quattro di notte. -essere svincolato da qualsiasi determinazione di tempo, in partic
dovuto. = sostant. masch. da orario1. oràrio3, sm. liturg
ed eccles. orarium (deriv. da os oris 'volto, faccia ')
stuccheresti a fiutarmi le dita. ca'da mosto, 1-14: atorno la dita isola
agg. ant. e letter. ricoperto da uno strato o da una sottile lamina
letter. ricoperto da uno strato o da una sottile lamina d'oro, indorato.
2-45: non pertanto maravigliosamente mi difesi da lui e diruppigli gli orati capelli e lo
una conseguenza. = nome d'azione da orientare; il n. 5 è traauz
3. illuminante. s. bernardino da siena, 513: noi aviamo a parlare
indica la direzione e la parte dell'orizzonte da cui sorge il sole (anche con
ad abram, poscia che si partì lot da lui: « lieva gli occhi tuoi
dallo occiaente in oriente, ma sono mosse da oriente in occidente dal primo mobile.
nostro capo, grandissime appaririano le lunghezze da oriente in occidente tra luna e l'
al guardo una tonda convalle, / che da sei montagnette ond'è ricinta / dechina
settore o parte orientale del cielo interessato da fenomeni luminosi connessi col sorgere del sole
l'esplorazione, i commerci, la colonizzazione da parte degli europei. boccaccio,
oriente. livio volgar, 5-408: da l'ultime parti d'oriente era venuto [
giovanetta mente / la tromba che s'udia da l'oriente. a. tiepolo,
alla guerra e, cavando il regno da un occaso tempestoso di sangue, sollevarlo
-imminenza. siri, vii-215: da una palla di cannone a traverso del
-nascita, natività. 5. carlo da sezze, iii-540: essendo ormai vicino il
vita terrena. giacomini, 3-90: da questo oscuro occidente de la morte felicemente
pensavano che il secolo decimonono, governato da grandi maestri e grandi orienti, non riguarda
parte orientale dell'impero romano, separata da quella occidentale in seguito alla morte di
nuovo impero d'occidente con la dismembrazione da quello d'oriente. foscolo, xii-
] anticamente per miracolo divino. andrea da barberino, iii-521: la reale bandiera
baretti, 2-112: la dissertazione mandatami da bologna sulla famosa bandiera orofiamma è assai
rosso, nella eccitazione, le ventava da torno alla persona come un'orifiamma. linati
sulla unta dell'albero maestro delle navi da guerra; amma.
: il cielo d'italia è tutto solcato da tutte le iridi di tutti gli orifiammi
bella di vigor, di vita, / da le feconde glebe. 5.
la bottega sua. = deriv. da orifice, sul modello di figulina, ecc
, vii-375: il bacino è separato da un tramezzo... detto linguetta
misura della sezione di un condotto tale da permettere un flusso di portata uguale a
volgare, 35: incominciamo... da l'ultimo el qual se chiama dreto
dell'utero,... fu sorpresa da una convulsione. -poro.
dalla croce, 8: se aviene che da quelle eschi copia di sangue, sia
, lat. tardo orificium, comp. da 05 oris 'bocca 'e dal
tre die. = deriv. da orificio, col suff. dimin. lat
olive origanate. = deriv. da origano, col suff. del part.
ottuso, fiori in pannocchie, accompagnati da brattee, calice campanulato con corolla porporina
corolla porporina o rosea, frutto costituito da un achenio; è comune nei luoghi
vino tiepido e fia sano. niccolao da costantinopoli, 1-180: a coloro che di
spezie di salvatico, per nascer egli da per sé nelle campagne, ne i colli
cunila, produce le frondi non dissimili da quelle dell'issopo. l'ombrella non è
altre capre dette orige overo camozze e da alcuni sono chiamati soli. hanno il
310: l'orige viene annoverata da plinio tra la specie delle capre silvestri
zappa, piccone '(deriv. da òpuaoto * scavo ') con riferimento
tozzi anelli. = comp. da oro e gemmante2 (v.).
: chi dicesse che iddio, siccome creò da principio una mole immensa di materia.
costituisce il primo esempio o modello, da cui tutti i seguenti sono derivati);
se ne discosta, che non è modificato da interventi successivi; originario, primitivo,
e dal quale tutti procedono, come da fonte e originale principio d'ogni sua-
è orriginale principio e cagione. marsilio da padova volgar., i-xix-4: giesù cristo
delfico, i-291: non dritti originali provenienti da legittima cagione erano quelli che vantarono nel
: l'imaginare un'originale salvatichezza, da cui grado grado gli uomini venissero a
anteimo una tendenza originale a far da sé solo. -intrinseco, reale
di antica cittadinanza (e non immigrata da poco tempo). g
originale, ma forestiera e barbara, e da poco tempo in qua, onde che
ha dato i natali a una persona o da cui si proviene (un luogo)
. -sostant. guido da pisa, 1-7: incomincia il libro chiamato
quanto io sappia. bicchierai, 137: da una lettera originale di cosimo i del
barotti, arricchite di giunte inedite tratte da un manoscritto originale. -sostant.
a questo magnifico signore de'suoi ufìciali da fano;... piacciavi rimandare l'
alcuni scherzi quali non vorrei che fussero veduti da altri. marcello, 39: non
... conservi originali d'opere. da ponte, 56: egli si ricordò
si è di sopra detto, si toglierà da ogn'inviluppo se, appigliandosi all'opinione
suoi libri, ma sibbene una raccolta fatta da vari pezzi e residui rimasi dalle memorie
e residui rimasi dalle memorie antiche lasciateci da quell'eroe. cesarotti, 1-ii-114: il
. scritto dall'autore nella propria lingua, da cui deriva una traduzione (un testo
philargyria ', che vuol dire cupidità di da naro. 5. maffei
7-6: il libro è stato scritto da boris vian che finge di averlo tradotto;
sua mano fatte in venezia ed in madrid da tiziano, da paolo veronese e da
venezia ed in madrid da tiziano, da paolo veronese e da altri pittori eccellenti.
da tiziano, da paolo veronese e da altri pittori eccellenti. guasti, iv-105
originali, fatti già in fiorenza / da quel che gli vendea sotto gli ufizi:
del valore di 10. 000 luigi da una copia del valore di 100 paoli.
probabile, una bella replica di studio da originale di lisippo. 9.
di scrittore o di pensatore; indipendente da influssi esterni. c. gozzi,
goldoni, xi-1248: son un uom da gabinetto, / ho una testa originale
perfino i suoi difetti... vengono da un sentimento finissimo, da una passione
. vengono da un sentimento finissimo, da una passione oltre ogni creder viva,
una passione oltre ogni creder viva, da uno stile originale e da un certo suo
viva, da uno stile originale e da un certo suo sistema di studi e
: acri è un paese originale: ha da dodici a quattordicimila abitanti, gli uomini
un pericolo, un ostacolo. francesco da barberino, i-300: son genti alquante felle
intorno; occuparsene, impegnarvisi, darsi da fare. -in formule negative (e
proda et entrato in questo pensiero, diceva da sé a sé: « che debb'
a causa di qualcosa). zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
caro barbieri ricuperasse la sua salute minacciata da mali maggiori... io sono in
: sbagliarsi di grosso. giacomo da lentini, 57: ben li falla pensieri
considerazione. -fare mille pensieri: passare da un proposito a un altro.
aiutare l'un l'altro. andrea da barberino, 1-244: troiano...
da roma, niccolò me n'ha molto isconfortata
ogni pensieri / rimossi. -levarsi da pensiero di qualcosa: distogliersi da un
-levarsi da pensiero di qualcosa: distogliersi da un proposito, abbandonarlo. b.
parve al re e altri di levarsene da pensiero. -levarsi il pensiero di qualcosa
un pensiero, una sequela di pensieri da levarsi. bernari, 4-242: ora mi
me lo hai detto tu che sei andata da quella barbara, e che ti sei
galliziani o rugieri d'amici o giacomo da lentini, 439: lo suo bel
vile né quelle degne. jv. da ponte, lii-9-156: la pregava fosse contenta
la cosa mettere in pensiero ', dar da pensare con più o meno dolorosa tema
preoccupazione; proporgli un problema. giacomo da lentxni, 38: fresca-ciera / tempesta e
, iii-482: prima di ciò venne da roma un'altra disposizione intorno ad un altro
pensiero al mondo: essere totalmente libero da preoccupazioni (e, anche, da
libero da preoccupazioni (e, anche, da doveri, incombenze, ecc.)
come colui che, essendo messo in prigione da certi suoi creditori, gli pregava poi
d'altri, e quivi, essendo proveduto da chi ei soleva provedere egli, non
pensiero di qualcosa: occuparsene, darsi da fare per essa; preoccuparsene. b
,... non è cosa da prendersene gran pensiero: tanto più,
che volle pigliarsi pensiero di me, lascio da parte il mio costume e la ringrazio
non vostra signoria. -scoppiare un pensiero da un altro: originarsi incessantemente (per
mangiano per la maggior parte quel che da i scalchi è lor presentato, eccetto
stando col pender sempre a quel che abbian da mangiar sera e mattina, se l'
sera e mattina, se l'ordinino da loro stessi, che in un principe
miei nipoti che non si fanno vivi da un pezzo e ci tengono in gran
in gran pensiero. -uscire da un pensiero: cambiare proposito. latini
pollo- nia è un gran pensierone nobile da vero e pellegrino. -spreg. pensieràccio
. pascoli, 1-607: siamo preoccupati da alcuni pensieri o pensieracci che mi turbano
maschio né magnifico. s. bernardino da siena, 641: ella [maria]
= dal provenz. pensier, deriv. da pensar (v. pensare1).
porto della felicità -a roma moriva o da poco era morto. piovene, 1-186:
titanico. = deriv. da pensiero1. pénsile, agg.
