seminara è posta su un luogo rilevato e da quella terra arrivano alcuni perpetui colli a
perpetua catena di monti si tira parimente da settentrione ad ostro. sassetti, 222
paesi, presero per ispediente di separarsi da quelli con una perpetua muraglia.
belenchi per uno istaio di grano che comperamo da. llui per ragione d'in perpetovo
lo loro pagare alcuna gabella. ca'da mosto, cii-1-487: questo signor infante
è bandita, e confinata in perpetuo da questo palazzo, dove siede e regna
manfredi, 3-8: ciascuno può accertarsi da se stesso col calcolo che l'uso
dotta, lat. perpetùus, deriv. da perpes -étis, comp. da per
. da perpes -étis, comp. da per (con valore intens.) e
anonimo [agricola], 126: da gli canali, che si stendono per
e perpetuosissime. = deriv. da perpetuo. perpiacènte, agg.
cosa] che perpiacente, ni è da loro orrata che per bointà. =
pres. di perplacére, comp. da per (con valore intens.) e
della fiandra, e perpignano un panno che da un luogo di tal nome deve dirsi
achei prendessero quello che loro era permesso da lacedemonia e li lacedemoni interpret'assono non
, che le si erano presentate, da ingrandire il suo imperio. f.
viaggio. zorzi, lxxx-4-154: è da temere che la radice delli disordini si
lat. tardo perplexio -ónis, deriv. da perplexus (v. perplesso).
guicciardini, iv-330: impedito... da una certa irresoluzione e perplessità che gli
quali nessuna è sì forte e sì stabile da concederle vigore di desiderio né tempo di
nell'ombra della sala, come stretta da una perplessità ansiosa. b. croce
se dovessero nelle loro birberie essere esenti da ogni perplessità. 4. luce
124: tutto / è fresco, rinnovato da uno smalto / malinconico di perplessità.
, sul disegno di grandiose geometrie, da immani perplessità armoniche e sentimentali.
lat. tardo perplexìtas -àtis, deriv. da perplexus (v. perplesso).
fronte a una scelta o a una decisione da prendere. -anche: abitualmente indeciso
-anche: abitualmente indeciso, tormentato da problemi, da incertezze. dominici
abitualmente indeciso, tormentato da problemi, da incertezze. dominici, 1-66: alcuna
, 3-iii-59: fu scoperto l'affare da azzolino, qual stette perplesso molti giorni
ch'egli dovesse fare. s. carlo da sezze, ii-160: quest'opposizioni che
o pauroso che, a ogni azione da compiere, si trova la mente popolata dai
qualcosa o non ne è persuaso, tanto da derivarne un senso di incertezza, di
3. ant. e letter. difficile da risolvere o da comprendere, da spiegare
. e letter. difficile da risolvere o da comprendere, da spiegare, da definire
difficile da risolvere o da comprendere, da spiegare, da definire; poco chiaro,
o da comprendere, da spiegare, da definire; poco chiaro, indefinito;
ambigua; complicato. -anche: costituito da elementi diversi e, spesso, inconciliabili
; molto articolato e complesso, tanto da ingenerare dubbio e disorientamento. cavalca
iò crocifisso cristo? ». girolamo da siena, 1-6: perplessa tentazione è
tale modo che l'anima non sa da quale prima si debba defendere. landino,
il desìo e dubbioso e perplesso, / da timor lieto e timido diletto. giovio
a favellare con certe forme di dire da estasi, in sensi tronchi e perplessi
di vedere il padre prefetto e di sapere da lui ciò che riportava da roma tenne
di sapere da lui ciò che riportava da roma tenne qualche poco perplessa la risoluzione
ant. aggrovigliato, ingarbugliato. nobi da strato [s. gregorio magno volgar.
indurre in errore. s. bernardino da siena, iii-139: sette sono quelle battaglie
. con uso awerb.: in modo da manifestare o da rivelare incertezza, scarsa
.: in modo da manifestare o da rivelare incertezza, scarsa convinzione e persuasione
, del che scandalizzati i compagni, rispose da quel gran santo ch'egli era.
, di * perplectére, comp. da per (con valore intens.) e
tecto le tegule serano fracate o vero da li venti deiecte, da le quale si
fracate o vero da li venti deiecte, da le quale si possa da li imbri
venti deiecte, da le quale si possa da li imbri l'acqua perplùere, non
dotta, lat. perplùere, comp. da per 'attraverso'e pluére 'piovere *.
assai divene! = comp. da per, con valore intens., e
pass, di perpolire, comp. da per (con valore intens.) e
perquando. = comp. da per e quando, sul modello di perché
dotta, lat. perquirere, comp. da per (che indica compimento) e
ma temo sempre mi vengano perquisiti, da che so che anche qui la polizia
dei simboli. = deriv. da perquisizione. perqui? itivo,
tempo solo. = deriv. da perquisito. perquisito (part. pass
. carducci, iii-23-349: vide perquisite da un commissario austriaco le stanze di sua
tardo perquisitor -óris, nome d'agente da perquirere (v. perquirere).
, 42: dopo i sospetti mossi da miei scritti fui più volte avvertito di
orribile masnada / col doganier che fa da caporale / tutta schierata in mezzo della
! le guardie sono già venute tre volte da me a farmi la perquisizione. codemo
venosta, 201: un commissario, venuto da sondrio, aveva fatta una lunga e
venti di perquisizione. -ricerca, da parte dei cani, della selvaggina.
tardo perquisito -ónis, nome d'azione da perquirere (v. perquirere).
. sale dell'acido perrenico, caratterizzato da stabilità e solubilità in acqua. -perrenato
di scisti cupriferi. = deriv. da perrenico. perrènico, agg. chim
in cristalli gialli. = comp. da per (con valore intens.) e
esso accarezzandolo come se fusse un perrico da falda. stigliani, 1-478: 'perriccó':
perrillo [de falda]) 'cane da punta', dimin. di perro (v
. = etimo incerto: forse da confrontare con pemicone2. perrigrino,
ferro, / se non ti guardi da farmi despitto. 2. figur
ingozzare! quanti perri le fur fatti da furfanti, che, fottutala, rifottutala e
invece d'apprestarle alquanto strame ed imbandirle da cena, la sfrattavano di casa a
spiega la mancata comparizione avanti al giudice da parte della persona citata in giudizio)
perhorrescére 'inorridire, raccapricciare', comp. da per (con valore intens.) e
, 21: molti testi di viole da domasco e di perse e di maiorana e
e rose e gigli e croco / spargon da l'odorifero terreno / tanta suavità ch'
sentire / la fa ogni vento che da terra spire. alamanni, 5-5-623:
, 399: non sia del tutto da reprobare l'opinione di coloro che tengono
. pianta del pesco. onesto da bologna, lxv-26-5: quel che per lo
al massimo. = comp. da per, con valore intens., e
vuoglia persana. = comp. da per (che indica deviazione) e sano
perscaldano. = comp. da per, con valore intens., e
dotta, lat. perscribere, comp. da per (con valore intens.)
retta linea si è quella perscrizione addutta da un punto a uno altro per via brevissima
lat. perscriptio -ònis, nome d'azione da perscribere (v. perscrivere).
cassiodoro), agg. verb. da perscrutali (v. perscrutare).
ogni anno la maestà del re cava da tutto il suo regno 'et similiter'delle
regno 'et similiter'delle spese che ha da fare: le quali cose, serenissimo
principe, sono sì grandi e difficili da sapere che mal si può perscrutare la
, 237: ogni fatto essendo retto da una legge generale diventa rivelatore per chi
(e perscrutare), comp. da per (che indica compimento) e scrutati
tardo perscrutàtor -óris, nome d'agente da perscrutati (v. perscrutare).
- anche: previsione. marsilio da padova volgar. -. ii-26-18: appresso
... si rileva esser verissima da una perscrutazione profonda della natura della specie
. perscrutano -ònis, nome d'azione da perscrutati (v. perscrutare).
questo è stato scritto dell'albero persea da quegli che sono più diligenti. =
insostenibili e persecutivi. = deriv. da persecutore], col suff. degli agg
anche, per motivi razziali, agendo da posizioni di forza o nell'esercizio di
fu la più atroce persecutrice. costantino da loro, lxii-2-11-125: piansero lo stato
rimasero fermi, ed a pochi metri da loro si concentrarono i soldati. luca sentì
e morte a gesù cristo. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar.
porgitore di pace; e a lui da indi inanzi continuamente davano aiuto. s.
continuamente davano aiuto. s. caterina da siena, iv-200: essa mano dello spirito
in tondo. = nome d'agente da porgere-, in signif. di 'barista'è
e per porgitura li tevoli del portico da via, denari xxj. pòrgo
gr. 7rtopca comp. dal gr. rcopeta 'viaggio'e da mania (v.). cose proposte dimostrare, avendo alcuna cosa da dir brieve, la quale porismate chiamano :... teorema dedotto occasionalmente da un altro già dimostrato e coincide con quello dall'enunciato di un teorema, sia da un passo della dimostrazione di questo teorema gr. ttópiffpa -ax<>4, deriv. da 7toptato 'procuro, deduco', a sua volta deduco', a sua volta denom. da 7iópo4 (v. poro1). de'polisti. = deriv. da poro1. porìstico, agg. ? (xóc, agg. verb. da 7ropi£a> (v. porisma); inghirlanda i suoi devoti, dove vengano tocche da taluna delle inique veneri, o tcópvr, 'prostituta', che è da népvr, (i. i 'vendo', omne sorta. = deriv. da pruna (v.), con metatesi de peste. = deriv. da pomella. pomèllo, sf. dial , vero de la moglie che conparò da lui, lassali da la groppa in la moglie che conparò da lui, lassali da la groppa in giù del pomello confinato lamule. = deriv. da pruno (v.), con metatesi pomo. = abbrev. da pomografico-, cfr. fr. pomo ( i pomo-cinema. = comp. da pomo [grafico \ e cinema (v druidi e baldracche, vive impudico e muore da ciacco. carducci, iii-24-443: una privata. = comp. da pomo [graficó \ e film (v
= voce dotta, comp. da pomo [grafico] e dal gr.
