di venderne diece o venti senza distinguere da qual parte, siché non si sappia
negozio giuridico, in quanto non affetto da incapacità naturale o legale del soggetto che
soggetto che lo ha posto in essere né da violenza o minaccia, inganno o errore
, in quanto egli non è affetto da minore età, né dalla 'debolezza'-così
legge 'del sesso femminile'-, né da infermità mentale: giudizio perfetto).
et al futuro, com'a dir da 'scrivo'a 'scriveva', a 'scrissi'et a
addotti già vari esempi sì nel supino da cui esso nasce, sì nel perfetto
nel perfetto dell'indicativo e del soggiuntivo che da esso nascono. monti, xii-6-287:
questo mondo ella fue posta. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
, preduca gl'intervalli del sintono riformato da tolomeo che chiama perfetti. gianelli,
(una nota breve); caratterizzato da un rapporto ternario (una misura).
più congiunte parenti dicevan sé avere avuto da lei non essere ancora di tanto tempo
perfetta potesse essere la creatura. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar.
quando il fructo è biem maturo cussi da quello se spica, cussi fa il feto
quello se spica, cussi fa il feto da la matrice quando è biem compito e
riferiscono alla stessa cosa, ma considerata da un lato opposto. l'ordine si definisce
far parte del gruppo sacerdotale e apostolico da cui erano scelti i membri della gerarchia
di perfector -bris, nome d'agente da -perficere (v. perficere).
maestà. = deriv. da perfetto1, sul modello di difettoso.
direbbesi di tale o tale lavoro, da potersi più o meno migliorare, compire.
. = agg. verb. da perfezionare. perfezionabilità, sf.
ad attuare. = deriv. da perfezionabile. perfezionale, agg. ant
commode e perfezionali. = deriv. da perfezione. perfezionaménto, sm.
contraenti. = nome d'azione da perfezionare. perfezionante (pari.
con in tasca qualche fissato-bollato già redatto, da perfezionare con il prezzo e la firma
in questi tre secoli essersi fatto e da gli uomini di varie nazioni tanto essersi
l'uomo, che dee essere perfezionato da un bene miglior di lui. graf,
, perfezionano l'uomo in quanto è mosso da dio. 3. sviluppare,
. pascoli, ii-1302: dante, modificando da sé o trovando modificata da altri per
, modificando da sé o trovando modificata da altri per qualche parte l'azione di
letteratura,... non accompagnata da certe notizie galanti, guasta più spiriti che
quelle forze. pascoli, i-176: deriveranno da essa [università] tutte le scuole
mezzo della pacifica attività che prese le mosse da un suo impulso, starà sempre aperta
. ghislanzoni, 16-221: sua moglie da circa venti anni si è adoperata a
quella bellezza che non amò mai cosa dipendente da venere. -condurre verso la
figure, ed intanto, facendovene molte da sé, andava migliorando e perfezionando nel
quelle sperienze e quei cimenti, che da un secolo in qua si van facendo per
. cesari, 6-262: la natura è da lasciare co'suoi veri
sommo le doppie e le sue pezze da otto. 12. dir.
assarino, 5-191: seleuco, che già da silandro avea difusamente inteso lo sposalizio fatto
e perfezionarmi nell'ignoranza, sono tormentato da quanti conosco. -conseguire la perfezione
8-128: la città difese l'artista anche da se medesimo. col crescere delle ricchezze
col perfezionarsi dei mezzi espressivi, trovò da offrirgli cimenti più alti. -progredire
ed in altri più tardi. maironi da ponte, 1-ii-224: nella parte del
si perfeziona. magalotti, 21-109: da principio la superficie di tutti questi ghiacci
tutti questi ghiacci apparisce piana, benché da ultimo, quando si perfeziona l'agghiacciamento
figura regolare. = denom. da perfezione. perfezionativo, agg.
. = agg. verb. da perfezionare. perfezionato (part.
parrasio] il principe della pittura, da sé perfezionata. -sublimato. goldoni
1-ii-74: la gente era stata chiamata da tutt'altra faccenda: da una macchina
stata chiamata da tutt'altra faccenda: da una macchina, che torreggiava in mezzo,
versi rimati latini non furono affatto introdotti da leone monaco parigino: il quale si
arti. = nome d'agente da perfezionare. perfezióne (ant.
genere e in relazione con la funzione da svolgere; il grado qualitativo più elevato
il grado qualitativo più elevato, tale da escludere qualsiasi difetto; assolutezza di pregio
scimmia in fra gli altri animali dotata da natura di molte adomezze,...
difetto. tasso, 11-ii-22: discendendo da iddio sommo, padre d'ogni perfezione,
le donne, se lassano de continuo da la sensualità vincere e trabocchevolemente cascare.
, i-215: non è vertute, ma da quella vene / ch'è perfezione (
di tutte le virtù. s. caterina da siena, i-45: quando l'uomo
. castelvetro, 3-16: non è da tener molto conto di quelle composizioni alle
cominciato. guazzo, 1-5: la definizione da voi data al diletto non ha la
girolamini, furono ambe condotte a fine da luca nell'anno mdclxxxrv. algarotti,
professavasi minore ad essi, ma in guisa da lasciar intendere ch'ei pur gli avea
perfezione della bellezza, e ciò fosse da molti anni, tanto che ne fossero
a questi corpi, a questi animi da la natura disposti a ricevere ogni perfezione
, 3-943: queste [le intelligenze] da cabalisti, da caldei, da maghi
[le intelligenze] da cabalisti, da caldei, da maghi, da platonici e
] da cabalisti, da caldei, da maghi, da platonici e da cristiani teologi
, da caldei, da maghi, da platonici e da cristiani teologi son distinte
caldei, da maghi, da platonici e da cristiani teologi son distinte in nove ordini
alla cittade insieme ». s. caterina da siena, iii-184: dio gli 'l
. imitazione di cristo, ii-12-14: è da sapere che il nostro merito e la
provveduto di beni propri, non abbia da vivere dei beni d'essa chiesa, è
beatitudine eterna. iacopone, 91-198: da tal perfezione [anima] non è chi
non è chi te distragga. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
sua perfezione, / e l'angiol da patir non era degno, / non avendo
virano e i altri de casa su da l'una parte (e guio de virano
l'una parte (e guio de virano da l'altra parte), per casone
dotta, lat. pertingere, comp. da per (con valore perfettivo) e
con acqua ossigenata. = deriv. da pertitan [ico \. pertitànico,
proprietà dei perossidi, che si ottiene da una soluzione solforica di biossido di titanio
acqua ossigenata. = comp. da per e titanico (v.).
modo alcuno. = deriv. da [attonito (v.), con
o bacillo di bordet-gengou; è caratterizzata da flogosi catarrale delle vie respiratorie con tipici
del cane o il raglio dell'asino (da cui il nome di tosse asinina,
equivalente, un periodo accessionale che dura da tre a sei settimane e che, nei
lat. scient. pertussis, comp. da per (con valore rafforz.)
. tardo pertransibtlis, agg. verb. da pertransìre, comp. da per 'attraverso'
verb. da pertransìre, comp. da per 'attraverso'e transire 'passare'. pertrarre
profunde spelunche. 2. condurre da un punto a un altro, tracciare
dotta, lat. petrahère, comp. da per (con valore intens.)
uomini e mezzanità delli demoni. fausto da longiano, 41: quello uno ch'io
cose dette dagli altri, come in 'soggetti'da trattare, pertrattare, ritrattare.
dotta, lat. pertractàre, comp. da per (con valore intens.)
lat. pertractatio -ónis, nome d'azione da pertractàre (v. pertrattare).
falso coraggio. = comp. da per, con valore intens., e
vita. = nome d'azione da pertrarre. pertròppo, ags.
. eccessivo, soverchio. iacopo da leona, 109-a: adivene che pertroppo savere
omo, matto. = comp. da per, con valore rafforz., e
pertùgio). attra versare da parte a parte formando uno o più
dell'albero una spanna over due discosto da terra con grosso e lungo succhiello fino al
. romoli, 190: si han da pigliar le noci che sien grosse e
sien grosse e tenere e si han da pertuggiar tutte e metterle in acqua per
casa metteva su una stradicciuola poco usata da niuno, che per quivi incognita si
la quale, doppo essere stata pertuggiata da più colpi d'alabarda, abbruggiarono con atto
insofferenti del vago, scoprirà dove, da chi e perché fu scolpita timagine.
la gente gli diceva il tarmito perché, da bimbo, un attacco di vaiolo nero
di quelle ferocissime tigri l'aveva pertugiato da poppa la innocenzia santa italiana [una
infino ad imo / scendea del lago che da borea fiede. / ogni contegno interior
occhi che guardano giù. = da un lat. volg. * pertusiàre,
. volg. * pertusiàre, denom. da pertusxum (v. pertugio)
. pertugio) o, secondo altri, da pertùsus (v. pertuso2);
nell'alveo stesso di un piccol torrente da fondo sassoso e pertugiato. gioberti,
una lunga striscia di polvere, coperta da un canaletto pertugiato in alcuna parte,
bucato ramaiuolo, / che terrai pronto da canto. / quest'ordigno pertugiato,
la pelle. 4. trapassato da armi da punta; trafitto, ferito.