, 2-290: cedano quivi gli pensili orti da syro re constructi. domenichi [plinio
pensili, i quali furono fatti o da semirami o da ciro, re d'
i quali furono fatti o da semirami o da ciro, re d'assiria. soderini
tile pensile nel palazzo del podestà, da altri male attri buito al
dal corpo e sospeso circa ad un metro da terra. -che non poggia a terra
, le radici aeree). giuseppe da rovaio, lxii-2-ii-207: il mirabile di
: i luppoli e le vitalbe lanciandosi da un albero all'altro avevano formato coi loro
4. archit. non sostenuto da colonne o da pilastri; che non
. archit. non sostenuto da colonne o da pilastri; che non ha funzione di
ponti pensili con sei grosse funi attraversate da altre meno grosse a guisa di rete
lat. pensilis, agg. verb. da pendere (v. pendere)
pensilina, sf. archit. struttura sporgente da un muro o indipendente, che serve
non ci saliamo. = deriv. da pensile. pensionàbile, agg.
desiderio universale di vita tranquilla, sicura da rischi, immune da avventure, fornita
vita tranquilla, sicura da rischi, immune da avventure, fornita di carriera pensionabile.
). = agg. verb. da pensionare. pensionabilità, sf. condizione
notorietà dei compensi. = deriv. da pensionabile. pensionando, sm.
loro domande. = deriv. da pensionare, sul modello di educando, laureando
privilegio. = nome d'azione da pensionare. pensionante, sm.
le tasse. = deriv. da pensione, n. 9, col suff
2. porre a riposo, esonerare da un incarico e corrispondere l'assegno vitalizio
. ma non saremo mica più tanto gonzi da dargli retta. -eh no, no
mai più. -figur. mettere da parte, relegare in soffitta. e
divino l'umano. = denom. da pensione, sul modello del fr. pensionner
agg. che gode la pensione derivante da un ufficio civile o da un beneficio eccle
pensione derivante da un ufficio civile o da un beneficio eccle siastico;
, un sussidio (in partic. da una potenza straniera, per difenderne
. caro, 12-ii-39: il signor anton da matelica pensionàrio è stato privato de l'
la pensione che grava su un beneficio da lui goduto. tolomei, 2-143:
benissimo impiegato in loro, perché ha da riconoscere la vita e la corona senza
la vita e la corona senza dubbio da quella nazione. 2. sm
fonda la propria economia sulla sopravvivenza assicurata da pensioni (ed ha una marcata connotazione
che nel sud pensionario, parte ancora da sottozero nel lombardo-veneto e non nel reame
rispettivamente, nel 1680), deriv. da pension (v. pensione)
voce di area ven., deriv. da pensione, n. 8 (forse
dottori (furon nove, e pensionati da lui fin che visse). carducci
pigliar le forme del pensionato, retto da persone come i 'tutors 'e le
il nuovo pensionato cattolico di via cesare da sesto. 2. borsa di studio
pensionnat (nel 1788), deriv. da pension (v. pensione
sog getto, ogn'anno da circa ducati cinquanta mila. sanudo,
primi incontri fatti qui, m'offerse da sé una onesta pensione, e
principesse ancora, e tutti sono provvisionati da lei; spende nelle tavole e per
, 1-ii-188: io voglio / che da qui innanzi mi facciate vostro / segretario
l. pascoli, i-124: veduti da sua maestà... alcuni suoi quadri
-spero di guadagnare abbastanza fra qualche mese da poter fare a meno anche di quella
i piombi e gli altri onorati premi da quest'arte. 2. onere
una pensione: corrispondere al pensionario, da parte del beneficiario, una somma che
cagionare. 4. tributo corrisposto da uno stato a un altro. minio
uscocchi. -rendita, appannaggio ricavato da imposte 0 tributi. g.
lxxx-3-538: questo conte [dipende] da una donna di casa nogarola, che
con me medesimo di conoscermi affatto lontano da malore così pestifero del sospetto e mi
: 1 benefizi grandi sogliono andare accompagnati da gran pensioni. tal è quello di
(concepita come retribuzione differita e regolata da precise norme di legge) che il
entro in parecchi altri particolari stati pensati da uomini di cuore e sagaci per sempre
sono in servizio attivo; quando cessano da questo, loro si assegna una pensione.
fissato che fosse una ferita grave, da meritare la pensione più alta, quella riserbata
tale tipo di organizzazione è ora sostituito da organizzazioni di diritto pubblico). jahier
di passarne il diritto e il godimento da uno all'altro, per esempio dal
o straordinaria: concessa in via straordinaria da un sovrano (o, nello stato
: i camera, con lume, biancheria da letto e da tavola e servitù.
con lume, biancheria da letto e da tavola e servitù. carducci, ii-19-244:
nell'acque un avvampo / di tende da scali e pensioni. soldati, 2-148:
. locuz. mettere in pensione: mettere da parte, abbandonare. térésah,
', poi 'pagamento '(da compiersi in un giorno fissato e, quindi
affitto, pigione'), nome d'azione da pendere 'pesare, pagare '(v
voce di area napol., deriv. da pensione, probabilmente per influsso dello spagn
pensieri; pensieroso, cogitabondo. giacomo da lentini, 42: or vivo pur pensivo
pensif (nel 1050), deriv. da penser (v. pensare1).
. letter. quantitativo determinato di lana da filare, assegnato come lavoro quotidiano (con
in un giorno), deriv. da pendere 'pesare '(v. pensare1
dove pensosamente si rinfocola / il giorno da poco andato giù? = comp.
una creatura ignota, irraggiungibile, e da quel giorno rimase nella mente di lei
trascorsa. = deriv. da pensoso. pensóso (ant.
io son pensuso, / non è da maravigliare. rugieri d'amici, xvii-19-28:
solo, ognor pensoso. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
, 10-x-123: il trovare cosa nuova è da speculatore e da pensoso, ma il
trovare cosa nuova è da speculatore e da pensoso, ma il godere la cosa trovata
, ma il godere la cosa trovata è da persona allegra e giuliva. sempronio,
, / d'arme non già, ma da conspetto umano. ariosto, 30-38:
intorno a lei... son tali da lasciarci assai pensosi sul giudizio che potrebbe
; bianche, sottili, così diafane da contarvi le vene; delle mani pensose
italiano dal pensoso ingegno. -caratterizzato da profonda riflessività (un tipo di espressione
.. due finestre, una quasi accecata da una muraglia greggia, l'altra aperta
nostra pensosa adolescenza. -caratterizzato da serietà, riflessività, matura consapevolezza spirituale
pensosetta ignuda. = deriv. da pensare1. penstèmone, v.
). metr. piede formato da cinque sillabe brevi, proprio della poesia
gr. 7revtà3pocxu <;, comp. da 7révxe * cinque 'e ppocxut;
sm. chim. idrocarburo aromatico costituito da cinque anelli benzenici. = voce dotta
dal gr. 7révx£ 'cinque 'e da \ antrdteene (v. ì.
dal gr. 7rév-rc 'cinque 'e da ciclico, n. 4 (v
tropicale e in america meridionale, caratterizzate da foglie bi- pennate e fiori gialli in
comp. dal gr. 7révxe 'cinque da cloro ed etano (v.
dal gr. tcévte * cinque 'e da clo rofenolo (v.
sm. figura co stituita da una stella a cinque punte, per lo
punte, per lo più accompagnata da altri simboli o parole, a cui
, di pietra o di metallo da portare appesi al collo come amuleti
varie. ariosto, 3-21: perché da li spirti non sia offesa, /
un mio pentacolo / che la difenderà da mille diavoli. parabosco, 6-17:
lo costumano ancora che, per preservarsi da questo pestifero veleno, è necessario portare addosso
ai carta pecora quadra tagliata un poco da una banda, in cui sono scritti certi
, come pent à col 'pendente da portare al collo ', potrebbe forse (
pentàcolo2, sm. metr. strofa composta da cinque versi. bontempi,
si susseguono in una scala, separati da intervalli di un tono o di un semitono
gr. 7revtàx0p$° <; » comp. da 7révte 'cinque 'e x°p87)
. plur. letter. assemblea formata da cinquecento persone (per anton., il
consiglio] ', agg. numer. da 7révte 'cinque '. pentacosiarca
, apxo ^, comp. da 7cevtaxóaioi 'cinquecento 'e dal tema di
. [ol] ttevtaxoaioiaésipivoi, comp. da tcev tocxóctioi 'cinquecento '
delle an- tille): sono caratterizzati da calice piccolo con copertura membranacea, braccia
... genere di polipi stabilito da ken con una specie di pentacrinite
del triassico (e sono attualmente rappresentati da un'unica specie abissale, nei mari
nei mari delle antille), caratterizzati da un peduncolo lungo fino a io m
m e irto di cirri, e da un ampio calice di colore verde chiaro circondato
ampio calice di colore verde chiaro circondato da dieci tentacoli. anonimo [agricola
, perciò che separandosi l'una parte angulata da l'altra, vengono amendue a mostrare
liberi (pentacrinus), rappresentato oggi da una sola specie, particolare al mar delle
dal gr. tcevtasàxtuxo ^, comp. da 7révxe 'cinque 'e sàxtuxo <
. tcvtkc, -&8o
a scopo ornamentale, è caratterizzata da rami pelosi, foglie opposte ovali
.] 8exàxop8o <;, comp. da ttevtexousexoc 'quindici 'e x°p8>)
xat] oexàyo) vov, comp. da 7tevte- xal§exa 'quindici 'e ytovla
agg. metr. che è costituito da quindici sillabe (un verso). -per
, diffusa nell'africa occidentale, caratterizzata da fusto altissimo, il cui legno
numero cinque. = deriv. da pentade1. pentadiène, sm.
carbonio contenuti in tale composto) e da diene (v.); è registr
è lungo cinque palmi \ comp. da 7révxe 'cinque 'e 8<òpov '
vale cinque dramme ', comp. da tcévxe 'cinque 'e spocxpd) '
cubica generale. = deriv. da pentaedro.
solido). = deriv. da pentaedro. pentaèdro, sm.
chim. alcool tetravalente che si ottiene da una miscela di formaldeide e acetaldeide in
gr. trévxe 'cinque 'e da eritrite1 (v.). pentafarmaco
. gastron. ant. vivanda costituita da un pasticcio di cinque diverse carni,
assai nominata dagli scrittori la vivanda ritovata da elio vero, la quale adriano impera-
foglie digitate composte di cinque foglioline, da tournefort chiamato quinquefolium. questo genere viene
a cinque foglie ', comp. da trévxe 'cinque 'e cpuxxov 'foglia
sf. arald. figura naturale costituita da un fiore stilizzato con cinque petali arrotondati
dal gr. trévxe 'cinque 'e da foglia, n. 9 (v
, nell'ambito della musica colta, da numerosi compositori del tardo ottocento e del
novecento). = deriv. da pentafonia', voce registr. dal d.
