famiglia auricu- lariacee, commestibile, caratterizzato da corpi fruttiferi viscidi, irregolarmente lobati,
fogliame dei terreni boschivi ed è caratterizzato da un corpo fruttifero aperto sino alla base
perni posti lateralmente rispetto a una bocca da fuoco, che ne permette la rotazione
scafoidea. -orecchio di windermuth: caratterizzato da uno sviluppo poco accentuato dell'elice e
uno sviluppo poco accentuato dell'elice e da un'antelice di proporzioni superiori alla norma
dei ricevitori telefonici (ed è costituito da un trasduttore acustico situato fra un ricevitore
un registratore di livello, in modo da fornire la risposta in frequenza del ricevitore
tesi, un poco ansimando, che da qualche parte ci s'annun- ziasse un
conoscenza teorica della musica o senza leggerla da uno spartito; ripetendo i motivi a
dall'inganno in cui sono stati tratti da coloro, i quali, pensando con l'
parlando sottovoce, bisbigliando, in modo da non essere uditi da altri e mantenere
, in modo da non essere uditi da altri e mantenere la riservatezza o la
, « questo matrimonio non s'ha da fare, né domani né mai »
, parole lontane o smorzate. francesco da barberino, 152: ella...
in maniera delle cose che il re da sé cade in opinione di quello che
fra 'denti e con la bocchina da sciorre aghetti: i'ho capito a
come accompagnato, inseguito, quand'era fuggito da que'luoghi. carducci, iii-25-395:
della casa. -avere orecchi da udire e non udire', rifiutarsi di
casa dei crudeli, i quali hanno occhi da vedere e non veggono; e hanno
e non veggono; e hanno orecchi da udire e non odono.
qui la differenza del sentimento del pirchemero da quello di senofonte, il vorrei chiamar
rifiutava!... non avrebbe saputo da che parte rifarsi! -cornare,
dall'ascolto di discorsi peccaminosi o tali da indurre in tentazione. segneri
: i magistrati, come chi si risente da un profondo sonno, principiarono a dare
con la cetra arguta. -entrare da, per un orecchio e uscire da,
-entrare da, per un orecchio e uscire da, per l'altro', non restare
bonsanti, 4-508: non potevano entrare da un orecchio e uscir dall'altro.
. 5. -essere duro, sordo da quello, da quest'orecchio; non
-essere duro, sordo da quello, da quest'orecchio; non intendere, sentire
; non intendere, sentire, udire da quello, da quest'orecchio'. rifiutarsi
intendere, sentire, udire da quello, da quest'orecchio'. rifiutarsi di affrontare,
volete? don abbondio era) da quell'orecchio. carducci, iii-28-154: dicevano
la sua parte ». ma il governo da quell'orecchio non intendeva. s.
par che tu non ci oda / da quest'orecchio. soffici, v-5-617: da
da quest'orecchio. soffici, v-5-617: da quell'orecchio, rosso non ci sentiva
cristiani sono rimasti sempre un po'duri da quell'orecchio. -essere impegnato fino
fino agli orecchi', essere completamente assorbito da un compito, da un lavoro.
essere completamente assorbito da un compito, da un lavoro. bacchetti, 1-ii-165
j. soranzo, lii-13-238: è da toccar qualche cosa dei quattro pascià visiri e
chi vive. machiavelli, 1-viii-80: da quel tempo in qua ella sta in
bocche fino agli orecchi o fare la bocca da un orecchio all'altro: ridere sgangheratamente
le fischiate per derisione e la bocca da un orecchio all'altro per le risa
. -fare, prestare orecchio, orecchi da, di mercante: fare lo gnorri
tanto io come l'amico eufrasio facciamo orecchio da mercante, il nostro ameno repubblicano si
, 9-59: tutti, prestando orecchio da mercante, si guardavano bene questa volta dal
avvicinargli per potergli parlare senza essere uditi da altri. brusoni, 9-556: il
sciocco marito, lasciati i buoni consigli da parte, s'appigliò a'cattivi..
cattivi... fattosi adunque spalleggiare da quattro de'suoi partigiani e osservato che
/ si mosse, come un vento da libecchio. leopardi, 31-48: se
qualcosa in confidenza, senza farsi udire da altri. 5. agostino volgar.
più inquieti l'onore di mettersegli più da vicino per meglio sturar loro gli orecchi
questa insin ch'ei vive / materia da sturargli ogni or gli orecchi.
orecchio a quanto dal mio seguito e da altre persone dicevasi sulla pubblica udienza concessami
in una condizione pericolosamente sospesa, difficile da sostenere e da risolvere. monosini
pericolosamente sospesa, difficile da sostenere e da risolvere. monosini, 102: '
le due brevi sporgenze che, nelle macchine da stampa, all'estremità del cilindro,
, caratteristico dell'età medievale, costituita da due trecce arrotolate e avvolte sopra le
di una finestra (e può essere sostenuto da un ornamento plastico, come nell'architettura
del bastione di una cannoniera, costituita da un terrapieno di forma quadrata o arrotondata,
.. è una torre quadrata fiancheggiata da quattr'orecchioni. -ciascuno dei due
posti lateralmente e simmetricamente a una bocca da fuoco di cui permettono l'articolazione con
e possono essere applicati direttamente alla bocca da fuoco, come negli affusti rigidi e
), di notevoli dimensioni, caratterizzato da ripiegature della pelle che pendono dai lati
. v.]: 'orecchione della maschera da sciabola ': armatura di fil di
per collocarvi gli orecchioni, fissati saldamente da una sovrastante copriorecchioniera; alcune artiglierie
grossezza degli orecchioni. = deriv. da orecchione1, n. 7. orecchiuolo
. ciascuna delle strisce che pendono lateralmente da un berretto, da un copricapo, e
che pendono lateralmente da un berretto, da un copricapo, e servono a coprire
passano i legaccioli. = deriv. da orecchio. orecchiuto, agg. fornito
dalla tomba / e a stratti, da un'umida tromba / di scale, raggiungere
, spiritato, con la testa orecchiuta da pipistrello sul collo stralungo, gli occhi
scannapidocchi, un patriarca / degli asini da basto, anch'ei presume / con una
mentale trovandosi essere la platea italiana, da questi orecchiuti giudici ne scaturiscono dei vieppiù
. auricolato. -in partic.: formato da due stipole (una foglia).
torma. = deriv. da orecchio. oréchia, v.
con lui dui orevifici, l'uno da firmagli, l'altro da corese.
, l'uno da firmagli, l'altro da corese. sanudo, 3-57: qui
. cellini, 514: quest'uomo da bene [diirer] era orefice; e
dovranno, giornalmente e senza veruno spazio da partita a partita, descrivere tutti gli ori
. « il babbo loro andava e veniva da malta coi bastimenti della pece greca e
= lat. aurifex -ficis, comp. da aurum 'oro 'e dal tema
. documenti visconti-sforza, ii-277: coverte da cavagli et altro abigliamento d'oro, d'
nonno, che li aveva avuti in dono da lesseps, quello del canale di suez
una oreficeria. = deriv. da orefice. oreficiàrio, agg. che
ah'arte oreficiaria. = deriv. da orefice. òrefo, v.
a tavola. = denom. da oro, col suff. dei verbi frequent
tendere; passo ', deriv. da òpéyto 'tendo, stendo '; è registr
io di zinco. = deriv. da oro. orellana, sf. bot
1032: 'orellana bissa ': pianta da cui si estraggono due sostanze particolari,
= voce dotta, deriv. da orellana', cfr. fr. orelline.
, marchigiano urèllo), deriv. da un lat. * orum (r.
. formula latina (sostituita nella liturgia da quella italiana corrispondente 'preghiamo ')
da questa parte della via e ora da quella attraversandosi, e talvolta indietro tornando
nascondiglio] è ricavato... da un vano tra le fondazioni, e vi
sp., 27 (473): da questo passa poi alle lettere amene;
scarto istintivo, come quando si passa da un discorso all'altro. -in
o anche uno stato d'animo diverso da quello precedente. lotario diacono volgar.
popolo passò facilmente, come suole, da un giogo ad un altro. cicognani,
, 10-195: come nettamente io sia passato da un lirismo tra di sfogo e di
di un testo letterario. guidotto da bologna, 1-68: è uno altro ornamento
. malerba, 1-24: per passare da una nota all'altra, invece di
-anche: convertirsi a una religione diversa da quella di nascita. b. davanzati
ogni cristiana perfezzione, parecchi saraceni, da ciò mossi, alla nostra santa sede
condizione, stato o sentimento. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
. -evolversi in una forma diversa da quella originaria (un genere letterario)
e simili. -suscitare una reazione diversa da quella prevista, voluta o considerata normale
torto. sarpi, viii-252: è cosa da tutti confessata che se un terreno paga
di questa combattuta parte d'europa passò da francia a coloro che di nuovo lo combatterono
giudizio degl'impe- radori o del ministro da essi delegato in italia. de sanctis
servirebbero. -trasformarsi foneticamente nel passaggio da un sistema fonetico a un altro.
