nulli: la loro magnifica città cade da tutte parti in rovina, ed essi motteggiano
., 6-3 (1-iv-543): è da guardare e come e quando e con
abbastanza motteggiato si fosse e cianciato allora da più bande. -seguito da un
da più bande. -seguito da un compì, di relazione. a
e... egli non era uomo da motteggiar con lui. bisticci, 1-i-560
lo dipingono i peccatori, un male da motteggiarvi sopra per gentilezza, un male
motteggiarvi sopra per gentilezza, un male da gloriarsene, un male da giubbilarsene, credete
un male da gloriarsene, un male da giubbilarsene, credete voi che dio lo
sue spalle. -sostant. bartolomeo da s. c., 30-8-4: in
motteggiare e dinne una bella. paolo da certaldo, 349: non essere motteggiatore:
413): il duca disse che diceva da maledetto senno e non motteggiava.
colui che motteggia da'luogo, e da lui ti parti tosto. 6
role me ha muttizata! domenico da prato, lxxxviii-i- 457: venere
la sala del suo prencipe, fu da un boffone, che dalla camera del signore
genovese in padova, gli fu detto da un altro scolare, il quale faceva
non accetta la sfida, vien motteggiato da un dappoco, sciatico di spada,
tavola fa miracoli con le mascelle, da un pezzo di poltronaccio. lanzi, i-170
i-379: la qual opera fu in commedia da cratino motteggiata come fornita tardi. salvini
fiorino, / che recan fiori e rose da verzieri. boccaccio, dee.,
] motteggiasse queste vostre giovani. andrea da barberino, i-253: bosolino era chiamato anti-
mangiar con gli occhi. g. da canale, lx-3-203: flori- steno si
siano. = denom. da motto1, col. suff. dei verbi
i-79: scherniti e motteggiati nella risposta da romulo, divisero l'esercito in due
. posesi a giacere, non men da lui motteggiata sul timore ch'ella dimostrava
sul timore ch'ella dimostrava di esser da safar assalita. brignole sale, 2-253
. non motteggiatore, non giullare. paolo da certaldo, 349: non essere
di lei. 3. caratterizzato da battute spiritose e argute, dal tono
burlone. = nome d'agente da motteggiare. motteggièro (motteggère,
, motteggiere. = deriv. da motteggiare. motteggiévole, v.
. n. franco, 3-33: diede da sorridere a tutti la piacevole meraviglia del
stia fermo, e non si lasci atterrire da chi senza entrare in ragionamenti le abbaia
fuggitive ed agita / ora i raccolti da la fama errori / de le belle lontane
vien sempre dal difetto e il motteggiar da virtù. leopardi, 790:
costume. -da motteggio, in da motteggio (con valore av- verb.
/ e credi cli'i'non dico da motteggio, / che gli è pur buon
per mezzo un altro, e non fa da motteggio. varchi, v-539: chiunque
varchi, v-539: chiunque biasima amore o da vero o da motteggio, biasima dio
chiunque biasima amore o da vero o da motteggio, biasima dio medesimo. caro,
. -da vero? -come! si muore da motteggio? b. davanzati, ii-300
all'eloquenza questo parlare a'giudici quasi da motteggio, in queste nostre vestic- ciuole
i-1-83: io credo che voi parliate da motteggio. -senza un impegno particolare.
varchi, v-581: altro è scrivere da motteggio, altro mettere i suoi scritti
altro mettere i suoi scritti in stampa da dovere. allegri, 123: 10
10 vi mando questo miserabil sonetto, fatto da me parte in daddovero e parte in
me parte in daddovero e parte in da motteggio. -con valore aggettivale:
il palio e '1 corso è stato da motteggio. caro, 12-i-50: quando volete
. caro, 12-i-50: quando volete da me cosa ch'io possa, basta un
fare tra gli amici che non sono da motteggio. passeroni, 3-74: non
la lor zuffa né leggiera / né tampoco da motteggio. -farsi motteggio: farsi
uomo, vennero più d'una volta da ottavio messi in motteggio. -per
partecipato a quel pellegrinaggio che si partì da bordeaux nell'anno 333 seguendo 1 "
spasso che si piglia l'uomo libero da quello che si piglia 11 servile.
non e speranza alcuna. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
]. = deverb. da motteggiare. motteggióso, agg.
della borghesia. = deriv. da motteggio. motegiaménto, v
un terreno. = deriv. da motta1. mottése, sm.
le straniere. = deriv. da motta1, n. 6.
di mottetti. = deriv. da mottetto1. mottettìstico, agg.
la loro composizione o esecuzione; costituito da mottetti (un brano musicale).
musicale). = deriv. da mottetto1. mottétto1, sm. componimento
racchiude in un breve giro di versi (da due a un massimo di cinque,
- anche: stornello. francesco da barberino, ii-258: convien ancor noi per
intesi non vo- glian che sieno / da quei che con noi eno. citolini,
può vedere ne'mottetti di messer francesco da barberino, de'quali altri sono di
componimenti fondati essenzialmente su una struttura costituita da identiche sezioni ritmiche e da identiche riprese
struttura costituita da identiche sezioni ritmiche e da identiche riprese ritmico-melodiche; diffusosi largamente
, filipoti e marcheti. s. bernardino da siena, v-182: secondo modo di
: chi ba- sciucchia un fioretto tocco da la manza, chi trempella il liuto
stava monsignore / con l'asperges in man da l'acqua santa, / intonando un
pugni per il becco, e guidate da un mottetto musicale fanno volare, simmetricamente,
fuori de casa. = deriv. da motto1. mottevolménte, avv. ant
espressioni bel motto, buon motto, motto da rìdere, motto di spirito, ecc
quando dall'altrui parlare si coglie altro da quel ch'egli vuole. de nores
, cioè dei detti pronti e leggiadri da trafiggere il vizio d'alcuno o da riscuotersi
da trafiggere il vizio d'alcuno o da riscuotersi da qualche vergogna o comechessia dilettare
trafiggere il vizio d'alcuno o da riscuotersi da qualche vergogna o comechessia dilettare chi ascolta
i motti brevi / dei giocatori, da quell'altra stanza. alvaro, 16-67:
scritta o letteraria). giacomo da lentini, 27: se l'amor ch'
non par che luca / lo raggio da sinistra a quel di sotto, je come
/ basta dir per dechiarare / ca da lo poco parlare / se nde sol
un motto. algarotti, 1-iv-217: da un motto ch'ella gittò uno di
intra'quali aveano uno chiamato il caca da reggio e in motti ancora si raccorda:
inferno; il qual motto passato di qua da mare ancora dura. pulci, 24-34
significato allusivo, tratta per lo più da opere di autori classici latini o dalla bibbia
architettonici). sanudo, lvi-476: da ogni strada vi erano alcuni archi bellissimi
formò per corpo d'impresa un orologio da sole co 'l moto: 'in umbra
ne te quaesiveris extra 'è tratto da una satina di persio: ed è un
triviale o minacciosa, scritta su attrezzi da lavoro, su carri agricoli, su
piedi vi è il compasso ed una tela da dipingere col motto intorno: 'ars
pieno e poderoso ». e qui, da capo, gruppo, di un ordine
esprimeva in sublime principio di governo. da ponte, 236: questo il sentimento generale
monti, verso accordavasi ottimamente col motto da me adot30: per la regina il
motto o passaporto o contrassegno degli uffifunge da sigla, da firma, da contrassegno.
o contrassegno degli uffifunge da sigla, da firma, da contrassegno. ciali e capi
uffifunge da sigla, da firma, da contrassegno. ciali e capi delle contrade.
il suo motto come editore, c'era da ciocché non possino essere conosciuti dai nemici.
siri, sospettare che egli volesse agire da editore. 1-vii-95: all'assedio di goito
anche 'dare il santo ': originato da ché 'levia gravia '.
un enigma; chiave, soluzione dinanzi da. llei diomedes, ella lo contraria di
lo calunniano,... ingannato da'da quest'ultima fase poetica, se non ci
b. croce, ii-1-334: tali da poter far supporre che la madre del catilina
zon, motti, rispetti / da dipinger la fronte a un'ostaria.
manifestò dappoi. poesie da cantare, onde ci rimase mottetto. carducci
13. mus. breve frase musicale composta da ch'ella pur dice, quel motto
). scambritta, lxxxviii-n-482: sappi da lui chi miglior bianco spilla, /
. che si diparte, che si stacca da un determinato punto (una figura geometrica
dette resistenze, 49: la conoide nata da una parabola cubica, essendo fermata colla
spagna corre per lo spazio di una lega da tramontana a ostro. 8
o, anche, ispirato, suggerito da un principio morale o mentale o derivato
medesimo. -avanzato, presentato da una determinata persona (una proposta,
. pascoli, 551: morto il babbo da più d'un mese, / non
. saba, 387: un nato da un suo nato, un bel monello /
animi acerbi? / tu gli ha'si da lunge dilungati / ch'a lor dài
fiume a nato. = deverb. da nature. natofatto (nato fatto)
'per'od 'a', vale: 'disposto fortemente da natura a ciò che dal compimento è
lettere '. = comp. da nato1 e fatto1 (v.).
d'incastro nella scalmiera che è formato da una apertura di mezzo alla quale si
= voce di etimo incerto, probabilmente da ricollegarsi con nature. natomìa,
della natomia loro. = da anatomia (v.), per aferesi
per lo più l'idra nell'acqua, da cui veramente s'ha ella preso il
natrit (termine coniato nel 1875 da weisbach), deriv. da natron;
1875 da weisbach), deriv. da natron; è registr. dal d.
. = voce dotta, comp. da natron], boro e calcite (v
. = voce dotta, comp. da natrd [n] e calcite (v
. = voce dotta, comp. da natrd [n] e dal gr.
= voce dotta, comp. da natrd ^ n] e dal gr.
. = voce dotta, comp. da natrd [n \ e dal gr.
