capelli e lo lucente viso. domenico da prato, lxxxviii-1-515: miro le membra
= dal lat. auratus, deriv. da aurum 'oro '. orato2
che fu d'orare, si tolse da foratoio e ne la sua panca si mise
mise a sedere. = deriv. da orare1. oratóre, sm. (
avea sperimentata e dovea meritar troppo più da maria. manzoni, pr. sp
ella taque e un battimani echeggiò. da ogni parte si accorre alla càttedra né
, 365: fu egli oratore destinato da quella maestà per venire a suo nome a
piccoli. mazzini, 11-387: qui, da una settimana quasi, è un tempo
effigiata in un ritratto; figura viva da cui deriva un'immagine. pallavicino,
miniatura che si considera con piacere anche da chi ha prima veduto l'originale.
del mondo,... ricoppiando da tanti originali quello che trovo di buono
della natura in quanto oggetto d'imitazione da parte dell'arte. lucini, 4-204
o comportamento offerti come esempi o modelli da imitare nell'ambito morale o spirituale.
. cattaneo, iii-196: non è cosa da piangere il vedere non solo tanta differenza
un atto d'incontinenza che non sia da noi adottato in pratica? anzi, le
finì di copiarlo anche nella parte tralasciata da dante, che risguarda l'avversione che
del pascoli non aveva [valgimigli] che da stendere in prosa uno dei famosi poemetti
meno dell'originale. -autore che funge da guida o da caposcuola. g.
. -autore che funge da guida o da caposcuola. g. gozzi, i-5-16
sue scritture satiriche fu imitatore delle persone da me accennate. spallanzani, iii-283:
avete, gentilissima signora mia, copiate da l'originai di voi stessa quelle belle parti
vita a chi vita abbandona. marsilio da padova volgar., i-111-2: noi dobbiamo
governamento e maniere di vivere. filippo da massa, lxxxviii-1-594: molti / han
, lat. tardo originàlis, deriv. da origo -gtnis (v. origine)
dei superficiali. = deriv. da originale. originalista, sm.
non me. = deriv. da originale. originalità, sf.
tenere sempre l'occhio all'orme impresse da quelli che prima di noi salirono a
ripensato in italia con qualche originalità soltanto da pochi solitari come antonio labriola e rodolfo
... di distinguere se stesso da ogni altro e di asserire la propria
. cotesta è un'ingiuria che ci ripetono da un pezzo i tedeschi, e la
appare originale, autentico, non imitato da un modello preesistente o proprio di un
originalità, non è mai discapito sapere da che mani esca un quadro. delfico,
d'indiscutibile originalità, che aveva fatto fin da giovinetto in quella scienza -passione finora unica
della originalità. = deriv. da originale. originalménte (ant. orriginalménte
passavanti, 131: da questo peccato della viziata natura, dal
sua o della patria è originalmente mosso da paura e da timore. bruno, 3-477
patria è originalmente mosso da paura e da timore. bruno, 3-477: primi corpi
libro d'amore scritto originalmente in latino da un andrea, cappellano del re di francia
. pontano, 191: ebbi lettere da messer renato, le quale mando originalmente
6. in maniera caratteristica, autonoma da influssi, che prescinde da qualsiasi imitazione
, autonoma da influssi, che prescinde da qualsiasi imitazione; in modo nuovo.
che creazioni del genio che li trae da sé originalmente e li lancia nell'infinito mondo
della famiglia. = nome d'azione da originare. originante (part.
agg. che deriva, che proviene da una direzione o da un luogo determinato
deriva, che proviene da una direzione o da un luogo determinato. d'
2. che trae origine e fondamento da un sistema concettuale. b.
notata e irrisa credulità degli storici medievali (da non confondere con la credenza dei miracoli
per una occulta forza della natura che da cotai princìpi origina i semi della poesia
si gittarono alle favole ed a trovare da loro cose di nuovo, onde furono da'
fos- ser originati [i tumulti] da intendimenti che si avessero con alcun prencipe
come non può essere originata la frode da questa medesima favilla? -dare
'e 'pilieri 'nomi usati da giovanni villani per fondamenti di ponti e per
spiegare. asso, 8-1-459: da la chiara luce indarno uom tenta /
dar principio alle tenebre maligne, / e da la morte originar la vita. niccolini
4. far nascere o discendere da una determinata famiglia. v.
. essere causato o prodotto come effetto da circostanze determinate, dipendere, risultare.
natura fu l'unione delli uomini: da queste si originarono le città e si principiarono
s. maffei, 5-5-201: che da i gladiatori combattimenti... si originassero
non insegno che come la filosofia origina da due fonti, che sono la ragione e
ora cwpó-repov... o s'origina da " (jt e da &pou <
s'origina da " (jt e da &pou <;, e quindi procede la
lingua scritta, ritemprandola alla perenne fonte da cui potè originarsi e deve tuttavia ricever
con esso. 8. provenire da un luogo determinato o da una famiglia
8. provenire da un luogo determinato o da una famiglia; discendere, nascere.
, xii-667: presumevano d'essere originati da discendenti di patrizi di roma, trapiantatisi nelle
. 9. medie. dipartirsi da un punto anatomico, da un organo
. dipartirsi da un punto anatomico, da un organo. = denom.
un organo. = denom. da origine. originariaménte, avv.
, avv. nella condizione originaria, da principio, all'inizio, in origine.
originariamente regolare e formante un tutto composto da un solo autore non sarebbesi egli conservato
loro amori, fosse originariamente un canto da villane? e. cecchi, 5-178
dal padre è generato il figliuolo e da l'uno e l'altro procede lo spirito
che pensa. = deriv. da originario. originàrio, agg.
regola di s. agostino, come da una scaturigine, in diversi tempi,
, 3-14: la stessa dualità sgorga da una originaria unità, che è la ragione
. a. cocchi, 4-2-69: da una primitiva e originaria disposizione in questo
, i-479: l'originaria libertà, nata da una fortuita e felice combinazione di coloro
.. ha una originaria tendenza infetta da disordine. b. spaventa, 1-121
neo d'originario difetto. -inseparabile da una persona; intrinseco. rosmini,
loro pienezza o di privilegi particolari, da cui sono esclusi sia gli stranieri sia
originarie d'oltralpi e naturate in paese da una secolare dimora. monelli, 2-473:
iii-1-426: né basta sempre l'esser nato da gente nata in paese, ma bisogna
gli parla, o vi son trasportati da altre lingue. cesarotti, 1-i-25: la
rimasta così interrotta. 11. indipendente da influssi esterni, non imitato, autonomo
si sia in grado di penetrare di là da quelle classificazioni, pur valendosi di essa
delle due prime specie di storiografia, da lui [hegel] distinte, la '
un determinato bene, che non dipende da un rapporto giuridico fra tale soggetto e
successione ereditaria), bensì dipende esclusivamente da un rapporto di fatto instauratosi fra tale
altro processo storico. = da originario, col suff. dei nomi d'
. = agg. verb. da originare. originato (part.
), agg. provocato come effetto da una causa remota, prodotto come conseguenza
dalla forza e potenza che la proceduta da virtù. mascardi, i-m: sono gli
corso di una sì dannosa consuetudine originata da una mal intesa pietà. nievo,
nella vita d'un popolo, originati da lunghi secoli di corruzione di ozio e
per etimologia. muratori, 7-i-474: da 'fuste 'si crede originata la
2. che trae la propria origine da un capostipite; che proviene o è
la quale, originata come è detto da iano, giustamente lo chiama padre o
aa taddea valeri di nobil famiglia originata da parma. 3. sviluppatosi a partire
parma. 3. sviluppatosi a partire da un'origine determinata, sorto.
persone tragedizare? = nome d'agente da originare. originazione, sf. derivazione
-ónis * etimologia ', deriv. da orìgo -inis (v. origine);
, per lo più collocato nel passato, da cui prende inizio una determinata realtà;
principio della censura, cosa nata da piccola origine, la quale di
vidono grande parte di loro orrigine e come da uno procedea. nardi, 4:
[le servitù], debbono provarsi da chi asserisce averle, han bisogno d'
averle, han bisogno d'una origine da titolo. -con metonimia: opera,
accende col fiato, ma è stato creato da dio dalla origine del mondo inestinguibile.
e viscosi, ma bensì sierosi, generati da prima origine nello stomaco. vallisneri,
figura conica, molto elevato, e viene da alcuni riguardato come d'origine vulcanica.
credette falsamente la grecia che essa italia da loro avesse principio. delfico, ii-416:
una determinata famiglia. -anche: famiglia da cui si proviene. giustino volgar.
sogno avere generato di apollo. lapo da castiglionchio, 16: è vero che
simili accidenti può essere mutata né rifiutata da alcuno. casini, lvii-62: chi
l'origin vostra, / che meco già da i più felici regni / spinse il
la causa dal giudice dell'origine, overo da quello del domicilio. -ascendenza
qual si fosse la loro origine, erano da più secoli privilegiati in firenze per le
. baldelli, 3-448: vidi medesimamente da lui che i gnudi erano savissimi e
sovrapposta per diritto di forza a genti divise da lingue e abitudini, chiamate dalle origini
chiamate dalle origini, dalle credenze, da speciali attitudini a sviluppare per vie diverse
provenienza di una specie animale. sforzino da carcano, i-2-48: sono alcuni sparvieri de'
. macchia del peccato originale. felice da massa marittima, xliii-291: quatro battesmi
: poiché alla spianazione di essa legge hai da venire, avrei caro che tu mi
colla stessa ragione teoretica onde muove come da sua origine. -procedimento intellettivo che
. franco, 5-20: tanto più son da maravigliare le fiamme sue quanto più si
origine del fuoco, e tanto più da stimare quelle sue carte che rinchiudono sì
mali e sì atroci nacque l'origine da questa sola prodigiosa fanciulla. g.
e di morte. parini, xx-45: da lontana origine, / che occultamente nóce
a man sinistra il guardo e scoprì da lungi molti cadaveri stesi sul pavimento:
oracoli, all'intervento dei numi. da ponte, 242: la sua infinita
cairba spaventato dall'ombra del giovinetto cormano da lui trucidato, e la storia di que
: il quale [giovannone] essendo da uno di dentro conosciuto, com'egli
passatoio percosse il fiero giovannone. fausto da longiano, iv-195: ciascun era capo
gnità del cognome lo splendore che esce da le soprane virtù. b. davanzati
[nerone] come i romani vennero da troia e enea fu origine di casa
ni'è natura, sebbene partano vicino da gruppo comune di monti, scostandosi dalle
del ponte di ferro. -organo da cui si diparte un sistema anatomico.
