dato, sì e no, tanto da pagare il censo alla mensa vescovile.
dei passerini, che sono cordonetti sollevati da ponticelli, come le corde del violino;
un triangolo si stende, / onde da bestia rea ti si minaccia / rischio mortai
, i-6-84: venti [denti] che da le mole ebbero nome / tritan con
tavola; terminare il convito, alzarsi da tavola. giamboni, 10-103: desinato
fatti cota'cose a parlare. francesco da barberino, 65: levata la mensa
a proposito parea, / come a mensa da ultimo è il finocchio. biscioni [
biscioni [gherardini]: 'come a mensa da ultimo è il finocchio ': il
.]: 'esser come a mensa da ultimo il finocchio '. arrivare opportuna
consiglio / siniscalco o sergente, / ché da tutta la gente / sarai scarso tenuto
e partir loro le vivande o pur da esse ricever la porzione. -invitare
voi, signor gentile, / sbandita da la vostra reai mensa, / ove dal
vere voi a la poveretta mensetta mia, da poi convitato vi siete ad essa,
i monti dei diti, ma non da principio, fin che vada al monte di
. mensàlis (sec. iv), da mensa 'mensa'. mensale2, sm.
mensale2, sm. ant. biancheria da tavola, tovaglia. del tufo
tu non pài. = deriv. da mensale3, sul calco del gr. tpa7tecónr
, lat. mensarius 'banchiere ', da mensa 'banco '. mensario2
questi la grandezza è simigliante / ai da nulla ghiottoni, casalinghi / mensari cani.
non a caccia. = deriv. da mensa. menscevico (raro menscèvìco)
russo merìèevik * minoritario ', deriv. da men'éistvo 'minoranza '.
della corrente rivoluzionaria dei bolscevichi capeggiati da lenin (e, in seguito alta vittoria
rispetto alla sobrietà. = denom. da mensa, col suff. frequent.
, una circostanza); che è da pagarsi o da riscuotersi ogni mese (
circostanza); che è da pagarsi o da riscuotersi ogni mese (uno stipendio,
: le quote mensili dovrebbero esser pagate da tutti quelli che si dicono appartenenti al
lire di anticipazione dalla cassa militare, da scontarsi col quinto mensile de'miei appuntamenti
piccolo funzionario; scoprendo d'essere ingannato da lei, non si accontenta di sorprenderla con
mensili ordinari. = deriv. da mensile; cfr. fr. mensualité.
di mano in mano quella tal somma da disporre. tarchetti, 6-ii-675: non
. archit. aggetto, spesso arricchito da motivi ornamentali, che sporge perpendicolarmente da
da motivi ornamentali, che sporge perpendicolarmente da una superficieverticale con funzione di sostegno di strutture
colonne, sopra cui ella posava, da mensole: cosa alla quale si storcevano alcuni
avvertite che non sono sgabelloni di legno da poter, bisognando, acquistar quattro dita
imperatore d'austria, francesco i: da trent'anni stava là, poco visto
una parete, sostenuto per lo più da due gambe elegantemente scolpite e spesso indorate
specchiera per sostenere piccoli oggetti e utensili da toeletta. pirandello, 8-640: liberatasi
sparsa di spazzole, pettini e altri oggetti da toletta. -palchetto di un armadio
e quest'ingrossamento o base è ricevuto da una prominenza che sporge infuori nei fusti
partic. nei ponti a mensola, costituiti da due travi a mensola sulle quali posa
in un angolo moriva già il lampadino da notte, dentro una ventola litofana. savinio
, vi-476: una casa bolognese sorretta da mensoloni di legno. pratolini, 9-764
. letter. struttura di sostegno costituita da più mensole allineate. jahier, 61
insolito biancore. = deriv. da mensola, sul modello di armatura.
menegazzi... lo aveva lasciato da cobianchi a san lorenzo in lucina, l'
riscaldarsi bruciarono in varie notti i fondi da letto. nella visita mensuale, il
non aver rivisto la figlia di momolo da più di due anni, sebbene lei si
sanudo, xxiii-176: in li conti, da marzo in qua, mandati per li
ora debita. -tributo straordinario, da pagarsi a rate mensili, imposto dall'
mesata '. = deriv. da mensualex. mensualménte (mensuelménte),
una generai gravezza sopra tutti gli ecclesiastici da contribuirsi men- sualmente per diffesa della germania
si comprenderà dal viso. r. da sanseverino, 73: quando intrano ne li
mezzo sarà uno punto, qualunque linea da questo punto sino alla ghirlanda sarà d'
(prudenzio), agg. verb. da mensuràre 'misurare'; cfr. fr.
musica polifonica. = deriv. da mensurale, col sufi. -ismo.
distinto / ma li altri son mensurati da questo, / sì come diece da
da questo, / sì come diece da mezzo e da quinto. bibbia volgar.
/ sì come diece da mezzo e da quinto. bibbia volgar., v-465:
propria semplici- tate, ch'è mensurata da eternitate. g. visconti, i-3-45:
. mensuràre * misurare ', denom. da mensura 'misura '. mensurataménte
fisiche. = nome d'agente da mensuràre. mensurazióne, sf.
mensuratìo -6nis * misurazione nome d'azione da mensuràre. mensurno, agg. letter
, riuniti in spighe o capolini protetti da minuscole brattee; cresce spontaneamente nei terreni
, / ed altre erbette e fior da poi vi giunge. mattioli [dioscoride]
pelosetti... l'acqua, stillata da tutta la pianta, bevuta al peso
istessa. distillasi quest'acqua dalle foglie e da i fusti tagliati minutamente; bevuta al
comune, non corrispondendo ai caratteri assegnatile da linneo, perché ha spighe invece di
della presente pianta, chiamata menta greca da molti. -menta d'acqua,
maggior foglia più larga, è odorifera erba da far gril- lande, e calda.
gli orti d'italia, chiamata communemente da gli speziali balsamita e dal vulgo menta
s'io stessi brucando con una fame da capro. volponi, 3-15: calda stanzetta
e colore diverso: quale era coperto da uno strato abbondante di cioccolatte, quale
uno strato abbondante di cioccolatte, quale da una specie di gelatina di zucchero a varie
mostra / che non conosca il fico da la menta? 6. vezzegg
, la cui molecola si considera derivata da quella del mentano per sottrazione di quattro
= voce dotta, comp. da menta [no] e diene (v
mentadienòlo, sm. chim. alcool derivato da un mentadiene. = voce dotta
. = voce dotta, deriv. da metadiene, col sufi. chim. -olo
, sm. chim. chetone derivato da un mentadiene. = voce dotta,
. = voce dotta, deriv. da mentadiene, col suff. chim. -one
dei follicoli piliferi del viso, provocata da stafilococchi; sicosi della barba. landino
miseria chiamarono mentagra: ma occupava, da gli occhi in fuori, tutta la
molestata periodicamente ogni mese per qualche giorno da piccole pustole furfuracee nel mento.
l'osservava col trepido interesse di quando da ragazzi si segue la ruota numerata della
della mentaia. = deriv. da menta, col suff. -aio, che
intellettuale. s. caterina da siena, i-85: ella rinunzia alla conversazione
attuale e mentale. s. bernardino da siena, 439: elli non si
. 2. agg. costituito da un grosso blocco. tommaso di silvestro
ce cascò. = deriv. da morsa. mors tua, vita
per indicare che spesso il danno subito da una persona costituisce un vantaggio per l'
v.]: 'morsura': azione operata da un acido o da reattivi chimici su
: azione operata da un acido o da reattivi chimici su una lastra metallica.
e contempla cristo nella croce è liberato da tutte le tentazioni e morsure delle dimonia
, in continente sarebbe sanato da ogni morsura e tentazione di peccato.
: non ha egli [dante] pur da tenere al tro conto de
con carne e fegato di suino, da consumare fritto. anonimo toscano,
su dugent'anni addietro e fondata da un bottegaio che arricchì col zampone di modena
'salsiccia condita con mirto ', da murtus (o myrtus) 'mirto
2. l'impasto di carne e spezie da insaccare. anonimo toscano, lxvi-1-28:
munno è mortaffatto. = comp. da morto e affatto (v.).
quella mortàggine. = deriv. da morte, sul modello di tetraggine, ecc
agg. ant. trafitto e ucciso da un'arma da punta. - per
. trafitto e ucciso da un'arma da punta. - per estens.:
stant. 5. bernardino da siena, 225: quanti fanciulli morti
con uso participiale. s. bernardino da siena, 254: chi muore di sete
assaltati e mortaghiadi. = comp. da morto, a2 e ghiado (v.
molto sensate. = deriv. da mortaio. mortàio (disus.
le mortara). recipiente, ricavato da un blocco di pietra, di marmo
cose bene insieme in un mortaio di metallo da speziali, sì che s'incorpori e
passi per istaccio. zucchelli, 202: da quest'ultima palma si ricava un frutto
toscana, 6-177: debba tenere il coiame da suola, che vorrà conciare o
-buca quadrata per impastare materiali da costruzione. -anche: trogolo per impastare
per impastare calcina o per sminuzzare materiali da costruzione. vasari, i-118:
per esser duro e ponderoso, i pestelli da spogliare il riso nei mortai di legno
. fornello di forma rotonda, costituito da lamine metalliche opportunamente intrecciate, rivestito
a due terzi del tutto, e da quei dua terzi in giù si lascia quattro
i metalli. 5. arma da fuoco mobile, in dotazione alla fanteria
, in dotazione alla fanteria, caratterizzata da forte curvatura della traiettoria e dotata,
e dotata, normalmente, di bocca da fuoco corta, di affusto capace di far
calibro rilevante, ne fece le bocche da fuoco più indicate per azioni contro opere
sono stati adottati presso alcuni eserciti modelli da 160 mm e, anche, da
modelli da 160 mm e, anche, da
, ii-29: la cità era bombardata da basilischi, da folco- neti, da
: la cità era bombardata da basilischi, da folco- neti, da pasavolanti, da
da basilischi, da folco- neti, da pasavolanti, da schiopetti, da mortari.
