e nel basso ventre erano generalmente occupate da una perfettissima pinguedine. -bellissimo;
era condutto. molza, 1-293: forse da l'alta vostra maraviglia / aprendo gli
. i. frugoni, i-5-64: bene da voi si leva, / bene il
governo provvisorio. 3. caratterizzato da una totale e vicendevole donazione spirituale (
esperto in sommo grado. paganino da serezano, 123: mercé, donna gentile
divina non esser lecita cosa che costui da alcuna avversità tocco sia. -ben
inventato per la circostanza, l'anonimo parla da vero goto, da perfetto longobardo,
l'anonimo parla da vero goto, da perfetto longobardo, deliberato a combattere italiani
de iohachin fusti nata. -caratterizzato da giustizia, ordine, equanimità (un
gli stati forse il più grave deriva da quel radicato pregiudizio pel quale ci crediamo
morì, cioè di trentatré anni. ricciardo da cortona, 13: alle volte
fratelli gli assegnassono la parte sua. niccolò da correggio, 178: non minor velo
mercatanti dè principalmente osservare che le vacche da far figliuoli sieno innanzi di perfetta che d'
dante, conv., iv-v-10: da romolo incominciando, che fu di quella
. francesco di vannozzo, 4: da l'occiosa guerra / già mi levasti
ausassero co'buoni autori, imparassino grammatica da prisciano e da servio e molto si
autori, imparassino grammatica da prisciano e da servio e molto si facessino familiari, non
, 2-87: le cose di rilievo da presso, viste con un sol occhio
è un analisi perfettissima del poema scritta da un uomo di genio. mazzini,
per l'epistolario. dalle cure poste da me sulle 'prose'e 'poesie', spero vi
che hai e dàllo alli poveri. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
beltà natia prese le forme, / e da l'antico originai peccato / da quell'
e da l'antico originai peccato / da quell'acqua vital sorge rinato.
liberalità rara e perfetta! / impara da costei, secolo ingrato. muratori,
che puoi mai, e secondo questo va da lì innanzi regolando le tue fatture.
purga perfetta. -che deriva direttamente da dio e partecipa, di conseguenza,
perfetta, è ragione voi cosa di sapere da qual causa dipenda. 9
tirannide. sinisgalli, 6-13: come da una teoria della perfetta misura, del
cose che mi ricorda già aver udite da qualche virtuoso e che mi saranno dettate
qualche virtuoso e che mi saranno dettate da un certo spirito di ragione, rimettendomi
che quadra perfetta. lomazzi, 4-ii-77: da l'uno all'altro triglifo è di
par., 5-5: ciò procede / da perfetto veder. petrarca, 84-13:
passati. gualdo priorato, 3-iii-66: da consigli appassionati non sono sortiti mai prosperosi
ottenuto il perfetto dissipamento della macchia. da ponte, 329: accorgendomi dell'effetto
/ né persona li consola. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
quando seranno citati. baldi, 259: da questo campo abbandonato ed ermo, /
/ esce de la memoria. bonvesin da la riva, xxxv-i-710: se tu mangi
una rappresentazione figurativa). giacomo da lentini, 45: così per gli occhi
-di, della persona: espresso, manifestato da atti fisici (una dote, in
xxviii-419: octabianus fo molto umano omo e da fi romani grazioso: e dolce animo
, l-ii-324: i prencipi cristiani, posti da dio in quel grado come leggi animate
nostro primo padre, al quale fu conceduto da dio di nominare tutte le cose create
da'latini 'personae'... e da queste loro 'persone'ne'tempi barbari ritornati forse
persona di famiglia. spento e messo da parte diventava l'omamento più umile e
termine, concordemente al significato elaborato soprattutto da boezio e da s. tommaso,
al significato elaborato soprattutto da boezio e da s. tommaso, indica non solo
sol del suo ettemo amore. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
persone sole: a faccia a faccia, da soli, senza la presenza di altri
di tristano, 27: cavaliere, guardati da me, ch'io ti disfido de
luogo: convocarvi un'assemblea, trasferendola da un'altra sede. pallavicino, ii-87
qualcuno: ferirlo, lederlo. da porto, 1-36: a te, quanto
(506): lui aveva potuto esaminar da vicino e con comodo il cardinal in
di veder in persona d'elisabetta da lisbona andare sbandita la santità, con
suo letto la mise. s. caterina da siena, 35: egli [cristo]
n. 2. -non essere persona da qualcuno: non avere lasciato discendenza.
: a vita. s. bernardino da siena, 798: certi uomini furono che
lii-13-66: fu ricercato [il salvacondotto] da sua altezza per la persona di esso
spiritualmente con esso. s. carlo da sezze, iii-107: fratello, nel luogo
, e usasi pure quando alcuno si leva da letto tardi. ibidem, 353:
la casa. = deriv. da personaggio, sul modello di personificazione.
persona di pezza, come potete considerare da la qualità de le faccende e de'
, cinematografica (e può essere costituito da entità astratte o divinità personificate e da
da entità astratte o divinità personificate e da figure allegoriche o essere ispirato a individui
alle loro vicende, o essere ripreso da altre opere, spesso con la funzione
l'uditor docile / (per parlar da pedante anch'io), e d'imprimerli
lungo con pieghe, e in somma da personaggio grave. d. bartoli,
sentimento rappresentato dai discorsi di federico, da quel libro, dai nomi dei personaggi
i-135: si sa come la macchina da presa 'prende', cioè investe il personaggio
medesimo in cui l'ultimo attore travestito da donna è stato sostituito dall'attrice.
. -dir. posizione giuridica ricoperta da una determinata persona. de luca
merci, le quali da'negozianti si commettono da un paese all'altro, si suol
a stravaganza e a bizzarria, tanto da suscitare curiosità e interesse o che acquista
/ io non ho tanto coraggio / da soffrire un personaggio / che non ha
letteraria o storica o l'interpretazione datane da un autore o, anche, quella
... è veramente un personaggio da romanzo. piovene, 7-493: de gaulle
arbasino, 192: ho una lettera da recapitare a cannes... è per
al stipendio nostro possano portar gli archibusi da ruota da misura. deliberazioni del senato della
nostro possano portar gli archibusi da ruota da misura. deliberazioni del senato della repubblica
n. 1), deriv. da personne 'persona'. persona grata,
cavare più tosto dalla principessa di toscana che da
merito e non suole essere vantata se non da chi manca di qualità personali. mamiani
1-235: si capisce che è traviato da dottrine assurde, ma è un uomo
un uomo straordinario. si fa obbedire da centinaia d'uomini, senza ricorrere ad
un individuo, che viene usato esclusivamente da lui (un oggetto, uno strumento
la sarta personale, se la vedono da sé coi figurini. g. bassani,
restare dov'era nato: tra la macchina da scrivere e il sofà dei clienti;
integrazione del normale stipendio. -detenuto esclusivamente da una persona (una prerogativa, una
furono ben altro che una cattiva commedia da lui fatta divenire una satira personale.
satira personale. cesarotti, 1-xxxiv-194: da questa condotta inaspettata sembra potersi arguire che
personale che altro, e nata piuttosto da sospetti tirannici che da pertinacia dogmatica.
e nata piuttosto da sospetti tirannici che da pertinacia dogmatica. mazzini, 7-322:
iii-208: io non so se per ottenere da cotesta delegazione un passaporto per il regno
politico e amico personale ». -causato da motivazioni private, da interessi egoistici e
». -causato da motivazioni private, da interessi egoistici e faziosi (il sentimento
dicono 'achingi', esenti per l'ordinario da fatica reale e personale, ma obbligati alla
, a prescindere dalla considerazione dei beni da essi posseduti (un tributo).
25 debitori di la signoria nostra, da esser fata la exazion contra di loro
, 38 (672): arrivò da venezia un altro editto, un po'più
: esenzione, per dieci anni, da ogni carico reale e personale ai
tutte queste difficoltà, sì che non resti da far altro che venire all'esecuzione del
è conosciuto che non ha più roba da darsi in pagamento al creditore. beccaria
migliorini, 48: il diritto longobardo passato da legge personale a diritto consuetudinario locale,
nell'aldilà. -dettato, coordinato da un principio intellettivo della personalità umana (
legati in un individuo, l'operare da sé soli secondo le leggi della natura propria
mossi dal principio supremo. se operano da sé soli, senza che il
una persona in quanto soggetto individuale caratterizzato da un particolare e specifico modo di concepire
11. che riguarda la funzione rivestita da una persona altintemo di un gruppo,
, vigoroso quanto il pensatore. -caratterizzato da elementi di novità e originalità; che
, forma personale: costruzione verbale dipendente da un soggetto, espresso o sottinteso (
-ant. avverbi personali: forma composta da un pronome e da una preposizione.
: forma composta da un pronome e da una preposizione. p. f.
