arco descritto apparentemente dalla volta celeste o da un astro (in partic. dal sole
fotografici, intervallando però le misure almeno da 50 a 100 anni, per poterlo stabilire
due. frezzi, ii-2-112: ciò che da influenzia piove, / o che
masperi irrigidita a fiume cinque anni fa da una pallottola di fucile. -per estens
: essendo il maschio calido, naturalmente da quella qualità piglia la leggerezza, il moto
negozi. muratori, 7-v- 313: da che la donna sentiva il primo moto del
chiari, 1-ii-94: per quanto fossi da lui pregata mai riposare non volli,
voce un certo moto voluntario overo formata da voluntario movimento el principio di essa deve
. -con metonimia: rumore provocato da u nmovimento, da un'azione,
: rumore provocato da u nmovimento, da un'azione, da un gesto (per
u nmovimento, da un'azione, da un gesto (per lopiù brusco, improvviso
giov. cavalcanti, 242: jacopo da bello e baldaccio scalano le mura,
vegetativa (o, anche, provocato da alterazioni patologiche o da circostanze emotive)
anche, provocato da alterazioni patologiche o da circostanze emotive). -in partic.:
moto che si di un corpo provocato da cause esterne, accidentali.
sul suolo è un moto con cui da una posizione passa egli ad un'altra.
7. manovra di trasferimento di truppe da un luogo a un altro o di
-viaggio, trasferimento, spostamento o partenza da un luogo; inizio o tappa di un
: dopo la partenza di vostra eccellenza da bologna fui travagliato dalla mia solita indisposizione
ispirato a princìpi politici o economico-sociali diversi da quelli del regime vigente, appare diretto
promesse i prìncipi della nazione per divertirgli da questo moto. c. campana, i-487
erano stati, pochi mesi innanzi, da lui vinti e cacciati. -per
ed altri del partito di vespasiano dove fosse da far piazza d'armi, fu stabilito
o religiosa difficile, complessa, caratterizzata da profondi mutamenti o da un'attività più
complessa, caratterizzata da profondi mutamenti o da un'attività più o meno tumultuosa e
o meno tumultuosa e, anche, da contrasti, lacerazioni, travagli; manovra
spaia, per lo scacciamento de'mori da tutti quei regni. grusoni, 779:
francese riesce amico della reazione europea; da napoleone in poi moto francese è moto
tra noi locata con un mistero veduto da molti e compreso da pochi.
un mistero veduto da molti e compreso da pochi. -partito politico, movimento
et- ternità '1 tempo costrigne / muover da sé con misurato moto, / che
tuo sangue palme purghi e sani / da l'infinite colpe e moti umani. aretino
lor discorsi ne l'armonia che esce da le voci le quali vantano il sacro
pensieri / son così di leggeri / da sì basse cagioni e desti e spenti?
moto tiene a vile / raro è squassato da trasalimenti. pavese, 8-98: anche
di vostra signoria reverendissima erano buoni e da giuste e ragionevoli cagioni mossi. a
: venuto ordine a'capitani dell'essercito da vienna che non volessero temerariamente impegnarsi,
di moto a luogo, di moto da luogo o di moto per luogo: v
ritmica rapida ed elementare, generalmente costituita da note dello stesso valore, viene ripetuta
-avere il moto o ricevere moto da qualcosa: esserne determinato o condizionato;
che a ogn'ora ricevono grandissimi moti da accidenti fortuiti. idem, iv-284: tutte
procedono dalla previdenza del sommo dio e da quella hanno giornalmente il moto suo.
. baldi, 6-4: egli è da credere che quei primi inventori di questi
i corpi gravi di scendere al centro da se stessi, cioè senza bisogno di
-darsi moto, darsi gran moto: darsi da fare. p. neri, xviii-3-974
la deliberazione del nunzio essere stata fatta da lui di suo proprio moto. segneri,
). sanudo, vii-608: è da saper tutta la terra era in moto
tutti tutti vanno, solo uno / da terra saluta. -suscitare, eccitare
, / chi a dire un sermoncino / da povero giullare. -iniziare a
che la vita mia ordinata, tenuta da me già tanti anni, aveva così
dal modo di recarle in esecuzione o da minute pretensioni. -ricevere il moto da
da minute pretensioni. -ricevere il moto da qualcuno: conformarsi all'iniziativa o alle
). davila, 750: mentre da questa parte si tratta col negozio,
nel viale di mezzo'). cassiano da macerata, lxii-2-iv-24: tutte le case
archit. elemento costruttivo orizzontale che funge da sostegno per colonne e pilastri; basamento
gioie e di vezzi, era onorata da crasso in un vivaio, et essendo
farle diventare più saporite, ci buttavano dentro da mangiare gli schiavi. ojetti, ii-128
2. ant. collana formata da una catenella d'oro o di altri
lat. scient. muraenesox, comp. da muraena 'murena 'e esox esócis
lat. scient. muraenoblenna, comp. da muraena e dal gr. (ìxewós
di pesci della divisione de'giugolari, da lacépède stabilito con alcune specie eh'erano
lat. scient. muraenoides, comp. da muraena 'murena 'e dal gr
= voce dotta, deriv. da murice; cfr. anche lat. muricéus
. region. costruzione subacquea, costituita da una grossa catasta di fascine mantenuta immersa
voce di area lomb., deriv. da muro1. murèsside, sf. chim
sale ammonico dell'acido purpurico, costituito da prismi bruno-rossi con riflessi verdastri che si
, deriv. dal fr. murexoine, da murexide 'muresside '; è registr
di una balza. = deriv. da muretto, col suff. del part.
piantare e seminare] con un muretto da piè che rattenghi la terra, si potrà
la terra, si potrà (avendo da capo fatti certi occhi di pietra) piantarvi
dinanzi, che... era cinto da un murettino. = dimin. di
rupe o rilievo montuoso a tavolato costituito da calcari compatti. galanti,
150 km, debolmente ondulato e costituito da formazioni di natura calcareo-cretacea caratterizzate da frequenti
costituito da formazioni di natura calcareo-cretacea caratterizzate da frequenti fenomeni carsici superficiali e profondi.
il garo, la muria) o da terra. -muria acida', soluzione
, cioè aceto e sale, medicamento detto da dioscoride oxalme e acida muria.
-per estens. acqua fortemente salmastra proveniente da sorgenti naturali. landino [plinio]
. miner. disus. minerale costituito da gesso contenente cloruro di sodio; ani-
. = voce dotta, deriv. da muria. muriàtico, agg. (
; che contiene, che risulta costituito da cloro o da suoi derivati; combinato
, che risulta costituito da cloro o da suoi derivati; combinato col cloro.
investigazioni sulla canfora prodotta negli oli volatili da quel che allora si chiamava acido muriatico
cloruro di ferro. = deriv. da muria', cfr. fr. muriatique',
v.]: « 'muriatico 'viene da 'muria ', acqua salmastra,
spallanzani, 4-i-82: si cava da questo mezzo estinto vulcano...
= voce dotta, comp. da muriatico] e calcite (v.)
, lat. muricàtus 'appuntito ', da mùrex -ìcis 'murice '.
luoghi sassosi. = deriv. da moriccia (v.) per accostamento a
1-286: pria che tu ponga le pianticelle da frutto, con- vien intorno difendere
frumento. = deriv. da muro1. muricciolàio (erron.
primo romanzo che t'avvenga di trovare da un muricciuolàio. = deriv. da
da un muricciuolàio. = deriv. da muricciolo. muricci olista, sm.
chio avariata. = deriv. da muricciolo. muricciòlo (muricciuòlo;
presso al mare, separati dall'onda da un muricciolo e da un sottile filare
, separati dall'onda da un muricciolo e da un sottile filare di tamerici. moravia
grascie, né limoni, né melarancie da loro, o per altri per le
fra le colonne e il suolo, funge da basamento a un colonnato. -anche:
espediti, levati via que'muricciuoli che correvano da una colonna all'altra, lasciarono solamente
largo palmi quatro et altro tanto alto da terra, sopra el quale fu riposto
i colori, avere accumulato tante esperienze da essere difficilmente ingannato. bar etti
voi séte salito su'muricciuoli e, da che avete gustato il trebbiano, voi séte
dei muriccioloni. = deriv. da muro1, con doppio suff. dimin.
rocciosi litoranei dei mari caldi e caratterizzate da conchiglie grandi di forma elegante, con
), dalla conchiglia grigio-verdastra spesso incrostata da corpi estranei, e il murice spinoso
ciro di pers, 67: tragga da lungi a sé le luci intente /
3. stor. ordigno bellico costituito da una palla di ferro munita di quattro
2-63: li murici over triboli sono da essere, in campo, usati a
, in campo, usati a seminare da quella parte dove tomo ha sospetto dello
prosobranchi dell'ordine ste- noglossi, rappresentata da specie marine caratterizzate da conchiglie turbinate,
noglossi, rappresentata da specie marine caratterizzate da conchiglie turbinate, spinose o rugose con
= voce dotta, comp. da muro1 e dal tema del lat.
tana, in abissinia, e caratterizzata da una leggera striatura nera sul dorso.
