. guerrazzi, 1-440: il valentino preso da atroci dolori rotolandosi per la terra mugliava
sentian mugliare / corni di truce bufalo da terra, / conche dal mare.
mugliava: « boh! ah! facciamola da quattro zoccoli, ch'io son tauro
noi che toro. = deriv. da mugliare. mùglie1, sm. ant
. -suono profondo e continuato prodotto da uno strumento musicale. v.
stretta si rimbalza al muglio della macchina da parete a parete. = voce
voce di area tose., deverb. da mugliare. muglio, sm. dial
voce di area pis., deriv. da mugliare. mugliòlo, v.
il giorno e bastando più mesi; onde da quel mugghiare e dal paludoso piano fu
= voce senese, deriv. da mugliare. mugliuòlo, v.
sul mare. = deriv. da mugnaio1, con allusione al colore biancastro.
nuovi testi fiorentini, 368: michele mungnàio da pe- triuolo ne de'dare s.
dare s. xx di piccioli. francesco da barberino, iii-240: guardati..
scala... figliuolo di uno mugnaio da colle. buonaparte, 1-3-5: io
... lavorava come un bue da mattina a sera senza mai trovare i
soderini, i-20: le mulacchie ritirandosi da pascolare, e quando i mugnai si
d'acqua eccedente il bisogno nella farina da impastarsi, nella polenda e simili.
(per l'evoluzione del nesso -glpreceduto da nasale, cfr. rohlfs, 250)
. sergardi, 1-116: a mugner da fanciul le vacche pregne / saggio imparasti.
lauro, 142: gittano ne la secchia da mugnere verdi noci di pino. lastri
che tu vegga se potessi mugnere / da lei per questo mezzo alcuna gioia. d
mancanti in un dì trentasettemila sudditi, da mugnerne, come faceva, i danari
9-2-34: voi, al vedere, lontano da me rimbambite a occhiate. che diavolo
. 6. prov. bartolomeo da s. c., 33-2-3: salamone
sessili bruno-rossastri e foglie aghiformi verdi brune da cui si estrae il mugolio. -anche
spezie [di pini] chiamati da gli uomini del paese mughi. c.
= voce di origine mediterranea e alpina, da una base * muc-'sporgere';
costoro il mugola. = deverb. da mugolare. mugolaménto (mugulaménto)
storcimenti, / certi mugolamenti, / da fermar per pietà le stelle e i
s'appaga. = nome d'azione da mugolare. mugolante (part. pres
. 2. che è accompagnato da mugolii (un atto); rantolante
bestia ferita e morente. -rotto da mugolii. bontempelli, ii-450: s'
/ tauro... / che da lion,... / sbranato cade
carducci, iii-7-176: i giovenchi mugolavano da le stalle. deledda, i-314:
: eh no, non avete tanto da mugolare. -sostant. commedia
e. cecchi, 7-89: da qualcuna di queste case si sentiva mugolare
. -diss'egli, -io? cos'ho da dire?... non saprei
con mugolazioni. = nome d'azione da mugolare. mugolìo, sm. mugolo
al vagito de'bambini. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
spalancava la bocca a uno sbadiglio seguito da un variato mugolio, per far intendere
allo sportello facendo udire un certo mugolio da cane di guardia. gnoli, lx-
bacchelli, 1-ii-465: in famiglia viveva da astratto, parlando a mugolii o a gesti
. = sost. verb. da mugolare. mugolio, sm.
bronchiali. = comp. da mugo e olio (v.).
istintivamente a bocca chiusa o semichiusa da alcuni animali, e in partic. dal
. adriani, vi-159: un gran cane da caccia... rispondeva da prima
cane da caccia... rispondeva da prima con certo mugolo sordo e fioco.
strano, un sospiro o un lamento da ferito. -suono modulato sommessamente.
mugolin fino fino. = deverb. da mugolare. mugolóne, agg. e
gaglioffi lerci. = deriv. da mugolare. mugugnare, intr. (
e delusione. = denom. da mugugno. mugugnatóre,
brontolone. = nome d'agente da mugugnare. mugugno (mogugno)
sono esagerazione tardiva e mediocre, cosa da 'terrieri '. ci fu.
col continuo mugugno, con la testardaggine da mulo, col venire a casa mia,
indole). = deriv. da mugugno. mugulaménto, v.
mugulati e singulti. = deriv. da mugulare, var. di mugolare.
in conclavi utriusque sexus, e da la mucciaccia e dal mozzo mui lindo e
-anche: droga for nita da tale pianta, in partic. dalle parti
'mule norcine ', cioè 'portatori da norcia '. 4. donna
'. 7. gerg. ferro da mula', lira veneziana coniata sotto il
di argento fu successivamente alterato al punto da variare addirittura il peso della moneta stessa
lingua zerga, 342: 'ferro da mulla': mocenico. 8.
no, vi so dir. -fare da mula, fare mula, fare mula di
giovane, 9-362: tu facesti / da mula e stesti fitto in quel cantuccio,
ma in somma la non è roba da poveri, / perché la fa far mula
mula', avere in mano buone carte da gioco. tramater [s. v
di parole, se colui è uomo da non si lasciare malmenare,..
senza fare altre covelle, j abbiamo da vedere o mula o pelle. tommaseo [
-reggere, tenere la mula', fare da mezzano, da manutengolo. buonarroti
tenere la mula', fare da mezzano, da manutengolo. buonarroti il giovane,
ricevuta nel prenderlo una leggiera ferita, teodoro da triulzi, che disarmato in su una
una mulazza vecchia con le cure / da guarir piaghe e mille altre rotture.
nell'espressione erba mula. = da mula1, come calco del lat. scient
ricordo, lumacon, mulacchie, / animalacci da predir la piova, / questo libretto
ritrose. = voce fior., da monacchia, con accostamento paretimologico a mula1
e simili. = deriv. # da mulacchia. mulactièro, v.
anima. a * deriv. da mulo1. mulàio, sm.
. mulattiere. = deriv. da mulo1. mulare1 » agg.
. mulare1 » agg. trainato da muli (un carro, un cocchio
, un veicolo in genere); formato da muli (un traino).
, iv-439: 'mulare': verbo proposto da marinetti al suo ritorno dalla conquista etiopica
terre impervie. = denom. da mulo1. mularìa, sf. region
agguantare le bacche rosse che buttavo già da signore... la mularia! fecero
triestina. = voce triestina, da mulo1. mulatèro, mulatière,
il colore della pelle), che deriva da un incrocio razziale. baldini,
ne può più. = deriv. da mulatto. mulattièra, sf.
.]: 'mulattiera': via o strada da cui passano muli e altre bestie da
da cui passano muli e altre bestie da soma e cavalcature: non possono carrozze
alla ridotta nuova. = da [. stradai mulattiera, con successiva sostantiva-
o, in genere, di bestie da soma. -anche: stalliere addetto alla
mulictèro la stimulava. s. bernardino da siena, iii-287: uno mulattieri che
un fracasso di mullattieri e di bestie da soma che si sarebbe inteso mezza lega lontano
venuti con le mule cariche di concime da depositare a mucchi su la costa per la
sapeva più come spartirsi. -creanza da mulattiere: grossolanità di modi, rozzezza
in atto fiero / con creanza gentil da mulattièro. 2. locuz.
= voce di origine sett., da mulatto, dimin. di mulo1; cfr
. muletier (xvi sec.), da mulet 'mulo '.
della corte. = deriv. da mulatto, dimin. sett. di mulo1
di schiavi. -costituito in prevalenza da individui ibridi fra bianchi e negri (
dallo spagn. e portogh. mulato, da mulo1, animale ibrido per antonomasia.
ammollisce [il ferro] ', da mulcère 'ammorbidire '. mulciménto,
e soave. = deriv. da mulcire, var. di molcire.
riposavano uno sopra l'altro. luca da caltanissetta, 135: da detta '
altro. luca da caltanissetta, 135: da detta 'banza 'di bamba mandai
.. figura di mulero di ritorno da la sagra toledana -diceva ai suoi amici -accennando
fra i quali io ne conterò una da dare del capo nel muro veramente, per
dì dette da sette donne e da tre giovani uomini. sacchetti, 117-2:
di padova con messer francesco vecchio da carrara si trovò messer dolcibene,
monna appollonia, moglie di donato da pietramala, d'età di anni xxii assai
mercato delle novelle, percioche inai da gran moltitudine di scrittori spacciano a
che doveano avere di questa novella. andrea da barberino, iii-464: pipino fece serrare
novella. bibbiena, 2-53: lidio da donna si veste e in la sua camera
sua camera terrena calandro esperta, e da fanciulla galantissima se gli mosterrà. poi
modo pien di mollezza ed affettazione usato da donne per parer graziose e da fanciulli usi
usato da donne per parer graziose e da fanciulli usi ad esser troppo vezzeggiati.
giustinianee: l'insieme delle costituzioni emanate da giustiniano dopo la pubblicazione del suo codice
diverse altre cose, e ripigliando sempre da capo, finché, venuta l'ultima
, i-n: anche codesto signor speziale era da novella e da commedia: voglio dire
codesto signor speziale era da novella e da commedia: voglio dire che tutti s'accordavano
4-15: anche le madri, quelle che da anni avevano i figli agli sbruffi del
15. dimin. novellétta. francesco da barberino, i-89: con donne di netteza
: ma queste sono baie e novellette da vecchierelle. seriman, i-41: il
, un aneddotto scandaloso, una gesta da casanova. e. cecchi, 13-181:
-novellettiiccia. carducci, ii-1-29: da 'l modo con cui andate raccontando la
g. gozzi, i-16-143: le novelluzze da me scritte, i ragionamenti e le
, i ragionamenti e le ciance che furono da me dettate, divennero qualche cosa per
-spreg. novellàccia. girolamo da empoli, i-22: andavano raccogliendo libri
, 122: contavaie le più belle novellozze da ridere, che voi mai vedeste.