.): nella pallacanestro, quello commesso da un giocatore interrompendo scorrettamente l'azione
punito con l'esecuzione di tiri liberi da parte di chi lo ha subito)
.: ciascuno dei tiri liberi eseguiti da un giocatore. 25. aw
, lat. tardo personàlis, deriv. da persóna (v. persona)
1-ii-347: quasi quasi, ora, guardata da lontano con gli occhi dell'immaginazione,
onorevole del zio è un tipico personale da frate patriota. -persona intesa nella
sono per lo più coordinati e regolati da una direzione o ufficio personale o del
? col personale di cucina, era da supporre, per avvertire che le portassero
di un conflitto, come l'astensione da atti bellici nei loro confronti e l'applicazione
. -personale di comandata: sulle navi da guerra, i componenti dell'equipaggio che
personnel (nel 1834), deriv. da personne 'persona'.
dio come causa creatrice del mondo e da esso distinto; e tale termine è stato
atteggiamento, comportamento dettato unicamente o prevalentemente da esigenze o interessi personali, egoistici
lotta sociale. = deriv. da personalel; cfr. fr. personnalisme (
violento e personalistico. l'italiano, da una parte e dall'altra, tende
. 3. che è dettato da considerazioni o esigenze personali; che deriva
considerazioni o esigenze personali; che deriva da valutazioni puramente soggettive (un atteggiamento pratico
/ nessuna panacea. -che deriva da interpretazioni personali; che è frutto di
che viene considerato normale o che funge da modello. bocchelli, 2-xxiii-321:
sentimento della responsabilità degli atti che procedono da cotesta facoltà; questi sono i tratti caratteristici
all'uomo-collettivo è una concezione dialettica difficile da comprendere per le mentalità schematiche e astratte
sensazioni, l'altra è quella di separare da sé le sue proprie sensazioni, riflettendo
che dissociava la personalità politica del turco da quella dell'islamita. -diritti della
forestieri, i quali non sono adottati da qualche indigeno, non hanno personalità legale,
: non godendo la missione personalità civile da chiamare in giudizio i rei, perché
4-119: si mosse, venne come fuori da quel luogo dove spadroneggiava la personalità dell'
entità trascendente in quanto autonoma e distinta da ciò di cui è causa creatrice.
spavaldo, gli fremeva davanti per passare da quello stesso punto. 15.
ii-2-100: le stesse indegne personalità vennero da voi, sig. corbellini, avventate contro
'rotture'nella comunità dei fedeli erano sanate da forti movimenti di massa che determinavano o
. ne è nato un mostruoso connubio, da cui si è originato, secondo gli
persona, della sua opera, dettato da motivi personali, privati e ispirato per
privati e ispirato per lo più da sentimenti di rancore, di odio. -
, ii-21-37: una causa sostenuta da mero puntiglio e da indecente personalità
: una causa sostenuta da mero puntiglio e da indecente personalità,...
lat. tardo personalitas -àtis, deriv. da personàlis (v. personale).
di un milione e passa di coscienze da non deludere. -analizzare o interpretare
personnaliser (nel 1704), denom. da personnel (v. personale1)
arbasino, 19-27: la personalizzazione da piccolo vil laggio e da
da piccolo vil laggio e da povero romanzo continuamente confermata, perché
gio. = nome d'azione da personalizzare. personalménte (ant.
con riferimento a cristo). zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
e indicateci i mezzi sicuri per aver da noi involti di cose nostre: dite a
, xi-2-586: eschilo fu conosciuto personalmente da sofocle. baldini, 9-219: roberto cantalupo
pazzo pazzi... ha qualcosa da dire personalmente a tutti. 5
tutti. 5. in modo da costituire una persona come essere dotato di
ant. che risuona altamente. simone da cascina, 138: prego che la bocca
salutifera personante. = comp. da per, con valore rafforz., e
numerosi generi, tra i quali sono da ricordare i generi calceolaria, digitale,
celso e vegezio), deriv. probabilmente da persóna (v. persona),
dotta, lat. personàtus, deriv. da persóna (v. persona)
il rispetto. = deriv. da persona, n. 8.
personcino, il quale non ci ha da far nulla. de sanctis, ii-1-138
allegorico. = nome d'azione da personeggiare. personeggiare, tr.
continue del tedesco... sarebbero da opporre quei luoghi ove dante personeggia alcuni
cincinnato. = denom. da persona, col suff. dei verbi frequent
. carducci, iii-5-409: concetto da dante... personeggiato nell'immagine
. di una forma personevole, deriv. da persona. personifìcàbile, agg. trasformabile
. = agg. verb. da personificare. personificante (pari.
, e nel temerlo fu ripreso da alterni languori e crampi allo stomaco.
personnifier (nel 1674), comp. da personne 'persona'e dal tema
chiostro, le visioni e gli spettri j>ersonificati da una divota fantasia. b. croce
poetico. 2. simboleggiato da una persona determinata; impersonato.
svevo, 1-208: che cosa aveva da temere da quella timidezza personificata? soffici,
1-208: che cosa aveva da temere da quella timidezza personificata? soffici, v-2-114
divine. = nome d'agente da personificare. personificazióne, sf.
.: immagine letteraria che risulta da tale procedimento; figura retorica di
azioni pubbliche e private, in modo da formarne un vero e proprio nume (
appartengono all'intrinseco e malamente vengono astratti da particolari religioni. 2. simbolo
2. simbolo di un'entità astratta costituito da una persona o da un personaggio letterario
entità astratta costituito da una persona o da un personaggio letterario. de sanctis,
dal fr. personnification, nome d'azione da personnifier (v. personificare),
è persovente. = comp. da per (con valore elativo) e sovente
... piglia i princìpi suoi da la geometria. galileo, 1-1
il loco. = deriv. da perspettiva. perspettivaménte, aw.
per vederlo. = comp. da perspettivo. perspettivare, intr.
non è altro che un passatempo da pazzi ingeniosi. = denom.
pazzi ingeniosi. = denom. da perspettiva. perspettivo, agg.
. tardo perspectivus, agg. verb. da perspicére 'penetrare con lo sguardo',
perspicére 'penetrare con lo sguardo', comp. da per (con valore intens.
capire la realtà o antivedere il futuro anche da pochi indizi o da minimi particolari;
il futuro anche da pochi indizi o da minimi particolari; intelligente, sagace,
conte bottone di casteilamonte..., da quell'uomo fine e perspicace ch'egli
intuito e prontezza di intelligenza; accompagnato da acume o che richiede acume. romagnosi
insegna l'aquila credo che fosse tesser stimata da essi uccello di giove, che principalmente
: in imo stante, si alzò da terra vigoroso e di vista più perspicace
ha lo sguardo acuto', deriv. da perspicére (v. perspettivo).
, lat. tardo perspicacia, deriv. da perspicax -àcis (v. perspicace)
a trattar cose oltre a natura. simone da cascina, 205: la perspicacità del
conforto ad un cuore così velenosamente ferito da un dardo che non posso né svellere
lat. tardo perspicacitas -àtis, deriv. da perspicax -àcis (v. perspicace)
allo scopo di consentire una comprensione perfetta da parte dell'ascoltatore o del lettore;
/ libro che non s'intende; e da sì acerbo / fato sol può perspicuitade
fatte fino alla sua età. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
: carlo... non mai rimetteva da quella perspicuità di mente e costanza d'
... in quel grado che da apelle ci viene assegnata. d.
, lat. perspicuitas -àtis, deriv. da perspicùus (v. perspicuo).
: affermano [i cinesi] il principio da cui son tratte tutte le cose.
volgari e con spiegazioni dedotte in volgare da molti autori classici, sulla scorta del
della gente germanica, che lui da tant'anni si sforzava d'attuare ri
galileo, 3-1-79: tali apparenze non da altro provengono che da parti inegualmente opache
tali apparenze non da altro provengono che da parti inegualmente opache e perspicue, delle
dotta, lat. perspicùus, deriv. da perspicère (v. perspettivo)
perspiràbile. = agg. verb. da perspirare. perspirare, intr. fisiol
dotta, lat. perspirare, comp. da per 'attraverso'e spirare 'spirare'.
quella perspirazióne o traspirazione insensibile, che da tutta la vita nostra continuamente pe'meati
della mirandola, 67: e da advertire che el poeta nel fine della sesta
dotta, lat. perstringère, comp. da per (con valore intens.
, nome d'azio ne da perstringère (v. perstrìngere).
dotta, lat. perstudére, comp. da per (con valore intens.
può farsene il superlativo 'persuadentissimo', che da 'persuasivo'non toma. ferd. martini,
= comp. di persuadente-, voce attestata da bergantini nell'opera di panigarola.
lettere famigliali. = deriv. da persuadente, sul modello di evidenza, prudenza
comunicarono la ragione della loro improvvisa partenza da firenze, onde persuaderlo della necessità in
vogliono che tesser il dicitore riputato uomo da bene non sia compreso ne tartifizio del
buone operazioni e a quel piacere che da esse e da la gloria suol derivare.
a quel piacere che da esse e da la gloria suol derivare. tortora,
fadiga dello andare. le sedie so'da mutare. queste terre non ti persuadette
tal scriver, ma eziamdio me è comandato da chi sa e pole. machiavelli,
genio abbracciò mai l'italia in modo da persuaderle immediatamente la discussione pubblica de'propri
tu gli vuoi persuadere che 'l si lievi da quella, ma parla disordinatamente. machiavelli
ordine proposto: la quale tanto fu da cicerone lodata che, scrivendo ad attico,
assenso; riuscire così chiaro e perspicuo da togliere dubbi e incertezze e far aderire
ragiona, propria lingua, né tale che da pregiati ingegni si debbia per bella onorare
in conto alcuno tenersi, sono spinti da una non so che ragione la quale
corretta. 0. vecchi, lxv-182: da l'arte furon tutti persuasi / che
l'ho anzi già indotto a farmi da alter ego e da uomo di paglia.
indotto a farmi da alter ego e da uomo di paglia. vi persuade?
e sugli atti di una persona; fungere da stimolo (per lo più in relazione
). dominici, 1-126: guarii da una comune mala suggestione persuadente tu lasci
conoscimento di questo vero gli era persuasa da molti luoghi della santa scrittura. de
debitore, ma basta che sia sottoscritta da lui, ancorché il corpo sia scritto
lui, ancorché il corpo sia scritto da un altro, anzi alle volte dal medesimo
. verri, ii-280: il luogo circondato da alte mura, le porte ben custodite
cose non mi persuadono che l'uccidersi da se stesso non sia contro natura. mazzini
dei marosi... e quel tracollo da poppa a prua che squassa la carena
fillicò di grotte, che le voleva sapere da tanto tempo quelle cose, benché non
me. dovila, 665: mosso da queste ragioni e non potendo persuadersi che il
dotta, lat. persuadére, comp. da per (con valore intens.)
dell'amante. = deriv. da persuadere. persuadìbile, agg.
persuadere. = agg. verb. da persuadere. persuadibilità, sf.
