imperialismo ». = deriv. da bandire 1 proclamare, pubblicare '.
breve bando? / che l'amico da bene / innori [= onori].
le parole. ariosto, 23-47: da parte del signore un bando venne,
, ecc. -ant. bando da siena: che non vale egualmente per
loro stabilimenti sono come già il bando da siena, sicché ci bisogna modo sin-
mettere, gettare bando: far annunciare da un banditore. g. villani,
bando, che chi dovesse aver niente da questo ormanno, si venisse a pagare.
, / che il dì seguente s'ha da dar di piglio / all'armi.
. villani, 8-70: sicché il giuoco da beffe avvenne col vero, com'era
tutto viterbo. -andare il bando da parte di qualcuno, con la tromba
con la tromba di qualcuno: farla da padrone. allegri, 24: sì
, / il bando va per tutto da suo parte. buonarroti il giovane, 9-107
: colui il quale commetterà errori tali da meritare una disfatta, e vinca poi per
fui avvertito che uno che ha bando da questa città era passato per l'orto tuo
forteguerri, 10-49: e lor dié bando da tutta la franza, / sotto pena
bando: scontare la pena. bianco da siena, i-84: ama iesù, in
, nelle quali fui condannato. cenne da la chitarra, vi-n-191 (10-14)
i salimbeni antichi li dièr bando! folgore da s. gimignano, vi-n-143 (10-14
genti, e si fuggìa smarrita / da tutti i petti la pietade in bando
nome. de roberto, 101: trattato da millantatore, fu posto quasi al bando
ciò: voi dunque volete la tavola da metter fuori all'aperto. ora conviene ordinarne
divorzio: gli uomini sempre al bando da questo genere di vita. alvaro, 7-112
-bando bando: per esortare a lasciar da parte qualcosa. 1. nelli
= dal fr. bandeau, deriv. da bande 1 benda, fascia '.
intratengono, nutriscono e difendono. da questo bandoleggiare, che così si chiama,
alla strada. = deriv. da bandolero. bandolerìa, sf.
. ant. azione, comportamento da bandito. guicciardini, ix-116:
e bandoleria. = deriv. da badolero. bandolèro (ant.
. panzini, iii-241: portava sandali da frate ai piedi nudi, un cappello di
: portava un paio di pantaloncini legati da una cordicella a bandoliera sul torso nudo.
preso un gran colpo a bandoliera, da la spalla sinistra giù giù fino al fianco
appunto della tracolla per appendervi l'arma da fuoco (dal catalano bandoler, del sec
'arruolato in una banda armata ', da bàndol 'bandiera ').
, dal fr. bandoline (deriv. da bandeau 1 banda di capelli '
vergine la inspirasse circa il bàndolo del da farsi, nell'ora del pericolo. alvaro
piccolo segno, un particolare che gli servisse da bandolo in quel groviglio di sassi e
ero affatto sicuro. = deriv. da banda4 'striscia, estremità'.
semplici incerati e tende, erano occupati da ogni sorta di venditori. e. cecchi
, adattavano stracci, bandoni, teli da tenda, frasche secche, per riattare
dove i raggi del sole rimbalzassero investendolo da tutte le parti. 2.
e ossigenata. = deriv. da banda6 'latta, lamiera '.
: in bando). folgore da s. gimignano, vi-1-131 (1-6)
tardo pandura, dal gr. rravsogpa, da cui anche le forme bandola,
lat. scient. bangiaceae, deriv. da bangia. bangiali, sf.
lat. scient. bangiales, deriv. da bangia. bàngio (banjo)
a corde pizzi cate (da cinque a nove, di minugia),
celeste, un vecchio banjo che da tre anni nessuno suonava più. vittorini,
folto di fogliame e fronde, caratterizzato da rami numerosi da cui scendono tante radici
e fronde, caratterizzato da rami numerosi da cui scendono tante radici che formano enormi
adozione di linneo (nel 1740); da cui i deriv. banisterioides, banisteriopsis
di un monopolio *; e non è da escludere l'influenza di banale 4 d'
in arimini. = deriv. da bandire per via d'assimilazione (comune
vogliomene guardare. = deriv. da bando per assimilazione (v. bannire)
sumatra, giava): caratterizzato da larghe balzane bianche ai piedi;
s'abbia messo innanzi il caro mascherato da uccello, e che, facendogli dietro
pissi pissi, / che par che venga da un miserere, / o che dal
, lo sciacallo al vederlo si volgeva da un'altra parte. -per simil.
a poppa. = deriv. da bava. baonare (bavonare)
= dal venez. baonàr, da bava (cfr. baona).
quando al bar non c'era nulla da fare... rigamonti seduto sopra
: fornito di apparecchi a gettoni (da cui l'avventore trae direttamente le vivande
liquori. alvaro, 9-509: presa da una improvvisa premura aprì un piccolo bar
dispone di un piccolo locale, frequentato da una limitata cerchia di clienti (è
specie meridionale, che non ha niente da fare per i giovani, che non
, i corpi de'quali fosser più che da un diece o dodici de'suoi vicini
per la compagnia della trinità una bara da portar morti alla sepoltura. garzoni, 3-610
559: poi viene la bara sorretta da quattro contadini e dietro la bara si
nel mezzo della chiesa illuminata, circondata da amici, curiosi, conoscenti. quasimodo
. baricina. tommaseo-rigatini, 3177: da bara, il diminutivo baricina, cassa
vara 'sostegno di un'impalcatura '(da cui varare), che ha confluito con
barabasso. = forma popol. da verbascum (cfr. tasso barbasso).
i denti, con una forzata raucedine da barabba milanese: « antipatico! *.
quanto i compratori. = deriv. da garbuglio, per l'incontro con baraonda.
pegolotti, 121: per vettura e passaggio da perugia infino a pisa, in somma
5-422: il giardino del re diformato da una sucida baracca ad uso di una
racche, ove si vendevano orologi d'oro da un soldo, fiori artificiali, dolciumi
lo attraversa lo stradone provinciale dove giocavo da bambino. vittorini, 1-86: le
all'amfi- bologia, i quali sono da giudiciosi auttori per parlari viziosi massimamente in
xaxo- aùvab) tov, comp. da xaxó? * cattivo 'e oùvd7)
e oùvd7) xov 'composto * da ouvtl$7] [jlt 'metto insieme \
. percezione di cattivo odore, proveniente da sostanze o cose esistenti nell'ambiente esterno
esterno; sensazione olfattiva ripugnante, prodotta da lesioni organiche nel cavo oro-faringeo (e
nutrizione, deperimento '(comp. da xaxó? 'cattivo 'e
lat. scient. cactaceae, deriv. da cactus. cactifórme, agg.
, sporgenti all'estremità del fusto da un grosso cuscino di peli. -per estens
, 9-244: in disparte costui vivea da tutti, / e cose inique nella
, dove / non gli s'alzi da presso altro cacume. manzoni, 16:
415: seguiva invece le manovre da lontano, ritto sopra un monticello di
un monticello di sassi... da quel cacume vedeva l'erba cambiare colore
a tutti. = deriv. da cadastro. cadastrino, sm.
delle persone. = deriv. da cadastro. cadastro, sm.
me le faceva ritornare ordinatamente nella sala da ballo. = voce dell'italia
v-400-92: avemo conperato... da catuno di loro in tuto due pezze
, quistioni, contraversie e riotte sursono da ogni parte tra'cittadini di catuna terra
dall'una posta all'altra. paolo da certaldo, 359: l'altra tua famiglia
dunque in friuli con tre lettere sigillate, da disuggellarsi e leggersi cadauna in presenza del
, salma. zanobi da strato [crusca): il cadavero si
dice, secondo i grammatici, da cadere. ariosto, 23-41: ella presso
che era seme si fa erba, e da quello che era erba si fa
quello che era erba si fa spica, da che era spica si fa pane
era spica si fa pane, da pane chilo, da chilo sangue, da
pane, da pane chilo, da chilo sangue, da questo seme,
da pane chilo, da chilo sangue, da questo seme, da questo embrione
sangue, da questo seme, da questo embrione, da questo uomo, da
seme, da questo embrione, da questo uomo, da questo cadavero,
da questo embrione, da questo uomo, da questo cadavero, da questa terra
uomo, da questo cadavero, da questa terra, da questa pietra o altra
cadavero, da questa terra, da questa pietra o altra cosa, e cossi
deva gli occhi, e da poi aprivano la camera, e lasciavano
dalla soffo- gazione del sangue provenuta da cagioni non così agevoli a conoscersi
cadavero di carrozza, e tirata da un sol cavallo: quella sì vecchia
risuscitare, una stirpe di viventi costretta da lunga servilità ad abitar con esso il
esso il sepolcro. carducci, i-1282: da quella come giovenile baldanza esce odor di
. gr. tmòtia 'cadavere ', da nlnxu » 'cado'). cfr
il volto; e sol la vita / da un tremor lieve delle labbra appare.
dal fuggente re dario, fu giudicata da lui più eccellente d'ogni prezioso liquore
deriv. dal lat. cadaverosus, da cadaver (cfr. cadavere).
anima del mondo], ma sì disposte da dio in gradi e specie diverse;
se un'altra via trovato non avessero da giugnere alla dimostrazione. e ciò fu comparando
, che sembravano tratto tratto voler prorompere da quella preghiera, finirono come nel soffio
di un sospiro, mentre le ombre cadenti da ogni lato confondevano cielo e terra.
