, xii-2-208: l'addotto esempio di dante da majano è mozzo di capo e di
'e 'dal 'son voci mozze da 'allo'e 'dallo'. salvini,
morti] voli ci sfiorano pur ora / da noi divisi appena e nel crivello /
di tempo). s. bernardino da siena, iv-23: abbiamo veduto, ne'
e dove in italia apennino è mozo da lo stretto. -avulso dal contesto
timore). cicognani, 3-56: da tanta ansia fu presa la signora annina
, espresso in modo frammentario, intercalato da interruzioni frequenti (un discorso, una
a fatica gli rispose, / interrotta da fervidi singhiozzi, / che dai coralli e
fervidi singhiozzi, / che dai coralli e da le preziose / perle uscir fanno i
di candia un fiasco pieno / trovò da por con quel succo malvagio, / e
era convenuta per vedere et un dellegiare da fare ridere un saxo. ariosto,
signor, - (se fosse ben mozzo da spuola) / dirò -fate, per
smontò e diede al mozzo il cavallo da ricondurre a casa. serao, i-343:
mozzo', calunnie o critiche malevole provenienti da persone vili e spregevoli. s.
vili e spregevoli. s. bernardino da siena, i-382: se per paura de'
parte dell'equipaggio di tutti i bastimenti da guerra e sono soggetti alla disciplina navale
la ciurma, ed erano essi stessi gente da remo, buonevoglie o forzati di confidenza
'simile a mosto; nuovo, giovane', da musteùm 'mosto '.
l. 148 io d. contadi da paolo antonio finoto, padrone del bucintoro
diametro, mozzo e pale sono ricavati da un unico blocco metallico).
pareva la macchina de li denti rotti da sgranocchià er torrone. -mozzo della
quale si incastra il manico della campana e da cui si dipartono i bilichi per sospenderla
delle scale a vortice, trasudava infetto che da studio a studio scendeva a grumare le
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 36: nel mozzo sta
traversa orizzontale fissata ai cosciali del torchio da stampa. arneudo [s. v
per via de'mozzoli della terra, da dove si avvedono che nascer vogliono i
vogliono i detti prugnuoli... da tali mozzoli poi, per esser sparsi
di callo dirotto. = deriv. da mòzzo3. mozzóne1, sm.
2. disus. estremità della frusta costituita da più funicelle di seta annodate o avvolte
mozzoni, voi? = deriv. da mózzo1] cfr. mozzicone.
pascolavano. = calco spagnolo (da mozo: cfr. mózzo2) di una
mozzorecchi. monti, i-362: filippani da vero mozzorecchi© romanesco per guadagnar pochi paoli
chi. 3. locuz. da o di mozzorecchi (con valore aggettivale
con valore aggettivale): gretto, da poco; sofistico, cavilloso. metastasio
della lingua nostra, sono tutte sofisticherie da mozzorecchi. guerrazzi, 13-46: gli
sentirsi vinti si agguantavano a certi arzigogoli da mozzorecchi. = comp. dall'imp
e pedantesco, degno di un avvocato da strapazzo. alfieri, 12-34: udendo
/ a stralodarlo. = deriv. da mozzorecchi1. mozzorécchio1 (mozzorécchi),
e la coda. = comp. da mózzo1 e orecchio (v.);
= voce dotta, comp. da mwc [ico] e ammide (v
. = voce dotta, deriv. da muc [icd \, con suff.
mucca, sf. bovina lattifera da allevamento, per lo più di mantello
un punto dove il sole era coperto da un folto di larici e querce disposti
monaca badava la mucca. -mucca da latte: v. latte, n.
[s. v.]: 'da una mucca a una donna ci corre
mucche al pascolo; allevatore di bovine da latte. p. petrocchi
sm. ant. conduttore di animali da trasporto (cavalli, asini, muli,
terrasanta; vetturale, noleggiatore di animali da soma. -anche: accompagnatore o guida di
una carovana. r. da sanseverino, 73: venuti li mucari con
sancta. ramusio, ii-no: partendomi da quel luogo [aleppo]
= adattamento dell'ar. mukari, da kara 'noleggiare '; cfr.
feciono correre un ricco palio. marsilio da padova volgar., ii-xx-12: ciò è
le basette ragguardevoli. = deriv. da mucchio1. mucchìgnero, sm. bot
branche verdi si ritrova. guido da pisa, 1-348: quivi si feceno li
. mi manda un mucchio di stampe da rivedere. misasi, 190: sul canterano
e te le cambia in mucchi di biglietti da diecimila corone. buzzati, 6-259:
, i-112: due bruni / uccelli su da un mucchio / di canne ratti a
essendo assunta in cielo, è aspettata da cristo in atto di coronarla, mentre
qui solo, con un mucchio di cose da fare. manzini, 16-87: un
lamentava dentro un mucchio di carne sanguinolenta da cui parevano scomparsi gli occhi e la
guadagna o si spende o si mette da parte). comisso, v-200:
della miseria d'italia turbinato e spiritualizzato da una potenza vittoriosa. 6.
sofisma del mucchio', argomento logico addotto da eubulide di megara contro l'ammissione della
cassola, 8-123: ho un mucchio da fare, concluse con aria tronfia.
mucchi, in un mucchio: in modo da formare uno 6 più cumuli o,
i salvatichi arbori si piantino in corona da lontano a ridosso dei domestichi o sì vero
a tutta la marca interna dove, da poggio a poggio sugli scrimoli dei colli
pulci, iv-173: vientene un dì là da quel mucchierello / a piè del pero
= voce lomb., forse da mudò, con riferimento alla corporatura
su ghiaccio (e si dicono appunto da neve gli indumenti e gli attrezzi necessari
pianta del grano, che essa ricuopre, da un freddo più intenso e dannoso.
de'rossi lanceri. = denom. da neve, col suff. dei verbi frequent
nevegiato nella ciera. = deriv. da neve, col suff. del part.
più tenace. = deriv. da neve (non altrimenti attestato, ma nelle
molto subito. = nome d'azione da nevicare. nevicante (part. pres
. ant. nevoso. benvenuto da imola volgar., i-253: era allora
... cominciò a riguardare se da torno alcuno ricetto si vedesse. macinghi
le margherite / nevicare nei prati come da un sotterraneo cielo. 3
egli è morto, a cinquant'anni: da molti anni, come egli diceva facetamente
tersicori le cetre / spezzano e le pomone da le sporte / nevicano giacinti su le
nevico). = deriv. da nevo1 { neo1). nevicóso,
odio, ed i superbi manti, / da quel di che su nave a lunghi
creta i nevicosi monti. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
cespugli coperti di neve, sporgenti da un dirupo, al chiaro di luna.
1827 (122): cespugli nevicosi sporgenti da un dirupo, al chiarore della luna
del cielo nevicoso. = deriv. da nevicare, sul modello di nevoso.
neviera al piano. = deriv. da neve. nevigare, v. nevicare
sfilacciato dal vento. = denom. da nevischio. nevìschio (tose,
a poco. = deriv. da neve. nevischiolóso, agg. letter
veniva di terra. = deriv. da nevischio, sul modello di nevoso.
e persistente. = deriv. da nevischio. nevistia, nevistio e
; i nevi molli o molluscoidi (formati da accumulo di tessuto mesenchimale a struttura
-i). medie. carcinoma sviluppatosi da un preesistente neo pigmentario. = voce
. = voce dotta, comp. da nevo1 e carcinoma (v.).
. = voce dotta, comp. da nevo1 ed epitelioma (vj. nevogràfico
grafico. = deriv. da nevografo. nevògrafo, sm.
= voce dotta, comp. da neve e dal gr. ypàrpto '
= voce dotta, comp. da neve e dal gr. piérpov 'misura
un anno. = deriv. da nevoso. nevóso (dial.
carducci, iii-1-402: il nevoso / da li apuani geli urto de 'l turbo /
. = lat. nivosus (da nix nivis 'neve ').
sensitivo, che, accompagnati di solito da una lieve diminuzione della sensibilità, si
al solito e tormentato inoltre un po'da male d'occhi, poi da nevralgia
po'da male d'occhi, poi da nevralgia. tramater [s. v.
]: 'nevralgia ': dolore prodotto da perturbamento, da flogosi di un nervo
': dolore prodotto da perturbamento, da flogosi di un nervo. alcuni dietro
-per estens.: che è affetto da nevralgia, occasionalmente o abitualmente (una
saba, 1-30: non ho nulla da dire ai filosofi; né essi hanno
ai filosofi; né essi hanno nulla da dire a me. come li avvicino diventano
eh e. = deriv. da nevralgia. nevrasse (neurasse)
= voce dotta, deriv. da nevrasse, con suff. indicante processi
ripercussioni sulla funzionalità somatica, caratterizzato da un vasto quadro sintomatico che comprende disturbi
, irritabilità, insofferenza), accompagnati da manifestazioni anomale a carico della funzionalità organica
intraprendere qualsiasi attività fisica o intellettuale, da cui derivano sentimenti di sfiducia, di
psicodinamica dei disturbi psichici tale sindrome è da riferirsi sia a una forma di psicopatia
in una sua opera osserva che la nicotina da sé sola basta a produrre una specie
scontavano quelle mangiate di tartine con purghe da cavallo! 2. per estens
in modo esagerato, eccessivo, tale da raggiungere il patologico e l'ossessivo.
