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vol. XII Pag.78 - Da ORGANATORE a ORGANICAMENTE (19 risultati)

norme che ne regolamentano fattività; retto da determinate abitudini, usanze, convenienze.

: se... nella natura scorgesi da ogni parte una virtù organatrice, ella

parte una virtù organatrice, ella proviene da altro principio alla natura superiore. gioberti

e degno della parola. il programma da attuare era semplice: un progetto edilizio

capitale. = nome d'agente da organare. organatura, sf.

diventata abitudine. = nome d'azione da organare. organazióne, sf. ordinamento

fermo e preciso di organazion dottrinale consentita da tutti. idem, iii-54: il

prendendo piede. = nome d'azione da organare. organcino, v.

l'organeggiante cetra. = deriv. da organo, col suff. del part.

venire in luce. = deriv. da organo, col suff. del part.

voce di area ven., aeriv. da organo. organése, agg

le ven'organesi. = deriv. da organo. organétto, sm.

e li obbligano a mendicare e far da buffoni e saltare e recitare la parte

teobaldo oggigiorno è tale suonatore di organetto da poter competere cogli orbi più famosi. fucini

5-461: hai tu la notte mai da lunge inteso / singhiozzar nella strada un

. -con metonimia: il suono prodotto da tali strumenti. antonio da ferrara

prodotto da tali strumenti. antonio da ferrara, 93: spesse volte un organetto

questo liquore... sia anch'esso da così gentili organetti formato.

comunità. gramsci, 12-40: è da porre l'esposizione di ciò che occorre

vol. XII Pag.79 - Da ORGANICARE a ORGANICO (21 risultati)

e l'ironia nasce per lo più da un sovrapposto gioco di parole invece che

un sovrapposto gioco di parole invece che da un'intima concezione e rappresentazione di un dissidio

dell'organicazione. = denom. da organico. organicato, agg. nel

fine unitario. = deriv. da organico, col suff. del part.

di miracolo. = nome d'azione da organicare; voce registr. dal

studi che considera le malattie mentali prodotte da lesioni anatomiche biochimiche del cervello o da

da lesioni anatomiche biochimiche del cervello o da una somatosi. = voce dotta

. = voce dotta (registr. da marchi nel 1828, nel signif.

n. 1), deriv. da organico-, cfr. fr. organicisme (

a un'opera di coltura non dissimile da quella pensata per il trentino dal battisti.

dal battisti. = deriv. da organico. orgànico, agg.

dotato, provvisto di organi; costituito da organi. -corpo organico ". quello

di animali e piante in quanto composto da organi. leonardo, 2-497:

il quale uffizio fatto esser non può da essa natura, perché i'lei non è

organi. -acido organico: quello caratterizzato da uno o più gruppi carbossilici. -chimica organica

. -composto organico: quello costituito essenzialmente da carbonio e da idrogeno, presenti per

quello costituito essenzialmente da carbonio e da idrogeno, presenti per lo più negli animali

debbono esser alcune che sono essenzialmente diverse da quelle che regolano la materia puramente '

ristorativo di quella generazione assorbita ed abissata da tonde del gran cataclismo. a.

nostro intelletto per difetto de la vertù da la quale trae quello ch'el vede,

. sì come sono le sustanze partite da materia. varchi, 7-154: queste

vol. XII Pag.80 - Da ORGANICO a ORGANICO (15 risultati)

sarà... che egli possa liberarsi da questo male, imperocché...

imperocché... ha avuto origine da causa violenta esterna concussiva ed abile ad

le predette idropisie di petto vengono prodotte da qualche vizio organico esistente per entro al

, ebbe cresciuti i mali organici e da quella e dal crudo inverno del '50

, originaria; che non è causato da fattori estrinseci. -anche: frutto di

e corruzione parlamentare. 6. costituito da parti distinte, ma fra loro corrispondenti

che, spezzate e rotte non sappiam da qual forza, ci mostrano la loro organica

pittori moderni sembrano mancar tanto di fantasia da dover far solo ritratti,...

'critiche ', verso le quali è da fare la... riserva che

di tutto il sistema legislativo, incominciando da quella parte che ne costituisce la forma

proprio, attinente a un ufficio ricoperto da un soggetto o al complesso di uffici di

organiche, ha sbagliato nell'ordine fin da principio e i suoi errori son quelli

qualche utile modificazione negli articoli organici annestati da napoleone al concordato di francia. b

tali istanze furono sostenute fin dal settecento da carlo lodoli, convinto assertore della rispondenza

pretendeva [il lodoli] che si avesse da osservar la ragione, e non il

vol. XII Pag.81 - Da ORGANICO-POPOLARE a ORGANISMO (24 risultati)

denominata da lui anche 'organica 'con una parola

risanarsi. citolini, 492: istrumenti da fiato e da mano o volete dire

citolini, 492: istrumenti da fiato e da mano o volete dire organici e ritmici

, come dicono i sonatori: quelli da fiato hanno sotto un generale gli strumenti organici

gr. òpyavtxó ^, deriv. da ispyavov (v. organo).

le tradizioni e dar luogo a un nazionalismo da intellettuali, può essere spiegato, ma

reazione organico-popolare. = cornai, da organico e popolare (v.).

. = voce dotta, comp. da organico] e dal gr. yp

un carretto con due ruote, costituito da una cassa di varie dimensioni in cui

contenuti le canne, un mantice azionato da una manovella e un cilindro munito di

suono; fu inventato verso il 1700 da giovanni barberi di modena ed è proprio

-con metonimia: il suono prodotto da tale strumento. pananti, i-406

carducci, iii-24-133: lo sciagurato ha da essere necessariamente un... come

poco... un lièvito sciocco da essere rimpastato ad arbitrio del primo furfante

metterci dentro del sale, un organino da caricare in certe occasioni per sonare a

quali l'internazionalismo proletario è un organino da suonare secondo le decisioni del vertice,

vivente in ciò che lo distingue specificamente da quello non vivente; secondo il pensiero di

cui la struttura finalistica dipende non già da una forza esterna, quale l'anima

finalità di un automa o di una macchina da quella dell'organismo in quanto le sue

pallido che si sarebbe potuto credere uscisse da una malattia, perché tradiva la sofferenza,

il cava- lier mochi -praticarla un po'da vicino per scoprire tutte le basse avidità

, talvolta dice anche che il movimento deriva da un principio spirituale, per lui l'

loro collegati e interdipendenti, in modo da costituire un'unità, un tutto coerente

la parola 'organismo 'viene talora da noi, ad imitazione di altri filosofi

vol. XII Pag.82 - Da ORGANISTA a ORGANIZZARE (14 risultati)

, di valori armonicamente fusi, tali da costituire una norma di comportamento, un

: l'idea d'organismo [politico] da me intesa comprende in se stessa gli

iii-19-50: la chiesa di pietro, da leone vili al sorgere d'ildebrando, divenne

, divenne un'organismo mosso e regolato da cesare. faldella, i-5- 264

vita nazionale, ma come una nuova manica da infilare. capuana, 1-iii-52: penso

labriola, iii-286: l'autore comincia da un breve saggio di fisiologia della società

umano. -insieme di nazioni accomunate da interessi culturali, sociali e politici.

organismo narrativo. -dimensione culturale determinata da una complessa sintesi di apporti vari e

organisme (nel 1729), deriv. da organe 'organo '; cfr.

musi cale); eseguito da un organo (un concerto).

organite (nel 1868), deriv. da organe 'or gano '

organizzamento per virtù d'individui che valsero da soli una società. michelstaedter, 639

umano. = nome d'azione da organizzare. organizzante (part. pres

l'anima, dopo mesi creata in esso da dio. giuglaris, 330: providenza

vol. XII Pag.840 - Da PATRIARCATO a PATRILINEO (5 risultati)

. 3. albero che funge da sostegno a una vite. marino,

. volg. * patrignus, deriv. da pater patris (v. padre),

nuove meni. = comp. da patrigno e dal pron. possessivo to,

(v. padre) e da lineare1 (v.).

via paterna. = deriv. da patrilineare. patrilineo, agg.

vol. XII Pag.841 - Da PATRILOCALE a PATRIMONIO (18 risultati)

patris (v. padre) e da linea (v., n. 26

alla consuetudine della patrilocalità o dipendente da esso. = tratto da patrilocalità.

o dipendente da esso. = tratto da patrilocalità. patrilocalità, sf. etnol

patris (v. padre) e da località (v.). pàtrimo

. patrimi et matrimi), deriv. da pater patris (v. padre

(privato o pubblico) o deriva da esso; che costituisce il patrimonio di

, possessioni, pascoli, boschi, molini da vento. boterò, i-226: del

d'inghilterra e di francia. [sostituito da] manzoni, pr. sp.

ora le cause del suicidio. sono forse da ricercarsi nelle condizioni patrimoniali, sembra,

andar scalzi e digiuni, / scampando da le forche a lo spedale. de luca

per cui il documento viene redatto) da un lato gli elementi attivi e dall'

con mano armata soggiogandosi l'oriente. fausto da longiano, iv-197: o se sapessono

codice teo- dosiano), deriv. da patrimonìum (v. patrimonio); cfr

usurpazione). = deriv. da patrimoniale, col suff. dei nomi d'

..., ella serviva quasi da fattore, cioè gli amministrava il patrimonietto,

persona possiede, sia che gli derivi da successione ereditaria, sia che sia frutto

appartenenti al buon governo ammaestrarti com'io da mio padre fui ammaestrato, il quale

una imposta straordinaria progressiva sul patrimonio posseduto da ogni contribuente al i° gennaio 1920.

vol. XII Pag.842 - Da PATRIMONIO a PATRIMONIO (8 risultati)

sono specificamente vincolati dallo stesso interessato o da un terzo benefattore a tale scopo (

] si ordinò sacerdote, sendogli somministrato da un di que'piissimi senatori (che chiamano

ed altri rettori delle chiese il dilapidar da lì innanzi e l'alienare il sacro

origine economi- co-privatistica o demaniale o derivi da imposizioni tributarie (e indica, in

nel sec. vili con le donazioni da parte dei re longobardi dei territori di

il territorio donato per testamento alla chiesa da matilde di canossa nel 1115 e compreso

