ven., dal serbocroato muti (da muk 'silenzio'); la var. muti
stanno in conclavi utriusque sexus, e da la mucciaccia e dal mozzo mui lindo e
: odenno el meo fatto blasmare, / da tal compagnia so'mucciato. / mucciar
il guardavano che non mucciasse. felice da massa marittima, xliii-264: a la
, lxxxviii-1-424: se per caso amico da te muccia, / nemico fatto, non
. = voce di area veneta, da riconnettersi a mucchio1. muccilàggine, muccillàgine
cavalli et altre bestie. = da mucciare1, con cambio di coniug.
olio d'oliva e sostanze mucillaginose estratte da piante medicinali, in partic.
o laurino. = deriv; da mucillagine]. mucerito, agg
gatto. = voce onomat. da riconnettersi allo schiocco delle labbra usato come
. mucina2). = deriv. da muti1. muciàccia, v.
= voce pist., forse deriv. da mucciarel. mudano, agg.
beneficiario l'immediato conseguimento di quanto previsto da una disposizione testamentaria (specie da un
previsto da una disposizione testamentaria (specie da un legato) sottoposta a condizione potestativa
. zirla muciatta), forse deriv. da muti1.
dotta, lat. scient. mucicus, da mùcus * muco cfr. fr.
pulita e sana. = deriv. da mucido. mucidire, intr.
i bachi. = denom. da mucido. mucidità, sf.
e vinaccia. = deriv. da mucido. mucidito, agg.
cipria mucidità. = deriv. da mucido, col suff. del part.
topi o mucido o affumicato, sarà letto da qualche vostro bisnipote. -viscido
, un ambiente). niccolò da correggio, 1-352: forsi che, essendo
/ nella cantina mucida. -caratterizzato da eccessiva umidità atmosferica (il tempo)
eh? 3. che esala da sostanze marcescenti o imputridite, da luoghi
esala da sostanze marcescenti o imputridite, da luoghi chiusi e umidi (un odore sgradevole
armi, i semi e le cose da mangiare, si racchiuggano e tengano serrate dal
racchiuggano e tengano serrate dal mezzodì e da occidente. -tempo piovoso.
/ illangui disce e manca da per sé / se il piacer manca della
è troppo giovane: un ragazzaccio ambizioso da non pigliarsi sul serio: è bene
^ lat. mucidus 'ammuffito ', da mùcus 'muco '. mucidume,
o marcescenti. = deriv. da mucido. mucìfero, agg. istol
. = voce dotta, comp. da muco e dal tema del lat. fette
'e dal suff. -fòrmis, da fórma 'figura, aspetto '.
. = voce dotta, comp. da muco e dal tema -yev- dell'aoristo
chiuso, di stantio. niccolò da correggio, 1-351: forsi che le tue
). -anche: liquido denso costituito da acqua e da una di tali sostanze
: liquido denso costituito da acqua e da una di tali sostanze o da una
e da una di tali sostanze o da una gomma, usato in farmacia come
a quello [profluvio] che da troppa scorrevolezza di sangue pro
. ruscelli, 3-16: piglisi gesso da presa cinque parti, marmo macinato sottilissimo
: dentro mettonvi [nella nassa] da quattro / sassolini di lido umidi e molli
.. essendo personale non v'è da stupirsi che si presti alla parodia, come
lat. tardo mucilàgo -aginis, deriv. da mùcus 'muco '. mucillaginità
di pensiero e di parola, e più da 'dicitore ', non credo rinvenibile
credo rinvenibile. = deriv. da mucillagine. mucillaginoso (mucellaginóso,
talvolta trasparente); che è costituito da mucillagine (una sostanza vegetale, in
. 2. che è costituito da una secrezione densa e vischiosa, che
voce dotta, lat. tardo mucilaginòsus, da mucilàgo-inis * mucillagine '. mucina1,
precipitate dall'acido acetico; è prodotta da epiteli glandolari allo scopo di lubrificare i
: sostanza particolare contenuta nel muco e da questo trae le proprietà speciali che gli
lat. scient. mucina, deriv. da mùcus 'muco '; cfr.
= voce dotta, deriv. da mucina1, con suff. che indica
= voce dotta, comp. da mucina1 e dal gr. < xx \
: che credon ch'i'sia da gello e ch'i'non ci avessi
mucinoblasto, sm. biol. cellula madre da cui prendono origine le cellule mucose.
. = voce dotta, comp. da mucina1 e dal gr. pxaaró <;
= voce dotta, comp. da mucina1 e dal tema -yev- dell'aoristo
. = voce dotta, comp. da mucina1 e dal gr. oùpov (
. = voce dotta, comp. da mucina1 e dal gr. ximxó ^
^ 'atto a sciogliere '(da \ < xù * sciolgo ')
. = voce dotta, comp. da mucina1 e dal gr. oùpov '
= voce onomat., deriv. da muci1, richiamo famil. del gatto
. = voce dotta, comp. da muco e dal lat. -pàrus 'che
. -pàrus 'che produce '(da parere 'generare, produrre ').
. infiammazione di una membrana mucosa accompagnata da abbondante secrezione di muco. =
. = voce dotta, deriv. da muco, con suff. che indica
, biancastra o giallognola, costituita da acqua, mucina, leucociti, sostanze inorganiche
ha la funzione di proteggere tali tessuti da danneggiamenti meccanici e da aggressioni chimiche e
proteggere tali tessuti da danneggiamenti meccanici e da aggressioni chimiche e batteriche; l'emissione
e le 'enne ', ripercosse da quelle cavità nasali costante- mente ingombre di
vino in cui domini questo mucco ha da essere debolissimo e sottoposto a guastarsi..
ciforme. = comp. da muco e cartilagine (v.).
del codotto nasale provo cata da un episodio flogistico locale, talvolta
cecale per stenosi del suo lume da infiammazione o da ostruzione perma
del suo lume da infiammazione o da ostruzione perma nente. -mucocele
cele dell'appendice cecale: cisti da ritenzione do vuta a processi
= voce dotta, comp. da muco e dal gr. 'gonfiezza,
e nei licheni. = comp. da muco e cellulosa (v.).
= voce dotta, comp. da muco e dal gr. x6-rt < '
. = voce dotta, comp. da mucosa *] e dal gr. xxàau
= voce dotta, comp. da muó ^ icp e clorico (v.
. = voce dotta, comp. da muco e dal gr. x6x7ros 'vagina
= voce dotta, comp. da mucoso) e cutaneo (v.)
mucofibróso, agg. istol. composto da tessuto mucoso e fibroso.
= voce dotta, comp. da mucoso] e fibroso (v.)
. = voce dotta, comp. da muco e dal suff. -oide (gr
= voce dotta, deriv. da mucoide, con suff. che indica
= voce dotta, comp. da muco e lattonico (v.).
= voce dotta, comp. da muco e lisi (v.).
= voce dotta, comp. da muco e lisina (v.).
di una membrana mucosa; caratterizzato da muco e da pseudomembrane. =
mucosa; caratterizzato da muco e da pseudomembrane. = voce dotta,
= voce dotta, comp. da muco e membranoso (v.).
benzene). = deriv. da muco. mucoperiòsteo, agg.
mucoperiòsteo, agg. istol. costituito da membrana mucosa e da periostio.
. costituito da membrana mucosa e da periostio. = deriv. da
da periostio. = deriv. da mucoperiostio. mucoperiòstio, sm.
= voce dotta, comp. da mucc [sd] e periostio (v
= voce dotta, deriv. da mucopolisaccar [idé], con suff.
biochim. ciascuno dei polisaccaridi costituiti da amminozuccheri e da acidi uronici che
dei polisaccaridi costituiti da amminozuccheri e da acidi uronici che si trovano nei tessuti
. = voce dotta, comp. da muco e polisaccaride (v.).
. = voce dotta, deriv. da mucopolisaccàride, con suff. che indica
= voce dotta, comp. da muco e proteide (v.).
gruppo carboidratico con cui è unita da un legame covalente; è molto
= voce dotta, comp. da muco e proteina (v.).
pus. = comp. da muco e purulento (v.).
. medie. essudato purulento prodotto da una membrana mucosa e commisto a muco
a muco. = comp. da muco e pus (v.).
famiglia di funghi ficomiceti zigomiceti, caratterizzati da moltiplicazione vegetativa per mezzo di conidi contenuti
abbondante, generalmente non settato, da moltiplicazione agamica per mezzo di conidi
minali su rami conidiangiofori e da riprodu zione sessuale per mezzo
patol. forma rara di micosi determinata da miceti del genere mucor, per
. = voce dotta, comp. da mucor e micosi (v.).
. = voce dotta, comp. da muco e dal tema del gr. £éto
a livello degli orifici naturali: costituita da un epitelio, da tessuto connettivo fibrillare
naturali: costituita da un epitelio, da tessuto connettivo fibrillare, dalla tunica propria
fibre elastiche e di papille) e da ghiandole che secernono muco o altro liquido
a umettarla in continuazione, è irrorata da vasi sanguigni che le conferiscono un colore
talora è unita con le parti sottostanti da un connettivo lasso (tela sottomucosa)
funzioni essenzialmente protettive e può essere interessata da alterazioni di natura infiammatoria.
sostantivamente si dice di certe membrane lubrificate da umore mucoso, come quello dello stomaco
, abr. e pugliese, deriv. da mucoso, con riferimento al corpo viscido
mista a sangue. = comp. da muco e sanguinolento (v.).
mista a siero. = comp. da muco e sieroso (v.).
tipo di mucina co stituita da acido glicuronico e glicosammina, che si
= voce dotta, deriv. da mucosa1, con suff. che indica
mi sentirei inclinato a credere che venisse da qualche poco di bile che svolazzi allo stomaco
e degli intestini sono sughi naturali e da lasciarsi dentro. servono ad aiutare la
passo, le latrine... allagate da dissenteria: ma, a udire 'mucosità'
sapore che si trova nell'uve che da noi si coltivano, parmi che ella
muccosità acida. = deriv. da mucoso. mucosite, sf.
medie. affezione infiammatoria delle mucose accompagnata da sintomatologia di carattere generale e spesso da
da sintomatologia di carattere generale e spesso da manifestazioni cutanee o da disturbi a carico
generale e spesso da manifestazioni cutanee o da disturbi a carico di altri organi.