anche con la particella pronom. guidotto da bologna, i-m: dice come il fatto
questo il seguente tempo dichiarerà. felice da massa marittima, 37: molte cose
passate come al vento strale. andrea da barberino, iii-464: pipino fece serrare
idem, lvii-167: io ho dato da far colazion a queli soi capitani, sono
colazion a queli soi capitani, sono omeni da bene, sano ben italiano e passano
tramezzar alpi, pirenei e deserti, da quella degli uomini, che consiste in
: ciò divotamente eseguito, si licenziarono tutti da i novelli cristiani che rimanevano. taccio
uno che dovè ripetere: c'è da sperare che passi. cattermole mancini, vi-1127
amata, ecc.). giacomo da lentini, 45: così per gli occhi
avrai tu più, se vecchia scindi / da te la carne, che se fossi
i lieti dì come baleni / e da mane precipitano a sera. b. davanzati
-succedersi in una determinata carica. fausto da longiano, iv-26: dal tempo di cecinna
firenze] non avessi mai ad avere altro da dio, tu do- verresti stare tacita
è oggimai il buon tempo e non altro da sorbir ci rimane che la feccia del
e passa anche l'amore. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
in sul fare del dì era passato da questa vita / presente. tasso,
annunzio... scrive una frase da lui poco aspettata. -perdere conoscenza
313: passavano [i greci] inoltre da una serie diatonica ad una cromatica,
giamboni, 10-100: anche ha di là da mare rei e pericolosi passi, per
la bellezza naturale di quel luogo più da vicino. berchet, 166: in
là dover gire non possa. michele da cuneo, lix-49: da l'isola
possa. michele da cuneo, lix-49: da l'isola del ferro perfin a l'
iii-4-191: dimani, italia, passeran da l'alpi / prodi seimila in faccia
, 1-245: un certo ser piero da livorno, pedante ma faceto, capitando al
un fiume in toscana e non avendo denari da pagar la barca, disse il barcaiuolo
già mai qui non fu ponte né legno da passare; ma io sto qui e
: vale trascriverla, registrarla, portandola da un libro in un altro.
passato i ponti. duodo, lii-6-327: da una gabella che gli pagano tutti questi
bianca o, anche, con un'arma da fuoco (anche nelle espressioni rafforzative passare
fuoco (anche nelle espressioni rafforzative passare da parte a parte, dall'una all'
parte, dall'una all'altra parte, da un canto all'altro, di banda
fuor fuori, dietro). bonvesin da la riva, 38: intrambi li piedi
ferita ebbe sotto il ginocchio; poi da giulio caro, soldato di legione,
alla congiuntura della mano e, passandola da un canto all'altro, strisciò fino
nella gola allo sfortunato bertoli, passandogliela da parte a parte. manzoni, pr.
con lo stocco sguainato, lo passò da parte a parte. -di animali
ben cento volte l'arebbe passato / da banda a banda il mostro maladetto. m
: sua maestà... fu levata da un cervo con le corna ori di
, fattosi loro incontro, scoccò senza parlare da due archetti di ferro d'artificio maraviglioso
quali passò quincio, l'altra valerio da parte a parte. cesarotti, 1-viii-103:
cervello. 43. attraversare da parte a parte, bucare. romanzo
passala, e 'l giubbone. fausto da longiano, iv-102: le picciole pioggie lente
niuna, essendo stata ritenuta e rintuzzata da quella dell'oro. soderini, iv-415
che tanto vuol dire quanto macchine tirate da nervi, avenga che quelle cordicelle che
le palle le prime e le seconde mura da una parte all'altra. cesarotti,
d'ago e di filo tutti insieme da un capo i quaderni del libro.
de roberto, 9-254: passatosi un abito da casa, si mise al lavoro.
, 261: radestchi, reduce da firenze, passò padova tre giorni fa
dirigendosi a verona. pasolini, 1-2: da monteverde vecchio ai granatieri la strada è
passò sollecitamente e alloggiosi una sol lega da ham. pavese, 5-63: passandoli
, di limitazione). giacomo da lentini, 43: d'amare ogni amadore
d'amare ogni amadore passo. guidotto da bologna, 1-139: per via di osservanza
ogni altra donna passare di bellezza. zanobi da sfrata [s. gregorio magno volgar
a un profumo, ecc. giacomo da lentini, 19: passate [o donna
, 102: questo fiore, sì come da persone degne di fede ho inteso,
opera, a un'attività. giacomo da lentini, 17: vostro orgoglio passa sorcoi-
famoso torricelli sono di tale eccellenza che darà da fare a qualcheduno di arrivarli, non
morte, ma fo saper loro che ho da passare gli 80 anni,...
corrispondendo con sommissioni a quelle che venissero da un'intenzione più seria e più meditata
crescenzi volgar., 11-31: è da guardare che i semi i quali si
seminano non sien corrotti, e però son da eleggere quegli i quali dentro son bianchi
la città di roma fu tenuta prima da re; la libertà e il consolato ebbe
la libertà e il consolato ebbe principio da bruto; la dittatura si prendeva a certi
panigarola, 1-17: bravura nata da passioni non passa il primo impeto.
-intr. disporsi, protendersi in modo da superare un determinato punto. sassetti
conveniente, per lo più in modo da trasgredire una norma morale o da compiere
modo da trasgredire una norma morale o da compiere un eccesso. ciuccio, 25
di quistion movente, / è sì da lei [astrea] col suo valor recata
dati, 202: questa pazzia nasceva da troppo sapere, il quale, passando
qualche libro, per passare il tempo, da pover'uomo posso servirla. cassola,
non gli pareva vero di aver trovato da passare il tempo. 59.
. bambagiuoli, 48: uomo passionato da fortuna / contra forza eli tempo non
passato nel mondo, sarebbe una leggenda da far rabbrividire. pavese, 4-85:
?... le gabelle che da cinquant'anni si passano in mano di padre
chi spetta. albertazzi, 427: da ortensia il canocchiale passava ad anna.
giocatori del milan finivano di farsela passare da uno all'altro, e mariella passava le
con occhi fissi, che sembrano passarti da parte a parte. -posarsi su
era come uno sguardo che lo passasse da parte a parte. 66.
, 342: il tuo è un trattar da traditore / e le ragioni adotte io
, se voi diceste: io mi astengo da gettarmi in fiume, o simili cose
caro, 12-i-262: io ho ottenuto da la liberalità di monsignor reverendissimo e illustrissimo
di cinquecento some di grano, libera da ogni gravezza; e dal signor maffeo potrà
dubito che questo abboccamento non sia parola da prìncipi, ma passi per questa volta
v. galilei, 1-8: abbiamo da due semituoni aggiunti insieme avuto il tuono
la tempesta, venere ferita in guerra da diomede e torna in cielo e bisogna
: venne a risapere che s'era detto da più d'uno: -avete veduto quella
la visita. de roberto, 3-49: da un pezzo, per quel pensiero della
quel pensiero della leva, per la visita da passare e le carte da mettere assieme
la visita da passare e le carte da mettere assieme e da presentare, egli
passare e le carte da mettere assieme e da presentare, egli non aveva toccato la
... gli angeli dovriano darti da mangiare e i serafini ti devreb- bono
aristotile e le idee di platone. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
navigazione. -intr. marsilio da padova volgar., i-xvi-25: della straper-
. palazzeschi, ii-427: venivano altresì da lui personalità dell'arte musicale perché era
qualche discorso insieme. gius. maria da gargnano, lxii-2-11-153: ci fece passare
passò moltissime preghiere al padre michel angelo da rimini. -iniziare a parlare (
ufficio di condoglianza per la funesta perdita da voi ultimamente sofferta. 73.
pensieri gli affligge, hanno molti modi da alleggiare, o da passar quello. navagero
hanno molti modi da alleggiare, o da passar quello. navagero, lii12- 45
di alcuni avvenimenti che si erano dimenticati da anni. ma sono scene che l'intelletto
di cui fornici... erano sostenuti da robustissime pile. g. capponi,
sapienza, dove per lascito di niccolò da uzzano dovea risiedere lo studio, e che
cosa. manni, 2-152: era da vedersi se il soccino, uomo di
10-xii- 102: in passando è da notare che 'cuscio'è verbo unico,
, in modo non costante. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
ra ser. tà con la sua armata da ancona a trieste della sua persona e
: giambatista rispose che, essendo partito da sé senza essere stato da alcuno cacciato,
essendo partito da sé senza essere stato da alcuno cacciato, poteva pur tornare quando
e avevo già adocchiato una bella salama da sugo... adesso è in punto
alla cieca in un'impresa. betto da pisa, 339: madonna, penso forte
può cadere in noi: l'uno causato da qualche infermità, l'altro dalla grazia
. nannini, 1-191: vorrei compiacervi da una banda per essermi quel padrone che
dall'altra non mi vorrei far uccellare da chi fa professione o di poeta
, nobili, delicate, vigorose e da tutti intese e da molti scritte e parlate
, vigorose e da tutti intese e da molti scritte e parlate; le vostre
se è consigliato con me del camino aveva da fare per essere ipso odiato e passar
sotto brevità: essere sintetico. buonaccorso da montemagno il giovane, 2-21: passeremo.
una cambiale', cambiarla, girarla. da ponte, 281: non potendo né vender
strada di sunbury. -passare via da qualcuno: distogliersi, allontanarsi dal suo
e li prossimi miei sono passati via da me tanto repentemente quanto uno torrente che
. sassetti, 248: se noi avevamo da andare più oltre o stare 15 giorni
, 38 (658): volle sentir da lucia come l'aveva passata m que'
accolto con ogni dimostranza di buon affetto da que'nostri religiosi che ivi dimoravano,
!... ogni tanto essa stacca da sé, si strappa dall'anima,
: si giudica in età, essa, da passarsene. -sopportarlo.
ma perche la materia è difficile e da più savi di me ed è prolissa,
la dependenza di quelle [cose] da queste... mi sforza a non
mano sulla coscienza: mi meritavo questo da te? 87. prov.
gabbato, n. 3. = da un lat. volg. * passare,
. volg. * passare, denom. da passus (v. passo1)
apprezzata dalle passere '), deriv. da passer -èris (v. passero)
bisticci, 1-i-360: nella passata di bartolomeo da bergamo con potentissimo exercito a'danni de'
molto amico del duca filippo, e da. llui fu presentato assai favore nella
. alamanni, 7-1i-457: ho ritratto da persona che sa che ogni uomo di loro
passata non solamente non debbo essere imputato da voi, ma me ne dovete aver compassione
per venezia lo stimò degno di esser da lui della sua presenza onorato. marino,
di purgatorio. -migrazione di un popolo da un territorio a un altro.
di penetrazione di un proiettile. andrea da barberino, 3-1073: galifer ruppe la lancia
quanto la lancia di rinovardo. michele da cuneo, lix-64: le frechie sono
passata. -tiro di un'arma da fuoco. - anche: gittata.
false passate. 6. passaggio da una parte, da una fazione, da
6. passaggio da una parte, da una fazione, da un esercito a
da una parte, da una fazione, da un esercito a quello opposto.
sugli spunzoni del cranio tirato a lucido da una passata, non troppo recente,
, ogni passaggio dell'utensile sulla superficie da lavorare (e a seconda della profondità
casa valzanìa, che non si tiravan giù da molt'anni, perché la stiratrice le
con un'altra passata spero di potere andare da cima a fondo senza grucce. fogazzaro
? -scenata. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
et intendente, manieroso et applicato e da far passata.