, con gente assai, e con quelli da ceccano, e con uno cavaliere che

d'attorno non volea vicini. antonio da ferrara, 113: roma te chiama col

vol. XII Pag.843 - Da PATRINALE a PATRIO (10 risultati)

e 'patrimonio 'semplice- mente: da prima la provincia di viterbo, chiamata

viterbo, chiamata patrimonio di san pietro da pasquale ii tanno noi, contenente viterbo

forma pratica a tutta l'azione che da più anni artisti e studiosi esercitavano a

nel villaggio della renella, due miglia da napoli, nasceva, a'22 luglio del

il patrimonio folcloristico un tempo era condiviso da tutti. -insieme delle memorie

d'uno speciale patrimonio genetico che fin da principio pareva messo lì apposta per fare

ciascuna aveva in patrimonio la sua ulcera da coltivare perché rendesse. -avere patrimonio

marchese è un patrimo- nione e pulito da ogni debito. giorgini-broglio [s. v

dotta, lat. patrimonium, deriv. da pater patris (v. padre

di patrinità. = deriv. da patrinol. pattino1, agg.

vol. XII Pag.844 - Da PATRIO a PATRIOTA (12 risultati)

., /... / ma da nemici altrui / per altra gente. carducci

2-161: il favellare sia del patrio idioma da voci più elette formato. marchetti,

. ma linguaggio patrio differisce in ciò da natio, che il primo è più

ogni soffio. -che riceve venerazione da parte di una comunità, dove è

periodici popolari, 1-661: non dominati da alcuno interesse particolare, ma spinti dal

tramme a un'altra mia di codeste borghigianine da bene ch'hanno più...

dotta, lat. patrius, deriv. da patria [terra] (v.

core [di abramo] / dio da l'alto signoreggia. poerio, 3-97

antenati, dai remoti ascendenti, che da essi è stato compiuto, attuato;

dotta, lat. patrius, deriv. da pater patris (v. padre)

. -i). chi è animato da rispetto, devozione, lealtà verso la patria

mia lingua è grandissimo e è cosa da buon patriotto, quale ognuno si dee

vol. XII Pag.845 - Da PATRIOTARDO a PATRIOTTICO (17 risultati)

al suo accrescimento si vengono a giudicare da noi come nostri cittadini e patriotti. i

£ 'compatriota ', deriv. da rascxpic *; (v. patrio1)

sebastiano '. = deriv. da patriottardo. patriottardo [patriotardo)

]. beltramelli, i-145: -patriottardi da strapazzo! -canaglia in mala fede!

agg. che ostenta o che è animato da un sentimento patriottico retorico, fanatico,

. -che è ispirato o deriva da tali sentimenti patriottici non autentici.

guasconata patriottarda. gobetti, 1-i-792: da una parte la maggioranza della pentarchia,

patriotard (nel 1904), deriv. da patriote (v. patriota),

patriottéssa, sf. letter. donna animata da patriottismo intransigente (e ha valore scherz

musica, e pittura, e di diventare da un giorno all'altro, per effetto

poeticamente, patriotticamente ricordando un grande quadro da leggenda pel cuore del popolo,.

. patriotticheggiante, agg. che nasce da patriottismo superficialmente o retoricamente sentito.

opera sua. = deriv. da patriottico, col suff. del part.

la di lui penna a dimostrare anche da lontano il più vero spirito patriottico,

sua casa. 2. animato da sentimenti di amore, di lealtà,

nobiltà feudale e cortigiana, volgo schiacciato da viceré, gesuitismo. bacchelli, 2-xxiii-569

monti, 121: domani dunque ha da esser san carlo alberto, e papà andrà

vol. XII Pag.846 - Da PATRIOTTICUME a PATRIZIO (15 risultati)

rcatpuotixó ^ * compatriota ', deriv. da tox- tpuottx (v. patriota)

roba laica. = deriv. da patriottico. patriottismo (patriotismo)

; e questo, credo, richiede da noi il patriotismo. bettinelli, xxii-132

. patriotisme d'ariti-chambre, resa famosa da stendhal che l'attribuisce al turgot).

patriotisme (nel 1750), deriv. da patriote (v. patriota)

patripassiani (tertulliano), comp. da pater patris (v. padre) e

ii-viii, così come con la lotta da esso condotta contro le eresie. -anche:

. eccles. [theologia] patristica, da patristica (v. patristico1);

lat. eccles. patristicus, deriv. da pater patris (gr. rcarrjp -tpó

voce di area ven., denom. da patria, col suff. dei verbi

nella chiara sera. = deriv. da patrizio *; cfr. anche fr.

. carducci, iii-28-257: ringraziare da parte di noi tutti la liberalità femminilmente

.. apparteneva, insieme a caterina da siena e a caterina sforza, alla

carolingia per il complesso di territori concessi da pipino il breve e carlo magno ai

patriciàtus -us (svetonio), deriv. da patricius (v. patrizio1).

vol. XII Pag.847 - Da PATRIZIO a PATRIZIO (24 risultati)

1-3-2-151: nell antica roma li descendenti da quei cento padri che elesse romolo e

cento padri che elesse romolo e successivamente da altri che in loro luogo erano surrogati

si vennero a distinguere 'patrizio 'da 'senatore f e da 'cavaliere '

patrizio 'da 'senatore f e da 'cavaliere ', e 'plebeo '

'cavaliere ', e 'plebeo 'da * ignobile e 'plebeo '

, [i goti] si partirò da roma e ridussonsi con tutta loro forza

imperador romano! -funzionario posto da carlo magno a rappresentare l'autorità imperiale

fu sostituita, su decisione papale, da quella meno insidiosa per l'autorità centrale

vincie. e ancora dopo dotata la chiesa da pipino e carlomagno, gl'imperatori,

de minos, ove umanamente fussemo receputi da un patrizio de l'isola e veneto

(ii-318): erano molti uomini da bene ne l'amenissimo giardino di messer

, ma non ha propriamente patrizi: da che i patrizi difendono con una mano

diverse terre de ve- scoado suol esser da certo tempo in qua creati e fatti

iii-1-426: né basta sempre tesser nato da gente nata in paese, ma bisogna appartenere

dell'antica roma; che è esercitato da esso. aretino, vi-571: ringrazio

3-57: il romano guerrier, che da fortuna / titol s'aggiunge d'umiltà superba

lorenzo sabbatini]... fu adoperato da molte case patrizie nella sua patria.

.. ma solo i meriti acquistati da l'azzioni... vengono ad illustrare

: la rancida / muffa patricia, / da illustri costole / senza camicia, /

in regime di monarchia la democrazia ha da essere tutta così vergine e villanotta che

così vergine e villanotta che s'abbia da condannare come un lusso patrizio l'onorato

dotta, lat. patricius, deriv. da pater patris nel senso di 'senatore '

sapore che la patrizie. = da patrizio1, inteso come deriv. da patria

= da patrizio1, inteso come deriv. da patria.

vol. XII Pag.848 - Da PATRIZZARE a PATROCINATORE (21 risultati)

a'padri, s'ingegnano fare portamenti da non parere bastardi. varchi, 5-125:

dal gr. mtxpi&ija denom. da toxttjp -tpó<£ (v. padre)

quello attuale la figura del procuratore legale da quella dell'avvocato), professionista legale

spese e danni fosse assistita nella lite da qualche patrocinante,... dovrà in

mercanzia ne venga rimborsata e reintegrata distributivamente da quelle cause che detto procuratore averà patrocinato

civile o criminale, non poteva fare da testimone nell'istessa causa. perticari,

animo di tornare in patria e patrocinare da sé quella causa. bernari, 3-174

le più volte m'ingegno di patrocinarmi da me. -garantire, assicurare.

.. avevano appunto un forte interesse da far valere e da patrocinare. piovene,

un forte interesse da far valere e da patrocinare. piovene, 7-527: il

nobili si degnano di patrocinare i libri da pubblicarsi. g. ferrari, 582:

dotta, lat. patrocinàri, denom. da patrocinium (v. patrocinio)

s. v.]: le cause da lui patrocinate. 2. per

crocifisso al viaggio ver l'aquitania, patrocinata da un principe così pio. -difeso

un principe così pio. -difeso da un ostacolo naturale. foscolo, vi-491

gli altri dalla lunga ed essere ignorato da loro che diventare l'amico e il

ingegno non volgare, che alla macchina da lui patrocinata è debitore dell'immortalità del

. marinetti, 2-iii-214: esce complimentato da renée e da me e poi si

2-iii-214: esce complimentato da renée e da me e poi si russa a due la

, o, anche, di difesa da accuse e da calunnie nei confronti di

anche, di difesa da accuse e da calunnie nei confronti di qualcuno; patrono

vol. XII Pag.849 - Da PATROCINIO a PATROCINIO (15 risultati)

pretura). = nome d'agente da patrocinare. patrocìnio (disus.

di cui il patrizio era capo, da essi riconosciuto come loro 'patrono '

nella sua fede e nella sua constanza da abbandonare. collenuccio, 235: operò

né con forza né con prece / da nessun vide il patrocinio preso, / in

comunità. foscolo, ix-1-267: resta da considerare se dante avrebbe potuto rivelare senza

-società di patrocinio: associazione costituita da persone (per lo più benestanti) interessate

e migliorare. albertazzi, 231: da un pezzo navaschermi considerava un grave problema

, d'una gaiezza, d'una profusione da non potersi né credere né ideare,

il vedere la causa delle verità sostenuta da un patrocinio palesemente invalido ingerisce comunemente una

una pubblicazione, ecc., spesso da parte di un ente e di un'autorità

aveva bisogno di patrocinio il libro dedicatomi da v. sig. venendo protetto dal

parte privata e suo difensore che deriva da tale rappresentanza e assistenza. -anche:

quistione con voi, e vi faceva sostener da solo le spese del giudizio! pascoli

medioevo, protezione accordata dall'imperatore o da un sovrano a istituzioni religiose anche esenti

un sovrano a istituzioni religiose anche esenti da obblighi feudali. muratori, 7-v-417:

vol. XII Pag.850 - Da PATROCLINO a PATRONATO (18 risultati)

relig. protezione invocata dalla madonna, da un santo o dagli angeli, a cui

patrocinio di maria santissima: festa istituita da alessandro vii nel 1656 dapprima per la

seguito estesa a tutti i domini spagnoli da innocenzo xi (nel 1679) e

, infine, a tutta la chiesa da benedetto xiii (nel 1725); benché

san giuseppe: festa istituita nel 1850 da pio ix per lo stato pontificio ed

dopo pasqua, venne in seguito anticipata da pio x al mercoledì precedente. =

dotta, lat. patrocinìum, deriv. da patrònus (v. patrono),

(v. padre) e da genesi1 (v.). patroliare

loro. gramsci, 1-102: sarebbe da studiare tutto il materiale dello stesso tipo

eccles. patrologia (coniato nel 1637 da i. gerhard), comp. dal

gozzano, i-1097: patrona delle armi da fuoco e della polvere, la martire

, 1-93: chiamo essa egloga nemesi, da quella potestà, la quale essendo come

193: il 'barunèn 'che da ragazzo si diverte a sabotare i comizi elettorali

, lat. tardo patromlis, deriv. da patrò nus (v.

voce di area ven., deriv, da patròn (v. padrone).

casa della quale lui era portinaio dipendeva da un pa lazzo patrizio e

l'im- renditore crea ed amministra da solo gli istituti bene- ci per

regolamentazione e finanziamento dallo stato e da ultimo sono state quasi tutte abolite con

vol. XII Pag.851 - Da PATRONATO a PATRONO (35 risultati)

13-86: tra le riforme che i papi da tempo perseguivano, una era intesa a

miei patronati volevano la messa andassero la da lui oppure pagassero un tanto l'anno

per famiglia. = deriv. da patrono, col suff. del part.