. 4. trapassato da armi da punta; trafitto, ferito. -anche
oggetti (in partic. alle armi da difesa). cavalca, iii-173:
dice ch'egli sembrava un vaglio, tutto da capo a piè pertugiato. faldella,
steccata con molto coraggio, benché pertugiata da qualche colpo di cannone, vi si
sono due. una vuota; e da vari punti si può godere la vista
il pertuggiatóre. = nome d'agente da pertugiare. pertùgio (pertùggio)
l'umor superfluo. s. bernardino da siena, v-367: il manigoldo, salito
adesso / ricompie forse negligenza e indugio / da voi per tepidezza in ben far messo
che v'era ricevea le cose necessarie da vivere. boccaccio, dee.,
; / ma ve ne venia assai da una finestra / che sporgea in un pertugio
una finestra / che sporgea in un pertugio da man destra. firenzuola, 2-180:
che son dirimpetto al foro. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
suo deserto. malaparte, 7-366: da un pertugio che si apriva al livello
angolino. -da tutti i pertugi: da tutte le parti. palazzeschi, 1-44
diavolini gialli e celesti in calzabraga che sbucano da tutti i pertugi per andare alle prove
, 4-17 (é-744): vinta da la soverchia còlerà, straziò in più
..., dalla bocca, da ogni pertugio; era di sopra a me
di immettersi in una situazione o di sfuggire da essa; tramite. - anche:
d'antiochia, numerosa di 17 vaselli da guerra. dotti, 1-336: passò [
i pertugi, ma ogni dì si tornava da capo. 0. vezzegg
punto, la donna con voce sommessa da un pertugetto che v'era il chiamò
dotta, lat. pertùndere, comp. da per (con valore intens.)
: tutti i perturbamenti attuali italiani nascono da un comitato centrale della 'giovine italia'stabilito
elettricità. = nome d'azione da perturbare. perturbante (pari.
tutti le lancie e perturbano il nemico da lunga. benvenuto da imola volgar.,
perturbano il nemico da lunga. benvenuto da imola volgar., ii-212: questi,
l'ultimo di quelli che traevano origine da seleuco, nuovamente gli fu principio a
colocut, vedendo la sua marina esser da li predicti portogalesi molto perturbata, 'a
, 4-56: altri diceano tarquinio suscitato da cicerone, affinché crasso, non imprendendo
. cecchi, i-2-111: chi è da questa / passion perturbato, non può
volontà e che fa l'uomo diverso da se medesimo. fagiuoli, xiii-46: tant'
estremo si ritrovi, il quale ha da ricevere il suo moderamento d'alcuna virtù
. bellori, i-51: ci spediremo da quei particolari che, giocondissimi all'occhio
intelligibili di quel che sogliano i vapori che da la terra si sollevano ne l'aria
: quelle passioni,... alterate da nuovi accidenti esterni, provocano, frenano
che dimostri qualche imperfezione, nasce però da laudabil causa, che è la sottilità e
ii-633: il re tanto fu lontano da perturbarsi per cotal vista inconsueta che,
ammazzare alcuni dei suoi soldati che fuggirono da cotal nuovo spettacolo impauriti. -restare
. solaro della margarita, 74: da gran tempo i governi, inceppando quella
dotta, lat. perturbare, comp. da per (con valore intens.)
= agg. verb. da perturbare. perturbato (pari.
superi, perturbatìssimo). turbato nell'animo da passioni anche violente, timori,
, timori, preoccupazioni o anche da forti emozioni, sentimenti, passioni;
che se la cosa procedeva, n'aveva da nascere tumulto, dicendo ai circostanti che
senso artistico di lei, non perturbati da pregiudizi, a far versi che a me
a'suoi superbi tetti. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
, corruccio o rancore personale. bartolomeo da s. c., 3-6-5: più
perturbato e pien di orrore, / diverso da l'umano e lieto volto, /
dentro parole adirate. 5. sconvolto da guerre, da lotte intestine, da
. 5. sconvolto da guerre, da lotte intestine, da gravi eventi politici
sconvolto da guerre, da lotte intestine, da gravi eventi politici (uno stato,
bollivano le cose nella partigiana corsica perturbata da gravissimi accidenti. carducci, iii-19-347:
centro quale si fosse, perturbate lunghi anni da anarchia pretesca e soldatesca, bisognava creare
conflitto sieno alle mani. -travagliato da molte pene. a. f.
, 1-36: vanità e oppinione bevuta da cattiva fontana è quella di tutti coloro
perturbatine -icis), nome d'agente da perturbare (v. perturbare).
, anche intensa e incontrollabile, provocata da stimoli interni o esterni, che alterano
loro tutto stirparlo non possano. guido da pisa, 1-123: li peripatetici sono contrari
perturbazione, e non vogliono esser tirati da alcuna passione, ma quello solamente fare
storia. foscolo, xvti-151: ornai ornai da gran tempo io ho coperta la sua
a guardarla, rifuggo tristo ed atterrito da un certo ribrezzo e da una avversione mista
ed atterrito da un certo ribrezzo e da una avversione mista di pietà, da
da una avversione mista di pietà, da una perturbazione insomma ch'io sento e che
nel mio cervello m'è forse trasmessa da lei. forse io vedo il suo
gran perturbazione, vedendosi i cittadini soprastare da ogni parte tanti pericoli. ammirato,
, senza avere o di lungi o da presso segno alcuno di nugoli, avea
con vera maraviglia e con apparente perturbazione da teodosio e da edoardo fu quella nuova ascoltata
e con apparente perturbazione da teodosio e da edoardo fu quella nuova ascoltata, che
esser scritte con animo quieto e vacuo da le perturbazioni, dimostrano non l'animosità
penosa nell'esistenza umana; prova ardua da superare, contrarietà. b. tasso
. impressione esterna, influenza. zanobi da sfrata [s. gregorio magno volgar.
questo silenzio e se noi non siamo rimoti da ogni perturbazione di fuori. tasso,
o sociale, in partic. provocata da lotte civili o da guerre; situazione
in partic. provocata da lotte civili o da guerre; situazione di disordine in uno
meno grave, alla pace. guido da pisa, 1-292: nacque una cosa disavvedutamente
pur molto, mentre diogene laerzio, da cui son raccontati, si avvolge in tale
malessere fisico, malattia. giovanni da samminiato [petrarca], ii-35: se
bellori, ii-io: arrestato in letto da podagra e da perturbazioni di malinconia. a
: arrestato in letto da podagra e da perturbazioni di malinconia. a. cocchi,
valori delle sue grandezze ed è provocata da cause secondarie o diverse da quella predominante
è provocata da cause secondarie o diverse da quella predominante (e in tale modo
lat. perturbano -ònis, nome d'azione da perturbare (v. perturbare).
dicesi che vale contra le illusioni fantastiche nasciute da maninconia. crescenzio, 2-5-551: quivi
o no. 2. passare da parte a parte, trafiggere, ferire in
pertusoe lo suo occhio. = da un lat. volg. * pertusàre,
aurea volgar., 1523: mostiolli da l'altra parte un uomo che traeva acqua
pecorina. 2. trafitto, trapassato da un'arma. ugurgeri, 302:
302: essendo [niso] tutto pertusato da ferri, gittossi sopra all'amico [
[eurialo] morto. s. bernardino da siena, 714: sonci de'depintori
-forato a scopo ornamentale. michele da cuneo, lix-69: fussimo adonca in terra
foxina. = nome d'agente da pertusare. pertusgiato, v.
possa mectere le deta e l'ongie da fore. libro della natura degli animali,
istromento si lascia un pertuso che ha da servire di traguardo. quaglino, 2-31
il cavallo che ha la coda più da un lato che dall'altro è vizio,
/... / e perché sempre da murar son uso, / ghe stoppo
, cantuccio. pagliaresi, xliii-26: da inde a pochi dì gli fu venuta /
. figur. modo o possibilità di uscire da un'istituzione. iacopone, 55-44:
entrar gli augelli. = deverb. da pertusare-, cfr. provenz. pertus.
alla prima. = comp. da per e tutto (v.);
un perù. 2. persona da cui si possono trarre notevoli vantaggi o
sa far la cruna a l'aco. da ponte, 1-639: - tenete forte
. / coraggio! or liberi / siete da morte. / - attorno guardano,
, sarebbono pur degne di essere imitate da noi, nientemeno lo sono nell'america
= spagn. peruano, deriv. da perù. perucca, v.
: si faccia... il vivaio da sé di peruggini raccattati dai boschi con
= voce tose., deriv. da péro, sul modello di meluggi
= voce lucch., deriv. da perugino, n. 7.
che ricorda la grazia delle figure dipinte da tale pittore. de pisis, 3-156
diminuire la generale oppinion di lui avuta da tutti i perugini che per vaghezza che egli
ditto luigi e la ditta pantassilea accompagniati da un certo misser benvegnato perugino. tassoni
, iii-23-426: dante fu sentenziato al fuoco da soli dodici giudici, ch'erano perugini
tuoi morti. = deriv. da perugia (ant. perógia, peróscia)
); cfr. fr. pèrule, da cui l'ingl. perule (nel
gemma). = deriv. da perula-, voce regista-, dal d.
(perfetto perunxi), comp. da per (con valore intens.) e
a piedi. = comp. da per e uno (v.).
di uranile. = deriv. da peruran [icó \. peruscino
= dal lat. perusinus, deriv. da perusia 'perugia'; v. anche perugino
pass, di perurère, comp. da per (con valore intens.) e
perù, che ne è originario o proviene da esso; che vi è nato o
coll'alcool. = deriv. da peruv [iano]; cfr. fr
del perù. = deriv. da peruviana], peruzza (perùccia
il pranzo). s. bernardino da siena, iii-102: i tre primi movimenti
, quasi io mi lasciavo beatamente pervadere da quella musica vecchia e sottile. manzini
; permeare. pascoli, i-320: da quel dolore è tutto solcato e pervaso
e percorre due volte 'guerra e pace', da austerlitz a mosca, e che la
, oggi è l'ellenismo che ha da risorgere. = voce dotta,
dotta, lat. pervadere, comp. da per 'attraverso'e vadére 'andare'.
figur. cesariano, 1-31: io da molti ne ho avuto relazione quali sono
dotta, lat. pervagàri, comp. da per (con valore intens.)