zool. famiglia di mammiferi roditori caratterizzati da dentatura di sedici elementi, dito pollice
egualitarie e repubblicane. = deriv. da murìd. mùrie, sm. ant
per morelle grossi, / come macin da guado di gran sezza. grazzini,
: non è [il maglio] mica da sarti o da barbieri, / com'
[il maglio] mica da sarti o da barbieri, / com'il girar la
co'tegami. = deriv. da mòras. murifabbro (murifabro)
che titolo merita colui che, mettendo da parte la voce 'muratore ',
= voce dotta, comp. da muro1 e dal lat. fórma 'figura
tostilo similmente e con quella grasseza che da esso distilla ti ungerai el luogo parietico
, lat. * murilègus, comp. da mùs mùris 'topo 'e
= voce dotta, lat. murtnus, da mùs mùris 'topo '. murino2,
, 1-11: due vie si possono percorrere da berber per giungere alla già capitale del
staccava sul fondo triste della campagna, e da quelle macchie scure che s'agitavano con
specore. 3. mormorio prodotto da una o più persone che parlano a
un confuso brusio. = deriv. da murmure, sul modello di mormoreggiante (
spessore, con funzione portante, costituita da elementi regolari (mattoni, pietre conce
.) accostati e sovrapposti in modo da formare una massa compatta, stabile e
nella quale giaceva la donna, né da altro era da quella diviso che da un
la donna, né da altro era da quella diviso che da un sottilissimo muro
né da altro era da quella diviso che da un sottilissimo muro. savonarola, 7-ii-219
a calcina: costruito con elementi cementati da malta di calce. -muro a cassa vuota
. -muro a cassa vuota: costituito da due pareti sottili che racchiudono una camera
due facce. -muro a secco: formato da pietrame grezzo sovrapposto senza impiego di malta
a terra: costruito con elementi cementati da fango. -muro fuori filo o fuori
struttura architettonica. -muro listato: formato da corsi irregolari di pietrame e di ciottoli
la scarpata (e può essere continuato da un muro di risvolto, più basso
stradale si distingue il muro di controripa da quello di sottoscarpa). -muro di spina
parete addossata ad un terrapieno e sostenuta da contrafforti. -muro maternale: che costituisce
due muri laterali nella loro lunghezza sono divisati da pilastri. de luca, 1-4-1-95:
vedervisi per entro le rovine delle case da lavoratori, i residui degli acquidocci,
sostengono terre che s'innalzano molto più da un lato che dall'altro; 'muri d'
grossa glicinia che veste tutto il muro morto da quella parte si è...
. -disus. muro crociato: contrassegnato da una croce per indicare ai passanti il
una diga a gravità (ed è costituita da voltine impermeabili che raccolgono e smaltiscono
aqsa, i cui corsi inferiori sono formati da enormi blocchi squadrati o appena sbozzati e
nuovi testi fiorentini, 199: aven conperato da paga- nello f. gherardini d'aglana
essere esposto a tutte le tentazioni, insidiato da tutte le contraddizioni. pratolini, 10-356
e di assedi e costituite per lo più da robuste muraglie intervallate da torri e da
per lo più da robuste muraglie intervallate da torri e da porte praticate in corrispondenza
da robuste muraglie intervallate da torri e da porte praticate in corrispondenza delle vie principali
vie principali, e rafforzate all'esterno da fossati, da palizzate, da terrapieni
e rafforzate all'esterno da fossati, da palizzate, da terrapieni; costituivano anche
esterno da fossati, da palizzate, da terrapieni; costituivano anche il limite della
] ch'ogni ben mostra. guido da pisa, 1-85: le città..
che vi segue poco disgiunto e cinto da forti mura e torri di fabrica antica
urbane, e poi, di là da questo, della pianura sconfinata, mi aveva
cittque canti, 3-98: ella così da le città si scosta / quanto più
di cemento e di filo spinato, rinforzato da postazioni armate e circondato a tratti da
da postazioni armate e circondato a tratti da terreni minati, fatto costruire nell'agosto
per separare la zona orientale della città da quelle controllate dalle potenze occidentali. -mura
solima devoti, / e in molti ancor da la città remoti. guicciardini, i-12
: vedile [le castella] prima intorniate da un bello, largo e cupo fosso
re è posta in mezzo, circondata da altissime mura e bene guardata dai vigili.
canapè / che lontan molto non è / da la porta polverosa. carducci, ii-20-227
: maestro, fa che tu arrivi / da l'altro cinghio e dismontiam lo muro
alto muro. -barriera naturale costituita da una catena di montagne, da un
costituita da una catena di montagne, da un corso d'acqua, da un braccio
montagne, da un corso d'acqua, da un braccio di mare. malacarni
in una gran pianura, / che da la parte d'austro e d'occidente
e marcie. -parete verticale formata da elementi naturali o da materiali ammonticchiati o
-parete verticale formata da elementi naturali o da materiali ammonticchiati o sovrapposti. c.
che termina e divide quel d'entro da quel di fuori, questo è il
tre pesantissime obbligazioni... son da riputarsi come un muro di bronzo,
divino fuoco! caproni, 1-57: da giovane amavo arraffare / anch'io,
e cocciuta. alvaro, 9-444: da quindici giorni non risponde a una sola
. 10. mezzo di difesa da insidie e da pericoli; riparo,
10. mezzo di difesa da insidie e da pericoli; riparo, protezione; presidio
mente che è sanza muro del silenzio da ogni parte è disposta alle saette del nimico
dentro dalle mura. s. caterina da siena, vi-25: sparto fu
mortale. di costanzo, 87: impetrin da dio gli prieghi vostri / che le
. 000 hertz) di un suono da parte dell'orecchio umano. govoni,
. gioc. meglio al muro: gioco da ragazzi, analogo alla bomba, in
cento altri, che tutti erano giuochi da perdere e da vincere. -spanna
che tutti erano giuochi da perdere e da vincere. -spanna a muro:
gioco, di origini molto antiche e da considerarsi un antecedente della pelota, che
paletta, contro una parete liscia, da un campo antistante diviso in due zone
« c'è la presa per il ferro da stiro ». « c'è la
mattone, muro a muro: in modo da avere in comune una parete; in
che entra con certe stanze nella donatagli da quella. d. bartoli, 2-4-
so bene quel che mi dico. da quando son qua sotto, ho già visto
e due badogliani uscire. -andare da muro a muro: camminare a zig
1-859: il zi'meo / va così da muro a muro, / poi ritrova
. pascoli, 1-613: è cosa da batter la testa nel muro!
, come dice il proverbio, mi licenziai da lei. alitri, 2-129: è
di casa. -cavare sangue da un muro: v. cavare, n
, 5-2: essi gittavano con l'artiglierie da muro alcune palle di ferro non molto
[1640]: un oriolo piccolo da muro. -da muro a muro
. -da muro a muro: da una parete all'altra, secondo la
cavallo, che è lunga braccia trentotto da muro a muro, di più travi commesse
due: colpire qualcuno con tanta violenza da farlo rimbalzare contro la parete di fronte
la vostra giexia de muro. ca da mosto, 210: non è questo re
badi, l'avverto, se mai più da lei / vien qualcun de'suoi tanti
vuole essere bene macinato. è buono da lavorare in fresco, cioè in muro
fu messo tra l'uscio e il muro da suo padre, che, mostrandogli la
il muro affinché cada addosso: provocare da sé il proprio danno o la propria rovina
. prov. groto, 2-55: da un muro non si trae sangue: insegnatemi
è diviso nel mezzo per lo lungo da un sottil muro, simile ad un
er'iersera dal noce di meio, / da quel muràccio là da'saracini. berni
... e poi ti sei creata da te la loro provveditrice di becchime,
var. ant. morone è registr. da o. penzig. murra
dà soluzioni fluorescenti. = deriv. da murrayna. murrayna, sf. chim
. = voce dotta, deriv. da murraya, col suff. -ina,
: di queste murrhine ne facevano vasi da bere e valevano gran somma di danari fuor
sì grosse che bastino a fare un vaso da bere. lo splendore loro è senza
. murrina 'vasi di murra ', da murra (o murrha) '.
= voce spagn., deriv. da cimorra 'cimurro '. murrino
sm. ant. murra. giovanni da samminiato [petrarca], i-190: i
murtola asineggia. = denom. da [gasparo] murtola u-1624), col
, agg. ant. caratterizzato da mantello nero o scuro tendente al rossiccio
ancor qui le pyeride damnate, / poi da le muse in publico confuse / piche
cominciò dalla musa, la qual è da omero in un luogo d'oro dell
il patrocinio eolico degli aloidi, e trasportata da loro sull'elicone; connessa col ciclo
. pirandello, 8-1056: vivevo da circa tre anni in compagnia, oltre
: se alcuno nell'alma avendo lutto / da fresco duol trafitta si rattristi / nel
gli allievi delle muse hanno, non so da qual nume, appiccato al cuore un
di un poeta, a essa legato da sentimenti amorosi o di devota amicizia. -
, v-249: le tue muse, da te amate e commendate tanto, quivi erano
volgari... tanto son favorite oggi da gl'uomini, e non senza gran
delle muse amore / ch'io stimolato da furor divino / più di nulla non temo
d'accompagnarsi con mia povera musa, da la quale è stata trattenuta fino a
e delle / virtù, l'invocata da tutti / nell'alba, la decima musa
alla base di circa ime foglie lunghe da 4 a 5 m e molto larghe
), di dimensioni ridotte e caratterizzata da striature rosse sulle foglie e sulle squame
fogliami / venati di sanguigno a me da '1 terso / ventre de 'l vase offre
,... non è buona che da mezza quaresima in là.