da folco- neti, da pasavolanti, da schiopetti, da mortari. sanudo,
neti, da pasavolanti, da schiopetti, da mortari. sanudo, lvi-130: le
che era certa nuova maniera di strumento da trarre gravissimi pesi, battessero di continovo
. i. neri, 11-42: da ribaldila ancor con sei mortari / scaglian
: ogni battaglione ha seco due pezzi da campo e un mortaio. c
inglesi bensì dai tedeschi, con mortai da montagna a tiro ricurvo. -carretta del
mortaio: l'affusto (anticamente costituito da un semplice blocco di legno incavato)
) al quale si assicurava la bocca da fuoco mediante gli orecchioni. guglielmotti
bimbi... destàti all'aurora / da suon di mortai, di campane,
suon di mortai, di campane, / da grida di festa? pascarella, 2-225
. cassa della bussola (anticamente costituita da un recipiente contenente acqua dolce e alcool
anse ai lati, simile al mortaio da pestare. dizionario di marina [s.
intender con bel modo che si levino da l'impresa e che eglino pestano acqua
si fanno... i bicchieri da bere, i mortarelli dove si pista
, 8-14: ha nell'insegna un mortaion da fava / con un grosso pestello e
: un mortaista partigiano azzeccò un colpo da 81 che rovinò giusto sul carro che fece
ritornarsene via. = deriv. da mortaio. mortaiuolo (mortaiòlo,
unguento prezioso. sercambi, 182: da uno speciale ebbe fior di pietra e
può la morte? = denom. da mortale1. mortale1, agg.
/ che già non manca in lei cosa da bene, / ma'che natura la
quanto non parea che fusse licito sperare da uno uom mortale. tasso, 15-20:
terra, / lo mio fermo desir vien da le stelle. rappresentazione della risurrezione di
fosse secondo motore, non si moverebbe da se stessa e, non movendosi per se
ma l'anima è immortale: dunque da se medesima si muove e, movendosi da
da se medesima si muove e, movendosi da se medesima, non è secondo motore
a la natura de l'oggetto, da l'un lato è semplice, divino
è semplice, divino ed eterno, da l'altro mortale e corruttibile, variabile
riposato e non mortale incesso, / da la mia bocca nasce un suon più vivo
, / ma non distingue l'un da l'altro ostello. -lingua mortale
dante, par., 31-74: da quella region che più sù tona /
/... / quanto lì da beatrice la mia vista. petrarca, 127-51
, altro che 'l mio. niccolò da correggio, 173: perché, se a
opera mortale: / lasso, così da prima gli avezzai! tasso, 5-68
! -letter. brandito o vibrato da mano umana (un'arma).
immuni [le due cerve] à da mortale saetta. -che è a
; che può essere pronunciato o scritto da uomini; che è proprio delle possibilità
, eterna, / non mai descritta da mortale inchiostro. -che si diffonde
piedi. tasso, 12-92: tu me da i vivi / del mortai mondo,
il mortale comparte il farnetico de l'uno da la crudeltà de l'altro. n
: è ingiusto quel dolore che proviene da una cosa prevista, necessaria e mortale.
. crescerai volgar., 4-12: da tagliare sono i mortali, intorti e
, i-258: ella nella sua vita affannata da mortale infermità e già presso al
così bella tela, ella fu assalita da mortalissime febbri. fasciculo di medicina volgare
, ii-ii: lo spagnuolo, trafitto da due mortalissime pugnalate, cadde in terra
indisposizioni con sincopi mortali, fu sorpreso da così fiero accidente che...
loro miserie la maggior parte degli offesi da simili mali. pananti, iii-148: l'
sì li fa mortai finta / che da onne membro i tolle, escarpo- rescene
, i-28-83: preso un legno da posta... con due cavallacci
mortali non solamente a gli uomini che da loro sono trafitti, ma a tutti gli
apportatore di morte e distruzione. guido da pisa, 1-259: vedemmo lo edificio di
quale tende a dio. 5. bernardino da siena, 433: l'adulterio..
forze infernali) per distogliere l'uomo da dio, per privarlo della grazia.
la mala dilettazione del corpo. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
il tempo largo / che siate offesi da una radice / di mortale e pestifero letargo
, di sconfìtta militare. francesco da barberino, ii-155: la ricchezza è mortai
perduta, dimanda l'altrui. andrea da grosseto, i-149: non è neuna cosa
ma posposte, come meno angustiate, da una carità costretta a scegliere, l'
col vivere quotidiano; che è tale da esaurire o stroncare le energie vitali,
esaurire o stroncare le energie vitali, da determinare una tensione intima insopportabile (un
meco ragionato / come io sono scampato da l'aspre brighe e da le mortai pene
sono scampato da l'aspre brighe e da le mortai pene. petrarca, 132-3
5-56: in via si messe, / da la mortai disperazion condotto. della
che per a l'ora non aveva da spegner sì mortai fuoco, ho spettato
, ho spettato che egli si estingua da se proprio. tasso, 4-92:
d'ogni tempo egualmente mortali / vengon da te le medicine e i mali! bonarelli
: ancor tre ore, tre mortali ore da far le volte del lione, poi
fiamma è ben mortale e calida, / da poner foco in ogne cosa orribile,
156: ci furono le partiture da ricopiare. ricopiare: pena mortale alla
un isolamento terribile, schiacciato, annichilito da un tedio mortale. calandra, 4-127
per ap plicarvi un rimedio da spargirico. capuana, 15-151:
alcune forme di periodo fisse, apprese da alcuni clas sici, applicabili
, 129-27: vi piaccia... da mo innanzi per questo terreno non venire
enfiore / del mal cardìaco. -caratterizzato da assoluta incompatibilità (con riferimento alla coltura
che mortale non si chiami. ca'da mosto, 215: le guerre sue sono
, 2-709: ne spiccammo al fine / da quel mortale assalto. tasso, 2-90
, iv-1-121: egli era uscito vincitore da una corsa eroica, aveva acquistata una
rara collezione... è completata da curiose stampe dell'epoca: in una d'
fitto dal telo / celestial giacer, da l'altra parte, / grave a la
le larghe vie trovammo cadere corpi gravati da mortale gelo. girone il cortese volgar
'l sangue riposa. -che esala da cadaveri. chiabrera, 1-iii-297: lezzo
iperb.: che esprime o deriva da uno stato di grave prostrazione fìsica o
di grave prostrazione fìsica o morale, da intensa emozione, da profonda angoscia.
fìsica o morale, da intensa emozione, da profonda angoscia. cicerchia, xliii-167
... per le nostre inique opere da giusta ira di dio a nostra correzione
16-225: le più belle ragazze create da dio a consolazione dei mortali albergano in
, che conduce una vita non dissimile da tutti gli altri (anche nell'espressione
legge su in cielo la via segnata da dio nelle stelle; poi scende e la
di hostia che mi imponeva di andare da lei per la cena, all'ora
gioco delle buche, disputato al biliardo da sei o più giocatori, il giocatore che
cento anni. -mortalità endogena: provocata da malformazioni congenite e da fattori costituzionali.
endogena: provocata da malformazioni congenite e da fattori costituzionali. -mortalità esogena:
fattori costituzionali. -mortalità esogena: causata da malattie infettive o parassitarie o da fattori
causata da malattie infettive o parassitarie o da fattori riconducibili alle condizioni ambientali. —
un anno. -mortalità materna: determinata da fattori connessi con la gravidanza, il
: costituire un pericolo gravissimo. francesco da barberino, iii-140: se tu in nave
= voce dotta, lat. mortdlis, da mors mortis 'morte '.
2. mortaio (come bocca da fuoco: v. mortaio, n
mortale-, compiereuna fatica inutile. antonio da ferrara, 177: amico mio, tu
= voce dotta, deriv. da mortale1, col suff. -ismo, che
universale. = deriv. da mortalismo. mortalità (ant.
e le guerre continue non sono cose da fare piacere colui in cui abbondano.
.., raccontate in diece giorni da una onesta brigata di sette donne e di
tre o quattro persone, ci sentiamo commuovere da misericordia e da spavento, ma poi
, ci sentiamo commuovere da misericordia e da spavento, ma poi che ne veggiamo
piacer li si dispieghi. 5. bernardino da siena, 1-6: confessandosi, [
quelle delle persone a noi care e da noi amate sommamente rivolto il pensiero aveste
la donna gentile del convivio è mossa da misericordia, come la donna gentile della
nemico e ristorò l'uomo. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
voglia modo. giannone, i-57: da quanto egli dice dopoi,...
mortale, l'esistenza terrena. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
campo rifuggendo dentro alle mura. andrea da barberino, iii-36: codonas e salardo
campo, con grande mortalità di gente da ogni parte. sanudo, xlii-756:
'ncrudelire. -morte. bartolomeo da s. c., 30-9-3: niuna
, lat. mortalitas -àtis, deriv. da mortàlis 'mortale'; la var.
superi. mortalissimaménte). in modo da causare la morte, da uccidere;
in modo da causare la morte, da uccidere; a morte. boccaccio
non mortalmente in rodez... da parecchi esuli italiani. -incurabilmente,
. 3. figur. in modo da commettere peccato mortale, in modo da
da commettere peccato mortale, in modo da determinare o da meritare la dannazione eterna
mortale, in modo da determinare o da meritare la dannazione eterna. giamboni
sonno, in quanto l'uomo si può da essa destare mentre nella presente vita dimora
: mortalmente vive chi vive una vita da assomigliarsi alla morte. 5.
con profonda afflizione dell'animo. onesto da bologna, lxv-5-21: deo, teme questi
secondo la condizione mortale. anobi da sfrata [s. gregorio magno volgar.