. = voce dotta, comp. da per, con valore intens., e
, agg. letter. compenetrato da un fenomeno fisico; impregnato di un
2. figur. dominato, preso completamente da un sentimento, da un'emozione,
, preso completamente da un sentimento, da un'emozione, da una sensazione,
un sentimento, da un'emozione, da una sensazione, da un pensiero.
un'emozione, da una sensazione, da un pensiero. s. ferrari,
soltanto ti chiedo, gridai pervaso tutto da una gioia indefinita. emanuelli, 1-125
visitare il parco. 3. percorso da un tema dominante; informato o ispirato
un tema dominante; informato o ispirato da un dottrina determinata. e cecchi,
predetta. = nome d'azione da pervenire. pervenire (ant.
, 3-30: la lettera benignissima, che da vostra signoria illustrissima mi viene scritta da
da vostra signoria illustrissima mi viene scritta da venezia sotto il dì 2 del corrente
10-i-200: ieri mi pervennero i quintemetti mandatimi da vostra reverenza. muratori, 14-52:
per tempo in virginia. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
: si stima che anticamente ella fosse da terra ferma dieci miglia lontana, perché
] superiore, passando per la concavità da la milza, fa doi altri rami,
. 5. essere percepito da uno dei sensi, giungere a impressionarlo
i-355: a genova... intanto da malta era pervenuta la notizia del 'completo
elevazione spirituale o mistica. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
283: erano i novelli popoli, da ragione governati, pervenuti a quell'età
vi ridico che ghibellin caravela è in genova da otto giorni in qua; ed èssi
stefani, 8-155: qualunche condennagioni, da lire xxv in giù debbano pervenire al
). mazzeo di ricco o rosso da messina, 432: amoroso foco,
gioia / sia tuttora ubidente. francesco da barberino, ii-248: vo'che tu sappi
pochi rimangono quelli che a l'abito da tutti desiderato possano pervenire. boccaccio,
notizia delle genti. s. caterina da siena, i-26: se l'animo nostro
non suda e non s'estolle / da le vie del piacer, là non perviene
buti, 2-671: allora fu pervenuto da lui allo stato de la vita contemplativa.
334: o iddio il quale ci partisti da le tenebre e menasteci in questa luce
pervenire a quello che gli è stabilito da dio, senza la risurrezione de'corpi
mazzini, 29-27: quando l'augello da preda comparisce, le rondini ed i passeri
sovvenzioni del capitale e dopo una carriera da spergiuro, a depositare in càtedra il
mia fortuna..., essendo dominata da questa euforia, non mi chiese in
malizia, la quale al fine imaginato da lui dirittamente pervenne,... le
molte lettere intercette che voi, pasciuti da speranze vane, eri in speranza grande di
e che si secchino. s. bernardino da siena, 49: se tu la
[maria], tu la vedi atomiata da tutte le virtù che si possono nominare
che si possono nominare, e stannole da tomo, più alta l'una che
quella fiducia che ottiene tutte le cose da dio. guerrazzi, 123: di feroci
. 17. derivare come conseguenza da una causa determinata; procedere.
ma amendue nascono e pervengono e sono da una cosa. g. ferrari, 549
pred. del soggetto). pace da certaldo, 87: questo intese negli studi
. pallavicino, 1-437: benché ciò da chi non ne fece prova non sia
dotta, lat. pervenire, comp. da per (con valore perfettivo) e
ventura elli addivene / che tu dinanzi da persone vadi / che non ti paian d'
ne andarono. = comp. da per e ventura (v.).
gozzi, 1-282: con bastimenti pervenuti giovedì da corfù giungono le buone notizie che alla
maffei, 7-286: in quel tempo doveano da una parte conservarsi senza alcun dubbio molti
penso e chiamo costanti, invariate, provenienti da davide, passate agli ebrei, da
da davide, passate agli ebrei, da essi agli apostoli e da questi.
agli ebrei, da essi agli apostoli e da questi... sino a noi
questa via a noi pervenute, o da osservare o da credere o comandate.
a noi pervenute, o da osservare o da credere o comandate. 5.
, 1-304: reputandosi pervenuto all'altezza da lunghi anni desiderata, era in pericolo di
ed esigente? 9. derivato da un'origine determinata; proveniente. faldella
la provo. = comp. da per, con valore rafforz., e
per, con valore rafforz., e da vero (v.).
, cioè stato di dignità. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar.
s'elle fossono l'ultimo fine. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar
anima. 3. in modo da costituire un danno, una sventura;
in mille luoghi essere [la lingua] da loro male e perversamente usata. mattioli
chi ben diligentemente essamina le note date da dioscoride alla fillitide, non può se
modo crudele, malvagio, perverso. da porto, 1-248: a'nostri giorni è
... tanto scostati l'uno da l'altro che nel muoversi non si
, lat. tardo perversare, denom. da perversus (v. perverso).
della femmina..., non è da porre in dubbio che questa non fosse
sozza. = nome d'azione da perversare. perversibilità, sf.
perversibilité (nel 1900), deriv. da pervers (v. perverso)
landino, 87: se la perversione procede da l'appetito e nientedimeno la ragione riman
stimar tanto i vantaggi propri che avessero da promuoversi fino a costo della tranquillità universale
cattiveria, malvagità. s. bernardino da siena, v-352: gesù parlò..
e perversione, che non avevano nulla da fare fuorché stringere chiunque ci fosse disposto
come termine grammaticale), nome d'azione da pervertère (v. pervertere)
della ragione pratica. s. caterina da siena, i-34: oh, perversità
20-262: questo è il tradimento usato da la mia perversità a madonna. bruno
la perversità de'giudizi, or nasca da ignoranza ora da invidia, è fatta
de'giudizi, or nasca da ignoranza ora da invidia, è fatta universale. manzoni
del figliuolo uccidere sua madre. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
della stagione: piogge ostinate, seguite da una siccità ancora più ostinata.
, lat. perversitas -dtis, deriv. da perversus (v. perverso)
in quella, e non sofferse / da indi il puzzo più del paganesmo; /
possibilità di esser liberi, di governarci da noi; ci vuol servi e maledetti
ravvedimento. -sostant. bartolomeo da s. c., 21-3-4: col
debito ordine è piegato. s. caterina da siena, iii-143: dice lo spirito
natura e di grande coraggio. guido da pisa, 1-37: faraone...
malvagio, con intenzione maligna; ispirato da una forte inclinazione al male, da
da una forte inclinazione al male, da una grave depravazione morale, da una
, da una grave depravazione morale, da una radicata scelleratezza. latini, rettor
bambagiuoli, xxxvii-44: l'ira che da virtù sempre è diversa / è sì
bibbia volgar., x-293: astenetevi da ogni cosa e specie mala e perversa.
e nell'inciviltà, qualificata un'ebete da una congiura di motivi perversi. -sostant
ostinati nelle perverse loro oppinioni. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar
freddi, per quanto io n'ho raccolto da una esatta osservazione, nasce dal perverso
i dubbi dintorno ad essa legge venuta da atene in roma son tali che non
, di avere un criterio così perverso da non potermi neppure contentare di quello di
sorte, il destino). antonio da ferrara, lvi-4: ti manca il naturai
fortuna t'è perversa e tetra. niccolò da correggio, cvi-213: tanto è la
destin perverso, / fabro vulcan, da le sulfuree porte. chian, 1-i-69:
conv., i-vii-40: ciascuna cosa che da perverso ordine procede è laboriosa, e
che li cerchi son mutati. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar.
/ questa piva e questo corno / da far musiche perverse? c.
un sapore di incesto. -caratterizzato da una sensualità esasperata, da una lascivia
-caratterizzato da una sensualità esasperata, da una lascivia raffinata. soffici, v-1-244
minuziosità di quelli alberelli lillipuziani e contraffatti da tenere in vetrina o nell'imbotte delle finestre
. perversor -óris, nome d'agente da pervertire (v. perverte re).
dotta, lat. pervertire, comp. da per (che indica deviazione) e
uomini, i quali erano commossi gravemente da rovina di tanto pervertimento, che in
buommattei. = nome d'azione da pervertire. pervertire, tr.
soperchio perverte il diritto giudicio. bonvesin da la riva, xxxv-1-694: ella demanda
volontà, ma poco cauta, affinché da questo lusinghiero invito [del pirronista]
volterrana, i-330: ebbeno certe condizioni da osservarsi in detto ufficio...,
pervertire questo istinto che gli uomini indotti da varie cause facilmente ne declinano. porzio,
è stato così pervertito nell'uso quotidiano da farci considerare garanzie di pace quelle che
dell'olio di mandorle]. fausto da longiano, iv-89: uno dei segnalati
sì degna. frachetta, 968: è da dire esser vero la buona istituzione della
ant. allontanare, distaccare. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar.
[i prelati] i cuori dei sudditi da ogni dirittura. 4.
[dioscoride], 41: era certamente da dubitare che in poco spazio di tempo
dee guidare e secondar la natura, e da cui sola si genera e si perverte
retta via; traviato. bonvesin da la riva, xxxv-1-684: tant è la
sostanza. pirandello, 8-682; abbagliati da vane illusioni, aberrati da ambiziose e
8-682; abbagliati da vane illusioni, aberrati da ambiziose e stravaganti speranze, distratti o
stravaganti speranze, distratti o anche pervertiti da desideri artificiosi. -sostant.
perverti trice. = nome d'agente da pervertire. pervezére, tr. (
= voce di area sett. comp. da per, con valore intens., e
, con valore intens., e da una var. di vedere (v.
