d'essere abitatore della terra, stretto da bisogni, in continuo conflitto colli elementi
il solo progresso delle industrie può trasformare da persecutori in servi ed amici.
3. che si comporta in modo da danneggiare consapevolmente una persona negli interessi
onore della sua corona alcuna cosa commettesse da indi innanzi. ghirardacci, 1-587: il
durante il pontificato di paolo iii fu da costui avuto in somma stima per la
lingua immoderata e di acerbità di natura. da ponte, 121: partito..
... e cosa miraculosa fu che da tutti li persequutori illeso campasse. roseo
videle sventolar le chiome sparte, / e da tergo in passando alzò la mano /
quali parlò -chi se lo sarebbe aspettato da un turco? - nel più schietto accento
che ne deriva; persecutorio; dettato da fanatismo; discriminatorio. metastasio,
tardo persecutor -óris, nome d'agente da persèqui (v. perseguire).
di un bene. = deriv. da persecutore. persecuzióne (ant.
vessatori, violenti e repressivi, compiuti da chi detiene o rappresenta il potere costituito
editto di milano, promulgato nel 313 da costantino. giamboni, 8-i-96:
quali eranno abitantti in el stato veneto da terraferma, essendo perduto il stato,
della terra, pur nicolò si sciolse da questa vita, spiccatone dalla maturezza naturai
per non ponersi a pericolo di esser rotte da quegli infedeli mentre durava questa persecuzione.
chi è perseguitato. s. caterina da siena, ii-128: senta il lume della
signoreggiavano il mare. s. bernardino da siena, 57: idio...
perché tu [siena] sia guardata da tutti e'pericoli e da tutte le
] sia guardata da tutti e'pericoli e da tutte le persecuzioni e da tutti li
pericoli e da tutte le persecuzioni e da tutti li scandoli che ti potrebbero venire
persecuzione del mondo. s. caterina da siena, vi-29: l'anima inamorata
, dal mondo, dal dimonio e da sé medesimo; con tutti resiste e combatte
caso e de la persecuzione insopportabile che da quest'uomo [castelvetro] e da
da quest'uomo [castelvetro] e da gli suoi m'è stata fatta. fiamma
una crudel borasca di persecuzione, mossagli da due emuli, se non fosse stato armato
, 2-i-77: la persecuzione, mossa da mio padre contro di don luigi, a
sublime,... peni lontano da me fra miserie stupide di persecuzioni acerbe e
: condizione patologica della psiche, derivante da un alterato modo di essere nei confronti
per la quale il malato si sente perseguitato da forze oscure e da persone note o
si sente perseguitato da forze oscure e da persone note o ignote che gli toglierebbero
soffriva di mania di persecuzione. passava da una crisi all'altra, con brevi
, non riceverebbe così grande persecuzione da lui. aretino, v-1-484: la ragione
che fa il fondo della vita umana da poi che l'uomo ha perduto il gusto
alla persecuzione dell'eboracense. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
livrea, l'aveva messo al coperto da ogni ricerca della giustizia. [ediz.
servigio, lo aveva messo al coperto da ogni persecuzione]. mazzini, 11-385:
tardo persecutio -ónis, nome d'azione da persèqui (v. perseguire).
dotta, lat. persecàre, comp. da per (con valore in- tens.
. venez. perseghèr), da un lat. volg. * persicarius,
perseguace, agg. ant. che incalza da presso, che insegue.
dotta, lat. tardo persequdx -àcis, da persèqui (v. perseguire)
sua iniziativa, senza necessità di richiesta da parte dell'autorità governativa né di istanza
autorità governativa né di istanza o querela da parte della persona offesa. -reato
deve procedere solo dietro presentazione di querela da parte della persona offesa. viani,
. = agg. verb. da perseguire. perseguibilità, sf. dir
. = nome d'azione da perseguire. perseguire (ant.
costanza e tenacia; proporsi come fine da conseguire; condurre con precise intenzioni un
persequendomi amor al luogo usato. benvenuto da imola volgar., i-253: perseguendo li
/... ed ei sospinto / da la vana credenza e da la folle
ei sospinto / da la vana credenza e da la folle / sua speme insuperbito,
molto la fede di cristo. fausto da longiano, iv-60: il popolo ama quello
varano, 1-275: guarditi giove / da sì funesti auguri, e plachi l'ira
il plagio o il furto d'un titolo da parte d'una casa cinematografica.
la pronunzia loro, scacciato il t da certe voci dove ha suono di z,
dotta, lat. perséqui, comp. da per (con valore intens.)
seguitate aprirò. = deriv. da perseguitare. perseguitaménto, sm.
. ant. inseguimento. bartolomeo da s. c., 249: avvegnaché
li romani erano dispartiti, di dietro e da lato gli percoteano. varchi, 23-302
stare. = nome d'azione da perseguitare. perseguitante (part
perseguitati e molestati? ». francesco da barberino, ii-397: poi perdi stato /
19-1 (345): non puote procedere da giustizia ch'io debbia amare colui che
con odio capitale. s. caterina da siena, i-4: coloro che sono
remissione delli peccati alli sudditi che si ribellano da lui è dottrina sediziosa e sacrilega.
mira. -con riferimento all'avversione da partedella divinità. gnoli, 1-330:
arnese acconcio a portare alcuni piatti di vivande da un ristorante, da un'osteria a
piatti di vivande da un ristorante, da un'osteria a domicilio. alvaro, 5-26
: il cameriere aveva servito la minestra da un gran portapranzi di legno.
gamella di alluminio o di acciaio, chiusa da un coperchio a perfetta tenuta o da
da un coperchio a perfetta tenuta o da un altro recipiente sovrapponibile, in cui
si portano vivande, anche liquide, da consumare sul luogo di lavoro, di
col coperchio che si avvitava e poteva fare da piatto: la scatola portapranzo degli operai
p. levi, 6-93: zachàr fungeva da portaordini in un senso, da portaproteste
fungeva da portaordini in un senso, da portaproteste nell'altro, e da diaframma in
senso, da portaproteste nell'altro, e da diaframma in entrambi. = comp
dall'umidità la parte superiore della racchetta da tennis. = comp. dall'imp
= voce di area centrale, deriv. da porta (v.).
i-tv316): il monaco portò alquanto da mangiare e da bere; il che
il monaco portò alquanto da mangiare e da bere; il che veggendo ferondo disse
. guicciardini, ii-96: il pontefice, da una vigna appresso a vaticano, dove
primi bisogni della natura. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
né t'incresca / di portarle tu da bere. moravia, ix-49: « e
parse fuggir la furia, si corrucciasse da senno? niente, balia: ella ricolse
balia: ella ricolse la lettera squarciata da lei e calpestata e sputacciata; e
lesse e rilesse mille volte; e da la finestra la mostrò a colui che mi
tortora, i-290: né gli rimosse da lor proposito il ritorno di audenars e
.: trasportare a braccia tenendo sollevato da terra. buti, 2-225: li
del popolo spiegato / portava il conte ettor da villafranca, / giovinetto che marte avea
, eccomi, che cosa ci è da portare? -questo baule. jahier, 177
-che in cantina c'è tanto da metterci al muro tutti quanti. anche
per lo più con riferimento ad animali da soma o da sella; anche con allusione
con riferimento ad animali da soma o da sella; anche con allusione a esseri
ogni alfiere / quel dì trattato fu da dromedario, / che usa portar la
p. soderini, xci-ii-102: arà da peso [il david di michelangelo]
circa, e però excede il portare da uno mulo. -con riferimento a un
trent'anni non era stata apparentemente diversa da quella di tanti giovani provinciali che calano
altro del suo, segnatamente una logica da spaccare il capello in quattro, un fuoco
rami e fronde / ne porta. fausto da longiano, iv-251: io veggio i
, par., 10-14: vedi come da indi si dirama / l'oblico cerchio
tutto giorno portate in parma molte cose da vivere, disegnò don ferrando di menarvi
a portarvi la coltura e le leggi. da ponte, 185: la bandi.
: io tengo che la peste nasca talvolta da se stessa senza essere portata altronde,
per qualche fame o guerra, o da altri simili disordini. 5.
portare, se gli è uomo esser portato da il capo della compagnia in quel modo
la sua volontà, anche tenendolo sollevato da terra; rapirlo. a. pucci
si sta con gioia tuttavia. giovanni da verrazzano, lix-166: le gente de
veggendo il giovane in tal modo portarsi, da terrore spaventato, metteva grandissimi gridi.
-condurre un animale (per lo più da sella). varthema, 121:
una mula, et è una gentileza da cavalcarli. -spingere (una bicicletta
tempo assuefattosi a lasciarsi in grande parte portare da coloro che avrebbono avuto a obbedire a'
volere essere deputato, prego sia messo da parte ogni pensiero di candidatura mia.