.]: 'mortamente ': differisce da 'mortalmente '. il primo,
'. il primo, come derivato da 'morto', esprime lo stato di colui
vivo; il secondo, come derivato da 'mortale ', esprime lo stato
2. milit. piccola bocca da fuoco di ferro, di bronzo o
6-iii-180: costà impernati sui ceppi sono mortai da bomba e mortaletti da bombarda.
ceppi sono mortai da bomba e mortaletti da bombarda. 3. per estens.
. per estens. fuoco d'artificio costituito da un cartoccio cilindrico ripieno di polvere pirica
grandi fuochi di gioia si levavano nella notte da tutti i villaggi; il tuono allegro
; il tuono allegro dei mortaretti giungeva da ogni parte dell'orizzonte, sopra il canto
ci ha tolta la mancina, è cosa da non rallegrarsi mai più...
lontano. = deriv. da morte. mortariòlo, mortaròlo e mortaruòlo
derivata dal francese e che si adotta da alcuni per significare l'incastro o
. [eni \ mortaiser, deriv. da mortaise 'mortasa '; voce registr
. stozzatore. = nome d'agente da mortasare. mortasatrice (mortesatrice),
appositi. = nome d'azione da mortasare. mòrta-sécca, v. mortesecca
per sora nostra morte corporale, / da la quale nullu homo vivente pò skappare
aula più secreta co'suoi conti. guido da pisa, 1-270: ebbe tanta cura
ne nacque tra loro che mai poi da un altro caso che da morte non fu
mai poi da un altro caso che da morte non fu separata. storia dei
mezzo, per cui abbiamo ad uscire da tutti i beni e da tutti i
abbiamo ad uscire da tutti i beni e da tutti i mali annessi alla nostra umanità
, per l'uomo giusto e netto da ogni macchia, è il passaggio dal moto
'nfemo, e al terzo dì risuscitò da morte. iacopone, 1-29-4: da po'
risuscitò da morte. iacopone, 1-29-4: da po'ch'eo prisi carne da la
: da po'ch'eo prisi carne da la umana natura, / sustenni passione
., ix-471: essendo poi iesù resuscitato da morte, ricordandosi gli discepoli che iesù
. papini, v-720: tu attendi, da più di mille e novecento anni,
4-2-199: crederei che non vi fosse da dubitare che la cagione di tante infermità
delirio. -l'insieme dei decessi provocati da cause belliche (e, talvolta,
/ di pregione e di morte. francesco da barberino, ii-67: poi che provi
funzionalità di una facoltà fisica. erasmo da valvasone, 1-11-166: edippo intanto..
vita reduce. giamboni, 10-17: da sezzo vo'che vi signoreggi la morte,
innanzi che tu mi discigli, / va'da lei, fatti dire / perché m'
/ col tesbite n'andrai, con quel da tarso: / quel signor prega e
1-24: cotesta tua vita, troppo da quella che la natura ci propone
morte, non mi ghermire, / ma da lontano annunciati / e da amica mi
/ ma da lontano annunciati / e da amica mi prendi / come l'estrema delle
2-185: alla morte,... da s. giovanni nell'apocalisse...
un fascino non traducibile a parole emana da quel silenzio sepolcrale... e
, e perché parlano di me quasi da per tutto. de sanctis, petr.
occhi, / sendo lo spirto già da lei diviso, / era quel che
morto; ma egli è grandissima differenza da una morte a un'altra; ché
, n. 22). francesco da barberino, 41: tutti coloro di cui
di qualunque genere, benché apparentemente prodotta da cause naturali,... non
anche, per malattia. giacomo da lentini, 3: dunque, moriraio eo
sfacevasi l'italia nell'andato secolo era da vero corruzione 'piccina '.
o sforzata: che non è determinata da cause naturali, ma è procurata,
, anche, talvolta accidentalmente), da sé o da altri. dante,
talvolta accidentalmente), da sé o da altri. dante, conv.,
ecc.]. -che è accompagnata da gravi sofferenze fisiche e psichiche.
., 13-66: la meretrice che mai da l'ospizio / di cesare non torse
vedo ancora il suo candido seno lacerato da una ferita profonda, vedo i suoi
gabbiani... palpitano come scossi da morte. -segno clinico di una
. penando, sputano / la morte da incurabili di tosse / nodi agitati.
discese portando un volume: l'autorità da addurre in favore della morte...
tonde fallaci e per gli scogli / scevro da morte con un picciol legno / non
): i nostri, o morendo o da morte fuggendo, quasi non fossimo loro
: è cosa egregia liberare o scampare da morte ancora quegli che non vogliono.
fa beato chi vi guarda, e salvo da la morte de la ignoranza e da
da la morte de la ignoranza e da li vizii. garibaldi, 3-75: il
, fa che si trasporta il dominio da tutti prima in pochi, poi per
pochi, poi per la medesima ragione da pochi in un solo. mazzini, 86-
. inocula alla filosofia il vizio originale da cui non risana più, ma la conduce
il soffio di una nuova; sono colpite da una morte, che è la crisi
malinconica e di vaga tristezza che deriva da tale circostanza. gozzano, i-141:
senso di disperazione, di abbattimento suscitato da sentimenti impetuosi, da passioni violente,
di abbattimento suscitato da sentimenti impetuosi, da passioni violente, da desideri ardenti e
sentimenti impetuosi, da passioni violente, da desideri ardenti e inappagati o, anche
ardenti e inappagati o, anche, da emozioni profonde (con partic. riferimento
, di tormento interiore. giacomo da lentini, 8: in cor pare ch'
ma di poi la morte, cioè da poi che ha commesso el peccato, che
sì come quella per la quale campiamo da etternale morte e acquistiamo etternale vita.
de la predestinazione, veduto in visione da san giovanni, i nomi che sono
vorranno morire, e fuggirà la morte da loro. dante, inf., 3-46
, segna per l'anima il passaggio da una forma di vita a un'altra,
tra l'altro la richiesta di divorzio da parte del coniuge del condannato -da napoleone
penale, e, sul suo esempio, da alcuni codici degli stati italiani pre-unitari;
relitti storici di tale istituto sono rappresentati da certe pene accessorie previste dal diritto penale
come l'interdizione dai pubblici uffici, da una professione o da un'arte, o
pubblici uffici, da una professione o da un'arte, o come l'interdizione
maschi, succederanno le temine o descendenti da esse. filangieri, i-718: si è
si verifica in qualunque altra persona colpita da « morte civile » sia per un fatto
con le norme di convivenza convenzionalmente stabilite da una società, da un gruppo,
convivenza convenzionalmente stabilite da una società, da un gruppo, da un ambiente.
una società, da un gruppo, da un ambiente. tarchetti, 6-i-326:
che di lui si siano avute notizie da dieci anni (o da un periodo
siano avute notizie da dieci anni (o da un periodo più breve, se egli
guerre non sorsero più per torti fatti da nazione a nazione, ma per testamenti,
concedendosi al duca di creti, scampa da morte la prima. sacchetti, 48-73
-cagione, causa di morte; cosa da morte: colpa, delitto meritevole della
assolvevano per paura del re. giovanni da mandavilla, 2-174: se 'l re.
'l re... commetta cosa da morte, conviene che muoia. tommaseo
quel sito dove chi arriva paga e ricomincia da capo. 32. marin.
le preci che si fanno per ottenere da dio una buona morte. 'oggi
milano e posti agli ordini di alberto da giussano in vista dello scontro militare con
costoro si di mandava alberto da giussano. rezasco, 671: 'compagnia
sua voglia, e viva libertate! rinaldino da montalbano, 910: e come ebbe
vi abbiamo battuti ». — seguito da un compì, di termine, serve
opposta parete egli vide comparire una testa da morto fosforescente, e sotto a quella
alla ficuzza... a poche miglia da palermo. carducci, iii-24-119: oh
acciocché a vita e a morte mai da lui non fossi partita. tavola ritonda,
1064: si bandì la lega fatta da pisa con toscana e col papa a
nella polvere. -impegnando se stesso da vivo e gli eredi dopo la propria
mio cor piangendo; / ma quinci da la morte indugio prendo. b.
fuggì nel tempio di vesta e, da uno di quei ministri per misericordia ricevuto
: in modo clinicamente gravissimo, tale da non lasciar prevedereguarigione; mortalmente. guittone
de lo amore de elena. guido da pisa, 1-313: miso, quando si
ed essendo giovane di gran cuore e da prevalersi e assottigliandoli amor l'intelletto,
: 'combattere a morte ': tanto da far morire l'avversario o morire.
la fornicazione d'uno uomo? iacopo da bibbiena, lxxxviii-1-699: com'uom disperato,
sp., 38 (672): da quel punto in poi, una vita
sembrava decoroso frequentare assiduamente quei locali da ballo sul fiume, infestati da zanzare al
locali da ballo sul fiume, infestati da zanzare al senso figurato e al senso
-avere il male della morte: essere affetto da una malattia mortale. boccaccio,
la morte nel cuore: essere oppresso da infinita tristezza. pratolini, 3-66:
una stupida. -avere morte da qualcuno (o da qualcosa):
-avere morte da qualcuno (o da qualcosa): esserne ucciso.