. giuseppe di santa maria, iii-94: da una parte del pavimento e una
calcolando con i ragguagli suddetti le cadute da fiume a fiume, trovo tutta insieme
pure trovata l'origine del lago derivante da due fontane, che traggono la loro
fontane, che traggono la loro nascita da acque impaludate in catini e affossamenti che
parola, troveremo essere un vocabolo composto da una particella che indica un modo d'
indica un modo d'azione che parte da noi, e da un'altra parola
d'azione che parte da noi, e da un'altra parola che indica l'azione
egli [il segretario] era venuto da me con un foglio in mano per
figura o uno smalto richiamano il luogo da cui è originaria la famiglia. 17
. certificato di origine: documento rilasciato da un'autorità pubblica per specificare la provenienza
e organolettiche richieste dalla legge e controllate da appositi organi; la denominazione può inoltre
quello, solitamente introdotto dalla prep. da, che indica la discendenza da una
. da, che indica la discendenza da una famiglia, la nascita in un
in un determinato luogo, la provenienza da una persona. 20. matem
come effetto, derivare, essere collegato da un rapporto di causalità, dipendere.
nostra buona fede ha sua origine: da la quale viene la speranza de lo proveduto
conto di piati, li quali hanno origine da convenzioni fatte, da testamenti, da
quali hanno origine da convenzioni fatte, da testamenti, da doti e da simili cose
da convenzioni fatte, da testamenti, da doti e da simili cose. fiamma
fatte, da testamenti, da doti e da simili cose. fiamma, 1-440:
percolazione. = nome d'azione da percolare. percolante (part.
, 1-127: così l'aqua, quale da le pluvie si acoglie, ha più
la exerci- tazione de l'aere percolata da le tempestate liquescendo pervene a terra.
le infime radice de li monti, da li quali profluendo erumpeno li flucti de
dotta, lat. percolare, comp. da per 'attraverso'e colare 'filtrare, colare'
ossidazione biologica. = nome d'agente da percolare; cfr. ingl. percolator
: essendo il conseio di pregadi suso, da poi leto le letere, fo nonciado
(v. pergola e pergolo) attribuita da quintiliano a tinga placentinus; la voce
lat. percolatio -ònis, nome d'azione da percolare (v. percolare):
la questione. = comp. da per e come (v.),
per parte. = comp. da per (con valore intens.) e
aa per (con valore illativo) e da contus (dal gr. xovtó<£ '
la mestizia. = comp. da per e contro1 (v.).
: 'percóntra':... quel pezzo da costruzione sul quale vanno ad appoggiare tutte
= etimo incerto: forse comp. da per e contro1 (v.),
genov. pecontro. voce registr. da stratico (nel 1813).
è danno. = comp. da per (con valore intens.) e
-in partic.: lo spazio percorso da un mobile in un determinato periodo di
3. ferrov. tratto di strada percorso da un convoglio ferroviario. -anche: il
durante il servizio. = deriv. da percorrere. percórrere, tr. (
percorsero tutto il gran giro, andando da roma a napoli, da napoli a
, andando da roma a napoli, da napoli a venezia, da venezia a vienna
napoli, da napoli a venezia, da venezia a vienna, a dresda,
leoni, 260: la via ferrata da vicenza a verona è già compiuta e fu
anzi radestchi cogli arciduchini, di ritorno da mestre, l'hanno percorsa la scorsa
: percorrendo la bella e pur mesta via da rimini in poi sulla marina adriatica,
botteghe: subito la città fu percorsa da numerose pattuglie. montale, 2-19: surcouf
iii-84: abitavano una valle non attraversata da strade maestre: una vecchia strada abbandonata
verso sera / la collina è percorsa da brani di nebbia. -sorvolare un
dei 'crack 'prolungati che le percorrono da un capo all'altro. e.
siciliani che io non potea copiar tutte da me, le percorsi per poterne fare
cinque giorni, tanto cammino di esperienza da raggiungere la mia. pascoli, i-380:
prima di poter giungere all'unità abbiamo da percorrere un terreno immenso e vergine ancora
egli con il giovane alunno del metodo da lui posto in pratica negli studi,
dei progressi dello spirito come... da un secolo o poco più percorsero rapidamente
dotta, lat. percurrère, comp. da per * attraverso 'e currere '
). = agg. verb. da percorrere. percorribilità, sf. lo
innevati). = deriv. da percorribile. percorritóre, agg. e
attòniti erano seduti in fila e tutti da una parte: con le lunghe gambe,
gambali. = none d'agente da percorrere. percórso (part. pass
luna in un cielo chiaro, percorso da nuvole rossastre. -che è stato
dello stato. -attraversato o occupato da truppe (un territorio]. [
(un territorio]. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
convenuto]. 2. bagnato da un corso d'acqua (un territorio)
spazi percorsi dai fiumi. -solcato da imbarcazioni (un corso d'acqua).
, li-m: dinanzi, la mosa percorsa da un gran numero di barchette e di
del mare. 3. segnato da una linea continua. volponi, 4-84
una stanza tutta foderata di seta percorsa da una cucitura. -segnato o solcato
una cucitura. -segnato o solcato da organi o da ferite. linati,
-segnato o solcato da organi o da ferite. linati, 17-163: si
linati, 17-163: si vedono gambe percorse da flebiti. landolf, 2-34: il
snello s'indovinava percorso... da tendini vigorosi, come quello delle donne di
foglie disegnate come le mani e percorse da tendini. -che presenta modulazioni variate
, 1-71: scotta la terra percorsa / da sghembe ombre di pinastri.
sentiero retto e piano di vita percorso da lui fin allora, non s'era mai
nel riposo degli alberi, percorso / da verdi soprassalti.. esaminato.
allora si fosse recata nella poesia francese da quell'italia tanto percorsa e battuta.
con un mezzo di locomozione per recarsi da un luogo a un altro; itinerario
occhi. palazzeschi, 1-450: già da mezzogiorno le vie del percorso sono affollatissime
percorso al buio sino al palazzo fu allietato da continue schermaglie fra la cortesia piemontese e
(o sua frazione), seguito da un mezzo di locomozione terrestre, marino
, fuori percorso, con certi scossoni da farlo ribaltare. -biglietto di
bevanda nel vostro corpo, in modo da potervi identificare? 9. il
passaggio graduale, evolutivo o involutivo, da uno stato a un altro. b
, n. 37). -nello sci da fondo, competizione di staffetta che si
in un concorso ippico, quello compiuto da un concorrente senza abbattere alcun ostacolo e
percorso norvegese: nelle gare di sci da fondo, quello tracciato in zone accidentate
venez. per cossa), comp. da per e cosa (v.)
frusta, ecc.) in modo da provocargli (o comunque cercando di procurargli
/ che sofrio il signor potente. francesco da barberino, ii-224: vertù è perdonare
mani si adoperano, due cose sono da considerare: l'una è la percossa
far che s'astenesse / la vostra man da quell'aspre percosse / ch'ai mio
il sagacissimo e buon bertoldo restò illeso da quelle aspre percosse per allora. giuglaris,
de'robusti miei servi proverai. giuseppe da rovaio, lxii-2-11-204: rovinato l'ospizio
o morso di un animale. bartolomeo da s. c., 25-10-5: conversazione
colpo inflitto con un'arma (o ricevuto da essa). giamboni, 7-23
indietro / per le percosse equal. antonio da ferrara, 105: ove son faspre
, 1-23-5: era quel scudo tutto da una scorza, / ben atto a sostenire
i cervelli. -colpo ricevuto da un corpo contundente. f f
simintendi, 2-243: e 'l giovane amato da venus ferì con torta percossa colui che
piaga; lesione, contusione. folgore da san gimignano, vi-n-153 (19-n):
: il signor marchese è di poi tornato da bevagna malato d'una percossa d'un
che continuamente di fuori le son fatte da altri corpicelli. n. franco, 3-100
-con metonimia: danno, ammaccatura prodotta da un urto, da un colpo.
, ammaccatura prodotta da un urto, da un colpo. temanza, 83:
in iscambio il suono d'uno istromento da fiato per uno da corde o di
suono d'uno istromento da fiato per uno da corde o di percossa?
lor fatiche ancora, / ché queste son da le percosse aperte / de l'onde
globo dal gran di funebre / o da sdegnato ciel distrutto fosse. -l'
. colpo di artiglieria o di un'arma da getto. -anche: l'impatto di
insieme con la cavalleria del principe ricondotta da d. maurizio di savoia, benché
e dalla città contro gl'inimici o da questa contr'essa si lanciavano fulmini, ed
, se non per farti mazzucolare bene da alti: imperocché quanto più ti mena
la percossa ch'io tramortii. andrea da barberino, iii-177: fu creduto ch'
iii-177: fu creduto ch'ella era da sé caduta e morta per la percossa.
. galileo, 4-1-453: quelli che da un alto edifizio dovendo saltare a basso
8. con metonimia: rumore prodotto da un colpo, da un urto.
