insopportabile; miasma o fetore prodotto da acque solforose o putride, da materie
prodotto da acque solforose o putride, da materie organiche in decomposizione o, anche,
organiche in decomposizione o, anche, da composti chimici o minerali, ecc.
si sente sollevata dal mefite di quest'atmosfera da ladri e da prostituti.
mefite di quest'atmosfera da ladri e da prostituti. = voce dotta,
furono ben presto avvelenati [quei luoghi] da quella specie d'aria mefitica che suol
quella sublime fioritura del metallo è attribuita da plutarco alla virtù dell'aria di delfo.
e all'aria avvelenata, ultimo prodotto da secolo scientifico insieme e metafisico e,
. apoplessia mefitica: dovuta a intossicazione da anidride carbonica. p. petrocchi [
: * apoplessia mefitica ': prodotta da gas mefitici. 2. in senso
seconda luce dall'aria mefitica e un puzzo da mozzare il fiato: l'abitazione del
tra le ginocchia. -pervaso da odori sgradevoli, da un fetore ripugnante
. -pervaso da odori sgradevoli, da un fetore ripugnante (un luogo,
di risalire all'aria e alla luce da un fondo opaco e mefitico. bonsanti,
mephiticus * fetido, pestilenziale ', da mephitis (v. mefite1); cfr
un ambiente), provocato per lo più da esalazioni mefitiche (o malsane).
se misti all'aria in sì grande quantità da renderla inetta alla respirazione, e spesso
alla respirazione, e spesso nociva talmente da produrre considerevoli malattie. =
considerevoli malattie. = deriv. da mefite1-, cfr. fr. méphitisme.
gr. (xéyac * grande 'e da baria (v.).
gr. névot? 'grande * e da bit, abbreviazione dell'ingl. binary
. perché questi sacerdoti erano eunuchi, da ciò provenne che talvolta siasi usata questa voce
. p. ey<43o£oc, pro_ babilmente da una voce persiana. megabréccia,
materiale indistinto di formazione sedimentaria determinato da smottamenti sottomarini o da slittamenti gravitativi.
formazione sedimentaria determinato da smottamenti sottomarini o da slittamenti gravitativi. = voce
p. éyai; 'grande 'e da breccia2 (v.).
. éy0t <; 'grande 'e da bromo1 (v.), col
. éya <; 'grande 'e da bulbo1 (v., n.
= voce dotta, comp. da megacariocito e dal gr. alp. a
: megacariocitemia. = deriv. da megacariocitemia. megacariocito (megacariocita)
dal gr. ixéyocg 'grande 'e da casa (v.).
. macrocefalia. = deriv. da megacefalo1, col suff. astr. -ìa
megacèfalo1, agg. medie. affetto da mega- cefalia; macrocefalo.
4. abbreviare. bartolomeo da s. c., 30-1-2: l'
quello stesse, e poi, nell'ombre da lui fatte o corte o lunghe in
il canto, manchi. / non da tutti è il cantar. pascoli, i-990
, dopo dio, hanno gli italiani da renderne grazie grandi e infinite ad alcuno (
termine reietto. pascoli, 1-823: da tre e più anni si cerca di
che la mia fede non sarà menomata da gli anni. foscolo, viii-152: vero
che non mi conviene, un sentimento da me custodito intatto? quale amore sopporta
dilettamento nonn è verace, ma partesi da che 'l diletto e l'uttilitade menoma
ogni virtù per le lodi. andrea da grosseto, i-150: non è alcuna
la malizia del re sia menomata. iacopo da cessole volgar., 1-60: egli
cosa che punto le menomasse. marsilio da padova volgar., i-xi-8: a questo
albanzani, i-183: le quali cose sapute da annibaie, allegro che l'audacia del
volgar., 32: a vecchi son da menomare le fatiche del corpo.
la partita, giustamente sbigottivano. marsilio da padova volgar., i-1-2: per concordia
dei feudali, i popoli sono fuori da quel servilismo che nel medioevo non permetteva
lo impero quando ella parve venisse ad affrancarci da un oppressore e ce ne impose due
danari i quali i detti fidecommissarii averanno da rinieri ardinghelli. foscolo, xix-551:
discordia menima. = denom. da menomo. menomato (part.
menomata, gli aiuti ammazati, sé da piacenza cacciato. misasi, 7-ii-54: il
uno né l'altro eran uomini e dignitari da sopportare la più piccola menomazione di prestigio
idee non universali? = deriv. da menomare. menòmeno (menòmenon),
'mese, luna- zione 'e da metrorragia (v.). menomézza
porta insino ad essa; e di là da lei, lo lato sinistro e l'
d'umore. = deriv. da menomo, col suff. -ezza, proprio
per addietro parvero loro piccole, parranno da ora innanzi menome. verga, 1-200:
chi crederebbe, o amanti, che da tai parole, con franchezza d'animo dette
quanto grano abbiamo avuto? il menomo da queste parti, sebbene le terre siano
silenzio. -molto breve. da ponte, 298: udita la risposta del
a ciò, la fabbrica dell'orologio da me proposto di tanta esquisitezza, che
ripensarvi. reina, 1-88: da cristo noi aspettiamo il guiderdone di qualsivoglia
/ si violasse il menomo. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
l'altre arrese volontariamente, accampandosi lontano da esse e da'loro territori. metastasio,
né la menoma / ombra d'ingiuria ha da temer. -poco o pochissimo rilevante (
esser può che colpe ancor menomissime sien da dio pimite con tanta severità? chiari,
e prolungato, che può essere determinato da malformazioni, processi infiammatori, disfunzioni ghiandolari
che si riferisce alla menorragia; determinato da menorragia. menorrèa, sf.
. v.]: 'menossenìa': emorragia da qualsivoglia parte, che ritorna periodicamente in
scolo de'mestrui. = deriv. da menossenia, col suff. med. -osi
o definitiva, delle mestruazioni, determinata da cause patologiche. tramater [s
menosvenuto malvagiamente, quando noi siemo abattuti da uno solo cavaliere tutti e tre noi.
v ptjvó? * mestruo 'e da tossina (v.). menovale
. = agg. verb. da menovare. menovaménto, sm. ant
danno, detrimento. iacopo da benevento volgar., xxi-854: lussuria è
soddisfare al lanaiuolo el menovamento. paolo da certaldo, 366: non cominciare,
. = nome d'azione da menovare. menovanza (menoanza,
noi tacessimo. = deriv. da menovare, col suff. degli astratti di
menovasse or dio quella sciagura! francesco da barberino, i-220: quando una mischia
alli vecchi le fatiche del corpo sono da menovare. monachi, 69:
spegne novo mal vecchia memoria. paolo da certaldo, 31: le dolci parole multi-
abrogare. -anche assol. francesco da barberino, i-346: in tal guisa chi
. nuovi testi fiorentini, 222: sega da peretola marito de la bona ci
delle mense e dava a'poveri. francesco da barberino, i-127: folle chi prima
i-127: folle chi prima leva / da sé il taglier, ancor gli altri
, che poi non si beve / da l'assetate vene, e si rimane /
mano rigida e scarna. -argenti da mensa: posate, vasellame e stoviglie
vedono, accanto ai gioielli, molti argenti da mensa. -lavoratore della mensa
propiziareprosperità e abbondanza. -disus. strumenti da mensa: gli oggetti necessari ad apparecchiare
vigilia e fatica. -tavolo da gioco. tansillo, 1-189: ecco
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 30: la mensa ordinaria
latte acetoso, cibo molto gradito e usato da gli orientali per esser rinfrescativo. c
messe di pesce, molto onoratamente serviti da donzelli di firenze. storia di tobia
le vivande de'caldi fuochi, e da capo furono recati gli antichi vini, e
che il franco augel rapì. -sermone da mensa: componimento conviviale, per lo
inediti del generoso olimpio, e 'i sermoni da morti e da sposi e da mensa
, e 'i sermoni da morti e da sposi e da mensa 'scritti quando egli
sermoni da morti e da sposi e da mensa 'scritti quando egli era frate.
