Grande dizionario della lingua italiana

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vol. XII Pag.5 - Da ORATORIA a ORATORIO (17 risultati)

tanti ch'è indegno della grazia. bartolomeo da s. c., 3-1-12:

, par., 33-41: li occhi da dio diletti e venerati, / fissi

oratrix -icis), nome d'agente da orare 'parlare; pregare '. oratòria

salvini, 39-iii-87: non senza ragione fu da platone l'oratoria come parte della scienza

[arte] dell'oratore ', da oratorius (v. oratorio1).

di argomento religioso. = deriv. da oratorio1. oratoriaménte, avv. secondo

39-vi-78: i paradossi..., da tullio oratoriamente maneggiati, non son eglino

che io mi sia offeso perché egli dissenta da me. carducci, iii-18-150: peccato

anche, all'analoga istituzione francese fondata da pierre de bérulle. 3.

toriani. = deriv. da oratorio! 1. oratòrico,

e l'ordine del parlare sieno differenti da quei del volgo, acciocché più maestoso,

somma diligenza e grandissimo desiderio, infino da puerizia, a dar opera all'arte

in cognizione di uno sbaglio sommo preso da alcuni antichi, ed è il darsi a

speroni, 1-2-301: io temo non da sì fatto proemio si vegna a un

, senza molto distinguere gli inni poetici da gli oratori né i poetici fra se

italiano] che la poesia sia caratterizzata da certi tratti esteriori, fra cui predomina

blasco ibànez... giudicato anche da me troppo robusto, pletorico, sanguigno,

vol. XII Pag.6 - Da ORATORIO a ORAZIANAMENTE (24 risultati)

dotta, lat. oratorins, deriv. da orator òris (v. oratore

accostato ad altre costruzioni, oppure ricavato da un locale di un convento, di

è regola comune che non sia sovrastato da locali di normale abitazione); quasi sempre

abitazione); quasi sempre è costituito da un unico vano ricoperto a soffitto,

[la religione ebraica] essenzialmente culto da praticare in pochi, in oratori semiclandestini.

uno oratorio d'allori tondo con panche da torno e in mezzo uno piedistallo con

3. ritrovo, per lo più gestito da ecclesiastici o da una parrocchia, in

per lo più gestito da ecclesiastici o da una parrocchia, in cui sono accolti i

fa nei giorni festivi in un luogo tenuto da religiosi, principalmente con lo scopo di

dell'istesso oratorio. il che conosciuto da quelli che erano al governo, acciò

eccles. congregazione di sacerdoti secolari fondata da s. filippo neri a roma nel 1565

trascorso il quale possono ritornare a vivere da sacerdoti secolari; si dedicano alla predicazione

che si dà a una congregazione religiosa fondata da san filippo neri. -oratorio

filippina, fondata a parigi nel 1611 da pierre de bérulle con lo scopo della perfezione

, acciò non sia solamente un oratorio da recitare sedendo, ma possa con qualche

spirituale con arricchimento di elementi narrativi, da quello in latino, che rappresenta l'

suo servitore ho ricevuto l'oratorio fatto da v. " s...,

andossen, senza far lo'motto, / da un canto du'fé suo oratoro.

-predica. serdini, 1-79: da poi che frate schiù china le ciglia /

lat. eccles. oratorium, deriv. da orare * pregare '.

dall'ingl. to oratorize, denom. da orator 'oratore '. oratòro,

una longa figura / tetragonia che ispande da due parte / duoi tragondi suo'co'foratura

gabella di siena [tommaseo]: oratura da dipentori del cientenajo a peso soldi diecie

, lat. auratura, nome d'azione da auràre (v. orare2)

vol. XII Pag.7 - Da ORAZIANISMO a ORAZIONE (19 risultati)

molto addietro. = deriv. da oraziano. oraziano, agg.

partic.: usato, scritto, composto da orazio. fioretti, 2-3-261:

temi caratteristici, come la misura lontana da ogni intemperanza, il controllo della passione

dotta, lat. horatisnus, deriv. da horatius 'orazio \ orazio

la riconoscenza, la lode, e da cui derivano una più intima unione con

, / grande orazione foe data. francesco da barberino, iii-80: li preti in

ciel m'aggiri / di fuor da essa [porta], quanto fece in

per pietoso e umile affetto. marsilio da padova volgar., ii-11-5: le

mezzo più forte dell'orazione per impetrar da dio tutte le grazie, non abbiamo

1-340: nell'orazione... ha da chiedersi lume a dio sopra ciò che

nel compimento di determinate cerimonie. uguccione da lodi, xxxv-1-611: lo criator del cielo

orazione usate di dir camminando? felice da massa marittima, 37: se pensare

: dite, se vi pare, così da voi il pater noster. z xiloli

od altra favorita orazione. [sostituito da] manzoni, pr. sp„ 7 (

dei giardini papali, un francescano toglieva da un baule e innastava piccoli stendardi che

orazione si può dir bene che vegna da la fabrica del rettorico. g. villani

proposito mutòe. bandello, ii-1219: da molti gentiluomeni fui pregato che, in

a fabio massimo che sconfortava i romani da quella impresa. d'annunzio, v-1-968

: non poteva [michelangelo buonarroti] da più eloquente e dotto uomo esser lodato;

vol. XII Pag.8 - Da ORBACCA a ORBACE (10 risultati)

5-488: peccato non aver potuto assistere da vicino alla sfuriata che hai fatto davanti

chiese: onde 'tempio 'è da spiegarsi per curia, e 'orazione '

: quand'io fui scelto alla cattedra da te occupata, io intendeva di professare

. gravina, 367: solo scaligero, da niun altro seguitato, stima che cratete

orazione sciolta. sacchi, 3-12-77: da questi [accenti] variamente collocati ed

pare che l'armonia propria non abbia da sé tal forza, tuttavia l'acquista col

volgar., 202: fu ritenuto nondimeno da quelli di macedonia modo di salutarlo [

stando dì e notte in orazione. bartolomeo da s. c., 8-2-7:

lat. oratio -ònis, nome d'azione da orare 'parlare; pregare '.

e tessuta su telai molto stretti (da 55 a 65 cm); la pezza

vol. XII Pag.108 - Da ORIGIONTE a ORIGLIERE (31 risultati)

fu finalmente da alcune galee di genovesi e di catalani

, 5-210: scrivevano gli antichi etruschi da destra a sinistra, come ancora oggi scrivono

queste lingue] hanno l'origine loro da un tronco medesimo. galanti, 1-56

. forteguerri, 106: avendo voi inteso da che occasione nacque quel proverbio che chi

fa l'aspetti. piccolomini, 10-324: da un fabro di legname si può verisimilmente

giraldi che abbia avuto origine dalla tazza da bere con due manichi, mentre chi

baci. c. dati, 4-193: da loro [egizi] ebbero origine le

[in mazzini, 4-323]: abbiano da dio origine le vostre teorie, i

per madre: per padre ebbe origine da tiberio nerone, per madre da appio

ebbe origine da tiberio nerone, per madre da appio pulcro, i quali amendui furono

2-44: è abitata questa nobilissima città da turchi, i quali... ebbero

loro c scizia. -essere creato da dio. rinaldeschi, 1-165: l'

ottomana] si tiene ch'abbia avuto origine da alcuni popoli che abitavano su'confini della

, ebbe, come casale, origine da un convento di monaci. -cavare

erano i giuli, che menano l'origine da esso enea. ariosto, 26-99:

speranza i cor mortali invita, / quando da chiaro sangue origin piglia. mascheroni,

dissero alcuni che traeva la sua origine da costantinopoli. gemelli careri, 1-v-176:

: quei maomettani, che traggono origine da borneo, portarono quindi anche l'uso della

fondo del stomaco. -essere provocato da una determinata causa; risultare, dipendere

per quel che ogni notizia prende origine da lui. o. rucellai, 8-7:

voci dell'ottativo e del coniuntivo, da 'abbo 'traggono origine, siccome

pascoli, ii-529: l'avarizia è da sé un po'ingiusta e dà origine

-d'origine (con valore aggettivale): da cui si proviene, natio (un

che ebbe, ma che, infiammato poi da quel rimo sonetto, si diede

, lat. origo -inis, deriv. da oriri 'nascere, provenire, cominciare

una porta o una finestra, da una serratura, ecc.) per udire

: stare in ascolto. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,

che si nutriva di verità, entrando da per tutto, come tien poco posto,

, come tien poco posto, e da per tutto occhieggiando e origliando, ebbe molto

il diaccio ha messo crosta sul boristene da reggere il passo dei suoi carri e

= dal fr. oreillier, denom. da oreille (lat. auricùla) '

vol. XII Pag.109 - Da ORIGO a ORINALE (20 risultati)

/ avean gemmati e splendidi origlieri. da porto, 1-357: voltatasi al giacente

primo cenno / balzar giù volentieri / da i morbidi origlieri, / dove godea posar

spavento, non sapeva levar la testa da qual caro origliere). metastasio,

il proprio tempo nell'ozio. zanobi da sfrata [crusca]: guai a quegli

(provenz. aurelhèr), deriv. da oreille 'orecchia '.

ogni dolce riposo: / ha ella origo da celeste sposo? tasso, 8-4-95:

gente nata a caso, / ma da più alta origo. = lat

ricche orilucenti gonne! = comp. da oro e lucente (v.).

lat. scient. auriluvium, comp. da aurum 'oro 'e diluvium *

giamboni, 27: gli altri albori da sé producono foglie e fiori e frutto

fiori e frutto; ma l'uomo da sé lendini e pidocchi e lombrichi.

e pidocchi e lombrichi. quelli hanno da sé vino ed olio e balsimo; e

olio e balsimo; e questo ha da sé sputo e feccia ed orina. boccaccio

quando la orina si ritiene, si ha da unger le parti del pettenecchio con olio

lingue e le orine d'alquanti villani visitati da lui la mattina. tornasi di lampedusa

: incomenzò ad lampaniare, overo diluviare da longa verso orina. = dimin.

diede un'orinalata. = deriv. da orinale2. orinale1, agg. ant

orinale, qual è superfluità del sangue, da esso sangue. = dal

dal lat. tardo urinàlis, deriv. da urina (v. orina1).