. = voce dotta, comp. da natron e ortoclasio (v.);
= voce dotta, comp. da natrd [n \ (o dal lat
abbiam certe medicine / lime e ingegni da curare / natte, nèi, scrofe e
, parendogli bona quella dilla cazzaria e da cervici, bi- gnoni e natte.
equini dallo strofinio dei finimenti. dino da firenze [tommaseo]: le più volte
a voi, ché io non sono uomo da essermi fatte natte o beffe o come
., di etimo incerto, probabilmente da ricollegarsi ad afta gr. &f? 9a
sughero usato per la pesca. michele da cuneo, lix-60: a diete rete,
di area sett., deriv. probabilmente da una forma laterale del lat.
assai in proposito. = denom. da natta1, n. 3. nattè
, di natter 'tessere ', da natte 'stuoia '). nattèllo
materiale leggero, che sorregge la rete da pesca. dizionario di marina [s
sughero che galleggia). -nattèllo da lenza (anche semplicemente nattello):
. dei muggini. = deriv. da natta *, nattìcchia, v.
prende / dal divino 'ntelletto e da sua arte ». idem, par.
arte, / ma non distingue l'un da l'altro ostello. idem, par.
altro intorno move, / quinci comincia come da sua meta. mare amoroso,
, * quinde ', cioè da quella stella, 'esser decisa ',
mondo sublunare; la virtù attiva esercitata da tale sistema. -anche: dio (
/ che già non manca in lei cosa da bene, / ma'che natura la
considerato come totalità organica in divenire regolata da leggi intrinseche, risultante da un principio
divenire regolata da leggi intrinseche, risultante da un principio ordinatore immanente o da un
risultante da un principio ordinatore immanente o da un sistema di connessioni necessarie (natura
cura / forte sospeso, disse: « da quel punto / depende il cielo e
immota al di fuori, e agitata da un travaglio interno, par che opprima
natura, cioè libertà, trovo modo da offendere e difendere, in stando assediati
offendere e difendere, in stando assediati da li ambiziosi tiranni. di costanzo,
in una amenissima vallea, onde allettati da tante vaghezze di natura vi si portarono
uomo e che, di conseguenza, da questo furono ritenute nemiche e addirittura rivestite
ai quali resistenza umana non si differenzia da quella animale. -in senso generico:
simpatetica dell'uomo nei confronti dell'universo da cui scaturisce la sensazione dell'essere fìsico
le innumerevoli forme dell'esistente, regolato da un ordine intrinseco o trascendente, espressione
come attività produttiva dell'uomo, disciplinata da un complesso di conoscenze tecniche specifiche,
estetica) assume come complesso dei modelli da riprodurre o rappresentare (arte come imitazione
dante, conv., iv-ix-ii: è da sapere che cose sono che sono sì
sparte. f. villani, i-418: da questo laudabile uomo, come da sincero
: da questo laudabile uomo, come da sincero e abbondantissimo fonte, uscirono chiarissimi
tutte le cose, che sono fatte da l'arte o produtte dalla natura in questo
ed al vero nella imitazione che avea da farne col verso. leopardi, 19-134:
leggi matematicamente formulabili e di eventi regolati da queste leggi, quindi interpretabili e descrivibili
, tosto che nato è, quasi da natura dirizzato nel debito fine. crescenzi
. crescenzi volgar., 10-2: da tutti gli uccelli, i quali perseguita [
non acquisita con l'esperienza o derivante da scelte razionali) a compiere atti o ad
onor quanto chin'd'altura. francesco da barberino, li-m: vincer om sua
essere che è 11 bene, o da esso abborre, nel che sta il male
quello di natura come ordine del mondo e da esso deriva la nozione di leege di
inosservanza, debba saper quel che ha da osservare. g. gozzi, 1-59:
fai e non soffri il possibile. è da notare che la religione si mette dalla
fa contra natura, il quale non è da nominare per la sua cecità. pegolotti
pratica onanistica o omosessualità. guidotto da bologna, 1-37: non dica alcuna cosa
cose non mi persuadono che l'uccidersi da se stesso non sia contro natura. gramsci
dottrine politiche o nelle immaginazioni utopistiche e da riconnettersi ai concetti di legge e diritto
quale è infallibile in quanto direttamente proveniente da dio secondo il giusnaturalismo e il contrattualismo
selvaggio; ma se l'uomo non nasce da sé, ogni salvati- chezza più fiera
società. massaia, iii-114: io aveva da fare con un popolo che viveva nel
per definirla come tale e per distinguerla da tutte le altre; principio di individuazione
.. i e quella fiamma si parte da loco, / encontra de la sua
virtù che nascono di fortezza. zanobi da strata [s. gregorio magno volgari
per questi elementi, voi non l'arguite da quelle operazioni nelle quali tutti questi elementi
elementi e loro annessi convengono, ma da altre operazioni: sta cosi? -così è
è in effetto... -adunque da questa comune naturai condizione, di quietare
], ma convien apprender tal notizia da altre qualità non comuni. muratori,
partic.: persona. giacomo da lentini o monaldo d'aquino o anonimo,
e forse pensava alla felicità di essere amata da una tale natura. io all'inferno
dio stesso (per lo più seguito da un aggettivo o da un complemento di
lo più seguito da un aggettivo o da un complemento di specificazione atto a conferire
tipo, sorta (per lo più seguito da un agg. qualificativo o dimostrativo o
o nell'espressione di natura che o da da cui dipende una prop. consecutiva
nell'espressione di natura che o da da cui dipende una prop. consecutiva!
, tutto arde e purga. andrea da barberino, iii-541: e1 re agolante
.. trovansi di variate nature di creta da far tai lavori. imperiali, 4-208
o nessun'altra poi / l'ora da ripor mano alla virtude / rugginosa dell'itala
si stendono, che certo non è da maravigliare se molti e diversi frutti fanno
2-43: perché le noci sono fasciate da una bucciolina, che ritiene della natura del
del circolo consiste in essa figura che da una sola linea compresa in mezzo a
linea compresa in mezzo a un punto da cui tutte le linee che si mandin
ripe scoscese, scogli mobili che fanno da ponticelli, e giù valloni impaludati di tutte
ultima etade, il senio, è da settanta in su, avegnaché di nulla si
così dire, è professata e parlata da un'intera nazione, ma divisa in
maggiori, non perché alcuni di essi sieno da seguitare, ma perché si prenda contezza
natura della lingua italiana, la quale da principio non ha in sé ricevuto le varie
32: o sei molto rubesta oggi: da quando / in qua mutato natura hai
papa è quale io l'aveva giudicato sin da principio; natura debole, tendente piuttosto
problematica. -di animali. giacomo da lentini, 7: amore a tal l'
che ha la stessa natura delle bestie da latte, la stessa dei conigli e delle
l'equilibrio delle proprie funzioni compromesse da una causa morbosa; il sistema di reazioni
e 'l mal cammin dispregia. piero da siena, 1-34: camilla bella fu oltra
varchi, 7-26: chi è inclinato da natura a una qualche cosa e per
talmente radicato nell'animo e nel costume da diventarne elemento essenziale, parte integrante
) l'abito in natura, fu da tutti riputata per troppo vana. giuglaris
nature. m. savonarola, 1-41: da può tal raxuo- nare, se debeno
, per opera de'fiorentini fu attossicato da una femina, con la quale lui aveva
vivo, con quattro gambe e dui nature da forame da usare l'uscita del corpo
quattro gambe e dui nature da forame da usare l'uscita del corpo. domenichi,
. radice di una pianta. giacomo da lentini, 43: lo giglio quand'è
è colto tost'è passo, / da poi la sua natura lui no è giunta
-anche: carattere fisico e psichico derivante da un legame di sangue, dall'appartenenza
: ho ripudiato la mia prima moglie, da cui non avevo figlioli, dopo dieci
usiamo dire d'uno uomo che non sia da nulla: egli ha poco obbrigo colla
, acquistiamo la beatitudine eterna. fausto da longiano, iv-139: s'egli sopravivea
ancora senz'alcun dubbio egli avrebbe paesi da questi popoli ridotti in provincie: ma
popoli ridotti in provincie: ma sovragiunto da una infermità in sette giorni concesse alla
lo fa tempestare / non si parte da. llui, / perché natura i.
ora. p. verri, 2-i-2-18: da alcune parole tronche pare che egli [
lui vengono direttamente ed in natura, così da supplire a tutte le spese di casa
schermirsi dal freddo, per non essere da quello offesi, [i bachi]
natura: v. tributo. -parere da natura: sembrare normale, perfettamente logico
alfieri, 1-553: ai servi pare / da natura il servir; più forza è
-per natura, di natura, da natura: per qualità, prerogativa o
su'lignaggio. mazzeo di ricco o rosso da messina, 432: sarete sigura /
/ là per l'indico mar, che da natura / tragge a sé il ferro.
natura anche la sorte di dovere guardarle da molto vicino, quelle merde. -per
questa [l'impotenza] suole nascere da due cause: una certa e indubitata
una contessa nobilissima per natura. ca'da mosto, 1-20: in questa ixola
interventi esterni. s. bernardino da siena, i-20: la mirra che cade
opera d'arte). giacomo da lentini, 5: non è per natura
propia pintura; / e non è da blasmare / omo che cade in mare -
difetti e privazioni si posson ben chiamare da natura, ma non già secondo natura,
come sono i nani, i gobbi da natura e altri parti più mostruosi, si
parti più mostruosi, si possono chiamare da natura. -per natura, per buona
fa salti, ciò è non passa da uno stremo a un altro né da un
da uno stremo a un altro né da un contrario a l'altro senza i
: modo proverbiale, che non si passa da un eccesso all'altro, che non
: trovasseme ditto aver una natu- reta da femena quanto un ungia, e discoperto el
= voce dotta, lat. natura, da nasci * nascere '. naturale
divine). -corpo naturale: costituito da materia e forma. -cose naturali:
attrazione e, in partic., da quella di gravità. latini, rettor
e più nobile. 5. bernardino da siena, 1039: idio ha creato
labriola, iii-286: l'autore comincia da un breve saggio di fisiologia della società
'naturale'alcuna volta non quello che viene da tutta la spezie, ma quello che è
del corso naturale e però miracolosa. da ponte, 36: ho già compiuto
, non mi rimane più lungo tempo da vivere. leopardi, 965: l'
ogni azione ed accidente che derivar debba da quel principio intrinseco delle cose che natura
toniche come foglie. s. bernardino da siena, iv-11: dicono i naturali,
7-6: la diffinizione non si fa da ciascheduno in un medesimo modo, anzi
, tralasciando la matematica, perché cosa da fisico e naturale è stato il formar
.: defecazione. -anche: la sostanza da eliminare. boccaccio, dee.
