, 164: una lente sola, colma da una banda e cava dall'altra,
del ginocchio, causata per lo più da bruschi movimenti della gamba ruotata esternamente;
. = voce dotta, comp. da menisco e dal gr. -osi8i) q
. chim. alcaloide che si estrae da alcune menispermàcee (come il menispermum canadense
= voce dotta, deriv. da menispermum (v. meni
, non vi si trovava rimedio alcuno da torgli via, se non la chiave propria
essere monco o menno, essere cieco da natività o zoppo di natura. c.
gli uomini effemminati, menni o infetti da certi morbi, e riputandoli divini e fatidici
tralci, che niente recarono, sono da loro chiamati 'menni '. 3
dicendogli se mi teneva per così menno da credere che un suo pari potesse portar
bar etti, 3-407: una linguerella da vergognarsene ogni menno: floscia, insipida
, ch'è materia del sacramento, da per tutto se ne trova...
. idem, iii-18-82: ahimè, da allora in poi quanti nobili spiriti italiani
(minuère, minuàré)... da ultimo il briich (zeitschr. rom
setta di anabattisti, fondata nel 1536 da menno simons (1496-1561), i
sangue ». = deriv. da mennonita; cfr. fr. mennonisme.
stima o valore inferiore. francesco da barberino, i-135: guardale [le donne
vede: / dunqu'elli meno, che da lei procede. petrarca, 360-31:
tanto più si travagliano con questo desiderio da se medesimi, quanto meno sono afflitti
(e la forma superlativa è indicata da un precedente art. determinativo e da
da un precedente art. determinativo e da un compì, par ti ti vo,
ti vo, spesso sottintesi, oppure da una prop. dichiarativa). petrarca
, 8-1063: -ohibò! il suo piumino da cipria. -ma come! sì;
, non troppo). giacomo da lentini, 53: al cominciar no mostri
men lontani, / le tenebre fuggian da tutti lati. petrarca, 302-4: ivi
fosse spento / dal freddo tempo e da l'età men fresca, / fiamma
: qui la porcellana più fine va via da principio, poi la meno grossa,
94): mentre che egli, da troppa volontà trasportato, men cautamente con-lei
(e il segno relativo è formato da una lineetta o da un trattino: -
relativo è formato da una lineetta o da un trattino: -). -in
guardò di nuovo l'orologio e gli parve da prima impossibile che fossero già circa le
-dopo un nome o un numero seguito da piùe poi ripetuto, concorre a indicare una
, salvo ', non è frase da buoni autori: es. -tutti intervennero alla
743: meno gli scarsi aiuti mandatici da casa, la pisana a tutto dovea provvedere
cose non si posson sapere meno che da lui. cicognani, 3-7: sano [
al mio animo, non perciò meno è da mettere studio in
bene che l'adda non era fiume da trattarsi così con confidenza. tommaseo,
, 3-i-31: austria e russia l'avrebbero da ultimo vinta: e il meno male
averemo maggior parte ciascuno di noi. francesco da barberino, ii-222: in battaglia spessamente
difetto, manchevolezza, insufficienza. giacomo da lentini, 12: lo zaffiro assai più
gioia e più doglio affannando. francesco da barberino, ii-45: e1 non è
la debita pena, la qual par condannata da lui medesimo, perché fa meno del
: avvegna che questa bontade si muova da simplicissimo principio, diversamente si riceve,
riceve, secondo più e meno, da le cose riceventi. idem, par
gir comprende. tasso, 3-65: da quel giro del campo è contenuto /
seguitata e adoperata come esso bene, cioè da i meno e non da i più
, cioè da i meno e non da i più. varchi, i-87: si
, conv., iii-v-10: credo che da roma a questo luogo, andando diritto
cavalca, 21-240: questo singolarmente è da notare della divina misericordia che sì intrafatto
scriveva a ferrara bruto provedoni, tornato da poco tempo nel suo paesucolo con una
più. borgese, 6-42: qualcuno da principio con rammarico s'è accorto /
boezio, senaca o altri autori. fausto da longiano, lxx- 379: in
i-246: tale è il vicolo san nicolò da tolentino -un vicolo umido, stretto e
proprio nome, cioè femine. iacopo da cessole volgar., 1-21: acciò che
di piedi, si voltano a guardare da quella parte donde s'annunziava l'inaspettato
proprie terre, faceva i suoi calcoli da fattore. -in grado più o
equivalente (con riferimento a qualità espressa da un aggettivo). latini, 3-65
, distese come un gran tendone, da un punto di esso scappavan fuori gli ultimi
con voi; ma non posso sradicarmi da milano se prima non accomodo, per ora
sempre, i miei affarucci, tanto da venire più o meno proveduto. leopardi,
, / che m'ebbe poco men fin da le fasce. bartolini, ii-207:
a maggior ragione no. bartolomeo da s. c., 1-3-7: come
, 106-51: poco impaccio m'ho dato da quinci addietro, e vie meno me
addietro, e vie meno me ne darò da quinci innanzi. alfieri, 1-298:
di guardare le cose dall'alto e poi da vicino. -meno stante: sebbene
; imperciò che non si sentia in podere da ciò, avendo meno il cuoio,
, ponviti la mano ». iacopo da cessole volgar., 1-87: sollicitandola con
torme di gamella e vedendo che solo da l'uno de'lati l'erba era morsa
solamente riguardandolo me ne vergognai, ma da compunzione debita mosso ne lagrimai, e
, e me medesimo biasimai forte e da meno... mi reputai.
: avviene spesse volte che gli uomeni da meno con diverse astuzie vincono quelli che sono
con diverse astuzie vincono quelli che sono da più. b. davanzali, i-87:
: i suoi figliuoli, come molto da meno, spregiava. -discorrere,
. -essere, sembrare, parere da meno (o meno) di qualcuno
, dove essi di gran lunga sono da molto meno. s. caterina da siena
da molto meno. s. caterina da siena, iii-156: mai l'anima
tutte meno di sé. 5. bernardino da siena, 648: pur la donna
, 648: pur la donna è da meno che non è l'uomo, però
più di vergogna hanno, tanto sono da meno. f. negri, 1-347:
. negri, 1-347: non è stata da meno del- l'altre questa parte del
nel cimento dell'esame deve dipendere principalmente da voi, vive da più giorni nel batticuore
deve dipendere principalmente da voi, vive da più giorni nel batticuore; e il
batticuore e il timore lo faranno forse parere da meno di quello che egli è.
.]: dicendo 4 non volle esser da meno ', intendesi non solo del
: le signore, per non essere da meno, vantavano gale e pennacchi in
che studiano. per non farsi fregare da loro. -fare a meno o
rimbalzi o non si ammacchi. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
non fare) qualcosa: esservi costretto da impellente necessità; non potersene astenere;
fiorentini si rubellarono dalla sua signoria. da porto, 1-150: io non posso
uffici propri dei santi, ordinariamente costituita da dodici volumi, corrispondenti ai dodici mesi
del p [adre] abate ramelli da clemente xi, che voleva intagliare in
in rame le figure del menologio greco da lui tradotto e gliene diede la commissione
. { xtjvo- xóyiov, comp. da [ii] v p. r)
. = agg. verb. da menomare. menomale (méno male
, 10-51: -meno male! (versa da bere in un bicchiere di corno)
! ». = comp. da meno e male2 (v.).
dell'intelletto giammai non fosse menomamente offeso da niuna fralezza di umana complessione. berchet
. berchet, 114: i trasferimenti da luogo a luogo e gli anacronismi da'quali
alla fede. = deriv. da menomare, col sufi, -anza proprio degli
retor. ant. litote. guidotto da bologna, 1-84: è una sentenzia,
più. = nome d'azione da menomare. menomante (part.
né alcuna menomanza non ci dee rimuovere da filosofia. 3. avvilimento,
elio si menomava. perché elio cacciò da sé e dal suo oste molti..
: / morte, che spero che da ti mi tiri. / i'mi acerto
utile per lo detto ospitale. marsilio da padova volgar., i-xiii-8: queste regole
al cristianesimo. = deriv. da monoteista. monotelismo (monoteletismó)
= voce dotta, deriv. da monotelita], col suff. -ismo,
l'eresia dei monoteliti, abbozzata già da severo, [alcuni patriarchi di costantinopoli
che si impunta, che è dominato da idee fisse e banali. tesauro,
. povo&ex'^ 'tai, comp. da póvo <; 'solo, unico
la var. monotelista è registr. da p. petrocchi. monotemàtico, agg
= voce dotta, comp. da gr. póvo <; 'solo,
<; 'solo, unico 'e da tematico (v.).
un unico tema. = deriv. da monotema ^ icd], col suff.
<; * solo, unico 'e da teocratico (v.).
póvoc; 'solo, unico 'e da terpene (v.).
: insieme di leghe binarie caratterizzate da tale tipo di reazione. = voce
monotettica, di leghe binarie, caratterizzata da una lacuna di miscibilità degli elementi allo
monotettoide: insieme di leghe binarie caratterizzate da tale tipo di reazione. =
reazione. = voce dotta, da monotèttico], col suff. -oide (
di composizione. = deriv. da monotype (v.), col suff
. monòtipo. = deriv. da monòtipo (v.), col suff
di animali. = deriv. da monotip [ico \ 'col suff.
di stampa). = deriv. da monotype; voce registr. dal d.
