ove non à possanza. giacomo da lentini, 17: avene tuttavia / c'
chi lo 'ncontraria. paganino da serezano, 122: mi face servire,
tempo andate orgogliando. mocati o monaco da siena, 441: cosi m'
mancheria mio orgoglio. = denom. da orgoglio. orgóglio (ant
le proprie reali capacità. giacomo da lentini, 51: sì alta amanza à
arroganza, insolenza, prepotenza. giacomo da lentini, 3: madonna, dir vi
e misa -a non valere. bonvesin da la riva, xxxv-1-674: tu [la
melinconia li andò al cuore / che da melinconia morite e da orgolio.
cuore / che da melinconia morite e da orgolio. 4. giusto sentimento
diva si sente inebriare dall'orgoglio come da una tazza di vin troppo forte
, deriv. da néxo ^ (da nexbc, '6 dotta, lat. peloponnensis, deriv. da peloponnesus (v. peloponnesiaco). - aiaxó <;, deriv. da iiexo7cóvvir) ao <; (da iiéxo7to£ . da iiexo7cóvvir) ao <; (da iiéxo7to£ 'isola di pelope ', lessona, 1100: 'peloria': nome dato da linneo a certe mostruosità che si osservano bot. peloria. = deriv. da peloria. peloritano, agg. che dotta, lat. peloritànus, deriv. da pelòros (gr. néxwpo <; mari tropicali e caratteriz zati da una formazione ossea che ne ricopre il doccia gelata, o con un ordigno da pesca, cavalcioni sul pontile, a tessuto). pratolini, 9-1200: da un po'di tempo, lei non se adattamento del fr. peluche, denom. da un ant. pelucher, peluchier ' . sottordine di mammiferi xenartri, caratterizzati da un corpo ricoerto di folti peli; . region. la prima dormita dei bachi da seta. giuliani, i-246: i-246: la prima dormita [dei bachi da seta] si dice la pelosina. circa il petenechio, essendo il pelo generato da caldo, cussi più manifesta quella esser padre, ha sempre quella gran pelosità da liberale rivoluzionario? savinio, 22-161:
cassola, 2-458: con quella faccia da teppista, quella voce cavernosa, quel
a soggetti astratti personificati. giacomino da verona, xxxv-1-642: la testa igi a
, le nari ampie e rincazzate. andrea da barberino. », 3-1051: cuoco
da'primi pianti. -formato da peli folti e fitti (la barba)
, non più grosso d'un can da pastore, pelosissimo e barbuto. -munito
lettiere e sono di bam- bagio pelosi da una banda. ercole bentivoglio, i-33:
, e porvi anche sopra pelose vesti da involgersi. vittorelli, ii-193: rimarrai
cattive, un po'di quattrini e da operai diventan padroni. -che viene
per disinteressato e benevolo pur essendo dettato da criteri di interesse e vantaggio personale e
criteri di interesse e vantaggio personale e da motivi egoistici (un sentimento, un
o calunnia qualcuno. s. bernardino da siena, iv-71: il settimo grado [
, torte, tagliatelli e altre girandole da gola pelosa. -chiuso, scontroso,
in un canestro grande coperchiato alcune cose da mangiare cotte la sera, lo posero
1-68: il seme largo e pelosetto che da una banda sporta in fuori come un
= lat. pilòsus, deriv. da pilus (v. pelo).
(spagn. chistera), costituito da un'ossatura di legno di castagno e
un'ossatura di legno di castagno e da un paniere di vimini, a cui è
(poco più grande di una palla da tennis e formata da fili sottili di
di una palla da tennis e formata da fili sottili di para ricoperti da uno
formata da fili sottili di para ricoperti da uno strato di fili di lana e
di fili di lana e di cotone e da due strati di pelle di montone)
sia al chiuso, fra squadre composte da due o tre giocatori, su un campo
= dallo spagn. pelotaro, deriv. da pelota (v. pelota).
. dal gr. tt'fango 'e da terapia (v.).
a questa una pazza cosi fatta che da tutte le sue materie non guadagna altro
che pelotti, e si dimanda calidonia da eppi. = voce di area centro-sett
, pece, paglia ed altri ingegni da appiccare e propagare rapidamente le fiamme.
applicato alla superficie del tallo, coperto da una membrana proligera discoidea, sottile e
grecia, fante con armamento leggero costituito da spada, giavellotto e pelta (per lo
gr. tcextocctt /) ^, da 7rext<4£co * milito come peltasta ', denom
* milito come peltasta ', denom. da ttéxtt) (v. pelta)
= = voce dotta, comp. da pdtato, n. 2, e dal
sostiene dalla sua faccia inferiore e non da un punto della sua circonferenza: per
dotta, lat. peltàtns, deriv. da pelta (v. pelta),
una foglia). = comp. da peltato, n. 2, e lobato
una foglia). = comp. da peltato, n. 2, e partito1
= voce dotta, comp. da peltato, n. 2, è dal
lat. scient. peltiformis, deriv. da pelta (v. pelta,
, col suff. -formis (deriv. da forma 'forma '); è
lat. scient. peltigera, comp. da pelta (v. pelta, n
peltata). = comp. da pelta, n. 2, e nervo
brasile, comprendente molte specie arboree (da cui si ricava il legno amaranto)
= voce di area friulana, deriv. da peltro; è registr. dal d
riporteremo a casa le mani egualmente nette da ogni contatto di 'terra 'o di
può: ma troppo gran divaro / è da tesser di peltro al farmi d'oro
neri sotto. = deriv. da pelo, sul modello di lanugine, ecc
di botanica. = deriv. da pelùgine. pelùia, v.
peluioso '. = deriv. da peluia, var. di peluria.
, la barba. = deriv. da pelo. peluncióne, sm. region
un bello peluncióne. = deriv. da pelo. pelùria (pelùrie;
due dita, e quelle ancora sono coperte da una certa peluria che gliele impaccia.
: una (testa non più cresciuta da ch'era nella cuna, / con
, / scialba, coperta a pena da una pelurie bionda, / con poco naso
crescono con straordinario rigoglio, ed ombrano da lontano le sinuosità della terra, come
, gli ultimi nodi delle vertebre ombreggiati da una peluria color d'oro al sommo
le riluceva sul labbro superiore, segnato da una fitta pelurie. d'annunzio,
mostrare l'intima peluria in quella luce da obitorio. -istol. lanugine del
peli più lunghi e rigidi degli animali da pelliccia; sottopelo. -anche: l'
2-289: la castagna è primamente velata da una pelli- cina tomentosa che anche chiamano
rupestre, appena qua e là variato da una peluria di verde. serra, iii-567
cerca ripulire. magalotti, 21-147: essendo da noi state fatte in un foglio di
seconda velata con sottil peluria rastiata gentilmente da una tela finissima,... la
grandi strusciate. 6. piumino da cipria. sbarbaro, 1-66: si
tozzetti, iii-236: 'mazza sorda, mazza da pazzi, sala, papèa maggiore,
in mezzo. = deriv. da pelo: le var. pelùia e pelùvia
seta e simile al velluto, ricoperta da un pelo alquanto lungo e morbido,
fabricano il panno detto peluscia o tarantola (da taranto). capuana, 12-284:
entrò la contessa di prato, mascherata da baccante accompagnata dal marito e da un
mascherata da baccante accompagnata dal marito e da un bel giovanotto biondo,...
ci son degli albi verdi di peluscia infeltrita da sfogliare. gatto, 5-181: la
gr. ilexouaioocóc;, deriv. da iiirjxoéctiov (lat. pelusium) 'pelusio
dotta, lat. pelusiànus, deriv. da pelusium (v. pelusiaco)
stendeasi un copertoio peluto che parea schiavina da galeotto.
forzuto '. = deriv. da pelo, sul modello di barbuto, lanuto
. pulci, 8-74: se tu scampi da me, tu sarai il primo,
capelli biondi e ricci e il corpo da nuotatore, tutto muscoli flessuosi e brillio
patrizi, 3-125: convennero che fosse uccello da rapina, minor dell'aquila, maggiore
cibo. -secrezione filamentosa dei bachi da seta all'inizio della formazione del bozzolo
i-246: la prima dormita [dei bachi da seta] noi si dice la pelosina
fosse a piede o cavalcasse, si faceva da uno dei servidori nettar le scarpe,
: le maggiori sono il levarti un peluzzo da dosso, il grattarti con un dito
. p. verri, 2-ii-72: veste da camera verde di peluzzo. galanti,
non gli sofferrebbe l'animo vedere loro da un pruno sconciare un peluzzo fuori del
dar nel genio, tu starai sempre lontano da questa razza di sciaioni, perché sempre
va per via, / levati quel peluzzo da mascella. -non levare un peluzzo
senza fine', compiere un'azione, anche da nulla, unicamente per ottenere uno scopo
se ne fanno [di rame] vasi da bere e pelvi o conche che diciamo
che pelvino. = deriv. da pelvi1. pelvicefalografia, sf.
= voce dotta, comp. da pelvi1, dal gr. xecpax-jj 'testa '
dal gr. xecpax-jj 'testa 'e da [radiografia (v.).
= voce dotta, comp. da pelvi1, dal gr. xecpax-f) 'testa
della pelvi. = comp. da pelvi1 e cellulite1 (v.).
= voce dotta, comp. da pelvi1dal gr. xxlau; inclina
mobile. = comp. da pelvi1 e fissazione (v.).
), col suff. -fòrmis (da forma 'forma ').
del bacino. = comp. da pelvi1 e goniometro (v.).
digitale). = comp. da pelvi1 e [radiografia (v.)
meno qualche inconveniente. = deriv. da pelvimetro. pelvimetro, sm. medie
= voce dotta, comp. da pelvi1 e dal gr. (iéxpov '
membra addominali. = deriv. da pelvi1. pelviolitotomìa, sf.
