presso aldrovandi (1602) e deriv. da una voce di origine bolognese.
nodi grigio-giallastri translucidi. = deriv. da perla1: cfr. anche lat. scient
adattamento del fr. perlage, deriv. da perle (v. perla1)
faville stellari. = deriv. da perla1. perlàio, sm. (
superficie, sotto forma di goccioline, da un tessuto, senza esserne assorbita (
tessuto). = deriv. da perla1 (per la forma delle gocce)
qua perlappunto. = comp. da per, lo e appunto1 (v.
degli ugonotti. = comp. da per, la, quale e cosa (
= dal fr. perler, denom. da perle (v. perla1).
infinita chiarità perlare. = deriv. da perla1. perlari, sm. plur
. = voce dotta, deriv. da perla1, forse per il pregio; è
ant. perlatto), agg. costituito da perle unite fra loro da un filo
. costituito da perle unite fra loro da un filo (una collana). -
per non udirne i lamenti. -composto da perle macinate e polverizzate (un farmaco
verso l'alto, preferibilmente su tele da ricamo e con filati alquanto grossi:
la gugliata e si passa con l'ago da destra a sinistra sotto al filo verticale
al filo verticale che ne risulta, così da formare un nodo. 7.
bianco ombrato. = deriv. da perla1. periato2 (pari. pass
perlatura1, sf. fregio costituito da una serie di minuscole perline o semisfere
d'oggi. = deriv. da periato1. perlatura2, sf.
di riso. = nome d'azione da perlare1. perlèggere, tr. (
dotta, lat. perlegére, comp. da per (con valore intens.)
di piangere. = denom. da perla1, col suff. dei veibi frequent
s'affonda. = deriv. da perla1. perìeremerrante, agg.
. = voce dotta, comp. da per terem [o \ errante, calco
(nella poesia ditirambica), comp. da eprjucx; (v. eremo)
tardo perelixàre (apicio), comp. da per (con valore intens.)
perequata e perlibrata, aciò se expedissano da le pluviose aque e gelicidi.
pass, di perlibràre, comp. da per (con valore intens.) e
ii-278: la tua bocca socchiusa / è da me più lontana / che la perlìfera
su le acque natali. -alquanto popolato da ostriche; caratterizzato dalla loro presenza o
. = voce dotta, comp. da perla1 e dal tema del lat. ferre
. disus. secrezione di una perla da parte di un mollusco. olivi,
d'una perla. = deriv. da perla1, col suff. dei nomi d'
. = voce dotta, comp. da perla1 e dal tema dei comp.
le dà miglioramento. = comp. da perla1 e dall'imp. di figliare (
= comp. da perla1 e impregnante (v.),
due perline di vetro azzurro a far da occhi! -gocciolina di sudore.
ricoperti i reofori ad alta resistenza percorsi da corrente elettrica, allo scopo di isolarli
-plur. tipo di pasta alimentare da minestra, di consistenza minuta e tondeggiante
, perlinatura. = deriv. da perlina, n. 7.
perlinato, agg. edil. formato da perline con giunte fra loro
etiopia, se ne sarebbe già andato da tempo. 2. che è
3. schermo perlinato: schermo da proiezione rivestito da uno strato di minuscole
schermo perlinato: schermo da proiezione rivestito da uno strato di minuscole perline di un
cerchio di perline. = deriv. da perlina. perlinatore, sm. oref
piccole semisfere. = deriv. da perlina. perlinatura, sf.
. 2. motivo ornamentale formato da perline. 3. numism. cerchio
con bollicine sferoidali. = deriv. da perlina. perlineare, tr. {
essere tanto zelo che perlinearano quelle cose da la natura tanto ben imitate.
ben imitate. = comp. da per, con valore intens., e
fa). = comp. da per e linguale (v.).
periino. = deriv. da perla1. perlismaltato, agg.
e nuove. = comp. da perla1 e smaltato (v.).
fondamentalmente acida, con struttura perlitica, da cui si ottiene, previ opportuni trattamenti
-anche: il materiale ottenuto per riscaldamento da tale roccia: essendo imputrescibile e ininfiammabile
2. metall. eutettoide formato da cristalli di ferrite e cementite e contenente
condizioni di raffreddamento, può risultare composto da finissime e iridescenti lamelle di cementite alternate
di ferrite { perlite lamellare) o da globuli di cementite immersi nella ferrite {
o sferoidale). = deriv. da perla1-, cfr. anche fr. perlite
riscontrabile in alcune rocce eruttive, caratterizzata da una serie di fessurazioni concentriche sferoidali,
acciaio, nel corso di un raffreddamento da temperatura superiore, a una temperatura leggermente
dell'austenite in perlite, in modo da provocare la comparsa di tale struttura.
tale struttura. = deriv. da perlite, n. 2, col suff
malinconico, perloché fu non solamente amato da tutti coloro che di lui ebbono cognizione
di lui ebbono cognizione, ma ancora da molti prìncipi italiani et altri signori.
, 4-i-819: per lo che è affatto da rifiutarsi l'interpetrazione che i giganti siano
entravano pur esse in parte delle contribuzioni da pagare ai francesi. imbriani, 7-100
illustre). = comp. da per, lo e che1 (v.
quelli che faceva per le bolle da cardinali, non punto maggiori d'una mano
ii-9-104: ai io di giugno io ho da pagare 250 lire; e in
gargarismo che emette sparafucile quando si allontana da rigoletto dopo avergli proposto il turpe
10-39: perlomeno mi ritrovai mezza giornata libera da poterti dedicare. -con
voglio rifare, perlome no da solo. = comp. da
da solo. = comp. da per, lo e meno (v.
a forma di microscopio binoculare, costruito da reichert, che permette di accertare 1'
= dal ted. perlometer, comp. da perle (v. perla1) e dal
2. agric. vite perlona: vitigno da uva bianca da tavola ottenuto incrociando le
. vite perlona: vitigno da uva bianca da tavola ottenuto incrociando le varietà perla imperiale
ognun dice che saresti altro uomo / da saper rivedere, e d'altra sorte,
, protrazione. guido da pisa, 1-214: la vite chiamano [
dal provenz. perlongamen, nome d'azione da perlongar (v. perlongare).
né ancor perlungare. s. caterina da siena [tramater]: usate un santo
sanudo, lviii-163: il signor antonio da leva aspeta la risposta s'il
lo aboccamento. = nome d'azione da perlongare. perlónza, sf. tose
, 12-iii-106: l'ultima ch'io ho da voi avanti a queste [lettera]
jacomo corbinegli. = comp. da per, lo e più (v.
non comune). = deriv. da perla1. perlucènte, agg. ant
dotta, lat. perlucère, comp. da per 'attraverso'e lucere (v.
mortali. = denom. da perlucido. perlùcido, agg.
pura e sottil parte del sangue, separato da ogni altra superfluità. 2
e perlucido quanto la famiglia di quelli da carrara ha aùto in ogni virtude uomini
dotta, lat. perlucxdus, comp. da per (con valore rafforz.)
dotta, lat. perlongus, comp. da per (con valore rafforz.)
e riposti; frugarlo meticolosamente, rovistarlo da cima a fondo, per lo più
più volentieri rimango tappato io, il quale da tre giorni non ho fatto che perlustrar
dotta, lat. perlustrare, comp. da per (con valore intens.)
e intensamente, rischiarare. pellegrino da castiglion fiorentino, lxxxviii-11-251: diana con
friget venus ». = comp. da per, con valore intens., e
. = agg. verb. da perlustrare1. perlustrato1 (part.
. le strade appaiono deserte, perlustrate da carabinieri a cavallo. perlustrato2
sapone. = comp. da per, con valore rafforz., e
il lettore si ricorderà del progetto ideato da quel commissario, d'introdurre nella casa
cacciatore, un giovane di bolzano, che da poco tempo era ufficiale perlustratóre. ghislanzoni
delle squadre. = nome d'agente da perlustrare1-, cfr. anche lat. tardo
. milit. ricognizione di un territorio da parte di unità in avanscoperta per accertare
-disus. controllo periodico effettuato da appositi ufficiali sullo stato di efficienza delle
perlustrazione il giro che fanno gli inspettori da una guarnigione all'altra, da un quartiere
inspettori da una guarnigione all'altra, da un quartiere all'altro, per esaminare
anche, perquisizione diligente e sistematica compiuta da squadre di polizia in luoghi sospetti o
8-326: arrestati per caso di notte da una pattuglia in perlustrazione e condannati a
sbarbaro, 1-94: massiccio, sgrossato tanto da dargli forma d'uomo, procedeva a
, nero e rosso, faccia inquieta da perlustrazione. 3. figur.