= voce dotta, deriv. da mucosa, con suff. che indica
, 16-ix-196: credo che possa essere venuto da qualche porzione spermatica e mucosa che abbia
212: l'intumescenza loro è nata da una linfa lenta e mucosa che la natura
2. per estens. formato da mucillagini o da sostanze resinose; mucillaginoso
. per estens. formato da mucillagini o da sostanze resinose; mucillaginoso. paoletti
tipo di fermentazione prodotta in particolari condizioni da alcuni micrococchi e batteri in taluni liquidi
nella pelle esterna o nella interna per guisa da formare un immenso integumento interno assai più
-borsa mucosa', formazione connettivale costituita da cavità piene di liquido sinoviale, che
contenente fibrille collagene a fascetti, separati da mucina (e si trova in alcuni
mixoneurosi intestinale. -degenerazione mucosa: caratterizzata da una abnorme produzione di muco e dal
dotta, lat. mucósus o muccòsus, da mùcus 'muco '. mucostàtico
. = voce dotta, comp. da muco e dal gr. < rrattxó <
dilatazione, degenerazione cistica e fibrosi) da cui derivano alterazioni digestive, l'accumulo
. = voce dotta, comp. da muco e viscido (v.).
= voce dotta, lat. mucronàtus, da mucro -ónis 'pugnale '.
. = voce dotta, comp. da mucrone e dal suff. -forme (
. -forme (lat. -fórmis, da fórma 'figura ').
nei rapaci aa caccia e negli uccelli da richiamo, che restano inattivi e silenziosi
che avvengono nello sviluppo larvale del baco da seta a distanza di 4 o 7
quattro volte nella vita loro. filugelli da tre da quattro mude. -di
nella vita loro. filugelli da tre da quattro mude. -di muda (
cambiando le penne, che le ha mutate da. poco. novellino, vi-154:
che eccedere in promesse diffìcili o impossibili da mantenere. proverbi toscani, 130:
xiv), che trae origine da antiche danze dell'età cinese dei
personaggi fortemente stilizzati dall'abbigliamento e da maschere, e tende a esaltare
precetti della rivelazione primitiva e generale fatta da dio a noè, cioè all'umanità intera
vilar per nobelire. = denom. da nobele. nobelite, sf. chim
persone nobili. = deriv. da nobile. nobildònna (nòbil dònna)
dònna), sf. donna discendente da una famiglia aristocratica, ma priva di
nobildonne. = * comp. da nobile e donna (v.).
conforma a l'essempio quello che procede da la virtù, e dapoi che l'ha
una forte e nobile scuola, e da lei riconosce l'italia... le
specchiata dignità morale e intellettuale; alieno da ciò che è volgare, corrivo, materiale
, di animo nobile). tommaso da faenza, xvii-108-67: sì sengnoregia in
/ fuggon le turbe. -composto da personaggi illustri, onorevoli o di condizione
incomincia, o nobile italia, fin da quest'ora a riassumerti una tal quale
voce 'nobile'? -... da * noto 'deriva: onde 'nobile
dittatore perfetto e nobile parladore. guido da pisa, 1-311: si levò dal
albanzani, 336: tanto è più da lodarla [la donna], quanto ella
terra con trofei illustrata, ma nel cielo da dio d'eterna e immarcescibile corona di
sarebbe salito. dottori, 3-21: non da l'unghia sonante / di corridor
conquista e dell'imperio sul mondo intiero da essi conosciuto. 2. per
elevato, degno; suscitato o ispirato da alti pensieri o sentimenti (uno stato
mi discese ne la mente mia. francesco da barberino, i-75: mostran lui costante
risolvei, legato dall'obbligo dell'amorevolezza da lei senza alcun mio merito mostratami e
invidia de la bella amica / vagheggiata da molti. bocalosi, ii-106: quante nobili
ben fu costei / e pare ancor da posseder bel regno. cantari cavallereschi,
, 17-120: non siamo ancora in età da poter rappresentare la parte di *
le desse maledettamente noia di far da 'madre nobile ', ecco
tempo, la vita). francesco da barberino, iii-257: tutti dimostran lo
e una cic- tade nobele, facta da deo verace, / de sanctitade piena.
8-261: la gente di questi luoghi, da positano a maiori, abita paesi nobilissimi
. muratori, 7-ii-13: solamente sarebbe da desiderare che né pure si sprezzassero varie
.. è bellissimo paese, irrigato da nobilissimi fiumi. g. bentivoglio,
g. bentivoglio, 4-646: dominarsi da lei [anversa] in particolare la
zanotti, 1-8-87: non sarà che da i divini ingegni / altro si parli
e famosa ritirata dei dieci mila greci da persia rade volte si fecero meno di
o più termini di paragone o seguito da un complemento di paragone, espresso o
nobile 's'intenda * essere da molti nominato e conosciuto ', e dicono
conosciuto ', e dicono che viene da uno verbo che sta per conoscere, cioè
mondo; e asdente, lo calzolaio da parma, sarebbe più nobile che alcuno suo
la scala sarebbe più nobile che guido da castello di reggio: che ciascuna di queste
però è falsissimo che 'nobile 'vegna da * conoscere ', ma viene da
da * conoscere ', ma viene da * non vile '; onde * nobile
è uno punto lo quale equalmente distante sia da la circunferenza, sua virtute particulare;
più nobile animale che tra'mortali fosse creato da dio. crescenzi volgar., g-proem
: quanto una cosa semplice sia più da essere lodata e tenuta cara che le
semplice e più puro, tanto è da tutti i filosofi tenuto più nobile:
, quello dell'istruzione, trasmutando professore da insegnare quello che sa a insegnare quello
perfetta bontà e nobiltà, sicché niun male da lor proceda. s. bonaventura volgar
autore della legge morale, tuttavia non è da classificarsi fra quelli che pongono il principio
quando fu in esilio fece [dante] da venti canzoni morali e d'amore molto
in nobil danza, / sì veloce da te fa dipartita, / che tu la
il nobilissimo poema della gerusalemme non è da negarsi da chi non abbia l'ingegno
poema della gerusalemme non è da negarsi da chi non abbia l'ingegno o contaminato o
sempre uno stil nobile e grave suol darsi da maestri con grande animo, presumendo essi
la materia [del libro] è da contentare i divoti: lo stile dà piacere
qualche caso, e destituto fossi / da la speranza di potere averne / da
da la speranza di potere averne / da alcun luogo vicino, io voglio aprirti /
. cesarotti, 1-i-23: sarebbe forse da desiderarsi che, siccome appresso i greci
l'escuriale] molte antichità notabili raccolte da tutte le parti del mondo, con
ombra di nobiltà. misasi, 1-8: da gran tempo si aspettava quel giorno in
, per speciale concessione del sovrano, da prestazioni patrimoniali e personali nei confronti del
nella pontifìcia accademia dei nobili ecclesiastici istituita da clemente xi nel 1701 (e fu
e fu soppressa nel 1764 e ripristinata da pio vi col nome di accademia ecclesiastica
e commettevano al nobile di parigi che comperasse da qualche portiere i segreti del direttorio.
famiglia popolana, che il popolo fussi da pochi potenti oppresso sopportare non poteva.
architettonica, per il pregio dei materiali da costruzione adoperati, per la ricchezza e
persone di classe sociale elevata; abitato da famiglie nobiliari (un palazzo);
di varie cose alquanto divisato, fu da sfortuniano accompagnata leonilda a nobil appartamento.
melappia] a gran torto ributtata / quasi da tutti i nobili conviti / e da
da tutti i nobili conviti / e da mensa de i prìncipi levata. r.
m. tà s. e condotti da lei, con li ser. mi fratelli
49: venivano e dalla lombardia e da ogni altra parte ancora e cavalieri e
, i letterati e gli artisti, irretiti da que'nobili trattenimenti e da que'magnanimi
, irretiti da que'nobili trattenimenti e da que'magnanimi premi..., vedendosi
,... chi aveva più agio da pensare alla libertà? 9
baldi, 63: il cedro, da cui tronco esce la fonte / di quel
nobile vino rendono. s. bernardino da siena, iv-223: mangiava...
partic. un destriero, un cane da caccia, un falcone, ecc. j
quella cacciata con l'ausilio dei cani da ferma o da seguito (un tempo
l'ausilio dei cani da ferma o da seguito (un tempo oggetto di caccia
salvia spiccava col suo rosso vivo; da un lato, presso uno dei viali,
, adorni co'ricchi e vaghi diporti da prendere con diletto intorno a essi.
io ti vo'dare un modo agevolissimo da farti senza spesa un nobile semenzaio.
grossi bastoni... che si usano da pastori e che volgarmente si dicono
delitto premeditato, particolarmente quando segua da un ini mico e conferite
del corpo umano s'ha attentamente da fissare il guardo, e vi
-enol. nobile di montepulciano: vino da pasto, simile al chianti per la
in contrapposizione ai pedoni. iacopo da cessole volgar., 1-117: isbrigate dunque
ch'egli fosse in tale condizione da tenersi in mano le coscienze di molti tra
. nobilis (ant. gnóbilis), da noscère 'conoscere '; la
romana allora mise in campo ciò che da molto tempo sapeva ed aveva lasciato correre
de le famiglie. = deriv. da nobile. nobileménte, v. nobilmente
non intenderei tutto. = deriv. da nobile. nobilézza, sf.
smisurata nobilezza. s. bernardino da siena, i-168: no
che i cieli e che niuna cosa creata da dio in giù. caro,
si conveniva. = deriv. da nobile. nobiliare, agg.
musica asessuata. = deriv. da nobile. nobilista, sm.
quel che siano i privati scolari, da i quali sono anche onorati e corteggiati
. s. = deriv. da nobile. nobilita, nobilitade, v
. quest'istituto [della cavalleria] da un antico costume de'popoli settentrionali di
paolo diacono. = nome d'azione da nobilitare. nobilitante (part.
