. 7. medie. mano da o di predicatore: attitudine speciale della
penne bianche che ricordano il collare usato da determinati ecclesiastici nel secolo scorso.
aulente la mia spoglia serpigna di predicatorello da beffe. = voce dotta, lat
. m. -chi). ant. da predicatore, enfatico. aretino,
, diede ad intendere a la comunità ragunata da le ceretanarie che a ognun che pagasse
all'attività del parlare in pubblico; da predicatore, oratorio. tramater [
di giovenale, lo scherzo e la chiacchiera da una parte, il sarcasmo e la
, lat. tardo praedicatorius, deriv. da praedicàtor -óris (v. predicatore)
fedeli continuamente cresceva. s. bernardino da siena, 76: elli fu un frate
lutero ebbe gettati questi fondamenti, aiutato da molti discepoli ch'egli aveva in diverse
propria dottrina religiosa e morale. uguccione da lodi, xxxv-i-623: encontra ti fui forte
ne 'l tempio, tesser bat- tezato da giovanni, la sua predicazione, la elezzion
, e ad un magistero esercitato personalmente da lui con la predicazione insieme e con
a tener per vera l'instituzione lasciata da caider e che per questa causa fossero
reali, a desideri che fermentano tacitamente da lungo tempo nell'anime loro. carducci
di latino che il toscano era una favella da servirsene e pregiarla. de roberto,
lat. praedicatio -dnis, nome d'azione da praedicàre (v. predicare1).
presto. = nome d'azione da predicare3. predicènte (part.
proabili predicenze. = deriv. da predire, sul modello di maldicenza (v
. ant. ammonitorio. bartolomeo da s. c., 40-5-4: leggermente
= agg. verb. da predicare1, n. 7.
. = agg. verb. da predire. predicibilità, sf.
li sami, essendo richiesti di aiutorio da quelli di pitene incontra quelli della cittade
di colà, man dato da molto avanti a publicarsi per tutto il regno
falso. = nome d'azione da predire. predicitóre, agg.
signore. = nome d'agente da predire. predicòtto, sm.
me ne vennero interrogazioni e meraviglie grandi da milano, da genova, da torino,
interrogazioni e meraviglie grandi da milano, da genova, da torino, da zurigo,
grandi da milano, da genova, da torino, da zurigo, non senza
milano, da genova, da torino, da zurigo, non senza predicotti. cantù
noioso), per lo più pronunciato da un superiore di grado o di età;
.: reso facilmente accessibile e consumabile da un vasto pubblico con adatti procedimenti divulgativi
dal lat. prae 'prima 'e da digerito (v.).
dal lat. prae 'prima 'e da digestione (v.).
dal lat. prae 'prima 'e da digesto2 (v.), per
prae, con valore elativo, e da digiuno2 (v.).
f f -particolarmente protetto e amato da dio, da una divinità. -anche
-particolarmente protetto e amato da dio, da una divinità. -anche sostant.
, sostenuto, esercitato o compiuto tanto da applicarvisi con passione, cura, zelo
dice avere colla fede una tal filosofia da voi prediletta. g. gozzi, i-25-20
veggo essere questa una virtù tanto prediletta da voi che per sua cagione vi piace
17-44: era annunziata la 'francesca da rimini ', la tragedia prediletta della
stampa periodica milanese, i-170: saltare da capo a fondo in un libro è
lei, ma sospeso, e che da lei dipendeva tesser trattata come una figlia di
all'amore e alla protezione che discende da dio. breme, 53: il
strada dalle predilezioni, agli odi e da altre passioni. deste, 253: io
. praedilectio -onis, nome d'azione da praediligére (v. prediligere).
l'amenità del sito e per far da questa parte contra le nazioni frontiera e non
non meno per essere forte, potè da teodorico esser prediletta. temanza, 195
1-i-268: sto a vedere che almeno da quanto ho detto tragga motivo di ripetere
d'accordo, e vero, sui luoghi da frequentare, gisella prediligendo i ristoranti e
e vigna incurvata su un breve declivio da cui si mirava, come da un balcone
breve declivio da cui si mirava, come da un balcone, la bonaccia madreperlacea della
dal lat. prae 'prima 'e da diluvio1 (v.).
ogni cosa futura previde, suole, da sua propra benignitìa mossa, qualora la natura
. dal lat. prae 'prima 'e da dimostrazione (v.).
, iv: un presunto « bastone da lancio »... fa parte del
apti ad conservare li fru- cti che da epsi si excipeno. de luca, 174
per gli nostri principi i plebei avevano da prima i predi, di cui i
si manderà il 'memoriale 'a milano da presentarsi al serenissimo per mezzo del marchese
podere, fondo ', deriv. da praes -aedis 'mallevadore, garante ',
', a sua volta comp. da prae * avanti 'e vas vadis '
lii-4-140: il nostradamus astrologo, il quale da molti anni in qua ha sempre predetto
predetto il caso che egli poi sofferse da ulisse. monti, 4-2-131: lucano scostandosi
. monti, 4-2-131: lucano scostandosi da tutti ha preso un partito stranissimo,.
uomo di gran bontà e dottrina e da loro tenuto per santo, dicendo aver
facesse predire a virgilio che il veltro da verona sarebbe 'salute all'umile italia
, 1-379: questi abusi furono predetti da dio, allorch'ei divisò agl'israeliti qual
,... non è però da dare loro fede... le demonia
citerea / che il mio fora un vantar da ciarlatano. pascoli, 1-668: '
le sorti ammaestrato ch'egli si guardasse da una città chiamata pandosia e dall'acqua
i galli essere alle porte. benvenuto da imola volgar., ii-200: nel suo
può il testo che siegue. zanobi da strata [s. gregorio magno vol-
dotta, lat. praedicére, comp. da prae 'prima 'e dicère (
difesa dell'organismo e producono modificazioni tali da porlo in uno stato favorevole al manifestarsi
possono essere di natura diatesica o derivare da postumi di una malattia pregressa, da
da postumi di una malattia pregressa, da determinate condizioni sociali, ambientali, fisiologiche
dato ordine o proposito per uno scopo da attuarsi in futuro. -in partic.:
] non furono predisposte e concertate in modo da poter essere pienamente attive ed efficaci.
], e sì la predisponga all'aborto da esservi soggetta ad ogni piccola causa esterna
. prae 'avanti, prima 'e da disporre (v.).
individui. = nome d'azione da predisporre-, cfr. fr. prédisposition
sul conto nostro deriva... probabilmente da ragguagli di frettolosi viaggiatori o da corrispondenza
probabilmente da ragguagli di frettolosi viaggiatori o da corrispondenza di persone mal predisposte. ibidem
attenzione, perché non vi era predisposto da un proprio bisogno. carducci, ii-9-201:
. il secì- naro era predisposto, da quella intimità, alle confidenze amichevoli.
del piede. = deriv. da puntone \ n. 8.
nelle grotte. = deriv. da puntone1. puntoncino, sm.
secco tra i nostri cespugli ci servirono da puntoni. 3. elemento strutturale
racchiudeva nel mezzo un trave verticale sorgente da una base rettangolare di gesso, su 'l
e terzo piano erano raddoppiate e suffolte da puntoni. -nelle antiche gru,
catena di ferro che regge il peso da sollevare, costituita da due travi di
regge il peso da sollevare, costituita da due travi di legno confitte nello stipite
e congiunte stretta- mente fra di loro da un grosso chiodo. m. fiorio
voglian dir puntone, fortificate e sostentate da due altre travi, lunghe sei piedi
, 8: quando il sito della città da farsi averà qualche lato pericoloso più degli
, i-584: puntoncelli in forma d'argine da fabbricarsi con sasso mescolato,..
). = acer, masch. da punta1. puntóne2, v. pontone1
, 347: son buone delle ricette da far che, quando il vino comincia a
più innanzi. = deriv. da pungere, n. n; cfr.
morando, 419: egli, informato prima da blumazar della qualità dei personaggi e dell'
perché si possa formare un diritto giudizio da questa parte da chi volesse divertirsi a
possa formare un diritto giudizio da questa parte da chi volesse divertirsi a formarlo. botta
essendo già noto all'eccellenze vostre che da queste cinque teste viene governata la spagna
. c. gozzi, 1-1123: da questo puntual foglio, ch'io pubblico,
nasce la commedia dei contratti rotti, e da quattrocento e più formule consimili vediamo uscire
, hanno abbracciata la povertà evangelica consigliata da cristo con la rinuncia piena, puntuale
puntuale osservazione de'tempi prescrive, è da udirsi un valente moderno che con giusta licenza
valente moderno che con giusta licenza libera da qualche angustia la penna dello scrittore. gualdo
divideva... in due: da una parte, un equilibrio morale, un
il suo lume, ogni uomo il vizio da ritentare / nulla mancato, nulla rinunziato
brusoni, 9-211: tornato... da mio padre, il pregai a favorirmi
naturalezza. c. dati, 4-182: da questa puntualità de'suoi costumi se ne
di un dato. s. carlo da sezze, iii-86: è finalmente [detto
è se io abbia cura o rimedio da prescrivergli, a fine di sollevarlo in tutto
di sollevarlo in tutto o in parte da quella infermità nella quale presentemente si trova
si trova e che nella sua lettera da vostra reverenza con tanta puntualità è stata
teco assai della tua abilità che si vede da questo lavoro esser grande, attesa la
... questi riguardi e rigori da puro zelo di pontualità nel serbar le
che si ha in mano. giuseppe da rovato, lxii-2-ii-224: io non dubito
o venerdì non fossi a milano per farvi da ciceron- cino in pavia, voi e
al treno, e garlandi non era uomo da mancare di puntualità. saba, la
28 scorso aprile. = deriv. da puntuale. puntualizzare, tr. precisare
tanto in tanto eran puntualizzate / ora da un bianco palpebrar di lampi / ora
avare del cuore. = denom. da puntuale, col suff. dei verbi frequent
). = nome d'azione da puntualizzare. puntualménte (pontualménte,
essendo rimaso qui in firenze solo, da qui avanti scriverò più puntualmente in questo
alcuni giorni ch'io ho ricevuto pontualmente da pisa il noto petrarca per un mio
padre continuava a mandargli puntualmente due fogli da cento ogni mese perforandoli con uno spago di
la soluzione del dubbio puntualmente. fausto da longiano, iv-81: gran dapocaggine è
e rac- corre tutti gli atti fatti da loro, sì che dopo alcuni dì,
amore che lo produsse sono circostanze notissime da cinque secoli e più e registrate puntualmente
cinque secoli e più e registrate puntualmente da dante nel suo romanzetto intitolato la *
geritrice di pensiero. = denom. da punto2, per influsso di puntuale.
