tempesta di mare, burrasca. bonvesin da la riva, xxxv-1-690: un dì ke
giamboni, 4-57: uno orafo vogliendo da lui [falaris] benivolenza accattare,
vento; tempesta ', deriv. da ore (lat. aura * vento '
incontro il latino volgare è stato assunto da gente alloglossa, la elaborazione, ch'egli
riposo, cibo sano, un ricostituente da prendere per via orale. c. e
primo anno di età; è caratterizzato da una particolare sensibilità della bocca e delle
pietra o di cotto, la quale da un lato comunica col portavento della tromba
. = etimo incerto, forse da collegare con il lat. aura
leccarli o fiutarli. = deriv. da orale1. oralménte, avv.
delle intenzioni per le quali si pregava e da un memento di silenzio, restaurato nella
terra orellana. = deriv. da orellana; voce registr. dal d.
, dal gr. còpeìov, deriv. da &pa 'stagione; messe'. orèo1
gr. « ùpalcx;, deriv. da &poc 'stagione '(di origine
gr. 8peio <;, deriv. da 8po <; -eo <; 'monte
esandria monoginia di lim- neo, stabilito da wildenow, che comprende tre specie indigene
famiglia cracidi, caratterizzati da una protuberanza cornea di forma cilindrica posta
psichini, i cui maschi sono caratterizzati da ali pressoché trasparenti. = voce
òpeoaéxivov (dioscoride), comp. da 8po <; -eo <; 'monte
'per l'agilità; è caratterizzato da pelame molto folto e ruvido, corna
corte, mancanti nella femmina, e da orecchie alquanto sviluppate. tramater
dei monti, poco conosciuta e caratterizzata da corna dirittissime alquanto aggrinzate alla base che
che vanno assottigliandosi in punta, e da coda fortissima. = voce dotta
in orerie. = deriv. da oro, sul modello di argenterìa (v
sm. oressizzante. = deriv. da oressia, col suff. del part.
... moderato appetito non accompagnato da verun sintomo dispiacevole, come nella fame
(lat. orexis), deriv. da òpéyto 'bramo, desidero '.
* i <; * appetito 'e da manìa (v.).
- anche sostant. = deriv. da oressia, col suff. del part.
di agamen none al ritorno da troia perpetrata dalla moglie clitemnestra, la
dotta, gr. 'opéateux, deriv. da 'opéatyji; 'oreste '. orestìade
così deliziosa non l'aveva mai passata da un pezzo. fogazzaro, 1-263:
spirito santo. = deriv. da orezzare. orezzare (orrezzare)
. volg. * auridiàre, denom. da aura 'aria, brezza '(
: la frescura, il refrigerio offerto da un luogo ventilato, ombroso. ariosto
senza sonno. = deverb. da orezzare. orfacto, v.
loro due vecchi soli con quell'orfanella cresciuta da piccola in casa, che doveva esser
travagliato (la vita). antonio da ferrara, 96: sia maladetta l'universa
che è avanzato, in piccolissima parte, da un insieme più consistente e cospicuo.
bisognava vedere con che grazia in quelle facce da rapina gliel'avevano sgranfignate, contentandosi di
stato di chi è privato o allontanato da qualcosa di amato, di desiderato. -in
cose quaggiù. = deriv. da orfano. orfanilità, sf. condizione
dei genitori. = deriv. da orfano, attraverso una forma * orfanile,
.. di autocritiche e orfanità seguite da nuove proposte guitte? -condizione di
lat. tardo orphanitas -àtis, deriv. da orphànus (v. orfano).
anche, amata. s. caterina da siena, ii-17: non temete perché vi
. non vi lasciarò orfani; verrò da voi. s. caterina da siena,
; verrò da voi. s. caterina da siena, v -290: ho pregato
in basso, sotto le vette, da una nuvolaglia nera. -privo di
ad alcun principio di autorità; slegato da ogni tradizione. pasolini, 7-18:
chiaro e vinoso, ma che fusse da quello superato... e vogliono
, ii-28-74: tra asolo e bascian, da quella proda / un monte sta vedovo
per orfani. borgese, 1-332: da quando ci ha l'orfanotrofio di san
, dal gr. òpcpavotpapeiov, comp. da òpcpavó ^ 'orfano 'e dal
morte, se possibil fia, ricovrarla da l'inferno. bontempi, 1-2-139:
'0p9eu<£, nome del mitico cantore greco da collegare forse con la radice indeuropea (
, gr. " opcpciog, deriv. da 'opoeuc (v. orfeo1)
azzurro più orfeonico / la maschera stupenda da cammeo del tuo volto platonico.
orphéonique (nel 1868), deriv. da orphéon 'società corale; banda
'società corale; banda musicale ', da orphèe 'orfeo '. orfeotelèste
que'principali ministri che iniziavano ne'misteri da orfeo recati di egitto e stabiliti in
dotta, gr. òp9eotexe<7ty£, comp. da '0p9eu£ 'orfeo 'e rcxcorig '
tevasi una sicura felicità, non esigendo da loro altra cosa fuorché il segreto.
v. orefice), comp. da aurum 'oro 'e faber 'operaio
la percussione di martelletti; è caratterizzato da una minima distanza fra le ottave.
di un piccolo istrumento a tasti inventato da rollig, le cui corde risuonano mediante
fondato, istituito, suscitato, creato da orfeo (con partic. riferimento all'
. mazza, ii-32: laso e terpandro da l'eliso a'tuoi / vanti inchinaro
: non vi par egli che ci fosse da farsi onore, quanto nell'interpretare i
? buonafede, 2-ii-20: non furon lontani da questo pensamento coloro che sotto il velame
ov'egli mi somministrasse finché non potessi da me provvedermi, l'esiodo, specialmente
incendio vi illuminava la fronte giovenile coronata da capelli cerulei. -esoterico,
compiacesse di veder tumultuare nel mondo fantastico da se creato un popolo d'imperatori e
gr. 'opcpocó ^, deriv. da 'ofxpeù; (v. orfeo1).
) e del cristianesimo, legate anche da una comune tendenza e aspirazione palingenetica.
risonanze orfico-cristiane. = comp. da orfico e cristiano1 (v.).
movimento pittorico, che fu cosi denominato da g. apollinaire nello scritto i pittori
dal rifiuto di ogni elemento figurativo e da un totale astrattismo, basato sulla ricerca
terreferme solide e concrete, con pignolerie da geometra che non sospetta né il dionisismo
il sublime. = deriv. da orfeo (v. orfeo1).
genere platonico. = deriv. da orfismo. orfnini, sm.
e della tribù degli scarabeidi, stabilito da macleay, e così denominati dalla loro abitudine
dal gr. bpcpo ^, deriv. da òjxp- vó ^, 'oscuro
= voce di area merid., da un lat. * organìum (r.
. croce, ii-5-83: che cosa abbia da fare la 'storia 'con la slegata
stabilire. = agg. verb. da organare. organabilità, sf.
infinito tempo. = deriv. da organabile. organàio, v.
, lui al postutto uccise. andrea da barberino, iii-268: al terzo assalto
la musica. = deriv. da organo; cfr. lat. tardo organàlis
esteri e della guerra. ormai da questo organamento della dittatura facevansi manifeste le
ha recato quei frutti che, applicata da abili mani, deve immancabilmente produrre.
la troppa letteratura è un gran male da per tutto e sempre; in nazione poi
, né ci era esercizio più acconcio da addestrare in tutte le finezze della lingua e
carducci, iii-26-5: esaminare le bestie da macello nella loro condizione di vita per
. = nome d'azione da organare. organare, tr. {
, che ogni rovescio appare poi portato da una rottura del vitale equilibrio di quella
prendendo a pubblicare, in aggiunta alle opere da lui scritte, una dozzina di volumi
portar meco la matricola di tutti gli ufficiali da resentarla al generale mazzucchelli che avea l'
i vitelli nell'organare le fanterie formate da loro vassalli. padula, 312: fatto
e poco dopo: quanto era stato detto da ubaldo intorno alle diverse foggie di organare
essere in uso. = denom. da organo. organària, sf.
storia dell'arte organaria ch'è tuttavia da fare sui documenti. organaro {
dotta, lat. organarius, deriv. da orgànum (v. organo)
molto diverso. = deriv. da organativo. organativo, agg.
nesimo fa da diciotto secoli, e i suoi copiosi frutti
, e i suoi copiosi frutti basterebbero da sé soli a far capaci gli ingegni profondi
. = agg. verb. da organare. organato (part.
supposizione sono le parti organate in modo da poter ammettere quella estensione, frequenza,
intelligente e sue facoltà, ha ricevuto da dio anche l'anima sensibile il corpo organato
. -strutturato in un corpo costituito da organi fra loro coordinati; che ha
2. per simil. costituito da parti fra loro distinte ma coordinate.
partic., nell'ordine universale voluto da dio. mamiani, 3-372: starà
le regole] monche, e sebbene fossero da me esposte come coordinate fra loro,
ridicolo? = deriv. da pasticcione1. pasticciosaménte, avv. in
, venivano pasticciosaménte dislocati... da una scatola nell'altra. = comp
attestata) * pasticcioso, deriv. da pasticcio, n. 2. pasticciume
': pasticcio. = deriv. da pasticcio, col suff. collettivo e spreg
o croccanti. = deriv. da pasta; cfr. lat. mediev.
e pastieri. — deriv. da pasta. pastière2, sm. marin
a tale produzione. = denom. da pasta, sul modello di panificare; voce
paste alimentari. = nome d'agente da pastificare-, voce registr. dal
alimentare. = nome d'azione da pastificare-, voce registr. dal
pastificio ». = deriv. da pasta, sul modello di panificio.
, quando lo spasimo alla gola di cui da un po'di tempo pativa minacciava di
pastiglie eccitanti che si era fatta comprare da lui. moravia, xiii-285: renzo
altri ingredienti (anche nell'espressione pastiglia da bocca). f. f.