tutti i brutti costumi che gli sia da fuggir, sempre voglio che principalissimamente s'ingegni
col fiato puzzolente e mille altri mancamenti da dar vomito ai cani e da far far
mancamenti da dar vomito ai cani e da far far penitenza senza peccato?
novelline stenografate in firenze dal dettato popolare da vittorio imbriani. ristampa accresciuta ai molte
canzonieri popolari. = deriv. da novella. novellarne, sm. i
chioma sul novellarne. = deriv. da novello. novellamente (dial. ant
), avv. letter. da poco, appena; di recente, recente
messer cino / novellamente s'è da noi partito. ovidio volgar., 5-31
villa lontana, dove io era giunto da poco, uscito novellamente d'un male.
prima volta, primamente; inizialmente, da principio. giamboni, 8-i-23: memoria
/ mi rallegra e mi conforta, / da poi che '1 suo valore
piuma un po'consunta, che ella possedeva da cinque o sei anni. d'
ad ogni albore. 4. da ultimo, in ultimo; finalmente, infine
antica amorosa sua ferita. gius. maria da gargnano, lxii-2-11-155: il padre prefetto
amori. = nome d'azione da novellare1. novellante, sm.
natura. = comp. da novello e antico (v.).
d'artù / son vecchie poesie / da novellarci su. calandra, 3-164: sa
un compì, d'argomento. francesco da barberino, 64: le molte donne allocate
): a qualunque della proposta materia da quinci innanzi novellerà converrà che infra questi
gherardi, ii-97: voi volete il novellare da me principiare, avendolo io adimandato da
da me principiare, avendolo io adimandato da voi; e se questo a voi
di loro gran fatti novellare. guido da pisa, 1-271: poiché didone ebbe
de'fatti miei -la mia vita era descritta da mano maestra e nv vidi rappresentato prostrato
degli altri di dire liberamente quello che da dir gli parrà. 4.
dire maldicenze. 5. caterina da siena, 330: egli spende e porta
con elisa, a diporto. [sostituito da] manzoni, pr. sf>.
. 11). = denom. da novella. novellare2, intr. [
la luna. = denom. da novello. novenàrio, sm. disus
novellari se prima non sono veduti e sottoscritti da chi ha cura di farlo. filze
dovere. = deriv. da novella. novellata, sf.
, destituita di fondamento o ritenuta falsa da chi la ascolta; baia, fandonia
lunghe novellate, egli non si guardava da me. g. m. cecchi
queste... canzonette burlevoli e da balie stentate per racchetar i lor bambin
bambin mal satolli, o novellate a sproposito da raccontarsi nel canto del fuoco dalle bavose
a'nipotini. = deriv. da novellare1. novellato (part.
dinanzi a lui venuto, gli fu da uno de consiglieri imposto eh'alcuna bella novella
se la data non fosse avverata, darebbe da credere che lo scrittore mirasse con la
non rifiniscono mai di prosare e ascoltarsi da sé. cattaneo, i-2-187: evangelina ascoltava
grossolane. = nome d'azione da novellare1. novellazióne, sf.
disposizioni. = nome d'azione da novellare *, n. 7.
sprovveduta. = denom. da novella, col suff. dei verbi frequent
anteriore. = deriv. da novella. novellésco, agg.
le parole. = deriv. da novello. novellétta, sf.
opera di narrativa, piuttosto che governati da leggi strofiche o di simmetria come in
, fu adottato nel secolo xix soprattutto da robert schumann, e trovò altri cultori
essi pure, ma sopra tutti è da pregiarsi il boccaccio. cesari, ii-51:
che sieno già scorsi de'novellieri parecchi da che ti debbo risposta, i'mi
: intendesi per lo più cicalamenti fatti da donnicciuole o da certi perdigiorni, novellieri e
lo più cicalamenti fatti da donnicciuole o da certi perdigiorni, novellieri e simili.
afflitti, per i quali sollecito si alzava da mensa. ghislanzoni, 16-171: io
ecco qua questa monna novelliera: forse che da lei ne sentirò qualcosa. della porta
, privati e duci. -abitato da gente pettegola e chiacchierona. f.
, si chiariscono. = deriv. da novella. novellinità, sf.
danno perduti! = deriv. da novellino. novellino, agg.
, agg. che ha ottenuto o ricopre da poco tempo una determinata carica;
fresca nomina, di recente elezione; che da poco tempo è entrato a far
, ecc.; che è stato proclamato da poco (un santo).
sacchetti, v-215: ghino marchese da cittadella disse che questi santi novellini li
3-5-394: oh quai valenti nuore / e da faccende e casalinghe e quali / attente
non so chi sia, ha trovato da comperare il tutto insieme. pirandello, 6-235
voglia, ma non è così facilmente ammazzabile da novellini. d'annunzio, iv-2-1225:
ancora novellina, in cui tutto era ancora da svolgere, i prodotti ultimi d'una
que'novellini intelletti qualche notizia che verrà da loro conosciuta col tempo. nievo, 1-30
spuntato; che ha visto la luce da poco; giovane. -anche: appena prodotto
novellio de'caffè. = deriv. da novellare1. novellista (novelistà)
brusoni, 656: risuonarono quest'anno da costantinopoli per tutta europa mille false novelle
fede e coscienza tenermi per ercole, da che a quanto dicono i novellisti io
di fare il novellista, / scrivendo da compieta a mattutino / con tant'impicci,
operante. = deriv. da novella. novellistica, sf.
a un determinato periodo culturale, accomunate da caratteri'affini, ecc. -anche:
struttura di novella; che è costituito da novelle. d'annunzio, iv-1-656
, ripetizione, rifacimento. marsilio da padova volgar., i-xvi-19: ma a
dé essere fatta. = deriv. da novello. novellìzia, sf. letter
è una certa / novellizia non troppo da signori. arici, ii-61: a te
in ciò abbondantemente li consolava, ricevendo da quella tenera cristianità certe che possiam dire
novellizie del regno si sarebbe astenuto da partiti arrisicati. d'annunzio, v-2-716
nella culla. = deriv. da novello. novèllo (dial.
strugge, / per lei ti priego che da te non fugge, / signor,
tauro si ritorna, / cade vertù da l'infiammante corna / che veste il mondo
veneziani che questa era una proposizione novella da discutersi in senato. metastasio, 1-i-104:
altra danzando / scorrer farà quell'armonia da tutto / il suo bel corpo, e
carducci, iii-3-334: al mondo oggi da questo / luogo incomincia la novella storia
-che è la priiha a esser celebrata da un sacerdote dopo l'ordinazione (una
: i dipinti navili... da lunge / facean novella e peregrina mostra
. che c'è, esiste, sussiste da poco; che ha appena visto la
che si è verificato di recente; fatto da poco, compiuto di recente; adottato
compiuto di recente; adottato, usato da poco tempo; appena scritto, appena
pubblicato (un libro). giacomo da lentini, io: canzonetta novella, /
/ va canta nova cosa / -levati da maitino - / davanti a la più
spalle. cavalca, 18-125: e da considerare... se il peccato e
nel peccato più tempo, è più da riprendere. boccaccio, 1-68: secondo le
de'figli e i novelli parentadi, da ostili e sanguinose battaglie ad amichevoli e
, quando piove / amore in terra da tutti li cieli, / quando per questi
vivo in dolore. -fondato da poco, appena organizzato (uno stato
; appena entrato in vigore, introdotto da poco (una legge, un provvedimento)
g. gozzi, i-7-123: da tutti i suoi compagni è agenoria salutata
-che ha culto recente, che è venerato da poco tempo (una divinità).
colto (un frutto); piantato da poco (un albero, una vigna
ultima vendemmia e vinificato in modo tale da doverlo consumare entro breve tempo, per
, purg., 33-143: io ritornai da la santissima onda / rifatto sì come
ricolte, subitamente calò il grano novello da soldi quaranta in ventidue. boccaccio,
dovrà ricevere). 5. caterina da siena, i-30: io vi prego e
/ anima sua novella. -creato da poco. della casa, 734:
appena nati, che ogni tanto sbucavano da non si sa dove, calciando e saltabeccando
vergognose son tenute, / ch'è da vertù diverso. idem, inf.,
regg'ancor questa stanca navicella. buonaccorso da montemagno il giovane, i-25-12: tu
chiamava. -che si è affacciato da poco alla storia (un popolo)
, i-3-205: erano i novelli popoli, da ragione governati, perv enuti a quell'
. 6. che si trova da poco tempo in una determinata condizione,
o dignità, ecc.; che opera da poco in un determinato settore di attività
lavori. -in partic.: ordinato da poco (un sacerdote); acquisito
di recente (un amico); giunto da poco (un ospite).
una parte e dall'altra. francesco da barberino, i-201: tolgonti d'onor
noi sì tardi, / che foran vinte da novelle spose. cavalca, vii-212:
sé veduto alessandro. s. bernardino da siena, ii-377: [ballare] in
e femine; e scegliendo / quelli da queste, di novelle madri / accrescerai
stuolo. -che si è sposato da poco, che è fresca sposa o
donna novella'. maritarsi. francesco da barberino, 74: ell'è usanza di
sonando come infre- scatoi, / son da fanciulli e da donne novelle. firenzuola,
scatoi, / son da fanciulli e da donne novelle. firenzuola, 618
ventura elli addiviene / che tu dinanzi da persone vadi / che non ti paian
! ». -subentrato o succeduto da poco a qualcuno in una carica,
altro che di avere beneficenze e favori da lei. filangieri, ii-642: allorché
nuovamente; rinnovellato; ripetuto. giacomo da lentini, 37: vostro valuri -adorna ed
: tucti facciàno pianti novelli. bianco da siena, 86: ciò vedendo la
: riscattato, redento. felice da massa marittima, 45: presto fu lo
dalla grazia, da'propri meriti, da ben patiti dolori. moretti, 129:
il suo bianco aspetto / parve animato da novella vita. -restaurato filologicamente.
ché nel gioco d'amor chi fa da scherzo / tormenta da dovero. tasso,
amor chi fa da scherzo / tormenta da dovero. tasso, 13-i-684: ma
ecc.). s. caterina da siena, v-166: ora è il tempo
i fiori. alfieri, iii-1-244: roma da queste regie pesti ben tosto poi ricevea
dei novelli e ferocissimi re: e da questi finalmente poi riceveva ella il suo
non dissi cose nuove, ma cose da molti neglette o travisate. il senno de'
i novelli? e i novelli si strappano da tutti. bisogna far piazza pulita.
