e preghiere, a grandissima pena impetroe da lui d'essere mandato a convertirgli.
nel mio cervello c'è tanto materiale da empire otto 'perseveranze'ogni mattina. nievo,
loredano, 247: la spada sa stradarsi da per tutto, né v'è cosa
dotta, lat. perseverantia, deriv. da perseverare (v. perseverare)
ci si ripromette. guidotto da bologna, 1-141: è detto l'animo
beicari, 6-22: quando era percosso da questa cogitazione, gli appariva santo giovanni
divisa e sevra / e lungi era da me, non posi mente / che questo
presa già in confluenza, non s'erano da loro tralasciate le provvisioni necessarie per eseguirla
ii-360: essendo uscite di gemes le genti da guerra e chiunque volle perseverar nella sua
sarpi, i-1-34: qui passano avvisi da genoa, e sono creduti, che
nostri e voi già lungo tempo e da noi e voi fu ed è indissolubile
solo è perseverato in me sempre qual fu da principio, ma s'è accresiuto.
, ma s'è accresiuto. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
la fine in gioia giudicare. francesco da barberino, iii-217: tuo studio persevera
che 'l suo motore l'abbandona, darà da sé molte volte, adunque, perseverando
, pare che essa perseverazione sia fatta da poca forza. -perseguire senza interruzioni
-perseguire senza interruzioni. paolo da certaldo, 57: persevera il bene sempre
, lxxxviii-ii-33: i dieci comandamenti lì da presso / e l'ordine che prendi serva
fiore di virtù, 1-116: non è da lodare chi comincia, ma chi persevera
dotta, lat. perseverare, denom. da sevèrus (v. severo) con
questa religione né l'amore ed affetto da me sì perseveratamente portatole, né spoglierò
difende. s. bernardino da siena, i-io: la undecima utolità [
perseverazione de la penitenzia. s. bernardino da siena, 1070: la terza fiamma
che 'l suo motore l'abbandona, darà da sé molte volte, adunque, perseverando
, pare che essa perseverazione sia fatta da poca forza. capoferro, xcii-11-238: la
(fonetica, morfologica o sintattica) da una parola a un'altra che nella
. medie. alterazione del pensiero caratterizzata da esagerata ripetizione di singoli temi o formule
tardo perseverano -onis, nome d'azione da perseverare (v. perseverare).
ogni cosa che è variabile e mobile da se medesima conviene a ridurla in istato
. = agg. verb. da perseverare, allotropo di perseverarle. persévero
ma usanza ebraica. = deriv. da perseverare. persevitare, v.
finestre o porte a balcone in modo da attenuare l'illuminazione di un ambiente permettendo
visti (ed è costituito per lo più da un'intelaiatura incernierata esternamente di legno
). -persiana avvolgibile: quella formata da stecche di legno o di plastica o
di metallo, unite strettamente in modo da formare un unico telo avvolgibile su un
al di sopra della finestra, chiuso da una cassetta di legno (ed è
, 28-122: insieme al bottiglione cavò fuori da un armadio verde persiana un metro cubo
letteratura neopersiana. = deriv. da persiano. persianistica, sf. studio
della lingua neopersiana. = deriv. da persianista. persiano (ant. persiénnó
terminò con la disfatta degli eserciti guidati da dario i nella battaglia di maratona;
, dopo l'occupazione della penisola greca da parte delle truppe di serse, si
: tipo di ricamo usato per stoffe da arredamento, eseguito con trame orizzontali di
o abita in persia, che proviene da tale regione (o dai territori che appartenevano
al tavolo del baccarà. -formato da popolazioni o da personeoriginarie della persia.
baccarà. -formato da popolazioni o da personeoriginarie della persia. g. micheli
g. micheli, lii-13-259: parte da se stesso, parte per risposta di
europa illuminata a doppieri come un salone da ballo, passò il balletto persiano dai
ii-20-189: il prof. italo pizzi è da quattordici anni straordinario di persiano e sanscrito
a farsi regalare una pelliccia di persiano da una ditta famosa. 6
dotta, lat. persidnus, deriv. da persia (v. persico1)
trovamolo distinto, l'amaro posto da l'uno lato e 'l dolce da
da l'uno lato e 'l dolce da l'altro; e en tale trovamo lo
dentro, come la perseca. francesco da barberino, ii-276: noci acerbe con
, come chi invitato a coglier pesche da un albero, andasse invece con le
quelle che corrono molto piano. = da persica, per la simiglianza delle foglie.
specie di pesco. = comp. da persica e noce1 (v.),
2. tipo di polvere ottenuta da tale pianta e usata come vermifugo.
l'ardente ma delizioso liquore della fiaschetta da voi costì incominciata ed a consumar l'
della piccola porzione della quale era scemata da voi. monti, i-259: saran
di comacchio. = deriv. da persica; cfr. lomb. e ven
di bianco. = deriv. da persico2. persichino2, sm.
vino di pesche. = deriv. da persica. pèrsico1, agg. (
dalla non eccessiva profondità dei fondali e da un'elevata temperatura dell'acqua. luna
volle dare occasione d'esser poi travagliato da lui... nella navigazione dell'
, e propriamente nel collo. guglielmo da saliceto volgar. [altieri biagi]
dal gr. ilepaixós, deriv. da népaat (v. perso2).
lo persico e. ll'orto. francesco da barberino, ii-349: sua veste ha
visti i primi persichi non più veduti da italia in qua. cattaneo, iii-1-361:
la mezzanotte? = comp. da persico2 e mele, per miele (v
orazione 13 [di s. caterina da siena] foglio 355 e spesse volte
ni una posa. s. bernardino da siena, 911: se voi volete,
niuno. = comp. da per, siffatto e modo (v.
serano persimmettiate. = comp. da per, con valore rafforz., e
valore rafforz., e un deriv. da simmetria (v.).
g. capponi, 1-i-121: da principio lo sculdascio ed il castaido risiedevano
d'italiani. = comp. da per, con valore rafforz., e
e indica il limite di tempo a partire da cui o verso il quale si estende
.. non è molto volume: il da me veduto principia dall'anno 1342 e
a quanto starà la faccia tua rivoltata da me. giustinian, xxxix-i-112: io seria
per lo più di valore strategico occupato da truppe in attitudine offensiva o difensiva.
principe eugenio che non si lasci passare veruno da borgoforte se non è soldato, con
assalto e snidar di viva forza gli americani da quella forte positura. guerrazzi, 2-628
armi uguali al nemico, non apparisce fornito da veruno dei naturali vantaggi, onde si
la successione 2) per trame copia da sottoporre agli occhi di un amico milanese
versi] il loro essere... da un determinato numero di sillabe e da
da un determinato numero di sillabe e da una determinata positura di accenti.
l'inferno stabilito nei nostri cuori: da parecchi mesi la guerra s'era fermata
. f. carli, 2-xiii-144: è da notarsi che, avendo poi quei re
di aragona apparato ad alterare la zecca, da innocenzio iii con ima scomunica furono talmente
non trascurò motezuma di mettersi in positura da potersi condurre al desiderato fine. lami,
, lat. positura, nome d'azione da ponire (v. porre)
latente tendenziosità. = deriv. da posizionale. po$izionalistico, agg.
curtius, spitzer, auerbach non sono cibi da tutti i giorni? e non possediamo
di un oggetto. = denom. da posizione-, cfr. fr. positionner (
voluta. = nome d'agente da posizionare. posizióne, sf.
però confessa avere in buona parte tratta da te. b. segni, 7-60
orizzonte tra due punti della terra visti da un terzo, ossia è l'angolo di
-pezzo di posizione: pezzo di artiglieria da usarsi in una postazione fissa. -posizione
. pisacane, v-130: il nostro pezzo da battaglia sarà quello da 6..
il nostro pezzo da battaglia sarà quello da 6... il nostro pezzo di
pezzo di posizione, che sarà quello da 12, sarà accompagnato dall'obice da 6
quello da 12, sarà accompagnato dall'obice da 6. pascoli, 3-47: il
53: la posizione era sostenuta da due altre, un po'retrostanti,
monte russoio e pizzo lavoro, tenute da un'altra centuria ciascuna. -figur.
delfico, ii-314: come pensare che da tali posizioni civili si muovessero o spedissero
. -sport. posto occupato sul campo da ciascuno dei giocatori di una squadra,
bene, ma mandava fuori di testa da posizione favorevole. 7. modo
-in posizione: puntato (un'arma da fuoco) o anche tenuto con la
sul suolo è un moto con cui da una posizione passa egli [l'uomo]
a cui vive una fanciulla immobilizzata a letto da non so che male; e anche
guardava la casa, scopava, preparava da mangiare, lavava la biancheria. c
un amore vano, fuggitivo, seguito da un altro amore o da una triste
fuggitivo, seguito da un altro amore o da una triste indifferenza (doppiamente omicida)
gran posizione del cartesio, che data da dio una sol volta nella creazione delle
. piccolomini, ii-34: primieramente è da sapere che tra tutti i filosofi che
conoscere distintamente la giustizia può essere manifesta da questa ragione, che la scienza in
o approvazione di una legge. marsilio da padova volgar., i-v-n: oltre nelle
si dice numero di posizione quello, formato da cifre e anche da lettere, che
quello, formato da cifre e anche da lettere, che contraddistingue il singolo assicurato
del medioevo, ciascuna delle domande formulate da una delle parti a cui l'altra
uso delle posizioni, le quali si dànno da una parte degli atti, acciò sopra
rappresentata, a seconda del sistema, da una parola o da un carattere (
seconda del sistema, da una parola o da un carattere (anche nell'espressione posizione
decine, centinaia, ecc.) occupato da una cifra, da cui dipende il
.) occupato da una cifra, da cui dipende il valore assunto dal numero
: quella davanti a consonante muta seguita da una liquida, in cui la sillaba
e necessarie della battuta musica, tuttavia da noi si ritengono. -distribuzione
-distribuzione delle sillabe toniche in modo da produrre il ritmo di un verso o di
i passi a beneficio della patria, già da oltre un mese messosi in relazione col
: la 'collaborazione'... è dura da leggere, piena di incertezze, di
lat. positio -ónis, nome d'azione da ponére (v. porre),
euclide, soggiugneva ogni giorno una poslezione da umanista o da filosofo. = voce
ogni giorno una poslezione da umanista o da filosofo. = voce dotta, comp
comp. dal lat. post 'dopo'e da lezione (v.).
posporre. libumio, 1-5: da post e mitto, post e pono,
e posporre. luna, introd.: da post postpono, postmettere; da preter
: da post postpono, postmettere; da preter pretermettere, pretermesso; da pre
; da preter pretermettere, pretermesso; da pre
previdere, presumere; da prò procuro, proseguo; da trans
presumere; da prò procuro, proseguo; da trans transecolare. bergantini [s.
