una sostanza a lasciarsi penetrare o attraversare da un corpo liquido o aeriforme o,
liquido o aeriforme o, anche, da una radiazione. -figur. compenetrabilità
v.]: nel sottosuolo sono da considerare tre disposizioni: la porosità,
l'induzione magnetica prodotta nel materiale stesso da un campo magnetico e l'intensità del
attitudine di alcune rocce a lasciarsi attraversare da un liquido. y marin. permeabilità
limiti di sicurezza per le navi da passeggeri. = deriv. da
da passeggeri. = deriv. da permeabile. permeàmetro, sm.
= voce dotta, comp. da permea [bilità] e dal gr.
essendo considerato come un solo, è permeabile da un altro corpo in modo però che
della riluttanza. = deriv. da permea [bilità \, sul modello di
loro forma traspaiono le stelle, ma inalterate da quella rifrazione che la luce soffre nel
dotta, lat. permeare, comp. da per 'attraverso'e meàre (v.
, agg. penetrato o attraversato da una sostanza liquida o gassosa o,
liquida o gassosa o, anche, da una radiazione. bergamini [s.
. v.]: 'permeato': addietivo da 'permeare'. 2. figur.
laboratorio. = nome d'agente da permeare. permeazióne, sf.
naturali. = nome d'azione da permeare. permenare1, tr. (
condurre, menare. marsilio da padova volgar., i-xvi-17: non punto
fr. ant. parmener, comp. da par (con valore intens.
dotta, lat. permensurare, comp. da per (con valore intens.
un punto, tolto mi trovai / da tanta vision, da tal dolcezza, /
tolto mi trovai / da tanta vision, da tal dolcezza, / e 'n questi
disperatamente e le vie sono piene da tre dì di permessanti e coscritti.
e coscritti. = deriv. da permesso2, col suff. del part.
1-101: queste sono le tentazioni permesse da dio contro agli svergognati...:
, sm. atto di volontà, compiuto da un soggetto che ne ha il potere
e che, rimuovendo un ostacolo rappresentato da un divieto normativo o dalla mancanza di
conseguenze, la situazione normativa nuova creata da un tale atto; autorizzazione, licenza,
anche i settentrionali i quali vorrebbero spostarsi da comune a comune, da regione a
vorrebbero spostarsi da comune a comune, da regione a regione, dalla campagna alla città
occhio e tirò fuori un permesso bilingue da fattorino e guardiano notturno. g. bassani
potrà, non pur calliope sola, / da sì dolce maestra e 'n tale scola
costante dielettrica. = deriv. da permettere], sul modello di induttanza,
cfr. mettere). dare (da parte di chi ne ha l'autorità politica
, poi dello smembramento perpetuo, da che non era sì forte da
perpetuo, da che non era sì forte da assumerne il principato, né sì
assumerne il principato, né sì debole da permetterlo agl'imperadori, a'lombardi
., 20-126: noi eravam partiti già da esso / e brigavam di soverchiar la
i-464: niuno similmente che s'impromettesse da lui ogni beneficio, quando la possibilità
bellori, i-203: i modi tenuti da federico barocci nel suo dipingere, non
= dal lat. permittère, comp. da per (con valore intens.)
affogare. = nome d'azione da permettere. permettività (permittività)
un mezzo. = deriv. da permettere]. permiano, agg
mille. = comp. da per e mille (v.),
dotta, lat. permiscére, comp. da per (con valore intens.)
. ha dichiarato tutte queste sostanze pure da ogni permischiamento di corporeità.
corporeità. -rivolgimento. bartolomeo da s. c., 231: cominciossi
fuoco. = nome d'azione da permischiare. permischianza, sf. ant
la permischianza delle contingenze mondane l'ha da prevedere, ed esserci superiore, e
può sfuggire. = deriv. da permischiare. permischiare, tr.
-allearsi, unirsi con qualcuno. bartolomeo da s. c., 361: re
= voce dotta, comp. da per (con valore intens.) e
concessione, consentimento, permesso (dato da chi ha l'autorità morale o politica
permissione di dio. s. bernardino da siena, i-445: alcuna volta, per
, il dato viene raccolto ed organizzato da una costrizione unitaria. 2
: chiesi permissione all'uffiziale di vestirmi da uomo. alfieri, xiv-1-133: questo dico
nella di lei cappella. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
lat. permissio -ónis, nome d'azione da permittére (v. permettere);
non arebbono tanta potenzia di far male da dio permessivamente, il quale fa regnare lo
non sia o positivamente o permissivamente voluto da dio. = comp. di
i peccati. = deriv. da permissivo, sul modello degli aw. lat
severità e permissivismo. = deriv. da permissivo. permissività, sf.
intolleranza. = deriv. da permissivo. permissivo (ant.
la quinta compiutiva. s. bernardino da siena, 123: per quattro cagioni
libertà di comportamento, in quanto dettato da grande tolleranza (e vi è connessa
permistio) -ónis, nome d'azione da permiscère (v. permiscere).
sf. ant. mescolanza. marsilio da padova volgar., i-5-4: delazioni umane
se [l'anima] fosse immune / da morte, e corpo variar solesse,
quella degli eoliani. 2. costituito da più colori mescolati insieme (un colore
e molti. 3. costituito da parole di lingue diverse. f.
= voce dotta (coniata nel 1906 da m. gortani), comp.
m. gortani), comp. da perm [ic] o e carbonico1,
permiano e carbonifero. = comp. da perm [ic] o e carbonifero,
ad un prestito. = comp. da per, modo e che * (v
lungh'astettato! = comp. da per, con valore intens., e
aduna. = nome d'agente da permuovere, rifatto su motore (v.
i-164: il modo di reggere le cose da dio ordinate, quando si riferisce a
. impulso, eccitazione. zanobi da strata [manuzzi]: se questo permovimento
questa maladizione. = nome d'azione da permuovere. permselettività, sf. chim
ioniche diverse. = deriv. da permselettivo. permselettivo, agg.
permselettività. = comp. da perm [eabilità \ e selettivo (v
dotta, lat. permovére, comp. da per (con valore intens.)
cose (o di altri diritti) da un contraente all'altro. b
499: nella permuta gli oggetti da permutarsi sono determinati, laonde tosto che
ostinava a non voler fare una permuta da nulla. viani, 14-277: in
..: il che non procedé da altro che dalle permute che facevano da
procedé da altro che dalle permute che facevano da luogo a luogo ogni anno quegli capitani
grazia del principe. = deverb. da permutare. permutàbile, agg. che
. tardo permutabxlis, agg. verb. da permutare (v. permutare).
loro attitudine ad essere permutate, poiché da questa maggiore o minore permutabilità si costituisce
la costanza. = deriv. da permutabile-, cfr. anche fr. permutabilité
testo 60. = nome d'azione da permutare. permutando, sm.
[l'acqua] ha permutanza / da sé medesma di natura e loco.
al male. = deriv. da permutare. permutare (disus.
compagna di coppia nella danza. da porto, 1-338: il ballo del 'torchio'
di questa piccola villetta lontana un miglio da firenze, con strettissima proibizione di non
diavolo. -turbare. felice da massa marittima, 34: la legge santa
d'un testo ricevono trasposte senso differente da quello ch'elle suonano portate con l'
e oficio dell''a', le articolazioni da elidere o permutare e simili.
. 6. ant. trasferire da un possessore a un altro. dante
ben vani. 7. trasferire da un luogo a un altro, da una
trasferire da un luogo a un altro, da una sede a un'altra o da
da una sede a un'altra o da una carica a un'altra. g
confronto, paragonare. s. bernardino da siena, 816: uno che ha il
dondi, 258: dice ypocras che da setentrione / spirano venti che la condicione
assaltare. -trasformarsi. domenico da prato, lxxxvtii-1-494: forte temo spesse
permuti in durissimo ferro. -passare da un'attività a un'altra. boccaccio
vita non fu uniforme, ma, da varie mutazioni infestata, spesse volte in nuove
dotta, lat. permutare, comp. da per (che indica deviazione) e
= agg. verb. da permutare. permutato (pari.
. ant. che trasferisce un bene da un possessore a un altro (la
o pulsante. = nome d'agente da permutare. permutatone), agg
altre. = deriv. da permutare. permutazióne (ant.
extima di fiorini trenta d'oro over da inde insuso, in quello caso, cotale
proposito per la cagion che arrecate della permutazion da farsi di non la dare ad affitto
solennità che si ricercano, vorrebbe ora da vostra signoria lo stabilimento di detta permutazione.
sf. veter. peste suina indotta da ultravirus (salmonella cholerae suis, pasteurella
? (v. pneumico) e da enterite (v.).: è
? (v. pneuma) e da epidurografia (v.).
? (v. pneumico) e da gastrico (v.); cfr.
per registrare i movimenti respiratori, costituito da un manografo e da una capsula manometrica
respiratori, costituito da un manografo e da una capsula manometrica applicata sul torace del
? (v. pneuma) e da idatogeno (v.). pneumoli§i
.]: 'pneumolitiasi': malattia caratterizzata da concrezioni sviluppatesi nel polmone. = voce
? (v. pneumico) e da litiasi (v.).
in pneumologia. = deriv. da pneumologia. pneumomalacìa, sf.
(v. pne lima) e da mastografia (v.).
di aria nel mediastino, prodotta rispettivamente da ferite e lesioni o da insufflazione per
prodotta rispettivamente da ferite e lesioni o da insufflazione per scopi diagnostici mediante pneumoradiografia.
? (v. pneuma) e da mediastino2 (v.).
moto. = deriv. da pneumometro1. pneumometrìa2, sf.
