di campagna. -ant. macchina da guerra, ordigno bellico. zanobi da
da guerra, ordigno bellico. zanobi da sfrata [s. gregorio magno volgar.
edificherai le munizioni, cioè gli artifici da combattere. -per estens. recinzione
armi e le munizioni dallo stesso arsenale da cui essa cavava le sue, e chiarirsi
artisti, iii-118: evvene [sassi] da cavare ancora; il che ci tiene
, 1-v-136: voi direte esser tramezzato da un fiume, pizzicar l'esercito,
, 44: lasciare il resto a lodovica da fano, a caterina da gonzaga,
a lodovica da fano, a caterina da gonzaga, a simili altre che d'ingegno
fanno monizione, difendendo alcuni poetissimi che da nessun altro eccetto che da loro sono
poetissimi che da nessun altro eccetto che da loro sono conosciuti. -fare una
come la capra: quando si trova da rodere, non si restar mai, e
lat. munitio -ònis, nome d'azione da munire 'fortificare'; cfr. anche fr
necessarie a fabricare, co'suoi monizioneri da tenerne conto. pantera, 1-108:
di un munizioniere essere poi celatamente perseguitato da più potenti. guerrazzi, 2-180:
': custode e distributore delle munizioni da guerra e da bocca. tramater [s
e distributore delle munizioni da guerra e da bocca. tramater [s. v
certo dato prezzo i viveri, munizioni da bocca ecc. pel mantenimento dell'equipaggio
circunscrive, / tre volte era cantato da ciascuno / di quelli spirti con tal melodia
... / godo già che da jove ài cotal muno / et imeneo contemplo
munto1, sul modello di monda (da mondare). muntare, v.
: si dia lor [ai capretti] da succiare del latte munto. redi,
camera apostolica. 6. caratterizzato da magrezza eccessiva; smunto, emaciato.
si vieta / di nominar ciascun, da ch'è sì munta / nostra sembianza via
dini, 1-10: vidi una grua ancor da l'altro lato / tutta disvèrsi e
, rompendo le dure zolle, traffitti da rusticano vincastro, aridi e munti,
. ceresa, 1-1131: dolci artigli da cui il cuor mi è puncto / io
gli occhi e 'l viso. francesco da battifolle, lxxxviii-11-249: ch'io non
casa de genevera alcuno che con munusculi da me non fusse devinto. lorenzo de'
del suolo appartiene... adescati da certi piccoli munuscoli relativi al genio delle
la signora ghita prepari qualche tipografico munuscoletto da offrire alla principessa. =
muoio, / che lesero no mi parto da lui. = da mola1
parto da lui. = da mola1, con cambio di genere e dittongazione
= voce dotta, deriv. da mu, col suff. -one, che
altre molecole. = deriv. da muone. muorante, sm.
cio. marsilio da padova volgar., i-x-3: il muorante
. cecchi, 24-7: i son uomo da fingere? / con voi che siate
forma scherz. di superi, deriv. da morire. muòta, v. mota1
corpo, un punto materiale, un mobile da una posizione a un'altra trasmettendo,
due assi fossino translate e fossino transportate da quel punto e saranno moti insieme per
i-5: le cose corporali che sono mosse da luogo a luogo e che non hanno
luogo a luogo e che non hanno moto da sé, questo è 'per accidens
', che siano o non siano mosse da altri. gelli, i-74: i
i moti violenti sono quegli i quali nascono da potenza estrinseca e ai quali non conferisce
trasporto, ecc.). francesco da barberino, i-290: pensi sempre quale /
questo nobil instrumento [una rosta] / da una corda a guisa di campana.
tasso, n-iii-893: è mossa la nave da 1 temone e da'remi o pur
, e il dardo e l'altra arme da lanciare dal braccio del soldato. carletti
macine son mosse dall'acqua ch'esce da uno stagno a piè del monte. crudeli
acque percosse ribollono, l'aria è mossa da ordigni volanti e da fluidi non visti
aria è mossa da ordigni volanti e da fluidi non visti. -provocare le
terra piena d'acqua ricevendo la pioggia, da lei sia mossa. gemelli careri,
, scavare il terreno. uquccione da lodi, v-153-280: mai tosto ie fo
che'mai non se l'ha mosso / da sedici anni in qua che se lo
volto in una recitazione). francesco da barberino, i-65: lo septimo [vizio
movessi lingua, e 'n altre scuole / da men misero mastro può impararlo / se
compiere un'attività motoria o ad allontanarsi da un luogo determinato; costituire una ragione
venuta. cicerchia, xliii-337: incominciando da la galilea / in fin a qui moss'
qui moss'ha gente infinita. benvenuto da imola volgar., i-250: scipione mosse
re, venuto a lione, accompagnato da tutta la nobiltà di francia e da'
si cavalchi,... movendolo da capo con piccioli salti, spesse volte
-far venire, convocare (una persona da un luogo). compagni,
scatenare una persecuzione. guido da pisa, 1-34: voi avete mossa tanta
, 224-2: perché questo conte ioanni da barbiano... mosse un altro
... lo voglio raccontare. iacopo da cessole volgar., 1-17: bisogno
replicarono che, essendo quisto partito mosso da me vostra sorella,... se
pratica. g. gozzi, i-7-123: da tutti i suoi compagni è agenoria salutata
, cotesta mobilità fantastica, che travaglia da un pezzo non il popolo italiano ma
d'amore dinanzi, ed è mosso da cosi gentil parte com'è quella de
piato un barrattiere e ribaldo per trarre da m. luigi qualche somma di denari
ordini, 8-129: tutte le cause da muoversi e trattarsi nella città di siena saranno
sovente ti moveranno ad ira. paolo da certaldo, 126: la femina
ii-397: non per tanto questi teologi da risa e da ciance non movevano a
non per tanto questi teologi da risa e da ciance non movevano a nuova fede i
di far difensa e scudo. maestro francesco da firenze, xlviii-53: quando amor tene
don rodrigo non poteva esser mossa che da una brutale passione per lucia. leopardi
407: tocca [orazio] i difetti da quella parte che movono al riso.
: il viso / tirato, roso da una gelosia senile, /...
impulso creativo o destando sentimenti e impressioni da tradurre nella scrittura. poliziano, st
, prenda in mano, conosca che da voi a scriverle mosso fui. pallavicino,
il dire che tu sei mosso a ciò da onesta vaghezza per la sola eccellenza dell'
muovono le parole. -far recedere da un'opinione, da un proposito,
-far recedere da un'opinione, da un proposito, da un comportamento;
un'opinione, da un proposito, da un comportamento; persuadere diversa- mente,
incita a cangiare stile e ne muove da tutti i nostri atti primieri. c.
grave abrotano, / se fia mosso da te, vedrai ben tosto / molte
pietà, muòvati la fratellanza loro. francesco da barberino, ii-56: verso i gravati
dipinti e gli specchi mi muovono come da prima facevano gli abiti strani. tasso
bene non possino fare male. fausto da longiano, iv-86: essendogli restati tre figliuoli
me e di tutta la casa nostra, da un tempo in qua è entrato di
alli 9 de '1 presente, fu tirata da 'l signore nella considerazione del s.
, non teme ombra o conta- minamento da veruna cosa che sia. -difetto.
de'nostri tempi di molta eccellenza e da ogni sorte d'ombra peccaminosa lontani,
accuratezza e severità (così anche pregato da me) tutta l'opera, notando fino
le due sorelle di lui, già da un pezzo maritate. guglielminetti, 2-102:
ella ha il ribrezzo / della febbre da tre giorni, e non tocca / ombra
non è più o che è molto diversa da quella che è stata (anche nell'
invitato, veniva condotto a un banchetto da un convitato. -in senso generico:
riguardo e deferenza, un'altra persona da cui è affascinata o sottomessa o a
confessato d'essersi innamorato di lei e da qualche tempo era diventato la sua ombra
-persona che non si allontana più da un luogo. carducci, iii-4-63
una persona porta sempre con sé, da cui non si separa mai. oddi
patologico) prodotta dall'intercettazione di radiazioni da parte di un corpo. -ombra cardiaca
solo... con quei colori che da per loro stessi prestamente seccano, come
, ma creduto agnello. s. bernardino da siena, 768: o donne,
forti a quel giuro / rispon- dean da fraterne contrade, / affilando nell'ombra le
consistenza. bonichi, 15: poi da vizio pervene / an quasi di vertù
hanno paura dell'ombra. s. caterina da siena, ii 107:
. cecchi, 19-13: ell'è cosa da putti / farsi paura con l'ombra
montale, 3-132: le nozze furono seguite da feste e banchetti di notevole sontuosità;
peloso tutto dal capo alle piante / da fare al diavol proprio ombra e paura
grandezza de'privati de'prìncipi è odiata da quelli del sangue, perché fa ombra
: vi farò toccar con mano come voi da per voi stesso vi fate ombra e
. b. nelli, 56: da tutto questo nemmeno per ombra apparisce l'ordine
, la norma e l'arte che da filippo si tenne nel voltarla [la
era per ombra, cominciò presto a fare da se stesso tuttociò che più gli piaceva
, ii-1-165: il proposito di tenersene [da questi termini tecnici e imprecisi] libero
-servire per ombra: non essere neppure da mettere a confronto. loredano,
, l'arroganza di chi si crede da più degli altri gli stanno in fronte mostrando
nanda. = agg. verb. da ombrare1. ombràcolo1 (ombràculo, umbràculo
per sette dì. s. bernardino da siena, 782: non sai, quando
: era tesa ancora in alto, da un capo all'altro della lunghezza, una
lor verdura ne distendevano in alto elevati da terra. rubino, 65: sotto i
v.]: 'ombràculo 'differisce da 'frascato '. 'ombràculo '
e chi ti piaceranno, saran lontani da perdizione. siane umbra- culo di difensione
dotta, lat. umbracùlum, deriv. da umbra (v. ombra);
ne della moralità. = deriv. da ombra. ombràggio, sm. ombra
= dal fr. ombrage, deriv. da ombre 'ombra '. ombragióne
braluce degli alberi. = comp. da ombra e luce (v.).
acconsentì. = nome d'azione da ombrare1. ombrante (part.
simil. e al figur. anseimo da ferrara, lvi-i: noi semo de sue
vuol l'ombranza. = deriv. da ombrare1, col suff. dei termini astr
di fiori non caduchi e colti / da una folta d'allor valle profonda.
smalto ombrano quel color ceruleo e celeste causato da l'oro e dal bianco insieme.
meschie... si ombrano coi colori da quali sono causati... gli
.. gli azzurri e smalti si ombrano da l'indico e ancora da nero e
si ombrano da l'indico e ancora da nero e lacca insieme. baldinucci, 9-iv-139
x-1-15: il mio animo è ombrato da una mestizia che di continuo riscaturisce dalla
sovvenne di un innegabile disagio che già da tempo ombrava i loro rapporti.