. = nome d'azione da perlustrare1-, cfr. anche ingl.
dotta, lat. permacerare, comp. da per (con valore intens.)
traduz. dell'ingl. permafrost (coniato da s. w. muller nel 1943
dotta, lat. permagnus, comp. da per (con valore rafforz.)
dispiacere. bechi, 2-250: da tre anni a quella parte, non si
per via d'un perniale sorto e inciprignito da pettegolezzi di parenti. moretti, 15-113
. ant. malvagio. simone da cascina, 44: un'altra falsa figura
è la falsa grasia, non infuza da dio ma immissa da perversi spiriti invidiosi
grasia, non infuza da dio ma immissa da perversi spiriti invidiosi, lo cui nome
vituperosa cagione. = comp. da per, con valore rafforz., e
). = comp. da per e malissimo, superi, di male1
non avesse avuto in corpo quell'orgogliuzzo da dozzina, quel ticchio permalosamente goffo che
a dover dire la novella la quale da lui udita avete, così né più né
né più né men son tirata io da quello di calandrino e da'compagni suoi
una medesima maniera servata, mossi non meno da tema che la corruzione de'morti non
corruzione de'morti non gli offendesse, che da carità la quale avessero a'trapassati.
lo raggio / de l'altra luce da sé è vera. albertano volgar.,
gli ebrei levantini] più che si può da questa scala. soderini, i-408:
di grado superi.). bartolomeo da s. c., 336: quivi
anche: senza commento. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
ha connotazione fortemente asseverativa). francesco da barberino, i-113: quel ch'ho del
quando avrai li rei passi cercati / toma da l'un de'lati / a lei
maggiori, e tanto più se si faranno da basso mezzi tempi. d. trevisano
tempi. d. trevisano, lii-12-171: da alcuni fu giudicato che...
più di quello che gli vien prescritto da quelli; onde è più legato e più
degno di pietà il signor prezzemolo, da cui presi congedo dopo avergli rattificato l'
l'arciera diana. = comp. da più, che * e mai (v
= voce dotta, comp. da più, che * e perfetto (v
qualche podere. = comp. da più, che * e tanto (v
innamora tanto. = comp. da più, che * e tutto (v
il segno. = comp. da più, che * e umano (v
non più riccamente ornata che di gioie da murano, se ne sta gioioso e
giovanni di bonandrea, xxxvii-59: scender da monte mirabel altera / in chi bianche
guardo del sol raggio non expugna / da vista e naturale sitigliela. =
dotta, gr. tcuouxxóc comp. da roiov 'pus'e exxco 'estraggo'.
di modi e di costumi / sì svariati da que'che s'usan ora, /
volando, si possano con brevità trasferire da luogo a luogo. chiabrera, 1-iv-74:
per esempio quando si parla della penna da scrivere, guemita della sua piuma,
1-229: diceva proprio sul serio, da far dimenticare agli altri e perfino a
(con valore aggett.): adorno da un ciuffetto di piume, piumoso.
piuma sembran tutte l'altre some. bartolomeo da s. c., 35-2-5:
la strinse alla vita, la sollevò da terra. montale, 14-m: la mia
minimo; effimero, inconsistente. fausto da longiano, iv-24: non avendo discrezione il
: vi ringrazio che, avendo ricevuto da me un piacer di piuma, mi avete
. per estens. ala. antonio da ferrara, io: a la tua laude
la fresca aurora più che mai legiadra / da l'orizzonte ornai scotea le piume.
fin presso a maggior luce aspire, / da me partendo con audaci piume. guarini
robuste piume / armàro le virtù fin da la cuna, / de l'indole cultrici
si ricava dalla periodica spennatura di volatili da cortile (in partic. oche) ed
siena [tommaseo]: penna di piuma da letto del centonaio a peso soldi trenta
balla di piuma e d'una federa da coltrice. crescenzi volgar, 9-84:
traggono per ragusi... piuma da letto e cori di bovi e di buffali
di canarino guarnito all'intorno del bordo da una folta e lunga piuma nera da cui
bordo da una folta e lunga piuma nera da cui si staccano mille punte di penne
di penne color dì fuoco. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
vietò. verga, 8-281: giungeva apposta da modica, sputando fiele, incerettata,
di struzzo! stuparich, i-203: da una strada laterale sbuca e svolta fulminea una
. grillo, 748: sono stracco da dovero. consenta ch'io passi dalla
la stanza d'improvviso lume / sorride da le piume / l'infermo. soffici,
pensieri [di torquato tasso] in fin da quando / con le trilustri piume egli
alume... pare che sia coagulato da una certa virtù, che in vero
ha similmente certa natura di lanugine e da molti è chiamata piuma di salamandra.
piuma di salamandra, con alquanto umido untuoso da quella inseparabile, e questo vi mantiene
ristorate piume / spiegasse al cielo e da nostr'occhi lunge / n'andasse il
l'un l'eteme piume / da la prigione ove facei soggiorno.
una linea retta per mezzo del foglio da un canto a l'altro. giov.
e fer su 'l monimento / così notar da le fabrili piume: / fetonte giace
casa, egli poteva mandare quattro 'piume da cento'al mese per aiutare a mettere
categoria che comprende i pugili che pesano da kg 53, 525 a 57, 153
, 525 a 57, 153 (e da kg 54 a 58 se dilettante)
se dilettante), i pesisti che pesano da kg 56 a 60, i lottatori
a 60, i lottatori che pesano da kg 57 a 62. -anche:
d'anni il giro / viver lungi da me. idem, x-4-661: oggi tristo
s'è in calandro pecora posto sì che da lui non si parte: che ben
f. frugoni, iii-17: mi trovai da questa rodope falsa inveschiato di modo che
chiabrera, 1-ii-391: se tu scorgi anco da lunge / un di questi noiosi calabroni
quello traesi le piumoline del petto pei guancialini da depor le ova. d'annunzio,
in arcione. = deriv. da piuma, attraverso una forma accr.
adattamento dello spagn. plumajeria, deriv. da plumaje (v. piumaggio).
laghetto azzurrino. = deriv. da piuma. piumàccio1 (pimàccio,
in su la bocca quando dormiva. cenne da la chitarra, xxxv-ii-425: case di
case di paglia con diversi razzi; / da bere vin gergon, che sia ben
foggia de'piumacci e de'guanciali parimente da state. c. gozzi, 4-1 io
-figur. riparo, protezione. simone da cascina, 163: ordiniamo lo dormentorio,
. campanella, 4-387: per discemer da lunge l'amico e 'l nemico ente
. 2. archit. fascia da cui si dipartono le volute del capitello
, 662: 'piumaccio': toppaglio marinaresco da turar l'ingresso all'acqua e chiudere falle
/ sanza straccio / avaccio / è da pigliare più che 'l rotto.
dal lat. tardo plumacium, deriv. da piuma (v. piuma).
bianco. = deriv. da piuma. piumacciuòlo (pimacciuòlo,
generico: piccola imbottitura. guglielmo da piacenza volgar. [crusca]: li
di filaccia, opportunamente sagomato e costituito da più strati, che si applicava sulle
ogni cosa insieme, e poi si hanno da fare piumacioli di stoppa fina e questi
, molli, fatti sotto diverse forme, da esser applicati di fuori per molte commodità
le bacchette dei tamburi. cassiano da macerata, lxii-2-iv-97: colla sinistra tengono
], ben imbarberescare con dar loro da mangiare orzo mondo, paglia trita, e
malvagia o greco, e ogni dì da mattina e da sera fargli lentamente passeggiare
, e ogni dì da mattina e da sera fargli lentamente passeggiare nel corso in
guglielmotti, 662: 'piumacciuòlo': toppaglietto da chiudere le piccole falle nel vivo del
arresto dei meccanismi a orologeria. giuseppe da capriglia, 26: li dui piumacciuoli saranno
i sedili, perché esse stiano sollevate da terra all'altezza che bisogna.
è prodotto dal morso non abbastanza sostenuto da un labbro posteriore troppo floscio o sottile.
. fornito di barbe (in modo da ricordare la rachide di una penna).
una piuma. = deriv. da piuma. piuma delle pampas,
diformi e molti vaghi e belli. sforzino da carcano, i-2-30: quelli che vengono
plumage (nel 1265), deriv. da. piume (v. piuma).
il cappello. = deriv. da piuma. piumaiuòlo, sm.
aiuoli. = deriv. da piuma. piumare1, tr. spiumare
e provenz. plumar, denom. da piume (v. pluma).
dotta, lat. piumare, denom. da piuma (v. piuma)
la cosa attastata, con un isbuffare da nuotatore, spruzzizante stille piumarie, cavò
pesce grappato. = deriv. da piuma. piumata (ant.
di piume che si faceva inghiottire ai rapaci da caccia a scopo purgativo. trattato
gittò la piumata. = deriv. da piuma-, cfr. fr. ant.
, coperto di piume. guido da pisa, 1-239: come li troiani mangiavano
ornato di piume). [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
ostro. n. villani, 1-294: da tutti questi esempi si vede che fuor
= lat. plumàtus, deriv. da piuma (v. piuma).
una piumétta minuta e densa e difficile da essere levata. leoni, 135: a
sotto di sé come un chiaro guscio distinto da una piumétta di fumo.
dentro il cotiledone o si discioglie subito da questo inviluppo e dalla piegatura della radicella o
nel centro. = deriv. da piuma. piùmice, sf.
1-369: 'piumicino'(forse stranamente derivato da pomice): striscia di feltro o anche
di lustrarlo. = deriv. da piùmice. piùmicio, agg.
partic., lucch., deriv. da piùmice. piumina,
vita mia. = deriv. da piuma-, cfr. piumino, n.
carena, 1-362: 'piumino': fiocco da impolverare la pelle e i capelli,
spolverare mobili alti e pareti, formato da un mazzo di piume (oggi per
per fucili ad aria compressa, formato da una punta metallica munita di un fiocco
aveva no perduto i piumini da una parte sola, come se qualcuno
si fosse steso a terra a soffiarci sopra da una parte. 8. bot
dai fiorai per le infiorescenze ovate coperte da morbidi peli biancastri (che le rendono
'lagurus ovatus'. = deriv. da piuma. piummài, aw.
tornarvi piummai. = comp. da più e mai (v.).
giaccone imbottito. = deriv. da piuma. piumosità, sf. ant
la vivezza somigliano? = deriv. da piumoso. piumóso, agg. letter
: è la nostra lingua in formar verbi da vari volatili curiosissima. dal pavone,
dotta, lat. piumósus, deriv. da piuma (v. piuma)
= idiotismo tose. comp. da più, [i] n e là
dal confino. = da riconnettere con più. piurare,
ed è accompagnata dalla congiunzione che seguita da un complemento di paragone o da una
seguita da un complemento di paragone o da una frase comparativa).