, 1-291: quelli che dal padre o da alcuno suo maggiore di schiatta è nobilitato
, né lo nobilitai solamente colle cose fatte da me. brusoni, 6-82: gli
agguagliasti alli angeli. s. bernardino da siena, 515: si- condo
speranza alora che 'l mio fallo / da te nobilitato sarà sempre / per fin
esser una sconcia vita illustrata e nobilitata da onesta morte. -dissimulare o far
potenza [la ragione] nobilitata e dinudata da materia che la divina luce, come
: e però è l'uomo divino animale da li filosofi chiamato. giordani, i-2-451
possa tramutare l'ordine usitato delle parole è da temere che non pervegniamo in isconvenevolezza.
romanzo de'siciliani; né fu nobilitata da grandi scrittori se non dopo che il
la lingua non tanto coll'accattare locuzioni che da altri furono nobilmente usa ce, quanto
nobilitata l'isola nelle sopraddette tre parti da ventidue città cattedrali, quattro terre murate
nobilitati, se non per causa della pittura da loro egregiamente essercitata. foscolo, viii-39
arboro migliore et è stato lodato e nobilitato da omero per l'asta di achille.
, acciò che più celebre e più prezioso da lui si parta. bibbia volgar.
: fu nobilitato [il tumulto] fin da una voce popolarmente sparsa e creduta,
dolce, 7-196: questo anno fu nobilitato da due grandissimi mali: dalla pestilenza e
i-2-20-161: così cominciandosi fieramente a bombardare da ambedue le parti, si diede principio a
ideale, che l'anima si nobilita da sé idealizzando se stessa. tarchetti,
passato. 16. riscattarsi da un'infamia, da una colpa anche
16. riscattarsi da un'infamia, da una colpa anche ereditaria. g
restano per eterna infamia di quelli che discendono da loro) e dar modo di potersi
dar modo di potersi nobilitare a quelli che da loro discendono. 17. farsi
dotta, lat. nobilitare, denom. da nobilis 'nobile '.
sua ho conosciuto anco che differenza sia da i signori nobili a i nobilitati e
i signori nobili a i nobilitati e da i nativi a i posticci.
giace sannio, il quale, se da umili parenti nacque, morì dal suo
parenti i nobilitati dal valor proprio che da quello degli avoli. dottori, 50:
, iii-195: firenze... tien da vantaggio del genio popolare, nobilitato dalla
reso degno di fama o di considerazione da un evento, da una determinata situazione
o di considerazione da un evento, da una determinata situazione o dalla presenza di
o dalla presenza di un monumento, da una caratteristica geografica, da una particolare
monumento, da una caratteristica geografica, da una particolare condizione economica, ecc.
la sicana trinacria, paese non meno da rara fertilità nobilitato che da innumerabili opere
non meno da rara fertilità nobilitato che da innumerabili opere di eccellenti artefici. foscolo
e vicina partenza e l'animo nobilitato da nuovi pensieri mi fanno parere que'mesi
umana potenzia l'atto e l'oggetto da dio nobilitato. -restituito a dignità
non una lucentezza olivastra agli zigomi, da cui l'espressione del viso risultava nobilitata.
cesarotti, 1-i-149: la lingua nobilitata da un gran numero di scrittori d'alta
vittoria... nobilitata in versi da orazio. -considerato superiore alla materia
congiura di signori e che area nobilitato da tanta compagnia. borgese, 1-222:
, che si sentiva quella sera nobilitato da lei, come da una distinzione sociale o
quella sera nobilitato da lei, come da una distinzione sociale o dal possesso di
lampedusa, 204: una parete era nobilitata da una libreria alta e stretta.
tore. = nome d'agente da nobilitare. nobilitazióne, sf. cerimonia
, cioè, popolare, è attestata chiaramente da s. agostino. 4
venti anni! = nome d'azione da nobilitare. nobilitante, agg. letter
di noia. = denom. da nobile, col suff. del part.
, con sentimenti elevati e non condizionati da interessi o da motivazioni personali; con
elevati e non condizionati da interessi o da motivazioni personali; con liberalità, con
, con modestia. rainerio da perugia volgar., v-67-168: nansi li
e contento in compagnia di que'signori da parigi, fu nobilmente per viaggio trattato
nobilmente considera come una ignominia e un atto da femina. 2. in
femina. 2. in modo da meritare approvazione e lode, da destare
modo da meritare approvazione e lode, da destare stima e ammirazione; onorevolmente.
ha forza di resistere, si ha da resistere; se quella manca, si cada
moltissimi romani combatterono nobilmente. benvenuto da imola volgar., ii-91: tre navi
, spesso ostentato (e non disgiunto da un portamento o da un atteggiamento fiero
e non disgiunto da un portamento o da un atteggiamento fiero, risoluto, spavaldo o
abbigliamento di una persona, in modo da indicare l'appartenenza alla classe nobiliare)
, messer maffiolo e gli altri fratelli da capo andarono a fargli [a bernabò]
aveva fatto fare un bagno e nobilmente da cena. sacchetti, 213-8: ciò fatto
del conte galeotto de'conti guidi si rubellarono da lui, perocché lungamente gli avea male
nobilmente. 5. in modo da rivelare dignità morale o serenità spirituale.
che tu sei entiluomo nato nobilissimamente? da porto, 1-345: giulietta (ché
variamente e con considerazione di diversi avvenimenti da molti di loro nobilissimamente discorso e spesovi
nel greco di tralliano, edito nobilmente da roberto stefano nel 1548, quel pezzo non
là vedemmo quasi un lungo canale cavalcato da un ponte venir giù per un'amena gola
non è altro che un splendore che da la propria virtù nasce, e però chi
dobbiamo gloriarci, e che la seconda è da aver poco in pregio come tutti gli
indurisce e adusa a tale unilaterale tensione da impacciare quell'armonico svolgimento di tutte le
della divina maestade! s. bernardino da siena, 35: se noi incominciamo a
grande e tanto maraviglioso che sarà cosa da stupire pure a pensarlo. lorenzo de'medici
cono., i-ix-2: avarizia che da ogni nobilitade d'animo li rimuove.
o spiriti, in coorte / sorgete da l'angoscia che vi prostra! /
landolp, 8-20: insomma che si voleva da me ora? che...
virtù o dalle imprese dei cittadini, da una gloriosa tradizione storica e culturale,
cui nome fu ricciardo minutolo. giovanni da samminiato [petrarca], i-103:
-grado o titolo nobiliare. buonaccorso da montemagno il giovane, 2-2: se gli
troppo inutili, [lodovico] ebbe da carlo ferdinando ultimo duca la nobiltà mantovana
(pur con specifiche caratteristiche molto diverse da un caso all'altro) in quasi
tutte le società storicamente conosciute e costituito da persone che godono nei confronti dei comuni
autorità civili e religiose) e l'esonero da particolari obblighi, oneri e divieti (
o gruppo di nobili riuniti o accomunati da determinate condizioni o circostanze (anche nell'
aveva in pugno la nobiltà nuova fatta da lui, e luterana. l. priuli
il popolo, essendo questo grandemente oppresso da una quantità grande di gentiluomini poveri che
che fa prova e vanto di essere da molte generazioni illustre, ancorché oziosa si
libertà. giusti, 4-i-137: rósa da nobiltà senza quattrini / casca la vecchia
alta dignità di stile. zanobi da sfrata [s. gregorio magno volgar.
non mercatantesche, di non essere da messer torel conosciuti. vita di ferdinando di
[gli angeli] sono così incomprensibili da noi che i nostri occhi non ci possono
nobiliare. papi, 3-1-159: ricevette da arrigo ii lettere di nobiltà.
lire due, soldi dieci per altrettanti da me pagati al dott. stefano bonucci
dal lat. nobilitas -àtis, deriv. da nobilis 'nobile '. nobiltade
gerarchia amministrativa. = deriv. da nobile. nobiluòmo (nobilòmo,
, raro nobilòmi). uomo discendente da una famiglia aristocratica, ma priva di titoli
d'un governo democratico che non aveva nulla da governare; coi capelli cimati alla bruto
suo rango. = comp. da nobile] e uomo (v.)
. = voce dotta, deriv. da nocardia. nocardia, sf. bot
= voce dotta, deriv. da nocardia. nòcca1 [nòcchia]
levigate come l'avorio d'una stecca da tagliare i fogli. palazzeschi, 3-208
. ingrossamento del fusto di un'arma da fuoco. carena, 1-137: '
, pose mano ad un certo passetto da misurare, di quelli che si aprono e
, cominciò a fare con le parole da orlando. -dare nocche, delle
baretti, 3-179: io non saprei nemmanco da qual capo farmi per adoperare quel suo
-anche con uso aggettivale. francesco da canni, lxxxviii-11-574: una ghirlanda gli
alcune spezie di elleboro nero, chiamato da noi erba nocca. = voce
. avisi del giapone, 35: da ogni ramo pendeva la sua nocchia selvaggia
f f giacomo da lentini, 47: fatt'avete de la
il nocchiere disse che voleva esser pagato da eustachio e dalla moglie e da'suoi figliuoli
, 235-5: né mai saggio nocchier guardò da scoglio / nave di merci preziose carca
nocchiere 'quasi 'navichiere '. antonio da ferrara, 3: 'ave ',
nochieri intendenti e domandò loro quello parea loro da fare. la spagna, 14-45:
. tasso, 2-79: qual nocchier che da i marini inganni / ridutti ha i
bacchetti, i-ii- 507: aveva altro da pensare, tornando in possesso della sua
idem, purg., 2-43: da poppa stava il celestial nocchiero, / tal
, 6-19: il nocchier caronte, / da poi che tratto ognuno ebbe da riva
/ da poi che tratto ognuno ebbe da riva: / sta'in dietro (
considerare qual potesse essere il nocchiero che da tanta tempesta ai guerra potesse salvarla e farla
anime ignoranti, le quali, come da sirena incantate, sono state col loro nocchiere
, sono state col loro nocchiere riversate da lucifero nell'ondoso mare di venere. alfieri
dove capiva mercanzia. = deriv. da nocchieruto, con l'infisso dei vezzegg.
tutto suo. = deriv. da nocchiere. nocchièro, v.
caratteristica di ciò che è ricoperto da protuberanze (con partic. riferimento
si muova. = deriv. da nocchieruto. nocchieruto (noccheruto;
, 259: cercando di qualche cosa da mazzicarmi e'percosse un fascio di legne
di bara profonda, portata a braccia da quattro uomini, giaceva un paralitico affogato
nocchieruti d'erre. = deriv. da nocchio1. nocchiéto, sm.