, 1-2io: particolarmente sopra la scrittura è da avvertire tenersi diversi metodi per isporla,
= deriv. da puntuale, con cambio di suff.
ramoscolose, puntuate. = deriv. da punta1. puntuazióne, v.
con un attrezzo acuminato. dino da firenze [tommaseo]: alcuno è stato
la piega sanguinante. = denom. da puntola. puntùnghero (punt'ùnghero
. punto del ricamo d'arazzo costituito da tratti verticali di filo di diversa lunghezza
lavoro di monache. = comp. da punto2 e unghero (v.),
, l'uno. = deriv. da punto2, con suff. dimin.
del giuoco, è battuto e punto da vergogna. guido delle colonne volgar.,
cadere in terra rovescione. s. bernardino da siena, iii-50: quando il medico
quinta ne la puntura del lato. ca'da mosto, i-117: hanno piacere,
sangue suo propio. s. gernardino da siena, 192: quando uno giglio è
per quelle punture delle spine. fausto da longiano, iv-272: e cosa certa
cosa certa che dalle fratte si ha da sperare spine, dalle rovere ghiandi,
hanno avuto bisogno d'essere stati aiutati da noi. b. corsini, 1-
non abbia a trar qualche puntura / da quella spina acerba e maledetta. fusconi,
l'animo ancor franco: / materia da coturni, e non da socchi. pulci
: / materia da coturni, e non da socchi. pulci, 7-44: avea
/ e ape con untura. bartolomeo da s. c., 3-9-7: certi
colli e di monti creati sulla mia pelle da quelle innumerabili acutissime punture ricevute al buio
quelle innumerabili acutissime punture ricevute al buio da quelle scomunicate pulci e altre bestie.
5-176: un certo senso fugace, da lui avvertito, come da chi sogna il
fugace, da lui avvertito, come da chi sogna il paradiso può essere avvertita
scorpione terrestre è rimedio alla puntura fatta da se stesso, trito e crudo e
già scompigliata e consunta. arsevi, da disagi o aer malsano, una cruda morìa
dei cavalli, che a migliaia morivano da punture di tafani velenosi. soldati,
tafani velenosi. soldati, 2-274: da quando fa caldo, ho un'irritazione,
signor, mi serba: / già fischiarli da presso e già già sento / del
altri dreto a tradimento / e, se da prima e'non dànno spavento, /
un pungolo o degli speroni un animale da soma o da sella; pungolamelo,
degli speroni un animale da soma o da sella; pungolamelo, colpo di speroni
de le coste, e chiamansi pleuresi da le coste chiamate leure e de là
vii-362: fu travagliato... da acutissimi dolori e punture, che acerbamente
ferita. -ant. dolore derivante da uno stiramento muscolare o tendineo.
stiramento muscolare o tendineo. guglielmo da saliceto volgar. [altieri biagi],
vergogna lava '. s. bernardino da siena, 756: la superbia è punita
le punture maligne. muratori, 5-i-1: da loro... aspetterò con pace
, atteso l'estremo dolore che ricevono da ogni puntura. verga, 2-184: verrò
la sicurezza della coscienza lo avrebbe salvato da tante punture maligne. arbasino, 62
una parte le vostre massime sono diverse da le mie e ne l'altra io conosco
sotto lo scudo della sua protezzione, acciò da le saette che aumentano le lingue avvelenate
dicono che [temistocle], commosso da punture di virtude, e per questo
ricapitola questa parola. s. bernardino da siena, i-131: il peccato troppo
. sono il più delle volte accompagnati da aspre punture o di passione veemente o
in quello stremo per essere stata cacciata da lui un mese prima, sentì quasi la
rimorso. carducci, iii-10-247: sentiva da presso i richiami de'dolci luoghi,
7-504: il vecchio scapolo era tutto scombussolato da quelle gonnelle che gli si aggiravano per
anche in mezzo alle sue angustie, come da un ritorno di giovinezza, da sottili
come da un ritorno di giovinezza, da sottili punture nel sangue e al cuore,
punture d'amor sentisse, avrebbe tanto da fare nel procurar rimedio al proprio male che
siri, ix-223: questa ultima parola pronunciata da avo diede qualche puntura di sospetto a
a pericolo di pontura. s. carlo da sezze, ii-449: un'altra gentil
senza qualche ponturetta. nievo, 1-364: da questo e dal discorso che tenne dietro
lat. tardo functura, nome d'azione da pungere (v. pungere),
per un puntusculo. = da puntò2, sul modello dei dimin. lat
ed entrammo in un piccolo convento abitato da quattro o cinque fraticelli girolamiti, che
il cappello puntuto d'un demonio vestito da capitano. saba, 53: l'altro
e intelligente; ma con un visetto puntuto da uccellino delle isole e due gambette da
da uccellino delle isole e due gambette da trampoliere, come rendere suadente una parte
portava a zazzera i capelli sì che da questo suo costume e dai piccoli occhi
il prato si rompeva in aiuole incassate da tegole rosse e turchine, piene di fiori
puntuti de la selenite. -interrotto da rocce appuntite (un corso d'ac-
, talvolta puntuto di scogli o rotto da cascate, le rive montuose coperte di
, le rive montuose coperte di foreste da cui escono rocce nere o rosse.
il vicesegretario socialista. -animato da battute argute (un dialogo).
de'fragili canneti 8. caratterizzato da suoni acuti (un tipo di musica)
n. 1. = deriv. da punta1. punzecchiaménto, sm. il
argomenti e nuove prove a conforto della dottrina da me proposta circa l'originalità del momento
molesti punzecchiamenti. = nome d'azione da punzecchiare. punzecchiante (part.
soda, punzecchiandogli da principio con bacchetta e non con il
che la donna si lasciasse finalmente persuadere da quella muta eloquenza, perché, difatti
creasse una qualsiasi storia che mi desse da vivere per qualche giorno.
una grande riputazione nella compagnia e faceva da sopracciò. a me era antipatico con
per punzecchiare i romantici: 'poesia da lazzaretto '. pirandello, 8-64:
... era punzecchiato tratto tratto da vaghi turbamenti. 5. spingere
troppo forti ma frequenti. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
che si è addormentato; noi avevamo altro da fare che pensare ai giacobini, sono
re) a sua volta da pungere (v. pungere), sul
punzecchiare), agg. punto leggermente da un oggetto aguzzo, appuntito.
. figur. stuzzicato, provocato, offeso da frasi mordaci, allusive o ingiuriose.
della propria patria alla francia, punzecchiato da tutte le invidie dei giornali monarchici inveleniti
ch'elle ci s'allontanano, / punzecchiate da due di quelle vecchie, / indiscrete
e puntiglioso. = nome d'agente da punzecchiare.
toccarlo si stamperebbe sulle dita, quasi gemmato da pun zecchiature d'ago sopra
. faldella, i-4-77: i giornali da tutte le parti lo tafanavano: ed
dispetti, gli scherzi villani, le punzecchiature da tafano, certe attenzioni esagerate che si
le punzecchiature di quel giornale possano venirci da una vespa nata qua e volata la a
di letteratura, si disponevano le punzecchiature da allogare in certa rubrica nei prossimi numeri
numeri. = nome d'azione da punzecchiare. punzécchio, sm. rosetta
mangiare. = deverb. da punzecchiare. punzecchio, sm.
a contro pelo. = deriv. da punzecchiare. punzellaménto, sm.
in sospetto. = nome d'azione da punzellare. punzellare, tr.
ti si raccomanda. = denom. da punzèllo per pungello. punzèllo,
voce di area sett., deriv. da punzecchiare. punziglióne, v.
lat. punctìo -ónis, nome d'azione da pungere (v. pungere).
più un'altra ora di tram, da casa al posto di lavoro, e hanno
del frescobaldi. = denom. da punzone, sul modello del fr. poinsonner
una gara. = nome d'agente da punzonare-, cfr. fi. poingonneur
del ventre. = nome d'azione da punzonare. punzóne (ponzóne,
ponzone grande nelle natiche e se lo spinse da lato. d. bartoli, 2-2-266
punzoni, uno scambussolamento, un bordel da insordire. cicognani, 1-171: io mi
2-307: essendo andrea del fede invitato da un famiglio a fare a punzoni,
in rilievo la lettera o il segno da imprimere nella matrice metallica delle monete,
ed i coni, o sia punzoni, da lui solo erano percossi. leoni,
i punzoni delle mezze sovrane, dei pezzi da 20 franchi e di quelli da 5
pezzi da 20 franchi e di quelli da 5 franchi. carducci, iii-22-286: i
strumento convesso. ottieri, 3-199: da mesi e anni ascoltiamo battere il tam tam
le matrici. = deriv. da punzone. punzunétto, v.
