intr. (bamboléggio). comportarsi da bambini (da bambolo); atteggiarsi con
bamboléggio). comportarsi da bambini (da bambolo); atteggiarsi con le moine
savi e con uomini di tempo, lungi da ogni fanciullezza. allora lo savio rispose
] / scorsi bamboleggiare un drappelletto / da maneggiar, quando che sia, la
(plur. m. -chi). da bambola (o bambolo); che
bartolini, 15-180: una pittura essenzialmente da donna bambolesca e parigina (una pittura
di bambole. = comp. da bambola e dal sufi, -fido (dal
bambolità, sf. ant. gioco da bambini, trastullo. novellino
voi mi pigliaste ora per un bambolo da contargli le fole della fata e dell'
sua venerazione o il suo biasimo passeranno da lui a chi verrà da lui: questo
biasimo passeranno da lui a chi verrà da lui: questo bambolo rappresenta ai vostri
ai bamboli, che non sono cose da essi. carducci, 6: e de
aretino, 8-29: schiavatosi il catenaccio da la porta, l'altra..
. pirandello, i-222: parata da vergine maria,... con la
tutto groppi e nodi; ma una faccia da bambolone aveva, senza un pelo.
cresce / per nuove grazie, che da voi riceve. carducci, 184: se
gli alberghi delle castiglie, era servito da ragazze. eran sette o otto bambolone paffute
giovani sono impiegati per bastoni, canne da passeggio, ombrelli, ecc.;
di un tènero bambù spezzato ha un sospiro da me. di giacomo, i-654:
dotta, lat. scient. bambusa, da bambù, con la -s- deriv.
lat. scient. bambusicola, comp. da bambusa e -cola, dal lat.
papini, 25-121: non ero talmente ingenuo da credere che quella formula banale fosse davvero
quasi mi pare di farti un predicozzo da parroco di villaggio. c. e.
una circoscrizione feudale '), deriv. da ban (del sec. xii):
sublime,... ma semplicemente da ragioniere di commediola borghese, e assestarsi
1600; l'ital. è registrato da pigafetta (sec. xvi).
sf. elettrotecn. spina unipolare costituita da un'asticciola cilindrica di metallo (per
o dal ridondante fogliame del banzavòis come da un bananeto delle canarie, si sarebbe
dei colli *. = deriv. da banana1, sul tipo 4 castagneto, querceto
sono detti mani (i regimi hanno da 6 a 12 mani, e ciascuno di
12 mani, e ciascuno di questi da 6 a 25 frutti); la musa
anche nel litorale orientale della sicilia, da acireale a catania). d'
alcuni paesi slavi). = da bano 4 governatore ', deriv. dal
il produrre stesso della fantasia, distinguendolo da quello delle arti banausiche, dell'abilità
i rematori). francesco da barberino, 234: e spessamente dormia
o quattro di loro, non avendo da fare altro, si mettevano in contemplazione
in tribunale, giudicare. francesco da barberino, 3-325: non sofferi ch'a
non poteva passar la banca per uomo da qualcosa, se non s'impacciava del
e la nostra plebe (che anche da questa si apprende il genio delle lingue nel
occhiata a colpo tutta sua propria, da uomo di banca e di mondo insieme
negli occhi dei moribondi, già invasi da uno spirito di frivolità e ironia verso le
serafina mi chiese se volevo far banca da lei - a tenerle in tasca [le
di trasfusioni. = deriv. da banca1: in ant. nella forma banco
medioevo). = deriv. da banco1. bancale1, sm.
facendola scivolare). = deriv. da banca1: docum. nel lat. m-ediev
e inutile. = deriv. da banco1. bancarèlla, v.
negoziate a marsiglia tutto il peculio consegnatomi da mio padre prima di morire se n'era
merci: ogni sorta d'operazioni bancarie da ghetto, poiché l'esiguità della sua
-bancarotta fraudolenta: provocata o aggravata da diminuzione di capitali, di garanzie (
cessa i suoi pagamenti, non costrettovi da immeritate sventure, ma per sua colpa o
. l'etimologia del vocabolo bancarotta è da ricercarsi nell'antica usanza italiana di rompere
bancarotta. = comp. da banca e l'agg. rotta: dal
che ha fatto bancarotta 'è voce da fare spiritare i cani. bocchelli, 10-250
del bancarottiere. = deriv. da bancarotta, docum. nel sec. xv
di strada, sovra un bancompleto, da cui fuorescono enormi cardi, e bancate e
personali dei marinai (e faceva anche da letto). = deriv. da
da letto). = deriv. da banca1. bancheare, tr.
banchi 26 di lunghezza, s'hanno da lasciar da un banco all'altro di dentro
di lunghezza, s'hanno da lasciar da un banco all'altro di dentro a dentro
d'oro, fiorita di biancospino, cinta da un parato in raso di cotone color
l'altro, la furberia di ricomprare da una bancarella locale le cambiali inesigibili,
bancherella. borgese, 1-357: da ragazzo,... s'imbrogliava nel
= dimin. di bancherotto e bancarotto, da banco2. banchétta, sf. panchetta
di far continui pranzi, gozzoviglia. settori da un soldo, sono affidate a un garzone
la piazza dove fu fatto l'auto da fè?... il padre canata
banchettava. = deriv. da banchetto2. banchettato (part.
2. fa, che bacco banchettato da un pastore tirio, gli dia da bere
da un pastore tirio, gli dia da bere del vino. banchettatóre, sm
lucerna è una carta verde che fa da paralume. svevo, 5-254: s'assise
tempo. non vedi quanti morti ho da rappezzare? -c'era tutto un mucchio
? » urlò il bagnino, uscendo da dietro il banchetto, « mo? »
o mente illustre, o benedetta ipostasi da far un convito a gli leoni, over
fece un solennissimo banchetto. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
centenari, / banchetti illustri nella sala da pranzo immensa. cardarelli, 3-39: un
immensa. cardarelli, 3-39: un banchetto da noi presuppone una vigilia, un digiuno
costo volevano che non me ne andassi da quello che, per ironia, si
tale vocabolo effimero. = da banchetto1 'piccolo banco '; la voce
fr. banquet nel sec. xv, da cui lo spagn. banquete, docum
, 119: la conclusione è che da sei mesi a questa parte ffio dovuto passare
fare un buco per turarne un'altro. da principio i miei banchieri non erano che
scocca. = deriv. da banca3. banchieròtto, sm. disus
sf. banchina. = deriv. da banchisa con cambio di suffisso. banchina
comodamente adagiati. svevo, 3-697: preferivo da qualche tempo il giardino pubblico quale meta
allo stesso livello o in rialzo e separata da para- carri, alberi o da una
separata da para- carri, alberi o da una zona di erba oppure da un
alberi o da una zona di erba oppure da un cordone di pietra naturale o artificiale
di ghiaccio tutto sconvolto come le onde da cui era nato. era la banchisa
-chi). panca, sedile formato da un piano di legno con piedi (fornito
particolarmente nella casanatense, allora servita ancora da monaci domenicani e coi banchi
. giusti, ii-584: una verginella da tanto al braccio, perse a
col lunario. = deriv. da braccio1. bracciobianco, agg.
bracciobianca arete. = comp. da braccio1 e bianco (v.).
verga, i-116: la baronessa stava da lunga pezza assorta, sulla sua alta
5-148: dai cassettoni rococò delle camere da letto alla madia della cucina,..
4. figur. sostegno. domenico da montecchiello [crusca]: questi sono adun
. (plur. -chi). cane da ferma e da riporto, di aspetto
-chi). cane da ferma e da riporto, di aspetto armonico e vigoroso,
conv., i-xii-8: e qui è da sapere che ogni bontade propria in alcuna
a cuor gentil belli a vedere. andrea da barberino, 1-179: e manditi mille
piena, e avendogli il suo bracco da fermo dipinto in tutta la giornata,
suo bracco famoso, il miglior can da caccia dell'agro romano, col quale aveva
piatti di polpa e di sugo, da far morire di pienezza, solo a vederli
1-i-183: aveva allevati due bracchi, da leva e da sangue. c
aveva allevati due bracchi, da leva e da sangue. c. e.
miei bracchi, / vorrei dir cose da fare stordire. -avere 0 tenere il
avverb. bracco bracco: con atteggiamento da bracco, con la testa bassa.
, i-38: egli non si curava che da que'bracchi che sono nati al mondo
giro appunto per cogliere sul fatto qualcheduno da potersi riconoscere, e tenerlo in petto
legge può togliere a chi nulla ha da perdere, o soltanto ha da perdere
nulla ha da perdere, o soltanto ha da perdere alcuni mesi in carcere.
in carcere. = deriv. da bracconaggio-, ma cfr. fr. braconner
si contorse tutta come uno scorpione toccato da una bragia. fogazzaro, 5-236: era
di leghe, era attraversato nel mezzo da una striscia di nuvola sottilissima e nera.