nel mondo, alcuni uomini fur presi da sì gran vaghezza di quel divino diletto
grande ed oscura che è stata veduta da infiniti colla sola vista naturale. lettere
ristabilire le condizioni di normalità, indipendentemente da interventi terapeutici). -anche con riferimento
la grazia che ha ognuno di loro da la sua propria forma sustanziale. ariosto,
dalla voragine, ma... creata da dio come tutte le altre montagne naturali
contro il ritratto delle robe che bisognano da fuori pare impossibile, poiché bisogna in
. -aromi o coloranti naturali: ricavati da sostanze animali, vegetali [coloranti organici
migliaia di vacche, pensai di recarmi da lui, a fin di trovare e raccogliere
'naturale': si dice anche delle cose da mangiare, in significato di buone e sincere
o sostanze gassose (e si distingue da quella solforosa, ferruginosa, salsa,
naturale bellezza si sta con lei, da tutto accidentale adornamento discompagnata. burchiello,
corrotto dagli studi, dall'educazione, da un modo di vivere troppo raffinato e
gelli, 7-155: un certo giusto bottaio da lan pier maggiore, che morì
fortunati momenti ne'quali adamo, posto da dio nel delizioso giardino, amico e
a questi detti, con naturale semplicità da durillo espressi, si turbasse leoninda.
mondo, come se l'avesse conosciuta da vent'anni, le domandò: -che ne
governante autoctono o, anche, discendente da un casato straniero che vi regna ormai
un casato straniero che vi regna ormai da molto tempo (un dominio, i
presente re di francia non fu costretto da simile necessità a fare accordo con l'
in un determinato luogo o che discende da una famiglia originaria di esso o che
originaria di esso o che vi risiede da lungo tempo (una persona; per lo
. -per estens. che discende da una determinata famiglia o stirpe.
etnico, un popolo; talvolta seguito da un agg. o da un compì,
talvolta seguito da un agg. o da un compì, che indica la nazionalità
paese sul quale governa; che discende da una dinastia autoctona. - anche:
servare ho guardata e guarderò. iacopo da cessole volgar., 1-53: i vassalli
, 52: vi sono ancora bestie da portar soma naturali di quel paese,
io non so già qual altra io abbia da usare. sassetti, 2-50: aveva
è così piana e naturale e lontana da ogni ombra d'affettazione. 14
: lo bon pingitore / in tanto è da laudare / quanto fa simigliare / tutta
comportamenti, indipendentemente dall'esperienza acquisita o da qualsiasi attività di tipo razionale (l'
l'istinto); originato o condizionato da un impulso istintivo (un atto,
interesse proprio dalla inclinazione naturale. fausto da longiano, iv-143: ripreso ch'egli piangesse
uno dell'altro che comporre i lor poemi da sèi manzoni, pr. sp.
(178): la dama aveva, da molto tempo, messo gli occhi addosso
personalità umana (un peccato, distinto da quelli dettati dalla volontà e dalla ragione
acquista per insegnamenti delli filosofi. guidotto da bologna, 1-2: trovò marco tullio
donna pera / che sua biltà dischiera / da naturai bontà per tal cagione / e
latino]: l'una si muove da cautela di disconvenevole ordinazione; l'altra
cautela di disconvenevole ordinazione; l'altra da prontezza di liberalitade; la terza da
da prontezza di liberalitade; la terza da lo naturale amore a propria loquela. idem
che dal ciel hai, / commossa da pietà di tanti guai. machiavelli,
, iv-330: impedito... da una certa irresoluzione e perplessità che gli
non aver bisogno di ratica per contenersi da cittadino. g. bassani, 3-232:
gradire, / tanto è naturale. antonio da ferrara, 77: deh! non
-opportuno; preferibile. betto da pisa, 344: morir meglio mi fora
e pronto, la mente possa salire da un ordine inferiore di idee ad un
dell'ordine stesso della natura, prescindendo da ogni presupposto o riferimento soprannaturale e precedendo
forma di etica o di diritto costituito da norme e da leggi sancite; ritenuto tale
o di diritto costituito da norme e da leggi sancite; ritenuto tale dalla coscienza
, il diritto). -anche: legittimato da tale diritto, conforme alle leggi,
sovra la naturai conoscenza. s. caterina da siena, iv-264: noi abbiamo in
esser composto non me sia negato / da ogni giudicio dotto e naturale. fiamma
. senza nessun altro aiuto divino, può da se medesimo venire investigando e trovando.
umane); e le cognizioni che da comunicazioni straordinarie riceve; e questa stessa
, che si fonda sulle verità rivelate da dio). dante, conv.
dante, conv., iv-xxi-i: da chiarire è in questo speziale capitolo come
esercitano nel giudicare e nel dedurre fatto da fatto le persone di retto senso;
ha come oggetto materiale la verità rivelata da dio e come oggetto formale l'autorità
con amore nella verità che conosce venire da dio. -religione naturale: v
ipotesi); effettuale. giacomo da lertiini, 3: lo core meo /
). vasari, i-583: fu da tutti detto masaccio, non già perché
maggiore. 22. che è nato da genitori non uniti in matrimonio; illegittimo
altri, ond'egli era circondato ordinariamente da buon numero di legitimi e di naturali
discende fisicamente la stirpe umana, creata da dio padre soprannaturale). dominici,
concessa al primo padre naturale. fausto da longiano, iv-48: io...
per cui il proprio stato reale è destituito da ogni attributo o prerogativa legale (un
un principato nuovo] nascono in prima da una naturale difficultà, quale è in
l'appetito di un uomo sia dissimile da quello di un altro. -che
vizo fu sottile e chiaro, ben da mal ciernendo, la desdegnàr [la grandezza
e la cagione per che fuor fatti da dio, e lo loro luogo naturale
sagacemente il senso naturale di molte favole nate da equivoci di parole. 28
o che e sancito dalla discendenza comune da uno stesso capostipite (la solidarietà,
spirituale che abbiamo insieme che tutti siamo da un padre dio per creazione e per
padre dio per creazione e per redenzione e da un padre adamo. machiavelli, 1-i-26
sacri e naturali legami. -formato da persone associate soltanto in base all'affinità
, pregiudizi o inclinazioni tanto radicati da diventare modo di pensare, mentalità o atteggiamento
della fede cristiana. davila, 596: da niuno interesse e da niuna pratica [
davila, 596: da niuno interesse e da niuna pratica [i francesi] potrebbono
guerra. -stipulato fra popoli legati da affinità etniche, linguistiche, culturali,
croce, iii-22-190: in quel tempo, da parte degli oppositori radicali e irredentisti,
germania e l'austria-ungheria. -che deriva da comunanza di condizione, di stato (
acqua e negli altri fluidi, non derivi da alcuna intrinseca alterazione di raro o di
la sua naturale efficacia, che si ha da lei con maggior dose minor servigio e
cosa più naturale del mondo, ella appare da tutt'altra parte; e scansandosi,
per spegnere la luce quando, preceduto da un discreto batter di nocche all'uscio
uscio -'toc toc toc '-e da un cavernoso « si può? » ch'
estens. orecchiabile, melodioso, facile da ricordare e da ripetere. tommaseo [
, melodioso, facile da ricordare e da ripetere. tommaseo [s. v
', quello la cui molodia scevra da ogni artifizio od affettazione, procede sciolta
': quello che prescrive l'astinenza da certi cibi in alcuni giorni.
sì al v ^ rde che le manchi da rifornire il senato alla sua città:
birago, 138: qualsivoglia regno ha da esser incaminato al bene suo proprio e
: la necessità caccia talora i naturali da un paese e gli trasporta altrove.
parrasio a cavare quant'egli più poteva da quel cada- vero, servendosi di lui
prometeo? idem, 172: è da credere ch'egli se ne valesse pe'naturali
dimensione, grandezza del modello rappresentato o da rappresentare. cellini, 748:
buon occhio, ha del sottile / da commettergli un tuo secreto bene, / et
concetto che si forma in italia, da gli uomini di senno assai delicato,
del naturale e dell'accidentale, veduto da iano, molto l'onorò e fecelosi compagno
, 2-96: le buone lettere so'nate da un bono naturale e perché si de'
è una materia forte e brava / da pestar ogni naturai profondo. -ant
-al naturale: dal vero, da un modello reale o, anche,
alle dimensioni reali del modello raffigurato o da raffigurare. g. villani, 11-12
di sottoscrizione, aveva un cuore trapassato da una spada, da che fu detta la
un cuore trapassato da una spada, da che fu detta la lettera del cuore
, a cosmetici, a medicinali ricavati da materiali o da prodotti naturali).
, a medicinali ricavati da materiali o da prodotti naturali). -anche: senza
prontezza di spirito (talvolta non disgiunta da furbizia, da scaltrezza maliziosa, sottile
(talvolta non disgiunta da furbizia, da scaltrezza maliziosa, sottile).
