gente. -assol. bartolomeo da s. c., 11-2 (2
sia a una causa affettiva, anche costituita da un'opera d'arte).
un'opera d'arte). giacomo da lentini, 23: amor mi move 'ntenza
, i-26: perché [la donna] da casa al luogo della sepoltura fu portata
mascherandosi in fogge così oscene e bestiali da movere piuttosto il ribrezzo che i desideri
aveva una catasta di dubbi e questioni da muovervi. de sanctis, ii-15-97:
terra; il quale trattato il conte guido da montefeltro... fece muovere e
far derivare. allontanarsene; trasferirsi da un luogo; viag dante
xxxvii-1: amor, che movi tua vertù da cielo / come 'l sol lo splendore
idem, conv., motoria, spostarsi da un punto a un altro, proii-
; dirigersi mossi la mia poesia da dio, da quel dio che mi ha
mossi la mia poesia da dio, da quel dio che mi ha dato questa
suo desiderio e ha preciso e mosso da sé ogni vizio e sua cagione fa luogo
che a tua posta muovi / questi affetti da te, che in noi, nascendo
i-5: né si poteva facilmente congetturare da quali consigli o per quali casi o con
colori. bertola, 102: da lungi alta e scoscesa rupe turba pittorescamente
come non trafficano, non son gente da muoversi per mera curiosità. muratori,
: non s'era per anche mosso da luzzara il principe eugenio, né da gonzaga
da luzzara il principe eugenio, né da gonzaga il suo reggimento, ma era
ché mai più qui non mi vedrai da poi / ch'avrai quinci il pè
la loro ambasciata, i quali furono da m. carlo, che già era
per piacere. -provenire, giungere da un luogo determinato. dante, iii-2
facevano il saluto. -rumore provocato da un movimento. dante, purg.
viso, e vedea / di retro da maria, da quella costa / onde m'
vedea / di retro da maria, da quella costa / onde m'era colui che
/... /... da le braccia che conquiso / senza moversi
, da'più bei piedi snelli, / da la persona fatta in paradiso, /
è mossa loredana fumo che ha sostenuto da ballerina, ma anche da attrice,
ha sostenuto da ballerina, ma anche da attrice, il ruolo della principessa con
della mano, / al passo veramente da teatro / par delle guardie il prefetto
: spesso, a sentirti, ancor da lunge / mi muovo tutta dal capo
osso s'è del tutto mosso e dislocato da luogo suo. -avvertire uno
annieghi in te ogne persona! guido da pisa, 1-327: sì tosto, come
loro l'essere. giannone, i-287: da questo muoversi, urtarsi e raggirarsi insieme
lo movimento de la stellata spera, da occidente a oriente, in cento anni uno
un giorno naturale fa l'intiera revoluzione da oriente in occidente, e l'altro
l'altro a sé proprio, con cui da occidente in oriente si muove ogni giorno
baldi, 6-6: machine che da sé si muovono. casalicchio, a62
che nel fianco / di qua da trento l'adice percosse / o per tremoto
o per sostegno manco; / che da cima del monte, onde si mosse,
ch'esce / tristo un fil d'acqua da un sottil crepaccio. -cedere,
viaggi in terra santa, 302: è da piè grosso il muro circa di c
17. alzarsi, spirare, soffiare da una determinata direzione (il vento)
sì che tre venti si movean da elio. petrarca, 42-9: del lito
del garbo, 17: guàrdati da fuoco fatto di carboni fatti in
loro frutti. boccaccio, vili-1-243: da questi talvolta muovono le tempeste e le
arici, ii-374: qual raggio vivido / da speglio si move, / dal labbro
più / se non da nidi. sinisgalli, 2-52: i tram
uovo, che poi si sospende; e da questo muovere troppo precoce del seme si
(un canto). francesco da barberino, i-189: de l'offeso brama
, e pria si spense / che da li organi suoi fosse dischiusa. luca
ungaretti, ii-128: dirama solitudine / come da gran distanza / un muoversi di voci
una circostanza). francesco da barberino, i-220: quando una mischia è
credersi che la mente debba essere presa da vertigine, quando è gettata in mezzo
de'medicanti... non conoscesse da che si movesse, e per conseguente
pier della vigna o stefano protonotaro o giacomo da lentini, 417: amor, da
da lentini, 417: amor, da cui move tuttora e vene / pregio
non move / se non d'aliù che da terren valore / muove l'impresa.
parti armonizza ed è animato e vivificato da una vita comune, perché move da
da una vita comune, perché move da dio, tende perpetuamente a tornare a
). guittone, xxxi-51: se da omo om mosse, / fera da
se da omo om mosse, / fera da fera; e ciel da cui,
/ fera da fera; e ciel da cui, / in cui orden, bellore
ch'io ti ho indirizzate non movono da consigli o suggerimenti di cotesti signori:
conto mio. 21. andare da un luogo a un altro o essere
a. bonciani, lxxx- sere diretto da un punto a un altro, seguire una
stata ne la linea retta che movea da la gentilissima beatrice e terminava ne li
. idem, inf., 18-17: da imo de la roccia scogli / movien
a piè di -promanare, diffondersi da un luogo deterlare disposizione, talvolta presentando
disposizione, talvolta presentando ripetuta- minato o da una fonte sonora (un suono, unamente
). d'éredia, 7: da qual riva giammai sì dolce il canto /
sono simili a quelle dell'alloro, circondate da una linea piana, che hanno una
nel picciuolo, fanno una figura ovata: da queste si muovono in traverso cotali fila
415: la strada maestra era raggiunta da un'altra, che moveva diritta- mente
un'altra, che moveva diritta- mente da una cascina lontana forse un cento passi.
andatura di questo. -essere caratterizzato da vivacità e da intensità espressiva e stilistica
. -essere caratterizzato da vivacità e da intensità espressiva e stilistica (uno scritto
due metri di lunghezza, fiore costituito da tre sepali pressoché identici fra loro,
lat. scient. oncoha, deriv. da una voce ar. oncobòtridi
caratteristico dell'oncocer- cosi, non accompagnato da reazione infiammatoria manifesta. = deriv
infiammatoria manifesta. = deriv. da oncocèrca. oncocercòsi, sf. medie
volvulus, del genere oncocèrca, trasmessa da ditteri del genere similium e caratterizzata da
da ditteri del genere similium e caratterizzata da noduli sottocutanei e manifestazioni dermiche e oculari
e oculari. = deriv. da oncocèrca. oncocita (oncocito)
. adenoma delle ghiandole salivari costituito da oncociti. = deriv. da
da oncociti. = deriv. da oncocita. oncòde, sm.
, tumefa zione 'e da fillite1 (v.); è registr
, tumefa zione 'e da genesi1 (v.).
in alcune rocce, originato forse da precipitazione di carbonato di calcio sulle
di soluzioni colloidali. = deriv. da oncometro *; voce registr. dal d
di un organo. = deriv. da oncometro2. oncomètrico, agg. (
di soluzioni colloidali. = deriv. da oncometria1; voce registr. dal d.
, del plasma (ed è costituito da dispositivi filtranti mediante i quali è possibile
. = voce dotta, comp. da oncc{ticd \ e dal gr. jjii-rpov
, tumefa zione 'e da radioterapia (v.).
, il cui acido nucleico è rappresentato da rna, capace d'indurre la comparsa
acid 'acido ribonucleico ') e da virus (v.).
^ 'massa, tumefazione 'e da scintigrafia (v.). oncosfèra
'rigonfiamento ', nome d'azione da ftyxóo) 'io gonfio '(denom
) 'io gonfio '(denom. da * massa, tumefazione ').
; 'massa, tumefazione 'e da terapia (v.). oncòtico
pressione e dall'attrito del vento o da altre forze che turbano l'equilibrio del
onda sarà di maggiore eminenzia che nasce da maggior percussione; e così de converso.
