 'in italiano, la quale da vezzoso gioiello francese è trasformata in pesante
le sue predichine e le sue raccomandazioni da fare. -predichino (sm.
-predicòzza. s. bernardino da siena, 617: il vostro venire a
fosse come lo è, tutto sprofondato da un capo all'altro del
sciutagli, se si potesse, da quelle talor scimunite predicacce che ascolta
predicacce che ascolta dai pulpiti o da quelle melensaggini frammiste alle ribalderie che
delle sgualdrine. = deverb. da predicare1. predicàbile1, agg.
san bernardino] compose dua degnissime opere da predicare, l'una si chiama il vangelo
, aveva tre cose mirabili e predicabili da tutti gli uomini, cioè la mensa,
. = agg. verb. da predicare1. predicàbile3, agg.
, differenza, proprio, accidente) da porfirio (233-305 d. c.)
plur.), agg. verb. da praedicàre (v. predicare),
così congiunto al maggior termine che s'ha da concludere che mula per grado predicamentale è
mezo. = deriv. da predicamelo2. predicaménto1, sm.
il secolo e il mondo. fausto da longiano, iv-137: a piè del
: a piè del monte tauro, da subita malattia presa, passò all'altra vita
. c. campana, i-1-1-119: da qual successo, l'acciale prese tanto
buoni. = nome d'azione da predicaret. predicaménto3, sm
. riferimento alla classificazione fonda- mentale operata da aristotele e, anche, al titolo
si comprendono i modi di proprietà numerati da aristotele. -in senso generico:
mediev. praedicamentum, nome d'azione da praedicàre (v. predicare3), che
. giusti, 3-97: 1 predicanti da un tanto per predica vanno a nozze se
nozze se trovano un passo di più da citare. carducci, iii-7-324: al di
la nostra poesia è pur sempre oppressa da questo errore di predicante. papini,
nemici non vide in me l'errante da ricondurre alla verità ma soltanto un nemico
ricondurre alla verità ma soltanto un nemico da spegnere. -frate predicante (anche
figliuoli, se questa insidia sia tale da addurli in pericolo prossimo di prevaricare e
, testi letterari che si tengono lontani da ogni allusione sessuale. parini, 555
debbono esser tratte in cattivo senso anche da chi troppo scostumato non fosse. pascoli
dotta, lat. pudicitia, deriv. da pudicus (v. pudico).
esser possa maggiore allo infelice. felice da massa marittima, 55: sancta maria sapeva
altrettanto. ero sempre stato pudicissimo, fin da bambino, e riluttavo.
quanto può. -abitato in maggioranza da persone di retti e onesti costumi,
della propria illibatezza; casto. antonio da ferrara, 13: se tua [della
della pudica donzella sua principal nemica, da cui mortai catena gli è posta al
vostre braccia, pensò sbrigarsene con farsi da voi creder figlia di carilda. muratori
possa campare dal falso nemico: / fasse da longa a balestrare / ed assegnare al
lor voto a dio, / ma poi da forza altrui non fur sicure, /
piccolomini, 10-220: se si vedrà da una stessa persona derivare or azzioni prodighe,
-casto, verecondo. felice da massa marittima, 62: che fu a
ogni vena palpiti diletto. -causato da pudore. dell'uva, 65:
di quella santa impostura portata tant'oltre da lasciarsi quasi credere vera per non turbare
non turbare la pace d'una famiglia da lei stessa si può dire composta? pratesi
piacere un dio pudico, / fugge da chi l'invocò. 7.
di una statua di afrodite, proveniente da cnido, copia antica di un'opera
, lat. pudicus, deriv. da pudere 'sentir vergogna '(v
anche sostant. s. bernardino da siena, 679: vede ne lo '
lat. della vulgata pudordtus, deriv. da pudor -dris (v. pudore2)
che riguarda la sfera sessuale, tanto da provocare istintive reazioni di vergogna, di
: lo pudore è uno ritraimento d'animo da laide cose, con paura di cadere
voi mi chiedete ch'io vi dichiari sciolta da codesto voto, io non esiterò a
, i-148: è vero ch'ella da lui si è lasciata baciare, il che
il pudore femminile sarebbe conveniente che fosse da donne pietose istituita una società per assistere
d'affettazione e d'ingenuità bambinesca, da far cadere la penna di mano al più
di componimento [presso i germani] da pagarsi alla controparte era regolato per assassini
a sei mesi e con la multa da lire cinquanta a mille. codice penale,
, 1-177: trasse [la fomarina] da l'onda il piè tutto stillante,
/ di notizie e antipasti, tradito da una turca / (arrubinato il naso di
ne fosse cenno, occhio distorto / da non più differibile addition).
che una sorta di pudore lo facesse aborrire da ogni moto disordinato di risentimento o d'
disordinato di risentimento o d'impazienza, come da ogni altra manifestazione passionale ed eccessiva.
quelle non temperate da que'precetti che il pudore dettò alle
le gazzette ufficiali austriache... da lungo tempo han perduto sino l'idea del
, lat. pudor -dris, deriv. da pudère 'avere vergogna ', di
vergogna ', di origine incerta: forse da connettere col gr. ¦
putredine. s. carlo da sezze, ii-210: erano come di pudrità
di fresco morto. = deriv. da pudrito, per putrido. pudrito,
lat. scient. pudu, deriv. da una voce di origine cilena; cfr
e dell'adiacente regione messicana, costituito da un'unica ampia costruzione di mattoni d'
ben definiti distinguono la cultura dei pueblo da tutte le altre dell'america del nord
cile; è ca ratterizzata da statura medio-bassa, pelle oliva- stro-bruniccia
capelli neri. = comp. da pueblo e andide, deriv. dal toponimo
dide. = comp. da pueblo e andino, deriv. dal toponimo
popolazione amerindia di ceppo araucano, composta da cacciatori nomadi, stanziata in età precolombiana
in casa, una silvia, una nerina da mettergli accanto? sarebbe stato più igienico
laude cortonesi, 1-ii-200: chiarissima stella lucente da dio [la madonna], /
puella beata, amor mio. bianco da siena, 71: favello con difetto /
dotta, lat. puellàris, deriv. da pùella (v. puella).
, 5-13). s. bernardino da siena, iii-358: disse [gesù]
dotta, lat. pùellus, deriv. da puerùlus, dimin. di pùer (
. voce troppo dotta che si adoperò da qualcuno per sostituire 'nurse 'e
pùer -èri (v. puero) e da cultore (v.).
puer -èri (v. puero) e da cultura (v.).
incolta povertà, l'amore muto / da lunghi anni nel petto e la tristezza /
pueril scherzar con meco. -cagionato da un bambino (un rumore).
rumori puerili incomposti. -composto da bambini (un gruppo). mascheroni
gruppo). mascheroni, 8-280: da puerile stuolo a questo intorno / con
in etade puerile, inspirato e ammaestrato da dio, fuggìa l'usanza e le compagnie
un po'cercare. s. bernardino da siena, ii-383: fanciulli piccolini, verginelli
vecchiezza. baldi, 4-1-12: oliamo pertanto da padova lodovico odasio, gentiluomo di matura
messa con voce puerile, aiutati però da frati con dolce concento e melodia. g
casa di loth, omo innocente, da lui invitati. -che ha sembianze
, una punizione). paolo da certaldo, 308: ciò non s'intende
] madama beritola, per le parole da currado udite, cominciò a riguardare,
udite, cominciò a riguardare, e da occulta vertù desta in lei alcuna rammemorazione
7. che rivela o deriva da ristrettezza di mente, imflessività, irragionevolezza
, imflessività, irragionevolezza, o anche da inesperienza, sprovvedutezza, superficialità; sciocco
, vi-24: a me parevano cose puerili da dire a veghia in mugello colle succiole
me per tali. giannone, i-57: da quanto egli dice dopoi ne'paragrafi seguenti
satisfare al populo. -che deriva da credulità o da impressionabilità. gioia,
. -che deriva da credulità o da impressionabilità. gioia, 1-i-269: la
8. che rivela o deriva da immaturità di carattere (l'atteggiamento di
vieti o non maturi e dominato perpetuamente da una paura puerile del senso comune nel
, i-873: non pare improbabile che da giovinetto egli [silio italico] scrivesse
dotta, lat. puenlis, deriv. da pùer -eri (v. puero).
una purezza alta. = deriv. da puerile, con il suff. del pari
provocatoria. = deriv. da puerile. puerilità, sf.
della lingua nostra, sono tutte sofisticherie da mozzorecchi, tutte sciocchezze e puerilità.
goffredo ed i duci è debole, cagionata da puerilità, inverosimile e inconcludente. ghislanzoni
che in pochissime cose apparisca più, da un lato, la puerilità della natura umana
condotto l'uomo dall'amor proprio; da altro lato, quanto innanzi possa l'animo
manzoni con dante e con l'ariosto. da codesto saggio il prof. zumbini trasse
e d'incoerente ai princìpi di critica da me altrove posti non che..
consiglio. il procuratore antonio cappello, da me conosciuto in casa frumier, si
sopportandoli nella vecchiaia come noi fummo sopportati da loro nella nostra puerilità. c.
, lat. puerilitas -àtis, deriv. da puenlis (v. puerile)
di quegli enunciati. = deriv. da puerile, con il suff. del pari
nero.. con un colletto bianco da moschettiere., e una larga cintura.