13. ant. nobilitare. giovanni da samminiato [petrarca], i-105: non
con quello poco che tu avessi fatto da te, non fossi beffato e schernito.
arebbe ombrato d'inansi, e non da lato. -figur. porre la
, in modo eccessivo; sentirsi ferito da parole o atti d'altri anche senza ragione
con sollecita cura pur si sale / da chi non ombra per leggiero obietto. caro
questo luogo nelle stampe era molto mal trattato da chi o non intese il modo del
= lat. umbrdre, denom. da umbra (v. ombra).
- anche sostant. 5. bernardino da siena, v-335: al pazzo debbesi dare
pieno d'ombra, ombroso. felice da massa marittima, xliii-293: che fu veder
le selve ombratiche! -avvolto da una penombra discreta, poco illuminato dalla
dotta, lat. umbraticus, deriv. da umbra (v. ombra)
riparato dal sole o dalla luce, avvolto da una fresca penombra (un ambiente)
-finto, simulato, vano. sabba da castiglione, 26: se voi foste ricercato
più infe- rior condizione che se costantino da imperador del mondo fosse divenuto ragazzo di
quella presenza di spirito gliela invidiava, da uomo umbratile. pavese, ii-ii-363:
ma non c'è un'ombratile / materia da cantar, onde il volatile / cervello
al nostro intelletto. -difficile da individuare. montano, 1-169: ben
dotta, lat. umbratilis, deriv. da umbra (v. ombra)
.. saligata et umbrata tuta quanta da arbori. p. cattaneo, 1-3:
cortile, ma tutto ombrato e talmente ricoperto da miti alberi che il sole o non
sempre verdi lauri, / e che da bruna vite ha il tetto ombrato. pascoli
di poi, così ombrato e coperto da tale ombra, ragguardarlo e vederlo.
sorella / splendea più chiara, ombrata da la dura / terra. tasso, 1-20-85
le ombre e gli scuri in modo da ottenere l'effetto del rilievo, della
, della profondità e della plasticità e da evidenziare il gioco della luce (un
colore diverso (nero o azzurro) da quello delle figure. -sm.
marino, 10-246: scenda, ombrato però da casto velo, / tra que'duo
fine tu stessa venisti / non ombrata da minimo velo. -nascosto in parte
firenze passando per le strade col volto ombrato da un ampio cappello di finissima paglia,
per febbre tremulo e lucente, / da sopracciglio ombrato altero e folto. fogazzaro,
solo balenio aei suoi occhi, ombrati da lunghe ciglie, è bastato.
caldo del sole: perocché quivi rimangono freddi da dio, onde in questo secolo sono
sono male coperti ed ombrati. francesco da vannozzo, 6: la debil alma mia
ogni natia carità patria. -sminuito da un'imperfezione; imperfetto. tansillo,
profondi occhi impudichi, / ombrati già da la ftitura colpa, / trapassano ombre di
691: è ancora lo stesso volto ombrato da una nube di melanconia e di speranza
greca. negri, 1-157: tornavan da la valle, / ombrate il volto
la valle, / ombrate il volto da una triste idea. -velato di
. funestato dalla sventura, dalla morte, da fatti dolorosi. ceresa, 1-328
: dal nido lei caliginoso, umbrato / da tetra morte e internociva peste, /
la nostra vita sempre più cinta e ombrata da sepolcri i -con uso attenuato
se non ombrato ad or ad or da un velo / di cortese temenza in salutarci
forse l'ultima volta. -venato da una sensazione spiacevole. rota, 1-1-249
o reticente. caro, 3-1-413: da qui innanzi non più per modo di
verità, s'ha a rispondere così da monsignor nunzio come da voi alle ombrate
a rispondere così da monsignor nunzio come da voi alle ombrate ragioni.
sardonica attrattiva. 13. accompagnato da una protezione spirituale. tommaseo, 5-301
il mio occhio, invece d'esser rapito da quelle magnificenze, cercava con maligna diligenza
te conservarane. = nome d'azione da ombrarel. ombrazióne (ombragióne, umbrazióne
da esso alcuna ombrazione, perché l'uomo vi
t'impaccia, che procede alcuna volta da ira, alcuna volta da tristizia d'
procede alcuna volta da ira, alcuna volta da tristizia d'animo. = nome
d'animo. = nome d'azione da ombrare1-, cfr. anche lat. tardo
è codiglio. forteguerri, 12-46: ora da questa, or da quella signora
, 12-46: ora da questa, or da quella signora / cortesemente sono visitati
fr. ant. ombreier, denom. da ombre * ombra '. ombreggiaménto,
: qui conviene allargare quella geografia letteraria da noi dopo il mille ristretta a tre
colori. = nome d'azione da ombreggiare. ombreggiarne (part.
ombregiar di tal verdura / questo bel fiume da la foce al monte? brusoni,
d'ispidi gioghi ombreggia tetramente le acque da un lato. manzoni, fermo e
. moravia, iv-277: subito, da uno degli alberi fronzuti che ombreggiavano la
la genialità di un fornitore di modelli da sartoria della 'rinascente '.
raggio / di quel gran sol, da lagrime e sospiri, / quasi da pioggia
, da lagrime e sospiri, / quasi da pioggia o nebbia, par velato.
ma la memoria affaticherò riferendo le cose da quelli eccellentissimi sottilmente pensate e gravemente dette
liricamente e svolgeva con impeto le passioni da lui messe in scena.
, imitare, arieggiare. antonio da ferrara, 87: ne la sua trezza
sostiene ed anima l'originale. -ricordare da vicino per la rassomiglianza. soderini,
nel passare vien ombreggiata la mia mente da un verisimile assai funesto. 11
, per la poca o molta virtù da beneficare che si varia al vario modo
in tanto fatto scomunicare tutti questi mandati da lui nella chiesa di s.
gran destriero /... / da tre piedi balzano, il resto nero,
la mia sepoltura. = denom. da ombra, col suff. dei verbi frequent
destra -il campo di s. giacomo ombreggiato da grandi acacie. sbarbaro
aria; con limpidi occhi azzurri, ombreggiati da lunghissime ciglia. moravia, xi-334:
e leggeri. -segnato, scurito da peluria nera. fogazzaro, 5-12:
con una virgula e umbreggiato di negro da una parte. tartara, 313: la
: mi concederete... che da me si prenda esemplo dalla pittura:
dizione etnisca... e dice che da alcuni si crede ombreggiata nella voce di
: pareva che quelle sfumature e ombreggiature da niente [sulle guance], che quelle
. 5. tess. passaggio da un'armatura che dà l'effetto di
ritratti). = nome d'azione da ombreggiare. ombréggio, sm. ombra
sua presenza. = deverb. da ombreggiare. ombreggiare, v.
sole, si fanno tenere di sopra da uno de'loro negri un'ombrella molto
corsillo prenda e prova / chi vuol da capo a'piè bagnarsi tutto. de marchi
essere provveduto d'ombrelle e di coperte da letto onde difendersi bene dall'aria umida
. -anche: baldacchino mobile e sorretto da più aste, oppure fisso al di
scapezza? / e'non è uom da mandargli l'ombrella, / anzi più tosto
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 276: il sposo a cavallo
monarca di tutti i monarchi, si riconosce da noi in tal grado colle ombrelle preziose
spesse ombrelle. preti, i-58: qui da un'ombrella il platano e l'oliva
, i gambetti dei quali partono tutti da un punto e portano i fiori al medesimo
8. dimin. ombrellètta. cassiano da macerata, lxii-2-iv-125: chi tenea rami
delfombrellarino di prati. = deriv. da ombretto. ombrellate, agg.
cefalopodi). = deriv. da ombrella, n. 7; voce registr
a toppa. = deriv. da ombrello. ombrellato, agg.
in pendenza '. = deriv. da ombrella; il signif. del n.
piante alte. = deriv. da ombrella. ombrellicra, sf. custodia
ombrella. ombrellicra, sf. custodia da viaggio usata per riporvi l'ombrello.
ombrello in viaggio. = deriv. da ombretto. ombrellière, sm. chi
che un galantuomo non le può portar da sé e ci vuol l'ombrelliere,
che è un mestiero formato e che dà da vivere a un'infinità di persone.
gli ombrelli. = deriv. da ombretto. ombrellifero, agg. bot
i fiori riuniti in ombrelle; caratterizzato da infiorescenze di tale tipo (una pianta
oriani, x-15-136: il canale fiancheggiato da due alte file di pioppi bruni,
), frutto schizo- carpico e costituito da acheni appaiati, radice a fittone o
il fieno maturo come onde verdi, sormontate da papaveri o da bianche ombrellifere. alvaro
onde verdi, sormontate da papaveri o da bianche ombrellifere. alvaro, 11-255: la
= voce dotta, comp. da ombrella e ombrello e dal tema del
. = voce dotta, comp. da ombrello e dal tema del lat.
