figure. = deriv. forse da banda4 * striscia, fascia '; già
. lattoniere. = deriv. da banda6. bandale, sm.
brenta] il recipiente di legno, da 50 litri, fatto con doghe e sandali
drappo. = deriv. da banda *. bandare2, tr
lamiera. = deriv. da banda6. bandato (part.
. li stato, attraversato da fasce o bande. grazzini,
2. arald. attraversato da banda. -sostant. partizione dello scudo
blasone in bande di numero pari (da quattro a otto) di due smalti
il sbandeggiasse]. = deriv. da bando1 * proscrizione ',
bordeggiare. = deriv. da banda1 * bordo della nave bandeggiato
che si fissa agli sportelli in modo da farla calzare sul perno o ganghero portato dal
(che funge, a es., da fermaglio), fibbia, spranghetta.
allentati arpion chino sostegno. = da banda6 1 lamiera 'non senza il richiamo
fatto, e tennero la via larga da san firenze. -figur. caporione,
banderale ». = deriv. da bandiera. banderése, sm. stor
squadra fu de gl'imolesi / che da pietro pagani eran condotti: / mille
ii-532: a qualunque costo bisogna sloggiarlo da lì [il toro] perché in quel
), de riv. da banderilla (termini tecnici della corrida).
. banderolàto. arald. sormontato da bande ruola (un castello
i-298: a quell'ora il treno passava da lontano fischiando, e compare mommu stava
più, variamente modellata, e sormontata da figure ed emblemi). buonarroti
voltando inchini, / pare una banderuola da camini. carena, i-189: ventarola
s'innalzano dei chioschi pure verdi sormontati da banderuole variopinte o da palle di legno di
pure verdi sormontati da banderuole variopinte o da palle di legno di diverso colore infilate
: solo la cuspide e la banderuola da vento del campanile sormontano di qualche poco
. tommaseo-rigutini, 412: bandiera da ogni vento, uomo che muta opinioni e
di lune a rovescio dipendessero più assai da qualche vizio originale, residente in me,
originale, residente in me, che non da veri meriti o demeriti degli altri.
stato spinto « nei ranghi * soltanto da una paura inconsulta. 6. dimin
e su le tende già potean vedere / da lunge il tremolar de le bandiere.
vedeva le bandiere di tutte le nazioni pendere da tutte le finestre, gualcite, stinte
tricolore fu inalberata sulla guglia del duomo da luigi torelli e scipione bagaggia. carducci,
per ciò tutto, reggio fu degna che da queste mura si elevasse e prima sventolasse
ant. banderuola. -al figur. bandiera da ogni vento, uomo a bandiera:
. tommaseo- rigutini, 412: bandiera da ogni vento, uomo che muta opinioni
seppono che cavalcavano verso lucca, mandarono da sei bandiere di cavalieri al ponte a
, o posta in cimiero (tenuta da figure di animali, o sostenuta da
da figure di animali, o sostenuta da supporti). de roberto, 156
de roberto, 156: lo scudo contornato da sei bandiere moniglia,
a nessun patto salvar la parrucca mia da quello sfrenato torrente che da ogni parte
parrucca mia da quello sfrenato torrente che da ogni parte assaltavala, e ch'io andava
più disinvolto, che era di sparruccarmi da me. giusti, 2-189: e buon
che le mandi qualcuno che la redima da queste crudeltà ed insolenzie barbare; vedesi
la presente guerra, vi do parola da cavaliere di rinunziar la bandiera. ritirandomi
legno che stimino d'essere in grado da esser ricattato, v'inalberano una bandiera bianca
: via panisperna era messa a rumore da una cinquantina di giovani col berretto goliardico
la guerra ». = deriv. da banda2 'insegna, vessillo '.
bianchissime tovaglie. = deriv. da bandire 'imbandire '; cfr. provenz
li drappi loro. = da labandina per alabandina (sentita la prima
2. grosso telo; panno doppio (da involgere le pezze). libro
dell'atmosfera). = deriv. da banda4 'striscia, lista '.
voce docum. nel sec. xvii: da banda1 1 fianco della nave, bordo
machiavelli, 154: io ho sentito da uomini assai pratichi nelle cose della guerra
d'annunzio, v-1-58: qui oggi da voi si delibera e si bandisce la guerra
oste, che s'apparecchiasse. andrea da barberino, 1-34: sono passati sette anni
giovanni delle celle, 4-1-71: come è da cercare inanti al matrimonio se v'è
mogli hanno bandita la croce. andrea da barberino, 1-71: se carlo ritorna
proclamare pubblicamente; predicare. giacomo da lentini, ii-79: molt'è gran cosa
marito, / ch'aggia picciol dificio da servire, / che vada a lui,
apersero via a libertà per avere scosso da sé quel giogo. carducci, 830:
con la madre, è già in pensione da qualche anno e la madre è ancora
.. che essi baroni fossero banditi da tutti dui i regni d'ongaria e boemia
ritornassero fossero pubblicamente dal manigoldo frustati. da porto, 49: era già stato
di bagatella, conciosia che son tutti gente da beffe e un signore che sta sempre
secondo che parerà alle conscienze loro, da tutte le terre e luochi, navili armati
non gli fu fatto se non che da la corte e presenza del signore fu bandito
medesima difficoltà: e mi lamento che da questi libri sia bandita la clemenza.
nel sec. iv bannum, registr. da gregorio di tours; ma si veda
, e sì ancora perché viene naturalmente da banda, che è dell'uso scritto e
, 5-210: i bandisti traevano monture da domatori di circhi e da portieri di grandi
traevano monture da domatori di circhi e da portieri di grandi alberghi, con alamari
a suonare. = deriv. da banda *. bandistico, agg
banda musicale. -concerto bandistico: eseguito da una banda. -corpo bandistico: la banda
non mi far entrare in bandita i cani da lepre, e io vi prometto di
nobilissimo [l'erudizione ecclesiastica] e da me infinitamente stimato, tanto che..
divieto, diniego, proibizione. giacomo da lentini, ii-79: nulla bandita m'è
ardente fantasia. = deriv. da bandire. banditismo, sm. attività
: il banditismo sardo perciò è diverso da quello siciliano e calabro. esistono certo in
lor bisogni. tasso, 13-58: da le notti inquiete il dolce sonno / bandito
egitto e banditi nelli deserti, erano confortati da lor profeti con l'aspettazione de
malato di cuore..., bandito da tutti gli stati di europa, senza
ciò, cara mia donna, dipende da te. 2. indetto (
. de marchi, 260: da lodi tornò a melegnano ancora a tempo per
in stato di guerra. andrea da barberino, 1-55: dirai al tuo signore
armata, aggressioni, assassinii: sia da solo, sia in bande organizzate);
della quale chiunque veniva fra noi vedeva briganti da per tutto. d'annunzio, v-1-59
quando all'improwiso un uomo con voce da banditore, mi si fe'davanti gridando:
che un signore vestito di nero estraeva da un'urna di vetro. d'annunzio,
uomini e di femmine in cenci preceduto da una specie di banditore che vociava agitando
godere abbastanza. = comp. da buono1e incontro (v.). dall'
di locazione. = comp. da buono1 e ingresso (v.).
le donne in despre- gianza. francesco da barberino, 214: la buona donna fa
là c'ha nome alagia, / buona da sé, pur che la nostra casa
un popolo licenzioso e tumultuario gli può da un uomo buono essere parlato, e
perfettamente bona in sua natura. bartolomeo da s. c., 16-4-2: larghi
il buon proponimento mio fu rotto / da quel ribaldo. orsino, i-171: ne
amicis, i-863: ho intuito sin da bambino che mia madre era una donna
insegnamenti più efficaci ch'io abbia avuto da loro. fu l'esempio che mi
... era sulla buona strada da quando era a torino. 4.
d'onesta donna, ché mi sarei confessata da lei, sì spiritai mi pareva!
... ». s. bernardino da siena, 43: mentre che noi
: il governo buono e populare comincia da buono e poi va a migliore e
per gli effetti averlo mosso non, come da principio publicava, il desiderio di ridurla
perfetti, o buoni ed anche utilissimi da principio. cattaneo, ii-2-129: che giovano
uomini di destra... talvolta operarono da freno, tal'altra aiutarono al trionfo
l'anima, ti leva la veste da dosso. tasso, 14-79: ivi lasciando
del suo infermo signor chiedere aita / da la bona salute. manzoni, pr
conto, quando tu sia ordinato in modo da poterlo mantenere s'egli è bene disposto
groppa. guicciardini, 230: eraci da stimare assai le cose di francia, colle
voglia, che se non c'era altro da fare, che di questo non dubitasse
arme. pindemonte, 355: uscì da loro, ed a pirèo, / che
suo padre... e a liberarlo da ogni fastidio. alvaro, 9-457:
voi quello che questo vuol dire? paolo da certaldo, 375: molto ti
volte tentato ha il mio sole / cacciar da sé questo terribil mostro / or con
24 (414): va qui da maria vedova; lasciale questa roba, e
idea risibile che piglia 11 galantuomo circondato da birboni d'ogni maniera. verga
d'ulivo. baldini, 5-188: da buondiavolo com'egli era si contentava di
le tentazioni più mostruose. -esente da pericoli, che offre, garantisce sicurezza
offre, garantisce sicurezza. paolo da certaldo, 96: se quando se'in
sono così stonati, e cosi intimoriti da una legislazione bislacca e piena di sorprese
è la gente, e non può da più dotta / o da più forte guida
e non può da più dotta / o da più forte guida esser condotta. alfieri
e fedel poeta la mia lingua, da trame le leggi che noi cerchiamo.