persuadibile. = deriv. da persuadibile. persuadiménto, sm.
il divertimelo. = nome d'azione da persuadere. persuaditóre, agg.
coraggio. = nome d'agente da persuadere. persuaduto (pari. pass
lat. persuasibilis, agg. verb. da persuadére (v. persuadere).
sibile'. = deriv. da persuasibile. persua$ibilménte, aw.
carissimo ercole, sendo tolto dal cielo da godere le felicità della tua compagnia, sarà
per stimolo della regina se ne astiene da un tempo in qua. 2
desii, è un leve peso / da tolerar, ma la persuasione / fa che
ma la persuasione / fa che 'l vero da noi non è compreso. castelvetro,
autorità della persona che la dice che da altra prova; e opinione è quella
è quella persuasione di cosa che procede da pruove non dimostrative, non avendo rispetto
xliv-n: la belleza è un dono dato da dio ed uno splendor del sommo bene
246: queste ragioni, benché rappresentate vivamente da coloro ai quali l'interesse aggiongeva maggior
o no, e che è costituito da un assenso più o meno fondato nel
3. opinione professata o accettata da una o più persone; idea molto
cose umane si nutriva [lodovico] da se stesso, d'avere quasi sotto i
: nasce regolarmente qualunque obliquità nell'affetto da sinistra persuasione che la ragione inganna.
azione, di stimolare o di distogliere da un'impresa; affermazione che pare veritiera
quei primi princìpi dal governo, erano da lui veduti mal volentieri, con le maggiori
e timidi. s. carlo da sezze, i-259: prima volsi ricorrere alla
6. impegno o determinazione che nasce da ferma convinzione. savinio, 22-196
gli era tanto levato il buon consiglio da chi voleva ormai permettere il suo castigo
sua casa, una sola lega lontana da poitiers, non molto forte e male
lat. persuasio -ónis, nome d'azione da persuadére (v. persuadere).
co'tiranni libero, con gli insolenti cervello da partito e sopra tutto di gran persuasiva
credo che avrò persuasiva bastante per distoglierlo da questo strano pensiero. c. poerio
dico autorità, ma amorosa persuasiva tale da suscitarne... la nostalgia!
, in questo fatto della persuasiva, da parte. f. casini, ii-155:
. chiari, 3-i-72: a rimovermi da somigliante apprensione tutte ci vollero le persuasive
i prencipi di rado ritrattano le cose da loro fatte, benché non riuscite, per
pindaro, hai spesso in bocca quella sentenza da lui ben detta e persuasivamente. pascoli
miracolo. = deriv. da persuasivo. persuasivo, agg. che
nocivo fumo de la mala ambizione e da l'oscure e folte nuvole de la
si sa e che si vale e da mille altre taccherelle non si lasciassero accecare
[london] seppe essere così persuasivo da portare sin quasi a concezione della morte
mediev. persuasivus, agg. verb. da persuadére (v. persuadere)
deludere quando era più persuaso d'antiveder da lontano le altrui sinistre intenzioni. manzoni,
, i quali, mossi e persuasi da cristo, ogni giorno mettevano roma sottosopra
. corrèr, lii-4-189: questo, sollecitato da stimoli tali e forse persuaso ed aiutato
stimoli tali e forse persuaso ed aiutato da qualche principe vicino, cercherà di vedere
affatto era stato miscredente, il dissi persuaso da chi in quella occasione poteva esser giudice
dopo varie consulte risolse, così persuaso da prodirto, d'andarsene con lui solo nel
rubbar il suo fuoco. -indotto da un movente a un determinato comportamento.
la agricoltura e tutto quel buono che da viduuto avevano appreso. tansillo, xxx-10-249
avevano appreso. tansillo, xxx-10-249: da giovani! vaghezza persuaso / che cerchi
più che d'ingegno, / io fuggo da le donne di parnaso. bellori,
donne di parnaso. bellori, ii-77: da questo invito restò persuaso domenico, vivendo
.., fuggì però come prima potè da queste strettezze. -con riferimento
persuase, /... / da stimoli d'amor percosso e punto, /
sì duro cuor che non rimanga / da te subitamente persuaso, / e sempre a
questi son salvi, se non possono da sé arrivar al vero... e
anni d'uso, ma sempre irrigiditi da pieghe poco persuase e, in qualche modo
persuasissimi di quell'unica cosa che rimane da spiegarsi ancora. -indurre a un'azione
verità ti sia in fastidio, sarà egli da non tacere. bembo, 10-iii-414:
del dolore e come piacere negativo, tale da indurre alla rinuncia alla vita (da
da indurre alla rinuncia alla vita (da cui l'epiteto greco di tieiai-sava-tot;
tardo persuàsor -óris, nome d'agente da persuadére (v. persuadere).
persuasivo. sanudo, xx-542: da poi disnar, fo conseio di x con
, lat. tardo persuasorius, deriv. da persuàsor -òris (v. persuasore
, 180: quasi che non abbiamo assai da fare finire di sodisfare a dio per
. capodilista, 237: perché li omeni da ben che sono usi a viver delicatamente
che sono usi a viver delicatamente pareria da novo manzar de li cibi che in
: troppo fora perigliozo dannaggio e perta da pianger senpremai sensa alcun conforto, se per
batalglia mi minaccia. = comp. da per, con valore rafforz., e
nde sentia dolore: / pertanto non da lei partia coragio / né mancav'a
villani, 9-88: i figliuoli di tano da castello della casa degli ubaldini, seguaci
: chi per tanto accenni ad emanciparsi da uno stato compassionevole o considerato tale,
, / sì ch'io mi partirò tosto da vui. boccaccio, v-261: a
foscolo, v-18: chi era sì pazzo da rapire al piacere le brevi ore furtive
d'una volontà micidiale, fosse invasa da uno spirito di vendetta sanguinosa, e che
immobile, le sue mani pendessero occupate da un torpore pesantissimo, inermi, impotenti.
, impotenti. = comp. da per e tanto (v.),
elevata, tanto superlativamente. giacomo da lentini o guido delle colonne [var.
è caunoscenti. = comp. da per, con valore rafforz., e
: poiché, perciocché. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
questo è contra l'arte. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
.], 16-66: pertantoché riceva da dio larghezza di tanti doni, niente
per l'avvenire. = comp. da pertanto e che * (v.)
e confessassesi o dal cappellan loro o da qualche prete che il cappellan le
n'andò col fanciullo. s. bernardino da siena, 109: quando l'uomo
mettono ciascheduno in una carrozza, tirata da buoi o pur da cavalli. g.
carrozza, tirata da buoi o pur da cavalli. g. gozzi, 1-190:
tardi ciascuno arrivi, non avendo nessuno privilegio da dio di restare perpetuamente in vita.
per tempo. = comp. da per e tempo (v.).
. ant. pretendere. marsilio da padova volgar., ii-xxvi-2: le quali
o al facto che pertegna, sempr'è da tacere o no farllo o alegere
che fanno alcuno traffico o lavoro di fuore da panni, che sie tassato di tucto
quello che lavorano e trafficano di fuore da panni che pertegnano a la decta arte
molto 'n veder mi dilettai. jacopo da cessole volgar., 1-8: della
persona, spettare come diritto. francesco da barberino, i-124: ti pensa di porre
iacob, suo fratello, la comperò da lui. sarpi, vi-3-196: di
abate e 'l convento di san salvadore da settimo. collenuccio, 63: grimoaldo
/ quete stian l'armi, e sia da solo a solo / col bellicoso menelao
e di queste cose intendente par forte da dubitare che i sonetti del rediano pertengano
dotta, lat. pertinére, comp. da per (con valore intens.)
tenére 'tenere', sostituito nel lat. tardo da appertinère e appartenére (quest'ultimo rifatto
sono di sopra scripti, alora è da deprimere il puteo in epso loco.
dotta, lat. pertentare, comp. da per (con valore intens.)
dece abia a signare le littere superiore da m ad r così da n ad t
le littere superiore da m ad r così da n ad t aciò possi perterminare li
peci conclavati. = comp. da per, con valore intens., e
dotta, lat. perterrefacére, comp. da pertérre (v. perterrire) e
lo maximo portento de la flama quale da l'aere apparse corno da la luna
la flama quale da l'aere apparse corno da la luna procedesse con il più maximo
dotta, lat. perterrére, comp. da per (con valore intens.)
excitomo il foco: e per questo, da la veemente flama perterriti, quilli che
tue, pertervo figlio. / vien qua da me, ché tu se'tutto mio
battere i cespugli a caccia, per operare da una certa distanza in punti poco accessibili
e la nave inutile redde. guido da pisa, 1-103: orando moise, gli
, 327: anche demo per 1 pertica da spa ^ ^ atoio per lo forno
. bonf andini, 90: da una longa pertega legavano un vaso e dentro
filar la stoppa in credenza con la pertica da batter le noci. i. neri
): due lumi a mano, pendenti da due pertiche attaccate alla trave del palco
una pertica, con le spalle coperte da un ricco mantello di saia scarlatta,
quali si erano tutti sellati e apparecchiati da battaglia, e videvi da quattro pertiche
e apparecchiati da battaglia, e videvi da quattro pertiche d'armadure d'addobbare e
pertiche d'armadure d'addobbare e fornimento da cavaliere. ottimo, iii-485: a noi
per freddo, che giovano tante veste da mutare, stese in sulle pertiche o
piegate nelle casse? s. bernardino da siena, 860: tu tieni dieci
generale, la quale si potesse vedere da ogni parte, e sopra questa stava
questa stava il segno che poteva essere risguardato da tutti. pascoli, 1023: ecco
. palazzeschi, 1-75: mi divideva da loro [pagliai] il muretto che
. cassieri, 13: c'era da... chiedersi se valesse la pena
a snodo d'acciaio manovrati in basso da un simulacro di girarrosto se poi,
virile. aretino, 20-66: consigliato da lei, si convenne con quello che
si convenne con quello che avea pertica da spazzare ogni gran camino: e fatto
certi pali tozzi e solidi; pertiche da tornitore, dalle cui estremità pendeva una
5. attrezzo di palestra costituito da un'asta liscia di legno o di
avente 5 cm di diametro e lunghezza da 4 a 6 m, che è posta
. monti, xii-5-121: questa è da ridere, l'amante di laura cangiato in
li nostri alla fine gettarono per terra da 6 pertiche di muro. nievo, 184
più grave doveva essere per lei difesa da un unico uomo contro quella canaglia sguinzagliata
corda. ceredi, 86: un canale da prato d'acqua, correndo continuamente,
di pertiche. algarotti, 1-viii-43: da un dotto e peritissimo mercante di seta ho
. 9. locuz. -amicizia da spartire colle pertiche: amicizia saldissima,
.. e abbiamo fatta una amicizia da spartire colle pertiche. -andare per
statura. monosini, 417: gigante da cigoli: battevano i ceci con le
fagiuoli, 1-2-m: ghi è di quegghi da cigoli, che bacchiavano i ceci colle
palo o di ramo in pertica: passare da un argomento all'altro in modo disordinato
saltato di ramo in pertica'. gioacchino da s. anatolia, lxii-2-i-128: scrivo a
; poiina. = deriv. da pertica. perticàia2, v.
