più in base a un testo scritto) da uno o più membri di un organo
la mozione di sfiducia deve essere firmata da almeno un decimo dei componenti della camera
che dà motivo ad un qualche atto da farsi a norma della determinazione medesima.
= voce di area centromeridionale, deverb. da mozzare. mózza3, sf. gerg
prua, riattata e adoperata come battello da laguna. dizionario di marina,
parola... tratta... da questa parola latina 'fragile ',
eccetera. = nome d'azione da mozzare. mozzanigo, v.
e per 10 più repentino una parte da un tutto al quale essa si trova
cioppa, che ci avete fatta nera da piede, fatecela mozzare; e perché
le teste agli uccelli che non fuggivano da loro, e si sugavano quel sangue.
le spade: / e si dàn colpi da mozzare abeti. tecchi, 14-18:
, purg., 16-15: guarda che da me tu non sia mozzo. colombini
] mortificazioni... mozzano noi da noi medesimi e fannoci liberi..
, iii-2-192: guglielmo allora la stringeva da mozzarle il fiato e le diceva all'
sale pigro dai cumuli / ma stracciato da spigoli di capanne, da sterpi / striscia
ma stracciato da spigoli di capanne, da sterpi / striscia lungo la proda a
in ciò che i chierici debbono mozzare da la mente loro tutti i pensieri di soperchio
piccolomini, 149: abbi lei avertenzia da mozzar loro [alle male lingue]
possino appiccarsi. = denom. da mòzzo1. mozzarèlla, sf.
roseo, tagliato a metà e delle salsicce da cuocersi, dei latticini, cioè *
per domandarle. = deriv. da mózza2', voce di area napol. diffusasi
botteguccia di mozzarellaro. = deriv. da mozzarella. mozzaspighe, sm.
con un taglio netto (una parte da un insieme organico); amputato,
, 48-33: la vita / con istrumento da tagliar la gola / col sangue l'
pratesi, 1-49: quelle voci erano venute da una casa posta entro il recinto del
uscire... max vide pendergli da una spalla sopra la giacca un mitra col
in trionfo. = nome d'agente da mozzare. mozzatura (mozatura)
un materiale; ritaglio. giovanni da uzzano, i-17: paratura, mozzatura,
.. mozzature e ritagli di coiame da far colla, il cento a peso soldi
mosse si alzò la guglia quasi tre palmi da terra, tanto che bastò a mettervi
repentina. cagna, 3-278: era da un pezzo che lei si sentiva certe
; controverso. = nome d'azione da mozzare. mozzatura, sf. tecn
gettano. = nome d'azione da mòzrcp-. mozzecare, v.
copre le spalle, chiusa sul petto da una bottoniera e fornita di un piccolo
di color negro, la berretta come da prete, ma quadrata. menzini
. almuzia. secondo alcuni deriverebbe invece da [veste] mozza; cfr.
mozzétta2, sf. ant. tavola da costruzione di lunghezza inferiore a dodici palmi
chiamano mozzette. = deriv. da mózzo1. mozzétto, agg. ant
ma quasi mozzata = deriv. da mózzo1. mozzétto, sm.
. gadda, 7-12: rabbia di mozzicato da un cane, lacrime di sangue e
di uomini. = nome d'agente da mozzicare. mozzichino (mozzichino),
v.). = deverb. da mozzicare. mozzicóda, agg. invar
atavismo. = comp. da mózzo1 e coda (v.).
antono- mastico). guido da pisa, 1-371: turno, vedendosi in
bianca a maglie rade, e faceva da tovaglia d'altare.
mostrava quel mozzicone, rimastogli in esempio da atterrirsene gli oltraggiatori del dio dei cristiani
. 9. edil. legname da costruzione usato nelle impalcature per collegare la
di circa 2 m e con sezione da 8 cm x 18 cm a io cm
sui correnti. = deriv. da mozzicare. mozzina, sf.
maligno... questa voce vien forse da 'orecchi mozzi ', che così
. - oh vedova mozzina! = da mocina, mozina, denominazione di un carcere
carcere veneziano, che prese il nome da quello di una famiglia che abitò l'
ant. atto, discorso, comportamento da furfante; bricconeria. panciatichi, 265
di mozzineria. = deriv. da mozzina. mozzinigo, v.
righe a malaparte. = deriv. da mózzo1. mózzo1 (ant. mòzo
quelle torri mozze di vedetta fatte alzare da carlo v e che vannò sino a reggio
-costruito, confezionato o adattato in modo da risultare, per particolari esigenze, più
della cera verde...; e da questo si cominciorono a fare delle candele
a fare delle candele mozze. piero da siena, 1-29: armasi i cavalieri
senza maniche o colle maniche corte detto da xoxópo ^ mozzo e venne a chiamarsi
un ammasso di materia stellare talmente concentrata da non lasciar fuoriuscire nessun raggio di luce
populo nero, frassino, vetrice, da la natura de luogo generati e non
al genere brassica, come il cardo da foglie, di colore verde scurissimo,
disse egli, l'apparato ottico inventato da g. b. porta, che suolsi
finestre. -peste nera: caratterizzata da emorragie multiple cutanee. -vomito nero
dai cibi grassi. s. bernardino da siena, iv-29: un santo padre disse
. xiv sotto il comando di niccolò da urbino, che fu sconfitto dai senesi
nero il perso, / ciascheduna vertute da costei. idem, cono.,
il nero connumerato nel numero de'colori, da esso si tolgono le ombre di tutti
ecc.). s. bernardino da siena, 244: io ho trovato sì
cloridrico e, pertanto, costituito essenzialmente da carbone estremamente suddiviso e dotato di un
come colore a olio e per vernici da scarpe. - nero antrachinone: colorante
dall'acetilene e usato per gli inchiostri da stampa. -nero diammina: prodotto di
scisto o nero minerale: si ottiene da scisti bituminosi di colore nerastro e si
che si chiama nero di spagna, addoprato da molti artefici. garibaldi, 2-478:
: nero usato nella composizione degli inchiostri da stampa ricavato dall'acetilene secondo un processo
l'indiana, ecc.) caratterizzata da capelli bruni e carnagione scura o abbronzata
negativo o un aspetto negativo di qualcosa da un punto di vista morale, spirituale,
sentiero, /... ma quanto da la nave è al verde e al
arald. rappresentato dal colore pieno o da intersecazioni fittissime di linee orizzontali e verticali
in araldica il colore nero è rappresentato da un campo nero in pieno, o
un campo nero in pieno, o da un campo frastagliato regolarmente in quadrettini minutissimi
, un bianco prendeva ed era preso da un nero, un nero offendeva ed
, un nero offendeva ed era offeso da un bianco. -nelle carte francesi,
.. ed era questa maladizione venuta da pistoia, dove nata era in una
i neri, laonde i bianchi furon cacciati da firenze, fra quali fu dante alighieri
-cambiare, passare dal bianco al nero: da una condizione favorevole a una sfavorevole,
che ninfal vestia colore. -passare da una posizione, da un modo di
. -passare da una posizione, da un modo di essere, di pensare
, misteriosi. = comp. da nero e argenteo (v.).
con una divisa nera con pantaloni listati da bande (con riferimento all'uniforme fascista
, di que'nerobandati e stivaluti scarafoni da nissun'arte buoni se non che a
nel kuce-fortuna. = = comp. da nero e bandato (v.).
commedie? '. = comp. da nero e barbuto (v.).
(la rondine). -anche: formato da rondini (uno stormo).
madre ». = comp. da nero e bianco1 (v.).
dirne di più. = comp. da nero e blu (v.).
cimotoidi, di piccole dimensioni, caratterizzati da occhi sessili costante- mente umidificati, da
da occhi sessili costante- mente umidificati, da sei segmenti addominali, di cui ognuno
molluschi dell'ordine degl'isopodi, stabilito da leach, in cui si contiene la
stella che trapela. = comp. da nero e cupo (v.).
e sbava. = comp. da nero e fallico (v.).
nerofide ': genere di pesci stabilito da rafineschi a scapito de'singnati, proveduti di
pelo raso. = comp. da nero e focato (v.).
colori a olio, per preparare inchiostri da stampa, di china, per produrre
, di china, per produrre lucidi da scarpe, vernici (e un tempo
quella sorella non aveva menato una vita da santa in gioventù, né giuro che
come il cielo. = comp. da nero e fumo (v.).
verso: brrr! = deriv. da nero. nèrola (neròla),
1-98: ecco subito una ricetta di vernice da smaccare le frangipane, le nerole e
che costa. = comp. da nero e laccato (v.).
la eterea bocchina. = comp. da nero e languido (v.).