, 3-27: don pedro, preso da smanie politiche, si portò candidato nel
l'ha di pensier carca. ricciardo da cortona, 1-21: portate...
li occhi vostri onestamente e prendete exenplo da quella dolce vergine madre del figliuolo di
testa grigia sulla cima delle spalle, piegate da un duro lavoro, come se avesse
corresse, rappianare empiendogli, fé cavalcare da ponti, larghi quindici piedi e volti
per armarli, portando ogni legno 28 uomini da remo, un padrone, un proviero
-con riferimento alla capacità di una bocca da fuoco. ghirardacci, 3-10: alli
4-34: tutte (le canne delle armi da fuoco] portino una sorte di palla
. t. contarini, lii-6-199: da quella [parte] vi corre il
;... la 'verga'da battere il grano;... il
condotto delle persone sospette alla volante stazionata da circa dieci giorni al disopra della città
qual nel volto mio porto dipenta / da che dicesti far da me partita / qual
porto dipenta / da che dicesti far da me partita / qual far non può
essere dotato di un titolo o distinto da una qualifica (anche in contesti enfatici
. cesarotti, 1-xxxiv-216: portò egli da lì innanzi il soprannome di naso-mozzo:
senza dubbio tuttora que'villaggi che son denominati da numero. pananti, i-13: se
pelliccia, ecc.). francesco da barberino, i-109: se piove camminando /
re ^ eve molte grazie e scanpa da multi periculi. savonarola, iv-366:
le coscie, aborrendo le brache come cosa da barbari. comoldi caminer, 112:
di alan ^ on. il cappello è da portarsi sotto il braccio foderato di mantino
, con le maniche separate e allacciate da bei nastri; una corta gonnella di
e mi vidi squadrato per un attimo da due occhi scuri e fulminei. alvaro,
« che io porto ancora certi vestiti da dieci anni, rimodernandoli tutti gli anni »
all'uscir fuori: i'vegno qui da parte / de'ghibellin. aretino, v-1-273
. leoni, 585: stasera mi piombò da firenze un involto col diploma e la
cavallo o ad altri attrezzi per animali da tiro. romoli, 258: gli
indosso, diventi un altro. e da che il padre cristoforo porta quest'abito
la festa di tommaso riconforta, / da esso ebbe milizia e privilegio. idem
modo, le membra, il viso coperti da determinati indumenti o anche nudi, ecc
(48): « in verità, da povero figliuolo, » rispose renzo, «
di te novella, / chi è colui da la veduta amara. laude bergamasca,
, 66: inter la vosta camarela / da dé portà dolze novella. sacchetti,
udendo questo, avvisò di portare novelle da roba. ser giovanni, 3-323:
liii-476: ier sera venne francesco valori da firenze e portò di nuovo come,
nel principio che capitai a ratisbona portato da più parti... che si disegnasse
di grand'importanza e che averei avuto da roder ossi molto duri. brusoni, 6-403
-conviene... stare attenti sul modo da fargli conoscere la necessità di tacere al
dopo lo sforza, avendo ricevuto notizie da roma che gli portavano che l'abdicazione
onorato pianto. -tradurre; trasportare da un sistema linguistico, da una cultura
; trasportare da un sistema linguistico, da una cultura a un'altra. c
sempre patiranno il medesimo pregiudicio che patiscono da i lor traduttori. -con riferimento alla
giunta e che questa è una storia da far ridere anche le pietre.
quando cosa, che de importanzia sia, da altri me è porta e presentata avanti
areopago esaminasse l'affare e quelli che da esso fossero trovati colpevoli, ne portassero la
, dette innanzi a cesare o allegate da lui medesimo, gitteranno in terra tutte le
alcune naturali ellissi, cioè alcune parole che da sé si intendono senza dirle: ed
ingiurie sta la nostra perfezione. paolo da certaldo, 69: graziosa cosa e
.. dicendo: che non era da considerare chi desse il consiglio, ma come
: andarono in inghilterra ed altre parti da anime io mila in suso per non poter
-assol. s. caterina da siena, 11: molto è piacevole a
uomini. g. michiel, lii-4-300: da tutte queste chiese si cavava ogni anno
per la tassa e porzione sua indifferentemente da ciascuno, 'etiam'dai popolari e persone
anche: recitare una parte. bartolomeo da s. c., 39-3-5: io
quelle medesime guide, che erano venute da jocio, mandò nel castello balestrieri di numidia
del martello, ché non venga pertusato da quello, ma l'argento soprapostovi lo defende
seno, ecc.). giacomo da lentini, 7: dentra lo core meo
, lxxxvtiiii- 444: se mai sarà da te gioia portata, / bench'ella poca
. baldi, i-28: noi portiam da le fasce il pianto e 'l riso /
); manifestarglielo, tributarglielo. giacomo da lentini, 27: se l'amor ch'
era a lui venuta, mossa / da la pietà ch'ai mio padre portava,
, ché sempre deveno esser riverite e da noi onorate, fuggivano quasi tutti di
venir troppo con lei a parole, conoscendosi da tutti quanto era sfrenata di lingua e
ancora me. aretino, v-1-809: da che io intesi per bocca de la fama
la infedele natura d'ambrogio, aiutata da la invidiosa istigazion d'altri, mi
faceste, e l'altro è causato da l'amore che ci siam portato lungo tempo
, averebbe disposto quelle travi in modo da poterle cavare, per sostituirne altre in
con maligni o con mentecati. luca da caltanissetta, 244: portò il caso
come portava sua natura mista, fu combattuta da tre maniere di nemici: le fazioni
e il comporle mi ha portato comunemente da un mese l'una. 28
, i-80: lasciando tutte queste cose da parte, vengasi a punto principale,
bene, a venir qui., da me., in questa casa. siate
cinìo di aneddoti fuciniani, quelle maniere da erboristi innamorati, da garibaldini in congedo
, quelle maniere da erboristi innamorati, da garibaldini in congedo illimitato, da allevatori
innamorati, da garibaldini in congedo illimitato, da allevatori di piantine nane, da guardiani
, da allevatori di piantine nane, da guardiani di ciuchini in pelliccia (e
che quelle parole, che sono state scritte da me per arrecarvi piacere e consolazione.
..., siano state prese da voi in mala parte e v'abbino portato
ergon anche d'umor l'aeree nubi / da lor dal vasto pelago concetto, /
trascorresse, / volò come saetta che da parto / o da cidone avvelenata uscisse,
come saetta che da parto / o da cidone avvelenata uscisse, / e, non
ficare che portano i fichi piccioli han da esser piantate in luoghi asciutti. a.
la dissero [questa pianta] 'tabaco'da un'isola di tal denominazione che ne
il regno del perù. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
faceva mille vezzi e tutto il dì aveva da darle ora pera, ora pomi,
sia a concetti astratti). giacomo da lentini, 39: non mi porta -amor
. pallavicino, 10-iii-97: è portato da curiosità virtuosa a veder cotesta chiarissima città
amor proprio è quella vanità naturale, da cui siamo ordinariamente portati ad esaltare quelle
indica una coppia di carte uguali accompagnata da una terza disuguale; tenendone in mano
li ponti frequenti, che vi sono da portar... anco a traverso
. anco a traverso dell'istesse montagne da colle a colle, guasti dal tempo
venire dal tirolo in italia è quella che da bolzano per trento e roveredo porta a
portò francamente al patibolo. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
me con sollecitudine, scongiurandomi di portarmi da lui senza indugio. c. e.
: qui segui a grand'esempio di virtù da una parte, di atrocità dall'altra
compagnia si debbiano portare onestamente. guidotto da bologna, 1-62: quegli si porta
superbiamente e non si umiliò. francesco da barberino, iii-229: se a mercatar
.. nobile e grande oste e maiavventurata da lucca e rendutasi lucca a'pisani,
per avanti, intendendo questa austerità non venire da buona parte, radunati pochi dei suoi
parte, radunati pochi dei suoi, occultossi da nicànore. ser giovanni, 3-103:
ma in questa cosa mia si portò come da poco e sciocco, e'rispose al
. tansillo, 1-131: paride si portò da valentuomo / allor che le tre dee
in questo ella non si sia portata da medico poco considerato, per non dir
f. pona, 4-15: lasciato da mio padre con picciolissime facoltà, seppi
. carducci, iii-14-180: di olimpio da sassoferrato... è la nota
egli era ferito / e si portò da bravo come sempre / e., null'
, 4-94: le bestie si portano poi da bestie, alla fine. spallanzani,
delle navi che non si può cavare da quelle, non tagliando con quella
catuno tanto che nullo balestro, sendo da piede, in sulla cima porterebbe. tommaseo
? che il suo amico la conosca da un pezzo e se la sia portata a
o licenzia dal ditto messer podestade o da suo vicario di potere portare alcuna arme
di vitellio si scrivevano i giovani batavi da portar arme. p. verri,
'portando avanti'la tradizionale polemica nord-sud che da sempre ci accompagna, e che ha
ammise: « del resto, non è da dire che li porti male, i
serpeggiare alle falde delle colline, sbucare da ogni sentiero, camminar per le strade
altre acque che il lago d'ufente da voltarvi: il resto son terra asciutta o
: il resto son terra asciutta o massi da non potersi rompere e non portare il
lii-n-45: mai ho sentito a parlarne da persone che porti la spesa di metter in
, pronto a spendere. francesco da barberino, ii-124: non è avaro ognun
sé un determinato oggetto o animale allontanandosi da un luogo, da un edificio (
o animale allontanandosi da un luogo, da un edificio (anche avendolo rubato o
il padrone n'è portato di peso da non so che canaglia. gli è desso
n'era portato da'diavoli. fausto da longiano, iv-36: fu eziandio tanta
alla congiuntura della mano e, passandola da un canto all'altro, strisciò fino al
, ne portò un lacerto. guido da pisa, 1-322: la lancia volando appresso
lascerei portar via o pure, come da incanto o affatturamento, sorprendere. pasolini
capo di lasciarvi portar via il cervello da questo diabolico mestiere. -impegnare, occupare
non si calchi altra via che quella da esso seguitata e che si riguardi principalmente
di gerire e ferre), denom. da porta (v. porta1) nel
buon accordo, e fecesi un frastuono / da fare stomacar i porta reca. cantini
del grano e successiva consegna defla farina da esso ricavata. cantini, 40-1-34:
dell'apostoli. = deriv. da portare. portaréti, agg.
portaria, ma si rimediò subito. luca da caltanissetta, 198: mostrò di non
trascinar per terra. = deriv. da porta1. portarifiuti, sm. invar
comp. dall'imp. di portare e da rifiuto (v.).