consumati in comune; refettorio, sala da pranzo. -in partic. mensa aziendale:
1-287: incontenente che messer gesù fu sparito da quegli due discepoli, sì si levarono
quegli due discepoli, sì si levarono da mensa e no lasciarono perché fosse sera
: un... frate, cacciato da mensa, non rispuose nulla. nannini
, 3-650: 4 di quel che cade da la vostra mensa ': cioè de'
la vostra mensa ': cioè de'minuzzoli da la nostra piena e perfetta refezione:
questa mensa. s. caterina da siena, i-36: voi vedete bene che
salute delle anime. s. bernardino da siena, 153: qual persona vuole o
. ciro di pers, 247: da gl'influssi di lui l'anima ha vita
. borghini, 2-17: le mogli bisogna da principio avez- zarle a quel pasto che
, 95: quante per mezzo suo da quella mensa / del ciel dirivin grazie a
s. agostino volgar., 1-1-19: da ogni parte si ripone e rinsacca tutto
ogni parte le troiane spoglie / fin da le sacristie, fin dagli altari / le
si immolavano le vittime. guido da pisa, 1-68: dinanzi da questa arca
guido da pisa, 1-68: dinanzi da questa arca ponerai una mensa d'oro
: la bocca della quale ricoperta era da una lunga e larga pietra, quanto appunto
altarino domestico. moretti, ii-5x1: da buona cattolica, in paese così luterano
che fu vescovo di firenze, messer andrea da todi. simone della tosa, 231
debbe credere che non solo le cose da mangiare si comprendano, ma gli altri
, si ordina una colletta o contribuzione da farsi così per il vescovo a proporzione dell'
usava luxuria cum granda carnalitade. tommaso da faenza, xxxv-1-456: amante dunque morbio
ne inferma. = deriv. da morboso, per epentesi. morbisciatto
meridionale. = deriv. da morbo; cfr. lat. morbescére '
morbo, con sottile ingegno di lungi da te cacci e distrugga. arrighetto,
redi, 16-ix-194: il morbo, da che è originato questo sintoma, a mio
, 2-35: il sozzo morbo, che da francia ha nome, / nasicida,
che l'erbe inaridisse il verno, / da chiuso morbo combattuta e vinta, /
leggiadre statue di carne ma crudelmente predilette da tutti i morbi che l'oriente e
] apparivano là un'enorme escrescenza, da qualche orribile morbo, su un corpo mutilo
. -eruzione cutanea. bonvesin da la riva, xxxv-1-676: cazo li morbi
la riva, xxxv-1-676: cazo li morbi da l'infirmiza pelle. -morbo
-morbo cistinico: anomalia ereditaria caratterizzata da nanismo, rachitismo, sindrome diabetica fosfo-glico-aminica
-morbo di huscard: ipertensione arteriosa determinata da uno stato spastico vasale. -morbo di
sioni del sistema nervoso e caratterizzata da tipici tremiti dei muscoli a riposo;
carie vertebrale di natura tubercolare, caratterizzata da rigidità della colonna vertebrale, con dolore
(come si vede in alcuni tocchi da questa maledizione) infino alle carni,
fetido. cavalca, 20-46: fu da indi a poco percosso da dio d'
20-46: fu da indi a poco percosso da dio d'una infermitade che si chiamava
: malattia della prima infanzia, caratterizzata da edema, prurito e arrossamento delle mani
il giudice o il litigante erano impediti da tale morbo. -morbo splenico:
malattia infettiva acuta altamente mortale, caratterizzata da copiosa sudorazione, diffusa in inghilterra nel
: peste (anche nelle espressioni male da morbo; morbo pestifero, pestilente, pestilenziale
erano morti. la cosa fu facil da credere, perciò che alora in quella
morbo, che in quelli tempi e da quelli tali fu detto il mal del
dalle suppellettili, panni 0 merci procedenti da luogo infetto o maneggiate da persone contaminate
0 merci procedenti da luogo infetto o maneggiate da persone contaminate da esso morbo. monti
luogo infetto o maneggiate da persone contaminate da esso morbo. monti, 1-12:
salvini, vii-5-7: i signori uffiziali da quel magistrato [della sanità] si diceano
cuor, stizza si chiama ancora / da un morbo che del cane infetta il
o sottile: tubercolosi deglianimali. dino da firenze [tommaseo]: dal morbo arido
, degli equini). dino da firenze [tommaseo]: del morbo articulare
maligno: malattia degli equini, causata da un tripanosoma parassita del sangue appartenente alla
soprattutto con l'accoppiamento ed è caratterizzato da lesioni cutanee agli organi genitali alle quali
localizzata negli strati sottocutanei. dino da firenze [tommaseo]: morbo subtercutaneo
., degli equini). dino da firenze [tommaseo]: del morbo superrenale
un vegetale (e può essere causata da fattori ambientali, da parassiti, da
può essere causata da fattori ambientali, da parassiti, da insetti o, anche
da fattori ambientali, da parassiti, da insetti o, anche, da roditori
, da insetti o, anche, da roditori e da uccelli). -
insetti o, anche, da roditori e da uccelli). - morbo dei giacinti
ciascuna delle malattie dei giacinti, prodotte da funghi e batteri (e si distinguono
, dovuto al bacillus septicus e caratterizzato da marciume fetido; il morbo giallo,
fetido; il morbo giallo, prodotto da pseudomonas hyacinthi, che provoca la putrefazione
animali morti troppo crudele, ma non sentito da lio- nardo per il grande amore che
quest'aere ai passeggieri esoso? / da qual causa mai nasce un tale effetto
: contentatevi... che sia gastigato da giudici. biondo, xlv-158: comprendo
, non credendo a lei, ciascuno da essa debba fuggire. p. fortini,
rieto, / per levar questo morbo da tappeto. note al malmantile, 10-35
10-35: 'per levar questo morbo da tappeto ', per levar questa peste
cibo... alla santa mente libera da morbi. landino, 432: dalla
desiderio di sopraffazione! quando sei preso da questo morbo, tu [fanciullino] (
fievol razza, o doma sempre / da rabbiosa mania, ammaliata, / che
martiro, sorto dalla fantasia, alimentato da questa, e sempre in novissime foggie
stato preso dall'angoscia, inoltre quasi da un morbo di carenza.
e non mai lasciarsene contagiare a segno da provare sopra sé stessi il corso del
volte avverrà che a caso sarà uno da te veduto, che mai più non vedesti
. morbosaménte, aw. in modo da assumere caratteri patologici, in maniera patologica
psicologico, eccessivamente, esageratamente, tanto da raggiungere forme quasi patologiche (con riferimento
tendenza). gozzano, i-1295: da molti giorni sono in casa ed ho
si acuisce morbosamente brancolando nelle tenebre attraversate da scintille. cinelli, 2-216: ormai
[s. caterina] che vinto da una morbosità orribile martirizzava la sua
sua persona, dormendo cinto il corpo da un aspro cilicio, e dormendo su
scaltrezza del martirio lento, / non da morbosità polsi riarsi, / e non
morbositas -àtis, 'insalubrità ', da morbósus 'morboso '. morbóso
. -contagioso, epidemico. dino da firenze [tommaseo]: la quale malattia
per lo diritto camino. -caratterizzato da gravi epidemie (un periodo di tempo
. 5. disus. affetto da una malattia per lo più grave o
: il suo carattere non era diverso da quello tipico della famiglia. instabile,
ma io, fatta sensibile e morbosa da straordinarie commozioni, tendevo ancora ogni mio
di quel benedetto tigrè, ove è da prevedere che il suo diletto mangascià non
fisso in capo che lo spavento incussomi da que * suoi accessi nervosi, la vicinanza
della moglie si facesse intenso, tanto da assumere l'aspetto di alcunché di morboso
nel cerchio di una curiosità tanto morbosa da esercitarsi a vuoto. pratolini, 2-405
pratolini, 2-405: è stato accecato da una passione morbosa per l'amante del
commuovermi e ad esaltarmi era così acuta da rasentare il morboso. b. croce,
morbósus 'infermo, malsano ', da morbus 'malattia '. morbuzzo,
ricava dalla lavorazione dell'olio, costituito da sostanze grasse e legnose, usato nella
., 1-20: vogliono essere i vasi da tenere l'olio mondissimi tuttavia e sempre
consistenza grassa o oleosa, costituita soprattutto da oli minerali e usata come lubrificante di
alla sardigna, dove si fa morca da barocci con le carogne pari tuo. bacchetti
, gl'infrantoi. = deriv. da morchia. morchiàio2, sm. operaio
, morchiose geenne. = deriv. da morchia.
un morchiume. = deriv. da morchia, col suff. collett. e
, i-270: mordecchie, e ferri da mettere alle nari fumide e nere.
il fallo vero. = deriv. da mordere, accostato probabilmente al lat.
animale della museruola. = denom. da mordacchia; voce registr. dal d.
l'ultimo! = deriv. da mordere, con l'influsso di mordacchia.
30: riceve [l'uomo] doglie da tutti gli animali mordaci e da tutti
doglie da tutti gli animali mordaci e da tutti quelli che sono velenosi.
, ii-35: évi una terra abitata solamente da fiere bestie e mordaci. boccaccio,
ad un viandante vedersi traversar la strada da squallidi serpenti, da venenosi rospi e da
traversar la strada da squallidi serpenti, da venenosi rospi e da mordaci ramarri?
da squallidi serpenti, da venenosi rospi e da mordaci ramarri? nannini [olao magno
cani] aspri e mordaci, bisogna da piccoli aizzargli tirando loro l'orecchie e
amante. /... / e da labro mordace / ei beva un rio
quercia alpina, / percossa il piè da la mordace scure, / dubbia e
duro scoglio, attraversato il petto / da cuneo lungo di mordace acciaio. d'
stomaco,... dove si causino da troppa pienezza, vi vale mirabilmente il
facendo poscia il contrario quando si fanno da siccità di stomaco o da mordaci e
quando si fanno da siccità di stomaco o da mordaci e acuti umori. d.
umettava tanto che, allo scendere da cavallo, mi trovavo attaccato alla sella
ad essere molestata periodicamente... da calore mordace agli occhi e alle labbra
è così mordace come quello d'una femminaccia da partito che olisce più viva che morta
- anche con metonimia. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
naturale suo sensuale e mordace, compensato da molte virtù che lo rendevano compatibile almeno
l'idea che te ne fai, da come ne parli, non ti fa onore
e mordaci,... mossi da invidia, non restavano di far mala relazione
. albertano volgar., ii-6: da raffrenare è la lingua, che non
vedendo ancella e schiava, / e da mordace lima / roder la sua virtù
mano, per difendere la sua dignità da un sospetto odioso, shnteriva vieppiù. morante
. 7. che non demorde da uno scopo prefìsso, da un'impresa
non demorde da uno scopo prefìsso, da un'impresa; tenace, ostinato, risoluto
e giogo e freno / fu posto da color che ebbero denti / più mordaci
braccianti un po'sul serio un po'da burla, sciamavano tra di loro che
angoscioso. lacopone, 1-34-35: da po'che ss'è caduta, coscien-
viii-i- 122: sempre sono infestati da mordacissimi pensieri, intenti come tornar possano
possano là onde caduti sono. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
avesse in viso l'averebbe giudicato che da mordace e penosa passione era il suo
già mi versa in torno / cure mordaci da li algenti vanni. rapisardi, vi-802
/ che altro son che cani, / da noi stessi nutriti, / onde siam
, lat. mordcur -àcis, deriv. da mordere 'mordere '. mordace2
, 1-46: nel primo congresso fu da lui mordacemente ripreso che, senza colpo
3. con azione corrosiva, in modo da provocare dolore fisico. tommaseo [
stallo. = deriv. da mordace1, sul modello di audacia, mendacia
non vi sarà., mordacità d'umori da diluire. 3. proprietà o
vivo. zilioli, i-235: bernardo girardi da bordeos, istorico regio, celebre per
4-2-503: il tacere... è da disperati e convinti; il gettarsi interamente
n. tornaquinci, 8: chi è da esser medicato, non può essere che
e mordeggia. = deriv. da mordere, col suff. frequent.