, affine a appaioso, che forse è da ricondurre al lat. appodiàre; v
questo nome di rangifero gli è imposto da stranieri, né l'intendono i lapponi
la pupa. betti, i-128: da piccola avevo una pupa di stracci. gatto
. -figur. chi è trattato da altri come un fantoccio senza volontà e
può vedere più in lei una popa da vestire e svestire (ché, quanto a
strada et incitati dal mal costume loro e da qualche bisogno, parendo loro essere come
di insetto; può essere libera, protetta da un astuccio (detto pupario) o
della sera. = deriv. da pupo. pupàrio, sm.
lat. scient. puparium, deriv. da pupa (v. pupa 2
strano mondo, in tutt'altro paradiso da quello delle cento e più culle,
= voce sicil., deriv. da pupo. pupata (puppata)
bambola. tesauro, 2-86: da ciascun di questi suggerii potrai tu ritrar
uno scrigno della natura, una poppatola da fanciulli. calzabigi, 62: lo
d'una vestita puppatola / portata da parigi in una scatola. carena, 2-62
, 'poppatola ': figurina umana vestita da donna, gradito e utile trastullo alle
gran balocchi...: poppatole vestite da giardiniere, da signorine, da pastorelle
.: poppatole vestite da giardiniere, da signorine, da pastorelle; e scialiini e
vestite da giardiniere, da signorine, da pastorelle; e scialiini e nastri e pianelline
vissero oltre la vita imbellettata di pupattole da sala od oltre le pose scultorie?
prendendo, bricconeria deliziosa, posa inattese da pupattola eccentrica. sbarbaro, 5-24:
moravia, 21-118: non c'è niente da fare sarai semre la solita pupattola pariolina
uno sportello praticato nel muro e cavò da un ripostiglio una pupattola di cera,
della ricca portantina. = deriv. da pupa1, con doppio suff.
proprio il suo piccolo passo sicuro interrotto da paure dolorose che sono però curate dalla
giocare con la pupazza, a un passo da me. 2. donna bella
)... che pupazza. (da sé). stampa periodica milanese,
, finalmente il proto-tipo ispiratore 'passa da parigi a londra ogni mese, e
e la stupidità di molte donne conosciute da me mi avean fatto risolvere a non voler
/ di mode non più viste e da parigi / aspettan la pupazza sospirando.
voce di area roman., deriv. da pupa1. f f
fantoccio privo di volontà propria e mosso da altri. savinio, 22-267: essendo
levato la patria tirandola su pe'capelli da un gran pericolo, perché affronta animosamente
dei nostri studi. = denom. da pupazzetto. pupazzettista, sm.
poi sanno appena mascherare la loro visione da pupazzettisti e da illustratori di quar- t'
mascherare la loro visione da pupazzettisti e da illustratori di quar- t'ordine. c
cermignani, pittore. = deriv. da pupazzetto. pupazzettìstico, agg.
arbasino, 7-400: 1 costumi sono da opera: convenzionali, anche un po'
magro magro, con un viso un po'da teschio. io quel coso l'avevo
un medaglione col ritratto di fra jacopone da todi; tenga per la stacchetta da una
jacopone da todi; tenga per la stacchetta da una mano alcuni popazzi rappresentanti bacone,
si lascia dominare e determinare ad agire da altri. c. e. gadda
animale infruttifero, con un testone finto da carnevale. moravia, xi- 271:
come un pupazzo gridando: « ma parla da cristiano, parla, che io non
ti capisco un accidenti ». -faccia da pupazzo: inespressiva, tonda. palazzeschi
mamma, un giovanottone con la faccia da pupazzo, le guance rosse e il
colore. 3. locuz. da pupazzo (con valore aggetti): da
da pupazzo (con valore aggetti): da adolescente. forteguerri, 10-94:
garba / in que'lor mostaccini da pupazzi? 4. dimin.
v.). = deriv. da pupo. pupè, sf. frances
cose paiono quasi tutte rubiconde. guflielmo da saliceto volgar. [altieri biagi],
mira che tutto l'emisperio è visto da l'occhio ed è impresso ne la
la popila degli occhi verde, i quali da fanciullezza son canuti e veggono più la
grandi e fissi, tagliati a metà pupilla da palpebre pesanti e assonnate, avevano un'
vinegia siede. nievo, 538: da lontano si protendeva nelle acque la vaga sirmione
guizzo m'àn fiaccato e stanco. antonio da ferrara, x1vii- 92: rendemi
rilevata come parte d'una palla. pellegrino da castiglion fiorentino, lxxxviii-ii-258: la germana
overo per morso dell'infante sono molestate da fessure dette da'greci ragade e da'
essendo elio in pupillare etade. benvenuto da imola volgar., ii-343: l'e-
le parti delle eriditadi a lui lasciate da qualunque fosse, o etti subito le concedette
sanudo, lii-555: sier bernardin contarmi da santa caterina morite e lassò nicolò e lucia
o intestati, dovevano tornare alle famiglie da cui quelle donne erano uscite.
pupillare non da'vani spaventi, ma da evidenti e da fatali calamità per ogni
da'vani spaventi, ma da evidenti e da fatali calamità per ogni parte circondato e
il caso che il figlio minore, da lui nominato erede, muoia prima di raggiungere
dotta, lat. pupillàris, deriv. da pupillus (v. pupillo).
tutela; età pupillare. benvenuto da imola volgar., ii-343: l'ereditadi
vero le parti delle ereditadi a lui lasciate da qualunque fosse, o elli subito le
cinquecento cavalli. = deriv. da pupillare1-, cfr. fr. pupillarité (
altri mali. = deriv. da pupillo. pupillo (popillo),
d'udire questa donna vedova ». andrea da barberino, 1-76: giurò dengnamente cavalleria
fosse finto: colto al suo cospetto da paralisi. -per estens. figlioletto
soffre di solitudine spirituale per l'abbandono da parte degli altri. cardarelli, 1015
scritto, opera lasciata inedita o incompiuta da un autore alla sua morte. chiabrera
bacchelli, 5-202: questi ha sposato da qualche tempo una protetta di casa,
pupilla, un'orfana che è stata allevata da donna anastasia, la quale ne ha
riempiva la vettura e la faceva pencolare da una parte. c. e.
, probabilmente ebreo ma non tanto purosangue da poter fruire al più presto dei vantaggi
pupilli più volte. s. bernardino da siena, i-201: rimarrà alcuna volta fanciullo
operate a danno di quelli erano giudicate da loro. i becchini entro il termine di
che tu non sii sinora 1 stato da tanto a fare i fatti tuoi / e
. = voce dotta, comp. da pupilla e dal gr. ypa
dell'apertura pupillare. = deriv. da pupillometro. pupillòmetro, sm. apparecchio
. = voce dotta, comp. da pupilla e dal gr. ustpov 'misura
. = voce dotta, comp. da pupilla, stato e dal gr. ué
la distorsione dei segnali = denom. da pupinizzazione. pupinizzato (pari. pass
e il gastronomo. = deriv. da pupo. pùplico, v. pubblico1
cavalleresca. ungaretti, xi-70: da uno dei giardini incantati, spalancati i
i cancelli, vedevo balzare un cocchio tirato da tre pariglie impetuose. signori, un
assomigliano ad idoli africani o a pupi da presepio, di coccio; ed hanno
schizzanti, pomelli, alle gote, da fantocce. 3. dimin.
come malati! stanno morendo. segno che da pupetto hai fatto la tua enterocolite.
polpastrelli. e comune la frase 'da leccarsene i puppattoli- ni ', parlandosi
. « eccovi un antro 'onten- tino da leccarsi i puppatorini con una poesia nuova di
, nella 'miscellanea ascoli ', è da polpapolino e questo da pulpa. cfr
', è da polpapolino e questo da pulpa. cfr. polpastrello e polpaccino.
voce di area lucch., deriv. da una forma * polpattolino (da polpa1
. da una forma * polpattolino (da polpa1), con sovrapposizione di puppare,
puppettina di polvere nera alla culatta e toccato da un tizzo sparò.
= deriv. da puppa per poppa1 (v.),
awizzano. = agg. verb. da puppare per poppare (v.).
omit. region. upupa. folgore da san óimignano, vi-616 (30-7):
'upupa ', e così detta da un ciuffo di vintisei penne tra longhe e
= voce di area tose., da un lat. volg. * [u
. buti, 2-308: fui da grave dolor munto, cioè premuto,
premuto, come si preme lo latte da le puppule delli animali. sercambi,
in mezzo a quel pupurrì c'era da perder la testa. 2.
scelta di arie musicali o di scritti tratti da composizioni diverse. = adattamento del
, nel seguente libro, scritto puramente da chi furono presenti al tutto, sarai contento
, andò a lui puramente con alquanti da cavallo e menò seco alcuni suoi figliuoli.
suoi figliuoli. s. bernardino da siena, 135: semplice è il cuor
, per non dire sciocca, quanto da persona imaginar si possa. e questo le
57: subito fu l'occhio purgato da ogni macula e vedde speditamente e puramente
al gusto temporaneo per gli ideali illustrati da calendario sopraffino. -con iterazione.
puramente e semplicemente. gelli, 17-293: da poi che voi volete pure, messer
che egli volesse trattare così fatti uomini da ubbriachi e da gran bevitori, e
volesse trattare così fatti uomini da ubbriachi e da gran bevitori, e comandando che loro
esclusivamente, essenzialmente. s. caterina da siena, iii-133: non schifate il frutto
[l'amore] opera alcuna volta mosso da una schietta lascivia e da uno appetito
volta mosso da una schietta lascivia e da uno appetito puramente sensitivo, da niuna
lascivia e da uno appetito puramente sensitivo, da niuna ragion regolato sarpi, vi- 2-196
che con interna diligenza vorrà considerare penetrarà da se stesso che 'l far una legge
scritto nei giornali umoristici, una cosa da nulla, come bere un uovo.