, alfonso riffola con nerina, fin da quando costei era ragazza da marito,
nerina, fin da quando costei era ragazza da marito, un carteggio volgarmente erotico,
il ridicolo. = deriv. da pornografia-, cfr. anche fr. pomographique
). pomografo. = deriv. da pornografia-, voce registi-, dal d.
, che i novecentisti avevano lasciato insultare da due giornali cattolici i quali lo avevano
comunella nelle oscure anticamere dei primi giornaletti da un soldo, vere zattere della medusa stivate
gr. tiopvoypàtpoi;, comp. da 7uópvr, 'prostituta'e dal tema di ypàqjto
alle pomosale. = comp. da pomo [grafico] e sala (v
. = voce dotta, comp. da pomo [grafico] e dal tema del
illustrate). = comp. da pomo [graficó \ e stampa (v
, ma con maggiore intensità, andavo da una parte occupandomi di studi e traduzioni
rigorosamente sotadico. = deriv. da pomo [grafico \, sul modello di
superficie. vincenzo maria di s. caterina da siena, 376: di qualità [
quella perspirazione e traspirazione insensibile, che da tutta la vita nostra continuamente pe'meati
orifìzio o meato anatomico. guglielmo da saliceto volgar. [altieri biagi],
de fuora de la vesiga e vien ditto da li medexi pori uritides. marsilio ficino
si genera dagli nervi e legamenti nati da la dura madre li quali penetrano per
4-301: signore di parigi, godete da tutti i pori e da tutti i meati
parigi, godete da tutti i pori e da tutti i meati! e. cocchi,
1-44: e la musica che viene da quella [stanza] sotto che mi tiene
aspirava l'umido salato, se ne imbeveva da ogni poro. 2. ciascuna
i quali non potranno essere riempiti che da un etere più sottile. lessona,
e delle terracotte] sono interstizi lasciati da granuli minerali o da cristalli che aderiscono fra
sono interstizi lasciati da granuli minerali o da cristalli che aderiscono fra loro soltanto per
totale del campione stesso. fausto da longiano, 14: la neve per la
ed i fior cadono: / spira da i pori de le glebe un cantico.
il luccichio un po'viscido che trasudava da un miriade di pori, si sarebbe
o opercoli, e anche in certi punti da estese tumefazioni della superficie.
tutto il legno communicato, che è atto da quella per ogni poro patire e infarsi
nutrimento; 'pori corticali', i quali da decandolle sono considerati come l'orifizio di
probabilmente gasoso, prodotto secondo ogni verosimiglianza da un restringimento del liquido in seguito al
spirare, sprizzare, traspirare, trasudare da ogni poro, da tutti i pori
traspirare, trasudare da ogni poro, da tutti i pori: manifestare con grande
carducci, ii-9-164: quella donna spira moralità da tutti i pori, trasuda dio da
da tutti i pori, trasuda dio da tutte le cose. e basta, perché
che, come venere, sia sprizzante spirito da ogni poro! cicognani, 2-167:
quel modo e sanguigna che schizzava vita da tutti i pori, non era fatta
camera un pittore tarchiato che schizzava salute da tutti i pori della pelle rosata. moravia
trasudava, per così dire, volgarità da tutti i pori. cassola, 5-116:
5-116: avresti dovuto vederla quando tornavo da uno dei miei viaggi: sprizzava felicità
uno dei miei viaggi: sprizzava felicità da tutti i pori. -con riferimento
disposizione). carducci, iii-5-192: da ogni poro degli scritti suoi traspira una
baccanti, / a cui la giovinezza urge da tutti / i pori, verso il
la vanità e la presunzione gli sprizzavano da tutti i pori. 8.
; 'passaggio, condotto', deriv. da neipoì 'passo attraverso', di origine indoeuropea
espressione poro sarcoidé). guglielmo da saliceto volgar. [altieri biagi],
, detto da'greci 'porro sarcoidé', da arabi 'al rosbot'e da'latini 'callo'
7tópo? (v. poro1) e da adenite (v.).
rcópot; (v. poro1) e da canale (v.).
gujana, ed ha la testa terminata da pori. = voce dotta,
porocefalò§i, sf. medie. infestazione da parassiti del genere porocefalo, fra cui
molto vario. = deriv. da porocefalo. porocèle, sm.
. rctopoxf, xr (, comp. da rctòpo *; (v. poro2
ereditaria, di ignota patogenesi, caratterizzata da un'ipertrofia dello strato corneo in chiazze
<; (v. poro2) e da cheratosi (v.); è
*; (v. poro1) e da follicolite (v.).
. 7c
. 7tu>pa> (jla 'callosità', deriv. da 7ccópo£ (v. poro2).
, sm.): quello ottenuto da un tessuto garzato e ricoperto da più
ottenuto da un tessuto garzato e ricoperto da più strati di resina, usato nella
? (v. poro1) e da [poly] meric (v. polimerico
piccola e sottile e corti sifoni circondati da tentacoli. = voce dotta,
di materiale elettricamente non conduttore, costituito da un elettrodo in tensione sovrapposto al campione
un elettrodo in tensione sovrapposto al campione da esaminare e da una piastra conduttrice,
tensione sovrapposto al campione da esaminare e da una piastra conduttrice, a questo sottoposta
minore, lo esser abili o inabili da lisciare, la porrosità. galileo, 4-2-418
se una certa porosità del terreno giova da un lato, onde abbia gran contatto con
contatto con l'aria atmosferica e assorbisca da essa quei princìpi che possono tornare utili
segnalata la prima volta e nettamente definita da gassendi, vien dedotta dalla compressibilità dei corpi
contatto. molti fenomeni chimici ci provano da un'altra parte quella proprietà della materia
un ammasso terroso o roccioso. fausto da longiano, 5: noi veggiamo l'acqua
dentro all'orecchio, e non fare da esso osso al senso comune altro transito
del rinoceronte] ha qualche porosità, e da qui n'avviene che ponendosi nell'acqua
, certo vischioso sudore il quale malagevolmente da esso pesce si divide e fa quello
. mediev. porositas -atis, deriv. da porosus (v. poroso);
innanzi che * legno o ramo formi da sé radici, vien meno il nutrimento,
di sugo di limone, si muovono da se stesse, e così la pietra pumice
, ove sedevamo, l'inverno / accettato da tutti qui. -che presenta
; incoerente. - anche: solcato da fenditure. mattioli [dioscoride],
sé esser molto raro e poroso. fausto da longiano, 6: la terra,
-edil. calcestruzzo poroso: quello ottenuto da un impasto ricco di elementi petrosi leggeri
numerosi piccoli vacui, a volte occupati da cristalli. -per estens. cedevole,
schiuma del delizioso vino di champagne, versata da una destra mano alle dilicate cene di
, spugnosa, cavernosa. -coperto da un'epidermide segnata da pori dilatati ed
. -coperto da un'epidermide segnata da pori dilatati ed evidenti (il viso
. -medie. ant. costituito da tessuti elastici e permeabili alla circolazione degli
con fusto dall'ampio midollo, contornato da numerosi fasci e tracheidi.
-axo <; 'imbracciatura dello scudo'(da r. tipoj 'passo attraverso', di
d'èrcole, perché essendo fatto doge da quelli della cittade, in vestimenta di porpore
sogna napoleone di dettare nell'apoteosi, da delhi, onnipotente, la sua legge al
antichi trovavasi una sorta di porpora bianca da plutarco mentovata. -con metonimia
biffo chiaro chiaro, che poco svari da bianco. drappeggiallo d'oro fine, e
di porpora e di bisso. fausto da longiano, iv-255: 1 piccioli ladri
era cosa appresso gli antichi magnifica e da re. fagiuoli, vi-61: un
. dante, purg., 29-131: da la sinistra quattro [donne] facean
tranquillità del mio signor mirandula. fausto da longiano, iv-194: il giorno che.
archiepiscopale o patriarcale e per il più da essa si suol fare il passaggio alla porpora
. carlo, che dopo la partenza da roma fu promosso alla porpora. c
, 1-927: egli sia vostro re: da questo punto / la porpora a lui
venne odoacre a sollevare la porpora cesarea da tanta bassura restituendola a cui per diritto di
o dalla porpora,... smontando da cavallo seppe e potè camminare per luoghi
, mentre l'opinion sua mi fa stimar da molto più ch'io non sono.