, brace azzurra, solcata qua e là da strane frotte di creature misteriose. alvaro
i-59: l'ultima volta che donati andò da lei, pel suo onomastico, la
nella brace. giusti, 2-41: da quel momento, ognuno in santa pace /
e votargliene in un canto della stanza da quei caponi che lo servivano e accendergliene
sul quadro a olio insieme al gessetto da lavagna ed alla brace da cucina.
al gessetto da lavagna ed alla brace da cucina. pavese, 141: i ricordi
vero, / tutte este bracherie staran da canto. = deriv. da
da canto. = deriv. da braca: cfr. braca, n.
calzoni. voce veneziana, talvolta usata anche da noi. menzini, 5-136: in
nostri nonni. = deriv. da braca. brachétta (dial.
grembiulini azzurri, egli il vesti- tino da marinaio, con le brachette fino ai polpacci
sudore rappreso. 2. calzoncini da bagno, mutandine. pavese, 2-247
gelli, iii-52: elle si veston da uomo con quelle calze tirate, con
. carducci, ii-14-272: gli daremo da bere del brachetto. brachétto2 (ant
antonio, e con quel braghettóne che da mezzo de l'uno e l'altro si
= voce dotta, lat. bràchialis (da brachium 4 braccio ').
metrico). = deriv. da brachicefalo. brachicèfalo, agg.
gr. 3paxuxécpaxo <; (comp. da 3paxù <; 4 breve'e xecpaxvj
, 19-42: chi m'avesse veduto / da parecchi anni indietro, e vedesse /
ver carnieri. garzoni, 1-841: da norsia vengono quelli che acconciano le braccia e
ch'avea gran nome. / vien da brocchiere, il qual (come sapete)
.: le mutande stesse. cenne da la chitarra, xxxv-11-431: guanti di lana
xxxv-11-431: guanti di lana, borsa da braghieri. burchiello, 39: deh come
(sec. iv), deriv. da braca. brachiesòfago, sm. medie
. = voce dotta, comp. da brachi- (dal gr. ppaxó?
= voce dotta, comp. da brachi- (gr. 3paxù <; '
. 3paxu- xovtoc (comp. da 3paxu <; 4 breve 'e xóyo
, conciso. = deriv. da brachilogia. brachimòrfo, agg.
ricevuto i braghini e il sott'abito da estate. 2. spreg.
arti. = voce dotta, da brachi- (gr. 3p < * x6
, 3-1-123: andaste, / signor, da un braciaiuole / a comprar tanta porpora
con un tal braciere a fianco da cuocere le uova a dieci braccia
vato la stanza satura di acido carbonico emanato da un braciere ancora acceso. pea
nazioni, i grandi potentati, che da anni ed anni, a fior di labbro
dell'altra mano. = deriv. da brace. bracino, sm.
cappotto? nievo, 196: intanto da basso una discreta cena improvvisata con ova
mi è stato piacevole sabato sera tornar da savignano con una bella provvista di braciuole e
far braciole e guerreggiar bramosa. = da brace; ma è voce settentr. brasola
è voce settentr. brasola, deriv. da brasa (v. brace).
la brace. = deriv. da brace. braciolóne, sm.
fino al ginocchio (dove erano fermati da un cinturino). b. davanzati
, 1-792: la mattina si levano da letto e subito si calzano le maglie,
.. la spada e il pugnale da canto, l'arcobugietto nella sacca,
paranchi). = deriv. da braca 'cavo per sollevare pesi \
. 3poc8otr£troca (galeno): comp. da 3pa8u <; 'lento'e nènoiq 'digestione'
che respira lentamente ': comp. da 3pa8ù$ * lento 'e ttvot) '
terreste. = voce dotta, formata da a. issel (nel 1883) col
: a questi si aggiungono gli espulsi da nazione a nazione, che fanno professione di
fra l'omero e il gomito ', da cui spagn. brahón 'copertura della
= veneto, triestino, istriano bragagna, da argagna (cfr. gr. òpydvtov
vide: un vago / spettro, spinto da voglia empia ed infame / lieto aggirarsi
di fango. carducci, ii-1-80: da parte mia dagli un calcio, sì
bragòtto, sm. marin. rete da pesca, simile alla sciabica, ma
(e, di solito, manovrata da dodici pescatori): per il pesce
= voce veneta: bragóto, deriv. da braga * braca '. bragòzzo
bragòzzo, sm. marin. barca da pesca (usata nell'alto adriatico)
(usata nell'adriatico), formata da due ali laterali simmetriche e una parte
centrale a forma di sacco: rimorchiata da una sola barca. = voce
bragozo, bragoso, deriv. probabilmente da braga * braca '. brahmanésimo,
); avidità sfrenata (che non rifugge da nessun mezzo per appagarsi, e nell'
fuoco d'avventura, / tornati gli attimi da angoscia a brama, / d'itaca
di quel signore. = deverb. da bramare. bramatole, agg. che
= voce dotta, deriv. da bramano. bramangière (bramangiare)
ch'i'vi sia in piacere. francesco da barberino, 125: e ora pòi
che brama, / dubitando, consiglio da persona / che vede e vuol dirittamente e
ii-347: fu questo parlare del campeggio da chi benedetto, da altri, che
parlare del campeggio da chi benedetto, da altri, che bramavano crescere per le
: ai dì passati vennero doi al nolano da parte d'un regio scudiero, facendogli
valida sarebbe veramente l'altra instanza mossa da lui, cioè com'esser possa che
non fu voluto aiutare né accogliere da veruno, avvegnaché tutti sommamente il
. metastasio, 601: lungi da te m'aggiro, / senza bramarti mai
sedendo, più che mai son lunge / da trovar pace o loco. /
, a bramasangue. = comp. da brama (imp. di bramare) e
accusa. redi, 16-vii-427: e pregandole da dio benedetto ogni bramata consolazione le bacio
il non mi continuar più simili grazie, da me bramatissime, è un supporre
bisognoso. stuparich, 5-243: da quell'altezza eravamo ricacciati con spada di fuoco
direttamente. = deverb. da bramire. bramosaménte, avv. con
nostra? ». = deriv. da bramoso. bramosità, sf. disus
loro. galileo, 4-1-362: spinto da bramosità di lacerarle, impaziente e pauroso
a pubblicarle. = deriv. da bramoso. bramóso, agg.
che prova un desiderio ardente; dominato da voglie cieche e sfrenate; desideroso;
arquato e a tacchi alti che si posava da padrone sul tappeto. 3
l'oriente. = deriv. da brama. branca, sf.
artigli, / per modo tal che da lui non si snoda. boiardo, 1-5-70
zampilli, un sedere di pietra bigia sostenuto da branche di leone tramezzate da mostri marini
bigia sostenuto da branche di leone tramezzate da mostri marini di basso rilievo. guarini
dall'impeto del vento si lasciasse cader da gli artigli una pietra; la quale
ne'detti orribili peccati, si partì da lui, perché sanza fallo gliel pareva avere
qual toro indomito. algarotti, 3-125: da que'montanari conoscitori dei siti fu da
da que'montanari conoscitori dei siti fu da ogni parte accerchiato ed assalito il conquistatore
la nimica. s. bernardino da siena, 142: questa mala lingua che
perché forma la materia e la figura da dentro, come da dentro del seme
materia e la figura da dentro, come da dentro del seme o radice manda ed
o radice manda ed esplica il stipe; da dentro il stipe caccia i rami;
dentro il stipe caccia i rami; da dentro i rami le formate brance..
... e da dentro, a certi tempi, richiama gli
a certi tempi, richiama gli suoi umori da le frondi e frutti alle brance,
le frondi e frutti alle brance, da le brance agli rami, dagli rami
i-50: ogni ramo sia sempre accompagnato da una o due viti, cioè rami
tali in questa branca di scienza fisica da diventare, a un tratto, celebre per
si tenga! = deriv. da branca. brancarèlla, v.
una mano: manciata. andrea da barberino, 157: andarono a dormir su
brancatina. = deriv. da branca. branchefèlla (brancarèlla)
il mare, è tempo, / da che nel cielo non si fa vedere /
pesci boccheggianti; le branchie mosse ancora da un palpito mostravano, sotto, un
. ppdcyxtov 4 pinna; branchia ', da cui ppdtyxoc * raucedine '(cfr
lat. scient. branchialis, deriv. da branchiae 4 branchie '. branchiati
lat. scient. branchiata, deriv. da branchiae 4 branchie '.
/ ad un fermaglio di zaffir scolpito / da l'industre marito / con lunghe crespe
sottil velo. = deriv. da brancare. branchiòma, sm.
= voce dotta, deriv. da branchia, col suffisso medico • orna
. = voce dotta, comp. da branchia e trachea (v.).
9-63: gli s'accosti [ai buoi da domare] il bifolco con dolci lusinghe
, 20-80: senza contare il cieco da gambassi, che a forza di branciare faceva
chi si senta ad un tratto brancicare da dita violente. -per simil.:
= voce romanesca, deriv. da brancicare. brancicato (part.