o men si profondano, quanto esse da maggiore o minor potenzia nascano. l'
. gualdo priorato, 3-iii-23: assaliti da improvisa e furiosa tempesta, non potendo
26-139: nel monte che si leva più da l'onda / fu'io, con
con vita pura e disonesta, / da la prim'ora a quella che seconda
, 1-180: sferzante onda travolta / da un turbine che va, / [le
tutta la discesa della veste parevan nascere da un moto interiore, respiro infantile di
ne sgorgano o vi scorrono. giacomino da verona, xxxv-1-630: un bel flumo ge
, purg., 33-142: io ritornai da la santissima onda / rifatto sì come
tasso, 7-25: giunse dove sorgean da vivo sasso / in molta copia chiare e
l'uomo a la seconda vita / lontan da tonda de l'eterno oblio. c
cercavano tonde. trissino, 2-3-207: da poi levate le tovaglie e data /
e de li occhi escono onde / da bagnar l'erbe e da crollare i boschi
onde / da bagnar l'erbe e da crollare i boschi. g. visconti,
dalla sua virtù e agilità e parte da molte altre onde d'aere, lateralmente
: di giugno il plumbeo temporale / spinto da una ravvolta onda di vento / a
e abilmente costruita e modulata in modo da riuscire avvincente e convincente. -anche con
lessi l'elogio dell'austerità carducciana fatto da gabriele d'annunzio con parole di fuoco e
-con valore avverb.: in modo da determinare pieghe, ondulazioni, sinuosità,
valore avverb.): in modo da fare pieghe sinuose; drappeggiando. giusto
(di colore o di lucentezza diversa da quella dello sfondo) che si ottengono
mantelli a onde, / che mai da lor salute non si svelve. citolini
: peli grigi, le mammelle segnate da un'onda di grasso e la solita
variazioni, alternamente. s. bernardino da siena, 237: tu hai veduto e
divisi. ghislanzoni, 18-112: incalzati da un'onda di curiosi, i due catturati
a un tratto dal cuore invaso tutto da un'onda di disgusto. beltrameui, i-487
drogo scese dal letto e fu colto da un'onda di vertigine, che però lentamente
opprimente, dolorosa, pericolosa, diffìcile da affrontare e da superare, tanto da richiedere
, pericolosa, diffìcile da affrontare e da superare, tanto da richiedere intrepido coraggio
da affrontare e da superare, tanto da richiedere intrepido coraggio; rischio, disagio
si lancia nel suo palchetto, seguita da un codazzo di adoratori, e un'onda
pronti stupori. emanuelli, i-35: da quel corpo si sprigionavano onde d'amarezza
suoi facen- dieri facevano mover l'onda da lontano. mazzini, 51- 262
più. -andazzo. francesco da barberino, iii-260: a la superba non
, 76: non sapeva risolversi a partire da modena e a ritornare definitivamente a casa
propagazione. -onde elastiche: onde costituite da una perturbazione oscillatoria delle particelle materiali
ondosi più o meno regolari, prodotti da forze di varia specie, che si
nel tempo; la loro lunghezza varia da oltre io4 m fino a io-16 m
meno, mentre la loro frequenza varia da pochi hz fino a io24 hz e
facendo sprizzare un'onda luminosa che partiva da una conchiglia trasparente posta in alto,
. -onde gravitazionali', ipotetiche onde emesse da una massa accelerata che produce un campo
-onda comune: onda utilizzata contemporaneamente da due o più radiotrasmettitori. -onde a
. -onde a fascio: radioonde emesse da un 'antenna direttiva. -onde interrotte:
, onda riservata alle chiamate di soccorso da parte di aeromobili o natanti (e per
e nei mezzi dielèttrici (isolanti) da scariche elettriche oscillanti. sono queste onde
nella telegrafia marconi. sono così chiamate da enrico rodolfo hertz (1857-1894) di
determinato dallo spostamento dell'aria attraversata da un proiettile a velocità supersonica. -
prolungato determinato dall'espulsione violenta dei gas da una bocca da fuoco nel momento dello
espulsione violenta dei gas da una bocca da fuoco nel momento dello sparo (e poiché
del proiettile sparato, esso viene percepito da un ascoltatore che si trovi a una certa
: propagazione della contrazione di un muscolo da un punto determinato a tutta la sua
valle di ciascuna di esse, in modo da dare al terreno una conformazione ondulata (
. modanatura il cui profilo è costituito da due archi di cerchio rivolti in senso
baldinuccì, 94: la gola, da alcuni detta intavolato e onda,..
... è un membro che da un aggetto tondo di sotto si riduce ad
nei corsi d'acqua periodi critici determinati da onde di piena di breve durata ma con
46. arald. a onde: attraversato da fasce parallele di forma sinuosa e serpentina
la stampa [3-v-1981], 25: da mercoledì prossimo... va in
cassa del morto, portata a spalla da uomini del paese, sbucar veloce da un
spalla da uomini del paese, sbucar veloce da un vicolo... saliva come
di esser mirato. = deriv. da onda, sul modello di funambolo.
disfà. = nome d'azione da ondare. ondàmetro [ondàmetro)
= voce dotta, comp. da onda e dal gr. jiirpov 'misura
, i-303: con un sigaro spento da chi sa quanto tempo fra le labbra,
polvere. carducci, iii-4-251: sale da i casolari il fumo ondante / bianco
bianco e turchino fra le piante mosse / da lieve aura. 8. che
dotta, lat. undàre, denom. da unda (v. onda).
colpo di mare pro dotto da un'onda; colpo, urto della massa
infermi sono tra spinti e portati su da un'ondata. eccoli stesi per traverso sul
guerra mondiale, urto della fanteria, da rinnovarsi a impeti successivi e incalzanti fino
indicare il susseguirsi di squadriglie di apparecchi da bombardamento che si avvicendano nel bersaglio a
: la luce entra a larghe ondate da un vasto balcone che occupa metà della
una grande ondata di pioggia, abbruciati da un raggio del sole ardente. mazzini
s'alzava, sbocciando a placide ondate da un tronco immane di fuoco liquido, con
un'ondata d'ingiurie che lo coprivano da capo a piedi. pascoli, 49:
ma per lo più preceduta e seguita da altre analoghe) in cui si manifesta,
di 'seconda ondata ', di punizioni da scatenare contro le opposizioni. -fase di
(di solito vetro) in modo da rappresentare ondulazioni, linee sinuose, ecc.
onda raggiunge l'altezza maggiore per trasbordare da un'imbarcazione a un'altra di accesso
povera casa! = deriv. da onda. ondato, agg. letter
raro e prezioso. 2. caratterizzato da linee, venature, trama- ture ondulate
vetro lucido, lavorato in maniera tale da rendere presso che impossibile il vedervi attraverso
alla divisa sforzesca.. solcato da rughe profonde. arducci, iii-19-331
, lat. undàtus 'ondato, marezzato', da undàre (v. ondare).
ricercati per il pelame folto e lucido da cui si confezionano pelliccie molto pregiate;
dotta, lat. scient. ondatra, da una voce indi gena nordameric
là. eneide volgar., 19: da canto dritto è quello luogo pericoloso
unde), avv. a indicare moto da luogo: da dove, donde.
. a indicare moto da luogo: da dove, donde. -anche nelle espressioni
, donde. -anche nelle espressioni da onde, d'onde.?
-con funzione di pronome relativo: da cui, dal quale, dalla quale
dante, inf., 12-7: da cima del monte, onde si mosse [
-a indicare il dipartirsi, lo svolgersi da una base di appoggio o da un
svolgersi da una base di appoggio o da un sostegno. ugurgieri, 55:
, le quali. -anche nelle espressioni da onde, per onde, per d'
, e onde andarono e tornarono ancora da capo colla detta compagnia degl'inghilesi,
si passa / quando uom col timon dritto da palermo / per venirsene a napoli si
non temea d'aver quella giornata / da desiar la luce di sant'ermo. segneri
sia la sua uscita. s. bernardino da siena, 314: or considera e
stati e offici degli uomini, e da quella parte onde lo vede più debole e
più acconcio a cadere lo combatte. guido da pisa, 1-97: ben dice dante
interrogativa diretta o indiretta. giacomo da lentini, 42: cantando in gioia vivo
5. a indicare origine, provenienza: da dove, da quale origine, ecc
origine, provenienza: da dove, da quale origine, ecc. -anche nelle espressioni
ciò che là unde vene si ritegna / da fin piacimento / per dolce pensamento -tutte
ogne ben solo merzé saria. bartolomeo da s. c., 22-2-2: questi
in modo di colloquio o ragionamento trattato da più persone, di onde facilmente si
. -con funzione di pronome relativo: da cui, dal quale, dalla quale
auro, ond'ò gran male. ruggerone da palermo, 166: dolci è lo
non trapassi, / esser conviene un termine da onde / lo suo contrario più passar
(1-iv-200): essi fanno ritratto da quello onde nati sono: essi son per
/ « unde si move? » « da uno sguardo, amore! ».
caro, 1-204: a tanto rumor, da l'antro uscito / il gran nettuno
le figure sì sottili, se non da una più che ordinaria applicazione d'ingegno?
onde lo conoscesti? ti fu raccomandato da buoni? carducci, 888: onde venisti
le singolarità di un sostantivo che funge da aggettivo, più che i palpiti di
e di qual parte venite. francesco da canni, lxxxviii-n-572: capo di ghiozzo
i-1-366: poiché tutti i corpi sono da lui composti non d'altro che degli
che degli stessi quattro elementi, rimanevagli da spiegare onde tanta diversità de'corpi.
dovenia. anonimo, i-477: guardati da noi far nullo sembiante / ond'ella possa
forza talor, di là non passa / da la spoglia ond'io vo caduco e
indicare l'agente o la causa efficiente: da cui, dal quale, dalla quale
core avinto. tassoni, 290: sparga da gli occhi in tanta copia umori /
'l morir ne doglia / però che da noi stessi ne diparte, / sapete
con cui, di cui. pietro da bascapè, v-189-201: lo pan avrà con
i-585: lo core è sempre giudicato / da gli occhi che gli mostrali lo piacere
e stabilito il 'punto di vista 'da cui bisogna guardarle. 12.
d'alegramento. -di dovunque, da qualsiasi parte (e può indicare moto
qualsiasi parte (e può indicare moto da luogo, origine, provenienza).
cittade, e onde fussono, che da infermitade erano tenuti e toccavano il suo
per che n'ha ben d'onde da vero, dopo le tante meschi- nevoli
onde liberare l'italia! [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
nell'espressione d'onde. giacomo da lentini, 20: gentile ira mi piace
, / infin tanto ch'egli ha danar da spese: / ond'e'si crede
apparate a bene fare. 5. caterina da siena, vi-3: è [la
è impossibile si mantenghino. onde è da notare che, nel pigliare uno stato
voce panromanza, dal lat. unde 'da dove, donde '(da
da dove, donde '(da accostare probabilmente a ubi 'dove 'e
attestata) * ondeare, denom. da onda, forse sul modello o per influsso
, unde che), avv. da qualunque parte, da qualunque luogo (e
, avv. da qualunque parte, da qualunque luogo (e può indicare moto
qualunque luogo (e può indicare moto da luogo o, anche, provenienza,
i-16: ondeché si tragga vento, o da mano ritta o da sinistra, se
vento, o da mano ritta o da sinistra, se la ragione della mente nostra
borghini, 6-iv- 171: si può da qui cavare che ella fusse, in que'
ha valore consecutivo). guido da pisa, 1-24: volse tornare in egitto
i tuoi danari. = comp. da onde e che1 (v.).