. miner. tipo di zeolite composta da allumo-silicato idrato di potassio, sodio e
lacera con i denti. giacomino da verona, xxxv-1-641: vipere e basa-
teon disbranaron, lor signore. felice da massa marit tima, xliii-293
i-257): pareva talora che il core da due mordenti tanaglie stretto e sterpato gli
disutili. siri, xii-620: argomentavasi da molti che, dopo avere inutilmente provato
salsa, mordente e pungente. michele da cuneo, lix-60: ne le diete
una sensazione di freddo pungente, tale da indurre a muoversi per non restare intirizziti
e temeraria. -che è suscitato da un'intensa ingordigia. bacchelli, 5-129
ferir venne. biondo, xlv-144: da la sua bocca, per virtù della sua
pregnanti e mordenti,... fu da loro scommunicato. m. adriani,
vuol brunire o lustrare, coprendo la cosa da dorarsi con mordente, invece di bolo
materia di che s'imbeve un corpo da tignere, perché il colore vi duri sopra
un mordente. = denom. da mordente2. mordenzato (part.
mordenti speciali. = nome d'azione da mordenzare. mòrdere (dial.
vinse molta bellezza acerba morte. benvenuto da imola volgar., ii-181: per tutta
, 20-38: il destrier, se da la spada resta / alcun mal vivo avanzo
mor- denno ch'è arrabiata. guido da pisa, lxxviii-i-424: or vò che
. dante, inf, 34-58: da ogne bocca dirompea co'denti / un
, 6-122: giuseppe signori era tormentato da dolore di denti così intollerabile che mordea
legno è più su che fu morso da èva, / e questa pianta si levò
èva, / e questa pianta si levò da esso. casti, ii2- 17:
/ esce in mutande e in berrettin da letto. -aspirare con avidità.
col piè, quando son morsi / o da pulci o da mosche o da tafani
son morsi / o da pulci o da mosche o da tafani. 5. bernardino
o da pulci o da mosche o da tafani. 5. bernardino da siena,
mosche o da tafani. 5. bernardino da siena, 142: [lo]
volgare, 27: li vermi, generati da cattivi umori per la putrefazione de essi
cellini, 852: mi senti'mordere da una trombettesca zanzara la punta del naso
malatesti, 71: morso stato son da una granchiessa / che ha figliato testé tra
mota. vincenzo maria di s. caterina da siena, 298: le sanguisughe non
materia con sostanze corrosive, in modo da produrvi degli incavi, come si fa coll'
3-60: era divenuto gonfio il suo libro da messa col fermaglio che non mordeva più
], quando morde la ghiaia, trainata da venti paia di bovi aggiogati,.
proverbiata lentezza la salita, il tempo ruppe da ponente. 8. fare
la neve. boriili, 5-153: guardati da quel sole che morde, percuote ed
infiamma e le arrossa, quasi arroventate da un intimo fuoco, prima d'essere
corso; / per che l'armato cor da nulla è morso. idem, in
morse / prima il dolor, fu tratto da la pietà, / a questo annunzio
, antivedendo, ai mali / cui da costoro sopportar mi fora / forza dappoi
lo morse la memoria viva del ritorno da praglia con lei. calandra, 3-87
. -rifl. monaldo da orvieto, xxxix-1-210: quando '1
, 1-viii-172: né dubitava, quando da lui alcuna cosa gli era negata, con
amore e a sospignerla indietro. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
31. locuz. -dare da mordere: fornire materia di pettegolezzi.
s. v.]: * dare da mordere ': dare occasione di mormorare
non morde. -non trovare da mordere: non riuscire a conseguire un
v.]: 'non ha trovato da mordere, non c'è da mordere
trovato da mordere, non c'è da mordere ': lucrare a altrui danno.
approfittare dell'altrui malignità, n'ha da ultimo dolore con danno).
e addolcisce. = deriv. da mordicare. mordicaménto, sm.
. ant. corrosione, intaccamento provocato da materie acide; sensazione spiacevole d'irritazione
idropisi. = nome d'azione da mordicare. mordicante (part.
discernere se tal dolore provenga o da calcolo o da flussione di bile sierosa e
dolore provenga o da calcolo o da flussione di bile sierosa e mordican- tissima
stagnare (una ferita). bartolomeo da s. c., 33-2-5: il
e la contrizione. = deriv. da mordicato, part. pass, di mordicare
par essere più dell'acqua salata che da lei. dalla croce, i-64: caduta
orina. = nome d'azione da mordicare) cfr. ant. fr.
cambio. = nome d'azione da mordicchiare. mordicchiare, tr.
suo amico. = deriv. da mordere, col suff. frequent.
d'un comando mordicchiato con la sigaretta da un giovane ufficiale a cavallo.
co'denti arrotati. = deriv. da mordere-, cfr. ant. fr.
xii), mordrieux 'assassino ', da meurtrir 'uccidere '. mordifango
'morso di gallina '(rogero da parma, sec. xiii); cfr
mordigliene, sm. strumento costituito da un'asta ctacciaio con la testa munita
gaferro. = deriv. da mordere. mordiménto (region.
mento. iacopone, 1-38-21: da poi ch'el lopo apìcciate, sì dà
egli arde per quella persona et è da lei offeso nel cuore, spinto da
da lei offeso nel cuore, spinto da un subbito desiderio di vendetta in quella
che gli si davano perciocché origine avea da gente servile, volendo egli biasimare il
atroci. = nome d'azione da mordere. mordìo, sm. ant
o con ruberia. = deriv. da mordere, col suff. -io, con
diffusa nell'isola di goa, caratterizzata da forti coliche accompagnate da conati di vomito
goa, caratterizzata da forti coliche accompagnate da conati di vomito; ha esito mortale
simulatore,... non sia da nulla. comanini, l-m-378: la persecuzione
altrui. cesari, ii-273: dante da forse cinque secoli vive e vivrà immortale
, dove i suoi morditori sono morti da gran tempo. tommaseo, 18ii- 426
grozio. = nome d'agente da mordere. morditura, sf.
anco che si bacino quell'altre parti da te ricordate? anonimo [c. acosta
morditura. = = nome d'azione da mordere. mordorè, agg. che
] contiene:... abito da lutto di spagnoletta; abito mordorè;
= dal fr. mordorè, comp. da more o maure 'moro 'e
lingua appartenente al gruppo ugrofinnico, parlata da tale popolazione. = dal nome della
. pass, di tnoirer, denom, da moire 'tessuto con riflessi cangianti e
pi£5pov, piopóv 'bambino '(da (iwpo ^ 'sciocco, semplice)
pag. 425: « 'morè'(ragazzo da scopa): chiamasi il servo o
voce di area roman., deriv. da moretto, per apocope.
^ 'morèa ', probab. da jxopéa 'gelso ', pianta molto diffusa
lat. tardo morellus -a, deriv. da tnaurus 'moro'; cfr. fr
di morellino. = deriv. da morello1. morèllo1 (dial.
nestor leggiadro e bello. andrea da barberino, 1-47: balante..
d'un ronzino morello ke'era conperato da giake del fronte. documenti della milizia
e valorosa, / morella tutta e da tre piè balzana. cellini, 1-33 (
e so'presso ad offida. andrea da barberino, 1-93: el duca s'armò
morellotto:... egli il dì da poi se ne venne per la limosina
, 412: la sega d'acqua o da braccia, co'i denti suoi e
di ruote,... di magli da acqua, di seghe, di casse
; è di forma rettangolare, delimitata da fossi di scolo e fiancheggiata da olmi
delimitata da fossi di scolo e fiancheggiata da olmi o aceri e costituisce, per
coltivata in emilia e romagna, caratterizzata da frutti grossi che maturano in agosto,
voce di area sett., deriv. da morello *; cfr. milan.
