meo cor non parte / né mai da lei perfalla) / tornar piacci. ti
a poggio. = comp. da per, con valore intens., e
ostie ch'elli aveva perdute si rinvennero da la parte di dio, sì ch'elli
così perfece lo suo servigio. marsilio da padova volgar., i-v-i: da capo
marsilio da padova volgar., i-v-i: da capo questa diterminazione ripara ancora, e
deto mulino. = comp. da per, con valore intens. e fare1
sì pena. = comp. da per con valore rafforz., e fascia
compiuto; esauriente. marsilio da padova volgar., i-iv-3: vivere e
non tiene fere. = comp. da per, con valore rafforz., e
ed in modo inimaginabile, non che intelligibile da noi. 2. in modo
volgar., i-85: non più da lodare sarà uomo che perfettamente da se
più da lodare sarà uomo che perfettamente da se istesso alcuna arte trae che quello che
5-68: egli seppe interpretare perfettamente fin da principio il senso di disorientamento e d'
aveano insieme. mascardi, 1-394: da queste due potenze unite insieme e perfettamente
-con sicura efficacia. marsilio da padova volgar., i-11-3: per la
della buona volontà nascono quattro virtù, da quattro cose, dacché ordina l'animo dell'
gli occasionava il ritorno ad un regno da lui tanto desiderato e dove per l'innanti
in pochi anni la svizzera, invasa da tutti i mali che perpetuavano le italiche
poco il denaro e fosse così folle da perpetuare il bacio, scambiato nell'ebrietà
/ testimone d'una felicità / seppellita da chissà mai quanto! -far rivivere
perpetuarla con la generazione. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
piccolomini, ii-99: ne segue da tutto questo che 'l movimento del corpo
così) possa, senza esser interrotto da quiete alcuna, un medesmo in eterno
che si perpetuino i rami de'fiumi, da che il nilo di dodici ne fece
. è opera sola della fortuna assistita da corso lungo di secoli; e però
e però nasce, cresce e si perpetua da sé: né prìncipi o popoli possono
ambizioso, che non ha veruna strada da perpetuarsi, che acquistar fama con la virtù
la natura glie lo ha vietato, mossa da questo cotale appetito, si è sforzata
vivono lungo tempo infra di quelli che vengono da poi loro. dolce, xx-iv-90:
invescato nella dolcezza del dominare, sin da quei tempi disegnava o perpetuarsi in quel governo
dotta, lat. perpetuare, denom. da perpetùus (v. perpetuo)
essa abbazia. 2. regolato da un rapporto di enfiteusi perpetua. sarpi
significato di 'enfiteuta'), deriv. da perpetùus (v. perpetuo, n.
esempi. = nome d'agente da perpetuare. perpetuazióne (ant.
genere umano. patrizi, 2-127: da questa cagione, ne'mancamenti di figliuoli
sua propria casa, molto più è da creder che l'abbia il re della sua
della sua d'austria, avendo tanto da lasciare. d'annunzio, iv-1-942:
dà. = nome d'azione da perpetuare. perpètue, aw.
igrometro infallibile. = deriv. da perpetuo. perpetuèllo, sm.
di tomento bianco. = deriv. da perpetuo. perpetuità (ant.
epso collocarlo sopra la octogona arcuazione distrata da le quatro pille erecte da le substructione
arcuazione distrata da le quatro pille erecte da le substructione terrene: validissimamente bisogna sapere
e nella fortezza che ha avuta sempre da prevalere contra tutti gli impeti e degl'infideli
[del moto del sangue] dipende da una continua agitazione e regenerazione. vico,
genti. g. bentivoglio, 5-i-228: da qui innanzi... si debban
un atto di fede del professor d'ovidio da rispettare, ma non da partecipare.
d'ovidio da rispettare, ma non da partecipare. -fama, gloria imperitura
e faticato in questo, altro abbia da restare di perpetuità che forse la soma del
ognun vede che i medesimi individui da rarissimi eccezioni in fuori dovevano essere necessariamente
, lat. perpetuitas -àtis, deriv. da perpetùus (v. perpetuo)
potarea èssare e sare'ozioso. bartolomeo da s. c., 11-1-2: quelli
vinti, ritomaro a la parola / da la qual furon maggior sonni rotti.
sol, fonte di lume, / profluente da l'una e l'altra vena,
punirli con perpetua dannazione loro. fausto da longiano, 3: questo cielo stellato è
perpetua. 2. che dura da lungo tempo o è destinato a durare
: di questo [miracolo] non è da dubitare, perocché quasi tutta la gente
il mondo altari e tempio, / trarmi da unghie rie con tuo valore. moneti
un brutto sogno, un incubo orrendo da cui svegliarsi pieni di speranza, di
fossero stati efficacemente esauditi. troia era da durare per perpetui tempi. -che
rimarrà, diventerà talmente amaro, che da tarli o altri nocivi vermi non serà
perpetuo martire di mille croci. fausto da longiano, iv-no: i miseri soggiogati
la salutifera e santa commessione. fausto da longiano, iv-73: quella repubblica è
. bacchelli, 1-ii-424: garibaldi, da parte sua, s'era lasciato andare
di un capitale monetario dietro pagamento, da parte del concessionario e a favore del
. gemelli careri, 2-ii-141: sono poscia da considerarsi due cancellieri del regno, l'
, o dall'amore della città nuovamente da lui ordinata, o dal piacere del sito
dovere essere il cielo favorevole, o da altra cagione che si fosse tratto, in
infinito contento del favore che io ricevo da lei e di doverle essere per innanzi
greggi dagli stranieri che... da prima furono perpetui nimici.
ininterrotto, continuo, costante. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
: il signore alli destri l'elemosine da loro fatte ed alli sinistri le non fatte
ricchissimo si chiame, / cruciato era da perpetua fame. nardi, 37: s'
perpetuo odio contra i romani si combatteva da quelle città. bandcllo, 2-51 (
: la sommità di questo muro esposta da tanti e tanti secoli, non solamente alle
menata contro un certo risone, e da nerone scoperta, lo teneva in perpetua
tempo fu contrito per me e mi accompagnò da montebello a como con un'acqua perpetua
facce esangui e sparute, parevano venuti da un paese dove la terra fosse sterile
.. /... che da certe / cose esalin perpetui alcuni odori.
di leggiadri fiori. vasari, ii-716: da questo si saglie per due scale di
saglie per due scale di selice, una da ciascuna banda, a un salvatico di
1-47: maraviglia d'isole dipinte / da lo smeraldo di perpetui mirti.
induceva a troppo travaglioso stato, vedendo da tante perpetue mani di lettere mie non poter
e perpetue esagerazioni [dei francesi] da altro non nascono se non dal pochissimo
, iv-1-234: darà fuora esichio corretto da infiniti errori e illustrato con sue perpetue annotazioni
per proseguire la guerra e, partito da verduno con l'esercito pontificio e col
dell'erario pontificio vacuo di moneta, aggravato da grandissimi debiti e oppresso allora da straordinari
aggravato da grandissimi debiti e oppresso allora da straordinari dispendi per tener munita ferrara con
al golfo degli aranci, ordinata credo da bertani e da lui diretta coll'oggetto di
aranci, ordinata credo da bertani e da lui diretta coll'oggetto di una operazione
chiesa (una persona); impiegato da tale esercito (un'arma).
guerra prolungata per più di tre anni da zuffe per lo più senza sangue e castellucci
con queste orecchie uscire contro vittorio emanuele da bocche moderate fiorentine negli ultimi giorni del
: il fuoco dei cannoni pontifici, da quella parte, era già cessato.
di cadore, paol di verona, iacopo da bassano; ma perché sudditi di quel
, iii-22-248: la città era stretta da veneziani, da pontifici, dall'anatema
: la città era stretta da veneziani, da pontifici, dall'anatema e dalla peste
dotta, lat. pontificius, deriv. da pontifex -ficis (v. pontefice
pontifica dimostra gli onori che tu arai da tutto il mondo. pontifico2,
nuovo alla carraia. = deriv. da ponte, sul modello di artigiano, cortigiano
e lo scarico di merci, costituita da un impalcato di legno, di ferro
delle dimensioni delle imbarcazioni può essere lungo da qualche metro fino a mezzo chilometro e
avrebbe fatto presto a raggiungere il pontile da cui partivano i motoscafi diretti all'aeroscalo
. vittorini, 6-126: mi faccio dare da qualcuno che conosco una sigaretta e me
consentire l'imbarco di materiali su navi da carico. monelli, 3-206: queste
disporre di capitali maggiori, in modo da costruire altri pontili di carico e nuove
mal talento contra il figliuolo inanimato e da la colera e gelosia messo fuori di
. pavese, 5-126: loro tagliavano da beflx>, sulla pontina, e traversavano
-anche sostant. = deriv. da [agro] pontino (v. pontino1
del golfo di gaeta, e composto da due gruppi di isolette, fra cui
.). = deriv. da ponte [di varolio].
: briggista. = deriv. da ponte. pontito (pontìo)
e pontite. = deriv. da ponta, per punta (v.)
praenitente pavimentato. = deriv. da pònto2, per punto (v.)
ponte di varolio. = comp. da ponte [di varolio] e da cerebellare
. da ponte [di varolio] e da cerebellare (v.). pontóio
stato dinanzi a noi un simone di cione da cascina, pontonaio. -guardiano
che così ancora si diceva la barca da tragitto. = dal lat.
