(detta 'ordine del giorno ') da leggere a'soldati, manifestò il proponimento
del giorno. buzzati, 1-244: già da parecchi giorni l'inverno era sceso sulla
91. direttiva, disposizione impartita da una persona o da un ente a
, disposizione impartita da una persona o da un ente a cui è riconosciuta autorità
riconosciuta autorità o competenza circa la condotta da tenere in una determinata situazione o circa
o circa il metodo o le modalità da adottare per eseguire un'operazione, per
in roma, con ordine di raffaello da urbino, papa leone x. gualdo
dirigere, insistano per avere un ordine da garibaldi. -in partic.:
un giorno, secondo l'ordine malvagio da lui preso,... segretissimamente
il duca di milano] messer tommaso da campofregoso, a noi singularmente amico e
era si spartivan [i soldati ribellatisi] da loro. -ant. compito, dovere
n. 450, 1: alle spese da erogarsi dai funzionari delegati sarà provveduto.
a proprio favore, per i pagamenti da eseguire direttamente. -dir. comm
, vengono emessi dal vettore (o da chi per lui) su richiesta e
operazione di acquisto o di vendita affidato da un cliente a un agente di cambio
l'indicazione del prezzo massimo o minimo da rispettare. -ordine al meglio: concessione
rispettare. -ordine al meglio: concessione da parte del cliente all'agente di eseguire
una dichiarazione (detta 'girata ') da lui scritta e sottoscritta nel documento stesso
se tutti gli elementi del contratto risultano da un documento nel quale è inserita la clausola
l'ipocrisia, che si credevano bandite da un suolo libero, ora sono all'
, iii-408: noi levamo ieri campo da montuolo e con grande e bello ordine passamo
io miser con lo stomaco / voto da vespro in qua, che dileguandosi / va
). f f rinaldino da montalbano, 903: quando e'..
.. fuori della città, vestito da succomanno e sopra un cavallo male ad
e mi ha detto un messer gabbriello da bergamo, che è qua, avere ordine
il quale un argomento è stato trattato da un soggetto rispetto a un altro.
machiavelli e con qualche maggior ordine poi da montesquieu, che quelle gare stesse fra
): diede ordine a quello che da far fosse. libri di commercio dei peruzzi
passò, come volle esso lorenzo, da spoleto per dar ordine di far fare a
io cogniobbi che gli era molto uomo da bene e mi crebbe voglia di fargli più
il detto re piero... giurò da capo e promise di seguire la detta
, utilità e necessità di quella che da noi propriamente è detta legge, la quale
macchinargli, congiurargli contro. andrea da barberino, i-242: per questo io so
, usando l'offizio del sacerdozio dinanzi da dio, secondo l'usanza del sacerdozio
ora / e fatti amare e rispettar da essi: / ed in ordine a questo
4-33: ieri a sera è giunto qui da milano un forastiero, pel quale pochi
. carletti, 150: li viene da quella fatto grazia di poter lui solo
in ordine. nieri, 344: pulisce da per tutto, mette all'ordine la
: ottenni una giornata nuovamente alla quarantia da poter far tuonare le mie ragioni,
). cavalca, 21-3: io da me niente o poco ci metto, se
, se non è in quanto raccolgo da diversi libri e reco ad ordine di
iii-n-294: qui l'argomento nostro diviene da vero amplissimo e intricatissimo: tanto che
e diero battaglia ad tode. n. da ponte, lii-9-419: il duca di
tempo de guerra ducati tredecemillia, pur da libre quattro per ducato, cioè la
fu costruito [quel castello] da un pozzo di borgo, fra il
intanto i'voglio andare a intendere / da uno amico mio, persona pratica / ne
... ma per ordine di natura da padre a figliuolo primogenito e a quel
, stabilire con mutuo consenso. busone da gubbio, 1-143: i quali congiurati e
cercò, con l'autorità che gli veniva da quei due o tre anni di più
, ecc. = comp. da ordine e [diaframma (v.)
4-143: poco prima dell'ordinotte fui colpito da uno strano assembramento di gente.
l'ordinotte. = comp. da ora1, di1 e notte (v.
allinea in bande parallele. cenne da la chitarra, xxxv-n-424: tornando poi la
mese di gennaio, fare venire dinanzi da se tutti li tessitori partitamente e comandare
lui ancora con tutte le sue ricchezze da niuna altra cosa essere più avanti che
niuna altra cosa essere più avanti che da sapere divisare un mescolato o fare
rete. redi, 16-iii-95: non è da farsi maraviglia se, tra i calcinacci
e profonda, e ordilla di verghette da la parte di sopra, e puose
cum false corde / sia stata ordita da ignorante mano, /... se
trattazione, ecc.). giacomino da verona, xxxv-1-638: co k'è ve
ve voio ordir una scriptura / ke da le9ro e da scrivro ve parà molto dura
una scriptura / ke da le9ro e da scrivro ve parà molto dura. equicola,
dietro a prendere il princi- io / da l'arca di noè. b. fioretti
ecc.]. s. bernardino da siena, 138: io ordisco il nostro
voce grossa e con le sue arie da giornale inglese, superiore a certe piccolezze
una cultura. lanzi, 1-2-3: da questo tempo il toscano, il volsco,
con venti e con il gelo. niccolò da correggio, 1-222: tempo felice,
natura, / la qual, perché da voi l'esempio fura, / opre ancor
diverso all'effetto esser non lice / da quell'ordin che in lui stabil ordio /
campo non giace, / né lasciò da la man sanguinante / la catena che in
amor, tuoi ingegni ritentare? buonaccorso da montemagno il giovane, i-4-5: non ordite
di', signor, con che lacci da te presa / fu l'alta mente del
/ altrui pungi e diletti / mal cauto da le insidie / che de'tuoi vezzi
una lunga favola a volergliele mostrare, poco da lui, che malizioso era, creduta
: ordisco una favola: convenirmi fuggir da firenze et essermi posta grossissima taglia sopra
visiva. = nome d'azione da parificare. parificante (part. pres
legale a un titolo di studio rilasciato da una scuola privata. de sanctis,
pubbliche, o il titolo di studio da esso rilasciato, ove gli sia riconosciuto
. riconoscimento legale di una scuola privata da parte dello stato. einaudi, no
. = nome d'azione da parificare. parifórme, agg. ant
(v. pari1) e -fórmis (da fórma 'forma '), calco
ho avuta. = deriv. da parigi; cfr. lat. tardo parisiensis
rampa collocata nelle stazioni di smistamento composta da un tratto in salita { controrampa)
, sganciati, vengono spinti in fila da un locomotore, e da un tratto
in fila da un locomotore, e da un tratto in discesa, lungo il quale
pugliese pariginato. = deriv. da parigino, col suff. del part.
di re. = deriv. da parigino; cfr. fr. parisianisme (
rozzezza. = deriv. da parigino. pariginizzante, agg. letter
o meno pariginizzanti. = deriv. da parigino, col suff. del part.
pariginizzato di nofi. = deriv. da parigino, col suff. del part.
t. contarmi, lii-5-417: da questo dipende ch'egli... si
1-15: un parigino agiato ed ingentilito da tutto il lusso di quella gran capitale
della specie sopraffina, un troviero vestito da campagnolo, un elegantone dello stile,
brio veramente parigino. -caratterizzato da sottile e raffinata malizia, da critica
-caratterizzato da sottile e raffinata malizia, da critica dissimulata e pungente. comisso,
fu questo un momento tutto parigino sostenuto da sfumature abilissime. -acconciato secondo la
a 0, 325 m. maironi da ponte, 1-i-119: le due arcate maggiori
fiorino d'oro. = deriv. da parigi. pariglia (ant.
tarchetti, 6-i-376: una grande carrozza da caccia a due pariglie veniva verso di
carro mortuario. -compagno di un cavallo da tiro, animale da appaiare con un
di un cavallo da tiro, animale da appaiare con un altro. monti,
collodi, 61: la carrozzina era tirata da cento pariglie di topini bianchi. moretti
... un vecchio canonico legato da una vecchia catena in pariglia ad una vecchia
: nome del maggior paranco, formato da due taglioni a quattr'occhi, ordito
di prender di quei topi cura, / da lor vinta restai di cortesia, /
salsapariglia. = deriv. da [safoa] pariglia. parìglio
a b. = comp. da pari1 e grado1 (v.).
parilatero. = comp. da pari1 ed [equilatero (v.)
parìlis 'uguale ', deriv. da. par paris (v. pari1)
paris (v. pari1), e da [parallelogrammo. parimèmbro, sm.
lasciano. 2. agg. formato da due membri simmetrici. lombardelli, no
, no: la qual maniera di clausole da cornificio è risposta tra 'colori della
risposta tra 'colori della retorica, e da lui detta compar, da'greci isocolon
lui detta compar, da'greci isocolon, da noi la pari- membra. =
neutro sostant.), comp. da par paris (v. pari1) e
d'armi straniere non sarà mai temuto da chi l'aiutò né rispettato da chi
temuto da chi l'aiutò né rispettato da chi gli deve obbedire. b. croce
stessa intensità. bisticci, 3-530: da tutti gli stati che mutorono nella città
innamora [lidio] e, parimente da lei amato, più volte, vestito da
da lei amato, più volte, vestito da donna, seco a sollazzarsi va.