= voce dotta, deriv. da ner [oli \, col suff.
corvi nerilucidi. = comp. da nero e lucido1 (v.).
amor tuo! = denom. da nerone, col suff. dei verbi frequent
sua benedizione. = deriv. da nerone. neronésco, agg. (
). ant. deciso o voluto da nerone. b. davanzati,
periodo; promosso, istituito o emanato da nerone; dedicato a nerone (una
parvenus 'dell'età neroniana descritta per gusto da un corrotto e gli ozi superbi e
di una feudalità decadente bollate a fuoco da un cittadino. pascoli, i-872:
l'italia. = deriv. da nerone. neróre, sm. ant
a zero. = deriv. da nero, sul modello di biancore, grigiore
nerosa o petrosa. = deriv. da nero. nerostrìdulo, agg. letter
dei rondoni. = comp. da nero e stridulo (v.).
nel corridoio. = comp. da nero e velato (v.).
nerovellutato diavoletto. = comp. da nero e vellutato (v.).
piume della paradisèa. = comp. da nero e verde (v.).
più che ottantenne nel 1928, assistita da un coro di vicine di casa scarmigliate,
/ nerovestito augello. = comp. da nero e vestito (v.).
neroviolaceo internamente. = comp. da nero e violaceo (v.).
e della famiglia delle rubiacee, stabilito da gaertner e da banks; è caratterizzato
famiglia delle rubiacee, stabilito da gaertner e da banks; è caratterizzato dal calice con
semi. era stato nominato * gomesia 'da linneo; così dette dall'umile loro
non san governare? = deriv. da nero, con suff. dimin. e
cavalca, 19-395: in mirabile modo caccierai da te il tuo primo nerume e troveratti
sugli organi colpiti. = deriv. da nero. nervale, agg. disus
nervale, agg. disus. costituito da fibre nervose. l.
disgustosa impressione, per cui le rigettano da sé. 2. che è
delle foglie. = deriv. da nervo. nervare, tr.
che vien proterva. = denom. da nervo. nervata, sf. nerbata
uccidere di nervate. = deriv. da nervo. nervato, agg. ant
4-i-21: le donne maritate e le fanciulle da marito... sanno che,
mali francesi. = deriv. da nervo. nervatura, sf.
quelle del periodo romanico, in modo da formarne quasi l'intelaiatura, destinata a
. linea rilevata che percorre un'arma da taglio nel verso della lunghezza. landolfi
costituiscono una specie di scheletro che funge da sostegno del parenchima fogliare. -anche:
nervatura di foglia di banano forata, cosi da costituire una cannuccia lunga quattro braccia.
tess. decorazione di una stoffa costituita da diverse cuciture in rilievo, una a ridosso
nervature dorate. = deriv. da nervo. nervazióne, sf.
; venazione. = deriv. da nervo. nèrveo, agg.
deriva o è determinato dai nervi; costituito da fibre nervose. redi,
forma è questa: / intorno è da tre tonache ravvolta, / di muscolose
dall'uomo pensante. = deriv. da nervo. nerveologìa, sf. disus
. = voce dotta, comp. da nerveo e dal gr. xéyoc; '
. negri, 1-313: vanno formandosi da quella materia e alzandosi ad alto quantità
dai nervetti procedendo e quasi / dipendendo da lor, gli assortimenti / degli otricoli,
nervigno, agg. formato o costituito da muscoli asciutti e vigorosi, nervoso (
arguta e nervigna. = deriv. da nervo. nervino, agg.
poerio, 1-201: io, travagliato da quasi un anno d'infermità nervina,
altre somiglianti nervine, ma temperate, da prendersi per quaranta giorni. a. cocchi
meglio in avvenire persistere piuttosto nell'astinenza da qualunque decotto diseccante e da qualunque polvere
nell'astinenza da qualunque decotto diseccante e da qualunque polvere o composizione o nervina o
e -e). entità anatomica costituita da un insieme di fibre nervose e,
prolungamenti cilin- drassili dei neuroni, avvolti da manicotti di mielina e raggruppati in uno
più fasci, a loro volta circondati da guaine connettivali che li avvolgono e li
dagli organi recettori all'asse cerebro-spinale e da questo agli organi di reazione. giamboni
vertude hae a transire, e puote procedere da mala complessione. savonarola, iii-54:
infirmità del paralitico viene... da umore freddo e umido che descende massime
e si distende / il cervello, da sé fatto distinto. l. bellini,
che infinita di nervi, i quali da vari tronchi vannosi diramando in filamenti oltre
azione della volontà otterrebbe i moti richiesti da muscoli e membri con non altro che imprimere
i nervi sono in ogni parte accompagnati da stimoli senza numero, che continuamente agiscono
radici, fibrille suggenti / avide il sangue da ogni vena. marinetti, 2-i-388:
[di nervi]..., da quattro de'quali superiori e da tre
, da quattro de'quali superiori e da tre de'lombi inferiori nascono i nervi
frequente tremore. leopardi, iii-205: da marzo in qua mi perseguita un'ostinatissima
condizione psichica (per lo più caratterizzata da turbe, alterazioni: soprattutto nelle espressioni
convulsione per la conferenza, e per il da fare in iscuola e altrove. svevo
altrove. svevo, 8-292: veniva preso da assalti di risa inestinguibili; da lui
preso da assalti di risa inestinguibili; da lui anche la gioia aveva l'aspetto
: passeranno molti giorni e ci scriveremo da lungi, quando a voi sarà caduta
risveglia nel tratto di autostrada che conduce da aix a marsiglia, provincia anch'essa
pasolini, 3-79: lello fu preso da uno scatto di nervi. 3
coperto parlare, toccando il vituperoso uso da costui fatto de'nervi e dei muscoli,
. 4. taglio di macelleria costituito da fibre muscolari e tendini. bibbia
aristippia, 9: esso fu mandato da sua moglie in beccaria, e lei in
.. trovò una scorza di testugine morta da lungo, senza carne, solamente con
. - anche: ceppo. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
sentenza del giudicio suo. s. bernardino da siena, iv-113: dalila..
gli archi e trasser le quadrella / da le faretre. a tutti gli altri
marco / va stridendo lo strale / da la cocca fatale. monti, 8-405
escusa la turba mortale, / vincta da questo ceco amor protervo, / e per
un petalo; nervatura. niccolao da costantinopoli, 180: togli li nervi de
in largo maggiormente col minore / si da mano, indi far luogo e presidio.
: complessione, corporatura. antonio da ferrara, 5: hamme zunto un vento
nervi e la persona fui, tu da questo caldo scorticata non altramenti rimarrai bella
nella città di turs... prese da principio nervo e aumento questa credenza [
e suo dominio il cuoiame vaccino, da suolo e da tomaio, concio, dentro
il cuoiame vaccino, da suolo e da tomaio, concio, dentro alle cento
sale] non arebbono tali poivari nervo da contenersi in loro stesse secche che le
due [umido e secco] povere qualità da quelle continua- mente molestate ea oppresse essere
dell'acqua a discrezione e farai un raspatino da cavar la sete, ma non già
/ la nave di minerva. buonaccorso da montemagno il giovane, 2-38: signori
, che non ha avuto tanto nervo da far da sé, è rimasto un
non ha avuto tanto nervo da far da sé, è rimasto un imitatore lodevole
più. lupis, 248: non è da stupir se il suo nome, temuto
d'azeglio, 1-56: non c'è da sperare si diffonda negli animi italiani quel
tutto nervo narrativo e asciuttezza toscana, da non dar presa al tempo di farlo vecchio
ma fluida, casta, fedele e scevra da pretensione. de sanctis, iii-134:
hanno sempre in comune per uno anno da potere dare loro da lavorare in quelli
comune per uno anno da potere dare loro da lavorare in quelli esercizi che sieno el
, 26-8: il partito che egli ha da vincere non è tale da abbattersi,
egli ha da vincere non è tale da abbattersi, come fu quello, con
9-125: rimane sicuro e provato che da capo torna verissima e fondatissima la sentenza
bottini e prede, che sono fatte da quei corsali che praticano i mari delle
siri, i-361: tre mila fanti spalaggiati da qualche nervo di cavalleria si presentarono
1-6-228: avendo il maresciallo bianchi ricevuto da deputati a ciò spediti l'avviso di
ssere il meglio che tutta la gioventù da portare arme, con le donne e figliuoli
al parlamento ributtare con tutti i nervi da se la rivoluzione. -di buona
-fare nervo: irrobustirsi. cenne da la chitarra, xxxv-n-432: uccellar bon v'
la sua vita di ballerina era avvolta da una nebbia. 20. prov
bianca e nei tessuti nervosi e costituito da acido nervonico, sfingosina e galattosio
. = voce dotta, deriv. da nervo, col suff. che indica i
cervello umano. = deriv. da nervone. nervosaménte, avv. in
nervosamente. 2. in modo da mettere in evidenza l'asciuttezza dei muscoli
1-i-219: opinione nervosamente combattuta contra plotino da un anonimo greco. a. f
in cui l'acido grasso è costituito da acido nervonico. = voce
= voce dotta, comp. da nervine] e sfingomielina (v.)
nervosismo, sm. condizione morbosa caratterizzata da disturbi locali o generali del sistema nervoso
vita moderna. = deriv. da nervoso. nervosità (ant.
partecipasse alle note un'espressione tutta personale da farle diventare pianto, ululo, lamento
donatello sarebbe finito vicino ad un'arte da far pensare a quella giapponese.
prima donna all'infimo corista, sono agitati da un sussulto di visceri. marchesa colombi
uno stato di nervosità terribile, come da molti segni appariva. pirandello, 8-497
-in senso concreto: azione provocata da nervosismo; scatto o tic nervoso.
loro fisiologia; che deriva o che è da essi determinato; compiuto dai nervi.