= voce dotta, lat. perticàlis, da pertica (v. pertica).
barbicanti. = deriv. da pertica. perticante (pari.
e per mazor contento di compradori, da novo se farà pertegar el tutto,
, se 'l correrà che si atrovi da una pertegazion a l'altra alcuna varietà
di spiriti. = denom. da pertica. perticano, sm.
l., 6-9672), deriv. da pertica (v. pertica)
(nel 1334, a imola), da pertica (v. pertica);
pertiche. garzoni, 7-317: domenicone da guastalla,... trovando una
r. carli, 2-xiv-193: da tale riparto ben si ravvisa come la
personale in modo che poco o nulla rimaneva da imporsi sul perticato ossia sul terreno.
somministrare. = deriv. da pertica, n. 7. perticato2
uccello). = deriv. da pertica, n. 4.
se fosti un geometra overo un perticatóre da terre. carena, 1-45: 'perticatóre':
agrimensore. = nome d'agente da perticare, n. 2.
cautela e per mazor contento di compradori da novo se farà pertegar el tutto,
tutto, se 'l correrà che si atrovi da una pertegazion a l'altra alcuna varietà
canalia. = nome d'azione da perticare, n. 2.
loro barchette... portano sempre da una banda un contrapeso di legno assai
mi davano l'aria di un 'pertichino'da cavatina. 2. parte di
. 3. locuz. fare da pertichino: assecondare docilmente, passivamente.
passivamente. fanfani, i-135: 'fare da pertichino': si usa per quel medesimo
si usa per quel medesimo che fare da comodino. = dimin. masch
o, anche, un altro animale da tiro) che si attacca in cima al
, è anche denominazione del terzo cavallo da tiro, che qualche volta si aggiunge
in partic., senese, deriv. da pertica. pertìcipe,
con gran fretta / vien con un perticon da filo in resta. bemi, 4-44
si arresta o muta atteggiamento o desiste da qualcosa di fronte a ostacoli e contrarietà
e pertinace appaia, mi pare sia da procedere alquanto più oltre scrivendo. lamenti
tutte quelle sodisfazioni che ella possa ricever da un uomo ch'è così risoluto al morire
a tito tanto erano pertinaci. benvenuto da imola volgar., ii-225: li carnuti
pianto e di lacrime un fiume, / da poi ch'è morto il tuo signor
comportamenti tenaci, costanti. bartolomeo da s. c., 3-5-8: usanza
per lo suo salvamento: le quali da biagio furono rinunziate con pertinace sdegno.
non possono se non malagevolmente esser rimossi da la loro sciocca opinione, ma, ostinati
non avea la sua natura / gan da pontier, traditor pertinace. ferd.
. i. frugoni, i-0-125: pur da pertinace seccatore / vuoi ch'io ti
col suo suggello. 5. dettato da determinazione mal indirizzata, da irragionevole caparbietà
. dettato da determinazione mal indirizzata, da irragionevole caparbietà; mantenuto lungamente e a
evidenza e opportunità contrarie; che deriva da una disposizione peccaminosa. -anche: che
che a pena che la natura la possa da sé cacciare. meditazione sopra l'albero
straparola, i-83: carlo, rimoviti da cotesto pertinace volere. aretino, 10-84
quel giogo in pace / v'è da far per tutt'e due. de sanctis
l'offesa parte, irritata a gran segno da quegli impiastri, scoperse una pertinace cancrena
. redi, 16-ex-144: lungamente assalito da una dolorosa e pertinace infiammazione di quella
pertinace e forse per errori di dieta da sei mesi soffriva un'estrema debolezza.
, ma pertinace al punto di durar da tempo, a giorno ed ora fissa.
tenor pertinace. 7. duro da masticare (un cibo). f
zanne a quella pertinace vivanda, così difficile da smaltirsi perché soda più dello smalto.
non ingiallisce. carducci, 1069: da quel verde, mestamente pertinace tra le
, lat. pertinax -àcis, comp. da per (con valore rafforz.)
inflessibilmente, inesorabilmente. benvenuto da imola volgar., ii-172: m.
con maliziosa o malevola insistenza. bartolomeo da s. c., 39-5-6: nessuno
errore, quella pertinacissimamente difendono. giovanni da samminiato [petrarca], i-168:
pertinacemente del suo male è pazia disperata da non poterne guarire. marsilio ficino, 6-133
. gherardi, iii-199: « giamai da me tal matera fu ragionata », pure
né l'instancabile pertinacia di lucilio che respinto da una strada ne cercava un'altra.
saper dèi / che come suol tornar da la radice / arbor che tronchi e quattro
: altri patiscono ciò [il sonnambulismo] da una interna affezzione del coipo, ma
dell'opportunità contrarie; irriducibile ostinazione dettata da malevolenza o da supponenza di sé,
; irriducibile ostinazione dettata da malevolenza o da supponenza di sé, totale indisponibilità alle
che porta all'eresia. bartolomeo da s. c., 9-6-10: noi
alla penitenza. cesarotti, 1-xxxiv-194: da questa condotta inaspettata sembra potersi arguire che
più personale che altro e nata piuttosto da sospetti tirannici che da pertinacia dogmatica.
e nata piuttosto da sospetti tirannici che da pertinacia dogmatica. monti, 22-135:
questa ultima gravezza sono a voi e da chiascheduno buon cittadino scritte a debitore del
-in senso concreto: singolo atteggiamento dettato da irragionevole ostinazione (e incentivo a esso
corsa toscana due mesi or sono trasferito da frate. -di animali. n
dotta, lat. pertinacia, deriv. da pertinax -àcis (v. pertinace
lat. tardo pertinacitas -dtis, deriv. da pertinax -àcis (v. pertinace)
disse... come tutti descendevamo da adam e èva, nostri primi parenti
socialismo] si dimostra non intrinsecamente diversa da ogni altra di umano avanzamento, da
da ogni altra di umano avanzamento, da ogni altra opera etica e politica,
el ricordargli che, se questi andamenti sono da temerne, che le provisione che si
tardi. sarpi, i-1-191: lasciamo da canto le ceremonie, le quali non sono
territorio passavano, deliberò non solamente difendersi da li suoi insulti, ma cacciarlo da
da li suoi insulti, ma cacciarlo da l'imperio. guicciardini, 11-308:
testatore, così scritti come stampati, o da lui o da altri composti, si
scritti come stampati, o da lui o da altri composti, si faccia quello,
.. né anco ella poteva schermirsi da giusto ripigliamento, come quella che lasciava
le mani con esse lavarsi. fausto da longiano, iv-29: morto adriano a baia
. -in senso generale: necessariamente comportato da una condizione. boccaccio, dee
consiglio di stato,... e da lui dipendono cinque che operano cose pertinenti
, i-166: questi nomi, se bene da principio furono poesia propriamente ad apollo pertinente
tutte le scritture pertinenti a questa causa da l'una parte e da l'altra.
questa causa da l'una parte e da l'altra. castelvetro, 8-1-16: abbiamo
: non difettano, in alcuni scritti già da me dati alle stampe, notazioni diverse
per sé permette di distinguere un'unità da un'altra; distintivo, rilevante.
aquileia avevano un palazzo, del quale da parecchie generazioni in qua non pare che
breme, conc., iii-23: da cotesta sua specie di reggia al mare
specie di reggia al mare s'infrapponeva da un lato un terreno paludoso e fecondo
, lat. tardo pertinentia, deriv. da pertinens -èntis (v. pertinente)
di fare alcuna conclusione? n. da ponte, lii-9-149: gli fu mandato,
nani, 337: quanto alla tregua generale da maneggiarsi nella corte di roma, i
altro fiume nella limpidezza inferiore, sorge da culla nevosa. -successo o grande consenso
nevosa. -successo o grande consenso ottenuto da una tendenza culturale o di pensiero.
-potere frenante: in un mezzo attraversato da particelle ionizzanti, perdita media di energia
ionizzanti, perdita media di energia subita da una particella in un'unità di percorso (
un liquido, di asportare il sudiciume da un corpo solido (e si determina
volume della vernice può ricoprire in modo da eliminare ogni distinzione di colori precedenti)
. 29. marin. forza esercitata da un sistema funicolare per tenere sospeso un
rapporto fra la quantità di luce diffusa da una superficie e quella che vi incide
di sostanze cristalline e di soluzioni attraversate da una luce polarizzata che provocano la rotazione
quantità di luce o di calore raggianti diffusa da una superficie e quella incidente sulla stessa
, normalmente sopra un'unità di area da una sorgente luminosa... 'potere
poter del mondo, queste sono lettere da scriversi a un re. fagiuoli, x-101
del mondo! -prorompe teobaldo - ho da vederne ancora., degli effetti!