22. agric. striscia di terreno delimitata da due solchi: porca. trinci
25. gastron. vivanda costituita da patate o altri legumi e verdure lessati
'passata': quella somma che si contribuisce da ciascuno de'giocatori nel principio del giuoco
o la si passa entro due occhielli da unire. dizionario di marina [s
minerale. -anche: l'azione terapeutica da essa esplicata. redi, 16-v-360
passata dell'acqua del tettuccio, e da essa ottenne lo sgravio di molte materie
così veloci ed astuti che, essendo cacciati da cani o novizi o poco abili,
muove a questa azione fare mosso e sforzato da chi può e che per se stesso
poco. per ora, lì, da brava, a sedere su quella poltrona;
fargliene cenno, informarlo. pace da certaldo, 20: presono partito fargli oste
baldini, 3-289: qui erano alberghetti da sentirsi prudere indosso solo a passarci davanti
indosso solo a passarci davanti, vicoli da giocar la morra e osterie da passatella
vicoli da giocar la morra e osterie da passatella. 2. nel gioco
. region. tipo di minestra costituito da un impasto di pangrattato, uova,
, 1-iii-484: e pastorali sono diporti da state, passatempi da verno, trattenimenti
e pastorali sono diporti da state, passatempi da verno, trattenimenti di ogni stagione,
così, per passatempo. -seguito da un compì, che specifica il tipo di
, iii-56: fui alloggiato in agusa da g10. gherardi, persona molto principale
podagra assai gagliardetto, che mi tenne da quindici giorni zoppo e angustiato, non
, ii-10-97: la sua malattia è cagionata da un passatempo messinese nel tempo (passi
meridionali). levi, 2-337: da un lato della piazza, tra un carretto
molto spazio... ben diviso da leciti giuochi e passatempi. -sala
396: promettetevi /... da noi onesto passatempo / per dua ore
passatempo, un balocco, una occupazione da sibariti della sensibilità e dell'intelligenza.
sbigottita, / che 'l modo da passar non sa vedere. / ma quella
conservatorismo culturale e ideologico, caratterizzato da un tenace attaccamento alle idee, alle
, alle forme artistiche del passato e da un'esaltazione dei valori tradizionali in quanto
e dell'imbecillità universali, letto sfondato da carovane di amanti, semicupio ingemmato per
, inutilmente curioso. = deriv. da passato, n. 28, sul modello
salvare gli avvisi luminosi della città minacciati da personalità clericali passatiste in nome della purezza
nell'espressione prossimo passato). francesco da barberino, iii-20: avesti lo passato anno
mi rispose avere intesa la proposta fattale da me per nome di vostra santità questi passati
trovandosi egli a'passati dì nella bottega da caffè alla mira, preso il caffè,
mano ad una pistola e se la sparò da sé nel capo, togliendosi la vita
poteva dirgli di quelle ultime ore passate da me con germana. 4. gramm
). castelvetro, io-xl-399: è da sapere che pare che 'ebbi amato
al futuro, com'a dir da 'scrivo 'a 'scriveva ',
la cosa passata alla cosa presente. guido da pisa, 1-13: le..
passata ci pare essere presente. fausto da longiano, iv-no: i miseri soggiogati
., 32 (544): dispensasse da nuovi alloggiamenti militari il paese già rovinato
affanni, / tante doglie presenti / da la mia mente oscura / han tolta
: lo trovai prevenuto, non so da chi, della mia passata condotta.
leopardi, iii-107: questo vi dico da senno, perché non vorrei ricadere nell'
di parti- colar dispiacere intendo il male da voi sofferto e mi rallegro sommamente
g. villani, 9-317: non avea da sodisfare i suoi cavalieri soldati di loro
fonte l'una che all'altra, misurando da piè delle torri infino alla detta fonte
discorse seco al lungo per ritrovare rimedio da superare la difficoltà che resta. riccoboni
il cristianesimo umanitario a cui fu iniziata da pierre leroux e da lamennais, le
cui fu iniziata da pierre leroux e da lamennais, le [a georges sand]
gentiluomo alemanno e cattolico, ma allevato da picciolo in quella corte, dove fu paggio
: un uomo passato a seconda vita da non molto tempo in qua.
123: i morti, chiamati ancora da questo nostro 'trapassati ', che noi
a destra. trafitto, trapassato da un'arma. simintendi, 1-203
, / e chi ha 'l cor passato da più lance. porcacchi, i-183:
pelli e, come che fosse passato da molte ferite, tuttavia lo conobbe, ch'
le armi per aver rubato una pistola da servirsene per una causa santa.
sostenne mediante due strisce di tela, sbranate da un vecchio lenzuolo e passate dietro il
passato. -scherz. passato da porto lungone: lungo, annacquato (
delle povere donne meschine; il vitto da non giovarsene neanche i cani, il
neanche i cani, il brodo passato da porto lungone. -ridotto in poltiglia
omogenea, disciolta in brodo, ottenuta da verdure e ortaggi (per lo più nell'
una sostanza liquida o farinosa in modo da esserne ricoperto 0 imbibito (un cibo
e qualche volta, tra i pericoli passati da lui. -scampato, superato.
gant, passata fra gli stati generali da una parte e il principe d'oranges e
. pona, 4-48: arcombroto, guidato da quelle villane schiere dinanzi al re,
. 25. consegnato, fatto passare da una persona all'altra (anche nell'
, se ne trovano molti, passati da autore in autore. -passato in
passata generalmente in proverbio, pure sino da tempi remotissimi tennero in alto pregio la
tessuto istoria di cose od azzioni vedute da essi, ma per lo più vecchie e
altro passate in voce. -tradotto da una lingua a un'altra. marino
verticali posti vicini fra loro in modo da formare un determinato disegno. groto,
'dalla mutua con altre analoghe fornite da paralleli enti di assistenza. -usato
del passato non si parlasse. fausto da longiano, iv-47: gli uomini savi
li tempi passati peccatori. 5. caterina da siena, iv-9: quello che non
, sì che appena puote discernere bene da male, sì come in tempo passato
-avere un lungo passato: essere iniziato da molto tempo. d'annunzio,
nel corso di un anno. uguccione da lodi, xxxv-1-615: le altre pen'è
, è uno di quei modi riguardosi, da registrarsi nel galateo della lingua. svevo
, zona di attraversamento dei binari costituita da una pavimentazione posta a livello del piano
, ix-io (114): non è da credere che lo spirito santo dicesse
. ponticello costituito per lo più da uno o più assi di legno, che
passerella che consente di salire o scendere da un'imbarcazione. bresciani, 6-iii-144:
se qualche nuovo edificio publico fosse circondato da una specie di portico o corridoio o
corridoio o passatoio ad uso di fornace da mattoni [ecc.].
cazzuole in casa le fece con riverenza da furfanti la festina. 6.
istimax certo luogo a queste percosse: da ogni lato è passatoio. 7
qualsiasi tipo di proiettile che veniva lanciato da una macchina da guerra o da una
proiettile che veniva lanciato da una macchina da guerra o da una balestra, da
lanciato da una macchina da guerra o da una balestra, da un arco, ecc
da guerra o da una balestra, da un arco, ecc. -in partic.
alamanni, 2: poi vidi un che da diece assatoi / fu da un canto
un che da diece assatoi / fu da un canto all'altro un dì passato.
quei passatoiacci. = deriv. da passare. passatóio2 (passatório),
passatóio2 (passatório), agg. agevole da percorrere; transitabile (un cammino,
un figliuolo per assicurarvi la dote; da gli offici un guanto da coprire le
la dote; da gli offici un guanto da coprire le unghie; da gli altari
un guanto da coprire le unghie; da gli altari un ponte passatoio all'altezze del
i-187: il piacere ch'io provava sempre da fanciullo e anche ora nel vedere il
. = agg. verb. da passare. passatóre (ant.
, caduco, transeunte. zanobi da sfrata [s. gregorio magno volgar.
si teneva; e per quel ch'ivi da alcuni villani mi fu detto, il
per le cose che gli son rivelate da la divina giustizia, possa raccogliere quelli
militare senza appartenervi realmente, in modo da farne aumentare il numero e ottenere un
si guardi dalla cattiva consuetudine, introdotta da persone indegne del nome di capitano,
suo cavalo fo ferido sopra l'ochio da uno pasador. castiglione, iii-139:
duca che se la guerra s'avea da fare così crudele, esso ancora farebbe
; passatutto. = nome d'agente da passare, attestato già nel lat.
o cinque giorni. = deriv. da passare. passatório, v. passatoio2
o liccio del pettine, in modo da ottenere diversi tipi di orditura. 3
seta. = nome d'azione da passare. passaturo, sm. ant
tra un luogo e un altro, da poppa a prua. -passerella che
che consente di salire o di scendere da un'imbarcazione. guglielmotti, 628:
invar. fotogr. dispositivo costituito da un telaietto fisso o scorrevole che
nella forma più comune, è costituito da un contenitore metallico col fondo bucherellato e
un contenitore metallico col fondo bucherellato e da una serie di spatole disposte a elica che
spatole disposte a elica che, mosse da una manovella, comprimono e triturano le
voga arrancata. = deverb. da passavogare; cfr. fr. passe-vogue.
