ha la funzione di mantenere i materiali da riscaldare separati dall'azione diretta dei combustibili
per la scomposizione di sostanze nei forni da laboratori o per analisi chimica); piccolo
chimica); piccolo forno di terra da orafo. -per metonimia: coppella.
, 401: il sortitolo, le piastre da smaltare, da scoprire, e insieme
il sortitolo, le piastre da smaltare, da scoprire, e insieme la pentola,
muffola ': parte del fornelletto a riverbero da saggio, che consiste in una cavità
pan di rovere. = comp. da muffa1 e olente (v.),
. muffolista. = deriv. da muffola. muffolista, sm.
; muffoliere. = deriv. da muffola. mùffolo1 (muffoli),
'. mùffolo2, sm. cane da compagnia denominato anche * carlino '.
toccaro. = etimo incerto; forse da accostare a muffola, nel significato
superiore e il naso e ricoperta da una cute spessa di colore roseo,
: muffa. = deriv. da muffoso1. muffosità2, sf.
organico '. = deriv. da muffosa1. muffóso1, agg.
d'un tronco muffoso d'albero morto da tempo e diramato e scortecciato in solitudine
muffose. -emanato dalla muffa o da sostanze ammuffite (un odore).
medio muffoso decoro. = deriv. da muffa1. muffóso2, agg. pieno
stizzosa ed arrogante. = deriv. da muffa2. muffici, sm.
.) di origine paleosarda, da un anteriore * musrdn; cfr. còrso
un cervo; dunque che ho da mandarle? idem., ii-116: era
per sovvenirlo. = deriv. da muflone per sincope. muflone (
intorno ai 25-30 kg; è ricoperto da un corto e folto pelame bruno ramato,
v sec.), di origine paleosarda da un anteriore musròn; cfr. lat
supremo interpetre della legge turchesca, diverso da qualunque altro di simil grado. gemelli
mufti * espositore della legge islamica ', da fatwà 'responso giuridico '; cfr
macchiette gialle e lineette porporine. = da muftì1, con allusione scherz. alla provenienza
. corta lancia leggera adoperata in combattimento da tali soldati. lancetti, xii-3-305:
'mugàvero': spezie di dardo; e da questo furono così detti anche i soldati armati
, dall'ar. al mogovir, da mogowir, part. pres. di gòwarat
il mugellano. = deriv. da mugello, conca interna della toscana (570
. = deriv. da mugello, col suff. etnico -ese \
questa fanciulla non era mugèa ma era da quel di pistoia. = deriv.
quel di pistoia. = deriv. da mti ^ ello], col suff.
ubera li mugge. = deriv. da mungere, per assimilazione. mùgghia,
nei crepuscoli della sera lenti e stringendolo da presso... odono, a
crudele mugghiaménto di toro e molto terribile da udire. buti, 1-693: per la
mughiamenti. = nome d'azione da mugghiare. mugghiarne (part.
zuffa. alfieri, 1-642: or, da più notti, quella voce istessa /
come i latini, terminante nella lettera da quintilliano detta mugghiante, cioè nell "
23-115: non molto va, che da le vie supreme / dei tetti uscir
prenderla per loro preda. s. bernardino da siena, 459: e1 diavolo sta
mare impropriamente * mugghiare e, perciocché da sé non ha proprio vocabolo, è
ivi non s'ode strepitoso fragore che da gli antri eccheggiando al muggiar de gli
come fa mar per tempesta, / se da contrari venti è combattuto. boccaccio,
come tori. = deriv. da mugghiare. mugghiévole, agg.
gramezza. = deriv. da mugghiare. mùgghio1 (ant.
/ di mugghi fier leoni. niccolò da correggio, 169: contaminata e già corrotta
folla in tumulto. s. caterina da siena, 216: con questo mughio e
faceva crudeli muggi e grida. andrea da barberino, 1-244: troiano, come
mugghi e spandeano molte lagrime. niccolò da correggio, 1-210: strepiti d'arme,
se per sorte la vedesse. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
rumoroso, e raddoppiare i picchi, preso da un nuovo soprassalto al cuore, si
elementi, dai flutti in tempesta, da cataclismi. fazio, v-24-97: nel
scirocco, e i sibili e l'ululato da levante, a picco.
del barcone. = deverb. da mugghiare. mùgghio2, sm.
= voce di area centro-merid., da mucchio3. mugghio, sm. muggito
mugliare continuato. = deriv. da mugghiare. mugghióne, sm. stor
priore de'mugghioni. = deriv. da mugghio2; cfr. muglione. mugghionésco
potessimo fare. = deriv. da mugghióne. muggiare e deriv.
mugginara, sf. rete fissa da posta di forma trapezoidale composta da segmenti
fissa da posta di forma trapezoidale composta da segmenti con maglie di larghezza diversa
dei muggini. = deriv. da muggine. mùggine (ant.
lat. mùgil -ilis 'pesce vischioso', da mùcus, mùccus 'muco, mucillaginecfr. pro-
'mugginiera'. = deriv. da muggine. miiggiiiifórmi, sm.
= voce dotta, comp. da muggine e da -forme (lat.
voce dotta, comp. da muggine e da -forme (lat. -formis, da
da -forme (lat. -formis, da fórma 'aspetto, figura ').
iuvenca su nel bosco mugge. niccolò da correggio, 183: né muge per amor
. frugoni, 1-6-io: un vitellin da latte, /... /.
cane anubi. carducci, iii-4-32: da l'immenso serapéo di memfi, / cui
e di muggiti empierò. s. carlo da sezze, i-312: bastava che lo
i muggiti della vacca gli facevano venire da piangere. -per simil. verso
figlio, /... dié, da sdegno vinto, alto muggito. s
rumoroso, e raddoppiare i picchi, preso da un nuovo soprassalto al cuore, si
pirandello, 6-342: mauro mortara, già da un pezzo esasperato, soffocato..
. foscolo, ii-125: appena odo da lunge / il burrascoso muggito del mare.
. -suono basso e vibrante prodotto da uno strumento musicale o da congegni sonori
vibrante prodotto da uno strumento musicale o da congegni sonori. settembrini [luciano]
dal lat. mugitus -us, deriv. da mugire 'muggire '.
, iii-205: mogarino stradoppio, detto da alcuni ancora mugarino, è fiore che di
adattamento del lat. scient. mogorium, da mògrà, nome bengali di tale pianta
? -. = deriv. da mughetto, n. 3.
acuminate e un caratteristico esile stelo ornato da candide corolle peduncolate, pendenti, globose
orgoglio, come si diceva, satanico da una parte, e vanità di mughetto
che 'vulvaria'han detto. / e da quel nero acheronteo colore, / a quell'
digerenti nei bambini poppanti ed in quelli da cinque in sei anni che siano deboli
e con la prima pinna dorsale sorretta da quattro raggi spinosi; sono marini o
-fórmes (plur. di -fòrmis, da fórma 'forma, aspetto ').
dimenticata). s. caterina da siena, v-152: abandonate voi medesimo
di zanzara - una voce mugliante, da far tremare. 3. che
africano menelik. = denom. da nordico], col suff. dei comp
in esso esistesse un mezzogiorno di negri da redimere » (montale). poi
filosofia moderna e viva. = da nordico], col suff. dei nomi
). -anche: il vento che spira da tale direzione. vespucci,
- anche: il vento che spira da tale direzione. gaiucci [g
, che è posto o che proviene da nord-ovest, sia assolutamente sia in relazione
sulla toscana. = comp. da nord e occidentale (v.).
trova, che è posto o che proviene da nord-est, sia assolutamente sia in relazione
meridionali. = comp. da nord e orientale (v.).
, ogni volta più si andava allontanando da quella alla volta del norveste. idem [
volta del norveste. idem [castagne- da], i-13: navigando al noroeste,
nordovest): il vento che soffia da questo punto; maestro, maestrale.
polo antartico chiamano sur, quello che leva da l'occidente iemale sudueste, dal vero
bosco. -nordovest sudest: direzione da maestrale al suo opposto. ulloa
copricapo impermeabile, usato fra gli altri da marinai e ferrovieri, con falda larga e
sul collo; presenta una lieve inclinazione da destra a sinistra. 4. agg
4. agg. ant. che spira da tale direzione (un vento).
: il nordestrare e norvestrare delle aguglie da navigare. ulloa [f. colombo]
, a'xiii di settembre trovo che da prima notte norvesteavano le caiamite de'bussoli
. dal pref. chim. nor- (da normale, con riferimento alla catena di
. dal pref. chim. nor- (da normale, con riferimento alla catena di
quali sabbia e cereali; e costituita da una serie di tazze o di scomparti
di tazze o di scomparti collegati fra loro da una catena senza fine, a maglie
una puleggia superiore, messa in movimento da un motore, da un animale o
messa in movimento da un motore, da un animale o anche a mano, ed
a mano, ed è guidata talvolta da un'altra inferiore; il caricamento avviene
. questi vasi sono posti in guisa da attigner l'acqua per il punto più
bestia dava un fischio lamentoso. egli, da lontano,
una grande ruota che vien fatta muovere da un bue che gira intorno al pozzo
a movimento continuo, utilizzato sulle navi da guerra per il trasporto di munizioni dalle
: apparecchio con cui, sulle navi da guerra, si alzano rapidamente le munizioni
. che è costituito dal ferro proveniente da tale regione (un'arma: con partic
. veter. razza norica: razza equina da tiro, allevata soprattutto nel tirolo,
. miner. roccia granulare costituita essenzialmente da labradorite e da un pirosseno rombico,
roccia granulare costituita essenzialmente da labradorite e da un pirosseno rombico, generalmente iperstene;
norite (nel 1878), deriv. da nor [way] 'norv egia
(un sentimento). giacomo da lentini, 39: gioi complita, -norita
non essenziale per l'uomo, isolato da alcuni protidi costituenti del sistema nervoso e
. dal pref. chim. nor- (da normale, con riferimento alla catena di
certo comportamento tipico (previsto astrattamente) da tenersi costantemente o in tutti i casi
termine contiene l'idea di un fine da raggiungersi mediante un'uniformità di comportamenti
o entità concettuali). francesco da barberino, i-103: poi a tutti altri
, volendo, potesse prender regola e norma da piacere a dio. camòofregoso, i-78
': regula del retto vivere, tolto da la riga da fabri. sansovino,
del retto vivere, tolto da la riga da fabri. sansovino, 2-63: a
, un tal governo, libero. perché da che mai nasce una tal voce?