, di naturale: dal vero, da un modello reale, con una riproduzione
via. -stare al naturale: fungere da modello per un ritratto o per una
= voce dotta, lat. naturàlis, da natura (v. natura).
c c = denom. da naturale, col suff. dei verbi frequent
e naturaleschi. = deriv. da naturale. naturalésimo, sm. region
voce di area lucch., deriv. da naturale. naturalezare, v.
il quale si volga in giro, venga da quello rapito, come se il contenuto
di toro naturalezza sono garrule. fausto da longiano, iv-2: chi ha letto
i quali tutti tanto furono contrari alcuni da gli altri nelle opinioni, quante diverse
di quel vecchio. 5. carlo da sezze, iii-250: vediamo alcuni di
può [il cuore delle chiocciole] da per se stesso facilmente ravvisare. g
dell'opere eccedere la virtù di michelangelo da caravaggio ea altri consimili rari imitatori della
verità. lambruschini, 4-207: lontana da quelle lodi e da quelle ciance del
, 4-207: lontana da quelle lodi e da quelle ciance del conversare di città,
naturalezza lo scherzare. = deriv. da naturale', per i significati dei numeri 1
compresi i fatti psichici, come retto da leggi naturali (e, definendo la
induca il pensiero a concepire questi condizionati da quelli. papini, ii-493: alridealismo
opera d'arte deve apparire come creatasi da sé, e l'autore deve calarsi
sua poesia agonizzò. svevo, 8-631: da noi si pensa generalmente che il verismo
primo tempo una filiazione del naturalismo francese da cui ci si sia poi staccato assumendo delle
5-505: se il visitatore è colpito da una certa aria settecentesca ch'è in
1-55: un naturalista... da pochi frammenti d'ossa ricompone in un
naturalisti / del tempo andato, reduci da giava, / dalle molucche, dalla
discorsi, senza portare la mia apprensione da i coppi in su. 2
de maniera, / quasi che i sia da trarli in scoazera, / ma che
: verga, e i naturalisti, sono da ristudiare alla luce di idee europee,
se accosta. = deriv. da naturale; cfr. fr. naturaliste (
matematizzando, presumono. = denom. da naturalista, col suff. dei verbi frequent
naturalisticaménte, avv. in modo da seguire, più o meno rigorosamente,
unicamente in carità. = deriv. da naturalista. naturalità (ant.
soprannaturale o divino). muscia da siena, vi-520 (2-9): i'
questa. ciascuna forma su- stanziale procede da la sua prima cagione, la quale è
un fulto e orrido bosco, difeso da nodosi tronchi e pongenti spine, quivi
nodosi tronchi e pongenti spine, quivi da loro naturalità produrti. aretino, 20-276:
la dirittezza e naturalità delle usanze adoprate da gli nostri maggiori, e se alcuni
3-2-246: si dà ordine che impetri da sua maestà cristianissima la naturalità per dieci
pegno e ricordo all'italia della naturalità chiesta da lei britannica ed ottenuta, rendeva alla
tardo naturalitas -àtis (tertulliano), da naturàlis 'naturale '. naturaliter,
magari rispettoso. = deriv. da naturàlis 'naturale '. naturali
della scienza. = nome d'azione da naturalizzare, n. 4 naturalizzante
quanti secoli han vedute le orribili barbarie usate da per tutto su'prigionieri, gli stranieri
sotto l'altrui signoria, se ben da principio sono sudditi avveniticci, tuttavolta con
nel 1835..., come apprendiamo da tre elogi funebri in francese..
il sistema della piccola coltura, che da lunga mano vi esiste. 3
vegetale o animale in un ambiente diverso da quello d'origine, favorendone l'adattamento
crescere e diffondersi in un ambiente diverso da quello d'origine (una specie vegetale
rispecchiamento della realtà, il caravaggio, da schietto san tommaso, provasse di attenersi
popolo, una razza: talvolta seguito da un agg. o da un compì,
talvolta seguito da un agg. o da un compì, che indica la nazionalità
si è adattato a un ambiente diverso da quello d'origine (una specie vegetale o
natura. = nome d'agente da naturalizzare. naturalizzazióne, sf.
operazioni razionali. = nome d'azione da naturalizzare. naturalménte (ant. natur
la natura dell'uomo, conformemente o da un punto di vista conveniente, adatto
della natura umana. giacomo da lentini, 17: non degio pianger penetenza
: / possono esser chiamati / naturalmente da l'amore amati. dante, cono
vii-47: tutti siamo naturalmente pari e da dio non fu data signoria all'uomo
loro invidiosi e insuperbiti. s. bernardino da siena, 581: alcuna volta viene
: essendo il maschio calido, naturalmente da quella qualità piglia la leggerezza, il
ha inclinazione a quei che stima favoriti da dio. algarotti, i-iv-ii: i
. -ant. in modo tale da non poter essere altrimenti o diversamente;
chero di me aggiate pietanza, / da poi che naturalemente sono / corpo, core
era parlatore molto buono naturalmente. bartolomeo da s. c., 2-5-2: chi
i richiamati] già al passo, da soli, naturalmente disciplinati. e si scusavano
patria. marini, iii-95: come da un volto di uomo, riscaldatosi lungamente
è necessario, ancor che sieno amati da i loro sudditi, fortificare, oltre a
egli è stato ricevuto... da tutti i filologi ch'elleno significassero a placito
tiene. crescenzio, 1-47: non è da prender meraviglia, s'un putto con
tutto... è proceduto naturalissimamente da loro sanza alcuna mia instanza o pratica.
rotondità di suono, ma non diverso da quello che ha naturalmente nelle bocche dei
: colla dolcezza inarrivabile della lingua ionica da lui così bene con tutte le grazie e
bevorischio, ne'suoi commentari sulle generazioni da adamo in poi, s'interrompe naturalissimamente
-veramente, realmente. giacomo da lentini, 648: gli ogli representan a
è il cristo morto di marmo, sostenuto da niccodemo, il quale nel viso rappresenta
al confessore. dovete nominarmi la persona da cui avete avuto il mandato: sarà
quadro di carrà. = deriv. da natura morta (v. natura, n
cui ella vuole perfettamente naturare. francesco da barberino, iii-391: ogni creatura / simil
. ella dura qual fu naturata fin da principio. 2. inserire una
vegetale o animale in un ambiente diverso da quello d'origine, favorendone l'adattamento
informa. = denom. da natura. naturato (part.
(ed è per lo più seguito da una specificazione qualitativa).
cose dove non sono atti, deviandoli da quelle in che sono naturati. b.
. giordani, i-1-129: arà da stupire che un cuore naturato ad amare ferventissimamente
, i-200: la guerra obliata, da che l'ultima fu del 1744; la
originarie d'oltralpi e naturate in paese da una secolare dimora, alle quali era
il principio. = nome d'azione da naturare. naturézza, sf. ant
carattere di una persona. luca da caltanissetta, 109: doppo alcuni anni,
padre biasio sudetto. = deriv. da natura. naturismo, sm.
così intriganti e saputi; così crudeli da isolare le zone di schietto naturismo da
da isolare le zone di schietto naturismo da quell'opera che egli tutta volle dedicata a
, amatissima figlia, mi ha comprato da ultimo un casino da caccia.
mi ha comprato da ultimo un casino da caccia. 2. relativo alla
naturalistica dei lorenzetti. = deriv. da naturista. naturità, sf. letter
dal crepuscolo. = deriv. da natura. nauchèro (nauchièri,
suave zefiro non fusse stato il mio nauchèro da passo in passo confortato, niuno
è particolarmente nota la nauclea grandiflora, da cui si ricava un legno di colore
. = voce dotta, deriv. da nauclea. nauclèro1, sm. ornit
sufficiente per l'armamento di una nave da guerra e il mantenimento di due cavalieri.
alla remora che fu dagli antichi creduta da tanto da fermare una nave nel più
che fu dagli antichi creduta da tanto da fermare una nave nel più veloce suo
, 4-ii-96: alli ventisette si ebbe avviso da candia che si fosse naufragato e rotto
fitta trama dei raggi che battono uguali da tutte le parti. malaparte, 7-284:
sorgeva a tratti dalle tenebre, illuminato da una lampada di rame piena di olio di
che, già che quel principe avea da naufragare, io non abbia avuto ad
/ con più pace nel mare / da cui venivi allora / che la madre
naufragare. landolfi, 2-83: investito da un'ondata di profumo acre e fresco dallo
di parole. bernari, 6-263: da quel momento bettina naufragava nel battito dei
a opinioni o comportamenti negativi, diversi da quelli che ci si era prefissi.
voce dotta, lat. tardo naufragare, da naufragium 'naufragio '. naufragato
stimasse conveniente, con risposte che partite da un uomo diverso, da uno meno
che partite da un uomo diverso, da uno meno naufragato e magari solo da
, da uno meno naufragato e magari solo da un segaligno, non sarebbero state perdonate
trasportate. = nome d'agente da naufragare, con valore attivo.
caso, che implica comunque l'impossibilità da parte dell'imbarca- zione di navigare e
mangiarla. ariosto, 41-10: or da fronte, or da tergo il vento spira
41-10: or da fronte, or da tergo il vento spira; / e questo
quello a dietro caccia: / un altro da traverso il legno aggira; / e
camera bassa il naufragio della proposta avanzata da lei di far traslatare il re a
storiche e formali, verrebbero in luce da una conoscenza più minuziosa della prosa alessandrina
dare in tutti i sensi da padrone sui buffi mobili signorili di quella
vivere, 18: oh quanto è dunque da stimare vertù! che non si può
ma la mia innocenza mi ha salvato da quel naufragio. pellico, 2-8: potremo
c. e. gadda, 6-168: da quanto le diligenze auricolari del di pierantonio
una tavola nel naufragio, tornati, fanno da profeti, e predicono spacciata per pavia
la gratitudine di un uomo già salvato da grave pericolo di naufragio morale e che
dotta, lat. naufragium, comp. da nàvis 'nave 'e dal tema
. che si trova circondato, sommerso da una grande quantità di cose, di oggetti
vide naufraga. preti, 165: da fortuna e di amor battuto e vinto
= voce dotta, lat. naufràgus, da naufragium 'naufra gio '
sponto. = deriv. da naufrago. nàula, v.
tommaso di silvestro, 248: usci da quella barca e andò al podestà
). marin. ant. corrispettivo da pagare per il trasporto di persone o
poveri, per nullo modo volle ricevere da loro nulla. bibbia volgar.,
* prezzo del passaggio ', da votùc; * nave '; cfr.
l'ultima nel 248 d. c. da filippo l'arabo per celebrare il millenario
tale spettacolo, costituito per lo più da un'arena particolarmente ampia e bassa,
arena particolarmente ampia e bassa, circondata da gradinate basse e da altre strutture architettoniche
bassa, circondata da gradinate basse e da altre strutture architettoniche, che veniva allagata
* battaglia navale ', comp. da voci *; 'nave 'e dal
= voce dotta, lat. nauntachiarius, da naumachia 'naumachia nàumaco, sm.