. una matita nuova, di quelle da un soldo, non ancora temperata.
terra, un rozzo foglietto di carta da lettere tutto brancicato, con la busta in
, con un effetto non registrato fin ora da nessun clinico: quello di trarre alla
dalla naturale e invincibile timidità, e da una riflessione inesauribile che la lasciavano affiorare
. tommaseo, ii-288: le arie da ballo portansi in chiesa, il miserere
con lor sempre mescolato, / e da destra e sinistra il brando mena; /
127: da loro, sì nell'azione come nel colore
lippi, 9-11: ma dissi poi da me, che poco importa, / se
a noi le più fiorenti capre / guidi da tutti i branchi. pananti, ii-59
e di ruffiani si buttavano a spintoni da una parte e dall'altra berciando,
, felicemente, dalle follie collettive, da quel patire come in branco ognuno avvelenata
, ne branchi per il vapore descendente da un fonte e così va discorrendo.
per i galeotti. = deriv. da branca, con la stessa evoluzione di mano
davanti a lei e aspettare in ginocchio da quella mano protesa e quasi brancolante il
in traccia. pindemonte, 9-534: polifemo da duoli aspro crucciato, / sospirando altamente
le tasche: ci aveva una carta da dieci franchi. idem, i-663: le
acuisce morbosamente brancolando nelle tenebre attraversate da scintille. gramsci, 183: tanta gente
gran sospiro. = deriv. da branca. brancolóne (brancolóni),
cogli altri. = deriv. da brancolare, secondo il tipo avverbiale bocconi
un vel che se gli accosta / da ogni lato, sottile e brancoso, /
sostenuta. = deriv. da branca. branda1, sf.
può aprire e chiudere: formato da due cavalletti ripiegabili uniti da due aste
: formato da due cavalletti ripiegabili uniti da due aste di legno o di metallo,
di risentire i discorsi che allora si facevano da branda a branda, o nelle tappe
valigia, una cassetta di legno ricoperta da uno scialle costituivano l'arredamento. pratolini
brandina dove rosse e sudate una da testa e una da piedi dormivano
rosse e sudate una da testa e una da piedi dormivano due ragazzine. calvino
portavo dietro il pigiama e una federa, da mettere al guanciale della brandina in
avrei dormito. = deverb. da brandire 1 scuotere, oscillare '. cfr
inteso, de'così detti branda (da branda lucioni, capobanda realista a'tempi
codini d'ora sarebbero giudicati tanti marat da quei branda d'allora. =
posti destinati. = comp. da branda1 e abbasso. brandano,
meschino piani infernali. = deriv. da s. brandano, per il suo viaggio
o di una torre (di nave da guerra, di autoblinda) o
gru girevole. = deverb. da brandeggiare. brandèllo, sm.
loro casa in un carretto sconquassato, coperto da una tenda a brandelli, che veniva
, nessuno pensa più a levarlo. casca da sé col tempo a brandelli, con
portato il comento del bonamico, auto da lui... io me ne vo
aste brandendo / tutti ad un tempo sursero da terra. manzoni, 1056: brandisce
. scende, è stretto e abbracciato da chi ci può arrivare; gli è portato
brandì ne l'aere / la clava, da i muscoli al cuore / fervere sentendo
e vidi una mano brandire un fucile da caccia e subito dopo, con sforzo e
per esso, per libera scelta, da volontario. nievo, 613: martelli
della malata. ordine (sulle navi da guerra) di portare sotto d'annunzio,
sicuramente letta. berchet, 309: nasca da te chi sulla tua contrada / il
formidabilissimi accidenti / brandìan con un catarro da leoni. nievo, 370: ciascuno
! de marchi, i-330: sospinto da una violenza di cento uomini, brandì una
brandar 'agitare, scuotere '): da brando * spada che si scuote
antica (simile alla picca), formata da tre lame, di cui una centrale
il principe d'ugnano ed amostante / da toccatori fan coi brandistocco.
spade, tutti i riguardanti furono presi da un certo smisurato orrore. manzoni,
statuaria, di classici lineamenti, uscì da un giardinetto portando un lungo palo brandito
e lama larga, molto pesante: da impugnarsi a due mani).
ad altri il braccio taglia. rinaldino da montalbano, 891: e rinaldo col
/ dove or sei tu? nulla da voi, che un brando, / vorrei
fiaccola che si agita al vento ', da cui * lama della spada '
a movimento vivace, che veniva ballata da due cavalieri e due dame.
(sec. xii), deverb. da branler (sec. xi),
e 'agitarsi ', deriv. da brandir * brandire '. brando3
in brando. — deverb. da brandire 'agitarsi '. br andò
attacca naturalmente nel cucire, c'era da fare una storia d'una certezza e d'
certezza e d'una chiarezza tale, da esserne pago ogni intelletto più critico.
leopardi, i-1466: e però son da ammonire i principianti della vita, che
detta italia... era già da secoli e secoli... sbocconcellata in
iii-4-64: ma da le zolle di strage livide, / ma
le zolle di strage livide, / ma da i cespugli di sangue roridi, /
verso sera / la collina è percorsa da brani di nebbia. 3.
, passo, tratto ', che da un libro o scritto si riporta, è
/ e che a lui messo ornai da noi non giunga / che una ritratta
, i-303: l'una [donna] da quarant'anni divideva il destino di una
cascarlo a brani, / fa una vita da cani il poveraccio. =
il poveraccio. = deverb. da branare per sbranare (v.).
sul ventre; lungo da 40-80 cm fino a un metro, e
di porto che ti prendono l'esca da un lato, a bocca stretta, e
. = voce di provenienza settentrionale, da brasa (v. brace),
cuocere sulla brace '(deriv. da brasa 4 brace ', di etimo germanico
è il fr. boeuf braisé, tradotto da taluno letteralmente alla brace. in fondo
(brasà): quasi bragiato, da brage, o dal fr. braisé.
di brasatura. = deriv. da brasare. brasatura, sf.
d'argento. = deriv. da brasare. brasca1, sf.
. volg. * brasica, deriv. da brasa, forma settentr. di 4
contro l'ossidazione. = deriv. da brasca3; voce registr. dal tommaseo.
con vernici carboniose. = deriv. da brasca3. brasile1, sm. legno
del brasile, legno di fernambuco) fornito da alcune specie di caesalpinia (in particolare
la tintura in) rosso ', da breze o braisé (sec. xii)
, dal francone * brasa, da cui l'ital. bragia, brace:
[il cavolo] verza, forse da verzura per il bel color verde.
la brassica marina: è diversa in tutto da la domestica; ha le foglie lunghe
ciascuna esce da'ramuscelli alquanto rosseggianti, e da un solo piede, come l'edera
per metonimia, al semplice caulis, da cui cavolo (v.). nel
). nel volgarizzamento del domenichi (da plinio, 19-41, 20- 33,
'. cfr. l'etimo congetturato da varrone, 5-104: « brassica ut praesica
, intr. marin. vogare col remo da bratto (usato in piccoli battelli che
= voce dotta, comp. da brattea e da -fórme (lat.
voce dotta, comp. da brattea e da -fórme (lat. -fórmis, da
da -fórme (lat. -fórmis, da fórma), sul modello di aeriforme,
che serpeggiava intorno alla veglia, turbata da un ubriaco e dalla bravacciata di un
in castello dai bravacci che lo guardano da tutte le parti, io stesso ebbi
, i-102: il barone che conosceva da un pezzo il suo bruno per un bravaccio
indurito a tutte le prove, fu sorpreso da quell'esitazione. b. croce,
, ma nessuno avrà mai tanta ferocia da venire a tiro di bastone. settembrini
ii-53: frattanto gl'israeliti, ciascuno da quella parte, in cui si trovava
hanno ognuna di loro tant'umido in corpo da cavar bravamente la sete a due assetati
poi fu colta d'ammirazione pel berrettino da viaggio della signora maio, un cosino
: dove sano e felice bravava con sentenza da stoico alla fortuna, e di sé
venirsene alla pruova, quel parlar più che da uomo, si voltò in un lagnarsi
uomo, si voltò in un lagnarsi da men che femmina. goldoni, iii-60:
: anzi piero strozzi gli disse al da sezzo quasi bravandolo, che come ei fosse
d'ulisse il core. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
altro e più: non è però da abusarne. pirandello, 6-167: tutto gli
, dottore! = deriv. da bravo2. bravata, sf.
mi farà ridere? bisognerà bene che sia da ridere! tiberio e livia, che
, 419: fu chiamato un giorno da un ispettore di polizia, il quale
ridere, come per fare una bravata da smargiasso. era un riso violento, sensuale
merca, nella tenuta dei cesarmi, da solo legava insieme le quattro zampe al giovenco
quattro zampe al giovenco e lo sollevava da terra? così io faccio della bestia oscura
, così che più ridicola poi, da parte del nuti, apparisse la bravata
al suo principe. = deriv. da bravare. bravatóre, agg. e
i bravatori. = deriv. da bravare. bravatòrio, agg.
cuore stragrande. = deriv. da bravare. bravazzo e deriv.
[crusca]: ora non è tempo da braveggiare per loro; e crescendo il
e in ossa. = deriv. da bravo1. bravésco, agg. (
prepotente, spavaldamente minaccioso); compiuto da bravi. e. cecchi,
cammerata! ». = deriv. da bravo2. bravézza, sf. ant
vasari, ii-12: il quale [lionardo da vinci]... oltra la
il fiato. = deriv. da bravo1. bravière, sm.
berni, 24-3 (ii-230): fur da lui fatti a posta bravi e fieri
cellini, 1-64 (157): da l'altra banda il fanciullo, che era
città] per una fortissima porta, custodita da un corpo di soldati bravo quanto la
: a te con melodia / mesta da lungi risonante, come / gli epici
senza necessità i pericoli); comportarsi da smargiasso. bandello, 2-54 (ii-211
mal di lui. -che viene da animo spavaldo e arrogante; insolente,
si rovesciò senza mettere un nitrito, da bravo. baldini, i-118: scendendo
dica se non è proprio una passeggiata da rifarsi con l'amante *.
niti, che d'una barca escono tirati da certi soldati per la barba, con
, vi-1163: di già me l'aspettava da voi questa risposta. / per ammirar
garbato. monti, ii-84: bravo da senno, bravo. il direttorio è molto
sua loggia al secondo ordine, e messa da banda la modestia...,
carducci, ii-1-170: bravissimo, ma da vero bravissimo il mio caro chiarini impiegato
l'assemblea ad accoglierlo pacificamente, come fece da quel brav'uomo che era. leopardi
, che aveva voluto far la guerra da buon patriota in prima linea. moravia,
, 2-1-237: e perché non son uomo da esser fatto fare per filo, per
il quale non possedeva altro che un carro da asino. de amicis, ii-132:
, rozza, sconquassata, sbilenca, da far credere che fosse un covile piuttosto
con la sua brava tendina bianca annodata da un lato con un nastro azzurro.