carducci, ii-12-201: il magni tornò da roma solo l'altr'ieri. dice
dice lo strabismo potere essere stato prodotto da cause nervose, potersi operare. tarchetti
6-i-207: parea una contrazione nervosa eccitata da qualche passione feroce. borgese, 1-61
una sera di quiete nervosa, libera da ogni sussulto di allarme aereo. pavese
. bicchierai, 96: malattie prodotte da una causa che abbia agito contro tutto o
dell'apparato nervoso ripete la sua origine da troppo intense e prolungate esercitazioni della macchina
forma e volume estremamente variabile, costituita da un corpo cellulare (pirenoforo) contenente
cellulare (pirenoforo) contenente il nulceo e da un numero variabile di prolungamenti; nelle
distanza notevole dalla cellula e, avvolto da una guaina protettiva, costituisce la fibra
-temperamento nervoso: temperamento caratterizzato da efficienza psichica e mentale, rapidità degli
nervoso: tessuto altamente differenziato, composto da cellule nervose, fibre nervose e nevroglia
vermi della terra in toscana lombrichi e sono da i moderni medici assai adoperati cotti nell'
ella [la rana pescatrice] e, da l'arena / coperta, manda fuori
una certa gravità; che ha origine da una loro alterazione (un male,
39: coloro che trovansi attualmente battuti da malattie o acute o croniche e da quelle
da malattie o acute o croniche e da quelle massima- mente che diconsi nervose e
bolognini di casale di anni 38, malata da gran tempo d'atonìa nervosa e d'
o irritazione dei nervi, dipendente sia da cause patologiche, sia dal carattere,
patologiche, sia dal carattere, sia da condizioni momentanee; innervosito, ansioso,
mazzini, 40-7: io non ho tempo da respirare, e per giunta subisco un
. tomasi di lampedusa, 37: da lontano giungeva l'eco di schioppettate sfuggite
o fragilità dei nervi, che deriva da nervosismo, da insofferenza, da smania
nervi, che deriva da nervosismo, da insofferenza, da smania o da impazienza
deriva da nervosismo, da insofferenza, da smania o da impazienza. -anche:
, da insofferenza, da smania o da impazienza. -anche: che serve a esprimere
in vece le parlava. -caratterizzato da una vivace attività bellica, baldini,
capace di rapidi movimenti; non appesantito da adipe, scattante, snello; nerboruto
ch'amano il buon servizio che si trae da un uomo nervoso e robusto, lo
o anche cartilaginose che la rendono difficile da masticare. romoli, 223: i
, senza nodi e flessibile. -segnato da fasci vascolari, caratterizzato da nervature sporgenti
-segnato da fasci vascolari, caratterizzato da nervature sporgenti (un organo vegetale, una
4-12: piante tortuose e forse torturate da un intimo assillante perché, nervose,
-enol. che ha sapore morbido arricchito da brio e vivacità (un vino)
alcidi nervosi della giustizia furono fatti filare da quest'onfale astuta della lascivia.
: ei [il regno] si fa da se stesso grave contrappeso, essendo necessitata
debole e fanciullo, quando s'ha da persuadere la propria madre. pallavicino,
tutte le risorse di una tavolozza arricchita da un linguaggio più moderno, nervoso e
e comincio a trovare (oh lo trovai da un pezzo) che non va mica
nervoso ', tu? ma sono sciocchezze da dire? andiamo, salti giù subito
dire? andiamo, salti giù subito da quel letto. cagna, 3-285: far
forino, 274: l'inferma è affetta da una febbre nervosobiliosa, febbre complicata con
di congestione cerebrale. = comp. da nervoso e bilioso (v.).
. 2. per simil. segnato da fitte nervature. vincenzo maria di s
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 372: la foglia è
lottatore. -per estens. caratterizzato da costole sporgenti. d'annunzio, iv-2-1091
i garofani i giacinti le orchidee sorgevano da snelli vasi di maiolica ricchi di colature intense
un fonte presso macherunte produce l'acqua da due mammelle, dall'una calda e dall'
se n'accorgerà. = deriv. da nervo. nescàmbio, locuz. prepos
determinato, al suo posto. mariano da siena, 43: [i saracini di
collo del piè. = comp. da in1 e escambio (v.) <
nesci o la nesci, fare da nesci). f f
il mio figliuolo e che costei faceva da sua moglie e stare zitto e far il
per certe mie faccende, -rispose con aria da nesci il mariuolo. bandi, 2-ii-197
e conveniva sempre, oltretutto, far da nesci per non pagar gabella.
contro a ordine di natura? girolamo da siena, i-22: la mente incauta
fra giordano, 71: è da sapere che differenzia è fra nescienzia ed
delle cose invisibili e spirituali. felice da massa marittima, xliii-224: o santa
carattere nativo e naturale del teatro goldoniano da costituirne la condizione estetica necessaria.
dal lat. tardo nescientia, deriv. da nescire * non sapere '.
. mediev. nescitas -àtis, deriv. da nescius * ignaro '.
: questo [giovane] così favorito da tante donne dovea essere un nescio e
tante donne dovea essere un nescio e da poco omo in effetto. -sostant
o dabbenaggine. cagna, 2-190: da ogni sbocco di strada affluiva a gruppi
appieno del futuro. -caratterizzato da incoscienza momentanea. dante, par.
, gr. vyjcrlapxoc;, comp. da 'isola 'e dal tema di
dal gr. vtjuisiov 'isoletta 'e da ectomia (v.).
nesidioblasto, sm. biol. cellula da cui si originano le isole del pancreas
. = voce dotta, deriv. da nesidiobiasimo], col suff. che
. = voce dotta, deriv. da nesidioblast [d], col suff.
dal gr. vtjctisiov * isoletta 'e da [1aden \ oma (v.
fondata nel 315 a. c. da antigono monoftalmo, comprendente
il protettorato dei tolomei d'egitto e, da ultimo, sotto l'egemonia di rodi
< tuótou * isolani ', deriv. da vjjao ^ * isola ';
di ravenna, lxxiv-42: i capeleti stava da tutta ora / in su le porta
di uccelli ana- tidi anserini, costituito da una sola specie, detta oca delle
. v9jao <; 'isola 'e da endemismo (v.).
cui appartiene una sola specie, caratterizzata da orecchie corte, che vive nell'isola di
monachi, 60: mia vita è da pregiar men d'una nespa.
forma sferica e colore bruno, sormontato da un disco e coronato dalle cinque alette
acidulo, e contiene da uno a cinque semi; si raccoglie
nespola del giappone). cerine da la chitarra, xxxv-11-428: sorbi e pruni
è finita la vendemmia si colgono le frutte da verno, come pere cotogne e mele
metallo e applicato ai finimenti delle bestie da tiro; bubbolo. bandello, 1-2
-in partic.: colpo di arma da fuoco o di artiglieria. pulci,
/ e preparò una nespola brumesta / da dar al duca e alla duchessa.
-sì: / tre fusa al buio ha da filar la fante / a compito,
morte. -non essere nespole da mondarsi', non costituire una facile preda
e ben armati, non erano nespole da mondarsi con tanta facilità, preso il vento
, agg. ant. foggiato in modo da ricordare le alette di una nespola
si ritrovano. = deriv. da nespola. nèspolo, sm.
all'apice dei rami e sono formate da fiori giallastri, gradevolmente profumati, che
. m. villani, 8-95: da oriente, dal nespolo infino al pero
la citade. = deriv. da necessità per metatesi. nèssile,
nèssile, agg. letter. formato da vari ele menti congiunti da
da vari ele menti congiunti da nodi o da cuciture; anno
menti congiunti da nodi o da cuciture; anno dato,
, intrecciato. -in partic.: costituito da pelli cucite (una veste)
dotta, lat. nexilis, deriv. da nectère 'connettere, congiungere nèsso
per un altro, non sia più da ammettersi. svevo, 2-457: udì per
mente preciso... scappando via da ogni nesso linguistico. -razionalità costruttiva
. mus. nel canto antico, passaggio da un grado a un altro non in
impura, gn). gallo da pisa, 326: volea veder, non
mai nessuno omo non si può guardare / da quei che vuole ingannar con amore.
quei che vuole ingannar con amore. guido da pisa, 1-39: tutta la terra
perché '1 vigor che vivi gli mostrava / da nessun lato è più là dove stava
m. cecchi, 1-1-25: uomo da bene, io non vi fo ingiuria nessuna
e sovvenzioni ai fondi matematici delle assicuratrici da cavar piscine nei monti dove nissune genti
, veruno. morovelli o giacomo da lentini, 454: como l'argento
, qualsiasi, qualsivoglia. moscia da siena, vi-519 (2-5): i'
, de'quali la calamità è ormai da tutti conosciuta, i rimedi da pochi
è ormai da tutti conosciuta, i rimedi da pochi ed il modo di applicarli quasi
pochi ed il modo di applicarli quasi da nessuno. metastasio, 1-i-445:
provato nelli monasteri in pazienza. andrea da barberino, ii-19: l'alfamir domandava
: non riceve nessunissimo, ha altro da fare. pavese, 1-93: chi più
incendi, quanti disfacimenti e quanti mali da questa tracutanza procedono, or chi il
non ho nessuno nessuno nessuno a roma, da utilizzare per il mio povero brilli!
una donna di nessuno, venuta su da una tribù di donne che abitava presso
brache, e voi nissuno, de'cinque da voi datemi, tre a voi consignatene
non ci crede ancora che gli affari vanno da >io, che è ricco, felice
un buon chitarrista? -in dipendenza da un verbo di impedimento o di timore
era marciato innanzi a lui don francesco da este, capitano di cavalli leggieri,
ha nessuno. stavano sempre in paura che da un momento all'altro gli dovesse mancare
vivaio in cui si coltivano giovani alberelli da innestare; piantonaio. -anche: coltivazione
di nostra accademia? = deriv. da nesto. nestàio, sm.
staio. = deriv. da nesto. nestaiòla (nestaiuòla),
viti bene avviato. = deriv. da nestaia. nestare, tr. (
ramo dell'uno albero nello altro. iacopo da cessole volgar., 1-69: al
ponga e nesti. = deriv. da innestare (v.), per aferesi
nestialgìa, sf. medie. dolore da fame caratteristico dell'ulcera peptica.