là. = deriv. forse da musa2, per la simiglianza del sapore
ant. strumento musicale rustico costituito da segmenti di canna forati, di lun
uomo non la può usare. niccolò da correggio, 1-30: o di sambuchi o
. muse 'cornamusa a soffietto '(da cui il dimin. musette)
dimin. musette), deriv. da muser 'suonare '. musa5
fazio, i-8-93: poi questa media, da levante, è chiusa / da'caspii
hanno generalmente consistenza erbacea e sono caratterizzate da foglie grandi, picciuolate e munite
infiorescenze a forma di spighe o formate da cime riunite a pannocchia; fiori zigomorfi
gr. mouoayétt ^, comp. da moùoa * musa 'e 7; -firrf
= dal fr. ant. musage, da muser 'perder tempo, divertirsi '
e rarefatto musagismo. = deriv. da musagete. musaichista, musaicista, v
armonizzata per legame musicale ': musaico, da musa. e 'lavoro musaico '
presenza. = deriv. da musa1. musàico2 " 3,
e badare i musardi. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
stolto; inoperoso ', deriv. da muser 'musare '. musare1,
d'annunzio, ii-501: ascolta elisabetta da gonzaga / a fianco dell'esangue montefeltro
come le formiche incerti intorno alla via da tenere. pirandello, 7-702: la
, fare oggetto di attenzione. guido da pisa, lxxviii-1-418: quest'è un monstro
g. silvestri, lxv-212: oggi da molti a pena son musato / e da
da molti a pena son musato / e da molti per scherno o meraviglia / come
ant. attendere, aspettare. antonio da ferrara, 26: la mia vita a
musario cosmopolita. = deriv. da musa1, sul modello di santuario, sa
musata, sf. colpo o urto dato da un animale col muso.
musata generale! = deriv. da muso1, sul modello di linguata, occhiata
poste in un cantone, non musate più da alcuno e forse forse messe in ridicolo
e dell'europa sud- orientale, costituito da numerose canne di varia lunghezza a simiglianza
e dell'asia sud-occidentale, caratterizzate da foglie strette e carnose, bulbo tunicato,
anche globoso o oblungo, frutti rappresentati da capsule trigone a deiscenza loculicida; alcune
, lat. scient. muscari, probabilmente da una voce turca, con riferimento al
malefico [amanita muscaria) o derivato da talune sostanze organiche putrefatte; se ingerito
ingestione di muscarina. = deriv. da muscarina. muscarinismo, sm. medie
specie amanita muscaria. = deriv. da muscarina. muscariolo, sm. letter
. [amanita] muscaria] e da o * [ofo], col suff
corda sottile, sfilato per lo più da altre corde, che serve ai marinai per
muscèllo incatramato. = deriv. da moscio. muscéppia, sf.
sceppia, oh non pretende di far da padrona in casa mia! 'usasi
= voce dotta, lat. muscèrda, da mùs 'topo '. muscétta,
= voce venez., deriv. forse da mosca, con riferimento alle modeste dimensioni
perfetto. = denom. da muschio1. muschiato (part.
piena di pasticche muschiate o di pallottole da tossa. -in espressioni ironiche,
che in padella d'amor s'abbia da friggere. -figur. lezioso, affettato
fasciculo di medicina volgare, 18: polvere da far pomi per tenere in mano ad
ambretta '. = deriv. da muschio1, per il particolare odore che
, muschini. = deriv. da muschio1, per il particolare odore dei
(moschus moschiferus) ', è caratterizzata da un odore alquanto acre e pungente,
bianco, della cui mandibula inferiore escono fuori da ambe le parti due denti eguali.
per quanto muschio sentisse la sua carta da lettere, le delicatissime nari di ada
bella trappola dau'eccellentissimo trappola, e da ora conosco che non saran vane le
1-1-175: io dirò pur una cosa da giovani. / e'sarebbe un cambiar
i marciapiedi, frattanto, erano attraversati da rigagnoli che non sentivano di muschio.
colonie comprendenti numerosi individui, in modo da ricoprire talora estensioni notevoli; vi appartengono
ameno e dell'ospite musco, / da citerea ogni dì vien desiosa / a'
. foscolo, xvii-295: ho cominciato da stamattina a prendere certo musco di corsica,
pietrame mezzo sepolto è incrostato, come da sbavature secche di lumaca, da un piatto
come da sbavature secche di lumaca, da un piatto muschétto appassito, grigio e
una mia amiga. = forma sincopata da muschiato. mùschio4, v. mosco1
i. frugoni, i-2-62: or da gli antri muscosi / voi, ninfe tiberine
com'acqua lene ed ignava che era da tempo, la corrente, s'era tramata
quelle del muschio; che appare ricoperto da peluzzi fìtti, da piccole spine,
che appare ricoperto da peluzzi fìtti, da piccole spine, da foglioline minuscole (
peluzzi fìtti, da piccole spine, da foglioline minuscole (una pianta, un
de'fonti abitate. = deriv. da muschio! 1. muschióso2, agg
consigliere regale '(ancora una vicenda da 'trappola 'nel muschioso odore di ratti
e di pipa. = deriv. da muschio1. musei, v.
lat. scient. muscicapa, comp. da musca 'mosca 'e dal tema
). = voce dotta, da muschio! 1, col suff. -colo
dotta, lat. scient. muscidae, da musca 'mosca '; è registr
suff. lat. -jòrmis, da forma 'forma '. musciganga,
'trappola per topi ', comp. da mùs 'topo 'e dal tema di
lat. scient. muscivora, comp. da musca 'mosca 'e dal tema
riconoscerò subito. = deriv. da musco, var. di muschio1, per
proprio o caratteristico dei muscoli; costituito da muscoli. -anche: prodotto dall'attività dei
figur. bettmi, 1-177: da una livida striscia all'orizzonte / s'
animalesca. -che si svolge in modo da sviluppare adeguatamente i muscoli; che si
] un fiumiciattolo uasi stagnante, intasato da quelle erbe lunghe che ce- ono alla
rissima. = deriv. da muscolol. muscolare2, tr.
con precisione anatomica; raffigurare in modo da mettere in rilievo i muscoli.
disegno michelagnoli. = denom. da muscolo1. muscolarità, sf. letter
malati venga. — deriv. da muscolare. muscolarménte, avv. letter
muscolarmente, e questo t'ha fatto da calmante. buzzati, 6-66:
. tracciato, delineato, eseguito in modo da mettere particolarmente in risalto le forme muscolari
: a quella speranza di pronta libertà manifestata da luigi, il delegato contrasse la muscolatura
le muscolature a correre in bicicletta fino da ragazzo. 2. raffigurazione plastica o
comincia a verminare. = deriv. da muscolato. muscolazióne » sf. letter
muscoli in generale. = deriv. da muscolare2. muscoleggiaménto, sm. disus
statua. = nome d'azione da muscoleggiare. muscoleggiare, tr.
il muscoleggiare a tempo non sono faccende da spedirsene in breve. = denom
in breve. = denom. da muscolo1, col suff. verbale iterativo
, dipinto o scolpito in modo da mettere in evidenza la muscolatura.
nelle figure. = deriv. da muscoleggiare. muscolina, sf. chim
quella del montone. = deriv. da muscolo1, col suff. chim. -ina
. = voce dotta, comp. da muscdj. 6f e dal gr. xlgtx
alle quali sono congiunti; sono formati da una massa carnosa contrattile che ne costituisce
leonardo, 2-61: forza è fatta da sgonfiamento e accorciamento di muscoli, i
zievole del corpo, cui non solo da il sodo e l'impastamento viepiù massiccio
per l'ondeggiar delle ombre pareva sorridere da tutte le giunture. valeri, 3-347:
679: guasti i muscoli e il cuor da la rea mente, / corrose tossa
ignudi degli uomini vivi e femmine, e da quelli avere preso in memoria, per
, 5-1-247: volete ch'io vi dica da galantomo che cosa sono i muscoli?
scarnificata coi suoi lunghi muscoli altipiani militarizzati da filoni metallici. linati, 8-24:
produzione. cosi fu, così ha da essere; e così è bene che sia
barbatus) con conchiglia oblunga, ricoperta da un abbondante bisso. citolini
quell'attributo d " irto 'dato da vergilio alle capre, da plinio a'
irto 'dato da vergilio alle capre, da plinio a'muscoli marini e da columella
, da plinio a'muscoli marini e da columella alle siepi. redi, 16-v-158:
muscùlus (plauto), distinto probabilmente da mùscùlus 'piccolo topo 'per la
popliteo esterno. = comp. da muscolo1 e cutaneo (v.).
del diaframma. = comp. da muscolo1 e frenico * (v.)
. = voce dotta, comp. da muscolo1 e dal gr. xóyo ^
muscolare. = comp. da muscolo1 e lacunare2 (v.).
. = voce dotta, comp. da muscolo1 e dal lat. ligaméntum '
connettivo fibroso. = comp. da muscolo1 e membranoso (v.).
sacre. = comp. da muscolo1 e rachideo (v.).
sante. = comp. da muscolo1 e rilassante (v.).
del suo stile. = deriv. da muscoloso. muscolóso (ant. moscolóso
sodo e muscoloso. -costituito da muscoli forti, sviluppati, ben conformati
-che ha natura di muscolo; formato da tessuto muscolare. fasciculo di medicina
] doppie son fra di loro separate da certa carne muscolosa che serve al loro
muscoloso. algarotti, 1-ix-232: ecco da un sasso a poco a poco uscire /
dilettevole. = deriv. da muscolo1. muscolotendìneo, agg. anat
. = voce dotta, comp. da muscolo1 e tendineo (v.).
. = voce dotta, comp. da muscolo1 e tendinoso (v.);
. = voce dotta, comp. da muscolo1e tonico (v.); è
grossi muscoli. = deriv. da muscolo1. muscóne1, sm. chim
muschio naturale. = voce dotta, da musco1, con suff. chim.;
vedono chiaramente. = deriv. da muscoso, var. di muschioso * (
= voce dotta, deriv. da muscovy, nome inglese della moscovia o
museaca pictura. = deriv. da musaicó1, con sostituzione vocalica.
organizzazione; che consiste, è costituito da musei (ed è voce propria del
associazione] poi di coordinare le iniziative locali da una sede centrale... per
perdita di credibilità. = deriv. da museo1. museante, sm.
