sua, non s'è mosso mai da venezia. jovine, 3-74: leone tolstoi
-che nasce, sgorga, si forma da punti diversi. onofri, 3-138:
, lat. tardo multanimis, comp. da multus 'molto 'e anima '
mia sostanza. = deriv. da multànime. multare, tr. condannare
al pagamento di una multa, costituita da una determinata somma di denaro o da
da una determinata somma di denaro o da altro bene patrimoniale, a titolo di
soldi. boiardo, 3-262: quilli tri da montecchio ch'io multai a'giorni passati
qualcuno un'infrazione che può comportare, da parte della competente autorità giudiziaria o amministrativa
invola dai palagi, il pane / da gli abituri, i figli / dal sen
). cattaneo, vi-1-250: già da lungo tempo abbiamo chiamato barbaro il dazio
di una multa) ', denom. da multa 'multa '. multato (
. che presenta numerose articolazioni; costituito da più articoli (come, per esempio
(calco del gr. ttoxuj e da articolare1 (v.).
calco del gr. rcoxu-) e da bipolo, comp. dal pref. bi-
registrate su un supporto magnetico costituito da due o più bobine di nastro.
calco del gr. 7toxu-) e da bobina (v.). multicanale
calco del gr. 7roxu-) e da canale (v.).
), agg. bot. formato da più carpelli aggregati (un frutto)
calco del gr. ttoxu-) e da capsula (v.). multicàule
. multicaulis (plinio), comp. da multus 'molto 'e caulis '
multicellulare, agg. biol. costituito da più cellule (un organismo animale o
2. fis. elettrometro multicellulare'. ideato da lord kelvin, è costituito da più
ideato da lord kelvin, è costituito da più elettrometri semplici (cellule) per
dotato di superfici portanti sovrapposte e collegate da piani stabilizzatori verticali, in modo da
da piani stabilizzatori verticali, in modo da formare numerosi scompartimenti (con partic.
calco del gr. 7toxu-) e da cellulare (v.). multicollinearità
(e, per lo più provocata da errori di campionamento, può essere corretta
calco del gr. 7toxu-), da corif (v.), per assimilazione
, talvolta, contrastanti; che risulta da un insieme composito di parti o elementi
insieme composito di parti o elementi o da una serie di oggetti della stessa specie
pieghe,... attraversata ai fianchi da una cintura multicolore. manifesti del futurismo
, iv-1-1037: razzi innumerevoli si partivano da un centro aprendosi nel cielo a guisa d'
sordo come di moschetteria lontana, interrotto da tuoni più gravi a cui seguivano scoppi
che indossa una divisa sgargiante e ornata da molte decorazioni. ojetti, 1-162:
solo lui. 3. formato da persone vestite con abiti di diversi colori
eterogenee, talvolta contrastanti; caratterizzato da peculiarità differenti, talvolta anche contraddittorie,
multicólor -òris (plinio), comp. da multus * molto 'e color *
;. multicomponènte, agg. formato da più elementi costitutivi (un sistema chimico
calco del gr. ttoxu-) e da componente (v.). multicòrde
comp. dal pref. lat. multi-e da corda (v.), calco
calco del gr. tcoxu-) e da corsìa (v.). multicòtile
calco del gr. 7roxu-) e da cristallo (v.). multicuspidato
del gr. 7roxu-) e da cuspidato (v.).
del gr. tcoxu-) e da cuspide (v.).
calco del gr. 7toxu-) e da decorato (v.).
calco del gr. 7coxu-) e da dentato1 (v.). multidimensionale
e, in partic., è individuato da più di tre coordinate (uno spazio
calco del gr. tcoxu-) e da dimensionale (v.). multielaboratóre
calco del gr. 7roxu-) e da elaboratore (v.), come traduzione
calco del gr. 7toxu-) e da elaborazione (v.), come traduzione
calco del gr. ttoxu-) e da familiare (v.).
l'universo. = deriv. da multifario. multifàrio, agg.
eterogenee, talvolta contrastanti; che risulta da un insieme composito di elementi differenti e
dotta, lat. multifarius, comp. da multus 'molto 'e dal tema
calco del gr. ttoxu-) e da fetazione, deriv. da feto1 (v
ttoxu-) e da fetazione, deriv. da feto1 (v.).
il piè fesso in molte parti, chiamati da lui [aristotele] moltifidi.
bot. diviso in numerose lacinie e lobi da fenditure di lunghezza non superiore alla metà
dotta, lat. multifidus, comp. da multus 'molto 'e dal tema
multifilaménto, sm. tess. filo costituito da più filamenti o bave. =
calco del gr. tcoxu-) e da filamento (v.).
multifilare, agg. elettrotecn. costituito da più fili metallici isolati o da più
costituito da più fili metallici isolati o da più anime (un conduttore, un
multipolare. -treccia multifilare: conduttore formato da un avvolgimento a spirale di numerosi fili
calco del gr. tcoxu-) e da filare3 (v.). multiflòro
tardo moltiflòrus (isidoro), comp. da multus 'molto 'e flòrus '
calco del gr. 7toxu-) e da focale2 (v.). multifòglio
calco del gr. 7coxu-) e da foglio (v.). multiforàtile
e numericamente ragguardevoli; che è costituito da una pluralità di parti componenti o unità
componenti o unità minime, che risulta da un insieme composito di elementi differenziati,
di quella immensa plenitudine, però è da tutte come se fusse multiforme, secondo
. 2. mitol. caratterizzato da una molteplicità di attribuzioni, di raffigurazioni
una divozione. 7. formato da persone di idee, condizioni, origini
europa, in questa moltiforme colonia fondata da tribù e da sette che fuggivano dal
questa moltiforme colonia fondata da tribù e da sette che fuggivano dal giogo orientale,
: trattasi... di rifar da capo la lingua, di obbligare un
più personaggi. -scherz. composto da persone che indossano vestiti di varia foggia
dotta, lat. multifdrmis, comp. da multus 'molto 'e fórma *
variarmi con movimenti di variate vicende e da quali perturbazioni ogni dì sono afflitto.
. carattere di ciò che è costituito da una pluralità di parti componenti e,
dotta, lat. multiformitas, deriv. da multif órmis * multiforme '.
a terra inchini, / eppur chiamati da l'eterea vista, / la moltifronte opinion
calco del gr. ttoxu-) e da fronte (v.), come calco
calco del gr. ttoxu-) e da fune (v.). multigamma
calco del gr. ttoxu-) e da gamma1 (v.); voce registr
che si riferisce a più gangli; composto da numerosi gangli. = voce dotta
calco del gr. ttoxu-) e da gangliare (v.).
calco del gr. ttoxu-) e da giocolante (v.).
calco del gr. ttoxu-) e da griglia (v.). multilaser
130: l'accesso alla memoria era formato da un complesso multilaser modulato. =
calco del gr. ttoxu-) e da laser (v.). multilaterale
multilaterale, agg. che è formato da più lati, che riguarda più lati
nel linguaggio economico, credito concesso da più paesi (fra loro consociati o in
di stabilizzazione, crediti bilaterali o multilaterali da stato a stato sono purtroppo strumenti con
svolge in più direzioni, che deriva da apporti diversi. labriola, iii-164:
viene data oggi una interpretazione tendenziosa anche da g. prezzolini che pure ne fu
calco del gr. ttoxu-) e da laterale (v.); cfr.
guerra mondiale). = deriv. da multilaterale', il significato n. 2 traduce
. multilateralménte, avv. in maniera da tenere conto dei numerosi e diversi aspetti
iii-25-57: se sull'opera d'arte sia da recare un giudizio puramente estetico o multilateralmente
che ha molti lati, che è delimitato da molti lati, in partic. da
da molti lati, in partic. da più di quattro (una figura geometrica
moltilatera: quella figura eh'è contenuta da molti lati. grandi, 8-9:
grandi, 8-9: le figure poi contenute da linee rette chia- mansi rettilinee, delle
quali la più semplice è quella che da tre linee rette comprendesi e si chiama trilatera
, si dirà figura quadrilatera, e se da più di quattro, moltilatera.
la lingua di un popolo si distinguono da quelle di un altro. d'annunzio,
. sm. ant. figura piana delimitata da più lati, poligono irregolare.
calco del gr. ttoxu-) e da linea (v.). multilìngue
3. composto da persone che parlano lingue diverse (un
ripercossa, geminata e centuplicata, quasi da eco moltilingue, per ogni dove,
calco del gr. ttoxu-) e da lingua (v.).
. -ci). letter. composto da parole di lingue diverse. montale
calco del gr. ttoxu-) e da linguistico (v.).
calco del gr. ttoxu-) e da lobato (v.). multilòbo
feri, i cui rappresentanti sono caratterizzati da un guscio costituito da numerose concamera-
rappresentanti sono caratterizzati da un guscio costituito da numerose concamera- zioni; politalami.
calco del gr. ttoxu-) e da loquacità (v.). multiloquènte
calco del gr. ttoxu-) e da loquente (v.). multilòquio
essere esauditi in del multiloquio. girolamo da siena, ii-79: multiloquio, stultiloquio,
sanza peccato. selva, 2-94: da lui [dall'uomo loquace] come da
da lui [dall'uomo loquace] come da un fonte deriva il parlar ozioso,
calco del gr. ttoxu-) e da luce (v.).
calco del gr. ttoxu-) e da luminoso (v.).
calco del gr. ttoxu-) e da lustrò3 (v.). multimammìa
calco del gr. ttoxu-) e da mamma (v., n. 4
calco del gr. ttoxu-) e da metro (v.).
calco del gr. ttoxu-) e da miliardario (v.).
calco del gr. ttoxu-) e da milionario (v.).
multimillenàrio, agg. letter. che dura da un periodo lunghissimo, anche di molti
millenni; che si riferisce o deriva da un periodo di tempo molto lungo;
(calco del gr. ttoxuj e da millenario (v.) multimodulare,
una progettazione coordinata. = deriv. da multimodulo. multimòdulo, sm. tecnol
calco del gr. ttoxu-) e da modulo (v.). multimotóre
calco del gr. ttoxu-) e da motore (v., n. io
cui il coefficiente di amplificazione (indicato da \ i o mu) varia in dipendenza
calco del gr. ttoxu-) e da mu. multinazionale (moltinazionale),
calco del gr. ttoxu-) e da nazionale (v.).