venire / la fe'[la statua] da buon artefice scolpire. castiglione, 487
fusse di buona mano, perché ho da collocarlo nel mio museo tra i simulacri
premesso a quella lettera, voi, da bon amico e da bon complice,
lettera, voi, da bon amico e da bon complice, avete detto che per
le pecore sue. s. caterina da siena, iii-308: diventerete, e
la sua pecorella. s. bernardino da siena, 221: se tu il
e divoti figliuoli della sedia apostolica, da molti prelati e altri della corte accompaporta
scusi, ma non è buono che da impedire]. leopardi, iii-209:
mostra che fu lavorata con bonissimo giudizio da agostino ed agnolo detti. tasso,
un tesoro. monti, iii-213: se da principio avessi saputo ciò che ora intendo
. 14. buono a, da, per qualcosa: capace, adatto,
mi stimiate inutile, e non buono / da potervi difender da costui? castiglione,
e non buono / da potervi difender da costui? castiglione, 297: porse la
di vite in una fossa, che ha da far col saperlo far barbicare,
saperlo far barbicare, attrarre il nutrimento, da quello scierre questa parte buona per
, a quanto veggo, non è buona da rice verli. pananti,
non è buono. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
? voleva dire che non erano buoni da educarlo in casa! panzini, ii-665:
una giovane diva. eravamo, già da tempo, rimasti d'accordo, con lui
per le mani (buona per posarmi da modella), l'avesse a far capitar
cattiva indole, ma non è buona da niente per una casa. manzoni, pr
modo ch'io non sono più buono da niente. giusti, iii-229: se mi
. giusti, iii-229: se mi togli da cincischiare una strofa, io non son
ragionevole. caro, 11-344: furon da l'imo fondo i preghi uditi / del
i preghi uditi / del buon cloanto da la schiera tutta / de le ninfe.
convito di selma. monti, 6-191: da glauco [fu nato] il buon
tolto / frontino, il bon destrier, da rodomonte. eseguito con talento
con abilità tecnica. bartolomeo da s. c., 11-intr.,
vocabolario dal 1815 al 1860, è da consultare innanzi a ogni altro.
innanzi a ogni altro. -frequentato da persone eleganti, di riguardo (un
neppure il diavolo la faceva bartolomeo da s. c., 1-2-9: questo
uom ben dire ogni segreto / e da lui prender buon consiglio e sano. pulci
chi è potente in modo che non ha da temere di quello di loro che resterà
che la certezza della storia è diversa da quella della scienza. moretti, 34:
s'è l'uno di costoro. paolo da certaldo, 129: e pensa che
: che buona ventura vi guida da quest'ora, che è così gran caldo
qual è questa buona nuova che aspettate da un par mio. idem, pr
se il verno va buono, vuoisi, da 12 dì fra gennaio, l'orzo
aria, fresca e cristallina, / e da sperar buon dì per la mattina.
: il vecchio ulpiano aveva fatto tutto da sé, nell'ovile, ma con
nel canale. ungaretti, i-33: da questa terrazza di desolazione / in braccio
è venuto odoardo a restituirmi uno schioppetto da caccia ch'io gli aveva prestato,
prestato, e a pigliare il buon viaggio da me. idem, xv-328: buon
: -val più lo spirito sia da di donna violante di tutte le
intorno al fuoco raccoltisi, preso prima da ciascun di loro un buon caldo, essi
piaceri. dolce, xxv-2- 259: da che tutti hanno a darsi buon tempo e
tutti stretti filosofi. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
persona). pulci, vi-82: da tutti è reputato di qua uomo molto
78: nondimeno molti di quelli, che da loro hanno imparata la falsa dottrina,
pietra focaia », senza ragione sarebbe ripreso da chi gli opponesse che, concorrendo a
mantenere a un sistema l'essere sostenuto da degli scrittori, l'autorità dei quali,
a buon diritto giudicare se il paese da lui percorso sia povero o ricco.
come quelli della vecchia destra italiana, da considerare a buon diritto esemplari per la
, 3-109: si tratta di casse da morto. molte casse per molti morti
, 2-62: una cerva, cieca da un occhio, andò a passeggiare sulla
andavam forte / sì come nave pinta da buon vento. g. villani,
, ii-450: essendo giovan francesco chiamato da guglielmo marchese di monferrato, andò volentieri
ufizii negli angeli, mi venne alquanto da velare gli occhi; così m'apoggiai
del sangue] parimente una buona quantità da una delle vene de'piedi. moneti
: la bocca si decise a chiudersi da sé; ma pianino, col movimento impercettibile
... costituì buona parte delle raccolte da sé, con scavi fatti eseguire qua
questa rapida mutazione di stile fu cagionata da una pietra che, uscita dalle mani
scordato quei buoni commentatori, una cosa da nulla, sia pure, ma alla quale
ogni cosa, purch'io mi possa da voi a buon concio partire. -a
messer domeneddio. allegri, 114: da valent'uomo risoluto la dò fuori [l'
e troppo alla buona impararono questa dottrina da plinio. forteguerri, 27-88: e
là alla buona d'iddio; viaggiare da zingaro, da tenore smesso, da disperato
d'iddio; viaggiare da zingaro, da tenore smesso, da disperato simile.
viaggiare da zingaro, da tenore smesso, da disperato simile. settembrini, 1-57:
presentai così a la buona, tirato da la fama della sua bontà e del suo
e mangiare alle ore stabilite alla buona da secoli, le era parso assai più
. -averla buona: essere colpito da una sciagura. bussavano, e non tutti
18-4: pagato / il prezzo, da dugen cinquanta scudi / in poi, che
cercava di pigliarla colle buone, vinto da uno sconforto immenso, dall'amarezza di
ironico). [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
via, a buon punto. mino da colle, vi-1-225 (1-2): a
lippi, 6-29: incontra nepo già da galatrona, / ch'avendo dato là di
della remissione della pena di ogni condennato da lui summariamente; e constandogli che sia
la tralasciano più. -anche: detrarre da un conto, abbonare. s.
289: intendo avete riscosso scudi 3 da smeraldo adimari, e fattoli buoni soldi 20
loro ci lavoravano attorno come a bestie da tenere buone. pratolini, 1-131: mica
la suocera, e mica vai lontano, da qui non ci saranno nemmeno cinquanta metri
ne furono bonine, e ce ne furono da far spiritare anche il diavolo che sta
che persegue il bene morale. iacopo da léona, vi-1-211 (3-6): lo
e boni che sanno conto. bartolomeo da s. c., 3-6-12: d'
ad ogni guerra / che gli vien mossa da un piccol disio; / l'altro
i cavalli in tre squadroni, / guidati da bigon di geremia, / ch'era
altre non sono venute e credute se non da cotali uomini matti e idioti, sanza
1-iii-353: dove c'è del buono da prendere,... prendiamolo; dove
... prendiamolo; dove c'è da far bene, facciamolo. pavese,
dal generale. i buoni saranno sottoscritti da me solo. rajberti, 2-108:
? di'che mi mandino uno scudo da parapetto: questo è il buono di prelevamento
sul tavolo: l'ordine del giorno da firmare, una richiesta di licenza,.
prevarrò del buono che tu mi dai da venir peccando un altro poco a tuo conto
di buono, vuta provvisoria rilasciata da un cassiere a un e ci
una commedia e ubria merce da spedire a chi si incarica del trasporto.
porto un affare che rappresenta dei buoni da mille e lui dice che gli guasto l'
: buono! si viene a 'nfilzare da se stesso. buonarroti il giovane, 10-977
abbia buono in mano, come non ha da dubitare, penso che non voglia più
sentiate d'aver tanto buono in mano da poter anco sostener la difesa. de roberto
, o per una cosa: trarre da essa forza, valore. canti carnascialeschi
se taluno fosse tanto generoso tra'suoi parenti da raccogliere d'in sul lastrico il suo
fece tanto effetto sull'animo del re, da far tacere le buone intenzioni che egli
/ ci vuol del buono e ci sarà da ugnere. redi, 16-iii-71: ferito
ugnere. redi, 16-iii-71: ferito da una di quelle bestiuole nel piede sinistro
davvero; e ogni tanto pozze, da volerci del buono e del bello a
: se [vostra virtù] radicata è da quello, il quale è non mutabile
: per tempo, presto. paolo da certaldo, 360: [torna sempre]
gnaffe! io piglierò la tenuta doman da sera a buon'otta. bisticci, 3-15
: ha dovuto andar di buon'ora da un avvocato, per una certa differenza
, a buon'ora, ci partimmo da san marcello per tornare a casa. verga
stesso modo tutti, lavorato e trivellato da una squadra di operai diligenti che cominciano
, 475: in bon'ora, avrò da rendergli / forse una volta anch'io
a suor camilla e bascia mia figliuola da parte mia, e va in buon'ora
, ì-94: se volete un consiglio da amico rimandate alla fabbrica tutta la carta
lagnarvi di me. = comp. da buono1 e ora (v.).
ciale non c'era nulla da fare. buonsènso (bonsènso,
, ii-1-82: i proprietari che mossi più da un generoso buon senso che dal calcolo
vede in tanti ottimi giudizi dati da uomini sennati e tuttavia incapaci di
molto malvolentieri a sedercisi sopra, essendoché da legnano a magenta han sempre trasudato buonsenso
legnano a magenta han sempre trasudato buonsenso da tutti i pori della pelle, come dicessero
più che risentito. = comp. da buono1e senso (v.). il
di * buonsenso 'è stato formulato da cartesio (nel discours de la méthode
sm. benservito. = comp. da buono1 e servito (v.).