, per lo più incoerente, trasportato da un ghiacciaio; si distinguono la morena
), originata dagli apporti detritici provenienti da uno dei due versanti, o mediana
della massa glaciale e costituita in prevalenza da limo fine nel quale sono immersi massi
è proprio di una morena; costituito da materiale proveniente da morene (un tipo
una morena; costituito da materiale proveniente da morene (un tipo di terreno,
una collina, ecc.); delimitato da morene o, anche, originato dallo
dorsale collinosa. = deriv. da morena ». mòre nobìlium,
, sf. miner. minerale costituito da solfato * idrato di nichelio, caratterizzato
solfato * idrato di nichelio, caratterizzato da simmetria ortorombica; è presente in incrostazioni
rocce peridotitico-serpentinose. = deriv. da moreno, nome di famiglia spagnolo,
or quanto è più magnifico esser lodato da pubblico decreto che da privata pietà!
magnifico esser lodato da pubblico decreto che da privata pietà! e questa è pur l'
rare son tagonie vaticinanti. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
ama che il recente cadavere sia sostenuto da braccia amorose. fogazzaro, 7-120:
senza alcuna fatica, che si ha da abbracciare 'in agendo patiendo- que '
: annullata quella prima compagnia, chiamata da essi la compagnia della vita non imitabile
un corpo celeste). [sostituito da] manzoni, pr. spv 8 (
la nazione; disfà rapidamente, trascinata da non so quale fatalità di morente,
dal secolo xv al xvi; caratterizzata da una certa bizzarria ritmica o armonica
sul piano musicale (il ritmo da binario divenne ternario e fu sensibilmente accelerato
, xxxiv-795: escan fuor quattro vestiti da mattaccini, con sonagliera a'piedi e
polifonica vocale del secolo xvi, caratterizzata da una struttura per lo più isoritmica,
o ritmarla. -al figur.: darsi da fare disordinatamente, dedicarsi a un'attività
e scorno, / ma intanto era da lor via più percosso / con farli
= voce piemont., deriv. da moro2. morescare, intr.
agili e franche. = denom. da moresca1. morescherìa, sf.
nitriti... ma è anche da pensare che l'ariosto, per conto
e spettacolante. = deriv. da moresco1. moreschi ère, sm.
fretta [certe stanze], e da chi aveva da combattere con pittori e
certe stanze], e da chi aveva da combattere con pittori e con maestri di
moreschieri. = deriv. da moresca1. moreschina, sf.
greggia; scoparina. = deriv. da moresca2; voce registr. dal dizionario
appartiene ai mori; composto, formato da mori (un esercito, un'armata,
.. abbondan- zia di fuochi artifiziali da ardere l'armata moresca dentro al porto
fondo quella nave, dove ella era, da due galeotte turchesche o moresche. i
tipico della musica araba. giovanni da empoli, 35: sendoci fatto grande onore
mori (ed era per lo più caratterizzata da un gusto rappresentativo ricco e raffinato,
di granata (1492)... da tali romanze, composte o da mori
. da tali romanze, composte o da mori già più che a mezzo dismorescati,
già più che a mezzo dismorescati, o da mori sedenti in pace tra cristiani,
mori sedenti in pace tra cristiani, o da cristiani vaghi di descrivere la vita de'
della civiltà artistica dei mori, caratterizzato da tecniche e motivi ornamentali preziosi e fantasiosi
« mirador de la reina » è sostenuto da piccole colonne moresche fra le quali si
la plaza nueva è un anfiteatro costruito da poco in stile moresco, o meglio
lanceolate, a sesto acuto, sormontate da lunette o da rosoni. -sostant
sesto acuto, sormontate da lunette o da rosoni. -sostant. levi
bandello, 1-14 (i-152): da alcune galere d'un corsaro moresco furono
legati e tribuni; e la gente da scorrerie a'capitani moreschi. tasso,
benché moresca, se la teneva già da molti anni in casa per suo libidinoso
franzoi, 112: a tre tappe da qui m'imbattei in una numerosissima tribù
degli zingari moreschi che anche oggi, ma da accattoni, abitano la spagna.
, abitano la spagna. -composto da persone di stirpe araba. pananti,
10. figur. ant. dettato da un animo malvagio e infido.
la spagna, aveva conseguito grandissimo onore da quel successo. zilioli, i-186: disputaronsi
, furon messi mantili attorno. ca'da mosto, i-107: in testa portano
commode ad abitare. = deriv. da moro1] cfr. lat. mediev.
signif. del n. n è da riconnettersi con lo spagn. morisco.
seta producono. = deriv. da moro2. morésco3, agg.
1452-1508). bellmcioni, ii-13: da poi ch'i veggio che tu se'moresco
scopa- rina. = deriv. da moresca2; voce registr. dal dizionario
e lieto. = deriv. da moro2 (v.), sul modello
fenoglio, 1-162: lui si fermò da un moreto e le do
delle more. = deriv. da mòra1. moréto3, sm.
locusta, che sorrideva tutta, invasa da una peluria biondastra e maligna.
uccelli anseriformi della famiglia anatidi, caratterizzati da un ciuffo di piume nere sul capo
lana di colore marrone scuro, prodotta da pecore con vello bianco soggetto a fenomeni
. un grande levriero fulvo, tenuto da un moretto. e. cecchi, 2-117
. sereni, 3-57: diversa da orano cantava / la corsa del treno
e morevole è la lettra mandata da voi a me. = da
da voi a me. = da amorevole (v.), per aferesi
, cioè morfea. pulci, vi-152: da un pezzo in qua, o io
naso e in altre parti del corpo coperte da mucosa o da pelle fine.
parti del corpo coperte da mucosa o da pelle fine. crescenzi volgar.,
: mangiare. = etimo incerto, da connettere probabilmente con i termini gergali morfa
morfia. = etimo incerto, da connettere probabilmente con morfire e morfea;
uso clinico nei casi di affezioni accompagnate da manifestazioni dolorose per le quali risultano inefficaci
'oppio': sostanza sonnifera che si cava da una sorta di papavero, il cui succo
istinto il mio sguardo corse al tavolo da notte, di là dal capezzale,
già le sue membra e la liberava da ogni dolore e da ogni inquietudine. gozzano
e la liberava da ogni dolore e da ogni inquietudine. gozzano, i-80:
, iv-436: 'morfinismo'o 'morfinomania', da 'morfina', alcaloide dell'oppio. l'
lotta contro il morfinismo politico che esala da croce e dal suo storicismo.
= voce dotta, deriv. da morfina, col suff. med.
lo morfinizzano di santità = denom. da morfina, col suff. dei verbi frequent
decaduto dalla sua antica grandezza, morfinizzato da una vigliaccheria stomachevole ed avvilito dall'abitudine
aquila] si chiama morfino, che da omero è detta anco pereno; alcuni
chi si drogacon morfina, chi è intossicato da morfina. fanzini, iv-436:
, dal fr. morphinomane, comp. da morphine 'morfina 'e dal tema
, dal fr. morphinomanie, comp. da morphine 'morfina 'e dal gr
o camangiari, o provisione, / da risvegliare insomma l'appetito.
l'appetito. = deriv. da morfìre. mòrfo, sm. ornit
dal gr. fxopcptj 'forma 'e da genesi1 (v.).
se del resto tu seguiti a trattarmi da letterato, io son uomo da empir quattro
trattarmi da letterato, io son uomo da empir quattro, otto facciate, per
applica). = deriv. da morfologia. morfometrìa, sf.
secondo indici numerici o statistici in modo da formulare ipotesi o ottenere elementi probabili sull'
gr. pofxpt) 'forma 'e da fonema (v.), per
dei morfemi. = comp. da morfonen ^ à] e \ foneni \
. morfonematica. = comp. da morfon [enu$ e [fonologia (v
strumenti ottici. = deriv. da morfoscopia. mortosi, sf.
dal gr. popcp- #) forma e da dalle stessa. strutture
, reumatismo del cavallo. dino da firenze [tommaseo]: la cura de'
morfondre (nel 1320), comp. da morve 'morva 'e fondre
di rango superiore; i figli nati da tale matrimonio erano legittimi, ma acquistavano
. dal lat. mediev. morganaticais, da morganatus, adattamento dell'ant. ted
'dono del mattino ', comp. da mor gen * mattino '
quel suo morganato. = da riconnettersi col lat. mediev. morganatici ^
viso amoroso e gol'ha morganata. dante da maiano, xxxv-1-480: viso mirabil,
di bellezze. = deriv. da morgana. morgànico, agg.
la potenza. = deriv. da morgana. morganite, sf.
. vitigno che produce uva nera caratterizzata da grossi acini con polpa alquanto densa;
proporzioni e di estrema gravità, tanto da essere accompagnato da mortalità elevata (con
estrema gravità, tanto da essere accompagnato da mortalità elevata (con partic. riferimento
ai padri del concilio quando riparanti qui da trento per la morìa. de roberto,
. per placare l'ira divina, pretese da me il sacrifizio che sposassi, almeno
di un'intossicazione [delle bufale] da preparati estrogeni o un virus precursore di
una serie di malattie delle piante causata da fungilli parassiti. castri, 1-4-125
-fuggire la moria: cercare scampo da un'epidemia abbandonando il luogo dove si
letter. con aspetto o atteggiamento da moribondo. oriani, x-4-279: la
carabiniere ». = denom. da moribondo.
più speranza. = deriv. da moribondo. moribóndo (ant.
musica, cui era stata data regola da guido monaco in una cella di questo stesso
ultime parole del moribondo e come e da chi era stato assalito ed ucciso. moneti
tener memoria di me misero straziato. da giglio, lx-3-89: ricevuti questi caratteri,
? affetti di cuor moribondo, espressi da penna innamorata, caduti su la tenerezza
quello spettacolo, volto involontariamente la testa da un lato, come per fuggire l'
odore / esalano le rose moribonde / fuor da gli antichi vasi de la cina
che di sostanza scemi / taion soli da lungi e son dà presso / di moribonda
che scoppiavano nell'aria fresca, seguiti da gorgoglii moribondi. -che è
moribondi, perché non camminano quanto facevano da sani quei ministri che si affaticano a
= voce dotta, lat. moribundus, da mòri 'morire '. moricana
galee / al tornar. = forse da un lat. mediev. * moritare,
salvini, 22-501: per ricoglier da far siepi o moricce, / perché fusser
la vite. = deriv. da mòras; cfr. anche muriccia.
mità delle morici, ch'era tormentato da flusso di sangue. grazzini, 284
e sono come orifici di vene sollevati da certi princìpi, le quali non causano
tondo, di grossezza d'una canna da botte, e rovente bene,.
xv, lxxxviii-1-645: o fisico gentil da far cristeri, / massime a chi sentissi
]: 'morico': nome di un acido da klaproth trovato nelle concrezioni bruno-nerastre che
guadagno. = deriv. da moro1. morico2, sm.