virtù e la nobibtà] l'una procedere da l'altra, o vero ambe da
da l'altra, o vero ambe da un terzo; e soggiunge che più tosto
terzo; e soggiunge che più tosto è da presummere l'una venire da l'altra
tosto è da presummere l'una venire da l'altra che ambe da terzo. cavalca
l'una venire da l'altra che ambe da terzo. cavalca, ii-io: lo
morire che tu! s. bernardino da siena, 847: voi avete tanta robba
che darla a quebi bisognosi. ca'da mosto, 215: ad ogni pericolo
, ix-164: michele... da ragazzo aveva pensato seriamente di farsi prete.
cascò ammalato b clarissimo badover di febbre da principio leggiera e poco stimata, attribuita
più tosto aria del viso è queba che da la beltà è ibustrata a differenza de
de l'altre, come l'aria luminosa da l'oscura: e chiamo beltà quel
sempre è seguita daba piena debe parole e da infinita varietà di frasi. manzoni,
): il vedere un potente ritirarsi da una soverchieria, senza esserci costretto,
più tosto a non lo fare. fausto da longiano, iv-176: i colpevoli non
ma più tosto con ammonimenti dolci, facendogli da loro istessi vergognare dei loro errori.
di scandali., amerei piuttosto morire lontano da te e non avere per altra ricompensa
di sbagliarti. 4. seguito da un aggettivo o da un avverbio per
4. seguito da un aggettivo o da un avverbio per attenuarne o rafforzarne il
2-1-116: il falco pescatore non si trova da noi altroché nell'inverno ed è piuttosto
giammai l'ardente febbre / si dilegua da te, se d'oro e d'ostro
che potrà. = comp. da più e tosto (v.);
piuttostocché, pressocché'. = comp. da piuttosto e che * (v.)
, in pubblico. bartolomeo da s. c., 20-1-11: i
, tegnendo piuvicamente le femmine. marsilio da padova volgar., ii-xxdc-12: se
di firenze. = nome d'azione da piuvicare. piuvicare, tr. (
invito e repugnante il senato. marsilio da padova volgar., ii-vi-12: e
. 2. confiscare. bartolomeo da s. c., 6-2-4: furono
giudei. = denom. da piuvicò. piuvicato (part.
piuvicate le carte del ceppo. marsilio da padova volgar., il-xxvi-11: non à
delle donne. = nome d'agente da piuvicare. piuvicatura, sf. ant
mi. = nome d'azione da piuvicare. piùvico (piùico),
e puoserlo nella via piuvica. marsilio da padova volgar., i-xvi-14: monarcia
contrapposti alla propria abitazione). bartolomeo da s. c., 3-1-3: rado
pesci è piuvido. = deriv. da. piuva, per piova (forse per
la pazienza. = comp. da più e volta (v.).
]: 'cornamusa': cioè piva sordina da sonare. ghirardi, 129: inanzi si
(accompagnata dallo strumento omonimo), da cui nel sec. xvi derivarono varie
gli voglio nel loco de figliuoli quando da lor non manchi. -e noi, nel
volg. * pipa 'fischietto', deverb. da pipare o pipìre 'pigolare', di origine
defolianti). = comp. da p [ropanó \ e val [erianico
infelici, che arrostir voi feste? / da quali mani vi fur mai ghermite,
se è sempre disposto a lasciarsi trattar da me senza cerimonie, come quando era
»). = deriv. da piviale. piviale (ant.
cui lembi verticali sono trattenuti sul petto da un fermaglio; spesso riccamente decorato,
a lì contigua, e fu vestito da subdiacono e diacono et uno puviale. trissino
sacerdoti colle loro ereditarie impolitiche massime che da ogni loro individuo in un colla tonaca
suo bellissimo lontano, riposte le renghe da pare, ne prese il piviale e,
eccles.) pluviale, propr. 'mantello da pioggia', neutro sostant. del class
delle regioni settentrionali europee e asiatiche, da cui emigrano d'inverno verso il sud
ottobre cominciano ad arrivare i pivieri. da primo vengono alla spicciolata, due o tre
= etimo incerto: forse deriv. da piova, perché arriva verso la stagione
se danno dato sarà en alcuno pieverio da cinque soldi en su, allora la podestà
puccinello franateci del pievieri di san brancazio da matraia ebbe da me maestro iacopo fisico
del pievieri di san brancazio da matraia ebbe da me maestro iacopo fisico in soccita e
dei venti. = deriv. da pieve-, cfr. lat. mediev.
(v. ptvetto1). = da piva, n. 2 (nel signif
= dal fr. pivoter, denom. da pivot (v. pivot).
chiesa, non fosse altro, funzionano da venti secoli. eppoi affideranno la
la propria mediazione mistica a qualche pizia da sottoscala o a un ex-dentista. montale
ne'« misiani » colui che mutolo da tegea in misia viene. piccolomini,
restateci, sono celebri inni di vario stile da esso composti sopra i quattro celebri greci
gr. iiu#io <;, deriv. da um 'pito', antico nome di delfi
col fior di latte e una pizza dolce da intignere. de sanctis, ii-1-32:
), di etimo incerto: forse da un lat. picea [placenta],
questo sintomo; eczema. guglielmo da saliceto volgar. [altieri biagi],
11 pizzicore, dai latini detto 'pruritus'e da altri pizza. garzoni, 7-523:
è lassive. = deverb. da pizzare. pizza3, sf. region
colle. nieri, 133: è da stamani che corro su per queste pizze
, no? = deriv. da pizza1, con doppio suff. pizzamantèllo
voce diffusa nell'italia centrale, deriv. da pizzo 'becco'; cfr. beccaccia1
di questi sensi cordiali con una bonomia da grosso papà ridanciano o con un fare
papà ridanciano o con un fare evasivo da burbero benefico, volentieri assumendo arie protettive
e di area roman., deriv. da pizzarda, n. 2.
= voce di origine onomat., da avvicinare a pizzo 'punta'o,
3-153: 'pizzarizzo':... polvere da fuoco bagnata e impastata e fattone come
= voce lucch., comp. da pizzo e arrizzo, forma di pari,
pizzarlóne, sf. qualità di uva da tavola coltivata nel piacentino. =
cani rabiosi. = nome d'azione da pizzare. pizzegamòrto, v.
come le mele. = deriv. da pizzo, attraverso una forma dimin.
pizzeria birreria, c'è anche la pista da ballo disse una delle ragazze che si
chiamava ines. = deriv. da pizza1. pizzétta, sf.
gadda, 6-183: attaccata ar muro, da una parte del lettino, c'era
una parte del lettino, c'era da vede un'oliografia molto bella: un ber
assai carte, mi venne donato / da un vicin nostro, ch'il mestier
a. papini, 58: pizzicagnolo: da pizzicare, che vende tutta la roba
una sibilla, una cronica era tenuta da sbirri, da osti, da facchini
, una cronica era tenuta da sbirri, da osti, da facchini, da cuochi
era tenuta da sbirri, da osti, da facchini, da cuochi, da frati
, da osti, da facchini, da cuochi, da frati e da tutto il
, da facchini, da cuochi, da frati e da tutto il mondo. rajberti
facchini, da cuochi, da frati e da tutto il mondo. rajberti, 2-26
merci di pizzicheria). domenico da prato, lxxxviii-i-511: altri di loro dicono
loro dicono il libro di dante esser da dare... alli pizzicagnoli per
altro saranno un imbarazzo inutile e materia da pizzicagnoli, dove a noi sarebbono importantissime
una famiglia senese, 53: xn soldi da sere guattieri e de la butiga del
. tommaso di silvestro, 136: polo da parma, quale era pizzicarolo, padre
il facchino. landò, 1-53: montino da cesenna, picicaiuolo, fu il primo
2-209: tu ti stilli a schiccherar poemi da vendersi poscia a'pizzicaiuoli. moneti,
1295, a bassano), deriv. da pizzicare, in quanto venditore di commestibili
-e ciaffi e messi / pizzegamorti e mulinar da cessi. garzoni, 1-444: son
al quale è compagno oggi di buono da bergamo, in questo mestiero di sotterrar
di porta gualdimari, adprovati per martino da lecore e per duccio piccandolo.
come quello, ma non era tempo da inasprire alcuno et in particolare un prencipe
. disus. tenaglia di ferro formata da due emisferi vuoti, usata un tempo
in mare, quando ne avessero ricevute da qualche batteria nemica. dizionario di marina
: 'pizzica-palle': strumento di ferro formato da una sorta di tenaglia, le cui bocche
molle del corpo, stringendola in modo da provocare una senzazione di dolore più o
delle calzette, e con essa percoteva da ambedui i lati il suo vicino.