. -per gioco. busone da gubbio, 165: uno di quelli [
iv-i- 761: che aveva egli da temere? perché aveva egli così puerilmente
allo spettacolo miserevole del padre puerilmente ingannato da papiano e dalla signorina caporale?
3. in modo che rivela o deriva da ristrettezza di mente, irriflessività, irragionevolezza
errando avea l'armi prese. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
: queste cose della congiura sono state da lui quasi puerilmente guidate. galileo,
, ogni qualvolta non sarà chi le guidi da dittatore. d'annunzio, v-3-806:
quando il settimo dì si riposa iddio da tutte l'opere sue e santificalo, non
., i-i (1): firn da la puericia s'ageise fervente- menti a
amato. cavalca, 19-92: insino da puerizia avendo costumi di vecchio e cuore maturo
nel settimo [anno] tu fosti accompagnato da infermità grave e lunga, la quale
tempo dilettevole della tua puerizia. benvenuto da imola volgar., ii-417: la sua
grande amicizia / tenut'avea gran tempo e da fantino / lo conoscea nella mia puerizia
cause... doversi necessariamente imparar da puerizia. dalla croce, 3: la
dante, conv., iv-xxm-io: né da credere è ch'elli [gesù]
de la puerizia. s. bernardino da siena, 662: vedemo iddio essere stato
alla quale improvvidissimamente è lasciata in balia da tormentare e da pervertire la porzione più
è lasciata in balia da tormentare e da pervertire la porzione più rispettabile del genere
e provvisto... di attestati rilasciati da scuole famose per l'allevamento della puerizia
narrò come egli di doi anni fu rubbato da un turco. de sanctis, ii-13-5
uomo (preso in grande) si allontana da quella puerizia in cui tutto è singolare
rimmaginazione par che non abbia confini, da quella puerizia che così era propria del
avvedutezza di un fanciullo. busone da gubbio, 165: come le cose occulte
cavalca, 20-48: non procedea niente da levità o puerizia d'ilarione che così spesso
. 10. colpa lieve commessa da un fanciullo. giuglaris, 3-19:
dotta, lat. pueritìa, deriv. da puer -èri (v. puero).
lusserò stati, ché 'l silenzio, / da lor contempto e amaro più che assenzio
-con riferimento ai santi innocenti fatti uccidere da erode (cfr. matteo 2, 16
scroffa, 1-33: anzi, fecer da un puero scelestissimo / con fraude
pùer -èri (v. puero) e da centrico (v.).
pùer -èri (v. puero) e da centrismo (v.).
vallisneri, iii-306: nelle puerpere afflitte da terzana, o semplice o doppia,
dotta, lat. puerpera, comp. da pùer -èri (v. puero)
infezione, sepsi puerperale: infiammazione prodotta da germi patogeni di vario genere (ma per
alterazione mentale, per lo più caratterizzata da stato confusionale oppure anche da psicosi maniacale
più caratterizzata da stato confusionale oppure anche da psicosi maniacale o depressiva, che può
v era figlio d'una donna affetta da pazzia puerperale. 2. letter.
campagna di settembre. = deriv. da puerpera-, cfr. ingl. puer peral
otto settimane (ed è caratterizzato normalmente da manifestazioni quali la perdita dei lochi e
l'uomo. morgagni, 90: da che la materia del latte nel puerperio della
il tempo del puerperio e fu accolto da aurelia con un sorriso come suol far
assalita [la donna] poco dopo da una diarrea di sieri biancastri...
. tommaso di silvestro, 334: visse da puoi circa ad quattro ore, e
sia come atto di riconoscimento della prole da parte del padre, attraverso la simulazione
dotta, lat. puerperìum, deriv. da puerpéra (v. puerpera);
se di enea avesse avuto un puerulo da poter seco ludere in domo.
loro prossimo. = denom. da puff4. pùffete, inter.
(puffino maggiore e minore), contraddistinte da eiumaggio bruno scuro nelle parti superiori,
aderente e grosso. vivono sul mare da cui non si scostano, venendo solo alla
dell'arresto personale. = deriv. da puff4. puffista1, sm.
ciarlatano e parabolano. = deriv. da. puff3; cfr. fr. puffiste
dunque puffista. = deriv. da puff4. puristico, agg. (
intraprese puffistiche. = deriv. da puffista2. puga, v.
colpivano con i pugni nudi oppure coperti da liste di cuoio o, a roma,
] ve ne ebbero altri, notati da lodovico celio rodigino, cioè lo stadio,
e alle braccia con i pugni coperti da appositi guantoni, per un dato numero
(e pugillàtus) -ùs, deriv. da pugil -ilis (v. pugile)
vacuo e arido fracasso, sebbene accompagnato da asserzioni dell'eroico, visto nella figura
la brillantina, il naso schiacciato e storto da pugilatóre..., parlava con
e pugillàtor) -òris, deriv. da pugil -ilis (v. pugile).
sparta, si faceva per la fatica da lui durata migliore. milizia, iii-436:
mente al pugilismo. = deriv. da pugile; cfr. ingl. pugilism (
labra sottili, affondato in un maglione da atleta, pareva già quello di un pugilista
listi. = deriv. da pugile-, cfr. ingl. pugilist.
provocò la prima spedizione punitiva artistica guidata da me palazzeschi boc cioni carrà
boc cioni carrà appositamente partiti da milano per convertire pugilisticamente i redattori della
: lo spettacolo di varietà era costituito da una riunione pugilistica fra dilettanti italiani e
e francesi. = deriv. da pugilista; cfr. ingl. pugilistic.
, 3-99: per quello che si raccoglie da omero fino avanti la guerra di troia
.), e tardo pugillar -àris, da pugillàris 'che può stare o tenersi
o tenersi nel pugno ', deriv. da pugtllus (v. pugillo).
voce dotta, lat. pugìo -ànis, da. pungere (v. pungere).
. - in partic.: gettone da gioco. - anche: l'insieme dei
l'insieme dei gettoni posseduti o puntati da un giocatore. magalotti, 1-142
'dauni ': gli pugliesi, da dauno, lor duce. m. soriano
stretta dimestichezza con uno che si chiamava pietro da tresanti... e in segno
di modo si lasciò awilupar ed infiammar da l'amor di quella. 2
, diffusa soprattutto in puglia, caratterizzata da statura media, faccia al
veneto, comprendente diverse sottorazze e caratterizzata da statura superiore alla media, grandi coma
bugiardo / ciascun pugliese, e là da tagliacozzo, / dove sanz'arme vinse il
entrare nel napoletano). folgore da san gimignano, vi-616 (31 -7)
g. villani, 12-21: essendo vinta da ogni parte la prima...
qui si guardava la purpurea veste / da dar, sull'alba della pugna,
. vendramin, lil-5-452: questa nazione da sé sola non è mai riuscita, sebbene
ne potrebbe aver vendetta allegra. guido da pisa, 1-151: con le saette
altra con rampiconi di ferro, cominciarono da tutti i lati ad entrar senza contrasto,
poi nel riporta entello, il qual da principio non s ^ awisava pur di combattere
nubili... si addestravano sin da fanciulle a far la pugna tra loro.
cimento musicale. marino, 1-7-46: da principio colui sprezzò la pugna / e
dissidio lacerante; aspra lite. giacomino da verona, xxxv-i-651: la pugna è entro
delle cause, cioè quello sopra che da prima contendono i parlieri, cioè il
: vi esorto... a raccoglier da prodi il vostranimo e ricordarvi, nel
dotta, lat. pugna, deverb. da pugnare (v. pugnare).
è feruto. = deverb. da pugnere, per pungere. pugnabóndo
, lat. * pugnabundus, deriv. da pugnare (v. pugnare)
se vi è la forza. erasmo da valvasone, 1-8-116: né i cavai ponno
, iii-4-191: con officiali non cpanticamera né da confessionale e con un generale pugnace e
/ ricco d'antiche selve circomprese / da meandri cu fiumi imperiali. / e
appariva ormai come una sterminata pastura cosparsa da ciuffi di tende e di capanne dove
ora più folti ora più radi, guidati da pastori predaci e pugnaci, ora in
artigliere alfonso e il pugnace cardinale ippolito da este espugna- van le galee dei veneziani
nei torvi / bovari. -abitato da gente guerriera. tommaseo, i-62:
proprio, tipico di guerrieri; che nasce da un animo valoroso e orgogliosamente audace in
più rozze, ove non son ordini da render util valore una natura animosa e
. pascoli, 853: oh! non da sparta la possa, / né tu
venerando il destino, / né tu da sparta l'avesti, o latino, /
assai sostenne. 4. caratterizzato da guerre (un periodo di tempo)
. tumultuoso. mazza, iv-112: da l'antico caos / i pugnaci elementi al
ritmi pugnaci e i disegni simultanei arrancano da ogni lato all'arrembaggio, in una ascensione
riposo e pace. dannunzio, v-1-592: da per tutto inciam picherete,
picherete, obliqui o diritti, da per tutto vi imbatterete, italiani,
, lat. pugnax -àcis, deriv. da pugnare (v. pugnare)
ragioni della scienza, mi pare che sia da attribuire alla evidente debolezza della sociologia.