, nel quale si orina; vaso da notte. cino, xxxv-11-675:

vol. XII Pag.110 - Da ORINALIERA a ORIOLAIO (30 risultati)

.. che lingua è questa? lingua da stracci, lingua da cessi, lingua

questa? lingua da stracci, lingua da cessi, lingua da orinali.

stracci, lingua da cessi, lingua da orinali. 2. per simil

a similitudine di quelli... da li distillatori orinali sono chiamate. ventura

pulci, i-6-31: sì che chi era da questi ferito, / non bisognava alzar

volta ne feci la prova in orinalétto da stillare ben serrato col suo antenitorio,

primi passi. = deriv. da orina1', il n. 3 è di

ferma base. = deriv. da orinale2. orinare, intr. emettere

capua,... quando orinava, da un paggio si facea snodar la brachetta

ritrova in età ed in maniera travagliato da una gravissima indisposizione di difficoltà di orinare

co'guanti. bicchierai, 198: era da molti anni molestato da difficoltà dolorosa nell'

198: era da molti anni molestato da difficoltà dolorosa nell'orinare. -figur.

i capezzoli, orinò in mare, prima da un seno poi dall'altro, due

di latte. = denom. da orina1. orinàrio, agg.

separare l'orina, di trasportarla separata da un luogo all'altro, di trattenerla

umori crassi. = deriv. da orina1; cfr. anche fr. urinaire

de sanctis, 9-45: pare che da questa caricatura della forza fisica abbia rabelais

il campo nemico. = deriv. da orinare. orinativo, agg.

. = agg. verb. da orinare. orinato (part.

vie della città e contro le case, da pisciarvi. suol essere una specie di

fatta, gli iconici, gli esteti da orinatoio e gli aracnidi facevano categorie.

aracnidi facevano categorie. = deriv. da orinare. orinatòrio, agg.

vasi orinatori. = deriv. da orinare. orinazióne, sf.

. = nome d'azione da orinare. orinci (oringa,

a viltà. -da orinci'. da lungi, da molto lontano. salvini

-da orinci'. da lungi, da molto lontano. salvini, 22-182:

= etimo incerto: forse comp. da ora2 e quinci. orinda,

] di farina di riso ', da èplvsa, forma secondaria di &pu£a (v

siero orinoso. = deriv. da orina1. oriolàio (1origolàio,

2-320: maestro muccio oriolaio primieramente imparò da lei [la luna] il giuoco delle

vol. XII Pag.111 - Da ORIOLIDI a ORITTOGRAFIA (29 risultati)

d'oriolaio. = deriv. da oriuolo', la var. origolaio (attestata

attestata nel 1608) è registr. da 'lingua nostra', xxviii (1967),

che di bellezza a pochi cede, da noi chiamasi regabio o vero argabio, da'

un quadrilatero i cui vertici sono segnati da grandi stelle, mentre tre stelle allineate

luglio, e in egitto il procione da mattina pieno di vampa. caro, 1-874

di lepidotteri (monta orion) rappresentata da piccole farfalle con ali di colore verde

letter. orlato d'oro, impreziosito da un fregio dorato. fr. gualterotti

saltileggero spruzzoli. = comp. da oro e orlato. oripavina,

papavero orientale. = comp. da orientale] e \ pà] parf_er]

di la quale luce è orta. bianco da siena, 83: in miseria giaceva

. 2. nascere, discendere da un capostipite. sacchetti, 233:

): orliccio. = deriv. da un lat. orum (r. e

del gr. xpuaé&povtx; (comp. da xpuctót; 'oro 'e frpóvo

dal lat. ora 'orlo 'e da sfera (v.). orismologìa

a ore. = deriv. da óra1. orite (oritèsse,

: orite è di forma tonda; da alcuni è chiamata siderite e non sente

uomo dai casi pericolosi e lo conserva da morditure di serpi. lomazzi, 4-i-230:

donna gravida, la disconcia, ed essendo da lei portata adosso quando con l'uomo

frangibile. = deriv. probabilmente da orite. oritròdano, sm. bot

scarabeidei e della divisione de'silofili; stabilito da latreille. sono comunemente chiamati scarafaggi,

* scavatore, minatore '(da òpóaato 'scavo '). orittero

mammiferi dell'ordine de'rosicanti, descritto da buffon sotto il nome di grande e

òpox-r / jp -7jpo£ 'minatore '(da òpuaato 'scavo '); le var.

alle zampe, denti d'avorio costituiti da tubuli saldati insieme; scava tane profonde

cannelati, traversati per la loro lunghezza da tanti piccoli canali; il loro stomaco è

- ìjpo <; 'minatore '(da òpóaato 'scavo ') e 7ró8o£

. òpuxtót; (agg. verb. da òpuaerur 'scavo ') e yeveói

òpuxtói; (agg. verb. da òpóaaw 'scavo ') e yvwctu;

. òpuxxó ^ (agg. verb. da ópóaato 'scavo ') e yp

vol. XII Pag.112 - Da ORITTOGRAFICO a ORIUOLO (31 risultati)

specie oryctolagus cuniculus o coniglio selvatico, da cui, con l'addomesticamento e con

òpuxtó ^ (agg. verb. da òpuaaw 'scavo ') e xóyoc;

ci dà ragguaglio di conchiglie microscopi- che da lui osservate nelle terre del sarteanese. olivi

(orióndo), agg. che proviene da una regione, da una citta,

. che proviene da una regione, da una citta, da un determinato luogo

una regione, da una citta, da un determinato luogo per esservi nato o

e manieroso, chiamato vulpio, oriondo da siena. ramazzini, 16: quanto a

oriundo italiano. -che discende da una determinata famiglia, stirpe, popolo

l'impresa contra i battriani, popoli oriundi da gli sciti, comandati e signoreggiati dal

ammannati di pistoia, più figliuoli. paolo da varazze, 470: que', eh'

o parocchi oriondi 'ab antiquo 'da ebrei, detti cristiani nuovi,

persona di cristo, i quintinisti, oriundi da un sarto di piccardia, e '

. persona che è nata all'estero da genitori italiani emigrati; cittadino straniero che

di minuteria. = deriv. da orinolo. oriuòlo (origuòlo,

un garrulo oriolo / con l'uccellino da le penne gialle. -in espressioni comparative

pendolo, a dondolo: pendolo. -oriuolo da corda, a ruote: che funziona

quel tanto famoso e nominato oriolo, fatto da lorenzo della volpaia fiorentino. e.

1-69: osservisi con qualche eccellente oriolo da ruote l'ora della notte. tasso

pare di averci un di questi orioli da corda. galileo, 3-1-486: negli oriuoli

corda. galileo, 3-1-486: negli oriuoli da ruote, e in particolare nei grandi

col cuculo che gli era stato appiccicato da un imbroglione qualunque come un oggetto d'

. stuparich, 5-224: nella stanza da pranzo c'era un oriolo col cuculo che

tempo passava. -oriuolo a, da, di polvere, d'arena, da

da, di polvere, d'arena, da sabbia: clessidra funzionante con sabbia.

prora / si tiene inanzi l'oriuol da polve. giannotti, 2-2-134: mentre

. f. frugoni, 2-356: oriuolo da sabbia, d'oro smaltato e guernito

una ronca. -oriuolo a sole, da sole, solare: meridiana. castiglione

come si usa di fare negli oriuoli da sole che tutto dì veggiamo. domenichi

a sole, in roma, fu fatto da lucio papirio, cursore al tempio di

primo inventore. baldinucci, 166: da queste tre diverse maniere di principiare a

ora determinata, in partic. dipendente da stimoli biologici. anonimo, xliii-466:

vol. XII Pag.113 - Da ORIPE a ORIZZONTALE (19 risultati)

uomini che architettano vasti disegni di moti da compirsi coll'oriuolo alla mano.

(con valore aggettivale): segnato da tale strumento, effettivamente trascorso (un

cavo, vi posi sopra uno orioletto da sole bene incastrato. segneri, iv-34:

325; secondo altri, da un lat. * horariòlum (r.

tardo horarium 'orologio ', deriv. da bora (v. óra1).

oripes, cioè verme, che nasce da sé nell'aceto. così credettero i buoni

so che que'dell'aceto, per osservazioni da me fatte, nascono da uova deposte

per osservazioni da me fatte, nascono da uova deposte in quello da una spezie

fatte, nascono da uova deposte in quello da una spezie di piccolissimo moscherino.

dal lat. oryza 1 riso 'e da amina < v-l.

ant. tornasole, laccamuffa. ca da mosto, 1-19: item, se traze

lat. scient. horizocardia, comp. da horizon (v. orizzonte) e

[corporei] oryzoidea, comp. da oryza 'riso 'e dal gr. -oei'

dal gr. -oei'simile a '(da ef8o <; * forma '

lat. scient. oryzoryctes, comp. da oryza 'riso 'e dal gr

de gli orologi nelle superficie piane, che da questi siti hanno preso nome d'orizontali

sue facce riceva i raggi ch'escono da quello: ma dove il primo è orizzontale

il secondo sia in piedi e refranga da un lato. foscolo, xv-385: la

. -nelle parole incrociate, disposto da sinistra a destra nello schema (e

vol. XII Pag.114 - Da ORIZZONTALISMO a ORIZZONTE (17 risultati)

stesso tipo di lavorazione e di produzione da parte di più aziende, o anche

linee fondamentali, formando varie partizioni sia da sola, sia doppia, sia in

condotta sul pelo dell'acqua alla foce, da noi ritrovata lontana dal mare più di

dell'ottocento. = deriv. da orizzonte; il n. 13 è traduz

stelle pubblicitarie. = deriv. da orizzontale. orizzontalità, sf. posizione

senza meta. = deriv. da orizzontale. orizzontalménte (orizontalménte)

ogni sfera..., circondata da dodici sfere, sarà spinta perpendicolarmente,

orizzontamento. = nome d'azione da orizzontare. orizzontare, tr.

una situazione e stabilire con prontezza il da farsi, raccapezzarsi. -anche: cercare

sulla squadra-guida. = denom. da orizzonte. orizzontato (part.