. finestra divisa in cinque luci uguali da quattro colonnine. d'annunzio, iv-2-771
dal gr. trévxe 'cinque 'e da [1bì \ fora, [trifora
dotta, lat. scient. pentagynia, da pentagynus (v. pentagino)
occhi incotti. = denom. da pentagono. pentagonastro, sm.
dermi asteroidei, ordine fanerozoni, caratterizzati da forma pentagonale, braccia corte con una
una fila di grandi piastre marginali, e da pedi- cellarie sessili. tramater
zoofiti dell'ordine degli echinodermi, stabilito da link a scapito del genere asterias,
quale figura i lati suoi s'a da la corda de l'angulo pentagonico, e
: un bel cilindretto verde nero lustro, da tirarne oroscopi i sacerdoti stronzi ad egitto
, non vedo che cosa altro rimanga da fare. 3. enigm. gioco
. 3. enigm. gioco formato da parole che, disposte orizzontalmente e verticalmente
croce. vincenzo maria di s. caterina da siena, 19: a mezzo
. trevtàycdvo ^, comp'. 'da trévxe 'cinque 'e ytovlot 'angolo
regolare, le cui facce sono costituite da pentagoni regolari (e in cristallografia indica
cristallizzazioni. = comp. da pentagono e dodecaedro (v.).
sulle quali, come pure nei quattro spazi da esse delimitati, vengono scritte le note
annunzio, v-3-440: l'immateriale musica è da per tutto presente, è da per
è da per tutto presente, è da per tutto vivente, simile a uno spirito
. papini, i-336: le costellazioni da millenni ci parlano con triangoli di topazi
. 2. figura costituita da una stella a cinque punte (propriamente
tra quei della loro setta, era da essi chiamato * salute '.
n. 2), comp. da trévxe 'cinque 'e ypfyqxa -axo <
i pentagrammi (un foglio di carta da musica). moretti, ii-852
, gr. tardo trévxaxcpa, comp. da trévxe 'cinque 'e &x90c '
dal gr. trévxe 'cinque 'e da lobato (v.).
dal gr. trévxe 'cinque 'e da [trilogia (v.).
dal gr. rcévxe 'cinque 'e da [dialogo (v.).
di un organo animale o vegetale costituito da cinque parti. - in partic.
verticilli pentameri. = deriv. da pentamero. pentàmero, agg.
3. sm. chim. polimero formato da cinque molecole uguali. = voce
che ha cinque parti ', comp. da 7révxe * cinque 'e fjipo <;
fingono narrate durante cinque giorni, composta da giovambattista basile (1575-1632).
gr. 7révxe 'cinque 'e da metilene (v.). pentàmetro
pentàmetro, agg. metr. composto da cinque piedi (un tipo di
verso della metrica classica, formato propriamente da due tripodie dattiliche catalettiche 'in syllabam
verso che nell'antichità si considerava formato da una base eolica bisillabica più quattro dattili
quattro dattili, ma propriamente è composto da un dodrante e da un prosodiaco).
propriamente è composto da un dodrante e da un prosodiaco). f.
del pentametro, il quale non prima che da archi- loco fu conosciuto, e dopo
(neutro sostant.), comp. da 7révxe 'cinque 'e ptixpov '
le piante i cui fiori sono distinti da cinque stami. = voce dotta,
dotta, lat. scient. pentandria, da pentander (v. pentandro)
, lat. mediev. pentangulus (uguccione da pisa), per incr. di
. -ci). polit. formato da cinque partiti; caratterizzato dall'alleanza di
maggioranza pentapartitica. = deriv. da pentapartito. pentapartito, agg. polit
dal gr. 7révxe * cinque 'e da partito «. pentaspasto, sm
antichità per sollevare grandi pesi, costituita da tre grossi pali uniti alla sommità, a
a cui era sospeso un paranco composto da due bozzelli per un totale di cinque
. 7revxa7rcxé <;, comp. da 7tévxe 'cinque s e 7réxaxov 'foglia
gr. ilevxàtroxu;, comp. da 7révxe 'cinque 'e ttoxi$ 'città
conveniente di parlare della corruzione pentapolitana, da loro sì sfacciatamente favorita. = voce
dotta, lat. pentapolitànus, deriv. da pentapòlis (v. pentàpoli).
dal gr. 7révxe 'cinque 'e da prisma (v.).
gr. trevxàrcxtoxoi %, comp. da 7tévxe 'cinque 'e dall'agg.
dal gr. uévxe 'cinque 'e da radiale (v.).
dal gr. rcévxe 'cinque 'e da raggiato (v.).
organo politico o di un governo composto da cinque membri. -in partic.:
in mezzo della squadra. = estratto da pentarchia, secondo il rapporto che c'è
. organo politico o di governo formato da cinque membri. -in partic.:
potere predominanti. gobetti, 1-i-792: da una parte la maggioranza della pentarchia tenuta
denominazione di una magistratura cartaginese formata da cinque membri), comp. da trévxc
da cinque membri), comp. da trévxc 'cinque 'e dal tema
guidato, a partire dal 1883, da cinque esponenti della sinistra storica (zanardelli
faldella, i-5-234: egli, da prode bersagliere, aprì le avvisaglie pentarchiche
suggerisce il barzellotti. = deriv. da pentarchia. pentarmòmco, agg. (
dal gr. trévre * cinque 'e da armonico (v. ^.
pentasillabo, agg. metr. costituito da cinque sillabe (un verso).
. 7revt
comp. dal gr. 7révte 'cinque'e da stanza (v.).
-ci). metr. formato da cinque versi (un componimento poetico, una
cinque versi.. archit. costituito da cinque ordini di colonne (un portico
gr. 7cevtà
v.]: 'pentastilo': edificio sostenuto da cinque ordini di colonne, o portico
zoofiti dell'ordine de'trematodi, stabilito da rudolfi. hanno il corpo lunghetto,
7tcvt (4
si chiamano penteteuco. piccolomini, 7-53: da quel che per fermo tener si vede
che per fermo tener si vede, saria da negar la eternità del mondo, di
libri, fatta compilare intorno al 1230 da papa gregorio ix. tramater [s
gr. iievt<5cteuxo <;, comp. da 7révxe 'cinque 'e tegx°c 'astuccio
tiro, nuoto e corsa campestre, da disputarsi una per giorno. g
7tév- toc « >xov, comp. da 7révxe 'cinque 'e àfrxov 'combattimento
, gr. tcevtoc&xtqrfy;, deriv. da ttévra&xov (v. pentathlon)
. 7révtoti>xo <;, deriv. da trévtafrxov (v. pentathlon).
. -ci). chim. formato da cinque atomi (una molecola); che
dal gr. trévxe 'cinque 'e da atomico (v.).
insetti emitteri, sottordine eterotteri, caratterizzati da corpo breve e largo, grossolanamente
dal gr. rrévre 'cinque 'e da tonico (v.).
di un intervallo della musica antica detta da noi sesta superflua. = voce dotta
dal gr. trév-re 'cinque 'e da tono (v.).
dal gr. trévxe 'cinque 'e da valente (v.).
. = deriv. per aplologia da pentadecacordo. pentecontarca (pentacontarco)
. -anche: comandante di una nave da guerra con cinquanta rematori.
capitano di nave con cinquanta remigatori, da lui stesso allestita e pagati, sotto
7revt7) x6vtapxo <;, comp. da ttcvttjxovtcx 'cinquanta 'e àpx6 <
gr. 7revt7) xovtapxla, deriv. da trevrrjxóv- ttxpx°c (v. pentecontarca)
, sm. marin. antica nave da guerra greca con cinquanta remi, in
dell'isola di sciro, altretante quegli da chio con duoi penteconteri, cioè navili
638: * pentecòntero ': bastimento da remo, mosso da cinquanta pale,
': bastimento da remo, mosso da cinquanta pale, cioè fornito di cinquanta remi
tipo, perpetuo ed ultimo dei bastimenti da guerra. -con uso aggett.
vai *;], comp. da trevxrjxovta 'cinquanta 'e dal tema di
lat. tardo pentecostàlis, deriv. da pentecoste (v. pentecoste).
con molto trionfo ed onore. andrea da barberino, i-246: in quello anno
a dire uanto che cinquanta dì da po'ch'elli [gli ebrei] uscirò
fuoco discese sugli apostoli e sul dono da essi acquisito, per virtù dello spirito
. di rrcvttjxocttóc;, deriv. da tcevtyjxocttoc 'cinquanta '), che è
xoem> ^ -uo <;, deriv. da ttcvttjxo (v. pentecoste
iddio, effigiato prima in marmo pentelico da prassitele..., godesse are e
] ed eternati, in marmo pentelico, da collaboratori di fidia. = voce
gr. ilevtexixóc;, deriv. da ilevrext), nome del demo attico di
, lat. tardo penthemimericus, deriv. da penthemimères (v. pentemimero)
pentemimera '. -ant. formato da cinque quantità lunghe (la parte di
[to ^ tj], comp. da nèvxe 'cinque 7) (j.