. v ^ ang 'digiuno 'e da terapia (v.).
alla pianta (e può essere costituita da una gemma sola, prelevata dalla pianta
pianta che si vuole riprodurre, oppure da un rametto con due o tre gemme
, metteci uno nesto buono. francesco da barberino, i-93: di confetti contendi /
sbardellato, / c'è quel di fare da quel tempo i nesti, / che
annestata (se non dal petrarca) almeno da giardinieri che sanno più del paese di
il non aver noi un nesto preso da vaiuolo, prodotto artificialmente per via d'
v.). = deriv. da innesto (v.), per aferesi
sm. entom. farfalla brasiliana caratterizzata da colori cangianti. a. f
in denti. = denom. da nestore *, col suff. dei verbi
= voce dotta, lat. nestoreus, da nestor -òris * nestore '. nestorianésimo
-anche: complesso delle dottrine, derivate da pelagio e da nestorio, professate dalla
delle dottrine, derivate da pelagio e da nestorio, professate dalla chiesa orientale dei
nismo, e se più materiali avanzati da più rovine d'errori si trovavano o
noi cattolici. = deriv. da nestoriano1, la var. nestorismo, registr
e. i., deriv. direttamente da nestorio. nestoriano (ant. nestorino
chiamato sergio, cacciato per eretico nestorino da costantinopoli, deliberò, per ottenere il suo
. segneri, iv-164: in nestorio, da cui sorsero i nestoriani, morì prima
quarto tetracordo; la sua chiave era da, la voce la, mi, re
ogni novità musicale; dopo aver imparato da lui e da'greci maestri, illustrati
parlar sincero. = deriv. da nòto (v.). netinèo
neto, finocchio puzzolente. = da aneto (v.), per aferesi
lomazzi, 230: nel pascol lodigian da un babuino / fur presi i bei
a punta, usato per ripulire i denti da eventuali residui di cibo. -anche:
residui di cibo. -anche: spazzolino da denti. n. franco,
n. franco, 5-32: una scuffia da notte, un pelatoio da ciglia,
: una scuffia da notte, un pelatoio da ciglia, una caraffella dove teneva [
: 'nettadenti ': lastrettina di acciaio terminata da una parte in una piccola punta per
con nettezza, pulitamente; in modo da eliminare qualsiasi scoria o traccia di sporcizia
lavata nettamente senza alcune lordure. francesco da barberino, i-136: vegnendo a le
il fanno cascare, e dipoi nettamente da lo spazzo il ricoglieno. roseo,
; in modo scrupoloso. francesco da barberino, i-236: se ben vien guardando
1-i-414: il frutto del capitale disgiunto da quello del lavoro, per chi lo consideri
, sebbene anche questa in modo diverso da come egli l'intendeva: cioè che
gli apparivano nettamente assurde, estratte spassionatamente da un incolore raziocinio. e. cecchi
piazze grandissime. = nome d'azione da nettare. nettamina, sf.
invar.). strumento, formato da una lunga asta metallica terminante in un
minatori per estrarre il pietrisco dai fornelli da mina. tommaseo [s.
e tantomeno. s. carlo da sezze, ii-297: nettapoco potevo alzare
1-iv-51: que'due servidori cinesi, da me non conosciuti, i quali non
io la loro. = comp. da nè e tampoco (v.).
naio... può ben lavarsi veramente da pratico netta panni, e
uso scola stico, formato da dischetti di panno o di feltro
o di feltro sovrapposti e uniti da un fermaglio centrale, che serviva
nettapièdi, sm. invar. oggetto collocato da vanti o in prossimità dell'
sm. invar. strumento tascabile costituito da parti metalliche, imperniate su un manico
rovesciarsi a bastalena. = comp. da nettar [eò \ e ambrosio (v
baretti, 6-372: il metastasio si sta da buon senno baciando e mordendo con molto
. bot. secrezione alquanto vischiosa prodotta da organi speciali delle piante angio- sperme e
speciali delle piante angio- sperme e costituita da acqua, zuccheri, gomme, destrine
fosforate, che è appetita e ricercata da insetti e da altri animali e probabilmente
è appetita e ricercata da insetti e da altri animali e probabilmente ha la funzione
4-9: manna degli orni e mel piovea da l'elci; / correva il potamò
un oggetto dalla sporcizia, dal sudiciume, da incrostazioni, da quanto ne offusca la
, dal sudiciume, da incrostazioni, da quanto ne offusca la lucentezza; rendere
lo insegnerà ogni cortigianuzzo furfantino, che sta da un vespro a l'altro come un
: il vizio particolare di questi maestri da orologi è questo che, per nettare o
salvini, 48-132: or venere guardata / da focoso e titan, fa in un
quelle due vittorie, che andavano negli anguli da canto nel mezzo tondo della porta,
sua presenza nettando e vedendo non potendo da sé ben reggere uno, lo soccorse
con una serpentina, richiamata in margine da due linee analoghe racchiudenti una fila di
riga di puntini. 2. liberare da materiali ingombranti, da macerie, da
2. liberare da materiali ingombranti, da macerie, da rifiuti o sozzure;
da materiali ingombranti, da macerie, da rifiuti o sozzure; ripulire (un edificio
caggia / in bella biada. guido da pisa, 1-16: io voglio che intorno
con un muro lo circondò. andrea da barberino, iii-141: comandorono che 'l
venne quella mattina a predicare accompagnato da buon numero dei suoi devoti, essendo
i letti. soffici, v-6-330: da più mesi, affacciandomi dopo il lavoro
di montecastello. leonardo, 2-137: fa'da seccare il navilio e nettare i canali
sanudo, lviii-320: far un inzegno da netar fiumi e torenti. ramusio, iii-
: ma forse potrete aspettare alcuna ricompensa da la vostra città? quale la vi darà
podea nectare / quelle carni preziose / da li sputi obrubriose. boccaccio, i-42
, che il re si credette da capo essere assalito. libello per conservare la
e questa è, che io vorrei saper da te, se tu andassi al luogo
un lato sciamiti, dall'altro drappi, da un'altra parte fossono pezze per quello
marsilio ricino, 4-25: si vogliono da tutti i spiragli del corpo diligentissimamente cavare
lo rase e nettò colle sue mani da ogni puzza e rimiselo nel luogo suo,
dalla croce, v-33: il dente sia da qualche banda corroso, non si deve
, favorendo l'evacuazione. dino da firenze [tommaseo]: se l'infermità
dalle parti non commestibili; sventrare animali da cucinare, preparare per la cottura.
semi, in partic. di cereali, da glume, frammenti di stelo, polvere
, 5-3-141: [stacci] di lino da scuotere la farina e...
scuotere la farina e... da nettare il fiore della farina.
gelso, destinate all'alimentazione dei bachi da seta, dai frutti e dalle parti
: / ècci rimasto a sorte da nettare / nissun piattel. -svaligiare
che se levassi [mio padre] da metellino, mi basterieno per cento: netterei
10. sgomberare un luogo o un territorio da determinate persone, ritenute nemiche o pericolose
e nettò la rocca over cittadella già da antioco epifane in gierusalem edificata. siri
leti, 6-ii-329: si conosceva impossibile da poter nettare dalle navi nemiche la costa mari-
alla tirannide britannica e vorrà nettargli ancora da quella vergognosa infestazione de'pirati africani.
netar corsari. -per estens. disinfestare da malattie, liberare da animali pericolosi.
estens. disinfestare da malattie, liberare da animali pericolosi. sanudo, liii-247
raglia si possa esattamente difendere e guardare da se stessa, poiché tutta viene
stessa, poiché tutta viene fiancata, da potere scortinare e nettare qualunque opposizione
la puglia in un tratto nettare / da quella gente brutta maladetta. p.
13. figur. risanare moralmente, emendare da vizi, da cattive inclinazioni, da
risanare moralmente, emendare da vizi, da cattive inclinazioni, da colpe, da peccati
da vizi, da cattive inclinazioni, da colpe, da peccati; ricondurre sulla
, da cattive inclinazioni, da colpe, da peccati; ricondurre sulla retta via,
stato di innocenza. -anche: liberare da una situazione angosciosa, di tormento;
tormento; riscattare, giustificare. francesco da barberino, ii-51: mo vedi se tu
temine meretrici e di vagheggiamento? bianco da siena, 118: la nostra conscienzia /
/ iesu nostro signore. s. bernardino da siena, iii-25: impossibile cosa è
quale la infamia una volta maculò. giovanni da samminiato [petrarca], ii-205:
poi che in quel regno s'apprese, da così laido e sozo costume la nettò
il signor aghios fu nettato dal suo disgusto da un suono strano, nuovo, che
, vii-30: quando il cuore è occupato da questo vento della vanagloria, malagevolmente se
lingue un altro opposto, se mentre da una parte, cessa una di queste
o per preparamento o perché credono nettarsi da tutti i peccati. 15.
. 15. liberare uno scritto da difetti e imperfezioni. - in partic
fine e'[i nemici] sono spinti da ogni parte, cedono, rinculano,
sì; ma io non sono donna da mordere altrui. -nettarsi il deretano
, perché il boyle è in grado da poter mancare ogni giorno; e come è
e civili]. = denom. da netto. nettàrea, sf. bot
nettante fatto d'erba chiamata da altri menalion, da altri medica o simphiton
chiamata da altri menalion, da altri medica o simphiton o deamorestin
= voce dotta, lat. nectarèa, da nectar -iris 'nèttare '. nettàreo
degli dei della mitologia greca; costituito da nettare. anguillara, 1-43: venner
rugiadoso di nettarei fonti. -allietato da libagioni di nettare. bruno, 3-7
legume a te d'aleppo / giunto e da moca che di mille navi / popolata
veste del santo umor nettareo asperse, / da le quali il divino / verbo togato
foscolo, ii-243: ah! se da quel di porpora / labbro suonar io sento
: muto [il giovinetto] / da 'l dio nettareo labbro egli pendea.