16 o circa. collenuccio, 1-306: da l'altra parte pisani traeno dì
partigiane, di passavolanti e di altre arme da lanciare contra i sciti, per
mercantili mettevano in mostra per far paura da lungi ai corsari. 2.
ragionare oramai di quella ereditaria tirannide che da lunghi secoli in varie parti del globo
passo; passaggio. = deriv. da passeggero, n. 14.
poco più in la del tempo in che da noi agitate vengono le meduse. cesarotti
signor tenente maresciallo... dipendano da cagioni esteriori. monti, ii-
dell'aria, ora spiegate ed ora allentate da vari corpi che vi s'insinuano.
che desideriamo la sua sincerità, mentre da questa immaginazione deduce che le ale platoniche
deduce che le ale platoniche assunte qui da giustino lo condannan di platonismo, e
chiari, 2-ii-206: non è filosofar da par vostro il riflettere quanto sarò io
, xxiii-504: non si dirà molestia da farne gran caso qualche passeggera ed inconcludente
dama, che era passaggiera, / da balisardo al ponte lo guidava. erizzo
. sassetti, 115: egli non è da dubitare che in levante non abbia a
ché adesso che elle vi sono portate da passeggieri, i quali sono astretti,
cacciatore di fucile va per i campi da poco seminati, ove sempre stan numerosi
assiste invisibile. -che si sposta da un luogo all'altro per esercitare il
villani, 7-57: fece fare dugento uscieri da portare cavalli e più altri legni passeggeri
1: nel regno d'ibernia fu portato da un passaggero tra alcuni altri ritratti quello
italia saranno lietissimi di volar quasi per incanto da milano a venezia. leoni, 353
. oliva, 143: si avviavano da ogni parte dell'europa alla divina spelonca
in una processione. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
non la debbi armar, ma metter da 40 omeni suso e li pasazieri.
bisognava! della porta, 5-43: da nizza di provenza c'imbarcammo, con
-con riferimento alle anime che venivano traghettate da caronte. firenzuola, 323: tu
la navicella sua sieno così favolosamente trovate da que'che dopo omero sono stati. caro
passeggiere a ricogliere il passaggio. jacopo da cessole volgar., i-iii: i
passagier (nel 1330), deriv. da passage 'passaggio '. passeggiaménto
della donna amata, per farsi notare da lei. parabosco, 4-7: le
-con metonimia: il rumore provocato da una o più persone che camminano;
ciascuno. = nome d'azione da passeggiare. passeggiante (part.
-anche sostant. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
fazzoletto di seta, che pendeva fuori da una tasca posteriore d'un passeggiante. tronconi
passo (un cavallo). dino da firenze [tommaseo]: anche non portando
-gironzolare senza meta, bighellonare. fausto da longiano, iv-264: passeggiava per le
ii-178: comandò conducetegli un cavallo posato da passeggiare. brusoni, 403: andava
, incolpando il caldo, gli usciva da canto in camiscia e, passeggiato per la
foscolo, per mettersi a quella distanza da lui, alla quale potrebbe giudicarlo ed intenderlo
4. per estens. viaggiare, spostarsi da un luogo a un altro.
turco molto savio e dotto, travestito da mercante, passeggiò per tutta la cristianità
2-168: il nipote di carlomagno, passeggiando da queste parti e volendo valicarlo [il
muratori, xiii-67: i poeti hanno da passeggiare più franco. -procedere
ragionamento sull'esempio o sullo spunto offerto da altri. maestro alberto, 5:
ne vada passeggiando. e perché m'hanno da impiccare? dove non ci è colpa
piè ultimamente appariscono signor mio assai diversi da quegli pe'quali noi solevamo nella gran
questi punti, sopra de'quali io vo'da tanto tempo meco medesimo passeggiando. mazzini
, la profonda moralità che poteva uscire da un quadro che tutti li comprendesse.
pellico, 2-19: un'idea che da lungo tempo mi passeggia per la testa mi
, ii-50: che possiam noi mai imparare da bestiuole sì minute che passeggiano la superficie
e a ricorrere, e non sarà da oggi che le passegge- ranno. govoni
tra 'nostri battimano passeggiare l'italia da padroni. -perlustrare un determinato tratto
recavasi a vanto di avere bellezze bastanti da trattenerli. f. f. frugoni
sorelle / i luoghi senza strada e da nessuno / mai più calcati.
nell'omicidio. la vendetta passeggiava l'isola da padrona. la diversità di religione attizzava
, lx-2-41: egli era duna patria da cui riconosce il canto i suoi primi alimenti
. cattaneo, 1-3: bagni e luoghi da passeggiare e da starvi a piacere.
1-3: bagni e luoghi da passeggiare e da starvi a piacere. -fare passeggiare
qualcuno: mandarlo via. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
un povero frate è preso a noia da voi altri,... il superiore
(329): il superiore ha da farlo passeggiare]. -passeggiare gli
passeggiar ben tenni. = denom. da passò1, con suff. dei verbi frequent
landolfi, 8-33: io tirai avanti da solo per una passeggiata notturna. -con
riuscì a far andar fra cristoforo a piedi da pescarenico a rimini, che è una
. misurano i cuori de gli uomini da le passeggiate, dai corteggiamenti e dal
pieno. 3. marcia compiuta da soldati per esercitazione. -al figur.
riviste, figuratevi! che po'po'da fare è questo. ferd. martini,
particolarmente ampio e ameno, che serve da luogo di passeggio in un centro abitato
ed è dominata dalla villa borghese e da villa poniatowski. praga, iv-13: corsi
rive del torrente passirio. -seguito da specificazione toponomastica, per indicare la via
archeologica 'che questi ideava e vagheggiava da tempo. -cammino, percorso breve
esterne, le verande, la sala da musica. 7. matem.
. tommaseo, 3-i-15: vi mando da ultimo le parole d'addio al popolo,
dei proscritti venduta per la città passeggiata da me proscritto. de marchi, iii-2-43:
republica come di s. giorgio, da voi passeggiati con valore così grande che
tempietti e dalle arcate dei passeggiatoi, da ogni parte i getti spicciano sprizzano balzano
e passeggiatori. = deriv. da passeggiare. passeggiatóre, agg.
passeggiatrici. = nome d'agente da passeggiare. passeggiatorio, v.
piccolo cavicchio. = deriv. da passeggio. passéggio, sm.
: questi passeggi e queste / vanità da fanciul son poco oneste, / poco conformi
orti. foscolo, xiv-37: vengo da un solitario passeggio con gli occhi ancor
fare trottare il nostro povero padre cristoforo da pescarenico a palermo, che è un bel
in dentro verso il turco, preceduti da una galeotta, sopra la quale c'
quale c'imbarcassimo molti. di ritorno da quel passeggio... si riprese
.. l'antica sua casa, da lui stesso fabricata moderatamente e con qualche
lido, sovente rotto dal mare, abitato da misera gente, lordo, insalubre,
oche. questo passeggio di dante non è da correre. 4. l'atto
certomondo, in quella primavera dell'anno da cui sperava dante cominciasse un'era nuova
ecc.; e si contrappone a da mattina, da sera). soldati
; e si contrappone a da mattina, da sera). soldati, v-275:
no, che uscì dalla pensione in abito da passeggio? -che si reca
leggera fra le dita come una canna da passeggio. -che si può consumare
un passeggio, essere un breve passeggio da un luogo: (listarne soltanto un
breve tratto di strada. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
ognun sa, era pochi passi distante da monza. [ediz. 1827 (144
con te. = deverb. da passeggiare. passeggiucchiare, intr.
: passero (e può essere seguito da un agg., per distinguere diverse
, passera sarda). bartolomeo da s. c., 25-5-5: gli
, com'elle fanno. s. bernardino da siena, 419: se egli
petulanti passere rispon dono / da le pampinee pergole / con trilli, con
/ di passere saliva. -seguito da un agg. o da una specificazione,
-seguito da un agg. o da una specificazione, a indicare altri uccelli
-cacciare le passere: distogliere la mente da preoccupazioni e timori infondati. pataffio
venne con uno di loro a parole e da le parole a'fatti.
