di taluni uccelli. = deriv. da orbita; cfr. fr. orbitaire (
la lemniscata. = nome d'azione da orbitare. orbitéli, sm.
polipai fossili di forma tondeggiante, costruiti da foraminiferi. bossi, 255
del cranio dei vertebrati che deriva da ossificazione di una cartilagine e collega l'
(nei mammiferi separa la cavità cranica da quella orbitale, nell'uomo è
quella orbitale, nell'uomo è costituito da ciascuna delle due piccole ali dello sfenoide
. = voce dotta, comp. da orbita e sfenoide (v.);
cttoctó <;, agg. verb. da lanrjpi * stare diritto, perpendicolare '
= voce dotta, comp. da orbita e dal gr. to ^ 7
. strozzi il vecchio, 2-63: da me pur si dilegua / vecchierella orba e
: io spero bene di saperne tanto da menar a bevere questi piccoli negozianti del
aretino, 20-17: mi lasciava guidare da lui come lo orbo dalla cagnola.
a casa le persone smarrite per via. da ponte, 14: veggomi a tergo
stando a'perdoni, per buscar qualcosa da chi entra in chiesa od esce. ghislanzoni
teobaldo oggigiorno è tale suonator di organetto da poter competere cogli orbi più famosi.
: gabriele d'annunzio, divenuto cieco da un occhio per la lesione subita in
male gli occhi, come dicono orbo da un occhio, orbo da tutti e due
dicono orbo da un occhio, orbo da tutti e due, far l'orbo.
, 9-166: un modo di guardare da orbi che in tutto ciò vedevano il
fiata io ò bisogno aiuto / aver da lor, denari ovver derrate * / chi
sonetto è innocentissimo e non 'scevro da virtù 'né 'pieno di cose maliziose
-lume orbo: lanterna cieca. da porto, 1-353: avea seco lo sventurato
in un aspetto orbo e avvilito, da cui duravano fatica ad emergere anche i
... con molti danari tratti da noi fiorentini, detti orbi per antico volgare
non era avvedere di leggero si poteva da qual tarantola simpliciano fosse morso. bruno,
il condannato. -sopraffatto, sconvolto da una passione o dall'ira. -
, sat., 4-104: né sa da colpa a colpa scerner torbo / giudizio
della futura vita /..; / da dottori gravissimi si cita /..
madre, che doleasi in vano, / da un avel gli occhi al ciel lucente
ville sue cangia con oro, / e da poveri poi toro comparte. /.
di stefano, 23-21: per non morire da fame quela corba / col corbo giovene
corbo giovene s'ebe aconpagnare, / e da quel tempo in qua di mangiar non
emula a roma: / ma poi da maggior forza e sorte vinta, / orba
è dato a quella sede / che sia da lor concordemente eletto, / o partono
ne impipare. -da orbi, da orbo, d'orbo (con valore di
dove si colpisce; furioso. -bastonate da orbi', v. bastonata, n
bastonata, n. 1. -botte da orbi'. v. botta1, n
(i-655): menando il marito coltellate da orbo. b. corsini, i-49
compagno, / vorrete sempre dar colpi da orbo. nievo, 1-544: se se
sicuro li trovavamo occupati nel darsi percosse da orbo per una pelle di renna o una
dava e riceveva colla stessa indifferenza spintoni da orbo. fucini, 191: appena tutto
a cassetta e, giù!, frustate da orbi alla sua ossuta carogna.
che finor liberamente ho fatto / cose da orbo in questa parte e in quella,
, / arruffa tutto e fa cose da orbi. -molto intenso e acuto
zena, 48: lui aveva una fame da orbo, e se l'aveva lui
suo stomaco debole! -dare mazzate da orbo: v. mazzata, n.
faremo, / fa'conto, gli orbi da ferrara, che / si spende a
. v.]: fare gli orbi da ferrara vale lo stesso che fare come
lo stesso che fare come i ciechi da bologna, da ferrara o da milano,
fare come i ciechi da bologna, da ferrara o da milano, a cui
i ciechi da bologna, da ferrara o da milano, a cui suol dirsi che
le carte sian ben nette / e da macchie e da scorbi; / ché non
ben nette / e da macchie e da scorbi; / ché non s'ha far
. = etimo incerto: forse da orbe, per la forma dei frutti
lunghezza; ha un'alta pinna dorsale e da ogni lato di ciascuna mascella si trovano
occhio; vive in gruppi composti anche da 30-40 individui che si spostano assai rapidamente
nuda su uno scoglio al mostro, da parte di ruggiero, e dell'uccisione dell'
ruggiero, e dell'uccisione dell'animale da parte di orlando per liberare olimpia!.
trovasi una orca nel porto d'ostia presa da tiberio, il quale allora edificava quel
intanto / s'è quell'orcaccia levata da canto. = voce dotta, lat
ed ella era vestita / curta da chi a le natiche, / d'una
amante / e perché se li mostra da l'altana. = forma aferetica di
, sf. mar in. grossa nave da trasporto usata nei secoli xv e xvi
dànno questo nome a una ossa nave da trasporto, usata specialmente dagli landesi.
probabilmente con hoeker * sorta di bastimento da pesca e da trasporto '), forse
* sorta di bastimento da pesca e da trasporto '), forse con l'
orcada, sf. stor. nave da carico in uso nell'antica grecia.
e. cecchi, 9-255: resterebbe da spiegarsi la predili- zione tutta fiorentina,
regina. = voce registr. da marchi (nel 1828), dal fr
, sf. bot. varietà di lichene da cui si estrae una sostanza colorante;
[oggetto di tintoria] è quello detto da noi orcella e oricello e lichen roccella
noi orcella e oricello e lichen roccella da linnéo. possiamo gloriarci che in firenze
orseille (nel 1450), ricondotto da alcuni al catalano orxella, di probabile
= voce dotta (registr. da bognolo nel 1839), lat.
di orci. = deriv. da orcello, dimin. di orcio (v
= voce dotta, deriv. da ordina] (v.).
animali infusori dell'ordine degli omogenii stabilito da lamark. sono in forma di un
si conviene ad aprire la sentenza. niccolò da correggio, 178: laudate, pueri
spetta di diritto. = comp. da óra2 e che * (v.)
della persona col quale o s'alza ella da terra, o altro, e con
corpulenta e sgraziata. = deriv. da orco1, sul modello di duchessa, ecc
/ fé 'danzatore ', deriv. da òpxéopm 'io salto '.
e orchestica o ritmica), sarà da vedere ciascheduna, non pure come di parti
, gr. òpxyjtraxó ^, deriv. da òpx'/ ja-r / j ^ 'danzatore
gr. òpxtqcttosisàoxa- xo£, comp. da òpxvjaitixt) téxvrj] * arte della danza
fu che quell'area in mezo, or da noi detta platea, qual presso i
nell'orchestra, e quindici soldi fuori da quella, ma più della metà del
un'esecuzione musicale; modernamente è costituito da alcune categorie di strumenti: i fiati
orchestra sinfonica (detta anche impropriamente orchestra da camera) che, oltre al gruppo
vari strumenti a percussione; l'orchestra da camera, costituita da un ridotto numero
percussione; l'orchestra da camera, costituita da un ridotto numero di strumenti ad arco
, divisa in una sezione ritmica composta da pianoforte, batteria, banjo (o chitarra
e in una sezione melodica, composta da trombe, tromboni, sassofoni e da
da trombe, tromboni, sassofoni e da uno o, raramente, più clarinetti
clarinetti. -anche: il suono prodotto da tale insieme di strumenti.
combinata sul palcoscenico, tutta di strumenti da fiato. carducci, iii-3- 102:
. -grande orchestra: quella costituita da un elevato numero di strumenti musicali.
in un numero e in una scelta tale da consentire, con l'impiego parziale o
marcello, 66: farà sempre tornar da capo l'orchestra pretendendo che tutte parie
, per lo più rumorosa, fatta da un gruppo più o meno numeroso di
pieno e rumoroso consenso a checchessia dato da un'accolta di persone più o meno numerosa
5-96: il nuovo mazzo era formato da semplici gerani, astri e margherite. quei
la più popolare, una vera orchestra da cui scappan fuori i più vari e
. 11. opera letteraria caratterizzata da poliedricità e ricchezza di temi, di
. il mio ospedale rigurgitava di feriti da operare... ragazzi! dico
le evoluzioni del coro ', deriv. da òpxéo|xat 'danzo '; il termine
: * orchestrale ': aggettivo non bello da 'orchestra '. carducci, iii-20-141
gli strumenti. = deriv. da orchestra', cfr. fr. orchestrai (
strumenti musicali. = deriv. da orchestra, sul modello di musicante (v
forbice e punteruoli. ciò che usciva fuori da quell'ordegno era poi trascritto, armonizzato
poi trascritto, armonizzato e spesso orchestrato da altri. -affidare a uno strumento
aste curve delle vele a intervalli imprevedibili da oscillamenti. -vibrazione. milizia
del bariilari. = nome d'azione da oscillare. oscillante (part.
d'annunzio, i-303: liberamente giù da gli oscillanti / rami, che agosto
un movimento ripetuto; che è coadiuvato da bilanciamenti ben ritmati della persona (un
passo oscillante. 3. mosso da rollio e beccheggio (un natante);
qui,... un po'distratto da tutta la ferraglia che ci sentiamo carreggiare
7. che passa repentinamente e imprevedibilmente da una condizione meteorologica a un'altra;
sarebbe uscita oscillante, o forse strangolata da un impeto di pianto rabbioso. buzzati,
poli, nei passi di due lettere da recanati a pietro giordani. tarchetti, 6-1-
le circostanze d'un fatto sono indicate da un solo epiteto, talvolta spiegate da una
indicate da un solo epiteto, talvolta spiegate da una frase oscillante e di vario significato
(e circuito oscillante è quello percorso da tale tipo di corrente). -
l'orecchio sono quelle che oscillando concorrono da vicino, e quelle più dilettano che
, e quelle più dilettano che più da vicino concorrono. mascheroni, 4-8:
: all'oscillare d'una lampada veduta da galileo debbono le matematiche scienze la teoria
dell'asse delle ascisse); passare alternamente da valori massimi a valori minimi, variare
7-249: i metri lunghi del verso sono da lei usati più spesso: oscillano,
incidono ad arte. -letter. passare da una fase all'altra (la luna
e costrignersi, cioè facendo egli stesso da sé la diastole e la sistole, sì
erba nuova sotto il vento si piegava tutta da una parte. quasimodo, 1-52:
una tavola in bilico sulla quale s'ha da passare per uscire, e un poco
(un natante); essere trasportato da tale movimento, compierlo solidalmente con un
solennissimo silenzio. -muoversi staccandosi da qualcosa. moretti, 15-12: quella
provata dall'uomo o ragazza virginale e da non turbare, oscilla come la lancetta-di
-obbedire a impulsi contrastanti; passare alternamente da una condizione spirituale o emotiva a un'
qualche leggera ombra. -essere caratterizzato da uno sviluppo incerto, contraddittorio, discontinuo
linea retta, bensì move, oscillando da diritta a sinistra, e reciprocamente.