, posporre. 2. mettere da parte, accantonare. libumio. 51
accantonare. libumio. 51: posmessa da parte ogni altezza d'uomini grandi,
comp. dal lat. post 'dopo'e da mettere (v.). posmésso
. v.]: 'posmésso': addiettivo da posmettere, posposto. posmòrte
così è, par che aristotile sia da dannare, sì come travalicator delle proprie
libro delle cose postnaturali le traslazioni esser da poeta e non da filosofo; e
le traslazioni esser da poeta e non da filosofo; e riprende platone perché le usò
v.]: 'posnaturale': voce usata da aristotele, che viene dopo le cose
comp. dal lat. post 'dopo'e da naturale (v.).
lingua scritta. dicesi segnatamente del riposo da inquietudini e da dolori. -ozio
dicesi segnatamente del riposo da inquietudini e da dolori. -ozio. guittone
, e quello di picciolo poso o da l'acqua indebolito. 2.
dal lat. tardo pausum, deverb. da pausare (v. posare1);
, una tavola). francesco da barberino, 266: lo basso stilo che
pòsola, sf. finimento del cavallo da tiro, dell'asino e del mulo
dell'asino e del mulo, costituito da una correggia che sostiene lo straccale fissandolo
diremo noi che la sua virtù sia da essere giudicata ne'freni d'ariento e
. sella): 'posola': la cinghia da cui pende la staffa.
anima è andato al mondo di là'. da uno che abbia avuta novella di grave
posole! ': botte. -seguito da un complemento di specificazione: attributo gravoso
voce al lat. postilina 'groppiera', da cui * posilena per riduzione di post
volg. * posùla, deriv. da pos [t \ 'dopo', o,
cavallo che corre lungo la groppa allacciandosi da una parte alla sella e terminando dall'
dello speziale. = deriv. da posola. po$olièra, sf.
. sella]: 'posoliera': la cinghia da cui pende la staffa. =
la staffa. = deriv. da posola. posolièro, agg.
popolino, sm. finimento del cavallo da sella o da tiro, dell'
finimento del cavallo da sella o da tiro, dell'asino e del mulo,
eran qui, trinco e trifemo, / da la natura l'un, l'altro
determina la dose con cui si hanno da amministrare i medicamenti. p. sapegno
= voce dotta, comp. da posa1 e dal gr. pi-rpov 'misura'.
pozione. posóso, agg. caratterizzato da affettazione, da eccessiva ricercatezza (una
posóso, agg. caratterizzato da affettazione, da eccessiva ricercatezza (una persona, un
mezzo di quella mezolera in un piatto da loro chiamato 'tepsi', capace e grande;
ben tosto di qua partire, potiamo da questo lautissimo banchetto portar nosco via tal
pargoletto ancora bamboleggiava. reciso l'albero da quelle scuri così oscure, fu salvato il
ammalato. = nome d'azione da posporre. pospórre (disus.
non tenere in alcun conto; escludere da una scelta; trascurare, accantonare,
scelta; trascurare, accantonare, lasciare da parte, anche nel confronto con altre
: io son la vita di bonaventura / da bagnoregio, che ne'grandi offici /
, e prossima la tornata! zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
iv-415: essi provocaronti ad ira e partironsi da te e posposero la legge tua dopo
e ucciderono li tuoi profeti. felice da massa marittima, 47: prima l'amor
misura, / che fa l'uom singular da l'altra gente. alberti, i-42
cierto e se per autorità appostolica sono da essere onorate, al fondo della scrittura
fondo della scrittura doversi posponere non è da dubitare. a. gritti, lii-14-39
tetto: / e per questo son io da lei posposto! scroffa, 1-32:
sdegnava tessere dimenticato, come diceva, da tutti. svevo, 8-164: prima
, riconoscendo tutto il 'bene che ha da dio, a nissuno si prepone;
io lo posponga al voler mio? da porto, 1-313: era tutto soggetto [
, i quali io tutti stimava che da niente fusseno a petto a me. m
sono stati. cattaneo, i-1-368: adescata da sperate ricchezze, avealo posposto ad un
a tal sospetto non resta luogo, da che anche il pp si truova nella
più tornar la febre: li deteno da mangiare. subito avuto il cibo, li
dotta, lat. postponere, comp. da post 'dopo, dietro'e ponére (
qualche piccola posposion necessaria di parole fatta da me per più grata e soave armonia del
soave armonia del periodo. = da un * postposo, forma non attestata di
. tardo postpositivus, agg. verb. da postponere (v. posporre),
del casto, 1-82: stimerei che da 'brullo'con la sola posposizione della 'r'
, che sono effetti del vino e da cui derivano (come abbiamo ora sentito)
preposizione). = nome d'azione da posporre, secondo il rapporto porre-posizione.
e a preposto). -anche: escluso da una scelta, trascurato, lasciato
una scelta, trascurato, lasciato da parte. t. contarini,
, cercava di risarcirsi colla violenza, da che ne seguivano sanguinosi combattimenti. delfico
ma posposte, come meno angustiate, da una carità costretta a scegliere, l'
mortali; per tutto si periva, da ogni parte s'accorreva alla città. cantù
comp. dal lat. post 'dopo'e da preferito (v.).
(o poscrigno), in modo da rendere progressivo il numero delle sillabe.
dura, / se non è giunta da l'etati grosse! sacchetti, lxxxviii-ii-759
, possibilità. patecchio, xxxv-i-573: da la meltris se guarde ogn'o- mo
per fare meglio sua occultazione. andrea da barberino, ili-io: fiovo volse il
, pio signor, l'offerta umile / da te provvista e ne concedi possa /
possa, e egli avea arco e ali da giugnermi assai tosto. antonio da ferrara
ali da giugnermi assai tosto. antonio da ferrara, 83: e1 grave carco
vi consentisse, o non è egli da credere che fia anzi crudele micidiale del
le finite posse, / le qua'da te percosse / son state sì che mai
mia frale possa, / combattuta or da speme or da tormenti, / non
possa, / combattuta or da speme or da tormenti, / non sa, lontani
, non che descriver possa. erasmo da valvasone, 2-1-5: volsero assalir per
gli svelsero prima dai filippini, poscia da san tommaso, uccidendone molti e molti
essendo mossa, va a tomo anco da sua possa. -efficacia, potenza
il volere e la possa. andrea da barberino, ii-85: o tancredi, guarda
. pascoli, 853: oh! non da sparta la possa, / né tu la
venerando il destino, / né tu da sparta l'avesti, o latino, /
intensità di una passione. francesco da barberino, i-219: aggio alquanti veduti
immoti, / tal ch'un sottil velen da quei bevea, / che, fin
satàn assai / ha di potenza, e da lui esser mossa / puote ogni spera
fatto impeto quest'orgoglioso pazzo oceano, che da tutti contorni la circonda.
varchi, 3-12: amendue si son portati da valenti uomini e hanno fatto l'estremo
ideali del neoguelfismo, carezzati in gioventù da taluno di quei sacerdoti direttori.
come femine, nel detto ospitale. andrea da barberino, i-166: maccario e.