. = voce dotta, comp. da ombrella e da un deriv. dal
voce dotta, comp. da ombrella e da un deriv. dal lat. fórma
dal sole (anche nell'espressione ombrellino da sole). -in partic.: minuscolo
anche di pizzo, col manico impreziosito da decorazioni, di uso femminile. monti
le mani il manico di madreperla deltombrellino da sole. 2. liturg.
per servire al sacramento quando si trasporta da luogo a luogo. 3.
congiurati ombrellisti. = deriv. da ombrello. ombréllo, sm.
, di uso individuale e costituito essenzialmente da un'asta verticale che sostiene una raggiera
cui è tesa una copertura, in modo da assumere la forma di una calotta sferica
cono basso quando è aperto, e da potersi ripiegare intorno all'asta; questa è
o stecche (di solito in numero da 6 a io), sostenute da altrettante
numero da 6 a io), sostenute da altrettante forcelle che sono imperniate sul collare
); la copertura è formata generalmente da triangoli curvilinei di stoffa o di materiale
bacchette allungabili a cannocchiale, in modo da occupare poco spazio quando è chiuso.
tavolinetti, seggioloni di vimini e ombrelli da spiaggia a spicchi azzurri e rossi.
ghislanzoni, 126: esplorò la posizione da un immenso chatvue collocato all'estremità della
, portato un tempo o fatto portare da servitori in segno di onore o di privilegio
le strade farsi portare un ombrello grande da suo servitore per difendersi dal sole e dalla
camminava sempre sotto ricco ombrello, tenuto da uno schiavo. -liturg. ombrellino
scarlatto. tornasi di lampedusa, 254: da uno svolto comparve un prete recante un
-quantità di materiale o di scintille smossa da un'esplosione e ricadente in tutte le direzioni
con valore avverb.): in modo da assumere un aspetto tondeggiante o circolare.
, 19-647: badatevi! -sentenziò -badiamoci da quel rospo, perché, se è in
agli occhi ombrello, / e miro da lontan. 9. dimin.
= voce dotta, comp. da ombrello e dal tema del gr.
2. copertura drappeggiata sostenuta da un telaio; baldacchino. casti
ferd. martini, 1-i-423: accompagnati da corteo di cavalieri molto riccamente e pittorescamente
ombrello con la copertura conica e costituita da strisce alternate di porpora e d'oro
di vermi e costruisce un nido composto da tre camere: quella inferiore serve per
sulle palpebre. = deriv. da ombra, col suff. del dimin.
lat. tardo umbrabilis (boezio), da umbra (v. ombra)
d'un mio car consorto. andrea da barberino, i-171: era...
: era... addomandato aiolfo da tutti, e non lo trovando, alcuno
-in senso generico: ombra proiettata da un corpo opaco quando è investito dai
2. immagine riflessa (per lo più da una superficie liquida). chiaro
ombrìa. -inquietudine o irritazione manifestata da un animale. d'arzo,
lume dell'ombria? = deriv. da ombra. ombrìa2, sf. ittiol
hippurus). = deriv. da ombrina; voce registr. dal d.
ombra sua. = deriv. da ombra. ombrìfero (ant.
lat. umbrifer -fera -ferum, comp. da umbra (v. ombra)
= voce dotta, comp. da ombra e lungo1, sul modello del
gr. 8oxix6ctxio£ (comp. da 80x1x61; 'lungo 'e oxià '
ha corpo oblungo, con lunghezza da 30 a 70 cm, due pinne dorsali
ombrinotto, il sàrago. = da un lat. volg. * umbrina (
sul modello del gr. oxlaiva (da cxià 'ombra ') per le strisce
, nelle navi di ferro è sostituito da un tubo interno che scende al di
. óp0piv6 <; 'pluviale ', da 8p0po <; 'pioggia ',
bestia ombriosa. = deriv. da ombrìa1. ombrìvago, agg.
= voce dotta, comp. da ombra e vago (v.),
alcune piante. = deriv. da ombrofilo. ombròfìlo, agg.
. che prospera in un clima caratterizzato da forti precipitazioni o da una stagione prolungata
clima caratterizzato da forti precipitazioni o da una stagione prolungata di piogge (una
vegetali ombrofobe. = deriv. da ombrofobo. ombròfobo, agg.
tua, vista e letta tanto volentieri da. mme quantto so che. ttu medesimo
e ombrosia. = deriv. da ombroso. ombrosità, sf. l'
per lo inferno. = deriv. da ombroso. ombróso (ant. umbróso
una montagnetta discendeva in una valle ombrosa da molti albori fra vive pietre e verdi
viii-27: orni pietra estratta di fresco da cava umida e ombrosa è buonissima,
chiara e parte ombrosa e rugginosa. bartolomeo da s. c., 1-659:
non lo sole, non hanno lume da sé, ma sono illuminati dal
freddo, ombroso e negro. erasmo da valvasone, 2-3-2: senza aria
lungi muore una canzone. -caratterizzato da perpetua tenebra (il regno dei morti
, che è proprio dell'ombra proiettata da un corpo; fatto d'ombra.
4-370: rispondeva con quel suo sorriso capace da solo d'indispettire i caratteri ombrosi.
, lunatici, insensati. -agitato da pensieri molesti, turbato, intristito.
ogni tanto un'occhiata ombrosa alla riva da cui s'allontanavano. leoni, 740
una parola). s. bernardino da siena, iii-354: quando si fa [
lume / che l'uom ne rasserena / da un abisso ombroso. 10.
sutil sofisti. 11. diffìcile da capire, poco perspicuo, indistinto.
cose vi sono ombrose e scure, da esercitare la mente del cercante. leone ebreo
taciuti (sottintesi), non c'è da capir nulla né dell'arte né della
= dal lat. umbròsus, deriv. da umbra (v. ombra).
gr. fyj0poc; 'pioggia 'e da termico (v.).
oh me -per tre volate gridava. domenico da prato, lxxxviii-1-522: non so se
per quelle treze d'oro. francesco da battifolle, lxxxviii-n- 247: o
lamento. boccaccio, 1-ii-370: fuggan da me e sospiri e gli omei,
vecchio, 2-38: sì dogliosi omei / da riversar non trovo, / quant'io
il fugano gli omèi. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
so se febo partorì costei / quando da giove fu mostrato al giorno, / perché
, ii-261: mai partiva il pensier da colei, / per cui dì e
lena tanta che dicesse omei. antonio da ferrara, 83: tanto avanza mie'
si ristora. = comj). da oh e me1 (v.).
della numerazione, vale 800 se seguito da apice in alto a destra (to')
e 800. 000 se preceduto da un apice in basso a sinistra (
scuna pagina [di un codice] porta da un lato nel margine superiore il proprio
numeri x e v; il primo formato da ue v, o piuttosto da due
formato da ue v, o piuttosto da due omega maiuscoli, attaccati insieme nel
insieme nel punto dove curvano; il secondo da un v o da un omega rovesciato
; il secondo da un v o da un omega rovesciato. -in un
posizione dell'atomo di carbonio più lontano da un altro atomo di carbonio preso come
: sistema di navigazione iperbolico, caratterizzato da bassissima frequenza e tale da ottenere,
, caratterizzato da bassissima frequenza e tale da ottenere, rispetto agli altri sistemi iperbolici
, parità 4-, ed è rappresentata da fi. 8. marin. la
= voce dotta, comp. da omega, n. 2, e [
di costantinopoli nel gennaio 360 e imposto da costanzo ii a tutto l'episcopato,
ii a tutto l'episcopato, costituì da allora l'ariane- simo ufficiale dell'impero
barbari. = deriv. da omei2. omeista, agg.
mento di un passo di isaia compiuto da cristo nella sinagoga); predica
sacra scrittura. -anche: parola pronunciata da cristo. passione lombarda, lxxxvii-m:
gr. òf / ixta, deriv. da fyzùéto 'mi aduno, converso '
'mi aduno, converso '(da ojuxoc 'folla, moltitudine ', di
fontana: - fior e grana, / da me aia pietanza. = deriv.
me aia pietanza. = deriv. da omele (v.). omeliàrio
dalla prima domenica di avvento, o da natale, al sabato santo; da
da natale, al sabato santo; da pasqua alla fine dell'anno).
homiliarius [liber] o homiliarium, da homilia (v. omelia1).
omelista. = = deriv. da omelia'. òmen, v.
e dolore. = deriv. da omen, sul modello del lat. virilité
= voce dotta, comp. da omento] ed ectomia (v.)
; omentite. = deriv. da omento. oménto, sm. anat
opportunamente tale parte anatomica (ricavata da animali di grandi dimensioni, in partic
(che, estratta in partic. da bovini e suini macellati, avvolge carni
= voce dotta, comp. da omento e fissazione (v.)
= voce dotta, comp. da omento e dal gr. 7njj; u
= voce dotta, comp. da omento e plastica (v.).
. medie. sutura dell'omento lacerato da eventi traumatici e operatori. = voce
. = voce dotta, comp. da omento e dal gr. £0apf) '
. = voce dotta, comp. da omento [pessid] e splenopessia (
. = voce dotta, comp. da omento e dal gr. tofzfj 'taglio
omeocnimìa, sf. biochim. mantenimento, da parte di un organismo, della propria
gr. fyiditx; 'simile 'e da chimica] (v.).