. spirometria. = deriv. da pneumometro2. pneumometro1, sm.
forma morbosa primitiva o secondaria, causata da micromiceti patogeni, che colpisce l'apparato
; (v. pneumico) e da micosi (v.). pneumonecta$ìa
? (v. pneumico) e da ectasia (v.). pneumonectomìa
? (v. pneumico) e da ectomia (v.).
. pneumonia acuta, è prodotta generalmente da un raffreddamento repentino, da un esercizio violento
prodotta generalmente da un raffreddamento repentino, da un esercizio violento, ecc.;
soffio quando cresce l'infiammazione. dura da 7, 9, 14 o 21
dotta, gr. trv£u|aovta, deriv. da 7rv£'jfatov -ovo? (v.
(j. ovixó ^, deriv. da ttvevjjlojv -ovo? (v. pneumico
pneumonia e alla sua cura; affetto da pneumonia. - anche sostant.
di una pneumonite seguita al terzo giorno da esaurimento cardiaco..., le cose
? (v. pneumico) e da spasmo (v.). pneumoparamètrio
? (v. pneuma) e da parametrio (v.).
gas nel cavo pericardico, prodotta rispettivamente da traumi o infiammazioni o da insufflazione
rispettivamente da traumi o infiammazioni o da insufflazione per scopi diagnostici sul cuore mediante
? (v. pneuma) e da pericardio (v.); è registr
v. pneuma) kepi 'intorno'e da mastografia (v.).
gas nella cavità peritoneale, prodotta rispettivamente da ferite, lesioni o flogosi del peritoneo
del peritoneo (pneumoperitoneo spontaneo) o da insufflazione per scopi diagnostici mediante pneumoradiografia (
? (v. pneuma) e da peritoneo: è registr. dal d.
v. pneuma) tojov 'pus'e da pericardio. pneumopiotorace, sm. patol
= voce dotta, comp. da] gr. tcveopa - « toc (
. pneuma), 7cùov 'pus'e da torace (v.). pneumopleurisia
? (v. pneumico) e da pleurisia. pneumopleurìtide pneumonopleuritide), sf
, dal lat. prae 'davanti'e da peritoneo. pneumoràchide pneumatoràchide, pneumatorràchide
? (v. pneuma) e da rachide (v.). pneumoradiografìa
? (v. pneuma) e da radiografia (v.). pneumorene
? (v. pneuma) e da rene (v.). pneumoretroperitonèo
, dal lat. retro 'dietro'e da peritoneo. pneumorrafìa, sf. chirurg
lo pneumotacografo. = deriv. da pneumotacografo. pneumotacografo, sm.
sm. medie. apparecchio, costituito da più tubi collegati con un manometro,
. = voce dotta, comp. da pneumotaco [grafia \ e dal gr.
? (v. pneumico) e da terapia (v.). pneumoterapìa2
? (v. pneumico) e da tifo (v.).
? (v. pneuma) e da timpano (v.). pneumotireografìa
aria o gas nella cavità pleurica prodotta da ferite o lesioni del torace o del polmone
del torace o del polmone o da alterazione morbosa di quest'ultimo. tramater
? (v. pneuma) e da torace (v.). pneumotossina
dallo pneumococco. = comp. da pneumo \ cocco \ e tossina (v
sue immediate adiacenze. = comp. da pneumo [radiografia \ e vaginale (v
dal gr. 7rvtyeti?, deriv. da 7rvtyo> 'soffoco'; è registr. dal
tcvtytti? -1ó0?, deriv. da rrviyto 'soffoco'. pòa1, sf.
per lo più buone foraggere, caratterizzate da foglie distiche, culmi lisci e fiori
poapprèsso. = comp. da poco (nella forma troncalo', v.
e rubato. = deriv. da poco. pocalissa, sf.
di promissione. = deriv. da poco. pocanzi poc'anzi,
non vi ci ho trovato. maironi da ponte, 1-i-228: caravaggio ha dati degli
di stazione. = comp. da po < \ ó \ (v.
far bene. = comp. da poco e voglia (v.).
. mammella, poppa. bianco da siena, 79: benedette le pocce,
che nutricò la vita. s. bernardino da siena, 184: come il
. poccettina. civinini, 7-206: da una poccettina scendeva intanto giù un filino
e umbro pocciàr), denom. da poccia. pocciatóio, sm. tose
senese e aretino. = deriv. da pocciare. pocciatóre, sm. tose
lire ». = nome d'agente da pocciare. poccióso, agg. tose
che l'altro. = deriv. da poccia. pòcco e deriv.,
a'nostri lavorìi fare. s. bernardino da siena, 740: -voliamo andare
. poc 'pustola, ulcera', da cui il mod. pock 'sifilide'.
volte... che volle tornar da vicino o da lontano su quelle idee,
. che volle tornar da vicino o da lontano su quelle idee, i colleghi
identici; nel ramino, combinazione formata da carte che hanno tutte lo stesso valore
stesso valore. = deriv. da pocher, per poker, col suff.
, difetto). francesco da barberino, i-122: co li maggior t'
solitudine, il quale non sia manicato da veruna cura del secolo. 2
, preceduto dall'art. determinativo o da un agg. dimostrativo e in relazione
dee., 8-7 (1-iv-726): da che diavol, togliendo via cotesto tuo
preceduto dall'art. indeterm. o da un agg. indef., e per
lungo, destramente ne scavezzò un pochétto da uno de'capi. settembrini, vii-182:
eremo ripetute in napoli... da quei placidissimi napolitani che volevano un pochetto
. g. gozzi, 1-90: da dieci giorni in qua sta [il cane
uscire graffia un pochétto e gli viene aperto da certe donnicciuole della strada ove abita.
lombrichi erano di figura un pochétto differenti da tutti quegli altri. l. pascoli,
pochétto vizzo / e s'ebbe aiuto da un suo fante grosso. betti, i-219
de le confitte piastre. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
legione, pensaro di predarli. bartolomeo da s. c., 22-3-4: conciossiacosaché
: basilio si maravilliò molto che era da l'altra parte de la riva e
pochezza [dei longobardi] si manifesta da ciò, che non poterono, né
e minuto, ma così proporzionato e perfetto da fare, in certo modo, dimenticare
ingegno, delle doti). giovanni da samminiato, io: la pocheza del mio
mia è tristo o cresciuto a visioni da pochezza d'ingegno o di conoscenza degli
rispettabilità. palazzeschi, 6-313: solo da renzo aveva sentito accennare più volte,
costano niente. = deriv. da poco. pochino (tose,
, quelle manacce che avete voi, da fare la talpa e zappare la terra.
barocco anche di decorazione v'è molte cose da scoprire e che con il solo correggio
, preceduto dall'art. determinativo o da un agg. dimostrativo e in relazione
preceduto dall'art. indeterm. o da un agg. indef. e per lo
cui si riferisce. 5. carlo da sezze, ii-445: ebbi fortuna di avere
poco. foscolo, xviii-103: ho da giustificarmi con lei e da dolermi un
xviii-103: ho da giustificarmi con lei e da dolermi un pochino di lei. vieusseux
, 963: però vo'farmi un pochin da discosto, / e mostrarvi le cose
fra giordano, 3-63: questo viene da ignoranza e da strettezza, pochità
, 3-63: questo viene da ignoranza e da strettezza, pochità di sapienza.
è diablo. = deriv. da poco; cfr. lat. paucitas.
, lat. pocillator -dris, deriv. da pocillum (v. pocillo)
di vino. questo significa un picciolo vaso da bere. = voce dotta
così per natura lontano come per usanza da ogni contenzione e disputa, e massimamente
mezzo a'nitidi colti un'ascosa / da placidi alberi magion riposa.
rossi ha consegnato un teatro in ancona da capo a fondo versatile in un istante con
con una macchina assai agevole e movibile da poco numero d'uomini. -che
molti scritti / trovate a caso fùr da un suo parente, / che a poco
/ nel tugurio le tenebre a stento / da una poca lucerna son rotte / che
la poca luce / dove, come da un muoversi dell'ombra, / pareva
mantovano, essendo in modena, è da le donna per giudeo beffato per la
sanudo, iii-1149: a le bandiere da piedi, che sono 8, tufi
tufi sono greci e nati de lì, da li contestabeli e caporali in fuori;
. de marchi, iii-1-338: squadratosi da capo a piedi, si accorse che i
bel vivere. lippi, 8-60: da quei tristi, com'io dissi dianzi,
di giacomo, i-764: il viaggio da norimberga a werlangen, lungo e faticoso,
gloriose e effetti grandi sono sempre nati da pochi e per mano di pochi.
, coi capelli argentei come una bambola da pochi soldi: e fu chiamata dionisia.
morale o intellettuale). ugocciane da lodi, xxxv-i-603: mai molt se'n
e vera penetencia no vorà custedhir / e da li soi peccadhi no s'avrà departir
albergano co le dette virtudi. francesco da barberino, ii-93: molti vedian ch'enno
: pochi rimangono quelli che a l'abito da tutti desiderato possano pervenire. boccaccio,
quelle si trovano / che non han da mangiar quanto vorrebbono, / spesse fiate
opere gloriose e effetti grandi sono sempre nati da pochi e per mano di pochi
aversario delle dottrine comuni, lodato da pochi, approvato da nessuno, perseguitato
comuni, lodato da pochi, approvato da nessuno, perseguitato da tutti. martello
pochi, approvato da nessuno, perseguitato da tutti. martello, 403: io mi
... la lingua greca sì da poter imbeversi del primo significato d'ogni
dei pochi. 3. costituito da una quantità di persone alquanto esigua;
: esso ferdinando va accumulando e mettendo da banda quanto può, vivendo in ispruch retiratissimo
suoi. ariosto, 1-2: se da colui che tal quasi m'ha fatto,
. roselli, lxxxviii-ii-44: se mai sarà da te gioia portata, / bench'ella
, 8-283: poco più gli restava da vivere, e non valeva proprio la
poco ti sdegni? e tocco apena / da picciola scintilla t'addolori? magalotti,
fa poco o niente, non si potendo da loro sperare virilità alcuna. botta,
poderoso dà tormenti e guai. fausto da longiano, iv-110: spero ancora dopo morte
... che non avete quattrini da giocarvi. e io vi rispondo che anch'
., preceduto daltart. determinativo o da una prep. articolata: ciò che è
1-iv-729): di gran lunga è da elegger più tosto il poco e saporito che
troppo magro giace. -preceduto da un agg. dimostrativo (o più
più ci ralegriamo del poco che impariamo da noi che del molto che impariamo da
da noi che del molto che impariamo da altri. b. davanzati, i-82:
geometria che io studiai già nelle scuole da giovanetto. cassola, 6-28: quella
chiari, 2-i-10: quando io abbia da voi quel molto che or vi domando
li assai hanno dove appoggiarsi. fausto da longiano, iv-164: quando i pochi
invincibili i tuoi pochi. -preceduto da un agg. dimostrativo o daltart.