. -rifl. s. bernardino da siena, 112: colui che ha l'
più foggie, tazze, saliere, vasi da fiori e simili capricci, avvertendo sempre
pizzeghin'... prende il nome da ciò che ciascuno dei giuocatori, ad ogni
giocatori devono appunto pizzicare, ovvero pescare, da loro mucchietti di carte.
ferire. - anche assol. guido da pisa, 1-351: quando l'aquila piglia
a mangiare a'cani. s. bernardino da siena, 560: le cornacchie so'
.. un barile di vino può importare da sei a sette scudi. soldati,
al castello. sbarbaro, 1-191: da nonno a nipotino! da vedere,
, 1-191: da nonno a nipotino! da vedere, questo minorenne che i grandi
con grossa squadra pizzicando gli alloggiamenti or da una parte or dall'altra, tentarono,
di penetrare qua e là e quasi da per tutto ne pizzica. botta, 6-ii-197
nel presente stato ognuno attende a pizzicarsi da lontano per non provare d'appresso qual più
che il vostro agl'incentivi amorosi. da ponte, 1-500: che dita tenerelle
sua realtà. nievo, 696: da un pezzo era pizzicata da una indiscreta
, 696: da un pezzo era pizzicata da una indiscreta curiosità messami in capo,
messami in capo, te ne ricordi, da quella pettegola della faustina.
medio: la qual maniera è detta da essi pizzicare la corda. -eseguire
questo motivo è stato pizzicato un po'da tutti, è stato talora orchestrato con
me ne pare il fegato, scaccia da sé. marino, ii-95: voi séte
goldoni, vi-892: di là voglio condurvi da certa mercantessa, / che pizzica un
di secondare un tal genio, scoraggiato da quel proverbiaccio in grosso latino che 'carmina non
? - eccellenza, posso dire che da vivo non ho fatto altro che studiare
mordace o anche malizioso, in modo da suscitare l'interesse. girolamo leopardi,
in mantova per generale di quell'altezza da tutti gli ordini della città indifferentemente era
, come questa, pizzica di meraviglia da svezia. goldoni, xiii-376: so che
xxvi-3-252: io che mi trovo afflitto / da tante spese e non so come fare
giuoco a pizzicarella. = deriv. da pizzicare. pizzicarla, v
confetti zuccherati, per lo più costituiti da un seme di anice. l
zucchero fino, anima mia, / da far la pizzicata e 'l marzapane, /
cavalli, pizzicati di nuovo e trattenuti da una strappata di morso, levarono alto le
. moravia, 25-252: la camicia da notte della moglie, di velo tutto
leali, i quali, pizzicati appena da una piccola banda che andava ronzando intorno
stimolato, irritato, risentito, crucciato da un moto dell'anima, dagli impulsi di
: voi mandaste via alberada, pizzicato da gelosia. e. cecchi, 6-142:
: alletterà il popolo con ariette accompagnate da stromenti pizzicati, sordini, trombe marine,
di nona senza preparazione e alle viole da braccio fece fare per primo dei tremoli e
bizzarre. = nome d'azione da pizzicare. pizzichénte, agg.
tritolato la ruota del frantoio, cavata da un piastrone ruzzolato dalle piene della freddana
e acuto. = deriv. da pizzicare, con metaplasmo. pizzicherìa
. v.]: 'pizzicheria': cose da pizzicagnolo. -con riferimento alla destinazione
fusse una pizzicarla. = deriv. da pizzicare, in quanto negozio di commestibili
1-i-438: non s'era opposto a che da ragazzo giuseppe imparasse a leggere e scrivere
erano pizzichevolissimi. = deriv. da pizzicare. pizzichina, sf.
, di area fior., deriv. da pizzicare. pizzichino1, agg.
solo pizzichino, sm.): tabacco da fiuto di odore particolarmente pungente.
, per conto mio, una 'boetta'da cinque lire di 'pizzichino'. viani,
l'acqua pizzichina. = deriv. da pizzicare. pizzichino2 (pizzighino),
uno de là. = deriv. da pizzicare. pìzzico (pìccico,
una parte molle del corpo, in modo da provocare una sensazione di dolore più o
... significa prendere colle dita da qualche massa una picciola porzione di farina
aver succhiato rumorosamente un pizzico di tabacco da una scatola di legno, si accingeva a
quarantena nel ripostiglio l'oggetto in soprannumero da trafugare; intascò il pizzico di spilli,
in questo cielo appare, non si sa da dove giunta, una nuvoletta bianca,
, simile al pizzico di lana perduto da un gregge celeste. -quantità minima
de'miei soldi, miei sacrosanti, guadagnati da me, col sudore della mia fronte
pochi passi un pizzico di case sormontate da un campaniletto bianco in trionfo come su
lei per trovarle un pizzico di avvenenza da criticare. zena, 1-469: sfortunatamente
devono appunto pizzicare, ovvero pescare, da loro mucchietti di carte. 8
mezzi continua favolosa; e devi saperlo da altri. io son l'unico che
ma a pizzichi e successivamente, tanto da alimentare il lavoro e l'agitazione: non
. l'una prendeva a pizzichi il grano da un paniere foderato di una pezzuola;
-essere un pizzico di vespa: una cosa da niente, una bazzecola (con valore
solo a corcarsi meco: che appostato da lui, fu tagliato a pezzi. -
fino a giorno. = deverb. da pizzicare. pìzzico e non rìdo,
maestro nel mezzo passeggiando con un piattino da caffè, entrovi un poco d'acqua,
avvertito in varie parti del corpo tanto da provocare la reazione di grattarsi (e
grattarsi (e può essere causato o da un malessere fisico o da stimoli esterni
causato o da un malessere fisico o da stimoli esterni). - per antonomasia
i-179: e1 corpo suo compreso tutto da malattia fu tormentato da vari dolori,
suo compreso tutto da malattia fu tormentato da vari dolori, imperocché principalmente lui aveva
e non riescire a togliersi il pizzicore da dosso: la macerazione della carne che dava
marcia, l'ortica si lascia portare da l'onda: e dipoi e pesci,
dipoi e pesci, e quali, tocchi da quella, sentono il pizzicore e per
bisogna ch'io tomi bambino, perché da tre o quattro giorni mi sento il male
3. sensazione gustativa e olfattiva prodotta da un cibo piccante, da una bevanda
olfattiva prodotta da un cibo piccante, da una bevanda frizzante, da un odore
cibo piccante, da una bevanda frizzante, da un odore pungente. nievo,
. turbamento improvviso e irresistibile che nasce da un desiderio fisico o da un sentimento
che nasce da un desiderio fisico o da un sentimento che si manifestano nel corpo
terminata la prima linea che, assalito da un pungentissimo geloso pizzicore, tramava nell'
il diavol facesse che, costretta / da maggior dell'usato pizzicore, / ricercasse
poveruomo c'incappa e si lascia vincere da quel pizzicore, egli è spedito,
v.). = deriv. da pizzicare. pizzicorino, sm. solletico
'pizzicorino':... solletico; e da tutti usasi la frase 'fare
e acuto. = deriv. da pizzicare. pizzicottare, tr.
teresa gli pizzicottava il braccio tanto forte da farlo piangere. soffici, v-6-298:
polvere. = denom. da pizzicotto. pizzicottata, sf.
che ne porta il segno; segnato da lividure. - anche sostant.
dai sassi, che gli sparavan via da sotto le ruote. pizzicòtto (picicòtto
presenti e pizzicotti, / le tovaglie da tavola levate, / s'accendon nuovi torchi
spintoni e i pizzicotti non son tratti da usarsi onestamente e neppur le parolacce e
tiravano di sotto la tovaglia dei pizzicotti da farla saltare. pratolini, 9-475: mi
e mi suggerì d'andar a vedere da vicino un monarca. -stretta al
/ di quel strano pizzicotto, / da cui stretto il vostro core / a svenir
di certi moderatucoli rifatti, i quali da un pezzo in qua mi si mettono attorno
aromatico, di figura ovata convessa e da una parte piano con solco longitudinale in
de amicis, xiii-53: come v'ho da intendere quando mi dite...
con un toponimo). maironi da ponte, 1-111-86: un simile monumento
madre, a socchiudere gli occhi, vedeva da casa brillar gli ottoni e i ferri
casa brillar gli ottoni e i ferri da pizzo. -escrescenza della mucosa boccale
sfilati capelli né in imitar qualche pizzo da donna ecc., tutte cose di poca
, incorniciato in una specie di baldacchino da trono o cortinaggio d'alcova, scolpito
5. region. tangente estorta da organizzazioni mafiose e camorristiche. alvaro
. = voce di origine espressiva (da una radice onomat. / > *
santo vostro. galanti, 1-ii-579: da per tutto ho trovato donzelle che restano nubili
e fichi pizzoluti. = deriv. da pizzo, n. 1, attraverso una
molto noioso. = deriv. da pizza2. pizzuco, sm.
, piolo. s. carlo da sezze, i-367: levandomi da mano il
. carlo da sezze, i-367: levandomi da mano il pizzuco e per insegnarmi il
o tre piante. = deriv. da pizzo, n. 1. pizzuga
un coccio degno di essere ridotto in iscatola da tabacco degna di papi. c.
, ii-583: son passati quasi due anni da quando ui>a bella mattina trovai fra la
cameretta del comandante. = deriv. da pizzo, n. 1.
pezzutèllo), agg. varietà di uva da tavola bianca o nera il cui nome
= voce roman., deriv. da pizzuto. pizzuto, agg. fornito
nella baracca. = deriv. da pizzo. placa1 (piàcca)
. campana, 2-145: fin all'acqua da bere (cosa presso ch'incredibile,
non lungi dal fiume e continuamente importunati da pioggie) valeva fino a quattro plache
papini, 327: fu promesso loro da giusto scavembergo che il dì seguente sarebbono
io, chiunque ella sia, priego da ora, con quella voce che a'
benigni. novella della griselda, io: da ora innanzi a tutti vi protesto /
verso i vinti. foscolo, xvi-407: da queste vie tenute dai tersiti per azzuffarvi
, senza ch'ella se ne avvedesse, da alcuni, i quali sanza aver fra
, operavano pure di concerto, condotti da una intenzione comune. settembrini (luciano
padre mio, accetta questo sacrificio e da quinci inanzi sie placabile per lo mio amore
lo mio amore e purga e parti da loro ogni vecchia macula. ulloa [
, 314: i due mondi sono divisi da un'ostilità forse non placabile.
se altro ordine v'era si spartivan da loro. segno di grande non placabile
fu il vederli non isbrancati né stigati da pochi, ma uniti accendersi, uniti
del libro di isaia). zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
lat. placabilis, agg. verb. da placare (v. placare)
, lat. placabilitas -dtis, deriv. da placabilis (v. placabile)
cessare l'ira divina, l'ottenere da dio il perdono o la misericordia.
placamenti dì nimica ira per aver pace da chi non facea guerra. d. bartoli
, lat. placamentum, nome d'azione da placare (v. placare).