. modello, progetto. marsilio da padova volgar., i-x-3: questo motto

l'una. = denom. da patrono, col suff. dei verbi frequent

. protezione, aiuto. marsilio da padova volgar., ii-xvn-19: colui cha

neciessità servigio. = deriv. da patrono. patronìa2, sf

del popolo. = deriv. da patronei. patrònico, agg. ant

ant. patrio, patronimico. marsilio da padova volgar., i-1-2: il loro

per cui i figli derivano il nome da auello del padre. = tratto da

da auello del padre. = tratto da patronim [icd], secondo il rapporto

gira l'azzione o l'azzioni, è da sapere che i titoli o si formano

nomi personali patronimicati. = deriv. da patronimico, col suff. dei part.

arabo il nome del padre è preceduto da lbn, molti cognomi inglesi, irlandesi

inglesi, irlandesi e scozzesi sono preceduti da mac o ó', molti scozzesi in

. -anche: cognome. benvenuto da imola volgar., ii-321: benché avesse

gaio, per cagione che fu adottato da cesare e volle essere suo erede e portare

i nomi detti patronimici, cioè nomi fatti da quello del padre o d'altri ascendenti

come evidentemente raccogliesi daltesempio, è parola da scherzo, parola inventata sul fatto e

iii-5-214: de'patronimici, anonimo mio da bene, nelle mie rime non ve ne

ferrarese. -che deriva da una caratteristica fisica o dall'attività svolta

gr. toxtpcdvufnxó ^, comp. da tcoctyjp -xpó ^ (v. padre)

. raro. nome patronimico. = da patronim [ic] o. patronizzare1

greco fato turco. = denom. da patrone1, col suff. dei verbi frequent

roma commesso, pur che venisse patronizzato da uno de'due rappresentanti, non soggiacesse

santa sede. = denom. da patrono, col suff. dei verbi frequent

. (patronizato). ant. comandato da un padrone (un'imbarcazione).

rodi una nave patronizata per uno zaneto da cataro, la qual veniva da baruti carga

zaneto da cataro, la qual veniva da baruti carga di cenere. patròno (

l'ex proprietario di uno schiavo, da lui emancipato e divenuto così suo libertino

importava la lor voce patrono, che da noi oggi altrimente si piglia), nelle

de le fortune,... tradito da gli amici, offeso da ^ parenti

. tradito da gli amici, offeso da ^ parenti, schernito da'servidori, abbandonato

1-339: molti dei ricoverati sono sussidiati da lui, egli vive con essi per elezione

ne è il patrono, e vengono da lui ricoperti di doni e gentilezze, di

vol. XII Pag.852 - Da PATRONOMICO a PATTARUGLIA (20 risultati)

della validità di una teoria. marsilio da padova volgar., i-xix-13: primieramente

perplesso la diffidenza verso un patrono marchiato da una sorte così infausta. -patrono

non capire, perché sono venuto qui da voi. serao, i-294: il patrono

ausa overo presuma ponere overo appresumare o da per sé intrare pecore, porci,

dotta, lat. patrónus, deriv. da pater patris (v. padre

nel 227 a. c. da cleomene iii per sostituire gli efori; il

(j. o ^, comp. da toxtyjp -xpó ^ (v.

dotta, lat. patruèlis, deriv. da patruus (v. pa

dotta, lat. patruus, deriv. da pater patris (v. padre

avendo ricevuto un'ingiuria o una burla da un tale gliene fa o rende un'altra

, ii-191: né credito né debito da una parte e dall'altra: faranno patta

ai leoni gialli che aveva visto tristi da ragazzo dietro i ferri fitti delle gabbie,

maneggiare oggetti domestici (tegami, ferri da stiro, ecc.) eccessivamente caldi

(talrif) 'pelliccia (da pastore) ', di origine trace.

rivelarsi di eguale forza; non essere da meno, valere altrettanto. -pattare qualcosa

altro o il patta. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,

pattare. = = denom. da patta *, con allusione al pareggio dell'

lunare; secondo alcuni, denom. da patta1. pattarla, sf.

]: adì 29 detto. bedegon da mantova condusse per detto passo a ferrara

usada. = deriv. da pattò1. pattarino, v.

vol. XII Pag.853 - Da PATTEGGIABILE a PATTEGGIARE (14 risultati)

= voce di area versiliese, deriv. da pattuglia. patteggiàbile, agg.

. = agg. verb. da patteggiare. patteggiaménto, sm.

i vostri chi sostenne i diritti di questo da sé amato dominio nel trattare con genti

, e compose con cuore e lingua da cittadino patteggiamenti ed accordi. pasolini,

i giorni. = nome d'azione da patteggiare. patteggiarne (part. pres

patteggiò lo aiutasse a cacciare gli scaligeri da parma. ferd. martini, 5-167:

futurismo, 4: noi futuristi invochiamo da tutti i giovani ingegni d'italia una lotta

riputarmi così egoista e villano e brutale da patteggiare d'amore su l'amore?

metonimia. petrarca, 264-126: da un lato punge / vergogna e duol

son magici e... si è da qualcuno patteggiato col diavolo. tommaseo [

mezzo quegli che teneano campidoglio essendo costretti da estrema fame e non avendo speranza di

magalotti, 26-40: chiariti... da questo e da altri avvenimenti, s'

chiariti... da questo e da altri avvenimenti, s'applicarono seriamente a

indiscrete. vico, 471: è molto da avvertirsi che si patteggia la legge della

vol. XII Pag.854 - Da PATTEGGIATO a PATTINAGGIO (17 risultati)

: ho scritto a borsieri di passare da giegler... per patteggiare al minimo

, e il lato di messer ugolino da senno il patteggiare co'fiorentini per mano

. boiardo, 1-275: non potendolo da costui impetrare, si redussero a temistocle

. 16. = denom. da patto1, col suff. dei verbi frequent

in persiceto, nonantola e crevalcore patteggiata da giacomo e giovanni con l'arcivescovo di

[medea e giasone] si levarono da. ttavola. giov. cavalcanti,

ch'erano sopravanzati al conflitto, patteggiati da narsette. 3. assoldato,

, 1-75: il vetturino era patteggiato da me sino a bologna per la via di

in concordia. = nome d'agente da patteggiare. pattéggio, sm.

coll'invasore. = deverb. da patteggiare. pattèro, v. pattiere

guasta. = deriv. da pattò1. pattière (pattèro, pattièri

milano, sono, orefici, filatori da seta,... tornitori, patteri

nel 1255 a parma), deriv. da pata 'cencio '(v.

signor di bologna si patificò con astore da faenza. = voce dotta,

= voce dotta, comp. da patto1 e dal tema dei comp.

, con gare su diverse distanze, da 500 a 10. 000 m

dal fr. patinage, nome d'azione da patiner (v. pattinare).

vol. XII Pag.855 - Da PATTINAGGIO a PATTO (19 risultati)

dal fr. patinage, nome d'azione da patiner (v. pa

ragazze che pat tinavano protetti da un'alta rete. 2.

= dal fr. patiner, denom. da patiti (v. pàttino).

= voce versiliese, comp. da patto1 e nato1 (v.).

a gara. = deriv. da pattinare. pattinatóre, sm.

coi pattinatori. = nome d'agente da pattinare. pattinétta, sf. monopattino

sui pattini. 4. pattino da neve: scarpa adatta per camminare sulla

di idrovolanti. -pattino centrale: formato da due elementi allungati, simili a sci,

= dal fr. patin, deriv. da patte 'zampa '(di origine

patino), sm. piccola imbarcazione da diporto a remi o, anche, a

, anche, a pedali, costituita da due scafi paralleli a tenuta stagna uniti dai

anni àn di già vomitato gente in costume da bagno che rulica, variopingendo la

sempre stati. = deriv. da pàttino, per la simiglianza dei due galleggianti

di questo vocabolo [padrini] abbiamo da dire alcuna cosa, avviso io che siano

boce per mutazione di lettere sia venuta da latini, i quali chiamavano padroni

patti insieme. = deriv. da patto1. pattire, v.

il consenso, 1'incontro delle volontà da cui nasce l'accordo; il contenuto

i lavoratori marittimi e gli armatori redatto da gabriele d'annunzio [che fu anche

melano gli fece grandi doni. andrea da barberino, ii-285: fue di patto che

vol. XII Pag.856 - Da PATTO a PATTO (11 risultati)

sarpi, vili-104: si afferma constantemente da tutti li canonisti e casisti che ogni

salari. cassola, 3-41: c'è da organizzare la lotta dei mezzadri, e

, xii-656: patti di matrimonio registrati da notari. padula, 251: l'onore

tutti li commemoriali, patti e scritture da lui viste. 2. in

/ che pecunia assai s'accatti / da chi 'n braccio aver le vuole.

società stabilita fra uomo e donna, santificata da dio e fortificata da vari taciti patti

donna, santificata da dio e fortificata da vari taciti patti, a'quali s'obbliga

: perpetua disse di aver con sé qualcosa da rompere il digiuno. dopo un po'

il digiuno. dopo un po'di cerimonie da una parte e dall'altra, si

autorità dell'odissea seguita così al vivo da virgilio, io all'incontro per l'ordine

furono di messer giorgio de- gl'abiati da melano deono avere, dì kalen luglio 1335

vol. XII Pag.857 - Da PATTO a PATTO (22 risultati)

s'eccettuasse i detti patti. fausto da longiano, iv-262: ben sai tu,

di procurare di aver uomini di mare da marsilia, da napoli, da sicilia,

aver uomini di mare da marsilia, da napoli, da sicilia, da levante.