stabilito una norma per vivere associato, norma da ognuno accettata senza timore o speme di
di norma che s'impone, ed esonera da risolvere da sé i conflitti della propria
s'impone, ed esonera da risolvere da sé i conflitti della propria coscienza. michelstaedter
norma a salvar dalla vorace fera, / da norando crudele minacciata, / le carni
rigorosa delle diverse norme igieniche e dietetiche da lui stabilite. 2. principio attivo
qual norma di giudicare degli uomini non da quello a che le opere loro riuscirono (
fisso, confronto, / a sceverare gioia da tristezza. -termine di paragone.
gentilezze vostre essermi sì fatta norma che da voi stesso potrò avere imparato d'esser
per norma / avanti agli occhi e da quelle imparate / ad ubbidire al re ed
vengono innanzi problemi che non hanno niente da vedere con la difesa della fede cattolica
-modello per l'esecuzione di un'opera o da seguire nella preparazione di opere analoghe.
accademici della crusca, cercata predicata gloriata da bibliofili e bibliografi. -con riferimento
dio, a una divinità. felice da massa marittima, xliii-296: tace iesù che
..; e sovente, posto da parte lo scettro con che misurava il
economicità (e tali regole sono elaborate da appositi enti nazionali e internazionali che fissano
espressa in termini di unità prodotte, da eseguire in un determinato periodo di tempo
con cui si può distinguere un elemento da tutti gli altri. 20. matem
chiari, 1-ii-45: nel profondo silenzio da me guardato, a norma del nostro
fargli giungere questa parola, fategli dire da parte mia chrio l'aspetto impazientemente qui
le fa noto che si ritiene sciolta da ogni impegno. tanto a norma della
intensi / e se gli oggetti son da lunge o densi, / non può,
e suoi ministri venivano onorati quanto conviene da quelli che dovevano dar norma et essempio
potè dar norma a raffaello. -fungere da segnale o da indizio della venuta di
a raffaello. -fungere da segnale o da indizio della venuta di un determinato tempo
che ella stava a posta di vittore da la vigna, il quale per altro suo
forma. -conseguentemente. domenico da prato, 1-ii-344: tutte [le donne
qualcosa o di qualcuno: in modo da potersi regolare in merito a una determinata
diritto e ragione. -prendere norma da destra o da sinistra: regolarsi,
. -prendere norma da destra o da sinistra: regolarsi, nell'allineamento,
l'altra spalla; il prender norma da destra o da sinistra nella marcia; in
; il prender norma da destra o da sinistra nella marcia; in una parola
come dagli antichi. -prendere norma da qualcosa: trarne esempio, insegnamento o
ogni alma a'bei costumi avvezza / da le vostre maniere esempio e norma.
-prendere, pigliare norma o la norma da qualcuno: ispirarsi a una determinata persona
fine, pur pigliar la norma / da l'invitto tuo padre sempre dèi. chiabrera
o giovinetto re, dèi prender norma / da nomi per virtù fatti sublimi. leopardi
lettera lunga, e non prender norma da me, che son breve per necessità.
al suo ritorno in milano prenderò norma da lei medesima della lettera di ringraziamento che
non troppo fermentato. 5. riconosciuto da tutti, comunemente accettato in quanto prescinde
tutti, comunemente accettato in quanto prescinde da convinzioni soggettive filosofiche, ideologiche, estetiche
domani? -che appare non alterato da stati morbosi; che ha l'aspetto
sostant. guarino guarim, 1-41: da poi dal punto p, dove il
laterali. -sale normale', quello derivato da un acido in cui gli atomi d'
d'idrogeno salificabili sono stati tutti sostituiti da atomi di metallo o, anche, da
da atomi di metallo o, anche, da una base in cui gli ossidrili sono
in cui gli ossidrili sono stati sostituiti da radicali acidi. -soluzione normale: soluzione
proiezioni di tutte le forze applicate al solido da una banda del piano della sezione e
relative applicazioni. -forma normale: tale da porre in evidenza particolari proprietà di un'
). 22. medie. estratto da un animale non sottoposto ad alcun trattamento
e incominciava a lavo rare da sarta. non era molto portata per gli
era riuscita a prendere il diploma da maestra senza lasciare l'impiego.
della école normal supérieure istituita a parigi da napoleone nel 1808, dopo essere stata
squadra, perpendicolare ', deriv. da norma 'norma '. normalista,
miniato al tedesco. = deriv. da [scuola] normale. normalìstico,
litro di soluzione. = deriv. da normale. normalizzante (part.
di costruzione e sulla loro rigorosa osservanza da parte degli industriali; unificare, standardizzare
normalizzati. = denom. da normale, col suff. dei verbi frequent
films. = nome d'agente da normalizzare. normalizzazióne, sf.
tale attività norma- trice può essere dettata da esigenze organizzative interne a un'industria o
organizzative interne a un'industria o derivare da decisioni di enti nazionali e internazionali)
interne). = nome d'azione da normalizzare. normalmente, avv.
. = voce dotta, comp. da normale, metro e cubo (v.
. = voce dotta, comp. da normale e dal gr. oàpov
, alla cultura e all'arte espressa da tale popolo; nor manno
inghilterra, caratterizzato nell'architettura religiosa da chiese di notevole elevazione, con spazi
... i cespi di rosolacci / da me già visti l'altro anno /
. è una infinità grandissima di vascelli da commercio e di marinari valenti per quei
a incroci e selezioni, ottimi cavalli da carrozza, resistenti e veloci, e
e veloci, e attualmente dà cavalli da sella, anche detti anglo-normanni, particolarmente
vettoriale. = denom. da norma. normativa, sf.
filosofia del diritto, la teoria enunciata da h. kelsen (1881-1973) e dagli
insieme di norme. = deriv. da normativo. normatività, sf.
ricatto morale. = deriv. da normativo; cfr. fr. normatività (
linguaggio, sperimentalismi, innesti e derivazioni da altre letterature che abbiano valore normativo.
: la religione omerica è combattuta [da senofane] per la sua incapacità normativa,
guida, come modello, come esempio da imitare. montale, 12-106: alla
grammatica storica. -che costituisce il modello da seguire, al quale uniformarsi (una
, 4-1, 84: molti saranno caduti da sé, per la strada, per
: meno certo è però questo diritto da parte di chi dovrebbe aver la funzione
culturali. = nome d'agente da normare. normazione, sf.
. normalizzazione. = nome d'azione da normare. normoblasta, v. normoblasto
, che è una cellula immatura caratterizzata da
completa assenza di nucleoli, da cromatina ad densata e da
da cromatina ad densata e da diminuzione della basofilia cito plasmatica
, comp. dal pref. normo- (da normale) e dal gr.
moblasti. = deriv. da normoblasto, con suff. che indica un'
terzo mese di vita embrionale, si distinguono da quelli della serie megalocitica per le dimensioni
, comp. dal pref. normo- (da normale) e dal gr. xuto£
, comp. dal pref. normo- (da normale) e dal gr. xplvco
, comp. dal pref. normo- (da normale) e dal gr. xp<3
, comp. dal pref. normo- (da normale) e dal gr. ypcù
che è relativo o che è caratterizzato da normocromia. normocromocito, sm. biol
, comp. dal pref. normo- (da normale), dal gr. '
, comp. dal pref. normo- (da normale) e dotato (v.
, comp. dal pref. normo- (da normale) e dotazione (v.
, comp. dal pref. normo- (da normale) e dal gr. spópcx
, comp. dal pref. normo- (da normale) e dal gr. ipyov
, comp. dal pref. normo- (da normale) ed eritrocito (v.
, comp. dal pref. normo- (da normale) e glicemia (v.
scrittura rapida con caratteri uniformi, costituito da una o più sagome di celluloide o
, comp. dal pref. normo- (da normale) e dal tema del gr
nella medicina costituzionalistica, che è caratterizzato da normali proporzioni corporee; normotipo. -anche
, comp. dal pref. normo- (da normale) e linea (v.
, comp. dal pref. normo- (da normale) e peso (v.
, comp. dal pref. normo- (da normale) e dal gr. 7rolirjcti
, comp. dal pref. nor- (da normale, con riferimento alla catena di
, comp. dal pref. normo- (da normale), dal gr. òp0ó£
, comp. dal pref. normo- (da nortnale) e dal gr. ctcàpa
, comp. dal pref. normo- (da nortnale) e dal gr. (
. d ^ l pref. normo- (da normale), dal gr. <
, comp. dal pref. normo- (da normale) e tensione (v.
normotensivo, agg. medie. caratterizzato da normale pressione sanguigna. = voce
, comp. dal pref. normo- (da nortnale) e tensivo (v.
, comp. dal pref. normo- (da normale) e dal gr. 0eppàj
, comp. dal pref. normo- (da normale) e teso (v.
. nella medicina costituzionalistica, biotipo caratterizzato da proporzioni corporee normali. - anche sostant
, comp. dal pref. normo- (da normale) e tipo (v.
, comp. dal pref. normo- (da nortnale) e dal gr. tó7to£
. -ci). medie. caratterizzato da nor motopia. normovolemìa, sf.