, ma fossero remurchiati dagli altri vascelli da remo. siri, x-681: imbarcò
: la 'cassandra'finì a far da puntone nelle acque morte delle darsene.
isonzo, per il greto sabbioso, sconvolto da una tempesta di orme, sopra la
che così ancora si diceva la barca da tragitto. -a venezia, piattaforma
-a venezia, piattaforma galleggiante che funge da imbarcadero per i vaporetti pubblici. bontempelli
e mossa dal vapore. -pontone da abbattere, da carenaggio, da carenamelo:
vapore. -pontone da abbattere, da carenaggio, da carenamelo: quello munito
-pontone da abbattere, da carenaggio, da carenamelo: quello munito dei macchinari necessari
carenaggio (e per lo più era costituito da un vascello in disarmo, disalberato e
). carena, iii-62: 'pontone da abbattere, pontone da carenaggio, caracca
, iii-62: 'pontone da abbattere, pontone da carenaggio, caracca, ha un albero
di grande ruota, mossa in giro da più uomini che vi camminano dentro. serve
[s. v.]: 'pontone da carenamento': vecchia nave da guerra che
: 'pontone da carenamento': vecchia nave da guerra che anticamente veniva trasformata in una
veniva trasformata in una specie di pontone da lavoro per abbattere in carena le navi
occorrenti per far inclinare il bastimento affiancato da carenare. -pontone da sbarco:
affiancato da carenare. -pontone da sbarco: imbarcazione a fondo piatto con
per trasferire truppe e veicoli dalle navi da trasporto alle spiagge di sbarco.
di un lst, di un pontone da sbarco, nel fragore e nel fumo delle
si dice allora pontone porta massi o da scogliere) dei massi di calcestruzzo per
banchine. carena, iii-62: 'pontone da scogliere': quello sul quale si trasportano
, lat. ponto -ónis, deriv. da pons pontis (v. ponte)
in: basta, non è ora da metafisica, perché sul più bello delle
, perché sul più bello delle operazioni da pontoniere o zappatore in cui tutto s'
soldato particolarmente addetto alle operazioni de'ponti da guerra. bocchelli, 1-iii-756: compiva ormai
, 1-iii-756: compiva ormai il secolo da che s'era iniziata l'azienda di lazzaro
= dal fr. pontonier, deriv. da ponton (v. pontone1); cfr
. ant. puntura. antonio da ferrara, 6: se 'l to soccorso
. panzini, iv-530: 'pontremolese': da pontremoli, al plurale 'venditori ambulanti
e delle anchine. = deriv. da ponte. pontuale2 e deriv.
il lezzo di cattivo gusto che esala da frasi di questa specie... e
prosa italiana. = nome d'azione da ponzare. ponzante (pari.
naso non è ancora buono a pulirselo da sé. -protendersi turgidamente (una
: la camilla ponzando finalmente si levò da sedere. pratesi, 4-52: una sera
egli forse un biennio a ponzare una novelletta da padre cesari? d'annunzio, i-793
, nascetur ridiculus mus \ = da un lat. volg. * punctiàre,
di quindici anni. = deriv. da ponzare. ponzato (part. pass
tuorlo simile a tutti gli altri ponzati da gallina. 2. figur.
più bella che ci si potesse attendere da quei cervelli laboriosi. c.
ponzator metafìsico. = nome d'agente da ponzare. ponzatrice, sf.
= nome d'agente femm. da ponzare, n. 4.
come ponzature. = nome d'azione da ponzare. ponzèla e ponzèlla,
. disus. battello ponzese: imbarcazione da pesca simile alla feluca. dizionario
dotta, lat. pontidnus, deriv. da pontia 'ponza'. ponzina, sf
sia gallina. = deriv. da ponzare, nel signif. di 'deporre [
disus. varietà di limone, caratterizzata da dimensioni notevoli (anche nell'espressione limone
attende alle scongiurazioni. = deriv. da ponzare, sul modello di bocconi, carponi
dotta, lat. popànum, deriv. da papa 'ministro dei sacrifici', di etimo
americano degli anni sessanta (ma derivato da analoghe ricerche inglesi della metà degli anni
i pop-artisti. = deriv. da pop art, secondo l'ital. artista
primitiva 'fruizione'. = deriv. da pop art, secondo l'ital. artistico
suez aveva una piccola chiesa, ufficiata da un prete (colà chiamato popo),
eterno rosario, in testa il tubo da stufa con in mezzo al coperchio un forellino
. invar. tessuto leggero rigato caratterizzato da ordito più fine e fitto della trama
buonagiunti num°. 6 » vi son da vedere abiti di 'popelin amoer'per il prezzo
e. i., la voce è da ricondurre al nome della città fiamminga di
elegante epistolina, scroccata una bella frase da la popina ciceroniana, qua è risuscitato
me pare... che non sien da esser tenuti in quella riputazione che i
dotta, lat. popinarius, deriv. da popina (v. po
, lat. popino -ónis, deriv. da popina (v. popina)
popliti constemato..., feci vaso da bevere gratissimo. -polpaccio.
a tal oggetto, è necessario la purga da lei proposta con le cavate di sangue
stato così incomodante, diamine!, da premer troppo il tuo popò standoti a ridosso
erano trovati davanti a quattro pelandroni mascherati da antichi greci che di tanto in tanto
come 'popò'o 'pitale'. = da popò1, per metonimia e con cambio di
/ su di voi la verde età / da me tutta si passò: / or
, sottilissime. = comp. da po'(forma tronca di poco) e
stupri? -vuoi finirla? son domande da farsi codeste? saprai tutto a suo
. = voce milan., da popò 'bambino'(v. poppa1 e pupa
spreg., indicando una massa formata da individui vili e abietti, ignoranti e
); plebe. bartolomeo da s. c., 43: noi
era il palazzo, / con munizion da far lunga difesa. aretino, 20-79:
nero per bianco, / per distrigarsi da qualunque impaccio. vasari, ii-659:
i suoi fatti son... da bravi del mondo, andasse per le bocche
, 984: nella guerra non è da tener conto del popolazzo ancorché si offerisca
fraticello s'incontrasse a trattare con tomaso aniello da malti, pescivendolo, giovane libero,
. livio volgar., 3-209: da tutti fu mandato ad esecuzione il comandamento
peggio che immaginar si possa al mondo da questo popolaccio. b. corsini, 12-109
ben si seppe ornare che, traendolo da la vulgar del populazzo, l'alzassero ad
quei gran colpi udiasi fiato di voce da quell'ammasso di popolaglia, che bevea
se la popolaglia fosse giunta / che da firenze veniva a stagione, / la gente
era difunta. = deriv. da popolo1, sul modello di canaglia, marmaglia
pungenti. = deriv. da popolo1. popolaménto, sm.
di sostentare. = nome d'azione da popolare2. popolanaménte, aw.
venuto informando. = deriv. da popolano. popolanità, sf. rappresentazione
chiara e tranquilla. = deriv. da popolano. popolano (letter.
braccino nudo con la fossetta. -costituito da individui appartenenti a tale livello sociale.
caos senza nome, / come un carretto da sgombero popolano. -destinato all'
ingegni di valore non ordinario e tali da far presagire di loro alte cose,
guicciardini, vi-108: fu fra girolamo da ferrara, di famiglia savonarola, famiglia
di padre contadino e... fu da colei morso come cittadino popolano e non
, patrizi i secondi. -composto da appartenenti al popolo (una co iporazione
gli artier, / quando sursero potenti / da le sete e da le lane,
quando sursero potenti / da le sete e da le lane, / e le logge
veramente popolani, composti non si sa da chi, vestiti di meste melodie. carducci
profondità), le cose già dette da altri. -che ha larghissima diffusione
, almeno le popolane! [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
umile, aveva acquistato maniere brusche, quasi da popolana. io. nella
questo così fatto dimostramento non è però da apporglielo se non per debito e interesse
si è cerco contro alle simili schiatte da noi spicciolati popolani. de iennaro,
due suoi popolani uomini molto poveri, ma da bene, due stara di grano per
non troppo cristiano; / e roba da cani / dicendo a chi gioca, /
del popolo assegnato a la sua compagnia, da settanta anni in giù e da quindici
, da settanta anni in giù e da quindici anni in su, scrivendo i nomi
d'attena. domenichi, 5-71: da quella parte non era punto forte taranto
loro servivano per muro, non aspettando mai da quella parte i tarentini danno alcuno da'
a'vizi e nella professione del bene da chi spiegò lo stendardo della vera fede
, diffusa a milano, della moneta da venti centesimi coniata nel 1863.
1863. = deriv. da popolo1. popolante (pari. pres
e trono. = deriv. da popolo1. popolare1 (ant.
i costumi e le varietà popolari, da vostra serenità, per la somma sua
, per la somma sua sapienza e da voi, miei osservandissimi padroni, è
gran parte degli uomini e de'cavalli da morti o da morbi populari abbattuta.
uomini e de'cavalli da morti o da morbi populari abbattuta. muratori, 7-iv-421
. cocchi, 5-1-118: il meritamente da tutti i medici venerato ippocrate, com'
gettatagli sopra risvegliò. -acquisito da una totalità di persone (un'esperienza)
l'aveva udita mentovare. -espresso da tutte le persone aventi diritti politici.
popolo e i poeti di quelle caggiono da quello alto grado di favore popolare dove
i guantesi dall'altra parte, mossi da un certo populare umore, si sollevarono e
nievo, 387: le porte furono sfondate da due zappatori; il sergente penetrò nella
: nella popolare femmina prodezza procede solo da virtù dentro nell'animo nata e da ottima
solo da virtù dentro nell'animo nata e da ottima disposizione di mente, sicché quasi
'etiam'ducati 250 in zerca per paga da esser dispensati al maridar di donzele popular.
vestìno tufi, li gentili omini e povolari da bene. cavalca, 19-194: incominciarono
un dio e continuo gli stanno innanzi da trenta conti e cavaglieli, i quali gli
, con ciò sia cosa che tutti da un principio dirivati siamo. leonardo, 2-115
priorato, 10-vii-17: partita la corte da parigi, risorsero più strepitosi che mai i
re. brusoni, 11: venne da tutti universalmente detestata questa congiura come intrapresa
suggetti popolari. -composto, costituito da persone del popolo, di modeste condizioni
tempio di serapide, fu forse eretta da teodosio, in commemorazione della vittoria del
tutta la turba. ariosto, 23-47: da parte del signore un bando venne /
fossero diventati d'animo popolare e sopportabili da qualunque ancora che infimo. nardi,
popolari. -sostant. bartolomeo da s. c., 73: i
268: seguirà che in quello stato, da poco numero anco di cittadini governato,
, acconciamente alla forma del governo, da aristocratico cangiato in popolare...,
margarita, 31: nelle monarchie, quali da più secoli nella colta europa esistono,
più intensamente che non si erano fatti da indi innanzi ne'tempi passati, da poi
fatti da indi innanzi ne'tempi passati, da poi che cominciò questo vivere populare.