. caro, 2-345: ecco che da tenedo (m'agghiado / a raccontarlo
vii-6: chiunque per inavvertenza fosse stato da noi preterito, ci scusi; e sappia
una ruina di grandissime pietre, e da quella scesono nel settimo cerchio, el
ant. parere, opinione. giacomo da lentini, 34: canto per la più
contra parimento. = deriv. da parere1. pariménto2, sm.
mai parimento. = deriv. da pari1. parìmula, sf.
turbine. buti, 1-685: da quella montagna venne uno impeto di vento
di area pis.), deriv. da pari1, col suff. dei dimin
crisobalanoidee. = deriv. da parinario. parinàrio, sm.
dotta, lat. scient. parinarium, da un vocabolo di origine caribica.
monte marpesso sull'isola di paro e da altre isole minori del gruppo delle cicladi
parie / montagne i fianchi aprirò / e da le rotte viscere / le gran colonne
dal gr. itàpicx;, deriv. da iiàpo <;, 'paro '
. 7ra- putoìtt), comp. da 7tapa 'presso 'e uttatt) '
boschi, il numero delle foglie varia da tre a sei, ma più spesso si
. evidente, visibile. uguccione da lodi, xxxv-1-618: tu [dio]
mi creassi en forma parisente. ruggerone da palermo, 166: lo nibio.
a tal partito. = da un lat. * parescens -èntis, part
dotta, lat. parisiensis, deriv. da parisii '[galli] parisii '
par paris (v. pari1) e da syllabique 'sillabico '.
pam (v. pari1) e da syllabe 'sillaba '. parisino,
dotta, lat. paristnus, deriv. da parisii '[galli] parisii '
potete dire; c'è qualche differenza da me a cotesto disgraziato; giusto quanto
elettorale. -uguale numero di voti ottenuti da più avversari nell'ambito di una contesa
parità dei poteri d'acquisto quella formulata da g. cassel, secondo cui il
. -errore di parità: errore rilevato da un controllo di parità. 11.
punti diventati che sono in tre dadi da sette in giù e da uattordici in
in tre dadi da sette in giù e da uattordici in su; e però quando
dicono permutazioni di uguale parità quelle ottenute da una permutazione fondamentale entrambe con un
che non sono molti quei che abbiano da quel consiglio il carico che ho io
cesare. -trattare con intera parità: da pari a pari. r. zeno
lat. tardo parìtas -àtis, deriv. da par paris (v. pari1)
gravidanze già sostenute. = voce tratta da [ovi] parità, [ovovivijparità,
). -in partic.: formato da un numero uguale di rappresentanti per ciascuna
= dal fr. paritaire, deriv. da paritè 'parità '. paritarismo,
= dal fr. paritarisme, deriv. da paritaire (v. paritario).
diverse parti. = deriv. da paritetico. paritètico, agg.
). -in partic.: costituito da rappresentanze numericamente equivalenti per ciascuna delle parti
cui fanno parte imprenditori pubblici e privati da una parte, dall'altra i rappresentanti dei
lavoratori, con in mezzo la figura paterna da socialista borghese, in pantofole, del
= dal ted. paritàtisch, deriv. da paritàt 'parità '. parivago,
zinco. = nome d'azione da parkerizzare; cfr. fr. parkèrisa
piante della famiglia mimosacee, rappresentato da una de cina di specie
di saliva. 2. affetto da parkinsonismo (una persona). =
2. per estens. sindrome caratterizzata da disturbi motori molto simili a quelli del
forma di ideazione ossessiva e impulsività; da manganese, quando ha origini tossiche,
o 'paralisi agitante ', descritta da parkinson nel 1817), che sopravvengono talvolta
non tutta la lingua parlata è parlabile da tutti e in tutti i casi; né
. = agg. verb. da parlare1. parlachiaro, sm.
. v. borghini, 4-169: da questa parte era la larghezza sua [
sua [dell'anfiteatro] e la lunghezza da s. simone alla piazza de'peruzzi
ii-660: l'architetto maroni m'ha fatto da guida nelle nuove fabbriche del vittoriale.
, più probabile un'origine longobarda (da bero-lais o bero-laz o bero-leih 'luogo dove
di orsi 'o, ancora, da bero-laz 'stalla, serraglio per orsi
. pubblica discussione, trattativa. pace da certaldo, 40: essendo...
. ant. parlacion, nome d'azione da parler 'parlare ', passato anche
tiamide, fatto dell'isola un luogo da parlamentare pubblicamente, si pose a sedere
cardinale. tesauro, 2-20: parlamentando da nave a nave con andromaco, né avendo
la città se non cacciava i corinti da tauromino. gozzano, i-1215: eziano parlamenta
affetto terreno. -discutere per ottenere da qualcuno concessioni o autorizzazioni o comunque un
chi si univa in crocchio, e già da molti si parlamentava del partito da prendersi
già da molti si parlamentava del partito da prendersi. marchesa colombi, 74:
marina, chieder notizia o dar ordini da una nave all'altra per mezzo della
n. n. = denom. da parlamento, n. 1-3; cfr.
frasario parlamentare d'uomini che hanno, da lungo, patria, unità, potenza non
minacciati, l'una e gli altri, da un'irruzione di carri armati che,
che si manifesta con accesi toni polemici da parte degli opposti schieramenti che costituiscono il
un indirizzo politico o su una decisione da prendere. leoni, 564: il
proposta di legge avanzata dal governo o da uno schieramento politico del parlamento in seguito
ha subito la più pesante sconfitta parlamentare da quando è entrato alla casa bianca.
, anche permanenti, composte in modo da rispecchiare la proporzione dei gruppi parlamentari.
la bocciatura in parlamento. -frequentato da membri del parlamento. p. petrocchi
attitudine parlamentare e costituzionale, separandosi nettamente da quelli che sono rimasti al di fuori
croce, iii-22-177: il socialismo, che da rivoltoso era diventato parlamentare, da parlamentare
che da rivoltoso era diventato parlamentare, da parlamentare del * tutto o nulla
dignità delle idee politiche. -costituito da deputati eletti dai cittadini. periodici popolari
ancora fragile e chiede cautele. -caratterizzato da un tale sistema di governo (una
provincie lombardo- venete, è mistero da lasciarsi alla scienza parlamen tare
resoconto dell'attività del parlamento tracciato da un cronista a ciò autorizzato. -disus
, 5-135: avrei voluto, c'è da figurarselo, dire al grande parlamentare,
valorosamente i parlamentari. = deriv. da parlamento, n. 4-6; cfr.
bianche o simili, che viene autorizzato da uno dei belligeranti a entrare in contatto
, concludere armistizi. = deriv. da parlamentare1, n. 2; cfr.
d'amore'. = deriv. da parlamentare1, n. 1.
, così rimetto la cosa a una transazione da concludersi parlamentariamente a brusuglio.
è inteso ad assicurare ed a tutelare da ogni impedimento questa riunione [della camera
sospetti e i tumulti. -costituito da membri di un parlamento (un organo
nostra costituzione parlamentaria. -che dipende da un parlamento civile, che si regola
s. paolo. = deriv. da parlamento, n. 4-6; cfr.
bastimento parlamentario. = deriv. da parlamentare1, n. 2; v.
affrica né d'italia, ma di portafogli da contrattare. è l'ultimo obbrobrio del
moderna... è stata forse intravista da giorgio sorel... per una
il parlamento. = deriv. da parlamentare3e parlamentariox; cfr. fr.
; sbertato prima e docilmente accettato poi da luigi napoleone, che dalla sua prigionia non
7-25: la lotta contro il parlamentarismo da parte di giolitti, e non l'
si sono parlamentarizzati. = denom. da parlamentare3, col suff. dei verbi fre-
parla - mentatori per lo popolo schifassono da poi lo esemplo de'gracchi.
gravità. = nome d'agente da parlamentare1, n. 1.
loro parlamenti. = deriv. da parlamento. parlaménto, sm.
et al nostro signore imperatore. giacomo da lentini, 26: vorria servire a
asconde per li falsi parlamenti. bartolomeo da s. c., 36-3-3: non
/ vanno spiacenti, / contenti che da lunga sian mirati, / non sono innamorati
lor tengono scede. s. bernardino da siena, 670: non ti ponare a
ch'e'fa per disobbligarsi dalla scritta da se stesso prodotta sen- z'esserne ricercato
se stesso prodotta sen- z'esserne ricercato da alcuno. cesarotti, 1-xxv-52: allora
-anche: capacità di parlare in modo da persuadere, da commuovere, da farsi
di parlare in modo da persuadere, da commuovere, da farsi capire chiaramente.
modo da persuadere, da commuovere, da farsi capire chiaramente. pier della vigna
pier della vigna o stefano protonotaro o giacomo da lentini, 419: lingua non potè
; eloquio; parlata. giacomo da lentini, 33: sovente mi doglio e
alma gentile, / perché sì tosto se'da me partita? seneca volgar.,
clemente natura di questo capitano, commendato da loro il suo prudente e saggio parlamento.
da l'angelo aveno lo parlamento, / andén
corta o in altri simili modi, da una città all'altra o da una
modi, da una città all'altra o da una provincia all'altra. ulloa [
a parlamento una nave vuol dire chiamarla da vicino per poter parlar con essa.
alla città d'arezzo a parlamento. andrea da barberino, iii-75: fiovo mandò per
in carpi, ferito gravemente nel volto da uno scoppio, mentre era in parlamento di
mentre era in parlamento di arrendersi. da porto, 1-105: massimiliano assegnò agli ambasciatori
: si tagliò la testa ancora a giovanni da pavia, guerriero di gran nome,
una comunità politica libera (cioè retta da governanti elettivi) e indipendente o autonoma
controversie giudiziarie, doglianze e petizioni proposte da singoli e riguardanti per lo più abusi
detrimento di quello monarchico; era costituito da rappresentanti dei vari ordini o stati,
bicamerale), di cui una composta da rappresentanti eletti direttamente dai cittadini dello
composta, a seconda dei casi, da esponenti di ceti tradizionali o di corpi
sociali intermedi o di interessi settoriali o da rappresentanti elettivi di entità territoriali autonome.
il primo parlamento italiano con gran solennità da vittorio con dignitoso discorso. s.
parlamenti. = nome d'azione da parlare *; per il n. 5
fina. -sostant. francesco da barberino, i-60: quinci coglier om deve
grillo parlante, e abito in questa stanza da più di cent'anni. e.
personaggi di bosch e di goya, da non essere sicuri se erano uomini o
viva. -sostant. francesco da barberino, i-74: mover come fanciullo /
potrà piacere. muratori, 4-90: da lui sappiamo ancora che quel restituto nello
alla commozione della favola. -accompagnato da parole (un gesto). zena
scritte sotto il nome delle nobili donne antiche da ovidio, e in molti epigrammi ne'
la bocca un giovine seminudo, accompagnato da una bella e amabile sonatrice di lira.
che vi si esercita. -accompagnato da un motto (un'impresa).