6-14: quiv'era l'aretin che da le braccia / fiere di ghin di tacco
così rare / che, sendo vinto da tanto valore, / non m'arei da
da tanto valore, / non m'arei da doler de la mia sorte, /
la mia sorte, / ma gloriarmi aver da te la morte. forteguerri, 19-51
sarà bene invitto e forte, / da cui il mostro dell'isola avrà morte.
cessar morte verso suo progetto. francesco da barberino, i-300: tutti son da innodiare
da barberino, i-300: tutti son da innodiare / salvo che in caso dove
sua morte o briga. -campare da morte qualcuno: proteggerloda un pericolo mortale;
rinaldo venga via / sol per venirlo da morte campando. -cercare o volere
figli delle vittime de'giacobini, presi da una febbre di selvaggia vendetta, cercavano
morte / meneceo il figlio. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
sì a morte i greci, e da tale parte che, tutta volta ch'egli
messa alla morte senza veruna ragione; ché da poi che voi vi partiste, ella
33-54: tu nota; e sì come da me son porte, / così queste
ch'e'piu t'afenda. francesco da barberino, ii-225: prodezza non è de
mondo la morte ti porse? andrea da barberino, 1-51: gridò ad alta
la dannazione eterna. 5. caterina da siena, 329: con vanità di cuore
.]: 'l'uomo si dà morte da sé': 'darsi a morte '
, e che quella mistura di veleni da prendere a gocce con molta precauzione,
, quando si è certo di averla da altri. foscolo, 1-159: conosco il
aggettivale): che è tanto intenso da essere pressoche insopportabile; mortale (un dolore
'un sonno di morte, agitato da sogni convulsi '. -che annuncia
, cioè di cristo. s. caterina da siena, iii-161: questo dolce verbo
non fossi ancora / di morte intrato dentro da la rete. -esser buono a
-provocare fastidio insostenibile. francesco da barberino, i-177: e1 sembla a certi
prese anche lui la peste, si curò da sé, cioè non fece nulla;
squallore. pavese, i-398: da quando le mie sorelle si erano sposate
di morte': per essere afflitto, disertato da moria, da pestilenza.
essere afflitto, disertato da moria, da pestilenza. -far vedere la morte
piccola parte. -in modo tale da ridurre in fin di vita. cavalca
, i-2-216: è stata celebrata in morte da tutti i più chiari intelletti d'italia
'l gelso diventò vermiglio. guido da pisa, 1-314: volgendosi eurialo insù
a un pericolo mortale. guido da pisa, 1-324: tanto lo strinse la
perdono d'iddio. — non avere da aver morte: non dover morire.
alla morte '. -prendere morte da qualcuno o da qualcosa: esserne ucciso
. -prendere morte da qualcuno o da qualcosa: esserne ucciso. dante
dalla morte racquistata. — ridurre da morte a vita: resuscitare, dare
dirsi: 'e'sa di che morte ha da morire! '. crusca [
più di mille in su le porte / da ciel piovuti, che stizzosamente / dicean
malvagia sorte, / gli occhi suoi da mercé, sì che di morte / là
senza l'altro sentir morte. francesco da barberino, ii- 171: megli'
suo figli di morte. -liberare da una condizione disperata. chiaro davanzati,
starebbe neanche la morte, la scapparebbe da lei, gliene giuro. -togliere
qualcuno di bocca alla morte', salvare da una condizione disperata. forteguerri, 18-25
la morte. -tornare o ritornare da morte a vita: provare un senso
dee., 2-2 (137): da morte a vita gli parve essere tornato
vii-147: con questo ristoro, che da tanti anni non gusto, mi fate ritornare
tanti anni non gusto, mi fate ritornare da morte a vita. idem, viii-157
e respirato quell'aria ci sentimmo ritornati da morte a vita. -confortare,
signor filarete mio, voi mi tornate da morte a vita. ditemi, di grazia
sega nell'ultimo della morte, e scampato da quella, solo per combattersi dalla famiglia
': morire. -vedere la morte da vicino: correre serio pericolo di morire
mostrò cruccioso / il mare e viddi da vicin la morte. -venire a
. -volere mal di morte o da morte a qualcuno'. odiarlo implacabilmente,
. e region. mirto. guido da pisa, 1-233: andandose...
bizoni, 118: giardini compartiti benissimo da spalliere di mortella et ellera in forma
spagna o tarentina nera: varietà caratterizzata da foglie piccole e fitte. soderini,
aromatizzata con l'estratto che si ricava da fiori, bacche, foglie di mirto
fasciculo di medicina volgare, 17: unguento da bacchi secondo maestro gentile. togli olio
alla sena o mortella, come potrà da sé vedere; ed uno che è stato
. 4. locuz. — da per tutto come la mortella', essere
piedi. nieri, 2-128: da per tutto come la mortella. p.
tellini. = deriv. da mortella. mortellóne, sm. mortella
teschi in cristallo di rocca non sono da paragonare con quelli di parigi e di
sabbia tutta sassi e montagnole, picchettata da grossi pali coi cartelli d'ov'era dipinta
la morte secca, a pochi metri da loro. 2. locuz.
locuz. — a mortesecca: in modo da rappresentare un teschio. lisi,
voce di area tose., comp. da morte (v.) e secco
più volte. = deriv. da morto. mortìa, sf. ant
di mirto; mortito. francesco da barberino, iii-131: porai per me'
e col cambiare il colore, che da terreo e morticelo divenne vivo e vermiglio
altro... pretende iddio, e da me e da voi, che una
pretende iddio, e da me e da voi, che una fede morticcia, una
morticcio d'acque. = deriv. da morto, col suff. dimin. e
di vita. s. bernardino da siena, ii-275: coperse le mani,
lat. tardo morticina 'carogna ', da morticinus (varrone); cfr.
quasi ossequioso più per il nuovo sentimento da cui era come soggiogato, che per
'saperci di morticino ': quando da un malato c'è puzzo già di cadavere
letter. che proviene, che è tratto da un animale (in partic. da
da un animale (in partic. da una pecora) non macellato, ma
montagutolo, 23: ordiniamo che neuno da montagutolo debbia dare carne morticina, né
2. che appartiene o che è ricavato da un albero che non è stato abbattuto
scorza di legname morticino, cioè seccatosi da per sé medesimo: l'esperienza ci
di cenere. = comp. da morto e colore (v.).
. soldato appartenente alla compagnia di mortai da 81. = deriv. da mortaio
mortai da 81. = deriv. da mortaio] (v.),
-mortiferaménte, aw. ant. in modo da desiderare la morte. 5
. 2. figur. in modo da determinare la dannazione. s. gregorio
le principali son due, cioè buoni da mangiare e mortiferi. tasso, 1-89
de'mortali. martello, i-3-79: quei da dedaleo fabro due nappi d'or formati
i terremoti] sono seguiti... da sbuffi di vapori e d'aque bollenti
di vapori e d'aque bollenti, da fumi, da vampe, da mortifere
e d'aque bollenti, da fumi, da vampe, da mortifere mofete che soffocano
bollenti, da fumi, da vampe, da mortifere mofete che soffocano nelle tane le
trafelato, focoso, /... da torno [alla sfinge] il vento
. giraldi cimio, iii2- 79: da crudi e da mortiferi animali / sicure,
, iii2- 79: da crudi e da mortiferi animali / sicure, ovunque andò
, iii-3-20: ahi, come punto da mortifer angue, /
voi giudicate che un fiume è, da un poco d'acqua limacciosa e verdastra
cale che ella non venga, no, da una pura polla perenne, e che
bacchelli, 11-30: anche laio, venendo da tebe verso delfi, recava una tragica
ottanta ancora, prima che fosse discacciata da questa mortifera crapula. cellini, 2-108
): ognuno camminando, aveva molto da fare, per iscansare gli schifosi e mortiferi
accalcato la gente nei sestieri più lontani da terraferma, ed era uno spettacolo doloroso
sorte di folgori benefici, quali scagliava da se stesso, et un'altra di
mortifere, contenenti liquori lividi e framezate da crani umani. 8. infestato dalla
v'annunzio che voi sete offesi / da un grave e mortifero letargo, / ché
mortifera rabbiosa mortifero, / scampo da cui non v'ha. alfieri, iii-i-
un dardo che, lanciato contro a'pontefici da i re potenti di facultà e gagliardi
... non si avesse tolta da se medesimo la vittoria. biondi, 1-ii-301
, d'uscire alfine all'aria libera da quell'onda mortifera che lo sommergeva e
iv-57: credo che quelle ambagi sotterra, da me ricercate con ambascia inquieta, fosser
19-113: già il mortifero sonno ei da sé scote, / già può le luci
e vaghe. bruni, 140: punta da mortiferi dolori, / [cleopatra]
agonizzante per sua vicaria la parca, da cui gli venne infrondato il feretro, all'
che ha mille occhi, / li distoglie da loro n'eri certa. 20
, lat. mortifer -eri, comp. da mors mortis 'morte 'e dal
. giovanni crisostomo volgar., 43: da ogni parte l'animo si tramuta in
prima. = nome d'azione da mortificare. mortificante (part.
mortificante che di vedervi ridere sul viso da uno a cui voi dite delle ingiurie.
pena in progresso di tempo, che da principio. -alterare la struttura morfologica
i fati osò mortificar medea / e da l'erbe, che in ponto ella cogliea
quella cittadella mortifica gli abitanti di pilmouth da un canto, li assicura dall'altro
ricorreggere le prove della stampa: cosa da mortificare l'ingegno e da acciecare gli occhi
: cosa da mortificare l'ingegno e da acciecare gli occhi. niccolini, iii-239
spirito di dio sì viverete. zanobi da strada [s. gregorio magno volgar.
la mala concupiscenza. 5. caterina da siena, i-77: si conviene che
292: con tale ragionamento, accompagnato da verità e da spirito, mortificò tomaso
tale ragionamento, accompagnato da verità e da spirito, mortificò tomaso la baldanza delle
. tutti però non hanno egualmente molto da vincere e da mortificare. de marchi,
non hanno egualmente molto da vincere e da mortificare. de marchi, i-782: tanti
perché tra tante creature ricche, dissimili da sé, di cui bene o male
12-95: mi piace assai il farvi mortificare da suor maria giacinta e, se ella
come simbolo di mortificazione. felice da massa marittima, xliii-251: perch'era
persecuzioni crudeli. s. bernardino da siena, 248: dicono gl'innocenti a
mondo sì che viviate in dio. zanobi da strata [s. gregorio magno
questa vita di mortificarsi al tutto e levarsi da ogni via di gloria temporale. imitazione
, i-11-2: si studiarono di mortificarsi da ogni carnale desiderio. gigli, 85
: dio vuole che l'aggiuto s'attendi da lui solo e mortifica tutti quelli che
in quell'abito di continenza e astinenza da certi piaceri anche leciti, il quale risparmia
. = agg. verb. da mortificare. mortificato (part.