. -ci). patol. affetto da nevrastenia; che presenta una o più
è stato detto tante volte, anche da federico, sì, che ho un fondo
col ridestarlo di colpo. -tormentato da una sensibilità morbosa, dolorosamente acuta (
. croce, ii-1-62: si credono dominati da elevati sentimenti morali e sono invece nella
produzione mentale); determinato o alterato da tale sofferenza psichica (la personalità,
dieci. = deriv. da nevrastenia. nevrastenizzato, agg.
nevrastenizzati dalla solitudine. = deriv. da nevrastenia, col suff. del part.
la var. nevromacia è registr. da p. petrocchi. nevrilèmma e
polinevrite), che può essere provocata da traumi, da malattie infettive, da intossicazioni
che può essere provocata da traumi, da malattie infettive, da intossicazioni, dalla
da traumi, da malattie infettive, da intossicazioni, dalla gotta, dal diabete
, dalla gotta, dal diabete, da una gravidanza, dalla senilità, ecc
con riferimento a un'antica macchina bellica da getto). = voce dotta
= voce dotta, comp. da gr. veupov 'nervo, corda '
. disturbo della sensibilità tattile non accompagnata da alterazioni cutanee. = voce
neuroglìa). istol. tessuto costituito da elementi di origine ecto- dermica e mesenchimale
nevroglico, gliale. = deriv. da nevroglia. nevroglico (g -f /
dal gr. veopov 'nervo 'e da plastica (v.); è
realtà), originato in alcuni casi da fattori traumatici (nevrosi post-traumatica, da
da fattori traumatici (nevrosi post-traumatica, da indennizzo, da spavento), ma più
(nevrosi post-traumatica, da indennizzo, da spavento), ma più frequentemente da
da spavento), ma più frequentemente da una complessa e variabile combinazione di fattori
fattori ereditari e costituzionali predisponenti, è da riferirsi a cause di natura psichica ricollegabili
psichica ricollegabili alle strutture della personalità disturbate da conflitti a livello incoscio. -nevrosi da
da conflitti a livello incoscio. -nevrosi da transfert', nel trattamento psicoanalitico, processo
voglia dire. fucini, 1012: consigliato da medici famosi / per guarir la nevrosi
per guarir la nevrosi / dalla qual da tanti anni affetto egli era, /
deve riguardarsi come la cura della neurosi da cui ebbero origine, ma come
dolore altfui. = deriv. da nevrosi', cfr. fr. nèvrosique.
. m. -ci). afflitto da nevrosi. capuana, 15-157: ibsen
o che si compiace di apparire tormentato da angosce, dubbi, problemi esistenziali,
ripercussioni di dolore nevrotico, cosmico, da puri impulsi empirico-irrazionali. -che suscita
iii-25-231: credo che l'italia, avendo da mettersi in forze, ha tutt'altro
su i nervi. = deriv. da nevrosi; cfr. fr. nèvrotique.
ma approssimazione. = deriv. da nevrotico; cfr. fr. nèvrosisme.
di nevrosi. = denom. da nevrosi. nevrotizzato (part.
nevrosi. = nome d'azione da nevrotizzare. nevrotomìa, v.
gli involgeva. = deriv. da neve, col suff. dimin.
di area prevalentemente sett., comp. da [wo] w è vero o
[wo] w è vero o da ne è vero. newmanista [niumanìsta
delle teorie fisiche e matematiche formulate da isaac newton. -newtonianismo per le dame
corte di berlino. = deriv. da newtoniano. newtoniano [niutoniàno],
, le sue scoperte, le leggi da lui formulate; scoperto, formulato, teo
, formulato, teo rizzato da newton. -attrazione newtoniana: la forza
, 1-ix-109: oh il buon paese da cui, se ci è venuto un
cosi tra il neutoniano e il cartesiano da far per maraviglia stringer le labbra ed
= voce dotta, comp. da newton e metro (v.).
. = etimo incerto, forse da connettere con il lat. nexus
del nichel. = deriv. da ni [chel \ (v.)
laboratorio). = comp. da n, simbolo chimico dell'azoto, e
. = voce dotta, comp. da niacina e ammide (v.).
di lacca blu. = deriv. da niagara. niala [nyala)
africa sud-orientale, dimora in zone coperte da fitta vegetazione e in ambiente umido e
incolore tendente al giallognolo. = da una voce indigena della nuova caledonia; cfr
ad essa [una cornacchia] a far da cecisbei. 2. figur.
abbian a essere dotate [le figliuole] da quei nibbiacci che impaniano e si tuffano
indicare che qualcuno sta per lasciarsi prendere da allettamenti, da lusinghe o dalla speranza
sta per lasciarsi prendere da allettamenti, da lusinghe o dalla speranza di lucro, per
colore bruno fulvo, razziatore di animali da cortile, e il nibbio bruno o
di piccoli vertebrati. ruggerone da palermo, 166: ben ò veduto amanti
costole che dimagrano. 5. bernardino da siena, ii-202: l'aria ancora
in l'aer comparere / un nebbio da la fame ivi ridutto. / e così
nibbio comune e un uccello vile che da altri più deboli di lui suole essere
donne, come il nibbio i pulcini da un'aia deserta. carducci, iii-4-51
aia deserta. carducci, iii-4-51: da l'asinella gufi e nibbi stridono /
80: non guardate ch'e'vegna da stibbio, / ché non vedeste mai sì
, raguna i rosumi, / corbellon da cucina. / -gli serbo a te,
del mondo il più squisito, / da barattarlo a tempo della fiera, /
riferimento a concetti astratti personificati. antonio da ferrara, 83: plese è assai,
nibbio laniere: falcone laniere. cenne da la chitarra, vi-640 (10-3):
e chieppe con nibbi lanieri; / archi da lana bistorti e pesanti.
e somiglia molto la rondine, uccello da cui egli ha preso il nome, e
coda di nibbio: baluardo difensivo costituito da due muri che si uniscono formando un
uniscono formando un angolo acuto in modo da costringere lo schieramento nemico a dividersi;
76: le cannoniere della coda di nibbio da me ritrovata, che alcuni poi l'
per lasciarsi o si è lasciato prendere da allettamenti, da lusinghe, dalla speranza
si è lasciato prendere da allettamenti, da lusinghe, dalla speranza di lucro, per
, non fa altro canto né si sente da lui altra voce che un certo fischio
, mio '... e noi da questa sua voce, volendo esprimere che
per natura prepotente e sopraffattore. fausto da longiano, iv-270: molto male si possono
class, milvus', secondo alcuni deriverebbe da un lat. volg. * nilbus,
poi per metatesi a niblus, oppure da un dimin. nilbùlus passato a nilblus e
, che l'ideologia nazista aveva mutuato da alcuni elementi del ciclo dei nibelunghi)
greco ». = deriv. da nibelungo. nibelungo, sm.
e ancora oggetto di un particolare interesse da parte di poeti e di musicisti tedeschi
e poiché tale tesoro si favoleggia essere da ultimo venuto in possesso dei prìncipi burgundi
ormai pitturato di scuro nella seconda parte da lustro pelone nibelungo, con lingua patinosa
), plur. nibelunge, da nibelheim 'paese delle nebbie '(cfr
placente tra'sepimenti. così denominate da adanson ad onore di nicandro.
= voce spagn., da nicaragua, paese d'origine di tale
. nicaraguegno. = deriv. da nicaragua, città e repubblica centroamericana;
elafosio, un medico galenista e fagli far da zimbello con mettere in nicchera le sue
potestà. = voce espressiva, forse da collegare con nicchera1. nìccheri, sm
. -per estens.: i semi prodotti da tale pianta, di forma tondeggiante,
che vengono dalle indie e sono prodotti da un albero detto dai botanici 'guilandina bonduc-
vezzeggiativo a un bambino. = da collegare con niccherau2 (v.);
forma di semicilindro verticale chiuso in alto da un quarto di sfera e può avere
: il cui parametro inferiore è costituito da un muro circolare o ellittico. -nicchia
. erano altre statue. s. carlo da sezze, i-313: hanno sopra [
ei fece, a concorrenza di baccio da montelupo, un modello di san giovanni
, un modello di san giovanni evangelista da gettarsi in bronzo, per porlo in una
.. della statua nel lasciarsi muovere da mano interessata in prescriver rescritti, in
confacevol nella francia, ma pensare a sciogliersi da un tal impegno in roma, che
quanto agli studi e all'italia, che da lui si possono promettere miracoli. manzoni
uomo per sé volgarissimo trova una nicchia da rendere servigi insigni alla patria sua.
trovargli qualche nicchia a quell'uomo \ da collocarlo in uffizio speciale, che ci
: peccato ch'io non mi convertissi da giovinetto, e facessi parte della scuola
corso storico, di un periodo determinato, da un autore, da un'opera,
periodo determinato, da un autore, da un'opera, da una corrente di pensiero
un autore, da un'opera, da una corrente di pensiero, ecc.
in questi tre secoli essersi fatto e da gli uomini di varie nazioni tanto essersi
è opera d'uomo che alle teorie da lui esposte contro il libro del principe
a coprire la pisside, costretto a far da portiera ad una nicchiarèlla dove sta raccolta
smisurati colossi. = forse deverb. da nicchiare1 (in relazione col lat.
nidiculàre), o più probabilmente deriv. da nicchio *; cfr. fr.
cucinino. = comj}. da nicchia e cucina (v.).
di fiume. = deriv. da nicchio *. nicchiaiòlo, sm.
. = voce senese, deriv. da nicchio *. nicchiaménto, sm
di obbiezioni. = nome d'azione da nicchiare1. nicchiarne (part. pres
iii-1172: sonnecchia sempre con la faccia da marmocchio nicchiante che si stempera per un
partic. riferimento ai lamenti fievoli emessi da una donna colta dalle doglie del parto
sentirà il governo potrebbe convertirglisi in croce da trovarcisi un bel dì confitto sopra,
e affannoso (con riferimento ai cani da seguito ai quali si affievolisce la voce
preti nicchiano a incoronarlo, ei s'incorona da sé; poi fatta pace col sultano
w. [postille], 5910) da un lat. volg. * nidiculàre '
di una voce di origine onomatopeica, da * ni ni come espressione di dolore
nicchiati i misfatti, resta un nodo da sciorre: quei misfatti che pigliano insieme
del marito, che invece conosceva più da vicino il mondo e la maniera di
la parola. = denom. da nicchia. nicchiàrico, sm.