-un'altra volta, nuovamente, da capo. monte, xvii-660-4: certo
madre / spinse d'aristeo il pianto e da i sedili / vitrei tutte si stupir
prov. proverbi toscani, 146: da novello, tutto è bello; da
: da novello, tutto è bello; da stagione, tutto è buono.
= voce di area aretina, deriv. da novella. novèlo e deriv.
una fisarmonica. = deriv. da novembre. novèmbre (dial.
in firenze cinquecento cavalieri franceschi. folgore da san gimignano, xxxv-n-417: di novembre
che voi dire maiestà imperiale, e da 7 settembro, e da 8 ottobro,
imperiale, e da 7 settembro, e da 8 ottobro, e dalli 9 novèmbro
ottobro, e dalli 9 novèmbro e da li io numero finito e completo,
colpo svetta. / e l'acacia ferita da sé scrolla / il guscio di cicala
novèmber -bris [mensis], deriv. da nòvem * nove '(in
. = voce dotta, deriv. da nove, sul modello di bimestre,
, di impiego alquanto raro, composta da nove minime (e si indica in chiave
2). = comp. da nove e mèzze? (v.)
volte mille; nove migliaia (rappresentato da 9. 000 nella numerazione araba e
rappresenta tale numero. = comp. da nove e mila (v.).
. ateniese) degli arconti, composta da nove membri (v. arconte)
determinate preghiere (per lo più accompagnata da altri atti di pietà) per nove
libro nono... prende l'esempio da i comuni umani amori. fagiuoli,
-in partic.: ciclo poetico formato da nove componimenti. pascoli, 1-483
e ridevano. = deriv. da novena, col suff. del part.
chiara evidenza il poetico furore venire come da primo fonte da apollo e per secondo
poetico furore venire come da primo fonte da apollo e per secondo dalle muse,
questo numero è perfettissimo non essendo racchiuso da altro numero, poiché oltre questo niuna
niuna ragione è passata già mai, ma da capo all'uno si ritorna.
iano, ha nove sillabe; considerato da alcuni un ecasillabo mancante della prima
il muro in alquanti luoghi e la porta da cielo tocca, e nel palagio
d'imbarcarsi: tali solennità furono istituite da tulio ostilio allorché giunse a roma la
del defunto, per lo più accompagnato da giochi e da un banchetto.
per lo più accompagnato da giochi e da un banchetto. baldelli, 5-6-340
lat. novendiàlis, novemdislis, comp. da novèm 'nove 'e dies '
in regolare gli armamenti. = da novendiale, con cambio di suff.
che alla novennale. = deriv. da nove, sul modello di biennale, triennale
che è vissuto nove anni; che dura da nove anni. - in partic.
, lat. tardo novennis, comp. da nóvem 'nove 'e annus *
, lat. tardo novennium, comp. da nóvem 'nove 'e annus '
. ant. nono. bonvesin da la riva, xxxv-1-704: la cortesia novena
dei numer. distrib., o da un lat. popol. * novanum.
, comp., probabilmente, da nóvus 'nuovo, recente 'e dal
secondo alcuni, il termine sarebbe da ricollegarsi a nóvem 'nove ', considerato
battuta in tre movimenti, costituita da tre semiminime pun tate e
/ 8. = comp. da nove e ottavo (v.).
tre movimenti, raramente impiegata, costituita da nove semiminime e indicata in chiave con
/ 4. = comp. da nove e quarto (v.).
gli danari ch'egli ha. domenico da prato, lxxxviii-1-539: alzai la fronte
quivi mandate dal superno love. benvenuto da imola volgar., ii-19: tutte
migliaia di moggio d'orzo; e navi da portare cose necessarie lxiii nel porto.
noverare i passi / eh'esser potean da la sua stanza a quellaj donde aspettando
viii-492: si noveravano allora venticinque vascelli da guerra, sei brulotti, sette poderosi
per impazienza di rivedervi. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
ad uno ad uno si potessero noverare, da che in versi l'ho fatta per
valutare. gemelli careri, 1-ii-266: da quel tempo che cade intorno agli anni
85: ora intra 'beni non è da noverar la potenza? berni, 1-96
e l'altro fu baron soprano / da noverar tra arditi cavalieri. redi, 16-iv-
mio, ricorderò con quali virtù furono da voi sostenuti? = dal lat.
di città. = nome d'azione da noverare. novèrca (dial. ant
, i-7: come '1 figliastro da la rea noverca / cacciato via con
dopo la crudel sentenzia / partimmi. niccolò da correggio, 1-338: qui faccio fine
: ben ne fu palla benigna, / da poi che te salvò dal rio consiglio
i cardinali, i quali dice degenerar da gli antichi loro santi predecessori, non
avesse questa con quello combattuto. domenico da prato, lxxxviii-1-524: tu, amor
miei gravosi danni ognor più pronta? niccolò da correggio, 1-198: impia noverca,
= voce dotta, lat. novèrca, da nóvus 'nuovo '. novercale
= voce dotta, lat. novercàlis, da novèrca * noverca '. noveréme,
aveano avuto il novero delle fave, ma da certo novero in su.
, 1-41:. prima che mi parta da numeri, in vece di dir numero
suo conoscer fissi / dal saper primo, da colui che a tutto / in cielo
il signor principe eugenio di savoia, seguitato da rag- guardevol novero di venturieri e da
da rag- guardevol novero di venturieri e da alquanti squadroni di cavalleria. mazza,
dello struggimento di tutta roma. giovanni da samminiato [petrarca], ii-382: se
dare il novero). guidotto da bologna, 1-41: per via di novero
al novero delle mie pene. iacopo da cessole volgar., 1-119: la città
alla città del cairo... solo da certi arbori che vi sono a novero
che furono ventotto a novero, mento composto da nove corde diatoniche, en-novina, che sono
il = voce tose., deriv. da nove, sul modello di decina,
-abbondantemente, generosamente. busone da gubbio, 1-178: se per uno piacere
. apparte = deriv. da novilunio. nente al monte dei
noveslllabo, agg. formato da nove sillabe (un vocabolo).
lunghezza loro. = comp. da nove e sillaba (v. j.
= voce dotta, comp. da nove e corda (v.),
tredusasso, / che son giuochi plebei e da dozzina. = deriv. da nove
e da dozzina. = deriv. da nove, sul modello di primiera (v
alto ted. niungeldum, comp. da niun 'nove 'e geld 'denaro
tillioni, novillioni ec. crescendosi ciascuno da ogni sei note. =
note. = comp. da noxfje] e [milione, sul modello
numero sopra il tare sia comodo da un quarto dì della luna ai giorni
cioè sola = deriv. da nove, col suff. dei numer.
, lat. tardo novilunium, comp. da ndvus razione di agricoltura per cui viene
figlia io soprappongo. = deriv. da r{u \ ovo, sul modello di forteto
vecchieto, ecc.: = comp. da nove e lustro3 (v.).
le novine. = deriv. da nove, sul modello di terzina, sestina
. antica nave di grosse dimensioni spinta da nove ordini di remi.
= voce dotta, comp. da nove e remo (v.),
, senza poterci levare. s. bernardino da siena, v-65: rispuose cristo a
, ciascuno degli eventi ultimi e decisivi da cui dipende o in cui consiste il
aspettando quest'anno il finimondo affatto e da dovero, ha fatto testamento.
fatto testamento. = deriv. da r{u \ ovo. novìstico, sm
) per la prima volta o da poco tempo (un'entità fisica, psichica
, la quale, per non essere da li altri uomini esperta, non sarebbe cosi
li altri uomini esperta, non sarebbe cosi da loro intesa come da coloro che 'ntendono
non sarebbe cosi da loro intesa come da coloro che 'ntendono li loro effetti ne
e di vicina regione più tosto che da lunga da trasportar sono, acciocché non si
vicina regione più tosto che da lunga da trasportar sono, acciocché non si spaventino
confin, sol perché molto / vario è da questo il lor paterno cielo? puntoni
esperienza, per la prima volta o da poco tempo; evento accaduto o risaputo
a buona prevenzione soglia produrre effetti diversi da quelli della nuovità scompagnata. tommaseo [
ad uso e consumo della posterità / da non saper parlare che della prossima novità
sempre utile stratagemma retorico del contrasto passeremo da questo dramma teologale che pone i suoi
, e quasi non fossero travedute giammai da altri. giordani, vii-45: gli artisti
: quello che insegnaron gli apostoli, da cristo medesimo addottrinati, non riceve miglioramento
in sembianza / non cangio il cor da vostra fedeltate. dominici, 4-76: questa
tanta novitade, non repetuta e non da repetere per veruno circuito, or perché
criterio legale che distingue una novità lecita da una illecita?... la
, non sentiva; ma, stupefatto da questa novitade, contradisse. m.