, stabilito in anticipo. uguccione da lodi, xxxv-1-614: tut è pervenuto de
, lat. pervicax -dcis, deriv. da pervincère, comp. da per (
deriv. da pervincère, comp. da per (con valore perfettivo) e vincére
stolidezza, sarà pervicacia. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
dotta, lat. pervicacia, deriv. da pervicax -dcis (v. pervicace
in cenere. = deriv. da pervicace. pervietà, sf.
patologica). = deriv. da pervio. pervìgile, agg. letter
li orti delle esperidi, guardati e custoditi da uno pervigile dracone. d'annunzio,
, lat. pervigil -ilis, comp. da. per (con valore rafforz.
plur. pervigilia), deriv. da pervigil -ilis (v. pervigile);
avevamo ornato la nostra tavola, che da una parte prospettava l'apennino, dall'
e facciansi pervie quelle parti le quali da sé non prestavano leggermente l'andare. canteo
dotta, lat. pervius, comp. da per 'attraverso'e via 'strada, via'
dieci volte? = comp. da per, con valore intens., e
dotta, lat. pervolare, comp. da per (con valore intens.)
dotta, lat. pervolitantia, deriv. da pervolitdre, intens. di pervolare (
pervulgà re, comp. da per (con valore intens.) e
àvene de perzea d'i dicti boy da ser nardo libre xij. = var
una base forte. = comp. da per, con valore intens., e
... alcuna cosa... da chi volesse macinare. ordini della
tanta pesa. = deverb. da pesare. pesaàcidi, sm. invar
saggiabile. = agg. verb. da pesare. pesacappèlli, sm. invar
pesage (nel 1236), deriv. da peser 'pesare'. pesàggio2, sm
cioè pesame. = deriv. da peso1. pesaménto, sm.
pesamento. = nome d'azione da pesare. pesamóndo (pesamóndi),
taluni poi, che vuol fare da pesamondo, awanzasi ad affermare che le missioni
animale, che si carica da sé sostituendo gradatamente l'ispirazione alle sostanze
di sangue ostile in ogni parte / da guerreggiar tornava. g. del papa,
faville. gozzano, i-1206: toglie da un astuccio una pesante collana di grosse
ferro. -sostant. giacomo da lentini, 6: lo vostro amor che
con una stoffa grigia e pesante che da metà delle pareti giungeva fino a terra
. gadda, 17-81: il clericalismo simboleggiato da un prete pesantissimo, la tunica disbottonata
. tornasi di lampedusa, 324: da tutti si lasciò benignamente baciare l'anello
o per i gerbai con i cani da penna, e specialmente nel marzo, spesso
pesanti, e con un volto già da donna. 9. che presenta
quel primo stile pesante, chiamato 'sassone'da alcuni, venisse dal romano-goticolongobardo. fracchia
senso di gravezza allo stomaco; difficile da digerire. crescenzi volgar., 3-24
pesanti d'uno sconosciuto che abbia ciera da galantuomo. giuliani, ii-374: un
, 156: ci furono le partiture da ricopiare. ricopiare: pena mortale alla
manzini, 18-90: marcello ha una mano da signore. non si direbbe che abbia
forza ed agilità dei loro muscoli, da eccitare nelle flosce fibre dei riguardanti un
pesante, il cielo velato per tutto da una nuvola o da un nebbione uguale
cielo velato per tutto da una nuvola o da un nebbione uguale, inerte, che
. 17. figur. difficile da starci o viverci o fermarsi; ostile
governativa, sentivano il bisogno di sciogliersi da tutto quel pesante ed abile meccanismo il quale
vostre eccellenze. brusoni, 4-ii-45: da così lunga, lontana e pesante mole di
deposto questa pesantissima carica colla medesima umiliazione da me praticata quando ad essa mi sottoposi.
opache e sfacciate. -caratterizzato da una civiltà culturale o da un sistema
-caratterizzato da una civiltà culturale o da un sistema sociale rigido, poco aperto
cesarotti, 1-i-53: ogni lingua aborre bensì da certe strutture meccaniche, ma purché queste
e potente e volente e operante che da un pezzo fosse stata in italia.
rattristato. mazzeo di ricco o rinicri da palermo, 431: de la vostra
-potentemente corazzato e armato (una nave da guerra). g. mayda [
schiererà la brigata, come s'han da disporre le pesanti, quando dovranno entrare
accanto, lasciandosi pesantemente pigliare il posto da priol, gli teneva il broncio.
. -con riferimento alla sensazione indotta da un clima o da una giornata particolarmente
alla sensazione indotta da un clima o da una giornata particolarmente umida e afosa.
c'era cascato su con una pesantezza da trincea s'alzò di soprassalto.
mi è parsa tutt'altro che facile da manovrare, non soltanto per via della
eterno. 4. malessere fìsico caratterizzato da una sensazione di peso o di dolorosa
sonno. bocchelli, 5-224: non ebbe da attender molto che arrivò ambra, stanchissima
adottata). = deriv. da pesante. pesantóne, sm. tess
(fr. pesanteur), deriv. da pesant (v. pesante)
coi sintomi che l'accompagnano non dependa da alcun vizio immediato del polmone.
del polmone. = deriv. da pesante-, cfr. anche fr. ant
afflizione, tribolazione. giacomo da lentini, 32: s'eo vegendo avea
galliziani o rugieri d'amict o giacomo da lentini, 441: und'eo mersé li
(nel 1080), deriv. da pesant 'pesante'. pesapersóne, sm.
insala in maggior vase, / nominata sarà da l'indo al mauro / e da
da l'indo al mauro / e da l'austrine all'iperboree case, / via
siena lo usano per aver tanta forza da alzare checchessia e portarlo. 2
de fame, vói veni che te offrimo da beve? ». -studiare
: qui viene un luogo de'più diffìcili da ben afferrare che s'abbia dante,
ogni elemento scrutarlo per quel che è da solo e per quel che porta nell'
7. essere gravoso o troppo gravoso da sollevare, portare, indossare o anche
leggieri; e se si portassi seco arme da difendersi, le peserebbon troppo. loredano
altra scrittura fatta per altrui. bartolomeo da s. c., 17-1-2: nel
a suo poter fame felice. envenuto da imola volgar., i-4: la stimazione
stessa. -sostant. bartolomeo da s. c., 4-4-4: lo
. caro, 12-i-320: vi sono amico da vero e mi pesa troppo di perdervi
2-viii-3-150: mi credete in tanta miseria da pesarmi d'aspettare quindici marenghi?
59) di sanudo, deriv. da pesare. pesaróne, sm.
voce di area pis., deriv. da peso$, con doppio suff.
anche fusaiolo. = deriv. da pesare. pesaruòlo2 (pesaròlo)
talora nel sonno si sente al petto da chi dorme supino, come se fosse
dorme supino, come se fosse gravato da un gran peso. = voce
, mantov. psarol), deriv. da pesare. pesata, sf. misurazione
cavallo, si addimandi pesarsi, e da qui po'la cosa in sé chiamasi
la sedia apostolica né pigliare remedi temerari e da giovani, ma procedere pesatamente. fausto
giovani, ma procedere pesatamente. fausto da longiano, iv-46: quelli [amici
volte egli accade che ci troviamo delle mancanze da noi non prevedute. 2
guardie. 3. in modo da suggerire il peso effettivo di un oggetto
fa stupire. = deriv. da pesato. pesato (pari.
achille e quello di ettore, pesati da giove quando i due eroi si affrontarono
. rispose: « perché sono disperso da un anno ». 2.
così fattamente scritto. s. caterina da siena, v-96: tutto maturo, pesato
combattere per la verità. s. bernardino da siena, 606: una anima ben
doni e che io non son donna da esser legata con un filo. gualdo
veneziani si legge un simil errore fatto da quella repubblica già molti anni sono,
de'combattimenti non avesse chiamata in napoli da gaeta, dove stava ancorata e sicura
pesa pubblica (e un tempo fungeva da pubblico ufficiale per riscuotere la gabella del
ai cottimisti una certa quantità di lavoro da eseguire nella fabbricazione di cappelli in feltro
fondi di non tessuti; è costituita da una tramoggia che contiene le fibre e
una tramoggia che contiene le fibre e da una serie di pettini che le prelevano automaticamente
di lavorazione. = nome d'agente da pesare-, il n. 3 è registr
]. = nome d'azione da pesare. pesavènto, sm.
, 6-91: in vece di quel cappio da beltresca, / ch'è il
pesca di perle e di coralli fatta da ninfe marine. -in relazione con
di farsi amico il bambino con una lenza da pesca che non finiva mai. c
del proprio fucile, della propria canna da pesca..., la cui prolazione
prelazione del genitale. -specchio da pesca: v. specchio. -stazione
di ricerca o di sperimentazione tecnologica, da organizzazioni o da istituti debitamente riconosciuti e
di sperimentazione tecnologica, da organizzazioni o da istituti debitamente riconosciuti e autorizzati dallo stato
tale attività (per lo più regolamentata da leggi, consuetudini, appalti, ecc
/ sciocche carte d'inutili cianciumi / da involger i salumi. parini, 283
-pesca miracolosa: il miracolo compiuto da gesù cristo secondo il racconto evangelico di
della lingua. -fatto straordinario ricavato da documenti o cronache. faldella,
la crisi della pesca deriva... da una notevole diminuzione del pesce. si
e di quello? = deverb. da pescare. pésca2, sm. peschereccio
limone con solco longitudinale; è rivestito da un epicarpo peloso (nelle forme della
ch'i'usi a la campana / da otto pèsche o diece la mattina,
vero, / né potrebbe il venen trar da le pesche, / le quai nascon
innanzi. erano magnifiche, tutte vermiglie da una sola banda come se le avesse
mano, e si parte in due da sé... 'pesca moscadella'. tarchetti
rosa pesca o verde pistacchio, proprio da gelati. moravia, iv-122: era
3. per simil. livido provocato da una percossa. g. m.
attorno agli occhi quando sono stati percossi da pugna o da altro: e sono di
quando sono stati percossi da pugna o da altro: e sono di colore azzurriccio
una gran pèsca in un occhio prodotta da una legnata ammollatagli. viani, 4-55
. viani, 4-55: a giudicare da certe pesche che la donna aveva sulla
rivoltossi a costor con molta stizza / e da lor si difende co'punzoni, /
4-28: le pesche eran già cibo da prelati; / ma, perché ad ogniun
che tutta mantova dice, sempre fin da fanciullo s'è sommamente dilettato di dar le
che nuove tresche. / ed il caca da reggio è de'priori; / ma
, essendogli la pesca riuscita monda, da ciascuno suddito era reverita e temuta.
pescare. = agg. verb. da pescare. pescàccia, sf.
fresco e temperato. = deriv. da pèsca, con suff. spreg.