= lat. purare, denom. da purus (v. puro1).
di turchese. = comp. da pure1 e assai (v.).
ch'elli avesse avuta l'anguinaia / tronca da l'altro che l'uomo ha forcuto
uno altro, pure che la proceda da amore o reverenzia universale. scaramuccia, 4
sia permesso di giungere al colmo di quella da me tanto desiderata meta. vita ai
, se dio vuole, ci sarà da lavorar per tutti, e ci faremo buona
: « purché a questa ragazza si dia da mangiare, da dormire e qualche veste
questa ragazza si dia da mangiare, da dormire e qualche veste smessa, ci servirà
meglio non le riveda. c'è tutto da perdere, con queste ciane. purché
era fanciullo. = comp. da pure1 e che4 (v.).
o buca purcheffòsse. = comp. da purché e fosse, 3a pers. sing
la guardi! = comp. da purché e sia, 3® pers. sing
donnetta purchessiasi. = comp. da purchessia e dalla particella pronom. si
di bisogno de l'altrui lode per esser da se stessa lodata, ma per provar
/ portava? = comp. da pure1 e dianzi (v.).
son contra mia voglià risospinto. buonaccorso da montemagno il vecchio, i-7-4: lume
io pur tempro il dolore. i. da sanseverino, 1-129: diremo del reame
tre giorni si vedrà una segna / da far crepar dal ridere gli dèi.
dal ridere gli dèi. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
qualche dolcezza è ne la nostra vita / da ieri. montale, 15-465: ora
in buona opinione e riverenza. battista da montefeltro, 1-177: l'angelico consorzio
contrari venti se avere in tale mare da navigare. castiglione, 201: io
di soddisfazioni ne avevo. -seguito da non di meno (anche nella forma
nondimeno il più delle volte sono causati da chi possiede. marchetti, 5-35:
essi pomi erano maturi ed in esser da mangiarsi, poteva qualunque persona entrar dentro
un solo, perché non era possibile poter da quegli orti partirsi. muratori, iii-297
dama lascia vedere sopra la sua sottana da una parte un orologio d'oro da cui
sottana da una parte un orologio d'oro da cui pende una catena d'oro con
largo orologio ovale alla svedese d'argento, da cui pende pure una catena d'oro
fendono già. pavese, 10-71: da lontano nel buio sbucò questo vento /
concessivo ed è per lo più seguito da gerundio o da congiuntivo). chiaro
è per lo più seguito da gerundio o da congiuntivo). chiaro davanzali, vii-27
davanzali, vii-27: tegno in fio / da lei la proprietà della mia vita,
vostra del 27 luglio. l'ho da più giorni, e da più giorni non
. l'ho da più giorni, e da più giorni non v'ho scritto,
, pur volendolo, ma sviato sempre or da una cosa or dall'altra. misasi
sì conchiudo per certo. -preceduto da quando, ove, ecc. machiavelli
pure stento vi sia, non ha egli da apparire, anzi sotto una artificiosa negligenza
apparire, anzi sotto una artificiosa negligenza da nascondersi. -preceduto da sia.
artificiosa negligenza da nascondersi. -preceduto da sia. ottimo, ii-47:
nessun parente, sia pur lontano, da cui sperar qualche cosa. deledda, i-949
di rimprovero o concessive. pietro da bascapè, v-187-5: ora omiunca omo intenda
testa fa scaldare. s. caterina da siena, i-139: conservate pure in voi
pure » le aveva sorriso, come da tempo non faceva. -in unione con
il grasso: « pure oggi venne da me uno buono cittadino, mio caro
loro voli ci sfiorano pur ora / da noi divisi appena e nel crivello / del
e in contrapposizioni). paganino da serezano, 121: tutto lo meo male
conoscimento delle cose del mondo. bartolomeo da s. c., 1-1-3: gli
intelligenza, 63: in quinto loco è da verno la zambra, / ove fuoco
, ma molto vicina, e nondimeno da lui molto desiderata. tommaseo, 3-i-80:
de be- dere ni satiamo. giacomo da lentini, 4: foco aio, non
/ perché non mi consuma? giacomo da lentini o rinaldo d aquino, 402:
ure il confortava a dire. antonio da ferrara, 62: credo che umana
innamorati (se l'amor loro ha da esser immortale), nella decrepità convenir
dite quel che portate: / però da quel sereno / che mostrate nel volto,
ruppeme onni osso e onni giontura. francesco da barberino, ul-231: se ti fai
di pur passare. 10. preceduto da cong. e aw. con valore negativo
, / senza pensar pur dove / resti da me tradita / tu, cagion di
= dal lat. pure, deriv. da purus (v. puro1).
, una specie di pure, detta da greci claodes, la quale è biancheria,
si scoprivano in cucina, certe pappe da vomitare. = dal fr.
puretto il vino che non è innacquato; da puretto nacque la voce fiorentina pretto,
avvallata, dalla pelle caggiano / ruzzolando da sé, come briache.
3. figur. non macchiato da colpe e da peccati. carducci,
. figur. non macchiato da colpe e da peccati. carducci, ii-4-267: quella
deh'amma e del corpo suo. da ponte, 318: il racconto..
cesari, 6-65: un parola non casta da lei sentita la facea inorridire; e
si scorgeva l'impronta lasciata sull'uomo da una sola idea e la purezza di
altro fiume nella limpidezza inferiore, sorge da culla nevosa per additar la purezza del
, xxi-263: spesso, quando vien proposto da un filosofo un principio come piu puro
stile letterario. -in partic.: immunità da barbarismi, idiotismi, ecc.
salvare gli avvisi luminosi della città minacciati da personalità clericali passatiste in nome della purezza
di un cavallo arabo, egli discende da una delle prime razze cavalline dei nostri
= dal lat. puritia, deriv. da purus (v. puro1).
atte ad assottigliare e depurare gli umori da cui si credeva dipendesse la sanità del
., ci raccolse umanamente. domenico da fano, lxii-2-i-78: quest'ultimo [
mala qualità nell'umore che pecca. luca da caltanissetta, 193: chi dei religiosi
tutto bastonato e balogio. -purga da cavallo: potente, drastica. bacchetti
scontavano quelle mangiate di tartine con purghe da cavallo! -con riferimento ad animali
ii-264: non accompagnate le cause seconde da peculiare influsso della divina previdenza, maraviglia
o eliminazione (anche fisica), da parte di un regime totalitario (o
. montale, 5-124: la purga dura da sempre senza un perché. / dicono
chi abiura e sottoscrive / può salvarsi da questo sterminio d'oche; / che chi
purga, non rifiuto il gastigp; ma da la vendetta... mi ritiro
di tempo... sarebbero forse da me spesi invano, s'io prima non
. di vostra signoria clarissima non hanno da esser portate allo speziale, perché non
che meritano anco di servire per scartocci da pillole. -privazione di un testo
disprezzi la bile, gli fé svaporare da dosso ogni mal umore. muratori, 14-78
. industr. purga delle pelli o purga da fiore: nella lavorazione dei cuoi e
si può ottenere, qual si richiede, da valchiere disadatte. stampa periodica milanese,
; ma... domani troverà da un farmacista la purghétta che li guarirà.
sia per quietarla. = deverb. da purgare-, cfr. fr. e
lat. purgabìlis, agg. verb. da purgare (v. purgare)
purgaménto, sm. il purgare; depurazione da particelle solide o liquide corrotte, imbrattanti
i nostri teologi, non s'hanno da corrompere che gli elementi la cui corruzione
il fattore] faccia segare e divellare da entro. crescenzi volgar., 2-4:
): più tosto e maggiormente è da ricorrere ad essa [comunione] con desiderio
al purgamento degli spirituali peccati. zenone da pistoia, 1- 13: ogni
degli oggetti, e che il primo da contemplarsi e il più arduo da eseguirsi
primo da contemplarsi e il più arduo da eseguirsi è il purgamento de'suoi errori.
-ant. liberazione di un bene da un vincolo legale; purgazione (v
del purgamento, lo avessero gli egizi imparato da voi cani: e che voi,
: la vittima del sacrificio. benvenuto da imola volgar., ii-370: esso [
strida e sospiri e fu ritrovato, da quelli che là corsero, giacere in
, lat. purgamentum, nome d'azione da purgare (v. purgare).
tosse, di sternuti, di purganaso, da parere tutto il mondo cambiato in un
la riparazione di un danno. simone da cascina, 120: predica la penetenzia esser
serviziali. monti, vl-69: nell'alzarmi da letto mi ha preso un subito giramento
leggero..., reputandosi libero da tutti gli scrupoli. egli intonò una canzone
: cominciamo questa sera a cavar frutto da questa lezione, recitando con alto silenzio,
{ purgo, purghi). liberare da macchie, da impurità, da particelle (
purghi). liberare da macchie, da impurità, da particelle (solide,
liberare da macchie, da impurità, da particelle (solide, liquide o vischiose
) guaste, corrotte o imbrattanti, da umori superflui, da miasmi nocivi o fastidiosi
o imbrattanti, da umori superflui, da miasmi nocivi o fastidiosi; pulire,
lo pane apposito, e quello purgare da ogni macula. testi fiorentini, 186
... che, se voleva acqua da belletti e conciature per assotigliare e purgar
[metalli] averebbèno splendore alcuno, se da molte fecciose cose non fossero maestrevolmente purgati
sappi che quell'acqua forte h purga da ogni lordura di untume e r acqua
distinte, si che ogni casa almeno da due parti resti aperta,; rché
strigile e così purgarle dal sudore, da ceromi, dalla polvere ond'eran lorde.
lo è ancora: chi purgherà le narici da questo odore che le ammorba?
purgavano poi come se fussino stati tocchi da uno strano. p p
di purgarsi del tutto, e pare che da soli corrano a buttarsi negli 'olandesi
a base di cloro. -liberare da materiale ingombrante od ostruente o da immondizie
-liberare da materiale ingombrante od ostruente o da immondizie e lordure; sgomberare, svuotare
frate venne quella mattina a predicare accompagnato da buon numero dei suoi devoti, essendo
e depura appoco appoco. -liberare da sapori sgradevoli. cammelli, 165:
delle spesse fogne, che hanno, da purgare le brutture. m. cavalli,
roseo, iii-44: quei che l'hanno da insitare [la vite], la
palmo dal mezzo in su dove l'ha da insitare, perché quivi gitti fuori alquanto
sperio dell'aere, quando soffia / borea da quella guancia ond'è più leno,
terra alcuna cosa si speri, sarà da seminare e piantare ovvero inarborare dopo l'
, setacciare, mondare. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
come raffinato nella prima cotta. ca'da mosto, i-105: dànno alcuna botta
: se l'acqua non sarà buona né da bere, ma piena di morbo,
visitailo più dì. s. bernardino da siena, 613: la criatura è suggetta
ii-744): vinta [isabella] da la soverchia còlerà, straziò in più pezzi
-con riferimento ad animali. sforzino da carcano, i-2-43: quando si sarà giunto
con un poco di bieta, o da beccare o il sugo mesticato nell'acqua
, 7-8: questo tempo si è tempo da purgare il più aconcio che nultaltro.