. preceduto dall'art. indeterm. o da un agg. indef. e in
, 1-5 (1-iv-63): la novella da dioneo raccontata... con un
di pelli e, come che fosse passato da molte ferite, tuttavia lo conobbe,
non poteva neppure credere che 1'* arnese da circo'benno dobler... godesse
per lei grame. s. caterina da siena [manuzzi]: già mi pare
mentre carletto va su e giù colla famiglia da trieste a palermo e viceversa) avessi
giorni; poi andrò - spero - da mondadori. -iterato, con valore
. pirandello, 6-487: prima che da queste 'originarietà'si scenda e s'arrivi
7-79: la donna matte aveva smesso da un bel po'. qualche coppia ballava
, purg., 1-29: com'io da loro sguardo fui partito, / un
ombre pria sorrise un poco; / da indi mi rispuose tanto lieta, /
arsi. poliziano, 1-701: par da prima un po'fatica / fin che l'
con qualche imperfezione. leopardi, iii-61: da che ho cominciato a conoscere un poco
si coricò. boccamazza, i-1-413: da porte santo pancrazio, passate la porta un
po'inoltrati, il buio è corroso da un chiarore sotto vetro smerigliato. landolfi,
: se natura, vinte / pur da stanchezza, un cotal po'richiama /
rimane a dietro poco più poco meno da cento a cinquant'anni. di giacomo,
questi consigli erano d'animo vile e da poco e che s'egli comprava con
): non mi pare che agramente sia da riprendere, come pampinea volle poco innanzi
melissa anegata vediesi, sendo la merla da. llei già isgremita e fuggita.
e poco appresso il gerio: l'uno da sua casa, l'altro dal re
me ne sto poco lunge a far capolino da qualche screpolatura della muraglia, ridendo de'
d'anima. gozzano, i-1299: da parecchi giorni sto pochissimo bene, caro
: poco meno di un miglio lontano da san giorgio, gli esserciti amendue si
costante amor, vane parole, / mosse da invidia, poco stima o cura.
.. per aver a poco, da que'contadini, le pelli di volpe,
. bonagiunta, xxxv-i-272: de dentro da la nieve esce lo foco, /
fisso cuor di grave punta. fausto da longiano, iv-202: io ho per
raimondi, 2-287: il cortile era coperto da una vetrata: i bombardamenti l'hanno
era per poco. -esserci poco da dire: per indicare che un fatto è
pirandello, 8-1 ni: c'era poco da dire! era quello il suo stefano
! landolfi, 2-152: c'è poco da dire, vecchio maligno, del resto
, vecchio maligno, del resto sbrigatevela da voi. -essere nemico di fra
la [la 'divina commedia'] postillò da grammatico senza dar noia al senso comune;
, ix-1-362: queste circostanze leonardo toglievale da lettere autografe ch'ei cita a ogni
l'uno ora l'altro, le davan da fare ogni poco. capuana, 1-ii-358
si attaccava al braccio e, con accento da bambina che vuol essere accontentata, mi
. -ogni poco che (seguito da un verbo altindic. o al congiunt
di canapa o altra... ficcàti da ogni parte i chiodi acutissimi, solamente
, conv., iii-v-10: credo che da roma a questo luogo, andando diritto
determinatevi a sbandire un poco una volta da casa vostra, ma seriamente, ma stabilmente
rimesso la stima, ma mi trattava sempre da sugna, per via che secondo lui
, il distratto. = comp. da poco e curante (v.);
collodi, 528: andate e ditegli da parte mia che mi fa un vero
pavese, 7-80: mi raccontò che da ragazza era stata in collina con un poco
di poco-di-buono. = comp. da poco, di e buono (v.
di ciance. = comp. da poco e dire1 (v.).
lire giornaliere. = comp. da poco ed entrare (v.).
non filò. = comp. da poco (v. poco, n.
., preceduto daltart. indeterm. o da un agg. indef. e in
la notte in fregola. -preceduto da un agg. dimostrativo. — anche
fra ciglia biondissime gli occhi un pocolino da gatta. -per brevissimo tempo.
vostro capo sopra di me un pocolino, da che io liberare non vi posso.
si saziano. = comp. da poco (v. poco, n.
di fortuna. = comp. da poco e tenente, sul modello di nullatenente-
nutrice sua. = deriv. da poculo. poculènto, agg.
il class. potulentus, deriv. da potus 'bevanda'. pòculo (pòcoló
calice, tazza. niccolò da correggio, 1-92: al suo mercurio subito
oculi / di chi tien il mio cor da me in exilio. buonarroti il giovane
, 782: piedi e mani hanno da le podagre, / senza speranza di mai
malattia del piede del frumento, provocata da un microrganismo. 4. locuz.
animali'e poi 'gotta', comp. da 7iou <; 71080$ 'piede'e àypa 'caccia
o castaldina, gerardina, podagraria e da alcuni angelica silvestre. e una pianta
si può mangiare con le altre erbe da cuocere. fu creduta giovevole per la
[aegopodium] podagraria, deriv. da podagra (v. podagra).
podagrato, ^ agg. letter. affetto da podagra. giovio, i-302:
. 7tosaypixó <;, deriv. da iroóàypa (v. podagra).
quel luogo, colla sua andatura podagrosa da elefante, il signor bancone. r.
casa, 5-iii-187: non è esercizio da podagrosi e chiragrosi. lancerio, lxvi-1-326:
dotta, lat. podagròsus, deriv. da podagra (v. podagra)
dal gr. 7rosaxyta, comp. da 7tou <; no&óc, 'piede'e àxyo
genere papiglione, ordine de'lepidotteri, da linneo annoverato fra i cavalieri troiani.
ali caudate quasi con colori flavescenti, da due fasce fosche, posteriori, sotto
asia meridionale e in oceania, caratterizzati da collo corto, becco largo e piatto
. 7ió5apyo <;, comp. da noòc, tosó <; 'piede'e àpyóc
alle tangenti di una curva piana condotte da un punto del piano di quest'ultima.
perpendicolari alle tangenti di un'ellisse condotte da uno dei fuochi di quest'ultima.
quest'ultima. = deriv. da podaria. podartrite, sf. patol
. dal gr. 7tous ito$ó$ 'piede'e da artrite (v.).
del feto e collegato con essa solo da un peduncolo. = voce dotta
poderai del contado, si dovranno pagare da quelli che partiranno d'un popolo e
, quando in quella terra concorre da ogni banda gran quantità di popoli
, fattore. = deriv. da podere1. poderale, agg.
dove stanno. = deriv. da podere1. poderante, agg.
si fanno svernar bene le pecore da quei contadini poderanti. poderato,
uzar giudicio? = deriv. da podere, var. di potere.
169: quesste le conpere del podere da casalino. ricordi domestici, v-191-11: avemo
. testi fiorentini, 217: aven konperato da lui il podere suo d'aliana od
che vanno e tornano da'poderi o da le vigne non se ne paghi cavelle.
; e ho il più bel destro da ciò del mondo, ché io ho un
a piene braccia, tra i filari da frutto e da sostegno del breve e industrioso
, tra i filari da frutto e da sostegno del breve e industrioso podere toscano
, immaginò ch'ei l'avrebbe potuto ottenere da una sementa rada ed uniforme.
tutti proprietari di qualche podere o poderùccio da queste parti. -acer. poderóne
'[tunica] talare', deriv. da 7tou <; r. oòóq '
, 11: ella... ritornava da un suo poderetto accompagnata da una sua
. ritornava da un suo poderetto accompagnata da una sua zia. manzoni, pr.
l'orto / ch'abbia a du'passi da casa un'acqua perenne di polla.
». = deriv. da podere1. poderóne, sm. vasto
tommaseo]: contra li quali uscirò da parte delli greci poterosamente lo re protenore.
a pochi dalla natura, più tosto da ringraziarne idio che da molto desiderarli.
natura, più tosto da ringraziarne idio che da molto desiderarli. = deriv
desiderarli. = deriv. da poderoso. poderóso (ant.
e poderoso e ben cavalcante. andrea da barberino, iii, 373: sinibaldo era
tu sì poderoso e invitto / ch'esser da te sconfitto / mi sembra onor.
che lava i candidi cavalli / là da la fonte di giuntuma? due /
, iii-3-344: ahi sì presto e da la patria / così lungi avrà il riposo
venne il re in su uno cavallo grosso da giostra e poderoso. la spagna,
ed uccisono. 2. costituito da membra grandi e robuste (il corpo
nave, ecc.). fausto da longiano, iv-173: molte volte la poderosa
gagliarda e poderosa / non so se da facchino o da gigante / su due
poderosa / non so se da facchino o da gigante / su due lunghe colonne il
: le vòlte del tempio, investite da una nuvola d'incensi, risposero rombando
. crescenzi volgar., 4-21: da sapere è che se l'uve molto grasse
acquoso sarà, ma più poderoso e meglio da durare. lalli, 5-26: nuove
equipaggiato (un esercito, una flotta da guerra). boccaccio, dee.