e duro, di colore violaceo, fornito da piante del genere copaifera. -arald
fiamme onde fossero compassionati li suoi incendi da chi refrigerar poteva i suoi ardori,
mi fosse stato dato il mese avanti da un'ondata di porpora che avevo visto salire
di porpora: arrossire. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
molli / di porpora mortale / sbucar da mille parti intorno veggio? n. villani
labile / e portami, ecchimenide, da bevere, / che porpora sì liquida
concorrenza, la porpora. essi la traggono da due specie di conchiglie, una delle
porpora più pregiata, che si traeva da un mollusco, e non soltanto rossa
alizarina; porpora francese: lacca ottenuta da una sostanza colorante estratta da alcuni licheni
lacca ottenuta da una sostanza colorante estratta da alcuni licheni. tasso, i-40:
una materia colorante (1867) preparata da certi licheni, a tinta più stabile dell'
9. medie. alterazione dermatologica costituita da macchie rossastre o violacee di natura emorragica
dà questo nome ad un esantema caratterizzato da macchiette sottocutanee rosse, e che sono
sono tante piccole emorragie. e accompagnata da febbre: quando è semplice non presenta
il picciolo golfo laconico, mi diede tempo da considerare molto d'appresso cerigo, anticamente
genere buccino: ma ne furono staccati da lamarck, perché supponeva erroneamente che gli
perché supponeva erroneamente che gli antichi estraessero da essi la porpora. le porpore hanno
: non vi par egli una galanteria da star bene sul giro d'ogni più gentil
grande favorirono quel virtuoso purpurando che, da sua maestà avendo ricevuto il nobilissimo titolo di
= voce dotta, deriv. da porpora, sul modello dei gerundivi lat
dotta, lat. purpurarius, deriv. da purpura (v. porpora)
delli angioli. cesariano, 1-29: da li propinqui e amici portò uttere a li
salmoneo altitonare, quando se la spasseggiano da purpurató satiro o fauno con quella spaventosa e
rinfusamente passano i colori [delle carte da gioco], / porporati e mortuari
ant. adomato, impreziosito. domenico da prato, lxxxviii-i-511: se [le operette
dotta, lat. purpuràtus, deriv. da purpura (v. porpora)
e che i figli loro / scrivansi da cassandra ne'fasti a lettre d'oro;
o rosso-violaceo; rosseggiare. lito da carrara, xxxix-ii-33: d'ira el ciel
gli disse: / -salviti il ciel da tutti oltraggi e danni, / fatai cagion
, 1-103: la lisimachia, che da discendenza / regai procede, in così
verdeggia e porporeggia. = denom. da porpora, col suff. dei verbi frequent
sanudo, ii-1340: voriano palli 400 da far la porporèlla atomo la terra al
le mura più basse, pareva che più da presso e con maggiore speranza di buon
v. porpora), con evoluzione semantica da 'murice'a 'sasso acuto'(o,
inferno. = deriv. da porpora, sul modello di fluorescenza (v
. = voce dotta, comp. da porpora e dal tema del lat.
il sogghigno. = deriv. da porpora. porporina, sf.
superfici di vario tipo; è costituita da cristalli di bisolfuro di stagno, di
ottenuta dall'alizarina, dall'anilina o da composti artificiali (e ha diversi nomi,
, 1178: 'porporina': sostanza colorata ottenuta da robiquet e colin dalla garanza. price
bosco porporino, / ché 'l campo triema da aquilon ferito. g. villani,
..., vedendolo [niso] da una torre della città, s'innamorò
con razzi fitti di garofani porporinissimi lanciati da marmitte di terra cotta. graf, 5-719
ombre, sotto il muto cielo / saettato da sprazzi porporini, / lottavano. panzini
splenda col diadema porporino. -costituito da porpora (una tintura). marchetti
le donne procedono a scossette come sospinte da un congegno di orologeria; i fazzolettoni non
/ porporino-dorate. = comp. da porporino e dorato (v.).
dotta, lat. purpurissum, deriv. da purpura (v. porpora)
della lumaca e come questa strisciante, da cui si cava il succhio tirio.
porporose rose. = deriv. da porpora. porporzionare, tr. (
. -anche: lo spazio chiuso protetto da tale cinta. g. villani
porprendre 'rinchiudere, recingere', comp. da pour 'per'e prendre 'prendere'.
= spagn. porrà, deriv. da lat. porrum (v. porro1)
gigi rispose: nella mattinata / nel pian da is sorbo, da quella porraccia,
mattinata / nel pian da is sorbo, da quella porraccia, / una lepre pallino
scovata ». = deriv. da porraccio. porràccio (porazzo,
dotta, lat. porracèus, deriv. da porrum (v. porro1) -
tutti i macigni però coperti al sommo da una porracina di velluto e schiazzati di
asfodelo, porraccio. = deriv. da porro1. porrandèllo, sm.
in su gli argini de i campi e da noi è chiamato porrandèllo. =
chiamato porrandèllo. = deriv. da porro1. porrata, sf. piatto
il boccaccio nella novella di m. alberto da bologna, che sono lunghi e hanno
dell'abitazione di chi è stato abbandonato da una donna, nel giorno in cui questa
, così avrei potuto starmene una giornata da solo, come n'avevo voglia e bisogno
la porta di chi è stato lasciato da una donna nel giorno che lei si
che o gli importa o la sarebbe da aver cara, si dice: e'si
sommene a torto riso) udito dire da persone senza malizia, e però senza sospetto
piccole e vili. = deriv. da porro1-, per il n. 3,
n. 1). cenne da la chitarra, xxxv-ii-427: altri villan [
e ciance. = deriv. da porro1. porrazzo, v.
scopo particolare e preciso. giacomo da lentini, 45: voglio lei a lumera
grande e profonda e ordilla di verghette da la parte di sopra e puose ghiove
per la qual tu scenda. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
raccolte quali ebbe la figura di elena dipinta da zeussi ad instanzia de'crotoniati li quali
addosso a'figli, / chi un cartoccin da questo e da quel lato, /
, / chi un cartoccin da questo e da quel lato, / e fecero un
pose. g. gozzi, i-10-79: da tutto ciò, e prima dall'avere la
al coperto in maniera che stiano levati da terra un mezzo piede.
, 4-25: l'agresto secco così da fare è. togli l'uve acerbissime e
la posero a cuocere. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
pece e altro fornimento. paolo da certaldo, 379: se per niuno tempo
se la detta malattia è in luogo da poterla portare scoperta, che tu la
re e, postalasi al cappello, da una finestra del palazzo mostrassi alla infinita
, 25: d'ogne soma di gruogo da ponare, 11 denari. libro del
crescenzi volgar., 4-6: la terra da por vigne né troppo spessa né risoluta
tanaglia, 1-220: cultivava un giardin da lui composto, / ben riquadrato e
ogni ramo per piantarsi et ogni piantone da porsi et ogni barbato da traspiantarsi si
ogni piantone da porsi et ogni barbato da traspiantarsi si spicchino e cavino nel sminuire
arma, un oggetto). fausto da longiano, iv-207: la falsa fortuna molte
.. si ponghino e si faccino bachi da seta, vogliono che sia permesso ne'
sia permesso ne'luoghi dove non sono caldaie da trar seta... che si
pone radici. tarchetti, 6-ii-286: da un lato v'erano pure le rovine d'
d'ac- qua). erasmo da valvasone, 2-27: da piè l'irriga
. erasmo da valvasone, 2-27: da piè l'irriga il vago brembo e
-diceva senuccio, -perché io la levai da terra [la gemma] e me la
in terra ne l'orazione. niccolò da correggio, 178: non minor velo se
lingue, e se avverrà che sia da loro cosa mortifera bevuta, non farà loro
lii-4-45: fu levata [sua maestà] da un cervo con le coma fuori di
quest'aere ai passeggieri esoso? / da qual causa mai nasce un tale effetto?
sodezza il piede in parte sicura, ha da vedere e considerare dove s'ha da
da vedere e considerare dove s'ha da porre l'altro. pananti, ii-410:
5-8 (1-iv-507): la giovane amata da lui fu posta a seder di rimpetto
la notte fé suo piacere. bianco da siena, 90: ancora jusep, umil
et avendo veduto il ianicolo essere stato preso da nimici con un repentino assalto..
e riverenza dei vecchi raffreni i giovani da ogni sconvenevole atto o parlare. b
mano parata a ricever percossa di palmata da chiunque sia, e in tal guisa postolo
in assetto, il guidator del giuoco da chi gli pare lo fa percuotere.
perpetua alternativa di prosperità e di disastri. da ponte, 26: non volle.
più di una notte. aveva saputo da lui come riuscito era alla mia nutrice di
ausa overo presuma ponere overo appresumare o da per sé intrare pecore, porci, porcelli
le si pongono. s. bernardino da siena, 120: noi non potiamo sapere
e neltallevare i pulcini non son cose da farsene beffe. magazzini, 14: si
quale se pune per la terra. guidotto da bologna, 1-30: chi nell'uno
stesso, la condusse a salvamento. da ponte, 43: entra in un
che mi vorrian vedere. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
]. verga, 8-190: infine entrò da pecu-pecu, e si posero a tavola
, / per cento rote, e da lunge si pone / dal suo maestro.
in quello anno lo imperadore si levoe da melano e della forza che avea andò
ii-204: scrivono che i giudei fuggiti da candia si posero nell'ultima parte della libia
parte della libia, quando saturno fu da giove cacciato del regno. sarpi, ix-205
bocca delle strette di calliano. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
di 'fuori i barbari! 'fu ripetuto da quanti barbari scendevano sul nostro terreno a
all'atto creativo di dio. pietro da bascapè, v-187-72: in questo logo i
cittade ove la mia donna fue posta da l'altissimo sire. idem, purg.