: rumore prodotto da un colpo, da un urto. fatti di cesare,
del muro, sì ci soccorrirà. zanobi da sfrata [s. gregorio magno volgar
è il suono e 'l romore che da noi si sente. beccaria, i-49:
. boccaccio, vii-207: li momenti da cui sono commosse / le subite percosse
sono commosse / le subite percosse / da tentazioni furiose e carnali, / non
l'azione tentatrice del demonio. zanobi da strafa [s. gregorio magno volgar.
suoi costumi, se i soldati suoi da principio per combattere siano veementi,..
: egli ricevè grave percossa verso levante da quegli di partia. guicciardini, 2-1-316:
lo stordimento di quelli che erano avanzati da così crudele percossa, spedì carlo begna
danno materiale che ne deriva. francesco da barberino, iii-80: i savi a divisare
235-8: né mai saggio nocchier guardò da scoglio / nave di merci preziose carca
io sempre la debile mia barca / da le percosse del suo duro orgoglio. a
miseria de la umana vita. bianco da siena, 65: per alcuna percossa /
non fosse per rimetter l'armi. da ponte, 256: io andavo vacillando
: è troppo orribile colpo il cadere da via della stella in brocch-in-dosso: si
molte imprese le vittorie tolte. zanobi da sfrata [s. gregorio magno volgar
profondamente (un rimprovero). zanóbi da strafa [s. gregorio magno volgar.
. - anche: peccato. zanobi da sfrata [s. gregorio magno volgar.
[questa scienza] la prima percossa da marziano capella. 22. fis
quando la luce de le stelle poste / da gli altri corpi riceve percossa / stando
galileo e specialmente della dimostrazione tanto stimata da lui e da tutti gl'intendenti della
della dimostrazione tanto stimata da lui e da tutti gl'intendenti della forza della percossa
. grandi, 5-101: le percosse fatte da una massa fluida, come acqua o
gente percossa dal giudicio di cristo e da tarmi delle disfatte ruote. berni,
in età di 74 anni percosso a caso da un albero di pero. foscolo,
una pietra gittatagli sul capo dalla finestra da una vecchierella. -per estens. che
tuo capegli, / ogni bellezza par da te rimossa: / li occhi tuo
. bargagli, 1-59: si fa levar da sedere dal luogo dove si stava,
. 2. colpito, trafitto da un colpo d'arma da taglio o
colpito, trafitto da un colpo d'arma da taglio o da fuoco. g
un colpo d'arma da taglio o da fuoco. g. p. maffei
il capo della diabolica fazione, percosso da infocata saetta con tre altri de'principali,
. casti, i-1-358: diana, come da pugnai percossa, / un acuto gettò
prima fatta alla finestra, moriva percossa da un colpo di balestra. 3.
saltava, e essi si alzavano miracolosamente da terra. comanini, l-m-350: dalla
. comanini, l-m-350: dalla pietra percossa da mosè dentro un deserto sassoso et orrido
: guarda quel delicato / vetro, da rozza mano / percosso ed incrinato.
stridor si sente, / percossa intorno da l'orribil penne. trissino, i-xix:
et accommodate a ricever l'aere percosso da alcuno suono. tansillo, 1: se
. b. martini, 2-1-437: percosso da una parte il timpano, rendeva dall'
3-12: lo stillicidio del pianoforte percosso da dita esili e incerte. -fatto
.). - anche: colpito da un fulmine, folgorato. leonardo,
nelle sommità de'monti che nelle spiaggie da essi percosse. bembo, 5-10: la
torri che in lei fossero, percosse da cielo, arsero di sorte che '
io vo'disperso qual percossa nave / da terribili venti in alcun scoglio, /
: accarezzato, sfiorato, mosso leggermente da un alito di vento, da una
mosso leggermente da un alito di vento, da una corrente d'aria. dante
nate / erano in veste, che da verdi penne / percosse traean dietro e
lo più violentemente, dal sole o da una sorgente luminosa. attribuito a petrarca
per li colli / dal sol percossa veggio da lontano. landino, 149:
percosso dal sole, e ragi che da quello si riflectono diventono sanguigni. benivieni,
in mare o corrente in fiume o cadente da alto o stagnante in laghi e paludi
: caino... fu sempre rispettato da abele: non fu mai deferito ad
spighe smunte dal vento, frutta percosse da gragnuola, erbaggi arsi dal ghiaccio. tommaseo
). dottori, 3-21: non da l'unghia sonante / di corridor eh'
delle sementi. 10. colpito da una freccia o da tiri di artiglieria.
10. colpito da una freccia o da tiri di artiglieria. a. navagero
. navagero, lxv-156: come creva percossa da saetta / da lo nemico arcero,
: come creva percossa da saetta / da lo nemico arcero, /...
che di fulminarsi vicendevolmente co'cannoni: da che percossi i remi, gli alberi
difìci grossi, / da'quali erano da mane e da sera / da certe parti
/ da'quali erano da mane e da sera / da certe parti aspramente percossi.
erano da mane e da sera / da certe parti aspramente percossi. giuseppe flavio
a persecuzioni, ad angherie. zanobi da sfrata [s. gregorio magno volgar.
italico e rifugio de le genti / da la sevizia barbara percosse. porzio,
giorno / vengano. -devastato da guerre, da epidemie, da catastrofi
. -devastato da guerre, da epidemie, da catastrofi naturali (un
-devastato da guerre, da epidemie, da catastrofi naturali (un territorio, una
volgar., in: percossa la giudea da frequenti battaglie, primieramente tolti sono e
molto dediti alla mercatura, ma percossi da tante guerre e ridotti a povertà, si
la città de gli ateniesi, percossa da la peste e da la sedizione,
gli ateniesi, percossa da la peste e da la sedizione, co'» sacrifìci,
beni. marchetti, 5-232: quasi da fulmine percossi / dell'invidia, cader
canzone del fi'aldobrandino, xxxv-11-438: da canto madre si è missere scosso,
mortai? 15. afflitto dolorosamente da una malattia, da una ferita.
. afflitto dolorosamente da una malattia, da una ferita. 5. gregorio magno
, 1-vii-408: i fiorentini, percossi da questo inopinato accidente...,
: quella eccellente e gloriosa moglie, da così inopinato e subito mal percossa,.
,... l'adultero, da paura sbigottito e già mezzo morto, fedelmente
siri, ii-822: l'ambasciatore, percosso da grandissima apprensione che la mossa delparmi ecclesiastiche
duca. brusoni, 9-239: percossa da così inaspettate parole, divenne orestillia più rossa
di quel vasto / monumento, percosso da rispetto, / da trasporto e da orror
monumento, percosso da rispetto, / da trasporto e da orror. manzoni, ii-103
da rispetto, / da trasporto e da orror. manzoni, ii-103: così
: invidiavo quelli che non si trovavano percossi da uguale disgrazia. guerrazzi, 10-340:
, 10-340: don francesco, percosso da coteste parole, prese la lanterna e la
turbato, commosso, emozionato; colpito da un intenso sentimento di gioia o di meraviglia
di pena, di pietà. guido da pisa, 1-311: a queste parole di
, v-1-536: la letizia, percossa da lo improvviso de lo stupore, non
, 41: il vostro cor percosso / da saetta amorosa / resterà scarco affatto /
saetta amorosa / resterà scarco affatto / da velenosi affanni. tornielli, 487:
velenosi affanni. tornielli, 487: da vario amore nel seno percossa, / a
amore materno, percosso nel core / da quella festa immensa che l'alma natura
fu chi abbrividì la sera / percosso da una candida ala in fuga.
gozzi, i-16-221: percosso il califfo da questa verità, di nuovo ricevette nella
: la maritata vende se stessa percossa da avarizia. s. gregorio magno volgar.
,... percuso e stimulao da la malicia de l'antigo aversario, 90
la malicia de l'antigo aversario, 90 da la invidia, comen9à a detrar san
. chiabrera, 1-ii-186: tu percosso da scandali / cominci a bestemmiar.
svolgere felice o no la storia viva da se stessa o in se stessa la
dolore o di contrizione. cassiano da macerata, lxii-2-iv-126: non è possibile
altra col calcio dell'asta, e da quella cosa che da tal percuotimento nascesse si
asta, e da quella cosa che da tal percuotimento nascesse si ponesse il nome
lunghezza e in larghezza, in modo da poter dare, col percotimento, suoni in
che l'aere lampeggiasse e che il mare da ogni banda fosse pieno di rumori spaventevoli
, di non esser aperta in alto mare da cotal furioso percotimento...,
-anche: sfregamento. benvenuto da imola volgar., ii-216: le navi
fa del fuoco [lucrezio] dice generarsi da percotimento di cose dure, come sono
collisione ancora. = nome d'azione da percuotere. percotitóio (percuotitóio),
. disus. percussore di un'arma da fuoco. gherardini [s. v
imprime ferite canore. = deriv. da percuotere. percotitóre (percuotitóre),
arrecando lesioni, ferite. bartolomeo da s. c., 19-3-12: le
l. bellini, 5-2-244: gli strumenti da percuotere in che forza non vengon eglino
pugno. = nome d'agente da percuotere. percottare (percotare),
. pergutè 'gocciolare '), da un lat. volg. * perguttàre '
a goccia, filtrare ', comp. da per, con valore in- tens
valore in- tens., e da un denom. da gutta * goccia '
tens., e da un denom. da gutta * goccia '. percòttere
. = voce dotta, comp. da per, con valore intens., e
una serie di colore azzurro, ottenuta da dicromati trattati con acqua ossigenata, e
e una di colore rosso, ottenibile da cromati). = deriv. da
da cromati). = deriv. da percrom [ico], col suff.