in partic., ferrarese, deriv. da p [e \ lacan 'conciatore di
parete'(nel 1410), deriv. da plaquer (v. placcare1),
di alcuni manifesti sui muri di parigi da parte di fanatici protestanti contro la messa e
di persone irate, sdegnate, sconvolte da una forte passione o, anche, una
suo, e così ebbe la pace da me. ghirardacci, 3-352: placorono con
ira degli orsini, sì gravemente offesi da lui nell'onore, negli stati e nel
appende. ciro di pers, 207: da l'alta poppa d'oro / co
l'inasprì. bemari, 5-231: da due invisibili altoparlanti si udirono le suggestive
era sempre tirato in ballo chi doveva far da guanciale. -lusingare, blandire
placare e riconcigliare ai peccatori. bianco da siena, 97: nel suo sangue
giovinetto trace / tolse il suo ben da quelle fiamme ardenti. s. maffei.
dio o a una divinità. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
alla pietra d'oreb. s. caterina da siena, iii-161: per la morte
persona del figliuolo. s. bernardino da siena, 534: ben manderebbe idio
ché ce n'è bisogno. fausto da longiano, iv-243: giamai gli iddìi placheranno
varano, 1-275: guarditi giove / da sì funesti auguri e plachi l'ira
: forse i fulgidi scutati eserciti / da le romulee porte a manipoli / usciranno
nascondiglio: furono scovati coll'ardore del cane da caccia e spenti senza pietà; se
. foscolo, xvi-256: le scrivo da letto ove cerco di sudare e di
-comporre (una controversia). zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
intr. con la particella pronom. recedere da atteggiamenti provocati dall'ira, dallo sdegno
ispirati a moderazione, abbandonando quelli dettati da estremismo politico. pascoli, i-382
25... la scalmana, anche da noi, cominciò a placarsi, e
) il diavolo, il quale cadde da cielo. 7. abbonacciarsi (
il placarte o sia editto fatto pubblicare da sua maestà britanica,... espressamente
a placare. s. bernardino da siena, iii-331: bisogna pigliare ferventemente
benigno. = agg. verb. da placare. placato (pari.
ragionevole, più equilibrato. guido da pisa, 1-32: l'angelo placato si
, 1-32: l'angelo placato si partì da moise. s. agostino volgar
agostino volgar., 1-7-227: non molto da poi venendo alessandro, li fu soggiogata
dall'amore è commosso che colui che da tal passione è libero, e similmente
re latino, / invocati gli dei da l'alto seggio, / cotale al suo
ferocia. dottori, 3-13: tal da l'armi rifee di giove al soglio,
tu vergine cuccia, idol placato / da le vittime umane, isti superba.
serbi placato. lemene, ii-290: quando da tonde / con trecce bionde / la
croce invincibile, /... / da questo colle, vigile, / alla
tranquillità, serenità interiore. zanobi da strato [crusca]: alcuni convertiti nell'
una sorpresa e anzi ci si fosse preparata da tempo. -trascorso in pace,
landolfi, 9-44: e... da notare che il passato ci presenta oggetti
mediatore. = nome d'agente da placare. piscatòrio, a ^ g
dotta, lat. placatorius, deriv. da placare (v. placare)
e fece infami. s. bernardino da siena, 948: a chi dà limosina
lat. placatio -ónis, nome d'azione da placare (v. placare).
s. marco, 170: nel disegno da w. ee. approvato si svolgono
approvato si svolgono divisati alcuni orologi solari da incidersi nelle plache di marmo di questa
è per lo più portato in vista da addetti a particolari servizi pubblici).
d'argento portata alla sinistra del petto da alti dignitari di determinati ordini cavallereschi.
del cranio che durante lo sviluppo si trasforma da membranosa in cartilaginea. -placca del pilastro
buccia contenente una gemma che viene prelevata da un albero domestico per innestarlo in un
ateromasia: lesione caratteristica dell'arteriosclerosi costituita da zone più o meno circoscritte di degenerazione
mieliniche in zone della corteccia cerebrale colpite da necrosi incompleta di natura arteriosclerotica. -placca
alcune demenze senili e presenili, costituita da depositi di sostanze estranee. - placche
che sta'lì a cincischiare -la voce da placche di sifilide -sbrigati, cappuccino!
plaque (nel 1562), deverb. da plaquer (v. placcare1).
del metallo. = deverb. da placcare *; voce registr. dal dizionario
nel gioco del rugby, azione compiuta da un giocatore per fermare un avversario che
= dal fr. placcage, deriv. da. plaquer (v. placcare1, n
. placca2). = deriv. da placca *; voce registr. dal dizionario
un placcaggio. = nome d'agente da placcare1-, il signif. n. 1
una cucitura. = nome d'azione da placcare1. placchè, sm. frances
vestito di grigio, con la picchetta da mutilato. -targa marmorea di piccole
gli altri, francesco di ser gregorio da gravedona, i fratelli rocchi, g.
i fratelli rocchi, g. p. da liema, gal. cambi, ecc
). = deriv. da placca1; voce registr. dal dizionario delle
annesso ovulare dei mammiferi placentari, costituito da un organo carnoso e spongioso, di
cotiledoni sono riuniti in due lobi connessi da un tratto membranoso. - placenta circumvaliata
estesa. -placenta multilobata: quella costituita da più di tre lobi, isolati fra loro
: porzione di tessuto placentare, costituita da uno o più cotiledoni, separata dalla
più cotiledoni, separata dalla placenta principale da un largo tratto di membrana. -placenta
-placenta trilobata, tripartita: quella costituita da tre lobi separati più o meno completamente
nutrimento del feto. campailla, 15-46: da tarterie de l'utero prodotti, /
parte d'esso utero s'era assai mutata da quel che era e fatta dura e
. tessuto di tipo parenchimatico, percorso da fasci vascolari, facente parte delle foglie
. di ttxaxoùc -oovroc, (che è da 7ixà$ t. 'krzy. óc,
lat. scient. placentalia, deriv. da placenta (v. placenta
plur. euteri. = deriv. da placenta. placentazióne, sf. anat
dell'ovario. = deriv. da placenta-, cfr. fr. e ingl
= voce dotta, comp. da placenta e dal tema dei comp.
. = voce dotta, comp. da placenta e dal suff. lat. -fórmis
dal suff. lat. -fórmis (da fórma 'forma, aspetto'). placentìfrago
. = voce dotta, comp. da placenta e dal tema del lat.
non è stata ancora descritta in modo da dimostrarla positivamente vera. = deriv
positivamente vera. = deriv. da placenta. placentofagìa, sf.
, sf. zool. tendenza istintiva da parte dell'animale partoriente a ingerire gli
. = voce dotta, comp. da placenta e dal tema del gr.
. = voce dotta, comp. da placenta e dal tema del gr.
animali. = comp. da placenta e lisina (v.).
di tipo multiplo. = deriv. da placenta. placentopatìa, sf. medie
. = voce dotta, comp. da placenta e dal gr. rca-soi;
determinati processi morbosi. = comp. da placenta e terapia (v.).
con valore giuridico o soltanto politico) da un potere superiore. giovio,
ch'io vedessi d'avere il placet da s. a. tramater fs. v
usata dai membri di un concilio o da altro organo collegiale ecclesiastico per esprimere voto
con tranquilla coscienza, con animo libero da preoccupazioni e angosce; tranquillamente, quietamente
, xiii-564: in così dir, da insolito sopore / preso, m'addormentai placidamente
a mezzogiorno e precisamente all'ora predetta da gabriele, chiuse placidamente gli occhi e
del cielo. -benignamente. guido da pisa, 1-240: anchises gettosse inginocchione
una stessa carrozza col n., fu da questo placidamente avvertito. brusoni, 202
202: il prencipe, benché offeso da somigliante richiesta, placidamente rispose. tranquillo
placidamente. cesarotti, 1-vii-210: indarno / da me t'ascondi e del mio cor
la confronterà con gli altri documenti finora da lui datici intorno ai sensi e all'intelletto
gozzano, i-575: due ragazzi imprudenti precipitano da mille metri, fi padre impazzisce,
. in modo ameno, piacevole, tale da infondere serenità, tranquillità. de
, 7-74: per il fatto di guardare da quella specola sospesa sul vuoto, era
dei padroni e della giustizia, si abbia da placidare, e v. s.
vittorie. = denom. da placido-, cfr. anche lat. tardo
esprimersi o di argomentare, che rifugge da espressioni contorte ed enfatiche e si sviluppa
: ora ecco il medesimo luogo tratto da cipriano... ponga l'animo in
, di serenità che ne emana. da porto, 1-73: avremo noi da un
da porto, 1-73: avremo noi da un lato l'adriatico mare, che
nostro posilipo. = deriv. da placido. placidire, intr. (
quando si lisciano. = denom. da placido-, cfr. anche placidare1.
sereno (e l'atteggiamento che deriva da tale condizione interiore). patrizi
ricordasse: l'ariosto la guardava fin da giovane con indifferenza sorridente. idem,
cornette di cavalleria fiorentina e, sentitosi da coloro il calpestio de'cavalli che non aspettavano
senso di quiete e di serenità che emana da un paesaggio o da un luogo.
serenità che emana da un paesaggio o da un luogo. beltrameui, iii-163:
con inutile placidità.. regolarità scandita da ritmi lenti. edi, 16-v-436:
vecchio compilatore. d'annunzio, iii-1-100: da qualche tempo egli non ha abbandonata la
, lat. placiditas -àtis, deriv. da placidus (v. placido);
interiore, non essendo agitato o turbato da passioni violente, da pensieri molesti;
agitato o turbato da passioni violente, da pensieri molesti; che sa dominare le passioni
amore del quieto vivere, rifugge abitualmente da atteggiamenti contrastanti con l'altrui opinione o
arrivò il giorno tanto atteso, specialmente da zia annedda la madre, una donnina
i-308: disse loro che, per assicurarli da ogni mal trattamento che avessero potuto ricevere
ricevere nella nuova signoria, tutto che da seneca il tragico avesse offerta molto grande
così recente, mio severino ferrari, da lui sopra tutti diletto, e da me
, da lui sopra tutti diletto, e da me., vediamo tutto quello che
appresso noi... tanto sono da quelle, che placidissime sono, lontane,
, che placidissime sono, lontane, quanto da quelle che son veramente fiere. c
le olive. -non sconvolto da guerre, da agitazioni, da moti
. -non sconvolto da guerre, da agitazioni, da moti insurrezionali.