-con riferimento alla destinazione ultima dell'uomo da parte di dio. giamboni, 10-151
d. bartoli, 6-5-3: già da non poco avanti si apparecchiava quella famosa
un artigiano (e può essere seguito da un compì, pred. o da un
seguito da un compì, pred. o da un sost. o un agg.
ingegno che tostamente apparò grammatica. guido da pisa, 1-4: il quale impedimento
gli hanno posto a studio, o vero da loro. statuto della società del paduìe
: quando saranno in tempo che siano da ponare ad arte, debbia ciascuno essere posto
al camarlingo del detto spedale. paolo da certaldo, 124: se tu hai
iii-11: poiché fu grandicello, fu da alcuni suoi parenti posto allo speziale, acciocché
dio. cesarotti, 1-xxii-263: stia da voi lontano, o imperatori, così
disposti di quello che il comun padre da voi s'attende. -rifl.
piccolomini, xxv-2-6: vedendo non essere raffigurato da lei, per la barba che a
due fratelli minori di me, statimi lasciati da mio padre, mi posi all'orefice
, dalla incostanza di lei, colto da subita vaghezza di morire, si pose tra
. a giuliano e dieronle di dote da ccc fiorini, e male la puosono.
forse che t'avesse sciolto / amor da quella ch'è nel tondo sesto? /
solitudine, le cittadi inabitabili ». felice da massa marittima, 32: deh!
il nuovo duce della repubblica. luca da caltanissetta, 195: alle prime carte
cena al lavoratore e figliuoli, e sbrattatasi da tutti attese il prete che a l'
in figura di moisè, il quale raunando da ogne parte i giuderi sopra uno grande
, a una pena. francesco da barberino, i-240: minor non ben si
s. maffei, 5-1-230: dell'uve da mangiare abbiam dell'istesso plinio.
in tal modo che sieno più larghi da ogni parte uno mezzo piede che 'l
fiorentini che in montecatino non era roba da vivere, vi mandarono l'oste e feciono
loro capitano generale messer alamanno degli obizi da lucca e puosonvi gli battifolli per modo
e distinte, sì che ogni casa almeno da due parti resti aperta, perché senta
mia / posta da'galli fu; da lei già nacque / quel pastor per cui
., 511: fu posto quello regno da armenio. -installare, montare
li inimici e altri securi e inoffensibili da foco e battaglia, facili e commodi da
da foco e battaglia, facili e commodi da levare e ponere. gemelli careri,
[anima], per grazia che da sì profonda / fontana stilla...
a porre l'animo a lei. paolo da certaldo, 51: guarii di non
di lei oltra misura s'accese e tanto da l'ingordo appetito trasportar si lasciò che
un converso che con la saccoccia bucata da tutti i lati in su la spalla
posto grand'amore a v. r. da che è uscito con lei a sì
custodisce! gli ha posto un bene da non potersi dire. tarchetti, 6-ii-272:
benivolenza debba essere scambievole in amore, da questo si può vedere, che quell'
in quel bene che si può avere comunemente da tutti, cioè in dio. petrarca
mia speranza avea posta? s. caterina da siena, ii-83: la speranza e
piacere niente altro restasse all'uomo da desiderare. g. gozzi, i-5-105:
motivazione di un evento. zanobi da strafa [s. gregorio magno volgar.
troppo, ché cotesta è una cosa da disfarti ». ariosto, 43-90: per
per far quanti potea far ripari / da non lasciarla in quel error cadere /
guerre mandati dal re, parte postivi da particolari signori genovesi di loro ragione.
tesoro volle / nostro segnore in prima da san pietro / ch'ei ponesse le chiavi
pandolfini, 1-28: annoverole [le cose da fare] e a ciascuna pongo il
ma più lungo. s. caterina da siena, iv-139: molti...
e questa tanto meno la può ricevere da me, quanto che la mia nascita ed
posti. -abbandonare, rigettare, dimettere da sé (uno stato d'animo,
. giuso, n. 5; porre da parte: v. parte, n.
airo oscuro. tansillo, 1-325: da che si leva il sol fin che si
dio ed ubbidirlo, sì ci esalterà da questa miseria e porracci con gli angioli
o di un elenco. francesco da barberino, i-15: ne la sua [
avessero i romani de'principali e comuni da porre nell'istesso grado. cesarotti,
ponga in cronologia i suoi disegni separerà da quelli con cui gemito s'approssima alla
secolo xvii col x, si vedesse che da qualunque grado di coltura e civiltà una
cavalca, 11-54: contra ogni vizio è da ponere la virtù; contra la lussuria
pucci, cent., 28-99: guiderei da orbivieto poni, / degli aretin di
/ e di molti altri. zanobi da sfrata [s. gregorio magno volgar.
. crescenzi volgar., 4-40: è da sapere che in vino bianco solamente la
. cesari, 6-324: qui sarebbe da porre alla presente dottrina un assai forte
raccogli tutti i numeri pari che sono da uno infino a 50; pon uno sopra
con una prop. subord. guidotto da bologna, 1-48: in questo luogo sarà
in quello suo libro del combattere. francesco da barberino, 137: ora vi vengo
stellato, lo quale facesse questa revoluzione da oriente in occidente. idem, inf.
pone quattro distinzioni d'amore. guido da pisa, 1-243: tratteremo brevemente del
forza de la filosofica ragione induce non è da filosofo. trissino, i-20: costui
questa non meno vera che famosa e da tutti ricevuta sentenza, che l'onore
che nel viaggio di venere contato qui da amore si contengono, questi sono:
mulara / furo assediati non sanza cagione / da que'del baver, che vinser la
'beatus vir qui non abiit'pongo da l'uno lato / inn. una
, che poi s'è detta alcuna volta da. quelli del nostro secolo, non
soave e amoroso come sete voi. fausto da longiano, iv-39: sotto questo tempo
li quali c'asengnò a. rricevere da piue testrici sì come dirà apresso per
tali libri... ponendo il giorno da capo. instruzione a'cancellieri, 52
altri autori non classici. -tradurre da una lingua a un'altra. dante
simili ai denti del pesce lamia che da alcuni sono spesse volte scambiate; e
diritta torre / fa piegar rivo che da lungi corre. idem, conv.,
degli uomini delle cose di lungi e da presso. pallavicino, 1-217: perché
, non fatta la pace, tornarono da capo ciascuna parte alle armi. statuto
vocabolo o un'immagine). zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
le pongono con nuovo sentimento, o ancora da altre lingue ne pigliano, per fare
cui li piace e pon cagiune. francesco da barberino, i-196: altri certi sono
ragioni metafisiche e astratte, poco intese da chi le ode e talora anche da
da chi le ode e talora anche da chi le dice. -rivolgere un'
un'ammonizione, un rimprovero. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
adosso, e de tratta vorrà sapere da me perché non ho studiato e talvolta me
conv., iii-ii-i: ultimamente mi scuso da insufficienza, ne la quale non si
e se fortuna lo tiene enal9ato, / da dio il conosca et a lui solo
: la nostra setta è provata e ordinata da molti savi uomeni e di grande virtù
, ritenere, stimare (spesso seguito da un agg. o da un compì,
(spesso seguito da un agg. o da un compì, con funzione pred.
è posto in gran valenza. tommaso da faenza, 1-iv-43: per lor scredenza
non è vertude [amore], ma da quella vene / ch'è perfezione (
eziando lo semplice giuramento vieta. busone da gubbio, 1-39: lo re,
per sé falso s'estima. felice da massa marittima, xliii-295: ottimo tempo
considerare o avanzare come ipotesi (seguito da un compì, ogg. o,
. o, per lo più, da una prop. dichiarativa; anche nella
1-1 (61): che avrestù da rispondere, ponendo che tu avessi libera ciascuna
, conv., iii-vn-6: e da porre e da credere fermamente che sia alcuno
, iii-vn-6: e da porre e da credere fermamente che sia alcuno tanto nobile
nullo bene si truova fatto, è da eleggere per amante. trissino, i-xiv:
della francesca, 69: tu ponesti da prima che l'oca valesse 22 e la
la pemisi 4, però li poni da uno lato; a la seconda ponesti
e la gaiina 11 e la pemisi 6 da l'altro canto, li quali l'
altro se montiplica per 9, perché da omni parte è 9, e parti per
sotto il nome delle nobili donne antiche da ovidio e in molti epigrammi ne'quali
a questa simiglianza, non è però da amare di quello amore di carità,
toglie la morte. s. caterina da siena, ii-206: ingegnerommi d'adoperare
pane ke vallia tre dinari. francesco da barberino, i-281: in camera ti
prese il popolo che era stato corrotto da lui e andonne con esso a'sepolcri
arcolaio regnasse dopo sé. n. da ponte, lii-9-234: i savi alli
de'miei nemici. s. caterina da siena, 1-6: l'angelo ministra a
; danari non aveano, né ardimento da pome e fortezza niuna non prese e confinati
nostre tasche; ed a chi ha da pagare si pongano le gravezze e riscuotami
le gravezze e riscuotami; e non da coloro che non pagano perché non hanno
debba porre pena. s. bernardino da siena, 610: iddio vuole bene
e porrà lo patto con lui e torrà da lui il giuramento. 20.