crisi è una ragione che non varia da quando crollarono i muraglioni del mondo medioevale
temettero forte di maggiore novità. bartolomeo da s. c., 58: intanto
10-iv-73: eziandio al cavalier della volpe da imola... una compagnia di
cavalli grossi fu conceduta: e a tiberto da cesena... fanti cinquecento,
provocare contrasti). s. caterina da siena, iv-±2: ho inteso, secondo
novità è stanotte? ». felice da massa marittima, 55: spaventata [
veder vezzi di questa sorte: ributtata prima da sé quella bestia, ma ritornando essa
occasione fece un'altra bizzaria che fu da tutto parigi secondata. prese ella un mazzetto
compangni le novità avenuteci per la guerra da re d'inghilterra al re di francia
discorso; quando il aiscorso fu interrotto da una novità inaspettata: la comparsa del
di cose, fatti, fenomeni conosciuti da poco tempo; nuova (anche in
cacciato questo pulce nell'orecchio si partì da lei e se ne torno alla corte
li corrieri che dalli eserciti alle città o da una città all'altra corrono d'ora
comunicare che non vi sono particolari notizie da riferire all'autorità superiore (anche sotto
., 63: quello che è cosi da qui innanzi incomincia ad andare in novità
. = lat. novitas -stis, da nóvus 'nuovo, recente '.
a notizia del gran signore le ragioni da lui dedotte per distorlo da'pensieri novitosi
novizie di convento. -faccia da novizia: espressione trepida, turbata,
(i cavalieri cristiani fatti prigionieri) da novizie, / chi piero invoca,
2. per estens. colei che da poco tempo fa parte di un'associazione
che non c'è più posto da respirare, che così non si può tirare
parer novizie e son badesse; / far da pannine nuove, e sono usate.
questa fanciulla. = deriv. da noviziato. noviziato, sm.
l'anno intiero del noviziato. luca da caltanissetta, 106: nel tempo del mio
farà in ferrara e la mia partenza da casa sarà alla fine di settembre. manzoni
fare un lungo noviziato prima che sieno da loro ricevute e poste nel consorzio delle
generale così agli uomini come alle donne, da quindici anni in su dell'età loro
compagni o ai membri più anziani (da parte di uno studente appena iscritto all'
di recente arruolamento, di un membro da poco accettato in un sodalizio o in
belai d'amore. = deriv. da novizio. novizio (novìsio, novizo
, ho detto di svegliarlo, perché voglio da lui la tunica da novizio.
, perché voglio da lui la tunica da novizio. -sguardo da novizio:
tunica da novizio. -sguardo da novizio: che manifesta modestia, verecondia
certamente, tanto timido è lo sguardo da novizio con cui se la rimira stretta
persona che ha intrapreso una determinata attività da poco tempo e conseguentemente manca di esperienza
sconcezza è mai questa, vergognosa a profferirsi da qualunque novizio nel dritto civile? botta
bacchelli, 1-iii-177: padron lazzaro fin da novizio aveva mostrato un criterio da mugnaio
fin da novizio aveva mostrato un criterio da mugnaio consumato. -dilettante
-allievo, scolaro. francesco da barberino, 1-8: pongan cura l'ordin
que'nuovi cavalieri. -persona da poco tempo accettata in un ordine cavalleresco
di pisa o dell'arsenale, novizio accettato da sua altezza. siri, ix-1113:
-ant. amante novello. francesco da barberino, i-79: molti si fenno,
novizi, costumi insegnare / e l'ovre da pregiare / per che lor donne fama
4. ant. giovane. francesco da barberino, ii-177: fanno vertuti vecchio
. 7. agg. che esercita da poco tempo una rofessione, un'arte
come novizi e non sperti. domenico da prato, 1-ii-325: se io, novizio
casa sua infino a'fanciulli si sapeva vestir da se stessi e quel padrone, ch'
di molti anni, non sapeva vestirsi da sé. g. b. ricciardi,
15 (271): nessuno concluda da ciò che il notaio fosse un furbo
, v-1-596: i cadaveri negli ospedaletti da campo erano non solo avvolti ma talora
la settimana passata mi furono proposti da un padre gesuita che fa scuola
algarotti, 1-vi-167: i russi da quella banda sono ancora novizi nelle
non avea mai ricevuto tante grazie da donna, mi sentii in un
. croce, ii-6-258: sarebbe da novizio nell'arte del regnare voler 'star
che si trova per la prima volta o da poco tempo in una determinata condizione,
novizia madre larghi. ch'io veda / da 'l suo ventre inesausto le generazioni /
io. ant. che non proviene da famiglia patrizia (una persona assunta a
a fiato. 11. formato da soldati appena reclutati, privi di esperienza
l'erba); prodotto o sorto da poco. fr. colonna, 2-58
= voce dotta, lat. novicìus, da nòvus 'nuovo, novello ';
anche con uso aggettivale: maritata da poco tempo (una donna)
= voce dotta, comp. da rtu \ ovo, [antibiotico] e
e. gadda, 16-80: un cerusico da denti avendo inferto a l'autore,
è detta, quantum sufficeret, da poterli sanza veruna doglia di esso uno dente
si rimane elli per alcun tempo quasi da balbugia impedito, e scilinguato de'vocabuli.
commerciale (marchio registrato), comp. da ri [u \ ovo e [
dotta, lat. novocomènsis, deriv. da nóvum còmum, denominazione assunta nel 59
= voce dotta, deriv. da nova1 (v.), col suff
. = voce dotta, comp. da n [ii \ ovo e irudina (
di indurenti. = comp. da « [u] oyo e lacca3 (
= voce dotta, comp. da r{ufivo e ozono (v.);
. dir. nocumento, danno prodotto da un'azione illegale (e nel linguaggio
danno che dava luogo alla possibilità, da parte del danneggiato, di intraprendere un'
= lat. noxa o noxia, da nocère 'nuocere '. nóxe,
= voce dotta, lat. noxius, da nocère * nuocere '. nòze
. bruno, 3-222: per uscir da queste raggioni teoriche, nozionali e grammaticali
cose divine. = deriv. da nozione. nozionalménte, avv.
il termine fu introdotto nel linguaggio filosofico da cicerone, che traduceva con esso i
usato in seguito, per esempio, da giovanni di salisbury e da jungius,
esempio, da giovanni di salisbury e da jungius, mentre locke e berkeley lo
asserire che la bianchezza venga prodotta piuttosto da una che da un'altra causa.
bianchezza venga prodotta piuttosto da una che da un'altra causa. romagnosi, 4-938
imitazione della natura, nozione la quale da principio era una metafisica specolazione, fu considerata
di dovere piuttosto dal suo istinto e da qualche pagina di libri letti che dall'
consanguineo, egli si sentì avvolgere come da un'atmosfera
nozione esatta. cassola, 2-187: da questo momento piero perse la nozione del tempo
e, per lo più, avulsa da un contesto culturale organico (e ha
le regioni teoriche della nostra fede, desunte da nozioni politiche logicamente incontrastabili, dalle nostre
incontrastabili, dalle nostre tradizioni storiche, da tendenza universali in europa, furono più
salvini, 6-164: del tutto debbiamo da questo raccogliere che questo [di satira
: diminutivo di 'nozione '. altro da 'cognizioncella 'e da 'notiziuola '
'. altro da 'cognizioncella 'e da 'notiziuola '. = voce dotta
lat. notio -ònis, nome d'azione da noscère 'conoscere '. nozionismo
, 4-312: domani questi mostri di nozionismo da appendice saliranno in cattedra essi stessi,
superati poi e messi a tacere da giovani infinitamente più informati dei loro
maestri. = * deriv. da nozione, n. 3.
. giovanni dalle celle, 4-1-62: è da notare che l'arre sposalizie, date
notare che l'arre sposalizie, date da quella parte che dà cagione che le nozze
che a lippozzo piacesse, e che da sua volontà giamai si partisse; e così
. -prime nozze', matrimonio contratto da una persona che non è mai stata
nozze o nuove nozze', matrimonio contratto da una persona che, in precedenza, era
notizie, ecco milord già ammogliato, fin da quel tempo che mi esibiva in parigi
nozze... ed i figli possano da loro stessi procacciarsi il pane, allora
brigata di belle giovani donne e ornate che da un paio di nozze venieno. bibbia
menavano mogliere e facevano nozze. andrea da barberino, iii-334: e1 mercatante gl'
come entrasti tu qua non abbiendo vestimento da nozze? chiabrera, 1-ii-403: ecco
faccende, zuccheri, vivande, / spese da nozze. ghislanzoni, 1-55: il
. ghislanzoni, 1-55: il vestito da nozze è di una magnificenza...
allegrezza e per grandi nozze gli apparecchiò da desinare lenticchie cotte. vangeli volgar.
di morti, ma sì bene ragionamenti da nozze. giacomo soranzo, lii-6-141:
: l'arbitrio delle nozze sin già da principio per onestà e non per necessità
erano taciuti i nomi grandi che servirono da aureola alla diva: da cavour a radetzky
che servirono da aureola alla diva: da cavour a radetzky, da garibaldi a
alla diva: da cavour a radetzky, da garibaldi a francesco giuseppe...
la sua bellezza di fare nuove nozze da nove volte. idem, dee.,
nel libro de'farfalloni registrati e copiati da un dottor barbagianni che, essendo una
sponsa te pianta. s. caterina da siena, vi-26: priegovi, per l'
ritirata che ella menava, meritò di sentirsi da dio chiamare a nozze più belle col
. cavalca, vii-156: siamo aspettati da un grande e benigno signore e da
da un grande e benigno signore e da molti amici a nozze grandissime e reali.
grandissime e reali. s. bernardino da siena, 51: che credi tu che
cioè di maria sposa di dio, ché da poi che ella salse là sù,
e avventuriero che le fece violenza; e da quello sconcio nacque l'egoismo. faldella
il titolo di essi è 'polygomia 'da ttoxù; molti e yriepos nozze
si rendono discernibili che ad occhio armato da ottimo stromento. periodici popolari, i-169
natale. 12. tipo di pasta da consumare asciutta, lunga e sottile che
. era nel 1161 dimandata a nozze da manuele commeno imperatore di costantinopoli.