-non sconvolto da guerre, da agitazioni, da moti insurrezionali. imperiali, 4-737
, serenità d'animo; che muove da animo pacato, mite; che denota
credo che ben fosse che uno, da natura veemente e concitato, si mettesse
esistenza senza madre. -che deriva da tranquilla sicurezza e imperturbabilità d'animo.
è. casti, ii-2-100: guàrdati da talun che il dolce riso / sempre ha
(38): una gioia temperata da un turbamento leggiero, quel placido accoramento
particolare. -non turbato da dubbi, da ansie esistenziali.
-non turbato da dubbi, da ansie esistenziali. leopardi, iii-61
i-261: e [matthisson] guidato da una ispirazione placida, né aggiunge al
, i-1-49: non cent'altri trarrò fuor da tanti / secoli andati, o d'
le ore placide della vita. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
, 38 (672): fu, da quel punto in poi, una vita delle
placido, un mare solamente per galanteria agitato da zeffiri e da altri piacevoli venticelli.
solamente per galanteria agitato da zeffiri e da altri piacevoli venticelli. -che non
tesoro. 8. che muove da cortesia; garbato. castiglione, 343
e con quella onestà che sempre ha da componer tutte le sue azioni una pronta
venere l'altra, indotto fue / da falsa gente in placida maniera / la bella
sollievo, che ricrea in quanto muove da tranquillità di coscienza, da animo sicuro
quanto muove da tranquillità di coscienza, da animo sicuro e libero da preoccupazioni o
coscienza, da animo sicuro e libero da preoccupazioni o angosce; non agitato,
chiaro nel viso, così palesemente libero da ogni pensiero. -sereno (la morte
-sereno (la morte). guido da pisa, 1-314: con placida morte prese
ameno, piacevole, dilettevole. zanobi da strata [crusca]: acciò per loro
posai presso a una voragin cinta / da un orlo rozzo di macigno antico.
ciel sereno, / placido olezza: va da monte a monte / l'arcobaleno.
: in groppa a 'l vento venia da 'l placido / bosco vicino un suon di
f. mancini, 16-41: lunge da voi l'altr'ieri in su la verde
di comacchio il nostro mare / fugge da l'onda impetuosa e cruda / cercando in
ogn'ora più dagli egizi lidi, gonfia da placidissimi venti le vele, solcava tranquillissimo
frugoni, i-3-291: un venticello placido / da l'occidente vien, / che a
mezzo a'nitidi colti un'ascosa / da placidi alberi magion riposa. cicognani,
suo bel volto imbruna, / non da l'èrebo a noi sorge importuna
noi sorge importuna, / ma da placido ciel placida scende. f. f
). benivieni, xxx-10-79: fin da l'altra riva / eco, al suo
, procurandosi che il canto sia formato da musico perfettissimo il quale lo faccia placido
d annunzio, iv-2-513: vi farei servire da cameriste e da silenziarie, calzate di
iv-2-513: vi farei servire da cameriste e da silenziarie, calzate di feltro e vestite
color purpureo overo rosato che fiammeggia e da alcuni è detto placido... la
qua e là torvo vagante, / da qualunque suo moto e gesto altero, /
, propr. 'che piace', deriv. da piacére (v. piacere1);
pena. davila, 301: ove da principio erano piacitati per perturbatori del regno.
un'azione cattiva. = denom. da placito1. placitare2, tr. plàcito
e regolare, e come tale è da fuggirsi. = voce dotta dal
.) piacitatio -onis, deriv. da placet (v. placet).
: i$ -t&x;, che è da xxaxów 'incrosto', denom. da xxà$
che è da xxaxów 'incrosto', denom. da xxà$ tcxxxóc; 'lastra, placca,
sm. letter. libera scelta compiuta da una persona fra due o più possibilità;
e quanto più e quanto meno si ha da alveare, o lasciarsi a buon placito
stato ricevuto con troppo di buona fede da tutti i filologi ch'elleno significassero a
segni, 4-49: ricercasi... da ogni uomo non quello che è antico
un'istituzione. mamiani, 11-81: da ciò la massima gesuitica dell'obbedienza automatica
impero. 5. sentenza emessa da un tribunale. -anche: documento che
ministri del medesimo erode vennero a ricercare da lui quel tributo solito... che
. - in partic.: prediletto da dio. lapide cortonesi, xxxv-ii-36:
me tam placito, / quasi impetrito da l'occhio gorgoneo. 2.
-anche: ispessimento dell'ectoderma ventrale da cui si origina la catena ganglionare in taluni
, gr. 7ixaxa>sr] s 'piatto', da 7txà$ 7ixaxói; 'lastra, placca'.
con corpo fusiforme e robusto dermascheletro costituito da placche ossee formanti una corazza sul capo
di molluschi il cui dorso è rivestito da otto piastre calcaree. = voce
7ixaxó <; 'lastra, placca'e da ganoidi (v.). placòide
rumore prodotto dalla caduta di un oggetto o da un colpo, un tonfo, uno
la parte superiore della scena parapettata fungendo da soffitto (e di solito è sostenuto
adattamento del fr. plafond, deriv. da plat-fond, propr. 'fondo piatto'.
sf. lampada per illuminazione elettrica costituita da una base con lampadine o con un
adattamento del fr. plafonnier, deriv. da plafond (v. plafone)
più molto vasta o sconfinata e lontana da chi parla, talora indicata in
, 31-31: se i barbari, venendo da tal plaga / che ciascun giorno d'
nugole..., essendo spinte da venti nella plaga meridionale, ingrossano (
che l'inondazione del nilo era preceduta da un vento etesio, cioè vento annuale
vita, siccome / un'ave sonata da plaghe / lontane, lontana lontana /
luce infonde ad le celeste plaghe. pellegrino da castiglion fiorentino, lxxxviii-ii-257: o somma
, 2-i-8: cominciando col nostro navilio, da piacevolissimi zeffiri mosso verso la plaga orientale
-marin. mare poco profondo delimitato da una riva diritta, senza insenature o
e d'eroi, / che volete da noi? l. gualdo, 1136:
, 9-31: egli non avrebbe saputo dire da che misteriosa plaga dell'essere gli uscivano
aure / o ritomasser pii del dolor mio da una plaga, / ove tra note
del settimo è magnanimo e felice e da s. ambrogio è chiamato soave e creanzoso
è deprecato con lagrime quando si desidera ottener da dio gloria e felicità alcuna. metastasio
voce dotta, lat. tardo plagalis, da accostare al gr. 7rxàyioc (
dicon plagas [dell'eroe], ma da tutti si vede / che il mal
plagiare'olga. = denom. da plagio1-, cfr. anche lat. plagiare
essere lui l'autore della scoperta pubblicata da quello che si vuole far passare da plagiario
da quello che si vuole far passare da plagiario. de sanctis, ii-6:
racine... ha tolto molte situazioni da euripide; egli è un plagiario.
e il fa suo, non ricopiando da vii plagiario, ma racconciando da prode
non ricopiando da vii plagiario, ma racconciando da prode imitatore con ingegnosa e..
quali accolti e trattati come ospiti cari da noi, con tradimento inaudito, senza
sequestra lo schiavo altrui', deriv. da plagium (v. plagio1); cfr
piagiat (nel 1697), deriv. da plagiaire (v. plagiario)
gr. 7txayiauxo <;, comp. da 7ixàyio <; 'obliquo'e aùxós
dotta, lat. plagigerulus, comp. da plaga 'percossa'e dal tema di
codice penale vigente: delitto, diverso da quello di riduzione in schiavitù, consistente
persona al proprio volere, in modo da ridurla in totale stato di soggezione (tale
persona al proprio potere, in modo da ridurla in totale stato di soggezione,
di soggezione, è punito con la reclusione da cinque a quindici anni. moravia,
brano o passo riprodotto o pedissequante imitato da un altro autore, senza citarne la
di plagi non così breve, spacciati da quel caro mobile per sue scoperte,
, quel dato esatto che si attinge da un'opera specialista, da un manuale
che si attinge da un'opera specialista, da un manuale. marinetti, 2-i-96:
. b. doni, iii-7-227: e da notare sopratutto che tra gli odierni dodici
e di colore bianco, spesso modificato da intrusioni, che si presentano in forma
petrogr. disus. roccia eruttiva costituita da plagioclasio. = deriv. da
da plagioclasio. = deriv. da plagioclasio. plagiodònte, sm.
orecchie; le narici strette e circondate da un piccolo grugno; la bocca mediocre.
ne dànno attiva caccia perché sono buoni da mangiare. = voce dotta, lat
dal gr. 7ixàyio <; 'obliquo'e da eliotropismo (v.).
dal gr. 7txàyio <; 'obliquo'e da fototropismo (v.).
dal gr. 7ixàyio <; 'obliquo'e da fototropo (v.).
dal gr. 7ixàyio <; 'obliquo'e da geotropismo (v.).
dal gr. 7txàyio <; 'obliquo'e da geotropo (v.).
comp. dal gr. 7txàyios 'obliquo'e da patagio (v.).
dimensioni e fomiti di cinque fessure branchiali da ogni lato del capo, con il cranio
lessona, 1151: 'plagiostomi': nome dato da duméril ad una famiglia di pesci condrotterigi
una famiglia di pesci condrotterigi, caratterizzati da una bocca posta trasversalmente sopra il muso
. dal gr. 7txayio? 'obliquo'e da tropismo (v.).