donna, piacere en voi. francesco da barberino, in-27: in un castello stretto
chi tornavano i miei prieghi, udii da l'amico che mi vi fece scrivere
le lagrime fino in su gli occhi da la naturai compassione. botta, 6-i-205
state mosse alcune liti di somma importanza da uomini potenti e grandi, che,
nelli uomini. -operare in modo da raggiungere un determinato scopo (in relazione
dell'eccellenza, impariamo nel terzo luogo da lui che differenza costituir primieramente tra l'
le altre cose nello stato in cui da me sono poste. -mettere in
apparecchiate e date vi sono! zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
non vogliono compagnia alla preda, e da tutti gli animali, a'quali pongono appostamenti
sentono il nimico, fuggon gridando e nascondonsi da lor quanto possono. 23
cerca di porre ad effetto. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
in iscritto la novella così puntalmente come fu da lui narrata. aretino, v-1-697:
buglion: -vedrai ben tosto / come da me il tuo dono in uso è posto
onore della gran brettagna. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
pensai porre in atto un concetto venutomi da più mesi: una proposta di generi nuovi
nel nostro regno non solo pigliar esempio da dette città e in conformità di esse far
fiios suos a desia. -seguito da un compì, ogg., forma un'
stesso. chiaro davanzati, xxvi-22: da ch'è così certo, / ben
. ceresa, 1-969: o bella man da intepidire il gelo, / l'incendio
/ l'incendio di vulcano infrigidare, / da torre a un tracto al sole e
al sole e porli il velo, / da far silenziosa e tranquillare / co la
al colmo delle grandezze, non solo da se medesimo poneva impedimento ed ostacolo alla
cose che sapeva essergli destinate fossero intercedute da qualcheduno de'prìncipi più grandi. cesarotti,
bologna e perugia, di recente soggettate da quelli armigeri cardinali, poneano minaccia là
senso filosofico, affermare cosa o evidente da sé o da provare che sia poi fondamento
affermare cosa o evidente da sé o da provare che sia poi fondamento ad altri
principio pone la propria individuazione, e da questo fatto fu tratto in errore il fichte
, che escono del mare, detti da costoro ventavoli, nel segno di libeccio e
si pose a cenare. s. bernardino da siena, 670: non ti
antonio lelio erano venuti per visitarlo. da porto, 1-220: più tosto si
volte il papa torse / il piè da gli altri e 'n camera si chiuse,
a così belle imprese. s. carlo da sezze, iii-266: se gli rinforzano
datogli molte percosse, lo lasciarono maltrattato. da ponte, 274: vendeva costui liquori
, 1-i-19: il lunedì 22, preso da essi congedo, mi posi in barca
nave mezzo sdrucita in cui era salito da me solo e postomi in mare,
posti in marcia alla ricerca di qualcosa da mettere sotto i denti. 30.
in cento parti per ventura. fausto da longiano, iv-57: crebbe tanto il
n. 26. -porre a o da parte: v. parte, n.
, fu tratto dal latino, e da persona, secondo il temporale, che
, e per questo e per altro da porre avanti alla prima. -porre bocca
piedi 56 anni, fu posto giù da un tremuoto. -porre da canto
da un tremuoto. -porre da canto, da un canto: v.
tremuoto. -porre da canto, da un canto: v. canto2, n
canto2, n. 8. -porre da lato o da uno dei lati: v
. 8. -porre da lato o da uno dei lati: v. lato1,
più, farla finita. niccolò da correggio, 181: l'ozio già tanto
invidia privo, / e mover sassi da un corrente rivo / vedo e a vane
. -porre qualcuno a sedere: destituirlo da una carica, rimuoverlo da un ufficio
: destituirlo da una carica, rimuoverlo da un ufficio, da un incarico.
carica, rimuoverlo da un ufficio, da un incarico. -anche: limitarne,
al letto eterno: morire. niccolò da correggio, 178: toma presto [notte
dinanzi: immaginarsi, prospettarsi. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar.
. proverbi toscani, 23: 'leva da capo e poni da piè'. cioè
, 23: 'leva da capo e poni da piè'. cioè bisogna tagliar molto e
), lat. ponere, comp. da po- (probabilmente dalla prep. gr
ramosus'). = deriv. da porro1. porrécto e deriv.
di reims, nel 1148, e avversate da s. bernardo. tramater [
si fingono narrate alle terme di porretta da donne e gentiluomini, per cinque giorni
sf. castagno coltivato per ottenerne legname da falegnameria. = deriv. da
da falegnameria. = deriv. da portino2, con infìsso dimin.
linea retta. cesariano, 1-159: da le machine del porrecto e de la
epsa machina se moveva... da la dextra e da la sinistra cum porrectione
... da la dextra e da la sinistra cum porrectione non manco se
lat. porrectio -ònis, nome d'azione da porrigère (v. porrìgere).
europaeum *. = deriv. da porro1, con doppio suff. dimin.
, sopra qualunque lite che sarano dinanzi da. lloro avere disfìnito e sentenziato dal
secondo alcuni, contagiosa e caratterizzata principalmente da una eruzione di pustule, cui si
linguaggio scient.), deriv. da porrum (v. porro1).
a essa analoghi. -anche: affetto da porrigine (una persona).
dotta, lat. porriginósus, deriv. da porrigo -inis (v. porrigine
ricavarne pali, pertiche e altro legname da lavoro; palina. -in partic.
quercia che si allievi per far legname da lavoro. lastri, 1-ii-127: le più
2. matricina di un bosco ceduo nata da seme e non derivante da pollone.
ceduo nata da seme e non derivante da pollone. tommaseo [s. v
et indolcito. = deriv. da porro1. potriòlo, sm. bot
porrandello { allium ampeloprasum) e formata da un caule cilindrico, con tuniche bianche
loda porri con le foglia. guido da pisa, 1-80: li venne nella mente
quello, il quale voi generalmente, da torto appetito tirate, il capo vi tenete
, le quali non solamente non sono da cosa alcuna ma son di malvagio sapore.
la povera vita e le cose donate da dio, dicendo: il legume non
su gli argini dei campi, e da noi è chiamato porrandello. questo mangiano
fresco, come che sia assai duro da masticare e d'odore molto acuto. erbolario
cura i porri e le verruche. guglielmo da saliceto volgar. [altieri biagi]
altrove, dette da'greci mirmecie, da arabi thelil e porri, e da'
. -con sineddoche: persona caratterizzata da una vistosa verruca (e ha valore
, 16-iii-145: tutte le nocciuole bacate, da cui non sia per ancora uscito il
un grosso porro, allor c'avrà da voi / avuto il suo voler, nella
una serpe in manica velenoso, che morde da bocca e da coda, spianando che
manica velenoso, che morde da bocca e da coda, spianando che questo arrenamento è
che la coda sia verde. fausto da longiano, iv-221: il vecchio vizioso e
, ii-4 (21): or se da queste pene ch'io vi dico /
, 1-iii-234: -ormai non ho mica da campare un pezzo. - dice sempre
il porro per la coda: iniziare da ciò che ha minore importanza e sarebbe
'mangiar il porro della coda': cominciar da quel che va fatto poi. buonarroti
burchiello, 66: la luna era tornata da merenda / e fra cipolla predicava a'
-signor no: ma non è già da piantar porri per via. lippi, 6-16
corri, / perché qui non è tempo da por porri. -venire il bianco
monosini, 337: non è tempo da dar fieno a oche; da stare
è tempo da dar fieno a oche; da stare a por porri; da dire
; da stare a por porri; da dire al cui: vienne: 'dormitandum
del corpo. = deriv. da [granciporro (v.).
, dette da'greci thimi e sarcomi, da arabi hasce, alhasce e moro,
. pallavicino, 3-i-129: necessitato quasi da tante istanze et anche dal desiderio di
sifilitica. = comp. da porro1, n. 3 e fico1,
cipolla [allium caepa oblonga) caratterizzata da un bulbo simile a un grosso porro
: mani porrose. = deriv. da porro1, n. 3. porróso2
luca io, 42); frase rivolta da gesù in tono di lieve rimprovero a
. ant. prezzemolo. michele da cuneo, lix-61: quelle [piante]
, come cipolle, latughe e altre erbe da insalata e porri, se comportano molto
= voce dotta, deriv. da porsèna, forma lat. del nome
praticata nel muro di un edificio in modo da permettere il passaggio (dall'esterno all'
8: il terzo die sie risuscitò da morte ed apparve a noi stando colle
altre opre sarian roze e morte / da far di sé natura vergognare. ariosto
usanza: e dice che si ha da dire 'balcone'e non 'finestra'; '
e ne bevve molta. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
può indovinare, non sapeva star lontano da quella casa, era comparso sull'uscio
di cantanti e ballerine, che viveva da signore colla rendita di un capitale non
, per le novelle audire. francesco da barberino, iii-7: ella [la speranza
false opinioni in su le porte. pellegrino da castiglion fiorentino, lxxxviii-ii-259: cacciat'è
noi, ma in sogno soltanto, e da qual delle due porte essi escano,
delle due porte essi escano, o da quella che è d'avorio, come
avorio, come i denti, o da quella che è di corno, come l'
di mezzana condizione che non sia frequentata da uno o da più ebrei. b
condizione che non sia frequentata da uno o da più ebrei. b. corsini,
: l'ingresso più ampio, caratterizzato da maggior decoro costruttivo; quello che immette
'bifora': con due aperture, divise da un colonnino; 'bugnata': ornata
carri): per il passaggio delle bestie da soma e dei veicoli;..
, 'trigeminata': divisa in sei aperture da due colonnette o pilastri e da una traversa
aperture da due colonnette o pilastri e da una traversa. -porta carraia:
v. carraio1. -porta da via, di strada: quella che mette
, quasi ogni dì entravano dalla porta da via. tommaseo [s. v.