anche portarinfuse, sf.): nave da carico progettata per il trasporto di materiali
comp. dall'imp. di portare e da rinfusa (v.). portàrio
ant. usciere, portiere. benvenuto da imola volgar., ii-378: vitellio,
., ii-378: vitellio, abbandonato da tutti, fu preso e tratto miserevolmente della
, lat. tardo portarius, deriv. da porta (v. porta1)
pelle, neu'intemo del quale, difeso da una pellicola trasparente, era uno schizzo
comp. dall'imp. di portare e da ritratto (v.). portariviste
comp. dall'imp. di portare e da rixnsta (v.).
comp. dall'imp. di portare e da roba (v.). portarocchétto
portarocchétto, sm. perno della macchina da cucire sul quale ruota il rocchetto del filo
comp. dall'imp. di portare e da rocchetto (v.).
comp. dall'imp. di portare e da rossetto (v.).
arbasino, 9-111: la sala da bagno ha due vasche, in
vasche, in mezzo, circondate da una siepe di bosso come in un
comp. dall'imp. di portare e da rotolo (v.).
comp. dall'imp. di portare e da sacco (v.).
a roma. = deriv. da porta santa (v. porta1, n
scatola impermeabile adatta a contenere una saponetta da portare in viaggio. moravia, 14-123
comp. dall'imp. di portare e da sapone (v.), per calco
comp. dall'imp. di portare e da sasso (v.).
scalmiera mobile (e in alcune imbarcazioni da regata è costituito invece da un braccio
alcune imbarcazioni da regata è costituito invece da un braccio metallico sporgente fuori bordo)
comp. dall'imp. di portare e da scalmiera (v.).
comp. dall'imp. di portare e da scalmo (v.).
comp. dall'imp. di portare e da scarogna per scalogna (v.)
comp. dall'imp. di portare e da scarpone (v.).
comp. dall'imp. di portare e da scartoffia (v.).
comp. dall'imp. di portare e da scettro (v.), calco
comp. dall'imp. di portare e da schelmo (v.).
comp. dall'imp. di portare e da sci (v.).
comp. dall'imp. di portare e da asciugamano (v.).
arbasino, 9-111: la sala da bagno ha due vasche, in
vasche, in mezzo, circondate da una siepe di bosso come in un
comp. dall'imp. di portare e da scopino (v.).
comp. dall'imp. di portare e da scudo (v.); voce
comp. dall'imp. di portare e da scudo (v.), per calco
comp. dall'imp. di portare e da scure (v.).
comp. dall'imp. di portare e da scuriada per scuriata (v.)
comp. dall'imp. di portare e da seggetta (v.).
comp. dall'imp. di portare e da seggia (v.). portasegnali
comp. dall'imp. di portare e da segnale (v.).
comp. dall'imp. di portare e da seme (v.).
portasigarétte, sm. invar. astuccio da tasca (spesso elegantemente lavorato e fabbricato
le sigarette. -anche: scatola da tavolo che ha la funzione di contenere
la vaticana sarebbe entrata in una scatola da cerini. il british museum in un portasigarette
comp. dall'imp. di portare e da sigaretta (v.), per
), sm. invar. astuccio da tasca (spesso elegantemente lavorato e fabbricato
comp. dall'imp. di portare e da sigaro (v.), per calco
suppliziato sul monte selvaggio che ha nome da san michele portaspada, sul monte delle
comp. dall'imp. di portare e da spada (v.). portaspada2
di riga e riconosciuto canonicamente nel 1204 da papa innocenzo iii, con il compito di
comp. dall'imp. di portare e da spada (v.), per traduz
comp. dall'imp. di portare e da spazzola (v.).
astuccio nel quale si ripone uno spazzolino da denti. = comp. dall'imp
comp. dall'imp. di portare e da spazzolino (v.). portaspése
numero 1 'portaspese', che fa come da manovale o servitore de'sopraddetti, portando
comp. dall'imp. di portare e da spesa (v.); la var
: 'portaspilli': guancialetto per gli spilli da metter sulla toelette o il cassettone. r
comp. dall'imp. di portare e da spillo (v.). portaspugna
appoggia una spugna (in una stanza da bagno). = comp. dall'
comp. dall'imp. di portare e da spugna (v.), sul
sinistra. = comp. da porto1, a2 e sacco (v.
marin. disus. porto naturale formato da un golfo chiuso. guglielmotti,
un seno di acqua profonda, contornato da monti, aperto ai bastimenti e chiuso quanto
d'alessandria. = comp. da porto1, a2 e seno (v.
comp. dall'imp. di portare e da staffa (v.); voce
comp. dall'imp. di portare e da staffile (v.).
. parte del finimento di un cavallo da tiro costituita da una cinghia di cuoio
finimento di un cavallo da tiro costituita da una cinghia di cuoio che tiene ferme
comp. dall'imp. di portare e da stanga (v.).
comp. dall'imp. di portare e da stecco (v.). portastecchini
comp. dall'imp. di portare e da stecchino (v.); voce
comp. dall'imp. di portare e da stendardo (v.). portastoppini
. dall'imp. di portare e da stoppino (v.). portastudi
comp. dall'imp. di portare e da studio (v.).
, sm. invar. piccolo recipiente da tavola che ha la funzione di contenere
comp. dall'imp. di portare e da stuzzicadenti (v.).
. massimo carico che può essere trasportato da una nave; capacità di carico di
salma delle portate dello navilio. ca'da mosto, i-105: mi fece armare
: ognuna di esse [navi] ha da 40 uomini, computando una per l'
un contramaestro. sanudo, lviii-369: da napoli vene io zomi fa uno galion
nave, si deve considerar la lunghezza sua da rota e rota e la sua larghezza
..., ma de'vascelli quadri da guerra si computa la portata per quanto
del duca di guisa con sette galeoni da marsiglia, fra 'quali era l'almiranta
dotazione possibile di artiglieria di una nave da guerra. quirini, li-2-314: gettarono
-in senso concreto: il carico trasportato da una nave. buonarroti il giovane
2. per estens. massimo carico trasportabile da un veicolo o da un aereo.
massimo carico trasportabile da un veicolo o da un aereo. p. levi,
relativamente buone. -massimo peso sollevabile da un carrello elevatore, da un montacarichi
peso sollevabile da un carrello elevatore, da un montacarichi, da un ascensore,
carrello elevatore, da un montacarichi, da un ascensore, da una benna,
un montacarichi, da un ascensore, da una benna, da una gru, ecc
un ascensore, da una benna, da una gru, ecc. 3.
. -in partic.: peso misurabile da una bilancia. carena, 1-198:
quantità di peso che essa può indicare da un lato solo dello stilo.
con determinati modi o mezzi (specificati da un complemento). -a portata (
complemento). -a portata (seguito da un complemento): entro tale punto
distanza dalla quale la sua luce può scorgersi da un occhio normale, se nessun corpo
'd'un fanale': la massima distanza da cui un osservatore, il cui occhio fosse
o 'd'un fanale': la massima distanza da cui la luce può scorgersi da un
distanza da cui la luce può scorgersi da un occhio normale, quando nessun corpo
6. balist. gittata di un'arma da fuoco. biringuccio, 2-156: col
, 2-156: col vostro buon iudicio avete da considerare la portata della vostra artigliarla e
ragguagliandola con la portata delle nostre armi da fuoco. c. ferrari, 453:
xcii-i-115: deve... allontanarsi da ogni presunzione, evitando al possibile di
(veggendomi sì grasso e foderato) / da far paura ai bambini, o sì
qualche portata l'andare ad ogn'ora mendicando da altri quello che far da te stesso
ora mendicando da altri quello che far da te stesso si potrebbe con un poco
il signor faggio, accompagnato e seguito da moltissimi personaggi di alta portata. algarotti
giovane avea ricevuto un'ingiuria di portata da un familiarissimo di filippo. g. p
: monselice, con l'essere tiranneggiato da quei signorotti che non sapevano godere il
in tutta la portata del termine. discendeva da antica prosapia, e nello stemma teneva
più): andò a colarlo di là da limano per esser sicuro dalla giustizia;
aiutorono con uno estimo vecchio stato posto da antonio spini e altri, col quale riscontravono
ultime portate (le quali son sempre da considerarsi mancanti), la nostra raccolta
tanto largamente. -terra di, da portata: affidata temporaneamente a un contadino
quelli che oggi nella puglia chiamansi 'terre da portata', cioè 'appartate dalle salde'.
agricoltore di terre salde o di terre da portata, se coltiva maggior estensione oltre
vedono sparecchiar tutto e son costretti levarsi da tavola. nievo, 60: agostino,
. 16. elenco degli uomini da iscrivere in una leva militare, che
i-324: a questo squittino fummo portati da jacopo di pietro...: è
: forza peso che può essere sostenuta da un elettromagnete quando viene eccitato da una
sostenuta da un elettromagnete quando viene eccitato da una corrente predeterminata. 22.
aggett.): che può essere capito da tutti. baldini, 9-59: questa
bambine, parve a colui uno spettacolo da non trasandarsi quando lo aveva così a
6-82: con domenichino non c'era da scherzare. tanto è vero che essendo egli
moravia, 17-157: prendo un cioccolatino da una scatola che tengo sempre a portata di
il porta-piffero del piffero, il cornetto da cacciatore, il grembiale del falegname
comp. dall'imp. di portare e da tamburo (v.).
comp. dall'imp. di portare e da telaio (v.). portatèssere
comp. dall'imp. di portare e da tessera (v.).; voce
i. portaticelo, agg. trasportato da un'altro luogo per effetto di fenomeni
v.]: 'portaticcio': portato da altra parte. terreni portatìcci; non c'
. disus. originario di un luogo diverso da quello in cui si trova (un
portatìcci di fuori. = deriv. da portare. portàtico, sm. (
lat. mediev. portaticum, deriv. da porta (v. porta1)
trasportabile, mobile; maneggevole. guido da pisa, 1-68: farai uno tabemaculo portatile
dubitare se prima dell'invenzione deu'armi da fuoco, l'arcobugio non fosse,
in una presa lì dietro, e da lì egli accomodava le sue faccende senza che
non ha sede fissa; trasferibile facilmente da un luogo all'altro (una collezione di
. -usabile in un luogo diverso da quello dove si produce (una forza
'farmacie portatili': quantità di medicamenti, da potere chi va portar seco, e servirsene
per quelli che son mandati e commendati da lui; s'io fossi più
. = agg. verb. da portare, attraverso la forma del pari,
dattilografi inesperti. = deriv. da portatile. portatirlindana, sf.
comp. dall'imp. di portare e da tirlindana (v.). portatirso
comp. dall'imp. di portare e da tirso (v.); calco del
cento una libra, per quello si ha da misurare la impotenzia sua portativa.
fr. portatif, agg. verb. da porter (v. portare).