rumore in aperto per fatti popolari. fausto da longiano, iv-36: ebbe m.
che era la più palpabile e populare e da tutti intesa, giudicò che, se
lei. 12. rappresentato o costituito da forme e moduli espressivi spontanei, naturali
lingua parlata. bembo, iii-137: da sciegliere... sono le voci,
, di frasi. cattaneo, i-1-115: da certo tempo in poi nacque la pretesa
delle quali non solo non è inteso da popolo alcuno che abiti cinquanta miglia di
antico, cioè a dire che va da gran tempo per le bocche del popolo
-architettura popolare: quella spontaneamente prodotta da una comunità in dipendenza e armonia col
letterario di una collettività, caratterizzato soprattutto da contenuti elementari e da semplicità di forma
caratterizzato soprattutto da contenuti elementari e da semplicità di forma, da strumenti espressivi
elementari e da semplicità di forma, da strumenti espressivi conformati alla tradizione e ai
concetto di collettività in quanto fase iniziale da cui essa nasce).
questi poemetti o novelle son per avventura da recarsi tra le poesie popolari, come
popolari, come quelli che erano scritti da cantarsi per le piazze. de sanciis
sanciis, ii-6-47: la poesia amorosa era da lungo tempo in voga. non è
, che scorre per un alveo interrotto da sassi. b. croce, iii-25-267:
ciò, e solo in ciò, è da ricercare la 'collettività'del canto popolare,
error popolare che dice esser un vizio da grandi la superbia, e aggirarsi,
. zanotti, 1-5-180: similmente è da concedersi agli oratori e a tutti quelli
, che derivin talvolta i lor discorsi da princìpi popolari ed incerti. delfico, ii-420
. delfico, ii-420: polibio non da vaghe e popolari voci ma dagli storici della
che si vede dare alle monete diverso da quello tariffato dalle leggi. 17.
dalla sede di sordida casetta / e da comune popolar covile / levate a casa
dov'è nato: tra la macchina da scrivere e il sofà dei clienti, per
a dimensione umana, abitata non solo da personaggi omerici, ma da gente qualunque
non solo da personaggi omerici, ma da gente qualunque. 19. istituito a
). filangieri, ii-253: mezzi da supplire alle spese che richiede questo piano
grado di ordinar le scuole in maniera da ingenerare nei giovanetti l'attitudine ad esaminare
sf.): scuola elementare frequentata da adulti analfabeti o da ragazzi in età
scuola elementare frequentata da adulti analfabeti o da ragazzi in età non più scolare, di
caserme, le carceri, ecc., da docenti con titoli idonei per incarichi nelle
girolamo savonarola, 32: contro hanno da considerare frate ieronimo essere stato popolarissimo.
dottrine, con speranza che, avendo da essere letto dalla maggior parte degli uomini
delle venditrici che hanno i loro banchi da ambe le parti; solo ogni tanto
è un argomento popolarissimo e trattato allora da tutt'i novellieri. c. arrighi
. giuria popolare: istituto giudiziario composto da giudici popolari e giudici togati facenti parte
cristiana, fondato in italia il 18-1-1919 da luigi sturzo (1871-1959) e da
18-1-1919 da luigi sturzo (1871-1959) e da un gruppo di uomini politici cattolici;
cattolici; il testo del programma diffuso da roma al paese, con un appello
ai liberi e forti », venne firmato da una commissione direttiva provvisoria in cui figuravano
e la progressiva soppressione della libertà costituzionale da parte del regime fascista, provocarono l'
'popolari'e dichiarava di non aver tempo da perdere dietro una burla del secolo scorso
popolare: organizzazione cattolica sorta nel 1975 da una scissione interna di comunione e liberazione
popolari, percioché ritenevano la condizione conceduta da principio a ciascuno del popolo, che è
dotta, lat. populdris, deriv. da popùlus (v. popolo1)
terra antica, fu rifatta colonia e da nerone rinominata: a taranto e anzio
popolato da generazioni d'esseri umani che per noi sarebbero
di popolare è quella che devesi studiare da tutti i ministri di stato, e.
un processo mitopoietico) abitato o frequentato da personaggi mitici o fantastici o immaginari,
personaggi mitici o fantastici o immaginari, da visioni, da sogni, dai fantasmi
fantastici o immaginari, da visioni, da sogni, dai fantasmi del proprio sentimento
stanza! pirandello, 8-504: traeva da sé la vita e la spandeva intorno
. nievo, 317: era abbarbagliato da quelle splendide e sonanti parole che prima mi
iii-22-173: il pascoli..., da discepolo del carducci e dipintore di quadretti
e oratore popolareggiante. = deriv. da popolare *, col suff. del pari
eroico, reso con tutta la volgarità possibile da mario casaleggio, tutto da ridere.
volgarità possibile da mario casaleggio, tutto da ridere. = comp. di popolaresco
se una giovane di reai sangue fosse da lui amata, certo tosto per matrimonio gliele
6-131: quando una dama è incontrata da portoghese popolaresco, subito colui si ferma
in servitudine coatta, in niuna maniera da potere alla tua magnificenza adeguare, mi lasciai
affari popolareschi. -composto, costituito da persone del popolo, di modeste condizioni
comune. -seguito o sostenuto prevalentemente da tifosi di modesta estrazione sociale o tradizionalmente
67: gli errori popolareschi, da schifarsi nelle voci del verbo avere,
: le repubbliche, che sono governate da molti nobili (parlo di quella che dopo
tutta era popularesca. -ispirato da ideologie che propugnano gli interessi del popolo
essere compresa, senza profondo pensamento, da qualunque comunal cittadino esperto delle cose del
, 1-1-21: d papa spacciò vicario ruffin da piacenza, de'frati minori: il
(una canzone). [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
che dicono semplice, inculta, poesia da stare a paragone, chi si fermi al
del popolo. -attribuito al popolo da chi appartiene a ceti non popolari.
teatro dialettale, il pirandellismo sia giustificato da modi di pensare 'storicamente'popolari e popolareschi
. 8. rappresentato o costituito da forme e moduli espressivi comunemente usati o
, 2-ii-204: i giornalisti inglesi, lasciata da banda la purgatezza dello stile, preferiscono
anche che è tipico del popolo; da popolano. carducci, iii-12-295: così
comitiva dei nobili marcantoni questa popolaresca uscita da raffinato porcaro. 10. abitato
. 10. abitato o praticato da gente del popolo. bacchetti, 1-i-397
quartiere popolaresco, i cui abitanti serbano da quindici secoli a san zeno una devozione
e brusca, prende il suo nome da lui. -che è proprio di
popolo; benvoluto, benvisto. benvenuto da imola volgar., i-82: valerio,
e il buon gusto dagli sfregi ricevuti da un autore fatto popolaresco da quelle epidemie
sfregi ricevuti da un autore fatto popolaresco da quelle epidemie di capriccio, che talora
periscono. = deriv. da popolare1. popolariato, sm.
.. s'intendano privati... da ogni benefi cio e utile
del popolariato. = deriv. da popolarel. popolano, agg. ant
fa impazzare i popolarii. -composto da persone del popolo. giov. cavalcanti
gennaio 1926. = deriv. da popolare1. popolarista, sm.
1933). = deriv. da popolare1. popolarità (ant.
. alfieri, iii-1-65: nasce da questo intrinseco odio quella pompa di popolarità
della margarita, 43: integerrimi hanno da essere i ministri, al ben della patria
curanti della popolarità; all'alta carica hanno da giungere per eccellenza di meriti, non
dedotta dalla condotta dell'intiera loro vita, da tutta la loro carriera. carducci,
se gli pigliano già scoperti e provati da altri e s'occupano a disporli ed
occupano a disporli ed illuminarli in guisa da renderli facili e piacevoli ad ogni genere
genere di lettori. berchet, 55: da qualche tempo in qua i savi hanno
patrimonio di popolarità e di celebrità tale da farci rimminchionire. -per estens.
. -caratteristica di un luogo abitato da gente del popolo (e si contrappone
. 3. l'essere conosciuto da molti, diffuso fra un numero rilevante
: e anche l'apprezzamento tributato loro da un numero rilevante di persone).
busti dipinti sul tipo del 'niccolò da uzzano', attribuito a donatello, non dovettero
e 'popolo'. 4. comprensibilità da parte di un vasto pubblico, accessibilità
parte di un vasto pubblico, accessibilità da parte della gente comune; ricerca della
l'immaginazione, ciò che si chiama da essi [politici moderni] eloquenza, restituirle
, lat. popularitas -dtis, deriv. da populàris (v. popolare1).