= voce di area merid., da connettersi probabilmente con nicchia1 per la destinazione
spegnerla potrai. = deriv. da nicchiare1. nicchiata2, sf.
grandi finestre. = deriv. da nicchia, sul modello di navata, ecc
numero degli dei. = deriv. da nicchio1. nicchiato2 (part. pass
contiene in sé! = deriv. da nicchio'. nicchil, v. nichilo1
uomo rispetto a dio. bianco da siena, no: che di sua nicchilanza
al beato sentore. = deriv. da nicchil, sul modello dei termini di origine
donzella non con uman volto, / da zefiri lascivi spinta a proda, / gir
monile. vincenzo maria di s. caterina da siena, 143: la lamina,
coltello a scrocco, mal rubato, da forzare i nicchi. moretti, 4-58:
non valea un nicchio. s. bernardino da siena, iv-178: vuoisi la sua
con marco di piombo, nel quale da uno lato sia li scacchi e da l'
quale da uno lato sia li scacchi e da l'autro 10 nicchio. v.
il resto con questo ordine, e da vantaggio aggiungendovi quattro nicchi, un per
uso di rinfrescatoio. 3. cappello da prete a tre punte, tricorno.
porta. caro, 12-i-106: dentro da questo nicchio è posto un pilo antico,
cornice abbraccia in alto, / imaginata da scarpello egregio / chiudan lunati nicchi in
di perenne avorio, / che prenderian da te felici auguri / i supplici talor nasi
: anteriore al decameron... da dioneo ricordata con altre canzoni, delle
l'oda di v. e., da me letta con tutta applicazion d'animo
diaspri] in certi nicchioni argentati, da altri sedici minori diaspri tramezzati erano.
= voce region., comp. da nicchio1 e re (v.).
medesimo effetto. = deriv. da nicchioi. niccia, v.
voce di area tose., deriv. da nicciòla, var. tose, di
= voce dotta, deriv. da niccoló1. niccolite, sf.
e in partic. germanica di * uomo da poco ', per indicare lo scarso
del ii sec. a. c. da eumene ii. = voce dotta
gr. nix7j? 6pta, deriv. da vixypòpo ^ 'ni- ceforio '.
aal gr. vixirpópo ^, comp. da vixt) * vitto
. voar ^ ópoc;, comp. da vbo) * vittoria 'e dal
la chiesa prima del concilio niceno. da questo concilio se ne compose un altro
se ne compose un altro, che da poi dal concilio costantinopolitano fu ridotto in
odierna città francese di nice, e da cui in seguito derivò anche il nome della
= voce dotta, comp. da nic [otinico], [dvfit [
nelle niceterie. = deriv. da niceterie. nicetèrie, sf.
dare la mitica vittoria riportata da atena su posidone per la scelta
ad onore di minerva per la vittoria da lei su nettuno riportata quando ebbe ad
. [lepbc] vtxyj-ctjpia, deriv. da vixtjtwp 'vincitore '. nichel
(anche se usato dai cinesi fin da tempi antichissimi sotto forma di lega con
gorghi di ferro e nichel che colavano giù da ogni crepa verso il centro del globo
pazzo, un bel malinconico in abito da sera, presso i canori ebani e
dal ted. kupfernickel, comp. da kupfer 'rame'e nickel 'ge- nietto
a un metallo. = denom. da nichel. nichelato (part. pass
procedimento della nichelatura; rivestito, ricoperto da un leggero strato di nichel, lucido e
con una automatica nichelatissima e due baffetti da escamillo. 3. figur. che
galvanostegista. = nome d'agente da nichelare. nichelatura, sf.
aveva sotto le mani un sapore diverso da tutti gli altri metalli che toccavo nel corso
ovunque. — nome d'azione da nichelare. nichelcarboriile, sm. chim
nella preparazione del nichel allo stato puro da materiali contenenti altri metalli. =
= voce dotta, comp. da nichel e carbonile2 (v.).
= voce dotta, comp. da nichel e cromo (v.).
. = voce dotta, comp. da nichel e dimetilgliossima (comp.
= voce dotta, deriv. da nichel. nichelifero (disus.
= voce dotta, comp. da nichel e dal tema del lat. ferre
zinco; hanno buona resistenza alla corrosione da parte degli agenti atmosferici e dell'acqua
. = voce dotta, deriv. da nichel; è registr. dal d.
-ho fatto ricamare la berretta / da mia figlia teresa a gelsomini...
= voce dotta, deriv. da nichel. nichellare, v.
. = voce dotta, comp. da nichel e magnetite (v.);
. = voce dotta, deriv. da nichel. nicheltetracarbonile, sm. chim
= voce dotta, comp. da nichel, tetra- (gr. rc-rphe,
ad predominare italia. = da annichilare (v.), per aferesi
toccato. = deriv. da nichilare. nichilifero, v.
-disus. qualsiasi posizione filosofica che discende da una proposizione che nega, anche come
usato la prima volta in questa accezione da i. s. turgenev nel romanzo '
dalla mancanza di una linea precisa e da scetticismo o disinteresse nei confronti di ogni
autocrazia e di terrorismo contro i nihilisti da pareggiare le tirannidi asiatiche od africane.
divina poesia! è l'inferno cantato da un angelo. ferd. martini, 1-i-393
fare, dunque nulla e andiamocene anche da massaua. soffici, v-1-525: codesto
denota totale sfiducia nei valori riconosciuti comunemente da un sistema sociale o in un periodo
cosa quand'è fatta, è buona da ricordarsene. = dal ted.
ascetici o buddistici. = deriv. da nichilista. nichilità (nichilitade,
di riveren- zia, lo quale procede da profonda umilitade, in quanto l'uomo
è eziandio in paradiso. s. bernardino da siena, i-174: ebbono [li
annnullarsi dell'anima in dio. bianco da siena, 36: sono annegato nella infinitade
fai clarito. = deriv. da nichilo1. nichillazióne, sf. ant
in dio. s. bernardino da siena, ii-278: può venire [l'
l'esempro. = nome d'azione da * nichillare, var. non attestata di
niente, nessuna cosa. bianco da siena, 56: nicchil dello 'nfinito /
/ conosce el mio vedere. bartolomeo da s. angelo, vii-345 (1-6)
in nichilo e diventa rio, partendosi da te, vero bene. s. maria
a confronto con dio. bianco da siena, 94: cognoscendo te ipsa /
dio. iacopone, 92-19: mozzato da lui tutto, / e nulla perde e
bianco e de nero e d'altro, da la prima creazione auna e mesta
china. = voce dotta, da * nichinina per aplologia, forse con
lingua parlata nelle isole nicobare. = da nicobare, nome dell'arcipelago di 19 isole
opinioni dominanti. = deriv. da nicodemo; voce registr. dal d.
. nicolaita. = deriv. da nicolaismo; voce registr. dal d.
verso la fine del i secolo, caratterizzata da una spiccata tendenza al libertinaggio (e
abiuto in odio. 5. bernardino da siena, 608: terzo intelletto è
idoli. si tiene che 'l nome venga da nico- lao diacono... e
e nicolaitiche. = deriv. da nicolaita. nicolaito, v.
le palme cariote a nicolao peripatetico amatissimo da augusto, al quale ne mandava a
, dal gr. vcxuojxavteta, comp. da véxix; 'morto 'e ^
. = voce dotta, comp. da nicot [inicd \ e ammide (v
nel tabacco. = deriv. da nicotina. nicoteriano (nicoterino),
.); fautore della politica propugnata da nicotera. - anche sostant.
acido nicotinico. = deriv. da nicotinico, con epentesi. nicotimina,
della nicotina. = deriv. da nicotinico. nicotina, sf. chim
il dottor beard] che la nicotina da sé sola basta a produrre una specie
= voce dotta, comp. da nicotin [à \ e ammide (v
di nicotina. = deriv. da nicotina, col suff. dei part.
. -nicotinato di natile', quello costituito da cristalli incolori, scarsamente solubili in acqua
papaverina e dall'acido nicotinico, costituito da cristalli incolori, solubili in acqua, dotati
= voce dotta, deriv. da nicotin [ico], con suff.
= voce dotta, deriv. da nicotina, con suff. che indica
. = voce dotta, deriv. da nicotin [icò \, con suff.
, sm. medie. intossicazione cronica da nicotina. -anche, con uso improprio:
: tabagismo. = deriv. da nicotina. nicotinizzare, tr. (
zarsi. = denom. da nicotina, col suff. dei verbi frequent
. = voce dotta, comp. da nicotina e litico! 1 (v.
= voce dotta, comp. da nicotin [icó] e urico (v
, dotato di proprietà insetticide, costituito da un liquido oleoso. =
liquido oleoso. = deriv. da nicotina. nicotoìna, sf.
= voce dotta, deriv. da nicotina con cambiamento di suff. (
. = voce dotta, deriv. da nicotina]. nicoziana (necoziana
utilizzano le foglie per ottenere rispettivamente tabacco da fumo e da fiuto. soderini
per ottenere rispettivamente tabacco da fumo e da fiuto. soderini, ii-222:
39-i-6: quell'erba che, perché da un giovanni nicot a tempo degli avoli
'della regina 'vien detta, da alcuni 'giusquiamo del perù ',
e dagli spagnuoli, che nella nuova spagna da loro conquistata la ritrovarono, * petun
aromatica contenuta nelle foglie del tabacco, da cui si ottiene per distillazione.