, 408: un [vento] vien da angol primo a l'orizzonte / che

colle, / e questa siepe, che da tanta parte / dell'ultimo orizzonte il

: il mare adesso era sconfinato e scintillava da ogni squama. intorno, l'orizzonte

gli orizzonti e gli sfondi senesi son frequentati da fulgide visioni. -con riferimento

, un po'ispida, stavano così vicini da parere insolenti e insieme innocenti come fanciulli

cioè terminante e quasi dividente. ca'da mosto, 313: l'isola di

col gran giro suo divide e parte / da l'occulto emisfero il nostro, e

vol. XII Pag.115 - Da ORIZZONTE a ORIZZONTE (17 risultati)

, tanto più si scosta l'orizonte da detti poli. galileo, 3-3-22:

piana che non inchina verso il centro da nis- suna parte. magalotti, 21-63

passante per il centro di una bocca da fuoco (nell'espressione orizzonte del pezzo

-orizzonte artificiale: tavola regolabile in modo da riuscire perfettamente orizzontale o superfìcie liquida usata

invece mi avviluppava in un turbinio densissimo da togliermi il respiro. ojetti, i-564

l'orizzonte davanti a noi è chiuso da una collina rotonda e boscosa, chiamata

rotonda e boscosa, chiamata vuotanidi perché da tutta la valle gli uccelli, dicono,

punto è un segno detto e usato da noi pittori per origionte o termine,

: l'uomo solo è stato fatto libero da dio e posto in su l'orizzonte

orizzonti politici che gli erano stati schiusi da fausto, e anna perché non aveva

nazionali, ma europei e mondiali; da questi orizzonti, ormai, l'attività inventrice

sol, su questo colle amato, / da te prend'oggi e dal mio re

parti di uno strumento, costituito anche da una linda e da un filo a

, costituito anche da una linda e da un filo a piombo, ideato da l

e da un filo a piombo, ideato da l. b. alberti (1404-1472

o una minaccia futura. maironi da ponte, 1-i-131: finalmente comparve sul

bellincioni, ii-122: chi cercassi oggi ben da l'orizzonte / a dove il mondo

vol. XII Pag.116 - Da ORLANDERIA a ORLATURA (29 risultati)

. pres. di 'delimito '(da opo <; 'confine ',

, sf. letter. gesto o impresa da eroe, atto di valore, prodezza

l'animo. = deriv. da orlando. orlandésco, agg.

burchiello, 31: mandami un nastrp da orlar bicchieri. finiguerri, 74:

a bottega nel centro e orlava cappelli da uomo. de roberto, 3-253:

particella pronom. essere, apparire circondato da un orlo, da una fascia, da

, apparire circondato da un orlo, da una fascia, da un alone luminoso

da un orlo, da una fascia, da un alone luminoso. oriani,

. popol. * orulàre, denom. da * orula, dimin. del

; aggiuntatrice. = deriv. da orlatura; voce registr. dal dizionario

loro, che sì come erano divisati da tutta l'altra gente del mondo nella

cappello orlato d'oro, andò alla bottega da caffè sotto l'oriuolo. leoni,

l'oriuolo. leoni, 405: fu da un gendarme arrestato e condotto nelle stalle

. orlata con galloni d'oro trasmessi da madre a figlia. alvaro, 20-146:

di metallo. -ben ripiegato in modo da presentare orli netti e rifilati.

2. per estens. circondato da un anello livido o dalle palpebre arrossate

: era una vecchia contadina coperta appena da pochi cenci, lurida, con gli occhi

di rosso e lacrimosi. -caratterizzato da un margine di colore diverso. cesarotti

incandescente, orlato per tutta la lunghezza da una fluorescenza verde-azzurrastra. -che

lastre di roccia, orlate in alto da cespi selvatici di erica e di ginepro.

: voltarono in un vicolo deserto, chiuso da muretti orlati di cocci e di vetri

riscontro un giardinetto, orlato e difeso da bussoli. 4. circonfuso,

, che claxonano, infatti, orlate da un fumettone di polvere. 5

una macchina per l'orlatura delle cartucce da caccia. 2. figur. chi

per cucire, ripiega il lembo della stoffa da orlare. = nome d'agente da

da orlare. = nome d'agente da orlare. orlatrice, sf. industr

3. macchina per l'orlatura delle cartucce da caccia. = femm.

rimanente. serao, i-657: gabbani da neri diventati verdi, da verdi diventati

: gabbani da neri diventati verdi, da verdi diventati gialli, senza bottoni, senza

vol. XII Pag.117 - Da ORLEANESE a ORLO (16 risultati)

di materia plastica) contenenti la polvere da sparo e i pallini da caccia, che

la polvere da sparo e i pallini da caccia, che consiste nel ripiegare la

. per simil. linea longitudinale determinata da elementi naturali; striscia, striatura di

la rima. = nome d'azione da orlare. orleanése, agg. che

riguarda la 'monarchia di luglio 'da lui instaurata. carducci, iii-19-353:

d'aosta. = deriv. da orleanista. orleanista, agg.

del 1855. sono i cento giorni narrati da un legittimista di fresca data, che

70. cardarelli, 982: halévy discende da una delle più nobili famiglie del vecchio

a. serra, 1-i-59: ancora da fuori vengono tutte le tele sottili,

margine mediante pressione. = denom. da orletto, dimin. di orlo.

ho imparate [di parole], non da chi non sa la differenzia che è

devozione, reliquia. pellegrino da castiglion fiorentino, lxxxviii-11-254: tu se'

e ponevansi in su l'altare. pellegrino da castiglion fiorentino, lxxxviii-11-255: se tutto

quattro male orlique. = deriv. da reliquia, per alter, popol. e

vogliamo una tonica che non abbi orlo da piè e le maniche un poco larghette.

, 9-32: anna era nella stanza da lavoro a cucire un orlo per conto

vol. XII Pag.118 - Da ORLO a ORLO (13 risultati)

.. timpani. questi sono circondati da liste e regole e orli. segneri,

stretto del centro e la testa dalle larghezze da capo e dagli orli delle sponde.

sedette. posò sull'orlo della tavola da tè il guanto destro e il por-

utilità, per rispetto della bellezza è da riguardare quel semicirculo, ovvero orlo rosseggiante

del vastissimo catino che formano le montagne da quest'aspetto. borgese, 1-84:

le altre. -chiusura delle cartucce da caccia dopo il riempimento, ottenuta ripiegandone

o simili, a guisa d'orlo da poppa e da prua. 5

a guisa d'orlo da poppa e da prua. 5. ciglio che

non avria [il ghiaccio] pur da l'orlo fatto cricchi. la spagna,

orizzonte, seduti a quell'ombre, corteggiati da aure lusinghiere, credemmo di essere sopra

e dodici piat- telletti e qualche piattello da 'nsalata, che sieno con l'orlo

amari ingannato intanto ei beve, / e da l'inganno suo vita riceve. galileo

modesti / seguitan liberando la contrada / da gl'insetti molesti. gnoli, 1-29:

vol. XII Pag.119 - Da ORLOGGIO a ORMA (17 risultati)

: plinto: zoccolo, detto anche, da alcuni moderni, orlo o dado.

-richiamare dall'orlo della tomba', salvare da una morte certa. chiari,

, con uno orletto di velluto verde da mano. targionitozzetti, 9-252: non

'estremità, margine '(che è da os oris 'bocca ').

l'orlustro. = comp. da oro e lustro1 (v.).

. barilli, 5-91: bagnate di recente da una pioggia torrenziale che la regione sabbiosa

partic. macchia di sangue, lasciata da una persona ferita o da un animale

sangue, lasciata da una persona ferita o da un animale, che permette di ricostruirne

le loro orme. -segno impresso da un morso. stefani, 576:

essere che può essere proposto come modello da seguire o da evitare. dante,

essere proposto come modello da seguire o da evitare. dante, par.,

ov'io tendeva. parini, xvi-114 costui da i chiari apprese / atavi, donde

indirettamente sulle orme del pater, chi da noi si applicò alla prosa poetica con

-indirizzo d'azione, linea di comportamento da seguire. guicciardini, 2-2-60: da

da seguire. guicciardini, 2-2-60: da imbasciadori, commessari e simili carichi in

maestro. v. giusti, 43: da poi / ch'io son tenuto altrui

vien ch'io non mi parta / da forme onde altri m'ha segnato il

vol. XII Pag.120 - Da ORMA a ORMA (14 risultati)

pareti / rose dal tempo e più guaste da noi / orma invano cercar d'antico

questa fine di secolo il vedere stampare da una donna, matilde serao, un'orma

-segno o espressione lasciati sul volto da un sentimento, in partic. dal

vestigio, segno visibile o percepibile lasciato da un avvenimento storico, da una civiltà

percepibile lasciato da un avvenimento storico, da una civiltà, da un fenomeno fìsico

avvenimento storico, da una civiltà, da un fenomeno fìsico o naturale.

le tenebre movendo tali. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,

]. d'annunzio, i-184: acri da l'erbe selvagge / rompono di sotto

riconosco il tonfo dei ranocchi nell'acqua da quello d'un sasso e le orme dei

v-1-548: io, signore, mi vituperarci da me stesso circa il non correre a

. la gioia di propagare di là da ogsi confine lo splendore della patria,

nella materia orma tanto luminosa e profonda da convertirla quasi nel genere testé nominato dei beni

(anche con riferimento a itinerari seguiti da personaggi storici o mitici).

purg., 5-2: io era già da quell'ombre partito, / e seguitava

vol. XII Pag.121 - Da ORMAI a ORMAI (17 risultati)

della femminesca preda: elle erano accompagnate da questo scellerato uomo in- sino a'pisciatoi

a chi seguita le tue orme? niccolò da uzzano, lxxxviii-11-662: vo'siate savi

virgilio, se latini, che non è da esser ripreso. redi, 16-v-303:

di camminar per quelle stessissime orme che da lui con tanto suo onore furono da

da lui con tanto suo onore furono da prima impresse. lemene, ii-

carlo di lussemburgo rispose con un omaggio da antiquario inviandogli certe monete romane (il

, ai precetti, ai comportamenti prescritti da una determinata dottrina o, anche,

mia esistenza. -pigliare l'orma da qualcuno: prenderlo a modello.

: né io potrei gran fatto dissentire da chi esaltasse la version del caro per la

: dove noi non distinguiamo una casa da un masso, essi [gli alpini]

notte, i buoi, disciolti / da le arate campagne, a l'umil

a questo rinieri ': nell'ottimo, da altra mano e moderna, era stato

tipotesi che orma sia un deverb. da ormare (cfr. r.

fiuto ', di origine indeuropea, da cui deriva il verbo èojxàco (v.

quello che abbiamo detto, io voglio che da qui innanzi noi entriamo alle moralità.