: la dosi che si na da pigliare e la quantità di questa polvere fatta
di questa polvere fatta del mecciocan ha da esser conforme alrobedienza del ventre di colui
abbondantemente con liquidi antisettici, in modo da potervi poi applicare cerotti o pomate cicatrizzanti
applicare cerotti o pomate cicatrizzanti. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
vede il malore, il fisico l'umore da purgare? crescenzi volgar., 5-48
calda e purga la collera rossa. fausto da longiano, iv-73: i medici con
-decongestionare un membro o un organo colpito da alterazioni di natura infettiva o infiammatoria o
l'arterie. -recuperare gradualmente, da parte di una donna che ha partorito
. che la donna sta a purgarsi da poi il parto, lo marito e la
se ne ingravida, si deve purgare da li umori cattivi. fr. andreini,
malvage e grandi. campofregoso, 1-87: da bon villan farò, che ben lavora
seminar terra non colta e frutto / coglier da campo non più arato vuole, /
campagne erbose. / tu purghi il suol da lappole spinose, / da sconci errori
il suol da lappole spinose, / da sconci errori emendo il foglio anch'io.
dopo la seminatura, quel luogo non ha da toccarsi con ferro, ma con sarchielli
calcina, passando su di esse il ferro da purgare, primieramente dalla parte del buccio
primieramente dalla parte del buccio, poi nuovamente da quella della carne. 7
i-236: si lustra [l'alabastro] da prima colla pelle di pescio; poi
e nel 1754 vi si formarono le officine da purgarlo. settembrini, v-295: alcuni
. ramusio, cii-v-561: si ha da tórre quel terreno a poco a poco
lii-4-196: forestieri mercanti... da paesi lontani e propinqui vanno a comprarvi
arte di lana, con una polizza da darsi al cancelliere sottoscritta dal la- naiolo
o gruppi (o anche le vittime da essi offerte alla divinità) colpiti da
da essi offerte alla divinità) colpiti da impurità legali. zanobi da strafa [
) colpiti da impurità legali. zanobi da strafa [s. gregorio magno volgar.
per purgare il suo esercito. bono da ferrara volgar., 125: tutto il
né dannincare. -assol. guido da pisa, 1-118: la domenica mattina per
sé sotto la tua balìa. busone da gubbio, lxxviii-i-360: poi la seconda
per fermo questo non essere né voluto da dante far credere il vero purgatorio dove
; ma essere una vision del poeta da lui immaginata, per dimostrar con fatti
per dimostrar con fatti allegorici le verità da dio rivelate. -rifl.
acquisto di un gran desiderio di purgarsi anco da tutte la venialità. -espiare
la qual non vede te presentemente. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
siano salvi in vita eterna. ricciardo da cortona, 1-32: purgata la vostra graziosa
vuole piantare nel cuore vostro. bianco da siena, 129: o santi troni,
purgarsi de le sue peccata. francesco da barberino, u-189: colui che con
salita, se prima non si purga da ogni vizio. v. colonna, 2-98
mi conforto. 13. liberare da angosce, turbamenti, confusioni di idee
sistema filosofico o politico). zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
italia, anzi il mondo incivilito, da un vizio che... non è
vino. il vin fremente / scuota da i molli nervi ogni torpor, / purghi
informe, con certo rigor vuol liberarsi da impurità; il che s'effettua quando l'
italia, essa non potrà mai purgarsi da quella opinione, in cui è venuta,
, iii-ix-i: io intendo purgare la canzona da una riprensione, la quale a lei
merito del defunto fratello il difenderlo e purgarlo da quelle accuse che gli vengono imposte.
purgare fin d'ora questa r. deputazione da ogni taccia di negligenza o d'incuria
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 160: il gentile..
della parte dominatrice in firenze erano stati da benedetto xi citati a comparire in perugia
quisso: / purgala questa ecclesia. marsilio da padova volgar., i-i-5: per
, innocente. 16. liberare da errori, difetti, imperfezioni (un
e ingegnosi uomini... questa lingua da molte fecce del populazzo purgarono e del
facendo profession il luscelli di aver purgato da manifesti errori il 'furioso ',
candidi lettori, / stampar questo libretto da me stesso, / già che purgato
, / già che purgato l'ho da molti errori. marino, 1-9-88: qui
: purgarlo [il linguaggio toscano] da certe parole troppo rozze ed antiche, da
da certe parole troppo rozze ed antiche, da certa ortografia mezzo latina e corrotta e
ortografia mezzo latina e corrotta e soprattutto da certi idiotismi nelle parole. muratori,
s'è purgata [l'eloquenza italiana] da certe durezze in cui era penante anche
cui era penante anche il buon secolo e da qualche ricercato intralciamento di cui non fu
non dar fuora il libro o a purgarlo da ogni malaicenzia. s. maffei,
l'altro libro del malvasia venissero rifatti da una mano sobria, che...
ii-93: questa opera fu disfatta e rifatta da ma- riotto innanzi che la conducesse al
certa libertà e coraggio, lasciavale così da banda per qualche tempo e tornava poi con
, una comunità, un consesso, da nemici minacciosi, da individui sgraditi,
un consesso, da nemici minacciosi, da individui sgraditi, da membri infidi, da
nemici minacciosi, da individui sgraditi, da membri infidi, da animali pericolosi.
da individui sgraditi, da membri infidi, da animali pericolosi. benvenuto da imola
, da animali pericolosi. benvenuto da imola volgar., ii-282: avendo catone
che la nostra patria non sarà purgata da quegli uomini e da que'vizi che
patria non sarà purgata da quegli uomini e da que'vizi che la appestano e che
stato] senza indugio alcuno purgarsi continuamente da simile sorte di persone. -abbandonare
potente armata, desideroso di purgar quelle riviere da corsali. zorzi, li-2-337: queste
..., trovò un bel campo da travagliarvi spiritualmente, nel purgarlo dagli sterpi
di purgare la ricca biblioteca dei maggiori da tutte quell'opere che, pur attestando
, i-51: con iguale vendetta è da purgare la offesa fatta alli dii e l'
voluto purgare ciò che tu hai fatto da quinci addietro con le presenti battiture.
che si punisca nell'altra vita. bianco da siena, 2-33: una lancia dispiatatamente
o delitti altrui. s. caterina da siena, iii-150: dio ci donò il
non gli purgasse questo pianto? zanobi da strataxs. gregorio magno volgar.],
, i-46: io piglio ciò che rien da dio, pe'miei / peccati,
mio, accetta questo sacrificio, e da quinci in anzi sie placabile per lo mio
lo mio amore e purga e parti da loro ogni vecchia macula. 21.
nel mio cuor d'aver marito. fausto da longiano, iv-263: l'amor di
] la mestizia degli animi cagionata non pur da quelle perturbazioni domestiche che voi dite,
amicizia. -stornare. benvenuto da imola volgar., ii-369: la stella
, angoscioso di tale cosa, intese da alcuno strologo che li regi soleano purgare
albizzi, i-555: il conte carlo da tredozio ha scritto qua che 'l conte guelfo
, ora giace abattuta, summo dissonore e da non se potere purgare e sozzissima piaga
sogliono scoprir coloro che non traviarono mai da le strade veraci. 2 ^
secondo caso la contemplazione deve essere preceduta da un'azione diretta a esaurire in noi tutti
di fatto o di diritto, derivanti da un comportamento illecito o comunque non conforme
, l'aveva purgata [la fornace] da ogni prestito e da ogni ipoteca.
la fornace] da ogni prestito e da ogni ipoteca. pascoli, 1-593: presentandosi
'. = lat. purgare, da una forma arcaica purigàre, denom.
una forma arcaica purigàre, denom. da purus (v. puro).
. = femm. sostant. da purgato. purgataménte, aw.
e anche vinto in purgatezza di parlare da molte antiche prose e volgarizzamenti, essendo
2-ii-204: 1 giornalisti inglesi, lasciata da banda la purgatezza dello stile,
tutta italia, è concetto fanciullesco e da non recare alcun utile, se non
nella poesia. = deriv. da purgato. purgativo, agg.
è atto a purgare, a purificare da scorie, impurità, ecc., il
si usa come purgante. bartolomeo da s. c., 1-3-5: delle
viene alla amata sanità, però che da una parte cava i cattivi omori e dall'
, xi-117: il postale non parte da livorno che a mezzogiorno e mezzo.
espiazione e il pentimento; che serve da espiazione. -anche: che libera lo
, non curiose ed inutili. domenico da montecchiello, 2-84.: quivi s'adempie
la purgativa umilità è richiesta e voluta da quello altissimo il quale caccia fuori i
). cavalca, 19-339: è da credere che sia innanzi lo giudizio un
domanda perché questa materia sia più agevole da trattare che la passata. di vero altro
giuramento purgativo è quello che si presta da una delle parti per escludere sospetto o presunzione
virtù contemplative. tasso, n-iii-971: da plotino è detto de le virtù purgative
ad imparare la vera sapienza. domenico da montecchiello, 2-32: tre sono le
uopo convincersi che la ragazza era presa da epilessia. per lo volgere di due
di impurità e di corpi estranei o da quanto determina scarso pregio o costituisce difetto
saponai, quali dalli purgatori o da altri li saponi comperano. galanti, 1-ii-170
di purgato nutrimento. -esente da terrestrità (un corpo celeste, nella
dallo sporco che ricopre in superficie, da sporcizia e incrostazioni. boccaccio, vili-1-53
, videro contenere li tredici canti tanto da loro cercati. foscolo, ix-1-482: cecco
poterle discemere e ricopiarle. -xiberato da ciò che ingombra, intasa e, in
ben purgati: questo in tutto non e da vituperare e manco da lodare, percioché
tutto non e da vituperare e manco da lodare, percioché in simil cose, se
, più che le coltivate piante, da dotte mani purgate negli adomi giardini
2. ricavato, estratto allo stato puro da un miscuglio o da una lega in
allo stato puro da un miscuglio o da una lega in cui è contenuto, attraverso
e stanco. 4. sgombro da nubi, limpido, terso (il cielo
lo familiare intelletto, sì come l'aere da h raggi meridiani purgato e illustrato.
perché tutti quelli che quivi vengono, o da bassorà o da banderich o banderà bassi
quivi vengono, o da bassorà o da banderich o banderà bassi e banderà congo,
respirate / rotta e purgata sempre / da venti fuggitivi / e da limpidi rivi
purgata sempre / da venti fuggitivi / e da limpidi rivi. pindemonte, iii-5:
vita; / tu se'lume divino, da tenebre purgato. -privato dell'eccessiva
purgati e stanchi. 5. ripulito da rifiuti e sporcizia; spazzato, nettato
aegli appestati. -libero, disinfestato da animali nocivi. benivieni, xxx-7-5:
i lumbi con la pancia ben purgati da spine e da squame, poi taglinsi
con la pancia ben purgati da spine e da squame, poi taglinsi minutamente e tanto
quelli purgati. j. libero da umori grossi e corrotti e, anche,
queste medicine, non si ha punto da dormire; ed è bisogno che stia regolato
. -anche: che è facilmente offeso da odori sgradevoli; delicato, sensibile.
