così tutti e corpi celesti hanno esser da dio come da prima cagione del tutto.
corpi celesti hanno esser da dio come da prima cagione del tutto. d. bartoli
una [nave] qualunque sia, o da corso a remi o da carico a
sia, o da corso a remi o da carico a vela:...
ai crudi ordigni, a gli organi da guerra. magalotti, 21-12: è tutto
.. sì risoluto e feroce che da due anni inutilmente cercato...
pirandello, 5-511: partendo l'invito da una rassegna come la sua, la quale
quale il filosofo o il poeta opererebbe da organo delegato. -intermediario, mediatore.
, di uso prevalentemente liturgico, costituito da materiale sonoro, quali tubi e canne
compressa necessaria alla produzione del suono, da un meccanismo composto, fra l'altro
meccanismo composto, fra l'altro, da tastiere e da registri: i tubi
, fra l'altro, da tastiere e da registri: i tubi sono divisi in
dalle tastiere, il cui numero varia da uno a cinque e dalla pedaliera;
mano, sono ora nell 'organo elettrico mossi da un meccanismo elettrico, cosi come la
dante, par., 17-44: da indi sì come viene ad orecchia / dolce
come viene ad orecchia / dolce armonia da organo, mi viene / a vista il
e saltava con tutte le forze dinanzi da dio. documenti per la storia dell'arte
la maggiore canna sia piei nove viniziani da la bocca in su. s. bernardino
la bocca in su. s. bernardino da siena, 626: quando tu vai
corta. citolini, 493: gl'istrumenti da mantici sono l'organo, con le
registri. bettinelli, 3-519: sembra da noi passato ad altre nazioni l'organo
l'organo inventato in questi ultimi anni da greniè a parigi, il quale con un
. 'organo lirico': quello inventato nel 1810 da saint-pern a parigi, che ha la
le quali si coordinano co'diversi strumenti da fiato, che fanno sonare insieme o
. -con metonimia: il suono prodotto da tale strumento musicale. giamboni,
ad ancia; è messo in funzione da un cilindro fornito di tante punte quante
tante punte quante sono le note del pezzo da eseguire, e convenientemente disposte: quando
atmosferico o naturale in genere, caratterizzato da suoni diffusi e alti. govoni,
armonizzato, te- leologicamente organizzato e regolato da leggi naturali e soprannaturali. soldani
deboli istrumenti del cere- bro umano discorre da uomo e ricevuta all'uscir di quegli
maestre dell'organo universale della natura discorre da dio. -con riferimento all'armonia
che vivono in perfetto accordo, accomunate da interessi culturali, affratellate da un comune
, accomunate da interessi culturali, affratellate da un comune sentire. galileo, 1-1-282
800 volts; derivano per lo più da una trasformazione di fibre muscolari in piastre
prisciano, di donato ed altri, che da la morte son stati trovati occupati sopra
. milit. denominazione di antiche armi da fuoco, di varia foggia, poggianti per
più su affusti di legno e costituite da una serie di canne di piccolo calibro
altra sopra una tavola orizzontale, sostenuta da un trespolo o da due ruote, la
orizzontale, sostenuta da un trespolo o da due ruote, la quale si alza
quale si alza e s'abbassa in modo da poter aggiustare i tiri delle canne.
in cui avviene il rinculo della bocca da fuoco, costituita dal freno e dal recupera-
. cattaneo, iv-i-m: noi, da buoni italiani, abbiamo anche un po'
cura di fare l'orazione che si arà da recitare nell'esse- quie di lui,
, quelli, dico, che mi facevano da missionari e che allora avrebbono scritto la
fr. orgue de barbàrie, originato da barberi, nome di un fabbricante di modena
= voce dotta, comp. da organico] e alluminico, deriv.
organico] e alluminico, deriv. da alluminio (v.). ^
= voce dotta, comp. da organico] e arsenicale (v.)
= voce dotta, comp. da organico] e chimica (v.)
109: 'organofilogenia ': nome dato da e. haeckel alla filogenia degli
. = voce dotta, comp. da organo e filogenia (v.).
dell'uovo). = comp. da organo e formativo (v.).
= voce dotta, comp. da organico] e fosforo (v.)
. = voce dotta, comp. da organico] e gel (v.)
. = voce dotta, comp. da organo e genesi1 (v.).
o strutture organizzate. = deriv. da organogenesi. organogenia, sf. organogenesi
= voce dotta, comp. da organo e dal tema del gr.
de'vegetabili. = deriv. da organogenia. organògeno, agg.
. = voce dotta, comp. da organico] e dal tema del gr.
preferenza anche sopra quella di organo- grafia da alcuni proposto. tommaseo [s. v
. = voce dotta, comp. da organo e dal gr. ypokpy) '
.]: 'organogranco ': aggettivo da 'organografia '. organografismo,
alcune linee sulla cute, in modo da circoscriverne l'estensione. lessona
= voce dotta, comp. da organo e dal gr. yp'disegno;
organòide, agg. bot. derivato da anomalie nella formazione degli organi (una
zool. organite. -nei cormi composti da vari zooidi differenziati, insieme degli zooidi
. = voce dotta, deriv. da organo, col suff. gr. -oeisffé
ad apollo le proprietà organolèttiche del tabacco da fiuto, e gli offerì una presa
= voce dotta, comp. da organico] e litico1 (v.)
. = voce dotta, comp. da organo e dal gr. xóyoc, '
= voce dotta, comp. da organico] e magnesiaco (v.)
= voce dotta, comp. da organico] e mercurico (v.)
amalgami. questa classe di corpi fu scoperta da prankland nel 1849. =
= voce dotta, comp. da organico] e metallico (v.)
. = voce dotta, comp. da orgar ^ icò] e metallo (v
= voce dotta, comp. da organo e neurosi (v.).
. = voce dotta, comp. da organo e dal gr. ftvo ^ ia
. = voce dotta, comp. da organo e dal gr. rcàd-o ^ '
esclusiva di stati organopatici nell'individuo affetto da una manifestazione morbosa, cioè di organi
= voce dotta, comp. da organo e dal gr. 7cà9-oc; '
= voce dotta, comp. da organo e patologia (v.).
dotta, gr. òpyavo7roda, comp. da ispyavov 'strumento 'e dal tema
. = voce dotta, comp. da organo e dal gr. 'fissazione
= voce dotta, comp. da organo e dal gr. trxacitòc,
. = voce dotta, comp. da organo e plastica (v.).
. = voce dotta, comp. da organo e preparato; è registr.
= voce dotta, comp. da organo e dal tema del gr.
= voce dotta, comp. da organico] e sol (v.)
= voce dotta, comp. da organo e dal gr. xò. ^
. = voce dotta, comp. da organo e terapia (v.).
). medie. che è estratto da organi ed è impiegato a scopo terapeutico
= voce dotta, comp. da organo e trofico (v.).
= voce dotta, comp. da organo e dal tema del gr.
= voce dotta, comp. da organo e dal tema del gr.
= voce dotta, comp. da organo e tropismo (v.).
= voce dotta, comp. da organo e dal tema del gr.
. = voce dotta, comp. da organo e dal gr. £q>ov 'animale
. = voce dotta, comp. da organo e dal gr. £tj>ov 'animale
mira, fiorita d'organza, è venuta da noi l'ultima sera. volponi,
. filato ritorto di seta, costituito da due o più fili torti a destra
organza. -anche: il tessuto ottenuto da tale filato. lud
lud. guicciardini, 3-120: da bologna ci mandano [nei paesi bassi
contino in rimini sino a dodici filatoi da fare l'organzino. maironi da ponte
dodici filatoi da fare l'organzino. maironi da ponte, 1-i-177: in questa contrada
la segatura del legname e vari molini da granaglia. pecchio, conc.,
e se non fossero stati i fratelli ottaviani da messina la seta organzina sarebbe tuttavia tra
città di urgen£, nel turchestan, da cui proveniva tale filato; cfr. fr
. la maggior parte delle donne osservate da kinsey masturbandosi raggiunge l'orgasmo in quattro
nostra ricerca. = denom. da orgasmo. orgàsmico, agg.
che riguarda l'orgasmo sessuale; caratterizzato da orgasmo. a. pace [
so se più impietosito o spaventato da quell'orgasmo. molineri, 1-169: «
leggera dell'oggetto più minuto son prese da un filosofico orgasmo schivo d'ogni osservazione
l'ingegno e l'essere intero traboccano da tutte le parti: orgasmo fecondo di
il resto è finzione. / e so da quale orgasmo, forse, nasce;
quale orgasmo, forse, nasce; / da che lima impaziente, / che sparge
sparge a terra secca mota o ruggine / da un parafango, un tubo, una
gli stati] cominciano quindi ad uscire da questa fanciullezza. quasi insensibilmente i loro
nell'uomo dall'eiaculazione e nella donna da fenomeni motòri e secretòri riflessi, che
ma può talvolta essere causato semplicemente da eccitazione cerebrale dovuta a sogni, pensieri,
gr. òpy
preda al desiderio ', che è da òpyf) 'sentimento, passione '
che aveva base sacrale e traeva origine da vincoli di parentela. = voce
, gr. òpyewve ^, deriv. da &pyt. a (v. orgia)
specialmente dioniso o bacco), caratterizzata da particolare sfrenatezza ed eccitazione dei partecipanti,
particolare sfrenatezza ed eccitazione dei partecipanti, da manifestazioni rumorose e danze forsennate, e
e co'rastri e con altri stromenti da lavorar la terra l'uccisono [orfeo]
tutto. musso, iv-130: che han da far gli orgi co'misteri? i
: i sacri [canti rituali] insegnati da bacco a'suoi devoti e a taropo
il troppo e il poco, staccati da ogni cifra, equivalgono a zero sotto
vendetta e di sangue della quale parigi da molti giorni dà spettacolo al mondo c'
un'umanità che pareva scampata appena allora da un inferno, sfuggita da un'orgia
scampata appena allora da un inferno, sfuggita da un'orgia di supplizi. -agitazione
squadriglia], simile a tanti altri millantatori da me riconosciuti per tali nella calma e
s'intimorl talmente all'avvicinarsi del pericolo da risolversi al più degradante ed ignominioso dei
gr. 6pyuia e fcpyua, deriv. da òpéyw 'tendo, distendo ',
, celebrante la corona di stelle cinta da afrodite al capo oblioso di arianna,
òpytà ^ -àst *;, deriv. da ftpyia (v. òrgia).
o rappresentati. = deriv. da òrgia. orgiare, intr.
decadenze '. = denom. da òrgia. orgiasmo, sm.
