platani, esalano a quell'ora un profumo da cimitero. e. cecchi,
banco, comprò un po'di tabacco da masticare. alvaro, 7-183: per
quando al bar non c'era nulla da fare... rigamonti seduto sopra
controverse alla presenza dei contendenti; fare da arbitro in una contesa. -mettersi,
salire, montare in banco: farla da giudice, attribuirsi autorità, sentenziare.
con uno schioccar di tela / correa da sé nella stellata notte, / e prendean
le esperienze di ottica (dispositivo formato da una guida retta su cui scorrono lenti
. giusti, ii-115: ditelo al grossi da parte mia, e se avesse qualche
fortuna! » via, c'è da sperare bene. pirandello, 5-43: i
., 4 (58): predominato da una tal fantasia, studiava tutte le
. = voce dotta, comp. da banco e -grazia (come il secondo
moneta ideale, un tipo unico, immune da variazioni arbitrarie. queste. casse furono
di deposito. = comp. da banco e giro (il « giro »
banconista). = deriv. da bancone. banconista, sm.
; barista. = deriv. da bancone. banconòta, sf.
carta mo neta (emessa da un istituto di credito che ne abbia
. il portafogli, gonfio delle trenta banconote da mille, c'era tuttavia. barilli
uno possa buttare in terra una banconota da cento sterline e ritrovarcela dopo un mese
1-78: prese di portafoglio una banconota da dieci, la pose sul tavolo,
soldati, 227: le porsi un biglietto da cinque sterline. « proprio non potete
di moda, i cuori ci avrebbero pochissimo da guadagnare e molto da perdere in quello
ci avrebbero pochissimo da guadagnare e molto da perdere in quello scambio di banconote sentimentali
del cassiere. = comp. da banco e nota, dall'ingl. banknote
purg., 13-79: virgilio mi venia da quella banda / della cornice onde cader
cornice onde cader si potè / perché da nulla sponda s'inghirlanda. vellutello [
13-79]: « virgilio mi venia da quella banda »: essendosi questi poeti voltati
per la cornice, virgilio procedea per quella da la parte di fuori, che veniva
lo divise a ponto, / e cadde da due bande alla foresta. machiavelli,
dentro vi si mette, sùbito mostrano da qual banda sia il vicio. guicciardini
del muro parte salendo con le scale da più bande, entrorono dentro. bandello,
questa figura sferica, non essendo impedita da alcuna sorte d'angoli, può guardare
: per la qual cosa io cognobbi da quella banda non poter fuggire. palladio,
; legato all'antica; scantonato un pochetto da una banda. guarini, 266:
tutte bianche..., due da una banda e due dall'altra. sassetti
in questo progresso pullular da tante bande tanti dubbi. che si commande
ii-145: or chini su l'acqua -avere da banda: avere da parte, in serbo
su l'acqua -avere da banda: avere da parte, in serbo idem, 433
iii-1-66: quella moltitudine si avrò da banda quel po'di quattrini che ci vogliono
il rangifero caccia fuori della bocca la lingua da una banda, e gode del fresco
ne è tanta che possa portar navi da guerra. g. gozzi, 1-283:
baretti, 1-57: mi vien a notizia da più bande che queste mie critiche sugli
sudicio cappel che con un ago / da due bande ei tien ritto. bertola,
veduta della città e de'contorni, da questa stessa banda del levante, è
collo delicato uscì la punta. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
, per così dire, potermi voltare da nessuna banda,... pigliavami
a sonare e a cantare: ma ecco da una banda un fischio, segno che
ortolano se non l'avesse veduta uscire da quelle bande. d'annunzio, ii-611
ii-611: e l'estate or si china da una banda / or dall'altra
diritta, senza mai volgere il capo da nessuna banda. pea, 5-31: e
per il meglio: signoreggiavo a zig-zag da una banda all'altra il sentiero ombrato di
c'è una strada che traversa: e da una banda si sperde fra salci ed
matici di costì, mi viene scritto da altre bande ancora, e fu similmente
amico non dirgli che mi hai veduto da queste bande. 3. battente
dette semipiani) di un piano diviso da una retta. 5. marin.
non si può cosa udir inclinati da una banda e gli scalmi toccavano l'acqua
locuz. -a banda a banda, da banda a banda, cialmente del timone
, cialmente del timone, quando piegano da un lato banda per banda,
banda per banda, banda banda: da parte a parte, da una
: da parte a parte, da una parte all'altra. boiardo
vento sul sabbione, / perché da banda in banda era passato.
pisa stato passata una coscia con una picca da una banda all'altra, pensò
marito, un giorno che io da merigge dormiva, mi diede due pugnalate e
il terzo [degli assalitori] infilzandosi da se stesso per 10 gran buio
, si passò per lo petto da banda a banda. cellini, 1-17 (
della paura. -da banda: da un lato, da parte; in disparte
-da banda: da un lato, da parte; in disparte. castiglione,
: la simia... sùbito saltò da banda, lamentandosi forte, e parea
mi comanda / vossignoria illustrissima? -i titoli da banda. sbarbaro, 1-94: il
1-94: il collo di toro che portava da banda, la faccia spiegazzata coi grossi
-da, in, per ogni banda: da ogni parte; dovunque, dappertutto.
vizio di procuratori, e simili casi da ogni banda loro non mancavano. boiardo
boiardo, 2-4-83: tavole quivi son da tutte bande; / il laccio è
308: né può il nimico da alcuna parte assaltarlo [l'uno e
tante forze che equalmente ti possa assalire da ogni banda. castiglione, 378: avendosi
lor donne, fu travagliato di guerre da ogni banda. guicciardini, iv-48: e
, iv-48: e dirizzandosi le cose da ogni banda a concordia, si composono anche
l'avviso: / rasciuga il pianto da tutte le bande; / ma gli occhi
gonfi che parevano percossi. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
1 (8): il luogo stesso da dove contemplate que'vari spettacoli, vi
contemplate que'vari spettacoli, vi fa spettacolo da ogni parte. [ediz. 1827
stesso... vi fa spettacolo da ogni banda]. leopardi, 39-7:
gente invasata e briccona, piovevano ricorsi da ogni banda. dossi, 269: ecco
. dossi, 269: ecco tornargli, da ogni banda, la rabbia, come
, i-616: frattanto la gente accorreva da ogni banda, verso la piazza, e
voler tacere. -da nessuna banda: da nessuna parte. -per estens.:
13-12: e colpa inver non ci ha da gnuna banda, / ch'ubbidir dèe
certo aspetto e sotto l'altro; da un canto e dall'altro. -d'
vien mal fatta. firenzuola, 680: da una banda l'è chiacchiera da ridere
: da una banda l'è chiacchiera da ridere, e sarebbe troppo lunga a
, e sarebbe troppo lunga a contarla da capo. b. segni, 8:
i-237: giorno spaventevole, che vedeva da una banda sei principi, cinquantamila soldati
modo / che le nozze di landò andran da banda, / né se ne farà
-alla banda!: ordine impartito sulle navi da guerra (a due o più marinai
nocchieri!: ordine impartito sulle navi da guerra ai nocchieri perché si portino da
navi da guerra ai nocchieri perché si portino da un lato. -marin. dare
. -farsi, ritirarsi, tirarsi da banda: mettersi in disparte; scostarsi
firenzuola, 638: io voglio tirarmi da banda, per intendere quel che dicono
quella carogna, e tu ritirati alquanto da banda, perché io veggio venire in
: mastro don gesualdo fece per ritirarsi da banda. -no, no, non vi
, si alzò in piedi, si fece da banda, lo lasciò passare per i
aperti. -lasciare, mettere, porre da banda: mettere, lasciare da parte
porre da banda: mettere, lasciare da parte; escludere, trascurare, evitare.
vostro tempo inutilmente, lasciatele un poco da banda, e leggete queste considerazioni del
si comporti il contento vostro, lasciato da banda il sodisfare a me. galileo,
che queste sin qui addotte, potremo lasciar da banda tutta questa impresa, perché io
scempie. guiducci, i-270: lasciando da banda e queste e somiglianti opinioni degli
della storia naturale ansiosamente ricercando, ponesse da banda il chiarir bene i sensi.
amor vostro, figliuola, convien metter da banda, / ed obbedir dovete la
la madre che comanda. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
30 (524): ma qui lasceremo da parte il pover'uomo: si tratta
1827 (527): ma qui lasceremo da banda il pover'uomo]. leopardi
anche coltivando la poesia, abbia a lasciar da banda la prosa. tommaseo, i-368
prosa. tommaseo, i-368: matilde, da banda le celie. io vorrei persuadere
: una traduzione di luciano (ponendo da banda le cose che offendono il pudore
? nievo, 14: mettete un po'da banda i vostri capricci, giacché iddio
accomodano per nulla. fogazzaro, 7-188: da parecchi giorni, o la sera rientrando
non li aveva tolti mai. li poneva da banda, sopra un sasso, perché
: don eugenio aveva fatto il viaggio da palermo per chiedere nuovi quattrini..
gridò sul muso il principe, mettendo da banda l'eccellenza. -state fresco!
debole volontà, negletti perciò e messi da banda nelle lotte della vita. -trarre
banda nelle lotte della vita. -trarre da banda: trarre in disparte. berni
i-135): draghinazzo e falsetta trae da banda; / gli altri che vadin
vadin via tosto comanda. -stare da banda: stare, tenersi in disparte;
da banda, forse per non potere fidarsi ancor
, o la milizia di uno stato da quella degli altri (un vessillo
stor. corpo, reparto militare distinti da una propria insegna; truppe d'armati in
fare un'altra carriera, ma, ritraendo da un contadino che erano amici, ho
, tremàr del portento, / e percosso da miro spavento / rovesciarsi il cavallo del
quasi sempre una parte divisa o distinta da corpo maggiore. nievo, 699:
: pareva un castello saccheggiato allora allora da qualche banda indiavolata di turchi.
per l'insegne di questo colore, prese da quella fanteria dopo la morte di quel
pregiudizi sparsi in italia per ignoranza, accettati da alcuni per ambizione, e che han
guerreggiare per bande un metodo di guerra da sostituirsi con vantaggio, con le milizie
fu mai insultato fuorché una sola volta da un ladro che non lo conosceva e
per ciò solo, alla pena della reclusione da cinque a quindici anni.
accozzarsi insieme gente varia, ma unita da un fiuto comune: che si può far
di suonatori: organizzata e istruita (da un maestro, dal capobanda):
comunale suona a cielo scoperto, circondata da tutto il paese. borgese, 6-96:
a ballare. = deriv. da banda2 * compagnia, reparto '.