: ambiente dotato di un'acustica tale da permettere di udire perfettamente ciò che viene
le nazioni d'europa, sieno poi stati da migliaia di scrittori, e da milioni
stati da migliaia di scrittori, e da milioni di parlanti attribuite poi esclusivamente agli
, meno probabilmente, la fissarono loro da sé; e così fissata l'introdussero
per chiacchierone. = deriv; da parlante, sul modello di ciarliere.
dire che metta anche talvolta una parlantina da rimbambiti. manzoni, pr. sp.
una disinvoltura, una parlantina, insolita da gran tempo. rajberti, 2-99:
la parlantina. = deriv. da parlante. parlantino, agg.
arcinbolde molto complite. = deriv. da parlante. parlanza, sf. ant
prese a firenze. = deriv. da parlare1, col suff. dei termini di
, chiamato disgressione. = deriv. da parlare'.
per mezzo del linguaggio articolato. uguccione da lodi, v-152-182: ne vols salvar e
: ne vols salvar e guarir / da quele penne crudelissime, / q'e tanto
regie audir né cor pensar. giacomo da lentini, 25: amor è che tacente
, conv., iii-vii-8: è da sapere che solamente l'uomo intra li
; discorrere, discutere. giacomo da lentini, 40: tal è lo mi'
fede, ma semplicemente parlando, forse da vino o da soperchia letizia riscaldato,
semplicemente parlando, forse da vino o da soperchia letizia riscaldato, era venuto detto
lo diletto mio. s. bernardino da siena, 122: io voglio stamane parlarvi
medesimo ogni volta che gli vien commandato da gli avvocati; il tempo concesso a
così storto, prendendo il metodo proposto da tanto tempo, d'osservare, ascoltare
temendo, se parlasse, non fosse da lui conosciuta. giuliano de'medici,
parlava lo spirito, e io pendeva da la sua bocca. cesarotti, i-xvi-1-281
convenienza del linguaggio del soggetto. giacomo da lentini, 35: al mio vivente,
parla di falla - gio. betto da pisa, 338: oi splendiente viso /
, / vanno spiacenti, / contenti che da lunga sian mirati. idem, conv
voi credete, madonna, che noi parliamo da scherzo e da gabbo; ma noi
, che noi parliamo da scherzo e da gabbo; ma noi parliamo da dovero e
scherzo e da gabbo; ma noi parliamo da dovero e desideriamo esser su 'l fatto
, certi passi strani e difficili, come da sé riescono insoavi, così ancora nelle
cesari] intende parlar male il parlar diverso da quello a cui gli è piaciuto di
/ non parlereste pur di vanitate. giacomo da lentini, 50: di quello viso
corrono. e 'fama 'ha origine da un vocabolo che suona 'parlare '
io (179): non siete ragazza da guastar sulla fine una cosa fatta bene
forte non gli parla non è inteso da lui. imbriani, 1-129: se non
dante, conv., ii-xm-14: appare da mane [la retorica], quando
l'uditore lo rettorico parla, appare da sera, cioè retro, quando da
appare da sera, cioè retro, quando da lettera, per la parte remota,
dall'uomo che si deve elogiare; circondato da tutte persone fidate quanto si vuole,
: a cui la buona femmina ammaestrata da ricciardo, disse: « sete voi
con certi secreti che ci sono venuti da pisa e dichiamo loro che non potranno
quello popolo d'israel fosse in parte da li suoi profeti ammaestrato, ne li
amoroso con qualcuno. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
oggi una giovine, alla quale discorrevo fin da quest'estate. [ediz. 1827
giovane, alla quale io parlava fino da quest'estate]. cantù, 1-158
]. cantù, 1-158: io da un pezzo parlavo colla rita, figliuola d'
. idem, conv., i-11-2: da due macule mondare intendo primieramente questa esposizione
profetico spirito l'avea fatta parlare. andrea da barberino, ii-249: l'ambasciadore non
in fondo al silenzio venerabile, parole che da secoli stanno ancora in cammino. parole
ogni cosa per sé sanza avere accattato da altri. -con riferimento a una
questo angelo è questa nostra nobilitade che da dio viene, come detto è,
vostro ingegno, / però che solo da sensato apprende / ciò che fa poscia a'
., 35 (620): erano da pochi momenti in quella positura, quando
2-182: molti fra i ritratti dipinti da pontmartin vivono, parlano, escono fuori
che 'l ventre gonfio cominciò a parlare da sé. muratori, 8-i-270: la
: voi che siete qui, raccomandate da mia parte i miei figliuoli a ser lapo
felicemente diverse lingue. sacchi, 3-16-86: da questi [accenti] dipendeva nella greca
abbia mai detto che ho imparato ed imparo da me sola, senz'aiuti d'uomini
come si parla a chi è abbandonato da dio, e non può più far
noce. -parlare con sé, da sé o fra sé: esprimersi a
parlare ': l'uomo parla non solo da sé, volgendo la parola a chi
330: guardati... da uomo che non parla. ibidem, 333
6222), * paraulàre, denom. da parabola (v. para
desio, / lo quale è in me da poi / ch'i'vidi quel che
nostro parlare dall'uomo drento. andrea da barberino, iii-59: fiovo, cercando
di santo pietro. s. bernardino da siena, iv-16: è molto disonesto i
versi confusi ardenti e amari: / da polir mei parlari / tempo non è,
parlari / tempo non è, ma sì da lacrimare. ariosto, 9-57: qui
annunzio, 3-328: i parlari oziosi propagavansi da un capo all'altro; dall'uno
lo stato d'animo manifestato. giacomo da lentini, 47: da tutta gente tenut'
. giacomo da lentini, 47: da tutta gente tenut'è migliore / chi
e del dittare. s. bernardino da siena, iii-171: sono più molli e
prima sorte di parlar festivo s'ha da fuggir, narrando ed imitando, di
in pensiero com'era sempre delle parole da usare e dell'efficacia dei gesti, intercalava
. boccaccio, vili-1-91: perché saranno da biasimare i poeti, se sotto favolosi parlari
, 10-49: per esser tai parlari da aristotele chiamati ignudi e spogliati, non
ignudi e spogliati, non s'ha da intender che sian privi di ritmo. vico
natura (cioè vi si fa il transito da una voce all'altra con un continuo
può discernere). = deriv. da parlare2. parlaro, v.
iaxé atraita, apara- letica e abandonà da ogni oficio de le sue menbre. a
altrimenti fermo, che fa colui che da lunga paralisia è percosso. guglielmo da
da lunga paralisia è percosso. guglielmo da saliceto volgar. [altieri biagi],
dà forza alle membra indebolite, massimamente da perlesia. garzoni, 1-153: fan vista
peccatucci perdonabili codesti, e puniti abbastanza da quella specie di paralisia che lo assaliva
ereditata teosofia cattolica io non potrei esporvelo da questa cattedra, in questo momento.
con una... amorevole parlata da padre. a. cattaneo, i-232:
fresca parlata sconcertò ancora claudio che, da subalpino illetterato, non amava le donne buone
m. -ci). ant. colpito da paralisi. vangeli volgar.
e parlatici. = deriv. da parlasia; cfr. spagn. perlàtico.
. = agg. verb. da parlare1. parlato1 (part
patina non è il colore. di là da queste prime apparenze, lo studio di
nostri più antichi padri e tuttavia parlata da questi eredi legittimi e più avventurosi.
, 1-184: era accompagnata la reina da molti parlati. ser giovanni, 3-309
che dovessono venire a corte. andrea da barberino, iii-185: al papa fu
nelle cause pubbliche e private. guidotto da bologna, 1-8: il ben parlare si
parlata sconcertò più ancora claudio che, da subalpino illetterato, non amava le donne buone
ne possa de ciò rascionare. bartolomeo da s. c., 36-2-10: sia
dominici, 1-99: ancor ti guarda da parlatrici e discorrenti di luogo in luogo
di luogo in luogo. s. bernardino da siena, 446: non usare d'
pensione annuale di qualche migliaio di scudi da mantenermi decorosamente nella mia condizione.
lui [rinaldo degli albizzi] commissione da tutti fu fatta che fusse il primo
in quella dei lavori forzati in vita da subirsi nella galera di ponza -continuava il
-parlatore della legge: legislatore. marsilio da padova volgar., i-viu-i: mostrato è
negli studi. piccolomini, 10-17: da così fatti mescolamenti di sillabe brevi e
poetica. = nome d'agente da parlare1. parlatòrio (disus.
se non al parlatorio. s. caterina da siena, ii-67: non si diletta
parlatoio, e picchiato alla ruota e rispostole da una monaca, la pregò che volesse
maestro, riprovo il disagio che già da ragazzo. bacchelli, 1-ii-365: cecilia si
epistolare. ser dini, 1-79: da poi che frate schiù china le ciglia /
suor celestina. = deriv. da parlarex; cfr. lat. mediev.