2. l'azione del pescare una carta da gioco in un mazzo. landolfi
a un pescaggio di nove su due ciste da parte del banchiere, e puntò.
nostro moribondo teatro. = deriv. da pescare. pescagióne (pescaggióne,
. -con riferimento al miracolo compiuto da gesù cristo, secondo il racconto di
dove si pesca. s. bernardino da siena, 77: ducete dove è alta
, la quale è un'isola lungi da terraferma circa dodeci miglia, ove è
eclogae piscatoriae, opera scritta in latino da j. sannazaro (1456-1530).
una città la quale ha con la pescagione da trentamila scudi tanno di profitto. amari
. rocco, 228: non è da maravigliarsi che, sopra la intelligenza degli
stati lasciati eredi di una grossa facoltà da una gentildonna vedova, privati li parenti
tardo piscatio -ónis, nome d'azione da piscàri (v. pescare).
pesci (e la costruzione è regolamentata da specifiche leggi). -per estens.
: sbarramento, per lo più costituito da opere di muratura, costruito per regolare
copia e con più forza, perché da più alto, cadesse a far voltare
nel quinto secolo era l'amo imbarazzato da una specie di pescaie e siepi.
acqua verso la bocca del molino o veramente da alcuni agricoltori per volgere l'acqua di
del class, piscarius, deriv. da piscis 'pesce'(v. pesce1);
vantaggiose. = deriv. da pescaia. pescaiòlo2 (pescaiuòlo)
, lxxxvtii-i-122: daddo buti e 'pescaiuol da valle / sentiranno altro caldo che di
in mare. = deriv. da pésca1. pescale, sm. ant
acque de'fiumi. = deriv. da pésca1. pescamartino (pésca martino)
di lacca! = deriv. da pescare. pescante, agg.
sta pescando; pescatore. benvenuto da imola volgar., ii-338: gli uomini
od issare de'pesi a qualche distanza da quella. tramater [s. v.
= voce di area modenese, deriv. da pescante perché si nutre di pesci;
... usciron dal vivaio. fausto da longiano, iv-260: si conosce bene
perché le paludi non hanno acqua chiara da bere, frutti da mangiare,
non hanno acqua chiara da bere, frutti da mangiare, pesci da pescare,
, frutti da mangiare, pesci da pescare, né spiaggia da diportare. mattioli
pesci da pescare, né spiaggia da diportare. mattioli [dioscoride],
. viaggi di girolamo adorno e girolamo da santo stefano, 235: navigando
e in tusculano bellissimi giardini, laghi da pescare, bagni e luoghi da passeggiare
, laghi da pescare, bagni e luoghi da passeggiare e da starvi a piacere.
, bagni e luoghi da passeggiare e da starvi a piacere. fausto da longiano,
passeggiare e da starvi a piacere. fausto da longiano, iv-172: per tua gioventù
sapere che arturo leoni, provvidenzialmente soccorso da alcuni contrabbandieri i quali passavano casualmente presso
in nel fiume, uno fratello del povorella da moriano pescando in una barchetta sotto il
] di lema, ove pescando / da l'armi, da le corti e da
, ove pescando / da l'armi, da le corti e da palagi / si
da l'armi, da le corti e da palagi / si tenea lunge. stigliani
, fu buttato e affogato nell'acqua da ulisse e diomede. manzoni, pr.
canna. -sostant. francesco da barberino, ii-101: a pelago laudato /
pigafetta, 83: per uno amo da pescare o uno coltello davano 506 galline
che lasciate avea / l'isole cinte da l'arabiche onde, / da cui
isole cinte da l'arabiche onde, / da cui pescando già raccór solea / conche
/ stridulo. -figur. darsi da fare, adoperarsi per ottenere vantaggi o
. prendere, afferrare un oggetto estraendolo da un contenitore o scegliendolo attentamente fra gli
stampate proprio bene per militari, ragazze da marito, giovani spose, vedove e vecchie
pescata fra cartacce. -scegliere da un elenco. - anche assol.
iii-372: per lo avenire so come ho da fare: facci pur la vostra sorella
, noi siam pescatori; / abbiam da voi quest'esercizio appreso: / ma noi
lvi-397: se inanellato in tortuosi nodi / da un vetro impara a incatenare il crine
). nievo, 1-vi-385: eccomi da udine inabissato in queste lagune dove la
sono passate [alcune antiche parole latine] da quegli antichissimi tempi sino a noi,
perle appunto, poiché perforar si possono da ogni parte ed infilzarsi a fame monile
, estrapolare concetti, espressioni o parole da un'opera letteraria, da un testo
espressioni o parole da un'opera letteraria, da un testo, da un discorso,
opera letteraria, da un testo, da un discorso, ecc., allo scopo
pescato a quattro mani nel vocabolario marino gemme da incastonare nelle sue paganissime laudi. savinio
avete pescata cotesta non curante filosofia? da qual parola questo concetto? amenta,
senza dar sospetto, vede pendere una frasca da una casuccia solitaria, fuori d'un
padre; troverò io ben la via da pescare ne'fatti loro e da perdonare:
la via da pescare ne'fatti loro e da perdonare: e non come il mio
pecorai, al confronto, erano roba da ridere. strano eh?, in un
qualche lembo di sé a gente diversa da loro, mai proprio identici a se stessi
bartoli, 2-1-240: se ne tengon da lungi i legni da guerra che pescano
: se ne tengon da lungi i legni da guerra che pescano colle carene più fondo
so moiera lo giovene fiero. bornio da sala, xxxix-1-267: io vi do
pescare: essere del tutto indeciso sul da farsi. pananti, i-125: il
ricerca in un settore non ancora studiato da nessuno. temanza, 499: delle
= lat. piscàri, denom. da piscis (v. pesce1).
pescaréssa, sf. diati barca da pesca.
trecento anime. = deriv. da pescare. pescascióne, v.
niera singolare. = comp. da pescatore] e sportivo (v.)
conoscer se queste pescate / son cose da tener con reverenza. = forma femm
vuoto. -figur. colpito da un raggio di luce. gatto,
4. tratto, desunto, estrapolato da un'opera letteraria, da un testo
, estrapolato da un'opera letteraria, da un testo, da un discorso, da
opera letteraria, da un testo, da un discorso, da una lingua,
da un testo, da un discorso, da una lingua, da un clima culturale
un discorso, da una lingua, da un clima culturale o politico o anche dalla
, / e pescata alla lenza / da un maestro, / senz'estro, /
. montale, 1-123: un pescatore da un canotto fila / la sua lenza nella
né una colonia, né un naviglio da guerra, e avrebbe continuato ad essere
tavemari e salsicciai! che mi donano da mangiare: con questi prattico e fo le
-con particolare riferimento al mestiere esercitato da san pietro e da alcuni degli altri
al mestiere esercitato da san pietro e da alcuni degli altri discepoli (e ha
non conosco il pescator né polo. guido da pisa, 1-279: questo dio umanato
le predicazioni di santo pietro. domenico da prato, lxxxviii-i-578: quei che fur repleti
discepoli di cristo. s. bernardino da siena, 76: disse cristo a santo
4. persona che cerca di trarre vantaggio da situazioni complesse, confuse e per molti
sé e gli altri con liti cercate da essi per disturbare chi con pace e
e giustizia sta godendo de'benefici concessigli da suoi prelati. sono meritevolmente nella corte
, / ma chi senza saper fa da dottore / solo di granchi è fatto pescatore
dire il diavolo marino, è conosciuto da molti, avendo dalle proprie operazioni acquistato
carena, 2-374: 'pescatora': voce usata da pescatori come aggiunto di tartana destinata alla
= lati piscàtor -óris, nome d'agente da piscdri (v. pescare);
, dolci, salate e salmastre, da profondità minime a quelle abissali, presentano
e più o meno compresso, in modo da presentare una linea idrodinamica; la pelle
la pelle, per lo più protetta da squame di varia forma e grandezza,
più o meno duri e rigidi congiunti da una membrana, possono anche essere coperte
nell'alimentazione umana (alcune specie sono da tempo oggetto di allevamento) e se
domenichi, 2-24: mastro andrea turim da pescia usava dire che pisa era una
-cane pesce: pescecane. bernardo da siena, xxxix-ii-164: ivi serà la breve
ed alto, prima pinna dorsale rappresentata da brevi aculei, raggi anteriori della pinna
degli acanturi ('acanthurus chirurgus'), lungo da 20 a 30 cent., bruno
è percorsa sopra un fondo più chiaro da linee nericce, la pinna ventrale è
dorsali, di cui la prima è sopportata da soli tre raggi aculeiformi, con sei
molto larga, le mascelle della quale da una membrana assai chiara si veggono a
che esso sia stato il pesce preso da san pietro per ritirare dalla sua bocca
con due penne di pollastro acconce in modo da imitare molto goffamente un certo 'pesce volante'
comacchio il nostro mare, / fugge da l'onda impetuosa e cruda / cercando in
acque ove ripare, / e vien che da se stesso ei si rinchiuda / in
abilità nel nuoto o agilità nel divincolarsi da una presa. ariosto, 15-71:
già trasse un pesce a lassarsi cavalcar da un omo per mezzo il procelloso mare.