= voce dotta, comp. da per, con valore intens., e
dotta, lat. percoquère, comp. da per (con va lore
ecc.), in modo da provocargli o cercando di provocargli dolore
segue il tauro e fui dentro da esso. cavalca, iii-56: disse isaia
poveri villani, / se infranti da cavalli e dalle ruote / non
. - anche: pungere. uguccione da lodi, xxxv-1-603: là entr'è basalischi
usanza: e dice che si ha da aire 'balcone 'e non 'finestra
di mortificazione). s. carlo da sezze, i-296: molto poco mi percotteva
14-54: se giove stanchi il suo fabbro da cui / crucciato prese la folgore aguta
e meditando, fu percosso in sulla testa da una testuggine, la quale una aquila
malattie, 1-40: timpanite è generata da poca aquositade e molta ventositade, e laurina
gli strumenti ripigliarono a sonar l'aria da ballo, e quei sei movendosi danzarono
, trafiggere con un'arma. francesco da barberino, iii-80: se vieni a battaglia
forza percosso che nulla arme il potè da morte scampare. dolce, 7-190:
dipoi gli tagliarono a pezzi, essendo da marco papirio un francese percosso con una
percosso con una mazza di avorio, mosso da ira che colui gli aveva tocca la
storie pistoiesi, 1-14: egli si difendea da loro e non lo poteano nuocere perocch'
contrasti vi si accordò, e levatosi da sedere e alzato il braccio, disse:
del cavallo la fé cadere. andrea da barberino, i-192: giunto maccario nella
gli archi e trasser le quadrella / da le faretre. a tutti gli altri avanti
cioè lu- perci eran detti dai romani da quello stridere che fa- ceano quelle pelliccile
quarta figura un ordegno di pestar polvere da monizione o altre materie, il motor
in quel perquoter dello spirito s'ha da aggiugnere sforzo per far la prosbole.
intiera operazione ed i coni o sia punzoni da lui solo erano percossi. manzoni,
, 5-253: che se pietra è da pietra o da temprato / acciar percossa
: che se pietra è da pietra o da temprato / acciar percossa, un chiaro
uso et az- zione ch'egli ha da fare, come, per essempio, la
forma e qualità del martello s'ha da misurar dall'effetto a che egli ha
misurar dall'effetto a che egli ha da servire, ch'è il percuotere, e
è il percuotere, e per questo ha da essere egli grave, ottuso et in
avendo manico, percuotono o col cadere da alto a basso o coll'essere
perché di grazia mi premi? cassiano da macerata, lxii-2-iv-106: trovai che,
il tiro di artiglierie, di armi da getto o con altri mezzi offensivi;
. 11 quale passato, si cominciò da l'una parte e l'altra del
era in tal pericolo e l'artiglieria, da terra percotendola, quasi l'aveva affondata
e percosogli e fedirone parecchi. benvenuto da imola volgar., i-36: li romani
'nsegne e percotteranno nello stormo. busone da gubbio, 46: io con gli miei
beluis per percuotere sopra i convogli che da fragasi conducevano al campo assediante. botta,
la qual voce, dice, si forma da quattro denti, li quali la lingua
altra ragione, cioè la voce farsi da quattro denti, i quali, mentre si
ruina che nel fianco / di qua da trento l'adice percosse, /..
de'campi percosse la gragnola. piero da siena, 3-42: e 'l vento fier
onda del mare percuote et impulsa; / da l'altra un orticello è di fior
, purg., 15-23: mi parve da luce rifratta / quivi dinanzi a me
suoi raggi propri, senz'alcun intoppo da lui venuti, quindi si riflette ella
la sua sorte comprende, / cerca fuggir da l'arenoso smalto, / e si
rebbe in terra per gran pezza lontano da colui che lo trasse. galileo,
: un sasso o altro corpo che caschi da un'alta torre percuote in terra con
: la virtù de'quali [barbari] da questo si puote considerare e conoscere,
loro meno alcuna arme o altra cosa da fedire, i fanciulli loro piccoli gitta-
3-469: furono l'orecchie loro percosse da un ro- more come di un tuono
, 11-48: per questo peccato fue percossa da la lebbra e stette sette die fuor
e stette sette die fuor del campo spartita da le genti. s. gregorio magno
in partic.: infiammare. guidotto da bologna, 1-122: cominci il detto suo
il vento. barilli, 5-153: guàrdati da quel sole che morde, percuote ed
punitiva delle divinità). guido da pisa, 1-29: io so che [
che per lo vizio della superbia furono da dio percossi e fulminati. s. gregorio
: dee percuse florencio terribermenti. zanobi da strafa [s. gregorio magno volgar.
ogni ora che vorranno. 5. bernardino da siena, 266: lo sterminatore traie
e lavora co'suoi flagelli tutti conceduti da dio. ulloa [guevara],
ricorra, o madre pia, / se da for tuna egli è percosso
al sacro fulmine della parola / che da l'iberiche fiamme già mosse / e ne
tempo patito grandissimi danni, e quindi da sertorio, quinci da mitridate con gran
danni, e quindi da sertorio, quinci da mitridate con gran guerre fosse stata gravemente
g. r. carli, 2-xiv-193: da tale riparto ben si ravvisa come la
in modo che poco o nulla rimaneva da imporsi sul perticato, ossia sul terreno.
ultimo a uscire di campo. zanobi da sfrata [s. gregorio magno volgar.
possiamo dire che la mente umana sia mossa da tanti venti da quante tentazioni ella è
mente umana sia mossa da tanti venti da quante tentazioni ella è percossa. cassiano volgar
partic.: scomunicare. zanobi da strafa [s. gregorio magno volgar.
esempi delle somme più celebrate e massime da quello che porge san tommaso in ogni
la fa, con una irritata imaginazione da satiro, 'sciogliere i lacci del corsetto
grazia di dio si conferma. francesco da barberino, iii-416: perquoter forte il misero
dove molto pianto mi percuote. zanobi da sfrata [s. gregorio magno volgar
migliori derivano da'confronti,... da quelle iùinute mortificazioni onde cento individui raccolti
principe roberto... furon percossi da subito spavento. leopardi, 823
bacchelli, 3-149: de nada fu percosso da una paura, di quelle fortissime che
sì che 'l cor percosse. guido da pisa, 1-311: tutti li troiani.
si può dire neppur guardata che fui percosso da un grande stupore. alvaro, 7-190
33-140: la mia mente fu percossa / da un fulgore in che sua voglia venne
. se l'anima oscurata fosse percossa da una irruzione di luce? se dalla demenza
giova di tutto [ferrerò], fruga da per tutto, compie i frammenti,
coniare (una moneta). tommaso da faenza, 1-iv-58: foll'è ciascun che
1-262: il vento suffolano, cioè da levante..., con orribile tempesta
, le tre navi in dietro / ritiràr da lo scoglio in cui percossero. landò
corpo il quale non abbia tanta forza da resistergli, gl'imprimé parte del suo moto
in quando un frammento di basalto distaccandosi da qualche frana precipitava percuotendo nell'addentellato delle
volte gli ordini ed i modelli fatti da coloro che, consumati negli studi e
ha voluto ch'ella sia stata impedita da una creatura che, nel troppo amarla,
come le prime. s. caterina da siena, ii-54: molti scogli si trovano
. m. cecchi, 1-2-435: quivi da ogni parte ove tu volgi, /
= lat. percutère, comp. da per (con valore intens.) e
suo. = nome d'azione da percuotere. percuòttere, v. percuotere
dotta, lat. percupère, comp. da per (con valore intens. }
dal lat. percurare, comp. da per (con valore intens.) e
prende cura di qualcuno. uguccione da lodi, xxxv-1-616: a tal percurator eli
lat. percurator -óris, nome d'agente da percurare (v. percurare).
. = voce dotta, comp. da per (con valore intens.) e
tommaseo]: noi siamo percussati da ogni parte da varie tempeste e sosteniamo molestie
noi siamo percussati da ogni parte da varie tempeste e sosteniamo molestie della
disiderio corporale. = nome d'agente da percussare. percussióne (ant. percossitene
17-68: fecegli imbottire il giubberello / da quattro mamalucchi co'bastoni; / né
fanno [gli uomini] quasi forzati o da sdegno o dalla mala consuetudine loro.
colpo inferto con un'arma. andrea da barberino, iii-69: trovò nella sua camera
dannati puniti nella nona bolgia. benvenuto da imola volgar., i-332: li
o percussione così interna come esterna, da qual si sia causa prodotta.
5. azione, impulso o pressione esercitata da una forza applicata o comunicata a un
ogni cosa percossa nel resistente obbietto risalta da esso obbietto con equale angolo a quello
francesconi ebbe altra volta l'onore di espor da questo luogo una sua esperienza sulla percussione
illuminante e calorifica prodotta dal sole o da un'altra fonte luminosa. leonardo,
leonardo, 2-175: la percussione fatta da ombrosi e luminosi razzi sopra un medesimo
fa senza il terremoto sentire, nasce da la percussione che fa il vento in
: è ragion che tale errato / da la carnai percossione umata / tanto s'agiri
intendere le percussioni de'mali uomini. da porto, 1-26: dopo che i
quante percussioni debbono venire innanzi. zanobi da strafa [s. gregorio magno volgar
tali fenditure, che divergono a partire da un punto detto punto di percussione,
altra appoggiato completamente sulla parte del corpo da esaminare. -percussione diretta o immediata:
. 20. milit. nelle armi da fuoco, l'azione esercitata dal percussore
. -pressione del grilletto di un'arma da fuoco. borgese, 1-19: filippo
corde né a pelle tesa, costituiscono da sé soli tutto il corpo sonoro, il
con valore aggett.): prodotto da uno o più colpi (un suono)
lat. percussìo -ònis, nome d'azione da percutére (v. percuotere)
di bolsena? = deriv. da percussione, n. 21. percussivo
gli intestini. 2. costituito da suoni ottenuti con strumenti a percussione.
. = agg. verb. da percuotere. percussóre (ant.
er mastino / di dura sferza da frequenti colpi / percosso,..
del parlamento di turs sentenziato ad essere da quattro cavalli sbranato. alfieri, 1-685
parte del congegno di sparo delle armi da fuoco (detto comunemente cane) o delle
lat. percussor -òris, nome d'agente da percutére (v. percuotere).
ant. colpo, percossa. vito da cortona volgar., xxi-736: per quella
lat. tardo percussura, nome d'azione da percutére (v. percuotere).