* - sostant. dino da firenze [tommaseo]: togli butiro e
presso dio le languidezze di membra mortificate da malattia che i cilizi. f.
bell'olmo a cui fu sposata, se da questo per qualche accidente resta più giorni
questo: cominciai a ricordarmi delle lettere da capri. -annullato, eliminato,
che li loro sollazzi come pestilenzia son da fuggire, imperciò che...
giordano, 7-85: i santi fanno distinzione da la cosa morta a la mortificata
: vui si'piena de gracia, da l'angel salutata, / recordive de
, es- semplari, mortificate, mosse da buono spirito a congregarsi insieme al servigio
della lussuria rampollavano. 5. caterina da siena, i-57: non potendo il di-
176: cotal considerazioni... nascevano da cattivo spirito e da cuore mal mortificato
.. nascevano da cattivo spirito e da cuore mal mortificato e troppo amico del
lunga esperienza, era per modo mortificato da non farmi spavento. bocchelli, 1-i-488
trappa, che portarono le zinne amazzoniche da firenze a qui. 10
a qui. 10. esente da contenuti e da sottintesi licenziosi. -
10. esente da contenuti e da sottintesi licenziosi. - anche sostant.
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 26: rassettata la barba
via mortificatissima, che quasi le venne da piangere. faldella, 2-91: d'ordinario
far valere le due principali doti fornitegli da natura, la cordialità e l'immaginazione
in questo mio ufizio ci sia nulla da nascondere, ma r evitare inutili complicazioni
, / gli occhi miei mortificati / da l'orror dei miei peccati. cantò,
fronte di buonvicino, mortificata ma non da riguardi umani, e più nobile in
condizionamenti, a pesanti limitazioni; caratterizzato da difficoltà, da ostacoli, da impedimenti
pesanti limitazioni; caratterizzato da difficoltà, da ostacoli, da impedimenti. panzini,
caratterizzato da difficoltà, da ostacoli, da impedimenti. panzini, i-337: in
giorni d'inverno e di vita mortificata da innumerevoli pastoie d'ogni specie, mi
veste e d'una sabla, fu da tutto il campo turchesco soleriiz- zato con
, i valori strettamente semantici restano condizionati da una quantità di esigenze cui altri traduttori
della vita. = nome d'agente da mortificare. morti fica tura,
rossa dentro. = nome d'azione da mortificare. mortificazióne (ant.
tengono la mente in tempesta. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
g. p. maffei, 216: da cotale mortificazione della sua carne..
vivamente spiegata dalla parola d-avà-tcocn ^, da cui è derivata, la quale vale
con molto giudizio cogliendo... da questi pazienza e mansuetudine, da quelli
. da questi pazienza e mansuetudine, da quelli aspra penitenza e mortificazione. fr
della fede sembrino ripugnare alla ragione: da una parte essi raffrenano tutti i trasporti
dei singoli istituti). giovanni da samminiato [petrarca], ii-203: la
beicari, 1-35: in tali mortificazioni da molti erano beffati e scherniti e da
da molti erano beffati e scherniti e da alquanti commendati e avuti in riverenza.
dai più come mortificazione e benedizione; da
. isolata nella folla, come circondata da un'aura dell'antica severità penitenziale.
galante, divertente e fresca al punto da dare una piena smentita a quegli immusoniti
credo che la vera mortificazione si possegga da neuno senza la vera compunzione. abate
, di sgomento, di umiliazione suscitato da un'azione altrui, da una circostanza
umiliazione suscitato da un'azione altrui, da una circostanza, da una situazione deludente
azione altrui, da una circostanza, da una situazione deludente o difficile o,
con intempestiva ambizione s'era fatto vestir da pontefice e dichiarato di volersi chiamare clemente
confronti, dalla necessità di emulare altrui, da quelle minute mortificazioni onde cento individui
mortificazione della bellezza della mia opera, da cui mi salvò il fervore del mio
poesie dal 1909 al '12 anche da quello che abbiamo definito il 'limite
in un quadro;... da certa mortificazione di tinta a rispetto de'
circostante ferite contuse o lacerocontuse o prodotte da colpi di arma da fuoco, interessata
lacerocontuse o prodotte da colpi di arma da fuoco, interessata da alterazioni o,
colpi di arma da fuoco, interessata da alterazioni o, anche, da necrotizzazione
interessata da alterazioni o, anche, da necrotizzazione dei tessuti. -annullamento o
cura delle malattie, 1-45: se procede da vescica ed ella è tolta tutta ed
o in trever- tini... da cavar quelle che si trovano in sassi mortigni
e dura. = deriv. da morto, sul modello di ferrigno, pietrigno
di mortine. = deriv. da mortella, per probabile incrocio con mirtillo1
ecc.]. = comp. da morto e impiedi1 (v.).
della cura delle malattie, i-i: da conservare i capelli... r.
sette, ponendo lontano dai suoi filari da l'una e l'altra banda un braccio
della purificazione operata con rami di mirto da romani e sabini, dopo la conclusione
e per questo si mette nelle medicine da saldare. -sciroppo di mortina:
li templi tuoi saran sempre onorati / da me, sì come degni fermamente, /
. natimortalità. = comp. da morto e natalità (v.).
tre notti. = deriv. da mortina, sul modello di pineta, faggeta
.]. = deriv. da mortina. mortino [mortine)
, mortini e ulivi, aparechiato si era da sedere ricchissimamente. = forma m
, sm. gastron. pietanza costituita da carne suina e ovina cotta nel
loro è cibo de l'omo? folgore da san gimignano, xxxv-11-417: fagiani,
grano, caggente in terra e premuto da le mani de l'infedeli e mortito
piena spiga. = deriv. da morto, col suff. del part.
fangoso o pantanoso. = deriv. da morta1 (v. anche morticcio);
gli permettono questo sacrificio. = da ammortizzazione (v.), per aferesi
= voce di area garfagnina, deriv. da morto-, v. anche mortizza.
se'così, anima viva, / pàrtiti da co- testi che son morti. idem
, / me troverai, ma almen da re, qui... morto.
l'avessero adornata per una festa promessa da tanto tempo. leopardi, 282:
dopo la disgrazia -da morto costava quanto da vivo. -con metonimia.
, inf., 10-15: suo cimitero da questa parte hanno / con epicuro tutt'
., 2-5 (172): da grave dolor vinto, venendo meno, cadde
, anche, iperbolico. giacomo da lentini, 21: molto tardi mi pento
troverai, se non rechi conforto / da lei: ond'eo ti fo dolce
arco e saette, / e tal morti da lui, tal presi e vivi. tavola
giovanni, duca di borgogna, morto da lui in sicurtà d'amico. marino
uno [disegno]... ha da essere adone morto dal cinghiale. cicognini
nostro redentore, /... da noi piagato e morto. manzoni,
morto per lui, e l'uomo morto da lui, fu nuova e indicibile.
/... su la cetra già da lui predata. -che non ha
. ariosto, 17-10: gettan le turbe da le eccelse cime / e merli e
vite per sole e per piove o da nocevoli animali è cavato, purghiamo tutto
morta, lunare tundra artica, illuminata da un crudelissimo sole senza tramonto.
debil corpo ricaduto e vecchio / reso da vita effemminata e molle. tarchetti, 6-i-497
vitalità delle cellule; che è affetto da necrosi, incancrenito (un tessuto organico
liquidi sia... tolta via soavemente da lavanda che... aiuti la
i più rinomati, mandava ad ordinare da un cuoco delle gelatine gustose, dei
giordano, 7-85: i santi fanno distinzione da la cosa morta a la mortificata.
, par., 10-18: vedi come da indi si dirama / l'oblico cerchio
a 70 scudi, ch'è di là da ogni memoria d'uomo. -ma non
in un giardi- nuccio morto e chiuso da una ringhiera, c'è la statua
del tagliare. 8. caratterizzato da un notevole rallentamento dell'attività produttiva e
! pascoli, 1-307: in che modo da ottobre dell'anno scorso il marchi mi
stagione morta, e c'è poco da fare. papini, x-1-347: c'invitavano
una somma di denaro). paolo da certaldo, 356: se tu hai danari
cum poca utilitade, se sonno ritirati da li viagi e li loro danari posti
.. pronto ad assumermi tanto capitale da tener morto? 10. completamente
ragione di nominare acqua morta quella che da sé non corre e non è da altri
che da sé non corre e non è da altri né attinta, né agitata,
senza sbocco nel fiume, o alimentati da sorgenti e infiltrazioni. -che scorre
ii-464: l'oceano, denso d'azzurro da apparirne plumbeo, portava una lunga onda
ondoso, calmo, piatto; riparato da argini o da coste (il mare,
, piatto; riparato da argini o da coste (il mare, una laguna
e la natura, cioè il mare vivo da una parte di fuori, e per
separate col mezzo d'un lido fatto da essa natura e conservato con l'arte
; ma se occupa tutto il fiume da una ripa all'altra, si nomina '
si ritira, disgustato e stanco, da quell'ampiezza uniforme; l'aria gli par
un luogo stupendo e grandioso, ma da non andarci solo, tanto l'aria
della stanza semi buia. -non mosso da venti, immobile. ulloa [f
tutte altre opre sarian roze e morte / da far di sé natura vergognare. cellini
quanto un piccolo e quasi morto lumicino da un totale buio appena la libera.