). biol. che è rappresentato da una sola specie (un genere di
óvo ^ 'solo, unico 'e da tifto] (v. j,
; monotipia. = deriv. da monotip{ico£ \, col suff. -ismo,
biol. che è rappresentato da una sola specie (un genere di animali
477: 'monotipo': qualifica delle imbarcazioni da diporto a vela, aventi le stesse
póvtx; 'solo, unico 'e da tipo (v.).
tipogr. procedimento ai stampa su carta da una matrice piana di rame o di
monotipia. = comp. da monotipo1 e { tipografia (v.)
il potere legislativo ed esecutivo è esercitato da una sola persona, per lo più
<; * solo, unico 'e da tirannide (v.).
, gr. povoxóxo ^, comp. da ^ óvo ^ 'solo, unico
\ xóvo<£ 'solo, unico 'e da tonale (v.).
abituale, ossia con autobus e tempo da lupi. 4. in modo
palazzotto ove sarebbe stato monotonamente perseguito da dieci pendoli d'oro.. senza
monotonia della vita di bottega era interrotta da una o due gite che si facevano
, di insoddisfazione, di frustrazione provocato da una condizione esistenziale o da un modo
frustrazione provocato da una condizione esistenziale o da un modo di vivere mediocre, meschino
leggono soltanto sul volto, che da nessun sarto si può comprare.
tua attenzione. ojetti, i-292: da giovane... aveva cullato la
lacrime, della sua gioventù, il fondo da cui si leva il pensiero malinconico e
piena avventura. = denom. da monòtono, col suff. dei verbi frequent
cominciò a risentirsi scosso come e quasi chiamato da un romore monotono, continuo, insolito
di tortore e di colombi, coperto da gorgheggi, da trilli improvvisi, dallo
di colombi, coperto da gorgheggi, da trilli improvvisi, dallo schiamazzo sgangherato delle
»!). 2. caratterizzato da uniformità per lo più fastidiosa e sgradevole
scrittore); che esegue dipinti caratterizzati da uniformità di colori, di sfumature.
, come i pezzi che vanno al montaggio da ford. banti, 8-103: le
è costituito per oltre il 90 % da una sola specie (un raggruppamento,
gr. piovóxo- vo£, comp. da fxóvo <; * solo, unico '
póvo < 'solo, unico 'e da tono (v.).
óvtx; 'solo, unico 'e da topico (v.).
una specie di piante o di animali da una sola località determinata.
= voce dotta, deriv. da monotop [icó \, col suff.
zóvtx; * solo, unico 'e da traccia (v.).
póvot; * solo, unico 'e da trave (v.).
separatamente gli ureteri e la vescica, da uova grandi e con segmentazione parziale,
uova grandi e con segmentazione parziale, da ghiandole mammarie prive di capezzoli, da
da ghiandole mammarie prive di capezzoli, da encefalo con lobi attivi, da ossa
, da encefalo con lobi attivi, da ossa coracoidi bene sviluppate e da mancanza
, da ossa coracoidi bene sviluppate e da mancanza di denti; com
]: « monotrèmi »: nome dato da geof- froy saint-hilaire ad un ordine di
< ^ 'solo, unico 'e da triade (v.).
nei batteri. = deriv. da monotrico, col suff. astr. -ìa
la stessa frequenza, l'energia elettrica da monofase a trifase o viceversa (un'
di trazione. = comp. da monofase] e trifase (v.)
dal gr. povotplyxixpo ^, comp. da póvo <; 'solo, unico '
gialliccio, prive di clorofilla, caratterizzate da foglie alquanto ridotte a scaglie e orientate
veci di foglie, stando continuamente rivolte da una sola parte: hanno il calice di
xpo7ro£ * solitario ', comp. da piòvo »; 'solo, unico '
). = deriv. da mono tropo, col suff. astr.
genere di pesci teleostei simbranchidi, caratterizzato da un'unica pinna caudale. tramater
]: 'monottero': genere di pesci, da lacépède stabilito nella divisione degli apodi,
una sola pinna caudale ', comp. da piòvo »; 'solo, unico
a un monottongo. = denom. da monottongo. monottongazióne, sf. ling
le due vocali si fondono in modo da formare una nuova vocale. = nome
nuova vocale. = nome d'azione da monottongare. monottongo, sm. (
solo, semplice ', comp. da piòvo »; 'solo, unico '
italia nel 1903, che, azionata da una tastiera, produce un solo carattere
»; 'solo, unico 'e da valente (v.), part
»; 'solo, unico 'e da valenza (v.).
»; 'solo, unico 'e da variante (v.).
. póvo£ * solo, unico 'e da varianza (v.).
sm. enigm. gioco enigmistico costituito da un rebus la cui soluzione è data
un rebus la cui soluzione è data da una sola parola. — monoverbo letterale:
segni tipografici. -monoverbo illustrato: esposto da una vignetta in cui la figura o
<; 'solo, unico 'e da verbo (v.).
; 'solo, unico 'e da vinilacetilene (v.).
monovoltino, agg. zool. caratterizzato da una sola riproduzione all'anno (una
all'anno (una razza di bachi da setal. = deriv. dall'
póvo < 'solo, unico 'e da vomere (v.).
, sm. biol. individuo sviluppato da un solo uovo fecondato. — anche con
póvo < 'solo, unico 'e da zigote (v.).
. che via origine, che si sviluppa da un solo zigote; che riguarda o
zigote; che riguarda o interessa o dipende da tale fenomeno genetico. — gemelli monozigotici
<; 'solo, unico 'e da zigotico (v.).
unico 'e ccotxó <;, da ctj>ov 'animale vivente '. monregalése
guidon: -monsignor, volentieri, / da poi che v'è in piacer,
lodava quel [sonetto] di monsignor da la casa, parve in alcun modo che
monsignore / con lo spruzzetto in man da l'acqua santa / e intonando la
l'istesso che in italia mio signore, da loro usata egualmente con i cardinali e
tno di que'signori preti mi tirò da parte, e m'insegnò come si
[a fene- strelle] delle trote da monsignori, un sugo di pergola squisito
), diffuso in africa, caratterizzato da piumaggio nero e rosso (sulle guance e
la gola). = da monsignore1, per il colore delle piume.
vostra mel perdoni. = deriv. da monsignore1, col suff. astr. -ìa
è canagliesca. = deriv. da monsignore1. monsignorino, sm.
, in tal modo regolati, sono da costoro addomandati monzone. balbi, lxii4-
. scient. monstèra, forse deriv. da monstrum 'prodigio '.
d'insolita misura d'insolita struttura donatomi da un amico di calabria reduce dall'africa
= voce dotta, deriv. da monstrilla (v.), col suff
nostra 'signore ', egli, da quel tempo in qua, è stato sempre
: cominciai andare a imparare lingua francese da monsù martino e gli promessi di suo
soldati, 2-42: il papà conosceva da tanti anni monsù filippa. -titolo del
corrompesi,... e c'è da morir tisico ». / « grazie
: un montone può bastare a fecondare da trenta a quaranta femmine, quando la monta
davanti alle greppie erano schierati i cavalli da monta. pavese, 10-51: quando una
non sa lavorare / e si tiene soltanto da monta, gli piace distruggere.
per dar principio ad una buona cascina da tori, detta volgarmente monta, è necessario
bene, 2-27: la stagione assegnata da noi per la monta è l'autunno
al toro, che nel distretto è da taluno tenuto, speculando sul piccolo diritto
; il modo, il sistema adottato da un fantino nel cavalcare. -contratto di
. -contratto di monta: impegno assunto da parte di un fantino di partecipare a
la larghezza totale. = deverb. da montare nei signif. tr.
monta. = deverb. da montare nei signif. intr.
risaliva di corsa, rientrava nella stanza da letto, sacrario della signora.
, sm. invar. movimento effettuato da chi rema, spostandosi alternamente avanti e
(v.); voce regista da p. petrocchi. montàggio,
6-25: le parti originali, difese da diciassette brevetti, furono lavorate separatamente in
fondato nell'utilizzazione di un impianto costituito da un trasportatore a catena che reca da
da un trasportatore a catena che reca da un operaio al seguente (ognuno dei
e col tornio, fissaggio del pezzo da lavorare sulla macchina utensile; assemblaggio.
mestiere? godetevela! voi avete ancora da cominciare a capire che cosa sia il «
e organizzazione di un complesso espressivo costituito da varie fasi e momenti (un programma
montage (nel 1842), deriv. da monter 'montare '.
. rilievo della superficie terrestre, costituito da una serie di monti e di avvallamenti
donna] fa altrui parer piano. francesco da barberino, 167: va su
aride, circondate in tutta la loro altezza da orribili precipizi e da abissi profondi.
la loro altezza da orribili precipizi e da abissi profondi. [sostituito da] manzoni
precipizi e da abissi profondi. [sostituito da] manzoni, pr. sp„ 8
aguzza. d'annunzio, iv-1-762: sola da quella eguaglianza si levava la montagna apponendo
, 20-220: i macigni... da secoli, abbandonata la montagna, giacevano
prima da'naviganti portoghesi e poi comunemente da tutti 'vulcani 's'appellarono. idem
monte semo d'etiopia, non è da prestare tutta la fede. -montagna
9-9: lo 'mpe- radore si partì da losanna con sua gente e passò le
verso la montagna / che divide la francia da la spagna. -per estens
cose e divulgavano queste parole. benuccio da orvieto, lxxxviii-11-765: che, se
sul cuore, che mi schiaccia, da un anno a questa parte. brancati
1-188: montagne di nubi vennero illuminate da lampi rapidi in più punti. pavese,
... una montagna di cose da sbrigare. calvino, 3-96: il
11. gioc. montagne russe: gioco da fiera, formato da una struttura metallica
russe: gioco da fiera, formato da una struttura metallica, generalmente tubolare,
nome a certi piani inclinati, lunghi da due a trecento metri, guerniti da
da due a trecento metri, guerniti da una strada a guide di ferro, lungo
'montagne russe': denominazione di noto gioco da fiera. pure in fr. 'montagnes
balnearie. 12. milit. artiglieria da montagna: specialità dell'arma di artiglieria
insieme con le truppe alpine. -pezzo da montagna: pezzo di artiglieria di piccolo
il trasporto a someggio. - truppe da montagna: truppe alpine. garibaldi
'artiglieria di montagna': piccoli pezzi da portarsi sui monti a schiena di bestie o
, sermone della montagna: discorso pronunciato da gesù cristo, probabilmente sul colle di
suo insegnamento. bacchetti, 2-38: da molti anni non leggo il sermone sulla
consumo e, talvolta, abbuoni di tempo da accreditarsi sulla classifica generale. -asso,
vuol far male o inganno, e da ultimo ne patisce. cantò,
: non c'è nessuno talmente insensibile da non cedere mai a sentimenti o passioni
.). -montagnètta. folgore da san gimignano, xxxv-n-411: di giugno
guardo una tonda convalle, / che da sei montagnette ond'è ricinta / dechina
class, montanus 'di montagna ', da mons montis 'monte'; cfr.