. ¦ = » comp. da buono1 e signore (v.).
in mezzo, non c'è altro da fare, amici miei, mangiare e
tal buriana. = comp. da buono1 e tempo (v.).
sempre un buontempone? voglio anch'io farla da letterato. rajberti, 1-134: [
della città fino ad ora tarda, e da ultimo casco in una casa di giuoco
le cime violette del partenio, sacre da tempo immemorabile al culto di queste popolazioni.
e buontempona. = deriv. da buontempo. cfr. tommaseo [s.
di buonumore. = comp. da buono1 e umore (v.).
con loro consiglio fece ordine dare. paolo da certaldo, 21: megli'è
pensa ch'i'ti vo'fare un uomo da bene. un buon uomo avete voluto
far d'un povero compagno un uom da bene, a dargli moglie: toglietela
somma di denaro che viene pagata da uno dei contraenti all'altro, al
buon'uscita. capirà, non abbiamo da scialacquare. bocchelli, i-297: andò a
un'azienda. compenso ad impiegati licenziati da un'azienda. bonuscita, variante non
di diritto. » comp. da buono1 e uscita (v.).
di mucilagine. = comp. da buono1 e vischio (v.);
mettono nel numero dell'erbe che nascono da loro stesse, il buplèuro, che
il capo d'aneto: lodato nei cibi da ippocrate. tommaseo [s. v
nicandro, ippocrate), comp. da 3ou <; 'bue 'e rcxeupóv
s'ha preso il nome: e inghiottito da esso, come ha tocco il fiele
dal gr. poòtrpriatic, comp. da poùq 'bue 'e 7rpf) {
, sf. agric. uva bianca (da tavola) molto dolce; il vitigno
. tardo buranexa (crescenzi), forse da buratto. burare, tr. e
di que'balordi che non hanno giudicio da saper discemere i buratelli dai marassi,
1402, ad adria), forse da bùrius * rosso fiamma '.
, buratta. = deriv. da buratto. burattèllo (disus.
in tavole di figura di una pala da grano; gerle rovesciate famiglia buprestidi
. la superficie del buratèllo è formata da un velo variamente rado, per cui
renderle vogliolose. = deriv. da buratto. burattinàio (dial.
di giacomo, i-567: a intervalli, da lontano, lo strido acuto del pulcinella
. burattinata, sf. azione da burattino: poco seria, compiuta con
poco seria, compiuta con leggerezza, da persona volubile e superficiale, quasi irresponsabile
coi loro volti, poscia vestiti e mascherati da scena. questa però mi parve in
. come domani non si soffrirà più da nessuno la grandissima parte del bozzettismo del
con la testa di legno, coperto da un ampio vestito aperto verso il basso
dei burattini, composto da un'impalcatura di legno coperto di stoffe
colle gambe e braccia staccate, e da attaccarsi insieme in modo che si muovano
qui burattini, figurine fatte di cencio da maneggiarsi in palco o in piazza nel
o in piazza nel castello che si dice da burattini. note al malmantile, 1-188
figurini di rilievo che son fatti muovere da uno, che a tal effetto s'
/ calzoni a tubo e corti, / da lasciargli scoperte le caviglie; / si
. se in una famiglia questionano vanno da lei. se ci vien il mal
impulsi o gli ordini che gli vengono da altri (a cui si sottopone senza
dal cirimoniere alcuni inchini / appresi sol da usarne in assemblea, / come soglion
di lasciare in un canto gli antichi eroi da tragedia, per sollazzarmi a maneggiare i
nome delle idee fisse, messe su da noi stessi. nievo, 34: ora
piffero, nei quali il valore è regolato da una parola tronca del comandante, le
figlia pinabella, a tagliar legna da carbone. = nome proprio del
commedia dell'arte: deriv. da burattino 'chi abburatta la farina '
egli divisato di travestirsi?... da burattino... guata tu s'
e mocaiardi. = deriv. da buratto. buratto, sm.
espresso, qual recano a i fomari da ogni tempo. d'annunzio, iv-2-258:
di una rudimentale cassa armonica, traversata da un mozzo girevole come il frullone di
delibero di lasciarvi, perché non son granchi da trarli fuor con le mani né col
per distaccarle: né manco son materie da cernerle, perché son sì dure e sì
. a dimari, 272: portate da qui innanzi lo scheggiale, / il saion
(1388, a bobbio), da un * bura da cui dipendono anche il
bobbio), da un * bura da cui dipendono anche il fr. ant.
. lo facevano... tanto da non svegliare la generosa bile de'loro nuovi
, 591: dopo la mia separazione da lucilio mi era fatto così burbanzoso e intrattabile
vi si possa tener su la burbera da tirar pesi e simili altri strumenti. targioni
dal lat. volùbilis), deriv. da volvère * girare ', deformato per
mondare il grano. = deriv. da burbera. bùrbero, agg. e
sospirava con una certa aria... da burbera pentita della sua beneficenza.
del mio bourru bien faisant] corrono da qualche tempo in italia; non le conosco
non saran malcontenti di averne una fatta da me medesimo. verga, ii-364:
strada. 2. che nasce da un animo ruvido e aspro; che
brontolare. 5. bernardino da siena, 97: e per questo non
. disus. alla burchia: prendendo da ogni parte, copiando le invenzioni degli
. = deriv., forse, da burchiello (v. burchiellesco),
e profetato insieme, biasimando chi aveva da nascere tanti anni dopo la sua morte
ser francesco di san niccolò, uomo da bene e che si diletta molto di pescare
con un remo simile ad una mestola da stiuma. -burchiellétto. burchiello
a padova. citolini, 325: da vele quadre sono le lavagnotte, le saettie
, campagnola ', deriv. da bourre * stoffa rustica '(dal lat
= • fr. beurré, deriv. da beurre 'burro '. cfr. panzini
per vergogna. = deriv. da * bùra * stoffa ordinaria di lana '
o parlagio. = deriv. da buro 'buio *; forse voce gergale
. = voce romagnola, deriv. da buro * buio *; cfr. imolese
sm. arald. convenevole partizione composta da dieci o più fasce di due smalti
smalti alternati. = deriv. da burella2. burèllo1, sm.
provenz. burel, deriv. da bura (cfr. buratto).
. burette * ampollina ', deriv. da bure 'vaso di terra '
potere un giorno rivedere la città, da cui s'era esiliato. la vedeva
di castello... dicesi familiarmente da noi burgravi di persone che si dànno grande
= medio alto tedesco burggraf (comp. da burg * fortezza 'e graf *
'vento turbinoso '(deriv. da bor, bar * volgere, sconvolgere '
che significa tempesta di neve, accompagnata da vorticoso vento ». buriano
stava al fianco, e gli faceva da buriasso, dicevano a quel tempo;
buriasso, dicevano a quel tempo; da padrino, diremmo noi. 2
buricchi e buriccai. = deriv. da buricco1. burìcchio, sm. gatto
domandò. = etimo incerto: forse da riconnettere a buricco * asinelio '
e folta pelle di capra per un boricco da correr la 'nvemata. buonarroti il giovane
... si era fatte spiegare da don cosmo queste due parole per lui
ruminato. = etimo incerto: forse da riconnettere al lat. burrus *
il ragazzo dava a vedere di essere venuto da un paese, o addirittura dalla campagna
paese, o addirittura dalla campagna: sì da giustificare l'appellativo brutalmente scherzoso di «
con aria un po'affaticata e goffa da burinèllo. = etimo incerto: era
s. bernardino da siena, 302: così fa l'orafo
el brunisce, e fallo pareva che venisse da piangere. non poco ci volle a perbello
così di -fuor di burla: lasciando da parte gli scherzi, rilevo come di
piacevoli, trame signor baccio valori certe cose da donne, tra le quali di facezie
motti che dilettassimo alla mensa era una pietra da latte, poi che e'si tratta che
che nei crocchi né altri, ma dico da vero. tassoni, iii-1-303: ho caro
un intendente di ventott'anni non è disgrazia da metterla perdita di tutto il suo stile
: per firenzuola, 622: costoro credettero da prima che la volesse burla. il
già tu non pensi che favellando da burla e per ischerzo, e
, e con argomenti favolosi e da dirsi a veglia dalle donne mevole
: non è vero, vorrei far da vero. pazzi, i-3-355: e così
con cose sacrosante chi per ischerzo e da burla filosofando, non afferma né nega
gli farebbon drieto quale dovesse essere il da vero se questo era il da burla.
essere il da vero se questo era il da burla. la baia e le donne ne
che goldoni, iv-1056: ho detto da burla ch'egli veniva, e di burlarlo
, è che i soldati del borgognone fanno da vero, e un mobile esser più veloce
, che concetto vi quei degli altri da burla. foscolo, v-112: il caso
ii-257: se l'aveste aveva invitato da burla, picchiò al mio uscio davvero.
m'immagino che abbiate avuto intenzione di far da rispondere. noi però ci accorgemmo che aveva
che aveva temuto burla, e non da vero. nievo, 399: quell'accorto
merce: il che è se fosse da burla o da senno. nieri, 313
che è se fosse da burla o da senno. nieri, 313: per lo
quella burlasse meco, ed egli fa da dovero. caro, 5-144: il burlare
le spalle, te l'hai preso da dovero. tasso, aminta, 988:
senza famiglia, ha ragion d'uccellar da luogo sicuro i poveri uomini. c.