, gr. vào|jtax< <, comp. da vaù£ 'nave 'e dal tema
quii che se chiama 'nauplio '. da alcuni è chiamato 'pompilo '.
sf. sensazione complessa di malessere caratterizzata da senso di vuoto allo stomaco, rigurgito
e altri sintomi che possono variare sensibilmente da individuo a individuo; può essere causata
individuo a individuo; può essere causata da malattie dello stomaco oppure da altre disfunzioni
essere causata da malattie dello stomaco oppure da altre disfunzioni dell'organismo, ma spesso
: nausea: movimento di vomito accompagnato da affanno, da ansietà di stomaco e
movimento di vomito accompagnato da affanno, da ansietà di stomaco e da saliva alla
affanno, da ansietà di stomaco e da saliva alla bocca. guerrazzi, 18-242:
nausea e la troppa sazietà. fausto da longiano, iv-220: sopravvenne alla donna
/ assaporare torpido la nausea. anche da vizi, da gravi mancanze, da misfattiparticolarmente
la nausea. anche da vizi, da gravi mancanze, da misfattiparticolarmente aberranti.
anche da vizi, da gravi mancanze, da misfattiparticolarmente aberranti. savonarola, 8-ii-174
nausea una donna, già incestuosa ed afflitta da dolori del parto infame che ostenta nel
storie] mi fa nausea l'iniqua parzialità da cui sono sconce. leopardi, iii-211
che sono io? un uomo proprio da nulla. lo vedo e sento vivissimamente,
, in cui sono prigioniero, e da cui non mi posso liberare. montale,
volte con nausea di chi l'ascoltava, da che gli nacque non poche volte biasimo
di riprovazione, di disprezzo suscitato da fatti, eventi; sazietà.
dilettevole e al vago procede in voi da un troppo rigido stoicismo e da una
in voi da un troppo rigido stoicismo e da una troppo molle delicatezza. alfieri,
di disprezzarla in quel momento, assalito da una nausea naturale; quell'ammasso gli
dell'uomo e si troverebbero ben differenti da quello dettato dall'aristocratico orgoglio, dalla
5. stato d'animo persistente caratterizzato da malessere e accidia, da senso di estraneità
persistente caratterizzato da malessere e accidia, da senso di estraneità alle cose reali,
senso di estraneità alle cose reali, da incapacità di proiettarsi nel futuro, di
presto ricaddi. sbarbaro, 5-44: da tutta quella inutile attività una specie di
vauata, forma ionica per vauxla, da voti *; 'nave cfr.
, lat. tardo nauseabilis, deriv. da nausea 'nausea '.
, affranti, guardarono la tremenda folla da cui emanava un lezzo nauseabondo, da
da cui emanava un lezzo nauseabondo, da cui qua e là emergevano i volti
, che sente nausea ', deriv. da nauseare * provare al cibo;
che roba nauseante, è un beverone da cavallo. svevo, 3-569: restai
, quasi vedessi un bambino sbranato vivo da un tigre. massaia, ii-201: fa
sento ad un tratto borghese anch'io da capo a piedi e la sua disonestà mi
che il medico a pompeo, malmenato da infermità e nauseante ogni maniera di cibo,
un comportamento. -anche: essere annoiato da qualcosa, essersene stancato, esserne saturo.
le rimane di quella speranza nel principio da lei conceputa, che quel che ella di
avvilito un soggetto grande che ha loro da comandare. malpighi, 1-189: si
dotta, lat. nauseare, denom. da nausea 'nausea '. nauseativo,
nauseative. = agg. verb. da nauseare. nauseato (part. pass
vomito, oppressione di stomaco; disgustato da un cibo, da un sapore,
stomaco; disgustato da un cibo, da un sapore, da un odore.
un cibo, da un sapore, da un odore. - anche con sineddoche.
, di irritazione, di fastidio. da molino, lx-3-65: così diceva, nauseato
, presero espediente di liberar la patria da un tanto uomo. giannone, 1-iii-266
1-iii-266: que'prìncipi prontamente, nauseati da tanti patti e condizioni del papa ricercate
il precettor del tenero idioma / che da la senna, de le grazie madre,
egli ti ha dato, un libro da pubblicarsi solo dopo la tua morte.
non dare appicco a simile sorte di negozio da lui nauseato. f. f.
erano ad inghiottire le ingrate medicine, da lui per costume abborrite e nauseate cotanto
nauseosaménte, avv. letter. in modo da provocare disgusto, ribrezzo, repulsione o
non vuole ascoltare o sì nauseosamente ributta da sé. leopardi, 906:
libro in libro. = comp. da nauseoso. nauseóso, agg.
, disagio, molestia; = denom. da nauta. spregevole, miserabile; fastidioso
dalla bocca d'uno sbirro, anziché da quella d'un frate, tanto sono piene
= voce dotta, lat. nauseòsus, da nausea 'nausea '. nausìbio
gr. naual0oo <;, comp. da vai *; 'nave 'e dal
, dal gr. vaùtte, deriv. da voci *; 'nave '
perfezione che plinio stesso vuole che fu da essi trovato l'uso delle ancore e de'
. il presente raccolto la nautica mediterranea, da me fabricata e già sei anni
[arte] della navigazione ', da voci *; 'nave '.
dipendente dal ministero della marina e attualmente da quello della pubblica istruzione, che,
dal gr. vaunxót;, deriv. da vocùttc 'nauta '. nautigare
e ha conchiglia fortemente madreperlacea, costituita da molte concamerazioni (nell'ultima delle quali
xvi e xvii. = da nautilo *. nautiloidèi, sm.
dotta, gr. vautostxai, comp. da vocuttjc; 'navigatore 'e 81x7
ne risulta. = deriv. da nave1. navaiulo, navaiuolo, v
altre straordinarie e bestiali, le quali da cavalieri d'onore sono abominate, come
trentadue vittime. -composto di navi da guerra (un'armata, una flotta
navale. -letter. tricolore navale da battaglia: bandiera della marina militare italiana
. la vita magnetica del tricolore navale da battaglia. 2. che concerne
: quelli artefici che accommodano i legni da edifizio navale hanno solo riguardo all'acqua e
delle armi navali: corpo militare costituito da ufficiali incaricati della progettazione, della costruzione
inerenti alla navigazione, alle misure profilattiche da attuare nei porti, all'allestimento di
imbarcato su una nave. fausto da longiano, iv-143: ripreso perché, essendo
6. gioch. battaglia navale', gioco da tavolo che si svolge fra due giocatori
rispettive 'forze navali '(rappresentate da quadretti, ret- tangolini, ecc.
= dal lat. navàlis, deriv. da nàvis 'nave '. navale2
.]. = deriv. da nave1. navalèstro (navale sire
le barche seguitano il loro viaggio montate da soli navalestri dei laghi. cattaneo,
navalester -stri (nel 1384), forse da un lat. * naulista 'noleggiatore
uomo di mare, marinaio. giovanni da verrazzano, lix-181: per insino a la
politico. = deriv. da navalel. navalista, sm. (
navale. = comp. da navale] 1 e meccanica (v.
della navalmeccanica. = comp. da nava1{è \ l e meccanico (v.
de'lacedemoni, so prafatto da farnabazo era morto in battaglia. domeni
il nocchiero. faldella, 1-225: da mozzo diventa navarca, padrone. d'
dal gr. vaùapx°s » comp. da vedi; 'nave 'e dal tema
. ant. navigare. folgore da san gimignano, vi-610 (25-7):
come meve. = denom. da nave1. navarésco (naverèsco)
cose opportune alla bisogna naveresca erano state da asdrubale raunate. crescenzio, 1-56: di
rigidi sassi. = deriv. da nave1, sul modello di marinaresco (o
di marinaresco (o, forse, da navale1 attraverso una forma non attestata * navalesco
di un sol navarolo. r. da sanseverino, 12: lì bisognò per l'
3. razza navarrina: razza di cavalli da sella e da tiro leggero, ottenuta
: razza di cavalli da sella e da tiro leggero, ottenuta nei pirenei dall'incrocio
piana terra è spartita in tre navate da due file di colonne corintie.
lui. molte lunghe navate, sorrette da alte colonne di pini vivi, s'irraggiano
all'altare. = deriv. da nave2', cfr. m. pepe,
. ant. carico trasportato o trasportabile da una nave in una volta. ottimo
accolta l'altra. = deriv. da nave1. navazza sf. (
mi paiono navazzi, piuttosto, brentoni da metterci l'uva vendemmiata. 2
. navassa e navascia), deriv. da nave1, per la forma:
innanzi il giorno. = deriv. da navazza, n. 2. navazzo
a 100 t), quindi caratterizzata da dimensioni superiori rispetto agli altri galleggianti,
cose e persone (nave mercantile, da o di carico, ant. caricatoia
sul mare e ad azioni belliche (nave da guerra o da battaglia, o anche
azioni belliche (nave da guerra o da battaglia, o anche semplicemente nave)
seconda dell'impiego assolto si avranno navi da cabotaggio, da crociera, da lungo
assolto si avranno navi da cabotaggio, da crociera, da lungo corso, guardapesca
avranno navi da cabotaggio, da crociera, da lungo corso, guardapesca, da pesca
, da lungo corso, guardapesca, da pesca, baleniere, petroliere, rompighiaccio
, un sommergibile). giacomo da lentini, 6: la nave /.
forte, / sì come nave pinta da buon vento. g. villani,
lieta non si vede a terra / nave da tonde combattuta e vinta. boccaccio,
1-iv-214): era quivi venuto ambruogiuolo da piagenza con molta mer- catanzia in su
porto; il quale non rifiuti le navi da carico, gravi per le cose portate
per ogni sorta di navi, sì da guerra che da commercio, molto opportuno
sorta di navi, sì da guerra che da commercio, molto opportuno. foscolo,
novità la vista d'una regia nave da guerra. ungaretti, ii-61: va la
. dizionario di marina, 498: 'nave da battaglia ': nave da guerra,
: 'nave da battaglia ': nave da guerra, le cui caratteristiche principali sono
. egli aveva sopra la nave ammiraglia da dugento uomini almeno. d. bartoli
di appoggio alla flotta, mercantile o da guerra. dizionario di marina, 458
ascritta al ruolo del naviglio ausiliario, da cui lo stato requisisce, in tempo di
regio naviglio ed alzano la bandiera nazionale da guerra. idem, 504: '
'nave sussidiaria ': nave della marina da guerra adibita a servizi speciali.
gru. -nave cannoniera: piccola nave da guerra munita di uno o più cannoni
a navigare che si utilizza come caserma da marinai. -nave cisterna', v
civetta, n. 9. -nave da sbarco: unità della marina militare adibita
anfibie. -nave di fila: nave da guerra munita di almeno cinquanta cannoni.