tesor si tegna. = deverb. da possere1, per potere1. pòssa2
e lo stato delle cose molto diverso da quello che elio sperava. piero da
diverso da quello che elio sperava. piero da siena, 4-14: primieramente il porto
voi, ateniesi, vi lasciaste sbigottire da un barbaro o, per meglio dir
barbaro o, per meglio dir, da una donna? delfico, ii-336: non
3-249: fu prima instituito quel magistrato da carlo di borgogna, cognominato audace, per
ruspoli, 180: ti giuro di saltar da una finestra / un dì sopra una
finestra / un dì sopra una macin da mulino / che stia girando, e quivi
dalla donna sull'amante. giacomo da lentini o guido delle colonne, 405:
cavalcanti, i-214: ven [amore] da veduta forma che s'intende / che
parte mai non à possanza / perché da qualitate non de scende. -abuso di
, sieno date alla volontà. marsilio da padova volgar., i-10-4: leggie
a te gli trai / e non da men giustizia gli farai. ranieri sardo,
cielo in ciò. s. bernardino da siena, iii-97: ha questa natura
: virgilio quasi per una testimonianza che da una superior possanza sia mandato, ed
velo ecco rinserra i rai tremendi. da ponte, 175: -facciam -disser gli dèi
quelo che la fa denan ^ e da dio / eia sì ha gran posanza,
diletti di odire. s. bernardino da siena, 515: sicondo la possanza
di dio, quanto erano presso che infinitamente da lungi al poterlo da sé dodici poveri
presso che infinitamente da lungi al poterlo da sé dodici poveri scalzi, greggi, negletti
possanza fan miracoli? s. bernardino da siena, iv-15: gesù diede possanza a'
za no coresponda a lo voler. antonio da ferrara, 64: credo che 'l
scrivo queste cose insino ch'io son da lungi da voi, perché quando io
queste cose insino ch'io son da lungi da voi, perché quando io sarò presente
veder puoi come, quantunque molti / da violenza esterna a lor malgrado / sian
): come... non è da porre in noi la nostra salute,
porre in noi la nostra salute, da poi che dio ci ha conceduta possanza
-di animali. s. bernardino da siena, 815: le locuste ch'io
eternamente, / né di sempre serbar da morte intatte / le cose una sol
-possibilità, opportunità. andrea da barberino, i-206: e1 duca elia
morir crede quando il colpo sente. andrea da barberino, 1-67: fornito questo assalto
io marco / va stridendo lo strale / da la cocca fatale. / ma in
albanzani, ii-101: domandando scrupolosamente, da questi già ricevuti in amistade, della possanza
ix-39: non si puote rilevare, / da poi che cade giuso, / lo
i-79: la possanza del mare gli premeva da ogni canto. gemelli careri, 1-iv-349
popolato [la reggia di micene], da dietro l'arcigna e tremenda possanza delle
con metonimia: capacità offensiva che proviene da un'arma. boccaccio, iv-188
ogni mia possanza. s. bernardino da siena, i-93: meraviglierannosi allora e
a ogni minima creatura, n'abbino da dio tanto merito, e ringrazierannolo con ogni
tu facci botti, bigonciuoli, arcucci da bambini, zoccoli ed altre simil cose vili
lor forza straniero / lo core umano da vertù d'amore: /...
conforto, che citato / fui qua da la speranza / c'ha sopra te
. v. franco, 273: lunge da lei, di nullo altro ben godo
: ah ch'io non son signoreggiato da niun'altra possanza che da quella della vostra
son signoreggiato da niun'altra possanza che da quella della vostra bellezza: questa sola
due innamorati, stretti l'uno all'altro da un vincolo di cui ella vedeva la
vero che in questo mondo spessissime volte da cose molto tenui e basse nascono le
e sua fé porto in seno. paolo da certaldo, 84: guarda bene che
altra cosa, tu non ti parta da la ragione; anzi sempre la mantieni e
diogene chiamato manes, il quale partendosi da lui, era confortato da'suoi amici
, di me aggiate pietanza! / da poi che naturalemente sono / corpo, cor
forze e capacità. r. da sanseverino, 287: tra l'altre volte
boterò, 6-71: ridussesi il re da bles a turs, ove l'andò
mia, non chero, / né vo'da voi amistate, / che tanto è
. puissance), deriv. da poissant, puissant (v. possente)
cose in temporale, / e noi da. llui le prosediamo in fio. dante
delle concubine diede guiderdone. s. caterina da siena, iii-152: vedete che ogni
; / poi li apresentò la casa da lo avere, / e tuto lo feze
di quelle cose che ha avuto non da altri che dagli antecessori suoi, e possedutele
: quello che i forastieri possedono e ritraggono da mercanzie e da industrie non arrivi che
forastieri possedono e ritraggono da mercanzie e da industrie non arrivi che a un milione e
. lascio che tutto conseguisca e posse- da quell'ingrato di mio marito a condizione ch'
condizione ch'egli mi dia qualche cosa da vivere nell'onesto ritiro, ove ho risolto
quali siano i dritti dell'uomo. da ponte, 177: arrivai...
professione d'umiltà, s'esponevan più da vicino alla venerazione e al vilipendio che queste
, e trenta anni le possette. rainerio da perugia volgar., v-64-10: la
enan9i a santo polonare. s. bernardino da siena, 250: tornando a casa
, e non può esser se non da nobile signore posseduto, il quale tra '
solo possedesse la guadagnata preda. antonio da ferrara, 113: non basta,
menzione di quella bella esperienza, fatta da v. s. e che ai
/ demostrarite cristo corno segno. francesco da barberino, ii-20: questo ti convien
ella parla si dichina / un spirito da ciel, che reca fede / come l'
quel misero lo quale egli possiede. guido da pisa, 1-3: pensò il.
ricchezza e virtù. s. caterina da siena, i-5: dalla superbia nasce
si può dare il titolo di beato, da che la beatitudine, ultimo effetto di
possedesse in alto grado modi e costumi da fare ogni più aspro cuore innamorare [ecc
, ma in tanto s'è disviato da esse che ogni premio di virtù possiede
. gozzi, i-3-9q: quando le genti da bene mi chieggono qualche cosa, fo
agitata dall'odio delle fazioni e vessata da quei mali che sogliono nascere dalle civili
il qual titolo possedendo la corona già da molto tempo, non ristarò di dire a
diploma del medesimo re berengario i, da cui appariva che gari- baldo, vescovo
più gente possedè / colui è più da suoi nemici avolto. -ospitare
e tanto pellame che è cosa incredibile da dire. -figur. disporre liberamente
, deturberanno le chiese loro, perché da poi che l'hanno fatte stalle di
che la città di soana era posseduta da lui come cosa propria, e non del
essere da'propri re, saria travagliato da sedizioni. tortora, i-89: da
travagliato da sedizioni. tortora, i-89: da ogni parte attendevano ad assicurar le piazze
la quale dalla natura stessa sovente o da monti o da fiumi o da valli
dalla natura stessa sovente o da monti o da fiumi o da valli vien circondata e
o da monti o da fiumi o da valli vien circondata e divisa. f.
solo favor del mio nome, è da voi raccolto con un modo che mi ha
di alberto ii, né più è uscito da essa, ma l'ha posseduto continuamente
divina inspirazione... curio, da li sanniti tentato di corrompere, grandissima
partirsi dal suo consorte, vorrei io che da se stessa ruminasse e masticasse ben col
innamorata del mio marito, che partendomi da lui lasciarla tranquillamente possedere il mio genial
: / seria danno, ma no sì da blasmare. petrarca, 91-6: tempo
. petrarca, 91-6: tempo è da ricovrare ambe le chiavi / del tuo cor
la natura umana, assai diversa / da quella che fu prima al secul d'
cuore che non pensi / di possedere, da quei giorni intensi, / finché saremo
. godere della beatitudine eterna. vguccione da lodi, v-152-194: se nui avem en
per le opere buone rendesi l'uomo da terreno celeste, da corruttibile incorruttibile,
buone rendesi l'uomo da terreno celeste, da corruttibile incorruttibile, e per conseguenza rendesi
.. che tutti gli animali guidati da la natura seguissero necessariamente gli appetiti del
autorità; e questo sarà fra damiano da terra rossa di san francesco a ripa
, è stata conceduta licenza d'apprenderla da una spiritata che parla in tutti i
industrie che gli uomini ritrovano, quelle da prima imperfette posseggono. b. davanzati,
scrivere al signor principe rinaldo nella forma da vostra altezza desiderata, ma non sono informato
non fa nulla, che ha quindici doppie da spendere in questo al mese, crede
per il solo fatto di esser possedute da qualcuno, creano da se stesse la
fatto di esser possedute da qualcuno, creano da se stesse la loro verificazione..
la natura del luogo dove s'ha da venir alle mani, per esser riposto
pallavicino, 10-i-36: però che, possedendosi da noi le cose per mezzo della cognizione
essere bastante per sé, non buono da per sé, non bello da per sé
non buono da per sé, non bello da per sé. 17. impressionare
(anche con effetti negativi, tanto da turbarla interiormente); pervaderne la mente
gadda conti, 1-161: non era uomo da lasciarsi possedere dagli eventi. vittorini,
supplicando abi spiriti immondi, sono posseduti da coloro che sono demoni e non iddb.
segni ch'io dava d'essere posseduto da uno spirito -eil pericolo ch'io diventassi
.. egb se ne sentiva invaso come da uno spirito che assorbisse tutte le sue
la memoria deba morte sua, questi da indi innanzi non amerà più né si curerà
= lat. possidére, comp. da pótis 'padrone'(propr. 'che può
. = agg. verb. da possedere. possediménto, sm.
possedere beni materiali. bartolomeo da s. c., 26-1-4: l'
si trovava un soggetto idoneo; ma poi da tali racco mandazioni si passò al vero
di una sola virtù debe tante ingiunte da cristo, meriterei l'indignazione ed i
lascerei nel possedimento deb'autorità che gode da tanto tempo. -partecipazione alla visione
cupidigie. = nome d'azione da possedere. possedire, v.
faccia più ricchi / di sé che se da pochi è posseduto? daniello, 337
quelli di sé più ricchi che se fosse da pochi posseduto. maestro alberto, 64
i posseditori delle quali oggi sono seguiti e da que'che sono d'aspetto nobile e
que'che sono d'aspetto nobile e da que'che sono forti. g.
di rinnovellare l'investitura feudale. maironi da ponte, 1-i-209: nel suo principio
il suo tributo; ed essendo stata denunziata da una sua compagna come posseditrice di alcune
semplicità stavano nascoste e talora non conosciute da que'medesimi che n'erano i posseditori
di tutto divenga posseditor felice, impetratemi da chi può darla la rimessione de'miei
stati dànno per confino a quella provincia da la parte di oriente il reno.
chi dimostra di esserne esperto. fausto da longiano, 41: quello uno ch'io
del mio talento. leti, 1-11: da questi cavalieri sono stato informato che,
scritture. = nome d'agente da possedere. posseduto (pari.
faccia più ricchi / di sé che se da pochi è posseduto? marsilio ficino,
come i pennelli e le cetere posseduti da chi o non sapesse né dipignere né
pietro figliuolo di dante e poi posseduta da uno degli amaltei, concittadino antico del
casa, che, posseduta nel secolo decimoquinto da due ricchi ebrei e arsa per malignità
: tra le cose più preziose possedute da andrea sperelli era una coperta di seta
molte fortezze grandi e nobile, possedute da nobili e gentili uomini. d.
morosini, lii-5-312: degli stati posseduti da sua maestà in africa mi basterà dire che
di franchental e d'altre piazze possedute da essa nel palatinato inferiore. solaro della margarita
, ma erano ben loro quelle terre da loro possedute, finché il signor disse a
fellonia di tommaso di lentini è confermata da un diploma del 18 febbraio 1299, col
tagliavia la terra di castelvetrano, posseduta da quello. 3. ricoperto, assunto
specie, quando il padronato sia posseduto da persone particolari e non da corpi inanimati
sia posseduto da persone particolari e non da corpi inanimati e commutativi. -praticato
, da'vecchi necessariamente abbracciata ed ora da questo invittissimo senato confermata e posseduta.