sicché la si avrebbe creduta presa essa pure da quei torpore universale se uno sguardo mesto
, / guidate, il sai, da la cesarea mano / l'antiche discipline,
su le cadenti mura. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
finestre che davan sulla strada, chiuse da imposte sconnesse e consunte dagli anni,
e consunte dagli anni, eran però difese da grosse inferriate. [ediz. 1827
finestre che guardavano nella via, chiuse da imposte sconnesse e cadenti per vetustà,
e cadenti per vetustà, erano però difese da grosse ferriate]. idem, 309
, solleva la testa, / percosso da novo crescente romor. nievo, 1-71:
al cammino quasi cadente, eppur tanto pulito da mettere in affanno, sedeva sopra una
cima l'uscio cadente era appena chiuso da un saliscendi arrugginito... in
il suo corpo è come trasformato miracolosamente da un fiato di giovinezza: sembra che la
; avanzo cadente, decrepito, abbandonato da tutti i suoi cari. carducci, i-994
vecchi cadenti che implorano di essere alleggeriti da tanto peso. montale, 3-14:
e si adoperino a divertir il pontefice da così perniciosa deliberazione. marino, vii-405:
'ntomo giù dal letticciuol trabocca, / e da capo e da piedi e da le
trabocca, / e da capo e da piedi e da le bande / con le
e da capo e da piedi e da le bande / con le falde cadenti il
le spalle un mantello chiuso alla gola da due fermagli di ottone e cadente a
proprio corpo, bestialmente assopito, scosso da oscuri affanni, il respiro greve,
a sé l'inviti e chiami, / da le cime de l'arbore supreme /
dà insieme lo slancio per il passaggio da una stanza all'altra e il riposo
manzini, 10-34: ascoltando musica, da profana quale io sono, mi accade di
che nella lenta cadenza della sua cantilena da cantastorie finiva d'addormentarli. alvaro,
ripresi in un minuto secondo dalla macchina da proiezione o da quella da presa.
minuto secondo dalla macchina da proiezione o da quella da presa. 13.
dalla macchina da proiezione o da quella da presa. 13. balist.
discorso. = deriv. da cadenza, ma per influsso del fr.
1701), a sua volta deriv. da cadence (sec. xv-xvi),
agg. mosso in cadenza, scandito da pause regolari, ritmato (un suono
con passi cadenzati secondo una musica udita da lui solo, sull'orlo della battaglia
, cadesti, condiz. cadrèi; da un tema cagg-derivano le forme antiche e
coloro che seggiono ricolgo di quello che da loro cade. idem, inf.,
., 13-80: virgilio mi venia da quella banda / della cornice onde cader
onde cader si potè, / perché da nulla sponda s'inghirlanda. passavanti,
fece nella caduta, quantunque alquanto cadesse da alto. boiardo, 2-9-19: attienti
in un dardo, o altre simili arme da lanciare, la forza del ferro è
medesima; ma v'è una differenza infinita da trargli gagliardamente con tutta la forza del
candela e scottandole, l'andavano trapassando da una mano all'altra per non cuocersi,
che non fanno mai se non forzate da non poterla più sopportare. d. bartoli
fuga. ariosto, 201: se da le guance poi cadon le rose, /
di fronde sono i rami scossi / da la pioggia indurata in freddo gelo, /
immaturi, / così cadeano i saracin da i muri. marino, 222: questa
ombre triste dà terrore: / stretto da tre catene, par ch'ira aggia,
di bianchi umori e nigri, / da gli otri il vin, che si diffonde
che lui doveva morire di un colpo che da alto li doveva sopra il capo cadere
di fiorenza, né quelli de li visconti da melano: « perch'io sono di
dentro vi si fermò, che fosse da ordire una trama e machinare il modo
la luce della coscienza, è più morso da tal pensiero, che dalla frusta e
e dalla galea che l'attende, o da quanti altri mali gli caggiono in capo
n'hai tempo, ah! lungi / da me tu stessa involati; che a
ne andavo lasciò cadere una frase, tratto da un folle desio di veder fare due valenti
pecmani di un capo che non è da tanto di poter mettervi neppure una riga
ch'anzi che vegna quante verità siano state da lui, per dir così, rimesse in
ché caderai en mala via, si da me departe l'andare. caddi più nella
tornava con acciocché rimanessono impuniti. francesco da barberino, fronte serena ai suoi primi asserti
: lo pudore è uno ritraimento d'animo da laide 152: appena caduto in disgrazia di
. idem, inf., 27-109: da che tu mi lavi / di quel estraneo
di quel estraneo a me, non mai da me diviso; / questo m'accadde;
spetta alla retta collocazione delle parole: e da essa col- altra cosa rispondeva se
fia caduta non fossi. s. caterina da siena, fiezza del secolo addietro
a cadere in lussuria e golosità. bruscaccio da nel generico. cardarelli, 3-57
zione che tutte le città sono edificate o da forestieri o da ci ha mostro la
le città sono edificate o da forestieri o da ci ha mostro la via del rizzarci
ii-2-160: ma qualunque fosse il tesoro da largirsi in soccorso delle utili imprese, esso
piana incontro al vetro concavo, lontana da esso vetro quattro o cinque palmi;
. 8. figur. decadere da uno stato di alta dignità spirituale e
di alta dignità spirituale e morale, da una condizione onorevole e agiata; perdere
cade chi più è montato. iacopo da leona, vi-1-216 (7-5): ché
impotente de rimontar a quella altezza, da la qual cadio. chiabrera,
6: come cadesti o quando / da tanta altezza in così basso loco?
basso loco? -disus. decadere da un diritto. ariosto, cinque canti
, gli occhi). bartolomeo da s. c., 16-2-14: conciossiacosaché
portogallo concorra a ringrossar co'suoi legni da guerra l'armata. monti, ii-77:
/ tal che il ributti a calci da i lari aviti nel fango / vecchio querulo
l'emozione. cino, ii-530: da quel lucente raggio che battio / da *
: da quel lucente raggio che battio / da * be'vostr'occhi a'miei,
paura si mordeva le labbra per esser caduto da sciocco in una trappola. svevo,
le violenze fatte [alle donne] da manfredi avervi l'entrata aperta in questo
tanto ardore è spento? / così da la memoria smemorata / l'aviso mio
de'disgusti e delle malinconie, abbagliato da così splendido oggetto, lasciossi quasi cader
suo puncto quando vien inparo. paolo da certaldo, 100: le grandi prestanze e
una e l'altra parte, credendosi da tutti che elle fossero due disonestissime femine.
chiedi a consigliarti io veggio. / se da te fia discorde il mio consiglio /
, ed i superbi manti, / da quel dì che su nave a lunghi remi
cader foglia senza pigliarne appunto, avrei da scriverne un sacco, e tutte cose bellissime
ora caggio e ora mi levo. andrea da barberino, 1-38: e1 colpo fu
parole il povero giovine ebbe tanta forza da togliersi dal balconcello, senza più toccare la
essendo gli stracci d'un povere uomo da tale infermità morto gittati nella via pubblica
de'soldati del piccolomini, ma tradito da alcuni principi del suo partito, cadde
erano passati fu aspra e terribile: e da ogni parte ne cadeva assai, e
che su la cima / d'una montagna da lontan veduta / reciso dalla scure al
chiome. giusti, v-152: io da un lato ci rido, ma dall'altro
cadérgli addosso il mondo, e vorrei levarlo da questa inquietitudine. carducci, i-1259:
; peccare. iacopone, 7-35: da puoi che èsse caduta, conscienzia è
superbir di colui che tu vedesti / da tutti i pesi del mondo costretto.
866: la civiltà umana, così difficile da ottenere, e forse impossibile da ridurre
difficile da ottenere, e forse impossibile da ridurre a compimento, non è anco
alibi. pavese, 4-205: « da quando è caduto il fascismo, *
quali immaculata sostenne le battiture della fortuna da non comportare? la selva de'capelli cadrebbe
firenze per lo assessore, e fummi detto da chi vi si trovò ne cadde presso
'l sole infiamma allor che quel da roma / tra sardi e corsi il vede
dal cielo / caduto il giorno, era da l'erta in cima / la vaga
sotto la cappa a farmi contar fiabe da martino o da marchetto. e così la
a farmi contar fiabe da martino o da marchetto. e così la tirava innanzi
poi cade. saba, 243: sono da poco i venti / dell'inverno caduti
familiare intelletto, sì come l'aere da li raggi meridiani purgato e illustrato.
animai l'orgoglio cade, / e da gli amanti più che mai si spera.
, che possiamo ricordarci di queste cose da principio sin al fine. alfieri, xiii-96
niuna vostra parola è caduta, ma da me debitamente ritenute, le credo ove il
xiv-60: pagherà cento zecchini chiunque sarà da due testimoni legali e oculari accusato di
o rispondere in modo evasivo in modo da scoraggiare l'interlocutore a continuare il discorso
mi accasciavo in un arido sonno, interrotto da continui risvegli affannosi e scoppi laceranti di
. s. ca terina da siena, i-203: bene ci cade spesse
, ch'io non pensi potere esser machinata da persona che commetta una volta tradimento tale
descriver benissimo, perché le aveva godute da un posto distinto. d'azeglio, 1-45
padre albergare. s. caterina da siena, i-172: adunque pare che voglia
, 205-6: allor bellaccoglienza fu fermata / da questi tre portier sotto tre porte,
inviatosi dunque su 'l cader dell'aprile da sciaoceo a nanhiòn, quivi riconsolò il
, che caggiono in una /, da il in fuori, non ha veruna,
ragione a tal materia cade. busone da gubbio, 1-322: ancora la parola di
, 617: sceglie duo o tre motti da me sparsi nella mia lettera al soresi
l'idolatria. pellico, ii-24: già da lungo tempo questi dubbi non cadevano più
tutti buoni, come furono quei cinque da nerva a marco: e come l'
ciò dir quando tu giuri, / lunge da te così malvagi auguri.