. dunque, gli operai sono rappresentati da noi, non da voi.
gli operai sono rappresentati da noi, non da voi. -a potere, a
suo poder di donna tuttavia. bartolomeo da s. c., 30-intr l'
re con grande dispiacere, non sapiendolo da sé partire, pure la licenza li diede
mostrerrò tal cosa aver fatta. fausto da longiano, iv-37: fu di tanta santità
colui che..., fugendo da questa valle di lagrime, cerca a suo
-a potere di qualcuno: per quanto dipende da lui. boccaccio, 1-i-188:
ciascuno suo potere. s. caterina da siena, iv-41: almeno fate la
-agire nei limiti di ciò che è consentito da una determinata situazione. boccaccio,
il crudele vecchio e tu, vinti da focosa ira di voi medesimi, con
. -rassegnare i poteri: dimettersi da una carica di governo. d'
p -f (po4 'coppa', deriv. da 7ti'vtu 'bevo'.
forte tanaglia, che viene unito alle mura da un ponte levatorio ed una potema.
alla quale corrisponde una posizione di soggezione da parte di un altro o di altri
accusato si sforza di rimuovere quel peccato da sé e da sua colpa e metterlo
sforza di rimuovere quel peccato da sé e da sua colpa e metterlo sopra un altro
e chiunque è in quella dee così essere da ogni seculare violenza sicuro o ancora legge
che ogni dì ne venivano, elesse da tutto l'ordine di s. hieronimo questi
non potevano più mantenersi né difendersi più da lui. cellini, 2-107 (490)
ai piemontesi che obbedissero al governo temporaneo da instituirsi dal generale di francia. tommaseo,
tutte le potestà qui in terra sono date da dio, acciò che quelli che le
le republiche tengono il luogo di dio, da cui ogni potestà si comunica, affinché
pon: che ogni podestà legittima viene da dio e che la religione, rispettando
il diritto; non è vero che da noi si debba sommessione, obbedienza passiva
romana per tutto il mondo, datole da cristo, quando disse agli apostoli queste
la podestà nuova di quell'uomo suscetto da dio; il qual uomo venne prima
riferimento all'influenza o all'azione esercitata da una forza naturale o da una condizione
azione esercitata da una forza naturale o da una condizione esistenziale, da una virtù
naturale o da una condizione esistenziale, da una virtù, da uno stato d'animo
condizione esistenziale, da una virtù, da uno stato d'animo. poesie bolognesi
, la fé, la caritade, / da chi può l'uomo in cielo essere
. battoli, 1-7-71: d padre, da cotal vista mosso in un medesimo a
: la città di roma fu tenuta prima da re; la libertà e il consolato
; la libertà e il consolato ebbe principio da bruto; la dittatura si prendeva a
leggi originariamente dipende dal popolo, e da questo è tramandata al principe. metastasio,
mascardi, 2-224: i prìncipi ricevettero da dio la potestà politica, al pontefice
napoli ebbe fin dal 'i6, benché da altro governo e con altro nome, mitigato
la potestà giudiciale per vie di tribunali da lui istituiti. d'annunzio, v-1-120
possono avere cotal dignità e si possono emancipar da lor posta per loro auttorità. de
altrui in potestà maritandosi, se non erano da quelli consegnate in man dello sposo.
prossimi, senz'alcun legame comune, indipendente da ogni potestà familiare, padrone assoluto di
ambedue i genitori e deve essere esercitata da essi di comune accordo (nel caso
vostra gli ubligaste, molto male fu da voi in simil cosa la podestà del
naturali, cioè che sieno stati procreati da legitimo matrimonio. scaramuccia, intr.:
maggiore interesse per i figli sono adottate da entrambi i coniugi. ibidem [rif.
la potestà è esercitata di comune accordo da entrambi i genitori. -potestà maritale
, ma sottoposta a più stretto controllo da parte dell'autorità giudiziaria) esercitata dal
del popolo; e s'egli è tale da usarne, si libera; altrimenti non
amistade / ti sia acomandata! pietro da bascapè, v-190-235: clamemo mar ^ é
neda quale viviamo, sia moderata principalmente da una somma e unica potestà, non
somma e unica potestà, non dipendente da altri che da se medesima, e facitrice
potestà, non dipendente da altri che da se medesima, e facitrice del cielo
pubblico; intendete le donne. ora da non poco tempo, poiché gli uomini
ma tutti li santi pastori che sono stati da cristo in qua niuno se usurpò né
de la sancta chiesa. s. bernardino da siena, i-222: questa potestà è
'l fussi a tavola e non fussi parato da dire messa, è tanta la forza
simonia, il vender la podestà data da dio del giudicar in terra, si
giure divino e positivo e, trovatola comandata da dio, così la tengo e credo
successori) dal privilegio del primato, da gesù cristo a lui conceduto sopra tutta la
ii-247: jesu è signore, stato fatto da 'l suo eterno padre il quale gli
se per possanza fan miracoli? zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
di fuori, nientedimeno egli è tiranno dentro da se medesimo, imperoché dentro da lui
dentro da se medesimo, imperoché dentro da lui sta nascosta la tiran
essere del senato. s. caterina da siena, vi-115: avarei mandato già
capitolo li 'l potrà recare. giovani da samminiato [petrarca], ii-357: io
fare ima cosa pensatamente al farla mosso da ira. b. segni, 11-85:
appunto che suol essere lasciata all'autore da ogni più stretta povertà regolare. de
uomo i dispiaceri dell'animo che provengon da colpa. angiolini, 48: hanno
sua industria, spesa e pericolo rivocata da morte a vita, parevagli che ragionevolmente
egemonia. 065 faba, xxviii-13: da grande amore se parte et è da
: da grande amore se parte et è da tignire forte a plasere quando la cità
avrai podestà sopra diece cittadi. bartolomeo da s. c., 40-7-3:
tempo prexen tal podestà / col conte da montefeltro e la soa gesta / che ai
nemici non senza molto sangue. benvenuto da imola volgar., ii-114: sette
, pare a me che sia grandemente da osservare come ora dopo quindici secoli lo
dopo quindici secoli lo riceve l'europa da napoleone, che nel fiore degli anni
, o italiani, i morti. da poi che la patria tornò in sua potestà
di dio sul creato. uguccione da lodi, v-151-151: que fai vui,
qe no servì pur a quelui / da cui vien tute le bontate / la terra
lingua in non nominarlo così. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
l'essere suo. s. bernardino da siena, ii-328: io sono il signore
della creazione del mondo). pietro da bascapè, v-187-53: partì la lux da
da bascapè, v-187-53: partì la lux da tenebria, / partì la nocte da
da tenebria, / partì la nocte da la dia, / et alla terra dè
a servaggio tolto ogni cagioni. buonaccorso da montemagno il vecchio, i-9-8: libero
di me tolto ha potestà. bianco da siena, 2-22: grande contrarietà era in
se stesso, sollecitato sempre e inanimato da appetito di sapienza, lasciata la penna
, 12-576: quede poesie sono migliori che da l'uso sono più approvate, appo
m'ha'fatto giucare. / ma da che io te n'aggio asicurato,
tu l'abbi in podestà. benvenuto da imola volgar., ii-203: dappoi annoverato
potestà del demonio e che ogni carne fu da lui posseduta? -dominio dell'
e a personaggi mitologici. giovanni da modena, xxxix-i-151: eolo con neptuno
dede cose di qua et ho cavato da questi papi (tanto ho saputo far coi
male, consentì a rimetterla [la carta da bollo] in potestà loro.
podestà deda mogliera. s. bernardino da siena, 431: l'uomo non
ha 'l mio core in potestate. antonio da ferrara, 95: saettando con tuo
voluntate. ariosto, 216: fui costretto da sì gran beltate / che me stesso
volgar., vtii-564: tu così flagedato da dio nuncia agli altri le cose grandi
gd imperadori e i re non sieno eletti da dio; e per ciò si sacrano
si sacrano e si adorano come figure ritratte da l'imagine che di lui si può
dice che per se medesimo si mutavano da luogo a luogo. b. fioretti,
sé gran potestate. iacopone, 90-173: da che perde la sua qualitate, /
sua qualitate, / non pò la cosa da sé operare; / com'è formata
a natura deo la maestate, / e da la forma par che 'l nome penda
per una vecchia violenza di demoni constretti da lei, quegli otri...
-forza della voce. piero da siena, 3-36: ricciardo il marinaio con
puotesi ancora considerare lo padre secondo che da lui procede lo spirito santo e come
lui procede lo spirito santo e come da lui si parte e come con lui sé
il nono serafini. s. bernardino da siena, 39: ella [maria]
ierarchia et essi angeli come rivoli procedenti da esso fiume infondono in noi. passero
che abitano in quest'aria caliginosa. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
se stesso chiamasi 'quadrato'di quello, se da due moltiplicazioni 'cubo', e così se
due moltiplicazioni 'cubo', e così se da 3, 4, 5 ecc. moltiplicazioni
, lat. potestas -àtis, deriv. da potis 'che può, signore'(di
de deu. = denom. da potestà1. potestativaménte, aw.
nasce dall'esercizio di un potere o da una facoltà discrezionale; volontario; che
del suo titolare) il cui esercizio da parte del titolare stesso comporta direttamente una
, lat. tardo potestativus, deriv. da potestas -àtis (v. potestà1)
per cafiso. = deriv. da potega per poteca. potiménto,
poza, o alcun potiménto / per partimento da ciò far, che fan mi.
fan mi. = nome d'azione da potere1. potino1, sm.
potin, di origine normanna, deverb. da potiner, che a sua volta deriva
potiner, che a sua volta deriva da potine 'scaldino intorno al quale si chiacchiera
dotta, lat. potivi, denom. da potis 'possessore, potente'(v
turco. guicciardini, ii-280: travagliati da maggiore incomodità, percossi e consumati da
da maggiore incomodità, percossi e consumati da grandissimi danni e mine, non rimessono
solitum', dimostra le sentenze che s'hanno da interpretar dei doni e delle promesse terrene
/ e il praticare son cagion potìssime / da fare alleggerir gli affanni agli uomini.