, 1117: era per lui quell'isola da quando / spuntò sull'ampio ondeggiamento azzurro
/ e maraviglia d'isole dipinte / da lo smeraldo di perpetui mirti. carducci
, 13-368: ondeggiamento di una culla da bambino. 4. ondulazione del terreno
la ricoperse con un vetro a difenderla da quel po'd'ondeggiamento che è sempre
dagli antichi intendevasi. baruffaldi, iii-164: da i sali acri del tabacco morsicate quelle
appelliamo. campania, 16-49: l'aria da quel centro, ove il tremore /
operazioni ritornando su 1 fine d'agosto da torino l'ambasciadore bettunes,...
d'arco. = nome d'azione da ondeggiare; cfr. fr. ondoiement (
zanobi da sfrata [s. gregorio magno volgar.
dove inabissata in vortici, dove sollevata da i venti fino alle stelle. salvini
: qual raggio di sole / che riflettendo da una conca d'acqua / a l'
e ventillante all'aure / candida insegna, da purpurea fascia / da gli uni angoli
candida insegna, da purpurea fascia / da gli uni angoli a gli altri attraversata.
concedevano il travedere le ondeggianti sue vesti che da lontano ancor biancheggiavano. codemo, no
, oscilla. casoni, 162: da la culla ondeggiante / cura d'amor ti
tenebra azzurra! mi sentivo tutto avvolto da questa ardita, ondeggiante, sussurrante, misteriosa
17. figur. che è tormentato da dubbi, da incertezze; irresoluto,
figur. che è tormentato da dubbi, da incertezze; irresoluto, indeciso, esitante
indeciso, esitante, incerto; turbato da pensieri angosciosi, affannosi (una persona
poco chiaro. 19. accompagnato da dubbi, sospeso nell'indecisione, nell'
, 750: costui [san paolo] da molto più crudele diluvio ondeggiante liberò tutto
tempeste di mille errori di perfidia ondeggiante, da quel perverso di giuliano apostata era combattuta
linee ondeggianti e spesso interrotte e nascoste da altri fatti più appariscenti, mettono la
voci strane, voci fantastiche gli giungono da ogni parte dell'universo...
, iii-28-148: la facoltà di lettere da un numero di alunni ondeggianti fra 2
. il mare). zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
modo, forse non agevole a indovinarsi da ognuno, proseguire il lor ondeggiare a
leggiero della luna, che vi si specchiava da mezzo il cielo. -ant
caso una flotta di corsari, fu da quelli aiutato. bacchelli, 1-iii-770:
. bacchelli, 1-iii-770: improvvise venivan da scheggio di granate e da palle di
improvvise venivan da scheggio di granate e da palle di shrapnel le ferite e la
come se all'improvviso fossero diventati così leggeri da lasciarsi movere dal vento.
rami..., lassandosi ciondolare da quelli, lanciandosi il primo di sotto con
ondeggia e gira e guizza / che da lui si sottrae, da lui si slaccia
/ che da lui si sottrae, da lui si slaccia. 10. scendere
: cota'veli sono lunghi e larghetti da capo, e sempre si vanno verso
nonna lucia: / la signora lucia, da la cui bocca, / tra l'
campagna. -vibrare (un fluido attraversato da un'onda sonora). algarotti
ombre fatte sopra la superfizie de'corpi da vari obietti usino ondeggiare con vari torcimenti
15. avere un andamento caratterizzato da rilievi e depressioni; distendersi in piccoli
del suo valore mostrato nelle imprese passate, da ogni parte attorno gli ondeggiava. marino
. s. maffei, 7-27: chi da le umili, aove il volgo ondeggia
, un ondeggiar della calca urlante trabalzata da destra a sinistra. misasi, 1-49:
, di lingua, ecc.; passare da un'opinione, da uno stato d'
.; passare da un'opinione, da uno stato d'animo, da un partito
opinione, da uno stato d'animo, da un partito all'altro; essere incerto
e le virtù. s. bernardino da siena, 73: significa il mare lo
dubbi. tenca, 1-163: le correzioni da lui fatte al suo romanzo palesavano già
lui fatte al suo romanzo palesavano già da qualche anno il segreto di quella mente
numerati. 18. essere agitato da traversie, da tribolazioni, da prove
18. essere agitato da traversie, da tribolazioni, da prove gravi e dolorose
agitato da traversie, da tribolazioni, da prove gravi e dolorose; essere in una
era torbida. - ma voi, da buona pilota, la liberaste dagli scogli.
onde salvar la città che ondeggiava travagliata da tanti umori, da tante parti diverse
che ondeggiava travagliata da tanti umori, da tante parti diverse. gioberti, 9-ii-173:
; mettere in pericolo. zanobi da strafa [s. gregorio magno volgar.
lxxviii- 11-389: cuossì ondegiata / era da varie amorose procelle / diversamente in l'
e ventagli. = denom. da onda, col suff. dei verbi frequent
turbato, angosciato, tormentato. zanobi da sfrata [s. gregorio magno volgar.
. massaia, xii-82: il terreno da noi battuto... era leggiermente
corpo [della civetta] è da un biancastro tirante al rosso ed ondeggiato
di ciambellotti. = nome d'agente da ondeggiare. ondeggiatura, sf. letter
cittadina. = nome d'azione da ondeggiare. ondéggio, sm.
locomotiva. = deverb. da ondeggiare. ondeónque, v.
ondette dell'acqua stagnante, dopo che da alto vi sia caduto un sassetto.
. = voce dotta, comp. da onda e cerchiato (v.),
gr. àpcplaà. 05 (comp. da àpcpt 'intorno 'e &x£ àx6 <
. = voce dotta, comp. da onda e dal tema del lat. fette
= voce dotta, comp. da onda e fremente (v.).
la leggenda di nixa, l'ondina celebrata da byron, la quale attirava col gioco
= voce dotta, comp. da onda e natante (v.).
ondìneo, agg. letter. popolato da ondine. buzzi, 123:
nenie teutone. = deriv. da ondina. ondisonante, agg.
= voce dotta, comp. da onda e sonante (v.).
. fr. colonna, 2-8: da impetuosi e undisoni torrenti...
dotta, lat. undisónus, comp. da unda 'onda 'e dal tema
lucini, 5-167: lontano, fuori da questa buona città, cui sovrastan la
dotta, lat. undivàgus, comp. da unda 'onda 'e dal tema
. = voce dotta, comp. da onda e dal tema del gr. yp&pw
più grave. = nome d'azione da ondoleggiare. ondoleggiarne (part. pres
ant. chiunque. rainerio da perugia volgar., v-64-16: promettendo voi
redi et a. ccui elli la desse da ondomo legitimamente difendare. =
= voce di area umbra, comp. da onde (scrittura iper- corretta per onne
dei venti. = deriv. da ondoso. ondóso (ant.
-battuto, bagnato dalle onde del mare o da un fiume (una spiaggia, una
. ciro di pers, 207: da l'alta poppa d'oro / co 'l
fu prigioniero. lalli, 8-123: da te gran tebro fiano al mar condurti /
alfieri, 8-348: un sol lembo da pria di cielo immenso / offusca all'orlo
teneva in capo una fucina, / da ondoso fumo e nera fiamma involta.
1-145: scorra questo [liquido umore] da qualunque parte / vogliasi, hai diligente
. 13. letter. composto da persone in gran movimento (una folla
. gadda conti, 1-485: una orchestra da ballo, da un folto di palme
, 1-485: una orchestra da ballo, da un folto di palme, cominciò ad
infinite anime ignoranti... come da sirena incantate sono state col loro nocchiere
incantate sono state col loro nocchiere riversate da lucifero nell'ondoso mare d! venere
= dal lat. undòsus, deriv. da unda 'onda '. ondùa,
voce di area tose., comp. da uno e due (v.).
acqua sembra un ammasso di bitume / da 1 pigro ondolaménto, / ne '1 pomeriggio
suoi gesti, dalle sue mani, da ogni lieve ondulaménto del suo corpo usciva non
una modista. = nome d'azione da ondulare. ondulante (part.
di tinta diversa, parallele e ondulanti, da lontano sembrano d'agata.
bardotti, su cavalli e su buoi da l'andatura ondulante. 6.
polso, quando è grande ed agitato da certo movimento successivo, continuo, ineguale
. 33). = deriv. da ondulare. ondulare, intr. (
argentee alla luna.. essere mosso da una brezza leggera (l'aria).
lat. tardo * undulare, denom. da undùla (v. ondula)
ondulativi. = agg. verb. da ondulare. ondulato (ant. ondolato
terreno ondulato, vasto, roso da frane, rigato da tor
, vasto, roso da frane, rigato da tor renti, con qualche
, fini e biondi, parevano fìssati da un velo di cera. 5
per imballaggio ottenuta dalla paglia e costituita da un foglio increspato incollato e pressato su
pressato su un foglio piano, oppure da un foglio increspato inserito fra due fogli
gialla ordinaria di paglia, del peso da 80 a 300 grammi il metro quadrato
. corrente elettrica ondulata: corrente ottenuta da una corrente alternata monofase mediante l'uso
tipogr. filetto ondulato: filetto costituito da una o più linee serpeggianti. arneudo
fatta a onde... fu fatta da caia cecilia... e fu detta
filato di seta o di raion formato da due fili, di cui uno è sottile
. undulàtus (varrone), deriv. da undùla (v. ondula);
in corrente alternata. -apparecchio, costituito da un galvanometro provvisto di una scrivente,
radiotelegrafici). = nome d'agente da ondulare. ondulatòrio (disus. ondolatòrio
), agg. geofis. caratterizzato da oscillazioni in senso orizzontale, provocate da
da oscillazioni in senso orizzontale, provocate da onde sismiche superficiali (un movimento tellurico
solito nei terremoti e per lo più da oriente verso occidente andava. baldasseroni,
1834 la città di pontremoli fu afflitta da replicate scosse ondulatorie di terremoto. ferd
, pizzicante. = deriv. da ondulato. ondulatura, sf. letter
. faldella, iii-56: quella ninfa da fornello strizzò l'occhio e con una
occhio e con una ondulatura del capo da destra a sinistra chiamò fuori il padrone
infami. = nome d'azione da ondulare. ondulazióne (disus.