, sf. biochim. mantenimento, da parte dell'organismo, della normale composizione
. = voce dotta, comp. da omeocito e dal gr. orólov;
gr. 8pot< < 'simile 'e da clamidato (v., n.
. bot. che ha perianzio costituito da antofilli non distinti in sepali e petali
gr. bfxoiot; * simile 'e da clamide (per clamidato).
arte di riprodurre litograficamente antiche stampe riprodotte da originale che più non esiste.
. & (ioio£ 'simile 'e da [litografia (v.).
. bpoio <; 'simile 'e da [pantografo (v.).
dal gr. bpmoc * simile 'e da lichene (v.).
simiglianza delle particelle elementari al tutto che da esse è costituito (secondo la teoria
costituito (secondo la teoria fisica elaborata da anassagora di clazomene nel v sec.
che 1 principio primo, / che da lui vien chiamato omeomeria, / altro
dotta, gr. òfxoiofxépeux (comp. da bpoioc * simile 'e iiipos '
. = voce dotta, comp. da omeomero e dal gr. x6yo <
logici. = deriv. da omeomorfo. omeomòrfo, agg.
omeomòrfo, agg. che è caratterizzato da forma o da struttura simile;
che è caratterizzato da forma o da struttura simile; che presenta omeo-
condo omeomorfìsmo. -in partic.; costituito da elementi anatomici della stessa specie di
\ xopoo <; (comp. da fyxoiot; * simile 'e nappi)
di qualità, di medicamenti che assunti da persone sane inducono stati sintomatologici simili a
le bibite non si amministrano omeopaticamente come da noi. tommaseo [s. v.
1-399: si diceva che fosse cosi malandata da essere costretta a tenere anche giorgio al
una malattia che, dicesi, è cagionata da una forza senza materia, hanno sempre
omeopatico. = deriv. da omeopatia. omeopatogenioterapìa, sf.
dal tema di yevvàto * genero 'e da terapia (v.). omeoplasìa
dal gr. tyiotoc 'simile 'e da plastica (v.).
dal gr. &poio£ 'simile 'e da polare (v.).
. dal gr. fyzoitx; 'simile'e da [monó \ polio (v.
dal gr. òpoiò- 7motov comp. da 5p. oioc 'simile 'e rcrtoié ^
e rcrtoié ^, agg. verb. da 7rì7ttco 'cado ').
dal gr. ftpoioc 'simile 'e da ritmo (per ritmico).
6 (xolo>
'rendo simile '(denom. da 5p. oio <; 'simile '
). zool. che è caratterizzato da concentrazione salina interna costante (indipendentemente da
da concentrazione salina interna costante (indipendentemente da quella dell'ambiente esterno).
comp. dal gr. tyxoios 'simile'e da osmotico (v.).
mantenere la stabilità dell'ambiente interno indipendentemente da fattori disturbanti interni ed esterni, ed
. -cibern. sistema omeostàtico: costituito da un sistema regolato, da un comparatore
: costituito da un sistema regolato, da un comparatore (atto a confrontare la
con una grandezza omogenea costante) e da un circuito di retroazione negativa.
grandezza). = denom. da omeostàtico], col suff. dei verbi
dotato di omeostasi. = deriv. da omeostasi, sul modello di reostato.
ò ^ zoioré- xcurov (comp. da * simile 'e tcxcutt) 'fine
= voce dotta, comp. da omeopatia) e terapia (v.)
. dal gr. 'simile 'e da termale (v.).
agg. biol. che è caratterizzato da omeotermia e da sangue caldo (un animale
. che è caratterizzato da omeotermia e da sangue caldo (un animale: e
gr. fyuhc < * simile 'e da tipico (v.).
). mus. che è caratterizzato da suono, da tonalità simile. =
. che è caratterizzato da suono, da tonalità simile. = voce dotta,
gr. fyxoioc; 'simile 'e da tonico (v.).
cuy #) (nome d'azione da ceuyvufzi * congiungo ').
sienvi due omerali che s'accoppino insieme da due capi d'esso: e così sia
, lat. tardo umeràlis, deriv. da umèrus (v. òmero);
condanna di essi. = deriv. da omerico. omèrico, agg.
culturale e poetica che esprimono e che da esse trae origine; che le imita.
dai greci, ma la troia rifabbricata da alessandro, ampliata da lisimaco e grandiosamente
la troia rifabbricata da alessandro, ampliata da lisimaco e grandiosamente abbellita da augusto.
, ampliata da lisimaco e grandiosamente abbellita da augusto. foscolo, v-247: il
non vorrei che m'inducesse a trattarlo da tersite, come egli è, con l'
e poesia sussiste realmente per modo che da ciò è venuto uno dei più forti incentivi
di venezia e di roma, fu saputo da amici e nemici che nel paese era
risate e al vociare omerico che si disfrena da questo consesso di facce irsute, riberesche
di facce irsute, riberesche. -caratterizzato da principesca generosità. - in partic.
gr. òfirjpixói;, deriv. da " ojxirjptx; (v. ómèro)
di chio, che si vantava discendente da omero, nella quale la professione di
quale la professione di rapsodo era trasmessa da padre in figlio. 1
antica famiglia di chio che vantava discendere da omero e che forse per mera tradizione
omero e che forse per mera tradizione da prima conservarono i suoi poemi. e.
. 'ofit ^ ptsat), deriv. da " opirjpo,; (v. omèro
nomiamo omeristi furo condotti nel teatro prima da demetrio falereo '... ora
omeristi li quali furo introdotti nel teatro da demetrio falereo furo differenti da'rapsodi d'
questi furo introdotti ne'spettacoli pubblici non da demetrio ma da ipparco figliuolo di pisistrato
ne'spettacoli pubblici non da demetrio ma da ipparco figliuolo di pisistrato, come testimonia
intrinsecamente non sono. = denom. da omero, col suff. dei verbi frequent
10 scheletro del braccio ed è formato da un corpo di forma irregolarmente cilindrica,
dall'impronta del nervo radiale, e da due estremità alquanto ingrossate: la superiore
alquanto ingrossate: la superiore, composta da una parte articolare (testa dell'omero
nella cavità glenoidea della scapola e delimitata da un segmento ristretto sottostante e da due
delimitata da un segmento ristretto sottostante e da due tuberosità (trochine e trochite)
) e mediale (troclea) sormontate da due tuberosità (epicondilo ed epitroclea)
di cera e di canti, alla chiesa da lui prima eletta anzi la morte n'
dita meno del tutto il traverso, salendo da questo il casso del petto a larghezza
a creature fantastiche o immaginarie. guido da pisa, 1-217: ercole...
... /... circundato da mille angioletti / ignudi tutti, e
volgar., 9-60: le vacche da far figliuoli... abbin gli omeri
omeri soma che da'tuoi. buonaccorso da montemagno il giovane, 2-85: io conosco
fatica, forti studi ed omeri da ciò. ferd. martini, i-317:
hai ben veduto come * 1 sole / da l'omero sinistro il carro mena?
, de la cetra immemore, / torce da pindo il piè! = voce
la fine del regno di nerone e costituito da 1070 esametri, ebbe grandissima diffusione nel
. locuz. -degno di omero, tale da farne omero un poema: degno della
miei furace artiglio, / mammillulette, da comporne omero / longa description, longo
. = voce dotta, comp. da omèro e dal gr. 91x05 'amico
'0|i?) po|ja
= voce dotta, comp. da òmero e radiale (v.).
= voce dotta, comp. da òmero e ulnare (v.).
la fedeltà, l'omertà brigantesca, sentita da vero brigante, coll'odio che gli
ai loro intrighi talmente meschini e microscopici da riuscire incomprensibili. -silenzio compiacente
far scandalo di quel suo comportarsi non da soldato, e di quella possibile omertà da
da soldato, e di quella possibile omertà da parte della donna. 3
'virilità, l'essere uomo', da hombre 'uomo'. v. anche v.
comportamento) in contrasto con quanto prescritto da una norma appartenente a un determinato ordinamento
, giuridico, ecc.) o da un valore appartenente a un determinato sistema
., in contrasto con quanto richiesto da regole tecniche, da criteri di prudenza
con quanto richiesto da regole tecniche, da criteri di prudenza, di opportunità sociale
impresa); indebitamente pretermesso; viziato da omissione (e, nel linguaggio giuridico
orazione omessa, / e quivi a quel da fano et a buonconte /
, non più per le cose nuove da lui ammesse che per certe delle antiche
, 361: omessa denuncia di reato da parte del pubblico ufficiale. ibidem, 362
. ibidem, 362: omessa denuncia da parte di un incaricato di pubblico servizio
casini, i-435: ad uomini sì staccati da terra, sì rapiti collo spirito al
, / a dir caosa -qe non è da omettre. boccaccio, viii-1-174: che
in una trascrizione. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
. 3. trascurare, lasciare da parte; porre in oblio.
concludere queste nozze. -abbandonare, mettere da parte (un proposito). guicciardini
attestare. -anche: espungere, censurare da un testo, da un resoconto.
espungere, censurare da un testo, da un resoconto.??
primo volume delle avventure mie, già da voi esposte, per mezzo delle stampe
che supposi non doversi mai vedere fuorché da voi, mi avreste risparmiata la taccia
persio, fatta non so per qual capriccio da monti, destò anche in me un
. subord. lanzi, i-12: da questa scuola vuoisi propagata l'arte per
dotta, lat. omittère, comp. da ob-'via da 'e mittère '
. omittère, comp. da ob-'via da 'e mittère 'mandare, mettere
. -figura umana che appare piccola da un particolare punto di vista o in
al proposito raccomandandoti il mio amico, da cui avrai la presente. esso è un
assennati (ed è epiteto lusinghiero attribuito da adulti a bambini per indurli a tali
11-118: prende almeno un paio di vestiti da ometto per il bambino.
piramide di sassi innalzata su una vetta da chi per primo l'ha raggiunta, o
attillato e profumato. comiso, v-279: da una porta che si era aperta sbucò
noce di galla ', deriv. da fa- axo <; * agresto '.
spalla afferra, / il qual, gravato da tale omicciuolo, / la man distende
. aretino, iv-6-298: non mancai da umilissimo omicciuolo ubidirvi. i. neri
di adulazione, quando anche foste voi donna da potersi adescare con simili mezzi..
anche a me; e dopo essermi da me stesso chiamato giustamente omicciuolo! ebbene
, perché quelle sono per solito virtù da minori. pascoli, ii-242: come
come mai dalle pagine che tanti nobili spiriti da qualche secolo hanno lette, rilette,
entrò il nostro giovane in una bottega da caffè, ove sendo richiesto da un
bottega da caffè, ove sendo richiesto da un omicciatto che conosciuto quivi non era,
tutto l'animo, benché sia un omiciatto da poco, uno zotico,..