. f. frugoni, 2-373: pastiglie da bocca di cicolate. magalotti, 20-250
quantunque barbara, ha le sue pastiglie da bocca e i suoi liquori. gemelli careri
bollito che avete sul talco una pastiglia da fuoco, rasciugato che è quel po'
pastiglie, bilicati unguenti. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
(594): i più tenevano da una mano un bastone,...
'certe pastiglie dure e odorose che vengono da costantinopoli e di cui si fanno collane
più graduati professori del vizio, incensata da tanti che nei turibuli de'loro cuori
: è scritto [il libro] da una mano leggera e volante, rilegato di
e chicche affini. = deriv. da pastigliare, sul modello del fr. pastillage
. e. i., denom. da pastiglia', cfr. fr. pastiller
pastiglie. = nome d'agente da pastigliare, sul modello del fr.
col loro fornelletto. = deriv. da pastiglia. pastiglière, sm. operaio
dal dizionario delle professioni, deriv. da -pastiglia, sul modello del fr. pastilleur
mio pastile. = deriv. da pasto1. pastillo, sm. (
capro. = deriv. da pasto1. pastina, sf.
carducci, ii-17-2io: quella pastina da minestrina che si chiama semina. cantoni
, 20-142: ciascuno procurava alcuna coserella da mangiare, chi noci e chi fichi e
meri, zucche nostrane e indiane fu melibea da belin- zona. erbolario volgare, 1-112
il resto. -aculeo di tale pesce da cui si sprigiona un liquido velenoso,
lat. tardo pastinacìum, deriv. da pastinaca (v. pastinaca).
il travaglio maggiore di ripurgare il terreno da que'macchioni, che furon nidi di velenose
dotta, lat. pastinare, denom. da pastinum (v. pastino)
6-130: figlioli mei, io me parto da questa vita. li mei beni tucti
i fondi, dissodarli, piantarvi alberi da frutto e viti; per tutto il
; per tutto il periodo di tempo stabilito da tale contratto, egli non pagava canone
-us 'dissodamento ', deriv. da pastinàre (v. pastinare).
sm. stor. concessionario di terre da bonificare nel contratto di pastinato. =
+ zappatore ', nome d'agente da pastinàre (v. pastinare).
della terra nella quale la vigna è da piantare. = voce dotta, lat
lat. pastinano -ònis, nome d'azione da pastinàre (v. pastinare).
. trinci, 1-190: né sono da disprezzarsi [le castagne] pastinesi e
= etimo incerto: forse deriv. da un toponimo (cfr. pàstena)
tira alla selvaggina, detta labrusca, da la quale per una scrofa avezza a mangiare
marra), di etimo incerto (forse da connettere con pangère 'ficcare': v.
, sm. ant. allevamento di uccelli da cortile e di colombi. tanaglia
pastióne *), nome d'azione da pascere (v. pascere).
dar sì duri stramazzoni! -vino da pasto: vino con bassa gradazione al-
che si beve questa roba. mica da dire, riscalda, ma un vino da
da dire, riscalda, ma un vino da pasto non c'è. -il
stati così chiamati per la prima volta da kipling nella poesia 'the native born
6-49: nepo, che mai alzò viso da desco, / che intorno ai buon
e dal sonno, a meza notte furono da quei della città assaltati e morti.
del pasto che là il tira. folgore da san gimignano, vi-n-142 (10-4)
e i pensier molesti scaccio. -pasto da corbi: come epiteto ingiurioso. parabosco
. -mirate che viso! o pasto da corbi, che ti venga il cancaro.
e con tai pastij che la piaga da sezzo si ricuscia. zanobi da sfrata [
piaga da sezzo si ricuscia. zanobi da sfrata [s. gregorio magno volgar
/ questi, che non sono però da cuocere. / -da cuocer no, ma
/ -da cuocer no, ma si ben da goderceli / vivi e sani. -saria
goderceli / vivi e sani. -saria pasto da giovane, / e non da voi
pasto da giovane, / e non da voi, ché vi potrebbon nuocere / più
borghini, 2-17: le mogli bisogna da principio avez- zarle a quel pasto che
milone: / la pazienzia è pasto da poltrone. -vizio abituale.
pasto di preti. -persona facile da ingannare. aretino, 20-128: venne
, mercatante nel nome, proprio pasto da puttane. -ant. persona su
la ciurma della sua flottiglia e sanarla da un fierissimo scorbuto, di cui per
io. utile illecito, guadagno ricavato da un inganno, da una truffa.
, guadagno ricavato da un inganno, da una truffa. giraldi cinzio, iii-6-12
determinata di cibi o di altre sostanze da assumersi a scopo diagnostico. -pasto di
... gli argomenti di conversazione da offrire in pasto alla sua tendenza a
saper poco e si lascia vincere da principio, a fine d'in
di queste na ture è da dare pasto. m. soriano, lii-4-132
non c'era nessun'altra regola da prendere, fuori che di badare a
? -dice il proposto. piglia costui e da gliene per uno pasto.
tutto allora sarebbe consumato. -essere pasto da cervello: essere incomprensibile, oscuro.
i gotti, / ché non è pasto da cervel che trotti / inver de
1-123: i segreti importanti non son pasto da ignoranti. -non avere
casa de qualche cantoniera, ma in fin da piccolino non è stato suo pasto.
maggiore schiera. -trarre pasto da qualcosa: cibarsene. ariosto, 21-63
sangue. -le parole sono pasto da libri: v. parola, n.
per iscroccare alle volte qualche pa- stetto da quelli che passano. [sostituito da]
stetto da quelli che passano. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
182j (301): v'era abbondantemente da fare un pastètto].
. pastùccio. masuccio, 37: da lei tolti alcun'altri pastucci per conforto
lat. pastus -us, deriv. da pascere (v. pascere).
tante pastocchie e tante bubbole che ha da esser un diluvio. sergardi, 1-394
. baiatri, 139: non darò fede da qui avanti / alle ciarle d'ognun
conto. qualche pastocchia la troverò, da metterle il cuore in pace. cantù
, il vecchio, / e caterina ha da cadere in trappola. 4
, dar pastocchie. = deriv. da pasto1, attraverso la locuz. ant.
; secondo altri, deriv. da pasta. pastocchiata, sf.
qualche pastocchiata. = deriv. da pastocchia. pastocchióne, sm.
tutto bene. = deriv. da pastocchia. pastofòrio (pastoforìo)
tesoro del tempio ', deriv. da tracmxpópof; (v. pastoforo);
gr. 7raato
da toxcttó ^ 'tempietto; statua'e dal
= voce pis., comp. da pasto1 e gonfio (v.).
, la fiera indole [del gallo da combattimento] si reprime. savi,
strumento di tortura). giovanni da samminiato [petrarca], ii-107: segno
col bisognevole, potè liberargli le mani da quelle pastoie, riturando i due fori
fori coi due cavicchietti e rimpeciandoli per da fuora. settembrini, 1-239: ci
e chiamai la carla perché mi liberasse da quelle [gli sci] pastoie.
settembrini [luciano], iii-3-348: ma da molti mortali son chiamata / podagra,
il carnesecchi cotal uomo che, sbrigliatosi da pregiudizi o dalle minute credenze della religion
487: l'impresa deve essere retta da una mente unica, non sottoposta a
croce, ii-1-252: anche chi si educa da sé, liberamente, senza pastoie,
d'ungheria la quale ci tolga fuori da queste benedette pastoie. 5
di bonissimo conio 'scettra- to 'da 'scettro '. e grazie al buon
marinetti, 203: guardando gli oggetti da un nuovo punto di vista, non
potreste qui replicare: -dunque ognuno ha da parlare a suo modo; e non ci
= lat. tardo pastoria, deriv. da òastus -us 'pascolo '(
di sopra. = deriv. da pasta. pastonaca, v.
galileo, 4-1-205: si provvederà terra da far mattoni della migliore che si trovi,
soggetti di contro a quello allusivo e metafisico da me tenuto ai miei tempi..
al nostro cuore, indipendente, che esce da poche settimane, ha commentato gli avvenimenti
settimane, ha commentato gli avvenimenti molto da vicino, da spregiudicato, con articoli
commentato gli avvenimenti molto da vicino, da spregiudicato, con articoli di fondo, pastoni
note. -gruppo di notizie provenienti da corrispondenti di varie province e riguardanti argomenti
, s'incontrano greggi di pecore vigilate da una pastora, che spesso è una
confronti dei fedeli. marsilio da padova volgar., ii-xxv-17: in quello
raggio. = deriv. da pastore, sul modello del fr. ant
anime! = deriv. da pastorale1, n. 4.
nome del putto paresse pastorale, sempre da indi innanzi per dafni lo chiamarono. serdonati
piange, i suoi lamenti / rotti da un chiaro suon ch'a lei ne viene
d'aprile. -formato, costituito da pastori. imperiali, 4-pref.:
pastori (un'arte); eseguito da pastori (una canzone). baruffaldi
-figur. custode, curatore. dante da maiano, 1-7-9: son del tuo giardino
pastorizia (una popolazione); abitato da pastori (una regione). sannazaro
che si alimentano unicamente di latticini, da parecchie generazioni nascono e muoiono senza conoscer
: forma di economia basata sulla pastorizia da cui sono tratte tecniche, usi e
qualche volta, tra i pericoli passati da lui. pratesi, 5-94: andai dal
, un buon senso arguto, pastorale, da reverendo sterne, spegnesse quel vulcano.
sm.): insegna liturgica costituita da un lungo bastone variamente ricurvo in alto
e tale bastone può essere usato anche da prelati che, pur non essendo insigniti
: li vescovi e abbati erano investiti da lui [enrico iv] con l'
117: preti settatori di ser ciappelletto da prato, che vengon a roma per
tale documento, mediante lettura e spiegazione da farsi nei giorni stabiliti dai vescovi stessi
pastorale: organo consultivo della diocesi formato da religiosi e laici scelti dal vescovo.