= voce di area centrale, deriv. da nocchio *, sul modello di noccioleto
voce di area tose., denom. da nocchino. nocchino, sm. region
voce di area tose., deriv. da nocca1. nòcchio1, sm.
albero, di varia forma, causato da un ostacolo qualsiasi incontrato dalla linfa nella
dal taglio di un ramo, tale da rendere più duro il legno in quella
l'abeto schietto e sanza nocchi / da spander tale a borea in mezo tonde.
: vedo il letto disfatto e la coperta da cavalli penzoloni sull'orinale e i buchi
di certi nocchi sporgenti, che facevano da scalini. -in partic.: convessità
le canne d'india..., da un nocchio all'altro divise,
; nòcciolo. onesto da bologna, i-51: tal frutto è buono
, nocchiosa come una mazza d'armi da picchiare sul nemico. linati, 17-164
nocchiose. = deriv. da nocchio1. nocchiuto, agg.
e dall'elee cavo e ancora / da rovere nocchiuto. note al malmantile,
a ceppaia è grossa e nocchiuta come da noi un arbusto. 2. per
e nocchiuta. = deriv. da nocchio1. nòccia, sf. zool
l'aceto. = deriv. da canoccia, var. di canocchia1 (v
. frutto e seme del nocciòlo, costituito da un involucro rivestito di una cupola persistente
parevan nocciuole sì eran grosse. benuccio da orvieto, lxxxviii-11-765: la terza parte
mille vezzi e tutto il dì aveva da darle ora pera, ora pomi,
nocciole con tegònia, che diventa più bella da un giorno all'altro.
faceva sembrare più cari, mutandoli, da castani, in un nocciola soleggiato.
diverse specie de gli oriuoli, ciò è da sole co'l suo gnomone, da
da sole co'l suo gnomone, da acqua con la sua cassa, da
, da acqua con la sua cassa, da polvere con la sua cassa, da
da polvere con la sua cassa, da ruote con le parti sue, ciò è
le ruote,... la nocciuola da inchiavare, i martelli, la campana
.). = deriv. da un lat. * nucèola, aimin.
èus, agg. di fagus, da cui l'it. faggio: le var
ghiandaia. = deriv. da nocciola. nocciolàio (region.
semi o simili. = deriv. da nocciola; la var. nicciolaro, di
base di nocciole. = deriv. da nocciola. noccioléto, sm. terreno
/ raso, dove fa grotta, da un falò. fenoglio, 53: un
di zappa, ben distinto, arrivava da dietro un noccioleto a fianco della cappella
di sant'adriano. = deriv. da nocciòlo1, sul modello di frutteto, mandorleto
di carattere. = deriv. da nocciolina. nocciolino, sm. piccolo
muscardinus avellanarius). = deriv. da nocciola. nòcciolo (nòcciuolo, nòciuolo
frutti senza noccioli. s. bernardino da siena, 451: va', piglia un
piglia un nocciolo di quelle belle pesche da san giumignano, e póllo qui a
: nel macinare l'olive nella maniera da me proposta, un terzo o un quarto
acinid'uva, ecc.), caratterizzato da un tegumento durissimo. giamboni, 8-i-246
di noccioli, perlo più di pesca, da parte di due o più concorrenti;
meridionale (jatropha multifida), caratterizzata da stelo legnoso, foglie palmato-lobate, fiori
e di consistenza diversa. maironi da ponte, i-iii- 112: sul
ad ogni - nelle armi da fuoco portatili, parte dell'acgiorno agglomera
del cane; clamata per sinecdoche da talun giornalista e oratore, noce
della civiltà italiana. b. sorretto da un'armatura di ferro, che viene pocroce
ecc. cellini, 663: da poi avendo fatto le tue bocche, dove
la rigatura delle canne e delle bocche da fuoco minale della poesia cavalleresca intorno
, 321: il fatto è avvenuto da cinque minuti e di già il suo
dei luoghi comuni che turati vien ripetendo da trent'anni? piovene, 6-250: le
degli oggetti rappresentavano altrettante porte d'ingresso da cui iniziavo il mio percorso per giungere
caratterizzante. balbo, i-282: da irnerio, creduto già tedesco, or italiano
prodotto dell'affinazione di un minee sollecitate da scopi, interessi, ideali comuni.
, n-107: eppure, come anche da questi ricordi, che ora m'investono
doloroso della mia esistenza, come anche da questi ricordi balza improvvisa la spinta a
bigiaretti, 8-276: ho fretta di far da solo, ho fretta di arrivare al
santuario, è nascosta a chi vi giunge da un vario ordine di edifici. cagna
13. questione cavillosa, seccante, difficile da risolvere, fonte di contrarietà e avversità
pascoli, 1-616: c'è in vero da sperare che abbia provveduto. non si
nocciolo questa verità assai maestrevolmente, cioè da par vostro. -essere due, tre
momento, una circostanza trascorsa da molto tempo. p.
separare, distinguere ciò che è essenziale da ciò che è esteriore, insignificante.
: certi noccioleti che chiamano bullette rigonfiano da loro medesimi, sollevandosi dal muro si
carnicino. -nocciolino. dino da firenze [tommaseo]: questa gemma si
parte interiore, nucleo ', da mix nucis 'noce '.
nocciuoli grigi. = deriv. da nocciola, per la forma e il colore
legnosi e nocciolosi. = deriv. da nòcciolo. noccioluto, agg
tempo ubbriacano. = deriv. da nòcciolo. nòcciora, sf.
con foglie lineari piane, antele cinte da un involucro di brattee fogliacee; giunco
ricostruita sul plur. di nocchio1 o da accostare a nocca2 (v.).
gli altri noccolando la testa. = da dinoccolare (v.), con aferesi
col destino. = denom. da noccola. noccolière, sm.
; tirapugni. = deriv. da noccola. nòccolo, sm.
noc- colo! = deriv. da noccola, con allusione metaforica.
fantoccio. = deriv. da noccola. nóce1 (ant.
utilmente coltivarsi dove... sia da far poco conto sulla fruttificazione del noce
2. il legno che si ricava da tale pianta, venato, compatto,
come co lonne, dominava da protagonista la scena. ojetti, i-56:
. -noce del capo: legno fornito da una pianta della famiglia lauracee [ocotea
con valore avverb.): in modo da ottenere una colorazione simile a quella di
, con due cotiledoni cerebriformi, ricoperti da una pellicola amarognola, da cui si
ricoperti da una pellicola amarognola, da cui si estrae l'olio (anche impropriamente
, 20-142: ciascuno procurava alcuna coserella da mangiare, chi noci e chi fichi
2-43: perché le noci sono fasciate da una bucciolina che ritiene della natura del
: a conciar noci: si han da pigliar le noci che sien grosse e
sien grosse e tenere e si han da pertuggiar tutte e metterle in acqua per
volte in questo modo, vi si ha da metter di ogni sorte di speciaria,
[le noci] furono tradotte di persia da re: perché l'ottima spezie di
come una cassettina o astuccio, da riporvi dentro un anello o altro, anche
altro, anche un paio di guantini da donna, a uso di giocoso regalo.
del guscio; questo è durissimo, da non potersi acciaccare se non con martello
di una noce verso altre che fungono da bersaglio (e vi sono diversi modi di
. collodi, 148: branchi di monelli da per tutto: chi giocava alle noci
famiglia, e ritorniate alle noci da voi apportunamente abbandonate. 3.
con un solo seme, ma derivante da un pistillo pluricarpellare, successivamente abortito (
della buccia delle noce d'india. ca'da mosto, 323: vi hanno
alla palma, grandi, quando son cinti da tutti gli invogli loro, come grossi
foglie aromatici; fornisce un buon legname da costruzione. -anche: il frutto di
pianta. -noce di sovari o noce da burro: frutto drupaceo, purgativo,
cavalli, lii-5-167: le navi che hanno da ritornare caricano le cannelle, i garofoli
-noce purgativa: frutto del crotontiglio, da cui si ricava un olio di sapore
: oltre alle moscade abbiamo ancora pur da gli arabi le noci vomiche e le
noce di burro). francesco da barberino, 193: tuttavia, se mutar
pane, / e cominciar da quelle puoi sicuro. artusi, 56:
. 7. parte metallica del macinino da caffè, contenuta nel vano della campana
conica, la cui superfìcie è solcata da scanalature spirali a spigoli inclinati e quasi
solito riscaldamento di capo, e più da un diluvio di agnoli qua e là per
fegato in particolari condizioni patologiche, caratterizzato da piccole aree circolari rosso scuro, circondate
piccole aree circolari rosso scuro, circondate da aree giallastre. 14. milit.
degli albizzi, iii-291: mancaci noci da balestro, che non c'è una
così si parte al disserrar la noce / da la tremante corda la saetta. citolini
fugge uno strale / che si diparta da corda di noce / come quel presto il
. -parte dell'acciarino, costituita da una rotella dentata che blocca il cane
, rivendicarono le proprie libertà, minacciate da accordi intercorsi fra il vescovo di trento
nero; distinguevamo compieta da nona; conoscevamo le ghiande dalle
ardua; risultare quasi impossibile. francesco da barberino, ii-276: la maiorana in città
in un sacco! -gente da cui non si piglierebbe una noce con
s. v.]: farsi servir da certa gente che non ci piglierei una
... non ebbe mai tanta lena da spiccare un salto da una balza all'
mai tanta lena da spiccare un salto da una balza all'altra di parnaso per
gaudio il pianto. -spiccarsi mallo da noce muoversi rapidamente, compiere movimenti fulminei
24: e'non si spiccò mai mallo da nocie / come ser catanzan su per
... pane e noci, pasto da sposi. 20. dimin.
di grossezza d'una nocella. ca'da mosto, i-m: il fasuolo è
tra catania e mascali, non lungi da taormina: gira la base tre giornate di
propria di alcuni strumenti geodetici, costituita da una sfera concava, che ruota su
in cui sono infìssi sostegni, e da una vite che regola il piano degli
aggiustarsi in piano orizzontale e non deviare da esso anche quando occorre muoverla circolarmente su
interna dell'ovulo delle spermatofite, formata da un tessuto ricco di citoplasma, con
la nocella. = denom. da nocella, n. 5.
delle spermatofite. = deriv. da nocella, n. 8.
mandorle o altro. = deriv. da nocella, n. 1. nocellato
compassi. = nome d'azione da nocellare1. nocelléto, sm.