'o 'canfora del tabacco 'da kermstaedt una produzione di questa pianta che
'nicotina \ = deriv. da nicoziana. nicozianino, sm. chim
. -voce dotta, deriv. da nicoziana. nictafonìa, sf. medie
gr. vùf vuxxòr * notte 'e da afonia (v.).
dicotili, dell'ordine centrosperme, caratterizzata da foglie opposte e da fiori generalmente ermafroditi
centrosperme, caratterizzata da foglie opposte e da fiori generalmente ermafroditi e apoclamidi, diffusa
. vói; vux-ròs 'notte 'e da atbuminuria (v.).
. vói vuxtòc; * notte 'e da algia jv.). nictàlio
giove... di nominarti niseo da nisa grotta, anio dalla aonia, tionte
nisa grotta, anio dalla aonia, tionte da tigone, nictalio per esser culto e
gregarie, notturne e insettivore, caratterizzate da dimensioni notevoli, orecchie larghe e corte
-g) 7toc;, comp. da vùl; vuxxóc; 'notte', àx [
tipi: la nictalopia patologica, caratterizzata da visione notturna relativamente migliore di quella diurna
notturne (e può essere congenita, causata da avitaminosi o sintomo di gravi lesioni retiniche
gr. vói vjxttc 'notte 'e da nastia (v.).
dell'illuminazione). -deriv. da nictinastia. nictipitèco, v. nittipiteco
bot. nictinàstico. = deriv. da nictitropismo; cfr. ingl. nyetitropie (
dal gr. vùl; vuxtùi; e da tropismo (v.);
vùl; vuxtùc; 'notte 'e da grafìa ^ (v.).
, dei ciechi (ed è costituito da un telaio dotato di un regolo e
genere di mammiferi roditori cricetini rappresentato da una sola specie (jnyctomys sumichrasti)
) di abitudini arbo- ricole, caratterizzata da una lunga coda con un ciuffo terminale
tristizia una nidaia. = deriv. da nido. nidamentale, agg.
. nidamentale. = deriv. da nidamento. nidaménto, sm.
massa, gruppo di uova deposto da molluschi, da cefalopodi, da vermi,
di uova deposto da molluschi, da cefalopodi, da vermi, ecc
deposto da molluschi, da cefalopodi, da vermi, ecc. e tenuto
, ecc. e tenuto unito da una sostanza gelatinosa secreta dalle ghiandole
lei molto nidava amore. = da annidare (v.), per aferesi
agg. region. nidiace. sforzino da carcano, 2-49: li sparvieri, sì
voce di area ven., deriv. da nido. nidata, v. nidiata
dell'uovo fecondato. -deriv. da nido, col suff. dei nomi d'
e piglia er sicurtade. folgore da san gimignano, xxxv-n-414: ianvi
ucce'volanti, / che fosser buoni da snidare e prendere. crcscenzi volgar
differenti: e questi son posti loro da i tempi ne'quali ei son presi e
tempi ne'quali ei son presi e conci da loro. per ciò che quegli che
per ciò che quegli che son cavati da loro del nidio son chiamati * nidiaci
nidiaci '; e quegli che son presi da loro fuori del nidio, quando ei
, quando ei son grandicegli, son chiamati da loro 'reminghi '; e quei
reminghi '; e quei che son presi da loro da poi ch'eglino hanno mudato
; e quei che son presi da loro da poi ch'eglino hanno mudato e gittato
e gittato le prime penne son chiamati da loro 'grifagni '. soderini, iv-373:
campagna? s. ferrari, 391: da le valli / movendo al nido che
e troppo bella, / ché lontan da i romori e in santa pace, /
questa straordinaria vitalità nidiace, confermata poi da un camminare spedito a soli otto mesi
vigile all'opra / nidace. = da un lat. * nidax -àcis, per
quando son nidiacee. = deriv. da nidiace. nidiàndolo (nidiàndoro, nidiàngolo
voce di area tose., deriv. da nidio; le var. nidiandoro e
voce di area pist., denom. da nidio. nidiata [nidata),
sf. l'insieme degli uccelli nati da una sola covata (per lo più con
, 34 (589): guardando da quella parte, vide poco lontano, a
. insieme di persone per lo più legate da affinità sociali o ai generazione o da
da affinità sociali o ai generazione o da caratteristiche, da ideali, da interessi
o ai generazione o da caratteristiche, da ideali, da interessi comuni, riunite a
o da caratteristiche, da ideali, da interessi comuni, riunite a formare un
tavolino una nidiata di poeti che varrebbero da disgradarne, in numero almeno, tutti
del covare le uova. francesco da barberino, 224: la natura ha dato
bambine. = deriv. da nidio. nidiato, agg.
d'albero. = deriv. da nidio. nidìcolo, agg.
= voce dotta, comp. da nido e dal tema del lat. colère
la torre..., e da catuna delle quattro faccie si faccia una
avevano fatte ancor le penne, furono da una subita incursione di avoltoi straziati e
dotta, lat. nidificare, comp. da nidus e dal tema di tacére '
francesca] per la maggiore affezione si partirono da quelle anime che con loro erano nidificate
uccello). = nome d'agente da nidificare. nidificazióne » sf. costruzione
cova. = nome d'azione da nidificare. nidifìcio, sm. letter
. = voce dotta, comp. da nido e -forme (lat. -formis,
nido e -forme (lat. -formis, da fórma 'forma '), sul
. = voce dotta, comp. da nido e dal tema del lat. fugére
dispositivo artificiale, per lo più costituito da un tronchetto di legno scavato, che
bartoli, 1-79: le rondini ammaestrate da la natura, quando fanno i
non sai che quando il nido face / da lui [dallo spino] prende
nuvole e ogni paio il suo nido da sé. questi son trasparenti, di color
. redi, 16-iii-95: non è da farsi le meraviglie se tra i calcinacci
lungo la strada stimolate all'ira / da procaci fanciulli. tarchetti, 6-1- 636
ed al tenace scavare di nidi nuziali da parte, dei tarli nei vecchi mobili
, indi in gran parte / è da monti occupato e da boscaglie, / nidi
gran parte / è da monti occupato e da boscaglie, / nidi di fere e
tornasi di lampedusa, 312: benedicò, da quaranta- cinque anni morto, da quarantacinque
, da quaranta- cinque anni morto, da quarantacinque anni imbalsamato, nido di ragnatele
ancor del mio nativo nido / udir farà da calpe agli indi il grido. del
nome / sparso, per aver tu da stuolo infido / difeso et empio il
l'alme ode, ritorna celeste, / da peso terreno troppo gravata pria: /
al quale covano gli uccelli. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
isolato, situato in un luogo difficile da raggiungere, in partic. arroccato fra
. e delle cose alcune erano nuove da capo a fondo; altre molte rifabbricate.
fiorenzo, con animo di cacciar gl'inglesi da quel loro ultimo nido di mortella.
nel nido di vipere che avvelenavan roma da tanti secoli, era caduto il fulmine e
dà lui stesso l'esempio; incoraggiato da monsignor charrière, il vescovo ai losanna e
bisognò che tucto di fussi cavalcata e rubata da exerciti amici et inimici. pelliòari,
restituirsi alla classe de'vegetabili e levarsi da quella degli animali, de'quali sono
che si verifichi un avvenimento. francesco da barberino, ii-191: non ti dormir a
di nido, del nido: scalzarlo da una posizione preminente, superarlo in valore
aguila bella nera pellegrina / ch'ogi da me pasciuta e non tornò, / col
, 1-181: peluria appunto di uccellini da nido. -che è tale dalla
la vicinanza dei corpi il calore sottratto da uno stato d'animo agghiacciante, e proteggersi
quivi faranno nidio e questa fia vettoria da fare tutti gli altri temere. dante
nidicduòlo. praga, 3-168: tacea da quattro aprili il nidicciuolo / dove,
carne arrostita, dal grasso bruciato, da cibi guasti, da uova fradice.
grasso bruciato, da cibi guasti, da uova fradice. -in senso generico:
? ah no! voi siete tanto perversi da aggiungere al reo scritto un tocchetto di
assidui di odore corrotto e nidoroso e da sapore acidissimo, onde la sua bocca con
= voce dotta, deriv. da nidulare, sul modello di errabondo,
abiecto or grato, /... da le compagne desolate e meste, /
nido, nidificare ', denom. da nidulus, dimin. di nidus 'nido
che comprende la famiglia nidulariacee, caratterizzato da corpi fruttiferi epigei dotati di peridio coriaceo
di piante della famiglia bromaliacee, caratterizzate da fiori globosi violetti, bianchi o blu
, sf. farmac. antibiotico ottenuto da un fungo della famiglia aspergillacee (aspergillus
= voce di area lucch., da accostare al laziale neccio 'magro '
, 3-149: tutte le cose oneste vengono da buona e da propia volontà. se
le cose oneste vengono da buona e da propia volontà. se tu v'aggiungi pigrezza
niego di così fatta domanda, per levarseli da gli orecchi, disse un giorno.
sempre sul niego. = deverb. da negare. niègo2, sm. (
, ii-47: ella teneva nella coscia dritta da la banda di fuora quasi nel mezo
a foggia di uno scarpelletto, augnato da un angolo all'altro per isbieco. esso
puerili moine. = denom. da niello. niellato (part.
pènzoli d'oro niellato, cascante sul petto da una catenella, con custodia per ritrattino
. 2. figur. variegato da linee di colore diverso che sembrano formare
tale tecnica. lanzi, i-62: da questi valentuomini era informata la gioventù al
d'impotenti. = nome d'agente da niellare. niellatura, sf.
metallica. = nome d'azione da niellare. niellista, sm. e
materia plastica. = deriv. da niello. nièllo (ant.