/ risuscitando a vostra parladura. francesco da barberino, ii-266: ogni sottil parladura
bibbia volgar., vi-239: è da odiare colui che è disposto al molto favellare
gli altri animali. s. bernardino da siena, iii-263: l'arte de'dicitori
sì chiara parlatura ch'ella sia intesa da tutti gli uomini. 4.
avvertimenti di maritaggio, 12: allùngati da lei [dalla donna] le tue
: la parlatura del proemio è dissimile da quella della proposizione. oliva, i-3-334:
con queste precise parole mi fu risposto da quel montanino, e non mi ricordo
linguaggio articolato; favella. francesco da barberino, i-83: se tu sedrai in
intelligibile parlatura. = nome d'azione da parlare *; la var. parladura è
parlazióne. = nome d'azione da parlare1. parlèra, sf.
parlèra, sf. region. balcone sporgente da un edificio pubblico che nel medioevo veniva
cantù, 504: presto furono tolti da questa idea al vedere sulla 'parlerà
voce di area sett., deriv. da parlare1. parlesìa, v.
), agg. region. colpito da paralisi o dalla sindrome del parkinsonismo (
parietico il dì secondo che egli fu preso da tale infermità. baldinucci, 9-iv-45:
per lo più alle mani) provocato da un'emozione, da turbamento, da
alle mani) provocato da un'emozione, da turbamento, da inquietudine. lorenzo
da un'emozione, da turbamento, da inquietudine. lorenzo de'medici, 5-9
in ritardo! devo cominciare un lavoro da perderci gli occhi, e avrei bisogno
questo panettiere? = deriv. da parlare1', cfr. anche napol. parlèttìerè
. = ag>g. verb. da parlare1. parlière (paritàri,
de li parlieri falsi maldicenti. bartolomeo da lucca, lxiii-94: biasma li parlieri
donna contan lor pe- sanza. francesco da barberino, iii-71: di comunal pia-
/ e cercando costei / guàr- dati da colei / ch'è troppo gran parliera /
v. malparliere. = deriv. da parlare1; cfr. anche fr. ant
scorrono via. = deriv. da parlare1. parlisìa, v.
d'affari. = comp. da parlare] 1 e [radiofonico (v
spaventoso. = deriv. da parlare1. parlottaménto, sm.
altro. = nome d'azione da parlottare. parlottante (part.
bassani, 5-149: la fontanella assediata da donnette parlottanti.
173: essendo appiattati nel fossato assai da presso alla fortezza, sentivamo il nemico
il distinguerne i detti. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
, / parlottano nei quieti mutamenti / da ora a ora. -cinguettare fittamente
museo, gemere lentamente a gocciole sonore da un piccolo congegno metallico che il giro
continua, a bassa voce; brusio prodotto da più persone che parlano sommessamente; parlottio
. garbavate più assai che il rimanere da mattina a sera nella cucina dei padroni
. per estens. gorgoglio sommesso prodotto da acque che scorrono, da fonti che sgorgano
sommesso prodotto da acque che scorrono, da fonti che sgorgano. pascoli, 1135
d'un fonte. = deriv. da parlottare. parlucchiare, tr. (
conduce a brusselles un gran rivellino, chiamato da loro parma o... scudo
dotta, lat. parmàtus, deriv. da parma (v. parma1)
della famiglia dello stesso nome, stabilito da acharius, che ne prese il nome
dotta, lat. parmènsis, deriv. da parma 'parma '.
cortigiani. si propose che la patata da allora mutasse nome e si chiamasse parmen-
= voce di area pis., da un lat. volg. * paumentum (
3. territorio circostante a parma, da cui dipende. sanudo, i-1080:
la moglie,... accompagnato da molti cittadini bolognesi, passa in parmeggiana
. femm. di parmigiano, voce introdotta da giambattista bodoni (1740-1813), con
, 700: il cacio è cosa più da nostri pari, /... /
. melanzane alla parmigiana: pietanza costituita da melanzane tagliate, talvolta intinte nell'uovo
mente, economicamente o culturalmente dipendente da parma (con partic. riferimento al
catin di lavatura. = deriv. da parnaso, col suff. degli avv.
fantasia di cantare. = denom. da parnaso. parnàseo, v. parnasio
parnasésco seme. = deriv. da parnaso. parnà$ico (parnàssico)
alamanni, 7-ii-200: veggia l'ardor gentil da palla amato, / il parnassico allòr
del parnasio / coro. giovanni antonio da poppi, lxxxviii-n-739: le muse tutte del
satiro intra- venne, / che provocò da la parnasia corte / il biondo apollo
i-239: scendean pur lietamente inghirlandati / da daulide i focesi, e aa pitone /
o n
questa era una decorazione di un gabinetto da studio, questo è qualche cosa,
la canzone con strofe libere, diversa da quella degli schemi petrarcheschi. papini,
di tanta parnasseria. = deriv. da parnasso1. parnassescaménte, avv.
, per parnassescamente / farla ed intera da) capo alle piante, / mai non
; fusti scapiformi; fiori di colore da bianco a giallo pallido, ermafroditi,
a giallo pallido, ermafroditi, caratterizzati da nervature ben visibili; 5 stami alterni
montale, 12-68: come siamo lontani da ogni parnassianesimo e dannunzianesimo; e com'
il linguaggio. = deriv. da parnassiano. parnassiano, agg.
12-408: la storia di arianna versificata da quel re dei pompieri parnassiani chiamato ca-
la mentalità. carducci, iii-24-365: da quei fascicoli [di mario ra- pisardf
= dal ir. parnassien, deriv. da parnasse (v. parnaso).
e della tribù de'papillonidei, stabilito da latreille a scapito de'papiglioni di linneo
tua scura. = deriv. da parnaso. paro1, sm.
. tardo parus 'cinciallegra ', da connettere con parra (v. parra,
fa paro. = deverb. da parare1. paro3, v.
in età, situazioni e contesti differenti da quelli originali. -anche: il genere
valore collettivo. bettini, 1-322: da trent'anni la parodia copre di ridicolo
/ questa vieta elegia, / morto da parodia. -per parodia di qualcuno
: avrebbe potuto parere non molto dissimile da una attrice ardimentosa, di [uelle
è l'abbozzo deforme che l'artefice scaglia da se con disdegno, perché troppo diverso
dal gr. trocpcpsla, comp. da tcapà 'quasi 'e ó>8t) *
parodiache, capricciose. = deriv. da parodia. parodiare (parodare)
esplosione di commodo. sbarbaro, 1-257: da chetarsi infine non resta che il succio
dir villanie. = denom. da parodia; cfr. fr. parodier (
, rovi- 1982], 9: da tutto ciò consegue che la filosofia ironica
voce dotta, gr. toxpcpsixót;, da tcaptpsia (v. parodia).
dotta, gr. 7rapo8txó <;, da 7càpo8o <; (v. pàrodo)
gr. 7raposixó <;, deriv. da 7ràpo8o <; (v. pàrodo
il loro fascino, già attorniati non solo da critici ma da schernitori e parodisti.
già attorniati non solo da critici ma da schernitori e parodisti. manifesti del futurismo
mille volte. = deriv. da parodia. pàrodo (pàrodos)
maggiore dei teatri greci, che sovente da ciascun lato dell'edilìzio conduceva nell'orchestra
; (femm.), comp. da napic 'presso 'e &8ó <
= voce dotta, gr. 7raptp8ó£, da trapala (v. parodia).
de l'aere, quando soffia / borea da quella guancia ond'è più leno,
civitetta, 207: demmo el podere da casale de la villa de pocolle, de
sono io dessa d'anni cenventuno, / da parte della gran vecchia paruffia.
: à dato el ke- rico da san qeno ii staia ordei ke lo dè
de mense agosto. = deriv. da pardjjfia. paròla (ant. paràola
). unità linguistica (costituita anche da un singolo elemento fonetico) dotata di
, frase, discorso (anche costituito da un solo vocabolo olofrastico, per lo
questa cosa no è mistero. giacomo da lentini, 26: per intendanza de le
... / l'anima tua è da viltade offesa. petrarca, 170-9:
mai formar parola / ch'altro che da me stesso fosse intesa. boccaccio, dee
1-45: non chiederci la parola che squadri da ogni lato / l'animo nostro informe
di cristo sulla croce: le frasi da lui pronunciate, secondo la testimonianza dei
. -passo, brano estrapolato da un contesto più ampio (e per
). cavalca, 20-47: essendo da lui curato d'una grave infermitade,
infermitade, volendogli dare molta pecunia, udì da lui quella parola che cristo disse ai
dieci che n'hai spesi: parola molto da notare, non per diventare sordido,
, i-1208: il mio sguardo fu attirato da un villinetto color rosa, che aveva
fra dio e l'uomo. zanobi da strafa [s. gregorio magno volgar.
sua è in amaritudine e iddio ha nascosa da me la parola. -rumore
parola. -rumore, suono prodotto da uno strumento o generato da un fenomeno
suono prodotto da uno strumento o generato da un fenomeno naturale a cui è attribuito
coro diceva parole mai udite, impossibili da riportare e da ricordare, parole come
mai udite, impossibili da riportare e da ricordare, parole come talvolta si crede
gli altri parole molto disconce e da non sentirsi in bocca d'uomo. g
che paraule di buscia faccia di lungi da te. ser giovanni, 3-279:
, non parole. s. caterina da siena, iv-7: chi cognosce la colpa
il grano..., no certo da noi;... bisogna veder il
, iii-9: sapiendo che è più tosto da obe- dire alla intenzione della legge che
vento', v. vento. -parole da donne, da sera, da veglia:
. vento. -parole da donne, da sera, da veglia: discorso,
-parole da donne, da sera, da veglia: discorso, narrazione, racconto
-questo ragionamento / so che saranno parole da sera / che come fummo ne le porta
gli risponde: 'elle son parole da donna 'o 'da sera ',
elle son parole da donna 'o 'da sera ', ciò è da veglia
'da sera ', ciò è da veglia; o veramente 'elle son favole
. leggenda aurea volgar., 1058: da molte chiese era invitato di predicarvi la
che chiamano ministri, ricercati e chiamati da diverse bande di francia, per andar a
antico e del nuovo testamento, intercalata da un salmo responsoriale e da un canto
, intercalata da un salmo responsoriale e da un canto di acclamazione, alla quale
karta per mano di ser ro- len90 da suvigliana, conpiuta, ke ne diede parola
superi., con valore scherz. da ponte, 1956: giochiamo! -cento zecchini
- parolissima. -parola di o da cavaliere, galantuomo, principe, re
dubito che questo abboccamento non sia parola da prìncipi, ma passi per questa volta
f. frugoni, 3-ii-481: ahi parola da cavaliere, quante semplici donzelle hai tradite
non era ambizione, credetelo, arola da re!... pensavo soltanto al
ghisa diversi uomini del paese ora vestiti da contadini, ora in altra maniera,
creazione è la parola, che è data da dio, non creata dall'uomo.