). = deriv. da multinazionale (v., n. 2
, sf. medie. infezione provocata da diverse specie di microrganismi che si sviluppano
calco del gr. ttoxu-) e da infezione (v.).
calco del gr. ttoxu-) e da nodulare (v.).
statist. distribuzione multinomiale: quella rappresentata da termini derivanti dallo sviluppo del polinomio delle
calco del gr. ttoxu-) e da nucleare (v.). multinuclearità
anziché uno solo. = deriv. da multinucleare. multinucleato, agg.
(calco del gr. ttoxuj e da nucleato (v.).
parto multiplo. = deriv. da multiparo. lyiultìparo (ant.
lat. scient. multipàrus (comp. da multus 'molto 'e dal tema
sm. polit. sistema politico caratterizzato da più partiti in concorrenza tra loro o
calco del gr. ttoxu-) e da partito (v.), col suff
2. bot. disus. costituito da parti allungate e strette, separate da
da parti allungate e strette, separate da intaccature profonde; laciniato. tramater [
ti offerivano gloria e n'ebbero scorno da te, ed ora giacciono nella tua
satisfatti che mai per alcuno tempo siamo da dovere dare a oblivione e'suoi ottimi
che a mia notizia giunga. fausto da longiano, iv-185: di questi è stato
e polite lettere. s. carlo da sezze, i-303: concepiva dentro di
posta in oblivione la presente offesa procedente da vera necessità e de'suoi molti benefici
mal intenzionati, dicevano che non era da fidarsi del popolo, che, sempre
, che, sempre incostante, si lascia da ogni novità portar all'oblivione d'ogni
le sue rime, se ben oscurate da quelle di francesco petrarca, gran restitutore
, ignorare, trascurare definitivamente. fausto da longiano, iv-133: infinite ho io conosciute
dimeno fra breve tempo da'longobardi e da altre barbare nazioni proibite, in maniera
, lat. oblivio -ònis, deriv. da obblivisci: v. obliare.
felice stato, senza respecto alcuno, da me te sia palesamente discoperto. nannini
. pascoli, 1466: popoli in pace da tempo ed obliviosi di guerra.
bella / ne'petti obbliviosi. -caratterizzato da noncuranza, da ingratitudine, da indifferenza
petti obbliviosi. -caratterizzato da noncuranza, da ingratitudine, da indifferenza (un'età
-caratterizzato da noncuranza, da ingratitudine, da indifferenza (un'età della storia o un
un nome). s. bernardino da siena, i-242: sei sono i pericoli
cui pretendono inspirarsi. -che nasce da indifferenza, negligenza o dimenticanza. settembrini
, lat. obliviòsus, deriv. da oblivio -ònis (v. oblivione
, e la cui tenuta stagna è assicurata da chiavistelli a vite e da un oscuratore
è assicurata da chiavistelli a vite e da un oscuratore interno; portellino di murata
/ solo a quello devoto, / da un rotondo / foro ai suoi lati praticato
il fumacchio di un treno merci usciva da un profondo oblò scavato tra le rocce
l'ant. huvelot), deriv. da huve 'berretto ', di origine
apparecchi e si faccia forte un uomo da bene. = voce dotta,
lat. oblocutio -ònis, nome d'azione da obloqui (comp. da ob-'contro
d'azione da obloqui (comp. da ob-'contro 'e loqui 'parlare '
: le rozze case dei numidi, da essi dette mapalia, oblonghe di forma,
mezzo a cui ardeva un lumicino circondato da fiori freschi. d'annunzio, iii-2-345
la faccia oblunga e gialla con due occhietti da giapponese. buzzati, 6-187: era
scritte, salvo una che è bianca, da tutte due le faccie. tecchi,
= dal lat. oblongus, comp. da ob-, con valore rafforz., e
dotta, dal lat. omittère (da una forma * obmittère), con
dotta, lat. obmutescère, comp. da ob-, con valore rafforz.
rafforz., e mutescère (denom. da mutus 'muto ').
disorientamento men tale, causato da un perturbamento della co scienza
della co scienza, accompagnato da un senso di smarri mento
nebbiosità. = nome d'azione da obnubilare. obnubilare (onnubilare)
disorientamento, stupore). girolamo da siena, i-22: la quarta tentazione.
prime avvisaglie e a volte tale / da onnubilare dell'originale / volto falcata riso
, lat. tardo obnubilare, comp. da ob-, con valore intens.,
nubilàre 'essere nuvoloso '(denom. da nubilus: v. nuvolo1).
obnubilato (part. pass, da obnubilare), agg. coperto,
), agg. coperto, nascosto da nuvole, rabbuiato. c.
nere. 2. medie. colpito da obnubilamento. 3. figur. privo
dimenticato. = nome d'azione da obnubilare-, cfr. lat. tardo obnubi
e fusia, e annullato, poi, da quella clodia, di rimandare i
magistrati), nome d'azione da obnuntidre (comp. da ob-'contro '
nome d'azione da obnuntidre (comp. da ob-'contro 'e nuntidre '
solo è concesso, / quando da nera sete è l'indo oppresso, /
diverse varietà (fra le quali yoboe da caccia, simile al corno inglese,
dotti de'contorni. graf, 4-135: da una remota e solitaria villa /.
. ant. obuè), comp. da haut 'alto 'e bois '
professore di violoncello. = deriv. da oboe. obolaria, sf.
lat. scient. obolaria, deriv. da obólus (v. obolo1),
un obolo. = deriv. da obolo1. òbole1-2, v.
zecche di como e di milano, da ludovico di savoia e, in oriente
di savoia e, in oriente, da principati cristiani. = voce dotta
divisero ogni obolo in quattro quartucci, da alcuni detti dicalca, tricalca da altri
, da alcuni detti dicalca, tricalca da altri. settembrini [luciano], iii-3-177
coda o alla coda, fatto coniare da amedeo vi, votolo fior di giglio
non ha un obolo sulla terra, e da un mese e mezzo io vado aiutandolo
di beneficenza (e può essere motivata da sentimenti di particolare devozione); elemosina
1-77: non v'è nessuno che trapassi da questo pellegrinaggio ai riposi della tomba senza
/ le sue sentirono unghie fatali, / da quando ei l'abile man giovinetta /
quando ei l'abile man giovinetta / da l'elemosine ne la cassetta / imberbe
(generalmente di denaro) offerto spontaneamente da una persona, da un gruppo sociale
) offerto spontaneamente da una persona, da un gruppo sociale, da una nazione
persona, da un gruppo sociale, da una nazione, per un qualsiasi fine
coll'obolo proprio le sottoscrizioni patriottiche amministrate da uomini avversi ad essi. periodici popolari
negli anni infermicci e senili sin da quel giorno in cui potrà sentirne un assoluto
mio obolo all'opera della grande rosa da finire, come compenso e riconoscimento degli
naturalmente [mastrangelo] si riprometteva guadagno da questa spedizione, l'obolo che tutti
normandia, versavano a favore della marina da guerra. 6. figur.
tributo alla verità; e non fu mai da rimproverare chi depose il suo piccolo obolo
è pagato, e ciò lo assolve / da ogni dovere verso se stesso.
di donazione umiliante, sdegnosa e distaccata da parte di chi offre, o di
o d'una dubbia parola di simpatia da diplomatici di conferenza. zendrini, iii-332
pasolini, 7-164: mi lascia come obolo da pagare questo contorcermi / agli scossoni che
somme a un interesse molto alto e da pagarsi di giorno in giorno. -anche
voce dotta, gr. òpoxocttatixy), da ó (3oxo (3oxo
ob-'contro, di fronte 'e da ovale (v.). obovato
ob-'contro, di fronte 'e da ovato (v.). obpròbrio
della congregazione fondata nel 1568 a madrid da bernardino obregón (1540-1599) allo scopo
pannolino nuovo. — deriv. da dobretto (var. di dobletto),
, e della tribù de'cerambici, stabilito da megerle e da latreille riportato al genere
de'cerambici, stabilito da megerle e da latreille riportato al genere 'callidium ',
oro obrizo conficcoe per tutto. zanobi da strafa [s. gregorio magno volgar.
dotta, lat. obrogare, comp. da ob-'contro 'e rogare 'chiedere
lat. obrogatio -ònis, nome d'azione da obrogare (v. obrogare).
pass, di obruére (comp. da ob-, con valore intens., e
posto in pericolo. domenico da prato, lxxxviii-1-554: non quivi pace
; / non divizie e segete / da fame ossidiate e paupertade. obsidióne
lat. obsignàtor -òris, nome d'agente da obsignàre 'sigillare '(comp.
obsignàre 'sigillare '(comp. da ob-'sopra 'e signàre '
industriali o delle apparecchiature produttive, accompagnato da perdita di efficienza e derivato dalle innovazioni
. baretti, 1-86: noi dobbiamo da quegli scrittori imparare 1 vocaboli, e
fauna obsoleta e prolissa di aggeggi destinati da generazioni alle dimostrazioni in aula. volponi
disuso, logorarsi, invecchiare '(forse da con nettere con solére '
, agg. ant. sciolto da vincoli o impegni di famiglia, libero,
solvere). ant. sciogliere da un vincolo. -in partic.:
lat. obsonàtor -òris, nome d'agente da obsonàre (dal gr. ò
gr. ò ^ tóviov (comp. da 'companatico 'e òvéopai * compro
identificabile forse con il gigaro o erba da piaghe (arum italicum).
subito l'occhio e la vista corre da l'altra parte sanza alcuna obstaculità
. impedimento. = deriv. da lat. obstacùlum (v. ostacolo)
obstipo, agg. letter. inclinato da una parte, reclinato, non eretto
dotta, lat. obstìpus, comp. da ob-'davanti 'e da un deriv
comp. da ob-'davanti 'e da un deriv. da stipare 'serrare,
davanti 'e da un deriv. da stipare 'serrare, stringere '.