= voce dotta, comp. da pelvi1, dal gr. xùhx; '
pelvi mediante neostomia. = comp. da pelvi1 e neostomia (v.).
diametri del bacino. = comp. da pelvi1 e plastica (v.).
. = voce dotta, comp. da pelvi1 e dal tema del gr. crxo-7réco
. = voce dotta, comp. da pelvi1 e dal gr. axó ^ ta
lessona, noi: 'pelvitomia sezione del pube da destra a sinistra del sinfisi dentro e
. = voce dotta, comp. da pelvi1 e dal gr. * taglio '
del bacino. = comp. da pelvi1 e peritonite (v.).
. = voce dotta, comp. da pelvico}1 e podalico (v.).
= voce dotta, comp. da pelvi1 e dal tema del gr.
, sm. medie. dermatosi caratterizzata da ripetute eruzioni di bolle, che comprende
- pemfigo acuto: dermatosi bollosa preceduta da una sintomatologia generale imponente (febbre
maligna in cui le bolle sono seguite da manifestazioni fungoidi e che può essere letale
simili a quelli del pemfigo volgare, da cui si differenzia per l'eziologia e
. = voce dotta, deriv. da pemfigo, col suff. gr. -oeis-fy
. piatto finale di un pranzo costituito da dolci e frutti.
permette il male della colpa. busone da gubbio, 45: non più così si
45: non più così si muovano da quinci innanzi a commettere simigliante cose,
, oltre modo fu dolente. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar.
-supplizio, castigo, punizione inflitta da dio (o anche da divinità pagane
punizione inflitta da dio (o anche da divinità pagane) nell'aldilà, come
peccati muoiono, a perpetua pena. bianco da siena, 28: le vostre
questo effetto dell'ira si dice venire da dio quando e'punisce uno di pena eterna
sopra 'l capo un sasso grossissimo, ritenuto da sottilissimo filo. questi al sasso risguardando
tasso, 11-iii-758: alcuni vogliono che da l'amore di se stesso nascan tutti i
[la moltitudine] può essere refrenata da vizi e spronata ad atti virtuosi per
ra l'altre che non lo conoscono punto da sé e vengono scherniti dall'ombre che
il rimorso. -la punizione data da dio agli angeli ribelli. s.
lo conte perseverando in nel male e da tal male non volersi partire, più anni
pene di tantalo, alle quali fu da tanti secoli soggetta l'italia,..
, ché questi non vene / ammaestrato da la tua sorella, / ma vassi per
ei sien continova- mente perseguitati e morsi da certe cagne nere e affamatissime che sono
. cercate me, io vi comando da la parte di dio onnipotente e sotto pena
, dolorosa, svantaggiosa. pilizaro da bologna, xcv-59: ma no lo dico
re. forteguerri, 28-66: bestia da soma /... in breve ci
ciel, che solo il seppe, io da quel giorno / pagai pena di lagrime
cittadina. tutti i beni son limitati da inviolabili confini. chi non li riconosce paga
: svantaggioso. bellom, 2-ii-93: da tanto utile e vantaggio del commercio che
2. dir. conseguenza punitiva ricollegata da un sistema normativo (e, in
normativo (e, in partic., da un ordinamento giuridico) a chi viola
il coricare del sole tutte sue arme da ofendere e da difendere a una grande
del sole tutte sue arme da ofendere e da difendere a una grande e bella forteza
allo ingiuriante, ma pena data allo ingiuriante da chi ha giurisdizione di punire. gir
. ferrari, ii-233: colla pena si da un esempio, si minaccia un male
dai pubblici uffici; 20 l'interdizione da una professione o da un'arte;
; 20 l'interdizione da una professione o da un'arte; 30 l'interdizione legale
no-13: un mercatante caursino aveva improntato da uno francesco una quantità di pecunia a
aveva comperato el com- muno de tode da li conti de corbara per prezo de xxv
componeva allora il patrimonio reale si trae da una costituzione di guglielmo ii, che
della sostanza e della libertà del matrimonio da questo risultano, come per esempio sono
, come per esempio sono le dote da costituirsi o restituirsi, li lucri, le
ancor dura l'investitura, si deve pigliare da ogni nuovo successore del feudo, dentro
in cui egli si credeva e, se da colui non si dava o pronto riparo
spirituale più o meno intensa, causata da ansie, preoccupazioni, incertezza, insoddisfazione
, preoccupazioni, incertezza, insoddisfazione o da un sentimento o da un evento sentito
, insoddisfazione o da un sentimento o da un evento sentito come negativo; dolore
come negativo; dolore fìsico, causato da una malattia, da disagi, da
fìsico, causato da una malattia, da disagi, da una necessità fìsica imperiosa,
da una malattia, da disagi, da una necessità fìsica imperiosa, da una
disagi, da una necessità fìsica imperiosa, da una situazione diffìcile, gravosa. -in
lieve, fisico o morale. giacomo da lentini, 32: amor lontano mi piglia
penne de li miseri. 5. caterina da siena, i-16: se noi consideriamo
morte, non le fuggiremo. andrea da barberino, ii-14: verrucchieri alzò la
le mani alla bocca. s. bernardino da siena, v-378: fanno i dottori
teneramente e lo starmi sì lungamente lontano da voi mi consuma le viscere. piave,
la faccia più impassibile / è traversata da una cruda smorfia: / s'è
, capirà che ti sei fermata a dormire da noi. -con riferimento ai tormenti
. -con riferimento ai tormenti subiti da gesù cristo, in partic. alla
persona che sofferse. 5. caterina da siena, i-12: questo è il modo
, e dice: io sento il corpo da gran pena opresso, la carne e
corte! pellico, 2-42: avrei assai da chiacchierare ancora per meglio spiegarmi circa la
bandello, ii-1128: i'non credea giammai da voi lontano, / dolce mia
a cantar sì che con pena / da lei avrei mio intento rivolto. cecco d'
, 156: poi ci furono le partiture da ricoiare. ricopiare: pena mortale alla
con imperizia e negligenza). benvenuto da imola volgar., i-92: comandoe a'
in casa tua entrai / non desti da lavarmi e'piè niente: / costei poi
capigliatura e cosi decise che io vestissi da ragazzo. pavese, 7-159: -linda
della propria lor pronunzia, e le sentisser da noi proferir nel modo che noi facciamo
castigarlo. lancia, i-178: campai da quegli, e voi di me pigliate
, 5-19: era vero ch'egli da molti anni non s'era staccato dalla moglie
, verbigrazia, / star su la corda da quattro o cinque ore.
dal gr. ttoivy), da una radice indeuropea nel senso di *
il fuoco acceso alla mensa. domenico da prato, lxxxviii-1-522: così mia vita limo
sono dannato e vo là. erasmo da valvasone, 5-150: qual ferita da
da valvasone, 5-150: qual ferita da l'aspido che giace / tra 'fiori
. gozzi, 1-915: ah, da me stessa / a un inferno penace m'
messer dietaiuti riguardo alle balestre e stomboli da gettar fuoco pennace, detto anche volante.
estens. che ha aspetto o forma tale da ricordare l'immagine tradizionale dell'inferno
lat. * poenàx -àcis, deriv. da poena (v. pena1)
di mercurio. = comp. da pen [icillina] e aldfeidè] (
ai termine dato catuno si potesse partire da pisa senza suo danno. statuto dell'
è penale, percio- ché non è da presumere del legislatore che d'una banda
un precetto penale che non vi abbia da offendere. pallavicino, i-860: far
paese anche er timore di procedimenti penali da parte di chi, con rma falsa
: corrispettivo pattuito per il recesso unilaterale da un contratto. manzoni, pr.
) e che disciplina altresì le procedure da seguire per accertare giudiziariamente se un soggetto
si riferisce a eventuali condanne giudiziarie riportate da una persona per avere essa commesso reato
, 2-142: tutte le cose penali da lui [signore] sono date e
implicita la sodisfazzione penale. s. carlo da sezze, iii-110: vivendo il novello
loro natura sono spirituali, non è da maravigliarsi, perché, non essendo per
possa seguir deritta e torta intensa. marsilio da padova volgar., ii-1-1: a
dotta, lat. poenàlis, deriv. da poena (v. pena1).
scienze criminali appartenente alla scuola positiva fondata da cesare lombroso (1835-1909).
nuovi penalisti. -agg. costituito da tali studiosi. oriani, x-19-221:
. nel linguaggio sportivo, punizione costituita da una diminuzione del punteggio o da uno
costituita da una diminuzione del punteggio o da uno svantaggio stabilito in seguito a un
ogni cosa ci fa male. girolamo da siena, i-104: cristo assunse penali-
cui il signore aveva intimata severa astinenza da ogni ristoro di alimento...
che provoca disagi e sofferenze. costantino da loro, lxii-2-11-63: nella matina uscendo
sfavorevole, svantaggiosa. -anche: animato da spirito negativo, diretto a criticare in
: la prima frazione è stata vinta da giuseppe carrega, sull''alpine renault
non considerato tale. = denom. da penale e penalità], col suff.
in classifica. = nome d'azione da penalizzare. penalménte, avv. dir
succhi gastrici. = deriv. da penicillina, con epentesi di c ^ cetatòf
angosciato, travagliato; che è afflitto da un castigo (con partic. riferimento
, i-359: grido che pare giungere da un'anima / penante che preceda la
nell'angoscia. bacchetti, 2-xxiii-247: da parecchi anni il grande chirurgo romagnolo aspettava
s'è purgata [l'eloquenza italiana] da certe durezze in cui era penante anche
angustiarsi, struggersi, essere tormentato da sofferenze fisiche, morali o psicologiche (e
situazione difficile, penosa; essere afflitto da un castigo; subire, sopportare le
di una situazione. giacomo da lentini, 30: voi, donna,
dimora, / che disiando perla. ruggerone da palermo o federico ii, 426:
. bartoli, 1-1-83: penava già da tre giorni ne'dolori di parto una
di passione sublime... peni lontano da me fra miserie stupide di persecuzioni acerbe
tormento. -sostant. giacomo da lentini, 46: molti amadori la lor
sforzo / di tutti gli uomini vinti / da che l'uomo è lupo per l'
comparso di mirabil vino e altre piacevolezze da far colezione. b. davanzati
una picola parte del mondo. iacopo da cessole volgar., 1-89: se a
allora egea comandò che andrea fosse battuto da xxi uomini e, così battuto, gli
credo ancora che qui ci sieno danari da pagare i lavori laddove costassù fra 'miei
svilupparsi (una pianta). zanobi da sfrata [s. gregorio magno volgar.