. òpyiaap. 6 ^, deriv. da òpyià&o 'celebro le orge ',
celebro le orge ', denom. da 'ópyia (v. òrgia).
dotta, gr. òpyiaarfe, deriv. da òpyià&o (v. orgiasmo).
concluso qualchecosa. 3. caratterizzato da eccessi e da stravizi. bacchelli,
3. caratterizzato da eccessi e da stravizi. bacchelli, 12-120: le
dotta, gr. òpyia
persona ansa ponere li animali sui o da per sé intrare alli supra- dicti terreni
preso orgogliaménto. = nome d'azione da orgogliare; cfr. provenz. orgolhamén.
testereccia orgoglianza. = deriv. da orgoglio, sul modello dei termini astr.
. le pareti poi sono pur quattro e da un peduccio a l'altro fanno
due peducci, nei fianchi due rombi ricamati da quellerondelle. -beccatello che sostiene l'estremità
presenta fessure e ripiani a guisa di peducci da sostenere travi. -mensola da
da sostenere travi. -mensola da parete su cui poggia un busto o
un'affermazione altrui. s. bernardino da siena, iv-28: oh io t'allego
fede. e se pure sarai udito da altri e tu v'aggiugni un peduccio,
... / mill'altre cose da toccar con mano, / che fareb-
abito di matrona in un carro tirato da serpi...; intorno sacerdoti
hanno la gamba e il piede difeso da calze bianche di lana, senza pèduli
. con sineddoche: calza intera; calzino da uomo; calzerotto di lana.
la notte e per lavare, ché da indi in su è soperchio et è da
da indi in su è soperchio et è da tagliare. e peduli, e cheunque
, 20-256: i miei bicchieri non son da rinfre- scatoio, e posso andare in
, 1-287: un'altra gittò via da sé le pianelle, e promettendosene un paio
in peduli. -non distinguere gamba da pedule: essere ingenuo o di intelletto
piè, / che non distinguon gamba da pedule. 4. dimin. pedulino
dotta, lat. pedùlis, deriv. da pes pedis (v. piede
sacra famiglia). = denom. da peduncolo. peduncolati, sm.
. disus. ordine di brachiopodi caratterizzati da un peduncolo tendinoso o fibroso con cui
un ordine di molluschi brachiopodi, caratterizzati da un peduncolo tendinoso o fibroso che sostiene
lat. scient. pedunculata, deriv. da peduncùlus (v. peduncolo).
.]: 'peduncolato ch'è sostenuto da un peduncolo. onde diconsi fiori peduncolati
di uno o più peduncoli; sorretto da un peduncolo (un organo animale).
e aragoste. = deriv. da peduncolo. peduncolétto (pedunculètto)
2. pitt. cornice barocca costituita da fronde ricurve e intrecciate. bresciani
: il 'gambetto 'dei fiori, da linneo aggregato fra le specie dei
capuana, 1-ii-20: quei peduncoli di spago da appiccare in calce al chioccolo, per
dotta, lat. scient. pedunculus, da un lat. tardo peduncùlus (doppio
v '. = deriv. da pevera (v.), per sincope
de'ruminanti, del genere bue, menzionato da eliano, comunemente distinto col nome di
gr. trotjcpàyo ^, comp. da uba. 'erba 'e dal tema
. ant. macchiato, contaminato da vizi o da peccati. bonvesin
macchiato, contaminato da vizi o da peccati. bonvesin da la riva
vizi o da peccati. bonvesin da la riva, xxxv-i-677: tu [o
gr. 7t7) yocvéxaiov, comp. da 7t7) yavov 'ruta 'e
uso di cosmetici). bonvesin da la riva, xxxv-1-677: eie [donne
'impeciare ', de- nom. da pix picis (v. pece);
) y
yact ^ e ^, deriv. da il7) yactos (v. pegaso1)
. vasta costellazione del cielo boreale formata da 118 stelle di grandezza dalla seconda alla
rivista letteraria mensile, fondata e diretta da ugo ojetti e uscita a firenze dal
il7) yact0 (? * deriv. da 7nyp) 'fonte '.
femm. di tttjyoclo ^, deriv. da 7ryjy7j 'fonte '.
malecarni, lxxxviii-n-27: i'fui sempre da lei peggio trattato / e gran merito
, non s'è visto gocciolo d'acqua da du'mesi. la raccolta non poteva
medesimo che 'l giovane l'ha cavate da le minute, e anco peggio per gli
sospirando tutta via, / vedendomi oppressar da tal ginia, / e qua'son messi
giudei. cantari cavallereschi, 222: quivi da pezzenti do- mandorno / senza denar dormendo
vorranno sentir d'esser governati e comandati da uno spagnuolo. fogazzaro, 1-300: si
di delazioni politiche ne'giornali. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
e mi fa male peggio che un remo da galera. pasolini, 1-44: «
, adatta alle esigenze o più difficile da superare; esito meno favorevole. guittone
male minore o il meno peggio'(da appaiare con l'altra formula scriteriata del '
rimbrotto, biasimo particolarmente duro. giacomo da lentini, 20: madonna, in voi
per tema di peggio. 5. caterina da siena, iii-66: or che peggio
nel poco, per poter allora campare da peggio. saba, 381: il
testi fiorentini, 30: avemo conperato da bindo f. di messer guido aldobrandini
può giungere che alle bastonate? fausto da longiano, iv-287: la gotta tutta
il peggio mi sembra che gli uomini, da che hanno qualche tintura delle lettere umane
e tre le facciate, furono impastricciate da qualche indotto architetto. manzoni, pr
vizio, che sono il modo primiero da riconoscere il meglio dell'uomo e 'l
a peggio, e poi non siamo ancora da buttarci nel loto. 15
il re che aveva per molti anni tenuto da sé e regolato quel ministero negava tutto
metallo meno pregiato immesso in una lega da monete (per lo più in relazione
comparativo di maggioranza). -anche preceduto da più pleonastico. patecchio, xxxv-1-583:
grave, più odioso. -anche preceduto da più pleonastico. fra giordano, 1-209
peggio assai, / se il compenso da darsi ei fosse tolto / sovra la proprietà
20. più doloroso, più diffìcile da sopportare o da affrontare. chiaro
doloroso, più diffìcile da sopportare o da affrontare. chiaro davanzati, lx-24:
de'signori nervi. papini, x-1-824: da vecchia, tutta rinchinata, col cuore
duro eroe vivo, / sei stato da morto l'eroe del meno peggio - /
, non mi ritiro: ho cavato altri da peggio imbrogli. -più rovinoso
! -sbraitava mastro don gesualdo. -roba da fare andare in aria tutto il quartiere
persona di pezza, come potete considerare da la qualità de le faccende e de'personaggi
ii-20: l'esempio di marsilia hi seguitato da gli altri luoghi della provenza; ma
. -più diffìcile, più disagevole da percorrere. s. caterina de'ricci
! perché quando si ha qualche cosa da dire alla polizia è meglio dirlo subito
alla carlona. cinquanta, xxxiv-618: da crudi monatti / vien gettato alla peggio
pali e di canne, tenuta insieme da forti legature di salci e di grembiuli di
: l'esibizione parve a tutt'e due da accettarsi, se non altro per esser
, di peggio in peggio: passare da una situazione sfavorevole e negativa a una
: escomunicato vuol dire preciso e tagliato da cristo e dato nelle mane del diavolo,
, rovinarsi. boiardo, 2-15-6: da ogni lato / le grosse piastre e le
urgo un'intera giornata, e sanguinosissima da ambe le parti. i congiurati ebbero
causa medesima ne avesse avuto il peggio da un indegno avversario. -essere umiliato.