). = comj). da per e cutaneo (v.).
. cerottoreazione. = comp. da per, cute e reazione (v.
predette del regolare percuziente non sono da essere stese a'falsari delle lettere
del mezo in che si percuote, è da avvertire non ogni cosa percuziente e percossa
più e più grande, secondo che da maggiore altezza verrà la percossa, cioè
sf. ant. perdita. iacopo da leona, vi-1-218 (8-6): il
- per fallire. = deriv. da perdere, col suff. dei sost.
valore religioso della sardegna preromana, costituito da steli di materiale basaltico o granitico
, nessuno. = comp. da per, con valore rafforz., e
. se dorme, come ha facto da che partì di qua, ha viso di
o coloro che piatendo sono condannati dànno da ridere. g. de'bardi, xcii-1-161
. tarchetti, 6-i-398: ho osservato da parecchi giorni il tenore della vostra vita
confronto, in un paragone. monaldo da sofena, xvii-194-20: rico sono di sì
al sentimento stesso). giacomo da lentini, 26: ma sì son folle
1-vii-46: ai com'è 'gnudo, inodiato da gente, / chi è d'aver
son perdente. -che è decaduto da una condizione di privilegio o di vantaggio
com'or ne son perdente. antonio da ferrara, 124: zascun omo ch'
: saria gran cauno- scenza, / da che m'à così priso, / non
il metallo. idem, 276: sbattuti da due perdenze e dallo sconcerto del commercio
e dallo sconcerto del commercio, causato da due opposte ed illegittime riduzioni, convennero
cor, chvera in perdenza, / da quella che m'avea tanto sdegnato.
di qualcosa: esserne privato. pace da firenze, xi-2-401: quando mi membra la
tanto dolzore. = deriv. da perdere-, i signif. n. 3
acqua, perse e dinari e quasi da doglia volse morire. consolato del mare [
somma, stipendio, vitalizio. fausto da longiano, iv-77: il peggio è che
a guernire cittadi e castella per difendersi da lei, se potesse, che non perdesse
, qui rauneremo nostro sforzo ». francesco da barberino, 11-68: negligendo provincia si
un oggetto, un'arma. onesto da bologna, lxv-26-1: quel che per lo
3-49: il collonel targhetz fu passato da una moschettata, et il collonel teusel vi
riferimento alle piume degli uccelli. bartolomeo da s. c., 17-4-8: le
pria della esecuzione con uno stiletto, datogli da un prete francese ch'era ai servigi
funzione; cessare di avere. giacomo da lentini, 7: amore a tal l'
fosser date. mazzeo di ricco o rinieri da palermo, 431: meglio mi fora
: la libertà reale non si ha da perdere, se non con la vita.
dell'amato sonno. marchetti, 5-242: da morbo o da noiose / cure infestati
. marchetti, 5-242: da morbo o da noiose / cure infestati, il consueto
di una condizione spirituale. giacomo da lentini, 13: non trovo pietanza /
speranza. chiaro davanzati, 14-7: così da. llui [il cuore] lo
suo lieto umore e non ride più. da ponte, 22: non so se
io perdesse il vostro amare. zanobi da sfrata [s. gregorio magno volgar
questi arcigo- goli del papa è cosa da perdere il credito e da lasciarci il
papa è cosa da perdere il credito e da lasciarci il pelo. forteguerri, 20-51
l'asino, perché non ho più forze da poterlo fare, la volpe prenderà occasione
che perdé l'anima ria. zanobi da strafa [s. gregorio magno volgar.
il vantaggio di poter essere assaliti solamente da una parte, cioè da poggia, potevano
assaliti solamente da una parte, cioè da poggia, potevano, fra due tempeste
e di palle trovandosi, essere fulminati da ambe le parti. carducci, iii-9-23:
37-219: ebbi la tua senza data. da quando t'ho scritto ho perduto mio
5-219: vi si perdevano di molte vite da ambe le parti, ma più da
da ambe le parti, ma più da quella dei villici, perché in loro
... e i balestrieri saettare da presso e da lungi senza perdere in vano
e i balestrieri saettare da presso e da lungi senza perdere in vano i loro
disperderle non usandole convenientemente. giacomo da lentini, 12: s'a voi paresse
di zecchini in un fiato, senza muoversi da sedere e facendo valere il vostro nome
nella formula esortativa non c'è tempo da perdere). chiaro davanzati, xviii-28
l'alma sta in contumasce / e da sé piange il tempo c'ha perduto
la politezza che ella si ha portata da la culla. cellini, 1-72 (172
altri, perché questo non è tempo da perdere. l. strozzi, 1-61:
via figliuoli, non c'è tempo da perdere: dio vi guardi, il suo
utili e benefiche, quando vi sia tempo da perdere. panzini, ii-574: non
minuto. -sostant. paolo da certaldo, 2: a non ritenere quello
è uno perdere di tempo. fausto da longiano, iv-221: ne'vecchi di molt'
non burla, ma beffa, perché da gli amori di burla ne segue loro
amori di burla ne segue loro infamia da dovero. -non essere investito proficuamente
dalla marina una nuvola, la quale da ostro ingrossata avrebbe fatto piova e avrebbe
. una stella, per essere usciti da un determinato spazio geografico. e
geografico. e e ca'da mosto, 1-86: la stella principal non
strada. michelstaedter, 114: sarebbe da ingenuo pensarci così da perdere la pista.
114: sarebbe da ingenuo pensarci così da perdere la pista. 22.
la notizia delle quali fosse stata perduta da coloro che la conoscevano prima. cesarotti,
della nazione, un'usanza è scacciata da un'altra, l'interesse dell'antica svanisce
, 3-i-152: e lingua attinta o da libri o da pochi parlanti, che
: e lingua attinta o da libri o da pochi parlanti, che la perderebbero mezza
per che hanno perduto paradiso. zanobi da strafa [s. gregorio magno volgar.
pratesi, 5-503: trasse su, da terra, la sua valigetta,..
senso di una proposizione. bartolomeo da s. c., 9-4-7: spesso
quindici. citolini, 265: perché da questi contrasti spesso avviene che si mettono
e cieli o contrari o propizi / è da vincere o perdere questa impresa. chiabrera
'quindici ', messi in difficoltà da una coppia di nonclassificati: al punto
sbigottita; ma altimprovviso, come suggestionata da lui, si mise a piangere mormorando
detto giovane e dicessero ch'egli era da scomunicare come quelli che avea perdute due
fausto da longiano, iv-89: uno de i segnalati
persona, individualità. s. caterina da siena, vi-3: io katerina schiava de'
si dice perdere perché, avendo cominciato da terra, finisce il tempo principiato,
morale o di dignità. francesco da barberino, i-236: se ben vien guardando
fallire un impegno morale. giacomo da lentini, 20: per ciò sì combatti
i dogliosi, / quei c'àn da lor partito / ogna fino partito / e
del padre: per altro non punto da lui perdeva. poliziano, 1-560:
compagnia d'una speranza e carità fatta da donatello, della medesima grandezza, che
della medesima grandezza, che non perde da quelle. tasso, 1-52: taccia
interessante. piovene, 7-262: osservati da presso questi castelli perdono: come chambord
dal riso, / tal che tutti da me preser timore. manzoni, pr.
orrore indefinito con cui l'animo combatteva da qualche tempo, parve che a un
, sgomentarsi. guazzo, 1-242: da queste maniere ne segue che i servitori,
al papa che, se non viene comandato da sua santità alli gesuiti che non s'
singolari, tanto piu tardano ad essere intesi da quelli stessi che coltivano la lingua che
, conv., iii-xn-10: non sarebbe da laudare la natura se, sappiendo prima
tutte le piante muovono, e allora da ogni parte si risente l'umore e rinvigoriscono
trinci, 1-112: molti ulivi, cavati da questa sorta di vivai, si perdono
si perda nel reno, vengono congiunte da un ponte di pietra. manzoni, pr
progressivamente. sergi [tommaseo]: da fuora poi questa muraglietta si butti la
che tramuti loco, / se non che da la parte ond'e's'accende /
vanificarsi. mazzeo di ricco o rinieri da palermo, 432: solamente per uno
gatto, 2-158: voi dovete dire da sudditi buoni ai vostri figli « sciagurato
questa battaglia nella detta città martinopoli. fausto da longiano, iv-21: lo intelletto.
quella tanto bramata dolcezza e nerezza, da cui derivano l'armonia ed il rilievo.
suoi raggi propri, senz'alcun intoppo da lui venuti, quindi si riflette ella
leggermente scosso. -essere soverchiato da un rumore più forte. calandra,
vetri ribattè chiusi dal vento, / e da sé ritrovò la via dell'aria,
53. essere dipinto o disegnato in modo da suggerire un effetto di lontananza e profondità
matematico, vedendo come nelle nostre scene da noi si applaudisce... a
si ritrovano,... passano da una parte e l'altra le cupole,
trovai ritto davanti. diventato magrissimo, da pingue che era una volta, tuttavia
. carducci, iii-4-50: perdermi lungi da gli uomini / amo or di lidia
ipotesi, di pensieri. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
324: qualunque [in prestanze] avesse da fiorini 4 insù, pagasse mezzo fiorino
-avere, esserci poco, molto, nulla da perdere: per indicare condizioni di maggiore
maggiore o minore disponibilità psicologica (dipendenti da quanto materialmente si possiede o da situazioni
dipendenti da quanto materialmente si possiede o da situazioni politiche, esistenziali, affettive,
quidem nocere possit. mazzini, iv-4-42: da un lato v'è da vincere il
iv-4-42: da un lato v'è da vincere il tutto; dall'altro nulla da
da vincere il tutto; dall'altro nulla da perdere. deledda, iii-115: tacque
sono un uomo che non ha nulla da perdere perché... non ha
tu sei quello che ci avrebbe tutto da perdere, noi forse non siamo morti?
cuor leggero? sono gente che ha molto da perdere e che studia sui libri.