, 22-47: segno confortante, il maschio da noi non è disposto ancora a barattare
chiarezza. -per estens. molestato da un gran numero di insetti (un
10-58: il cavallo s'annoia / posseduto da mosche. 5. pieno
condizione esistenziale; impressionato, turbato profondamente da una passione o anche da un vizio
turbato profondamente da una passione o anche da un vizio. casalicchio, 542
hai apportato et apporterai sempre a chiunque da te è dominato e posseduto? foscolo
starei che al fare. [sostituito da] manzoni, pr. sf>.,
169): gertrude era come dominata da un sogno. [ediz. 1827 (
(166): era come posseduta da un sogno.]. tommaseo, 11-69
e l'ingegno, io, già posseduto da invincibile brama di fare,..
rimasto solo, rosen comprese di esser posseduto da un panico indefinibile. d annunzio,
d annunzio, iv-1-405: ero posseduto da una specie di malefizio che aboliva in me
, / non c'è divisione che te da lui retragga. -sorretto spiritualmente.
. -sorretto spiritualmente. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar.
deserto con la credenza d'essere posseduto da un demonio. -sostanti marotta
risguardo nella sepoltura, vi veggo quella da me tanto amata e non posseduta povertà
eziandio possiamo esaminare gli stessi primi princìpi da noi posseduti. baldini, 9-81: della
le soluzioni di un'equazione non espresse da numeri interi, frazionari e positivi sono
numeri interi, frazionari e positivi sono da considerarsi impossibili od assurde. -innato
. 9. ant. occupato da animali, in partic. da selvaggina
. occupato da animali, in partic. da selvaggina. b oc camozza,
, per aposentador, nome d'agente da aposentar, comp. dal lat. ad
son servidore? / traggete simigliansa / da l'amorosa usansa, / che dà
signoria della terra. s. bernardino da siena, ii-243: fu, poco tempo
donna simile a lui, savia, da bene e costumata. mantova benavides,
sua predicazione e lui seguitavano. francesco da barberino, ii-114: trae superbia ogni
l'offensione de'più possenti è sempre da me dispregiata. testi inediti, 64:
'mperador possente, / guardando intorno, da tutte contrade / premer si vide addosso
terre di gallia, specialmente di gente da cavallo. pagliaresi, xliii-158: quando
già molto possenti, onde ancora è da credere che passassero in germania. tasso,
favore della vittoria de'nemici, possenti da aprirsi la strada per la più corta
, e par ch'ogni altro affetto / da questo sol sia superato e vinto.
credesi armilla esser la dama oppressa / da timor, da dolor; ma poiché 'l
la dama oppressa / da timor, da dolor; ma poiché 'l sangue /
buona e esemplare, si può credere che da giusti e possenti rispetti fosse mosso a
con riferimento ad attributi divini. felice da massa marittima, 35: amor possente più
ii-554: follia mi vinse, ed or da voi mi scoppia: / vergogna mi
di lasciar queste membra che levarmi giammai da sì dolce e caro abbracciamento di questo
libertà della scelta: comanda in principio da padrone e regna in seguito da tiranno
principio da padrone e regna in seguito da tiranno, fino a tantoché dal tempo siano
). riccardo, lvi-167: se da nube non scuoti il più cocente /
, farà tai prove / che per scampar da lei non saprà dove / drizzare il
riferimento a divinità pagane. uguccione da lodi, xxxv-i-618: tu me creassi en
lo sforzo al fin de'più possenti / da la rotta muraglia si riduce, /
. -di animali. ruggerone da palermo, 166: ben ò veduto amanti
pecore, colla sua mano le pone da parte per nolle pestare co'piedi.
s'un possente corsier di buona razza. da porto, 1-157: essendo il cavallo
molte percosse ricevute quasi stordito, fu da quello trasportato sì rattamente nell'estremità della
i-1-309: in questa caccia si ha da avertire che, quando vi fossero cervi
,... e si hanno da mettere cani possenti in valle mancina. ghirardacci
, intrepid'al- ma, / che da benigne stelle / fu qui mandata a rilevar
gonfie di vento e trattenute con sforzo da tutta una rete di grosse e possenti
questa un possente fiume, il quale da quella parte chiudeva il sasso della foce
ingegnosamente tramato (un inganno, tanto da avviluppare strettamente chi ne è oggetto).
quercia di monte urtata o scossa / da ogni lato e da contrari venti,
urtata o scossa / da ogni lato e da contrari venti, / che, sendo
/ le seminate piagge, / mentre da lunge rimbombando ei freme, / al
grandi doti intellettuali o artistiche, tanto da suscitare entusiasmi e consensi; geniale (
, e quella dopo 'agit'così marcata da allungare la sillaba breve. d'annunzio,
grassa, un aneddoto scandaloso, una gesta da casanova. nessuno, nella descrizione d'
l'uomo è possente d'intendeme. francesco da barberino, 126: degni la
niuno è possente a resistere. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
m. palmieri, 1-28-49: questo da me udir basti al presente / perché
pria lo accese, / a frenarlo da poi non è possente. crudeli, 1-136
5-92: possente aiuto a far la guerra da fronte era la quiete alle spalle.
. si manifesta però lucidamente e pienamente da sé nelle creature intelligenti e le dirige
in noi ad infondere grazia tale che da tutte le malvagge inclinazioni ci desvii e
tutte le malvagge inclinazioni ci desvii e da qualsivoglia sceleragine ci preservi. bruni,
cose non ripiene, / non pò da sua natura esser possente / tanto che
suo principio non discema / molto di là da quel che l'è parvente. idem
dove tutto gir non se'possente. mariano da siena, 104: era costume de'
vuo'ched i'servir ti possa, / da può'che tu mi comandi 'l non
lat. posse o deriv. direttamente da un lat. volg. * possèns -èntis
, voluto indarno strascinare al lor partito da quegli che portavano in concilio la domanda
ke noi avesimo conperate dal frateli e da iacopo figliuolo panci per lo pre ^ o
del coltivamento... meritevolmente è da desiderare da'buoni uomini, che senza
giustamente delle rendite delle lor possessioni. andrea da barberino, 3-987: ella lo racomandò
e di fuori. s. bernardino da siena, 789: io so'rico,
di ferrara, 215: n'à mesterò da quilli che è de fora avere testimonianza
vende le possissioni, eccetto la casa da spicciano con due poderi. bisticci,
libre. machiavelli, 1-vii-574: lasciate da parte le mercatantili industrie, alle possessioni
della venuta del padre portava aviso, che da veder sue possessioni ritornava. g.
, iii-289: allora io farei acquisto da mio fratello d'un bel corpo intermedio
terreno di quel paese. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
né essendo io più buona ora mai da far l'arte, ci priviamo d'una
possessione così fruttifera e la quale aveva da essere il sostegno della nostra vecchiezza.
19: i detti danari à presi da kalen luglio 1338 a kalen luglio 1339 per
in cibo dei poveri. s. bernardino da siena, ìii-244: se non amerai
stima de la morte. s. carlo da sezze, iii-227: il fanciullo,
totalmente pervasa dalla divinità. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
nella persona del possessore, ogni volta che da la sua possessione si faccia il passaggio
generale della lotteria. carducci, ii-1-170: da vero bravissimo il mio caro chiarini impiegato
, ma a ciascuna alcuni nemici restavano da cacciare ancora. dovila, 8: tra
. botta, 5-244: il fondamento era da parte del direttorio di spirar tanta confidenza
quella parte de la vita di là da la quale non si puote ire più per
possessione di quelli stati ambiti e insidiati da molti fosse il pessimo de'mali,
-con riferimento alla signoria esercitata sulle anime da satana. laude cortonesi, xxxv-ii-30:
alcuna. pallavicino, ii-438: datogli da paolo terzo il priorato di napoli, glie
mortificata perché non aveva nulla di simile da raccontare; ma finiva sempre per
., per non esserci stata né da una parte né dall'altra occasione di poterci
, in un'invasione del corpo umano da parte di uno spirito maligno, che
supposta invasione della psiche di un medium da parte della personalità di un defunto.
detenere, possedere. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
vii-25 (90): noi abbiamo saputo da certi santi uomini che per piccioli falli
anonimo romano, 7: fiorentini comparare lucca da missore mastino della scala e entrare in
* 1 duca dell'oreno, nato da una figliuola di renato, asserisse appartenersi
: per parte di pier antonio tinti da civitanova mi viene esposto che, avendo
le corine non lo possono soffrire. fausto da longiano, iv-287: la gotta tutta
le nostre pidocchiarie subito che aviamo un pane da mangiare. -assumere, tramite
un bene spirituale. s. caterina da siena, 286: quella anima..
dominare, signoreggiare. benvenuto da imola volgar., ii-94: me ài
proprio regno loro, se non. fusse da lor istessi, né costretti di ricercar
adrone d'una possessioncella non molto lontana da loro. '. fortini, ii-167
... avendo non guari lontano da la città una sua posissioncella. a.
possessioncella. bottali, 3-2-236: avendo inteso da non so chi essere suo padre morto
lat. possessio -ónis, nome d'azione da possidére (v. possedere),
toscanella, 2-32: primitivo: come, da chi; materiale; con versi vamente
l'estremo dell'umiltà, il distacco da ogni possessività e orgoglio hanno come sfondo
elsa morante. = deriv. da possessivo. possessivo, agg.
lo consentisse. questo complemento si ricongiunge da un lato al tipo possessivo ('il palazzo
): aggettivo derivato per lo più da un nome proprio o comune, di
che è nome possessivo che si deriva da questo nome 'dominus'. p.