2-47: ne ho sentito contare delle peggio da altri che pure non sono francesi.
più grave corruzione morale. zanobi da sfrata [s. gregorio magno volgar.
altra squadra: questi non trovando più da far preda, con tanto più furore
in peggio per venti giorni. -fare da peggio: giudicare molto negativa- mente.
noi per noi stessi eravamo già poeti da poco, certo si è che il lami
si è che il lami ci ha fatti da peggio. -fare peggio, di
a un andamento più sfavorevole e caratterizzato da precipitazioni. -non potere dir peggio
, 37 (654): riman da vedere se [il contagio] possa essere
dicono questi signori dottori che si comunica da un corpo all'altro. -pigliare
male -cioè peggio, perché male sto da parecchi mesi. -essere afflitto da
da parecchi mesi. -essere afflitto da più gravi pene o preoccupazioni. poliziano
(88): fra cristoforo, avvertito da queste parole che quel signore cercava di
modo più aspro e risentito. francesco da barberino, i-109: se piove camminando
rieri, 2-273: ragazzi meno scinditi tanto da finire alla bella meglio un periodo e
finire alla bella meglio un periodo e da inventare una metafo- raccia secentistica e tradurre
peggiaccio un sudiciume francese, scappan su da mille scuole. = lat.
mellioramento e non a pegioramento. marsilio da padova volgar., i-xn-7: nella malvagia
crescendi volgar., 4-23: è da sapere alcune maniere d'uve essere che
xx di febbraio nel cccxviiij venne vanuccio da terensano e petro di dese a me a
va crescendo, come ha fatto da tre o quattro giorni in qua,
lacunosa, dimenticanza progressiva. marsilio da padova volgar., ii-xxm-9: e.
etternale. = nome d'azione da peggiorare. peggiorante (part.
le persone peggiori, tuttavia non s'ha da intender questa peggioranza in ogni sorte di
di male. = deriv. da peggiore. peggiorare (ant.
predetto anno il baver per quistione / da lucca tra 'pogginghi e 'nterminelli, /
20-378: soggetti / alle leggi che, da antico, / peggiorano i nostri mali
me sembrano i modi diversi co'quali da alcuni secoli in qua la finzione fu
genere, avvolgendolo in un frasario sozzo da trivio, e peggio ancora.
con l'ineanno una persona. francesco da barberino, i-275: né dir chi chiama
cinquecento che si dovea avere peggiorati e da ivi a meno di due mesi si morì
1- 14-50: lui fu malvagio ancor da piccolino, / e sempre peggiorò sino
nono... fu molto tormentato da federigo ii, di maniera andò peggiorando
, iii-11-232: il reggimento dei signori da correggio andò sempre più peggiorando, sin
alv. contarini, lii-4-233: sì come da poche anni in qua la fanteria francese
nelle arti il buon gusto che già da qualche secolo prima si era corrotto. foscolo
. bembo, 10-v-37: io sono da poca ora in qua con infinito dolore,
inteso, per lettere del capitan monte acuto da faenza, il sig. duca nostro
, / nel lucer dico, e da l'oscuro han giónta. f. scarlatti
un impiego. leopardi, 3-141: assai da quello / che ti parve sì mesto
peggiorano tuttavia. leoni, 122: da due mesi le cose della nostra guerra
dal lat. tardo peioràre, denom. da peior -òris (v. peggiore)
parole. = agg. verb. da peggiorare. peggiorato (part.
gente. -danneggiato negli averi o da una perdita di denaro. d'
che risultò sì al pubblico che ai privati da questa distruzione, nella quale vi ebbero
[umberto i] era destinato a risentire da re, centuplicato, lo strazio che
centuplicato, lo strazio che aveva provato da giovane principe nel quadrato di villafranca;
povera anima la religione gravava, e da quella mente spossata nel decadimento della fantasia
. = nome d'agente da peggiorare. peggióre (ant.
comparativo di maggioranza di cattivo, seguito da un compì, di paragone, mentre
di tutti quanti? / vi tenete da me distanti! -sostant.
per tal cagione diventerebbon piggiori. sforzino da carcano, i-2-31: gli astori che
bassa. - anche sostant. uguccione da lodi, v-155-87: ancora n'è un'
infiniti tormenti, essere sprezzata e vilipesa da tutti, come la peggiore e più
volontà [verso la francia], capitando da quella corte all'imperator tutti li mali
(47): così adven ca da le parole ociose vegnamo a le ree e
le parole ociose vegnamo a le ree e da le ree a le pesor. s
ree a le pesor. s. bernardino da siena, 151: la puza di
che piggiore: e per ora non è da scriverne a persona. paolo contarini,
chia e la bogdania, se ben governate da propri signori che sono cristiani di rito
solingo. 7. contrassegnato da avvenimenti più tristi; più infelice (
facciate punto; / ché, chi da ciò si parte, fia ben punto /
quale calamità piggiore che di quei gli quali da crudelissimi nemici la loro patria attorniare sovente
così morivano per questa infermità. fausto da longiano, iv-62: maritate sue figliuole
d'annunzio, iv-1-405: ero posseduto da una specie di malefizio che aboliva in
mi dicono (e quasi ricordo) che da piccino alla vecchietta,...
e tristo si è lo negro: da poi e lo rosso. -meno
). - anche sostant. uguccione da lodi, xxxv-1-616: en un poco de
piggiore. piccolomini, 10-324: or da questa gran diversità... nasce che
-condizione deteriore. agostini, 1-26: da allora cominciò tutt'il male che la
però dei bavari. -carta da gioco di valore minimo. lunardo del
del giuoco, è battuto e punto da vergogna. andrea da barberino, iii-92
battuto e punto da vergogna. andrea da barberino, iii-92: fatto il primo
comparat. di malus * cattivo ', da una radice indeuropea che significa * cadere
per libbra. = deriv. da peggiore. peggiorino, sm. gioco
gioco sovrano. = deriv. da peggiore. peggiorménte, avv.
dottor coriandolo, timoroso di vedersi peggiormente da noi trattato, chiese licenza per ritornare
= voce venez. (registr. da boerio, 485), forse da *
. da boerio, 485), forse da * peglio, var. ^ di
. macchina teatrale dell'antichità classica formata da un palco elevato su cui si esponevano
'impalcatura ', deriv. da tryjyvupi 'conficco, consolido '.
di quarzo allungati e riuniti in modo da assomigliare a caratteri ebraici (da cui
modo da assomigliare a caratteri ebraici (da cui il nome di pegmatite grafica) '
: 'pegmatite ': nome dato da haiiy al granitino di dau- benton,
, non potendose per ancora avere denari da la camera, bisogna che abiati pacien-
meo ». = denom. da pegno. pegnare2, v.
, usuraio. = deriv. da pegno; voce registr. dal d.
tov 'sollazzo; poesia leggera', deriv. da tvxl ^ cì 'io
mobile non registrato (diverso, cioè, da nave, autoveicolo e aeromobile) o
ito, la cui esigibilità viene trasferita) da un debitore (o da un terzo
trasferita) da un debitore (o da un terzo che intervenga a suo favore)
livere de inforzati nostri masi. rainerio da perugia volgar., v-65-40: si
aldobrandini del duka, ke li doveano avere da lui per un pe ^ o di
pe ^ o di terra l'aveano pegnio da lui. iacopo da montepulciano [in
terra l'aveano pegnio da lui. iacopo da montepulciano [in mazzei, ii-346]
overo secundo data cauzione de pegno. andrea da barberino, iii-512: uno giorno l'
l'altro quando si dà il pegno perché da esso si possa rendere la di
garanzia dell'obbliga- zione dal debitore o da un terzo per il debitore. possono
quali si dànno e si prendono sicuramente da tutti come un pegno e una sicurezza
e una sicurezza perpetua di dover avere da altri, quandoché sia, un equivalente
pegno 'per chi le riceve di avere da altri l'equivalente di quel che ha
(o comunque in una cosa facile da custodire e conservare e di notevole valore
., 8-10 (1-iv-774): se da questa cotal persona tu gli volessi,
di cu'fussero. s. bernardino da siena, iv-159: il prestatore non presterà
, 1-5-1-104: in proposito del pegno che da quello non si possa prendere utile alcuno
pegnora venuto il bargello. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
cassa della confraternita, come una bara da morto, nella quale erano i pegni dei
: al marito della bellona, che da un anno non gli riesciva staccarsi la febbre
d'emancipazione permanente dai loro principi, da truppe francesi. 4. persona
. 4. persona che funge da ostaggio o da garante dell'adempimento di
4. persona che funge da ostaggio o da garante dell'adempimento di un accordo.
per vostro pegno a lucca. benvenuto da imola volgar., i-271: questo uno
di'ch'è cosi tristo pegnio / da pisa egli è nomato messere lotto. pontano
gioco di società, che viene pagato da chi perde. -anche: penitenza in un
gioco fanciullesco o di società. francesco da barberino, iii-75: s'ella non è
si pensava lo suo partito. ca'da mosto, i-106: io viddi un canario
forte, e il maestro del giuoco da poi chiama uno del cerchio il quale dalla
qual modo si debba dare il pegno da un cavaliere all'altro per segno della
ke voi volete; / pegno né rikolta da me prendete; / s'i''l
scampi. -promessa. felice da massa marittima, 36: chi seguita jesù
iii-90: chi avrebbe mai creduto che da quella bocca medesima, d'onde uscirono
il pegno solo ch'ebbi in grazia / da te. -prova concreta, attestazione
, / l'acceptar quello è cosa da magnanima / che questo suol d'amor
103): non c'è nulla da sperare dall'uomo: tanto più bisogna confidare
de sanctis, ii11- 94: ingannati da false voci di vittoria degl'insorti calabresi
ecco elena avanza / e il giovane da me tratto in errore / la richiede
né a quelle d'alcuno altro non è da credere così caro pegno come è cotanto
profezia, preannuncio, anticipazione che funge da garanzia per il futuro attuarsi di una
marito di costei avvisato di questo maneggio da un zia di lei, come quegli che
: non esserne sicuro, né arbitro da poterla spendere a capriccio. -col
incaricato di compiere un pignoramento. lapo da castiglionchio, 42: il pegno se per
non molestare e non contendere, ma da ogni persona difendere. breve dell'arte dei
si venia nave né legno, / o da fortuna o da altro menati / che
legno, / o da fortuna o da altro menati / che fosser lì, che
21: lo scrivano può prender pegno da ogni mercante, marinaro, o passeggiere per
pulci, 19-68: disse: più da bomba non mi scosto, / ch'
b. giambullari, i-129: gente da non fidarsene col pegno. n. agostini
soldi due. = nome d'azione da pegnorare. pegnoreggiare (pegnoregiare),
». = deriv. da pegnorare, col suff. dei verbi frequent
e fochi artificiati non mancava / zo da balconi e pegola mandava. sacchetti,
pecula, litargirio. s. bernardino da siena, ii-63: dicono alcuni che de'
pegola in pugno: eglino, piantati da i padri ne le corti, astenuati,
attoniti e deserti, non sono differenti da i candelieri di altari, irruginiti dal
altari, irruginiti dal tempo e tempestati da la cera. c. garzoni,
tratta o dall'albero per incisione o da pezzi di. esso per via di fuoco
vi metti la pegola insino che '1 fummo da sé vada via. ventura rosetti,
.. son deputati... da quella divina arte che fa ancor bollire senza
). monti, xii-6-359: ciampolo da navarra, uno de'barattieri che stanno
per costoro... noi faremo da ciriatto e da barbariccia e ci adopreremo,
.. noi faremo da ciriatto e da barbariccia e ci adopreremo, coi nostri
, a metterli sotto, nella pegola spessa da cui per avventura volessero mostrare il dorso
fiorentino, ii-36: la pegola, chiamata da e'greci propoli, è quella che
disgrazia non si trovasse, procuri da se medesimo [ecc.].