una luce morta e rossigna che pioveva da lampade appese al soffitto e affiocate da
pioveva da lampade appese al soffitto e affiocate da cortine di seta rossa, io vidi
cielo cupo e abbassato, traspariva, come da un fitto velo, la spera del
legge, un diritto); decaduto da lungo tempo (un istituto giuridico)
significato; dimenticato, abbandonato, trascurato da lungo tempo. dante, infi,
che tutta morta / fia nostra conoscenza da quel punto / che del futuro fia
spagna... avrebbero un bel da fare se volessero pigliarsi la briga di
, ii-1-144: per singola parola non è da intendere in letteratura la parola morta,
dopo sillaba, restavano incomprensibili, slegate da ogni significato,... più
tu fai sia bene, perché e'nasce da buona intenzione, cagionata in te da
da buona intenzione, cagionata in te da la buona fede (senza la quale
iperbolico: sopraffatto, annichilito, oppresso da sentimenti impetuosi, da passioni violente,
annichilito, oppresso da sentimenti impetuosi, da passioni violente, da desideri ardenti e
sentimenti impetuosi, da passioni violente, da desideri ardenti e inappagati che provocano afflizione
foi che morto di temenza. onesto da bologna, lxv-5-52: cosa vivente nel
montepolla. -che esprime o deriva da angoscia, afflizione, dolore profondo.
mondo amore! ». -tormentato da disagi, sofferenze, dolori, bisogni
sofferenze, dolori, bisogni fìsici o da sensazioni intense, insopportabili. bibbiena,
dante, conv., iv-vii-io: è da sa pere che veramente morto
dire si puote e massimamente quelli che da la via del buono suo antecessore si
del morto si ragu- navano. agnolo da urbino, lxxxviii-1-444: el tuo bel
è, chi ben rimira, / da me a te, qual sia dal morto
cadavere. petrarca, iii-1-74: ecco da traverso / piena di morti tutta la
2-ii-61: prima che recidersi un membro da un vivo, s'ammaestra il ferro
morti. muratori, iii-43: è da vietare a tutti l'esporre fuor di
quale / lunga su l'aure / vien da la trista punta di salvore / nenia
de'morti? carducci, 1079: diman da sera i nostri morti avranno / una
iii-4-44: oh caro a quelli che escon da le bianche e tacite case / de
ironia e pessimismo. -discorso o sermone da morto-, elogio funebre, necrologio.
generoso olimpio, e 'i sermoni da morti et da sposi et da mensa '
e 'i sermoni da morti et da sposi et da mensa 'scritti quando
sermoni da morti et da sposi et da mensa 'scritti quando egli era frate
: l'oltretomba. -testa di o da morto: teschio. -anche: volto
opposta parete egli vide comparire una testa da morto fosforescente, e sotto a quella
è, con la sua brutta testa da morto che à: buleghin della malora.
49. bot. region. fiore da morto-, ilatro, puzzola.
[s. v.]: 'fiore da morto'si dice la pianta detta volgarmente
, dei cui fiori si fanno ghirlande da metter sui sepolcri. -fior di morto
, alle ventate / odi lontano, da giardini ed orti, / di foglie un
e burrasche dei morti. -messa da morto o dei morti: v. messa1
visibile in una persona magra. -naso da morto: poco appariscente, rincagnato.
paternostri nella schiena '. 'naso da morto ': chi è quasi senza naso
misura di un decimo del patrimonio lasciato da un defunto. gallicciuoli [rezasco]
morti in tutte le operazioni che derivano da loro. 56. per simil
potrà riparar l'umana cura, / da poi che '1 mar lor tutto il morto
vite simbolo della chiesa] non sia da dir tutta un bel corpo. papini,
12-39: ad un casson di ferro va da zezzo / e quivi trova il morto
/ e quivi trova il morto ma da vero. note cd malmantile, 2-856
/ e ognun di voi ci ha da parte il suo morto. manzoni, pr
in cantina sotto terra, tutto in pezzi da dodici tari d'argento. moravia,
gioco delle buche, disputato al biliardo da sei o più giocatori, il giocatore che
ohi, saro, non hai niente da pestare nel mortaio? -o morto
riferimento a persona che non si vede da lungotempo o che non ha dato più notizie
ritrovamento del selvatico ucciso (un cane da seguito o da sangue, nella caccia
ucciso (un cane da seguito o da sangue, nella caccia alla grossa selvaggina
a morto': si dice del cane da cinghiali, quando fa udire un abbaio speciale
dài a un morto », rivolta da francesco ferrucci a fabrizio maramaldo, quando
lungo silenzio, non avendone più notizie da molto tempo. mazzini, 52-297:
alla dannazione eterna. giacomino da verona, xxxv-1-651: lo mal conduce
. -costare meno di una cassa da morto: costituire una spesa limitata,
.]: 'costa più una cassa da morto ': quando qualcuno ci invita
questo fiasco? costa più una cassa da morto '. -dare l'incenso ai
: il « duro », rinfocolato da un bicchiere di vino di buona pasta,
per lui. è morto per me': da non doverci nsar più. '
, morto e sotterrato: essere deceduto da molto tempo. foscolo, xi-1-113:
porto / prender non pò, e da questo procede / ch'io so'quasi
deliberai caminar avanti a uno logiamento lontano da brindizo miglia 4, chiamato li giardini,
si dice di chi è scarno e pallido da parere iuttosto morto che vivo. g
persona che, pur non essendo inferma da stare a letto, è macilenta e malandata
risuscitato o che risuscita: trovarsi guarito da una malattia che per lo più ha
lo più ha esito letale; ritornare da un viaggio lungo e pericoloso; ricomparire
dopo essere stato creduto morto; riprendersi da un grave dissesto. tommaseo [s
, si rifà: e chi ritorna da paesi lontani, creduto già morto o
era creduto morto, e lo vediamo da una malattia o da un viaggio ritornar
, e lo vediamo da una malattia o da un viaggio ritornar tra i vivi.
5-27: don franco fa il morto da burla fino a che la vecchia lo farà
, [il fuoco] fa pure odore da resuscitare i morti. tasso, iii-195
[s. v.]: 'da resuscitare un morto 'o 'i morti
si dice di cosa, per lo più da bere o da mangiare, gradevole e
cosa, per lo più da bere o da mangiare, gradevole e atta a confortare
la salsiccia: che aveva un odore da far risuscitare un morto. — fare
f. d. vasco, 122: da qui è nato che le leggi romane
luca, ix-60), esortazione rivolta da cristo ad abbandonare senza rimpianti quanto contrasta
il regno di dio. 5. caterina da siena, ii-109: lassate oggi mai
di aver finito il lavoro non si rizza da sedere '. dicesi pure del piantarsi
proposito colla ferma intenzione di non desistere da checchessia, di non interrompere una data
uomo morto: passivamente. filippo da messina, 235: non fino di penare
lieta ma sùbita. * uno spettacolo da rimanerne morti '... *
capitava di trovarsi in circostanze di quelle da cui finiva per « scappare il morto
tirava. carducci, iii-3-93: rintoccava da i culmini ondeggiando, / a morto
(i fatti son qui che parlan da sé). panzini, iv-437:
si vuol dire che il guadagno ricavato da quella che si vende non basta a
con pezzenti. = comp. da morto, di1 e fame (v.
alla sepoltura. = deriv. da mortorio, col suff. del part.
donati, vennono insieme a parole e da quelle alle armi. baldelli, 5-2-118
/... / giacché ha da finir mal, presto finisca.
, per lo più, le comete fiaccole da dio contribuite al mortorio di qualche
e lungo cristo / pinto ad olio da un monaco spagnuolo / di cui l'ossame
a corsa una turba vociferante con torce da mortorio accese contro gli ultimi fumi della
, 92: non farmi quella faccia da mortorio. arbasino, 11- 135
rei di colpa mortale, di sentirvi da me, a far il mortorio, come
in questa prima sera mi pareva pure da fare in modo ch'elle paressino un paio
dal lat. mediev. mortuaticum, da mortuus 'morto '. mortuale,
= voce dotta, lat. mortuàlis, da mortuus 'morto'; cfr. anche
forte. moravia, i-191: dovette farsi da parte per lasciare passare un carro mortuario
depositavano corone novelle. govoni, 226: da per tutto corone di fiori / più
: il mio sguardo corse al tavolo da notte,... come a cercarvi
, lat. mortuarius (svetonio), da mor tuus 'morto '
una galleria. = denom. da mortuasa. mortuòrio, v.