qualcuno: sposarlo. storia di rinaldo da montalbano volgar., 146: poi
volle fare le nozze di rosana, da poi che tutto il regno era in pace
in nozzoline a casa sua. = da un lat. * nopttae, per
., 5999). deriv. da nubère 'velarsi; maritarsi, sposarsi'.
bacco arcinvittissimo. = comp. da noz ^ è \ ed ebriare (v
.. casa era una godenzia di gioveni da bene che sempre nozzeggiando vi si godeva
la vita. t = denom. da nozze, col suff. dei verbi frequent
casa della sposa. = deriv. da nozze, sul modello di casereccio, godereccio
vincolo matrimoniale; nuziale. bonuccio da orvieto, 326: magiormente, uscito di
dell'africa settentrionale che hanno abbandonato da poco la vita no made
. = voce dotta, comp. da nuì ^ e] e addensatore (v
. concedersi in moglie. domenico da prato, lxxxviii-1-499: or quale se-
che, non nubandosi a loro, grazia da lei aspettassi? = dal
, spessore e densità variabili e tale da offuscare la limpidezza dell'atmosfera, che
nube d'acqua: quella composta esclusivamente da goccioline d'acqua (e si forma a
composta esclusivamente, o quasi esclusivamente, da cristalli di ghiaccio (e si forma
, purg., 29-102: li vide da la fredda parte / venir con vento
di spessa nube, quando piove / da quel confine che più va remoto,
venire lo figliuolo dell'uomo. domenico da prato, lxxxviii-1-478: lettor, mai
: forse s'avess'io tale / da volar su le nubi, / e noverar
: or s'alzi il mio nocchier da tacque umili / il pensier più purgato
? / noi veggendo di sotto da le nubi, / del suo aspetto si
le nubi: apparecchio ottico, costituito da una lampada da proiezione corredata da una
apparecchio ottico, costituito da una lampada da proiezione corredata da una serie di obiettivi
costituito da una lampada da proiezione corredata da una serie di obiettivi e di specchi
in cui sono presenti particelle radioattive derivanti da un'esplosione nucleare (ed è espressione
nannini [petrarca], 14: da noiosa nube i begli occhi e lieti
ii-2-230: governi aristocratici e tutti avvolti da un nimbo o da una nube religiosa.
e tutti avvolti da un nimbo o da una nube religiosa. 6. minaccia
la situazione che provoca o che deriva da tale turbamento (ed è per lo più
carducci, iii-17-303: era giunta a disimpacciarsi da non so che brighe, a sollevarsi
non so che brighe, a sollevarsi da non so qual nube di guai e di
amo, bench'ei sia diverso / da quel di pria: cinge una nube oscura
, rattratto e aggrinzito e gli occhi appannati da una nube di tedio. gadda conti
-stato sentimentale così inteso ed esclusivo da isolare una persona o una coppia dal
: non era che una amorosa nube, da svolarvi danzando. 8.
stapps... sempre imperturbabile e avvolto da una nube di allusioni, di reticenze
aggettivale: oscuro, astruso. lito da carrara, xxxix-11-37: canzon, s'alcun
nell'emisfero australe, osservate e descritte da antonio pigafetta durante il viaggio di magellano
lavici solidi e liquidi che fuoriescono esplodendo da un vulcano a magma viscoso quando la
del vapore nel condotto raggiunge valori tali da sfondare improvvisamente la cupola di ristagno.
ceneri e di polveri diffuse nell'atmosfera da un vulcano e sospese talvolta a notevole
bozzati, 6-252: la fausta interrogata da lui era cascata dalle nubi mai aveva
parlare... nel quale solamente da persone molto intendenti si può vedere come
= lat. nùbes, deriv. da una radice indeuropea che significa 'coprire';
non così eletti, quasi... da nubècula che facesse ombra al sole.
/ ma dio ci guardi / anche da questa. 4. medie.
latte. = = deriv. da nube, sul modello di luminescente.
. = voce dotta, comp. da nube e dall'imp. di adunare (
= voce dotta, comp. da nube e adunatore (v.),
parlata in nubia. = deriv. da nubia (ar. nùba), regione
pegaso / nubicalpestator? = comp. da nube e calpestatore (v.).
scorsero i nubicentauri, che erano assoldati da fetonte, ci volarono alla nave,
= voce dotta, comp. da nube e centauro (v.),
nilo. = deriv. da nubia (v. nubiano).
e farsi re del mondo, cosa bella da disegnare ma dura da colorire.
, cosa bella da disegnare ma dura da colorire. = deriv. da
da colorire. = deriv. da nube. nubifendènte, agg.
noi dal polo. = comp. da nube e fendente1 (v.).
tue vendette. = comp. da nube e fenditore (v.).
dove si forman le nuvole, detto perciò da loro cielo nubifero; secondo il cielo
lat. nubifer -féra -férum, comp. da nùbes 'nube 'e dal tema
nubifocoso altitonante giove. = comp. da nube e focoso (v.).
: qualcosa minava, schiantava: bombe da aeroplani austriaci? no, un nubifragio
, 12-300: il tevere, già da mesi sempre grosso e minaccioso e dannoso,
duomo fiorentino. = deriv. da nube, sul modello di naufragio (v
dotta, lat. nubifùgus, comp. da nùbes 'nube 'e dal tema
- *). letter. generato da una nube (come appellativo dei centauri,
quanto nati, secondo la leggenda, da issione e da una nube che aveva
, secondo la leggenda, da issione e da una nube che aveva assunto, per
dotta, lat. nubigena, comp. da nùbes 'nube 'e dal tema
'annuvolarsi; offuscare ', denom. da nubilus 'nuvoloso '. nubilare2
nubilare2, agg. letter. formato da nubi. lucini, 10-13:
ambrate e rare: / ora sbuca da spechi nubilari, / ora s'invela alli
ricongiungersicolla luce. = deriv. da nubila. nubilato, sm. condizione
nubilato '. = deriv. da nubile *, sul modello di celibato.
). -anche: che è in età da marito; pubere. bibbia
cui rimasi fino ai sette anni era tenuta da due sorelle marchionni, nubili per fortuna
sole. = deriv. da nubilo. nubilità2, sf. attitudine
atmosfera). -anche: caratterizzato da nuvolosità (il tempo). s
scuro. 2. figur. caratterizzato da angoscia, da turbamenti, da tristezza
2. figur. caratterizzato da angoscia, da turbamenti, da tristezza, da insoddisfazione
caratterizzato da angoscia, da turbamenti, da tristezza, da insoddisfazione (la vita,
, da turbamenti, da tristezza, da insoddisfazione (la vita, 1'esistenza
in han più gli occhi da nùbes 'nube *; nubilóne,
= acer, di nubilo, forse da connettere col n. 12 di
oscurare del sole. = deriv. da nubiloso. nubilóso, agg. ant
tu annuvolato, nuvoloso; coperto da nubi. - anche: caratterizzato
nubi. - anche: caratterizzato da cielo nuvoloso (un giorno, una
(un giorno, una ora da nubilosa caligine che non ricono
rodomonte! i * 1 africa mandato da agramante. alamanni, 7-ii-3: le piagge
ariosto, 14-19: guida brunello inuvole, da clima umido, piovoso (un luogo)
nubiloso e ciglio basso. di avvolto da nubi, da nebbia; immerso nella nebleo
basso. di avvolto da nubi, da nebbia; immerso nella nebleo, 163
bia o nell'oscurità. giovanni da samminiato [petrarca], i-320: sono
crudo elvezio nubilosi alberghi. -formato da nubi. f f ariosto
viso suo, quale esser suole / da primavera alcuna volta il cielo, / quando
talor dell'appennino vola, / spinta da borea, furiosa nube, / mfia
grotta a questo vento e freme / da lui percossa e nessun altro teme.
brancati (plinio], 9-34: da. llà piglia [la perla] el
bel vermiglio. 5. caratterizzato da dolori, da avversità, da tristezza
5. caratterizzato da dolori, da avversità, da tristezza, da sventure
. caratterizzato da dolori, da avversità, da tristezza, da sventure; infausto,
, da avversità, da tristezza, da sventure; infausto, avverso; doloroso,
; doloroso, penoso. niccolò da correggio, 168: doppo i dì lieti
non ci resta invisibile quel campo che da loro è occupato, ma si dimostra in
4-2-567: la nubilosa è la materia prima da cui rampolla l'universo, salvo gli
voce dotta, lat. tardo nubilòsus, da nubilum 'cielo o tempo nuvoloso
i nubi d'ogni indugio impazienti, / da s s la speranza del
con nubi. = deriv. da nubia (v. nubiano).
... e fa vino ottimo e da serbare e potente molto... e
/ stringer voleanlo. = comp. da nube e padre (v.).
7 di plinlimmon. = comp. da nube e penetrante (v.).
giosafà di subbito / era infermato forte da morire; / el re tosto v'andò
tal dubbito / e trovollo nel letto da finire, / sì c'allor non
, lat. tardo nubivàgus, comp. da nùbes 'nube 'e dal tema
prender sonno. = deriv. da nube, sul modello di carnivoro, erbi
fra base e volta craniche e costituita da piani superficiali cutanei, piani profondi muscolari
nervi cervicali, e vi è situatanuca, da indi in giù perde il sentimento. crescenzi
astolfo intanto per la cuticagna / va da la nuca fin sopra le ciglia /
fosca, [il ciuffo] girava, da una parte e dall'altra, sotto
/ passo, e la cipria vola da la nuca / bionda. guglielminetti, 1-80
-con riferimento ad animali. fausto da longiano, iv-95: apparve nel mezo della
occipitale esterna e che formano da ciascuna lizzata in tale regione e
lizzata in tale regione e caratterizzata da tra parte, con la
del pen = deriv. da nucamento. siero, ecc.
calle viaggiato un occhio bieco / da la nuca di crin povera arresta:
sospir la testa / e il ciel da torno fa sanguigno e cieco. rebora,
fasciculo di medicina volgare, 50: da la nuca nasce in ciasche spondili un
minor superficie, e quasi mi sentissi da un'ignota mano acciuffar per la nuca e
-stare dietro la nuca: incalzare da vicino, essere prossimo. bettini
dal lat. tardo nucàtus, deriv. da nux nucis * noce '; cfr
. = voce sicil., da nuciddàru 'che ha le dimensioni di
di una nocciola ', deriv. da nucidda 'nocciola '. nucìfero (
. tardo nucifer -fera -ferum, comp. da nux nucis 'noce 'e dal
suff. -forme (lat. -fórmis, da fórma 'forma ').