. mosso, spinto, spostato (da un luogo all'altro); trasportato,
, traendo guai, / ombre portate da la detta briga. idem, par.
india e le mercatanzie de'eoi portate da quelle fauci in egitto e nello nostro mare
nostro mare, ma lo populo aiutato da dio trasportato con asciutti piedi per mezo
, portato come in trionfo e accompagnato da una folla di popolo. pratesi, 5-79
cercarmi a scuola tutta gaia, come portata da un vento. -in un'allegoria
allontanato (anche con riferimento alla dipartita da questo mondo che avviene con la morte
portate via dal diavolo nella leggenda: da teodorico re dei goti a faust (secondo
lione le bolle della sua assoluzione, portategli da alessandro del bene spedito da roma a
, portategli da alessandro del bene spedito da roma a questo effetto. bellori,
loro è l'abito antico di grecia e da tutti gli orientali indifferentemente portato.
255: il primo colpo portatomi dalla sua da me combattuta mano fu una farragine di
nuove cambiali di taylor, guarentite tutte da me, che i creditori maligni vendettero
, la origine de li quali viene da la sustanzia del cervello... e
in fine sinan voltò tarmi, portate da lui infelicemente sopra persiani, addosso ai
.. circa le cose ultimamente portate da paolo ravaschiero. nardi, 38:
d'avere a difendersi per se stessi da quella guerra. tortora, ii-13:
, ii-13: corse anche opinione, portata da molti per vera, ch'egli fosse
piastre. 11. tradotto (da una lingua in un'altra).
nell'afa che andava crescendo, portata da nuvole scure. 14. figur
, travolto, spinto, indotto (da uno stato d'animo, da una
indotto (da uno stato d'animo, da una passione, da una situazione)
d'animo, da una passione, da una situazione); sospinto, trascinato.
sia sì poco rispettoso / e sì portato da temerità. biondi, 1-30: l'
due ore. loredano, 174: portato da questi pensieri, mi fabricava una fortuna
1-iv-4): a'quali per benivolenza da loro a me portata, erano gravi le
453: se la reverenzia e la fede da me continuamente portata all'autorità di questi
tal setta: appresso una gran moltitudine scoperti da loro della medesima fede, non tanto
apposto, quanto per l'odio portato loro da tutti, furono condennati. anonimo [
alle terme diocleziane per la divozione sempre da esso portata alla madre della misericordia.
era più piccola e incominciava a lavorare da sarta. non era molto portata per gli
di un documento: quella che risulta da un titolo di credito o da altro
che risulta da un titolo di credito o da altro documento negoziale che abilita l'avente
/ grave di tal portato: / da cui promise è nato, / donde era
di magia e di scongiuri, davano da bere alle partorienti e al loro portato
parturinno ciascuna un fanciullo maschio. andrea da barberino, iii-220: io rimasi gravida e
: nacquegli di la moglie in fin da pria / dui figli maschi, come noi
.. non essendo per usanza rotte da soverchie fatiche di corpo, conducono a
di ferrovie, le inondazioni, gli auto da fé dei teatri, i franamenti di
è finita: finita in letteratura, da che alessandro manzoni riprovò egli stesso il
ant. portamento, condotta. zenone da pistoia, 1-22: qual si fusse in
commercio per mare fa che il portato da varie provincie straniere, e particolarmente di
oggetto perché possa essere sollevato e trasportato da più persone. gaiucci [
il popolo. = deriv. da portare.
v. j: 'portatore d'arme': da poter servirsene, uscendo, a uso
tu conosi asai se tuo marito / è da segnore <; ar villa o citade
, portatori e beccamorti. s. caterina da siena, 248: se uno
stracciato e inmondo. s. bernardino da siena, 558: o portatori, quando
. casati, 2-134: la via orientale da zanzibar è da lui esclusa per tema
: la via orientale da zanzibar è da lui esclusa per tema di diserzioni nei
si diriga verso nord una spedizione guidata da un europeo, composta di alquanti armati
guide e 'ascari', per poi partire da mombasa puntando verso gli altipiani del kenia
[i denari] per bonanno fighelli da barga portatore della lettora per la quale
di questa [lettera] sarà una donna da bene di questa terra; e desidera
alle migliori di donna e può avere da voi illimitata fiducia, vi darà molti
mandare l'amore a'teneri fanciulli. guido da pisa, 1-156: tanto viene a
portatrice di tua pace / lictera iscricta da tue man polite / è quel sol bene
! portator di strage, / vola da l'alto al basso / de le nervose
essa idea, che sono diventati 'natura'da dominare essi stessi. luzi, 1-12:
del giorno ambasciadore: / orologio natio, da cui ritratte / l'arte ha l'
che ti son fatte, acciò che, da te apparando, io possa pazientemente la
'portatore', piena di veleno, è da colei detta con gran sdegno o ver
frugoni, 1-6-184: io te la canto da l'aonio monte, / o noleggiato
l'aonio monte, / o noleggiato da gl'inferni dei, / de l'ombre
partic., di riscuotere la somma da esso portata (con riferimento a un
biglietti, di cartelle': di valori da presentare per poterli riscuotere. 'titoli al
poterli riscuotere. 'titoli al portatore'(da riscuoterli chiunque li porta). cavour,
; portatori convalescenti, che hanno superato da poco la malattia; portatori sani o
dai librai e dai legatori, costituito da un supporto, munito di un manico
metallica su cui sono incisi i fregi da imprimersi in oro su un libro.
lat. portator -dris, nome d'agente da portare (v. portare).
comp. dall'imp. di portare e da torpedine (v.), per
arrotolato, allo scopo di distinguerlo da quelli degli altri com mensali
comp. dall'imp. di portare e da tovagliolo (v.), per
comp. dall'imp. di portare e da trama (v.).
comp. dall'imp. di portare e da treno (v.).
che richiedono un costante e diretto controllo da parte del conducente: per la particolare
comp. dall'imp. di portare e da attrezzo (v.).
comp. dall'imp. di portare e da tubo (v.).
1-27: averti ch'io non ho danari da pagarti la portatura. redi, 2-19
.: funerale, sepoltura. uguccione da lodi, xxxv-i-605: la muier e i
persona. - anche: uso abituale da parte di una persona, di un
prolungato, di un capo di abbigliamento da parte di una determinata persona. faldella
al presente faceano. morsili, 34: da questo nasce il farsi disceso di tedeschi
bene spesso s'awolge al collo e, da coloro che vogliono essere più destri e
per ornarlo (anche nelle espressioni portatura da capo, da testa).
anche nelle espressioni portatura da capo, da testa). iacopone, 25-22
ornamenti di tempi, abbigliamenti di portature da capo. g. bargagli, 1-87
sto io pensando se questo sia detto da cuffie od altre portature da testa che
sia detto da cuffie od altre portature da testa che si vedessero stese per bucato soventemente
ii-483: dalla maniera del vestire siccome da qualsivoglia altra esterior portatura a gitto si
ancor tutti i denti e una bella portatura da pastore da quadri. -con riferimento
i denti e una bella portatura da pastore da quadri. -con riferimento ad animali
abito della nostra terra pessima. andrea da barberino, i-282: bosolino disse essere affricante
, per la sua desonesta portatura, da bordello. s. bernardino da siena
portatura, da bordello. s. bernardino da siena, 131: elli ci è
del contrapunto. = nome d'azione da portare. portauòva (portaòva),
comp. dall'imp. di portare e da uovo (v.).