con commissioni di sonetti e con ciance da far morire di noia. non vedo l'
indebilito / che, s'io non ho da te consiglio o regola, /
dell'èrebo. = = deriv. da pegola; il d. e. i
nei cantieri navali, tettoia che fa da riparo ai fornelli in cui si pongono
lavori di calafato. = deriv. da pegola. pegòllo, v. pecullo
di siena, 26: d'ogne tasca da pe- golotto, nij denari. mattioli
venditore di pece. = deriv. da pegola. pegomìa, sf. entom
la nigritarsis, ecc., caratterizzate da larve per lo più fitofaghe e assai
catecù. -anche: il legno ricavato da tale pianta e la sostanza vegetale che
- anche sostant. = deriv. da pegù: cfr. anche fr. pégouan
venti lettere. si scrive e si compone da destra a sinistra. -con
dal gr. raiva 'fame 'e da terapia (v.).
cmxó <;, deriv. da 7tet, pàcw, allotropo di rceipàco *
2. in partic.: mazza da combattimento costituita da un'impugnatura e da
partic.: mazza da combattimento costituita da un'impugnatura e da una palla di
da combattimento costituita da un'impugnatura e da una palla di ferro. navigazione
atteggiamento troppo scopertamente provocatorio. antonio da ferrara, 107: chi orde la tela
atto, azione, spilorceria, tigneria da pelacane. = voce lucchese, deriv
. = voce lucchese, deriv. da pelacane. pelacane (ant.
aretino, 20-266: ognun che spende da contentarsene dee montar suso, sia pur
la mercanzia? / o che bella invenzion da trafficare, / trovata da ministri pelacani
bella invenzion da trafficare, / trovata da ministri pelacani, / forse per lor
giù; / allor con una voce da cannone / gridarono: esci fuora, pelacchiù
loro legni pelagali. = deriv. da pelago. pelagatti, sm.
cagna, iii-200: fratacci spuri con faccie da pela gatti, barbaccie incolte
vasca o laghetto, spesso popolato da pesci, costruito a scopo ornamentale
essendo il caldo grande e vedendosi il pelaghetto da vanti e senza alcun sospetto
diliberaron di volersi bagnare. andrea da barberino, i-194: giunse uno
dette mitriache..., innaffiate da ruscelli, rinfrescate e abbellite da pelaghetti
innaffiate da ruscelli, rinfrescate e abbellite da pelaghetti con margini fioriti e verzicanti.
. cattaneo, i-140: cresciuto a tanto da poter andar in casa da sé,
a tanto da poter andar in casa da sé, osservarono che sempre correva al cortile
que'ridotti fra le scogliere sono solcati da mille navicelli di pescatori. guglielmotti \
, della classe degli acalifi, stabilito da peron e lesueur nella divisione delle meduse
divisione de'poliparì sar- coidi, stabilito da lamouroux, che si ritrovano nello stato
, sf. zool. ant. murice da cui nell'antichità si estraeva una varietà
) e poi apertamente divulgata e propugnata da celestio, soprattutto in africa e palestina
discussione lo stesso valore della redenzione operata da cristo, ridotta al semplice valore estrinseco
sorto nel v secolo, instancabilmente combattuto da s. gerolamo e s. agostino
v secolo. = deriv. da pelagiano; cfr. anche fr. pelagianisme
ricordati, 1-110: poco appresso, essendo da i dottori della eresia pelagiana travagliata molto
che la nostra intera felicità dipendesse tutta da noi e nulla da dio, e
intera felicità dipendesse tutta da noi e nulla da dio, e così sparsero i semi
contro il pelagiano dogma degli epicurei, che da giove aspettavano le piogge e 1'sole
vecchio, volle disputare i pelagiani e da essi fu tirato nella loro sentenza.
e di 'libero arbitrio 's'ha da intendere ed ha sempre inteso la chiesa
, sm. plur. deriv. da pelagius, nome (forse deriv. per
. 7rexaytxó <;, deriv. da 7réxayo (; (v. pelago)
gr. trexàyio <;, deriv. da 7réxay0£ (v. pelago).
. -in senso improprio: il mollusco da cui si estrae tale colorante; pelagia
] (plinio), deriv. da pelagia (v. pelagia2).
, naupatia. = deriv. da pelago. pèlago (ant.
.. / che, ben che da la proda veggia il fondo, / in
scogli, che l'uom trova / da pisa al corso, in fin ch'ai
i profondi pellaghi, dimostrarne come esse da venti e dall'onde agitate siano.
: errava faone nel vasto pelago lungi da quei lidi, e già spinto da
da quei lidi, e già spinto da contrari flutti aveva vedute le sponde di creta
quanto pare, ad oriente di là da roma, ad occidente di là da
da roma, ad occidente di là da salò, a mezzogiorno di là dal capo
lido; pe'pisani a levante di là da roma, a ponente di là da
da roma, a ponente di là da genova. -per estens. acqua marina
non temono ingegno che le occupi. zanobi da sfrata [s. gregorio magno
agnello possa andare e telefante truovi pelago da notare. andrea da barberino, iii-177
e telefante truovi pelago da notare. andrea da barberino, iii-177: per ventura ella
il capo aveva disfatto, ed era da poi caduta in uno pelago d'acqua del
fabriche sono di paglia e stanno intorniati da monti molto spessi e grandi arboreti e
la barca che solca il pelago fatto da quattro fiumi la sia tessuta d'anni
secondo piano, in angolo, lontana da rumori, e che da due finestre
angolo, lontana da rumori, e che da due finestre godeva il prospetto della tremezzina
due finestre godeva il prospetto della tremezzina da una parte, dall'altra del pelago
di quella che fece agusto nel pelago da lui cavato di qua dal tevere.
pelago sociale. -ambiente culturale caratterizzato da molteplicità di tendenze e opinioni.
lito della loro deiezione. s. caterina da siena, 104: ora t'ho
.. m'hanno... levato da quella mia tranquillità di vita e
quella mia tranquillità di vita e da quell'ozio così onesto e così virtuoso e
tempestoso pelago delle corti era risoluzione non da uomini prudenti, ma da persone disperate.
risoluzione non da uomini prudenti, ma da persone disperate. muratori, 10-ii-136:
(33): molti... da indi innanzi seguitando cattività di cuore e
pelago della morte. s. bernardino da siena, iii-322: ciò che tu non
è un grande pelago. s. bernardino da siena, 606: una anima ben
credo, che entrerebbe in un pelago da non uscirne giammai chiunque volesse por legge
lettere. -disperazione e infelicità derivanti da amore non contraccambiato; esperienza sentimentale
sione d'amore intensa, travolgente, da cui è impossibile distogliere l'animo.
tuoi aversi e abassi e tuoi. domenico da prato, lxxxviii-1-563: così spesso ricercando
: nel pellago crudel mio senso nuota / da puoi ch'io so'de la tua
. tommaseo, 11-117: io scendo da un pelago di fuoco d'amore.
-stato emotivo o condizione interiore caratterizzata da sentimenti, passioni o, anche,
maggiormente mi gioveranno, perché mi terranno da un pelago di pensieri. i. andreini
che si ritiene eccessivamente ampio, difficile da dominare, oscuro; divagazione prolissa e
pelago della scrittura. s. bernardino da siena, 35: se noi incominciamo
grande e tanto maraviglioso che sarà cosa da stupire pure a pensarlo. anonimo [
perciocché, entrando in cosa non conosciuta da lui, si sbigottisce nel primo entrare e
verace affetto la bontà di dio, da quella altezza discendiamo alquanto, e più
fra 'latini, maggior pelago avrei da passare, perché l'interpretazioni sono infinite.
nuovo a ingolfarci in un pelago infinito da non ne uscir mai, perché questo
pelagia, pelago d'iniquitade, ondeggiante da tempeste di peccati. astolfi, 1-163
-mistero di fede. s. bernardino da siena, ii-211: contemplando nascere,
eterna sapienza,... per render da se stessa più sonora e più gloriosa
. 12. reeion. peschereccio da lungo corso in uso nell'alto adriatico
dicono 'pielago ': trabaccolo grosso da lungo corso, per distinguerlo dai piccoli
13. prov. francesco da barberino, ii-101: a pelago laudato /
'. le cose che sono stimate buone da tutti, sono da molti occupate.
sono stimate buone da tutti, sono da molti occupate. 14.
: non avendo o ponte o guadp / da passar questo pelagaccio lordo. leopardi,
rosso, con la bocca contornata esternamente da quindici lunghe braccia che, unite alla
lunghe braccia che, unite alla base da una membrana, formano una specie di
gr. 7rexocpyó <;, comp. da t « xxó <; (per
ricoperta di ulcerazioni purulente. bonvesin da la riva, 27: tuto è [
f f = deriv. da una forma lat. mediev. (nel
pelaia. n. villani, 4-88: da la nascita molti han la pelaia,
gran cappellaia. = deriv. da telare. pelamantèlli (pelamantèllo),
63: il marchese fu conosciuto subito da un romano pelamantelli di campo di fiore
eziandio quelle grida essere state furbescamente mosse da alcuni borsaiuoli e pelamantelli, i quali
[luciano], iii-3-127: è da compatire se uno, sforzato dalla fame,
dalla fame, neghi un deposito fattogli da un cittadino e giuri di non aver
esclusivamente al sing., spesso accompagnato da determinazioni che ne indicano la qualità e
cinico gran metoposcopo, era il pelame, da cui si conosce di qual ambio sia
.]: 'pelame ': differisce da 'pelo 'e 'vello '.