2. d'ora innanzi, a partire da questo momento o, anche, da

da questo momento o, anche, da questo punto, nel prossimo futuro.

vol. XII Pag.122 - Da ORMARE a ORMEGGIARE (18 risultati)

tempi così colti come il nostro s'è da i più oramai conosciuto che tal forma

: si riviveva, a tratti, da bambino / fino a quel nulla ch'era

'ormai '. = comp. da óra2e mai (v.); cfr

leggiermente saltellando, e come scegliendo sentiero da non vi lasciar pedata donde potesse dal

ormare. -assol. andrea da barberino, iii-454: lamberto andava ormando

ferrari, 495: io era sempre ormato da un brigadiere di carabinieri. bersezio,

i gesuiti, invasati... da un incredibile orgoglio,... mal

. incalzare il nemico, inseguirlo minacciosamente da vicino, stargli alle calcagne. montecuccoli

riordinarsi. algarotti, 1-v-144: ormate da per tutto l'inimico, gl'im-

piè dell'adultero. = denom. da orma, probabilmente indotto dalla var.

), agg. inseguito, incalzato da vicino. ariosto, 760: da

da vicino. ariosto, 760: da parte mia non è quieta ancora la

paura, trovandomi ancora in caccia, ormato da levrieri, da'quali domine ne scampi

e leggero. = nome d'agente da ormare. ormeggiare1, tr. (

i cavi e le catene in modo da mantenerla nella posizione prestabilita, impedendo che

codice marucelliano [tommaseo]: fatti forte da maestro... ché vi cade

gr. òp ^ to, deriv. da 8pno < * rada,

a operare sì che il giudizio assai da vicino gli ormeggi. 2.

vol. XII Pag.123 - Da ORMEGGIATO a ORMOGANGLINA (27 risultati)

nutrica e bea. = denom. da orma, col suff. dei verbi frequent

a una boa, qualche grosso piroscafo da carico. 2. figur.

bracciuoli. = nome d'agente da ormeggiare1. ormeggiatura, sf.

sue modalità. = nome d'azione da ormeggiarel. ormeggiazióne, sf. marin

meggiare. = nome d'azione da ormeggiare1. orméggio, sm. marin

nave assicurata con un fianco alla banchina da un'ancora di prora e da cavi

alla banchina da un'ancora di prora e da cavi di prora e di poppa;

con le cime già assicurate ai moli, da esser presentati al bastimento che arriva per

battelli tutti incatramati e incatenati e trattenuti da ormeggi. e. cecchi, 6-295:

sua spinta orizzontale. = deverb. da ormeggiare. ormesino (ormigino,

che risi e vi sono molti telari da far ormesini e gingani di lana e di

o distemperato su 'l raso. cassiano da macerata, lxii-2- iv-98: aveano una

di molte cose che non mi sono date da la corte, e la state mi

staio. = deriv. forse da orminiaco. orminìaco1, sm.

di piante della famiglia labiate, rappresentato da una sola specie (horminum pyrenaicum)

diffusa anche sulle alpi e caratterizzata da fiori tubulari penduli con calice violetto e

ormino ': genere ai piante stabilito da persoon nella famiglia delle labiate, e nella

ormino domestico sia quella odorata pianta chiamata da chi sclarea, da chi scarleggia,

odorata pianta chiamata da chi sclarea, da chi scarleggia, da chi matrisalvia e da

chi sclarea, da chi scarleggia, da chi matrisalvia e da chi erba di s

da chi scarleggia, da chi matrisalvia e da chi erba di s. giovanni,

salvatico di alcuni è chiamato corruda, da alcuno libico e da gli ateniesi orminio

chiamato corruda, da alcuno libico e da gli ateniesi orminio. domenichi [plinio

* salvia '(deriv. da òppaw 'eccito ', perché pianta eccitante

, gr. ispnot;, deriv. da e'épco 'cingo '.

2. medie. acromia parassitaria prodotta da tale genere di funghi. =

. = voce dotta, comp. da ormane] e dal gr. yótrfykiov

vol. XII Pag.124 - Da ORMOGONIO a ORNAMENTO (22 risultati)

^ àto 'eccito 'e da yóvcx; 'generazione ormonale,

= dall'ingl. hormonal, deriv. da hot mone 'ormone ormóne, sm

di 6p (xàto 'eccito '(da &pjx>j 'impulso ').

= dall'ingl. hormonic, deriv. da hormone 'ormone ormonizzato, agg.

trattamento parziale. = deriv. da ormone, col suff. del part.

. = voce dotta, comp. da ormone e dal gr. xóytx; '

dotta, ingl. hormoprotein, comp. da hormd [né] 'ormone '

= voce dotta, comp. da ormone e resistenza (v.).

= voce dotta, comp. da ormone e terapia (v.).

decandria monogi- nia di linneo, stabilito da giacomo jacksen, che ha per tipo

dell 'ormosia dasycarpa. = deriv. da ormosia', voce registr. dal d.

mosina). = deriv. da ormosina', voce registr. dal d.

che si conosca un po'largamente proviene da ercolano e pompei. paesaggi vi compaiono

d'ornato. = deriv. da ornamento', cfr. fr. ornemental (

di pietro lorenzetti. = deriv. da ornamentale. ornamentare, tr. [

ornementer (nel 1850), denom. da ornement 'ornamento '; è registr

medesima ra gione che, da un poco intendentesi di ori, fa preferire

cecchi, 7-21: un'agenzia che lavorava da un secolo almeno: si capiva

capiva dai mobili solenni,... da certe barocche casseforti, curiosamente ornamentate

va lore di una ornamentazione da piatti. paolieri, 2-121: il

ornementation (nel 1838), deriv. da ornement 'ornamento '. ornamentista

o sul guardolo. = deriv. da ornamento. ornaménto, sm.

vol. XII Pag.125 - Da ORNAMENTO a ORNAMENTO (15 risultati)

raccolte quali ebbe la figura di elena dipinta da zeussi ad instanzia de'crotoniati, li

metalli si posson fare... vasi da oprar ne la tavola o da por

. vasi da oprar ne la tavola o da por ne la credenza per ornamento.

, iii-27: l'architetto lusini veniva da settignano a vedere i lavori dell'esedra

del mio, ma sono stati misurati da me con somma considerazione da diversi fragmenti

stati misurati da me con somma considerazione da diversi fragmenti ritrovati ne'luoghi ove erano

, 8-i-83: inventò un ingegnoso architetto da alcune erbe esposte sopra un sepolcro l'ornamento

l'essere possessore d'una bella casa da se stesso edificata, perciocché questa ancora

ornata di virtudi. s. caterina da siena, iii-247: non studia [la

-l'insieme delle stoviglie, del vasellame da tavola. f. f.

alta e quadrata, terminata agli angoli da due ornamenti di legno che s'alzavano

e le perle e gli ornamenti, / da tuoi begli occhi, più che 'l

doni, tra i quali fu un ornamento da collo pieno di gemme e un cappel

. bardatura, finimenti particolarmente preziosi, da parata. livio volgar., 2-386

noi avemo trovato et ordinato. guidotto da bologna, 1-53: pongono i savi

vol. XII Pag.126 - Da ORNAMENTO a ORNAMENTO (23 risultati)

caratteri nuovi, da stampatore fidatissimo, due migliaia o più

conoscere che le sue parole non vengono né da smania d'ornamenti rettorici né da ambizione

né da smania d'ornamenti rettorici né da ambizione di setta né da animosità di

ornamenti rettorici né da ambizione di setta né da animosità di partito. pascoli, i-621

. pascoli, i-621: l'aggettivo è da preferirsi lontano dal suo sostantivo, specialmente

arbitraria, chiosa apposta a un testo da un curatore. castelvetro, 3-149:

alla proposta presente disputa e non sono da lui, che le ha scritte,

l'altezza e l'ornamento del parlare procede da quell'altra sorte di parole,.

a un ceto sociale particolarmente elevato, da un determinato modo di vita, da

da un determinato modo di vita, da un comportamento, ecc. - anche

della nobiltà, a suo tempo fu da mettere innanzi alle altre romane. libro

che per amor suo non si curò por da parte l'ornamento della sua bellezza insieme

abito femminile, e vestirsi ed acconciarsi da uomo. astolfi, 1-89: costei

. -grazia, bellezza. giacomo da lentini, 33: guardo e miro /

guicciardini, 2-1-150: io mi feci beffe da giovane del sapere sonare, ballare,

l'usura dei piaceri ch'io ricevo da voi, che sete l'onore e l'

; doppo il quale il conte baldassarre da castiglione, nobile ornamento d'italia,

, nobile ornamento d'italia, così da gli altri pregato sciolse le sue parole

. contile, i-17: le donne furono da dio create per ornamento del mondo e

natura comanda che sia mirata e lodata da tutti quelli che non hanno stupidi gli occhi

, prerogativa. muratori, 7-ii-294: da corrado ii re di germania ed italia

, 4-ii-123: i vecchi longobardi, usciti da i deserti della scizia, [erano

. muratori, 5-i-96: si ha da supporre che acconciamente possono dividersi tutti gli

vol. XII Pag.127 - Da ORNANTE a ORNARE (11 risultati)

patriottica... fu nondimeno approvata da un numero sufficiente onde il senato decretasse

di abbellimento, ecc.) distinte da quelle inerenti alla funzione del basso.

dotta, lat. ornamentum, deriv. da ornare (v. ornare)

-bistrare, imbellettare, truccare. fausto da longiano, iv-274: ornare gli occhi,

castiglione, 104: nascono alcuni accompagnati da tante grazie che par che non siano

sì ben si seppe ornare, che traendolo da la vulgar strada del populazzo, l'

: la fama buona principalmente è generata da la buona operazione ne la mente de l'

la mente de l'amico, e da quella è prima partorita... quella

dio onnipotente che i beni temporali fossero così da noi ornati come sono da costoro,

fossero così da noi ornati come sono da costoro, perché il nome cristiano sarebbe