, lat. pugnacitas -àtis, deriv. da pugnax -àcis (v. pugnace)
o, anche, con altre armi da taglio. leoni, 290: a
-colpire l'aria con un'arma da taglio o, anche, con uno
una persona. fenoglio, 4-186: da un angolo un cagnette balzò e latrò,
il massimo virgilio. = denom. da pugnale1. pugnalata (ant.
pugnale (o con un'altra arma da taglio) o ferita provocata con tale arma
de casada. e squartato el veador da li uomini, fo ammazzato lo tesoriero a
con una pugnalata nel collo. -cose da pugnalate: capaci di provocare una rissa
dovere, / ché le son cose poi da pugnalate, / se si venisse a
. dati, 3-135: le son cose da pugnalate...: io m'
se in somma io non ho nulla da rimproverare a me stesso. ciascuno di questi
ridiscendere fausta, sebastiano non aveva nulla da dirle. ma la frase da fausta
aveva nulla da dirle. ma la frase da fausta attribuita al rospo gli fece male
traforelli e con una pugnalata di voce da ladroncello che proponga un assalto al ciliegio
diceva apertamente che era un'impudenza, da parte mia, presentarmi in casa sua,
di definizione. = deriv. da pugnale1. pugnalato (part.
pugnalatóre. = nome d'agente da pugnalare. pugnale'(ant.
nascosta sotto gli abiti; è costituita da un pomo, da un'impugnatura che
abiti; è costituita da un pomo, da un'impugnatura che può essere di diverse
fogge e variamente adomata o scolpita, da un'elsa e da una lama di
adomata o scolpita, da un'elsa e da una lama di metallo a due èli
è pugnale, se non coltello tagliente da due dande con un palmo di manico
intorno, perché dal feretro, frastagliato da matti mandritti e fendenti, pendevano palle
, mezze teste, cinquedita, archi da treccie e altre baccicature bestiali. fagiuoli,
trastullo delle bocche vuote, questo punteruolo da ciabattini, questa siringa da morfinomani,
questo punteruolo da ciabattini, questa siringa da morfinomani, quest'asta della bestemmia,
della retorica. = deriv. da pugno, in quanto arma che si tiene
4. polemizzante. 5. bernardino da siena, iii-274: intervenne a santo
dio contro agli eretici, poi erano da dio molto più illuminati che prima e
in contrasto, in contraddizione. simone da cascina, 149: saglie il goloso sopra
loro. 7. tumultuosamente derivato da impulsi contraddittori (uno stato d'animo
0. ma nella natura divina son da considerarsi due altre specie di pugnanti,
quale vertute mostra lo loco dove è da fermarsi e da pugnare. g. villani
mostra lo loco dove è da fermarsi e da pugnare. g. villani, 7-31
a'greci gran dannag- gio. andrea da barberino, 1-231: disse gherardo a'nipoti
e dicean che con l'armi era da uscire, / o da pugnar con l'
l'armi era da uscire, / o da pugnar con l'armi o da morire
/ o da pugnar con l'armi o da morire. fed. della valle,
ei chiamato. bisaccioni, 3-84: da questi colpi moltissimi per- derono te gambe
-con riferimento a una lotta sostenuta da uomini contro animali o da animali fra
lotta sostenuta da uomini contro animali o da animali fra loro. guittone, xxv-i-224
fendere il primo che l'offese. fausto da longiano, iv-244: un compagno di
duello. g g francesco da barberino, i-233: l'altro [vizio
, se e'fussino stati di quelli indettati da quei servitori che m'avevan visto pigliare
ei cadde / sotto il mio brando. da ponte, 1-512: va': non
veder puoi come, quantunque molti / da violenza esterna a lor malgrado / sian forzati
desìo sì folle, / che, scorto da superbia, alto s'estolle, /
pugnò per noi. -darsi da fare per indurre in tentazione, al peccato
carcerato valeriano vescovo d'abensa in africa da gensenico re de'vandali, amano,
voleva dare al re i sacri libri da gettare alle fiamme, come egli avrebbe voluto
effettiva disinvoltura, professò li tre requisiti da brasida in chi nell'armeggiare si mescola:
con i pugni ', denom. da pugnus (v. pugno).
dotta, lat. pugnatorìus, deriv. da pugnator -dris nardino da siena, 815
, deriv. da pugnator -dris nardino da siena, 815: le locuste ch'io
se''l bue. = deriv. da pugnere, per pungere. pugnésco,
. -chi). iron. costituito da pugni (una ricompensa). sicinio
. presina usata per afferrare if ferro da stiro. carena, 1-374: '
e lucch.), deriv. da pugno. pugnétta2, sf.
. ferrar, pugneta), deriv. da pugno. pugnettata, sf
filava sangue. = deriv. da pugnetto2, per pungetto. pugnétto
si chiama, un altro piccolissimo, che da molti si suona in pugno, che
albertano volgar., ii-104: piuttosto è da sofferire la morte che abbandonar la fede
benivola la fortuna che... da molti sono stato e sono reputato agrissimo
cacciatore e pugnatore tale che non era da poterlo sostenere. bracciolini, 2-4-39: con
, 4-16: altri poi, tratto da pensiero avaro / da l'or, quanto
poi, tratto da pensiero avaro / da l'or, quanto lucente, anco
solazzo greco pugnatore che non fusse premiato da lui. 3. che lotta
. -con riferimento alle tentazioni subite da gesù cristo a opera del demonio.
lat. pugnator -dris, nome d'agente da pugnare (v. pugnare).
v.]: 'pugnatorio ': da combattimento... 'armi pugnatorie
e badalucchi, abbia l'u- saggio da tutti coloro che poetevolmente cusano imsem- prar
, compagni miei, che lo pugnigiate da parte de dio, dandoli cum buono
buono sentimento in croce, acciò el signate da do- vero. 2.
. castelvetro, 295: se sieno da biasimare i maestri del lottare, del
considerar così. = denom. da pugno, col suff. dei verbi frequent
, per mettervi a pugnelli il grano da macinare. giuliani, i-403: per
pugnèllo di cartelle in mano, scritte da me, se non fosse stato un amico
, e pietre pugnerecce / conce a scalpelli da servir per arme. 2.
penetrati fossero. = deriv. da pugnere, per pungere. pugneróne
guarini, 1-i-35: chiamano da questo pungere i toscani s
ragazzi brontolano e ci mostrano i pugni da lontano, tenendo d'occhio il bastone dei
dare delle pugna e de'calci. andrea da barberino, 1-5: gli altri buffoni
cotal prova dal padre suo dentilo, fu da lui condotto ne'giuochi olimpici per dover
, averci pretensione. = deriv. da pugnere, per pungere. pugnitópo
alla mano del falconiere, solitamente ricoperta da un guanto di cuoio, su cui
strozziero, / per certo el ver da quel saper vorria, / qual de'doi
un vicino stagno / dove era sempre da far preda intorno. boccamazza, i-i-
questa squadra... aveva dietro da venti falconieri con i falconi in pugno.
, 4-1-209: tante furon le lettere inviategli da gli assenti che, per non mancare
, 6-18: è... da guardarsi che questa aggiunta... non
essere, cioè a dire che sian nate da qualche postilla, da altro posteriore pugno
che sian nate da qualche postilla, da altro posteriore pugno fatta in margine e poscia
graffia il viso talmente che, piovendo sangue da per tutto, rendono un spettacolo lagrimevole
la pasta. s. bernardino da siena, iii-34: il grano si batte
di mezzogiorno consumato all'aperto in gavetta da soldati o alla partenza della sera, col
esercitata anche solo con le mani nude da un individuo (in partic. da un
nude da un individuo (in partic. da un popolano noto per essere manesco e
proibito '. in quegli anni, da quando s'era costituito il regno,
onore, la vendetta, il farsi giustizia da sé e in genere l'antica propensione
dita che spezzavano una moneta di rame da due baiocchi. -saldezza nell'impugnare
pugilato o di lotta con la mano coperta da un guantone di pelle (e nell'
a fare un bellissimo concerto di giochi da unire insieme gli animi de'cittadini e da
da unire insieme gli animi de'cittadini e da distrarli dalla crapula e dalla lascività.
l'uno irrideva la libertà come cosa da idealisti... e l'altro come
cantoni, 569: mi dovetti persuadere da me solo che il mio nonno,
monete ad un postiglione italiano perché scelga da se stesso la buona mano, lo vedrete
durò il giorno. comisso, lv-287: da un ripostiglio tolse un pugno di spilli
moravia, xi-31: mi chinai, strappai da terra un pugno d'erba e lo
guadagnarsi un pugno di quattrini, tanto da 'passare l'ultima notte ', aveva
morte di leoni. sbarbaro, 4-67: da un pugno di concio un gambo di
di concio un gambo di zucca, da un mucchio di carta una riga salvata
le gambe e 'l ginocchio destro ha da posar nel fianco destro della sella. nel
di pugno, certi bottoni di argento da camicie, certi coralli rossi macinati.
teme di esser finalmente rovesciata nel mare da un pugno di francesi aventi tutti un'anima
faceva precedere dalla bara, quando ecco da un voltar di strada spunta un pugno
un pugno di case di sasso circondate da mura e torri. -pugno di
quell'opera, essendo più tosto spesa voluttuosa da bibliotecario che libro necessario alla politica di
suoi progressi nelle cognizioni ora son guidati da quel celebre guercio frate, suo cognato,
crede. 13. sport. pallone da pugno: pallone elastico. scarno,
scarno, xcii-ii-281: di quelli della palla da vento, uno si dimanda giuoco del
si dimanda giuoco del pallone o vero da pugno, sì perché quella palla suole
sopra tutto al giocar al balon grande da pugno, del quale si diletta molto
tutti gli invitati! avrebbero visto che spendete da cesare... non siete di
quel che dica loro: andatevene, / da trovarsi un pugnai poi nello stomaco?