= voce dotta, lat. obstragùlum, da obstringère (comp. da ob- '
obstragùlum, da obstringère (comp. da ob- 'al di sopra 'e stringere
dotta, lat. obstupefacère, comp. da obstupe [scérè] 'stupirsi '
gli animi della moltitudine obstupefatti s'astenevano da ogni sforzo di nuovo consiglio. nardi
invisibile. = deriv. da obtalmia. obtegnire, tr. (
pass, di obtendére (comp. da ob- * sopra 'e tendere 'stendere
dotta, lat. obticére (comp. da ob-, con valore intens.,
lat. obtrectàtor -óris, nome d'agente da obtrectàre: v. obtrectazione.
; censura malevola e calunniosa, dettata da invidia. alberti, ii-233:
perturbazione, da'greci detta zelotipia, da marco tullio obtrettazione. 2
lat. obtrectatio -ònis, nome d'azione da obtrectàre 'biasimare, denigrare '(
'biasimare, denigrare '(comp. da ob-'contro 'e tractare 'trattare
dotta, lat. obtrudére (comp. da ob-'verso 'e trudère 'spingere
dotta, lat. obtruncare (comp. da ob-, con valore intens.
la perfezione dilla dignissima arte non devia da la rectitudine, tamen il solerte architecto
, lat. obtiitus -ùs, deverb. da obtuéri (comp. da ob-'avanti
deverb. da obtuéri (comp. da ob-'avanti, verso 'e tuéri '
. riparo, difesa. girolamo da siena, i-84: tu speravi..
voce dotta, lat. tardo obumbraculum, da obumbràre (v. obumbràre)
, lat. obumbramentum, nome d'azione da obumbràre (v. obumbràre).
vergine). s. bernardino da siena, v-133: « lo spirito santo
cosa grave inanimata. s. caterina da siena, 215: se vorrete conservarvi
presenza divina. 5. caterina da siena, iii-300: la divina bontà mi
gravidata della sapienzia del padre. felice da massa marittima, xliii-211: l'eterno idio
comuove a ridere. s. bernardino da siena, 526: lo spirito santo
. 4. porre al riparo da critiche o da offese, proteggere.
4. porre al riparo da critiche o da offese, proteggere. ugurgieri,
e revelare ai padri spirituali. zenone da pistoia, 1-54: così la donna
la donna che il pensier disgombra / da me più surge, e sì mi
dotta, lat. obumbràre, comp. da ob-, con valore intens.,
e umbràre 'ombreggiare '(denom. da umbra 'ombra ').
, 2-8: quasi ad novo dì da tumida nocte fora pervenuto, gli ochi,
? 5. protetto, difeso da pericoli. girolamo da siena, i-92
protetto, difeso da pericoli. girolamo da siena, i-92: la quale anima,
siena, i-92: la quale anima, da poi che è tra tali spalle obumbrata
quelle [l'alt e virtù] da crudele obumbrazione offuscate con la sua forza
terza specie ancora la cui origine cominciò da lo stomaco con alcune mormorazioni torbide e
, per le quali l'intelletto fu da crudele obumbrazione offuscato. brusoni, 9-614:
lat. obumbratio -ónis, nome d'azione da obumbràre (v. obumbràre).
, i-19: se non sarò un pezzo da cannone, / sarò forse un obuso
obvallato, agg. bot. circondato da brattee spinose (un fiore).
quei fiori che vengono attorniati e difesi da brattee per lo più spinose. =
del class, obvallàre (comp. da ob-'davanti 'e vallare 'trincerare
, lat. tardo obvel&re, comp. da ob-, con valore rafforz.,
class. obvertère (comp. da ob-1 contro 'e vertere 'volgere '
class, obvolvère (comp. da ob-, con valore rafforz., e
per difendere lui [volgare] da molti suoi accusatori, li quali dispre
divisione che si fa delle lingue nominandole da quella particella colla quale affermano,
deca, òga), sf. volatile da cortile dell'ordine anseriformi, con
lungo e ricurvo, piumaggio, da adulto, bianco o anche grigio
detti paperi, sono invece ricoperti da un piumaggio morbido di colore giallo
dell'anno, li quali sono molto da guardare da tucte cose: da vendere
, li quali sono molto da guardare da tucte cose: da vendere, da
sono molto da guardare da tucte cose: da vendere, da comparare e non mangnare
da tucte cose: da vendere, da comparare e non mangnare carne d'oga.
che uno macellaio nomato figliuccio si mosse da lucca con lire 60 di quatrini senesi
non prima inghiottito hanno smaltito, piombinando da basso e mandando fuori. marchetti,
... /... che da lungi / possan l'oche sentir l'umano
di qualche ailetto emmi il vederle / coglier da limpi- d'acqua il biondo grano.
gradita alla corte, gadda è un uomo da far tacere anche le oche del campidoglio
leucopsis) è nera funicolare formato da due o tre pezzi di cavo o di
le cui estremità... vengono fissate da un lato arenza le spiaggie marittime, cibandosi
'oca settentrionale 'una sorta d'uccello da cui si trae quella lanugine che da'francesi
in somma stima per formarne de'piumini da tenersi sopra i letti, per riscaldarsi
col gatto e raccogli la grassezza che da esse distillerà e servala. ghirardacci,
ogni santi al dì nascente / ognun partì da la campagna rasa, / e tornò
annunzio, ii-430: acca larenzia lucra da baldracca. / l'oca senz'ale abita
l'osserva el corso, / el resta da stupor come xè un torso; /
-essere per le oche: essere da gettare perché deteriorato o inservibile.
nel senso di essere in tal condizione da doversi gettar via si dice di cibi
essere in mclti a voler trarre vantaggio da una cosa di scarso valore.
concludere nulla. s. bernardino da siena, 605: ella ha fatto il
. pulci, 21-68: e'ci sarà da far pur molto -, / disse
passi. « oh ci è ancor da far tanto! » disse colui che ferrava
/ e sappi pur che vi è da far per tutto, / disse colui che
quello, senza farla gridare. -sapere da quale piede il maniscalco ha inchiodato l'
astuta fanciulla sapeva ben la bisogna e da qual piede il maniscalco aveva inchiodato l'
quando alcuno dà buono odore di sé da giovanetto, e poi venendo su con
dal lat. tardo auca (deriv. da * avica, dimin. di avis
stica medievale: sono caratterizzate da empiri drici, ricchi di
per la prova della verità; da nominalismo, cioè sta sapore simile
quanto ocaggine perfetta. = deriv. da oca1, n. 5. ocaiòlo
dell'orizzonte con l'epopolare, costituito da un corpo cavo e allunquatore) e
con un'appendice laterale chetramonta. funge da imboccatura e con 8 o io fori che
8 o io fori che = deriv. da occaso *. servono all'uscita dell'
occasionale, agg. che deriva o procede da suoni; questi sono estesi per due
la2 al un'occasione, da una circostanza particolare, in si3,
flauto dolce (e fu ideato nel 1867 da giuseppe durata limitata nel tempo;
agevole a tagliare. = deriv. da oco1 (che in alcuni dialetti significa
del savary il filo di capra si vendeva da 4 fino a 15 franchi l'oca
filos. l'insieme delle teorie sostenute da guglielmo di occam (o ockham) e
dalla loro riduzione a segni naturali; da termi- nismo logico, in quanto i
posti in luogo delle cose reali; da scetticismo teologico, che ritiene impossibile dimostrare
l'erpice o con altri strumenti in modo da frangere le zolle. palladio
, 1 * » quali erano scalzate da piedi, si voglion cuprire.
dotta, lat. occàre, denom. da occa * erpice '. occàsico
ascoltante e insinuargli una morale verità estratta da quella, per così dire, occasionale
di dio. = deriv. da occasionale. occasionalista, sm. e
.. ha cercato, neficio ricevuto da quella occasionale terra nativa. attraverso alcune scene
di creare un carattere, -imposto da circostanze esterne, non scelto o 2
in ciascuna università corsi liberi e occasionali da chi potesse apportarvi qualche ordine nuovo d'
corsi ginnasiali. -che non deriva da una teoria organica o dauna visione di insieme
di passaggio. bozzati, 6-181: da quel pomeriggio egli non era più l'
ed attivo. = deriv. da occasione. occasionalismo, sm. filos
d'una tal bestemè legato al susseguente da un nesso causale nemia. f.
: è precisamente nell'ammettere il farsi da se naturale delle cose che il finalismo si
finalismo si differenzia = deriv. da occasionale. occasionalménte, avv.
di tanto in tanto. marsilio da padova volgar., ii-x-13: di giudicamento
spiritualmente [si dilunghi il sacerdote] da tutte quelle [operazioni], le quale
di un evento, determinato in realtà da cause più profonde e remote; valere
un patto o un accordo prendendone pretesto da qualsiasi occasione; eccepire. lafio
qualsiasi occasione; eccepire. lafio da castiglionchio, 41: giuriamo...
fraude. = denom. da occasione; cfr. anche lat. tardo
roberti, iv-75: io era cinto intorno da avari, da lascivi, da occasionarì
: io era cinto intorno da avari, da lascivi, da occasionarì, da abituati
intorno da avari, da lascivi, da occasionarì, da abituati; e tutti applaudirono
, da lascivi, da occasionarì, da abituati; e tutti applaudirono [il
predicatore]. = deriv. da occasione. occasionato (part.