: il possessivo significa cosa pos- sessa da qualcuno o pertinente ad alcuno, come paterno
l'azzione o l'azzioni, è da sapere che i titoli o si formano
tutti i significati possibili. -caratterizzato da geloso individualismo (un concetto, un'
lat. possessìvus, agg. verb. da possidere (v. possedere)
effettiva ed esclusiva disponibilità di un bene da parte di un soggetto (e tale generica
spesso uso anche nei settori del diritto diversi da quello civile, come, nel diritto
e dir. civ.: potere esercitato da un soggetto su un bene (direttamente
comprende anche un diritto) in modo da poterne far uso quando lo giudichiamo conveniente
alla libertà consiste nel non essere vincolata da legge. leoni, 264: nessuno
, centenario, immemorabile: esercitato da moltissimo tempo (e costituisce titolo che
, 1-2-16: i regali non possono aversi da privati o dagl'inferiori senza titolo
-possesso derivativo: quello che si acquista da un precedente possessore (in contrapposizione al
annuale o ultra-annuale, cioè che duri da almeno o da oltre un anno;
, cioè che duri da almeno o da oltre un anno; possesso continuo e non
è ogni possesso il quale sia affetto o da 'violenza'o da 'dolo'o da
il quale sia affetto o da 'violenza'o da 'dolo'o da 'clandestinità'o da
da 'violenza'o da 'dolo'o da 'clandestinità'o da 'precarietà'. idem, 4-1048
da 'dolo'o da 'clandestinità'o da 'precarietà'. idem, 4-1048: il
quello pieno ed esclusivo, non gravato da oneri, vincoli o limiti. -anche:
et effettiva traslazione di dominio del feudo da uno all'altro...,
persiani, lii-13-430: gli fecero dar da mangiare da lei, come soleva fare,
lii-13-430: gli fecero dar da mangiare da lei, come soleva fare, alcune teriache
: la chiesa ha la sua successione da san pietro, come la vostra da san
da san pietro, come la vostra da san luigi. questa è quella ch'
. -anche: il complesso di cerimonie da cui tale evento viene accompagnato.
di fatto che di legge, cioè da qual tempo si debba regolare l'anzianità,
di possesso di questo lungo illustre sedile da parte delle donnette previdenti in perpetua attesa
usure] citato come di s. tomaso da tanti per tanto tempo e di lui
tempo e di lui asserendosi pur ancora da uomini di vaglia, l'ho lasciato
: mi sovvenni allora che difatti non lungi da lì dove eravamo era la tenuta di
risoluti di non voler vicino un prencipe da loro stimato francese, benché offerisse loro una
, misero sossopra il mondo per disturbarlo da questo possesso. delfico, i-392:
si movesse ostilmente contro l'esercito comandato da federico. barilli, 5-112: questo
come qualcosa di puramente fisico e distaccato da quello che avevo nutrito fino allora.
xii-9: no, no, stian pur da lor: colla me tonia / vogghio
conservi il possesso del prezioso luogo che da tanto tempo mi ha destinato nel suo
e con bella franchezza e forza poetica da per tutto. -uso appropriato,
esercizio costante. stigliani, 160: da questo solo è nato il lungo possesso
interim l'arcivescovo di lisbona, accompagnato da quello di braga, entrarono al possesso del
, che per l'occasione era tornata da termoli in vacanza, entrò per tre
a quella corte è stato trattato d'altezza da tutti in generale e che prima dell'
d'essere trattata anch'ella d'altezza da tutti i più grandi di francia. brusoni
corsini, 2-591: tempo spinoso: armi da per tutto; rumori di guerra stati
v-260: in quanto a me, sono da molti anni in possesso di presentare le
al possesso delle terre del monferrato lasciate da don gonzalo alla sola comparsa del re
del suo patrimonio, ritenutogli a forza da potenza tirannica. e. cecchi, 5-210
ulloa [guevara], iii-89: abbiamo da ritornar nel possesso de'nostri corpi,
. bocchelli, 1-ii-507: aveva altro da pensare, tornando in possesso della sua
infinità de signor che hanno feudi possessi da suoi progenitori da 1500 anni in qua
che hanno feudi possessi da suoi progenitori da 1500 anni in qua. c.
che sono in un gruppo, tutte possesse da questo re, chiamate le azzorre,
devesi insegnare a'soldati, che, da loro appreso, si può sperare che con
commesso, non essendovi cosa più facile da eseguirsi di quella ch'è ben possessa
con ispaventamenti s'ingegna di rimuovere altrui da quello a che esso di rimaner solo disidera
l'essere possessore d'una bella casa da se stesso edificata, perciò che questa
neri di donato, 257: misser oderigo da città di castello, podestà di siena
novellieri italiani in prosa raccolti e posseduti da giovanni papanti'... con tanta
tanta diligenza ed erudizione compilato e descritto da esso il possessore, tra le preziose 'novelle
se con marce e contromarce, devastando da un lato ed occupando dall'altro immense
, 22-47: segno confortante, il maschio da noi non è disposto ancora a barattare
.. e il desiderio d'esseme da tutti giudicato possessore. s. maria maddalena
lx-2-174: odoardo vi si condusse accompagnato da molti nobili, resolo le sue qualità possessore
lat. possessor -óris, nome d'agente da possidére (v. possedere).
giovanni dalle celle, 4-1-50: è da vedere s'ella addomanda petitorio giudicio,
parlamento di parigi, il quale, intronato da infinite voci, mentre si litica il
benefici, ed il concordato fu servato da lui. = voce dotta, lat
, lat. tardo possessorius, deriv. da possessor -óris (v. possessore)
possetivo, agg. ant. ricevuto da altri (quindi non spontaneo, innaturale
possetive. = etimo incerto: forse da ricondurre a possedere. pòssia,
inquisizione e ai processi possibili e al conto da rendere. pascarella, 2-406: certo
coltivarle, dovremo poi quest'altra gente difenderla da possibili e probabili soprusi e angherie dei
la nostra! -in dipendenza da un verbo di opinione, con uso
[i giochi] quelli uomini appresi da noi, e tanto più in alcuni salvatichi
il dominio, al partir che fa da questo mondo non li sia almeno lecito di
. possibile ch'essendo quest'isola abitata da soli animali, voi non cerchiate almeno di
? / -fra un'ora / sarà abolita da arcimboldo istesso. / -è ciò possibile
l'esempio sia composto di proposizioni possibili da essere il più delle volte e che
g. cavalcanti, i-214: ven da veduta forma che s'intende / che
lo 'ntelletto in se stesso e come dir da natura. bontempi, 1-1-14: è
possevole cosa, passi questo calice penoso da me. petrarca volgar., iii-21:
-ant. facile, agevole. francesco da barberino, i-50: sia la tua mente
conosca il prezzo del dono che ha ricevuto da voi. pascoli, i-148: senza
non è possibile giudicare in generale partendo da un fatto particolare. -in
valore ottativo, introdotto per lo più da se e col verbo essere espresso o
veder mi vegniate. s. bernardino da siena, 368: s'elli è possibile
pure discordia viene, fa'che non venga da te. castiglione, 123: chi
far le cose bene, sempre ha da metter ogni diligenzia per assimigliarsi al maestro
? -in una proposizione comparativa introdotta da come o quanto, per indicare una limitazione
: niuna cosa possibile è così acerbamente da negare, o da affermare il contrario a
è così acerbamente da negare, o da affermare il contrario a quella, come
calcolo o rilevazione statistica degli 'uomini possibili'da parte delle ragazze. 6
compì, o con un infinito introdotto da a o di). boccaccio,
delle cose possibili a intervenirgli. marsilio da padova volgar., ii-xxi-12: queste cose
: il poeta... non ha da dir le cose secondo che sono state
ma, guardando all'universale, ha da dirle secondo che doverebbero essere state fatte
viva. -che ha caratteristiche tali da consentire una determinata azione. d
voglio almeno tentare ogni possibile per sapere da lui la ragione d'abbandonarmi così.
hanno possibili: tante discese di dei da cielo, tanti tra lor misfatti,
: sorpreso dallo stravagante spettacolo, affogato da una folla di possibili che mi si presentavano
. luna [s. v. da essere]: da essere a possere non
s. v. da essere]: da essere a possere non vai la consequenzia
possibile ch'a tutti sia ugualmente offerta. da questo possibile seguita il necessario, cioè
52: uno di quelli, mosso non da pietà, ma da ingordigia per ingoiarsi
, mosso non da pietà, ma da ingordigia per ingoiarsi que'ducati ch'il sagace
fecero tutto il loro possibile per mantenersegli da presso. verga, 8-351: che vuoi
dotta, lat. possibilis, deriv. da posse (v. potere1),
-in senso generico: indirizzo politico alieno da preclusioni e disponibile a soluzioni o ad
nella direzione d'un possibilismo tanto agile da permettergli di vedere con gli occhi stessi
possibilismo. = deriv. da possibilista. possibilista, agg.
con riferimento alla frazione fondata nel 1882 da p. brousse e j. allentane all'
: che mantiene un atteggiamento politico alieno da preclusioni e disponibile a soluzioni o ad
= dal fr. possibiliste, deriv. da possible (v. possibile).