? / -io ho il modo in pugno da mandarli. d. bartoli, 5-145
pugno qualcuno: dominarlo completamente, tanto da poterlo piegare alla propria volontà o ai
alla propria volontà o ai propri desideri o da determinarne le azioni e le parole,
una notte mi chiamò nella sua camera. da quel momento mi ebbe in pugno e
pugno e, senza darmi confidenza, pretese da me un abbandono servile. bernari,
giorno '. è un'abbreviatura notarile e da amanuense del trecento, che fa ai
diavolo! bontempelli, 20-56: valacar- da... è un incorreggibile ragionatore e
sotto, poi, invece i costumi sono da opera: convenzionali, anche un po'
-da pugno: che può essere sostenuto da una mano. \ castiglione,
castiglione, 3-i-1-717: aprepso tolsero una targa da pugno, con la spada da una
targa da pugno, con la spada da una maijio, e fecero l'altra moresca
valutazione spregiativa). s. bernardino da siena, v-41: non sono alti [
non sono alti [i fanciulli] da terra un pugno che sono camere di vanità
faccia venire ai pugni due porporati altamente da me riveriti e stimati. -degenerare
ai una persona, al punto tale da augurarle la morte). f
dottori. = lat. -pugnus, da una radice indeur. che significa 'colpire
pógnare. = deriv. da pugnere, per pungere. pùgnoro
braccio quadro. = deriv. da * pugnora, forma plur. ant.
semi di altre piante), separato da questi e accumulato mediante la trebbiatura (
, sicché difenda la biada da'topi e da formiche. b. davanzati, ii-501
..., terminate molte volte da una coda o filo, detto resta volgarmente
pula d'alghe / e pigiata vinaccia / da fame cento file di pagliai.
, dei reprobi, che saranno rifiutati da dio nel giudizio finale (in contrapposizione
17). -per estens.: gente da poco, spregevole, da scartare.
: gente da poco, spregevole, da scartare. lancellotti, 1-162:
1-162: fino che qui viviamo, ha da gir così grano, paglia, pula
v.). = deverb. da pulire. pula2, sf. gerg
le camionette. = deriv. da pulizia, per polizia1 (v.)
per pezzo. = deriv. da pula1-, cfr. pulasco.
strinto. = spreg. masch. da pula1. pulacco, v.
delle castagne. viani, 10-102: da solo aveva tritolato venti quintali di scorza di
= voce lucch., deriv. da pula1-, cfr. anche pulesco.
4-192: come se alcuno morso da pulci, e però non abbia potuto
abbia potuto dormire, istimolato e afflitto da arzenti febbri, sanza dubbio più malagevolmente
piè, quando son morsi / o da pulci o da mosche o da tafani.
son morsi / o da pulci o da mosche o da tafani. crescenzi volgar.
o da pulci o da mosche o da tafani. crescenzi volgar., 9-86:
. vadan via. s. bernardino da siena, 593: fu menato a dormire
plici e troppo buoni, che avea polvere da far morire le pulci. galateo,
e di monti, creati sulla mia pelle da quelle mnu- merabili acutissime punture ricevute al
mnu- merabili acutissime punture ricevute al buio da quelle scomunicate pulci e altre bestie.
ne l'orecchia che mi dà forte da sospettare. aretino, 20-301: perché io
pulce nell'orecchio a uno e dargli da pensare. muratori, cxiv-14-118: una
s'accalorava in quella distribuzione, aiutata da margherita sfolgorante entro un vecchio abito di
, che devono far saltare sul tavolo da gioco piccoli gettoni di plastica premendoli sugli
le pulci dei topi, che traggono da questi il bacillo della peste (e altri
verga, 7-238: chi non ha altro da fare viene a cercarvi le pulci in
una pulce s'è fatto un elefante da queste teste misteriose e poco amiche sue
pulce fra due unghie: essere schiacciato da due minacce opposte. praga, 4-116
pulci di dosso a qualcuno: sollevarlo da una preoccupazione, liberarlo da un'angustia.
: sollevarlo da una preoccupazione, liberarlo da un'angustia. lalli, 2-32:
/ vistisi tolti i pulci ogn'un da dosso, / ne fece d'allegrezza un
, i-218: quantunque di tutte le lettere da me scrittevi in questi dodici mesi passati
non è così: molte volte sono amate da chi non ha moglie, e tolgonle
2-60: le pucelle corrompeano. andrea da pisa, lxxxviiiii- 757: vegna lavina
insegnar le migliori, se ne toma da scuola? gigli, 2-152: tutti voi
nell'azione di chi salva una pulzella da un pericolo che nell'impresa di chi guadagna
e non uomo; e pulcella partitami da casa mia, al papa andava che
pucella et elle è gravida di vacchiuccio da ficecchio. mannelli, 47: e'savi
pulzella vergine dorata, / ch'è da li cacciatori amaistrata, / de la
la qual dolzemente si 'nnamura. bianco da siena, 147: vedrai le sante
dàe la liberazione alla sua famiglia e da mangiare alle sue poncelle.
come la vergine pulcella). pietro da bascapè, v-187-32: cum el desces de
scarlatti, laxxviii-ii-596: o degno frutto da te generato / in capo a nove mesi
e ciascuno affermava che era stata mandata da iddio. muratori, 5-ii-67: ugone gro-
d'orléans 'di voltaire, compiuta da vincenzo monti nel periodo dell'esilio in
face amar sovr'onne cosa. folgore da san gimignano, vi-588 (6-12):
me prese vaga pulzeletta amando, / acompagnata da due pulzelette. la rotta di roncisvalle
chiamava. -pulzellina. pace da certaldo, 72: visconte volle a semifonte
* pulicella, di origine incerta (o da pullus ('pollo 'o
pullus ('pollo 'o da pulex 'pulce '); la var
pulzellàggió? monti, 5-2: fra tante da scriverne al paese, / di quesruna
= dal fr. pucelage, deriv. da pucelle (v. pulcella).
del signore. = deriv. da pulcella. pulcellóna (pulzellóna)
di santo spirito. -deriv. da pulcella, sul modello di bocconi, carponi
adesso. -segreto di pulcinella: conosciuto da tutti per l'incapacità dello stolto personaggio
della bestia premiata. si ha diletto da pulcinella, e si resta pulcinella. carducci
suo paese... invece di dar da ciarlare alle persone con una condotta da
da ciarlare alle persone con una condotta da pulcinella. pirandello, 5-626: bcaraventò
mia pulicinellàggine. = deriv. da pulcinella. pulcinellata, sf.
cosa nessuna. = comp. da pulce e secco (v.).
hanno, per nostra fortuna, ancora molto da fare. = voce dotta
pian di pisa. = probabilmente da [monte] pulciano, in toscana,
, servo; 'volpone ', ruffiano da sé; 'bravi ', due
saettatori, ecco che oggi, pur da noi, rappresentata vi sara la comedia della
di cinquecento bechi ed altrettanti pulcinelli assistiti da una turba innumerabile di beglimbusti. idem
. / et il naso in un scorcio da arlecchino, chinato per raccor, se
verga, 7- 833: era vestito da pulcinella, per non farsi scorgere, ma
sui sessantanni, bassotto, con una faccia da pulcinella, un'aria maligna, un
, ve ne rifate rubandogli tante granaglie da allevare un pollaio? finiamola con queste
sciocca attenzione. = deriv. da pulcinella. pulcinellerìa, sf.
suo destano. = deriv. da pulcinella. f f
. fenoglio, 4-52: c'era da rischiare un arresto cardiaco ad alzar gli
che quella stessa tremo- lantezza gli faceva da usbergo, che il moto d'orgasmica
. de roberto, 72: costui, da quell'imbecille che era sempre stato,
una malizia pulcinellesca. = deriv. da pulcinella. pulcinelliano, agg.