-occorrere, essere dovuto. francesco da barberino, 60: ancora d'una cosa
ancora per questa bolla autorità di assolvere da molti casi usu- rari, e dove
dove questo fiume cade nel tevere. paolo da certaldo, 387: quattro sono
voci si dubita d'alcune, che da parole caggiono, che hanno l'uscita
figura del rastrello, o sia dentato da una parte,... il che
la tradizione patriarcale, legalizzata fino al 1918 da un editto di maria teresa, vuole
il collegio militare dei cadetti per ordinanze compilate da uffiziali né dotti né esperti della guerra
4. agg. ramo cadetto: disceso da un cadetto (in opposizione a ramo
. crescenzi volgar., 5-12: è da sapere che in luogo magro e arido
, dalla sua forma però conservato e da dio tenuto in vita quasi perpetua. algarotti
spirito è verace. = deriv. da cadere. cadi, sm. magistrato
così si difendono dal cadimento. andrea da barberino, 1-38: per questo cadimento
. bencivenni [crusca]: quando da questo male sono sorpresi, fanno subito
fanno gl'indiani il catù, nasce da per se stesso in tutta la costa
sporti e sui ballatoi delle torri, da cui si facevano cadere sugli assalitori sassi o
volte. barilli, 6-101: da montalto d'ivrea all'infreddolita bor-
distinzione architettonica. = deriv. da cadere. caditóio, agg.
sospese, e come caditoie, se da i legamenti fasciate e rat
non fossero. = deriv. da cadere. cadmèo, agg.
meno pesante; ma non è da aguagliare con quella che si fa ne le
consideriamo si è la purissima terra, chiamata da alcuni terra vergine o primigenia, a
leggero strato di ossido che lo preserva da un'ulteriore alterazione. si estrae dalle cala-
ed è impiegato nella fabbricazione di leghe da saldare, di leghe per cavi telegrafici
e scanni. = deriv. da cadrega. caducaménte, avv.
di caducazione. = deriv. da caduco. cadùcèo { cadùcèo)
fingendo ch'egli o per cruccio o da scherzo l'avesse tolta a marte,
lat. caduceum (gr. xvjpòxeiov da xfjpul; * araldo ').
= voce scient., comp. da caduco e foglia (v.).
. 3. dir. decadenza da un diritto, la quale abbia luogo
guerreggiare perso nalmente, sono da alcuni anni in qua, o per vendite
o più che fiera / fugace punta da colpo mortale, / diletto uman,
liberissima, dall'immutabile ordine suo, da quanti arcani ella asconde nel fiore caduco
caduca parte è sita. s. caterina da siena, i-118: le creature si
ciò che se fin al presente vivuta da pari mia senza biasimo sono, da
vivuta da pari mia senza biasimo sono, da pari mia anco onoratamente mora. caro
accetti, va tu stessa, e da la pugna / sottrailo e dal destino.
pentita 11 manto adorno, / pompa da vanità, fregio di scorno, /
sorgive / livida già la vita: da le prime / cune l'inerzia noi caduche
vie più lucendo, cominciaron canti / da mia memoria labili e caduci.
, a consolazione del povero, e hanno da essere alberi caduchi, che diano il
sviluppo, cade, per essere sostituito da un altro identico (a es.
. dal lat. cadùcus (deriv. da cadére); v. cadere.
fece nella caduta, quantunque alquanto cadesse da alto. boiardo, 1-3-4: cadde gran-
mezzo cieco / siccom'io son, da 'nciampi e da cadute? marini,
/ siccom'io son, da 'nciampi e da cadute? marini, xxiv-819: co'
ancora tenuto nella seguente, mentr'egli da sé non può far altro che far
, su la sporgenza del caminetto, da una delle coppe cadevano le foglie d'una
possa mai affidarsi di non essere svagato da qualche altissimo intento per altre basse ed
quella / onde levato a volo / da l'alta sua speranza / precipita il desio
, 1-320: veggonsi cadute d'acqua fatte da natura, che, sboccando da'fianchi
. 11. ant. conduttura verticale da cui l'acqua defluisce. baldinucci
due punti di un circuito elettrico percorso da corrente; è dovuta generalmente alla impendenza
vedevi, sopra i loro edifizii, da tali venire vasi pieni di zolfo, con
maturi: e fatti, si spiccavan da sé, cioè col proprio peso. berchet
dormenti che paiono stare a quel modo da trenta secoli. alvaro, 9-175:
vedeva in questa corte del tutto caduto da quella opinione nella quale vi entrò,
poveramente vestito egli conservava un aspetto diverso da quello dei soliti scorzini. comisso,
a pregar, or che caduta / da mezzo '1 ciel, la notte si nasconde
in una situazione infelice; decaduto (da una condizione di ricchezza, di potenza
una forza e senza un perché, da una mamma già mantenuta e buona e
correzione. prati, i-7: a te da canto / susurra, o donna,
dal signore, e non ebbe nulla da lui. ed andò caendo colui a
posto dalla padrona in tale stato / da fare il cafaggiaio in pace e in guerra
negli affari altrui. = deriv. da cafaggio. cafàggio, sm.
, armi fuori uso, sudiciume, cucine da campo. 2. locuz.
una faccia convessa e una piana solcata da una linea mediana, di colore dal
nomi di caffè e di cahuè vengono da cahueh, come lo pronunciano i turchi
cahovah o cahoveh degli arabi. viene da un verbo che significa in arabo aver
cauhè e cahua, è prodotto non da un legume, ma bensì da un albero
non da un legume, ma bensì da un albero, il quale al suo
s'alza circa quattro 0 cinque braccia da terra. idem [il caffè],
combaciano nella parte piana, e son nodriti da un filamento che passa loro al lungo
europa non è più d'un secolo da che vi è nota. la più antica
e si son liberati persino alcuni avvelenati da un veleno coagulante il sangue; ed
della repubblica scrisse il monitore napolitano, da cui spira il più puro ed il
-caffè espresso: ottenuto nelle apposite macchine da caffè (nei bar). -caffè alla
hai appetito solo quando c'è del buono da mangiare, ecc. adesso che al
montale, 3-273: intascò il foglio da cento e si allontanò reggendo un caffè
concepirla possibile finché le vittorie sono tutte da una parte, e dall'altra non si
quella 'frusta'. parini, 728: congedato da coloro ch'erano una volta suoi pari
lordura, grida e chioccate di mano da sentirle un miglio discosto. de sanctis,
. 6. locuz. ragazza da caffè: con intenzione spregiativa.
ormai gridava, a perdifiato: « ragazza da caffè, sgualdrina qualsiasi! ».
scomodo; misero, maltenuto, frequentato da persone di bassa estrazione, anche di malaffare
pirandello, 7-178: egli lo aveva tolto da un misero caffeuccio in cui s'era
un caffeuccio. comisso, 7-204: noi da soldati prima di rientrare in caserma si
contengono caffeina. = deriv. da caffè. caffeìcolo, agg.
del caffè. = comp. da caffè e -colo (dal lat. colere
che produce caffè. = comp. da caffè e -fero (dal lat. -fer
e -fero (dal lat. -fer, da fero * porto ').
diuretica: e si usa negli avvelenamenti da narcotici, nell'insufficienza cardiaca; in
, caffelatte), sm. bevanda composta da caffè e latte (e si
chio si trovò improvvisamente sbarrato il passo da un fosso largo e profondissimo,
letto con in mano una tazza da cui avevo sorbito tutto il caffelatte e nella
avventa i suoi folgori dante / su da l'inferno e giù dal paradiso, /
comparire un giardino non molto grande rischiarato da quattro mila lumi, parte circondati dentro tanti
parte circondati dentro tanti vasi di vetro da acque di spirito tutte colorate, e parte
, in cera: caffettiere, vasi da far bollire il cioccolatte, il thè,
ghiera, che è quel piccolo bocciuolo, da inserirvi il manico di legno. moretti
moretti, 17-54: un bellissimo servizio da caffè per dodici persone: dodici chicchere,
se non per lo paio. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar
traditore. machiavelli, 6-7-30: messer antonio da venafro, che è il cuore suo
e degli interi paesi non è cosa da giocarsi a pari e caffo. beltramelli,
siede qualche signora. = deriv. da cafone. cafóne, agg. e
ragazze paesane. = deriv. da cafone. cafonismo, sm. grossolanità
giuochi di equilibrio? = deriv. da cafone. càfride, agg. razza
= voce scient., deriv. da cafro. cafro (ant.
d'ignoranza? = deriv. da un antico càggere * cadere '.
questo male. = deriv. da cagionare. cagionare, tr.
poca profondità dell'acqua superiore, che da quelli rarefatta si alleggerisce di peso,.
aperte; / ma dico sol ch'è da pensar da quali / strette il perdono
ma dico sol ch'è da pensar da quali / strette il perdono del signor ne
.. o sono mosse a cagionare da naturai necessità. cagionato (part
fare speciale, ma allo stesso passare da un fare all'altro per sollievo della stanchezza
: l'effetto straordinario in me cagionato da quel castigo, avea riempito di gioia
fatti non aveva contato per nulla i dolori da lui cagionati,... ora
dell'universo, ma senza aver lume da distinguere la cagione del cagionato, mise
composti d'elementi sono del continuo combattuti da guerra intestina, che delle loro alterazioni
, dico che la loro mossa viene da cinque abominevoli cagioni. la prima è cechitade
bene nel mondo fare non si può se da fontana d'amore non procede: sicché
prègo ti caramente sii contenta essere amata da me, avendoti per regina del mio core
piacere e di gioco. vi allontani / da tutti casi strani e da mestizia.