7-263: orbilio beneventano... da marco tullio è chiamato precettore piagoso verso
dotta, lat. plagósus, deriv. da plaga 'battitura, percossa'(v.
monopodi e abachi, furono a roma da quelli recate. = voce dotta,
acordaron ». = denom. da plaido, col suff. dei verbi frequent
veste syrica. = denom. da plaito. plaitato, agg. ant
plaitato, agg. ant. conteso da più pretendenti. anonimo, i-506:
anus] (v. piano1) e da ammoniti (v.).
aereo. = nome d'azione da planare1. planante (part.
4. figur. imposto dall'alto, da un'autorità. piovene, 10-336:
aiutarmi in ciò che mi occorre. roba da poco, -aggiunse poi, facendo planare
lato inferiore e l'apparato digerente costituito da branche a fondo cieco; vivono sul
lat. tardo planarius, deriv. da pianus (v. piano1).
= dal fr. plananti, deriv. da pian 'piano'. planata, sf.
di un'imbarcazione. = deriv. da planare1. planàtico, agg. (
su talune imbarcazioni militari si dice plancia da sbarco quella disposta fra il bordo e
il traffico con la terra. 'plancia da sbarco': passerella di legno più piccola
scorgendo il coscritto giovanino con le pezze da piedi che ricascavano fuori delle scarpe basse
con la cravatta penzoloni al collo, sacramentò da far tremare le plance. migliorini [
incavo oppure in rilievo, il disegno da imprimersi colla pressa sulla coperta del libro
; cfr. anche spagn. plancha 'tavolone da sbarco'. planco1, sm. (
plancton. = comp. da plancto [n], e [micro
= voce dotta, comp. da piancto [n] e dal tema del
= voce dotta, comp. da plancto [n \ e dal gr.
= voce dotta, comp. da plancto [n] e dal gr.
dove? -quel vigore / portato su da quale profondità di plancton? calvino, 7-15
ted. plankton (proposto nel 1887 da hensen); deriv. dal gr.
plancton. = comp. da plancton, epi \ fitó \ e bionte
. planctobio. = comp. da plancton e [bi \ onte (v
= voce dotta, comp. da plancton e dal tema del lat.
astri, adesso ne appariva uno e tale da cui mi sentivo cosmicamente attratto. tornasi
più ruote girano intorno ad assi trasportati da un equipaggio (detto portatreno) rotante
proporzionali a quelle effettive, in modo da fornire una spiegazione anche dei moti apparenti
, l'ahnighito ed altri rugginosi meteoriti da quindici a quaranta tonnellate sembrano schegge non
. pianéta (v. pianeta1) e da [infinitesimale (v.).
. planeicità. = deriv. da planetico. planètico, agg.
. planeico. = deriv. da planeico. planetifórme, agg
) e dal suff. -fórmis (da fórma 'forma'). planéto1, agg
. pianéta (v. pianeta1) e da grafico (v.).
ke n'à tornar rigando. uguccione da lodi, xxxv-i-603: mai molt se
, / gemma preziosissima ». francesco da barberino, i-156: l'uom che tutti
xxxv-i-570: set dì se planz un mori da quing qe li voi ben, /
-soffrire, subire una punizione. giacomo da lentini, 17: non degio pianger penetenza
. piangente, lacrimoso. bonvesin da la riva, xxxv-i-694: maria guarda in
vergonzosa. = deriv. da piangere. planìcie, v.
emisferi. = deriv. da planiglobo. planiglòbo, sm.
. pianus (v. piano1) e da globo (v.).
ottimo, 1-66: geometria è la scienza da misurare, la quale fu trovata in
, v-6-75: la planimetria di una città da costruirsi, o scoperta dopo millenni di
sarei andato diritto allo scopo, entrando da una porta laterale nella vita privata di
i-1005: l'uomo... toglie da una tenda una piccola guida sudicia e
quale si percorre il contorno della figura da misurare; presso lo snodo si trova
(parallelo al secondo braccio) costituito da un disco di acciaio con orlo perfettamente
addimanda planimetra; e così il misurar da alto a basso, o per converso,
, lat. pianipes -pédis, comp. da pianus (v. piano1) e
. groto, 1-22: attendono che da questa nova fucina di lettere rompano
favole loro. = deriv. da planipede. planipènni, sm. plur
dui planisferi di fernando magellanes, fatti da pietro reinel. e. danti, 1-28
osservano tutti fi movimenti celesti ed è da tolomeo chiamato planisfèrio perché nel detto strumento
o avute d'europa o quivi lavorate da loro medesimi: un cannocchiale, un bizzarrissimo
-inis (boezio), deriv. da pldnus (v. piano1).
la planizie del monte. r. da sanseverino, 175: cavalcando per una bella
sportanti collicelli, in due modi questa è da formare: faccisi in su la planizia
, cum l'aurora sopra un carro tirato da altri 4 cavalli coperti da seta cremesina
carro tirato da altri 4 cavalli coperti da seta cremesina. cesariano, 1-88: il
li gradi siano in lo descenso sesquipedali da li margini a la planizie: quale planizie
leonardo, 7-i-213: l'occhio non ha da attendere alla planizie ovvero curvità di esse
ma solo alle cose che di là da tal parete si hanno a dimostrare per diversi
lat. planitia e planities, deriv. da pldnus (v. piano1)
pianta). = deriv. da planizia. plannolino, sm.
tarentino... trovò la navicella da texere e lo plannolino da planare le asse
la navicella da texere e lo plannolino da planare le asse. = deriv
. 7: xàvo <; 'errante'e da conidio (v.).
dal gr. 7ixàvo <; 'errante'e da gamete (v.).
). = deriv. da planografia. planolito, sm. paleont
sinuose; le non articolate sono dette da lamarck 'planoliti'. = voce dotta,
: xàvo <; 'vagante'e da manie 'mania'. planòmenon, sm
., scient. planorbis, comp. da planus (v. piano1) e
gr. 71 xàvo <; 'errante'e da spora (v.).
comp. dal gr. 7ixàvos 'errante'e da zigoto (v.).
paradisiaca). - anche: il frutto da esso prodotto. ramusio, iii-134:
anco sono certe erbe o piante nate da se stesse, e molto nelle frondi somigliano
lat. scient. piantaris, deriv. da pianta 'pianta del piede';
dotta, lat. piantarium, deriv. da pianta (v. pianta)
e plantigradésco. = deriv. da pianti grado. plantìgrado, agg
lat. scient. plantigradus, comp. da pianta 'pianta del piede'e gradi
un picciolossimo prezzo, ed ho auto da ferrara un giusto lipsio d'anversa plantiniano stupendo
nigun gueerdone. = nome d'azione da planzere, per piangere. piàngere
sm. ant. pianto. giacomino da verona, xxxv-i-650: k'el no me
= voce sett., deriv. da piasente, per piacente. plasentèro
accettano, come unico plasma, fuso da un'unica matrice ignivoma, questa bastarda
: la campagna gli offriva sempre qualcosa da pensare come un plasma cedevole in cui
tutta la sua lunghezza: ma è coperta da una stola unica, nera, sottile
elementi corpuscolari o globuli; è formato da acqua per il 90 %, da sostanze
formato da acqua per il 90 %, da sostanze minerali (cloro, sodio,
magnesio, fosforo, ferro), da proteine (albumine, globuline, fibrinogeno)
albumine, globuline, fibrinogeno), da composti azotati (azoto urico, amminoacidi,
amminoacidi, creatina, creatinina), da glucosio, da sostanze grasse (fosfatidi
creatina, creatinina), da glucosio, da sostanze grasse (fosfatidi, colesterina)
grasse (fosfatidi, colesterina) e inoltre da vitamine, ormoni, fermenti, antigeni
io veniva non più dai nuclei ma da quel po'di plasma strozzato e strizzato
a una temperatura altissima, è costituito da ioni positivi, elettroni negativi e particelle
cui il getto di gas, con temperatura da 8. 000 a 50. 000
continuamente in atto nell'interno del sole da miliardi di anni... per
(e si contrappone allo scheletro formato da sabbia e detriti). 6.
de'flauti, quando le dita si levano da esse a poco a poco, che
plasma degli antichi, ripreso negli oratori da quintiliano. idem, iw-app. -z5:
: gli 'accenti', così detti da alcuni e da altri 'grazie', che,
'accenti', così detti da alcuni e da altri 'grazie', che, quando accrescono
. 7ixàapa -atex;, deriv. da nxiioto 'figuro, modello, formo', di
. tardo plasmabilis, agg. verb. da plasmare (v. plasmare).
della composizione. = deriv. da plasmabile. plasmacèllula, sf.