, sf. tipo di uva caratterizzata da acini privi di semi (nell'espressione
rapaci. = deriv. da passero, sul modello di gallinacei (v
o ragazzi); forte brusio prodotto da persone che parlano contemporaneamente (e di
i-172: di mille ragazzi un passeraio / da una grotta vicina indi s'udia.
eran forse un centinaio, / anco da lungi si facean sentire: / onde
credeva entrare / in casa dei signori da polenta / e mi trovo in questo passeraio
d'italia ci vanno dilaniando gli orecchi da mattina a sera! 4.
ogni mattina. = deriv. da passera1 e passero. pàssere,
la passerella. ojetti, i-516: vedo da uno squarcio nel piano del ponte l'
2. ponte volante usato per passare da una nave a terra (o anche
= dal fr. passerelle, deriv. da passer 'passare '. passerèlla2
attestata) * passeresco, deriv. da passero. passeréto, sm. cinguettio
cantava meglio. = deriv. da passera1 e passero. passerétta,
passer -èris (v. passero) e da -formis (da forma * forma
v. passero) e da -formis (da forma * forma, aspetto '
uve passerine. = deriv. da passera2; v. anche passolino.
meleacee { thymelaea passerina), caratterizzata da fiori in lunghe spigne e frutti a testa
nel mediterraneo. = deriv. da passera1 e passero. passerino1 (
piu ragion v'arrivano uccellini / sì da tenere in gabbia da cantare, / e
uccellini / sì da tenere in gabbia da cantare, / e pe'fanciu'frusoni e
che i marinari possano tenervisi nel passare da poppa a prua, senza stramazzare,
di trabboccare. = deriv. da passare. passerino3, sm.
mi far adirare. = deriv. da passare. passerino4, agg.
sei pervolta. = deriv. da passerina1, con cambio di genere.
scient.) passertnus, deriv. da passer -iris (v. passero).
di voci. = deriv. da passero. passernice { passerniche)
effetto molto veemente. item di là da gli alpi quelle le quali chiamano passerniche
famiglia fringillidi, genere passer, caratterizzato da piumaggio variegato bruno-nero, piccola statura,
ne'vostri portici, continuamente ricevono ben da dio. vincenzo maria di s. caterina
dio. vincenzo maria di s. caterina da siena, 433: il papafico è
e tener un passero dovè aspettare licenza da vienna. pascoli, 191: soli,
tante danze nei rami. -seguito da un agg. o da una specificazione,
-seguito da un agg. o da una specificazione, per designare altri uccelli
melodioso, molto ricercato come uccello da gabbia. dante, salmo, 5-23
, or la tua morte / tragge da gli occhi di teresa il pianto. algarotti
solee e li passari quali diffi- riscono da li rumbi in lo sito solamente de corpi
un babbeo, che sono un passerotto da prendersi al beverello, ma fino a questo
, ii-4 (20): ell'è da poter far buone bugate, / e
me e me, ai passerotti, diedi da fare in iscuola un * componimento '
sf. tess. piccolo attrezzo costituito da una sottile lama d'acciaio opportunamente sagomata
= dal fr. passette, deriv. da passer * passare '. rassettare,
, curvi. = denom. da passetto1. passétto1, sm.
verga di legno, a volte composta da più segmenti snodabili, corrispondente a tale
due mesi le canne e 'passetti da misurare i panni. statuti dell'arte
, pose mano ad un certo passetto da misurare, di quelli che si aprono
, cominciò a fare con le parole da orlando. pratesi, 5-138: cavò
voi vedrete che egli è un gigante da non misurarsi col passetto, ma con
rimettermi un poco, mi converrà vivere da qui in avanti con del risparmio e
nievo, 43: io prendeva un broncio da non dire a vederla far passettini e
, 4-101: talora affettava un certo passettino da ganimede. pirandello, 8-128: affrettava
quasi senza volerlo, quei suoi passettini da pernice, per levar la tentazione d'
ebbono distribuirsi con avvertenza intorno alle camere da letto, e la loro reciproca comunicazione deve
, 9-78: non abbiamo noi i corpi da uno mede simo padre?
suo nascimento. ottimo, iii-531: da che elli [gesù] fu vero
uomo, sì fu veramente passibile; da che elli fu veramente passibile, veramente
dal fango io passi in dio, / da le stelle a le stalle il re del
inmortale / sensibil non locale. filippo da massa, lxxxviii-1-596: [l'anima
[l'anima] si trova armata da ciascuna sponda / e d'ogni saper
disciplinari. -che può essere colpito da una condizione morbosa. bacchelli,
sviluppo. -che può essere raggiunto da un'offesa fisica. fenoglio, 1-87
, non è fatto perfetto se non da gli accidenti. bruno, 3-1043: l'
. tardo passibìlis, agg. verb. da pati 'soffrire, patire, sopportare
attività lo sperma virile, perché viene da l'omo che è perfetto e tiene luogo
lat. tardo passibilitas -àtis, deriv. da passibìlis (v. passibile),
, perciocché mentre passibilmente in loro e da loro se'occupato non mel crederesti.
soprattutto nell'america tropicale, e contraddistinte da foglie ovate o oblunghe, grandi fiori
di effetto sedativo, che si ricava da alcune specie di passiflora. =
di passiflora. = deriv. da passiflora-, cfr. ingl. e fr
boletacee, commestibili se cotti, caratterizzati da corpo fruttifero a paletto, gambo corto
concetto del buono. = deriv. da pancière (v. pandere).
, 20-130: entrò con alcuni cibi da mangiare,... puose la mensa
pettine dei telai. = deriv. da passare. passinata, sf.
a capanna. = deriv. da passina, n. 1. passino1
attraverso il passino? = deriv. da passare. pàssio1, sm. letter
e gli anziani si trasformava in diverbio da tragedia; sembrava nel passio il contrasto
che è suscitato o provocato o deriva da motivazioni o impulsi di ordine sentimentale,
una sorta di pudore lo facesse aborrire da ogni moto disordinato di risentimento o d'
di risentimento o d'impazienza, come da ogni altra manifestazione passionale ed eccessiva.
materia, sostanza della mia esperienza, da ridurre a chiarezza e determinazione organiche nel
una realtà che avrebbe potuto essere diversa da quella che fu ha dato alle mie
costituivano... un ragguardevole complesso indiziario da cui poteva indursi il fondato sospetto che
(tertulliano), de- riv. da passio -ònis (v. passione),
. [liber] passionalis, deriv. da passio -ònis (v. passione,
. croce, ii-7-244: l'arte respinge da un lato il frigido classicismo e dall'
o romanticismo. = deriv. da passionale1. passionalità, sf.
danza popolare spagnuola. = deriv. da passionale1. passionalmente, avv. in
, ii-1-100: un fascino singolare sorge da quel ridere grossolano e a capo scarico
cede il luogo a un subito elevarsi, da quella fantasia passionalmente arguta che sbalza da
da quella fantasia passionalmente arguta che sbalza da un polo all'altro dei sentimenti umani
cavalca, 20-590: fu sì passionato da queste infermi- tadi che solo la pelle
la pelle e tossa gli rimasono. marsilio da padova volgar., i-iv-3: però
. boccaccio, viii-2-141: subitamente fu da amor passionato e preso. d. bartoli
senza passionarsene. = denom. da passione; cfr. fr. passionner (
] passionarius o passionarium, deriv. da passio -ònis (v. passione, n
, 397: quanto bramerei di viver tanto da poter vedere il giudizio che daranno i
nostra rivoluzione tanto passionatamente e sì infelicemente da noi compiuta. oriani, x-13-225:
mamente. carrer, 2-137: se la da camino amava passionatamente il marito, come
era fuori di sé: faceva pietà da rompere i sassi. dossi, i-32:
l'aspetta. = deriv. da passionato. passionato (part. pass
per non voler punto partire il suo pensiero da messer gesù morto e passionato. savonarola
2. ant. affetto, colpito (da una malattia o, anche, da
da una malattia o, anche, da un trauma). maestro alberto,
: li infermi passionati delle malattie causate da quell'aere massimamente del mese d'agosto,
. bambagiuoli, 48: uomo passionato da fortuna / contra forza di tempo non
dante, conv., ii-11-2: più da sua gentilezza che da mia elezione venne
, ii-11-2: più da sua gentilezza che da mia elezione venne ch'io ad essere
amare. 4. animato da passione; dominato dalle passioni o da
da passione; dominato dalle passioni o da una passione determinata; che è in
ridicoli o disgustosi. -preso da passione amorosa; profondamente innamorato. -
passionato. -che esprime o muove da passione (in par- tic. amorosa
in par- tic. amorosa), da sentimenti o da emozioni violente o da
tic. amorosa), da sentimenti o da emozioni violente o da intima partecipazione.
da sentimenti o da emozioni violente o da intima partecipazione. biffoli, lxxxviii-1-291:
. mosso, animato o posto in essere da sentimenti esasperati, da violenta faziosità,
posto in essere da sentimenti esasperati, da violenta faziosità, da spirito o interessi
sentimenti esasperati, da violenta faziosità, da spirito o interessi di parte; che
altri mal giudicare. s. caterina da siena, ii-195: voi favellate come
ecc.). 5. caterina da siena, v-211: è [la vendetta
la poesia... in firenze da principio è ristretta, ma libera,
sofferenze patiti fino alla morte sulla croce da gesù cristo (e tale significato è
nella lingua attuale). uguccione da lodi, v-151-156: per la nostra necessitate
, ché l'ho provata. guglielmo da saliceto volgar. [altieri biagi],
: non mi ritraggono le passate passioni da cercare la veduta di costei. storia di
minore del pontefice,... da lui è stata sentita con assai passione
e offuscata, ma non guasta, da una gran passione e da un languor mortale
guasta, da una gran passione e da un languor mortale. pratesi, 2-207
passioni soavi donde ci vengono se non da lui? abba, 1-89: provai
passione che arde sempre lo core, da cui molte offensione son già venute sensa di-
composti nello stato d'ignoranza ed eccitati da vanità e simili leggiere passioni. foscolo
sp, 3 (43): agitato da tante passioni, accompagnava col gesto i
scusarete che per frenesia, / vinto da l'aspra passion, vaneggio. sansovino,
don rodrigo non poteva esser mossa che da una brutale passione per lucia. carducci,
di passione sublime... peni lontano da me fra miserie stupide di persecuzioni acerbe
rimise in via, verso casa, seguita da uno stuolo di sfaccendati che almanaccavano chi
mia passione di ubbidirla. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
: restavano gli animi di tutti agitati da intestine passioni rivolte a soli propri interessi
e conseguentemente de l'uomo. fausto da longiano, 3: questo cielo stellato
: azione addomandasi ogni nostro moto proveniente da un principio attivo, a noi interno
quei moti che in noi si generano da cagioni esterne, sia ch'esse agiscano
.. tutte le passioni ci vengono da cagioni esterne, sebbene non tutte ad
11. gramm. ant. azione descritta da una voce verbale passiva. p
era appresso gli antichi quando si alteravano da un suono all'altro fuori della
, che ne ha infinite, cominciando da una delle più semplici e quella pigliando per
frater', l'ultime che io ho da voi sono state de'5 e 12 di
circa al numero de'morti, diminuendoli da una parte e dalla altra accrescendoli.