, lat. tardo oscillare, denom. da oscillum (v. oscillo)
atto a convertire l'energia elettrica erogata da un generatore a corrente continua in corrente
l'oscillatore persistente o periodico si distingue da quello non persistente o pseudoperiodico a seconda
tempo, e voscillatore a frequenza variabile da quello a frequenza fissa a seconda che
il bilanciere. = nome d'agente da oscillare. oscillatòria, sf.
insurrezione di pesaro fu seguita ben tosto da quella di fano e sinigaglia, non
moto oscillatorio. = deriv. da oscillare; cfr. fr. oscillatoire (
in cui il regime oscillatorio è mantenuto da una sollecitazione periodica esterna per tutto il
isocronismo delle oscillazioni dai pendoli, pur da lui trovato, alle misure del tempo e
nave, la quale, dopo essersi inclinata da un lato a causa del mare ondoso
oscillazione completa ': movimento angolare doppio da sinistra a destra e da destra a sinistra
angolare doppio da sinistra a destra e da destra a sinistra e viceversa, durante
disgiuntiva. -azione di bilanciamento compiuta da un essere animato per la ricerca
vita le discordie dei giudizi nascono non tanto da diversità nel sentire, quanto da codeste
tanto da diversità nel sentire, quanto da codeste oscillazioni e indebite trasposizioni di giudizi
in oscillazione se sia percossa nei sensi da una grande novità politica. berchet, 1-14
, 1-14: tutti gli uomini, da adamo in giù fino al calzolaio che ti
che la non si può sciogliere più da quella prima involontaria oscillazione. piovene,
epistolari, dopo i quali rimane ben poco da registrare tra le oscillazioni minuscole delle passioni
: chi... accenni ad emanciparsi da uno stato compassionevole o considerato tale,
lamarkiana, il passaggio dei fluidi vitali da una parte all'altra della pianta.
qual nome intende un moto o translocazione da una parte all'altra dei fluidi essenziali
aritmetica semplice. = nome d'azione da oscillare; cfr. fr. oscillation (
del mondo. = deriv. da oscillare, col suff. intens.
. i., invece, comp. da obs 'contro, verso 'e
. = voce dotta, comp. da oscil \ atorè \ e dal tema di
= voce dotta, comp. da oscillazione] e dal gr. ypacp-f)
= voce dotta, comp. da oscillazione] e dal tema del gr
. = voce dotta, comp. da oscillazione] e dal gr. ypajjfia
. = voce dotta, comp. da oscillazione] e dal gr. péxpov
quale si pratica l'oscillometria, costituito da un manicotto di gomma e tela inestensibile
tela inestensibile che si applica all'arto da esaminare ed è collegato, per mezzo
nave ed anche dello sbandamento, costituito da un pendolo, la cui estremità inferiore
= voce dotta, comp. da osculazione] e dal gr. (jixpov
. = voce dotta, comp. da oscillazione] e dal gr.
un tubo a raggi catodici costituito da un'ampolla di vetro a vuoto spinto
= voce dotta, comp. da oscillazione] e dal tema del gr
anche òscino, sm.). uccello da cui si traggono presagi (in partic
àuguri), lat. oscen -inis da un precedente * obscen, comp. da
da un precedente * obscen, comp. da obs 'verso, contro 'e canère
oscinavano. = voce coniata da francesco colonna sul lat. oscen -inis
sottordine di uccelli passeracei rappresentato in europa da 15 famiglie. = voce dotta,
.. si potrà facilmente pensare che da oscitanti copisti vi sia stato intruso.
ripescare dal sonno i più al fondo e da ogni parte vedi occhi abbagliati, bocche
merenti spiriti, d'amoroso incendimento e da exquisi- tissimi cruciamini exasperati, che egli
qualunque costo le roccie, purgasse il paese da pochi banditi che lo tenevano in subbuglio
della russia e a'suoi progressi straordinari da un secolo in qua, non si
di gloria. = deriv. da oscitante; cfr. lat. tardo oscitantia
= lat. oscitare, denom. da una forma aggett. * oscus '
'a bocca aperta ', deriv. da os oris 'bocca ', sul modello
modello di mancus 'monco '(da manus 'mano ').
lat. oscitatio -ònis, nome d'azione da oscitare (v. oscitare).
= voce dotta, comp. da osculare], n. 2, e
di che non è accennata niuna derivazione da nessun 'altra schiatta primaria. carducci,
degli osci; che è composto, abitato da osci; che è parlato dagli osci
atellane, rozzo dramma detto così da atella (oggi aversa) città osca della
, i-221: due giovani del coro, da femine ve stiti, portavano
oscoforici. due giovani del coro, da femine vestiti, portavano pampini di
, gr. òoxocpopixó ^, deriv. da òo / opópia (v.
delle dieci tribù gareggiavano nella corsa da atene al falero recando tralci di vite.
toc] òo ^ ocpópia, comp. da * pampino, tralcio 'e
sistemi linguistici. = comp. da òsco e umbro (v.).
dotta, lat. osculàri, denom. da oscùlum (v. -con litote. non
amici, e di questo giorno caratterizzato da una molteplicità d'interse-cotanto insigne accrescete co'vostri
memoria. agg. verb. da oscurare. riore a tre in
affettuosità osculatorie? = deriv. da osculare. osculatòrio2, sm.
'anastomosi ', nome d'azione da osculàri (v. osculare).
anche quelli che non la videro bianco da siena, 71: lui stringendo per amor
che attraverso l'eximenina; si è da esso che il condotto pollinico esce al
cere, nel rispondere oscuramente. bartolomeo da s. c., 11-7-5
d'onde vengono e dinotino le cause da le quali sono prodotti. -in
oscurissimamente e che vi saranno grandissimi passi da spianarsi. campailla, 1-1-15: i
e. cecchi, 7-100: quanto abbiamo da dirci, ormai ce lo diciamo a
dal fianco destro. rifà. centrale come da un sole non oscurabile. -nel modo ambiguo
. d'annunzio, i-980: àlacre galatea da 'l piè silente / ventina che ha
ridendo da la bocca di sibilla. idem, ii-738
, ma oscuramente facciendolo allunghi quanto puoi da. lloro la volontade dell'uditore.
cupa; con luminosità oscurata, nascosta da nuvole e fumo. clarici, i-734
della luna non puote essere se non da che è piena o rotonda. d.
il primo vizio metodico... procede da un primiero oscuramento di essa formola.
106: il suo giudizio è così indipendente da spiriti faziosi che non c'è da
da spiriti faziosi che non c'è da temere oscuramento alcuno alla verità storica per
mente combattuto, afferrato e tratto al basso da nemici dell'anima mia. pascoli,
errore. = nome d'azione da oscurare. oscurante1 (part.
, di area ted., obscurus, da cui il ted. obskur, di
e attua toscurantismo, che è costituito da seguaci deltoscurantismo; che è manifestazione di
1982), 2-3, 61]: da gran tempo si aveva contro di essi
appartenessero all'empia congrega oscurantistica organizzata da rossi. oscurare (ant.
destinato a riceverli. giacomino da verona, xxxv-1-630: lo volto de deo
cognizione. tasso, 6-62: quivi, da che il suo lume il sol ne
... volteggia in alta riga / da i casolari e oscura il sol co
[s. v.]: bestemmie da fare oscurare il sole. -chiudere
: perché la via della luna è declinata da la via del sole, vedemo oscurare
il giorno, / ritrae le greggie da gli aperti campi. tanara, 317:
. rotte, oscurate e guaste / da chi consuma e rode / sarian pochi anni
. frachetta, 230: li prencipi da poco sempre circondati d'adulatori, li
libertà e di nobiltà, ma fino da radice svelta ogni memoria di tante opere
tuttoché addormentato, ben vedeva e distingueva. da lì a un quarto d'ora se
la fantasia e, quasiché fosse colto da improvvise tenebre, si svegliava. manzoni,
il viso pingue e bianco era tutto oscurato da un'espressione poco lieta.
occhi subito s'oscura. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
nascosa la fama mia, arò pur da consolarmi per la nobiltà e grandezza di coloro
volessi che nessuna delle parti vi abbia da intervenire, perché la lunghezza del
, non essere riconoscibile. fausto da longiano, iv-42: non sapete voi che
carducci, iii- 5-335: io trascelgo da queste due sonetti... e mi
dotta, lat. obscuràre, denom. da obscùrus (v. oscuro)
di guerra. pratolini, 10-18: da un inverno all'altro, il loro
parise, 5-72: la piazza oscurata da un improvviso volo di piccioni. -che
misteriosa di quel bello che non è da carni velato, non da sangui imbrattato
che non è da carni velato, non da sangui imbrattato, né da tutte queste
, non da sangui imbrattato, né da tutte queste mortali bazzicature oscurato, ma
massiccio,... pareva oscurato da un tenace corruccio. 4.