, lat. scient nucifraga, comp. da nux nucis 'noce 'e dal
colorando intensamente di rosso le strutture formate da acido desossiribonucleico (mentre rimangono incolori quelle
desossiribonucleico (mentre rimangono incolori quelle formate da acido ribonucleico). = deriv.
acido ribonucleico). = deriv. da nucleo. nucleànte, agg.
anche sostànt. = deriv. da nucleo, col suff. dei part.
o ideale, intorno o in dipendenza da esso organizzata. -in partic.: stretta-
appartenne a quella famiglia di poeti (da non restringersi al gruppo dei 'romani
-arma nucleare: il dispositivo costituito da una carica nucleare e dal mezzo vettore
nucleare predisposto e mantenuto in condizioni tali da rendere possibile l'innesco di un processo
: la funzione di caldaia è svolta da un reattore nucleare, e un fluido
. inerente al ciclo di produzione di energia da -combustibile nucleare: la parte di un
uranio, di ritrattamento del combustibile costituito da uranio, da torio o da una mescoirraggiato
ritrattamento del combustibile costituito da uranio, da torio o da una mescoirraggiato, di
costituito da uranio, da torio o da una mescoirraggiato, di eliminazione delle scorie
e dell'artigianato, ed è retto da un presi- materia prima o fonte nucleare
l'uranio na dente, da una commissione direttiva e da un turale,
dente, da una commissione direttiva e da un turale, quello contenente l'isotopo 235
o a gusci o a cleari detenuto da un singolo stato, in quantoparticelle indipendenti,
totale di essi, in modo da costituire un reciproco modello unificato,
è questa energia, tanto più da e. fermi (1901-1954) a chicago
in modo controllato e in condizioni tali da rendere possibile l'utilizzazione e la trasformazione
nucleari; tale condizione, estesasi da stati uniti e unione sovietica a gran
forze sia gravitazionale o elettromagnetica: sonocostituito da combustibile, in blocchi o sbarre forze
artificialmente, quando un proiettile, costituito da una particella (protone, neutrone,
, neutrone, deutone), o da un raggio, o da un elettrone,
), o da un raggio, o da un elettrone, dotato di energia,
nucleoni nel nucleo) dal variare, da poche unità a circa 250, del
una particella materiale diversa dasessantamila abitanti, costituite da abitazioni quella urtante; la prima,
stati (aderirono oltre cento = deriv. da nucleo (nel 1850); cfr.
nucleare: sospensione delle esplosionientità autonoma e individuata da caratteristinucleari sperimentali annunciata unilateralche proprie e
trarre a compiutezza, condurre a evidenza (da altre potenze nucleari a fare altrettanto,
, 18-229: azionato dall'energia prodotta da un reattorenoi vediamo che l'euresi durò vent'
sottomarino statuni = denom. da nucleo; cfr. ingl. to nucleate
lenin nel 1958 e la = deriv. da [, arte] nucleare, sul modello
sempre più le navi di superficie, da guerra e - anche sostant.
mercantili). = deriv. da nucleare1. -sm. tutto quanto
ribonucleico o sullora con toni millenaristici, da gruppi di ecolol'acido desossiribonucleico.
affermativa, la cui struttura è rappresentata da sintagma nominale e sintagma verbale ridotti ai
50 giorno di vita ed è caratterizzata da vomiti, tremori, contrazioni e alquanto
al quadro neurologico dei postumi, caratterizzato da spasmi, discinesie, sordità, alterazioni
una mostra tenuta a milano nel 1951 da e. baj e s. dangelo,
area metropolitana verso città satelliti programmate da appositi organismi; è riferito, in partic
new tovvns ', = deriv. da nucleo, col suff. degli enzimi.
nucleo). = deriv. da nucleo], col suff. del part
di precipitazione. = deriv. da nucleo, col suff. dei nomi d'
(animale o vegetale), costituita da acido ortofosforico, uno zucchero (
comandate sia le mie che le sue da catene d'acidi nucleici disposti in serie
delle mie. = deriv. da nucleo; cfr. fr. nucléique (
con un metallo. = deriv. da nucleo. nucleifórme, agg. che
. = voce dotta, comp. da nucleo e dal suff. -forme (lat
-forme (lat. v fórmis, da forma 'forma'); cfr. ingl.
del salmone. = deriv. da nucleo; cfr. ingl. nuclein e
. biochim. nucleoacidasi. = comjx da nucleina e acido, col suff. degli
cleinico. = deriv. da nucleir ^ ico], col suff.
: acido nucleico. = deriv. da nucleina. nucleinoterapìa, sf. medie
nucleinato di sodio. = comp. da nucleir ^ ato] e terapia (v
di apposite strutture delimitanti, si differenzia da quanto è disposto intorno e che è spesso
e che è spesso organizzato in dipendenza da esso, per apparenza, qualità,
volcanica è un impasto di arene provenienti da lave erose, da pomici varicolori,
di arene provenienti da lave erose, da pomici varicolori, da pagliette di mica
lave erose, da pomici varicolori, da pagliette di mica e di ferro speculare e
pagliette di mica e di ferro speculare e da nuclei sassosi diversi. massaia, iii-142
necessità di ucciderlo io l'ho percepita da prima come un'idea affatto indipendente da
da prima come un'idea affatto indipendente da me, una specie di nucleo distaccato e
alvaro, 14-220: scrivere per me nasce da un'emozione che voglio comunicare, da
da un'emozione che voglio comunicare, da un nucleo emotivo che si trova nell'
emotivo che si trova nell'animo e da cui provengono le azioni. buzzati,
di 5. insieme di più individui legati da vincoli washington... aveva riunito
-forma, modello elementare, abbozzato, da cui si sviluppa ed evolve un genere
di nozze. -piccolo gruppo di componimenti da cui l'artista svilupperà un'opera più
sicilia: un nucleo di valorosi guidati da garibaldi approderà inaspettato a quell'isola.
è reso più facile e più securo da un certo grado d'associazione?
particolarmente addestrato e fornito distanza grigia, costituita da cellule nervose multi posteriormente alla
furono trattenute per mesi, sistema approvato da tutti gli 'uomini d'ordine '.
intervertebrale, di consistenza molle, costituita da fasci fibrosi ed elastici. -aggruppamento ben
, ammassi di sostanza grigia talamica caratterizzati da diverso significato funzionale e distinti, rispetto
, nuclei anteriori del talamo (delimitati da una biforcazione anteriore della lamina intramidollare,
tutta la lunghezza del talamo ed è composto da due sottogruppi: rostrale, costituito dal
) ', nuclei intralaminari (caratterizzati da cellule molto piccole e ricche di pigmento
del teg-cino pari di sostanza nervosa bianca che da ogni mento: gruppi di cellule nervose
muscolo retto nel midollo spinale, costituiti da cellule multiesterno dell'occhio (e il
nervo abducente lico del trigemino (costituito da una catena die la radice bulbare del trigemino
interstiziale del pedundegli emisferi cerebellari, costituito da una lacolo inferiore del talamo) a
di sostanza grigia irregolarmente pieghetsconosciuto, formati da cellule frammiste a fibretata e incurvata a forma
della radice vestibolare dell'ottavo paio di da sostanza grigia, dà origine alle radici medianervi
(nella quale si distinguono unanucleo bulbare costituito da grosse cellule multitesta globosa, un corpo
mesencefalico appartenente al nucleo di perlia, da cui si originano le fibre viscerali del nervo
dell'acquedotto di silvio ed è costituito da diversi aggruppamenti cellulari disposti in forma di
parte più ventrale del tegmento e costituito da una parte caudale a grandi cellule,
cellule, filogeneticamente più antica, e da una parte craniale, a piccole cellule,
di materia densa e solida, distinta da quella circostante, rarefatta e gassosa,
pianeta sia un corpo prossimamente sferico circondato da un anel solido, il quale sia dal
di materia stellare. e giudicò che da per tutto cominciano essi con estrema rarefazione
(nucleo massiccio, in poli eccitati da cellula costituita da un granulo di polline
, in poli eccitati da cellula costituita da un granulo di polline dellecorrente continua);
la funzione, analoga a quellaferro-nichel, costituito da pacchi di lamierini del protallo delle aspermatofite
gnetica, uniti e isolati al tempo stesso da resine, due nuclei spermatici o generativi
a elettrici (foggiata in modo da coincidere, aldue nuclei). -nucleo
. -nucleo polare: polo sporgente da una macchina elettrica. 17.
radioattivi e nelle reazioni nucleari, costituito da più particelle (nucleoni, il cui
il numero di massa) strettamente legate da forze attrattive (e nel nucleo leggero
cellulare, nettamente differen zato da un numero determinato (numero ma
della struttura interna somi, e delimitata da una membrana; per lo più
(ma non mancano suppone costituito da una miscela di metalli, in
come gli osteocla partic. da leghe di nichel e di ferro, e
funzioni di trasmissioni composite; rapmagnetico costituito da materiale ferromagnepresentano ognuno una cifra binaria e
di dimensioni microscopiche (il raggio varia da 0, 5 p a più di 1
p a più di 1 fi) derivati da reazioni chimiche, da evaporazione, da
fi) derivati da reazioni chimiche, da evaporazione, da combustione, a volte
da reazioni chimiche, da evaporazione, da combustione, a volte forniti da carica
, da combustione, a volte forniti da carica elettrica (ioni atmosferici),
condensazione, una sovrasatura- zione alquanto difficile da riscontrare, e si trovano in percentuale
hanno carattere di nuclei liquidi (costituiti da sostanze igroscopiche) e portano alla formazione
nel tiro contro bersagli corazzati, costituito da materiali di elevata densità e durezza (
e durezza (in par- tic. da carburo di tungsteno) e incapsulato in
(celso, plinio), deriv. da nux nucis 'noce': v. isidoro
nucleasi. = comp. da nucleo e acido], col suff.
paranucleina. = comp. da nucleo e albumina (v.).
nucleoalbumina attraverso le orine. tuito da centrosoma, centrosfera e atrosfera, che
= voce dotta, comp. da nucleoalbumina e dal gr. oòpov '
— voce dotta, deriv. da nucleo, n. 15, col suff
acido urico. — comp. da nucleo e ani mina, col suff.
lat. scient. nucleobranchia. comp. da nuclèus 'nucleo '(v.