pastoral si vede / a questi dì da quel costume antico / molto diverso. guarini
stretta. groto, 1-22: attendono che da questa nova fucina di lettere rompano i
n. secchi, prol.: da questo nacque l'origine della satira,
c. i. frugoni, i-10-256: da le mie sponde erbose / a riportar
gettava le gaie note della pastorale (da che ogni ritmo acquistava languidezza e movimento
dalle zampogne (e talora è accompagnata da canti, in partic. di bambini
dotta, lat. pastoralis, deriv. da pastor -óris (v. pastore)
e ondosa. = deriv. da pastora2. pastoralismo, sm. stile
= dall'ingi. pastoralism, deriv. da pastoral (v. pastorale1, n
= dall'ingi. pastoralist, deriv. da pastoralism (v. pastoralismo);
pastoralità del sacerdozio. = deriv. da pastoralel, n. 4. pastoralménte
tutto ciò pastoralmente. -in abiti da pastori. carducci, iii-14-171: sparsa
pastori. carducci, iii-14-171: sparsa da vero di fiori polizia- neschi e classici
primo pastore. = deriv. da pastore, n. 3.
ritrassi indietro. = deriv. da pastore, n. 3.
ai pastori la natività di cristo. guido da pisa, 1-26: come..
piangente ne le cònola e li angeli cantanti da lo cielo e li pasturi per la
/ tai cose i pastor cantano, da lungi / a lor fann'eco i più
gran ragione e giudizio, essendo preso da quella parte che rappresenta la sua formale
nella primavera del 1751; fu musicato da mozart nel 1775. metastasio, 1-i-1115
: il re pastore. -cane da pastore: cane usato per sorvegliare il
usato per sorvegliare il gregge. -cane da pastore belga (con uso ellittico pastore
lucido, folto e nero. -cane da pastore bergamasco (anche solo pastore bergamasco
grigio uniforme o a chiazze. -cane da pastore inglese antico (anche solo pastore
(anche solo pastore inglese): cane da campagna e anche di lusso, con
, con opulento mantello. - cane da pastore maremmano-abruzzese (anche solo pastore maremmano-abruzzese
sfumature avorio o arancio pallido. -cane da pastore scozzese (anche solo pastore scozzese
dove forma un ricco collare. -cane da pastore tedesco ìanche solo pastore tedesco)
verdi, buoi azzurri e cani gialli da pastore. levi, 6-101: cosi truccato
strano miscuglio di cane barbone e di cane da pastore. 2. per
a tale spedizione, ma egli, da buon pastore quale era, non volle abbandonare
g. villani, 10-60: è da guardare d'offendere chi è luogotenente di cristo
quel menare il can per l'aia, da parte di pastori che avevano sempre rivendicato
, in seguito alla parabola evangelica narrata da matteo (18, 12-24), luca
maestro buono e fedele pastore è partito da noi, e noi siamo rimasi come
: non aver paura del lupo vestito da pastore, ma abbi paura del pastore cristo
jesu poi ancora come vero pastore era venuto da sé in questo mondo a cercare della
miserie: salvatore, perché ci riscatta da schiavitudine; pastore, perché ci guarda
di religiose fondata ad angers nel 1829 da maria eufrasia pelletier (canonizzata nel 1940
neva fosse un puro socinianismo, pubblicossi da que'pastori una protesta. nievo,
...: annua; nasce da pertutto e varia con le foglie moltissimo incise
lat. pastor -óris, nome d'agente da pascere (v. pa
. crist. ttoi ^ v), da cui il ted. pastor (nel si
/ le pastoreccie stalle. -eseguito da pastori (un canto). alfieri
. -adatto come cibo di animali da pascolo (una pianta).
-arte pastoreccia: pastorizia. maironi da ponte, 1-ii-90: il territorio di fiorano
dall'organo in chiesa (anche accompagnata da canti); pastorale. gianelli,
sei ottavi. = deriv. da pastore, con influsso del fr. pastourelle
del galateo. = deriv. da pastorello1, n. 2, con il
adulazioni di teocrito, che furono imitate da virgilio, piacciono a luciano. carducci
v edere le tante scene di pastorelleria da cortigiani, i tanti giuochi campestri.
= voce coniata dal baretti, deriv. da pastorello1, n. 2. pastorellévole
vedere una donna sdraiata nella sua stanza da comoda cristiana, bisogna arrivare al parini,
immaginazione riscaldata. = deriv. da pastorello1, n. 2.
nel mio venire lasciato questo mio spiedo da caccia e una mia sopraveste raccomandata ad
de'poco migliori ne sono tuttodì stampati da que'signori pastorelli. zena, 3-128
dame e gentiluomini di corte, vestiti da pastorelli, giocano innocenti giochi sul verde
su cui era effigiato un agnello, da un monaco cisterciense, maestro d'ungheria
, bordeaux e marsiglia; furono scomunicati da giovanni xxii e, in seguito,
= dallo spagn. pastorii, deriv. da pastor 'pastore '. pastòrio,
dotta, lat. pastorìus, deriv. da pastor -òris (v. pastore
, 340: la pastorizia, la qual da i più è congiunta con l'agricoltura
con l'agricoltura, è cosa più tosto da pastore ché lavoratore. d. bartoli
lunga stalla; disopra, due camere da abitare. govoni, 3-238: con la
semplici regole pastorizie. -caratterizzato da terreni adibiti al pascolo di bestiame (
dotta, lat. pastoricius, deriv. da pastor -òris (v. pastore
(ed è per lo più costituito da un contenitore di lamiera di ferro, che
desiderato). = nome d'agente da pastorizzare, con influsso del fr.
(nel 1890), nome d'azione da pasteuriser (v. pastorizzare);
. pastosaménte, avv. in modo da offrire un'impressione di morbidezza e di
tatto. vincenzo maria di santa caterina da siena, 385: la rotta è
il taglio spezzarla. paoletti, 3-33: da valutarsi anche assai in quest'orzo è
sia sensibile, che le avete levate fuori da quella guisa spinosa di favellare che per
fosse l'aromatico che s'emancipa il più da quella pastosità che suol essere il maggior
di questo paese. -deriv. da pastoso. pastóso, agg. (
, pastosa. -tenero (una pietra da lavorare). filar eie, 16
oro vero la quale sia pastosa e morbida da empir materasse. 2.
materasse. 2. costituito da materiale incoerente e grasso. trinci
e pastosa erano sostenute... da un cordone di tufo. -melmoso
pastosa. vincenzo maria di s. caterina da siena, 372: la foglia è
al corpo lasciava indovinare le forme bellissime da le curve molli e pastose. tronconi,
con un visetto candido e pastoso rischiarato da due occhi neri. piovene, 1-94
una maniera di colorare); caratterizzato da tali effetti (un dipinto, un colore
assai dolce e pastosa e tutto lontana da certe crudezze. lomazzi, 107: lhemschercho
. giovanni. 6. caratterizzato da eleganza e raffinatezza di stile, da
da eleganza e raffinatezza di stile, da fluidità espressiva, da proprietà e purezza
di stile, da fluidità espressiva, da proprietà e purezza di lingua. -anche
[tommaso] una faccia pastosa, da bravo filiuolo. 8. carezzevole
d'un naturale arrendevole, pastosissimo e da farne qualsissia buona cosa con una penna
, grasso, passò nel corridoio, seguito da un piccolo raglio discendente. -che
, è del '45: un vino da aperitivo: uno sherry dry, appena un
gabotta v'entrò la pastosa: / e da qual piè tu zoppichi ben saccio,
la pastosona ottonieri. = deriv. da pasta. pastracchióne, sm.
conserva i pastrani. = deriv. da pastrano. pastranèlla, sf. cappotto
con più baveri, un tempo indossato da servitori e cocchieri. tommaseo [
con un vecchio pastrano inverdito che gli sgonfiava da collo. bartolini, 16-no: gisela
disegni a quadrelloni per una nuova stoffa da pastrani. -cappotto militare.
i-26: portava i suoi vecchi calzoni da alpino, sulle mollettiere lente; un maglione
pastinaca salvatica bianca e rossa, dette da noi pa stricciani salvatichi.
che non pensaste per aver così nome da musorno e da pastricciano, che per tale
per aver così nome da musorno e da pastricciano, che per tale fosse per
che per tale fosse per aventura reputato da quelli che lo conoscono. a.
di un gran mercante figlia, / venuto da un paese assai lontano / a empoli
confuso, male. = denom. da pastrocchio. pastròcchio, sm. region
l'antica parola classica 'pastocchia '(da 'pasta ') e vale 'intruglio
in tanto pericolo di precipitare, fu da me con la destrezza e dilazione sopito
stroche '= figliastro. o forse da 'pasti 'cadere e 'ruke '
3-42: ne l'osteria dal montone o da l'angelo / il troverò con
= milan. pastriignà, denom. da pastrùgn (v. pastroc
pastume, sm. vivanda composta da svariati ingredienti e, per lo
serpetro, 214: chi sarà morso da animai velenoso bevendo il succo delle sue
lei grandezze [della creazione] principarono da un pastume di terra, da un'ombra
principarono da un pastume di terra, da un'ombra ammassata di polvere.
di polvere. = deriv. da pasta. pastura1, sf. azione
lasciano star fesca, / perch'assaliti son da maggior cura. idem, par.