5-2: fu [federigo savorgnano] da. llei [dalla repubblica] ornato

vol. XII Pag.128 - Da ORNARE a ORNARE (10 risultati)

banchetto, la mensa). bartolomeo da s. c., 28: ragguarda

tutto ciò ch'è rozo e malfatto. da ponte, 304: per tutte queste

vergine che l'ingegno vostro, mosso da la sua volontade, lavora a mio

facciate delle case povere erano state ornate da de'vicini benestanti o a pubbliche spese

ssi conviene alla materia trovata. guidotto da bologna, 1-53: la quarta cosa

frequenti e proporzionati pigliati dagli uccelli che da altro. buonafede, 2-iii-56: a sollevarci

adulazioni di teocrito, che furono imitate da virgilio, piacciono a luciano. de

. visdomini, lvi-248: né da men dotta man scritta dovea / in

di- gnamente cristo che viene. francesco da barberino, ii- 125: orni

questi giorni si andrà preparando con mondarsi da ogni macula e passione, ornandosi di

vol. XII Pag.129 - Da ORNATA a ORNATIVO (15 risultati)

esso senato, cui egli sempre ornò, da tanta vergogna. chiabrera, 3-311:

a noi discesa or ora. maironi da ponte, 1-i-142: ornarono questo secolo

, 16-71: qual fu mai, da che si vide il sole, / di

dotta, lat. ornare, deriv. da ordinare (v. ordinare) nel

e ornatamente vestito. 5. bernardino da siena, 980: ella è vestita

, piene le dita d'anella. buonaccorso da montemagno il giovane, 2-19: muzio

sapemo ornatamente dire e dittare. guidotto da bologna, 1-15: coloro che vogliono sapere

loro intendimento per tre vie. bartolomeo da s. c., 114: bene

con eloquenza, è la più disiderabile da tutti. sansovino, 179: le

parlare ornatissimamente in lingua persiana, che da solimano è benissimo intesa,...

finezza e ornatezza. = deriv. da ornato1. ornatismo, sm. pitt

nel san giuseppe? = deriv. da ornato2. ornatista, agg.

linati, 19-200: non per nulla veniva da scaria quella genia di scultori e ornatisti

di mobili. = deriv. da ornato2. ornatìstica, sf.

e ornativi del pintoricchio. -che serve da elemento ornamentale. d'annunzio, vii-65

vol. XII Pag.130 - Da ORNATO a ORNATO (12 risultati)

all'ornato. guasti, iv-492: da un secolo a questa parte l'ornativa

vasi. = agg. verb. da ornare', cfr. anche lat. tardo

fornito, dotato). giacomino da verona, xxxv-1-629: de margarite e

. libro di sentenze, 1-53: longi da noi gli uomini ornati come femmine.

9-35: entra la dogaressa, accompagnata anco da tutta la nobiltà delle donne ornatissime di

che il vestire fosse ornato e diverso da quello che si porta il giorno. g

in toscana, 14-1-320]: come da un solo esempio si può apprendere tutta

apprendere tutta l'architettura militare, così da una specie di fabbrica (non ho

stili architettonici inglesi dell'età medievale proposta da t. rickman (1776-1841), l'

nei messali d'attavante e di liberale da verona. montale, 3-260: il signore

belle, amene, ospitali. bonvesin da la riva, v-460-40: la camera a

sanudo, lviii-408: la regina anna venne da granuzi a la torre, per acqua

vol. XII Pag.131 - Da ORNATO a ORNATO (20 risultati)

, con quella poca penisola, bagnata da quel lago, vagheggiata da quell'isolette,

, bagnata da quel lago, vagheggiata da quell'isolette, ornata da quei giardini

, vagheggiata da quell'isolette, ornata da quei giardini e cinta da quell'ombre,

, ornata da quei giardini e cinta da quell'ombre, quanta tempe e quanti

di un aspetto di essa. giacomo da lentini, 56: angelica figura e compro-

, 10-9: oimè misero, essendo da la natura così ornato e dalla ventura così

prìncipi del sangue abbiam sentito dire fin da ragazzini. -in relazione con

un complemento di fine (anche espresso da una proposizione implicita). casalicchio,

(il viso). francesco da barberino, ii-125: orni la mente ogni

potere a quel venire, essere stata da lui lungamente usata. alberti, i-17

.. veduti figliuoli di valentissimi cittadini da piccioli porgere di sé ottima indole, avere

dio sì raro dono) / qualità da costei di ch'io ragiono? ruoti,

e gli altri beni della fortuna sien da pregiare l'onestà e gli ornati costumi.

anche negli stoici dogmi dell'uomo elegante, da lui osservati con fanatismo. -accurato

buono, 193-6: graze v'acomando / da dio del dire ornato / ch'è

* / dal nostro mar diviso e da la fede, / già di gloria ti

de le lode tue. -complicato da melismi ornamentali (la linea melodica)

delle figure e artifici retorici; caratterizzato da tono elevato (o, anche, dall'

mando / e graze v'acomando / da dio del dire ornato / eh'è 'n

sentenzia e di fermi argomenti. guidotto da bologna, 1-13: la perfetta

vol. XII Pag.132 - Da ORNATO a ORNATO (10 risultati)

che indica in che cosa consiste o da che cosa deriva il pregio retorico del

messo ancora il nome ornato: è da avvertire ch'e'diffinisce tutti gli altri

lasci perché il nome ornato non consista da per sé, ma che risulti da tutti

da per sé, ma che risulti da tutti i nomi usati retta- mente.

avea tutte l'altre ingannate. guido da pisa, 1-247: con lo suo

altrove, / canzon, ti partirai da la sorella, / ché troppo poverella /

lo crudele imperatore, ca se teneano da morte essere venuti a vita. fra

del vero, ma passa quelli. buonaccorso da montemagno il giovane, i-20-10: spero

plasticamente più o meno rilevato, costituito da forme geometriche o naturalistiche rese astratte che

fogliami sinuosi, dai mostri simbolici, da tutte le particolarità dell'opera, andavasi

vol. XII Pag.133 - Da ORNATORE a ORNATURA (21 risultati)

. codesta specie di riga è adoperata da alcuni disegnatori d'ornato. -scuola

vantagioso. muratori, 10-i-129: egli è da dire essere azione sommamente pia e grata

tutte le parti di rettorica. giovanni da samminiato [petrarca], i-78:

che... partì il medesimo dì da vienna. piccolomini, 10-263: al

urgente e bella occasione pigliar in presto da quella qualche ornato, qualche cosetta che

l'aspetto che ne deriva. francesco da barberino, no: temperi ancora l'ornato

un abito, un pettine e qualche ornato da testa, e la cassetta è già

senza necessità funzionale. francesco da barberino, ii-387: gran rensa / talora

iscrizioni l'uso di que'segni che da alcuni furono una volta creduti cuori, ma

: lì v'erano ogni sorta di piante da fiore, da frutto, da ombra

ogni sorta di piante da fiore, da frutto, da ombra e da ornato.

piante da fiore, da frutto, da ombra e da ornato. -decoro

fiore, da frutto, da ombra e da ornato. -decoro, eleganza.

iii-8: è paese [la lorena] da monti circondato, abbondante di vitto e

... la realtà sanguinosa del fatto da cui nacque 1''egloga '.

10. bellezza naturale. girolamo da siena, i-47: questo mondo sensibile con

, lat. ornatus -us, deriv. da ornare (v. ornare)

di farmi tale che io fossi disiderata da colui il quale io più amo.

tardo ornator -òris, nome d'agente da ornare (v. ornare).

anche: abbigliamento, acconciatura. francesco da barberino, 105: conosce [la moglie

iv-14: le mie mani, non so da che maestra nuovamente ammaestrate, ciascuno giorno

vol. XII Pag.134 - Da ORNAVERTO a ORNITOGALO (29 risultati)

217: due pendagli, incomparabilmente belli, da sospendere forse ad un 'torque', come

armato, / ferrato d'oro, e da gli arcioni a terra / d'ornatura

3. teoria retorica. guidotto da bologna, 1-4: ho compilato questo fiore

lat. tardo ornatura, nome d'azione da ornare (v. ornare).

= dal ted. hornwerk, comp. da horn 'corno 'e werk '

che si presenta in cristalli prismatici caratterizzati da lucentezza vitrea e colore variabile dal verde

; per il colore, che varia da bruno a nero in massa ed è

= dal ted. hornblende, comp. da horn 'corno 'e blende 'blenda

intrusiva delle anfiboliti, formata principalmente da orneblenda bruna, con quantità accessorie di

pirosseni e olivina. = deriv. da orneblenda. ornèllo { ornièllo),

utilizza il legno, per fare pali da vite o legna da ardere o carbone

per fare pali da vite o legna da ardere o carbone e, dai rami

dal io°-i2° anno del manneto; frassino da manna, orno. p.

se non per opera de tagli fatti da professori. -il legno di tale

(caratterizzato, in partic., da grande flessibilità). c. bartoli

ragazzo con una frasca d'ornello allontanava da lui le mosche e i tafani.

scaglie che coprono le ali, bordate da una frangia di peli che imitano le

e della tribù de'pteroforiti; stabilito da latreille, distinti da ali coperte di

pteroforiti; stabilito da latreille, distinti da ali coperte di scaglioline e coi bordi guerniti

dal suff. -oziàrfe 'simile '(da elscx; 'forma).

lionardo di ser antonio di ser piero da vinci ne mostra che l'ischernire altrui

] 'vento che porta gli uccelli da passo ', deriv. da ìspvu;

uccelli da passo ', deriv. da ìspvu; -to-oi; 'uccello 'e

fcpvu; -io-o ^ 'uccello 'e da coproplo (v.).

bot. particolare tipo d'impollinazione operata da uccelli minutissimi (come il colibrì)

colibrì). = deriv. da ornitofilo. ornitòfìlo, agg.

per lo più lineari, talora carnose, da poche a molte per ogni bulbo;

bianco (con folie lineari, percorse da una linea bianca, e con

dal gr. ópvifróyaxov, comp. da ftpvu; -i « >o£ 'uccello '

vol. XII Pag.135 - Da ORNITOGAMIA a ORNITURICO (21 risultati)

gr. fcpvu; 'uccello 'e da gamia (v.).

: 'ornitoliti... sostanze fossili da taluni credute avanzi d'uccelli pietrificati.

, l'avifauna; che è costituito da esemplari di essa. biffi,

suoi tempi si avevano tutto quel più da lui stesso osservato, lasciò un monumento glorioso

dal nido. = deriv. da ornitologia; cfr. gr. òpviftoxóyot;

gr. òpvifto ^ avteta, comp. da fcpvu; 'uccello'e ptavxega

della tribù de'coriacei di latreille, da questo stabilito co- gl'ippoboschi degli altri

ove si conservano i tordi, è descritta da varrone, da columella, da palladio

i tordi, è descritta da varrone, da columella, da palladio e da didimo

descritta da varrone, da columella, da palladio e da didimo. vogliono che sia

, da columella, da palladio e da didimo. vogliono che sia ampia e

), dal gr. òpvifteiov (da &pvi < -i&o <; 'uccello ')

famiglia papilionacee, gruppo leguminose, costituito da erbe annue villose, diffuse nel brasile

placche cornee masticatrici che, a partire da un anno di età, sostituiscono i

lunga e depressa, ed è ricoperto da un pelame soffice e bruno, ha

genere di mammiferi dell'ordine degli edentati da blumenbach veduto recentemente in un lago presso

del pinguino. gramsci, 7-214: è da ricordare l'ornitorinco nella cui struttura non

= voce dotta, gr. òpvii>oaxo7rgda òpvi « >oaxo7této, comp. da

da òpvi « >oaxo7této, comp. da &pvi < -i9-o <; 'uccello '

mammiferi e per l'uomo, provocata da un gruppo di germi morbigeni (miyaganwanelle

. aerodina sostenuta e mossa nell'atmosfera da forze aero- dinamiche generate dal moto alterno

vol. XII Pag.136 - Da ORNO a ORO (16 risultati)

= voce dotta, comp. da ornif [ina] e dal gr.