altri artefici valenti, ma oscurati quivi da maggior nomi. tommaseo, 20-43:
predicazione del battista tornava superflua, e da cristo, quasi sole, oscurata la stella
fenomeno). galileo, 3-1-468: da tal contrapposizione resta annichilata in tutto,
gli scritti suoi propri, acciò che fussero da gli altri ben letti et intesi,
della avarizia? brusoni, 247: videsi da improviso turbine di mestizia oscurata l'apparenza
s. v.]: pregi oscurati da difetti. -posto in abbandono,
dai piedi dei barbari e stracciata in pezzi da le mani dei suoi malnati figliuoli,
mosso mi ha. delfico, i-9: da che l'intendimento umano ha incominciato
di murata. = nome d'agente da oscurare. oscurazióne (oscuragióne),
tempo usato, e ancora la vedemmo da quell'ora de la nona infino al
dell'aria, ma che, portata da i venti, volasse fino all'arcipelago.
rovina; degradazione, infamia. giovanni da samminiato [petrarca], i-141: io
oh profondità e voragine grande e da non potersi empiere! oh doloroso e subito
con una brieve risposta si sviluppò da lui..., mostrando di
lat. oscuratìo -ónis, nome d'azione da obscuràre jv. oscurare).
un concetto confuso, complesso, difficile da capire o da esprimere, di ciò
confuso, complesso, difficile da capire o da esprimere, di ciò che è astruso
, formano il principio de'lor poemi da un caso obliquo, cioè da un
poemi da un caso obliquo, cioè da un accusativo: perché l'obliquità de'casi
d'equivoci. mamiani, 3-449: da quel punto a lui cessarono le esitanze e
della quale l'errore e l'oscurezza da lui confutati e schiariti erano..
, principio o espressione complessa, difficile da comprendere o da spiegare. panigarola
espressione complessa, difficile da comprendere o da spiegare. panigarola, 3-ii-649: tutte
alla tirannia. = deriv. da oscuro. oscuri-nùvolo, agg.
= voce dotta, comp. da oscuro e nuvola (v.),
fatto scuola. = deriv. da oscuro. oscurista, sm.
gli oscuristi. = deriv. da oscurismo. oscuristi, sm. plur
fede e dormire. = deriv. da oscuro. oscurità (ant.
più o meno accentuata; spazio riparato da una sorgente di luce diretta e poco
materia tra 'l sole e noi o da uno superchio lume. straparola,
. fantoni, i-178: fuor trapelando da una nube bruna / rompe la spessa
, 3-440: non dovete stimare che da la oscurità e negro colore possiamo argu-
di quelli aguzzati rendè chiara. giovanni da fècamp volgar., xxi-642: io
obscurità delle anime e de'corpi di là da mare o di qua, che el
a uso de'bambini. s. carlo da sezze, iii- 394: acciò
con le quali l'anima è difesa da dio in così tenebrosa impresa. gigli,
la profondità o la novità dei sentimenti da un lato, e dall'altro l'oscurità
inconscio. d'annunzio, iii-1-184: da troppo tempo io vi sento soffrire;
troppo tempo io vi sento soffrire; da troppo tempo sento nella mia oscurità..
che è confuso, impreciso, difficile da capire, da spiegare o da esprimere
, impreciso, difficile da capire, da spiegare o da esprimere tanto da generare
difficile da capire, da spiegare o da esprimere tanto da generare dubbi e incertezze
, da spiegare o da esprimere tanto da generare dubbi e incertezze (in un testo
tanta oscurità di parole e di sentenze scritti da lui che
enigmatica ne'brevi cresmi delle risposte o da oracoli, o da uomini di fuora
cresmi delle risposte o da oracoli, o da uomini di fuora o da donne ciati
, o da uomini di fuora o da donne ciati altrui, ma anco ne'
se ne le scienze si dee cominciare da le cose più facili, senza dubbio il
, senza dubbio il principio dee prendersi da gli ammaestramenti morali, perche le contemplazioni
, di difficile soluzione. francesco da barberino, i-298: parlo un documento /
ci fusse oscurità alcuna, essendo dette da uno che sempre fu omo da bene
essendo dette da uno che sempre fu omo da bene e non mai fece mancamento alcuno
tempio [della concordia] fosse fabbricato da camillo o gjsteriormente per lustrar la città
chiarissero le oscurità della storia patria così da giovare alla sapienza comune e all'arte
, 1-239: non ho avuto lettera da lui... niente né giovedì né
crisostomo volgar., 2-86: cacciando da noi la nebbia e l'oscurità della
e l'oscurità della tristizia. andrea da barberino, iii-224: di comune parlare
! borgese, 6-144: poi non ebbi da te [giovinezza] che oscurità di
nella tentazione; vizio. zanobi da strafa [s. gregorio magno volgar.
chi si crede tale. -ambiente caratterizzato da intrallazzi e traffici misteriosi e per lo
male, dalla bassezza a l'altezza, da l'altezza alla bassezza, da le
, da l'altezza alla bassezza, da le oscuritadi al splendore, dal splendore
, lat. obscuritas -àtis, deriv. da obscùrus (v. oscuro)
letter. messo in ombra, nascosto da una zona d'ombra. giacosa,
apparve sopra capo una figura. francesco da barberino, ii-374: sai ben che son
a me la terra oscura. guido da pisa, 1-155: fu fatto uno
erbe e i fiori e i semi da servar sono in luoghi secchi e oscuri ed
riferimento a regioni, a paesi caratterizzati da un clima spesso piovoso, nuvoloso,
, nuvoloso, nebbioso, caliginoso, da stagioni rigide eccessivamente protratte, da rare
, da stagioni rigide eccessivamente protratte, da rare giornate di sole. borgese,
, quello azzurro più oscuro. francesco da barberino, iii-137: se vuo'passar
. dolce, 1-31: è da sapere che il color verde degli arbori
loglio del corallo rosso oscuro. maironi da ponte, 1-ii-13: nel monte misma
. figur. confuso, impreciso o difficile da capire, da spiegare, da esprimere
, impreciso o difficile da capire, da spiegare, da esprimere, da stabilire,
difficile da capire, da spiegare, da esprimere, da stabilire, da interpretare
, da spiegare, da esprimere, da stabilire, da interpretare, da ricordare
spiegare, da esprimere, da stabilire, da interpretare, da ricordare (con partic
, da stabilire, da interpretare, da ricordare (con partic. riferimento ai
complesso, di difficile soluzione, arduo da risolvere. latini, rettor.
non è occasion di cadere, né sospettosa da credere, né oscura d'intendere,
misteri di nostra fede ne fossero stati da dio prima verità rivelati, saremmo allora così
saremmo allora così efficacemente condotti a credergli da sì sublime testimonianza che merito alcuno di
2-219: più il suo animo era scosso da un'intensa emozione, più il suo
verso costui con l'oscuro presentimento che da quella parte avrebbe trovato una via d'
guardava nelle vetrine. era tornata a roma da pochissimi giorni, dopo una lunga assenza
. gozzi, i-6-89: sono intenebrati da un'oscura caligine nella memoria degli uomini
. -con uso avverb. guidotto da bologna, 1-108: questo si fa in
affanni, / tante doglie presenti / da la mia mente oscura / han tolta ogni
, suscita, esprime o è caratterizzato da dolore, da angoscia, da turbamento,
esprime o è caratterizzato da dolore, da angoscia, da turbamento, da sgomento
caratterizzato da dolore, da angoscia, da turbamento, da sgomento, da malinconia
, da angoscia, da turbamento, da sgomento, da malinconia, da insoddisfazione
, da turbamento, da sgomento, da malinconia, da insoddisfazione (anche con
, da sgomento, da malinconia, da insoddisfazione (anche con riferimento alla morte
cino, iii-17-7: adunque 'l pianto che da li occhi piove / e '1 continuo
de la mia vita oscura / nient'è da mirar se lei non move. petrarca
. sacchetti, v-219: il prefetto da vico, similemente da lui [papa urbano
: il prefetto da vico, similemente da lui [papa urbano vi] interdetto
oscura morte. s. caterina da siena, i-37: oscura cosa è a
secondo riparo e 'l primo muro, / da la rapace fiamma devorate, / che
: un'ambascia uguale e continua affliggeva da più giorni desilva;... una
un uomo che avea un ceffo oscuro da atterrire orlando, con uno spadone rugginente
di tristezza, di depressione; afflitto da avversità, da tribolazioni, da delusioni
di depressione; afflitto da avversità, da tribolazioni, da delusioni.
afflitto da avversità, da tribolazioni, da delusioni.
seme uman perdere el frutto. niccolò da correggio, 166: levati e vieni e
vederai lacrime, odirai suspiri e voci da far rompere sassi di pietà. alamanni
, n$l mondo. -che nasce da malinconia, da tristezza e, anche
. -che nasce da malinconia, da tristezza e, anche, da risentimento
, da tristezza e, anche, da risentimento (uno stato d'animo).
a occhi aperti, col cuore divorato da una rabbia oscura e il capo pieno
subdolo, malvagio; che è viziato da depravazione, da lascivia. dante
; che è viziato da depravazione, da lascivia. dante, conv.