, iv-395: ben si odora, da chiunque abbia naso purgato, se i fiori
veramente. 9. libero da ciò che impedisce una chiara percezione o
te purgato l'occhio della mente tua da ogni terrena e tenebrosa su- perfusione,
in te divino infuso lume, e da esso e per esso illuminato. savonarola,
que'primi uomini,... essi da per loro avendo per guida la natura
dato origine a queste nobilissime arti e da piccol principio, a poco a poco
effetto la cosa in sé non è da essere molto stimata e massime dal purgatissimo
di darlo alle stampe sebben venisse applaudito da quei pochi ingegni purgati, ai quali
che divide gli estremi confini dell'onesto da quelli quasi impercettibili del peccato.
e per lo molto ùtile e gusto che da lui ricevono l'orecchie purgate filosofiche,
primieramente tutte le lingue piu colte furono da principio e sono tuttavia nello stesso caso
. c. carrà, 145: da noi non è secca la vena della ricerca
difficoltà d'ordine materiale. -dettato da gusto raffinato, da competenza sicura,
materiale. -dettato da gusto raffinato, da competenza sicura, da vasta dottrina (
gusto raffinato, da competenza sicura, da vasta dottrina (il giudizio su un'opera
f. frugoni, 2-217: azzione da principe il comparir nel consiglio di stato
che è bene esercitato, accompagnato appresso da naturale giudizio e da qualche buona regola
, accompagnato appresso da naturale giudizio e da qualche buona regola, non s'inganna così
... ci sia data come da pietosissimo padre... a ciò che
con fervore la vera fede. costantino da loro, lxii-2-ii-112: instruite tali famiglie
ciò che dovevano credere e sperare, purgate da tutte le superstizioni gentilesche, nel sabbato
offese alreterna beatitudine. s. bernardino da siena, ii-499: e frutti suoi
e netto. graf 5-785: io da vivo insegnai che quanti sono / o mai
divenire iddìi. 12. libero da ogni macchia o sospetto di peccato o
retto, giusto; neppure lontanamente determinato da motivi abietti (la condotta di vita
(l'animo); neppure sfiorato da un sentimento malevolo. -anche: libero
un sentimento malevolo. -anche: libero da ogni peso (la coscienza); non
peso (la coscienza); non infirmato da dubbi, da inquietudini (un convincimento
); non infirmato da dubbi, da inquietudini (un convincimento). f
vostre purgate / da'molti vizi e da ciascuna fraude. bellincioni, i-141:
ebbe fissato con lo sguardo franco, purgato da ogni rancore. -che si compie
: che non si lascia neppure sfiorare da argomenti e parole meno che castigati (
pervenne a laure nostre purgatissime, / da mover nausea a un lenone, a
sicario! -libero da sentimenti che diano affanno e turbamento o
sentimenti che diano affanno e turbamento o da angosce interiori. caro, 12-iii-69:
tenerlo purgato de la melancolia, distorlo da l'assiduità de le orazioni, vietarli
e netto. 13. scagionato da un'accusa, da un sospetto (
13. scagionato da un'accusa, da un sospetto (una persona);
sospetto (una persona); scusato da una mancanza sociale. f. visdomini
rator teodosio, sinché non lo stimò purgato da certa su- spizione che n'ebbe?
piego... vi sia stato finalmente da questo recapitato e che a quest'ora
però, separati e purgati si divolgan da un canonico di s. bartolomeo. carducci
dalla purgata metafisica, dalla geometria e da una parte della logica. idem, 9-54
morale cristiana. 15. affrancato da residui di superstizione e di pregiudizio;
meglio il peggio. buonafede, 2-iii-270: da questa istorica esposizione purgata dalla favola e
così piacesse a dio che avessimo avuto da lui il corpo delle iscrizioni! come infinitamente
fare un buon amico perché esca purgatissima da ogni opposizione che gli si possa fare
formare uno stil netto e purgato / da gergoni lombardi o veneziani, / se certi
veri personaggi. 17. epurato da individui, da membri pericolosi, nocivi
17. epurato da individui, da membri pericolosi, nocivi o ritenuti indegni
cattolici). -anche: non infestato da criminali, da banditi. a.
-anche: non infestato da criminali, da banditi. a. pucci, cent
al pacifico e quieto viver ben, da esser sopra tutte le altre cosse desiderata,
messo il padre nel tenere purgato il regno da questo morbo. c. campana,
. m. adriani, 1-8: da trezene ad atene era pericolo e non
non era stato ritirato per essere sostituito da una ristampa purgata. -che non comprende
18. ant. e letter. emendato da difetti, esente da imperfezioni, non
e letter. emendato da difetti, esente da imperfezioni, non alterato da alcunché nella
, esente da imperfezioni, non alterato da alcunché nella perfezione (e costituisce generico
di modo che tale salvatichezza non viene da altro, che da non aver purgato
salvatichezza non viene da altro, che da non aver purgato lo stomaco verso di
avea predicato cristo, con una stanga da purgatori della vita fecero privo. tesauro,
610: un purgatore di frumenti, sporcato da vagliatura, scompiglia eserciti vittoriosi.
. lo 'nfamato giura ch'egli è mondo da quel peccato del quale egli è infamato
movimento europeo perché noi siamo in circostanze da essere rimorchiati e non da rimorchiare.
in circostanze da essere rimorchiati e non da rimorchiare. 12. catartico.
tardo purgàtor -oris, nome d'agente da purgare (v. purgare).
vento onnipotente. = deriv. da purgatorio2. purgatorialménte, aw. così
, iv-42 (5): è da crè'che sea inanti a lo iudicio un
delle cose divine che hanno disposto purgarsi da ogni conta- gione corporea, spregiare le
gelli, 15-i-27: qui si ha da notare che, essendo il poeta nostro cristiano
in quella innocenza nella qual fu creata da dio... la natura umana.
purgativo. -anche: atto a liberare da occlusione, da costipazione. erbolario
: atto a liberare da occlusione, da costipazione. erbolario volgare, 1-40:
un gran pentere absolve di momento / da pena e colpa senga purgatoro. passavanti
e l'inferno e il purgatorio sono fatti da un elemento solo, cioè dal desiderio
dotta, lat. purgatorius, deriv. da purgare (v. vien grand'odore,
-anche: i modi di espiazione immaginati da dante per tali anime. boccaccio
si convertono e alla sinistra quelli che da lui si ritorsero; a destra gli agnelli
; e che la scontavano, fin da questo mondo, con un purgatorio antici
e pochi operano in conseguenza, venne da alcuni critici melancomosi definito 4 il quaresimale
il quaresimale dell'arte italiana 'e da altri addirittura come 4 il purgatorio dello
tale che, per un occhio esercitato da settant'anni di purgatorio, 4 fa variazione
il padrone, per conto suo, trae da tutto quel purgatorio, con metodi primordiali
quella musica, cui era stata data regola da guido monaco in una cella di questo
; d'erbaggi, nettatura. vono da una condizione primitiva,... da
da una condizione primitiva,... da una sorta di pa = voce dotta
lat. tardo purgatura, nome d'azione da radiso terreste, dipoi perduto, e
cores- erano fotte o sode o da bere o 4 in purgatorio '.
luogo, situazione, condizione è esente da meschinità, da miserie, ecc.
, condizione è esente da meschinità, da miserie, ecc. leopardi,
purgatura, la liberazione di ogni bottiglia da queste sostanze impure. 3.
se non per li peccati si separano da dio, delli quali in questa vita non
bei le vergogne come acqua di vita da ogni persona che te ne vuol dare a
, 3-93: la utilità che si riporta da questo sacramento [battesimo] è la
un'ora di considerazione... da un'anima inferma per istemperamento di affetti e
vtii-1-146: non vuole altro la figura posta da san girolamo, se non, per
de le aneme purgaxon. s. bernardino da siena, iii-25: impossibile cosa è
. landino, 145: febraio si noma da februa che significa purgazione, perché in
varchi, v-724: per distinguere la tragedia da tutte l'altre, [aristotele]
: questa parla del fine che ha da nascer dalla proprietà della tragedia, che è
... una seconda natura, che da noi è chiamata arte...
rappresentazione del pathos. -liberazione da uno stato di disagio. pallavicino,
6. liberazione di una sostanza da impurità e scorie; raffinamento.
e scorie; raffinamento. domenico da montecchiello, 2-85: nelle cose temporali
-detersione, asciugatura. fausto da longiano, 8: la rugiada,.