allontani / da tutti casi strani e da mestizia. machiavelli, 1-6: perché el
raggione, sono altri innumerabili, quali da gli antichi e veri filosofi non senza causa
la calma / de'suoi dì pende da me sola; e sola / cagione
, più che mai son lunge / da trovar pace o loco. / e pur
questa storia è una immane catastrofe, da lui preveduta e non potuta impedire. e
, iii-11-4: ciascuna forma sustanziale procede da la sua prima cagione, la quale è
quanto remota / è la radice tua da quelli aspetti, / che la prima cagion
, 1-184: l'alta cagion, che da principio diede / a le cose create
vigore del potere sotto influire; talché da quel primo ente tutte le cose che sono
l'essere e da quella prima vita tutte le cose che vivono
maligna, qui covrire, / né da cagion disdire / che non trovassi più
quando a voi paresse, qui sarebbe da procedere con lento passo, e quando
per il fatto che. rainerio da perugia, v-64-14: promettendo voi, et
, quistioni, contraversie e riotte sursono da ogni parte tra'cittadini di catuna terra
11-185: solamente nel saettare fui superato da un pastore, che aveva nome tirsi:
, invece, ne ha sempre ricevuti da lei; e sempre li ha sciupati e
doppiamente usiamo, o vero per seme da cogliere, o vero a cagione di segarla
può solamente giustificarsi in quelle imprese che da uno sborso immaturo non ricevono rallentamento delle
dal desiderio delle cose nuove, e da altri moventi che stanno nel cuore di
annodata di nerbi, e sebbene fu da fanciullo cagionevole, e da uomo ebbe due
sebbene fu da fanciullo cagionevole, e da uomo ebbe due malattie d'importanza,
non tanto purosangue e non tanto ricco da poter fruire al più presto dei vantaggi
, iii-927: questa casa è abitata da un canonico, un lungo e nero
un lungo e nero asceta taciturno, e da una sua giovane nipote intelligente, che
3-2: ella costante, come forte torre da impetuosi venti conquassata, non si volse
duro e forte. = deriv. da cagione, nel significato di * causa '
e cagionosa. collodi, 191: da quel giorno in poi continuò più di
e duro. = deriv. da cagione. cagiù, v.
: pochi dì sono domandando il proto da luca, il qual, come sapete,
col caglio. = deriv. da cagliare1. cagliato (part.
. pratolini, 9-107: passava su via da verraz- zano, e si annunciava col
caseifici). = deriv. da cagliare1. cagliatura, sf.
(diosco- ride), deriv. da yàxa -oocto$ 'latte '. cagliòlo
si sarebbe piegata, umiliata per andare da una fattucchiera, rinomata -del luogo -a
sm. imbroglio, inganno grossolano, da avventuriero. bartolini, 15-207: la
vi eccelle. = deriv. da cagliostro. cagliòstro, sm.
lo chiamavamo lucuttoff e che lo paravamo da antico romano, con gli occhiali d'
se per sorte una lor cagna è coperta da tristo cane, tutti i figliuoli che
11-ii- 302: dal cavallo e da l'asina nasce il mulo, e nel
di cirene i cani nascono da'lupi e da le cagne, e i cani laconici
e i cani laconici da'cani e da le volpi, e gli indiani da le
e da le volpi, e gli indiani da le tigri e da'cani. marino
contro l'istessa buona volontà di tenerla da parte dei padroni. 2.
qua, là, a gruppi, da soli, sbigottiti dalle grida selvaggie, dalla
. 3. figur. cantante da strapazzo, stonata. collodi, 621
carena, 1-305: cagna: strumento da torcere su di sé la pezza del
= lat. volgar. * cania, da canis * cane ', sul modello
se il pecoraio non fosse stato attorniato da tre cagnacci dall'aria feroce, coi
otre ventricale gonfio e il collo strozzato da un cordino. 2. come
cagnacci bastardi, a petto a petto, da eguale a eguale. 4.
1-20: quante volte non abbiamo veduto scoppiare da un nonnulla la ribellione, torme di
e perché così cagnazzo viso avea, da ogn'uomo era chiamata ciutazza. luca pulci
carducci, 721: salve, o fanciul da la faccia cagnazza: / salve,
, però che volea fare una cioppa da barons. lo ritagliatore dice: «
, cagnazzo. = deriv. da cane. cagneggiare, tr.
crudele. = » deriv. da cane. cagnescaménte, avv.
-chi). tipico del cane, da cane. -al figur.: deforme,
in mantova non vi sfracassassi le orecchie da maladetto senno. b. davanzali,
suoi giorni. lambruschini, 1-126: da cotesti impeti di rabbia cagnesca, si metta
. figur. e scherz. stonato, da strapazzo. v. bellini, 312
quella punta guardate un tratto in cagnesco da l'un canto l'indie d'oriente,
un canto l'indie d'oriente, e da l'altro quelle d'occidente, e
finalmente trovato una parola ossequiosa e savia da metter fuori. « già! * dis-
allibiti affatto e per di più divorati da una rabbia impotente lo guardavano anche loro
del monco, le donne escono fuori da tutte le porte a guardarlo in cagnesco.
raccolto dentro. -deriv. da cane, sul femm. cagna.
cinque cagnetti, che gl'èi a baratto da chiaruccio di salvi de'girolami..
17-73: tutte le cannelle si aprirono; da tutte sprizzò il sangiovese; e la
luce. ¦ = deriv. da cagna, forse per il sapore mordente
il senso di quel serpe che corre da falterona tra l'effe e il p e
,... obbligata una volta da certa poco dispensabile convenienza a non rifiutare
, 465: era proprio impossibile trovar da ridirò qualche cosa sulla bellezza di quel
; poco dopo mi metteva a far da cavallo percotendo con un vincastro senza riguardo
che si era fatto donare la venezia da francesco giuseppe imperatore d'austria, si
il cagnolìo. = deriv. da cagnolo1. cagnolismo, sm.
zoccolo). = deriv. da cane. cagnòlo1 (disus. cagnuòlo
a far questo cammino / una cagnuòla mandata da quella. caro, 168: f
cagnolo a caso facesse quel mirabil lavoro cadere da un tavolino. segneri, iv-42:
volpino abbaiava in cima a un carretto da vino. montale, 3-223: accanto al
, 8-13: e così mi lasciai guidare da lui, come l'orbo da la
guidare da lui, come l'orbo da la cagnola. pindemonte, 12-115: la
signora: i vizi dei sudditi derivano da quelli dei capi. garzoni, 1-776
della canna. = deriv. da cagno * canna ', dal lat.
= voce lombarda o veronese, deriv. da cagnón * larva bianca di insetto '
cioccolato e di sorbetti. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
e quando ebbi tirato il mio cagnotto da ferma nell'aperta campagna mi volsi precipitosamente
a quella genia. = deriv. da cagna, perché segue fedelmente il padrone.
quale vedete che ha dato così ben da mangiare in questa mattina ». -peggior
). marin. piccola barca a remi da salvataggio usata un tempo sulle galee.
galee. -piccola nave, spesso armata da un piccolo pezzo di artiglieria, usata
approdo della dogana, quando fummo sopraggiunti da un veloce caiccio che ci gridava di aspettare
fracchia, 959: episodi e scene da allora dimenticati mi tornarono alla memoria:
dal nome indigeno della pianta cail e da cedrat 'cedro '. caimano
son coccodrilli dell'indie: furono descritti da niccolò monardes. bar etti, 1-201:
spagn. caimdn (nel 1530), da un termine africano o caribico; cfr
puniscono e traditori et omicidi, detto da caino el quale fu el primo omiccida.
che nasce del parentado, però nomina da lui questo luogo caina. ottimo, i-545
si puniscono cotali peccatori: caina, da caino per lo fratricidio, e antenora,
per lo fratricidio, e antenora, da antenore traditore della patria. pulci, 27-201
d'inverno. = deriv. da caino, uccisore del fratello abele.
al rifugio e all'ancoraggio di barche da pesca, imbarcazioni, piccole navi.
rade della costa berbera) è da ricollegare allo stesso ambito (mentre una volta
azzurro disegnato sulla prua agile di una barca da pesca napoletana, venuta lungo le coste
provocarne il distacco. = deverb. da calare. calabbasso, sm. invar
comp. dall'imp. di calare e da abbasso (v.).
comp. dall'imp. di calare e da brache (v.). calabrése
dante, par., 12-140: lucemi da lato / il calavrese abate giovacchino /
con calotta acuta, e tesa ornata da nastri e bordura di cuoio. cattaneo
e di tonfi sulla tavola, che partiva da un gruppo di quattro allegri giovanotti
di calabresella. = deriv. da calabrese. calabróne, sm.
anche pericolose. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar.
fanno diversi nidi, uno de'quali da me descritto fora i legni vecchi e
l'ufficio di calabrone, come si qualificava da se stesso, il quale deve pungere
, gerì, se tu scorgi anco da lunge / un di questi noiosi calabroni,
: sapere bene che cosa si ha da fare. -stuzzicare i calabroni: suscitare contrasti
su cui si è formata. = da una voce dialettale lombarda e veneta, di
, anche assai sottile, tratto da quella prima scorza del cocco che dissi dianzi
di buonissim'ora, è stato calafatato da tende da stuoie da vetri da imposte
ora, è stato calafatato da tende da stuoie da vetri da imposte e talora
è stato calafatato da tende da stuoie da vetri da imposte e talora da cortine
stato calafatato da tende da stuoie da vetri da imposte e talora da cortine di tele
stuoie da vetri da imposte e talora da cortine di tele finissime infradiciate d'acqua
alto tre braccia da terra,... talmente fermo e
: i calafati prevedono la pioggia da certe nuvolacce a stendardo che rattristano
disse il saladino, « non resta altro da fare che riparare la falla,
piarda? ». alvaro, 9-175: da una incrinatura co minciò a
, un catrame, una pece da calafati, misto di resina e di cera
le casse. = deriv. da calafatare. calafatura, sf.