..., la rieccita o da quella è reciprocamente rieccitata. foscolo
486: questa è la consolazione che da voi altri sogliamo ricevere, di parole
g. villani, 5-31: i conti da porciano mai non vollono dare parola per
prima alla corte dell'imperadore e avesse da sua maestà parola di poterlo licenziare.
-ordine, comando (anche emanato da dio); consiglio di comportamento,
e vinti, ritornaro a la parola / da la qual furon maggior sonni rotti.
. nel ricever gli ordini o sia parole da qualunque persona che averà credito nelli cartulari
[rezasco], 116: partite da girarsi senza occasione di prender le parole.
, 7-109: a pena udir potessi da lui questa / parola, ch'es-
gioco nel quale la soluzione è data da alcuni vocaboli scelti e disposti l'uno
l'uno sopra l'altro in modo da formare, leggendo dall'alto in basso
dell'originale, del fr. parole da je passe parole * passo parola ')
l'ultimo a esprimersi, se condivisa da tutti i giocatori, comporta l'annullamento
base, detta piatto di parola, da cui iniziare la giocata). 20
: motto segreto e convenzionale, costituito da un singolo termine o da una breve
, costituito da un singolo termine o da una breve frase, assunto come segno
va là? -alpini. -parola. -can da l'ostia, sacramento, no te
fa un gran parlare di umanità qui da noi, su giornali e riviste: adesso
di compiere una determinata azione, rivolto da un superiore di grado ai subordinati (
domandorono dell'oste, né come avea da desinare, ma alla prima parola domandorono
di qualcuno: prestare fede a quanto da lui detto o promesso. varchi,
parola, a parola per parola; da parola a parola, di parola a parola
(riferire o tradurre). bartolomeo da s. c., 9-4-12: essendo
, che pare fosse ricordato quasi a parola da dante nel suo stupendo episodio del '
teoricamente, in astratto. muscia da siena, vi-518 (1-11): sì
: ché egli, per quanto fisicamente così da poco e malaticcio, lasciò l'ufficio
-espresso a voce, verbale. fausto da longiano, 1-iv-1: sopra dicemmo ogni differenza
, 1-i-549: tu piangi; e hai da capirla anche tu che un vigliacco simile
-comporre parole: dire falsità. bartolomeo da s. c., 170: io
come fanno coloro che si chiamano 'rosaioni da damasco', onde nacque quel proverbio plebeo
mezza parola: fare una promessa condizionata da una serie di eventualità. tommaseo [
eccessivamente loquace e verbosa. bartolomeo da s. c., 36-2-5: non
discorsi o anche per dispute e litigi da un minimo pretesto.
fatti', essere un parolaio. andrea da barberino, i-191: chiamò uno..
nencio, e fatto le parole, da mona margherita si partirono allegri e lieti
dandolo, lii-4-41: prega di esser sovvenuto da detta chiesa di tanto; il qual
, pel quale poteva riputarsi burgoyne sciolto da quella ch'egli stesso aveva dato.
le parole, tanto si sentiva colto da vertigine. pirandello, 8-1000: non sa
sapere cosa rispondere, non aver nulla da dire. tommaseo [s. v
consiglio. sercambi, ii-79: partironsi da parole. -passare parola: trasmettere
: trasmettere un ordine o una notizia da persona a persona fino a informarne tutti
lo più con leggerezza e faciloneria, da una persona, esigendo che se ne
alcuna quistione. -pigliare la parola da qualcuno', riceverne direttive, prenderne ordini
-rendere la parola a qualcuno: scioglierlo da una promessa, da un voto.
qualcuno: scioglierlo da una promessa, da un voto. manzoni, pr.
m'è parso che due fossero uniti da dio, voi altri eravate quelli: ora
fede, credergli, fidarsene. da mula, lli-3-408: star alla parola d'
parola colle libere note a essi inviate da napoli. -stare sulle brave parole
. chiari, 2-i-10: quando io abbia da voi quel molto che or vi domando
in parola: che c'è più spesso da pentirsi d'aver parlato, o peggio
il corpo. le parole son pasto da libri. idem, 367: e
ad ognuno. ibidem, 144: parole da sera, il vento se le mena
ibidem, 256: le parole son pasto da libri: parola sta qui sempre in
. * par aula, con evoluzione semantica da 'comparazione 'a 'parabola 'e
di levità, e sino insulse dicono parolacce da beffarle. magazzini, 15-93: non
potevano attraversar le piazze senza esser assaliti da parolacce. verga, 2-3x1: la
naturale. monelli, 2-130: parolacce da trivio, da suburra, da circo,
, 2-130: parolacce da trivio, da suburra, da circo, sonavano come
: parolacce da trivio, da suburra, da circo, sonavano come poetiche sulle sue
'parolacce ': anco bestemmie. parolacce da far rizzare i capelli. tozzi, vi-669
2. vocabolo, espressione impropria, da evitare nell'uso in quanto dialettale o
, 804: intanto io aveva saputo da lui il motivo principale della sua repentina deliberazione
. ed erano state le esageratissime calunnie da lui udite in casa fratta a danno
, in fondo, e astrazion fatta da tutte le loro espressioni umanitarie, essi
pedanteschi e gelati (come pur sono, da pochissimi in fuori), se il
, se il genio non fosse stato inceppato da troppe regole inesorabilmente imposte, patrocinate dalle
qualche commozione. 7. caratterizzato da un esagerato purismo linguistico (un periodo
promettitore promesse. = deriv. da parola. parolàio2, sm. letter
di menzogne. = deriv. da parola, sul modello di semenzaio, ecc
aveva ingollato. = deriv. da parola. parolante, sm. letter
e musichieri. = deriv. da parola, col suff. del part.
gadda, 15-139: son uso parolare poco da patria, e in quella vece soglio
spesa straordinaria. = denom. da parola. parolato, agg.
italia si dispoglia dei vecchiami 'parolato da un fronte di cavalieri culturali e musicato
sul posto. = deriv. da parola, col suff. del part.
d'animo. marini, i-193: da questa giudiciosa scelta di voci che meglio
favellare. = nome d'azione da paroleggiare. paroleggiare, intr.
delle parole. = denom. da parola, col suff. dei verbi frequent
e sociale. = comp. da parola e liberistico (v.).
/ quindi escon le cortesi parolette / da render molle ogni cor rozzo e scabro
marino, 1-2-109: vinto il pastor da parolette tali / e da tanta beltà legato
il pastor da parolette tali / e da tanta beltà legato e preso, /
d'incuoramento compassionevole, sarei l'uomo da sorger -pur nella rovina -a dar spallate e
e ingiurioso. s. bernardino da siena, 317: se ti fusse detta
d'ogni minima paroletta, alle volte da essi nemmeno intesa. g. gozzi,
con mano i mali effetti delle calunnie da lui avvalorate con mezze parolette e con
età fu dato a l'arte / da vender parolette, anzi menzogne. gozzano,
le parolezze. = deriv. da parola. pàroli, v.
futu- riste. = comp. da parola e dal femm. di libero1,
x-2-10: muore a verona, cadendo da cavallo, boccioni, soldato d'artiglieria
veloce simultaneo. = comp. da pardjà \ e libero *, con aplologia
= dal fr. parolier, deriv. da parole * parola '. parolina
apriva bocca e appena si lasciò dire da me sommessamente alcune paroline. manzoni,
, iii-2-192: guglielmo allora la stringeva da mozzarle il fiato e le diceva all'
via due altre paroline, tali forse da sporcare le orecchie castissime d'una monaca.
imbriani, 4-228: perché il demonio ha da essere osceno e cinico, gli ficca
: può avere l'origine bene spesso da una scintilla, da una lezione curiosa,
origine bene spesso da una scintilla, da una lezione curiosa, da una parolina
una scintilla, da una lezione curiosa, da una parolina, da un pensieretto.
lezione curiosa, da una parolina, da un pensieretto. manzoni, pr. sp
le fece intendere accortamente che aveva qualcosa da comunicarle, e le disse la sua
mi raccomando, vedete: quanto porgete da bere al re, di grazia una parolina
gli stomachi o aggravare le ciglia da un profondo letargo. = deriv
profondo letargo. = deriv. da parola, sul modello di parlottìo, ecc
voce di area napol., deriv. da paro (v. paro1) e
voce ai area sett., deriv. da un lat. volg. * parió
, importanza. s. bernardino da siena, 960: oh, se tu
la parolona e la declamazione retorica progettata da prima, scaturisce spontaneo, sobrio. papini
, e spero che se caveremo la pelle da questa guerra, vorrai essere mio amico
rispose. 2. vocabolo composto da un elevato numero di sillabe.
d'un piede e mezzo, e da noi per avventura paroioni. =
della filosofia. = deriv. da parola. parolòzza, sf.
senza divario. = deriv. da parola. parolàccia (paroluza,
ch'io vi scrivo. s. bernardino da siena, 32: non lassando una
, riprensione; offesa. zanobi da strata, 45: se pure con una
, frase quasi impercettibile per la distanza da cui è pronunciata o per il tono
... che non sia inteso da chi si posti al pilone diagonalmente opposto dell'
leonardo del guallacca, 332: chi voi da lor campare / tagli la lor paruma
dial. pic colo cavo da ormeggio, in partic. delle tonnare.