sua immagine alta due miglia, circondata da cento altre statue montagnali come tante dame
ragionare. = deriv. da montagna. montagnardo, agg.
di polizia creato a parigi nel 1848 da marc caussidière. -per estens.:
sedevano a sinistra e in alto: da ciò il nome tramandatosi nei parlamenti.
bravi montagnari. = deriv. da montagna. montagnata, sf.
avventure diverse. = deriv. da montagna. montagnésco, agg.
montagneschi luoghi. = deriv. da montagna. montagnóse, agg.
que'repubblicani montagnesi [gli svizzeri] da dante o da alcun altro de'nostri
[gli svizzeri] da dante o da alcun altro de'nostri maggiori, avrebber
2. situato fra montagne, circondato da catene montuose. gioberti, 6-ii-310
pianigiana e montagnese. = deriv. da montagna-, cfr. spagn. montanes,
una popolazione). guido da pisa, 1-296: ufento...
montagnini 'l parnaso. = deriv. da montagna. montagnola (montagnuòla;
di non tropo aiteci a. mariano da siena, 23: ce ne veni
2. zona, territorio, regione caratterizzata da rilievi di modesta altitudine; zona collinare
adoperarono, se noi crediamo a'dipintori, da gli apostoli di dio e ora da
da gli apostoli di dio e ora da gli spagnuoli montagnuoli e da martellosi.
e ora da gli spagnuoli montagnuoli e da martellosi. moneti, 2-37: mi figuro
: il montagnolo agricoltor s'invola / da poi che ha tronca la matura spica
ravvisa fra i montagnoli scozzesi. cassiano da macerata, lxii-2-iv-60: gli montagnioli si
dotazione del monastero montagnolo di santa maria da roffeno, fatta dal conte alberto e
roffeno, fatta dal conte alberto e da suo figlio milone nel 1074. praga,
al consorte. = deriv. da montagna. montagnóso, agg.
di pompeo vizzani, a dimostrare quale da vero 'bestiale autorità '..
casta ». = deriv. da montagna. mónta-in-ària, agg. e
, sm. invar. enol. vino da pasto prodotto sulla collina di montalbano,
bello nei montali. = deriv. da monte (v.), nel signif
si ripete con rigore quasi ossessivo ormai da circa un trentennio. 2
quando le caratteristiche del liquido sono tali da non permettere, o comunque da rendere
sono tali da non permettere, o comunque da rendere poco conveniente, l'uso di
vantava le pretese virtù miracolose; venditore da fiera, ciarlatano, saltimbanco.
l'offesa parte, irritata a gran segno da quegli impiastri, scoperse una pertinace cancrena
i-223: con maraviglioso montaménto venne varrò da la taverna del macello del suo padre
opera. = nome d'azione da montare. montanarésco, agg.
e bigonciuoli, cannelle e zipoli, da rifornire la cantina. = deriv
la cantina. = deriv. da montanaro1. montanaro1, agg.
sanità fisica e morale, non disgiunta da ingenuità di carattere e semplicità di costumi
semplicità di costumi e, talora, da una certa rozzezza e incultura).
sommo / de l'alpigiana balza / da montanar drappello / lieto ro- mor s'
giovinetta montanara... ritornava pedestramente da una borgata di
1-18: quanto giova a mirar pender da un'erta / le capre e pascer
limpide in note lunghissime, a cui / da l'altro carro in coro rispondono gli
montagnose (una pianta). francesco da barberino, 185: pareva un pero dolce
sementino / innestato nel pero montanaro. cenne da la chitarra, xxxv-ii-424: di febbraio
ne'disusati. carducci, ii-10-277: da castelbolognese e da sola- rolo..
carducci, ii-10-277: da castelbolognese e da sola- rolo... cominciarono a
in lombardia, che son buoni da rivera e da uccelli grandi.
lombardia, che son buoni da rivera e da uccelli grandi. 8.
. nievo, 287: quando tornava da qualche fiera o sagra,...
: montanari. = deriv. da montano2. montaneggiare, intr.
grotte montaneggia. = denom. da montano1, col suff. dei verbi frequent
la gabbia. = deriv. da montano1, col suff. dimin. -elio
e dive montanelle. = deriv. da montano1. montanésco, agg.
montuosa (un luogo); caratterizzato da rilievi, montagnoso; che vive sui
delle lor rocche. = deriv. da montano1. montanése, agg. ant
tipico delle popolazioni montane. cenne da la chitarra, xxxv-n-423: io vi doto
400 milia. = deriv. da montano1. montani co, agg
peruso domestico. = deriv. da [cerai montana (v. cera1,
l'altro. = deriv. da montano1. montanina, sf.
porte di firenze, 58: montanine da far borse, il cento, a peso
, una popolazione). guido da pisa, 2-46: ufento...
in giù, tanto ch'elli fosse ferito da uno simile o quasi simile strale.
. sogliono chiamare gridando per essere intese da questo monte a quello. bembo, 10iv-
, la configurazione geografica). folgore da san gimignano, xxxv-11-413: d'agosto
, che si conserva a lungo e da cui si ricava una particolare sorta di
. trinci, 1-190: né sono da disprezzarsi [le castagne] pastinesi e montanine
climi freddi e a notevoli altitudini, da cui si ricava una farina pregiata.
insieme sul piazzale della pieve, ombreggiato da una fila di cipressi, aspettando che
schiene di monte... è da credere che sapranno prendere un aspetto un
o impiegatoaddetto alle miniere. maironi da ponte, 1-i-38: i suoi abitatori [
alle miniere. = deriv. da montano1, col suff. personale -ista.
i montanisti. = deriv. da montanista1. montanìstico2, agg.
montanistico '. = deriv. da montanista2. montani te, sf
fra rilievi molto elevati. felice da massa marittima, xliii-220: quando trapassar
tranquilla oropa, ove sognai, lontano / da tutti gli echi del mondo; tranquilla
fluttuare e svariare di luci. -prodotto da viti di montagna (un vino).
santuario montano di afrodite, fui assalito da una torma di fanatici sudici e brutti,
di fanatici sudici e brutti, guidati da una spia. jahier, 17: non
adatto al clima di montagna, differenziato da quello delle regioni basali per aumento dell'
verniciato di verde montano, come appariva da sbiadite incrostazioni qua e là
territorio impervio, scosceso. francesco da barberino, iii-no: cavalca tosto in
'dei monti, della montagna ', da móns móntis 'monte '.
). -anche sostant. ca'da mosto, 279: facendosi in questo luogo
intendere al lettore che... fosse da basso. montato per gradi ad alto
il monte scuro di leccio si staccava da un cielo montante di nuvolaglia nera, che
di scudi 200 ', è voce da fuggirsi perché non italiana, ma francese
: rinforzi verticali, costitùiti di solito da profilati d'acciaio, che si applicano
filo falso della detta spada, così da una mano come da due: cioè
detta spada, così da una mano come da due: cioè mandritto tondo, mandritto
montante, le quali botte sono tutte da mandritta. bresciani, 6-x-377: aveva
o l'uno, o l'altro da io in 25 perperi per parte, secondo
= deriv. dal provenz. montansa, da montar 'montare '. montapèttini
la stessa linea de'banchi, appoggiato da un lato sopra un mic- cione o
comp. dall'imp. di montare e da piè, forma ab- brev. per
, 12: zunto ch'el fo dentro da la citade, desmuntando da cavalo,
fo dentro da la citade, desmuntando da cavalo, muntòno suxo lo palaxio
si potesse a la mia ala. guido da pisa, 1-74: moisè..
tetto. -sostant. francesco da barberino, ii-155: ogni montar ne la
monterà sopra el rodano per andar [da lione] a niza. -procedere
a trovare una persona. marsilio da padova volgar., ii-v-9: melglio gli
5-12: uno di questi giorni monta da me un tale, e mi prega di
una posizione fissa più elevata, in modo da trovarsi in una condizione di maggiore comodità
non poteva vedere l'uno l'altro da proda a poppa. donato degli albanzani,
bella barca appartenente all'artiglieria, vogata da sei robusti diavoloni e retta da uno
vogata da sei robusti diavoloni e retta da uno spalluto timoniere, mi fece attraversare
fece attraversare volando parte del porto. da ponte, 280: con questi tesori
la coda non possa far male. folgore da san gimignano, xxxv-11-413: e [
[d'agosto vi do] palafreni da montare in sella, / e cavalcar la
memoria. — sostant. dino da firenze [tommaseo]: lo stallone,
dato all'ufficio del montare, si tolga da ogni altro esercizio e fatica. marino
, e 'l suo sommo montare è fatto da la parte più sottile. valeri,
inclinato che sopra il meno. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
con lui quando l'amor divino / mosse da prima quelle cose belle. guido da
da prima quelle cose belle. guido da pisa, 1-54: coglie- vasi sempre
'1 sol monta, e quanto è più da presso. gherardi, iii-112: sendo
scenda il sole o monte, / mai da l'anima mia non si scompagna.
durante la marea). ca'da mosto, 300: questa isola,.
la lingua gli si era talmente seccata da non poter più spiccicare una parola.
prende lezioni di dizione e di portamento da un gigione ridicolo e utile; l'
. è coperto con volta che, da tutte parti torcendo, monta a terminare
: non solo su dal cortile, ma da tutte le camerate con le finestre aperte
/ ver l'alte cose elette. antonio da ferrara, 17: li prestò [
soddisfazione, contentezza, felicità. dante da maiano, xxxv-1-481: nobile pantera, /
romolo. tommaseo, 11-231: salendo da dante a fe- sto, e da
da dante a fe- sto, e da festo a plauto, noi siamo..