non hai voluto? s. bernardino da siena, 120: noi non potiamo sapere
donne, come il nibbio i pulcini da un'aia deserta. faldella, i-5-217:
una frotta di paperi schiamazza battagliera, mentre da tutte le parti pulcini pigolano in fuga
cadde sulle spalle una pioggia sì dirotta da renderci come tanti pulcini bagnati. nievo,
avevo sentito dire ch'era un uomo da poco; ma in quest'occasione, ho
atto forte. nievo, 1-vi-143: ho da dirtelo? era imba- razzatissimo! come
davvero. nievo, 14: orlando che da un buon tratto si teneva i fianchi
palesi un pulcin bagnato e un pigolone da fare schifo a'suoi più caldi ammiratori
. prov. -un pulcino nero nasce spesso da un uovo bianco: spesso i figli
c'ha 'l pulcinèllo cn'è dentro da l'ovo / d'uscir 'nnanzi ched
pulce. pulcióso, agg. infestato da pulci. -per estens.: lercio
. letter. bellezza. francesco da barberino, 254: l'uomo, fatto
visti pitturati o scolpiti, scaturirono certamente da amori, da follie, da scherzi della
scolpiti, scaturirono certamente da amori, da follie, da scherzi della vita reale,
certamente da amori, da follie, da scherzi della vita reale, e forse
, lat. pulchritùdo -inis, deriv. da pulcher -chri (v. pulcro)
/ nostro gaudio et alegreza. domenico da prato, 1-ii-366: asituato non è
degli odomeri, 185: pietro del bianco da castillione fibocchi hàne en soccio da me
bianco da castillione fibocchi hàne en soccio da me una poleidra de stima de tre
trequattorcentesco, chi-104: àne in soccio da lui bactaglino da peringnano una cavalla rossa
: àne in soccio da lui bactaglino da peringnano una cavalla rossa con uno pollerò dietro
uno pollerò dietro. s. bernardino da siena, ili-m: interviene della non discreta
, l'unghie di vetro. fausto da longiano, iv-154: da poliedro si giudica
vetro. fausto da longiano, iv-154: da poliedro si giudica la riuscita del cavallo
la riuscita del cavallo se sarà piacevole da soma o per armi. corte,
passano li sei anni e non sono da fatica. soderini, iv-130: deesi sapere
tradotti alla stalla, ch'egli è da appovare di dar loro il fuoco alle
e sì impaziente che non v'era modo da poterlo ferrare. loredano, 5-220:
animali non equini (per lo più accompagnato da un attributo o da un compì,
lo più accompagnato da un attributo o da un compì, di specificazione che designa
, 7: per ciascuno pollitro asenino da uno anno en giò, ii soldi.
polledra indomita che il cesare tedesco ha da inforcare. 5. figur.
i-oi: quando una carrozza è tirata da quattro cavalli poliedri, col carrozziere che vacilla
becco agli sparbieri. -razza da non volerne puledro: per indicare una
volerne puledro: per indicare una persona da lasciar perdere, con cui non si vorrebbe
diede. -che razza. -propio razza da non volerne pole- dro.
-puledrùccio. s. bernardino da siena, 449: l'asina, quando
.. faceva pensare a una puledrona da carretta nei finimenti di un cavallo da calesse
puledrona da carretta nei finimenti di un cavallo da calesse. = lat. volg.
mediante l'attrito esercitato su di essa da organi flessibili (cinghie, funi, catene
mozzo centrale calettato sull'albero e collegato da quattro o più razze oppure da un
collegato da quattro o più razze oppure da un disco alla corona, la cui
,... per domenico di lorenzo da lcinaia veturale, dua taglie con pulegie
129: * puleggia ': girella da taglie e carrucole. verga, 7-375:
ansa del filo singolo, che viene da un grande rocchetto; e poi si mettono
moto le carrucole e si tira la puleggia da sponda a sponda; così, con
veicoli, come sarebbe dentro ai regoli da piede alle scene o prospettive da comedie
regoli da piede alle scene o prospettive da comedie, per renderle più facili a strascinarsi
arcobaleno dei racconti fatati. = da un lat. volg. * polidia,
gr. 7róxo$ 'fermo '(da cui èjj. 7tox ^ etv * far
o puleggino. = deriv. da puleggio1. puléggio1 (ant. poléggio
detta anche mentuccia. bartolomeo da s. c., 5-1-4: ogni
. ant. puleggia. berto da filicaia [in michelangelo, 1-ii-54]:
essenziale di puléggio. = deriv. da paleggio]. pulegóne, sm.
di puléggio. = deriv. da puléggio] 1. pulènda e
come concime. = deriv. da pula1-, cfr. anche pulasco.
politico. s. bernardino da siena, ii-46: alcuni che sono ricchi
un pollice ', de- nv. da pollex -icis (v. pollice).
-anche come titolo. gidino da sommacampagna, 2-177: questa parola 'pulitane
mezo omo e mezzo cane. andrea da barberino, 1ii-326: e 'l re marcabruno
, 6-5: leviànci se vi par qui da sedere. / grinza, leva ogni
dal class, -pulicaris, deriv. da pulex -icis (v. pulce),
seme con le pulci vien questa pianta da molta gente chiamata pulicaria. carena, 2-312
area centro-merid., agg. verb. da un pulicare (ampiamente attestato nei dialetti
, sf. medie. lesione cutanea causata da puntura di pulce. =
; la var. pùlica probabilmente è da accostare a bulica (v.).
puligenòsi, sf. medie. dermatosi causata da un notevole pullulamento di pulci.
rimaste nel lavoro di getto, prodotto da bolle d'aria che non potè bene
) nell'uso contadinesco, comp. da puli [re] e amante (v
= etimo incerto: da connettere probabilmente con pula1.
2. locuz. pulimentare cocci da vendere poi per gemme: millantare,
il tempo suo a pulimentar de'cocci da vendere poi per gemme.
gemme. = denom. da pulimento. pulimentato (parti pass
. = nome d'agente da pulimentare', voce registi-, dal di
pulimentazione. = nome d'azione da pulimentare. pulimentazióne, sf.
). = nome d'azione da pulimentare. puliménto1, sm.
.: operazione di rifinitura delle pietre da decorazione o da pavimentazione già ritagliate ma
di rifinitura delle pietre da decorazione o da pavimentazione già ritagliate ma non ancora perfettamente
': di cesi di quel legname da mobilia su cui sia passata e ripassata
pulimento delle galee, cne, malissimo tenute da essi, per poco tempo si conservano
baracca non era tirata a pulimento, sfiatava da tutte le parti. govoni, a-54
bicchierai, 133: fra i tentativi fatti da questa signora per restringere il lago.
fabbrica. -particolare perfezione raggiunta da un genere letterario. carducci,
. figura retorica della ripetizione. guidotto da bologna, v-195-138: è un'altra [
». = nome d'azione da pulire1. puliménto2, sm.
(anche con riferimento ai castighi inflitti da dio). giamboni, 4-499:
mento. = nome d'azione da pulire2. pillino, sm.
molti in toscana, non troppo di lunga da firenze, de'quali donatello ne pulì
nodrime i vermi. -spogliare un ramo da foglie, nodi e corteccia per ricavarne
neri, 1-124: questo vetro separato da ogni piombo... in poche ore
dal sudiciume (o, anche, da tracce di cosmetico o dalle escrezioni che
gualdo priorato, 3-ii-77: non è da tralasciarsi a tal proposito l'azione d'
, dal sudiciume, dalla ruggine, da incrostazioni, da quanto ne offusca la
, dalla ruggine, da incrostazioni, da quanto ne offusca la lucentezza; spazzolare
, onde noialtri vi lasciamo immerse canne da schioppi e ferramenti per pulirli dalla ruggine.
4. liberare un luogo, un ambiente da materiali ingombranti, macerie, rifiuti o
in cima a un'asta, pulisce da sé l'impiantito. moravia, ix-26:
imperatore. padova per ordine superiore già da parecchi giorni andava pulendosi e si preparavano
cedere. -per estens. liberare da persone considerate non gradite, indesiderate.
nostro rivoluzionarismo futurista adora tanto l'italia da voler ad ogni costo svecchiarla, pulirla
; ridiventare terso, sereno, scombro da nubi (il cielo). cinelli
/ i'spero in ciò / che da cui vai ti pulisca, e tolla /
ne faccia e dritto raconcio. antonio da ferrara, 61: io scrissi già
[i panegirici] si può far da lei con levare alcune metafore espressive, ma
nervo all'orazione, ma nervo più da villano che da cavaliere. bettinelli, 1-ii-28
, ma nervo più da villano che da cavaliere. bettinelli, 1-ii-28: gioverà
). -anche assol. francesco da barberino, ii-254: unguenti son di diverse
de provocanti; / onde ti guarda da quel che 'l suo dire / co-
sorella. -ispirare idee, sentimenti da esprimere in un'opera. cino
; arricchirla con nuove scoperte. guido da pisa, 1-153: apollo fu uno grandissimo
sozzura. -rifl. francesco da barberino, i-158: undeci son quelle cose
dal cerume il canale uditivo, costituito da una sottile asta alle cui estremità si
di piazzale michelangelo ricorda un gigantesco calamaio da tavolo, con tanto di penna,
cosa trattati fummo e pulitamente e onoratamente da questo oste, il quale, all'
monete ad un postiglione italiano perché scelga da se stesso la buona mano, lo
congedai pulitamente dal curato, dal sindaco, da tutte le autorità del luogo. verga
: accade all'anima ciò che si pratica da chi si mette un vestito nuovo.
disinvoltura e naturalezza; abilmente. andrea da barberino, iii-445: mentre che bernardo e
molto. pea, 7-193: dovrà liberarsi da questo imbroglio più itamente che potrà,
longo mai non si mantiene. / questa da me quanto beltà s'apprezza, /
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 152: radono frequentemente il
pulitezza e di attività. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
): come gli era giorno, subito da me ispazzavo, e se bene per
pulitezza. vincenzo maria di s. caterina da siena, 237: mirabile con
nmpetto al soldato, lo sbirciò bene da capo a piedi, e lodatolo della
. rirendea negli achei la soverchia cura da essi usata nel- attillatura dell'armi e
, la quale sì maravigliosamente fu condotta da lui e con diligenza et artifizio così grande
assai maestrevolmente e gentilmente condotti e degni da esser di ricino veduti e riveduti eziandio
, cii-i-267: questo monte è abitato da un popolo ricco e molto onesto cerca
essi medesimi difficile colla pompa che affettano da per tutto, o perché credono che
cavalleria. -imponenza. maironi da ponte, 1-ii-169: a martinengo, e
non mi lascio vincere di gentilezza da alcuno, le pitture nel palco, le
, 2-36 (366): avevo da poi posata questa ditta opera e investita in
stimerò fortunato se l'edizione sarà intrapresa da lei, perché son certo che sì per
3-4-249: è anco vero che da superficie non tanto terse si fa
maggior pulitezza. = deriv. da pulitox, con l'influsso del fr.
nome mistrioti. = deriv. da pulitoi, n. 6.