troppo, e disse a lui: « da bravo, figliuolo; a noi,
italia e anche in toscana, si dice da bravo! quasi a modo d'esclamazione
le mani in baruffa. / dunque, da bravo, ti spiccia a contarci la
, 1-94: massiccio, sgrossato tanto da dargli forma d'uomo, procedeva a
1030): forse da barbdrus * barbaro, feroce, selvaggio,
si prese un genovese, una faccia da raddrizzarci sopra le baionette storte, sfrontato
giuocavano gravemente con delle carte così nere da far pensare che fossero le stesse della
fianco ha presa, / con un cappel da bravo mal tenuto, / calzon di
zoccoli s'inchinò con un atto tale da ricordarmi quello dei bravi al dito alzato
radi drappelli, con quel passo così da bravi, conciati da strabiliare: avvolti
con quel passo così da bravi, conciati da strabiliare: avvolti in mantelloni, chi
e quel che s'è detto prima da me de la bravura di argante e di
a fatto. garzoni, 3-742: da questa constemazione e perdimento d'animo si
e la bravuria dell'animale molto diversa da tutti quelli che per insino allora avevano
la bravura, tutto preso, come da savio estimatore si dee, a proporzione
lavoro, che niuno ordinario vetro è da tanto da discuoprire nelle carnagioni pure un tratto
che niuno ordinario vetro è da tanto da discuoprire nelle carnagioni pure un tratto di
ombreggiate appena dal nostro cuore, sono da lui state con un'estrema e stupenda
d'ingegno materia di disputa, sarebbe da chiedere in grazia una cosa. tommaseo-rigutini
venisse meno la ragione del pianto, da esso la buona donna non si distrarrebbe più
bravura. = deriv. da bravo. brazzolaro, sm. dial
dell'opera sotto l'occhio, orologio da polvere, brazzolaro, gemi di spago
virtuose. = deriv. da braccio. bréccia1, sf.
, 12-97: poi colui parve distratto da uno scopo più preciso: altri due
alzò parecchie batterie di cannoni e mortari da percuotere in breccia la cittadella.
, i-69: per quella breccia, come da una diga franata, invase e dilagò
muro che cintava il terreno era diroccato da una parte, le pietre ammucchiate per
. verri, i-265: passò l'imperatore da milano, l'uno dei principali oggetti
, v-141: un secreto pronto, infallibile da far la breccia nell'animo d'ogni
: infatti soltanto un cuore già occupato da un grande affetto poteva resistere freddamente a tutta
): si usa soprattutto come materiale da decorazione (e le più note sono
ancora certe pietre verdognole, le quali da dimoiti sono chiamate oggi breccie, e
composte a foggia di calcistruzzo, cioè da sassuoli immersi e legati dentro ad una
. buonarroti il giovane, 9-321: spinti da veri venti in quelle secce, /
. chi li stende? debbono stendersi da sé? = deriv. da
da sé? = deriv. da breccia2. breccialòtto, sm.
, 10-153: qui l'incendio aveva trovato da lavorare nelle antiche travature di legno ben
piene di brecciame. = deriv. da breccia2. brecciare, tr. {
riservato *. = deriv. da breccia2. brecciato (part. pass
sf. miner. roccia conglomerata composta da elementi più piccoli della breccia. =
brecciosa brana. = deriv. da breccia2. brèda, v.
, figli di ignoti, o nati da unioni illegittime e denunciati come figli di
, dal gr. ppecporpocpetov, comp. da ppécpot; 'neonato 'e xpécpto
e guanciali,... nasse da pescatori, cordicelle, funi intrecciate, che
pescatori, cordicelle, funi intrecciate, che da noi si chiamano bremi, e se
chiamano bremi, e se ne fanno busche da olio. = voce di area
esempio del bigatto o cavaliere, che da se stesso naturalmente si trasforma in pavegliotta
a guisa di stravaganti gualdrappe, cavalcati da personaggi più cenciosi e stravaganti ancora circolavano
e stravaganti ancora circolavano preceduti e seguiti da branchi di ragazzi. viotti, 14-95
un cappelluccio di paglia con due buchi da infilarci le orecchie. manzini, 7-63:
al tramway della letteratura periodica che ha da trasportare il popolo per bene alle varie
sbuffando i benemeriti fianchi! = voce da ricollegare alle forme del fr. ant.
romanze (provenz. ant. bren; da cui lo spagn. bren, del
. pagnotta dei marinai, sulle navi da guerra. panzini, iv-85: brenósa
, senza punto spossarsi, trasloca da 60 a 70 brente di vino in un'
i bidoni, un bolli bolli da tutte le parti, da parere che in
bolli da tutte le parti, da parere che in pochi minuti avessero
panzini, iv-85: brenta (da una voce preromana), vaso di legno
mi paiono navazzi, piuttosto, brentoni da metterci l'uva vendemmiata. =
gli spaccalegna. = deriv. da brenta: cfr. piacentino brintòr, piem
sciolde, e attendi a vivere da buon cristiano. g. m. cecchi
una brescialda. = deriv. da brescia (lat. brixia).
= voce pisana e lucchese, deriv. da brescia (famosa per le sue fonderie
tu bresciare. = deriv. da brescia. bressana e bressanèlla (
venat. luogo per uccellare, formato da un cor ridoio di alberi
cor ridoio di alberi chiuso da alte reti (nelle quali incappano
cfr. milanese bresano, bresanèla, da bresàn * bresciano bretèlla, sf.
bretelle: dispositivo di sicurezza, costituito da bretelle aggiunte alla cintura per fissare meglio
nantes, di nazione brettone invitasse, come da sé, il triulzio alla pace.
bretone, e il soggolo stretto al collo da un nodo bianco. borgese, 1-173
ancora spetra. = deriv. da brettia, antico nome della calabria.
, 138: disutil brobrio, bestia da porcile, / sterile arida, bretta
dovria far per non vivarci bretto. francesco da barberino, 3-147: ma chi 'n
e di ferro. = voce creata da haidinger (1825), dal nome dell'
pezzo con le nuvole pesanti, spenta da tre anni, lasciava piovere e piovere
questa mia umile storia. da una voce imitativa a indicare forte sensazione di
me sirìa 'n talento. bartolomeo da s. c., 3-1-16: all'
segni. beicari, 1-76: il tempo da operare è molto breve, e il
cui poche o nessuna / cosa ho da preferir,... far più breve
, che mi accorgo sarà brevissima, da consumarsi in studi severi. pascoli,
capo e dio d'amore. bartolomeo da s. c., 11-intr.,
cantuccio. boiardo, 2-8-26: avea da lato un altro suo germano, / che
18-1-48: l'oscurità nasce... da certi modi di dire storti e stravaganti
e non affettato... ci sarebbe da fare qualche dolce amorevole brevissima osservazione.
fosse, verisimilmente non sarebbe letta che da coloro i quali meno ne hanno bisogno
. forse può ottenere un'occhiata anche da chi vive spensieratamente. parini,
maniere di dire, non brieve discorso da tener sarebbe. alfieri, xiii-54:
parte della nostra casa, fate lontani da me questi ornamenti: brieve roba basta
poteva fare stima che la nostra città avesse da quella banda i confini nell'antichità di
alcuna volta si ristringono col mare che da loro all'acque resta un brevissimo spazio,
: quel corriera chiama brevissimo il viaggio da roma a napoli, mentre che quella
cade, / e trattenerla vuol; ma da le braccia / ond'ei l'accerchia
chiti, di lave, che frammezzati da brevi pianure fanno gran parte di quelle
mise sul breve tavolino che mi serviva da tavola da pranzo e da scrittoio una lettera
breve tavolino che mi serviva da tavola da pranzo e da scrittoio una lettera. d'
mi serviva da tavola da pranzo e da scrittoio una lettera. d'annunzio,
in poche parole; concisamente. bartolomeo da s. c., 11-6-11: ciò
cose proposte dimostrare, avendo alcuna cosa da dir brieve, la quale porismate chiamano
, 2-44: così pregollo; e da colui risposto / breve, ma pieno a
, viii-157: inoltre non ho agio da scrivere breve. manzoni, 21: or
le preposizioni (di, a, da, con, su, tra),
sua grazia. botta, 6-i-84: egli da prima volle andar per la lunga,
lo gionse del brando, / e da l'un lato e l'altro lo
, il tuo dolore; / ché tal da noi soccorso in breve avrai. sarpi
seguaci e martiri d'una fede già da loro aborrita. nievo, 285: il
. nel medioevo, ogni documento redatto da un notaio o da un privato,
ogni documento redatto da un notaio o da un privato, senza formalità, allo
o per suo consiglio, o amunito da altri, lasciare il predicare in s.
marco. guicciardini, 211: ottenne ancora da alessandro papa uno breve, benché con
e di altri conventi di toscana si separassi da quella di lombardia e si reggessi da
da quella di lombardia e si reggessi da sé. bandello, 1-19 (i-228)
ochino, 252: è un'alchimia da essi truovata, per fare, con quelle
partita, acciò l'indulgenza già concessa da loro nella entrata fosse valida. tassoni,
figliol d'aldobrandino, / e quivi esser da lui poscia rimesso / nel ferrarese antico
il papa stesso / con un breve, da poi ch'ei fu in cammino.