, comp. dal pref. normo- (da normale), volume] e dal
, comp. dal pref. nor- (da normale, con riferimento alla catena
, comp. dal pref. nor- (da normale, con riferimento alla catena di
, comp. dal pref. nor- (da normale, con riferimento alla catena di
, comp. dal pref. nor- (da normale, con riferimento alla catena di
spirituale e intellettuale). francesco da barberino, ii-76: pensa tuttavia d'averlo
, comp. dal pref. nor- (da normale, con riferimento alla catena di
, comp. dal pref. nor- (da normale, con riferimento alla catena di
, comp. dal pref. nor- (da normale, con riferimento alla catena di
, che fa parte o che discende da popolazioni germaniche originarie dell'estremo settentrione dell'
regno di dacia, quando fu sovraggiunto da corsari norvegi che trassero la bambina in un
ar. nusairì, deriv. probabilmente da ibn nusair, che nel sec. ix
tosco, / quando rimembro, con guido da prata, / ugolin d'azzo che
dal lat. tardo nòscum, comp. da nòs 'noi '(accus.
noseana, sf. miner. minerale costituito da solfato, che appartiene al gruppo
miner. basalto feldspatoidico costituito quasi esclusivamente da noseana e povero di olivina e plagioclasio
noseana. — denv. da noseana. noseanolite, sf. miner
. miner. roccia intrusiva costituita prevalentemente da noseana. = voce dotta, comp
. = voce dotta, comp. da noseana e dal gr. xt0o <;
ape e della pe- brina del baco da seta). = voce dotta,
. vóat *; 'malattia 'e da encefalo (v.); è
sf. medie. condizione morbosa caratterizzata da anomalia della sensibilità. = voce dotta
, cotta in una foglia 5. da noi, a noi, verso di noi
quaresima. landò, 1-59: macaria da cremona fu l'inventrice di far le
voce di area lomb., deriv. da nose, var. di noce2; cfr
. vóctoc; 'malattia 'e da eziologia (v.); la
malattie, febbri nosocomiali: le malattie da infezione (come la setticemia, la
americana, è questo un angolo toccato da una luce, nella sua malinconia,
dal gr. vom>xo|jt£ìov, comp. da vóaoc; * malattia 'e dal
<; (polluce), comp. da vóm *; 'malattia 'e
dal gr. vòoo$ * malattia 'e da crisi (v.).
gr. vóco ^ 'malattia 'e da fobia (v. l; è
nosòfobo, agg. medie. affetto da nosofobia. nosoftorìa, sf.
. vócck; * malattia 'e da genesi'(v.).
dal gr. vó005 'malattia 'e da geografia (v \).
medie. convinzione nevrotica di essere affetto da malattie. p. petrocchi [
. vóce *; 'malattia 'e da manìa (v.).
. medie. disus. malattia causata da un fungo patogeno. = voce dotta
. vóm *; 'malattia 'e da micosi (v.); è
parassita di tessuti o di organi già colpiti da un processo morboso, che non ha
. vóoc *; 'malattia 'e da parassita (v.).
nxót;, agg. verb. da 7colew 'faccio, produco '.
gr. vóotx; 'malattia 'e da terapia (v.); è
gr. vóoo ^ 'malattia 'e da tossicosi (v.).
. vóctoi; 'malattia 'e da tossina (v.).
= voce dotta, lat. noxàlis, da noxa (v. noxa).
nostra tavola. ha avuto anche lui troppo da fare: corse in città -ordini,
in città -ordini, contrordini -la partenza da preparare -e nossignore, si rimane
pronto il cazzotto. = comp. da nò e signore (v.),
e di rimpianto, talvolta non disgiunto da un certo compiacimento, per la lontananza
un certo compiacimento, per la lontananza da persone o da luoghi cari o,
, per la lontananza da persone o da luoghi cari o, anche, per un
prolungati, ma non ho proprio novità da comunicarti, all'infuori della nostalgia grande
campagna marchegiana: così bella campagna, da non esservi, sopra la immensa crosta terrestre
lei, l'affetto paterno non sorretto da forza adeguata, si giustappongono senza unificarsi
crepuscoli, la febbre delle chiome oppresse da stelle troppo alte, color di naufragio.
nostalgico che il vicolo è messo in subbuglio da un coso dinoccolato nei panni smessi dal
7-233: in questa differenza, che pur da un verso può avvantaggiarlo, teoricamente lo
un retrivo. = deriv. da nostalgia', cfr. fr. nostalgique (
, lat. scient. nostoc, coniata da paracelso, di origine incerta; cfr
di alghecianoficee di colore verde-azzurro e caratterizzate da tallo filamentoso con cellule rotonde alternate a
gr. vócrro ^ * ritorno 'e da manìa (v.).
- martedì. = comp. da nostro e donna (v.).
si è acclimatato e vi è coltivato da lungo tempo; che è di una varietà
del paese, le quali sono intese da alcuni per nostrali e casalinghe.
in quanto vento europeo, che soffia da settentrione (ed è contrapposto e distinto
settentrione (ed è contrapposto e distinto da quelli provenienti dall'africa).
quello che non è mai stato nominato da niuno né di gente forestiera né di gente
: i poveri scrittorelli nostrali, disdegnati da un'aristocrazia a cui la lingua di
comme il faut ', si vedono rinfacciarsi da un commercio, che fu sempre senza
, i-m: molto n'è stato scritto da varie penne oltramontane e nostrali.
e continenze e modi sui. giovanni da empoli, 35: dallo quale [
: quella stessa efficacia che si conteneva da quelli [sacrifici] si conteneva dall'
sento una voce nostrale. -scritto da autori del paese di chi parla oscrive nella
pensieri degli altri. = deriv. da nostro. nostralino, sm. enol
all'esportazione. = deriv. da nostrale. nostralità, sf.
, barbarismo. = deriv. da nostrale. nostralménte, avv.
. e scherz.). pace da certaldo, 9: a varie genti,
sempre oggetto di ogni sorta di vituperi da parte dei futuristi nostrani. bacchelli,
un'unità di misura). pace da certaldo, 27: con alte e grosse
tutti i dialetti nostrani. -scritto da autori del paese di chi parla oscrive nella
digerire il grosso. = deriv. da nostro; cfr. lat. mediev.
nostratiche: complesso di famiglie linguistiche, da quella indoeuropea a quella semitica, a quellaugro-finnica
istorie nostrati che non si truovano scritte da autori. fr. colonna, 2-20:
dal lat. nostràs -àtis (deriv. da nòster 'nostro '), voce
nostreità '. = deriv. da nostro. nostrificare, tr.
o ambiente. = deriv. da nostro, col tema dei comp. del
nostrificazione. = nome d'azione da nostrificare. nòstro, agg.
riferimento all'uso di un determinato servizio da parte della collettività di cui fa parte
corpora sieno sicure de le iniurie e da la crudeltà d'alquanti maladetti usurai del
nostro capo, grandissime appannano le lunghezze da oriente in occidente tra l'una e
3-72: faccia la man sovrana, / da cui pende fortuna..., /
ottomana / n'orni il trionfo e che da tempi nostri / de le navi pangee
. che è comune, che è condiviso da ognidante, conv., iii-v-9: se
, iii-v-9: se una pietra potesse cadere da membro della collettività o dalle persone di cui
riferimento al vecchio continente e, in francesco da barberino, i-51: convien restringer noi /
pietà del nostro mal perverso. da vasto mar disgiunta. petrarca,
non volse contrattare. il giorno festeggiato da questi popoli è lo nostro venere.
, la memoria de'quali da'prìncipi e da le republi- che grate con ogni maniera
, fermo e lucia, 190: è da credersi che questi ordini non ottenessero un
ha qui guidati. s. caterina da siena, i-20: ciò ch'egli ci
(o che si intende compiere) da chi parla o scrive, dalla collettività
. detto, pronunciato, scritto o compilato da funzione di coinvolgere il pubblico al quale
ne sustenta et governa, / et da scritti o interventi di altri; originale,
per sora nostra morte corporale, / da la quale nullu homo vivente po'skappare.
nostri. codemo, 40: sarebbe da disperarsi, se non avessimo fede in carl'
del nostro è la vita perfetta / scritta da cristo; e l'altro è alcorano
gli occhi vi ateo che 'l nostro da ben molza è morto. redi, 16-v-206
) ', 40 quando è accompagnato da un agg. qualificativo { la nostra buona
animati d'anima sensitiva... solamente da noi, meritamente son chiamati nostri.
fuoriché al nostro gran galileo. maironi da ponte, 1-i-50: il nostro istoriografo vuole
machiavelli e con qualche maggior ordine poi da montesquieu, che quelle gare stesse fra
oggi che... voglion parere da più che gli altri. c. dati
a. cocchi, 8-105: da tutto questo ragionamento intorno alle generali e
perpetuerà nella laudevole fama. s. caterina da siena, vi-38: il tempo nostro
qualunque altro soavissimo canto o suono. fausto da longiano, iv-202: veggiamo ogni giorno
o può essere fatto, prodotto, eseguito da noi uomini (con partic. riferimento
leggi di toscana, 1-158: si eleggerà da noi e nostri successori un rettore per
esemplare del testo del codice civile, firmato da noi e contrassegnato dal nostro ministro segretario
beni, possedimenti, scrive è afflitto da disgrazie, da sventure, da
, scrive è afflitto da disgrazie, da sventure, da patrimonio, denaro
è afflitto da disgrazie, da sventure, da patrimonio, denaro, ecc.