5. dedicarsi con ogni energia, darsi da fare con solerzia, con zelo,
tra me e la donna mia. guidotto da bologna, 1-62: l'uomo si
. -con sineddoche. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
secondo la tradizione, enea ricevette da ettore, sotto forma di simu
secondo una tradizione rife rita da dionigi d'alicarnasso (che identificava
lontan gli dei penati! fausto da longiano, iv-140: in moltis
alla fama non avendone cagione niuna da farlo. caro, 2-1168: tu
, 6-67: jacobelli... ebbe da tribolare un buon poco prima di rivedere
in camera, di città in città, da quando, ancora giovanetto pustoloso e riservato
penati e tardi amori, non era tale da doverne essere orgogliosi.
dotta, lat. penàtes, deriv. da penus penóris 'interno, ripostiglio
, sofferente, af flitto da un castigo, da torture, da tormenti
flitto da un castigo, da torture, da tormenti fisici o
flitto da un castigo, da torture, da tormenti fisici o morali, da
da tormenti fisici o morali, da stanchezza e affanno. iacopone,
senza mal patire, / non sarebbe da dio mai premiato / di pazien- zia
altri che erano rimasti vivi. fausto da longiano, iv-200: mi tiene tanto mal
pagata. -vissuto dolorosamente, accompagnato da pena e sofferenza. iacopone,
cantano ancora d'un amore gioito o penato da vicino. 3. che prevede
suo carrozzone. = nome d'azione da pencolare. pencolante (part.
che pencola, che pende, tanto da minacciare di cadere, di rovinare,
le pareti smozzicate nell'alto, come stroncate da un colpo di furiosissimo vento: pareti
si sprigionava un raggio di luce prodotto da una pencolante candela. 3.
. quarantotti gambini, 13-35: sollevato da terra, gli mancò il fiato.
. bonsanti, 5-203: si inclinò da quella parte tutto di un pezzo.
un vestito di lana scura che gli cascava da tutti i lati). -cascante
riempiva la vettura e la faceva pencolare da una parte. -essere in una
mozzicone di sigaretta spenta pareva, pencolando da un angolo, accompagnare la sonnolenza dello
faccia a me, ed il villaggio da cui sbucava una lunga processione davanti a
indo assorda / l'aria imbracato il bove da macello / pencola come dotte che sciaborda
. v.]: l'ubriaco pencola da tutte le parti. corpo che non
moglie ai preti; detteremo delle preghiere da far pencolare i santi in paradiso.
a diverse correnti di idee; passare da un'opinione o da un partito a un
idee; passare da un'opinione o da un partito a un altro; essere
: col non consueto pencolare ed esitare da parte dei governi..., la
, 7-323: la moda, che pencola da questa parte, vi dirà di tingervi
di qualsiasi talento, l'annetta pencola da qualche mese verso la più detestabile letteratura.
madonna isabella orsini avea occhi e lusinghe da far pencolare un santo sulle soglie del paradiso
e regolare. = deriv. da pencolare; è registr. dal d.
parecchie parole. = deriv. da pencolare. penctagònio, v.
un abito o ai finimenti degli animali da tiro o anche a una porta (
: due pendagli, incomparabilmente belli, da sospendere forse ad un 'torque '.
bianca, che erano i guanti; e da uno sbrego vien fuori la mano con
, domandati bargigli. -nelle lenze da traino per la pesca in mare come
fu pendaglio. -figur. pendaglio da o di forca: malvivente, canaglia
, in coperte svolazzanti; due pendagli da forca, con un'aria fuggiasca.
: ti sapranno dire che brava gente da corda, che buoni pendagli di forca erano
, in su le spalle / gli cadon da la cima dell'elmetto! pindemonte,
un pazzo suono. = deriv. da pendere; per il n. 3,
delle viti, che si mandano intrecciati da un albero o palo all'altro
pis. e pist., deriv. da pendere; v. pendaglio.
o correggiuoli. = deriv. da pendere. pendaltra, v.
vite sospeso, a mo'di festone, da un albero all'altro. pascoli,
voce di area lucch., deriv. da pendere; v. anche penzana
. quantità di uva che si raccoglie da una pendana. giannini-nieri, 50:
sospeso, attaccato a qualcosa in modo da gravitare verso il basso. cavalca,
16: nella entrata la cataratta, da alcuni chiamata saracinesca...,
. soranzo, 101: una vite / da cui stanno pendenti uve mature. pantera
, 3-1-253: ditemi: di due pendenti da distanze diseguali, quello che è attaccato
la madre pendente a mezzo il petto da la sponda de '1 letto e sparsa per
chioma qua e là fuor de la cuffia da notte, tutte la guan- cie tinte
. -tenuto o sporto in modo da pendere verso il basso; penzoloni (
la man, dolcemente, / schermìa da la nascente / forza de 'l sol
pelo di un animale). antonio da ferrara, 92: or me sta ribella
dalla vecchiaia tutto roso, non da ogni parte pendente, e non
caro, i-151: basta ch'avendo tu da trattar di cose ri dicole
città pendente nell'aere e aperta da ogni parte, dove è morto
, fino a sera stando pendente, da tutti potesse essere veduto. marino,
laccio / stringerommi la gola / e qui da qualche ramo / mi rimarrò pendente.
; ed altri, oh dio! / da patibolo infame / sollevato e pendente /
in fondo. 3. legato da un rapporto di subordinazione logico-causale, di
altri re e reami erano quasi pendenti da questi due. f. visdomini, 38
è frutto o pagamento del peccato pendente da quella legge data a'primi padri nostri
di guerra, i quali, pendenti da lui e standogli sempre al fianco,
sì grande altura, / così pendente da montar là suso, / ma,
in nave e fattala star curva e pendente da uno lato sopra il mare, tanta
su una superficie inclinata. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
pisa... leonardo gli aveva fatto da cicerone; erano anche saliti in cima
, giorno, iv-526: e l'un da tergo all'altro / il pendente cappel
colmo d'angustie, il cardinal gioiosa andò da claudio acquaviva generale della compagnia. algarotti
giamboni, 8-ii-no: delle cose che sono da dottare non dare la sentenza, ma
all'oratoria, ma pure illuminata spesso da luci pacate di bella umanità.
al mare, onde i pescatori sogliono da lungi scoprire i notanti pesci. ariosto,
-impennato (un cavallo). erasmo da valvasone, 1-9-87: egli [il cavallo
opinione del volgo la partenza del conte da loecces. mazzini, 47-25: chi
, monile o pietra preziosa che pende da un orecchino, da una collana, da
preziosa che pende da un orecchino, da una collana, da una spilla,
da un orecchino, da una collana, da una spilla, ecc.; ciondolo
iii-189: diedero a nostri due circelli da orecchie d'oro con sei pendenti. straparola
graminacee (briza maxima), caratterizzata da spighette pendule (ed è denominazione propria
, bellissima vergine: onde preso incontinente da suo amore, facela dimandare per moglie
il fiore delle tue genti sia da collocarlo nel mezzo ovvero in su le ale
ghippi e tragenda, che ricognobbe in censo da lui; e castello di castro rimase
rimasa in pendente, tirata a fine da un altro che non voglio nominare.
verso cui scorre un fiume. andrea da barberino, ii-234: era dal lato di
ne l'incavature di queste [travi] da la banda ov'elle riguardano il secondo
-con valore avverb.: in modo da formare un piano inclinato. daniello
26. condizione di chi è indeciso sul da farsi (nell'espressione in pendente)
pendente, perché mi vedea una faccia da accorato, mi disse: micillo
: però parlate alle loro signorie ora da mia parte, pregandole a venirne a fine
la quale si può dismontare. maironi da ponte, 1-ii-89: fiobbio...
se ne è trovati in alcuni luoghi da 80 in 90 canne per volta senza pendenza
quella del campanile di pisa, si riporta da alcuni a bizzarro artifizio dell'architetto.
bastassero ad aiutare il padre a torsi da quella pendenza e rimettersi in piedi su
era ragionevole che i sudditi pigliassero denari da gente straniera, e massimamente da'portoghesi
manzoni, v-1-181: essendo oggi venuto da me il cavallante panzeri con un conto in
'l no. = deriv. da pendere. pèndere (ant.
sospeso, attaccato a qualcosa in modo da gravitare verso il basso. dante,
segno. simintendi, 1-9: allora da prima l'arrostita aria da'secchi isboglienti-
por cacchi, i-343: gli pendevano da gli orecchi certe pietre di raro colore
-essere sbilanciato. s. bernardino da siena, 189: colui il quale ha
la luna pende. linati, 18-173: da un limpido cielo pendeva una falda di
aurea volgar., 595: allora da indi innanzi credette perfettamente in cristo. pasqualigo
che tu perfettamente saprai. s. caterina da siena, vi-3: la carità.