memoria. alfieri, iii-1-162: sono da invidia e da altre passion- celle acciecati
alfieri, iii-1-162: sono da invidia e da altre passion- celle acciecati. foscolo,
campo dell'utile controversia in un'arena da gladiatori. ghislanzoni, 8-109: la
) passio -ònis, nome d'azione da pati (v. patire1); cfr
liquidambra son coronate e legate fra loro da festoni di passionee e d'altri bellissimi
bellissimi fiori. = deriv. da passione. passionévole, agg.
si chiama. = deriv. da passione. passionino, sm. bot
. (pasionin), deriv. da pasión 'passione '; è registr. dal
dello scorso secolo. = deriv. da passione. passionista1, agg.
gesù cristo, fondata nel 1720 da s. paolo della croce e
di lana con cintola di cuoio da cui pende un rosario, sul
sul petto un cuore bianco sormontato da una croce, e sandali ai
, sul principio del 1694 eda benedetto xiv. ai tre soliti voti
passione di gesù. = deriv. da passione [di gesù cristò \.
livornese e senese), deriv. da passione. passipèdio, sm.
pedaggio. bacchetti, 13-275: da tempo il comune contestava e restringeva i
passaggio, strettoia '), comp. da passare e dal lat. class,
adattamento del fr. passepomme, comp. da passer 'passare, superare 'e
i fiori non mi piacciono. sono cose da donne... son belli per
con tossa. = denom. da passo3. passista, sm.
grimpeur. = deriv. da passo1, n. 5, sul modello
arrostito a fuoco dolce, in modo da riuscire morbido e tenero. periodici popolari
,... l'ostessa sostituisce da ultimo un passito violento, molto alcoolico
). = agg. verb. da passivare. passivabilità, sf.
lo stato passivo. = deriv. da passivabile. passivaménte, avv.
passivo). = deriv. da passivo, n. io, col suff
di sostanze appropriate. = denom. da passivo. passivato (part. pass
passivo. = nome d'azione da passivare. passivismo, sm.
, con grande vivacità e abbondante eloquenza da pietro selvatico. 2. teoria che
. omosessualità passiva. = deriv. da passivo-, cfr. anche ted. passivismiis
si dee mai l'anima nulla aiutare da se medesima, come se già fosse
propria volontà, far valere la verità da lui trovata..., cioè che
-presentimento. s. carlo da sezze, ii-497: il signore, che
... è di un bembo da cremona, ad esempio, o di un
non sa resistere a tempo e respingere da sé le offese e i pericoli. butti
concreto: ciascuno degli elementi o voci da inserire nella partita del dare di un
e tutte le spese fatte e quelle da farsi. pascoli, 1-462: potrei,
anche costose. = deriv. da passivo-, cfr. anche lat. tardo
altrui; che lascia disporre di sé da altri, mostrandosi eccessivamente arrendevole, obbediente
accecato dai due dioscuri per l'oltraggio da lui fatto ad helena; oltraggio che
loro [tedeschi] un paese nemico da riconsegnare il più presto possibile nelle mani
di agire liberamente. -anche: sollevato da responsabilità, esentato da incombenze.
-anche: sollevato da responsabilità, esentato da incombenze. mazzini, 9-174: io
, unicamente per esser passivo. presentarmi da me, non voglio. è una vita
me, non voglio. è una vita da cani. soffici, v-2-536: il
ed alle sue poesie. -animato da scarso fervore religioso. banti, 8-250
di essere modificato; indotto o provocato da una causa esterna (con particolare riferimento
questa natura passiva, gira, toccata da vertù motrice che questo intende. savonarola,
questo intende. savonarola, i-186: da questi filosofi si pongano due potenzie,
sua volta materiale. ne nasce che da una parte la materia è immobile,
immobile, d'altra parte è motrice; da una parte riceve il moto, d'
. gadda, 18-17: gli elementi funzionanti da sostanza sono come passivi, rassegnati,
. campailla, 1-6-25: tal disposizion da noi si adopra / con porre l'
una certa serie di giudizi già fatti da molti secoli. tarchetti, 6-ii-281: l'
metallo o di una lega, funzionante da anodo in una soluzione, che,
gli eventuali privilegi, ipoteche o pegni da cui sono assistiti. de luca,
, tra la meraviglia degli impiegati che da anni mettevano nel conto passivo quel bene
troviamo di fronte ad un sofisma: da ciò che si sovvenzionano industrie passive..
chiamano residui attivi i 200 di incassi da effettuare e residui passivi i 700 di
residui passivi i 700 di spese ancora da erogare, con un residuo passivo netto
, distinguendo l'importo delle azioni ordinarie da quello delle altre categorie di azioni;
l'indicazione della somma, del titolo da cui il credito deriva, delle ragioni di
tale diatesi verbale presenta una coniugazione distinta da quella attiva, nelle lingue neolatine si
che si manifesta in una regione diversa da quella direttamente interessata. tramater [s
nome dato alle malattie che sembrano dipendere da una diminuzione più o meno notabile delle
della parte in cui succedono o che dipendono da sfiancamento, rilassamento de'vasi senz'altra
pivo / che se l'ha allevato infin da putto, / spesso per lui si
. tardo passìvus, agg. verb. da pati 'subire, patire ';
velocità dello spostamento. francesco da barberino, ii-55: sian li tuoi passi
le vestigie de li suoi passi diretro da sé. petrarca, 15-1: io mi
: le partecipo insieme i miei passi da napoli, con poco divario della via battuta
già con impegno al procaccio del sabato. da ponte, 81: or ei guida
tempo; giro vizioso. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
indica il trasferimento del peso del corpo da una gamba all'altra, il cui
, i-3-153: cessando la schiera / da gl'intrecciati passi, / a carolar mai
-passo a due: balletto danzato da una coppia. ghislanzoni, 2-103:
de'medici, i-160: amor, da cui mai parte gelosia, / ch'ogni
(60): costui, seguito da quattro bravi, s'avanzava diritto,
poi torna in passo. -passo da granatiere: v. granatiere, n.
di lupo: andatura guardinga e interrotta da soste. misasi, 53: '
partic. agli equini, che risulta da quattro battute distinte e regolarmente distanziate ed
[l'asino] a più non posso da un ragazzaccio per solo divertimento? eppure
uscire dalla città una grande carrozza tirata da un solo cavallo che andava al passo
lupi che nei boschi non trovavano più da mangiare, e la mattina vedevamo i
cm a napoli (passo itinerario oppure da terra), a 180 a bologna
, i-xi-9: se una pecora si gittasse da una ripa di mille passi, tutte
. carducci, iii-11-55: quindicimila passi da avignone, alla pendice del monte ventoso
1-372: fatti i voti, si partì da roma e attendossi appresso a fidene circa
. cuolini, 344: gl'istrumenti da misurare sono o distesi o capaci
11. misura volumetrica per la legna da ardere, data da una catasta lunga
per la legna da ardere, data da una catasta lunga 14 palmi, larga
: la carrettata di legni o pezzi da cucina, i quali sono lunghi palmi
palmi 3 e mezzo almeno, viene costituita da una catasta o passo, la misura
che dì né notte non molti passi da lei s'allongava. brasca,
allongava. brasca, 79: da lì quatro passi è el luoco dove san
detto chiaro al re che di là da troyes non sarebbe andato pur un passo se
rivelasse al suo padre spirituale. bianco da siena, 123: questo, che
viii-239: il primo passo fu fatto da innocenzio iii, il quale, sotto colore
rispetti, per questo mio non avrà da farlo. l. pascoli, ii-40:
. sarpi, i-1-164: mi dà da pensar assai che, essendo stampato quel
tal passo, non mai più fatto da loro. leti, 5-ii-155: non ostante
le opposizioni di federico e i passi da lui presi e i prelati imprigionati,
-dir. internaz. comunicazione effettuata da un agente diplomatico al governo presso cui
sperare che i passi che si son fatti da questa parte da poco in qua per
che si son fatti da questa parte da poco in qua per andare incontro alla quiete
passi, / or mi ti mostra da le aonie cime, / ombrato il capo
: in tutte l'e- poche segnate da qualche gran passo della ragione umana,
delle più alte cagioni, principia sempre da un secondo passo, e si ferma
, 146: il governo ricevè comunicazione ufficiale da vienna che l'austria accetta la mediazione
-aforismo, sentenza, massima. francesco da barberino, iii-223: in penna non ti
certi passi strani e difficili, come da sé riescono insoavi, così ancora nelle
passo vocale » degli uomini, equilibrato da un camminare sincrono ma disteso delle donne
16 mm, o anche il cinema praticato da dilettanti e il locale in cui si
. e. cecchi, 7-82: da una mano la macchina fotografica, nell'
macchina fotografica, nell'altra un apparecchino da presa a passo ridotto, era l'
mantenere il coperchio perfettamente orizzontale, così da non forzare il passo della vite.
un passo di 2362 millimetri, un peso da 700 a 750 chilogrammi. -passo
. ghirardacci, 3-320: fu sollecitato da quei signori dovesse affrettare il passo.
cavalleria del medici, non veduto punto da nemici, s'appressavano a gran passo
, lungo e difficile che si ricerca da chi deve presiedere alla cura della biblioteca
borsieri e gli altri mi aiutano nelle correzioni da che tutto il manoscritto era pronto.
cossi... il ragionamento della pace da coloro che, più prudenti degli altri
sposta o si proceae. giacomo da lentini, io: si 'n corpo,
che mi faci anco- sciare. fausto da longiano, iv-226: fulvia,..
core dimoranza / e l'a- venente da cui tegno vita, / che chiamo lo
, 8-72: nella vettura, venuta su da orte a passo a passo.