venisti a tórre il nostro? fausto da longiano, iv-228: vuoi a'sediziosi
o più persone per lo più legate da un rapporto di amicizia con chi parla
.. viaggiarono, i nostri, da geografi, esploratori, mercanti. 25
de bono amigo e de persona k 'èe da amare l'avevam sempre detto che
): i nostri, o morendo o da morte fuggendo, quasi non fossimo loro
sete informati della barca presa di pellegrino da strata. ariosto, 14-132: i nostri
persone a cui allude. mente sentito da chi parla o scrive. magalotti
lat. ndster -stra -strum (deriv. da nós 'noi '). nostròiso
d'improvviso il marinaio si scosse come preso da un ordine e disse: «
rabelais) e in altre lingue, sostenuta da b. e. vidos (
via, mi regolerò con le note già da me scritte e le parteciperò quanto ho
le leggi del popolo romano. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
, 22 (376): datogli anche da sedere, e carta, penne e
mi guardano tutti fiso e non movono occhio da me. fogazzaro, 1-325: son
quanto il dialetto è maneggiato in rima da uno straniero. baldini, 9-26:
. d. r.): apposta da chinato di oggetti, con una sommaria descrizione
mente, io non soprastessecostituito nella lingua originale da espressionialla mimoria, farcendole sempre segni e ricordi
vi mandò contesto culturale molto diverso da quello della nota niccolò. capponi
lingua delle traduzioni, non può essere reso da voi vedere la nota delle gioie
chiarezza, fedeltà, incisiapostolica iscritte diligentemente da cinquecento anni vità.
di carattere generale, integrata se mai da qualche sobria nota storicofilologica a piè di
'mi ricordava una predica, che udii da ragazzo, di un cappuccino contro gl'
svolazzo di bianco, poiché fu chiamata da lui e richiesta della nota delle vivande,
pratica commerciale, sintetico documento trasmesso da un operatore economico alla propria controparte in
-nota di commissione: documento compilato da un rappresentante di commercio per documentare ogni
-nota spese: elenco delle spese sostenute da un dipendente, che la ditta rimborsa
vari tipi di documenti commerciali redatti unilateralmente da un soggetto (o da una persona
redatti unilateralmente da un soggetto (o da una persona incaricata) per conferire un
di iscrizione: documento redatto e sottoscritto da una persona (o dal notaio incaricato
-comunicazione scritta ufficiale o ufficiosa fatta da un'autorità a un'altra autorità nell'ambito
: in risposta alla pregiata nota avanzatami da cotesto municipio... mi pregio
dall'arrivo della nave nel porto stesso e da cui risultano i dati anagrafici della nave
non tanto per la malignità umana, calunniata da certi nota / or sé nel fango dell'
cifra; carattere, ralmente riprovevole commesso da un cittadino, lettera. la
è delle lettere o vero figure, chiamate da alcuni note, blici e privati e
toglierle. 11. segno lasciato da una sostanza estraneasu un oggetto; macchia,
avea una veste paonazza indosso, increspata da collo, che non si ci sarebbe appiccato
stenografia greca di senofonte; perfezionato successivamente da altri, rimase in uso fino al
stenografici moderni. moscheni, 177: da questo costume... di scrivere per
questo mondo è un gran libro composto da dio medesimo: ma tutto scritto a geroglifici
convenzionale che rappresenta graficamente, in modo da poterla riprodurre, un'idea, un'
sempre in alto e può essere protratta da chi la canta). tramater
fermi poli, / donne mi parver non da ballo sciolte, / ma che s'
di quelli. tasso, 11-13: da la casta melodia soave / la gente di
or con liete alterando e disciogliendo, / da una rupe cantò. martello, 278
di oggetti, dagli elementi della natura, da un animale, ecc. (e
uno squillar di risatine lievi, rotto da qualche nota bassa. jahier, 34:
. della casa, 659: vago augelletto da le verdi piume, / che peregrino
più vivere, / veggendomi dividere / da tanta nobiltà che 'n te sì regna.
dall'opportuna collocazionedelle rime e delle assonanze, da una conveniente disposizione di parole, accenti
la vera chiesa, in quanto fondata da gesù cristo. -biol. nota differenziale
-ant. attributo, prerogativa. antonio da ferrara, 66: la possa de zò
- e perché? -perché se hai da aspettare che quelle fanfaluche diventin fatti.
d'una marchesa diversificano a chiare note da quelle della marianna. -avere per
lviii-51: fu contrasto assai de li vechi da ca'bragadin che non voleano i bolotasseno
le note la favola di dafne, composta da me. cordara [in carducci,
i rappresentanti il comune. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
della mia concione. dessi, 7-156: da quel giorno presi nota di quel che
notarelle, dove l'errore fosse cagionato da difficoltà storica o da oblio del reggimento
errore fosse cagionato da difficoltà storica o da oblio del reggimento etimologico. montale,
. de pisis, 1-365: aveva da ragazzo... scritto impression- cine
radice il trasformismo. = deriv. da notabile, n. 6.
/... / cosa non fu da li tuoi occhi scorta / notabile com'
lui follia di battere né difetto notabile da correggere. boccaccio, dee., 8-5
.. assai altre cose tutte strane da ordinato e costumato uomo, tra queste una
notabilissima. tasso, i-251: da loro mi sono state rubate alcune de le
notabile cena, anzi che si partisse da loro per morte corporale, in segno
'mpresso fue, / nascendo, sì da questa stella forte / che notabili fien
i-364: diremo... che da cui tesser leale in cosa tanto amata procede
anni circa dice- septe, ornata veramente da notabili costumi e modestia, quantunque fusse
.. in sulla strada diritta che va da gerusalemme a damasco... hanvi
di tante meraviglie che vi si vedevano da lontano, nulla cosa vi si trovò
conoscere che il mal punisce l'uomo da sé subito. targioni tozzetti, 12-8-42:
fatte e i nomi delle genti vinte da lui andassero innanzi. 4. che
soavissime, composte da luigi muzzi principe della italica epigrafia.
fu messer farinata degli liberti. lapo da castiglionchio, 50: avendo seco a mangiare
sieno d'eppicuro. s. bernardino da siena, i-190: voglio darti uno notabile
insaputa gente mi aspettava, fui investito da un vento di applausi. notabili del luogo
l'ultimo, che questo è modo da renderti notabile. = voce dotta,
lat. notabilis, agg. verb. da notàre (v. notare1);
dell " unica stella ', stenografato da un incognito ammiratore, quindi trascritto in
i cenciosi. = deriv. da notabile. notabilménte (ant.
[nelle tribolazioni] con molto studio è da guardarci che noi alcuna cosa notabilemente non
; chiaramente, distintamente; in modo da essere udito con chiarezza. z
lei e scarna di persona, zoppa da un piede notabilmente, ancora che si aiuti
sopra la sua superficie, avanti che da quello si separi. mazzini, 30-218:
grazia della contemplazione. s. bernardino da siena, v-50: non troverai mai uomo
del marchetti. 3. in modo da farsi notare; ostentatamente, sfacciatamente.
di insetti dell'ordine ditteri, caratterizzati da due o tre articolazioni e dal succhiatoio
insetti dell'ordine de'ditteri, stabilita da latreille. hanno le antenne composte di
ittiol. famiglia di pesci notacantiformi caratterizzati da una pinna dorsale costituita da 6-40 spine
notacantiformi caratterizzati da una pinna dorsale costituita da 6-40 spine. = voce dotta,
), col suff. -formis (da forma 'forma, aspetto ').
genere di pesci nota- cantidi, caratterizzati da pinne pelviche unite e dal corpo alquanto
: 'notacanto': genere di pesci figurato da bloch, al quale dà per caratteri:
pinne dorsali nulle, cui sono sostituite da spine corte, grosse, forti e
menti, ecc.) da lui ricevuti su richiesta degli interessati
consulenza a coloro che stipulano atti da lui ricevuti per assicurare che questi
che questi siano redatti in modo da adeguarsi perfettamente e compiu tamente
all'effettiva intenzione degli interessati e da essere chiari e precisi, giuridicamente va
scuotere i tributi che gravano sugli atti da lui compiuti (e in ogni
un numero limitato e legalmente predeterminato da tali professionisti, a ciascuno dei
organizzati in un collegio notarile governato da un apposito consiglio, è assegnata
la propria sede). giacomo da lentini, io: lo vostro amor,
donatelo al notaro, / eh'è nato da lentino. giamboni, 10-38: un
notai, procuratori et avocati. michele da cuneo, lix-72: sotto li modi
principali. chiari, 2-ii-153: voi avete da prender moglie e quella prender in moglie
arno nel popolo di santa maria a verzaia da ser andrea masi notaio del popolo di
guido delle colonne e il notaio iacopo da lentino. d'annunzio, iv-2-189: il
con chi giocare, maneggiava le carte da giuoco solitariamente e le metteva in fila sul
-per anton. il notaro: giacomo da lentini (vissuto a cavallo fra il
che messer corso dovea esser assoluto. guido da pisa, 1-175: in creti era
sua deposizione, come era giunto ad alloggiar da lui un forestiero, che non aveva
termine, seguito di volta in volta da una particolare specificazione, che nell'età
recitavano, erano i loro discorsi raccolti da velocissimi notai che, oltre all'incredibile
. v.]: dio mi guardi da recipi di medici, da cetere di
dio mi guardi da recipi di medici, da cetere di notai e da spacci d'
medici, da cetere di notai e da spacci d'usurai: detto proverbiale, perché
toscani, 330: guardati... da eccetere di notai. 7.
segretario; scrivano ', deriv. da notàre (v. notare1).
di notai. = deriv. da nota. notaiuòlo, sm. ant
zucca affoga tosto. = deriv. da r{u) otare (v.).
descrizzione del nascimento di venere è tolta da un mio zibaldone e notamento di cose manoscritto
de sanctis, ii-18-171: vi sarà da mio cugino mandato il notamento di quello
altro ieri. le ho sapute posteriormente da chi ha letto il notamento fiscale.
notamento fiscale. = nome d'azione da notare1. notaménto2, v.