. = voce dotta, comp. da nèttare e dal tema del lat. ferre
genere di uccelli nectarinidi africani, caratterizzati da becco sottile e ricurvo e da piumaggio
caratterizzati da becco sottile e ricurvo e da piumaggio con riflessi metallici nei maschi,
'nettarinia ': denominazione generica data da illiger agli uccelli del genere 'careba '
loro gracile ed acuto becco, dalle canne da zucchero. hanno l'usanza di arrampicarsi
dal nocciolo. = deriv. da nettare. nettàrio1, sm. bot
, più non chiama / la macroglossa da che sente l'uomo / paraninfo sicuro
il nettante fatto d'erba chiamata da altri menalion, da altri medica o simphiton
erba chiamata da altri menalion, da altri medica o simphiton o deamorestin
del nèttare. = comp. da nèttare e conca (v.).
= voce dotta, comp. da nèttare e dal tema del gr.?
di nèttare. = deriv. da nettarofagia. nettaroìndice, sm.
ai pronubi. = comp. da nèttare e indice (v.).
= voce dotta, comp. da nèttare e dal gr. arrjyt)
. = voce dotta, comp. da nèttare e dal gr. atiypia * segno
serbatoio del nèttare. = comp. da nèttare e via (v.),
= voce dotta, comp. da nèttare e stillante (v.),
mangiato] le venne indietro, tanto da insudiciare il nettascarpe, ch'era uno
ha molti rapporti colle anguille, stabilito da rafineschi, i quali, tra gli altri
oggetto dalla sporcizia, dal sudiciume, da quanto lo offusca; pulitura. -anche
troppo bestialmente. = deriv. da nettare. nettativo, agg.
. capace di purificare e di emendare da colpe, da peccati, da difetti.
purificare e di emendare da colpe, da peccati, da difetti. ottimo,
emendare da colpe, da peccati, da difetti. ottimo, ii-490: dimostra
di tutte macchie di vizi. marsilio da padova volgar., i-xix-4: elli
orriginale e attuale. = deriv. da nettare. nettato (part. pass
ripulito dal sudiciume, dalla sporcizia, da incrostazioni; liberato da parti estranee o
dalla sporcizia, da incrostazioni; liberato da parti estranee o eccedenti; deterso. -anche
in forma di polvere o di vernice da scrivere. firenzuola, 951: che dirò
ottimo tino. 2. sgomberato da persone ritenute pericolose. f. rondinelli
: resterà allora il mondo tutto nettato da sì rea feccia di gente che,
memoria. 3. figur. emendato da vizi o da colpe; purificato.
3. figur. emendato da vizi o da colpe; purificato. svevo,
il puro teorista nettato dalla sua sincerità da ogni malizia. -liberato da difetti stilistici
sua sincerità da ogni malizia. -liberato da difetti stilistici, da improprietà di linguaggio
malizia. -liberato da difetti stilistici, da improprietà di linguaggio (un'opera letteraria
, ecc., affine di sceverarlo da sassolini o altro, sì che le
non riescano sgricchiolanti. = deriv. da nettare. nettatóio, sm. strumento
che serviva per ripulire l'interno delle armi da fuoco ad avancarica; scovolo.
il nettiamo. = deriv. da nettare. nettatóre, agg.
che serve a separare cereali o altri semi da impurità, corpi estranei, polvere.
cotone. = nome d'agente da nettare. nettatura, sf.
: le particolari avvertenze che ci resta da dare per ciascuna delle prime quattro età dei
riducono a questi capi: i° il calore da mantenersi nella stanza...
frutta; mondiglia. s. bernardino da siena, 419: ne la sala dove
e spesa. = nome d'azione da nettare. nettavetture, sm. invar
ciascuna di esse). bonvesin da la riva, xxxv-1-708: la trentena cortesia
di colui, li donoe riccamente. bartolomeo da s. c., 14-3-7
., 14-3-7: nettezza è da curare non odiosa né con molta
sollecitudine cercata, ma solamente che si parta da villania e da disumana negligenzia.
che si parta da villania e da disumana negligenzia. cavalca, vii-122: la
nettezza de la persona e delicatura si ha da cercare, se non per altro
nettezza..., ne morivano da quaranta sino a cinquanta il giorno.
delle masserizie. s. caterina da siena, i-222: come voi richiedete la
, richiede l'anima vostra pura e netta da ogni macchia di peccato mortale, e
. a. manzini, 116: medaglie da lui stampate con forme di ferro,
oro stampate al torchio, come si usa da alcuni medagliari in roma, meglio improntate
dalle lenti del cannocchiale, è ben lontana da quella nettezza che sarebbe necessaria a quell'
, con incorruttibilità e non è contaminato da pensieri o desideri disonesti o non è
teco a tutte l'ore. francesco da barberino, ii-129: quella che vuol
scrivete. muzio, 1-3: non è da credere che una opera così grande scritta
94: mio padre aveva voluto che studiassi da ragioniere, aove ci vuole precisione e
: l'arteria della tempia, recisa da un filo d'acciaio con la nettezza d'
pugno semichiuso. = deriv. da netto. nettezzino, sm.
= voce di area sett., da un lat. * nitidiare] cfr.
son netti e dilicati uomini. paolo da certaldo, 144: quando ti levi
certaldo, 144: quando ti levi da tavola, da desinare o da merenda o
: quando ti levi da tavola, da desinare o da merenda o da cena
ti levi da tavola, da desinare o da merenda o da cena, ti lava
tavola, da desinare o da merenda o da cena, ti lava le mani e
j la persona netta e bianca / da tale donna qual si'tu. ca da
da tale donna qual si'tu. ca da mosto, 214: gli uomini
fiate il giorno tutta la persona. sabba da castiglione, 114: non si può
nette, vestite a la contadinesca e da star in cucina. berni,
-non intasato, non costipato, non occluso da sostanze estranee e dannose (una
traspira zione insensibile, che da tutta la vita nostra continua- mente
sensa ler, è desfate. lapo da castiglionchio, 76: le maestre strade erano
grande. -sgombro, libero, purgato da scorie, sudiciume, elementi estranei,
di limitazione). zanobi da sfrata [s. gregorio magno volgar.
cioè il terreno a modo di prato, da 'ndarvi iscalzo sanza temere di niente che
di niente che offendesse il piè. ca'da mosto, 1-178: seragoxa è citade
sabbia umida e netta / un nome da infiniti anni obliato / scrive la punta della
col sardesco e quando netto. zanobi da strafa [s. gregorio magno volgar.
trovare l'acqua netta. 5. bernardino da siena, 1-88: il fuoco ch'
stagionato, netto e buono. ca'da mosto, 1-133: da là a 30
. ca'da mosto, 1-133: da là a 30 over 40 mia farai
, lviii-277: erano [i diamanti] da 18 in 20 di grandissima grandeza e
tenendo la tua pezza di foglia [da colorire] appresso al detto fuoco. caro
molti scendessero in acqua e la spingessero da luogo in luogo, mai fecero né
netto e trasparente, cioè non impiombato da dietro. -in relazione con un compì
dev'essere limpida, pura e netta da ogn'altra cosa. biringuccio, i-131:
tutta l'opera, gettando ciascuna storia da per sé e rimettendole, nette eh'
copriva il labbro ed era strano che da una persona vestita di un abito
di bucato, la barba non fosse fatta da vari giorni. bartolini, 5-321
ciò che scrivo. 5. sgombro da nuvole, da nebbia, da vapori;
. 5. sgombro da nuvole, da nebbia, da vapori; sereno,
. sgombro da nuvole, da nebbia, da vapori; sereno, limpido (il
e netto / fece far bruno et oscurar da poi / il gran splendor del grazioso
l'aria, fresca e cristallina / e da sperar buon dì per la mattina.
l'azzurro netto / via via si discopriva da ogni caduco velo / e il suo
sole immagini gli si presentavano non accompagnate da alcuna memoria amara, nette d'ogni
; privo di asperità. erasmo da valvasone, 7-71: fuori de la cittade
da rovato, lxii-2-11-214: si ascende per un'
fin che viene in un punto chi da un lato raccoglie il tutto e lascia netto
. 7. risanato, guarito da una malattia per lo più infettiva;
immune, non contagiato, non affetto da una malattia (per lo più in relazione
): di poi ch'io fui sortito da quel gran digiuno, mi trovai in
vedere più fresco, più ritto e da ogni parte più bello vecchio di voi:
gli furono trovate tutte le interiora nettissime, da aver da campare ancora qualch'anno.
tutte le interiora nettissime, da aver da campare ancora qualch'anno. moneti, 204
ringraziar te d'aver netta la pelle da qualche livido! -che non ha
-che non ha subito alcun danno; indenne da una disgrazia, da una calamità.
danno; indenne da una disgrazia, da una calamità. n. martelli,
senz'alcun velo netta e immaculata / da far un tigro un angel diventare.
fatti, e quelle coscie bianche, / da fidia a torno, o da
da fidia a torno, o da più dotta mano. vasari [zibaldone]
lexici essendo libri che non si leggono da capo a piedi, ma di qua
a galla. pascarella, 2-399: da le creste de'monti, su massi
stilizzati e di un colore netto e vivo da far pensare piuttosto a modelli per ricamo
: pippa, se bene ti faccio tener da la gente di xvi anni, tu
della stanza, in questo istante e da tanto tempo, loro due, numerosi
castelli, 2-5: senza controversia fu da tutti concesso che la vista si faceva
11. immune, esente, libero da difetti; non soggetto a condizioni o
acciò rimanesse la città netta del tutto da atti somiglianti. gir. giustinian,
ancora che, sedendo [alessandro] da principio in giudizio nelle cause criminali,
la mano per conservarlo sincero e netto da calunnie alla giustificazione del reo.