= dal fr. populariser, denom. da populaire (v. popolare1).
sannazzaro e fin popolarizzato... da ignoto nel primo ventennio del secolo.
ideali? = nome d'agente da popolarizzare. popolarizzazione, sf.
divulgazione. = nome d'azione da popolarizzare. popolarménte (ant.
e con arme facevano forza di torsi da dosso i franzesi e li tenevano stretti.
città era tuttavia irta di barricate ordinate da voi come solenne promessa che roma si
lasciano anco sopra il numero delle produzioni da farsi una intera libertà a ciascheduno,
parte delle osservazioni ed esperienze saranno comunicate da coloro, o sien soci od estranei,
loro oppressione. 3. in modo da essere compreso con facilità dal popolo;
. = agg. veib. da popolare2. popolato1 (part.
grande contrada prima di lui era popolata da uomini eguali alle bestie. galanti, 1-219
'suoi nemici, ove sarebbe accompagnato da tutti loro dispostissimi a correre la sua medesima
. foscolo, ix-1-261: siena era popolata da fatui; arezzo da cani e il
siena era popolata da fatui; arezzo da cani e il casentino da porci. mazzini
fatui; arezzo da cani e il casentino da porci. mazzini, 3-245: la
riscattare l'uomo. -abitato da una determinata popolazione. giorgio dati,
trent'anni in olanda, sempre girando da un luogo all'altro di quelle belle,
immediatamente alimentatrici. 3. frequentato da un gran numero di persone; affollato
di persone; affollato. fausto da longiano, iv-229: in casa di cincinnato
strade popolatissime. imperiali, 4-41: da le siepi erbose / e da le cime
4-41: da le siepi erbose / e da le cime solitarie e spesse / dei
formia, che riguarda gaeta e che da lei pur si denomina, si gusta buon
mille gregge. carducci, iii-3-318: da i monti sorridenti nel sole mattutino /
e ondulati, coperti di erba, popolati da cavalli da gazzelle da struzzi, quando
coperti di erba, popolati da cavalli da gazzelle da struzzi, quando riposava dai lunghi
erba, popolati da cavalli da gazzelle da struzzi, quando riposava dai lunghi galoppi
guizzanti dietro invisibili prede. -infestato da animali nocivi o molesti. tarchetti,
è pianura, dicono già fertile e da grosse città popolata, poi per saette arsa
te d'aleppo / giunto, e da moca che di mille navi / popolata mai
avessi qui il fucile, farei una puntata da quella parte e riporterei il desinare,
la mano a mondi ideali, popolati da pure chimere. 5. che ha
un lungo silenzio, un silenzio popolato da parole nere, che i due ragazzi non
72: poi che 'l misero hydronto / da l'impia gente fia direpto e preso
delfico, ii-314: come pensare che da tali posizioni civili si muovessero o spedissero
sepolture. = nome d'agente da popolare2. popolazióne (populazióne)
sociale autonoma con una dinamica interna caratterizzata da oscillazioni e variazioni quantitative e qualitative,
adesso che è di moda l'andarsene da parigi il più possibile e il più
rilette, e tanto ci avevano impietositi da bambini, quasi creandoci un senso d'
d'alberi e giardini; e ora, da un pezzo, per l'inerzia di
. gozzi, i-7: si troverà molto da leggere... in su questo
stesso tipo di attività e professione o da identici interessi. cacherano di bricherasio
del mondo nella mia discendenza, mentre da una cattiva radice non possono provenire che
non si lasciasse anzi uccidere che fugare da tante pesti. 8. fis
determinato paese. = deriv. da popolazione. popolazo e popolazzo,
è popolesco né atto ad essere inteso da uno commune cittadino il quale non sia
riceva la debita risposta, « è da ridurre o alla poetica o al meglio o
2-33: concedasi che le parole segnate da me nella sua [del caro] canzone
conoscerà che molti di questi errori popoleschi da noi di sopra avvisati specialmente nei migliori
menoma occasione. = deriv. da popolo1. popolézza (populézza)
si convengono bene. = deriv. da popolo1. popolini$mo, sm. gretta
nel popolinismo. = deriv. da popolino1. popolino1 (ant.
meno progrediti, per lo più caratterizzati da una profonda arretratezza culturale e da rozzezza
caratterizzati da una profonda arretratezza culturale e da rozzezza e volgarità intellettuale, da sentimenti
e da rozzezza e volgarità intellettuale, da sentimenti gretti ed egoisticamente limitati, da
da sentimenti gretti ed egoisticamente limitati, da gusti corrivi. gir. priuli
cittadino e malvagio, non si avea da me tutto il riscontro della novella di
che possiede il sig. cavalier andrea da verrazzano..., vi ha un
grossi populini. = deriv. da popolo1. popoline ^, agg
piena. = deriv. da popolo2. pòpolo1 (pòppolo, pòpulo
in quanto destinataria dell'attività di governo da parte dei poteri dello stato (e
se la popolazione è considerata come costituita da cittadini che partecipano essi stessi, direttamente
immaginando che senza il commercio di altri da per loro potrebbero vivere. brusoni,
popolo, perché ciascheduno di essi vive da molti secoli politicamente unito. tommaseo,
dia il suo responso sulla forma istituzionale da adottare. barilli, ii-167: è sulla
vale a dire a quasi duemila chilometri da malmò, che il turista può prendere
tra governanti e governati, è dato da una adesione organica in cui il sentimento-passione
domino de l'egitto: allora fu detto da dio suo popolo, sua gente,
loro primieri assalti si portavano più che da uomini. vico, 4-i-846: finalmente si
è sentenzia vana perciò che non muove da ragione..., pareano essere
ed ecco un messaggero entra in milano / da porta nova a briglie abbandonate. /
comunità e dell'esercizio del potere politico da parte dei cittadini; regime politico di
condannato. documenti di storia lucchese raccolti da carlo minatoli (1370) [rezasco
il regime di governo libero e popolare da cui sono esclusi nobili e potenti.
vita di s. petronio, 28: da po'ch'i'ò lasado lo puovolo
214: (^ ascauna festa principale che da lo povolo comunamente fi observaa. savonarola
l'armi contro a'franzesi. fausto da longiano, iv-87: le cloache delle case
, 96: rimasero... da questa comparsa de'nemici oltremodo spaventati i
sommersa la maremma, potrà ciascheduno, da se medesimo internandosi più avanti nella considerazione
piemonte! a te con melodia / mesta da lungi risonante, come / gli epici
, 31-39: io, che al divino da l'umano, / a l'ettemo
e a più popoli insieme. francesco da barberino, iii-207: a cantar le
popul tuo ripresi. s. bernardino da siena, ii-91: fu uno prete in
. testi fiorentini, 30: avemo conperato da bindo figlio di messer guido aldobrandini di
ibidem, 240: item a la compiuta da roma, che sta nel popolo di
, 108: comperarono i figliuoli marabottini da madonna neca... una casa di
... il nuovo ordine fatto da v. a. s. di mandare
mora, mora! ». guido da pisa, 1-16: lo re faraone,
loro populi, non arebbeno il modo da potere defendergli e fare giustizia. v borghini
una comunità indipendente; la stessa comunità da essi collettivamente costituita. -anche (e
latini, rettor., 56-2: è da sbandire in exilio marco tulio cicero o
'l comune era in dubbio? bartolomeo da s. c., 68: la
stata tanta che giammai niuno ha domandato da loro aiuto indarno. livio volgar.
numero, il popolo romano gli comandasse da assoluto signore dell'imperio senza autorità del
... /... / da esso ebbe milizia e privilegio, /
entrò l'arcivescovo in palazzo già occupato da innumerabil gente e la quale, andata alle
intervalli di tempo, sono sempre governati da un'aristocrazia. b. croce, iii-27-124
lui, e staremo meglio anche noi. da brave adunque, armatevi di coraggio e
, ii-469: i primi personaggi studiati da me sul vivo... erano plebei
stesso tipo di attività e professione, da identici interessi, dalle stesse finalità di
e non iscorgendo talvolta nessun mezzo acconcio da valicare terre e deserti pericolosi e intentati,
e pensammo alla varietà grandissima dei sentieri da essi battuti. padula, 569:
raggio di qualche decina di chilometri, da un vero piccolo popolo di giardinieri,
che sdegnavano di sentire de'precetti importanti da un matematico. gioberti, 4-39:
50-10: l'acqua s'ha bevute da onne lato, / fiume iordan se
nostri successor parte sedesse, / parte da l'altra del popol cristiano. parafrasi
, ii-320: così al travaglio non da prima avvezzo / sgombrò il popol di
dio aveva il vero merito a'vagabondi empi da lor ricorsi di non profanare la vera
che costituiscono una comunità religiosa suscitata da dio, e che riconosce in dio il
, u terre, u possessione. francesco da barberino, ii-172: non ogni cosa
: il santo frate... da questo volgendosi a riprendere il popolo che
, dicendo: « e voi, maladetti da dio, per ogni fuscello di paglia
, stando a'perdoni per buscar qualcosa da chi entra in chiesa od esce, non
chiesa od esce, non hanno tempo da far troppo lunghe dicerie del mal loro alla
per la frequenzia del popolo. guido da pisa, 1-260: in quello che laocoone
disse a pien popolo ch'io ero da più di briareo che avea cento mani.
come possano servire alla festa gl'instromenti da guerra. muratori, 16-79: che
5-756: don giovanni (soffermandosi alquanto da lungi a guardare): « quanto popolo
libro del polistore, 728: messer giberto da correggio, il quale era signore di
pianeta juppiter che esse sole non fussoro da lui avute in tanta viltà. palladio volgar
, e si trovò chiuso il passo da una vasta distesa di cannucce fitte fitte
popolo vegetale: sotto, le ombre rotte da occhiate vive di sole. landolfi,
dltalia: titolo del quotidiano politico fondato da b. mussolini il 15 novembre del
quotidiano politico di torino fondato nel 1848 da g. b. bottero, a.
quotidiano politico fondato a roma nel 1873 da l. fortis e acquistato da c.
nel 1873 da l. fortis e acquistato da c. chauvet nel 1875; cessò
moderne, come nelle antiche, suppone da prima tesser veramente nazione e non dieci
? cattaneo, iv-1-99: le rapide corse da città a città... fondono
anno vi nascono poscia i fonghi buoni da mangiare. 'del popolo nero': le frondi
solamente bianche in quella parte, ma ricoperte da certa bianca lanugine, la quale non
con le seste, tanto son tonde da giovine; vecchie diventano...