antenna per ricevere l'amante, piccola corda da tirar reti da pesca e per lo
amante, piccola corda da tirar reti da pesca e per lo più stramba; ormeggio
parole o espressioni ca ratterizzate da una stessa sillaba o lettera ini
: gli antiteti e i paromi son da fuggir ne'penòdi. bontempi, 1-1-23
sostant. di tcapójxoto ^, comp. da 7tapà 'quasi'e 'óptoto ^
roxpo ^ otoocri ^, nome d'azione da 7rce- pojjtoióto 'assimilo ',
pojjtoióto 'assimilo ', denom. da 7rapo ^ olo£ (v. paromio)
prender si lascia. = forse da ricondurre al lat. parus, parrus e
parò), sm. attrezzo costituito da una lama e usato anticamente per raschiare
: così chiama il pettinagnolo ciò che da altri artieri si chiamerebbe 'coltello a
d. ei., probabile deverb. da parare1. paronfalocèle, sm. patol
non colto dal pterigio e paronice, / da sospendere ogni altro et torli il vanto
nascono alcune infìammagioni essiturali, prodotte da sangue acuto, che dogliono grandemente e
ordinario alla estremità delle dita, accompagnato da dolore acuto, da infiammazione.
dita, accompagnato da dolore acuto, da infiammazione. = voce dotta,
unghia. dalla croce, i-40: da alcuni latini reduvie e da arabi panarizzi,
i-40: da alcuni latini reduvie e da arabi panarizzi, e i greci gli
. -anche: la confusione, derivante da scarsa conoscenza, fra paronimi di significato
significato diverso. = deriv. da paronimo; cfr. fr. paronymie (
presenta una leggera modificazione formale (tale da indurre a supporre erroneamente un rapporto di
. 7tapcbvi>- [xov, comp. da trapà 'presso 'e 8vupia (per
musso, iii-74: quando colui udì da un suo nemico che gli augurava zìe
. mxpovo- [xacrla, comp. da tcapà 'presso 'e òvopacrta * denominazione
'e òvopacrta * denominazione ', da òvouàco) * chiamo per nome '(
* chiamo per nome '(deriv. da iivopia 'nome '); cfr
gr. tcapà * quasi 'e da oophoron 'ovaio '. paropsìa,
la quale essi occupano una sede diversa da quella che dovrebbero naturalmente avere, ch'
e parosismali. = deriv. da parosismo, var. di parossismo.
; -l8oe,, comp. da trapà 'presso 'e 8 mezzo al sangue, giuliana fu scossa da un parossismo di convulsione. bacchelli, 14-34 condizione di estrema agitazione ed eccitazione causata da un sentimento o da uno stato d' ed eccitazione causata da un sentimento o da uno stato d'animo di particolare intensità degli arienti, 2-389: o fusse svigliato da qualche buffonesco parosismo. marino, iii-204 ! quanto mi disprezzo, quanto mi rihò da certi parossismi! -ossessione. grado di intensità massima raggiunto o raggiungibile da un sentimento, da uno stato d' raggiunto o raggiungibile da un sentimento, da uno stato d'animo o da un , da uno stato d'animo o da un fenomeno sociale o culturale. de costituisce la fase più pericolosa, caratterizzata da terremoti e lancio di materiali, alla quale . tcapo ^ uqió ^, deriv. da 7rapo£uvco 'eccito ', comp. 7rapo£uvco 'eccito ', comp. da rcapà, con valore rafforz. e ' nudi parossistici, martoriati erò, mutilati da un martello rabbioso. moravia, xii-67: di un vulcano, quella, caratterizzata da fenomeni esplosivi, che precede l'eruzione
delle donne. = deriv. da parossitono, n. 2.
due voci sdrucciole se guite da una parossitona rendono effetti d'armonia
, gr. toxpoeótovo ^, comp. da roxpà 'presso, vicino'e òeutovo
pa- rotidea, per lo più causata da parotite. -anche: parotite.
roxpcot ^ -l8o <;, comp. da 7rapà 'presso 'e wtóc;
comunemente conosciuta come orecchioni, causata da un virus che colpisce prevalentemente i bambini
ai dieci anni di età e caratterizzata da febbre e infiammazione acuta non suppurativa delle
di parotidi. = deriv. da parof [idé \. parotìtico
del signore federigo e altri che fanno venire da milano ricerchi da amici co'medesimi pagamenti
altri che fanno venire da milano ricerchi da amici co'medesimi pagamenti. aretino,
niente. baretti, i-328: aspettavo da giovanni due righe oggi in risposta d'una
1343), di origine incerta: forse da accostare all'ital. perpero 'moneta
'l nome. = deriv. da parpaglione. parpaglionare, intr.
, le scale. = denom. da parpaglione. parpaglióne (parpallióne, parpiglióne
adulto, tarma. giacomo da lentini, 53: sì corno '1 parpaglion
per piacer non ha 'n temenza. dante da maiano, 21: l'affanno
m'ha morto in disianza. bonodico da lucca, xxxv-1-279: per arte mol-
candela, deliberò volare in quella. fausto da longiano, iv-195: tanto danno non
si mette a tessere [il baco da seta] con la bocca laboriosa una serica
, di piccole dimensioni. francesco da barberino, iii-131: or torna su e
, triangolare e bipartito, stabile e volante da tornare utile ai corazzieri.
* pane pepato ', deriv. da papar 'pepe '. parpagno
e [pierre] barpaigne, che è da un lat. volg. * perpetaneus
. naplcstùau;, nome d'azione da 7tapia6 nome d'azione da 7tapia6
galleggianti di sughero che sostengono una rete da pesca o che, uniti da una
rete da pesca o che, uniti da una corda, formano un salvagente.
di sughero galleggiava ancora a un miglio da terra. = voce di area
= voce còrsa, comp. da par (var. di per) e
con una macchia nera, e caratterizzato da una placca cornea azzurra al di sopra
spinosa) dal piumaggio bruno-nero, caratterizzato da una placca cornea frontale rossa, e
re arcade licaone, mutata in orsa da era, poi in costellazione da zeus
in orsa da era, poi in costellazione da zeus). parrassito,
libertà di parlare ', comp. da im; now'vòc; 'tutto '
, reciprocamente infame, vile, instancabile da anni. pascoli, 1148: o
quel dio vendicator [cesare], da voi / già venerato, idolatrato,
la morte. foscolo, ii-38: fuggi da me: tue mani / son parricide
etimo incerto: comp. in origine da par paris (v. pari1) e
ed eccles. parricidiàlis, deriv. da parricidium (v. parricidio).
per chi ama di viver felice è da sfuggire il soverchio amore della vita ed il
un tale parricidio e di tanta importanza da loro commesso. campiglia, 1-214: fare
una persona a cui si è legati da vincoli di devozione, da obblighi di
si è legati da vincoli di devozione, da obblighi di riconoscenza. firenzuola,
: invece la strappaste con nefanda audacia da quel letto venerabile, la metteste a
, lat. parricidium e paricidium, da parricida (v. parricida).
e avvisare. = deriv. da parrocchetto, n. 3. parrocchétto
9-114: ce lo vediamo arrivare incontro da tutte le parti... sulla locomotiva
del treno che porta i volontari toscani da pisa a livorno, sulla gabbia di
etimo incerto: verosimilmente, deriv. da perrot 'pappagallo ', a sua
o incorporata, se indipendente oppure dipendente da altra persona giuridica; matrice o filiale
parte, o rispettivamente essa sia costituita da tale parte; nazionale, castrense, personale
quantità di gente, che si trae da 95 ville e parrocchie, contro francia
o meno organizzato di persone, legate da affinità o da comuni attività, che
di persone, legate da affinità o da comuni attività, che si tutelano e
gruppo di case vicine ', deriv. da 7rapot- xéco 'abito vicino, accostato
viii-2: questa legge fu osservata allora'da tutti, e sono anco al presente in
, iv-2-139: tra la confraternita capitanata da don fileno d'amelo e l'abate
gozzano, i-789: entrando nella sala da pranzo parrocchiale, tito vide per prima cosa
ferocemente contra il comitato parrocchiale cattolico, da cui i veterani sono chiamati * luterani
, quell'assemblea generale temette di venire da esse disciolta. 5.
5. figur. che ha espressione da prete. moretti, i-859: intanto
. parochiàlis per paroeciàlis, deriv. da parodila (v. parrocchia).
o territorio. = deriv. da parrocchiale. parrocchiano (ant.
nuovi testi fiorentini, 230: aven conperato da prete bonafé come retore de la chiessa
cotale prete parrocchiano assolvere i suoi parrocchiani da ogni peccato. sanudo, xxiii-297:
parrocchiani. 2. letter. libro da messa. govoni, 59: qualche
di casa. 5. carlo da sezze, i-262: l'altro caso fu
parochiànus, per paroeciànus, deriv. da parochla (v. parrocchia).
l'uomo di lettere. [sostituito da] manzoni, pr. st>.,
annunzio, iv-1- 606: seppi da pietro che il bambino aveva già ricevuto
ferro in cima a un'asta, pulisce da sé l'impiantito. -con riferimento a
. iràpoxo ^ (nome d'agente da napé / o) 'somministro ')
donatore perpetuo. = = deriv. da parrozzo. parrozzano, agg. letter
antecedente dialettale del termine è quasi certamente da vedere in parrozzè, perruozzè, ecc.
corta spiga di granturco ', riconducibili o da confrontare con l'abr. pire 'cavicchio'
pagnotta ', per cui non è da escludere l'ipotesi ai un derivato in
a'ginocchi le zazzarine, credendo che da quelle afferrati si porteranno nel cielo?