. -anche: collezionista di oggetti da museo. magalotti, 7-81:
questo giocolino. = deriv. da museo1. musèca, v. musica1
le muse. = denom. da musa1, col suff. verbale iterativo -eggiare
fosse vivente. = denom. da muso1, col suff. verbale iterativo -eggiare
di area lomb., deriv. probabilmente da muso1 (v.).
una bella mummia, fu poi ritrovato da certi viaggiatori, e collocato nel museo
dimora delle muse ', se si giudica da una quantità di musei americani. le
crusca [s. v.]: da museo, usato a modo d'aggiunto,
massaia, vii-172: con quel legno da museo, e guidato da quella sorta
quel legno da museo, e guidato da quella sorta di gente, si arrivò di
pratolini, 10-337: come su una vettura da museo, due tre dièci macchine ci
[s. v.]: * da museo '... usasi comunemente in
. pratolini, 10-404: due personaggi da museo della cera pareva.
illustri nell'arte del disegno, stati da cimabue insino a'tempi nostri. lomazzi,
, e perfino d'abiti e di pezzuole da collo che corrispondevano ad altrettanti fatti o
. per simil. opera architettonica costituita da elementi costruttivi di diversa origine e di
antichi, opera di bonanno e tommaso da pisa. -opera letteraria o scientifica
dizionario. marino, 13-3: è da sapere che l'intenzione principale dell'autore
potrà bensì oppugnarla, ma richiede armi diverse da quelle che... io ho
vecchie corporazioni, le città ebbero centri nati da quell'assetto; poi divennero i musei
turistico, o, anche, decaduta da un passato di splendore a un presente
dotta, gr. fi. ouaeto£, da moùaa 'musa'; cfr. anche mooaela
o scientifici. ojetti, ii-584: da ogni nazione erano convenuti a madrid per
. = voce dotta, comp. da museo1 e dal gr. ypàcpw 'scrivo
la museogratìa. = deriv. da museografia. museògrafo, sm. studioso
= voce dotta, comp. da museo1 e dal gr. xóyoi; '
-anche: museografia. = comp. da museo1e tecnica (v.); voce
alfonso ii d'este, 971: musarola da cane corso d'ottone tutta lavorata.
. e. gadda, 10-109: da vespero a mattutino un cane senza museruola
che, applicata al muso di animali da lavoro (buoi, cavalli, muli,
musaruole. grisone, 1-67: molto è da lodarsi la musarola, perché s'egli
-parte del finimento dei cavalli costituito da una striscia di cuoio che passa sopra
il timore ch'io succhiassi una canna da zucchero. gramsci, 11-151: in alcune
uomo. bar illi, 5-216: da secoli e secoli combattono contro la luce
cani trafelati. = deriv. da muso1] cfr. fr. muserole.
0 blasone. = deriv. da museruola, col suff. del part.
strumento musicale simile alla cornamusa, costituito da un sacco di cuoio, in cui
, in cui l'aria è introdotta da un piccolo mantice legato all'ascella e
e azionato dal braccio del suonatore, da una lunga canna melodica e da uno o
, da una lunga canna melodica e da uno o tre bordoni (ed ebbe
, 75: maggiore armonia però si rende da un altro simile istromento da poco tempo
si rende da un altro simile istromento da poco tempo inventato e usato in francia
. v.]: 'musetta': strumento da suono, simile alla cornamusa. calandra
. 3. per simil. sacca da soldato. dizionario etimologico italiano [s
]: 'musetta ': sacca da soldato. 4. sacchetto per
uomo s'è fatto un bel visin da sposa. tommaseo [s. v.
quei venti spunzoncini ancora drizzati sul musetto da topo. -atteggiamento del volto,
parte anteriore della carrozzeria di una vettura da competizione. -nel gioco del pallone col
la parte del bracciale opposta a quella da cui viene infilato. 4. dimin
altro musiato guardacore. = deriv. da un verbo * musiare non attestato, da
da un verbo * musiare non attestato, da connettere con mosaico3. mùsica1,
l'uso della musica... fu da gli uomini introdotto per il rispetto e
dicono tutti i savi, il quale non da altro principalmente nacque che dall'esprimere con
o esprime qualche cosa, onde ancora da sé sola... è un linguaggio
arti imitano ed esprimono la natura da cui si trae il sentimento, ma la
sentimento in persona, ch'ella trae da se stessa e non dalla natura, e
richard wagner (secondo umerrata interpretazione, da parte di alcuni critici, di espressioni
: 'musica dell'avvenire ': attribuita da un critico musicale di colonia nel 1859
motta. -strumento di o da musica: strumento musicale (v.
strumenti di musica di varie guise, da cantarli accompagnati col suono all'onore di
culturale, di una nazione, composte da un singolo autore, legate a un
, destinate a uno strumento determinato, da eseguirsi in particolari circostanze, elaborate con
e stili, ecc. (musica da ballo, da film, folcloristica, militare
ecc. (musica da ballo, da film, folcloristica, militare, pianistica
9). -musica artificiata: prodotta da strumenti, strumentale. -musica assoluta
alla musica a programma, descrittiva, da ballo, di scena, drammatica,
, n. 1. - musica da camera: v. camera, n.
moduli espressivi di origine colta. -musica da sala'. musica da camera. -musica
colta. -musica da sala'. musica da camera. -musica descrittiva', v. descrittivo
-musica sinfonica: destinata a essere eseguita da una grande orchestra e composta secondo forme
, che è quella armonia che nasce da simil istru- menti. idem, 1-1-24
piana si domanda quell'armonia che nasce da una semplice ed eguale prelazione nella cantilena
memorie per le belle arti, 1-91: da questo trionfo [del palestrina] la
. v.]: dicesi 'musica da ballo 'quella destinata ad animare i
del lago ', la qual musica eseguita da voci sorprendenti è una cosa stupenda,
: ascolta la musica, leggera / musichetta da trivio, anche a me cara /
segni convenzionali che esprimono, in modo da poterne attuare la riproduzione, un'idea
; partitura. caro, 9-1-28: da mia parte gli darete l'inclusa musica
darete l'inclusa musica che nuovamente viene da fiorenza. vasari, i-522: fece
, iv-1-167: ho smesso di studiare da parecchi anni. penso che la semplice
di buona musica. -sala da musica: sala destinata all'esecuzione e
esterne, le verande, la sala da musica, quella da pranzo.
verande, la sala da musica, quella da pranzo. -ant. serenata.
mostravansi alla coda del corteggio, seguitati da musica militare i municipali. tommaseo [
collocazione delle rime e delle assonanze, da una conveniente disposizione di parole, accenti
facciano musica e alcuna melodia, percioché elle da sé non si muovono. boterò,
: la carrozza partì di galoppo, accompagnata da una musica di sonagli, di chiocchi
mezzo dei sensi, che sembra promanare da elementi o entità fìsiche o spirituali,
circostanza, situazione per lo più caratterizzata da un eccessivo prolungarsi nel tempo (nelle
è finita, finisce), oppure da una monotona ripetitività (nelle espressioni:
? '; * quando ha da finir questa musica? '...
per finire le musiche, anderò io da per me. monti, ii-109: in
... ci piovevano addosso ora da un alloggiamento, ora da un altro.
addosso ora da un alloggiamento, ora da un altro... una musica che
aggettivale): privo di credibilità; da operetta. g. ferrari, 229
poveri concetti, scene fuggitive, governi da mettere in musica. -dire una
poi saltò per una finestra, scortato da chi stava sopra gli arbori.
gente. -in musica: in modo da formare un suono armonioso. bizoni
vi è un orologio che quando ha da sonare i quarti e le ore, sonano
: si udì la figliuola di pecu-pecu, da vera figlia di tavernaio che era,
, commentata e messa fino in musica da molti. o. rinuccini, 3-ded
medesimo peri, con arte mirabile e da altri non più usata. g. b
ancor de'versi italiani, recati in musica da eccellenti maestri. moretti, i-721:
. note al malmantile, 1-274: da questo per 'trimpellare 'o 'trimpellarsela
). tasso, n-iii-6ao: comincerò da la definizione de la poesia data da
da la definizione de la poesia data da l'alighieri, la quale è questa:
ii-198: bellissima cortigiana e molto amata da molti, non meno che per la bellezza
fanfani, lvii-21: era cominciato già qua da noi il dramma musicabile per opera di
numeri. = agg. vertn da musicare. musicabilità, sf.
musicale. scritta. = deriv. da musicabile. c. malespini, ii-76-254:
ch'egli sia contento di venire sin qua da me, ché io proprio,
duo giorni sono, si sono stati mandati da parigi. tommaseo [s. v
dolcezza di paradiso. pallavicino, 8-36: da questa tacita riflessione reputo io che abbia
in quanto il suddetto piacere è distinto da quello che ci è portato o dalla
musiche che ineffabilmente esse pure si levano da questo medesimo palco. (
non avevo detto. -costituito da fogli stampati o manoscritti che contengono musica
n'avevano molti... quelli da fiato, ch'eglino avevano, credo che
con un sistema di fori i brani da eseguire con la pianola. pascoli,
e modulazioni, ed insieme più esente da toni religiosi o mistici. 4
pari un globo di vetro / ribattuto da zampilli / intimi di purissime acque musicali
volti strade musicali. -accompagnato da un rumore gradevole e piacevole.