, sf. dial. ant. boccale da vino della capienza di circa una pinta
. nell'antichità, grossa nave da guerra con cinque ordini di re
[vav *;], comp. da 7révxe 'cinque 'e dal tema di
,... fu morduto da una sepa, serpente simile a una picciola
ant. ulcera gastrica. guglielmo da saliceto volgar. [altieri biagi],
gran consolacion ne prendite / e grazia da dio n'avente, / de li peccati
/ 'ter- nalemente receverì dono. francesco da barberino, iii- 204: poi
quel ch'è amar'co'lebbre. antonio da ferrara, 5: poi me veggo
gione. = deriv. da pentire; le due ultime var. sono
imperfetto, a seconda che nasca da puro amore di dio o da semplice detesta
da puro amore di dio o da semplice detesta zione del peccato
espresso esplicitamente o sia solo deducibile da un atto che lo implica).
vegga... qual vita sarà da qui in poi la sua, s'egli
mi parlate va in ogni modo lasciato da parte. so tutto di lui,
atto o del proprio operato. andrea da grosseto, i-143: se tu hai paura
-in senso concreto: correzione apportata da un autore a un testo già compiuto
profondendo per essa le proprie sostanze cosi da doverne poi provare rammarico. p.
spiegarvi. = nome d'azione da pentire. pentimeróne (pendameróne),
dal gr. ravràveupov, comp. da 7révte 'cinque 'e veupov 'nervo
disponendosi a farne penitenza. giacomo da lentini, 17: chi a torto batte
acompie mai lo lor volere: / da poi ch'è morto, che vai
entono e piangono i lor peccati. da ponte, 1-590: entiti
io non mi pento: / vanne lontan da me! scalvini, 1-181: quando
o del proprio operato. giacomo da lentini, 21: molto tardi mi pento
si pente, / se d'altrui o da sé è consigliato. angiolieri, vi-1-425
compì. f f francesco da barberino, i-104: se non sai ben
tu ne vorrai morire. s. bernardino da siena, 125: bene che voi
di tuo alcuno detto o fatto arai da penterti. aretino, v-1-515: è ben
cosa troppo iniqua. pascoli, 1-81: da questo libretto forse egli apprese il presentimento
ne tene. 3. recedere da un proposito; venire meno a una
): tito vedendo questo, vinto da vergogna, si volle pentere e recusava l'
non mostrare di pentirmi della confidenza avuta da principio nella bontà di v. s
per una relazione amorosa indegna, così da doverne poi provare rammarico. bartolomeo
doverne poi provare rammarico. bartolomeo da s. c., 25-4-5: demostene
avanzarsi tant'oltre. -non avere da pentirsi di qualcosa: esserne contento,
eh'a me ne paia, non ho da pentirmi d'esserci passato, perché assai
, perché assai bello è il paese e da assai cortese gente abitato. muratori,
starsi e pentirsi. -il pentirsi da sezzo nulla o poco giova o vale,
parola, / ché 'l pentersi al da sezzo nulla vale. luca pulci,
e vaga, / che il pentere da sezzo il mal non paga. muse padovane
pazzarella che sei: / ché 'l pentirsi da sezzo nulla giova. = voce
non avere abbastanza ', denom. da una forma * paenitus * chi non ha
14: in un processo, caratterizzato da un massiccio pentitismo, dal crescente fenomeno
1-6 (1-88): può l'uomo da bene peccare,... ma
impossibile il pentimento, almeno così tardivo da costringere i pentiti a lungo indugio nell'
ideologica di un atteggiamento dettato essenzialmente da ragioni di convenienza). -per estens
: desiderio eravi accorso con tali forze da far quasi pentito carlo della sua impresa.
dio alla sua via, / promise che da lui perdono avesse. ghirardacci, 3-127
sì rea. = nome d'agente da pentire. pentìttico, sm. (
dal gr. 7révte 'cinque 'e da [polittico (v.).
comp. dal gr. 7révxe 'cinque'e da [elettrodo (v.);
'. péntola, sf. utensile da cucina di forma cilindrica, talora panciuto
si chiamano le pentole ole. bartolomeo da s. c., 35-4-3: in
la pentola in prestito alla suocera. guido da pisa, 1-220: cosse [gedeone
una pentola di rame. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
., 35 (611): scostandosi da una caldaia, andava, con una
ediz. 1827 (613): scostandosi da una gran pentola]. verga,
quello che verrà poi, la pentola da mettere al fuoco, le camice da rattoppare
pentola da mettere al fuoco, le camice da rattoppare. d'annunzio, ii-587
, sotto un tripode di ferro sormontato da una grossa pentola nera. -in
tale recipiente (che può essere costituito da vivande già preparate o in fase di
preparate o in fase di cottura o da liquidi in ebollizione). viaggi
per la cottura dei cibi e costituito da un cilindro di acciaio inossidabile e da
da un cilindro di acciaio inossidabile e da un coperchio di notevole peso, a
pressione all'interno e l'altra funge da sicurezza (e consente di raggiungere rapidamente
leggende, favole e tradizioni popolari, da streghe, maghi e diavoli per la preparazione
di tutte le maghe. -pentola da pece: caldaia di ferro di dimensioni
a spasso: / ma sempre che da basso il fuoco sventola, / manca il
. 4. figur. fonte da cui si ricevono guadagni illeciti.
, il quale, bendato, partendosi da un punto della sala, anderà a dare
ottiene colui che abbia tanta accortezza, da romper la pentola senza infradiciarsi.
assedi come arma di difesa e costituito da un recipiente di terracotta riempito di materiale
, pentole e altri artifizi di fuoco da lasciare a mano o con macchine. dizionario
pareti, il cui coperto vien assicurato da forte vite, di modo che i liquidi
ce ne diamo pensiero, perché a casa da mangiare l'abbiamo. verga, i-221
al foco ': stare per fare da mangiare. -dare di volta il cervello
. fagiuoli, 4-222: qui sento da voi con un crollamento di testa accigliata
se la tracannano. -non avere da fare bollire la pentola', v. bollire
à il suo coperchio ': ognuno trova da accomodarsi. malagoli, 285: 'o
, 3-96: quando egli vanno in oste da la lunga, egli portano bottacci di
, in fondo, due vecchie pentolone da streghe con gli alambicchi. -peggior
e cose / che a far romor da diavoli sian use. forteguerri, 13-53
smisurato, che pareva tenuto a fatica da due braccia piegate: come una pentolàccia a
coglierla. arbasino, 11-72: nel salone da ballo i camerieri spazzano i residui di
si fermano ad ogni uscio. fausto da longiano, iv-171: erano un ortolano e
n. 4. = deriv. da pentola. pentolame, sf. insieme
la cervelliera. = deriv. da pentola. pentolaro, v.
la dolce mogliozza. = deriv. da pentola. pentolina, sf. pentolino
solito il povero agostino di farsi arrecare da casa un pane ed alquanto poca minestra dentro
di pappa, che non ho poi da far altro. a. cattaneo, i-43
canna. -sorta di lanterna costituita da un recipiente cilindrico di metallo, capovolto
suoi concetti, vi fece un frugnuolo da uccellare a'tordi la notte, con la
: raccolta de'denari che si metteva da parte al giuoco del giulè, tirandolo
-piccola somma di denaro risparmiata o racimolata da più persone, in partic. da giocatori
da più persone, in partic. da giocatori, per organizzare una festa o
persone, que'denari che si mettono da parte partita per partita in ciascuna giocata
i giocatori. forse così detto, perché da prima i denari usò mettergli nel pentolo
passe ed altri condimenti, / una vivanda da allegarti i denti / a fuoco or
e cinque insieme. -terra da pentoli', località abitata da persone dotate
-terra da pentoli', località abitata da persone dotate di scarse capacità intellettuali.
insegnare?... era terra da pentoli! diceva sempre sì e no da
da pentoli! diceva sempre sì e no da quel fantoc- cione imbecille che era.
tanti pentolacci nuovi, non dissimili per nulla da questi, tu non li degneresti d'
galla / seder ti vidi. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
faccia pentoluta. = deriv. da pentola. pentóne, sm.