. del carretto, 3-42: d'esser da me offeso già dicesti / come per
genti oscure con lor atto fiero. zanobi da strafa [s. gregorio magno volgar
ch'egli faccia e che i popoli da lui richieggono. -con riferimento al
oscurissimo serpente non troverà in te luogo da niscondersi. ricciardo da cortona, 1-60
in te luogo da niscondersi. ricciardo da cortona, 1-60: è bene convenevole che
sicuro / è 'l nome tuo, da che più non s'aspetta / chi far
gran furore. bembo, 1-15: da soverchia lascivia e da pigro ozio
bembo, 1-15: da soverchia lascivia e da pigro ozio degli uomini, oscurissimi
nostre menti procreato, nasce [amore] da prima quasi parto di malizia e di
. carducci, iii-3-326: i fuggitivi da la resa oscura / s'affollan polverosi
, infortunati, poco estimati ed oppressi da li iniqui e per vituperio de la
niuna cosa, finché non volessi segnalarmi da me. -con riferimento a soggetti
altri obietti vince e soperchia. lapo da castiglionchio, 8: che errore è.
e fiorenti rami, e non si cerca da che radice è protratto e venuto il
sì ch'ogni altra vista oscura / da indi in qua m'incominciò a.
de la milizia faticosa e dura / da te, sì nobil mastro, e sen-
voi dovete aver osservate: prima, da quanto poveri e oscuri princìpi sia cominciata
: il conte rinaldo si era salvato da quella rovina e dal disonorevole patrocinio del
oscuro e salvatico luogo e più rimosso da genti. pulci, 1-23: quand'io
in luogo oscuro della città e frequentato da pochi. buonafede, 2-v-313: temistio,
della paflagonia. pananti, iii-231: sono da paventarsi i berbers nelle loro oscure montagne
marsica. -con litote. da ponte, 11: il giorno decimo di
: quelle modificazioni avevano allontanato sua moglie da quell'elegante società di cui era stata
mostrano... le cose che da lui fatte appaiono. galateo, 205:
per me poco alto il volo / ergo da terra, un dì da nomi egregi
volo / ergo da terra, un dì da nomi egregi / tratto non sia felicemente
suonando puote / umili gli orsi trar da la sua tana. g. b.
giovane e gagliardo, una sera tentato da libidine andò al fondaco maggiore e,
loredano, 80: risolse, così persuaso da prodirto, d'andarsene con lui solo
che l'oscuro della luna, non da rarità di corpo né da materia, ma
luna, non da rarità di corpo né da materia, ma da proprietà naturale,
rarità di corpo né da materia, ma da proprietà naturale, occulta e infusa in
luna dalla sua intelligenza, che è da forma, procede. a. neri,
20. ciò che è difficile da capire o da spiegare, da esprimere
. ciò che è difficile da capire o da spiegare, da esprimere; ciò che
difficile da capire o da spiegare, da esprimere; ciò che è confuso, impreciso
24. dimin. oscurètto. zanobi da sfrata [s. gregorio magno volgar.
. m. savonarola, 1-41: da può'prolungare la coniunc- tione, quella
d'amore / sento la notte. onesto da bologna, lxv-26-7: per gran fredura
altra moneta fuorché un'osella d'oro da quattro zecchini. = voce venez
. = voce venez., da osèl 'uccello ', in quanto sostituiva
). dial. uccello. giacomino da verona, xxxv-1-631: kalandrie e risi-
detti copertori chiamati didimi perché n'è da ogni parte uno;... raccolti
. = var. di obsequie, da un lat. tardo obsequiae, per il
; 'lombo, fianco 'e da artrosi (v. ì. osfiomielite
^ 'lombo, fianco 'e da mielite (v.).
; (v. osfresìa) e da fobia (v.).
. psicol. eccitazione erotica morbosa prodotta da stimoli olfattivi; osmola- gnia.
olfattometro. = deriv. da osfresiometria. osfristica, sf.
e naturalizzati nell'isola di francia, da commerson stabilito nella divisione de'toracici nell'
de'toracici nell'ordine degli acantopterigi, e da lacépède adottato, i quali, oltre
(e tali dottrine, combattute vivacemente da luterani e calvinisti, non sopravvissero a
gli eterosidi. = deriv. da oside, col suff. degli enzimi.
glicoside). = deriv. da oso2, col suff. dei glicidi.
iera torto e non iera tropo alto da tera e iera tuto coverto de osiele tute
osiriaque (nel 1900), deriv. da osiris 'osiride '.
osirien (nel 1858), deriv. da osiris 'osiride '. osiride
e ha il seme ne'rami nero da principio; di poi muta colore e rosseggia
suoi rami sottili, vencidi e malagevoli da rompere. domenichi [plinio], 27-12
arald. ordine equestre turco, fondato da abdul aziz nel 1852, che comporta
1852, che comporta una decorazione formata da un nastro verde chiaro orlato di rosso
dell'anatolia. = deriv. da osmanli. osmanto, sm.
: 'osmanto nuovo genere di piante, da lourerio formato con una specie di olivo,
':... genere di pesci da ar- tedi stabilito, ma da linneo
pesci da ar- tedi stabilito, ma da linneo unito ai salmoni, che hanno
che talvolta diviene sì forte e sì disgustoso da rendersi insopportabile. = voce
; 'profumato '(deriv. da òa|j. y) 'odore, profumo
au; 'odore, olfatto '(da óaptàco 'fiuto, odoro ',
'fiuto, odoro ', denom. da òct|j. y) 'odore ')
della tribù degli apiari, stabilito da panzer, i quali trassero tal nome dall'
la cui formula generale è costituita da un atomo di un metallo monovalente combinato
= voce dotta, deriv. da osmiam [ico], col suff.
= voce dotta, comp. da osmio e annido] (v.)
. = voce dotta, comp. da osmio e ammide (v.);
dell'osmio esavalente contenente un radicale formato da un atomo di osmio e quattro di
chimico). = deriv. da osmio. osmicato, agg.
acido osmico. = = deriv. da osmico. òsmico, agg. (
= voce dotta, deriv. da osmio. osmidròsi, sf.
= voce dotta, deriv. da osmio, col suff. dei nomi d'
radicale bivalente la cui formula è costituita da un atomo di osmio esavalente e da
da un atomo di osmio esavalente e da due atomi di ossigeno. =
= voce dotta, deriv. da osmio, col suff. dei radicali.
e della tribù degli emerobi, stabilito da latreille a scapito del genere 'hemerobius
dal forte odore '(deriv. da 6qd) 'odore ').
osmilossisale, sm. chim. sale derivato da un osmiato per sostituzione di un atomo
= voce dotta, comp. da osmile e ossisale. osmilsale,
sale complesso dell'osmio esavalente, derivato da un osmiato per sostituzione di due atomi
= voce dotta, comp. da osmile e sale (v.).
, 258: 'osmio': nuovo metallo trovato da ten- nant nel minerale della platina.
= voce dotta, comp. da osmio e cianuro (v.).
. = voce dotta, comp. da osmio, e dal gr. 91x01;
= voce dotta, comp. da osmio e dal gr. 96 ^ 01
solforazione. = deriv. da osmio. osmiridio, sm.
sm. miner. minerale monometrico costituito da una lega naturale di osmio e iridio,
= voce dotta, comp. da osmio e iridio (v.);
all'80%. = deriv. da osmio, col suff. dei minerali.
'osmio': metallo scoperto nel 1803 da tennant, i cui sali -detti osmiti
= voce dotta, deriv. da osm [iosó], col suff.
dal gr. òcrpffi 'odore 'e da [ricettore (v.).
. = voce dotta, comp. da osmo [st] e dal gr.
= voce dotta, comp. da osmosi] e dal tema di yevvàoo
; 'impulso, spinta 'e da isotonia (v.).
= voce dotta, comp. da osmosi] e [modalità (v.
= voce dotta, comp. da osmosi] e [mo] larità (
= voce dotta, comp. da osmosi] e mole2 (v.)
. = voce dotta, comp. da osmo [sz] e dal gr.
pressioni osmotiche. = deriv. da osmometro. osmomètrico, agg.
. = voce dotta, comp. da osraofsi] e dal gr. j ^
= voce dotta, comp. da osmosi] e nocività (v.)
u) 'odore, olfatto 'e da nosologia (v.).
= voce dotta, comp. da oswofst] e recettore (v.)
, sm. fis. strumento costruito da p. u. villard, che consente
consente di immettere e di estrarre idrogeno da un tubo di crookes, per variarne
= voce dotta, comp. da osmc{si \ e regolatore (v.)
dalla differenza di concentrazione, anche da cause termiche o elettriche).
: l'osmosi del linguaggio critico, da qualche anno in italia, non è
. -influenza psichica o fisica esercitata da un individuo su un altro.
= voce * dotta, comp. da osmosi e terapia (v.).
. = voce dotta, comp. da osmc{si \ e dal gr. xàefc '
. 'spinta, impulso 'e da tattismo (v.). osmoterapia
. = voce dotta, comp. da osm < (si \ e terapia (
che si esercita su una membrana semipermeabile da una soluzione quando sostanze in essa disciolte
l'esosmosi. panzini, iv-473: derivato da 'osmosi 'è l'aggettivo 'osmotico
fra persone o elementi diversi; caratterizzato da una scambievole compenetrazione di idee, di
, odoro ', de- nom. da òa (j. y) 'odore,
di liquidi che hanno concentrazione molecolare diversa da quella del plasma sanguigno; osmonocività.