, appunti, brevi impressioni, impegni da non dimenticare, fatti, episodi (anche
g. villani, 9-no: e da notare una favola che si dice e dipinge
proverbi toscani, 13: avendo cominciato da lungo tempo a notare giorno per giorno
che giudicherà esser più atto. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
i-79: sebbene ci restano alcune opere da notarsi, stimo nondimeno opportuno il riserbarle
notare perfino i mezzi versi tradotti o imitati da orazio, virgilio ecc, è troppo
gaspari termina con ricordare un don sismondo da parma chiamato nel 1474 a notare uno
maniere, o aperta o ascosa. francesco da barberino, i-96: quivi convien noi
dante, conv., iv-vii-3: è da notare che pericolosissima negligenza è lasciare la
capi. machiavelli, 20: è da notare che, nel pigliare uno stato,
, che, quando l'erano ben volute da lei, non solo si vedeano innalzare
e ristretto l'angolo di terra descritto da uno storico, egli deve né più né
là). -assol. niccolò da correggio, 168: se tu ve acerbe
e quattro figliuoli, tutti in età da mangiar pane (notate bene): gli
sono queste che tu dici, e degne da notarsi: e mostri invero la sincerità
la nostra storia nota espressamente che, da quel giorno in poi, quel signore fu
notare come non fu tratto partito di discussione da quanto il foscolo dette nella prosa lirica
suo corso prende / dal divino 'ntelletto e da sua arte ». idem, purg
fatta fella / per non esser corretta da li sproni, / poi che ponesti
assol. cavalca, 11-1: è da notare che la confessione debbe essere pura
33-52: tu nota; e sì come da me son porte, / così queste
d'avere altro a fare, si partì da maso e seco propose di volere cercare
distinguere chiaramente (per lo più in modo da poter discernere un oggetto o un particolare
carducci, iii-11-56: notasi una cascata che da stretta gola si precipita con gran fragore
evidenza l'attrazione, tinte- resse esercitato da chi o da ciò che viene osservato
, tinte- resse esercitato da chi o da ciò che viene osservato o l'ostentazione
(i-354): con molte lagrime da don diego partito, ritornò al suo viaggio
qui tanti abbracciamenti, ché saremo notati da chi ci vedesti. brusoni, 1-69
a cui per riverenzia cede, / e da la donna sua, tutto in un
1-137: allora poi sia chiaro se da alcuni col ieroglifico o similitudine proposta giustamente
riprovevole, insoddisfacente (nell'espressione nulla da notare). tommaseo [s.
v.]: non ci trovo nulla da notare. 8. segnare una
orologio, o sbagliato dall'oriuolaio sin da principio nel fabbricarlo o guasto di poi
, in quella divisione stessa del globo da me già fatta, le mie supputazioni,
di ducati io in sotto, che da oggi innanzi non si possono più notare
= lat. notare, denom. da nòta 'nota '. notare2
avere valore spreg.); redatto da un notaio (un atto, una clausola
un codicillo. 2. costituito da notai (un gruppo, la categoria)
notaresca turba istupidia. = deriv. da notaro. notarla (nodarìa, noteria
tramutato e cambiato carte del quaderno. da porto, 1-131: quanti segretariati, quante
, quante scrivanerie, quante noterie vengono da voi godute, migliori e più utili
noteria. = deriv. da notaro; cfr. fr. ant.
pubbliche, la loro professione; redatto da un notaio; notarile.
raccolta di leggi e norme notarili redatta da un anonimo e commentata in seguito,
e pubblicata. = deriv. da notaro; cfr. fr. notarial (
'l signor alberto parma è stato proposto da suo padre per l'ufficio del notariato di
', abbreviato, dic'egli, da 'buzzaccarino ', fu ascritto alla cittadinanza
lat. mediev. notariatus, deriv. da notarius (v. notaio1)
e lungo oppure corto e tozzo, da un dermaschele- tro chitinoso e da zampe
, da un dermaschele- tro chitinoso e da zampe robuste. tramater [s
e della tribù de'curculioniti; stabilito da latreille; si distinguono pel loro dorso rialzato
-anche: ricevuto, redatto o proveniente da un notaio. -archivio notarile: ufficio
'. è un'abbreviatura notarile e da amanuense del trecento, che fa ai
ha lasciato per testamento questa lettera, da aprire il giorno della vostra maggiorennità »
amore defunto. = deriv. da notaro. notàrio, notaro,
prodotta dal penicillium notatum, che agisce da deidrogenasi del glicosio. = voce
parere non com'ella è. guido da pisa, 1-45: sono certi dì nel
e. gadda, 6-178: emanava da lei, con il notato olezzo, il
per questo, che la forma sua è da ogni sua parte quadrata e ha otto
di giucare per lo più nelle tavole da giucare. manfredi, 3-33: non potevano
, suo cognato, fu un giorno da jacopo alamanni, giovane ferocissimo, avvertito
, giovane ferocissimo, avvertito che dava da dire assai all'universale con tanto strette
furono i difetti positivi, notati poscia da valenti giureconsulti e special- mente da giacomo
poscia da valenti giureconsulti e special- mente da giacomo gotofredo. botta, 6-i-45: era
opponeva al nuovo ed insolito indirizzo che da qualche tempo i ministri avevano dato alle
vizio, una particolarità). francesco da barberino, i-290: guardisi tuttavia / di
che indica la colpa). francesco da barberino, ii-193: guardisi...
utile e dignità pubblica che si può dare da quella corona. siri, viii-827:
-colpevole, reo. fausto da longiano, iv-170: audacemente corregge colui
persone già notate. -caratterizzato da una particolarità morale o fisica.
si attiene, tra concetto e ideale e da me notata di fallacia, è accettata
acuto. = nome d'agente da notare1. notatore2, v.
= agg. verb. sostant. da notare1. notatura, v.
iii-9-298: il modenese [codice] scritto da mani diverse tra il finire del secolo
il cuore sono troppo preziosi e rari da lasciarli passare senza una notazione. c.
segni convenzionali (per lo più rappresentati da lettere) di cui i commercianti si
musica liturgica la notazione neumatica, costituita da segni stenografici a uso mnemonico, che
1630. - notazione modale: costituita da note modali (v. modale1,
i segni grafici indicanti le note erano costituiti da numeri. -notazione omofonica', v.
. 'notazione gregoriana ': quella stabilita da s. gregorio nel vii secolo, la
musicali bizzarri di cui sono pieni i manuscritti da circa il secolo vili fino al xiii
. la diversità sostanziale della sua pittura da quella degli impressionisti puri, coi quali
, lat. notatio-ónis, nome d'azione da notdre (v. notare1)
, della famiglia delle gelsominee, stabilito da ventenat, i cui caratteri sono: il
medie. notencefalocele. = deriv. da notencefalo. notencèfalo, sm. medie
gr. vgto; 'dorso 'e da ence falo (v.
gr. vcsto ^ 'dorso ', da ence falo (v.
= voce dotta, lat. notarla, da notdre (v. notare1).
martini, 1-i-99: parsons pascià telegrafa da cassala modificando alquanto le notizie di ieri.
cavalieri e 300 fanti partiti il 7 da gheraref per meta che non si conosce
'? = agg. verb. da notare notevolménte (ant. notevilménte,
elasmobranchi dell'ordine plagiostomi, caratterizzati da scheletro cartilagineo e dalla pelle nuda e
cartilagineo e dalla pelle nuda e rivestita da scagliette dentate. = = voce
. ant. nocchiere. r. da sanseverino, 209: parse suso la prora
furono veduti dal patrone, dal notiero e da tutti quelli se trovarono sopra coperto.
notificazione. silone, 80: da allora lui non scrisse più e poi venne
provinciale. = deverb. da notificare. notificagióne, v.
di cento orini d'oro o da indi in qua. c. fioretti,
sedici mesi. = nome d'azione da notificare. notificando, sm. dir
fatto in anticipo. marsilio da padova volgar., ii-vn-4: vuole nostro
ai soldati. oliva, i-3-495: interrogato da essi s'egli fosse il desiderato dalle
guerra a i fidenati per le scorrerie da loro fatte nelle terre de'romani,
de la nobilitade più degnamente si farebbe da li effetti che da'princìpi, con
. bandi lucchesi, 31: bandisce da parte di messer lo vicario e notifica
di copia conforme all'originale dell'atto da notificarsi. 4. disus.
miei soci letterari farlo notificare; e da questo tribunale civile è stato condannato in
. sarpi, vili-178: non è da permettere che l'inquisizione vogli investigare quello
g. m. casaregi, 1-123: da molti dottori vien preteso che il presentatore
parabosco, 7-35: ah, vile e da poco schiavo, che alla viltà che
(sesto pomponio), comp. da nòtus 'noto 'e dal tema
di notorietà. = deriv. da notificare. notificato (part.
: e 'l provarlo verissimo e notificato da cristo con parole, per la loro chiarezza
proprietà, non possibili ad isporle altrimenti da quel ch'elle suonano facea bisogno al
de stati della casa d'austria, già da libri e da tante carte nottificati.
d'austria, già da libri e da tante carte nottificati. -informato (una
metade della pena. sarpi, viii-285: da questo anco è nato uso in diversi
ottimo, ii-457: questa divietazione fatta da alcuno ministro di dio e notificatore della
notificazione. = nome d'agente da notificare. notificatório, agg.
. = agg. verb. da notificare. notificazióne (ant.
discrezione o indiscrezione, chiede e prende da noi, ma un giudizio morale e
: mandò ad ormuz una notificazione fatta da quel medesimo re di lara, la
un battello a vapore per gite periodiche da venezia a trieste. pratesi, 1-263
della parte privata, dall'ufficiale giudiziario o da chi ne esercita le funzioni.
. il generale zitcovi- cht, colto da immenso stupore, prese atto con un cenno
di un'altra violazione di legge commessa da una determinata persona; denuncia, accusa
e ricevere possano sieno tenuti e debbano, da qualunque. buonaccorsi, 1-vi-207: uno
tardo notificano -ónis, nome d'azione da notificare (v. notificare).