. = voce dotta, comp. da mòra1e -forme (lat. -formis,
mòra1e -forme (lat. -formis, da fórma 'figura, aspetto ').
ritenendo il vero senso filosofico accennato anche da sommi scrittori, io definisco la moralità
dovere, pietà, morigeratezza era già da tempo associato nella sua mente alla violenza
di debiti. = deriv. da morigerato. morigerato (part. pass
: erasto, el quale era in presone da molte guardie custodito,...
doppo tant'anni d'indivisa compagnia, da un figlio morigerato, ubbidiente, virtuoso,
tranquilla... ed ultimamente colpita da fierissima sventura, egli ha sofferto anche
superficie, minacciavano sentimenti talmente eterni da far rabbrividire qualsiasi ragazza, anche la più
. pasolini, 7-42: quante sopranazioni da parte di questi giovanotti / che credono
. muratori, 9-194: ha certamente da desiderare il principe che tutti i sudditi
definitiva consorte. = nome d'agente da morigerare. morigero, agg. letter
morigérus 4 morigerato ', comp. da mòs mòris 'costume 'e dal tema
quali tre moriglioni e un'arzavola, da farne un umido stupendo. l. ugolini
fr. mamour (nel 1608), da m'amour \ cfr. anche mormieroso
, tipiche delle regioni orientali, caratterizzate da foglie oblunghe e spinescenti, opposte o
spinescenti, opposte o verticillate, e da fiori disposti in verticilli ascellari e talvolta
lat. scient. morinda, deriv. da morus inciela 4 moro indiano '
. = voce dotta, deriv. da morinda, col suff. chim.
derivato dell'antrachinone, che si estrae da alcune rubiacee del genere morinda.
. = voce dotta, deriv. da morinda, col suff. chim.
se arrivi! = deriv. da moro1 con doppio suff. di min.
. e tutta nodosa e tanto facile da rompersi che così l'istesso arbore come
di ben. = deriv. da moringa, col suff. chim. -ico
, del giovinotto che in via toledo da una morina si sente chiamare. pratolini,
due occhiatacce che parvero saette e parole da mettere i brividi addosso al povero morino
figliuoli; la quale è fatta da quella spezie d'aquila eh'è
= voce dotta, comp. da morirla] 1 e tannico (v.
. = voce dotta, comp. da mot [i \ o 4 gelso '
cuoio, di forma emisferica, sormontato da un'alta cresta nella parte superiore e
citolini, 461: quelle [armi da difesa] da fante a piede sono
461: quelle [armi da difesa] da fante a piede sono il morione,
d'acciaro e di maglia. fausto da longiano, 1-i-32: una camiscia di
. serra, 173: così [vengono da fuori] tutte l'armi, si
con più lame di ferro insieme commesse da dietro e da'lati. dottori, 1-27
morion gli pose aspro di pelle, / da molte lasse nell'interno tutto / saldamente
: colbacco alto, di pelo, portato da alcuni corpi speciali degli eserciti settecenteschi
ottone,... si raccoglie da marziale... che fusse un berrettino
= dallo spagn. morrión, deriv. da morra 'sommità del capo, cocuzzolo
tetti, con murioni accesi, e da quelle si attaccava il fuoco ne i
avrai tu più, se vecchia scindi / da te la carne, che se fossi
non che a riguardarlo. s. bernardino da siena, 69: o vecchio avaro
animali. mazzeo di ricco o rinieri da palermo, 431: sì come fa
per essere state le membra loro passate da banda a banda con l'ago. pea
indica la causa del decesso. giacomo da lentini, 15: anti vorria morir di
uomo fu creduto pazzo, visse e morì da pazzo. moravia, ix-149: diede
degno / di reverenza; e cominciò da l'ora / che pallante morì per
vive, sì vive a dio. bianco da siena, 36: veni- t'a
lionora poi ama lui e, non essendo da lui amata, si muore. p
/ e la sua luce avrà t sol da la luna, / e i fior
busenello, 93: mal custodita / da gli orologi suoi, la vita more.
intellettuale o morale; cessare, desistere da ogni attività intellettuale o materiale. -
esistere, essere distrutto. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
... che santa chiesa sia distrutta da ogni parte e morta ne'suoi membri
infiacchi arsi, ammollirsi e viver tanto da sé diversa. botta, 5-223: a
non era per morir lì, ma da spendersi in ornamento del tempio.
di cristallo, vote,... da tener molt'aria, l'ultima delle
: port-royal si trova a pochi chilometri da versailles, in una valletta che si distacca
. guidiccioni, 5-35: per me da questo mio romito monte, / men
al morire, /... da lungi cominciano a scoprire / una nave che
inf., 25-66: come procede innanzi da l'ardore, / per lo papiro
, 28 (496): si sentiva da lontano morire il suono de'tamburi o
vivere, e sempre aspirò alle cose da non morire. dante, vita nuova,
poi che tutta morta / fia nostra conoscenza da quel punto / che del futuro fia
morta. busenello, 27: da voce tanto dolce e tanto acuta / l'
corrispondenza muore, per così dire, da sé, così questa relazione con l'
valore enfatico e iperbolico: sentirsi sopraffatto da passioni violente, da desideri ardenti e
: sentirsi sopraffatto da passioni violente, da desideri ardenti e inappagati che provocano turbamento
te beio, moro presente. giacomo da lentini, 23: questo detto mi
paremi chi vada in paradiso. buggerone da palermo o federico ii, 425: oi
/ sì forte mi parisse / lo dipartire da madonna mia; / da poi ch'
lo dipartire da madonna mia; / da poi ch'io m'alontai, / ben
moro, e mille nasco: / tanto da la salute mia son lunge. poliziano
ama mille volte muore, non considerate che da quel morir volontario ne riesce una contentezza
lui. — essere travagliato o tormentato da disagi, sofferenze, dolori, bisogni
sofferenze, dolori, bisogni fisici o da sensazioni intense, insopportabili; non poterne
se stesso? è staccarsi anticipata- mente da tutto ciò che finalmente la morte dovrà levarne
è superata [una certa carta] da ogni carta, ma non muor mai,
portasi la morte, invece d'essere da lei portati via. boine, i-135:
era, in una segreta cava. busone da gubbio, 1-170: non comanderà nostro
fu morto,... ha da un capo una porta che entra in un
uomo vero, lo quale fu morto da noi, per che ci recò vita.
tu vedesti il tuo unico figliuolo dinanzi da te essere legato e fragellato aspramente e
essere morto vituperosamente? s. caterina da siena, i-12: questo è il
di una galea viniziana, fu morto da quelli di dentro di uno colpo d'artiglieria
musica ad ercole ancor fanciullo, fu da lui con la lira percosso e morto.
2-4-315: il vile tersite... da achille... è morto con
vorre'io allor essermi morto, / da poi che per innanzi non attendo / sollazzo
lii-10-69: fu morto giovanetto alla guerra da un pezzo di artiglieria. alfieri, 8-67
? possibilissimo. ecco l'esempio, tolto da un libro di un critico: «
al pericolo di morte. giacomo da dentini o monaldo d'aquino o anonimo,
morte, o almeno che fa cose da affrettargliela. ma dicesi anco di chi
. ma dicesi anco di chi va da sé o è condotto o è tratto a
-avere da fare (o avere più faccende o più
s. v.]: 'aver da fare più di quello che moriva di
modo vivo di celia; aver moltissimo da fare, come chi finisce le faccende
giorno. 'lasciami andare; ho pili da fare di quello che moriva di notte
speranza di guarigione. beroardi o giacomo da lentini o pier della vigna,
dell'omicidio. non solo non è da ripetere l'imprecazione * prego iddio mi
un luogo o ridurlo in una condizione da cui molto difficilmente potràuscire vivo. crusca
. -fino a morire, da morire: in sommo grado, in
. verga, ii-233: vi ama da morirne. tarchetti, 6-1
v.]: c'è un caldo da morire. cosa da morir dal ridere
è un caldo da morire. cosa da morir dal ridere, da morir dalle risa
morire. cosa da morir dal ridere, da morir dalle risa. un sole da
da morir dalle risa. un sole da morir bruciati, arrostiti. arbasino, no
arrostiti. arbasino, no: villana da morire quella biondissima della fuoriserie bicolore che
piedi: v. scarpa. -morire da alcuno, a o per le mani di
, fa ch'io non moia / da queste ninfe dispietate e fiere. bibbiena,
d'amore e di desiderio. giacomo da lentini, 23: amor mi move 'ntenza
favola così ordinatamente, così compostamente detta da costei, alla quale in niuno atto moriva
una scorciatoia, ci saranno altri luoghi da poter passare? ». « ce n'
rapida, simile a vino che fugga da rotto cratere. / sappi che muore
. cristoforo armeno, 1-313: vedendosi da colei, che tanto amava, essere
la prima volta che mostra di parlare da galantuomo. p. petrocchi [
che io non dicessi. s. caterina da siena, iii-224: so che vorreste
dice aspettare e non venire è una cosa da morire. arlia, 1-226: '
volta che cento. (decidendosi a uscire da una situazione penosa). chi ben
e non venire, è una cosa da morire. servire e non gradire,
amico che ci vuol tradire son doglie da morire. altro è parlar di morte
dimenticano i trapassati. -chi ha da morir di forca, può ballar sulfiume:
una persona che non s'era più veduta da molto tempo. baldovini, 2-17
equivalgono a dire: non è cosa da disperarsi; e anche: poco male.
= dallo spagn. morisqueta, da morisco 'moresco '. morìscie
-ictus; fra gli altri deriv. da murru, cfr. prov. moralità
. fautor de quelli che son tortizadi da malvaxi,... signor benigno,
mondo. = deriv. da moro1, col suff. collettivo -ismo.
.]: 'morisonia ', nome dato da plu- mier ad un genere della classe
. = voce dotta, comp. da mor ^ ndy e tannico (v.
che sani la sua fortuna. benvenuto da imola volgar., ii-300: cato
. = agg. verb. da morire. morituro, agg.