fiato di marzo. 6. caratterizzato da un tono melodioso e grato all'udito
, infantile. 7. caratterizzato da un andamento, da un ritmo,
7. caratterizzato da un andamento, da un ritmo, da un'inflessione particolarmente
un andamento, da un ritmo, da un'inflessione particolarmente armoniosa, fluida,
al carattere musicale che dovrebbe oggi distinguerla da quelle d'altre nazioni. giordani,
mia madre, forse perché quella dipendeva da un'ecces -letter. ant
aiuto delle muse, sogdine armonico diverso da quello corrente. giunge [boccaccio]
che, nell'ambito estetico e da loro, ma per rispetto delle donne,
di umide malinconie. bernari, 3-358: da ogni angolo si spandeva un grato odore
divertisto a dinamico o espiratorio) costituito da una mento di quelle venali che in verso
voce nella pronunciadente concorso, musicalmente si recitano da scaltre di uno o più fonemi (
fonemi (ed è caratteristico dellefemmine cantatrici e da imberbi impertinenti spadoni. lingue indoeuropee antiche
crediamo... che il passaggio da * cavalleria 'a * isabeau 'costituisca
rendevano la tico o prosastico, deriva da un'opportuna dispo voce non
... e che pretendete di più da un poeta? d'annunzio
potenza e musicalità specialmente nei cori cantati da mostri di duplice natura: dai centauri
o proprietà di ciò che è caratterizzato da un'inflessione gradevolmente cantilenante e musicale o
un'inflessione gradevolmente cantilenante e musicale o da una cadenza piacevole a udirsi (con
vernacolo vene = deriv. da musicale. musicalizzato, agg.
musicalizzato. = deriv. da musicale, col suff. dei verbi frequent
dell'essere. -in modo da servire tecnicamente a fini musicali.
amore. 3. in modo da porre in evidenza gli elementi metrici,
metro dal popolo per averlo vitale e da resistere ai secoli, e uno eleggendone tanto
sonavano musicalmente le trombe. -in modo da costituire un insieme perfettamente armonizzato.
; egli sonava il clarinetto in guisa da far stordire. pascarella, 1-127: i
su la testa gli elmi lucenti sormontati da lunghi pennacchi bianchi, quando ebbero finito
tutti seri. stuparich, 1-417: da un angolo dell'aia avanzano i musicanti,
. 3. agg. composto da numerosi sonatori o cantori. sereni,
nei quartieri gentili. = deriv. da musicax; cfr. fr. musicant (
domenicale, per quel po'd'animazione da finestra a finestra, da balcone a
po'd'animazione da finestra a finestra, da balcone a balcone, e le varie
del circo. = comp. da musica1 e radio (v.).
giorno il giovane maestro sorave, sbattuto da chi sa quale tempesta, era venuto
, genio incompreso, con un libretto da musicare, 'la bufera '.
endecasillabo che musica il mondo con accenti da epigrafe, per un'esperienza della vita
a musicare. = denom. da musica1. musicaròlo, sm.
le barelle. = deriv. da musica1. o, per estens
l'abbandonamento di arianna, quella musicata da giacomo peri e questa da claudio monteverde.
quella musicata da giacomo peri e questa da claudio monteverde. tommaseo [s.
in firenze l'inno di mameli musicato da verdi abbia diritti al di fuori dei
immaginario 'dell'abate galiani, musicato da paisiello. moretti, i-259: poi
il convito. = nome d'azione da musicare. musichéssa, sf. ant
idem, 19-378: un che da giovane avea imparato, non ho mai ecceduta
= ag| ». verb. da musicare. 4. comporre poeticamente
musichieri. = deriv. da musica1. musicista, sm. e
squarcialupi, organista = comp. da mwsifea] 1 e cassetta (v.
di shelley,... è audacia da far venire il capogiro. per una
lavoro per lui. = deriv. da musica1. mùsico1, agg. (
-che si svolge o è accompagnato da esibizioni musicali (una festa, una
, che si dimandò musico, fu da prima ordinato in delfi. lemene, xxx-5-261
essi, a guisa di cetere tocche da mano musica, accordando con gli affetti
buonarroti il giovane, i-281: allettati da gli organi e da'flauti / delle
il calderin domestico e 'l selvaggio / fringuel da i loro pargoletti rostri, / sottili
[o usignuolo], benché l'ombre da presenza rotte / non sien di luna
culla in musici rumori. -caratterizzato da una cadenza armoniosa (una lingua)
, melodiosità, musicalità, non disgiunte da levità, fluidità, scorrevolezza.
, tersicore, urania e caliope. buonaccorso da montemagno il giovane, i-26-9: isparto
suoi motetti e le sue canzoni, da cui prende egli i princìpi dell'arte sua
complesso strumentale o corale. bartolomeo da s. c., 10-2-13: se
il vostro musichetto * / qual s'ode da tutti volentieri. -musichino.
in un teatro, per la sua voce da musichino. -dimin. e spreg
spondei con buon fondamento non è cosa da pedanti come si credono, ma in
. = voce dotta, comp. da musica1 e dal gr. cpixta * amicizia
= voce dotta, comp. da musica1 e dal gr. « puo ^
. = voce dotta, comp. da musica1 e dal tema del gr.
= voce dotta, comp. da musica1 e dal gr. xóyo <;
musikwissenschaft (termine coniato nel 1863 da friedrich chrysander). musicològico,
della figura umana. = deriv. da musicomania', cfr. fr. musicomane.
= voce dotta, comp. da musica1 e dal gr. (xovta '
flauto usato nell'antica grecia, caratterizzato da numerosi fori per la produzione dei vari
: non minore varietà fu ne'stromenti da fiato, percioché molte maniere d'auli furono
. ve ne fu di diopi quasi traguardevoli da cima a piedi, di musicopi,
(j. ou
= voce dotta, comp. da musica1 e terapia (v.).
: armatura frontale o testiera dei cavalli da guerra. p. petrocchi [s
alzossi la musiera. = deriv. da muso1. musile, sm. ant
s'imbavaglia dentro della cappa / quel musin da colpir colla balestra. -per
tua bravura; / verrò, ma vo'da te salvocondotto, / musin mio caro
di muggine (mugil saliens) caratterizzato da muso assottigliato e bocca piccola.
polvere di colore giallo dorato, costituita da scagliette di bisolfuro di stagno, che
piacere, ospite di una casa da tè giapponese. panzini, iv-441
del ventre, nullo de li pesci scamperia da la sua velocità. pulci, 25-78
le code ciondoloni. carducci, ii-13-168: da che non c'è più l'elvira
taccio le lingue e pettorine amate, / da noi sì ben salate, / con
maritar per il bel muso. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
potemmo mai sì strano danno / immaginare da quel brutto muso [la regina].
: le carrette delle masserizie infette guidate da musi sinistri che per nulla la cedono
lo più nella locuz. essere muso da dire o da fare qualcosa).
locuz. essere muso da dire o da fare qualcosa). d'azeglio,
. v.]: 'gli è muso da fare quello e altro': cioè,
giusti, v-163: credo che sarei muso da sopportare l'esilio. codemo, 42
arlia, 1-228: 'esser uno muso da fare, da dire ', ec
'esser uno muso da fare, da dire ', ec. si dice comunemente
: lo stesso che 'esser tomo da fare, ec. '...
pace quel birbante, perché sarebbe muso da farti qualche brutto scherzo. - questi
- questi? gli è un muso da fare ogni baronata. -muso aguzzo:
, irritazione e ostilità, o deriva da uno stato d'animo esacerbato per un'
, rizzare il muso', avere un muso da funerale, da vedova', avere il
, avere un muso da funerale, da vedova', avere il muso lungo, lungo
fai il piacere di metter via quel muso da funerale! cicognani, 13-224: quando
metter su muso. palazzeschi, 1-571: da un pezzo in qua non si sa
: sulle prime michela fece un muso da vedova e s'informava se avevo veduto
« sembri geloso » dissi. « da un po'di tempo hai sempre il muso
e sfida (per lo più manifestato da un'espressione cupa, accigliata e scostante
espressione cupa, accigliata e scostante, da un aspetto arcigno, truce e minaccioso
di persona con chi non c'è da scherzare. giusti, 4-ii-360: difatto se
. avere il muso, tanto muso da fare o dire qualcosa).
dev'essere una satira messa in giro da qualche briccone... forse da quella
giro da qualche briccone... forse da quella brutta lumaca del signor pubbia,
del signor pubbia, che ha tanto muso da farmi la corte! c. arrighi
veder se quell'animale aveva tanto muso da destarmi. r. sacchetti, 1-412
il mestiere di vivere all'accattolica? da primo un zinzi- nello di rossore,
un carro armato sporse appena il muso da cui s'allungava la rigida proboscide del
lo specchio di casa l'ho rotta da un pezzo. non che abbia rotto
le fiere dei boschi? [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
tu, a quattrocchi. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
, dopo un simile affronto, alloggiare da lui. io potrei benissimo, secondo
che ad amar la patria ci penserà da vecchio. de roberto, 402:
297: ha fattoci / un favor bravo da birri, serratoci / la finestra sul
era fatta la mendatrice di tutte e da tutte fuggita come la mala ventura. e
in atto di minaccia. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
se avete cuore. -essere muso da schiaffi: con riferimento a persona indisponente
[la faccia del fauno] muso da schiaffi. -fare il muso di
a indicare che non gli resta altro da fare che rodersi. -in senso generico
vorrebbero gittar sul muso, dio mi scampi da giustiniano e dal 'digesto 'che
: le tue virtù regine / dismembra da chi t'ha fin qui deluso / perch'
, fermo e lucia, 487: da principio fecero bravate e insolenze dove
addosso [la laurea]. -sarebbe da sbattertela sul muso, parola d'onore
hai sbattuta sul muso una tanta- fera da far isbadigliare fino la pazienza di un bibliotecario
/ a ciò che preso non sia da quest'amo. boccaccio, dee.,
non chiede lor possa, / e da lor disdegnosa torce il muso.