7. liberazione dell'organismo da sovraccarichi, impedimenti, in partic.
di uno stato o dell'intera umanità da ciò che vi ha portato confusione,
e fami venghino, non credo sia da dubitarne,... perché e'
loro purgazioni, non procacciano da mangiare se non per se stessi perché
dimostrava, con un certo comportamento tenuto da lui stesso o da chi lo rappresentava,
certo comportamento tenuto da lui stesso o da chi lo rappresentava, la propria innocenza
318: in cinque modi si fa purgagione da 'nfamia secondo le ragioni de le corti
mi pare che la purgazione si ha da fare delli uomini sospetti, mi par che
... che prendessero una pietra da dentro un bacino d'acqua bogliente e
, di fatto o giuridiche, derivanti da un comportamento illecito o comunque non conforme
. pur gatto -dnis, nome d'azione da purgare (v. purgare).
resina di gialaffa. = deriv. da purgare]. purgo, sm
lavorazione. quegli altri li diciam 4 fonti da purgo ', dove si attuffano le
che hanno addosso. -terra da, di purgo (anche semplicemente purgò)
poi la formerebbe di creta o terra da purgo, e questa statua seccandosi diverrebbe
moglie, senza villa e con centomila lire da rimborsare! -mettere in purgo una
stai in purgo? = deverb. da purgare. purgène, sm.
passano all'uso di certi beveraggi, da essi chiamati siropi. = dal
del personaggio molieriano purgon, che è da purger (v. purgare).
purificàbile. = agg. verb. da purificare. purifìcaménto, sm.
una dottrina o di una credenza religiosa da elementi ritenuti eterogenei o spuri.
cristianesimo stesso. = nome d'azione da purificare. purificante (part.
eleva e perfeziona l'animo, liberandolo da tutto ciò che è meschino o corrotto
emendare una persona o la sua anima da atti, pensieri o desideri peccaminosi o
dell'altrui pravità. s. caterina da siena, ii-41: nel sangue dell'umile
spaventi e permette che la sia tentata da 'l demonio, lo fa per provarla,
? -rifl. s. caterina da siena, iii-51: nel sangue di cristo
... l'anima si purifica da ogni colpa di peccato. savonarola,
... confessarsi bene e purificarti da peccati e dare via el superfluo spontaneamente per
commu- nica e purificasi da'vizi e da ogni cosa terrena, viene di subito
sacramenti. -per estens. rendere libero da una pena interiore. monte, 1-6-6
a tale scopo, in forme diverse, da quasi tutti i culti religiosi (con
due settimane prima della partenza debbono astenersi da ogni congiungimento con femmina. pascoli,
, e in partic. un tempio, da ciò che lo contamina e lo profana
rende grazie al suo dio. -liberare da influssi nefasti con riti propiziatori. d'
alcune orazioni, viene porto a cadauno da purificarsi le mani. cesari, 3-3-13
., il vasellame, i tettucci da sedere, purificavano con innumerabili lavamenti.
. 5. liberare un materiale da sostanze eterogenee o da scorie; depurare
liberare un materiale da sostanze eterogenee o da scorie; depurare, raffinare. leone
uno vaso di legno simile a una navicella da lavare spazature overo un gran tagliere cavato
cavano il ferro ha la sua casa da vicino: così i bestiami e la bottega
6. rendere limpido un liquido, liberarlo da sostanze estranee che vi sono disciolte o
, si pone lungi dagli urti perche da sé si purifichi. -rendere tersa
infettano. 7. purgare il sangue da impurità o umori nocivi. - anche
vino bianco caldo, purifica el petto da omne superfluità de sangue e purifica la
. 9. riscattare una persona da una colpa, o anche sottrarla ai
capuana, 15-260: leonardo è preso da folle passione per la sorella; e
congiura provenne anche dal desiderio di purificarsi da ogni sospetto e completamente rifarsi innanzi alla
, ma senza esagerare. -sollevare da un cruccio. palazzeschi, 1- ^
più partecipa della virtù, perché ingentilito da questa mescolanza presenta ai rei una bella
pronom. ghislanzoni, 16-32: vediamoci da lontano, diceva ella; parliamoci a
e purificati i suoi costumi, potrai sperare da lui... almeno la cordiale
12. liberare un sistema filosofico da elementi ritenuti estranei, spuri o inessenziali
di ogni elemento speculativo, non è da maravigliare che dal campo dei neocritici sia
le cose al puro fenomeno fisico purificandole da ogni contingenza ed elevarle all'assoluto?
dotta, lat. purificare, comp. da purus (v. puro1) e
purificativo. = agg. verb. da purificare. purificato (pari.
di purificare), agg. immune da peccati o da vizi; spiritualmente puro,
, agg. immune da peccati o da vizi; spiritualmente puro, innocente (
riscattato dal peccato o, genericamente, da colpe, attraverso l'espiazione oppure attraverso
de peccato. 3. liberato da impurità che impediscono un legittimo contatto col
, anche, offerte sacrificali) previsti da pressoché tutti i culti religiosi.
. non saranno più interrotte e intricate da quei labirinti delle atterrazioni. ne goderà
l'acqua pura e allor cavata / da pozzo o da fortuna o da piscina
pura e allor cavata / da pozzo o da fortuna o da piscina / o da
cavata / da pozzo o da fortuna o da piscina / o da fiume, ma
da fortuna o da piscina / o da fiume, ma ben purificata. casoni,
scaturiscono dolci. 5. liberato da sostanze eterogenee o da scorie (un
5. liberato da sostanze eterogenee o da scorie (un materiale); depurato
dio- scoride], 649: è da credere, anzi fermamente da tenere che
649: è da credere, anzi fermamente da tenere che altro non sieno le materie
tenere che altro non sieno le materie da cui procedono i metalli se non sustanze
gli elementi. 6. purgato da impurità o umori nocivi (il san-
e michelangiolo, pro- cida e cola da rienzo, tutta la potenza italiana insomma,
purificata dal olore, sola e libera da ogni umana passione, davanti al signore
signore grande e misericordioso. -distolto da tematiche licenziose (un genere letterario)
: la gente in pratica non si muove da sì purificate ragioni quantunque vere in discorso
purificata, idealizzata. -emancipato da finalità pratiche e utilitarie (la poesia
b. croce, ii-13-77: purificata così da ogni contatto con la pratica, la
in tal senso, pura. -esente da aspetti materiali, corporei. palazzeschi,
, signor perelà, un uomo purificato da ogni immondezza umana, e questo vi renderà
. tecn. disus. separato per filtrazione da sostanze solide che ne impediscono la migliore
2-47: il gaz purificato è poi condotto da un altro tubo nel gazometro, ossia
cotte, tovaglie, sottotovaglie, sopratovaglie da altare, a ripiegare, dopo stirati,
sento l'anima leggera e monda, nata da ieri! palazzeschi, 1-282: egli
ah'originaria purezza, o la libera da elementi spuri, da superfetazioni inessenziali.
o la libera da elementi spuri, da superfetazioni inessenziali. soffici, v-1-42
del greggio. = nome d'agente da purificare. purificatòrio1, agg. che
, lat. tardo purificatone, deriv. da purificare (v. purificare),
i culti religiosi, mirante a eliminare da individui o collettività, attraverso opportuni riti
a particolari condizioni fisiologiche, in modo da consentire un legittimo contatto col sacro.
possono se abstinere, se volliono, da onni fatiga corporale. vangeli volgar.
-con riferimento al battesimo istituito e impartito da s. giovanni il battista. diatessaron
giordani, ix-18: queste erano le purificazioni da lui [empedocle] imparate in oriente
sacrifici e purificazioni e ritratti eziandio, da essa voce de'salmi sono menati a cose
-rito compiuto per riconsacrare un tempio profanato da culti estranei. bibbia volgar.,
, maxdmamente obser- vando li digiuni comandati da la sancta ecclesia e li dì de
signore misser sismondo panaolfo de'malatesti, da misser marco, proposto d'arimino. musso
interiore e nella purificazione del cuore alienato da tutte le cose mondane. flaminio,
sgravio della coscienza o della reputazione da una colpa. masuccio, 381:
masuccio, 381: quale confessione ià fattele da tutti dui a pieno populo ratificare,
letame. -depurazione di un materiale da sostanze eterogenee o da scorie.
di un materiale da sostanze eterogenee o da scorie. a. neri, 1-92
esigenza della morale scaturisca... da un sentimento ideale del fine generale del
dalle passioni, la catarsi o purificazione da esse. moravia, 16-90: ma
lat. purificano -ónis, nome d'azione da purificare (v. purificare).
: il metodo... si desidera da cotesto degnissimo gentiluomo per preservarsi dagli attacchi
va soggetto sin dalla più tenera età e da cui in questi due ultimi anni è
pus) e dal suff. fòrmis (da forma 'forma ').
del libro biblico di ester, accompagnata da canti e benedizioni, e con banchetti
festa ebraica in commemorazione degli ebrei salvati da ester. fanzini, iv-552: 'purim
il giorno della progettata strage venne scelto da aman ricorrendo alle sorti); cfr.
, si. farmac. antibiotico composto da rebosio, fenilanilammina e derivato metilico della
della purina. = comp. da puri [nay e \ strepto \ micina
: 'purina ': composto azotato, da cui derivano le 'basi puriniche
: 'purina ': composto azotato, da cui derivano le 'basi puriniche '
biologicamentemolto importanti. = deriv. da purina1. purino, sm. liquido
vizio; ed un tal vizio è da loro denominato per ischerno * purismo
, oh! codesto è purismo proprio da levarglisi il cappello! tenca, 1-178:
di lingua ricavato da autori e periodi considerati classicamente esemplari.
scienti- ca, la quale, libera da qualsiasi purismo pedantesco, ma- gnifichi le
dell'ottocento italiano, fondato nel 1843 da antonio bianchini e al quale aderirono alcuni
-movimento novecentesco francese fondato nel 1918 da a. ozenfant e le corbusier, in
modo di contraddire ad alcune osservazioni elevate da me e da tavolato al 'cubismo
contraddire ad alcune osservazioni elevate da me e da tavolato al 'cubismo '.
purisme (nel 1718), deriv. da puriste (v. purista).
lingua. buonafede, 4-22: è da sapersi prima che il nostro cachistarco è un
lagnano i puristi, riscuotono applauso generale da quella parte della nazione che giudica per
purgatamente, e sono per conseguenza messi da costoro nel novero de'puristi, dovrebbe
, dovrebbe aver tutti que'difetti che sono da loro imputati al 'purismo '.