: omiciattolo mio, / vuoi farla da leone, e se'asinelio / che mai
nord, che guardava con supremo disprezzo da illuminato e da saggio per cui la
guardava con supremo disprezzo da illuminato e da saggio per cui la vita non ha
bresciani, 2-vii-72: se ella mi conoscesse da vicino, vedrebbe che povero omicciàttolo mi
oppone alla perfezione divina. giovanni da samminiato [petrarca], ii-5: certo
5. bambino che assume stucchevoli atteggiamenti da adulto. dossi, iv-316: libri
: percioché violento uom fu [opizzo da esti], quivi tra 'tiranni e
campiglia, 1-389: gli omicidi destinati da sua maestà per essecutori delle sue voglie
aggettivale. brignole sale, 2-103: da la prigion de la fallace armida /
pericolo mortale. magalotti, 2-3: da folgori omicide / s'infetta il sol
: un amore vano, fuggitivo, seguito da un altro amore o da una triste
, seguito da un altro amore o da una triste indifferenza (doppiamente omicida),
dotta, lat. homicida, comp. da homo 'uomo 'e dal
parola oziosa. = deriv. da omicidio. omicidiale (ant.
fu inimico della verità. s. bernardino da siena, iii-367: se'omicidiale di
della città di siena, 453: da voi fie sbandita / quell'ambizion che v'
e. gadda, 7-16: omicidiali guerre da cannibali, stragi da tigri, condotte
: omicidiali guerre da cannibali, stragi da tigri, condotte dalla ferocia stessa dei popoli
volte era stato omicidiale cum l'anime da quilli che guardavano alle volte la donna
occhi che non vedano le belle cose create da dio. = voce dotta,
s. agostino), deriv. da homicidium (v. omicidio).
condizione nomato suffilello. = deriv. da omicidio; cfr. « archivio glottologico italiano
questa maniera? = denom. da omicidio-, cfr. fr. homicider (
, 13-iii-8: li omicidiari furono licenziati da coreggio subito che vi arrivarono. bandello
pietro se ne fuggì via; e chiamato da la giustizia e non comparendo, fu
d. c.), deriv. da homicidium (v. omicidio)
la quale, per non essere assistita da una valida scriminante o scusante, assume
aggettivali, mentre il termine, usato da solo, designa l'uccisione volontaria e illecita
omicidio ed ogni ingiuria del prossimo è da fuggire ed odiare sommamente. bibbia volgar.
un uomo è punito con la reclusione da dieci a diciotto anni. ibidem,
di un uomo è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni.
che abbia prestato un consenso non viziato da infermità o alterazione mentale né dal modo
discussa e ora abolita, la pena edittale da tre a sette anni nel caso che
caso che l'uccisione sia volontaria e da due a cinque anni nel caso che l'
lui, è punito con la reclusione da sei a quindici anni... si
famiglia, è punito con la reclusione da tre a sette anni. alla stessa pena
ode, quella buona openione. guido da pisa, 1-65: lo quinto comandamento
a ricever le libazioni, mentr'era da omicidi contaminato. tarchetti, 6-i-494:
gesto di gravità eccessiva rispetto ai fini da conseguire. 0. vecchi, lxv-185
dotta, lat. homicidìum, deriv. da homictda (v. omicida)
della numerazione, vale 70 se seguito da apice in alto a destra (o'
o') e 70. 000 se preceduto da un apice in basso a sinistra (
, nella riforma grafica e fonetica proposta da gian giorgio trissino (1478-1550),
. 3. figur. persona da nulla, insignificante. f. f
= voce dotta, comp. da omo1 e dal tema del lat. facère
vittoria accesero la fantasia d'ambrogio che da calmo omileta si trasformò in lirico caldo
e solenne. = deriv. da omelia *; cfr. anche anglo-americano homilete
che contiene omelie, che è costituito da omelie. tommaseo [s.
]: 'omiletico ': agg. da omelia. taluno disse 'stile,
ttxó (;, agg. verb. da ò ^ xixéco (v. omelia1)
e comprensiva sia di forme tuttora rappresentate da viventi e da reperti fossili [
forme tuttora rappresentate da viventi e da reperti fossili [homo sapiens nelle varie sottospecie
sapiens nelle varie sottospecie), sia da forme totalmente estinte, presumibilmente ascendenti o
: gli ominidi più antichi sono costituiti da due gruppi di forme: quelle che oggi
dell'uomo. 'hominidae 'sono pertanto da considerare in modo assoluto tutti i tipi
. hominiens, proposta come filologicamente corretta da fabio frassetto in « lingua nostra »,
2, 38: « prendo lo spunto da un articolo sulla sistematica degli ominidi,
galantuomo, per dimostrare quanto noi sìam da poco a paragone degli antichi, diceva
correvano degli omini con in mano i cestini da viaggio. bonsanti, 2-274: era
omino 'pare un omino '; 'vestito da omino '. 'fare l'omino':
'della china ': piccino, da nulla. 9. dimin. ominino
il tempo a venire letto, omenone da quanto dante s'aveva a tenere.
ospedale coll'esposizione del sacramento, pregando da colui, che dà energia alle menti
dotta, lat. ominòsus, deriv. da omen -ìnis (v. omine
dal gr. òpoiofxcpfx;, comp. da 5poio <; 'uguale, simile
ciascuno, ognuno. bonvesin da la riva, xxxv-1-673: de mi galza
piu vaievre. = comp. da un deriv. del lat. omnis '
, omissimo. = deriv. da omo1e uomo (v.), col
conseguito in base a quanto è prescritto da una norma appartenente a un determinato ordinamento
) o in base a quanto è richiesto da un valore appartenente a un determinato sistema
commette con il non fare qualcosa prescritto da un precetto, da una regola o
fare qualcosa prescritto da un precetto, da una regola o da un valore religioso (
un precetto, da una regola o da un valore religioso (con specifico riferimento
li beni lasciando. s. bernardino da siena, v-193: in due modi
dottrina... t'insegnerà la via da levare via il peccato e il delitto
con il non tenere un comportamento prescritto da una norma penale incriminatrice o da un'
prescritto da una norma penale incriminatrice o da un'altra norma o obbligo giuridico da
da un'altra norma o obbligo giuridico da essa richiamato (reato di ommissione:
se l'evento dannoso o pericoloso, da cui dipende la esistenza del reato, non
qualcosa che sarebbe necessario compiere perché richiesto da regole tecniche o da criteri di prudenza
compiere perché richiesto da regole tecniche o da criteri di prudenza, di opportunità sociale
, quando dal remittente o girante o da qualunque altro interessato non è stata pagata
come potrò, facendo degli appunti, da riveder con rossari. alla fine poi,
consuetudine. morgagni, 296: sono da approvarsi la regola del vivere che s'
tardo omissio -ónis, nome d'azione da omittére (v. omettere); cfr
azzardo della 'roulette 'in una casa da giuoco clandestina [omissis] condanna il
2). = deriv. da omissione. omite, sf.
. ant. ogni. pietro da bascapè, v-187-5: ora omiunca homo intenda
d'un bel sermon verax. bonvesin da la riva, xxxv-1-688: penzò ke
dal lat. omniunquam, comp. da omnis 'ogni 'e unquam 'mai
a ventimila elementi): è formato da una corneola di origine cuticolare (che
caratteristico aspetto superficiale sfaccettato), da cellule corneagene, che possono diversificarsi in
formanti il cono o cristallino, e da un numero variabile (da 5 a
, e da un numero variabile (da 5 a io) di cellule retiniche fornite
formano il nervo ottico; è circondato da un numero vario di cellule pig- mentate
pinnipedi appartenenti alla famiglia focidi e rappresentato da una sola specie presente nell'antartide,
pinnipedi appartenenti alla famiglia focidi, rappresentato da tre specie presenti nell'antartide.
puro per i puri '), tratta da s. paolo (lettera a tito
picchi delle montagne non potevano produrre immagini da alcove e da postriboli. omniarco
non potevano produrre immagini da alcove e da postriboli. omniarco, sm.
città; fu trainata per lungo tempo da cavalli, ma in seguito, con
anno 1864 -in viaggio -nell'omnibus che da monza conduce alla borgata di lecco.
di mercato colla borsa stivata di provviste da indolenzirle il braccio,...