. sbucano branchi di gallinacci, condotti da qualche fanciulla alla pastura. saba,
. nuovi testi fiorentini, 234: conperamo da ricovero f. falchotti da monte
conperamo da ricovero f. falchotti da monte raoli u pe5o di terra e bosco
fatti di cesare, 172: fue tanto da lungi dal castello di pirro che le
lorenzo de'medici, ii-177: tornando da pastura al truogo, / corrono i
non credereste mai. -territorio da depredare. m. villani, 10-43
nutrimento dell'uomo (e anche la fonte da cui deriva). bartolomeo da
da cui deriva). bartolomeo da s. c., 178: nel
senso generico: sostanza di uso comune da parte dell'uomo. baruffaldi, 32
in quanto divorato dai vermi o sbranato da bestie feroci. boccaccio, vii-184:
boccaccio, vii-184: le mie membra son da me iscac- ciate / e dalli vermin
baruffaldi], lvi-26: res- surga da la tumba avara e lorda, / la
beatitudine, di felicità paradisiaca. zanobi da strafa [s. gregorio magno volgar.
. -punizione infernale. uguccione da lodi, xxxv-1-605: l'anema dolentre à
coloro che seggiono ricolgo di quello che da loro cade. boccaccio, vii-172:
2-189: le cose scherzevoli sono pastura da fanciulli. siri, 1-iii-71: quasi ad
non condursi a questo fine tanto desiderato da voi. 9. godimento,
se natura o arte fé pasture / da pigliare occhi, per aver la mente,
che, prima che levasse il becco da la dolce e desiderata pastura, con suo
pastura de'diavoli. -bottino ricavato da un'azione di guerra o banditesca.
con sachizar la cità, che cussi è da creder i abbi facto per darli pastura
la sottil pastura / che un capriol da lungi ha tramandato, / lieve le
lasciare in pastura dei discettanti sulla giustizia da introdurre nel mondo e sull'eguaglianza a
lat. tardo pastura, nome d'azione da pascere (v. pascere);
, nome d'a zione da pasturer (v. pasturare).
pasturarle ben fuora e dentro. benvenuto da imola volgar., i-54: nella
refocillarci e per pasturare i muli che da due giorni non avevano trovato erba. pascoli
o fare pasturare nelle stoppie del padule da kalende luglio in fino che si vende la
. monti, 4-3-269: non è da tacersi che siffatto animale [lo struzzo
a vóto usar li denti / ubaldin da la pila e bonifazio / che pasturò col
perch'egli abbia il cibo / quotidiano da nutrirsi, alcuno / lo pastura d'umor
più in quella gran foresta. andrea da barberino, 1-260: la brachetta di
: la brachetta di buoso fu conosciuta da certi perché ella moriva di fame e
io pasturarmi: elle son cibo / da gran maestri. 10. figur.
ella ha certe carni sode e morbide da signora »; infine, che le
co'baroccoli. = denom. da pastura1. pasturato (part.
tratto in breve fuor di questo inganno da certi cani che, guidando verso casa una
amarognolo, ma credo che ciò sia dipenduto da qualche erba amara pasturata.
i pesci. = nome d'azione da pasturare, n. 4. pasturèlla
gioverà. = agg. verb. da pasturare. pasturière, sm. ant
più offerente. = deriv. da pastura1. pasù e pasudo,
e d'ispirazione popolare. = da una voce tibetana [pài o p&ta)
; scimmia rossa. = da una voce indigena del basso senegai, attra
ci stiam per aver di quei catolli / da far de le patacche e de'fiorini
: incontrai un palchetto... guarnito da una vaga bordura di carta dipinta a
finito pataccaro. = deriv. da patacca1 e patacco. patacchia (pataca
del papa. = deriv. da patacca1, n. 2. patacchina1
ma questo è un nome non dato da altri, e forse sbaglio per 'pataccia'
.. ella non ha un patacco da dargli. g. m. cecchi,
poco o nulla. giovanni di maffeo da barberino, lxxxviii-1-690: vivi sopposto al
] un pata- cone con un passaporto da ritornarsene per la contea di foix al
porta pia. 3. grosso orologio da tasca o da tavolo. c.
3. grosso orologio da tasca o da tavolo. c. e. gadda
silenzio della casa addormentata, erompendo inatteso da quel pataccone della sveglia semovente sul marmo
zena, 1-319: un bell'albero da appendersi se l'era trovato, angela
pieno di macchie. = deriv. da patacca1, n. 3. pataccóso
una settimana. = deriv. da patacca1, n. 3.
ant. messaggio scritto. lazzaro da padova, lxxxviii-1-599: datemi, prego,
esca / e dica a gran pataffi da speziale / qualche prefa- zio in lingua
.). s. bernardino da siena, 546: voi avete uno parente
pataffio. = etimo incerto: forse da confrontare col provenz. pataufle 'paffuto
fr. pataphysique (coniato intorno al 1920 da a. jarry), comp.
o una sequela di sciocchezze) e da fihysique 'fisica ', sul modello
dotta, lat. patagiàtus, deriv. da patagium (v. patagio1)
, di origine incerta (secondo alcuni da un gr. * 7ratayetov, da ttàrayo
alcuni da un gr. * 7ratayetov, da ttàrayo ^ 'fracasso, rumore '
, abitatori dell'estremo angolo meridionale stanno da sé, comprendendo gran novero di tribù
. 'piedoni '(deriv. da fiata 'zampa *), nome con
patèmàri 'battello rapido ', comp. da patta 'notizia, informazione 'è
area tose, di etimo incerto (forse da connettere con patassìo). patanfiano
e parmense pataufiàn), deriv. da pataffio2. patanfióne, v. pataffione
rozzo e incolto '(che è però da fiata 'zampa). patapaffe,
calafatare. = denom. da patarasso; cfr. anche fr. fiatarasser
, di sminteo, di patareo (da patara nella licia), di cinzio.
s'aggiunga anche quest'altro di medico da trascurati. carducci, iii-2-149: licia /
gr. naxapeut;), deriv. da patara (gr. ilàxapa).
di una certa portata, è fatto da mettere in grande rilievo; che sia legato
molto importante. = deriv. da patarino. patarino { pataréno,
4-30: pietro martire... da paterini in milano fu martirizzato. niccolò del
niccolò del rosso, 1-226-2: chiunqua da la glesia se diparte / punire si
ribello de la santa chiesa. paolo da certaldo, 85: molto ti guarda di
paterino o falsatore di moneta. andrea da barberino, 1-263: fu scomunicato per paterino
ho pur giunto, can paterino discacciato da. ddio! grazzini, 312: voi
, di origine incerta (forse deriv. da un toponimo come patara, con suff
milanesi quartiere o via dei pattari (forse da patte 'rigattiere, cenciaiolo ',
patasita. = etimo incerto: forse da ricondurre o accostare al fr. ant
ke empenga e patassi. = probabilmente da un lat. volg. * pataxàre,
gr. ttatàooo), deriv. da 'rumore, strepito ', di
. faldella, 2-14: si sente da basso un pissi pissi che diventa un patassio
.., causa un discorso pronunziato da un professore di retorica.
mio cane. = deriv. da patassare. patata, sf. bot
ingrossamenti in corrispondenza dei nodi, alto da 50 a 100 cm circa; foglie
alimentazione. -anche: il tubero prodotto da tale pianta. pigafetta, 83
ma essendo state trascurate, sono state da qualche anno in qua riproposte come cosa
cortigiani. si propose che la patata da allora mutasse nome e si chiamasse parmentiera
plur. di pataca, deriv. da patata (v. patata).
, du zigomi tonni che pareveno abbottati da du cazzotti. = deriv. da
da du cazzotti. = deriv. da patata, n. 3.
di patate. = comp. da patata e [agricoltore (v.)
patate. = comp. da patata e coltura (v.).
segno di sé. = deriv. da patata. patatràc (disus.
pare che -dopo tutto -non ci sia da stupirsi che una figlia somigli alla madre
porta del mio fidanzato. c'è da ridere, no? 2.
i binari della ferrovia sopra i quali da una parte tutti i treni vanno in su
crazie o grana o palanche truovi sempre da comperar quanti patatucchi occorrono per imbastire un
il suo dire lombardo era ancora infetto da certe croniche patavinità. b. croce
atavinità dalla prosa di livio o l'ibericità da quella di eneca.
, lat. patavinitas -àtis, deriv. da patavinus (v. patavino).
ignorante oggi solingo: / questa è materia da stancare arpino / e 'l lume patavino
dotta, lat. patavinus, deriv. da patavium 'padova '. paté
adattamento del fr. pàté, deriv. da pàté 'pasta ': cfr. montale
secreti impari, / ma sempre mai da te son satisfatta, / né voglio
rendere palese, aprire ', comp. da patere (v. patere1) e
. charles pathé (1863-1957) e da [grammofono (v.).
rotuleo. = deriv. da patella, n. 2; voce registr
. patellarii [di \, deriv. da patella (v. patella, n
. = voce dotta, comp. da patella, n. 2 e dal gr
dopo alcuni gagliardi patemi d'animo, da una febbre lenta con tosse e sputi
viscere centrale. = deriv. da patema, n. 2.
lettere patentali degli 'eletti 'fossero esenti da ogni vettigale, eccetto del buon denaro
buon denaro. = deriv. da patente1. patentaménto, sm.
della tua buffoneria, ecco. ti vedo da lontano, e mi sembri così piccolo
un guadagno. = denom. da patente1. patentato1, agg.
concorrenti, tutti patentati, non c'era da sgomentarsi a trovar maestri abilissimi. cicognani
ed è naturale che questa proposta venga da un giolittiano patentato. 5.
. baldini, 7-89: pure facendo così da bravi il loro dovere si riservavano il
loro dovere si riservavano il diritto di parlare da vigliacchi patentati. 6.
un ago ordinario, preso e stretto da pinzette e spinto attraverso alla stoffa,
alla stoffa, è ricevuto e ritratto da un secondo paio di pinzette.
i vigliacchi i falsi gl'ipocriti son da per tutto,... la smania
la prostituzione patentata. -attestato da un titolo di studio, da un diploma
-attestato da un titolo di studio, da un diploma, da una licenza.
di studio, da un diploma, da una licenza. pirandello, 8-14:
cosa simile? = deriv. da patente1. patentato2, sm.