miscela polverizzata di colore scuro in modo da colmare i solchi e da far risaltare il
in modo da colmare i solchi e da far risaltare il disegno; viene riscaldata
per uno fornimento d'a- riento bianco da cintola con traforo e niello a 8 cignitoi
stampe in rame. primo scopritore (benché da lungi) di tale invenzione fu tommaseo
tanto come cronaca, ma ben più da un punto di vista psicologico ed estetico
e successivamente nel quattrocento e nel cinquecento da grandi artisti toscani, per cadere in
incomparabili. 3. lega metallica composta da rame, argento, piombo, zolfo
; di poi si piglia un coreggioletto da orefice, il quale sia capace a
che i reali di francia, discendenti da costantino, avevano fin dalla nascita sulla
, guglielmo d'oringa). andrea da barberino, iii-144: quello segno fu poi
, ii-146: francesco francia bolognese attese da principio all'arte dell'orefice e vi fece
che sanza loro sarebbe neente. francesco da barberino, ii-319: se tu dài mangiar
genovesi, 1-16: io il dico da vero e si che niente tengo per più
ogni cella, / non vi trovava da mangiar niente, / e di sua impresa
altri vaghi sedimenti anonimi apparentemente non toccati da ge nerazioni, ma sodio
rassicurante al discorso. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
là, non mica per essere stato tradotto da me, che sono poco più che
vostre porte vi posi cristo, perché da lui con poco più di niente vi
per affermare che le idee hanno origine da percezioni sensoriali. delfico, i-58
nel senso » è inteso assai male da quelli che s'avvisano che con quella sentenza
aliquid ', come dire 'ècci niente da mangiare? '. galileo, 4-2-594
alla creazione del mondo). uguccione da lodi, xxxv-1-601: pare del ciel alti-
è sanza principio; ed il principio da niuno dipende, se non da sé medesimo
principio da niuno dipende, se non da sé medesimo. leonardo, 2-607:
pongo prima il niente, perché, da cristiano parlando, prima che dio cominciasse
ripieno d'aria. campanella, i-io: da lui, dio per lui e 'n
coi greci già tardi, già aggravati da molti secoli di mitologia) il niente
associano nella tenebra del niente; provenendo da incommensurabili distanze, avendo turbinato per milioni
sua tinta [della luce] trapassa da questa sorta di verde-cantina, che io guardo
remase fai tornar en presente. giacomo da lentini, 4: zo ch'eo dico
: se natura o arte fé pasture / da pigliare occhi, per aver la mente
rima. s. caterina da siena, i-95: non sarà veruno che
vago; ma questo niente è assorbito da spessi pericoli di rovinare e per fulmini
frivoli e meschini, / e come presi da pomposi nienti / gli uomin già vecchi
d'affetto l'anima è commossa ed intenerita da mille rimembranze, da certi minimi nienti
commossa ed intenerita da mille rimembranze, da certi minimi nienti, che non hanno
è la umilità e vuole iddio questo da noi che cognosciamo che siamo niente e
in noi ogni cosa. s. carlo da sezze, iii-570: è proprio delli
rendo affatto indegno di questi doni così da restarne amaramente sconsolato fino che mi riesce
per indicare mancanza assoluta, talora rafforzato da un'altra negazione). pucciandone
che le manifatture di seta hanno avuto da cinquant'anni in qua in questa capitale
paura: avrà trovato qualche altro maurizio da consolare, non c'è dubbio. pascoli
[amore] -innamorato, / che da lei nente amato -son. abbracciavacca,
relazione con un'altra negazione. giacomo da lentini, 36: però se m'amate
carama, neiente non mi movo. betto da pisa, 339: son sì splendienti
scarsa, pressoché nulla. francesco da barberino, i-141: neente o poco /
nullo amor risembra. inghilfredi, 375: da lei neente vogliomi celare. chiaro davanzati
in relazione con una prop. introdotta da che). galileo, 8-xv-210:
muro né sasso niente niente celebre, salvo da
per la gran mea 'niquitanza. francesco da barberino, 16: ci à figliuole
le cose create che, sì come da dio hanno l'essere, così da lui
da dio hanno l'essere, così da lui hanno ogni altro bene, e
questo studio di rettorica fue abandonato quasi da tutti loro e perciò tornò a neente.
cotal valente ', / benché sia da niente. boccaccio, dee.,
molti... a comparazion di voi da niente sono. berni, 82:
. berni, 82: son proprio cose da dapochi, / uomini da niente,
proprio cose da dapochi, / uomini da niente, uomini schiocchi. g. correr
di francia è sempre stato tenuto vile, da poco e quasi da niente nelle cose
tenuto vile, da poco e quasi da niente nelle cose dell'armi. gelsi,
114: in casa tengo una serva da niente, / come chi per far mal
volete ascoltare il parere di un uomo da niente... fate di persuaderlo voi
bocchelli, 1-iii-192: nessuno è così da niente che un giorno o l'altro non
10-64: obedienza..., se da sé non ha nulla, è cosa
sé non ha nulla, è cosa da neente. segneri, ii-13: cortesie minime
, ii-13: cortesie minime, serviziucci da niente, non si posson oggi da veruno
da niente, non si posson oggi da veruno ricevere, senza prima macchiarsi il
ho rabbia di non aver ottenuta una cosa da niente, vale dire la tratta.
esami me ne rimane ancora uno, da niente, il cui giorno non è stato
romoli, 154: i tordi son da niente se non son grossi e freschi
una piccola radura, davanti una baracchetta da niente, con le pareti di mattoni
valore, di importanza. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar.
che uscì d'uno monte sanza essere da mani tagliata e accostossi alla imagine e
espressiva. algarotti, 1-iv-84: né da simile tassa vanno esenti i primari ingegni
tutto per ridurmi a niente. -niente da fare: v. fare1, n.
disporre di se stesso. giacomo da lentini, 46: son sotto altrui segnoria
modo, assolutamente no. giacomo da lentini o guido delle colonne, 403:
e di più le mie condizioni private da qualche anno in qua, non desidero per
la ricchezza aveva tenuti chiusi. iacopo da cessole volgar., 1-114: venne poi
sintatticamente improbabile pare quella, deriv. da ne inde, suggerita dafì'ascoli in
v. e. i., da nec éntem 'neanche un essere, nemmeno
fr. ant. nient, neient, da a. j. greimas in
ancien frangais, paris, 1969, da. * ne gentem, di origine popol
farebbe diventare. = comp. da niente, di1 e buono! 1 (
l. priuli, lii-4-409: lascerò da parte la considerazione di molte cose, se
le ale. = comp. da niente, di1 e manco3 (v.
, a pigliarne grieve martirio. ca'da mosto, 1-98: nientodimeno el giera
xiii-2-102: in quell'assunto, e da me, forse alcune poche parole vanissime
carducci, iii-9-282: la dama eletta da sordello era nientedimeno che beatrice, la
annunzio, vii-260: al comando sono ricevuto da un vecchietto modesto e zoppicante che è
faceva sportelle. = comp. da niente, di1 e meno (v.
accompagnerebbesi signore solo. = comp. da niente e fare1 (v.),
ii-230: sebbene io non abbia che da pochi mesi incominciata la mia carriera letteraria
fa danno altrui. = comp. da niente e manco3 (v.).
poterla attualmente abbracciare in cotesta sua nientemeno da lei meritata consolazione di quello che sia
'1 guarisce delle sue malattie. francesco da barberino, ii-46: poniam ch'onestà nel
e 'l brigata. = comp. da niente e meno (v.).
, addirittura. = comp. da niente, po'po'(var. tronca
confronto all'eterna. = deriv. da niente. nientifìcare, tr. (
oppure la totalità dell'essere in modo da affermare la precarietà dell'esistenza umana.
. = voce dotta, comp. da niente e dal tema dei composti del
; annullamento. = nome d'azione da nientifìcare, sul modello del fr.
lo pagassero. = deriv. da niente. nientità, sf.
ricchezze d'essere. = deriv. da niente, sul modello di entità.
incarnata dal mito del superuomo, sciolto da ogni vincolo e legame con le convenzioni
, del nietzschianesimo. = deriv. da nietzschiano, col suff. -esimo (o
, della sua opera, delle teorie da lui enunciate (v. nietzschianesimo).
. vi ha ben poca parte, nietzschano da strapazzo. = dal nome di f
thovez, 1-60: il nietzschismo belluino da una parte e lo scetticismo raffinato dall'
potesse riapparire, trionfante, fiancheggiato da schopenhauer e da nietzsche, e circondato
trionfante, fiancheggiato da schopenhauer e da nietzsche, e circondato da tutto il
schopenhauer e da nietzsche, e circondato da tutto il nicceismo che intanto aveva saturato il
l'orecchia. = deriv. da nevo1, col suff. dimin.
. = voce dotta, comp. da nife e sima (v.).
dài buona niffata. = deriv. da niffo, sul modello di ceffata, musata
la dà per voce poco usata; da noi i contadini si può dire che non
quasi fatto a modo d'un corno da sonare. varchi, 3-66: il
il nostro musare... viene da muso, cioè viso o volto, che
, nell'opuscolo delle zanzare, il dottore da sangallo. govoni, 514: vedo
: quel maneggio fatto per la precauzione da georgiani e circassi in terra turca, propagato
circassi in terra turca, propagato poi da una lady protestante, faceva un po'torcere
quel napoleonotto. = deriv. da niffo, con suff. dimin. ed
= voce lucch., deriv. da nifo, var. di niffo.
, coltivata per la produzione dei semi da cui si estrae l'olio di nigella
di medicina volgare, 18: polvere da far pomi per tenere in mano ad
, ii-32: la nigella, chiamata da dioscoride git o vero melanzio, è
= voce dotta, lat. nigella, da nigellus, dimin. di niger '
di giugno. = deriv. da nigella, col suff. spreg. -astro
nigellato, agg. agric. colpito da funghi parassiti del genere uredo, che
. del fr. nielli, deriv. da nielle 'malattia dei cereali che riduce
. = voce dotta, deriv. da nigella, con suff. che indica
= voce pis., deriv. da nichieri (v.).