/ montando malenansa / e soverchiando me da tutte parte. guittone, 69-14:
, una facoltà). onesto da bologna, i-46: sol per conoscer se
vr'ogne allegrezza passa e monta, / da l'altra parte che per me si
opprimente, più complicato, più difficile da risolvere (una circostanza di carattere sociale
entro e il disagio di tutte le cose da vivere, e quali al continuo montavano
móntano, fin che vadano a incappellarsi da una grande imagine finale, proprio il
poco tempo la popolazione del lazzaretto montò da duemila a dodici mila. 20.
in grande affare, / cotanto ven da fine canoscienza. latini, rettor.
fatto sì alto montare. guido tto da bologna, 1-64: con senno, con
di quei barbari; e perciò non è da sperare che questa lingua sia mai per
la scena e gli archi e i gradi da sedere. -sormontare. ser
città di pisa fu uno nomato ranieri da san casciano, giovane e ricco, il
. villani, 3-56: la vitella da latte montò danari trentadue in quaranta la
29: cominciarono uno traffico di fare venire da padova destrieri e cavalli in francia di
,... di picciole che erano da prima,... montarono ben
li quali sono inseriti in questo quaderno da quie indi- rietro centinaia liiij e 1
: tra'marinai di comando e uomini da mano, soldati,... ufficiali
loro famiglie, schiavi e altra ciurma da ogni servigio, monta il numero a
venticinquemila scudi, è fuggito. i capitali da lui lasciati in roma tra mobili e
soldi xv di veronesi ke i tollemmo da qualterotto. item porta libre xxjq di
tu intendessi quante staiora sono quelle terre da santa caterina e quello che le montano
del pelo monta a prezzi altissimi, da non credersi ne'nostri paesi.
cercando terra di più sana riva? giovanni da samminiato [petrarca], ii-55:
che dicesse o facesse niente montava. da porto, 1-173: che montavano le
9-189: se turno istesso non uscia / da la cittate, vista la presente,
cittate, vista la presente, / egli da senno se ne penti- ria, /
-perché questo cruccio, messere? sabba da castiglione, 69: all'età nostra
ciascheduna ruota una pedagna, con un banchetto da montar e l'altro da cascare quell'
un banchetto da montar e l'altro da cascare quell'uomo solo che voga.
, che a te fe'risposta, / da me e dal mio tìglio a te
in groppa. casti, ii-6-81: da capo a piè di doppio cuoio è
: cui se crede aver cavallo / e da uno esser calvaccata, / troverà insembla
/ troverà insembla lo gallo / e serà da dui montata, / poi da lor
serà da dui montata, / poi da lor serà cazzata / corno a putta
i-116: fan le cagne e cavalle montare da maschi più generosi che trovano. cestoni
. carducci, iii-24-133: un organino da caricare in certe occasioni per sonare a
'e come si fanno i drappi da tappezzeria e da arredi sacri.
come si fanno i drappi da tappezzeria e da arredi sacri. -piazzare un
posizione di sparo; caricare un'arma da fuoco. - anche assol.
montano una casa grande, tutto debito da pagare, e non rinunziano mai a nulla
usa le espressioni: « come vista da accattone, stella cammina per il praticello
fondo semplice e naturale, si sta da più anni montando, come dicono in
della regione. arbasino, 3-50: da parte mia... mi pareva giusto
acuti e spasmodici culmini della drammaticità ma da artista che sente la dignità dell'arte
ippodromo; tutt'i cortigiani sono destrieri da maneggio e tutti si lasciano raggirar dal
detto mese demmo le vele al vento da maestro con la volta per garbin per
di tirarcene fuori e 'nsieme liberarci da altri travagli, perché, montando tutta
-montare col culo sulle forche: comportarsi da delinquente, rischiando la forca. sercambi
fatto giorno, i compagni di paolo da troade, montati in mare, si
croce: subire la crocifissione. bianco da siena, 87: so'perché tu mi
'montare la cavalleria': francesismo usato da molti scrittori militari italiani per fornire di
= dal lat. montàare, denom. da mons montis 'monte '; per
insalata buona a mangiar a chi è morso da quell'a- spido sordo che latini chiamano
= voce di area centrale, deriv. da montare e probabilmente accostato a montanino2;
= voce di area centrale, deriv. da monte; per il suff. -arone
= voce di area laziale, deriv. da monte, con doppio suff. (
montasio, sm. tipo di formaggio da tavola con pasta dura, simile alla
scale e leggierissime e aperte montate. andrea da barberino, i-178: missono in fuga
che tutti possono fare in poche ore da napoli e senza disagio. 2.
: prese la volta della persia, da quella banda che per entrarvi faceva di
una notte misono aguato di loro gente armati da più parti di fiesole. ammirato,
esser cosa necessaria levarsela ad un tratto da dosso. 7. apparizione improvvisa
vi sono anche diverse menate o montate da pesce, che servono alle valli di comacchio
. = voce dotta, deriv. da montato, col suff. degli agg.
cosa mostruosa esser questo fatto in pistoia da un asino stato pronosticato, il qual
compì, di specificazione). francesco da barberino, iii-244: ben armati /
montati sopra fuocosi cavalli. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
; è arrivato in una carozza tirata da quattro cavalli bianchi, montati da servitori
tirata da quattro cavalli bianchi, montati da servitori vestiti del pittoresco costume andaluso.
20-365: la sentenza pronunciata ed eseguita da gesù contro gli onesti ladri aveva messo a
chiare d'uovo sbattute fortemente con arnese da ciò, e fatto spumeggiare.
anni addietro al pianoforte era stato occupato da un gufaceo 23 pollici montato su un
un'arma); piazzato in posizione da sparo (un pezzo d'artiglieria);
(un congegno, un giocattolo azionato da un dispositivo a molla, ecc.
dizio. -sostant. francesco da barberino, ii-175: non crede, quel
stava bene. 12. sormontato da fregi, gallonato. tarchetti, 6-i-76
figur. indotto dalle proprie inclinazioni o da influenze estranee a comportarsi con eccessiva esaltazione
montata. 14. pervaso da un sentimento violento; esasperato. boccaccio
. 4-3 (415): folco, da dolor vinto e in furor montato,
cui è applicata, può essere costituita da uno scalino, da una serie di
può essere costituita da uno scalino, da una serie di scalini, anche retrattili,
di scalini, anche retrattili, da una predella, da una piattaforma allungata,
retrattili, da una predella, da una piattaforma allungata, ecc.)
cavalcatura. targioni tozzetti, 12-9-179: da ambe le parti della strada erano larghi
montatoio '. = deriv. da montato. montatóre, agg.
è addetto al montaggio dei manufatti costituiti da più pezzi precedentemente lavorati, all'applicazione
può essere costui il manovale che sbuca da un angolo nero. -operatore addetto
terra. = nome d'agente da montare; i significati del n. 4
goffa montatura che i suoi compatriota vanno da anni e anni architettando intorno a lui
orizzontale; la montatura equatoriale, costituita da un asse verticale combinato con un asse
parti. = nome d'azione da montare. montavagoni, sm. invar
dall'erosione e caratterizzata per lo più da rigidità dei pendìi alquanto accentuata, da
da rigidità dei pendìi alquanto accentuata, da fórme aspre e scoscese e dalla presenza
un romito in una cella. francesco da barberino, iii-95: sien manieri /
e turri come verga crolli. andrea da barberino, i-143: fuggendo su per
aere fumanti. tasso, 14-612: scopron da lunge al fin monti di neve /
in una località montana. francesco da barberino, ii-286: per valli già camminare
arie grosse, la bonbarda farà maggiore romore da presso, e men lontano si sentirà
antica torre assai presso a le mura / da la cui sommità tutta si scorge /
orti, / e quinci il mar da lungi, e quindi il monte. carducci
iii-1-16: or fra'duo mari e da palermo al monte / una sola viltade
passar la gente modo colto, / che da l'un lato tutti hanno la fronte
e vanno a santo pietro, / da l'altra sponda vanno verso '1 monte.