); nelle uniformi e negli abiti da cerimonia, una specie di balza lunga
rameggiata di verde tenero e terminata appiedi da una larga banda di velluto cremisi. d'
bel colore, forse violetto, che da un lato, gli scendeva in due bande
le mani impedite, ed ero accompagnato da due robusti rappresentanti dello stato, dalle
porta il cartello nero tagliato per traverso da una banda rossa, che è lo stemma
infierito. = deriv. da bronzo. bronzista, sm.
bronzite, sf. miner. minerale costituito da metasilicato di magnesio e ferro, di
= voce scient., deriv. da bronzo. bronzitite, sf. geol
nell'artigianato artistico. giacomino da verona, v-432-26: sovra la cità è
grande e netto e vicino, incendiato da un riflesso di fiamme e di bronzo
di loto. — comp. da bronzo e sonante (v.).
. carena, i-80: spillo da petto, spillone, spillettone, è
= voce dial. dell'italia settentrionale, da riconnettere con brozza. brossura (
docum. nel 1718), deriv. da brocher (un hvre): 'cucire
i librai distinguono libro in brochure, da libro legato con cartone o con cuoio.
brovatura. = deverb. da brovare. brovada, sf.
e brozzoloso. = deriv. da brozza. brr, esclam.
10 sbattere dei denti di chi è colto da brividi. barilli, 6-128:
di fastidiosi vermi. = deriv. da bruco, col doppio suffisso spregiativo -ame
estiva dei pastori... che da tanti secoli mena a migrar due volte l'
gregge di nuvoli e di capre / dirompenti da un greppo a brucar bave / di
. 2. strappare le foglie da un ramo, facendovi scorrere sopra la
di ripulirgli [i gelsi] ogni anno da tutte le piccole ramette o vermene.
piccole ramette o vermene... e da quelle che nel brucar la foglia si
passo *. = deriv. da bruco1. brucato (part.
a piccoli morsi (foglie, erba: da bruchi, pecore, capre, conigli
si potino. = deriv. da brucare. brucatura, sf.
di venti. = deriv. da brucare. brùcea, sf.
(dell'uomo e degli animali) provocato da batteri del genere brucèlla: febbre
= voce dotta, comp. da brucèlla e dal suffisso -osi.
forte, anco che non venga da fiamma: * minestra, pietanza, caffè
lat. scient. bruchidae, deriv. da bruchus * bruco '.
il disseccamento. = deverb. da bruciare. bruciàbile, agg. che
comp. dall'imp. di bruciare e da bove; voce to scana
bruciacaffè, sm. invar. tostino da caffè. = comp. dall'
raggrinzendosi sul solaio. = deriv. da bruciare; voce registr. dal tommaseo
un proprio esempio: « mani bruciacchiate da calore morboso ». bruciacchiatura, sf
landolfi, 7-63: doveva essere morto da più di un'ora, sebbene non so
più di un'ora, sebbene non so da cosa lo arguissi. e, se
, sf. disus. insieme di cose da bruciare, ramaglia per far fuoco.
: deonsi aggiugnere al cuoco le legne da bruciare, e sermenti e bruciaglie. note
comp. dall'imp. di bruciare e da gola (v.).
: e siamo senza rimedio di là da un passato bruciante d'entusiasmi, di dolori
manzini, 10-n: io sono trattenuta soltanto da questo bruciante enigma che lui rimane
maniere; ond'esce di lì in modo da non ci poter più ritornare. come
, a bruciapelo: colpo d'arma da fuoco sparato vicinissimo all'obiettivo, a
bruciapelo: è usato parlando di bocche da fuoco, e in ispecie ne'duelli con
quando l'animale è tanto vicino da abbronzargli il pelo, o colla vampa
rientrò nelle spalle come colpito a bruciapelo da una bastonata. 3. tecn
comp. dall'imp. di bruciare e da pelo (v.). bruciaprofumi
comp. dall'imp. di bruciare e da profumo (v.). bruciare
. pascoli, 853: né tu da tespie o da cirra [venivi],
, 853: né tu da tespie o da cirra [venivi], / né dalla
il tizzone al zolfanello / ed aspettar da canto che non brugi! parini, 408
sensi). prati, li-io7: da scellerate affrangere / tossi mi sento il
onde le dicono barbate; alle volte da altri lati, onde le dicono caudate.
. ardere di passione, essere preso da un sentimento intensissimo, violento. -anche
per quelli che si bruciano e si consumano da loro stessi. tommaseo [s.
/ del mio cuore che brucia / da quando ti mirai e m'hai guardata /
tutte le altre cose confonde è assente da quella poesia. bocchelli, 1-iii-725: ebbe
. pirandello, 8-277: che c'è da ridere, scusi? a vossignoria non
o uccidersi sparandosi un colpo d'arma da fuoco al capo. settembrini
uccidere o uccidersi con colpo di arma da fuoco alla testa; locuzione forte che
dato appuntamento: « aveva promesso di venir da me alle sei, ma ha bruciato
l'inquieta, e più egli la scaccia da sé, più quella ritorna importuna e
fretta eccessiva di andarsene, di allontanarsi da un luogo (dovuta per lo più
: appena mi voltai, ecco apparire da una parte la faccia esterrefatta della mia
il corpo come una grattugia / e da far le bruciate la padella, /
quelle genti, / come fa la padella da bruciate, / quand'ella è piena
buon core. = deriv. da bruciare. bruciatàio, sm. (
loro lavoro. gozzano, 332: da qualche giorno si sentiva in casa uno
mai del tutto. = deriv. da bruciare. bruciato (part. pass
la patria a sacco messa, / e da fuoco vorace arsa e bruciata. pindemonte
esaminava l'aringa, tenendola alta, da una parte, dall'altra, non bruciata
e viva, in cui il ramo, da secco, verdeggia. 3.
. idem, 1-82: gesso bruciato da dipentori, che sia suttile.
strane quelle filagne di mughetti / collegate da fili della vergine! c. e.
. figur. arso dalla passione, preso da un sentimento intenso, violento; ardente
: il povero giovane, innamorato morto da diciassette giorni, inebbriato dal profumo, bruciato
tutta la zona del bruciato, orlata da una frangia ondulante di verde e in alto
8. locuz. -terra bruciata: luogo da evitare, da fuggire. einaudi
-terra bruciata: luogo da evitare, da fuggire. einaudi, 1-642: né
, 2-355: con le guance divorate da un rossore scuro, simile a una vera
458: si viene, tu vedi, da bianche / montagne, da boschi d'
vedi, da bianche / montagne, da boschi d'abeti, / con l'ale
una reliquia. = deriv. da bruciare. bruciolato, agg. guastato
quelli dice: -e'sono tutti appassiti da ieri in qua [gli agli].
fanno pietà. = deriv. da brùciolo1, dimin. di brucio 1 bruco
e bruciolenti. = deriv. da brùciolo2 'truciolo, legno da bruciare '
deriv. da brùciolo2 'truciolo, legno da bruciare '. brùciolo1, v.
. note al malmantile, 2-54: da questi [brucioli] si dicono cappelli
, diffusa e prolungata: provocata da bruciature, da calore eccessivo (
e prolungata: provocata da bruciature, da calore eccessivo (e anche da
da calore eccessivo (e anche da un colpo, dalla puntura di
son fanfanate e grullerie di buongustaioli da far guasto alle scuole e schifo
..? che la terra ha da diventare di chi la lavora?..
di chi la lavora?... da quando il marchese ha messo in testa
di distruzione. = deriv. da bruciare. bruco1, sm. (
seta della ghian dola sericipara da una papilla sul labbro inferiore).
] come molti altri, sia venuto da un soprannome; ché bruco dichiamo a
un bruco. = deriv. da bruco1. bruco3, sm. (
. nella forma brugaria nell'891), da brùcus (docum. in una glossa
in una glossa d'origine celtica) da una radice celtica * brùko * erica
. bernoccoluto. = deriv. da brugnoccolo. brùgnola, sf.
borsellino. = etimo incerto: forse da connettere con brullo (v.).
goffaggini e muffaggini smodate. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
: quel mucchio di casipole è abitato da pescatori, « gente di mare »,
quest'altre. = deriv. da brulicare (con richiamo a * bulicame '
brulichio. grossi, 1-194: da tutte le strade traeva la gente ad
nemico brulicante al piano / e lampeggiante da le valli in faccia / qui puntò colli
tetti nel vento del mare, che da questo punto, nelle notti di luna,
: s'avviarono... preceduti da don abbondio, uggioso in mezzo a
d'udirmi augurare lunga vita e felicità da una moltitudine di voci. carducci,
il capo brulicare. = deriv. da bulicare, probabilmente incrociatosi con bruco.