, le scorribiesse che arrivavano o partivano da venezia. idem, 12-370: allorché sul
in ambienti paludosi o siccitosi, caratterizzate da colori scuri e brillanti e dagli occhi
e della famiglia de'carnivori, stabilito da dumeril a scapito del genere 'claphrus
di notizia). francesco da barberino, ii-375: volgiti qui, affrena
, cotal notizia: / per lei aver da tutto mal ti svizia. dante,
ch'ai sacerdozio si conviene, / da l'essempio di molti espressi quivi, /
lxxx-3-770: utti questi particolari sono stati da me raccolti con studiosa diligenza per desiderio
, 6: nelle creature non è da ponere speranza, se non per cagione di
di • io. s. bernardino da siena, 41: si dice che prima
fede. ochino, 222: è da notare che in tutti gli uomini è
il pensiero dell'uomo,... da parte dell'oggetto cognito (benché contingente
voi mortali conoscete alcune poche cose che da voi son dette prime notizie. casoni
pogniamo se egli è stato in età da ciò) la bellezza corporea et ha avuto
(429): don rodrigo, fulminato da quella notizia così impensata, così diversa
. a notizia della qual cosa è da sapere che le poetiche narrazioni sono di
gli altri libri, ne'quali son giudicato da quelli che mi scrivano di fuori avere
fece fu allora descritto con esattissima diligenza da bartolomeo urbani suo allievo, che con
la loro difficoltà, non siano materie da cattedre, tuttavia quand'egli abbia occasione
. cesari, 6-188: queste poche notizie da me brevemente raccolte intorno alla santa camera
quelle che privarono di notizie sì degne da incidersi, non che su la durezza
che... [le donne] da voi si nascondino per non vedervi,
. bentivoglio, 4-1118: essendo così disgiunti da quelli che noi descriviamo, verrebbe senza
co de monte, miglia circa 18 lontan da zenova, dove per el passato villa
retenute le barche che andavano e venivano da zenova per levar noticia a lo inimico.
notizia: manifestare, rivelare. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
notizia pervenne io ne fossi lodato e da molto più reputato, nondimeno mi fu
bentivoglio, ii-65: furono poi messe da lui più ampiamente in iscritto le cose
alla difficoltà del rimedio, si lasciò vedere da i suoi amici e dai suoi soldati
manni, 2-55: far si dee da noi lunga menzione, per le notiziole
= lat. notitia, deriv. da ndtus (v. noto1).
notiziale, agg. fondato o composto da notizie, da informazioni. notiziare
. fondato o composto da notizie, da informazioni. notiziare, intr. (
alta personalità. = denom. da notizia. notiziàrio, sm.
argomento particolare; insieme delle notizie riportate da un giornale. - anche: bollettino
popolazione è di 423. 650 anime da me calcolate sulle mappe originali delle parrocchie,
iron.). = deriv. da notizia. notiziato (part. pass
informatore e notiziere. = deriv. da notizia, sul modello di gazzettiere.
consultato e fatto ben'essaminare la materia da ministri e tribunali, e finalmente da
da ministri e tribunali, e finalmente da un giunta perticolare delli soggetti più eminenti
una sovvenzione ripartita sopra a ciascun camino da fuoco di tutte le case civili e rurali
= dallo spagn. noticioso, deriv. da noticia * notizia '(lat.
(superi, notissimo). conosciuto da una persona o aa determinate persone per
, 37: fu preso il suo candfor da l'alto cielo, / ov'è
tra l'erbe udiransi / note novelle tue da vaghe amate voci. tasso, io-io
noto il cammino, come forse otto miglia da roma dilungati furono, dovendo a man
,... o mortali ingannati da sì ispressa e notissima ignoranza? alberti,
che ogni cosa appresso di lui era da vendere. bandello, 1-15 (i-177)
che qui si racconti la nemicizia che da molti anni in qua tra i padri
di proibir subito le scuole, le feste da ballo, i ciarlatani, i giuochi
non erano in quanto poeti molto diversi da achille. e. cecchi, 5-351:
, osservata e divulgata ancora ogni carta da molti. -nell'espressione incidentale come
. -sm. ciò che è conosciuto da tutti, che consta pubblicamente.
anime che son di fama note. lato da castiglionchio, 52: dubitasi assai chi
tante io lagrime sparsi / è talmente da sé nota per fama / ch'ognun di
avere principio dalle cose più note, venendo da quelle alle manco note. sarpi,
., 29-123: tre donne in giro da la destra rota / venian danzando,
., 34-129: luogo è la giù da belzebù remoto / tanto quanto la tomba
la penitenza... dura. felice da massa marittima, xliii-247: 'cristo'è
venerati in firenze, 2-41: frate simone da cascia religioso e predicatore escellente, apresso
, fu ferito nel petto con una saetta da un certo arabo e subito cadde morto
e subito cadde morto. s. bernardino da siena, ii-297: san giovanni,
se dalla parte che è prima e da quella che è poi non si determina con
altro dopo contenghino quel tempo che ha da esser la misura per cui venga noto quel
. bonini, 1-ii-13: quanto sia difficile da essere appresa quest'arte, lo fa
esperienza. botta, 5-301: mossa da tutti questi motivi si era sua maestà
frode scampo. bellori, ii-127: da queste due statue facesi noto il valore e
ant. e letter. vento che spira da sud (e nella mitologia greca era
agitate e grosse. salvini, 13-84: da tiseo è de'venti la possanza /
, detto dai contadini vento acquaio e da molti confuso collo scirocco. -in
di piante crocifere con le silique caratterizzate da una punta dorsale. tramater
della tetradinamia siliquosa di linneo, stabilito da brown, e così denominate dal dorso
lat. scient. notochordata, deriv. da notochorda 'notocorda '. notocòtilo
della tribù de'falsi bombici; stabilito da latreille, e distinti da un dorso
; stabilito da latreille, e distinti da un dorso dentato. = voce dotta
fecondazione di un fiore con polline proveniente da una pianta della stessa specie ma di
v60
del feto. = deriv. da notomelo. notòmelo, sm.
994: * notomelo ': nome dato da geoffroy saint-hilaire a mostri che presentano uno
scorge dentro la testa di un bue da cui sono nate. l. bellini,
fatto tante notomie sovra i corpi de'morti da disgradarne sei medici. -per
è la sua notomia. pure è lodato da tanti e tanti che credono saper vedere
biasio descrive il polmone del serpente, da esso notomizzato, nella quinta parte della
, e tanto più mentre sentano che da qualcheduno siano lodati. f. casini,
uomo e toglier via molte false opinioni da cui il genere umano veniva preso e
, gli anacoreti, i monaci, distrutti da digiuni, assottigliati dalle vigilie, fatti
e modificate. = deriv. da notomia. notomi elite, sf.
. vòi-rt *; * dorso 'e da mielite (v.); è
divenuti. magalotti, 21-71: apertogli da un diligente notomista il torace, da
da un diligente notomista il torace, da principio non se gli trovavano i polmoni
] con la mano più tosto ferri da notomista che penne da scrittore. g
più tosto ferri da notomista che penne da scrittore. g. gozzi, 180:
tutti scoperse. = deriv. da notomia. notomistico, agg.
timpani notomistici. = deriv. da notomista. notomizzare (notomizare)
un tamburino spagnuolo, restato ucciso in duello da un altro soldato, si trovarono il
disutile notomizare cotali membretti di storia che da prima niente paiono, ma ci sono
periti lombi. = denom. da notomia, col suff. dei verbi frequent
biasio descrive il polmone del serpente, da esso notomizzato, nella quinta parte della
tutta esattezza e meglio di qualunque altro da gio. swammerdam. 2.
, ma un'esperienza accompagnata e notomizzata da una profonda riflessione, quella non bastando
piedi allungati ed i due medi terminati da due uncinetti molto lunghi. linati,
avv. in modo pubblico e risaputo da tutti, per conoscenza o per ammissione
palese, manifesta. busone da gubbio, 1-137: appare per l'autorità
personale sono conosciuti o possono essere attestati da tutti; l'essere pubblicamente noto e
distinguono una notorietà di fatto, dimostrata da testimoni o dalle loro attestazioni giurate,
e una notorietà di diritto, dimostrata da atti processuali o conosciuta dal giudice a
di diritto, cioè quella che risulta da atto autentico e pubblico, scioglie da ogni
da atto autentico e pubblico, scioglie da ogni taccia d'ingiuria, giacché la
consiste in una dichiarazione resa sotto giuramento da quattro o cinque testimoni e raccolta da
da quattro o cinque testimoni e raccolta da un pubblico ufficiale autorizzato (pretore,
, lat. giurid. notorietas -atis, da notorius 'notorio cfr. fr.
pesci selaci della famiglia esanchidi, caratterizzati da sette fessure branchiali. = voce
aperta né sì notoria. s. bernardino da siena, 511: piglia per
storia: / « benedictus qui vien da dio verace ». -dir.
che consta pubblicamente, che è conosciuto da tutti. -in partic.: fatto notorio
evidente, chiaro, palese. marsilio da padova volgar., i-xv-7: sicché.
a'prìncipi, e queste o procedono da cause notorie o da acculte occulte. intorcetta
queste o procedono da cause notorie o da acculte occulte. intorcetta, 80:
sermona. 3. noto, conosciuto da una o più persone, per esperienza
dissensione che ne seguì appresso. busone da gubbio, 1-122: vogliamo che 'l
madonna gaia fu figliuola di messer gherardo da camino: fu
6-160: quando sentiva parlare di provvedimenti da prendere contro qualcuno, se non era
taciti col diavolo. s. bernardino da siena, iii-311: bisogna separarsi dalla
rende noto ', deriv. da nòtus (v. noto1); cfr
2. figur. contaminato, corrotto da vizi, colpevole di peccati.