.: vasetto per tenervi le uova da sorbire. ojetti, ii-545: del secolo
, accanto ai gioielli, molti argenti da mensa. tanto sono stati copiati e
comp. dall'imp. di portare e da uovo (v.).
comp. dall'imp. di portare e da utensile (v.).
comp. dall'imp. di portare e da valore (v.). portavàlvola
comp. dall'imp. di portare e da valvola (v.). portavasi
o a un muro o spiovente da un soffitto. -anche, con uso
comp. dall'imp. di portare e da vaso1 (v.); il signif
e che costituiscono il piano di scorrimento da cui viene varata un'imbarcazione (e
comp. dall'imp. di portare e da vaso2 (v.).
comp. dall'imp. di portare e da vento (v.).
della porta-veranda. = comp. da porta1 e veranda (v.).
comp. dall'imp. di portare e da vetro (v.).
comp. dall'imp. di portare e da vite (v.).
chiamasi panierone un paniere stretto e lungo da portar pane e pasta e anche fiaschi e
in certi scompartimenti quadrati; e panierone da pranzi chiamasi un portavivande di vetrici.
fatto acconcio a portare alcuni piatti di vivande da una in altra casa. adopranlo gli
installato negli edifici per elevare i cibi da un piano all'altro. -anche, con
comp. dall'imp. di portare e da vivanda (v.).
sì tristo avvenimento, partì all'istante da reggio per scilla ove arrivò la notte
salutarla! 2. strumento costituito da un tubo metallico fornito di boccagli alle
.. quello [strumento] usato da alcuni sordi per raccoglier la voce altrui.
conto di altri o riferisce cose udite da altri; chi afferma o diffonde atteggiamenti,
mattina alla sera, pronto a fargli da littore (senza fascio e senza verga!
senza fascio e senza verga!) e da galoppino: da portavoce e da paraninfo
verga!) e da galoppino: da portavoce e da paraninfo, non inteso nel
e da galoppino: da portavoce e da paraninfo, non inteso nel senso di
rivenditori come i portavoce dei produttori, da punti di vista contrastanti, si accordano
far sapere che questi vuol essere giudicato da tutto il popolo italiano, quando sarà
comp. dall'imp. di portare e da voce (v.), per calco
comp. dall'imp. di portare e da zecchino (v.); è
lat. portatìo -ónis, nome d'azione da portare (v. portare).
fare scalo. = denom. da porto, con suff. frequent.
. schermo dei proiettori di segnalazione formato da strisce di metallo disposte a persiana e
segnalazioni a lampi di luce. costituito da strisce metalliche disposte a guisa di piccole
, manovrabili per mezzo di leve azionate da un tasto, in maniera da lasciar passare
azionate da un tasto, in maniera da lasciar passare o da occultare la luce
tasto, in maniera da lasciar passare o da occultare la luce del proiettore.
, lviii-367: e1 galion averse le portelle da basso, sbarò l'artellaria e butò
di malavoglia, percioché, come avevano da passare il colfo, non portavano l'
prefetto vittorini e l'onorevole colajanni seguiti da altri oratori. il nuovo corriere della
albanesi, e la portella della paglia da cui si scende a san giuseppe jato.
della nave. = deriv. da portello. portellino, sm.
foro rotondo nella parte superiore e chiuso da un portellino di legno o di ferro.
e coperchio interno, che agisce anche da oscuratore. = dimin. di
fattisi innanzi, chiamarono le guardie, da le quali fu loro aperto il portello
la parte che si dice codalunga a bernardino da parma. monti, x-5-367: la
più dal portello / dell'aliscafo o da fondali d'alghe, / sommozzatrice di fangose
sicurezza che protegge dagli eventuali danni provocati da un aumento della pressione interna, permettendo
delle ante, per lo più decorate da pitture, che chiude la cassa dell'organo
1-3-269: in tela fece [fra giovanni da fiesole], nei portegli che chiudevano
in convento dirimpetto alla porta del dormitorio da basso, fra l'un chiostro e l'
]: 'portello di carbonile': piastra da carboniera. -portello di carico:
latta con il numero de'scartocci; e da portelli de'pezzi aver signato similmente il
posteriore di un flauto o altro bastimento da carico, sotto il dragante e nella parte
, per abuso, i buchi fatti da colpi di cannone o da rocce nel bordo
buchi fatti da colpi di cannone o da rocce nel bordo di una nave per
/ ch'era sì chiaro e lucido da prima: / or con oscurità morte
: 'portendersi': farsi vedere e spiccar da lungi, esibirsi di lontano. =
dotta, lat. portendere, comp. da por-'innanzi', per prò (affine
del regno. = denom. da portento. portentìfero, agg.
= voce dotta, comp. da portento e dal tema del lat.
portento a'greci / la deità; sentirono da lunge / odorosa spirar l'aura celeste
spartisce e lo rende ignoto ed alieno da se medesimo. giusti, 4-i-179: viva
.. questo è il portento grande, da non poter purgarlo con alcuni sagrifici o
cose che nascono dalle azioni o dipendono da quelle, come le stragi degli eserciti
la durezza di faraone; egli è convinto da due profeti legislatori per ingiustissimo tiranno d'
fere e rami altissimi / spuntar talvolta da vivente coipo. graf, 4-26:
portento di vanità, se non fosse comandata da un portento d'indulgenza. leoni,
non solo i fiorentini, ma gente venuta da ogni parte della provincia gremiva il teatro
'presagio, segno celeste', deriv. da portendère (v. portendere).
il * 930. moravia, 23-106: da un 'night club'escono in quel momento
sua poesia. = deriv. da portentoso. portentóso, agg.
portentosissime applicazioni. -che, dipendendo da facoltà e da pratiche magiche o divinatorie
. -che, dipendendo da facoltà e da pratiche magiche o divinatorie, ha effetti
spiccavi / le magiche vermene: e da la pietra / litorana sparir le portentose
più che mortale udir. -accompagnato da eventi straordinari che vengono interpretati come segni
portentosi figli / d'infausta notte, da la notte isgombri; / tu le larve
le fantasme /... / da le notturne oscurità dilegui. lo redo no
e soprattutto accostare, vedere di giorno, da vicino, questa portentosa gurù. come
quasi portentose, le quali sono laudate da chi non sa. 4.
[delle proprietà della chiesa] e da robe a dio consacrate mutarle in profane
di vite, per trovare qualche cosa da contrapporre a cotesta fiumana immensa irrompente schiumante
pareva tutta d'argento massiccio, scintillava da lontano. -con riferimento a uno
diluvio sopra le teste degli appennini, iddio da portinaio il chiuse di fuori. metastasio
non era forzata, per ostacoli frapposti da magistrati superiori. rosmini, xii-38:
a poco a poco, spiccata e libera da quel bianco seno portentoso. e.
vedendosi di questi muti e sordi anche da natività che hanno del portentoso.
mazzini, 2-102: tra il sistema che da noi s'intitola 'vecchio'e la
ti riconoscemmo: eri l'iride mandata da dio a segnare la sua pace,
sua pace, col popolo che discendeva da roma. d'annunzio, v-1-48:
esporre le loro dotte ricerche in modo da renderle accessibili alle menti dei più.
dotta, lat. portentósus, deriv. da portentum (v. portento)
picchiava: « la meglio sarà andare da fra benedetto ». caracciolo forino,
a venirmi incontro. = deriv. da porta1. portése1, sm.
tra fi portesi. = deriv. da porta1. portése2, agg. portuense
gocciolante. specie intorno al tevere, da testaccio a porta portese, alla lungaretta
alla lungaretta. = deriv. da porto1. portévole (portévile)
? = agg. verb. da portare-, cfr. anche portabile.
, che te puossi andare al coverto da per tuto e piova, se vo'?
ne venivano insieme più ornate. giuseppe da rovato, lxii-2-ii-215: il luogo dell'udienza
, 221: anco demo a pacino lingnaiuolo da biden ^ o per xxx correnti di
rustici. = deriv. da portico. porticano, sm.
ad abitare. = deriv. da portico. porticare, intr.
, pòrtichi). letter. servire da portico (e ha connotazione scherz.)
ghiribizzo dei ronchi. = denom. da portico. porticàrio1, agg. letter
, lat. tardo porticarius, deriv. da porticus (v. portico)
libro paralipomenon. = deriv. da portico (v.).
ne'barcheggi? = deriv. da portico. porticato1, agg.
(un edificio); fiancheggiato o circondato da portici (un cortile, una piazza
, tra padiglioni e porticati, un po'da caserma, un po'da ospedale.
un po'da caserma, un po'da ospedale. -portico di una chiesa
, lat. porticatio -ónis, deriv. da portxcus (v. portico)
, e vicino a quella una porticiola da sportellare, pur nella cortina. m.
tolgono di quella robustezza ch'è inseparabile da un così fatto genere d'edifici.
foscolo, ix-1-462: un adultero, accolto da cunizza per la porticciuola della cucina e
per la porticciola che metteva la stanza da bagno in comunicazione con l'orto.
questa vena tre porticciuole le quali si aprono da dentro in fuori e sarransi da fuora
aprono da dentro in fuori e sarransi da fuora in dentro con saramento perfecto,
b. croce, iv-12-369: fin da ora si direbbe che egli [togliatti
di porticciolo, un battello che giunge trainato da un rimorchiatore. dessi, 10-29:
/ per una porticèlla di nascosto / da lo sdegno del padre e del marito,
erano scale interne e corridoi che giravano da per tutto, mediante i quali si
fronte alla porta principale. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
-porta secondaria di una chiesa. maironi da ponte, 1-i-99: le due sacre storie
i pilastri e gli sproni, fu assalito da mortale infermità. 2.
di persone singole. [sostituito da] manzoni pr. sp., 23
: una porticina a muro, rinforzata da inchiavardature rugginose e a un solo battente
giorno. bemari, 4-235: alzatosi da sedere, andò ad aprirgli la porticina del
spioncello predestinato a indicargli la porticina segreta da cui si prende per stratagemma la rocca
di cui almeno un lato è costituito da un colonnato (ed è elemento di grande
feriti. fr. martini, i-103: da quelli tre andari tre semplici portici si
lunghe a piacimento sostenuti dalle colonne o da pilastri. p. giustiniani, 674:
un portico continuo a volta, sostenuto da piccole e magre colonne. pascoli,
altissimi getti, a discender per gradi da lunga altezza ed a comporre particolarmente
acquitrino sa è circondata come da un grande, maestoso portico di
ove ancora si vedono alcuni portici sotterranei da stare al fresco e da passeggiare
sotterranei da stare al fresco e da passeggiare. carducci, iii-i 1-56: nella
, commerciali o culturali. fausto da longiano, iv-229: in casa di cincinnato
città per privilegio. galanti, 50: da ciò venne la distinzione di nobili vecchi
io sentiva già fare ne'portici d'atene da quei filosofi. varchi, 22-96:
1-iv-478: l'ingiusto premio che ritrarrebbero da tal pubblicazione i vostri dotti sudori sarebbero
o stabbi per animali domestici; è costituito da un edificio aperto almeno da un lato
è costituito da un edificio aperto almeno da un lato o da una porzione della
un edificio aperto almeno da un lato o da una porzione della casa colonica. -anche
quelli nelle volte profonde turate e difese da vento. b. del bene,
. 5. ant. macchina da guerra costituita da un riparo di legno
5. ant. macchina da guerra costituita da un riparo di legno e graticci,
esso [fosso] i guastatori, coperti da lunghe e grosse tavole, accommodate in
: notai che sotto il portichétto sorretto da due colonne, la porta della chiesa
porticóne. baldini, i-456: da un sonoro porticone si entrava in uno
, tale e quale, sulla carta da lettere e sulle portiere della carrozza e
: 'portiera': specie di galleggiante fonnato da due o tre barche o zattere sulle quali
ossequi e servizi, vivere e comportarsi da cortigiano. lancellotti, 1-281: accostossi
rapisarda che non aveva amicizie (guardarsi da quella con la portiera, lingua avvelenata
alcuna persona strania dal monisterio. francesco da barberino, 8: ciascuna altra portiera
pagare). = deriv. da portiere1. portière1 (ant.