: lasso, che mal accorto fui da prima / nel giorno ch'a ferir mi
/ de la mia vita. antonio da ferrara, 26: io me reveggio ornai
passo: con grande rapidità. bartolomeo da s. c., 352: li
un solo tentativo o sforzo. tommaso da faenza, 1-iv-37: mai nom poria null'
subito agli ultimi partiti, ma ponendosi da discosto, lasciarsi tirare di passo in
prende per comedia gli fatti di poliinnio e da passo in passo gli dona campo di
ordine di far una nuova battaglia diente da guerra in francia e condurla di passo in
zefiro non fusse stato il mio nauchero da passo in passo confortato, niuno marinaresco
non che di passo in passo, da noi s'incorra negli errori e nelle
f. f. frugoni, 1-78: da tutte le creature prendeva motivi simbolici o
che non fosse una ritirata alla volontà da gli errori. -avventurarsi. carducci
io fui, vidi una gentil donna da molte fanti e famigli accompagnata camminare di
scialo, che si fa / di mode da colei, non si può fare,
, non si può fare, / perché da farlo modo alcun non ha. /
modo alcun non ha. / vien da un benefattor, vien da un compare,
. / vien da un benefattor, vien da un compare, / che spende e
orrido bosco. bembo, iii-124: preso da tutti il passo verso le scale che
modo. -essere a un passo da qualcosa: essere nell'imminenza di un
, n. 19. -fare passi da gigante: v. gigante, n.
troppo rapidamente. s. bernardino da siena, 602: elli so'stati molti
a un pesante articolo statutario, ma da quello di met tersi al
primi passi, sorretta dalla madre e da maria: dalla poltrona a piè del letto
chiabrera, 1-i-221: non mai lungi da lor [muse] mossi i miei passi
-camminare. beccuti, i-127: fu da l'orrenda nuova oppresso e vinto /
desideranti menarono alla fontana. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
per la verde rivera passo passo. da porto, 1-175: passo passo si ritirarono
, 1-21: se non volete smontare [da cavallo], ve ne andrete passo
: una fanciulla non è una puledra da farsela venir dietro passo passo soltanto col
dialoghi. segneri, i-467: nessuno ha da volere in un salto precipitoso arrivar laddove
necessario sulle magnifiche moli immaginate e descritte da lui. tenca, 1-89: chi seguisse
nelle opere de'suoi grandi scrittori, da dante a manzoni, incontrerebbe questo perpetuo
passo: marciare con una cadenza diversa da quella dei compagni. -più che al
poteri civili e militari. -desistere da un atteggiamento. landolfi, 8-21:
il cicalo, che veniva con tarmata da reggio, i cui passi io seguivo per
abbassare i piedi con movimento alterno, da fermo (come esercizio militare).
. cassola, 9-112: gli veniva da ridere mentre dava i comandi. -segnate
nelle sue inflessioni qualche cosa di sopravissuto da quei tempi, come se essa si
non può, ch'egli lontano / da l'oste... il passo torse
il verbo 'guatare 'fosse altro da 'guardare ', e proprio di chi
maraviglia (come altri vuole), era da usarlo qui. -troncare i
, lat. passus -us, deriv. da pandère, nel senso originario di '
/ non ci può tórre alcun: da tal n'è dato ». a.
: il rovo era per tutto; andava da una pianta all'altra,..
il comodo del mare (passandosi facilmente da napoli a genova quando il passo per
: impedito / fu il passo a lor da un fiume. cesari, i-26:
per l'altro mondo senza morire, è da vedere se egli abbia fatto l'azione
che le strade siano larghe in modo da lasciare libero il passo a due carri
se il diaccio ha messo crosta sul boristene da reggere il passo dei suoi carri e
, ii-193: fu consigliato il condé da persone prudenti, che non volesse passar
. botta, 6-i-405: incalzati instantemente da fronte da frazer che traeva colle minute
botta, 6-i-405: incalzati instantemente da fronte da frazer che traeva colle minute artiglierie,
minute artiglierie, e noiati alle spalle da nesbit che impediva loro il ritornare ai battelli
far venire le 7 scafe e 2 barche da passo. bacchetti, 2-xxii-195: un
espressione per passo). giovanni da uzzano, iv-34: tutte le mercanzie che
quegli di famuel o di socot. guido da pisa, 1-104: moise..
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 66: in una sol
necessario pagare quattro mila taleri. felice da montecchio, lxii2- 1-31: ciò non
è ben largo il passo. francesco da barberino, i-105: al tuo maggior davante
occupar fa gli opportuni passi / onde da lei si viene ed a lei vassi.
o, secondo alcuni, ventotto discosta da napoli, di dove scorrono del continovo
vuole / che non si sbracci in roma da signore / oltre certi cancelli. pascarella
fare le mura a torno a'siti comperi da san ni- colao: e perché bisogna
in cui le rive opposte sono collegate da un ponte o da un servizio di
opposte sono collegate da un ponte o da un servizio di traghetto. - in
verso durlinghen a certo posto lontano due leghe da questa terra, dove è un passo
gittando i ponti, fare un passo da otranto ad appollonia, dove oggi è peraventura
a insidie e agguati. mariano da siena, 126: a grandi pericoli siamo
1-29 (79): fui assaltato da molti uomini... pensandosi d'avermi
(e generalmente lo scalino è sostituito da un breve piano inclinato e, ai due
sola col ragazzetto, che non avendo da far altro, si divertiva dal passo
, ii-147: oltre a questo aveva, da quello lato che ella toccava e portichi
lato che ella toccava e portichi, discese da ogni parte donde era el passo delle
, scossi e oltre al dovere premuti da gl'ingordi dazieri, pagano a certi
rezasco, 772]: ho desunto da scritture vecchie... che vi
metonimia: pedaggio. storia di rinaldo da montalbano volgar., 121: io ho
per la quale è facilitato il passaggio da un bacino idrografico a un altro;
la neve ha già chiuso il passo da quella parte. calvino, 6-169: il
, 3-iii-71: era detta piazza attorniata da 28 fortini, con quali gli olandesi,
, 11-99: questo passo se averia da fare nella terra ferma delle indie aprendo
casso / lo lume era di sotto da la luna, / poi che 'ntrati era-
. 17. situazione che deriva da azioni volontarie o da eventi fortuiti;
situazione che deriva da azioni volontarie o da eventi fortuiti; condizione in cui si
: situazione critica o che è difficile da superare. anonimo, i-473: sì
di fremiti, fossersi tutti spesi e da tutti nel sedare le diffidenze e i
desiderio a veder la sua dignità. domenico da prato, lxxviii-iii-275: chi crederia eh'
passo e si veggono specie non mai da me viste finora. bacchi della lega,
passo ': migrano in questi giorni da nord a sud, e da sud a
giorni da nord a sud, e da sud a nord, i giovani professori,
a mandar gli uni a spaventare i camosci da una parte, gli altri a sbarrare
per tutta la via larga fecero ala da ogni banda quei gentiluomini per dar passo
è in viaggio; che si sposta da un luogo a un altro. salvini
. landolfi, 14-131: avevano anche da mangiare, ma lì c'è una
: nelle tagliate de'boschi fatte e da farsi dalla magona... nessuno possa
. passetto2). = deverb. da passare. passo3 (ant.
della potenza del sole, in modo da risultare floscio o raggrinzito; appassito (
fonti di calore. giacomo da lentini, 43: lo giglio quand'è
acini isolati; è consumata come frutta da tavola o usata nella preparazione di dolci
: che mai più non le parta da. ste ceppe / per fin che non
è servo / a quela ch'a paso da eia se '1 parte. giuliano de'
. 6. facile o agevole da sopportare. -anche con uso iron.
suso e cristo passo trato di croxe da l'altra banda. = voce
uva di bisceglie. = deriv. da passolo. passolato (passulato),
provincia di trapani. = deriv. da passolo. passolino (passulinó),
suli anco. = deriv. da passo3 (in partic. nell'espressione uva
: passonaia. = deriv. da passone: la var. è di area
pascionata), sf. palizzata formata da passoni (per lo più non legati fra
aiuto di passonata o di altro lavoro da farsi alla parte opposta che ve le
: passonata. = deriv. da passone-, la var. è di area
passoni di legno. = deriv. da passone, col suff. dei part.
più di castagno) di lunghezza variabile da 2 a 4 m e di diametro
, nel 1392, a sezze), da un lat. volg. * paxo
ne'loro passucchi, che sono spazi da ponto a ponto principale. = adattamento
ebrei] 'pessikim ', cioè spazi da ponto a ponto ». passudo
credi, cioè pagani, così detti da * gentes ', ma uscironne 'cristiani
con l'aggiunta di lievito in modo da ottenerne, mediante cottura in forno,
è opinione di alcuni dottori, d'ugo da san vittore e di altri, che
, che s'allunga, e gli scappa da ogni parte. marchesa colombi, 1-188
. garzoni, 1-686: le paste da genoa, i tondi da perugia,
: le paste da genoa, i tondi da perugia, le ocche di romagna.
alla bottega di un venditor di paste da genova s'incontrarono due forestieri.
