ferro. 2. arma da fuoco portatile, ad avancarica e,
dalla cavalleria e, successivamente, da altre truppe speciali, per lo più non
. cassola, 2-234: era partito da pisa un barroccio carico di palle di
feruzio domenica note a tre ore partì da pisa con 3000 fanti, 300 cavali e
appresso smerigli e moschetti, strumenti adatti da poter tirare spesso, logran poco di
di ferro o di piombo col dado da l'una alle due libre. foscari,
lii7- 30: d'artiglierie minute e da campo n'hanno buon numero e loro
legno, posti sopra le ruode, da poterli condur con gran facilità in ogni
anco... il fossorio, detto da stuffaiuoli moschetto. 7.
a bota de moscheto; / publiche azion da capitanio espetto. 8.
2. per simil. tessuto caratterizzato da trama o da piccoli motivi ornamentali a
simil. tessuto caratterizzato da trama o da piccoli motivi ornamentali a v. brasca
. émouchet), de- riv. da monche, e provenz. ant. mosquet
moschettóne1, sm. milit. antica arma da fuoco portatile più grande e più pesante
di mestieri tenere nella munizione quarantacinque moschettoni da cavalletto per bel- loardo di tre oncie
9-405: di sopra mettevano l'artiglierie da muraglia, coprendosi colle balle di bambagia
balle di bambagia, e nel mezzo e da basso... ponevano moschettoni a
. davila, 202: trentotto pezzi da campagna e più di settanta falconetti e moschettoni
, ii-623: accresciute queste genti con da mille montanari a piedi pistoiesi della fazione
e qualche moschettone. = deriv. da moschétto1; per il n. 1,
: per assicurare le corde ai chiodi da roccia, per fissare a un occhiello
moschettone ripiegato, fermo e insieme animato da un moto interno, come un grosso
e 'pittima'. = deriv. da moschétto4, col suff. degli accr.
moschicida '. idem, 1-4-15: nacque da lei vespasiano augusto, /..
augusto, /... / da cui poi venne... /.
= voce dotta, comp. da mosca e dal suff. -cida, dal
. = voce dotta, comp. da mosca e dal tema del lat.
. moscaiola. = deriv. da mosca. moschière, sm.
moschieri e spingarde. = deriv. da mosca, per l'idea del volo o
di insetti. = deriv. da mosca, sul modello di ovile, porcile
po'di acqua. = denom. da meschino. moschinato, agg.
moschinato nero '. = deriv. da moschino, col suff. del part.
. = voce dotta, comp. da mosca e dal tema del lat.
voce di area centro-merid., deriv. da moscio. mosciarèllo, sm.
= voce di area laziale, deriv. da moscio. moscicóne, agg. che
. 2. che non muove da ferma determinazione, che non è saldamente
nerbo vitale. = deriv. da moscio. moscimàn, v. mosciame
. - anche: moscione. michele da cuneo, lix-66: sonno molti moscini in
faraone] pon potendo farsi ubbidire nemmeno da un solo di sì vili moscini,
pis. e emil., deriv. da moscione1, con cambio di suff.
; la var. muscino è registr. da p. petrocchi. moscino2
= voce di area tose., da amoscino (v.), per aferesi
di area tose., deriv. probabilmente da moscio. móscio, agg
sua faccia dalla pelle grigia e cenciosa, da pollo di poco prezzo, moscia moscia
volgarmente di lana moscia, si trovano da per tutto. -per simil.
aria, l'atmosfera). marsilio da padova volgar., i-vi-10: aria calda
passar, come vole natura, / venendo da poi moscia e vecchiarella, / assai
il marito... si era tirato da parte e ci guardava, scuro,
. palazzeschi, 6-163: la sala da giuoco era tranquilla. lunedì: serata moscia
colare li musciolini. = deriv. da mosciolone, col suff. dei dimin.
llor mascioni. = deriv. da moscione] *, col doppio suff.
sarea usuta camanta el moscione. guido da pisa, 1-38: di'a aaron che
si racchiuda e poscia è molte volte da riguardare e odorare che alcuna trasmutazion non
tanti moscioni che credemmo non poter campare da loro. ca'da mosto, 319:
non poter campare da loro. ca'da mosto, 319: in questa isola,
nel generare in brevissimo tempo centomila moscioni da un poco di fumo di mosto?
di mosto? redi, 16-iii-104: da un raveggiuolo inverminato nel mese di settembre
succiabeoni. b. corsini, 16-79: da moscion simili / dio mi salvi mai
76: a chi tiene una vita da moscioni, / è carità cavargli il vin
. dal lat. tardo mustio -onis, da mustum 'mosto '. moscióne2
voce di area tose., deriv. da moscio. mosciume, sm.
di carattere. = deriv. da moscio, col suff. spreg. -urne
olezzanti il mosco anche i tumori. domenico da fano, lxii-2-iii-13: il muschio lo
. carducci, iii-14- 323: da tale opera dedusse torquato la mitologia scandinava
. = deriv. da mosca, con doppio suff. dimin.
tica macchina bellica, costituita da una robusta struttura mobile, al riparo
quello scalzacane. = comp. da moscone, di1 e oro (v.
mosca. pavesalo, lxxviii-1-384: da vespi, da mosconi e d'altri
pavesalo, lxxviii-1-384: da vespi, da mosconi e d'altri vermi / sempre
/ erano ignudi, stimolati molto / da mosconi e da vespe ch'eran ivi.
, stimolati molto / da mosconi e da vespe ch'eran ivi. sacchetti,
: assillano i buoi punti dal moscone e da i tafani. galileo, 3-4-238:
suono perpetuo. redi, 16-iii-19: da quell'altre uova poi di color nero
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 337: nel vascello,
aveva avuto già più d'un capriccetto da mezza signorina. pavese, 5-152:
audaci. 4. piccola imbarcazione da diporto a remi o, anche,
o, anche, a pedali, costituita da due scafi paralleli a tenuta stagna uniti
specie di piccola imbarcazione per diporto, da spiaggia e per bagno. è formato di
un cappellino nero senza falde, coperto da una veletta egualmente nera seminata sul davanti
« corriere di napoli », redatta da matilde serao). ojetti, i-791
mio cuore, oh il cuore!, da un pezzo è come un alveare di
un agliocriso. = comp. da moscone, var. di moscune (v
moscosìssimo). infestato dalle mosche o da altri insetti molesti 0 nocivi.
cioccolata. = deriv. da mosca. moscóso2, v.
aggettivale. = deriv. da moscovia, nome che indica sia la re
esile, gracile, goffo nei modi da vero maestruccio qual'era, aveva il
il suo principio. = deriv. da moscovia, nome che indica sia la regione
di fare. = deriv. da moscovita, col suff. spreg. -erta
di energia, scambiando però energia termica da un solo termostato (moto perpetuo di
dovrebbe essere equabile e perpetuo. felice da montecchio, lxii-2-i-32: il moto perpetuo in
siccome però l'universo non è costituito da un solo corpo isolato nel vuoto,
, la forza motrice che nasce gratuitamente da sé stessa, si figura lei che cosa
solo moto perpetuo in cui mi trovavo da mane sera, la libertà poco famigliare
famigliare al mio sesso, l'indipendenza da quasi tutti i riguardi del mondo e
inebrianti fabbricate in casa, traversando montagne da un battesimo a un funerale, da
da un battesimo a un funerale, da uno sposalizio a una sagra, per ingannare
sua volontà era in un moto perpetuo da un desiderio nell'altro. foscolo, xvii-121
forma mi penso che resterà ancora meglio da chicchessia compreso avere ella due moti,
ch'è quella forza che contribuita gli viene da medesimi. -potenza, capacità
ancor di più. -prestazione fornita da uno strumento. loredano, 2-55:
cioè del primo mobile, è svolgere da oriente in occidente, e per
ed in e così sono mossi da dua movimenti. alciati, 55: endi-
azione del vento. terzo moto, chiamato da loro il moto della titubazione o
solito nei terremoti, e per lo più da oriente verso occidente andava. fuvvi finalmente
di un mobile la cui traiettoria è costituita da una linea retta. galileo,
, di proprio suo moto si muove da oriente in occidente in ore ventiquattro, che
lei; seco ha un altro moto da occidente in oriente, che chiamano di
, prendere lo spunto, l'avmettendo da parte, per la storia della filosofia,
., ii-xiv-5: credo che si mossero da la favola di fetonte, la quale
tortora, ii-107: avvenga che egli da vero zelo di religione si movesse, essendo
quasi dalla natura ad amarlo. guidotto da bologna, 1-138: è detta giustizia una
canto e piango in rime. ca'da mosto, 159: essendo io alvise ca
, 159: essendo io alvise ca * da mosto stato il primo che della nobilissima
presente in questo reame tante leghe lontano da venezia, parerà a voi impossibile ch'io
, a una circostanza. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
gente. -deflettere, recedere (da una posizione morale, da un principio
recedere (da una posizione morale, da un principio, da un proposito, da
posizione morale, da un principio, da un proposito, da un'opinione,
da un principio, da un proposito, da un'opinione, ecc.).
! / la prima volontà, ch'è da sé buona, / da sé,
, ch'è da sé buona, / da sé, ch'è sommo ben,
: svembaldo, avvisato di queste cose e da gli amici particulari e da gli araldi
cose e da gli amici particulari e da gli araldi o ministri pubblici, che gli
. cesari, iii-480: non è da muoversi, mi pare, da questa sposizione
non è da muoversi, mi pare, da questa sposizione. brancati, 3-26:
suo beato ottimismo. -passare da una condizione a un'altra. giordani
sorgere (un dubbio). giacomo da lentini o rinaldo d'aquino, 402:
aa bologna, 1-3: io frate guidotto da bologna, cercando le sue magne virtudi
virtù d'amor che m'à disfatto / da vostr'occhi gentil presta si mosse.