/ di mele calamagne molte some / da poggibonisi e d'altri confini.
bot. genere di graminacee, alte da mezzo metro a un metro, con
dal gr. xaxaptdtypootk;, comp. da xààa|i. o <; 'canna '
di che si fanno calamari. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar.
queste scritture communi. aretino, iii-63: da qui innanzi vo'portar meco il calamaio
i-51: oltra che, gli pendeva da un lato un calamaio di bronzo di
o bambagia, o seta crespa proveniente da calza disfatta, o spugna o
altre cose relative allo scrivere. calamaio da tasca, è un piccolo calamaio di
1-27: questi non era tal uomo da covare quei soldi, onde non garbandogli piucchetanto
roberto, 48: una gran tavola coperta da un antico tappeto e provveduta d'un
vuoto, con sicurezza lombarda: e da buona massaia lombarda glie lo aveva colmato
cui è contenuto vinchiostro (nelle macchine da stampa). 3. figur.
4 custodia delle penne ', da calamus 1 penna '. calamàio2,
gente che temperano e danno a intendere linguaggi da uno linguaggio a uno altro che non
di coromandel), che si ricava da un albero indiano del genere diospyros.
la maggior parte calamandrina, e da molti erba delle febbri: imperoché
tutti i colori. = deriv. da calamaro, n. 2.
calamari: segni di livido scuro fatti da percosse in parte del corpo; e anco
è assegnato immutabile il con che divisarsi da gli altri: e vedesi ne'calzari
* suono lo zufolo * (da x<4aap. o <; * zufolo di
questo è il guardo, che ognuno ha da procurare; quel che può utilmente precedere
si è la purissima terra, chiamata da alcuni terra vergine 0 primigenia, a
arricciare i capelli (ed è composto da due bracci incrociati a forma di forbice
a forma di forbice, uno costituito da un cannello spaccato per la lunghezza, l'
spaccato per la lunghezza, l'altro da un cannello pieno che viene ad appoggiare
paio di zampe dei ragni: composto da setole ricurve, per stirare in lunghissimi fili
, calamister -stri, deriv. da calàmus * canna '. calàmita,
di un bellissimo verde colorate, che da * greci vengono dette 'dryopetae ',
ciò com'ferro a calamita. muscia da siena, vi-n-69 (2-8): a
potenza; onde vedemo la calamita sempre da la parte de la sua generazione ricevere
illustre e folgorante, / c'ha da la luna il nome e lo splendore,
nostri arcavoli, i quali sulle ferite fatte da ferro, quando temevano che dentro qualche
accorrenti verso montagne dove erano attratti come da caiamite spaventevoli. pratolini, 2-199:
vii-272: ritrovasi una pietra nell'indie da noi chiamata calamita, da platone erculea,
nell'indie da noi chiamata calamita, da platone erculea, per la forza (
attacco padronale, rara avis, procedeva da « piazza * castello verso il viale grande
.: orientamento, indirizzo. francesco da barberino, 3-257: nocchier buono ed
buono ed usato / ponnese accompagnato / da quanti addottrinati / di calamita stati.
delle cose o ad essi avenute 0 da altri apparate o per se medesimi ritrovate trattando
perde mai; / così chi va lontan da la sua patria, / benché molto
, la calamita e la carta da navigare. galileo, 768: in una
di giungervi, che trascorre quasi altrettanto spazio da
ferma. salvini, 39-v-179: la calamita da un polo attrae, scaccia dall'altro
invenzione della bussola nautica colla calamita sia da attribuire più tosto ad un giovanni da
da attribuire più tosto ad un giovanni da amalfi, che ad inglesi o fiamminghi
della polarità della calamita, della polvere da schioppo, della circolazione del sangue,
= gr. mediev. xaxoqjitot, da xocxapìtt) <; (deriv. da
da xocxapìtt) <; (deriv. da xdtxap. 05 'canna ')
calamita, dal lat. tardo calamites, da caldmus * canna '(perché il
: il comprendere che tali calamità procedevano da dio, per isperimentarmi l'animo,
io ebbi molto ben guadagnato, partendomi da salerno pieno di danari, me ne
passando per una scurissima valle, fui da crudelissimi ladroni assalito. caro, 2-603
giovamento fatto a'miseri mortali, che da varie calamità erano circondati. bruno,
, 3-216: è un giove, che da l'alta specula, remira, e
d'attila. vico, 392: da tal prima morale della superstiziosa e fiera
: il suo struggimento gli veniva da qualcosa di molto più lontano e vasto che
calamitata, verso la quale accorrono insieme da ogni parte della memoria pezzi d'immagini
calamità; pieno di sventure; colpito da sciagure. m. villani,
, 1-844: il fondaco è attorniato da gente calamitosa e infelice. marino,
miserande storpiature e le strane morti cagionate da tanto calamitoso accidente furono innumerabili. foscolo
piccolo e sodo, che serve per penne da scrivere, e massime [in]
pugnace, / intento a farti archi da saettare / col legno della flèssile avellana.
me servirsi, e non mi tor da bomba, / digli: signore, il
e soda: onde, non come da un arto calamo, ma come da un
da un arto calamo, ma come da un largo canale, mande i rivi
l'orecchio. garzoni, 1-239: è da avvertire, che essi non scriveranno con
v-3-105: mi sarebbe stato dolce vivere da calligrafo copista, tagliando col temperino affilato
la bianca il calamo pungente / vibra e da tergo l'avversaria assale.
. 9. ant. canna da pesca. marino, 9-17: così
il quale, munito di un remo da spinta, dava direzione alla navicella,
dal provenz. mod. calanco: da riconnettere alla voce prelatina * cala (v
sistemi e separati l'uno dall'altro da creste sottili, che sono prodotti dalle
al gran caldo; la mesta filomena da lunge tra folti spineti si lamentava; cantavano
ma alquanto maggiore; onde è stata da qualcuno detta lodola maggiore...
tra cui viene fatta passare la materia da comprimere e ridurre in fogli.
calandra. = deriv. da calandrare. calandrèlla, sf.
il guarda e ogni malattia gli toglie da dosso. sacchetti, v-255: calandrino.
sì lo guata ed ogni morbo gli leva da dosso. olina, 27: la
addetto alla calandratura. = deriv. da calandra3. calandro1, sm. ornit
passo). = deriv. da calandra1. calandro2, v.
un po'rauco. = deriv. da calandra1. calànidi, sm. plur
può essere che di un brusio interrotto da vociferazioni varie e concluso da un si
brusio interrotto da vociferazioni varie e concluso da un si bemolle duro e calante, sommerso
si bemolle duro e calante, sommerso da un'onda di grida e di plausi che
asia meridionale. = deriv. da una voce asiatica, attraverso il portoghese
. accalappiare. = deriv. da calappio. calàppio, sm.
dell'accalappiacani. -etimo incerto: forse da un incontro di cappio con laccio.
montacarichi per portare i piatti in sala da pranzo quando la cucina è posta rispetto
comp. dall'imp. di calare e da pranzo (v.). calare
al mar mi cala in fretta / da la finestra a un canape sospesa, /
. tassoni, 1-43: trovàr non lunge da la porta un pozzo; / e
allora per mezzo di certe funi maneggiate da gente che stava sulla sommità della voragine
due pani: « calatemi giù qualcosa da metterli dentro ». « dio ve ne
cercare un paniere, e una fune da calarlo. tommaseo, 1-539: lo
pietra e odio, / ogni giorno da zone più elevate / calano il filo a
acqua calandovelo, come mi fu detto da guido, per dieci braccia. dopo di
porte / i ponti e le catene da calare. g. c. croce,
e del pubblico bene vi farà lasciar da parte tutti i riguardi. calate adunque visiera
, iv-2-807: vi ricordate di quella nave da guerra ancorata dinanzi ai giardini? una
svetta. / e l'acacia ferita da sé scrolla / il guscio di cicala /
gambe per doversi giuso calare. andrea da barberino, 2-204: trovato uno canapo
dio, può esser questa, / che da quel monte vien calando adesso / con
l'esperienza accadere d'un peso pendente da una corda, che rimosso dal perpendicolo
; ecco ne cala / l'argomento da sé limpido e chiaro / più del sol
nel mare. -venire, scendere (da un superiore a un inferiore, dalle
pucci, ix-366: per me parola ma'da voi non cala / e di venir
la scala. carducci, 78: da le patrizie magioni al popolo, / premio
snello, / per cento rote, e da lunge si pone / dal suo maestro
a stormi dal tetto; un cane da pecoraio, feroce, si mise ad
per assegnare a ciascuno il luogo, da piantarvi la gruccia della civetta e mettersi
desia d'averli, visco allettatore / da calarvisi agevole. lippi, 1-76:
pensiero alla circonferenza del circolo, e da questa alla circonferenza delle mura dintorno alla
commenti detti e fatti in questa occasione da tutti noi, conosciuti ab antico per
., 3-52: or chi sa da qual man la costa cala /..
calava. valeri, 1-25: poi da un cielo d'aurora / s'è calata
, contro l'oscurità che è calata da tanti anni nella nostra casa. 13
, e assai più calarono. cenne da la chitarra, vi-11 (6-8):
sì, che mai non cagli. paolo da certaldo, 152: quando comperi biada
], come in 4 o 5 gradi da questa parte, non essendo ancora calati
trovarlo. segneri, iii-1-245: crescendo da una parte con gli anni le indisposizioni,
227: sempre più gli calava il da fare: di quello che prima faceva,
iii-120: poverina! sarà calata, da quando lui è partito, di tre
... giovanni drogo, invaso da un crescente torpore, sentiva ad intervalli
crescente torpore, sentiva ad intervalli sopraggiungere da lontano quel grido. « aè..
mezzo di quella fabbrica, ella inchinò da un lato, è piegò in sul più
fuor del diritto suo, secondo che da quella banda calò 11 fondamento.