, di nitro. = deriv. da patente *. patènte1, agg
; superi, patentissimo). conosciuto da una o più persone o da chicchessia
conosciuto da una o più persone o da chicchessia; venuto o portato a
noto, manifesto, palese. francesco da barberino, ii-229: patente è la colpa
questa [l'impotenza] suole nascere da due cause, una certa et indubitata
: egli è ben vero che non è da formarsi sopra l'etimologie e origini chiarissime
faldella, i-4-167: è una orribile pittura da imputarsi agli occhi sconvolti dello stralunato la
la mente). s. bernardino da siena, iv-63: la mente superba è
opposizione che d'uomini soli. erasmo da valvasone, 1-8-iaó: quinci e
o alla rapidità con cui si può cadere da una condizione di potere. lorenzo
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 44: lo stato del primo
un debolissimo e sottilissimo filo, che da ogni leggier tocca spezzandosi, torna in
cader sente gran sassi e gravi / da machine cacciato e da tormenti; / e
e gravi / da machine cacciato e da tormenti; / e prore e poppe
. ant. aperto all'interno in modo da lasciare passare un fluido; cavo (
preso in visione, consultato, conosciuto da una categoria di persone o da chicchessia
conosciuto da una categoria di persone o da chicchessia; pubblico. capitoli della compagnia
lettere patente e bastone di tale dignitate da ciascheduna d'esse potenzie. a.
, avendo lui, come scrisse, da pensare alla guerra. d'annunzio, iii-1-362
: discendenza incontestabile, mio caro, da quel davide com- nèno ultimo imperatore di
nèno ultimo imperatore di trebisonda fatto morire da maometto ii; discendenza riconosciuta con lettere
18. bot. disposto orizzontalmente in modo da formare col fusto un angolo retto (
in non voler aloggiarle [le genti] da i paesani sudditi disubidendo le patenti del
la patente de lo offizio al iudice da le vituaglie. fontano, 160:
misser federigo, che costituiva commissario marino da cingole. machiavelli, 1-iii-1381: con li
bisaccioni, ii-60: il duca avea da cesare avute patenti di generale indipendente.
le patenti che questo padre aveva recate da roma lo constituivano prefetto nelle missioni del
non ignorate la patente ch'ebbero i cantelmi da carlo ii d'inghilterra. 2
mi sarà utile. gigli, 7-1-322: da monsignor vescovo di colle...
, ii-330: tornato a torino ebbe da sa. r. la patente d'ingegnere
mercanti già scritti e rilasciarne per li nuovi da ammettersi. cattaneo, ii-2-283: la
6. disus. certificato sanitario di immunità da malattie veneree, che consentiva l'esercizio
ottenne la patente di maestro tecnico e da due anni insegna con sodisfazione qui nel
che non mi iaccia tesser lodato da ingegno tanto lodato, paren- omi
serafini, proem.: che giova aver da dio la patente d'esser sua bocca
d'asino e di villanzone con una profusione da teatro da burattini. baldini, 9-115
di villanzone con una profusione da teatro da burattini. baldini, 9-115: dove passa
attesta timmunità dell'equipaggio di una nave da infezioni o epidemie. -patente brutta:
: 'patente brutta ': patente sanitaria da cui risulti che il luogo di provenienza della
i luoghi intermedi di approdo non erano esenti da malattie epidemiche o contagiose. una nave
ai soli bastimenti veneti che siano capitanati da persona suddita e ciurmati con la metà
campo: concessione di un terreno (da parte di chi ne è proprietario o ne
repubblica... è punto immutata da quella che i suoi predecessori hanno così patentemente
individuale. 2. in modo da informare, da rendere edotto il maggior
2. in modo da informare, da rendere edotto il maggior numero di persone
de le nostre cattività. eccomi passare da una chiesa: ed ecco che io
versione lat. della preghiera evangelica insegnata da gesù: 'padre'(v. anche
-in senso generico: tazza, coppa da vino. fazio, v-30-27:
medesimi rappresentar le teste de * travi. da un teschio all'altro ci cammina un
= voce dotta, lat. patera, da accostare a patèna, patina (v
. 2. bazzecola, lavoro da poco. machiavelli, 1-vi-425: questi
[guglielmotti]: il paterazzo, che da alcuni si suole connumerare qui tra le
si suole connumerare qui tra le sartie, da alcuni tra i cavi ordinati ad altri
volanti, che si levano e si mettono da quella parte che bisogna, massime quando
provenz., de- riv. da paio 'zampa ', voce onomat.;
chiaramente, mostrarsi palesemente. francesco da barberino, ii-351: lo documento primo /
cervellin balzani. = deriv. da patereccio. paterfamilias (pater famìlias
nascita, analfabeta, curva e barbuta da sempre, ma tenace custode delle fortune
. pater (v. padre) e da filiale (v.).
tipo allergico o no, che dipendono da un'alterata disposizione reattiva dell'organismo in
dal gr. 7ràfto£ ^ malattia 'e da [allergia (v.);
resie e paterinie. = deriv. da paterino. paterino e deriv.,
in grammatica. = deriv. da pater [nostro) ', cfr.
riguarda un padre; paterno. bartolomeo da s. c., 171: io
viv'elli '? s. bernardino da siena, v-10: bisogna che ci sia
pietà maternale. patrizi, 2-59: da principio fu formato il corpo suo bellissimo
avere veduto, catene e carcere. marsilio da padova volgar., i-ix-4: la
che gli è dovuto. guido da pisa, 1-324: tanto lo strinse la
creatore e padre degli uomini. bartolomeo da s. c., 23-5-6: domeneddio
molto, vi mandò laerte, / da cui li fur con paternale affetto / l'
rabbuffo; consiglio pronunciato per lo più da un superiore di grado o di età
che vieni a farmi la paternale, da quando ti ho confidato con chi mi sono
provvidenzialistico nei confronti dei sudditi, caratterizzata da una bonaria e sollecita attenzione verso i
dal controllo delle attività dello stato e da una qualsiasi forma di partecipazione alla gestione
= dall'ingl. paternalism, deriv. da paternal 'paterno '(v
del potere). = deriv. da paternalismo. paternalisticaménte, avv.
paternalistici. gramsci, 12-157: e da vedere se questo modo di pensare,
, di fianco alla fontana, arricchita da una paternalistica scritta latina. =
= dall'ingl. paternalistic, deriv. da paternalism (v. paternalismo)
dònora de la so largiate; / da poi che. ll'alma gustalo la su'
suo paternato. = deriv. da paterno. patèrniga, sf.
nel bolognese, che produceva uva nera da vino. crescenzi volgar., 4-4
il paternismo. = deriv. da paterno. paternità (ant.
paternità che una delle più rilevanti cose e da farne più caso in queste provincie è
d'un affare di comune interesse, da concluder tra di noi senza andar per
. gherardi, iii-92: molto ò da ringraziare la fortuna, o sin- gularissimi
obbietta che 'il libeccio 'fu diretto da angelo tonelli, detto 'bociori- no
complesso di doveri, funzioni e diritti che da essa derivano; si distingue la paternità
lat. tardo paternìtas -stis, deriv. da paternus (v. paterno).
che proviene dal padre, che viene da lui trasmesso o affidato ai figli (
ii-217): combattuto... antioco da pietà, da amore, da speranza
... antioco da pietà, da amore, da speranza, da disio,
antioco da pietà, da amore, da speranza, da disio, da paterna riverenza
, da amore, da speranza, da disio, da paterna riverenza e da
amore, da speranza, da disio, da paterna riverenza e da mille altre cose
da disio, da paterna riverenza e da mille altre cose, come nave in alto
altre cose, come nave in alto mare da contrari venti conquassata, a poco a
viene impartita a un ragazzo in casa da parte di insegnanti privati o dagli stessi
780: in olanda mancò di vita colpito da se stesso per caso accidentale con una
giorgi. 3. che deriva da ascendenza o da consanguineità per parte di
3. che deriva da ascendenza o da consanguineità per parte di padre (un
grado di parentela). fausto da longiano, iv-99: annio vero suo avolo
che si riferisce agli avi; compiuto da un antenato. dante, par.
pananti, iii-139: vi sono famiglie che da molti secoli hanno il governo, ma
di tutte le creature. bianco da siena, 83: allora si discese /
che idomeneo, cretese eroe, / da la sua patria e da'paterni regni /
, sol perché molto / vario è da questo il lor paterno cielo? f.
', sia per la consueta iniziazione da cui nascono le società dialettali, i
greci, e che non puossi / da noi ridir nella paterna lingua / con
, che esprime o che è ispirato da un sentimento di sollecita bontà, di
italiani a quell'altro sistema, del governarsi da sé. gobetti, 1-i-310: sono
autocratica dello stato paterno. -mosso da sentimenti di comprensiva e sollecita bontà,
dotta, lat. paternus, deriv. da pater (v. padre),
suonano come campanelli. = deriv. da paternostro, n. 5. paternostrante
. apparve stolta. = deriv. da paternostro, n. 8, col suff
l'insolente / anglo in mia casa da padron si mostra? / e i '
di pane. = denom. da paternostro. paternòstro (patarnòstro,
'nsegnone 'n paternostro sta notata. pietro da bascapè, v-190-250: a90 ke abiem sal-
questo dimenare? ». s. bernardino da siena, 214: -dici il
imperò che elli venne dal cuore e da la boca e dal corpo di cristo.
o paternostri, / più tosto che da cena o desinare / o d'altri con-
/ o d'altri con- venevol che da chiostri. m. franco, 1-41:
giornata per uno il prometea / di scapolarlo da cotale ingiostro / con le sotil raxon
; il rosario stesso. francesco da barberino, 382: questa [la giovane
per fare una specie di gomitolo sostenuto da paternostri, che serve di ornamento alle
due balle di lino che gli vennono da napoli e per paternostri d'an- bra
di più sorte, per far corone da donna. -al plur. tipo di
-al plur. tipo di pasta corta da minestra in forma di piccoli cilindretti forati
queste lungo gli alberi. -lenza da fondo armata di più ami distanziati fra
esterne e sotterranee delle miniere, formato da contenitori collegati a una catena.
sentono i paternostri nella schiena '; da paternostri, le pallottoline maggiori della corona
più in vita tua cosa italianamente scritta da gesuita veruno, se non ami sentirti
di stento. -non essere tempi da stampare nemmeno il paternostro: essere in
leoni, 469: questi non sono tempi da stampare nemmeno il paternoster.