, in virtù di un breve concessoli da papa gregorio xiii. vico, 114:
anche: lettera in generale. andrea da barberino, 90: ella lo mandò in
breve sarà con questa lettera. rinaldino da montavano, 925: e preso
ho scritto questo brieve, isperando che da te benignamente sia ricevuto... »
scritte magiche, formule di scongiuro), da portarsi al collo per devozione. -per
stupida ignoranza dei monaci avea fatto brevi da vendere alle donne. d'annunzio, iv-1-903
6-334: nell'interno del giustacuore, da una parte era cucita una madonnina,
un brieve, che contene queste parole: da tal radice nasce / chi del mio
: in mano ha un breve ch'era da due bande / scritto con tal parole
che l'uma asconda, / e da la bocca pendon di colui / che
aviamolo pur toccato in grosso. bartolomeo da s. c., 9-8-35: l'
idem, inf., 2-85: * da che tu vuo'saper cotanto a dentro
per una novelletta mostrerrò brievemente. paolo da certaldo, 275: fa d'avere in
passato, o messer giovanni della lana da reggio, del quale brievemente dirò in questa
quello che sapesse fare tutte quelle cose che da noi sono state oggi ragionate. bembo
della greca. vasari, iii-759: è da dare alla penna ed alla mente faticata
questi popoli mostruosi si trovino, il che da lui è tenuto per ambiguo, va
insieme se dal primo parente adamo oppur da i figliuoli di noè sono propagati dopo
fra poco tempo; presto. bartolomeo da s. c., 188: alla
. brevetto d'invenzione: certificato concesso da un apposito ufficio governativo, che garantisce
li riceve. papini, 25-305: da quando ho avuto il premio nobel non mi
, 231: per quelli dell'organetto, da poi che spesso le infermità o qualche
non tanti proemi. = deriv. da breve. breviàrio (ant.
del breviario. campanella, i-iio: da roma ad ostia un pover uom andando
e nel breviario elementi di politica derivano proprio da questa moderazione di uomo non apolitico e
breviatóre giustino. = deriv. da breviare. breviatura, sf.
. abbreviatura. = deriv. da breviare. breviazióne, sf. ant
sode verghe, delle quali si fanno brevicegli da pigliar gli uccelli con la coccoveggia.
del verno. = comp. da breve e chiomato-, cfr. gr.
di santi. = deriv. da breve2. brevicòlle, agg.
animale). = comp. da breve e collo (v.).
cotone). = comp. da breve e diurno (v.).
= voce dotta, comp. da breve e dal gr. yacrr / jp
). = * comp. da breve e linea (v.).
corta. = * comp. da breve e lingua (v.).
chiama la sacra scrittura, fu distinta da s. bonaventura nel suo breviloquio in questo
, lat. tardo breviloquium, comp. da brevis 'breve 'e loqui *
'(qui 'immediato ') e da manus 'mano '. brevióso,
uccello). = comp. da breve e penne (v.).
emitteri). = comp. da breve e rostro (v.).
delle antere. = comp. da breve e stilo (v.).
la brevità della vita l'ha liberato da infiniti dispiaceri che avvengono ogni giorno a
, 11-iii- 624: quello che da molti gli sia rimproverato, che nel
rimproverato, che nel principio fossero usate da lui parole basse e di picciol suono
20 perché gli enormi intervalli deserti che sono da città a città imponevano di studiar sopratutto
forse l'ha sotto) il fuoco da basso: e vi si sommergono i navili
pericolosissime guerre, le quali saranno raccontate da me per la medesima cagione e con
, n-iii- 642: peraventura avreste desiderata da me brevità maggiore. -niuna cosa è
40-ii-156: egli... si fe'da capo a riandar tutto il loro,
ne è cagione la brevità dello spazio da esser penetrato da i raggi del sole.
la brevità dello spazio da esser penetrato da i raggi del sole. idem,
velocità, con poca differenza vengano acquistati da tutte le sue parti. 4
= lat. brevitas -àtis, deriv. da brevis 4 breve '. brézza
, aura fresca o gelata. viene da brivido: e il verbo abbrividare è lo
non può spirare in questo recinto chiuso da mura così alte, la sabbia dei
il grano. = deriv. da brezzare. brezzatura, sf.
il vento. = deriv. da brezza. brezzeggiare, intr. (
ma senza vento. = deverb. da brezzare. bria1, sf. ant
caso il derivato comporta l'aferesi [da ebriaco], quando familiarmente e come
vino nuovo, e non dall'avvinazzarsi o da
argillosi (e vi formano cuscinetti costituiti da numerosissime pianticelle). a
, scannando uomini e bestie, acciecati da superstizioni abbominevoli. = deriv
abbominevoli. = deriv. da briaco. briaco, agg.
convince me... -non parlò già da briaco. piccolomini, 80: quelle
vino; / che non è quel paese da briachi, / dove bisogni andar a
a testa. de amicis, i-683: da quell'oscurità venivan su cento suoni confusi
: lo credo ben così briaco di vanità da aver deliberato benissimo di morire, perché
. proprio di un ubriaco; che deriva da ubriachezza. salvini, 30-1-339: le
giusti, 2-161: cosa vi dirò da pochi intesa, / da consolar di molto
cosa vi dirò da pochi intesa, / da consolar di molto i briaconi: /
ebriàcus (nella vulgata), deriv. da ebrius, che gli antichi riferivano alla
[boccaccio], 69: « briareo da tutti fu tenuto figliuolo di titano
in mattonelle. = deriv. da bricchetta. bricchétto1, sm.
. brìccica, sf. cosa da nulla, bazzecola; lavo
o lavoro piccolo. = deverb. da briccicare. briccicare, intr. (
.]: voi domanderete ad una donna da casa che lavori la [= ella
. (plur. -chi). cosa da poco. = da briccica (
. cosa da poco. = da briccica (v.); voce registr
fuori una tazza. ci versò il latte da un bricco scrostato, e ci spezzettò
recante una bacinella con suvvi un bricchetto da caffè. pancrazi, 1-218: tra
suoi paesi. = deriv. da bricca. bricco3, sm.
] bricco o piuttosto briccone, / da declinarlo pure in ablativo, / ed è
noi siamo. = deriv. da bricca. brìccola2, sf.
brìccola2, sf. stor. macchina da guerra capace di scagliare a distanza pietre
un piano ad angolo acuto, venga da questo rimandata con angolo uguale alla parte
giuoco del biliardo. = voce da riconnettere probabilmente a breccola * ciottolo
i-149: i cannoni nell'alto delle navi da guerra possono produrre movimenti duri di briccola
, perché fece briccolare bartolomeo del bolognino da pistoia in castel s. niccolò.
: si dice ancora trabalzare per tramandare da un luogo a un altro: i nostri
briccola la nominavano. = deriv. da briccola2. bricconàggine, sf. l'
. azione disonesta e malvagia; atto da briccone; birbonata. i.
fare le bricconate. = deriv. da briccone. bricconcellerìa, sf.
grosse birbonate. = deriv. da bricconcello (dimin. di briccone).
furberia e protervia (e non rifugge da azioni disoneste e temerarie purché possa trarne
araona era un fellone briccone? andrea da barberino, 2-386: vide uno briccone che
davante, / e là fummo assaliti da leoni. varchi, 18-1-421: dandogli del
buon guerriero, gli era grato intendere da me che non si fosse spretato per
del giudice, ma non un galantuomo da quelle del giornalista. b. croce
briccona. mi assaltò con una furia da disperato. bar etti, 2-326: datemi
gente invasata e briccona, piovevano ricorsi da ogni banda a francesco domenico. svevo
guarini, 374: oh questi sono innamorati da farne conto! alla barba di certi
; venez. sbrico 'ardito', che sono da colle- gare con il fr. ant
bricconéggio). agire, condurre vita da briccone. buonarroti il giovane, 9-405
bricconeggia. bricconerìa, sf. azione da briccone; birbanteria. baretti, 2-405
, che merita d'essere considerato quindinnanzi da tutta la gente onesta come un mascalzone
l'hanno fatta a me; e vengo da lei per sapere come ho da fare
vengo da lei per sapere come ho da fare per ottener giustizia. rajberti, 1-28
, avv. in modo furfantesco, da briccone. baretti, 1-215: bricconescamente
saper bricia. = deverb. da briciare; nell'emil. brisa, usato
con parsimonia. 5. bernardino da siena, 299: vuoi tu la grazia
siena, 299: vuoi tu la grazia da me? - sì. -et io
spiaccicava sul quadro a olio insieme al gessetto da lavagna ed alla brace da cucina.
al gessetto da lavagna ed alla brace da cucina. gozzano, 206: si posano
ai bracchi. = deriv. da bricia, come dimin.; cfr.
). marchetti, 2-46: da più gocce di sangue il sangue nasca,
di sangue il sangue nasca, / da più bricioli d'or l'oro si generi
: ho preparato un gran paio di scarponi da lasciarsi briciolo per briciolo su per i
e nessuno si fidò tanto delle proprie gambe da tentar il salto, segno che avevamo
. 2. ant. strumento da guerra col quale era possibile, dalle
', nel secolo xiii), da un briffer 'mangiare con avidità '(
ha concesso sua altezza, veggendo nascere da questo la liberazione vostra da una immensa
veggendo nascere da questo la liberazione vostra da una immensa briga e molto odiosa.
tra le fisse, la ridurranno nel luogo da voi stabilito. goldoni, ii-958:
atto per questa briga; fate voi da capo di casa, e son certo che
, né dopo, perché fui sopraggiunto da molte brighe, che mi hanno finora impedito
d'educazione veder tutto e tutto fare da sé? ho già detto assai chiaramente,
particolare, o duecento idee espresse tutte da uno solo, con la briga di stillarsi
/ se ne fossi ripreso, / sarai da me difeso. malispini, 1-500:
a recoprire le brige presente. bartolomeo da s. c., 9-6-12:
del vero, genera pur briga. francesco da barberino, 121: e le
: gisippo rimasosi in atene, quasi da tutti poco a capitai tenuto, dopo non
e dannato ad essilio perpetuo. paolo da certaldo, 263: non essere corrente
de la persona. s. caterina da siena, iv-13: la briga vostra ha
che le mie brighe 10 ero uomo da per me a saperle finire. lorenzino,
16-viii-260: per qual cagione ho io da esercitarla [la satira] contro di
i-349: sett'anni quasi, intorbidati da brighe letterarie, pure a me d'
lui. -figur. bartolomeo da s. c., i-i-ii: briga
peloro, sopra 'l golfo / che riceve da euro maggior briga. simintendi, 1-4
18 (3 / 0): da una parte, sapendo quante brighe, quante
-entrare in una briga: darsi da fare in una faccenda fastidiosa.