... / per occulta virtù che da lei mosse, / d'antico amor
ch'è nel ciel eterna, / move da lor inamorato riso. boccaccio, vili-1-222
: il razionalismo giacobino, mova o da montesquieu o da rousseau, mira in teorica
giacobino, mova o da montesquieu o da rousseau, mira in teorica a rifoggiare
dee essere quella che partire ne faccia da quello che lungamente è usato '. passavanti
l'infinito bene; el quale essendo da sé e ad suo fine è origine del
ride e piagne. mazzini, 2-282: da roma sola può movere per la terza
la parola dell'unità moderna, perché da roma sola può partire la distruzione assoluta dell'
movesse a divenmossa quest'acqua, ma da me sempre nella sua primatare terra, questo
lo nimico vincere e vergognandosi d'essere da lui sconfitto, mossegli l'usata battaglia
. floro volgar., 5: da ceserò augusto fino al nostro tempo fumo
muova niente che uno libro è fatto da noi. alberto campense, ii-129: nulla
ne moverò parola finché egli non s'infilzi da sé. davila, 115: vergognandosi
di tirarle verso la prua in modo da orientarle opportunamente a seconda della direzione del
cavo che lega la bugna alla murata da sopravvento. -mure dei fiocchi e delle
a mio modo. = deriv. da murare1, con suff. di valore riduttivo
muretto. brasca, 69: da l'una banda e l'altra de le
alti un brazo. = deriv. da murato, con lenizione di tipo sett.
ammandorlata, costruita a graticcio in modo da formare figure romboidali; la muraglia incerta,
fabbricata con pietrame sui fianchi dei galeoni da guerra. d. bartoli, 1-1-46
, erano in que'tempi ne'galeoni da guerra una muraglia a pietre e calcina,
accompagnata questa muraglia dall'uno dei lati da due sagrestie e da un campanile altissimo
dall'uno dei lati da due sagrestie e da un campanile altissimo. giuglaris, 219
e ammontate. monti, x-1-141: da fesse muraglie e cave grotte / sbucano
case e le muraglie componere. andrea da barberino, iii-108: l'avviluppata vettoria
mare a genova quantità grande di artiglierie da battere le muraglie e da usare in campagna
di artiglierie da battere le muraglie e da usare in campagna. tasso, n-37
., ii-755: il locale è circondato da una muraglia nella cui facciata interna vi
1364: * item 'si spende da quella camera ogni mese: a li
: è questo porto... circondato da muraglie assai più salde e più
appartato con la muraglia che la cinge da tramontana. moravia, 15-125: la
politica, spirituale, che separa persona da persona, classe da classe, stato
che separa persona da persona, classe da classe, stato da stato, o
persona, classe da classe, stato da stato, o che mira alla conservazione
chinese': divisione che tiene lontani uomini da uomini, uomini da idee e consuetudini.
tiene lontani uomini da uomini, uomini da idee e consuetudini. di coteste muraglie
davanti alla facciata è cinto da una muraglia semicircolare d'alberi.
mare, separata dal resto del mondo da alte muraglie di rocce. -alpin
altezza e spessore notevoli, che emerge da un terreno sedimentario (ed è prodotta
, vili-191: la prigione stava chiusa da questa parte. e non era più
disfano e rientrano in nonnulla. -fare da muraglia: apparire solido, massiccio e
.., le spalle che fan da muraglia.
muraglie: portare via tutti gli arredi da una casa. p. petrocchi [
muraglie di chi porta via ogni cosa da una casa. -parlare a una muraglia
degli antozoi madreporari. = deriv. da muraglia1. muraglia3, v. moraglia2
. ant. circondato, racchiuso da muraglie possenti; fornito di una cinta difensiva
2. arald. diviso in più sezioni da fili incrociati in forma di rete,
stemma). = deriv. da muraglia1. muraglióne, sm.
questi muraglioni sono vuoti sotto e sostenuti da archi smisurati, pilastroni e voltoni.
e voltoni. ghislanzoni, 1-80: da una parte ci protegge la collina,
. e. cecchi, 5-226: da muraglioni a picco e lunghe ringhiere, giardini
voce di area versiliese, forse deriv. da una base murru-che ha dato in provenz
in provenz. morro * muso ', da cui morralha 'morsa cfr. moraglia1
priuli, ii-232: il capitano generale veneto da mar avea facto venir tutti li murerri
ristauro della fabbrica. = deriv. da muro1, col suff. profess. -aio
..., muraiola, erba da pulire i vetri...: ha
di qualche muro. = deriv. da muro1. muraiòlo2, sm.
a secco. = deriv. da muro1; voce registr. dal dizionario delle
del muraglióne. = deriv. da mura1. muraiòlo4, v.
tre o quattro piedi si fa sostenere da un piede, e prende il nome di
'pittura murale', quadri, carte, da appendere o attaccare a'muri più per
murale maniera di colorire, sono virtù da ammirare senza riserve. -sm.
maggior colpi più feri / ne venian da le machine murali. tassoni, 3-77:
che viceversa. 5. costituito da fabbricati, da edifici, da costruzioni
5. costituito da fabbricati, da edifici, da costruzioni di muratura (
. costituito da fabbricati, da edifici, da costruzioni di muratura (un patrimonio,
vegetali tipici delle rocce o formazioni originarie da cui è tratto il materiale usato per
calcoli murali: calcoli vesci- cali formati da ossalato di calcio, di forma irregolare
= dal lat. muràlis, deriv. da murus 'muro per il signif.
di vimini per buoi o altri animali da lavoro. balducci pegolotti, i-116:
= dal provenz. moralha, deriv. da mor 'muso '. muralòtto
teatrali). = deriv. da murale, var. di morale3, con
il rossino muratore... ebbe da lui, per pagamento d'avergli mattonato
un maraviglioso ingegno, a cagione di che da molti era richiesto del suo consiglio intorno
del suo consiglio intorno a ciascuna cosa da farsi, e particolarmente di fabbriche e muramenti
porta. = nome d'azione da murare1. muràmico, agg.
delle cellule batteriche). = forse da connettere a muro1 (v.),
. = voce dotta, deriv. da marantico], col suff. -id [
conperò dal comune di firenze ne renaio da santa croce e per cominciare a muralio.
compiuto di scienza speculativa e di murarlo da ogni banda con sodezza e con ordine
nel sessantaquatro quando murai ne la casa da petriuolo la grande, che ili spesi
e innacconcime di vigne e posticci. da porto, 1-39: è costui un uomo
con le mani impastano loro la terra da murare e la pasta del pane fanno con
cave di diverse sorte di bellissime pietre da murare e da far diversi lavori,
diverse sorte di bellissime pietre da murare e da far diversi lavori, che vi si
, che vi si truova infino alla pietra da paragone. manni, 1-251: prendendo
1-251: prendendo in mano una mestola da murare di argento dorata,...
sparte reliquie della terra che per addietro, da nettunno construtta al suono della cetera di
muravano. -sostant. guido da pisa, 1-250: quivi partiva li fatti
che ha mille occhi, / li distoglie da loro, n'eri certa. /
16-9: io spero bene di saperne tanto da menar a bevere questi piccoli negozianti del
luci onniveggenti che dalle torri della nave da guerra esplorano in giro lo spazio ostile
. omnis 'ogni, tutto 'e da veggente (v.).
mia onniveggenza. = deriv. da onniveggente. onniversatilità, sf. letter
. omnis * ogni, tutto 'e da versatilità (v. j.
. omnis 'ogni, tutto 'e da volere (v.).
volponi, 2-186: cosa date loro da mangiare [ai cani]? -domandò
dotta, lat. omnivòrus, comp. da omnis 'ogni, tutto 'e dal
vivente, / ch'agio riceputo dono / da la più avenente, / una gioia
. òvofìà-cu; -i& <, comp. da 6vo <; 'asino '
-! & <, comp. da 6vo$ 'asino 'e pp6x < *
, gr. òvoxfcpotxtx;, comp. da 8vo <; * asino '(v
mezzo asino e mezzo toro. zanobi da sfrata [s. gregorio magno volgar.
dal gr. 6vox£vnxupa£, comp. da 8v : è una altra ancusa, chiamata da alcuni alcibiadio e da altri onochile, differente ancusa, chiamata da alcuni alcibiadio e da altri onochile, differente dalla prima per ; e óvéxeixt *;, comp. da 'asino '(v. onisco) dotta, gr. èvéxxeia, comp. da 6vtx; asino (v. e xxéo »; 'fama ', da cui il lat. scient. onoclea ( noi sem', noi sem'que'che ragghiano da senno, / dissero gli onocrotali; , / dissero gli onocrotali; e da questo / a noi gli antichi saggi il . òvoxpórotxo »;, comp. da 6vo <; 'asino '(v ai primi cristiani (e sembra attestata da un graffito del palatino, risalente al '(v. onisco) e da latria (v.). . = voce dotta (registr. da canini nel 1865), gr. óvopuxcrla 1865), gr. óvopuxcrla, da óvofià&o 'chiamo, denomino '(v
dotta, gr. òvouaartjpia, deriv. da óvopa&o 'chiamo, denomino '(
l'invio di auguri o di doni da parte di familiari e amici. monti
onomastico. carducci, iii-11-255: è da notare quel passo [del petrarca]:
'chiamo, denomino '(denom. da 6voya 'nome ', di origine
'(v. onomastico) e da fobia (v.). onomatolalìa
'(v. onomastico) e da manìa (v.).
diretta- mente con il suono delle lettere da cui risultano composte (e un
retorica rappresenta una forma di traslato, da usarsi in partic. in contesti poetici
. òvo ^ aocto7roila, deriv. da òvo ^ xtottoi ^ gì, comp.