forma perfectamente rotonda. bruno, 3-453: da per tutto della terra escono isole e
attonita e indagatrice, poiché non s'aspettava da lui una simile domanda e tanto meno
, appurando il detto o il fatto da altri: « perfettamente » e intendono
e perfettando. = denom. da perfetto1. perfettìbile, agg.
essere incorrottibile. = deriv. da perfetto1, sul modello degli agg. verb
... non può altronde procedere che da un sistema che non crede alla verità
aspirare alla perfettibilità = deriv. da perfettibile-, cfr. fr. perfectibilité (
assolutamente o relativamente perfetto. marsilio da padova volgar., i-vi-10: ma.
la poveretta è stata ridotta a fuggir da casa sua. e. cecchi,
, non dare tregua. bartolomeo da s. c., 29-2-10: o
seguiti e sempre li perseguiti. guido da pisa, 1-254: che caso ovvero fortuna
, non gli manca mai modi nuovi da mettere in campo contro a di lui.
dal verme. leopardi, iii-205: da marzo in qua mi perseguita un'ostinatissima
in giudizio, accusare pubblicamente. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
punire e perseguitare tale offenditore. ca'da mosto, 160: con affettuose parole gli
un comportamento considerato pernicioso). zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
: la malizia è sgridata e perseguitata da tutti, da epicuro prima d'ogni
è sgridata e perseguitata da tutti, da epicuro prima d'ogni altro. p
piazza, fu lungamente perseguitato in sogno da quella immagine, per cui tutto tremante
panzini, i-228: non fummo perseguitati da mendicanti. -fissare in continuazione,
a severo esame di coscienza. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
non altramente a fuggire cominciarono che se da centomilia diavoli fosser perseguitati. bibbia volgare
,... la fece perseguitare da pitone, serpente grandissimo, che d'ogni
suoi fini: la forza, con perseguitar da vicino co'suoi soldati vittoriosi le reliquie
nessuna delle parti aveva molto di spazio da fuggirsi o da perseguitare. -sostanti
aveva molto di spazio da fuggirsi o da perseguitare. -sostanti botta,
g. gozzi, 1-239: venendo perseguitata da tre uomini con molta importunità, il
la sua narrazione dalla partita d'ulisse da calipso, nella quale infino là dove
, / ovunque corra, per fuggir da loro, / dei fuggitivi frettoloso il passo
d'onde. = deriv. da perseguire, incrociato con seguitare (v.
tribolato. s. caterina da siena, iii-42: sempre e'servi di
i più temuti, i più perseguitati da tutte tirannidi, di princìpi o d'
, iii-27-220: avversi ai borboni e da costoro perseguitati, arditi ingegni che assai
di napoleone, lo spodestato e perseguitato da colui che sarebbe stato l'ultimo a
... col farsi credere perseguitata da ercole per istinto d'aurelia, si rendea
qualche cosa di peggio? -afflitto costantemente da sventura e malasorte. caro, 12-i-302
, presentator di questa, il perseguitato da la fortuna, ha bisogno di qualche
: non era un signore, lui: da questa parte della barricata -dalla parte dei
che fuggendo marcin verso il monte perseguitati da quelli di augusto. brusoni, 618
, 1-187: balzò in avanti perseguitato da uno stridulo scoppio di riso che inchiodò
della pudica donzella sua principal nemica, da cui mortai catena gli è posta al
colpevole, perseguibile per legge; colpito da una condanna effettivamente pronunciata. -anche con
dante è un esule peregrino, perseguitato da tre condanne: il rogo, il taglio
li confessori conspiranti co'gesuiti hanno ottenuto da qualche persona leggiera le cose scritte a
qualche bibbie volgari ed altri libri perseguitati da loro. perseguitatóre (persequitatóre),
e loro perseguitatore. s. bernardino da siena, iii-48: a'nostri dì ài
- anche: irriducibile nemico. bartolomeo da s. c., 23: fu
medesimo diceva. = nome d'agente da perseguitare. perseguitazióne, sf. ant
spalle. = nome d'azione da perseguitare. perséguito (perséquitó),
stimuli de lo storione, per fuggire da una tempesta grande fo costretto lo esoce
di simile gente. = deverb. da perseguitare. perseguito (part. pass
pubblica e notoria concubina del perseguito, da noi ricercato. gramsci, 7-187:
fedi. = nome d'agente da perseguire. perseguizióne (perseguigióne),
g. villani, i-9-3: arnaldo da villanuova... annunziava per argomenti
di dio. = nome d'azione da perseguire. perseguzióne, v.
(duns scoto), deriv. da per se 'per sé'(che traduce il
persea. = deriv. da perseite. persèllo, sm. dial
cartelli stradali ». = comp. da per (con valore intens.) e
fare tanto queto e secreto che non fusse da li fratelli de lei persentito.
dotta, lat. persentire, comp. da per (con valore intens.)
d'egitto. produce un frutto buono da mangiare e aggradevole allo stomaco. citolini
, lat. tardo perservare, comp. da per (con valore intens.)
. = voce dotta, comp. da per, con valore intens., e
ma forza. = comp. da per con valore intens. e servire (
aver mai. = deriv. da perso2. perseulò§io, sm.
. tardo perseverabilis, agg. verb. da perseverare (v. perseverare).
tempo. = nome d'azione da perseverare. perseveratine), sm.
: della qual cosa non è molto da maravigliarsi, conciosiacosaché egli fosse nelli studi
nelle meditazioni perseverante. s. caterina da siena, i-25: chi l'ha [
fermo. bibbia volgar., vi-328: da colui che usa il color rosato ower
amonisco che qualunque bene tu cominci, da lui [gesù cristo] con perseverantissima
quasi diventano naturali. s. bernardino da siena, 565: l'operazione si
uomo propone e incomincia di fare. francesco da barberino, ii-152: perseveranza è tra
per suoi figliuoli. s. bernardino da siena, 691: la pazienzia, la
della sua grazia. tarchetti, 6-i-440: da queste visioni attingeva la perseveranza infaticabile del
in cristo). s. caterina da siena, i-25: dona pazienzia, fortezza
principio d'amore nasca dagli occhi e da bellezza, nondimeno alla conservazione e perseveranza
paulo che le nostre buone volontà sono da dio, e così le buone opere e
di mal fare. s. caterina da siena, iii-80: umana cosa è il
dal mio lato quanto posso, mentre da la parte loro è l'istessa perseveranza
la specie di governo stabilito là dentro da lui in tant'anni,...
, poco abitato. ha un porticèllo da navili piccoli. montale, 1-27: sbarbaro
il servizio che consiste nel portare qualcosa da un mittente a un destinatario. -per
e magi et anzolo et altre caxe da rezo a venexia, monta ducati 116
, 12-i-113: dieci giorni sono tomai da napoli e due altri appresso un non so
del porto di tanta tela d'olanda da farmi una dozzina di collari. s
parte ugualmente certa, cioè il netto da spese di porto, di rischio etc.
del destinatario, il vettore deve riscuotere da quest'ultimo al momento della consegna del
modalità vietate dalla legge (e seguito da un complemento di specificazione, designa il
improprie, come coltelli) o armi da fuoco per le quali non si abbia
posizione, rimettendosi al porto d'arme da sotto-offiziale. = deverb. da
da sotto-offiziale. = deverb. da portare. pòrto3, sm.
malati alla lettiga. = da porto3, per meton. pòrto6
. chiatta per trasportare merci e passeggeri da una sponda all'altra di un fiume;
il battello, la piatta, i porti da passar fiumi ed i foderi. nazari
che sono quasi mobili ponti. maironi da ponte, 1-ii-28: dalle fessure di una
rattiene, lasciandogli solamente libero il movimento da un sponda all'altra. pellico,
di corda. = deverb. da portare. pòrto? (pari
chi non si contenti a'pochi saggetti pòrti da qualche scelta e antologia? pirandello,
; un profumo squisito esalava dal calice come da un fiore, « è porto,
moretti, ii-722: il maltempo costringeva da una settimana il motopeschereccio in portocanale,
tutto pieno di motopescherecci impoveriti e incitnilliti da questa specie di maledizione. dizionario di
'porti interni'. = comp. da porto1 e canale (v.).
posizione, rimettendosi al porto d'arme da sotto-offiziale. lessona, 1180: '
dare licenza per porto d'armi lunghe da fuoco e il prefetto ha facoltà di
è chi è legato a un uomo politico da un sussidio, da un coppo di
un uomo politico da un sussidio, da un coppo di spaghetti, da un portodarme
sussidio, da un coppo di spaghetti, da un portodarme o da un passaporto.
coppo di spaghetti, da un portodarme o da un passaporto. = comp
un passaporto. = comp. da porto3, di e arma (v.
1-139: parlava il dialetto bergamasco, da far strabigliare gustavo che se ne intendeva
, 3-i-147: questi versi eran fatti già da assai tempo: ma prima del porto-franco
non sopravvenga. = comp. da porto1e franco? (v.);
portogalese, una abadia in portogallo. ca'da mosto, 1-74: questo cavo verde
, di maniera che le tre sopradette dànno da mangiare alla imperatrice e la altre dànno
isole deserte novamente ritrovate di là dal mondo da l'armata portugalese la nave di zena
fosse a piede o cavalcasse, si faceva da uno dei servidori nettar le scarpe,
de'quali il fiorino d'oro vale da lire 4 della detta moneta.
detta moneta. = deriv. da portogallo (portogh. portugat), dal
aver veduto una simia di forma diversissima da quelle che noi siamo usati di vedere
era partita una armata de cinque navi da siviglia per descoprire maluco in nome del re
in lisbona, potriano medesimamente esser condotte da que- st'altra parte delle indie occidentali
. di qui... quel fare da spaccamonti che si potrebbe dire guascone se
la tratti, come dicono i franzesi, da turco a moro e la faccia vedere
e spaccata polita, mettetene una mezza da ogni banda della porcelletta e infra ogni
mari territoriali. = deriv. da portolanox; cfr. lat. mediev.
dalli baroni..., non hanno da lasciare de accomodare le strade. galanti
a'baroni. = deriv. da portolano1. portolano1 (portulano)
pesca (nonché l'esazione dei diritti da corrispondersi in relazione con tali attività;
esigono il 'jus salmarum'sulle vittovaglie che da una provincia si estraggono per trasportarsi nell'altra
, a segreti per anticipazioni delle tasse da riscuotersi. -titolare di una carica pubblica
.: portolano della maggior parte de'luoghi da stanziar navi e galee, in tutto
una letteratura spenta, che ci riporta da un lato ad alessandria e al semitico
porto1), sul modello di hortuldnus (da hortus 'orto').
molta fatica. = deriv. da porta1. portolanòto, sm.