... ha avuto animo e forze da offendere altri e mandato uno poderoso esercito
e saggio, / che tu non prendi da ciascuno omaggio / alla tua posta.
tenera età privo de'padri, fu raccolto da un rinegato suo zio, assai ricco
vi-523: come mai difendermi / posso da cento che costei mi chiedono, / giovani
pontefice in causa sì grave, non volendo da un lato oltraggiare la giustizia e dall'
.., si fermò a rimirare da un luogo eminente quella famosa città e con
regnator, che tante / schiere corregge da gran tempo e a cui / la
g. gozzi, i-n-84: fosse o da contrapporre all'inganno de'cavilli la verità
e manifestarla con poderosi ragionamenti, o da difendere... il popolo dalle subite
straordinaria, onde bisognasse fornirli poderosi argomenti da turare la bocca a'contradditori. segneri
gli fu [la conoscenza di hebbel] da un lato dannosa. essa incoraggiò nello
molto. gobetti, ii-55: non aspettiamoci da domenico tumiati una poderosa ricreazione del cinquecento
cebà, i-100: s'egli avrà da sentenziare contro a persona che per qualche
genere vi erano talmente fitti e poderosi da farmi capire, magari dopo la prima
sommamente poderoso, indomabile ed astuto, da cui non sanno talvolta liberarsi e guardarsi
no. n son poderoso. bartolomeo da s. c., 2-2-5: la
sempre conobbi ch'io non era poderoso da. cciò fare ». cassiano volgar
numero. vincenzo maria di s. caterina da siena, 25: obedisco ad un
che di calore. = deriv. da podere2, per potere2. podestà1 (
: fue potestade di lucca domino lamfredi da comanzano. giamboni, 8-ii-377: quando la
, 252: iera podesstade messer tadeo da monte feltri. testi fiorentini,
potestà di pistoia. s. bernardino da siena, iii-325: se vai per
e si storpiasse, non vi essendo da pagarla dell'entrata, che la pagassimo
, 504: ma presto furono tolti da questa idea al vedere sulla parlerà, che
di pace e podestà, come si direbbe da noi, di quella città. giordani
raunano li consillieri per diliberare che. ssia da. ffare sopra alcuna vicenda e che
. ffare sopra alcuna vicenda e che da non fare. iacopone, 33-36:
comuni di maggiori dimensioni egli era assistito da un organo collegiale consultivo, anch'esso
è corpo morale. esso è retto da un podestà. più comuni della stessa
podestà di rota in vall'imagna di là da bergamo, a ottocento metri sui monti
a querelare de'torti e dell'offese che da qualcuno della brigata stimava di aver ricevuto
comandare senza essere obbedito, e provvedere da sé a fare ciò che si è comandato
comandava e, non essendo ubbidito, faceva da sé. monosini, 418: il
di sinigaglia: comandare, e far da sé. — fare il becco all'
bartolo ricciardi. = deriv. da podestà1. podestarile, agg.
, l'ufficio. = deriv. da podestà1. podesterìa1 (ant. podestarìa
signoria della podesteria di firenze messer giovanni da licino da como. boccaccio, dee
della podesteria di firenze messer giovanni da licino da como. boccaccio, dee.,
e di podesterie, sostenuti da'discendenti da codesto pezòlo de'gozzi per la città
ultima mostra. sercambi, i-219: da poi s'ordinò quel luogo in forma di
de presente è stato morto uno antoniazo da vexalo de la podestaria di sextula.
di calci e di quella di librafatta da anni diciatto in sessanta sieno tenuti e
volendo andare con uno di questi ordini, da terminare queste bandiere con le potesterie,
montefiorino eran venuti circa cinquanta fanti; da molte altre potestàrie de la montagna di
galanti, 133: è governata la spezia da un nobile genovese col titolo di capitano
delle carceri. = deriv. da podestà1. podesterìa2 { podestarìa,
, xxvtii-13: la quale electione ve represento da parte del dicto comuno, pregando
dello imperio puosero giuso. bonvesin da la riva, xxxv-i-684: tant è la
cortesia / e vidi el buon gerardo da camino / denanti a deo cum la
de'mulini'. = deriv. da podestà2, per potestà1. podestéssa
il cunnilingo. = deriv. da podice. pòdice, sm.
estremità dell'intestino dritto, il qual luoco da medici antichi è chiamato podice, phiterim
: più d'un mida vedrai che fa da giudice / e, nel seggio d'
il frontispicio aveva un podice, / da cui scaturian cose ch'io non so
uscito innaffio s'annegava. giuseppe da rovato, lxii-2-ii-213: alla metà in
lat. scient. podicipediformes, comp. da podicipedae (v. podicìpedi) e
podicipedae (v. podicìpedi) e da -formis (deriv. da forma '
podicìpedi) e da -formis (deriv. da forma 'forma, aspetto').
. quelle posteriori) conformate in modo da poter raccogliere sui fiori il polline (
smaniose di rincasare, queste, fin da prima che lo stangermann fosse per venire
trofeo terminale e si raccoglieva, sostenuto da due antenne dorate, a incorniciare il
tra l'un ordine e l'altro da lato si debbia fare. dizionario militare
podismus, dal gr. deriv. da nomitio 'misuro a piedi', a sua volta
piedi', a sua volta denom. da 7tou$ tzoòóc, 'piede'; cfr. lat
volte più grandi e più lunghi, da podisti più che da giornalisti. de pisis
più lunghi, da podisti più che da giornalisti. de pisis, 3-70: tutte
, atletico, sempre con un sacco da montagna in ispalla, era quasi immancabilmente
dal gr. tzous izoòóc; 'piede'e da branchia (v.).
quel vasto e verde padiglione, formato da smisurati podicarpi, ch'elevano la loro
gr. tzoòóì'at ^ comp. da tzoò$ tzoòóc, 'piede'e (ùxuc;
dal gr. tzoik; tzo66$ 'piede'e da cisti (v.).
7; ou <; noòóz 'piede'e da dermatite1 (v.).
come purgante. = deriv. da podofillo2. podofillite, sf.
del cavallo. = deriv. da podofillo1. podofillo1, sm.
giallo chiaro. = comp. da podofillo2 e quercetina (v.);
lo zoccolo degli ungulati; è formato da numerose lamelle che si incuneano nella muraglia
, disposto a mo'di foglietti, da cui è coperta la faccia esterna dell'
degli equini. = deriv. da podofillo1. podofillotossina, sf.
dosi elevate. = comp. da podofillo2 e tossina (v.).
lessona, 1160: 'podoflegmatite': nome dato da vatel all'infiammazione generale del tessuto reticolare
all'apice. = deriv. da podolia, regione dell'europa orientale,
tanti anni che posso anche esimermi adesso da spiegazioni banali o ovvie. = formazione
le dimensioni del piede del cavallo da ferrare. lessona, 1160:
che serve a misurare il cammino percorso da un pedone. ha la forma e
la forma e la dimensione di un oriuolo da tasca: l'organo essenziale è un
. apparecchio per misurare la distanza percorsa da un veicolo mediante il conteggio dei giri
v.]: 'podosomati': nome usato da leach per indicare il prim'ordine della
piante esotiche nella monoecia diandria, stabilito da michaux come tipo della famiglia dello stesso
tessuto podovilloso. = denv. da podolill [oso \. podovilloso
. 7iou <; 7zo&óc, 'piede'e da villo (v.).
è un tono di anticlericalismo crepitante, da vecchi tempi, quasi una podrècca.
galantara o dello stesso podrècca. = da g. podrècca (1865-1923), autore
formato di carne e altri ingredienti disfatti da una lunga cottura (una vivanda)
formata di carne e altri ingredienti disfatti da una lunga cottura; ogliapodrida. v
russo podzol 'terra color cenere', comp. da pod 'sotto'e zola 'cenere'.
si riferisce al podsiò; che è formato da podsiò. podsoli?
podsiò. = nome d'azione da un verbo podsolizzare non attestato.
: i poduri, insetti simili ai pidocchi da uomo, saltano come le pulci e
una formazione litorale del pliocene, costituita da sabbie e ghiaie, sviluppata in belgio
'mangiatore d'eiba', comp. da 7ioà 'erba'e dal tema di
e saette, / e tal morti da lui, tal presi e vivi. /
donna e le compagne elette, / tornando da la nobile vittoria, / in un
10-36: coi poemi ditirambici, accompagnati da armonia e da ritmo, s'imitavano
poemi ditirambici, accompagnati da armonia e da ritmo, s'imitavano i sacerdoti e
martini, 2-2-84: da esso [dafni) fu inventato il poema
e. cecchi, 13-603: oltre che da tante altre cose di maggior significato,
, come 'i promessi sposi', risulta anche da questo: che la sua genesi
sembrano, dico sembrano, perfino prescindere da quelle condizioni di solitudine, di mistero
una sua foggia di vestito e tagliarlo da sé, facendo così del suo corpo,
[ux -ato <; deriv. da tzoiéoj (v. poeta).
ha un poemàzio di versi esametri scritto da antonio brojanico veronese in lode di venezia.
: questi poemetti o novelle son per avventura da recarsi tra le poesie popolari, come
popolari, come quelli che erano scritti da cantarsi per le piazze. carducci, iii-6-60
far poemi. = denom. da poema, con suff. dei verbi frequent
autore proprio. = nome d'agente da poemizzare. poènza, v.