cantoni et alquanto intagliate; pendono queste da lunghi e sottili picciuoli di modo che quasi
, cioè oppio, un albero di là da po, il quale fa molti palchi
molti palchi e tondi e tutti sono occupati da una vite. = voce dotta
, ancora / rivolgi il cuor. da ponte, 302: dalle sponde dell'hudson
: la città dove nacqui popolosa / scopri da lei [dalla casa] per la
1-348: c'era un grande cortile circondato da pareti alte e popolose di balconi.
dotta, lat. populósus, deriv. da popùlus (v. popolo1)
'della stessa tribù'), deriv. da popolo1, sul modello del gr.
la tendina. = deriv. da popone. poponato, agg.
di ciascuna soma denari ini. guido da pisa, 1-80: li venne nella
grassa e meno letaminata. giovanni di maffeo da barberino, lxxxviii-i-690: s'io mangiar
popone, su la quale luccicavano gli occhialacci da miope, grossi come due fondi di
baretti, 6-98: de'cocomeri, da essi chiamati poponi d'acqua, non
-cambiare l'asino ai poponi: passare da una situazione cattiva a una peggiore.
a'poponi. -essere come i poponi da chioggia: essere tutti uguali (e
cantari cavallereschi, 22: come i popon da chioggia che si dice / che d'
poliziano, 1-660: tutti son popon da chioggia, / d'una buccia e
. firenzuola, 707: come i poponi da chioggia sono tutte le donne. g
dir, tutti quanti / come i poponi da chioggia. monosini, 407: sono
monosini, 407: sono come i popon da chioggia: tutti d'una buccia
14-2-5: costoro son come i popon da chioggia, tutti d'un sapore e
annebbiate, frutti scipiti di un'abilità da manovali dell'arte ignoranti e volgari.
ingl. watermelon 'cocomero', comp. da water 'acqua'e melon 'popone, melone'.
che poponaio. = deriv. da popone, sul modello di frutteto, arance
adelaide], oppressa come era e soffocata da quelle enormi poppe sotto il mento,
, sotto i bracci, albergo bastevole da avervi potuto allogare e pressoché celare,
quanto siano rare le buone nutrice e da molti richieste. buonaparte, 2-3-26: -
, alla poppa della cagna attaccatolo, fu da quella... allevato. baldi
, / suggesti il primo latte / da capretta che pronte / t'offrì le poppe
dure che sembrano irte di aculei rivolti da tutte le parti, come le
, 1-i-94: si cavò un coltello da lato e gitogli uno colpo nella poppa
resto di quei muscoli non son ritratti da un omo, ma sono ritratti da un
da un omo, ma sono ritratti da un saccaccio pieno di poponi. varchi
anno che viene. 7. ciò da cui si ricavano beni materiali, alimenti,
ricevuti per caro presente i limoni còlti da le poppe de la vostra greggia. né
state più qui per prendere la poppa da noi. landolfi, 14-252: se
se anche aveva trovato una modesta poppa da cui suggere (modesti ma regolari compensi
uno scrittore. 8. fonte da cui si attingono valori che alimentano e
energia spirituale, ecc. giovanni da fécamp volgar., xxi-627: tu,
cresciuti alle poppe della pietà, lordati da ignominia di passioni e infistoliti con lebbra
bartoli, 15-1-97: esser preso in seno da dio e immediatamente applicato a succiar dalle
giuliani, i-178: si svelge una poppa da una ciocca dell'ulivo e si pianta
anni che diede popa a donato. paolo da certaldo, 155: lo fanciullo
d'ingordi maialini. -di, da poppa (con valore aggetti): lattante
, 20-604: lasciolle un suo fanciullo piccolo da poppa. landolfi, 13-83: un
carducci, iii-3-271: forti figli pendean da la tua poppa / certo, ed or
alla candida moibidezza delle quali non hanno da equipararsi i candidissimi olori. degli angeli
balia. gemelli careri, 2-i-325: da questa libertà [sessuale] e non solo
il petto e quelle putride / tue poppaccie da cavalla / ed il ventre sguizzo e
che più viaggi fece; / chi ribatte da proda e chi da poppa; /
/ chi ribatte da proda e chi da poppa; / altri fa remi e altri
. idem, purg., 2-43: da poppa stava il celestial nocchiero, /
e navegando, sovravene nuvole che ne covrì da ogni parte e sì fortemente che apena
che quelli de pope 'nde podea veder da proa. boccaccio, viii-2-269: l'altra
le barche]... strette da poppa e da proda, con pancia in
]... strette da poppa e da proda, con pancia in mezzo,
coverta su balza, / ed or saltava da prora or da poppa. ariosto,
/ ed or saltava da prora or da poppa. ariosto, 15-16: lasciando il
monotonia della vita di bottega era interrotta da una o due gite che si facevano
. oliva, 603: si esiliarono da tutte le poppe i giuochi, da
esiliarono da tutte le poppe i giuochi, da tutte le mense i lussi, da
da tutte le mense i lussi, da tutto il volgo le bestemmie. foscolo
chi le turrite prore / dipinger, chi da poppa / disporre i timon fidi.
1-871: in una nave si ricercano aste da prora, colombe, calcagnuol da poppa
aste da prora, colombe, calcagnuol da poppa,... menai da poppa
calcagnuol da poppa,... menai da poppa e da prora,..
,... menai da poppa e da prora,... e le
,... e le tavole communi da chiudere i straventi con altre particolarità pur
nelle galere poi c'entrano i coltri da poppa e da prora, rote da poppa
c'entrano i coltri da poppa e da prora, rote da poppa, antiquori,
coltri da poppa e da prora, rote da poppa, antiquori,... le
.. le sbarre, i pagioli da prora e da poppa, le battiporte,
sbarre, i pagioli da prora e da poppa, le battiporte, la staza
staza, i canoladi, i volti da poppa, i voltesini da poppa, le
, i volti da poppa, i voltesini da poppa, le colonne da poppa e
i voltesini da poppa, le colonne da poppa e il cao martin.
abbellita, a poppa e a prua, da due simpaticissimi terrazzini. brancati, 3-10
col core, / che la mia nave da poppa alla prua / tu voglia regger
di vita e costumi, prima vien invitato da certo lume che siede nella specola,
poppa de la nostra anima, che da alcuni è detto sinderesi. 4
/ lo scorressero [il giardino] da poppa a prua /...
. bocchelli, 2-xxiii-201: i luoghi da cui salpò colombo restan di poppa e
prua poppa: essere fatto in modo da poter procedere indifferentemente avanti o indietro (
: per timona hanno certe pale, come da forno, con un legno in cime
e dall'altra punta. -mandare da poppa a prua: elevare a una
essere in buono stato. -venire da poppa: alle spalle, a tradimento.
lorenzo de'medici, ii-5: da poppa assai più furiosa viene / con
, poppatola': figurina umana, vestita da donna, gradito e utile trastullo alle
e caramelle. = deriv. da poppa1. poppaióne (ant.
non fruttifero, che è dannoso all'albero da frutto e deve essere reciso; succhione
difficilmente radici. = deriv. da poppare, sul modello di succhione (v
del piedino. = deriv. da poppa1. poppante (part.
tenuta grande maraviglia, che di qua da mare nascessono leoni che vivessono, e
a questa ora in casa. fausto da longiano, iv-53: ebbe questo saggio
: ebbe questo saggio imperatore quattro figliuole da faustina. usò mirabile accortezza nel crearle
poppò in aquino, la creanza che imparò da zanobi, l'abito che si vestì
abito che si vestì in napoli. fausto da longiano, iv-152: bene abbia il
latte dalla mammella o, anche, da un poppatoio. m. villani,
7-348: martino era più bamboccione, da piccolino, quando puppava. moravia,
, i-191: chi il suo nemico poppa da le sue mani muore.
sul suo carretto e poppando ogni tratto da una pipa di gesso smozzicata due boccate di
n. franco, 21: aretin, da qual turco, da qual cane, /
21: aretin, da qual turco, da qual cane, / da qual moro
turco, da qual cane, / da qual moro hai potuto mai imparare / l'
radici la poppano. - smungere da terra). - anche assol.
e dalle mammelle della carne divelto, poppar da quelle dello spirito pascoli più succosi.
ad un parto con essi e fu da essi poppata col latte. -imparare (
core li smembra. = denom. da poppa1. popparino, agg. marin
. sandolo popparino: oattello leggero spinto da un vogatore che sta a poppa.
voce di area venez., deriv. da poppa2. poppata (dial. puppata
, rinfrescano l'estate. = da poppare. poppato (part.
: virgilio, parlando della lupa poppata da due figliuoletti et iscolpita nell'elmo d'enea
nei nostri paesi altro non è sennonché latte da quei giovani animali poppato ed accagliatosi spontaneamente
tra le bestie feroci. parigi rombava da ogni lato. dei ragazzi puppati dal
: arnese col quale la donna si succia da sé il latte per scemarne la modesta
di firenze. = deriv. da poppare. poppatola, v.
delle provincie. = nome d'agente da poppare. poppàttola, v.
locuz. awerb. a poppavia e da poppavia). guglielmotti, 674
rugginite parevano roventi, tutto era intricato da uno sfacelo di sartiame. bemari,
ferma. 2. eufem. da poppavia: per via anale; dall'ano
buttasse giù dalla finestra, e mantenerlo da poppavia con del brodo sostanzioso, perché
lupo rapace: a salvarsi, lanciò da poppavia uno de'suoi temuti siluri allo stato
gassoso. = comp. da poppa2 e via (v.).