: nome dato a nave o vascello da guerra, fornito almeno di cinquanta
cannoni. -nave di gabbia o da gabbia: v. gabbia, n.
di navi baleniere per le quali funge da base, è adibito alla prima lavorazione
tipi diversi o che può essere mossa da due diversi sistemi di propulsione (remi
sovrastrutture e forma un grande spiazzo libero da ogni ostacolo ed abbastanza esteso per consentire
dizionario di marina, 503: 'nave da scorta': nave fornita di caratteristiche adatte
accoglie i vagoni, pronta a staccarsi da riva. dizionario di marina, 506
di passeggeri, merci e di interi treni da una sponda all'altra di un breve
ambedue munite di timoni, in modo da poter servire indifferentemente come prora e come
l'anime trasportate. 5. bernardino da siena, 77: santo pietro era
ariosto, 32-62: nave, che vento da la riva / o qualch'altro accidente
incontro il corso d'una nave spinta da qualsivoglia velocità non venir seguito da una
spinta da qualsivoglia velocità non venir seguito da una minima particella d'acqua.
: fatto un ponte di navi condotte da carri, micheletto con tutte le squadre
-nave di jerone o turrita: nave da battaglia munita di torri nelle quali si
fu nave munita di torri, detta da principio 'nave di jerone ',
sia a vela. -anche: nave da guerra veneziana dei secoli vii, xii e
militare [tommaseo]: le navi da remo erano delle navi lunghe. furono
furono di varie forme e grandezze; da 6 sino a 50 remi per banco
. -nave quadra: grossa nave da guerra propria della marineria veneziana, capace
, 503: 'nave quadra': bastimento da guerra capace di 500 combattenti.
: lo re amoroldo fa fare molti navili da battaglia, ciò navi, trice,
volante: veicolo progettato verso il 1670 da f. lana, che si sarebbe dovuto
sarebbe dovuto sollevare dal suolo, sostenuto da quattro globi di rame privi d'aria
aerea ': navicella che, sostenuta da quattro palloni cavi di rame, vuoti d'
imaginò il p. francesco lana da brescia verso il 1670, preparando così
fu fatto dal prete gesuita italiano francesco da lana nel 1670. era una navicella a
che doveva navigare nell'aria ed essere spinta da una vela. -dirigibile.
-nave aerostatica: veicolo volante sostenuto da un pallone gonfiato con gas leggero.
quegli oggetti non siano navi spaziali lanciate da altri mondi, ma visitatori di un'altra
mi credea del tutto esser partito / da queste nostre rime, messer cino,
anni, / poi che mia nave spinta da buon vento / il porto prende,
pur mille volte io mi pensai ritrarmi / da tempestosa vita a breve porto /.
di uno scafo. -in partic. nave da latte: nella produzione del formaggio,
in cui si lascia riposare il latte da scremare. m. fiorio, 5li
citolini, 62: quelle stelle che sono da 'l zodiaco infìno a 'l polo antartico
sotto il corvo, ed è ornata da 45 stelle, delle quali quella che è
il suo nome... fu colta da tale sgomento, da tale paura,
. fu colta da tale sgomento, da tale paura, che bruciò tosto le navi
ferrata per diliberare teseo, e fu da caron menato per nave. 14
un quadrato con cupola in mezzo sostenuto da quattro piloni; ai quattro angoli sono quattro
o spaziava in alti fòri. = da nave1, per la forma; cfr.
sf. marin. region. nave da carico a tre alberi; navetta.
quella volta e accompagnata dalla naveatta capitanata da agostin petrina, sconcertata da una gagliarda burrasca
naveatta capitanata da agostin petrina, sconcertata da una gagliarda burrasca poco prima sofferita,
var. di navetta1, o comp. da nave1 e atta [al commercio]
d'este, 3132: una navécchia da pala da molino. = deriv.
, 3132: una navécchia da pala da molino. = deriv. da nave1
pala da molino. = deriv. da nave1, con vaga allusione alla forma.
anche al figur. tommaso da faenza, xxxv-1-453: per naturai ragione
ostinato naveggia. = denom. da nave1, col suff. dei verbi frequent
sm. marinaio, navigante. giovanni da verrazzano, lix-185: abbiamo quella [
ivi al presente se adopra per navello da aqua sancta. = deriv.
aqua sancta. = deriv. da nave1, per la vaga simiglianza formale.
molto megliorato. = deverb. da naverare', cfr. anche fr. ant
, xxxv-11-768: i'son punto e navrato da colui / che tutte cose mena a-ssu'
norreno * nafarra 'forare '(da nafarr 'trivella '). naverato
408: la regina anna venne da granuzi a la torre, per acqua
navette con le quali pensa di condurli da arcangelo al suddetto mare. guglielmotti,
porta l'anime che sono nel mondo da la confessione a la penitenzia. landino
l'anima al purgatorio. -nave da guerra leggera e maneggevole, usata per
nei moderni telai meccanici è costituito da una piccola lancia metallica alla quale
lante: munita di rotelle e azionata da un mecca nismo a corde
filosofo tarentino il quale trovò la navetta da tessere. d'annunzio, vi-911:
la piastrina delle macchine per cucire e da ricamo, che, animato da un
e da ricamo, che, animato da un movimento alterno orizzontale, portava il
e nei modelli più moderni è sostituito da un cestello a movimento rotatorio contenente la
7 cm per 2 ed è costituito da due lamine arcuate terminanti a punta che
alle estremità e sono saldate al centro da un perno con un piccolo foro al
la tessitura e la riparazione delle reti da pesca, fornito di doppie punte ricurve
o automobili. -anche: convoglio composto da una locomotiva diesel o elettrica e da
da una locomotiva diesel o elettrica e da un veicolo pilota costituito da una carrozza
elettrica e da un veicolo pilota costituito da una carrozza passeggeri fornita di una cabina
spostarsi frequentemente fra due luoghi; fare da tramite fra due persone o gruppi di
essere passato di mano o di proprietà da una persona all'altra. panzini,
navicabilménte, avv. ant. in modo da con sentire la navigazione.
mente nella terra, e all'uscita aiutate da gran'fossa- menti fatti a mano
sarà più navicaréccio. = deriv. da navicare. navicatóre, v.
bastimento; barca (in partic. da pesca). -anche: imbarcazione di
del mare ed entrati nella navicièlla, da. lloro si partì. boiardo, 2-1-7
non avea governo di persona, / e da fortuna le vele abandona. aretino,
con lieti avisi / manfredi il messaggier da l'isoletta, / cuopre la poppa d'
navicella, / e solo e chiuso va da la sorella. niccolini, ii-24:
: 'navicèlla '... è voce da oratori e poeti; tra i marinari
o in similitudini. 5. caterina da siena, 372: la santa religione.
/ quasi smarrita e stanca navicella / da lunga combattuta e ria procella, / come
e costituisce la copia (fatta eseguire da leone x) di un ex-voto offerto a
né quasi remo. s. caterina da siena, v-272: dio provedeià in
navicella). -doppia navicella'. emesso da paolo iii su conio del cellini.
involucro degli aerostati, collegata con esso da cavi, e destinata a contenere l'
certi dirigibili 'rigidi'la navicella è formata da un'armatura che fa corpo con lo
: una navicella d'ariento con nicchi da tenere oncenso. una navicella d'ariento con
una navicella d'ariento con due cusglieri da oncenso. sanudo, xxii-479: in questa
dolce. messisburgo, 3: pan da tavola intortogliato, boffetto, pinzoni,
di dipingere una camera in castello, da quella banda che guarda verso il lago
, in cui si pongono le sostanze da introdurre in canna, che poi si
intagliate e dipinte,... navicelle da bere. 13. pesciera (
danno! collodi, 754: da èva in poi, il complimento esagerato e
. locuz. -a navicella: in modo da parere una piccola nave, una barchetta
. sangallo, 1-15: veramente furono da me vedute galleggiare sovra essa acqua moltissime
il finocchio. = deriv. da navicello. navicellata, sf.
quattro navicellate. = deriv. da navicella1 e navicello. navicellino, sm
corde... deve far risorgere da capo la fabbricazione de 'navicellini 'freschi
corto bompresso. -anche: piccola imbarcazione da trasporto fluviale o da alleggio, talora
: piccola imbarcazione da trasporto fluviale o da alleggio, talora priva di vele o
corrente per mezzo di un'alzaia; galleggiante da carico fluviale e portuale.