, 19-6: quanto può si tien da lor difeso, / or dietro quercia,

di corpo) stilla in maggior copia da quella parte dei rami dove si attaccano

). = lat. ornus (da un precedente * osinos), di origine

'l re poro, / traggendol sottilmente da la rena. tavola ritonda, 1-130

un composto minerale che da'filosofi e da ogni intelligente di grandissima perfezione in far

-oro in conchiglie: ottenuto da ritagli e cascami di lamine finemente polverizzati

se quando l'albero di esse espedisce da sé il suo fiore, se vede il

cambio corrente, a vista ed in pezze da otto reali oro. panzini, iii-236

, l'opera di zandonai ['francesca da rimini 'j porta pur sempre l'impronta dell'

trapunte di tale metallo. guido da pisa, 1-301: ancora mi donò un

raffinato al massimo grado. giacomo da lentini, 36: pur cherendo -ond'io

determinare se toro è fine o quanto manca da sua finezza, annovera i gradi o

dilunge dal suo sommo quanto si diparte da quello vigesimo quarto grado o vero carato.

per consiglio de i primari mercanti che da indi in poi nella nostra zecca si

-oro in buglione: rottami di tale metallo da fondere. balducci pegolotti, i-91

vol. XII Pag.137 - Da ORO a ORO (14 risultati)

, 400: dipoi è il far lettere da stampa;... ci è

più al fasto e al lusso, da farsene moneta. tommaseo, 5-160:

ei m'avvertiva ch'ella aveva accettato da lui procura per la collezione d'ori

: quegli ori villerecci che sono ingagliarditi da un po'di rame.

oro, di seta e scarlatto. fausto da longiano, iv-255: i piccioli ladri

massiccio e un po'ingobbito delle sue spalle da facchino. bernari, 3-143: la

conv., iv-v-13: curio, da li sanniti tentato di corrompere, grandissima quan

del vostro argento. s. bernardino da siena, 86: se tu vedi che

una risposta, co'cinquanta scudi assegnatigli da lucia. al veder tant'oro,

d'argento; / e che altro è da voi a l'idolatre, / se

il valore reale della somma di denaro da pagarsi in futuro (e in forza di

dubbio i progressi della mente umana, da che ha saputo crearsi una ricchezza superiore

oro e possanza / non si cerca da me: sottrar vorrei / la dolce

centrali e dei governi, ma assorbito da domande di carattere speculativo. -neol

vol. XII Pag.138 - Da ORO a ORO (16 risultati)

gli ebrei, sentendosi delusi e abbandonati da dio, costruirono dopo la partenza dall'

chim. oro colloidale: quello che deriva da soluzioni diluite di sali, unite con

umano, chiamata oro potabile, composta da marc'antonio bianchi di marsilia filosofo.

debito una certa spezie di rugiada, da loro nominata 'ros solis ', la

. -spuma d'oro: scoria costituita da mercurio dalla cui raffinazione si ricava.

, il ramo prodigioso necessario per accedere da vivi al regno degli inferi (e

ancora i regni d'oro. fausto da longiano, iv-3: quell'antico secolo

d'oro) fu certamente molto stimato da quei che lo videro, molto lodato

quei che lo videro, molto lodato da quei che ne scrissero e molto desiderato

quei che ne scrissero e molto desiderato da quei che non lo goderono. et è

quei che non lo goderono. et è da sapere che non fu d'oro per

non perché i frutti loro / dier da l'aratro intatte / le terre, e

! -pomo d'oro \ frutto simbolico da assegnare alla più bella delle dee che

di bellezza (e si fa derivare da tale avvenimento la guerra fra greci e

vello prezioso del montone frisso, conquistato da giasone e dagli argonauti nella loro celebre

-avere l'oro in mano: avere doti da valorizzare. pavese, 7-121: lo

vol. XII Pag.139 - Da ORO a ORO (8 risultati)

d'oro, per distinguere la parola malata da quella sana. -esemplare per

castiglione. leopardi, iii-60: ricevetti da lei veramente graditissime le sue prose tutte

i-i-iii: me ne facci dare overo pagare da bonifazio fazi quatro cento cinquanta d'oro

scarsa importanza o valore. francesco da barberino, ii-29: egli è quel sir

libertà ogna altra richezza soprasta. fausto da longiano, iv-105: dico che quel

anni or sono e non hanno avuto danari da riattarla e l'hanno abbandonata e ora

aperti e non sorbire le frottole come da quello sciocco di villetard: e sopratutto

. muratori, 1-23: si pianta da un accreditato legista qualche conclusione, forse

vol. XII Pag.140 - Da OROBANCACEE a OROFILATO (21 risultati)

le case, e si può andare da un luogo ad un altro, con l'

parente] ridotto a oro e giudicare da voi medesimi s'ei sarebbe capace di

e'vai tant'oro, a parlar da senno e'non vale una man di noccioli

tiuzza. = lat. aurum (da un arcaico ausom), di origine indeuropea

: credono che l'erba orobanche, da noi toscani chiamata succiamele, fiamma,

dal gr. ópopà-yx1') » comp. da 8popo <; 'legume '(v

orobanche rapum. = deriv. da orobanche; voce registr. dal d.

569: ipociste, orobàzion... da alcuni detto. domenichi [plinio]

, overo pseudodittamo, e tipocisti, chiamato da alcuni orobàzio, simile alla melagrana acerba

= voce dotta, lat. orobinus, da oróbus (v. orobo).

di tivoli. = deriv. da orobo, per la forma.

. ipo ^ ì-ru?, deriv. da &pofìo < (v. orobo)

impiego come medicamento. dino da firenze [tommaseo]: anche togli farina

formula ci5hi0o6. = deriv. da orobpbidè]. orobòni, sm

. = voce dotta, deriv. da orobo, col suff. dei glicosidi.

gr. &poc; 'monte 'e da cinetica (v.).

documenti, ecc. = comp. da óra1 e datario ^ (v.)

cavità della bocca. = deriv. da orofaringe. orofaringe, sm. (

lat. scient. oropharynx, comp. da os oris 'bocca 'e pharynx

napoli, dagli orifìlati che erano portati da firenze... e da altre

erano portati da firenze... e da altre delizie appartenenti al vestire e al

vol. XII Pag.141 - Da OROFILO a OROLOGIO (29 risultati)

aldi, i-137: ne trae, come da erario * / cento vesti arciricchissime,

chiome orofilate. = comp. da oro e filato (v.).

, situata fra zolle rigide e caratterizzata da plasticità e mobilità che generano corrugamenti

gr. fcpo < 'monte 'e da genesi1 (v.).

un orògene. = deriv. da orogene. orogenismo, sm. geol

di kant ». = deriv. da orogenesi. orogeni zzato, agg.

sottoposte a orogenesi. = deriv. da oroger ^ esi], col suff.

dal gr. &po<£ * monte 'e da idrografia (v. j.

legato in oro, incastonato o circondato da una montatura d'oro. c

: una minuscola pace orolegata e tenuta da una staffa d'oro, sì da poter

tenuta da una staffa d'oro, sì da poter altalenare e anzi revolversi affatto sotto

due pernetti invisibili. = comp. da oro e legato1 (v.).

lat. os -oris * bocca 'e da linguale (v. j. ^

gr. ispcx; * monte 'e da lisi (v.). orolistato

le donne procedono a scossette come sospinte da un congegno di orologeria.

sdentate della farsa. = deriv. da orologio. orologgiàio e orologgiaro, v

di acciaio. = deriv. da orologio. orologiale, agg. ant

detta orologiale. = deriv. da orologio. orologiare, intr. (

di febbraio. = denom. da orologio. orologiaro, v.

di codesto seno. = deriv. da orologio. orologièro1, agg. che

horloger (nel 1874), deriv. da horloge 'orologio '. orologièro2

horloger (nel 1360), deriv. da horloge 'orologio '. la var

, attestata nel 1580, è registr. da « lingua nostra », xxviii (

di una sostanza (acqua o sabbia) da un contenitore a un altro o anche

: questo è uno orilogio... da essere usato da li avari spenditori del

orilogio... da essere usato da li avari spenditori del tempo, e fa

': descrizion di tempo, detta da 'cono ', forma d'orelogio,

cono ', forma d'orelogio, detto da la sempianza della pigna, la cui

, alcune grandi, tutte le quali da un sol rivolger di certa chiave sogliono

vol. XII Pag.142 - Da OROLOGIO a OROLOGIO (43 risultati)

, 112]: ortaggio. giuseppe da capriglia, 2: tre rote per la

parte del suono, per gli orologi da camera o da tavola. manzoni, pr

, per gli orologi da camera o da tavola. manzoni, pr. sp.

fratelli conco... fanno orologi da muro tutti in legno. oriani,

la misurazione del tempo siderale, caratterizzato da compensazioni, che limitano gli scarti a

, campanelle e romore quasi d'orologi da corda. carena, 1-124: 'orologio

dicesi quello la cui forza motrice è rappresentata da un peso... pendente da

da un peso... pendente da una corda avvolta a un rocchetto.

a molino, a ruota: quello formato da un meccanismo che agisce mediante ruote

sempre ch'elle son tocche e volte da uno stile che esce dalla banda di

un'orologio o molino egualmente è mosso da un pendolo di piombo o sasso.