, 1-i-468: vi sono altri portolani dipendenti da questi in monopoli, bisceglie, nardò
remo; vogavanti. francesco da barberino, iii-134: se portar vuoi /
degli albizzi, i-264: a'portolati da poppa, che sono uome- ni
d'ora. = deriv. da porto5. portonaros, sm.
l'approdo! = deriv. da porto1. portonàtico, sm.
signore debbia avere di portonàtico ovvero gabella da ciascuna persona che caccerà fuora della terra
delle porte. = deriv. da portone. portoncino, sm.
. porta di grandi dimensioni, tali da permettere il transito di veicoli, che,
che, in partic., funge da comunicazione principale di un edificio verso l'
fargli strade e portoni liberi per dove averà da passare. l. bellini, 5-2-336
di qua e l'altro di là da quel grande e maestoso portone che voi
son tutti due pieni di quegli strumenti da occhio che vi dissi chiamarsi microscopi.
: muro interrotto, circa a metà, da un solenne portone di quercia scura,
erano più di due mila barili di polvere da artiglieria, la sbarbò di maniera insino
artiglieria, la sbarbò di maniera insino da fondamenti che di lei non vi rimase
tutto. a. campana, 178: da dolce a bussolengo nel viaggio si passa
natura, 1-v-58: l'acqua vien sostentata da certe chiuse o sostegni, i
tanto dinanzi quanto di dietro, da poderosi portoni.. prov.
. venez. portiner), deriv. da portone. portórdini, v
. fr. porteur, nome d'agente da porter 'portare'. portorealista, sm
= dal fr. port-royoliste, deriv. da port-royal. portoricano, agg.
522: questi droghieri, immersi da anni in un'atmosfera mista di
che l'utile che si ritrae da questo regale del portorio dovuto all'altezza sua
precedente * portitorium, deriv. da portitor -óris 'traghetta tore,
tore, battelliere, nocchiero'e 'doganiere', da portus (v. porto1)
portale. = deriv. da porta1, che traduce il lat. thyroron
a sua volta dal gr. $upo>póv, da $upa 'porta'. portòrio3, sm
i.) penserebbe a un comp. da portare e oro, per il
vi sono poi le decime dei transiti da regno a regno chiamate portiséchi, che irremissibilmente
: portasseno. = comp. da porto1 e seno (v.).
strepa torsello al lucchese. = da portovenere (v. portoro).
'imprese per operazioni portuali': l'esercizio da parte di imprese di operazioni portuali per
dove son i portuali / che millantano da pola? / a covar la gloriola /
lat. mediev. portualis, deriv. da portus (v. porto1)
portualità di venezia'. = deriv. da portuale. portuàrio, agg.
, l'importunità della questua: sempre da parte d'uomini validi, e spesso
primitive navigazioni. = deriv. da porto1. portuènse1, agg.
, anche in seguito alle modifiche apportate da traiano, il più importante porto dell'
, lat. tardo portuensis, deriv. da portus (v. porto1)
e contra all'aposteme calde. luca da caltanissetta, 398: in grande abondanza
abondanza vi è della porcellana o portulaca, da signiori portughesi chiamata 'badrucca'. 0.
., 'portulaca domestica'... nasce da per- tutto, e principalmente negli orti
dotta, lat. portunalia, deriv. da portùnus, dio protettore dei porti.
. stor. diritto di riscuotere danaro da chi entrava e usciva da un porto,
riscuotere danaro da chi entrava e usciva da un porto, che nel basso medioevo
il mare, in val di magra, da luni portuosa l'ombra di ennio discendere
dotta, lat. portuósus, deriv. da portus (v. porto1)
dotta, lat. scient. porzana, da porzana, variante regionale di porcellana5;
distinta o, anche, materialmente staccata da esso e contraposta al tutto o
. la terza è detta nessamah e da mosè spiraculo, da david e da
detta nessamah e da mosè spiraculo, da david e da pitagora lume, da
e da mosè spiraculo, da david e da pitagora lume, da agostino porzion superiore
da david e da pitagora lume, da agostino porzion superiore, da platone
pitagora lume, da agostino porzion superiore, da platone
mente, da aristotele intelletto agente. p. f.
porzione superiore, gli ebrei nesciama, da mosè detta nel genesi spirito della vita
, egli in tanto è bene amato da ciò che propiamente siam noi, cioè
, perché è inceppata in questa carne e da questi umori ingombrata. malpighi, 1-193
: diodata badava a quel che c'era da fare, e lui correva in piazza
delle quali tutta l'area venia scompartita da tre circoli concentrici in tre parti. foscolo
moschea, come quelle che non hanno da entrar in paradiso, ma restano di
il primo uomo ricevette ravviamento a parlare da dio stesso, il quale parlandogli il
per li bastardi, / e vorrebbe da noi qualche porzione. muratori, 10-ii-203
qualsiasi diritto, quota di un debito da pagare o di una spesa da sopportare,
un debito da pagare o di una spesa da sopportare, quota di partecipazione, sia
dominio, di spese (denaro pagato o da pagare) che risulta dalla suddivisione materiale
, bene o complesso di beni derivante da una suddivisione (in partic. parte
negozio sociale, il quale sia costituito da più negozianti compagni anche per porzioni e
.. dichiarare... li tempi da farsi li pagamenti. spallanzani, ii-285
oggi parrebbero raccolta d'antiquario o porzione da masnadiere, leggendosi appo leon d'ostia
e alle donazioni che egli avesse fatto da vivo). - porzione virile:
, iv-127: prima ch'io partissi da fusignano, mio fratello fece testamento; e
-figur., con riferimento ai beni largiti da dio. muratori, 10-i-70: solamente
beni comodi e grazie a noi compartite da lui. fr. morelli, 28:
contenti dalle opere delle loro mani procacciarsi da vivere. -porzione parrocchiale o funeraria
vescovo (così denominata perché spesso costituita da una quota dei frutti di un certo
. g. michiel, lii-4-300: da tutte queste chiese si cavava ogni anno per
pagati per la tassa e porzione sua indifferentemente da ciascuno, 'etiam'dai popolari e persone
.. deputò 2500 scudi l'anno, da spenderli per la porzione di santa chiesa
sanudo, iii-161: sarano in italia da persone 30 milia, tra francese e sguizari
à 'uto el bailo dii degiun da numero x milia, però dimandava la
, ecc., che deve essere fornito da ciascun partecipante a una coalizione militare o
: la porzion delle genti che s'ha da dare da ciascheduno dei collegati è diversa
delle genti che s'ha da dare da ciascheduno dei collegati è diversa, più o
conservata già ab inizio, / correndo insiem da l'uno e l'altro polo /
di colore infocato ed acceso, e da questo a forza di lunghissimo e continuo
generale, persona di riputazione, il quale da sé avesse autorità di provveder all'esercito
cavando questi denari per estimo ovvero per carati da tutta germania, perché anco tutti li
, lxxx-3-78: ha nome di essere uomo da bene, ma da alcuni ho sentito
di essere uomo da bene, ma da alcuni ho sentito opporgli che, nei contratti
li profani e li sacri. e da questa distinzione nasce la distribuzione delle porzioni
? broggia, 164: per dar da guadagnare io porzioni, per esempio, a
, che si eccitarebbono e verrebbono percepite da più e più trafìcanti, se un tal
poi la separazione del lavoro. maironi da ponte, 1-i-18: la comunità poi di
d. sestini, 35: riposati da un'ora e mezzo, ripigliammo il nostro
soffermò davanti dopo aver rallentato così gradualmente da non produrre scosse. calvino, 14-68
. cappello, lxxx-4- 807: da molti secoli la di lui famiglia aveva introdotte
paulo gradenigo, qual è consier e va da marina proveditor zeneral in campo a padoa
lo rende precisamente individuabile, o accomunato da uguali intenti, o, anche,
alla quale improvvidissimamente è lasciata in balia da tormentare e da pervertire la porzione più
è lasciata in balia da tormentare e da pervertire la porzione più rispettabile del genere
, 53: e necessario la purga da lei proposta con le cavate di sangue anche
e s'impingua e cresce. liborio da fermo, lxii-2-ii-137: li ha fatti pubblicamente
spendendolo, non pensava a mettere veruna porzione da parte per la vecchiaia. g.
restata qualche porzione del danaro fattomi avere da v. e. per acquisti di cose
di rimuovere una porzione dello scarso capitale da quei rami che non hanno d'uopo
(o del corpo umano) caratterizzata da precisi rapporti topografici o da una particolare
) caratterizzata da precisi rapporti topografici o da una particolare struttura. a. cocchi
aggemellate sullo stecco, in padella, da far porzione. -avere poteri e ordinamenti
quella vivanda. -farsi le porzioni da sé: impossessarsi di quanto, a
gli artigli e di farsi le porzioni da sé, in questo basso mondo e,
quasi paterno. = deriv. da porzione; cfr. porzioniere, parzionabile e
fr. ant. portionnier, deriv. da portion (v. porzione);
, l-i-101: avvertite di porre tal punto da quel lato dove l'opera si può
uniscono più. = deriv. da porzione. porziùncula { porziùncola),
stato doloroso, tormentoso, in modo da riceverne riposo, ristoro o sollievo.