/ e del contraro netto! paolo da certaldo, 235: guàrti di non
giudiziari; incensurato. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
non di rinnovar le nimicizie tra quelli da gavina e da ceroni. m. adriani
le nimicizie tra quelli da gavina e da ceroni. m. adriani, iv-452
: avendo resa la tesoreria inaccessibile e netta da calunniatori, insegnò che la città poteva
, che si adoprano per tener netto da ribaldi il paese, uno arrivasse a metter
dai padri, ha fatto probabilmente giudizio da essa degli altri paesi. -con riferimento
sincerità, con incorruttibilità; non contaminato da pensieri o desideri disonesti e non colpevole
. latini, i-383: davanti e da poi, / sì come saven noi,
dal suo cominciamento e fatta e creata da dio sanza macchia, ma macolossi perché
corrotto e rutto vasello. francesco da barberino, i-44: chi netto si
, 3-8: e1 mi parea da se stesso rimorso: / o dignitosa coscienza
più netta coscienzia. s. bernardino da siena, 40: ella [
sai ch'io sono pura e netta da arrigo e da tutti gli uomini
io sono pura e netta da arrigo e da tutti gli uomini, così priego
spirituali, bisogna che sia nettissimo e da ogni infezione d'appetito carnale e da
da ogni infezione d'appetito carnale e da ogni nuvola d'error mondano. f.
conservato la sua castità intattissima e nettissima da ogni macchia, non pur di fatti e
fatti e di fama, ma anco da ogni minima sospezzione del contrario.
bisticci, 3-116: fu umanissimo e alieno da ogni pompa, né in casa,
d'ogni fariseismo. -non contaminato da colpe sessuali. n. villani,
letti. -non macchiato, non infamato da un'onta, da un sospetto,
, non infamato da un'onta, da un sospetto, da una calunnia.
un'onta, da un sospetto, da una calunnia. de mori, 51
nepoti, gli venisse fatto di liberargli da morte cotanto vergognosa, servando il sangue
vergognosa, servando il sangue suo netto da così lorda macchia. lancellotti, 1-661
: voglio che la mia casa sia netta da ogni sospetto. amenta, 1-45:
pigliare partito che sia netto e perfetto da ogni parte. lippi, 3-2:
netta / mia ragione diro. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
: la casa era mal riscaldata. da un'impressione di disagio, sfuggente come
netto patimento. 16. facile da compiere, chiaro da intendere, intelligibile
16. facile da compiere, chiaro da intendere, intelligibile; non confuso,
sta finestra e lassateme venir a star da voi mezza ora, cosa più sicura
accoglienza netta e precisa e così fluida da avvolgermi tutto. moretti, i-909: don
concetti, ma dignità di linguaggio netto da ogni bassezza popolaresca. c. gozzi
: uno stil netto e purgato / da gergoni lombardi o veneziani. 18
netto il colpo / gli riuscisse e da fellone intanto / avea l'asta a ferir
stuparich, 3-1: 55: il distacco da tutte le abitudini anteriori e dal mondo
e'cambiò l'altr'ieri. francesco da barberino, ii-404: leggiere offese /
tornano nette circa lire 2100. giovanni da uzzano [reza- sco], 34
obbligazioni od azioni. -non gravato da ipoteche, pagato interamente (in relazione
della tara, cioè d'ogni altra roba da cui la merce fosse accompagnata.
-al netto o di netto: detraendo da un guadagno o da una rendita le
netto: detraendo da un guadagno o da una rendita le spese vive o le trattenute
di legge o, anche, la tara da un peso. lenzi, 1-57:
macinghi strozzi, 1-203: stimo che da filippo sia suto avvisato quanto e'fece de'
entrate comuni. algarotti, 1-viii-43: da un dotto e peritissimo mercante di seta
'patente netta': di persone che vengano da luogo in cui non sospettasi male contagioso.
'patente netta ': patente sanitaria da cui risulti che il luogo di provenienza della
e i luoghi intermedi di approdo erano esenti da malattie epidemiche o contagiose.
infangarsi. -zona pianeggiante e sgombra da vegetazione. buonarroti il giovane, 10-961
lunga, cioè il netto della piazza, da parte voglio fare uno canale il quale
fabrica: per cui mentre vi smuran da piè a fin di trarne il netto delle
, ma vo'prima ottener una grazia da v. s., e questa è
l'aria. -ambiente non contaminato da peccati o da colpe, non corrotto
-ambiente non contaminato da peccati o da colpe, non corrotto ma onesto,
sua responsabilità, e per distaccarlo netto da sé. -in modo estremamente chiaro
-in modo estremamente chiaro, comprensibile, da non lasciare dubbi; con assoluta certezza
cose col loro nome. -in modo da non avere dubbi. n. franco
, per la via retta. ca'da mosto, 1-141: una nave che parta
mosto, 1-141: una nave che parta da sancta margarita e metasse la lobera e
fra grego e tramontana, anderà neto da le seche de sanduci e de tenet
a darvi dentro con tant 'anima e sì da valentuomo che ognuno avrebbe creduto di udire
fermezza, prontamente. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
, 16 (281): « vengo da liscate », rispose lesto il giovine
1827 (281): « vengo da liscate », rispose netto il giovane]
): in modo chiaro, comprensibile, da non lasciare dubbi; senza reticenze.
le cose future, come non fossero da tanto, né si confidassero di parlare
galileo, 1-2-55: opere che mi restano da mandar fuora, le quali penso ai
già finita, e non mi rimane che da metterla in netto. betteioni, i-197
netto il latino e aspetterò l'emendato da v. s. del quale non uscirò
furor gli uscì del petto. giovanni da empoli, 39: il nostro capitano
amor di dio che non l'abbi da sapere da veruno, ché saremo morte
di dio che non l'abbi da sapere da veruno, ché saremo morte da nostra
sapere da veruno, ché saremo morte da nostra madre cotante bastonate ci darebbe, e
tanta sincerità, quanta si possa richiedere da un reale signore. -avere
. farla franca, uscire senza danni da una situazione particolarmente rischiosa o pericolosa,
l'errare, e non fu uomo da adamo in qua, come, se volessi
: con certa gente non c'è da levarla netta. -non infierire polemicamente.
de'piedi del medico e con essa sospintoci da dosso, di netto col capo innanzi
ciò che è possibile. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
quattro, che quel poverino aveva messi da parte, con tanto stento e con
indiscretamente posti sossopra, come si usa fare da certi can mastini in più paesi e
-netto come un bacino, come un bacino da barbiere: v. bacino1, n
-riuscire più netto che un bacino da barbiere'. v. bacino1, n
. = dal lat. nitidus, da nitère, di area panromanza. nettomònade
, le alghe verdi flagellate sono rappresentate da forme nuotanti nell'ambiente liberamente.
al segno zodiacale dei pesci e caratterizzato da tendenza alla spiritualità, ah'idealismo,
traggano origine, vera o presunta, da sedimentazione marina. -anche: che è proprio
solidi ond'è costituito il nostro globo fossero da prima in istato di dissoluzione nell'acqua
che è dovuto, si compie, è da porsi in relazione con l'azione delle
nettunnino regno. = voce dotta, da nettunno, var. ant. di nettuno
di nettuno; che è stato edificato da nettuno (una città: con partic.
città); che trae le proprie origini da città o paesi marittimi (un popolo
, / che il natal confessò da prima ignoto. foscolo, 1-297: le
= voce dotta, lat. neptunìus, da neptùnus 'nettuno ', dio del
sm. geol. teoria geologica formulata da a. g. werner e assai diffusa
= voce dotta, deriv. da nettuno. nettunista, sm. e
. nettunismo. = deriv. da nettunismo: termine introdotto nel 1875 da
da nettunismo: termine introdotto nel 1875 da m. lessona sul modello dell'ingl.
= voce dotta, deriv. da nettuno, col suff. miner. -ite
) il più lontano dal sole, da cui dista circa 4500 milioni di km
-2000 c; è accompagnato nel suo moto da due satelliti, tritone (che gli
, scoperto simultaneamente nel 1845 col calcolo da lever- rier e da adams, e
1845 col calcolo da lever- rier e da adams, e col cannocchiale da galle.
rier e da adams, e col cannocchiale da galle. 3. stor.
che, in forma di vaso sostenuto da un piede, è fissata sul fondo del
mano al netturbino. = comp. da nettezza] e urb [ano].
; 'atto a nuotare '(da vyjyto 'nuoto ') e òupà
òupà 'coda voce introdotta nel 1875 da m. lessona. netunno,
cenno, accenno secondo alcuni non sarebbe da escludere un influsso di 7n / eù|xa
canto fermo. = deriv. da neuma; voce registr. dal tommaseo.
soffio; fiato, gas 'e da chimico (v.). neùno
veup£; -&8o£ (dioscoride), da veupà 'nervo '. neurale
dal gr. veùpov 'nervo 'e da anemia (v.).
dal gr. veùpov 'nervo 'e da apofisi (v.).
dal gr. veùpov 'nervo 'e da enterico (v.).