mare da marsilia, da napoli, da sicilia, da levante... e

marsilia, da napoli, da sicilia, da levante... e li soleva

volesse trattar d'accordo, si esigesse da lui, imponeva il direttorio, per

abbiamo mi sono state a parecchie riprese cercate da gervasio, il ricco mandriano; le

g. stampa, 117: già da dio non si diparte / chi d'amor

non guardare le vergini. testamento di beatrice da capraia, v-404-48: do piena e

a sopradetti debitori e a ogne altra persona da e quali ricevessero alcuna quantità di denari

al giusti, credo si vada addomesticando. da sé, è venuto a propormi d'

vendita... mi aspetto però da lui, oltre i patti di sconto ecc

5. relig. alleanza stabilita da dio con un patriarca o con il

quella con il popolo in egitto, accennata da ezechiele, e quella, spesso considerata

coll'acque del diluvio e non sarà da qui innanzi più diluvio dissipante la terra.

di darvi la terra di promissione. fausto da longiano, 44: dio in segno

del patto: santuario mobile (costituito da un telaio di legno che sosteneva una

e di pelli) che fu fatto costruire da mosè come unico luogo di culto ufficiale

. c.). -alleanza stabilita da dio con l'umanità, con la

la mediazione di gesù cristo: espressa da gesù con le parole dell'istituzione dell'

le maestre ordinate dal governo e mantenute da esso, maestre però consumate ed abili

dio, con buona pace del diavolo, da ripagare poi in opere buone e in

vol. XII Pag.858 - Da PATTO a PATTO (8 risultati)

, la società ha il diritto di trattarli da nemici, di costringerli colla forza,

argenti loro, non potevano mettere insieme tanto da saldare ai veneziani il patto del passaggio

e a che patti. -a, da buon patto (con valore aggett.)

ci siamo sistemati in un alberghetto da buon patto, in due camere separate

buono o mal patto). niccolò da correggio, 186: quando mangio duo giotti

è tratto, / che non si parte da la calamita. / però chero consiglio

16-11: vorrei consiglio a questo fatto / da te, pacin amico, co'sapiente

patto: in ogni modo. luporo da lucca, vi-690 (1-9): il

vol. XII Pag.859 - Da PATTO a PATTOVIRE (11 risultati)

dottissimo, non ne vuol patto, da che il regno d'amore si dice esser

chiari: avere indicazioni precise in modo da evitare sorprese. rajberti, 2-82:

generale, guarda tevi bene da tutte quelle cose e quelle case che non

a patto di non esser mai amata da persona ch'io mi burlassi di voi.

= lat. pactum, deriv. da pacisci 'fare un accordo ',

ne compensa un altro, in modo da raggiungere la parità. varchi, v-139

, neutralità. = comp. da patto1 e manìa (v.).

. v.]: una minestra disfatta da troppa cottura: è venuta una pattona

informe della pattona e dall'essere cibo da gente rozza. pattóne, sm.

il nostro avversario ha battuto un pattone da portarne i lividi per un pezzo. paolieri

di', batte 'n pattone / da stiaffalla 'n d'un fondo di spedale.

vol. XII Pag.860 - Da PATTOVITO a PATTUIRE (26 risultati)

pattovita. -scegliere. guido da pisa, 1-357: questa cura che tu

di tributi. -convenzionale. da porto, 1-161: giudicato per lo duca

inulta dimenticare. 3. legato da un patto di alleanza. v.

overo serva. = deriv. da patto1. pattùglia (dial.

servizio o ciascun turno di servizio svolto da una tale formazione (spesso nelle lo-

faceva continuamente la ronda per la città da due truppe di soldati; e questa con

un succedersi di emozioni e di imprese da lasciare col fiato sospeso. -alave

lasciare col fiato sospeso. -alave da pattuglia: nave di tonnellaggio alquanto limitato

più alquanto esiguo, di persone legate da ideali, da principi o da interessi

, di persone legate da ideali, da principi o da interessi comuni o associate

legate da ideali, da principi o da interessi comuni o associate per svolgere una

e. cecchi, 6-299: battuti da venti indefessi, gli alberi lungomare si

patrouule (nel 1538), deverb. da patrouiller'sguazzare nel fango; svolgere un

del più ant. paiouiller, deriv. da patte 'zampa '.

o servizio o turno di servizio svolto da una pattuglia, anche aerea o navale

o navale. = nome d'azione da pattugliare. pattugliare, intr.

, 342: una partita di ribelli mascherati da realisti pattugliando si sono incontrati con una

arrestavano. = denom. da pattuglia. pattugliato (part. pass

), agg. sorvegliato, perlustrato da una pattuglia. pattugliatore, agg.

compagnia. = nome d'agente da pattugliare. pattuglióne, sm.

pattuglióne, sm. pattuglia composta da un numero di militari o di

ojetti, 1-70: la città restò sorvegliata da pattuglioni di quattro uomini e un

era stata fermata alcune sere innanzi da un pattuglióne del commissariato san giovanni. jo

, vi-211: benché e'faventini sostenessino da principio ostinatamente lo impeto suo [del

ciascun di loro abbia il suo determinato giorno da giacersi seco. g. moro,

scala. pagherò quel che sarà pattuito da lui sulla base che vedo onestissima.

vol. XII Pag.861 - Da PATTUITO a PATTUMIERA (21 risultati)

di andare la seguente mattina ambiduo vestiti da monaco ad un monasterio fuor della città

, 38: fu constrecto [omero] da povertà andar cantando e suoi versi per

: gli americani levatisi a romore inondavano da ogni parte il paese:..

: le dispiacque l'udirsi intimare che da embacca non sarebbe uscita se prima non

tempo di accattar elo quenza da situazioni supposte; da sentimenti pattuiti;

quenza da situazioni supposte; da sentimenti pattuiti; da oggetti simulati.

situazioni supposte; da sentimenti pattuiti; da oggetti simulati. 4. chiaro

patto). = nome d'azione da pattuire; voce registr. dal d.

alta speranza. = deriv. da pattume. pattumare, tr.

col pattume. = denom. da pattume, n. 8.

cioè molto pattume. s. bernardino da siena, iv-282: una piena che manda

davanzali, i-387: per li vasselli che da ostia portavano il grano a roma per

di tamerici sul pattume salmastro, interrotte da cumuli di mattoni e di cocci.

pattume. -sostanza conciante costituita soprattutto da felci e da foglie di castagno macerate

-sostanza conciante costituita soprattutto da felci e da foglie di castagno macerate e usata in

targioni pozzetti, 12-4-352: vi restano da considerare i paduli, de'quali ne

: levate i piedi al più presto da cotesto pattume. guerrazzi, 1-191: maggiormente

lo specchio dell'animo suo, snebbiato da ogni malvagio pattume, poteva limpidamente riflèttere

del colèra, ch'è una buona scopa da spazzarci fuor de'piedi il pattume di

quel pattume,... che è da certi grovigli di popolo senza mangiare.

voce di origine tose., deriv. da patto3; cfr. lat. mediev.

vol. XII Pag.862 - Da PATTUMIERE a PAUCO (20 risultati)

che ci sono, ma è roba da poco ». ed era in questa pattumiera

parlari vernacoli della toscana'e fu inteso da tutti! a. prati, 1-327:

patois (nel 1265), deriv. da patte 'zampa '(per indicare

giorni incominciano ad allungarsi. guido da pisa, 1-14: fecenoli [a giano

dotta, lat. patulcius, deriv. da patere (v. patere1).

, se lo spingono innanzi magari sollevandolo da terra come un fantoccio, lo consegnano

affetti. = nome d'agente da patullare. patullo, sm.

'. = deverb. da patullare. pàtulo, agg. letter

dotta, lat. patùlus, deriv. da patère (v. patere1).

di rabbia, provocato per lo più da un'alterazione improvvisa e immotivata dell'umore

dalle sue paturnie dopo l'affare del gatto da lui creduto arrabbiato. faldella, 3-245

amore. 2. caratterizzato da ipocondria, ansia, nevrastenia (uno

. che contiene pochi bacilli; provocato da pochi bacilli. = voce dotta,

. paucus (v. pauco) e da bacillare (v., n

. paucus (v. pauco) e da sintomatico (v.).

dio e verso i santi. felice da montecchio, lxii-2-1-32: si lamentano meco su

, lat. paucitas -àtis, deriv. da paucus (v. pauco)

dagli incisivi interni superiori molto sviluppati, da molari con 405 sporgenze acuminate, dall'

anche numerica o temporale); costituito da una quantità molto esigua, da un

costituito da una quantità molto esigua, da un esiguo numero di parti o di

vol. XII Pag.863 - Da PAUGI a PAURA (18 risultati)

, nel 1565), deriv. da una voce kicina e tupl (cfr.

adattamento del fr. paulette, deriv. da ch. paulet, nome del primo

secondo cui s. paolo, morso da una vipera a malta, avrebbe concesso agli

'. questi dicono trar l'origine da s. paolo apostolo... e

grazia dicono che ottenesse s. paolo da dio per se e suoi successori nell'isola

o vero malta, quando fu morsicato da una vipera... mentre ch'

aver sentito dire con le proprie orecchie da un saltaimbanco gran ciurmatore, che san

specialmente in armenia, ove venne confusa da principio con il più vasto e generale

samosata, dopo un periodo di tolleranza da parte degli imperatori favorevoli all'iconoclastia,

. xtv. = deriv. da pauliciano. pauliciano (paoliciano),

mandano odor di vaniglia. fu introdotto da noi verso il 1840. dossi, 3-97

dotta, lat. pauperies, deriv. da pauper -peris (v. paupero

una popolazione, che può essere determinata da varie cause, spesso eccezionali, come

suddetta gratuita, lo stato sarebbe sollevato da quei grandiosi sacrifici a cui deve soggiacere

dall'ingl. to pauperize, denom. da pauper, che è dal lat.