), agg. suggerito o motivato da una circostanza determinata, talora in modo
, talora in modo pretestuoso; derivato da un'occasione particolare. de
non vuol dire altro che una cosa fatta da la natura fuori de la intenzion sua
volgar. [crusca]: affermò che da quel tempo lui avere cerca questa occasione
occasione: vediamo di raccogliere un bacio da queste labbra che modulan così ardentemente i
offerto quello che con molti voti potresti da loro impetrare, cioè il commodo e
capo nuovo, non lo si mette subito da tutti i giorni, si aspettano le
giovanotti ubriachi, anelando a un'occasione da cinquemila. idem, 6-322: sai
onde la nostra facoltà dell'associazione passa da un'idea ad un'altra. tommaseo
per le mani de'curiosi alcune poesie da lui composte a diverse occasioni, o per
presente volume contiene quasi tutte le poesie da me scritte dopo il 1928...
'la bufera 'non c'è niente da aggiungere a quanto si è detto
. s. antonino, 2-110: taglia da te ogni occasione di male. bandello
espressamente al figliuolo e ordinato a gianiacopo da triulzi e al conte di pitigliano che non
-anche: caso di necessità. rainerio da perugia volgar., v-65-59: si la
sentiero retto e piano di vita percorso da lui fin allora, non s'era mai
, in questo caso, immaginata una, da far onore a un giureconsulto.
esso gran misericordia. sansovino, 2-188: da questa lezione i vecchi pigliano occasione di
sollazzevoli e grati. algarotti, 1-x-75: da quel verso appunto 'in guisa tal
far bene i fatti suoi occasione. da ponte, 57: aveva occasione di
... aveva probabilmente avuto occasione da una ispezione scolastica. -cadere in
. pasolini, i-60: alzandosi subito da terra e facendo una faccia d'occasione
? e non vedeva ormai altro nemico da vincere che la morte.
altrui, dei sudditi in delirio che da me aspettavano la felicità, degli adulatori
con lui non si facevano soltanto giochi da ragazzi, non si perdeva l'occasione.
lo più concomitante con altre, così da concorrere a produrre un effetto, una
ariosto, 18-173: non son mai da lasciar l'occasioni. proverbi toscani,
riso. bresciani, 6-x-378: virginia da parte sua non perdea la minima occasioncèlla
qua mi son venute mille occasionuc- cie da rovinare, le quali per esser state frascherie
d'azione di occidère (comp. da ob-'davanti 'e cadere 'cadere '
estivo e grato vento, / che da l'occaso or vien per colorire / i
e. gadda, 6-284: piazzatisi da occaso a blaterare, a riguardar la vetta
quel che qui giace, e i dèi da polo a polo, / per torre
rimaso. caro, 6-1255: il suocero da l'alpi / e da l'occaso
il suocero da l'alpi / e da l'occaso, il genero da l'orto
e da l'occaso, il genero da l'orto / verrà l'un contra
scarfoglio, v-341: fuggite veloci lontano da me, nell'occaso / fiammante, o
aspetto di essa che non fosse stato da qualche professor grande vagheggiato e ritratto.
guerra e, vando il regno da un occaso tempestoso di sangue, sollevarlo
cosa di lungi che li pare mulino da vento. giusto de'conti, ii-30
vola intorno al naso / non altramente da mattina a terza / che quando il sole
de l'eufrate e n'esce fuori da l'occaso del sole sino a mezzanotte
oriente anco risplende, / ma lume altero da l'occaso or prende / (non
or prende / (non sol n'ebbe da l'orto) il sangue vostro.
. mosti, lvi-428: rieda costui là da l'inferna spiaggia / a farmi fé
io laggiù caggia / dal cieco amore e da sue furie invaso / e cangi 'l
ant. caduta nel peccato. antonio da ferrara, n: già per influenza né
lat. occàtor -óris, nome d'agente da occàre (v. occare);
tanto dignifi- cata, al presente infuscata da maledicta ignoranza per- ditamente offensa. la
dotta, lat. occaecàre, comp. da ob-, con valore rafforz.,
caecàre 'rendere cieco * (denom. da caecus * cieco ').
, ridotto in rovina. girolamo da siena, i-24: che doviamo fare noi
aere che mai vedesse, con certi lochi da cazare molto belli e da occellare lo
certi lochi da cazare molto belli e da occellare lo simile, in modo che pare
ed alcuno magro. = denom. da occello *. occellato, v.
dial. discernimento, ottenebrato da una passione vio che e
tanto studio lo percosse che, obcecato da quel furore che lo consenso.
meno, reso inefficace o impotente accettazione da parte di un ufficiale di un dono
e vaghi ocei, che sciolti / seti da li aspri e crudi mei martìri,
; pervie sbarrandogli negli occhi due occhiacci da spiritato. cacia nell'errore o
lat. occaecatio -ònis, nome d'azione da occaecàre (v. occecare)
2-19-10: per lo più costituito da un'oca) in cambio di un
occhiacci a sghembo e di tuoni elegiaci da picchiapetto. nievo, 1-53: il
questo or quello adoera va certi occhiacci da basilisco. fogazzaro, 5-188: la
fulminarlo dalla camera mortuaria con certi occhiacci da spiritati. 3. locuz. fare
lenticolare (una roccia). maironi da ponte, 1-ii-19: quivi si trova un
tale struttura. = deriv. da occhio, per la forma tondeggiante.
dall'occhiaia il trave, / e da sé lo scagliò di sangue lordo,
suplema. = deriv. da occhio. occhialàio (ant.
di fatti. / stramba, guàrdati / da gli occhialai e da chi fa le
stramba, guàrdati / da gli occhialai e da chi fa le maniche. c.
bottega a traguardare a traverso due vetri da occhiali, uno convesso ed uno concavo,
ferma. = deriv. da occhiali. occhialata, sf.
di diamante. = deriv. da occhiali. occhiale, sm.
vorrebbe un occhiale di quelli del galileo da mirare in cielo e in mare. buonarroti
giovane, i-318: terra e mar molto da lontan vedeva / e con l'occhiai
smarrissi e or s'è ritrovato / da chi anche le stelle ha ripescato.
milordino delle strade nuove coi guanti e da provocare, modificare o condizionare un giu
co'sguardi tremuli / gli smilzi damerini / da l'occhia- letto lucido. ojetti,
un occhiale, / ché d'altro è da natura ben dotato. speroni, 1-2-228
calo di più giuglaris, 117: da buona parte sono avvertito a cerche due
facoltà. baldinucci, 9-xiv-35: fin da quel punto congegnatosi da quella parte un
9-xiv-35: fin da quel punto congegnatosi da quella parte un simil vetro occhiale, quello
v.). = deriv. da occhio. occhialétto, sm. apparecchio
occhialétto, sm. apparecchio ottico costituito da una o due lenti e da una montatura
costituito da una o due lenti e da una montatura, generalmente di materiale prezioso
un manico (anche nell'espressione occhialétto da pugno: e attualmente l'uso è riservato
, 14-1-521: eustacchio divini lavorava occhialetti da pugno o da teatro, come inoggi
eustacchio divini lavorava occhialetti da pugno o da teatro, come inoggi li chiamano.
figur. criterio critico o mentalità caratterizzata da eccessiva raffinatezza e superficialità mondana (anche
plur. ott. apparecchio ottico costituito da due lenti e da un sostegno,
apparecchio ottico costituito da due lenti e da un sostegno, detto montatura, che
protettivi servono solo a proteggere l'occhio da agenti 5. ittiol. specie
identificabile probaesterni dannosi, sono generalmente costituiti da bilmente con l'occhione o con l'
, 14-1-1-69: l'invenzione degli occhiali da naso è assai antica e viene attribuita a
lenti piane colorite di verde ed usate da coloro che hanno l'organo della vista
occhiali neri cerchiati di rosso; occhiali da automobilista, nella mascherina rettangolare orlata di
occhi aperti liberi d'occhiali. fausto da longiano, iv-254: a me par ch'
che ci fa diversi / e differenti da gli altri animali. b. pino,
rare cose ho qui dette davvero, molte da scherzo e parecchie né da vero né
, molte da scherzo e parecchie né da vero né da scherzo, le quali poteano
scherzo e parecchie né da vero né da scherzo, le quali poteano essere e
al tipo, tuttora in uso, introdotto da cavour nel 1860). 5
, e due occhi verdi e strabuzzati 'da basedoviano 'scintillanti dietro le lenti degli
'scintillanti dietro le lenti degli occhialini da naso, il dottor pulga -dichiarò mio padre
la stella. = = deriv. da occhiali, n. 3. occhialina
miraletus). = deriv. da occhiali, per le macchie di forma rotonda
.. arrivando a cavallo, vestiti da signori, colla catena d'oriolo, l'
. -capacità visiva aumentata e corretta da tale strumento. baretti, 6-222
. e. un occhialino per vedere da vicino le cose minime, del quale spero
fanno molti testimoni. = deriv. da occhiale, n. 4. occhialóne
giornale e il suo petto è scosso da un riso nervoso. cassola, 6-191:
3. region. tipo di mattone caratterizzato da due fori, che ha particolari caratteristiche
per simil. che ha gli occhi cerchiati da un anello colorato (un animale,
industre umanità. = deriv. da occhiali. occhiàmpio, agg.