òvo ^ xtottoi ^ gì, comp. da fivopx -orro ^ 'nome '(
gli onomatopeisti. = deriv. da onomatopèa. onomatopeizzare, tr.
onomatopeici. = deriv. da onomatopèa, col suff. dei verbi frequent
tcoìtjctu; 'produzione, formazione '(da ttoiico 'faccio ').
(onomaturgìa). = deriv. da onomaturgo. onomaturgo, sm. (
dotta, gr. óvofxatoup, comp. da ftvofxa -axex; * nome '
dei nomi, non fu usata arbitrariamente da quella antica gente [dei piceni]
dotta, gr. èvopurroocolot, comp. da &vofja -amx; 'nome '(
più lunghi d'una spanna, cinti da molti nodi e cancavità d'ali. sono
òvóm>l; o <;, comp. da ftva; 'asino 'e 7rù
, dal gr. óvó7rop8ov, comp. da 8vo <; 'asino 'e
, 91: le dignitadi fanno onorabile o da essere avuto in reverenza a cui provengono
dotta, lat. honorabilis, deriv. da honoràre (v. onorare)
o mansione politica o religiosa. marsilio da padova volpar., i-v-i: i quali
gnità. = deriv. da onorabile. onorabilménte, avv.
dell'aere. = nome d'azione da onorare. onorando, agg. (
, si maravigliano non poco dell'ordine da me dato cerca il viver vostro. caro
: le secrete vie della frode camuffata da papessa onoranda, inorpellata dei nomi della patria
ma è nella balla delli onoranti. francesco da barberino, i-104: se non
tanto per l'onoranze che vengono fatte da noi a coloro ch'egli tiene già presso
: che fanno queste onoranze che rimangono da li antichi, se per colui che
v.]: * onoranza 'differisce da onore, come l'effetto differisce dalla
oneste azioni, ed onoranza, come derivato da onorare, consiste nella concreta nozione di
proprio rispetto, rimarrebbe talmente confusa, da venir meno al dovere delle onoranze ai
cerimonia pubblica con carattere ufficiale, promossa da una collettività o dai reggitori di essa
giovanni. bisticci, 3-9: venendo da pisa, [il papa] si posò
entrata e nella onoranza di molti cavalieri fatti da quel pontefice e da altri prìncipi.
molti cavalieri fatti da quel pontefice e da altri prìncipi. -figur. tripudio
vasari, i-297: essendo guido tarlati da pietramala, vescovo e signore d'a-
pompe e cirimonie speziali. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
, chiuso tra le assi, portato da quegli uomini mascherati, accompagnato da quelle
portato da quegli uomini mascherati, accompagnato da quelle torce, da quell'orribile strombettio.
mascherati, accompagnato da quelle torce, da quell'orribile strombettio. 5. stor
re giovanni, 86: non è da laudare / chi non à leanza,
: e'fu alcuno che, vinto da li raggi / dello sprendor che l'onoranza
/ gli onori. = deriv. da onorare, sul modello del provenz. onransa
bono amigo e de persona k'èe da amare e onorare per la sua bontade.
te misura. aretino, v-1-443: da che voi, re inclito, per
a dire con quanto disprezzo siamo ricevuti da quelli che vivono nelle città. 'paesano
quando ti vederò essere glorificato ed onorato da tutti gli santi in cielo, la quale
, ma il loro cuore lontano è da me [parla dio]. laude dei
, e che in somma si scosti da quanto è stato per decreto di tanti
conoscere quanto sia antico e come assistito da sode
e un legionario martire che si trovò da sé il luogo dove voleva riposare e
verità]... era stato da essi [uomini] onorato con un grandissimo
leggier cosa, ché la domenica è troppo da onorare, però che in cosi tatto
, però che in cosi tatto dì risuscitò da morte a vita il nostro signore »
molte fortezze grandi e nobile, possedute da nobili e gentili uomini, i quai
non accorda così facilmente una tal distinzione. da ponte, 74: continuavano intanto i
1-iv-17): né erano per ciò questi da alcuna lagrima o lume o compagnia onorati
lagrima o lume o compagnia onorati. benvenuto da imola volgar., ii-36: la
loro con la romana mansuetudine. fausto da longiano, iv-37: onoratolo in tutti
per danari o per promesse li fusse fatta da loro d'ubbidirlo e d'onorario.
, 4-2-227: la legge scritta, fatta da noi a simi- glianza della legge eterna
i morti, noi ci svincoliamo benissimo da ogni debito verso i vivi. monelli,
/ ch'ogni laude di lei sia da me espressa; / non perch'io
carmi / a chi se ne fa copia da se stessa, / ma sol per
m. zanotti, 1-8-66: io poi da lunge i sacri boschi onoro /
prendendo forma d'uomo e umana carne da donna. -in relazione con un
e paternostri, / più tosto che da cena o desinare / o d'altri
desinare / o d'altri convenevol che da chiostri. boterò, i-139: faccia scelta
): quando fui a prender congedo da quest'uomo incomparabile, che m'onora
119): il detto frate currado da offida... fu di sì religiosa
adorno? / perché non fu staman da voi richiesta / che venisse onorare questo
, i-25-201: questa villetta si terrebbe da qualche cosa, se un dì la
quanto eravate voi sopra ogni altra donna da lui. nardi, 22: essendo
d'essere abitatore della terra, stretto da bisogni, in continuo conflitto colli elementi
il solo progresso delle industrie può trasformare da persecutori in servi ed amici, sa
quanto il buon uso del benefizio. da ponte, 19: que'begli istituti
, macchiare d'infamia. francesco da barberino, i-317: ancor cadi et avalli
; tenersene a distanza. ca'da mosto, 1-168: lo cavo de san
e si à una seca davanti, vardate da essa. la sua intrada è da
da essa. la sua intrada è da garbin; e da grego del cavo,
sua intrada è da garbin; e da grego del cavo, a mezo mio,
trarre motivo di onore e di compiacimento da un'azione, da un comportamento,
e di compiacimento da un'azione, da un comportamento, da una situazione,
un'azione, da un comportamento, da una situazione, dal rapporto con una
te ne onori e nelle avversità non hai da temerne. b. segni, 1-100
quella, per suo fine, fusse da lui [cosimo rucellai] stata esercitata
dotta, lat. honoràre, denom. da honos -dris (v. onore
= voce dotta, lat. honorarius, da honos -dris (v. onore).
architetto, ecc. j per l'attività da lui svolta a favore di un privato
massima un tempo dalle consuetudini e attualmente da apposite pubbliche tariffe o, entro tali
disus. remunerazione per l'attività prestata da chi, senza l'instaurazione di un
consuet'onorario, son questi spesso rimunerati da sua maestà de'frutti delle prebende de'
alla biblioteca laurenziana di altri benefizi semplici da darsi in amministrazione al capitolo di s
con lui i lauti onorari che ricaverò da questa pubblicazione. 4.
poi retornao ad roma e fo receputo da evandro onoratamente. boccaccio, dee.
aveva liberamente ricusate tutte le offerte fattegli da condé. leti, 4-259: il
è poco a questi miseri tempi acquistar da potere onoratamente vivere. bandello, 3-37
abile, opportuna. -anche: in modo da meritare stima, riconoscenza, ammirazione,
pascià sogliono comparire molto onoratamente ed avere da dugento e trecento schiavi per uno,
2-ii-155: sottoscrissi un contratto di matrimonio da cui l'onoratezza mia non potea ritrocedere.
erranti cavalieri. = deriv. da onorato. onorativo, agg.
è onorativo dinanzi a nome proprio cominciante da consonante: 'don michele '.
. = agg. verb. da onorare. onorato (part.
il nome). bartolomeo da s. c., 25-8-8: avvegnaché
persona: salto per verità arduo a farsi da chi ha sangue onorato nelle vene e
dei suoi buoi. -abitato da gente rispettabile, stimabile (una casa
ne le gioie e ne gli affanni. da ponte, 43: scusi il mio
vostra nobile tragedia non si è conosciuto da me secondo le qualità dei suoi veri
sia cosa la quale mi dimostri la differenza da quella medesima a gli stessi meriti.
giordani, ii-121: tu non hai da temere che invidia t'impedisca nell'onorata
pacquisto di napoli, condotto gian jacopo da triulzio, con cento lancie e con
e con onoratissime condizioni d'invito. da ponte, 51: m'offerse il
villano rispose loro tanto superbamente, trattandogli da uomini vili e codardi, che per
solamente io non ci vedo strada onorata da potermi scoprire, ma né anco sicura
e nomi vani, sarebbe effettualmente dispregiato da ciascuno. g. michiel, lii-4-302
maggior gloria al mondo noto. fausto da longiano, iv-286: anticamente in roma
antichi) allo splendentissimo apolline e onorato da giove. -segnato, sottolineato
giove. -segnato, sottolineato da manifestazioni di viva e commossa partecipazione (
singulti che si udivano uscire in copia da una moltitudine immensa di circostanti.