, lat. pauper -peris, comp. da pau- (v. pauco) e

, lat. paupèrtas -àtis, deriv. da pauper (v. paupero)

, pericolose o tali, comunque, da compromettere

vol. XII Pag.864 - Da PAURA a PAURA (25 risultati)

caiote i denti senza trattura. pietro da bascapè, v-189-153: e'odi, meser

: il frate..., da pagura e dolore vinto, de pigliar le

/ e fuggirà corno garzon la fera / da l'ombra lunga e nera. ariosto

: questa notte, ni eri, ni da poi che andarno coloro ad tore le

. bacchetti, 1-i-272: lì c'era da prender paura. pavese, 9-99:

speranza. lorenzo de medici, ii-5: da poppa assai più furiosa viene / con

tiene. firenzuola, 431: minerva, da dui giovani accompagnata, il terrore e

paura ", quello che è suscitato da situazioni di estremo pericolo e disperate.

istintiva e invincibile nei confronti di persone da cui ci si sente minacciati anche fisicamente.

si produce istintivamente in un animale minacciato da un pericolo. chiaro davanzati, lii-51

esca, / perch'assaliti son da maggior cura. pulci, 12-53: l'

altanimo; inquietudine, turbamento. giacomo da lentini, 24: le mie paure /

età o condizione si sia. iacopo da cessole volgar., 1-109: non è

. -in senso concreto: azione dettata da codardia, da viltà. francesco

concreto: azione dettata da codardia, da viltà. francesco da barberino, i-57

codardia, da viltà. francesco da barberino, i-57: convien ch'avegna /

impresa, ché altri giudicarebbono che nascesse da incostanzia o da paura. c.

altri giudicarebbono che nascesse da incostanzia o da paura. c. i. frugoni

l'alpino. -non essere uomo da aver paura: aver sempre dimostrato coraggio

amatori dell'ordine. -rispetto non disgiunto da timore nei confronti di chi esercita o

. 4. aspettativa, accompagnata da un senso d'inquietudine e di preoccupazione

bene. muratori, iii-317: è da credere che il religioso, non atterrito

v.]: per paura non andassi da loro io povero, son venuti da

da loro io povero, son venuti da me. 5. ipotesi più

in futuro in modo diverso o peggiore da quanto ci si aspetta. donato degli

vol. XII Pag.865 - Da PAURA a PAURA (26 risultati)

, imbarazzo, vergogna. giacomo da lentini, 13: poi ch'io non

di dio glorioso. 5. bernardino da siena, 191: quanti cascarebero in

che 'nver'voi facesse fallire. andrea da barberino, i-308: la paura non solamente

duole assai che un proclama nostro mandato da me a genova non può stamparsi, perché

paura: avrà trovato qualche altro maurizio da consolare, non c'è dubbio.

vestita con gran magnificenza, ma brutta da far paura. carducci, iii-27-

so... di essere tanto brutto da far paura. p. petrocchi [

: beve, bestemmia, trinca, mangia da far paura. giorgini-broglio [s.

]: dopo quella malattia è decaduto da mettere, da far paura. -da

quella malattia è decaduto da mettere, da far paura. -da fare paura (

rammentarlo, avrebbe subito una di quelle sconfitte da far paura. giorgini-broglio [s.

. v.]: 'è una malattia da far paura ': gravissima.

[s. v.]: * da far paura ', iperbolicamente di persone

persone o cose mostruose. * un donnone da far paura '. -da fare paura

per nulla minaccioso o preoccupante, tale da non costituire una seria minaccia.

contro di me, pieno di cose da far paura ai ragazzi. -di

: terrificante, spaventoso. ricciardo da cortona, 35: molti altri gravi pericoli

. non si voleva rimenare a casa da una gran cascata che avea fatto. per

convincerlo a non farla, tenerlo lontano da essa, descrivendogliela, anche con esagerazione

determinato comportamento con le minacce. francesco da barberino, 193: mettili paura [al

2-155: voi non m'avete chiamato, da parte del signor capitano, con dirmi

che mi avete fatto montar la pagura da le calcagne? -non aver paura

tale emozione o per il condizionamento determinato da essa. laude, v-525-36: li

la pagura fu- gero via. francesco da barberino, ii-20: questo ti con-

per la pagura s'è fugito / da lo castello. firenzuola, 2-140:

dice che pisciano la paura; e da questo diciamo 'pisciar la paura 'quand'

vol. XII Pag.866 - Da PAURARA a PAUROSO (25 risultati)

anonimo fiorentino, i-309: messer rinieri da corneto di maremma fu grandissimo rubatore,

, i-2: l'uomo ch'è temuto da molti forza è che di molti abbia

, sf. region. tipo di rete da posta fissa, lunga circa 300 m

]: 'paurara'(cataneseì: rete da posta fissa adoperata per la pesca di razze

, catanese), deriv. da pàuru (v. pàuro).

povera compagnia. = denom. da paura, sul modello di impaurare (v

accatarra. = agg. verb. da paurire. paurézza, sf.

. timore, paura. busone da gubbio, 1-201: voi sapete bene,

sua dimora. = deriv. da paura. paurire, tr. (

e volgono altrove. = denom. da paura, sul modello di impaurire (v

è luogo a dodici o quattordici miglia da firenze. come 'paura', l'oggetto che

figura '. = deriv. da paura, sul modello di figuro (da

da paura, sul modello di figuro (da figura). paurometaoolia, sf

gr. tocùpcx; 'poco 'e da metabolo (v.).

mm, tegumenti delicati, tronco costituito da dodici segmenti e nove paia di

quasi la paurosità! = deriv. da pauroso, n. 4.

che prova paura; che è preso da paura; che è in preda alla paura

in camo / che fugge ogni uom da me, più pauroso / che non dal

lxxviii-n-503: qui sono puniti e ladri da serpenti, / ché com'el serpe

[guevara], 1-88: stanco da i grandi e noiosi caldi che faceano e

vostro bellore, / che non so da qual degia incominzare. g.

/ l'anima, in guisa che da lui si svia / e vanne a lei

, 2-1-93: dopo la morte di niccolò da uz- zano, quelli grandi che nel

sommossa, atterrita dalle notizie che giungevano da roma e in devota trepidazione per le

ssia adirosa, paurosa né scioca. francesco da barberino, ii-184: minaccie il pauroso

vol. XII Pag.867 - Da PAUROTTO a PAUSA (18 risultati)

pauroso, che, a ogni azione da compiere, si trova la mente popolata

ci forzava il siroppo di papavero amministratoci da un governo debole perche pauroso e pauroso

. che esprime, manifesta o è suscitato da paura, terrore, sgomento oppure da

da paura, terrore, sgomento oppure da angoscia, ansia, preoccupazione o soggezione

sentiér prima questo gran valore. zanobi da sfrata [s. gregorio magno volgar.

porte aperte, lasciati i coperti lacci da canto, impugnate le spade, con manifeste

fondamento farebbe vacante. s. bernardino da siena, 694: colui...

quel mare, fu percossa e incalciata da una foga di vento. pecchi,

par, ma lietamente ombroso. giovanni da empoli, 68: erano caffri tutti

volgar., 1-46: cinta e circundata da uno paguroso e orribile dracone. giov

'pro mettere e mantenere è da gente paurosa ': si dice ironi

la parola. = deriv. da paura. pauròtto, sm.

voce di area merid., deriv. da pàuro, con suff. dimin.

non farebbe sì longhe pause a tornar da te. g. f. loredano,

cagnolo volpino abbaiava in cima a un carretto da vino. cassola, 3-123: le

la pausa di raccoglimento, così attesa da quelli che rimangono. cassola, 2-204

in un testo scritto è espressa graficamente da una virgola, un punto, una

? vincenzo maria di s. caterina da siena, 92: li uomini, ritornati

vol. XII Pag.868 - Da PAUSABILE a PAUSARIO (11 risultati)

, i-97: un ticchettare di macchina da scrivere è umoristico nelle pause della mitragliatrice

passo letterario di tono medio che funge da stacco fra due momenti di alta espressività

un solo la sua parte, interrotta da pause talvolta di dieci e più battute,

selezione (e deve avere lunghezza tale da permettere che il treno d'impulsi precedente

, ii-17: la mutanza della dama ha da esser tale: ella ha da fare

ha da esser tale: ella ha da fare due seguiti spezzati fiancheggiati e tre

;, nome d'azione da tooko 'mi fermo, cesso '

la voce lat. sarebbe forma denom. da un lat. par lato

'intermittente ', agg. verb. da pausare (v. pausare).

di pausare tal una volta otto giorni da ogni colloquio e visita con essi loro

, lat. tardo pausare, denom. da pausa (v. pausa)

vol. XII Pag.869 - Da PAUSATAMENTE a PAVANIGLIA (20 risultati)

ritmo più serrato », adeguandosi da un momento all'al tro

dotta, lat. pausarius, deriv. da pausa (v. pausa)

dimora fin tanto che vi sono frutti da mangiare, quali poi consumati, con tutto

intera giornata. = deriv. da pausato. pausativo, agg. letter

riflesso. = agg. verb. da pausare. pausato, agg. (

nel gelo della notte friulana, rigata da razzi, pausata in lontananza dal '

in basso la scena pausata ai lati da due figure. bacchelli, 11-74:

toni di rosso pausati e quasi meditati da virgole d'argento, ci fece compassione.

tardo pausatio -ónis, nome d'azione da pausare (v. pausare).

diffusa in età romana, caratterizzata da drupe di polpa abbondante e di sapore

conserva (e secondo taluni sarebbe da identificarsi con l'oliva moraiola).

/ olive orcade, radi e pausie da le / coccole amare. soderini,

e con lentezza. = deriv. da pausa. pàussidi, sm. plur

. re- gion. ant. tenda da campo, talora cospicua per dimensioni e

portici del pavaglióne. = deriv. da pavaglióne, n. 2. pavame

sera si era fermato a mangiare ancora da ottorino, le sta sempre intorno con

1536, erroneamente interpretato come deriv. da pavo 'pavone ') e di

senza avvanzare. = deriv. probabilmente da pavone, attraverso il fr. se

] paonner 'pavoneggiarsi ', denom. da paon 'pavone '.

caroso, ii-37: questa pavaniglia ha da farsi in sedici tempi e sempre insieme

vol. XII Pag.870 - Da PAVANO a PAVENTARE (12 risultati)

dio e de tuti i nostri santi da pava e de pava e del pavan,

. ven. pavàn, deriv. da pava, per padova. pavarata,

più dormono. = deriv. da una var. sett. (cfr.

conforme il bisogno. = denom. da pavaro1, var. di pavero, col

fazzoletto. = etimo incerto: forse da connettere con pavoneggiare. pavefatto

. pavefactus (ovidio), comp. da pavère (v. pavere) e

angoscia del pervenire a salvar la sostanza da ogni paventabile comminuzione o sgretolamento laterale era

'. = agg. verb. da paventare. paventaménto, sm. ant

lasciare. = nome d'azione da paventare. paventante, agg.

non paventi, / che trag- gon da la man purpuree stille? p. mocenigo

lacopone, 2-21: l'alto messo onorato da ciel te fo mandato; / lo

: ecco alla terra, / che ferir da improvviso ardor si sente, / troppo

vol. XII Pag.871 - Da PAVENTATO a PAVERA (18 risultati)