? = voce dotta, comp. da occhio e ampio (v.),
come e perché avessi sbagliato nel tradurre da prima. collodi, 347:
: -quello è il pazzo che dovette fuggire da siena, quando scoprirono che aveva rubato
occhiata? = denom. da occhio. occhiaròlo, sm.
voce di area centr., deriv. da occhio. occhiata1 (ant.
occhiate). s. bernardino da siena, 859: sai, quando in
state per tor licenzia dalla priora e da predalbino e mostrar alli miei che anco
cioè che tu sia netto, sincero e da bene. g. p. maffei
luogo, prospetto; per lo più accompagnato da qualche aggiunto, come bello, incantevole
mie, perché m'è bisognato raccorle da più libri, e raccolte che l'
e saranno collocate in maniera che ciascun da se stesso potrà vedere in una semplice
anche: occhiaia. s. bernardino da siena, 316: adiratevi voi mai,
che si forma intorno agli occhi prodotto da contusione o da altra causa.
intorno agli occhi prodotto da contusione o da altra causa. 8. locuz
: voi, al vedere, lontano da me rimbambite a occhiate. giusti,
perché una brinata può farne un vizzato da rifiutarlo anco le bestie. -sensibilmente
cor un ghignolin tondo tondo, comperò da me fino ai calzetti. -occhiatina.
10-29: dico che egli, fatto rosso da la nobiltà de la vergogna, timido
in testa appunto tien la mezza luna. da ponte, xxiii-39: appena entrai nella
suoi piatti. = deriv. da occhio. occhiata2, sf.
= dal lat. oculata (deriv. da ocùlus 'occhio '), per gli
crescenzi volgar., 11-17: le marze da innestare sieno senza frutto, sugose,
colore giallastro o rossiccio del dorso e da alcune macchie di forma tondeggiante (generalmente
e di giallo. = deriv. da occhio. occhiatura1, sf. ant
lo grifone. = nome d'azione da occhiare. occhiatura2, sf.
di occhi. = deriv. da occhio, n. 6.
. = voce dotta, comp. da occhio e azzurrino1 (v.),
= voce dotta, comp. da occhio e azzurro (v.),
perseguiti? = comp. da occhio e dalla forma aferetica di abbagliare
occhibàgliolo. = deriv. da occhibagliare. òcchi bèlli, sm
imperialis). = comp. da occhio e bello1 (v.).
impero. = comp. da occhio e bendato (v.).
myroca). = comp. da occhio e bianco (v.).
d'annunzio, i-43: alma cimòtoe da '1 crin castaneo, / gentil limnòria
! = voce dotta, comp. da occhio e bovino (v.),
= voce dotta, comp. da occhio e ceruleo1 (v.),
del regno lontano. = comp. da occhio e chiaro (v.),
. = voce dotta, comp. da occhio e cilestro (v.),
occhi-di-bue diva sovrana. = comp. da occhio, di1 e bue (v.
le belle occhi-di-sole. = comp. da occhio, di1 e sole (v.
giamento italiano. = nome d'azione da occhieggiare. occhieggiante (part.
di cordovado ebbero una bellezza di più da occhieggiare durante la messa delle domeniche.
1-149: occhieggiava le belle, offria da bere / a'coscritti salvatici e crucciosi
lì un paio di casette, e da un finestrina un'ostessina occhieggiava, e co'
di sfuggita; spiare. fausto da longiano, iv-264: quando io ero ne'
occhieggiare le belle nuvole giovinette che salivano da dietro le spalle di monteferrato, a
guardia. antù, 1-14: da poi che occhieggiano intorno questi gatti (
la razza. 8. darsi da fare (in relazione con una prop.
mi trovi un fornimento in ferro battuto da pozzo, con la sua carrucola,
palazzeschi, 7-101: il giardino è formato da alberi secolari la cui grandezza e bellezza
paese, è vero, / paese da nulla, ma però... /
che si nutriva di verità, entrando da per tutto, come tien poco posto,
tutto, come tien poco posto, e da per tutto occhieggiando e origliando, ebbe
molto favore. = denom. da occhio, col suff. dei verbi frequent
operaia che prepara gli occhielli delle scatole da imballaggio a mano o a macchina; occhiellatrice
occhiellatrice. = deriv. da occhiello. occhiellàie, sm.
alle vele. = deriv. da occhiello. occhiellare (occhielare)
nel fondo. = denom. da occhiello. occhiellatóre, sm.
fa occhielli. = nome d'agente da occhiellare. occhiellatrice, sf. operaia
operaia che prepara gli occhielli delle scatole da imballaggio a mano o a macchina.
, per praticare gli occhielli nelle scatole da imballaggio, per applicare occhielli metallici,
una finta. = nome d'azione da occhiellare. occhièllo (region. ucchièllo
o arrotondata, per lo più rinforzata da un'orlatura o da un anello di
lo più rinforzata da un'orlatura o da un anello di metallo o di altri materiali
, / ché 'l mio farsetto è da chiamare smerli: / dai lacci e
allora, di castoro color lontra: lussi da elegantone, da nuovi: ora,
castoro color lontra: lussi da elegantone, da nuovi: ora, addosso a lui
, ricoperti in seguito a loro volta da altri punti a festone. carena,
dell'occhiello e si passa il filo da destra a sinistra sotto l'ago (cioè
, 1-291: il filo che proviene da un rocchetto passa attraverso un occhiello di
4. ferita provocata per lo più da un'arma da taglio o da punta
ferita provocata per lo più da un'arma da taglio o da punta (soprattutto nella
più da un'arma da taglio o da punta (soprattutto nella locuz. fare
, 439: m'ha certi occhi, da non vi metter né olio né pepe
delle armi, scelgo la spada, ché da noi non si amano le scalfitture della
sotto lo stesso titolo che ora fa da occhiello a una parte della raccolta.
bagni oculari terapeutici. = deriv. da occhio. occhierèlla, sf. ornit
e pazzerelle. = deriv. da occhio, con doppio suff. dimin.
favor: / non sono sì amabile / da vincerle il cor. / se avessi
pianto! verga, 3-96: la barbara da principio aveva risposto all'occhietto. onufrio
, 3-32: era la cameriera bruna seguita da una biondina con due occhietti chiari e
onde ricevute poi ne'loro occhietti chiamati da vitruvio armille, si rivolghino più facilmente
ii d'este, 3284: occhietti da fenestrino. biscioni [s. v.
con valore avverb.): in modo da presentare diversi fori, ricami, lavori
chiamano quelle [noci] che sono da ogni banda alquanto rilevate, con alcuni
. carducci, iii-4- 112: da lor culle di neve i fior si svegliano
d'argento. 5. ferita provocata da un'arma appuntita (nella locuz.
la primavera matura sorriderà come una ragazza da matrimonio, non dico che allora.
una supplica scritta in margine o in calce da un segretario o da un funzionario.
o in calce da un segretario o da un funzionario. f f
epigrafe o dedica di un libro seguita da una pagina bianca o dal frontespizio.
lo sapeva che lui, ben lontano da bagni, / sotto le mani d'
= voce dotta, comp. da occhio e fulgido (v.),
. = voce dotta, comp. da occhio e glauco1 (v.),
. = voce dotta, comp. da occhio e grande (v.),
scomber colias). = comp. da occhio e grosso1 (v.).
. = voce dotta, comp. da occhio e lucido1 (v.),
occhimodesta verginella. = comp. da occhio e modesto (v.).
non mel dà. = comp. da occhio e nero (v.).
più che sole. = comp. da occhio e infiammato (v.).
a eccezione della parte anteriore, e da varie formazioni dette annessi dell'occhio: il
occhio: il globo oculare è formato da una tunica esterna protettiva fibrosa molto spessa
al polo anteriore del globo oculare; da una tunica mediana o vascolare, consistente
coroide dalla zona ciliare, ed è costituita da una membrana trasparente e delicata (da
da una membrana trasparente e delicata (da 0, 1 a 0, 4
; le palpebre, che, costituite da veli membranosi e muscolari, ricoprono il
certanza, / che ciascuno visagio / da lui avess'e veduta. latini, rettor
o balestriere / d'un ochio, da le fosse andrò discosto, / per non
, sigismondo, dalla mesta soavità e da que'begli occhi che, raggiando dolcemente
e dolci, e ci sorridevano, da una profondità luminosa, come quelli di
un certo numero di ommatidi, formati da mezzi diottrici e sensitivi; nei protozoi
che l'occhio corporale non riceva lesione da tanta luce. varchi, 18-2-103: come
dormevano, cinquanta ne vigliavano, amazato da mercurio e convertito in pavone, cioè
scopi estetici, quello mancante, o da applicare a bambole, ad animali imbalsamati
usato al plur.). giacomo da lentini, 22: occhi e talento e
zibaldone], 5-331: sendo interrogata da un vaghissimo giovane se vedevo, per
xliv-11: la bellezza è un dono dato da dio ed uno splendor del sommo bene
: hanno avuto gli occhi così lincei da poter ritrovare tante e diverse e tra
cagna, 1-160: giacomino ebbe occhio ancora da scansare il colpo abbassandosi. arneudo [
errori appena è sottoposta loro qualche bozza da correggere: quest " occhio tipografico'o
senza un lungo paziente esercizio e solo da chi sente passione per l'ufficio,
d'uomo può pensare quello eh'è apparecchiato da dio a coloro che l'amano con
che 'l mio. s. bernardino da siena, 38: ella [maria]
, 2-343: bisogna che io cominci da me e che io viva in maniera negli
ch'i'noi savria contare. francesco da barberino, i-256: se ti domanda
, per eccessiva curiosità. iacopo da cessole volgar., 1-107: a'guardiani
la mia vile vita, mi partio dinanzi da li occhi di questa gentile. piccolomini
condotta ad esser sacrificata et essendo invisibilmente da gli occhi di quelli che s'apparecchiavano per
firenzuola, 372: ci diedero molto ben da mangiare, acciocché... noi
usi determinati o, anche, provocato da una lacerazione, da una rottura.