venire a contesa. s. caterina da siena, i-100: ma noi facciamo come
m'è stato messo inanzi cose pazze da metterli in briga anche loro. bocchelli
: benvenuto mio, se tu avessi da fare con marte, io son certo
di prendere cappello? ed era proprio da crederlo, a vedere com'era grigio
grigio e stanco le volte che non trovava da attaccar briga, e come poi saltava
ormai avvisti d'avere sposato una briga da non volerla volentieri. -togliere qualcuno
-togliere qualcuno di briga: liberarlo da una preoccup azione. firenzuola,
-uscire, togliersi di briga: uscire da una situazione fastidiosa e difficile.
per certe pigioni,... ricevette da lui molta villanìa. = di
. = di etimo incerto: forse da riconnettere alla stessa origine di brio (
. = fr. brigadier, da brigade 'brigata '. cfr. dizionario
proprietà private e le persone) compiute da bande di briganti, a mano armata.
quelle provincie un esteso brigantaggio: esaminatelo da presso; scuopritene le cause. manzoni,
di civiltà. = deriv. da brigante2. tanto mostrava
ciliegio, solo di tanto in tanto, da brigante1 (part. pres.
del brigante, padrone di tutto, temuto da tutti. de sanctis, ii-355:
monte / zara di sasso non scalfito / da radici a strapiombo su burroni / sghembi
fatto quello che avrei fatto, ma da mangiare e i soldi non ne avrei
nona squadra fu de grimolesi / che da pietro pagani eran condotti: / mille e
tutto che fosse brigante. = da brigare * mettersi nella lotta, combattere '
che in caso simile, non c'era da dubitare, avrebber preso un partito somigliante
tre alberi. = deriv. da brigantino. brigantina2, sf.
stor. armatura degli arcieri, costituita da un corsetto su cui erano applicate lamine
tempo briganti. = deriv. da brigante2. brigantino (ant
notte, in su uno brigantino armato, da ostia, lasciata bene guardata quella rocca
, brigantini, galere e altri legni da corsari di mare. sassetti, 300:
che uscì una mattina con troppa furia da un brigantino corsaro di marrocco. botta
1-331: imbarcati sovra un brigantino rimorchiato da un battello a vapore...,
portata ordinaria di un brigantino commerciale varia da 80 a 200 tonnellate. dizionario militare
potevano ripromettersi di veder quest'opere accolte da un museo. oggi, forse,
il brigantino. = deriv. da brigare * guerreggiare '. brigantume
era partuta. = deriv. da brigare. brigare, tr.
con la particella pronominale). darsi da fare, adoperarsi, ingegnarsi, industriarsi.
signori che confinavano con lui. bartolomeo da s. c., 9-7-1: poco
, 20-125: noi eravam partiti già da esso, / e brigavam di soverchiar la
largamente che gli altri. s. caterina da siena, iv-248: brighiamo di correre
qualcosa, occuparsi, badare. rainerio da perugia, v-68-174: ella si brighi de
più brigare. = deriv. da briga. brigata, sf.
tosco, / quando rimembro con guido da prata / ugolin d'azzo, che
casa traversara e li anastagi. folgore da san gimignano, xxxv-11-405: alla brigata
le vogliamo, raccontate in diece giorni da una onesta brigata di sette donne e di
bene condizionato. e di messer batista da campo fregoso v'era la sua brigata.
è rotto nulla, ed aspetto domani da voi qualche consiglio sopra questi mia casi
berretta. guicciardini, 217: nasceva da questo che, bisognando ogni dì porre provisione
diceva sedete, se ne diede licenza da se stesso. firenzuola, 737: in
dovete far per modo di non dar da dire alle brigate. dolce, xxv-2-253:
riverenza a un zampetto di porcello, diede da ridere al dottore e a tutta la
centenari, / banchetti illustri nella sala da pranzo immensa. c. e. gadda
; famiglia. s. caterina da siena, iii-248: vedranno il convento e
. unità tattica di fanteria (composta da due o tre reggimenti); raggruppamento organico
. non lo pestate. si dissotterra da sé. stanotte fa da guida alla brigata
si dissotterra da sé. stanotte fa da guida alla brigata, con gorello. linati
fossa nemica. baldini, 7-89: da reparto a reparto i combattenti si palleggiavano
: unità dell'aeronautica militare, composta da alcuni stormi. -brigate nere: unità
, ma completamente ripulita dai fascisti, da quelli di prima e da quelli di salò
dai fascisti, da quelli di prima e da quelli di salò. 4. per
. grande quantità. 5. bernardino da siena, 179: ebe code d'asini
288: io mi truovo spesso ingannato da misér domeneddio, che talvolta, quando io
andare di brigata. s. caterina da siena, ii-267: e però vi prego
anzi che no un poco stracchi, invitati da certe pietre, che a bella posta
grande dispiacere della morte di messer domenico da pescia scrittore apostolico; massime per rispetto
all'oppressa mia povera rima. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
per le strade un certo movimento, da non potersi ben definire se fossero rimasugli
/ che brigatacele? = deriv. da briga * lotta, combattimento 'e brigare
. chi briga, chi si dà da fare, chi intriga. casti,
com plimenti, / accompagnati da regali e some. cattaneo,
trigante (e ha un costume composto da berretto, mantello, giacca,
il naso. = deriv. da brigare. brigiare, tr. (
, secondo le stagioni, si trovavano baracconi da fiera, circhi di giocolieri, giostre
volle per forza empirmi le tasche ficcandoceli da sé a manate. cicognani, 1-10:
, 5-83: lo scollo era fermato da un enorme brigidino di strasse.
cilindro, col suo bravo brigidino da una parte, come hanno tutti
grandi signori. = deriv. da brigidino1, per analogia della forma.
aurea briglia. tassoni, 2-29: da le stalle del ciel subito fuori / i
sovra rotanti stelle, / e i muli da lettiga e i corridori / con ricche
dei mezzani. forteguerri, 22-23: così da molta fame e da stanchezza / vinto
22-23: così da molta fame e da stanchezza / vinto il garzone, abbandona la
d'una pienezza compiaciuta, un po'da cortigiana, e levigato da parere incorruttibile
un po'da cortigiana, e levigato da parere incorruttibile. anche perché le briglie sottili
a'galli, e quando esser calpesta / da le genti barbariche sofferse. / e
empia fortuna, / cominciando dal latte e da la cuna. garzoni, 3-547:
manzoni, 306: quattro guerrieri / da un drappel ci spiccammo, e a tutta
ed ecco un messaggero entra in milano / da porta nova a briglie abbandonate. d'
in sua balìa. s. bernardino da siena, 124: e sappi che quando
pur, io ringrazio dio che, da poi che non gli è piaciuto che io
la moglie bisogna trattarla come un cavallo da cavalcare: non lasciarle troppo la briglia
render la pariglia. algarotti, 3-67: da questa piazza è tenuta in briglia tutta
stato suo, o fa alcuna cosa da poveri, si suol dire:..
correzione del corso dei torrenti (costituita da un robusto muro posto normalmente all'alveo
altri a brigliadoro. = comp. da briglia e oro (v.).
di dio. = deriv. da brignòccolo. brigóso, agg. (
2. malagevole, faticoso. bartolomeo da s. c., 19: essendo
in spagna. = deverb. da brillare2. brillaménto, sm.
cromosfera solare. = deriv. da brillare1. brillantàbile, agg. che
con zucchero sciolto. = deriv. da brillante. cfr. rigatini-cappuccini, 28:
di zucchero lucido. = deriv. da brillantare. brillante1 (part.
lieve inchino della testa, ma corretto da un'occhiata brillante, magnifica. borgese,
tratta a significar spezialmente que'pensieri chiamati da noi ingegnosi, e che i francesi
sera si rappresentavano delle brillanti commediole tutte da ridere. de amicis, i-960: quelle
per esser già escito coll'onor delle armi da una nuova e brillantissima operazione. borgese
. de roberto, 623: parlava da due ore, da due ore faceva ridere
623: parlava da due ore, da due ore faceva ridere il pubblico come un
sost. nel sec. xvii), da briller (sec. xvi),
brillante2, sm. diamante sfaccettato da due parti a forma di piramide o
forma rotonda o ellittica), in modo da raccogliere e riflettere da ogni faccia la
, in modo da raccogliere e riflettere da ogni faccia la luce che lo fa brillare
e disgraziate. = deriv. da brillante1. brillanteménte, avv. con
gli avevo subito telefonato perché sapevo che da poco era uscito dal carcere di poggioreale
pensieri ingegnosi. = deriv. da brillantex. brillantézza, sf.
indistruttibile. = deriv. da brillante1. brillantina1, sf.