, lunghi e arruffati. andrea da barberino, 3-1051: cuoco,..
d'ale. = deriv. da pelare. pelàmide1 (pelàmida,
.: nuovo genere di serpenti, da daudin introdotto colle specie del genere '
sfrondatura dei gelsi. = deriv. da pelare; il signif. n. 2
l'ha, ma queste pelande imbratate da privati interessi non vale- ran tanto che
punizioni a scuola. = deriv. da pelandrone. pelandróne, sm. (
e tenaci lavoratori. fra i nostri, da queste parti non ci son pelandroni né
macchioline rosacee. = deriv. da pelandrone. pelandronismo, sm.
il comico nostrano. = deriv. da pelandrone. pelaridronite, sf. scherz
per pelandronite. = deriv. da pelandrone. pelanibbi, agg.
per benis- simi cibi, il pavon da samo, il capretto di ambraccia,
pelapatate, sm. invar. piccolo utensile da cucina provvisto di una lama atta ad
e certi peluzzi levandone. s. bernardino da siena, v-182: primo peccato ch'
[i corpi sani] la lor bellezza da quelle medesime cose donde pigliano le forze
: io ho visto che questa mattina, da che si fece dì per fino a
-rapare a zero. s. bernardino da siena, 393: se egli fusse uno
barbiere e uno s'andasse a radare da lui e il barbiere il pelasse,
barba e volevasi dare la morte. guido da pisa, 1-368: lavina, udito
mahumetto che, qualunque fiata... da altrui gli era ramentata, soleva per
, facendolo cadere, senza svellerlo, da per sé... si dice ancora
ci giuocano e ci mercanteggiano come animali da pelare e da scorticare. -con iperbole
ci mercanteggiano come animali da pelare e da scorticare. -con iperbole: percuotere con
-con iperbole: percuotere con tale violenza da togliere il pelo. viani, 13-31
s. v.]: 'ferro da pelare le pelli ': arnese di
testa scuffiotto, in mano due polli da pelare. -di animali (anche personificati
cappone] anco rubbare, fu egli da lei... prestamente rapito e ucciso
vigna, non aveva battuto di là da belbo. 8. sbucciare (un
corteccia ad un frutto; ma è francesismo da evitarsi; meglio 'mondare '.
coltelluccio tra le dita, il coltelluccio da pelar legumi. 9. estrarre
degli arienti, 129: pelandose la beretta da la polvere inquinata, per essere stata
la giovane età, ecc. giacomo da lentini, 57: molti creden tenere amistate
iusta se comparte: / tu pigli da pellare il liberale / lasciando a me lo
, ii-163: oh, che pollastrotto tenero da pelarsi facilmente! non son carniccia,
che se li scuoti fanno din din da tanto sono pieni di marenghi, la milka
pelato uno quest'autunno ch'era uno spettacolo da tanto ributtante ma ci ha rimediato la
diletto, / pelar bene si lasciare / da tal giuoco maledetto. -derubare un
la presono, dove trovarono assai roba da vivere e arnese da preda. antonio
trovarono assai roba da vivere e arnese da preda. antonio da ferrara, 166
vivere e arnese da preda. antonio da ferrara, 166: io me moro de
e de'suoi prelati. 5. bernardino da siena, 557: io so'stato
in italia colle legioni. s. bernardino da siena, 782: la città
con continue richieste di denaro. fausto da longiano, iv-266: so ben che quando
per sé e per i compagni domandò da bere, e fugliene dato, ma con
gatta1, n. io. -castagna da pelare: opera o impresa che comporta
, che vorreste, / son castagne da pelare: / che mi rosichi la peste
metafora una spia. -gatto da pelare: v. gatto1, n.
a sua insaputa o in modo tale da non urtarne eccessivamente la suscettibilità.
pelare '(marziale), denom. da pilus (v. pelo); cfr
costa denaro. = deriv. da pelare, con suff. dimin.
acido pelargonico. = deriv. da pelargonico], col suff. dei sali
atomi di carbonio. = deriv. da pelargonico], col suff. dei chetoni
roseum). = deriv. da pelargonio-, cfr. anche ingl. pelargonio
pelargonina (e il cloruro che da essa deriva ha la facoltà di tingere di
mordenzati). = deriv. da pelargonina; voce registr. dal d.
nell'acqua. = deriv. da pelargonico], col suff. dei radicali
glucosio. = deriv. da pelargonio; voce registr. dal d.
le penne maestre, che sa trarre da ciascheduno il più che può. =
voce di area venez., deriv. da pelare, con suff. dimin
. -con metonimia: persona affetta da tale malattia. aretino, vi-348
che le giunge. = deriv. da pelare, con suff. dimin.
calcarea primitiva. = deriv. da pelasgo. pelàgico, agg. (
in italia e nelle zone dell'egeo da popolazioni balcaniche, comprendente anche l'etrusco
dal gr. nexaaytxót; deriv. da nexaoyó ^ (v. pelasgo).
, e che pelasgiche originarie (scritte da destra a sinistra) si ritrovano appunto
questa immigrazione. = deriv. da pelasgo. pelasgo, sm.
nella penisola ellenica e nelle isole egee da dove emigrò verso oriente e verso l'italia
una colonia anteriore agli enotri e non creduta da dionisio, il quale fra popoli venuti
non avessimo mare, quasi il mare da noi non si chiamasse pelago, e
italia era etnisca, ci dice che da per tutto si parlava etrusco, aborigene
a tale gruppo etnico; che è parlato da tale popolazione; che appartiene alla loro
altri sistemi linguistici; abitato o fondato da tale popolo. m. c.
, / armeni. = deriv. da pelasgo. pelata1 (ant. pellata
. venez. pelatier), deriv. da pelar 'pelare '. pelatina1
barba, ciglia, ecc.) provocata da cause patologiche (e in partic.
sfoderar la cappellina. grazzini, 37: da qualche fante o sudicia sgualdrina, /
, la testa). fausto da longiano, tv-95: egli [il mostro
. -depilato. s. bernardino da siena, 185: tu vedi, e
che non gridasse. s. bernardino da siena, v-375: coronato [cristo]
un tempo e cotto a lesso / da quel fervido umor che lo rimonda, /
brullo (un territorio). ca'da mosto, 1-249: sovra la ponta del
porto si è un bosco che negreza da lonzi; e da sovra si è una
bosco che negreza da lonzi; e da sovra si è una antigaia e le
animali selvatici che hanno il corpo coperto da peli (distinti dai pennuti).
a salvaggina. = deriv. da pelo. pelatolo, sm.
franco, 5-32: un paio di forficette da l'ungnie de i piedi, una
l'ungnie de i piedi, una scuffia da notte, un pelatoio da ciglia
, una scuffia da notte, un pelatoio da ciglia. bartolucci, 2-2-55:
la stagione, tutte queste povere bestie da piazza sono destinate alla carretta o al
fettoline di lardo. = deriv. da pelare. pelatóra, sf. disus
della frutta. = nome d'agente da pelare (registi-., nel signif.
imminente pelatorio. = deriv. da pelatore. pelatura, sf. asportazione
petrocchi [s. v.]: da che dipendono queste pelature?
filamenti di saliva con cui i bachi da seta assicurano i bozzoli alle foglie o
frasca. = nome d'azione da pelare. pelavérga (pellavèrga)
, e dà anche un'ottima uva da tavola con acini grossi, neri rossastri
resta pelato. = deriv. da pelare. peleano, agg.
. scient. -pelecanoides, deriv. da pelecanus (v. pellicano),
dal gr. 7rexextvo£, deriv. da 7réxexu; 'scure. peleeìte,
pereger (e peleger) -gris, tratto da peregrinità (v. pellegrino).
) io <;, deriv. da luxeu; * peleo '. pelestino
con sua gente par che tutto cuopra / da le fornaci al lito pelestino.
voce di area tose., deriv. da pelo, con doppio suff. dimin
, frassino d'eroi / sterminatore, da chiron reciso / su le peliache vette,
idem, 20-331: la peliaca antenna / da parte a parte lo [scudo]
) xiaxó <;, deriv. da iitjxiov 'pelio '. peliade
*; -&8
? -uxo <; 'bacino 'e da [radiografia (v.).
periodo triassico, caratteriz zati da un corpo lacertiforme, arti piccoli,
dell'ordine de'trampolieri, od uccelli da riva, stabilito da cu- vier a
trampolieri, od uccelli da riva, stabilito da cu- vier a scapito de'generi tringa
. = voce dotta, comp. da pelo e dal tema del lat. fugare
per fianco e con il taglio volto da basso darai tre o quattro tagli per
stanze non ben custodite, formato come da peluria raggruppata nella polvere. dossi,
della cuoca. = deriv. da pelo. pélio, v.
(ippocrate), nome d'azione da 7rcxióo (jiat 'illividisco '(da
da 7rcxióo (jiat 'illividisco '(da 7rexió <; 'livido ').
è una pellaccia la mia di quelle da tamburo. pavese, 1-71: lassù arrivava
uguale a quella di un * baghin da mer '. tomizza, 3-173:
di bargigli. = deriv. da pèlle. pellagióne, sf.
. liscia. = deriv. da pèlle. pèllago, v.
vitamina pp o nicotinammide; è caratterizzata da eruzioni sulla pelle delle zone del corpo
. -con metonimia: persone affette da tale malattia. negri, 1-29
, iii-435: si separarono: ognuno giocò da sé; persero tutte; una ne
dell'anima. = deriv. da pèlle, sul modello di podagra, ecc
= voce dotta, comp. da pellagra e ammina (v.).