. pesce cavallo: ippopotamo. ca'da mosto, 273: in questo fiume di
: mollusco marino (in quanto protetto da conchiglia). galileo, 3-1-255:
si vende..., fu veduto da ciacco. bonavia, 160: item
a. llui soldi xxiii. domenico da prato, lxxxviii-i-511: altri di loro
loro dicono il libro di dante esser da dare... alli pizzicagnoli per
non ci è mancato di buon pesce da mangiare questa quaresima. viaggio di j
regolatori hanno visto le loro maglie strappate da pesci troppo grossi. -pesce piccolo
america, ma è probabile una derivazione da tradizioni carnevalesche o da riti connessi con
probabile una derivazione da tradizioni carnevalesche o da riti connessi con l'equinozio primaverile e
fuori stagione del pesce d'aprile tentata da qualche compagno e pensai fra me e
l'ultima costellazione dello zodiaco, costituita da una lunga fila di stelle non particolarmente
perché bisogna reinserirlo a margine, circondato da un segno di matita, un segno
dipartendosi radialmente e più o meno obliquamente da un asse centrale (con riferimento a
quanti a bastonare i pesci. -boccone da gettare ai pesci: ciò che costituisce
massima d'ingenuità primitiva o un boccone da gittare ai pesci per acchiapparli. -essere
, 229: quante volte la vedevamo da lontano piangente, e si nascondeva da noi
da lontano piangente, e si nascondeva da noi; e io mi ricordava di
a qualcuno, fissare qualcuno con occhi da pesce morto; guardarlo con espressione che
poco, ed era per fissare con occhi da pesce morto una bionda mostruosamente dipinta.
bboneee! ». -in modo da sbucare i pesci: con estrema violenza
elmo i denti, / frugano in modo da sbucare i pesci, / alcuna volta
-insegnare a nuotare ai pesci: voler fare da maestro in qualche cosa a chi ne
, piantandole in viso que'due occhiacci da pescecane. -blu pescecane: colore
per tenere in molle il baccalà, sporgeva da due dita d'acqua il 'lobster',
brillanti, pretese di nobildonna e faccia da salumaia). voce usatissima dopo la guerra
e. gadda, 6-22: a giudicare da quel tetro alloggio e dalla coorte delle
facile contentatura estetica. = comp. da pesce1 e cane1 (v.);
. montale, 3-46: una sala da pranzo a 'bungalow', quasi pescecanesca.
quasi pescecanesca. = deriv. da pescecane, n. 2.
d'ingorgo. = deriv. da pescecane, n. 2.
confine. = comp. da pesce1 e cavallo (v.).
di cuoio. = comp. da pesce1 e cintura (v.),
iv-10: viaggia... mangiando fuori da un panierino un pesceduovo di due uova
uno è di una oppenione o tiene da una parte e poi si rivolta e va
= voce tose., comp. da pesce1, di e uovo (v.
: del pesce scorzone... da alcuni cagnolo maggiore et anco pesce gatto,
alcuni cagnolo maggiore et anco pesce gatto, da alcuni cagnolo. né l'uno né
trasforma e nasce. = comp. da pesce1 e gatto1 (v.).
ant. stoccafisso. = comp. da pesce1 e legno (v.),
per calco dell'oland. stockvisch, da cui il ted. stockfisch e fingi,
allucinatrice. = comp. da pesce1 e martello (v.).
uscimmo tutti. = comp. da pesce1 e sega (v.).
dui mozzi. = comp. da pesce1 e dallo spagn. sombrero 'cappello a
: istìoforo spada. = comp. da pesce1e spada (v.); cfr
di qualsivoglia gaglioffo. = denom. da pèsca, n. 5.
del pubblico, non s'ha mai da permettere che chi vuol pescare usi coccola od
osa vergine custodita. -abitato da gente che vive di pesca; marino.
georgico e peschereccio. = deriv. da pescare, sul modello di casereccio, mangereccio
algarotti, 1-vii-249: di moderne fabbriche è da notarsi la pescheria, forse la migliore
-abbondanza di pesce pescabile. ca'da mosto, 184: in tutta questa costa
un arenile. = deriv. da pèsco1. peschìcolo, agg.
zona). = deriv. da pèsco \ sul modello di frutticolo.
del pesco. = comp. da pèsco1 e coltore (v.).
dei peschi. = comp. da pèsco1 e coltura (v.),
, talora rivestito di muratura e riempito da acque correnti, in cui si tengono
uso d'uno ippodromo quella leggiadra corsa da la pischèra al casino. soderini,
107: a traverso alla peschiera vi saranno da sei o sette reticelli con le sua
: aria profumata e cristallina... da una finestra spalancata nel sole, sulla
gabella di siena [tommaseo]: peschi da uscio colle serrature, del centonaio a
di casa a pestio, me n'andai da monna piera. della porta, 1-290
, se la colse, né ritornò più da lui. baretti, 6-51: quel
fuggire dal bonito, dalla dorada e da altri pesciacci che sono molto ghiotti del
di minor conto. = deriv. da pesce1, sul modello di minutaglia.
ant. sabbione di fondo marino costituito da pietruzze con dimensioni e forma di un
trovano,... volendo sapere da qual banda lasciano la città, si
qual banda lasciano la città, si da levante o da ponente, calando lo scandaglio
la città, si da levante o da ponente, calando lo scandaglio fin al
sabbione attaccato al sevo, gli restarà da alessandria da levante; però si portarà
al sevo, gli restarà da alessandria da levante; però si portarà certe pietre
che là dicono pesciagrina, ella restarà da ponente (dura la pesciagrina da rosetti
restarà da ponente (dura la pesciagrina da rosetti fino a damiata).
scialli proemiavano. = deriv. da pesce1. pesciaiòla (pesciaiuòla)
arrotondata ai lati più corti, corredata da un doppio fondo bucherellato, estraibile per
vaso lungo, stretto e profondo, da lessarsi un pesce; questo talora è collocato
saliere, fruttiere, pesciaiuole, piattini da frutte, ovaiuoli, con tutto il servizio
frutte, ovaiuoli, con tutto il servizio da caffè. brancati, ii-78: il
di piccoli pesci. = deriv. da pesce1, con doppio suff.; il
volutamente oscuro e allusivo: chi fa da tramite occulto, messaggero. rinaldo degli
simili inconvenienti. = deriv. da pesce1, con doppio suff.
cattivo. = deriv. da pesce1. pesciaròlo, v.
valdinievole e i pesciatini specialmente, coltimparar da loro la cultura de'mori. giusti
nettuno] ha soglio e scettro. / da duo pescidestrier conca eritrea / tirata inalza
d'elettro. = comp. da pesce1 e destriero (v.).
pesci rossi. = deriv. da pesce1. pesciètta, sf.
voce di area centr., deriv. da pesce1. pescina3, v.
veli e le gambe dei danzatori, tagliata da strane ombre pescine. péscio1 (
di sardigna, non è elli visto da li pescatori la notte alluminare co'li
in mano al lustratore. si lustra da prima colla pelle di pescio; poi gli
... i quali, non pungolati da nessuna necessità, stazionano a giornate sane
. come alimento. s. bernardino da siena, iv-417: il pescio è più
non è la carne. s. carlo da sezze, i-444: l'istesso faceva
, 1-ii-438: callinice però non era pisciolina da pigliarsi col guanto. b. croce
sua mano a queste mattine certi pescion da una bella figlia. 2. figur
civitella, 209: vamgno ^ o ebbe da me la botiga de la casa che
d'uccelli. = deriv. da pesce1. pesciòtta, sm. qualità
lancerio, lxvi-1-327: d vino pesciòtta viene da una villa così nominata vicino a centula
nella provincia di calabria. = da un toponimo. pescitèllo, v
ed avarizia di pescivendolo. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
e simili. = deverb. da pescare. pèsco1, sm.
settentrionale e introdotto nel mondo grecoromano da alessandro magno; raggiunge un'altezza da
da alessandro magno; raggiunge un'altezza da 2, 5 a 6 m, ha
producono foglie lanceolato-oblunghe seghettate e gemme fiorifere da cui, prima dell'emissione delle foglie
susini, peri, peschi e somiglianti da me veduti copularsi così, tutti vissero e
a dare una scossa al pesco, da fame cader quattro, e portale qui.
veniva [il vestito], credo da una sartoria di torino, e mia madre
, mare. = deriv. da pescoso1. pescosità2, sf.
cavaliere del lavoro. = deriv. da pescoso2. pescóso1 (piscoso)
di rochi augelli, o qual talora / da le piscose rive di padusa / van
pescosa ed amena in quel di siracusa, da indebitarsi col proprietario pizio banchiere onde comprarla
dotta, lat. piscosus, deriv. da piscis (v. pesce1).
). pescóso2, agg. cerchiato da ombre, da lividure (un occhio
pescóso2, agg. cerchiato da ombre, da lividure (un occhio).
già di donna. = deriv. da pèsca, n. 3. pescòtto
per le spalle. = deriv. da pèsca, n. 3, sul modello
pozzanghere, diguazzare. = denom. da pescòglia. pescugliorare, intr. (
con la bilancia. = deriv. da peso1. pèsimo, v.