848 accaddero cose, in toscana, da rivoltare lo stomaco a chi l'avesse
che erano portati in palma di mano da una vera ciurma di bricconi invasati.
ingrossato nella parte anteriore. ca'da mosto, 1-200: cavo borsam è cavo
la montagna, che se mostra musa da mar e verso terra va sotigliando.
va sotigliando. = deriv. da muso1. musòfaga, sf. ornit
la 'musophaga violacea ', distinta da un po'di rosso attorno agli occhi
lat. scient. musophaga, comp. da musa. 2 e dal tema del
fu narrata, in partic., da esiodo nella 'teogonia').,
. = voce dotta, comp. da musa1 e dal suff. -gonìa, deriv
applicata a buoi, muli e cavalli da tiro perché non mordano e non rovinino
battuto brunito e traforato, costituì ornamento da parata dei cavalli). targioni
se ne fanno le gomene, i canapi da pozzi, le gabbie o busche da
da pozzi, le gabbie o busche da olio, le gabbie o musoliere da
busche da olio, le gabbie o musoliere da muli. a. martini, i-3-380
-parte del finimento degli equini costituita da una striscia di cuoio che, infilata sul
che viene appeso al muso degli animali da tiro o da soma perché possano mangiare
al muso degli animali da tiro o da soma perché possano mangiare durante le soste
/ né di can mastino ho cera / da portar la musolièra. =
i delfini. = deriv. da muso1', cfr. sardo mùssula e lig
per le muse ', comp. da (j. ouaa 'musa; musica
muso- naggine. = deriv. da musone1. musonare1, intr.,
si stancava mai. = denom. da musone1', cfr. venez. imusonarse,
musonarsi per galanteria. = denom. da musone?. musonato (part.
.]: 'musone 'differisce da 'accigliato ', 'accipigliato '.
bassa, ed indica colui ch'è preso da tristezza. 'accigliato 'dicesi di
di squallore, di sconforto; pervaso da un'atmosfera di tristezza, di monotonia
saluto; / comin- cian l'accoglienze da i musoni. fagiuoli, 1-1-237: questa
coprire il fianco delle batterie e costituita da un terrapieno per lo più di forma
parlare degli orecchioni de'baluardi, chiamati da alcuni musoni. galileo, 4-1-156:
tale ricoperta fu dimandata 'orecchione 'e da altri 'musone \ guglielmotti, 1121
signorine di cattivo umore, come tormentate da un dispetto sordo e immobile, che traspare
che non di rado aleggia nelle feste da ballo vennero sgominati definitivamente. 3
amicis, xi-268: il terrazzo è chiuso da una porta. alle volte, apro
subito ogni speranza. = deriv. da musone1. musóni [musóne),
della scena. = deriv. da musone1, sul modello di carponi, gattoni
e letter. domi nato da una grave prostrazione dello spirito;
pensaste, per aver così nome da musorno e da pastric ciano
, per aver così nome da musorno e da pastric ciano, che per
uno sguardo). -anche: che deriva da trascuratezza e sciatteria (un atto)
sentimenti. soffici, iii-567: frequentato soltanto da pochi inglesi musorni dilettanti pittori.
preso per muso. = deriv. da muso1, col suff. -orno, sul
fa come il mosto dell'uva: da giovane è vin dolce e mussante; poi
-ricco di estro e di vivacità; animato da un gioioso senso della vita (un
. = dal fr. mousser, da mousse 'schiuma ', deriv. dal
ad illuminarla. = deriv. da mussare3. mussela ^ osélli,
1-i-391: il mussellin volle informarsi di me da m. pre- schet, il quale
della mussena. = deriv. da mussena; voce registr. dal d.
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 452: seguitavano molti de
malattie gravi e che talvolta è accompagnato da vero e proprio borbottio. tramater [
e scoloriti. = deriv. probabilmente da un lat. * mutius * mozzo,
di biancheria di mussola adorna di pizzo da pochi soldi. 2. per
corteo chiaro, in un lieve trionfo. da stupende giacche uno svolo di sete o
pesca di molluschi e crostacei, costituita da una sorta di sacco con la bocca
di sacco con la bocca tenuta aperta da un'asta di legno o ferro trasversale
legno o ferro trasversale e formata inferiormente da una sbarra di ferro rettilinea (e
rettilinea (e viene trascinata sul fondo da un battello). dizionario di
conica a sacco. = deriv. da mossolo2. mussoléti, v.
. mussolara. = deriv. da mossolo2. mussolina (mosselina,
. de pisis, 1-72: camera quadra da letto con una piccola alcova..
modello di quella mossellina che ho ricevuta da parigi. d'annunzio, iv-2-981: non
tino il mussolinàio. = deriv. da mussolina. mussoliniano, agg. che
dittatura e l'organizzazione totalitaria dello stato da lui instaurato. ojetti,
. -voluto, propugnato, imposto da mussolini (con partic. riferimento all'
redi, 2-64: una veste da camera comprata in livorno fatta di mussolino
impiaga [una donna], / vien da scuffie, da trine e mosso- lini
donna], / vien da scuffie, da trine e mosso- lini, / e
al posto d'onore eran due donne coperte da bianco velo e candidissimo tutto il resto
resto dell'abbigliamento:... da vicino, anche a traverso le maglie del
: una gala ai mussolo, stirata da un magnano. d'annunzio, v-2-
su quel tettuccio vidi distesa una camicia da notte, e questa camicia era di
i cambiamenti delle mussoni sono preceduti qua da calme, là da venti variabili,
mussoni sono preceduti qua da calme, là da venti variabili, altrove da fierissimi uragani
, là da venti variabili, altrove da fierissimi uragani. = dal fr.
e accompagnato sino alla stanza dell'inferma da certi gaglioffacci che tenevano certe loro acutissime
tiva egli. = deriv. da mustacchio. mustacchino, sm. ornit
che si dilettano di pescare le borse da prender gli affetti. g. gozzi,
alla sgherra e con un grosso archibuso da valle in ispalla e due pistole alla cintola
aspre sopracciglia giunte, grossi mustacchi lucidi da questurino. -con valore collettivo
può essere sia disegnato, sia formato da un ciuffo di filamenti vegetali o da altri
tutti i rappezzi. = comp. da o2 e pure (v.),
. al (v. a2) e da buio (v.), che
il gr. axotospyói;, comp. da oxóto; 'oscurità, tenebre 'e
opralontano, agg. letter. che opera da lontano; che saetta e colpisce da
da lontano; che saetta e colpisce da lungi (ed era epiteto di apollo
gr. èxàepyo ^, comp. da 'lungi 'e èpyov 'opera '
= voce tose., comp. da opra, var. di opera1, e
pregollo ch'elli uprisse lo tempio. felice da massa marittima, xliii-194: ponete la
più durare l'acqua. 5. carlo da sezze, i-382: avendomi operto il
pronom. dissuggellarsi. 5. bernardino da siena, 246: lo sterminatore uscì a
. apertura. = deriv. da oprire. oprobrióso, v. obbrobrioso
ò ^ iya ^ la, comp. da &jn, 'tardi 'e yàfxcx
. dal gr. 'vista 'e da [proteina (v.).
sf. medie. condizione morbosa caratterizzata da strabismo e da movimenti clonici dei globi
. condizione morbosa caratterizzata da strabismo e da movimenti clonici dei globi oculari di tipo
. dal gr. 'vista 'e da clono (v.).
gr. ò ^ onavia, comp. da 6 ^ ov 'cibo 'e
. &ju, òvpé * tardi 'e da menorrea (v.).
nel siero. = deriv. da opsonine. opsonine, sf.
di opsonizzazione. = deriv. da opsonine], col suff. dei verbi
dalle opsonine per rendere possibile la fagocitosi da parte dei fagociti. = nome
fagociti. = nome d'azione da opsonizzare. opsonocitofagico, agg.
opsor{ic \ o e citofagico, deriv. da citofagia (v.).
. = voce dotta, comp. da opsor ^ iné] e dal gr.
. = voce dotta, comp. da opson [ine] e dal tema del
. = voce dotta, comp. da opson [iné] e dal tema del
. = voce dotta, comp. da opson [iné] e dal gr.
. = voce dotta, comp. da opsor ^ iné] e dal gr.
= voce dotta, comp. da opson [ic] o e terapia (
= voce dotta, comp. da opsdininé] e pirrolo (v.)
soldi in tasca: che cosa avevo da vendere? nel baule niente: fuori
infatti più civilizzate, si trovino però da secoli in più vantaggiosa situazione per ottare
ant. ricercare, procurare. bartolomeo da s. c., 40-12-6: lo
corono dell'ot- tato alloro. buonaccorso da montemagno il giovane, 2-78: questo
voce dotta, gr. ottttjctu;, da ò7rràto 'cuocio '. optestesia
dal gr. bvmxòt; (deriv. da 'vista ') e ortcroyjcru;
pietra. = = deriv. da optesi. òptico e deriv.
<; (v. ottico) e da dinamometro (v.).