tra gli scogli un'armonia sommessa, misurata da pause eguali. bacchelli, ii-261:
ii-261: il mare, scuro e pesante da parer di piombo, fiottava sotto lo
3. conformazione di un terreno caratterizzata da una successione di rilievi e di avvallamenti,
fitta trama dei raggi che battono uguali da tutte le parti. p. levi,
13. fremito, brivido che nasce da una sensazione o da un'emozione intensa
brivido che nasce da una sensazione o da un'emozione intensa. bertola, 122
le ondulazioni d'un'anima che passa da una finta rigidezza a un intenerimento improvviso
la tangente ha contatto di molteplicità espressa da un numero pari superiore a due.
bagnate al rotolo di ondulina che faceva da spalliera alla panchetta. =
alla panchetta. = deriv. da ondulare. ondulìo, sm. letter
di quell'acqua. = deriv. da ondulare. ondulosità, sf. letter
prescritte dai fiumi. = deriv. da onduloso. ondulóso, agg. sinuoso
come una ghitarra. -che nasce da forme armoniosamente sinuose. linati, 17-137
sullo scambio. = deriv. da ondulare-, cfr. fr. onduleux (
avv. ant. e letter. da qualunque luogo, da qualunque parte (e
e letter. da qualunque luogo, da qualunque parte (e può indicare moto
qualunque parte (e può indicare moto da luogo o provenienza). federico
, ondunque ella s'attinga, o da fontane o da fiumi o dal mare,
s'attinga, o da fontane o da fiumi o dal mare, v'arda innanzi
sono sparte. = comp. da onde e [dov] unque (v
gr. 6vetpo7ropt7t6 <;, comp. da ftveipot; 'sogno '(di origine
pianga pianeta onenessuna. = comp. da on [n] e e nessuno (
dotta, lat. onerare, denom. da onus onèris (v. onere
semplicemente oneraria, sf.): nave da carico, da trasporto. -in partic
sf.): nave da carico, da trasporto. -in partic.: unità
flotta militare. -convoglio onerario: formato da navi mercantili. giuseppe flavio
quantità di navi onerarie e di barconi da carico tirati contr'acqua su pel danubio
carico tirati contr'acqua su pel danubio da bufali. papi, 1-2-271: quindici
di ventimila uomini... fecero vela da brest ai 26 glaciale. botta,
roma cominciavano a farsi scarse, partivano da alessandria i convogli onerari, scortati da
da alessandria i convogli onerari, scortati da navi da guerra. = voce
i convogli onerari, scortati da navi da guerra. = voce dotta,
dotta, lat. onerarius, deriv. da onus onèris (v. onere
oneràrio2, agg. dir. gravato da un onere. tramater [s.
), agg. dir. gravato da un onere (nel senso di peso economico
ant. carico, aggravato. domenico da prato, 1-ii-339: io, rinovellando nella
tardo oneratio -dnis, nome d'azione da onerare (v. onerare).
(e tale connessione può dipendere o da ragioni puramente tecniche e sociali, intrinsecamente
che richiede un determinato costo; o da ragioni puramente normative, cioè di una
ma più spesso dipende al tempo stesso da ragioni tecnico-sociali e da una norma di
al tempo stesso da ragioni tecnico-sociali e da una norma di legge che attribuisce loro
, 1489: 'cosa gravata da oneri o da diritti di godimento di
1489: 'cosa gravata da oneri o da diritti di godimento di terzi '.
'. se la cosa venduta è gravata da oneri o da diritti reali o personali
la cosa venduta è gravata da oneri o da diritti reali o personali non apparenti che
: le spese sostenute un tempo anche da privati in forza di appositi obblighi negoziali
enti patrimoniali ecclesiastici) dallo stato e da enti pubblici per sopperire alle necessità materiali
(o che dovrebbe essere tale) da una determinata situazione e specie dal ricoprire
ipotesi particolari previste dal diritto pubblico e da quello tributario come in materia di tributi
un terzo; lo stesso obbligo che da tale clausola sorge a carico del beneficiario
, 793: la donazione può essere gravata da un onere. il donatario è tenuto
lat. tardo onerosìtas -àtis, deriv. da oneròsus jv. oneroso).
, agg. grave, gravoso, duro da sopportare sia dal punto di vista economico
pena. vincenzo maria di s. caterina da siena, 71: li tributi
quanto debba riuscirmi oneroso l'esser rimasto da 15 mesi privo del benché minimo sussidio
s. illustrissima potuto trattarmi così crudelmente da profano con un augurio di buone feste
1445: l'annullamento che non dipende da incapacità legale non pregiudica i diritti acquistati
terzi di buona fede. -gravato da un onere (un legato o un'altra
dotta, lat. onerósus, deriv. da ontis onéris (v. onere
di tuo alcuno detto o fatto arai da penterti. guidiccioni, i-47: o rara
stato basso, / ancorché oppresso sia da povertade, / che fare il gran signore
onestade delle contra a te poste cose, da tutti cose conosciute rammemorasti. b.
2-7 (1-iv-180): il re, da una reale onestà mosso, subitamente rispose
tutt'i modi rifiutava d'essere veduta da gli uomini. -nei limiti dell'
stessi. anonimo, i-554: da poi ch'amore è nato'/ nel core
, / il pivo tuo tornò l'altrier da napoli, / sicch'abbi i tuo'
parte né dalla nostra ci ho conosciuta da biasimare: continua onestà, continua concordia,
, vili-195: l'istesso si ha da dire delli libri che contengono facezie o motti
... libraro, che era prevenuto da codesto reicent, ci ha fatte mille
, e spezialmente delle vergini. francesco da barberino, iii-147: di'com'era
infedeltà? -come personificazione. francesco da barberino, ii-44: c'è una donna
coprirsi le nudità più vergognose davanti e da dietro con que'libonghi ch'abbiamo introdotti
bellezza nei gesti e nei modi tali da suscitare sentimenti di ammirazione e di rispetto
. opportunità, utilità, convenienza indotta da ragioni di giusto riguardo, di misura (
, che tu non pratichi in banchi; da questi in là, va'poi dove
: l'arbitrio delle nozze sin già da principio per onestà e non per necessità
cessione salva onestà: trasferimento di beni da un debitore a un creditore tale da non
beni da un debitore a un creditore tale da non danneggiarne la posizione sociale (ed
di cessione de'beni che si facciano da un debitore oberrato ai di lui creditori
. pubblica onestà', vincolo che deriva da un matrimonio invalido (sia esso consumato
sia esso consumato o no) oppure da un pubblico o notorio concubinato e che
risulta dalli sponsali di futuro, overo da un matrimonio non solenne e invalido il
elenco e riscoteva la tassa; formata da un consiglio elettivo, costituito per lo
consiglio elettivo, costituito per lo più da otto membri (detti ufficiali dell'onestà
non seguitino molti dissensi che si commettano da alcune persone inoneste per non esser descritte
, lat. honestas -àtis (forma aplologica da un più ant. * honestitas -stis
. * honestitas -stis), deriv. da honestus (v. onesto),
a giudicare, onestamente, se è arrivato da pochi minuti? -in modo
... devo avvertirti subito che da noi ti divertirai poco. 2
i-145: le donne che vanno a'conviti da principio sono costumate e onestamente vestite,
compose il corpo suo sopra quello. zanobi da strafa [s. gregorio magno volgar
mutati e nomi. s. bernardino da siena, 426: onestissimamente [la madre
male infinito che non possa onestamente ricompensarsi da verun profitto. carducci, iii-24-132:
onestamente al sassatello ed a m. erculano da cesena suoi servidori. -con
congedo, il più onestamente che potei, da tutta la compagnia. -senza
quanto eravate voi sopra ogni altra donna da lui, se in parte si trovava dove
onestamente usa la sua ragione. paolo da certaldo, 121: l'uomo non
299: dalla rosta sino alla lupara hanno da stare cavalli per li monti con cani
ragioni e spiegazioni apparentemente vere in modo da far credere giusto e onesto ciò che
: e'purga il ventre, ella è da marito, e'fanno figliuoli. ariosto
ltmperadore, il re arrigo, chiamato da essi,... avea divolgati splendidi
sposa in casa, riconosceva tanta gravità da onestare perfino il ritiro di una promessa,
estese alle malignazioni della lantision, tali da fornire materia sufficiente per onestare la sua
beltà [le signore laura bobba e anna da san giorgio], si conosce che
piovano arlotto, 4: fu cordialmente amato da duo pontefici, da molti cardinali e
fu cordialmente amato da duo pontefici, da molti cardinali e più nobilissimi uomini,
re alfonso, sapientissimo re di napoli, da edovardo re d'inghilterra, che l'
e onestorono e di pecunia e panni da mantelli e veste. -far aumentare
presunzion nostra nel vizio,... da questi congiugnimenti medesimi tolsero le leggi i
; ornare ', denom. da honestus (v. onesto).
per esprimere gratitudine). guidotto da bologna, 1-38: e sempre sia scaltrito
alberti, i-184: a me mai parrebbe da biasi -preoccuparsi del proprio onore
questi discorsi vaghi -sostant. et onestati da tali apparenze, impegnarono anche il chiaro davanzati
'libido sentiendi ', cacciata da una parte, ritorna in forme più
mento). agli ingegni da intenerire il figliuolo con tutte le carezze,
provenz. onestetat e onestedat, deriv. da un lat. * honestitas -dtis (
della merce venduta (o che deriva da tale comportamento). manzoni
d'onesta donna che mi sarei confessata da lei, sì spiritai mi parea!
ne le botteghe di maestro dino / fin da l'aurora l'opere son pronte.
vogliam dire, non è un bene distinto da tutti quei beni che per loro natura
, 34-151: fia ricondotto in parte / da verace saper, l'onesto e il
le malizie de le cose odiare e procurare da esse di partire. boccaccio, dee
nel quale io ho portati i figliuoli da voi generati sia da tutti veduto, io
portati i figliuoli da voi generati sia da tutti veduto, io me n'andrò
, perciò seguito a scrivere... da questa schiavitù del gioco vorrei francarmi.