= voce dotta, aeriv. da neur ina. neurilèmma (neurilema
tradizionale, dalle cellule di schwann e da una membrana anista di derivazione cellulare,
. mamiani, 10-ii-212: che ha egli da fare il fosforo ed ogni sorta di
concerne un neurilemma. = deriv. da neurilemma; voce registr. dal tramater.
nevrite degenerativa. = deriv. da neurite1, var. di nevrite (v
dal gr. veùpov 'nervo 'e da ammina (v.).
dal gr. veùpov * nervo 'e da anastomosi (v.).
dal gr. veùpov 'nervo 'e da anatomia (v.).
dal gr. veùpov 'nervo 'e da artritismo (v.); è
dal gr. veùpov 'nervo 'e da artropatia (v.);
dal gr. veùpov 'nervo 'e da biologia (v.); è
maligno a carico del tessuto nervoso costituito da cellule immature, localizzato soprattutto nel cervello
. = voce dotta, deriv. da neuroblasto, con suff. che indica
dal gr. veùpov 'nervo 'e da brucellosi (v.).
dal gr. veùpov 'nervo 'e da cheratina (v.); è
dal gr. veùpov 'nervo 'e da chimica (v.).
dal gr. veùpov 'nervo 'e da chirurgia (v. l neurochirurgo
specializzato in neurochirurgia. = deriv. da neurochirurgia. neurocito, sm.
a carico del tessuto nervoso, costituito da cellule nervose mature. = voce
= voce dotta, deriv. da neurocito, con suff. che indica
* seminario ', a poca distanza da ferrara. qualche soldato colpito da alalia
poca distanza da ferrara. qualche soldato colpito da alalia in seguito a choc nervoso.
dal gr. veupov 'nervo * e da corioretinite (v.).
dal gr. veupov 'nervo 'e da cranio (v.); è
= voce dotta, comp. da neurc ^ psichiatrico] e delirio (
dal gr. veupov 'nervo 'e da dermatite (v.).
dal gr. veupov * nervo 'e da derìnatosi (v.); è
dal gr. veupov 'nervo 'e da dermite (v.).
dal gr. veupov * nervo 'e da distonia (v.).
dal gr. veupov * nervo 'e da ectoblasto (v. ì.
dal gr. veupov 'nervo 'e da elettrofisiologia (v.).
dal gr. veupov 'nervo 'e da endoarteriectomia (v.).
dal gr. veupov 'nervo 'e da endocrino (v.).
origine ectodermica che contiene cellule sensitive primarie da considerarsi vere e propriecellule nervose.
dal gr. veupov 'nervo 'e da epitelio (v.); è
. = voce dotta, deriv. da neuroepitelio, con suff. che indica
dal gr. veupov 'nervo 'e da exeresi (v.).
gr. veupov 'nervo 'e da un deriv. di 'podvto 'appaio '
dal gr. veupov * nervo 'e da fibrilla (v.); è
dal gr. veupov * nervo 'e da fibroma (v.); è
dal gr. veupov 'nervo 'e da fibromatosi (v.); è
dal gr. veupov 'nervo 'e da filamento (v.).
dal gr. veupov 'nervo 'e da fisiologia (v. j; è
dal gr. veupov 'nervo 'e da foro weuroftalmologìa, sf. medie
dal gr. veupov 'nervo 'e da oftalmologia (v.).
dal gr. veupov 'nervo 'e da ganglioma (v.).
dal gr. veupov 'nervo 'e da -yev-, tema dell'aor. del
glioma. 2. tumore costituito da fibre nervose raggomitolate, che si origina
dal gr. veupov 1 nervo 'e da glioma (v.); è
plinio], 445: la bietola salvatica da alquanti è chiamata limonio e da altri
salvatica da alquanti è chiamata limonio e da altri neuròde. domeniche [plinio]
, la quale si chiama limonio e da alcuni neuroide, c'ha le foglie
dal gr. veupov 'nervo 'e da ipofisi (v.). ^
dal gr. veupov 'nervo 'e da istologia (v.).
dal gr. veupov 'nervo 'e da labirintite (v.); è
'che si può prendere ', da xap-pàvw 'prendo '. neurolinfomatòsi,
dal gr. veupov 'nervo 'e da linfomatosi (v.).
dal gr. veupov 'nervo 'e da linguistica (v.).
che ha lo scopo di liberare un nervo da compressioni o aderenze, dovute per lo
3. distruzione di una cellula nervosa da parte dei neuronofagi. 4.
dal gr. veupov 'nervo 'e da lisi { vm è registr. dal
dal gr. veupov 'nervo 'e da lue neuròma, sm. (
come pure vicino ad essi per modo da intersecarli ed offenderli con la sua aderenza
dal gr. veupov * nervo 'e da mielite (v.); è
dal gr. veupov 'nervo 'e da miosite (v.); è
apparato o sistema neuromotore: complesso costituito da un centro motore e da una particolare
complesso costituito da un centro motore e da una particolare rete fibrillare, che,
dal gr. veupov 'nervo 'e da motore (v.); è
dal gr. veùpov 'nervo 'e da muscolare1 (v.).
. -teoria del neurone: concezione elaborata da s. ramón y cajal, secondo la
. scient. -one \ termine proposto da h. w. waldeyer nel 1891
inglobamento e distruzione di un neurocito alterato da parte di una cellula fagocitarla.
= voce dotta, comp. da neurone e dal tema del gr.
dal gr. veùpov 'nervo 'e da papillite (v.).
-i). bot. tessuto costituito da cellule prive di clorofilla, con nucleo
dal gr. veùpov 'nervo 'e da parenchima (v.).
rosso e vibrato della = deriv. da neuropatia; la forma neuropatico, registr.
soma tica, caratterizzate cioè da disturbi della moti lità,
dal gr. veùpov 'nervo 'e da patologia (v.);
dimostrava la mancanza di libertà del delinquente da giudicare. bacchelli, 2-v-544: era
: ci troviamo dinanzi a un referto da neuropatologo, un tale che non può
gangli nervosi di molti invertebrati, costituito da un fitto intreccio di fibre.
dal gr. veùpov 'nervo 'e da plasma (v.); è
dal gr. veùpov * nervo 'e da plastica (v.).
dal gr. veùpov 'nervo 'e da 7r6po <; 'passaggio; orifizio
; 'avanzamento; progresso '(da 7rpo (ìàivto * vado innanzi '
dal gr. veùpov 'nervo 'e da psicastenia (v.).
neuropsichiatria. volponi, 2-104: da chi va a parlare uno? medici,
= voce dotta, comp. da neurologia] e psichiatria (v.)
dal gr. veùpov * nervo 'e da psichico (v.).
dal gr. veùpov 'nervo 'e da psicologia (v.).
dal gr. veùpov 'nervo 'e da psicologico (v.).
dal gr. veùpov 'nervo 'e da radiologia (v.).
dal gr. veùpov 'nervo 'e da reazione (v.).
nefrite e di ipertensione arteriosa, caratterizzata da emorragie, da edema della papilla e
ipertensione arteriosa, caratterizzata da emorragie, da edema della papilla e dalla presenza di
dal gr. veùpov 'nervo 'e da retinite (v.); è
dal gr. veùpov 'nervo 'e da ormone (v.).
dal gr. veùpov * nervo 'e da ormonico (v.).
dal gr. veùpov 'nervo 'e da pa? yj 'sutura ';
dal gr. veùpov 'nervo 'e da sarcoma (v.); è
dal gr. veùpov 'nervo 'e da scheletro (v.).
. produzione di sostanze di tipo ormonico da parte di cellule nervose (in partic
dal gr. veùpov 'nervo 'e da secrezione (v.).
dal gr. veùpov 'nervo 'e da sedativo (v.).
dal gr. veùpov 'nervo 'e da sifilide (v.).
dal gr. veùpov 'nervo 'e da o<ò (xa 'corpo'; è
dal gr. veùpov 'nervo 'e da spasmo (v.).
che tanto vuol dire quanto machine tirate da nervi, avenga che quelle cordicelle,
fili, con funicelle ', comp. da veùpov 'corda; nervo 'e
dal gr. veùpov 'nervo 'e da spina (v. l
o, anche, la canna da zucchero, la frutta, ecc.
dal gr. veùpov 'nervo 'e da tabe; è registr. dal
dal gr. veùpov 'nervo 'e da xelvco 'tendo, stendo '.
dal gr. veùpov * nervo 'e da tono', è registr. dal d
dal gr. veùpov * nervo 'e da tonico (v.).
dal gr. veùpov 'nervo 'e da tossico (v.).
dal gr. veùpov * nervo 'e da tossina (v.); è
simile alla talpa, che vive, rappresentato da una sola specie (. neurothricus gibbsi
dal gr. veùpov 'nervo 'e da trofico (v.).
allarme: comparsa di segni di intolleranza da parte del sistema nervoso all'inizio della
dal gr. veùpov * nervo 'e da tropismo (v.);
più lunghe e assai sottili; sonò lunghi da 5 mm a cm 7,
gr. veùpov * nervo 'e da 7rrep6v 'ala '. neurotteroidèi,
. superor- dine di insetti, caratterizzati da metamorfosi completa e dalla presenza di due
dal gr. veùpov 'nervo 'e da vaccino (v.).
dal gr. veùpov 'nervo 'e da vegetativo (v.).
dal gr. veùpov * nervo 'e da virus ^ nèurula, sf.
nell'embrione. = deriv. da neurula. nèuston, sm.
alle voglie del re, ma fu persuaso da quelli che lo consigliavano (secondo si
i quali credevano di dover essere ributtati da i prìncipi stranieri, mentre non avevano cagione
i prìncipi stranieri, mentre non avevano cagione da giustificar le lor armi, pensavano di
del ftituro in cui tanti si dilettavano da una specola neutrale. e tutti lo
non fortificato né occupato o utilizzato militarmente da alcuna potenza; smilitarizzato (un territorio
si può esprimere quanto ne restassero offesi da tutte le bande gr interessati.
persona). -anche sostant. da porto, 1-142: a me dissero ch'
il monferrato esser vedute per giustizia e da persone neutrali. malaparte, 7-238:
ancora alcuni di parte bianca. fausto da longiano, iv-68: vedendo in sua presenza
reggimento civile...; e furono da alcuni chiamati neutrali. galileo, 3-1-500
. bacchetti, 12-157: -e tu da che famiglia tieni? -finché le famiglie furono
parla (e, in partic., da un punto di vista cristiano, a
. configurato, congegnato in modo tale da non interferire né influire (almeno nelle
. che è o si trova egualmente lontano da posizioni, condizioni, situazioni estreme o
: la totalità del tributo sarebbe portata da tutti i fondi stabili e da tutte le
portata da tutti i fondi stabili e da tutte le merci cadenti nel commercio estero
= voce dotta, lat. neutr&lis, da néuter 'nessuno dei due '.