perché il monte paresse maggiore. francesco da barberino, i-262: sien gli occhi
di carboni accesi arostito si fue. ca'da mosto, 197: tutti quelli
tua lettera, ne avevo avuta una da nicomaco, che m'imponeva un monte
di gioielli. collodi, 649: ho da farti un monte di saluti: a
al cancello di ojetti. salgo invece da ghiglia, ma c'è un monte di
-impedimento, ostacolo. 5. caterina da siena, i-121: non sarà neuno monte
la volontà nostra non muova questo monte da vizio a virtù, da negligenzia a
questo monte da vizio a virtù, da negligenzia a sollecitudine, da superbia a
virtù, da negligenzia a sollecitudine, da superbia a perfetta vera umilità -sommo
il vecchio, 2-81: ruota, che da l'orribile acheronte / or questo or
sapienza di dio o alla redenzione operata da cristo. bibbia volgar., v-536
donde verrà a me l'aiuto. bianco da siena, 187: « in su
nel linguaggio biblico, la chiesa fondata da cristo. a. martini, i-10-5
dalle pieghe inguinali (ed è costituita da un cuscinetto di tessuto adiposo ricoperto di
peli nella lor pubertà: è formata da un tessuto cellulare adiposo abbondantissimo. panzini
giorno sulle colonne del libro giornale. poi da quello sgranato e fortuito ammasso entrano distinti
suol dirsi, ogni 'monte ', da quel momento si riguarda come una persona
com- rende le cedole dei titoli posseduti da una anca e di quelli ricevuti dai
. fondo o patrimonio comune (derivante da apporti di beni o di denaro da
da apporti di beni o di denaro da parte di una pluralità di soggetti)
14. gioc. mucchio delle carte da gioco, in partic. di quelle
già duca ranuccio ottenne nell'anno 1600 da papa clemente vili la facoltà di fondare un
tributaria (monte libero: quello esente da tasse, contrapposto al monte gabellato)
de'sette per cento non erano andati da i tre a i quattro, né
i tre a i quattro, né da * quattro a'sette, perciò si chiamò
luca de'libri mi disse aver aùto da teghiaio buondelmonti una poliza di paghe di
a modena, procurava grano o farina da rivendere ai poveri a un prezzo equo
o granatico prestava ai contadini il grano da semina con obbligo di restituzione dopo il
de'monti e delle paghe e se è da spegnerli e spianarli tutti o parte;
casse celebrarono la loro festa nella nuova chiesa da loro eretta alla venerazione del ladron buono
di gestione; l'attività era consentita da un fondo di oblazioni volontarie e aveva
monte della pietà; e ogni donna da bene dovria pigliare lo essempio da te
donna da bene dovria pigliare lo essempio da te. nannini, 1-183: voi biasimavi
delli vescovi, se ben sono instituiti da laici. galileo, 1-2-239: io mi
robe false si perdino né si rendino da gli stimatori ad alcuno, ma li
impegnarvi le ultime robe e trarne quattrini da banchettare, ballare, andare a zonzo
al monte di pietà l'orologio regalatogli da gino il giorno delle nozze.
di oggetti mobili, per una durata da tre mesi a un anno: rappresenta la
, 8-108: non si ha nulla da spartire col monte dei pegni. bernari
matrimonio! cicognani, 3-213: passava da un'occupazione all'altra con la volubilità
all'altra con la volubilità degli uccelli da una frasca all'altra, e alla
acqua. ojetti, i-516: vedo da uno squarcio nel piano del ponte l'
lezioni ho stampe a monti, rassegne da fare, prefazioni da finire.
monti, rassegne da fare, prefazioni da finire. -andare (o ire
ne serva, poiché anco quell'uso che da principio gli si concedette,..
, n. 12. -avallare da un gran monte: cadere da una
-avallare da un gran monte: cadere da una posizione prestigiosa, perdere il potere
in un monte): essere preso da un senso di oppressione, di stanchezza
sue vene sì che cerca tutto il corpo da monte a valle. -da
valle. -da monte e da valle: da tutte le parti,
-da monte e da valle: da tutte le parti, ovunque.
giulio cesare... procacciò tanto da monte e da valle ch'egli combattè contra
.. procacciò tanto da monte e da valle ch'egli combattè contra a pom-
i monti e stare i fiumi. antonio da bacchereto, lxxxvtii-1-161: tanti sospiri e
, io farei monte. -mettere da parte, dimenticare rancori e dissapori;
in massa; il gentilini non dissentiva da ciò, ma chiedeva dicesse l'offerta
e l'alterigia, umiliarlo. gallo da pisa, 326: lo vostro amor,
destrier tutto in un monte / fu da la sponda ruinato al basso.
. -in monte o in valle: da una parte o dall'altra. ariosto
. segneri, iii-3-344: chi giuoca da burla, può facilmente mandare a monte
è mia. -scartare una carta da gioco. galileo, 3-4-210: quel
principe suo avversario. -mettere da parte, trascurare una persona. caro
si parli a modo di questi uomini da bene...? non sarebbe gran
inventar altri modi men dannosi e disdicevoli da trovar danari. oddi, 2-11:
forza e con rabbia, scosso anticipatamente da un odio forsennato alla sola idea che
determinati colpi d'occhio, in modo da controllare che non s'inceppasse e non
in mano all'usuraio: virtù insomma da cavarne costrutto. -mettere,
faceva venere gli tirava tutti. -lasciare da parte, abbandonare; rinunciare. benivieni
qua mi son venute mille occa- sionuccie da rovinare, le quali per esser state frascherie
quella che l'amor nom parte / da te. -mostrarsi da monte grosso:
parte / da te. -mostrarsi da monte grosso: fìngersi ottuso di mente
pataffio, 4: non ti mostrar così da monte grosso. -nevicare al monte
] è morto, a cinquantanni: da molti anni, come egli diceva facetamente,
fare il bravaccio a parole; comportarsi da smargiasso e da millantatore.
a parole; comportarsi da smargiasso e da millantatore. nomi, 1-13
lo più di forma conica, costituito da una base di castagne cotte nel latte
a far una tal impresa c'è da impoverire, dicono 'c'è da ire
è da impoverire, dicono 'c'è da ire a montedomini '. =
montedomini '. = comp. da monte e dal genit. del lat.
fiorente la scolastica, un chierico delegato da bonifazio ottavo a risolvere le differenze tra
= eufemismo sessuale, comp. da monte e ficaie (v.)
, massime nel comun di castion, da pastori detti 'montegnari 'di tanto
= voce di area bellunese, deriv. da monte-, cfr. an
non dispera. = deriv. da montenegro, una delle attuali repub
sieme dei premi, per lo più costituiti da una somma di denaro, da
da una somma di denaro, da assegnare ai vincitori di un concorso
una lotteria. = comp. da monte e premio (v.);
montepulciano1, sm. vino toscano, da pasto, di pregiata qualità, prodotto
sconvolgere gli stomachi o aggravare le ciglia da un profondo letargo. soldati, 5-89
produce, in abruzzo, un vino da pasto, cerasolo e asciutto, molto apprezzato
n'andre in creti. = da montepulciano1, con accostamento scherz.
torni. = eufem. comp. da monte e ritondo, var. ant.
vacche montesi. = deriv. da monte. montessoriano, agg.
. montevècchia, sm. vino brianzolo da pasto secco, bianco o rosato,
ovvero montgolfiloquio. = comp. da montgolfi [erd \, var. di
dotta, lat. mediev. monticare, da mòns montis 'monte ';
alpeggio. = nome d'azione da monticare. montìcchio, sm. mucchio
pelle agnellina. = denom. da monticcio. monticelo, sm.
bellissimo modo. = deriv. da monte. monticellare, tr.
vasello. = denom. da monticèllo. monticèllo (ant.
quale i nemici te- nieno. bartolomeo da s. c., 383: poiché
che lucono di notte. r. da sanseverino, 113: soto uno montiseli
ugurgieri, 144: la tromba prenunzia da uno monticèllo in mezzo ai giuochi commessi
cominciò a fin del mese a metter da parte uno scudo... e così
sono dimandate queste pas sioni da volgari verrucole e monticelli. -gobba
schiena; / ma è una cosa da niente e non dà pena. /.
, come si vede il tempo turbato da piovere, dar loro fuoco.
delle miniere. = comp. da monte e coltura (v.),
montuoso. sanudo, lvi-560: da pruch in qua non si lavora in
in alcun loco perché si tengono securi da corarie per il paese forte e monti
e monti coso. = deriv. da monte (v.).
le scarpe di corda e la montièra parda da pecoraio, vengono a fare il duca
= dallo spagn. monterà, da monterò 'cacciatore'; cfr. sicil.
cfr. sicil. muntera 'berretta da bambini '. montièra2, sf.
una carrozza. = deriv. da montare-, voce registr. dal d.
i permessi di caccia con armi da fuoco, era detto montiere maggiore
s'innalzarono molti di quegli uffici dipendenti da lui, e da essere riputati almeno de'
quegli uffici dipendenti da lui, e da essere riputati almeno de'maggiori del regno
. il montiere maggiore dispensa le licenze da caccia collo schioppo. = dallo spagn
gadda, 6-201: si differiva passo passo da un quartiere all'altro: monticiano a
per se stesso. = deriv. da monte, sul modello di alpigiano.
. = = sost. verbale da montare. montióne, sm.
nomi, 8-37: era forza al da sezzo, dalle dalle, / che
e montione. = deriv. da monte, col suff. degli accr.
a roma. = deriv. da monte (v., n. 17
di chiasso. = deriv. da monte. montmorenciano (pron.
vor spender, / m'apar monto da reprender / e degno de gran tormento.
di minor formato,... da rompere quel cumulo di assurdità che s'
voce di area lomb.. denom. da montone3. montonaro, sm. ant.
piedi ». = deriv. da montone1. montonata, sf.
. 12). = deriv. da montone1; voce registr. dal d.
roccia). = deriv. da montone1, n. n.
una valle. = deriv. da montone1, n. 11. montoncino
lo puoi concepire? con uella testicciuola da montoncino e con quelli studi a maestro
occhi aperti sono / il montone dipinto da bolaffio / che solo torce di tra il
diffusa sull'altipiano del pamir e caratterizzata da corna molto sviluppate. marco polo
, 8-21: tornando al bergamasco, ho da portare un grande obligo alla ventura che
alla ventura che m'ha dato occasione da poter tosar questo montone. guarini, 327
monton di teodosio che quel tanto che da loro ha udito con le proprie orecchie
le proprie orecchie tutt'è stata invenzione da lor fatta su le dita. c.