; obiettivo, equilibrato, non indotto da malanimo (un giudizio).
, venerare la gran figura di girolamo da praga. -che contiene un'affermazione consona
letto] nell'umile mia cella / da carte ingombra e da volumi onesti.
umile mia cella / da carte ingombra e da volumi onesti. -con litote
ciò le disoneste cose... da celare all'amico, per ciò che chi
divenir non onesto. -che muove da schiettezza; franco, sincero. erizzo
buona. bembo, 9-1-255: astretto da persona a cui negar non posso cosa onesta
, cercato, studiato in modo tale da non offrire la possibilità di obiezioni, dicritiche
(ma è in realtà) motivato da secondi fini (un pretesto).
mancano pretesti e cause in apparenza onestissime da farlo e già pubblicate da lui, tutte
apparenza onestissime da farlo e già pubblicate da lui, tutte pertinenti al ben pubblico
. caro, i-253: -che ha da far gisippo con la mia donna?
; commendabile, lodevole. bartolomeo da s. c., 172: volesse
delle nostre santissime e verissime leggi passerò da questa vita con una onesta morte.
. -originato, motivato, sostenuto da intenzioni lodevoli. ariosto, 4-33
quantunque in apparenza onesto, era fomentato da molto male soddisfazioni quasi di tutta quanta
1-xxxiv-96: una preghiera così onesta venuta da un fratello non dovea temer di ripulsa.
, raccontate in diece giorni, da una onesta brigata di sette donne e di
rustico e non si dee cavalcare da onesto uomo. leggenda aurea volgar
dotata di tante chiese e abitata da tante oneste e onorate famiglie. g.
il padre mio, ch'origin trasse / da stirpe onesta. a. tiepolo
di vendetta è 11 perdonare. paolo da certaldo, 155: il fanciullo maschio
il coloredell'abito). francesco da barberino, 1: per vestire l'altre
abbia posto l'assedio. s. bernardino da siena, ii-322: piglia tutti e
cariteo, 88: io cheggio da vostr'occhi onesta pace. nardi,
il quale, assaltato in quel tempo da due sì potenti re, non si poteva
effeminati che forti. -abitato da persone dabbene, degne di rispetto,
'1 nome nostro s'onorava. buonaccorso da montemagno il giovane, 2-13: riferendo
sua gioventù a cangiar cielo e passar da napoli, patria sua, fino a lione
la fede di nascita onesta e civile, da rilasciarsi dal gonfaloniere. bastano
gli fosse a ciò sapere, pur mosso da più onesto -divenuto famoso, illustre
pure in terzine. euridice è veduta da pastore orindio, che ne innamora ed
scopi volponi, 2-473: violinisti indignati da un onesto rumore che ha interrotto il
pigliar mal francese e di non lasciarsi spogliare da una pettegola. zena, 1-552:
alle condizioni, alle generale, da cui deve ottenere qualcosa, pagando il
donna nostra che fue onestissima. francesco da barberino, i-49: donna saggia et
calzoni] senza reprensione / i dì da lavorare e delle feste. tasso, 2-17
era molto, piangendo amaramente colà dove da altri non potea essere veduta e facendo di
donna onesta. verga, i-35: da quel giorno nessuna ragazza onesta le rivolse
dio del suo vivere onesto. fausto da longiano, iv-86: fu di
nel linguaggio, nei modi, tali da suscitare sentimenti di ammirazione e di rispetto
la donna è onesto / che sia condotta da quei birri a morte. g.
, determinato o, anche, giustificato da validi motivi; plausibile, ragionevole;
propria vita, ciò che è pubblico da ciò che è privato, che ecciti l'
empiano... assai leggier cosa è da comprendere a chi vi vuole riguardare.
vino. pea, 1-92: tutte sbiasciucate da un unguento di farmacia, nella speranza
monumento, onesto di plastica, modellato da urbano lucchesi. serra, 1-147:
onesti accoppiamenti degli alberi. -sonato da un musicista esperto, diligente ma privo
frutto, per sé di ragione è da laudare marsilio ricino, 3-15: il male
più se queste doti fussino state accompagnate da animo più sincero e amatore dell'onesto
, se pur l'onesto è diverso da l'utile. ma non estimo che si
* ciò che piace alla natura farsi da noi '. f. m. zanotti
presto / che quel non è mestier da abborracciare: / però si contentanti dell'onesto
o convenevole. -far l'onesta da campi: ostentare un falso pudore,
dotta, lat. honestus, deriv. da * bonus -iris, forma arcaica di
), sul modello di funestus, da fùnus -iris (v. funesto);
d'oggi. = comp. da onesto e uomo (v.).
sf. ant. decenza. francesco da barberino, iii-410: nudo l'ò facto
manto. = voce dotta (coniata da francesco da barberino per esigenze di
= voce dotta (coniata da francesco da barberino per esigenze di rima)
esigenze di rima), deriv. da onesto. oneversità, v. università
ò ^ tpàxivoc;, deriv. da òpi ^ axiov (v. onfacio)
657: l'omphacio, chiamato volgarmente da noi agresto, facciamo noi, per condimento
del vino detto omphàcio fu inventore nicandro da berina; faceasi di labrusca, et
dal gr. óprpàxiov, deriv. da isprpaj; - axo <; 'uva
[plinio], 585: lo aparine da alcuno è detto omphacocarpon, da
da alcuno è detto omphacocarpon, da altri philantropon: è ramoso e pi-
, 27-5: lo apparine è da alcuni chiamato onfacocarpo e da altri filantropo.
è da alcuni chiamato onfacocarpo e da altri filantropo. = voce dotta
gr. òfzpaocfyxexi-ito;, comp. da &f * pocl; -ax< < (v
= voce dotta (registr. da bonsi nel 1794), lat. scient
= voce dotta, comp. da onfalo ed ectomia (v.);
. = voce dotta (coniata da bonsi nel 1794), comp. dal
stipite e le foglie delle palme da dattero, dan neggiando notevolmente
= voce dotta (registr. da bonsi nel 1794), lat. scient
ò ^ kpocxix6 <;, deriv. da óf * paxó£ (v.
principio delsecolo. = deriv. da onfalo. onfalite (disus.
= voce dotta (registr. da bonsi nel 1794), deriv. da
da bonsi nel 1794), deriv. da onfalo. onfalo,
del mare, o, fra gli altri da pindaro, il bosco situato presso enna
delfi o della terra: punto contrassegnato da una pietra sacra, situata nel santuario
, il centro della terra (e da antiche descrizioni e figurazioni vascolari sembra che
ricoperta ritualmente di lana intrecciata, circondata da due colombe o da due aquile d'
intrecciata, circondata da due colombe o da due aquile d'oro); era
gr. òpcpotxé ^ 'ombelico 'e da corion (v. corio1).
= voce dotta (registr. da bonsi nel 1817), lat. scient
= voce dotta (registr. da bonsi nel 1794), lat. scient
. dal gr. òppaxót; 'ombelico', da epiplo (v.) e dal
. = voce dotta (registr. da canini nel 1865), comp. dal
(jkpccxó <; 'ombelico 'e da flebite (v.).
gr. bycptxkòc; 'ombelico 'e da genesi1 (v.).
= voce dotta (registr. da marchi nel 1828), comp. dal
= voce dotta (registr. da marchi nel 1828), lat. scient
feto e nell'adulto è rappresentata da un ramo arte rioso che
= voce dotta (registr. da chambers nel 1749), comp.
gr. ftumaxó ^ 'ombelico 'e da mesenterico (v.).
òficpotaó ^ uj ^ oi, comp. da ópepaxó ^ 'ombelico 'e tj
gr. òfjrpaxòt; 'ombelico 'e da ptosi (v.).
= voce dotta (registr. da omodei nel 1828), comp. dal
persoon: è denominazione nuova, proposta da necker. = voce dotta,
plur. -i). mostro affetto da onfalositia. lessona, 1023:
onfalositia. = voce registr. da canini nel 1865: cfr. onfalosita.
propria autonoma. = deriv. da onfalosita. onfalosito, v.
6 ^ 0x6 ^ * ombelico 'e da spinoso (v.).
. = voce dotta (registr. da bonsi nel 1794), comp. dal
onfalottico aggiunto di lente convessa e vetro da occhiali da ogni parte convesso. =
di lente convessa e vetro da occhiali da ogni parte convesso. = voce dotta
* pax6 <; 'ombelico 'e da ottico (v.).
cesare, 107: i'ò buono comiato da tali signori, com'elli àe nell'
àe nell'onferno di te seguire. felice da massa marittima, xliii-236: son giù
sodomiti] nell'inferno seppelliti, / da quelle furie fracassati e torti. pagliaresi
= deriv., per assimilazione regressiva, da anfodillo, forma secondaria di asfodèlo (
. i maschi di questi sono chiamati da alcuni donaci e da alcuni auli, e
questi sono chiamati da alcuni donaci e da alcuni auli, e le femine oniche
seguitava i tanti tordi invischiati che cadevano da gli arbori e chi cercava quelli che si
in declivio formando un piccolo seno circondato da salici e da alcuni onizzi quasi secolari
un piccolo seno circondato da salici e da alcuni onizzi quasi secolari. =
= voce di area sett., da un lat. * alniceus, deriv.
un lat. * alniceus, deriv. da alnus (cfr. r. e
striature o zonature caratte rizzate da forti distacchi di tinta (ed è tanto
d'agata e d'onici / fùr da la musa mia solo notati. baldinucci,
landino [plinio], 798: parmi da dimostrare la natura della gemma onice per
di testi... pare spiccarsi da una incisa onice antica. d'annunzio,
, comp. dal gr. 6vu5-ux°c e da atrofia (v.).
dal gr. 6vu ^ -ux°c 'unghia'e da ectomia (v.).
de'cefalopodi, affini alle seppie, stabilito da lesueur, i quali ebbero tal nome
. del n. 1 è registr. da omodei nel 1821. onìchilo
buon odore, sono le onichine lodate da columella più delle nostrane. b. del
far che chi seco la porta sarà onorato da tutte le nazioni. baldinucci, zzi
. garzoni, 1-907: il corsuccio da sacorbaro, nel suo
bisso che seta come la nostra prodotta da cavalieri. = voce dotta,
dal gr. òvùxiv< <, deriv. da 6vu? -ux°s (v.