: otte nuto per ossidazione da un pentosio e conte nente
uno carbossilico. = deriv. da pentd [sio]. pentòro
fa miglia crassulacee, caratterizzate da una cap sula con cinque
, ha gambo di due gomiti accompagnato da due o da tre; la buccia sua
di due gomiti accompagnato da due o da tre; la buccia sua rosseggia,
7revtópopo <;), comp. da trévxe 'cinque 'e bpo ^ tx
o pentosi. = deriv. da pentoso; è registr. dal d.
es. nelle urine, i pentosi da altri monosaccaridi). = deriv
monosaccaridi). = deriv. da pentoso. pentosemìa, sf. patol
. = voce dotta, comp. da pentoso e dal gr. tiuyjx'sangue '
boidrosi. = deriv. da pentoside, col suff. degli enzimi.
pentoside, sm. chim. composto costituito da pentoso e altre sostanze (per lo
cleinici). = deriv. da pentoso. pentoso (pentòsio)
dal gr. trévxe 'cinque 'e da ossido (v.).
urine. -pentosùria alimentare: quella causata da abbondante ingestione di taluni frutti (prugne,
e. i.), comp. da pentoso e dal gr. oùpov 'urina
raggiunge i 4300 °c. = da pentaeritrite, per aplologia; voce registr.
suffruticose; il fiore è caratterizzato da quattro stami fertili e da uno
è caratterizzato da quattro stami fertili e da uno staminodio; sono piante originarie
mo- noginia di linneo, stabilito da willdenow a scapito delle chelone di
delle chelone di linneo, distinte da cinque stami... '
iii-13-12: dunque qualche via buona è da tenere, / amare iddio e seguitar virtute
stretta a la superiore senza alcuna scissura da li ladi. tassoni, iv-2iii:
. fagiuoli, v-6: la veste da camera mi pare / ch'ogni prerogativa in
indosso, che era una sorta di veste da metter sopra, propria di coloro che
, coperto il capo e il collo da un camaglio metallico, regge nelle sue
medicina volgare, 38: la terza cosa da vedere le parti de esso [fegato
de una rete. = forse da penula1, per la forma. penultimaménte
ultima o penultima lettera che voi riceverete da me. a un terremoto non si può
paenultima, sf.), comp. da paene 'quasi 'e da ultimus
comp. da paene 'quasi 'e da ultimus 'ultimo '.
la penura. = deriv. da pena1. penùria, sf. scarsità
con grande allegrezza e letizia. guido da pisa, 1-101: lo populo, avendo
quali sai ben s'abbiàn penuria? da porto, 1-300: i francesi pativano
inabitati assai, / là dove, stanco da sì lunghi errori, / penuria avrai
, xvi-127: di moscati saprai frappoco; da caffarelli ebbi a como una risposta gentile
caffarelli ebbi a como una risposta gentile; da barinetti una disperata, attesa la penuria
esigenze, di persone qualificate, tanto da incidere negativamente sulla situazione esistente.
? pirandello, 8-940: era pur da immaginarsi! oggidì in tanta penuria di mariti
1-366: la nostra citate fu oppressa da grande penuria, che richi e poveri
patito, / quando faceva il miser da marito. -regime alimentare estremamente parco
53: egli è... da credere che non mancasse né pure a
di tradizioni e d'istorici, ma da questa ricchezza appunto ci germina la penuria
amorosi siamo in concetto 'esser lontane da molte di quelle imperfezioni che affliggono il
forte, / e li miei cinti da grave penuria. s. giovanni crisostomo volgar
.. e in penuria d'altri grani da fame assicura. -non esserci penuria
pure può dirsi in generale che da galieno sino a diocleziano la chiesa godesse.
v'era certo penuria di buone monache da noi. -per penuria di qualcosa
lat. penuria e paenuria, deriv. da paene 'quasi ', di etimo
poteva non esser caro a persone che da qualche tempo addietro penuriavano d'ogni cibo
il piacere e l'utilità che abbiamo ritratto da questo libro ci ha fatto riflettere con
penuriare di voci astratte. -essere afflitto da una mancanza quasi completa. vico,
qual modo avendo in piedi la maestà sua da ben 180. 000 uomini, che
proci non si penuriava. tutti i re da corona o spodestati, tutti i prìncipi
ganeoni e penuriano i filosofi e quei che da filosofi vivono. goldoni, vi-445:
penuriare così anco nei giorni di favore da obbligarlo di mettere in pegno allo ebreo certi
penuriare l'anima. = denom. da penuria. penuriato (part.
di navarra in tanto a scorrer la campagna da tutti i lati per render del tutto
milanese è uno stato piccolo, circondato da vicini penuriosi di grani. guerrazzi,
(un viaggio). felice da montecchio, lxii-2-1-31: doppo sì penuriosi
penuriosi di acque. 5. carlo da sezze, i-461: perché il loco era
mezzano dell'ultimo decennio. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
sventurati e umiliati e penuriosi. -afflitto da crisi demografica. gualdo priorato, 875
a sostentarci. 8. afflitto da povertà e ristrettezze; che trascorre o
in questo sarà bastante di far passaggio da uno stato sì penurioso ad un altro di
massafiscaglia, nel 1370), deriv. da pendere, per incr. con penzolo
di berto marito di colei, stimandole forse da prima un topo. c. gozzi
per perdere il cervello; / spesso da sé ragiona e sta sospeso. / i
faldella, 6-232: gli pen- zigliava da una mano un fazzolettone di tela patriar
nel 1265), deriv. da pendre 'pendere '. penzióne
: toto guardava l'edera fiorita penzolante da un crepaccio nel muro vermiglio. pirandello,
. g. gozzi, i-6-67: da qua si vedeano spezzati capi, di
giro queste dita penzolanti; / sconvolto da quel morso. -fluente. moravia
. 2. tenuto in modo da ricadere verso il basso, da ciondolare
modo da ricadere verso il basso, da ciondolare nel vuoto; penzoloni (le gambe
: particolarmente se il ragno si penzoli da un albero altissimo. b. del bene
-ricadere inerte, ciondolare. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
manina bianca a guisa di cera spenzolava da una parte, con una certa inanimata
. 1827 (599): penzolava da un lato con una tale inanimata gravezza]
gli penzolava più dal cervello, a cominciare da quella della sua nascita.
mani in tasca e penzolando le spalle da una parte, si raddrizzò di scatto
penzolare '. = denom. da penzolo. penzolato (part. pass
girolamo volgar. [tommaseo]: arrecasi da loro il grappolo dell'uva penzolo in
51: s'è procacciata l'orizzontale da prolungare colla vista sopra una retta perpendicolare
. uno o più grappoli di uva pendenti da uno stesso tralcio. -anche: tralcio
uno stesso tralcio. -anche: tralcio da cui pendono i grappoli (o anche
pendono i grappoli (o anche ramo da cui pendono più frutti).
': sono due o più grappoli pendenti da un medesimo tralcio. 'penzolo ^
si pone, / che non ha pan da far una stiacciata. c. arrighi
d'oro niellato, cascante sul petto da una catenella, con custodia per ritrattino
, manovra di grosse dimensioni fissata, da una parte, all'albero di maestra
del portone. balbo, 6-22: riconosciuto da un ribaldo, fu posto penzolone [
anche con uso avverb. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
scorgendo il coscritto giovanino con le pezze da piedi che ricascavano fuori delle scarpe basse
la cravatta penzoloni al collo, sacramentò da far tremare le plance. 2
erano appoggiate che si lasciavano calar giù da sé, e la testa cadeva penzoloni,
sul petto. 3. sollevato da terra. - anche con uso avverb.
grosse stanghe e queste levate in ispalla da manigoldi, così penzolone le portarono in
gite, caprette mie, ch'io, da qui innanzi / standomi a riposar ne
tuoi mortiferi libri? = deriv. da penzolo, sul modello di carponi, ginocchioni
peonàggio). = deriv. da peone2) cfr. fr. péonage (
propr. 'pedone ', deriv. da pie * piede '. pèoni
cecco d'ascoli, 3318: peonia vien da luna / e da saturno vien la
3318: peonia vien da luna / e da saturno vien la sempreviva. pietro ispano
. 7ratomxó <;, deriv. da mxuóv (v. peone1).
acido cloridrico caldo. = deriv. da peonia, col suff. delle antocianidine;
peonina, sf. chim. antociano costituito da un diglicoside della peonidina (e in
: sostanza colorante artificiale che si produce da una particolare trasformazione dell'acido rosolico (
acido amidato. = deriv. da peonia. peònio1, agg. metr
in peoni. = deriv. da peone1. peònio2, agg.
gr. nauóvux;, deriv. da ilauóv e ilaiàv propr. 'soccorritore '
odore gradevole. = deriv. da peonia, col suff. dei chetoni;
peòtta), sf. marin. imbarcazione da diporto o da regata usata un tempo
. marin. imbarcazione da diporto o da regata usata un tempo a venezia,
in una peota fatta loro addobbare suntuosamente da serrurier per ricondurli al campo. graf
al campo. graf, 5-644: da una negra peota / giungon voci lontane
deposizion de uno... balbi da san nicolò pescaor, qual ozi poi nona
5 in 6 ore di nocte vete da barche n peotine 'cum 'do
una barca 'a 'barca '; da venezia la voce si è diffusa anche
gr. rréo ^ 'pene ', da \ ti \ tillare e manìa (
o in tavola. -anche: macinino da tavola per il pepe in grani.
. moretti, ii-195: mio padre da buon conformista riteneva che questo fosse un
3. agric. strumento costituito da una scatola contenente una sorta di nappa
: la pepaiuòla. = deriv. da pepe, con doppio suff.; il
, gr. 7rétnxvai <, deriv. da 7tc7vouvùì 'io maturo '.
gli pepa. = denom. da pepe. pepasmo, sm.