g. grimani, lxxx-3-927: è anco da gran tempo
rappresentare ciò che in maggior riverenza ha da esser tenuto e dileggiar, come che sia
e montaldo, potissimi istigatori del torbido da cui non ne trassero che una rigida
chiamata mozenigi, dicendo che la spuzava da vino, e questo voleva dechiarire che
, lat. potus -ùs, deverb. da potare (v. potare2)
dotta, lat. scient. pothos, da una voce indigena dell'isola di ceylon
poto, il quale è molto vago da vedere et è di due sorti, l'
. potus (v. poto1) e da mania (v.); cfr
dotta, lat. potorius, deriv. da potor -óris, nome d'agente da
da potor -óris, nome d'agente da potare (v. potare2).
lat. scient. potorous, deriv. da una voce indigena australiana (poto-roo)
; cercoletto. = deriv. da una voce indigena sudamericana. pòtos2
io son ghermito, fran co, da le gotte / venute per far cose di
più tra connellini e potte. guglielmo da saliceto volgar. [altieri biagi]
. ibidem, 474: vorrei saper da te, come colui / che sei ne
si combattea, parendogli esser la potta da modona, per vedersi sberrettare dagli sfaccendati
come se ella fusse stata la potta da modana, disse: « guarda queste sciotte
3. per estens. cosa da nulla, di nessun valore, di
. j: 'pottaionata': detto o atto da pottaione. = deriv. da
da pottaione. = deriv. da pottaione. pottaione, agg.
dal canino. = deriv. da potta2, n. 2.
lorenzo. = deriv. da potta1, con sovrapposizione di puttana (v
perso na che vuol parere da più di quel che è e quasi vuol
: 'portata': azione, atto da pottaione. = deriv. da
da pottaione. = deriv. da potta2, n. 2.
lo sperma. = deriv. da potta1. pottésco2, agg.
le minacce. = deriv. da potta1, n. 2; anche con
= voce dotta, comp. da pott [esco] 2 e dal tema
un pottiniccio. = denom. da pottiniccio, n. 1.
pottiniccio che ci possiamo figurare, formato da sterco, orine. 3
= voce di etimo incerto: forse da connettere con polta, poltiglia.
di terra non ordinaria, di quella da far potti e pallottole tenacissima,
dal lat. tardo pottus, che è da una radice preceltica; cfr.
. zool. genere di proscimmie rappresentato da un'unica specie (perodicticus potto)
potto (nel 1705), deriv. da una voce indigena della guinea; voce
, lat. potulànus, deriv. probabilmente da un nome gentilizio. potulénto
. disus. che si beve o è da bere; bevibile; potabile. -
più che foglia di tabacco, / sicché da sé ciò ch'era già esculento /
dotta, lat. potulentus, deriv. da potus (v. poto1).
, 2-26: cose atte a soddisfare desideri da lui sentiti magari intensamente, ma non
'buzios', cioè porcellete. = da una voce indigena, attraverso un adattamento
del fr. pouf adiste, deriv. da poujadisme (v. poujadismo)
esistenziale estremistica di moda - è tradotto da silvano sabbadini. pòvaro, v
(in partic. quella del baco da seta). trinci, 1-278
ore eterne, di greppo in greppo, da meria a meria, da poventa a
greppo, da meria a meria, da poventa a poventa, sotto l'ira del
area tose, e umbra, comp. da po'(per poi, n.
nuova fabbrica di monete fatta in castiglia da alfonso xi dopo gli anni 1311.
, ché questo è mestiero di femina da partito o di qualche poveraccia e non
partito o di qualche poveraccia e non da gentildonna tua pari. guarini, 310:
a brani: / fa una vita da cani il poveraccio. goldoni, x-105:
parve che se ne desse, nacque da un concorso singolare di circostanze, per cui
: tirano appena il fiato, posseduti da uno stesso pensiero funesto; e quel
fatto suo, non sarà mai così sciocca da sposare un poveraccio come lei. cassola
esser rimasto solo al mondo, dover farsi da mangiare da sé, non aver nessuno
al mondo, dover farsi da mangiare da sé, non aver nessuno ad assisterlo in
vogliono vi sia se non chi vi ha da vivere per qualche mese. sozzini,
colera, ch'è una buona scopa da spazzarci fuor de'piedi il pattume di
degli artisti. = deriv. da povero, sul modello di plebaglia, gentaglia
trangugiare. = deriv. da povero. poveraménte, aw.
. (superi, poverissimaménte). da povero; in povertà. -nato poveramente:
povero; in povertà. -nato poveramente: da famiglia povera. iacopone,
.. eccellenza di principato. antonio da ferrara, 57: creder possiam che
imagine di ruodlando... fu da prima venerata come d'un santo dal
. -per disgrazia. antonio da ferrara, 102: sì le contarai /
uscivo deluso del rapido amplesso, avvolto da unonsporco odore che vieppiù mi eccitava.
, portandolo dall'obbedienza alla disobbedienza, da una vocazione mistica a una vocazione organizzativa
adriatiche dal veneto all'abruzzo, deriv. da pevere, per pepe (v.
e affettuosa compassione). ricciardo da cortona, 119: contemplate questo fanciullo
che gli altri. s. caterina da siena, iv-114: siate buono dispensatore a'
dimenticare affatto i suoi poverelli. maironi da ponte, 1-i-28: i poverelli di questa
una poverella, che non avesse nulla da damme in cambio: che dovesse chiedere
mondo pien d'errore, / e vollesi da lui sviluppare, / e lasdò il
vuol consiglio a tal pene profonde / da me, che so'non men forse
che so'non men forse percosso / da simil furibunda et aera stella, / me
s'un topo nascesse, il poverello / da tante gatte non potria fuggire.
la mia poverella filosofia sarebbe vituperevolmente scannata da quel bastardo stralunato d'amore. carducci,
: a quella poverella di lezioncetta non copiata da nessuno (vedete superbia!),
, designa l'atteggiamento di disarmato candore da cui deve scaturire la poesia.
, con povertà. simone da cascia, 2-14: pensa...
poverettamente male, bisogna pur ammettere che da una instituzione buona qualche cosa si guadagna
sostant. s. bernardino da siena, v-349: il poveretto gesù non
-anche sostant. s. bernardino da siena, 466: ai povaretti fa'che
e altri suoi beni, il quale commosso da ardente zelo di carità deliberò di ridurre
quisto pueritto ceco, che sciate beneette da deo. 3. privo, sfornito
ardire e di forze, sono almanco da bene. 4. sventurato,
non poso prima nata. s. bernardino da siena, 55: oimmè, non
ghislanzoni, 16-206: la poveretta è morta da quattro anni.
rime rozze, / con che nefandità da melodramma / il poveretto cingerà di fiamma /
bisogna mai andare con le mani vote da que'signori. -con riferimento a
6. ant. e letter. da poveri, modesto, di poco prezzo
ecc.). s. bernardino da siena, 116: elfi fu uno santo
! ». = deriv. da povero. poverile, agg.
ospizi poverili. = deriv. da povero, sul modello di signorile.
si sarebbe meritato un trattamento migliore da parte mia. jahier, 120: non
eccogliene uno..., poverino ma da bene: e'non darebbe male a
altro stravizio che pensato e disegnato: colpa da poverini, e non da ciacchi.
: colpa da poverini, e non da ciacchi. 7. region.
al petit trianon, con alcune damine travestite da pastorelle e da pecorelle, e
alcune damine travestite da pastorelle e da pecorelle, e un cinesino, e un
un tempo? = deriv. da povero. poverìstico, agg.
. puerizia. s. carlo da sezze, i-267: passati gli anni della
potea come voleva. s. caterina da siena, iii-289: ogni cosa passa
. periodici popolari, i-547: è da chiamarsi povero solo quell'uomo il quale
un paese). -anche: abitato da popolazioni con scarsi mezzi economici.
facto siano destribuide entro le povere persone da ie spedali et a le presum. p
ducati e principati, come hanno fatto da pochi anni in qua molti poveri gentiluomini
le povere figlie di s. antonio da padova ecc.). matteo
beni, incapace di accontentarsi. francesco da barberino, ii-148: poveri son color
tua cucina altro che fumo ». francesco da barberino, i-207: colui..
a questa tanta eccellente scuola. fausto da longiano, iv-189: nella ricchezza del
il suo merito e non è buono da niente. alfieri, 5-45: in europa
, i-23: si chiudano quelle fabbriche da cui con tanti stenti del povero escono quelle
patrizio). fausto da longiano, iv-33: marco aurelio..
economicamente più deboli, perché non tutelate da efficaci istituti previdenziali, se anziani,
e diciassette dottori delli migliori del regno da sua maestà salariati, e hanno etiam
quella povera, lì, per terra! da uno scialle nero, pezzato di gore
dai valdesi di francia quando si staccarono da quelli italiani (che, per distinguersi,
, spoglio; scarso; misero, da poco prezzo, scadente; parco, austero
gran cannoni e piegature, ma hanno da farsi povere e più tosto corte.
cardinalizio, essendo e'più ricchi occupati da più antichi. l. donato,
di lavoro). 12. seguito da un compì, di privazione: che
doni di natura e non ancor politi da quei della grazia. f.
è quello della loro sconcezza, nata da menti corte, tarde e povere di parlari
della morte di madonna catalina] subitamente da un suo amico fu significata a messer
non è pioggia smorta e povera come da noi: son diamanti che a milioni si
-che non consente illusioni, abbandonato da dio. pavese, 10-172:
impostare. emiliani-giudici, 1-367: avendo fin da principio promesso di raccontare una storia vera
proposito non ci si fanno veder talvolta da chi non è imbevuto di quell'idee!