. terribile, spaventoso. busone da gubbio, no: per lo paventevole grido

lampeggiare delle armi loro. -turbato da incubi. bembo, 1-52: il

bussa? = agg. verb. da paventare. pavènto, sm. ant

ch'assai mi dàn paventi. bartolomeo da s. c., 40-7-7:

sopra 'l capo ad uno. francesco da barberino, i-282: non ti lagnar per

'magino sì che già li sento. domenico da prato, lxxxviii-1-518: gli occhi,

mettieno in volta. s. bernardino da siena, iii-156: vai vai di notte

ogni cosa ti dà pavento. fausto da longiano, iv-160: mai la mia sensualità

avea pavento / darvi maninconia. dante da maiano, 24: prendo pavento de 'l

pier de farnese. = deverb. da paventare. paventosamente, avv. ant

ardisco. 2. in modo da incutere paura; spaventevol- mente.

che d'officina loro sia derivata da quel dio che fabricò le saette a giove

i baffoni tirandosi e trainando la sciabola da dirieto, con tutte nappe e fiocchi,

, con tutte nappe e fiocchi, da ultimo dopo tuoni paventosi venuta finalmente la

benivieni, xxx-7-9: lasso, che amor da l'indurato collo, / crudel,

, che un essercito di leoni governati da un cervo. giov. soranzo, 21

ex ilio. = deriv. da pavento. pavènza, sf. ant

di sua poesia. = deriv. da pavere (attraverso la forma del part.

vol. XII Pag.872 - Da PAVERAZZA a PAVESATA (21 risultati)

per le anatre, galleggiante, costituito da una serie di fuscelli di piante lacustri

con cui viene dipinto, i palmipedi da cacciare). = voce di area

[herba] papyria, deriv. da papyrus (v. papiro); la

lo studio si pone in piantar nidi da colombi,... in piantar le

, femm. di pavarazzo, deriv. da pàvero (v. papero).

iom che pensa e pavé, / campato da la morte. del tufo, 275

di cui pavé, / pur perché ancor da ben guarir non have / di cosi

, 1-4-263: de la celebre coo da i lidi uscita / nuove vele spiegar

il conte novello e m. filippo da sangineto, li quali erano maliscalchi del

, perché assicurati da'pavesi, come da un parapetto, scagliassero a man salva le

la pavesata. = deriv. da pavese2; voce attestata nel lat. mediev

una nave. = nome d'azione da pavesare-, voce registr. dal guglielmotti

occhi di stella. = denom. da pavese2. pavesata (ant. palvesata'

pavesada), sf. riparo formato da pavesi o, per estens., da

da pavesi o, per estens., da scudi di forma e ampiezza analoga.

partic.: sorta di testuggine costituita da ampi scudi strettamente connessi fra loro.

strettamente connessi fra loro. andrea da barberino, ii-157: fece tirare sul muro

in occasione di un combattimento e costituito da una serie di scudi (pavesi)

colorire le galee sottili e le grosse da poppa, da prua e per fianco con

sottili e le grosse da poppa, da prua e per fianco con le palvesate

: fare ala. s. bernardino da siena, 859: sai, quando in

vol. XII Pag.873 - Da PAVESATO a PAVESE (19 risultati)

lo mezzo. = deriv. da pavese1. pavesato1 (palvesato),

palvesato popolo. = deriv. da pavese2. pavesato2, sm. milit

scilla ', la nave-traghetto che viene da messina, bianca come la nostra, coi

stendardi versicolori. montale, 5-93: da poco sul corso è passato a volo un

fucini, 281: pavesato a festa da centinaia di braccia che si agitavano e

d'un'altra e festevole costituzione, da saint jan les pins alla marina di versilia

giallo-verdi e scarlatte. = deriv. da pavesato3. pavése1 (pavése,

, sf.): minestra costituita da brodo di carne in cui si immergono fette

nominati pavesi che gli cuoprono il corpo da capo a piedi, e quando vogliono

(come sorta di riparo compatto costituito da un elevato numero di tali scudi posti

frarnesi, xxv1-2-194: la bocca è quasi da sonar la piva / e di merli

palvese della città eterna è spettacolo tale da strappar le lacrime a un occhio di porcellana

. - anche: impavesata. michele da cuneo, lix-51: li camballi cun li

che in occasione di battaglie si mettono da i lati delle galee per difesa della

, in origine, solo delle navi da guerra). guglielmotti, 633:

, / va'va', nave scortata da un dio d'infinita potenza: / sotto

. 'pavese di parata; pavese da palischermo '. ibidem, 601:

: illuminazione di gala straordinaria sulle navi da guerra che consisteva in lampadine elettriche disposte

e la ruota di poppa, in maniera da formare il profilo della nave.

vol. XII Pag.874 - Da PAVESE a PAVIGLIONE (18 risultati)

: entrambe [le finestre] rallegrate da verdi pavesi di tralci. gatto, 5-216

non si ritenne. = probabilmente da riconnettersi a pavese1, nel senso di

del sec. xii), deriv. da paver, dal lat. popol.

lat. scient. pavia, deriv. da pavius, nome latinizzato del botanico olandese

il leone, lo quale niente di manco da pavidezze s'impallidisse, imaginando quanto e

mano sul vecchio. = deriv. da pavido. pavidità, sf. timidezza

situazioni alla radice. = deriv. da pavido. pàvido, agg. (

a dio, e però non saranno da lui difesi. dondi, 272: pavido

: quale coloro che ne'sogni, o da caduta o da bestia crudele o da

ne'sogni, o da caduta o da bestia crudele o da altro spaventati, subitamente

da caduta o da bestia crudele o da altro spaventati, subitamente pavidi si riscuotono

, un gesto); che nasce da paura o sgomento, che lascia intravvedere

dotta, lat. pavidus, deriv. da pavère (v. pavere).

), sm. stor. tenda da campo, di vaste dimensioni e per lo

padiglione. -per estens.: tenda da campo genericamente destinata ai soldati; tenda

nao forte feruto allo pavilione. guido da pisa, 1-93: stavano armati apparecchiati

, insì fora del pavione. ca'da mosto, 1-218: ancóra, apresso cavo

federici, lxii-4-64: comprassemo anche un pavion da campo che vi stessemo molto comodi.

vol. XII Pag.875 - Da PAVIGLIONE a PAVIMENTO (15 risultati)

dotta, lat. pavimentare, denom. da pavimentum (v. ^ pavimento)

. e. cecchi, 7-41: da cima a fondo il paese di san tomé

cecchi, 5-226: un'istintiva simpatia emanava da quei due esseri giovani e soli in

anche parte di feb- braro si passa da una spiaggia all'altra con gran sicurezza

). = nome d'agente da pavimentare; voce registr. dal dizionario

le piastrelle. = nome d'azione da pavimentare. pavimentista, sm. e

). pavimentatore. = deriv. da pavimento; voce registr. dal dizionario

che smalto perciò si chiama, e da noi veneziani terrazzo. manzoni, pr

. pacichelli, 1-38: vien fortificata da tre castelli, abbellita dalla forma e

torre avvicinossi in guisa / che poco più da le superbe cime / che lo spazio

opra, ogni atto. / pria (da lor fatto l'alveo mondo) fansi

meglio che potrò, perché i pavimenti da edificare sono in buon termine e sopra il

in verde piaggia pavimento eletto, / da ogni parte si dilata e stende / verso

impiume. marino, 1-4-82: qui da novo stupor confusa e vinta [la donzella

dove sola io mi stava, fuggitiva da tanti casi, a suono d'austri soffianti

vol. XII Pag.876 - Da PAVIMENTOSO a PAVONE (17 risultati)

dotta, lat. pavimentum, deriv. da pavìre 'spianare, battere, calcare

, in sezione, contorni poligonali tali da simulare un pavimento in miniatura (la

. 2. istol. costituito da cellule poliedriche appiattite disposte su uno (

una cellula). = deriv. da pavimento, per la forma. pavióne

pavioni del re. = deriv. da pavione, var. di paviglione (v

= voce turca, comp. da sipàlù 'cavaliere '(da sip&li

comp. da sipàlù 'cavaliere '(da sip&li 'esercito ') e

: nella provincia belgica segono con sega da legname e più facilmente che il legno una

dotta, lat. pavonacèus, deriv. da pavo -ónis (v. pavone

in questo. = deriv. da pavone. pavonato, agg.

.). = deriv. da pavone. pavonazzo e deriv.

in aria la paoncèlla, ma vien ritenuto da una ninfa. redi, 16-iii-398:

centrale, nitticora. = deriv. da pavone, per la brillantezza e l'iridescenza

cellini, 2-9 (318): da quei pagoncelli che io vi mangiai..

2. razza di colombi caratterizzati da numerose timoniere a ventaglio, che aprono

schifi e cari figli... da un pezzo attendiamo quella che sola ci hai

di migliaia. = deriv. da pavone, con sufi, dimin. e

vol. XII Pag.877 - Da PAVONE a PAVONE (17 risultati)

della resurrezione dei corpi. giacomo da lentini o monaldo d'aquino o anonimo:

9-82: di tutti altri volatili è da dire: e prima de'pagoni, imperocché

sole perché così risplende più. ca'da mosto, 1-17: atrovasi in quella

pavoneggiandosi continuamente nel loro andare e volare da luogo e luogo, con meraviglia e

bel pagone, / che ne veniva da quel bel paese. carducci, iii-3-272:

di maestosità, di nobiltà. uguccione da lodi, xxxv-1-623: le vestimente sarà

plui resplandente de pena de paon. francesco da barberino, iii-64: guàrdati..

sì leggiero / che non par uom da vero, / ma passo ha di paone

come un pavone, il buon ronzino / da specchio a specchio in gravità correa

signora la quale sa a tempo liberarsi da una compagnia che è anche guardia.

movimenti così forte ch'ella sembrava emanare da sé quella stellante ricchezza d'azzurro e

263: questo re non se lascia vedere da alcuno, e quando lui vuole vedere

fatto maestralmente, cosa ricchissima, accompagnato da sei donne de le sue più principali,

la carne di tale uccello. folgore da san gimignano, vi-n-152 (18-2):

ama- dore l'avea rifiutato. andrea da barberino, 1-254: recava una tazza

voluto farlo, ancora che quegli uomini da bene non abbiano voluto vestirsi delle penne

del pavone. tarchetti, 6-i-531: cacciamo da noi questi corvi vestiti colle spoglie di

vol. XII Pag.878 - Da PAVONEGGIAMENTO a PAVONIA (14 risultati)

impossibile a chi è nato cornacchia farla da pavone. 16. dimin.