., 34 (596): ora da una, ora da un'altra finestra,
596): ora da una, ora da un'altra finestra, veniva una voce
e con suono ancor più sinistro, da quel tristo brulichìo usciva qualche vociaccia che
drago '. de amicis, ii-325: da ogni parte della pianura immensa i grandi
una nebbia, dove l'incenso sembra fumar da una pipa. pascoli, 1375:
delle stiene. = deriv. da brulicare. brulla, sf.
che su la pietra brulla / avea da divorar l'orca marina. monti, x-2-119
curvano nude e brulle, non tormentate da nessun passaggio, e lasciano stillare le goccioline
brulle. non c'è un solo albero da quelle parti. solo campi coltivati a
fin dal 1642), deriv. da brùler * bruciare, incendiare '(
carrozza chiusa, a un cavallo: da nolo. arila, 73:
: scusa, sai. ho tanto da fare stamattina. perché non sei venuto nel
: il cervello era morto e come invaso da una bruma animale, in cui senza
e sette doppo la bruma, che da loro furono detti alcionei. galileo,
. marino, 330: ma se ben da l'un lato / con sfavillanti ardori
la voragine cupa avvampa e fuma, / da l'altro in larghe falde / di
/ de la mia vita, amor, da me non hai; / e questa al
più breve dell'anno', deriv. da * brevima (dies), superi,
brumaia crepuscolare. = deriv. da bruma1. brumàio, sm.
: otto dicembre del 1869: data da mettere con quelle più nefaste del trionfante
. brumaire (1793), deriv. da brume 'nebbia '(cfr.
dopo il solstizio brumale, cioè da mezzo dicembre innanzi. ariosto, 5-10
disus. agric. uva (da tavola) grossa, dura, ro
urbani,... gonfi d'uva da crepare, si compiacevano...
. = voce milanese, deriv. da brum. cfr. la cit. di
pavese, 3-207: io vengo da luoghi più brulli, da burroni brumosi e
vengo da luoghi più brulli, da burroni brumosi e inumani, dove
sull'altura. = deriv. da bruma1. bruna, v.
30-24: quei terreni ricoperti ancora da un denso strato di lava millenaria, brunastra
brunazza e ben tarchiata. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
a cespugli coperti di neve, sporgenti da un dirupo, al chiaro di luna.
, rosolacci, verbene! = da prunella, per incrocio con bruno; cfr
e antilope. = deriv. da bruno (per il colore che tende a
bru netto, e vivette da quattro anni. alberti, 164: né
o se il colorito è insomma troppo diverso da quello che dovrebbe, esso non è
soglie dell'adolescenza, affilata e lisciata da un'ombra di civetteria e di presagio.
cameriere, portando una grossa coperta scozzese da automobile, e un passo indietro..
. -anche al figur. domenico da montecchiello, 26: addomanda la sposa
voltava indietro la faccia rosa bruniccia da bestiola allegra e mi sorrideva con
non molto grande, potrà apparir da lontano tutta risplendente, mentre sia ferita
tutta risplendente, mentre sia ferita da un lume gagliardo, ma però si vedrà
quella che hai tinta; e con prieta da brunire oro, brunisci con buona forza
forza di mano. s. bernardino da siena, 302: sapete quando voi passate
, xxvi-3-97: là si lavoran stecchi da signori, / da re, da papi
si lavoran stecchi da signori, / da re, da papi: che più?
da signori, / da re, da papi: che più? da brunire /
re, da papi: che più? da brunire / denti e nettar mascelle a
con le labbra i sassi: comportarsi da ipocrita (come chi finge grande umiltà
questi ragionamenti. = deriv. da bruno1. brunito1 (part.
volta di smeraldo, ed era sostenuta da cento alte colonne, che parevano metallo
casolari volgevano alla strada una facciata rigata da scale e un ballatoio in legno brunito
denari, senza contar quelli che gliene avevan da chiedere indietro: uno possedeva un'affilatrice
.]. = deriv. da brunirei. brunitura1, sf.
mediante schiacciamento del metallo, in modo da aumentare la resistenza alla fatica: e si
che nichelato. = deriv. da brunire1. brunitura2, sf.
le colombe. = deriv. da bruno1. bruno1, agg.
avante, / e colsi un ramicel da un gran pruno; / e '1
: * perché mi schiante? '/ da che fatto fu poi di sangue bruno
: poggi lieti / che digradano al mar da l'apen- nino / bianchi di marmi
occhi, la pelle scura. giacomo da lentini, xxxv-1-71: trecce sciolte — ni
; / avanti era brunissima. francesco da barberino, 240: questo asciugare che
a cespugli coperti di neve, sporgenti da un dirupo, al chiaro di luna.
. de amicis, ii-360: uscimmo da quella casa che tramontava il sole, e
via lontan si perde bruna bruna / da niuna navicella viaggiata. 4.
la speme in porto arrive, / qual da vecchiezza è giunto / e qual da
da vecchiezza è giunto / e qual da morbi al bruno lete addutto. prati,
per men patir dall'estrinseco, o da vero armati in difesa da gli altri
estrinseco, o da vero armati in difesa da gli altri, chi è tutto spine
, chi dure anella commesse, chi da capo a piedi in arme, con morione
una incarica di pruni fu messo da dio nella luna, e che quello bruno
se il colorito è insomma troppo diverso da quello che dovrebbe, esso non è
giallastre. d'annunzio, v-1-637: da presso, ripiegate, contro il muro
, / che, perché fu creduta da ognuno, / era la corte e tutto
nastri di color di sangue gli abiti da bruno. panciatichi, 237: se
, brunòzzo. salvini, vii-540: da queste parole si conosce, che questa
una berretta e una pelle di bruna da farsi delle scarpe da state che siano
pelle di bruna da farsi delle scarpe da state che siano morbide, perché io
due bumette. = deriv. da bruno, per la tinta; cfr.
dei pavimenti. - ant.: spazzola da madia. buommattei, iv-253:
brusca suol avere il suo dorso attraversato da un pezzo di striscia di pelle, che
scope e brusche, scale e arnesi da falegname. bocchelli, 5-180: le
in lei, abituata a un sapone da bucato e a uno spazzolino da denti
sapone da bucato e a uno spazzolino da denti che giulia chiamava la brusca, avevan
della quairata. = deriv. da brusco, nel significato di 'pungitopo '
, festuca. s. caterina da siena, 2-1-710: con essa mano traiamo
hai tu, e conosco oramai la brusca da la trave intorno a cose di coscienza
fungo parassita. = deverb. da bruscare. bruscaménte, avv.
, uscito appena di lì, venisse da lui, dal mussi, ad attaccar lite
magari una partita a carte in famiglia. da questa disposizione di spirito mi tolse bruscamente
non volere attaccarlo bruscamente, ma usa da prima una piacevole esortazioncella. algarotti,
ogni tratto, e spesso bruscamente, da un pensiero, da un'immagine, da
spesso bruscamente, da un pensiero, da un'immagine, da un'idea,
da un pensiero, da un'immagine, da un'idea, da una cosa ad
un'immagine, da un'idea, da una cosa ad un'altra, e talora
.. un vento armonioso spezzato bruscamente da boati sordi come se la montagna fosse
sordi come se la montagna fosse assalita da terribili dolori e sussultasse nelle sue infinite
. brusca. = deriv. da bruscare. bruscèllo, sm.
con accompagnamento di strumenti musicali, da una compagnia di tutti uomini, su un
agli attori, dà il tempo e fa da suggeritore); gli argomenti sono storici
con il bruscèllo. = deriv. da arbuscello. bruscherìa, sf. raro
distratta. = deriv. da brusco: cfr. fr. brusq ^
stretti nella mano di un compagno (da cui emergono per uno solo dei capi
ambedue i modi: che è un giuoco da fanciulli, e si fa con pigliare
: la mia bruschezza era stata provocata da cura di voi: 10 desideravo che
truccatore era un uomo grasso con un viso da luna e due balletti ricciuti; mi
scoperta nel vecchio. = deriv. da brusco1. bruschinare, tr.
sulle mattonelle. = deriv. da bruschino1. bruschinata, sf.
sepolto nel greto. si misero uno da una parte e uno dall'altra e presero
lavorano. = deriv. da bruscolox. brusco1, agg.
similmente chiamato dai latini vinum austerum, da noi si dice 'brusco '. ricci
la faccia di farsi vedere ancora lì, da don gesualdo, con il fazzoletto nero
, con pochi di spiccioli e meno da spicciolare. de roberto, 195: al
209: pareva che cercasse di allontanarsi da me a poco a poco, preoccupandosi
2-270: gli chiedevo s'era vero che da giovane ci scappava di nascosto, e
... questi non son modi da eccellenza pari vostra!... »
.. ». = deriv. da brusco 1 pungitopo, mirto pungente '
* che vede male ') e da * bis-luscus 'guercio dai due occhi '
, de gli sparagi. [sostituito da] manzoni, pr. sfi.,
giovane, 9-94: che possa scapolar, da noi guardato, / delle carceri nostre
. abbrustolito. = deriv. da bruscare. brùscola1, sf.
sala o di giunco, e bruscole da frantoio. = etimo incerto.
bruscoli, pezzetti di legno, paglia da ardere. = deriv. da bruscolo1
paglia da ardere. = deriv. da bruscolo1. bruscolini, sm. plur
venditore di bruscolini. = deriv. da bruscare. brùscolo1, sm. pezzetto
, a guisa che noi veggiamo tacque da ogni minimo bruscolo, che sopra vi
proprio ritratto un bruscolo, nemmeno tanto da cavarmi una curiosità! pascoli, 362:
atelier della natura fu colmo in modo da non ci poter entrar più bruscolo,
con la coda dell'occhio; e da prima era come un bruscolo bianchiccio che
un bruscolo dall * occhio: liberarsi da un fastidio. -fare di un bruscolo
corpo quel bruscolo gli ficca, / da parte a parte netto glielo passa.