, sf. parte della letteratura caratterizzata da una forma chiusa, legata da una
caratterizzata da una forma chiusa, legata da una regola metrica (in contrapposizione alla
nettamente, anche su questo piano, da quello della prosa e dalla parola comune
a bene e regolatamente essa materia, da sé confusa, disporre insegna al poeta
si dicano) mostra la poesia, non da arte, ma da divina ispirazione ne'
la poesia, non da arte, ma da divina ispirazione ne'poeti infondersi. castelvetro
delle cose, la qual si ha da regolare secondo essa natura. r
. borghini, 3-4: la poesia, da gl'ignoranti non conosciuta e da'negligenti
, 3-958: la poesia non nasce da le regole, se non per leggerissimo
leggerissimo accidente; ma le regole derivano da le poesie: e però tanti son
uomo c'incappa e si lascia vincere da quel pizzicore, egli è spedito, la
primo mobile che non sa muover che da se stesso. gravina, 468:
poesia è trovare nelle cose, come ho da dire? il loro sorriso e la
la loro lacrima; e ciò si fa da due occhi infantili che guardano semplicemente e
; e molti poeti, a cominciare da dante, non hanno saputo meglio significare
don basilio cellerario, ma un servitor da me non conosciuto. martello, 151
. davanzati, i-53: inasprito anche egli da certe poesie senz'autore che svertavano le
revue de paris », e composta da una signora francese. leoni, 483:
la cosiddetta poesia pura si presenta preceduta da un gran prologo teorico, che sol
sempre alta e grande, è segnata da un che di severo e malinconico,
splendore e di una dolcezza incomparabile è da imbecilli, è.. da thovez.
incomparabile è da imbecilli, è.. da thovez. vittorini, 7-185: ricordiamoci
dell'anima, in quanto sublimati o liberati da ogni elemento pratico e realistico.
! e provai l'ebbrezza che deriva da quel vortice denso e rossastro della polvere
la poesia, tutte le illusioni che da parecchi mesi alimentavano nel giovane la fiamma
, fola. savonarola, i-114: da cristo in qua, o poco poi dopo
... non saprei mai difenderla da gravi opposizioni. -rappresentazione pittorica o
alcune poesie di quella maniera ch'aveva recato da vinegia. idem, ii-626: insieme
e nel turco in ispecie arriva a tanto da scrivere poesiole e comporre una buona grammatica
(< rts, nome d'azione da 7coiéa> (v. poeta); la
25-3 (112): prima è da intendere che anticamente non erano dicitori d'
ammirabile stile in versi, coperto e adombrato da leggiadria e alta finzione. leonardo,
avesse / di compor fantasia, / da queste poetesse / sarete messe per la
modi altieri, alcuni suoi atti vezzosi da spasimarne: dàlie in mano il liuto,
dir ciò che voi volevi, / da che voi siete musico e poieta, /
contemporanea di alemante fu megalostrata, poetessa da esso mediocremente e onestamente amata. baretti
come il leopardi l'accolse a imagine sua da una tarda tradizione. idem, iii-24-59
poeta, ossia non avesse un sentimento da elaborare. papini, 27-189: a nulla
/ vedi: non ho che le lagrime da offrire al silenzio. / perché tu
fuori delle dette tre leggi, insegnateci da ermogene. -agg. (plur
creatività, sensibilità e immaginazione, tanto da percepire, interpretare e vivere la realtà
, parando le pecore, sogna una bottega da avviare nel borgo vicino, e e
bizzarri direi poco. -testa da poeta: persona sventata, sconsiderata.
e. visconti, 557: 'teste da poeti'possono nominarsi gli ateniesi, che
sedotta dal zufolo insidiatore di qualche poetuzzo da postribolo. -poetùcolo, poetùccolo.
: fecero prigione un poetaccio capitalmente sbandito da parnaso. allegri, 71: lascerete
academia, ha bisogno d'un suo poetàccio da lanciar contro e nemico come un ronzinante
lanciar contro e nemico come un ronzinante da corse di velaggio. -poetacciòne.
di saper più di quanti abbiano scritto da plauto in qua, lo spacciate per
sarà né la prima né l'ultima da poetastrelli miei pari. -poetastrino.
dal gr. nome d'agente da 7ioiéo> 'faccio, creo', di origine indeuropea
= agg. verb. da poetare. poetàggine, sf. scherz
appartiene a un poeta. zenone da pistoia, 1-82: ti lassi la fama
poco innanzi sua pesissima amante, ora da lui sfuggita come la peste.
la peste. = deriv. da poeta. poetante (part. pres
... sono state usate non solo da me,... ma
me,... ma eziandio da tutti coloro i quali hanno o prosato
avea che verità s'era poetata: da lino in cantando la generazion del mondo
dotta, lat. poetavi, denom. da poèta (v. poeta).
perduto il credito? = deriv. da poeta. poetato1 (part.
, non-poetata). 2. caratterizzato da una particolare fioritura della poesia.
della vera e splendida arte è cosa da fare uscire altrui de'gangheri, da farlo
da fare uscire altrui de'gangheri, da farlo dubitare in bonissima fede se il
. incarico di scrivere versi per musiche da eseguirsi in un teatro. da ponte
musiche da eseguirsi in un teatro. da ponte, 100: non eran solo i
di quel teatro. = deriv. da poeta. poeteggiante (part. pres
, un poeteggiante misticismo del pensiero, da lui più presto distrutto, che superato.
: la... maniera di poetare da innamorato, mezzano il bembo che la
muover desiderio nell'amata di essere immortalata da lui. g. gozzi, i-27-43:
qualche sonetto; ma quello ch'io ebbi da voi nell'ultima lettera m'ha tolta
1-236: non vedo che cosa ci sia da ammirare e da stupire nel fatto che
che cosa ci sia da ammirare e da stupire nel fatto che la realtà e il
oggetto di trattazione poetica. guido da pisa, 1-179: poeteza lo grave pondo
dalle donne amorose. = denom. da poeta, col suff. dei verbi frequent
, se preferite. = deriv. da poeta. poetévole, agg. scherz
mio dosso. = deriv. da poeta. poetevolménte, aw. ant
pugnazzi e badalucchi, abbia 1 tesaggio da tutti coloro che poetevolmente curano imsemprar lor
a bene e regolatamente essa materia, da sé confusa, disporre insegna al poeta.
. mascardi, 2-126: la dottrina da me spiegata, come che contraria al torrente
avesse la mangiatoia piena e una fame da lupi, pigliava il puleggio e andava
con partic. riferimento a quello composto da aristotele o all''epistula ad pisones'
si rimette a quello che è stato detto da lui ne'libri della 'poetica'.
dichiarazioni di poetica, tracciati di rotta da seguire, bilanci critici, sistemazioni complessive
quali sono andato successivamente elaborando e mettendo da parte durante gli ultimi venticinque anni.
che quegli ultimi due mariti, non da commedia, ma da tragedia, strozzano
due mariti, non da commedia, ma da tragedia, strozzano poeticamente la signora desdemona
., si capisce un poco come da essi [vico e de sanctis] abbia
così poeticamente ch'io non ho ricevuto poesia da un pezzo in qua di maggior gusto
, senza esprimerlo, intendere e vedere da tal lato che il lettore non se l'
[zibaldone], 5-38: nella istoria da basso, volendo esprimere questo medesimo concetto
« viva rebillo! » fu sommerso da un quasi unanime urlo di « basta!
muri sono di tanto in tanto poeticamente interrotti da 'madonnette'da edicole, e le
in tanto poeticamente interrotti da 'madonnette'da edicole, e le rame degli ulivi spioventi
ed amò poeticamente una monna lagia collocata da dante in su 'l numero del 30 in
nella vergine maria. = denom. da poetico. poeticato, sm. ant
del poeticato. = deriv. da poetico. poeticherìa, sf.
era dettato. = deriv. da poetico. poeticìdio, sm. bcherz
= voce dotta, comp. da poeta e dal tema dei comp. di
sua testa maligna. = deriv. da poetico. poeticità, sf. letter
alla poeticità. = deriv. da poetico. poeticissare, tr.
perfezione sta in un luogo al quale da principio né pure si pensava. gioberti,
mai stato il fatto mio, anche se da ragazzo, come tutti, ho commesso
si noti che 'medesmo'è voce poetica, da non usarsi in prosa. g.
inusitato. baretti, 1-86: noi dobbiamo da quegli scrittori imparare i vocaboli e radunarsene
. montale, 477: altra qualità da rilevare... è l'elemento poetico
, 2-3-379: angare,... da pioetico entusiasmo compreso, predisse la fortezza
5-144: non già così il gentiluomo da sonetti, il quale, non potendo
al satiro marsia scorticato da apollo e a sileno pedagogo di bacco
nostra dottrina che deriva le idee astratte da un lavoro della mente e non da
da un lavoro della mente e non da una formula innata e inerente a ciascun
intenso, suggestivo, fascinoso, lontano da quanto vi possa essere di troppo concreto
. 12. che è composto da poeti (un gruppo, una scuola
di semplicità e guardarsi con diligenza quasi da tutti i lavorati e artifiziosi modi del
[le particelle] abbian di ragion da essere necessarie a far questo, è
danni contro il governo fu chiamata 'poetica'da un contradditore del pepoli in consiglio provinciale
tutti del cuore e della fantasia, accompagnati da ambizioni vaghe di glorie, da immaginazioni
accompagnati da ambizioni vaghe di glorie, da immaginazioni poetiche di nozze premature,.
sofferta una lunga astinenza, è commossa da aspirazioni poetiche, da desideri indefiniti,
astinenza, è commossa da aspirazioni poetiche, da desideri indefiniti, da languori vaghi,
aspirazioni poetiche, da desideri indefiniti, da languori vaghi, i quali non sono se
tcoir (xtxó?, deriv. da noi (v. poeta).
ambienti poetificatori. = deriv. da poetifico.