, cioè aveva ricevuto un cospicuo premio da una commissione di cui faceva parte perfino
avvale di una lingua letteraria accuratamente depurata da forme dialettali e da espressioni popolari.
letteraria accuratamente depurata da forme dialettali e da espressioni popolari. pasolini, 8-17
purista francese patru..., interrogato da taluno in qual libro avesse sì bene
visitati in uno spirito trito e pedissequo solo da qualche purista, il loro esempio s'
puriste (nel 1619-20), deriv. da pur 'puro '. puristico,
caratterizzate, come dice il traduttore, da « insopportabili rime verbali »).
si voglia dire. 4. dettato da intransigenti esigenze di rigore critico.
grande teatro che non si lasci intimidire da scrupoli puristici. purità (puretate
. condizione spirituale di chi è immune da vizi e difetti morali, da atti,
immune da vizi e difetti morali, da atti, pensieri o desideri peccaminosi,
desideri peccaminosi, e in partic. da queui della carne; purezza interiore,
'l pne- gano. s. caterina da siena, iv-91: la carne ci molesta
: non viene la bellezza del volto solo da questo, perché resulta ancora dalla bellezza
anche all'innocenza degli angeli. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
.. cerca quanto più può di mondarsi da tutte le brutture del peccato e rappresentar
/ non cognoscendo carnai delectanga. antonio da ferrara, 3: tu fosti benedetta in
concezione tomistica esposta nel 'convivio 'da dante, immunità dell'anima dagli effetti
intellettuale vertude sia bene astratta e assoluta da ogni ombra corporea, la divina bontade
3. candore, ingenuità. andrea da barberino, iii-209: fioravante, vinto dall'
di vari beni e tre di salvezza da vari mali, una sola petizione vi
7. condizione di ciò che è costituito da materia assolutamente omogenea. fra giordano
. aristocraticità di origini, non contaminata da ascendenze plebee. pacichelli, 2-654:
esso e ne inondavano tutta la parte da basso. targioni tozzetti, 7-5: in
sconvenevolmente, come vuole il caro, stati da me richiesti i modi del dire puri
non meno per cagion della proprietà sua da attribuire a questa consti- tuita lingua quantunque
: distinguo per altro 'lingua 'da 'stile ': perché la lettera all'
della lingua non si portano liberamente, anzi da schiavi. idem, i-661: la
parole diventino italiane col solo essere state scritte da certi autori... è stata
-carattere originario di una parlata non alterata da apporti eterogenei. trissino, 5-57:
dare ad intendere d'avere la mente occupata da moltitudine di concetti divini non possibili a
e certo io non vi scorgo errore da doversi biasimare, ma sì bene chiarezza e
, ma sì bene chiarezza e purità da doversi lodare. marino, xii-123: egli
{ { algarotti, i-x-104: da tale antica gravità sonoper lo più lontane
il qual luogo fu restituito alla sua purità da que'valentuomini [i giunti] del
della fede si segnalò in un concilio da esso tenuto in roma, in cui fra
seconda età. = deriv. da puro2 per puero. puritanaménte,
i mezzi. = deriv. da puritano. puritanismo (puritanésimo)
le tendenze al compromesso col cattolicesimo manifestate da elisabetta i; è caratterizzato da un
manifestate da elisabetta i; è caratterizzato da un intransigente rigorismo morale (che fra
civile dei futuri stati uniti), e da un radicalismo politico che alimentò l'opposizione
2-318: il mio puritanismo, che trapelava da quella tinta cristiana e mostravasi offeso da
da quella tinta cristiana e mostravasi offeso da certe impatriottiche condiscendenze, mi aveva obbligato
condiscendenze, mi aveva obbligato a staccarmi da amici coi quali aveva frequentissima usata. cipriani
fare del puritanismo: assumere atteggiamenti dettati da un moralismo ottusamente ri- gido.
puritanism (nel 1573), deriv. da puritan (v. puritano);
. puritanizzato, agg. caratterizzato da un austero moralismo simile a quello proprio
si tratta di un cattolicesimo socialmente diverso da quello europeo, fortemente puritanizzato.
fortemente puritanizzato. = deriv. da puritano, col suff. dei part.
bellini, su libretto di carlo pepoli (da un adattamento teatrale francese dal romanzo '
1-205: voleva ora ritornare alle sue abitudini da puritano, a quell'ideale di lavoro
nella « gazzetta » delle cose scritte da mano maestra, la quale, a differenza
mazziniani (e fu appellativo polemico usato da vincenzo gioberti). gioberti, 9-i-180
timo dell'ideologia puritana. -formato da seguaci del puritanismo (un popolo)
puritanismo (un popolo) o abitato da loro (un paese). moretti
puritano, nella scrittura ebraica, dettata da dio stesso, buona una volta per
, se bene malato, con una febbre da cavallo, m'ero avviato alla città
. 12. locuz. - da puritano (con valore aggett.):
insisteva su questo divieto con un rigore da puritano. -fare il puritano: atteggiarsi
puritan (nel 1572), deriv. da purity 'purezza ', che è
purmò, aw. ant. da poco tempo, di recente, testé
e purmò battute. = comp. da pur, forma tronca di pure e mò
: raccontasi d'un antico che, noiato da una lunga e tediosa recitazione, quando
perché quelle pietre sono certi vetri fatti da natura, perciò sono più sottili e di
un'immagine ride. 3. libero da miasmi, da vapori, da nebbie,
. 3. libero da miasmi, da vapori, da nebbie, da fumi
. libero da miasmi, da vapori, da nebbie, da fumi, da esalazioni
miasmi, da vapori, da nebbie, da fumi, da esalazioni nocive (l'
, da nebbie, da fumi, da esalazioni nocive (l'aria che si respira
oscuro, / né di quello era loco da causarsi; / questo ne tolse gli
, 424: parte degli angioli si rebellò da dio e, cadendo, mutò el
; che non è offuscato o diminuito da nessun mezzo attraverso cui passi ed è
purissima, ed essi furono purissimi creati da dio. benivieni, xxx-10-88: sol
dio. benivieni, xxx-10-88: sol da la faccia sua nitida e pura / diana
serena. poi moralmemte e socialmente: da potersi mostrare e alzare senza vergogna. carducci
. carducci, iii- 3-29: sorridean da i cilestri occhi profondi / i pargoletti al
mi porta una tazza di caffè puro da bevere a letto: uso non mai
si fa degli acini puri e ben netti da gusci e dalle pellicole loro.
. 10. figur. immune da vizi e difetti, da errori e
figur. immune da vizi e difetti, da errori e colpe (perché dotato di
starai en forteza, servannote pura. monaldo da sofena, xvii-194. -63: dumqua
la sua anima pura, / che riceve da lui questa salute, / lo manifesta
buoni, basta la coscienza pura. da porto, 1-23: nicolo fri- sio
vedendovi così in alto, così lontana da me, così pura, io pensava che
e semplice..., si puose da se medesimo a bottega per imparare a
3-201: poi che questo re fu morto da loro, eglino non furono più dagli
-sostant. riccardo, lvi-167: se da nube non scuoti il più cocente /
farà tai prove / che per scampar da lei non saprà dove / drizzare il
comunità. chiaro davanzati, xxv-23: da san giovanni avesti sua figura [o
sono mondi e puri di cuore e da ogni macula della carne, perché loro vede-
di cuore: titolo del romanzo pubblicato da marino moretti nel 1023, che ha per
-cuore puro: animo totalmente libero da malizia e scaltrezza, da vizi e
totalmente libero da malizia e scaltrezza, da vizi e da colpe. guinizelli,
malizia e scaltrezza, da vizi e da colpe. guinizelli, xxxv-ii-461: così
xxxv-ii-461: così lo cor ch'è fatto da natura / asletto, pur, gentile
poche facoltà che ancora mi avanzano, da tollerarli. -mani o dita pure:
man'drizzate al cielo, / quasi da terra sciolto, così pregando e la-
sai ch'io sono pura e netta da arrigo e da tutti gli uomini, così
io sono pura e netta da arrigo e da tutti gli uomini, così priego te
donna onesta e pura sempre sarà avuta da ciascuno in reverenzia. straparola, i-122
di giorno 1544. tansillo, 1-137: da la donna ch'è pura a la
cè veramente quella differenza / ch'è da la cosa vera a la fallace. piave
. -sostant. s. caterina da siena, iv-225: spesse volte li continenti
, purificato (ed è spesso accompagnato da un altro agg. con valore rafforzativo)
purg., 33-145: io ritornai da la santissima onda / rifatto sì come
ii-85: bisognava fussimo pure e nette da 'l peccato e tutte piene di spirito santo
e e -per estens. liberato da accuse o sospetti. stampa periodica milanese
le università del regno, che erano chiuse da qualche tempo, saranno quanto prima riaperte
quello stile così bene capita e analizzata da villemain! ma i purissimi d'italia l'
puri, e insomma si destreggiò in modo da navigar tra due acque. b.
e non tutti i fuoruscita furono gente immune da peccato, degni di scagliar la prima
'l primo comenza- mento, / vènce da for lo vento / e vali spalianno quel
, 14-119: ben faranno i pagan, da che 'l demonio / lor sen girà
una libertà più pura. -esente da colpe e rimorsi, da turbamenti e
-esente da colpe e rimorsi, da turbamenti e conflitti interiori (resistenza,
26-140: nel monte che si leva più da l'onda / fu'io, con
, con vita pura e disonesta, / da la prim'ora a quella che seconda
vi fu nel cor sempre scolpita / da fino a pura e teneretta etade. sacchetti
.. cominciò raccontargli la purissima vita da luigi condotta fin da fanciullino. buzzi
la purissima vita da luigi condotta fin da fanciullino. buzzi, 99: va'nella
ore purissime. gozzano, ii-192: da quel mattino dell'infanzia pura / forse ho