[s. v.]: 'porta da via'dicesi quella che mette sulla via
serramento in cui l'intelaiatura, composta da elementi di legno o metallo di sezione
necessario per la stabilità, è integrata da ampie superfici di vetro per consentire una
vetrata che separava il salotto dalla camera da pranzo. -vendita a porta a
: vendita al dettaglio effettuata a domicilio da rappresentanti di una determinata marca di prodotti
della chiesa maggiore di pisa. guido da pisa, 1-12: sacravano...
incominciò le campanelle a sonare. mariano da siena, 25: la chiesa è
: la chiesa è longa, tonda da piei e da capo; la porta in
chiesa è longa, tonda da piei e da capo; la porta in nel mezo
le donne. saba, 20: par da secoli chiusa [la cappella].
chiusi in tempo di pace. niccolò da correggio, 169: rimanti in pace,
, commemorata anco per la difesa fatta da michelangelo nell'assedio di firenze.
spesso munita di ponte levatorio e affiancata da garitte, rivellini, torri e altre installazioni
e altre installazioni difensive e generalmente chiusa da un grosso e solido serramento di legno
chiodi o lamine di ferro e rafforzato da stanghe e chiavistelli (anche nell'espressione
e chiavistelli (anche nell'espressione porta da guerra; e nelle costruzioni provviste di
quella porte della fortezza che manco può essere da le bombarde offesa. machiavelli, 14-ii-388
costruzioni univano scopi celebrativi ed erano caratterizzate da una ricerca di decoro architettonico e monumentalità
murata e merlata, con forteze e porti da guerra e con grandi fossi d'acqua
entrava per porta / che si nomava da quei de la pera. boccaccio, dee
la sera, tornando i fanti de'signori da serrare le porti della città e riportando
. viaggi di girolamo adorno e girolamo da s. stefano, 217: per contra
cane in l'altra riva del nilo largo da la fiumana forsi due miglia è una
, per riparare i battenti, e da una parte, una casuccia per i
luoghi ove già erano le porte romane da san petronio vescovo bolognese nella metà prima
nostri questa voce, preso il modo da loro e dissero 'porta'e 'strada maestra'
, 57: iscìo per porta lucana da. lato del serralglo, e andosene a
): tu sai che la porta ticinese da ogn'ora s'apre donando un soldo
volte a cantare e sentire la risposta da un'eco fuori della porta angelica,
verso monte mario. cesari, 1-2-324: da una masnada di sgherri fu condotto fuor
43: in questo anno fu morto neri da sticciano giocando a tavole in porta salaia
, 199: nuccius, fratello di nieri da sanminiato che stava in pisa a la
elio con due migliaia d'eletta gente da cavallo venne alle porte di roma.
ampio portale munito di serramento e sorvegliato da angeli o santi o diavoli o altre
più di mille in su le porte / da ciel piovuti, che stizzosamente / dicean
bene del mondo v'è deviso. guido da pisa, 1-199: cerbero è uno
la prima dell'inferno, aperta già da cristo quando discese ne'luoghi bassi.
male; il pervertimento morale e spirituale da esse provocato (nell'espressione di origine
scale che scenderanno nel fiume, le porte da potere in un tratto, quando bisogni
con altro genere di artifiziosi emissari, da aprirsi e chiudersi secondo il bisogno.
emissari de'laghi, non vanno esenti da posature, e però vuol ben dire
presenta una struttura a libro, costituita da tre o quattro antine incernierate che in
si ripiegano una sull'altra in modo da contenere al massimo l'ingombro trasversale.
manovratore sugli autobus;... da quando hanno messo le macchinette e levato via
alla compagnia, per riaprir quelle porte da tanti secoli chiuse alla predicazione dell'evangelio.
la piazza [pinerolo] dodici miglia da turino discosto in sito eminente, dove,
via di comunicazione fra due regioni separate da una catena montuosa o fra due catene
ottomana] si tiene ch'abbia avuto origine da alcuni popoli che abitavano su'confini della
certe gole che formano la sola comunicazione da un paese all'altro. in europa abbiamo
comitati e l'ungheria superiore, servirebbe da porta alla diffesa della transilvania e farebbe
che la porta del baltico fosse chiusa da così gran potenza. -imboccatura di
, mio fratello,... da febbre pestifera, che tutto il ricoperse di
vantaggiosa. campailla, 1-1 -arg.: da macchia originale è l'uom chiamato /
battesimo a la pristina innocenza: / da diletti mondar » poi deviato, / per
, giglio, fiore asiso, / che da dio non stai diviso; / verso
dante, inf., 26-59: dentro da la lor fiamma si geme / l'
a zelandesi et olandesi di trovar danari da sostentar la guerra. t. contarini
chiusa la porta della vita. bianco da siena, 97: in gaudio di
verità a colui allora gli si manifesta da sé, vi siete serrato la porta
che tutta morta / fia nostra conoscenza da quel punto / che del futuro fia
moretti, ii-672: mia madre, intenerita da una fanciulla che comincia di qui la
et equalità de la porta visiva. ricciardo da cortona, 1-19: la prima porta
cor con forte chiave / e dentro da le porte / sì forte / che per
forma sotto la fronte del ghiacciaio e fa da sbocco al torrente formato dalle acque di
canali e dei porti di marea, da due imposte di legno robusto o di ferro
porta a saracinesca, messa nei bacini da riparazione a trombe idrauliche, alquanto al
, della quale son provveduti i bacini da riparazione ad alta marea, messa alquanto
, che risaltano dall'alto al basso da amendue le parti. questi pezzi entrano in
. chiusura speciale di taluni bacini fatta da una porta di un sol pezzo, sulla
tratto di sbarramento mobile che, manovrato da terra o da un galleggiante, permette
mobile che, manovrato da terra o da un galleggiante, permette l'ingresso o
sono munite di trasmissioni per essere manovrate da un ponte abbastanza elevato sul piano di
l'eventualità che l'invasione del locale da una larga via d'acqua non consenta
delle antiche navi, di ampiezza tale da permettere l'imbarco di oggetti molto voluminosi;
-porta di prua: sulle antiche navi da guerra, ciascuna delle due aperture nel
. sono due porte aperte nelle navi da guerra nel parapetto anteriore di prua per
o chiudere tali passaggi, in modo da spingere i tonni catturati verso percorsi obbligati
.), area variamente estesa e delimitata da particolari strutture (quella del calcio è
strutture (quella del calcio è costituita da due montanti verticali e da una traversa,
è costituita da due montanti verticali e da una traversa, che sostengono una rete
passaggi obbligati in successione, opportunamente indicati da coppie di paletti. -ant.
breve, or d'alto, or da basso, or di tempo, or di
... gianiceri dalla porta accompagnati da duecento cavalli, tutti coperti di bracato
leggi dell'imperio ottomano ed è amministrato da un bassà che vi si manda dalla
25. teatr. disus. quota da pagare per poter accedere a uno spettacolo
mi disse... aver egli contratto da celibe alcuni debiti ascendenti a somme enormi
l'attività svolta in tale modo eccezionalmente da un organo legislativo, giudiziario o amministrativo
legislativo, giudiziario o amministrativo o anche da un organo di partito o di altro
: « perdoni se insisto per ottenere da lei qualche piccolo particolare un po'realistico
tendenza negativa del comportamento. fausto da longiano, iv-229: alla porta di sì
tecchi, 10-283: preso sempre più da un senso d'angoscia per la salute
abitazione; dargli ospitalità. fausto da longiano, iv-181: non dare mai la
che dove facea porta nel pergolato, da una siepe. -aprire un varco
teatrale, quella sera avevano fatto porta da tre ore, e da tre ore il
fatto porta da tre ore, e da tre ore il loggione era pieno. g
[a far sua la roba altrui] da un bugiardo promettersi che, venuti quando
. strozzi, 1-156: noi altre / da ciascun sian ben viste e carezate,
[luciano], iii-3-268: verrai da noi senza che altri mai ti tenga porta
una brutta facciata': una bella bocca fa da sé sola un bel viso. ibidem
. cristoforo armeno, 1-277: essendo da nuovo l'uccellatore a tendere le reti
della misericordia. = deverb. da portare. pòrta3, sf.
: essendo i soldati al porta d'arma da sotto-offiziale si farà un mezzo a dritta
comp. dall'imp. di portare e da abito (v.). portaàcqua
/ oggi bevete, o argo, da fontane. 2. sport.
astuccio di stoffa dove si appuntano gli aghi da cucito. 2. agg
chirurgia per afferrare e manovrare gli aghi da sutura, in partic. nel caso
comp. dall'imp. di portare e da ago (v.); cfr.
ra praticata lungo la cassa di un'arma da fuoco per assicurarvi la bacchetta.
comp. dall'imp. di portare e da bacchetta, n. io, sul
in modo che si era lentissimamente strangolata da sé. bemari, 6-94: ma la
comp. dall'imp. di portare e da bagaglio (v.), sul
comp. dall'imp. di portare e da baldacchino (v.). portabambini
comp. dall'imp. di portare e da bambino (v.), sul
comp. dall'imp. di portare e da banda2 (v.).
armati erano come amici, si vedevano da vicino con facce familiari, rese soltanto un
soltanto un poco più dure e feroci da barbe e mustacchi; e del resto,
, ii-13: il portabandiera sanculotto, dipinto da boilly nel 1792, due coccarde spampanate
ora graziosi e ora imperiosi, ora da uomo di stato e ora da porta-bandiera.
, ora da uomo di stato e ora da porta-bandiera. 2. asta fissa
comp. dall'imp. di portare e da bandiera (v.), sul
comp. dall'imp. di portare e da barella (v.). portabarre
comp. dall'imp. di portare e da barra (v.); voce
fessure, in cui s'infilano i bastoni da passeggio, entrando in casa.
casa. venditti, 1-172: da stamane, o mazza di ciliegio, /
comp. dall'imp. di portare e da bastone (v.).
comp. dall'imp. di portare e da battitoio, n. 5 (v.
cavalcare... qui saranno gli abiti da cavalcare, cioè il capello, il
comp. dall'imp. di portare e da berretta (v.).
svariate forme e materiali, per la biancheria da lavare. = comp.
comp. dall'imp. di portare e da biancheria (v.).
comp. dall'imp. di portare e da bicchiere (v.); voce
, iv-1-22: posò sull'orlo della tavola da tè il guanto destro e il portabigliétti
la penna stilografica, pensando alle ordinazioni da scrivere. = comp. dall'
comp. dall'imp. di portare e da biglietto (v.), sul
lunardo di sancto pontiano ebbe in presto da me fiorini iii in oro, et elli
pigafetta, 2, -dedqueste macchine portabili da un mulo, e alcune anche da
da un mulo, e alcune anche da un uomo, sono a diversi affari necessariissime
reso meno portabile per l'età ch'esige da me vigorosamente i suoi dritti. leopardi
dolore..., durando qual era da prima, non sarebbe stato portabile a
il mondo generato et incorrottibile s'ha da porre, ciò s'abbia da fare
s'ha da porre, ciò s'abbia da fare per persuasion nata da argomento portabile
s'abbia da fare per persuasion nata da argomento portabile, che sia conforme al
. tardo portabilis, agg. verb. da portare (v. portare).
sopraelevata, afferra le billette che escono da una determinata serie di rulli laminatori e le
comp. dall'imp. di portare e da billetta (v.); voce
comp. dall'imp. di portare e da bimbo (v.), sul
comp. dall'imp. di portare e da biscotto (v.).
una posizione visibile dall'esterno, così da consentire eventuali controlli) il bollo di
comp. dall'imp. di portare e da bollo1 (v.).