. lessona, 1020: in torino da pochi anni vi è un servizio
dell'omnibus a cavalli dell'istituto vittorino da feltre che doveva condurmi a scuola con
di certi professori i quali la trinciano da 'protettore ', da omnibus, da
quali la trinciano da 'protettore ', da omnibus, da necessari etc.
da 'protettore ', da omnibus, da necessari etc. 3.
attualità politica e artistico-letteraria fondata nel 1937 da l. longanesi (1905-1957),
di percorso comune a segnali che viaggiano da diverse sorgenti a diverse destinazioni.
'che servono con diciture generiche, da modificarsi, da riempirsi, da cancellarsi,
con diciture generiche, da modificarsi, da riempirsi, da cancellarsi, quali buoni
generiche, da modificarsi, da riempirsi, da cancellarsi, quali buoni di commissioni librarie
metà dell'ottocento, l'insieme costituito da un provvedimento legislativo principale e da tutti
costituito da un provvedimento legislativo principale e da tutti quelli, a esso complementari,
: noi dell 'omnibus ', sin da quando vedevamo le truppe francesi padroneggiare l'
', con riferimento temporale, e da candido (v.). omnicercante
omnicercante, agg. letter. animato da inquieto spirito di ricerca. papini
lat. omnis 'ogni, tutto 'e da cercante (v.).
papini, 27-205: quell'omniciarlante socrate, da tanti pappagalli compianto come un miracolo di
lat. omnis 'ogni, tutto 'e da ciarlante (v.).
dotta, lat. omnimorbia, comp. da omnis * ogni, tutto 'e
, lat. omnipàrens -èntis, comp. da omnis 'ogni, tutto '
'ogni, tutto 'e da parens -èntis (part. pres. di
. omnis 'ogni, tutto 'e da [periscopio (v.).
omnis 'ogni, tutto 'e da track 'traccia '. omnituènte
percosse dira et extremamente e le amate da esso della plumbacea sagitta ferite. perché
, lat. omnitùens -èntis, comp. da omnis 'ogni, tutto 'e
.. * omnium '(incontri costituiti da più gare: velocità, cronometro e
: la omnivaga seienea se sarebbe ritrata da illustrare cum il suo splendore gli superni
dotta, lat. omnivàgus, comp. da omnis 'ogni, tutto 'e vagus
al cor piacesse e abella. bonvesin da la riva, xxxv-1-674: e° sì nasco
senza perigro me tollen cortesemente. francesco da barberino, ii-182: questo è 1
principio del mondo. 5. bernardino da siena, iii-81: i terzi manigoldi
per la investigazione di queste cose è da intendere secondo el mio parere che gli
espansiva del solito, mi disse, saltando da un discorso all'altro: « ah
; o, in quanto non generato da altra creatura, omo che non nacque
mio... questo è parlare da primo omo che sei, e non come
quanto rappresenta il genere umano, redento da lui. -omo vecchio, omo
omo salvatico: opera pubblicata nel 1923 da g. pa — pini (
al servigio delle donne. s. bernardino da siena, 648: dice quell'altro
quell'altro: -pur la donna è da meno che non è l'uomo,
- e 10 ti dico che è da più che non è niuno omo. petrarca
resto di quei muscoli non son ritratti da un omo, ma sono ritratti da
da un omo, ma sono ritratti da un saccaccio pieno di poponi. p.
/ e non d'altro segnore. giacomo da lentini, 31: ben so
. petrocchi [s. vj: 'da omo ': conveniente a lui, come
bambini, ecc. 'una veste da camera da omo; una camicia, un
ecc. 'una veste da camera da omo; una camicia, un cappello
omo; una camicia, un cappello da omo '. -che lavora per una
[s. v.]: sarto da omo. facoltà. fra
tra fango e aqua, restano asciuti da l'umbelico ad alto. -soldato
ciascun omo / sa più meglio da: persona atta o disponibile a svolgere quel
ingenuamente, ch'io non son omo da governare altri omini. p. petrocchi [
v.]: * omo da casa ': buon massaio. 'omo
casa ': buon massaio. 'omo da fatica ': atto a sopportarla.
che s'occupa di quelli. -omo da bosco e da riviera', v. bosco
di quelli. -omo da bosco e da riviera', v. bosco, n.
. -marin. ant. omo da remo: vogatore. dizionario di marina
s. v. uomo]: 'omo da remo':... vogatore.
... vogatore. -omo da comando: ufficiale. dizionario di marina
s. v. uomo]: 'omo da commando ':... ufficiale
per sora nostra morte corporale, / da la quale nullu omo vivente pò skappare
eo no podrave essere offeso u gravado da alcuno omo u persona sci che la
che la vostra potentia defensando. giacomo da lentini, 11: amor non vole
è soldato '. 19. omo da sarti', manichino di legno per mettere
s. v.]: 'omo da sarti ': figura di legno per
essere ispi 16. funge da pronome personale indefinito, in schietto.
est pesant, va al funt. giacomo da lentini, 17: avene tuttavia /
minchione. -fare l'omo, fare da omo: comportarsi con virile coerenza e
forno se vuol passeggiare le strade'. 'far da omo': contenersi. 'lei ha
: contenersi. 'lei ha fatto da omo a non riscaldarsi '. -darsi
in viso ': difficile, faticoso, da non prendere alla leggera.
amare fa gli òmini stolti. francesco da barberino, ii-95: magion non face l'
. = lat. homo -minis, da collegare con humus 'terra ', in
= voce dotta, comp. da omdaogó], n. 3, e
sottoclasse di funghi basidiomiceti, caratterizzati da basidio clavato (e vi appartengono tutti
gr. 'uguale, simile 'e da basidiomycetes (v. basi- diomicetl
= voce dotta, comp. da omologò], n. 3, e
dotta, lat. scient. homocaryon, da homocaryosis (v. omocariosi)
ultima portante il pianeta), elaborato da eudosso di cnido (iv sec.
stellis, pubblicato a venezia nel 1538 da g. fracastoro (i478-i553)
... aver lui rimossi gli epicicli da tutto il cielo e, demolendo le
. ó- xevrpoi; (comp. da tyió <; * uguale, simile '
parte dei teleostei, che appare costituita da due lobi uguali per la fusione delle
operatorio di cheratoplastica effettuato con tessuto prelevato da un altro individuo appartenente alla stessa specie
<; 'uguale, simile 'e da cheratoplastica (v.).
chim. che contiene un anello formato da atomi dello stesso elemento, in partic
òpiót; 'uguale, simile 'e da ciclico, n. ^ (v
gr. * uguale, simile 'e da cinetico (v.); cfr
= voce dotta, comp. da omologo], n. 3, e
. = voce dotta, comp. da omologo], n. 3, e
= voce dotta, comp. da omocistirt [d \ e dal gr.
<; 'uguale, simile 'e da clamidato, n. 2 (v
. 6|xó£ 'uguale, simile 'e da clamide (per clamidato, n
< 3>|ao£ 'omero, spalla 'e da clavicolare (v.).
xxe£<£ xktisòc;, 'clavicola 'e da costale (v.). omoclinale
stimma dello stesso fiore (fiore monoclino) da cui è prodotto. = voce
gr. 'uguale, simile 'e da cromatico1 (v.).
dello stesso colore. = deriv. da omocromo; cfr. fr. homocromie (
di questo. = deriv. da omocromo. omòcromo, agg.
gr. 6pt6xpo>fao <;, comp. da 6 (xó <; 'uguale,
= voce dotta, comp. da omocron ^ ico] e isomero (v
gr. 'uguale, simile 'e da cromosomico (v.).
comprende rettili con pelle liscia o costituita da squame uguali. tramater [
prima famiglia de'rettili ofidiani, proposto da duméril, che comprende i serpenti a
gr. 'uguale, simile 'e da diaframmatico (v.).
di segnali modulati d'ampiezza, costituito da un oscillatore locale (mantenuto sincrono con
mantenuto sincrono con la portante del segnale da demodulare mediante sincronizzazione diretta o per
ad anello agganciato in fase), da un dispositivo che genera il battimento fra
e quello dell'oscillatore locale, nonché da un filtro passa-basso che elimina dal segnale
gr. 'uguale, simile 'e da [eterodina (v.).
ad alcuni vertebrati inferiori); costituito da denti tutti uguali (la dentatura);
, nei cetacei), che risulta costituita da un -elevato numero di denti tutti simili
fra loro. = deriv. da omodonte. omòdromo, agg.
. ófxós * uguale, simile 'e da emoterapia (v.).
. ófiós 'uguale, simile 'e da entropico (v.).
<; 'uguale, simile 'e da = voce dotta, comp.
6 (aó£ * uguale, simile e da erotico (v.).
gr. * uguale, simile 'e da estesia (v.).
. à ^ apayla, comp. da &yb <; 'crudo 'e dal
dotta, gr. àyorp&yoiz, comp. da * crudo 'e dal tema di
animale, per la quale l'organismo varia da scuri a chiari e viceversa i toni
statist. indice di omoflia: elaborati da c. gini (1884-1965) per misurare
<; 'uguale, simile 'e da focale2 (v.).
dotta, gr. òfjuxpoovta, comp. da òptòcj 'uguale, simile 'eqxovfi
ling. omofono. = deriv. da omofonia; cfr. ingl. homophonie (
gr. 6 (aò9
simboleggia la pecorella smarrita recata sulle spalle da cristo buon pastore, nonché la natura
gr. tó ^ iopópiov, comp. da o&ixt *; 'omero, spalla
e della tribù dei carabici, così da latreille denominati per l'indole loro di
ò ^ pwv (comp. da by / x; 'uguale, simile
. = voce dotta, comp. da omologò), n. 3, e
colonia o villaggio, che, legati da vincoli di consanguineità, erano tenuti a
'(aristotele), comp. da 6fxó <; 'uguale, simile 'e
òfxót; 'uguale, simile 'e da gamete (v.).
a eterogametico. = deriv. da omogamete. omogametismo, sm.
del maschio. = deriv. da omogamete. omogamìa, sf.