/ meglio assai noi dimostro, - da quel fatto. -secondo il paternostro:
; con atteggiamenti o modi che nascono da profonde emozioni e da sentimenti vivamente sofferti
modi che nascono da profonde emozioni e da sentimenti vivamente sofferti, o suscitano una
... del popolo artigiano, da secoli vicino alla piccola borghesia gretta e
gnora giacinta. = deriv. da patetico. pateticismo, sm.
, 7-113: nella stessa serie intellettuale è da porre il farinelli col suo lirismo
e patetica, pareva una figura spiccata da un quadro. d'annunzio, v-1-397
, sigismondo, dalla mesta soavità e da que'begli occhi che raggiando dolcemente sotto
persona di famiglia. spento e messo da parte diventava l'ornamento più umile e
certo patetico. 5. caratterizzato da struggimento, da pena interiore, da
5. caratterizzato da struggimento, da pena interiore, da profonda malinconia (
da struggimento, da pena interiore, da profonda malinconia (una condizione spirituale,
. guarini, 1-iii-114: che ha da fare il poeta con le leggi della
della città? a cui ha egli da render conto, se le sue favole
andante 'calmo e solenne, dominato da un'alta melodia patetica, dopo estesi sviluppi
discorsi). conti, 297: da questo fragmento si vede che simo- nide
. il grave ed impetuoso ed ardente da loro 'patetico'è chiamato. panigarola
. che è dettato, che trae origine da forze e pulsioni irrazionali dell'animo umano
patol. disus. febbre patetica: provocata da un'intensa emozione o da uno stato
: provocata da un'intensa emozione o da uno stato di tensione. a.
languide, le quali probabilmente non dependono da purulenza, ma da qualche meno rea qualità
probabilmente non dependono da purulenza, ma da qualche meno rea qualità degli umori,
'patetiche 'da qualche durevole mordace e fervida sollecitudine,
sinfonia in si minore op. 74 composta da p. j. cajkovskij nel 1893
) tixó <;, deriv. da ntò>o <; (v. pathos)
col ciuffo. = deriv. da patetico, col suff. collettivo e spreg
un'opera letteraria, esprime o nasce da un intenso moto emozionale, o si
= dal fr. pathètisme, deriv. da pathétique 'patetico '. patévole,
di emozione estetica espresso o suscitato da un'opera d'arte, da un
o suscitato da un'opera d'arte, da un personaggio o dall'interpretazione che ne
la spaventa mi diceva della nuova esperienza da lui fatta nel trattare per la prima
'affezione, malattia ', deriv. da rcàoxto 'soffro ', di origine
come nata, secondo i greci, da passione, overo, secondo cicerone,
passione, overo, secondo cicerone, da affezione d'animo,... induce
lat. patibilis, agg. verb. da pati (v. patire1).
, scalzo,... rischiarato da quelle fiaccole, dava al corteo l'aria
arbasino, 19-79: terrorismo: forse da prendere sul serio soprattutto come trip irresistibile
se grete, sadismo patibolare da orfanotrofio e da carcere? =
grete, sadismo patibolare da orfanotrofio e da carcere? = dal fr.
... francesismo iperbolico, da non ripetere » e ingl. pati
. destinato a condurre al patibolo; da delinquente. monti, 4-1-42:
suoi degni fratelli. = deriv. da patibolo. patìbolo (patìbuló),
x-i- 158: chi, riarso da superba febre, / del capo altrui si
ejan fatti grandi. -faccia, grugno da patibolo: poco raccomandabile, truce.
[s. v.]: faccia da patibolo: d'uomo da forca.
]: faccia da patibolo: d'uomo da forca. ghislanzoni, 4-82: volgiti
costà, e mostrami il tuo grugno da patibolo! grida il franchetti allo zannadio.
: la ragione collegata col tempo è da tanto di calmar gli animi e di buttare
al patibolo qualcuno: concatenarsi in modo da provocare la condanna a morte di qualcuno
la sciagurata al patibolo, son tali da lasciarci assai pensosi. -essere
, 64-139: nel nome dell'unità muoiono da mezzo secolo, col sorriso sul volto
o col- l'armi in pugno, da messina a venezia, da mantova a
in pugno, da messina a venezia, da mantova a sapri, i nostri migliori
leopardi, iii-232: nel venirmi il passaporto da macerata, fui scoperto; e non
dotta, lat. patibulum, deriv. da patere (v. patere1),
ant. tormentato, tribolato. niccolò da correggio, 1-44j: io veggio crude discipline
affisso al patibolo ', deriv. da patibulum (v. patibolo).
origine incerta (secondo alcuni, da un lat. * patefacère 'detrarre '
. -con metonimia: persona afflitta da miseria e tribolazione; lo spettacolo desolante
.. ma... eran maltrattati da patimenti del viaggio e senza danari.
maria, i-32: fu la partenza da tripoli a 25 di maggio, festa dell'
. -vicenda storica dolorosa vissuta collettivamente da un intero popolo; disagio, privazione
martiri. idem, 93-163: prima cosa da farsi è l'accertare quali siano i
questo buon popolo,... da dieci mesi di patimento, si sacrifica
un compì, di specificazione che indica da quale causa è determinato il malessere)
di una malattia; sofferenza che deriva da una condizione patologica. campanella, 4-358
. bellini, 5-1-171: sentiamo patimento da quella positura del braccio. g.
gozzi, 1-54: uno ne venne da certi pescatori salvato; ma, fra
, le voglie accese per lungo patimento da giovane meschino, vecchio prodigo, non
si cagionaron dall'acqua cattiva bevuta e da altri patimenti nel popolo minuto. moravia
compatimento. enea, 1-141: vogliamo da lui [il poeta] una parola di
senza avvedermene. = deriv. da patire1. pàtina1 (patena)
terrestrità, dalla qualità della lega oppure da una sorta d'inverniciatura onde l'artefice
questo quadretto fu ricoperto tutto e ridipinto da un bravo pittore che veramente ha del
di colla e carta cattiva, che da uno strato all'altro lascia trasparire i
: gli accollate alle guance una lanuggine da caprone, lo deformate di una orribile parrucca
la patina-segno del mio fiato si ritirava sospinta da buchi-nemici subito dopo aver ricoperto il tratto
due occhi grandi e umidi, appannati da una leggera patina di noia. bigiaretti,
di casa per un poco di patina da lustrarmi gli stivali. 4.
, 2-29: il giardino era appena velato da una nebbia, che pareva produrre la
i-348: tutto quel che di barocco sonnecchia da trecent'anni sotto la patina del tempo
in questa piccola terra anche la paccottiglia da 'scena illustrata 'in cui vissero
allo stato embrionale sia pure, od offuscato da una sudicia patina graveolente che ne smorza
con evoluzione semantica poco chiara (forse da 'contenente 'a * rivestimento '
dal gr. tcovv&vt], deriv. da 7tetàwo [zi 'spiego, apro
bronzo e la cera, fondeva perciò da sé le sue opere, che poi
, cesellava, patinava con amore e perizia da artefice antico. -conferire morbidezza
dell'orto. = denom. da patina1. patinare2, v.
dotta, lat. patinarius, deriv. da patina (v. patina2).
, agg. che è ricoperto da una patina (di antico, di sporco
di molti mesi e patinate ora da un limo rossiccio, di bellissimo effetto.
lama d'aria (e sono caratterizzate da una grammatura di patina molto elevata,
produzione della carta (e sono caratterizzate da una grammatura di patina modesta, 87
). 3. spalmato di paste da concia (il cuoio). tommaseo
ojetti, i-501: noi s'era vestiti da padroni, tutti uguali, col berretto
che vi si svolge, grezza, da apposite bobine collegate con un dispositivo di
: patinatore. = nome d'agente da patinarel. patinatura, sf. procedimento
-in senso concreto: lo strato costituito da una miscela di pigmenti (caolino,
intonazione definitiva. = nome d'azione da patinare1. patinista, sm. (
voce di area ven., deriv. da patina1. patino1, sm. sorta
dello spagn. patìn, deriv. da paio (v. pato1)
patinóso, agg. che è ricoperto da una patina spessa e sgradevole (la
papini, 27-475: comincia, fin da giovane, a soffrire della primordialità,
)]: questa lucentezza è data da una pasta patinosa che ne uguaglia meravigliosamente
è incorporata. = deriv. da patina1. patinume, sm. aspetto
: a venezia glorifica un farraginoso patinume da alchimisti fossilizzati. ibidem, 14
14: contro il patinume e la velatura da falsi antichi. = deriv. da
da falsi antichi. = deriv. da patina1 con suff. collett. e spreg
. patio, di etimo incerto (forse da un deriv. del lat. patere
piani alti e più il patirai aveva da storcere il collo. = forma del
, a qualsiasi livello di struttura, da un particolare agente meccanico o fisico;
e del suo move- mento. bartolomeo da s. c„ 37-1-9: ismodansi gli animi
. brignole sale, 6-188: qual legno da due venti preso in mezzo, che
toscano idioma nasce... spesso da non aver esso i casi distinti e sempre
. -patire eclissi: essere eclissato da un altro astro. piccolomini,
, 4-35: per il detto discorso paia da dire che la luna, nell'uno
nell'uno de nodi trovandosi, non abbia da patir maggior eclisse. lauro, 2-83
colli altri giumenti alli cavalieri. bianco da siena, 83: pato gioia con
cotesto grado, dipendendo... da impulsi straordinari e sùbiti e indiscernibili talvolta
vengono solitamente negati o nascosti o velati da quelli che li patiscono. -dover sopportare
ella qualità del riposo suo è sozzato da la polvere del fatto terreno.
amata pativa ingiusto esilio. jv. da ponte, lii-9-183: s'intese..
lii-9-183: s'intese... da firenze che i fiorentini... avevano
o davanti solamente o solamente doppo o da tutte due le parti. frachetta,
ricevere un trattamento iniquo. benvenuto da imola volgar., ii-390: tu augusto
-con riferimento all'espiazione redentrice subita da gesù cristo per le colpe dell'umanità
, 1-55: usi molta cautela chi ha da punire molti a fine che non patiscano
. /... -l'angiol da patir non era degno, / non avendo
che ei gli levasse quell'ufficio che da altri che da lui aveva avuto.
levasse quell'ufficio che da altri che da lui aveva avuto. pallavicino, iii-642
, 91-228: tu se'lume divino, da tenebre purgato, / ben tanto confermato
patiscono istanzia, non posso pero credere che da un signore discreto e magnanimo, come
una prop. subord. fausto da longiano, iv-264: la ragione..