^ ìtu; -l-nso ^, deriv. da &vu£ -ux< < (v. onice)
anche sostant. = deriv. da onice. onìcio, v.
ereditaria a trasmissione autosomica dominante, caratterizzata da aplasia o ipoplasia della rotula, da
da aplasia o ipoplasia della rotula, da rigidità articolare delle ginocchia e dei gomiti
articolare delle ginocchia e dei gomiti, da ipoplasia delle unghie, da speroni ossei
gomiti, da ipoplasia delle unghie, da speroni ossei sulle ali iliache.
. rvul; -ux< < 'unghia 'e da artrosi (v.).
; 'corno '; è registr. da canini (nel 1865).
. dal gr. 'unghia 'e da distrofia (v.).
6vui; -ux< < 'unghia 'e da ectomia (vi onicofagia, sf
. -gi). medie. affetto da onicofagia. -per estens.: affetto da
da onicofagia. -per estens.: affetto da nevrosi, da manie, da tic
estens.: affetto da nevrosi, da manie, da tic; che appare tormentato
affetto da nevrosi, da manie, da tic; che appare tormentato da angosce
manie, da tic; che appare tormentato da angosce, da dubbi, da problemi
; che appare tormentato da angosce, da dubbi, da problemi esistenziali (e ha
tormentato da angosce, da dubbi, da problemi esistenziali (e ha valore iron
lati della bocca; il tronco porta da 14 a 43 paia di zampe laterali
di piccola e media statura, caratterizzati da un'unghia cornea nascosta fra i peli
6vu$ -vx. 'k 'unghia e da yotx>j 'donnola '; è registr.
gr. &vu£-uxo <; 'unghia 'e da genesi1 (v.).
. = voce dotta (registr. da bonavilla nel 1819), comp.
. ^ &vu5 -ux
gr. 6vul; -uxo£ 'unghia 'e da madesi'(v.).
. ammorbidimento di un'unghia, causato da un processo degenerativo. = voce dotta
. 8vu ^ -ux°? 'unghia 'e da malacia (v.).
. malattia delle unghie, prodotta da funghi parassiti, che ne provocano
zoccolo degli equini, che risulta solcato da una cavità la quale ne altera la
ftvu ^ -ux0? 'unghia 'e da micosi (v.); è
6vu ^ -ux< < * unghia 'e da ptosi (v.).
in senso longitudinale, fragili, solcate da fenditure, soggette a esfoliazione.
. 6vul; -ux< < 'unghia 'e da schisi (v.).
delle unghie (e può essere causata da malformazioni congenite, da traumi, da
può essere causata da malformazioni congenite, da traumi, da affezioni parassitane, dalla
da malformazioni congenite, da traumi, da affezioni parassitane, dalla presenza di dermatosi
parassitane, dalla presenza di dermatosi, da alterazioni del metabolismo conseguenti a stati febbrili
appartenenti alla classe cefalopodi, caratterizzati da tentacoli provvisti di unghie. tramater [
e della sezione delle licoperdiacee, stabilito da persoon, che comprende piccoli funghi che nascono
genere onigena; comprende tre generi caratterizzati da asco- carpi con lungo peduncolo.
gr. àvéojjuxi 'compro 'e da mania (v.); è registr
. -ci). che è affetto da oniomania. - anche sostant.
simboli onirici delle aste, della cannetta da scrivere e dei ferri sognati da emilia
cannetta da scrivere e dei ferri sognati da emilia, resterebbe di parole. calvino,
. = voce dotta (registr. da sante de sanctis nel 1859),
stati confusionali, forma di narcolessia caratterizzata da allucinazioni ipnagogiche, per lo più visive
, insorgenti nello stato di veglia, e da determinate reazioni affettive e motorie (e
, esito letale); può essere causata da malattie infettive che colpiscono il sistema nervoso
che colpiscono il sistema nervoso centrale, da intossicazioni esogene, da insufficienze vascolari cerebrali
nervoso centrale, da intossicazioni esogene, da insufficienze vascolari cerebrali, da tumori cerebrali
esogene, da insufficienze vascolari cerebrali, da tumori cerebrali, da traumi cranici e
vascolari cerebrali, da tumori cerebrali, da traumi cranici e, in generale, da
da traumi cranici e, in generale, da stati patologici legati a una diminuzione della
= voce dotta, deriv. da onirico]; è registr. dal d
cura delle nevrosi ossessive, di quelle da angoscia, nell'isteria e in alcune tossicomanie
dal gr. &veipo£ 'sogno 'e da analisi (v.).
.. secondo un fenomeno frequente che da sé solo costituisce uno dei casi più
interpretare i sogni ', deriv. da òveipoxptti ^ (v. onirocrito);
di sogni. = deriv. da onirocritica', per il n. 2 è
, gr. òveipoxpltyji;, comp. da 6veipo <; 'sogno 'e
dotta, gr. òveipoxpiola, comp. da ftveipcx; 'sogno 'e dal
. medie. forma di schizofrenia caratterizzata da disturbi del sensorio quali illusioni e disorientamento
del sensorio quali illusioni e disorientamento, da amnesia e da allucinazioni. = voce
illusioni e disorientamento, da amnesia e da allucinazioni. = voce dotta, comp
stato oniroide. = deriv. da oniroide. onirologia (oneirologìa)
. = voce dotta (registr. da bonsi nel 1794), comp. dal
, gr. òveipófjuxvtt <, comp. da &veipo <; 'sogno 'e
, si sviluppò in modo sistematico tanto da giungere alla compilazione di veri e propri
= voce dotta (registr. da bonsi nel 1794), gr. biz
. biz. óveipofxavreta, comp. da fcveipo ^ 'sogno 'e fjuxvrela '
, gr. òveipo7róxqi;, comp. da ftvetpo; * sogno 'e dal
. = voce dotta (registr. da bonsi nel 1794). comp. dal
precisi. = deriv. da oniroscopia, n. 2.
oniscifórme, agg. zool. caratterizzato da un corpo largo e corto,
. = voce dotta, deriv. da onisco, col suff. -forme (lat
. -forme (lat. -fórmis, da fórma 'forma ').
], 646: millepoda o centipeda e da altri multipeda è una spezie di vermine
e della famiglia degli asellati, stabilito da latreille, i quali somigliano assai quelli
assai quelli del genere 'oniscus ', da cui differiscono per la grossezza, per
di particolari organi di respirazione aerea formati da strutture dei pleopodi consistenti in ramificazioni tubolari
. = voce dotta (registr. da bonavilla nel 1828), lat.
. onissi. = deriv. da onissi, col suff. che indica infiammazione
queste parti insieme ci sono portate da paesi forastieri, come il gingidio,
): ogni. giacomo da lentini, n: amor non vole ch'
l'epocresia d'onne contrate. francesco da barberino, ii-283: d'onne cosa
per parer ben adornate / e credete da onne omo / eser tute vaghezate.
omne die per la vostra persona. matazone da caligano, xxv-1-799: a quel vilan
paternoster, v-176-37: sed libera nos da one granfa, / in la toa
guittone, xxix-162: porta ciascun donque da see / al piacer de l'amico
uso pronom. chiunque (anche seguito da un altro pronome indefinito che può essere
a cui si riferisce). bonvesin da la riva, xxxv-1-674: eo [viola
sapivi bene onnekevelle! = comp. da onne e covette (v.);
cosa, tutto quanto (e in dipendenza da un agg. forma espressioni aggettivali di
alto dio / d'onnia guvernatore. bianco da siena, 126: ama el padre
, nulla di questo che tu di'reputo da te, ma omnia dalla nostra sventura
. omnis 'ogni, tutto 'e da audienza (v.).
. omnis 'ogni, tutto 'e da beato (v.).
. omnis * ogni, tutto 'e da [omicida (v.).
attributo di dio). bianco da siena, 44: a te per te
. omnis 'ogni, tutto 'e da clemente (v.).
. omnis * ogni, tutto 'e da comprensione (v.).
segreti di stato. = deriv. da onnicomprensivo. onnicomprensivo, agg.
responsabilizzazione e stipendio onnicomprensivo) furono fissati da leggi votate sotto i governi di centro
. omnis 'ogni, tutto 'e da comprensivo (v.).
nella seconda metà del sec. xvii da f. nigetti (1603-1681) come strumento
. omnis 'ogni, tutto 'e da cosciente (v.).
unità di tempo, indipendentemente dalla direzione da cui esse provengono. = voce dotta
. omnis 'ogni, tutto 'e da direzionale (v.).
nel labirinto simulacri di missili in modo da trarre in inganno i mezzi di osservazione
. omnis 'ogni, tutto 'e da distruttivo (v.).
. omnis 'ogni, tutto 'e da facente (v.).