. invar. lanciabombe di una nave da guerra o di un aereo bombardiere. -con
: vano ricavato all'interno degli aerei da bombardamento, nella parte inferiore della fusoliera
comp. dall'imp. di portare e da bomba1 (v.).
comp. dall'imp. di portare e da borraccia (v.).
», 30-x-1980], 2: da questa analisi affiorano in continuazione fatti e
comp. dall'imp. di portare e da borsa1 (v.).
'portabottega'. = comp. da porta1 e bottega (v.).
anche munito di impugnatura) per trasportare da un luogo all'altro, in posizione verticale
, 2-351: la bicicletta era una legnano da corsa, con i palmers, il
comp. dall'imp. di portare e da bottiglia (v.), sul
comp. dall'imp. di portare e da braca, n. 7 (v.
di marina, 346: sulle moderne unità da guerra, per esigenze relative all'impiego
comp. dall'imp. di portare e da branda1 (v.).
= dall'imp. di portare e da burro (v.).
comp. dall'imp. di portare e da candela (v.).
comp. dau'imp. di portare e da candelabro (v.).
comp. dall'imp. di portare e da candeletta, n. 2 (v.
comp. dall'imp. di portare e da canna (v.).
comp. dall'imp. di portare e da cannello (v.).
comp. dall'imp. di portare e da capelli (v.).
invar. elemento delle mungitrici meccaniche formato da una tettarella di gomma, in cui
cui s'infila il capezzolo, circondata da un astuccio in metallo leggero: mediante una
comp. dall'imp. di portare e da capezzolo (v.).
in cui i cavalieri portavano gli indumenti da viaggio; portamantello. citolini
cavalcare... qui saranno gli abiti da cavalcare, ciò è il capello,
comp. dall'imp. di portare e da cappa1 (v.).
comp. dall'imp. di portare e da cappello (v.), sul
invar. in alcuni tipi di macchine da scrivere elettriche, testina rotante di forma
comp. dall'imp. di portare e da carattere (v.).
comp. dall'imp. di portare e da carica (v.).
comp. dall'imp. di portare e da carica (v.); voce
comp. dall'imp. di portare e da carico2 (v.). portacarrùcola
comp. dall'imp. di portare e da carrucola (v.), sul
come un mobiletto di legno a cassetti da tenere sulla scrivania).
comp. dall'imp. di portare e da carta (v.), sul
: 'cartocciere':... da alcuni è anche detto portacartocci.
2. d mozzo che sulle navi da guerra aveva il compito di portare i
compito di portare i cartocci pieni di polvere da sparo alle batterie. guglielmotti,
comp. dall'imp. di portare e da cartoccio, n. 4, sul
comp. dall'imp. di portare e da casa (v.), che
lato anteriore e superiore del telaio, da cui si dipartono i due regoli o
comp. dall'imp. di portare e da cassa, n. 16 (v.
v. castello]: 'castello': banco da lavoro del compositore tipografo, detto anche
comp. dall'imp. di portare e da catinella (v.); voce
, l'armadio collo specchio, un tavolino da toeletta e due portacatini, uno per
comp. dall'imp. di portare e da catino1 (v.); cfr.
comp. dall'imp. di portare e da caustico (v.), sul
comp. dall'imp. di portare e da caviglia (v.).
marin. porto di costruzione romana costituito da numerosi bacini fissi recintati, uno per
posta fissa e murata per ciascun naviglio da sé, come è detto a 'cella'.
medaglia ostiense. = comp. da porto, a e cella (v.
comp. dall'imp. di portare e da cenere (v.); la forma
comp. dall'imp. di portare e da cero (v.).
comp. dall'imp. di portare e da cerino1 (v.); voce
comp. dall'imp. di portare e da cesta, n. 7 (v.
sciascia, 8-24: restituiva un orologio da polso, un portachiavi, una cravatta
comp. dall'imp. di portare e da chiave (v.), sul
comp. dall'imp. di portare e da cicca (v.). portacioccolatini
comp. dall'imp. di portare e da cioccolatino (v.).
comp. dall'imp. di portare e da cipria (v.). porta
. dall'imp. di portare e da coda (v.).
comp. dall'imp. di portare e da collare (v.), sul
= comp. daltimp. di portare e da colore (v.); voce
comp. dall'imp. di portare e da composizione (v.); voce
comp. dall'imp. di portare e da contenitore (v.); cfr.
tastiere della macchine compositrici e per le macchine da scrivere per sostenere e fermare le cartelle
comp. dall'imp. di portare e da copia2. portacòrda, sm. invar
comp. dall'imp. di portare e da corda (v.).
comp. dall'imp. di portare e da corno1 (v.), calco
. v.]: 'portacote': bossolo da tenervi la cote. =
comp. dall'imp. di portare e da còte (v.).
= comp. dalrimp. di portare e da covone (v.).
comp. dall'imp. di portare e da cravatta (v.). portacróce
comp. dall'imp. di portare e da croce (v.), sul
comp. dall'imp. di portare e da dio1 (v.), sul modello
giradischi sul quale viene posto il disco da riprodurre (per lo più con valore
comp. dall'imp. di portare e da disco, n. 5 (v.
comp. dall'imp. di portare e da disgrazia (v.).
e altri effetti personali, generalmente costituita da una sottile busta di plastica trasparente
quale... era incorniciato un biglietto da mille. = comp.
comp. dall'imp. di portare e da documento (v.).
. invar. servizio per dolci costituito da due o tre vassoi circolari di cristallo,
comp. dall'imp. di portare e da dolce (v.).
comp. dall'imp. di portare e da dote (v.). portaelèttrodi
comp. dall'imp. di portare e da elettrodo (v.).
comp. dall'imp. di portare e da elica (v.).
, sf. invar. marin. nave da guerra derivata dalla portaerei e destinata al
comp. dall'imp. di portare e da elicottero (v.), sul
sf.): tipo di nave da guerra di grande dislocamento (può anche
di squadra o d'attacco o da combattimento, portaerei leggere o da caccia e
o da combattimento, portaerei leggere o da caccia e portaerei di scorta.
panzini, iv-444: 'nave portaerei': nave da guerra, destinata ad areoporto semovente e
portaerei americana, ed altre sei navi da guerra minori in una leggera bruma.
di propulsione a getto, possono staccarsi da esso per missioni rapidissime, come pure
comp. dall'imp. di portare e da aereo2 (v.).
sf. invar. marin. nave da guerra destinata al trasporto di aeromobili,
comp. dall'imp. di portare e da aeromobile (v.).
comp. dall'imp. di portare e da aeroplano (v.). portafacèlle
lungo sei a otto pollici, terminato da un lato mediante certo bottone rotondo ed
tempo era appesa la fiasca della polvere da sparo. cinuzzi [in dizionario
. (plur. -chi). oggetto da tavola che ha la funzione di contenere
distinsi nella penombra fu la porta-finestra difesa da una semplice persiana, che dava sulla
, 6-205: lui si ferma in modo da poter osservare, dal posto di guida
, vedevo l'interno illuminato della stanza da pranzo a pianterreno. sciascia, 11-53
sul marciapiede. = comp. da porta e finestra (v.).
su cui sono appoggiati vasi di piante da appartamento o da giardino. pirandello
appoggiati vasi di piante da appartamento o da giardino. pirandello, 8-640:
. pirandello, 8-640: stava da tanti giorni in quel quartierino d'affitto
: belle... sono le ragioni da voi trovate per farmi vedere come la
e 'l portafogli... erano da mandarmi. tramater [s. v.
rivolsi il porta-fogli fra le dita commosso da uno strano sentimento. mi pareva di avervi
ho cavato dal mio portafogli il viaggio da me fatto alla montagna di s.
dei pantaloni, trame il portafoglio e da questo una fotografìa che le porse.