'regnum celorum 'violenza paté / da caldo amore e da viva speranza,
'violenza paté / da caldo amore e da viva speranza, / che vince la
-patisce nondimeno nelle cose amorose violenza grandissima da cupido. -patire morte: essere mortale
: giuliana... era stata sorpresa da colui in un languore dei sensi,
cavalca, 21-204: gran violenza pato da te, o macario. campofregoso,
ch'ei patìa / l'ontosa guerra da l'amor nemico. -patirne tante
cose hanno patute per le guerre fatte da vostro padre e da voi, sì per
le guerre fatte da vostro padre e da voi, sì per essere de natura
austria senza commovervi, non sarebbe sofferto da verun popolo nelle vostre condizioni.
. oggettiva. castiglione, iii-5: da gran tempo in qua sempre [urbino]
sempre [urbino] è stata dominata da ottimi signori, avegna che nelle calamitati
essere tanto indovutamente professate e vilipese perciò da molti, pativano non poche sciagure.
mi fa ridere lo sformato travisamento che da copisti patì questa voce. emiliani-giudici,
pesto, / e foratogli un braccio da una polza / con viso sen partì grinzo
aver patito? tu n'hai uno da questa parte il quale... è
convenevole ai romani fare e patire cose da uomini forti. algarotti, 1-iv-162:
lii-14-364: la milizia turchesca, vivendo da principio poveramente, sempre avvezza a patire e
i nomi de'consoli ignudi senza le cose da loro fatte che ardisca di scriverli.
? -accettare collettivamente i disagi imposti da una moda. aretino, v-1-308:
. pa tiva la privazione da così lungo tempo. -essere sottoposto
pativa questa armata qualche difetto d'armi da fuoco e d'altre occorrenze. giannone,
, quando questo intervenga, si ha da pigliare doi o tre ova e buttarli in
giornata patiscano. 7. essere affetto da una malattia, per lo più da
da una malattia, per lo più da un periodo alquanto lungo di tempo; soffrire
: mi sono tutto turbato, intendendo da quelle di vostra signoria che ella abbia
: lo spasimo alla gola di cui da un po'di tempo pativa mi
sottigliezza. -di animali. sforzino da carcano, i-2-62: sogliono anco li cani
quello., che si pativa universalmente da tutti,... era il non
egli patisse, non sapea astenersi e da far disordini e dal travagliarsi soverchio.
colui che, avendo un male e da se stesso potendo aiutarsi, anzi vuol
nostro patisse per revelazione e pronostico onorato da molti popoli. -scontare il
nome di una ragazza è vigilato acutamente da tutti,... e ciascuno si
al postutto patire, e non ne sarete da me meritati. fra cherubino, 3-146
della gioventù inaridito che pativa a staccarsi da quel capo ventenne. 8.
difficultà veruna. de luca, 1-1-100: da questa necessità del servizio personale è derivata
foglietta, 64: parvi questa cosa da esser tollerata in modo alcuno? ch'
che la vita cara / tolta lor sia da un pezzo d'asta fessa. guicciardini
panigarola, 13: aiutami e preservami da queste eresie, le quali, o
disperdere (i peccatori, i malvagi: da parte di dioj. s.
di tale opera, fatta a torino da uomini che..., se dotti
. pure un minimo iota si partiamo da quello che suona a primo tratto la
s. bernardino da siena, 737: se tu volesse mirare
: gl'ipocriti e vani non si scuotono da questo vizio [della vanagloria] eziandio
con un'estensione spaziale). francesco da barberino, i-340: desdece / anima razionai
rienzo, 148: solo esclo da la porta, li soldati lo seguitaro,
fare nell'orlo alcuni ridotti che abbiano da servire per corpi di guardie. pascoli
se corpo in corpo repe. domenico da prato, lxxxviii-1-550: se cristo è nostro
patisce di questo destino, perché chi da lei impara, forse dovrà esserle ingrato
in sentire ch'io v'invito a venir da me. leopardi, iii- 328
non posso con la mia attività liberarmi da quel patire e non lo sentire punto.
questi freddi. ghirardacci, 3-79: annibaie da indi in poco restò delle membra tutto
, così mal cotto. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
a corto di qualcosa (anche specificato da un compì, di limitazione), esserne
necessità, e chiuderà le sue interiora da lui, come è in lui la carità
: eri zonze qui una fregata venuta da coron...: patiseno di vino
benché promesse ciascuno giorno, erano entrate da gaeta in napoli che pativa di macinato
giovan battista sia obrigato mantenerlo anni tre da oggi, assettandolo sempre dentro a questo
ma, per li tanti travagli che ha da condurlo alla marina, patisce assai.
fiacca e indebolita. -levare qualcuno da patire: farlo morire, chiamarlo a
: farlo morire, chiamarlo a sé da questo mondo (dio). -anche:
[s. v.]: levar da patire. dio l'ha levato da
levar da patire. dio l'ha levato da patire. anche ammazzare. spesso ironico
riferimento a se stesso. bartolomeo da s. c., 3-1-7: coloro
di tempo in tempo delle arti usate da quelle per aiutare a tirarla in quel
le case e la cortina della lista da capo, dove paté batteria, è canne
il respiro, e non seppe più da che parte voltarsi a guardare per non veder
amar, conviene mal patire. francesco da barberino, ii-176: donna e regno.
e ricevianci di grandissimi ramarchi, e da altri onore e cortesia. scala del
il nostro essere] di- stinguesi sostanzialmente da esse e però riconoscesi come compiuto individuo
cibo vole esser molto restaurativo, facil da padir. c. fioravanti e niccolò
perizia magistrale gocciolatami giù alla mi'penna da una diuturnamente patita lor frequenza. loria
guancie molti segni di vaiolo patito fin da piccolo. m. dandolo, lii-4-46
. è che giovi all'egritudine già patita da sua maestà. castelvetro, 8-1-335:
più lodevoli sono quelle le quali nascono da credenza ragionevole e da affanni sofferti o
le quali nascono da credenza ragionevole e da affanni sofferti o da malattie patite. t
credenza ragionevole e da affanni sofferti o da malattie patite. t. contarini,
per natura come per le gravi indisposizioni da lui patite. muratori, 9-86:
dà. 2. inflitto scientemente da altri. -anche: subito per azione
si dice piacevolmente: « dovevi vigilare da te la roba tua »! come il
popolo soddisfatto della sola pena della morte patita da costoro [colpevoli di sacrilegio],
conto alcuno, giacché la persecuzione patita da lei di osualdo, detto da beda uomo
patita da lei di osualdo, detto da beda uomo caro a dio, e
fossero risarciti de'danni patiti e liberati da queste molestie. aretino, v-1-759: una
fatte e danni patiti, quindici mila ducati da depositarsi su'banchi a vinezia. gualdo
pubblico e per non ritrarre le persone da queste accuse o denuncie, è andata
, ii-2-122: elena indossa un abito da passeggio e ha il cappello in capo.
vie e per le piazze, e da quelli si odono di notte gli armonici suoni
. zena, 68: perché veniva da angela a fare il patito, se
bacchetti, 2-xix-610: goldoni procedé guidato da un istinto così eccellente e frugale da fargli
da un istinto così eccellente e frugale da fargli scegliere fra la lingua delle cerimonie
ritornò come rinovellata: la pianta, da prima un po'languida e patituccia, aveva
). soderini, iv-329: quando da piccoli [i colombi] dànno ai
al padre. = nome d'agente da patire1. patizare, v. patteggiare
che chiamano del re, che fanno da seicentoquarantotto libre nostre, cinquanta tomani,
quantità. = spagn. pato, da paia (fr. patte) 'zampa
= voce di area venez., da confrontare col gr. mod. toìctoc
de amicis, xiii-51: sono da lei, caro bolognese... ella
malattia '(v. pathos) e da fobia (v.). patogènesi
potere patogeno. = deriv. da patogenico. patogènico, agg. (
il medesimo. = deriv. da patogeno; cfr. fr. pathogénique (
della patologia alla pratica. = estratto da patognomonico; cfr. fr. pathognomie
gr. 7ral>oyv
e di metodi quantitativi e ricevendo ausilio da discipline chimiche e biologiche.
esempio del benefizio che si può avere da questi, la rabbia e la morva
essa s'intende limitato alle malattie causate da fattori ambientali e da parassiti quali virus
alle malattie causate da fattori ambientali e da parassiti quali virus, batteri, funghi
agraria lo studio delle malattie causate da insetti). -patologia veterinaria: ha
filugelli fu più o meno diffusamente trattata da molti scrittori italiani. 2.
sociale, ma con tale ricchezza di tinte da avvicinarsi a gautier. parise, 5-224
, precedente alla legge morale e ìndipendente da questa, è patologico, ossia appartiene
: la degenerazione dei tessuti accusavasi già da diversi sintomi patologici. di giacomo,
estens. persona o situazione clamorosamente aberrante da una normalità generalmente accettata. zena
patologico per potere con maggiore autorità fare da chirurgo. -chimica patologica: ramo
. pochi giorni... è da escludere che possa essersi riaperto un processo
ricette di farmacia per tentare di discacciare da quell'organismo gli elementi patologici. 2
. de pisis, 1-152: arte da pazzi, arte patologica, facilonerie da allucinati
arte da pazzi, arte patologica, facilonerie da allucinati, da isterici, da oppiomani
arte patologica, facilonerie da allucinati, da isterici, da oppiomani. pasolini, 9-315
facilonerie da allucinati, da isterici, da oppiomani. pasolini, 9-315: della prima
tante manifestazioni patologiche dello stravolgimento mentale, da cui pare i popoli siano affetti da
da cui pare i popoli siano affetti da un terzo di secolo in qua.
alla facoltà di desiderare superiore, indipendente da tutte le inclinazioni sensibili. b.