. noccioleto. = deriv. da nocella, sul modello di frutteto, no
e nocilli de amandole, per dare da fare colazione alli priori e locoti- nente
di tante nocelle. = deriv. da nocella. nocemoscata, v. noce2
malefico, crudele. bartolomeo da s. c., 206: chi
di superbia e d'orgoglio. francesco da barberino, i-227: così per questa via
, fu trapasso di ladroneccio e avarizia da pirati, non gloria alle nostre armi
): tutto quello che ci ritrae da essa [dalla vita eterna] è da
da essa [dalla vita eterna] è da schifare come cosa mortifera e nocente.
in questa maremma, un tempo desolata da stagni d'acqua nocente, rosseggia oggi
contumaci che ricusavano soggettarsi alla legge scritta da dio. -con metonimia. ottimo
sangue de'greci, io sono campato da loro, ma elli vogliono ch'io muoia
mente. -sostant. francesco da barberino, ii-64: io non ti parlo
assolvono li nocenti. s. bernardino da siena, iii-230: m'è arso
reo e per giudicio del nocente s'ha da accomodare tanto alla tutela quanto all'accusa
dalla pubblica assistenza trovatelli o fanciulli nati da unioni illegittime (v. anche innocente
corrottamente li chiamiamo nocentini. = da innocente (v.), con aferesi
e noi due saremo al postutto scusati da ogni peccato di nocènzia. casoni,
= dal lat. tardo nocentia, da nocère 'nuocere '. nocepèrsico (
le noci pesche. = g>mp. da noce2 e pèsca (v.).
e nocepesco. = comp. da noce1 e pesco (v.),
, per la produzione di vino da taglio: ha grappolo conico, alato,
- anche: il vino prodotto da tale vitigno. = voce di
= voce di area siculo-orientale, da ricondurre proba bilmente a numera
che si riferisce a nocera, che proviene da nocera (e in italia portano
cfr. lat. nocertnus, deriv. da nuceria [alfaterna] 'nocera inferiore
voce di area pis., deriv. da rinoceronte con aferesi. nocesarca, sf
che fussero. = comp. probabilmente da noce2 e dall'agg. dell'etnico
detta nocesusina. = comp. da noce2 e susina (v.);
le frasche d'un ampio noceto, / da un dirupo ombreggiante alle spalle, /
= voce dotta, lat. nucètum, da nux nucis 'noce \ nocétta,
, in partic. dei fringuelli, formata da un gruppo di alberi d'alto fusto
* nocciola ', deriv. da noix 'noce '. nocévile,
che voi e noi tutti ci destiamo da questo nocevole, oscuro sonno. a.
più nocevole che 'l ferro. marsilio da padova volgar., ii-xxiv-17: sanza
3-116: si dovrebbe le persona guardare da tutti i mali essempli e da tutte le
guardare da tutti i mali essempli e da tutte le parole d'impedimento e nocevoli
in sé né in altri. bartolomeo da s. c., 14-2-6: ciò
che tra'servidori di dio si fa da uno o da pochi e non si tiene
servidori di dio si fa da uno o da pochi e non si tiene tra tutto
o è superbo, e però è da giudicare che sia nocevole. bibbia volgar
dite voi dell'uso, troppo bramato da molti e infinitamente nocevole a chi l'
frigoli (porta nocevolissima, lasciata aperta da la natura per gastigare le colpe d'
.. lo difende [l'uomo] da casi nocevoli e guarisce l'idropia.
e perciò non senza cagione è chiamata da ippo- crate saluberrima e meno nocevole alle
sono infette che le carni vive, tocche da esse, si gonfiano e fanno piaga
dimoni, li quali costoro riputano iddii da cultivare e da reverire, apparvono alli uomini
quali costoro riputano iddii da cultivare e da reverire, apparvono alli uomini. serdonati
, a nuocere. = deriv. da nocevole-, voce registr. dal tommaseo.
franteso. 2. in modo da riceverne danno. cassiano volgar.,
chi vende noci. = deriv. da noce2. nociara, sf. dial
lat. tardo nucaria, deriv. da nux nucis 'noce cfr. anche nogara
, conseguente a eccessiva stimolazione dei nocicettori da parte di stimoli lesivi. =
stimoli lesivi. = comp. da nocivo] e associazione (v.)
diede alla bartolomea. = deriv. da noce1. nocìbile, agg. ant
ornus). = deriv. da un lat. * nuciculus, dimin.
, dall'ingl. noci-ceptor, deriv. da nociceptive (cfr. nocicettivo).
. = voce dotta, comp. da nocivo] e [difensore (v.
voce di area merid., deriv. da noce1. nocillo2, v.
bene conosco di quanto nociménto bartolomeo è suto da un pezo in qua alla città nostra
qua alla città nostra. s. bernardino da siena, v-215: io sono vecchia
moria; causa nociva. marsilio da padova volgar., i-rv-2: ongni uomo
: come faremo... a guardarsi da quei nocimenti cui può recarci l'ambiente
13-4-43: se la morte è quella che da lui [corpo] ci divide e
cose. = = nome d'azione da r ^ uficere. nocinfluènza, sf
. = voce dotta, comp. da nocivo] e influenza (v.)
chiama bocco e che alle volte è da loro impiombata per frode. quante castelline
la lingua nocina. = deriv. da noce2. nocino2, sm. legname
fabbricazione dei mobili. = deriv. da noce1. nocino3, sm. dial
voce di area pist., deriv. da noce1 sul modello di nocchino.
. = voce dotta, comp. da nocivo] e percezione (v.)
è nocitivo. = agg. verbale da r ^ iipcere. nocitóre, agg
maggiore. = nome d'agente da n [u] ocere.
moralità l'immoralità. = deriv. da nocivo. nocivo, agg.
scopi, inducendo interpretazioni sfavorevoli, sviando da retti atteggiamenti, alterando una condizione di
e così dico delle mie novelle. antonio da ferrara, 25: sì confesso
cosa a voi soglia essere nociva, e da quella molto vi guardate: quale vi
tra che lui c'è molto infiammato da sé, e queste lettere giognessero ora.
instabilità del tempo insano, / che da qual che gli giova a tutte l'ore
/ si parte e al suo nocivo da di mano. 0. rucellai, 8-22
412: sgombra [vergine] ornai da gli occhi miei / nocive a l'
gravi, quale è chi, venendo da luogo appestato, passa i confini senza fedi
: non si guardando lo 'nfermo da cose nocive, poco vaierà la diligenza de'
., 1-9: l'ultimo modo è da menarla con cannoni di piombo, i
xi-8: tutte quante / le piazze da voi vengano sfuggite, / come affatto
luce aduna. salvini, 48-60: da rei lumi di nocive stelle / colpito,
e talvolta il gatto). guido da pisa, 1-161: per lo mondo andò
] rimarrà, diventerà talmente amaro che da tarli o altri nocivi vermi non serà offeso
rovinato ed in vece di uomini abitato da serpi e bestie nocive. tassoni,
d'averno e i suffumigi / fatti da le nocive erbe novelle / che per punti
dotta, lat. noctvus, deriv. da nocére 'nuocere '. nocoménto
lat. nox noctis 'notte 'e da albuminuria (v.).
lat. nox noctis 'notte 'e da fobia (v.).
. ant. nitticora. domenico da prato, lxxxviii-1-498: vespertili e noctoraci
materiale o morale e spirituale, provocato da un determinato evento, che può essere
, e come allora giudicava, tali da non recare che nocumento al suo decoro
. vincenzo maria di s. caterina da siena, iii: il clima è
nell'estate, / e sentite esalazioni / da svegliar le convulsioni, / nocumento non
ad alcuno farà mai nocumento, / da cui prima non sia d'ingiuria afflitto
castelvetro, 3-1: pertenendo tutte le cose da me segnate e da segnare a due
tutte le cose da me segnate e da segnare a due maniere principali de falli,
nocumento a i sani, perciò fu risoluto da lì innanzi di condurli tutti al lazzeretto
, lat. tardo nocumentum, deriv. da nocére * nuocere '.