racolgniono alena, / conciano le cose da mangiare. costantino da orvieto volgar.,
conciano le cose da mangiare. costantino da orvieto volgar., xxi-781: quando
. grazzini, 4-291: la badessa ha da un'ora in qua certe doglie di
turno, te aspettarà pena di tristizia da non nominare, e con tardi voti farai
. agio. iacopone, 3-34: da lo 'nfemo rimastela questa veste penosa;
assaggiato [il piacere] che, scorgendone da lontano un altro e credendo fra sé
, senza mai aver posa. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
lo fa tempestare / non si parte da. llui. boccaccio, iv-199: cariddi
3. quiete dell'animo non turbato da timori,
strinse a sé per tale virtù che tristano da lei non si potè partire; e
luogo né posa. boccaccio, ii-2-100: da queste cose, donna, nasce un
posa le vicinanze s'amino. piero da siena, 8-19: tu sarai re co
all'or sotto il romano impero. erasmo da valvasone, 2-1-46: se né franco
pronunzia nel verso, non vi sieno anche da notare le pose de'sentimenti. stigliani
-in posa: immobile nell'atteggiamento richiesto da un artista per l'esecuzione di un ritratto
espone. il viso -innaturale, da posa - s'imporpora d'onta.
ima raggiera di stucco indorato e passeggiare alto da terra su le nuvole fatte a batuffoli
che sa distinguere il momento dello scherzo da quello grave ch'egli assumeva talvolta col
per ogni giorno di lavoro, indipendentemente da quanti siano questi giorni. -teatro
di mine o di ostruzioni, eseguita da apposite unità militari. dizionario di marina
ama in posa / lo mondo à da lo suo lato. -da fermo
con riferimento ad animali. francesco da barberino, iii-112: se caldo è grande
furon sì presso che non ci era più da temere. -immobile, stagnante (
il mare). s. bernardino da siena, iii-99: d cuore degl'impi
ho fatto quel che mi fu comandato / da tal ch'i'non potre'nulla disdire
: continuare, persistere incessantemente. giacomo da lentini, 642: amore m'à feruto
deitate in se rinchiosa. s. bernardino da siena, 585: e1
uno successivamente, senza alcuno conosciuto ordine da noi, esser da lei [la
senza alcuno conosciuto ordine da noi, esser da lei [la fortuna] permutate.
. -interminàbilmente. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
. 7-15, pare invece un deverb. da posare1, per calco sul fr
comp. dall'imp. di posare1 e da carta. posacavi, agg.
comp. dall'imp. di posare1 e da cavo * (v.).
comp. dall'imp. di posare1 e da cenere (v.). posada
comp. dall'imp. di posare1 e da esca1 (v.).
comp. dall'imp. di posare1 e da ferro, n. 9 (v.
artificiale. = deriv. da posa1, n. 11, per calco
, sul quale si posa il lume da conversazione o altra simile lucerna a olio,
comp. dall'imp. di posare1 e da lume1 (v.).
., per lo cui moto ne partiamo da loco a loco, con la piegatura
esser tanto più longo che non ha da esser l'artigliaria, quando sono li
l'artigliaria, quando sono li posamenti da capo e da piei. sabbatini, 112
quando sono li posamenti da capo e da piei. sabbatini, 112: si piglia
piedi venticinque, la quale dovrà servire da leva, et il mezo di essa si
o meno si fermi, accadendo che da un maggiore o minor posaménto un distinto
il coro, è divisa in cinque atti da quattro posamenti che fanno gli istrioni nel
posaménto. = deriv. da posare1. posamine, agg.
] può essere eseguita... da sommergibili posamine. = comp.
comp. dall'imp. di posare1 e da mina2, n. 3 (v.
carena, 2-221: 'posamolle': arnese che da poco in qua usano alcuni di tenere
comp. dall'imp. di posare1 e da molla1, n. 18 (v.
avrò, non avrò mai posanza. dante da maiano, 1-27-2: da doglia e
. dante da maiano, 1-27-2: da doglia e da rancura lo meo core /
maiano, 1-27-2: da doglia e da rancura lo meo core / veggio partire
ma va vogliendo. = deriv. da posare1, sul modello dei termini astr.
comp. dall'imp. di posare1 e da ombrello (v.).
comp. dall'imp. di posare1 e da pena (v.), per
calco sul gr. ncujatnovos, comp. da naxxnc, 'cessazione, fine'e tcóvoc
quel caro e soave posapiano aveva imparato da tempo a non
seguaci si ribellarono apertamente al suo programma da posapiano. soffici, v-5-379: il
i posapiano dello spirito, tutti i pirronisti da tre un quattrino... e
per lei precisamente come un dio circonfuso da un'aurea nube che velava i suoi posapiano
= comp. daltimp. di posare1 e da pianò2, n. 25 (v.
comp. dall'imp. di posare1 e da piede. posare1 (ant.
. (poso). riposare astenendosi da attività faticose o oziando, per lo
giacere postami, mi posava. girolamo da siena, ii-100: non ti posare mai
, / dove il posar mi è bello da rischio e da fatica. -in relazione
il posar mi è bello da rischio e da fatica. -in relazione con un compì
così appieno in quel dì l'ordine da noi preso nel vivere seguitare, similmente stimo
fu lunga la giornata si posò un momento da battagliare. -stare a riposo
vicin posando stava. cesarotti, 1-xxxii-173: da lor poscia al tuo piè cader vedrai
non posa nel sudario. [sostituito da] manzoni, pr. sp.:
colla mano di posare un minuto; versò da bere, levò i bicchieri un dopo
, che venner de fossato; / da quale parte volvome, rompomece el costato,
conquassato, non ce pózzo pusare. folgore da san gimignano, xxxv-ii-407: far trar
una novella de un caso piacevole e da ridere occorso la notte medesima che egli
si posava con la moglie, perché accecò da queu'oc- chio. -dormire e
perviensi. -sostant. francesco da barberino, ii-321: se tu fai poco
muto, silenzioso; tacere. francesco da barberino, 12: messere, costoro sanno
mi conviene parlare per imprendere. niccolò da correggio, 169: possate ormai
4. avere pace, non essere turbato da conflitti esterni o da lotte intestine (
non essere turbato da conflitti esterni o da lotte intestine (una città, uno stato
. feciono insieme certe convenzioni. andrea da barberino, 1-270: meglio è posare
provincie. -avere tregua, scampo da un nemico o da un persecutore.
-avere tregua, scampo da un nemico o da un persecutore. garopoli, 6-7
non sien posate, non v'è da temere gran fatto che altri voglia uscir
sollievo a un tormento spirituale. giacomo da lentini, 6: tanto frange a terra
/ e la sua luce avrà 'l sol da la luna, / e i fior
poso mai notte né die. fausto da longiano, iv-130: o disaventu- rato
posava. -sostant. compagnetto da prato, 231: dio! l'avessero
e spera, / ecco a'tuoi piè da luminosa spera / sceso di numi ossequioso
poi si posa e tace. onesto da bologna, i-31: amico, poi che
6-i-647: quell'amore che si strugge da sé senza posarsi non è che l'
fatti grande onore, e presenti di cose da vivere. vespucci, 1-162: pigliammo
prop. subord.). giacomo da lentini, 642: voi che trovate novo
, posa, scarmiglione! ». zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
per pensieri, ma piuttosto gli raffrena dentro da sé con verga di continuo rigore.
di stefano, né posavano un momento da assillarlo. giusti, 4-i-337: se sgorgando
altro, dimostravano di consentire alle cose dette da me, il gello a colui rivoltandosi
(un oggetto). guidotto da bologna, 1-24: di fino talento ti
le due nicchie..., che da ogni parte si veggono e nelle quali
eremita, il quale era ogni dì visitato da molte devote persone. -condurre
diterminato di sillabe et ai luoghi dove hanno da risedere e posar gli accenti. d
sì ti poserai colla tua compagna. andrea da barberino, i-21: dopo molti sollazzi
quasi si sentì morire. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
(326): era un soggetto da farlo girare di pulpito in pulpito, e
(326): era un soggetto da farlo girare di pulpito in pulpito, e
tanto mal posa -e duro affare! dante da maiano, 1-7-12: in te,
del moto e del senso, sciolto da ogni legame vitale, vi posava ancora
si posi di sopra ne la spalla e da piè punti in terra: sopra essa
-essere caricato (un oggetto pesante da trasportare). forteguerri, iv-437
sue spalle, formione, / ha da posar la soma. d'annunzio,
, 11-138: già prima, in fogli da sé, registravo versi di dante che
: quando il giorno è tanto cresciuto da poter vedere distintamente le stame qualora si
dividere il giorno artifiziale, il quale è da che si leva il sole a che
ascosa. -ant. smontare, cadere da cavallo. giostra delle virtù e dei
la giustizia alla verità], fé posar da la sella, / k'era venuta
posteggia, finch'ei mi veda libero da questo impaccio; ed allora verrà a posarsi
le sponde fresche del lario. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
, stanziarsi in un territorio. guido da pisa, 1-236: enea drizzò le sue
e nelle destinate piazze si posarono. da quel momento in poi la corsica non
. -appostarsi. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
, ma pieno di scogli, rotto da botri e da crepacci. pavese, 10-157
di scogli, rotto da botri e da crepacci. pavese, 10-157: poserà
o meno lungo, nell'atteggiamento richiesto da un pittore, da uno scultore o da
nell'atteggiamento richiesto da un pittore, da uno scultore o da un fotografo per
da un pittore, da uno scultore o da un fotografo per l'esecuzione di un
mia signoria illustrissima di andare a 'posare'da un fotografo. castelnuovo, 239: il
... si recò a posare da lui per un monumento. pascarella, 1-42
proprio una cosa pietosa il sentir dire da quel povero vecchio affamato com'egli avesse
egli avesse più volte acconsentito a posar da modello a un giovanotto che non poteva pagarlo
se alcuno sostiene che la morale sgorga da una fredda esposizione di fatti, o
qui... non si può andare da un libraio, pigliare un libro,
, che alessandra, premurosa, tolse da una sedia e gli posò sulla fronte
per la poca materia che ha avuto da posare e per gli remolini degli incontri
guai / e per farmi lo star da voi lontano, / donna, meno aspro
ne'suoi primi anni vestì l'abito da prete,... ma poi lo
bel posare: come invito a desistere da un atteggiamento, da un comportamento importuno
invito a desistere da un atteggiamento, da un comportamento importuno o seccante.