). = deriv. da omogamo; cfr. fr. homogamie (
. -in partic.: in modo da produrre un risultato funzionalmente armonico.
cinquecento. 2. in modo da accomunare gli elementi omogenei ed escludere quelli
della poesia popolare latina, pur tanto da scorgere come nelle genti più omogeneamente soggette
adunque falsi sono tutti i conseguenti che da questa omogeneità si tirano. c. mei
i-4-166: escludere le filosofìe della storia da una storia della storiografìa mi sembra.
giustificato in quanto finora non contraddetto da alcuna legge fisica nota nell'enunciato più
.). = deriv. da omogeneo; cfr. fr. homogeneité (
, zangolaio. = nome d'azione da omogeneizzare; cfr. fr. homogénéisateur,
elemento base. = nome d'azione da omogeneizzare; cfr. fr. homogènèisation
cioè trasparente e tale che, attraversato da un intenso fascio di luce bianca, non
delle fasi). -anche: costituito da elementi o parti tutti della stessa specie (
alvei formati di materia omogenea e facile da essere corrosa dall'acqua hanno la larghezza
luce). algarotti, 6-62: da questi così fatti raggi pertanto di vario
araigo, ii-72: non è poi da confondersi questo mio indistinto coll " omogeneo
i capitalisti separare gii 'speculatori 'da coloro che godono di una rendita fissa
che quella della conquista e dell'assimilazione da parte di uno dei singoli stati.
e, in partic., è esente da discontinuità stilistiche, dall'indebita commistione di
azione dei mezzucci drammatici e d'un effetto da arena. b. croce, 1-2-164
papini, 27-610: il molteplice fu da noi ricondotto all'uno, l'eterogeneo
. cocchi, 6-49: il sangue da un'ampia arteria va sempre dividendosi per
sicché alla fine pochissime parti omogenee, rimaste da tutta la massa primiera per legge meccanica
logica richiede che ogni cosa venga almeno da una cosa omogenea, che la vita esca
giordani, ix-36: empedocle è riconosciuto da aristotele per il primo che intendesse quella
. goldoni, iii-890: ho fatto anche da cancellier criminale:... è
): quando questa passione fu stuzzicata da idee tanto più omogenee ad essa, si
, i-121: le mie facoltà affrante da questi quattr'anni d'un lavoro non
foscolo. qualunque cosa diverte l'attenzione da essi è dannosa e non omogenea all'
storia. 15. bot. composto da un unico tipo di elementi (tracheidi
in cui le varie funzioni sono svolte da elementi diversi); omossilo. -innesto
16. chim. sistema omogeneo: risultante da una sola fase. -catalisi omogenea:
i termini hanno lo stesso grado (e da ogni soluzione se ne ottengono infinite altre
zero. 20. petrogr. costituito da una sola specie minerale (una roccia
, dal gr. &p°ycvf£, comp. da 6p6 <; 'uguale, simile
'omogenia ': generazione di simili da simili... * omogenesia 'sarebbe
generazione di un indi viduo da genitori organicamente simili (in con
]: 'omogenia generazione di simili da simili; contrapposto di 'eterogenia ',
che il nuovo individuo è prodotto da genitori, cioè da individui che hanno esi
è prodotto da genitori, cioè da individui che hanno esi stito
(storico, culturale, sociale) da presupposti congeneri a esso. -anche:
dal gr. tyioyéveia, comp. da fyx6 <; 'uguale, simile '
l'esistenza di razze metamorfiche, prodotte da antichi e continuati incroci di razze primarie
razze primarie. = deriv. da omogenia. omògeno, agg.
. = voce dotta, comp. da omd ^ logó \, n. 3
logó \, n. 3, e da gentisico (v.).
= voce dotta, comp. da omo [/ ogo }, n.
ogo }, n. 3, e da gentisinico (v.).
. = voce dotta, comp. da omogentisinico] e dal gr. oùpov
gr. 'uguale, simile 'e da ghiandolare (v. ì.
òjì, 6yx
omogono ': modo di generazione caratterizzato da questo fatto (van beneden), che
le gemme dànno vermi simili a quelli da cui vengono; talora l'animale muore
gr. 6fx6 * fovo£, comp. da òjjló ^ 'uguale, simile
. 6fxò£ 'uguale, simile 'e da grado (v.).
, gr. òfaóypokpoi;, comp. da òfxói; 'uguale, simile 'e
= voce dotta, comp. da omologo], n. 3, e
v.]: 'omoide nome dato da herissaut ad un piccolo osso oblungo sopra
piccolo osso oblungo sopra il quale si articola da ogni lato il ramo palatino del becco
6jx6 ^ 'uguale, simile 'e da innesto (v.);
porzione verticale e in una orizzontale collegata da un tendine intermedio, si estende ai lati
e innanzi al collo; si estende da margine superiore dell'omoplata fino al margine
*; 'omero, spalla 'e da ioideo (v.).
omòiosi, sf. assimilazione di nutrimento da parte di un organismo vivente.
, gr. 6ptol oi6 . = voce dotta, comp. da omdjogó \, n. 3, e , tmx; 'pari 'e da idrico (v.). omoiusiano all'essenza '), comp. da &|ì. oio£ 'simile 'e anche nel mediterraneo) e sono caratterizzati da scaglia quadrilatera, appiattita e fornita di crostacei, malaco- stracei brachiuri, stabilito da leach, i quali si distinguono particolarmente òjxó ^ 'uguale, simile 'e da laterale (v.). òfxó ^ 'uguale, simile 'e da lattico (v.). 6 ^ 'uguale, simile 'e da lecitico (v.). gr. 'uguale, simile 'e da lichene (v.). = voce dotta, comp. da omologò], n. 3, e 2. biol. lisi di cellule da parte di estratti del tessuto da cui cellule da parte di estratti del tessuto da cui provengono. = voce dotta, gr. 'uguale, simile 'e da lisi (v.). . 6|x6$ 'uguale, simile 'e da [emo] lisina (v. delle imprese). = deverb. da omologare, sul modello di modifica, ratifica è dunque la base strutturale, economico-politica da cui emana questo principio unico, regolamentatore del gr. òjjflxoyéw, denom. da 6 (i. 6xoyoc; (v ed essere reputati maggiori quanto alle obbligazioni da essi contratte per atti di commercio, devono linguaggi. = nome d'agente da omologare. omologazióne, sf. sf. accertamento e riconoscimento ufficiale, da parte della competente autorità, della conformità determinati atti negoziali compiuti dai privati o da un'altra pubblica autorità e i cui
luogo in seguito all'esame del medesimo da parte del ministero dei trasporti il auale
il veicolo. per i ciclomotori costituiti da un normale velocipede e da un motore
ciclomotori costituiti da un normale velocipede e da un motore ausiliario di cilindrata fino a 50
realtà è. = nome d'azione da omologare. omologìa, sf. condizione
specie diverse concordano fra loro in modo da presentarsi come varianti di un medesimo schema
, riconosciuti per essere i medesimi anatomicamente da una specie vivente all'altra, o
specie vivente all'altra, o analoghi da una regione del corpo all'altra,
omologo di quello del lato destro. da una specie all'altra, le parti
', concetto introdotto nella chimica organica da c. gerhard (1816-1856) in
esse, per effetto della deriva, da un'unica massa originaria. 7
agli spettacoli che deploriamo: constatazione corroborata da tali altri indizi da poter stabilire (
: constatazione corroborata da tali altri indizi da poter stabilire (con lukàcs) che
(centro dell'omologia); è individuata da un centro, da un asse e
; è individuata da un centro, da un asse e da una coppia di elementi
un centro, da un asse e da una coppia di elementi corrispondenti (e
dell'omologia', il birapporto costante formato da due elementi omologhi qualsiasi in un'omologia
comune del birapporto delle quaterne proiettive costituite da due punti corrispondenti distinti, dal centro
di omologia, nonché di quelle formate da due rette corrispondenti distinte e dalle rette
dotta, gr. 6 (xoxoyìa, da 6|xóxoyo <; (v. omologo)
e quasi insensibile nel canto e negtistrumenti da arco e da fiato. = voce
nel canto e negtistrumenti da arco e da fiato. = voce dotta, gr
concorde, corrispondente ', comp. da 6p6 <; 'uguale, simile '
filogeneticamente. = deriv. da omomorfo. omomorfìco, agg.
: omomorfismo. = deriv. da omomorfo. omomorfismo, sm. biol
g e g'. = deriv. da omomorfo. omomorfo, agg. biol
òfxót; 'uguale, simile 'e da morfosi (v.).
, e di area centrale, comp. da omo1e morto (v.).
con la faccia camusa cóme un mascherone da fontana. 2. uomo di
= voce tose., comp. da omo1 e nero (v.).
la seconda [tradizione], propagata da ellanico e originata dall'omonimia casuale di
dal gr. &txo>vu|xla deriv. da òfmóvujxcx; (v. omonimo);
gli uomini stessi, accompagnati e introdotti da un santo omonimo o patrono, sono
, iii-100: vi fu allora un girolamo da trevigi diverso daltomonimo già rammentato. savinio
rammentato. savinio, 2-152: ercole da creta... fece per tirare il
-anche sostant. delminio, i-307: da gli antichi sono state divise alcune parole
gr. ò|xa>vopxx;, comp. da 'uguale, simile 'e 6w ^
(ì. c <, comp. da 6{aó <; 'uguale, simile
= voce dotta, comp. da omc{sferd \ e dal gr. tcqcuoi ^
, agg. bot. che è costituito da pe tali uguali (una
che ha corolla costi tuita da petali uguali (un fiore).