<; 'suppurazione ', deriv. da 7tcroxiv voce di area sicil., deriv. da pepato, con suff. dimin.
folla per capire quanto sei arrivato lontano da casa tua. 3. figur
3. figur. che nasce da arguzia, spirito malizioso, salacia,
: lo stesso umorismo era così pepato da lasciare il segno. giacosa, i-169:
si pagava pepato. = deriv. da pepe, col suff. del part.
e in gruogo per ognesanti. bartolomeo da s. c., 5-1-5: ogni
, lo zafferano in ramicelli gialli pulverolenti da macinare. -ant. sf
xxxiv- 524: quel che mi pare da fare per stasera / recipe e fa
.. me lo dici cosa voleva da te, che eri una bella ragazza,
mano: che malamente si può far da molti nel freddo grande. passeroni,
a. politi, 1-490: a uno da poco si dice: tu non faresti
sale. papini, x-2-524: è venuto da me un siciliano serio, con la
don basilio. - aspetto pepe e sale da figaro. -sentire il pepe e
e mala via prese. 5. bernardino da siena, 802: o usuraio,
peverà 'impepare ', deriv. da pèver (v. pepe), secondo
maestro martino, lxvi-1-156: peperata gialla da pesce. abi del pane e taglialo
questo medesimo della pietra detta piperno, da molti detta piperigno, pietra nericcia e spugnosa
costa della medesima pietra, quale è detta da loro peperino, ed è simile ad
ad un granito, perché è composta da tante particelle vetrine bianche e nere. santi
tardo [lapis] piperxnus, deriv. da piper -èris (v. pepe)
, sf. gastron. pietanza costituita da peperoni tagliati in fette sottili o in toc-
peperonata, e una bella polenta vuotata da gisella sullfasse. peperoncino, sm
senape che montava il naso, un peperoncino da portar via la lingua. pascarella,
mio naso a peperone, della mia aria da idiota, come dicono.
fattore, che zappava anche lui, vedendo da lontano il peperone del berretto di alfio
anni? tredici anni? capperi! lavorava da artista, doveva essere un peperonetto in
di maiolica gialla. = deriv. da pepe, sul modello di saliera (v
gruppo, una cerchia di persone accomunate da determinate caratteristiche. scarfoglio, 1-41:
= dal fr. pèpinière, deriv. da pèpin 'seme '(da una
deriv. da pèpin 'seme '(da una base * pipp-, di
. vivaista. = deriv. da pepiniera, per calco sul fr. pèpinièriste
mandorle et i citrioli cose così differenti da quelle che sono di questa sorte in
colore della pepina. = deriv. da pepe. pepino *, sm.
scrittore colombaccio. non cerco polli, da dovergli buttare perle false. non ispero
alla cima de'rami e circondati da un involucro che le danno una somi
nenxlc; -18o <;, forse da connettere con nènxo£ (v. peplo1)
della diandria monoginia di linneo, stabilito da delille e così denominate dalla somiglianza che
lat. scient. peplidium, deriv. da peplis (v. peplide1)
femminile, di origine dorica, costituita da un pezzo di stoffa quadrangolare, tessuto al
destro, essendo tenute aderenti alla persona da una cintura (ma poteva essere anche
anche in età classica quando altrove fungeva da sopravveste del chitone (e, durante
del modello antico (anche come abito da sera, sobrio ma elegante).
quelli. fagiuoli, v-6: la veste da camera mi pare / ch'ogni
/ e ch'ella sola sia più da stimare /... /..
. carducci, iii-4-92: veggo fanciulle scender da l'acropoli / in ordin lungo;
, come era solita, era in vestito da sera, un abito bianco e prezioso
landino [plinio], 594: peplo da alcuni è detto sichen, da altri
peplo da alcuni è detto sichen, da altri meconio afrodes; fa cespuglio in su
24 denari, fatta coniare a bologna da taddeo pepoli nel 1338. pepolina [
altro umore che venne in testa a bertazzuolo da nu- volara, il quale, essendo
, il quale, essendo annuvolato nel cervello da senno, s'immaginò un dì d'
immaginò un dì d'esser fatto una pepona da chioggia, e con la testa andava
metallo. = deriv. da pepone. peponàia (pepponàia)
a pigione. = deriv. da pepone. pepóne, sm.
frutto] 'e poi 'popone, da una radice indeuropea che significa '
caratteristico delle piante cucurbitacee, derivato da un ovario infero pluricarpellare; si presenta
.. è un pericarpio carnoso confuso da linneo col pomo, ma differisce da
da linneo col pomo, ma differisce da esso per avere i semi lontani dall'asse
: saputella. = deriv. da pepe. peporina, v.
stesso tegame. = deriv. da pepe. pèppa, nella locuz
7ré ^ u;, nome d'azione da rréaaoi 'io cuocio ', di
apertura alare di circa 11 (e sono da considerare fra le più grandi specie di
e della tribù de'pompigliani, stabilito da fabricio, i quali
mucosa dello stomaco; è costituito da un'unica catena proteica; idrolizza
follicoli dello stomaco furono dette * ghiandole da pepsina '. la pepsina fu scoperta
'. la pepsina fu scoperta nel 1839 da schwann; fu studiata da deschamps e
nel 1839 da schwann; fu studiata da deschamps e payen, che hanno voluto darle
fortemente acido. = deriv. da pepsina. pepsinògeno, sm. biochim
. = voce dotta, comp. da pepsina e dal tema del gr.
gr. reerenx6 <;, deriv. da reéij; i£ (v. pepsi
. peptidico. = deriv. da peptide. peptidasi, sf.
proteolitico. = deriv. da peptide-, voce registr. dal d.
più molecole di amminoacidi, tenute insieme da legami peptidici. -peptide sinergico:
quegli appartenenti al gruppo di antibiotici costituiti da due o più individui simili che nella
. = agg. verb. da peptizzare. peptizzante (part.
peptizzazione. = nome d'azione da peptizzare. peptizzazione, sf.
. = nome d'azione da peptizzare; è registr. dal d.
;] (v. peptico1) e da gastrico (v.).
un peptone. = deriv. da peptone, col suff. dei sali.
polvere amorfa bianca o giallobruna. -shock da peptone: shock peptonico. lessona
, 1106: 'peptone ': nome dato da lehmann al prodotto liquido (e quindi
del peptone. marotta, 6-177: da ciò gli derivava forse una speciale romantica
peptonico: stato di intossicazione acuta provocata da iniezione endovenosa di peptone e caratterizzato da
da iniezione endovenosa di peptone e caratterizzato da brividi, febbre elevata, spasmo bronchiale
l'ossobuco. = denom. da peptone-, cfr. fr. peptoniser (
il pancreas! = nome d'azione da peptonizzare-, cfr. fr. peptonisation.
e. i.), comp. da peptone e dal gr. oàpov 'urina
. relig. montanista. = da pepuza, località della frigia in cui,
/ suoni di vita più non salgono da la città. pascoli, 463: pel
poi cinque, sette tocchi, / da un paese assai lontano. deledda, iv-531
: è * per mezzo'alle volte poco da queste lontana, e alle volte molto
qualora ella non ha dopo sé voce che da lei si regga: 'e misesi
un contesto figur. s. caterina da siena, i-13: è [dio]
aria o un corpo trasparente. giacomo da lentini, 44: il sol..
cose vanamente, una fortuna contraria stridendo da la parte d'aquilone li percuote le
malica, ma è ito adagio. andrea da barberino, iii-281: il franco guido
machiavelli, 1-iii-155: partì questa maestà da meluno addì 14 per alla volta di questa
. carducci, ii-3-32: io reduce da faenza... accompagnai mio fratello
suoi rami per li lati. ca'da mosto, 1-214: dal castello al
/ sì che, vincendo, avete da tenere f che più che francia v'
annunzio, i-275: quando il vecchio sparve da lungi tra le folte / macchie de
dava egli, ma servirmene / facea da un suo senza pagargliene utile / per
col prezzo di esso si disobbligò incontanente da annibaie. galileo, 3-3-237: per
662): hanno a avere un bel da fare laggiù in curia, a dar
, et allumini noi per lui. giacomo da lentini, 9: sacciatelo per singa
rai. mazzeo di ricco o rosso da messina, 433: guardatemi, così cognoscerete
, cominciaro i nostri ragionamenti. simone da cascina, 2-145: se caso avvenisse
bisogno, conversa umile- mente. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
avevano dato aiuto a'macedoni, furono da noi vinti per opra di manlio pretore
che tante voci uscisser tra quei bronchi / da gente che er noi si nascondesse.
ma per soverchio fuoco nella mente concetto da poco regolato appetito. g. betti
rosso tutte quelle nubole che pigliano lume da esso sole. poliziano, st.,
cominciammo a mente ad ordinare una festa da ballo a'nòstri vicini villani. foscolo,
danno a'vati e artefici eleganti / e da qual più gentil donna le imita.
dieci. aretino, v-1-97: perché da voi due la mia sollecita servitù è stata
delle pareti sono parecchie assi, rette da beccatelli, da tenervi fiaschi, fia-
parecchie assi, rette da beccatelli, da tenervi fiaschi, fia- schetti, e
pe. rimembranza / com'eo parti'da voi con alegrare. novellino, 59 (
59 (95): allora si partì da lei e andossi per li fatti suoi
morto, / per me. guido da pisa, 1-26: sette pulcelle figliuole
savonarola, i-13: io vi parlo da padre come a'suo'figliuoli per el
e far per lor si puote / da quei ch'hanno al voler buona radice
, che sa farsi ubbidire e amare da lei. foscolo, gr., ii-444
, bisogna che la paghi; si guadagna da vivere per più d'uno, e
vivere per più d'uno, e da metter qualcosa da parte. ghislanzoni,
più d'uno, e da metter qualcosa da parte. ghislanzoni, 16-144: io
della vigna o stefano protonotaro o giacomo da lentini, 417: veio ben c'amor
o per cortesia, vegga alcuni segni da me fatti nel margine e rimpetto ad
mi sentii prendere pegli orecchi, quasi da tanaglie che voltino e rivoltino rovente ferro
primi uomini..., essi da per loro avendo per guida la natura,
dato origine a queste nobilissime arti e da piccol principio, a poco a poco migliorandole
parendo loro d'esser atti ciascuno a difendersi da per sé ed a pregar a quella
stessa alcuna cosa mai / non può da terra sormontare in alto. g. gozzi
queste... fare progressi maravigliosi da per noi soli. il sognatore italiano
il sognatore italiano, xl-336: osservatevi da per voi. leopardi, 837:
confesso, e il mestiere lo ho imparato da per me. 11. introduce il
possono giudicare le cose del mondo sì da discosto, ma bisogna giudicarle e resolverle
(e il segno relativo è costituito da due punti sovrapposti). esopo
omo per vesino e parente. uguccione da lodi, v-153-265: quando entranbi fo
prenderà esemplo de fare sembiante. giacomo da lentini, 53: al cominciar no
ch'è in voi gran conoscenza. rainerio da perugia volgar., v-67-146: ser
di follare e di tenere donna verta da questa ora nan5i per vostra le- gitima
che fue con noi per fanciella dè avere da. nnoi lb. v e s
per guida. firenzuola, 2-207: ho da voi ricevuti tanti commodi, tanti piaceri
diletto. verucci, 2-38: partendomi da roma, me n'andai nella francia
sia loro una cosa per un'altra mostrata da chi ingannare le volesse. pulci,
(che era il suo nome) fu da tutti detto masaccio. moneti, 3-22
locuz. prepos.). giacomo da lentini, 28: nulla donna vio /
del terreno, il resto è formato da prati da pascolo e da campi coltivati
terreno, il resto è formato da prati da pascolo e da campi coltivati.
resto è formato da prati da pascolo e da campi coltivati. 18.