[della prefettura] continuavano a giurare che da più d'un ora nessuno era entrato
uno stabile di abitazione, impianto costituito da un dispositivo apriporta e da un citofono
impianto costituito da un dispositivo apriporta e da un citofono, che collega gli appartamenti
commettevano al nobile di parigi che comperasse da qualche portiere i segreti del direttorio.
pacichelli, 2-439: è... da notarli che le funzioni procedon con molta
segnale col quale poi, come ben conosciuto da custodi e portieri, sulla mezza notte
, infernali o mitologiche. giacomino da verona, xxxv-i-640: ben è fera consa
i-205-2: allor bellacoglienza fu fermata / da questi tre portier'sotto tre porte.
dei segni dello zodiaco. erasmo da valvasone, 2-3-58: dodeci porte son.
celeste). gigli, 2-258: da che in cielo è portier un pescatore /
mi conduce. = deriv. da portare. portierìa, sf.
.. mi dicono sia sbarcato col sacco da viaggio per cambiarsi la camicia. pavese
non stava volentieri e non avendo niente da fare tutto il giorno si accontentava
loro compagnia. = deriv. da portiere fortificare, tr. (portìfico
. = voce dotta, comp. da porto e dal tema dei comp. dal
romore. = spagn. portillo, da un lat. volg. * portellus,
comportino spese di corrispondenza. = da porti [delle] lettere 'affrancatura delle lettere'
lettere 'affrancatura delle lettere', comp. da porto3 e lettera (v.).
periodica milanese, i-332: il suo fazzoletto da collo è di tela battista, la
la portina 'jabot'mollemente ripiegata e fermata da un solo e grosso diamante.
popolo, non possono entrare nei palazzi custoditi da guardaportoni né nelle case di portinaie.
luisa d'orléans, 115: si è da quella ordinato alle portinare che in
a personificazioni. 5. bernardino da siena, 664: la prima damigella [
nostra mala coscienzia. s. bernardino da siena, 319: fu a firenze alla
notato, quello che ci fa anche da cocchiere e da chauffeur ». -con
che ci fa anche da cocchiere e da chauffeur ». -con connotazione spreg.
portanari son tanto stimolosi che, volendo, da qualunque ce viene, spiculare e intendere
, xxxix-80: dante in sogno è rapito da beatrice alla cornice dov'è la porta
che differente parlare di questo gentil portinaio da quello che, in termine somigliante,
che, in termine somigliante, udirono già da caronte! -con riferimento a s
, ecc. s. caterina da siena, 364: egli, come portonaio
. -papa. s. caterina da siena, iv-153: io vostra indegna e
superbo e stimava poco zentilomeni. fausto da longiano, iv-64: questo imperatore..
2-68: tosto che questi quaranta uomini da loro sieno stati eletti, per un
ma nella stanza del visir, follata da numero di persone di qualità, gli fu
via,... se egli crede da vero all'arte e alla sua dignità
la fortezza. pagliaresi, xliii-41: da lui si dipartì: poi se n'andòe
: tu sai che la porta ticinese da ogn'ora s'apre donando un soldo
espulsivo che fa il stomaco per scacciar da sé le superfluità: il quale volendo
1175 a bologna), deriv. da porta1. portinàio2, sm.
e due piccole. = deriv. da portare. portinarismo { portinerismo)
dei giornali. = deriv. da portinaro, per portinaio1. portincènso
altra spesa: avrò appunto notizie vostre da gino, che passerà nella tua portineria
don girolamo, ed ecco il danaro da lasciare in portineria per tutti i pietri
sopportano l'ingrandimento, che, completato da una vecchia cornice d'oro pesante,
chiamarlo. sta in portineria tutte le mattine da tre mesi ». 2
piovene, 7-465: sono tornato dopo anni da francois mauriac. occupa ancora i due
borghesia francese. = deriv. da portinaio1-, cfr. lomb. portinarìa,
portinaio1-, cfr. lomb. portinarìa, da por tinàr (v.
, spesso pregiato e ricamato, costituito da una parte posteriore imbottita a cuscino,
parte posteriore imbottita a cuscino, e da una anteriore, più corta, nel
abitualmente sostituito dalla carrozzina o dalla culla da viaggio). = adattamento dello
adattamento dello pseudo-fr. porte-enfant, comp. da porter 'portare'e enfant 'bambino, infante'
, 678: 'portitóre': marinaro di barca da traghetto. = lat. portitor
lat. portitor -óris, nome d'agente da portare (v. portare)
= voce di area versiliese, deriv. da porta1, con suff. dimin.
; peduncoli ascellari, brevi, portanti da uno a tre fiori; corolla rossa
= dall'ingl. portlandian, deriv. da portland, penisola dell'inghilterra merid.
navilio ebbe allogato ne'porti di cicilia, da che vide che la fede cristiana non
vela di porto, poi sarai partito da la terra unde incuminzi lo viaggio.
: lo puorto non potevano entrare. ca'da mosto, 303: questa isola [
era vasto e molto bello, chiuso da un grandissimo ponte. guerrazzi, 2-173:
.. gli pareva non avere tempo da perdere se disegnava entrare in porto prima
di costanzo, 1-82: scelta una galea da tutte quelle eh'erano nel porto di
natura e serrato talmente intorno che dentro da una bocca vi si ritrovano (per la
dalle procelle del mare, solo che da greco o tramontana nell'entrare. lippomano,
entrare. lippomano, lii-15-50: hanno da forse dodici galee di condannati nel porto
: titolo italiano di un film diretto da e. kazan su sceneggiatura di b.
, 1955); ispirato allo sceneggiatore da un'inchiesta compiuta nel 1953, rappresenta
quai des brumes (1938), diretto da m. carnè (su sceneggiatura di
carnè (su sceneggiatura di j. prévert da un romanzo di p. mac orlan
porto naturale nel quale si è mal difeso da taluni venti e dal mare che viene
mar grosso, provenienti rispettivamente da una di quelle direzioni, vi entrano
conformazione favorevole della costa. giovanni da uzzano, iv-209: genova ha porto fatto
: 'porto artificiale': è quello fatto da molti fabbricati nell'acqua e da gettate
quello fatto da molti fabbricati nell'acqua e da gettate intese a rinchiudere uno spazio di
a tutti i venti. giovanni da uzzano, iv-242: isola che..
a tutti i venti': porto riparato da tutti i venti. -porto bloccato
bocca, in talune condizioni, vien chiusa da travi galleggianti e catene di ferro,
travi galleggianti e catene di ferro, ovvero da cavalli di frisia affondati ad oggetto d'
l'ingresso al nemico. -caratterizzato da entrata lunga e tortuosa. g.
sbarra, cioè un passo meno profondo fatto da deposizioni di torbe sul quale non si
. -porto di catena: sbarrato da un sistema di travi concatenate.
sistema di travi concatenate. giovanni da uzzano, iv-210: porto pisano è porto
alla navigazione a vapore sul po, da cui nacquero... proposte di
di golfo: naturale. giovanni da uzzano, iv-212: castello a mare.
è quello la cui bocca è ostrutta da scogli ovvero da un banco di arena,
cui bocca è ostrutta da scogli ovvero da un banco di arena, al disopra
per avere porto forte e ridotto di qua da mare. -porto incamerato: che
si restringe sensibilmente. giovanni da uzzano, iv-202: in detta isola ha
all'avamposto (dal quale è separata da moli secondari). dizionario di marina
: la parte più interna, limitata da moli secondari, di un porto fornito di
alla navigazione a vapore sul po, da cui nacquero... proposte di
di un seno di mare chiuso o da promontori che si avanzano l'uno verso
di mare chiuso dalla banda del largo da una o più isole. tali sono
verdaccio, un piccolo porto naturale difeso da alti roccioni,... si prendeva
zebrino. -porto netto: libero da secche e scogli. dizionario di marina
ricovero soltanto piccole imbarcazioni. giovanni da uzzano, iv-252: ha porto a legni
che può ospitare grandi navi. giovanni da uzzano, iv-242: ha porto a nave
verso scilocco. -porto capolinea: da cui parte l'itinerario di una linea
alle piccole navi in avaria o sorprese da fortunale a non grande distanza da terra
sorprese da fortunale a non grande distanza da terra (e, in tempo di
gran porto: costituito per allestire navi da guerra. stratico, 1-i-365: chiamasi
la costruzione e per l'armo delle navi da guerra. dizionario di marina [s
commerciale, di commercio, di, da traffico: riservato al naviglio mercantile e
, e separato con moli e banchine da quello riservato alle navi da guerra.
e banchine da quello riservato alle navi da guerra. lamenti storici, ii-291:
g. parrilli, 1-ii-267: 'porto da traffico o mercantile': è quello riservato
di guerra): riservato al naviglio da guerra, è munito di opere militari
è destinato a ricevere esclusivamente le navi da guerra e che serve di stazione alle forze
poi è quel porto militare di tale ampiezza da porter ricovrare non una squadra, ma
per lo più collocato in posizione tale da abbreviare il più lento percorso marittimo e
: attrezzato per il traffico delle navi da pesca. anche 'porto di pesca'.