2. figur. tormentato, molestato da cure, fastidi. allegri,
sommesso: continuo e confuso (prodotto da persone che parlano sottovoce; dal volo
... inondava la piana, coronata da brulli monti. pea, 7-39:
ebbe più bisogno di farlo: guidato da un brusio che si sentiva in alto
e continuato; fatto per lo più da persone, che parlano o armeggiano con
asciutto bene per decanta zione da tali acque, el metterete sopra alle ceneri
minuto e leggiero carbone spento, proveniente da legna arse..., crivellato con
per separarlo dalla cenere. = da un ant. brustare, accanto a bruscare
= di etimo incerto: forse da riconnettere al longob. * brustan
* brustan e francone * brozdón, da cui il fr. ant. brosder
[tommaseo]: un panno da leggìo con brusta di seta.
di seta. = deverb. da brustare1. brustolare e brustolire,
= dal lat. ustulàre da ùstus (part. pass, di urère
per il caffè. = deriv. da brustolare. brutàglia, sf. accolta
ti guidaranno a termine tale, onde da lungi possi riguardar simil bru- taglia.
l'inferiore, e non esser tirato da lui. giacomini, 3-11: insegnare
40-ii-372: io uomo cieco e brutale andai da mane a sera errando in tutte le
, se vedrò di essere in disposizione da superare cotesta voglia brutale e infrenarla,
domani. di giacomo, i-458: da quando la prima volta il marito l'aveva
= lat. tardo brutàlis, deriv. da brùtus * bruto '. cfr.
(brutaléggio). raro. comportarsi da bruto, in modo volgare, animalesco.
giorno. = deriv. da brutale. brutalità, sf.
brutale; il compor tarsi da bruto; rozzezza, inciviltà.
del contadino. 2. atto da bruto; comportamento rude, incivile,
condurlesi a casa: e altre brutalità da non dirsi. segneri, i-207: hanno
: fascisti e nazisti hanno una vendetta da prendersi in italia, sugli operai,
. brutalità \ s -àtis, deriv. da brutus * bruto \ brutalizzare, tr
11 ragazzo dava a vedere di essere venuto da un paese, 0 addirittura dalla campagna
, 0 addirittura dalla campagna: sì da giustificare l'appellativo brutalmente scherzoso di «
lo vente. = deriv. da bruto1. bruteggiare, intr.
(brutéggio). raro. comportarsi da bruto; compiere atti brutali, feroci.
ira divina. = deriv. da bruto1. bruto1, agg.
'n quell'era. s. caterina da siena, iv-136: pregammolo noi mai
rincatenarlo. ariosto, 20-41: ma che da cavalliero, o tristo, o buono
... a un tratto immuni da tutto quel che nell'uomo è bruto.
, si avvita... in modo da aggredire per ogni verso l'unica costante
. allora, come trascinato anch'egli da quella forza bruta, come attratto da un
egli da quella forza bruta, come attratto da un potere occulto, s'awiò lungo
sulla materia bruta. 4. da bruto; simile ai bruti, alle bestie
cosa veramente, o generosissimo cavalliero, da basso, bruto e sporco ingegno d'
rissanti e da'barbari volanti al palio e da molti altri bruti. vallisneri, i-772
bruti ancora. alfieri, i-56: da questa vita di vero bruto bestia, mi
cupidità, non dissimile negli uomini di allora da quello che fu di ogni tempo nei
venditrici del mattino) è una bestia da tiro. suo marito, il pescatore
succedono adesso i bruti che la fanno da demente per il comando d'un ministero o
un governo democratico che non aveva nulla da governare; coi capelli cimati alla bruto
bruta, capelli alla bruta, si diceva da noi al tempo del dominio napoleonico.
xutó <; 4 sciolto ', da xùco 4 sciolgo '. bruttaménte,
creature umane, tre almeno sono ammazzate da questo inevitabil male [il vaiuolo]
vaiuolo] oltre a due almeno che vengono da esso bruttamente guaste. foscolo, viii-146
] saranno cecco, e paolo verzieri da civitanova, persone da bene, ancora che
e paolo verzieri da civitanova, persone da bene, ancora che, perii medesimi
bruttando il paese. berchet, 90: da canto le nostre lettiere / vedrem le
necessità di bruttarsi le mani per aver da fare con gente brutta, ora arte sublime
amando. capellano volgar., i-387: da lunga stea che uomo di tanta nobiltà
, nell'ultimo della sua vita, da alcune crudeltà,... sarebbe al
sarebbe al tutto la sua memoria degna da ogni parte di qualunche onore. tasso
su, chi mi dava aria da respirare fuori di quella bruttura. non dovevamo
morte. = deriv. da brutto. bruttato (part. pass
questi ultimi sono i più tristi; poiché da fanciulli avendo cominciato il mestiere di ladroncelli
. bruttura. s. bernardino da siena, 302: tu eri in ogni
bruttarla e brodaccia. = deriv. da brutto. bruttézza, sf. l'
brutta, / che non t'ha da spiacer, se non te aggrada. idem
prima dall'istinto di socievolezza e l'altra da quello di conservazione, e cercò di
fermò una ragazza messicana, il libro da messa sotto il braccio; magra,
fattore alzò le ciglia, / ben dee da lui procedere ogni lutto. boccaccio,
ne ha pure di bellissime e intese da tutti. leopardi, iii-112: quanta
ch'era rimasta a piedi perché brutta da far paura. quasimodo, 2-53: brutto
, parrebbe sozzissimo. s. caterina da siena, iv-87: molto sarebbe spiacevole
padre continuava a viziarla. e forse da questo venivano certe brutte pieghe. moravia
-sì, -rispose mario. -ma da un mese, non ho più occupazione.
ludri che dove son loro non c'è da passare più un'ora in pace e
.. nascono ora per proprio ingegno da sé a sé depravato et corrotto,
, se la lor caduta dal cielo da questa brutta meschianza con le donne cagiona
più fosco, / così sperando torsi da le spalle / quel brutto, abominoso
rischio di vedere la lor pace turbata da qualche loro matto zelante. manzoni, pr
certo momento, io dissi una parola da buon cristiano, mi vollero fare un brutto
questa ferita tanto brutta, / e da cotante iniurie de'vicini / per liberarvi
iniurie de'vicini / per liberarvi e da sì crudo assalto / chiamasti e galli ne'
- di valore minimo (una carta da gioco). 7. livido,
molto dolente; che se fosse dipeso da lui... -insomma, un
.: in senso morale. bartolomeo da s. c., 654: se
[ecc.]. s. bernardino da siena, 410: lavisi l'
, brutti i francobolli. c'era da prendere l'itterizia del brutto. b
... rimanesse brutto, / quando da prima s'ebbe a por le sbarre
.. cerca quanto più può di mondarsi da tutte le brutture del peccato e rappresentar
2-58: alete è l'un che da principio indegno / tra le brutture de
eccesso mio, tanto si manca che da quella abominevol vista io concepesse orrore [
teneva su, chi mi dava aria da respirare fuori di quella bruttura. soffici,
fui guarito per sempre. al punto che da quel tempo in poi, per tutta
né alcuna fiera, né ramo caduto da arbore. boccaccio, dee.,
si fece nella caduta, quantunque alquanto cadesse da alto; ma tutto della bruttura,
. ho qualche bruttura, qualche macchia da lavare nel mare? comisso, 7-96:
far bruttura. = deriv. da bruito. bruzzàglia, sf. disus
* sterpeto, cespuglio ', deriv. da brosse (sec. xii),
3-159: mentre ch'egli piglia la via da temere, per gli oscuri bruzzoli,
. = di etimo incerto: da ricollegare alla radice br- bruche indica luce
2. sm. subbuglio, commozione provocata da un avvenimento importante. soffici,
tiriamo avanti, e vediamo se trovassimo da dir qualche cosa che potesse servire di
: questo era un camino, che cominciò da una buazza, la quale né per
disus. azione, pensiero, parola da persona sciocca, tarda di mente.
: pensiero, parola e atto da buacciolo. = deriv. da
da buacciolo. = deriv. da buacciolo. buacciòlo, v.
al mondo degli uomini così buoi, da porre in carta delle buaggini come queste.
la cencia. = deriv. da bue. buassàggine, sf.
in questo mondo. = deriv. da buasso (per buaccio) spreg. di
, coperto di squame, di colore da cenerognolo a bruniccio. burchiello,
di cioccolata. = deriv. da bubbolo (per la forma tondeggiante).
arrivasse stasera. = deriv. da bubbolo (ove si cfr. la prima
, secondo il verso del gufo ', da bubo -dnis 'gufo, barbagianni '
. panzini, iv-90: bubbolare, da bubbola * fandonia ', nel senso
così bubolata. = deriv. da bubbola3. bubbolièra, sf.
suono delle bubboliere. = deriv. da bubbolo. bubbolina, sf. bot
amanita). = voce toscana, da bubbola2. bubbolino1, sm. piccolo
mon = voce toscana, da bubbolinor. bubbolio, sm. suono
! ». = deriv. da bubbolare1. bùbbolo, sm.
redi [tommaseo]: forse da questa voce bubbolo nacque il dir bubbole
altro; ed anche tagliato in guisa che da un'estremità abbia il nodo e dall'
v.). = deverb. da bubbolarel. bubbolóne, sm. che
spropositato chiacchierone. = deriv. da bubbolare2. bubbóne (bubóne),
redi, 16-ix-59: fu sorpreso in prima da una fiera e dolentissima gonorrea di diverso
diverso e brutto colore; e poscia da due bubboni nell'anguinaglia. muratori, ii-264
che viene nelle ascelle, e nasce da vizio venereo. tommaseo [s. v
faccia rasa, bluastra, ipocrita, faccia da prete insieme e da lacchè, dove
ipocrita, faccia da prete insieme e da lacchè, dove lacrimavano due occhi rossi,
pietrisco. baldini, i-290: come tocco da gocciole di piombo fuso, o d'
cinismo: « mal d'amore: bubbone da tagliare, squilibrio di glandole ».