]: 'omopetale... nome da cassini applicato alle calattidi, o ricettacolo
= voce dotta, comp. da omologo], n. 3, e
. = voce dotta, comp. da omologo], n. 3, e
. = voce dotta, comp. da omologo], n. 3, e
plastico attuato con lembi di tessuti prelevati da individui della stessa specie. =
gr. 'uguale, simile 'e da plastica (v.).
tessuti (in partic. pelle) prelevati da un altro individuo della stessa specie (
<; 'uguale, simile 'e da plastico (v.).
, verso il suo terzo superiore, da una sporgenza triangolare detta 'spina dell'
(zo7rxàttj (ippocrate), comp. da < xpic < 'omero, spalla
. = voce dotta, comp. da omoplata e ioideo (v.).
6 ^ 'uguale, simile 'e da polare (v.).
. polimero che si ottiene per polimerizzazione da un singolo monomero (e la macromolecola
monomero (e la macromolecola risulta formata da un solo tipo di unità strutturale)
<; 'uguale, simile 'e da polimero (v.).
omopoli- meri. = deriv. da omopolimero. omoprotocatèchico, agg. chim
. = voce dotta, comp. da omòlogo], n. 3, e
. = voce dotta, comp. da omdjogo], n. 3, e
. = voce dotta, comp. da omdjogo \, n. 3, e
6 ^ 'uguale, simile 'e da organico (v.); cfr
6pé < 'uguale, simile 'e da ritmo (v.).
. papini, iii-73: è rappresentato da filippo villani come uomo motteggevole e scherzoso
gr. * uguale, simile 'e da sessuale (v.),
], con infa tuazioni da nazareni. george è un po'il loro
d 'omosessualismo. = deriv. da omosessuale. omosessualità, sf.
medesimo sesso (accompagnata per lo più da indifferenza o da ripugnanza per gli individui
accompagnata per lo più da indifferenza o da ripugnanza per gli individui dell'altro sesso
individui dell'altro sesso); originata da cause diverse, complesse e interagenti,
. g. bassani, 3-263: da fadigati a venire a parlare dell'omosessualità
era stato breve. = deriv. da omosessuale, sul modello dell'ingl. homosexuality
ófió ^ 'uguale, simile 'e da [atmosfera (v.);
óc; 'uguale, simile 'e da \ eter \ osi (v.
[aó£ 'uguale, simile 'e da sieroterapia (v.).
= voce dotta, comp. da omologo], n. 2, e
. ó£ 'uguale, simile 'e da sismico (v.).
<; 'uguale, simile 'e da spora (v.).
. ó|xó£ 'uguale, simile 'e da sporia (v.).
assa'gente affricante. = deriv. da amostante (v.), per assimilazione
: tcc 'uguale, simile 'e da stimolante (v.).
= voce dotta, comp. da omologo], n. 3, sul
. iglóc 'uguale, simile 'e da tallo (v.); cfr
). = deriv. ^ da omotàllico]; cfr. ingl. homothallism
voce dotta, gr. àpon4ptx°c comp. da '[carne] cruda '
fino all'omoteleutia di certi suoi endecasillabi da stravagante thesaurus hymnologicus. = voce
superficie delle acque. = deriv. da omotermo; voce registr. dal d.
', nella quale punti corrispondenti stanno da una stessa parte rispetto al centro (
inversa, in cui punti corrispondenti stanno da parti opposte rispetto al centro).
e 9ctù£, agg. verb. da tìot ^ u 'pongo, colloco '
dal gr. òporunta, comp. da òptò? * uguale, simile * e
omotipo). = deriv. da omotipo. omòtipo, agg.
, per non essere stato riconosciuto da altri e aver un nome proprio, è
dotta, gr. òporoxia, comp. da ctpóc 'immaturo 'e tòxoc '
byte; 'uguale, simile 'e da tonico (v.).
dotta, gr. &pórovoe, comp. da byjbq 'uguale, simile 'e
sistema periodico. = deriv. da omotopo. omotopicaménte, avv.
. byhg 'uguale, simile 'e da trapianto (v.).
= voce dotta, comp. da omòlogo], n. 3, e
. bg * uguale, simile 'e da tropismo (v.).
dal gr. byjbrponog, comp. da òjiór 'uguale, simile 'e tobmg
dotta, lat. tardo homousianus (fulgenzio da ruspe, nei sec. v-vi)
; 'consustanziale ', comp. da byubg 'uguale'e oùola 'sostanza': v.
, gr. òpooumaarf ^, deriv. da 6pooùmo <; (v.
= voce dotta, comp. da omòlogo], n. 3, e
= voce dotta, comp. da omo [logo], n. 3
solo ospite normale (sostituito eventualmente da ospiti vi carianti o accidentali
-anche: formazione di uno zigote da parte di gameti uguali. =
gameti uguali. = deriv. da omozigote; cfr. ingl. homozygosis.
, per estensione, rispetto al carattere da essa influenzato); quelli in cui
gr. 'uguale, simile 'e da zigote (v.); cfr
. omùccio, sm. uomo da poco, omiciattolo. giorgini-broglio [
el caldo mena. = = da o2 (v.), con epitesi
pietra dell'asino. = deriv. da onagro. onagra, sf. bot
mandorli, ma più larghe, non dissimili da quelle del giglio; il fiore e
le ore. cavalca, 20-66: da lungo [vide] passare per lo diserto
il latte di una onagra. domenico da prato, lxxxviii-i- 498: molti
]: 'pietra d'onagro': nome dato da alcuni autori al belzuan, ossia ad
3. milit. antica macchina da getto a traiettoria curva, simile al
getta con la fionda sassi, ed è da ammiano a lungo esplicata: così chiamata
esplicata: così chiamata, dice egli, da gli asini selvaggi così detti in greco
6vo- ypo <;, comp. da ttvoc; 'asino'e scypio ^ 'selvatico';
del lat. tardo, è spiegato da ammiano marcellino con l'abitudine dell'animale
pellicano. redi, 16-ii-180: da 'onocrotalus 'si fece prima 'ona-
sf. onanismo. = deriv. da onanismo, con cambio di suff.
della teologia morale cattolica, è considerato da taluni un peccato grave contro la castità
questi veniasi accusando di molti omicidi. da principio non intendevo ciò che colui volesse
solitaria dei genitali, attuata in modo da ottenere la sensazione voluttuosa del coito;
: delitto di onan, malattia proveniente da spossamento prodotto da perdita troppo frequente di
onan, malattia proveniente da spossamento prodotto da perdita troppo frequente di seme in ambedue i
ónàn), figlio di giuda, punito da dio con la morte [genesi 38
, un velleitario. = deriv. da onanismo-, cfr. fr. onaniste (
, che concerne l'onanismo; caratterizzato da onanismo. sciascia, 4-27
2. figur. narcisistico, dettato da autocompiacimento eccessivo e morboso. papini
male e che non è così meschino da dispiacersene: ma che è una dolorosa confessione
la buona moneta del guelfo da danari trenta l'uno e quella da quindici
da danari trenta l'uno e quella da quindici danari di buono argento di lega
non però intendo vaghezza l'azzurro oltramarino da sessanta scudi l'onzia o la bella
: questa lettera è tanto sciam- mannata da dover chiedere scusa anchè a un figlio.
che non si cavarebbe un'oncia di succo da le sue carni. castelletti, 1-65
un'oncia di utile all'umana vita. da ponte, 354: può un uomo
due onze e dieci a salma, da pagarsi 'col violino 'a tanto il
sistema decimale, con valori sensibilmente diversi da regione a regione (e per la misurazione
marito, / ch'aggia picciol dificio da servire, / che vada a lui,
'l porco cominciò a gridare. piero da siena, 8-14: ricciardo né fedele niuno
d'acqua, di valore assai variabile da regione a regione, ma
acqua che sgorga per semplice pressione da un foro circo lare,
della gran dezza della bocca da cui fuoriesce l'acqua. -
trovare la quantità dell'acqua che esce da un foro circolare che abbia un pollice
minuto di tempo, può essere precisamente contenuta da quattordici pinte di misura ai parigi.
il volume continuo delle acque irrigatorie ricavato da dieci fiumi principali, da altri fiumicelli
irrigatorie ricavato da dieci fiumi principali, da altri fiumicelli e dai fontanini, si può
spoglie: cioè oro, argento, perle da oncia, ambra e molte mercanzie.
adoperare, / s'altro non credi trovar da mangiare. / è questo compagnon da
da mangiare. / è questo compagnon da fare a once? / aspetta,
e legni e pietre e calce / da far nuove opre e da sancir le sconcie
calce / da far nuove opre e da sancir le sconcie, / e se si
di un'unità ', deriv. da unus 'uno '. onciale (disus
., derivata dalla capitale ma diversa da essa per la forma tondeggiante di alcune
: a peso di carta pecora da un cartaio di villaggio ottenne un
pesa un'oncia ', deriv. da uncia (v. oncia) o,
oncia) o, secondo alcuni, da uncus 'uncino ', per il signif
dei ricchi ». = deriv. da oncia, n. 3, nome della
di dodici mesi '), deriv. da uncia (v. oncia)
acque dell'adda. = deriv. da oncia, n. 7. oncichiare
al figur. s. bernardino da siena, 922: amarai el peregrino,
mano a vestirlo a calzarlo a dargli da mangiare e da bere, a farlo
vestirlo a calzarlo a dargli da mangiare e da bere, a farlo medicare, e
graffiare, adunghiare '), denom. da ùncica, ùncico 'unghia, unghiolo