costa passava. foscolo, ii-449: da un navicel, dall'amo e dalle
nievo, 1-544: con un navicello da pesca... tragittai in asia
), lungo 23 km e navigabile da piccole imbarcazioni, la cui costruzione fu
imbarcazioni, la cui costruzione fu iniziata da cosimo i de'medici nel 1560.
fodero 'la barca o navicello che trasporta da riva a riva roba e passeggieri.
noi il mare mediterraneo... da noi navichevole, siccome veggiamo. seneca
del vivere, stare desto, provedere da lungi... ogni scoglio e
barchetta sottil dalla natia / adria o da spina. nievo, i-483: il
fassi chiamare il borra ». benvenuto da imola volgar., ii-91: comandoe a
navicula, e andò nel luogo deserto da parte. ottimo, ii-5: poeticamente parla
d'una sezione del genere arca proposto da blainville nella sua malaco- logia: è
di esseri d'incerta sede, essendo da alcuni posti nel regno vegetabile, da
da alcuni posti nel regno vegetabile, da altri nel regno animale: fu stabilito da
da altri nel regno animale: fu stabilito da bory de saint-vincent nella famiglia delle bacchiane
... per parte quasi sono contenute da tutti i segni, prendendo il segno
ha forma di piccola nave ', da navicala 'navicella ', in mondino
voce della terminologia scient., deriv. da [osso] navicol (aré]
[res \ 'noleggio di navi da trasporto '(cicerone). navìculo
disus. navicolare. = comp. da nave1e -forme (lat. -fdrmis, da
da nave1e -forme (lat. -fdrmis, da fórma 'forma, aspetto');
. che può essere percorso o solcato da imoarcazioni anche di grandi dimensioni e di
per le parti del mondo dentro, da noi navicabili, siccome veggiamo. buti
? sassetti, 346: cominciano i venti da maestro, per i quali tornano di
navigabile. massaia, 11-99: da kiri era impossibile continuare il viaggio sul nilo
di mezzi navali, che è assicurato da essi; marittimo, fluviale (un
. = ag ^. verb. da navigare. navigabilità, sf. attitudine
navigabilità per le navi mercantili è accertata da rappresentanti dei registri navali o da periti
accertata da rappresentanti dei registri navali o da periti delle autorità marittime o consolari.
alla navigazione a vapore sul po, da cui nacquero..., nel dubbio
il po. = deriv. da navigabile. navigadóre, v.
., i (1): è da mettere la navicella del debole ingegno a'
ento. = nome d'azione da navigare. navigante (part. pres
discopre il desiato suolo, / il saluta da lunge in lieto grido. birago,
di marina appartenenti al ruolo attivo, da distinguere dagli 'uffiziali non naviganti ',
gioioso sollazzo dei profumi naviganti che partendo da una scollatura di minuscolo giardino ligure vanno
percorrere abitualmente i mari. guidotto da bologna, 1-91: è da riprendere colui
guidotto da bologna, 1-91: è da riprendere colui che, quando naviga,
sei pur crudele ancor inver te stesso, da che vuoi navicare or che il verno
aver parentela con l'agricoltura. guido da pisa, 1-135: nettuno fu chiamato
verità: e credo che a vederla da terra, sarebbe più bella.
navigazione (un'imbarcazione). -carta da navigare: v. carta, n.
a racconciare i navili e li strumenti da navicare. guido delle colonne volgar.
di mare, se non con vaselli da navicare disposti a'pericoli del mare.
poema in dialetto veneziano composto nel 1660 da marco boschini (1613-1678) per guidare
guidare il lettore attraverso la pittura veneziana da giovanni bellini a tintoretto e veronese.
, si fornì di tutte le cose da vivere: carne salata, olio, legne
- anche sostant. 5. bernardino da siena, 124: colui che ha delle
che ha delle cose di questo mondo da dio, li bisogna operare molte cose,
mari che portano in alessandria. fausto da longiano, iv-127: sono certe navi
: si dice special- mente delle navi da guerra, le quali ciò fanno per non
sempre a vista della costa, in modo da poter prendere terra in ogni momento.
vicino delle terre e del lido, da poterlo pigliare quante volte si voglia.
senso figurato, queste espressioni, dette da persone attempate, significano: avere ancora
-navigare in armata: in formazione da battaglia (una flotta).
armata ': dicesi di più legni da guerra che vanno assieme sotto il comando
508: 'navigare nella scia': seguire da vicino un altro bastimento. -figur
foscolo, xv-542: ho dovuto studiare da me, e navigare due volte in quel
avventuroso che, non so più se da panama o vancouver, in cerca di
sul filo del fiume; riprese a navigar da fermo sull'acqua andante. calvino,
andate a toccare in profondità qualcosa che da sempre naviga silenziosamente all'interno della psiche
sorgeva a tratti dalle tenebre, illuminato da una lampada di rame piena di olio
) in un paio di sgangherati sandali da frate, scrostati ai lati e troppo
argento e immergervi nel cielo, lontana da voi la morte. d'annunzio,
.. navigavano altissime verso lontani obbiettivi da bombardare. de pisis, 43:
: la sua voce rabbiosa fu udita da un potentissimo vento trascontinentale, di smisurata
cipria si alzava poco dopo, espirata da tutti i pori della pelle di lei
lucini, 4-278: vla pisanella 'navigherà da una 'figlia di jorio 'o con
più cupi pelaghi navigando. 5. caterina da siena, iii- 273: non
stanco, mio caro, d'attaccar da me i bottoni alla nostra camicia e di
fison va più lontano, / ed è da noi sì strano, / che,
manfredi, 4-6-134: come hanno detto da otto o dieci testimoni ferraresi, pratici
cherubino, 3-13: le acque sono create da dio in tanta varietà! quale è
in tanta varietà! quale è buona da bere, quale da navicare.
! quale è buona da bere, quale da navicare. -per estens. percorrere
esperienza). 's. caterina da siena, iv-180: in colui che sta
). -in partic.: far venire da luoghi lontani, importare. - anche
. balducci pegolotti, i-25: grano da maocastro... è più vendereccio
assai e anche se ne navica. ca'da mosto, 174: sono tanti [
di caffa », come fosse tornato da porto alfino, ed egli era venuto trenta-
era incognita. -essere tale da poterci navigare: essere profondo (con
viene io voglio che tu senza partirti da napoli navighi in inghilterra a cornovaglia,
esser mai curiosi con dio e voler da lui sapere il perché d'ogni sua parola
saper navigare. -volerci la carta da navigare', non trovarlo la carta da
da navigare', non trovarlo la carta da navigare: essere introvabile; non esistere.
, talché non l'apposterebbe la carta da navigare. piccolomini, 8-157: -dimmi
oh, non lo trovarebbe la carta da navigar. lippi, 4-32: stizzato
volerlo ritrovare / la carta vi volea da navicare. 17. prov.
, male arriva. (l'esito da ultimo è premio o pena de'mezzi adoperati
motto della lega anseatica e posto simbolicamente da gabriele d'annunzio in apertura delle '
lascia il navigare: non si desiste da un'attività rischiosa soltanto perché qualcuno si
= = lat. navigare, deriv. da nàvis 'nave '. navigato
, navigatissimo). solcato, attraversato da imbarcazioni (un'estensione o un corso
. v.]: 'mare navigato da molti legni stranieri; acque ancora non navigate
durenza. -percorso nuotando (anche da animali). moravia, ii-59:
: un gran turchino di luglio navigato da nuvolette bianche. d'annunzio, iv-1-393:
pura acqua tinta di pomodoro o navigate da qualche dado o rotella di carote affettate
mare; importato da lontano, da paesi stranieri, non
mare; importato da lontano, da paesi stranieri, non indigeno. -anche
seta navicata, quattro per cento. da porto, 1-98: dove si dispenserà
buonarroti il giovane, 9-528: veder da alto calar una sporta, / mole
. 3. che ha tratto da una lunga esperienza di navigazione una consumata
un comportamento abile e spregiudicato, esente da impaccio e da goffaggine; avveduto,
e spregiudicato, esente da impaccio e da goffaggine; avveduto, accorto, astuto
. -con metonimia: che deriva da una profonda esperienza, che la ostenta
del sec. xx. francesco da barberino, iii-140: tenga per lo mar
si ritrassero dal proposto ordinamento. benvenuto da imola volgar., i-328: tutti
: chi compie lunghi viaggi di avventura da solo o in compagnia alquanto ridotta su
-navigatore solitario: chi affronta navigazioni oceaniche da solo e su una piccola imbarcazione,
alvaro de mendana e riscoperte nel 1768 da louis-antoine de bougainville (1729- 1811)
pilota seguendo uno schema annotato del percorso da compiere e avvertendo delle difficoltà che via
(quintiliano), nome d'agente da navigare 'navigare '. navigatòria
della mercatanzia. = deriv. da navigato, col suff. -orio, destinato
leggi... sono state stabilite da uomini pratici e prudenti intorno al buon
di terzi; confermati con qualche modifica da carlo ii stuart nel 1660, non
riscossi in misura fissa e convenzionalmente stabilita da chi detiene il controllo di un corso
propulsione meccanica: compiuta con navi sospinte da motori. dizionario di marina, 510
-navigazione a vapore: di navi sospinte da motrici alternative o da turbina.
di navi sospinte da motrici alternative o da turbina. dizionario di marina, 510
effettua con navi a propulsione meccanica azionata da motrici alternative o a turbina.