(una virtù). bartolomeo da s. c., 39-24: di
, iii-10-88: raccolto a gran pietà da un signor romagnolo morrai, tu che
benvoglienzo. io. costituito, formato da persone scelte, illustri, nobili,
-per estens. gruppo di persone legate da un patto di solidarietà e di intesa
chio il numero del 'figaro 'onorato da questi versi? 12. consacrato
di alti ed eletti studi, caratterizzato da profondo fervore culturale; che ha una
e importante vi è accaduto; contrassegnato da avvenimenti lieti e propizi (un periodo
.. giamai li difensori, massime da principio, di far onorate sortite,
onorata aita, / ch'oggi speriam da voi, quel dì non manchi. b
stato di milano per le accuse che da sì potenti avversari gli furon date, nientedimeno
); suscitato, ispirato, dettato da tali pensieri o sentimenti (uno stato d'
quanto avrà studiato e a tutte le scienze da lui apprese daranno vita. bocchelli,
la sua sassata al contadino, trattandolo da uomo, -questa strada è terra rubata
l'onorate ciglia. -reso nobile da buoni e onesti sentimenti (l'animo
: meritàr con valorosa mano / quel di da voi, per onorati doni, /
sì fatta questa opera che meritò averne da quel re onoratissimo premio. pallavicino,
6-2-160: con ricchi ed onorati doni da tutti quei principi fu accomiatato.
causa (la morte). fausto da longiano, iv-208: prima eleggerai vita travagliosa
irreprensibile (la vita). fausto da longiano, iv-208: gneo ruffino consolo
condizione sfavorevole). fausto da longiano, iv-233: quell'è onorata vecchiezza
ha reso servigi recenti al paese, e da stato ricco è decaduto in povertà onorata
con voi del processo che io veggo da voi farsi nella poesia. seguite,
militare). ariosto, 41-64: da carlo... /...
ghirardacci, 3-112: fu dionisio quasi da tutta la città salutato, rallegrandosi con
questi maneggi, ha questo serenissimo stato da sperarne utile ed onorato servizio. foscolo
suoi studi aggiudicarsi tal grado nel mondo da meritare invidia ed ammirazione dagli uomini più
il sig. duca un onoratissimo assegnamento da sua maestà cattolica. -adeguato ai
capacità, alla qualità del servizio fornito da chi lo riceve (uno stipendio)
/ con onorati e ingenui guadagni. da ponte, 145: sacrificato all'odio,
, agli interessi degli scellerati, scacciato da una città nella quale col prezzo onorato
molti trofei ed altri ornamenti che furono da lui fatti di carta pesta molto magnifici
: ippocrate essendo morto e epicide schiuso da siracusa e i suoi prefetti uccisi e i
divo ettorre. = nome d'agente da onorare. onorazióne, sf. ant
essere onorato. s. bernardino da siena, ii-448: e1 terzo stato è
tardo honoratio -ónis, nome d'azione da honoràre (v. onorare).
in quanto al mio onore, ha da sapere che il custode ne son io,
onore: v. tutto. guido da pisa, 1-8: hanno lasciato lo esercizio
proprio onore ricevere in dono la vita da un nemico superiore di forze e di fortuna
l'onor militare ha cangiato natura e da gladiatorio qual era è fatto civile, ché
dignità e nella stima o nella reputazione da parte dei terzi e che è tutelato dal
): ognuno ha il suo decoro da conservare; e io poi, come superiore
sospirare. 5. riconoscimento da parte di altri della dignità di una
di lei, così saviamente s'era da spegnere per onor di lui il male
: il vero onore è ch'uomo da ben te tenga / ciascuno, e che
dei clericali paesi dell'oltreta- naro, da una gente che aveva per bandiera quello che
, / guastando ciò che al mondo è da laudare / in gentil donna sovra de
vita vi consiste. s. bernardino da siena, 54: non pensi tu l'
. goldoni, xii-376: le figliuole da marito /... / sono pesi
vita. s. caterina da siena, i-23: nella pazienza mostriamo il
le norme penaliio. prestigio, lustro conferiti da una particoche davano rilevanza, in qualcuno
, sono state abrogate condalla condizione sociale, da una carica, da una una legge
condalla condizione sociale, da una carica, da una una legge dell'agosto 1981)
- delitto d'onore', nel dignità, da un titolo, da un incarico, da
, nel dignità, da un titolo, da un incarico, da una linguaggio comune
da un titolo, da un incarico, da una linguaggio comune, delitto commesso per
prossimo congiunzo, è punito con la reclusione da tre a dieci anni. ibidem,
famiglia, è punito con la reclusione da tre a sette anni. ibidem, 592
prossimo congiunto è punito con la reclusione da tre mesi ad un anno. attilio bolzoni
affanno sia in cosa degna. bianco da siena, 170: se onor cerchi in
porge a ciascuna arte nutrimento; né da altra cosa quanto dalla gloria sono gli
ufficio è d'onore sanza utile. ca'da mosto, 165: tutto il pensier
: le do conto del gusto particolare ricevuto da tutti gli accademici del favore ed onore
ulive; e vuole che l'olio da venafro, il quale ancor oggi ha tanto
ogni reverenza e d'onor degna. iacopo da cessole volgar., 1-35:
-ant. celebrazione della donna amata da parte dell'amante (per lo più
di ossequio; onoranza (anche accompagnato da un aggettivo o da una specificazione che
(anche accompagnato da un aggettivo o da una specificazione che ne determina la qualità
gli onori che a questa, come da fiumi al mare, si tributavano. loredano
baroni grande maraviglia. s. caterina da siena, i-79: tutta la vita loro
caro, 9-2-322: ora le scrivo da urbino, dove sua eccellenza si ritrova,
con molto onore e con molta allegrezza da tutti. -per simil. e
o di elevato grado gerarchico e distinti da quelli comuni per la particolare collocazione o
padronale o di rappresentanza di un edifidio da parte dei fedeli. cio. -pensilina
è dovuto ogni occasioni, differenti cerimoniali da rappresenonore e gloria. ungaretti, xi-21
ix-13: oltre i due cappuccini, agatangelo da strazione di stima che il vincitore
è battuto con vandòme e cassiano da nantes,... molti altri in
rispetto, eseguite a bordo delle navi da guerra o dalle loro imbarcazioni in determinate
gli angeli, i santi e i miracoli da loro operati, e che a tali
segno di deferente commiato rivolto al pubblico da un attore, da un ballerino,
rivolto al pubblico da un attore, da un ballerino, da un cantante,
un attore, da un ballerino, da un cantante, da un sonatore al termine
un ballerino, da un cantante, da un sonatore al termine della rappresentazione (
per averla favorita o promossa. compagnetto da prato, 231: dio d'amor,
: temprando alla cetra eletti carmi / da conservarsi alle future genti / canterà le
. -vittoria. andrea da barberino, iii-202: vedendo venire fiora-
penna il primato che il bel paese sortì da natura. guasti, iv-51: la
giochi d'armi). andrea da barberino, 3-1034: fu messo per onore
. -con valore antifrastico. da ponte, 231: in men di ventiquattr'
340: chi condizione aristocratica o da determinate atti brama onor di
rivolle per l'animo di lei. fausto da longiano, iv-29: morto adriano a
quel che la sola / nobile cuna da fortuna offerta / o possente ricchezza ad uom
sua onorata milizia siano conosciuti da quelli di mala natura. b.
-per estens. vantaggio che deriva da una condizione sociale di privilegio.
attestazione pubblica di merito, di eccellenza da cui si ricava prestigio, privilegio,
onori e 'benefici a'ghibellini. bartolomeo da 5. c., 39-1-3:
utile; che egli è uomo più tosto da poco che altro. birago, 144
giuseppe in egitto sono a tutti palesi. da un deplorabile ed infelice stato fu innalzato
degli onori: far decadere, rimuovere da una carica pubblica. -amministrare gli onori
ibidem [rezasco], 57: da lui furono abbassati degli onori. guicciardini,
abito ecclesiastico, è punito con la multa da lire mille a diecimila. alla stessa
, onor di queste selve, / uscir da un lato, e la gentil neera
mandar degli orfei, o altro, da leggere a questa deputazione...
è in essere tenuto buono. guido da pisa, 1-40: a onore d'amore
, o nell'estremo / caduta, o da sì lunga ira contrita, / non
travagliossi con tanta buona fortuna ch'aiutato da amore riportò il pregio e l'onore
impegno. tavola ritonda, 1-176: da poi che voi avete compiuto vostro onore
. sercambi, i-12: allora ingerame da porcari podestà si misse in fuga giù
v'impegnare colla vostra ostinazione a cose da uscirne con poc'onore. -dare
di carlo bini]. -essere da più onore: superiore per rango, per
, se fosse invitato uno che fosse da più onore di te e migliore,
venendo egli non ti sia poi detto da quelli che hanno invitato te e lui
primo ovvero il secondo potente. benvenuto da imola volgar., ii-121: anibaie
considerazione. sbarbaro, 1-79: da tenera età si mostrava affetto da mania
1-79: da tenera età si mostrava affetto da mania di metter nero su bianco,
del costume giolittiano fu facta che, da buon casalingo, intendeva la politica estera
, 24-7 (io8) tvidi venir da lungi amore / allegro sì che appena
abito chiaro, stirato così pulitamente da far figura di nuovo. -adempiere
a persone alle quali si è legati da relazioni di parentela o di dipendenza gerarchica
tale che venne a londra e ottenne da me certi vantaggi fa onore alle sue cambia-
42: ragionami / d'una cosa da fare, e s'egli ha animo /
di rispetto, di sicurezza. ca'da mosto, 1-138: quando tu sarai a
onore / a ritrovar questa poltroneria / da battezzare un suo fìgliuol maggiore. ghislanzoni
volgar., 2-52: l'uomo essendo da dio posto in onore, cioè che
. gobetti, 1-i-898: bisogna vedere da vicino come io vedo qui, alla
... e ricevettono grande onore da óeste allora re di cicilia. -serbare
oltre a bruno e buffalmacco n'avevan da lui [calandrino] di buone merende e
, lat. honos e honor -óris, da un arcaico * honus -èris (v
degni di ammirazione, di stima tanto da poter essere proposti come esempio (la
7-i-195: giacché è permesso il far qui da indovino, chieggo perché tal voce non
chieggo perché tal voce non potesse discendere da * ehre ', che significa onore,
diritti e franchigie dei cavalieri. -composto da personaggi di alto rango sociale, da
da personaggi di alto rango sociale, da dignitari (una scorta, un'ambasceria,
in sui libri, altre erano le usanze da quelle che sono oggidì per guadagnarsi un
viene onorevole con la turba delle compagne da ragguardare con l'oro tessuto nelli vestiri
sue avventore, che glieli aveano dati da cucire e ch'ella avea trattenuti, scusandosi
cosa più onorevole: che l'uomo da sua posta e la donna d'
distinzione giusta e giovevole nel corpo sociale. da ponte, 15: essendo stato eletto
avevano impresse di questa repubblica, seminate da persone di poco buona volontà e tutte
nimico poco onorevoli nasce il più delle volte da una insolenzia che ti dà o la
la ambizione non è dannabile, né da vituperare quello ambizioso che ha appetito d'avere
). s. bernardino da siena, 44: ella [maria]
se non fatte a chi merita e da chi ha merito. a. m.