. alberti, ii-211: noi espurgammo da quella parte dell'animo in quale abitano
, tanto più desidero che sia discosto da voi. migra, 103: tira /
dotta, lat. nocùus, deriv. da nocére 'nuocere '. nòcuplo,
nodale: quella di una superficie costituita da punti doppi, di cui il generico
di cellule allungate (dette internodali), da cui si staccano le ramificazioni.
altre centrali periferiche. = deriv. da nodo; per i significati scientifici, cfr
estremità superflue. = deriv. da nodo, col suff. dei nomi d'
voce di area sett., deriv. da un lat. * notàtor, sul
, nodavvéro. = comp. da nò e davvero (v.).
il nodeggiare. = nome d'azione da nodeggiare. nodeggiare, intr.
corda. = denom. da nodo, col suff. dei verbi frequent
di un rigonfiamento corneo, circondato da un ciuffo di peli); assolve a
siano di tanto stupenda grandezza che, tagliate da nodello a nodello, con cannone di
faccenda). siri, v-1-258: da noderose et inestricabili difficultà non disgiunte tuttavia
croce). = deriv. da nodo, sul modello di poderoso-, la
salvatico, noderuto. = deriv. da nodo, sul modello di nocchieruto (o
sopra al sotto nei pressi del punto da cui era passato precedentemente, mentre si
, per madre. = deriv. da nutritrice, per dissimilazione consonantica. nòdo
ordinata una fune con certi nodi e cappi da potere scendere e salire per essa.
una spilla d'oro, rappresentante un ombrellino da sole socchiuso. soldati, v-272:
l'indice della mano i due capi da unire. -nodo piatto'. fondamentale nel
nodi dei fili e i miei occhi da quel momento altro non videro.
è composta, o per impedire che da quella parte non sfugga essa stessa dalla
triplo della margherita'. raddoppia la parte da scorciarsi in un numero di ripiegature dispari
un numero di ripiegature dispari a partire da cinque. guglielmotti, 573: '
che nell'istesso modo addoppia la parte da scorciarsi in cinque, in sette, in
un cerchio aperto nel mezzo, e chiuso da ogni lato, sulla cima d'un
: il nodo sul dito è chiamato da marinari nodo doppio... ed
di una manovra ed è destinato a far da dormiente in un foro di cavigliera o
stesso che il precedente. -nodo da o del barcaiolo: ottenuto dando due
di un ancorotto la cima di un gherlino da ormeggio. dizionario di marina,
nodo per legare la cima di un gherlino da ormeggio alla cicala di un ancorotto.
quindi intorno al doppino, in modo da formare mezzo collo e un cappio (
un cappio. questo è il nodo da legare i cavalli per la cavezza alle
per la cavezza alle campanelle: nodo da molti detto 'vaccaro '; e chiamato
bocca di lupo torta ': costituito da una bocca di lupo, i cui
572: il nodo sul dito è chiamato da marinari nodo doppio... '
corde misuratrici. -nodo inglese o da pescatore o del pescatore: serve a
]: nodo... inglese o da pescatore. -nodo parlato: la
la sagola circonda due volte l'oggetto da fermare (asta o altro cavo più piccolo
si allaccia sopra un'altra in guisa da rispondere là dove l'altra chiama. la
i nodi marinareschi son fatti in maniera da potersi sciogliere facilmente pur rispondendo con carattere
cime della stessa corda. quello formato da due doppini in guisa che, dopo
vasi. -medie. nodo da imballare o da imballatore: fasciatura atta
-medie. nodo da imballare o da imballatore: fasciatura atta a esercitare una
[s. v.]: 'nodo da imballare 'o 'd'imballatore ':
tipo di fasciatura che si diceva inventata da ercole, e dotata di particolari virtù
, rappresentate tradizionalmente o ritualmente avvinte da catene). -per estens. (e
passare e assicurai transversalmente il mio bastone da viaggio e mi vi afferrai con entrambe
: obbligo, dovere, imposizione determinata da una disposizione legale, da un rapporto
imposizione determinata da una disposizione legale, da un rapporto giuridico. ceffi,
essere necessitato al non poter bene operare da questa catena di diamante, e non
ci viene imposto e dalla riconoscenza e da ciò che è debito a chi fu per
di siena, lxv-194: per discioglier da te nodo sì fiero / tre sacri nodi
le robuste braccia, ed altrettante / da que'nodi tenaci ella si scinge, /
dibatte l'ali e scuote / per livrarsi da quel nodo, se puote. poerio
fiori rococò, di un colore tanto svanito da non sembrare altro che un effimero rossore
, lvi-397: inanellato in tortuosi nodi / da un vetro impara a incatenare il crine
nodi che fuggir son lento, / da cui l'auro ora perde e men si
-stor. ordine del nodo: istituito da luigi di taranto, marito di giovanna
che avevano per abito una giornea ornata da un nodo di salomone d'oro o d'
voglio che tu legga una commedia fatta da uno degli àriosti di ferrara, e
io chiamo nodo esser quella parte che da principio dura insino a quel punto dove
algarotti, 1-iii-298: un ballo ha da avere anch'esso la sua esposizione, il
nodo, il suo scioglimento: ha da essere un compendio sugosissimo di un'azione
derivazione del romanzo 'il piacere 'da quest'ultima fase poetica, se non
ella avrebbe fatto senza, ella faceva da sé. ma con chi sarebbe andata
il nolo di passaggio gli sembrava cosa da lesina; per ultimo temeva che l'offerta
/ di bon saver lo nodo. francesco da barberino, ii-236: per cammin si
e qui sta il punto) dovevano far da sé. ser giovanni, 3-xxviii-12:
doloroso, profondamente radicato nell'animo tanto da condizionarlo profondamente. petrarca, 119-76
deglutizione o alla respirazione, e determinato da una commozione o da un sentimento intenso
, e determinato da una commozione o da un sentimento intenso e improvviso o dalla
, 48-27: penando sputano / la morte da incurabili di tosse / nodi agitati.
, la vecchia patrizia si tacque, soffocata da un nodo di tosse. tom,
barriera emotiva, psicologica. antonio da ferrara, 68: né sciolga altrui de
durante tredici ore lo sentì prorompere come da una cataratta. pavese, 8-171:
il nodo / che non gli parve da scioglier per fretta. -località, caposaldo
affricano, stava in sul collo a maniace da vietargli di dare un passo nell'isola
lo scioglierà mai. tesauro, 8-42: da questa molti pi icazion di differenze nasce
difficoltà di conoscere se una lettera è da risecare perché superflua o da supplire perché
lettera è da risecare perché superflua o da supplire perché mancante forma i iù
... non ritorna mai alla verità da lui abbandonata, se non passando due
« va bene » faceva andrea sciogliendosi da quel nodo di simulazioni in cui si era
di simulazioni in cui si era imprigionato da sé. « vuol dire che non ci
come sciogliendo. gozzano, i-657: da questo nodo di cupidigie opposte scoppia la
come frutto di intrigo. antonio da ferrara, 8: questo zuro e sì
e capzioso di parole. zanobi da sfrata [s. gregorio magno volgar.
e duraturo, determinato per lo più da sincera amicizia e dedizione e, anche
frodi. -cerchia di persone legate da affinità sociali o da rapporti di amicizia
di persone legate da affinità sociali o da rapporti di amicizia. soldati, 2-15
mezzani, xlvii-107: io fui fatto da dio a suo simiglio / e hammi
nodo d'un taglio e distaccarsi risolutamente da don luigi, giacché sentivo che mi
un soggetto malvagio. s. caterina da siena, i-180: non ti lassare ingannare
a san benedetto con quel nodo ancora da fare. -non avessi cercato, volessi la
consorte, e sciorre il nodo / da me sola non posso. -congiungimento
legge di sanità obligati a fuggir loro da lungi. d. contarmi, lxxx-4-292
sua madre, il nodo familiare stretto da non lasciare quasi respiro, è un
e di reciproci diritti e doveri regolati da leggi o, anche, di sudditanza
petrarca, 305-1: anima bella da quel nodo sciolta / che più bel
vano oprar la 'nvita, / non sa da questo abisso, ove è smarrita,
, un nodo cespuglioso di alberi dominati da un tasso. -gruppo di persone
imaginiamo i razzi quasi essere fili sottilissimi da un capo quasi come una mappa molto
fusato, rilevabili, nei pazienti affetti da artrosi primaria, a carico delle articolazioni
gee prossimali delle mani, e prodotte da un'oste- ofitosi a carico della base
febbre reumatica, che presentano un diametro da 0, 5 a 2 cm; sono
cm; sono dolenti e istologicamente caratterizzati da necrosi fibrinoide centrale e infiltrazione istiocitaria periferica
interfalangee distali delle mani e prodotte da osteofitosi marginale con progressivo assottigliamento della cartilagine
, sono talora asintomatici, ma accompagnati da arrossamento, tumefazione, dolorabilità quando insorgono
origine il normale ritmo cardiaco, costituita da un trabecolato di fibre aventi caratteri differenti
un trabecolato di fibre aventi caratteri differenti da quelle del miocardio comune, di diametro
-i'non la intendo - / è da pigliar de'nerbi o ver querciuola / e
a formare come un groppo o nodo da sé..., cioè le due
b e staccati paiono come un pettine da amendue le parti dentato. alvaro, 20-52
e con un gran tratto nel suo traverso da nodo a nodo. s. maria
gemelli careri, 1-iii-209: mentre il boccone da lui preso andava giù, la mano
di esso giglio, ricinto e divisato da quattro colonne incanalate di orientale cristallo di
capitelli d'oro, era dalle bande da due viticci argentati e colorati di azurro
. elemento strutturato e collocato in modo da interrompere la continuità di una superficie o
di una massa o, anche, da coordinare, attraverso l'accentuazione, in
anni necessario perché questi punti, mobili da est verso ovest di i° 30'a ogni
nodo per cui la luna quasi partendosi da noi, di settentrionale doventa australe.