. = voce dotta, comp. da poeta e dal tema dei comp. del
fanno monizione, difendendo alcuni poetissimi che da nessun altro eccetto che da loro sono
poetissimi che da nessun altro eccetto che da loro sono conosciuti. g. f.
che una frombola. = deriv. da poeta, col suff. del superi.
= ag ^. veri), da poetizzare. poeti?? aménto
profanazione. = nome d'azione da poetizzare. poetissante (pari.
in poesia; poetare. guido da pisa, 1-140: dante dice che 'l
difetto, non è egli una cosa da promuovere l'allegria, senza bisogno di
poetica. ghislanzoni, 16-32: vediamoci da lontano, diceva ella; parliamoci a
, 5-334: in de quincey, da cima a fondo, tutta la struttura
luogo interessante per ruderi antichi e poetizzato da vetuste leggende. l. gualdo,
ricordo di quell'unica ora lo perseguita da per tutto, abbellito, poetizzato dalla
la poetizzazione d'ogni perfezione in claudio da togliere a quest'ultimo un po'd'
stessa. = nome d'azione da poetizzare. poètria (poet.
.: poesia. bartolomeo da s. c., 1-652: tullio
2. trattato di poetica. bartolomeo da s. c., 9-4-12: orazio
forgia in cui si pone il ferro da fondere. carena, ii-250:
mai ch'io non c'impari. da ponte, 1-426: tra guerrieri, poffarbacco
la storia spaurata. = comp. da poffare e bacco1 (v.),
. poffardìa, sf. atteggiamento da spaccone, da gradasso (e ha
poffardìa, sf. atteggiamento da spaccone, da gradasso (e ha una connotazione scherz
di zucchero. = deriv. da poffardio, n. 2.
e con un certo poffardio, appena simulato da un voler conservare un po'di creanza
orecchi ». = comp. da poffare e dio1 o iddio (v.
pres. indie, di potere1 e da fare1, attraverso l'espressione può fare che
cosa che stomaca. = comp. da poffare e io1 (v.),
tu burli. = comp. da poffare e mio (v.),
. - anche: il legno ricavato da tali alberi. = voce dotta
lat. scient. poga, deriv. da una voce africana. pogansa
. = etimo incerto: forse da un lat. mediev. posegia (nel
lato di sottovento. francesco da barberino, iii-125: aggi buono orciero,
delle crociere delle nostre quatre, ma da basso hanno la poggia assai larga,
piegò come nave in fortuna, / vinta da l'onda, or da poggia,
/ vinta da l'onda, or da poggia, or da orza. buti,
onda, or da poggia, or da orza. buti, 2-794: poggia è
nave combattuta dall'onde procellose, or da poggia, or da orza; ora
onde procellose, or da poggia, or da orza; ora dalla destra e ora
il vantaggio di poter essere assaliti solamente da una parte, cioè da poggia, potevano
assaliti solamente da una parte, cioè da poggia, potevano, tra due tempeste
e di palle trovandosi, essere fulminati da ambe le parti, cioè da poggia e
fulminati da ambe le parti, cioè da poggia e da orza. nievo, 1-483
ambe le parti, cioè da poggia e da orza. nievo, 1-483: la
1-483: la nave trabalzò, rimbalzò da poggia ad orza. verga, 5-192
. locuz. -alternare, cambiare, trasmutare da poggia a orza, di poggia e
, a poggia e a orza, 0 da poggia 0 da orza, ora a
a orza, 0 da poggia 0 da orza, ora a poggia e ora a
la proda si volge allo stretto luogo da dove il vento viene. pantera,
appiana, aprendosi con le sue campagne sparse da per tutto. = deriv
tutto. = deriv. da poggio1. poggiaiòlo { poggiamolo)
de'poggi. = deriv. da poggio1. poggiamano, sm.
poggiamano, sm. invar. cartella da scrivania sulla quale si appoggiano il foglio
fa, come dicono negli uffici, da poggiamano, è un dono della «
poggiare. = nome d'azione da poggiare3. poggiante1 (pari.
lunghe incertezze avevan deciso di tenersi da banda. = comp. dall'
) a un'altra che le faccia da sostegno; posare sopra, appoggiare.
-ant. sospingere. domenico da prato, lxxxviii-i-551: copria la folta
boicottava, o gli cadeva la mazza da poggiare o veramente i pennelli, che era
... / vorrei vederti là da la valle / superbo d'arno poggiare al
cui si accumuli la meditazione umana o da cui l'imaginazione umana poggi a una
intenso o più vivo. onesto da bologna, i-25: tanto contra me poia
possa elicona. = denom. da poggio1, sul modello del rapporto monte-montare
anche il provenz. pojar, denom. da pòg, pòi (fr. puy
che la zena era più soto vento da poterla soccorrer, pozai a quella e
poggiare la barca nel canale di proci da, dar fondo senza prendere pratica tanto
. 3. per estens. spostarsi da una parte, su un fianco;
ariosto, 19-104: del danno c'han da te ricevut'oggi / disian novanta femine
t'aspetta. = denom. da poggia. p°ggiarin°, sm. tose
abitante de'poggi. = deriv. da poggio1. poggiastrèlla (pogastrèllo,
l'amante. = deriv. da poggia, con doppio sufi poggiata1,
pigro dai cumuli / ma stracciato da spigoli di capanne, da sterpi /
/ ma stracciato da spigoli di capanne, da sterpi / striscia lungo la proda a
poggiata umida. = deriv. da poggio1. poggiata2 (pozzata,
un'imbarcazione allontana la prua dalla direzione da cui spira il vento (per lo
, o unapozzata fa andare la palla da banda, e così non viene il difetto
dire anche fare un approdo forzato, cagionato da avarie o dal forte vento che costringe
tempo cattivo. = deriv. da poggiare3. poggi ata3, sf
garretti piegati. = deriv. da poggiare1. poggiatèsta (poggia tèsta
agg. accostato a qualcosa che serve da sostegno; posato sopra, appoggiato.
, iv-117: poggiato sulle notizie che da varie parti aveva ricevuto rispetto alla prevaricazione
ma non duro. = deriv. da poggiare1. poggiazióne, sf. marin
poggiare. = nome d'azione da poggiare3. poggibotiziano, agg.
tenendo alquanto la barra sottovento. dipende da costruzione o stiva, e talvolta da
da costruzione o stiva, e talvolta da speciali condizioni delle vele, del mare
mare e delle forze motrici, talvolta anche da poca destrezza del timoniere. l.
. che tende ad allontanarsi dalla direzione da cui spira il vento (un aeromobile)
aeromobile). = deriv. da poggia. pòggio1 (ant.
. anonimo pistoiese, xxix-44: né mai da lei per falla / tornar piacciati [
vicino oliveto. manzoni, ii-626: da un poggio aereo, / il biondo
una statua dell'estate / fatta camusa da lapidazioni. moravia, xi-206: finalmente,
i poggi pelati. -seguito da un'indicazione toponomastica o da altra precisazione
-seguito da un'indicazione toponomastica o da altra precisazione contestuale, quale il nome
: poio de san ghiorio. antonino da montepulciano, lxxxviii-ii-714: nel glorioso poggio
: i lampi uscirono più bassi, da dietro i poggi del chianti.
rai rilucenti / del sol che quivi da sinistra il fiede. pascoli, ii-141
ha da andare su per il poggio del purgatorio,
3-154: 'poggio': ciglio, argine. da noi non significa mai colle. pra
quelli nelle volte profonde turate e difese da vento. -situato in collina.
a un poggiolino, cinta tutt'intomo da un muro. -vezzegg. poggétto
andando dreto in verso il fonte / da ogni parte un monticello ameno, / e
., 38 (667): da una parte del crocicchio si vede un rialto
un poggerello di terra faceva il pergamo da predicare. bresciani, 6-x-144: sopra il
significato di collina ma di rialzo formato da terra o sassi nei ripiani delle vigne
tutto el tempio senza alcuna colonna, da una banda del quale viene la parete e
zoccolo. palladio, 1-19: è da sapere che 'l poggio è il medesimo
ad urbino dalla parte di ponente, godono da lontano la vista di questo palazzo:
facciata di muro, nel mezzo della quale da alto a basso si sporgono in fuori
. b. andreini, 131: or da que'legni / che tu schierar bramasti
stanno è molto grande, con alcuni poggi da sedere. 2. letter.
1-vii-79: tutto l'edifizio è coronato da una balaustra o poggiuolo e retto da
da una balaustra o poggiuolo e retto da uno stereobate, nell'altezza del quale
la pensione, un po'più giù, da coli, che ha un bel poggiolo
l'organo. -anche: cantoria. -rizzati da barbigli mentonieri; sono diffusi perché aveva capito
ti farò 'l poggiuolo. = da un lat. volg. * podjolum,
la bellezza della primavera giungeva a tanto da acconciarsi, ovunque, di ghirlande il
di fuori sia un lungo stradone fiancheggiato da viali d'alberi, con fontane e con
affetti labili. = deriv. da poggio1, con suff. dimin.
di area tose, occidentale, deriv. da poggio1, poggióso, agg.
nascondervisi. = deriv. da poggio1. poggiiròla, sf. ant
tcojyojviac; 'barbuto', deriv. da 7ta>y animali marini bentonici che vivono entro tubi da loro stessi secreti; hanno il corpo suddiviso . tzojyajvotpópoc 'barbuto', comp. da tco>y (ov - , diffusi nella nuova zelanda, caratterizzati da lunghe setole alla base del becco; genere di piante della famiglia labiate caratterizzate da stami barbati. tramater [ più incoraggiata dal potere centrale e accompagnata da saccheggi, devastazioni e massacri. pogrom. il massacro può aver inizio da un momento all'altro. moravia, 22-190 . levi, 6-104: alcuni venivano da più lontano, per strade piene di sangue ): poi riguardando se via alcuna da scender vi fosse, e non veggendola. antichi. ariosto, 30-1: quando vincer da l'impeto e da l'ira / 30-1: quando vincer da l'impeto e da l'ira / si lascia la ragion
, in là deserta, / chiusa da un muricciolo. ungaretti, i-91: poi
. cavalca, 18-29: in prima sono da vedere e da considerare li peccati del
18-29: in prima sono da vedere e da considerare li peccati del cuore, e
seguire la grandezza dell'animo mio. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
un po'... per vanità da prima, per abitudine di poi. de
battaglia vili dipoi. s. bernardino da siena, 396: poco poco più
, quel giorno, in modena, da camminare e da vedere e da stare e
, in modena, da camminare e da vedere e da stare e da fare e
modena, da camminare e da vedere e da stare e da fare e da udire
camminare e da vedere e da stare e da fare e da udire tanto e poi
e da stare e da fare e da udire tanto e poi tanto, che io
no, davvero. io non voglio regali da te. landolfi, 2-137: questo
poi? finiamola poi! che volete da me poi? ma poi!
poi e poi, ci troveremo anche da mangiare. tommaseo [s. v.