, 3-155: egli contava i cinque fogli da mille uno per imo, togliendoli dal
. -con metonimia: denaro posseduto da una persona, capitale liquido, patrimonio
anonime. 3. borsa usata da uomini politici di governo e in partic
di donna paola pietra era frequentata giornalmente da un numero così strabocchevole di persone.
ministri, ma non ha speciali materie da amministrare come quegli il cui titolo è
enti privati) comunque detenuti e gestiti da una banca (e, a seconda
acquisiti e gestiti per un'impresa assicuratrice da una sua agenzia. regio decreto-legge 29
riporre il portafoglio: rassegnare le dimissioni da ministro. carducci, ii-19-195: alla
: ho... avuto in regalo da una vecchia signora scozzese, la madre
, unica cosa che mi serva quando leggo da letto, poi un paio di pantofole
. misasi, 6-ii-64: come confortato da quella risoluzione si alzò, mise nel
mancia che tirava fuori con grande stento da un portafoglino decrepito e mencio.
di portaforte. = comp. da porta e forte1 (v.),
in un'attività, o di preservare da disgrazie e guai. ojetti,
inchiodato / reca sull'uscio il ferro da cavallo / portafortuna. venditti, 1-7:
una carrozza o di un carro trainato da cavalli, in cui si infila il
festa, e seguiti da'loro porta-fucili e da alcuni uomini che sorreggon delle 'palme',
come un matitatoio e trattenuta come questo da un anello. = comp. dau'
, secondo che il magazzino è presso o da lungi, da 8 a 12 carati
magazzino è presso o da lungi, da 8 a 12 carati le cento cantare.
in alcuni luoghi deua romagna la cassetta da spazzatura, per es., chiamanla con
con sineddoche: lampada, in partic. da tavolo. soldati, 2-427
alla pulizia e alla manutenzione delle bocche da fuoco. dizionario militare italiano
metallo che racchiude in sé un beccuccio scorrevole da cui sporge la cima di un cilindretto
lo più di forme monumentali e arricchita da decorazioni scultoree o da modanature che spiccano
monumentali e arricchita da decorazioni scultoree o da modanature che spiccano sulla facciata (ed
2. tecn. struttura formata da due piedritti verticali o obliqui con una
1-485: termini presi dagli archi trionfali o da gran portali, rizzati o adorni per
inferiore). = deriv. da [vena] porta. portalégna
hanno la febre loro principale, imperoché da ogni banda ricevono incontri dispiacevoli. sarpi
cotesto è un foglio, / ritrovato da me giù nella strada. de nicola
cui mi s'invitava a far ritirare da quel magazzino un cesto d'aranci.
formato a cassetta per fermare le lime da eguagliare i denti delle ruote.
. portaluminèllo, sm. nelle armi da fuoco ad avancarica, parte su cui
si riponeva il mantello o altro indumento da viaggio (i militari di cavalleria la portavano
più di cuoio, in che si rivolta da coloro che viaggiano il mantello e altri
sella. onufrio, 151: seguito da gennaro che gli recava la valigia e il
, esso non differisce a prima vista da altre società analoghe. ha molti domestici
in anticamera, una o due sale da bigliardo. moravia, i-12: come
. moravia, i-12: come cappelli da un portamantelli, pendevano fiammanti dagli uncini
di una donna. giacomo da lentini, 49: no lo dico a
mi fece talentoso a tal mesterò. bartolomeo da s. c., 3-7-5:
dolce riso / m'aveano sì diviso / da l'imagine vera / ch'i'dicea
mentre ella attraversava l'atrio con portamento da regina. marchesa colombi, 30:
snellezza del corpo, dagli occhi, da tutto il portamento, assai graziosa in
paragone in questo fatto fra le virtù esercitate da abimelech ed il portamento d'àbramo troverà
galanti, 1-173: la maniera usata da pitagora nell'istruire i suoi discepoli consisteva
né come cittadino; né mai portò abito da uomo da bene e valoroso, anzi
; né mai portò abito da uomo da bene e valoroso, anzi non pure da
da bene e valoroso, anzi non pure da uomo. porcacchi, i-299: fra
colombini, 167: giovanni è fatto molto da bene e amavi isforgiamente:.
di sua portamenti con esso noi. ca'da mosto, 1-41: el qual re
el portamento che i ricevano i diti segnori da lui. ramusio, iii-318: per
ramusio, iii-318: per questo mi davano da mangiare e mi faceano buon portamenti,
portamenti, e mi pregavano ch'io andassi da un luogo all'altro per cose che
capitano è persona onorevole, / uomo da bene, e ha fatto benissimo. /
o nei riguardi di altri; atto compiuto da una persona; azione, opera,
a'padri, s'ingegnano fare portamenti da non parere bastardi. comazano, 1-72
e valore. sanudo, xix-153: da poi domino baldisera scipione, che ha
, 7-17: pur creder vuol che da costei / fosse converso astolfo in su
coll'ombra di aiace. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
bisticci, 1-i-24: partitosi papa eugenio da firenze, se n'andò a siena
stavano occupate l'orecchie de'ministri regi da quelle sinistre relazioni de'portamenti della repubblica
evidenti che permettono di distinguere una specie da un'altra; habitus. 7
consiste nella congiunzione di due note separate da un intervallo, passando per i gradi intermedi
di muover le dita sopra gli strumenti da tasto come cembalo, spinetta ecc.
le dita in maniera comoda e bella da vedersi, cioè facendo agire le dita e
. ant. il portare, il trasferire da un luogo a un altro merci,
una spingimento chiamata, per cui scacciando da noi le cose che moviamo, quelle in
portamento è nominata, per cui, né da noi discac ciando, né a noi
e se ciò aviene in paese da noi lontano, ci vien talora cotale aere
ci vien talora cotale aere portato da venti come le nubi, e questa è
semi dalla terra ove, bagnata da pioggie cadenti fuori di tempo e
-figur. elevazione spirituale. domenico da montecchiello, 33: solamente col portamento
il portamento. = nome d'azione da portare. portamìccia, sm. invar
ha funzione di lanciamissili (una nave da guerra). 2. sm
la testiera e redine e portamorsi han da essere di buon curarne doppio per resistere
comprese. = comp. da portare e ampolla (v.).
trasporto delle munizioni necessarie a un pezzo da fuoco, in partic. a una mitragliatrice
cui sono cuciti i nastri che fungono da segnalini. carena, 1-105: 'bruco
di effettuare un trasporto; che funge da portatore. del mazza, xxi:
marciare. è una gioia marciare. da quando aspettiamo la guerra me la sono
grandezza sinusoidale modulata dai valori istantanei assunti da una grandezza variabile nel tempo (e
all'andatura dell'ambio. folgore da san gimignano, xxxv-ii-410: di maggio sì
dalfino, fuggì il mortai pericolo. dino da firenze [tommaseo]: queste generazioni
migliori e più portanti del mondo. andrea da barberino, 1-295: partito orlando da
da barberino, 1-295: partito orlando da ulivieri e alda raconciandosi il capo fu
cavallo e tornò nella città. rinaldino da montalbano, 963: subito ismontò, che
di roma, de'cavalli comprati e mandati da voi, penso d'esser satisfatto.
baia che levava e aveva un portante da re. -sostant. andrea da
da re. -sostant. andrea da barberino, iii-191: fioravante ismontò del
o di un'altra cavalcatura, caratterizzata da passi brevi e affrettati e dal moto
a camminare di un portante sì dolce da disgradarne brigliadoro, ma e'fu il
per stanzia in casa de miser francesco da urbino,... presso la
, il cui nome fu maestro nicolò da massa, ma per altro dicto el
carnalmente. cademosto, 69: da indi in poi mai non fu sentito che
a roma. -in modo da progredire rapidamente. gioberti, ii-164:
voglia di pigliare il portante e levarmi da questa solitudine. portanténna (
e specialmente nell'età barocca, costituito da un sedile, sorretto, con due
con due stanghe orizzontali e parallele, da due o più robusti portatori (e differisce
carrozza di legno, con finestrine riparate da vetri e sportello apribile nella parte anteriore
spesso è adomato, all'esterno, da ricche decorazioni, da intagli e volute
all'esterno, da ricche decorazioni, da intagli e volute di legno dorato,
intagli e volute di legno dorato, da pitture, da stemmi nobiliari, da
volute di legno dorato, da pitture, da stemmi nobiliari, da cimase traforate,
da pitture, da stemmi nobiliari, da cimase traforate, mentre l'intemo è
, tappezzato di stoffe o di carte da parato policrome, con imbottiture di seta
pontefice. pascarella, 1-284: attorniata da molti svizzeri e guardie nobili, preceduta
molti svizzeri e guardie nobili, preceduta da un gruppo numeroso di cardinali e seguita
un gruppo numeroso di cardinali e seguita da una folla acclamante, la portantina sostenuta
non c'era. = deriv. da portante. portantino (ant. portentino
2-xxiv-538: l'ingenuo sbarca in vaso da notte nella corte delle cucine. domanda
arbasino, 19-184: succederà così anche da noi? tramvieri somali, portantini pachistani
pirandello, 7-586: si vide la cassa da morto, che il vecchio aveva fatto
5. marin. ant. imbarcazione veloce da guerra usata per esplorazione e per portare
repubblica di genova, capitano delle navi da guerra di ogni compagnia del popolo.
e leggiadra femminuccia. = deriv. da portante; per il signific. del n
il carico sovrastante (ed è dspressa da tale carico massimo). -carico necessario
= dal fr. portance, deriv. da porter 'portare'. portanza2, sf.
colori di piccola portanza e piuttosto da tacergli che dirgli. = deriv
che dirgli. = deriv. da importanza (v.), con aferesi
laminetta si attacca sopra un vetro portaoggetti da microscopio. = comp.
disposte le ampolle dell'olio e dell'aceto da usarsi a tavola. - anche:
un portaombrelli. 2. custodia da viaggio per ombrelli e bastoni da passeggio
custodia da viaggio per ombrelli e bastoni da passeggio. 3. scherz. chi
recò l'ordine di trasferimento del reparto da effettuarsi nella notte di domani. fenoglio,
, quando questa riesce molto pesante ovvero ha da stare lungamente sul fuoco del cammino:
o metallo nel quale infilare la penna da scrivere per mutarla al bisogno. altri
simile a un portamatita, che serve da supporto al nitrato d'argento (un
portapipe, sm. invar. supporto da parete o da tavolo che serve a
. invar. supporto da parete o da tavolo che serve a sostenere una serie di