3ou3o3vox- / jxt], comp. da 3ou3<óv * inguine * e x-fixr
se non quando sarà condotta a mano da bacco per far qualche visita a venere
3&vtov (dioscoride), deriv. da 3ot>3ci>v -cóvoc; * bubbone ',
pigliare ». = deriv. da bua1. bubù2, sm.
e baiuche. = deriv. da bubbola3. bubulca, sf.
fosser... / date quattro da spezzar sul campo / sode bubulce col
paio di buoi, empie: ed è da seminar rada, acciocché dilatar si possa
., 32-125: noi eravam partiti già da elio, / ch'io vidi duo
, 34-131: luogo è la giù da belzebù remoto / tanto quanto la tomba si
scura buca / fece tornare il mostro da l'inferno, / ove rode se stesso
stesso e si manuca, / e da mille occhi versa il pianto eterno; /
di concime. pea, 7-626: e da principio, la vestizione. gli esercizi
larghissime buche, con alberi rovescioni: da una usciva uno zufolo di raganella. alvaro
sia, che poca saglia, / e da far fuoco commoda, desio. idem
, cavatemi fuor di questa buca [da l'aer di livorno] / di cui
dormito nelle baracche, e adesso, da militare, doveva prepararsi a dormire dentro
. perciò nel nostro idioma viene distinto da ogni altro fetore col nome di sito di
. -affossamento sulle gote, provocato da eccessiva magrezza. cicognani, 6-38
cieche [ecc.]. -buca da neve: nelle zone carsiche, cavità
palcoscenico, il cupolino del suggeritore, messo da parte, accanto alla buca. marotta
s'aprono via via, sempre più da presso / finché, quand'è pieno,
tomba. monti, x-1-446: da questi sproni / punto adunque il magnanimo
dentro alla tartarea buca. -buche da golf: piccole buche (in numero
sanno / per la buca lor fatta da chi poi / dà che dir sempre alle
ancora giovane lasciando in eredità un ragazzo da campare: « ci fa buca, qui
209-50: un bucinetto che avea in casa da pigliare passere alle buche.
bucherellare. = ¦ deriv. da buca. bucacuòri, sm.
comp. dall'imp. di bucare e da cuore (v.).
comp. dall'imp. di bucare e da fondo (v.).
comp. dall'imp. di bucare e da fratta (v.). bucaiòlo
urlava carlino. = deriv. da buco. bucanéve, sm.
piccolo bulbo ovale e uno scapo terminato da un fiore pendulo; fiorisce nel tardo
comp. dall'imp. di bucare e da neve (v.).
adottato il modo di arrostire la carne usato da quegli indigeni. e. cecchi,
(nel 1578), deriv. da boucan (1578) 'carne affumicata':
boucan (1578) 'carne affumicata': da una voce indigena caraibica; cfr. ingl
comp. dall'imp. di bucare e da pera (v.).
aria con l'indice disteso come per trapassare da parte a parte gli autori incriminati.
riferisce anche alla sensazione di molestia provocata da un abito fatto di stoffa assai ruvida
3. ferire di punta (con armi da taglio), colpire con armi da
da taglio), colpire con armi da fuoco. caro, 12-i-30: vi
, 3-13: e s'io mi buco da per me la pelle, / ognun
austriaci. 4. passare attraverso, da parte a parte. soffici, 1-314
, fallire un intervento sulla palla (da parte di un giocatore).
ghiaino. = deriv. da bucò1. bucaruòla, sf. ant
dell'uopara. = deriv. da bucare. bucata, v.
campa d'ordinario di quello, onde differisce da * lavandaia '. de sanctis,
nica ». = deriv. da bucato1. bucatini, sm. plur
tempestate dalle formiche, e le scortecciate da morso d'animali. panzini, iii-320:
non veder che saie / bianche e bucate da livide occhiaie. fracchia, 127:
anima dell'uomo. s. bernardino da siena, 684: fa spazare a lei
le cucine, i tinelli, i luoghi da liscia, o bucata. soderini
pure cucire e si fa il bucato da sé, e si rattoppa le camicie.
7-407: stendeva il bucato sulle corde legate da albero ad albero. tozzi, i-255
svevo, 5-90: era strano che da una persona vestita di un abito netto,
bucato, la barba non fosse fatta da varii giorni. d'annunzio, iv-1-505:
le cose che bisogna toccare! cose da farsi poi schifo a se medesimo. sto
villaggio, a nome peppina, che aiutava da più giorni le donne a mandar innanzi
. xiii) 1 lisciva ', da buer (sec. xii) 'fare il
pneumatico di bicicletta. = deriv. da bucare, bucato; voce già registrata dal
le buccas allorché si suonano gli strumenti da fiato. = lat. deriv
. = lat. deriv. da bucca 1 bocca, guancia ', al
. buccèlla * galletta '(deriv. da bucca 'bocca ': 'piccolo
. agg. pan buccellato: pane costituito da una corona di panini. pirandello
di pane per i soldati', deriv. da buccèlla; nell'uso eccles. '
faceva bùccole e vezzi; e borsetto da odore nel caldo e nelle febbri; alle
1-20: « bucchero italiano, indubitatamente da pucaro portoghese, siccome ancora bucaro casigliano
casigliano: vocabolo che ho imparato solamente da pochi giorni in qua dal tesoro della
, mandorle, ecc., costituita da una pellicola o da una membrana più
ecc., costituita da una pellicola o da una membrana più o meno consistente;
, 1-150: la qual cosa è da vedere che per noi non si faccia,
di cocodrillo e che quegli altri son fantocci da farsene beffe. vallisneri, iii-379:
per buffoneria, / or gnene dà da ritto e da mancino. aretino,
, / or gnene dà da ritto e da mancino. aretino, iii-18: ma
/ lungamente seguita e vagheggiata / da sì leggiadro amante, e, quel ch'
-riportare a casa la buccia: salvarsi da un pericolo estremo, ritornare incolumi da
da un pericolo estremo, ritornare incolumi da una guerra. -non intendere buccia
bucciàcchera, sf. ant. buccia penzolante da un frutto. caro [tommaseo
v'è dentro. = deriv. da buccia. bucciata, sf. colpo
. buccia. s. bernardino da siena, 419: ne la sala dove
. giusti, i-554: dunque fino da quel tempo buccicava qualcosa: tanto meglio
ei non ne intende boccicata, / è da scusarlo. fagiuoli, 3-3-150: de'
niente... pare che derivi da buccia, scorza (cosa vilissima e superficiale
. bouchier, fr. moderno boucher, da bouc * becco '. bùccina (
usavano come tromba (simile al corno da caccia: ed era attributo dei tritoni
grande padiglione e imboccatura piccola, formata da un lungo tubo di bronzo ricurvo (
lungo tubo di bronzo ricurvo (in modo da circondare le spalle del suonatore).
buccine, per esser simili al corno da sonare, e per aver elle il bocciuolo
imo » si fanno con questa stromenti da sonare col fiato, perloché da'pittori
le trombe. mascheroni, 829: da un lato / aspre e ferrigne giaccion
grave / d'immane peso assai ròsa da tonde / la rauca di triton buccina tace
e la torta / lo ripercosse buccina da i monti. giocosa, 66: ma
alba... furono destate di soprassalto da uno strepito indiavolato giù per la strada
dove la voce dell'incavemato non sarebbe da sé potuta arrivare ce la portava di
[notizie] delle piccole buccinette, trovate da lei e dal signor bonfigliuoli ne'corpi
vero pontefice. = deriv. da buccinare. buccinante (part.
la tromba in bocca, e buccinar da per tutto quella gloriosa vittoria ch'ha riportata
provecciato d'alcuna cosa. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
regali si fosse fatto prestare dei denari da questo e da quello. de roberto,
fatto prestare dei denari da questo e da quello. de roberto, 46:
del varchi) insistevano a distinguere bucinare da buccinare. cfr. anche. fu.
.. e par verisimile che bucinare derivi da vocinare o bocinare, da bocina,
bucinare derivi da vocinare o bocinare, da bocina, esigua voce: avendo alcuni antichi
stente. = deriv. da buccinare. bùccino, sm.
(una varietà della porpora): da ricollegare a bucina (v. buccina)
muoia dentro. = deriv. da buccio (v. buccia), e
urinarie). = deriv. da una voce zulù, attraverso l'inglese buchu
: vede la moglie con le bùccole da signora agli orecchi; quattro anelli alle
* bottone al centro dello scudo ': da cui il fr. boucle,
suo gergo buccolica, intendendo 'cose da mettere in bocca ', cioè * mangerecce'
. di giacomo, ii-460: da una dozzina di grossi buccoli ricascanti
e lisce dei capelli, e da un bel paio di orecchini...
robusto, forte becco circondato alla base da ciglia rigide, e colori vivi
. scherz. cavallo. -anche: cavallo da poco, ronzino. c.