. omicida, assassino. busone da gubbio, 1-168: va ciercando d'agaro
piaceva più a li dei. marsilio da padova volgar., i-x-5: de barberi
adattamento del fr. ant. meurtrier, da meurtre 'omicidio '. mòrula1
sforzi non possono essere che due atti divisi da qualche morula tra l'uno e l'
di se stesso. = denom. da morula1. mondazióne, sf.
dall'uovo fecondato. = deriv. da morula1, col sufi dei nomi d'azione
molte morvidezze. = deriv. da morvido. mòrvido (mòrvedo)
se tra quel folto e morvido pelo, da cui è tutta coperta la foca,
. -flessibile, pieghevole. domenico da prato, lxxxviii-1-450: la tremolante mano
-anche sostant. s. bernardino da siena, ii-335: il tatto [di
, che venner de fossato; / da quale parte volvome, rompomece el costato
il boccone. 4. costituito da materiale incoerente e grasso, ricco di
aspetto fiorente e formoso o è caratterizzato da grazia delicata, da forme leggiadre (
o è caratterizzato da grazia delicata, da forme leggiadre (il corpo, le
, propria dell'età infantile, caratterizzata da eruzione di grosse vesciche, in partic
in sette anni, fu sì mal concia da morviglioni in tutto il volto, che
. cicatrice retratta della pelle, prodotta da tale malattia; buttero. -anche:
di morviglioni. redi, 16-ix-5: sorpresa da quel male che a firenze si chiama
. malleina. = deriv. da morva, col suff. chim. -ina
morvino, agg. veter. affetto da cimurro. = deriv. da
da cimurro. = deriv. da morva; voce registr. dal d.
morva. -anche: affetto, colpito da morva. morzacare, tr.
molto comodo a quel fatto. = da ammorzare (v.), per aferesi
mosaicaménte, aw. letter. in modo da formare un mosaico, a foggia di
, immagini prese in prestito o imitate da vari autori, plagiate da diverse fonti
prestito o imitate da vari autori, plagiate da diverse fonti, per lo più senza
ecloghe, elegie. = denom. da mosaico3. mosaicato, agg. eseguito
vegetale). = deriv. da mosaico3, col sufi, del part.
presentanoestesa maculatura. = deriv. da mosaico3, col suff. dei nomi d'
di cristianesimo. = deriv. da mosaico1, col suff. -ismo, che
e immagini prese in prestito o imitate da altri autori. - anche: autore
operaio addetto alla lavorazione delle piastrelle minute da rivestimento e alla loro incollatura sugli appositi
di carta. = deriv. da mosaico3, col sufi, professionale -ista.
di ciò che risale o deriva direttamente da mosè, che è sua opera autentica
pantateuco). = deriv. da mosaico1. mosàico1 (ant.
attribuiti; istituito, fondato o affermato da mosè. — legge mosaica: legge di
vange- lica? non altro. guido da pisa, 1-75: la legge mosaica
che consiste nell'udirsi creati e benedetti da dio l'uomo e la donna nel
nivea barba mosaica. -che deriva da esaltazione; che sembra o prètende d'
fare un lavorio alla mosaica. poiché da più picciole notizie insiem raccolte fa d'
lat. mediev. musaicus, deriv. da musaeus * dedicato alle muse '
avvalse dei disegni e dei cartoni forniti da artisti famosi. -in senso concreto
tessere su un piano orizzontale in modo da formare il disegno voluto e nell'applicarvi
definitiva. -mosaico di ceramica: costituito da ceramiche di forme e di colori diversi
). -mosaico di rilievo: formato da pietre, masse cristalline, vetri e
rustico: rivestimento parietale o pavimentale costituito da frammenti di mattoni e di vetro,
mattoni e di vetro, o anche da sassolini di vario colore, usato nella
cecchi, 3-145: l'attenzione è cattivata da una quantità di cose, almeno per
dall'unione di tessere multicolori, trattenute da apposite intelaiature. baldinucci, 102
unendogli fra di loro con piombi accanatati da ogni banda. servono per finestre da chiese
da ogni banda. servono per finestre da chiese e palagi. -medaglione
. 3. pavimentazione stradale formata da cubetti di pietra o di porfido o
cubetti di pietra o di porfido o da ciottoli disposti regolarmente e pareggiati.
ciottoli. -aiuola lavorata in modo da formare un disegno per lo più geometrico
d'artificio che produce globetti ardenti seguiti da una lunga scia di faville. -edil
cucine e di servizi igienici, composto da piastrelle di ceramica, di solito quadrate
un quadro tutto di roba altrui, copiando da chi una testa e da chi un'
, copiando da chi una testa e da chi un'altra, un corpo da uno
e da chi un'altra, un corpo da uno, uno da un altro,
altra, un corpo da uno, uno da un altro, e con questa bell'
quello ch'è stato detto di dio da vari filosofi, e in specie dall'i-
o concetti presi in prestito o imitati da vari autori e da diverse fonti (
prestito o imitati da vari autori e da diverse fonti (e risulta per lo
mosaico, di cui ogni pietruzza sta da sé, con un suo proprio significato allegorico
un mosaico. -entità statale composta da gruppi etnici, linguistici e sociali differenti
d'una corona, circondato e imprigionato da tutti i guardiani d'un mosaico sbrecciato
oggetto d'accusa ecc. ecc. operati da moravia in certa sua narrativa, non
, dopo la segmentazione, risulta costituito da un certo numero di cellule, ognuna
. in patologia vegetale, malattia provocata da virus, per lo più trasmessi da
provocata da virus, per lo più trasmessi da insetti, in numerose piante coltivate (
. dispositivo dell'iconoscopio televisivo, costituito da un foglio di mica recante su una
cellule hanno un patrimonio genetico diverso da quelle contigue). — caratteri
organismo, tessuto mosaico: quello costituito da due o più tipi di cellule, di
d'arazzo eseguito in diagonale e costituito da punti lunghi lavorati su quattro fili nel
delle altre opere d'arte esistenti o da farsi nella chiesa di san giovanni.
preparazione di fondi per affissi e ottenuto da una macchina litografica in cui la forma
forma, su cui passa il foglio da stamparsi, è costituita da una pasta formata
il foglio da stamparsi, è costituita da una pasta formata con inchiostri da stampa
costituita da una pasta formata con inchiostri da stampa di diversi colori, disposti in
per l'alto costo è stato ormai sostituito da altri procedimenti). — rilegatura
filetti colorati o dorati, in modo da formare disegni geometrici e arabeschi che racchiudono
, per calcolo di egoismo dinastico, da principi stranieri. -secondo una tecnica
, 9-313: il parroco fu tanto cortese da aprirmi la chiesa, e visitai il
idee o di concetti presi in prestito da altri autori o da diverse fonti con
presi in prestito da altri autori o da diverse fonti con assoluta mancanza di originalità
e per evitare gli estremi del passaggio da quelle alla sua, compose un misto di
non è suo, no. -formato da persone di orientamento politico diverso.
. anche mosaico2), deriv. da musaeum 'grotta artificiale, nicchia dedicata
secondo linee geometriche o accostate in modo da formare un disegno determinato, anche armonizzando
dei fiori. = comp. da mosaico3 e coltura (v.).
mosaismo, sm. il complesso dei dogmi da professare, delle leggi da osservare,
dei dogmi da professare, delle leggi da osservare, delle istituzioni da conservare,
delle leggi da osservare, delle istituzioni da conservare, che ha per fondamento i
delle ebraiche. = deriv. da mosaismo. mosaì&ta2, sm.
di lascive saporosità = deriv. da mosaico3, col suff. professionale -ista.
caratteristiche morfologiche e biologiche, ma assimilate da una serie di elementi comuni (quali
piè, quando son morsi / o da pulci o da mosche o da tafani.
son morsi / o da pulci o da mosche o da tafani. idem, inf
/ o da pulci o da mosche o da tafani. idem, inf.,
« ariamo ». s. bernardino da siena, 173: sempre la mosca
le galle nelle piante si generano quando da qualche insetto, e specialmente dalla mosca,
sono piene. cassola, 2-112: da un'estate all'altra le frasche contro
nell'anno consecutivo seguirà un guasto minore da questi insetti. -mosca tavana
quantità e vestile riccamente, e poni loro da petto una mosca d'oro o d'
amo prima della curva, in modo da attirare i pesci. -mosca annegata:
maggio o della pietra: esca costituita da larve di insetti acquatici (in partic.
di mode, di mosche, per distinguersi da tutte le altre. fr. morelli
che l'invenzione e il capriccio hanno da spaziarsi,... è assai più
degli albizzi, i-548: facchino di jacopo da bergamo, sotto la detta lancia,
detta lancia, in luogo di tartallia da cremona assente rappresentò uno cavallo per piatto
di danari, non avete trovata vivanda da mangiare; ora andate a quelle
segnati di zampe di mosca non leggibili da occhio umano. beltramelli, i-44:
la giustizia è diventata una mosca bianca da noi. e. cecchi, 6-43:
piccole macchie mobili avvertite davanti agli occhi da persone affette da disturbi oculari o da
davanti agli occhi da persone affette da disturbi oculari o da altre affezioni che
da persone affette da disturbi oculari o da altre affezioni che abbiano manifestazioni a livello
dotata di azione revulsiva e costituita principalmente da polvere di cantaride, eufor- bio,
o su una goccia di bevanda dolce da ciascuno predisposta. tarchetti, 6-i-146:
i fogli in alcuni tipi di macchine da stampa. arneuao [s. v
paura di una mosca, farsi spaventare da una mosca: essere molto pauroso.
colosso, / acciò gli caccin le mosche da dosso. note al malmantile, 2-796
, 2-796: * gli caccin le mosche da dosso': lo bastonino. c.
mosche, importunacelo. saba, 455: da sé mia madre mi vuole lontano:
, a mio iudicio, la ha da tollere genua, quale, stando in potere
la mosca dal naso / e l'aprì da la testa a la cintura, /
ingannevoli. codemo, 137: -via da brava, signora, non la stia a
, -disse la lucia, indovinando, da qualche parola, di che si trattasse.
io fossi servo, e tu, da prima credendomi cattivo, mi legassi, dipoi
) capaci di difendersi o di liberarsi da cose o persone moleste o di vendicarsi
ii-383: eh che questi son consigli da darsi a qualche bietolona, che non
e vale che quando uno è adirato da senno, è bene il lasciarlo stare
stare. -chi è animato da una fede viva tiene lontane le tentazioni
[il demonio] percuote, e fugge da quell'anima, come la mosca dalla
uccella a monche, >ncrde l'aria: da propositi e imprese dissennate non si raccogliealcun
detto 'mosca cieca 'è trattenimento da fanciulli, che deriva dall'antico e
altri si rincorrevano, altri, vestiti da pagliacci, mangiavano la stoppa accesa.
facsimili d'anime. = comp. da mosca e cieco (v.).
usiamo. = deriv. da moscado, var. di moscato1.
quel paese. = deriv. da moscadello, var. di moscatello1.
i-550: il vino che n'esce [da queste uve], è più gentile
mano l'uno. = deriv. da mosca. moscàia, sf.
del vicinato. = deriv. da mosca. moscàio2, agg. ant
), sf. piccolo armadio, formato da un'intelaiatura di legno, con le
di legno, con le pareti costituite da veli sottili trasparenti e tesi o da
da veli sottili trasparenti e tesi o da reticelle metalliche con maglie fìtte, in
in tavola erano usati attrezzi mobili costituiti da un telaio semisferico a cupola ricoperto da
da un telaio semisferico a cupola ricoperto da una rete); moschiera.