= voce dotta, comp. da osmo [s «] e tossicità (
= voce dotta, comp. da osmo [s *] e dal tema
lungo i corsi d'acqua: è caratterizzata da un grosso stipite cespuglioso, con fronde
'radice di osmunda ', proposta fin da galeno e da avicenna come vermifuga,
osmunda ', proposta fin da galeno e da avicenna come vermifuga, e poi lodata
per lo più por tati da un pedicello, che si aprono in due
osnorvèste, sm. ant. vento proveniente da ovest-nord-ovest. gaiucci [g
= dallo spagn. oesnorueste, comp. da oe$tè \ 'ovest 'e noryeste
dovea essere capo uno giovanni del sega da carlone oso fante e ardito. g
2. che denota, dimostra o deriva da coraggio, ardimento, audacia, o
o anche, in senso negativo, da temerarietà, presunzione, sfacciataggine. dante
ant. pronto, disposto. francesco da barberino, i-281: camminando sieno ose
chi sarà oso di dire che gherardo da cammino fosse vile uomo 1 idem,
la canzone / dal piè di giglio e da le man di rosa / nutricata
eterociclico il cui anello esatomico è costituito da due atomi di azoto, tre di
. = voce dotta, comp. da osò2 e diazina (v.).
eterociclico il cui anello pentatomico è costituito da due atomi di azoto, due di
. = voce dotta, comp. da oso2 e diazolo (v.).
osofago sino al fondo del tubo intestinale da una serie di certe ulcere che i medici
parte interna del globo terrestre, formata da ossidi e solfuri, che avvolge il
= voce dotta, comp. da c ^ ssidd] e soljuró] (
ha fatto male. = da un lat. volg. * ausulàre (
di etimo incerto (secondo alcuni denom. da un osco * ausis per il lat
sm. chim. composto che si ottiene da un osazone per idrolisi con acidi diluiti
. = voce dotta, tratta da o§jaz \ one \ è registr. dal
= voce dotta, comp. da oso2 e tetrazina (v.).
. osotetrazina. = deriv. da osotetrazina, con cambio di suff.
cura di persone anziane ammalate o affette da morbi tipici dell'età senile. -disus
al ricovero di personale militare e diretto da ufficiali medici. pascoli, 1-628:
in un ospedale militare. -ospedale da campo: formazione sanitaria campale destinata alla
aveva risalito l'italia con un ospedale da campo. -ospedale veterinario: unità
militare di uno stato oppure essere gestita da società nazionali della croce rossa o,
della croce rossa o, anche, da società di soccorso riconosciute ufficialmente, o
società di soccorso riconosciute ufficialmente, o da semplici privati; deve recare segni esteriori
chi volete che sia tanto bestiale / da permetter che un suo lavoratore / vada
s'indugia a lungo; falangi di bestie da soma: ronzini di piazza, bufali
arca salvatrice. 4. locuz. da ospedale (con valore attributivo):
una luce cattiva, di quelle crude da ospedale. 5. prov.
di condoglianza del capitano medico dell'ospedaletto da campo. -ospedalino. ojetti
età). = deriv. da ospedale) cfr. fr. hospitalisme.
pellegrini e poveri. 5. carlo da sezze, i-505: ringraziò il salvatore le
ammalate negli ospedali; il periodo trascorso da un malato all'ospedale; spedalità.
; spedalità. = deriv. da ospedale; voce registr. dal d.
ricoverare all'ospedale. = denom. da ospedale, col suff. dei verbi frequent
. = nome d'azione da ospedalizzare. ospétto, sm.
grata. = agg. verb. da ospitare. ospitabilità, sf. condizione
bilità ricevuta. = deriv. da ospitàbile. ospitaglièro, v.
intendere. = denom. da ospitale1. ospitalàrio, agg.
granucci, 1-82: un certo uomo da bene per nome gherardo, il quale
dal patriarca e dal pontefice, fu poscia da onorio secondo confermato: onde fu detto
fra ercole verdelli ospitalario che dovesse desistere da far genti per la republica di venezia.
nel 1330. = deriv. da ospitale *. ospitale1 (
infecondo e di fumanti / spelonche aperte da vulcano, e ignoto / per lo mare
, ospitalissima. saba, 547: da una burrasca ignobile approdato / a questa
. cosa simile a que'simboli e tessere da gli antichi dette ospitali, delle quali
gli attori che doveano fingere di giungere da un luogo diverso da quello della scena
fingere di giungere da un luogo diverso da quello della scena. tramater [
dotta, lat. hospitàlis, deriv. da hospes hospitis (v. ospite
così alla tutela contro ladri e masnadieri da strada, i monaci ospitalieri, come
quei signori. = deriv. da ospitalej; cfr. fr. hospitalier (
ospitalità '. = deriv. da ospitalei. ospitalità (ant.
nazioni. cavalca, 19-308: intesi da molti i quali mi dissero che10 predetto conte
del periglio di sod- doma. zanobi da strafa [s. gregorio magno volgar.
6-263: non solamente l'ospitalità è da essere laudata, ma ancora la solitudine
, lat. hospitalitas -àtis, deriv. da hospitdlis (v. ospitale1)
. ospitalménte, avv. in modo da dimostrare generosa e cordiale disposizione all'ospitalità
ravenna, la rocca di polenta era tenuta da un cugino dell'ospitante di dante,
cambio della ospitanza. = deriv. da ospitare. ospitare, tr. (
iii-20: fui ospitato nelle sue stanze da don guidtjbaldo domenici da monte feltro,
nelle sue stanze da don guidtjbaldo domenici da monte feltro, missionario d'ottime parti
catedrale. massaia, i-58: fummo ospitati da un ricco cattolico, il quale teneva
galletti arguti, gloria dell'aia / che da due mesi v'ospita e pasce.
redatto dal signor dott. guadagnini e da me, la pregherei di ospitare ancora le
dotta, lat. hospitàri, denom. da hospes -itis (v. ospite
ospitatore ed amico, do- vea farvi da un pezzo, perché la trasmittiate allo zio
imbandì. = nome d'agente da ospitare; cfr. lat. hospitàtor -òris
ospitatorie munitissimo. = deriv. da ospitare. capitazióne, sf.
al cielo. = nome d'azione da ospitare. ospite (ant.
, in cui / io m'ascondea da lui, qui tratta a forza / son
-teatr. spettacolo ospite', spettacolo interpretato da una compagnia che non ha la propria
inserito nel cartellone di un teatro diverso da quello che l'ha organizzato e messo
segneri, iii-1-35: temete de'mali abiti da voi contratti e temete delle ricadute sì
paragone della molestia e delle persecuzioni mossegli da quei suoi accaniti ospiti, gli insetti
-allogiato. piovene, 7-300: da quei discorsi percepii quanto vedono poco e
lito ameno e dell'ospite musco / da citerà ogni dì vien desiosa / a'
di etimo incerto: secondo alcuni, da un precedente * hostipotis, comp. da
da un precedente * hostipotis, comp. da hostis 'straniero '(v.
santi diritti; = deriv. da ospizio. ospiziare, intr.
poi morire a gran tristizia. antonio da ferrara, 8: e '1 bon
terra italiana. = denom. da ospizio. ospiziato (part.
., 13-64: la meretrice che mai da l'ospizio / di cesare non torse
l'elezion dell'ospizio doveva esser tale da poter maturare i frutti che si promettevano.
cantava. -ricettacolo. antonio da ferrara, 34: deh, com'serebbe
ospizio e vera tua seguace. domenico da prato, 1-ii-339: molte più asaissime
entrare sul territorio della piccola repubblica che da san marino ha il nome, lasciare
ella all'ospicio nostro ab- bondevoli provigioni da distribuirsi a tutti i poverelli. pacichelli
441: il p. re vitorio da pistoia della medema provincia stava in congo
quasi son albergato ne li ospizi de'secolari da mattina e de sera e continuamente loro
s tre,... venendo da roma di qua da ronciglioni e allo-
... venendo da roma di qua da ronciglioni e allo- giando lì a un
ospizio e eccato con una donna sforzata da lui. morando, 371: li
aver quella riverenza all'ospicio che fu avuta da gli antichi. pallavicino, 11-68:
non ottennero [i vescovi] ospizio da pernottare e furon costretti di dormire a
avermi esibito anche l'ospizio che da me... fu modestamente ricusato.
malabaila [in rezasco, 726j: fu da principio detto patrizio, e poi de'
mezza faccia; un povero vecchio da ospizio. -mutare ospizio: trapassare
dotta, lat. ospitium, deriv. da hospes -itis (v. ospite
che mai. = deriv. da ospodaro. ospodaro, sm.
la più bella di tutta la cristianità, da far girar come trottole le teste degli
uno ossaio. = deriv. da osso. ossalacètico, agg.
= voce dotta, comp. da ossalico] e acetico (v.)
= voce dotta, comp. da ossalico] e ammide (v.)
sicuro che veramente era calce la sostanza da cui si svolse il gas acido carbonico che
colle basi salificabili. = deriv. da ossalico], col suff. indicante dei
e. i.), comp. da ossalico] e dal gr.
si ottiene per sin tesi da ossido di carbonio e idrossido di potas
: l'acetosa, oxalida detta, nasce da per sé nei campi lavorati domestichi la
. -18o <; 'acetosa', deriv. da 'acuto, pungente '(
. = voce dotta, comp. da ossal [ato] e dal tema del
= voce dotta, comp. da ossalico] e dal tema del lat.
= voce dotta, comp. da ossalico] e dal tema del gr.
gruppi carbossilici. = deriv. da ossalico], col suff dei radicali.
= voce dotta, comp. da ossalile e urea (v.).
, sm. medie. avvelenamento causato da acido ossalico, che provoca lesioni all'apparato
disturbi nervosi. = deriv. da ossalico], ossalitc, sf
tendente al giallo. = deriv. da ossalico], col suff. dei minerali
si salamoia con aceto ', comp. da 'aceto 'e ax (xtj
= voce dotta, comp. da ossalico] e dal tema del gr.