5-230: tomommi in mente allor ch'io da ragazzo / visti avea quanti fur galli
agli ortolani. = denom. da poppa2, col suff. dei verbi frequent
le manovre di ormeggio. francesco da barberino, iii-127: ritorno al fornimento
quivi manovra. = deriv. da poppa2. poppétta, sf.
degli altri. = deriv. da poppa2. poppièro, agg. marin
. serrafila. = deriv. da poppa2. poppina, sf.
del tronco o del ceppo dell'ulivo da cui si sviluppa il pollone; ovolo.
o romana. = deriv. da poppa1. pòppio, sm. ant
fr. martini, i-162: è da sapere che detta ghiara maggior quantità d'
tempo stesso le labbra premute in guisa da lasciare una tenuissima apertura ad imbuto per
agi e 7tó7t7cu<7|aó <;, deverb. da 7c07t7ru£a> 'schiocco scrivendo vo sulla populea
essersi allevata. = deriv. da poppa1. pòppolo, v.
in vecchiezza. = deriv. da poppola. popputo, agg.
dall'aspetto sguaiato, con un naso bitorzoluto da briacone, un fazzoletto a dadi che
singolarmente popputa. = deriv. da poppa1. poprandiale, v.
dotta, lat. populabundus, deriv. da populàre e populàri (v.
superbo. baruffaldi, i-214: con da vite un arido virgulto / gaudio
le uve del popolo. -ricoperto da un'abbondante vegetazione di pioppi.
populee rive e sul bel piano / da le insubri cavalle esercitato /..
. carducci, iii-1-355: esercitate / da la fulgida danza de le grazie / me
giorni i lattivendoli. -ombreggiato da pioppi. carducci, ni-4-42: su
dotta, lat. populéus, deriv. da popùlus (v. popolo2)
class. [unguentum] populéum, da populèus (v. populeo); cfr
dell'ordinamento politico e burocratico zarista, da perseguire con un'opera capillare di studio
atte a gratificare il desiderio di rivalsa da parte dello stesso popolo, ma non
fortemente idealizzata e celebrativa del popolo da un punto di vista paternalistico e protettivo
letteratura francese, programma formulato nel 1929 da léon lemonnier e andré thérive per riportare
= dall'ingl. populism (deriv. da populisti v. populista), che
: lo zar alessandro ii venne ucciso da un gruppo di congiurati populisti. pasolini
, dentro la bastiglia, senza spostamenti da un reparto all'altro della bastiglia,
partito fondato negli stati uniti nel 1891 da gruppi di agricoltori e di operai con
, agg. letter. ant. costituito da piante di pioppo. fr.
lat. populnus e populnéus, deriv. da populus (v. popolo2).
dotta, lat. populonia, deriv. da populàre e populàri (v. populabundo
caterina! e ch'aviem pora / siem da noi tanta buglima, ch'avanza,
istesso odore. = denom. da poro1. poratèllo, sm.
e sevi. = deriv. da poro1, con doppio suff. dimin.
compresa fra due solchi paralleli, larga da 80 cm a 2 m, formata
purgandole d'ogni erba e barbucce. piero da siena, 2-53: in u'bel
, in porche: secondo rettangoli delimitati da solchi, in un terreno sistemato a
: carne de piegora, carne de porca da porcelli. landino [plinio],
se quell'oracolo della porca bianca, da trovarsi da enea all'imboccatura del tevere
oracolo della porca bianca, da trovarsi da enea all'imboccatura del tevere per buono
-anche come ingiuria. s. bernardino da siena, 451: sai che permette idio
pagati di sì bel lavoro / o da dio o dal diavolo o da quella /
o da dio o dal diavolo o da quella / porca de la fortuna a'
terga d'una orribil porca; / questi da un nicchio concavo è condotto / e
sporche. 4. antica catapulta da guerra. dizionario militare italiano [1817
], ii-74: 'porca': macchina da gettar pietre, chiamata anche troia ne'secoli
uomo sotto la cappa del sole che sia da più di me, quando io ho
-peggior. porcàccia. s. bernardino da siena, 394: aggiugne ora l'utile
coste interne di rinforzo che sono costituite da madieri incastrati sul paramezzale e giungono all'
vestire. = deriv. da porco, con suff. dimin.
et era per ispasso molto spesso invitato da vari gentil'uomini per vederlo mangiare,
darmi il resto. « sfido io! da due giorni e due notti che quel
! ». pavese, n-ii-203: e da sorridere questo, che il terribile miscredente
una femmina stolta. = deriv. da porco. porcàggine, sf. ant
usano, perché vi sono uomini dabbene e da assai. = deriv.
assai. = deriv. da porco. porcàglia, sf.
esser nuova. = deriv. da porco, sul modello di canaglia.
testi pratesi, 143: pimontino figlio martini da pimonte ci dè dare, ce.
el figliolo di burisello con più rochegiani da la roca albingnia a questi dì furtivamente
, 7-231: papa sisto... da porcaio arrivò ad essere quello che fu
tratture, che in quel momento era attraversato da porcari che si dirigevano verso la puglia
solo, di modo che, scoperto da un padre di sant'agostino che si scontrò
enfatico). -anche: luogo frequentato da gentaglia corrotta e scostumata.
porcaio. = deriv. da porco. porcàio3, v.
porci grassi. = deriv. da porcaio1. porcame, sm.
salato e strut to bastò da solo al ricupero d'ogni perdita in altri
beni. = deriv. da porco. porcaménte, aw.
l'oste e l'ostessa e un figurin da gogna, / che porcamente mi serviva
toscano, iii-393: né poco è da compiangersi la mancanza dei necessari ricoveri,
: al qual suono questo bestiame istruito da piccolo e quando s'incomincia a governare e
= lat. porcarius, deriv. da porcus (v. porco).
avranno conceputo i porcastri, si spartiscono da capo i verri e si mettono da
da capo i verri e si mettono da parte. libro d'amministrazione delle terre dei
marchesi di civitella, 178: avemmo da arcolano 11 fiorini, la nostra parte
11 porcastri ch'esso vendette elio mercato da fascio ini fiorini. romoli, 138:
morale e mancanza di scrupoli; comportamento da mascalzone nei rapporti con gli altri;
almeno mostrano fede, molta fede soccorsa da scarso discernimento in chi le ordinò.
poi parlare. = deriv. da porco. porcazare, tr.
porchacier (nel 1080), comp. da por 'per'e chacier 'cacciare'; cfr
dato a refare a iacomo de landò da uliveto una troia com doe porcelle,
per la loro diversità non erano conosciute da loro. patrizi, 1-i-76: recitava
-anche: la conchiglia stessa, usata da popoli asiatici come moneta, come recipiente
xotptvr,, che è a sua volta da xpipos 'porco'e 'organo sessuale femminile'
all'acqua e sonoro alla percussione, costituito da elementi cristallini inglobati in una massa vetrosa
, di oggetti artistici, di utensili da laboratorio, di apparecchi sanitari, e
in profondità nella pasta ceramica. -porcellana da fuoco: contenente una maggior quantità di
con ossidi refrattari e usati in utensili da taglio e candele per motori a scoppio
scodelle di porcellana ed alcune altre picciole cose da cucina. vasari, iii-682: a
nostra della porcellana, che viene anch'ella da quelle parti. carletti, 187:
, quella che si fabbrica nella cina fin da tempi antichissimi. in europa si conobbe
vernice i colori la compenetravano in guisa da parer tutt'uno colla pasta stessa,
. quest'ultimo nome le fu dato da luigi xv che ne trasportò nel 1756 la
giovio, i-171: ho una vesta da sacerdote, un vaso ove si lavavano
. cecchi, 5-196: sempre vestito da principe e con certe golettone che pareva
terra di purgo, marna porcellana, marna da pipe. -miscela, ricca di
suddetti. -in partic.: arredo da tavola, piatto. v quirini
fosse stremata in italia, tutto importandosi da germania, e perfino i zolfanelli e
= deriv. da porcellana1, con allusione al colore e alla
si trova sulle nostre coste ed è lunga da io a 16 centimetri.
lat. scient. porcellana, deriv. da porcellana1-, cfr. fr. porcellane
; smaltare. = denom. da porcellana2. porcellanato (pari.
porcellanico. = deriv. da porcellana. 2. porcellànidi,
con frattura lucente traversata per lo più da screpoli, per metà vetrificata, d'un
, e in quelli che sono bruciati da fuochi naturali. = dal ted
= dal ted. porzellanit, deriv. da porzellan (v. porcellana2).
lo compatisco. = deriv. da porcellana2, sul modello di porfirogenito.
un curiosissimo fischiettare. = deriv. da porcellana2. porcellescaménte, aw. in
[le stelle iadi] così chiamate da questo nome 'his', che significa porco,
conchiglia calcarea di ciprea. ca'da mosto, 1-37: anco arabi in alguni
, le quali essi stimano grandemente, e da ciascuna collana pendevano otto gambali d'oro
la domanda, al pittore lughese: « da quanto tempo fate così il fumo?
voce di area tose., deriv. da porcello; è registr. dal d
. segugi e bracchi, / cacciando vo da sera e da mattina / sol per
bracchi, / cacciando vo da sera e da mattina / sol per pigliar la bianca
del gattice. = deriv. da porcello1. porcellino1, sm.
vita. -anche come vivan da, in partic. cucinato intero.