2. marin. sostegno delle imbarcazioni da salvataggio che stanno sui ponti scoperti delle
chiamata calastrino. = deriv. da galestro (v.). calata
di quella pendente, che paiono portati da cento diavoli. quivi mi venne voglia
, ma nella calata, circondata non da precipizi ma d'abissi, dissi più volte
allora per mezzo di certe funi maneggiate da gente che stava sulla sommità della voragine
. muratori, 7-ii-408: non è da dubitare che l'italia sempre abbia ritenuto
ant. aria musicale e ballo caratterizzati da un ritmo veloce. bandello, 1-34
, il ballo di molta fretta, da calat, che è 1'affrettarsi. galileo
portuale, costruita e attrezzata in modo da facilitare le operazioni di sbarco e di
rosseggianti e gli occhi lucenti sulle facce da negri. d'annunzio, v-3-419: appare
fiori (sessili, e spesso circondati da piccole brattee). = voce
gr. xaxaihq -tfioq, dimin. da xàxafio ^ * paniere '. càlato
ciascuna in man di vario intaglio / da ricettare i fior vago canestro, / ma
alto, dal cielo, dai monti, da regioni lontane). - anche al
astratto, che vi trovi la stoffa da cui doveva sorgere più tardi il dramma
deriv. dal lat. calator -óris, da calare 4 chiamare '(cfr.
che è sottoposto a sfregamento. = da una forma aggettivale mediterranea * calaberna (
(o galdberna), deriv. da * caldbro (o galabro) 4 concrezione
= voce dotta, gr. xaxda x < * xa£a 4 chicco di
questa specie [di grano] si dice da noi gentile, e si distingue in
con la spiga e granello bianco, chiamata da noi gentil bianco; un'altra con
nella gran calca, / e fùr da lor le mie luci divise. boccaccio,
e non affoghi nella calca. andrea da barberino, 1-29: adirati tutti e'
parte e dall'altra; e molti da ogni parte ne moriva. fioretti,
vostro scambio. caro, 11-1397: da l'impeto cacciati o da la calca /
11-1397: da l'impeto cacciati o da la calca / precipitar ne'fossi,
la fuga / da'sfrenati cavalli e da la cieca / lor furia trasportati,
sua propria mano (se non sarà impedito da la calca de gli altri, che
fu sì smisurata la moltitudine de'concorsi da tutto intorno il paese... che
, premuto sul petto e i fianchi da ragazze e da vecchie che ogni momento si
petto e i fianchi da ragazze e da vecchie che ogni momento si voltavano verso
fretta; in gran copia. bartolomeo da s. c., 345: siccome
l'uficio, colla maggior calca del mondo da tutti fu andato a baciargli i piedi
ci empiono gli orecchi di cose lontane da noi... corrono le genti a
perdoni, perché no la pigliai anco da persico. caro, 9-1-260: quanto a
tesa la prima volta al genere umano da qualcheduno di calca, che dopo aver
.. di mettersi in uno stato da riuscirgli poi facile, col pretesto di procurare
i suoi. = deverb. da calcare. caleàbile, agg.
comp. dell'imp. di calcare1 e da botta 'rospo * (v
comp. dall'imp. di calcare1 e da foglio (v.).
a briglia sciolta. = deriv. da calcagno. calcagnata, sf. colpo
indugiarono a mirare quel gioco fallace composto da un giardiniere ingegnoso per il diletto delle
caleagnini, / ideste, che si senton da lontano: / né fan come que'
inf., 19-30: tal era lì da calcagni alle punte. idem, purg
la partenza, la qual far dovea / da loro, e non era altro che
dalla natura un buon paio di calcagna da ballerino, e non una testa da politico
calcagna da ballerino, e non una testa da politico e da filosofo. p.
e non una testa da politico e da filosofo. p. verri, i-134:
facendo esplodere coi rosei calcagni, / da bambino innocente e scaltro, / le
-alle calcagna, sulle calcagna: da presso. -anche al figur. -essere
, camminare dietro ai calcagni: seguire da vicino, incalzare, premere. -avere
vicino; essere incalzati, essere inseguito da presso.
: sappiate ch'io non ebbi mai da pentirmi sì poco degli impulsi, che per
, deve attendere a preservare costui incolume da ogni stroppio. prati, i-103:
il giovane, 9-389: tanto s'è da viltà lasciato porre / sul collo e
, 301: i meccanici hanno scarpini da ciclista, leggeri e svelti come babbucce,
e svelti come babbucce, ma tenute da certe stringhe di cuoio. altri sono privi
dritte, o torte, o da calcare o da suggelli. 9.
torte, o da calcare o da suggelli. 9. dimin. calcagnino
= lat. tardo calcàneum, deriv. da calx calcis 4 tallone '.
calcagnolo al pomo. = deriv. da calcagno. calcagnòlo2 (disus. calcagnuòló
di piccolo calcagno su ferri e attrezzi da lavoro, parti di macchine, ecc
il vacuo di dentro, dove ha da star la polvere: così le culate e
1-871: in una nave si ricercano aste da prora, colombe, calcagnuol da poppa
aste da prora, colombe, calcagnuol da poppa, ale, tachi della gradella.
il timone. = deriv. da calcagno. calcalèttere, sm. invar
sulla scrivania, affinché restino meglio separate da altre che sian vicine, o
4-7: il luogo in verità ch'è da pastinare cioè da essere avvignato, prima
in verità ch'è da pastinare cioè da essere avvignato, prima da tutti impedimenti
pastinare cioè da essere avvignato, prima da tutti impedimenti e da arbori si liberi
avvignato, prima da tutti impedimenti e da arbori si liberi, acciocché la terra cavata
commettiture delle parti. = deriv. da calcare1. calcaneare, agg.
= voce dotta, deriv. da calcanto col suff. chim. -ite.
x<£axavoov 4 vetriolo '(comp. da xaàxóc 'rame 'e 4 fiore '
comp. dall'imp. di calcare1 e da paglione (v.).
che si usa in tutte le fornaci da vetro, in cui si apparecchia la
tardo [fornax] calcaria, deriv. da calx calcis 4 calce '.
= voce scient., deriv. da calcare3. calcare1, tr.
filosofica maraviglia, cioè un palmo alto da terra? come se su la terra stessa
, 29-2: molto me so delongato / da la via che i santi ò calcato
, onde rimanea loro lunga e difficile via da calcarsi, prima ch'elle si trasmutassero
a calcare in quel momento il marciapiede da tutti evitato, continua di solito per
un tenore, buono a nulla, cantava da mattina a sera, in casa sua
più maraviglioso scrittore che mai calcasse terra da qui sino agli antipodi?
fecelo calcare quella poca uva. matazone da caligano, v-501-265: del mese de
il pie'ne'larghi tini. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
/ feroce nel feudo provinciale delltmpero / da iddio imposto: e il popolo canta.
che già s'era alzato, prese da una sedia il berretto con l'aquila dorata
, a dimostrazione ch'el vostro valore da me sia estimato e che molto me sia
lasciarsi traviare ne'suoi giudizi... da qualche tratto scappato all'impeto, o
; ma il male non deriva né da lei, né per lei, né da
da lei, né per lei, né da verun sospetto che avvilisca o il
, una voce o movimento intempestivo venisse da parte dei bambini,...
errori. ojetti, ii-618: facendo da un garzone accostare il foglio con la
= lat. calcare, deriv. da calx calcis 'tallone, calcagno '.
miner. roccia sedimentaria, costituita essenzialmente da carbonato di calcio, generalmente di colore
calcare bianco-grigiastro è formato in gran parte da conchiglie e gusci di crostacei pietrificati.
forme più svariate, indescrivibili, elaborate da millenni di profondità marine e di lotta chimica
calcar -àris 'sperone '(da calx calcis * tallone ').
, agg. che è costituito da calcare, che contiene calcare. -terreno
lat. calcarius 1 di calce ', da calx calcis * calce '
. = voce dotta, comp. da calcare2 e -fero (lat. -fer
e -fero (lat. -fer, da fero 'porto '). calcarizzazióne
= voce scient., deriv. da calcare2. calcaróne (calcheróne)
= voce dotta, comp. da calcare2 e dal gr. oupov '
. dall'imp. di calcare1 e da stoppa (v.).
della lana, la quale, non calcata da queirenorme peso, a starsi naturalmente occuperebbe
g. bassani, 1-193: da molto tempo nessun individuo dalla carnagione olivastra
dalla carnagione olivastra, i baffetti neri da meridionale e il feltro calcato sugli occhi
ritornàr le squadre pie / per le dianzi da lor calcate vie. marino, 16-176
die. goldoni, vii-1212: partirò da una patria per me funesta, mi scorderò
sarei caduta? cangiando cielo, si ha da cangiar sistema. paoletti, 1-2-179:
allontanare dalla strada calcata, e additata da questo eccellente chimico, senza sbagliarla.
aveva riempiuta l'ampiezza del fatto cerchio da lui. la spagna, ix-906: non
stuol calcato e folto. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
potuto, spinti com'erano e incalzati da quelli di dietro, spinti anch'essi da
da quelli di dietro, spinti anch'essi da altri, come flutti da flutti.
anch'essi da altri, come flutti da flutti. [ediz. 1827 (215
, spinti com'erano, e inzeppati da quei di dietro, calcati anch'essi
quei di dietro, calcati anch'essi da altri, come flutti da flutti].
anch'essi da altri, come flutti da flutti]. -di cose:
cui si calca l'esplosivo nel foro da mina. 3. stor. bastone
caratteri sporgenti. = deriv. da calcarei. calcatóre, sm. ant
con il calcatóre. = deriv. da calcare1. calcatréppola (anche calcatréppa,
piemontese carcatepa (che potrebbe essere composto da calcare1 e dal piem. tepa 'zolla
fegato di bue non lo guarisca. onesto da bologna, x-137: assai son certo
= lat. tardo calcatrix -icis (da calcare1). calcatura, sf
il rame. = deriv. da calcare1. calce1, sf.
per far la calce o si cavano da i monti o si pigliano da i fiumi
si cavano da i monti o si pigliano da i fiumi... sono anco
pietra e odio, / ogni giorno da zone più elevate / calano il filo
e sic- com'era al fiume / da sinistra inchinato, egli a rincontro /
, egli a rincontro / lo spinse da la destra, lo divelse, / col
il ferro in cima / mette splendor da lungi, a simiglianza / del baleno
per sua vertude fugge lo demonio, / da sé lo parte e mettelo in assillo
d'annunzio, ii-182: ah belle da presso le cicladi / intorno a deio
nel museo, gemere lentamente a gocciole sonore da un piccolo congegno metallico che il giro
= voce scient. comp. da calce1 e [porjfi. ro.