). vasari, iii-454: perché da basso veniva povero [il monumento funerario
pensare e di sentire). ruggerone da palermo, 166: così fa quelli c'
guadagna omo mai per vilitanza. tommaso da faenza, 1-iv-45: sì senten lor valore
(quando la connotazione affettiva prevale) da ogni altra sventura come dalla stessa fragilità
povero padre di famiglia, che porta da mangiare a cinque figliuoli. idem,
povera lucia cominciò a risentirsi, come da un sonno profondo e affannoso, e
un piccolo e dolce fanciullo / dimenticato da tutti gli umani, / povera tenera
dolor grande che me corre sovra / da ciascun canto, per tormi la vita,
de la mia dipartita / l'anima da lo cor, per forza, sovra;
per un povero popolo, che geme da secoli nella miseria. codemo,
di rosa. -da infelice, da disgraziato. amari, 1-2-183: la
menegazzi). perciò la sua camera da letto se la riordinava lei, per quanto
malgrado il diritto di prescrizione si trovano da qualche tempo in pericolo d'esser spossessati
18 (320): preso, da una cassetta del suo tavolino, un libriccino
valore, scarsa importanza (ed è da tenere in poco conto o addirittura da disprezzare
è da tenere in poco conto o addirittura da disprezzare); modesto, mediocre,
l'avrei bene il mio povero parere da darle. scalvini, 1-242: il molini
voce grossa e con le sue arie da giornale inglese [il « giornale d'italia
'esse est percipi'incontrava diversi ostacoli / da superare, e ogni vittoria era una povera
vita. il popolo non trova fra voi da gran tempo né interpreti a'suoi bisogni
fatto riflessione quanto i poveri mercanti, cotanto da lui diffamati, contribuissero a far valere
io stimo pertanto maggiore l'ingegno posto da essa nello edificare, diamantare e dipingere
borgese, 1-343: voi siete venuto da un povero servo di dio come se
117: poldo l'ho veduto da piccino sulle tue ginocchia (cogli occhi
deprecazione o di minaccia (generalmente seguito da una proposizione ipotetica). marchetti,
poveri noi se non fossimo andati tanto innanzi da avere per inutile oggidì quell elogio della
, per il class, pauper -éris, da una forma arcaica * pau ~ per-os
quanto di chi vuol coprirla e parere da più, e gli si vede la
; / non abi l'umilitate, però da deo fui reprobata. idem, 48-19
e no salpa la toa povertade! bartolomeo da s. c., 38-5-5:
ciò che essi, il più o da speranza o da povertà ritenuti nelle lor
essi, il più o da speranza o da povertà ritenuti nelle lor case, nelle
senza alcuna redenzione tutti morivano. benvenuto da imola volgar., ii-169: lo suo
altro fornirsi, piglia tutte cose già da altri viste e non accettate ma rifiutate per
corti degli antiqui uomini, dove, da loro ricevuto amorevolmente, mi pasco di
essere e lo appetito di essere, e da chi ne parla colla ragione, è
che diresti di colui che, caduto da una vita agiata in povertà,..
, 1-i-163: la povertà è sprone da una banda, è vincolo dall'altra:
cxiii-118: in povertà mia lieta / scialo da gran signore / rime ed inni d'
le disgrazie. jahier, 2-59: da quando povertà è vizio, spreca;
povertà è vizio, spreca; / da quando povertà è fatica, si annoia;
povertà è fatica, si annoia; / da quando povertà è senza gioia / soffre
ma involontaria, e che gli viene anche da un libro che sa tutto sul sorgere
astenendosi (come è detto) i censori da fare l'allogagioni della rinovazione e mantenimento
l'augustissima imperatrice madre è stata sorpresa da un accidente apopletico... i medici
cristo venne ed elesse povertà. giovanni da samminiato (petrarca], ii-69: la
, e non lo vedi che in masolino da panicale o in un masaccio.
4-ii-244: sempre nella composizione si ha da osservare questo, che si fugga la
oste i cavalli apparecchiati aveva, / e da costor non volle esser pagato, /
coloro che confessano la loro povertade saranno da te arricchiti, perocché chi si fida
vostra nobile tragedia non si è conosciuto da me secondo le qualità dei suoi veri stupori
dell'oratore, non l'avrà forse da tutti. -limitatezza di orizzonti culturali.
con tante e con sì vergognose retirate che da voi stessi conoscerete una povertà de'partiti
, 1-142: né io ora sarei necessitato da povertà di stile a lasciare illodati
povertà del movimento oratorio (che trapassa da un periodo all'altro con l'aiuto
che, atteso il non cavare io altro da un sogno in cui consisteva la maggior
con mezzi propri (concetto ora sostituito da quello di nullatenenza). -certificato
= lat. paupertas -dtis, deriv. da pauper -éris (v. povero).
ricchi ciondoli solari. = deriv. da povero. poveruòmo (pòver òmo
d aquino o rugieri d'amici o giacomo da lentini, 408: per ciò
ricchezze quand'ellino l'ànno. bornio da sala, xxxviii-341: e 'l pover uom
e le iacee erano cibi volgari e da poveruomini. baretti, 6-136: forse
corrispondendo con sommissioni a quelle che venissero da un'intenzione più seria e più meditata
fortuna e a'suoi antenati egli ha tanto da poter fare un viaggetto senza incomodarsi gran
, 2-31: il poveruomo tentò liberarsi da questi pensieri che gli facevan girar il capo
, poveruomo. = comp. da povero e uomo o omo1 (v.
o saligaro. = deriv. da popolo2, con lenizione di tipo sett.
dotta, ingl. poxvirus, comp. da pox, alter, di pock
somministrare una pozione. dino da firenze [tommaseo]: in prima gli
, lat. tardo potionàre, denom. da potxo -ónis (v. pozione)
zucchero e di altri princìpi correttivi, da assumersi per via orale (e può anche
/ dicendo ch'era buona pozione / da ritornare il mio fratei robusto. cristoforo
in curare la corrente infezione? costantino da loro, lxii-2ii- 37: per bevanda
o sotterra anderà per le scorrenze. da ponte, 1-638: saper bisognami /
-pozione di rivière: preparato antiemetico costituito da due soluzioni edulcorate, una di bicarbonato
e l'altra di acido citrico, da bersi separatamente, la seconda subito dopo
in senso generico: bevanda. uguccione da lodi, xxxv-i-613: forte vin e posone
in tale maniera ch'egli è meglio da bere che nullo altro vino. idem
. [crusca): diègli una pozione da fare odiare...: che
lat. potio -ónis, nome d'azione da potare (v. potare2).
o su certi suoi beni); assistito da causa di prelazione. de
abbia acquistato sopra detti ducati tremila, fatti da lui sequestrare in brescia in mano de'
g. belli, 449: son figure da registrarvi sfrontatamente prima 'treia'e poi 'troia'
cara e fedelissima spagna, retta ancora da quelle tenere mani che la reggeano nel
suo soccorso. = deriv. da poziore. poziùncula, sf.
non solo splendeva il luminoso fanale, da lontano scopertosi alle mie tenebre per alcuni
gora davvero; e ogni tanto pozze, da volerci del buono e del bello a
presso, gemuta a poco a poco da una piccola vena, una pozza d'acqua
avita di riconoscere a palmo a palmo, da un colore della zolla, da un
, da un colore della zolla, da un filo d'erba vegetata, quasi al
. -a pozza: in modo da formare uno specchiod'acqua. albertazzi,
/ venimmo al piè d'una torre al da sezzo. buti, 1-219: 'della
. di sangue, versata abbondantemente tanto da formare una pozzanghera sul suolo o sul
: il raggio della lanterna traeva scintille da una vasta pozza di sangue. di giacomo
immobilmente eretta vive / l'atroce donna da le mani mozze. / e innanzi
la strada un po'umida e costellata da pozzatelle stagnanti. -pozzerèlla.
, fisse pozzacchie. = deriv. da bozza, con suff. peggior.
pozzapaglia. = deriv. da pozzo-, voce registr. dal dizionario delle
mi trovi un fornimento in ferro battuto da pozzo, con la sua carrucola, pozzagliola
voce di area lucch., deriv. da pozzo. pozzale (ant.
2. foro naturale del terreno da cui scaturisce l'acqua; sorgente.
di 36 quadrati infestato dall'acque che da alcuni pozzali o fori scaturivano spontaneamente alla
class. putéal -dlis, deriv. da putèus (v. pozzo).
ai modi di sanarla dall'acqua e da ogni suo gemitìo, così della piovana che
alle pozzanghere et acquitrini d'essa e da quelle delle vene di sottoterra che non
in mezzo del cammino. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
(644): ogni tanto pozze, da volerci del buono e del bello a
e là, nere, paiono stendardi da funerale. e. cecchi, 7-83:
17-127: un tipo con una testa da tartaruga e con gli occhi cerchiati, incavati
una pozzanghera il terreno. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
rive, fangosa, sassosa, solcata da rotaie profonde che dopo una pioggia divenivano
essendovi razzolato, non vi si trovasse da bere. -buca. soderini
un'aria contaminosa. -stato interiore dominato da sentimenti oscuri. tronconi, 3-358
sballare in privato delle dottrine assai diverse da quelle che spacciano in pubblico. ma,
parole caste, a sviluppare certe idee da far recere le budella ad ogni modesta
. xiv a parma), deriv. da pozza, ma di composizione poco chiara
palustre. = deriv. da pozzanghera. pozzapàgua, sm.
della paglia. = comp. da pozza e paglia1 (v.);
dal lat. putearìus, deriv. da putéus (v. pozzo); cfr
. pozzapaglia. = deriv. da pozza, sul modello dei nomi d'agente
fango, ché la strada non era da per tutto selciata. nievo, 1-vi-169:
cinsero d'un largo fossato; e fuori da quello bucherarono tutto il terreno di pozzette
, / vestiran nuove forme, or da le dita / fuggevoli scorrendo, ora su
] è il pozzetto dell'acqua termale da bevere. sbarbaro, 4-25: avvenimenti
dentro alla sdrucciolevole gratella di ferro che faceva da pavimento alla cripta, e squillava ad
pisa, ma non vi sono i pozzetti da battezzare per 'immersionem'.