lecceria di carne. = deriv. da nota, n. li. notòsso
e della tribù degli anticidei, stabilito da geoffroy saint-hilaire a scapito degli attelabri e
con il corpo depresso e il dorso ricoperto da uno scudo piatto. =
di pesci della divisione degli apodi, da lacépède stabilito con due specie del genere
sviluppo nel miocene ed erano caratterizzati da cranio depresso, ampia arcata zigomatica
notozèfìro, sm. vento che spira da ovest: libeccio. tramater
'gherbino \ = comp. da notò1 e zefiro (v.).
notrico. = deverb. da notricare. notriménto, v.
mente nottambuleremo. = denom. da nottambulo. nottambulismo, sm.
fosser desti. = deriv. da nottambulo; cfr. fr. noctambulisme (
so che molti nottambuli caminano agitati da biliosi vapori. muratori, 4-73: sognano
lat. mediev. noctambulus, comp. da nox nóctis 'notte 'e
era morto. = deriv. da notte, con suff. participiale.
la luna lucea. = denom. da notte. nottata, sf. periodo
alle minchiate e ad altri giuochi, / da consumarvi la nottata intera. pananti,
nostro accampamento. = deriv. da notte, sul modello di giornata, serata
e a dì). pietro da bascapè, v-187-51: partì la lux da
da bascapè, v-187-51: partì la lux da tenebria, / partì la nocte dala
or di notte. viani, 14-185: da giovinotti, le visite agli infermi le
dei paesi di lingua tedesca è caratterizzata da riti esoreistici contro le potenze diaboliche.
carducci, iii-3-331: 11 re prono / da le finestre de la trista reggia
occhi sonnolenti. caro, 2-420: scende da l'oceàn la notte intanto, /
una notte in campo nero, ritratta da quella che è nella sagrestia di s.
né riposo già mai concede intiero, / da l'albergo mi caccia, e vuol
dormire. lippi, 1-74: io da voi fra tanto mi discosto, / né
compagni, 2-17: questo seppono da uno che fu preso una notte.
, 22-33: con lei foss'io da che si parte il sole / e non
100: com'esser può che già da le palpebre / tu sia chiamato al letto
, dinanzi a una lucerna accesa coperta da una pentola, attento ad ogni rumore
stata spazzata bene, questi due gelsomini da quali notti legittime o illegittime sono stati sciupati
: ho detto con franchezza antica e da uomo superiore tante di quelle osservazioni fisiologiche
quelli delle statue. -oscurità causata da fenomeni naturali, in partic. meteorologici
operare la sola grazia divina. zanobi da strafa [s. gregorio magno volgar.
gli fosse venuto avanti a salutarlo, da uno specchio avito e tutto graffiato,
civiltà (o, anche, caratterizzato da eventi funesti). bruno, 2-22
e diffusa sopra un mare piceo trascorso da troscie di sangue. -oscuramento
botte e risposte mutuate per la circostanza da una tematica le cui origini si perdono
e per ciò opaco, impedisce la trasparenza da banda a banda. 11
all'occasione che la ispira. fausto da longiano, iv-4: aulo gellio nelle sue
indifferenti, se non fossero le lacune, da quelli. 15. mitol.
, cantate / la sacra stirpe, quai da terra e cielo / stellante nacquero e
terra e cielo / stellante nacquero e da notte opaca. pavese, 3-13:
d. bartoli, 9-23-66: pruova da non arrischiarvisi altro che maestri di tutta
sua ser. raccomandata la ingiuria fattami da que'malvagi stampatori ai signori della notte
un gran numero di vetrine infrante (da cui il nome). -notte dei
durante le prime ore notturne. bartolomeo da s. c., 56: una
a fare le cuffie ed i cuffini da notte e da giorno per la casa e
cuffie ed i cuffini da notte e da giorno per la casa e per fuori.
assai più che non quella mia reticella da notte, verde e pulita, quale appunto
: vuoi che t'accenda il lumino da notte? cicognani, v-1-413: che
rinvoltato un granatino una pentola o un vaso da notte? landolfi, 2-97: da
da notte? landolfi, 2-97: da una finestrucola d'una casuc- cia più
nonché due grosse sopracciglia e un berretto da notte col fiocco in cima. cassola
padre aveva infilato i calzoni sulla camicia da notte. -dare notte a qualcuno:
animi acerbi? / tu gli ha'sì da lungi dilungati / ch'a lor dài
alba; quando è buio. uguccione da lodi, v-154-41: né no andar de
, assai ben pien di vino mi rizzai da tavola. tasso, 2-96: era
: dimorò alquanto in sala con alcuni da lui al convito invitati, e già
, e già essendo notte bruna si levò da mensa. suor m. c.
sì importuna e fera / chiamata son da voi, e sorda e cieca /
dì e notte un certo maestro cornelio che da lui fu oggidentro racchiuso. -giorno e
matteggiava.: denom. da notte, col suff. dei verbi frequent
autocarri chiodati. = comp. da notte e giorno (v.).
andò nel campo delle battaglie. andrea da barberino, i-217: uno corsare di
, / fu fatto notte tempo / da qualche bello umor celatamente. f
sonno. caproni, 159: entravo da una porta stretta, / di nottetempo.
v.]: con queste strade, da un pezzo in qua tanto poco sicure
pist. e lucch., denom. da notte. notticoni, avv. ant
notticon tutta notte. = deriv. da notticare, sul modello di girelloni, carponi
uso loro. = comp. da notte e [astrolabio (v.)
l'ipotesi più attendibile, sarebbe costituita da pulviscolo meteoritico radunato dai moti convettivi della
. = voce dotta, comp. da notte e lucente (v.),
'luna; lanterna ', comp. da nòx nòctis 'notte 'e dal tema
= voce dotta, comp. da notte e dal lat. lùdus * gioco
. scient. noctilio -onis, deriv. da nòx -che va nella notte. nòctis
'cioè imbroccato al malcantone la nottìvaga da du'lire gli versò nel cervello i
dotta, lat. noctivàgus, comp. da nòx nòctis 'notte 'e vàgus
= voce dotta, comp. da notte e 'divorare ', calco
rapace notturno. cenne da la chitarra, vi-n-190 (10-3):
e chieppe con nibbi lanieri; / archi da lana bistorti ^ pesanti. bibbia volgar
augello, / il qual dai tetti e da le fronde gracchie / futuro mal,
nottola funesta. marino, 9-185: da qual profonda e tenebrosa buca, /
mal consigliata da'sensi ama le tenebre e da sua luce rifugge? fagiuoli, x-17
insetti dannosi all'agricoltura. ca'da mosto, 274: ancora vedemmo vespertilioni,
e grotte / e nottola vien detta da la notte. f. f. frugoni
piuma. vincenzo maria di s. caterina da scono alla vita notturna, alla
vita notturna, alla capacità di vedereove trovarono da mangiare poco, e male. pascoli,
pigliando la fuga, uscimmo ben presto da quell'infame pagodde. g. gozzi,
irsuto / di scimmia intento ad esplorar da un antro. d'annunzio, v-1-174
uscio e puntellatolo molto bene, da me se ne ritornò. f. d'
cassetta in cui è contenuto il cereale da macinare. pulci, vi-24: la
di firenze, 11: uno ferro da mulino e una nottola di ferro. carena
voce di area tose., deriv. da nottola1, con allusione alla forma.
la lasciò riposare. nomi, 6-67: da banda 11 prezzo ho messo / a
nottolate e quelle lucernate d'olio consumate da voi sulla grammatica, se alla prima
? bresciani, 6-vi-6: che nottolata da cani fu mai quella per me!
quella nottolata. = deriv. da notte. nottolina1, sf.
pirandello, 5-286: una discreta gobbetta, da cui il collo connotazione scherz.)
e giù. col pubblico -ami vestiti da donna -che ci rasentano 5. region.
, girevolmente imperniata all'un de'pre turbata da un nuvolo di nottoloni che...
pietra, ferro o altro che ha da lavorare, e la riduce, cincischiandola
, e la riduce, cincischiandola, da molto grande a troppo piccol volume.
un nottolo cascò in terra e fu acciuffato da una donnola. 2. figur
villani insulti, onde costoro, che da noi si dicono nottoloni, dai latini
piccolino com'è, grandi occhioni verdi, da nottolone, la pelle liscia, tutto
tutto un dopobarba. = deriv. da notte, sul modello di brontolone, girando
o in ambienti bui, inventato da j. -l. baird e formato essen
baird e formato essen zialmente da un sistema televisivo con analisi meccanica
sistema televisivo con analisi meccanica e da una cellula fotoelettrica sensi bile
, civetta ', deriv. da nóx nòctis 'notte '.
viventi nel nostro paese), rappresentate da farfalle notturne con ali anteriori grigie o
[nus \ 'notturno 'e da [astrolabio (v.); la
nocturnàlis, del linguaggio eccles., da nocturnus (v. notturno).
politico, un controrivoluzionario, appena graziato da un popolo troppo indulgente, ha l'
del quattrocento. = deriv. da notturno, n. 17. notturnità
o politiche. = deriv. da notturno. notturno (ant.