. = voce dotta, comp. da ossalico] e genesi1 (v.)
di quello renale. = deriv. da ossalico], col suff. che indica
. = voce dotta, comp. da ossalico] e succinico (v.)
e. i.), comp. da ossaliic passa. a. cattaneo, i-361: da pertutto mi davan ne'piedi ossami infranti ceneri. comisso, v-325: passare da una valletta all'altra significava una strage un tratto / rastrellar quella mensa / e da gran furia ugnun stopparsi zeppo / di d'una cosa il cranio tuo si distingue da quel di tersite: che il tuo mucchio. d'annunzio, iv-2-77: da tutta la restante aridezza della pelle lo -resto archeologico, costituito in partic. da colonne spezzate o gettate a terra. in poco tempo cimentata uella vasta pianura da famiglie differenti di gusto, 'attività calcinate come scheletri. = deriv. da osso, col suff. dei collettivi. . -anche: l'estere che deriva da tale acido. tommaseo [s. dall'acido ossammico. = deriv. da ossamni ^ icó], col suff. = voce dotta, comp. da ossalico] e amtr{iri \ ico (v = voce dotta, comp. da ossalico] e ammide (v.) dell'ossidrile.. = deriv. da ossamn ^ ic ^, col suff. . chim. composto azotato, formato da un radicale alifatico o aromatico unito = voce dotta, comp. da ossido] e ammina (v.) . = voce dotta, comp. da os$alat () \ e amn ^ onio = voce dotta, comp. da ossalico] e anilina] (v.
sono occulte; né altra differenzia è da un corpo transparente a un corpo solido
la quale cuopre quell 'ossa- dura. da porto, 1-194: uomo assai grande,
quegli altri ossi gli parranno facili [da disegnare]. patrizi, 2-26:
mosaico verdescuro e d'oro, dintornato da ricca cornice con vari scompartimenti d'ossature
, gli interstizi de'quali sono riempiti da un tavolato di mattoni. scalvini, 1-127
venia divisando meco medesimo i pezzi curvi da incastellare i fianchi, da co- stolare
i pezzi curvi da incastellare i fianchi, da co- stolare la prora, da correre
, da co- stolare la prora, da correre l'ossatura di poppa. ojetti,
i bagli, tutta l'ossatura della chiglia da poppa in giù somiglia la gabbia del
sortiti in luogo sconcio e mal situati da non potersene servire per uso di una
, 3-266: voi leggerete un poema non da dispregiare su la mia fede. firenze
delle commedie che poscia all'improvviso è da loro vestita colle parole. s. maffei
della sua vita, ne'ventidue anni da che mise la prima volta piede in
medesimo. -traccia di canto da arricchire con improvvisazioni e variazioni nell'esecuzione
madre. b. croce, i-4-257: da [il concetto di svolgimento].
e dei due futuri medi, che hanno da per sé terminazione passiva innestata su l'
moneti, 7: porco non era da cavarne strutto, / che a vederle
lueerte. = deriv. da osso. ossazina, sf.
composto eterociclico con anello esagonale, formato da un atomo di ossigeno, uno di
= voce dotta, comp. da ossigeno] e a£ \ otó \ (
e. i.), comp. da ossigeno] e a$otò \, col
dotta, lat. obsecràre, comp. da ob 'verso 'e sacrare '
esecrazioni. = deriv. da ossecrare. ossecrazióne [obse orazióne
, ix-9 (114): prima è da cercare che significa ossecrazione e che orazione
una angosciosa istanzia et inpor- tunitade dinanzi da dio negli esercizi spirituali. marsilio da
da dio negli esercizi spirituali. marsilio da padova volgar., ii-v-7: io vi
2. giuramento. s. bernardino da siena, iv-150: chiamasi questo ossecrazione,
lat. obsecratio -ònis, nome d'azione da obsecràre (v. ossecrare).
dotta, lat. obsecundàre, comp. da ob 'verso 'e secundàre '
c. e. gadda, 6-26: da un po'di tempo quel suo perenne
arienti, 1-12: aginolfo, radunate da ogni loco copie militare, obsesse cremona
dotta, lat. obsidsre, comp. da ob 'verso, contro 'e
= lat. obsidium, deverb. da obsidsre (v. ossedere).
il muscoleggiare a tempo, non sono faccende da spedirsene in breve. = denom
spedirsene in breve. = denom. da osso, col suff. dei verbi frequent
di calce. = deriv. da osseo; cfr. fr. osséine (
a quello dell'ebulo, ma molti da un fusto e minori. produce le
2. formato dalle ossa dello scheletro o da alcune di esse. baldinucci,
. 8. letter. caratterizzato da ossa sporgenti per l'estrema magrezza;
carducci, iii-2-303: quel faticoso anelito / da l'osseo petto cui la tosse scuote
dotta, lat. osséus, deriv. da os ossis (v. osso).
= voce dotta, comp. da [tessuto] osseo e albuminoide (
gr. 'aceto '(da ólftj 'acre, acido ').
= termine di alchimia, deriv. da osseol. osseòleo, sm. ant
= termine di alchimia, deriv. da osseol. osseomucòide, sm. biochim
. = voce dotta, comp. da [tessutó \ osseo e mucoide (v
osseomuscolóso, agg. letter. formato da ossa e da muscoli. ghislanzoni
. letter. formato da ossa e da muscoli. ghislanzoni, 16-165: un'
. = voce dotta, comp. da osseo e muscoloso (v.).
= > voce dotta, comp. da osseo e petroso (v.).
specialmente dagli anziani, non c'era da apprender altro che il modo di diventare
manifesta ossequio e devozione; che deriva da profondo rispetto e reverenza, che vi
simposiarca, vezzeggiato con gli sguardi ossequenti da suoi seguaci numerosi. de roberto,
'ubbidire, accondiscendere '(comp. da ob 'verso 'e sequi '
dotta, lat. obsequentia, deriv. da obséquens -entis (v. ossequente)
donna. = agg. verb. da ossequiare. ossequiarne (part.
far dispetto alla gente che, prima, da ricco, 10 aveva tanto ossequiato,
qual santo. = denom. da ossequio. ossequiato (part.
cosimo] e servito con tanto affetto da tanti signori e cavalieri. manzoni,
rispose / senza parlar, scendendo da la spera. guicciardini, i-373: il
« non si fa ». [sostituito da] manzoni, pr. sp.
dànno qualità di tributo agli ossequi fattivi da qualunque gran principe. segneri, i-292
zione, e il morir abbandonato quasi da tutti gli aiuti umani, non che
angelo, acciò che la presentasse dinanzi da dio,... apparvegli il detto
dotta, lat. obsequium, deriv. da obsequi (v. ossequente)
quanto più caldamente ed ossequiosamente io posso da lei. carducci, ii- 16-195:
più tediose ossequiosità. = deriv. da ossequioso. ossequióso (ant.
coda bassa, ossequiosi. -animato da spirito religioso e da devozione. cicognani
. -animato da spirito religioso e da devozione. cicognani, v-1-415: finché
professore per sì ossequioso alle consuetudini scolastiche da corrispondere in questa forma alla fiducia del
, di devozione; imposto o suggerito da tali sentimenti, compiuto con lo scopo
voi. cesari, 1-1-41: guardatevi da coloro che i misteri della fede voglion
fede voglion spiegare e risolvere, quando sono da adorare con riverenza ed ossequiosa umiltà.
sia la parte di te ch'hai da sottomettere con soggezion più ossequiosa ad un
dotta, lat. obsequiòsus, deriv. da obsequium (v. ossequio)
, un vestito aveva ch'era piuttosto da uomo che da donna. pellico, conc
aveva ch'era piuttosto da uomo che da donna. pellico, conc.,
un'altra cosa molto osservabile, ma da pochi intesa, voglio avvertirvi. guando
5. degno di essere visto, interessante da vedere, ammirevole per pregi estetici o
segneri, ii-429: presa a raccontare da capo con distinzione tutta la serie del
molto osservabile, ad occuparli in modo da non essere di noia a se stessi e
. che può valere come norma o regola da seguire; che può essere messo in
lat. observabilis, agg. verb. da observàre (v. osservare)
notato o rilevato. = deriv. da osservabile. osservabilménte, avv. ant
ricevè tale sati- sfazione per lo peccato da tale persona, piacque la morte di
suo e la madre sua isvariarsi l'uno da l'altro così disguagliatamente ne l'osservamento
uniformarvi la propria vita. bartolomeo da s. c„ 4-5-11: osservamento di ciascuna
observamento. = nome d'azione da osservare. osservando (observando)
maestoso per solennità, insigne. buonaccorso da montemagno il giovane, 2-1: quante
sono né osservante né credente. fin da prima dell'adolescenza mi beffavo di tutte
trasgredisce in alcun minimo particolare. da porto, 1-199: gran numero eziandio [
, 4-20 (ii-761): fu nicolò da este, marchese di ferrara, molto
. e feciono ch'eglino avessino uno vicario da loro, il quale avesse giurisdizione solo
imperiali, 4-pref.: anco ho sentito da uomini, dei migliori scrittori osservanti,
rispetto. liburnio, 1-34: da osservo, osservare, osservatore, osservatrice
bisognasse a le catene / e vivere da frate osservantino / e far tutti digiuni
il proprio comportamento a quanto è prescritto da una regola o da un complesso di
quanto è prescritto da una regola o da un complesso di regole di condotta (
potreste qui replicare: -dunque ognuno ha da parlare a suo modo, e non ci
sconvenevolezza, potrebbonsi parimente salvare i pittori da simili opposizioni di poca osservanza del verisimile
rigorosa delle diverse norme igieniche e dietetiche da lui stabilite. ungaretti, xi-63:
- anche: fede religiosa. buonaccorso da montemagno il giovane, 2-3: che dirò
simone guicciardini e per bartolomeo di dino da castelvecchio. lorenzo de'medici, i-40
di costanzo, i-proem.: cominciai da la morte di federico secondo, ponendo
ordine ch'ho saputo le cose scritte da loro e comprobate con l'altre scritture
quegli usi che o furono comandati da qualche legge positiva della chiesa o stabiliti
qualche legge positiva della chiesa o stabiliti da una tradizione di cui non si conosce
voi fallaste nella tale osservanza. girolamo da siena, ii-99: parlo qui ora
innanzi che si faccian coprire. buonaccorso da montemagno il giovane, 2-69: vorrei
non si debbia nella sua gioventudine. francesco da barberino, 61: lasci servar color
non voler dar la vincita è regola da giuocatori disciplinati nel giuoco. z. contarmi
parlava di alterar questo moto di taglie da quello che era la osservanza. de
, la quale si dice interpretativa, da non indurre nuova legge né da destrugere
, da non indurre nuova legge né da destrugere la vecchia, ma che interpreti la
primizie, queste cose si debbono fare da ciascuno, e ciò secondo le osservanze della
vergilio e cicerone laudino perché sentono che da molti son laudati, non perché conoscano
si trovano usati alcuni termini diversamente da quello che usa cicerone, e pur l'
. beni, 75: tutto questo sia da me detto non a fin di anteporre
animo suo. 9. regola prescritta da una congregazione o da un ordine religioso
. regola prescritta da una congregazione o da un ordine religioso; modo di vita che
osservanze dell'ordine. 5. caterina da siena, i-87: più volte mi
con frate si- mone per essere informato da lui nelle osservanze regolari. g.