essendo nato a faconda e virile eloquenza, da potersi fare amici, obbligarsi nazioni e
esser insieme 'è locuzione troppo bella da lasciarla perdere. panzini, iv-366:
leo. -non perdere nulla da qualcosa: essergli molto simigliante.
perde ogni bene. 5. bernardino da siena, 53: eimmè, o
non truovi riposo, / tu se'da dio odiata / pel tuo viver vizioso:
schio, ne'suoi commentari sulle generazioni da adamo in poi, s'interrompe naturalissimamente
raffreddano, e diventano pallini di ferro da due decimi. ma non mi faccia
tu che vai spudando / sì tarde da qui via, / che va'tu quenze
muratori, 10-ii-132: se non siam buoni da tanto almen fare quel possiam per sollievo
perche, ella dice, se ho poi da viaggiare la notte, l'alzarmi presto
, 1-2 (i-23): lasciatosi vincer da lo sdegno, perse il freno de
la sua pazienza e si lasciò trasportare da la grandezza de l'animo suo. a
: ad un giovane par essere un da poco se non ha moglie e si
montale, 3-84: anche l'ex-medico ritardava da molti anni l'esordio, in attesa
; e con l'espressione aggett. da far perdere il cervello si indica che un
domandavano l'uno l'altro che fusse da fare. goldoni, xi-142: ho perduto
il senno fino al punto di venire da me per qualche consiglio o suggerimento,
[il guerrini] sollevare sugli scudi da un popolo di letterati ribelli..
, v-110: alcuni giovani le portavano da mangiare e godevano in cambio i suoi
feriti molti avversari, aperto e forato da mille punte, finalmente perse la vita.
., vestita sempre di nero fin da bambina, mai vista su un ballo,
essere coinvolto nei travagli di un'attività da cui non si riesce più a trarsi
-perdersi dietro a qualcuno: essere preso da cieco entusiasmo per una persona; cedere
cuore non c'è più traccia. amoretto da ragazza, t'ho detto! santo
strada: v. strada. -ridere da perdere i denti: v. ridere.
. idem, 333: chi giuoca da motteggio, perde daddovero. idem, 383
mal si contrasta con chi non ha da perdere. ibidem, 347: a
panromanza, lat. perdere, comp. da per (che indica deviazione) '
e distruggimento. = deriv. da perdere. perdia, inter.
diana! che non avrà nulla da eccepire sul suo conto! soldati, ix-
. (per perdio), comp. da per e diana1-2 (v.).
e simili. = comp. da per e diavolo1 (v.).
. = agg. verb. da perdere. perdice (ant.
. 2. figur. persona da cui si può trarre vantaggio mediante l'
b. croce, ii-7-360: sarebbe da stupire che la gente entri in tanto
eolie e de egitto mangiano, è nominata da uno uccello il quale assai la cava
, 4-i-205: l'erba, che da celso è chiamata perdicio, comandano i
, lat. per dicium, deriv. da perdix -tcis (v. perdice)
fìotàv / j] '[pianta] da pernici '. perdìcoli (
ant. rovinato, perduto. luca da caltanissetta, 113: alcuni mi piangevano per
tien la rosa. = deverb. da difendere (v.), con pref
, 3-10: il telefono / tace da giorni e giorni. / ma l'altro
non son mai riuscito a far volare / da bambino, correndo a perdifiato. slataper
l'accerchiai di lontano e sbucai fuori da un cespuglio davanti a lei.
l'intendeva con quel perdigiorni spiantato vestito da festa. pavese, 5-13: ragazzo,
: il panzini... fu scambiato da molti per un cronista perdigiorno, un
perdigóne, sm. venat. pallino da schioppo alquanto grosso. = dallo
e dio disdegna. = deriv. da dilettoso (v.), con pref
avverb. a perdimemoria: in modo da perdere il ricordo o la memoria di
. cecchi, 5-152: si corre cosi da anni e anni, a perdifiato e
danno e perdimento di beni temporali. guido da pisa, 1-118: bene che li
beni temporali rimuovono molto la mente da dio, la mente sua [di job
che nullo soldato del comune predecto possa da oggi inanti domandare o avere menda d'
over tolta di quello cavallo. giovanni da samminiato [petrarca], i-141:
. oh profondità e voragine grande e da non potersi empiere! oh doloroso e
patrimoni e ricchezze! s. bernardino da siena, iii-248: prima aver- sità
-consumo inutile, spreco. iacopo da benevento volgar., xxi-854: lussuria è
di venen amaro, / partita già da lui ogni pietade: / che perdimento
perdimento del tempo e de la negligenzia da catone, lassonno lo canto e corseno
canto e corseno al monte. girolamo da siena, ii-116: fuggire ogni dimestichezza
il perdimento del tempo. s. bernardino da siena, 616: il vostro venire
in un campo chiaro e prende il lume da due finestre, la immagine delle quali
altra esistenza e di un'altra virtù da lui presentite e intravvedute: alle quali non
uccisi nel cuore del mare. benvenuto da imola volgar., ii-180: perperna
mancato conseguimento di un bene. bartolomeo da s. c., 23-5-3: molti
di pensier vani. s. caterina da siena, 309: do ogni cosa per
una musica negli orecchi dagli accenti e da 'l tempo delle parole, dove né
, 8-1-335: le ignoranze che procedono da perdimento d'intelletto e da mutazione miracolosa
che procedono da perdimento d'intelletto e da mutazione miracolosa sono le meno lodevoli.
ulloa [guevara], iv-3: ha da fuggir la donzella vergine come dai mortali
-liberazione da un vizio. scala del paradiso,
laude cortonesi, xxxv-11-50: pàrtete da ognunque entendemento / che non te pò dar
: senza alcuna utilità. gallo da pisa, xxxv-1-284: a perdimento perdei mi'
-venire a perdimento: scapitare. gallo da pisa, 323: a dir lo mi
-deteriorarsi, degradarsi. fausto da longiano, iv-195: la cosa a tal
finisca. = nome d'azione da perdere. perdimorante, agg.
. ostinato, pervicace. marsilio da padova volgar., ii-x-2: come.
. di perdemorer, comp. da per (con valore rafforz.) e
e simili. = deriv. da perdina. perdinanzi, avv.
spiantata monarchia. = comp. da per e dinanzi (v.).
prolissi e di scarso valore, scrittore da strapazzo. papini, i-62:
non dicesti che volevi fare / una fortuna da stordir? perdinci, / questa la
sguazzerai nell'oro, e tu cominci / da chieder ch'io ti faccia un capitale
tua posizione; tirarti su, operare da generoso, e sovratutto da ragionevole.
, operare da generoso, e sovratutto da ragionevole. calandra, 1-221: qui trovo
suonare: - che? sono cappelletti da chiodo? domanda bortolino. - io
moglie! perdincibacco, non fu sì allegra da nozze. emiliani- giudici, 1-108:
non lo ingozzo! = comp. da perdinci e bacco1 (v.);
. -non ci si perde nulla a venire da me eh? e stringendogli in modo
i bastioni '. = deriv. da perdinci. perdìndiri, inter.
coprifuoco). s. bernardino da siena, 111-218: chi à ir reggimento
d'azeglio, 4-26: vi dico da uomo d'onore, un insieme come quell'
-ti sembra che non sia bella abbastanza da fare innamorare? -disse. distolse con l'
una lettera! perdio! o da te, o da altri, è impossibile
! o da te, o da altri, è impossibile che non abbia a
corona infilati. = comp. da per e dio1 (v.).
affermare con convinzione, attestare. paganino da serezano, io-a: ca, sse voi
prescio che tenete -in dimino ». gallo da pisa, 33-b: di bella donna
ne dò matto. = deriv. da dire1 (v.), con pref
ingravidare al marito. = deriv. da disperato (v.), con pref
) o di irresponsabili atti di disposizione da parte æl possessore (gioco d'azzardo
danno del lor regno hanno talvolta infino da costantinopoli e di barberia guidate a'porti
intro la perdeda de le carne, da esere destribuide entro ie poveri dei ospedali
corrispondenza. leopardi, iii-610: fino da due ordinari addietro, consegnai al signor
del mondo e l'onor del marito da tal eccesso rimovendoli, volsero della creatura
4-1-162: giunsero alla corte uomini mandati da lodovico sforza per dar parte a'prìncipi
è stata tale che può dar materia da piangere e da dolersi lunghissimo tempo. chiari
che può dar materia da piangere e da dolersi lunghissimo tempo. chiari, ii-196
caso del re, se ne andò da sua altezza e gli disse che non
mi travaglierei. citolini, 11: da lo scordarsi nasce il non sapere, essendo
di quello sopraumano intelletto, hanno consolandosi da ringraziare non mezzanamente la provi- denzia divina
, perdita di cui niun'altra è più da compiangersi per l'eloquenza.
eliminazione di truppe o di materiali subita da una delle due parti nel corsq di un'
bastione sinistro, la perdita di tre cannoni da parte nostra. stuparich, 1-264:
ungaretti, xi-58: quest'opere egli ha da fare avanzare cercando d'impedire uno di
nel 1882 portarono all'occupazione dell'egitto da parte degl'inglesi, e in epoca
botta, 6-i-541: spinto howe sempre da quella fatale necessità la quale fu la cagione
, risultato negativo. -anche: decadimento da una condizione di benessere o di superiorità
e a venire doglioso / è perdita da no raver semenza. tavola ritonda, 1-344
mie godo il piacere / di meritar da te prove novelle / di tenerezze e
d'averlo troppo ascoltato toni, trattenuta da una dolcezza che troppo le sapeva di perdita
buone e perfette acque, poi che da quelle può causare il mantenimento o la
, di un liquido o di un gas da un serbatoio o da tubazioni.
di un gas da un serbatoio o da tubazioni. -versamento esterno di un liquido
perdita volumetrica la fuoruscita di un fluido da una macchina o da una tubazione).
di un fluido da una macchina o da una tubazione). magalotti, 21-169
di brevità: insieme degli oneri sopportati da una banca per l'incasso di effetti
-perdita di piazza: onere maggiore derivante da un'operazione fuori piazza. -perdita di
ereditaria e perpetua inimicizia, e benché da quella gliene sia finora successo poco bene
'perdita della nave': quella che dipende da naufragio, rottura, preda o confisca
: ciccotti disse tutto quel che aveva da dire in pura perdita, a sgravio della
il caso che qualche cassa galleggi benissimo da sola, mentre nella stiva faceva andare in
. -a perdita di memoria', da tempo immemorabile. rea, 6-18:
! delle fattorie, dei villaggi interi da fabbricare..., delle terre da
da fabbricare..., delle terre da seminare a perdita di vista. d'
azzurra caldura: stendonsi / incendiate da 'l sole, a perdita / di
grande conca di monti gialli, chiusa da ogni parte dell'orizzonte sotto un mantello
sacerdotessa di venere, fu perditamente amata da leandro, giovane d'abido.
a voi altre,... bestie da rimeno, e a che fine?