. omnis 'ogni, tutto 'e da fattivo (vx onnifecóndo,
. omnis 'ogni, tutto 'e da fecondo (v.).
dotta, lat. omnifer, comp. da omnis 'ogni, tutto 'e dal
, 3-184: se vogliamo ben considerare, da questo possiamo inferire una essere la omniforme
dotta, lat. omnifòrmis, comp. da omnis 'ogni, tutto 'e dal
tutto 'e dal suff. -fòrmis, da forma 'forma '. onnìgena
conc., ii-373: gran valentomo sarà da quel punto un buon traduttore, siccome
on- nigena che, circuendo le questioni da tutti i lati, si arresta ognora
dotta, lat. omnigènus, comp. da omnis 'ogni, tutto 'e
sfrenato; che trae piacere e soddisfazione da tutto. d'annunzio, v-2-203
lat. omnis 'ogni, tutto 'e da godente (v.).
lat. omnis 'ogni, tutto 'e da incompetente (v.).
che ne tiene conto, anche indipendentemente da fattori contingenti e in modo tale da
da fattori contingenti e in modo tale da conferire validità universale al di fuori delle
unisce il pensiero che la poesia greco-romana sia da interpretare coi sentimenti greco-romani, si ricade
di distinguere il 'comico poetico 'da quello 'buffonesco 'o da quello 'satirico
comico poetico 'da quello 'buffonesco 'o da quello 'satirico ', la comicità
. omnis 'ogni, tutto 'e da laterale (v.).
lat. omnis 'ogni, tutto 'e da lateralità (v.).
. omnis 'ogni, tutto 'e da [bilingue (v.).
dotta, lat. omnimódus, comp. da omnis 'ogni, tutto 'e
. omnis 'ogni, tutto 'e da mondiale (v.).
e dipoi alla fabbrica onninamente. niccolò da correggio, 1-300: io non scio se
di babbio- lino, ignazio gesualdi, da spertissimo generale, in un battibaleno aveva
lat. omnis 'ogni, tutto 'e da infettante (v.).
lei e scarna di persona, zoppa da un piede notabilmente, ancora che si aiuti
dotta, lat. omnino, deriv. da omnis 4 ogni, tutto '.
lat. omnis 'ogni, tutto 'e da numerale (v.).
= voce dotta, comp. da omnis 'ogni, tutto 'e dal
. omnis 'ogni, tutto 'e da penetrante (v.).
che dalle mani dell'onnipossente giove, da cui tu traggi l'origine, è
sepolcro è un trono vacuo, deserto / da tempo immemorabile, fatale: / ove
dal lat. omnis 'tutto 'e da possente (v.), sul
l'onore et onne benedictione. giacomino da verona, xxxv-1-635: no è altra gloria
sonno io diventavo religioso, ero invaso da un fervore indefinito, provavo il bisogno
alle opere di dio. guido da pisa, 1-34: io caverò questo populo
forse sola senza aiuto umano, si ha da aspettar il rimedio a quel già religiosissimo
, anche le più remote dall'effetto inteso da lui. -con riferimento a
in pisa, e potete ottenere costì da altri tutto ciò che volete. mazzini
, ove importano veracemente, s'hanno da temere con religione; sono ostinate, imperterrite
poco questi versi, se saranno onnipotenti da dirgli. giuglaris, 31: contro questi
all'individualismo onnipotente ancora, vi son da vincere le dissenzioni che heckman suscita continuamente
, lat. omnipdtens -entis, comp. da omnis 'tutto 'e potens,
142: la onnipotenza -la quale è da essere annoverata tra le cose che si
ultimo ostile e nemico. -esenzione da limiti nell'esercizio del potere. de
su l'onnipotenza dell'educazione, e da più anni non leggo i suoi libri
crist. omnipotentia, deriv. da omnipdtens -entis (v. onnipotente).
. omnis 'ogni, tutto 'e da prassi (v.).
efficiente estrinseca di tutte le cose, sorta da una relazione conseguente alla libera creazione
, onnipresenti nel golfo, venivano oscurati da una seria di palazzotti di tufo costruiti in
lui nata, che vale / ch'egli da sé ti scuota, / la più
scolastica) omnipraesens -entis, comp. da omnis 'ogni, tutto 'e
sua qualità di essere per essenza, da cui dipendono come effetti tutti gli altri
della scolastica) omnipraesentia, deriv. da omnipraesens -entis (v. onnipresente
lat. omnis 'ogni, tutto 'e da rappresentativo (v.).
. omnis 'ogni, tutto 'e da reggente (v.).
di dio). bianco da siena, 2-36: così ancor di ciascun
. omnis 'ogni, tutto 'e da sapiente (v.).
. omnis * ogni, tutto 'e da sapienza (v. j.
', specie quelli che si atteggiano da onniscienti e da impeccabili, nella presunzione
quelli che si atteggiano da onniscienti e da impeccabili, nella presunzione della loro grande
di essere onnisciente. = deriv. da onniscienza. onnisciènza [omnisciènza)
della scolastica) omniscientia, comp. da omnis * ogni, tutto 'e scientia
. -compilato o redatto in modo da racchiudere tutto lo scibile umano (un'
, lat. tardo omniscius, comp. da omnis * ogni, tutto 'e
e cento facelle di magnesio si partivano da un centro allo zenith e cadevano lentamente
. omnis 'ogni, tutto 'e da sensitività (v.).
. omnis 'ogni, tutto 'e da spazialmente (v.).
. omnis 'ogni, tutto 'e da specie (v.).
'e dal nome d'agente da spiegare (v.).
. omnis * ogni, tutto 'e da temporalità (v.).
. omnis 'ogni, tutto 'e da temporalmente (v.).
. omnis 'ogni, tutto 'e da vedente (v.), che
: a. v8tpxrfc (comp. da toxv * tutto 'e dal tema di
. omnis 'ogni, tutto 'e da vedere (v.).
prezzo essa aveva pagata la beneficenza fatta da quella gente alla sua famiglia. d'
sonno io diventavo religioso, ero invaso da un fervore indefinito, provavo il bisogno
: l'orazion vostra tanto lodar sento / da quei che dell'orar sanno il decoro
generico: parlare, dire. fausto da longiano, iv-23: nelli trentadue anni di
richiedendone favori e grazie. bartolomeo da s. c., 3-1-12: niuno
, i-297: disse moisè: partitomi da te, orerò iddio. s. girolamo
inf., 19-114: che altro è da voi a l'idolatre, / se
grazia, conven che s'impetri / grazia da quella che puote aiutarti. tommaseo,
, o in alcuna cosa che fosse da orare o nel senato o appo il
dotta, lat. orare, denom. da os oris 'bocca '. orare2
= dal lat. auràre, denom. da aurum 'oro '. oràrio1,
sotto l'equinoziale e quante si fanno da altri punti posti in altri paralleli;
2-36: un più faceto spirito, ricercato da un astronomo poco informato degli altri di
un'ora; percorso in un'ora da un moto reale o apparente.
della diligenza: a che ora parte da pistoia la mattina. borgese, 1-17
. orario di bordo', su una nave da guerra, determinazione delle attività da compiere
nave da guerra, determinazione delle attività da compiere nell'arco delle ventiquattro ore (
vedere se v'è corrispondenza negli arrivi da milano e se giungerai prima tu od
per seguire il gocciolìo di tre cannelle da me bene accordate nel contiguo lavabo.
non avesse avuto in corpo quell'orgogliuzzo da dozzina..., in questo
con insolenza; ostentatamente. bonvesin da la riva, xxxv-1-671: la rosa orgoiosa
per avventura essere riservata anche a noi da quel dio di cui orgogliosamente vogliamo far
dinaria. = deriv. da orgoglioso. orgoglióso (ant. orgogliózo
, prepotente, insolente. giacomo da lentini, 18: guardate a pisa di
è che sua memoria fregi. marsilio da padova volgar., i-xvi-i: sovente
del rosso, vii-454 (3-3): da ch'el ti piaze, amore,
.). arrigo testa o giacomo da lentini, 409: vostr'orgo- gliosa
manza / e mettemi 'n errore. bonvesin da la riva, xxxv-1-675: tu guardi
i-660: si vide uscir dalla cassa da morto, prima la testa poi il
gallo che s'ha a eleggere perfin da piccolo cognosciuto per cantatore...,
, due ladroni posti lungo lui, da ambe due li lati... pendendo
fore / offeso, e grave ender da tre chiodi. relazione dell'impero ottomano,
3. figur. essere condizionato o legato da un rapporto di subordinazione anche logico-causale;
deo la mae- state, / e da la forma per che 'l nome penda.
quistione pende più d'albitrio della femmina che da speziale comandamento d'amore. pontano,
, e la notizia dell'una pende da l'altra per tale modo ch'io giudico
sia meglio cominciarsi a'giganti, come da termino più facile a sciorre questo nodo
sciorre questo nodo. ochino, 265: da questa viva fede per la salute che
figliuoli e finalmente la libertà, tutti pendono da 'l valor vostro. piccolomini, ii-in
piccolomini, ii-in: in cosa tanto lontana da i sensi nostri mal potiamo al vivo
affissa al caro fianco, e pende / da un fato solo luna e l'altra
conviene ai regi, / e spesso pende da un supplizio pronto / la lor salute
separar quelle [le lettere amene] da questa, dalla quale pendono totalmente.
turbano, ma tanti altri ancora che da voi pendono e tanti che v'amano.
di grandi reami, onde tutti pendano da lui ed egli da niuno dipenda,
, onde tutti pendano da lui ed egli da niuno dipenda, come beatitudine somma non
dipenda, come beatitudine somma non si ha da chiamare? carducci, iii-18-39: da
da chiamare? carducci, iii-18-39: da lei [l'austria] pendeva il
: siano... liberi ed assoluti da ogni condanna- gione o bando che avesseno
supplica pende innanzi la santa sede già da più mesi. -intercorrere (una
boiardo, 3-219: per quello ho inteso da vostra excellenzia, ha commesso al vostro
era penduta tra messer tadeo de manfredi da uno canto e mi da l'altro.
tadeo de manfredi da uno canto e mi da l'altro. -procedere, non
fuor del diritto suo, secondo che da quella banda calò il fondamento. romoli
se ne stia così piana che non penda da niuna parte. grandi, 8-4
un'altra in maniera che non penda più da questa che da quella parte,
non penda più da questa che da quella parte, dirassi perpendicolare alla linea sog
s'era messo improvvisamente a pendere da un lato e se ne temeva la rovina
onde perugia sente freddo e caldo / da porta sole. buti, 2-564: li
bassissimo pozzo, sì che il tratto da salire era ivi più corto; egli sarebbe
, colla sua andatura che pendeva alquanto da una parte. -assumere o tenere posizioni
1-18: quanto giova a mirar pender da un'erta / le capre, e pascer
virgulto. marino, 1-14-345: pende da tetti intorno e da cornici, /
, 1-14-345: pende da tetti intorno e da cornici, / come a mirar si
; quando qualche dissoluta capra danneggiava o da qualche pericoloso greppo pendeva, cloe la
nessun punto; tener fermo. -deflettere da una linea di comportamento. c.