indosserebbe la solenne uniforme già confezionatagli (da lanvin) vent'anni fa per una qualche

argo, il guardiano di 10 ucciso da ermes). foscolo, ii-366

imparino l'arte del fare l'amore da voi, imparinla, dico, quei foramuzzi

4-28: felice nel vestito nuovo, da uomo, si pavoneggiava coi compagni. moravia

domenica si pavoneggiava in piazza coll'uniforme da bersagliere e il berretto rosso. dossi

visone di sua conoscenza e la sera, da martini, con al collo una riviera

molto bene li pareva aver detto gloriandosi da se stesso si lodava, pavonegiandosi la

lagrime carca. = denom. da pavone, con valore iter. pavoneggiata

una pavoneggiata. = deriv. da pavoneggiare. pavoneggiatóre (paoneggiatóre)

medesimi. = nome d'agente da pavoneggiare. pavonèlla, sf.

penna e colore. = deriv. da pavone. pavonèra, sf. sfuriata

a posto. = deriv. da pavone, con allusione agli atteggiamenti tronfi

al figur.: che esprime o deriva da boria, vanagloria, vanità (anche

vol. XII Pag.879 - Da PAVONIA a PAZIENTE (18 risultati)

mai questi vetri. = deriv. da pavone-, cfr. paonazzo. pavonièra

.]. = deriv. da pavone. pavonino (paonino)

dotta, lat. pavonìnus, deriv. da pavo -ónis (v. pavone

che ha sudato. = deriv. da pavone, con probabile allusione al colore

quel terrore de l'aspetto desformato. girolamo da siena, i-103: l'angelo venne

cariteo, 303: era il camin da l'intelletto al senso / frequente di chimere

strettamente associata con la guerra (incarnata da marte). reina, ii-87:

ii-87: il pallore e il pavore introdotti da tulio re, la febbre da'romani

, lat. pavor -óris, deriv. da pavère (v. pavere)

molle petto. = deriv. da pavore-, cfr. pauroso.

.. lavora e aspetta e pazienta da tanto tempo, e si vede sacrificata a

: il signor marchi mi piglia in giro da sei mesi raccomandandomi di non dir niente

sappia pazientare. = denom. da paziente. pazientato (part. pass

., iii-24: non fu tanto specolato da ricordarsi allora che l'uomo di cui

in ogni cosa e paziente. fausto da longiano, iv-68: l'uomo paziente non

pazienti... percossi o provocati da altrui ridono o proferiscono l'altra guancia,

auditori, queste poche cose, stimate da me convenevoli a simil luogo in questa

resistente, tetragono, temprato. guidotto da bologna, 1-141: e detto l'uomo

vol. XII Pag.880 - Da PAZIENTE a PAZIENTE (11 risultati)

ritrovi che primeramente / fosse lo anglese da mi molestato, / chiamomi il torto,

oreste salomone è coricato in un tettuccio da campo... il suo fato è

l'asino] a più non posso da un ragazzaccio per solo divertimento? eppure

xii-4 (148): chi fosse preso da incomportabile amore d'una bella donna,

con pazienza, con rassegnazione. zanobi da strata [s. gregorio magno volgari 10-19

giammai non debbe l'uomo aspettare di ricogliere da dio allegrezza di guiderdone, se prima

fascie si disvincolano lente; / e da un tugurio triste come tomba. /

pedante. lomazzi, 3-693: protogene da caono di rodi studioso e paziente pittore

ché non vuole la paziente. fausto da longiano, 4: alcuni filosofi hanno

sm. e f. chi è affetto da una malattia. - anche: chi

studiandone bene l'applicazione, sia cosa da riescire utile assai e toglier molto dolore

vol. XII Pag.881 - Da PAZIENTEMENTE a PAZIENZA (16 risultati)

dei pazienti salivano al cielo, che da un nuvoletto più bianco e più splendido che

dar la morte al paziente. gioacchino da s. anatolia, lxii-2111- 238:

pratesi, 5-10: viso tondo e sbarbato da paziente ermolao. -santo re

uso appositivo. sanudo, iii-591: da poi disnar, fo conseio di x et

contrappunto, la parte che, urtata da un'altra, risulta dissonante. g

la percussione... viene prodotta da quello de'due suoni che muovesi in dissonanza

ka me recrexe, e no serave da suffrire se no che l'amistade è

. cavalca, vii-40: pazientemente sono da udire l'opinioni altrui. boccaccio,

lii-14-364: la milizia turchesca, vivendo da principio poveramente, sempre avvezza a patire

gran parte del secondo delle storie, da lui con sommo studio tradotti e con

. cecchi, 5-73: tollerante, alieno da decisioni brutali, se qualche cosa non

). anonimo, i-609: da che li piace di darmi tormento /

xviii-13 (232): pazienza e detto da patire e da sostenere, e però

): pazienza e detto da patire e da sostenere, e però manifesta cosa è

, 1-301: voi passate quivi frequentemente da casa; fategli motto [a mia

con una sopportazione divenuta proverbiale. guido da pisa, 1-119: vivendo iob in questa

vol. XII Pag.882 - Da PAZIENZA a PAZIENZA (15 risultati)

riferimento al periodo di quaranta giorni trascorso da gesù nel deserto, nella penitenza,

pazienza di cristo nel deserto) che aspettiamo da roma una parola. -con

la pazienzia è pa sto da poltrone. di costanzo, 1-193: comandò

de le tribulazioni del mondo. bartolomeo da s. c., 19-1-5: la

delle altre virtù è la pazienzia. francesco da barberino, ii-381: la pazienza /

. giuglaris, 1-541: la sapienza da niuna madre meglio che dalla pazienza si

1-2 (i-23): lasciatosi vincer da lo sdegno, perse il freno de la

caso e de la persecuzione insopportabile che da quest'uomo e dagli suoi m'è

di grazia, non più, ché da dovero mi faresti uscire di pacienza, se

verga, 8-389: ci voleva una pazienza da santi. pratesi, 5-367: il

, 1-i-382: io? ho pazienza da vendere, io! silone, 59:

che non puòpiù cambiare. -pazienza da certosino, pazienza certosina: v.

vasari, ii-242: sono alcuni ritratti da medaglie di terra, acconci sopra con panno

che mando i miei biglietti in modo da non far volume; tu poi, abbi

di mali, rifecero la guerra. benvenuto da imola volgar., ii-163: nella

vol. XII Pag.883 - Da PAZIENZA a PAZIENZA (10 risultati)

elemento abbastanza nazionale per non lasciarsi dominare da chicchessia: un po'di tempo e

dell'abito di alcuni ordini religiosi costituito da una sorta di tunica priva di maniche,

,... ed in sostanza immascherarvi da strano animale ed intanarvi 'n una caverna

respingere e sostenere i mali che incontrano da patire in questa vita.

tasso, i-213: noi qui assediati da la peste non abbiam più lettere da venezia

assediati da la peste non abbiam più lettere da venezia, né sappiam nulla. di

, 16 (281): « vengo da liscate, » rispose lesto il giovine

volesse dire: faresti meglio a venir da milano, ma pazienza. leopardi,

caporetto: « pazienza. s'ha da firmare la pace ». -benedetta

anche come imprecazione. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,

vol. XII Pag.884 - Da PAZIENZIOSO a PAZZEGGIARE (20 risultati)

si vince. la pazienza è pasta da poltroni... la pazienza è

dotta, lat. patientìa, deriv. da patièns -entis (v. paziente}

= voce dotta, deriv. da pozione. pazióne, sf. ant

patto, accordo, trattato. benvenuto da imola volgar., ii-336: per tutte

lat. pactio -ònis, nome d'azione da pacìsci (v. patto1).

, di un invasato; in modo da sembrare pazzo. livio volgar.

se in quel settenario facesse qualche cosa da savio, che conveniva che ne ricominciasse

la montagna... ma anche da parte mia è un amore tradito, forse

il successo de la impresa, guidata da sì savi uomini tanto pazzamente che la scusa

pazzamente che la scusa non ha lingua da difenderla. ulloa [guevara], iv-55

i-602: a credere che dio è quello da cui procede la religion cristiana, hai

intensa, suprema, essere pazzamente amato da una donna altera e bellissima con tutto

con una mazza in mano e accompagnato da una banda di sonatori, si aggira

adattamento del napol. pazziarièllo, deriv. da pazzia (v. pazziare).

tutto lieto. = deriv. da pazzo, con doppio suff.

lor frascheggiare. = deriv. da pazzo, con doppio suff.

altri pazzeggiamenti. = nome d'azione da pazzeggiare. pazzeggiante (part. pres

divertirsi sfrenatamente. 5. bernardino da siena, iii-304: la virtù vi ti

si combattea, parendogli esser la potta da modona, per vedersi sberrettare dagli sfaccendati

contrade. botta, 4-588: masaniello da quell'istante in poi incominciò a pazzeggiare

vol. XII Pag.885 - Da PAZZEGGIATO a PAZZERONE (26 risultati)

come sempre fummo. = denom. da pazzo, con suff. di valore iter

), agg. ant. colto da improvvisa follia, impazzito. girone il

nuovo a pazzerellare. = denom. da pazzerello. pazzerèllo { pazzarèlio; ant

anche sostant. 5. bernardino da siena, 979: o pazaregli e anco

, 13-ii-75: del bocciante ho inteso da altri e sarà più bestiuolo e più

pazzarella, la faccia tua non è da stare ascosa, la quale, più che

vorrai dunque pur, silvia, / da i piaceri di venere lontana / menarne tu

ci siamo visti abbandonati scherniti, trattati da ignoranti da pazzarelli da scellerati, e da

visti abbandonati scherniti, trattati da ignoranti da pazzarelli da scellerati, e da nostro

scherniti, trattati da ignoranti da pazzarelli da scellerati, e da nostro padre derisi

da ignoranti da pazzarelli da scellerati, e da nostro padre derisi tranquillamente come fanciulli.