o. iiij., e sono lunghe da. x. passi infino in. xv
il crescione] nell'acque stagnanti, da per sé, e nelle lacune, e
foglie che fasciano lo stesso tronco. giuseppe da rovato, lxii-2-11-207: la terza sorte
che il lichene ingromma: / spunta da un nodo una lanosa foglia / molle
nodi, che è regolarmente ripartito e sostenuto da nodi. domenichi [plinio]
ma ancor dopo due, quando era da mozzare la barbatella, troncavano rasente terra
'colletto 'della pianta, e da cotesto nodo incominciano a formarsi delle nuove
si distingue in vivo quando è determinato da un ramo vivo, morto quando il
a l'austro, a l'un da l'altro polo, / senza stancarti mai
...: uomo forte. metafora da * nodo 'del legno, ingrossamento
, presente in un giacimento di pietra da taglio (in partic. di marmo)
picciol nodo che n'appare. francesco da barberino, iii-367: altri hanno un
n nel quale convergono più reofori percorsi da correnti -riconosciute convenzionalmente di segno positivo se
, il cui integrale generale è dato da y = ex, con c costante arbitraria
, col viso tra le mani rilevate da nodi e da vene, e si rialzava
tra le mani rilevate da nodi e da vene, e si rialzava con gli occhi
, 1-ii-271: s'accorse che aveva ancora da patire, inchiodato e rattrappito, senz'
che percorrere ogni ora sei miglia marine da sessanta a grado. ferd. martini
bisognerebbe... avere una nave da corsa che potesse filare venti nodi,
il di lei urto dodici piedi lungi da sé e la cacciano bersagliata dal continuo
d'austria mandato i cinquemila ungari condotti da zach contro l'ala sinistra, sperando
scusare dello essersi separato di tanto intervallo da un nodo di quindici galee della sua
, per mezzo di snodi orientabili, da bloccarsi nella posizione desiderata).
punto comune a più poligonali, caratterizzato da posizione privilegiata e da buona visibilità su
poligonali, caratterizzato da posizione privilegiata e da buona visibilità su più punti (e
52. zool. gruppo di rettili costituito da almeno dieci individui che trascorrono il letargo
(per lo più familiare) alimentato da un intrico di legami e interessi sordidi
': si dice del fermarvisi materia o da quel sentirsi da convulsione impediti i muscoli
del fermarvisi materia o da quel sentirsi da convulsione impediti i muscoli della gola a
impediti i muscoli della gola a modo da non poter parlare o rispondere altrui, sia
si dice del succedere sinistramente alcuna cosa da cui sperava gran vantaggio. tommaseo [
i-65: credetti che fosse il tempo da sciorre il nodo e dissi ch'era vino
far t! affatiga, / partiti da pigrizia e taglia il nodo, / non
motto / che il commercio è mestiero da vigliacco. tommaseo [s. v.
, a bell'agio, in modo da persuadere. mazzini, i-673: finché chiederete
: come impedimento o fastidio grave, da cui ci si deve liberare risoluta- mente
lungo stretto: una situazione difficile instaurata da tempo o, anche, un rapporto
amoroso di vecchia data sono più difficili da risolvere o da sciogliere. f
data sono più difficili da risolvere o da sciogliere. f. f.
mio cuore, di sbrigarsi ben presto da tanti espressi inviluppi prima che più raggirati
impiegati devono essere adeguati agli ostacoli da superare. proverbi toscani, 301:
1-34: pulendosi benissimo con ferro tagliente da tutti i nodetti ed altre scabrosità che
la vita togliere, / come colei da cui non posso fuggere, / ché preso
le congiunture. = deriv. da un dimin. di nodo.
nodosaménte, avv. in modo da presentare grossi e fitti nodi.
tondeggiante, superficiale o profondo, determinato da infiltrati solidi dovuti a processi infiammatori,
lat. tardo nodositas stis, deriv. da nodósus 'nodoso '. nodóso
(una rete, in partic. da pesca). lacopone, 1-7-13
e liscio, ma contorto e segnato da nodi (un tronco, un ramo)
questo / tronco saldo e nodoso, / da cui lo disinnesto, / t'inviti
e negletta, quasi pondo inutile, / da un secco ramo di nodosa quercia /
croce, v-52: chiamasi questa radice da alcuni salsa periglia:... ella
bastone, un randello); ricavato da un ramo nocchioso per risultare più duro
cristina juliano] un bratto uomo vestito da donna, col suo grande corpo sconquassato
, già prometteva qua e là, da curve precoci, il trionfo delle future ubertà
la mano, il piede); indurito da callosità. g. gozzi, i-12-48
... e un abituccio sbilenco da cui sembrava traboccassero le grandi nodose mani
, dava adesso gran colpi sul tavolone da stirare, sforacchiandolo tutto. gadda conti,
, nodose, rotonde. -composto da vertebre rilevabili al tatto; costituito da
da vertebre rilevabili al tatto; costituito da segmenti (in partic. da anelli)
costituito da segmenti (in partic. da anelli) anatomicamente ben distinti.
) anatomicamente ben distinti. benvenuto da imola volgar., ii-278: l'altro
aveva i piedi gonfi, stravolti e da le gomme nodose resi assiderati ed attratti
. 9. medie. costituito da nodi, da noduli; nodu- lare
9. medie. costituito da nodi, da noduli; nodu- lare, nodulato.
dotta, lat. nodòsus, deriv. da nódus 'nodo '. nodòstomi
un nodo; nodoso; che è costituito da nodi, da noduli.
nodoso; che è costituito da nodi, da noduli. = deriv.
noduli. = deriv. da nodulo, n. 2; cfr.
, nodoso. = deriv. da nodulo, n. 2.
: granulazione. = deriv. da nodulo, sul modello di granulazione (v
mungitori: rara forma di dermatosi prodotta da virus vaccino, che determina nelle mani
a ventaglio o a rosette, circondate da un alone di linfociti o da polinucleati
, circondate da un alone di linfociti o da polinucleati, e delimitanti talora piccole aree
del palato dei neonati, quali cisti da retenzione (prive, pertanto, di
, calcio e pigmento, spesso circondato da un alone periferico reattivo a tipo granulomatoso
a molte splenomegalie congestizie, forse originate da piccole emorragie trabecolari; aree sclerosidero-
di hoboken: formazioni pseudonodulari costituite da anse vascolari delle arterie ombelicali. -noduli
istiocitosi di marra-joere: proliferazioni reticoloendoteliali costituite da istio- citi circondati da linfociti e cellule
reticoloendoteliali costituite da istio- citi circondati da linfociti e cellule mononucle- ate (riscontrabili
riscontrabili nel fegato di cani infettati sperimentalmente da trypanosoma cruzi). -noduli di jeanselme
sferiche o ovoidali, di volume variante da quello di una lenticchia a quello di
a tendenza calcifica degli apici polmonari, da cui sembra prendere origine la tbc cronica
e chiare dei noduli linfatici, costituite da aree di proliferazione istiocitaria e linfoblastica a
morbillo (e, istologicamente, sono costituiti da piccole zone di degenerazione e necrosi fibrino-
di degenerazione e necrosi fibrino- ide circondate da istiociti, cellule giganti, fibroblasti e
(annessi alle paratiroidi interne, provengono da un bottone speciale, originatosi nella parete
- nodulo di koester: tubercolo costituito da una sola cellula gigante circondata da due
costituito da una sola cellula gigante circondata da due strati di cellule epitelioidi. -nodulo
osso ioide. -nodulo sporotricosico: granuloma da 'sporotrichum ', privo di caratteristiche
-nodulo tubercolare: lesione tubercolare elementare costituita da una zona, circoscritta e irregolarmente sferica
di un albero, che è costituito da una gemma dormiente che si accresce ogni
sferoblasto. -nodulo radicale: formazione determinata da batteri sulle radici delle leguminose; tubercolo
decimetro, di formazione attuale, costituiti da ossidi e idrossidi di manganese e ferro
. -chirurg.: varietà di nodo da imballatore (v. nodo, n.
]: 'nodulo'—: specie di nodo da imballatore che si applica alle parotidi per
ricco di noduli, che è costituito da noduli. -petrogr. struttura nodulosa:
microscopicamente. = deriv. da nodulo. nòe, v.
ogni cosa, eccetto gli esseri ricoverati da noè sull'arca); diluvio universale (
il diluvio di noè ': per distinguerlo da altri cataclismi che la storia o la
percezione, concetto ', deriv. da voéto 'percepisco, penso '; cfr
da'circostanti. = deriv. da noema1. noemàtico2, agg.
riferisce al noema. = deriv. da noema2, n. 2. noematocògrafo
processo intuitivo, costi tuito da tutti gli atti di comprensione (il percepire
gr. vótjou;, nome d'azione da voéw * penso, percepisco,
proprio, che si riferisce, che è da attribuirsi alla matematica e. noether (
dalla proprietà che una successione costituita da ideali dell'anello tali che ognuno sia
non coincida con esso, è formata da un numero finito di ideali (ed
fatto grandi progressi: fu solidamente confutata da s. ippolito di porto che allora
: precetti noachidi. = deriv. da noè. noetismo, sm. relig
, patripassianismo. = deriv. da noeto (v. noetiano); voce
nome proprio * nòfera ', e probabilmente da una donna di tal nome, che
alcuna cosa sciocca o biasimevole, e da non dovergli per dappocaggine e tardità,
ora in via di estinzione, parlato da tale popolazione. tramater [s
del noce (anche nell'espressione albero da nogara). sanudo, i-134
e stado sia sfalcando come i albori da nogera. pigafetta, 219:
. -novara di s. antonio da padova: il noce presso il quale
è usato come soggetto o, preceduto da una prep., come complemento indiretto
tade che ene in vui. giacomo da lentini, 24: ca semo,
tanto a nui se fida. guercio da montesanto, vii-333 (1-13): ma
, 1-261: iddio me la guardi da male e le conceda vita con salute dell'
l'ingordo suo appetito; / ma prima da sé tórre un de li dui /
ha tutti i casi. -rafforzato da stessi o medesimi. latini, rettor
nostra causa dall'aver- sario. francesco da barberino, i-13: vedete: la sua
è ben vero che se noi avevamo da andare più oltre..., che
determinato (e per lo più è seguito da un 'apposizione). f
in vita eterna. s. bernardino da siena, 76: noi predicatori aviamo ammaestrare
che il 'mignon 'def franzesi e da loro a noi oscani verisimilmente tramandato sia
tutte cose in temporale, / e noi da. llui le prosediamo in fio.
a noi ed in noi non è da credere che per alcun nostro merito discenda
. gentile, 1-107: è ben da notare che noi siamo nello spazio e nel
una regione determinata (anche nelle espressioni da noi, fra noi).
furia che di pioggia un nembo / vien da l'occaso, allor che d'oriente
se non fossero stati i fratelli ottaviani da messina la seta organzina sarebbe tuttavia tra
. e. cecchi, 5-142: da noi le correnti contro agli 'autori diffìcili
del testo del codice civile, firmato da noi e contrassegnato dal nostro ministro segretario
qui minutamente ragione del modo di scrivere da noi tenuto. -in espressioni
a noi, o giovani! c'è da combattere ancora! c'è ancora da
da combattere ancora! c'è ancora da amare! d'annunzio, v-i- 1064
9. locuz. -da noi, da per noi: con le nostre sole
, / ché noi ad essa non potem da noi, / s'ella non vien
intenderemmo e faremmo meglio i fatti nostri da noi, e non manderemmo le cose
e con questo saprete per che conto così da per noi andavamo ridendo.