-porto sportivo: riservato alle navi da diporto. dizionario di marina [s
'porto sportivo': quello destinato alle navi da diporto. -porto turistico: specificamente
o prevalentemente destinato a ospitare le imbarcazioni da diporto (ed è caratterizzato da opere
imbarcazioni da diporto (ed è caratterizzato da opere di difesa foranea, da accosti
caratterizzato da opere di difesa foranea, da accosti numerosi e accessibili, da tutti
foranea, da accosti numerosi e accessibili, da tutti 1 servizi necessari al turismo)
insieme col podestà amministrava il comune e da sé giudicava le differenze fino a trenta
nella composizione di toponimi. giovanni da uzzano, iv-210: porto pisano è porto
siestri, il nobile porto venere securo da tutt'i venti. lettere e documenti
nulla:... il vitto da non giovarsene neanche i cani, il brodo
giovarsene neanche i cani, il brodo passato da porto lungone, e sempre polpette,
nei momenti difficili. -anche: oggetto da cui il pensiero o la vita emotiva
mi ristorna e fa muto, / da poi eh i'fui acorto / d'amor
: lungi mi veggio dalla bella luce / da cui speravo aver tranquillo porto. g
di mie pene. tasso, v-165: da la mia cameretta, fido porto de'
pur mille volte io mi pensai ritraimi / da tempestosa vita a breve porto / in
che è pur sempre il porto di rifugio da tutte le viltà umane al quale ella
così spero che neu'awenire interverrà che da tutto il mondo sbattuto e travagliato per
egli amava molto la repubblica di venezia, da cui si trovava beneficato e stipendiato,
: per altre vie, per altri porti da quelli cui m'attendevo son chiamato a
vi-173 (36-4): poi che venne da voi questa amistate, / dovetemi esser
come madre che il figlio passar veggia / da la strada d'onore al camin torto
puoi figurarti che maneggi, che intrighi da tutte le parti. il porto è
b. strozzi il vecchio, 2-63: da me pur si dilegua / vecchie- rella
quella è esso iddio. s. caterina da siena, i-12: vedete, fratelli
monistero e de le terre ke si fecie da le donne da ripole e il podere
le terre ke si fecie da le donne da ripole e il podere da messere lapo
le donne da ripole e il podere da messere lapo saltereli e 'l tereno che si
saltereli e 'l tereno che si conperò da guido cicalini de'gali a la fonte al
il riflusso di marea (e, da sette che furono in passato, sono
: -per mia fé questa non è festa da intrare lo papa a roma e andar
della dote già fissato in un assegno da riscuotere subito dopo il parto. calvino
era a un cattivo porto. michele da cuneo, lix-70: alcune volte, quando
non avessi fatt'il morto / quando da lor mi senti'esser ferito, /
qualcosa: cimentarsi in essa; darsi da fare per ottenerla. campofregoso, ii-6
ridotto all'impotenza, in questi momenti da una buona querela di ladro, eh!
porto. petrarca, 80-26: di su da la gonfiata vela / vid'io le
/ son quasi in porto; e da voi sol m'è tolto / morir felicemente
boccaccio, vii-26: un tremor, da non so che paura / nato,
caterina il quale fa porto alla terra da cinque in sei passa d'acqua. tommaseo
, alla destinazione voluta. guido da pisa, 1-286: ascanio allora per dolore
. -guadagnare un porto: trovarvi rifugio da fortunali o nemici; ripararvi dopo traversie
poco me ne curo: tanto gli darò da fare che soperchio gli dovrà sembrare;
pronosticargli una brutta fine. tommaso da faenza, 1-iv-43: per lor scredenza,
guicciardini, 3-307: avendo io raccolto da ogni banda e da ognuno varie notizie e
avendo io raccolto da ogni banda e da ognuno varie notizie e vari concetti et
eredità la sua fidanzata e il suo matrimonio da portare in porto. -soddisfare
d azeglio, 1-38: l'italia da circa mezzo secolo s'agita, si
terra (i passeggeri). guido da pisa, 1-252: pigliate porto e racconciate
poliziano, 1-607: mia nave spinta da buon vento / il porto prende, requie
. petrarca, 80-5: però sarrebbe da ritrarsi in porto, / mentre al
pelago; tanto tessere aggravato e depresso da ferro come da piombo. -tirare a
tessere aggravato e depresso da ferro come da piombo. -tirare a porto: ottenere
mette in evidenza le naturali derivazioni di cosa da cosa e i legami che ai motivi
come quello emesso a bourges il 7-7-1438 da carlo vii re di francia per regolare
al trono negli stati asburgici in modo da garantirne l'unità e l'indivisibilità.
re nelli benefizii di francia, concessogli da leon x a bologna, quando fu accordata
immemorabili possessi. botta, 4-970: da una parte vegliava la prammatica sanzione che
(certi tipi di provvedimenti normativi emessi da sovrani nell'età intermedia). guicciardini
7ipayixatt- xó <;, deriv. da ttpày [j. a -axo; (
), per designare una dottrina sostenuta da parecchi filosofi americani e inglesi, secondo la
l'einaudi si riattacca alla corrente rappresentata da alcuni pragmatisti italiani, dal pareto, dal
prassi e all'azione politica, a prescindere da distinzioni e da riflessioni teoriche (un
politica, a prescindere da distinzioni e da riflessioni teoriche (un uomo politico).
ed ammaestrano. questo cavare la terra da piede si è quando il predicatore procura di
l'amore delle terrene cose. francesco da barberino, iii-205: poni predicatori / tagli
loro mandati li predicatori? s. bernardino da siena, 76: noi predicatori ariamo
oh,.. lei mi tratta da più di quel che sono. il predicatore
dispose che tale ufficio fosse sempre ricoperto da un reli- goso dell'ordine dei frati
predicatori o dei frati predicatori) fondato da san domenico di guzmàn nel 1206, con
minori, agostini e predicatori. simone da cascina, 203: tutto l'ordine
il primo et antico stato) era costituito da quattro religioni quasi coetanee, cioè di
un certo uomo,... fattosi da sé pubblico predicatore, va qua e
e di coscienza con un certo tuono da quaresima e con certi squarci di morale
diceria (o delirio che più tosto era da dirsi) con appunto queste parole:
appunto queste parole: « e vengano cardinali da roma quanti ve ne ha, e
, cioè 'predicatore ', ma da salomone istesso, nella sua lingua natia
punto, un punto d'onore (seguito da una prop. dichiarativa implicita):
. bacchelli, 1-iii-224: se tornava da quelle della piarda stamplinati, ora che
sua gravità così grande viene accompagnata poi da un altissino punto e come da re
poi da un altissino punto e come da re, ch'egli vuol sostenere.
leggemmo il disiato riso / esser baciato da cotanto amante, / questi, che
amante, / questi, che mai da me non fia diviso, / la bocca
: il libro trovato dal mai comincia da quel punto medesimo onde ha principio la
-sollecitava andrea, curiosamente. -bisogna sentirla da gino, per ridere. tu conosci
delle unità formali, individuanti altrettanti argomenti da trattare, delle sottodistinzioni di un testo
una durata brevissima). filippo da messina, 235: non fino di penare
ti presi ad amare a coragio. filippo da messina, xlviii-50: oi siri deo
... e di saperci guardare da certi punti, perché un punto è mortale
fui presente nel bargello tutta la notte, da ore 2 in circa per msino al
, i-17-238: vicino è il punto / da noi tanto bramato. baretti, 6-104
ch'aio servita ad ogne punto. gallo da pisa, xxxv1- 287: le vostre
raccolte da'libri o inventate nell'atto da loro, e che pure, venuti al
segnatamente trattando negozi, a quel ch'è da farsi. carducci, iii-21-266: venuto
. carissimamente ciascuno che non prenda assempro da la nigligenzia del sopradetto ceccarelio, cioè
stato in cui sono ridotto, sia da tentare un'operazione così rischiosa? -al
massimo punto raggiunto. -posizione raggiunta da una persona. padula, 261:
, ciascuna delle due posizioni estreme occupate da un organo meccanico in moto oscillatorio lungo
giuditta santa il popolo di betulia assediato da oloferne... e così anche
/ di sceglier sposa. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
con un sol pugno. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
ché 'l pazzo e 'l savio è da le donne giunto. -trovarsi al
i-470: l'italia non potè esser fatta da un lieto fresco purpureo sbocciar di popolo
; dipoi combatte con l'aspido e da quello con tale armadura si difende e sta
qui facciate punto; / ché, chi da ciò si parte fia ben punto /
tutto morto senza nullo ricovero. busone da gubbio, 1-311: io vi crederò.