! verga, 1-326: èva venne da me, leggiadra, pazzerella, sorridente

-ingenuo. s. bernardino da siena, 475: ella [la ruffiana

-anche sostant. 5. bernardino da siena, iii-96: è trattato [il

frugoni, iii-126: eravi un certo pazzarello da spedale che si potea metaforicamente dire passerotto

spedale che si potea metaforicamente dire passerotto da gabbia. lemene, i-27: ben

amante. milizia, vii-329: distinti da questi [ospedali] vogliono esser quelli

soltanto queste qualità ch'egli ebbe son da considerare nel filopanti, ma pure essere

, altri noi gode? -queste son cose da pazzarelle; e non è altro ch'

e lui se la passeggia col soprabitino da mezza stagione color cacca di gallina.

trucchismo tecnico. = deriv. da pazzerellóne. pazzerésco, agg. (

distinguer son forzato e separare / pazzo da pazzo, e por termine e segno

senza consiglio. = deriv. da pazzo, con doppio suff.

di bicetre? = deriv. da pazzo. pazzericcio (pazzeréccio)

nuova guerra. = deriv. da pazzo, con doppio suff. pazzeróne

senesi pazzaroni son dolci matti, ancorché da parecchi anni in qua sono incattiviti.

vol. XII Pag.886 - Da PAZZERULLO a PAZZIA (22 risultati)

grazzini, 4-64: poiché tu sei da siena, io non me ne fo troppa

-come vocativo enfatico. 5. bernardino da siena, 62: o pazaroni, a

in cielo. = deriv. da pazzo, con doppio suff.

sciolti pazzerulli. = deriv. da pazzo, con doppio suff. pazzescamente

: un bacio di costei non era cosa da rifiutarsi pazzescamente in quella astinenza.

non che io sia così pazzescamente presuntuoso da attribuir valore e efficacia alle mie parole.

proprio o tipico di un pazzo, da pazzo (un'azione, un atteggiamento

sconsiderato, dissennato. 5. bernardino da siena, 898: egli è iracundo,

alla pazesca. = deriv. da pazzo. pazzétto, sm. ornit

= voce di area romagn., da pazzètt (ma cfr. anche bolognese

mentali; condizione di chi è affetto da grave malattia mentale; alienazione mentale,

cadere in noi: l'uno causato da qualche infermità, l'altro dalla grazia di

.. quella una pazzia temporanea proveniente da una fiera ipocondria o da malinconia adusta.

temporanea proveniente da una fiera ipocondria o da malinconia adusta. muratori, 4-181:

pazzia, perché in sostanza / facea da tale, avendo uno staffile, / e

saldi, pazzie, etc. imperciocché da tali impensate cose il popolo resta oltremodo commosso

andato distrutto il nostro patrimonio pittorico, da cimabue al caravaggio. ungaretti, xi-86

psichica dei co- cainisti cronici, caratterizzata da delirio di persecuzione fisica di tipo schizofrenico

introdotto in psichiatria, nel 1835, da j. c. prichard, per indicare

ch'esser non può, e tu da pazzia vènto / credi ch'io abbi pietra

certa. betussi, 3-156: toccata da invidia e cacciata da pazzia femminile, ebbe

3-156: toccata da invidia e cacciata da pazzia femminile, ebbe ardire di scrivere

vol. XII Pag.887 - Da PAZZIA a PAZZIA (16 risultati)

e maravigliosi effetti che riuscire si veggono da quella pazzia d'amore che furore si

. vincenzo maria di s. caterina da siena, 60: durò questa pazzia

ascose lungo tempo. s. bernardino da siena, 83: doh, che pazzia

come le sciocchezze semplici, talor accompagnate da un poco de pazia pronta e mordace

gesto abnorme, irragionevole, che nasce da alterazione della mente o, più spesso,

alterazione della mente o, più spesso, da estrema sconsideratezza, stoltezza o ignoranza,

sconsideratezza, stoltezza o ignoranza, oppure da moti dell'animo eccessivi ed esasperati (

aterà; questa è grande pazzìa. guido da pisa, 1-260: laocoone comincio a

non amor ma pazzia era stata tenuta da tutti l'ardita pre- sunzion degli amanti

sunzion degli amanti. s. bernardino da siena, 147: volere cognosciare e'

? chiaves, 133: se io fossi da vero quel matto / che il mondo

vicine. -atto di violenza dettato da disperazione, da esasperazione (e ha

-atto di violenza dettato da disperazione, da esasperazione (e ha per lo più

e lette di molte sgarbatissime pazzie fatte da uomini maritati e non maritati per gelosia

morti, perché a casa vostra rechino roba da godere, dando loro a intendere mille

essenzialmente il grande avvenimento della pazzia da cui fu preso l'assoluto, la dissociazione

vol. XII Pag.888 - Da PAZZIARE a PAZZO (19 risultati)

ciatelle di solimato, ponendoselo a pazzie, da far rider chi le vede.

una cena per uno, e cominciaremo da me: con patti che non si

, ne è preda, indecorosamente, da vecchio. bandello, 2-58 (ii-234

205: non mi ragionare di coteste pazziule da schioc- che. caro, 11-116:

altro che pazziuzze. = deriv. da pazzo. pazziare (dial. pazzia

, napol.), denom. da pazzo. pazzianèllo, v. pazzariello

, balzano, bestiale, bizzarro, da legare, delirante, eteroclito, fino

irrecuperabile, violenta e pericolosa. -pazzo da catena: v. catena,

costoro del pazzo animo di costui. fausto da longiano, iv-154: i più disposti

: ben si vede / che sei pazzo da legar. crusca, iv impress.

vostri fratelli!... pazzi da legare! b. croce, ii-8-201

morti in tutte le operazioni che derivano da loro. idem, 7-303: i quali

bizarria è una specie di materia che procede da gli umori fantastici che hanno in capo

con ragione pazzi furiosi, bestiali, da ligare e da catena. de luca,

furiosi, bestiali, da ligare e da catena. de luca, 1-1-97:

pazzi a bandiera e i tanti pazzi da catena attratti dall'antica sua sag

visione alterata e travisata della realtà tanto da concepire pensieri assurdi, idee dissennate;

. / lungamente seguita e vagheggiata / da sì leggiadro amante, e, quel

3-84: pazzo adamo, che mendicava sicurezza da un arbore che era stato l'istrumento

vol. XII Pag.889 - Da PAZZO a PAZZO (30 risultati)

foscolo, v-18: chi era sì pazzo da rapire al piacere le brevi ore furtive

tutti i princìpi e tutte le dinastie da un momento all'altro, come vorreste

montare / coven per forfa che para da pa ^ o. bibbiena, 2-65:

pur dirò così) di questo cavallaccio da pistrino. fagiuoli, xiv-26: or voi

, 160: per quattro pazzi aver da morire con questo bel sugo, -

, 4-143: volle salvare le amiche da tanto scempio, riversando tutta la colpa

garzoni, 7-266: quei grossolani ignoranti da tutti communemente chiamati boacci...

piazza d'assisi. la gente s'affolla da tutte le parti gridando: « il

un bambino). s. bernardino da siena, ii-451: uno fanciullo che non

. 3. che è dominato ossessivamente da uno stato d'animo, da un

ossessivamente da uno stato d'animo, da un sentimento o da una passione particolarmente

stato d'animo, da un sentimento o da una passione particolarmente intensa; stravolto,

eccitato, invasato (per lo più seguito da compì, di causa). -

fu ricevuto con ogni sorta di plausi da un popolo che pareva pazzo per la

pazzo di manìa religiosa. -pervaso da entusiasmo poetico. f. f.

. f. frugoni, 2-218: azzione da principe incatenar con auree collane i poeti

, 3-19: furono... scritti da apollonio i testi- menti, ne'quali

tre, quattro [cicale], da altrettanti alberi; poi dieci, venti,

figur. che denota o che ha origine da un grave turbamento deltanimo o delle facoltà

o delle facoltà mentali; che nasce da stoltezza, irragionevolezza, sconsideratezza, o

stoltezza, irragionevolezza, sconsideratezza, o da violenta passionalità, da cieca temerarietà,

sconsideratezza, o da violenta passionalità, da cieca temerarietà, oppure da leggerezza o

passionalità, da cieca temerarietà, oppure da leggerezza o imprudenza (o ne è

; privo di ragionevole motivazione; dettato da follia (un sentimento, un pensiero

certi cavallucci d'affitto, cose pazze da fiaccarcisi il collo migliaia di volte non

1-318: ero già deciso a uscire solo da quella camera: deciso, intendo,

. i. andreini, 1-79: tu da te stesso ti vai figurando molte pazze

ad ogni minuto il lavoro m'è interrotto da un pazzo pensiero, quel solito.

mie passioni lungamente schiacciate e as- sonnolite da una lunga fatica loro estranea...

tè, panini imbottiti e torte portate da boston.

vol. XII Pag.890 - Da PAZZO a PAZZO (12 risultati)

l. priuli, lii-4-427: guidato parte da un pazzo amore, parte da avarizia

parte da un pazzo amore, parte da avarizia, si risolse, vivendo ancora

di alcuni altri. -dettato da terrore incoercibile. calandra, 3-195:

sbucare pazzo diquei poveracci. -caratterizzato da agitazione febbrile, frenetica. govoni,

allegria, il riso); animato da grande spensieratezza (una festa!.

frugoni, 1-36: lungi... da me pazze voglie. oggetti sconci vi

2-xxiii-807: mio padre... vedeva da quei laghi imbrigliate, corrette, regolate

fratello lo confortò che si dovesse rimanere da così pazze spese. verga, i-41

minestra o l'intingolo ché chiamasi comunemente da tutti acqua pazza il di lei brodo

, un pazzo, / e compagni da taola e da giuoco / che tutto il

, / e compagni da taola e da giuoco / che tutto il dì la tengano

a capo pazzo, ma quando viene da amore. -acquistare il gonfalone dei

vol. XII Pag.891 - Da PAZZOIDE a PDUPPINO (11 risultati)

mi dài concetti / e in- venzion da far non più sonetti, / ma sonotti

di nobiltà che presumeva trarre le origini da costantino magno, i pico, conti della

come una pazza. -da pazzi, da pazzo (con valore di agg.)

stimano el pigliare le femine essere cosa da uomini ingiuriosi, ma el farne vendetta da

da uomini ingiuriosi, ma el farne vendetta da pazi e da prudenti lo estimarle poco

ma el farne vendetta da pazi e da prudenti lo estimarle poco. marchetti, 5-110

e di sé fuori / parla cose da pazzi. ar basino, 53: ha

di terraglie, che ha fatto cose da pazzi per farsi sposare. -proprio

fatti attorno a lui che faceva dei gesti da pazzo e stralunava gli occhi e si

due piante: ché ciò sarebbe parlar da pazzo. fagiuoli, xiii-64: né mi

né mi farà il demonio / correr da pazzo incontro all'infortunio. -da