comp. dall'imp. di posare1 e da rete (v.).
il coltello e la forchetta: posate da tavola, da dolce, da frutta
e la forchetta: posate da tavola, da dolce, da frutta, da pesce
posate da tavola, da dolce, da frutta, da pesce) e per servire
, da dolce, da frutta, da pesce) e per servire le vivande dal
vivande dal piatto di portata (posate da portata, di servizio). -
cucina per preparare le vivande (posate da cucina). segneri, iii-2-120
un cucchiaio. gozzano, i-788: da una finestra aperta giungeva un tinnire di
= dallo spagn. posada 'astuccio da viaggio contenente la posateria', deriv
contenente la posateria', deriv. da posar (v. posare1).
. cantari cavallereschi, 170: poi da marsilio si tolse licenzia / e cavalcò con
venne con tutto l'esercito in due posate da verona a bedriaco. roffia, 553
poi riprendere il cammino. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
, innamorata, / qualor punta è da non usati guai. -il posarsi
piegandole), un braccio più o meno da terra, si chiama posata da quel
meno da terra, si chiama posata da quel posare che fa il cavallo del suo
] / che i ritmi apprende a misurar da lei / e da lei, che
apprende a misurar da lei / e da lei, che le cede e le vien
= dallo spagn. posada, deriv. da posar (v. posare1) -
necessaria a una valutazione attenta, sorretta da serenità di giudizio e da oggettività;
, sorretta da serenità di giudizio e da oggettività; con una tranquillità che è
autunno. baretti, 1-100: presentate da amendue le loro scritture, i giudici
sono così agili, ma procedono posatamente da cosa a cosa riconoscendo i loro nessi più
iii-406: poich'egli s'era partito da trento, non volle muover o piede o
in modo sereno, con l'animo sgombro da preoccupazioni e da affanni; placidamente,
con l'animo sgombro da preoccupazioni e da affanni; placidamente, tranquillamente. segneri
stupiscono molto come un elia, perseguitato da una potente reina, potesse mettersi in
me ne stupisco. idem, iii-3-349: da tutto ciò può arguirsi quanto poco si
lancellotti, 1-89: non s'ha da correre alla sfilata, ma caminare posatamente
: si pensa a certe saliere e centri da tavola; alle ornamentazioni della posateria di
acciaio inossidabile. = deriv. da posata1. posatézza, sf.
di calma e di tranquillità, procurata da serenità o da freddezza d'animo,
e di tranquillità, procurata da serenità o da freddezza d'animo, che produce capacità
in qualche guisa la religione si ha da camminare con posatezza, umiltà e riguardo
un ragionamento posato sul falso sarà falso da capo a fondo. 3
stando tu nel tetto posato e messi da bada tutti gli altri pensieri, tu cominciassi
raccese. -riposato. francesco da barberino, i-19: como vedete, dormon
assennato, che non si lascia turbare da pensieri molesti e sa contenere i propri
, i-689: volle [fra giovanni da fiesole]... per sua soddisfazione
non così quei che solamente si muovono da ragione. è ver che questi non si
non aver mai a vedere gl'italiani colti da terror panico. eppure pare che i
posata e fina e avvisata, tale insomma da non abbandonarsi e, massimamente, da
da non abbandonarsi e, massimamente, da non lasciarsi cogliere dal marito. pirandello
leggi. -sostant. bartolomeo da s. c., 14-1-11: e'
di calma e di dominio interiore, libero da emozioni e passioni, da turbamenti spirituali
, libero da emozioni e passioni, da turbamenti spirituali e fisici. simone
turbamenti spirituali e fisici. simone da cascina, 139: voita di cure innutile
posati. bianciardi, 4-12: erano scalini da scendere in tonaca, con piede posato
que'pel già posato cielo / stracchi da la difesa ognun s'aviva. ungaretti,
, un atteggiamento); che nasce da pacata e serena considerazione e si manifesta
(un sentimento). bartolomeo da s. c., 4-5-11: qual
inclinazioni e passioni, determinato all'azione da sùbiti movimenti anzi che da posata riflessione.
all'azione da sùbiti movimenti anzi che da posata riflessione. pirandello, 6-714:
vogliono ». 10. dettato da misura e ponderatezza; privo di espressioni
scorgere molti rimedi non solo per guarire da queste punture, ma da guardarsene in modo
per guarire da queste punture, ma da guardarsene in modo che non arrivino alla
un posatoio a tribuna coperta con panche da sedere alle due pareti. cantù,
]: 'posatoio': oggetto o luogo da posare oggetti o da posarsi.
oggetto o luogo da posare oggetti o da posarsi. -sedile, posto a
facci alle vicine macchie che alte sieno da far altri posatoi, che stiano impedendo
al suolo. = deriv. da posare1. posatóre1, agg.
posatrice. = nome d'agente da posare1-, nel senso di 'selciatore',
dal fr. poseur, nome d'agente da poser 'affettare'(v. posare1,
comp. dall'imp. di posare1 e da tubo (v.).
fondo i vasi dell'olio, ché da la posatura non prendessero tristo sapore.
. -in partic.: sedimento costituito da detriti di vario genere che si deposita
sia stata lasciata in forma di posatura da varie inondazioni. manfredi, 5-235:
votasse e rinettasse il fondo ben bene da ogni melma o posatura che dentro vi
dagli emissari de'laghi, non vanno esenti da posature, e però vuol ben dire
o canali più liberi dalla gruma e da quella posatura che il sangue in quelli
scrivere. -impressione di compostezza suscitata da una rappresentazione pittorica. piccolomini,
in un testo scritto è espressa graficamente da un punto. lombardelli, 39:
parti in cui un testo è suddiviso da una pausa. algarotti, 1-x-152:
, in cui il fregio resti diviso da certi modiglioni che corrispondono alle teste delle
le posature della prima strofa fossero corrisposte da vicendevoli posature nelle seguenti. muratori,
prosa. = nome d'azione da posare1. posbèllico, v.
cattiva qualità; vinello. matazone da caligano, xxxv-i-800: falò [il villano
utilissima cosa sarebbe, per preservare almeno da alcune malattie i villici risaiuoli, l'
, a uso di ordinaria bevanda, usata da poveri contadini e dai braccianti, che
: era abbastanza novo che uno venisse da fuori a comperare la posca acidula della
pezza intinta in acqua mista ad aceto da applicarsi su una parte malata: acetella,
, bevanda'(sul modello di esca 'cibo'da edite 'mangiare').
comp. dal lat. post 'dopo'e da cenare (v.). pòscere
chiedere, reclamare. felice da massa marittima, xliii-292: ciò che l'
(anche unito con le prep. da o di: da poscia, di
con le prep. da o di: da poscia, di poscia, diposcia)
possa pò fare la soa voluntade. betto da pisa, 338: dico inver di
medicina poscia tardi si piglia. pietro da bascapè, v-188: 134: èva si
, iii-27-32: li vostri spirti trapassar da poscia / per sua vertù nel ciel
se guardo dal ogo e da la invrienpa, e posa sì sen vada
, 55: misero aminta, che da lei fu poscia / e sprezzato e
, 13-41: quel che, forato da la lancia, / e prima e poscia
per la quale cosa allora e poscia da ogni inimichevole assalto il libe- roe.
prima / fu l'opra disegnata, e da zobeide / poscia eseguita fu. monti
po, il quale, bagnando rapidamente da tramontana le radici del sasso, si
serò del to regno securo. battista da montefeltro, 1-197: famme veder quel
signori miei, per lo fatto di meo da cana e anco di misser spinello v'
: avenga che noi siamo... da marte inclinati a omicidi, da venere
. da marte inclinati a omicidi, da venere a disonestà e da altri pianeti ad
omicidi, da venere a disonestà e da altri pianeti ad altre cose sì fatte
, dimostra a'prìncipi che non è da confidarsi dei popoli nuovamente acquistati. d.
son mortali, dove quelle poscia che da questa parte detta ethero sono immortali e
dopo, successivamente a (anche seguito da altre prep. come a, di
come a, di). bonvesin da la riva, 20: poxe quelle sexe
in contesti figurati allusivi al lasciarsi trascinare da passioni o da desideri, al cedere
allusivi al lasciarsi trascinare da passioni o da desideri, al cedere all'attrazione che
attrazione che essi esercitano). bonvesin da la riva, 28: de la sanitade
= lat. postèa, comp. da post 'dopo'ed ea, abl. sing
var. postra proviene per ipercorretti- smo da possa. posciaché (posciacché,
1-32: muoiano tutti gli abitatori, da raabbe meretrice in poi e tutti quelli che
.. l'armata russiana, fiancheggiata da un corpo d'imperiali...,
francesco possa che fu ditta la predica da mattina. bandello, 1-17 (i-199)
che già preparata aveva, al luogo da la fante disegnato senza incontrar persona s'
disegnato senza incontrar persona s'inviò. da porto, 1-243: essendo io mandato da'
indicare la decorrenza di una situazione: da quando, dacché, dal momento in cui
cui (anche preceduto dalle prep. da, di). breve di montieri
modo congiuntivo del verbo. guidotto da bologna, 1-95: colui ch'è amico
io hoe medicato tutta la famiglia sua da possa in qua che agata fue mia
non pertanto potrai avere vittoria. fausto da longiano, iv-221: poscia che le botti
buoni disideri. = comp. da poscia e che * (v.)