: sarebbe necessario che tu ti guardassi da una cosa: e questo si è che
mettiamola per certa. = deriv. da burla: cfr. spagn. burlar,
è voltar e muovere, e vien da burella, la quale in lingua lombarda è
ruzzolare, cadere rotolando ', da una voce * borro * oggetto in forma
: apelle è un tale burlato da ammiano poeta... il quale
dalla classe nella quale si ficcano, burlati da quella dalla quale vorrebbero uscire,
toscanesimi boccaccevoli. = deriv. da burlare1. burlescaménte, avv.
ammanettati con tre tovaglioli, come rei da punire che vengano a implorare da loro pietà
come rei da punire che vengano a implorare da loro pietà. baldini, i-275:
per burla, detto per scherzo; da burla, giocoso, scherzoso; canzonatorio
, che o parlino in burlesco o da vero, appena è mai che ne'bisogni
palazzeschi, 1-158: non sarebbe invece da pensare ad una piccola burla da parte
invece da pensare ad una piccola burla da parte del principe?... per
che pressoché sino ai nostri giorni fu da molti con vergogna dell'italia confuso col
sistemi somministra agli scrittori burleschi dei materiali da mettere in opera senza grande studio.
/ ci vuole un far più spesso da burletta; / anche serio, ogni
: ma, con questo concludere imprudente da una notazione di estrinseche somiglianze a un giudizio
un piacere! = deriv. da burlettare. burlévole, agg.
, ma tutte sono cose burlevoli e da spasso. allegri, 235: io non
della loro lingua; conciossiaché le maniere da lui usate parlando di essa sieno per
occhi burlevoli. ojetti, i-282: quando da quell'immagine spezzata e un po'comica
vecchie batterie. = deriv. da burla. burlevolménte, avv.
lo affrontarono per celia, mentre discendeva da visitare un'amica. de marchi,
. cavo di acciaio rivestito all'esterno da un cavetto di cocco (e serve come
(e serve come orlo alle reti da pesca e fa l'ufficio di peso)
borio * bernoccolo ', deriv. da borea 'pezzo cilindrico di legno '.
e due burnette. = deriv. da bruno, per metatesi. burnùs
. ojetti, i-612: in spagna da siviglia si vede avanzare a spron battuto
. ant. buio. francesco da barberino, iii-138: di notte quando è
sm. invar. scrivania, tavolo da ufficio; cassettone, armadio.
che al burò è arrivato uno straordinario spedito da mar- tinengo. conciliatore, i-154:
annunzio, iii-1-1117: invece di mendicare da un burocràte sonnacchioso la licenza d'
cittadini comuni. = deriv. da burocrazia, sul modello di autocrate-,
parò davanti tante difficoltà, di domande da farsi, di certificati, di documenti,
certificati, di documenti, di fogli da presentare e di pratiche da intraprendere che ne
di fogli da presentare e di pratiche da intraprendere che ne rimasi allibito e mi
che resti senza eco un'azione compiuta da un uomo di mezzi, e l'
epistole amorose a quelle burocratiche, e da queste alle rotative del giornale, s'ingrandisce
tralasciava alcun particolare. = deriv. da burocrate: cfr. fr. bureaucratique (
una nuova barbarie. = deriv. da burocrate. burocratizzaménto, sm. organizzazione
zamento delle intraprese. = deriv. da burocratizzare. burocratizzare, tr. organizzare
nerbata per giunta, meriterebbero coloro che da burocratico hanno fatto questa gioia di verbo
poesia è impossibile. = deriv. da burocrate. burocrazìa, sf.
mezzo di una loro burocrazia e sostenuto da un loro esercito. alvaro, 7-220:
di foglietti. situazioni, rapporti, giornali da firmare, circolari da leggere, pratiche
rapporti, giornali da firmare, circolari da leggere, pratiche da evadere, specchietti
firmare, circolari da leggere, pratiche da evadere, specchietti da aggiornare, fonogrammi
leggere, pratiche da evadere, specchietti da aggiornare, fonogrammi da archiviare, tutta
evadere, specchietti da aggiornare, fonogrammi da archiviare, tutta la burocrazia, tutti
magnetica. sassetti, 197: e da qui verso mezzogiorno, per navigare bisogna
combattuti dalle borasche votarsi a qualche deità da essi adorata;... ecco
1-97: gli apostoli nella barchetta sorpresi da una troppo violente burrasca a un troppo
darebbe il cuore di andarsene passo passo da dovre infino a cales, purché avesse
ed oggetti, mi lasciai facilmente persuadere da quei pochi che sentivano una qualche amichevole
carnesecchi, 109: non si ha da dubitare che sua signoria reverendissima sia per
una crudel borasca di persecuzione, mossagli da due emuli, se non fosse stato armato
ora son miserabile; ma la non ha da ire sempre così. ho passato tante
per àncora / d'ogni burrasca / da dieci o dodici / coccarde in tasca.
vien fuori l'avvocato con una faccia da burrasca. 5. prov.
= voce di origine veneta, deriv. da bora * tramontana '(lat.
è in burrasca, tempestoso; agitato da tempeste, temporali; che minaccia burrasca
ruina che nel fianco / di qua da trento l'adice percosse, / o per
o per sostegno manco, / che da cima del monte, onde si mosse
e te. = deriv. da borro: v. burrone.
: zampe abbiam d'ogni ragione / da poter far marinate, / di vitella e
moravia, ii-70: il largo vassoio coperto da una tova- glina di pizzo conteneva il
al burro. = deriv. da burro, sul modello dei verbi in -ficare
latte a freddo nella zangola, in modo da far rapprendere il grasso).
grasso). = deriv. da burrificare. burrificio, sm. stabilimento
del burro. = comp. da burro e dal suffisso -ficio (dal lat
. = voce dotta, comp. da burro e dal gr. { rérpov
, contenuta nel latte di vacca, da cui viene separata mediante lavorazione e sbattimento
le vettovaglie che la sostentano, cominciando da que'porti sopra alla pollonia, per molte
. dapprima un latte squisito, tinto da un po'di caffè e pane casalingo
tommaseo, i-281: guardatevi... da quella gente sempre ammalata e sempre sana
spianata, e d'andare, quando da una parte e quando dall'altra del
/ zara di sasso non scalfito / da radici a strapiombo su burroni / sghembi.
acqua santa. = deriv. da borro1. burróso, agg.
lingua dei dotti e dei documenti ufficiali, da cui si sente sempre in qualche modo
di solide ali ma non tanto larghe da permettergli di spiccare il volo da terra
larghe da permettergli di spiccare il volo da terra... un demone imprendibile,
d'un balocco. = deriv. da busbo. busbaccherìa, sf. ant
, colle rapine. = deriv. da busbaccare. busbacco, sm. (
9-595: lo scaraventarsi alle pazzìe / da scolar non chiam'io, ma da busbacchi
/ da scolar non chiam'io, ma da busbacchi. idem, 9-810: tali
di donne. = deriv. da busbo. busberìa, sf. ant
e truffe. = deriv. da busbo. busbo, sm.
]: chi vuol questo busbino / da voi, messer grisogono, / guardatevi da
da voi, messer grisogono, / guardatevi da lui, / ch'egli è come
l'argentate penne / io trovai pur da metterla n'un canto / d'una
2. milit. reato militare compiuto da chi, in tempo di guerra,
= spagn. busca, deverb. da buscar * cercare '. busca2,
rèndere i conti a nessuno, abbia da stare, quanto il giorno è mai
bùsk, ant. alto tedesco bosch, da cui il lat. mediev. *
e gl'istrioni. = deriv. da buscare, con suffisso peggiorativo.
, procacciarsi (con abilità, dandosi da fare); ottenere; guadagnare (
e polenta di saggina; però oggi da un signore così caritatevole sperano di buscar
la libertà. giusti, 2-90: da tutti questi, / con mezzi onesti,
il vecchio e il nuovo, / buscai da vivere, / da farmi il covo
nuovo, / buscai da vivere, / da farmi il covo. collodi, 9
teste di corno, che avete tutto da perdere e niente da buscare? brancoli,
che avete tutto da perdere e niente da buscare? brancoli, 4-226: e
cani di tal razza... entrano da se stessi nelle beccarie a roder dell'
un nulla si buscava delle pedate anche da suo padre, sciancato com'era.
niente! ma tu ne devi buscare da chiunque, e devi star zitto ».
aveva buscato una serie di ferite doppie da una coscia all'altra. brancoli,
buscarsi parolacce e rumori d'ogni genere da parte dei giovani che avevano svoltato la cantonata
in un luogo aperto. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
professionali buscate nei molti trafori e miniere da lui praticati per il mondo.
chiamano buscatori. = deriv. da buscare. bùschera, sf. rabbia
ira, imprecazione. = deverb. da buscherare. buscherare, tr. {
sciocchezza, sproposito; inezia, cosa da poco. giusti, i-193: ho
noi così! = deriv. da buscherare. buscherato (part. pass
buscheratura più ignominiosa. = deriv. da buscherare. buscherìo, sm. chiasso
scherio'. = deriv. da buscherare. buscheróne, agg. (
grossezza eccezionale. = deriv. da buscherare. buschétta, sf. fuscello
144-104: or bene: sai com'è da fare? io entrerò nel letto,
che ore gettate via a far aghi da cucire, empier busecchie di carne da lui
aghi da cucire, empier busecchie di carne da lui tritata, mescer vini, batter
a cividale), dalla stessa radice da cui buzzo * ventre '. busecchina
un aneddoto, sarebbe stato letto da uno scolaro ignorante come in die
, busillis e busilli (usato da cervantes, nel 1615) cfr. bus1
. pulsiò -ónis * il battere '(da pellere * battere '); cfr
, gatti, grilli e falconi, / da combattervi su poi quelle genti.