8-96: lo scalpitìo di un cavallo da nolo ci fa correre alla finestra come
'il cavallo di alessandro magno ', da @ouxécpaxo£ * a testa di bue',
a testa di bue', comp. da 3ou$ * bue e xecpocxf) 'testa
o bócellus, dimin. di bùculus (da bós * bue ').
asia e dell'africa): caratterizzati da appendici massicce a elmo o corno situate
città di buharà, nel turkhestan, da cui proveniva; la voce (penetrata prima
aspiravano. = deriv. da bucherare. bucherare, tr. {
buchi. s. bernardino da siena, 828: dice che avevano le
le budella, che e'non mi vien da mano a dir buccata d'ufficio;
fatto grado. = deriv. da buco1, sul modello di bucherellare.
cannello? = deriv. da bucherare. bucherato (part. pass
, dipinti a tempera, od occupati da quadri a olio, insecchiti, scrostati
bucherato e poi, accostando o facendo da un garzone accostare il foglio con la
vedrete più. = deriv. da buco1. bucherellato (part. pass
bucherellato, stinto, il quale pendeva da una funicella. d'annunzio, iv-2-34:
limoni, ridicola spoglia degli spiritelli usciti da tutti i fori dell'anima sua bucherellata
archetti] vi si fanno le buchette da poter veder dentro e pigliare il vetro per
palla di legno, spinta e percossa da un bastone. i ragazzi sono tanti a
ritengo provvido un ciuffo d'erba che da una buchetta, al piede del muro,
.. già assuefatto a ubidirla fin da quando pativa da ragioniere sotto il fù gian
assuefatto a ubidirla fin da quando pativa da ragioniere sotto il fù gian battista padre
« o ceccarino! che ci aresti da apponere? me gli ha dati il
l'ordine usato. salvini, 39-iv-107: da questa figura [di buccina] una
tolto un bucinétto che avea in casa da pigliare passere alle buche, andò alla detta
lat. bos * bue 'richiamato da taurus * toro '; nome adottato per
apertura rotondeggiante piuttosto profonda e talora estesa da parte a parte di una superficie o di
per lo più indiscreta, e sempre da riprovarsi. leopardi, 923: non so
le stringhe. -buco della tenda: da cui, anticamente, nei teatri,
. palazzeschi, i-80: ii salotto da ricevere... era un buco che
1-17: la cucina era un buco da gatti. 3. luogo riposto
fa a firenze, e che ella viene da firenze? manzoni, pr. sp
. idem, 3-116: io seppi tutto da una di quelle trombe di dicastero,
dai ragazzi stallieri. forse un buco, da starci magari in piedi, c'era
iii-103: se i toscani lasciandosi abbagliare da certi splendori, correranno a dare il
tempo di fare, non leverebbero un ragnolo da un buco. einaudi, 1-432:
-ma per ora non ho cavato un ragno da un buco... ho scritto
, fu gittato con molti suoi compagni da la bestialità de venti pazzi al lido di
, iii-152: siccome però mi scrivono da roma che il manoscritto...
! -buco via buco fa buco: da nulla non si può ottenere nulla.
rappezzatura che il buco, si dice da noi. -non tutte le ciambelle
1-178: e mio padre? se da un bucolino mio padre m'avesse potuto vedere
. tommaseo-rigutini, 864: bucolica, da un verbo greco che vale: pascolar
poeti bucolici, o ignorati o dimenticati da me? gioberti, iii-208: in sicilia
3ouxóxo? 'bovaro ', comp. da 3où <; * bue 'e -xóxo
toscanamente detta codone, mazza sorda, mazza da pazzi... colle sue foglie
con l'articolo incorporato: ta-buda, da cui il portogh. tabua).
al malmantile, 5-13: e però da quel tempo in qua, dicendo * 11
dei cristiani, che erano accorsi anche da paesi lontani, per la difesa della città
tolleranza. « = deriv. da budda. buddista (buddhista),
, ii-228: il panteismo fu talvolta mitigato da parecchi residui della fede primitiva, che
vita sociale! disertori di questa milizia da cui l'uomo non può e non
del mare. = deriv. da budda. buddistico (buddhìstico)
volgar. [crusca]: quando è da cercar di sapere alcuna cosa o nelle
, 182: venendo il piovano arlotto da pisa a firenze in su uno cavallo che
il corpo come una grattugia / e da far le bruciate la padella, / tanto
budella, come rece chi non ha stomaco da sofferire il caldo. firenzuola, 207
d'appetito. casti, 9-20: da se stesso mettesi il cristere, /
, 3-46: le interiora si ribellarono da prima, ma poi un adattamento ristabilì
gatto] assale uno dei grossi sorci da palude, gli mette le budella al sole
spese, la mattina, non più meticoloso da sentirsi torcere le budella dentro.
bianca, che erano i guanti; e da uno sbrego vien fuori la mano con
in letitia', / che vi è da soddisfare ogni appetenza / e di preti e
. abba, 1-101: fummo trattenuti da un fuoco terribile, fulminato da un muro
trattenuti da un fuoco terribile, fulminato da un muro, sul quale, nel
posta sulla spalla diritta, la quale attraversa da una parte il petto, dall'altra
diversi. e. cecchi, 6-rr: da mane a sera in completa uniforme,
quasi tutti e morirene molti. bartolomeo da s. c., 2-3-10: non
nato a sostenere le fatiche? matazone da caligano, v-500-211: e1 menarà li boi
la sera i buoi tornare sciolti / da le campagne e da'solcati colli. boccaccio
e anderà ad arare. s. bernardino da siena, 115: vedi che il
412: uno carro grande, tirato da duoi buoi coperti di rosso, sopra il
gli elefanti,... esso viene da superiorità di natura e quasi di specie
campo i validi garzoni / guidando i buoi da la pacata faccia; / e,
toro, cava internamente, fatta costruire da falaride come strumento di tortura.
un cotal riempimento delle mense che perché da alcuno in questa stagione calda sia gustato
f. negri, i-567: cane marino da alcuni, da altri vitello, bue
, i-567: cane marino da alcuni, da altri vitello, bue, lupo,
colla natura per far un bellissimo bue vestito da uomo: poco naturale, accidental niente
ingegno, mai costumi, e portamenti, da far salire in reputazione ogni buon cuoco
: e quel bue di quel d. da castello mostrò il... a
di cenci. goldoni, iv-1015: ho da esser io quello? -lo mettereste in
essere al mondo degli uomini così buoi, da porre in carta delle buaggini come queste
al faraone! se ne stacca buffoneggiando da demagogo in piazza davanti al popolo bue
figlio ed alla nuora che, trattando da buoni amici gli uzeda, non c'
forma osco-umbra di un tema indoeuropeo, da cui il gr. 3ous * bueggiare
a pagolo emilio. = deriv. da bue. bue muschiato, sm
, avv. scherz. stupidamente, da ignorante. baretti, 2-43: dei
qualcuno un bue: giocarlo, trattarlo da stupido. tassoni, 10-44: or
. m. -chi). scherz. da bue; proprio del bue.
intenderà bene. = deriv. da bue. buf, nella locuz.
malsana dove pascolavano le bufale nere, da cui quelle genti mungevano il latte e ne
tolto un bucinetto che avea in casa da pigliare passere alle buche, andò alla detta
correre al palio le bufale incitate e spaurite da fuochi... detta festa si
: era il trionfo un carro grandissimo tirato da bufoli, tutto nero e dipinto d'
in cielo a giove, che fu poi da quella frasca di fetonte aggirato con quei
quei cavalli; ma perché era carro da bufoli, però n'ebbe poco onore di
in levante fanno anche quello di bestie da soma. cattaneo, iii-1-99: le
1-272: non è questo uno scrivere da cacasodo e un riputarci bufoli affatto, venendoci
goldoni, iv-447: e poi cosa veramente da ridere il vedere un uomo qua e
là menato pel naso come un bufealo da una giovine e bella moglie, e alle
e bella moglie, e alle volte ancora da una vecchia, grinza e mal composta
, per la pinguedine). -fatica da bufalo: pesantissima. 4. ant
varchi, 24-20: e'sa la casa da sé il bufo- lone. ricchi,
, e già gli hai cominciato a dar da ridere e gliene darai ogn'ora più
raffiche turbinose e irregolari, spesso accompagnate da forte pioggia o neve o grandine.
come fa mar per tempesta, / se da contrari venti è combattuto. / la
che cade è rivolta e con mina aggirata da diversi venti. vellutello [inf.
/ odi e amor di mill'anni e da le tombe / sorgono accenti d'ira
sue bambine nel carrettino; e disfatta da quell'assassinio tutta una famiglia che era
non ho mai capito. un muso da cazzotti, con sopra cinquanta capelli a
viani, 4-18: invece quella sera da amedeo ci fu, come suol dirsi
, bufera. = voce toscana, da bufare, della stessa formazione imitativa di
in balia. = deverb. da buffare. buffa2, sf.
per men patir dall'estrinseco, o da vero armati in difesa da gli altri
estrinseco, o da vero armati in difesa da gli altri, chi è tutto spine
, chi dure anella commesse, chi da capo a piedi in arme, con morione
per gli occhi: usato per le cerimonie da alcune confraternite. note al malmantile
, che un colpo di bastone / da chi la porta punto non si sente.
lunga chioma intensa spiove sulle spalle ricurve da una « buffa » di pel gattino
beffa; scherzo, celia; cosa da poco. - anche: cosa esagerata,
della buffa »: cioè, crucciato da la ricevuta beffa. a. pucci,
uom di buffa. = deverb. da un * buffare (non altrimenti docum.
comp. dall'imp. di buffare e da aglio (v.).