), propriam. 'schizzo'(da pocher 'abbozzare', che è in origine deriv
'abbozzare', che è in origine deriv. da poche 'tasca'), ma passato,
detta arte possa né debba lavorare di notte da l'ultimo suono de le tre volte
postille], 6687) deriv. da poscia, sul modello di primato, sezzaio
scienza prisca ha avuto un altro tributo da luigi a deo dato. tommaseo [
signore e la maiestà del re, e da poi ve scripse el vesco da novaira
e da poi ve scripse el vesco da novaira, ha mandato la prefata sanctità a
macchie. = probabilmente comp. da post 'dopo'(e, qui, 'dietro'
e, qui, 'dietro') e da un derivato del lat. condire 'riporre,
dal lat. postcras, comp. da post 'dopo'e cras (v. crai
avisato de la morte del cardinale, da me a pena creduta. c. papini
dei sopransi, ed essendoci qualche cosa da dire oltre i sottintesi saluti, pose
= deriv. da poscritto-, cfr. anche lat. postscribére
, lat. tardo postdelictum, comp. da post 'dopo'e delictum 'delitto';
comp. dal lat. post 'dopo'e da dì (v.).
, dopodomani. s. bernardino da siena, 566: domane e posdomane io
la volontà di dio, quando ella viene da lui, avendo tu a fare una
postdimane. sannazaro, iv-346: spero da postdomane inanti dare le lettere a l'abbate
il vostro discorso satirico. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
comp. dal lat. post 'dopo'e da domani (v.), per calco
comp. dal lat. post 'dopo'e da domattina (v.).
. = agg. verb. da posare. posgióne, v.
]: 'posidonia': nome mitologico applicato da koening alla 'zostera oceanica'di linneo od alla
gr. ilo
, s'accordò con altro pittore. da ponte, 257: si fissò il giorno
dell'anno 1804 partì co'suoi quattro figli da londra. romagnosi, 4-1044: provar
statue e di vasi e di canne da moschetti sono positivamente insigni. de roberto
. con piena certezza, di sicuro, da fonte attendibile, senza alcun dubbio.
positivamente che ciò non potesse allora derivare da altro che dalla mancanza del riverbero dello
. maffei, 10-ii-254: ecco deciso da chiesa santa ch'è positivamente peccato il
spia: sono a mani nostre deposizioni fatte da lui alla polizia di napoli. tarchetti
di scienze rispetto alla natura dell'elettricità. da alcuni s'immagina che i suoi fenomeni
alcuni s'immagina che i suoi fenomeni dipendono da un semplice fluido sottile, in eccesso
; in senso assoluto. marsilio da padova volgar., i-14-8: conviene questi
al lato. vasari, 4-i-18: da che vostra eccellenza si contenta che io facci
ma accompagnato da'prìncipi e signori e da tutta la corte con le guardie innanzi vestite
s. venier, lxxx-3-833: e alieno da delizie e lussi, essendo solito di
di vulgo. caro, 12-ii-230: da qui innanzi scrivetemi come si suole agli
inutile. = denom. da positivo. po$itivato (pari. pass
realtà come realtà di fatto, indipendente da ogni rapporto con lo spirito che la
positivisme (nel 1830), deriv. da positif 'positivo'. positivista
: dopo un elogio della natura, da buon materialista e positivista qual era,
positiviste (nel 1834), deriv. da positivisme (v. positivismo)
'critica sperimentale'. = deriv. da positivista. po§itivisticaménte, aw.
gramsci, 4-223: carattere positivistico, da una parte, e, dall'altra,
storico della filosofia dalla sua filosofia, da lui concepita come il risultato, in forma
a grado a grado in luce nel tempo da tutti i sistemi precedenti. e.
attiene ai fatti concreti ed è alieno da fantasticherie o idealismi. - anche con
elettricità positiva. = deriv. da positivo. positivo, agg.
metastasio, 1-iv-10: e cosa veramente da piangere, caro gemello, il vedere un
sono quelli che si fondano in una realità da noi percepita. leopardi, i-189:
attivamente a determinare un fenomeno. fausto da longiano, 31: cessano ancora i venti
gli ingegni, se ciò veramente nascesse da una sustanza propria e reale del freddo
e positiva sostanza, mi ritrovai angustiato da non poche difficoltà nel volere con tal
è stabilito in modo concreto e verificabile da un'autorità politica o religiosa ed è applicato
, anche con riferimento alle norme stabilite da dio con un apposito precetto rivelato:
dell'azione, con qual metodo son da trattare in una storiografia che non sia
le altre rivelate e positive si allontanarono da me, ma anche quelle di qualsiasi sistema
parte per certa convinzione morale e perché so da chi furono scritte. quello che è
che la guardia dell'imperatore s'è già da quindici giorni avviata verso parigi, segno
: mentre le comari si concertano sul da farsi, onde avere dei dati positivi per
libro stampato, chi intende confermare il detto da altri come vero e evidente, soggiunge
lavoro di psicologia positiva non ancora tentato da nessuno. d'annunzio, 1-565: ora
visione positivistica della storia dell'umanità enunciata da a. comte, la fase più
della odierna scuola positiva, merita certamente da noi il predicato onorevole di patriota velocigrafo
: la grande loro antichità viene attestata da una serie di date certe, che già
butti, 92: egli, così aborrente da ogni praticismo, non isdegnava..
pensieri positivi: del guadagno, dei mobili da metter casa. -sostant.
« elmo di scipio », mito da panche di scuola. 8.
risposto sul positivo. noi vogliamo sentirlo da te, che alla lunga sei quello
leggiera e tale qual sia, scusa da questa pena, per l'incorso della
, consideriamo che in quest'atto sono da distinguere due casi: l'uno dell'
vizio... non procede in nessuno da positivo spirito di malignità. d'este
o princìpi non abbastanza recisi e determinati da servire d'indirizzo. -log.
a sistema cellulare. moravia, 19-113: da qualche tempo mio marito si direbbe che
andava in una carrozza molto positiva tirata da sei mule, nella prora della quale
fu positivo quanto si possa dire, ma da questi negri, che vivono al buio
civile, ma positiva. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
di percorrenza scelto convenzionalmente (di solito da sinistra a destra rispetto all'osservatore),
a quelle di tali numeri; espresso da uno di tali numeri (una grandezza
è minore dell'unità, sicché possa da essa sottrarsi); ma negli altri casi
, né potendo il corpo a passare da una velocità positiva ad una negativa se
le soluzioni di un'equazione non espresse da numeri interi, frazionari e positivi sono
numeri interi, frazionari e positivi sono da considerarsi impossibili od assurde. 21
sm.): piccolo organo spostabile, da posare su una base (e specie
, che fanno le visite ai poveri da queste parti, si mettono a proteggerne
arte della lana di siena, 358: da vinti soldi in giù, o confessando
lat. positor -óris, nome d'agente da ponére (v. porre).
trasformazione di radiazione elettromagnetica in coppie formate da un elettrone e da tale particella,
in coppie formate da un elettrone e da tale particella, e può combinarsi con
gli antiprotoni. = comp. da positivo] ed [elettrone (v.
sm. fis. sistema instabile formato da un positrone e da un elettrone prima della
sistema instabile formato da un positrone e da un elettrone prima della loro annichilazione.
loro annichilazione. = deriv. da positrone. positura, sf.
sopra vadano a basso, e quelle da basso vadano di sopra. piccolomini,
ei disse: « io voglio / andar da gesuita o teatino, /..
s'incomincia a formar teseo, detto da àc0t < » non già dalla bella positura
secondano la positura de'corpi che hanno da ricoprire e che, in vece di
, iii-15: figurò il santo portato da un gruppo di angioli, che con
donna. -posa di un modello da ritrarre. l. pascoli, 1-86
assai grande, dove vedeva, facendosi da sé que'movimenti quelle positure e quelle
e la più conveniente all'azione che ha da rappresentare. -per estens. atto,
disegni su le positure veneree, intagliati da marcantonio raimondi. batacchi, 2-168: donne
ci diede soltanto una galleria di positure da bordello. 4. collocazione geografica di
su gli occhi, a settentrione è battuta da immenso mare senza più terra. m
suoi stati inseparabile dalla francia. luca da caltanissetta, 316: si cominciomo a
andata, l'amore che ci avevano da portare quei signiori, i regali che
signiori, i regali che ci avevano da fare, la positura del paese, la
da un corpo d'imperiali...,
separata per mezzo di un vasto mare da quelle nazioni che sogliono tenere in piè grossi
positura ovvero sito de'campi che son da eleggere sia cotale: cioè, che nelle
d'alcuna gran montagna aperto e dischiuso da queste due parti, non diventi rigido
modo. vincenzo maria di s. caterina da siena, 15: il sito è
se questa proporzione non fusse stata alterata da una causa più propinqua e più potente,
del mare. -posto occupato da un corpo fisico o da un oggetto
-posto occupato da un corpo fisico o da un oggetto in relazione con altri o
secondo la positura loro et il verso da quale sono guardati, fanno apparenza diversa
cosa incredibile. -mus. posto occupato da segni e notazioni sul rigo musicale.
superficie di questa e chiuda il canale da una ripa all'altra,...