, uguale uguale, senza pendere un capello da quello che era la vigilia.
né dovevo dirigere un giornale in roma da bologna. betteioni, i-n: di noi
intelletto. fratelli, 5-51: fin da allora lorenzo ed io pendevamo verso la
sciagure a cui soggiacciono le città rette da prìncipi deboli, poveri e malfermi nel loro
-essere parziale, di parte. francesco da barberino, iii-298: non penderai a
battaglia e durò buono spazio senza conoscere da qual parte pendesse il favor della fortuna
gran folto d'alberi che le pendeva sopra da una scarpata. il cielo)
splendiente di luce sì apparve che pendea da cielo sopra il luogo dov'egli era
, dai ragionamenti di qualcuno', pendere da qualcuno: ascoltare, seguirecon estrema attenzione e
mentre ei così ragiona, erminia pende / da la soave bocca intenta e cheta;
/ sì vivace diletto indi raccoglie / che da quei moti tutta immobil pende. campanella
sistema della costruzione de'mondi, quale da lei aspettiamo. morando, i-288:
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 194: il vicario,
c. i. frugoni, i-2-275: da le tue dolci note / pende l'
vuoi che io venga in un luogo da te assegnato, nella futura e nella posterior
futura e nella posterior settimana, pendo da te. d'annunzio, iv-1-745: non
, iv-1-745: non si stacca mai da me, mai mai. mi pare che
e gli domandò, mentre tutti pendevano da lui: « sapere valzer delle bimbe
ordine, un segnale, un'indicazione da parte di una persona alla quale si riconosce
3-244: questa è mia congettura; pendo da lui: se devo fare altro me
da'tuoi detti non sol, ma da i sol cenni. ciro di pers,
, e i due gemelli / che da le poppe di sì fiera madre / lasci-
: di pargoletta, che vezzosa pendi / da bel candido seno / (miracolo d'
solida nudritura. lemene, i-366: da le poppe di lilla amor pendea, /
in vagheggiar quel desiato volto, / da cui pender immoto ha per costume /
grave, lietamente umano. -pendere da un pelo: v. pelo, n
capeglf] tal fiata si possono o da sottil velo tener coverti o da vago trinzante
o da sottil velo tener coverti o da vago trinzante con pendevole fiocchetto ne l'
case. = agg. verb. da pendere. pendìa, sf. dial
ogni pendice / lo vostro regno, che da sé lo sgombra. g. villani
le pendici! pascoli, 253: da non so qual pendice / veniva un canto
mare. petrarca, 210-2: non da l'ispano ibero a l'indo idaspe
fai, mi vedrai git- tare / da qualunque finestra ha più pendice.
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 23: la città è situata
e er pendice / son scacciato da infelice. fiamma, 154:
appena al prefisso loco arrivato teseo, quando da rilevata pendice si parte, vestito dello
subalpino salga sul dorso di superga e da quella nobile e sacra pendice si guardi
la sbarra -del muto dover; / da ville e da borghi, da valli e
muto dover; / da ville e da borghi, da valli e pendici, /
/ da ville e da borghi, da valli e pendici, / piaudite a i
corona, al sen monile / gemme verran da ogn'in- dica pendice. ahriani,
questa pendice. -parte. onesto da bologna, i-40: odi gli angosciosi del
le pendici. brusoni, 306: restavagli da tentare una prova, ed era d'
-condizione sociale o esistenziale negativa. antonio da ferrara, 40: ahi, quant'è
e desenore / non fùr già mai da povertà divise. -schiavitù, sudditanza
arno stese le pendici. = da un lat. volg. * pendix -icis
volg. * pendix -icis, deriv. da pendere (v. pendere)
di foco. = deriv. da pendice. pendicolarménte, avv.
2. pendolo. giuseppe da capriglia, n: pennicolo di detta chiave
, 17: la molla, che ha da remer il pendicolo, sia lunga dall'
linia. = deriv. da un lat. mediev. pendiculum (v
imperiali, 3-116: per certi pendini da donna da un francese maestro dimorai.
, 3-116: per certi pendini da donna da un francese maestro dimorai. tommaseo,
e collane. = deriv. da pendere. pendino3, sm.
non retto. = deriv. da pendino1. pendìo, sm.
i-238: fece fare [arnolfo] archi da pilastro a pilastro, e sopra a
vallata, imbevuto d'acque che venivano da due parti opposte. silone, 4-24:
amorosa verso una persona. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
siamo neppure un governo libero, perché da condizioni anormali siamo tirati sul pendio delle
un ragionamento (per lo più difficile da seguire). cattaneo, vi-1-396:
7-45: non in altra maniera si ha da ritrovare la lunghezza a pendìo di un
altra, e alcune a capanna pendono da duoi lati. -in modo da
da duoi lati. -in modo da abbassarsi progressivamente. giordani, i-15:
ha preso un altro pendìo. = da un lat. volg. * pendivus,
scarpa della muraglia. = da un lat. volg. * pendita,
i-343: dandino vestito nuncialissimamente e accompagnato da una sudante quadriglia di pendocanti in sbiraria
una pensione esigibile di qua dall'alpe da cento scudi e non più altro.
. postulazione. giovio, i-311: da lui, in questa sua pendocatura al
pomata. = nome d'azione da pendocare. pendòio, sm.
noto qui perché vo'fare una distinzione da 'pendoio 'ad * altalena '
, com'indica la voce, che è da 'pendere '; e questa valere il
di mazzacavallo. = £>eriv. da pendere. pèndola, sf.
pèndola, sf. orologio a pendolo da muro o da tavolo (e in
sf. orologio a pendolo da muro o da tavolo (e in tale caso è
in tale caso è per lo più ricoperto da una campana di vetro), per
di un'antica pendola, forse nella sala da pranzo, s'udiva spiccato in tutte
dentro vecchie custodie, decorate come cassoni da mummie, agli angoli delle stanze e sui
per attesa. = nome d'azione da pendolare1. pendolante (part. pres
9-104: l'edificio, vagamente cubista, da lontano, pare soprattutto un quadro di
presenta e avviluppato a tutti i livelli da teli quadrangolari di iuta sfalsati e pendolanti.
calci al vento! -spostarsi ripetutamente da un luogo a un altro.
vede attento, / fa la scimia da senno e, tutta destra, /
acquisto i ». = denom. da pendolo1. pendolare2, agg.
di commercio o di studio, si sposta da un luogo a un altro a scadenze
proprio di alcuni malati neurologici, caratterizzata da oscillazioni ritmiche del corpo. -ritmo pendolare'
carattere e intensità. = deriv. da pendolo1. pendolarismo, sm.
pendolarismo del cremlino? = deriv. da pendolare?. pendolarménte, avv.
pendolarménte, avv. letter. spostandosi da un luogo a un altro quotidianamente o
della pendolazione: quella formulata nel 1907 da h. simroth, secondo il quale
nel borneo. = nome d'azione da pendolare1', per il n. 2 (
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 152: li uo
della moglie. = deriv. da pendolare1. pendolière, sm. bot
un pendolino. = deriv. da pendolino?. pendolino1, sm
lat. scient. pendulinus, deriv. da pendulum (v. pendolo1),
e con quale segno; è costituito da una pallina di sambuco conduttrice, sospesa
azione del peso; è costituito generalmente da un'asticella incernierata da una parte e
è costituito generalmente da un'asticella incernierata da una parte e portante, all'estremità
è un modello matematico, abitualmente rappresentato da una pallina sospesa a un filo).
della velocità iniziale di un proiettile lanciato da una bocca da fuoco. -pendolo cicloidale
di un proiettile lanciato da una bocca da fuoco. -pendolo cicloidale o di huygens:
. -pendolo di torsione: quello costituito da una piccola massa sospesa a un filo
di torsione in cui la massa è costituita da un magnete. -pendolo di waltenhofen:
-pendolo di waltenhofen: dispositivo didattico costituito da una spessa lamina di rame oscillante fra
un orologio o molino egualmente è mosso da un pendolo di piombo o sasso. tarchetti
. grappolo o insieme di grappoli pendenti da un tralcio o sospesi a un trave per
che si desidera... ha da essere... semplice e senza pendolo
), per raggiungere un luogo separato da un tratto di parete che non può
è doppia. esternamente essa è costituita da pali a pendolo, internamente da reti
costituita da pali a pendolo, internamente da reti che sostengono galleggianti di sughero foderati
un fondo di sabbioncello minuto. maironi da ponte, 1-ii-78: soggiorno abituale è
n. villani, 2-427: 'impiccata da lor, come s'è detto ':
, in modo che ricadiate pendolonè or da una parte or dall'altra. vallisneri,
pendoloni sull'ali. -in modo da ricadere mollemente. a. cattaneo,
occhi sbuzzati. = deriv. da pendolò1. pendolónè2, sm.
pendone di enormi nuvole bianche, come da un fantastico palcoscenico, mi si parò