= voce dotta, comp. da nucleo, n. 15, e dal
= voce dotta, comp. da nucleo, n. 15, e dal
= voce dotta, comp. da nucleo, n. 17, e dal
. = = comp. da nucleo e fosfatasi (v.).
. = voce dotta, comp. da nucleo e dal tema del lat.
. linina1). -comp. da nucleo, n. 15, e ialoplasma
pesci). -anche: nucleoprotide costituito da acido nucleico e istone.
istone. = comp. da nucleo, proteina] e istone (v
. = voce dotta, comp. da nucleo, n. 15, e dal
di nucleolo. = deriv. da nucleolo, sul modello di nucleiforme.
nel nucleolo. = deriv. da nucleolo, sul modello di nucleina.
citol. nucleololo. tico (prodotto da culture di streptomyces calvus) nina
vechinobrissus) la sot = comp. da nucleo, n. 14, e [
solco, bocca — comp. da nucleo, n. 15, e citoplasma
lat. scient. nucleolites, comp. da nuclèus = forma aplologica di nucleotermoelettrico.
. plur. paleont. famiglia di da parte di granulociti neutrofili, di masse nuechinoidi
cromatinico. cleoliti. = comp. da nucleo, n. 15, e fagocitosi
addizioni sta); è costituito da acido ribonucleico, proteine e fosfoproteine
risulta sostant. formato da una, componente granulare (granuli atomi
- reazione di circa 150 a) e da una fibrillare (filamenti 2.
precursori ribosomici che, divenendo ribosomi zata da una rarefazione di carica negativa (eal passaggio
). -addizione nucleo ratasi da esso). fila a gruppi
= voce dotta, deriv. da nucleolo, col suff. -oide (gr
citol. nucleololo. = comp. da nucleolo e nucleo. nucleomicrosòma, sm
contenuti nel carioplasma. = comp. da nucleo e microsoma (v.);
: il nucleone che si ipotizza essere, da solo, responsabile dello stato di eccitazione
configurazione magica. = deriv. da nucleo, sul modello di elettrone (v
= dall'ingl. nucleonics, deriv. da nucleon 'nucleone nucleònico, agg.
biochim. nucleina. = comp. da nucleo e peptone (v.);
. = voce dotta, comp. da nucleo e dal tema del lat.
), carioplasma. = comp. da nucleo, n. 15, e plasma
irreversibili. = comp. da nucleo, n. 15, e [
sf. biochim. composto chimico costituito da acido nucleinico e prota- mina, che
sperma dei pesci. = comp. da nucle [inic] o e protamina (
alle nucleoprote- ine; che è costituito da nucleoproteine (un organismo, in partic
nucleopro- teina. = comp. da nucleo e proteide (v.);
e protamine), legata saldamente da legami idrogeno o da legami di tipo
legata saldamente da legami idrogeno o da legami di tipo elettrostatico all'acido nucleico
somi. = comp. da nucleo e proteina (v.);
biochim. nucleoproteide. = comp. da nucleo e protide (v.).
interno del nucleo. = comp. da nucleo, n. 15, e reticolo
numero dei nuclei. = deriv. da nucleo, col suff. dei processi morbosi
o fosforolitica). = deriv. da nucleoside, col suff. degli enzimi.
che deriva dall'eliminazione di acido fosforico da un nucleotide; è prodotto intermedio del
dotati di proprietà antibiotiche, sono sintetizzati da funghi e muffe. = deriv.
puri- nici. = comp. da nucleoside e fosforile, col suff. degli
salmone. = deriv. da nucleoside]. nucleoterapìa, sf
centrale). = comp. da nucleo e termoelettrico (v.).
di serpente. = deriv. da nucleotide, col suff. degli enzimi.
. costituente elementare degli acidi nucleici formato da una base purinica o pirimidinica, da
da una base purinica o pirimidinica, da uno zucchero (ribosio nell'acido ribonucleico
e desossiribosio nell'acido desossiribonucleico) e da acido fosforico; i più semplici sono
. = = deriv. da nucleoside; cfr. fr. nuclèotide.
del nucleo cellulare. = comp. da nucleo, n. 15, e tossina
). = deriv. da nucleo. nùcola, v.
di dietro del cerebro. = forse da ricollegare all'ar. nuqra 'fossa della
libranchi appartenente alla famiglia nuculidi, caratterizzata da conchiglia bivalve, con cerniera tassodonte e
: 'nuculanio'...: nome dato da richard ai frutti carnei non coronati da'
offrono più logge regolari e come raggianti da un centro comune, vogliono essere considerati
fermo e lucia, 378: molte volte da due relazioni contraddittorie, ed ugualmente confuse
uditore... non rimarrebbe scossa da una generale verità nudamente annunziata.
manzoni, vi-1-496: il fatto appunto era da esaminare, e non da affermar nudamente
appunto era da esaminare, e non da affermar nudamente. carducci, iii-5-262:
* buoni tempi della nostra lingua illustrate da opportuni discorsi e commenti, dove si
sodo che non è quello derivante da tali scritture nudamente publicate, o fatte
mostra non dissimile a quello che pur da natura nudamente viene. =
pudibonde! = nome d'azione da nudare. nudanato, v.
sponde del rio lucido e bello / da un cavalier, ch'avendo ivi nudate
e rubello / colse, istigato da lascivo amore, / di lor virginitade il
presenza del popolo, volle spontaneamente ricevere da ottanta monaci e più tre disciplinate per
. a. martini, i-2-350: da vari luoghi di questo libro [del
i capelli. 4. liberare da ciò che copre, nasconde o costituisce
. crescenzi volgar., 4-21: da sapere è che, se l'uve molto
sarà, ma più poderoso e meglio da durare. milizia, v- ^ 39:
algarotti, i-v-96: col favore delle macchine da guerra e dei veliti, [gli
rendere vano, annullare. zanobi da sfrata [crusca, iii impressi'. questo
radici dei capelli, come ninfe aggredite da satiri ansiosi e inesperti, parole snelle
dotta, lat. nudare, denom. da nùdus * nudo '. nudato
. con valore avverb.: in modo da essere completamente nudo fin unione con il
nudati rami. 6. libero da quanto ricopre, riveste, incrosta (
riveste, incrosta (in partic. da una vegetazione rampicante). guiniforto,
aspro e nudato d'ogni vestimento, così da terra come da fronde o erba.
d'ogni vestimento, così da terra come da fronde o erba. nievo, 1-317
nella sua nudezza. = deriv. da nudo. nudi, sm. plur
di forma conica o ovoide, caratterizzate da forte compressione laterale e da bocca e
, caratterizzate da forte compressione laterale e da bocca e faringe molto ampie.
nudica. = denom. da nudo, con suff. intens. per
medie. nudomania. = deriv. da nudo. nudista, agg. e
è bella e... colei che da capo a piede è armata della sua
con par- tic. riferimento al costume da bagno moderno). palazzeschi, 3-266
, e le belle passeggiate in costume da bagno sull'orlo del mare, la nudità
prometeo] le lodi della calvizie scritte da sinesio o non essendone persuaso,.
nudo; parte del corpo lasciata in vista da un abbigliamento ridotto, insufficiente.
che era con lui, che si partisse da lui e andasse a passare [il
iv-1-97: tra le cose più preziose possedute da andrea sperelli era una coperta di seta
qualche tempo avanti), ai studiare da dissegni di qualche ottimo maestro ove siano
: l'allegoria è semplice; parte da un bambino che insegna l'amore e arriva
mistico e ascetico, il distacco completo da quanto non è dio e non porta
della nudità sua? s. caterina da siena, ii-72: il sangue [di
vegetazione. bertola, 242: più da presso monti il cui fitto frascheggiare è
monti il cui fitto frascheggiare è rotto da alcune nudità quanto bisogna ad introdurre chiaroscuro
che sarebbero venuti, se sarebbero venuti, da ben altra officina. palazzeschi, 3-5
. montale, 7-225: la sala da pranzo è sotterranea ed ha la nudità
-evidenza di un oggetto che deriva da una collocazione insolita o dall'isolamento nello
la nudità della terra: essere animato da intenzioni ostili, di tradimento. foscolo
lat. tardo nuditas -stis, deriv. da nùdus 'nudo '.
sconciamente sull'altra. -lasciato scoperto da un abbigliamento succinto; posto generosamente in
del corpo); che spunta o appare da abiti, da coperte; che non
che spunta o appare da abiti, da coperte; che non è ricoperto o riparato
coscie, aborrendo le brache come cosa da barbari. parini, ix-19: bel
come vellicato. -accompagnato da un compì, introdotto dalla prep.