, 3-8: quando la virtude volesse passare da uno opposito ad un altro,
via di ragione per passi d'alcuna similitudine da uno opposito ad un altro.
. berni, 34-12 (iii-152): da mezzo in giù il tronco è sì
sono e che esser potessono. ricciardo da cortona, 44: voglio che ciascuna loggecta
propinquo agli occhi si viene ad maculare da essi e così quello aere macula l'altro
puliti, come voi dite che hanno da essere? no certamente, 10 risposi
colonne pulite, secondo vitruvio, furono da l'uomo nudo asimigliate, e quella a
uomo nudo asimigliate, e quella a canali da quella giovane ornata come è detto.
legno. -vagliato, liberato da ogni residuo (un cereale).
commessi. questa è di gran lunga da preferirsi, perché viene il grano ben seccato
.. / mondano bene. esce da sé pulita / la carne, il buono
che venne la cresima, non avea da rivestire que ^ bambini, andò a
, 13-62: 1 cavalli veri erano da un'altra parte della pista. già
strigliati, già lucidi e puliti, liberi da ogni morso o cavezza, entro
, ma fino. -libero da sporcizia, sudiciume, residui, rifiuti;
. -per estens. non infestato da banditi, ladri, briganti (
tali luoghi dai ladri. -libero da piante dannose per le colture, fertile
; splendente, luminoso, non offuscato da nubi (il sole); puro
del cielo, nitido. buonaccorso da montemagno il giovane, i-12-7: rivi erranti
che porta al sacré-coeur. / giardini / da un lato -dall'altro / bianchi
che ancor tieni / il mio cor lasso da soverchie some. 'iovano arlotto,
uno dì con certi preti e cittadini da casa lo 'mbasciatore del duca di ferrara e
color di rose, piuttosto pulito ma da poveri: gli s'affaceva benissimo.
, un ricevimento). andrea da barberino, i-20: stato ajolfo in corte
giostra; e fue dato al termine da ivi a tre die. g. gozzi
cibo). s. bernardino da siena, iv-223: mangiava continua- mente
erronee o improprie (anche non deturpato da bestemmie, termini volgari e allusioni oscene
troppo pulito parlare. s. gernardino da siena, iv-9: chi usa col savio
, 1-8-147: lorenzo giapponese, che da quattordici anni vivea fra'nostri, eloquente
la lingua pura, non contaminata da barbarismi e forestierismi, talora ancora
stile, o con un linguaggio alieno da grossolanità e da allusioni oscene.
con un linguaggio alieno da grossolanità e da allusioni oscene. guido da pisa
e da allusioni oscene. guido da pisa, 1-158: mercurio...
si dice 'mauvaise plaisanterie 'e da noi direbbesi bene 'scurrilità '. spallanzani
.. veniva piu che mai raffinato da orazio nelle conversazioni de'più grandi e puliti
: trascinare un uomo come voi ad atti da persona poco pulita. pea, 7-376
famiglie più dispendiosa. -composto da individui di modi raffinati e di estrazione
. 9. che deriva da eleganza, raffinatezza di modi, cortesia
).?? guido da pisa, 1-11: benché questa gente fusse
ottanta barbute degli aretini e con fanti da piè, gente eletta e pulita. gherardi
di cui nulla è più insoffribile, quando da troppo favor de'padroni a qualche impiego
a preparare è buono / gli stranienti da tessere, e non ponno / farsi per
. non contaminato moralmente, non macchiato da colpe, da peccati; integro, puro
moralmente, non macchiato da colpe, da peccati; integro, puro (una persona
animo, la coscienza). francesco da barberino, ii-33: tien pulita / la
bisogna far la cosa pulita. -libero da debiti (in relazione con un compì,
. 14. ispirato da correttezza, onestà o virtù (un
dante, il-108: fassi dinanzi da l'avaro volto / vertù, che
ripetere ciò che gli è stato soffiato da non so chi (forse da qualche
soffiato da non so chi (forse da qualche prete o frate dalla poco pulita immaginazione
mie interpretazioni. pirandello, 8-667: da lontano, con più spazio attorno alla
bestie strane che non potevano vedersi, da sé, come le vedeva lei, condannate
, un lavoro); che proviene da attività illegali (il denaro).
entrati nel giro si possono guadagnare biglietti da mille da un'ora all'altra, e
giro si possono guadagnare biglietti da mille da un'ora all'altra, e nella
, finé (l'ingegno); libero da pregiudizi, non offuscato dall'abitudine (
occhi puliti; ho visto mille cose che da secoli sono d'intorno senza che.
, nitido, chiaro, non disturbato da rumori estranei e molesti. -anche:
molesti. -anche: armonioso, immune da stonature (un suono, un canto
america si discopersero nazioni pulite e lontane da ogni salvatichezza, si cercò a queste un'
cultissime e pulitissime. -caratterizzato da un alto grado di civiltà. algarotti
è il prezzo vero, 'pulito 'da ogni sconto artificioso e da ogni equivoco
pulito 'da ogni sconto artificioso e da ogni equivoco. 19. che
(un intervento); non interrotto da falli (il gioco). 21
. nella canasta, composto esclusiva- mente da carte di uno stesso valore, senza l'
-non conosci tu quel dottore che stava là da santa rosa? -alla pulita. berni
: fare le cose per bene. da ponte, 1-528: -alfin siam liberati,
siam liberati, / zeriinetta gentil, da quel scioccone. / che ne dite,
-signore, è mio marito. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
un altro toccamano. -liberare il terreno da rovi e arbusti spinosi. cassola,
il suo fratello / con una barba lunga da romito / e più lordo e più
. -farla pulita: uscire senza danni da una situazione particolarmente rischiosa; riuscire a
proprietà di vocaboli. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
hai dato ancora grandi prove, differenti da te, come natura ». « più
-di animali: allevare in un luogo libero da sudiciume. giuliani, i-245: guai
questo venga eseguito bene. francesco da barberino, ii-179: fa occhio di signor
noarito. -pulito come un bastone da pollaio: molto sudicio. proverbi toscani
toscani, 369: pulito come un bastone da pollaio. 2 ^.
ponte è situata una rustica casetta da contadini, ma così propria e pulitina
la scena dell'istruzione affrettata alle reclute da spedire in trincea, buttata com'è in
si fa brechtianamente dandoci dentro col pecoreccio da caserma, oppure non sta in piedi:
250: 'assettatilo ': diminutivo da assettato. vale attillatino, snelletto,
, 236: de'pulitori e del modo da osservarsi per pulire gli occhiali semplici e
) con molto residuo terroso, costituita da un tamburo rotante o da un disco
, costituita da un tamburo rotante o da un disco rotante ondulato. 4.
vita. = nome d'agente da pulire1. pulitorista, sf. operaia
vendita. = deriv. da pulitore; voce registi, dal dizionario delle
, se ne servono a far gradini da scala, pietre da finestre. frisi,
servono a far gradini da scala, pietre da finestre. frisi, 174: pensò
manifesto segno del loro logoramento. maironi da ponte, 1ii- 202: fra gli
liberare dalla sporcizia, dal sudiciume o da incrostazioni un oggetto o, anche,
. -azione che si compie per pulire da sudiciume e da escrezioni una parte del
si compie per pulire da sudiciume e da escrezioni una parte del corpo (e ha
mi riesca, tanto più che sin da quel punto, che all'ultima pulitura
una tesi d'italiano, non è da fame conto. 4. grado
, di educazione che un popolo riceve da un altro popolo e a cui si
comportamento con cui si cerca di rimuovere da sé la macchia di un peccato o di
. 6. agric. eliminazione da una pianta dei germogli e dei tralci
, ecc. = nome d'azione da pulire1. pulizìa1 (disus. pulisìa
usato al plur.); sgombero da un locale di oggetti e di materiali inservibili
galera in questi tempi / un luogo da diporti e passatempi. 3. figur
modo di superare un ostacolo, di uscire da una situazione imbarazzante, fastidiosa o spiacevole
] per non restituire la dote. da qui avanti mi regolerò un po'meglio,
soppiantare del tutto. = deriv. da pulire1. pulizìa2, v. polizia1
precessori. = denom. da pulizia, var. ant. di polizza
tomesi. = deriv. da pulizia, var. ant. di polizza
non più. = deriv. da pulizia, var. ant. di polizza
punizione. = nome d * azione da pulire2. pùlizza, v.