/ si fue merlin diriso. gatto da pisa, 324: per li fini amanti
xxxv-1-382: adamo, 'l primo / omo da dio criato, / fue sodotto per
tenere. v. quirini, lii-6-8: da quel tempo fino a questo è stato
. d'annunzio, v-2-430: avevo comperato da un libraiuccio su un parapetto del lungarno
libri, invece di 'di, da ', è brutto gallicismo, foggiato sul
per una voce di tutti. luca da caltanissetta, 321: due volte io ho
ho avuto qualche sospetto di aver ricevuto da loro il veleno, ma, per la
nome « deo » primera aprenda. onesto da bologna, lxv3- 44: credo che
saluti diligentemente per nome loro. n. da ponte, lii-9-149: l'ambasciatore francese
caro, 12-i-50: molte volte e da molti miei e vostri amici sono stato salutato
motivazione, ecc.). compagnetto da prato, 230: la bella dice:
dispetto di, nonostante. giacomo da lentini, 35: al mio vivente amore
per quello eh'è salvagio. buggerone da palermo, 166: così dovemo fare /
., 12-m: è pizzo da esti, il qual per vero / fu
. dante, inf., 10-62: da me stesso non ve- gno: /
poco ti sdegni? e tocco apena / da picciola scintilla t'addolori? l.
una prop. finale implicita. giacomo da lentini, 3: oi lasso lo meo
'l corso audace / torca in altre da noi lontane parti. metastasio, 1-ii-883
secondo lo statuto sociale, si riteneva già da un pezzo scaduto dalla carica; chi
scaduto dalla carica; chi, dimesso anche da socio per non aver più pagato.
tignire praticando l'arte impresa. zanobi da strafa [s. gregorio magno vol-
... * non siete tanto semplice da non intendere '. e. cecchi
per forma che nui non possemo guazarlo da alcuno loco. pasqualigo, 80: d'
camerati, per modo che, se da dietro si sparava un colpo a tradimento,
lapazio, volesse proprio sapere se sia venuto da un seme maturato nel campo stesso,
occhi toi viderai, tu raccomandi de udirle da me, le quali non ho de
dolore in distaccarsi dal paese nativo, da quelle montagne; ce ne fu sicuro:
e sapore diversi secondo le varietà, da alcune delle quali si può ricavare una bevanda
fermentata simile al sidro. francesco da barberino, i-264: noia mi fa chi
ai mondar d'una pera / passa da terza infin ora di nona. cenne da
da terza infin ora di nona. cenne da la chitarra, xxxv-11-425: da mangiar
cenne da la chitarra, xxxv-11-425: da mangiar abbiate sorbe e péra, /
pigino col sale. s. bernardino da siena, 398: com'uno scrullo che
ci sono ancora le marmellate di pere da fare. -a pera (con
forma di tale frutto; in modo da ricordarne la forma. crescenzio, 2-5-530
, i-547: fu scritto questa deliberazione da bartoluccio a lorenzo che in pesaro lavorava
sé: e che questa era una occasione da farsi conoscere e da mostrare l'ingegno
era una occasione da farsi conoscere e da mostrare l'ingegno suo: oltra che e'
m'angosciava come se fosse un bavaglio da imporre. savinio, 147: la
tabacco del nonno e l'erba cassia da atene in conseguenza del torto marcio datogli
il maestruccio di rettorica per aver tanto da sbattere e da ricoprirsi il melarancio,
rettorica per aver tanto da sbattere e da ricoprirsi il melarancio, recitò come per
speranza c'ho d'avere, / e da quel tempo avess'io de le pere
, pane e pere, / cibo da cavaliere. proverbi toscani, 67:
formaggio, pane e pere, è pasto da cavaliere. sbarbaro, 4-60: fosse
è andata evolvendosi verso il grado estremo da cui non ci si può non aspettare un
1-5-132: o che la pensav'egli da ultimo, di aver a uscirne pel rotto
rispenda. = comp. da per, con valore rafforz., e
reali). = comp. da per, con valore rafforz., e
proprietà ossidanti. = comp. da per, con valore intens., e
di rocce eruttive molto acide, caratterizzate da un altissimo contenuto di quarzo.
contenuto di quarzo. = comp. da per, con valore intens., e
ossidanti). -anche: ossiacido derivato da un elemento nel suo più alto stato
radicale -coooh. = comp. da per, con valore intens., e
cotte. -al gur.: persona da nulla, incapace, maldestra. fanfani
era anche espresso nel chiamarle 'ore da peracottari ', cioè da venditori di
chiamarle 'ore da peracottari ', cioè da venditori di pere cotte. migliorini [
venditore ambulante di pere cotte; persona da nulla. cassieri, 86: « stronzoli
dotta, lat. peracùtùs, comp. da per (con valore intens.)
per addietro. = comp. da per e addietro (v.).
: 'perafillo': questo nome vien dato da moench alle espansioni o appendici che si osservano
australiani, con coda lunga ornata dorsalmente da un'alta cresta. =
dotta, lat. peragère, comp. da per 'attraverso 'e agére '
letter. che si sposta o viaggia da un luogo a un altro. - anche
verdi, con ali d'un verde-cenere metallico da ricordare le bruniture dell'acciaio, dediti
bisticci, 1-i-185: peragrò [nicolò da cusa] tutta la franza e la
dotta, lat. peragrare, comp. da per 'attraverso 'e ager '
lat. peregratio -ònis, nome d'azione da peregrare (v. peragrare)
e ingegni. = deverb. da peragrare. peragua (paraguà,
2-448: questo così fatto tarlo è generato da quegli scarafaggi grandi e neri morati che
= voce di area livornese, deriv. da péra. perale, agg. che
una pera. = deriv. da péra. peralìcolo, agg.
pianta). = comp. da per, con valore rafforz., e
un terreno). = comp. da per, con valore intens., e
eliminarne le impurità vegetali; è costituito da due cilindri, a pressione regolabile,
giovinotto di moda, lo trovai vestito da capo alle piante di certa tela indiana a
f. pona, 4-74: io da queste parole intesi la mutazione del cuore
peraltro amarissimi contro i barberini ed indicati da vari loro aderenti nemici di quella casa
anch'io. = comp. da per, con valore limitativo, e altro
omini. = comp. da per, con valore rafforz., e
del n. 2), comp. da per 'attraverso 'e ambulare *
. -peramele fasciato: specie caratterizzata da un mantello striato trasversalmente sulla parte superiore
appassionatissimo, profondo. giacomo da lentini, 2-b: non mi portta -amor
l'ò. = comp. da per, con valore rafforz., e
dotta, lat. peramplus, comp. da per (con valore rafforz.)
già, ormai, alfine. costantino da loro, lxii-2-11-140: se le persecuzioni
stanza. = comp. da per, con valore limitativo, e anche
mischiate per quanto intendo di furberia. da venezia non ho peranco altro avviso.
meno. = comp. da per, con valore limitativo, e anco
ancor degli altri. = comp. da per, con valore limitativo, e ancora
, rimettendogli ai sussidi che sperano ottenere da uno de'due partiti, benché non
di bisogno. = comp. da per, con valore rafforz., e
,... zoè dataleri, pigneri da asè nature, pereri, castegneri,
l'anno. = deriv. da péra. peratèrio, sm.