, precedente alla legge morale e indipendente da questa, è patologico, ossia appartiene
. rca ^ oxoyixóc;, deriv. da rcaftoxoyéw 'tratto delle malattie '(
simulazione cosciente o incosciente di malattie da parte di soggetti isterici o psicopatici,
'(v. pathos) e da nevrosi (v.). patónno
p pirandello, 7-1118: seguita da quelle e preceduta da ballarò, col
, 7-1118: seguita da quelle e preceduta da ballarò, col fagotto delle molte sottane
vispi e tardivi, ma tutti sudici da non si giovare ad averli vicino.
(apuleio), deriv. da patere (v. patere1).
, anche, rocxpià), deriv. da 7raty) p -tpó <;
medicina volgare, 31: secondariamente è da notare de la patrachia o giandola overo bubone
giandola overo bubone, e chiamasi patrachia da uno omo chiamato patrachio el qual tra
. = etimo incerto: forse da ricondurre al gr. pàxpaxoc; '
crusca che doveva essere separata dalla farina da que'barbuti patrassi, che senza legittimo
diritto si crearono sovrani d'una lingua parlata da una nazione così numerosa.
a usargli. = comp. da patre (per padre) e dal pron
dotta, lat. patrènsis, deriv. da patrae (v. patrasso1).
li figliuoli. = comp. da patre (per padre) e dal pron
politiche, ma per lo più individuato da particolari caratteristiche fisico-geografiche o storico-culturali,
col succedersi delle generazioni. bartolomeo da s. c., 2-6-9: talora
nutrice di sì malvage genti? buonaccorso da montemagno il giovane, 2-15: il
di grecia è somigliante a quella che da grecia uscirono i cureti in asia,
al padre ed alla madre. buonaccorso da montemagno il giovane, 2-17: donde sono
loro milizia [dei polacchi] è da stimar molto per esser propria del paese e
è parte di sua natura d'uomo da bene. vico, 4-i- 990
cui si appicca l'individuo, che schiantato da essa è come il fiore reciso dal
destino storico (per lo più conculcato da una condizione preliminare di non riconoscimento o
patria la sola consolazione che può aspettarsi da noi: la ricordanza della nostra religione
sapevi allora che c'era una atria da redimere; ma il nome del brigantino era
divina inspirazione... curio, da li sanniti tentato di corrompere, grandissima
i-384: l'animo di trasibolo discorse da quello medesimo fonte di pietade verso la
a'modi nostri, il sentirlo chiamare da certaldo. ma quando sapranno quante nobilissime
antichissime famiglie noi abbiamo, che pigliarono da principio e ritengono fino ad ora appo noi
abbiano un proprio e come dir recato da casa, doverranno chiarirsi di questo sospetto
di arpino e romano, come questo nostro da certaldo e fiorentino. bisaccioni, 1-259
-salvatore della patria: chi la libera da gravi pericoli. - anche come appellativo
qualche poco di soccorso per poter cavar da napoli la misera mia figliuola e condurla
, dalla patria in bando / e da se stesso. -regione scelta o conquistata
se stesso. -regione scelta o conquistata da un popolo come nuovo insediamento (in
all'abbandono delle terre d'origine determinato da calamità, guerre, ecc.)
va a cercare miglior fortuna. guido da pisa, 1-327: ci brighiamo di sotterrare
sangue mio. -luogo abitato elettivamente da una divinità. lorenzo de'medici,
dolci d'amoroso uccello: / questa da te per patria sia eletta.
misericordiosi pervengano a'superni gaudi. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
di una cultura). guido da pisa, 1-8: italia...
che sia al mondo. s. bernardino da siena, 142: la mala lingua
sogno vide tutta la città d'assisi cinta da uno paguroso... dragone,
. vasari, ii-211: fu chiamato da messer pier antonio... che
friul, quali sono numero 6. sforzino da carcano, i-2-30: gli astori che
consultivo allato del luogotenente mandato ad udine da venezia... tutto..
il magnifico general parlamento della patria supplicava da sua serenità il doge la licenza di
è tra unie e promontore. / da lussin, da val d'augosto /
unie e promontore. / da lussin, da val d'augosto / vien l'odor
latino, n. 15) caratterizzato da asta uniforme e terminazioni appena accennate o
tenga. pascoli, 23: ma da quel nido, rondini tardive, / tutti
: millantare un luogo d'origine differente da quello vero. de luca,
costretto all'esilio. -patria perduta: da cui si è stati costretti a fuggire
. -salvare la patria: liberarla da gravi pericoli interni o esterni.
, ispirato; patrio. zenone da pistoia, 1-30: la lunga età negò
altrui pane. = deriv. da patria. patriano, agg.
allontana nel tempo dal modello originario creato da dio). -in partic.:
faceste gran pugna e vi difendeste francamente da noi a bontà de patriarche e de
] la sala centrale occupata quasi del tutto da un blocco basso e piatto di roccia
venerazione. massaia, x-37: cedutaci da menelik la possessione di escia, vi
udito nel giugno del '48 il gioberti da un terrazzino delle 'isole britanniche '
pacifico nell'alba le vaste greggi condotte da pastori solenni e grandiosi come patriarchi.
'è un patriarca. fa una vita da patriarca '. viani, 14-80:
; capofamiglia. -anche: l'anziano da cui discende una numerosa famiglia e che
discende una numerosa famiglia e che gode da parte dei fa- migliari di particolare obbedienza
, me l'aveva fatto immaginare una cosa da star seduta in un seggiolone, e
star seduta in un seggiolone, e da camminare col bastone, quando ci fosse
pidocchi, un patriarca / degli asini da basto, anch'ei presume / con
superstizione que'patriarchi dell'idioma [cino da pistoia e petrarca]. cattaneo,
partigiani, e noi abbiamo ricambiato conducendolo da un nostro grande amico di ot- tantacinque
dal cielo. carducci, iii-8-80: bernardino da siena, vissuto nel secolo xv,
e antiochia, questi ultimi tre aboliti da paolo vi nel 1964). -anche
per breznev... è stata officiata da pimen, patriarca della chiesa ortodossa russa
lo vedon sempre [carlo magno], da lontano, nel aludamento del pallio
gli arcivescovi cattolici: così vien chiamato da gregorio turo- nense san nicezio arcivescovo di
religiosi. 8. locuz. da, di patriarca', autoritario, severo.
grandi effusioni d'affetto, e, da parte mia, imposizioni da patriarca.
e, da parte mia, imposizioni da patriarca. = voce dotta,
dal gr. ntxipiiipx'rfe, comp. da roxtpià 'tribù, stirpe, famiglia
stirpe, famiglia '(deriv. da tox-njp 7ratpó <; 'padre *)
clandestinamente a matriarcato. il regime patriarcale da lui imposto non era che apparenza.
converso che li hanno in tale pregio da considerarli parte della famiglia e li alloggiano
famiglia e li alloggiano e li nutrono da cristiani: sono famiglie patriarcali che soccorrono
, compostezza quasi sacrale; che deriva da saggezza maturata attraverso lungaesperienza (o vuole farne
pirandello, 8-673: ero ormai abituato da un pezzo agli antichi mobili delle case
e confidenziali, che dalla lunga consuetudine e da tutti i ricordi d'una vita placida
', in un terreno pianeggiante, ombreggiato da grandi alberi patriarcali. 6.
, lat. tardo patriarchàlis, deriv. da patriarchi. (v. patriarca)
di unanimità. = deriv. da patriarcale. patriarcalità, sf.
perfettamente imitate. = deriv. da patriarcale. patriarcalménte, avv. secondo
fece patriarcalmente l'ingegnere, « ho da picchiar col naso? ». =
. gioberti, 1-v-430: israele fu da principio una confederazione di piccoli tribi uscita
del femminile a quella del maschile, da una prima età in cui la femmina domina
gr. eccles. tcaxptapxla, deriv. da too- tpiàpxtfé (v. patriarca)
rito patriarchino. = deriv. da patriarca. patriarchìo, sm. eccles
dal gr. toxtpiapxeìov, deriv. da totip iàpx7£ (v. patriarca).
si può fare. = deriv. da patriarca. patriare, intr. {
luogo natio. 5. carlo da sezze, ii-47: con l'occasione di
le loro case. = denom. da patria. patrice e patrìchio,
con valore di apposizione. guido da pisa, 1-244: pigmalione,..
t'ài però tolto fame. andrea da barberino, 1-3: lo re carlo mangno
memoria del suo nome coperse con vituperazione da non potersi purgare. 3.
. 3. agg. reso nefasto da un parricidio (ungiorno, una ricorrenza)
, assume nei confronti dei figli avuti da questa in un precedente matrimonio o relazione
ghignando: / -dolce patrigno, prò'gan da pontieri, / io vegio ben che
onor capo mi fate. s. bernardino da siena, 483: se tu meni
n. 2l. fausto da longiano, iv-48: se la sua tenera