= voce dotta, comp. da pellagra e dal lat. scient. zea
— voce ciotta, deriv. da pellagra, col suff. gr. -oeis-fc'
= voce dotta, comp. da pellagra e da un deriv. dal gr
voce dotta, comp. da pellagra e da un deriv. dal gr. xóyo
cura della pellagra. = deriv. da pellagroso; voce registr. dal d.
. 2. che è affetto da pellagra, che ha contratto tale malattia
moretti, ii-31: so che tu fosti da allora e per molti anni l'amica
senza misericordia né riguardi. termine preso da chi scortica bestia morta. dicesi non
= lat. pellarius, deriv. da pellis (v. pèlle).
, e tanto pellame che è cosa incredibile da dire. assetti, 109: i
negozio di pellami, valige e articoli da viaggio. 2. per estens
come orsi, gialli o bruni, coperti da un pellame denso che nemmeno il freddo
tempo e colla paglia una giovinotta da darle la parte dritta, era
bocchino piccolo. = deriv. da pèlle; il n. 4 è di
= voce tose., deriv. da pèlle. pellàncica, sf. tose
cirindello. = deriv. da pellancia. pel landa, v.
unghierella ancora. = deriv. da péj] lare, con suff. dimin
andato. = deriv. da pellaro, var. di pellaio.
la barba ameno. = deriv. da pelo, con germinazione di -l- (che
totalità del corpo umano { ed è formato da uno strato esterno epiteliale, l'epidermide
strato esterno epiteliale, l'epidermide, e da un tessuto connettivo duplice, costituito dal
della cute; epidermide. bonvesin da la riva, xxxv-1-676: de mi fi
piu tenerelle; / ancora cazo li morbi da l'infirmiza pelle. dante, inf
la faccia e tanto scema / che da tossa la pelle s'informava. boccaccio,
bicchierai, 224: da quindici mesi era ricoperta d'umide pustule
monachi, 94: l'alta natura che da sé risplende / ornò de'cinque sensi
con valore aggett.): indipendente da una partecipazione affettiva. arbasino, 9-43
che ha il colore della cute diverso da quello della razza bianca. carducci,
campar la pelle. s. bernardino da siena, 614: darai la pelle per
altri; ma quando uno ci ha da metter la pelle ha anche ragione di
ghiberti, 59: il cervello è involto da due pelli. fasciculo di medicina volgare
il mantello di un animale. francesco da barberino, ii-206: chi rade non convien
della pelle l'avea tratto. fausto da longiano, iv-244: un compagno di
una specie di pelle di serpente della giovinezza da cui s'esce uomo e artista alla
caso, si parla comunemente di pelle da cuoio, ricavata generalmente da animali di
di pelle da cuoio, ricavata generalmente da animali di taglia media o grossa,
dell'abbigliamento (con riferimento alla pelle da pelliccia, ricavata per lo più da
da pelliccia, ricavata per lo più da animali di piccola taglia con pelo fine
di cuoio e d'osso, e venir da lo specchio / la donna sua sanza
, 8-9 (1-iv-744): 'a firenze'da bologna, essendo una pecora, tornò
in tutta pelle: legature pregevoli, da amatore. -in partic.:
pelle a ciò il mezzo si osservi da ogni banda. -pelle bastarda o
-pelle bastarda o incrociata: quella ricavata da animali che provengono dall'incrocio del montone
e i collari con lattughe, dette da loro ninfe. marino giustinian, lii-1-194
non avendosi portato dietro se non vesti da state, fu mestiero farsi vesti d'inverno
e, sopra, fenditure circondate ciascuna da una specie di pelle d'uovo aggrinzita
. martini, 2-1-19: gli strumenti da battere... erano composti alcuni
altri di legno similmente coperti, accompagnati da alcun pezzo di metallo. carena, 1-20
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 369: la pasta interiore
con la pelle men aspra sarà più da maneggiarsi con lo scarpello. d.
di un liquido, pellicola. fausto da longiano, 24: per il molto sulfureo
: membrana o strato sottile che serve da rivestimento per una sostanza pastosa.
benigna avea di fuor la pelle. antonio da ferrara, 23: io me trovo
dei marinai: tipo di dermatosi causata da agenti esterni (in artic.
regione nucale e cervicale posteriore, caratterizzata da solcature poste obliquamente. 21. petrogr
: tessuto robusto e ruvido, costituito da tela grezza di cotone. - pelle
la pelle: romanzo pubblicato nel 1949 da curzio malaparte (kurt suckert, 1898-1957)
28. -a pelle: in modo da essere a diretto contatto con il corpo
contatto. govoni, 9-20: fuggendo da me stesso, il gran nemico,
indomito, / con quel suo coltellaccio da cucina / della sdentata folgore ghignante /
, e di quelle che pizzicano, da levar la pelle! -da non
] immagina ch'egli sia un tipo da non star nella pelle, egli invece
po'più profondo che non quello determinato da qualche bacio, allora sì che, magari
perfetto accordo con lui, essergli legato da stretta confidenza e intima amicizia.
/ vorrà, fin che vi sia sangue da suggere. -fare accapponare la pelle
pelle nuova, d'uomo socievole, da un momento all'altro mi costerebbe in
della roba! -fare una pelle da ippopotamo', diventare insensibile al dolore fisico
andò a finire che facemmo una pelle da ippopotami: si rotolava, s'urtava
in pelle di quello che si ricerca da noi, perché l'onore è collocato
, e l'opposizione dev'esser venuta da certi letteratuzzi in pelle in pelle,
. -con valore avverb.: da parte a parte, in modo da
da parte a parte, in modo da trapassare il corpo, un organo.
con due brache semitiche congegnate al malleolo da solidi tricciuoli, calzato di pianelle di
palazzeschi, 3-233: un melograno bellissimo da cui pendevano come soli i frutti maturi
autore], che dice di amarvi da sorelle, non si cura dell'amicizia vostra
pelle, noi altri, che v'amiamo da sorelle, da mogli et in tutti
altri, che v'amiamo da sorelle, da mogli et in tutti i modi,
, ma per farsi guardare la pelle da me. -lasciarci, rimetterci la
1-44: se un forastiero voleva traghettare da orta a san giulio, i barcaiuoli
scorgere molti rimedi non solo per guarire da queste punture, ma da guardarsene in
solo per guarire da queste punture, ma da guardarsene in modo che non arrivino alla
un impulso in modo talmente intenso da non potersi contenere e da essere
talmente intenso da non potersi contenere e da essere costretti a manifestarlo.
la belloni, la quale aveva una camera da affittare,... non stava
- bau, bau! - mi facevano da lontano. -non lasciare un cadavere
trovatello, ero stato preso all'ospizio da una coppia di cantadini avari per guadagnare
: tutto quel che di barocco sonnecchia da trecent'anni sotto la patina del tempo e
papini, 39-47: cosa volete di più da un uomo? volete la sua pelle
': si dice di chi sia scampato da pericolosissima malattia, per cui sia rimaso
che il giusto trattamento punitivo è inflitto da persone della stessa risma. f
. gadda, 327: la maria, da più di un paio d'anni al
quelli che non ti dànno altro che pelligate da portare nella cesta. messisburgo, 54
cossetto o castrone, e la netterai bene da quelle pellegate e pellesine che li potrai
. milan. pelegàta), deriv. da péli 'pelle pellegatta, v
pellegrina color ceralacca era fermata sul petto da un piccolissimo spillo a ferro di cavallo
nell'industria cartaria, formato di carta da scrivere di dimensioni cm 42 x62 o cm
affliggendo lo corpo in pelegrinàio. guido da pisa, 1-157: la sua festa
di mal occhio corso donati ed era da corso veduto di mal occhio, aveva fatto
onore di servire in una corte alla quale da tutte le parti del mondo corrono tutti
/ verso le torbide paludi sconfinate / da cui ci verranno incontro le abbaziali /
fo per devozione, / tornando adesso da un pellegrinaggio / fatto a san pellegrino
per onorare un defunto, per vedere da vicino le condizioni dei sudditi, ecc.
comandò che veghiasse. 5. bernardino da siena, i-257: il signore della
giob chiamò guerra perpetua... e da questa guerra faticosa ci libera la morte
. non v'è nessuno, che trapassi da questo pellegrinaggio ai riposi della tomba senza
troppi piccini, col troppo lungo pellegrinaggio da fare. è. lunga e
tombe si snoda. = deriv. da pellegrino, sul modello del fr. pèlerinage
siena due storie grandi lavorate in fresco da domenico. e. cecchi,
ricovero dei pellegrini. = deriv. da pellegrino. pellegrinaménte, avv. letter
il frate] questa giovene essere venuta da arezzo in compagnia de certi gioveni aretini ed
che fosse quello il palazzo, favoleggiato da romanzieri, o di almida o di alcina
reo di spergiuro, volle esser assoluto da san romualdo, bisogno bene che pellegrinasse
andare per quei luoghi / dove passai da piccolo col padre. 2.
-in partic.: viaggiare, spostarsi da una località a un'altra, da un
spostarsi da una località a un'altra, da un posto a un altro (ed
altro (ed è seguito per lo più da un compì, di luogo).
e che eglino non si riputassero scherniti da lui, essendo già troppo lungamente andato
del mondo, nel primo villaggio incontrato da lui si fermasse a rimirar minutissimamente tutte
pellegrinare in lontani paesi per ritrovar materia da umiliarci. salvini, 40-296: pellegrinò
, 1-35: l'intera giornata pellegrina da un caffè all'altro. pratolini, 8-90
candidi cappucci? -andare esule, fuggire da un luogo (in partic.
bisognoso d'ospitalità e gli fu data da molti. mazzini, 29-173: da questa
data da molti. mazzini, 29-173: da questa lettera e da parecchie altre della
, 29-173: da questa lettera e da parecchie altre della corrispondenza privata appare che
risposta al libercolo de'senatori furono cominciati da foscolo quand'ei pellegrinava perseguitato tra l'
. perché è continua la nostra assenza da dio. sempre piangiamo perché sempre pellegriniamo.
perché sempre pellegriniamo. s. carlo da sezze, iii-387: è un vedere in
class, peregrinàri, de- riv. da peregrìnus (v. peregrino), rifatto
in impera- dor fo coronado, e da roma passa in pulgia a sant an-
pellegrinazioni e spedizioni in terra anta e da poi in altri santuari. -per
proponimento col presentarvelo. 5. carlo da sezze, i-337: si cominciò la
quanto era da noi alle temerarie pellegrinazioni di colombo.