tener la testa calda e mundificarla meglio da quelle fortori che non sono altro che
stirandosi li manichetti, alzando il fazzoletto da collo, perché si veda il solito
si dicono nelle compagnie comiche le parti da vecchio o, come suol dirsi,
vecchio o, come suol dirsi, da * padre nobile '. 2
scandalo delle parrucche italiane. -testa da parrucca: retrivo, reazionario. calzabigi
i ramoiani: / quelli chiamati teste da perrucche / da questi, e questi bulgari
/ quelli chiamati teste da perrucche / da questi, e questi bulgari ed ariani
, e questi bulgari ed ariani / da quelli. 3. severa ramanzina
allora podestà di pisa uno missere polidoro da mantova, giovane di trent'anni,
per nulla con la mia perrucca, da che l'impresa era maggiore e minore
delle volpi parruccate. = deriv. da parrucca, calco del fr. perruquè (
del tempo antico. = deriv. da parrucca. parrucchière (parrucchièro, perrucchière
a monsù damone parrucchiere per una permea da lui comprata lire quaranta. c. i
/ a te il nodrisca, o che da ignota fronte / il più famoso parrucchier
molto, oh molto! morali. poesie da parrucchieri. idem, iii-23-137: certi
perruquier (nel 1564), deriv. da perruque (v. parrucca)
copre soltanto la parte del capo affetta da calvizie. salvini, 39-iv-241:
rauca. -non sembra un cammello vestito da cardinale, con un parrucchino giallo?
que'terribili parrucconi dell'anticamera erano avi da lui comprati in via del babbuino da
da lui comprati in via del babbuino da un rigattiere. bazzero, iv-89:
parsi... che ci faccia rimorchiare da una sua barca a vapore. pascarella
mille anni fa, quando vennero profughi da persepoli: gli uomini con una lunga
persiano parsi 'persiano ', deriv. da psrs 'persia '. parsimònia
. f. pagnini, 2-ii-235: da principio che il di lei territorio era ristretto
meno che quelle dei privati venivano regolate da una strettissima parsimonia. cattaneo, vi-1-17:
ecc. (per lo più seguito da compì, di specificazione). -con
dell'eloquenza, ma temperata e ristretta da maravigliosa destrezza, senza la qual parsimonia
delle 'nozze aldobran- dine '; e da essa e da'bassi rilievi apprese quel giudizio
dotta, lat. parsimonia, deriv. da par cére (v. parcere)
saggiamente equilibrato nello spendere, alieno da sperperi e sprechi.
fredda, parsimoniosa. = deriv. da parsimonia. parsismo, sm. denominazione
(parsismo). = deriv. da parsi; cfr. ingl. parseeism (
, margarita, non son niente manco da lassar andare, perché, se bene egli
partage (nel 1283), deriv. da partir * dividere '(v.
dentro de si. = denom. da parte. parte (ant. anche
materiale o quantitativa di un intero, da una ripartizione o anche da una separazione
intero, da una ripartizione o anche da una separazione spaziale (e tali risultati
, 19: tagliato a pezzi il velluto da siena, / squartato il panno in
ritornati sotto quella linea che, tirata da levante a ponente, passerebbe sopra hierusalem.
di firenze, è troppa parte questa da essere disprezzata da uno che aspiri al
è troppa parte questa da essere disprezzata da uno che aspiri al tutto. citolini,
essendo appropriata a significar un tutto, da quello togliendola, la portiamo a significar
volume inferiore all'intero. rainerio da perugia volgar., v-65-46: sopra 90
furono ritenute per i beni de'tarquini da aristodemo tiranno che era loro erede.
guittone, i-1-13: cierto vostra richiesta è da pregiare, pensando unde si move:
questi apprezzamenti corrivi, bonari, derivano da una scelta sbagliata delle proprie letture.
-con riferimento a un sentimento. giacomo da lentini, 27: non posso dir di
fatti del passato che vi confluiscono e da essa riemergono trasfigurati, e che sono
e mutazioni nel tempo. alberto da massa di maremma, xxxv-1-359: donna,
io non scrivo questo perche io voglia niente da. tte. ma pure una volta
, 42: potrà tempo mai / da questo vivo scoglio del mio petto / trar
la miglior parte. / se alle volte da te il cor si move, /
. persona che è legata a un'altra da vincoli di affetto o di sangue.
e profonda, e ordilla di verghette da la parte di sopra. dante,
più lontana al suo fermamento manco fia da esso fermamente sostenuta. betussi, xliv-83
sostenuta. betussi, xliv-83: messa da lui la sua buona consorte in parte
: la mia voce è udita tutta da tutte le parti di questa sala.
in dosso. rezzonico, xxiii-256: da una parte il foro riesce vicino a due
coiame... casca a pezzi da ogni parte, che è una pietà.
cui idealmente il corpo umano è diviso da un piano verticale oppure trasversale.
quale apolline in questo modo li divise da la parte del petto e del ventre,
dividendosi sur una fronte fosca, girava da una parte e dall'altra, sotto
andonne [cristo] in cielo e siede da la diritta parte del suo padre.
dolce maestro, che m'avea / da quella parte onde 'l cuore ha la gente
la parte è la destra, dove da molto non ho dolori; e in
altro delitto premeditato, particolarmente quando segua da un inimico e conferite in parti
-parte offesa: quella colpita da percosse, traumi o affezioni patologiche.
doi tuniche de esso. la prima da la parte de dentro è nervosa.
de dentro è nervosa. la seconda da la parte di fora è carnosa. citolini
sotto con sodo. s. bernardino da siena, 42: quando [adamo]
qual donne sempre vanno nudi. giovanni da ver azzano, lix-163: vanno del
si possono nominare non sono punto dissimili da quelle delle vergini. gottifredi, xliv-280
uscendo / fuor de'luoghi natii, da tutto il corpo / si parte, e
ciò che '1 ver parte, / che da li saggi si divide e parte,
si può in ciascuna parte. francesco da barberino, 1-8: pongan cura l'ordin
-nella retorica classica, ciascuno dei punti da svilupparsi ordinatamente in uivora- zione (cioè
della tragedia di quantità le nominate qui da aristotele: prolago, coro entrante,
penso ci si potrebbe fare alcuna differenzia da una anima grande in perfezione ad un'
di un'opera, passo. giacomo da lentini, 9: io v'ò laudato
parti / di belleze c'avite. francesco da barberino, 11-ii: ancor vo'che
buono per la città nostra se li sciocchi da firenze intendessino bene questa parte. muratori
fenomenica. bruno, 3-493: lasciamo da parte il moto delle prime parti ed
ed anche parte di febbraro si passa da una spiaggia all'altra con gran sicurezza in
all'altra con gran sicurezza in slitta. da ponte, 78: passava frattanto la
che li dipigne / come li vide da la fredda parte / venir con vento e
vanno / della lacuna veneta nel seno / da quella parte ove men caldo è l'
europa, la quale comincia i suoi confini da levante dal fiume detto tanai. boiardo
la ragione, trovatasi un'isoletta segregata da un lontanissimo mare da tutte le altre
un'isoletta segregata da un lontanissimo mare da tutte le altre parti del mondo.
quella che l'amor nom parte / da te. dante, inf., 14-31
cadere infino a terra salde. guido da pisa, 1-243: enea...
... de'popoli longobardi e da qual parte del mondo erano venuti in
credere ad agnese che la spedizione veniva da quella parte. tòcchi, viii-97:
fossero loro state tolte le parti marittime da altri. -zona limitrofa o adiacente a
savi uomini di quelle parti. ca'da mosto, 245: questo capo verde
queste parti non si trova. domenico da fano, lxii-2-83: rappresentan- domisi una
: « ma che diavolo ti porta da queste parti? ». -luogo
uno squadrone di fanteria inglese, gli fu da una moschettata ferito, sotto, il
popolo assegnato a la sua compagnia, da settanta anni in giù e da quindici
, da settanta anni in giù e da quindici anni in su, scrivendo i nomi
tal parte della città, fui assalito da questo mastino a rischio d'esser da
da questo mastino a rischio d'esser da lui lacerato e sbranato. gemelli careri,
iii-555: si, sì, sono venuto da oppia; sotto le rovine esiste ancora
luogo sopra una piccola monta- gnetta, da ogni parte lontano alquanto alle nostre strade
farla andare né muovere né guidare più da una parte che dall'altra. cesari,
in due compagnie, perché i quattro da una parte, e virgilio con dante se
capelli, come impolverati, gli scappano da tutte le parti. -direzione di
-direzione di provenienza. onesto da bologna, lxv-3-64: a che remedio piò
eh'è in periglio / a cui da tute parte no9e el vento. dante,
pure., 20-133: poi cominciò da tutte parti un grido / tal che?
: rispuose a la divina cantilena / da tutte parti la beata corte. ghirardacci,
giubileo in roma e del continuo passando da ogni parte li peregrini. davila,
tre giorni non ricevessero da'parigini o da qualche altra parte conveniente soccorso. manzoni
dar sospetto. vedi che vien gente da tutte le parti. barilli, ii-355:
e un gran baccano di selvaggi accorrenti da tutte le parti. -punto cardinale
giamboni, 10-44: questa che tu vedi da la parte d'oriente sono le virtudi
forte / per lo pantan ch'avea da tutte parti. p. cattaneo, 1-6
del contorno di essa piazza principale è da edificare il palazzo signorile. tortora, ii-165
potuto battere [brovage], se non da una parte, per mancamento di artiglieria
, per l'avvenire si potrebbe battere da più lati, essendo quel giorno istesso
ponete la vitella per rosolarla ben bene da tutte le parti. -fronte
a notte oscura. tassoni, 5-62: da l'altra parte i gemignani usciti /
proti e parte delle maestranze sono mandate da costantinopoli. cesarotti, 1-v-79: per la
descriver leoni o tigri con similitudini prese da uomini di quello che paragonare gli uomini
fil di spada, non facendo differenzia da piccini e grandi, né da maschi
differenzia da piccini e grandi, né da maschi a femmine. ghirardacci, 3-226:
faba, xxviii-13: supplichemo a colui da cui vene questo dono ch'el ne
20. raggruppamento di persone unite da comuni ideali politici o religiosi o anche
comuni ideali politici o religiosi o anche da interessi e per lo più guidate da
da interessi e per lo più guidate da un capo, che, in contrasto
con l'altra. 5. bernardino da siena, 229: ècci niuno di voi
possono esprimersi ed operare legalmente, elle da fazioni diventano 'parti 'politiche,
sultorno,... erano subornati da francia. -séguito di sostenitori o di
e grande, e ove morirò tanta gente da catuna delle parti che molto sarebbe lungo
e di monsignor di foes si dimostrarono da la parte francese. davila, 566:
e contrapposti ai primi. francesco da barberino, iii-62: guardati...