, non trovò luogo tra le poesie da lui raccolte di su'manoscritti da aloisio
poesie da lui raccolte di su'manoscritti da aloisio fantoni. graf 5-60: noi
a te cantai, divo odisseo, da quando / pieno di morti fu l'
città dogale. beltramelli, i-121: da punti remoti giunsero i lamenti di due sirene
felice e infelice, moritura o immortale, da questo arengo fiume oggi risaluta l'italia
e quel di traù serà ben abitado da questi murlachi turche- schi. c.
pisana], che ce n'era da far belle una dozzina di morlacche. carducci
di genti mormone slave, da mauro vlachi o valachi, e mauro non
ma anco vale infelice. non propriamente da valachia, parte di quella che ora è
che mormèche. = etimo incerto, da accostare probabilm. a morimeo.
mormierosa! = etimo incerto, da accostare probabilm. a morimeo. mormillo
la mormo era un altro fantasma dipinto da gli antichi in faccia femminile.
dell'ultimo giorno, setta religiosa fondata da joseph smith (1805- 1844),
americani discenderebbero dal popolo d'israele (da lui pubblicata nel 1830 col titolo di
nuova religione, incisi su lastre d'oro da un supposto profeta mormon, vissuto nel
1805. denominolla costui 'mormoni 'da 'mormone 'fervente cristiano, che
. così favoleggia lo smith nell'opera da lui stampata in america nel 1830 ed
: sistema politicoreligioso, fiorente in america da quarantatré anni. p. petrocchi
rivista d'edimburgo '). = da mormone1, col suff. -ismo, che
confusa- mente. = deriv. da mormorare, col suff. -occhiare, con
'parladura nel collo dell'aquila. andrea da barberino, iii-556: per queste parole
sì desiderato da'presidenti, allora fosse da quello e da questi temuto.
presidenti, allora fosse da quello e da questi temuto.. mormorazione,
vizi. = nome d'azione da mormorare. mormorante (part.
vaghi augelli. firenzuola, 434: vinto da dolcissimo sonno, fra le mormoranti fronde
disgiunge dal tronco...: e da questi le fronde e dalle fronde le
. frugoni, 1-5: tratta da piccoli, col dispregio orgoglioso, col
. -sostant. busone da gubbio, 1-126: o fratelli, non
, 1-126: o fratelli, non è da mormorare, siccome alcuni di quelli mormoranti
govoni, 49: scirocco irato mormora da i fori / del suo fagotto.
, 139: chiuso era il sol da un tenebroso velo /... e
vecchio olmo fronzuto,... mosso da un buon venticello mattutino, mormorava concorde
e come al mormorar d'orrende note / da dafne il cor disciolse, e a
e di loro città '/. anobi da strata [s. gregorio magno
questa sera m'e stato murmurato di ciò da molti, tuttavia mi riporto a quanto
via- trice / che lamentando mormori / da la natia pendice, /..
il monaco punisse, o di voler prima da lei sentire come andata fosse la bisogna
me hanno pensato male? 5. bernardino da siena, 181: sai che di
, non mi maraviglio se dessa viene da tutti schermita ed isfuggita. foscolo,
ii-32: essendo incolpato d'aver giuntato da piero soderini, fu mormorato contra di
strignere il mormorare della malizia. ricciardo da cortona, 35: per lo mormorare
di cento migliaia d'uomini nel deserto da serpenti focosi e da diversi inimici.
uomini nel deserto da serpenti focosi e da diversi inimici. dominici, 4-133:
mormorar del mondo e l'onor del marito da tal eccesso ri movendoli, volsero della
, tutti. -sostant. guido da pisa, 1-53: compiuti trenta giorni poiché
efficacia. - anche sostant. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
alcune orazioni, viene porto a cadauno da purificarsi le mani. g. gozzi
e soldati che li veneziani sono scomunicati da vostra beatitudine che correno intrichi per questo
per mal consiglio de'suoi, instigati da lor proprie passioni, volesse favorire un
mormorarono gagliardamente che fosse stato levata da quella cura un uomo cattolicissimo per mettervi
16. locuz. - dare da mormorare a qualcuno: porgergli motivo e
novella dalla reina detta diede un poco da mormorare alle donne e da ridere a'
un poco da mormorare alle donne e da ridere a'giovani. b. fioretti,
fanciulla, dànno al tassoni e a me da mormorare e da ridere. borgese,
tassoni e a me da mormorare e da ridere. borgese, 1-278: di andar
il viaggio insieme e per non dar da mormorare alla gente. -non
gente. -non esserci nulla da mormorare: non esserci motivo di biasimo
1-309: del resto non c'è nulla da mormorare; è vestita seriamente, e
144: chi batte la moglie dà da mormorare ai vicini. p. petrocchi
rimbrottare '(plauto), denom. da murmur -uris 'strepito, mormorio
'esto perpetua ', fu intesa da tutti come un voto perché perpetua fosse
, 19-241: queste contrade sono abitate da gente curiosa e mormoratora. bozzati,
, calunniatore. 5. bernardino da siena, v-397: non avere la lingua
, ii-505: cesare... cacciò da sé e dal suo oste molti e
'mormoratore ', nome d'agente da murmuràre. mormoratòrio, sm. region
'mormoratorio ': luogo ed occasione da mormorare; a testimonianza del fornacciari lo
campagna lucchese. = deriv. da mormorare, sul modello di parlatorio.
'. = nome d'azione da mormorare. mormorazióne (ant.
e sì; ma io non sono donna da mordere altrui. nievo, 797:
, e però poco meritano. guido da pisa, 1-53: moisè, udendo questo
materia di scandalo e di mormorazione dentro da li frati del detto ospitale, volemo e
però ch'elle sono buone e utili e da dio ispirate; ma la prima mormorazione
in forma sì misurata che gli altri da te piglino edificazione e non mormorazione,
tu troppo sopraffare. s. caterina da siena, 209: coloro che si pascono
terra, qual andava fuora 'etiam 'da li inimici. varchi, 18-2-103:
! -... all'improvviso, da quel concerto di mormorazioni, si levò
congiurazioni e sollecitudini di nuove cose surgevano da ogni parte e risonavano a modo di
mormorazione di tempeste, le quali cominciassono da lontani lidi. c. e. gadda
'(plinio), nome d'azione da murmur are. mórmore,
di recriminazione; mormorazione. erasmo da valvasone, 2-1-33: arse de gli altri
. = nome d'azione da mormoreggiare. mormoreggiarne (part.
indistinto. imperiali, 4-236: sentiasi da lontano ancora / un non so che
spezzato del fonte che mormoreggia. maironi da ponte, 1-ii-77: si trovano delle
d'alcun morto pestifero. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
ogni ora diminuivano. = deriv. da mormorare, col suff. dei verbi frequent
. = agg. verb. da mormorare. mormoricchiare, intr. (
. mormorare alquanto. = deriv. da mormorare, col suff. -icchiare, con
e insistente, gradevolmente variato, prodotto da acque che scorrono, da onde che
, prodotto da acque che scorrono, da onde che lambiscono la riva, da
da onde che lambiscono la riva, da fonti che sgorgano; gorgoglio.
glioncello. 3. rumore prodotto da un vento leggero. g g
/ e una gelida fonte! / da le gole rimote, / le fuggitive
/ nel silenzio profondo, / come da un altro mondo. e.
el corpo di encelado, mezzo arso da le folgori, essere oppresso sotto questo monte
, 31: il terremoto è accompagnato da suono, il quale pare o mormorio
caratteristico emesso con tono fievole e prolungato da uccelli che pigolano, da colombi che
e prolungato da uccelli che pigolano, da colombi che tubano, ecc.
morì. 8. brusio prodotto da una o più persone che parlano a
brusio che si leva dal pubblico o da una folla come reazione favorevole o sfavorevole
iii-49: a queste parole, dette da uranio con franchezza d'animo, applausero
, innanzi ch'ero- milia fusse assalita da alcuno, un certo mormorio che si
pervenisse. capriata, 257: sorse da questi tempi un tacito mormorio fra molti
addurre maladizioni, guerre, discordie. da porto, 1-127: ne'dì passati era
cieco alle vanitadi. alciati, 72: da indi in poi universalmente si ha avuto
/ e l'alletta la vita / da lontano infinita / sorrisa di splendore.
voci della natura, coi quali egli potesse da sé e a sua posta creare il
sanza mormorio. 5. bernardino da siena, ii-153: aveva conosciuto cristo
.. riconosce in se medesimo, da sette anni in qua, dopo di aver
, tintinnio. = deriv. da mormorare. mormorióso, agg.
mareggia incontro mormoriosa. = deriv. da mormorio. mormorità, sf.
di voce manifestato. = deriv. da mormorio. mormoro, sm.
or pigro assonna. = deverb. da mormorare. mormoróso, agg. letter
che usano a chiese ed uffici divini da mane a sera, ma che, in
le famiglie. — deriv. da mormore. mormóto, sm. ant
. = etimo incerto, forse da ricondursi o riconnet tersi al
chi è nato, abita o proviene da una regione dell'africa settentrionale (e
avevo cominciata, trovo che hanno colorito da sé una mora, che pareva di
davo a gambe per le scale, da che avevano cominciato, arebbono dipinto ancora
di scritti in latino come il libro da messa, di quelli con dei mori
truccato, acconciato, travestito in modo da sembrare un negro. tassoni, 10-71
del colore del pollone. un moro da teatro, un otello col berretto nero
teatro, un otello col berretto nero da sciatore. -come esempio di estrema bruttezza
. segneri, iii-3-233: che ha da far la bruttezza di un moro con
veste [delle donne], fu da un moro, staffiero del duca, sopraggiunto
volerai col fetor del tuo letame / da stallone a cop- pier, da moro
/ da stallone a cop- pier, da moro a scalco. d. carli,
e turchi e marrani e giudei. ca'da mosto, 302: questo argin è
mosto, 302: questo argin è abitato da mori e da negri. savonarola,
: questo argin è abitato da mori e da negri. savonarola, 7-ii-286: manda
sappia queste figure che noi diciamo abbaco essere da non gran tempo ih qua venute tra
rete coperte con bellissimo tapeto, circondate da quantità de donne more, sue schiave
così coperti van ne'giochi mori / da le palle lanciate i fuggitori. tassoni,
religione mora. -abitato o popolato da genti di razza negra (anche con
del mondo, che si credeva abitato da popolazioni negre). ariosto, 129
o ulivastra. algarotti, 1-viii-27: da un moro e da una bianca ne
algarotti, 1-viii-27: da un moro e da una bianca ne viene un olivastro.