. brusoni, 4-i-22: con diportarsi da uomini, non da montoni, avriano
4-i-22: con diportarsi da uomini, non da montoni, avriano potuto e salvar se
esser la gente de minii nati per antiquo da quei baroni che passarno per la isola
delle dodici costellazioni dello zodiaco, composta da circa ottanta stelle (e nell'emisfero
e fiorisci nel verde cespuglio. domenico da prato, lxxxviii-1-544: ripresi han l'
, vii-546: se pretende poi far da cavallerizza coll'usurparsi 'l maneggio sopra di
del montone,... ne faceva da non credersi.
città o per abbatterla; era costituita da una grossa trave, munita a un'estremità
323: a furia vi traen da tutti i lochi / monton, baliste
d'una macchina antica, chiamata montone da vitruvio e dai suoi commentatori, la
numism. antica moneta francese che aveva da un lato 1 * immagine di un agnellocon
lana del suo montone. -trarre salti da montone: manifestare con gesti scomposti una
scalzi non si diede a trar salti da montone per la contentezza. 18
. fare salti montoni: fare salti da montone, compiere grandi balzi.
so bastone, e ferì el cavalere per da rera, che lui e '1 cavallo
conservarlo. vincenzo maria di s. caterina da siena, 68: nel sito,
umbria, che produce una pregiata uva da tavola. = deriv. probabilmente
tavola. = deriv. probabilmente da monte. montonile, agg.
le vene. = deriv. da montone1. montonina, sf. ant
capo montonino. = deriv. da montone1. montóno, v.
natura di una zona montuosa, caratterizzata da rilievi o, anche, da irregolarità
caratterizzata da rilievi o, anche, da irregolarità e da scabrosità del terreno.
o, anche, da irregolarità e da scabrosità del terreno. galileo,
... limitata per tre lati da quelle basse, azzurre, dolci, vaghe
quattro carati. = deriv. da montuoso. montuoso (ant.
montagnoso. -anche: formato, costituito da monti (un rilievo, una catena)
o terreno o pietre, la quale da alcuna altezza discenda al basso, sì
di firenze... anticamente discese da fiesole, un'antica città disfatta in
e piena di fossi e di paludi, da poter male proibire che, di notte
dire che abbia del montuoso. -caratterizzato da reali o apparenti rilievi montagnosi (il
. 3. caratterizzato e determinato da una vita trascorsa in luoghi di montagna
montuose altezze delle tempeste. -caratterizzato da ondate altissime (una tempesta).
= voce dotta, lat. montuosus, da mòns montis 'monte '; per
carabinieri... in falde e tricorno da gran montura. -mostrine colorate
roseo d'una faccia lunga cavallina tagliato da un grosso paio di baffi, e il
: persona o gruppo di persone contraddistinte da una data uniforme militare. giusti
, divisa o tipo di abbigliamento imposto da un regolamento o da convenzioni e consuetudini
di abbigliamento imposto da un regolamento o da convenzioni e consuetudini a persone che esercitano
.: particolare tipo di abbigliamento usato da chi si riconosce in un determinato gruppo
die'una guardata alle loro fiammanti monture da passeggio. soffici, v-2-161: la fiorisena
sf. letter. cavalcatura, animale da sella. fortis, xxiii-454: egli
l'ospitalità alfieri, xiv-1-105: da ben due anni sono stato senza
qui montura, bene; altrimenti da capo vi tedierò. bacchelli, 2-xxiv-452:
: che si usi questo verbo formato da 'montura '(oggidì di qual nome
tanti soldati. = denom. da montura *. monturato (part
, x-23-155: sognò il proprio funerale da imperatore; l'esercito degli impiegati doveva
iii-58: la con- tessina, vestita da amazzone,... svoltava via con
= agg. verb. da monumentare. monumentale, agg.
di civiltà antiche; che è costituito da un monumento o da un'opera scultorea o
che è costituito da un monumento o da un'opera scultorea o architettonica di grandiosa
l'avea... ideato fino da quando lavorava nel gruppo di teseo.
òjetti, 1-36: pasticceria, sala da ballo, infermeria, reggia: che
.. al cospetto della notte illuminata da nuovi fuochi, in una città monumentale
certo modo come segni monumentali, da cui indurre lo stato della lingua parlata
o costretto in un farsettino tanto striminzito da non potervisi rimuovere. moretti, ii-1126
lasciava intravedere... una macchina da scrivere monumentale, di forma antiquata,
carducci, ii-7-32: tutto questo che ha da fare... con la figura
. 5. improntato o caratterizzato da elevatezza, da sublimità, da solennità
. improntato o caratterizzato da elevatezza, da sublimità, da solennità, da notevole
caratterizzato da elevatezza, da sublimità, da solennità, da notevole vastità culturale,
, da sublimità, da solennità, da notevole vastità culturale, spesso non disgiunte
notevole vastità culturale, spesso non disgiunte da ampollosità e da magniloquenza (un'opera
, spesso non disgiunte da ampollosità e da magniloquenza (un'opera letteraria, uno
un impressionista. = deriv. da monumentale. monumentali tà, sf
, di solennità, spesso non disgiunte da pomposità e da ostentazione di magnificenza,
, spesso non disgiunte da pomposità e da ostentazione di magnificenza, che presentano un
della signora madre. = deriv. da monumentale. monumentalménte, aw. letter
quale grosso e grasso bresciano pare anche da sperare fosse sotterrata e monumentata per sempre
con virgilio. = denom. da monumento. monumentano, agg. letter
una buaggine. = deriv. da monumento. monumentato (part.
monumenteggia un vespasiano. = denom. da monumento, col suff. dei verbi fre-
del tasso. carducci, 535: se da le donne tue maschia dolcezza / tenne
immortale d'italia, ricevi questo monumento da niccolò puccini cccii anni dopo la tua
. e primissima il monumento ad arnaldo da brescia, il quale però darebbe più
in concorrenza. — figura da monumento: persona degna o che appare
tratto abituare a considerarlo come una figura da monumento. -monumento vespasiano: edicola
a quel modo che si ricercano ora da noi le pitture di raffaello e del
impresa di notevole portata storica, tanto da costituire un esempio destinato a perpetuarsi nel
uomini mi persuado che si riceveranno volentieri da tutti i cristiani, considerandole specialmente come
... vennero osservati... da dionisofane, il quale...
acconciammo col figliuol nostro, quando fu da noi consegnato a sofro- sine, acciocché
tirannide di valentino, egli è attestato da due autori sincroni ed istorici della maggior
alla sventura e degno che sia rizzato da un dalmata. carducci, iii-n-35: cino
un dalmata. carducci, iii-n-35: cino da pistoia,... come risulta
leggevamo questa strofa, ci sentivamo percossi da un non so che per cui ci
fondato di nuovo si può dire da cosimo i e mantenuto poi sempre con
i meriti e per le opere, tanto da costituire motivo di vanto o di fama
monumento: nascondersi. s. bernardino da siena, v-97: o popolo mio,
quella scenetta col padre cieco messa lì da shakespeare per ricondurre a modestia plebea lo
dotta, lat. monumentimi, deriv. da mone re 'ammonire, ricordare '
giornali di roma sbraitavano contro la monumentomania da cui è stato preso quest'ultimo quarto
certi! è stato detto e scritto da indigeni e da foresti...
è stato detto e scritto da indigeni e da foresti... che la città
una civiltà contadina, non marinara, affetta da monumentomania. = voce dotta
= voce dotta, comp. da monumento e mania (v.).
sm. invar. zool. piccolo cane da compagnia: carlino. panzini
onore di vederselo presentato a corte da madama di pom- padour: un gentiluomo
. = ted. mops, da moppen 'fare il viso arcigno ';
corrisp. al gr. poipó7reio£, da mo ^ o7da, antico nome dell'attica
e sedativo della tosse (anche accompagnato da specificazioni: mora di macchia, di
. le more rosse scorse. benuccio da orvieto, lxxxviii-11- 764: frave
dure e mature acolte in fieno / da non venir mai meno. palladio volgar
... si staccano dalla madre da per loro o con poca fatica.
come tra fratte inesplorate, lunghe / da umano sguardo, un frutto / rosso
quello che fa le more grosse, rosse da principio, di poi mature nere.
mora suol essere matura, e casca da sé allo scuotere la fo
trattato d'imitazione, che tanto ha da fare con le proposte da me fatte
tanto ha da fare con le proposte da me fatte, quanto il gennaio con le
di carne. = deriv. da mòra1, per l'aspetto.
al pover gli orecchi sanza mora. felice da massa marittima, xliii-230: quando s'
dell'imperadore. marchetti, 4-157: da tutti i corpi il corpo esala / e
) o a compiere quanto è necessario da parte sua affinché il debitore possa adempiere
) a poter pagare, dopo la notificazione da farsi dal creditore. = voce
si lassò, ma fermo stae, / da le donzelle in cui beltà dimora.
dibatteva, si divincolava, tentando liberarsi da quel morto gravame, da quella gelida
tentando liberarsi da quel morto gravame, da quella gelida mora. sciascia, 8-127
mettere in subbuglio dei cuori che garantiva da ogni sussulto la mora d'un portafoglio.
a. papini, x-1-187: fui lapidato da un popolo straniero... lauri
: il tisicuzzo convenzionalismo toscano fu sepolto da un pezzo sotto la mora del fastidio.
chiamano mora. = deriv. da * mora, da * murra, relitto
= deriv. da * mora, da * murra, relitto del sostrato mediterraneo
a. c.; era formata da un numero di soldati variante da 400
formata da un numero di soldati variante da 400 a 900. m.