? b. fioretti, 2-2-119: fatica da chiamarsi perditempo, come se un maestro
foscolo, xviii- 274: tuttavia, da che alla dea natura e alla maga
si vede, uno di quei perditempi da salotto, ammantati della gravità di problemi
lancellotti, 1-25: ha... da viversi in questo mondo (parole del
il proprio tempo o non ha nulla da fare. boine, iv-218: questo
roba a buon mercato o inutile ninnolo da femmine perditempo. -che indulge all'
non volendo più giuocattoli perditempo, ma vicende da grandi e parteciparvi. 6
2-25: parti egli che cotesto sia dubbio da farci sopra tanti intingoli e saporetti di
la pecorella. = deriv. da perditempo, sul modello di buontempone.
questa oscenissima e inonestissima vita, assediato da perditissimi e scelleratissimi assentatori. speroni,
fatto prigioniere del perditore. 5. caterina da siena, iv-89: o quanto è
e giammai non rimane perditore. andrea da barberino, iii-383: lo re druano,
insolente, et il perditore restando disperato, da ambedue le parti li sudditi veneti sentivano
. muzio, ii-22: cosi è ancor da dannare il costume di coloro i quali
gloria parmi avere acquistata, sendo io da cesare figliuolo del mio cesare presa e vinta
è tonda. = nome d'agente da perdere; cfr. anche lat. perditor
lo rauna. = deriv. da perdere. perdivinci (pèrdi e
iv-48: la quale [femina] da la naturale inconstanzia e mobilità di animo
: pazzo adamo, che mendicava sicurezza da un arbore che era stato l'i-
detta? b. croce, iii-27-275: da quegli ottantanni, nei quali aveva provato
mia perdizione; mandò soldatesca sulla strada da roano a dieppa. -il cadere
..., perdizioni in isole abitate da mori, attracchi di fortuna, calme
conseguente in eterna perdizione ruiniamo. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
i suoi dogmi, questo sol dubbio ha da bastare, se han senno e se
frate lo... pregava che da questa perniciosa eresia si partisse.
mia colpa: ero una stupida, da giovanetta, non vi posso dire tutto.
alberto [tommaseo]: più si è da dolere della perdizione d'alcuna cosa laborata
, ma sono similmente giorni assai che da vostra signoria non ho lettere niune.
del gaeta è e resta poesia, nata da ciò che un tempo si diceva entusiasmo
221: europa, europa, che battuta da così straordinari flagelli, te ne vai
perdizione. -scomparire. bonvesin da la riva, xxxv-1-679: adon9a, rosorina
mason, / e lo to color da sira sì va in perdizion.
in qual rete si cacci il marmami da se medesimo... per dura e
per ditto -ònis, nome d'azione da perdere (v. perdere), calco
. = agg. verb. da perdonare; cfr. anche fr. pardonnable
suo donare. = deriv. da perdonare; cfr. anche fr. ant
offeso disubbidendo. 5. bernardino da siena, ii-305: e1 primo amore
: vergognandosi forte di parole ingiuriose già da lui verso il conte ragazzo usate, piagnendo
ogni oltraggio passato domandò perdonanza. andrea da barberino, i-93: subito gli si
comparendo innanzi a'grandi, gli ebber da vero presentandosi al p. matteo ricci
mal, domando perdonanza. [sostituito da] manzoni, pr. sp„ 26 (
e mitezza. carducci, iii-9-185: da lungo tempo io sono stato disamorato,
perdonanze, ché già non mi distolsi da lei sin che m'ebbe ucciso. papini
tali furti senza vergogna commessi e mai da tribunal alcuno questi generosi ladri alla croce
pietà, compassione, benevolenza. giacomo da lentini, 25: donqu'è rasion ch'
versi confusi ardenti e amari: / da polir mei parlari / tempo non è
/ tempo non è, ma sì da lacrimare. niccolò cieco, lxxxviii-11-178:
indulto, amnistia (come concessione, da parte di un'autorità, a favore di
). s s bartolomeo da s. c., 89: egli
, iii-13-41: fa ben la vendetta da laudare / e per regnare avanza / segnor
dovendo escire ed essendo poca la strada da via de'martelli a via de'servi e
d'andare a desinare a prendere perdonanza da voi. tommaseo [s. v.
si udì una voce che gli venne da dio e disse così: « io hoe
, onde non è disposto a ricevere da lui perdonanza. forteguerri, 20-122:
perdonanza. forteguerri, 20-122: se da l'offeso dio vuoi perdonanza, / e
anni de perdonanza pozi avere. mariano da siena, 14: queste indulgenzie e
e sempre sono state confermate e moltiplicate da poi da moltissimi sommi pontifici. 5
sempre sono state confermate e moltiplicate da poi da moltissimi sommi pontifici. 5. degli
indulgenzie e perdonale de'peccati. rinaldino da montalbano, 931: in quel tempo era
san cassiano e sancto calisto con gran perdonanza da meser lo papa. -anche
francesco da barberino, iii-72: guardati da colei /
francesco da barberino, iii-72: guardati da colei /... /.
ch'ella per dio '1 faesse. vito da cortona volgar., xxi-726: vicitavano
fante alle perdonanse n'andava e 'l giorno da lavorare si stava onestamente in casa.
: severo, inflessibile. zanobi da sfrata [s. gregorio magno volgar.
pardonance (nel 1120), deriv. da pardonner (v. perdonare).
, un'offesa, un danno arrecato da altri (in partic. nei propri confronti
io temo d'aver commessi. fausto da longiano, iv-51: a'vecchi molto
perdonano per lo tuo amore. francesco da barberino, ii- 224: vertù
ad una accelerazione così vivace, agevolata da un cambio dove le marce entrano subito
amore; riconciliarsi con lui. giacomo da lentini, 15: tanto avete caunoscianza,
t'hanno messa in basitate. fausto da longiano, iv-34: fu temperatissimo in ritirar
s'aggiunge il compiacimento di vedermi segnalato da un artista che sapevo eletto e nobilissimo
in altrui paese. 5. bernardino da siena, ii-305ì noi dobbiamo perdonare a
adoperano, che egli mi debba mai da dio esser perdonato. cassiano volgar.,
misericordia! -assol. francesco da barberino, ii-90: dio è signor e
che più non ci contrasti, / da che ti perdonoe poi che '1 negasti.
dio. -intr. guidato da bologna, 1-48: il dicitore mostra,
umili e schiacciare i superbi. fausto da longiano, iv-108: dei romani è
perdono il tu'fallire ». fausto da longiano, iv-249: delle punizioni ch'ho
bernabò perdonò la meritata morte. jacopo da cessole volgar., 1-40: maravigliandosi
con una prop. subord. bartolomeo da s. c., 16-2-14: conciossiacosaché
o pietà per determinate persone; risparmiarle da violenze, oltraggi, soprusi, uccisioni
che come villa disfatta rimase. guido da pisa, 1-145: love fu tanto lascivo
a chieriche. -tr. risparmiare da imposizioni, castighi, misure coercitive o
tebano, il re non cade? paolo da varazze, 462: il clima
le bianche vele. -astenersi da critiche o maldicenze nei confronti di persone
incomodarla; concederle requie. bartolomeo da s. c., 20-1-3: io
bernardo volgar., 6-43: perche infino da gioventù tu l'hai nutrito delicatamente ed
trist'om chi s'avertisce esser fraudato da la moglie e perdona al coltello.
. 10. astenersi o desistere da un comportamento, in partic. da
da un comportamento, in partic. da un'azione che richieda un impegno gravoso
e tenacità in loro regna. benvenuto da imola volgar., ii-129: non perdonerebbe
del bene, e senza sperarne ricompensa da lui. niccolini, iii-372: non perdonò
giovanni crisostomo volgar., 1-1-203: perdonati da tanti mali almeno e lasciali e torna
perdonato. mazzei, i-248: tempo è da castigare, tempo da perdonare. jjlloa
: tempo è da castigare, tempo da perdonare. jjlloa [guevara], i-216
. v.]: perdonare è da cristiani, scordare è da bestie..
perdonare è da cristiani, scordare è da bestie... alla seconda si
evangelica (luca 4, 47), da gesù alla peccatrice che gli lavava i
e comprensione in chi ha offeso; risparmiato da punizioni o vendette. -anche: graziato
-anche: graziato, amnistiato, prosciolto da un'imputazione. monti, 3-532:
uomo debitore di morte eterna, molto è da amare questo largo perdonatore [dio]
aiutatore e difenditore da'nemici. zanobi da strafa [s. gregorio magno volgar.
perdonatori de'tuoi peccati. s. bernardino da siena, i-264: vuoisi conoscere iddio
che quello simon fariseo, essendo dimandato da cristo nel convito qual di quegli debitori,
offendere. = nome d'agente da perdonare. perdonazione, sf.
donazione. = nome d'azione da perdonare. perdonéme, sm. ant
. = agg. verb. da perdonare. perdonevolèzza, sf.
perdonevolezza? = deriv. da perdonevole. perdóno (ant.