-in partic.: varietà di trinciato da pipa, del monopolio italiano, di
dal gr. [mxì>po <; (da (xaupóco 'oscuro '); cfr
. more (sec. xiii), da cui tingi, moor (nel 1390)
passato, per l'alimentazione dei bachi da seta; il moro nero; il moro
', si è coltivato in italia fin da tempi antichissimi solamente per ragione del suo
del secolo xii per uso dei bachi da seta. o. targioni tozzetti [gherar-
piani e per pendice / son scacciato da infelice. ibidem, 80: lodovico mor
2. il legno che si ricava da tale pianta, caratterizzato da notevole durezza
si ricava da tale pianta, caratterizzato da notevole durezza e dalla lunghezza delle fibre
e anticamente era usato anche come materiale da costruzione e da decorazione. c.
usato anche come materiale da costruzione e da decorazione. c. bartoli, 1-46
. = dal lat. mòrus, da mòrum 'mora '; cfr. gr
. indugio, mora. bianco da siena, 2-79: ecce domini ancilla.
d'orina. = deriv. da moro1 ripetuto. morèna1, sf.
garzoni, 1-823: morena overo tonnina da portare a venezia. 3.
= voce di origine ven., da riconnettere col rumeno morun 'storione'; cfr
v.); voce registr. da o. penzig. moróne1,
del mondo. = denom. da moroso1] cfr. milan. mor osò
. -morosità tributaria fraudolenta'. quella accompagnata da manovre fraudolente onde impedire che il fisco
il fisco possa trovare beni del contribuente da espropriare per soddisfare il proprio credito tributario
genere). = deriv. da moroso1. morosità2, sf.
meticolosità intellettuale, pedanteria '), da moròsus * capriccioso, bizzarro, pedante
con maggior facilità... riscuotere da i debitori morosi. de i. uca
di esazione che 75 operai erano morosi da più di due mesi dai pagamenti prescritti
che s'aspettava di buono... da quel viaggio mezzo involontario, al termine
teologico, piacere che deriva non già da un fatto o rapporto esterno e oggettivo,
rapporto esterno e oggettivo, ma esclusivamente da spontanee fantasie o movimenti dei sensi,
stretto alla legge della regola; che da quel dì inanzi non gli sia licito d'
che è differito a lungo ', da mòra 'indugio '. moróso2
di terraglie, che ha fatto cose da pazzi per farsi sposare. -teatr
, e presentato le armi alla cassa da imballaggio del nostro canterino, che aveva
obliare, e amava tanto la vita da gettarla a quel modo, perché è
quella stella mattutina che conoscete. = da amoroso2 (v.), per aferesi
. 3. che è originato da risentimento, da insofferenza o da ostinata
3. che è originato da risentimento, da insofferenza o da ostinata pedanteria.
originato da risentimento, da insofferenza o da ostinata pedanteria. carducci, iii-16-87:
, bisbetico, pedantesco ', da mòs mòris 'volontà, capriccio '.
così grate. = deriv. da mòra1. morossite [fnoroxite)
tale corrente o si riconosce nelle posizioni da essa assunte. - anche sostant.
che non hanno la mora. sabba da castiglione, 43: nella cucina..
. citolini, 482: altri sono giuochi da taverne, e sono la mora,
mora, non si lasciò mai trovar da betto. i. seri, 2-13:
mescendosi, or l'uno or l'altro da bere. d azeglio, 6-19:
senza che essi c'ingannino sono uomini da bene. — giocare alla morra
mori, non essendo inverisi mile che da mori, cioè dagli arabi, imparassero l'
raddoppiata, confessando i francesi medesimi che da noi presero questa parola ».
che si infilava al collo degli animali da lavoro perché mangiassero anche fuori dalla stalla
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 384: aggiungendo al sugo
frequenti benigne cavate di sangue. = da emorroidale (v.), per aferesi
era tra l'altre indisposizioni fortemente incomodato da quella della moroidi, che, se prende
un effetto delle moroidi interne. -erba da morroidi: v. erba, n.
gli uscirà acqua gialla. = da emorroide (v.), per aferesi
, detta poi dei celestini, fondata da pietro da morrone sulla maiella nella prima
poi dei celestini, fondata da pietro da morrone sulla maiella nella prima metà del
rapporti con la congregazione aei morronesi, da lui fondata, se non sbaglio,
? = dal nome di pietro da morrone (1215-1296), papa,
= voce dotta, deriv. da [acido) morruliico], col suff
quando non darai questo, non aspettare altro da me, se non esser appiccato col
[della cantonata] che sportino infuori, da l'uno ordine sì e dall'altro
così vidi io talor salire un muro / da pronto mattaccin, eh'in una corsa
muraglia; e queste saranno tante morse da continovare sino al serrare della cupola.
introdursi nel gabinetto, e siamo tutti da capo. la carta si è dettata
capo. la carta si è dettata da lei e i patti della carta sono le
a mano o a macchina, costituito da due ganasce di legno o di metallo
a guisa di tanaglia con sua vite da serrare. serve per istrignere fortissimamente
guisa di grossa tanaglia, con sua vite da serrarla, e col quale i fabbri
e banchi a morsa. -morsa da tubi: quella in cui, per assicurare
raimondi, 4-38: ci sono le morse da tubi: le vecchie morse, che
dita che spezzavano una moneta di rame da due baiocchi. brancati, 4-265: a
morse, e starà cheta. dino da firenze [tommaseo]: non era sì
d'alemagna, la quale è costituita da una corda della grossezza d'un dito,
, che ho lasciati in prova. morse da cavagli,... un fiasco
un ragazzo con una frasca d'ornello allontanava da lui le mosche e i tafani.
coi pantaloni stretti al collo del piede da una morsa d'acciaio come usano i
a incastro longitudinalmente e tenuti a contatto da viti, che era usata un tempo
10. valle stretta e profonda costituita da pareti scoscese che si avvicinano verso la
è strignere i testicoli con una morsa da maniscalco ben serrata e tosto tagliargli affatto
quatti 'che è proprio un'espressione da pitocco diceste 'soffocare nella morsa della
. = etimo incerto, forse da riconnettere a morsata2. morsàio (morsaro
. corte, 86: i morsi da levare e mettere le im- boccadure.
, se gli piaciono, gl'abbia da un buon morsaro. guarini, 1-iii-80
lor bisogno. = deriv. da morso3.
non intraro. = deriv. da morso3. morsale2, agg.
molari). = deriv. da morso2. morsaro, v.
un flagello, le manecchie, ferri da piedi. idem, ii-51: i
: incastro. = deriv. da morsata1. morsecare e morsegare, v
. salvini, 26-57: ch'hai da temer? morseggia, ed è già
bei motti. = denom. da morso2, col suff. dei verbi frequent
sbarbicate piantelle. = denom. da morsello1. morsellato (region.
di lettere amene. = deriv. da morsello *; le forme femm. sono
2. quantità di preparato medicinale da ingoiarsi in una volta, per lo
a spicchi; / però tu beccherai da mie'sonetti. -sputare un morselletto
, que'massicci muscoli, que'colori da maschi. = dimin. di morsello1
orecchio diritto. = deriv. da morsello *; cfr. fr. ant
fare i diletti del corpo. folgore da san gimignano, vi-ii-146 (13-7):
cotta con qualche volatile. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
ricove- ravasi nell'anticamera presso la sala da pranzo... per domandare loro
. corto pezzo di corda sottile ricavato da vecchi canapi intrecciati e usato per legature
legature volanti e per lo più tratto da vecchi canapi disfatti. dizionario di marina
, per legature provvisorie, per stroppi da remo, ecc. -ciascuna corda
così il ceppo, il morsello o da panca o di legno. =
295: conviene avere preparato un bastone da ficcare in terra, con una morsetta
1-185: 'morsetta ': piccola morsa da tenersi in mano; la vite si
elettrica aerea. = deriv. da morsetto1. morsettièra, sf.
per far aderire un rivestimento al supporto da impiallacciare. carneri, 4-115: ho
e morsettiere / e niente, niente da stringere. 2. elettrotecn.
diversi morsetti. = deriv. da morsetto1. morsétto1, sm.
-morsetto gobbo: privo di vite, da usarsi inserito in una morsa.
: piccolo strumento simile alla morsa, da tenersi in mano per lavori sottili. g
(con valore aggettivale): accompagnato da piccoli morsi, voluttuoso (un bacio
od a animale, non a cosa da mangiare. questo si dirà forse meglio
tutto t corpo gli arbori... da morsicamenti d'animali e sbucciamenti della corteccia
corteccia loro. = nome d'azione da morsicare. morsicante (part.
rigido e quasi morsicante, ma illuminato da un raggio di serenità contenta. dossi,
ffosse papa, voli cardenale, / da poi c'offende a. rhe celestiale,
, / è. ccondannato. / da li serpenti tuct'è morcecato. storia
, 4-51: se uno è morsicato da venenoso serpente,... subito si
corpo. brusoni, 9-62: non so da qual parte uscita, una serpe,
355: ohimè, che sono stato morsicato da un cane malamente, e non so
carducci, iii-24-277: se uno è morsicato da un cane e gli dà un calcio
mio ragazzo è stato morsicato alla mano da un puledro; e la mano s'
e sballottata e qua e là percossa da passacantando. -mordicchiare qualcosa, per
mai detto nulla, io fui morsicato da uno scorpione nel petto. soderini,
che tte vóli slavare, / guàrdate da li lupi, che vo per morcecare.