, non credo d'esser così sconosciuto da quelle parti. tommaseo [s. v
, 119-13: dice che verà di qua da po, / ed ancor più,
dovrebbe esser di norma alle varie grammatiche da comporsi mano a mano per le altre province
. deledda, iii-819: i biglietti da mille vengono ricevuti come ostie consacrate,
po'poi). giacomo da lentini, 4: lo meo lavoro spica
dipoi dirà 'patrémque', tirando l'accento da la prima a la seconda sillaba. piccolomini
, 3-55: accenna il fanfani all'utilità da quest'altro lato della sua raccolta:
esser a costui che t'ha liberata da sì fatto ruffo; e dipoi non
tuoni sotterra e un orribile sentir gorgogliare da quel maggior volcano la bogliente materia.
è venuta dalla sensazione, e non da un'idea innata, cioè da quella
e non da un'idea innata, cioè da quella del bello che si suppone ideale
'tamen'sono stati fatti salvi, cominciando da abel, primo giusto, dipoi noè,
e poi la nobil roma. niccolò da correggio, 180: di fuor depincte ha
il loro mangiare dipo'nona. francesco da barberino, ii-144: per tuoi gesti
dipo receptione de la presente, mandiate da noi sei balestrieri. bisticci, 3-528
grazia particulare, della quale, dipoi da dio nostro signore, la casa sua le
nostro signore, la casa sua le ha da avere obbligo singularissimo. -poi
poiché, considerato che. giacomo da lentini, 45: rinovellare mi voglio d'
, 152: poi ch'io fosse da tal donna amato, / com'eo,
, / perché mi tormentate, / da poi son vostro più ch'io non
dietaiuti, 291: in primieramente / salutai da mia parte / poi dirgli che non
dirgli che non parte / lo meo core da lui, poi sia lontano. niccolò
amor, deh, dimmi s'egli è da gradire, / da po'ch'
egli è da gradire, / da po'ch'i'son privato / del dolce
[tempo], come noi abbiamo da aristotile,... usando appunto le
v. dappoiché. -da qualcuno o da qualcosa in poi: per indicare che
di un'opinione, di uno scopo da raggiungere; che quanto precede va escluso
genti disordinate e confuse, che, da rubar oziosamente in poi, non potria un
animoso, e cedevano loro volentieri, da batista nelli in poi, che era
vostra una bellezza tale / che (da voi stessa in poi) astio fa a
un determinato istante o periodo in poi: da allora in avanti. c
, con molta difficoltà sono per congiungersi da qui in poi. serdonati, 10-46
in poi. serdonati, 10-46: da quel tempo in poi quelli che sono
sono approvati propongono agli altri certi punti da meditare. foscolo, xviii-291: sapevano
sp., 4 (70): da quel giorno in poi, quel signore
poi: dopo poco tempo. bartolomeo da s. c., 108: coloro
in quarto grado, il quale con ruti da porcello fece una pifferata per mezz'ora
sett., di etimo incerto: forse da un lat. volg. * pullidna
= voce onomat., comp. da poi e dal fonosimbolo bò, che
. mmebe 'ncendo e flagello. giacomo da lentini, 13: poi ch'io non
, che io consolata non muoia. zanobi da strata [s. gregorio magno
/ pongon l'orgoglio et il furor da parte, / et al vantaggio loro
lippi, 7-17: poiché dal cibo e da quel vin che smaglia / si sente
. -posposto alla prop. reggente da cui dipende. latini, rettor.
no digi far furto... da poi ch'el no fa per via de
, i-2-109: quanto alla relazione avuta da ferrara, non ha da meravigliarsi vostra
alla relazione avuta da ferrara, non ha da meravigliarsi vostra signoria che non vi sia
aiuterà essendo fatti amici? s. caterina da siena, i-35: poi dunque che
amore proprio, col disordinato timore è da fuggirlo. b. segni, 7-181:
cingi le costei tempie de l'amato / da te già in volto umano arboscel,
tutti cadono giù sul pavimento / come sospinti da un terribil vento, 7 e,
anche nelle locuz. a poi che, da poi che, per cui v.
che fui a questa foresta, / da nuli'altra fui richiesta: / tal
. -posposto alla prop. reggente da cui dipende. ciuccio, 22:
poi che lagrimar mi vide. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
fatto piede in italia, non è da maravigliarsi che il re di francia vi
sembrano poco a te, sembrano cose / da nulla, poi che tu nascevi e
mostacci, 152: poi ch'io fosse da tal donna amato, / com'eo
di quei paesi. = comp. da poi e che4 (v.).
nel circolo sanguigno. = deriv. da poichilocito. poichilodermatomio§ite, sf. medie
. tzoi'aìkoc, 'variegato', da séppa -atoc; 'cute'e da miosite
, da séppa -atoc; 'cute'e da miosite (v.). poichilodermìa
dermatosi a carattere acquisito o congenito caratterizzata da alterazioni cutanee con disposizione reticolata,
. tzotrptc, 'produzione', deriv. da noiéto 'faccio', di origine indeuropea.
son vostri apparecchi e le cocine / da lodar sì, ben lo disnar perfetto
e povina (nel 1218), da ricondurre al lat. popina 'bettola,
) e, per estens., 'vivande da osteria'e 'cibi grossolani', forse per
, diffuse in america; è costituito da erbe perenni con infiorescenze a ciazio disposte
infiorescenze a ciazio disposte in cime circondate da vistose brattee vivacemente colorate. -per anton
di carte di provenienza nordamericana effettuato da tre a cinque giocatori o anche da sei
da tre a cinque giocatori o anche da sei o più; occorre un mazzo
; occorre un mazzo di 52 carte da cui se ne estrae un certo numero
tutto, al bar, o al tavolo da poker, dove una sfacciata fortuna pareva
monedula); mulacchia. francesco da barberino, ii-105: non so veder perché
. attribuito a cino, iii-6-72: da ch'io risurgo, punto non mi
. niccolò del rosso, 210-1: da ch'eo ti fui luntano, pentii pola
; hanno una sola coperta e portano da ottocento sin a mille salme di carico
altre mercanzie), perché prendendo acqua da una delle bande andarono sotto e s'
quella volta e accompagnata dalla naveatta capitanata da agostin petrina, sconcertata da una gagliarda
naveatta capitanata da agostin petrina, sconcertata da una gagliarda burrasca poco prima sofferita, si
, 57: questa mattina un legno da guerra portoghese avanzatosi sino sotto il cannone
finalmente ci venne trovata una grande polacca da veleggiare per la francia. guglielmotti, 664
'pollacca'e 'polacra', specie di bastimento da traffico, alberato come la nave,
e corti, vele quadre, pennoni da mainarsi in pacco. donde venne questo
pescareccia. = etimo incerto: forse da un lat. pelagica [navis] 'nave
'nave di alto mare', deriv. da pelàgus (v. pelago).
= voce vezzeg., deriv. da polacca1, per analogia con il tipo
a sonagli. = deriv. da polacco. polacchina (disus. pollacchina
, squadrato e con tanti taschini incolonnati da somigliare a un mobiletto per ufficio,
scritto ch'ei deva quanto prima andar da lui. zilioli, i-120: polachi si
], 2: la televisione in diretta da roma trasmetterà la cerimonia deh'intronizzazione del
appiccar da per loro. matteo venier, lii-13-307:
e del polacco. -costituito da soldati originari di tale paese (un
vale esser gonzo e balordo, forse da qualche scimunito appunto di quella nazione.
talvolta d'alcune petriere, e montato da venticinque in trenta marinari. va a
o cinque uovi di gallina, chiamata da loro 'arignane', dandose a credere che per
adattamento del fr. poulaille, deriv. da poule 'gallina'. polaiuòlo,
ha il capo d'un bove coronato e da l'altra parte ha la scrittura.
braccia 4. sanudo, i-800: e da saper come di queste novità di ungari
sing. ant. poljaninù, deriv. da potate (v. polacco)
baja di baffin ed è sempre ingombrato da ghiacci. panzini, iv-478: grandi
della giornata. 2. caratterizzato da un clima, da una temperatura molto
2. caratterizzato da un clima, da una temperatura molto rigida. rebora
, 2-xxi: il sole della storia sfolgora da un pezzo sulla vita del nostro popolo
animo. -assoluto, totale (tanto da suscitare profondo sgomento o da esserne il
(tanto da suscitare profondo sgomento o da esserne il segno). palazzeschi,
non appena il professore apparve in sala da pranzo, un silenzio polare si fece nella
antitesi. -in partic.: formato da antonimi (un'espressione). gioberti
.). = deriv. da polarimetro. polarimètrico, agg.