come voi siete al presente. ricciardo da cortona, 1-14: quante n'avete vedute
livello (anche nelle espressioni al punto da, di, che, per introdurre una
grandezza, che le siano nate e allargatesi da quel icciolo principio che si legge in
vita lima, / move un sol ponto da quel ch'era prima. rime anonime
leo non istava pur d'un punto discosto da aiace telamo- nio. tommaseo [s
punto. campania, 1-81: se da la quantità fossi disgiunto / il corpo,
osservare le sponde del mare copiosamente illuminate da tanti minutissimi punti scintillanti. gnoli,
piramidi, coni: / son chiuse da roccie le valli. / avanti! quei
principio al quale ispirarsi, uno scopo da perseguire, un fatto, una persona o
rosmini, 5-1-309: noi siamo partiti da un punto luminoso, cioè dal dovere
dimensioni normali una all'altra, come da due diametri in un circolo e due assi
. ibidem, i-432: 1 pezzi da sottoporsi al ripulimento chimico devono essere
cieco ': quando la pupilla percossa da un punto luminoso non vede più l'oggetto
assenti dai nostri interessi. -segno lasciato da una ferita. fausto da longiano,
-segno lasciato da una ferita. fausto da longiano, iv-209: le è stato detto
-nel dispositivo di scatto di un'arma da fuoco (anche unito con gli agg
punto 'vale porre il cane in posizione da poter scattare appena si tocchi il grilletto
punto del destinato segno. -obiettivo individuato da colpire (nella locuz. tirare,
, -disse uno che ogni giorno perdeva, da una settimana, da venti a cinquanta
giorno perdeva, da una settimana, da venti a cinquanta punti su valori minerari.
della lunghezza del raggio dell * arco da costruire, la cui rotazione nel piano
divisione si pone avanti una semibreve seguita da una breve nel tempo perfetto...
ogni raggio passante per uno di essi da luogo a un raggio emergente che passa
fogli. -anche: 1 fori prodotti da tale punta. carena, 1-92:
fisse e mobili) che, nelle macchine da stampa e nel timpano del torchio,
'punti 'si dicono i fori fatti da queste punte nei fogli.
in modo affettatamente prezioso. filippo da messina, xlviii-50: non fino di pensare
, 5-278: io non sono così vecchio da non capire quanto può essere utile a
fino a che punto il suo celibato fosse da attribuire al suo attaccamento verso la madre
verso la madre. -a, da, in quel punto o a, da
da, in quel punto o a, da, in questo punto: per indicare
che madonna vide. dante, xxx-67: da questo punto / con rima più sottile
s. bonaventura volgar., 1-62: da questo punto infino alla età di dodici
azioni. d. bartoli, 2-4-240: da quel punto il male, che avea
sp., 38 (672): da quel punto in poi, una vita
iii- 297: erano trascorsi due anni da quel punto e ne era passata dell'
, sul punto di, per (seguito da un compì, di specificazione o da
da un compì, di specificazione o da una prop. implicita e spesso unito
in uno punto. s. caterina da siena, vi-149: in uno punto
benché in un punto di tempo fosse ridotto da una grande speranza a una estrema desperazione
per lui, e l'uomo morto da lui, fu nuova e indicibile; fu
uccisi insieme e in un punto. antonio da lerro, xxxix-i- 244: ella m'
: il giovine di spiriti vasti, sferzato da un furor subito, tutto osando si
a segnore servo bene a punto. francesco da barberino, 11- ^ 09: pienamente
., donna terribile e fastidiosa e da paragonarsi a punto con l'antica santippe
moravia, i-340: la porta della sala da pranzo era spalancata, e una piccola
travestimento pareva a punto, alfeo si staccava da noi. -prefissato, stabilito (
facesti allorché nel tuo partire, partendoti da me come sforzato per lo tempo il
proporzione abbia con l'acqua il limo che da essa è portato né se ella è
occulte malizie della dottrina. [sostituito da] manzoni, pr. sfi.,
spiegare tutto, punto per punto, come da un medico, coi termini precisi della
strapparti, a un certo punto, da tanto dolore, e riconfortarti un poco,
galeazzo secìnaro venne ad offrirmi un biglietto da cinquecento lire chie
perché egli, quasi rimbambito, è da lei di tutto punto governato. falconi,
: m'hai fatto servire a tavola da una salariata, mentre toccava a te
o per complicità o per paura, da una vasta rete di favoreggiatori, infieriva nel
mondo. -di punto in punto: da un luogo all'altro. fazio,
io son giunto, / lettore, da tingitana a cartago, / lungo il mediterran
, di punto in punto. andrea da barberino, i-142: mandarono trasmondo e
per restar lacerati, per grondar sangue da larghe piaghe. pirandello, 8-79:
il corrari s'aspetta di punto in punto da firenze. -fare punto-,
, prestare attenzione; soffermarsi. francesco da barberino, iii-181: qui fa'punto e
francesco da barberino, iii-153: qui ti faccio punto
altro dire / sì come carlo partì da nerbona / per voler con sua gente in
facciate punto, / ché, chi da ciò si parte, fia ben punto /
di vaso] la pianta si rià da morte a vita e ne'primi anni della
di essa fanno parte non soltanto articoli da giornale, ma... molti volumi
, non stanno indietro a qualsiasi articolo da giornale, e sono scritti, di
-subito; improvvisamente. i. da sanseverino, 1-135: voglio questo tabernacolo sia
misasi, 162: la processione, annunciata da un festoso scampanìo e dallo scoppio di
i-357: non avendo in lucca brigate da cavallo salvo che lancie lxx di soldo
vedea venire, / tutti ribaldi e gente da taverna; / e peggio in ponto
una banda di 150 uomini, comandata da sciabolone, era in punto, armata e
: eccome in punto... andar da. llui, nel qual tutto mi fido
in ponto la fantasia. -seguito da una prop. dichiarativa. frottola di
d'ogni cosa in punto, / da la fata gentil comiato prese.
elegante nel vestire. r. da sanseverino, 142: esso signor ruberto e
(una nave). ca 'da mosto, cii-i-474: essendo le caravelle di
. poche e non bene in punto da stare a petto a quelle di aragona.
semini, sì la vaglia e nettala da ogni altro mal seme. beicari,
: avevo già adocchiato una bella salama da sugo... adesso è in punto
de la tua camera, che ho da far io? duodo, lii-15-115: l'
(un terreno). dino da firenze [tommaseo]: alienato è una
(un'apparecchiatura). andrea da barberino, ii-161: quando bosolino volle andare
la battaglia di parma, seb- ben da prima azzuffata con poco apparecchio di forze,
di prendere il mare. andrea da barberino, 1-66: fece mettere in punto
facoltà dell'animo. s. bernardino da siena, 156: o donne, mettete
e, messoti in ponto, vieni da me alle ventitré ore e darotti la
darotti la notola di quello che averai da fare. commedia di dieci vergini,
/ al gran convito, e non è da tardare? / in punto ci mettiamo
mettetevi in punto di dirci il tutto da principio in fine. fr. andreini
scuola vestiti di seta... e da artificiosi maestri bene aconci per puncto,
un eccesso di acume, nelrinsieme è da pazza. -con esatta corrispondenza;
in campagna, dei figli come suoi da accompagnare a scuola, dei tìgli ben
dai due ai quindici anni, tali da promettere lunghe cure e assistenze, e poi
quello ch'io domandavo, che io ricorra da voi per avere certi punticelli per fame
in una tenebra improvvisa, rotta appena da un punticino rosso. -puntino (v
. -puntuzzo. s. bernardino da siena, ii-180: l'arte della scienza
anonimo, i-619: partire non mi posso da voipunto, / sì come preso ch'
tutto quello assalto / punto non fu da me guardare sciolta. colombini, 54
[la voce 'adonare 'usata da dante] con la lor solita ritirata del
2-87: non hai tu punto senno da te? pananti, ii-117: scritte na
niente, nulla. s. bernardino da siena, v-151: se tu ài una
durare. beni, 1-17: goffredo da... vaghezze e stimoli..
di razza di sbirri e di canaglie da presa, e per conseguenza ladroni di
loro interessi con una certa furberia, da gente punto disposta a farsi mettere in mezzo
-. d'annunzio, iv-2-1050: da quando sei sveglia? -da sempre. -non
. diedero ordine a ciò che si avesse da fare! 2. in frasi
la giustizia eterna. s. caterina da siena, iv-136: oltre a questi
infinite sono le grazie e doni che riceviamo da lui senza nostro addimandare. malatesta malatesti
se punto m'ami, / persuader da le lusinghe loro. carletti, 246:
possono osservarsi in tutte le proprie azioni da chiunque na cura dell'anima sua e
: appena appena. s. bernardino da siena, 483: se tu [la
lo posarono sopra uno sportello di bottega da mercato nuovo, e quivi lo lasciarono in
, 6-309: se sotto tali prìncipi era da temer punto di ribellioni, certo era
e frequenti e'fatti di questa benedetta anima da un certo che in qua che non
il pie fuor dele soglie / e da lei m'allontani e mi divida, /
sp., 12 (212): da una parte i magistrati che intimavan pene
punto e virgola. = comp. da punto2 e coma per comma (v.
punto addoppiato '. = comp. da punto2 e doppio1 (v.).
. segno interpuntivo sul rigo, costituito da un punto sovrapposto a una virgola (
-ecco -, conchiusi, -un bel periodo da aggiungere alla novella del carlone, dopo
temporaneamente, di fare qualcosa; recedere da una condotta. { {
ironia. = comp. da punto2 e virgola (v.)
a que'prodotti e che saran ricercate da chi caffè porti da massaua: 'punto
che saran ricercate da chi caffè porti da massaua: 'punto franco generale '
miraggio di ripristinare i commerci, agevolati da una zona franca... o
una zona franca... o da punti franchi nel porto. =
così equivoci, è inutile prendere le pose da lucrezia. 3. oggetto
nell'epigramma di guido mazzoni (imitato da marziale, xn, 80):
peccato mortale e altro è essere commosso da pensiero,... o