. = voce dotta, comp. da peso1 e portante (v.),
insieme la più strepitosa serie mai realizzata da un pesista, con ben cinque lanci
impresa compiuta. = deriv. da peso1. pesìstica, sf.
o la pressione, il carico esercitato da un oggetto su un altro a causa
discrete se ritrove peso infinito, perché da quelle resulta un peso logicamente, o
papa, 5-52: il globo terraqueo è da per tutto circondato dall'aria..
tal metodo han diminuito in sessanta giorni da quindici libbre del peso del loro corpo,
per i signorini, che questa è roba da non far peso sullo stomaco.
io. 1... i da l'ora in qua son io visso a
i. frugoni, i-10-31: quanta da me lungi starebbe ignara / invida turba
. g. bargagli, 1-81: da quei giuochi ancora, dove resti beffato
resti beffato alcuno che per ordinario persona da beffe non sia, farete gran senno
la cosa riservata si abbatte, ha da prendere nella spalla il peso e fin a
conforto, / dirà: sciogliti ornai da tanto peso. fiamma, 170: il
imperio dell'anima nel corpo, che sol da essa ha lume e vita e che
sospeso. -carico umano (trasportato da altre persone, da animali, da
umano (trasportato da altre persone, da animali, da veicoli). brusoni
da altre persone, da animali, da veicoli). brusoni, 1-173:
nel ventre un botante, è caricata da così fatto peso. loredano, 3-125:
viene a fare apparenza di movimento nato da un proprio principio dell'arte che che
trascorra il peso detto romano. giuseppe da capriglia, 34: il primo che deve
quello la cui forza motrice è rappresentata da un peso (che suol essere un cilindro
, di ferraccio o di pietra) pendente da una corda avvolta a un rocchetto.
che si mette dentro alle bocce o palle da giuoco, acciocché, tirandole, pieghino
giuoco, acciocché, tirandole, pieghino da quella parte che vuole il giocatore.
rotta è curvo su la carta fermata da pesi di piombo foderati di tela, intensissimo
grossi pali nel terreno si lasciano cadere da qualche altezza sopra uno de'detti pali (
ogni pensatore, si trascinava dietro pesi morti da lui accettati. baldini, 12-203:
oltre che dalla propria immaturità inesperta, da antichi pesi morti sì morali che finanziari
avendo risorse autonome, deve essere mantenuto da altri. cicognani, 1-293: finché
a spogliare / e renderla a colui da cui ha preso. landino, 272:
: l'avarizia cominciò nel mondo insin da cain. costui, secondo el maestro
: venne in pensiero al signore di farsi da lui un gran leon d'oro fabricare
cucci, 2-432: per un peso da pesare di rame e per uno laveggio
io-ix-361: voi avete mandato un peso da troppo gran ducati che i miei non
miei non sono che son piccioli. ma da vero la bilancia è un bilancion che
più salendo che discendendo. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
quantità di lana che il capodieci dà da lavorare ai battilana. b. corsini
che si comperano o vendono in firenze da ciascuna della parte, denari 6 per cento
secondo. belloni, 2-ii-51: è da considerarsi che nella moneta due sorte di
molto bello. un fisico e un volto da pugnatore, da peso massimo.
un fisico e un volto da pugnatore, da peso massimo. -peso carta
e il peso e l'onore. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
j, 11-41: signore iddio, rimuovi da me la durezza della punizione della legge
la durezza della punizione della legge e leva da me il peso della paura. cassiano
nostre calure né chi le ci levi da dosso altri che 'l signore colla tua discrezione
colla tua discrezione. s. caterina da siena, 1-16: senza questo vero amore
fortuna e virtù tanto suta esaltata, e da dio e dalla chiesa, della quale
statuaria primitiva. 9. compito da svolgere, dovere da assolvere, impegno
9. compito da svolgere, dovere da assolvere, impegno da onorare; cura
svolgere, dovere da assolvere, impegno da onorare; cura; l'aspetto più arduo
piaccia. / ma trovo peso non da le mie braccia, / né ovra da
da le mie braccia, / né ovra da polir colla mia lima. valerio massimo
, perdute le forze della campagna, circondato da tutte le parti, non avrà forze
tutte le parti, non avrà forze da sostenersi, deboli i soldati per la
2-323: moyse, tanto particolarmente assistito da dio, certo è che con tutta la
; e chi quattro, sia disobbligato da ogni peso civile. vico, 4-i-844:
il peso della famiglia fosse a portarsi da ambedue. delfico, iii-98: io non
economico, passività, spesa o costo da sostenere (come concetto economico riferito alle
dei vari tipi di oneri economici derivanti da corrispondenti obblighi giuridici
la soprasoma di cento altri scudi sborsatimi da messer alberto dal saracino. alv.
, ovvero 'censo'(che si truova quello da servio tullio ordinato a'romani),
per i saltari..., fùmo da principio applicate alli pesi camerali. genovesi
scapolo, le zitelle giudicarono potersi astenere da presentare la vitella,...
povertà, dal caro dei viveri, da pesi tributari oppressivi. -misura vessatoria
, 20 (341): già da qualche tempo cominciava a provare, se non
grandi pesi di umiltà. s. caterina da siena, 393: tu [obbedienza]
, menda, difetto. zanobi da strafa [s. gregorio magno volgar.
europa. 15. chi dipende interamente da altri per il proprio sostentamento, costituendo
xii 376: le figliuole da marito / son pesi esterminati / che ci
mostrato aveva di volervi entrare. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
, se l'uomo è d'assai o da poco. battista, iv-80: l'epicedio
tuo abbia peso di giuramento. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
di cristo è di tal peso che da sé sola può e deve piegare ogn'intelletto
, 1-iii-6: restava pure assai largo campo da spaziare nella storia, per cui cresce
spaziare nella storia, per cui cresce da un giorno all'altro la materia e
, 2 (26): ruminò pretesti da metter in campo; e, benché
, qui mantiene la sua asserzione ricavata da « antichi commentari ». bocchelli,
testuale o il significato intenzionalmente attribuito da chi parla conferiscono a una parola.
con la nuova carovana, erano state da mercurio conviate nella dogana di focide.
per entro qualche voce e qualche verso da non contentarsene affatto. tutti i sentimenti
: 'dice essere', anche sostituita da... 'peso ignoto'.
monomio che abbia fattori letterali tutti affetti da indici, la somma degl'indici di
polinomio in cui le variabili sono corredate da indici numerici, la somma costante degl'
, infide, inique e ladre, / da venire in fastidio a mille rome,
, 101: ciascheduno el quale da cui comperasse alcuna carne a peso.
. buti, 1-601: bilancia è instrumento da pesare le cose che si vendono a
si vendono a peso. s. bernardino da siena, 876: non ti dico
de'libretti moderni, a peso compri / da voi per la bottega, e facciam
vero ch'io carne non compero / da questi nostri beccai, che ti vendono /
f. morosini, lii-8-171: gli dànno da mangiare a peso,...
.., l'impossibilità di dividermi da lei in un modo meno violento,
r. carli, 2-xiii-128: né è da credere che ciò solamente accada allorché a
con equilibrio e moderazione. felice da massa marittima, xliii-199: con ordine,
saranno anche mirati con occhio di maggior clemenza da quel dio che ha bilance sicure per
peso e tanta importanza a questo affare da proceder contro di me con un formale
di un frequente trasporto di nostra attenzione da un termine ad un altro, egli dà
cose di niuno peso, ma sommamente da loro gradite? statuto dello spedale di
siete uomo di peso, non di quei da due mantelli, e che un segreto
rifatti. tecchi, 11-35: era accompagnato da un inserviente, che lo reggeva quasi
editti 'tralatitie', che è a dire copiate da un'altro e traportate di peso in
battaglia. machiavelli, 1-i-125: aiutato da coloro che mi hanno ad entrare sotto
di qualcuno: essere un compito tale da poter essere da lui svolto. sanudo
essere un compito tale da poter essere da lui svolto. sanudo, li-461:
bicipiti e mascelle formidabili uscivano in luce da tutte le logge. puah! l'
la sua risoluzione e non lasciarsi smuovere da quella. quando ha messo peso ritto
: secondo il significato sostanziale. fausto da longiano, iv-7: mi son valuto in
il suo giogo, questi sono quelli che da lui receveno tutte le cose imperfette e
. carducci, iii-24-423: c'è da temere che un giorno o l'altro
dallo stomaco, d'addosso: liberare da un grave problema, da un'angustia
addosso: liberare da un grave problema, da un'angustia insopportabile (anche in formulazioni
: mi tolgono un peso, mi rifarò da me, sarò più libero e mio
per lo peso di se medesime. francesco da barberino, ii 112:
baldi, 6-28: averà poi il telaio da basso alcuni pesetti di piombo attaccati,
cinelli, 2-283: era uno stellato da innamorare, ma faceva caldo: il tempo
, le facevano male. -fastidioso da sopportare (una persona); oneroso
venez. (pesòco), deriv. da pesàr 'pesare'. pésolo, agg
inganno il palagio. = deriv. da pesolo. pesóne, v.
cellula a pessàrio: globulo rosso caratterizzato da un alone bianco centrale, dovuto al
, lat. tardo pessarium, deriv. da pessum, che è a sua volta
di sanguinaria. = denom. da pessàrio. pessari?? ato
. ant. cavità anatomica. guglielmo da saliceto volgar. [altieri biagi],
è menato pessimamente, forte tremerebbe. bartolomeo da s. c., 206
con debite riprensioni. s. caterina da siena, v-10: quelli che sono
sua novella, la quale nel vero da sé era bellissima, ma egli or tre
pessimamente scritta e non comportabile se non da un amico suo pari desidero che ella non
, come malamente inteso e pessimamente praticato da molti prencipi. galileo, 4-2-282: pessimamente
contro ridolfo. -in modo da compromettere totalmente l'integrità o la comprensibilità
intenso dolore e sofferenza (in dipendenza da una condizione fisica alterata, da una
dipendenza da una condizione fisica alterata, da una condizione ambientale insoddisfacente, ostile)
ambientale insoddisfacente, ostile). mariano da siena, 3: io stetti in buon
di vicende tristi, penose o anche dettate da malvagità e da crudeltà, la felicità
penose o anche dettate da malvagità e da crudeltà, la felicità è irraggiungibile e
una efficacia dantesca e con un pessimismo da schopenhauer. gentile, 3-156: la
elemento popolare sta il segreto dell'inerzia da me lamentata. nievo, 583: -
bollente e sbiancata dal sole, faccia da pessimista. moravia, ix
pessimiste (nel 1789), deriv. da pessimisme (v. pessimismo)
che provengono dalle poesie nordiche e specialmente da mallarmé offendendo pessimistamente il nostro virile tempo
doveri della vita. = denom. da pessimista, col suff. dei verbi frequent
ora il churchill e che è stata da molti guardata con meraviglia e con qualche
quella seguita fin oggi dal suo paese e da lui stesso? = comp. di
13-98: ingannata dal fattore e anche da certe voci pessimistiche, che giravano in paese
pessimistico, grigio. = deriv. da pessimista. pessimità (pessimitade),
., 22: tu dèi gittare lunge da te tutt'i perversi e superbi,
degna penitenzia. = deriv. da pessimo. pèssimo (ant.
proprie o connesse; caratterizzato esclusivamente da attributi negativi. -in partic.: moralmente
/ onde vene ogni male. bartolomeo da s. c., 22-1-10: siccome
animali, così, quando si parte da ragione e giustizia, è pessimo di tutti
lii-15-314: il governo... passò da uno stato buono ad un peggiore,
bartoli, 17-1-77: né, a liberarsi da quelle pessime suggestioni, le valea punto
tutti costoro, o radamanto, vennero da questo scellerato privati di vita, quali per
molto pericoloso, insidioso. uguccione da lodi, v-151-165: claudà li fo le
fo le man e li pei / da quili pessimi $udei. latini, rettor.