-orologio a molla: meccanismo azionato da una forza motrice che è generata da

da una forza motrice che è generata da una molla metallica. carena,

in cui la forza motrice e prodotta da una molla d'acciaio, la quale

, acciò riescano isocrone le oscillazioni regolari da essi fatte. guerrazzi, 18-31:

, che di quei orologgi si avevano da spendere tanti fino al mezo dì, e

che come fossero spesi senza altra dimora aveva da farsi quel che diceva. ciro di

ciro di pers, 3-96: 'orologio da polvere '. poca polve inquieta a

si potrebbe che il veronese fosse orologio da polve o da acqua, da cui

che il veronese fosse orologio da polve o da acqua, da cui l'ore della

orologio da polve o da acqua, da cui l'ore della notte si mostrassero o

n. 3. -orologio a, da, di, del sole, solare:

del sole, solare: strumento costituito da un'asta metallica, detta stilo,

ha fatto un istromento per far orologi da sole con una facilità estrema. a.

la misura del tempo; è costituito da dispositivi e circuiti elettronici. -orologio a

. -orologio a quarzo: quello composto da un generatore piezoelettrico a quarzo che produce

produce una frequenza stabile e precisa; da dispositivi per la conversione sincronica di frequenza

di frequenza mediante demoltiplicazione o sintesi; da amplificatori elettronici e da organi indicatori che

o sintesi; da amplificatori elettronici e da organi indicatori che costituiscono il quadrante.

. - orologio atomico: quello costituito da un oscillatore piezoelettrico correlato a un oscillatore

: meccanismo il cui funzionamento e determinato da un cristallo piezoelettrico a forma di sbarra

portato all'incontro di venezia al pontefice da attilio parisio un orologio di nuova invenzione e

le lontananze più remote appena si sbaglia da 20 leghe. 3. figur.

meccanicamente nozioni, frasi, idee recepite da altri. de sanctis, i-314:

di flora: elenco di piante elaborato da linneo, le quali sono disposte secondo

al funzionamento complessivo (ed è costituito da un generatore di impulsi alla cadenza,

di forza di un campo elettromagnetico creato da una corrente elettrica. -paradosso degli orologi

allestito, bello e stirato un vestito da uomo. -fare, servire da

da uomo. -fare, servire da orologio: essere così preciso e puntuale

orologio: essere così preciso e puntuale da poter essere utilizzato come misura del tempo

sotto il ponte? ebbene ci fa da orologio nel quartiere. transita sempre dieci minuti

gente servizievole: potrai dirigere la casa da te o affidarne, se più ti

contato. carducci, ii-8-102: venir da te avanti il 17, non mi

vol. XII Pag.143 - Da OROLOGIUTO a OROSCOPO (26 risultati)

. biringuccio, 2-37: gli orologetti da sole. speroni, 1-5-196: costui mi

tre settimane, non mi hanno sfilato da qui » mostrò la tasca posteriore dei pantaloni

una delle ragazze, consultando l'orologino da polso. -vezzeg. orologiuzzo

dal gr. wpoxóytov, comp. da capa 'ora 'e dal tema di

; che è parlato o scritto da tale popolazione (una lingua, l'

dal lat. os -oris 'bocca 'e da nasale (v. j.

dei rilievi. = deriv. da oronimo. orònimo, sm. in

rate; nomi corrispondenti o derivati da sostantivi che talora possono assumere un carattere

in suoi rai scorgendo venere / arti da fuoco dà e da bianco ferro.

venere / arti da fuoco dà e da bianco ferro. = voce dotta,

, gr. wpovópto ^, comp. da capa 'ora 'e dal tema

boloide stesso, curva tagliata da un cilindro in rivoluzione che ha una

, veduti semplici e non doppi, da chi fissa con ambedue gli occhi un

naturale che scaturisce con un'acqua minerale da una sorgente, espressa come prodotto dell'

gas medesimo. = comp. da óra1 e radioattività (v.).

elo se darà l'isola e fo discoverta da la nivola. ibidem, 226:

di simolacri modellanti. = denom. da oroscopo1. oroscopata, sf. letter

con un transeat. = deriv. da oroscopare. oroscopeggiare, intr.

spalle portano. = denom. da oroscopo1, con il suff. dei verbi

dotta, gr. óipooxotda, deriv. da < 5>poaxó7ro <; (v.

tbpooxo- 7rtkó <;, deriv. da ò>po

mantica antimosaica. = deriv. da oroscopo1. oròscopo1, sm.

/ essendo febo non molto divaro / da partenice bella e 'l lunar segno / l'

5-7: la mia scelta sportiva è fissata da un pezzo. da quando, come

sportiva è fissata da un pezzo. da quando, come il gigino del collodi,

le superstizioni della gentilità, l'oroscopo da quel pianeta. conti, 380:

vol. XII Pag.144 - Da OROSCOPO a ORPELLO (14 risultati)

dello zolfo. thovez, 1-140: da molte parti e da parte di molti

thovez, 1-140: da molte parti e da parte di molti valentuomini si cerca di

. gipoaxó7ro <;, comp. da cópa 'ora 'e dal tema di

in acqua. = deriv. da orossilo. oròssilo, sm.

e in indonesia; ha tronco caratterizzato da corteccia amara, foglie paripennate che si

orossilo: nuovo genere di piante stabilito da ventenat nella famiglia delle bignoniacee, della

si rincrespa. = comp. da oro e tessuto (v.).

. dal lat. os -oris bocca e da tra all'intubazione nella trachea

d'amore. = comp. da oro e vario (v.).

lat. os -oris 'bocca 'e da velare (v.).

, agg. letter. che è costituito da strisce dorate. baruffaldi,

parte avversa. = comp. da oro e vergato (v.).

scatolino. = comp. da oro e zecchino (v.).

un burattinaio. = deriv. da orpello. orpellaménto, sm.

vol. XII Pag.1135 - Da PERDUTO a PEREGRINANTE (4 risultati)

-periodo di tempo vissuto sulla terra da gesù. lacopone, 1-73-45:

comparai caro! = deriv. da peregrino-, v. anche pellegrinaggio.

-in partic.: che si allontana da una località per raggiungerne un'altra.

questa sola mira di cantare enea peregrinante da troia in italia per fondare nel lazio un

vol. XII Pag.1136 - Da PEREGRINARE a PEREGRINAZIONE (23 risultati)

più lungo e travagliato, spostandosi da una località a un'altra o

avea, vari paesi, / peregrinando da i più freddi cerchi / del nostro

a peregrinare sola per l'italia: da un treno all'altro, o nella

834: per due anni peregrinammo da una città all'altra. -sostant.

-sostant. morando, 372: stanchi da lungo peregrinar mendicando, deliberarono di fermarsi

sua pubblicazione recente. ne aspetto copia da un amico di genova. -essere

nominato alfonso... venendo in disiderio da casa sua dipartire, con intenzione di

. d'annunzio, ii-71: peregrinammo da patre / alla città santa d'olimpia,

mano. visconti venosta, 440: da quel giorno il 'crociato'peregrinò lungamente a

, fanno cerchio intorno alle bretelle pendule da una sedia, tentano coi becchi le

signor valoroso accorto e saggio. buonaccorso da montemagno il giovane, i-26-13: isparto

quello delle cose. -propagarsi successivamente da punti diversi (un suono).

con l'altre a schiera: / prega da dio la cara pace e il pane

gli orti. 8. passare da un significato a un altro. cesarotti

cesarotti, 1-i-65: i termini, peregrinando da un senso all'altro, giungono talora

saranno lietissimi di volar quasi per incanto da milano a venezia. carducci, iii-13-157

dotta, lat. peregrinàri, denom. da peregrìnus (v. peregrino)

casa nel peregrinàrio è una storia dipinta da lorenzo di colori. = deriv.

lorenzo di colori. = deriv. da peregrino; cfr. anche pellegrinaio1.

iv-317: ricontrai nell'asia, peregrinata da me, alcuni sovrani che scendean dalla regia

peregrinàtor -òris, nome d'agente da peregrinàri (v. peregrinare).

compie verso un determinato luogo, spostandosi da una località all'altra o,

ella... si lasciò guidare da lui in varie peregrinazioni a traverso la

vol. XII Pag.1137 - Da PEREGRINAZZO a PEREGRINO (24 risultati)

: parrà forse a molti che, avendo da principio dimostrato el poeta che in tutta

ad un naturalista, scegliendo il paese da essi [morlacchi] abitato per oggetto

esterne, le verande, la sala da musica, quella da pranzo.

verande, la sala da musica, quella da pranzo... passo un

. a scopo di penitenza. mariano da siena, 24: a dì xxviii,

2-vi-257: questa etica... era da principio fermata nella confessione d'un sommo

defunto. guerrazzi, 2-413: erano da evitarsi le peregrinazioni e le fiorate alla

questa vita è una peregrinazione. zanobi da sfrata [s. gregorio magno volgar.

bibbia volgar., i-244: domandato da lui: quanti sono gli di degli

una peregrinazione dal signore e un assentamento da cristo. s. caterina da siena

assentamento da cristo. s. caterina da siena, 217: chi so'io,

io non sia ingannata né dal dimonio né da me medesima? rinaldeschi, 1-124:

cristo, i-21-1: è cosa molto da maravigliarsi che l'uomo, il quale considera

. peregrinano -ònis, nome d'azione da peregrinàri (v. peregrinare); cfr

serano menati al detto ospidale, se seranno da essere messi a'lecti, secondo che

necessità di loro. = deriv. da peregrino-, cfr. anche pellegriniere,

ortografia, ne risulterà un altro talora usato da greci o da latini di buoni secoli

un altro talora usato da greci o da latini di buoni secoli. gioberti, 1-i-45

di fantasia. sol che volesse guardarsi da certe esagerazioni di maniera, certe peregrinità

, lat. peregrinitas -àtis, deriv. da peregrió nus (v. peregrino)

. che è solito viaggiare o spostarsi da una località a un'altra. -in

/ de l'asia in bando, da l'europa escluso / e 'n fin dal

tanto / dal mio povero albergo e da la mia / più povera e smarrita famigliuola

peculiare di chi è solito viaggiare; da viandante. sacchetti, 212-62: spogliatisi

vol. XII Pag.1138 - Da PEREGRINO a PEREGRINO (27 risultati)

che spesso con tue levi scorte / scioi da me l'alma peregrina e snella.

la mente nostra, peregrina / più da la carne e men da'pensier presa /

e celo, / straniero e peregrin da l'altra gente. 6.