(ed è oggi limitata alle imbarcazioni da diporto e ad alcune navi-scuola, che
oggi è limitata: a piccoli bastimenti da pesca, a bastimenti di piccola portata per
vela è sempre in uso nelle marine da diporto. -navigazione breve: quella
port said e costantinopoli. -navigazione da diporto: svolta per scopo sportivo o
: itinerario prestabilito percorso a scadenze regolari da navi che trasportano merci e passeggeri;
attrezzature e di servizi organizzati in modo da garantire il trasporto (marittimo, lacustre
, quando è stata concessa l'autorizzazione da parte dell'autorità competente. -navigazione
: di bastimenti che entrano ed escono da un porto senza compiere operazioni di imbarco
trasportare solo prodotti o persone imbarcati o da sbarcare all'estero dalle navi stesse che
: bordeggiamelo nei pressi della costa compiuto da bastimenti contrabbandieri. cavour, iv-220
di incentivi e di premi di esercizio da parte dello stato. -navigazione speciale
navigazioni italiane, di terre nuove e da scoprire. -relazione, orale o scritta
latino [navigatio sancii brandani) composto da un monaco irlandese nel sec. x
dovesse andare a sicurare la navigazione pur da parigi a roano. de luca
. dal canale di san martino e da malalbergo in su, che è poi acqua
bologna, è stata veduta e considerata da me. 4. passaggio o
la spiaggia dell'europa detta calpe ha da man destra una navigazione di miglia settanta-
: la roscella... ha da una parte le paludi e il mare che
possono paragonarsi a quelli che egli riporta da tale asportazione. lastri, 1-4-235:
strati estremi dell'atmosfera, di uscire da essa e di varcare gli spazi fra
siderale non può esser cosa sostanzialmente diversa da quella marina o atmosferica.
geografici, ma a un reticolato costituito da coordinate ortogonali (ed è usata nelle
l'ora del meridiano d'origine (da confrontare con l'ora del punto naveì
, avvistati direttamente sul terreno o rilevati da sistemi elettronici. -navigazione con satellite:
utilizza satelliti artificiali orbitanti o fissi controllati da stazioni a terra per determinare il punto
basato su misurazioni eseguite sul geoide, da quello per la navigazione astronomica, che
la conoscenza del cammino percorso a partire da quel punto fino all'istante considerato, cammino
governatore, voluto chiudere nuovamente la navigazione da torino a casale...,
, comandò che le mura di crescentino da lui desolate si rialzassero da terra.
di crescentino da lui desolate si rialzassero da terra. -compiere la navigazione:
navigazione, se non ne sia accertato da apposita visita e perizia il buono stato
lat. navigatio -ónis, nome d'azione da navigàre 'navigare '.
là per l'indico mar, che da natura / tragge a sé il ferro e
, or chi ne dubita? r. da sanseverino, 182: partendose dieta nave
guise, / fatta dal tempo scaltra e da l'inopia, / forma l'arte
sparto per tutto el mare. benvenuto da imola volgar., ii-203: subito condotto
. navigium 'navigazione; nave ', da navigàre 'navigare '. navìglio1
flotta militare o commerciale. guidotto da bologna, 1-135: per via di forza
vele gonfiate. boiardo, 1-4-60: da mezodì, dove la batte il mare,
per allestir un navilio sufficiente di vascelli da guerra. settembrini, 2-97: gli
che nelle operazioni militari affiancano la flotta da guerra vera e propria. -naviglio
guerra vera e propria. -naviglio da carico: adibito al trasporto di merci
passeggeri), si distingue in naviglio da carico secco veloce (motonavi o vapori
di impianti di refrigerazione), in naviglio da carico secco lento (navi a motore
di piccola portata) e in naviglio da carico secco a massa, caratterizzato da
da carico secco a massa, caratterizzato da ampi boccaporti e da stive senza ingombri
massa, caratterizzato da ampi boccaporti e da stive senza ingombri, per granaglie e
portata delle singole unità). -naviglio da diporto: tutte le imbarcazioni che non
dizionario di marina, 512: 'naviglio da diporto': il complesso dei bastimenti e
nautico o alle regate. -naviglio da guerra o militare', l'insieme delle
o militare', l'insieme delle navi da guerra e di tutti gli altri mezzi che
né una colonia, né un naviglio da guerra. guglielmotti, 566: 'naviglio militare'
difesa del paese. -naviglio da passeggeri: i grandi transatlantici, attrezzati
i grandi transatlantici, attrezzati in modo da offrire vasta, confortevole e sicura abitabilità
lunghi viaggi per mare. -naviglio da pesca: l'insieme delle unità (di
pesca nei pressi delle coste o lontano da esse, sui mari interni o sull'
-naviglio di superficie: tutte le unità da guerra esclusi i sommergibili. -naviglio
superficie). -naviglio sussidiario: costituito da navi mercantili requisite per servire al traffico
ai servizi nelle basi militari, e da un limitato numero di navi militari appositamente
legni della portata complessiva di 1440 tonne da mille chilogrammi ciascuna. -con metonimia
(e, in partic., nave da guerra). -anche: barca,
lo re amoroldo fa fare molti navili da battaglia, ciò navi, trice, cocche
issava lo stendardo reale. -naviglio da gabbia', di grandi dimensioni (cfr
ulloa [castagneda], ii-209: partì da chochin con un'armata di cinquantasei vele
cioè, dui galee, quattro navili da gabbia, cinque barche, decinove caturi del-
. -fare naviglio: approntare una flotta da guerra. marco polo volgar. [
, 10-iv-65: ferdinando re far navilio da mandare in cicilia e a taranto,
certezza, incrinare una convinzione; distogliere da una determinazione. tanaglia, 1-33:
trovai in or- mus messer francesco beretin da venetia e nolizassemo di compagnia un navilietto
. = voce dotta, comp. da navigazione aerea \ (v. navigazione,
col navile esercito. = deriv. da navale1, per dissimilazione. navile2-3,
loro tartane. = deriv. da navile! 1, sul modello di terrestre
in dogana. = deriv. da navile?. navimodellismo, sm.
per passatempo. = comp. da nave1 e modellismo (v.).
sperimentale del rollio delle navi, costituito da un pendolo poggiante su una piastra
514: 'navipèndolo ': strumento inventato da gioacchino russo per riprodurre i movimenti di
navi in progetto. = comp. da nave1 e pendolo (v.).
astri, e per scegliere le stelle da osservare per determinare il punto nave con rette
altezza simultanee. = comp. da nave1 e sfero o sfera (v.
pucci, ii-78: non si può navitare da indi i-llà verso mezzodì. =
foglie del navo. = deriv. da navone per apocope; cfr. anche napo1
per pondo. = deriv. da navoleggiare. navoleggiare, tr. (
, o l'uno o l'altro da io in 25 perperi per parte.
di lire 15. = deriv. da nuvolo. nùvolo, sm. ant
e spontanee. = deriv. da navone. navóne (napóne)
ogni altra bevanda inebbriante, non che da quanto fosse cagione di legale immondità,
capelli alla nazarena. = deriv. da nazireato per sovrapposizione di nazareo, sinon
che professavano il nazareato, detti anche da alcuni * nazareni 'o 'naza-
rei '. = deriv. da nazareo, accomunato semanticamente a nazireo.
propriamente nazarènico. = deriv. da nazareno. nazarenismo, sm. atteggiamento
nessuno sente bisogno. = deriv. da nazareno. nazarèno (nazzaréno)
volponi, 2-348: [garibaldi] è da amare sempre, equivoco e misterioso come
equivoco e misterioso come un padre. da non confondere con il garibaldi del patto
di spine e di stille sanguigne guardava da ogni parte con gli occhi agonizzanti, perseguitando
nazareno di roma', istituito e diretto da s. giuseppe calasanzio nel 1630 per incarico
perché istituiti in virtù della visione avuta da una monaca di salamanca, chiamata suor
-nazareni tedeschi', setta fondata a basilea da j. wirz, diffusa in svizzera
di vienna, nel 1810, guidati da f. overbeck e f. pforr
usato per la prima volta nel 1817 da goethe, che rilevava il carattere religioso
(quella che ora, in questo chiostro da uadro * nazareno 'si fa chiamare
erano questi una setta di giudei astretta da voti speciali. 7. nazareo (
convertiti al cristianesimo, non volevano astenersi da ogni segno di giudaismo, e però si
bevevano vino, portavano i vestimenti differenti da gli altri, stavano nel tempio rinchiusi,
il nome di nazareo, chiamandolo gesù da nazaret, rimproverandogli ch'ei veniva da un
gesù da nazaret, rimproverandogli ch'ei veniva da un miserabile borgo della galilea. g
testimonianza delle scritture apostoliche, non era da principio né segnale d'eresia, né
lat. 'nazaraeus ', che deriva da 'nazara ', forma varia di '
e forse anche perché per primo fu da giacobbe appellato così giuseppe, che è
aveva una cicatrice sul mento e la faccia da nazi. = abbreviazione del ted
e una bandiera. = comp. da nazionalsocialismo] e fascismo (v.)
(che parola!) e condotto da questi in una specie di via tasso
2. agg. compiuto, attuato da seguaci del nazifascismo. nazificare, tr
individui). = denom. da nazionalsocialismo], col suff. dei comp
germaniche. = nome d'azione da nazificare. nazìo, agg. ant
tutta la pratica. = deriv. da natio per ipercorrettismo grafico. naziocèntrico
prassi politica. = comp. da nazione] e centrico (v.)
polit. contemperamento, attuato o teorizzato da uno stato comunista, delle istanze nazionali
riconosciuta come stato-guida. = comp. da nazionalep e comunismo (v.).
e precisamente definito di quanti, legati da vincoli etnici, culturali, linguistici, spirituali
: ripeto a voi ciò che stampiamo da ormai due anni. 'non si tratta
avventuroso. gramsci, 6-105: è da osservare il fatto che in molte lingue,
., la bandiera mercantile italiana differisce da quella della marina da guerra perché l'
italiana differisce da quella della marina da guerra perché l'emblema araldico della banda
: incomincia, o nobile italia, fin da quest'ora, a riassumerti una tal
eredi. 3. parlato da un'intera nazione, proprio di essa
nazionale intendo quella che non è inceppata da forme prestabilite, guasta e inservilita dall'
, e dell " arti poetiche 'coniate da un uomo, o da un'accademia
poetiche 'coniate da un uomo, o da un'accademia a perpetuo codice degli ingegni
. carducci, ii-1-147: chi studi da vero cotesta lingua bisogna che studi gli
ortes, xviii-7-48: la libertà toscana da cosimo i al presente granduca s'è