, 2-296: tanti chilogrammi di farina da trasformare in paste alimentari. moretti, ii-825
. il * duro di puglia ', da pasta. -pasta all'uovo:
i coriandoli. landò, 1-56: cucculo da gra- nopoli stimasi esser stato il primo
paste della maggiore squisitezza; fatevela descrivere da uno di costoro e non avrete a
iv-1-1032: erano le confetture orientali inviate da adolfo astorgi, composte d'una specie
viscosa, collosa, gelatinosa (ottenuta da solidi stemperati in un liquido o scaldati
né fare fare alcuna chiave a sceda da altra chiave, né a sceda,
, adatto per essere spalmato e costituito da sostanze medicamentose mescolate con eccipienti di natura
, sia di uso interno, costituito da un miscuglio di zucchero e gomma con
, ma per avervi trovati dua aghi da testa d'eufemia, s'avvide benissimo
l'altra sera stava lavorando colla pasta da libraio ed un cartoncino, per farsi
3-16: pasta della quale fanno la carta da scrivere..., prendendo quella
l'uva cominci a marcire, attaccata da un parassita. e la si coglie
le condotte delle paste e delle monete da un luogo all'altro possono necessitare a
cui è costituito l'uomo. antonio da ferrara, 43: se non fosse che
una durezza e d'una finezza tutt'altra da quella, fin dove può arrivare la
povera gente sia d'una pasta diversa da quella dei signori. b. croce
per ciascheduna. baretti, 6-89: da questo mio dire voi conchiuderete forse che
! nobile, eccellente creatura! vera pasta da marito. nievo, 147: era
per renderle macerate in una pasta uniforme da passare per le stampe dell'uso non
.. lontano dall'arno, non avevo da suggerirne a te dottissimo e con le
una pasta, e non c'è da fidarsi. stuparich, 5-350: m'ingannava
casa pero che non ci manca il da fare; ma del resto hanno un cuore
resto hanno un cuore di pasta; da uno a tutti, creda, ce lo
... è buon principe e da soldato in poi è tenuto di buona pasta
guardingo e sottile. 5. bernardino da siena, ii-99: furono [gli apostoli
tutto si credeva che gli veniva detto da chi si fosse, anche affine di farsi
è atto a passare un uomo armato da banda a banda, ancor che gli
messo hai mano in certa pasta / da non farti troppo onore. pananti,
nominerò del mio poema. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
-non essere pasta d'agnus dei, da far ostie: non essere innocente,
non essere innocente, non essere esente da colpe. massaia, i-37: questo
, ix-71: quell'uomo non era pasta da fare ostie. -pasta saporita
sciorre il nodo / e le mani spedir da questa pasta. firenzuola, 2-107:
: menico... era uno uomo da trar le mani d'ogni pasta
'cosparso di sale v deriv. da 7ràcato 'cospargo; impasto', eli etimo
e pastaccini. = deriv. da pasta. pastaccio, sm. ant
moccione? = deriv. da pasta, con suff. peggior.
negozio di pastallovo. = comp. da pasta, dalla prep. articolata allo (
l'oche. = denom. da pasta. pastareale (pasta reale
, soffiata in forma di palline, da mangiare in brodo. 2. figur
dolcissimo. = comp. da pasta e reale (v.).
., roman., deriv. da pastarella. pastaro, v. pastaio
, 7-112: se trovi qualcosa di buono da mangiare oltre a quello che t'ho
eccellente. = comp. da pasta e asciutto (v.).
il cartone. = nome d'azione da postare. pastazzo, sm. agric
del terreno. = deriv. da pasta, con suff. peggior.
. pastèque (ant. pateque), da un termine di origine ind. attraverso
, sf. marin. bozzello costituito da una sola carrucola, con la cassa
sola carrucola, con la cassa tagliata da un lato per consentire l'inserzione della
barca vechia, 5 tornali, io taie da temali, 5 pasteche. crescenzio,
pastèca una per la carnara. pasteche doi da un occhio per l'orza a poppa
guglielmotti, 1261: la pastèca, usata da tutti i navalestri che hanno fisso il
navalestri che hanno fisso il canapo del traghetto da sponda a sponda, serve in un
batter d'occhio a liberare la barca da quel vincolo, quando voglia staccarsi o girarsi
neogreco y. na. o'vèxix, da cui l'ar. egiziano bastyca e
, potrebbe forse trattarsi di un grecismo (da 7cpoo ^ y) x7] '
senza la lunga noia di infilarlo e sfilarlo da un capo all'altro. -di casa
tramater; dal lazio, e non da ignoti paesi, signor mio jal;
pace [sia] con te ', da cui anche il genov. pastecu e
pasteggiabile. = agg. verb. da pasteggiare. pasteggiaménto, sm.
giamenti. = nome d'azione da pasteggiare. pasteggiare (ant.
concordi s'udir vari istromenti, / qual da man, qual da gamba e qual
istromenti, / qual da man, qual da gamba e qual da fiato, /
man, qual da gamba e qual da fiato, / ed acuti e veloci e
gozzano, i-1354: ci siamo alzati da tavola or ora e pasteggiamo 'a capri
che, per esser pasteggiato e pasciuto da voi di buoni bocconi, pasce voi di
pasteggiare (con valore aggett.): da pasto (un vino).
.. aceto a chi domandava vino da pasteggiare. -figur. leggere lentamente
pasteggiarla. = denom. iter, da pasto1. pasteggiatóre, sm. (
e simili. = nome d'agente da pasteggiare. pastèlla (dial. bastèlla
o confettiere. = deriv. da pastello, n. 1. pastellista
famoso del settecento. = deriv. da pastello, n. 3; cfr.
mazzei, ii-371]: ancora vi guardate da ogni torta di qualunche carne si sia
torta di qualunche carne si sia, e da ogni altra vivanda la quale generi grosso
pane. 2. bastoncino formato da sostanze coloranti ridotte in pasta. -in
con polveri impastate con acqua resa agglutinante da gomma arabica, decozione di orzo e
è fatto pastelli grossi quanto una penna da scrivere, i quali si fanno di biacca
bellori, i-178: federico restò preso da quella bella maniera la quale si conformava
e bionda. soffici, v-1-385: fin da quando egli espose... un
un suo cristo nel giardino, accompagnato da piccole storiette a tempera e a pastello,
della vita. -figur. paesaggio caratterizzato da tonalità tenui, sfumate, privo di
, i-26: portava i suoi vecchi calzoni da alpino, sulle mollettiere lente; un
-sostanza colorante di colore turchino ricavata da tale pianta. lessona, 1088:
questi miei pastellini. = deriv. da pasta; cfr. anche lat. tardo
si è fatto un pasterello, tanto da arrivar sino all'ora del desinare.
... raccolte dai giornali e da cui traspariva che da tempo il sindaco
raccolte dai giornali e da cui traspariva che da tempo il sindaco... fosse
. scient. pasteurellosis, deriv. da pasteurella (v. pasteurella).
corpo. moretti, 3-32: o forse da una dolce puerizia f l'anima mia
pasticca di piramidone? -preparazione dolciaria costituita da zucchero, aromi e altri ingredienti,
34 (594): i più tenevano da una mano un bastone,..
pasticchina. = deriv. da pasta, incr. con chicca (v
absburgo morente. = deriv. da pasticciere-, cfr. fr. pàtisserie.
opera letteraria di scarso valore che deriva da una commistione di idee, tematiche,
e io che gli rispondo lacrimando che da due mesi m'è morto papà?
[la sampdoria] per un gol rapinato da mancini, ma soprattutto regalato da un
rapinato da mancini, ma soprattutto regalato da un pasticciaccio alle soglie dell'area fra
, polpettaio. = deriv. da pasticcio, n. 1. pasticciaio2
di pasticci. = deriv. da pasticcio, n. 2.
rinfusa; pasticcio. = deriv. da pasticcio-, voce registr. dal d.
pasticciavano, si rifa- cevan ogni momento da capo. govoni, 1195: accanito
pasticciato tra loro. = denom. da pasticcio. pasticciato, sm.
e mulinare. = deriv. da pasticcio. pasticciata, sf. culin
pasticciata, sf. culin. pietanza costituita da carne di manzo marinata nell'aceto che
pastizzada) e pesarese, deriv. da pasticcio, n. 1. pasticciato
tutto alle opere di bene. -composto da elementi lessicali appartenenti a registri e codici
partita in modo così impetuoso e pasticciato da farmi venire il dubbio che non fosse
per disabitudine. = deriv. da pasticcio, col suff. del part.
le strade, senza scopo; entrai da un pasticciere, entrai da un libraio;
scopo; entrai da un pasticciere, entrai da un libraio; comprai dolci e libri
. pdtissier), de- riv. da pastis, mod. pàtis (v.
leccornia gastronomica, per lo più costituita da un involucro di pasta ripieno di carne
quella sana verdezza di pascoli in fiore da uno stuolo di gonnelle profumate, assordato
uno stuolo di gonnelle profumate, assordato da un chiaccherio volubile di vecchie gazze, cibato
questi ultimi anni, e scritti o da uomini infemminiti o da donne con maschera
e scritti o da uomini infemminiti o da donne con maschera e nome virili. bacchelli
indigenti saggi d'una pitturetta men che da dilettante: l'abbozzo di un quadro a
cairoli era solito ad ergersi statua sberrettata da tutti, senza responsabilità dei prosaici e
confusionario e caotico, assume atteggiamenti tali da provocare sentimenti di tenerezza e dolcezza.
lo più su terreni acquitrinosi e caratterizzata da una forma irregolare che seguiva l'orografia
collabo- razione di più autori o costituito da brani tratti da musiche preesistenti (e
più autori o costituito da brani tratti da musiche preesistenti (e, collocabile anche
ho capito anch'io che il papà, da qualche tempo, si trova nei pasticci
il lino simbolico delle parche non è erba da macerazione per far panni lini, ma
poi... e poi, vengon da noi, come s'anderebbe a un
m'ha suggerito un'invenzion garbata / da far, se mi riesce, un
pasticcióne1, sm. pasticcio formato da una grande quantità, di ingredienti e
sotto l'arcuata groppa, la faccia rubiconda da buon pasticcione. = acer
di vivere. = deriv. da pasticciare. pasticcionerìa, sf.