. -ci). polit. caratterizzato da possibilismo (un atteggiamento politico).
. tommaseo, 15-95: quella possibilità che da aristotele s'intendeva non è altro che
che il soccorso di tutte le circostanze da cui è reso credibile, cioè dimostrato
che questa è una potenzialità che si distingue da ogni altra, perché si riferisce all'
a compiere un'azione. bartolomeo da s. c., i-intr.:
secondo 'l modo della nostra possibilità. zanobi da strato [s. gregorio magno
la tua facultade. s. caterina da siena, i-195: se'fatta serva del
di quell'ardore infaticabile col quale ella da più anni si adopera in procurare con
(1-iv-826): essendo in firenze uno da tutti chiamato ciacco, uomo ghiottissimo quanto
, 56: io ho una bolla da nostro signore il papa, per la
un determinato fine. s. caterina da siena, iv-40: correggete li sudditi vostri
lat. tardo possibilitas -dtis, deriv. da possibilis (v. possibile).
non l'avessero eglino adoperata in modo da sforzarmi a ripigliarla, invece di possibilitarmi
mio parlare. = denom. da possibilità. possibilménte, aw. per
metter in pratica una delle massime ereditate da martino, di dimenticare cioè i piaceri
mediocrità sufficiente del loro bene, lavorandolo da sé. b. croce,
facevano da padrone a segno da costituire, come fu
facevano da padrone a segno da costituire, come fu detto, uno
degli oggetti rappresentavano altrettante porte d'ingresso da cui iniziavo il mio percorso per giungere
estremi che si dovrebbero rigorosamente esigere verificati da chi cerca il trasporto fuori stato del
denaro); bene posseduto. maironi da ponte, 1-ii-25: il suo territorio [
città. = deriv. da possidente. possidère e deriv.
, in tuto è spento. tommaso da faenza, xxxv-i-453: manti son c'
[s. v.]: 'alberi da posta'si dicono quelli che, cresciuti
: la quantità di uova di bachi da seta messa in un luogo in cui possano
stufa. -allevamento di bachi da seta. carena, 1-313: 'pannuccio'
-in senso generico: introduzione di materiale da lavorare in una macchina. giuliani,
ante, inf., 23-148: io da li 'ncarcati mi parti'/ dietro a
di ta'nomi. = deriv. da porre-, per il n. 4,
la notte. = deverb. da postare. pòsta1 (ant.
dolente, / quattro ne fé volar da l'altra costa / con tutt'i
, ché non v'è loco / da seder, per che son tolte le poste
, per che son tolte le poste / da quei che prima son venuti al gioco
, purg., 29-70: quand'io da la mia riva ebbi tal posta /
zonzo per quella via e parevano attenderlo da qualche ora a quella posta.
poggia su un altro; spazio occupato da un oggetto. boccaccio, viii-3-151:
nelle piazze, durante i mercati, da venditori ambulanti, per il quale si
. -con metonimia: la rivendita gestita da tali venditori. t. bianchi,
colonna, acciocché chi lo governa possa da ogni lato girli d'attomo e commodamente
fieno; e mangiato questo li porgerà da bere acqua dolce e netta. b.
marmo, e le poste che paiono stanzini da ricevimenti. oriani, x-5-229: -le
, pallino se ne tornava alla stalla da solo ed entrava nella sua posta e
lucca, come avìen la posta / da certi dentro ch'a ciò furon pronti.
vi-519: ci è un gran tramito da la posta datavi a l'otta di adesso
, 2-61: l'aiuto che io disidero da voi, il quale sarà cagione di
luogo opportuno sulla strada che si ha da tenere. magalotti, 26-66: il duca
, essendo alle loro poste, misono dentro da cinquanta di quelli di fuori. la
guardie dei nemici la testa di asdrubale da lui portata e con grandissima cura conservata
assicurarsi che, attorniatolo, noi battessero da più lati. manzoni, fermo e lucia
1-vi-457: pertanto io giudico che non sia da differire lo armarsi, né che sia
differire lo armarsi, né che sia da aspettare la resoluzione di francia, perché
, a ciascheduno, la sua posta da combattere. capriata, 1069: i
, visto appena alcune picche ritirarsi, da subita paura sovrapresi, si diedero apertamente
., di cavalieri costituito per lo più da cinque unità; corpo di guardia.
persona in del decto nomero computata, overo da quinde in su, oltra cinque poste
cinque poste senza la sua persona. ca'da mosto, cii-i-519: ci armammo ordinando
le mura in tutto con gli archibusi da posta o da mano. lupicini, 2-23
tutto con gli archibusi da posta o da mano. lupicini, 2-23: un esercito
ottanta pezzi d'artiglieria reale e quindici da campagna e quattrocento archibusi a posta.
e, non ne avendo, archibusoni da posta ed archibusi ordinari. p. giustiniani
ferito giovan battista quirini d'un archibuggio da posta, che lo percosse in un fianco
italiano [1833], 1-i-94: 'archibugio da posta': archibusone, grosso archibugio che
alle sue poste, / ch'altro da noi questo re non chiere.
e fermi alle poste dove, scampando da quei primi, e pensassino che verisimilmente
politica del codice penale. -caccia da posta: quella praticata restando appostati in
: cosimo allora faceva quasi soltanto caccia da posta, passando mattine o nottate appollaiato
vai neuno schermo, / e assalito son da ogne costa. lanci, 2-35:
l'unico mezzo di trasporto era costituito da vetture a cavalli, queste trasportavano viaggiatori
illustrissima signoria fece levare le poste ch'erano da qui a bergamo. machiavelli, 14-i-304
bisogno di mandar a tórre i cavalli da la posta, e per molto che
ed essi sanno le poste dove s'ha da fermarsi, nelle quali sono pozzi.
4 cavalli, 2 postiglioni e barriere. da ponte, 220: il padrone della
, ma guardando solo dove fosse più da sperarsi bottino, si gettarono sopra bellano
sentimento rappresentato dai discorsi di federico, da quel libro, dai nomi dei personaggi che
viaggio e in tre giorni e mezzo da padova mi condussi a torino, viaggio
camino, dove si mutano i cavalli da chi va in viaggio. buonarroti il giovane
1-iv-222: la corte è sei poste lontana da vienna, onde siam scarsi di nuove
giorno. foscolo, xv-130: scrivo da mantova; ripartirò domattina per milano; se
altra di queste stazioni vi sono d'ordinario da due poste a due poste e mezzo
del signor conte gian artico di porcìa da noi sopra lodato. chiari, 2-i-26
righe a questa mia scrittati fino da ieri a sera e che non mi ricordai
per lo più in locuz. costituite da verbi di moto, quali andare, venire
oggi, che è venuto in poste da poggibonsi in quattro dì, straco, rotto
. bembo, 10-iv-247: il signor renzo da cere... venne a vinegia
1-99: non vuol che laude sua da me composta / per opra degna di mercé
, 141: d che essendo udito da tauro che era prefetto pretoriano nella schiavonia,
re dell'assoluzione alessandro del bene spedito da roma con i cavalli delle poste,
: si fece ella fare un abito da viaggio da uomo, di ottimo gusto,
fece ella fare un abito da viaggio da uomo, di ottimo gusto, e così
: il suo timore era per il modo da me scelto per viaggiare, cioè la
litta, recandosi a lainate con legno da posta, a ciascun postiglione gettava per
, 6-ii-116: ha fatto il viaggio da eboli a potenza in una di quelle
potenza in una di quelle vecchie carrozze da posta che si pigliano a nolo a
il mondo, e, insomma, è da ritenere un'impostura bella e buona.
per terra si fa dalla ferrovia, e da vetture, omnibus, diligenze, ove
lavoratore, l'impiegato si sente oppresso da questo 'tutti', entità astratta, che si
vostra eccellenzia di quello che si intendarà da noi altri omeni campoflorali. ruscelli,
posta [in giappone] è portata da pedoni che vanno a due a due sempre
, iii-497: al momento di partire da casa m'è stata consegnata la posta,
protegga sui primi passi. poco distante da qui, a croce di strade, è
: l'esperimento di posta aerea. da torino a roma in 4 ore e 3
per mezzo di bossoli spinti o aspirati da aria compressa entro tubazioni metalliche, usato
apparecchio per mandare (nelle grandi città) da un officio postale a un'altro lettere
uno lato del campo. s. bernardino da siena, v-261: che ti vale
trascendevano in una viziosa prodigalità. annoiato da uno strepito così contrario al mio innato
ora chiedo a mia posta una coppa da te ». 11. grandezza
gocciolon di questa posta. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
a qualunque ora capitasse, gli dava da mangiare. panzini, iv-533: 'quella è
.., resti libero ed assoluto da tale obbligo. varchi, 18-1-300: era
all'estimo sono in quel tempo posseduti da lui, o se dal medesimo sono stati
giov. cavalcanti, 45: costretti da necessarie cagioni, s'addrizzarono a porre a
di fabbricazione o di produzione, costituita da 30-40 fili circa, di cui era formata
degli uomini, con berette lunghe in testa da essi chiamate colae di veluto, di
2: nella urina diverse cose sono da notare: ciò è la substanzia de essa
mano, a modo che una bacchetta da podestà e forse due braccia di corda
che non ne ha mai vinto posta: da me non è campato di aiutarvi a
luogo dal capostazione, giocò, perdette da cinquecento a seicento lire, tornò il
, uno dei 'croupiers'spinge il disco da una parte e un altro avvia la pallina
posta, passo passo / celato si partì da tutti quanti. g. di
credo passino. / -non è già posta da lasciar: farebbono / per noi.