, nella forma più usuale e semplice, da due nicol incrociati, uno polarizzatore e
. = voce dotta, comp. da polari [zzazione \ e dal gr.
anche di altre onde e costituito generalmente da due polarizzatori coassiali e girevoli.
= voce dotta, comp. da polari [zzazione \ e dal tema del
principio eterogeneo. = deriv. da polare. polarità, sf.
perde la polarità in vari modi. maironi da ponte, 1-ii-54: vicino al luogo
fenomeno per cui ogniqualvolta si facciano servire da elettrodi fili o meglio lamine di platino
pel circuito, sono capaci di destare da loro stesse una corrente contraria.
stessi, ma ch'è diverso tuttavia da essi, inconfusibile con essi, ad essi
di venir fecondata, comparve la prima volta da più lati imperfetta, considerato che il
ling. polarità semantica: attrazione esercitata da una parola sul valore semantico o sulla
di altre parole. = deriv. da polare. polarizzàbile, agg. fis
campo. = deriv. da polarizzabile. polarizzante (pari.
di riflessioni o rifrazioni, tali proprietà da renderla incapace di riflettersi o rifrangersi di
cattaneo, v-2-66: nel polariscopio inventato da arago la luce solare si comporta come
i seguaci dell'astrattismo radicale e immune da contaminazioni politiche. -assol.
polariser (nel 1810), denom. da póle 'polo', attraverso polaire (v
spettri polarizzati. -costruito in modo da presentare poli stabili, che devono essere
tra loro. -occupato, assorbito da un'attività. montale, i-63:
della lirica e della critica letteraria: da baudelaire a eliot e a valéry, a
in due con una sezione piana che passa da uno dei capi ottusi e di cui
microscopio? ce l'avevano, uno da esercitazioni con solo duecento ingrandimenti, ma
analizzatore. = nome d'agente da polarizzare, cfr. fr. polarisateur
una direzione determinata, che è individuata da un piano costante in cui è contenuta
v.]: 'polarizzazione': nome dato da malus a certa disposizione non ha guari
malus a certa disposizione non ha guari da lui scoperta nella luce, le cui
allo stesso senso. questa disposizione fu detta da malus polarizzazione, paragonando l'effetto del
luce': proprietà secondaria della luce caratterizzata da una modificazione della sua intensità che varia
angolo di rifrazione. si ottiene colla riflessione da un lato e la rifrazione dall'altro
polarizzazione, in cui questa è indipendente da quella che è dovuta alla composizione molecolare
a due punti: il partito clericale da una parte e il socialcomunismo dall'altra
del parlante. = nome d'azione da polarizzare; cfr. fr. polarisation
un apparecchio il cui catodo è costituito da mercurio continuamente rinnovato per sgocciolamento dell'estremità
estremità di un capillare e l'anodo da uno strato di mercurio posto sul fondo
catodo o altri fenomeni catodici sono indicati da un brusco aumento dell'intensità di corrente
= voce dotta, comp. da polare e dal gr. ypaipr,
per la polarografia. = deriv. da polarografia; voce registr. dal d.
corrente. = comp. da polare e [diaframma (v.)
polarizzatore artificiale con accentuato pleocroismo, costituito da un viscoide laminato che contiene in sospensione
. = voce dotta, deriv. da polare col suff. del gr. -oei6rtc
con interazioni di polarizzazione dielettrica, subisce da questa una modificazione nel suo moto.
nel suo moto. = comp. da polariizzazione] ed [elettrone (v.
polka, di etimo incerto (deriv. da pulka 'metà'o, secondo
'metà'o, secondo altri, da polka, femm. di polak
, di divertirci. = denom. da polca. pólce, v.
del mare, prosciugati artificialmente e circondati da dighe, da canali collettori e da
prosciugati artificialmente e circondati da dighe, da canali collettori e da impianti idrovori per
da dighe, da canali collettori e da impianti idrovori per controllare il regime delle
, lii-6-275: è così detta la polonia da 'pole', che in lingua
gr. 7ioxé|aapxo <;, comp. da -óxe (j. o <;
maggiore, la storia del granducato scritta da riguzzo galluzzi (1739-1802), è
'testa di passerotto'. = denom. da polemica. polemicherìa, sf.
del soffici. = deriv. da polemico. polemicità, sf.
polemico. = deriv. da polemico. polèmico, agg.
pinione altrui, che trova sempre da ridire sulle idee correnti, essendo
polemica penna, e l'anima stretta da tutte le parti, angosciata, un
errori e stabilire le opinioni mie non da storico ma da critico. carducci,
le opinioni mie non da storico ma da critico. carducci, ii-12-85: aspetto
combattenti bolognesi si recò all'ospedale, da eugenia, che fra loro chiamavano la
inamabile la conversazione e la discussione, da noi. montale, 8-190: shakespeare?
per fondamentale posizione polemica: c'era da raggiungere l'evidenza fantastica fuori di tutti
'bellicoso, guerriero', deriv. da 7róxepo <; 'guerra'; cfr. fr
buon costume. = deriv. da polem [icó \. polemista
g. ferrari, 320: vittorio siri da casale fu un gran polemista dell'ambizione
, 9-85: quale incosciente aberrazione, da parte di polemisti sedicenti materialisti e razionalisti
il poeta polemista, a due passi da roma, di morte purpurea.
antichi e nuovi, all'ingrosso son da distinguere in entusiasti e polemisti. questi
. 7ioxepi
delle tre porte'a montecalvario, tenuto da tal primavera, già si comincia,
non udisse e stiracchiava un roseo biglietto da cento sotto al paralume verde, come
(m ^ b> 'combatto', denom. da nóxc (jlo < 'guerra'; cfr
neri e grossa radice bianca, identificata da alcuni con il been bianco, da
da alcuni con il been bianco, da altri con la capraggine. landino
periscopio a specchi di uso militare inventato da i. hevelins nel sec. xvii
: 'polemoscopio': strumento ottico, inventato da hevelio nel 1637, con cui si possono
bompresso dei velieri e di talune imbarcazioni da diporto, 0 sull'estrema prua delle
chi è avvezzo a mangiar polenda o viene da paesi ove si mangia, più che
fatto polendàio. = deriv. da polenda, per polenta. polèndo
acquista consistenza e si rassoda in modo da poter essere versata su un tagliere di
un altro grano, come paniccio, da lor chiamato mahiz, di buonissimo sapore
bricin di pulenda. algarotti, 1-x-172: da alcuni giorni in qua mi vo rimettendo
la peperonata, e una bella polenta vuotata da gisella sull'asse. pratolini, 3-117
poppe a pera, poi una carrozzina da reucci poveri. -con metonimia:
tranquillità e della onesta polenda. -dottore da polenta: chi è dedito ai piaceri
fine, studiando tanto, diventano dottori da polenta, non sapendo consultar di altro che
pesci, ii-1-510: col nome di 'buzzurro'da tempo indefinito si chiamano a firenze quelli
chiesa di polenta', scritta nel 1897 da giosuè carducci. carducci, ii-20-92
cruccia e mi tormenta, / cava da la ferita, e s'io non erro
i nostri. = deriv. da polenta. ^ polentano, agg
suscitate fra il 1868 e il 1880 da tale impostafortemente impopolare). faldella
e nicotera. = deriv. da polenta. polentata, sf.
sale del guerzoni. = deriv. da polenta, sul modello di pappolata.
in blocco. = deriv. da polenta. polentóne (tose,
, sfiondando vantadori, ancorché fossero dicitorelli da valigia e non di vaglia. batacchi,
al forte. = deriv. da polenta. polentóso, agg.
ii d'este, 3197: due polesi da campana. = voce di area
valle padana orientale, terreno basso delimitato da due rami divaricati di un fiume e
un fiume e dal mare, formato da depositi alluvionali o dall'erosione delle
poi altri abitatori, fondarono la città, da manto, prima abitatrice di quel luogo
due grossi tratti d'arco. ca'da mosto, i-116: dentro del detto fiume
era nell'amministrazione provinciale della venezia tenuta da lingoni tribù vecchia de'boi romanizzata,
con molti vuoti o cavità'(comp. da 7: 0x04 'molto'e xev<>4
, propr. 'venditore', deriv. da 7iajxé (o 'vendo', di origine indeuropea
dotta, gr. twoxtjtrjpiov, deriv. da tkoxtjtyjs (v. poleta
= etimo incerto: forse deriv. da pulce (v.), come agg
mano si fila e tesse, è stato da alcuni altri chiamato lino.
. t: oxoaxav-$04, comp. da 7: 0x04 'molto'e * x *
poliacetale, sm. chim. resina derivata da eteri alchilici. = voce dotta
dal gr. 7: 0x04 'molto'e da acetale (v. acetali)
dal gr. 7: 0x04 'molto'e da acetilene (v.).
dal gr. 7: 0x04 'molto'e da achenio (v.).
dal gr. 7: 0x04 'molto'e da acido1 (v.).
dal gr. 7: 0x04 'molto'e da acido2 (v.); è
dal gr. 7: 0x04 'molto'e da acqua (v.).
dal gr. 7: 0x04 'molto'e da acrilico (v.).
dal gr. 7: 0x04 'molto'e da addizione (v.).
. iioxia4 - * $04 deriv. da 7: 0x14 (v. polis)
66x904 'che ha molti fratelli', comp. da 7: 0x04 'molto'e *
. dal gr. 7: 0x04 e da adenite (v.).
dal gr. tcoxuc 'molto'e da adenopatìa (v.).
attributo). = deriv. da poliade1. poliagglutinabilità, sf.
gr. 7iox'i <; 'molto'e da agglutinabilità (v.).
. dal gr. nohóc, 'molto'e da alcole (v.).
e àxivos 'salino', deriv. da àx$ àxó <; 'sale'. polialite
comp. dal gr. 7toxus 'molto'e da allel [omorfo \ (v.