dotta, lat. pullàtus, deriv. da pullus (v. pullo1)
nerastro la sciato sulla pelle da un pizzicotto. biscioni [s
.: quel segno nero prodotto da sangue morto che viene sulla pelle
= voce di area senese, da connettere probabilmente con podagra (v
. pullities 'covata ', deriv. da pullus (v. póllo)
incertezza di rivolgermi a qualcuno per chiedere da quale punto preciso partivano le linee per candida
teste, come un pullman aziendale reduce da una scampagnata. 2. disus
le scarpine di giallo bufala appena disceso da un pullmann imbottito e lustro, a
, 15: io mi lascio suggestionare da una pullmanata di romagnoli che sbarcano nel
destituti et abandonati e dagli labri, che da quelli non erano protecti; cum hiante
avevano la toga, vestito lungo e ampio da portar sopra, che serviva loro come
di uomini forzuti,... comandati da un regista in pullover, occhiali cerchiati
creaturine che calano ogni domenica a milano da gallarate e da saronno per applaudire
ogni domenica a milano da gallarate e da saronno per applaudire la
spennacchiati e rosicchiati... vestita da uomo, con pantaloni color malva e
m'ebbe. = deriv. da pullulare, sul modello di voci dotte come
sua. = nome d'azione da pullulare. pullulante (part.
i tizzi. -figur. derivante da un determinato ceppo linguistico (una parola
un lingua); che si origina da una determinata fonte (un tipo di letteratura
1 linguaggi slavi, tuttoché pullulanti da una radice, sono non dialetti, ma
delle definizioni, si trova che muovono da questo punto di vista, e cercano
poetico, quasi come una vena pullulante da sorgenti non ancora conosciute nella nostra vecchia
di vita,... sbucano da tutte le parti. angioletti, 1-143:
tenerezza. -composto in maniera predominante da persone di una determinata categoria.
pieno. govoni, 435: sorge da un luccichio d'aauitrini / pullulante di
: entrar nel nulla è come mettere / da un'alta roccia il piede nella trappola
, e nell'autunno, quando è da far la sementa, è coperto di
l'alloro pullulò, con molto mistero, da questa ninfa castissima, per dimostrarci che
. govoni, 198: i fiori pullulano da ogni filo d'erba.
o di una pietra preziosa. bono da ferrara volgar., 100: il bianco
squamare la superficie della membrana e si leva da quella una pellicola come tela d'aragno
sopra quella nuova carne. -diramarsi da un organo anatomico. spallanzani, 4-iv-380
sette capi ebbe l'idra, e da quei sette / pullulare altretanti / uandò
frequentemente, sono migliori di quelle nate da deboi vene o di arena o terra
a quella del riparare, facendo pullulare da tutti i punti della superficie corrosa una
ché la coscia è stata legata stretta da un laccio elastico e i vasi sono
pullulare delle luci. -emergere (da un abisso oscuro, dal nulla).
e capi dell'idra. s. bernardino da siena, iv-190: mes- ser domeneddio
... che, pullulando noi tutti da una commune radice, ch'è dio
moltiplicazione. foscolo, vi-425: ricavo da cicerone... quattro veneri,
origine o della causa). simone da cascina, 207: li sette arbuscelli verdi
il cuore nella cognizione, che pullulava da questi discorsi, d'aver ingiustamente maltrattato il
i popoli liberi. -trarre alimento da un fatto (un sogno); formarsi
punirli. guicciardini, 11-9: cognobbe da principio questa ciptà la medesima religione che
d'un tempo, debbano esser intesi da tutti. -riempirsi di gente,
delle dita o del piede, ove pullula da que'mali umori la scabbia. cinquanta
procede cne corrotta è la sostanzia / o da cibi gustati, guasti e fracidi,
ogni suo potere il rimedio, acciò da quello non potessero un giorno pollulame disordini
io mi sento in questo progresso pullular da tante bande tanti dubbi. marini,
discussione sui partiti provenne, anzi iullulò da interpellanze di diverso genere. rebora, 3-i-240
: al settentrione, i signori pullulavano da per tutto, rappresentanti, è vero,
-sostant. cicognani, 9-21: da tutte le strade un pullulare di vita,
talora in solitario scoglio, / che sia da l'acqua circondato intorno, / si
quando non si associano in tanto numero da formare un quadro o una storia,
noi si ricorda forse d'aver sentito da giovine alcune maniere di dire che non
male fortune, sei idra che pulluli da ogni testa sceleraggi- ni, sei cagione
dotta, lat. pullulare, denom. da pullulus, dimin. di pullus,
emendarsi. e questa difficoltà proviene appunto da quelle due qualità già osservate nell'avarizia
. = agg. verb. da pullulare. pullulato (pari.
altri. -che ha tratto origine da un determinato comportamento. f. f
frugoni, 2-432: francesco è un nome da tanti eroici santi reso sì illustre che
lat. pullulatio -dnis, nome d'azione da pullulare (v. pullulare).
sorriso? = deriv. da pullulare. pulmentàrio (polmentario)
dotta, lat. pulmentarium, deriv. da pulmentum (v. pulmento)
seguito, col pane stesso. bonvesin da la riva, 6: più non domanda
quasi pulménto over sugolo e fa'empiastro da esso e ponilo caldo sopra la doglia
pullmino che ha 1 vetri totalmente oscurati da tende pesanti e inamovibili. balestrini,
a porta. = deriv. da pul [l \ m [an \
-onis (v. polmone) e da ectomia (v. j. pulmonìa
netto e pulo. = deriv. da -pulito, sul modello dei pari. pass
polpa1, n. 21) e da àxyot; 'dolore '. pulpaménto
dotta, lat. pulpamentum, deriv. da pulpa (v. polpa1)
cro nica ed essere determinata da cause esogene (traumi violenti,
tossine sulla polpa, ecc.) o da cause endogene, quando, durante
polpa. -pulpite acuta sierosa: caratterizzata da iperemia, edema, essudazione cellulare.
esposta, che viene stimolata in continuazione da traumi masticatori. -pulpite retrograda: da
da traumi masticatori. -pulpite retrograda: da invasione batterica a livello della radice dentaria
a parlare il predicatore; è costituita da una piattaforma rialzata (di pietra, di
di leggìo, spesso riccamente decorata e sorretta da colonnette o pilastrini (e nelle chiese
predicazione sacra. s. bernardino da siena, 64: fa'ragione che l'
pulpito: la quale abbi quatro porte da ogni parte, una porta dal levante
..: vulgarmente si dice il pulpito da predicare vel fare altri sermoni. bandello
di un esercizio pubblico o al luogo da cui una persona si mostra e parla affettando
con un inchino la moltitudine, come da un pulpito, e messo la mano
la spalliera di una seggiola che gli faceva da pulpito. g. bassani,
quest'anno passato ha predicato l'avvento da noi, e nelle sue prediche ha
: quel benedetto cristoforo era un soggetto da farlo girare di pulpito in pulpito, e
cerimonia. -con riferimento a strutture aggettanti da un edificio; balcone, pergamo.
: 'pulpito ': ìdest loco alto da orare in pu- blico spectaculo al populo
. tansillo, 1-283: ecco apparir da lunge una fregata. / dal pulpito
ciel per quel s'adoperi / ch'abbi da scriver versi e ornare i pulpiti /
del costume. -da che pulpito, da che pulpiti, da tal pulpito si
-da che pulpito, da che pulpiti, da tal pulpito si sente predicare, viene
[s. v.]: 'da che pulpiti ': quando sentesi predicare
predicano il contrario co'fatti. 'da che pulpiti si sentono certe prediche! '
un po'troppo in là la naturalezza. da che pulpiti eh? eppure v'è
[s. v.]: 'da che pulpito sento predicare! 'diciamo quando
. v.]: ironico. 'da che pulpito vien la predica! '
, v-1-539: questa volta le accuse venivano da un tal pulpito ed erano così spavaldamente
alla predicazione sacra. s. caterina da siena, iii-172: poiché il fuoco dello
pudibondo pubblicista, il quale propugnò (da solo) la causa d'una farsa,
francese '. sbarbaro, 1-82: da allora all'amico che mi piglia sottobraccio
. = agg. verb. da pulsare. pulsante1 (pari
emotivo (una parte del corpo percorsa da vene; le vene stesse).
una trebbiatrice... si lasciò guidare da quel trepestìo gremito, che lo attirava
ripa / un mare pulsante, sbarrato da solchi, / cresputo e fioccoso di
11, 9). giovanni da fécamp volgar., xxi-650: priegoti,
: lo stesso onnipresente automa / toccato da altra mano, in altro pulsante. g
a riceverlo. = deriv. da pulsanteb. pulsar, sm.
e tali sorgenti, individuate nel iq67 da un gruppo di radioastronomi britannici,
: in un romanzo di fantascienza scritto da un fisico, uscito adesso, c'è
circolatori, di parti del corpo percorse da vene o arterie o del sangue stesso
lontano e felice. -essere mosso da una serie di rapide contrazioni (un
4. fluire con un ritmo scandito da lassi di tempo uguali, dai giorni
luzi, i-250: la vita com'è da un giorno all'altro dell'anno /
ritmo di verso. -essere percorso da frequenti lampi (il cielo).
a uscio a uscio, non hanno da vivere. 9. figur. rivolgersi
traversamente pulsano e surgono dall'oscuro oceano da quella parte dove noi andiamo.
. faldella, i-4-173: cavour pulsava da ogni parte per far entrare tutta quanta
). leandreide, i-2-19: mosso da vari venti in varie forme /.
). leandreide, iii-9-85: era da varie amorose procelle / diversamente in l'
corpo conservare e farlo transire e disolvere da epso li impedimenti che sono in epso
invaso fue detecto per il pulsatile tacto da herasistrato me dico elio d'
il quale tien forma di stella, esce da terra la primavera avanti alle fiondi,
di anemone, che trae il suo nome da ciò che i sostegni dei suoi semi
. = agg. verb. da pulsare. pulsato (part.