. -nelle terme antiche, vasca da bagno molto profonda. a.
. marco il nuovo doge, accompagnato da un suo parente e dal suo 'balotìn'.
cinerario, quasi sempre di terracotta, coperto da una ciotola, calato in una custodia
in una vaschetta congegnata in modo tale da mantenerne costante il livello. 10.
negli apparecchi fotografici reflex, quello costituito da un vetro smerigliato disposto ortogonalmente rispetto al
: 'pozzetto': fonte (nelle barche da diporto). 13. metall
del magistrato. = deriv. da pozzo. po?? iòlo
risalire, ed è per lo più costituita da un tamburo cavo di rovere, aperto
, l'orifizio dello scavo è coperto da una lastra munita di chiusino per lasciare
acqua; il pozzo tubolare è costituito da tubi di ferro e acciaio del diametro
tutti i pozzi di firenze guastò. guido da pisa, 1-26: giunto che fu
quine faceano lo dormentoro. s. bernardino da siena, 276: essendo una volta
de l'acqua pura e allor cavata / da pozzo o da fontana o da piscina
pura e allor cavata / da pozzo o da fontana o da piscina / o da
/ da pozzo o da fontana o da piscina / o da fiume, ma ben
da fontana o da piscina / o da fiume, ma ben purificata. romoli
frequentemente, son migliori di quelle nate da deboi vene o di arena o terra
.. andando a trar de l'acqua da un puzzo, ci cadì dentro.
. baldi, 412: una carrucola da pozzo, nel girare, strideva.
siccità della terra che l'attrae anche molto da lontano: perciò alle prime piene dell'
al fabbricato un pozzo profondo, vigilato da quei tali eucalipti », offriva muto
dei quali era capace: sapeva far da piscina, da abbeveratoio, da carcere,
capace: sapeva far da piscina, da abbeveratoio, da carcere, da cimitero
sapeva far da piscina, da abbeveratoio, da carcere, da cimitero. quasimodo,
piscina, da abbeveratoio, da carcere, da cimitero. quasimodo, 1-48: non
riferimento al pozzo di bersabea reso sacro da una teofania. bibbia volgar.,
miracolosa di un pozzo nel deserto, indicato da dio a mosè, secondo il racconto
rauna il popolo e darògli dell'acqua da bevere. e cantò il popolo d'
quello che consente 11 prelievo dell'acqua da una falda freatica. -pozzo forato:
1. -acqua di pozzo: attinta da tale scavo (e si controppone all'
. imperato, 1-6-16: dell'acque da bere sono generalmente di cinque differenze:
. bartoli, 1-289-50: alle citeme da bere..., acciocché l'acqua
periodicamente svuotata. s. bernardino da siena, 150: imparate voi, donne
; che vedi il pozzo che pute da la boca sua; così è di costoro
ai modi di sanarla dall'acqua e da ogni suo gemitìo... con far
appartenenze delle abitazioni come sono le buche da grano, i bottini, i pozzi
pozzi di tal fatta che servono e da pozzi comuni e da pozzi smaltitoi.
fatta che servono e da pozzi comuni e da pozzi smaltitoi. -pozzo biologico o
cemento o con elementi prefabbricati e formata da due camere, una per la chiarificazione
d'andare all'abergo e due pozzi da olio che s'appigionano, se n'
roseo, iii-17: i pozzi e conserve da grani si fanno di molte sorti.
altri cattivi odori e sapori, egli è da sapersi che è necessario metterlo subito fatto
12-10-302: soprattutto sono notabili i 'pozzi da olio', come gli chiamano in fivizzano
minatori e le due sezioni sono servite da argani indipendenti; pozzi di ventilazione,
infilate le tute, muniti di piccozza da minerologi e di lampada, calammo in
installazione per lo sfruttamento del petrolio costituito da un foro praticato per lo più verticalmente
di 6000 m ed è solitamente sovrastato da un'incastellatura a traliccio. -con sineddoche:
posso al pari della terra. mariano da siena, 78: dal piano di
giganti, / e son nel pozzo intorno da la ripa / da l'umbilico in
nel pozzo intorno da la ripa / da l'umbilico in giuso tutti quanti. idem
: restauri... miglia 700 da distribuirsi per le larghezze dei cerchi rimanenti
bassissimo pozzo, sì che il tratto da salire era ivi più corto, egli sarebbe
il sole e taria; e poi da questo fumo procederono ed uscirono locuste,
circolare, profondità variabile ed è causata da fenomeni di erosione delle acque; dolina
che immetteva negli inferi, fu indicata da cristo a san patrizio: chi riusciva a
iii, ma ancora oggi è visitata da numerose persone (e calderón de la
mezzo di un lago a due leghe da dungallo in irlanda. guerino vi discende e
al purgatorio. -opera fatta costruire da clemente vii durante la sua permanenza a
assedio; fu eseguita su disegno di antonio da sangallo il giovane (e durante la
la sua assenza i lavori furono diretti da giovan battista da cortona) e la
i lavori furono diretti da giovan battista da cortona) e la decorazione fu affidata
e largo 13 m ed è costituito da uno scavo cilindrico, esternamente al quale
di 248 scalini ciascuna, percorse anticamente da animali da soma che andavano ad attingere
scalini ciascuna, percorse anticamente da animali da soma che andavano ad attingere l'acqua;
l'acqua; le scale ricevono luce da 72 finestre centinate; la porta esterna
anche nel pozzo di san patrizio, costruito da antonio da sangallo nel cinquecento, che
pozzo di san patrizio, costruito da antonio da sangallo nel cinquecento, che attinge l'
-recipiente, contenitore o anche spazio difficile da riempire, colmare o occupare. pauli
di dieci ore filate, con sogni da pozzo di san patrizio. -persona
con le sue belle parole, spalleggiato da persone di autorità che si stimavano di
idee, di capacità, di cose da dire (anche con uso iron. e
savinio, 10-152: messo in soggezione da quel pozzo di scienza, il fruttivendolo non
di angoscia, di affanno o dominata da un sentimento intenso, profondo. d
. v.]: la verità figurasi da taluni sepolta in un pozzo: difficile
suoi nemici. zena, 1-518: da principio, si capisce, reticenze, contraddizioni
archeol. pozzo funerario: tomba costituita da uno scavo circolare e profondo. carducci
, atto a sopportare i carichi trasmessi da un edificio o da un'altra struttura
i carichi trasmessi da un edificio o da un'altra struttura. -pozzo dell'
oltre la galleria vi sono anche i pozzi da fare e i materiali da preparare.
i pozzi da fare e i materiali da preparare. 18. gioc.
: scavo verticale usato per fare defluire da un livello a un altro l'acqua
e profondo, a cui si accede solo da un'apertura superiore. g.
, più profonda che larga, fatta da compartimenti rettangolari entro la quale non vi
potabile (e un tempo era costituito da casse di legno o di ferro;
e le mitraglie per tutte le bocche da fuoco. l. fincati, 1-217:
'pozzi': erano i depositi delle palle da cannone allorché queste avevano il prezzo del
ruota interna, tutta chiusa all'intorno da assi di legno ermeticamente connessi e calafatati.
rendere il flusso indipendente dal vento e da ogni scossa ondosa e per maggior comodità
la matita sopra una carta perpetua svolta da un cilindro a pendolo, così che
di saracinesca, che contiene il fango da scaricare al largo. guglielmotti, 681
che fuor delle mura vi resti spazio da poter metter batteria, ma solo per
determinato di voler fare la mina e da che luogo sia di mestiero cominciarla,
, chiamato comunemente il pozzo, portato da 24 mastri dell'arsenale.
di pietra istriana, rivestite in parte da tavole d'abete e con un'unica apertura
pozzo: per indicare una persona facile da raggirare, credulona. grazzini, 4-448
, 7-140: si racconta che il meschino da durazzo, osia il guerino..
uno dirà: stasera verremo a conversazione da voi; preparateci un bel rinfresco. e
. v.]: 'non aver pozzo da affogarcisi': chi s'appiglia a un
in quale stato di violenza sien stati da vari mesi que'miseri popoli. nelle
. targioni tozzetti, 12-9-99: tormentati da penosa sete, si azzardano a bevere
la cachessia. gorani, 2-i-38: da queste acque, e principalmente da quelle
2-i-38: da queste acque, e principalmente da quelle di certi pozzacci sì ben veduti
al rosso o al bruno; sono formati da deiezioni laviche e caratterizzati da un forte
sono formati da deiezioni laviche e caratterizzati da un forte contenuto di silice, in
arene] è detta pozolana, denominata da pozolo, che là se ne trae in
di tufi, di lave. maironi da ponte, 1-ii-225: la sommità del monte
fatta con tali elementi ed in tal modo da possedere le qualità idrauliche della pozzolana naturale
tale proprietà. = deriv. da pozzolanico. pozzolànico, agg.
- fare pozzolana: fase vulcanica caratterizzata da emanazioni di anidride solforosa e altri gas
o fase pozzuoliana come io la chiamo da poco tempo in qua. il vulcano si
su una gettata, oppure è costituito da una volta di mattoni ricavata sulla gettata
doppio di una botte del medesimo concime fornito da un tugurio di povera gente. c
sdentato ghigno, e con quel fiato da pozzo nero che lo distingue...
il viso, / grosse come sonagli da sparvieri, / che, lavandole il collo
così favella. = comp. da pozzo e nero (v.).
-caldaia per fondere la cera e liberarla da impurità. carena, 1-358:
, nelle quali si strugge la cera da lavoro per purgarla dalla terra e da'bruscoli
di putèus (v. pozzo), da cui il toponimo puteóli 'pozzuoli'.