una località); frequentato o abitato da persone illustri o di elevata condizione sociale
partì con la licenzia imperiale. guido da pisa, 1-287: [enea] mandò
le tenessero, secondo la dimanda fatta da lei, a bernabò perdonò la meritata
di ferrara, a chi si ha da servire, vuole una persona che tenga targa
ghirardacci, 3-269: annibaie bentivoglio è da * fiorentini condotto a soldo con onorevole
nel colore e nella finezza ch'era da scusarli adamo, se non aveva ricusato una
stampa, 11-111-1981], 18: da un momento all'altro potrebbero incrociare le
baroni del paese, li quali fin da principio statuirono alcune entrate al re per
di merito, di valore, proveniente da un riconoscimento autorevole. marino, i-251
sia palese l'onorevolezza che mi viene da testimoni sì grandi. -salvaguardia della
ritrovandosi egli massimamente in bisogno di essere da lei sovvenuto... per le
ho mancato d'allevarla per tre anni da che ella è qui in quella onorevolezza che
: onorevolmente, dignitosamente; in modo da salvaguardare la dignità, l'amor proprio
del popolo. = deriv. da onorevole. onorevolmènte (ant.
l'intrata in questa città, incontrato da tutte le nazion e tuta la terra
cose mi vennero dette dall'ottimo veronese e da monsieur méjean che mi accolse onorevolmente.
onorevolmente. 2. in modo da riscuotere approvazione, ammirazione, lode,
non tanto purosangue e non tanto ricco da poter fruire al più presto dei vantaggi
libero. 3. in modo da salvaguardare la reputazione, l'onorabilità,
si parla onorevolmente e dagli spagnuoli e da costoro. trissino, i-13: vedo
col dire mal di voi vogliono essere da voi tenuti per amanti, per iscriver di
tamento. = deriv. da onore. onorifìcaménte, avv.
caverò e tu onorificherai me. guido da pisa, 1-51: moise compose una laude
padre o la sua madre. lapo da castiglionchio, 18: chiunque onorifi- cherà
, lat. tardo honorificàre, denom. da honorificus (v. onorifico).
suo onorificatore. = nome d'agente da onorificare. onorificazióne, sf. ant
tardo honorifcat&o -ónis, nome d'azione da honoripcàre (v. onorificare).
, coll'aria di chi si schernisce da una onorificenza, guardava don luigi e
, 805: il dottor ormenta, reduce da poco da roma con non so quante
il dottor ormenta, reduce da poco da roma con non so quante pensioni ed onorificenze
non si lasciarono sedurre né indurre in errore da si grande onorificenza, qual era quella
, lat. tardo honorificentìa, deriv. da hono rificus (v.
f. corsini, 2-345: è da lodarsi ne'messicani la generosità con la
ragionevolmente presumere di render efficaci le ragioni da me sinceramente proposte ai soci colombari per
ed architettonici ', offre vari oggetti da lui disegnati o per uso sacro,
11. stor. diritto di esazione da parte dello stato sugli emolumenti di un
dotta, lat. honorificus, comp. da honos -òris (v. onore)
è più onta, che morte, da dottare / e portare -disragion, più
era paruta vendicare. s. bernardino da siena, 808: o non pensi tu
pirandello, 6-19: si diceva che, da giovinetta, aveva recato onta alla famiglia
rossa di onta e di dispetto, bella da far dannare un angelo. pirandello,
, la espone. il viso -innaturale, da posa - s'imporpora d'onta.
, dall'incapacità di un artista, o da opere di scarso valore, negativamente rappresentative
un'istituzione o a una concezione religiosa da teorie o insegnamenti errati o comunque non
: egli era di sì rimessa vita e da sì poco bene che, non che
discordie e tonte / quasi a prova da voi fatte e patite. fed.
di quel paesano fosse stato difeso e sostenuto da dei forestieri. -azione che contrasta
arma ha in fronte / che lo scansa da mille onte. tommaseo, 20-53:
sire, noi siamo venuti a te da parte degli alti baroni di francia che
frutti velenosi / strinser gioiendo; e da lo stesso fonte / de la vita
amando, e l'amorose ponte / soferte da la speme e dal disio. gosellino
e i danni, / sono partito da malinconia / e giunto a beatitu
udite ora; fra poco / chi sarà da me beato? / forse un misero
ignominiosamente, con infamia. uguccione da lodi, v-153-270: a grand'onta fo
farò fuor trar suo corpo, che ancor da poco tempo di sua morte in qua
, nel loro stato costantemente persistano. da ponte, 265: ad onta di questi
precetto di una dottrina. niccolò da correggio, 176: dove il cel col
i-129: lasciò lor certa mistura / da far la carne bianca lustra e fina
, 1062: il pontefice, a sradicare da roma gli abusi delle franchiggie, volle
, in onta dell'editto già publicato da s. b., ritirato nel
sorgere il progresso e la grandezza d'italia da un monarchia improvvisata. nievo, 236
d'amore, si lasciano facilmente accalappiare da chi fa in qualche maniera una prima
autor, qualunque manoscritto / può solo da l'autor venire impresso; / stamparlo
e vergogna d'ogne cosa è molto da blasmare; ma quello che à onta
, quelli è vergognoso e fa molto da lodare. casti, ii-5-110: bassò gli
onte e scorno fare al sole / da due belle alme sole, nate in terra
se avuto ha credenza che io mai da voi amato fossi. -sonare onta'
. -sonare onta', essere reputato da tutti, implicitamente, motivo di disonore
incana). = deriv. da ontano; voce registr. dal d.
voce di area tose., deriv. da ontano. ontanéta, sf. ontaneto
altri tempi. = deriv. da ontano. ontano, sm.
, ove l'argine s'allarga, steccaie da greggi son fitte sotto gli ontani e
dal lat. tardo alnetanus, deriv. da alnetum 'ontaneto '(da alnus
. da alnetum 'ontaneto '(da alnus 'ontano, alno ').
fr. ant. honter, denom. da honte (v. onta).
per le formazioni di keewatin, costituite da gneiss e graniti), caratterizzata geologicamente
colla moglie del conte di caserta, onde da lui si tenea forte ontato. livio
delibera sofferirlo. = denom. da onta, col suff. dei verbi frequent
brutto nome. = deriv. da onteggiare. onterame, sm. ant
pesca dei pesci spada (ed è caratterizzata da un lungo albero posto al centro della
anche di notevoli proporzioni; sono caratterizzati da uno sviluppo larvale che avviene all'interno
e della famiglia de'caprofagi, instituito da latreille, così denominando questi schifosi insetti
di etpii 'sono ') e da genesi1 (v.). ontogenético
, secondo la prima formulazione sistematica datane da christian wolff, e in linea con
ne sono state date, in partic. da edmund husserl (con la proposta di
corrispondenti * regioni 'dell'essere) e da martin (che ne designa, come
la teoria degli universali, che tutta intera da questi paragoni dipende; quindi quella che
morali e matematiche, le prime astratte da qualunque essere, le seconde dagli enti liberi
a \ y oggetto gnoseologico, costituito da una qualsiasi cosa concepita, immaginata,
ontologico: tesi formulata nel secolo xi da anseimo di aosta (e così denominata
così denominata a partire dalla confutazione fattane da kant), secondo la quale l'esistenza
dio emerge inconcussa e certissima dal dilemma da noi proferito: o la verità è forma
, nei suoi tratti generali, rifuggendo da ogni soggettivismo e psicologismo e, anche
soggettivismo e psicologismo e, anche, da ogni considerazione e interesse storico e contingente
le regole della vita pratica vengono derivate da un'analisi, diciamo cosi, ontologica
ontologica... fu vinta per sempre da kant. 5. che presenta
dei processi morbosi. = deriv. da ontologia. ontologismo, sm.
dio (in base all'interpretazione datane da gioberti). gioberti, 11-iii-9
l'italia, mercé l'ontologismo cattolico da essa restaurato, avrebbe primeggiato su tutte
del criticismo kantiano. = deriv. da ontologia. ontologista, agg. e
agg. ontologistico. = deriv. da ontologismo. ontologistico, agg. (
all'ontologismo. = deriv. da ontologista. ontologi zzare, intr
del psicologo. = denon. da ontologia, col suff. dei verbi frequent
). = nome d'azione da ontologizzare. omòlogo, sm.
l'idea ontologa? = deriv. da ontologia. ontoprismàtico, agg. (
oggettivo assoluto e l'essere ideale chiamasi da noi ontoprismatica. = voce dotta
^ xl 'sono ') e da prismatico (v.). ontorneare
vergognosamente, ignominiosamente. bartolomeo da s. c., 43: e
temendo di non essere seguito nella battaglia da lui né da'suoi cavalieri, si
adriani, iii-127: stimava [callicrati- da] qualunque rovina procedente da'greci meno ontosa
se stessi ad un'ontosa fuga. da ponte, 299: quella sua asserzione
asserzione d'aver dati al figlio grahl da due a tre mila piastre al punto
correndo verso la stessa parete della porta da cui l'uomo sparava. -con
così tornavan per lo cerchio tetro / da ogne mano a l'oppo- sito punto
gabbotta v'entrò la pastosa: / e da qual piè tu zoppichi ben saccio,
, i libri e le riviste italiane inondate da una vacua e sconcia letteratura futuristica o
ch'ei patìa / l'ontosa guerra da l'amor nemico. 6.
nonno..., se v'era da esporsi in alcun modo, da baciare
era da esporsi in alcun modo, da baciare alcun piede di santo o che,
.. fu morto / con due figliuoli da quel villano ontoso. del raggio,
d'oltracotanza il labro. -caratterizzato da accadimenti o intenzioni vergognose, spregevoli;
un periodo di tempo). buonaccorso da montemagno il giovane, i-17-7: tante
con lui. = deriv. da onta', cfr. fr. ant.
di clpii 'sono ') e da statica (v.).
di ctpd 'sono ') e da teismo (v.). ontoteologìa
. di elfil * sono ') e da theologie 'teologia '. ontózo,
, ma più larghe, non dissimili da quelle del giglio; il fiore è
, di pene. domenico da prato, lxxxviii-1-497: quale si fusse
caricare, aggravare ', denom. da onustus (v. onusto).