anche, provocato da una lacerazione, da una rottura. boccaccio, 1-i-276:
perduti e sanza niuno governo. fausto da longiano, 1-i-33: ogn'altra sorte
, 1-1: due mezzi cunei tramezzati da un quadrilungo e da una cavicchia che
mezzi cunei tramezzati da un quadrilungo e da una cavicchia che passa per gli occhi
82: non si trova morso alcuno, da poche briglie spagnuole in fuora, che
alfonso ii d'este, 3120: occhi da muro de più sorte. d
essendo per ordinario un cerchietto, aperto da una parte, fatto del medesimo manico
altro. sovente l'occhio è circondato da un rinforzo di metallo o rigonfiamento, per
lauro, 2-79: la pietra detta boraxi da un certo rospo che la porta nel
due ore. landolfi, 2-71: da una parte del cortile... c'
lati dello stomaco del gambero, da cui un tempo si otte
, 3-95: vedovo d'ugna e coronato da un occhio di pernice, il mignolo
/ parve alla nostra merla un operone / da far fracasso ovunque e gira e vede
prego, che il tempo schiari: ho da imbucatare i tuoi pannicelli, e mi
: un occhio di stelle / ci spia da quello stagno / e filtra la sua
germe del pollone; barbocchio; nodo da cui si sviluppa una gemma. boccaccio
grano ha 3 invogli e 3 occhi da germogliare. -parte centrale e tenera
un occhio, ovvero una gemma, da un albero domestico che sia in succhio,
cono o disco luminoso che si proietta da una sorgente su un oggetto).
che lo seguirà: una invisibile macchina da presa, che non perderà una di
: era lontano... / fuori da questo tempo e questo spazio, /
quando tu odi che gesù è ingenerato da dio, guardati bene che negli occhi
ciò che tu hai veduto. niccolò da correggio, 182: quel che un poeta
767 — gli occhi della mente da quei mali che già tanti anni ha
implicate verità, sono speciali doni dati da dio alla donna. leopardi, 908
criticare, di decidere improntato o condizionato da determinati princìpi, criteri, intendimenti o
determinati princìpi, criteri, intendimenti o da uno stato d'animo, dall'indole
uno stato d'animo, dall'indole, da una particolare capacità (per lo più
novelle], se con ragionevole occhio da intendente persona fian riguardate [ecc.
riguardate [ecc.]. antonio da ferrara, 4: però te oro che
la misura (che ciò sarebbe cosa quasi da uno ocio stolto), ma solamente
imperatore, dal serenissimo de'romani e da i fratelli e da tutti li loro
serenissimo de'romani e da i fratelli e da tutti li loro conseglieri e ministri.
, e non vi trovo nulla nulla da potere apporle, avendo tutte quelle parti che
bello, guatami pure un poco. andrea da barberino, ii-277: elia gli conoscea
figliuol suo, generato, allevato e tenuto da lui per unico occhio della sua vita
anche, quello a cui si è legati da più vivo affetto. a.
di j. soranzo, lii-13-238: è da toccar qualche cosa dei quattro pascià visiri
favella alla usanza e dice che si ha da dire 'balcone 'e non '
le carestie se non in gran parte da costoro che non pensano mai a altro
occhio del ginocchio: rotula. guglielmo da saliceto volgar. [altieri biagi],
rotondo nervoxo chiamado ochio del zinochio e da molti vien chiamato padela. 17
della chiesa, pendevano sino in terra da ogni banda. g. f. rucellai
illuminar la chiesa turati in quel giorno da gigli d'oro in campo nero servivano
secondo compartimento que'due risalti, sormontati da due leoni, che fiancheggiano l'occhio
. nelli, 67: i legnami da principiar l'armamento, che dee servire a
cupola, al centro, è forata da un immenso occhio come quella del pantheon
..., specchi, occhi da finestre. -apertura rotonda inserita sui
volta di muro, con dui occhi però da gettar a basso lo strame nella corsia
mezzo diti io; le volute sortiranno da un fogliame e dal mezzo di loro
alcune varietà di legumi. ca da mosto, 1-61: è fra costoro una
supplica scritta in margine o in calce da un segretario o da un funzionario.
o in calce da un segretario o da un funzionario. arlia, 376:
parte terminale di un cavo in modo da formare un anello mediante l'intreccio dei
attraverso cui si fanno passare le ride da fissare alle sartie. dizionario di marina
di gatto: aspetto dell'occhio caratterizzato da un abnorme riflesso biancastro che proviene dalla
dai valori minimi di pressione atmosferica e da uno stato di assoluta calma.
-occhio del vento: il punto da cui spira il vento, caratterizzato da
da cui spira il vento, caratterizzato da un chiarore diffuso. guglielmotti, 580
massime quando il punto medesimo sia accompagnato da certa chiaranzana che lo indica sull'orizzonte
: varietà alquanto pregiata di marmo caratterizzata da picchiettature e variegature grigiastre e tondeggianti.
di grandezza e colori e pellucidità differenti da tutti quelli che si sogliono avere nell'
più che di profilo, in modo da mostrare appena una parte di un lato
-con valore avverb.: in modo da mostrare appena una parte di un lato
occhio di bue: vestibolo della camera da letto di luigi xiv re di francia (
) nella reggia di versailles, illuminato da una finestra ovale. -per estens.
de le nequizie sue, / benedicea da l'aureo dòmo il re.
]: 'occhio di mosca': nome dato da antonio farina a un carattere microscopico (
di corpo 2 su 3 punti) da lui inciso sull'acciaio e col quale i
un carattere [la copula] anticamente da noi ora non praticato e riportato dal salviati
.: abita nei fondi calcarei ingombrati da concrezioni; abbonda dalla parte orientale.
. ferd. martini, 1-iii-13: da queste parti occhio alla penna: le
bacchetti, i-iii-133: -allora, ha da essere una gran bestialità o un grand'
. segneri, ii-29: è cosa da deplorare a cald'occhi la poca fame
tende latine! / aura spira da voi che mi ricrea / e mi conforta
2-211: io non avevo nessuna risposta da dar loro. non piangevo per qualche ragione
i-i: essendo... constituto da dio l'uomo in questo mondo infra due
dare. -da morto. fausto da longiano, iv-152: sessanta due anni sono
è in questo luogo, si può comprender da questo, che non vendono carne a
falsi [gli scorti] e ritratti da i modelli a pratica con vello, con
riflessione o di contemplazione o come scopo da raggiungere. -anche: immaginarsi, vagheggiare
: il sangue che dalla ferita zampillava come da zippo di barile, queste cose
amici i quali veggiamo e abbiamo dinanzi da gli occhi. g. gozzi,
per tu, a faccia a faccia, da solo a solo con un'altra persona
riposo / su in casa a far da cena ch'io ho bisogno / di parlarvi
avuto in mano, se non quando io da zeila mi fossi aviato allo scioa.
. piccolomini, 10-147: non esser da tener universalmente vero che la pittura non
intenzione e l'occhio a dio. francesco da barberino, i-342: esso [il
saldo lassù a dio e non lo spiccare da lui. firenzuola, 326:
se ha fisso il chiodo, giustamente, da quel gran politico che è, che
fusse diverso il reggimento moderato de'viniziani da quello de'tedeschi..., cominciavano
in modo enfatico, di chi vede da per tutto ed anche di chi è accortissimo
soffici, iii-514: usciti che fummo da quella tana sinistra, tirai john, compieta-
fogge d'abiti gai e in acconciature da più abbellirsi e dar nell'occhio. f
, seben agreste di nascita, civilizzata da una bellezza orgogliosa (se civiltà può
l'obbediva, bastava che fosse conosciuto da lui. segneri, iii-1-176: chi corregge
lasciare ogni preoccupazione, non avere niente da temere, vivere tranquillamente. berni
di riflessione, di giudizio. bartolomeo da s. c., 13-1-3: sempre
occupa l'egitto. -fare acqua da occhi', v. acqua, n.
minaccia. pavese, 1-92: scappa da ridere alle ragazze, e talino si
, farsi segnare a dito. onesto da bologna, xxxv-n-655: siete voi, messer
ciò che viene ricniesto. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
cristianissima patissero qualcha sinistro, avrebbe essa da dubitare che la regina suddetta, sollecitata
enclitica: disfarsene, cacciarla, allontanarla da sé. ariosto, 24-35: stava
pena vivo. benzoni, 1-146: da poi che pizzarro l'ebbe fatto prigione,
: i grandi adoprano ogni mezo per levarsi da gli occhi coloro che temono. forteguerri
aretino, 20-135: egli, sendoci venuto da poco in qua, mi manicava con
modo che egli s'avvide che amorosamente da lei era guardato. di costanzo,
): il nostro giovine, che, da quando aveva messi gli occhi addosso a
sp., 19 (326): da amico sincero, voglio avvertirla d'una
occhio in capo che noi. andrea da barberino, iii-144: fioravante venne molto
staccare o togliere occhio o gli occhi da qualcuno o da qualcosa o di o da
occhio o gli occhi da qualcuno o da qualcosa o di o da dosso a
da qualcuno o da qualcosa o di o da dosso a qualcuno: guardarlo fissamente,
levare gli occhi dal libro. andrea da barberino, 1-255: orlando, vedendo
amore e non le poteva levare occhio da dosso. berni, 25-47 (ii-267)
12-143: marisa non gli staccava gli occhi da dosso. pavese, 1-84: guardo
non m'hai levato mai gli occhi da dosso e che tutto quello che ho
vedere che non aveva levato l'occhio da voi, che non v'aveva dimenticata
recatasi sopra il bambino, gli porse da poppar tanto che sazio lo vedesse. c
, può non finir mai di trovare da ridistinguere daccapo in una distinzione.
che loro non contano, dover essere da ognuno per i loro begli occhi (
pignoleria. calvino, 7-183: incorniciati da lenti da presbite mi sento addosso gli
calvino, 7-183: incorniciati da lenti da presbite mi sento addosso gli occhi presbiti
rigore e severità a certi tempi. fausto da longiano, iv-60: il popolo ama
sottecchi, in tralice. francesco da barberino, iii-73: ancor vo che ti
non perdere di vista. bonvesin da la riva, xxxv-1-699: la noge ke
avremo dei magazzini, o delle stalle, da tener d'occhio. -con riferimento
gusto di andarsene via... da un anno che lo tengo d'occhio
d'occhio e quando posso ci scappo da genova, mi sfugge di mano.
subord.). s. caterina da siena, iv-12: non tenete occhio che
43. prov. s. bernardino da siena, 186: è detto: -di
, 186: è detto: -di longa da ochio, di longa da cuore.