. che mi faccia la carità di venir da noi poverette. solinas donghi, 2-69
polonia] poco, mi pare che dormisse da noi una notte sola.
ferenza, di disapprovazione, causato da circo stanze e situazioni avverse
stanze e situazioni avverse, da eventi contrari alle proprie attese,
dal comportamento ostile di altri, da un torto ricevuto; molestia, fastidio.
e gra vemente. bartolomeo da s. angelo, vii-345 (1-14)
. boiardo, 1-12-64: essa da lui al fin fu scongiurata, / per
1-viii-172: né dubitava, quando da lui alcuna cosa gli era negata, con
desiato suolo, / il saluta da lunge in lieto grido, / e l'
quella gioia, / gioia celeste che da te mi viene! carducci, iii-25-210:
, xxvi-211: la... differenza da quelli che rigettano la verità per noia
le sere eran fatte di noia, perché da sola ginia non sapeva più decidersi
caratterizzato dall'assenza di occupazioni piacevoli o da uno stato di torpore. saba
, xv-475: la noia proviene o da debolissima coscienza della nostra esistenza, per
ci sentiamo capaci d'agire, o da coscienza eccessiva per cui vediamo di non
ma nondimeno il non potere essere soddisfatto da alcuna cosa terrena, né, per
di dolore. bianciardi, 4-72: da tutto questo, mi pare, vien fuori
avvenimento spiacevole, situazione pericolosa e difficile da risolvere; circostanza contraria, condizione avversa
è noia infinita la volta / che stacca da te una smarrita / sembianza come di
44): quella nostra beatrice udio da certe persone di te ragionando che la donna
ti nominai nel cammino de li sospiri ricevea da te alcuna noia. m. adriani
, 18-i-25: siccome il braccio che, da corpo vivo, / mezzo reciso,
sgradita; briga, seccatura. giacomo da lentini o rinaldo d'aquino, 401:
, 401: guiderdone aspetto avire / da voi, donna, cui servire / non
questa, ch'io dovessi / ricominciar da vecchia a far figlioli! / dovere
figlioli! / dovere a questa età tornar da capo / con le fasce, le
dell'amore non corrisposto. giacomo da lentini, 41: rimembrando, -bella,
d'amor ch'a tua gelosa noia / da un sorriso fedel risposto or sia.
ora te vedo de cotanta noglia / e da periglio estremo sì costretto / che quasi
e le minaccevoli noie dette a lui da telemaco. 10. ant.
certo a la gran troglia / pianto da achille tanto quanto questo, / né
, morire di noia', essere travagliato da una sensazione insopportabile di tedio e di
/ perché il mio mal non è male da biacca. pananti, i-119: perché
noia ch'egli è quello che è da me più amato. -disturbare;
per la strada appare un po'diversa da tutte le altre, e dà noia.
di tempo. savonarola, 7-ii-302: da prima, quando sentivo le ignominie,
desse noia il sole. -essere colpito da sensazioni dolorose, dolere (una parte
ch'egli un poltron e un uom da puoco sempre rimarrà. segneri, ii-125:
che. tt'è a noia, / da. tte lo dispoia. giamboni,
molestare, offendere, vessare. francesco da barberino, i-264: noia mi fa chi
ai mondar d'una pera / passa da terza infin ora di nona. cavalca,
suoi più domestichi, proposero che fosse da farne avveduto il conte, come che temessero
un povero frate è preso a noia da voi altri, o da uno di voi
preso a noia da voi altri, o da uno di voi altri, o vi dà
ti piaccia. vasari, 1-616: sollecitati da filippo più che 'l solito, per
i 'doveri degli uomini ', impostimi da mio padre, mi fecero venire a
. [è \ noja, deverb. da enojar 'annoiare '; cfr.
voce di area tose., deriv. da nói, con suff. peggior.
stava sempre nel retro e sorvegliava noialtri da un buco del muro. -in
selva, 5-19: noi altre povere donne da che siamo buone se non da lamentarci
donne da che siamo buone se non da lamentarci, senza saper pigliar un partito?
della terra. = comp. da nói e dal plur. di altro (
nell'espressione dare noiaménto). pace da certaldo, 47: la rocca dello capo
salva ognuno. = nome d'azione da noiare. noiante (part. pres
, 2-25: io non discerno virtù da resia / e chi de nogiarmi mai non
donne l'onore / mandar le fe'tutte da una mano; / in una
. appena puote un poco palpitare, né da qualunque minima offesa si può difendere
l'età di augusto. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
-colpire con armi, ferire. andrea da barberino, ii-185: la gente pure lo
detto anno tenendosi gravato / il bonifazio da due cardinali, / che nella sua
sempre il [cosimo] noiavano: da francia, dalla mirandola, da roma
noiavano: da francia, dalla mirandola, da roma, da terra e da mare
, dalla mirandola, da roma, da terra e da mare, gli venivano le
, da roma, da terra e da mare, gli venivano le insidie.
fanno che con sicurezza si possa navigare da gli uomini da bene, i quali
con sicurezza si possa navigare da gli uomini da bene, i quali fanno il fatto
: grave pareva quella milizia di lungi da casa e da dovere per terra e per
quella milizia di lungi da casa e da dovere per terra e per mare molte
ti noino le fantasie mie. fausto da longiano, iv-123: allora la carne non
-assol. baretti, 5-62: da più di quattro inglesi ho sentito pensare
noiasse tanta felicità, quale m'era stata da lui concessa, che il voler tu
lui concessa, che il voler tu da me partire. -addolorare, far
., i-m: le fatiche di queste da nessuno erano sollevate ed erano sì noiate
l'altra vedere non poteva. andrea da barberino, iii-155: non trovando abitazione
. i. frugoni, i-10-234: da per tutto dal caldo son noiato, /
regi erano anche noiati dal calore e da un gran polverio. carducci, ii-10-20
le navi che non avean luogo fermo da ripararsi. 10. danneggiare in
sé e ogni minima cagione di fuori da sé il noia, affìige e offende.
potrebe al tuo stato severo? fausto da longiano, iv-107: i miei antecessori
. provare fastidio e molestia. andrea da barberino, i-87: aiolfo gli diè della
contraria alle proprie aspettative che si protrae da gran tempo e non presenta alcun interesse
nebbia e il foco. -preso da avversione o antipatia per una persona (
, il ragazzotto ha un certo contegno da far sospettare ch'ei sia già quasi
buonarroti il giovane, 9-271: padrone stracco da diversi affari, / da più brighe
padrone stracco da diversi affari, / da più brighe noiato, ha 'l cuor di
infermiccio, con una massa di cose da fare, noiato, arrabbiato. ghislanzoni,
arrabbiato. ghislanzoni, 18-126: noiata da quel fastidio, umiliata da quella deformità
18-126: noiata da quel fastidio, umiliata da quella deformità uscita dalle sue viscere,
. botta, 6-i-405: incalzati instantemente da fronte da frazer che traeva colle minute
botta, 6-i-405: incalzati instantemente da fronte da frazer che traeva colle minute artiglierie e
colle minute artiglierie e noiati alle spalle da nesbit che impediva loro di ritornare ai
. 3. tormentato, afflitto da avversità naturali, da malattie o indisposizioni
tormentato, afflitto da avversità naturali, da malattie o indisposizioni. siri, i-70
che ho risoluto di andare in villa da un amico mio per tutto settembre.
, / e 'n poco d'or da fortuna noiata, / sì che 'n scoglio
noiatrice. = nome d'agente da noiare. noiévole, agg. (
stesse. = agg. verb. da noiare. nòlo, sm. ant
rappezzatura che il buco, si dice da noi. -sgradevolmente, in modo
nelle quali niosamente descrive come egli guarisse da una sua lunga infermità. carducci,
noiosità ai lettori. = deriv. da noioso. noióso (ant. noglióso
. leopardi, iii-343: ieri fui da cancellieri, il quale è un coglione
1-183: contro eugenia non aveva nulla da dire, perché era un angelo davvero,
delle volte lasciarmi baloccare tutta la notte da quel noioso di telegrafista, così sboc
vile. b. davanzali, 1-8: da credere è... che tiberio per
che sta lontano / e vedesi alungare / da cosa c'ama, vedesi noioso /
senso estetico. arrigo testa o giacomo da lentini, 4io: ben passa costumanza
: lunghe aringherie odo noiose. francesco da barberino, i-73: ancor è noiosa
non ci divenisser noiose, quelle non giudico da mutare. cariteo, 43: una
-spregevole. guinizeui, xxxv-11-480: arco da cielo te mandi angosciosa / saetta che
è ritrovata che gli omeri guasti / da gli ben temporali non han podere.
, 16-vii-129: non ho altro presentemente da dire in questa secca e noiosissima leggenda.
spirito noioso che ti caccia / si partila da l'anima invilita. dante, xli-6
noiosa. ariosto, 39-58: come chi da noioso e grave sonno, / ove
a me noioso dì. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
iii-178: io non mi posso difendere da l'indiscrezione e da l'importunità de