. = voce lucchese, forse da beffardo rifatto su buffone. buffare
suoi rozzi paesani, che non venìvan da lei se non per pigliare la sbornia
ha preso. = voce onomatopeica: da * buff, che imita il soffio.
e palpabili. = deriv. da buffare. buffatóre, sm.
il vetro. = deriv. da buffare. buffò [buffet),
dove si dispone il vasellame e certe vivande da servire alla mensa, e in questo
fredda, che si dà alle feste da ballo e a simili ritrovi, al qual
. calvino, 1-97: un fez da gerarca, conservato sotto una campana di
dalla chiesa. = deriv. da buffo2. buffétta, sf.
buffétta, sf. dial. tavola da pranzo. puoti, 40:
il vapore. = deriv. da buffettol. buffettata, sf.
il naso ed ora dandogli così da scherzo leggermente alcuna buffet tata
tata. = deriv. da buffetto2.
e ricevemmo a uno a uno al volo da un milite assonnato e irascibile i moschetti
(sec. xvii), deriv. da bufile * bufalo 'e * cuoio di
ricevesse un buffetto. « s. bernardino da siena, 1052: elli pareva uno
ch'e'gli dessi un buffetto / da far cadérgli di capo due schianzi?
poi fu colta d'ammirazione pel berrettino da viaggio della signora maio, un cosino di
. d'annunzio, v-1-916: c'è da parte un nostro miserabile truffiere che in
pur un'altra volta le volesse ripagare da capo. = voce onomatopeica:
: buffettino. goldoni, ii-352: da una scatola d'argento tira fuori un
paesi molto abitati. = deriv. da buffa 'beffa '. buffo1,
intermittenza; folata. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
i-313: scossa ad ora ad ora da un buffo di vento gocciolava la pioggia.
un buffo. = deverb. da buffare. buffo2, agg.
, i-414: si mise a ridacchiare da solo, immaginando suo padre com'era
, dove si davano le opere buffe. da ponte, 100: mentre ne'drammi
le parole fossero tanto importanti, che da quelle sole dovesse dipendere tutto il buon
... che v'è una ragazza da uomo che vuol far fracasso,.
fracasso,... altra ragazza da buffa di graziosissimo spirito ed un buffo
serietà, di dignità; azione o discorso da buffone. lami, 2-85:
/ e dai a 'ntender che sei da fucecchio. buffonata, sf.
buffonata, sf. azione, discorso da buffone (e indica mancanza di serietà
varietà; pagliaccio. giacomino da verona, v-435-138: ma acciò che vu
né diti de buffoni, / iacomin da verona de l'ordeno de i minori
a. pucci, ii-268: e da costui dirivò il nome de'buffoni, e
non considerando a sé, fu beffeggiato da questo buffone con due così nobili partiti,
partiti, come avete udito. andrea da barberino, 1-5: la 'nvidia
novelle, delle ciancie e altre cose da suo pari; onde tutti gli fecero
entrò il padrone del circo, vestito da buffone con le brache larghe. -per
a buffonate; chi agisce in modo da far ridere di sé; persona poco
balzato peggio che non è quel buffon da bastonate dell'asino. a. f.
buffone in publico argumentando a messer tommaso da pistoia che tenne 250 conclusioni, penserò
fuora delle città e tenuti per buffoni magri da tutte le persone saggie, che s'
sarebbero stati esclusi d'italia, ma chiamati da babilonia e dall'egitto con premii grandissimi
, e vai sera per sera / da qualche scamonea fatto ministro; / e
... / se ti par aria da farci il buffone, / fallo, e
: esclamava che il miglior atto compiuto da ferdinando ii era stato il 15 maggio
, vii-55: io suonavo la chitarra da par mio, ossia sul serio, senza
, / e il buffon bertuccione; e da costoro / il destin dipendea di quel
compariscono a polisenno, tutta nuova e da cavarsene buon partito. foscolo, xiv-234
, un pazzo, / e compagni da taola e da giuoco / che tutto il
, / e compagni da taola e da giuoco / che tutto il dì la tengano
i-381: e fan gozzi e ampolle da speziali, / tazze, caraffe, buffoni
: quelle tazze spase e piane / son da genti poco sane: / caraffini,
/ zampilletti e borbottai / son trastulli da bambini. = cfr. buffare
fare il buffone; comportarsi, parlare da buffone. seneca volgar., 3-99
a una grossa farsa o buffoneria composta da qualche meticcio delle colonie che l'italia allora
, che fa ridere di sé; cosa da buffone, priva di serietà e di
per buffoneria, / or gnene dà da ritto e da mancino. buffonescaménte
/ or gnene dà da ritto e da mancino. buffonescaménte, avv.
[crusca]: non son cose da trattarsi buffonescamente. salvini, 6-142: il
. m. -chi). che è da buffone; privo di serietà e
cui civiltà, con atti buffoneschi e da giuocolari si manifesta intorno a un piatto
facendole servitù a'piedi gli uomini letterati da ogni banda. campanella, i-369:
si sogliono portare in capo dagli scemi e da altre simili persone di passatempo. baldinucci
mia poca abilità nelle composizioni buffonesche, e da far ridere. muratori, 7-ii-391:
stile che pressoché sino ai nostri giorni fu da molti con vergogna dell'italia confuso col
dal gr. t<4 poucpóvia, deriv. da 3oucpóvo <; * che uccide
uccide, sacrifica buoi * (comp. da 3o0 <; * bue * e
occhi bovini * (comp. da 3o0? 4 bue 'e óqp-0-ocx|xó <
ojetti, ii-277: m'appare di là da un muro un giardino di limoni
rimedio il bere assai contro a'pedignoni, da noi detti buganze. — voce
). dial. chi alleva bachi da seta. g. c.
scranne desligate e tre brazza di tela da farsi due grembiali. = cfr.
rabbia, stizza. = deverb. da buggerare. buggeraménto, sm. il
ai miei! = deriv. da buggerare. buggerato (part. pass
immantinente. = deriv. da buggerare. buggerìo, sm. chiasso
anche buscherìo. = deriv. da buggerare. buggeróne, agg. e
bocchelli, x-i-262: ho capito da un pezzo... che hai una
buggerona. = ¦ deriv. da buggerare. bùgia, sf.
, sf. ant. valigia, sacca da viaggio. masuccio, 353:
. = » forse deriv. da bugio * vuoto '(nel senso di
debbo ornai dir bugia. bartolomeo da s. c., 11-3-3: la
stare occulta. machiavelli, 902: da un tempo in qua io non dico mai
, 388: né si dee da noi stimare che così come riferirono già
bugìe distinguono comunemente i dottori, tolte da quei tre fini, per cui può
mente arrossisce o si confonde, tradendosi da solo. lippi, 2-71:
bugia, e bugia ogni cosa diversa da ciò che chiaro si vede risplendere ed
... è un emistichio ricordato da plutarco. 5. macchiolina bianca delle
. bugiàccia, bugiacciàccia. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
ceramica, ecc.), costituito da un breve calice in cui si infila
varie cose di pregio per quei letterati da lei generosamente protetti,... [
rientrò nella camera per prendere dal tavolino da notte la bugia con la candela.
bugie. caro [manuzzi]: da diversi si dicono e si scrivono diverse
baretti, 2-35: pamela si scuopre da se stessa piena d'artifìzio e d'ipocrisia
volgarità di linguaggio. = deriv. da bugiardo.
non dice la verità. bartolomeo da s. c., 36-4-13: il
2-37: or mi consiglia, e da bugiardi amici / e da vane speranze a
, e da bugiardi amici / e da vane speranze a sé mi chiama.
e fra'moderni gherardo cremonese, bartolomeo da parma e un certo tondino insieme con alemadele
è solo apparente, che è altro da ciò che appare; vano, ingannevole,
che saria bugiardo / sapor non fatto da vera notrice. idem, inf.,
non son ritratte dal naturale, ma da un'altra pittura. chiabrera, 385:
più e meno luce ricevono; e, da quella staccati, divengon bugiardi, ignoranti
suoni: bensì tanto io posso / da distomelo, forse. foscolo, iv-428:
cattaneo, iii-4-41: dei quarantamila fucili da truppa, di cui ci era fatta
comodo, non parendo loro però dilungarsi da dio, e voglion fare bugiarda la
mila libre, che il suo servitore da una testa non lo poteva alzare, non
impiccati i bugiarduoli. = deriv. da bugia1, col suffisso -ardo (che generalmente
dir bugie, mentire. bartolomeo da s. c., 15-1-2: sono
meno pesa. = deriv. da busàr * bucare '(da bu§o *
deriv. da busàr * bucare '(da bu§o * buco '); voce
per fare certi suoi stanzini e bugigattoli da ritirarsi, guastò quella stanza, e
di via calimaruzza, quasi tutto occupato da una misera scrivania. emanuelli, 1-76
al solaio. = deriv. da bugio * buco ', composto con gatto
9-28: un ferro bugio, lungo da dua braccia, / dentro a cui
* ressa, calca ', da bullir * bollire, gorgogliare '.
agitarsi. -al figur.: darsi da fare, affannarsi. a.