-di longa da ochio, di longa da cuore. -simile: -quello che l'uomo
ogni cosa e la ridicono semplicemente; guardarsi da loro, chi non vuole che una
: quegli occhi imploranti e sfuggenti, da prima, poi que'due poveri occhierugioli smarriti
nell'occhiobue. = comp. da occhio e bue (v.),
capinera, ma più piccolo, caratterizzato da un ciuffo nero sul capo, dalla
capo, dalla coda arrotondata e da un cerchio perioftalmico rosso; è diffuso nei
rossiccio. = comp. da occhio e cotto (v.),
= adattamento del turco ifoglanì, comp. da if 'interno, privato 'e
rendeva in ricambio de'culinari frizzetti lanciatigli da colei alla vita. percoto, 395
. poliziano, 1-747: guarda quella da canto: 'e'non fu mai '/
e gonfi d'acquavite, due occhi da servitore mi stavano squadrando dal capo al
immobile, fissandolo coi suoi melanconici occhioni da schiava. pratolini, 10-4io: che
scolopax e oedicnemus crepitans) sono caratterizzate da becco diritto e rotusto, occhi grandi
di qualunque altra gran pianura, lontana da sassi o cespugli. idem, 2-ii-
per via barile, fargli due occhioni da basilisco -e se le occhiate ammazzano,
grogiolato, / getta il breviario e da '1 suo seggiolone / salta e le man
mandorlo molto diffuse in puglia, caratterizzate da un punto rosso in corrispondenza dell'attacco
peduncolo all'endocarpo. = comp. da occhio e rosso (v.).
belle occhi-pensose. = comp. da occhio e pensoso (v.).
nell'onde. = = comp. da occhio e pietoso (v.).
atro del fulmine. = comp. da occhio e ridente (v.).
/ mi guardi. = comp. da occhio e sereno (v.).
. = voce dotta, comp. da occhio e turchino (v.),
donna innalza occhiutaligera. = comp. da occhiuto e aligero (v.).
corpo e che fu tramutato poi in pavone da era). s
guardian, che intento ogn'ora / da ben cento finestre e guata e osserva
lor voce, nelle occhiute fronti, / da un'aurora notturne illuminate, / guizzare
le calunnie. conti, 83: né da le porte, opra d'invidie e
freno della pupilla del principe. -caratterizzato da occhi grandi, fissi, luminosi e
, luminosi e, anche, cerchiati da un anello di colore diverso (un
inglese che conosco io, e che da anni cerco invano di emulare, non ha
.., mediante una tromba terminata da due, benché fragili, cristalli.
dalla creazione dell'universo. -che deriva da estrema attenzione e circospezione o da curiosità
deriva da estrema attenzione e circospezione o da curiosità insistente e da grande impegno investigativo
e circospezione o da curiosità insistente e da grande impegno investigativo (o lo dimostra
suo fiore, il quale è incrociato da cinque pezzi, occhiuto in mezzo,
crescenzi volgar., 4-11: i sermenti da innestare sien sodi, ritondi, con
infiniti anch'esse sparse. -caratterizzato da luci, da bagliori. campana,
sparse. -caratterizzato da luci, da bagliori. campana, 87: non
rapina. 8. derivato da prove concrete. f. f.
spalla il leggero moschetto, / e da fianco la spada occhiuta. d'annunzio
3-5 serie longitudinali di aculei, caratterizzati da una grande macchia orbicolare marmoreggiata di bianco
di bruno o di turchino rosseggiante circondata da un anello nero circoscritto da un alone
circondata da un anello nero circoscritto da un alone chiaro (e talvolta è presente
drappeggio alquanto mosso e vaporoso, tale da creare molte zone di contrasto fra luci
che naturali. = deriv. da occhio. occi (òci)
. novella della ginevra, 45: nacque da questi loro ragionamenti che maffio trovò
questa balia; la quale benché da prima facessi, com'è loro usanza,
dente, n. 2), accomunati da interessi economici e politici, dalla
e politici, dalla tradizione culturale e da una storia comune.
tutta l'occidentale plaga sonava. lito da carrara, xxxix-n-40: quanto più luce
le membra del fiammante velo. pellegrino da castiglion fiorentino, lxxxviii-n-257: la plaga
occidentale. tasso, 3-57: ha da quel lato donde il giorno appare / del
felice giordan le nobil onde / e, da la parte occidental, del mare /
alfabeto latino. ojetti, ii-828: da tutti i giornali occidentali, cioè di
altrui violatori scuopre. -che spira da occidente (un vento: con partic
e nel pacifico); che giunge da occidente. petrarca, 28-10: ecco
, hanno confessato che l'autorità ricevuta da cristo è passata per pietro ne'romani
noi occidentali, allora è proprio lontanissimo da capir sé e noi. landolfi, 2-128
gli occidentali e fra gli eoi, / da lor usate ei narra? e non
razza iberoinsulare (secondo la denominazione data da j. deniker nel 1900: v.
slavofili e occidentali movevano nello stesso modo da pregiudizi hegeliani, di un hegel interpretato
metastasio, 1-iv-410: non ho altro da parteciparvi intorno al mio 'componimento meridionale
= dal lat. occidentdlis, deriv. da occìdens -intis (v. occidente
-anche: indirizzo politico, che nasce da tale atteggiamento, tendente a sostenere e
ogni spessore. = deriv. da occidentale. occidentalista1, agg.
). = deriv. da [alpi \ occidentali. occidentalistico
in giù. = denom. da occidentale, col suff. dei verbi frequent
pranzetto. = nome d'azione da occidentalizzare. occidènte (ant.
e gli altri paesi extraeuropei già colonizzati da paesi europei e attualmente abitati da popolazioni
colonizzati da paesi europei e attualmente abitati da popolazioni di origine o comunque di lingue
o larvale, squallida o impennacchiata, da coteste fenditure, come il viso dell'
nuovo imperio d'occidente con la dismembrazione da quello d'o- riente.
degradazione morale e spirituale. zanobi da strafa [s. gregorio magno volgar.
sia in oriente. giacomini, 3-90: da questo oscuro occidente de la morte felicemente
luna, posta sopra il carro tirato da due cavalli che cadono et intagliato nell'
l'altro a occidente: essere affetto da strabismo divergente. bandello, 2-19 (
dotta, lat. occidère, comp. da ob-'contro 'e cadere 'cadere
voce dotta, lat. tardo occiduàlis, da occidùus (v. occiduo)
, viola ceo, solcato da una cadente volata di corvi. gatto,
nei vetri occidui. -che spira da occidente (il vento). -anche
come aquilone dalla parte di tramontana, da mezzogiorno austro posto per linea retta a
a rincontro di quello, e l'eoo da oriente, a rincontro dell'occiduo da
da oriente, a rincontro dell'occiduo da occidente. 4. astron.
= voce dotta, lat. occidùus, da occidère (v. ucci
soldati sapessero distinguere i crani degli egiziani da quelli de'tàbi; e veramente,
lat. mediev. occipitalis, deriv. da occiput -ìtis (v. occipite)
, lat. occiput -pitis, comp. da ob-'contro 'e caput -pitis '
feto). = comp. da occipitale] e anteriore (v.)
dell'asse. = comp. da occipitale] e assoideo, deriv. da
da occipitale] e assoideo, deriv. da assoide (v.).
dell'atlante. = comp. da occipitale] e atlantoideo, deriv. da
da occipitale] e atlantoideo, deriv. da atlante (v.).
faringe. = comp. da occipitoatlantoid [eo] e faringeo (v
prima vertebra cervicale. = comp. da occipitale] e atloideo, deriv. dal
cranio. = comp. da occipitale] e basilare (v.)
bregma). = comp. da occipitale] e bregmatico, deriv. da
da occipitale] e bregmatico, deriv. da bregma (v *) l
membrana tettoria. = comp. da occipitale] ed epistrofico (v.)
fortissima aponeurosi. = comp. da occipitale] e frontale (v.)
vertice). — comp. da occipitale] e laterale (v.)
occipitale. = comp. da occipitale] e mastoideo (v.)
v.]: 'occipitomeningeo': dato da chaussier ad un ramicello dell'arteria vertebrale
dell'arteria vertebrale. = comp. da occipitale] e meningeo (v.)
del mento. = comp. da occipitale] e tnentieró * (v.
il mento. = comp. da occipitale] e mentoniero (v.
dell'epistrofeo. = comp. da occipitale] e odontoideo (v.)
sutura occipitoparietale = comp. da occipitale] e parietale (v.)
secondo chaussier. = comp. da occipitale] e petroso (v.)
feto). = comp. da occipitale] e posteriore (v.)
, della madre. = comp. da occipitale] e sacrale (v.)