, tanto m'ò assidiata / quilli da cui eo deio essare predecata? /
ainelli fin che m'ò securata, / da lor so'morcecata, non so 'n
tre anni di morsicarsi la lingua, da cui era venuto a tutte le altre
dispetto, pentimento, delusione. andrea da barberino, 454: carlo si morsicò le
dolore. betteioni, iii-200: fui preso da cosi grande sdegno contro di me,
temenza. -quando mangi, porgi da mangiare ai cani anche se dovessero morsicarti'
* allorché tu mangi, porgi da mangiare a'cani anche se dovessero morsicarti
morsicare 'morsicchiare '(apuleio), da morsus, part. pass, di
agg. morso, leso, ferito da una morsicatura. f. f
sovente il veder chi si sia, morsicato da can rabbioso, o da livida bocca
, morsicato da can rabbioso, o da livida bocca o puntura di velenoso animale
feriti dalla vipera si morissero, perché da se medesimi succiati s'erano il luogo morsicato
animali domestici la sera si ritiravano morsicati da serpi e da altre bestie velenose,
sera si ritiravano morsicati da serpi e da altre bestie velenose, principalmente alla bocca
: chi è stato morsicato una volta da un cane arrabbiato, pruova più che mai
alla storia del cibo sempre poco e da dividere in tanti: sogni di pezzi
metteva in bocca un pezzo di dolce da lei prima morsicato. 3.
infallibili.. per estens. punto da un insetto. e roberto, 3-207
viola. 6. sollecitato da stimoli sensoriali (unnervo). baruffaldi
tormentato. leti, 8-i-287: morsicata da tal verme di gelosia, deliberò d'
: il segno o la lesione prodotta da un morso. liburnio, 2-57
la patria ricevute, ma dolci morsicature da fervidi e caldi basci lì videte, le
-erosione cutanea o delle mucose provocate da un parassita. bonomo, 1-6:
fatta nella cute de'nostri corpi da questi soprammentovati bacolini.. incisione,
né sasso niente niente celebre, salvo da queste morsicature di nomi e di casati
. = nome d'azione da morsicare. morsicchiaménto (morse cchiaménto)
donna. = nome d'azione da morsicchiare. morsicchiare (morsec chiare
graffi. carducci, iii-26-78: passava da un'aia, ove... i
della pianta, o tolta / a pascersi da loro o da lor pure / lasciata
o tolta / a pascersi da loro o da lor pure / lasciata intatta, poiché
ed al contrario si credette immune / da infezion quella ch'essi han morsecchiato.
aspre parole morsecchiando. 5. bernardino da siena, iv-415: interviene de'predicatori,
con una discortesia! = denom. da morso2, col suff. -icchiare in funzione
lui spezie scarda. = deriv. da morsicchiato. morsicchiato (part.
mano a mano. sacchetti, 197-14: da indi a un mese e'porci.
morsicchiati dal vento. 2. tormentato da stimoli sensoriali. b. segni,
fai dolore. = nome d'azione da morsicchiare. morsico (mòrceco),
pur pigliarti il barigello, / che da li denti tuoi mai fia segnato, /
quel disgusto che sentono quei che ricevono da uno quel male che apparecchiano contro altri
dato qualche morsicotto. = deverb. da morsicare. morsillo, v.
azzannato; ferito, lacerato, leso da una morsicatura, morsicato (una persona
tasso, n-iii-1089: l'aquila morsa da la dipsada, co'l motto '
., 6-137: quel... da le morse fronde / par che poeta
ascra divenisse. salmi, lvi-474: chi da morsa fronde / sentì in petto ascrei
piccola corte... coperta da una pergola i cui tralci già morsi dai
profondamente (e talvolta improvvisamente) da un moto dell'animo, dagli impulsi di
porzio, 3-38: udito... da carinola il partire del conte di sarno
sei cosi? -esclamò alessandro, morso da una vipera al cuore: da una
, morso da una vipera al cuore: da una trafittura feroce di gelosia.
de la morte avante / che fosser da l'umana colpa essenti. 5
colpa essenti. 5. contaminato da un vizio, da una colpa.
5. contaminato da un vizio, da una colpa. ariosto, 43-2:
. 6. mosso, stimolato da un impulso improvviso. moretti, i-812
¦ 7. travagliato, afflitto (da dolori o malattie); angustiato dagli
o in una materia, compiuto da animali, per lo più feroci o
, per offendere o, anche, da uomini, per lo più come forma immediata
morbose o, anche, letali determinate da tale atto. pannuccio del bagno,
, se non tagliar subito le parti tocche da essi. g. paleotti, l-n-273
. nievo, 1-176: i pugni ricevuti da si- mone per tutta la strada,
, anche, affettuosa e giocosa (da parte di un animale domestico o di
per morso dell'infante, sono molestate da fessure,... bisogna con
l'artiglio e 'l morso / fu da voi rotto sì, che più molesto /
più molesto / non l'ho sentito da quel giorno a questo. tansillo, 1-346
proibizione che la leggenda biblica disse posta da dio. non vuole che l'uomo dia
per estens. puntura o pinzatura inferta da un insetto o da un crostaceo forniti di
o pinzatura inferta da un insetto o da un crostaceo forniti di aculeo o di
. -violento strappo dato alle redini da un cavallo imbizzarrito. cavalca,
delle due ganasce della tenaglia. -tenaglia da morso: quella che serve per afferrare
cioè i manichi, il morso, tenaglie da dentello, da punta, da morso
il morso, tenaglie da dentello, da punta, da morso. soderini, iv-194
tenaglie da dentello, da punta, da morso. soderini, iv-194: le code
più sorti,... tanaglie da punte e da morso. tommaseo [s
... tanaglie da punte e da morso. tommaseo [s. v.
[s. v.]: 'tanaglie da morso': tanaglie che afferrano, dette
che afferrano, dette così per distinguerle da quelle angolari, che tagliano, da
da quelle angolari, che tagliano, da quelle rotonde che servono a torcere e simili
una figura umana. -ferita inferta da un'arma da taglio. alamanni,
. -ferita inferta da un'arma da taglio. alamanni, 6-1-73: noi
9. acuta sensazione gustativa prodotta da un cibo o da un condimento sapido
sensazione gustativa prodotta da un cibo o da un condimento sapido, piccante o da
da un condimento sapido, piccante o da una bevanda acre, fortemente alcolica o
. - anche al figur. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar.
necessità del cibo e può essere accompagnata da crampi allo stomaco o da uno stato
essere accompagnata da crampi allo stomaco o da uno stato di malessere generale. pietro
morsi da mandarle le fumane alla testa. viani,
jovine, 2-239: non avevano niente da mangiare; e dopo qualche ora cominciarono
., 3-9: e1 mi parea da sé stesso rimorso: / o dignitosa
tanto tempo mai non mi fu tolto / da la mente pensiero, e questo
del rimprovero soltanto / che mi viene da quel dolore giovane, senza schermo.
, i-157: lodata castità, non già da morso / d'infamia o di timor
di timor guidata e retta, / ma da fren di ragion dolce e soave.
questa, la quale non può né scacciar da sé i morsi delle sollecitudini, né
invano / felicità richiede, esso, da tutti / lati cercando, mille inefficaci /
, ma ne sente il morso improvviso da elementi occasionali e di « civiltà ».
viver nostro, / né sia più da sperare alcun soccorso, / deh, non
spessi, che mi sono stati dati da vari giornalisti, corrieri enciclopedici e altri
mai di rispondere. giusti, i-502: da un tempo a questa parte, provati
né io altresì tacerò un morso dato da un valente uomo secolare ad uno avaro
avaro religioso con un motto non meno da ridere che da commendare. tasso,
con un motto non meno da ridere che da commendare. tasso, u-iii-1005: il
di cipri e con acuto morso punto da la donna di guascogna. siri, iii-893
20. medie. morsi uterini: dolori da contrazioni uterine che compaiono nei primi giorni
i quali si chiamano quadrati. dino da firenze [tommaseo]: il pulledro,
nemica de'miei giovini anni, / da me t'invola: a me risplende
se la forbì colla lingua che campò da morte. manzoni, pr. sp
mordere, azzannare; sbranare. guido da pisa, 1-340: morendo, diede di
deriv. dal lat. morsus, da mordere 'mordere '; il signif
guidarli o per contenerli; è costituito da una parte centrale (detta cannone o
(detta cannone o imboccatura) e da una esterna (guardia), che
, lo quale è più forte e più da ritenere che alcuno di quelli che detti
, 3-5-374: morsi di ferro, da frenar mascelle / a focoso destrier.
due cavalli bizzarri, condotti a mano da un cocchiere, col quale sanno, per
al tergo, / pendendo i morsi da l'arcion, pasceansi / in una
le mascelle di coloro che si ritiran da te. alfieri, 1-583: con man
ne la sua magrezza, sia forte da dubitare quando fia rifatto e rimesso ne
ubbidisce. -lasciarsi mettere il morso da qualcuno: lasciarsene dominare. bandello
, sia con gl'impegni che volle da altri di essi. — cingere
voleva rinfrescargli le piaghe, che ben da dovero fu per impazzare. -rompere il
e il paoli scorge due uomini armati ognuno da un lato tenergli il morso.
ant. spuntone di roccia che sporge da una parete. tommaso di silvestro,