. fr. buse * trombetta ', da buisine 'busina '. bussa,
figliuoli tuoi chi e'temano, el maestro da chi e'siano gastigati più tosto con
la terra all'ultimo condutto / fu da la turba, che si persuase /
per anni una famigliarità fraterna, cementata da scappate cornimi in campagna, da scambi
cementata da scappate cornimi in campagna, da scambi di busse e di regali.
regali. pascoli, 1523: dura, da un pezzo in qua, questa novella
a tutto. chiesa, 5-187: avrà da lavorare, poverina; ma almeno,
/ che si fe'onor grandissimo ho da dire? -avere le busse:
: alle mani. = deverb. da bussare. bussaménto, sm. ant
: il sole e il mare bussano da tutte le parti per entrare nelle case.
cercare di spillarli. s. caterina da siena, iii-121: bussiamo alla misericordia
: lo sa bene che io non vado da lei perché io non vado in casa
essere aprile, che non ci fosse più da stare in pensieri di qualche bussata.
[crusca]: sono posti i portinai da parte di colui che la guardia governa
lat. buxeus * di bosso '(da buxus 4 bosso ').
vagelli rimosse col pilo di legno ora da un silfo ora da uno gnomo e
pilo di legno ora da un silfo ora da uno gnomo e le ritrae tinte di
di animali. = deriv. da busso2. busso1, sm.
fatto? ». s. bernardino da siena, 501: e 'l sospetto che
, st., 1-27: ogni varco da lacci e can chiuso era: di
udiva che il busso degli zoccoli suoi da ponte a ponte; non udiva che il
purissima fede. = deverb. da bussare. busso2, v. bosso
dice anche seggetta; e quando è chiusa da tutte le bande si chiama propriamente bussola
rosso che conduce alle scuderie: in frac da maneggio, gardenia all'occhiello, il
7. tipogr. elemento del torchio da stampa. carena, 1-91: '
.). strumento di orientazione costituito da un ago magnetico (la cui punta
, quadranti e molti ferri e stromenti da misurare. e. danti, 1-40
194: questi che conversano con la bussola da navigare, veggendo la mattina il sole
. garzoni, 1-876: nella carta da navigare s'usano le linee colorate di
e la grandezza della carta s'ha da confar con la grandezza del bussolo, talmente
che la distanza da ima linea all'altra venga ad aggiustarsi
a trecento anni sono solamente fu ritrovato da uno chiamato flavio nella città di melfi
invenzione della bussola nautica colla calamita sia da attribuire più tosto ad un giovanni da
sia da attribuire più tosto ad un giovanni da amalfi, che ad inglesi o fiamminghi
della declinazione della bussola, che cade da l'ouest di dieci a dodici gradi.
sostituisce a bordo di aerei e navi da guerra la bussola magnetica che potrebbe essere
di provenienza di apposite onde radio emesse da una determinata stazione e per calcolare successivamente
, ci servirà anche per bussola ordinaria da levar piante. -bussola di geologo:
rocce. -bussola solare: strumento costituito da un cerchio graduato munito di traguardo per
gettano a mezza strada una bussola malfida da cui furono il più delle volte ingannati
che s'accavallano una sopra l'altra da tre anni in qua. nievo, 38
tu, caro mio, hai perduto da un pezzo in qua la bussola!
suo torbido fondo: un quadrantino illuminato da lampi chiarissimi. -bussolina.
ecc.]. = deriv. da bussola1 (per la forma di scatola)
strigliare i cavalli. = deriv. da bussolo * bosso \ bussolante, sm
elemosina nelle chiese. = deriv. da bussola1. bussolare1, tr. (
ai cavalli. = deriv. da bussola?. bussolétto, v
farlotti;... trae religiosamente da una credenza antica l'ampollina dell'olio
, 1-239: era la luce che veniva da qualche finestruccia incastrata tra le pareti
chiudere le lettere da spedire o consegnare a mano (e
la busta-paga. 4. berretto da fatica dei militari: bustina. e
sovra un mezzo foglietto che pareva strappato da un taccuino maschile, e chiuso in una
maschile, e chiuso in una busticina da carta da visita. baldini, i-808:
e chiuso in una busticina da carta da visita. baldini, i-808: gli «
fu messo in quel bustone di berretto da fatica. = dimin. di
mangani al ferir maggior paura / facean da lunge e irreparabil male; / ché
struttura, il movimento snodato del busto da cui partivano rotondi, come uno strumento
onde per ischerzo e per un giuoco da villa ci risolvemmo a rinnestare il capo su
in due gran busti di gesso verniciati da marmo (cicerone ed orazio) dal
per eseguire a dovere un busto, ha da sapere disegnar bene le figure intere.
foto in mezzo busto, -di quei soliti da parrucchiere con un gran punto interrogativo di
lombardia) -ant. anche: farsetto da uomo. matasala, v-72-139: item
, con le maniche separate e allacciate da bei nastri: una corta gonnella di
vestito] di seta nera, lo usava da quattro anni, era liso su tutte
a stecche di balena, quelle lunghe camicie da bagno, quelle saldature da sparati,
lunghe camicie da bagno, quelle saldature da sparati, e i militareschi piegabaffi,
vere ', deriv. da burere 'bruciare ', part. pass
si alterna a ogni linea il senso da destra a sinistra con quello da sinistra
senso da destra a sinistra con quello da sinistra a destra. -per simil
. 3ouatpocp7] 8óv (comp. da 3ou <; 1 bue 'e oxpécpio
). = deriv. da butano, con l'aggiunta del suffisso -diolo
. butirrico). = deriv. da butano, col sufi. -oico.
butilico. = deriv. da butano, col suff. -olo.
cione, vii-772 (4-3): da po'ch'io foi ne la città del
e ciclobutilene. = deriv. da but [il] ene.
acido butenoico. = deriv. da butene. butenile, sm.
dal butilene. = deriv. da butene, col suff. -ile.
legame). = deriv. da butene, col suff. -oico.
dal butilene. = deriv. da butene, col suff. -olo.
gomma). = comp. da butile e amina (v.).
alcole amilico. = comp. da butile e carbinolo (v.).
chimici). = deriv. da but [ano], col suff.
polimerizzazione). = deriv. da butile, col suff. -ene.
rivestimento). = deriv. da butirro * burro '. butirrico
resine sintetiche). = deriv. da butirro * burro '. butirrina
del burro. = deriv. da butirro. butirro (butiro) ì
trarre miglior prodotto di butirro e formaggio da quelle piccole porzioni che altrimenti non basterebbero
, famoso per aver inventato la machina da fare il butiro, come si capisce osservando
butirro -venne, e porse la carta da torta a proverbio. panzini, 11-77:
bùtùrum, gr. poùtupov (comp. da 3o0g 'bue 'e tupóc '
resine e nitrocellulosa. = deriv. da butirro 4 burro \ butirróso,
t'ingrassano. = deriv. da butirro. butomàcee, sf.
dal gr. 3oótoiao
deriv. dallo spagn. buitrón 4 rete da pernici '(cfr. spagn.
comp. dall'imp. di buttare e da fuoco (v.).
comp. dall'imp. di buttare e da fuori (v.).
non sulo lei ma anco il nano da canto in canto [trapassò] insino a
al lago di garda e farmi buttare da un battello sulla riva bresciana. cardìaci
nove manere de piacevolezze mottiggiando, ognuno da per sé e tutti insieme dissero e
via. -anche al figur.: lasciare da parte, disprezzare; sprecare; sperperare
io non li butto via; cascan da sé: com'ho a fare? »
vero. panzini, iii-91: io che da giovane non ero una donna da buttar
che da giovane non ero una donna da buttar via, tanto è vero che sono
vedete com'è concio! butta sangue da tutte le parti. cicognani, 1-272:
1-272: fuori le fontane non buttano da quant'è freddo. idem, 6-233
buttano ancor la mignola, mentr'esso / da un po'non sente cinguettar gli uccelli
, 4-166: certi alberi non governati da anni buttavano tra l'intrico dei vecchi
quello che il loro padre ha messo da parte, e allora gira la ruota
allora gira la ruota e si comincia da capo; o i figli buttano bene e
due butta cento, il cinquantuna ha da buttare dumila- cinquecentocinquanta. 10.
1-254: caricato il veliero di ottima legna da ardere, visto che i gabbiani volavano
e di ruffiani si buttavano a spintoni da una parte e dall'altra berciando premuti
, 39-ii-13: chi non aveva talento da giugnere a far l'oratore, si buttava
. fagiuoli, 3-3-44: or ch'ha da far? bisogna che si butti /
l'utilità o il danno che verrà da ima azione, quando c'è un mezzo
di cui aveva parlato, si era da qualche tempo buttato alla pittura astratta.
pochi bicchieri che aveva buttati giù da principio, l'uno dietro l'altro,
. abba, 1-135: investito da un uragano d'urli, fuggi
copernico, se non la possono raccogliere da qualche sua proposizione. manzoni, pr
buttando in aria ogni cosa per darsi da fare, onde non guardarlo in faccia.
i-420: ho buttate sulla carta diverse cose da che ci siamo veduti, ed
tre lineette della sua bella scrittura da signora su di un foglietto me
in cui era accusato d'aver dato unguento da spargere ad altrettante persone delle quali,
de sanctis, ii-295: che aria da giudici prendono! e con che sicurezza
poterò contrastare alla moltitudine. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
con impeto « che cosa possa avere da dire a me ». -buttarsi
-buttarsi al matto: far azioni da pazzi (di colpo, in modo
il pelo che è tuttavia di là da venire sarà doventato stornello? -buttarsi allo
consigli. -fr. bouter, da un franarne * buttam (* button)
deriv. dall'imp. di buttare e da sella: cfr. fr. bouteselle
comp. dall'imp. di buttare e da terra (v.). buttato
tagliati al momento e buttati a cavalcioni da una sponda all'altra. serao,
, punto sul vivo dalle delusioni, eccitato da un vago desiderio che si va formando
contraffà se non la pittura, essendo da meno di quella e poco durabile per
con le mani sui fianchi, soffocato da un eccesso d'ilarità. ungaretti, i-34
braccia buttate come dio vuole, calci da muli,... donne sciamannate e
il muso. = deriv. da buttero1. butterato (part.
un paesetto presso napoli, e carcerato fin da quando era giovinotto di sedici anni.