= voce umbra, deriv. da neglettare, con probabile accostamento a nighittoso
niger -gra -grum * nero 'e da anilina (v.).
niger -gra -grum 'nero 'e da capo * testa, origine '(v
niger -gra -grum * nero 'e da crinito (v.).
gioberti, 7-213: il desbrosse deduce da 'fatum 'il vocabolo portoghese *
africa centrale. = deriv. da nigrizia. nigro, v.
dal campione in esame con quella riflessa da uno specchio. = voce
, deriv. dal lat. nigrósus (da niger -gra -grum * nero '
': carbone. = deriv. da nigro, var. di negro.
. indica l'accoglimento di una richiesta da parte di una qualsiasi autorità competente e
quale chiamano nilo. -deriv. da nilo, fiume nelle cui ghiaie anticamente
sm. tipogr. carattere tipografico derivato da quello definito * egiziano ', con asta
. antropol. co stituito da popolazioni stanziate nelle regioni comprese tra il
. = voce dotta, comp. da nild ^ ticò \ e camita (v
. = voce dotta, comp. da nilotico] e congolese (v.)
. = voce dotta, comp. da n * 7o [/ tco] e
. archeol. ciascuno degli idrometri costituiti da un pozzo a parete graduata, talvolta
v-481: un pozzo in egitto, mentovato da eliodoro nell'etiopiche, dove si misurava
gr. neixo (xétptov, comp. da netxo.; 'nilo 'e
apportar seco una tanta inondazione fu fabricato da li re nella città di menai,
dotta, gr. netxo
nctxo ^ * nilo 'e da ctxottciov * strumento di osservazione ', da
da ctxottciov * strumento di osservazione ', da oxotréto 'osservo '. nilòti
cultura; che proviene o è prodotto da tali popolazioni. tommaseo [
caratteri fisici comuni al ramo negroide, da statura molto elevata, dolicocefalia spiccata,
molto differenti dai niloto-camiti 'sono descritti da driberg... i 'teuso '.
* che abita sul nilo 'e da camita (v.).
dal lat. ntl 'nulla 'e da potente (v, il.
frastaglio. = denom. da nimbo. nimbato (part. pass
), agg. letter. cinto da un'aureola, aureolato; soffuso di luce
, delle figure allegoriche, dei personaggi da onorare o venerare nelle rappresentazioni iconografiche;
: nimbo di turchino cupo, / trasparia da un finestrone, / di là da
da un finestrone, / di là da un aspro dirupo, / il ciel del
una nebbia azzurrognola e diafana appariva circonfusa da un nimbo di luce. angioletti,
ammirazione oppure di timore, di reverenza da cui viene circondata una persona o un'
l. gualdo, 100: sembravano circondati da quel nimbo luminoso con cui l'amore
: il nimbo leggendario di cui fin da alcune generazioni fa s'è incominciato a
la sua casa gli era apparsa circondata da un nimbo che non vi lasciava penetrare delle
9-87: i gabbiani che ci seguivano da più giorni facevano a poppa un nimbo alato
, tutta dipinta, con la testa circondata da un nimbo di lampadine.
. gozzano, i-244: la sala da pranzo che sogna nel meriggiar sonnolento /
con valore aggettivale): che funge da alone luminoso. soffici, v-5-19:
l'asedio. = deriv. da ninferno. nimica1 2, v
dee fra di loro seguir nemicizia. da ponte, 48: sotto questo pretesto
, lite. s. bernardino da siena, iii-362: per cagione della
cattolici oppressi o dall'odio pubblico o da nemicizie private. g. gozzi, i-16-202
nemicizie dei prìncipi non si ha mai da fidarsi. muratori, 7-ii-172: fu
non è mai nimicizia. = da inimicizia (v.), per aferesi
voce dotta, lat. nimietas -stis, da nimius 'eccessivo, soverchio '.
aig fedeli fu leticia nìmia, / da che l'ensegne reali propinque / meteno a
= voce dotta, lat. nimius, da nimis 'troppo '. nimiquo,
molte battaglie che pel viaggio vidi farsi da molti animali, là onde m'accorsi
per le nimistà che v'erano. da porto, 1-301: solamente l'ozio
, odi, antipatie. paolo da certaldo, 135: tutti i grandi disinori
nimistà di qualcuno: inimicarselo. felice da massa marittima, xliii-237: o sodomito,
enemistié o ennemistié), deriv. da un lat. volg. * inimicitas -stis
lat. volg. * inimicitas -stis (da inimicus 'nemico ') costruito sul
, relazione, vicenda provocata o alimentata da tale sentimento. latini, i-2057
abi per usanza / di ben guardar da esso. intelligenza, in: il mondo
si trova a nimistanza più. rinaldino da montalbano, 921: che maladette sieno
fra animali). s. bernardino da siena, iv-17: comunemente le corde
ma tanto lontana che non fu avvistata da nimo. ungaretti, xi-144: qui dicono
minori, espressione del numinoso suscitato da aspetti intensamente suggestivi della natura e della
ninfa più famosa di sicilia, / e da lei ebbe nome lo stagno. pavese
poi... convengono le camisce da donna, lavorate e varie, ma con
. guarini, 269: usciranno da cinque piante, disposte con intervalli convenienti
castiglione, 549: né pur ancor merce da te s'impetra, / ninfa crudel
di quante forme / trassele il bruno pescator da l'onda! monti, x-3-40:
intellettuale, pratica di un uomo aessa legato da sentimenti di amore, di amicizia,
umili (ed è per lo più seguito da unaspecificazione). c. gozzi,
, comperando alcuni mobili logori e sdruciti da quella ninfa di cocito per quel prezzo
finestra. faldella, iii-56: quella ninfa da fornello strizzò l'occhio e con una
l'occhio e con una ondulatura del capo da destra a sinistra chiamò fuori il padrone
ninfa, comportarsi in modo svenevole, da vagheggino). g. f.
terrestre artemide, abitante nelle selve circondata da un corteggio di ninfe).
]: in tale stato se gli da il nome di ninfa, che vale a
e i collari con lattughe, dette da loro ninfe. lancellotti, 516: in
strumento pneu -composto, formato da ninfe (un corteo, una matico
schiera). molto da questi se non se nella piccolezza, nella
lat. tardo e scient. nymphalis, da mente adolescenziale (il corpo,
. d'annunzio, i-373: levasi da 'l gran letto in su l'aurora /
dotta, lat. scient. nymphalidae, da nympha 'ninfa '. ninfare
con ri = denom. da ninfa. ferimento a fanciulle,
, intatto, intensamente suggestivo, tale da suscitare ilsentimento del mistero e della sacralità della
il medesmo auttore un libro ninfale, da alcuni detto ameto, da altri comedia.
libro ninfale, da alcuni detto ameto, da altri comedia. cicognani, v-2-158:
desolano: poemetto mitologico inottava rima, composto da g. boccaccio fra il una mucillagine
, ne luoghi più asciutti, e discosto da laghi e secondo la tradizione iconografica.
laghi e secondo la tradizione iconografica. da fiumi, eccetto quelle che nascono solo in
dietro la fonte si elevava, coronato da un ninfale argennasce nelle paludi e ne
sommerse dentro; xvii secolo, costituito da una piccola cassa procedonne assai da una
costituito da una piccola cassa procedonne assai da una radice. il fiore è bianco,
erba detta anima di altezza decrescente da sinistra a de ninfea,
de ninfea, così. da una ninfa, che il corpo legò ad
, stra, fornito di un numero variabile da nove a detta, per tanto tempo si
se non un adultero vergognoso? = da ninfa, col suff. dei part.
pagina inferiore; il galleggiamento è assicurato da un parenchima aerifero, che si riscontra
: l'erba ninfea dicono che nacque da una ninfa morta per gelosia, ch'ella
buzzi, 224: colgo una riva tutta da portarti: / e ti penso,
4. locuz. -di, da ninfea (con valore aggettivale):
chiome fluenti infino ai piè, / riposi da ninfea, movenze stanche / diafani profili
tardo nymphaea, dal gr. vogala, da vùpori * ninfa '(propriamente '
. = voce dotta, comp. da ninfa ed ectomia (v.).
. ci si può aspettare di tutto da parte di certe creature navigate. landolfi
. = voce dotta, comp. da ninfa e egeria, nome della ninfa
in capo al piano / dove s'avea da incominciar la guerra. marino, 16-215
arida e sbriciolata. = denom. da ninfa, col suff. dei verbi frequent
voce dotta, dal gr. vuyrpeùrpux, da vtytr? - /) 'sposa '.
o ellittica con nicchie e prospetto sostenuto da colonne, spesso absidata, al centro
. nymphaeum, dal gr. vujirpalov, da vtyir? 7) 'ninfa '
e tanti guai. s. bernardino da siena, iii-107: iddio abita in
= voce di origine tose., da inferno! 1, per concrezione della
= voce dotta, deriv. da ninfa, con suff. che indica
gli insanguinò le gengive. = da niffolo, per dissimilazione. ninfomane,
ninfomane, agg. che è affetta da ninfomania (una donna).
= voce dotta, comp. da ninfa e manìa (v.).
= voce dotta, deriv. da ninfa. ninfotomia, sf.
= voce dotta, comp. da ninfa e dal gr. tojt #)
abitante di ninive. guido da pisa, 1-148: veggendo l'altre nazioni
gr. niveulr /) *;, da nivcot) * ninive '.