. per salvar la state le carni da quest'immondizia, le ripongono nelle moscaiuole
è arnese che ripara vivande o altro da mangiare, dalle mosche e da ogni altro
o altro da mangiare, dalle mosche e da ogni altro guasto o lordura. idem
, 2-243: 'paramosche, moscaiuola da mensa '; specie di coperchio emisferico od
un codino dietro arroncinato come un gancio da appender la carne nelle moscheruole. marchesa
con simmetria sulla credenza, erano coperti da moscaiole di filo di ferro azzurrino, per
dei negozi di generi alimentari, costituita da una fitta serie di fili metallici leggeri,
leggeri, paralleli e verticali, oppure da fili mantenuti tesi da una serie di
verticali, oppure da fili mantenuti tesi da una serie di elementi di legno o
agitò, una mano la tirò un po'da parte. 2. attrezzatura
2. attrezzatura domestica rudimentale, costituita da piccoli fasci di vegetali (in genere
. 4. plur. bardatura costituita da una serie di nastri e di nappe
di nastri e di nappe colorate oppure da reticelle sottili, che veniva applicata al
moscaiuola alle finestre. = deriv. da mosca. moscao, v. moscato1
region. aromia. = deriv. da moscardino1: moscardina3, sf
sf. region. malattia del baco da seta: calcino, mal del segno.
confezione che i profumieri chiamano moscardini, da tenere in bocca che vi spuzzasse
xvii-141: vedi che non s'è da noi ricevuta la scatoletta con le '
sì è goffo, sì è un palo da vite... eppure, l'
di 'teppa'; essa ha una traccia da per tutto, in un certo periodo
. moscardini. = deriv. da moscado, var. ant. di moscato1
. moscardino3). = deriv. da mosca, per la presenza sul petto di
i paramosche. = denom. da mosca. moscaréccio, v.
vien moscariata. = deriv. da mosco2, var. ant. di muschio1
e di pere moscarole. = da riconnettere con moscato1 (v.).
jmuscicapa striata). = deriv. da mosca; v. moscardo.
di libreria. = deriv. da mosca, col suff. -arone, con
[salviasclarea). = deriv. da moscato *, con riferimento al profumo
fiaschi tre. = deriv. da moscatello1. moscatellina, sf. bot
moschatellina). = deriv. da moscatello1. moscatellino (tose, moscadellino
deventasse greco o muscatelo, / vino da crete o di malvasia; / foseli
il vino moscatello viene all'alma roma da più province, e per mare e per
quello che viene dalla riviera di genova da una villa nomata taglia. targioni tozzetti,
coltivato soprattutto per la produzione di uva da tavola o di uva secca. pietro
e lugliatiche, le quali ottime son da mangiare. tanaglia, 1-892: moscadelle
, 1-85: quattro viti di bianco da un lato e quattro viti di nero dall'
una notte, la mattina non lo distinguerete da un granello di moscadello. paoletti,
innesteraila in un rosaio moscadello, cioè da dommasco, di cui le rose son tanto
: qualche spiritoso tratto, usato da qualcuna delle mattadore a por ben ben alla
letto, / mi son fatto proceder da un prosciutto / e quattro fiaschi di
v.). = deriv. da moscato1 (v.), col suff
nell'antica profumeria, che veniva estratta da una piccola tasca o ghiandola situata fra
e pur monta in verdura. giacomino da verona, xxxv-1- 634:
che se ne ricavano) sono caratterizzate da un particolare aroma che richiama quello del
il moscato giallo del trentino per vini da dessert; altri tipi sono destinati al
tipi sono destinati al consumo come uva da tavola, quali il moscato di alessandria
-agg. uva moscata: quella prodotta da tale vitigno. fanzini, ii-45
guanto, fusse donna e avesse un marito da libri, nel veder gire in mal
violetta -ché tale appariva dalla messa e da un visetto di venti anni fresco e
similmente quando è moscato rosso. sforzino da carcano, i-2-63: se alcuno
tinta unita). = deriv. da mosca. moscatura, sf. insieme
e allargato. = deriv. da moscato3. moscavolière (mostavolière)
d'azurro chiuso lunghi, colla biretta da preti in capo. 2. agg
color moscavolière e in capo una berretta da prete. = dal toponimo mostavolieri,
mosceria ». = deriv. da moscio. moscerino (disus.
morelli, 182: essendo stato solleticato da un moscherino in una guancia, proruppe
della collera. ginanni, 1-166: da altri bozzoletti osservati tra il grano sopra
. intende parlare de'moscerini delle botti da vino. leopardi, 879: ridotto a
: un grazioso capretto nero, nato da pochi giorni che tra le capre sdraiate
foscolo, xviii-316: tutti vogliamo fare da moscherini; e crediamo di arare la
moscerino quando me lo vidi innanzi vestito da vedova. g. m.
adirare e far venir in collera, tratto da quei moscherini detti moscioni che stanno attorno
mi tocca. = deriv. da mosca, col suff. dimin. ino
col suff. dimin. ino ampliato da -er-. moscétta, v. mossetta
moscio; flaccidità = deriv. da moscio; voce registr. dal d.
esterno sono uno o più minareti, da cui il muezzin chiama i fedeli alla
bislonga. vincenzo maria di s. caterina da siena, 31: la magnificenza maggiore
, in fondo tre archi, sormontata da tre cupole che finiscono con una cuspide
russia lo avevano avuto giudice severo fin da quando n'aveva fatto correr la voce
in una moscheaccia. = deriv. da una sovrapposizione della radice mosc o
mosca naturale o artificiale, in modo da attirare i pesci mediante la simulazione del
superficie dell'acqua. = denom. da mosca, col suff. dei verbi frequent
sportiva. = deriv. da mosca. moscheréccio (ant.
riguarda le mosche; che è formato da mosche. lalli, 1-2-1: la
mo- scherecci. = deriv. da mosca, col suff. aggettivale -eccio ampliato
, col suff. aggettivale -eccio ampliato da -er. moscherèllo (moscarèllo),
sm. ant. moscerino. iacopo da cessole volgar., 1-31: disse che
di moscherelli. = deriv. da mosca. moscherino, v.
ed hanno campanile. 5. bernardino da siena, i-212: nelle moschite de'sa-
donò. = deriv. probabilmente da moscato1, n. 2, con pala
serpenti e dragoni. redi, 16-iii-127: da ogni bozzolo esce fuora...
astolfo torse il muso / e se da la moschetta fu assalito, / quando fra
, sf. ant. freccia lanciata da una balestra (e il colpo così inferto
— per simil. piccolo strumento da taglio di forma simile a una piccola
l. bellini, 5-2-79: le moschette da stufaioli... han taglio anch'
, i-216: fu gettato a terra da un colpo di moschetta ch'ei ricevette
moschetta don diego. = deriv. da mosca, per l'idea del volo o
di fucile o di un'arma da fuoco leggera. gualdo priorato,
sangue gronda. = denom. da moschétto1. moschettata, sf.
signorelli rimontare a cavallo, fu ammazzato da una moschettata. assedio di montalcino,
una fuga vituperosa. = deriv. da moschétto1. moschettato1 (part.
d'oliva. = deriv. da moschetta1. moschettatila1, sf.
citorio. = nome d'azione da moschettare. moschettatura2, sf.
, 1-245: uova... macchiate da piccole moschet- tature scure. crusca
come mosche. = deriv. da moschettato2. moschetterìa (ant.
, anche, di altre armi da fuoco portatili, effettuata per scopi bellici
. guerrazzi, 1-744: dalla parte da velletri fu udito strepito di moschetteria,
sordo come di moschetteria lontana, interrotto da tuoni più gravi a cui seguivano scoppi
la moschetteria levò dal migliore dei mondi da nove circa a diecimila birbe, che
evening post ', hanno ciascuna una circolazione da
di dollaro. = deriv. da moschétto1. moschettièra, sf.
moschetterà feritoia. = deriv. da moschétto1. moschettière (ant.
: ciascuno dei gentiluomini che, riuniti da enrico iv, re di francia, in
suo servizio, furono armati di moschetto da luigi xiii nel 1622 (e
a'carri, che potranno offendere l'inimico da discosto e da presso. tassoni,
potranno offendere l'inimico da discosto e da presso. tassoni, vi-97: una gran
gli davano ora un'aria di moschettiere da teatro di provincia. -moschettieri
ai carbonari porgeva la destra / e da vienna prendeva voce. 3.
alla moschettiera. = deriv. da moschétto1, col suff. personale -iere.
moschétto1, sm. milit. antica arma da fuoco portatile, detta anche scoppietto,
canna di ferro, poco maneggevole, tanto da richiedere l'appoggio di una forcella,
balistica e con l'adozione di armi da fuoco portatili più leggere. sanudo
, ii-4-49: fortuna che baiardo morì da lungo tempo alla battaglia di pavia, ultimo
i colpi del villano moschetto. -moschetto da gioco: pezzo d'artiglieria di piccolo
militare [tommaseo]: 'moschetto da giuoco 'è quello che serve per esercitare
s. v.]: il moschetto da gioco è un pezzetto usato nell'esercizio
nell'esercizio de'bombardieri de'signori venezziani da libb. 1 di palla di ferro