= voce dotta, lat. calceus, da calx calcis 4 tallone '. calceolària
lembo corollare molto sviluppato, in modo da formare una specie di borsa del diametro
dotta, lat. scient. calceolaria (da calceólus, dimin. di calceus
spesso di imponente estensione, costituite essenzialmente da calcari e miche (e possono contenere
= voce scient. comp. da calce1 e scisto (v.)
calcestruzzo (calcistruzzo), sm. materiale da costruzione costituito da un impasto omogeneo
sm. materiale da costruzione costituito da un impasto omogeneo di cemento (o
sabbia). s. bernardino da siena, 392: o tu che fai
= voce dellttal. settentr., da un lat. volg. * calcestris
. volg. * calcestris (da calx calcis 4 calce '), formato
fa lamentanza. = deriv. da calce2 4 calcagno '; cfr. calcio1
— lat. calceàre, deriv. da calceus 4 scarpa '. calciatóre,
tempo dalle donne (e da ballerini e schermitori). sacchetti
, 163-100: e di quello che tagliò da piede, fece calcetti e guanti.
; eccettuate però le scarpe o calcetti da donna. -figur. sacchetti
lippi, 1-44: or comparisce dorian da grilli, / che nella guerra è
grazzini, 3-2-295: calcetti e calcetton vadan da parte. carletti, 133: seggono
fermacarte. = deriv. da calcare1: cfr. calcalettere.
minerali calcianti. = deriv. da calce1. calciare1, tr.
un piede. = deriv. da calciare *. càlcico, agg
= voce scient., deriv. da calcio4. calcìcolo, agg. bot
. = voce dotta, comp. da calci [o] * e dal sufi
dal sufi. lat. -cóla, da colóre 4 abitare ').
. probabilmente era un portico così detto da calcide nel- l'eubea, come festo
= voce dotta, comp. da calcio4e -fero (lat. -fer, da
da calcio4e -fero (lat. -fer, da fero 4 porto '); registr
. = voce dotta, comp. da calcio4e -ficare (lat. -ficare,
calcio4e -ficare (lat. -ficare, da fasóre 4 fare ').
nei tessuti. = deriv. da calcificare. calcimetro, sm.
= voce dotta, comp. da calcio * e dal gr. jxétpov 4
m. villani, 1-91: essendo da quelli della terra in ogni parte ribattuti,
ottima al canchero. s. bernardino da siena, 95: sai come diventa
, in lombardia, non ha altra pietra da far calcina se non mista con infinite
garzoni, 1-578: le miglior pietre da calcina poi son quelle che agevolmente si
chiamo ridicula la sentenza attribuita a democrito da gli alchimisti, che la calcina e lisciva
erano soltanto dah'altrui autorità, o da un loro proprio parere e compiacenza d'
: piccolo di statura, quantunque fin da ragazzo avesse impastato terra e calcina, aveva
calcinus 1 di calce '(da calx calcis * calce ').
. pezzo di calcina secca, proveniente da un muro scrostato o diroccato; frammento
.. la notte faceva recare calcinacci da altra parte, e il dì gli facea
essa fra i calcinacci della rovina, furono da battista, figliuolo d'esso lorenzo,
le lettere non siano intese se non da chi è partecipe della cosa si fa inchiostro
. 3. malattia del baco da seta: calcino. = deriv.
seta: calcino. = deriv. da calcina. calcinàio, agg. e
calce, intriderla e ridurla in calcina da murare. questa operazione il calcinaio la
calcare usata per fare calce; pietra da calcina. targioni tozzetti, 12-10-301:
e grassa. = deriv. da calcina: cfr. lat. mediev.
, v-2-206: preso a un tratto da non so che cattiveria tirannica, feci da
da non so che cattiveria tirannica, feci da padrone. chiamai gli intrusi, comandai
, comandai agli ottusi: che accorrevano da ogni parte, fabbri, falegnami, calcinaiuoli
capecchio. = * deriv. da calcina. calcinante (part. pres
e di che sostanza calcinato si fusse da quel supremo architetto, essendo quel corpo
pelli alla calcinatura. = deriv. da calcina: cfr. fr. calciner.
nel mezzo una grande lampada votiva emergeva da una tripode di ferro cromato.
delle pelli. = deriv. da calcinare. calcinatòrio, agg.
fornaci del vetro. = deriv. da calcinare. calcinatura, sf. calcinazione
2. conc. immersione delle pelli da conciare nella calce diluita (per assicurarne
le cereali. = deriv. da calcinare. calcinazióne, sf.
in argento vivo, e quelli dispartiti da insieme, purgare o per calcinazione o per
di calcinazione. = deriv. da calcinare: cfr. fr. calcination.
agric. malattia che colpisce il baco da seta: dovuta al fungo deuteromicete botrytis
voce dotta, lat. tardo calcinus (da calx calcis 'calce ') *
per l'aspetto assunto dai bachi affetti da questa malattia. cfr. panzini, iv-99
* calcino, la malattia del baco da seta dalla calcificazione che si forma (
placche ossee. = deriv. da calcinare, col suffisso medico -osi.
di diflemmarle con l'argento, e purgarle da quella calcinosità. targioni tozzetti, 12-7-245
nell'allume. = deriv. da calcinoso: cfr. fr. calcinosité.
. ant. tumore calcinoso: costituito da materia simile a calcina (nelle articolazioni
simile a calcina (nelle articolazioni colpite da gotta). g. del papa
dei nodi calcinosi. = deriv. da calcina. càlcio1, sm.
. soderini, i-99: acqua sorta da chiarissime e limpidissime fonti naturali, le
, alle cime de'monti, più che da costa o calcio loro, scaturiscono.
tre a padova, presero un cocchio da vettura per la volta di vicenza, e
o il manico dell'archibuso. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
ii-119: ahi, fummo tosto interrotti da minacciose urla delle sentinelle! quella del
lievati suso, e spacciati, scesa da basso, aprì la porta. caro,
, 12-i-89: ier sera ci fu da rasciugare, questa sera da ungere, per
sera ci fu da rasciugare, questa sera da ungere, per un calcio che per
dié de'calci, se rimosse da là. campanella, i-28: ognun con
'''tal che il ributti a calci da i lari aviti nel fango / vecchio
combattere; quando ha perso il scudo da defendersi e la spada da offendere,
il scudo da defendersi e la spada da offendere, dico, quando non ha più
. colpo dato con le zampe posteriori: da un cavallo, da un asino,
zampe posteriori: da un cavallo, da un asino, da un altro animale.
un cavallo, da un asino, da un altro animale. boccaccio, dee
e co'calci si difese; alla fine da loro atterrato e strozzato fu e subitamente
calci diede tra'deschi de'tavernai. andrea da barberino, 2-220: e1 cavallo si
, colerica, maninconica e tutta logora da soprosi e da cancari. algarotti,
, maninconica e tutta logora da soprosi e da cancari. algarotti, 1-144: che
ò annichilare. s. bernardino da siena, 477: sappi che la vedova
, o fossi un pezzo di legno da tagliarci un battifianchi tra bestia e bestia,
essere quel che vuole, ma educato ha da essere: ora chi professando critica maltratta
m'immagino ora che nel mio scrivere da qui avanti m'avrete il calcio in gola
calci al vento sul sabbione, / perché da banda in banda era passato. ariosto
calci al vento in sul sabbione / da una banda a l'altra trapassato. lippi
una persona), rinunciare, buttare da parte, disprezzare (una cosa).
mie taglienti falci. s. caterina da siena, i-73: su, padre carissimo
e ricchezze sue. s. bernardino da siena, 506: quando tu fusti bat-
salvini, v-501: i santi padri, da sovrumana virtù mossi, negli eremi,
posto una scarpa. = deverb. da calciarel. càlcio3 (ant. calzo
pallone (di origine inglese), disputato da due squadre di undici giocatori ciascuna (
e alto m 2, 45) delimitato da due pali verticali che sostengono un
palo orizzontale, e chiuso posteriormente da una rete che poggia su due
la direzione di un arbitro coadiuvato da due segnalinee). panzini,
loro s'era portato, chi sa da dove, un pallone da calcio, frusto
, chi sa da dove, un pallone da calcio, frusto, ammaccato; e
bellissimo giuoco di palla al calcio, ordinato da quella leggiadrissima e ben creata gioventù,
per quattro soldi assai valenti / voi da bottega passerete al calcio. salvini, 39-vi-99
aprile 1584. = deriv. da calcio2. càlcio4, sm.
, sm. neol. gioco da tavolo (a cui possono prendere parte due
intorno al proprio asse, in modo da mettere in movimento piccoli giocatori di legno
sf. chim. fertilizzante chimico composto da carburo di calcio e da azoto:
chimico composto da carburo di calcio e da azoto: polvere nero-bluastra dal caratteristico odore
e fertilizzanti. = comp. da calcio4e cianamide (v.). cfr
estremità del calcio del fucile costituito da una piastrina metallica.
e calcipotenti. = comp. da calcio2 e potente (v.).
calciprivo, agg. medie. che deriva da insuffi cienza di calcio (
= voce scient. comp. da calcio4 e privo (v.).
spugne marine, con scheletro formato da aghi calcarei a due, tre o quattro
lat. scient. calcispongiae (comp. da calx calcis * calce 'e
». — deriv. da calcio ». calcistico, agg.
federazione calcistica, * ¦ deriv. da calcio ». calcistruzzo, v.