, iii-646: apparve, in vestito nero da mattina, sbarbato di fresco,.
consigli. = deriv. da brillante1 (sul tipo di parlantina).
stella. = deriv. da brillantel. brillanza, sf.
sf. fis. flusso luminoso emesso da un elemento di una superficie luminosa circostante
= voce dotta, deriv. da brillarex. brillare1, intr. riflettere
e offuscata, ma non guasta, da una gran passione, e da un languor
guasta, da una gran passione, e da un languor mortale: quella bellezza molle
: brillava di salute e di buon umore da tutte le parti. carducci, 565
degli occhietti pungenti, che passavano rapidamente da una fissità ossessionata a un brillare brusco
, i-71: mack è un generale da brillare in un gabinetto, perché in
. brillò straordinariamente in una gran festa da ballo, ove soggiogò tutti i cuori colla
sua abilità d'imitare la voce del can da pagliaio che abbaia alla luna. panzini
condannata dai puristi. secondo alcuni deriverebbe da tacito (ann., ili, cap
subito brillano, e fanno mille pazzie da far accorgere le mura di tutti i
stesso, quanto perché le vien donato da un vostro pari, e perciò brilla
: tutte le cannelle si aprirono; da tutte sprizzò il sangiovese;...
gente sa perdonare. baldini, i-121: da quattro mesi, sei ore di lavoro
pulito delle sue spoglie, e perciò allora da noi chiamato miglio brillato. manzoni,
per la brillatura del riso, costituito da un recipiente rotante intorno a un albero
chicchi diventano lucenti. = deriv. da brillare2. brillatura, sf. operazione
o locuste. « = deriv. da brillare2. brillìo, sm. il
con un brillio di colori sùbito illuminati da oriente, uno svariare di rossi e
brindisi a bacco. redi, 16-i-332: da questa voce ebriolus di plauto, e
fresche valli. = deriv. da brillare (v.) * essere ubriaco
gabbia verde, di brilli, coperta da una tela cerata verde. =
e il brillo. = deverb. da brillarex. brillo5, sm.
di gola. = deriv. da trillo (v.), per assonanza
tristemente brilluccicava. = deriv. da brillare con incrocio con luccicare (v.
: l'aurora la gelata brina / da le dorate ruote in terra sparse. tasso
: va per grigie irsute stoppie / da la brina inargentate. pascoli, 133:
si curvano nude e brulle, non tormentate da nessun passaggio, e lasciano stillare le
. tortoletti, i-166: barbara, da che vesti il mortai velo / a l'
603: le loro esistenze son già da venti anni intrecciate; le brine del
la cit. dantesca, cfr. benvenuto da imola [inf. t 24-4]
idem, 5-248: faceva un freddo da brinare il fiato sui baffi.
, 2-95: in quel tempo che da prima la brinata, a guisa di vetro
, ii-506: talvolta ripartivano al mattino da una città, quando su la campagna
la chiave, ne vidi il foro tappato da un brincello di cotenna recante un ciuffo
letto del malato. = deriv. da brinzello, voce pisana per brindello.
. = etimo incerto; ma da riconnettere a brindolo. brindare,
le pareti [dell'ufficio erano] tappezzate da spaventosi cartelli di richiamo raffiguranti donnine rosee
docum. nel 1592), deriv. da brindis 'brindisi'. cfr. panzini
avrebbe assaggiato così bene il manrovescio paterno da veder tutto nero per una settimana.
una settimana. = deriv. da brindello. brindillo, sm.
politica brindisevole, che si sfoga in cerimonia da tavola. brìndisi (ant. anche
de'debiti ch'e'faceva di nascosto da me per trincare co'suoi colleghi in
la loro casa e con essa la sala da pranzo nella quale, fino all'anno
. componimento, di solito in versi, da recitare durante un brindisi. giusti
composizione musicale in forma di canzone, da eseguire nei conviti. foscolo, iv-303
del metallo. = deriv. da brindi (unità internazionale di misura della
di misura della durezza dei metalli: da johan august brinell, scienziato svedese che
spagnuola... perciò tuttavia s'ha da cercare se i goti o gli arabi
più cogliere dal lato della mente che da quello delle vesti e degli addobbi. leopardi
e di sapere. fogazzaro, 2-161: da lunghe ore di calma taciturna passava ad
nell'azzurro / tirato con gran brio da una pariglia / di cavalli marini.
, che suona / dolce d'uccelli da te sparsi a piena / gola, movendo
': di probabile origine celtica, da una voce * brivo o * brigo
e delle epatiche. possono essere costituite da un tallo, o avere foglioline e
comunque sprovviste di vere radici, sostituite da sottili filamenti [rizoidi o rizine).
= » voce scient. comp. da brio [fite], (cfr.
3putovfa 4 vitalba ', deriv. da 3p6w4 faccio spuntare molti germogli'(v
= deriv. dal lat. britannlcus (da britannia). britanno, agg.
orientale. = lat. britannus da britannia). brltone (britóne
. bretone. ariosto 27-29: da l'altra parte i capitan carleschi /
gli eremitani... fu raccolto da certi eremiti di s. guglielmo, e
certi eremiti di s. guglielmo, e da alcuni di s. giovanni buono
e dalla congregazione de fabali, e da quella di britini, che sotto diversi abiti
qua e là. = deriv. da buttino, località presso ancona dove la
agg. letter. rabbrividente, percorso da brividi, da fremiti. - anche
letter. rabbrividente, percorso da brividi, da fremiti. - anche al fìgur.
liquida ombra. = deriv. da brivido. brivido, sm.
. foscolo, iv-377: oh! da quell'ora mi sento per tutte le membra
e sguaiataggine. = deriv. da brioso. brióso, agg. pieno
dal cortile usciva un biroccino, tirato da un cavallino asciutto, brioso, che
, affatto. leopardi, iii-769: da maggio in qua, mi fa continuare
= deriv. dal sicil vriscali (da vrisca 4 favo ').
lepre dei dintorni e giuocatore di briscola da sfidare la piazza. dossi, 985:
= voce scherz., deriv. da briscola nel signif. del n. 2
levigatissimo e semilucido, usato per biglietti da visita, partecipazioni e simili.
= deriv. dal fr. brisure (da briser 4 spezzare ').
già forse non è stata così chiamata da quelli che vivono presso al sotto
herba], dall'agg. britannlcus (da britannia). britànnico, agg
stringeva un momento nelle spalle come colta da un brivido. bocchelli, 1-i-207:
presto, ma verso mezzanotte fu preso da brividi, da un gelo che non
ma verso mezzanotte fu preso da brividi, da un gelo che non si poteva spiegare
: osservai, come la mattina in sala da pranzo, la delicatezza sensibile di quelle
, quasi sono prossime alle commozioni ricercate da coloro che accorrevano agli spettacoli delle esecuzioni
sen sazione di freddo (da cui anche breva e brezza).
al mattutino? = deriv. da brivido. brividóso, agg.
brividóso, agg. letter. percorso da brividi, abbrividente. - anche al
ecc.]. = deriv. da brivido. brivilègio, brevilègio e deriv
si brizzolava. = deriv. da brizzolato (considerato come part. pass.
di maschio diventa femmina e si chiama da tutti zatta. targioni tozzetti, 12-8-348
era immaginato di poter raddoppiar l'olio da bruciare, aggiungendoci altrettanta acqua...
, l'occhio azzurro, un berretto da ciclista piegato sull'orecchio. bocchelli,
e paura. = deriv. da obbrobrio (v.), per aferesi
si fece brobbìoso. = deriv. da bròbbrio. brocarda, v. broccardo
, e il burattino, non avendo forza da portarla con le mani, si rassegnò
.). « = deriv. da brocco2 (perché a punta); cfr
dei biancospini! = deriv. da brocco2 4 germoglio '. bròcca4
, specialmente in vetta, e da non doversi abbacchiare. 2.
per mangiare. = deriv. da brocco2 (perché a punta, perché
i lavori. = deriv. da brocco2. broccàio1, sm.
, vasaio. = deriv. da brocca *. broccàio2, v
broccame, sm. insieme dei chiodi da pian tare nelle suole delle
tare nelle suole delle scarpe da montagna. * = » deriv
. * = » deriv. da brocca2. broccàrdico (brocàrdico)
pratica della vita. = deriv. da broccardo1. broccardo1 (brocardo)
); questione controversa. francesco da barberino, iii-216: se tornato iurista /
vissuto dal'1523 al 1599 [in francesco da barberino, iv-8]: «
chiarimento del proprio testo lo stesso francesco da bar berino, chiamava:
lo investirò. = deriv. da brocca 4 arma lunga ', col sufi
. ant. spronare. guido da pisa, 1-326: enea...
et arrotate. = deriv. da brocco2', cfr. fr. brocehr (
d'oro. = deriv. da brocco2', cfr. fr. brocher 4
v'erano broccate. = deriv. da brocco2 'germoglio '. broccata,
ruggieri favellare. = deriv. da brocco2. broccatéllo (broccatino)
. -asta broccata: terminata in cima da brocche o chiodi. buti, 1-568
tre punte. = deriv. da brocco3 (cfr. broccare2).
, v-1-356: i ricchi si riconoscono da i poveri per la differenza che è
i poveri per la differenza che è da i broccati a gli stracci. firenzuola,
di broccato d'oro ed era circondato da una numerosissima corte. carducci, 684
e disusata. = deriv. da brocco2. brocchétta, sf. (
e aiuti de'loro brocchieri, salutati / da un urlo solo. pratolini, 2-46:
e dei padroncini, al sudore gelido, da nel menare / i colpi, e
vecchi); voce registr. da varrone e da plinio. sinistra,
); voce registr. da varrone e da plinio. sinistra, e stocchi a
i tori]. = deriv. da brocco2. 3. ant
piccolo risalto, o monticello, stivaletto da uomo (usato dalla metà dell'ottoin
, e = = deriv. da broccio: cfr. fr. brocher *
cotta i pezzi della cera, confitti da detti brocchi, e così si
anche brocchus e bron = deriv. da broccia2. cus) 'con i denti in
quella che noi chiamiamo 'brocciature '. giovanni da uzzano, i-125: teli quattro di domaschino
quattro di domaschino, = deriv. da broccia2. broccati d'ariento da piccolo brocco
deriv. da broccia2. broccati d'ariento da piccolo brocco, lire sette in nove.