= dall'ingl. optoelectronics, comp. da optics 'ottica'ed electronics 'elettronica '
lettera su una lastra di selenio attraversata da una corrente elettrica, in modo da
da una corrente elettrica, in modo da sfruttare la conducibilità elettrica di tale materiale
dott. fournier di albe e modificato da una officina meccanica di glasgow. lo
quantità e la forma dell'ombra proiettata da ogni lettera. la corrente mette in
e quindi col variare dell'ombra proiettata da ogni lettera: si hanno così ventun
e concreta delle caratteristiche proprie delle lenti da vista. migliorini [s. v
della vista. = deriv. da optometro. optomòtrico, agg. (
. ottico optometrista. = deriv. da optometria. optometro (ottòmetro),
<; (v. ottico) e da miometro (v.).
dotta, lat. opulentare, denom. da opulentus (v. opulento)
3-169: il papa viene a loiano. da giovanni di faccio de'pasi, capitan
dell'isola di cipri, opulentissima, da una sua cittadina essere accresciuta e onorata
e macellata con ispeciosi metodi legali suggeriti da comodi aristocrati per dare spettacolo ad altri
baretti, 6-345: se non potrete vivere da ricco galantuomo, avrete almeno in poter
il coltivare i propri campi e vivere da contadino opulentissimo. -arricchito (e
la requie opulenta: quella che nasce da una ricchezza totale. salvini, 48-75:
opulenta e di danari / migliaia. maironi da ponte, 1-ii-137: in alcune delle
, nella quale il denaro è distolto da impieghi quali istruzione, ricerca, assistenza,
. -sontuoso, abbondante e costituito da cibi raffinati (un banchetto).
fece un convito opulentissimo, dove furono da 400 nobili. -ben fornito di
non fussero li viaggi infestati dagli mori e da infedeli. guarirli, 1-240: la
e tanto opulente che avvanza l'obbligo da lui fatto. buonarroti il giovane, 9-520
, nelle acque) metalli preziosi; da cui si estraggono oro e argento.
, forma secondaria), deriv. da ops opis 'ricchezza ', di origineindeuropea
, luogo di delizie, era stremata da una vita di opulenze e di mollezze
la loro opulenza e un cognome illustrato da molte notabili imprese de'loro maggiori.
vieni, sosta, ch'io miri / da presso la tua opulenza. 7
al mare alle montagne per farsi investire da una sensazione di opulenza. =
dotta, lat. opulentia, deriv. da opulentus (v. opulento);
talora carnose, fusti e rami costituiti da articoli piatti, cilindrici o globosi,
o muscoso / e un muro vigilato da un'opunzia. -con uso appositivo fico
narri il fratello / d'opunzia megilla / da quale ferita, / per quale saetta
gr. 'orouvno ^), deriv. da opus (gr. '07to { <
o di diversi autori), mentre da beethoven e clementi, per tutto l'
, accostati fra loro e tenuti insieme da una malta di cemento o di calce
ornamenti in forma di perle, in modo da ottenere delle figure in rilievo formate con
e l'altra di un opuscolo astronomico tradotto da gerardo vostro. bicchierai, 160:
opuscolo imperfetto de'bagni di montecatini fu da esso scritto negli ultimi tempi della sua
scrive qualche opuscolètto con istilo profetico o da ricettario, si fa una 'dimostrazione '
scritte alcune noterelle di un appello, da stampare in un opuscolètto, per la ricostruzione
di vite senza becco e senza piume da millenni / irreperibili, insetti rettili pesci
'. = agg. verb. da opzionare. opzionale, agg. che
= dall'ingl. optional, deriv. da option * opzione, scelta '.
a una prelazione. = denom. da opzione1. opzióne1 (ozióne),
opzione: considera un poco giobbe, da questa parte, seduto sul letamaio, e
questa parte, seduto sul letamaio, e da quest'altra lo scettrato baltassare, sovra
, iv-12-150: non c'è opzione da compiere tra il bisogno del libero mercato
facoltà di accettarla o no (e da tale contratto nasce appunto, a favore
di successione (il quale va comunemente da una mezzanotte all'altra, ma che
xix, si può riprendere a partire da mezzogiorno); anticamente e fino al
pier della vigna o stefano protonaro o giacomo da lentini, 419: mille grazie n'
tutto ciò che m'è a talento / da l'amorosa donna col chiar viso.
ii-111-5: si compie [questa rivoluzione da oriente in occidente] quasi in ventiquattro
siciliano, v-579-7: duran la battagla da li matini fina ura passata di nona.
nella notte, a seconda del computo, da un agg. numerale ordinale o cardinale
, un commissario di prefettura si presentava da me senza regolare mandato dell'autorità giudiziaria
quella che in un luogo si computa da un passaggio al semimeridiano superiore di quel
tempo (comunemente il sole, quindi da un mezzogiorno) fino al passaggio (
compresi fra una preghiera iniziale, seguita da un inno e da brevi letture dalla
iniziale, seguita da un inno e da brevi letture dalla scrittura o dai santi
l'uso della recita di tali testi da parte dei laici, alquanto diffuso nei
, 4-170: non aveano ancora libri da cantare l'ore regolari. beicari,
tutti insieme in coro, ma ciascuno da sé privatamente. g. b.
clara al capezzale quand'ella non aveva da recitare le ore e le compiete:
desinare. * domani venite a mangiare da me; la nostra ora canonica la
la quale si fa il venerdì santo, da mezzogiorno alle tre, in memoria delle
di tutto il mondo; fu iniziata da s. margherita maria ala- coque,
coque, che ne era stata richiesta da un'apparizione divina, e proseguita dalla
': quella che si conta, da zero a 24 ore, dal passaggio del
adottato o del luogo, e cioè da una mezzanotte alla successiva.
delle ventiquattro parti del giorno considerato da una mezzanotte all'altra (e ha una
quasi tutte l'altre nazioni usano quella da mezzo giorno a mezza notte...
e li chiamano queste tali ore, da mezzo dì a mezza notte o ore
dante, conv., iii-vi-2: è da sapere che 'ora 'per due
ora 'per due modi si prende da li astrologò l'uno si è, che
(e ne fu proposta l'adozione da f. borsari nel 1883).
, con animo di fare un luogo da regalarvisi su l'ore abbruciate della state
, ad esempio: non devesi andare da persone di riguardo in certe ore bruciate
quelle vostre 'tonnine 'mi hanno da un pezzo in qua sbalordito di maniera che
vuote: nelle quali non c'è alcunché da fare. pratolini, 10-167:
egli era ancor là, vivo, da quel picchio e da quella voce tolto
là, vivo, da quel picchio e da quella voce tolto all'agonia alla quale
sbarbaro, 4-75: ritardato in via da una vegetazione tutta da scoprire, arrivavo al
ritardato in via da una vegetazione tutta da scoprire, arrivavo al più a leggere
della lancetta più corta. giuseppe da capriglia, 25: la rota dell'ore
del borgo. carducci, iii-4-134: da la torre di piazza roche per l'
, 4-24: le ore battono regolari, da un orologio riposto, lontanissimo. pancrazi
sapere du e'sono de'mie lavori da duemila lire in su; prima in
8. punto del tempo separato da un altro, precedente o seguente,
un altro, precedente o seguente, da sessanta minuti (in partic. nelle
di tempo equivalente a sessanta minuti, da qualunque punto di partenza computato. dante
rodiani aveva lasciati. s. bernardino da siena, 79: la roca si
, 9-1-3: iersera mi trattenni due ore da lui. gioia, 2-ii-319: la
stanza vestito in giacchetta, in cuffiotto da notte e in pantofole. manzoni,
dato servigio. jahier, 241: da quando è caregheta [il montanaro],
una bella cosa lo stare in veste da camera l'intere settimane, studiare senza
l'intere settimane, studiare senza essere da questo e da quello interrotto..
settimane, studiare senza essere da questo e da quello interrotto... e passar
conceduto di favellargli. -tempo occupato da una lezione (in partic. accademica
terra, tagliandosi i polsi con una lametta da barba. 11. con metonimia
momento dell'antica poesia a mezz'ora da roma; poi l'animo è ricaduto
, la massima estensione di spazio percorsa da un'atleta nel tempo di sessanta minuti
sulla misura raggiunta a parigi nel 1893 da h. de- sgrange) e,
potenza sviluppata in tale periodo di tempo da una fonte di energia. -ora-cavallo: la
la potenza lavorativa sviluppata in un'ora da un cavallo-vapore. panzini, iv-469
e divenire umile l'adiroso. francesco da barberino, i-85: se...
: a voi / ritorno ben diverso / da quel che qui passando, ha poco
essendo gli stracci d'un povero uomo da tale infermità morto gittati nella via publica
il secolo. giuliani, ii-354: da poi che è nato, non ha avuto
x o ora zero ': l'ora da cui si cominciano a contare le operazioni
a quest'ora. leopardi, 3-151: da te fino a quest'ora uom non
che: qualora, se. alberto da massa di maremma, xxxv-1-360: le pene
: le pene ch'eo sostegno / da l'amor, donna fina, / quella
ad una chiesa ch'era un poco da lungi, per 1 ora ch'era
che l'assalto si desse. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
, 37 (646): ho trovato da comprar due pani, ieri sul tardi
. 1827 (648): ho trovato da comperar due pani, ieri in sulla
cui si determina un evento (specificato da una frase relativa, da un compì
(specificato da una frase relativa, da un compì., ecc.).