... /... / da quel che tracta pace, / e
nelle carceri i querelati col citare ogni anno da capo le parti e rimettere in giudicio
che ànno una lite che si trascina da anni con infinite e complicate vicende, passata
con infinite e complicate vicende, passata da mille mani, e ora la 'parte
parte civile dei verginesi era stata assunta da un'illustrazione radico-socialista. -parte interessata'
anche amica, si che la benivolenza sia da ogni pfirte. boccaccio, dee.
xxxiv-185: paulo in questo tempo pressato da varie parti, e specialmente dai legali
l'ammiraglio si vide scoperto e intese da più parti che 1 nemico marciava alla volta
] non si contiene, sono assicurato da buona parte che, sentendo nominar francesi,
metterla in un ritiro, ed io so da buona parte ch'ella ne sarebbe
, iii-433: la notizia fu riconfermata da ogni parte. -componente, membro
quelle cose che a'forastieri erano fatte dare da chi li ricevea ad albergo. bellori
a sapere il patrone della nave. girolamo da empoli, i-26: gli fecero aver
aver parte in su quattro navi armate da più mercatanti. machiavelli, 1-vii-561: i
messer bernardo non volono parte né podere da ver5aia né in quello da montughi quando
parte né podere da ver5aia né in quello da montughi quando uscirono di manovalderia, sì
, libre cxlv e soldi x. eberli da mico del capone e da'compangni,
a me ne tocca la mia parte e da vantaggio. magazzini, 15-98: i
di un debito, della spesa richiesta da un impegno, gravante su ciascuno dei
-merito di una persona per il contributo da essa dato al buon esito di un
esercizio del potere politico esercitata o rivendicata da ciascuna delle varie componenti (ceti o
più che parte e che sono in grado da pensare di potere opprimere altri. i
politica. algarotti, 1-ix-174: quantunque da molti secoli sia già spento per nostra
tante leggiadre, / tutte le vegnor da sì fatta parte. macinghi strozzi,
di qual si voglia cittadino, accompagnata da tutte le belle parti. f. badoer
: sono [gli spagnoli] scansati da tutti, per quella naturale et odiosa
interpretazione di un determinato personaggio effettuata da un attore mediante l'azione sulla scena
delle battute che gli sono riservate o da un cantante mediante l'espressione vocale.
tatori, accioché gli altri, stimolati da invidia, si studiassero d'esseguire con
si dicea far le prime parti. da ponte, 99: la parte principale di
in costumi improvvisati, anche le parti da uomo. montale, 3-81: posteriori
. -testo completo delle frasi pronunciate da un personaggio in un'opera; fascicolo
è o deve essere esercitata o assunta da una persona o che è inerente a
l'arme son le degne parte / date da quel ch'a noi fulmina e tona
questo è il dichiararla gentil uomo trattenuto da sua beatitudine con una parte onorevole.
scrivo, temo che egli mi creda spinto da tut- t'altra causa che quella che
talor, che la scacciata parte / da se stessa fuggendo arriva in parte,
: e1 popolo, benché fussi da dover mandare ambasciadori a vespasiano dello arrendersi,
con voi del processo che io veggo da voi farsi nella poesia. seguite,
con lui [giasone] sen va chi da tal parte inganna; / e questo
perché determinano e definiscono la cosa da tutte le parti. carducci, iii-13-264:
ancor ci fusse oscurità alcuna, essendo dette da uno che sempre fu omo da bene
dette da uno che sempre fu omo da bene e non mai fece mancamento alcuno
e me dibattuta. 39. decisione da prendere fra due o più possibili proposte
, iii-172: la mente mia è stata da contrarie parti agitata, perché la loro
mia natura alienissima dal sangue mi ritiravano da questa esecuzione di giustizia. marini,
i salmi non si sa sieno mai stati da esso loro cantati a più parti differenti
del suono, la ministra e servente. da ponte, 123: rimandarono [i
passi, trilli, cadenze, ecc. da parte seria. casti, i-2-138:
. -brano di una composizione formata da più episodi distinti. / bontempi
1267 con un apposito magistrato, retto da tre e poi da nove capitani di
magistrato, retto da tre e poi da nove capitani di parte (cfr.
cfr. capitano, n. 4ì coadiuvati da sei priori di parte, che aveva
doni grandi e ricchi dal papa e da nostri signori e dalla parte guelfa.
negia se ne ritornò. n. da ponte, lii-9-166: li savi grandi
e correrebbe alla volta di venezia, come da sé, più argento che oro;
per pubblico né per privato debito si potesse da chiunque intromettere animali pertinenti all'agricoltura.
, 1-15: sorgeva il novo sol da i lidi eoi, / parte già fuor
piglia e parte ne lascia. buonaccorso da montemagno il giovane,
lei, parte per non aver potuto respirare da la grandezza del dolor mio e parte
quel timor che in me nascea / da la vostra beltà... / di
in relazione con una prop. introdotta da che). a. pucci,
a le speziali si discende, prima da la parte de l'anima, poi da
da la parte de l'anima, poi da la parte del corpo. pontano,
de sollicitare la prestanza e la provisione da farse. leopardi, i-1266: la ragione
la nobili- tade umana, quanto è da la parte di molti suoi frutti,
il più ricco uomo di tutto questo paese da parte d'avere. assarino, 4-149
altro navilio minore. -andare da -parte: andarsene. carducci, ii-6-0
dev'essere cagione di malumori, vada da parte messer francesco e madama laura e
con valore di agg.): separato da altri ambienti, riservato. patrizi
che io dico sia vero e più da commendare che quello che voi fatto avavate
parte il paradiso. erizzo, 1-43: da questa rammemorazione... della
legislatore manifesti dapprincipio il dettaglio del piano da esso formato, e conviene qualche volta
ippolito straziato a parte a parte / da cavalli esser volse pria che mai / consentire
sparare sulla bestia ch'è stata cominciata da un altro.
-a parte da qualcuno: in disparte da esso.
-a parte da qualcuno: in disparte da esso. salvini, 13-76: a
. quei trascorsi d'amore occasionali, da soldato,... una sola volta
sassetti, 423: avete... da sapere che 4 anni a questa parte
ne'miei propositi, e lo fui sempre da molti anni a questa parte. beltramelli
per punto la storia della famiglia, da cento anni a questa parte.
un poco di fortuna. -avere da parte: poter disporre di denaro accumulato
alla spesa, perché non ha nulla da parte. bozzati, 6-207: butta via
butta via quei pochi soldi che hai da parte. -avere la parte:
'l ciel domina ogn'om ch'à da lui parte. -avere parte,
-essere cointeressato o comproprietario. giovanni da empoli, 51: lo sciabandar mi s'
-essere occupato o impegnato, avere da fare. n. franco, 6-103
poteva avervi la sua parte non era tipo da perder troppo tempo con le donne.
formula di confessione umbra, v-7-27: da la parte de mesenior dominideu e matdonna
], iii-76: domando alla città, da parte di dio e della salute,
, 10-85: queste tre virtudi si trassero da una parte a consiglio. ariosto,
per lei s'era condutto, / stato da parte era a vedere il tutto.
tatore, [giovancarlo] se ne stava da una parte assieme a gurù.
e... / dissegli a lui da parte in conce- storo. boccaccio,
con tutti i libri miei, quasi da parte, alquanti di a lieto riposo
della sapienzia di quel santo, lo domandai da parte per qual cosa aveva tenuto questo
così nuovo. machiavelli, 1-vii-422: da parte commisse loro che in alcuno modo
quello che di già è passato si sta da parte fra le cose sicure.
pascoli, 530: la pentola nera è da parte, / che sfrigola sfrigola sfrigola
di poi de'giorni apparisce un dolo da parte (al fianco), s'infuria
, 290: ha la pena da parte, oggi, e la vita /
): segreto, particolare o diverso da quello ufficiale. guicciardini, iv-335:
anche che il legato non aveva commissione da parte, diversa da quel capitolo,
legato non aveva commissione da parte, diversa da quel capitolo,... si
, a parte a parte: in modo da trapassare il corpo, un organo o
graffiati e storti, e parte sfondati da parte a parte. bacchelli, 1-iii-270:
schioppettata che gli aveva passato una spalla da parte a parte. -da
: non solamente è così difettoso pur da parte del corpo, ma anche da parte
pur da parte del corpo, ma anche da parte dell'anima. -da parte
... / ed imprimieramente / salutai da mia parte. anonimo, xvii-316-46:
lo mio 'mor verace / salutai da mia parte a tutesore. romanzo di
mi venne a parlare baccino della croce da parte del papa che io dovessi fare quel
giamboni, 10-99: si mise un bando da palte delle virtù che tutte le persone
, xi-53: basterà uno sfruttamento abile da parte inglese d'un malumore serpeggiante in
-per quanto lo riguarda o dipende da lui; dal canto suo.
chiaro davanzati, xxxvii-54: se alentò da vostra parte amore / mostrando ch'io
par., 30-80: non che da sé sian queste cose acerbe; / ma
cose acerbe; / ma è difetto da la parte tua, / che non hai
a saturno. baldini, 9-177: da parte sua, sopra d'annunzio,