: il mio sol... / da la fronte il notturno umido velo /
nel corso della notte, che è favorito da essa (una sensazione per lo più
, e questo timore notturno et umbratile da cuori nostri alla fin fine rimuoviamo.
vere virtù maraviglioso uomo, ma ancora da una certa arte della sua giovanezza a dimostrazione
e per notturne spezie vedute o sì come da dio ammonito facendo. metastasio, 1-i-810
di riconoscimento dell'ambiente; la causa è da ricercare in difficoltà emotive vissute dal soggetto
o anche occasionalmente, di notte; da notte (un oggetto, uno strutti
: oriuoli, già per ciò lavorati da alcun dei padri in piccole lastre d'avorio
pertinace / di notturne inquiete / armi da case liete / di patrizio garzon. d'
grando fra dui cardinali. n. da ponte, lii-9-222: fornito il terzo notturno
dall'offuscamento della ragione (o che nasce da carne l'atmosfera, con un
, lii-309: fo cantada la messa da il cardinal... le lezion forno
. le lezion forno cantade 'etiam 'da li 12. astron. visibile
arco diurno, e, cavandolo, da 24 rimarrà nel resto l'arco notturno
, clementi... fino a eseguire da dilettante le romanze senza parole di mendelessohn
titolo di un'opera scritta nel 1916 da gabriele d'annunzio costretto al buio e all'
primo notturno è dato a lo zione da potersi pigliare per servizio del serenissimo sturno
dotta, lat. noctùrnus, deriv. da noeta, forma secondaria di nocte '
, 11: messoti in ponto, vieni da me alle ventitré ore, e darotti
e darotti la notola di quello che averai da fare. machiavelli, 1-ii-162: di
notula. guicciardini, 13-viii-95: vorrei che da messer iacopo cortesi o da qualche perito
vorrei che da messer iacopo cortesi o da qualche perito fidato pigliassi informazione se si
fidato pigliassi informazione se si potessi ottenere da nostro signore quanto vederete per la inclusa
effetto di trasferire il dominio delle robe da loro vendute o negoziate, ma basta una
1-208: fu una sessione d'una lunghezza da spaventare al ensiero della notula;
senza risparmio, come si può vedere da una notula dell'oste contrucci.
, beccafichi. = deriv. probabilmente da ortulano, var. di ortolano
una notula. = denom. da notula. notulàrio (notolàrio)
secolo dodicesimo. = deriv. da notula, sul modello di cartolario (v
dimensione noumenica, che in alcuni casi da me considerati sembra alquanto difettarle. vittorini
un rapido aumento di luminosità in modo da diventare talora visibile a occhio nudo,
quell'istromento è molto opportuno, detto da pau. 'coltello eccissorio ',
pau. 'coltello eccissorio ', da avi. 'novacola 'e da'volgari
dotta, lat. novacùla, deriv. da novàre 'rinnovare '. novacolite
, 246: 'novacolite ': nome dato da kirwan allo schisto * coticola, schistus
corrisposte sulle terre messe a coltura e da cui erano esentati i religiosi.
che seminano [in egitto] è maturo da mietere in novanta dì. ariosto,
fa una gran massa stabilire, / che da la cima era alla parte estrema /
seguente andando ella a san petronio, da novantadue giovani bolognesi vestiti di panno d'
, per lo più sottinteso. niccolò da uzzano, lxxxviii-n-662: deh, non temete
6. plur. gruppo formato da tale numero di persone. ser
della sua età,... cadde da una scala. carducci, iii-6-54:
novantaseiesimo: tipo di impostazione per cui da ognuna delle due facciate di un foglio
novantaseiesimo. = deriv. da novanta, col suff. dei numerali ordinali
novantina, sf. complesso formato da novanta unità, in misura esatta o
fu abolita con = deriv. da novanta, col suff. dei numerali collettivi
consiglio del cento, e pace da certaldo, 13: quegli di fatto dalla
i novanta. = deriv. da r ^ iipvo, con suff. di
. 8. gerg. pezzo da novanta: chi occupa un'elenovare,
. novsre 'rinnovare ', denom. da calvino, 1-42: alle battute
gliene aveva veduta una simile -una faccia da 'fifa-fa-novanta ', altroché!
fior in novastri. = deriv. da r{u] ovo. novativo, agg
. = agg. verb. da novare. novato (part.
critica eccessiva e ingiu = deriv. da novanta, sul modello di bienne, desta
di mutamenti, di = deriv. da novantenne, sul modello di biennio, deceninnovazioni
agg. numerale ordinale di nospreg. da parte di chi ha una mentalità tradivanta,
biade giovane inquieto e novatore, aspettando da lui qualche mina, e cenava
termini non più adoperati e tratti da lingue straniere o qualche neologismo d'espres
i nostri cari concittadini: possono rivestirsi da rivoluzionari, da novatori, da positivisti
concittadini: possono rivestirsi da rivoluzionari, da novatori, da positivisti, da realisti,
rivestirsi da rivoluzionari, da novatori, da positivisti, da realisti, il codin
, da novatori, da positivisti, da realisti, il codin dell'arcade spunta
far lamento, ricevuti malissimo, trattati da novatori, da spiriti forti, da
, ricevuti malissimo, trattati da novatori, da spiriti forti, da ribelli.
da novatori, da spiriti forti, da ribelli. 3. fautore di riforme
bestemmie indiavolate? denina, 1-ii-36: da eretico, da novatore, da luterano
? denina, 1-ii-36: da eretico, da novatore, da luterano veniva allora trattato
: da eretico, da novatore, da luterano veniva allora trattato chiunque parlasse alquanto
tardo novàtor -òris, nome d'agente da novàre 'innovare '. novatorio,
negozio giuridico). = deriv. da novare. novazianismo, sm. relig
di morte. = deriv. da novaziano. novazianista, sm.
. novaziano. = deriv. da novaziano. novaziano, agg. relig
nismo o della chiesa scismatica che si formò da tale dottrina e si mantenne in occidente
), inteso erroneamente come agg. da novatus e novatius, nome del prete cartaginese
civ. vicenda giuridica complessa che deriva da un apposito contratto e consiste nella sostituzione
: degno infine il guinicelli che bonaggiunta da lucca, un de'continuatori della vecchia
per novatore ma con elogio equivoco, da cui apparisce che cotesta novazione egli non
lat. novatio -ónis, nome d'azione da novàre (v. novare).
numero perfetto). giacomo da lentini, 12: nulla parte sian trovate
nulla parte sian trovate, / né da gli amador chiamate, / 'nfine che compie
non è già. carducci, iii-1-3io: da '1 parnaso / scendete insieme,
il qual se sopravviverà a lui ha da esser erede di tanti stati e regni
occhi. -sm. gruppo formato da tale numero di persone. boccaccio
convien servir nove. fagiuoli, i-57: da que'savi non debbesi pensare /
e sappi consonare / duo colonnegli e da nove in giuso / principio e fine
124): questa donna fue accompagnata da questo numero æl nove a dare ad intendere
proposti (ecc.). -carta da gioco contrassegnata da tale numero. garzoni
.). -carta da gioco contrassegnata da tale numero. garzoni, 1-564.
sia antimeridiana, sia serale, contraddistinta da tale numero. massaia, iv-17:
dal 1287 al 1355 e fu abbattuta da un'insurrezione del popolo minuto e dei
a signori nuove, et accattare parola da decti podestà o nove. documenti della
avanguardia sia efflorescenza soggetti- vista dipende proprio da tali estetiche, le quali operano sotto
[essenziale], come ricerca derivata da un gusto di tipo ermetico e novecentesco,
frazionato un intero. = deriv. da novecento, col suff. dei numerali ordinali
, di crisi. = deriv. da novecento. novecentista, agg.
e i loro colori, le dita da dipingere sono sempre venti; né v'è
l'avventura novecentista. = deriv. da novecentismo. novecentìstico, agg. (
grande rapidità. = denom. da novecento, col suff. dei verbi frequent
mun fatto avea creare un ponte / da corte al duomo a nobiltà guardando.
riconoscimento dell'utilità è trascurato o ritardato da intrecci di accidenti; ma le più
dev'essere cagione di malumori, vada da parte messer francesco a madama laura, e
tutta la compagnia bella (bella e buona da vero, in mezzo alla quale vorrei
in rivoluzione. titolo di rivista fondata da bontempelli (1926). salendo il secolo
con un programma che, teorizzato da m. sarfatti, si legò ideologicamente al
alla rivista omonima, che fu fondata da m. bontempelli e c. malaparte
occhio stretto. = comp. da nove e cento (v.).
/ fatt'ho ordene i sorelle, / da le qual'si'guerriato. catone volgar
alguante novele: inpersò pigola fé è da fir daa, ke molti òmini parla molte
l'erbe udiransi / note novelle tue da vaghe amate voci. g. stampa,
che ci empiono gli orecchi di cose lontane da noi e non ci fruttano altro che
cavallier del suo dolore / la cagion domandar da la donzella. brusoni, 656:
. brusoni, 656: risuonarono quest'anno da costantinopoli per tutta europa mille false novelle
; le 'novelle letterarie fondate a firenze da g. lanzi nel 1740, uscite
: l'annuncio del regno di dio da parte di gesù cristo; il messaggio,
; e a costoro, che già da queste due prime manifestazioni erano preparati,
sgangheratamente. leopardi, 949: hai da sapere che oggi questo solo cammino di lode
divenire, pensò più non fossero senza risposta da comportare le lor novelle.
/ pur troppo ho i miei pensier da portar meco. salvini, 16-414: egli
; che di lasciar venire la carmela da me a sorrento ne ho parlato al padre
ma erano nelli stessi alloggiamenti le materie da farle credere e comporre; cioè odio
sapete bene s'io sono stata femmina da quelle novelle. s. antonino, 4-210
fu il re faramondo nel quattrocentoventi, da '1 quale in qua non ci sono bugie
neu'ariosto per aver introdotto san giovanni da poeta falso e lodato tanto il puttanesmo
, 16-iii-78: eli'è una novella da vegghie puerili quella che dicevano alcuni,
. se ciò fu fatto sobriamente è da incolparsene l'autore poco amico di tali
lo più savio di noi? francesco da barberino, i-276: a tavola conviensi /
che ciascuno di noi, lasciato da parte le cose ridicolose e vane,
in serbo dalle novelle sentite raccontar da bambino. leopardi, i-396: nella nostra
o meno incredibili, beppino liberava da una fattura la bella del sole, che
si contengono cento novelle in diece dì dette da sette donne e da tre giovani