/... / io vegno apelato da tufi lo liale / e lo aventuroxo
che il sangue scatenasi, / gli uomini da cattivi si fan pessimi.
virtude, quando sé dissimiglianti essere studiano da coloro cui odiano. zanobi da strata
essere studiano da coloro cui odiano. zanobi da strata, 12: abitando tra pessimi
i loro peccati. s. bernardino da siena, v-271: ai pessimi e
: la carboneria, peggiorando, divenne da pacifica sanguinaria,... e per
gli ambasciadori di bisanzio... cominciarono da principio a replicare, e prima la
.. quante tribulazioni sostenne iob, non da alcuno uomo, ma da colui che
, non da alcuno uomo, ma da colui che è più pessimo e più crudele
di superlativo relativo). bartolomeo da s. c., 22-1-8: sopra
uomo gli ha tutti. s. caterina da siena, ii-175: il nemico della
; la bestia divorò iosef. felice da massa marittima, xliii-293: perfidi basilischi
bisce pessime e mordenti. s. bernardino da siena, 139: é1 serpente
animale della terra il quale fusse fatto da dio. e questo cognoscendolo il dimonio
altra spezie di pessimi, i quali da taranto, città del regno di napoli
, ché odio pessimo è nascosto dentro da loro. la spagna, 3-33: della
e supremo tormento. gius. maria da gargnano, lxii-2-11-156: i pessimi trattamenti
salute, onde pessimo giudicio è fatto da ognuno della sua vita. buonarroti il giovane
principe... potrà egli giustamente da chi ragiona chiamarsi meno tiranno che il
questo vedendo giapeto feroce, / che da l'alber fatale aveva tratta / possa durabil
per più di due terzi è abitato da cristiani greci, bulgari, schiavoni, albanesi
12-180: so peraltro, com'era da aspettarsi, che, quanto agli esuli
di donne. 6. caratterizzato da molti e gravi affanni, traversie,
che con assai meno un somaro sarebbe ito da bologna a roma. g. b
adriani, 1-ii-242: queste cose sapendosi da quei di anversa, che conoscevano esser
arrivato qua ieri, stanco e sbattuto da un viaggio incredibilmente pessimo. -pessima contentezza
pessima condizione, ammazzarono, poco discosto da questa terra, un pover'uomo disarmato
è attivo né florido, ma caratterizzato da grande passività (una situazione finanziaria);
di vista concettuale o estetico; segnato da grave insufficienza culturale, stilisticamente inaccettabile;
, pronunciato) in modo molto scorretto da uno straniero (una lingua).
esser cotto ugualmente dal fuoco, ma da una parte sì e dall'altra no.
tutti ingrati al gusto e scomunicati generalmente da tutti i medici? mazzini, 14-133
un mugnaio pari vostro fa tanta molenda da ingrassar voi, la famiglia, e due
= voce dotta, lat. pessimus da peior (v. peggiore),
, sf. impronta lasciata sul terreno da animali o persone. -anche: segno di
fu appellata la città di pistoia. andrea da barberino, i-no: aiolfo..
salvi il re » intonano le trombe / da un padiglione erto su palafitte / che
la corrente, tirata per una corda da due cavalli grigi che camminavano su l'
cetra / cantar la dea, che da le cime ascree / ella le muse e
abbiamo el vizio, ci dobbiamo dipartire da quello e andare drieto alle peste e
rissa, zuffa, mischia. andrea da barberino, i-312 [var. j:
destarono il campo turco. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
perdonare. = deverb. da pestare. pésta2, sf.
, neu'uscir di quelle tane / da granciporri udite spesso versi / di pestafango e
sm. scarica di violente percosse inflitte da più persone a una sola, indifesa e
catastrofe mondiale? = deriv. da pestare, per calco sul fr. pilage
, per calco sul fr. pilage (da piler 'pestare'); cfr.
politici a persone di uno stabilimento da squadre di attivisti di stabilimenti vicini,
insultare, o pestaloto, / con versi da lappone e da ottentoto / fatti
pestaloto, / con versi da lappone e da ottentoto / fatti a tenor di
. pestalozzi (1746-1827), alle dottrine da lui propugnate, agli indirizzi pedagogici inaugurati
delle dottrine e dei metodi pedagogici propugnati da j. h. pestalozzi. -anche
finito. = nome d'azione da pestare. pestano, agg.
ma i pestani hanno implorato ed ottenuto da noi di conservare almen la memoria de'
scuotipaglia e il crivellone; è costituito da un cilindro orizzontale munito di denti elicoidali
. -come epiteto spreg.: persona da poco, di nessun conto.
impiastriccianla e tingonla e coloranla e cangianla da quel ch'era prima che n'escono
i petardi] istrumenti come i mortari da pistare, i quali ripieni di buonissima polvere
forza con un oggetto. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
e alla cavillosità). ricciardo da cortona, 107: prende questa prima folglia
vili, canaglia bastarda / e gente da pestarsi con le pugna; / sì
? papi, 2-3-31: fu assalito da una banda di federati che il pestarono di
il pestarono di bastonate. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
e pesto / e foratogli un braccio da una polza, / con viso sen partì
doveva proprio pestarle sul muso due manrovesci da farla andare in terra lunga distesa, facesse
me felici i sassi, / che da voi qualche volta almen son pesti. foscolo
ilari e garbati nel solito semicerchio « da opera »; e ciascuno pesta ritmicamente
comprimere malamente calcando col piede, così da danneggiare, rompere, spezzare (per lo
terra... quasi mi sentissi da un'ignota mano acciuffar per la nuca
-devastare, distruggere, sconvolgere. niccolò da uzzano, lxxxviii-11-663: davanti che dua
il vostro stato sarà tutto pesto / da quella nuova gente che traligna. testi
pesti, / s'io dica cose da non dir, veggendo / come fortuna
che non dànno frutto. francesco da barberino, ii-272: non pestar aqua che
utensile per tritare la carne, costituito da una lama lunga, larga e pesante
quella testaccia riccia / con una pestarola da salsiccia. d annunzio, v-2-307: va
va in cucina e togli la pestaruòla da polpette. 2. milit.
e una ower due ballotte di piombo da tirar con le mani. portano alcuni
pestaròla 'coltello a mezzaluna'), deriv. da pestare. pestasavóri, sm. invar
-ant. carne di pollo tritata da darsi per vivanda a un ammalato;
ammalato; pollo pesto. r. da sanseverino, 196: dopo le pistate,
pestate di calli, con una familiarità da veglione. cassola, 4-161: bice stava
lorenzo de'medici, 5-27]: né da me fa partita, / se nel
cipolle], accioché nuochino meno, ha da caparre le bianche e grosse di meno
persone di casa, dormendo, sono da strane fantasme turbate, di maniera che
azzato di età di trentasei anni, da una vii sorte di becchini portato a sepellire
di poi aveva l'aria d'implorare da tutti, guaiolando, come un canin
e tiravano distendendolo,... e da due altri con sacchetti di rena molto
dalla buccia. = deriv. da pestare: il signif. n. 3
più. = nome d'agente da pestare. pestatura, sf.
procede striminzita. = nome d'azione da pestare. pestazzare (pistazzare),
acuta ed elevatissima mortalità, causata da un bacillo (pasteurella pestis) trasmesso
bubbonica, più frequente, caratterizzata da tumefazione delle ghiandole linfatiche ascellari o
fame sarà involta / la terra nostra da mercé non scorta. m.
prima il modo che tener debbano chi da la peste preservare si vole, secundo,
e morto qui di pesta piero piaciti da sabato a ore 22 a lunedì a 20
, per lo più mortale, accompagnata da buboni, carboni parotidi, macchie porporine
croce che in ognuno era stata eretta da san carlo, nella peste antecedente.
. -peste nera: quella caratterizzata da emorra gie multiple cutanee (
dell'uva. -materia organica corrotta da una malattia. verga, 7-147:
medicina appresso, / che lo salvasse da la peste ria. marino, vii-481
incendi e tutte le altre calamità che da l'avarizia e ambizione, vere produttrici
: levate via questa peste; removete da voi le incantatrici. guicciardini, vi-92:
. forteguerri, 9-1: udito ho dir da certi saputelli / che dàn di naso
mondo, nelle opere d'arte nasce da un equivoco. -insidia gravissima e
e viziosa, tenacemente radicata e difficile da estirpare, che volge al male atti
/ (sgombri il padre del ciel da i nostri petti / peste sì rea,