peggio. baldelli, 5-7-378: domenico da principio era canonico e, con alcuni
; sottomissione, obbedienza. guidotto da bologna, 1-139: per via di osservanza
denno i figli buoni, / porrò da parte, e solo avrò rispetto /
di nessuna amicizia stretto col povero fraticello, da principio attribuì ad errore o semplicità,
, imperoche dagli altri ritraggo promesse e da lui ritraevo osservanze. -atto
questi astro- logi dall'altrui informazioni e da una certa osservanza di parole e di
solo i re di portogallo, descendenti da regi ereditari, fondarono regni in spagna
dall'opera riformatrice di s. bernardino da siena, s. giovanni da capistrano
bernardino da siena, s. giovanni da capistrano e altri, e riconosciuta come
dell'osservanza di san francesco. ca'da mosto, 175: in questa isola
monasteri di frati minori di osservanza. da porto, 1-261: si nascose insieme
'carmelitani dell'antica osservanza 'per distinguersi da quelli che abbracciarono la riforma fatta da
da quelli che abbracciarono la riforma fatta da s. teresa e che si chiamano
'o 'stretta osservanza ', fondata da s. pietro d'alcantara nelle spagne
vita. documenti di storia lucchese raccolti da carlo minutoli [rezasco], 215:
dotta, lat. observantia, deriv. da observans -antis, part. pres.
cerimoniali solamente. = deriv. da osservanza. osservare (observàre,
segni... sono stati osservati da ippocrate principe della medicina. porzio,
veramente è lo stesso cristallo col quale da tre anni in qua sono andato io
: chi fa per forza quello che ha da fare, / guarda attorno se è
per esser in fiandra, non è stato da me osservato. salvini, 48-59:
divinità. segneri, i-233: hai da pensar che [dio] ti osserva.
osservati gli andamenti nemici, fu giudicato da lui che gli potrebbe succedere di far
mia perdizione: mandò soldatesca sulla strada da roano a dieppa, fece osservare
osservare tutti i porti che sono da haure a dieppa e tutti i passi
dieppa e tutti i passi della senna da haure fino a roano. -con
riferimento al demonio. 5. carlo da sezze, iii-138: il nostro avversario,
e ragionevole d'idee possa essere scompigliata da un'altra serie d'idee che ci
; perseguire un risultato. guidotto da bologna, 1-97: welle similitudini che si
.: io amai meglio sviarmi alquanto da alcuni precetti e mantenermi nel dilettevole che,
diligentemente si convengano observare le cose imposte da coloro che alcuna cosa per forza d'
nelle loro diete è deliberato è sempre osservato da tutti. varchi, 8-1-206: se
instanza fatta al re per suggestione della lega da un grosso numero di prelati, di
viaggi di girolamo andorno e di girolamo da s. stefano, 227: quelli cristiani
aurea volgar., 173: è da notare che di qua adrieto i pagani in
ogni tua voglia / non si trova da te già mai lontano. -per
più lontana al suo fermamento manco fia da esso fermamente sostenuta; essendo manco sostenuta
prop. subord.). francesco da barberino, i-188: de l'offeso brama
., 8-1 (1-iv-670): da giudice non troppo rigido merita perdono,
: molti vocaboli nostri sono stati imparati da molti forestieri e osservati da loro.
stati imparati da molti forestieri e osservati da loro. 16. applicare una
: io già molto tempo mi sono tolto da lo scrivere e da l'osservare la
mi sono tolto da lo scrivere e da l'osservare la lingua latina. dottori,
, 160: le promesse non sono da oservare che non sono utile a colui
è detto commutazione. s. caterina da siena, iii-243: non volse osservare
bisaccioni, 1-104: non è se non da lodare questo capitano il quale, come
solennemente, e convienimi osservare. fausto da longiano, iv-185: i greci dicono che
sommo sacerdote, spesse volte era offeso da i cherici sanza pena. pulci, 8-26
.. il silenzio che osservo da tanto tempo teco. tarchetti, 6-1-
gedia di ifigenia in tauris composta da euripide, os servando in
pensiero, i comportamenti; trarre ispirazione da essi, imitarli. -in partic.:
.. non dee essere talmente osservato da noi italiani che la riverenza faccia velo
disordini detti; e così si osserverà sempre da qui innanzi. capitoli della bagliva di
dotta, lat. observàre, comp. da ob 'verso 'e servàre
tuo vita. = agg. verbale da osservare. osservato (part.
del sole precisamente, ma non molto da essa lontano. d. bartoli, 2-1-235
, per la poca o molta virtù da beneficare che si varia al vario modo
sua memoria: le immaginava osservate, pesate da un lettore tanto impreveduto, tanto diverso
un lettore tanto impreveduto, tanto diverso da quello a cui eran destinate. leopardi
uno strumento di misurazione, i dati da esso indicati). targioni pozzetti,
un termometro,... osservato da noi la mattina all'aperta della camera,
già di troppo sospetta e, temo, da qualche giorno osservata. faldella, i-4-71
.. celebrata assaissimo per gli effetti da lui osservati in valersene durante la peste
spallanzani, iii-239: prima ch'io parta da pavia vi ragguaglierò dell'osservato.
esemplo memorevole d'osservata religione. fausto da longiano, iv-16: era legge molto
pena e il premio sono due operazioni da questo gran signore osservatis- sime verso di
, molto trascurate dal suo predecessore e da lui invece osservate con la massima vigilanza
pauluzzi, li-8-359: convenni praticar l'osservato da altri ministri, di presentar nelle mani
serafini, 52: notate il parlare osservato da ori- gene e da gregorio, che
il parlare osservato da ori- gene e da gregorio, che il diavolo è chiamato non
alla proprietà de'vocaboli e de'verbi da lui osservata? -con riferimento a
non s'andasse oltre l'ora canonica da mia madre prescritta e che voleva rigidamente
alamanni, onorato dal mondo e osservato da me. g. forteguerri, 62:
duca] prospero dalla duchessa, cortigiani e da tutto il popolo per duca riverito et
riverito et osservato, quanto più potea da 'l falso creder rimuovergli si affaticava.
. xvi e del xvii, caratterizzato da un perfetto equilibrio fra gli elementi strutturali
di cui costituisce una semplificazione; instaurato da giovanni da palestrina (1525-1594),
costituisce una semplificazione; instaurato da giovanni da palestrina (1525-1594), fu assunto
] le composizioni di tutti gli esempi da noi esposti,... nelle quali
, iii-21-416: l'opera del pasquali, da cui il p. martini, il
di un lunario... fatto da uno stampatore con tanto strapazzo degli osservatori
grande'amico e bravo osservatore, è da qualche tempo che esamina gli animaluzzi infusori.
a sua nominazione i luogotenenti che dipendono da lui; né possono esser rimossi da
da lui; né possono esser rimossi da quell'ufficio che da esso gran signore
possono esser rimossi da quell'ufficio che da esso gran signore medesimo e tutto per
osservatore della legge. s. caterina da siena, v-202: ci farà [l'
un ordine monastico. s. caterina da siena, i-207: voglio e cornandoti che
rigoros'osservatore d'alcuni assiomi, proposti da qualche legislatore istorico, circa il descriver
eroici mi fa sovvenire di quel che da alcuni osservatori d'omero ho udito,
anche semplicemente 'l'osservatore', fondato da g. gozzi nel 1761).
d'annunzio, v-1-77: la nave da guerra, che l'osservatore aereo affermava
di squadra), il tecnico incaricato da una società di osservare, nei tornei
lat. observàtor -òris, nome d'agente da observdre (v. osservare).
in zone elevate, con orizzonte libero da ostacoli e, nel passato, anche
sarà... una trascuratezza imperdonabile da qui innanzi, ovunque esista un osservatorio meteorologico
-luogo, per lo più costituito da un rilievo naturale o artificiale, particolarmente
. -in senso generico: posto da cui si ha una buona vista di
era messa in piedi sulla piattaforma, e da quell'osservatorio era stata un pezzo a
strumenti ottici o apparecchiature elettroniche, da cui si può tenere sotto controllo la disposizione
spese navi osservatone. = deriv. da osservare, sul modello di laboratorio, conservatorio
[ragioni] chiaramente si comprende derivar da gli errori commessi nelle osservazioni strumentali,
notasti in sinigaglia vi fu notato anche da me, e mi parve che arrivasse a
e mi parve che arrivasse a un grado da far perder la pazienza anche a un
animo. sarpi, i-1-53: la materia da trattare, imposta a monsignor de vigniers
necessari avvertimenti per la poesia e cavati da l'osservazioni e da l'autorità di sì
poesia e cavati da l'osservazioni e da l'autorità di sì buoni e si
, di osservazione, alla quale è da riportare molta parte del teatro e del
patrizi, 1-53: facciasi... da voi l'osservazione delle istorie altrui verso
virgilio e cicerone laudino perché sentono che da molti son laudati, non perché conoscano
portavano la stola al collo. maironi da ponte, 1-iii-105: fra le scolture
anche numerici; deduzione, conclusione ricavata da un rilevamento, da una misurazione scientifica
, conclusione ricavata da un rilevamento, da una misurazione scientifica, da un esperimento
rilevamento, da una misurazione scientifica, da un esperimento; esposizione, per lo
vibrazioni date in un medesimo ugual tempo da sette diversi pendoli. a. cocchi
lasciano anco sopra il numero delle produzioni da farsi una intera libertà a ciascheduno,
parte delle osservazioni ed esperienze saranno comunicate da coloro, o sien soci od estranei,
di molte voci e maniere particolarmente poetiche da quella lingua nella nostra. corticelli,
: in questi co- menti, cominciando da quello che ne fece esso boccaccio,
contro qualunque osservazione che avesse potuto farsi da qualche malevolo sullo stato di quel quadro
, emendamento apportato a un documento ufficiale da un organismo burocratico. carducci,
arte della pittura fu... seguita da lui con ogni studio. mascardi,
esse lingue. -pratica che deriva da norme o valori religiosi o morali.
artificiali, e che deve essere integrata da un adeguato sistema di comunicazioni, a
di presidio o di copertura esercitata da un contingente di truppe più o
piazza forte, quando questa può essere rinforzata da un esercito di soccorso, ha
, viii-57: oh quante osservazioncine io trovo da fare! v. s. vedrà
lat. observatio -dnis, nome d'azione da observsre (v. osservare).