. -in locuz. aggettivali costituite da un compì, di modo.
o conservare nulla indosso. uguccione da lodi, v-151-160: qa fo el per
adamo ed èva nell'eden. pietro da bascapè, v-189-154: e'odi, meser
-indifeso, debole, impotente. niccolò da correggio, 177: io inerme e nudo
., 13-116: ed ecco due da la sinistra costa, / nudi e graffiati
anonimo, i-631: s'amor, da cui procede ben e male, /
la nuda fila d'amadriadi eterne / da possedere in eterno. e. cecchi,
, orribilmente coperto di scaglie e putrefatto da piaghe, nudo e misero e quasi agonizzante
lasciò il vestimento, e nudo partissi da loro. ghirardacci, 3-48: condottolo
di spoglia mortale, che è diviso da essa, che è puro spirito. -anche
periperbole, con poca. -ricoperto da un sottile strato di pelle. borgese
i duri denti. -non emesso da un'entità corporea; che si ode
. -al figur.: non impressionato da alcunché, sgombro di pensieri (la
glabro (il viso); non circondato da barba e baffi (la bocca)
10. citol. che non è rivestito da membrana e ha il citoplasma direttamente a
(un seme); non protetto da involucro (una gemma); che manca
vincenzo maria di s. caterina da siena, 35: due corone di monti
oberstein di qua dalla nahe sporgono fieramente da più d'un lato nudi orridi sassi.
la- sciam, che ne protesse / da la sùbita pioggia, e del circello
su la nuda vetta, / là, da recenti folgori solcata. -esposto senza
fondi della parte occidentale. -libero da vegetazione rampicante. moravia, xiii-169:
, un pugnale). francesco da barberino, iii-287: l'altra man posa
viddono la terra circondata da tre schiere... e li nimici
nimici soprastare con le spade nude da quella parte del muro che era rotta,
corressero nudi alla guerra, facendosi leggeri da balzare nell'aria. -sostant.
16. privo di rivestimento, libero da quanto ricopre; lasciato in vista.
112: l'argento e l'or che da se stesso è degno / se monstra
adorna alcun teatro o tempio. n. da ponte, lii-9-162: venne l'imperatore
sia già stato dato parte, non ha da essere né di pietra né di terra
augusta impressa / parete ancor, e da qual mai si noma / fatto, e
avrà di fama anch'essa? -libero da tappezzerie, drappi, tende (una
orecchio. -che non è ricoperto da alcunché atto a rendere più sopportabile a
terra. -che non è coperto da un tetto o da altro riparo.
-che non è coperto da un tetto o da altro riparo. angelini, 1-14
sopra una sostanza. -non offuscato da nubi, ben visibile (un astro
percepisce in forma e dimensioni non alterate da fenomeni ottici di rifrazione; che non
terminato in guisa ch'io non la discerneva da un'altra stella. -figur
stella. -figur. non offuscato da passioni. poerio, 3-199: ora
dio nell'ascesi mistica). girolamo da siena, i-128: lo quattordicesimo grado si
de le belle confonde. -libero da bende. zannoni, 5-8: bendato
molte di grande importanza sfuggono. felice da montecchio, lxii-2-1-31: vogliono...
sensi. -che non è sorretto da strutture, da congegni; posto (
-che non è sorretto da strutture, da congegni; posto (o mantenuto)
bartolomeo guinigi l'altro capitano senza alcuno da cavallo seco e vedutosi nudo,.
si mosse e venne scendendo il monte. da porto, 1-123: venne anche grillo
e povero e cieco e nudo. antonio da ferrara, 18: niente valse
povero nudo, né ho pur una veste da coprirmi, e tu vuoi ch'io
? siri, i-i- 719: da una piccola scintilla dubita vasi di dilatato
un'anima! carducci, iii-25-242: da firenze, barbaro municipio, dante e
che si vanta di avere. francesco da barberino, ii-113: non creder a ciascun
nemici nudo l'avea constituto. antonio da ferrara, 101: né 'n lo pandevol
tenebrosa e nuda! s. caterina da siena, iv-240: o sangue dolce
onofri, 11-48: un delirio, da vendere di baci, / è la
il tuo scritto: meraviglioso, nudo sorretto da quanta veemente sincerità può capire in un
letterari); non arricchito o appesantito da particolari o episodi secondari, collaterali,
particolari o episodi secondari, collaterali, da una serie eccessiva di dati, ragguagli
dettami della retorica storiografica. giovanni antonio da poppi, lxxxviii-n-739: non li versi
gliarissima, immaginandomi che '1 racconto sia da pistola e non da storia, cioè
'1 racconto sia da pistola e non da storia, cioè nudo, simplice e senza
e gli effetti e nel far vedere come da tali fatti altri ne derivarono. pellico
, eroica, austera, severa era lontanissima da quella delicatezza, mollezza e raffinatezza che
che non ha ancor ricevuta qualità alcuna da l'artificio dell'oratore e del poeta.
poeta secondo il suo beneplacito è traspiantato o da storia scritta o da favola creduta e
è traspiantato o da storia scritta o da favola creduta e da fama divulgata; e
storia scritta o da favola creduta e da fama divulgata; e poscia su questo
prosa. - anche: non accompagnato da musica. erizzo, 2-3: la
vi dimando. -ant. costituito da una sola stanza. dante, v-13
landolfi, 16-17: lì dentro, dentro da una nuda porticina, si sarebbe trovato
a nuda sementa saranno quind'innanzi coltivate da giornalieri. -precisamente definito, chiaramente
un'idea più nuda. -usato da solo, non unito con altre sostanze (
della via. -non rotto da alcun suono, perfetto, assoluto (il
che noi... ci partiamo da quello che suona a primo tratto la
37. mus. non accompagnato da altra nota o da altro intervallo;
mus. non accompagnato da altra nota o da altro intervallo; solo, unico.
presso la 'fondamentale ', 'da sé sola ', e, come dicono
(la musica); non completato da gorgheggi, vocalizzi, ecc. (una
. -in partic.: non accompagnato da spiegazioni, commenti, dimostrazioni, precisazioni
accessorie, ornamenti retorici; non giustificato da pretesti o, anche, mitigato, temperato
con riferimento alla verità: non alterato da menzogne, da abbellimenti. buti
verità: non alterato da menzogne, da abbellimenti. buti, 1-43: il
trovano nei secoli seguenti altri imperi, fondati da despoti che regnano col nudo diritto della
. l. bellini, 5-1-52: da questo assunto sì inaspettato che 10 vi
altra prova, invogliatevi voi di rinvenirla da voi medesimi. c. bini, 1-259
di conto sono un onesto espediente adoprato da un uomo di cuore per non ricevere l'
in voi s'infonde. -non limitato da condizionamenti esterni. michelstaedter, 819:
1848 accaddero cose, in toscana, da rivoltare lo stomaco a chi l'avesse
i dati dell'esperienza senza essere condizionato da strutture preesistenti (la mente).
; non fondato su presupposti teorici né da essi rigorosamente derivato. mamiani,
la derivazione necessaria di tutti gli schemi da un unico principio, che qui dovrebbe
distinsero i patti così detti 'nudi 'da quelli 'vestiti ', cioè sussidiati
quelli 'vestiti ', cioè sussidiati da tali formole e cerimonie. -privo di
costituisce il significato trascendente. felice da massa marittima, xliii-208: fa'..
suo vestituccio nuovo che s'era cucito da sé, serbava ancora, nel costume e
fanciulla dei campi. -caratterizzato da primitiva semplicità. pallavicino, 1-385:
oro. 39. non accompagnato da fatti, da opere, da concrete
39. non accompagnato da fatti, da opere, da concrete attuazioni (onde
non accompagnato da fatti, da opere, da concrete attuazioni (onde non vi corrisponde
nude, la quale cortesia di arole da nessuno suole essere creduta. della casa,
, 648: perando, amor, da te salute in vano / molti anni tristi
-nudo nome, nudo titolo (seguito da complemento di specificazione): situazione in
su un bene che è anche gravato da usufrutto (v. anche proprietà)
di tale diritto. -non assistito da concrete garanzie (un impegno assunto solo
porte aperte, lasciati i coperti lacci da canto, impugnate le spade, con
ingrato e nudo, / che mai da me non ebbe? -disincantato, disilluso
erano tutti nudi e vani. bacciarone da pisa, lxiii-196: non venosi gecchiti di
fosse così nudo di senno. francesco da barberino, iii-237: che se tu non
d'amore e nuda di pietate. guido da pisa, 1-10: gli uomini.
far morir iesù col cuor desira. antonio da ferrara, 4: poi fei de
a proposito, nuda di neve, da potervi ficcar ben salde le catene. ghislanzoni
. -o artisti, / si può imparar da tutti, / pur da marmaglia nera
può imparar da tutti, / pur da marmaglia nera. gatto, 4-23: trapeli
, 1-vii-212: i panni nella pittura hanno da graziosamente vestir le figure e da mostrare
hanno da graziosamente vestir le figure e da mostrare insieme la persona, il nudo
le arti che per natura traggono grandezza da un fatto di trasmutazione del segreto umano in
scamiciati, l'opera non va immune da alcuni odiosi ricordi manieristici. =
. = voce dotta, comp. da nudo e fobia (v.).
. = voce dotta, comp. da nudo e manìa (v.).
bocca, con villanie ed amarissime trafitture da sé lo cacciò, minacciandolo di farlo
innanzi alla mente. = comp. da nudo e nato (v.);
un'alimentazione sufficiente. pietro da bascapè, v-189-217: illi lavoran [adamo
ben viver nudriamente. = deriv. da nudri [rè \, col suff.
tiche galleggianti. = deriv. da nufaro, sul modello di canneto, frut
genere nufaro. = deriv. da nufaro, col suff. degli alcaloidi;
che nuffiava l'aria come un cane da caccia, arricciava il naso e faceva
in campania. -anche: l'uva prodotta da tale vitigno. soldati