. = voce dotta, deriv. da calcite. calcite, sf. minerale
roccia). = * deriv. da calcite. calcitrante (part. pres
novo a possedere il trono, / da cui pria calcitrante e poi pentito / chi
perciò, a sembianza del fieno, pascolo da muli ostinati e caparbi, calcitranti contra
a contrastare all'ordine delle cose provedute da dio, et al loro avvenimento, come
mille rote / calcitrando il destrier, da sé lo scote. marino, 20-344:
lat. calcitrare * tirare calci '(da un * calcitrum 'colpo di calcagno
'colpo di calcagno ', deriv. da calx calcis * calcagno ')
di parole. = deriv. da calcitrare. calcitróso, agg.
= voce scient., comp. da calcio4 e dal gr. oùpov * orina
che tali nudi di cera fossero ricavati da calchi sul naturale. la cruda e irregolare
avrebbe potuto essere così perfettamente imitata che da un artista consumatissimo. sinisgalli, 6-139
calcatoio sui contorni delle figure in modo da riportarne il segno su un foglio sottostante
dipoi tingeva il riverso di quei foglio da per tutto col carbone, e indi
: impronta o disuguaglianza di superficie causata da un'impressione eccessiva lasciata dai caratteri sul
l'eccessivo caldo... è riputato da loro più tolerabile, che esercitarsi in
e calchi. = deverb. da calcare. calcocite, sf. miner
= voce scient., comp. da calcio4 e dal gr. cplxoq * amico
= voce scient., comp. da calcio4 e dal tema del gr.
capra. = deriv. da calca, deverb. da calcare1.
= deriv. da calca, deverb. da calcare1. calcolàbile, agg. che
ugolini, 70: calcolabile è parola da fuggirsi in qualsiasi significazione. de sanctis
non è regolata dal caso, ma da forze intelligenti e calcolabili, fondate sulla
: egli, calculando sopra il dimostrato da archimede nel primo libro della sfera e
calcolare tenuto dal de piles furono mosse da un celebre matematico de'nostri giorni. targioni
... consiste nell'istruire i fanciulli da loro stessi nel leggere, scrivere e
lodevo- lissimo in questo) aveva appreso da sè a calcolare, più che altro
e che sa applicare e distinguere caso da caso, e considerare quali siano le
galantuomo, io lo calcolo un servizio da nulla. baretti, 1-37: concedo
vita sua alla banca di giuoco di dobberan da sei milioni di talleri. d'annunzio
mossa è calcolata così bene che sembra studiata da mesi. 4. fare assegnamento
, lat. tardo calculare, deriv. da calcùlus * calcolo '(v
casi, la spesa sarà certamente minore della da me calcolata. cattaneo, ii-2-197:
... non hai tu, da occuparti, tanti numeri e tante cifre,
urania / tuo genitor gentile; / o da torre solinga / di marte all'orbe
individui smarriti, quasi sempre dominati ancora da una crisi nervosa o morale, più
raggione calculatoria? = deriv. da calcolare. calcolatrice, agg.
, lat. calculatió -onis, deriv. da calculus * calcolo '.
* pietra '(nome dato da a. g. werner, nel 1789
: poi, presupposto, la luna esser da noi lontana cinquanta semidiametri della terra,
secondo i calcoli fatti e le dimostrazioni da me vedute, ci vogliono 540 lire
acuta e che sa applicare e distinguere caso da caso, e considerare quali siano le
cattaneo, ii-2-148: il pensiero avventurato da taluni di sostituire nelle grandi opere stradali il
nella lotta contro le leggi morali statuite da dio. borgese, 1-37: sapeva
versatile? il quale avendo le parole da natura pigre et agroppate si empieva la
, lat. calcùlus 'pietruzza deriv. da calx calcis 'calce '(cfr
travaglio alcuno. forteguerri, 14-5: cose da nulla e mere bagattelle / rispetto a
. calcùlus 'pietruzza '(deriv. da calx calcis * calce ');
presenza di calcoli nell'organismo e caratterizzata da coliche: calcolosi biliare, calcolosi renale
calcolosi prostatica. — deriv. da calcolo3, col suffisso medie, -osi.
= voce dotta, comp. da calco e mania (dal gr.
). = voce dotta, introdotta da j. g. walerius (nel 1747
più lana. = deriv. da calcare. caleòsi, sf.
. = voce dotta, introdotta da j. c. ullmann (nel 1824
gr. xaaxót; 'rame 'e da siderite (dal gr. o£8t)
= voce dotta, comp. da calco... grafia e dal gr
= voce dotta, introdotta da e. f. glocker (nel 1847
^ xo- 4hjx7), comp. da x « ^ xó <; * rame
dove fa che stia sempre la predella da fare i tuoi fatti, et a
o finge dogli di fianco, e scappagli da canto tuttavia lamentandoti, e vanne da
da canto tuttavia lamentandoti, e vanne da colui, che per aspettarti col pifero
mi si affà tanto, e chiarirmi da per me se son vere tante le gran
dossi, 235: in questa calda da temporale, si trascinarono cinque mesi.
più calda di quella ch'io ho da quel ghiotto d'ascanio. 6
gli fu la caldaccia, il raccontava da sé. viani, 14-239: ora alziamoci
tenero. * = deriv. da caldo1. caldafrédda, sf. agric
pietre e di legname e di pali da gittare, e di travi sopra i merli
, altri le tergora / le svelgon da le coscie, altri sbranandola, / mentre
re, nel mio tempo si diceva da questi sua vassalli che aveva fatto friggere
a evaporarli, utilizzando il calore fornito da un combustibile (carbone, nafta;
carbone, nafta; anche gas provenienti da apparecchi industriali o dalla trasformazione di energia
(nella vulgata), deriv. da cal [i] dus 4 caldo '
della magia caldaica sia uscita e derive da la cabala giudaica; perché gli ebrei
abbiano preso qualche degno o indegno principio da quelli. garzoni, 1-473: le consonanti
o succiola. = comp. da calda a lesso. caldaménte, avv
di che si pascere nè altra via da sfogar le lor fiamme, corrono agl'inchiostri
sono in sicuro, pregando di nuovo da mia parte il signor tesauro, a
onde la santa gli fu caldamente raccomandata da questo, e siccome gli era un capo
villana / crudelmente l'offese. andrea da barberino, 2: gostantino era in sala
sala; essendo grande caldane, domandò da bere; e non essendovi il servidore
, con fango tiepido (e coperto da un velo di nebbia). nievo
verso ch'io potessi sbarazzarmene, come da quelle caldane paludose dove, affondati una
d'ametista. = deriv. da caldo1. caldano, sm.
a un caldano. maniglia, 1-3-288: da qui avanti quando in casa sale,
scaldini a aumentare l'inerzia. moversi da una stanza all'altra: un atto
debbe pigliare un caldanuzzo di fuoco piccolino da tenere in sul banco, e sia
caldanacci spenti. = deriv. da caldo1. caldarina, sf.
tassoni, 4-35: la testa a furio da la coccia fende, / e nel
gli chiedeva. = comp. da caldo1 e arrosto. caldarrostàio (
dentro se bisogna. = deriv. da caldo1. caldeggiato (part. pass
ant. frittella calda. cenne da la chitarra, vi-n-183 (iv-6):
cidroni. = deriv. da caldo1. caldèllo, sm.
polastri. = deriv. da caldo1, secondo il fr. chadeau (
come afferma erodoto, cominciava la scrittura da la man destra e procedeva verso la
dalla prima ed unica. queste da-cabalisti, da caldei, da maghi, da platonici
. queste da-cabalisti, da caldei, da maghi, da platonici e da cristiani teologi
, da caldei, da maghi, da platonici e da cristiani teologi son distinte
, da maghi, da platonici e da cristiani teologi son distinte in nove ordini
. 4. figur. difficile da decifrare, oscuro, incomprensibile. -parlare
iv-239: filippo e curio, travestiti da calderari istriani, passarono per rocca di
lamiere nuove, ecco, non so da dove erompeva un boato di sirena.
principe di canosa. = deriv. da caldera1 1 caldaia '. calderata,
vuoi tu? = deriv. da cardellino, per metatesi. caldèrno,
continuamente e l'uve e i capi venturi da frutto... e godono ben
seminateli intorno. = deriv. da caldo1. calderóne { caldaróne,
scudelle, chi altri strumenti e masserizie da cucina. forteguerri, 16-56: e
di palma, e colinsi in un vasello da cuocere, e premeràle nel calderotto,
quanto, / ha ordinato una cosa da ghiotti / in quello scambio, e fa
bocca; questa senz'orlo, e da potersi chiudere con coperchio che calza.
; scaldato che è, si levi subito da fuoco. = dimin. di caldero
incolti). = deriv. da calderugio. calderùgio (calderìgio),
gli ami. = deriv. da calderino, con variazione di suffisso:
aria, arsono tutte le case. francesco da barberino, 183: ancora lasso del
la caldezza c'ha con seco. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
tutto dalla caldezza di quello riconfortato, da morte a vita gli parve esser tornato
che lo credono? / l'innamorarsi vien da gentilezza, / e da caldezza di
innamorarsi vien da gentilezza, / e da caldezza di sangue. campanella, 1034:
508: furono l'ultime parole di costui da quel popolo con grandissima caldezza d'animo
si richiede nelle cose di persona tanto da me amata ed osservata. marini,