(bugliuòlo), sm. secchio formato da doghe di legno, con manico di
capone / che lo buglione sere'bon da bere. sacchetti, 72-9: quando
locato in ogni cella per servirvi da latrina. di giacomo, ii-784
. poùy ^ woaov, comp. da po0 <; 1bue 'e yxcòooa *
gr. poóyxcooooi; (comp. da 3o0 <; 'bue 'e
esterna di un concio, in modo da farlo aggettare sul vivo del muro;
e bignè (sec. xiv), da cui anche bignet (sec. xiv
. nei dialetti gallo-latini), ma da voce che indicava 1 gonfiore, protuberanza
di origine sconosciuta: secondo alcuni, da connettersi a bugna1. bugnare1, tr
dalla scogliera. = deriv. da bugna1. bugnare2, intr.
colossale calabrone. = deriv. da bugno1. bugnata, sf.
! ». = deriv. da bugnare2. bugn'ato, sm
archi. -bugnato rustico: costituito da bugne appena sgrossate. -bugnato liscio
faccia sopra romore. = deriv. da bugno1. bugno1, sm. alveare
et esse tengono forte insieme le bugnole da tener il grano. galileo, 4-3-59:
. 2. figur. cattedra da cui gli accademici della crusca recitavano le
= * neol. deriv. da bugno1. buìccio, sm. ant
santa trinità. = deriv. da buio. buiézza, sf.
la càusa? = deriv. da buio. buina, sf. sterco
nella sua bianchezza sabbiosa punteggiata ogni tanto da buine di vacca, somiglianti a grandi nenufari
nenufari neri. = deriv. da buino. buino, v.
né al senso. = deriv. da un lat. volgar. burius, forse
i miei più cari amici, perché da un anno a questa parte si può dire
detto nulla? non è venuto nessuno da firenze? siete ancora al buio di
, v-212: pensavo che ero uscita da un buio senza fine e che sarei rientrata
proprio di molte piante, costituito da un fusto tenta è inutile.
nieri, 230: colla fantasia già accesa da quelle idee e da quel mezzo bicchiere
fantasia già accesa da quelle idee e da quel mezzo bicchiere di più, a quel
dello spavento. = deriv. da buio2. carcere.
non sempre. = » deriv. da buio2 (cfr. n. 2)
del bulbo. -sindrome bulbare: determinata da lesioni del bulbo o midollo allungato.
¦ = voce dotta, comp. da bulbo e -fero (lat. -fer,
bulbo e -fero (lat. -fer, da fero * porto ').
-forme (dal lat. -formis, da forma 'forma ').
* = voce dotta, comp. da bulbillo e -fero (lat. -fer,
e -fero (lat. -fer, da fero 'porto ').
una gemma apicale, circondata e protetta da un involucro, di forma pressoché ovale
la virtù creatrice della stirpe italiana promosso da militari. si ragguaglia colla natura del
. si ragguaglia colla natura del paese da lei occupato; il = deriv.
, 5-144: gli occhi s'erano chiusi da sé ma il bulbo del sinistro pròtundeva
giva quello. boccaccio, viii-3: 'bulicame'da un lago il quale è vicino di
. bulbo di percussione: convessità presentata da una lama o scheggia sulla faccia
; indica il punto esatto tudine da quel fiumicello al bulicame di viterbo; onde
il colpo che l'ha staccata. è da sapere che a viterbo è uno lago,
padule. = * deriv. da burbero, per contrazione.
e buliche. = deriv. da bulicare. bulbocàstano, sm.
stamattina • di buona ora tu la portasti da te a te, per non ti
popolose terre che si veggano, perché da ogni parte vi concorrono abitatori. ma quantunque
: un vago / spettro, spinto da voglia empia ed infame / lieto aggirarsi
, acciocché la = deriv. da bulicare. bulesia predetta possa svaporare da
da bulicare. bulesia predetta possa svaporare da ogni parte. bulicare, intr
, sia che queste voci vengano a dirittura da bolla... sia da
da bolla... sia da bollire (che vien da bolla).
sia da bollire (che vien da bolla). carducci, 735: o
detto più comunemente cuoio di spenta / da me, non vecchia; tal che,
sue spinuzze. = deriv. da un lat. volum [i] naca
e volum [i] nalica, da volumen * avvolgimento * (cfr. volvire
, fame disordinata e frequente, accompagnata da deliquio... le cagioni ordinarie
fame divorante '(in origine * fame da bue ': comp. da xip
* fame da bue ': comp. da xip. ó <; 'fame
della fame canina perché è accompagnato spesso da « mancamenti di cuore » non insoliti nel
. o <; (comp. da 3o0 <; 'bue 'e da
da 3o0 <; 'bue 'e da xip. 6? * fame ':
': propriamente, * fame da bue '); cfr. bulimia.
oh! andiamo via, andiamo via / da questi luoghi di malinconia, /.
, agg. inciso = deriv. da bullettare. provenz. burin (
o altra materia) racchiudente amuleti, costituito da lastre di marmo o travertino con
, 2-1-96: esse stampe furon fatte da qualche debole bulinista. bulino (
, lo fa più acuto e tagliente da due lati, e la punta di esso
arrivati a imitar le stoffe in una forma da renderci riconoscibili, il dante dalla lana
e dal bulino, questo frigido misticismo da accademia, ebbe fortuna. cardarelli,
'. -anche: grosso chiodo da calzolaio. c. bartoli, 1-259
, special-bull-dog e bùlldog, sm. cane da combatti 2. ant.
o cuoio). -tracciato col mento e da guardia, dal corpo piuttosto basso,
grandi, piccoli, levrieri, bull-dogs, da caccia, spa- mente.
. ojetti, i-153: il suo naso da bulldog = deriv. da bullicare
naso da bulldog = deriv. da bullicare. scopre due gran narici
. = voce inglese, comp. da bull * toro 'e dog * cane
e poi sciolta in rimbrotti, / qual da pentola umor, (di ferro
in bullismo, sm. neol. comportamento da bullo. scarpe grossolane o destinate a
la malavita si confondeva con il scarpe da montagna; o per fissare lembi di stoffa
. burchiello, io: un camaìuol da uccellare a pesche / vidi senza bulletta
bullette indorate, arme e altre cose da farsi guardare: « ve'là;
c'era... un biglietto da visita, fissato con due bullette di rame
v.). = deriv. da bolla, nel senso di * borchia '
. quantità di bullette. giovanni da uzzano, i-75: bullettame d'ottone o
zecchini calano, venga a farsi risarcire da voi, ha detto che siete un
moravia, vii-145: lui disse, da vero bullo: « ma a te
caccia, sfiancati e trafelati come cani da corsa, egli non mancò di menarne scalpore
sgorbiate alla statua del santo, tratta da un tronco di
buonaccordo per buo- vibili: costituito da una vite di unione e da un
: costituito da una vite di unione e da un naccordo, il liuto per
, v. bullo. = comp. da buono e donna (v.).
intenti chi si sa partire / da reo segnor e allungiar bonamente.
bumerang, sm. arma da getto degli indigeni trattare, e
= deriv. dall'ingl. boomerang (da una voce indigena chelli, 6-570
dei soggiorni. — comp. da buono e accordo (v.).
. leopardi, i-1127: tali persone, da premesse evidentemente concepite, deducono in buona
buona fede. = comp. da buono e fede (v.).
degli artiodattili < = comp. da buono e grazia (v.).
ironico; -che sei venuto a frugare da queste parti. bocchelli, 1-i-57: il
dalla pirateria in ferrara, a viverci da signore. pratolini, 1-138: barcucci gli
che punti. = comp. da buono e lana (v.).
di quel tagliaborse. = comp. da buono e mano (v.).
. serra, ii-177: si è presi da quelle pagine così semplicemente e buonamente,
dignità. « = comp. da buono e morte (v.).
dà tanti fastidi e mi tiene lontano da voi! giusti, iii-38: il governo
affrescato di peri meli e serpenti da paradiso terrestre, pensò invano la signora
della posterità. = comp. da buono e anima (v.).
mandasse la buonannata, e in compenso da tre mesi non piovve dal cielo altro che
che fuoco. = comp. da buono e annata (v.).
): per che, ora parendogli da dormire, comandò che con la buona notte
poche ore io spero trovarmi di là da po, e ringrazio dio che m'ha
e quasi miracolosa. il rimanente dipende da altre facoltà, le quali, a chi
buona notte. = comp. da buono e notte (v.).
dell'accoglienza. = comp. da buono e pace (v.).
, quel buonasera della ragazza avana, da persona che non ha da perder tempo.
avana, da persona che non ha da perder tempo. vittorini, 2-117:
la donna. ¦ = comp. da buono e da sera (v.)
¦ = comp. da buono e da sera (v.). buonavòglia
che fa - = * comp. da buono e voglia (v.).
determinato periodo; = comp. da buono1 e giorno (v.).
penale italiano, vio = comp. da buono1 e governo (v.).
classici banchetti della re = comp. da buono e costume (v.).
e scegliere le cose belle. da n&z * tutto 'e xp ^ jotóc
buondato. ¦ = ¦ comp. da buono e dato (v.).
« buon dì »? non è da mattina. « buona sera »? non
migone è atteso. = comp. da buono e dì (v.).
. ¦ = ¦ comp. da buono e fresco1 (v.).
diario e la favola, e che da tempo è la delizia dei buongustai.
altrimenti son fanfanate e grullerie di buongustaioli da far guasto alle scuole e schifo alle persone
deltopportunità. « = deriv. da buongusto. buongusto { buòn gusto
, richiedendovisi un buon gusto, proveniente da un buon giudicio. bettinelli, 296
trattenuto dall'azione. = comp. da buono1 e gusto (v.).