, a scelta. = deriv. da ninivita; cfr. lat. tardo niniviticus
cantando ancora una canzoncina sottovoce trattandolo da rimbambito. a. politi, 533:
sciocco. bresciani, 1-i-99: amori da collegio, bella mia, storie del
, storie del medio evo, ninne da salesiane, mogliazzi da villani. idem
medio evo, ninne da salesiane, mogliazzi da villani. idem, 6-ix-180: oh
. idem, 6-ix-180: oh usciteci da queste ninne, disse vele- nosetta la
7. locuz. -dare a qualcuno da fare la ninna'. andare a letto
che farà la madre chiesa, dìegli da far la ninna. -essere un
dormire. -al figur.: mettere da parte, mettere via. giuseppe degli
per levarloci dinanzi e torci quella seccaggine da gli orecchi usiamo dire: tu
ninna nanna ', cantilena delle balie, da loro detta 'lallus ', e
loro detta 'lallus ', e da greci vlwtov, dicevano 'lallare '.
ninna nanna che si allontanò sempre più da me, perché mi immersi nel sonno
dolce re! ber nari, 6-121: da lontano, si udì una madre intonare
'far la ninna nanna 'da quel 'dimenare che si fa della culla
tirreno che ci cantava la sua ninna nanna da giganti. -fare la ninna
. lippi, 8-18: più giù da banda un tavolin si vede, /
mi consuma. = denom. da ninnananna, con aplologia. ninnante
quello sulla strada, a trenta metri da lui, teneva il moschetto tra spalla e
cesi avere tanto in mano da ninnare la coscienza perché si addormentasse.
de marchi, i-144: il sarto da uomo mi girava intorno, ninnandosi,
in ispalla un sacco e non sa da che parte pigliarlo. 6.
andare in giove. = denom. da ninna. ninnato (part. pass
sonno (dal canto della ninnananna o da un suono o da un moto regolare,
della ninnananna o da un suono o da un moto regolare, monotono).
3. figur. far tacere, mettere da parte. monelli, i-187: abitudine
si sdraia. = denom. da ninnolo. ninnolino, sm.
madre t'abbelliva la casa con ninnoli da pochi soldi, con tappetini, vasi di
per disfarsi d'un ninnolo troppo rischioso da portare addosso, in quei frangenti.
pesante, non sarà mica un ninnolo da divertirsi. nieri, 369: come gli
denaro! 3. cosa da nulla, bagattella. guerrazzi, 9-i-22
non si potrebbero credere, se non da chi prova, li gran ninnoli che ci
nasone spropositato e quello invece un nasino da buffetti, un vero ninnolétto da fiutar
nasino da buffetti, un vero ninnolétto da fiutar acqua di rose ed essenze di napoli
poco garbo. = deriv. da ninnolo. nino, sm.
'nino '. = probabilmente da [giovan] nino. ninufarre
più potesto trovare. = da lenzuolo (v.), per assimilazione
. = voce dotta, deriv. da niobico], col suff. che indica
s. v.]: madre colta da sventura simile a quella di niobe,
co'pedagoghi menando un gran ballo mascherato da capo d'anno a san silvestro.
con l'uccisione di tutti i figli da apollo e da artemide di cui aveva offeso
di tutti i figli da apollo e da artemide di cui aveva offeso la madre
che si rifersice a niobe, nato da niobe. conti, 507: o
il niobio. = deriv. da niobio. niòbio, sm.
di un metallo particolare che fu scoperto da enrico rose nella * colombite '
= voce dotta, comp. da niobio e fillite (v.),
columbite. = voce dotta, da niobio. niollato, v.
fornisce, reciso, un liquido zuccherino, da cui si ricava un liquore.
dotta, lat. scient. nipa, da una voce indostana. nipioigiène, sf
= voce dotta, comp. da nipiologia] e igiene (v.)
dei nonni. = deriv. da nipote. nipóte (tose,
presso il tavolo ingombro dalle carte / da gioco alzate a due per volta come /
minestra lor condita. = comp. da nipote e dall'agg. possessivo enclitico -mo
dei nipoti. = deriv. da nipote. nipotésco, agg.
. aretino, vi-240: mi piacerebbe, da che non tengo figliuol né figlia,
polpa. carducci, iii-3-315: a lei da canto il nipotino in culla / con
si ottiene facendo scorrere acqua sulle vinacce da cui si è già ottenuto il vino
col nipozzano superiore, che, a differenza da tutti gli altri chianti, resiste benissimo
. = voce dotta, comp. da nippd [n \ (v. nipponico
dei tormentati pioppi del ronco, non dissimili da quelli del pascoliano rio salto. moravia
. sm. lingua giapponese. = da nippon, lettura giapponese del cinese jihten,
sinismo e nipponismo. = deriv. da nipponico]. niquìssimo, v
niquitanza. = deriv. da niquità, col suff. degli antichi astratti
; e questo atto impossibile di sciogliersi da ogni limitazione e sradicar sé affatto da
da ogni limitazione e sradicar sé affatto da se medesimo ha chiamato il nirvana.
volo delle rondini! = deriv. da nirvana. nirvànico, agg. (
= dal lat. nuceòla, dimin. da nux nucis 'noce '.
in niscolto udiva tutto. = da ascolto, per concrezione dell'art. indeterm
boli e buccheri e quanti altri nomi da fare spiritare i cani, da fare sbigottire
nomi da fare spiritare i cani, da fare sbigottire un cimitero. l
beccaria [il caffè], 127: da questo calcolo cavasi un teorema generale,
. -anche sostant. = da nisa o nissa, antico nome di caltanissetta
. = voce dotta, comp. da nistagmo e dal suff. lat.
dal suff. lat. -fòrmis (da fórma * forma '). nistagmo
gr. wotayjxò; 'sonnolenza ', da vuo-nk ^ to * sonnecchio '.
. = voce dotta, comp. da nistagmo e dal tema -ytv-del gr.
. = voce dotta, comp. da nistagmo e dal tema del gr.
nelle infezioni cutanee e viscerali provocate da miceti del genere monilia. =
= dall'ingl. nystatine, deriv. da fi ^ ew] y [ork]
= voce dotta, lat. nitelinus, da nitèla 'topo campagnolo '. nitèlla1
lat. nitèlla (e nitèla), da nitère 'risplendere '. nitèlla2
pettirosso. = forse comp. da nido e ragno, per il modo in
interno dell'apparecchio era una nerezza diversa da quella del cielo di fuori. e in
. sembrava un gingillo, una spoletta da nulla, stampigliata nitidamente in alluminio.
basso la scacchiera delle vie era velata da una nebbietta azzurrognola, lassù le creste,
quella casa per ordine e tal nitidezza da parere eleganza. carducci, iii-25-328:
vita 'del baroni, ella mi piace da capo a fondo, perché scritta con
perfetta, non attuata ancora pienamente ma da attuare, i cui lineamenti traspaiono con
dizione poetica. = deriv. da nitido. nitidità, sf. letter
). pulito, netto, tanto da apparire chiaro, limpido, trasparente,
5-324: l'altissimo cielo era gremito da un capo all'altro di nitide stelle
bluastre, sproporzionate alla statura, nitide da specchiarvisi. 4. privo di
impero- ché, quando un cuore, da giusti martiri trapunto, perde lo rossore
aspetto nuovo, nitido, così diverso da tutte le ombre e le complicazioni che
mentre il suono delle voci è chiaro da risentirlo nell'orecchio ancora ora.
= voce dotta, lat. nitidus, da nitére 'risplendere '. nitificare,
. = voce dotta, comp. da m7i [ o] e dal
ci par essere astratto e come vividamente nitificato da questo sistema esterno, o almeno immerso
le rose disposte dalle sue mani, trovare da per tutto l'ordine e l'eleganza
e il nitore come un luogo abitato da una grazia. e. cecchi, 5-67
sono di una finezza e di un nitore da incisione. pavese, 4-195: la
nova 'e delle xilografie, mi verrebbe da credere che qui si facessero le prove
voce dotta, lat. nitor -òris, da nitère 'risplendere nitralchène, sm
alchene 'olefina ', deriv. da alenile], col suff. -ene.
chimica). = denom. da nitro. nitraria, sf.
di piante della famiglia trigofìllacee, rappresentato da poche specie di arbusti spinosi con foglie
- anche assol. = denom. da nitrato *; cfr. fr. nitrater
i nitrati. pasta, 1-61: sarà da preferirsi ai nitrati possi male d'ipocrate
(una miscela esplosiva, la polvere da sparo). -letter. fuoco nitrato,
nitrata polve, / che tocca vien da scintillante ardore, / tutta in fiamma si
. = voce dotta, deriv. da nitt [icd \, col suff.
-aio, che indica i sali derivati da un acido in -ico. nitrato2 (
. = voce dotta, comp. da nitrato1 e batterio (v.).
. = voce dotta, comp. da nitrato1 e dal gr.? ut6v
di nitrazione. = nome d'agente da nitrare. nitratura, sf.
di tali fertilizzanti. = da nitratol, col suff. dei nomi d'
procedimenti che differiscono a seconda della sostanza da trattare. = nome d'
trattare. = nome d'azione da nitrare. nitremìa, sf. medie
. = voce dotta, comp. da nitrogeno] e dal gr. ulva
-in partic. acido nitrico: liquido composto da idrogeno, ossigeno e azoto (hno3
. -per estens. prodotto della polvere da sparo, composta per due terzi da
da sparo, composta per due terzi da nitrato di potassio (il fumo,
: il solo premio di dodicimila franchi da lei riportati dall'accademia reale delle scienze
del regno. = deriv. da nitro, sul modello di miniera: cfr
. = voce dotta, comp. da nitro e dal tema dei comp. del
nitrifìcazione. = nome d'agente da nidificare. nidificazióne, sf.
potassa. = nome d'azione da nidificare; cfr. fr. nitrification
vento. carducci, iii-4-11: corre da i paschi baldo ver l'alt
quando a quando. ungaretti, xi-371: da lontano, un filo improvviso di
hinntre 'nitrire ', denom. da hinnitus 'nitrito ', di origine ono-
pratolini, 3-197: cantò un gallo da una terrazza vicina, e si udirono
figur. fremito interiore, eccitazione provocata da un desiderio intenso, da un'emozione,
eccitazione provocata da un desiderio intenso, da un'emozione, dall'impazienza.
sol nascente con un nitritone / da sobbissarne il campo. = deverb
il campo. = deverb. da nitrire. nitrito2, sm.