; talché si vergognava a farsi vedere da balestra in quello stato. cantoni, 270
, 9-162: oli ed unguenti / da tòr via le litiggin d'ogni faccia
le litiggin d'ogni faccia / e da tutte le mani scabbia e rogna, /
cui è coperta l'esterior superficie dell'anello da cucire [il ditale], i
aratro, due volte il giorno, da un pastore chiamato buttero dei bovi.
e. cecchi, 6-378: fiancheggiati da butteri, che d'ogni parte li serravano
. 3oóxopo <; (comp. da poo? 'bue 'e xopó <
; 'che punge, pungolo ', da xecpw 'pungo '): '
guardarmi bieco. = deriv. da buttero1. butteruòla (butteròla)
viso chiuso. = deverb. da buttare. buttóne, sm.
= lat. tardo bùteó -5nis, da una base mediterranea * but- * sporgenza
nella buzzamaglia. = deriv. da buzzame, col suffisso peggior. -aglio.
. buzzo. = deriv. da buzzo1, col suffisso peggior. -ame.
geometra. = etimo incerto; forse da buzzo * addome '. buzzichèllo
la via. = deriv. da buzzicare. bùzzico1, sm.
. = » deverb. da buzzicare. bùzzico2, sm.
-empire il buzzo: mangiare, dar da mangiare in abbondanza. lippi,
. idem, ii-807: voi però che da un pezzetto mi osservate, vi siete
e gli spilli. = forse da buzzo1 * gonfio '(come il ventre
ecc.]. = deriv. da buzzo1. buzzóne1, sm. (
dolciumi. -per estens.: persona giunta da poco in città, forestiero (
.. verosimilmente la voce si propagò da firenze quando fu per breve tempo capitale
vale a dire prepararlo in tal modo da non lasciare niente di calloso e di
* uomo panciuto ', deriv. da buzzo1.
uno acuto; e ciò non avviene da altro che dall'esser davanti ad una
, di un codice); seguito da a. o m., vale '
, 400; rovesciato, e preceduto da i, indicò 500 (id).
la quale. giacomo da lentini, ii-54: la salamandra audivi /
, 'giacché '). giacomo da lentini, ii-64: non so se savete
ca lo bon pingitore / in tanto è da laudare / quanto fa simigliare / tutta
, che chiamata fu madonna lisetta da ca'. quirino..., s'
altre donne a con fessar da questo santo frate. idem, iii-7-32:
della magia caldaica sia uscita e derive da la cabala giudaica; perché gli ebrei
abbiano preso qualche degno o indegno principio da quelli. garzoni, 1-248: il nome
in scritto, ma in voce, da i padri antichi per continua successione ne'
secreta ispo- sizione della divina legge ricevuta da mosè dalla bocca d'iddio, e
mosè dalla bocca d'iddio, e da lui in voce rivelata a i padri,
così che per la prima volta vidi da vicino saturno, l'astro della cabala
scioglimenti di dubbi: fioccano i biglietti da ogni lato; io gli leggo e
la pensione e che non avendo nulla da fare fanno la cabala, studiano la scienza
tante cabale per estorcere una sentenza favorevole da cotesto consiglio, che ne sta in
innanzi al suo morire, assalito indegnamente da tutte le parti in materie ben differenti
degli stampatori. beccaria, 1-183: da ciò veggiamo quanto sia utile la stampa,
lega. tutte cabale ordite da'navarrini, da quel cardinale là di francia, sapete
vedeva in piccolo, ridotto a gingilli da star tutti nella calotta d'un tricorno
tricorno, ridotto a cavatine e cabalette da cantarsi su una spinetta dipinta. boriili
cabala. leone ebreo, 248: da abraam per successione de isac e di
degli ebrei chiamati cabalisti: li quali da moisé dicono per revelazione divina queste cose esser
mente, tipicamente dal cabalista, e da altri pazzi e altri savii altrimente suggetto
i numeri del lotto; che è opera da cabalista. varchi, xxvi-1-161
parlasse della scienza caballistica, udirei volentieri da un professore di raimondo, a che
qualche frase del gergo cabalistico, pronunziata da suo padre o dall'avvocato marzano.
i giurati a muso duro sono fantini da sentenziare che non è vero nulla, che
molto tempo confuso, destrutto ed inturbidato da bovi, porci ed asini. soldani,
— voce dotta, lat. caballinus, da caballus 1 cavallo '(perché,
, desco assai proba bilmente da una forma dialettale piccarda camberete,
identificato, il cui nome derivava da * chicco di grandine ', per la
. cabest [r] an, forse da cabcstre * capestro \ cabila
cabina, sf. piccola camera da letto (sulle navi) ove alloggiano
un metro o poco meno, circondate da tende e con scalette interne, tanto
metà cena arrivò la chiamata che aspettavo da roma. per qualche minuto nella cabina
medicazione: adibita, negli ospe- daletti da campo, alla cura dei feriti leggeri.
smozzicata, che nella parte alta faceva da cabina elettrica e sotto ci abitava una
alvaro, 9-462: tu me lo hai da dire in tempo se vieni.
. = voce dotta, deriv. da cablogramma (sul modello di telegrafare da
da cablogramma (sul modello di telegrafare da telegramma). cablografia, sf.
modello di telegram): comp. da cable 'canapo, cavo, gomena
a 15 decilitri circa) usata anticamente da israele. bibbia volgar., iii-482
, sm. marin. navigazione costiera da capo a capo e da porto a porto
navigazione costiera da capo a capo e da porto a porto; navigazione mercantile fra
delle grosse merci ella [la strada da venezia a trieste] avrebbe a lottare col
la navigazione del commercio, che si fa da un porto all'altro con piccoli bastimenti
, a giudicarlo dal valor suo concettuale, da ciò che ammira come eloquenza,
ciò che ammira come eloquenza, da ciò che gusta come spirito,
ciò che gusta come spirito, da ciò che crede politica fina, e più
di piccolo corso, ci sarebbe da disperare. panzini, iv-95: piccolo
marina di s. stràtico (cit. da arlìa) è del 1813.
intorno all'asse trasversale, in modo da innalzare la prua (ed eseguire una
accentuata). = deriv. da cabrare. cabrèo, sm. mappa
dal catal. capbreu (comp. da cap, dal lat. caput, *
. caput, * capo principale 'e da breu, dal lat. brevis,
lavaceci. = deriv. da cacare. cacadubbi, sm.
comp. dall'imp. di cacare e da dubbio (v.). cacafrétta
comp. dall'imp. di cacare e da fretta (v.). cacafuòco
, sm. invar. scherz. arma da fuoco antiquata. tombari, 1-67
comp. dall'imp. di cacare e da fuoco (v.).
le lettere ripercotendole. = deverb. da cacagliare. cacagliare, intr. (
schiccheri o 'mpacchiuche. = deriv. da cacare. cacaiòla (caccaiuòla, cacaruòla
può chiamare cacalerìa e non cavallerìa; da che mel conviene pur dire.
... le granella che genera da poi il cascare de i fiori, peste
., lat. cacalia (registr. da plinio, 25-86), deriv.
, 4-198: cacalocchio! per fare cose da fanciulli e da bambini voi dovete essere
! per fare cose da fanciulli e da bambini voi dovete essere il teri.
. dall'imp. di cacare e da occhio (v.).
1-164: -come chiamava quei... da bologna? -cacalori...
? -cacalori... -i da mantova? -cornacchie. firenzuola, 948
comp. dall'imp. di cacare e da oro (v.). cacàm
comp. dall'imp. di cacare e da millesimo (v.).
sterculiacee (theobroma cacao), alta da 6 a 8 m, con foglie lanceolate
, 62: [nasce il cacao] da un albero piccolo, a maraviglia bello
dello zucchero e del caffè procuro ne mettano da parte tanto che basti loro per l'
riempiti di frutta candita, ghiottonerie da monaca, cappucci ripieni di panna e
cattolica, che mi avrebbe guarito sùbito da quel malanno. = dallo spagn
dallo spagn. cacahuatero, deriv. da cacahuate e cacahuete (nel 1653)
(nel 1653), comp. da kakdwatl 'cacao'e da halli 'terra',
), comp. da kakdwatl 'cacao'e da halli 'terra', cioè * cacao di
caro, 12-i-140: e'debbono essere da sei o sette anni che un brigante
comp. dall'imp. di cacare e da pensiero (v.).
cacavon nelle mutande, facendo delle cose da ridersene. carducci, ii-19-130: dicono
stiam per aver di quei catolli, / da far de le patacche e de'fiorini
con la canna, e ci facciamo sputare da tutti quelli che passano. diventiamo la
una fiera tosse e convulsione di petto che da venti e più giorni mi sconquassa senza
. forte paura. = deriv. da cacare. cacariòla (cacariuòla),
cacariuole mi accarezzava. = deriv. da cacare. cacariuzza, sf. ant
di sposalizzarla. = deriv. da cacare. cacaruétta, sf. raro
un infemetto piccolino, come quel fornellino da cocer pasticci, che sta colà dietro
comp. dall'imp. di cacare e da sangue (v.). cacasénno
comp. dall'imp. di cacare e da sentenza (v.).
comp. dall'imp. di cacare e da sevo o sego (v.).
comp. dall'imp. di cacare e da sodo (v.).
comp. dall'imp. di cacare e da sotto (v.). cacaspèzie
e chi gli piglia, non vantaggia questi da quelli. = comp. dall'
comp. dall'imp. di cacare e da spezie (v.).
i-109: ma questa non è considerazione da trattarla co'i cacastecchi.
comp. dall'imp. di cacare e da stecco (v.). cacata
. saccenti, 1-2-223: poteva esser da un'ora innanzi giorno, /
al forno, / e sborra una cacata da facchino. 2. dimin
picciole pallottoline. = deriv. da cacare. cacataménte, avv.