). ossessionale, agg. determinato da un'idea fissa; ossessivo.
alienazione rampante. = deriv. da ossessione; cfr. fr. obsessionnel (
piovene, 15-20: una casa vigilata da quei grossi ossessionanti animali domestici, i
che resta in piedi perché non sa da che parte cadere, m'ossessionò per qualche
secondo una cadenza enfatica che fin da bambino, nelle mie letture di romanzi,
: negli anni scorsi fummo tutti ossessionati da una specie di tic costruttivo.
sui giornaletti illustrati. = denom. da ossessione. ossessionataménte, avv.
a mettere in rilievo alcune correzioni apportatevi da giolitti. = comp. di
angosciato (o anche tanto fortemente preoccupato da un'idea fissa da perdere il contatto
tanto fortemente preoccupato da un'idea fissa da perdere il contatto con la realtà o il
gli altri vivi e capaci di vivere da tempo senza il loro consenso. pasolini,
speranza di un popolo, / ossessionato da dio. -terrorizzato. panzini
violento, sugerbo, indiscreto e ossessionato da se stesso fu il conte iacomo m
, ossessionate. 2. popolato da elementi ossessivi, da fantasmi angosciosi.
2. popolato da elementi ossessivi, da fantasmi angosciosi. savinio, 12-61
della donna. 3. dettato da un pensiero ricorrente. levi, 6-51
è perfetta. guerrazzi, 18-79: da pochi giorni su quella fronte appariva un
per liberarsi dalla ossessione era stato adoperato da lei. deledda, iv-124: il
cui acquisto non ar che sia da invidiare alla chiesa cattolica, che pure
proprio per questo e non rifuggivano neppure da azioni rischiose. moravia, xii-17:
a quel tonfo pardi si risvegliò come da una ossessione. -fede esclusiva e irrazionale
dedizione totale. piovene, 7-450: da tempo avrei voluto parlare di una esposizione
avrei portato via. lontano di qui, da questa ossessione di odio, di vendetta
paziente stesso, che il suo male venga da un investimento del diavolo. è una
titolo di un film del 1942 diretto da luchino visconti, liberamente tratto dal romanzo
, occupazione ', nome d'azione da obsidère (v. ossedere);
obbligatorio. -in modo così costante da determinare un senso d'angoscia.
che è causa di ossessione; caratterizzato da ossessione; che ritorna con insistenza tormentosa
l'egoismo è in lei tanto ossessivo da farle perdere la testa e da portarla
tanto ossessivo da farle perdere la testa e da portarla alla rovina. pratolini, 9-831
più incombente, ossessiva. -popolato da personaggi che suscitano reazioni emotive di turbamento
atti 'culturali '. -caratterizzato da un uso esagerato di tipici elementi compositivi
si ripete con rigore quasi ossessivo ormai da circa un trentennio. 3.
di notte. = deriv. da ossessione. ossèsso (ant.
posseduto, invasato dal demonio; tormentato da manifestazioni diaboliche (anche nell'espressione ossesso
uditori portoghesi quando il dire è accompagnato da una voce tuonante e da un gesticolare
è accompagnato da una voce tuonante e da un gesticolare di ossesso. pananti,
disperatamente, terribilmente come fosse stata invasa da un ossesso. 2.
ossesso. 2. sconvolto da una violenta passione (e, in
); tutto preso fino alla fissazione da un sentimento o da un pensiero.
preso fino alla fissazione da un sentimento o da un pensiero. - anche sostant.
i miei affari. i fatti da me ideati mi torturavano quasi fossero
braccio dello zio, non si scompagnò mai da quello spirito che l'immaginazione eccitata
prigione d'un pensiero. ossesso / da lui, mentre fra gli altri uomini
vivo / (mera apparenza), sol da lui derivo / l'essere, tutto
si tocca e ritocca la visiera del berretto da ciclista. è un festoso ossesso del
antichi irani. = deriv. da ossèti (russo osetiny), nome della
. = voce dotta, tratta da osdiich] etone. ossétta,
ossette (e orsette), deriv. da ors sulla sambre (cambrai)
(cambrai); voce registr. da savary (nel 1725).
costole del bue (ed è costituito da parti carnose e cartilaginee), utilizzato
, ragionando, os- sieno tranquilli o da qualche passione animati, sagliono e scendono
appena viene ricordato. = comp. da o2 e sia, 3 * pers.
gr. ò£uà- xav{>a, comp. da 'acuto '(v. ossalide)
con allusione all'aspetto spinoso della pianta da cui è isolato. ossiacetilènico,
e. i.), comp. da ossigenò] e acetilenico (v.
. = voce dotta, comp. da ossigeno] e acetofenone (v.)
. = voce dotta, comp. da ossigenò] e addò1 (v.)
. = voce dotta, comp. da ossigenò] e alchile (v.)
. = voce dotta, comp. da ossigenò] e aldeide (v.)
= voce dotta, comp. da ossigenò] e ammina (v.)
= voce dotta, comp. da ossigenò] e amminoacido (v.)
e. i.), comp'. da ossigenò] e ammoniaca (v
melchior cesarotti. carducci, iii-18-71: da più anni lo aveva salutato con versi
nome ossianésco ma ne faceva salutare la bandiera da venti e un colpo di cannone.
civetta noiosa / noiosa serva / incaricata da minerva / di rammentare alla luna /
come la poesia inglese del settecento, da toni epici e lirici, elegiaci e
= voce dotta, comp. da ossigenò] e antrachinone (v.)
= voce dotta, comp. da ossigenò] e arco (v.)
. chim. alcaloide simile all'atropina da cui differisce per possedere nel nucleo eterociclico
= voce dotta, comp. da ossiigeno] e atropina (v.)
: ricordati che sarà la prima cosa da cui la gente caverà se sei venuta coll'
intrufolarti. = conq>. da ossia e vero (v.)
. = voce dotta, comp. da ossigenò] e azina (v.)
= voce dotta, comp. da ossigenò], azòjò] e composto1 (
. = voce dotta, comp. da ossigenò] e da un deriv. da
dotta, comp. da ossigenò] e da un deriv. da azoto (v
da ossigenò] e da un deriv. da azoto (v.).
= voce dotta, comp. da ossigenò] e base (v.)
e della famiglia de'fossori, stabilito da latreille, i quali si distinguono pel
= voce dotta (registr. da bonavilla nel 1821), lat.
= voce dotta, comp. da ossigenò] e benzene (v.)
bonavilla nel 1821), comp. da ossigenò] e benzoico (v.)
= voce dotta, comp. da ossigenò] e dal gr. 'vita
= voce dotta, comp. da ossigenò] e bionte (v.)
. = voce dotta, comp. da ossigenò] e dal gr. pitoau;
. = voce dotta, comp. da ossigenò] e bitume (v.)
= voce dotta, comp. da ossigenò] e brasilina (v.)
dei loro polsini e dei loro gemelli da polso. e della loro faccia di manichini
e. i.), comp. da ossigenò] e butirrico (v.
= voce dotta, comp. da ossigenò] e canfora (v.)
ossicarbonismo, sm. intossicazione derivante da inalazione di ossido di carbonio. =
e. i.), comp. da ossigenò] e carbonio (v.
. = voce dotta, comp. da ossigenò] e carbossilico (v.)
gr. ò£ux£8po <;, comp. da òljóq; 'acuto 'e xésptx;
= voce dotta, comp. da 6g! >£ 'acuto 'e xecpaxrj
fetale, raramente familiare, caratterizzata da sindattilia, esoftalmo, strabismo, miopia,
= voce dotta, comp. da ossicefaiia] e sindattilia (v.)
= voce dotta, comp. da ossigenò] e cellulosa (v.)
= voce dotta, comp. da ossigenò] e cellulosio (v.)
. osone. = comp. da ossigenò], chetane] e aldeide (
. chetolo. = comp. da ossigenò] e chetone (v.)
della chinina. = comp. da ossigenò] e chinina (v.)
= voce dotta, comp. da ossigenò] e chinolina (v.)
= voce dotta, comp. da ossigenò] e chinone, deriv. da
da ossigenò] e chinone, deriv. da china2 (v. j.
= voce dotta, comp. da ossigenò] e cianuro (v.)
= voce dotta, comp. da ossigenò] e cimolo (v.)
e a stridere terribilmente, e legata da dieci villani e condotta nella chiesa,
condotta nella chiesa, la fecero toccare da due ossicine che dicevano essere degli innocenti
= voce dotta, comp. da ossigeno] e citronellale (v.)
= voce dotta, comp. da ossigeno] e clorurazione (v.)