5-914: datemi pur qualcosa, / qualcosina da mangiare. / quello che capita:
ampia e una carnagione forse eccessivamente rosea da porcellino di latte; un po'stempiato,
stati trasportati nei nostri paesi delltndie vennero da principio, credo io per la novità
un porcellino d'india, anch'esso ferito da uno scorpione di tunisi. targioni tozzetti
risponde al suo re e si libera da una domanda. lucini, 3-196: papi
e cagnolino. = deriv. da porcello. porcèllo (ant.
per l'ano che venia. guido da pisa, 1-242: tu filtrerai su per
ghiande che ti si convengono. cassiano da macerata, lxii-2-iv-116: le ne
alla tibettana, vale a dire da buon porcello, perciò non mi fu difficile
buon porcello, perciò non mi fu difficile da superare le repugnianza che provavo nel
numero dispari. = deriv. da porcellone. porcheggiare, intr.
intr. (porchéggio). comportarsi da porco, in partic. ingozzandosi di cibo
'porcheggiare': imitare il porco, farla da porco. premoli [s. v.
fare sporcizie. = denom. da porco, col suff. dei verbi frequent
, non carriera. = deriv. da porco, sul modello di carriera.
e cacciarsi in corpo uno spiedo porchereccio da quella parte ch'egli ha la punta
il danaro. = deriv. da porco, sul modello di pecoreccio, n
polveri e con porcherie sparse a bello studio da popoli confinanti, loro nimici. s
. e vero che mi son mutato tutto da capo a piedi; ma l'è
5-180: che razza di vini sono cotesti da sorbire nei ditali e sui quali bisogna
pietre, dal sale, dal catrame, da che so io e vendono le loro
vi consiglierei ancora a trasportar la tavola da cenare piuttosto in sala, poiché nella stanza
moravia, xi-270: tanto fece che ottenne da quella donna selvaggia che almeno ripulisse un
: non vo'abbassar tanto il clero nostro da porlo in un mazzo con quello de'
a chi aveva inventato tutte quelle porcherie da signori. bacchelli, i-iii-iii: -a
porcheria di parole e di frasi goffe da disgradarne la stessa goffa 'dianea'del loro
consigliato d'andare, prima di partire da pisa, a vedere i restauri degli affreschi
. segneri, 5-234: ho saputo da luogo buono che molte porcherie son seguite in
e si rimette nella bontà di chi avanza da lui. imbriani, 1-225: ci
osceno, prestazione erotica, azione determinata da impudicizia e da sensualità sfrenata; avventura
erotica, azione determinata da impudicizia e da sensualità sfrenata; avventura libertina (anche
, e poi una salva di porcherie da muover lo stomaco. verga, i-432
attuffarsi in po come i smerghi e lavarsi da capo a piedi per non ricevere la
. la sola differenza è nei biglietti da mille. che porcheria! bemari,
: queste, signor tasso, son porcheriole da bambini. alfieri, xiv-2-41: c'
vendere. = deriv. da porco. porcheróso, agg. scherz
fatto fare. = deriv. da porcheria. porchescaménte, aw.
uominacci essere tanto e mentecatti e immondi da inghiottirsi come spiritoso e gentile un discorsacelo
marchesi di civitella, 175: ricevemmo da luca... xlviii soldi meno doi
de iii porchette ch'esso vendette elio mercato da fasscio. maestro martino, lxvi-1-127:
di pochi mesi. montale, 3-192: da una busta che pareva vuota uscirono due
in genere dell'italia centrale, costituita da un maiale da latte o di piccola
italia centrale, costituita da un maiale da latte o di piccola mole, intero
pezzo de porchetta col rosmarino. c'era da magnà pe du giorni. pavese,
carne porcina. = deriv. da porchetta, n. 3; la var
porcellino in fase di allattamento o svezzato da poco o che ha pochi mesi d'
, affinché niuno d'essi sia da altra troia allattato, perché se i porchetti
. leonardi, lxvi-2-299: quando il porchétto da latte sarà pulito, aggiustategli le
come un porchettone, / e già da l'arcicuoco di canopo / si preparava il
sposando. = comp. da porco e iddio (v.).
. = alter, popol. da ipocrita (v.), come gioco
. porcile. = deriv. da porcile1. porcile1 (ant.
allevamento al pascolo; generalmente è costituito da una tettoia bassa suddivisa in stalli per
uno o due capi può essere ricavato da costruzioni di fortuna, spesso deficienti sotto
che può essere trasportata e che funge da ricovero per una scrofa con la nidiata
inventario fondano, v-27-5: terra una posta da lu purcili a. llatu a macinela
nel libro de'farfalloni registrati e copiati da un dottor barbagianni che, essendo una
capanna dal tetto di paglia, circondata da uno steccato: il porcile.
: titolo di un film girato nel 1969 da pier paolo pasolini e della sceneggiatura relativa
rompemmo loro; però che uno giovanni da sasso... imbolò e tolse a'
3. luogo o ambiente abitato o frequentato da gente volgare, ignorante e rozza o
no, ma mostro di porcile, / da star in sulle forche per istatico.
boccaccio, v-195: questo luogo è da vari variamente chiamato; e ciascuno il
, suite), deriv. da porcus (v. porco),
volgar. [tommaseo]: non è da maravigliarsi se in uno mercato dove si
fluviali per mezzo di arginelli trasversali consolidati da vegetazione, atti a rallentare la velocità
questa filosofia morale vien predicata e commandata da tutti li scrittori greci e latini e
naturale a fare. = deriv. da porcino. porcinèua, sf.
dine. s. bernardino da siena, i-419: che è una casa
di porcineria. = deriv. da porcino. porcino, agg.
erano spinose, li supracigli longi ornati da peli grossi e asperrimi sì come spalle
8-51: il bestiame porcino va al verro da che comincia il vento favonio fino all'
negativa e spregevole, del maiale; da porco (un particolare fisionomico).
, castagni e faggi, e compare da giugno a novembre; è molto pregiato
/ avosini, belfiore ed amoscena / e da dommasco, pratoli e porcini. soderini
porcino, sm.): materiale da costruzione costituito da calcare arenaceo di colore
.): materiale da costruzione costituito da calcare arenaceo di colore giallognolo.
. region. terra porcina: quella costituita da tufi friabili. tecchi, 15-195
= lat. porcinus, deriv. da porcus (v. porco); il
sudicio, lercio. s. bernardino da siena, ii-320: non voglio la donna
peccaminoso, turpe. s. bernardino da siena, ii-40: o cecità di così
tuo figliuolo. = deriv. da porcino. porcinto, sm. ant
publio porcio leca e riprese nel 198 da marco porcio catone il censore e nel
porcio catone il censore e nel 184 da lucio porcio licino per stabilire pene a
gravi errori. = comp. da por [có \ e civile (v
xxxvn soldi per uno porco che véne da monte grosoli. iacopone, 55-48:
uno terribile puorco. s. bernardino da siena, 210: el porco come
8-1-460: ulisse fu riconosciuto da'guardiani da porci. ghirardacci, 3-105: il
, dove essi di gran lunga sono da molto meno, sì come quegli che,
.., si rifuggono dove aver possano da mangiar, come 'l porco. s
come 'l porco. s. caterina da siena, i-79: oh quanto sarà
qualche impresa disperata e sublime? sarei morto da eroe, mentre vissi da porco.
sarei morto da eroe, mentre vissi da porco. nieri, 2-135: mangiare come
lo ammazzarono nel mezzo della strada scannandolo da porco. -come simbolo di vizi
antica e popolare del santo accompagnato da tale animale o alla consuetudine, sopravvissuta
, quasi ogni dì entravono dalla porta da via. tramater [s.
giovani. bonavia, 78: ebbi io da paganuccio giuntoli... uno meco
quello anno con gran fatica cilastro avea insalato da mi porci. giovanni di maffeo da
da mi porci. giovanni di maffeo da barberino, lxxxvtii-i-690: bue, porco
: per allegrezza il reggimento / gittò da le finestre un porco cotto, / ordinando
non il porco salvatico di calidonia vinto da meleagro. egidio romano volgar.,
corno serpente e rucise corno porci. antonio da ferrara, 19: più forte è
, lxxxviiiu * 753: ben hai da pianger, popol mansueto, / di questo
quel porco di benvenuto fra tanti uomini da bene. galileo, 1-2-59: d porco
di una sola ignorata egualmente sul principio da lui e da me. loredano, 5-230
ignorata egualmente sul principio da lui e da me. loredano, 5-230: a colpirlo
ridicole tesi..., fu da me rifiutato. monti, vi-36: mi
vincitori credevano che i vinti fossero abbandonati da dio e li tenevano nientemeno che bestie
vin che tu tracanni, / porco da broda, la sera e 'l mattino,
ora il senatore mordini, che ci garantiva da ulteriori molestie, evidentemente aveva avuta l'
molestie, evidentemente aveva avuta l'assicurazione da questi porci. de roberto, 66
i monumenti italiani io parlo e scrivo da vent'anni, e pure ho studiato un
. riccardi di lantosca, 2-202: da un pezzo / so che il fine è
di non porca minestra, e inaffiata da ottimo latte, base dietetica della repressione
mera scherma e ladreria porca, perché da mangiare dovette esser duro come fosse stato
[cuemavaca]. alberghi e ritrovi da giuoco e da ballo, sale da tè
. alberghi e ritrovi da giuoco e da ballo, sale da tè, chincaglierie
ritrovi da giuoco e da ballo, sale da tè, chincaglierie in quel porco stile
ne acchiudo qui diversi altri, stampati da me con una piccola stamperiuccia a mano,
venuto pure dal brasil,... da guglielmo pisone fu chiamato capibara ovvero porco
voleva far dire, si chiama infilzarsi da sé a sé. v. borghini,
oca di tre / è un vero mangiare da re. proverbi toscani, 31:
pene di un'azione riprovevole vengono sopportate da chi non l'ha commessa. monosini
. babirussa. = comp. da porco e cervo (v.).
machelizzava il parodi. = comp. da porco e dio (v.).
, con nerino! = comp. da porco e [ma \ donna (v
porconerìa, sf. atteggiamento o comportamento da porcone, in partic. nell'ambito erotico
, 7-470: laura adani prorompe scoposissima da un'alcova di damasco rosso e sembra un
dinanzi con le ricche some, / guidati da ragazzi duri e franchi /..
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 410: il riccio spinoso
a due canne, novità fatta venire da malta e costata un occhio; e
sopra et intorno, le rose sostenute da doi porchi spini. 4.
^ oipo <;, comp. da àxav#a 'spina'e yolpoc, 'porco'.
porculento. = deriv. da porco, sul modello di sanguinolento.
spiritosità di scettico e burlone, porcume classico da fratacchione del boccaccio o del vescovo bandello
il mondo. = deriv. da porco. póre, v.