: soggiunse a questo poi che, da le navi / sendo condotta vettovaglia al
li pendevano dal petto, dalle spalle e da tutta la vita.., se
l'onuste cime e piglia / vigor nuovo da i raggi e sé rinnuova. pisani
spine e di virgulti onusto / lascia da penetrarvi adito angusto. 5.
valore immenso / l'ocean tutto ha da parer angusto. fiamfna, 259:
. frugoni, i-10-42: il sacro bosco da profana scure / non tocco ancora,
7. tormentato, afflitto, travagliato da un dolore fìsico o morale; preoccupato
fìsico o morale; preoccupato, turbato da un compito diffìcile, impegnativo.
dotta, lat. onustus, deriv. da onus -èris (v. onere
della grandezza del leone). luca da caltanissetta, 132: vidde anche la pantera
caltanissetta, 132: vidde anche la pantera da portu- ghesi chiamata onza: questa è
fr. ant. once, oince (da cui lo spagn. onza, portogli
. ant. uncha), tratto da un precedente lonce, per deglutinazione della liniziale
dal gr. < póv 'uovo 'e da cecidio (v.); è
quasi triangolare (e può essere accompagnata da alterazioni nello sviluppo del cervello);
comp. dal gr. $6v 'uovo'e da ciani na (v.).
alghe dell'ordine clorococcali, caratterizzate da cellule di forma ovale o irregolare,
del plasmodio della malaria), costituito da una cisti membranosa, nella quale avviene il
dal gr. tpóv 'uovo 'e da cisti (v.); è
carnivori e della tribù de'carabici, stabilito da bonelli, i quali particolarmente si distinguono
di quelle di altri insetti, così da procurare subito alle proprie larve il nutrimento
. = voce dotta, comp. da oofcfjo] e dal gr. (wpr
= voce dotta, comp. da ooforo e dal gr. 8cxy°
= voce dotta, comp. da ooforo e dal gr. èx-ropó) '
. = voce dotta, deriv. da ooforo, con suff. dimin.
. = voce dotta, deriv. da ooforo, col suff. che'indica
gr. wapópo ^, comp. da t|>óv 'uovo 'e dal tema di
. = voce dotta, comp. da ooforo e dal gr. xfjxyj 'ernia
. = voce dotta, comp. da ooforo, cisti (v.) e
. = voce dotta, comp. da ooforo e cisti (v.),
. = voce dotta, comp. da ooforo ed epilessia (v.).
= voce dotta, comp. da ooforo e isterectomia (v.).
= voce dotta, deriv. da ooforo, col suff. che indica i
= voce dotta, comp. da ooforo e malacia (v.).
= voce dotta, comp. da ooforo e dal gr. vrrfac, *
= voce dotta, comp. da ooforo e plastica (v.).
ooforragìa, sf. medie. emorragia da un follicolo dell'ovaio. =
. = voce dotta, comp. da oofd [ro] e dal tema del
= voce dotta, comp. da ooforo e salpingectomia (v.).
un ovaio e di un ovidotto, causata da vari germi, che può derivare da
da vari germi, che può derivare da processi infiammatori dell'utero o degli annessi
= voce dotta, comp. da ooforo e salpingite (v.).
. = voce dotta, comp. da ooforo e dal gr. cttó ^ ux
= voce dotta, comp. da ooforo e dal gr. tojzf) '
sia con la diretta fecondazione dell'oogonio da parte del gametangio maschile che invia un
formato, nel periodo della fecondazione, da cellule riunite in una struttura assile.
gr. (j>6v * uovo 'e da gemma (v.).
di formazione dei gameti femminili, costituito da varie fasi, per mezzo del quale
gr. < l>óv 'uovo 'e da genesi1 (v.); è
= voce dotta, deriv. da oogonio; è registr. dal d.
, si dice nelle alghe la cellula da cui nasce la massa protoplasmatica femmina a
. dal gr. < óóv-iuovo 'e da lisi (v.). oolite
e una struttura concrezionata, formata da un nucleo, costituito da un frammento minerale
formata da un nucleo, costituito da un frammento minerale, calcareo o silicico
minerale, calcareo o silicico, o da un corpuscolo organogeno, e da un
o da un corpuscolo organogeno, e da un rivestimento esterno stratificato e concentrico,
carbonatica. 'oolite 'è stata nominata da alcuni e da altri 'globuliforme 'una
'è stata nominata da alcuni e da altri 'globuliforme 'una calcaria che
). miner. che è costituito da ooliti o, anche, che presenta una
l'oomanzia. = deriv. da oomanzia; voce registr. dal d.
tratta dalla osservazione delle uova, cioè da segni e figure che vi si scorgevano
ficomiceti, saprofiti e parassiti, caratterizzati da micelio generalmente ben sviluppato e da membrana
caratterizzati da micelio generalmente ben sviluppato e da membrana cellulosica priva di chitina; si
sessualmente (per mezzo di oospore fecondate da anteridi), quanto per moltiplica
comp. dal gr. óóv uovo e da mi crite (v.
. zool. genere di araneidi caratterizzati da colorazioni per lo più molto vivaci e
dal gr. 4>6v 'uovo 'e da plasma (v.); è
dal gr. 4>óv 'uovo 'e da porfirina (v.); è
gr. < j>6v 'uovo 'e da sfera (v.). oosite
dal gr. 4>óv 'uovo 'e da sparite (v.).
mondiali, della famiglia mucedinacee, caratterizzati da una riproduzione per fram- mentazionè dei miceli
mentazionè dei miceli in oidi; sono costituiti da molte specie, generalmente saprofite o parassite
. 3. patol. dermatomicosi causata da funghi del genere oospora.
dal gr. 4>6v 'uovo 'e da spora (v.);
dal gr. cóòv 'uovo 'e da sporangio (v.); è
. patol. disus. dermatomicosi provocata da funghi del genere oospora. = voce
= voce dotta, deriv. da ooteca, col suff. che indica
orjxtfj 'guaina; ovaio 'e da cisti (v.), col sufi
otjxtj 'guaina; ovaio 'e da isterectomia (v.). ooterapìa
dal gr. cj>6v 'uovo 'e da tera pia (v.
gr. < ò6v 'uovo 'e da zigote (v.). oozòide
un compimento e di una successiva rielaborazione da parte dell'osservatore era già in parte
diversi. = deriv. da op [ar (\.
opacaménte, avv. in modo da generare oscurità o da togliere la trasparenza
. in modo da generare oscurità o da togliere la trasparenza dell'aria. varano
e in piaggia mal nota, e da gravoso / aere non puro opacamente involta
). = nome d'azione da opacare. opacare, tr. (
dotta, lat. opacare, denom. da opàcus (v. opaco)
più caldo irraggia, / spargendo intorno da la chioma oscura, / opacata di fronde
sabbiatore. = nome d'agente da opacare; voce registr. dal dizionario
. = voce dotta, deriv. da opaco, col suff. del part.
accertarne il numero. = deriv. da opacimetro. opacimètrico, agg. (
. = voce dotta, comp. da opacità] e dal gr. pixpov
[la moglie] era in camicia da notte; attraverso l'opacità rada del
interni [mali degli occhi] dependono da minute parziali infiammazioni e stagnamenti...
appressa per lo stagno livido. fiammeggiano da essa, come uniche scintille in tutta
del suo estremo esilio, abbandonata anche da dio in una opacità subcosciente, le
in cui lo straordinario acume è come sincopato da attimi d'opacità. arpino, 9-52
, lat. opacitas -àtis, deriv. da opàcus (v. opaco)
anche turpe. = denom. da opacità. opacite, sf.