: marinetta era riuscita a ingegnarsi tanto da stanare delle buonissime poste. nieri, 278
che si metteva in avventura non era uguale da entrambe le parti. cicognani, v-1-381
posta. -obiettivo, scopo, fine da raggiungere; progetto, disegno. -con
corona: per indicare una grave pendenza da sopportare. -anche: ciascuno dei grani
in silenzio. non fa altro, da tre mesi. tre rosari al giorno
poste; e un quarto, ora, da che giacomino è partito. deledda,
viene attaccata un'esca che viene gettata da terra. dizionario di marina, 255
esca... il filacciuolo si getta da terra. -pesca di posta o
basso in questa maniera sono state rigate da me, perché dopo la consonanza si
che questa viene attaccata senza farla precedere da un'altra che la prepari).
ponitora (ed è per lo più formata da una risma di 250 fogli; è
è detta invece gran posta quella formata da 500 fogli). -posta bianca:
dove fa'che stia sempre la predella da fare i tuoi fatti; e a posta
o finge doglie di fianco, e scappagli da canto tuttavia lamentandoti. celimi, 552
sappia tener la penna in mano se non da loro e in grezia loro. abba
età sua, infinitamente per ciò amato da gige re dei lidi: la qual
perez suo segretario (il qual dovea da genova andar per acqua in calabria)
: massinissa,... avendo avuto da un suo capitano certi denti d'avorio
. firenzuola, 349: passando volontariamente da un fuoco di non so che vicini
poste, perché questa non è donna da mandarla per l'ordinario. birago,
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 166: rispose il padre
come se facessimo un sopruso, / da certi buchi a bella posta fatti / uscirono
non son ancor sì dispuosta. pellegrino da castiglion fiorentino,
, / come sa chi per lei da sé discaccia / la vita e morte abraccia
parla. vò ire a picchiar qua da basso, vergogna a sua posta.
all'ambito erotico). mino da colle, vi-225 (1-2): a
a sera a posta di pasifilo? sabba da castiglione, 100: dovendo esso [
de'bonzi, sono disonestissime: e da esse principalmente si è sparsa per tutto
: / sì che quel s'ha da far faccisi presto. nannini [ammiano]
apparecchiandosi di volere assaltare, i notri gittorono da lontano a posta fatta i loro scudi
corte e quando barattieri come meglio vedesse da tirare l'aiuolo, sì che posta
stava avvisato in queste faccende. andrea da barberino, ii-74: mambrione cominciò a
a tradimento, e ora facieva danno da uno lato e ora da un altro,
ora facieva danno da uno lato e ora da un altro, e durò bene un
mi pareva che il vecchio avesse tanto da fare a casa che la tentazione della carne
: in fin de'conti ero venuto da roma per stare co'miei e non
vivere o morire. fausto da longiano, iv-152: sessanta due anni sono
-da propria posta: per conto proprio, da se stesso, per volontà propria.
, hanno separate, e ciascuno mangia da sua posta. bemi, 141: cosa
la fattura, / s'hanno unto da sua posta lo stivale. biondo, xlv-211
cosa è più onorevole: che l'uomo da sua posta e la donna d'altra
se lo fanno [il vino] loro da lor posta col zebibo che vien da
da lor posta col zebibo che vien da babilonia. chiabrera, 1-iv-155: alceste,
, nella tragedia così chiamata, accetta da sua posta la morte perché ameto suo
silenzio, stando ingrognato a masticar bile da sua posta. -dare la posta
una strada sassosa e piena d'intoppi da far deviar in mille modi la palla né
, lii-14-109: onde lui bailo, chiamato da aias, per quietarlo, disse:
gli arbori tutti selvatichi, che nascono da lor posta. -disdire la posta:
sei un'altra, più donna. da un mese ti facevo le poste.
tutto, perché altrimenti questa sarebbe cosa da farmi venire in posta infino a torino
doni, i-189: ora desidererei intender da voi se, oltra il mandare i cervelli
chi le piglia a tant'il giorno / da chi ha bestie a vettura, per
eravi una spelonca in certe coste / cinta da un lago e da una selva antica
coste / cinta da un lago e da una selva antica, / dove,
venuta del papa a bologna, mandato da cesare l'altro eri. guicciardini, 2-1-110
: europa, europa, che, battuta da così straordinari flagelli, te ne vai
, iv-400: oramai sono passati diciotto giorni da che michele è ripartito per le poste
: dichiarò di voler partire quella notte stessa da venezia per ritirarsi fra gli svizzeri.
lippi, 11-50: miccio e il baggina da strazzildo nori / sono inviati dove andò
monti e coste, / sì che da lor non voglio esser lontano. -sapere
scrittura fu autenticata in banchi: e da una gran moltitudine di copie che ne
. postema, ascesso. dino da firenze [tommaseo]: delle poste che
2. vezzegg. postèlla. guglielmo da saliceto volgar. [altieri biagi],
dotta, lat. posthabère, comp. da post 'dopo'e habère 'avere'.
comp. dal lat. post 'dopo'e da accelerazione (v.).
nei motori a carburazione, accensione prodotta da punti caldi della camera, che innesca
comp. dal lat. post 'dopo'e da accensione (v.).
burocratica, 1926. = comp. da pòsta1 e giro (v.).
pacco egli l'ebbe a barga, lungi da noi. il postaio è suo parente
è suo parente. = deriv. da pòsta1, n. 7.
mezzo di tali servizi (un effetto da recapitare o da trasferire).
servizi (un effetto da recapitare o da trasferire). monti, iii-263
1-155: essa sapeva... da che porta usciva a cert'orq mattutina l'
invio postale dall'ufficio di partenza e da quello di arrivo, riportante la data e
missiva] est la prova certa che da qualche tempo tu lo disconosci.
compagnia rubattino, che faceva il giro da genova per portolongone a cagliari. papini
, xi-117: il postale non parte da livorno che a mezzogiorno e mezzo. pancrazi
attardatosi al largo / dell'ultimo postale da amsterdam. -ambulante postale: v
22. 3. disus. percorso da carrozze o da altri mezzi di trasporto
3. disus. percorso da carrozze o da altri mezzi di trasporto che facevano servizio
formazione della nuova strada postale. maironi da ponte, 1-i-8: albengo, piccolo
a mano ritta per imboccare la postale che da udine mette in carinzia. pirandello,
di siculiana. = deriv. da pòsta1, n. 7.
la posta-lettera. = comp. da pòsta1, n. 7 e lettera (
comp. dal lat. post 'dopo'e da alimentazione (v.).
al servizio postale. = denom. da postale. postali?? ato
. = nome d'azione da postalizzare. postalveolare, agg.
dal lat. post 'dietro, dopo'e da alveolare (v.).
pari del parangiale. = deriv. da postare. postaménto, sm. milit
postare. = nome d'azione da postare. postanale, agg.
dal lat. post 'dietro, dopo'e da anale (v.).
. dal lat. post, 'dopo'e da appello (v.).
. sopra alla quale vi s'ha da postare li conconi. stampa periodica milanese
piccola volta con una rotonda apertura chiusa da grossa tavola, su cui essendosi postata
repubblicani] avevano già postati i cannoni da 149 prolungati coi quali, in caso di
postò lungi di qui una lega di là da un rio, onde questo esattore andò
.. accamparsi. = denom. da posto *, con incrocio, nei signif
postarèlla). = denv. da postare. postarèlla2, sf. tose
stagione, il fieno suole essere in punto da portarsi via. = dimin. di
meglio 'postarmistiziale'). = deriv. da postarmistizio. postarmistìzio, sm.
comp. dal lat. post 'dopo'e da armistizio (v.).
voce di area lomb., deriv. da pòsta1. postato (part.
: erano state occupate [le terre] da que'primi che per timore della divinità
comp. dal lat. post 'dopo'e da atomico (v.).
posta. = nome d'agente da postare. postatura, sf.
postare. = nome d'azione da postare. postavan ^ uàrdia,
comp. dal lat. post 'dopo'e da avanguardia (v.).
mitragliatrici o pezzi di artiglieria, in modo da ottenere il più ampio campo di tiro
postazioni proprio ridosso alla mia casa. da ogni parte sento scoppiar mine.
gli operatori. e dalle terrazze e da ogni altra postazione, riflettori larghi di
postazione ». = nome d'azione da postare. postbèllico (posbèllico)
sulla seconda guerra mondiale, che mi tocca da un altro punto di vista, perché
guerra. -sf. l'assistenza fornita da tale ministero (ed era di uso
comp. dal lat. post 'dopo'e da biblico (v.). postbùpantino
comp. dal lat. post 'dopo'e da bizantino (v.).
dal lat. post 'dietro, dopo'e da brachiale (v.).
dal lat. post 'dietro, dopo'e da bruciatore (v.).
dal lat. post 'dietro, dopo'e da buccale (v.).
. dal lat post 'dietro, dopo'e da bulbare (v.).
dal lat. post 'dietro, dopo'e da camera (v.).
comp. dal lat. post 'dopo'e da capitalista (v.).
quantificare un paragone fra le remunerazioni offerte da due attività egualmente 'inventate': il
comp. dal lat. post 'dopo'e da capitalistico (v.).
comp. dal lat. post 'dopo'e da carolingio (v.).