6. nato in una località diversa da quella di chi parla o scrive;

chi parla o scrive; che proviene da un luogo diverso da quello in cui

; che proviene da un luogo diverso da quello in cui attualmente si trova; che

un velo / grande e sottil, che da bizan- zio addusse / un nocchier peregrin

azzurra seta e verde. -formato da soldati stranieri (un esercito].

le peregrine navi. -suscitato da uno straniero (un amore); nutrito

straniero (un amore); nutrito da uno straniero (un sentimento).

cosa che novella a noi / venuta sia da peregrina parte. chiabrera, 1-ii-370:

lettica... ad andrinopoli, da suoi bascià accompagnato: et ivi giunto

detta casa, 659: vago augelletto da le verdi piume, / che peregrino

mostri che si trovavano nei paesi vinti da loro. groto, 1-42: non

a tal cimiero. -che soffia da una zona geografica lontana da chi parla

-che soffia da una zona geografica lontana da chi parla o scrive (il vento)

o, anche, che è importato da una località straniera (una merce,

ecco là ulisse e diomede, travestiti da mercatanti forestieri, introdotti avanti le regie

faticosi, quando / con lungo solco da cotanti porti / coronate di speme uscian

era veramente un buon ragazzo / e da tutte le donne era cercato, / travagliando

marchi, i-49: il marchese ercole portò da parigi la peregrina notizia. 8

della facondia tosca sia quasi una raunanza da varie e diverse lingue scelta, essi

si riferisce a un contesto culturale diverso da quello nazionale. gherardi, ii-io:

tutto liberi. -che proviene da altri. morone, 91: libero

come vedete, e un traslato preso da camminanti, e nondimeno la forma è

questa. faldella, i-5- 270: da principio si giudicava inutile o bizzarra quell'idea

indicare allusioni peregrine e trapassi di concetti da lasciare il lettore quasi senza fiato.

vol. XII Pag.1139 - Da PEREGRINO a PEREGRINO (16 risultati)

, ecco che viene corrotta quasi come da una peregrina e disusata letizia, e

dei giovani... è nata da un incontro fortunato e peregrino della nostra più

insolito, singolare, straordinario, tanto da provocare meraviglia e stupore. - con

antiqui gesti per vetustà de tempi semo fatti da longi, eccellente e strenuo signore mio

/ e i dipinti navili, che da lunge / facean novella e peregrina mostra.

della storia, che si credono prodotti da cagioni peregrine grandissime, hanno il più sovente

, 22-22: isterismi neppur così peregrini da stimolare la nostra pigra curiosità, ma

ii- 19-73: se altro tu avessi da comunicarmi di peregrino su quel corso d'

ferd. martini, 4-52: uscito da una scuola privata dove tranne il latino

amico e rimuneratore de'peregrini ingegni che da ogni parte li favoriva ed inalzava con

sancte, peregrine e nove, / da le qual stilla e piove / fama

ubbriaco. 17. che nasce da straordinarie doti di in- ventività, che

bella e tanto peregrina, quanto mai da alcuno più non fu pensata non che

maraviglioso poetico. loredano, 5-124: da applauso universale accompagnati / fu- ron questi

vivacitadi peregrine per il passato, mai da niun altro pratticate, venne con suo gran

nuove del dir forme, a sciolti / da volgar fren concetti. monti, iv-8

vol. XII Pag.1140 - Da PEREGRINO a PEREGRINO (26 risultati)

/ volgo li passi frequentati e stanchi / da quei do re altieri e peregrini.

, prodi e famosi. -costituito da personaggi illustri, famosi. campailla,

dentro quello steccato peregrino, / e da l'un canto fu legato l'oro.

anche in quella miniera ci sono materiali da cavare per il bello suo edifizio.

il soggetto con successo tanto felice che da una favola comune ed usitata il signor carlo

tanta fatica di imagini e denominazioni prese da lontano e di frasi peregrine! è un

acca. de roberto, 8-275: da noi, per nostra disgrazia, l'esercizio

). marino, x-152: quivi da le superbe alte cornici, / per

emiliani-giudici, i-42: quella lettura, fatta da uomini 'lettori o raccontatori 'per

, xlvii-198: veggendomi fatto peregrino / da lo stil che cantava alti desiri, /

ci mancano uccelli rapaci d'ogni genere da ferire, la maggior parte de quali

femm. -a). chi va errando da un luogo a un altro, senza

in località, regioni o territori diversi da quelli in cui è nato o è solito

ragioni; viaggiatore, viandante. bonvesin da la riva, xxxv-1-684: quella [la

3-163: egli e uno compagno partirsi da cotogna con abiti da peregrini ibernici.

uno compagno partirsi da cotogna con abiti da peregrini ibernici. cammelli, 171: consumando

122: come selvaggia fera, / cacciata da la fame, / esce dal bosco

-libro del peregrino: romanzo scritto da j. caviceo (1443-1511) e

le innumerevoli avventure d'amore fra peregrino da modena e una bellissima donna ferrarese di

27. chi si reca in pellegrinaggio, da solo o con altre persone, in

giubileo in roma e del continuo passando da ogni parte li peregrini il governatore fa

xiii-272: uopo or non sia che da confin lontano / tragga vagante il peregrino

visitare i santi luoghi, sono ben trattati da questi padri greci. goldoni, xiii-513

santa seconda il pio costume. -seguito da un complemento di specificazione che indica la

migratore. imperiali, 4-236: sentiasi da lontano ancora / un non so che

signore, imperciò che in quello dì cessò da ogni sua operazione. e guarda che

vol. XII Pag.1141 - Da PEREGRINOSO a PERENNE (19 risultati)

per conseguenza dif fondono sempre da sé e sempre in sé accoglieno, man

'fuori della città ', comp. da per 'per, al di là '

regrinosi. = deriv. da peregrino. pèregro (anche perègro

sì doler s'io me segrego / da te, cercando peregri paesi, / che

/ che 'l mio penser mai non da te disgrego / e sia l'andata mia

. = voce dotta, comp. da pereion e dal gr. rrou; 7to8ó

o] òereiro, nome della pianta da cui si estrae; cfr. anche ir

gr. tì> 7tapéxxov, deriv. da roxpéxxto 'protraggo, prolungo ',

'protraggo, prolungo ', comp. da roxpà 'oltre 'e fcxxto '

quali s'infilzano le ciocche de'fiori secchi da porsi tra 'candelieri sui gradi dell'

dell'altare. = deriv. da péra. peremezino, sm.

dotta, lat. perennare, denom. da perennis (v. perenne)

perennatrice. = nome d'agente da perennare. perènne, agg.

è causa finale in quanto è governata da una perenne mentalità che le coordina o

due golfi inquieti sempre per li venti da terra, e specialmente lo strimonio per quei

, / do- v'erano conche perenni da cui l'acqua limpida / sgorgava copiosa

comandò che perenne ella scorresse / e da feronia si nomasse. -figur

che il profluvio della sua penna deriva da una fonte perenne e che mai non vien

alle ricchezze, e l'amore ritrarre da lei un perenne alimento. d'annunzio,

vol. XII Pag.1142 - Da PERENNEMENTE a PERENTORIO (19 risultati)

filos. filosofia perenne: termine introdotto da a. steuco nell'opera de perenni philosophia

dotta, lat. perennis, comp. da per 'per, durante 'e

una cosa... che sia da più di me..., che

anche sostant. = comp. da perenne e branchia (v.).

, perennis (v. perenne) e da chorda 'corda [dorsale] '.

. sempreverde. = comp. da perenne e foglia (v.).

poi fuori a dirmi che io per recar da torno il mio 'me 'son

son sempre a ordine, che troppo dura da un pezzo questa perennità di mie processioni

, lat. perennitas -àtis, deriv. da perennis (v. perenne)

panni] al più perentemmo che potete, da la san butolfo o prima.

'abolire, togliere via, comp. da per (che indica deviazione) ed

per giudice, e che per liberarlo da questo spavento non vi era altro mezzo

perentoriamente è scritto che, o via da casa quella tartaruga, o via lei.

effetto desiderato. = denom. da perentorio. perentòrie, avv.

nel ceffo. = deriv. da perentorio. perentòrio (parentòrio,

imperativa, ultimativa, che è assistito da una sanzione (pena o conseguenza giuridica

portòlo tinacio messo di corte. folgore da san gimignano, vi-n-164 (29-8):

e porto queste cose a ser bonaccorri da ginestreto, ché m'aiuti di non

tornasse idolatro a termine perentorio. luca da caltanissetta, 418: alli 4 di giugno

vol. XII Pag.1143 - Da PERENTORO a PEREQUARE (8 risultati)

. martini, 1-iii-77: è venuto da roma l'ordine perentorio di mandarci all'asinara

. muratori, 7-v-96: resta ora da considerare un punto che sembra perentorio nella

violento. -che denota o nasce da una personalità o da un carattere autoritario

-che denota o nasce da una personalità o da un carattere autoritario, imperioso.

con due schiaffi secchi, perentori, da vero squadrista. 5. che

non avea. = comp. da per ed entro (v.).

tromba. 2. rumore prodotto da una scoreggia. c. e.

= voce dotta, comp. da per, con valore rafforz., e

vol. XII Pag.1144 - Da PEREQUATAMENTE a PEREZARE (23 risultati)

, lat. tardo peraequàre, comp. da per, con valore intens.,

intens., ed aequàre, denom. da aequus * uguale '. perequataménte

. = agg. verb. da perequare. perequato (part.

di scudi cento d'oro... da applicarsi... per un quarto

tardo peraequàtor -òris, nome d'agente da peraequàre (v. perequare).

sostanziale, in modo assoluto o corretto da criteri di proporzionalità, di progressività,

. peraequatio -ònis, nome d'azione da peraequàre (v. perequare).

oltrepassa la giusta misura. busone da gubbio, 93: istimando in suo cuore

pass, di pererràre, comp. da per * attraverso 'ed errare * errare

pereto e meleto. = deriv. da péro, sul modello di meleto, vigneto

di forma tondeggiante o allungata che pende da un sostegno (il cristallo di un

ovati, perette e simili; forati o da una parte sola da legargli in oro

; forati o da una parte sola da legargli in oro a uso di gocciole per

uso di gocciole per adattargli a pendenti da orecchi, o da tutt'e due,

adattargli a pendenti da orecchi, o da tutt'e due, per infilargli in

in golette, in maniglie, in fili da avvolgergli ai capelli, o soli o

4. apparecchio igienico-sanitario costituito da un recipiente di gomma a forma di pera

acciocché sia più veloce al corso sentendosi da quelle punte stimolare. cagliaritano, 113

. perettina. papini, i-138: da tutte e due le parti gli ori e

di forma tondeggiante o allungata che pende da un sostegno. messisburgo,

perire 'perdersi ', comp. da per 'oltre, al di là '

= voce dotta, comp. da per, con valore intens., e

voce di area lig., denom. da una forma * perézo, per parégio