. plasmocito. = comp. da plasma1, n. 4 e cellula (
traduce il ted. plasmazell, coniato da w. waldeyer nel 1876.
nucleate nel sanmie. = deriv. da plasmacèllula. plasmachinina, sf.
l'emofilia. = comp. da plasma1, n. 3 e chinina (
sanguigno). = comp. da plasma1, n. 3 e aferesi (
il getto di materia eiettata è costituito da plasma. = comp. da
da plasma. = comp. da plasma1, n. 5 e getto1 (
plasma sanguigno. = comp. da plasma1, n. 3 e globulina (
plasma sanguigno. = comp. da plasma1, n. 3 e albumina (
= voce dotta, comp. da plasma1, n. 4 e dal gr
alogeni. = deriv. da plasmalogeno. pla§malògeno, sm. biochim
numerose cellule. = comp. da plasma1, n. 4 e alogeno (
propriamente detta. = comp. da plasma1, n. 5 e pausa (
plasma sanguigno. = comp. da plasma1, n. 3 e proteina (
a sua immagine e similitudine. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
femmina èva, la quale, ben che da mano di dio fosse plasmata, non
adunque la faccia nostra deve esser compresa da la vista di coloro che io ho plasmati
, all'influsso astrale). francesco da barberino, 69: iovane, bella e
fiorire un'arte speciale, erano plasmati da valenti artefici, anzi da veri artisti
erano plasmati da valenti artefici, anzi da veri artisti famosi. d'annunzio, 8-82
madri. imbriani, 7-152: si ha da sciropparseli lo stato i futuri cittadini:
di guarire il mondo, di liberarsi da tanto peso di passato in un volo profetico
15: il genio di lutero, signoreggiato da un idioma aulico, greggio ed instabile
che vede in sogno dante alighieri e da lui riceve i numeri di una quaterna
che neroneggia in socratesca scorza. / da un tal mostro il mio secol s'
, lat. tardo plasmare, denom. da plasma (v. plasma1)
per cm3. = comp. da plasma1, n. 5 e sfera (
fibre connettive. = deriv. da plasma1. piasmàtico2, agg. (
costante monotonale. = deriv. da plasmare. plasmato (part.
biblico della creazione dell'uomo; creato da dio (l'uomo).
voi pensar peccato né operare. francesco da barberino, 68: iovane, bella e
iovane, bella e saggia creatura, / da dio plasmata di sì nova altezza /
in te, e la creatura plasmata da te. 2. eseguito o rappresentato
donna. la metta in una sala da ballo scollacciata... le forme ben
e in quel momento proprio di crisi da cui l'uomo esce plasmato. palazzeschi
, ma un uomo voluto e plasmato da noi, educato da noi, che
uomo voluto e plasmato da noi, educato da noi, che non ha nulla in
solo il suo popolo, e plasmato da un ideale.. composto, compilato
riposto nel suo proprio luogo sia conservato da una conveniente legatura. pla$matocito (
plasmatore di porte, dell'antico barisano da trani, che trattò il bronzo di
linee sicure e di sbalzi e rilievi da far dire che nel bronzo ha plasmata e
nel fuoco della sua privazione: et è da esser sottomesso alla volontà et arbitrio del
tardo plasmàtor -óris, nome d'agente da plasmare (v. plasmare).
plasmazione, sf. creazione dell'uomo da parte di dio. abate
tardo piasmatio -ónis, nome d'azione da plasmare (v. plasmare).
citoplasma. = deriv. da plasma1, n. 4, con suff
lessona, 1152: 'plasmina': sostanza organica da cui denis (1853) estrasse
suo coagularsi. = deriv. da plasma1, n. 3. pla§minògeno
. = voce dotta, comp. da plasmina e dal tema del gr.
ant. spasimo, affanno. mariano da siena, 31: volendo la dolce madre
plasmo. = deriv. da spasmo (v.).
= voce dotta, comp. da plasmo [cito] e dal gr.
. plasmocitico. = deriv. da plasmocito. plasmocitico, agg.
ovalare o piriforme che ha nucleo costituito da basicromatina e protoplasma basofilo di colore violaceo
= voce dotta, comp. da plasma1, n. 4 e dal gr
urinaria di essa. = deriv. da plasmodio. pla$mocitò$i, sf. patol
e virali. = deriv. da plasmodio. pla§modèrma, sm. (
. = voce dotta, comp. da plasmal, n. 4 e dal gr
. = voce dotta, comp. da plasma1, n. 4 e dal gr
= voce dotta, comp. da plasmodio e dal gr. 3x di alcuni animali, che vengono inoculate da zanzare (anofeli e culici) e provocano ecc., seguita in questi ultimi da incistimento della massa che si segmenta per 4. istol. cellula polinucleata che proviene da una sola cellula mononucleata in cui è lat. scient. plasmodium, deriv. da plasma (v. plasma1) nome del genere plasmodiophora, comp. da plasmodium (v. plasmodio) e dotta, lat. plasmodroma, comp. da plasma (v. plasma1) e . = voce dotta, comp. da plasma1, n. 4 e dal tema fis. quantità di plasma artificiale contenuta da un campo magnetico esterno. = voce dotta, deriv. da plasma1, n. 5, col suff = voce dotta, comp. da plasma1, n. 4 e dal gr subire là plasmolisi. = denom. da plasmolisi, col suff. dei verbi frequent plasma. = deriv. da plasma1, n. 5, sul modello lat. scient. plasmopara, comp. da plasma (v. plasma1) sf. fisiol. formazione dei plasmociti da elementi indifferenziati del reticoloendotelio che, per = voce dotta, comp. da plasmo [dtó] e dal gr. lat. scient. plasmoptysis, comp. da plasma (v. plasma1) e = voce dotta, comp. da plasma1, n. 3 e dal tema . = voce dotta, comp. da plasma1, n. 4 e dal gr . = voce dotta, comp. da plasma1, n. 4 e dal gr . = voce dotta, comp. da plasma1, n. 4 e dal gr = voce dotta, comp. da plasma1, n. 3 e trombopatia ( . = voce dotta, comp. da plasma1, n. 3 e da [ . da plasma1, n. 3 e da [en) zima (v.) gr. 7txà talora anche come modello preliminare di figure da scolpire, gettare in metallo o dipingere da'greci e 'fictoria'da'latini, e da prassitele fu giudicata madre della scultura, plastica, cioè del fare di terra, da cui pare che il far di pietra quali fu indefesso e giunse ad una eccellenza da non cederla che al solo bonarroti. rilievo eccellentemente. -corpo plasmato da dio, secondo il racconto biblico della plasticatore iddio, della terra vergine elementaria da sé creata, fu fatta la plastica del monumento, onesto di plastica, modellato da urbano lucchesi. 4. per cagna, 2-200: le giovani già da un pezzo hanno imparato a ritirare ogni acque per bacini e versanti, e da ultimo la configurazione esteriore ed interiore dei
o di un autore; rilievo acquistato da un personaggio, in partic. drammatico
poi si riduce a far tutto da sé. insomma, a me tocca sostenere
di lana fino alle ginocchia, scarpe da uomo, una borsetta di plastica e
. arbasino, 19-16: cani ex da caccia o da guardia allevati fra la radio
19-16: cani ex da caccia o da guardia allevati fra la radio e la
particolari poi di queste forme, è da notare che il disegno mirabile per finitezza
, ma in succinto e disadorno costume da mattina? -per estens. conferire
di quel torso balzante, appena trivellato da alcuni gorghi d'ombra raramente scelti,
rifarsi il creato e tu dovessi plasticarmi da capo, io vorrei pregarti di dotare
cervella rincotte. = denom. da plastica1. plasticare2, tr.
plastificare. = denom. da plastica2. plasticai, tr.
plastiquer (nel 1940), denom. da plastique 'esplosivo plastico'(v.
cardine sia incluso uno cultro [nella livella da agrimensore]. plasticato2 (pari.
giornalistico degli anni '6o, registr. da n. sabbatucci, 'il linguaggio dei politici'
di giovanni gonnelli, detto il cieco da gambassi, insigne plasticatore. d'este,
le maschere-ritratti,... eseguite da pittori esperti e da plasticatori, rendevano
... eseguite da pittori esperti e da plasticatori, rendevano al vivo la sembianza
plasticatore iddio, della terra vergine elementaria da sé creata, fu fatta la plastica del
lat. tardo plasticàtor -óris, deriv. da piasticus (v. plastico3),
; plastificazione. = nome d'azione da plasticare2. plàstice, v.
tendini articolazioni. = denom. da plastico1, col suff. dei verbi frequent
artisticamente incarnarla. = deriv. da plastico1. plasticità, sf.
con incredibili insufficienze; riportano sempre tutto da principio, a una plasticità problematica della
siffatte condizioni di vigore e di plasticità da dar luogo a una nuova e più fine
sottoscrizione pubblica sarà invece eretto quello ideato da bistolfì con lirica plasticità rivoluzionaria. stuparich
abitudine. = deriv. da plastico1. plasticizzazióne, sf.
oltre il limite di elasticità in modo da subire deformazioni permanenti. =
deformazioni permanenti. = deriv. da plastico1, col suff. dei nomi d'
la ressa della terra è condensata / da un folgorio di sintesi supreme, /
un folgorio di sintesi supreme, / da nascerne in beltà che si dilata / poi
italiano, così diverso dal greco e da tutti gli altri e che si ritrova dopo
una nube d'aromati e spiranti divinità da tutti i pori della materia sorda in cui
quelle imagini d'argilla overo di terra da vasi... e da quella delle
di terra da vasi... e da quella delle imagini di gesso, di
è detto arte plastica, ne nacque come da madre... l'arte della
un retto giudizio..., resterebbe da desiderar quello che non si potrà ottenere
sua attitudine alla oggettività, eran forse da ricercarsi nella singoiar tensione e nella estrema
uomini viventi, plastici, trasformabili, da persuadere o da intimidire per la più
plastici, trasformabili, da persuadere o da intimidire per la più avveduta o la più
questa viva, vivente lastra incisa all'acquafòrte da stampare sulla pagina bianca. moravia,
, un volto); che nasce da un corpo ben modellato (un'impressione)
il mondo antico un'importanza tanto grande da fornire poi per tutti i secoli avvenire
. soldati, xi-142: aveva trovato da farsi assumere come operaia nella più importante
a quella del riparare, facendo pullulare da tutti i punti della superficie corrosa una
2-248: poi enormi barelle portate a spalla da quattro od otto uomini incoronati di lauro
, lat. tardo plasticus, deriv. da plastica (v. plastica)
ma la plasticoluminosa. = comp. da plastico1 e lineare (v.).
ma la plasticoluminosa. = comp. da plastico1 e da luminoso (v.)
. = comp. da plastico1 e da luminoso (v.).
pittorica nella quale il colorismo è temperato da una più attenta considerazione dei valori plastici
primi ispiratori provinciali. = comp. da plastico1 e pittorico.