. dal lat. post 'dopo'e da categoria (v.), quale
dal lat. post 'dietro, dopo'e da cecale (v.).
dal lat. post 'dietro, dopo'e da cerebellare (v.).
dal lat. post 'dietro, dopo'e da cerebrale (v.).
comp. dal lat. post 'dopo'e da cesareo (v.).
comp. dal lat. post 'dopo'e da che * (v.).
comp. dal lat. post 'dopo'e da cinquecentesco (v.).
comp. dal lat. post 'dopo'e da classico (v.).
comp. dal lat. post 'dopo'e da climaterico. postcoagulazióne, sf.
comp. dal lat. post 'dopo'e da coagulazione (v.).
comp. dal lat. post 'dopo'e da coito (v.).
comp. dal lat. post 'dopo'e da coloniale (v.).
comp. dal lat. post 'dopo'e da combustione (v.).
comp. dal lat. post 'dopo'e da combustore (v.).
comp. dal lat. post 'dopo'e da commotivo (v.).
comp. dal lat. post 'dopo'e da conciliare2 (v.).
comp. dal lat. post 'dopo'e da concilio (v.). postcondiloidèo
dal lat. post 'dietro, dopo'e da condiloideo (v.).
medioevo, che numerava gli anni partendo da quello seguente tultimo consolato noto (e
lat. post consulatum, comp. da post 'dopo'e consulàtus (v. consolato2
comp. dal lat. post 'dopo'e da consonantico (v.); è
comp. dal lat. post 'dopo'e da convulsivo (v.).
retrostante al coro. maironi da ponte, 1-iii-153: considerata la poca corrispondenza
dal lat. post 'dietro, dopo'e da coro (v.).
comp. dal lat. post 'dopo'e da cristiano (v.).
comp. dal lat. post 'dopo'e da critico (v.).
comp. dal lat. post 'dopo'e da cubismo (v.).
futurismo postcubistico. = deriv. da postcubista. postcubitale, agg. medie
dal lat. post 'dietro, dopo'e da cubitale (v.).
lasciato a balia; / l'omo scelto da lui, l'evangelista, / il
comp. dal lat. post 'dopo'e da cursore (v.), sul
all'opera e alla moda letteraria inaugurata da g. d'annunzio (1863-1938)
in un periodo successivo a quello caratterizzato da poetiche e atteggiamenti dannunziani. l
comp. dal lat. post 'dopo'e da dannunziano (v.).
comp. dal lat. post 'dopo'e da date 'data'; è registr. dal
antidater] nel 1549), denom. da postdate (v. postdata).
posteriore. pasolini, 17-184: resta da chiedersi... come questa 'realizzazione'
generalmente accettata. = nome d'azione da postdatare. postdebussiano, agg. letter
anzianità o per autorità. cassiano da macerata, lxn-2-iv-42: la stessa sera si
comp. dal lat. post 'dopo'e da decano (v.).
lat. post 'dietro, dopo'e da dentai (v. dentale); è
comp. dal lat. post 'dopo'e da desinenziale (v.).
comp. dal lat. post 'dopo'e da diaspora (v.).
comp. dal lat. post 'dopo'e da diastolico (v.).
comp. dal lat. post 'dopo'e da difterico (v.).
dal lat. post 'dopo'e da diluviai (v. diluviale).
lessico semitico, che, sopra elementi dati da dio, fu iniziato e stabilito dal
dal lat. post 'dopo'e da diluvian (v. diluviano).
dal lat. post 'dietro, dopo'e da dorsale (v.).
dal lat. post 'dietro, dopo'e da durale (v.).
, comp. dal gr. 'prepuzio'e da ectomia (v.).
2. intr. disus. spostarsi da un luogo di posta all'altro;
il matematico giulio trotterà e posteggerà spesso da pavia a milano e da milano a como
posteggerà spesso da pavia a milano e da milano a como. fanfani [s.
foscolo], posteggiando per sei ore da milano. -con riferimento a un
. -con riferimento a un animale da tiro: trottare, correre come un
quello vada. = denom. da pòsta *, col suff. dei verbi
). manovrare un veicolo in modo da disporlo in sosta in un posteggio o
una siepe. = denom. da posto / 2, col suff. dei
parcheggi gratuiti. = nome d'agente da posteggiare2. postéggio, sm.
una porzione di suolo pubblico o privato da parte di banchi di vendita o di
: erano servitori di piazza che giravan da un posteggio all'altro a dar mano nei
. 2. il posto occupato da un veicolo in sosta. - anche
fare il biglietto. = deverb. da posteggiare2. posteinsteiniano [postaì ^ stainìano
molto soffrire. = comp. da post [ale \ e telefonico (v
e telegrafi. = comp. da post \ ale \ e telegrafico (v
campagna grassona. = comp. da postelegraf [icó \ e [tele]
comp. dal lat. post 'dopo'e da elementare (v.).
la postema al canto manco. guido da pisa, 1-41: pigliate la cenere
tagliamento non era senza periculo. guglielmo da saliceto volgar. [altieri biagi],
si scoperse che il re era oppresso da una postema, senza sapersi ancor precisamente
o cartilagine dello stomaco, fu giudicato da tutti essere una postema. monti,
capitolo e abbiano suono e sufulamento, è da intendere che procede da grossa ventositade o
sufulamento, è da intendere che procede da grossa ventositade o da umori grossi e
intendere che procede da grossa ventositade o da umori grossi e viscosi. beicari,
indisposto d'una febre assai leggiera mossagli da catarro, quindi poi si cagionò postema
questo [il cannocchiale] è la spia da cui si è saputo...
posteme. algarotti, 1-viii-34: fu asserito da un grave filosofo che le comete sono
aver cavato 130 scudi di viva moneta da quei 'ceroti'di quadri eh'erano il ticchio
mia, che l'avrebbe pur liberato da una postema, come gli doveva esser
ammalarsi di postèma. = denom. da postema. postemastro (postmàistro, postmastro
di loro... si sono partiti da poi che questo serenissimo principe mandò il
postmaster, nel 1513), comp. da post 'posta'e meister 'maestro'.
l'ivola et a ogni strozare. guglielmo da saliceto volgar. [altieri biagi]
pecto. = nome d'azione da postemare; per la var. postumazione,
comp. dal lat. post 'dopo'e da embrionale (v.); è
comp. dal lat. post 'dopo'e da embrionico (v.).
dello stomaco. = deriv. da postema. postemiplegico, agg. (
comp. dal lat. post 'dopo'e da emiplegico (v.).
comp. dal lat. post 'dopo'e da emorragia (v.).
comp. dal lat. post 'dopo'e da emorragico (v.).
, agg. medie. ant. affetto da ascessi o da infezioni purulente. -anche
. ant. affetto da ascessi o da infezioni purulente. -anche: costituzionalmente predisposto
sua vista. = deriv. da postema. postencefalite, sf.
comp. dal lat. post 'dopo'e da encefalite (v.).
malattia). = deriv. da postencefalite. postencèfalo, sm.
comp. dal lat. post 'dopo'e da encefalo (v.).
comp. dal lat. post 'dopo'e da teodosiano (v.).
dal lat. post 'dietro, dopo'e da epatico (v.).
comp. dal lat. post 'dopo'e da epilettico (v.).
comp. dal lat. post 'dopo'e da epilogo (v.).
dal lat. post 'dopo', dietro'e da epistoma (v.).
di pazienza e di fatica, premuto da un'urgenza di molteplici problemi,..
risolubili, e non corroborato di prestigio da una politica o incompresa ai più e malgrata
. = agg. verb. da postergare. postergale, sm. letter
: fra giovanni veronese e fra damiano da bergamo. questo, per i postergali del
sacramento. = deriv. da postergo. s s
1-ii-642: se postergato / fosse il dover da me e il diletto / preposto,
nel sen della divina verga! domenico da prato, lxxxviiii- 5i5: quel pensieri
2-xxiii-836: sarebbe una delle prime cose da fare, e mi sembra che venga
ogni cristiana perfezzione, parecchi saraceni, da ciò mossi, alla nostra santa sede
'azioni postergate'. 4. lasciare da parte, cessare di fare o di
canto mosse, / ed ogni sospizion da sé posterga. -ritardare, differire
riferimento a una persona. domenico da prato, 1-ii-332: perché superfluo a te
... dà luogo ad osservazioni da non esser postergate per la buona intelligenza
quel talamo funebre, sembrommi esser diviso da me stesso. 6.
(cioè del loro ordine di iscrizione, da cui dipende il diritto del creditore ipotecario
e indenne il mio figlio pierluigi manzoni da qualunque perdita e danno che..
ipoteca. = nome d'azione da postergare. postèrgere, tr. (
). letter. ant. lasciare da parte, non curare. domenico da
da parte, non curare. domenico da prato, lxxxviii-i-498: se quivi fusse
al figur.: sèguito. girolamo da siena, i-92: a questo postergo e
= voce di area lombarda, deriv. da pòsta1. posterióre, agg.
. panzini, ii-568: il pappagallo da un lato con corrugata fronte, ruggero
al figur.). girolamo da siena, i-92: queste sono le posteriora
secoli posteriori forse trasse la sua origine da una maggiore antichità. manfredi, 3-148
) non poteva avere efficacia, se non da altri atti posteriori, che dipenderebbero dalla
contingenti isolani, i mille furono aumentati da varie spedizioni posteriori partite dal continente.
. carducci, iii-26-265: uno studio da fare più largamente che nel passato sarà
in anni posteriori, aveva avuto prole da un'altra donna. -che vive
assedio di siracusa e le macchine inventate da archimede per difenderla, non fanno né pur
porge primo il tipo del re ed è da lui che ogni posteriore politico apprende a
li posteriori. lomazzi, 4-ii-563: e da conchiudere più tosto che gli antichi meglio
da'posteriori. 5. inferiore, da meno. d. martelli, 48
de la nobilitade più degnamente si farebbe da li effetti che da'princìpi, con
segni, 7-38: perché qui s'ha da trattare della diffinizione dell'anima, dico
. buonafede, 5-441: agitato da larve innumerabili, da incredibili audacie,
, 5-441: agitato da larve innumerabili, da incredibili audacie, da paradossi, da