. necessario l'aprire qui il metodo da me tenuto in queste mie pellegrinazioni [sui
miei padri antichi. s. caterina da siena, vi-49: spesso ramentate come tosto
-periodo di tempo vissuto sulla terra da gesù cristo. s. bernardino
gesù cristo. s. bernardino da siena, iv-383: ci visita idio per
. peregrinano -ónis, nome d'azione da peregrinare (v. pellegrinare), rifatto
detto ospitale. = deriv. da pellegrino. pellegrinità, sf. tendenza
lat. tardo peregrinìtas -àtis, deriv. da peregrìnus (v. peregrino),
agg. che è solito viaggiare o spostarsi da una località a un'altra; che
onde vien tu, selvaggio e pellegrino? da niello, i-iii: con
e pasciuto. quasimodo, 1-52: da quanto non risponde l'invisibile / se
pelegrin. imperiali, 4-54: or da patria sì grande io, tutto inteso /
l'anima tua pellegrina. -contraddistinto da continui e frequenti spostamenti (una civiltà
aguila bella nera pellegrina / che gi da me pasciuta e non tornò, / col
peculiare di chi è solito viaggiare; da viandante. boccaccio, dee.,
casa della donna per dovere. iacopo da cessole volgar., 1-44: il
pellegrini nel mondo e non abbiamo qui luogo da dimorare. 5. agostino volgar.
non prenunziata che non significhi qualche cosa da referire per figurata significazione alla città di
pellegrina / alla patria divina, / libera da quel laccio che disciolse. g.
6. nato in una località diversa da quella di chi parla o scrive,
seguendo la costante volubilità delle succedentesi gentilezze da altre contrade discese; e a'suoi
-che appartiene o deriva o è stato accolto da un'altra lingua (uno stile,
fabbricato o, anche, è importato da una località straniera (un oggetto, un
, 8-i-204: ha egli [professore] da comparir pellegrino e forestiero fra 'suoi
suoi stessi contemporanei? -compiuto da altri. guazzo, 1-143: era
, anche perché appartenente a culture lontane da quella di chi parla o scrive.
a tanto a tanto tramezzata la processione da imagini, d'arte a noi pellegrina.
l'alto don pelegrino a noi concesso / da quel sommo rettor che tutto vede.
/ di parma, che abbellita / da sponde pellegrine / gli ammiratori invita.
. curioso, raro, prezioso; conosciuto da poche e selezionate persone. pallavicino
: lasciamo... quelle erudizioni dette da alcuni pellegrine, ma dai più inutili
cielo in farti ogni soa cura. andrea da barberino, iii- 448: la
che faceva, secondo che io intesi da lui; e massime avendo l'animo e
mezzo a la marina / s'incontran da libeccio e tramontana. cellini, 807
di affetti sì nobili. -che nasce da straordinarie doti di inventi- vità (ed
volgi l'onorato stile, / puoi da me luce trar, ché il pellegrino /
il pellegrino / tuo dir sol pregio da se stesso prende. algarotti, 1-ix-84:
: infelice colei che sol attende / da mezzo dì, da vespro e da
che sol attende / da mezzo dì, da vespro e da mattina, / e
/ da mezzo dì, da vespro e da mattina, / e tutto 'l giorno
'nante. arici, ii-50: tien da voi [le grazie] bellezza, e
n. franco, 60: achille da la volta, bolognese, / le man
de jennaro, 123: illustre coronata da quel padre / che potè ciò che
: quando pelegrina esser più crede / da lui mia vita, più presa si vede
nido in quanto usa quello abbandonato da specie diverse (cfr. anche falcone1,
aria volteggiando, / non leva mai da la riviera il sguardo. boccamazza, i-1-511
delle logge erano le mude, governate da buoni maestri: ogni anno candiotti, sarmati
, scuole, ecc., accompagnato da preghiere, canti e funzioni religiose speciali
. chi si reca in pellegrinaggio, da solo o con altre persone, in luoghi
cristiana, per lo più è caratterizzato da abiti dimessi e umili, sarrocchino e
leone, ed entrò in roma vestito da pellegrino, e dal popolo a soggestione
aggett.): usato, indossato da chi va in pellegrinaggio (un oggetto,
abito povero e di pellegrina, condurre da pastore della città reale. monti,
, 5-127: copre il capo un cappel da pellegrino / guarnito di conchiglie benedette.
corti, xcii- n-71: le zucche da collo, ossiano bottiglie da pellegrino.
: le zucche da collo, ossiano bottiglie da pellegrino. manzoni, pr. sp
, sparso di conchiglie; prese un bordone da pellegrino. -il pellegrino apostolico
. 29. chi va errando da un luogo a un altro, senza
in località, regioni o territori diversi da quelli in cui è nato o è solito
men lontani, / le tenebre fuggian da tutti lati. fazio, i-2-28:
riputazione allevata e per ispecchio d'onestà da ciascuno conosciuta e onorata? orsino,
li vagabondi. fu fondato nel 1579 da una confraternita che oggi è composta da 900
da una confraternita che oggi è composta da 900 persone di ogni rango..
-chi va in giro, chi passa da un posto o da un locale all'
giro, chi passa da un posto o da un locale all'altro. alvaro
e solitudine non potevano esser prescelti che da uno spirito delicato come il suo, da
da uno spirito delicato come il suo, da uno squisito pellegrino della poesia, quale
1973], 12: la squadra da mandare in campo sia pure contro i
36. zool. region. cappa da pellegrino (anche pellegrina, sf.
(pecten jacobaeus). ca'da mosto, 1-133: troverai certe capete de
a modo de vermolini, e sarà largo da usenti da 40 fin in 60 mia
vermolini, e sarà largo da usenti da 40 fin in 60 mia.
dargli un'aggiustata dovemmo fare i pellegrini, da un garagista a un meccanico, in
angelo, benché nel vero non giudicato da lei se non per un uomo di segnalata
il suo. = deriv. da legniperda (v.), per sostituzione
voce di area tose., deriv. da pèlle. pellèro, sm. region
voce di area tose., deriv. da pelegro; è registr. dal
e centrale è caratterizzata... da un numero ragguardevole di pellirosse, che
, costruito e, anche, popolato da tali indigeni (una città).
somatici caratterizzati, per lo più, da zigomi pronunciati, naso camuso e da
, da zigomi pronunciati, naso camuso e da una carnagione olivastra (un volto)
tratta dal plur. pellirosse, comp. da pèlle e rosso (v.)
cossetto o castrone e la netterai bene da quelle pellegate e pellesine che li potrai
quelle espansioni fibrose che non sono buone da mangiare e che non le vorremmo trovare
pelleterie (nel 1160), deriv. da pelletier (v. pellettiere)
tutte e quattro le dita dei piedi unite da paimature. = voce dotta
col suff. -formis (deriv. da forma 'forma ').
similitudine del pellicano a cristo. domenico da prato, lxxxviii-i- 554: li
publicano / che ben chi sia lontano / da te, mio pelicano: / spero
tempesta valorosa; ed il novamente conosciuto da gli altri lor successori pellicano insanguinato, passare
ch'esala, alto vapore, / da cappel, fatto ad acqua esterna algente,
gr. tcexexàv -àvo ^, deriv. da ¦ néxcxxx; 'ascia '
che d'asino. = deriv. da pelliccia. pelliccétta (pilliccètta)
mammifero morto, preparata in modo tale da conservare il pelo con i pregi di
di arredamento). pietro da bascapè, v-189-204: ora a lor fa
. discorreva col signor pallante, già vestito da re, colla zimarra di pelliccia.
per l'uso. -striscia formata da tali pelli e usata per ornare,
giaccone, soprabito, mantello o sciarpa da mettere intorno al collo, confezionato con
io ero in sul saccone con una bandinella da panni in iscambio di lenzuolo,
una tonica che non abbi orlo da piè e le maniche un poco
3-248: portava un turbante azzurro sovrastato da una piuma rossa, un 'tailleur '
propri discorsi con concetti ricavati pari pari da altri. carducci, iii-27-202: padroni
sostant. di petticius, deriv. da pettis (v. pèlle).
quaranta soldi prestò cavalcante peliciàio. guidotto da bologna, 1-112: in questo veggendolo uno
dalla croce, ii-54: la cucitura usitata da pellicciari. menzini, 5-5: con
: la famiglia de'grati venne a bologna da castel de'britti, fu inscritta all'
presto svalutata. = deriv. da pelliccia.
per cui la francia ci rimetteva ogni anno da settan- tamila lire con tutti i suoi
: pellicciami. = deriv. da pelliccia. pellicciare, tr. (
pelliccia. = denom. da pelliccia. pellicciato, v.
mini, 79: egli ne fu da gli aramei chiamato non solamente ercole,
. ant. pezzo di pelle ricoperto da un impiastro medicamentoso. lorenzo de'medici
color verde erbaceo. = tratto da pellicina, con doppio suff. dimin.