= voce dotta, deriv. da nitr [osò \, col suff.
-ito, che indica i sali derivati da un acido in -050; cfr. fr
. = voce dotta, comp. da nitrito1 e dal gr.? utóv
= voce dotta, deriv. da nitrito! 1, col suff. -oide
premio. = nome d'agente da nitrire. nitritùria, sf. medie
. = voce dotta, comp. da nitrito1 e dal gr. oùpov '
= voce dotta, comp. da nitro e aereo1 (v.).
dicane 'paraffina ', deriv. da ald [ol] col suff. -ano
esplosivi, di propellenti e delle polveri da sparo senza fumo impiegate nelle armi moderne
= voce dotta, comp. da nitro e dal gr.? ixta *
una flora). = deriv. da nitrofilia. nitrofiltro, sm.
= voce dotta, comp. da nitrocellulosa] e filtro (v.)
= voce dotta, comp. da nitro e dal gr. rpu-rùv
. nitrogène (nel 1827); da tale voce deriva il pref. chim.
la miscela con cotone collodio in modo da rendere possibile lo sfruttamento pratico sotto
= voce dotta, comp. da nitrc{geno] e dal gr. fiérpov
commerciale (marchio registrato), deriv. da nitrico. nitronato,
= voce dotta, deriv. da nitrolico], col suff. -ato,
= voce dotta, deriv. da nitroderivato], col suff. -ico,
= voce dotta, comp. da nitroso e ammina (v.).
ni- trosazione. = denom. da nitroso. nitrosato, sm. chim
etilenici. = deriv. da nitrosare. nitrosazióne, sf.
nitrococcus. = nome d'azione da nitrosare. nitrosile, sm.
= voce dotta, deriv. da nitroso, col suff. proprio dei
composto). = deriv. da nitrosile. nitrosità (nitrositade),
palladio volgar., 1-4: e anco da guardarsi da ogni acqua salsa o in
., 1-4: e anco da guardarsi da ogni acqua salsa o in che regna
regna alcuna nitrositade. = deriv. da nitroso. nitrosito, sm.
= voce dotta, deriv. da nitroso, col suff. -ito, che
nitroso: nitrosobatterio. -medie. malattie da gas nitrosi: lesioni dell'apparato respiratorio
, quando l'umor sarà nitroso, da cui nasce anco molto prurito. pisanelli,
delle cause dei fulmini); formato da tali vapori (una nube, un
letter. che contiene salnitro (la polvere da sparo); mescolato con il salnitro
di zolfi nitrosi accende il seno / e da piombo pennuto allenta il freno, /
= voce dotta, lat. nitròsus, da nitrum 'nitro '. nitrosoammina
= voce dotta, comp. da nitroso e batterio (v.).
= voce dotta, comp. da nitroso e colorante (v.).
= voce dotta, comp. da nitroso e composto * 1 (v.
= voce dotta, comp. da nitroso e derivato (v.).
= voce dotta, comp. da nitroso e sostituzione (v.).
la nitrurazione. = denom. da nitruro. nitrurato (part.
di ammoniaca riscaldati a 500° in modo da ottenere la formazione di uno strato di ni-
. = nome d'azione da nitrurare. nitruro, sm.
= voce dotta, deriv. da nitr [ogeno \, col suff.
nictatxo -ónis 'battito delle palpebre ', da nictàre 'battere le palpebre '.
di foglie di spina, né si leva da terra. ceresa, 1-670: amaraco
grigio fulvo e soffice attraversato longitudinalmente da una banda scura, occhi estremamente
<; * gufo ', comp. da vuxtó <; 'notte 'e x6pa£
; -axo <; 'gufo', comp. da vu£ vuxt'notte 'e xópai;
cornea, la inumidisce e la libera da eventuali corpuscoli estranei; membrana diversiva;
. ammiccamento rapido ed eccessivamente frequente provocato da contrazioni cloniche del muscolo orbicolare delle
sottilissimamente argomentare, e non si muovono da neuno principio. cavalca, ii-7:
. boccalini, iii-17: tanta principessa da niun'altra cosa riceve danno maggiore che
leggiadro motto]. s. bernardino da siena, ii-85: non troverai mai santo
. m lassa pan nigun gustar. ueuccione da lodi, v-152-216: se 'l corpo
minimo, infimo. s. bernardino da siena, 44: si misse [maria
crudelissime tirannie contra quei popoli, favorito da ben cinquemila armati, per lo più villani
, qualsivoglia, qualunque. uguccione da lodi, axxv-1-600: en l'inferno è
che avesse fatto santo neuno. andrea da barberino, ii- 229: questa
giordani, ii-121: tu non hai da temere che invidia t'impedisca nell'onorata
giorno. -da niuno uopo e da niuna cosa (con valore aggettivale]
nescii sanza arte e sanza senno, da neuno uopo e da neuna cosa.
e sanza senno, da neuno uopo e da neuna cosa. 10. prov
una cerchia nivale / di montagne sorrisa da 'l sole. marrone, 36: oh
= voce dotta, lat. niv&lis, da nix nivis 'neve '.
e 'l lusignuolo. = deriv. da nive. nivénia, sf. bot
/ mentre l'infula lanea circondasi / da nivea vitta, cadde moribonda. fantoni
vello del fuggente, niveo gregge si sdrucivano da una perpetua deformabilità, poi si richiudevano
, i-12: fra i larghi lintei scossi da l'aure / intravedeansi candori nivei:
eh'è degna d'imperio, merito da colei esser redamato. -illibato,
= voce dotta, lat. nivèus, da nix nivis 'neve '. niveotornàtile
. = voce dotta, comp. da niveo e dal calco del lat.
lat. nix nivis 'neve 'e da eolico (v.).
della quantità di neve caduta, costituito da una tavola di un metro quadrato esposta
ogni ulteriore discussione e di non accettare da parte dell'interlocutore nessuna forma di persuasione
! pirandello, iii-478: vedendomi portare da mangiare, io grugnirei inorridito: « nix
con grandissima diffìcultà. = deriv. da una forma dialettale sett. l'ilza,
dal lat. tardo, helcia * corda da traino '. nizza2,
la scatola delle nizze e dell'ostie da sigillare. de luca, 1-9-1-104: si
a nizza volante per lei. = da riconnettersi probabilmente a nizza1. nizza5,
vecchi medici. = denom. da nizzo. nizzato (part.
ed a guidarla. = deriv. da nizza1. nizzatura, sf. dial
livido. = nome d'azione da nizzare; voce registr. dal d.
forza di pugni. = denom. da nizzo. nizzo (nisso),
dal lat. * mitius, deriv. da mitis 'molle, maturo '(cfr
= voce tose., probabilmente deriv. da emberiza (v.) per storpiatura
= voce tose., deriv. da nizzòla1. nizzurro, sm. zool
= voce popol. tose., da riconnettersi probabilmente a nizzolo.
altre facce e che non avrai più niente da dire o signor niente, nessuno,
che non vi sono particolari o notizie da riferire all'autorità superiore. nò (
regole di comportamento). giacomo da lentini, 3: dunque, moriraio eo
no, ché è un osso troppo duro da rodere. buonarroti il giovane, 9-361
nòe, caro regaldi! i preti da bene e che fanno il mestiere per
, né imparare niente. -accompagnato da un avverbio, da una congiunzione avversativa
. -accompagnato da un avverbio, da una congiunzione avversativa o da una locuzione
avverbio, da una congiunzione avversativa o da una locuzione rafforzativa con valore intensivo.
... facessero in casa un bottino da smaltirle; quanto che no, il
. -esclam. per lo più accompagnato da altre esclamazioni o interiezioni esprime disappunto
; e'sarà il meglio ch'io vegga da me se gli è in casa.
scritto nel 1881. 2. seguito da una proposizione negativa, con valore enfatico
, di una risposta precisa o definitiva da parte dell'interlocutore). latini,
l'uomo consiglio e dilibera che. ssia da fare e che noe. giamboni,
e quel che no. s. caterina da siena, iii-314: papa urbano quinto
pavese, 1-143: a mezzogiorno prendo da parte vinverra e gli dico: -stasera mi
? ». 6. preceduto da un sostantivo o da un aggettivo,
6. preceduto da un sostantivo o da un aggettivo, da un complemento o
un sostantivo o da un aggettivo, da un complemento o da una frase, spesso
un aggettivo, da un complemento o da una frase, spesso ellittica, che
). dante, xlix-23: omo da sé vertù fatto ha lontana: /
occhi lacrimosi e il viso basso / da te mi parto no, anzi qui
succurrere al'altro in la necessitade. giacomo da lentini, 3: madonna, dir
8. con funzione pleonastica, in dipendenza da una costruzione verbale negativa o in relazione
costruzione latina. lacopone, 20-22: da me non remanìa che no avesse disnore
'mmonito, / torna'mi in dietro da l'anime lasse. 9.
prove / fezzi in simil piacer sendo da presso, / dimandandola spesso / d'onde
credendo potere quindi entrare, ma avendo da messer pazzino e da'pazzi di no,
, rettor., 60-13: « è da mandare oste in macedonia? ».
., 4-6 (1-iv-403): fatto da certi medici riguardare se con veleno o
clelia era al corrente della scappata. da qualcosa nel contegno di doro avevo la
13. prov. - bandi da siena (o da poppi) per chi
prov. - bandi da siena (o da poppi) per chi sì e per
. proverbi toscani, 217: bandi da siena (o da poppi),
, 217: bandi da siena (o da poppi), per chi sì e