, d'oltremare ', deriv. da 7répa * al di là, oltre '
.: questi è quel famoso erasmo [da rotterdam] il quale più che venticinqu'
quale più che venticinqu'anni peravanti fu da me conosciuto a vinegia di greco e latino
dormiva peravanti. = comp. da per e avanti (v.).
pensasse che il microscopio composto, da me usato, non fosse del
peravventura mostrato, acconsentendo alle cose dette da carlo bembo, di credergli. porzio,
. marino, i-ded.: potevano peraventura da questa oblazione distormi due circostanze, cioè
ora della notte. = comp. da per e avventura1 (v.),
, il quale avea nome currado da ladriano, il quale era venuto là per
di santo pietro. = comp. da per, con valore intens., e
per, con valore intens., e da un deriv. di avversare (v
= voce eufemistica, comp. da per e tacco1 (v.).
dotta, lat. perbeàtus, comp. da per (con valore rafforzai e
perbene. 3. frequentato da gente di buona condizione sociale; che
i giorni. = comp. da per, con valore limitativo, e bene2
di dialogo. = deriv. da perbene. perbenista, agg. (
e sociale, era forse il prezzo da pagarsi all'italia perbenista...
potere ossidante. = comp. da pet [acidd \ e benzoico (v
'adito, varco, passo ', da pervìus (v. pervio)
] che perpiacente, ni è da loro orrata che perbointà. =
che perbointà. = comp. da per (con valore rafforz.) e
per (con valore rafforz.) e da una var. di bontà (
di sodio. = comp. da per (con valore intens.) e
dei detersivi. = deriv. da perborico, col suff. dei sali;
stato libero. = comp. da per (con valore intens.) e
= etimo incerto: forse comp. da per (con valore intens.)
dell'acido perbromico. = deriv. da perbromico, col suff. dei sali.
formula hbro. = comp. da per (con valore intens.) e
più di bromo. = comp. da per (con valore intens.) e
, nel 1080), comp. da per (con valore intens.) e
: alora la aere dal sole percalefacto tole da la terra li umori con le rosate
perf. di percalefacére, comp. da per (con valore intens.) e
usato soprattutto per biancheria e per abiti da donna e da bambino.
biancheria e per abiti da donna e da bambino. pellico, conc.
si adopera a fare tende, e parati da letto. periodici popolari, i-io:
in testa, e il libric- ciuolo da messa in mano, andava ogni domenica a
... e la trovai tutta coperta da lunghe strisce di lana rossa, verde
lana rossa, verde e gialla, da larghe trine d'oro e da lunghi
gialla, da larghe trine d'oro e da lunghi galloni d'argento, che s'
alle colonne rivestite di percallina bianca lardellata da pezzetti di talco, di tutti i
: -che stoffa è? -un percallino da tre lire al metro... via
con le gliande percantate campa due porci da morte. percantazióne, sf. ant
percantazioni. = nome d'azione da percantare. percanto, sm.
periglioso passo. = deverb. da percantare', cfr. napol. percanto '
come ossidanti. = deriv. da percarbonico, col suff. dei sali;
stato libero. = comp. da per (con valore intens.) e
dotta, lat. percàrus, comp. da per (con valore rafforz.)
quel pregiato scrittore. = comp. da per (con valore rafforz.) e
. centile. = deriv. da percento; cfr. fr. percentile (
quanto coltiva. = comp. da per e cento (v.),
pagava a percentuale. = deriv. da percento, sul modello del fr. pourcentage
venga corrisposta una percentuale sul lucro ricavato da tale favore. percentualizzare, tr
con una percentuale. = denom. da percentuale. percentualizzazione, sf.
percentuale. = nome d'azione da percentualizzare. percentualménte, avv.
. tardo percepibilis, agg. verb. da percipere (v. percepire)
. percettibilità. = deriv. da percepibile. percepiménto, sm.
pubblica ricchezza. = nome d'azione da percepire. percepire, tr. {
per la faccia della terra e molto da lungi, e quell'individuo fosse mosso
fuggevole, la cosa più insignificante è da noi percepita se non in quanto è pensata
nella bassa lussuria dopo esser stati illuminati da una sensibilità che coglieva nelle apparenze le
, xiv-60: percepirà 200 zecchini, da sborsarsi dal proprietario de'cavalli e del
segnali di altro tipo), elaborando da sé, mediante l'iterazione delle prove
, le istruzioni per distinguere una forma da un'altra, e costituendo quindi un'intelligenza
= ingl. perceptron, comp. da percep [tion] 'percezione '
pare d'amore. = comp. da per (con valore rafforz.) e
molta forza. = comp. da per (con valore rafforz.) e
.. gran suono quello che nasca da percossion di lana, né grande spazio
628: le novità, occultamente introdotte da questo tribunale a consolidare l'oligarchia,
sé [l'organo] tutte le intonazioni da orecchio umano percettibili e le impercettibili ancora
e le virtù esistono quindi colla vita; da questi la rappresentazione, ossia la
categorie e dai concetti percettivi e tali da potersi ammogliare con la percettività e far
incomincia la pazzia. = deriv. da percettivo; cfr. fr. perceptivitè,
1656), agg. verb. da percipère (v. percepire).
, facente parte del mondo esterno, da cui proviene lo stimolo).
a che punto il normale percetto è da considerare determinato o meno da dati mnestici,
percetto è da considerare determinato o meno da dati mnestici, esperienziali, dovuti (
pacichelli, 5-224: apparisce la sua antichità da una torre ov'è fama che risedesse
sindacato ', prevale ancora il salariato, da una parte; e il percettore di
. agostino), nome d'agente da percipère (v. percepire).
percettoria di cosenza. = deriv. da percettore, n. 2. percetturo
rendersi conto, capire. uguccione da lodi, v-153-25: ma quando èva fo
costumi, le usanze del tutto diverse da quelle dei popoli civilizzati, somministrano ad
il racconto in poesia? forse: da chi avesse del medio evo la percezione
lat. perceptio -ònis, nome d'azione da òercipère (v. percepire);
esistenza attuale. = deriv. da percezione; cfr. fr. perceptionnisme (
l'avv. mai. giacomo da lentini, 4: foco aio, non
assai polputo e grosso, / gridava da la ripa del torrente / ai suoi,
, gli domandò con una voce soffocata da grande attrice: « ma perché? ma
egli era, e perché venuto e da che mosso, interamente gli discoperse. aretino
: né per le cose dette qui da aristotele si può comprendere perché egli voglia
forse due mesi, ammirato e benedetto da que'cittadini che ben sapevano donde veniva
. croce, ii-1-268: si è dissertato da un professore italiano sul perché molti romanzieri
rettor., 62-23: il ladro èe da 'mpendere, perché commette furto. giamboni
, difetto, / perché il priego da dio era disgiunto. idem, par.
verbo al congiunt.). giacomo da lentini, 12: le merzé siano strette
chiesa. guicciardini, 2-1-255: né è da sperare che la voglia del recuperare il
n'aveva ben cento e anche dugento da darti. s. bernardino da siena,
anche dugento da darti. s. bernardino da siena, 77: perché esso
, inf., 15-15: già eravam da la selva rimossi / tanto ch'i'
[feton] hae paura e non sae da qual parte debbia piegare le redine che
appariva, / per che l'occhio da presso noi sostenne. seneca volgar.,
e la cagione per che fuor fatti da dio. boccaccio, dee., 1-1
modo perche dall'interno si possa vedere da tutte le parti il paesaggio.
la sella è vota? s. caterina da siena, i-70: se io non
senza perché si dee levare l'uomo da quistionare di qualsivoglia materia, per cagione
. di quegli amanti i quali, da una torta guatatura delle lor donne o
una torta guatatura delle lor donne o da tre parole proverbiose quasi da tre ferite
donne o da tre parole proverbiose quasi da tre ferite trafitti, non pensando più
. bruno, 3-54: risposero al fine da lungi dui barcaroli; e pian pianino
. capuana, 15-188: per cose da nulla si scrutava dentro, faceva lunghi
! montale, 5-124: la purga dura da sempre senza un perché.
di vite senza becco e senza piume da millenni / irreperibili, insetti rettili pesci
d'èrcole. = comp. da per e che1'2 (v.)
= voce di area merid., da un lat. * percula, dimin.
(v. perca1) e da jormis (da forma 'forma ')
perca1) e da jormis (da forma 'forma ').
questo stuaio di rettorica fue abandonato quasi da tutti loro, e perciò tornò a neente
] acoglia, / e 'l mezzo da la fine è variato; / perzò chi
e 'perciò 'dependono sempre mai da le cose dette di sopra, eccetto
credono che a lui addivenisse. fausto da longiano, iv-4: aulo gellio nelle
ma che perciò? = comp. da per e ciò (v.).
andresti in inferno. s. caterina da siena, iii-156: mai l'anima non
a cui non dolesse che il ventimiglia fosse da la donna sprezzato, perciò che da
da la donna sprezzato, perciò che da tutti era ben voluto e generalmente amato
, e oltre ai letti le panche da sostentarli, perciocché tu non hai volontà di
che mi riconciliò a te, perciocché io da lui possa apprendere la vita de'romiti
valuta mostrare. = comp. da per, ciò e che * (v
generale concilio. = comp. da per, ciò, dalla 3 * pers
congiunt. imperf. di essere1, da cosa e che * (v.)
d'argento. = comp. da per, ciò e stesso (v.
, venire a ciascun senso quello che da essi si percepe. s. giovanni crisostomo
dotta, lat. percipere, comp. da per (con valore intens.)
, vedere; sensibilità. giacomo da lentini, 17: se voi sete senza
reo v'este in disire. dante da maiano, 1-41-n: non cre- deria
corrispondente. = deriv. da percipere e percepire. percipitare, intr
dotta, lat. perclarus, comp. da per (con valore rafforz.)
agli urti. = comp. da perclor [ico] e ammide (v
dell'acido perclorico. = deriv. da perclorico, col suff. dei sali;
o sopra-ossigenato. = comp. da per (con valore intens.) e
all'ossidazione. = deriv. da perclorile. perclorile, sm.
dall'acido perclorico. = deriv. da perclorico], col suff. dei radicali
di potassio. = comp. da perclorico], dal suff. -i \
che indica i radicali monovalenti, e da fluoruro (v.). percloruro
massimo di cloro. = comp. da per (con valore intens.) e
: specie d'avoltoio d'egitto, distinto da sei nere grandi piume nelle ale.
. 7repxvó7rrcpo <;, comp. da 7repxvó <; 'nerastro, bruno 'e
, 1-5: gusterai quelle perco- che da far risuscitar i morti. cassieri, 169
della percocata. = deriv. da percoca; per la var. percopata,