acqua de'diamanti. = deriv. da pelliccia. pelliccio, sm. disus
o ai piedi e, talora, arricchito da profonde pieghe. ricordi di
e un cassone / con una cesta da grano, / e di verno un pelliccione
eira letto m'era messo, / da un pelliccion avvolto e dal capriccio,
pelliccione, erba maestra. -mazza da tamburo [lepiota procera). 8
di giubbetto sportivo usato in partic. da donne e ragazzi). g
, onde avvisava di essere stato liberato da lui. d'annunzio, v-2- 602
stupito com'e dentro il suo pellicciotto da orso. baldini, 14-218: c'è
semenza è bianca e tenera, coperta da una pellicciuòla verde chiara. = dimin
sac- ciuta e degna di esser cavalcata da un letterato, cami- nando procedeva '
uom salvatico! = deriv. da pelliccia. pòllice, sf. (
) -icis (are. paelex), da confrontare col gr. 7ràxxa£, forse
i-509: quinto elio tuberone, rogato da fabio massimo, il quale dava al popolo
lu- perci, eran detti dai romani da quello stridere che fa- ceano quelle pelliccile
male c'ingenera,... da certi piccioli vermicciuoli, che 'pelliccili
sfregamento sul mantello degli animali. dino da firenze [tommaseo]: di certa rottura
empir la cassetta. = deriv. da pedicello1, con sovrapposizione e accostamento paretimologico
pidicciaiuolf]. = deriv. da pellicciaio. pelliciarìa, v.
intercalar tempo squassando. -pellicola costituita da intestino di bue o di montone,
metallo prezioso, battute poi in modo da ottenerne scaglie sottilissime. carena, 1-109
membrana sottilissima e pur forte, tratta da intestini di bue. 3.
si cuciono nella sommità delle balle due da ogni parte, a fine che elle
. 3. tasca delle reti da pesca o per uccellagione. canti carnascialeschi
'piede del torchio ', deriv. da pes pedis (v. piede)
ventre e delle budella, la quale da quella è divisa da una pellicùla, la
, la quale da quella è divisa da una pellicùla, la quale igualmente si
pellicùla, la quale igualmente si muove da ogni parte, cioè dalla destra e dalla
ne lo suo uscir di l'omblico da una pelicula, la quale parte la via
sangue] è tenuto insieme per miracolo da sottili pellicole ed e sempre sul punto
, li quali non possono essere penetrati da una determinata porzione d'aria.
carne macellata, per lo più costituita da membrane e parti fibrose. panzini
non appartengono a buon diritto, e da preclari esempi confortate, queste parole alla
versi di un'emulsione sensibile, costituita da una gelatina fotografica in cui sono sospesi
o di proiezione, ed è costituita da una particolare emulsione adatta a tempi di
adatta a tempi di posa brevi e da una grana molto fine per sopportare nella
elettrica su modello o impronta comunque ricavati da pagina di caratteri tipografici o da incisione
ricavati da pagina di caratteri tipografici o da incisione. 8. locuz.
pelliculage (nel 1904), deriv. da pellicule (v. pellicola, n
la sottigliezza di una pellicola; costituito da strati sottili e membranosi di una determinata
), agg. ant. costituito da tessuti sottili e membranosi. fasciculo di
ricevere el cibo. = deriv. da pellicola. pellicula e deriv.,
sf. chim. composto chimico estratto da alcune piante del genere anaciclo; è
pellosa dell'anatra. -deriv. da pèlle. pellóso2, v. peloso
alcaloide dotato di proprietà ipnotiche, estratto da piante del genere anhalontum; si presenta
di grandezza e colori e pellucidità differenti da tutti quelli che si sogliono avere nell'
nell'animo. = deriv. da pellucido.
composto di cotesta crosta si trova formato da una serie innumerabile d'otricelli membranosi,
, n-114: in anguste celle soggiornano da sottil parete pellucida scompartite. e.
, 1-ii-30: io potrei prendere il principio da alto, come si suol fare in
del ventricolo laterale (ed è costituito da uno strato interno, di colore grigiastro
interno, di colore grigiastro, e da uno esterno, bianco, che circoscrivono
dotta, lat. pellucidus, comp. da per 'attraverso 'e lucidus 'lucido
pellume rilassato. = deriv. da pèlle. pelluzzo, v.
]: 'pelma ': nome applicato da illiger alla parte inferiore del piede degli
quella plantare del piede; è costituito da una parte libera, detta 'fusto '
detta 'fusto ', e da una radice terminante con un rigonfiamento,
xxxv-1-573: or taia [la meretrice] da dui ladi, sì corno fai la
la sorella di bube; uno le usciva da un grosso neo sopra il labbro.
sua grandeza. cariteo, 304: da biondo in bianco il pelo era rivolto,
infrigidòsi il sangue e mi trovai / da giovenil pensier libero e sciolto. bandello
pria cangerò natura e pelo, / che da costei, che pò in vita bearmi
. del cavaliere bassanelli avevano cambiato molto da quella sera del 1859 passata trincando nella
, né bianco pelo / gli liberasse da le fata estreme. giovio, ii-210:
valore aggett.): che risiede da molto tempo in un luogo (e può
sineddoche: persona, individuo. fausto da longiano, iv-90: molte volte vorrei con
raffreno, ricordandomi voi esser giovani e da gl'inganni del mondo non anco disengannati
, 11-47: il pelo baio scuro da tutti è tenuto più bello. pulci,
di pelo. leoni, 405: fu da un gendarme arrestato e condotto nelle stalle
, liscio e ricciuto, come una frangia da tenda. -a pelo:
del pelo monta a prezzi altissimi, da non credersi ne'nostri paesi. giuliani,
tutto il pelo, secche, tese da due pezzi di canna messi in croce.
a voi e a d'ogni persona da bene buono e bello. oliva, i-3-
, i-3- 463: mal coperto da rozzi peli, mal fornito di rusticani
piliformi, di forma diversa, costituite da una struttura ghiandolare vera e propria e
una struttura ghiandolare vera e propria e da un peduncolo, più o meno lungo,
, nel qual fuoco venne tanta ruggiada da cielo che non arse loro né capello di
.. 5. bernardino da siena, 179: elli aragunò uno monte
mandargli mezo peso de pelo de borra, da empir una sella. vasari, i-132
di vendersi in firenze, il pelo da due bande, il che pregiudica alle saie
, detta anche lana speciale, ottenuta da alcune specie di capra o di camelidi
, veduto questo, in un punto da nuovi pensieri fu assalito, cancellando tutti
: quel- l'edifizio che fa pelo da ogni parte è già rovinoso. baldinucci,
ceruleo gelo. massaia, xii-105: da porto said a suez il canale è
chilometri; a pelo d'acqua è largo da 58 a 100 metri, ed al
, essere, giungere a un pelo da qualcosa 0 da qualcuno; mancare un
giungere a un pelo da qualcosa 0 da qualcuno; mancare un pelo \ ecc
sua roba che veste. s. caterina da siena, 3-102: in tanto che
parlandosi di qualunque cosa dove nulla abbiano da fare i peli. menzini, 5-228:
ornano, gentildonna di gran virtù e da lui amata... con un amore
malizia disciucca, / per la sua grazia da pelio ne forba, / ch'a
dea, / vestita d'altro pelo / da quel che la solea. a. f
: ostinato ne'suoi costumi e lontano da mutar pelo e da far penitenza. manzoni
costumi e lontano da mutar pelo e da far penitenza. manzoni, pr. sp
, 1-149: padre jacopozzi, a guardarlo da fuori, è più della razza dei
-metodo. muzio, 1-24: da liberarmi ancora da suoi canini morsi,
muzio, 1-24: da liberarmi ancora da suoi canini morsi, contra i quali
, che s'introducono e si estraggono da detta città. 15. venat
15. venat. selvaggina costituita da animali ricoperti di pelliccia o, in
ecc.; anche nell'espressione selvaggina da pelo). del tufo, 130
mica degli stabili, o della selvaggina da pelo. 16. locuz.
iperbolico, per indicare la reazione provocata da un forte spavento, da una grande
reazione provocata da un forte spavento, da una grande paura o emozione. dante
ecco si caccia. -dare del pelo da torcere: mettere in difficoltà, costituire
rimanente del viso hanno dato del pelo da torcere alle memorabili pagine della storia.
inesperto; immaturo. -anche: che svolge da poco tempo un lavoro. salvini
l'augel sacro al padre giove / trasportò da terra in cielo. verga, 8-291
ma non mi basta: chi mi ha da pagar le bastonate che ho avuto per
140: quell'altro ti lieva i peli da dosso con un certo modo di carezze
prima un telegramma: poi una lettera da levargli il pelo. i pazzi al manicomio
se oggi la incontro, la schiaffeggio da levarle il pelo. -colpire profondamente.
ben pelato monsignore. -pendere da un pelo: essere precario, incerto.
machine avventi: / nostra mortalità pende da un pelo. -perderci il pelo
il pelo, non si vedendo né sapendo da che cagione. fagiuoli, 1-6-13:
rivedere il pelo al mal cristiano / da molti cittadini accompagnato. algarotti, 1-iv-399
quattro ', ecc. è atteggiamento da intellettuale quello di prendere a noia le
, ii-80: questo privilegio non è da stimarsi un pelo. val più un
del trionfo non si altero in sentirsi da un bifolco proverbiato, come che volpe
personaggio della batracomiomachia), comp. da ni * fango 'e dal tema di
pelòide, agg. che è costituito da una mescolanza di acqua minerale o di
materie organiche o inorganiche che derivano da processi biologici e geologici (una sostanza,
uso di peloidi. = comp. da peloide e terapia (v.).
. -ci). geol. costituito da depositi argillosi dell'età sequaniana (con
/] xó ^ 'fango 'e da litico3 (v.). pelologìa
solano. = deriv. da pelone, col suff. dei dimin.
e peloni. = deriv. da pelo. pelóne2, sm.
che abiano messo / quello pelon che va da si stesso. = alter,
ne'dolenti canti / stava così, da lei fur conosciute / le voci funeral che