. occipitosacrale. = comp. da occipitale], sacr [ale] e
stafilinico. = comp. da occipitale] e stallino (v.)
il talamo. = comp. da occipitale] e talamico (v.)
temporale. = comp. da occipitale] e temporale (v.)
all'occipitale. = comp. da occipitale] e trasversario, deriv. da
da occipitale] e trasversario, deriv. da trasverso (v.).
una immagine sferica di cera compressa leggermente da ogni lato con una certa eminenza rilevata
capo. vincenzo maria di s. caterina da siena, 423: in riguardo del
dotta, lat. occipitium, deriv. da occiput -pitis (v. occipite
della lingua d " oc 'nominata da dante, e che oggi sarebbe in
per la promozione ditali parlate. = da occitania (deriv. da oc, sul
. = da occitania (deriv. da oc, sul modello di aquitania),
, parlando di lettera o foglio o altro da chiudere in altro foglio: ma non
dotta, lat. occludere, comp. da ob-, con valore rafforz.,
di un vaso arterioso per ostruzione determinata da un embolo, da un trombo o da
per ostruzione determinata da un embolo, da un trombo o da un restringimento del
da un embolo, da un trombo o da un restringimento del lume vasale causato da
da un restringimento del lume vasale causato da proliferazioni della parete. -occlusione arteromesenteriale:
n. 3). -occlusione da strozzamento: ileo meccanico caratterizzato dall'interessamento
, recessi, canali e orifizi prodotti da aderenze. -occlusione del diverticolo di meckel
, malformazione presente alla nascita, caratterizzata da atresia o stenosi del tubo intestinale:
venosa: obliterazione di un tronco venoso da parte di formazioni trombotiche o emboli.
, del linguaggio familiare, deriv. da nocca1, con aferesi e suff. accr
deriv. rato di fonazione tale da impedire il passaggio occorrènte (part
aria; è preceduta e / o seguita da una brusca (ant. occurènte
le gliamento di gas di depurazione e da altre causespese diritto, e quant'altro
, vengono eliminate iloccorra a forma della fattura da apporsi alle dette più possibile in
processo che determina il progresla somma e da sarto via insieme occorrente farsi, un
perturbazione -sostant. (per lo più seguito da un compì, o provocata da tale
seguito da un compì, o provocata da tale processo. -occlusione di da una prop
provocata da tale processo. -occlusione di da una prop. che ne indica il fine
tardo occlusìo -ónis, nome d'azione da occludere (v. occludere); cfr
; che comporta, che è causato da un'occlusione. 2. fonet
. = agg. verb. da occludere; cfr. anche fr. occlusif
barbaramente, come nelle ricche spiagge, da muri e da tramezzi di armato cemento
come nelle ricche spiagge, da muri e da tramezzi di armato cemento.
un po'nei miei, l'occorrente da scrivere. d'annunzio, iv-1-769: accanto
questo signore andare di fora, discosto asai da la cità, per facende occurente.
: per gittare con questi princìpi i fondamenti da stabilire seco quell'amicizia che alla giornata
: per lo quale vinculo so non solamente da loro bene amata, ma in verità
pativa questa armata qualche difetto d'armi da fuoco e d'altre occorrenze. maironi
fuoco e d'altre occorrenze. maironi da ponte, 1-i-74: essendo poi ampio
l'occorrenza d'un provinciale museo. da ponte, 18: perdei più d'un
nievo, 43: cercava farsi servire da me nelle sue piccole occorrenze piuttostoché dalla
di parma medesimo, o distratto da occorrenze più necessarie o dissuaso dalla difficoltà
occorre e che si presenta all'uomo da farsi. tocci, 2-3: dico
ella avesse una di quelle naturali occorrenze da cui potesse agevolmente sollevarsi. monti, 4-3-59
una persona, una collettività, tale da concorrere a determinarne le azioni e i
può quello sperare nelle occorrenze della guerra da chi è dai sudditi odiato e per
li confessori conspiranti co'gesuiti hanno ottenuto da qualche persona leggiera le cose scritte a favore
qualche bibbie volgari ed altri libri perseguitati da loro. ottonelli, 1-15:
perfette. navagero, lii-12-109: mi partii da vostra serenità senza pur un soldo del
di cassa: bisogno di denaro liquido da parte di un'impresa. -con uso
nuovo funerale. = deriv. da occorrere1. occorrenza2, sf.
apostoli. ariosto, 15-94: da l'alto monte alla lor vista occorre /
la quale io ho pensato che non sia da tacere. boccaccio, dee.,
malizia, la quale al fine imaginato da lui dirittamente pervenne. cicerone, volgar
188: questo remedio me è occurso da farse per reparare a li periculi predicti.
soggettivo neutro. 5. bernardino da siena, 970: doh, elli m'
d'uno buffone, el quale passava da banchi... e aveva uno
nella sua persona, che di subito levandosi da sedere, le venne una al cuore
fatti salire nelle loro navi aveano, da ligorno partitisi, occorsero. nannini [am-
sventolar le chiome sparte, / e da tergo in passando alzò la mano /
: jo, considerato... essere da l + uno et altro canto degni
albizzi, i-189: presi per partito da me... di patteggiarmi con loro
raggiungere un determinato effetto. bartolomeo da s. c., 19-2-5: incontanente
non si combatte; ma se si combatte da ciascuna parte, ira v'occorre.
sanza diversi affanni. s. bernardino da siena, iii-195: una donna da
da siena, iii-195: una donna da bene e di buona patria l'occorse uno
occorre che alcuna repubblica o regno sia, da principio, ariosto, cinque canti,
accidenti tutti che occorsero a un zanin da capugnano? e non si trovi tra
. (ed è seguito per lo più da una prop. soggettiva esplicita).
prop. soggettiva esplicita). francesco da barberino, i-326: in ogni parte e
luca, 1-15-3-73: per il più da essa [carica di maggiordomo] si suol
pers. soggettivo neutro. francesco da barberino, i-124: se dài / mangiar
ad uno canonico regulare nominato don domenico da trevixe. b. giambullari,
soccorrere anch'egli / senza che fusse da nessun richiesto, / come fa il buono
13: udendosi e vedendo chiamare matteo da tutti coloro a quello che occorreva, tutto
-con uso impers. (ed è seguito da una prop. soggettiva implicita o esplicita
occorre dire: dirò farò, cosi ha da essere, così voglio fare. in
stella, il quale non ne ha da far niente. e. cecchi, 5-79
se n'è parlato diffusamente. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
indicare una particolare forma di facilitazione accordata da un istituto di credito ai propri corrispondenti
pagare sulla propria piazza una cambiale riscontata da un altro istituto di credito, qualora
, per lo più seguita o preceduta da grazie, talvolta pronunciata con tono secco
= lat. occurrère, comp. da ob-'contro 'e currère 'correre
occorrenza2). = nome d'azione da occorrere1. occórso1 (part.
: il nostradamus astrologo, il quale da molti anni in qua ha sempre predetto
nel 1799 e 1880. da non farsi scorgere, vedere, scoprire;
: venne al giovane veduta una via da potere alla sua monaca occultissimamente andare.
all'intelletto. allevato alla rustica da una famiglia di cui poteva giannotti
latini. men conosciuta da di là della frontiera e di cui si
franco, 340: dai freschi rivi e da le fonti liete, / quasi scherzando
per ingrandire i figli. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
3-11: rubbato fui di doi anni da uno arrabiato che ocultamente in una di
valor ch'ai primo occorso / sarà da lui questa opera finita. barilli
lat. occursus -ùs, nome d'azione da occurrère (v. occorrere1)
: 'occultabile ': che può occultarsi, da doversi occultare. tommaseo [s.
occultabili. = agg. verb. da occultare. occultaménte (ant. occoltamènte
profferse e ingegnavasi di farlo occultamente da eu- rialo. -senza un atto
g. p. maffei, 112: da questa lezione e meditazione restò egli talmente
628: le novità, occultamente introdotte da questo tribunale a consolidare l'oligarchia,
accomodamento di conti. -in modo da non darlo a vedere. per
, che solo il seppe, io da quel giorno / pagai pena di lagrime.
; i cortigiani simili a gli scogli coperti da tonde, che sogliono occultamente sommergere l'
, 1-i-184: cotesto disegno fu iniziato da adriano primo; continuato più occultamente da
da adriano primo; continuato più occultamente da leone terzo, lasciato dopo la morte
evidente; imperscrutabilmente, misteriosamente. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
che niuno è trattato ingiustamente. ricciardo da cortona, 1-13: non se'tu
nasce occultamente una terribile figliolanza che ha da infettare lo spirito d'ogni femmina.
d'ogni femmina. parini, xx-46: da lontana origine, / che occultamente nóce
che viene nascosto. guido da pisa, 1-135: per lo..
o guasto d'apparecchi a pubblica difesa da infortuni', sottrazione, distruzione e occultamento
; occultamento di denaro o cose provenienti da un delitto, come tarne un altro
, 3-2 (1-iv-249): la camera da una cameriera tutta sonnecchiosa fu aperta e
i senatori per lor decreto fecero abbruciare da gli edili i libri ch'egli aveva
e. ragazzoni, 79: quando da voi [uova] la timida massaia /
riceve od occulta denaro o cose provenienti da un qualsiasi delitto, o comunque s'
freno i = nome d'azione da occultare. ministri e potrà provvedere
anche senza desinenza occólto). sottrarre hai da vincerti per occultare un figlio; tu puoi
e franco, se un servo fuggiva da una in altra città, non riusciva tanto
altra, di quella altezza che averà da essere il corpo, ed occultare quelle parti
oscura e la quiete, che era da ogni parte, occultò l'esercito.
, 1-68: dopo somigliante trapasso tornò da me belisa, e per consolarsi disse che
belisa, e per consolarsi disse che veniva da visitar lucinda, occultandomi però la risposta
, dagli egizi, da'filosofi e da altri, quando volevano parlare delle cose
gli alti secreti di dio non si avessero da scoprire alla profana moltitudine. buonafede,
e fisso tienlo e fermo crede / e da altre potenze ogni atto sgombra, /
ch'elio pensava. s. caterina da siena, 189: tutte le virtù si
perfette essendo imperfette. s. bernardino da siena, 141: è come una magagna