., 51-23: il conte carlo ancor da battifolle carena, ii, 425: brocco
. non marinareschi. = deriv. da broccia, o dal tr. broche *
* spiedo 'e anche = deriv. da brocco 'cosa in rilievo '.
per un broccoliere. s. bernardino da siena, 383: elli ti pescati
e difèndarti per ogni = » deriv. da bràccio (per la forma allungata).
, è il tallo del cavolo, che da noi mangiasi in minestra cotta in brodo
, 39: broccolo romano, dicesi da noi quel tallo del cavolo, ch'è
sua capoccia. = deriv. da brocco2. braccolóso e broccóso,
e scabro. = deriv. da brocco2. broccuto, agg.
e ramose. = deriv. da brocco2. bròda, sf.
. burchiello, 143: o canaglia da broda ben condita, / tirator sete di
broda che si annuncia, tutti, chi da una parte chi dall'altra, ci
di aspetto disgustoso. s. bernardino da siena, 179: ebe code d'asini
anche al figur. s. bernardino da siena, 302: tu eri in purità
ha differenza tra brodo, e broda detta da noi brodaglia. di giacomo, i-411
che o capisco subito quello che hanno da dirmi o li lascio cuocere nella loro
loro cuore. = deriv. da broda, col suffisso spreg.
, 73: bisogna dire che il frate da cucina vale cucinaio, o, come
a le sue amicizie, quando tornato da predicare di qualche lato, faceva stupire le
tutto si turbò. = deriv. da brodo. brodata, sf. ant
. brodaglia. s. bernardino da siena, 764: o donne, ditemi
voi vedeste mai. = deriv. da brodo. brodettare, tr. {
confusione, baraonda. s. bernardino da siena, 606: egli è anco in
a fango. = deriv. da brodo. brodière, sm.
.]. = deriv. da brodo. bròdo, sm.
maiali. sassetti, 12 7: da loro, sì nell'azione come nel colore
(e serve a preparare la colla da falegnami). 4. figur.
non piace agli altri e non è da veruno in quella seguitato, diciamo e'si
: le cose vecchie non sono sempre da disprezzare. -tutto fa brodo: tutto
dime infamia, brodolino = deriv. da brodo. brodolóne, sm. chi
gran brodolone. = deriv. da brodo. brodolóso, agg.
falsa scagnarda. = deriv. da brodo. brodóne, sm.
. = deriv. per aferesi da ambrogio. brogiòtto (brigiòtto,
fichi brogiotti. salvini, 41-421: da un uomo di scelte notizie mi fu detto
e lì, con le bocche aperte bersaglio da fichi brogiotti. viani, 13-376:
) accanto a brouillon 'lavoro da ricopiare deriv. da brooillicr (sec.
'lavoro da ricopiare deriv. da brooillicr (sec. xiii) e
mescolare * (cfr. brogliaccio), da cui il senso di * agitare '.
commenti antichi; cfr. anche benvenuto da imola [par., 26-97]:
dei loro capielettori. = deverb. da brogliare: cfr. imbroglio. bròglio2
di limoncello. = deriv. da prùgnola (v.), forse per
v.). cfr. anche giovanni da serravalle [inf., 16-30
giardino cintato, con fiori e piante da frutto, verziere. anonimo bolognese,
natura amica, / che tutta è buona da far prati e broli. s.
e quasi ogni nocte gli erano furate da uno contadino de la villa. palladio
la villa. palladio, 2-15: da un lato [la villa] ha il
dal celtico * brogilos, deriv. da broga 'campo, terreno ', che
= voce scient., comp. da brom [o] l e al [
= voce scient., deriv. da brom [ico] con l'aggiunta
farmaceutici. = deriv. da bromo1, con l'aggiunta del sufi.
analitica). = deriv. da bromo1, con l'aggiunta del sufi.
= voce scient., deriv. da bromo1. bròmo1, sm. chim
, che comprende numerose specie di erbe da foraggio (come il forasacco).
= voce scient., comp. da bromo1 e acetone (v.).
. malattia della pelle dovuta a intossicazione da bromuro (e si manifesta con chiazze
= voce scient., comp. da bromo1 e dal gr. séppia
= voce scient., comp. da bromo1 e [cloro] formio (v
= voce scient., comp. da bromo1 e fosgene (v.).
copie posi tive: costituito da una cassetta chiusa superior mente
una cassetta chiusa superior mente da un vetro a cui si applica la negativa
e, su questa, la carta da impressionare, dal lato dell'emulsione
= voce scient., comp. da bromo1 e -grafo (deriv. dal
= voce scient., comp. da bromo1, oleo- (dal lat. oleum
un composto. = deriv. da bromurare. bromuro, sm.
= voce scient., deriv. da bromo1 con l'aggiunta del sufi.
1-46: parlandosi poi delle bronche, è da sapersi, che queste si fanno
apparato respiratorio costituita dai grossi bronchi e da tutte le minori ramificazioni che penetrano nei
un'asma bronchiale. = deriv. da bronchi (v. bronco1); cfr
= voce scient. comp. da bronchiale] e dal gr. gxxaoig
sono, circa, io fui disturbato da una bronchite cronica che m'impediva il
si è rimesso. - una cosa da niente, - confermò mio padre.
mio padre. = deriv. da bronco *, col suffisso medico -ite;
. nievo, 43: la pisana lasciava da un canto me per far con essi
vezzosa; e io prendeva un broncio da non dire a vederla far passettini e
tale un broncio, tale una luna da minacciare tutt'altro che un divertimento.
penetrano nei polmoni. sono costituiti da una tunica mucosa (rive
stita, nei grossi bronchi, da anelli cartilaginei e tessuto fibroso)
), registr. nel lat. tardo da celio aureliano (sec. v)
che tante voci uscisser tra quei bronchi / da gente che per noi si nascondesse.
settembre o d'ottobre, e si dee da tutti gl'impedimenti purgare, e non
, 2-67: con donami stirici / da veri monchi, / la via s'impacciano
dell'acino polmonare. = comp. da bronco, alveolo e suffisso medico -ite (
^) * gozzo '(comp. da ppóyxiov * bronco1 'e x7)
— voce scient., comp. da bronco1e -grafia (dal gr. ypdccpcù
= voce dotta, comp. da bronco1 e dal gr. al&ot; *
/ che li piangean divenuti bronconi. andrea da barberino, ii-140: tutte le sopraveste
broncone. 3. vite rampicante sorretta da pali. g. b. tedaldi
= voce scient., comp. da bronco1 e dal gr. tzkr \ yi
polmonite. = comp. da bronco1 e pneumonite (v.).
= voce scient., comp. da bronco1 e polmonite (v.).
= voce scient., comp. da bronco1 e -scopia (gr. oxorcéco
= voce scient., comp. da bronco1e spirocheta, col sufi, medie
= voce scient., comp. da bronco1 e spirometria (v.).
l'azione meccanica esercitata sul tronco stesso da formazioni extrabronchiali, come ade- nopatie,
. = voce scient. comp. da bronco1 e stenosi (v.).
= voce scient., comp. da bronco1 e -tomia (gr. topfj
agg. ant. biondo. giacomo da lentini, v-79-46: più bella mi parete
= variante di biondo (v.) da biondo. b ronfiare, intr
gelosia magra. = forse da bofonchiare, per incrocio con brontolare.
brontòfobo, sm. medie. affetto da bronto- fobia. brontolaménto, sm
a servire in corte. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
394): la donna, per istizza da tavola levatasi, brontolando se n'era
avanti, se c'è ancora qualcuno da questa parte o dall'altra; spingiamoli in
facevano i delicati e trovavano sempre qualcosa da ridire ingollando quei quattro bocconi con aria
deledda, iii-749: tornavano le nuvole, da tutte le parti, in lotta fra
rimproveri. verga, 3-91: baco da seta non fiatò più e continuò a masticarsi
forteguerri, 28-4: e s'ode tanto da lontano urlare, / che s'assomiglia
brontolìi cavernosi. = deriv. da brontolare. bróntolo, sm. letter
, 505: viva il re! giù da i profondi sotterranei de la chiesa /
lontane. = deverb. da brontolare. brontolóne, agg. e
bron- tolosa. = deriv. da brontolare. brontosàuro, sm. zool
rettili fossili dell'ordine dinosauri, lunghi da 18 a 20 m, con collo
(nei maschi il muso era sovrastato da un grande corno forcuto coperto dalla pelle
nfuocato. = deverb. da bronzare. bronzare, tr.
volte non potendo dal fuoco scampare, da quello erano bronzati e cotti.
bartolomeo colleoni. negri, 1-61: batte da lungi l'ore / la bronzea squilla
motivo musicale. = deriv. da bronzino2 (n. 4).
d'oro. = deriv. da bronzino1. bronzinaménte, avv.
re, / nei bronzi e nelle scatole da tè. pindemonte, 13-26: vèr
volti che scolpì il rossellino e benedetto da maiano. c. e. gadda,
spavento. berchet, 389: già da le sacre torri undici volte / destossi
concavi e sonori, / e salutate da l'eccelsa rocca / con lingua ardente e
niante i successivi strati della civiltà, da quella paleolitica e mesolitica a quella del
. dial. ant. tipo di pietra da costruzione. vasari, iii-112: la
* rame di cipro ', da cui è deriv. lo spagn. cobre
. piccolo recipiente di bronzo. andrea da barberino, 2-347: mainetto, vedendo e