, dal gr. fxópoc, deriv. da [xetpofxat 'ho in parte '
, con perianzio che può essere composto da un minimo di uno a un massimo
sei pezzi; frutti quasi sempre costituiti da acheni o drupe, spesso rinchiusi dentro
, come nel caso del gelso, oppure da transformazione del ricettacolo cavo, come
. = voce dotta, deriv. da moradina, con modificazione del suff.
, sf. numism. moneta coniata da varie zecche italiane fra il secolo xvi
lega metallica. = deriv. da moro1, con riferimento al colore.
.). siepe o macchia formata da rovi che producono more. = deriv
che producono more. = deriv. da mòra1, sul modello di rosaio, rovaio
suono delle muraiuole, o di quelle da otto, che maggior diletto danno a
rato promettesse. = deriv. da moro1, con riferimento al colore.
tutt'uno. = deriv. da morato]. moraiòlo (moraiuòlo
sm.): specie di ulivo caratterizzato da rami eretti, foglie alquanto larghe,
tondeggiante. -uliva moraiuola: quella prodotta da tale varietà di ulivo. soderini
razzai uole. = deriv. da moro1, con riferimento al colore scuro,
, la var. muraiolo è registr. da p. petrocchi, per il
dottrina: lo quale appetito ne diparte eziandio da li vizii naturali, non che da
da li vizii naturali, non che da li altri. boccaccio, vii-214:
sciocco. gherardi, 2-i-272: fu da ciascuno comendato il dire di messer bartolomeo.
, 12-3: non voglio qui farla da morale / e dir quel che conviene e
, 129: attenti udite, acciò da voi s'apprenda /... ben
se ne le scienze si dee cominciare da le cose più facili, senza dubbio
, senza dubbio il principio dee prendersi da gli ammaestramenti morali, perché le contemplazioni
.. con invenzioni morali ed accompagnate da vaghissimi ripartimenti. salvini, 26 -pref
quando fu in esilio [dante] fece da venti canzoni morali e d'amore molto
ila castiglionchio, 11: fu uno dante da firenze, poeta volgare di lodevole memoria
, poeta volgare di lodevole memoria e da ricordare, il quale in questa materia
, ii-3-26: quelle cose che s'assegnano da lui come cagioni di dannosa influenza sugl'
, o prescrizioni ecclesiastiche venerate e tenute da tutti i cattolici. -precetto morale
. precetto. -nella teoria letteraria elaborata da dante nel 'convivio ', senso
1-28: veduta la lettera, è da vedere l'intelletto morale o vero allegorico
presero per ex-prostitute le due che provenivano da moralissime famiglie. -sostant. bornio
moralissime famiglie. -sostant. bornio da sala, xxxix-i-266: ricercon le selve
permetto settimanalmente: altrimenti c'è da perdere l'uso della favella!
temperanza sempre è stata di grandissima lode da tutti commendata. tasso, n-iv-36:
circostanze altamente probanti o comunque fornite, da un punto di vista soggettivo, di
voce dotta, dal lat. moràlis, da mas mòris 'costume, uso '
particolari materie a tutte le altre; da lei si derivino le prime definizioni nelle
; la sua legge è sempre interpretata da due rivelatori: l'uno valuta l'interesse
, all'onesto (anche in dipendenza da una determinata concezione del mondo o da
da una determinata concezione del mondo o da specifiche concezioni religiose, filosofiche, politiche
dimostrato che la morale è una igiene da seguirsi per evitar molte malattie individuali e
: 'morale di schiavi 'o 'da schiavi ': tedesco 'sldaven-moral '
naturale: visione etica che prescinde completamente da ogni presupposto o riferimento soprannaturale.
. non tollerava discorsi frivoli, ripugnava da ogni discorso licenzioso, disapprovava ogni parola
nessuna particolare inimicizia contro di me, da volermi sacrificare a vantaggio degli altri.
7. ammaestramento che si ricava da un'opera e, in partic.
opera e, in partic., da una favola, da un racconto.
in partic., da una favola, da un racconto. -anche: le parole
giovanotto con bella e misurata voce e da suono convenevole accompagnato cantasse una storia bene
1. -conclusione che si trae da un fatto, da una circostanza,
-conclusione che si trae da un fatto, da una circostanza, da una vicenda,
un fatto, da una circostanza, da una vicenda, da un'esperienza.
una circostanza, da una vicenda, da un'esperienza. guadagno li, 1-i-152
lì avanti e indietro, con niente da fare... insomma, morale.
: quanto poi al morale, ricercava da tutti sì fina perfezione e sì esatta che
di rialzarlo, è per lettere che giungano da genova. rigutini, i-iii: 'il
denina, 1-ii-44: un za- nobi da strata avea tradotto con qualche lode i morali
cose ». cassola, 2-422: proprio da un tipo come lui doveva sentirsi fare
2-48: non mi lascerò far la morale da un libertino depurato nel vuoto!
discorso moraleggiante. = nome d'azione da moraleggiare. moraleggiante (part. pres
la moglie. = denom. da morale2, col suff. dei verbi frequent
astratti, formalistici, legalitari, astraendo da situazioni o circostanze particolari, soggettive e
umana. cassola, 5-9: sono da rigettarsi senz'altro, insomma, le
filosofia di fichte, adottato in seguito da pensatori francesi della fine del secolo xix
. = voce dotta, deriv. da morale2, col suff. -ismo, che
tocca e non istar qui a far da saccente e moralista. chiari, 1-i-12:
operette piacevoli... sono riputate da certi moralisti scrupolosi il veleno dell'innocenza
= voce dotta, deriv. da morale2, col suff. pers. -ista
che deriva o è dominato o sostanziato da interessi di carattere prevalentemente morale (e
sono tutti logicamente infondati e tutti agevolati da quella sorta deplorevole di coraggio che,
cucina]. = deriv. da moralista. moralità, sf. complesso
corpo di filosofia come detto è, resulta da l'ordine de le virtudi morali,
è, quella piacere sensibilmente. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
. boccaccio, viii-1-91: perché saranno da biasimare i poeti, se sotto favolosi
-anche: condotta, comportamentomorale. francesco da barberino, i-87: se con medici serai
co li filosofi e lor seguitanti. guido da pisa, 1-285: per mala moralità
... se a pigliar data da un secolo addietro siamo licenziati a dire
tempi, non debbo tacere di una festa da ballo privata, ove convennero in buon
proprie azioni ad una regola preconosciuta'. da ciò ognuno vede che esiste una moralità
moralità non abbia ad esser contraria o da nuocer punto alla vita che conviene alla divina
leggere le moralità di catone, tradottele da un valentuomo lanaiuolo, suo vicino e
carducci, iii-13-356: il breve carme dice da sé, a chi lo sappia leggere
, è una « moralità » scritta da un poeta che faceva professione di immoralità
. = agg. verb. da moralizzare. moralizzaménto, sm.
arguti moralizzamenti. = nome d'azione da moralizzare. moralizzante (part. pres
, 111, 133: l'amore nasce da un bisogno,... per
,... quando non gli servì da amminicolo per « moralizzare », così
, ma di una graduazione dei fini da raggiungere, dato che si vuole moralizzare
. quasi impossibile senza grand'evagazione, da partorire qualche confusione, il moralizzare e
di grilli. = denom. da morale2, col suff. dei verbi frequent
b. croce, i-3-247: da ciò l'insigne fatuità di coloro che
bisogna ripensare a come si esce moralizzati da quell'esperienza che si chiama spettacolo.
il redentore! = nome d'agente da moralizzare. moralizzazióne, sf. promozione
. fioretti, 2-5-139: la satira deriva da origine vile, malevola e ridicolosa;
e ridicolosa; la moralizzazione procede propriamente da zelo celeste e bene pubblico. =
bene pubblico. = nome d'azione da moralizzare. moralménte (ant.
a fare. pascarella, 2-361: da un ventennio le cose son tanto mutate
, avendo cominciato a pensare e soffrire da fanciullo, ho compito il corso delle
si può dire quella bestia, la quale da ciascuno si conosce per effetto più simile
un gran documento a coloro che hanno da prender moglie. b. croce, iii-32-14
hydrochelidon nigra). = deriv. da moro1, con riferimento al colore del
verde cupo. = etimo incerto, da connettere probabilmente alla erba mora * àiuga
e sopra tutto. = da dimoranza (v.), per aferesi
scripto / tutto nostro peccare. domenico da prato, lxxxviii-1-498: più yun dì
: più yun dì che l'altro ledere da fortuna mi sento e, per
, eh'è a roma. = da dimorare (v.), per aferesi
stessi morari. = deriv. da moraro. moraro, sm. region
= voce di area veneta, deriv. da moro2; cfr. ven. morèr
morato e gran destriero. antonio da ferrara, 142: chi le mirasse sotto
coro / a ricever morato peregrino / da sibilia e baruti con tesoro / che
diede ad intendere che aveva una tinta da barbe e da capegli sì nera e sì
che aveva una tinta da barbe e da capegli sì nera e sì morata, che
578: il nero morato non è da lodar molto, perciocché e'genera scurezza
due marmi. il paragone, stimato da buonarroti... par il più
di ostia, con una bocca rossa da fare resuscitare i morti. alvaro,
veggono più. = deriv. da moro1. morato2, agg. ant
, ma bisogna anche avere molto riguardo da quali poeti si cavano. ingegneri,
= voce dotta, lat. mordtus, da mas mòris 'costume '. morato3
frati minori. = deriv. da mòra5. moratòria, sf.