, pretesti. = deriv. da neutrale. neutralista, sm.
de roberto, 8-127: quando la via da seguire fu tracciata da chi aveva l'
quando la via da seguire fu tracciata da chi aveva l'onore e l'onere di
internazionalismo. = deriv. da neutralismo. neutralistico, agg. (
decisione notificata agli altri stati interessati e da questi ricevuta e riconosciuta, o,
o invece essa comporti la preventiva rinuncia da parte di tale stato alla propria difesa
del rispetto della propria sovranità all'osservanza da parte degli altri stati degli impegni da
da parte degli altri stati degli impegni da essi preventivamente assunti o, comunque,
chi è potente in modo che non ha da temere di quello di loro che resterà
. li nimici con inganno, vestitisi alcuni da contadini e non avendo riguardo a neutralità
: quasi un somigliante ragionamento ebbe poco da poi co'tessitori de'drappi di seta,
neutralità valeva loro (tesser chiamati talvolta da cecilia: salami, martuffì e lasagnoni
la acidità o la basicità in modo da rimanere con reazione né acida né basica.
e di freddo. = deriv. da neutrale. neutralizzabile, agg.
= agg. verb. da neutralizzare. neutralizzabilità, sf.
è neutralizzabile. = deriv. da neutralizzabile. neutralizzaménto, sm.
, di leggere un autore in modo da smussarne ed edulcorarne le asprezze polemiche,
duro. = nome d'azione da neutralizzare. neutralizzare, tr.
dell'esercito francese che scacciò gli olandesi da anversa, fu fondato il regno del
. piovene, 10-474: paese travagliato da processi morbosi, l'america li neutralizza
: tutte quelle idee avute in prestito da varie parti finivano in lui col neutralizzarsi
1-307: mi faccia il piacere di tirarsi da banda e di prendersi il suo indennizzo
: un antifascismo teorico, ma accompagnato da un'attività in qualsiasi modo favorevole al
è con noi. è a barga. da un pezzetto è neutralizzato da paure in
barga. da un pezzetto è neutralizzato da paure in parte assurde. savinio,
ratto, seguitava con un concubinaggio intramezzato da eccellenti intenzioni matrimoniali, neutralizzate però da
da eccellenti intenzioni matrimoniali, neutralizzate però da una inconfessata paura di perdere una bella
inconfessata paura di perdere una bella eredità e da una inconscia nostalgia dell'amante per il
la sua pupilla, un po'neutralizzata da un par di occhiali di presbite, ha
alcali a quella degli acidi è contraria. da che nasce questa neutralizzazione? nasce da
da che nasce questa neutralizzazione? nasce da una vera combinazione chimica che si forma
dell'essere neutralizzato. parola pesante, da lasciare agli usi delle scienze corporee.
corsa ciclistica. = nome d'azione da neutralizzare', cfr. fr. neutralisation.
stranezza zero. = deriv. da neutro. neutriniano, agg.
. neutrinico. = deriv. da neutrino. neutrinico, agg.
teoria neutrinica della luce: teoria proposta da m. de broglie e non
secondo la quale i fotoni sarebbero costituiti da coppie di neutrini. neutrino, sm
dei taccuini. = deriv. da neutro', il termine fu introdotto in italiano
, il termine fu introdotto in italiano da e. fermi nel 1934. nèutro
al danno che derivava al commercio neutrale da parte del diritto di visita esercitato dalle
sistema rappresentativo, con un principe italiano da scegliersi di comune accordo. massaia,
ecc. dei popoli galla, si suole da per tutto lasciare un'estensione di terreno
ogni sorta di titoli e onori accademici dipendano da una potestà neutra, a così domandarla
5-325: non contate mai troppo, da parte di cotesti spettatori, solitamente e
cuore io dico: non terrei linguaggio diverso da quel ch'io tengo; non andrei
sostenere la necessità dell'educazione religiosa, da somministrarsi mercè la religione tradizionale o nazionale
, onde la passione s'irradia come da un focolare. moravia, xiii-
il sottocomune. malvezzi, 4-145: è da compatire il macchiavello, se è empirico
difinisce col dire che è una sperienza fatta da gli antichi sopra della quale fondano i
libretto di versi, intitolato al solito da un neutro latino. -disus. intransitivo
voce neutra 'exclamare ', si dice da noi eziandio attivamente, come anco '
passivo, fu usato per 'agghiacciare 'da dante. f. m. zanotti
- rosso neutro', composto chimico costituito da una polvere verde scura, solubile in
entrano tali quantità d'acido e di base da essere per intero cancellate le proprietà si
con riferimento a zolfo; e da questa parte ci sono i neutri, ossia
con quella sua bianchezza neutra d'ostia da comunione, lineare come una vergine preraffaellita
fuor della folla neutra, come colpi da una cortina di fumo. bacchelli,
così profondamente nella realtà dell'uomo figurato da dare di lui una specie di radiografia
di una esattezza ed economia di tono da dare quasi il senso della reticenza.
forza neutra che obbligava alla sincerità ma da una parte sola, senza chiederle niente
in treno io me ne sto intanato da una parte guardando con occhi neutri i
risulta nullo il valore di sovrano da beffa, e l'altro monaco e poeta
artisti e mezzi scienziati, esseri neutri diversa da zero e ha segno opposto).
, sm.) il quale è percorso da una corrente uguale alla somma delle correnti
contesa; incontrarsi in un luogo diverso da quelli abitualmente frequentati o abitati dalle persone
'nessuno dei due ', comp. da ne, con valore negativo, e ùter
di neutralizzazione. = comp. da neutro e condensatore (v.).
. = voce dotta, comp. da neutro e dal gr. 8uva [pu
= voce dotta, comp. da neutro e diurno (v.).
. = voce dotta, comp. da neutro e dal gr.? ixta '
. = voce dotta, comp. da neutro e dal gr.? wt <
. = voce dotta, comp. da neutrofilo e dal gr. (3xaató <
. = voce dotta, comp. da neutrone] e dal tema del gr.
uno dei costituenti del nucleo atomico, da cui viene emessa nel corso di reazioni
. = voce dotta, deriv. da neutro, col suff. -one sul
= voce dotta, comp. da neutrone e dal tema del gr.
= voce dotta, comp. da neutrc{filo] e dal gr. 7revla
. = voce dotta, comp. da neutro e spora (v.).
. = voce dotta, comp. da neutro e sporangio (v.).
= voce dotta, comp. da neutro e trasformatore (v.).
. neviera. = deriv. da neve. nevàio (ant.
forma in avvallamenti montuosi ad altitudini tali da indurire, in maggiore o minore misura,
freddo fu soprapreso dalla bulimia, detta da noi fame canina, la quale infermità
botta, 6-i-524: erano molto ritardati da un grosso nevazio e da una pioggia grandinosa
molto ritardati da un grosso nevazio e da una pioggia grandinosa. = deriv.
una pioggia grandinosa. = deriv. da neve. nevaiuòlo, sm. region
guarda al portafoglio. = deriv. da neve. nevale, sm. gerg
'nevale ': sale. = da neve, per il biancore. nevara
questa placida acqua. = deriv. da neve; cfr. lat. nivaria,
o nevare, / quaranta dì son da passare. 2. rar.
uomini a nevar. = denom. da neve. ne variètur, locuz.
simil. bianco come neve. fausto da longiano, iv-213: voi già avete passata
, iii-19-17: il sole dell'affetto ha da illuminare da lontano la vetta, forse
il sole dell'affetto ha da illuminare da lontano la vetta, forse nevata, della
bardo. mazzeo di ricco o rosso da messina, 434: lo cristallo
e dall'efficace freddo dell'aria e da alcuni sali frigorifici congelata. fantoni,
neve e il vento, / la vampa da un aperto uscio improvvisa / nella sua
gli alberi della villa aldobrandini già illusi da un presentimento di stagion novella. malagoli
ant. sm. s. bernardino da siena, 593: noi andiamo a lavorare
e sanguinosa tutta! s. bernardino da siena, 43: più è candido
a cespugli coperti di neve, sporgenti da un dirupo, al chiaro di luna
gelo, freddo. giacomo da lentini, 28: se amasse, madonna
fosse neve -foco mi parria. buggerone da palermo o federico ii, 426: o
/ nel core il dolce che nacque da essa. / così la neve al sol
viso più che umano / che pò da lunge gli occhi miei far molli, /
gli occhi miei far molli, / ma da presso gli abbaglia, e vince il
questo ragionamento / so che saranno parole da sera, / che come fummo ne
in guerra, / sbranata è purità da fellonia, / il vero è sotto i
della bugia / e 'l giusto è condannato da chi erra. /...
ricami, le gioie e le foggie sarieno da esse usate di maniera che il tesoro
usate di maniera che il tesoro accumulato da la virtù veneziana si consumaria come la
, 5-38: quando, amor, da quel dì ch'ai tuo foco arsi /
particella del tuo corpo veduta ignuda è da sé sola una face con che amore è
. -a indicare innocenza, purezza da colpe. cavalca, 20-548: apparve
: il nettar de gli dei, da la brigata / de gli scrittor cantato in
bere un contento; / venga pur da vallombrosa / neve a iosa; / venga
neve a iosa; / venga pur da ogni biscocca / neve in chiocca. antonio
d'oro fin, dolce catena, / da stringer l'alme più d'amor rubelle
delle tribolazioni. papini, 27-1001: da vecchio, con quella morbida neve filata
sbattere, montare a neve \ in modo da rendere l'albume denso, spumoso e
. meve artificiale: materiale, costituito da fiocchi di cotone o di plastica, usato
, cono o piramide nevosa, inclinata da una parte cosi da parere di lontano
nevosa, inclinata da una parte cosi da parere di lontano una figura umana curva