= voce dotta, deriv. da opaco, col suff. miner.
trasparenza, appannarsi. = denom. da opaco, col suff. dei verbi frequent
una sostanza opacizzante (ed è caratterizzato da una minore consistenza, da un più
è caratterizzato da una minore consistenza, da un più veloce scolorimento e da una
, da un più veloce scolorimento e da una maggiore predisposizione alla degradazione per azione
. opacizzante. = nome ù'agente da opacizzare. opacizzazióne, sf. l'
densità radiologica. = nome d'azione da opacizzare. opaco (ant.
un cannello assai largo e spicciato, da abboccarlo facilmente colle labbra, scendeva la
corpo opaco, cioè ombroso, illuminato da corpo lucido. pigna, 177: al
al secondo piano una luce opaca traspariva da una porta a vetri. banti, 9-219
alla luce. 4. offuscato da uno strato di polvere o di sudiciume
pietrame mezzo sepolto è incrostato, come da sbavature secche di lumaca, da un piatto
come da sbavature secche di lumaca, da un piatto muschetto appassito, grigio e
haiiy non è che un quarzo penetrato da tale quantità d'ossido di ferro giallo o
limite una riviera: un fiume grande, da parer palude, con acqua limacciosa e
.. di fresc'ombre opaco / da foce aurata scaturir benaco. aprosio, 1-22
: il velo di tristezza che si genera da questo contrasto si stende davanti agli occhi
alla mia depressione. -caratterizzato da uno stato di stupito abbandono e di
5-671: dica alla roncella ch'io verrò da lei questa sera stessa, -troncò il
sera stessa, -troncò il gueli, allontanandolo da sé con una quasi opaca durezza di
alcuna più non troverebbero, / nemmeno da sprizzarne un solo raggio, / od una
insulso. savinio, 29: lei da opaca si mutò improvvisamente in una donna
senatore taft erano proprio i più lontani da lui per tendenze politiche e i più
, 1-6: così l'anima mia, da queste opache / giornate senza gloria,
buona di razza. che ristoro da queste cose opache e ingrate, che
sostanze opache. = comp. da opaco e illuminatore (v.).
era bagnarsi in acqua per restare netti da i suoi peccati. = adattamento
nella forma opala). minerale costituito da anidride salicica idrata, di lucentezza vitrea
9-279: sotto il cielo schiarito adesso da un primo barlume di alba, il
[markeviè], scortato a destra da sua madre e da sinistra dall'autorevole protettore
scortato a destra da sua madre e da sinistra dall'autorevole protettore [djagilev]
sempre con me? = deriv. da opale, sul modello di iridescente, lattescente
nella sua naturale lacuna come in distanza da essa, offre un'ombra d'opalescenza
al punto critico. = deriv. da opalescente. opalina, sf.
2. opacizzante ceramico costituito da ossidi di terre rare e, in
per lo più nella confezione di biancheria da donna. 4. tipo di cartoncino
in partic., per i biglietti da visita. = deriv. da opale
biglietti da visita. = deriv. da opale; cfr. anche fr. opaline
opalinità dell'alba. = deriv. da opalino. opalinizzazióne, sf. tecn
i vetri opalini. = deriv. da opalino, sul modello di opacizzazione, ecc
, e la sua temperatura, esplorata da me alla sorgente, oltrepassa di poco
; la sua trasparenza è alquanto alterata da una sfumatura opalina. c. arrighi,
carico staccava magnificamente sull'orizzonte opalino aggraziato da un po'di lacca. fanzini,
della neve, sotto un cielo opalino rigato da lunghe nubi color di rosa. tozzi
fuor della folla neutra, come colpi da una cortina di fumo. e arrivando
cielo perla. = deriv. da opale. opàlio, v. opale
dalla caratteristica opalescenza. = deriv. da opalescente opalizzante (part. pres.
iridescenza dell'opale. = denom. da opale, col suff. dei verbi frequent
impegno 5. bernardino da siena, 287: cittadini miei, operante
= voce senese, deriv. da opara, con suff. accr.
. e quella degli oggetti messi in moto da meccanismi. = forma abbrev
doti spirituali). pellegrino da castiglion fiorentino, lxxxvlii-ii-257: piange la
presenza di determinati presupposti di fatto previsti da una norma di legge, si verifica direttamente
. borghini, 4-ii-97: vi dico che da che egli è stata questa baia,
conto de cento. = deriv. da openione. òpera1 [òpara,
volontario di durata variabile (anche costituito da una serie di operazioni); attività
l'ovra tanto è più gradita / da l'operante, quanto più appresenta / de
a me, iniquo, / non fabricar da l'amicizia offesa. gigli,
ha nella casa sua. s. bernardino da siena, 120: idio non vuole
, mi parve un uom gentile, / da non dovere aver questa magagna / di
, 2-238: allora sono l'opere tue da bene che sono vive e sono di
, xxxiv- 116: tant'è da cristo ogni opera gradita / quanto dell'a-
. gioberti, 1-iii-462: per opere da non pochi si predicavano certe pratiche buone
e con parole una gentil donna sé da questo guardasse e altrui ne rimovesse.
... peroché quest'è opera da più fine artefice ch'io non sono.
se'sciolto. piccolomini, 10-354: presa da lontano,... quest'altra
di camicia. ma perchè non guarda da questa parte?.. ah, finalmente
in orazione, tenere in mano opera da lavorare. parini, giorno, i-47:
vede / dir ti poss'io; da indi in là t'aspetta / pur a
l'uditore e non pare che sia da mettere grande opera a intendere. giovanni
uomo si fa, credo che sia da osservare l'usanza del paese. alberti,
. alberti, 2-76: parmi qui da dimostrare quanto la pictura sia non indegnia
dimostrare quanto la pictura sia non indegnia da consumarci ogni nostra opera e studio.
gozzi, 1-236: un gatto caduto giù da un tetto, accecato dalla furia e
: dove la pubblica miseria, prodotta da vizio intrinseco, ha necessarie cagioni,
abbrugiare il ponte. 7. lavoro da eseguire; azione che una persona deve
in picciolo tempo, non è questo da ringraziare dio? crescenzi volgar., 1-13
qualunque confessore intende ad altro, aspetti da dio esser duramente giudicato e punito, ché
di una parte del corpo. bartolomeo da s. c„ 2-1-2: siccome in un
luogp, posto di lavoro. francesco da barberino, i-260: pon cura che,
184 s. 3 a fior riebono da lippo tifi per opera di terra di fruosino
, per onor della sopravegnente domenica, da ciascuna opera riposarsi. statuto dell'arte
un sacco di rusco... ritornava da opre stanco finito. -con riferimento
, ricuperati dalle galee turchesche, furono da sette mila e prestarono opera egregia nelle
sotto questo punto di vista si distingue da quello di lavoro) e senza impiego di
(sotto questo punto di vista si distingue da quello d'appalto). -contratto d'
v. capodopera. -legname, legno da opera: quello adatto o destinato a
o destinato a essere impiegato come materiale da lavoro o da costruzione (e si
essere impiegato come materiale da lavoro o da costruzione (e si contrappone a quello
costruzione (e si contrappone a quello da ardere). bembo, 10-iv-117:
fatica veruna non era risparmiata: legni da opera da ogni parte vi si recavano:
non era risparmiata: legni da opera da ogni parte vi si recavano: galee
, e le vecchie si racconciavano. da porto, 1-180: vinegia ne trae [
[dal friuli] molto legname così da opera come da fuoco. cattaneo,
friuli] molto legname così da opera come da fuoco. cattaneo, iv-1-99: i
-lavorazione di una materia prima. francesco da barberino, ii-248: vediam lo lin per
fare casa, si debbia avere una opera da ciascuno omo del castello, o vero
i lavoranti a le cave e nel partirsi da quelle. 10. lavoratore avventizio
dalla mattina alla sera, è cosa non da uomini che abbiano per fine la gloria
fine la gloria e l'onore, ma da opere, come si dice, e
opere, come si dice, e da manovali. soderini, iii-175: a
che la pianta di sotto sia tenuta da un'opera gagliarda, con due mani.
, 16-528: faceano alropre le donne da cena / e molta rimescean bianca farina.
20 persone, ma i vecchi di essa da me esaminati asseriscono che non ce ne
. chiari, 5-97: l'enorme delitto da lui commesso fu opera d'un amore
gran peso. ariosto, 42-79: fatta da mastro diligente e dotto / la fonte
tutte altre opre sarian roze e morte / da far di sé natura vergognare. cellini
, 3-768: prendi, figlio, da me quest'opre, uscite / da le
, da me quest'opre, uscite / da le mie mani. giuglaris,
oro o ariento o uopera di lino da alcuna persona sospeta. -con riferimento
espressione. gentile, 3-112: rimane da vedere che cosa è in un'opera d'
dice tale, quel che è pensiero e da cui convien prescindere per isolare e definire
. -opera aperta: concetto elaborato da u. eco (1932-viv.)
parte allumata, e se l'ombra accidentale da te fatta fia simile a l'ombra
petrarca, 20-6: trovo peso non da le mie braccia, / né ovra da
da le mie braccia, / né ovra da polir colla mia lima. boccaccio,
. una psicologia di oriani, tutta da rifare, negli innesti delle sue opere e
ogni villaggio, librerie e giornali letti da tutti e associazioni di più famiglie in
i teatri più cospicui l'opere stesse, da lui o dettate per la musica o
cardinal mazzarini... fece venire da italia a parigi una compagnia di cotesti
la corazza del cinismo. -opera da camera: sorta di opera breve, quasi
un'opera in vita mia. è roba da vecchi o no? 19.
le cartelle obbligazionarie emesse dallo stato o da altri enti pubblici per raccogliere le somme
ogni sorta di lavoro di urbanizzazione eseguito da un privato. jahier, 235:
giacomo castriotto, 18: è ben da sapere che di grosso e molto più
si facessero le opere di una fortezza da non le potere dipoi difendere. botta
grotta di cocceio. -macchina da assedio. livio volgar., 2-445
opera de la chiesa de'frati predicatori da santa maria novella lire cento. bellebuoni
cui ha sede tale ente; il cantiere da cui deve sorgere. g.
dell'opera. guasti, iv-147: fino da quando io posi il piede nell'opera
e'mi par così vedere che questa ha da essere l'opera di santa liperata ed
il quale fu istituito l'anno 1335 da un gualtiero ceroico, uomo di commoda
per le strade, senza essere sovvenute da niuna? quante per gli spedali non
quante per gli spedali non visitate mai da l'opra de la misericordia?