), agg. fis. formato da impulsi successivi (un flusso elettrico, un
partic. nelle prove meccaniche dei materiali da costruzione per verificarne la resistenza a sollecitazioni
costruzione per verificarne la resistenza a sollecitazioni da carichi pulsanti. -pulsatore a programma:
dei diamanti. = deriv. da pulsare, col suff. dei nomi d'
e nervose. = deriv. da pulsare. pulsazióne, sf.
fa l'armonia de la pulsazione che deriva da li spiriti del cuore in tutto il
, e il suo sonno era così lieve da non poterne udire neppure il respiro e
, le pulsazioni sono costanti e facili da riconoscere, a cagione della resistenza del tessuto
battiti accelerati o comunque anomali che dipendono da un turbamento emotivo. foscolo, v-58
è la continua inquietudine, probabilmente prodotta da una vivacissima irritabilità e vora
. rumore ritmico, cadenzato, prodotto da un motore, da una macchina in funzione
cadenzato, prodotto da un motore, da una macchina in funzione. barilli,
. sibili bassi e acuti, rantoli da ventriloquo di caldaie, profonde pulsazioni dello
125: che melodia magica s'eleva / da ogni pulsazione argentina / delle campane.
è più andante, benché sempre sollevato da una certa generosa pulsazione di parole.
lat. pulsatio -ànis, nome d'azione da pulsare (v. pulsare).
f f = deriv. da bolso. pulsionale, agg. che
come volontà e rappresentazione, e una lamentosità da posta del cuore e 'signora mia
qualche pulsion magnetica? -pressione esercitata da un fluido. guglielmini, 46:
2. in psicanalisi, processo determinato da un'eccitazione somatica, secondo il quale
; tale processo fu studiato e descritto da s. freud (1856-1939) che ne
psichiatria pulsione endogena: quella che deriva da un fenomeno psichico, indipendentemente da stimoli
deriva da un fenomeno psichico, indipendentemente da stimoli esterni. - in senso generico
. respinto, rifiutato. pellegrino da castiglion fiorentino, lxxxviii-ii-259: similemente la
cacciata fu dal suo maritai toro / da quel che yì vello d'oro / aguadagnò
ad agire sulla superficie libera del liquido da sollevare; ha rendimento alquanto basso,
pulsometer (nel 1875), comp. da pulse 4 pulsazione '(v
ponzone. sozzini, 400: fu da molti giudicato che quello fusse stato
quello fusse stato un pulsone balestrato da quelli che non volevano si facesse accordo
, a volume costante; è costituito da un diffusore che rallenta l'aria presa
energia cinetica in energia di pressione, da un sistema di iniettori che miscelano il
che miscelano il combustibile all'aria, da un gruppo di valvole automatiche che consen
miscela aria-combustibile nella camera di combustione e da un ugello di efflusso che prolunga tale
pulsòrio, agg. ant. caratterizzato da pulsazioni (il moto proprio degli organi
ritmo pulsorio. = deriv. da pulsare. pultàceo, v.
di farro sottilissimo macinato et è cosa da bere simile all'orzata, ma più liquida
paura sbaguttisco. = deriv. da poltro2 (v.). pultróne
= deriv., per anagramma, da [acido] vulpico (v.)
. luogo elevato (per lo più ricoperto da drappi) dal quale gli imperatori assistevano
davanzale di quella specie di finestra: da che il divino, un poco intronato nella
intronato nella capa, si affacciava come da un pulvinare sul trambusto dell'appia.
, lat. pulvìnar -àris, deriv. da pulvìnus (v. pulvino).
nociva alla vite e ad altre piante da frutto e ornamentali (nocciolo, salice
dotta, lat. pulvinàris, deriv. da pulvìnar -àris (v. pulvinare
dotta, lat. pulvinàtus, deriv. da pulvìnus (v. pulvino)
laterali decorate) e costituito per lo piu da un blocco lapideo, spesso decorato,
. pulvis (v. polvere) e da piuma (v.).
, atomici. 2. costituito da un gran numero di minime unità significative
, pulviscolare. 5. costituito da un fitto scambio di frasi brevi e
ricchezza pulviscolare. = deriv. da pulviscolo. pulvìscolo (polvìscolo;
dentro uno stipo / che ho salvato da sgombri e inondazioni. / il suo
lentissimo, il microsuono non cessa. / da mesi probabilmente si nutre del pulviscolo /
possono essere solide o liquide, costituite da terra o sabbia che il vento solleva
il vento solleva dal suolo, derivanti da combustioni, formate dall'evaporazione di gocce
dove la cortina delle piante era spaccata da una lama di sole. e com'
inter. voce imitativa del rumore provocato da uno sparo d'arma da fuoco (
del rumore provocato da uno sparo d'arma da fuoco (e può essere iterata o
appoggiò allo scrittoio un tale gran pugno da dame un balzo al signor maestro di
il rumore di un tappo fatto saltare da una bottiglia di spumante. fanzini,
. -per indicare lo scalpore suscitato da un'iniziativa, da un comportamento.
lo scalpore suscitato da un'iniziativa, da un comportamento. carducci, iii-24-366:
2. sostant. suono prodotto da una grancassa. ghislanzoni, 9-50:
felice. 2. caratterizzato da ricercatezza formale (un metro, uno
pass, cu pumicàre, denom. da pumex -ìcis (v. pomice).
dotta, lat. pumicéus, deriv. da pumex -icis (v. pomice
i 3. 700 m, caratterizzata da forti venti, scarse precipitazioni, atmosfera
, sm. region. pizzo formato da nodi fatti con l'ago, che entrano
= voce roman., deriv. da puncicare per pungicare. puncicata sf
vuo'. = voce roman., da puncicare per pungicare. puncigliata, sf
[plinio], 9-41: la pastinaca da occulto loco assassina, ferendo quifli che
. punciòtto, sm. scalpello lungo da 12 a 14 cm, simile a
le linee segnate. = deriv. da punzone, con cambio di suff.
vene e le midolle / che fan che da se stesso il cuor si fure.
fecondato; e impropriamente il punto principale da cui tutto deriva. = espr
, i-vi-533: usciti coi sudori di sangue da quel budello, 'punfete, un
fuggire e mettersi in volta. andrea da barberino, 1-192: e'saraini duravano la
rinaldo degli albizzi, ii-113: messer carlo da rieti ha fatto grp punga per
e invenzioni. = deriv. da pungello, col suff. del pari.
- anche: affilatissimo. uguccione da lodi, v-151-166. de spine ague molte
/ tutto me fa tremare. bonvesin da la riva, xxxv-i-674: tu [rosa
la rosa ancor non ben fiorita. fausto da longiano, iv-88: 1 cardi
aspra, mostrando i suoi denti pungenti da rosicante. -spinoso. francesco da
da rosicante. -spinoso. francesco da firenze, xxxv-i-397: per penare spero
altra è morta. s. bernardino da siena, v-102: la radice dell'ortica
verno sotto e non ti parrà che sia da fare erbe o foglie pugnenti, ma
i-vm-228: uomini illustri... erano da loro [vandali] con certi pungenti
(un dolore); violento tanto da provocare un forte dolore (un colpo
in modo atroce / d'alto dolor da più pungente lima. botta, 5-430:
, 2-92: qualche canto era interrotto da un grido pungente. moravia, i-409
. carducci, iii23- 342: fu da prima un fumigar come a sbuffi di caligini
della vedova. gadda conti, 1-332: da un'occhiata ai zia valeria, dura
1-66: ora spargo su queste pietre matte da legare il sole giallo e le stelle
cor pungenti doglie / nacquer, ond'ei da voi fuggir propose. lanai, 82
di condurre altrove il pensiero, distaccandolo da quel sì spiacevol oggetto, verrà anche
spine onde è lacerato. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
/ troppo diverse e troppo differenti. da porto, 1-132: a voi non
spropositatissima è quella [oggidianata] che da noi fu toccata di sopra ancora,
-pieno di difficoltà, pesante, grave da sopportare o tale da provocare disagi e
pesante, grave da sopportare o tale da provocare disagi e fatiche (un compito,
): colle pugnenti sollecitudini d'amore da insensato animale, sì come io ho inteso
? bonfadio, 1- 76: da allora in poi sempre ne ho portato l'
fisiologico). iacopone, 89-113: da l'altra parte puse mente, / ridde
inaridite a l'assetata arsura / cavar da l'otro gonfio e da la tasca,
arsura / cavar da l'otro gonfio e da la tasca, / ricca di cibo
qualche persona che s * è partita da noi o da cui noi ci siamo partiti
s * è partita da noi o da cui noi ci siamo partiti. c.
rivo e pun ente, da far parere amabile ogpii cosa che potesse con-
ragione, tra i conflitti che nascono da ciò, siano più violenti, più
scarpel pungente / de la lingua eloquente. da ponte, 20: il vescovo non
ma tutta irta e in procinto di sbandarsi da ogni parte, si rifiutava d'accostarsi
, 3-250: verga e i naturalisti sono da ristudiare alla luce di idee europee,
traduzione, scrupolosa senza dubbio, ma tale da far rimpiangere anche a chi non conosca