), agg. defecato; lordato da escrementi. jahier, 82:
col senso di * tenaglia ', da cui il nome del pappagallo, per
erbe, che esser tutto dì lapidata da te, e forse mi gitterò in un
senza cacatoio. = deriv. da cacare. cacatóre, agg. e
, e in certi cannelli quella dura da suggellare. redi, 16-iii-161: non era
volumi slegati, scompagnati, unti, avviliti da cacature di mosche e di piccioni,
promesse! = * deriv. da cacare. cacazibétto, sm.
comp. dall'imp. di cacare e da zibetto (v.). cacca
, 4-31: il professor callarà non mangia da una settimana, perché dio ce ne
puoti, 42: questo vaso da noi detto 4 caccavella 'è una
avere quello squisito sentimento musicale, che da tutti, senza rendersi conto del perché,
= lat. tardo caccavella (da caccabellus, accanto a caccabùlus, dimin
. 2. figur. cosa da nulla, inezia. panciatichi, 248
l'attaccatura, che viene a ristringere da quella parte la figura della cacchiatella,
della cioccolata. = voce registr. da tommaseo (cfr. cacchiatella e
genti e'son grandemente appetiti dai vanitosi e da tutti quelli cui natura ha devoluto un
qualche / cacchionerìa. = deriv. da cacchione nel senso di * cosa minuta,
di bonsollazzo, per lo bosco si smarrì da sua gente, e capitò, alla
usa di fare il ferro. folgore da san gimignano, vi-n-134 (3-1):
forestieri che vi dovevano venire. andrea da barberino, 2-166: la notte sognò duodo
di guerra; ed è veramente piacer da gran signori e conveniente ad uom di
acciò che questo esercizio non gli impedisca da lavorare i campi che tornano a beneficio
e ti fian conti i giorni / da dare assalto alle selvagge fere. campanella,
numerose, co'cani e con le voci da ogni parte della selva fatte smacchiare e
, e gira due occhi sanguigni, da cui traluce insieme l'ardore della preda e
i mercati della toscana, son presi da questi tali. nievo, 194: io
ho messo in opera la mia munizione da caccia. carducci, iii-3-273: oh
cacce e i perigliosi avvolgimenti / e da dito segnar le profondate / oblique piaghe
tempo. non freddo eccessivo; ma da quel cielo lividiccio poteva uscire qualsiasi sorpresa
-anche: ricerca di una compagna (da parte di un animale). garzoni
gioveni si danno pesi proporzionati, e commodi da portare, che quando son più robusti
di difesa..., è da comportarsi solo alle fiere, che non hanno
pesci); laminale braccato. giacomo da lentini, ii-92: perché d'amare ogni
la caccia. caro, 9-259: da le cacce d'ida / venne costui mandato
le frasche stormire. manzoni, 314: da un poggio aereo, / il biondo
regge ad un carico / di pino da lungi odorante, / e al cìdolo ferve
... chi ha avuto la caccia da bargelli per eretico. nievo, 184
sovr'essa, e trafe- lano tanto da giungere finalmente a qualche scena di empietà
stupidamente tutta la storia deu'umanità; da questa caccia singolarissima di nefandità e di
* cacciatorpediniere 'o di 'aereo da caccia rigatini-cappuccini, 178: caccia:
per 'inseguimento ': * aeroplano da caccia '; * un caccia '
ed i biricuocoli a centinaia co'marzapani da siena. d. bartoli, 16-1-43
descriver benissimo, perché le aveva godute da un posto distinto, dell'escuriale.
del calcio, ognuno dei punti segnati da una delle squadre. -giuoco delle cacce
le caccie guadagnate. -queste parimente sono da me picciole vittorie nominate. bracciolini, 1-13-
cantate sono alternate, precedute o seguite da interludi strumentali. 14. locuz.
. e un giorno, squartato da un ferocissimo cinghiale, sa
di fare la corte (o già legata da precisi impegni sentimentali a una persona)
fagiuoli, 2-198: chi ci avrebbe assicurati da un'archi- busata, massime volando
i bracchi, i levrieri, l'arme da caccia, i spiedi, i spontoni,
udimmo molto bene il suono di un corno da caccia che veniva di oltre quel
uscì a cavallo, in treno da caccia, con una piccola scorta di bravi
: anche in una famiglia, un cane da caccia per esempio, su tre fratelli
dilet- tosa caccia andavamo; né mai da li cercati luoghi carichi di preda tornavamo
posto il suo maggior diletto nell'andare da sé solo a caccia, o nel passare
, che poco innanzi avevano avuto la caccia da
che vuotano la borsa e danno soltanto da mangiare a'birbanti che fanno per i
cani). varchi, v-35: da alcuni sono chiamati latratori [i maldicenti
siamo proposti di rileggere i promessi sposi da cima a fondo, dando il carico
grande speranza. = deverb. da cacciare. caccia2, sf.
comp. dall'imp. di cacciare e da balena (v.). cacciabótte
. particolare tipo di cesello usato da incisori e orefici per lavorare gli sfondi
comp. dall'imp. di cacciare e da botte (v.).
antico della chiave d'albero, oggi sostituito da congegni migliori. = comp.
comp. dall'imp. di cacciare e da cavallo (v.). nel
comp. dall'imp. di cacciare e da chiodo (v.).
comp. dall'imp. di cacciare e da cornacchia (v.).
comp. dall'imp. di cacciare e da cristo (con allusione alla transustanziazione del
comp. dall'imp. di cacciare e da diavolo (v.). cacciafèbbre
comp. dall'imp. di cacciare e da febbre (v.). cacciaffanni
comp. dall'imp. di cacciare e da affanno (v.). cacciafusto
. invar. stor. antica macchina da guerra, che lanciava pali acuminati.
comp. dall'imp. di cacciare e da fusto (v.); voce
ispeziale uso alquanto non diritto. andrea da barberino, 2-162: entrando per lo bosco
caprioli selvaggi, che sono un mangiar da re. d'annunzio, ii-775:
ronzino / corsiere, ch'era buon da cacciagione, / e con sua gente
era in bianca cerva tramutata, / e da poi presa in una cacciasone. caro
ecc.]. = deriv. da cacciare. caccialèpre, sm. bot
comp. dall'imp. di cacciare e da lepre (v.); voce
comp. dall'imp. di cacciare e da male (v.).
re, apertamente il manifesta. bartolomeo da s. c., 35-1-3: femmina
ant. caccia. = deriv. da cacciare. cacciamósche, agg. e
comp. dall'imp. di cacciare e da mosca (v.); voce
comp. dall'imp. di cacciare e da naso (v.).
comp. dall'imp. di cacciare e da palla (v.).
comp. dall'imp. di cacciare e da passero (v.). cacciapensièri
comp. dall'imp. di cacciare e da pensiero (v.).
comp. dall'imp. di cacciare e da pietra (v.).
dalla camera di caricamento di un'arma da fuoco. = comp. dall'
comp. dall'imp. di cacciare e da proietto (v.).
conte ugolino e li figliuoli. folgore da san gimignano, vl-n- 154 (20-5
gli fanno vedere dilettevoli cacce. paolo da certaldo, 140: chi tutto vuole
coma ne facevano zuffoli, et comi da caccia, così il primo stromento che si
. -anche assol. guido da pisa, 1-292: ascanio figliuolo di enea
nostra nominanza, / ma cognosciuta fia da tamburini. / dopo la morte sol fama
invescare i tordi, e gli altri luoghi da cacciare e da uccellare, arrecano tanto
e gli altri luoghi da cacciare e da uccellare, arrecano tanto sollazzo agli abitanti.
creti..., fu cacciato da giove suo figliuolo. simintendi, 2-2-227
cor cacci ogni passione amara. paolo da certaldo, 372: boezio...
... anche ci ammaestra cacciare da noi la speranza: qui dei intendere di
cose mondane e che ti sono date da la fortuna, però ch'oggi ti dà
trovava, n'andò. s. caterina da siena, i-io: questa è dunque
con lingua fallace, sicché meritevolmente se'da cacciare da corte d'amore. bisticci,
fallace, sicché meritevolmente se'da cacciare da corte d'amore. bisticci, 3-279
e rimase el governo in mano di uomini da bene e savi. bandello, 1-1
da cani. firenzuola, 448: fattosi alla
a l'astuto cillenio impon che cacci / da la montagna al lido / gli armenti
11 credito. carducci, 1078: via da la chiesa, con le donne e
rivolgono a loro e sconfiggongli. andrea da barberino, 1-40: per cui fuggite
scaglia / vèr chi la caccia, che da lui si sente / gravemente ferita;
colla vergogna e la stizza che mi cacciavano da tergo. alvaro, 9-320: le
, tre ne uscivano a sinistra, da ogni parte. leopardi, io77: se
ogni parte. leopardi, io77: se da te medesimo ti porrai mezzo dito più
dalla galera dove venne cacciato per sospetti da nulla. verrà fuori per mia garanzia e
5-89: il quale [fiume] da piè d'un monte per una rottura di
verrà accompagnato, salutato e forse molestato da tante e tali diversitadi de voci,
improvviso per la vita, l'alzò da terra. lucia girò la testa indietro atterrita
involtino per involtino; a cacciar fuori da ogni busta la carta e scuoterla e
e dunque tutti in cucina, stretti accovacciati da mane a sera nel canto del foco
caccia, e'son poi fanti / da battersi ben ben seco in un forno.
e cacciarsi in corpo uno spiedo porchereccio da quella parte ch'egli ha la punta
, 4-35: la testa a furio da la coccia fende, / e nel ventre
casa il lupo per pecoraio, cioè rattoppa da serva per guardiana di simplicia. s
fiato, sicché non fosse udito, prese da un focolaio vicino quanta cenere potè con
là giù del male. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
goldoni, vii-1091: - che vuol da noi questo seccatore? - non lo
fucili, e insieme cartucce e armi da taglio, e tutto fu messo a sacco
, se non ciarlare del caso e da un gruppo cacciarsi in un altro: precisamente
: cento teste sanguigne, scarmigliate, da energumeni, si cacciarono tra le stanghe
invitava al sonno: non c'era che da spogliarsi, cacciarsi sotto le coltri e
ponto del morire. guerrazzi, i-112: da parecchi giorni mi si è cacciato addosso
salvacondotti », disse. « non è da tutti cacciarsi quassù a passeggiare ».