i corpi delle galee per dar loro da quella parte maggior capacità, acciò che
, 20-622: le giunse innanzi un agnolo da cristo mandato, con uno vestimento nobilissimo
meglio. c. dati, 55: da principio dubitai che * tesserae 'potessero
giusti, i-346: vorrei un piacere da te..., che tu mi
: se vi piacerà, gli porterò da fare quattro o cinque veste di damasco
la comodità. alfieri, 1-642: da pria ciò solo a te sturbava il senno
tutti gli uomini illustri pervenne che così da prìncipi e signori temporali come da cardinali
così da prìncipi e signori temporali come da cardinali e papi era la notizia sua
svagarmi con un altro stratagemma. pensai da quante parti avrei potuto aver prestiti regali
e della debilità della complessione, oppresso da febbre e sopravenendogli accidenti di flusso,
puramente fisico. s. bernardino da siena, iii-130: se ti sarà comandato
. -agire; comportarsi. bartolomeo da s. c., 64: non
la gravità..., fece opera da quel trincato ch'egli è.
di pastore. -fungere, servire da. baldinucci, 9-xvi-209: il novelli
in opera di lezioni, si fu partito da noi. cesàri, iii-181: questa
del concilio] mandata ad opera quivi da giulio. idem, ii-564: quanto erano
né cosa naturale, ma procedere da diversa cagione. metastasio, 1-iv-623:
. caro, 12-i-275: ho nuova da la signora duchessa che l'impresa le
fossero nella montagna di pistoia rifatti italiani da colora che avevano a metterli in opra.
opera la voce: parlare. domenico da prato, lxxxviii-1-531: mettin meco l'
. vasari, ii-202: giunto andrea [da fiesole] in napoli, fu
quando appunto essi erano sul potersi aiutar da sé ed egli sul metterli sicuramente in
maggiormente che questi era pronto a riformarsi da per sé, ed in opera il
romani conclusa per un anno la triegua. da ponte, 145: cacciato alfin da
da ponte, 145: cacciato alfin da un teatro che non esisteva che per
, cercare lavoro. s. bernardino da siena, 365: noi aviamo molto che
bruttare il corpo, perché le sì fatte da nobil matrona non debbon esser maneggiate,
avermene obbligo e di tenersi ben satisfatti da me, e le promesse che mi
-chi ha denaro o denari o del pane da buttare o da gettare via, metta
denari o del pane da buttare o da gettare via, metta l'opere e non
. onde il proverbio: chi ha danar da gittar via, metta l'opere e
il proverbio: « chi ha del pane da buttar via, pigli l'opre e
operella. d. martelli, 218: da quelle piccole operelle emanava una luce che
accettare con quella amorevolezza che l'altre da me indirizzatevi operine accettate avete. varchi
ghirardi, so: voglio ch'andiamo da gli orefici a comprare qualche bella operina
aveste accettate quell'erudizioni e dottrine regalatevi da questi e da quegli? -operóne
erudizioni e dottrine regalatevi da questi e da quegli? -operóne (sm.)
un operone colossale sul commercio dei veneti da attila a carlo quinto. zendrini,
spagn. e portogh. obra de, da obra 'opera '. opera
in cui l'azione drammatica veniva intercalata da intermezzi coreografici e musicali spesso completamente
6-277: l'ammirazione è 'cantarizzata 'da luci artificiali, arcobaleni elettrici ed altri
artificiali, arcobaleni elettrici ed altri effettacci da opera- ballo. = dal
. = agg. verb. da operare. operabilità, sf.
intervento chirurgico. = deriv. da operabile. operadóre, v.
della lana erano dugento o più e facevano da settanta in ottanta mila panni, che
settanta in ottanta mila panni, che valevano da un milione e dugento migliaia di fiorini
(mod. ouvrage), deriv. da ovre, oeuvre 'opera '.
e caritativo. = deriv. da operaio. operàio (ant.
), sm. chi, per guadagnarsi da vivere, presta (stabilmente o più
, sia l'idea che l'attività da lui prestata è di natura 'servile
vero operatore di quella massimamente dee essere da tutti obedito e creduto. cavalca,
fa- cultà lo permette dell'operaio. da porto, 1-33: al presente che
campi, del quale sono stati frodati da voi, grida. bandini, 2-i-272:
gregge, tosate, munte, scorticate da indiscreti, da ingordi e da felloni operari
, munte, scorticate da indiscreti, da ingordi e da felloni operari. -appartenente
scorticate da indiscreti, da ingordi e da felloni operari. -appartenente a un corpo
gli agi e i piaceri acquisiti da una classe ricca, sfuggire di
1031: l'operaio deve educarsi da se stesso nella fab brica
contenti dalle opere delle loro mani procacciarsi da vivere. tranquillo d'apecchio, lxii-2-11-197:
in piccolo tempo, non è questo da ringraziare dio? lorenzo de'medici, ii-91
bene e ti mostrerà nel libro scritto da lui de'buoni operari, acciò che
analoga istituzione dei catechisti rurali, fondata da gaetano mauro e attiva in provincia di
cristo darà a'riprovati: « partitevi da me tutti operari de la iniquità!
era così nutrito di fede giovanile in alcuni da costringerli ad adorare un idolo solo,
, perché io sono un operaio che ha da fare da mattina a sera. papini
sono un operaio che ha da fare da mattina a sera. papini, iv-921:
peraio dell'ora undecima che vi collabora da poco tempo o vi si aggrega verso
o vi si aggrega verso la fine, da ultimo: con riferimento alla parabola evangelica
fare votiare e mondare e sciampiare la fossa da inde in giù 've mette o vero
istola... e quattro guaine da corporali..., tutte sie date
molto singolari dagli altri e per ciò da me descritti distintamente, avevano di già
: noi tutti abbiamo un grande dovere da compiere verso le classi operaie d'italia.
, sebbene anche questa in modo diverso da come egli l'intendeva: cioè che tutta
'e 'senza tregua ', diretto da oreste scalzone, ex-leader di potere operaio
. usato per forbire o affilare i ferri da lavoro (un tipo di pietra)
[plinio], 789: è già da passare alle pietre operarie, e prima
= dal lat. operarius, deriv. da opera (v. opera1).
di un tale atteggiamento in quanto manifestato da appartenenti ad altre classi o ambienticome intellettuali o
di beneficenza. = deriv. da operaio, sul modello di capitalismo.
). s. bernardino da siena, 387: e1 terzo amore si
terzo coll'òpare. = deriv. da opera1. operaménto (ovraménto),
continuo uso ed operamento ritenere. bartolomeo da s. c., 9-8-18: dello
nel cuore fermezza di memoria. francesco da barberino, ii-135: non face donna belleza
di saper menare l'arme fu pria trovato da publio rutilio consolo. o. rucellai
consolo. o. rucellai, 4-73: da prometeo fosse inventato il fuoco per darli
buona prova di sé. bonvesin da la riva, xxxv-1-700: d'un cavaler
nascose. = nome d'azione da operare. operando, sm. (
operazioni. = deriv. da operare, sul modello del gerund. lat
fattosi a lui presso, / dissegli da lontano oprante apollo. alfieri, iii-1-187
vive del proprio lavoro. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
peso operante d'una libbra che discende da quattro piedi d'altezza per sette giorni
* sorella 'de l'opera che da uno medesimo operante è operata. idem,
: l'ovra tanto è più gradita / da l'operante, quanto più appresenta /
medesimo..., seconaoché variamente procede da l'intenzione de l'operante, può
sentimento). filippo da massa, lxxxviii-1-592: s'alcun conclude
dipendenze di altri, e si guadagna da vivere con tale attività; lavoratore a giornata
: il conte era tornato il giorno da poggiorosso per riscuotere una somma alla banca e
che fin qui era solito, poiché da tutte le parti se ne fa ricerca,
ne fa ricerca, essendovi dovunque lavorazioni da occupare molte braccia. viani, 19-88
senza la sua predispo-12. prov. ricca da sposa, operante da ragazza: sizone
. prov. ricca da sposa, operante da ragazza: sizone o collaborazione (e
. boccaccio, vili-1-169: è da sapere, sì come il * maepascoli,
il babbo, o rosa: / -ricca da sposa, stro delle sentenze 'afferma
'afferma, esser quattro grazie quelle oprante da ragazza. che la divina bontà ci
distingue dai qualche arte,... da che alle volte prendono il cognome e
7. ant. che funge da soggetto grammaticale = deriv. da operare.
che funge da soggetto grammaticale = deriv. da operare. di un'azione determinata.
a vent'anni, e sulle poche opere da lui lasciate. avevo dinanzi la sua
ed operano. machiavelli, 56: spinto da quel naturale desiderio che fu sempre in
gli permette il suo signore? [sostituito da] manzoni, pr. sp.
-adempiere un ordine. zanobi da sfrata [s. gregorio magno volgar.
, 2-158: dico il vedere essere operato da tutti 11 animali mediante la luce.
come mai non ricevo oggi una sola linea da te, mentre ieri è stato operato
come sorella è detta quella femmina che da mio medesimo generante è generata, così puote
l'uomo dire 'sorella'de l'opera che da uno medesimo operante è operata. cavalca
croce, i-2-291: quali mondi usciranno da questo mondo nostro sapranno coloro che saranno
scritto in confermazione di quanto è stato da lui saggiamente operato e proposto a sollievo
voce ebraica e la celtica; e forse da quella radice medesima è 'arare '
] lo strabismo potere essere stato prodotto da cause nervose, potersi operare. ojetti,
: e la gamba che s'ha da operare, rasa, polita e tinta di
, fortunatamente, l'ascesso è scoppiato da sé. comunque, è probabile che mi
dio o a esseri soprannaturali. felice da massa marittima, 37: lo vangelio non
. dati, 202: questa pazzia nasceva da troppo sapere, dovevi il mio onore e
: tutto ciò che è bene viene operato da dio. silone, 8-107: nostro
fero inganno, / corno facc'eo da voi, piagente fella! / ché,
16-284: il cristiano, secondoché abbiamo da san paolo, dee, finché vive
che col taglio averia di certo fatto. da ponte, 41: un bizzarro accidente
altre cagioni... andavano già da qualche tempo operando lentamente quel tristo effetto
azione e diceva che il pittore doveva da se stesso sciegliere il soggetto abile a rappresentarsi