. 7iópo4 (v. poro1) e da encefalo (v.); è
porencefalia. = comp. da j>or [encefalia] ed encefalite (v
. e sm. medie. affetto da porencefalia. poréssa (porréscia),
di granchio marino a coda corta, detto da linneo 'cancer pagurus'. la femmina
voce di area ven., deriv. da porro1, con doppio suff. dimin
; per l'espressione rota porfica (da preferire a porta porfica), cfr.
torre o colonna o piramide salomonica che ha da sostentare il mostruoso colosso di porfido della
porfido della loro imagine integrale, che da loro è sentita come iperfallo integrale:
= comp. di una forma deriv. da porfido. pòrfido (ant.
fiammeggiavano... venezia era oscurata da quella massa di porfidi roventi.
arte senese, iii-2: due porfidi da macinare, per i grandi piani, e
e lo guasta, e l'acqua da partire mai lo lieva da dosso, perché
l'acqua da partire mai lo lieva da dosso, perché non pò risolvere tale
uno che scrive in porfido ogni leggiera ingiuria da lui sofferta? p. petrocchi [
in porfido. = deriv. da porfiro1, per dissimilazione. portilo
. nucleo strutturale delle porfirine, costituito da quattro anelli pirrolici collegati da quattro gruppi
, costituito da quattro anelli pirrolici collegati da quattro gruppi metànici trivalenti. =
metànici trivalenti. = deriv. da porfirina. pòrfira, sf.
porfìreo, agg. ant. costituito da porfido. - anche: ricavato,
offeso. = deriv. da porfiro1: cfr. gr. xopqpupaio ^
gr. rcopqpupttt- xó$, deriv. da 7top9upixr) <; [xi#os] (
porfirìa, sf. medie. sindrome determinata da un alterato metabolismo delle porfirine, accompagnata
un alterato metabolismo delle porfirine, accompagnata da abnorme porfirinuria e manifestantesi con sintomi a
commentari io non posso dissimulare la meraviglia da cui resto compreso nell'osservare che fra tanti
. -ci). petrogr. caratterizzato da grossi individui cristallini o fenocri- stalli immersi
ravvicinati molti terreni che altrove stanno separati da grandi distanze, come le formazioni
, pomicea? -ant. costituito da porfido. fr. colonna, 2-125
che afanite. = deriv. da porfiro1. porfirico2, agg.
alla porfirìa. = deriv. da porfiria. porfìrico3, agg.
cristalli incolori. = deriv. da porfirico1. porfirina, sf.
= voce dotta, comp. da porfirina e dal gr. 'sangue'
della porfirina. = deriv. da porfirina. porfirino, sm.
porfirino rosso. = deriv. da porfiro1. porfirinògeno, sm.
= voce dotta, comp. da porfirina e dal tema del gr.
, sf. medie. sindrome prodotta da un alterato metabolismo delle porfirine, per lo
= voce dotta, comp. da porfirina e dal gr. raftoc,
= voce dotta, comp. da porfirina e dal gr. oùpov '
. xop
da xop ^ ùpio ^ 'porporino, di porpora'
paleovulcanica di struttura porfirica, costituita essenzialmente da plagioclasi e corrispondente, fra le rocce
carne oscura con alcune gocciole bianche. maironi da ponte, 1-iii-161: questa [terra
[xtiso ^] 'porfido', deriv. da 7top africa. 2. agg. costituito da porfido. p. cattaneo, 2-2 . 7cop « puptti? deriv. da rcopcpupa (v. porpora). = dal fr. porphyrizer, deriv. da porphyre (v. porfiro1), ? ato, agg. letter. picchiettato da macchie o punti di colore differenti. della gattina, 2-50: la faccia porfirizzata da macchie rosse e grigie. del conte. = deriv. da porfi. ro1, col suff. del impalpabile, macinandolo sul porfido e perciò da alcuni dicesi ancora porfirizzazione. premoli [ dal fr. porphyrisation, nome d'azione da porphyriser (v. porfirizzare) ©upeo <;, deriv. da 7top aeliano, è lungo un palmo e da la testa in fuori, che ha candidissima comp. dal gr. 7top . 'generato nella porpora', comp. da 7iop roccie le di cui parti sono inviluppate da una pasta molto distinta, come alcune . roccia metamorfica, scistosa, derivata da porfidi quarziferi e che ne conserva i fenocri- . = voce dotta, comp. da porfiro1 e dal gr. -oei8r \ $ , gr. tcopcpupoeisvjc;, comp. da 7rop in cristalli di colore purpureo, estraibile da colture di streptomyces ardus. = tcopqpupa (v. porpora) e da opsina (v.). 7cop 7topcpupa (v. porpora) e da ossina (v.); cfr. / poscia ch'io l'ebbi tutta da me sciolta, i... i cominciò a porgiare un poco una mela da banda ivi a una fanciulla. guarini
ingannato intanto ei beve, / e da l'inganno suo vita riceve. buonarroti
, che potrebbe esser porta alla bocca da un altro. bellori, 2-195: più
il veleno, acciocché, quando porgesse da bere al vescovo, mettesse il veleno
, 1-24 (69): fattomi porgere da scrivere, mi disse che io
: avendo il soldato... porto da bere a gesù cristo con una verga
. monelli, 2-354: viene a porgermi da bere acqua freschissima da un'anfora porosa
viene a porgermi da bere acqua freschissima da un'anfora porosa una fanciulla chiusa in
poco avante / e colsi un ramicel da un gran pruno. idem, purg.
. cavalca, 20-557: incontanente discese da cavallo e andò correndo adabbracciare lo lebbroso
, umilmente gliela baciai. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
dirupi... fino a un ciglione da cui porge l'orecchio.
, inf., 20-107: quel che da la gota / porge la barba in
gli erano per conto della guerra porti da firenze fare provedimenti bastanti. bandeuo,
grave dolore e pianger seco. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
porgendone all'umana specie quei doni che da virgilio furon chiamati celesti. varano,
o degli astri. s. caterina da siena, iii-299: godete, godete et
6-62: quivi [sulla torre], da che il suo lume il sol ne porge
le cose del mondo non porge. battista da montefeltro, 1-177: donami sapienzia cum
delle biade ricreano gli uomini, traendosene da quelli massime foglio e il vino,
una vera materia filosofica, tale da porger ansa a più sicure induzioni sulla natura
. -proporre. n. da ponte, lii-9-199: l'ambasciatore francese,
gli altri, un milfione d'oro da far guerra contro i veneziani. -rifl
, che restano, può porgere più da vivere. tolomei, 2-188: quella città
non aveva poi paese intorno che li porgesse da mangiare. segneri, iv-in: io
fedel non porse / comi nel mio da vuy, dona, desexe. a.
ortolano ettemo, am'io cotanto / quanto da lui a lor di bene è porto
, amo tanto quanto di bene è porto da lui a 'loro', è loro dato
/ di pace e di riposo, / da poi che m'è nascoso / ogni
dal buono / e dal bello e da l'un sorgesse il mondo, /.
l'azurro, gilglio porta! zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
: cotesta trista vicenda di rancori superbi da qualche lato bisogna che cessi, se
che pratichi un pochino la società frequentata da guido dovresti porgere schiarimenti, non per
argomento di novità, perché già trattata da tanti. algarotti, 1-iv-161: largo campo
lettori o agli ascoltatori). zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
: ecco un sonetto solo, preso da quel codice ch'io porgerò scritto con
il più studioso libro che sia uscito da una penna italiana. montano, 413:
non so lodarvi come debbo, spinto da la necessità, per farlo qual io posso
.. veduti figliuoli di valentissimi cittadini da piccioli porgere di sé ottima indole,
mostrare che lor non dispiacque la servitù prestata da dr. michele carducci al loro popolo
37: vollono che, di lungi da ogni plebeio o publico stilo di parlare
le si porgessero sacrate lusinghe. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar.
ad amor altri che amore. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
della persona che quella petissione porgesse. lapo da castiglionchio, 152: porgemmo anche due
, inf., 5-108: queste parole da lor ci fuor porte. idem,
33-52: tu nota; e sì come da me son porte, / così queste
sapendo che porgere, viene a sfilzarti da dentro il manico della sua ventosa pedantaria
. cassieri, 11-133: ci dica da dove chiama e ci dica qualcosa della
(verbalmente). s. caterina da siena, tv-8: noi cominciammo a escire
, io giudico che 'l difetto venga da te. bottari, 3-2-101: alcuni
in altra guisa essere state le cose da lui raccontate che come ei altrui le porgeva
e più operativo si mostrava un vitaliani da napoli, il quale sebbene non tanto
bel porgere e bella persona. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
favellare. giuliani, i-34: iacopo da empoli dipinse in questa chiesa di santo
-anche, per lo più in dipendenza da un'azione o da un evento improvviso
più in dipendenza da un'azione o da un evento improvviso: provocare, cagionare
dante, inf., 1-52: questa da lupa] mi porse tanto di gravezza
ch'ogne spirito smarrisce 'n quella. antonio da ferrara, 74: porge tanta salute
son chiamati buffoni e vili, i quali da ogni banda si sforzan di porger riso
seguitare narrando le molte angoscie che a mariti da mogli] porgono? condivi, 2-144
[priamo] l'ira e la virtude da ciascuno lato porgevano forze. de iennaro
principal cose che si appetissino, diede ordine da natura] che la belleza della donna
: se la favola pastorale si avrà da rappresentare di estate,... in
e le calamità di toscana non mai da altri aver preso maggior vigore che dagli imperadori
. tommaseo, 3-i-294: per vincerla da russia]... bisogna adoprare davvero
..., farsi proteggiteli degli oppressi da lei. -con riferimento a soggetti
alla difesa. mazzini, 38-70: da un cittadino lombardo, che noi non
imparare comparire tea le gente, si porgesse da giovane] fuori aperto l'uscio con
giù non si porse. s. caterina da siena, iii-13: voglio che
piace che la pratica sia tutta maneggiata da sua santità e dissimulata da noi, non
tutta maneggiata da sua santità e dissimulata da noi, non è però che non
nel diritto. = nome d'azione da porgere. porgióne, v.