/ del mio fallir perdono. pilizaro da bologna, xcv-59: prego vostra potenza
di lei avesse avuto sospetto. fausto da longiano, iv-1: gli antichissimi filosofi
). luna, comm.: da loro perduono impetrarai, se, troppo
comprensivo e tollerante tenuto verso gli accusati da chi ha l'autorità di giudicare.
condanna alla pena di morte (sostituita da altra pena); grazia della vita.
quando i risultati del giudizio sarebbero tali da legittimare la condanna dell'imputato, il
un'oncia; / né devemo sperar da te perdono, / se riguardiamo a nostra
, ci averebbe ingannati iddio, perché da tutti loro fa promettere perdono al peccatore.
altre gentildonne, che tornavano tutte insieme da pigliare il perdono. ulloa [guevara]
aperto, feste popolari, ecc. da essa occasionate (anche nelle espressioni andare
stando a'perdoni, per buscar qualcosa da chi entra in chiesa od esce,
chiesa od esce, non hanno tempo da far troppo lunghe dicerie del mal loro
gente per muoverli a compassione. cenne da la chitarra, xxxv-n-422: in camicia stieno
del perdono del mille trecento. girolamo da siena, ii-in: non dè troppo
beccai ferraresi, 248: se partì da ferrara per andare a roma per lo iubileo
'1 perdono ': tratta l'ironia da quando, nel dì della perdonanza, uno
l'altro. sanudo, iii-1598: è da saper, ozi a vesporo fino doman
papa. manni, 1-7: divulgatasi da per tutto la notizia, incamminossi a
ebraica istituita, secondo la tradizione, da mosè per ordine di dio e tuttora
ogni corti- gianuzzo furfantino, che sta da un vespro a l'altro come un
affermazione in contrasto con l'opinione espressa da tale persona o a lei attribuita.
perdono di dio né un papero, da accettar tutti e tutto e da lasciarmi trarre
, da accettar tutti e tutto e da lasciarmi trarre dalla sua a questo
devozioni). = deverb. da perdonare; cfr. anche fr. pardon
': tutto. = comp. da per e dove (v.).
di soperchio! = comp. da per, con valore rafforz., e
, delitto di stato. fausto da longiano, 1-i-9: reo di perduellione chia-
, lat. perduellio -ònis, deriv. da perduellis e e (
dotta, lat. perduellis, comp. da per, con valore rafforz.,
e'posseggono cosa fruttuosa perdurabile. marsilio da padova volgar., i-4-3: veggiamo.
dio e la vita perdurabile. marsilio da padova volgar., i-1-5: io sono
di tai cose si generi, è da credere il vino perdurabile. -che
cassiodoro), agg. verb. da perdurare (v. perdurare); cfr
perdurabilità e contumacia. = deriv. da perdurabile; cfr. anche fr. ant
che l'uomo muore perdurabilmente. marsilio da padova volgar., i-1-8: le conclusioni
, amoroso e arguto messaggio d'invito da dimora in dimora stellare. 2
gli sforzi che esso fa per uscire da una difficile posizione... l'informano
ricordevoli di loro grandezze non ancora eccedute da alcuno, è forse difficile il ricuperare tanto
. = voce dotta, deriv. da perdurare; cfr. anche fr. ant
determinata condizione (indicata per lo più da un compì, predicativo).
, in un'attività. bartolomeo da s. c., 3-5-12: minore
condizione (che è generalmente indicata da un compì, o da un'espressione verbale
generalmente indicata da un compì, o da un'espressione verbale). boccaccio,
perdurare in vita guari. felice da massa marittima, 62: sancta
nievo, 2-85: qui si lavora da cani, ma si perdura finché si
dotta, lat. perdurare, comp. da per, con valore rafforz.,
, i-47: non è... da maravigliare se, per accrescere lo
così facta fiducia dicevano che non era da maravigliarsi se, per lo acrescere lo
interna. = agg. verb. da perdurare. perduro, agg. ant
dotta, lat. perddrus, comp. da per, con valore rafforz.,
quale poco avanti a loro li rodiani stati da cimon lasciati erano con la lor nave
o a concetti astratti. bartolomeo da s. c., 26-2-10: pognamo
che ci perducono al cielo. guido da pisa, 1-2: altri sono che
giovanetti pistoiesi, 58: questa compagnia è da essere reputata cosa divinamente inspirata più presto
consolando come madre a figliuoli. guido da pisa, 1-208: vivere in abondan-
alcuna mala natura sia nata e generata da qualche certo e proprio suo principio non
boccaccio, vili-1-51: ricominciata... da dante la magnifica opera, non forse
dotta, lat. perducere, comp. da per, con valore rafforz.,
2. sconfitta. bonvesin da la riva, xxxv-1-681: ha dao la
fina. guittone, xviii-59: ser orlando da chiuse, / in cui già mai
, 6-62: una voce che suona / da pallide lontananze, perdutamente mesta. comisso
sì perdutamente come s'elli vedesse dinanzi da sé morto tutto lo mondo. di
, a rotta di collo. maironi da ponte, 1-iii-201: caduta una valanca nell'
la notte. = d$riv. da perduto1. perduto1 (part.
erdute in un tempo, e tutte da milano. rebora, 3-i-115:
punto oziosi quei difensori, benché angustiati da ogni parte dai nemici, ché anzi
guerra prolungata per più di tre anni da zuffe per lo più senza sangue,
.. il re buon numero di gente da piedi e da cavallo in scozia per
re buon numero di gente da piedi e da cavallo in scozia per difender quello che
riportarne il mio perduto ingegno? fausto da longiano, iv-218: poveri vecchi,
, 29: quell'empio, rapito da un infernale spirito e gittato nel fuoco,
: quando il caso dia che scampi da mano di nemici e ritorni al primiero stato
credito, stracchi gli amici. fausto da longiano, iv-265: dimmi che si
può discernere per quali trapassi si perviene da una lingua madre alle lingue derivate. si
: tralascio di accennare le molte opere da porfirio composte, parte stampate, parte
ebbe uno scontro nel quale per quattro perduti da parte nostra 30 uomini furono tra morti
che l'iniziativa del moto europeo era da trovarsi altrove. -dimenticato.
, un comportamento). giacomo da lentini, 18: se merzé e pietanza
che mi dite è tutto perduto. antonio da ferrara, 98: o passi miei
5-1- (1-iv-443): quasi per ischerno da tutti era chiamato cimone, il che
passi / perduto ». -libero da impegni di lavoro. capuana, 11-205
la cagione per cui la dolce amante da più notti gli chiudeva le porte del
carducci, ii-12-19: sono tornato oggi da gubbio e sono molto stanco delle notti
perduta nei capelli densi. -costituito da un caotico insieme di elementi. lomazzi
sono gli aguati ne'quali si hanno da rappresentare gli assalti d'improvviso confusi,
resultato, né forse avrei potuto ricavarlo da quel fiume di parole di cui metà
. 21. isolato, circondato da grandi spazi. gnoli, 1-204:
: non chiederci la parola che squadri da ogni lato / l'animo nostro informe,
una forte coscienza che sappia affermarsi diversa da lui. -fisso nella contemplazione di qualcosa
perduti per la fanciulla. -legato da un affetto profondissimo. d. bartoli
l'uom che l'à in balìa / da tutta gioe l'à partita. anonimo
artigiani, cioè d'uomini che da uno canto cavassino eneficio assai dello
espressamente al figliuolo e ordinato a gianiacopo da triulzi e al conte di pitigliano che
/ lo giudeo è perduto. zanobi da strafa [s. gregorio magno volgar
egli piglia sospetto di non essere abbandonato da dio e di non esser perduto. meditazione
, nel sentirle dire così, sopraffatta da un empito d'incontenibile ambascia che s'
tanta moltitudine di fedeli allo spettacolo degli otto da lui fatti ardere, restò perdutissimo d'
tutto (poiché non ha più nulla da perdere). bacchelli, 1-i-226:
senza il soccorso de'suoi, circondato da multitudine insuperabile... d'inimici
tolommeo sotere egli [diodoro] fu da stilpone inviluppato con sifatta sottigliezza che rimase
vegetale). carducci, iiì-12-4: da quella vertebra può moversi alle ricerche del
ma lo prevengono prima che siert presi da debolezza o perduti in alcun membro,
la material finezza del lavoro è veduta da tutti che non siano perduti della vista
non siano perduti della vista o affetti da oftalmica indisposizione. d'annunzio, v-1-1107
seguito alla rivolta contro dio. giacomino da verona, xxxv-1-651: lo mal conduse a
quasi tenuta per la sua desonesta portatura da bordello. machiavelli, 1-vii-523: narronsi
scorretta scuola di confucio. -caratterizzato da una diffusa dissolutezza e immoralità (un'
, ma nella infamia medesima, ritornando da un convito dopo il nascer del sole
forno; la cera, liquefatta, esce da un foro appositamente praticato nel rivestimento
quali funno composti de la ragione e da lo intelletto dei santi dottori.
forma sostant. dell'agg. verb. da perdurre. pére, v. per
- anche sostant. guido da pisa, 1-96: lo prelato..
= voce dotta, comp. da per (con valore rafforz.) ed
pres. di peregrèdi, comp. da per 'per, attraverso 'ed egrèdi
dotta, lat. peregrinabundus, deriv. da peregrinàri (v. peregrinare),
. luogo straniero, lontano. bartolomeo da s. c., 18-2-4: sanza
3. modo di vivere caratterizzato da continui e frequenti spostamenti. salvini
. esilio. iovanni da samminiato [petrarca], ii-431: -tarqui-
giungere infine alla patria celeste. zanobi da strafa [s. gregorio magno volgar.
mestiero. ochino, 218: è da notare ch'el cristiano è obbligato a