. onde interessi moratori diconsi quelli provenienti da indugio al pagamento di un debito liquido
lat. giurid. moratorius, deriv. da mòra 'indugio, ritardo '.
ma la linea di forza era data da un acceso pietismo (e si diffuse
fatti miei. = deriv. da morbo, col suff. vezzegg. ampliato
marcio dispetto. = deriv. da morbo; cfr. ven. morbièzzo '
per curare i cavalli. dino da firenze llommaseo]: o sia unta con
più morbidamente e più temperatamente. iacopo da cessole volgar., 1-43: le
... sono così morbidamente trattate da voi che una s'è cominciata ad avviare
era un mattino nebbioso, avvolto morbidamente da una di quelle nebbie dorate e fiduciose
piante].? nome d'azione da morbidare. morbidare, intr. con
e intristire. = denom. da morbido. morbidato (part.
o venti lagrimette lucentissime... da gli occhi gli caddero e rigoron le morbidelle
morbidezza delle piume sogliono gli uomini sgravare da più grandi pensieri. agostini, 1-95
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 481: un tapeto in
, l-i-177: se il pittore ha da far sansone, non gli dee attribuir morbidezza
non gli dee attribuir morbidezza e delicatezza da ganimede, né, se ha da far
delicatezza da ganimede, né, se ha da far ganimede, dee ricercare in lui
dee ricercare in lui nervi e robustità da sansone. loredano, 2-i-88: la
di impegni, accompagnato per lo più da mancanza di forza morale, da debolezza
più da mancanza di forza morale, da debolezza di volontà e di carattere e
debolezza di volontà e di carattere e da rilassatezza di costumi, effeminatezza, frivolezza
e lussuria e l'altre cose usate da fanciullo fuggendo. s. antonino, 2-74
: non si può... da morbidezze carnali passare alle celestiali. beicari
enfiazioni e le gotte... nascono da morbidezza, da pigrizia e da troppo
... nascono da morbidezza, da pigrizia e da troppo grasso vivere. siri
nascono da morbidezza, da pigrizia e da troppo grasso vivere. siri, iii-
. vincenzo maria di s. caterina da siena, 64: la nuda terra serve
cielo francese veder giovanetti, appena usciti da gli anni della fanciullezza ed allevati tra
lusso de'regnanti? guerrazzi, 10-58: da me voi non avrete uno scudo.
scudo... io non ho denaro da sopperire alle morbidezze vostre. settembrini [
esempio in nostri ricordi forse non fia da biasimare, se non da coloro che
non fia da biasimare, se non da coloro che per morbidezza d'animo sono
gare nascono ordinariamente per troppa morbidezza e da cosuccie di pochissimo rilievo.. v
: il suo consolato era spoglia acquistata da lui con la virtù, contra la morbidezza
ne nasce la morbidezza del corpo e da questa la soverchia umidità degli spiriti, onde
, alla mitezza, non disgiunta talvolta da sdolcinatezza e svenevolezza. bartolomeo da
da sdolcinatezza e svenevolezza. bartolomeo da s. cv 9-8-33: la memoria richiede
essere trattata, non caricata. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
di modi, cortesia, urbanità zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
lingua (non disgiunta, talvolta, da mancanza di vigore, di coerenza, di
quelle che anco il conte lodovico rangone da rocca bianca pur mandommi, e son
, amico. = deriv. da morbido. morbidìccio, agg. che
avranno patito. = denom. da morbido. morbidità, sf.
dell'ora. = deriv. da morbido. mòrbido, agg.
6-8: è me dicamento da fare alle pecore, per non lassarle diven
la non possa essere tenuta a freno da quelli. manzoni, ii-625: sparsa le
in terra un musco morbido che serviva da cuscino. -sostant. morbidezza.
tesoro del petto, / chinandosi, da i morbidi / veli non ben costretto,
e la corteccia arsiccia e dilettosa, / da leccarsi le man, non che le
5. sciolto, sminuzzato; costituito da materiale incoerente o grasso, ricco di
legami sassosi, si lasciava aprire anche da quello strumento disadatto. calvino, 1-442
alle morbide erbe e agli arbuscelli. da porto, 1-73: le ripe..
. salvini, 34-5: di flessibile acanto da per tutto / son morbidi svolazzi intorno
odore, co'più comodi e graziosi rialti da sedersi qua e colà. arici,
lor pugnando scherzano. -ricoperto da una vegetazione fresca e rigogliosa. boccaccio
cresce molto ed è morbido e bellissimo da vedere, ma di sé non rende
si abbandonavano al vento. -caratterizzato da declivi dolci e graduali. bertola,
i-54): la donna restò solamente coperta da un sottilissimo lenzuolo, che nessuna parte
sua moglie [del padrone1, che, da tesser un poco ruvida dal mezzo in
moltiplicata [all'abate] a segno da poter reggere a paragone col più morbido
, ma sì fu rapita in egitto da hermes. -sostant. giamboni
aver magnificamente operato. s. bernardino da siena, 92: e1 mio cuore
fosse più atto a ricevere la coltivazione da loro immaginata, posero incontanente gli occhi
settembrini, vii-156: il furbissimo ministro da molto tempo... aveva tentati
di occupazioni, di preoccupazioni, tanto da rendere pigri, apatici e, anche,
di vita, i costumi); libero da affanni, spensierato. fra giordano
la vita di una cantatrice, cominciando da basso e povero stato e passando in
è che l'anima abbia invasa / da un sinistro rimpianto / di morbida ricchezza.
per quantità e qualità di cibi lontane da ogni parsimonia e frugalità,..
agi; confortevole, lussuoso, tanto da indurre alle mollezze, da generare apatia
lussuoso, tanto da indurre alle mollezze, da generare apatia e indolenza (un'abitazione
, degli amici. 14. caratterizzato da raffinata pastosità nei riflessi e nelle tonalità
pastosità nei riflessi e nelle tonalità, da perfetta armonia di luce, di colori
). lomazzi, 3-688: giorgione da castelfranco, morbido pittore, illustrator di
anzi che no. -caratterizzato da plasticità armonica, da equilibrio di proporzioni
. -caratterizzato da plasticità armonica, da equilibrio di proporzioni (una statua,
che tiri al vecchio e ruvido. giuseppe da santa maria, ii-38: fa meraviglia
ch'è proprio un piacere. -contraddistinto da linee eleganti e armoniose, privo di
dorico. 15. caratterizzato da eleganza e raffinatezza formale, da fluidità
caratterizzato da eleganza e raffinatezza formale, da fluidità espressiva, da proprietà e purezza
raffinatezza formale, da fluidità espressiva, da proprietà e purezza di lingua (ma
finì di copiarlo anche nella parte tralasciata da dante. passeroni, iv-150: gli altri
utilità, tien mala rama. ricciardo da cortona, 83: e1 parlare dolce de'
sguardo, gli occhi). giacomo da lentini, 49: no lo dico a
dell'automobile. 19. contrassegnato da prosperità, da circostanze propizie, da
19. contrassegnato da prosperità, da circostanze propizie, da avvenimenti lieti (
da prosperità, da circostanze propizie, da avvenimenti lieti (un periodo di tempo
con questo datario. -non accompagnato da dolore, da sofferenza. salvini,
. -non accompagnato da dolore, da sofferenza. salvini, 22-383: oh
del buono vino cotto, della vernaccia da corniglio, del greco o di qualunque
nei climi morbidi. -caratterizzato da una luminosità tenue, delicatamente soffusa (
cielo, l'aria); pervaso da un tepore piacevole, immerso in un'
e, anche, languida, tanto da ispirare uno stato di abbandono (un'
. una improvvisa schiarita di cielo spandeva da le nubi stracciate, per crescenti laghi di
, incerto, approssimato riguardo ai fini da raggiungere e al comportamento da tenere.
ai fini da raggiungere e al comportamento da tenere. gramsci, 223: mi
calvino, 2-201: è un cane da pastasciutta, quello, mi lasci dire
lasci dire, signoria. ora ha trovato da star morbido e ci resta.
afflosciato, cedevole ', deriv. da morbus * malattia, morbo '.
composto. = deriv. da morbido. morbidume, sm.
mai ». = deriv. da morbido, col suff. collett. e
a. cocchi, 5-2-242: da ciò s'intende ancora la vera cagione
altrettanti sforzi della natura ammalata, che da se stessa va risanandosi per quei passi
, lat. tardo morbifer, comp. da morbus 'malattia 'e dal tema
trovarlo che in un'osteria dove mangiava da due ore. 2. prodotto da
da due ore. 2. prodotto da una malattia. a. cocchi,
: si aggiunga il riflesso dei benefizi procedenti da un più libero e doppio scarico della
, lat. tardo morbifìcus, comp. da morbus 'malattia 'e dal tema
antracnosi della vite. = deriv. da morbillo, col suff. accr. -one
il mio sistema nervoso, viziato congenitamente da una sensitività morbile, sostenga, grazie
necessaria e santa. = deriv. da morbo, sul modello di febbrile.
di malattia. = deriv. da morbo, sul modello di mortalità.
di due o tre giorni, caratterizzato da febbre, catarro delle prime vie respiratorie,
esantematica simile al vaiolo, ma caratterizzata da prognosi quanto mai benigna, diffusa nell'
o la vaiuolosa. = deriv. da morbillo. morbino (morbìn),
salata,... restarono tutti da capo a piedi bagnati. zeno, iii-43
vi scusa. = deriv. da morbio1, voce di area ven. diffusa
alessio ». per una diversa congettura (da morbo 'malattia') cfr. tramater
canale ogni barca. = deriv. da morbino. mòrbio1, sm.