., ecc.). giacomo da lentini, 26: amando lungiamente, /
idem, par., 6-35: cominciò da l'ora / che pallante morì per
, diligentemente si astengano in quell'ora da sputare, da tossire e più da
astengano in quell'ora da sputare, da tossire e più da starnutire. fausto
ora da sputare, da tossire e più da starnutire. fausto da longiano, iv-238
tossire e più da starnutire. fausto da longiano, iv-238: molto ti ringrazio
è fora che nel getsemani, dando da sé principio alla propria agonia, sente il
, ché la non è però fanciulla / da non trovare ogni buona ventura.
qualcosa; momento giusto. francesco da barberino, iii-366: secondo sua usanza,
. lippi, 4-3: si vien da questi effetti in chiaro / che d'
: i greci da'troiani e questi da quelli furono malmenati, e molti avanti
quel che dio vuole, s'ha da voler anco noi. levi, 6-87:
levi, 6-87: non mi alzerò più da questo letto, dottore. è arrivata
dante, inf., 13-80: « da ch'el si tace », /
fosse che speranza mi difende. francesco da barberino, ii-193: scripto si trova
più. maestro torrigiano o maestro migliore da firenze o
istantaneo, senza durata, che funge da limite mobile fra passato e futuro)
della cessazione di ogni esperienza, causata da una volontaria e totale sospensione di giudizio
e sulla sua realtà, in modo da acquistare un atteggiamento, un punto di
pure essere a buona ora. andrea da barberino, i-124: la mattina di
ora? - l'ordinario: / da udir messa. cacciata degli spagnoli,
vampa di face) / vento che move da l'arene maure, / che,
or ad or premea. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
corrieri che dalli eserciti alle città e da una città all'altra corrono d'ora in
: antonio di bernardo e ser giovanni da prato vecchio, sceleratissimi e audacissimi uomini
, i-85: eccomi qua... da ottanta e più giorni, e a
ora. ariosto, 4-39: sbrigossi da la donna il mago allora /.
ora', talvolta, talora. francesco da barberino, i-53: vengon vizi d'allato
: « a bona or, / da eh'el ve plax, ch'el è
mior! / m'e'starò for da luitan ». boccaccio, dee.,
che: quando, allorché. giacomo da lentini, 644: se 'nver di voi
amore, / ca null'ore -dovessi da me partire. anonimo, i-545: chi
, al momento opportuno. andrea da barberino, i-201: tornato da maccario,
andrea da barberino, i-201: tornato da maccario, gli domandò...
carducci, ii-io-180: se tu mi amassi da vero,... a quest'
continuamente; in ogni momento. giacomo da lentini, 51: lo diamante rompe a
che là unde vene si ritegna / da fin piacimento / per dolce pensamento -tutte
polvere, che a tutte l'ore da infiniti uomini si tira su pel naso,
-avere le ore contate: non aver tempo da perdere, avere pochissimo tempo a disposizione
pochissimo tempo a disposizione e molte cose da fare. -essere le ore contate a
carducci, ii-6-40: non passo in persona da te; perché oggi è un giorno
che ho l'ore contante: tanto ho da fare. idem, iii-28-282: a
oriuoli, ciò è... da ruote con le parti sue,..
turco contro cipri: tempesta veramente preveduta da assai buon'ora dal lampo.
che voi séte persona gentilissima ed uomo da tutte l'ore, e rassembrate al
-da un'ora a un'altra, da un'ora all'altra'. repentinamente.
guicciardini, 2-1-173: nella guerra nascono da un'ora a un'altra infinite varietà
a modo d'essere che finisca. da un'ora all'altra mancare, sparire.
sorte. -di buona ora: da alquanto tempo. boccaccio, dee.
essi chieggono, che loro sia portato da scrivere o da orinare...
, che loro sia portato da scrivere o da orinare... e dicono:
trascorrere il tratto di tempo che separa da quel particolare momento o evento.
: voi avete tale incantesimo del parlare da far parerci le ore minuti.
16. -già mille ore: ormai da lungo tempo. anonimo, i-599:
potessino meglio camminare sendo appiè, mosso io da compassione ho portato i loro mantelli e
ora: congedare, licenziare, allontanare da sé. ariosto, 43-147: ben
quest'ora: aver fatto qualcosa già da tempo. ariosto, 304: -gli
, 8-155: guardavo impaziente il negozio da cui renzi doveva uscire, e ogni
1-1 (1-iv-41): coteste son cose da farle gli scherani e i rei uomini
non ci mancherebbe né coraggio né tempo da pigliare un partito risoluto... esempio
non avrei paura; e sarei uomo da romperti il muso '. idem,
, gli farei vedere che so anche da me stesso levarmi le mosche di sul naso
principale, non c'è più nulla da temere. sacchetti, 191-175: se
un po'di buona fortuna per consolare da molte sventure. luna [s.
un'azione presente). giacomo da lentini, 6: vorria c'or avenisse
quale era controversia intra molti. francesco da barberino, i-301: or convien ch'
scaduna responde di parte. s. caterina da siena, 133: ora ti voglio
tempi stordilano. casti, 23-67: da profonda voragine assorbita, / or più
-stor. ora e sempre: motto assegnato da g. mazzini alla 'giovine italia '
. n. credente nella missione commessa da dio all'italia... do il
contraddizioni. guasti, iv-302: vennero da ogni parte d'italia, da ogni
vennero da ogni parte d'italia, da ogni ordine di cittadini, le offerte,
berni, 17-50 (ii-89): da l'altra parte la promessa fede / a
] per mostrare che l'era stata da lui vinta e che ora in man sua
gelli, 7-415: va'su e ordina da desinare, ché io vo sino in
col piè, quando son morsi / o da pulci o da mosche o da tafani
quando son morsi / o da pulci o da mosche o da tafani. petrarca,
o da pulci o da mosche o da tafani. petrarca, 129-8: se 'n
i nostri dolci campi! / se da le proprie mani / questo n'avene,
vivo com'io non son morta! guercio da montesanto, vii-333 (1-1):
donne e lor gaia sembianza. busone da gubbio, 1-346: voglio da te
busone da gubbio, 1-346: voglio da te sapere se in niuna parte ha niuno
viventi che infino al dì d'oggi da tutte le scuole sono stati creduti nascere
seguitano. -da ora, fino da ora: per il futuro, a partire
a partire dal momento attuale, già da adesso. boccaccio, iv-132: tu
lo mio sangue, il quale io da ora offero a te, che tu benignamente
discrezione. beicari, 1-79: fate da ora, padre mio, di me ciò
valor tuo palese e piano, / da or ti dono il gran regno di mosca
dirvi fin d'ora che profitto possa ricavar da voi un tal signore?
). bisticci, 1-66: ma da ora le cose sono condotte qui, io
sia benedetto il nome del re nostro / da ora a sempre insino all'ultime ore
(con valore di avv.): da pochissimo tempo. cicognani, 1-85
in poi: in futuro, a partire da questo momento. pananti, ii-144
là (quinci innanzi) questi bovi son da mettersi in grasso per macellare (per
, o anche dubbio e perplessità sul da farsi in una situazione difficile.
trovandosi alcuno in qualche imbarazzo o difficoltà da cui non sappia lì per lì come
, non avendo mai dato un crollo da quel suo luogo insino a ora.
suo luogo insino a ora. -fino da adesso (con riferimento al futuro).
vale cosa seguita o cominciata a essere da tempo prima. -ora allora:
con suono ancor più sinistro, da quel tristo brulichio usciva qualche vociaccia che
.: per indicare il tempo trascorso da un fatto determinato al momento in cui
in goto, dopo la partita che facemmo da firando. foscolo, xvii-96: ho
or sono pochi mesi, essendo obbligato da tempo a star a letto per una
n. 1. -or ora: da poco tempo, testé, di recente;
signor, che ornai non si dispiccia / da questa turba, che udienza attende?
sentiere si levavano alti lauri, interrotti da un cipresso a intervalli eguali; e
il fiore del lino. -per da ora: fin da questo momento.
. -per da ora: fin da questo momento. g. m.
. m. cecchi, 17-132: per da ora io vi prometto di contarne una
una a voi... e per da ora, vedete, io vi perdonoogni cosa
vestiti) / l'odor, portato da piacevol'ora, / vaga e gli spiriti
di cavatine su tutti gli argomenti, da argomenti culinari al mistero della trinità..
gioberti, 4-185: le grotte oracolari furono da principio quasi templi della madre terra,
suoi veri. = deriv. da oracolo; cfr. anche fr. oraculaire
altre baie. = denom. da oracolo. oracolarmente, avv.
nasconde ai sapienti. -detto venerabile, detto da adorare, che più? parola divina
ciurmeria. = denom. da oracolo, col suff. dei verbi frequent
aggett. non attestata, deriv. da oracolo. oracolista, sm. e
nel punto di sotterra, / oracolisti da furor divino / presi sempre ne crea.
una sicurissima vittoria. = deriv. da oracolo. oracolistico, agg. (
che ha, che prende un tono da oracolo. = deriv. da oracolista
tono da oracolo. = deriv. da oracolista. oracolizzare, intr. letter
valli '. = denom. da oracolo, col suff. dei verbi frequent
divinità o a un eroe e officiati da corporazioni di sacerdoti: dopo un complesso
mente concisi e oscuri, che si traevano da fonti sacre (come quella di apollo
quercia di zeus a dodona), da caverne o da fessure del suolo (
zeus a dodona), da caverne o da fessure del suolo (come a delfi
capacità di fornire responsi. guido da pisa, 1-134: saturno ebbe dalli oraculi
rimedio a risaldare la piaga, ebbe da l'oraculo che la risaldarebbe se achille
cavalcanti, 144: belo... da nino suo figliuolo fu fatto immortale oracolo
suo figliuolo fu fatto immortale oracolo, e da tutti gli assiri fu celebrato siccome immortale
. cesarotti, 1-xxxii-95: appunto allor da sua cupa tristezza / scosso prometeo a
scrittura. rettori, 68: tu da principio mi facesti perder la pazienza con
perder la pazienza con quel tuo parlar da oracolo. gualdo priorato, 10-x-185
stima grande del suo valore, era da ogni capitano ricevuta. buonafede, i-26
ragiona, che pare un oracolo. da ponte, 337: io pendeva dalla
poesia tra 'greci, la quale da divinità sia proceduta, si e quella
celeste. -predizione del futuro enunciata da un indovino; vaticinio, profezia.
reame ora disperso e mescolato. felice da massa marittima, xliii-263: se credi,
terzo pontefice dopo lui, fu avvertito da un nunzio celeste... e che
oscuro. sarpi, 1-i-109: è da scusare ognuno che non sa interpretar oracoli
giudizio intorno i componimenti drammatici o s'è da temer che anche quest'anno l'oracolo
. monti, xii-1-5: mossi noi quindi da unanime riverenza verso di lui [il