-dove t'eri cacciato? - ho avuto da fare, - rispose baba. 15
. -cacciar fuoco: incendiare. guido da pisa, 2-23: a me pare che
fuori qualcuno di una cosa: liberarlo da essa. forteguerri, 29-37: ha
sp., 18 (319): da qualche tempo,... s'è
impeti degli esserciti, in modo che da questo essemplo è tornata a chi è
= lat. tardo captidre, deriv. da capire 1 prendere '(come forma
cacciareattóre, sm. aeron. aereo da caccia a reazione. = comp
a reazione. = comp. da [aereo da] caccia e reattore (
. = comp. da [aereo da] caccia e reattore (v.)
caccia al cinghiale con battute eseguite da cani e battitori; la caccia alla folaga
comp. dall'imp. di cacciare e da sommergibile (v.).
mento di legno cilindrico con manico da una parte, e dall'altra
comp. dall'imp. di cacciare e da spoletta (v.).
tennono co'cerchi, perché speravano avere da loro meno offesa, e tutti quelli,
legnosa). = deriv. da cacciare. cacciatappo, sm.
comp. dall'imp. di cacciare e da tappo (v.).
dietro ad un bel cervo, che, da lui cacciato, si rinselvava. d
necessità nasce o dalla fame, o da una guerra ed oppressione. aretino, 8-152
si rimase fuori, come un cacciato da le nozze ove era ito senza esservi invitato
, 277: già sgridato e cacciato / da le sdegnose ninfe / timido fuggo,
caverne! cacciato di città in città da tutti i governi, perché la mia
si ritrassero modeste alla cucina, cacciate da una irruzione di poltroncine elastiche, o
s'era un altro legno / cacciato da fortuna già ridutto. tommaseo, i-60:
di giù come le anime de'scioperati cacciate da dante alle porte dell'inferno, non
diremo d'un suono cacciato con impeto da una tromba? va egli sol più lontano
di legno. = deriv. da cacciare. cacciatóio, sm. cacciachiodi
artifiziali. = deriv. da cacciare. cacciatóra, sf.
, con ampie tasche che possono servire da carniere. carena, i-49:
fiume, e tutti li sgomenta. folgore da san gimignano, vi-11-154 (20-6)
: non vedemo noi che la bestia da uno cacciatore levata, e poi da
da uno cacciatore levata, e poi da un altro presa, ella rimane a quello
, ed egli sul suo ronzino faceva da cervo. monti, x-3-155: al corto
dire d'aver tirato a un'animale da vicinissimo, dicono ancora: gli ho
a braccetto del curato ed aveva occhio da cacciatore, si ferma ad accennare un
colline, i boschi, andavano su da gaminella, da san grato, da
i boschi, andavano su da gaminella, da san grato, da camo, tornavano
su da gaminella, da san grato, da camo, tornavano infangati, morti,
agile bracco di molti cacciatori che annusa da lontano la sventura, che porta appiè
e convien guardarsi più dalle guardie che da gli assalitori. 5. nelle corti
a zuffa mortale colla colonna austriaca uscita da daone sulla destra del chiese, e
i-303: i rossi cacciatori di garibaldi da una parte e i bruni bersaglieri di medici
7. aeron. raro. aereo da caccia. ojetti, i-32: era
8. agg. raro. da cacciatore. cattaneo, ii-1-259: la
. 9. locuz. messa da cacciatori: celebrata alla svelta.
intendete, appunto, diteci una messa da cacciatori. cacciatòrio, agg. pertinente
il primo nome dato all'anfiteatro quando da prima si fece, fu di teatro cacciatorio
di teatro cacciatorio. — deriv. da cacciare. cacciatorpedinière, sm. invar
comp. dall'imp. di cacciare e da torpediniera (v.).
togliere e a stringere le viti: formato da una lama o tondino in acciaio appiattito
. dall'imp. di cacciare e da vite (v.).
cachundé (e cachondé), deriv. da cachu (e cacho) -,
degli occhi. s. bernardino da siena, 761: vi voglio ben dire
sulla brandina caccolosa. = deriv. da caccola. caccósa, sf. ant
lana, a tegumentare d'un mistero da diez pecos (cinquanta- cinque di queste
più tono. = deriv. da cacca. cacétto, sm.
. = dal giapp. kakemone, da kakem 'appendere 'e mono *
della gallina mia. = deriv. da cacare (v.). cacherìa
non mi bestemmiasse a petizion de l'anima da poca che non mangia e non bee
a conchiudere. = deriv. da cacare. cacheróso, agg. lezioso
continuata famigliarità. = deriv. da cacheria. cachessìa, sf.
idropisia, e la cachessia ne'vermi da seta. a. cocchi, 8-274:
lassezza delle braccia e delle gambe, da una languidezza universale. =
'cattiva costituzione fisica '(comp. da xaxó <; 'cattivo 'e
m. -ci). medie. affetto da cachessia; debole, malaticcio. -
pedanti vanno imbandendo le conserve agli stomacuzzi da venir su su a bocconcini. d'annunzio
, iv-96: cachi. sarebbe la grafia da preferire per la parola 'kaki '
cura..., delle bestie da soma che abbisognano per la masseria e per
chi fabbrica e vende cacio. francesco da barberino, 201: se tu se'poliamola
alla robiola. = deriv. da cacio. caciato, agg.
= spagn. cacique (1492) da una voce indigena di san domingo
ministerio / in cucina andò a far da santa marta; / e vennero il pansanto
romagna). = comp. da cacio e un secondo elemento di formazione
e di cacio e d'altre buone cose da mangiare, secondo che a'poveri di
fatto schiudere di molte uova, statevi deposte da moscerini. il cacio inverminato è camangiare
il cacio inverminato è camangiare non abbonito da tutti, preferito da alcuni. tommaseo
camangiare non abbonito da tutti, preferito da alcuni. tommaseo, i-561: prendi queste
e ciascuni serrati al lor posto, da parte: / i primaticci da un canto
, da parte: / i primaticci da un canto, dall'altro i serotini,
: vorrei che gli faceste confessare il cacio da galantuomo, perché glielo perdono volentieri,
intimi. varchi, 24-7: da prima erano come pane e cacio; e
gli uccelletti. = deriv. da cacio. -non volere qualcosa neanche
, cacio fresco, caciolino, piccolo cacio da mangiarsi subito fatto, umido e poco
. fucini, 433: si maschera da cappuccino la mattina verso le nove, quando
per il collo. bacchetti, i-117: da peschici erano stati portati barili di vino
in gargano san fare saporitissime, e cacicavalli da mangiare rosolati al fuoco delicatamente. c
il traballante romualdo, invece, andava esente da ogni obbligo di recezione...
come un caciocavallo. = comp. da cacio e cavallo (v.).
; 4 volgare ', comp. da xaxó? 4 cattivo 'e èp.
. xaxoxeps7) <;, comp. da xaxó <; 4 cattivo 'e
cattivo stato degli umori '(comp. da xocxó? 4 cattivo 'e 4
, agg. medie. disus. affetto da cacochimia; debole, malaticcio. -
pedanti vanno imbandendo le conserve agli stomacuzzi da venir su su a bocconcini.
, non son punto aquiline, ma da sanguisughe, pacchioni, sturni e ciacchi
xaxóg 4 cattivo, maligno 'e da dea (v.). cacodèmone
, non son punto aquiline, ma da sanguisughe, pacchioni, sturni e ciacchi
= voce scient., deriv. da cacodil [icó] col sufi. chim
. chim. radicale monovalente costituito da un atomo di arsenico e due gruppi
, presente in molti composti (caratterizzati da odore sgradevole). = voce
= voce scient., deriv. da cacodile col sufi. chim. -ico.
simili fra loro; impressione sgradevole prodotta da una o più voci umane, da strumenti
da una o più voci umane, da strumenti musicali che suonano senza accordo.
così chiamasi una voce viziata, proveniente da qualche difetto negli organi della bocca e
, dal gr. xaxocpcovfa (comp. da xaxó <; 4 cattivo 'e
ministeriale. = deriv. da cacofonia, per analogia con eufonico.
non si pronunzia. = deriv. da cacografìa. cacologìa, sf. espressione
/ che mi stimassi tanto cacologico / da non discerner sensi buoni e rei /
linguaggio anfibologico. = deriv. da cacologia. cacóne, agg.
del coraggio. = deriv. da cacca. cacoslnteto, sm.